Rem Psychoanalysis

di Bloody_Bride
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter n° 1 . The Strange Creature ***
Capitolo 2: *** Chapter n° 2 . The Poor Gibbous and the Wonderful Girl ***
Capitolo 3: *** Chapter n° 3 . Another Human? Another Fucking Idiot. ***



Capitolo 1
*** Chapter n° 1 . The Strange Creature ***





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Chapter n° 1 . The Strange Creature


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Stomp...

«Cos'è questo? Un Libro... nero? Wow... ma che ci fa qui?»

Jacqueline O'Donnel, Psichiatra Psicoanalista eccetera eccetera, una donna troppo curiosa che vede un libro caderle a pochi centimetri dal naso, nero con una strana scritta argentata, che piomba sul fine parquet della sua villetta profumata di gelsomino Così, nel suo bel tailleur rosa shocking, si china, prendendo l'oggetto, rigirandoselo fra le lunghe dita vellutate, le lunghe unghie colorate di fucsia, passa il polpastrello sulla rilegatura, poi sulla scritta argentea, strana, impressa sulla copertina, una lettera alla volta, lentamente 'D E A T H N O T E'.

Lo apre, fissa le pagine, cartacee, le prime irte di scritte, che non si sofferma a leggere, lo chiude, in un sospiro, avvicinandosi lenta al tavolo di casa sua, sposta i fogli della piccola figlia esasperante, con una passione per i disegni incomprensibili, con l'energia che fornirebbe una centrale nucleare, ora fortunatamente addomentata, fortunatamente per i poveri nervi della Madre.

Appoggia lì il libro, poi cambia direzione, si avvia allo specchio, il grande specchio dell'ampio ingresso, in un gemito, levandosi le scomode scarpe (anch'esse rosa shocking), con l'intenzione di sondare il viso reso liscissimo dai quattro lifting.

Tutto bene, mentre si fissa, in un sorriso, si sfiora le labbra con il rossetto rosa intatto, carnose, innaturalmente carnose.

«Si Jackie...smack... sei stupenda... come al solito.»

Si ravviva i boccolosi capelli biondo grano e socchiude gli occhi, ridacchiando, pensando alla reazione dei suoi giovani colleghi, rapiti dalla sua bellezza.

Ma quando li riapre, dietro, non c'è più la parete rosa e viola, purtroppo, ma una strana sagoma, alta, bianca, con delle carnose labbra viola, quasi mortifera, priva quasi totalmente di naso, due occhi gialli, rettili e una benda un po' calata da un lato, al posto dei capelli una molteplice serie di escrescenze dalla forma di vermi, bianchi, con le punte sfumate di viola.

Anche sotto il pesante trucco, la donna impallidisce, terrorizzata, indietreggiando, sbattendo quindi contro la creatura.

«Oh... Oh... Oh cielo...»

Un gemito, mentre si volta di colpo e da una botta alla parete, facendo franare lo specchio dalla bella cornice inframmezzata di specchietti.

«T-Tu... c-cosa sei?»

La creatura parla, una voce lieve, spiritata, profonda, reclinando un poco la faccia pallida.

«Io sono Rem... sono uno Shinigami...»

«Rem... Shiniche?!?!?!?!»

Mugola, la terrorizzata donna.

«Shinigami...»

Ripete l'essere, senza fare una piega.

«C...cosa vuoi da me?»

«Sei una Psicoanalista, no? Gli umani vengono da te, se hanno dei problemi...»

«S-Sì...»

«Ho bisogno che tu mi aiuti, allora, Jacqueline...»

La donna è terrorizzata, sospira, trema, ma non grida, forse interessata, incuriosita, a quell'essere così strano ed inarrivabile. Gli indica una porta, qualche metro alla sua sinistra.

«A-andiamo nel mio studio...»

L'essere si allontana, a destra invece, mentre la donna entra nello studio: una grande stanza dalle pareti verde chiaro, con tre mobili a muro, due con due ante, a vetrina, pieni di libri, l'altro a ripiani, sui quali in bellavista i vari premi vinti da Jacqueline, le foto della sua famiglia, il Diploma, gli Attestati e diverse statuine, molto artistiche, che raffigurano animali; il classico lettino, sul quale il paziente può sdraiarsi, lo sgabello su cui lei si siede per 'psicoanalizzare' i pazienti, e, quasi al centro, la sua scrivania in mogano sulla quale sono visibili lo schermo piatto del pc, la poltrona in pelle dietro, due sedie davanti, un'ordinata pila di cartelle, un portamatite, un temperino elettrico e un block notes. Sospira, avvicinandosi allo sgabello, dopo vaer recuperato una matita e il block notes. Si accomoda, accavallando elegantemente la gamba destra sulla sinistra, in attesa dell'Essere.

Dopo un minuto buono, l'immensa e candida figura fa il suo ingresso, avvicinandosi a lei, lo strano libro fra le mani.

«Bene... ehm... sdraiati sul lettino.»

Senza nulla proferire, l'essere si distende, in un cigolio lamentoso dell'oggetto.

«Quando vuoi...»

«Quando voglio cosa?»

«Mpfffff.... devi raccontarmi i tuoi problemi... così che io possa prendere appunti e aiutarti a risolverli, o almeno aiutarti ad affrontarli...»

'Essere si acciglia un poco, immobile.

«Mmmh vediamo...»


To Be CoNtInUeD

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Capitolo 2
*** Chapter n° 2 . The Poor Gibbous and the Wonderful Girl ***





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Chapter n° 2 . The Poor Gibbous and the Wonderful Girl


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«... penso... che dovrei iniziare dal principio... dei problemi...»

«Ti Ascolto.»

La donna rabbrividisce un poco, tornando a fissare quell'essere, scuotendo i boccolosi capelli color grano. 'Tutte a me, tutte! Adesso ho anche le allucinazioni... oh...'

«... Iniziò tutto un giorno, nel mio paese. Un maledetto Gobbo di Merda se nè stava rannicchiato a fissare il Vostro Mondo, o meglio, una persona in particolare. Giuro, il cugino brutto di Frankestein... una cosa assurda, la fusione brutta di Sally di Nightmare Before Christmas e Gollum. Vomitevole. Ma non è questo il punto...»

Queste frasi, everbiate da una voce così spiritata e pacata, hanno un che di comico, Jacqueline si sforza di non scoppiare a ridere, un po' per la tensione, un po' per la buffa scena.

«... Dunque... Parlavamo di Jealous, il Gobbo Idiota. Quel povero coglione si era innamorato di una gran bella ragazza, una cosa assurda, davvero, lui un mezzo ciospo monco, un Dio della Morte, innamorato di una Mortale, bella... ma Mortale. Sto Demente.»

Un sospiro, mentre la donna segna qualcosa sul block notes.

«Stava spiando questa ragazza camminare, in piena notte, in una stradina tutta buia, quando a un certo punto, un pazzo psicopatico con un coltello è spuntato davanti alla suddetta, minacciandola di ucciderla se non fosse andata con lui, o vabbè, una cosa del genere. Gli umani sono gli unici che, quando si innamorano, fanno una cariolata di minchiate. Vabbè... Ma il punto arriva ora... dato che la tipa era in pericolo, cosa fa il pirla? Ammazza l'aggressore...»

Una pausa.

«No, dai... ma allora sei coglione dentro... ma proprio inside inside... Praticamente noi abbiamo una regola... se interveniamo per salvare la vita ad un umano destinato a morire, moriamo. Quindi, Jealous si è disfatto, lasciando, fortunatamente, il suo libro, che ho prontamente fregato.»

La donna sembra confusa, ma non accenna a nulla, prendendo svelta appunti sul racconto.

«Ma credo... che la cazzata più grande... l'ho fatta io. Non contenta dell'idiozia suicida del compare, ho dato questo...» Mostra il Libro. «... A quell'umana... Emozionante, vero?»

L'essere scuote il capo, sbuffando, il libro appoggiato sul puntuto petto, le mani vanno a celare il viso mortifero.

«Misa Amane... la più demente degli esseri umani, la più grande ed edulcorata palla di cretinaggine semovente che i miei occhi immortali abbiano mai visto. Insopportabile, stupida, inconcludente. Un po' come le veline lineetta letterine lineetta vallette di tutti quegli stramaledetti programmi televisivi. Senza un dito di cervello, con due belle gambe e un bel viso. Deprimente. Non so neanche cosa mi è preso, in verità... mah.»

La donna inverte l'accavallamento delle gambe, appoggiandosi il block notes in grembo e ravvivandosi, infine, i lunghi e boccolosi capelli biondo grano lustri di permanente.

«Dimmi... Rem... vuoi del caffè?»

«Caffè...? Uhm... proviamo...»

Così la psicanalista si alza, e, dondolando, se ne va in cucina dove, tranquillamente, prepara una brocca di caffè, tortunandosi di domande.

Quando poi la brocca è finalmente pronta, sistema lo zucchero, due tazze abbastanza grandi e la stessa brocca su un bel vassoio argentato, ripromettendosi di chiedere all'Essere ulteriori delucidazioni in merito al 'DeathNote' ed agli Dei Della Morte.

To Be CoNtInUeD

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Capitolo 3
*** Chapter n° 3 . Another Human? Another Fucking Idiot. ***





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Chapter n° 3 . Another Human? Another Fucking Idiot.


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Un calcetto alla porta, mentre, nel suo completo rosa shocking, la donna torna nello studio. Sculettante, quasi una frotta di uomini sbavanti fossero presenti per ammirarla, nella sua rifatta bellezza. Ma un mostro alto due metri, brutto, per giunta femmina, non è certo un pubblico ideale per il voluttuoso corpo della Psicanalista.

Rem, dal canto suo, si mette seduta, fissando spiritata la figura quasi fluorescente. Infine, torna a parlare.

«Vuoi... sapere altro?»

«Continua, continua... nel mentre ti verso del caffè...»

L'essere scuote il capo, poi, sempre con quella sua pacatissima e raccolta voce, riprende.

«E io che SPERAVO che l'idiozia di quella povera imbecille si FERMASSE. No... ovviamente, fai una cazzata? La paghi fino in fondo... che vita di merda...»

La donna riempie le due tazze e chiede, incuriosita.

«Continua pure, Rem... ti sto ascoltando... non fermarti...»

«Sta di fatto... che di demente non ci sono solo io, fra gli Shinigami... ce n'è uno che viene con me di pari passo, proprio braccetto... eh.... quel coglione di Ryuuk... e dire che quando coffavamo... valeva...»

«Coffache?! »

«Coffavamo... voce del verbo coffare... aka accoppiarci molto violentemente...»

« .... C..cosa? Sono tutti... come te? Così... inguardabili?»

Rem tace, si da una scrollata, poi continua.

«Dicevo... ha fatto la furbata. Ha fatto cadere il libro in un cortile di una scuola. Cos'è successo poi, secondo te? Fra tutta la gente NORMALE... chi lo raccoglie? Ovviamente un Cerebroleso di dubbi gusti sessuali, tarato mentalmente, con gravi crisi di personalità e con attacchi di follia omicida.... Perfetto, per sterminare la razza umana... Un po' meno quando ci frega tutti... Io e Ryuuk abbiamo fatto un patto, del tempo fa: Se Light è frocio... mi da il suo Death Note. Se non lo è gli do io il mio. »

« Strane scommesse... uhm... »

« Già... comunque sia... Sommatosi il secondo bimbominchia alla prima povera ritardata, il casino ha inizio: questo bimbodemente cosa fa? Inizia ad ammazzare la gente a iosa, così, per provare... l'Ebbrezza! E Misa cosa fa? Si innamora di un assassino che manco ha mai visto... così, per sport. Perchè lei, attenzione... LEI è DARK... eh... miiiii...Darkissima...»

«Uhm... qui sembra che le cose diventino sempre più complesse... Rem...»

« Ma va? ... che strano eh?»

La donna, porge a Rem la tazza di caffè, che il mostro prontamente prende, guardandola un po', annusando il liquido scuro e a tratti denso, un po' acciglia. Infine, prende a berlo. Leccandosi le labbra..

La Shinigami, ha però una reazione strana, alla caffeina, che per gli umani è tanto assimilabile. Avendo finito la tazza, si da un colpo al petto, allungando la mano destra sino alla caraffa del caffè, che afferra e da cui inizia a bere, tracannando il liquido scuro senza problemi, aggravando la sua posizione.

Finita la caraffa, torna a riappoggiarla, tossicchiando, iniziando a darsi pugni sempre più forti al petto, sempre più pallida e con gli occhi che, da giallatro, iniziano a tendere all'ambrato.

« Rem... REM!? »

Grida di terrore la donna, alzandosi di scatto in piedi, per aiutare l'Essere a riprendersi. To Be CoNtInUeD

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