L’amore non basta

di ISI
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L’amore non basta ***
Capitolo 2: *** La pazienza delle viole ***
Capitolo 3: *** Ciliegie ***
Capitolo 3: *** Meglio l’odio ***



Capitolo 1
*** L’amore non basta ***


L’amore non basta.

 

Anche le rose appasiscono, sai?

I petali sbiancano, cadono,

s’accartocciano e tornano polvere.

 

Sbiadisce soave il loro profumo

nell’aria gelida pregna di pioggia

per non lasciar segno se non che in me

 

Perché a volte l’amore non basta

non la salva fulgida bellezza,

Perché a volte l’amore non basta:

ti sfiorisce tra le dita quel che ami.

 

 

E’ la prima volta che tento di scrivere qualcosa in poesia, anziché in prosa, quindi vi prego di fare appello a tutta la clemenza di cui siete capaci...

Le due terzine dovrebbero essere degli endecasillabi sciolti e anche se il conteggio delle sillabe non dovesse tornare preciso, , pace, è un esperimento, un gioco...

La quartina finale, invece, è composta da versi di dieci sillabe ciascuno...

Spero che vogliate recensire e dirmi se è il caso di continuare...

Grazie mille per aver letto, spero di avervi emozionato almeno un pochettino...

Vostra Isi.

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Capitolo 2
*** La pazienza delle viole ***


La pazienza delle viole

 

 

[Questa la voglio dedicare a Nello e Federico, perché la viola del pensiero ed il fiore di melograno non possono essere che loro. Con affetto...]

 

 

Tutta l’estate restan fiorite

come poche fedeli e pazienti

ad aspettar d’angoscia frementi

le mie viole, d’Amore colpite.

 

Canti e preghiere sciolgono al vento,

messaggero per loro fidato,

perché sussurri all’innamorato

che di sbocciar è giunto il momento.

 

Non le spaventa sole d’Agosto,

pioggia estiva ed inaspettata,

la loro pazienza è sì invidiata

e per loro non è mai gran costo.

 

Arriva poi Giugno dai piedi nudi

che il melograno rende fiorito:

l’amore sboccia sì colorito

che tutti lascian i propri studi.

 

Lodan l’amore e la pazienza

delle viole per il melograno

alto, vermiglio e di certo sano

 

Lodan Giugno che li ha uniti

che l’anno prossimo li riunirà

non appena l’estate tornerà.

 

 

Allora, prima di tutto vorrei ringraziare di cuore Zerby e Aika_Chan per le loro recensioni ed i loro complimenti, che mi hanno emozionata non poco, quindi GRAZIE, grazie davvero!

Ora, però, occupiamoci di quella che pur trovandosi tra le poesie altro non è che un gioco di parole: tutte le strofe sono composte da dieci sillabe, o almeno lo spero e la rima è alternata, eccetto che nelle due terzine finali...

Spero che vi sia piaciuta e che commentiate...

Vostra Isi.

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Capitolo 3
*** Ciliegie ***


Ciliege

Ciliege

 

 

Ho rubato in punta di piedi

ciliegie più rosse del sangue

per Ade versato dai servi

d’Ares furente di nera ira.

 

Non vano denaro m’ha tolto

la fame, né ricco mercante,

ma Cerere e Terra con dolci

frutti e con nettare dorato.

 

Mercurio alato m’ha protetta

lui, salvatore di chi ruba,

perché certo di ricompensa

ch’io al suo tempio pregando posi.

 

 

 

Un ringraziamento speciale a _NaNa_ per la bella recensione e per aver inserito la mia raccolta tra i suoi preferiti e a Lucy3.

Questo è un giochetto di parole dal sapore decisamente retrò, un po’ troppo forse in cui Tutte le strofe sono composte da nove sillabe, sempre che i conti tornino come dovrebbero...

Per chi non avesse mai letto nessuna delle mie storie sappiate che io adoro la mitologia greco/romana e non posso fare a meno di citarla nella maggior parte delle cose che faccio e che scrivo... Vi ringrazio ancora per aver letto e sperando che, nonostante l’anacronismo della cosa, vi sia piaciuta. Mi raccomando, commentate...

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Capitolo 3
*** Meglio l’odio ***


Meglio l’odio

 

 

Una goccia di sangue,

una fiamma neonata,

perle di vino,

frammenti di follia

e schegge di dolore

conficcate

nella carne viva

            a viva forza, senza

pietà, godendo di stille

scarlatte: ferro incandescente

sulla lingua.

 

E non son riuscita neppure

ad urlare.

 

L’odio,

forse, sarebbe stato

meno doloroso.

 

 

 

Nessuna metrica, nessun conteggio di sillabe o stratagemma metrico per far tornare il tutto, solo quello che c’era da dire.

Isi.

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