Amely Lestrenge

di Morgana_Graunt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** presentazione ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 -Hogwarts ***
Capitolo 3: *** capitolo 2- delusioni ***
Capitolo 4: *** la maggiore delle Black ***
Capitolo 5: *** capitolo 4 -illusioni e delusioni- ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 -improbabile alleanza- ***
Capitolo 7: *** capitolo 5 -sospetta amicizia ***



Capitolo 1
*** presentazione ***


avete presente le rivoluzioni civile che avvennero tra il 1960 e il 1970? Gli Americani che invadolo il Vietnam? Le prime Droghe? Gli Hippy? Le marcie pacifiste di Martin Luther King e tutti quelli che come lui erano contro il razzismo e lottavano per l'integrazione delle persone di colore? li avete presente? io si! io li vivevo pur non essendo lì... un giorno alla radio, Dio solo sa come, capitai su un canale babbano, nel quale mandavano una canzone dei Beatols, la ricorderò per sempre, "across the universe"... quelle parole, forse solo il ritmo, mi avevano colpito... mi interessai alla cosa e riuscì a farmi mandare ogni giorno un giornale babbano, quello di New York nel quale parlavano di tutto ciò che stava accadendo, la cosa mi affascinava e comincia presto a interessarmene... avevo 10 anni allora... ed ero quella che diceva che da grande sarebbe stata una di quelle che partecipava alle manifestazioni contro il razzismo, che sarebbe stata accanto agli Hippy... ma con sul braccio il Marchio Nero. é vero, li c'erano un sacco di guerre e rivoluzioni, ma qui, in Inghilterra si stava allargando un fenomeno che cambiò completamente la vita di tutti... era una guerra quasi segreta... solo alcuni Babbani sfortunati sapevano ciò che accadeva sotto i loro nasi... ero contro il razzismo americano, volevo l'intgrazione dei neri...ma allo stesso tempo volevo i Mezzosangue fuori dal mio mondo...contraddizione? no! convinzioni di un'undicenne! tutta la mia vita cominciò così... ascoltando una canzone che ancora oggi porto nel cuore.

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Capitolo 2
*** capitolo 1 -Hogwarts ***


Capitolo 1 -Hogwarts -

King's Cross era piena di babbani, l'orologio scoccava le 10:50
"Amely muoviti o faremo tardi!" mi urlò Rodulph che stava d'avanti a me correndo col carrello, arrivò d'avanti al muro coi cartelli dei binari 9 e 10 e ci corse dritto in mezzo, scomparendoci dentro... Rabastan lo seguiva
 "Amely... Amely dai corri!"
"io non ho le gambe lunghe come le vostre, e poi mamma mi ha costretto a mettere la gonna lunga! non riesco a correre!"
il suo amico Amycus Carrow cominciò a correre accanto a lui
"ciao eh!"
"ah ciao Carrow! aspetta, prendi il mio carrello e vai al binario, ti raggiungo li!" disse Rab lasciandogli il carrello e venendo da me
"ora.." mi bloccò e mi prese in braccio mettendomi a sedere sulla valigia che stava sul carrello "tieniti forte!"
"Rab! che vuoi fare?!"
"tieniti forte!"
"la mamma non ne sarà contenta!"
"occhio non vede cuore non duole! tre... due... uno!" e poi partì a correre verso il muro, io chiusi gli occhi e mi tenni stretta.
"REG! ho paura!"
"chiudi gli occhi!"
"li ho chiusi!"
"pensa ad altro!"
io pensai a quell'estate quando andammo al lago in montagna... era molto bello quel posto...
ebbi una sensazione strana, allora aprì gli occhi...eravamo dall'altra parte del muro, Rab si fermò e mi fece scendere...
"Madame" mi porse la mano facendo una specie di inchino
"grazie Sir Rabastan" gli sorrisi prendendo la mano e lasciando che mi aiutasse a scendere.
"ma Rodulph?!"
"Amy, siamo ad Hogworts, dimenticati di lui qui, tanto se non lo fai tu lo fa lui.."
"perchè?!"
"perchè è con i suoi amici... tali Lucius Malfoy, Evan Rosier e ancora qualcuno.."
"e allora?"
"e allora è impegnato a farsi figo per pensare a me e a te.."
era strano... si boh, Rod stava spesso in disparte anche a casa... ma li ogni tanto mi calcolava... non capivo bene, qui non mi avrebbe più calcolato?
"ma vedrai Amely, starei bene anche senza di lui"
"ma tu resti con me, vero? insomma non conosco nessuno!"
"si piccolina, io resto con te! ma ora andiamo prima di perdere il treno... "
mi portò in uno scompartimento con lui insieme a Carrow e Walden Macnair
"ciao ragazzi"
"ciao Rab... e lei?" chiese Walden indicandomi con lo sguardo
"oh, lei è la ragazza a cui porterete più rispetto in tutto il mondo se non volete ritrovarvi un basilisco su per... avete capito" si bloccò quando notò che lo stavo guardando
"e perchè?" chiese Carrow
"perchè lei è la mia sorellina!"
"Amely Lestrenge" dissi io sorridendo e facendo un gesto di saluto con la mano
"ora capisco tutto! in effetti vi assomigliate molto..." commentò Walden scrutandoci
"bene...allora, che novità ci sono?" chiese poi Walden mentre Rab si sedeva e mi tirava a sedere accanto a lui
"beh, ho sentito da mia sorella che c'è in programma un matrimonio, ne sai qualcosa Lestrenge?!" disse Amycus
"ah si, a quanto pare il mio adorato fratello si prenderà per moglie la maggiore delle Black... avete presente?"
"e chi non c'è l'ha?! o si sono innamorati o sono stati cruciati..." commentò Walden
"ma di chi parlate?"
"di Bellatrix Black, Amely.. quella che è venuta da noi quest'estate... che è stata taaanto simpatica" mi rispose ironicamente
"aaaaaaah, quella che se ne stava sulla MIA poltrona?"
"si, Amely, lei..."

qualche ora dopo arrivammo ad Hogwarts, ero molto nervosa, forse per il fatto che avevo paura di non soddisfare i miei genitori e di finire in Grifondoro.
erano in tanti e io non avevo idea se sarei stata prima, ultima, nel mezzo... la paura mi avvolse
la professoressa McGranitt si mise accanto a uno sgabello che sopra aveva un vecchio cappello, teneva una lista in mano e ci aveva spiegato che quando diceva il nostro nome dovevamo andare li e il cappello ci avrebbe detto la casa.
"Alice Liver" disse la professoressa, una ragazzina magra e poco più bassa di me andò a sedersi, teneva i capelli corti scuri e gli occhi color nocciola.
le venne messo il cappello sulla testa, lei fece un sospiro e il cappello parlò
"Tassorosso!"
"Peter Minus" un ragazzo in carne e bassetto, sembrava una piccola botte, gli occhi erano di un castano chiaro e i capelli biondo scuro
"Grifondoro!"
"Lily Evans" una ragazza alta più o meno come me, coi capelli mossi rossi e gli occhi verdi andò a sedersi, sembrava molto tranquilla.
"Grifondoro!"
"James Potter" sta volta fu un ragazzo dai capelli neri e gli occhi scuri, portava gli occhiali e una frangettina che gli dava quasi un aria misteriosa
"Grifodoro!"
"Remus Lupin" un ragazzo alto e magro, i capelli biondo scuro e dei bei occhi castani, aveva il volto scavato e pallido, come se non dormisse abbastanza.
"Grifondoro!"
-ma ce ne saranno di Corvonero o di Serpeverde o sono tutti Grifondoro?!- mi chiesi tra me e me
poi un ragazzo dai capelli leggermente lunghi neri e gli occhi di uguale colore mi spinse leggermente
"Severus Piton" il ragazzo andò a sedersi e appena il cappello toccò la sua testa esso disse "Serpeverde!" inizialmente la sua espressione fu allegra, poi delusa... qualcosa non andava.
dopo di lui un altro Grifondoro, Franck Paciock, e poi un ragazzo che mi incuriosì molto... aveva qualcosa di familiare... aveva i capelli leggermente lunghi e ondulati neri.. gli occhi erano azzurri e la carnagione chiara, aveva un sorrisetto beffardo sulle labbra chiare e sottili
"Sirius Black" a quel nome il ragazzo andò a sedersi sullo sgabello..
"mmmh... difficile, lo ammetto, molto difficile, ma...forse.. si! si è la cosa migliore! Grifondoro!"
il ragazzo stava andando al suo posto quando la professoressa pronunciò il mio nome
"Amely Lestrenge" io andai verso lo sgabello, mentre Sirius mi guardava.. io avevo dei lunghi capelli lucenti color cioccolata con qualche ciocca naturale più chiara qua e la, gli occhi neri e le labbra sottili... non ero troppo alta ma non mi ritenevo bassa... ero magra ma non troppo, insomma, non mi lamentavo del mio aspetto... e quando notai che lui mi stava guardando mi sentii appagata, anche se non capivo perchè.
mi sedetti sullo sgabello.
"Lestrenge, mmmh... il coraggio c'è, in abbondanza anche... ma nonostante ciò Grifondoro non fa per te, e nemmeno Tassorosso... il tuo intelletto è degno di un Corvonero...ma unito alla tua furbizia e ambizione... saresti una degna Serpeverde! si! Serpeverde!"
il mio sorriso immenso illuminò il mio viso, ero Serpeverde, nessuno sarebbe stato deluso da me...
dopo il verdetto del cappello parlante quel ragazzo, Sirius Black, sembrava quasi triste... ma perchè?!
andai a sedermi accanto a l'unico Serpeverde che avevo visto essere smistato prima di me, se ne stava in silenzio a contemplare il suo piatto
"piacere, sono Amely Lestrenge" gli porsi la mano
"Severus, Severus Piton" mi strinse la mano accennando a un sorriso, dall'altra parte del tavolo Rod mi guardava con sguardo di congratulazione, alzò il bicchiere pieno di wiskey piegando leggermente il capo, facendo un brindisi senza che gli altri se ne accorgessero.
Rab mi venne vicino "eh brava la mia sorellina! beh, benvenuta nella casa migliore di Hogwarts!"
sorrisi e mi voltai a guardare le altre case... il Black mi guardava, il ragazzo vicino a lui, se non sbaglio Potter gli disse una cosa all'orecchio guardandomi, in quel momento Sirius voltò il capo distogliendo da me lo sguardo.
"Rab, chi è quello? il Black?"
"quello? non so... non credo sia della famiglia delle sorelle Black,.. cioè non credo sia loro fratello"
una ragazza dai capelli color mogano a caschetto e gli occhi scuri vicino a Rab si sporse verso di me e lui
"effettivamente è nostro cugino, Sirius Black, il più giovane dei miei cugini, l'altro, Regulus, ha l'età di Cissy " poi mi porse la mano e sorrise "Andromeda Black"
il le strinsi la mano e mi presentai
"allora, perchè ti interessava mio cugino?"
"mi guardava, prima.."
"bah, è strano lui"

andai a dormire, e mi trovai in una stanza circolare con 4 letti a baldacchino verdi, ai piedi di ognuno i nostri bauli, accanto al letto un comodino e una piccola scrivania, in tutta la stanza c'erano due armadi, che sarebbero stati usati a coppie.
insieme a me altre tre ragazze, una aveva i capelli biondi e gli occhi scuri, Eleonor Greengrass;
un altra aveva i capelli di un biondo quasi rossi e gli occhi azzurri, Sofy Lenorie;
la terza aveva i capelli neri, lunghi e lisci e gli occhi dello stesso colore, Maryhan McFill.
non appena ci guardammo ognuna di noi capì che aveva trovato il suo posto... eravamo uguali e diverse allo stesso tempo, eravamo noi... semplicemente noi...

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Capitolo 3
*** capitolo 2- delusioni ***


Capitolo 2 - delusioni

era la mattina del primo giorno di scuola, io ero un piccolo orologio vivente, e senza bisogno di sveglia alle 6:30 spaccate aprii gli occhi, mi guardai bene intorno per essere sicura che non fosse solo un sogno ma di trovarmi realmente ad Hogwarts.
scesi dal letto e andai in bagno a lavarmi i denti e a mettermi la divisa, ero così fiera di quella divisa: il mantello nero coi bordi verdi e argento e lo stemma di Serpeverde, la camicetta bianca con lo stemma della mia casa e la cravatta verde-argento, la gonna grigia arrivava al ginocchio, le calze nere e degli stivaletti.
raccolsi i capelli in una mezzacoda... semplice, naturale ma di classe, come mi aveva sempre insegnato mia madre.
la mia borsa a tracolla nera conteneva qualche rotolo di pergamena, una piuma e una boccetta di inchiostro nero, se avessi avuto bisogno di altro sarei venuta a prenderlo.
controllai di aver preso tutto ciò che mi serviva e poi comincia a dirigermi verso la Sala Grande, in Sala Comune Rodulph, la maggiore delle Black, Lucius Mlafoy, Evan Rosier e altri parlavano tranquillamente, appena lo vidi mi tornarono in mente le parole di Rab: "siamo ad Hogworts, dimenticati di lui qui, tanto se non lo fai tu lo fa lui.."
quindi tenetti la testa alta e fissando la porta davanti a me mi diressi dritta verso l'uscita.
Rodulph mi guardò, forse per sbaglio, si era accorto di me...
"ei, Amy, dove vai?" mi chiese, io mi voltai
"oh..emh, stavo andando in Sala Grande a fare colazione.."
"ma come?! mi vedi e non vieni a salutarmi?!"
"Rod chi è questa?!" chiese con disprezzo la Black
"tranquilla Bella, dovresti ricordarti di lei, vi siete già conosciute" disse lui alzandosi dal divanetto e venendo verso di me, mi prese la mano e fece un piccolo bacia-mano
"lei è Amely Lestrenge, mia sorella...allora, perchè mi ignori?"
"beh, avevo visto solo gente, non avevo capito che eri tu.."
"Amy, Amy, Amy... da quando io e te abbiamo segreti?! si insomma, non sono il fratello migliore del mondo, ma quando voglio sai che sono bravo in questo, allora?! perchè hai dei segreti con me?!" mi chiese con tono offeso, imparai presto che non dovevo fidarmi di lui, ma quel presto non era quel momento...
"beh, Rab ha detto che preferisci i tuoi amici, allora non volevo disturbare.."
"ah!" si girò e tornò al suo posto
" tua sorella ha già capito qual è il posto di una femmina! che non sia tu Bella, ovviamente. Rod, tua sorella è da sposare!" disse Rosier alzandosi e venendomi vicino. io incrocia le braccia al petto e mi strinsi in me stessa
"ah Evan, te la regalo se vuoi! con tanto di dote!" a quelle parole il mio cuore cessò di battere, c'ero rimasta male, molto male.
"hai sentito Rod?! ti regala a me, che ne dici?!"
"oh, Rosier! non abbassarti a certi livelli! è solo una ragazzina!" commentò la Black
"appunto Bella, carne più giovane!"
"allontanati da lei! ORA!" disse Rab scendendo dai dormitori maschili
"se no?!"
"se no scopri che a toccare la mia famiglia ci si fa male! Molto Male!"
"eddai Rab! lascialo divertire!" disse Rod, in cinque minuti era riuscito a distruggermi non appena apriva bocca
"con nostra, con Tua sorella?! tu lasceresti che uno come lui anche solo sfiorasse in certi modi TUA sorella?! ma che razza di persona sei, Rpdulph?!" chiese evidentemente incazzato Rab venendomi vicino, Rosier intanto tornò al suo posto
"Rabastan, tuo fratello è uno che sa come va il mondo" disse Lucius Malfoy tranquillo
"si Malfoy, come te no?! che parli per dare aria alla bocca e dire cazzate degne di un Grifondoro!"
"Rab, così offendi i Grifondoro!" disse ironico Carrow, arrivato in quel momento, affiancando Rab, Rodulph mi guardò e con un ghigno mi disse: "sai Amely, Rab aveva ragione!"
"questa me la paghi, Rodulph, la paghi!" gli dissi io prima di uscire.
una volta uscita mi asciugai le lacrime prima che cominciassero a scendere, tirai un sospiro e mi diressi verso la Sala Grande.
appoggiati a un muro quattro Grifondoro, tra cui Black, ci passai davanti come se niente fosse ma sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla.
"Non è prudente che una giovane Serpeverde se ne vada in giro tutta sola" disse una voce bassa ma accesa, da ragazzino, quando mi girai vedendo quegli occhi azzurri che mi guardavano
"Prego?!" chiesi io non capendo
"beh.. non è così prudente per una ragazza bella come te andare in giro da sola, non ti pare?! lascia che ti accompagni..."
"non mi serve la protezione di nessuno! me la so cavare da sola!" forse per la rabbia provocatami da Rod, o per la tristezza che le sue parole avevano portato al mio cuore gli risposi in modo sgarbato e altezzoso, degno di una Lestrenge.
"oh, non ne dubito... ma sembri sufficientemente sveglia per capire che quella della prudenza era solo una scusa per parlarti" no, non me n'ero accorta e mi sembrò di cadere dalle nuvole quando me lo spiegò
"lo prendo come un complimento, sir"
"era un complimento, Milady, hai un nome?"
"sono Amely Lestrenge, piacere" gli risposi porgendogli la mano che lui prese delicatamente per poi portarla alle labbra e fare un baciamano.
"il piacere è mio, Lady Amely, onorato di fare la tua conoscenza... sono Sirius"
"e poi?" ma perchè glielo chiedevo? lo sapevo già il suo nome, ma lui non sapeva che io lo sapevo... ecco perchè
"e poi cosa?"
"scusa, ma non ce l'hai un cognome?!" chiesi io ritirando la mia mano
"oh, certo! che sbadato... Black, Sirius Black"
"conosco la tua famiglia, Bellatrix Black a quanto pare verrà data in sposa a mio fratello maggiore"
"hai conosciuto la parte malata della famiglia allora... posso accompagnarti?"
"va bene, come mai la parte malata?" cominciammo a camminare verso la Sala Grande
"bah... non se la può definire sana... comunque, sei del primo anno vero?"
"si, e se no nerro anche tu.."
"in effetti si... immagino che sia la prima volta che parli con un Grifondoro"
"eh si, effettivamente si... e soprattutto prima volta che mi capita di vedere un Grifondoro in una famiglia nobile e pura, come la Black..."
"meglio Grifondoro che Serpeverde ma costretto a vivere come fanno loro... non che non ci provino, ma mi ribello e non ci riescono.."
"perchè?!"
"perchè possono costringermi ad avere un certo stile di vita... ma non ad avere i loro stessi ideali!"
"di che parli?!" chiesi io quasi sconcertata, sperando di aver frainteso
"beh, non possono obbligarmi a credere che i purosangue sono migliori..."
"ma i purosangue SONO migliori!" dissi io bloccandomi e mettendomi di fronte a lui
"ah, sei una di quelli..."
"di quelli quali?!"
"di quelli  che hanno la famiglia purosangue e la mente chiusa...  loro se ne stanno li, dove la solitudine li dannerà, mentre per quelli come me o tutti gli altri è sempre festa! tzh, stupidi"
"COME?!"
"non mi riferivo a te ma..."
"solo a quelli come me, vero?!"
"Amely.."
"no, mi hai accompagnato per abbastanza tempo, ciao, o meglio... addio!" lo salutai bruscamente e mi allontanai velocemente, venni travolsa da Rab e gli raccontai la cosa di Black
"ah si, Dromeda mi accennava qualcosa... beh, come vedi non ha il nostro modo di vedere le cose.. ne di vedere quelli come noi... Amy, ti conosco... e so che quello sguardo non è buono... vorrei che non gli parlassi più... lo farai?"
"va bene Rab, ma solo per te!" dissi io sorridendo
"no, no, devi farlo per te... per non soffrire, non è come noi... sei furba Amy... usala la tua furbizia" mi salutò con un bacio sulla fronte... pochi secondi dopo Rod mi passò davanti col suo gruppetto, lo guardai... ero vero, non dovevo pensare a quelle parole di Black... avevo cose più importanti a cui pensare in quel momento... Rodulph Lestrenge aspettava che gliela facessi pagare.

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Capitolo 4
*** la maggiore delle Black ***


capitolo 3 -La Maggiore Delle Black-

pausa, avevo bisogno di una pausa... dopo due settimane di scuola ero già distrutta! sarei mai riuscita ad arrivare alla fine dell'anno? e nel miracolato caso che ci riuscissi, arriverei mai alla fine dei 7 anni?!
domande troppo complicate per una mente fragile come la mia... mentre il minore dei fratelli Black mi studiava da lontano, convinto che io non me ne fossi accorta, e Rab mi controllava io pensavo a cosa e se fare qualcosa a Rod...
scesi nella Sala Comune molto presto, come al solito, e vi trovai Rod col suo gruppo, non si potevano definire amici... lo erano perchè gli faceva comodo a vicenda... non per amicizia vera.
li guardai un attimo, Bellatrix mi aveva notata e quel sorriso che copriva fino a poco prima il suo volto divenne una smorfia altezzosa e di superiorità, guardandomi dritta negli occhi; stava seduta sulle gambe di mio fratello, a sua volta comodamente stravaccato su uno dei divanetti della Sala Comune, contornati dagli altri ragazzi, prima era leggermente distesa sul bracciolo del divano... appena mi vide si irrigidì e poi con un ghigno allungo un braccio attorno al collo di Rod cominciando a fargli delle carezzine e con l'altro braccio raggiunse la sua mano per prenderla. lo faceva per darmi fastidio, si illudeva... non mi dava fastidio, mi disgustava... feci un sospiro e andai verso di loro, mi misi in mezzo tra Lucius e Evan...
"di che parlate?"
"che ci fai qui?!" mi chiese mio fratello lasciando la mano a Bellatrix e mettendosi più composto
"pensavo fosse territorio libero..."
"no, qui chi è più 'vecchio' detta le leggi e guarda un po' quelli dell'ultimo anno siamo noi... quindi non comandiamo... e tu, signorina, sei al primo... e quindi qual è il tuo posto?!"
"sicuramente non è quello che mi dici tu!"
"Rod, permetti che una ragazzina ti parli così?!"
"ha bisogno dell'avvocato che ti intrometti, Black?!" le dissi io alzandomi
"come ti permetti?!" mi urlò lei alzandosi a sua volta e tirando fuori la bacchetta.
"stanne fuori Bella, è una cosa tra me e lei!" mio fratello prese per il braccio Bellatrix facendola sedere poi mi guardò con aria di sfida.
"pensavo che mamma e papà ti avessero insegnato come funziona?!"
"pensavo che mamma e papà ti avessero insegnato a rispettare la tua famiglia?!"
"ma me lo hanno insegnato!"
"allora tu li stai disonorando, perchè stai facendo tutto meno che portare rispetto per me e Rab... che siamo la tua famiglia! vergognati, Rodulph!" cercai di allontanarmi
"da piccola volevo diventare come te, ma ora che so chi sei veramente preferirei morire piuttosto che essere come te!" fu la frase che lo scosse di più e si vedeva bene... molto bene.
"le permetti davvero di parlarti così?!" disse Bellatrix facendo qualche passo verso di me
"taci!" disse lui stringendo nella mano chiusa un pezzo della giacca della sua divisa.
"no! quella ragazzina non si deve permettere!"
"quella che non si deve permettere sei tu! tu non ti devi impicciare di cose che non ti riguardano! sono cose tra me è quell'idiota di mio fratello!" il viso di Rod si pietrificò per un attimo, cercò di mascherare il dolore con un ghigno, ingannando tutti tranne me
"Bella, insegnale tu qual è il suo posto!" concluse andandosene seguito da Lucius e Evan, lei sorrise e annuì.
"hai sentito gli ordini di tuo fratello?! devo insegnarti come ci si comporta!" si avvicinò in modo leggermente inquietante e con vocina infantile rigirandosi la bacchetta tra le dita.
io indietreggiai.
"no.. non mi faresti...nulla!"
"ah no?! quanto scommetti?!"
"o...okey... fo...forse lo faresti... ma... ma non lo farai!"
"ah no?! e chi me lo impedisce?!" corsi fuori e comincia a salire le scale, sapevo mi stava seguendo...ma dovevo trovare qualcuno che potesse aiutarmi...
"fermati! stupida ragazzina!"
mi guardai dietro e sentì qualcosa che mi prendeva per le braccia, appena girai di nuovo la testa in avanti sbattei contro il petto di qualcuno
"ei, dove corri?!" mi chiese una voce che conoscevo, alzai la testa e i miei occhi incontrarono i suoi, i suoi occhi azzurri, Sirius.
"io... io..."
"ah, finalmente hai smesso di correre!" urlò Bellatrix fermandosi, ricomponendosi e camminando lentamente verso di me. Sirius mi spostò in modo da mettermi dietro di lui, tenendomi un braccio con la sua mano
"che vuoi?!" le chiese lui aggressivamente.
"ooh, la nobile Serpeverde ha bisogno della protezione di un Grifondoro?! levati cugino!"
"il fatto che io la voglia proteggere non vuol dire che non lo sappia fare da sola!" lo guardai dolcemente, sapeva che potevo farcela da sola eppure mi proteggeva comunque
"Sirius, spostati!"
"che ti ha fatto?!"
"ha insultato suo fratello!"
"si perchè lui ha disonorato me!" dissi io oltrepassando Sirius, che però cercò di trattenermi.
"Sirius Black! levati!" disse lei scattando in avanti, sia io che Sirius prendemmo la bacchetta.
"no!"
"bene, allora farò male pure a te! cru..." io e Sirius eravamo in quella scuola da poco, non sapevo nulla sugli incantesimi, ne immaginavo ne sapesse qualcosa lui.
mi si parò davanti creando un grande cerchio con la bacchetta dicendo "Protego"e parò l'incantesimo
"ah, Sirius... giochi d'anticipo vedo, tuo fratello ti insegna gli incantesimi? ricordami di farci un discorsetto, ora... se non ti dispiace... devo rovinare il bel visino di quella Lestreange"
lui cercò di coprirmi col suo corpo, tenendomi sempre il braccio con la sua mano.
"non pensarci nemmeno, Bella! tu non la tocchi!"
"oooh, ecco il nobile Grifondoro... che carini che siete... ma ora lascia che finisca con lei!"
"non ci provare!"
"tranquillo cugino caro, poi mi occupo anche di te!" alzò la bacchetta ridendo "e ora fatti da parte!"
"Non ci penso nemmeno!"
"allora comincio con te!"
"NO!" dissi io spingendo via Sirius mentre Bellatrix lanciava un incantesimo, Sirius mi stava ancora tenendo il braccio quindi appena lo spinsi lui mi trascinò con se e ci ritrovammo a terra, io sopra di lui, a guardarci per un istante negli occhi.
"e poi sono io che faccio il coraggioso Grifondoro?!" mi sussurrò guardandomi e sorridendo
"e poi siamo noi Serpeverde i codardi?!" chiesi a mia volta.
"Signorina Black!" urlò la professoressa McGranitt venendo verso di noi
"Oh Porco Godric!" imprecò lei
"cosa stava cercando di fare?!"
"nulla professoressa, nulla"
"Signorina Black, chi sta cercando di prendere in giro?! 10 punti in meno a Serpeverde, e consideri i suoi venerdì pomeriggio occupati" concluse la professoressa andandosene.
io e Sirius intanto ci alzammo, Bellatrix ci guardò storto e si avvicinò rimettendo via la bacchetta
"sei fortunata Lestrenge! molto fortunata. ma la prossima volta andrà diversamente... oh si, ci sarà una prossima volta! e tu, cugino, sta pur certo che zia verrà a sapere che hai osato sfidarmi!"
"ma non è andata così" gridò lui
"no... ma pensi davvero che dopo che sei entrato in Grifondoro crederanno a te?! o crederanno alla nipote brava e diligente che ha sempre onorato la famiglia... di chi si fideranno, Sirius?!" sussurrò con una voce tanto infantile quanto inquietante. poi se ne andò verso la Sala Grande.
"mia madre mi uccide!"
"perchè, Sirius?"
"non sei la primo genita vero?"
"no..."
"sei fortunata... i minori, soprattutto le femmine, sono servite e riverite... dai maggiori ci si aspetta di più...ma, per qualche strano motivo nella mia famiglia, anche se sono il minore, si aspettano molto da me"
"forse perchè tu puoi fare molto?!" senza accorgermene gli feci un complimento... non volevo, volevo sembrare la classica Serpeverde che odia i Grifondoro, ma con lui questa mia maschera cadeva senza che io riuscissi a rimetterla.
"lo pensi davvero?" io non risposi a quella domanda, volevo dire di no... ma il mio pensiero era si...
confusione.
arrivammo all'uscita e andammo verso il lago Nero, in silenzio... ci dicevamo giusto qualcosa sulla strada da percorrere, nulla di più.
"emmh, ma perchè tua cugina è così... nervosa?"
"beh, lei è la primo genita, e nella sua famiglia sono 3 femmine,... i suoi la odiano insomma"
"pura invidia quindi?"
"si...esatto"
camminammo ancora finchè, sotto un albero, sulla riva del Lago Nero vedemmo Bellatrix e Rod.
ci mettemmo dietro un cespuglio poco lontano in modo da poter sentire
"e così i nostri vogliono un matrimonio..." disse Bellatrix sedendosi a fianco di mio fratello
"già, tra me e te, Bella" rispose lui guardandola negli occhi
"ah... beh... ma in fondo io e te siamo molto amici, quindi potremo starci bene... no?"
"si...si... no!"
"come?!"
"no" rispose lui secco
"ma.. pe...perchè no?! non che mi dispiaccia troppo, ma i nostri genitori hanno già deciso"
"scherzo Bella! sai che per queste cose non mi faccio problemi... una ragazza vale l'altra"
"che?!"
"ma quanto è stupido mio fratello?! io ora vado li e lo picchio!" dissi io superando il cespuglio, Sirius mi bloccò e mi ritirò dietro
"sei impazzita?! ferma qui!"
"andiamo Bella! sai come la penso,... voi avete uno scopo, uno e basta... e non credo nell'amore...quindi una vale l'altra..."
"pure se si parla di me?!" disse lei con tono leggermente nervoso
"Bella, chi vuoi incantare?! ti conosco bene io! a me non mi freghi! so che non sei la tipa tosta che tutti credono... la tua è tutta messa in scena per non far vedere quella che sei..." dall'espressione della Black si capiva che mio fratello aveva ragione, cercò di assumere una posizione fiera e incrociò le braccia al petto
"e.. co..come sa..sarei io... i..in real...realtà, se...sentiamo?!"
"sei la tipica donna purosangue che sottostà al marito... non hai carattere Bella, non se si tratta di esseri purosangui maschili. da questo punto di vista sei debole... quindi non fare la fiera, non ti si addice"
"Rod.... da quando mi parli così?!"
"vuoi solo sapere perchè non mi comporto più come ti conviene... non ti interessa davvero... "
"Rod!"
"Bella!"
"che facciamo?!"
"semplice, facciamo felici i nostri genitori..."
"emmh, okey" lei sembrava delusa, forse si aspettava un -no, sei solo un amica- oppure un -si, sposiamoci perchè sono follemente innamorato di te- non lo sapevo... ma era ben chiaro che le sue aspettative non erano un -una vale l'altra-!
"Bella?!"
"mh?" lui si mise di fronte a lei, le mise una mano in vita schiacciandola contro l'albero e con l'altra le afferrò la nuca immobilizzandola, poi avvicinò bruscamente le labbra a quelle di Bellatrix e le diede un bacio... lei restò ferma, non lo ricambiò ma non lo rifiutò.
"e questo che era?" chiese lei seria.
"un bacio"
"grazie, ma perchè?!"
"per farti capire che ora sei mia! vado, ci vediamo in classe" si alzò, seguito dalla ragazza, le diede un veloce bacio a stampo, quasi violentemente e se ne andò.
lei lo guardò allontanarsi, poi si lasciò scivolare lungo l'albero, si sedette e chiudendosi in se stessa si mise a piangere.
"wow... mio fratello è un grandissimo idiota!"
"e mia cugina ha dei sentimenti?!"
io e Sirius ci guardammo e poi scoppiammo a ridere...
"ma che ora è?!"  gli chiesi
"tra un po' dovremmo andare, abbiamo pozioni"
"okey..."
mi assalì un ricordo veloce
<< "e quindi Rod si sposa, mamma?" una ragazzina di quasi 11 anni con un vestito troppo impegnativo per lei stava dietro alla madre con la testa china
"si Amely, si sposa"
"lo ha deciso lui?! si è innamorato?!" disse l'ancora bambina entusiasta, la mamma, una donna dai capelli color cioccolato, come la figlia ma meno lucenti, gli occhi verdi, la pelle chiara e un viso molto giovane si girò e si chinò all'altezza della bimba, e accennò un finto sorriso
"no Amely, lo abbiamo deciso io e papà..."
"perchè?!"
"perchè deve unirsi a persone che vadano bene per una persona come tuo fratello, e noi possiamo scegliere bene questa persona... lo capisci, Amely?""
"si mamma, lo capisco, ma con chi si sposa?!"
"lo scoprirai presto"
"anche a me deciderete con chi dovrò sposarmi?"
"no, no Amely... tu sei più piccola, quindi potrai decidere tu, ma solo se approveremo la persona che scegli..."disse la donna con un sorriso finto
"quindi sono più speciale di Rod, io?"
"si Amely, tu sei più speciale" sorrise la madre, con qualche piccola lacrima pronta a scendere
"Heleonore! vieni qui! ora!" disse una voce maschile cupa e bassa, un uomo si appoggiò alla porta, l'uomo notevolmente più vecchio della donna, i capelli neri e dagli occhi scuri come quelli di Amely che lanciavano uno sguardo duro e severo, la madre si rialzò incupendo il volto.
"si?"
"in camera! adesso!"
"vai ad attendermi, caro, io arrivo subito... tempo di due minuti" l'uomo fece come detto e la donna, accarezzando la fronte della figlia e con un sorriso dolce le disse "Amely, tu potrai scegliere, te lo prometto!" lungo il volto della donna scese una lacrima, si girò verso la porta, e rattristendosi salì le scale e raggiunse il marito>>

guardando Bellatrix, senza capire il motivo, ricordai mia madre, non sapevo il perchè...ma quella giovane ragazza aveva le stesse espressioni di Heleonore Lestrenge...
"dai, Amely andiamo"
"si Sirius" mi prese la mano tirandomi, osservai ancora la ragazza senza la sua maschera e provando pena per lei... in quel momento capì perchè Sirius aveva detto che le sue cugine mi avrebbero invidiato... perchè lei mi avrebbe invidiato... io potevo scegliere, Bellatrix Black no...

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Capitolo 5
*** capitolo 4 -illusioni e delusioni- ***


capitolo 4 -illusioni e delusioni-

ora, qualcuno prima o poi mi dovrà spiegare per quale stupido motivo ogni volta che ti affezioni a una persona questa ti delude...
in quei pochi giorni avevo perso Rod e mi stavo fidando di Sirius... Sirius era dolce e simpatico... capiva i miei pensieri anche se non li condivideva... credevo fosse diverso dagli altri grifondoro... finchè non conobbi i suoi amici...
dopo un mese di Hogwarts finalmente ci arrivarono gli orari definitivi, io ero in Sala Grande a fare colazione con Eleonore, Sofy e Maryhan... Mary prese in mano gli orari per darci un occhiata, sgranò gli occhi rovesciando il succo di zucca che teneva in mano.
"ma non è possibile!" urlò lei
"che è successo?" le chiese Sofy bevendo un sorso di caffè corretto
"abbiamo tutte le ore con grifondoro! nessuna senza di loro!" tutte e tre prendemmo gli orari in mano per controllare e in effetti c'erano ore in cui eravamo anche coi tassorosso o corvonero, o tutti e quattro insieme,... ma in tutte le ore che avevamo c'erano pure i grifondoro...da un lato ero felicissima, potevo stare più spesso con Sirius... ma dall'altro era una pessima idea... io e i grifondoro, in generale, non andavamo d'accordo...

tra le tre ragazze con cui condividevo la stanza Maryhan era quella con cui in quel mese avevo legato di più, ci capivamo a vicenda ed era semplice parlare.
era la prima ora del lunedì mattina di quel tiepido 3 ottobre 1971, io e le altre raggiungemmo in fretta l'aula di trasfigurazione. io e Maryhan ci sedemmo al lato destro della stanza in terza fila, due dei tre banchi doppi dietro di noi erano occupati... o meglio, avevano appoggiate su di essi delle borse ma i proprietari di quelle borse erano assenti.
Severus, uno dei pochi serpeverdi del mio anno che conoscevo, era in prima fila con una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi, Lily Evans.
poco dopo 4 ragazzi grifondoro occuparono i posti dietro di noi, tra questi Sirius.
"ei, James... che ne pensi di questa cosa che abbiamo solo lezioni coi serpeverde?"
"Sirius, guarda che ogni tanto ci sono pure i corvi e i tassi"
"dettagli Remus, dettagli... allora James?! che ne pensi?!"
"non credo sia una cosa così bella... povere serpi, a dover passare così tante ore con della plebaglia come noi..." rispose con ironia un ragazzo dai capelli neri e gli occhi scuri, nascosti dagli occhiali...
"bravo, giusto James!" rise un ragazzino che ricordava un piccolo bottolino, bassetto, grassoccio... occhi dallo sguardo vuoto e i capelli biondo scuro.
"Peter, che rufiano!" rispose Remus sedendosi nella fila dietro di noi nella colonna centrale.
Sirius e James si sedettero dietro di me e Maryhan, Sirius stava seduti a gambe incrociate sul banco, dandomi la schiena, senza ancora accorgersi che ero li.
"bah, comunque, concordo pure io con te, Potter! ma solo io non sopporto quando fanno le vittime in questo modo?!"
non credo si fossero accorti che c'erano altri oltre a loro, e non credo nemmeno di essere stata l'unica ad ascoltare la loro conversazione, ma ero l'unica che ne fosse stata ferita.
"Sirius, a proposito di serpeverde... come va con quella ragazza che dicevi?"chiese Remus alzando la testa dal libro che stava leggendo
"ah, lei... si.. beh insomma..." mi girai, tanto sapevo che non mi avrebbe notato... lo vidi arrossire leggermente... era nervoso..
"Sir, perchè stai con una come quella? insomma... è una serpeverde purosangue... che ti aspetti di diverso da quelle che vedi tutti i giorni?!" chiese James
"si, in effetti è esattamente come tutte le altre... è identica alle mie cugine.. insopportabile!"
"e allora perchè ci esci?!"
"conviene... me la tengo vicina per controllare quelli.. com'è che si dice?! tieniti stretti gli amici e ancor più stretti i nemici, no?!" sorrise Sirius
io tirai un sospiro e feci finta di niente.
la stanza cominciò a riempirsi e poco dopo arrivò la professoressa...
Sirius si girò e mi vide... diventò rosso tutto ad un colpo, credo avesse realizzato in quel momento che io ero lì già da molto... abbastanza da aver sentito tutto.
finita l'ora di trasfigurazione aspettai che Maryhan avesse preso tutto e poi la tirai per la manica della giacca fuori e uscimmo velocemente.
Sirius mi seguì prendendomi per il braccio "Ei... possiamo parlare?!"
"no!" gli risposi io liberandomi dalla presa della sua mano e riprendendo a camminare.
mi prese per i fianchi tirandomi verso di se "Amely, ti prego, parliamo" mi disse sussurrando
"non abbiamo nulla di cui parlare!" dissi io divincolandomi per cercare di liberarmi
"SI! si invece! dobbiamo parlare di quello che ho detto prima... so che mi hai sentito" mi disse girandomi in modo da guardarmi negli occhi
"aaah, vuoi parlare di quello...-lui mi lasciò-  del fatto che sono una di quelle che fanno le vittime?! che sono esattamente uguale alle tue cugine?! che sono insopportabile?! è di questo che vuoi parlare?!" guardandolo negli occhi lo fronteggiavo, con rabbia, delusione.. facevo passi verso di lui che arretrava.
"di questo vuoi parlare?!" chiesi a denti stretti
"si... lasciami spiegare"
"che dovresti spiegare?! che sei solo un lurido verme?! non serve che l'ho spieghi, l'ho capito!" gli dissi io allontanandomi leggermente
"Amely, ascoltami..."
"ho già ascoltato abbastanza prima!"
"Amely... per favore chiariamo!"
"no, non voglio chiarire! okey?! -lui tacque- bene, allora, per quanto mi riguarda la nostra conversazione finisce qui! ci si vede in giro, Black!" mi girai e mi diressi verso Maryhan che mi aveva aspettata
"ora mi spieghi!" mi disse lei mentre correvamo scendendo le scale per i sotterranei.. io le spiegai ciò che era successo con Sirius e perchè...
"questo perchè non ci si deve fidare dei Grifondoro... nemmeno se sono di buona famiglia..." mi disse lei comprensiva abbracciandomi

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Capitolo 6
*** capitolo 5 -improbabile alleanza- ***



capitolo 5 - improbabile alleanza-
camminavo nel castello senza meta, mi guardavo intorno, guardavo i muri ricoperti di quadri, studiavo il modo in cui si muovevano le scale... cercavo di vedere Hogwarts a modo mio.
mi stavo dirigendo verso la biblioteca quando mi scontrai contro qualcuno, non era un professore, ma era troppo grande per essere uno studente.
"oh, mi scusi" dissi io... l'uomo si girò... aveva gli occhi neri e i capelli scuri. un espressione severa nonostante i lineamenti del viso fossero dolci, era magro ma di corporatura robusta... decisamente un bel ragazzo... non dimostrava più di 25 anni, 27 al massimo...
"sta più attenta!" mi disse neutro.
"posso esserle utile in qualche modo?" chiesi arrossendo leggermente
"in effetti si, sai dov'è il professor Silente?"
"l'ho visto uscire dal suo ufficio due minuti fa, sembrava dirigersi verso l'infermeria" risposi educatamente
"grazie" mi disse dirigendosi nella direzione che avevo indicato
"signorina Lestrenge? cosa vi ha detto quell'uomo?" mi chiese il professor Lumacorno avvicinandosi e guardando l'uomo con espressione preoccupata
"mi ha chiesto dov'era il professor Silente, signore"
"ah... emh, grazie cara... " mi disse allontanandosi.
era strano, perchè il professore era così nervoso?
e perchè quell'uomo non mi aveva chiesto dove si trovava l'infermeria?
decisi di non pensarci e andai verso la Sala Grande.
Maryhan e le altre erano lì ad aspettarmi, appena la raggiunsi cercando di non guardare al tavolo dei grifondoro quando sbattei la testa contro qualcosa, alzai gli occhi.... mio fratello, Rod mi guradò male... era coi suoi amici.
"sta attenta!" mi urlò scostandomi e passando avanti
Evan mi guradò con uno strano sorriso...
"che vuoi Rosier?!"
"nulla" mi rispose facendo cenno a Lucius di andare avanti e fermandosi di fronte a me
"mi è parso di vedere che ultimamente sorridi meno del solito... che ti succede?"
"perchè ti interessa?" gli chiesi cercando di andarmi a sedere al tavolo dei serpeverde, lui mi venne accanto
"non può interessarmi?" mi chiese sedendosi vicino a me sulla panca del tavolo
"non dovrebbe..." risposi prendendo una fetta di pane tostato
"e invece mi interessa... dai dimmi" lo guardai era un ragazzo dai capelli corti neri e gli occhi azzurri... come fa un ragazzo dai capelli neri avere gli occhi azzurri?!?!? domanda che mi tormentò per tutta la vita.
"non mi sembra che siamo così amici da dirti queste cose.."
"okey, diventiamolo! ricominciamo! piacere signorina Lestrenge, io sono Evan Rosier!" mi disse porgendomi la mano in modo elegante e raffinato.
"Amely Lestrenge, piacere mio signor Rosier!" gli strinsi la mano.

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Capitolo 7
*** capitolo 5 -sospetta amicizia ***


capitolo 5 - sospetta amicizia-
camminavo nel castello senza meta, mi guardavo intorno, guardavo i muri ricoperti di quadri, studiavo il modo in cui si muovevano le scale... cercavo di vedere Hogwarts a modo mio.
mi stavo dirigendo verso la biblioteca quando mi scontrai contro qualcuno, non era un professore, ma era troppo grande per essere uno studente.
"oh, mi scusi" dissi io... l'uomo si girò... aveva gli occhi neri e i capelli scuri. un espressione severa nonostante i lineamenti del viso fossero dolci, era magro ma di corporatura robusta... decisamente un bel ragazzo... non dimostrava più di 25 anni, 27 al massimo...
"sta più attenta!" mi disse neutro.
"posso esserle utile in qualche modo?" chiesi arrossendo leggermente
"in effetti si, sai dov'è il professor Silente?"
"l'ho visto uscire dal suo ufficio due minuti fa, sembrava dirigersi verso l'infermeria" risposi educatamente
"grazie" mi disse dirigendosi nella direzione che avevo indicato
"signorina Lestrenge? cosa vi ha detto quell'uomo?" mi chiese il professor Lumacorno avvicinandosi e guardando l'uomo con espressione preoccupata
"mi ha chiesto dov'era il professor Silente, signore"
"ah... emh, grazie cara... " mi disse allontanandosi.
era strano, perchè il professore era così nervoso?
e perchè quell'uomo non mi aveva chiesto dove si trovava l'infermeria?
decisi di non pensarci e andai verso la Sala Grande.
Maryhan e le altre erano lì ad aspettarmi, appena la raggiunsi cercando di non guardare al tavolo dei grifondoro quando sbattei la testa contro qualcosa, alzai gli occhi.... mio fratello, Rod mi guradò male... era coi suoi amici.
"sta attenta!" mi urlò scostandomi e passando avanti
Evan mi guardò con uno strano sorriso...
"che vuoi Rosier?!"
"nulla" mi rispose facendo cenno a Lucius di andare avanti e fermandosi di fronte a me
"mi è parso di vedere che ultimamente sorridi meno del solito... che ti succede?"
"perchè ti interessa?" gli chiesi cercando di andarmi a sedere al tavolo dei serpeverde, lui mi venne accanto
"non può interessarmi?" mi chiese sedendosi vicino a me sulla panca del tavolo
"non dovrebbe..." risposi prendendo una fetta di pane tostato
"e invece mi interessa... dai dimmi" lo guardai era un ragazzo dai capelli corti neri e gli occhi azzurri... come fa un ragazzo dai capelli neri avere gli occhi azzurri?!?!? domanda che mi tormentò per tutta la vita.
"non mi sembra che siamo così amici da dirti queste cose.."
"okey, diventiamolo! ricominciamo! piacere signorina Lestrange, io sono Evan Rosier!" mi disse porgendomi la mano in modo elegante e raffinato.
"Amely Lestrange, piacere mio signor Rosier!" gli strinsi la mano.
"ora ho lezione"
"si, pure io" gli risposi mentre lui guardava verso il corridoio dove avrebbe avuto la lezione.
"bene, a che ora finisci?"
"alle 16" "io finisco alle 15 e 30, ti vengo a prendere e andiamo a fare un giro... dove sei?"
lo guardai quasi stupita, era strano che un amico di mio fratello si interessasse a me....
"erbologia, serra 2" dissi con un leggero sorriso, volevo capire il perchè di quell'interessamento.
"grande, allora ti vengo a prendere li alle 16" disse, poi mi diede un bacio sulla guancia e si allontanò seguendo gli altri.
mentre io lo guardavo sparire, Sirius mi si avvicinò
"che ci facevi con quello?!" disse guardando pure lui il punto in cui Evan era sparito
"non mi sembrano affari tuoi!" risposi girandomi dall'altra parte con fare fiero
"Amely, possiamo parlare?!"
"di cosa vorresti parlare?! io e te non abbiamo nulla da dirci!"
"ma, Amely..."
"no! tu per me non. esisti!" quelle parole mi serpeggiarono tra i denti
"ah... okey... emh... ciao" disse, c'era rimasto malissimo e si vedeva, tornò al tavolo dei grifondoro e una volta seduto mi guardò un ultima volta per poi tornare a guardare i suoi compagni. mi girai e andai in classe
perchè mi faceva così male aver detto quelle parole?
mi stavo già pentendo di averglielo detto, feci un respiro e andai avanti cercando di non pensare a quell'espressione triste che Sirius aveva sul volto quando gli dissi quelle parole.
 

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