Neikos Tykes (La lotta del Destino)

di Cailan Blake
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Gli sfidanti del Destino ***
Capitolo 3: *** Primi scontri ***
Capitolo 4: *** Sfide pomeridiane ***
Capitolo 5: *** Scontri e incontri ***
Capitolo 6: *** Il secondo pomeriggio ***
Capitolo 7: *** La fine dei gironi ***
Capitolo 8: *** Gli ottavi di finale (I) ***
Capitolo 9: *** Gli ottavi di finale (II) ***
Capitolo 10: *** Gli ottavi di finale (III) ***
Capitolo 11: *** Gli ottavi di finale (IV) ***
Capitolo 12: *** Scoperte ed incontri ***
Capitolo 13: *** Obiettivi svelati ***
Capitolo 14: *** Lotte per le Leggende ***
Capitolo 15: *** Coppie a Palladia ***
Capitolo 16: *** I quarti di finale (I) ***
Capitolo 17: *** I quarti di finale (II) ***
Capitolo 18: *** Le semifinali (I) ***
Capitolo 19: *** Le semifinali (II) ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 
Il sole era sorto da poche ore, ma per le strade della città di Palladia c’era già molta gente che camminava per i più disparati motivi. Nella città vi era una grande eccitazione, poiché il giorno dopo avrebbe avuto inizio la competizione più antica dell’isola, il Neikos Tykes, come era chiamata nell’antica lingua di Aglaia, la Lotta del Destino, con il nome odierno. Tutta l’isola di Aglaia era in fermento per quella competizione, la quale si ripeteva ogni anno a ricordo delle guerre che segnarono l’isola nei tempi antichi, e non vi era abitante che non vedesse l’ora che iniziasse. Quell’anno inoltre i partecipanti sarebbero giunti da altre regioni, e ciò contribuiva a rendere la competizione ancora più interessante.
“Fermo, al ladro!”
Al porto della città, un’anziana signora appena scesa da un traghetto era stata spinta a terra e derubata da un tizio sulla quarantina, con occhiali scuri ed un cappello con visiera sulla testa, che si era dileguato velocemente in un vicolo lì vicino.
Un ragazzo sul metro e ottanta, con occhi verdi e capelli neri, si avvicinò alla signora per aiutarla a rialzarsi.
“Tutto bene, signora?”
“Si, ragazzo, grazie per l’aiuto. Peccato che il ladro sia riuscito a fuggire.”
“Non si preoccupi, ci penso io.”
Detto ciò il moro corse nel vicolo dove era scomparso il ladro, senza dare alla signora il tempo di fermarlo.
Il ladro nel frattempo si era fermato in un punto nascosto, e stava guardando il suo bottino con un ghigno leggero in faccia per la facilità con cui lo aveva ottenuto.
“Non resterai impunito.”
Il criminale sobbalzò sentendo quella voce, e quando si girò per capire da dove provenisse, lanciò un urlo. Quell’urlo fu sentito dal giovane, che si era fermato ad un incrocio per capire la direzione presa dal ladro, Che corse subito nella direzione da cui proveniva, e una volta arrivato lì trovò il ladro svenuto con la refurtiva accanto. Si guardò intorno per capire chi l’avesse ridotto in quel modo, ma più avanti un muro impediva bloccava la strada, e lui non aveva incontrato nessuno.
Quando sentì dei passi dietro di lui si girò, ma era l’anziana signora con un agente di polizia, dovevano essere entrati nel vicolo dopo di lui e, sentendo l’urlo, si erano diretti nella stessa direzione. L’agente raggiunse il ladro svenuto, lo ammanettò e gli fece riprendere i sensi, per poi girarsi verso il ragazzo.
“Complimenti, ottimo lavoro. Ma la prossima volta sii meno impulsivo.”
“Grazie, lo terrò a mente, ma quando sono arrivato era già svenuto. Signora questa dovrebbe essere sua.”
Il giovane raccolse la borsa della donna e gliela porse,che fu felice di vedere che non mancava niente.
“Come posso ricompensarti, ragazzo?”
“Niente signora, sono felice di essere stato d’aiuto, le auguro una buona giornata.”
Detto ciò si avviò tranquillamente verso una strada lì vicino, e solo dopo pochi minuti la signora pensò che non gli aveva detto il suo nome.
 
Nello stesso momento, un uomo stava osservando dei dati su un computer, quando il telefonò accanto a lui squillò.
“Pronto?”
“Signore, i sensori hanno rilevato delle emanazioni energetiche compatibili con il nostro obiettivo.”
“Dove?”
“A Palladia, nelle vicinanze del porto, signore.”
“Bene continuate a monitorare la zona, se vi sono altre interferenze voglio esserne informato subito. E avvisate tutti di tenersi pronti, con la Lotta così vicina non possiamo permetterci passi falsi.”
“Certo, signore, come lei ordina.”
L’uomo chiuse la chiamata e si alzò dalla scrivania, per fermarsi davanti al vetro della finestra e guardare fuori.
“Presto tutto sarà compiuto.”
Disse in un sussurro, per poi continuare a far vagare lo sguardo fuori dalla finestra.
 
*Angolo dell’autore*
Salve a tutti, questa è la prima storia che scrivo sui pokémon, ed ho deciso di provare con una storia ad OC, chi volesse partecipare deve compilare la seguente scheda e mandarmela come messaggio privato.
 
Nome:
Cognome:
Aspetto fisico:
Provenienza:
Squadra (ogni pokémon può conoscere massimo quattro mosse):
Storia (anche poco, per conoscere qualcosa in più sul personaggio):
Carattere:
Relazione (rispondere si o no, a rischio e pericolo dei vostri oc):
 
scrivo qui che sono accetti tutti i pokémon fino alla 6 generazione, esclusi i leggendari, nel caso di Zoroark, siccome lo considero raro, lo accetto in un team.
Ringrazio in anticipo tutti coloro che vorranno partecipare a questa fic.
Cailan

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Capitolo 2
*** Gli sfidanti del Destino ***


Gli sfidanti del Destino 

La giornata si preannunciava soleggiata, e gli abitanti di Aglaia lo presero come un segno positivo, visto che quel giorno sarebbe iniziata la Lotta del destino, e tutti fremevano di sapere cosa avrebbero visto quell’anno. Tuttavia non tutti sembravano tranquilli. Infatti una ragazza di circa vent’anni, sul metro e settantacinque, con una carnagione chiara e dai capelli di un castano intenso lunghi fino alle scapole,gli occhi grigio azzurri, dal taglio occidentale, con indosso abiti di un misto fra lo sbarazzino ed il formale e dai colori neutri, si affrettava verso l’arena di Palladia, ormai poco distante. Questa si rimproverava internamente per essersi talmente concentrata sull’analisi dei dati sulle uova dei Pokémon che il professor Krios aspettava da tempo, e che il professor Elm aveva mandato solo la sera prima, da non essersi accorta del passare del tempo. Quando aveva visto l’ora, era, letteralmente, balzata su dalla sedia e si era precipitata fuori dal laboratorio, pregando di arrivare in tempo. Ormai era quasi arrivata, mancavano circa un centinaio di metri, quando, girato l’ennesimo angolo, finì addosso ad un’altra ragazza, facendo cadere a terra entrambe.
“Dovresti fare più attenzione quando corri.”
Disse la persona finita a terra insieme alla castana. Era una ragazza forse coetanea, con dei capelli neri mossi lunghi fino alla vita, una pelle dal colore latteo e occhi color cioccolato. Indossava una maglia verde militare a maniche corte, dei jeans lunghi blu e degli scarponi da montagna marroni.
“Scusa, sono di fretta e non ti avevo visto.”
“Serve una mano?”
La domanda era giunta da un ragazzo sui vent’anni, carnagione pallida, capelli neri e occhi con verde chiaro con iridi viola. Nel suo look predominavano i colori freddi, infatti sopra ad una camicia bianca indossava una giacca leggera blu scuro, che si abbinava ai pantaloni e alle scarpe del medesimo colore, e alle mani aveva un paio di guanti bianchi.
“Sean Crowin, per aiutarla, mademoiselle.”
Disse, mentre si chinava per porgere una mano alla corvina, la quale accettò l’aiuto, arrossendo appena per quella premura nei suoi confronti.
“Io sono Iral Handor, grazie per l’aiuto, ora devo andare.”
E, dette queste parole, si allontanò con passo veloce verso l’arena, lasciando Sean e la castana, che nel frattempo si era rialzata da sola.
“Il mio nome invece è Maris Alana, e grazie per l’aiuto.”
Disse, leggermente stizzita per essere stata ignorata, all’altro, per poi allontanarsi nella stessa direzione di Iral. Sean sospirò, prima di avviarsi anche lui verso l’arena.
 
“Mark, ti ricordi tutti i miei consigli?”
“Sì, Misty.”
“Bene, mi raccomando, fatti onore, e anche se non vinci non fa niente, ci saranno altre occasioni in futuro.”
Mark Williams aveva dieci anni, poco meno di un metro e cinquanta d’altezza, occhi castano scuro e capelli di un castano leggermente più chiaro, con alcune ciocche rosse, e il suo look si riassumeva nel blu, visto che indossava una maglia a maniche corte, un paio di jeans, delle scarpe e perfino una sciarpa leggera di quel colore.
Era il cugino della capopalestra di Celestopoli, con la quale passava molto tempo, visto che i suoi genitori erano sempre in viaggio per affari.
Era giunto ad Aglaia, costringendo la cugina ad accompagnarlo, perché voleva partecipare al torneo, ma in quel momento avrebbe voluto che lei fosse rimasta a casa, visto che non smetteva di dargli consigli.
“Certo cugina, sai che puoi fidarti di me.”
Disse quest’ultima frase mostrando un largo sorriso, prima di avviarsi verso la zona dei concorrenti e lasciare che la cugina andasse sugli spalti.
 
In uno dei camerini dell’arena vi erano alcune ragazze, giunte abbastanza in anticipo, che passavano il tempo nei modi più disparati. Marina Dust, una quattordicenne di Nevepoli, abbastanza alta per la sua età, dalla pelle chiara, con lunghi capelli castani, tranne una ciocca sulla sinistra, e occhi azzurro ghiaccio, osservava, appoggiata al muro con la schiena e con le braccia, lasciate scoperte dalla maglia bianca a maniche corte, incrociate le altre, cercando di capire chi potesse essere un’avversaria ostica.
Lo stesso faceva Sakura Harmonia Toyama, proveniente da Giardinfiorito, avente tutte le intenzioni di vincere quella competizione. Sapeva che nessuno, vedendo che era magra e leggermente bassa, per essere una sedicenne, potesse sospettare la sua agilità, perciò tentava di nascondere dove guardava facendo finta di aggiustarsi i capelli, mossi, biondo scuro, o gli occhiali che incorniciavano i suoi occhi verdi, i quali osservavano la panca dove chiacchieravano le altre tre ragazze presenti nel camerino.
Arya Solaris, da Giubilopoli, era una diciassettenne sul metro e sessantacinque abbastanza magra, con dei capelli biondi lunghi fino alla vita e gli occhi blu. Il suo abbigliamento consisteva in una giacca nera sopra una maglia a maniche corte blu, oltre ad una gonna a portafoglio blu notte, mentre il resto delle gambe era coperto, fino alle scarpe marroni, da delle calze bianche. E il tutto era completato da una borsa a tracolla nera.
Un’altro membro del gruppo era Annalisa Nagashito, quindicenne da Cuoripoli, che, seppur allegra, rispondeva con dolcezza e un pizzico di timidezza alle domande delle altre due. Questa aveva una carnagione chiara, capelli castani, con alcune ciocche blu, ricci, lunghi fino alle scapole e occhi color smeraldo, con alcuni riflessi nocciola, oltre a labbra rosee e carnose. Indossava una camicia rosa pallido a maniche lunghe, stesso colore della gonna, lunga fino alle ginocchia, di una tonalità più scura, e da sotto di essa le gambe erano coperte da delle calze, beige, lunghe fino alle scarpe da ginnastica bianche e rosa. Il suo Shuppet volava poco distante, vicino al Chimchar e all’Infernape della terza ragazza.
L’ultima del gruppetto era Naomi Yumiko, quattordicenne proveniente da Evopoli, alta circa un metro e settanta, corpo abbastanza formoso per la sua età e carnagione chiara. Aveva dei lunghi e boccolosi capelli biondi dai riflessi castani, mentre gli occhi erano azzurri screziati di verde. Il suo look prediligeva i colori scuri, in quanto indossava una maglia nera, con sopra disegnato un teschio bianco, che le arrivava fino all’ombelico, dei leggins viola che arrivavano fin dentro gli stivaletti neri con tacchetto. E a completare il look vi era un ciondolo con un cristallo viola appeso, che indossava come una collana. Da come parlava si capiva che era la più solare ed energica delle tre, e che non faceva molta fatica a fare delle amicizie.
Tutte le presenti in quella stanza, in un modo o in un altro, pensavano a quando sarebbero iniziate le lotte, curiose di sapere contro chi avrebbero combattuto.
 
Al bar dell’arena una sedicenne, dai capelli rossi corti e ricci, occhi azzurro ghiaccio e delle lentiggini sulle guance, che risaltavano sulla carnagione pallida, stava bevendo un lemonsucco, con un’espressione triste sul visto. Indossava una maglia a maniche lunghe, bianca, e dei pantaloni beige, che arrivavano fino alle scarpe da ginnastica bianche con strisce dorate ai lati. Girava distrattamente la cannuccia all’interno del bicchiere, facendo sbattere i cubetti di ghiaccio contro il vetro, fino a quando una mano non le si posò sulla spalla.
La ragazza si girò presa alla sprovvista, e vide una diciassettenne dalla pelle chiara, i capelli rosso mogano con riflessi viola, e occhi di smeraldo. Indossava una maglia bianca senza maniche, ed un copri spalle blu sopra di essa, a cui erano abbinati i jeans blu e le scarpe da corsa bianche con strisce blu. Tra i capelli aveva degli occhialini da nuoto e, se sull’avambraccio sinistro si vedeva una cicatrice, sul medio della mano destra aveva un anello in argento.
“Scusa, hai un’espressione molto triste, è successo qualcosa? Serve aiuto?”
“No, grazie, scusa se ti ho fatto preoccupare.”
“Ok, comunque sono Samantha Adrein, ma chiamami Sam.”
“Aiko Shin, piacere.”
Le due ragazze si misero a parlare di argomenti vari, e la mente di Aiko si allontanò dai pensieri che prima l’avevano intristita.
 
Sempre al bar, poco lontano dalle due rosse, un ragazzo stava sorseggiando una gassosa, osservandole di nascosto, attratto dal colore dei loro capelli. Ichigo Samarike era sul metro e ottanta, di carnagione chiara, spalle larghe, e gambe esili, oltre ad una leggera pancetta. Aveva dei capelli castani, acconciati in modo simile ad una frangetta all’indietro, e occhi dello stesso colore, perfettamente a metà tra il marrone e il nero, oltre a labbra piccolissime dal colore roseo ed un naso piccolo e dritto. Indossava una camicia a maniche corte bianca ed un paio di jeans blu, lunghi fino alle scarpe marroni in pelle. Accanto a lui stava uno dei suoi primi pokémon, Houndoom, che lo guardava storto, disapprovando il modo clinico con cui osservava le ragazze, e in particolare le loro forme. D’altra parte Ichi, come gli piaceva essere chiamato, era ossessionato dai capelli rossi e dalle belle ragazze, ciò prima o poi lo avrebbe rovinato secondo Houndoom, forse era il caso di dargli un morso per farlo rinsavire. E così passavano il tempo i due, con l’allenatore impegnato in azioni poco eleganti e il pokémon che era indeciso se affondare o meno i denti nella sua gamba.
 
Ayatsuri Mirai era un diciasettenne che non amava molto la compagnia della gente ed aveva sempre provato un senso di tranquillità quando era immerso nelle ombre, per questo passeggiava solitario in un corridoio secondario dell’arena, dove l’illuminazione non era proprio efficiente, insieme al suo Absol. Era alto un metro e settantotto, ma era magro, pur avendo una corporatura abbastanza robusta e ben strutturata. Alla sua carnagione chiara, quasi spettrale, si aggiungevano i capelli bianchi e gli occhi rossi come rubini, il cui colore risaltava sul suo viso privo di tonalità. I suoi vestiti contribuivano a farlo passare per uno spettro, visto che indossava una t-shirt nera e dei jeans stretti del medesimo colore, ai quali aggancia le sue scuro ball mediante delle catene, che arrivavano fino alle scarpe di ginnastica di colore scuro.
Vedendo l’ora l’albino capì che poteva permettersi di girare ancora qualche minuto per quei corridoi secondari, così da ridurre al minimo il contatto umano. Però Arceus, tipo buio nel suo caso, doveva pensarla diversamente, infatti quando svoltò l’ennesimo angolo incontrò una ragazza assieme al suo Serperior.
Axia Die era una diciannovenne dalla pelle appena più scura dell’albino di fronte a lei, ma sempre assai chiara, con occhi ugualmente rosso rubino ma i capelli neri lunghi fino alla vita. Indossava una maglia a maniche lunghe nera, dei jeans di colore grigio chiaro e delle scarpe da ginnastica grigie, con linee nere.
I due allenatori si osservarono un secondo, poi ognuno procedette per la sua strada, senza dire nemmeno una parola l’uno nei confronti dell’altra, e i loro passi si allontanarono sempre di più.
 
Se c’era una cosa sicura su Neiral Futsuki, era che non riusciva a rilassarsi. Da quando era entrato nello spogliatoio, questo ventunenne di Brunifoglia, dalla carnagione chiara ed i capelli, lunghi fino alle spalle, neri, come le basette che gli arrivavano fino alla mascella, aveva fatto solamente flessioni, avente una luce di determinazione negli occhi verde scuro che non faceva presagire nulla di buono a chi si trovava nello spogliatoio insieme a lui. D’altra parte non sembrava uno sprovveduto, e il suo abbigliamento, composto da degli stivali anfibi verde militare, dei pantaloni mimetici ed maglia bianca a maniche corte, abbastanza aderente da mettere in risalto i suoi muscoli, non dava l’impressione di un tipo pronto a scherzare.
Appoggiato ad un muro dello spogliatoio vi era Josh Knight, un giovane diciottenne dalla carnagione leggermente pallida, con occhi color ghiaccio e capelli biondi lisci, tra i quali vi era un accenno di cresta, alto quanto il ragazzo a terra ma con un fisico meno robusto. L’azzurro ghiaccio dei suoi occhi era il colore predominante del suo look, infatti indossava una t-shirt blu sbiadita dal tempo, un paio di jeans con alcuni strappi e delle scarpe da tennis blu che dovevano aver visto tempi migliori. Il suo sguardo vagava sui due compagni di spogliatoio, cercando di valutarne le abilità e i punti deboli.
L’ultimo ragazzo che si trovava all’interno dello spogliatoio era Lucas Robinson, un sedicenne di Fucsiapoli, alto un metro e quarantacinque con i capelli rossi, gli occhi neri e la carnagione pallida, con indosso una maglia rossa, un giubbotto blu e un paio di jeans dello stesso colore lunghi fino alle scarpe da ginnastica bianche con strisce rosse. Lui era un tipo allegro, ma il clima che era in quella stanza l’aveva convinto a tenere la bocca chiusa, visto che nessuno aveva intenzione di parlare.
 
Dante Ferris era un ventenne, proveniente da Forestopoli, alto un metro e ottanta, di carnagione chiara, con corti capelli castani e occhi azzurri, davanti ai quali si trovavano degli occhiali da vista con una montatura nera, oltre a un naso aquilino e una cicatrice sull’occhio sinistro. Indossava una camicia bianca, con dei jeans neri come i mocassini, una cravatta nera che, vista l’occasione, teneva annodata  ed un orologio dal cinturino nero sul polso destro. Guardandosi attorno osservava tutti i vari Marco e Franca presenti nell’arena, decidendo subito che non erano al suo livello e che un lieve sorriso gli increspò le labbra, la vittoria del torneo sarebbe stata facile e lui avrebbe ottenuto una gran fama con poca fatica.
Poco lontano da Dante Seth Leverack stava osservando il palco montato al centro del campo di battaglia, chiedendosi quali sarebbero state le regole delle lotte e chi sarebbero stati i suoi avversari. Aveva ventuno anni e una carnagione olivastra, era alto sul metro e ottanta, dei capelli spettinati lunghi più o meno fino alle spalle, occhi color ghiaccio sopra un naso normale e delle labbra normali. Indossava una t-shirt nera a maniche corte, che mostrava il tatuaggio tribale sull’avambraccio destro e dei pantaloncini corti, anch’essi neri, che lasciavano visibile il tatuaggio tribale sul polpaccio sinistro, e le scarpe erano da ginnastica, nere anch’esse.
Accanto a lui vi era Cailan Blake, un giovane ventenne dalla carnagione leggermente abbronzata e la muscolatura appena accennata, corti capelli neri e occhi di un verde assai intenso, naso normale e bocca normale. Indossava una camicia bianca sopra ad un paio di jeans blu scuro, lunghi fino alle scarpe color argento. Aveva passato tutto il tempo dell’attesa a leggere un libro riguardo la storia di Aglaia, e ora stava osservando anche lui il palco, curioso di sapere cosa si sarebbero inventati per quell’edizione.
 
Il sole illuminava l’arena, e sul palco il presentatore stava prendendo il microfono per rivolgersi al pubblico e a tutti i partecipanti lì riunitesi.
“Buongiorno, signore e signori, oggi è una giornata speciale, poiché quest’anno ricorre la millesima edizione della Neikos Tykes, la Lotta del Destino, e perciò abbiamo deciso di stabilire delle regole speciali per le lotte di quest’anno, che ora mi appresto ad illustrarvi. Quest’anno non effettueremo subito una sfida ad eliminazione diretta, ma i concorrenti verranno divisi in 4 gironi da cinque, nei quali ne sarà eliminato uno. I concorrenti non eliminati passeranno alla fase ad eliminazione diretta, suddivisi un due gruppi da otto partecipanti e il vincitore di un gruppo sfiderà il vincitore dell’altro nella sfida finale. Le sfide dei gironi e la maggior parte delle sfide ad eliminazione diretta si potranno svolgere nelle altre città di Aglaia: Roccabufera, Fiammaviva, Verdecuore e Baialuna, mentre qui, all’arena di Palladia si svolgeranno le semifinali e le finali  per il primo e il terzo posto.
Ed ora signori e signori vi annuncerò i partecipanti dei vari gironi:

Girone A: Iral Handor, Ichigo Samarike, Lucas Robinson, Axia Die, Naomi Yumiko.

Girone B: Neiral Futsuki, Annalisa Nagashito, Josh Knight, Arya Solaris, Ayatsuri Mirai.

Girone C: Seth Leverack, Samantha Adrein, Sakura Harmonia Toyama, Dante Ferris, Mark Williams.

Girone D:Maris Alana, Cailan Blake, Sean Crowin , Aiko Shin, Marina Dust.

Il girone A lotterà a Roccabufera, il girone B a Fiammaviva, Il girone C a Verdecuore e il girone D a Baialuna. Spero che le lotte di quest’anno vi regalino emozioni destinate a durare a lungo."
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Salve a tutti i lettori, sono riuscito a creare il primo capitolo a tempo record e sono molto felice per ciò. Spero che gli OC siano stati resi bene e che coloro che seguono la storia siano rimasti soddisfatti nelle loro aspettative. Di qui un elenco degli OC e di color a cui appartengono:
 
Cailan Blake è il mio
Maris Alana è di Rachel Aori
Seth Leverack è di Andy Black
Dante Ferris è di Alexiel94
Ichigo Samarike è di Ichi
Sean Crowin è di Dargo
Iral Handor è di Keimi
Ayatsuri Mirai è di Sassu
Neiral Futsuki è di Blade Liger
Arya Solaris è di Legendary Fairy 91
Sakura Harmonia Toyama è di Sakichan24
Marina Dust è di Marina Dust99
Annalisa Nagashito è di Annalisa_Nali
Samantha Adrein è di _DeepSound_
Naomi Yumiko è di phoenix99
Axia Die è di Foco_Foco_Girl
Mark Williams è di Hailstorms
Aiko Shin è di alessia_ambra99
Lucas Robinson è di satoshi_red
Josh Knight è di Geko

 

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Capitolo 3
*** Primi scontri ***


Primi Scontri

Roccabufera era stata costruita sul versante di una montagna, durante un’epoca di conflitti tra le varie città dell’isola, così da essere facilmente difendibile. Il nome deriva dalle tempeste che, nel periodo invernale, flagellano la città, abbattendosi senza sosta sulle pietre delle abitazioni e dell’antica cinta muraria. Attorno all’abitato si estendeva una piccola valle, circondata da dei bassi rilievi montuosi, piena di terreni fertili per l’agricoltura.
Quando Iral, in groppa ad Arcanine, la vide fu come pervasa da un senso di appartenenza a quel luogo, probabilmente perché le montagne le ricordavano dove era cresciuta. Era partita da Palladia non appena era finita la cerimonia d’apertura del torneo, facendo uscire Arcanine dalla pokéball e cavalcandolo fin lì, facendo un’unica sosta a metà strada per riposarsi. Si era svegliata poco dopo l’alba, ed era arrivata a destinazione appena prima di mezzogiorno, così aveva deciso di fare un giro per zona, spinta dalla curiosità per quei luoghi. Era appena giunta al centro pokémon, quando Naomi Yumiko uscì da quest’ultimo e, avendola riconosciuta, si avvicinò a lei.
“Ciao, sono Naomi Yumiko, piacere. Tu sei Iral Handor, giusto? Che ne dici di fare ora la nostra sfida per il girone? In fondo siamo nel luogo adatto, e dentro vi è anche un arbitro della competizione.”
Iral era talmente stupita da tanta loquacità che non riuscì a fare altro che un cenno affermativo con la testa, così dopo qualche minuto si trovò in un campo di battaglia vicino il centro, con l’arbitro che spiegava le regole.
“In questa sfida userete tre pokémon a testa, e sono concessi cambi durante l’incontro. Potete cominciare!”
Naomi mise in campo, come primo pokémon, Serperior, mentre Iral mandò Absol.
“Serperior, colpisci subito con vorticerba!”
“Absol, contrattacca con bora.”
Lo starter  d’erba creò un vortice di foglie taglienti che lanciò contro il pokémon catastrofe, il quale lanciò una folata gelida bloccò il vortice a metà strada, facendo cadere le foglie a terra, congelate, per poi dirigersi verso Serperior, che la evitò scansandosi agilmente di lato.
“Serperior, avvicinati e usa fendifoglia.”
“Absol, rispondi con Nottesferza!”
I due pokémon scattarono simultaneamente, e la coda del pokémon regale fu bloccata dalla lama di Absol, che colpì molto duramente, infliggendo danni al tipo erba.
“Finiscilo con forbice X!”
Il pokémon buio fece uno scatto fulmineo, e con la sua lama  colpì due volte l’avversario, quasi creando una croce con i tagli, e quest’ultimo, già indebolito dalla notte sferza, cadde a terra sconfitto.
“Non preoccuparti, Serperior, hai fatto del tuo meglio. Pensaci tu, Samurott.”
Il pokémon Dignità comparve sul campo, con un atteggiamento adatto alla sua definizione, e lanciò uno sguardo altezzoso all’avversario, convinto di batterlo.
“Absol, colpisci con ombrartigli.”
“Samurott, Vendetta!”
Samurott si fece colpire in un punto protetto dalla conchiglia, ricevendo così un danno minimo, per poi colpire il pokémon buio con una poderosa zampata, che lo mandò k.o.
“Ritorna, amico mio, ti sono grata per la vittoria. Vai Gogoat, sconfiggi Samurott.”
Come entrò in campo il pokémon cavalcatura batté gli zoccoli sul terreno, nel chiaro tentativo d’intimidire l’avversario.
“Gogoat, usa sprizzalampo.”
“Samurott, vendetta prima che ti raggiunga.”
Il pokémon acqua si lanciò al lato del pokémon cavalcatura, evitando così l’attacco e colpendolo al fianco, non riuscendo però ad evitare di subire qualche danno dall’aura elettrica che si era sviluppata attorno a quest’ultimo.
“Legnicorno.”
Gogoat, con una mossa fulminea, colpì con le corna Samurott, assorbendo tutte le sue energie per curarsi e sconfiggerlo.
“Samurott ritorna. Infernape, è il tuo turno, vai con fuocobomba.”
La pokémon fuoco lotta, che era rimasta fino a quel momento dietro la sua allenatrice, entrò subito in campo e lanciò fiore di fuoco che sconfisse subito Gogoat, indebolito nonostante l’uso di legnicorno.
“Riposati Gogoat, non mi hai deluso. Vediamo se riesco a spegnere quelle fiamme, vai Greninja.”
Il pokémon ninja entrò agilmente in campo, e si posizionò davanti ad Infernape, osservandola attentamente.
“Infernape, dobbiamo essere veloci, vai con zuffa!”
“Greninja, usa extrasenso!”
Infernape si lanciò contro Greninja e, resistendo all’attacco extrasenso, lo colpì in pieno con zuffa. Tuttava, con sgomento suo e di Naomi, l’attacco non sembrò avere molto effetto sul ninja acquatico, che dopo aver barcollato un istante, si allontanò agilmente dall’avversario.
“L’abilità Mutatipo di Greninja gli consente di cambiare il tipo in quello della mossa usata. Per questo Zuffa non ha avuto molto effetto, ora è diventato di tipo Psico.”
“Allora non mi resta che giocare un’ultima carta. Infernape, usa fuococarica.”
Il pokémon fuoco lotta si circondò di un’aura infuocata, lanciandosi velocemente addosso all’avversario.
“Greninja, acqualame.”
Il pokémon ninja creò velocemente degli shuriken d’acqua che lanciò contro l’avversario  sempre più vicino. Infernape, già stato indebolito dall’extrasenso di prima, non aveva le forze per resistere a quest’ultimo attacco, e crollo esausto a pochi metri dall’avversario.
“Infernape non è più in grado di combattere, la vittoria va a Greninja. Iral Handor ottiene tre punti all’interno del girone A.”
Naomi era dispiaciuta per il risultato, ma sapeva che Infernape aveva fatto del suo meglio, perciò fece entrare la sua amica nella pokéball e si avvicinò alla mora, ponendole la mano.
“Complimenti per la vittoria, te la sei davvero meritata.”
Iral prese la mano della bionda con un leggero rossore sulle guance, non abituata ad interagire con le persone. E vedendo ciò quest’ultima ebbe un’idea.
“Visto che ormai abbiamo combattuto, andiamo a mangiare qualcosa insieme dopo aver curato i nostri pokémon, così ci conosciamo meglio.”
Il silenzio di Iral alla proposta era dovuto allo stupore, ma la bionda lo prese come un silenzio assenso, e la trascinò con se al centro pokémon, ignorando il rossore che si diffondeva sul suo viso.
 
Poco lontano da lì Ichigo “Ichi” Samarike stava nascosto nel punto da dove aveva osservato la lotta delle sue compagne di girone, affascinato dalla figura delle due ragazze, con il suo fido Cleffa vicino, che lo guardava con un’espressione dubbiosa.
“Non si dovrebbero osservare di nascosto le ragazze, potrebbe capitarti qualcosa di brutto.”
Il ragazzo sobbalzò sentendo la voce alle sue spalle, e si girò per vedere chi aveva parlato. Il commento l’aveva fatto Axia Die, che aveva notato il ragazzo nascosto e aveva deciso di dargli una leggera lezione.
“Stavo semplicemente osservando la lotta, non ci vedo niente di male.”
“Farò finta di crederti, comunque ti porgo un accordo, una sfida uno contro uno, valida per il girone, se tu vinci io non dirò niente, se perdi confessi la verità.”
“Accetto.”
Dopo un paio di minuti i due, avendo chiamato l’arbitro, erano l’uno contro l’altro nello stesso campo dove prima avevano combattuto Iral e Naomi. Inoltre stavolta oltre l’arbitro vi era anche Lucas Robinson come spettatore, curioso di vedere l’abilità dei suoi avversari.
La ragazza aveva mandato in campo il suo Absol, mentre Ichi aveva optato per Kingdra. L’arbitro aveva appena descritto i termini della sfida, e ora i due pokémon si osservavano, attendendo gli ordini dei propri trainer.
“Absol, vediamo di vincere velocemente, vai con palla ombra.”
“Kingdra, contrattacca con cannonflash.”
I due attacchi si scontrarono a metà strada tra i due pokémon, esplodendo al contatto e sollevando una gran polverone fra i contendenti.
“Ombrartigli.”
Absol eseguì subito l’ordine, comparendo dal polverone e colpendo Kingdra con gli artigli ricoperti di n’aura violacea, causandogli qualche danno.
“Fuocofatuo.”
Il pokémon buio lanciò una piccola fiammella azzurra contro Kingdra, impossibilitato ad evitarla per la vicinanza, e lo bruciò, per poi tornare a distanza di sicurezza.
Ichi, vedendo le ultime mosse dell’avversaria, era diventato più serio, e stava pensando a come contrastare lo svantaggio che aveva già accumulato.
“Kingdra, resisti e usa geloraggio sul terreno intorno a te, dobbiamo cercare di limitare la sua mobilità.”
Il pokémon Drago eseguì l’ordine, ghiacciando il terreno del campo di battaglia per limitare i movimenti dell’avversario.
“Non sarà così facile per te battermi. Absol, ombrartigli, di nuovo.”
“Perfetto, Kingdra usa idrovampata.”
Il pokémon catastrofe si mosse velocemente sul ghiaccio , ma, appena fu abbastanza vicino, l’acqua drago lo prese in contropiede con un getto d’acqua bollente, che lo sbalzò indietro di alcuni metri, sofferente per la scottatura. Lo status alterato fece sorridere leggermente Ichi.
“Ora siamo pari.”
“No, ho ancora una carta da giocare.”
Dette queste parole Axia premette un pulsante a forma di teschio bianco su un braccialetto nero che aveva al polso sinistro. Immediatamente una luce avvolse Absol, che ne uscì trasformato nella forma mega.
“MegaAbsol, concludiamo il duello, avvicinati e usa Neropulsar.”
“Dannazione, una megaevoluzione. Kingdra, non farti intimorire, usa dragobolide.”
I due pokémon si posizionarono ad un paio di metri di distanza, e l’aura oscura  di megaAbsol si scontrò con una gigantesca sfera d’energia violacea lanciata da Kingdra. dopo qualche istante sembrò che il neropulsar frantumasse il drago bolide, ma le piccole sfere derivate da quest’ultimo colpirono in pieno megaAbsol, stremato dalle energie usate e dallo status alterato, mandandolo al tappeto e facendogli riprendere la forma normale.
“Absol non è più in grado di combattere, la vittoria va a Kingdra. Ichigo Samarike guadagna tre punti all’interno del girone A.”
Ichi fece rientrare subito Kingdra nella pokéball e, dopo esseri complimentato per il lavoro svolto, si diresse verso Axia.
“Ho vinto, rispetterai l’accordo?”
“Ti avevo dato la mia parola, e la manterrò. Ora devo andare.”
Il ragazzo osservò l’avversaria che si allontanava verso il centro pokémon, convinto che non era il suo tipo, poi prese la stessa direzione per far curare il suo Kingdra, e poi trovare un luogo dove mangiare qualcosa. Insieme a lui andò Lucas Robinson, che si complimentò anche per la vittoria.
 
Fiammaviva doveva il suo nome al vulcano che sorgeva nei pressi della città, rendendo fertili i terreni e mantenendo un certo tepore durante tutto l’anno. All’interno del vulcano era stata costruita, anticamente, una forgia le cui dimensioni e la qualità delle creazioni la resero famosa in tutta l’isola, mentre oggi era conosciuta soprattutto per il gran numero di centri termali. Nel campo dietro il centro pokémon stava per iniziare la lotta tra Neiral Futsuki e Arya Solaris. Ognuno avrebbe usato massimo due pokémon, non volendo nessuno dei due rendere la sfida troppo lunga. Neiral aveva mandato in campo , per iniziare, il suo Swellow, e Arya aveva risposto con la sua Togekiss, promettendo così un duello aereo agli spettatori.
“Swellow, ondacalda.”
“Harmony, rispondi con aerasoio.”
L’ondata di aria calda venne neutralizzata dalle lame d’aria create dall’avversaria, che per poco non lo ferirono.
“Ora usa volo.”
Harmony si diresse verso l’alto, fino ai suoi limiti, per poi buttarsi in una devastante picchiata.
“Aeroassalto.”
Swellow si affrettò all’ubbidire all’ordine di Neiral, e si lanciò contro Togekiss, sicuro del fatto di colpirla. L’impatto tuttavia fu più forte del previsto e, nonostante avesse evitato danni peggiori interrompendo l’attacco, il pokémon Rondine non ne era uscito illeso.
“Harmony iper raggio.”
“Swellow, finiamola qui, baldeali.”
Il normale volante riuscì a colpire il pokémon Festa un istante prima che riuscisse a far partire il suo colpo, sconfiggendolo. Purtroppo il danno contraccolpo fu tale da non permettergli di continuare.
“Harmony ritorna. Vai Melody.”
“Riposati Swellow. Vinci per me, Gengar”
Una Milotic e un Gengar comparirono sul campo di battaglia, dando entrambi la sensazione di una grande preparazione.
“Acquanello.”
Il pokémon Tenerezza si circondò con un anello di energia blu, che entrò nel suo corpo, facendolo sembrare più in salute. Tuttavia non fece in tempo a godersi quella sensazione che dovette evitare una palla ombra lanciata dall’avversario.
“Neropulsar.”
Un’aura oscura si diffuse ad anello attorno al pokémon ombra, ma fu intercettata da un attacco surf, che disperse l’oscurità e allagò il campo di battaglia.
“Ora la finiremo. Melody vai con Idropompa.”
Tuttavia Arya non aveva visto il lieve sorriso che aveva increspato le labbra di Neiral alla vista del terreno inondato, e perciò non era riuscita e prevedere la sua prossima mossa.
“Direi che è giunto il momento di concludere.  Gengar usa fulmine.”
Il pokémon spettro veleno lanciò una palla carica di energia elettrica in un punto vicino Milotic, e quando entrò in contatto con l’acqua la Milotic subì un danno impressionante, venendo sconfitto.
“Milotic non è più in grado di combattere, la vittoria va a Gengar. Neiral Futsuki guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Sentendo l’arbitro Neiral si allontanò, ignorando gli applausi della folla che aveva assistito allo scontro. Di tutta quella gente, però, nessuno aveva notato un ragazzo dai capelli bianchi e gli occhi rossi che aveva osservato attentamente lo scontro.
 
Nello stesso momento in cui si svolgeva la sfida tra Neiral e Arya, in un altro punto della città, Josh Knight aveva sfidato Annalisa Nagashito in una lotta uno contro uno, convinto di aver a che fare con un’avversaria debole, vista la sua timidezza. Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio aveva optato per Noibat, mentre l’avversaria aveva preferito far rimanere Shuppet accanto a se e mandare in campo Gabite.
“Iniziamo con ventoincoda.”
Il pokémon volante drago eseguì subito una serie di movimenti a mezz’aria, al cui termine sembrava essere diventato più veloce.
“Ora vai con alacciaio.”
“Contrastalo con dragartigli.”
Il pokémon bloccò con le zampe, circondate da un’aura violacea, le ali dell’avversario, resistenti come l’acciaio,  per poi allontanarsi, avendo entrambi riportato alcuni danni.
“Eterelama.”
“Ira di drago.”
La lama d’aria e la sfera di fuoco violaceo si scontrarono a mezz’aria, causando una piccola esplosione che accecò per un istante i contendenti.
“Noibat, finiamola qui, usa oltraggio.”
“Gabite, vai con Dragofuria.”
I due draghi si scontrarono al centro dell’arena, con il pokémon Ondasonora in preda ad una grande rabbia, che sembrava lo rendesse più grande, e il suo avversario circondato da un’aura violacea, sollevando un gran polverone. Quando tornò la visibilità, videro che erano entrambi k.o.
“Noibat e Gabite non sono più in grado di combattere, l’incontro termina con un pareggio. Entrambi i concorrenti guadagnano un punto all’interno del loro girone.”
Sentendo la decisione dell’arbitro i due sfidanti fecero tornare i loro compagni nelle pokéball e per un istante Josh addolcì a sua espressione guardando Noibat e sussurrandogli qualcosa, ma fu talmente veloce che nessuno se ne accorse.
Poco distante da lì Ayatsuri Mirai osservava nell’ombra i suoi compagni di girone, tenendo fissi gli occhi rossi e con la bocca deformata in un leggero ghigno.
 
Verdecuore doveva il suo nome al fatto che la costruirono, millenni addietro, all’interno di una fitta foresta. La città aveva sempre mantenuto un buon rapporto con la natura e le aziende, sorte nell’ultimo decennio, si concentravano principalmente nel campo delle energie pulite.
A Mark quella città era subito piaciuta, lo faceva sentire in pace con il mondo nella sua semplicità, e gli abitanti sembravano simpatici. Il decenne era appena entrato nel centro pokémon per avere qualche informazione riguardo il luogo, quando sentì una voce alle sue spalle.
“Ehi, Marco, tu partecipi al torneo, giusto? Vediamo come te la cavi contro un campione come me.”
Il ragazzo si girò verso il proprietario della voce, che era Dante, e gli rivolse un largo sorriso.
“Perfetto, non vedo l’ora di lottare. Comunque mi chiamo Mark e non Marco.”
“Fa lo stesso, Marco, tra due minuti nel campo qui dietro, se non vieni preso dalla paura.”
E con queste parole si allontanò, lasciando il giovane lì stupito. Due minuti dopo erano entrambi pronti per la sfida, e si era deciso per un incontro due contro due, senza sostituzioni. Mark aveva optato per Dewgong e Vileplume, mentre Dante aveva messo in campo la sua Blaziken e il suo Gengar.
“Freyja, evitiamo di metterci troppo, lanciafiamme su Vileplume, Tanatos, palla ombra su Dewgong.”
“Vileplume, intercetta palla ombra con fangobomba, Dewgong, blocca lanciafiamme con idrondata.”
La sfera di energia oscura si scontrò con quella fatta di veleno, esplodendo all’impatto e disperdendola sul campo, mentre la fiammata incontrò un muro d’acqua che la fece evaporare prima di giungere al bersaglio.
“Ora usate giornodisole e giravvita.”
Il pokémon erba veleno eseguì una strana danza che aumentò la potenza dei raggi solari, mentre il compagno iniziò a ruotare velocemente su se stesso, per poi colpire in pieno Blaziken con il suo corno, causandogli un discreto numero di danni.
“Ora usa la tattica del faro.”
Il pokémon acqua ghiaccio, non appena sentì l’ordine del suo padrone, usò geloraggio al centro del terreno di scontro, creando così una torre cristallina che amplificava ulteriormente l’effetto di giornodisole.
“Concludiamo con idrondata e solarraggio.”
“I tuoi giochetti mi hanno divertito, ma ora basta. Tanatos furtivombra, Freyja incendio.”
Il pokémon ombra usò la mossa per danneggiare Dewgong e posizionarlo tra Vileplume e la compagna, facendolo colpire in pieno dal solarraggio, mentre quest’ultima, con un agile salto, si avvicinò al pokémon fiore e lo colpì in pieno con una sfera di fuoco ad altissima temperatura. Entrambi i pokémon non riuscirono a resistere a quegli attacchi e finirono k.o.
“Dewgong e Vileplume non sono più in grado di combattere, la vittoria va a Blaziken e Gengar. Dante Ferris guadagna tre punti al’interno del suo girone.”
“Sei debole esattamente come pensavo, Marco, non avresti mai potuto battermi. Datti alle gare pokémon, ti conviene.”
Con queste parole il ventunenne si allontanò, lasciando l’avversario a rimuginare sulla sua sconfitta, e portò il suo team al centro, pensando che il torneo sarebbe stato più facile del previsto.
 
Samantha stava passeggiando con le cuffie che le sparavano musica rock nelle orecchie, per rilassarsi prima di un possibile incontro. Facendo così, tuttavia, non si accorse della ragazza  ferma dietro l’angolo, e le finì addosso.
“Dovresti guardare dove vai.”
“Lo so, scusa, ero sovrappensiero. Ma tu sei Sakura Harmonia Toyama?!”
“E tu sei Samantha Adrein. Facciamo così, se accetti una sfida uno contro uno dimentico il fatto.”
“Ok.”
Due minuti dopo si trovavano agli estremi di campo di battaglia nel parco, con una piccola folla radunatasi ad assistere alla sfida. La bionda aveva optato per Snorlax, mentre la rossa, dopo essersi sistemata gli occhiali da nuotatrice ed aver baciato l’anello d’argento sul medio della mano destra, aveva scelto Typhlosion.
“Snorlax, dobbiamo colpire duro, vai con rotolamento.”
“Blaze, fermalo con lanciafiamme.”
Il pokémon vulcano lanciò subito un’intensa fiammata verso l’avversario che si dirigeva verso di lui, ma l’attacco non sembrò avere grande effetto sull’avversario.
“L’abilità di Snorlax è grassospesso, perciò è più resistente del normale alle mosse di tipo fuoco e ghiaccio.”
Quest’informazione diede da pensare a Samantha, facendole capire che la sfida sarebbe stata più difficile del previsto. Nel frattempo Typhlosion fu colpito dall’attacco rotolamento, che gli causò un discreto numero di danni.
“Giornodisole.”
Il tipo fuoco fece una danza che ebbe l’effetto di amplificare i raggi solari, facendo sembrare più posenti le fiamme sul suo dorso.
“Continua con rotolamento.”
“Evitalo e usa di nuovo lanciafiamme.”
Stavolta Typhlosion si spostò di lato, per poi lanciare una fiammata molto più potente della precedente, grazie a giornodisole, che riuscì a scottare Snorlax.
“Corposcontro.”
“Bottintesta."
Il pokémon vulcano riuscì a dare una forte testata all’avversario, ma anche quello riuscì a colpirlo in parte con il suo corpo, rendendo si suoi movimenti meno fluidi.
“Bravo Snorlax, l’hai paralizzato. Ora concludi con pesobomba.”
“Blaze non arrenderti, vai con fuococarica.”
Il tipo fuoco, con uno sforzo di volontà, si circondò di un’aura infuocata e si lanciò contro il pokémon sonno, il quale gli si dirigeva addosso con tutto il proprio, notevole, peso. Nell’impatto si generò un gran polverone, e quando tornò la visuale tutti videro che sia Typhlosion che Snorlax erano a terra.
“Nessuno dei due è più in grado di combattere, la sfida si conclude con un pareggio. Entrambe le sfidanti guadagnano un punto all’interno del proprio girone.
Entrambe le concorrenti fecero rientrare i propri pokémon all’interno delle sfere, complimentandosi per il loro impegno. Ad un certo punto Sakura barcollò, per poi cadere inginocchio tenendosi una mano sul petto. Samantha corse subito verso di lei.
“Come va, ti senti bene?”
La bionda cercava di prendere fiato e non riusciva a dire una parola. In quel momento si avvicinò Seth, che aveva assistito a tutto lo scontro, e si rivolse alla rossa.
“Qui vicino c’è un pronto soccorso, meglio se la portiamo lì, starà anche più tranquilla senza tutta questa gente intorno.”
Così i due presero sollevarono la sedicenne di Giardinfiorito, facendo attenzione a non farle del male, e si avviarono in direzione del pronto soccorso, sperando che non fosse nulla di grave.
 
Baialuna era un luogo prevalentemente turistico, situato sulla costa meridionale di Aglaia. Il nome derivava dalla baia a forma di mezzaluna nella quale era stata costruita la città, nelle cui acque azzurre, le notti limpide, la luna trovava una sua gemella. Aiko, appena arrivata, aveva trovato quel posto molto bello. La rossa aveva vagato per la cittadina tutta la mattinata, osservando più cose possibili di quel luogo, e, a ora di pranzo, assaggiando un gelato che sembrava fatto apposta per una ragazza dal carattere dolce come lei. Ad un certo punto aveva notato che molte persone si stavano radunando sulla spiaggia e, presa dalla curiosità, decise di seguirle. Scoprì che le persone si erano radunate per assistere ad un incontro della lotta. A un lato vi era Maris, mentre all’altro Marina. Le due ragazze si erano incontrate poco prima, e quest’ultima aveva deciso di sfidare subito la ventenne ad una lotta singola con l’utilizzo massimo di due pokémon. I primi pokémon erano già in campo, e l’assistente del professor Krios partiva svantaggiata, visto che il suo Politoed doveva affrontare il Luxray dell’avversaria. Sopra il campo vi erano delle piccole nubi cariche di pioggia, probabilmente dovute all’abilità piovischio del pokémon acquatico, e molte persone tenevano cercavano qualcosa con cui ripararsi dai probabili rovesci, quando l’incontro iniziò.
“Politoed, colpiscilo con tossina.”
“Luxray, evitalo e vai con fulmindenti.”
Il tipo acqua lanciò una sfera violacea semitrasparente nel punto dove, fino ad un istante prima, si trovava il leone elettrico, ma quest’ultimo scartò di lato e si avventò rapido contro di lui, mordendolo, con le zanne circondate da minuscole scariche elettriche, e infliggendogli molti danni.
“Politoed, non arrenderti, usa ultimocanto.”
Il pokémon rana iniziò a cantare una strana melodia, e schivando nel frattempo i fulmini lanciati dal tipo elettro per impedirgli di completarla.
“Luxray, vai con morso.”
Il pokémon occhiluce affondò nuovamente le zanne su Politoed, che sfruttò a sua volta la distaza ravvicinata per colpirlo con un nuovo attacco tossina, iperavvelendandolo senza alcuno scampo.
“Ora finiamola, vai con scarica.”
Un bolla elettrica partì dal pokémon dalla pelliccia scura, centrando l’avversario e sconfiggendolo. Tuttavia gli effetti di ultimocanto e tossina non gli permisero di continuare la sfida, facendolo finire k.o.
“Luxray ritorna, vai Empoleon.”
“Politoed ritorna, hai fatto un buon lavoro amico mio. Vai Toxicroak.”
Il pokémon imperatore e quello inveieleno scesero in campo al posto dei compagni, e si osservarono per qualche istante, prima che le allenatrici dessero loro le istruzioni.
“Danzaspada.”
“Surf.”
Il tipo veleno lotta aveva fatto appena in tempo a compiere alcuni movimenti, che avevano aumentato la sua potenza fisica, che fu colpito da una potente ondata scagliata dall’avversario.
“Di nuovo danzaspada.”
“Bolla.”
Il tipo acqua acciaio soffiò una raffica di bolle contro l’avversario, che riuscì a finire appena in tempo la mossa, prima di finire in ginocchio.
“La pioggia di Politoed alla fine è stata vantaggiosa per me. Empoleon, finiamolo con cascata.”
Il pinguino imperatore si lanciò contro l’avversario, con un’ala avvolta da una grande energia acquatica. Vedendo quella mossa Maris sorrise leggermente, prima di dare un comando al suo pokémon.
“Incrocolpo.”
Toxicroak si mosse con una velocità sorprendente, date le condizioni in cui si trovava, e, potenziato da danzaspada, colpì l’avversario con i tagli delle mani, mandandolo al tappeto.
“Empoleon non è più in grado di combattere, la vittoria va a Toxicroak. Maris Alana guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
“Come ha fatto a riprendersi e a sconfiggere Empoleon?”
Disse Marina, rivolta a se stessa più che ad altri. L’avversaria la sentì e decise di darle una spiegazione.
“L’abilità di Toxicroak è pellearsa, e con la pioggia recupera energie, per questo è riuscito a riprendersi ed a sconfiggere Empoleon.”
La ragazza di Nevepoli si pentì di essere stata troppo superficiale e non aver calcolato quell’ipotesi. Tuttavia un lieve battito di mani attirò l’attenzione delle sfidanti. Il rumore proveniva da Sean, che aveva assistito alla lotta, con il chiaro intento di studiare le avversarie.
“Complimenti alla vincitrice, devo dire che sei più abile di quel che pensavo.”
La ventenne riconobbe subito il ragazzo che non l’aveva aiutata il giorno precedente, e assottigliò gli occhi, guardandolo con diffidenza, prima di rispondergli.
“Che vorresti dire?”
“Che ti ritenevo poco abile, vista la tua caduta di ieri. Magari potresti essere una buona avversaria, ti andrebbe una sfida?”
“Una sfida con buone possibilità di vittoria, visto che uno dei membri del suo team è esausto e un altro ha sprecato molte energie in questo combattimento.”
Gli sfidanti lì presenti si girarono per vedere da dove provenisse quell’osservazione, e notarono che Cailan stava uscendo dal pubblico, con le mani nella tasca dei pantaloni. Il ventunenne di Ceneride fu infastidito dal commento fatto dall’altro ragazzo, visto che aveva scoperto subito il suo gioco.
“Mi sembra che nessuno abbia chiesto il tuo parere.”
“E poi io devo vendicare un’offesa ricevuta ieri da parte sua.”
Sentendo queste parole il ventenne di Kanto si girò verso Maris, e incrociò gli occhi grigio azzurri della castana con i suoi di un verde assai intenso.
“Potrai regolare i conti con lui un altro giorno, in condizioni più equilibrate. Se invece insisti per vendicare adesso l’offesa, lascia che ci pensi io, che magari impara anche a lanciare fide più equilibrate.”
“E io accetto la tua sfida, ti pentirai di esserti intromesso. Troviamo un campo non usato e combattiamo.”Dette queste parole il ragazzo di Hoenn si girò e si allontanò da lì, con gli altri sfidanti che lo seguirono.”
 
Alcuni minuti dopo i due sfidanti erano agli estremi di un terreno di battaglia ai margini della cittadina, con il mare non troppo distante, e si osservavano attentamente, cercando ognuno di capire lo stile dell’altro. Avevano optato per una sfida con tre pokémon, e ognuno aveva mandato in campo quello con cui iniziare: Greninja per Sean e Gallade per Cailan. Ad un certo punto i due decisero di rompere gli indugi, e dettero i primi ordini ai membri dei loro team.
“Gallade, vai con fendifoglia.”
“Greninja, evitalo e usa neropulsar.”
Il ninja acquatico evitò agilmente il fendente, con la lama circondata da un’aura verde, dell’avversario per poi far partire, dal suo corpo, un cerchio di energia oscura che inflisse qualche danno al tipo psico lotta.
“Perfetto, ora vai con extrasenso.”
“Reagisci con breccia.”
Il pokémon lama subì il colpo, ma riuscì a resistere e colpire l’avversario, infliggendogli però, con sua grande sorpresa, danni minimi. Un lieve sorriso increspò le labbra di Sean, vedendo la scena.
“L’abilità di Greninja è mutatipo, che gli consente di cambiare il proprio tipo in quello della mossa utilizzata.”
“Maledizione, devo cambiare strategia. Gallade, vai con fendifoglia, di nuovo.”
“Extrasenso.”
Stavolta l’attacco di tipo psico fece tentennare l’avversario, che non riuscì a completare la sua mossa.
“Ora vai con surf.”
“Fendifoglia.”
Il ninja acquatico era appena riuscito a creare l’onda da scagliare contro l’avversario, quando quest’ultimo lo colpì con una velocità straordinaria, infliggendogli seri danni grazie alla mossa superefficace.
“L’abilità di Gallade è cuordeciso, che gli aumenta la velocità dopo un tentennamento.”
“Greninja, non arrenderti, colpiscilo di nuovo con extrasenso, non potrà reggere a lungo.”
“Doppiocolpo.”
Lo starter di Kalos non fece in tempo ad eseguire l’ordine, che subì due fendenti dalle lame nemiche, avvolte da energia violacea, che lo indebolirono ulteriormente. Tuttavia resistette al dolore e utilizzò la mossa psico, infliggendo qualche danno.
“Finiscilo con geloraggio.”
Un raggio azzurrino colpì Gallade, ormai stremato dai colpi subito, e lo sconfisse definitivamente. Cailan fece ritornare il compagno all’interno della sfera, e, dopo avergli fatto un complimento, mandò in campo il suo Scizor.
“Cannonflash.”
Il tipo coleottero acciaio sparò da una chela una sfera grigia luccicante, che colpì in pieno l’avversario facendogli perdere i sensi, visto che l’ultima mossa l’aveva fatto diventare di tipo ghiaccio e che aveva sprecato molte energie contro il pokémon lama.
“Greninja ritorna. Vediamo come te la cavi contro le fiamme, vai Volcarona.”
Vedendo pokémon coleottero fuoco entrare in campo, il ventenne dell’Isola Cannela pensò che doveva fare molta attenzione, o avrebbe perso subito.
“Vai con eledanza.”
“Aeroassalto, prima che finisca la mossa.”
L’infallibile attacco di tipo volante riuscì a colpire l’avversario appena prima che finisse di danzare, vanificando in parte gli effetti della mossa.
“Allontanalo con lanciafiamme.”
“Schivalo.”
Il pokémon chele fece un balzo all’indietro appena prima che una fiammata si abbattesse sulla sua posizione, tuttavia si era allontanato troppo dall’avversario per poterlo colpire nuovamente in tempi brevi.
“Di nuovo eledanza.”
“Cerca di fermarlo nuovamente con aeroassalto.”
Stavolta il pokémon sole riuscì a completare la sua mossa prima di subire il colpo nemico. Tuttavia era abbastanza affaticato, visto che entrambi gli attacchi subiti erano superefficaci.
“Ora vai con voldifuoco.”
Il tipo coleottero fuoco si mise a volare attorno all’avversario, lasciandosi dietro scie di fiamme, causandogli gravissimi danni ed una scottatura.
“Aeroassalto.”
La vicinanza di Volcarona favorì l’esecuzione rapida della mossa, che lo sconfisse, da parte di Scizor, ma la bruciatura di quest’ultimo gli tolse le ultime energie, facendolo crollare a terra. Entrambi gli allenatori fecero rientrare i compagni nelle sfere, e mandarono in campo la loro ultima possibilità di vittoria.
“Vinci per me, Gardevoir!”
“Abbatti l’ultimo ostacolo, Nidoking!”
 I due pokèmon erano molto diversi tra di loro, la psico folletto di Sean aveva un’espressione molto calma, che contrastava con quella dell’avversario.
“Calmamente.”
“Megacorno.”
Il pokémon abbraccio iniziò a concentrarsi, quando l’avversario le si buttò letteralmente contro, colpendola con il corno che aveva sulla testa, e causandole molti danni.
“Allontanalo con palla ombra.”
“Cerca di resistere.”
Una grossa sfera di energia oscura colpi pieno il pokémon trapano, che aveva incrociato le braccia davanti al corpo per riuscire a resistere meglio, facendolo indietreggiare di alcuni metri e causandogli un discreto numero di danni.
“Ora di nuovo calmamente.”
“Pietrataglio.”
Stavolta l’attacco di Nidoking fu troppo lento, e la psico lotta riuscì a terminare la concentrazione, per poi evitare con grazia una raffica di pietre affilate come rasoi.
“Perfetto, è ora di vincere, vai con Psichico.”
“Terremoto.”
Il tipo veleno terra colpì il terreno con gli arti inferiori un istante prima che la mossa potenzialmente letale dell’avversaria gli venisse scagliata contro, riuscendo ad interromperne la concentrazione.
“Velenpuntura.”
La zampata, avvolta da un’aura violacea, che colpì Gardevoir fu troppo per quest’ultima, che finiì a terra senza più energie.
“Gardevoir non è più in grado di combattere, la vittoria va a Nidoking. Cailan Blake guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Sentendo il verdetto dell’arbitro entrambi i contendenti fecero tornare i propri pokémon nelle sfere, e Sean fu stupito quando l’altro sfidante si avvicinò e gli porse la mano destra.
“Sei davvero abile come allenatore, stavolta sono stato fortunato. Mi piacerebbe sfidarti di nuovo in futuro.”
“Anche tu sei abile. Preparati, perché arriverò ala prossima fase e lì avrò la mia rivincita.”
E detto ciò gli strinse la mano, prima di andarsene. A quel punto Maris si avvicinò al vincitore della sfida, per fargli i suoi complimenti.
“Grazie, se non fossi intervenuto probabilmente mi avrebbe sconfitto, visto che non avevo il mio team al completo. Ti sono grata.”
“Non preoccuparti, non sopporto chi prova ad approfittare delle debolezze altrui, mi ha fatto piacere dargli una lezione. Ora scusami, ma devo andare al centro pokémon per curare il mio team.”
“Anche i miei compagni hanno bisogno di cure, ti va di fare la strada insieme?”
“Ok, potremmo fare due chiacchiere mentre camminiamo.”
E dopo queste ultime parole i due ventenni si avviarono verso il centro pokémon, per far riprendere i propri compagni in vista delle prossime lotte che avrebbero affrontato nella Neikos Tykes.
 
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Angolo dell’autore
Salve a tutti, ecco un altro miracoloso aggiornamento lampo della storia. Spero che le lotte vi siano piaciute e vi abbiano appassionato un minimo. A coloro che partecipano alla storia vorrei dire che i risultati delle lotte sono scelti random, perciò non me ne volessero casomai i loro OC abbiano perso in questo capitolo, cercherò di fare in modo che si riscattino. Per il prossimo capitolo non posso garantire altri aggiornamenti lampo, ma cercherò di fare il possibile per pubblicarlo entro la fine della prossima settimana. Concludo con un ringraziamento a tutti coloro che seguono la storia, a quelli che l’hanno messa tra le preferite e anche a chi l’ha solo letta.

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Capitolo 4
*** Sfide pomeridiane ***


Sfide pomeridiane

Ormai era pomeriggio inoltrato, e Lucas vagava per le strade di Roccabufera, ripensando alla lotta a cui aveva assistito quella mattina. Alla fine del match si era congratulato con Ichi, e i due si erano trovati abbastanza simpatici a vicenda, nonostante le varie differenze. Lui era un ragazzo socievole e non faceva molta fatica a fare amicizia con qualcuno, anche se nello spogliatoio dell’arena di Palladia aveva preferito starsene zitto, vista l’aria pesante che c’era tra i suoi compagni di stanza. Camminando il giovane era arrivato con qualche minuto d’anticipo in un campo di battaglia fuori dalle mura della città, dove aveva appuntamento con l’altro partecipante per un incontro. Dopo una leggera attesa arrivò anche Ichi, con il fido Cleffa sulla spalla e Houndoom che si muoveva al suo fianco, che lo salutò alzando la mano, prima di prendere la parola.
“Ok, ci siamo, che ne dici di una lotta con due pokémon a testa?”
“Per me non c’è il minimo problema.”
Accordatisi su ciò i due chiamarono un arbitro poco distante, e poi scelsero con chi iniziare la sfida.
“Vai Staraptor.”
“Gliscor, scelgo te.”
Il ragazzo di Kanto mise in campo il tipo normale volante assai diffuso a Sinnoh, mentre al’avversario optò per il pokémon simile ad uno scorpione volante.
“Staraptor, vai con attacco rapido.”
I pokémon simile ad un uccello si mosse con grande velocità, colpendo subito il tipo terra volante. Questa mossa però non scompose Ichi, che reagì subito per approfittare della situazione.
“Gliscor, vai con tossina.”
“Baldeali.”
Data la vicinanza la mossa di tipo volante andò a segno, ma espose l’utilizzatore ad una sfera violacea traslucida, che penetrò all’interno del corpo del pokémon rapace, iperavvelenandolo. I due colpi subiti avevano, però , indebolito Gliscor, che non sarebbe resistito ancora a lungo, e vedendo ciò Lucas diede un altro ordine.
“Aeroassalto.”
“Protezione.”
La barriera di energia verde trasparente si formò appena in tempo per evitare che lo scorpione volante fosse colpito, ma Lucas decise di riprovare.
“Attacco rapido.
Il rapace si diresse con uno scattò fulmineo verso l’avversario, ma poco prima dell’impatto ricevette un nuovo ordine.
“Aeroassalto.”
Ichi fu preso di sorpresa dal cambio di mossa, e non riuscì ad evitare che il pokémon scorpindente, distrattosi dopo aver usato protezione, venisse messo k.o. Perciò lo fece ritornare nella sfera, prima di mettere in campo il suo secondo pokémon del match.
“Nessun problema amico, hai fatto del tuo meglio. Vai Talonflame, colpisci con fuococarica.”
Il falco di fuoco uscì dalla pokéball e si trasformò subito in una meteora infuocata che mandò al tappeto Staraptor, provato dall’avvelenamento. Vedendo che il tipo normale volante era andato al tappeto, Lucas lo fece tornare nella sfera e mandò in campo il suo Floatzel, convito che fosse l’avversario più adatto ad un simile pokémon.
“Vai Floatzel, colpisci con ventagliente.”
La lontra acquatica generò subito due piccoli vortici dai quali partirono dopo alcuni secondi delle lame d’aria, che colpirono in pieno il pokémon fuoco volante, causandogli qualche danno.
“Ora vai con acquadisale.”
“Evitala e usa trespolo.”
Un getto di acqua salmastra si abbatté sul pokémon Ardifiamma, che lo evitò agilmente, per poi posarsi a terra e recuperare alcune energie.
“Colpiamo prima che vada troppo in alto, usa acquagetto.”
“Giochiamoci tutto con un ultimo colpo. Talonflame, vai con baldeali.”
Floatzel si lanciò contro l’avversario circondato da una spirale acquatica, mentre quest’altro prese quota e si lanciò ad intercettarlo con la mossa di tipo volante. L’impatto fu devastante, e dopo qualche secondo si potè notare il risultato.
“Talonflame non è più in grado di combattere, Floatzel vince l’incontro. Lucas Robinson guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Entrambi i concorrenti fecero rientrare i propri pokémon nelle sfere, complimentandosi per il lavoro che avevano fatto, e poi si strinsero la mano per salutarsi.
“Davvero una bella sfida, ma non gongolare, avrò la mia rivincita.”
“In quel caso attendo con impazienza quel giorno, visto che mi sono divertito.”
Detto ciò i due si allontanarono ognuno per la propria strada, ognuno in qualche modo soddisfatto del combattimento sostenuto, e sostenuti dagli applausi degli spettatori. Tra questi si potevano notare i capelli neri di Iral, che era nei paraggi e si era avvicinata per osservare lo stile di combattimento dei suoi compagni di girone. Da quel che aveva visto aveva capito che non sarebbe stato per niente facile arrivare alla fase successiva, ma era convita di avere buone possibilità.
 
Era quasi ora di cena, e Naomi stava girando per la città alla ricerca di un locale dove mangiare, quando davanti a lei comparve Axia, che, con un tono glaciale, la sfidò. La bionda di Sinnoh, dopo un attimo di sorpresa, accettò la sfida, e dopo qualche minuto erano l’una davanti all’altra su un campo di battaglia, col giorno che stava cedendo il posto alla notte come sfondo. Avevano deciso di confrontarsi in una lotta tag e avevano già mandato in campo i propri pokémon. La giovane di Amarantopoli aveva messo in campo Salamence e Garchomp, mentre l’altra aveva optato per Glaceon e Typhlosion, e fu quest’ultima a iniziare.
“Glaceon, geloraggio contro Salamence, Typhlosion comete su Garchomp.”
“Salamence, evita l’attacco con volo, Garchomp tu cerca di resistere e poi vai con surf.”
Il drago volante salì di quota, evitando la mossa di tipo ghiaccio, mentre il suo compagno incrociò le zampe davanti a se per difendersi dalla raffica di stelle che gli stava piovendo addosso. Quando finì di subire i colpi lanciò un’onda acquatica contro il tipo fuoco, che ne uscì gravemente danneggiato. Il colpo finale glielo diede la pokémon drago, che calò in picchiata colpendolo con grande forza.
“Glaceon, sei rimasta sola, usa bora.”
L’eevolution di tipo ghiaccio obbedì all’ordine e scaglio una folata d’aria gelida che, grazie alla sua alta efficacia, causò gravi danni a Salamence e mandò Garchomp, già provato dall’attacco precedente, k.o.
“Salamence, vendichiamo Garchomp, vai con dragospiro.”
La dragonessa scagliò subito l’attacco tra il rosa e il viola contro l’avversaria, che fu colpita in pieno e iniziò a muoversi meno fluidamente, segno evidente che aveva subito una paralisi.
“Concludi con dragartigli.”
Gli artigli circondati da un’aura violacea colpirono in pieno la tipo ghiaccio, privandola così delle ultime energie, mandandola al tappeto.
“Glaceon e Typhlosion non sono più in grado di combattere, la vittoria va a Garchomp e Salamence. Axia Die guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Appena l’arbitro smise di parlare Axia fece ritornare i suoi pokémon nelle sfere, per poi allontanarsi con un sorriso leggermente compiaciuto sul volto, accompagnata dal suo fido Serperior cromatico.
Naomi invece pensò che si sarebbe dovuta dare molto da fare per passare il turno, ma che non si sarebbe arresa, quindi fece rientrare i propri compagni nelle pokéball e si avviò verso il centro pokémon.
 
A Fiammaviva una piccola folla si era radunata per vedere lo scontro tra Ayatsuri Mirai e Josh Knight. Quest’ultimo era stato sfidato poco prima dal ragazzo con gli occhi rossi, e aveva deciso di accettare, anche se leggermente intimidito dal suo atteggiamento. Avevano optato per una sfida ad un solo pokémon, ed ognuno aveva mandato in campo il suo. Il ragazzo di Hoenn aveva optato per Honchkrow, mentre l’avversario per Staraptor, e ora entrambi si stavano studiando prima di ordinare l’attacco.
“Staraptor, vai con alacciaio.”
“Arashi, Ventoincoda.”
Il tipo buio volante eseguì una serie di movimenti in aria, alla fine dei quali guadagnò velocità e riuscì ad evitare l’avversario, fattosi avanti con le ali dure come metallo.
“Ondacalda.”
Il pokémon simile ad un corvo sbattè le sue ali generando una folata d’aria calda che colpì in pieno il tipo normale volante, facendogli alcuni danni.
“Devi ricaricarti, usa trespolo.”
“Nottesferza.”
Il pokémon rapace si era appena posato a terra, quando l’avversario gli diede un paio di colpi con le ali avvolte da un’energia oscura, subendo considerevoli danni.
“Finiamola con aeroattacco.”
Il pokémon grancapo volò in alto e si fermò, osservando attentamente l’avversario, per poi calare in picchiata colpendolo in pieno e mandandolo istantaneamente k.o.
“Staraptor non è più in grado di combattere, a vittoria va ad Honchkrow. Ayatsuri Mirai guadagna tre punti all’interno del suo girone.”
“Arashi ritorna.”
Il vincitore fece tornare i compagno all’interno della propria scuro ball e si allontanò senza dire una parola, con un leggero ghigno dipinto sulla faccia.
Josh invece fece ritornare il proprio partner nella sfera e, dopo avergli detto qualche parola d’incoraggiamento, si avviò verso il centro pokémon.
 
Arya stava pensando alla sconfitta subita quella mattina e a dove poteva aver sbagliato nel condurre la lotta, analizzandola in ogni singolo dettaglio. Decise nei prossimi incontri avrebbe dovuto prestare una maggiore attenzione al terreno di scontro, per evitare il ripetersi di situazioni spiacevoli. Aveva appena preso questa decisione, quando notò Annalisa Nagashito che passeggiava insieme al suo Shuppet, e decise subito di sfidarla. La bionda di Cuoripoli accettò la sfida a due pokémon e insieme si diressero verso un luogo adatto. Dopo pochi minuti entrambe erano ai margini di un campo di battaglia vicino al centro pokémon, e stavano scegliendo i loro primi pokémon per la sfida.
“Shuppet, vai in campo.”
“Vai Snow.”
Il pokémon spettro e la eevolution tipo ghiaccio entrarono in campo, pronti alla sfida.
“Vai con Furtivombra.”
“Geloscheggia.”
Un’ombra violacea si scontrò con delle schegge di ghiaccio, scagliate ad alta velocità, al centro del campo, disperdendole e colpendo in pieno il creatore, causandogli qualche danno.
“Bene, ora vai con palla ombra.”
“Evitala con fossa.”
Glaceon  andò sottoterra appena in tempo per evitare la sfera di energia oscura lanciatagli contro, che impattò appena dietro il buco nel terreno. Shuppet si guardò attorno per capire da dove sarebbe uscito l’avversario, quando quest’ultimo sbucò da sotto di lui, colpendolo in pieno a causa dogli discreti danni.
“Ottimo lavoro Snow, ora vai con geloraggio.”
Il raggio azzurrino non colpì l’avversario, ma il terreno di scontro, ghiacciandolo completamente. Subito Glaceon si mise a scivolare sul ghiaccio, ottenendo così una grande velocità, e impossibilitando l’avversario a colpirlo.
“Shuppet prova a colpirlo con Palla ombra.”
“Geloraggio di nuovo.”
Il tipo spettro riuscì appena a creare la sfera oscura, quando l’avversario prese a colpirlo con geloraggio, mentre gli scivolava agilmente attorno sul ghiaccio. Shuppet non riuscì a resistere a quell’attacco da tutte le direzioni e andò k.o.
“Shuppet, ritorna. Vai Infernape, usa Braciere.”
La scimmia infuocata lanciò una fiammata non appena entrò in campo, sciogliendo il ghiaccio in alcuni punti e causando gravi danni a Glaceon.
“Snow, vai con fossa.”
“non ce la farà, finiscilo con pugnorapido.”
Il pokémon fiamma colpì il tipo ghiaccio con un pugno lanciato a velocità impressionate, lasciandolo senza più energie.
“Torna Snow, hai fatto del tuo meglio. Vai Axel, vinciamo questa sfida.
Un esemplare maschio di Haxorus entrò in campo ruggendo fragorosamente, prima di osservare il suo avversario con uno sguardo che non lasciava presagire nulla di buono.
“Dobbiamo stremarlo, vai con pugnorapido.”
“Colpisci il terreno con la coda.”
Il tipo drago eseguì subito l’ordine della sua allenatrice e colpì il terreno con una forte colpo di coda, sollevando attorno a se molta acqua e fango, che rallentarono l’attacco di Infernape, facendogli perdere la mira.
“Potenziati con dragodanza.”
Subito il pokémon mascellascia eseguì alcuni movimenti, alla fine dei quali sembrò essere molto più pericoloso.
“Ora usa doppiocolpo.”
Con uno scatto impressionante Haxorus colpì due volte con le sue lame l’avversario, danneggiandolo seriamente.
“Infernape, riprova con pugnorapido.”
“Axel resisti e usa di nuovo doppiocolpo.”
Haxorus subì in pieno l’attacco, per poi colpire l’avversario con altri due fendenti e mandarlo definitivamente k.o.
“Infernape non è più in grado di combattere, la vittoria va a Haxorus. Arya Solaris guadagna tre punti all’interno del proprio girone.
La folla che si era radunata ad osservare il combattimento fece un applauso quando entrambe le concorrenti si strinsero la mano, dopo aver fatto tornare i propri pokémon nelle sfere.
“complimenti, è stata una bella sfida.”
“Grazie, tu però hai meritato la vittoria, il tuo Haxorus è stato spettacolare.”
Le ragazze continuarono a chiacchierare allegramente mentre si andavano in direzione del centro pokémon.
Nessuno si era accorto di Neiral, che aveva osservato lo scontro in disparte per non farsi notare. Un leggero sorriso si era dipinto sulle sue labbra, visto che si era convito che nel girone non avrebbe avuto problemi da quel che aveva visto. Si allontanò con queste convinzioni nella testa, senza notare il paio di occhi rossi che lo fissavano da un angolo immerso nell’ombra.
 
Samantha stava facendo una passeggiata ai margini della città, con la mente rivolta a Sakura, curiosa di sapere se stava meglio. Dopo che lei e Seth l’avevano accompagnata al pronto soccorso, la ragazza di Giardinfiorito li aveva ringraziati e gli aveva chiesto di andare via, affermando che avrebbe potuto farcela da sola. Lei aveva deciso di non protestare per non farla agitare, e si era diretta al centro pokémon per curare Typhlosion, e poi era andata a fare un giro per la città. Ormai erano passate alcune ore da quel momento, e la curiosità sulle condizioni dell’altra ragazza era riaffiorata. Tuttavia, prima che decidesse cosa fare, una voce leggermente squillante la riportò alla realtà.
“Samantha Adrein, ti sfido ad una lotta uno contro uno.”
La rossa si girò e vide che a parlare era stato Mark, che la guardava con un largo sorriso sul volto. La ragazza pensò che era giunto al momento giusto per distrarla dai suoi pensieri.
“Ok, accetto.”
Alcuni minuti dopo avevano raggiunto un campo di battaglia lì vicino e stavano mandando in campo i loro pokémon.
“Vai Lanturn.”
“Vinci per me, Rose.”
Il Lanturn del decenne e la Roserade della ragazza entrarono in campo, entrambi pronti a dare il meglio di loro nello scontro.
“Lanturn, vai con geloraggio.”
“Rose, intercettalo con energipalla.”
La sfera di energia verde riuscì ad intercettare il raggio azzurrino, esplodendo al contatto e sollevando una nube di polvere.
“Velenpuntura.”
Roserade spuntò all’improvviso da dentro la nube, colpendo in pieno l’avversario con la rosa blu avvolta da un’aura violacea, facendogli anche assumere un pallore violaceo, sintomo che era riuscito ad avvelenarlo.
“Lanturn, difenditi con geloraggio.”
“Rose, evitalo e finiscilo con energipalla.”
La pokémon floreale evitò con una leggiadra piroetta la mossa dell’avversario, finendo alle sue spalle, per poi scagliare un energipalla a distanza ravvicinata che lo mandò inevitabilmente k.o.
“Lanturn non è più in grado di combattere, la vittoria va a Roserade. Samantha Adrein guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Samantha abbracciò la propria pokémon, felice per la vittoria ottenuta, mentre Mark andò vicino a Lanturn e gli disse qualche parola dì incoraggiamento, prima di farlo tornare nella sfera e dirigersi allontanarsi in direzione del centro pokémon.
 
La vittoria ottenuta quella mattina aveva gonfiato l’ego, già grande di suo, di Dante, ormai convintosi che nessuno nel torneo avrebbe potuto tenergli testa. Il ventenne di Forestopoli stava tranquillamente seduto tra i rami di un grosso albero vicino al centro pokémon, e osservava con sguardo attento tutti coloro che si avvicinavano alla struttura, aspettando qualche altro membro del suo girone. La fortuna dovette sorridergli, perché notò uscire dal centro Seth. Con grande agilità scese dall’albero e si diresse verso il ventunenne, intenzionato a guadagnare altri tre punti.
“Ehi, Marco, che ne dici di una sfida con tre pokémon? Fino ad ora non hai mai combattuto, non è che hai paura?”
Seth squadrò l’altro ragazzo attentamente con i suoi occhi color ghiaccio, prima di rispondergli con un tono estremamente calmo.
“A differenza tua io non cerco le lotte per soddisfare il proprio ego.”
“Non hai risposto alla mia domanda. Allora, si o no?”
“E sia, accetto.”
“Bene, Marco, imparerai a portarmi rispetto.”
Detto ciò andò a chiamare un arbitro dentro il centro pokémon. Quando ne uscì insieme al giudice della sfida si diresse subito nel campo di battaglia dietro l’edificio dal tetto rosso, impaziente di vincere.
Seth raggiunse con calma la sua postazione, e, quando l’arbitro finì di ripetere i termini della sfida, entrambi mandarono in campo i loro pokémon iniziali.
“Distruggilo Ares.”
“Vai Sylveon.”
L’Infernape di Dante scese in campo con un’espressione alquanto corrucciata, che contrastava con la dolcezza dell’eevolution di tipo folletto.
“Ruotafuoco.”
“Evitalo ed usa calmamente.”
La scimmia di fuoco iniziò subito a rotolare verso l’avversario, ma quest’ultimo riuscì ad evitare di essere colpito con un balzo all’ultimo momento, per poi concentrarsi alcuni istanti e aumentare le proprie caratteristiche speciali.
“Megacalcio.”
“Sostituto.”
Il pokémon legame creò una sua proiezione astrale solida, che fu colpita in pieno al suo posto dalla zampa del’avversario, scomparendo all’istante.
“Vai di nuovo con ruotafuoco.”
La ruota fiammeggiante prese in pieno il tipo folletto, causandogli un gran numero di danni e scottandolo.
“Bene, ora finiscilo con un megagacalcio .”
“Sylveon un ultimo sforzo, vai con forza lunare.”
Il pokémon fiamma stava per colpire l’avversario, quando dietro di lui sembrò comparire una luna piena, dalla quale partì un raggio di energia luminosa che lo colpì in pieno, sconfiggendolo. Tuttavia Sylveon non potè gioire della vittoria, visto che la scottatura che si era procurato gli tolse le ultime energie. Entrambi gli sfidanti fecero tornare i loro pokémon nelle sfere e mandarono i prossimi nel campo.
“Mostra la tua forza, Iaera”
“Cloyster è il tuo turno.”
Un maestoso esemplare femmina di Gyarados rosso fu mandato in campo da Dante, mentre l’altro ragazzo aveva optato per il tipo acqua ghiaccio.
“Colpisci con ira di drago.”
“Intercettalo con gelolancia.”
La sfera di fiamme violacee si scontrò con cinque punte di ghiaccio a metà tragitto, esplodendo nell’impatto.
“Idropompa.”
“Evitala con rapigiro.”
L’attacco acquatico lanciato dal pokémon pokémon atroce era simile ad una colonna d’acqua ad altissima pressione ed avrebbe potuto infliggere seri danni all’avversario, nonostante la sua naturale resistenza a quel tipo di mosse. Quest’ultimo riuscì a spostarsi all’ultimo minuto girando vorticosamente, pur venendo preso di striscio e subendo un leggero danno.
“Idrondata.”
Se prima l’attacco del pokémon atroce era stato un pilastro, ora era un vero e proprio fendente che colpì con grande forza l’avversario. Per fortuna la conchiglia gigante era riuscita a chiudersi all’interno del suo resistentissimo guscio e a subire meno danni, ma la situazione non sarebbe potuta continuare così a lungo.
“Cloyster, vai con gettaguscio.”
Il pokémon si liberò del suo guscio esterno, diminuendo così la propria difesa ed aumentando la velocità e l’attacco.
“Pessima mossa, Marco. Iaera usa ira di drago.”
“Cadutamassi.”
La Gyarados rossa non fece in tempo a lanciare la mossa di tipo drago che fu colpita da cinque grosse pietre sparate da Cloyster, che la misero immediatamente k.o. vista la sua debolezza.
“Ritorna Iaera. Vinci per me la sfida, Anubi.”
In campo comparì un esemplare davvero ben allenato di Lucario, con un’espressione di calma assoluta dipinta sul viso.
“Vai con ferrartigli.”
Il tipo lotta acciaio, con uno scatto impressionate, arrivò davanti al pokémon bivalve e lo colpì con le zampe forti come il metallo, mandandolo subito k.o. a causa della difesa diminuita da gettaguscio.
“Cloyster ritorna, hai fatto un ottimo lavoro. Luxray tocca a te.”
Il leone elettrico scese in campo con un forte ruggito, come a dimostrare che era contento di poter combattere.
“Anubi non farti intimorire, colpiscilo con forzasfera.”
“Fulmindenti.”
La sfera creata con l’aura colpì in pieno il predatore elettrico, che riuscì a resistere all’impatto e a mordere l’avversario con le zanne crepitanti di scintille.
“Allontanalo con palmoforza.”
Il pokémon simile ad uno sciacallo colpì con il palmo destro il tipo elettro, facendogli terminare l’attacco. Tuttavia i movimenti di entrambi i pokémon erano diventati meno fluidi, segno che entrambi gli attacchi avevano procurato lo status di paralisi ai combattenti. Osservandoli si poteva anche capire che il tipo elettro era più affaticato dell’avversario a causa dei colpi subiti, e che non sarebbe resistito ancora a lungo.
“Anubi dagli il colpo di grazia, vai di nuovo con palmo forza.”
“Rogodenti.”
Il pokémon occhiluce aspettò fino a quando il suo avversario non fu abbastanza vicino, poi con grande agilità evitò l’attacco e lo morse con le zanne circondate da fiamme scarlatte. La mossa superefficace fu estremamente potente e Lucario, non riuscendo a resistere oltre, finì k.o.
“Lucario non è più in grado di combattere, la vittoria va a Luxray. Seth Leverack guadagna tre punti all’interno del proprio girone.
Dante fece tornare il proprio pokémon nella sfera e, dopo avergli mormorato qualche parola, si avvicinò al suo avversario e gli tese la mano.
“Complimenti per la vittoria, Seth, ma la prossima volta vincerò io.”
“Vedremo, per il momento mi è bastato darti una lezione.”
E detto ciò Seth strinse la mano del ragazzo di Hoenn, prima di girarsi e andare via tra gli applausi della folla radunatasi per assistere alla sfida.
 
Sean stava passeggiando per le vie della cittadina insieme alla sua Glaceon e ripensava agli avvenimenti di quella mattina. I suoi calcoli erano perfetti, avrebbe sfidato Maris subito dopo la conclusione della sfida e avrebbe vinto sfruttando il fatto che alcuni membri del suo team erano esausti, ma Cailan aveva rovinato tutto, sfidandolo al posto della ragazza con un team riposato e battendolo. Ora i suoi pokémon erano di nuovo riposati ed erano pronti a combattere e stavolta a vincere, si trattava solo di trovare un’avversaria, per questo aveva iniziato a passeggiare poco dopo pranzo.
“Sean Crowin, giusto?”
Il ragazzo di Ceneride si girò e vide che a parlare era stata Marina Dust. La ragazza lo stava fissando con i suoi occhi di ghiaccio, in attesa di una sua risposta.
“Esatto, tu invece sei Marina Dust se non sbaglio.”
“Non sbagli, voglio sfidarti ad un match con un solo pokémon.”
“Accetto.”
Alcuni minuti dopo erano agli estremi di un campo di battaglia, con i loro pokémon in campo. Per la ragazza di Sinnoh era sceso in campo Umbreon, mentre l’avversario di Hoenn aveva optato per la sua Glaceon.
“Grandine.”
“Palla ombra.”
L’eevolution tipo ghiaccio evitò agilmente la sfera oscura e  lanciò una sfera di ghiaccio nel cielo, e poco dopo si addensarono delle nubi ed iniziò a grandinare.
“Vai con spaccaroccia.”
Il pokémon lucelunare solpì in pieno l’avversaria, infliggendogli un discreto numero di danni. Tuttavia Sean approfittò della vicinanza per ordinare la prossima mossa alla sua prima pokémon.”
“Tossina.”
Una sfera violacea traslucida colpì in pieno Umbreon, iperavvelenandolo e aggiungendo altri danni a quelli, lievi, subiti dalla grandine che lo colpiva in continuazione.
“Umbreon dobbiamo concludere in fretta, vai con introforza.”
“Glaceon, è il momento giusto, usa bora.”
l’eevolution di tipo ghiaccio creò una folata di vento artico che bloccò la sfera di energia nera scagliata contro di lei e tolse le ultime energie all’avversario.
“Umbreon non è più in grado di combattere, la vittoria va a Glaceon. Sean Crowin guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Marina fece tornare nella sfera il proprio pokémon nella sfera e si allontanò senza proferire una parola, mentre Sean andò ad accarezzare la sua prima pokémon, che gli aveva fatto ottenere la prima vittoria all’interno del torneo, tra gli applausi del pubblico riunitosi ad assistere alla sfida.
 
Aiko si era emozionata vedendo le lotte di quella mattina e non vedeva l’ora i farsi valere anche lei in una sfida. Si sentì fortunata quando vide Maris  seduta su una panchina, intenta a leggere alcuni appunti sulle ricerche riguardanti i pokémon, e subito si diresse verso di lei per sfidarla.
“Ciao, tu sei Maris Alana, giusto? Io sono Aiko Shin, e vorrei sfidarti.”
La ventenne dai lunghi capelli castani sollevò lo sguardo dagli appunti e fissò la rossa per qualche secondo prima di risponderle con un cenno affermativo.
Poco dopo erano agli estremi di un campo di battaglia vicino al centro pokémon, con i loro pokémon già in campo per una sfida tag. La sedicenne di Kanto aveva optato per Squirtle e Vulpix, confidando nella coppia fuoco acqua, mentre la sua avversaria aveva mandato in campo Ferrothorn e Starmie.
“Vulpix vai con occhioni teneri su Starmie, Squirtle tu usa geloraggio su Ferrothorn.”
“Starmie, evita l’attacco con rapigiro contro Squirtle, Ferrothorn vai con Tuononda su Vulpix.”
Il dolce sguardo lanciato dalla piccola volpe di fuoco non riuscì a colpire Starmie, che si era scagliato contro il pokémon simile ad una tartaruga prima che quest’ultimo riuscisse a scagliare il raggio azzurrino contro Ferrothorn, colpendolo in pieno. Il tipo erba acciaio si circondò di un’aura elettrica che successivamente lanciò contro l’avversario, rendendo i suoi movimenti meno fluidi e più meccanici.
“Non arrendiamoci. Vulpix lanciafiamme su Ferrothorn, Squirtle vai con capocciata contro Starmie.”
“Starmie contrasta il lanciafiamme con idropompa, Ferrothorn intercetta capocciata e colpisci Squirtle con vigorcolpo.”
Il tipo acqua psico intercettò la fiammata con un potentissimo getto d’acqua, che la spense completamente e colpì in pieno la volpe infuocata, mandandola al tappeto. Il suo compagno di team invece prese in pieno l‘attacco dell’avversario diretto contro di lui, subendo pochi danni grazie alla sua resistenza, per poi mandare k.o. il tipo acqua utilizzando uno dei suoi tentacoli come una frusta.
“Vulpix e Squirtle non sono più in grado di combattere, la vittoria va a Starmie e Ferrothorn. Maris Alana guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Aiko accettò la decisione dell’arbitro, sapendo che aveva fatto del suo meglio, e si avvicinò con questa convinzione a Maris, con l’intenzione complimentarsi per la vittoria. La giovane ricercatrice accettò i complimenti, per poi congedarsi con poche parole ed allontanarsi dal luogo della sfida.
 
Dopo pranzo Cailan aveva deciso di passare il pomeriggio visitando un antico tempio nei pressi di Baialuna, desideroso di conoscerne la storia. In tutta la regione di Aglaia vi si potevano trovare delle rovine e lui cercava sempre di visitarle quando era possibile. Aveva ancora qualche giorno prima della fine delle lotte a gironi ed era convinto che non lottare quel pomeriggio non sarebbe stato un problema.
Quando uscì dall’edificio il sole stava tramontando e lui  vide che era ora di tornare in città. Il giorno dopo avrebbe dovuto disputare sicuramente delle lotte per il torneo e sarebbe stato meglio se avesse evitato di passare troppo tempo in giro. Mentre tornava gli vennero in mente gli avvenimenti dell’altro giorno al porto, e si chiese nuovamente chi avesse ridotto in quello stato il borseggiatore ed era sparito prima che lui arrivasse. Questi pensieri affollavano la sua mente mentre tornava in città, e non si accorse di essere osservato da un paio di occhi viola che, vedendolo allontanarsi, rivolsero la loro attenzione al tempio.
 
Qualche ora più tardi in un edificio di Palladia un telefono squillò e un uomo rispose con molta calma.
“Pronto?”
“Tutto è andato secondo i piani, nessuno dovrebbe accorgersi di niente.”
“Hai già portato l’oggetto al laboratorio?”
“Si, e lo stanno già analizzando. Ormai è solo questione di tempo prima di ottenere qualche dato utile.”
“Perfetto, ottimo lavoro. Adesso riposati, se avrò qualche altro compito per te ti contatterò.”
Detto ciò l’uomo chiuse la chiamata e sorrise. Era una fortuna che si stesse svolgendo la Neikos Tykes, nessuno avrebbe fatto caso ad alcune facce nuove e i suoi uomini avrebbero potuto lavorare senza grandi ostacoli.
 
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Angolo dell’autore:
Salve a tutti coloro che seguono la storia, fortunatamente sono riuscito ad aggiornare in tempio meno lunghi di quelli che avevo previsto. Come avevo promesso Chi non aveva combattuto nello scorso capitolo ha avuto modo di farlo in questo, anche se non sempre con esiti positivi. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento e che la storia vi stia appassionando. Per finire un ringraziamento tutti coloro che partecipano, recensiscono o anche leggono soltanto la storia.

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Capitolo 5
*** Scontri e incontri ***


Scontri e incontri

Era la mattina del secondo giorno del torneo e, per le strade di Roccabufera, Iral camminava di buon umore. Si era svegliata all’alba per vedere il sole sorgere tra le montagne, e lo spettacolo l’aveva rallegrata. Ora erano passate alcune ora da quel momento, ma la positività non sembrava aver abbandonato la ragazza, che cercava qualcuno a sfidare all’interno del torneo. Dopo qualche altro minuto incontrò, per uno strano caso del destino, Axia,  che era il suo esatto opposto come umore, e decise di sfidarla.
“Axia Die, giusto? Vorrei sfidarti per il torneo.”
La diciannovenne di Johto osservò attentamente la sfidante di Kalos, per poi accettare la sfida con un cenno, senza riuscire ad impedire alle sue labbra di curvarsi in un sottile ghigno. Poco dopo erano agli estremi di un campo di battaglia e, avendo l’arbitro finito di elencare i termini della sfida con due pokémon, mandarono in campo i combattenti.
“Vai Arcanine.”
“Serperior, vinci.”
Axia, vedendo il maestoso pokémon simile ad un leone, pensò che Serperior avrebbe dovuto impegnarsi parecchio per vincere, prima di prendere l’iniziativa.
“Vai con Fendifoglia.”
“Rogodenti.”
Il tipo erba scattò subito per cercare di colpire l’avversario con la coda, tagliente come una spada, il quale l’anticipò serrando le sue zanne, attorno alle quali si erano formate delle scintille, sul suo corpo, infliggendogli molti danni, per poi scagliarlo lontano.
“Serperior, riprenditi e usa Gigassorbimento.”
“Rogodenti di nuovo.”
Lo starter di Unima non riuscì a sottrarre abbastanza energia per resistere al nuovo morso infuocato e, perciò, finì k.o.
“Serperior ritorna. Ottieni la vittoria, Banette.”
Al pokémon cromatico subentrò il tipo spettro simile ad una bambola, con un ghigno poco rassicurante dipinto sul volto.
“Vai con Sciagura.”
Un’aura oscura avvolse Arcanine, opprimendolo e recandogli alcuni danni.
“E ora Furtivombra.”
“Fulmindenti.”
Il pokémon marionetta divenne un’ombra violacea che si diresse velocemente contro il tipo fuoco, colpendolo e infliggendogli qualche danno, ma quest’ultimo riuscì a resistere al dolore e lo morse con le zanne cinte da saette.
“Ormai è finito, vai con Palla ombra.”
“Arcanine, puoi farcela, vai con Extrarapido.”
La mossa della ragazza diede da pensare Axia, visto che Banette non avrebbe subito alcun danno. Tuttavia quando Arcanine passo attraverso lo spettro, finendo alle sue spalle, Iral diede un altro ordine.
“Sgranocchio.”
Le fauci del pokémon leggenda si serrarono rapide sull’avversario, troppo vicino per evitarle, e inflissero un colpo talmente duro da mandarlo k.o.
“Banette non è più in grado di combattere, la vittoria va ad Arcanine. Iral Handor guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Iral abbracciò affettuosamente il grande pokémon fuoco, complimentandosi per la sua vittoria, mentre Axia fece tornare Banette nella sfera e si allontanò, ignorando gli applausi del pubblico.
 
In un altro punto della città Naomi aveva incontrato Lucas, e subito i due si erano accordati per una sfida uno contro uno. Ora erano entrambi agli stremi di un campo di battaglia, e avevano già fatto uscire i loro campioni. La ragazza aveva optato per Samurott, mentre il ragazzo per Rapidash.
“Surf.”
“Extrarapido.”
Lo stallone infuocato, con uno scatto impressionante, riuscì ad evitare l’onda acquatica scagliatagli contro dall’avversario, per poi colpirlo duramente.
“Rapidash continua così, non facciamolo reagire.”
“Samurott cerca di resistere.”
Il tipo acqua subì altri due attacchi ad altissima velocità e la sua allenatrice, notando che la situazione si stava mettendo male, decise di giocarsi tutto con un ultima mossa prima della sconfitta.
“Ora vai con Vendetta.”
Il tipo acqua sferrò la mossa di tipo lotta subito dopo aver subito l’ennesimo attacco, e colpì in pieno l’avversario, causandogli seri danni.
“Ora concludi con Idrondata.”
Con la coda avvolta dall’acqua il pokémon dignità colpì in pieno l’avversario, già provato dall’attacco precedente, che finì inesorabilmente k.o.
“Rapidash non è più in grado di combattere, la vittoria va a Samurott. Naomi Yumiko guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Lucas fece tornare il suo pokémon nella sfera e si avvicinò a Naomi, facendole i complimenti per la vittoria.
“Grazie, ma sono stata fortunata nella scelta del pokémon.”
“Questo si, ma se non fossi stata abile avresti perso.”
I due continuarono a discutere su questo tono mentre andavano verso il centro pokémon per curare i loro compagni di team.
 
A Fiammaviva una piccola folla si era radunata per assistere all’incontro tra Arya e Josh, nei pressi di uno dei centri termali. L’arbitro aveva appena finito di ricordare le regole della lotta tag, che  mandarono subito in campo i loro campioni.
Per la ragazza scesero in campo Haxorus e Infernape, mentre l’avversario optò per Scizor e Gengar.
“Blaze Lanciafiamme su Scizor, Axel tu usa Dragodanza.”
“Scizor evitalo con Doppioteam, Gengar tu usa Fangobomba su Infernape.”
La scimmia infuocata lanciò subito una forte fiammata contro il tipo coleottero acciaio, che la evitò facendole colpire una delle sue molte immagini residue, per poi essere colpito da una sfera piena di sostanze tossiche, mentre il tipo drago fece alcuni movimenti che aumentarono la sua velocità e la sua potenza offensiva.
“Blaze ci serve una soluzione estrema con quelle copie, eliminale tutte con Incendio. Axel, colpisci Gengar con doppiocolpo.”
“Scizor Acrobazia su Infernape, Gengar colpiscilo anche tu con Palla Ombra.”
Il tipo spettro veleno non fece in tempo a lanciare la sfera di energia oscura che subì due forti colpi da parte del pokémon mascellascia che lo sbalzarono all’indietro, mentre il suo compagno di team fu troppo lento nell’eseguire l’attacco e subì in pieno l’esplosione infuocata che si diffuse sul campo, finendo inesorabilmente k.o.
“Gengar usa Ipnosi su Infernape mentre si ricarica.”
“Axel, concludi con Dragofuria.”
Il fantasma viola si posizionò davanti al pokémon fiamma e lo addormentò, ma Haxorus, emanando un’aura avente vagamente la sua forma, lo colpì in pieno, privandolo delle sue ultime forze e sconfiggendolo.
Scizor e Gengar non sono più in grado di combattere, la vittoria va a Infernape ed Haxorus. Arya Solaris guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Arya, assai felice per la vittoria, fece tornare i suoi campioni nelle sfere e si diresse da Josh per complimentarsi per l’incontro, ma quello si era già allontanato senza curarsi degli applausi del pubblico, nel quale vi si poteva scorgere Annalisa.
 
Neiral stava riflettendo su chi sfidare quella mattina, quando vede avvicinarsi Ayatsuri, accompagnato dal fidato Absol. Il diciassettenne si avvicinò tranquillamente all’altro ragazzo, con un leggero sorriso stampato sulla faccia, e una volta raggiunto gli rivolse due sole parole.
“Ti sfido.”
Il ventunenne osservò per un attimo l’albino, per poi accettare la sfida e andare a chiamare un arbitro del  torneo. Pochi minuti dopo si trovavano ai margini di un campo alla periferia della città e l’arbitro stava finendo di ricordare le regole di uno scontro con due pokémon. Come quest’ultimo diede il permesso per iniziare la sfida entrambi mandarono in campo i loro primi sfidanti. Da parte di Neiral scese in campo Swellow, mentre Ayatsuri puntò sulla sua Weavile.
“Swellow, vai con Ondacalda.”
“Kage contrastalo con Bora.”
Il pokémon rondine battè le ali creando una folata d’aria calda, la quale si scontrò a metà strada con il vento gelido soffiato dall’avversaria e i due attacchi si annullarono vicenda, generando una leggera nebbia.
“Esci dalla nebbia e Individua Weavile, poi colpisci con Aeroassalto.”
Il tipo normale volante fece come gli era stato ordinato e volò sopra la nebbia, per poi stabilizzarsi in aria e cercare l’avversaria con lo sguardo. Quando l’avvistò si lanciò subito in picchiata per colpire duramente, ma Neiral non aveva previsto la prontezza di Ayatsuri.
“Kage usa Geloscheggia.”
La pokémon lamartigli creò dei pezzi di giaccio che scagliò ad alta velocità contro l’avversario pochi istanti prima di essere colpita, infliggendogli seri danni, grazie al tipo della mossa ed alla distanza ravvicinata, e interrompendo il suo attacco.
“Swellow, riprenditi e vai con Baldeali.”
“Finiscilo con Bora.”
La folata di vento artico colpì il pokémon rondine prima che potesse portarsi fuori tiro, privandolo delle ultime energie e mandandolo k.o.
“Swellow ritorna. Pensaci tu, Scrafty.”
Il pokémon alato fu sostituito da un altro simile ad una lucertola con una cresta rossa sulla testa.
“Vai con Zuccata.”
“Kage contrastalo con Ferrartigli.”
Il pokémon furfante si lanciò a testa bassa contro l’avversaria, che riuscì ad ammortizzare in parte il colpo incrociando gli artigli duri come l’acciaio davanti a se, infliggendogli un discreto danno e subendo un duro contraccolpo.
“Assorbipugno.”
“Evitalo.”
Purtroppo per Weavile la vicinanza dell’avversario era troppa e lei fu colpita in pieno da un pugno che le assorbì tutte le energie rimaste e la mise al tappeto.
“Kage torna. Scatena l’inferno Hell.”
Alla pokémon lamartigli subentrò un esemplare di Houndoom che dava l’impressione di essere molto pericoloso. Questo si mise subito in posizione di combattimento, tenendo lo sguardo fisso sull’avversario in attesa di un ordine del suo allenatore.
“Hell, colpiscilo con Codacciaio.”
“Zuccata.”
La coda a punta del mastino infernale divenne resistente come l’acciaio e colpì in pieno l’avversario, danneggiandolo, ma quest’ultimo non si sbilanciò troppo e gli sferrò una poderosa testata contro l’addome, causandogli molti danni grazie alla sua abilità arroganza.
“Ora vai con Assorbipugno.”
Sentendo la mossa successiva dell’avversario le labbra di Ayatsuri si contrassero in un leggero ghigno, e subito il giovane di Verdeazzupoli diede i suoi comandi per vincere.
“Hell, evita l’attacco con un salto e poi colpisci con Marchiatura.”
Il tipo buio fuoco sfruttò la forza delle sue zampe per saltare in alto ed evitare la mossa potenzialmente letale dell’avversario, per poi lanciargli contro una piccola fiammella, che all’impatto con il nemico lo circondò di fiamme, causandogli molte bruciature e mandandolo k.o. per il dolore.
“Scrafty non è più in grado di combattere, la vittoria va ad Houndoom. Ayatsuri Mirai guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Il ragazzo dai capelli bianchi fece tornare il vincitore nella pokéball e si allontanò accompagnato dal suo Absol, lasciando Neiral a riflettere sulla sconfitta, totalmente incurante degli applausi del pubblico, entusiasmato per la lotta a cui aveva appena assistito.
 
Samantha la sera precedente aveva deciso di andare a visitare le terme di Fiammaviva, tenendosi libera la mattina e combattendo nuovamente il pomeriggio. La notte passata al centro termale le aveva dato una piacevole sensazione di benessere, oltre ad averla rilassata profondamente. Adesso stava per uscire dal centro  e partire, quando vide passargli accanto di corsa Ichi,  con un’espressione spaventata, che si nascose dietro un grosso carrello lì vicino. La rossa fu incuriosita dalla situazione e stava per avviarsi dietro il ragazzo e vedere cosa stava succedendo, quando fu fermata da una bella donna che poteva avere al massimo trent’anni, con i capelli azzurri acconciati in una lunga coda. Il vestito che indossava le copriva, interamente, il busto e, poco al di sotto dell’inguine, le gambe, ed era, insieme ai guanti ed agli stivali, della stessa tonalità dei capelli, e le metteva in risalto le forme abbastanza prosperose, oltre che atletiche. Al collo portava, saldamente legata ad un nastro nero, una perla che faceva somigliare ad un Dragonair. La riconobbe subito, era Sandra, la Capopalestra di Ebanopoli, e si rivolse alla giovane di Violapoli con un tono che trasudava una leggera irritazione.
“Hai per caso visto un ragazzo castano sul metro e ottanta? L’ho visto entrare di corsa qui dentro poco fa.”
Samantha stava per rivelarle dove si trovava Ichi, quando notò quest’ultimo che la supplicava furtivamente di non farlo scoprire, allora indicò un corridoio lì vicino alla domadraghi.
“Si, l’ho visto, per poco non mi ha travolta. Si è diretto di là, probabilmente verso l’uscita posteriore.”
La Capopalestra mormorò un ringraziamento e si diresse rapida nella direzione indicatale, sperando di riuscire ad acciuffare il fuggiasco. La rossa aspettò che fosse abbastanza lontana e poi si diresse verso Ichi, uscito dal suo nascondiglio.
“Come mai sei inseguito dalla Capopalestra di Ebanopoli?”
“Allontaniamoci da qui e te lo spiego, non vorrei che tornasse e ci trovasse.”
Alcuni minuti dopo erano fuori dalla città e Ichi, pensando di essere abbastanza lontano dal pericolo, decise di raccontare a Samantha che cosa era successo.
“Prima di tutto, grazie per avermi aiutato, ora ti racconto cosa è successo. Ieri sera sono venuto a Fiammaviva per dare un’occhiata alla città e poi tornare a Rocabufera per oggi pomeriggio. Stamattina stavo passeggiando con Cleffa e Cerberus, il mio Houndoom, e quest’ultimo, quando ho cercato di bere una birra, ha avuto la brillante idea di darmi un morso sul polpaccio destro. Io, preso alla sprovvista, ho perso l’equilibrio e sono caduto. Il problema è che sono caduto addosso a Sandra, che in quel momento mi passava accanto, e la mia faccia è finita esattamente sopra il suo seno. Quando ho alzato subito la testa per scusarmi, ma vedendo lo sguardo indemoniato che aveva, ho deciso di darmi alla fuga, per evitare di essere dato in pasto ad un drago.”
Samantha rimase stupita per un attimo dal racconto, per poi mettersi a ridere, divertita da quella strana situazione. Ichi approfittò del fatto che era distratta dalle risate per raccogliere un fiore e porgerlo alla ragazza.
“Questo è per ringraziarti dell’aiuto, senza di te non so adesso in che condizioni sarei.”
La ragazza smise di ridere e accettò il fiore, dicendo che chiunque al suo posto avrebbe fatto la stessa cosa. Poi decise che era ora di andare via, perciò fece uscire Altaria dalla pokéball e ci salì sopra.
“Mi ha fatto piacere conoscerti, Ichi, spero che d’incontrarti di nuovo al torneo.”
“Sarei un bugiardo se dicessi di non nutrire la stessa speranza, Sam.”
Ichi fece un leggero inchino e salutò la ragazza con un baciamano, facendola arrossire leggermente.
“Allora ci vedremo dopo i gironi, ciao. Zephyr torniamo a Verdecuore.”
La femmina di Altaria non si fece dare l’ordine due volte e, con pochi battiti delle sue ali simili a nuvole, si portò subito in alto nel cielo. Ichi osservò la sua figura farsi sempre più piccola, per poi sparire alla fine. Quando Samantha non fu più in vista si voltò verso Houndoom e si sedette sulla sua schiena, con la chiara intenzione di cavalcarlo fino a Roccabufera, e il grosso cane nero  lo lasciò fare, sapendo che gamba doveva fargli ancora un po’ male a causa del morso.
“Ti ho trovato finalmente, ora me la pagherai.”
Ichi, sentendo quella voce, ebbe la sensazione che un cubetto di ghiaccio gli scendesse lungo la schiena e si girò molto lentamente. Dietro di lui c’era Sandra, in groppa alla sua Gyarados, e non sembrava avere intenzioni amichevoli. Allora guardò nuovamente avanti e si rivolse al tipo fuoco buio.
“Cerberus, inizia a correre o mi avrai sulla coscienza per tutta la vita.”
Il cane infernale decise di obbedire al suo padrone e iniziò a scappare, evitando gli attacchi che, inseguendoli, Sandra ordinava di lanciare alla sua pokémon, per poi imprecare vedendo che non li colpiva.
 
Seth stava seduto all’ombra di un albero nel parco centrale di Verdecuore, quando vide avvicinarsi Mark con un largo sorriso sulla faccia. Il ragazzino si avvicinò al ventunenne e lo sfidò ad una lotta uno contro uno, che l’altro accettò con un semplice cenno del capo. Poco dopo si trovavano agli estremi di un campo di battaglia nel parco, circondato da tanti alberi, e avevano già mandato in campo i loro pokémon. Il giovane dalla carnagione olivastra aveva optato per il suo Gliscor, mentre il piccoletto aveva puntato su Porygon 2.
“Tossina.”
“Porygon 2 evita l’attacco e usa tripletta.”
La sfera violacea traslucida lanciata dal pokémon scorpindente fu evitata con uno scatto laterale dal tipo normale, che lanciò subito un tre sfere, una elettrica, una infuocata e una ghiacciata, unite dal un filo di energia, che colpirono in pieno l’avversario, infliggendogli un discreto numero di danni.
“Ottimo ora vai con Psichico.”
“Terremoto.”
Il pokémon virtuale fece per concentrarsi, ma non fu abbastanza veloce e subì in pieno la devastante mossa di tipo terra usata dall’avversario, al quale la tossicsfera, unita all’abilità velencura, stava facendo recuperare energie, subendo un gran numero di danni.
“Tossina.”
“Evitala e usa ripresa.”
Porygon 2 riuscì ad evitare nuovamente di essere iperavvelenato, e poi si circondò da tante piccole sfere di luce che gli entrarono in corpo, ridandogli molte energie.
“Aeroassalto.”
“Tripletta.”
L’attacco del tipo normale colpì in pieno l’avversario in picchiata, congelandolo e impedendogli di finire la sua mossa.
“Ora finisci con Psichico.”
Il tipo terra volante fu colpito da una forza pari a quella di cento mani, che lo scagliarono a terra congelato, fracassando la bara di ghiaccio nell’impatto e sollevando un gran polverone. Quando la visuale tornò libera l’arbitro potè comunicare l’esito della sfida.
“Gliscor non è più in grado di combattere, la vittoria va a Porygon 2. Mark Williams guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Il pubblicò fece un applauso ad entrambi gli allenatori e, mentre Mark si godeva quel momento di gloria, Seth fece ritornare il suo Gliscor nella sfera e si allontanò senza dire una parola, salutando l’avversario con un cenno della mano.
 
Sakura si era ripresa pienamente dal malessere del giorno prima, e aveva intenzione di recuperare il tempo perduto sfidando qualcuno. La fortuna sembrò sorriderle quando vide poco lontano Dante che stava seduto su una panchina vicino al centro pokémon, in attesa che arrivasse qualcuno per sfidarlo, e subito si diresse verso di lui.
“Ti sfido per il torneo.”
Il ragazzo la osservò un attimo, per poi piegare le labbra in un sorriso ironico.
“Va bene, Franca, ho giusto voglia di sgranchirmi un po’ le ossa.”
“Senti, io mi chiamo Sakura Harmonia Toyama, e farai bene a ricordatelo quando ti sconfiggerò.”
Detto ciò la ragazza si diresse dentro il centro pokémon per chiamare un arbitro. Poco dopo erano agli estremi di un campo vicino l’edificio dal tetto rosso, e l’arbitro aveva appena ricordato le regole della sfida tag.
“Delphox, Dusknoir, tocca a voi.”
“Mercurio, Tanatos, vincete per me.”
In campo comparvero i quattro combattenti, lo starter di fuoco e l’evoluzione finale di Duskull per la ragazza di Giardinfiorito, mentre l’avversario schierava in campo un Gengar e un Salamence.
“Psichico su Gengar e Stordiraggio su Salamence.”
“Lanciafiamme su Dusknoir e Ipnosi su Delphox.”
Il fantasma violaceo riuscì ad addormentare l’avversario prima che lo colpisse, tuttavia il drago volante subì in pieno una sfera multicolore che lo confuse, facendogli lanciare la colonna di fuoco contro il proprio compagno.
“Mercurio, concentrati e usa Alacciaio su Dusknoir, Gengar usa Mangiasogni.”
“Dusknoir evita l’attacco e usa Pugnodombra su Gengar.”
Il pokémon chele riuscì a colpire in pieno il tipo veleno spettro con un grande pugno fatto di energia oscura e quello, provato dal lanciafiamme subito precedentemente, finì k.o. Tuttavia Salamence riusì a colpire in pieno il suo obiettivo con un’ala dura come l’acciaio, infliggendogli molti danni.
“Ora vai con Lanciafiamme.”
“Dusknoir, Fuocofatuo.”
Il tipo spettro fece appena in tempo a colpire l’avversario con una piccola fiammella evanescente, scottandolo, prima di subire in pieno una colonna di fuoco che lo sconfisse. Tuttavia il trambusto causato dalla battaglia riuscì a svegliare Delphox che, vedendo il compagno venir messo al tappeto, si mise in posizione di combattimento.
“Mercurio vai con Dragartigli.”
“Delphox bloccalo con Psichico.”
La mossa di tipo psico riuscì a bloccare solo per pochi secondi il pokémon drago che, forte della sua mole, riuscì a spezzare la pressione dell’avversario e a colpirlo con gli artigli avvolti da un’aura violacea.
“Psicoshock.”
Delle sfere di energia violacea si formarono attorno all’evoluzione di Shelgon, per poi finirgli addosos a grande velocità, causandogli un gran numero di danni.
“Salamence, dimostriamogli che anche un pokémon di fuoco può aver paura di bruciare, vai con Lanciafiamme.”
“Respingi l’attacco con Magifiamma.”
Il pokémon volpe disegnò un cerchio di fuoco con la sua bacchettà e lo fece scontrare contro la lancia fiammeggiante che scaturiva dalle fauci dell’avversario a metà tra i due contendenti. I due colpi si fronteggiarono per molti secondi, sotto lo sguardo dei partecipanti e del pubblico, fino a quando il cerchio infuocato fu spezzato e Delphox venne travolto dalle fiamme. Però il prolungarsi dello scontro aveva permesso alla scottatura causata da Dusknoir di danneggiare Salamence, e perciò entrambi i pokémon caddero sul terreno senza forze nello stesso istante.
“Siccome nessuno è più in grado di combattere dichiaro  un pareggio. Dante Ferris e Sakura Harmonia Toyama guadagnano entrambi un punto all’interno del proprio girone.”
Sentendo la decisione dell’arbitro Sakura si sentì sollevata, almeno aveva evitato di perdere, come aveva temuto quando Delphox era rimasto da solo contro Salamence. Dante invece si limitò a far tornare i pokémon nelle sfere, per poi gustarsi gli applausi del pubblico e rivolgere la parola all’avversaria.
“Sei stata fortunata, Franca, ma se un giorno dovremmo scontrarci di nuovo il risultato non sarà lo stesso.”
“Questo è certo, perché vincerò io.”
Il ventunenne di Forestopoli rise a quest’ultima affermazione, prima i girarsi e andare via da lì.
 
A Baialuna il rumore sempre presente in sottofondo era quello delle onde che s’infrangevano sulla spiaggia, e ciò a Sean ricordava Ceneride, la sua città natale. Il ventenne di Hoenn stava seduto su una panchina a godersi il sole, con Glaceon appoggiato comodamente sulle gambe, quando fu raggiunto da Aiko.
“Sean Crowin, ti sfido ad un match con due pokémon.”
Il ragazzo guardò la sfidante, per poi alzarsi tranquillamente, con Glaceon che scendeva con molta grazia dalle sue gambe, per poi rivolgerle la parola.
“Accetto la sfida.”
Poco dopo erano agli estremi di un campo di battaglia lì vicino e, quando l’arbitro finì di ricordare le regole della sfida, mandarono in campo i pokémon con cui volevano iniziare.
“Vai Glaceon.”
“Vulpix, scelgo te.”
L’eevolution di tipo ghiaccio di Sean si trovò davanti la piccola volpe infuocata a sei code, e ciò non era un bene, visto lo svantaggio del tipo.
“Grandine.”
“Pirolancio.”
Una scintilla infuocata colpì il terreno vicino alla  pokémon di tipo ghiaccio, impedendole di cambiare le condizioni atmosferiche.
“Glaceon, vai con Tossina.”
“Vulpix, Fuocobomba.”
Il fiore di fuoco scagliato dalla piccola volpe intercettò la sfera violacea traslucida, facendola evaporare, e colpì in pieno l’avversaria, mandandola k.o.
“Glaceon ritorna. Pensaci tu, Gallade.”
Il pokémon Lama entrò in campo e si mise subito in posizione da combattimento, osservando con attenzione il suo avversario.
“Vulpix vai con Pirolancio.”
“Evitalo ed usa Danzaspada.”
Con uno scatto laterale il tipo psico lotta evitò il colpo e le sue scintille, per poi rafforzare la sua potenza offensiva con alcuni movimenti.
“Fuocobomba.”
“Psicotaglio.”
La lama di energia violacea scagliata da Gallade fu talmente potente da tranciare il fiore infuocato scagliatogli conto e poi colpire, con forza minore,  l’avversario , facendogli qualche danno.
“Riprova con Fuocobomba.”
“Di nuovo Psicotaglio.”
L’esito fu lo stesso di prima, solo che stavolta il tipo fuoco, non riuscendo a resistere ulteriormente, finì k.o.
“Vulpix rientra. Vinci la sfida, Piplup.”
Il piccolo pinguino acquatico entrò in campo al posto della volpe a sei code, pronto a combattere contro l’avversario, nonostante le dimensioni ridotte.
“Colpiscilo con Bollaraggio.”
“Resisti e usa Danzaspada.”
La raffica di bolle ad altissima velocità colpì in pieno Gallade, che accusò il colpo incrociando le braccia davanti al corpo, per poi potenziare ulteriormente la sua potenza offensiva.
“Piplup, cerchiamo di concludere, vai con Idropompa.”
“Evitalo con un salto e vai con Tuonopugno.”
Il getto d’acqua ad altissima pressione si diresse contro il pokémon Lama, che lo evitò spiccando un balzo in avanti e sferrando dall’alto un pugno circondato da un’aura elettrica che si abbattè come un meteorite sul tipo acqua, mandandolo k.o.
“Piplup non è più in grado di combattere, la vittoria va a Gallade. Sean Crowin guadagna tre punti all’interno del proprio girone.
Sean posò una mano sulla spalla del proprio pokémon, per complimentarsi della sua prestazione, prima di dirigersi verso Aiko e tenderle una mano.
“Hai lottato bene, nonostante la sconfitta, e sei riuscita a sconfiggere Glacen con un Vulpix, non è una csa facile da fare.”
La ragazza strinse la mano del giovane di Hoenn e mormorò qualcosa a bassa voce, mentre il pubblico applaudiva alla sfida e alla sportività dei partecipanti.
 
 
Una piccola folla si era radunata nei pressi del campo vicino al centro pokémon per assistere alla sfida tra Marina e Cailan. La quattordicenne di Nevepoli aveva optato per il suo Glaceon, mentre l’avversario aveva mandato in campo Nidoking. Il giovane di Kanto, vedendo la scelta dell’avversaria, aveva capito che quella lotta sarebbe stata molto difficile, ma aveva deciso di provare lo stesso.
“Glaceon, vai con Geloscheggia.”
“Nidoking usa Pietrataglio.”
Il tipo terra veleno riuscì ad intercettare l’attacco avversario appena prima che lo colpisse, evitando di subire grossi danni all’inizio della sfida.
“Geloraggio.”
“Cerca di evitarlo.”
Purtroppo il pokémon trapano non fu abbastanza lesto a scansarsi e il raggio azzurrino lo colpì  ad una gamba strappandogli un grugnito.
“Pietrataglio.”
Alcune pietre affilate come rasoi colpirono il pokèmon nevefresca mentre stava continuando ad usare il suo attacco, infliggendogli molti danni e costringendolo ad interrompere l’offensiva.
“Glaceon, facciamogli conoscere il freddo, vai con Bora.”
“Impedisci l’attacco con Terremoto.”
Nidoking stava per colpire con grande forza il terreno, così da scatenare una piccola scossa sismica localizzata, quando una folata di vento artico lo colpì in pieno, rinchiudendolo in un blocco di ghiaccio.
“Ottimo lavoro Glaceon, ora avvicinati e usa Geloraggio.”
Il tipo ghiaccio si posizionò molto vicino all’avversario e iniziò a colpire la sua gelida prigione con un raggio azzurrino. L’arbitro, dal canto suo, prima di dichiarare la vittoria della ragazza stava aspettando che passasse il tempo regolamentare o che giungesse la resa da parte di Cailan. Tuttavia quest’ultimo non accennava ad arrendersi e guardava con attenzione la scena, aspettando. Ad un certo punto iniziarono a formarsi delle crepe sul ghiaccio che intrappolava il tipo veleno terra, che pochi secondi dopo si frantumò, permettendogli di portare a termine l’attacco, seppur con forza decisamente inferiore, e danneggiare l’avversario.
“Glaceon, non possiamo perdere ora, vai con Gelodenti.”
Il tipo ghiaccio si affrettò ad eseguire l’ordine della sua allenatrice, e diede un morso all’avversario con le zanne circondate da una brina gelida, che lo privò delle ultime energie rimastegli e lo fece finire k.o.
“Nidoking non è più in grado di combattere, la vittoria va a Glaceon. Marina Dust guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
“Cailan fece ritornare Nidoking nella sfera e, dopo avergli sussurrato di aver combattuto bene, si avvicinò Marina, tendendole la mano per complimentarsi della vittoria. La ragazza di Nevepoli strinse la mano accettando i complimenti, per poi allontanarsi subito dalla zona, tra gli applausi del pubblico.
 
Maris aveva passato la maggior parte della mattinata nel centro di ricerca universitario di Palladia, per completare delle analisi sull’evoluzione dei pokémon e consegnare la relazione al professor Krios. Alla consegna dei dati il buon professore le aveva concesso del tempo libero fino alla fine della Lotta, così da evitarle problemi con gli incontri. La ragazza doveva ammettere che quella mattinata nel laboratorio l’aveva decisamente rilassata, e ora si sentiva carica di energie per affrontare altre sfide nel pomeriggio. La ventenne di Austropoli  era tornata a Baialuna appena in tempo per osservare la sfida tra Marina e Cailan, e l’aveva trovata molto utile per osservare le abilità del ragazzo di Kanto. La giovane ricercatrice controllò l’ora e decise di andare a mangiare qualcosa, per poi lottare nel pomeriggio.
“Ciao, ci si rivede.”
Maris si girò per vedere chi aveva parlato e notò che era stato Cailan, allora decise di rispondergli.
“Ciao, a quanto pare. Senti, più tardi ti andrebbe di sfidarci?”
“In realtà pensavo di combattere domani contro di te, se non è un problema.”
“Ma certo, te lo concedo visto che mi hai evitato una sconfitta ieri.”
Il corvino sorrise a quest’affermazione, per poi prendere nuovamente la parola.
“Io devo portare Nidoking al centro pokémon, ti andrebbe di venire con me, per poi andare a pranzare insieme?”
La ragazza rimase un attimo stupita dalla richiesta, ma si ricompose subito e, non vedendo alcun motivo per rifiutare la richiesta del ventunenne di Kanto, decise di accettare.
“Va bene, in fondo non ho altri impegni.”
“Mi fa piacere.”
Detto ciò le fece cenno di andare e, insieme, si diressero verso il centro pokémon, parlando dei propri interessi.
 
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Angolo dell’autore
Salve a tutti, sono riuscito a non farvi aspettare troppo per l’aggiornamento e ne sono felice. Come avrete notano, spero, le lotte del torneo continuano a susseguirsi, ma ho voluto aggiungere anche qualche altra cosa nel capitolo, per non renderlo troppo simile ai precedenti, spero che la lettura sia stata di vostro gradimento. Per finire faccio un ringraziamento a tutti coloro che leggono, partecipano o recensiscono la storia, informandoli che farò il possibile per non far passare troppo tempo prima del prossimo capitolo.
Un saluto a tutti.
Cailan

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Capitolo 6
*** Il secondo pomeriggio ***


Il secondo pomeriggio

Era passata da un pezzo l’ora di pranzo e Ichi, incredulo di essere riuscito a seminare Sandra, stava camminando per le strade di Roccabufera insieme ai fidati Cerberus e Cleffa. Il ragazzo, dopo aver mangiato qualcosa per recuperare energie e riprendersi dallo spavento, aveva deciso di dirigersi al centro pokémon, visto che lì vi erano maggiori probabilità d’incontrare qualche avversario. Il caso volle che la sua strada incrociasse quella di Naomi, che stava dirigendo nello stesso luogo, con Infernape e Chimchar fuori dalle sfere, con le stesse intenzioni. La ragazza decise di cogliere la palla al balzo e sfidare il giovane di Fractalopoli.
“Ciao, Ichigo Samarike, giusto? Ti sfido ad una lotta con un solo pokémon.”
Ichi osservò per qualche istante la ragazza con occhio clinico, prima di allargare la bocca in un sorriso e risponderle.
“Accetto la sfida.”
Poco dopo erano entrambi agli estremi del campo lotta vicino al centro pokémon e stavano scegliendo chi mandare in campo. L’arbitro aveva appena finito di ricordare le regole del match, quando il Chimchar  e Cleffa entrarono in campo, desiderosi di combattere, costringendo i loro allenatori a sceglierli.
“Chimchar colpisci con Sfuriate.”
“Cleffa vai con Tossina.”
Il tipo folletto subì l’attacco con le unghie da parte dell’avversario, per poi approfittare della distanza ravvicinata ed iperavvelenarlo con una sfera violacea traslucida.
“Chimchar, dobbiamo cercare di concludere velocemente, vai con Braciere.”
“Evita l’attacco e vai con Desiderio.”
La fiammata del pokémon scimpanzé fu evitata con un agile alto dal piccolo combattente di colore rosa, che, successivamente, fece alcuni movimenti per la sua mossa. Ma non accadde nulla.
“Approfittiamo di questo fallimento con un altro Braciere.”
Stavolta la fiammata colpì in pieno il pokémon stella, che subì anche una leggera scottatura, per la gioia di Naomi.
“Aromaterapia.”
Cleffa ubbidì all’ordine del suo allenatore e iniziò a diffondere attorno a se un dolce profumo, che gli curò la scottatura, inoltre si attivò anche l’effetto di Desiderio e recuperò molte energie.
“Chimchar, dobbiamo recuperare, vai con Sfuriate.”
“Protezione.”
L’attacco dello starter di Sinnoh fu bloccato da una barriera verde pallido, che protesse totalmente il suo utilizzatore. Subito dopo il veleno finì di togliere energie a Chimchar, il quale si accasciò sul terreno e finì k.o.
“Chimchar non è più in grado di combattere, la vittoria va a Cleffa. Ichigo Samarike guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Ichi prese Cleffa e si complimentò con lui per la vittoria, prima di accettare anche i complimenti sinceri di Naomi, che, nonostante la sconfitta, non aveva perso il suo carattere allegro. La folla che aveva assistito allo scontro applaudì ai due sfidanti, tranne Axia, che era rimasta nell’ombra tutto il tempo, prima di girarsi ed andare via alla fine del match.
 
Mentre Ichi e Naomi si sfidavano vicino al centro pokémon, agli estremi di un campo fuori città vi erano Iral e Lucas che, siccome l’arbitro aveva finito di ricordare le regole di uno scontro con due pokémon, stavano mandando in campo i loro primi compagni.
“Vai Greninja.”
“Tocca a te, Luxray.”
Il ninja acquatico della ragazza si trovò davanti il pokémon occhiluce dell’avversario, e subito si preparò ad evitare scariche elettriche.
“Luxray usa Codacciaio.”
“Greninja vai con Extrasenso.”
Il tipo elettro fu bloccato a mezz’aria dall’attacco psichico dell’avversario, che lo sbalzò indietro di qualche metro, causandogli alcuni danni.
“Reagisci con Sgranocchio.”
“Neropulsar.”
Il leone elettrico azzannò Greninja, infliggendogli molti danni a causa del tipo psico acquisito dall’abilità, per poi essere allontanato da una scarica di energia oscura, subendo danni limitati.
“Usa di nuovo Sgranocchio.”
“Laccioerboso.”
Anche stavolta il tipo elettro affondò le zanne nell’avversario, per poi essere buttato a terra dalla sua lingua senza più energie, prima che anche il ninja acquatico finisse k.o. per la fatica.
“Luxray ritorna, vai Torterra.”
”Torna Greninja, hai combattutto bene, vai Absol.”
Il pokémon continente fece il suo ingresso in campo nello stesso momento del tipo buio e iniziò ad osservare l’avversario.
“Torterra usa Pietrataglio.”
“Absol evita l’attacco e colpisci con Forbice X.”
Il tipo erba terra battè una zampa sul terreno e scagliò varie rocce, affilate come rasoi, contro l’avversario, il quale sfruttò la sua agilità ed evitò l’attacco avvicinandosi allo starter di Sinnoh e lo colpì con due tagli incrociati della sua lama, infliggendogli molti danni.
“Terremoto.”
“Evitalo saltando sul guscio di Torterra.”
Il pokémon catastrofe saltò sul guscio dell’avversario un istante prima che questo battesse entrambe le zampe anteriori sul terreno, causando così un a scossa sismica localizzata che semidistrusse il terreno di scontro. Lucas però rise nel vedere Absol posizionarsi vicino a Torterra, capendo che aveva la possibilità di vincere.
“Torterra usa Radicalbero.”
“Absol cerca di precederlo con Bora.”
Il tipo buio fu subito avvinghiato da moltissime piante che sbucarono dal terreno attorno a lui, per stritolarlo, e riuscì ad usare le sue ultime energie per colpire il colosso avversario con una folata gelida quattro volte efficace su di lui, per poi finire insieme k.o.
“Absol e Torterra non sono più in grado di combattere, la sfida si conclude con un pareggio. Iral Handor e Lucas Robinson guadagnano entrambi un punto all’interno del proprio girone.”
I due combattenti furono fatti rientrare nelle pokéball, per godersi il meritato riposo, e Lucas si avvicinò a Iral per stringerle la mano, cosa che lei accettò arrossendo a causa del suo carattere timido con gli estranei, mentre il pubblico applaudiva per la bella lotta a cui aveva assistito.
 
A Fiammaviva Annalisa aveva mangiato qualcosa da sola in compagnia dei suoi pokémon, per poi farsi un giro per la città. Mentre osservava una vetrina di oggetti creati con la cenere del vulcano le si avvicinò Neiral, che le rivolse la parola.
“Ti sfido.”
La ragazza fu leggermente intimidita dall’approccio del ragazzo, ma decise di accettare la sfida e gli fece un cenno affermativo con la testa. Poco dopo erano agli estremi di un campo di battaglia e, avendo l’arbitro finito di ricordare le sfide della lotta tag, stavano mandando in campo i loro pokémon.
“Riolu, Gabite, tocca a voi.”
“Gengar, Houndoom, vincete.”
I due pokémon dall’aspetto poco raccomandabile entrarono in campo contro il tipo lotta e la forma intermedia dello squalo terrestre.
“Lanciafiamme su Riolu e Palla Ombra su Gabite.”
Il cane infernale fece sgorgare dalle sue fauci una lancia di fiamme  contro il tipo lotta, mentre il suo compagno lanciò una sfera carica di energia oscura contro il pokémon grotta. Entrambi gli attacchi andarono a segno e inflissero molti danni ai due pokémon non completamente evoluti.
“Riolu usa Forza su Houndoom, Gabite colpisci Gengar con Dragartigli.”
“Evitateli e colpite come a prima.”
I pokémon di Neiral si mossero agilmente e riuscirono a farsi colpire solo di striscio, limitando i danni subiti, per poi centrare con altri due attacchi gli avversari, che caddero in ginocchio a causa dei colpi subiti. Annalisa si preoccupò per i suoi compagni, visto che quegli attacchi erano molto potenti, e si rivolse a loro.
“Riolu, Gabite, se non ce la fate arrendetevi, non desidero la vittoria tanto da farvi rischiare la vita.”
I due pokémon fecero appena in tempo a guardarla negli occhi, prima di venire circondati  da un’aura luminosa. Pochi secondi dopo la luce si dissipò, e al posto di Riolu e Gabite vi erano un Lucario e un Garchomp, entrambi con uno sguardo assai determinato. Annalisa era rimasta stupita dal fatto che si fossero finalmente evoluti, ma decise di approfittare di questa nuova situazione.
“Lucario vai con Attacco Rapido su Houndoom, Garchomp usa Ira di Drago su Gengar.”
I due pokémon appena evoluti colpirono gli avversari con forza e precisione, facendogli subire molti danni.
“Lanciafiamme su Lucario e Palla Ombra su Garchomp.”
“Palmoforza su Houndoom e Dragartigli su Gengar.”
I due combattenti di Annalisa anticiparono gli avversari e li colpirono assai duramente, facendoli finire k.o.
“Gengar e Houndoom non sono più in grado di combattere, la vittoria va a Lucario e Garchomp. Annalisa Nagashito guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
La ragazza di Cuoripoli si gettò ad abbracciare i due vincitori, felice che si fossero evoluti, mentre Neiral, dopo aver fatto tornare i pokémon nelle sfere, si allontanava dal campo di battaglia, ignorando gli applausi degli spettatori. Leggermente in disparte dalla folla, Josh Knight aveva osservato attentamente lo scontro in silenzio, ma non si era accorto che, nell’ombra, due occhi rossi avevano fatto la stessa cosa.
 
Vicino ad un centro termale una piccola folla si era radunata per assistere allo scontro tra Arya Solaris e Ayatsuri Mirai. L’arbitro aveva appena finito di ricordare le regole di uno scontro con un solo pokémon e i due sfidanti stavano mandando in campo i loro pokémon.
“Vai Harmony.”
“Vinci, Tsuki.”
La Togekiss della ragazza si ritrovò davanti il Bisharp dell’avversario, la cui espressione seria contrastava con quella felice dell’altra pokémon.
“Terrempesta.”
“Evitala con Volo.”
La pokémon festa si portò molto in alto, allontanandosi così dal campo di battaglia, sul quale l’avversario aveva scatenato una tempesta di sabbia. Tuttavia da questa uscì una sfera violacea traslucida che colpì in pieno la pokémon, iperavvelenandola. Un ghigno si dipinse sulla faccia di Ayatsuri, mentre osservava la scena. L’evoluzione di Togetic, nel frattempo, stava scendendo in picchiata per colpire l’avversario, quando arrivò un nuovo ordine.
“Iper Raggio.”
Il tipo folletto volante obbedì prontamente al comando della sua allenatrice, e lanciò un potente raggio di energia contro l’avversario, disperdendo la tempesta di sabbia, grazie alla forza dell’impatto. Però, mente si trovava a bassa quota per recuperare le energie, Bisharp la colpì con un poderoso attacco Ferrartigli, infliggendole gravi danni. Arya vide che la sua pokémon non sarebbe potuta resistere ancora a lungo, e decise di giocarsi la sua ultima carta.
“Harmony, vai con Forzasfera.”
“Ayatsuri e Bisharp non fecero in tempo a reagire all’ordine che quest’ultimo fu colpito dalla sfera d’aura, la cui efficacia, unita ai danni subiti dall’Iper Raggio, lo mandarono k.o.
“Bisharp non è più in grado di combattere, la vittoria va a Togekiss. Arya Solaris guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Quando l’arbitro finì di parlare Togekiss planò dolcemente verso la sua allenatrice, che le fece i complimenti, prima di farla ritornare nella sfera per farla riposare. Quando Arya alzò gli occhi, notò che Ayatsuri se n’era già andato, e allora decise di dirigersi verso il centro pokémon per far curare la sua compagna.
 
Samantha era arrivata a Verdecuore in tempo per l’ora di pranzo e, dopo aver mangiato qualcosa, aveva deciso di farsi una passeggiata. Mentre passeggiava, con le cuffie che le sparavano musica rock nelle orecchie, ripensava a Ichi, ammettendo che l’aveva trovato simpatico. Persa in questi pensieri non si accorse del ragazzo fermo davanti a lei e ci sbatté contro, per poi finire a terra. La botta riscosse la ragazza dai suoi pensieri, e quando alzò lo sguardo vide che era finita addosso a Seth, e non l’aveva smosso di un millimetro. La rossa si alzò, con un leggero rossore in viso, dovuto alla vergogna per l’accaduto, e si rivolse al ventunenne.
“Scusa, non volevo finirti addosso, ma mi ero distratta.”
“Nessun problema, non mi sono fatto niente. Se accetti una sfida siamo pari.”
Samantha fu sollevata di questa cosa, e accettò senza esitare. Pochi minuti dopo stavano agli estremi di un campo di battaglia fuori città, e l’arbitro stava finendo di ricordare le regole del match con tre pokémon. Quando l’arbitro diede il via, entrambi mandarono in campo i pokémon con cui volevano iniziare il match.
“Vai Speedy.”
“Cloyster, scendi in campo.”
Samantha aveva deciso d’iniziare con la sua Ninjask, mentre Seth aveva optato per un pokémon maggiormente difensivo come Cloyster. I due sfidanti osservarono per qualche istante i pokémon mandati in campo, per poi dare i primi ordini.
“Gelolancia.”
“Evitalo e usa Danzaspada.”
Il pokémon ninja evitò agilmente le punte di ghiaccio scagliategli contro dall’evoluzione di Shellder, per poi fare alcuni movimenti e ottenere così un aumento dell’attacco, oltre all’aumento di velocità dato dalla sua abilità acceleratore.
“Perfetto Speedy, ora vai con Lacerazione.”
Il tipo coleottero volante si lanciò velocemente contro l’avversario, e, con un fendente, colpì in pieno il suo guscio, infliggendogli un discreto numero di danni. Tuttavia Seth non si fece sfuggire l’occasione e diede un ordine al suo pokémon.
“Cadutamassi.”
Il pokémon Bivalve sparò, in rapida successione, cinque massi che colpirono in pieno l’avversario, causandogli ognuno seri danni, e mandandolo k.o.
“Speedy ritorna. Tocca a te, Crash.”
Un maestoso esemplare di Absol fece il suo ingresso in campo, mettendosi subito in posizione da combattimento e osservando con attenzione il suo avversario.
“Nemesi.”
Il tipo buio si lanciò veloce contro l’avversario, e a quest’ultimo parve di vedere Ninjask dietro di lui, infliggendogli molti danni, grazie al fatto che il suo compagno era appena stato sconfitto, e facendolo finire k.o.
“Cloyster, hai fatto un buon lavoro, ritorna. Vai Gliscor.”
Il pokémon scorpindente entrò in campo sostando a mezz’aria, in attesa di un comando del suo allenatore.
“Crash usa Unghiaguzze.”
“Gliscor, vai con Tossina.”
Il pokémon catastrofe riuscì ad affilarsi gli artigli, rendendoli così molto più precisi e letali, appena in tempo per evitare con un balzo una sfera violacea traslucida scagliatagli contro dall’avversario.
“Terremoto.”
“Evitalo con un salto.”
Il tipo terra volante si scagliò contro il terreno, generando una scossa sismica localizzata, che l’avversario evitò con un balzo all’ultimo istante.
“Forbice X.”
Absol, ancora in aria per il salto, non fece in tempo a reagire alla mossa fulminea dell’avversario, che lo colpì incrociando le sue chele a forma di croce, infliggendogli molti danni e facendolo tornare a terra.
“Di nuovo Forbice X.”
“Intercettalo con Psicotaglio.”
La lama di energia psichica scagliata dal pokémon catastrofe riuscì ad intercettare l’avversario in picchiata, danneggiandolo gravemente.
“Gliscor, vai con Terremoto.”
“Crash, salta e usa ancora Psicotaglio.”
Absol, come prima, evitò all’ultimo l’attacco sismico con un balzo, per poi scagliare un nuovo fendente di energia contro Gliscor, il quale finì k.o.
“Gliscor, hai fatto il possibile, ritorna. Pensaci tu, Blaziken.”
In campo apparve un esemplare di Blaziken molto ben allenato, che si mise subito in posizione di combattimento.
“Crash, non  facciamoci intimidire, vai con Psicotaglio.”
“Evitalo e usa Stramontante.”
Il pokémon Vampe evitò l’attacco di Absol spostandosi lateralmente, per poi colpire quest’ultimo con un pugno dal basso, mettendolo k.o.
“Torna Crash, sei stato grande. Sei la mia ultima speranza, Xatu.”
Fece la sua comparsa in campo La Xatu della rossa, che mantenne un’espressione impassibile davanti all’avversario.
“Inizia con Desiderio.”
“Avvicinati il più possibile.”
Mentre il tipo fuoco lotta riduceva la distanza, l’avversaria si concentrò come se pregasse e usò la mossa i cui effetti si sarebbero manifestati in futuro.
“Ora vola in alto e usa Psichico.”
“Blaziken, salta e colpisci con Baldeali.”
Il fatto che Xatu potesse volare non si rivelò un vantaggio, visto che Blaziken spiccò un salto incredibile e, calando dall’alto, la colpì in pieno, impedendogli di colpirlo con l’attacco psichico prima di tornare a terra senza problemi. Il colpo era stato duro per Xatu, ma in quel momento si attivò l’effetto di Desiderio, che gli fece recuperare energie e lo rimise in condizione di combattere.
“Xatu ora vai con Aeroassalto.”
Il pokémon magico si lanciò in picchiata sull’avversario, colpendolo in pieno grazie alla mossa infallibile e infliggendogli molti danni.
“Blaziken, è ora di fare sul serio.”
Dette queste parole Seth prese un bracciale che portava in tasca e premette un pulsante sopra di esso. Blaziken fu avvolto da un’aura luminosa, per poi ricomparire nella forma mega.
“Xatu dobbiamo concludere velocemente, vai con Psichico.”
“Mi dispiace, ma è finita. Fuococarica.”
MegaBlaziken saltò più in alto di prima, per poi piombare addosso all’avversaria come una meteora infuocata, e trascinarla fin sul terreno di battaglia, sollevando una nube all’impatto. Quando la polvere si dissolse il tipo fuoco lotta, tornato nella sua forma normale, era l’unico pokémon in piedi, perciò l’arbitro pronunciò l’esito della sfida.
“Xatu non è più in grado di combattere, la vittoria va a Blaziken. Seth Leverack guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Sentendo il verdetto dell’arbitro, Seth si avvicinò a Blaziken e gli diede una pacca sulla spalla, prima di farlo tornare nella sfera. Quando si girò vide che Samantha le stava tendendo la mano, per complimentarsi della vittoria. Lui la strinse, accettando il complimento con un semplice cenno del capo, prima di girarsi e dirigersi verso il centro pokémon, accompagnato dagli applausi della folla che aveva assistito allo scontro.
 
Mentre Samantha e Seth combattevano fuori città, nei pressi del centro pokémon era in corso una sfida ad un pokémon tra Mark e Sakura. Il decenne di Celestopoli aveva mandato in campo il suo Floette, mentre l’avversaria aveva optato per Snorlax.
“Floette usa Desiderio.”
“Snorlax vai con Rotolamento.”
Il tipo folletto dal fiore blu usò la mossa appena prima di venir colpita in pieno dal gigantesco avversario, subendo alcuni danni.
“Usa sostituto per evitare il prossimo colpo.”
La pokémon monofiore  materializzò una sua copia, grazie ad una parte della sua energia vitale,che fu colpita in pieno dall’avversario, senza tuttavia scomparire.
“Ora bloccalo con Forza Lunare.”
Floette si concentrò ancora, forte della nuova energia ottenuta grazie a Desiderio, e dietro di lei comparve un’immagine della luna che sembrò darle energia, per poi lanciare un raggio rosato contro il tipo normale, fermando la sua carica e infliggendogli un discreto numero di danni.
“Snorlax, non fermarti, vai con Corposcontro.”
Il tipo normale si buttò addosso alla copia energetica dell’avversaria, facendola scomparire grazie alla potenza dell’attacco.
“Floette ora possiamo vincere, vai con un’altra Forza Lunare.”
“Snorlax, finisci il match con Pesobomba.”
Il pokémon Sonno si lanciò con tutto il suo peso addosso all’avversaria, mandandola inevitabilmente k.o.
“Floette non è più in grado di combattere, la vittoria va a Snorlax. Sakura Harmonia Toyama guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
La giovane di Giardinfiorito, nel sentire il verdetto dell’arbitro, fu pervasa dalla felicità, visto che aveva vinto la sua prima lotta nella competizione. Tuttavia non voleva far capire le sue emozioni,  perciò si limitò a far rientrare Snorlax nella pokéball e ad andare via, godendosi internamente gli applausi degli spettatori, tra cui vi era Dante, che aveva osservato lo scontro per passare il tempo, ma non applaudiva, poiché quelo scontro non lo aveva, per niente, emozionato.
 
Cailan e Maris si erano divisi poco dopo il pranzo, entrambi d’accordo sul fatto di sfidarsi il giorno successivo. Il ragazzo aveva camminato fino alla spiaggia e, una volta lì, si era seduto all’ombra di un albero e si era messo a leggere un libro sulla storia di Aglaia. Era talmente concentrato nella lettura da accorgersi della ragazza vicino a lui solo quando questa fece dei, leggeri, colpi di tosse per attirare la sua attenzione. Il ventenne allora alzò gli occhi e che davanti a lui c’era Aiko, che l’osservò attentamente, prima di rivolgergli la parola.
“Vorrei sfidarti, è un problema?”
“No, anzi, accetto volentieri la sfida.”
Pochi minuti dopo i due sfidanti erano agli estremi di un campo di battaglia vicino alla spiaggia e, siccome l’arbitro aveva appena finito di ricordare le regole di un match con due pokémon, stavano scegliendo chi mandare in campo.
“Vai Cubchoo.”
“Scendi in campo, Scizor.”
In campo comparvero il pokémon chele e il piccolo orso di tipo ghiaccio, entrambi pronti a combattere.
“Cubchoo, vai con Ventogelato.”
“Scizor usa Cannonflash.”
La folata d’aria gelida investì in pieno l’evoluzione di Scyther, infliggendogli leggeri danni, ma ricoprendolo con un leggero strato di ghiaccio che ne rallentò i movimenti. Tuttavia ciò non bastò ad impedire al tipo coleottero acciaio di sparare una sfera di energia luminosa contro l’avversario, danneggiandolo considerevolmente.
“Usa ancora Ventogelato.”
“Sconfiggilo con Breccia.”
Scizor, nonostante subisse pochi danni dall’attacco dell’avversario, riuscì ad avvicinarsi abbastanza da colpirlo con una chela, mandandolo k.o.
“Cubchoo, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Vai Vulpix.”
La volpe a sei code scese in campo al posto del compagno, determinata a sconfiggere l’avversario.
“Fuocobomba.”
“Scizor, cerca di evitarlo.”
Purtroppo i due attacchi di tipo ghiaccio avevano rallentato troppo il pokémon chele, che non riuscì a spostarsi in tempo per evitare il fiore infuocato, il quale lo colpì con grande potenza, mandandolo k.o.
“Scizor,sei stato grande, ritorna. Spetta a te concludere la sfida, Swampert.”
Il pokémon fango pesce fece il suo ingresso in campo con grinta, mettendosi subito in posizione d’attacco.
“Vulpix, non farti intimorire, vai con Occhioni Teneri.”
Il tipo fuoco guardò l’avversario con uno sguardo assai dolce, diminuendo la sua potenza offensiva.
“Ora usa Fuocobomba.”
“Intercettalo con Pietrataglio.”
Lo starter di Hoenn diede un colpo al terreno e lanciò varie pietre affilate contro il fiore di fuoco dell’avversario, facendolo esplodere a metà strada, senza riportare alcun danno.
“Prova con Pirolancio.”
“Colpisci Vulpix con Cascata.”
Swampert si lanciò contro Vulpix, subendo in pieno il proiettile infuocato, senza riportare molti danni, per poi colpire l’avversario con braccio circondato d’acqua, infliggendogli molti danni e scagliandolo lontano.
“Vulpix, mantieni la distanza e usa Fuocobomba.”
“Mi dispiace, ma non ho intenzione di perdere un’altra sfida. Swampert, finisci il match con Terremoto.”
La scossa sismica generata dal tipo acqua terra colpì in pieno la volpe infuocata mentre stava per lanciare il suo attacco più potente, facendola finire, inesorabilmente, k.o.
“Vulpix non è più in grado di combattere, la vittoria va a Swampert. Cailan Blake guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Cailan, sentendo la decisione dell’arbitro, si avvicinò a Swampert e batté il pugno contro il suo, per complimentarsi riguardo l’ottima prestazione, prima di farlo tornare nella sfera e dirigersi verso Aiko.
“I tuoi pokémon sono stai allenati molto bene, nonostante non siano evoluti, complimenti. Se non avessi fatto la scelta giusta all’inizio  avresti potuto vincere.”
“Beh, grazie mille, magari sarò più fortunata nella prossima sfida.”
Detto ciò i due sfidanti si strinsero la mano, prima di andare ognuno per la sua strada, accompagnati dagli applausi degli spettatori. Leggermente defilata dal pubblico Marina aveva assistito alla sfida con interesse, capendo che avrebbe dovuto fare attenzione contro Aiko, visto che i suoi pokémon erano molto forti, nonostante non fossero all’ultimo stadio evolutivo.
 
 Nei pressi del centro pokémon stava per avere luogo la sfida tra Maris e Sean. Entrambi i contendenti si fissavano, pensando a chi mandare in campo per vincere il match. La ragazza d Austropoli aspettava da giorni questa sfida, e non aveva alcuna intenzione di perderla. D’altra parte anche il giovane di Ceneride era molto motivato a vincere il match, e avrebbe dato il meglio, anche perché sarebbe stato il suo ultimo combattimento all’interno del girone. L‘arbitro aveva appena finito di ricordare le regole di un match con tre pokémon, quando entrambi lanciarono le pokéball con i loro primi combattenti.
“Vai Ferrothorn.”
“Tocca a te, Greninja.”
La pokémon spinasfere e il ninja acquatico fecero la loro comparsa in campo, entrambi pronti ad eseguire i comandi dei loro allenatori.
“Ferrothorn, vai con Levitoroccia.”
“Greninja, colpisci con Geloraggio.”
Il tipo erba acciaio colpì il terreno e creò una trappola di rocce sospese sopra il campo di battaglia, pronta ad attivarsi ad un cambio dell’avversario. La rana ninja, tuttavia, non si preoccupò eccessivamente di questa mossa e lanciò un raggio azzurrino contro l’avversario, infliggendogli alcuni danni.
“Ora usa Tuononda.”
“Colpiscilo con Neropulsar.”
L’energia oscura scaturita da Greninja colpì l’avversario, infliggendogli alcuni danni, poco prima che quest’ultimo lo circondasse con una scarica elettrica, rendendo i suoi movimenti meno fluidi e più meccanici.
“Ferrothorn, mi potresti servire dopo, ritorna. Vai Chansey.”
La pokémon uovo entrò in campo al posto del compagno di team, con la sua solita espressione gioiosa dipinta sul viso.
“Usa Movimento Sismico.”
La paralisi del pokémon ninja lo fece muovere troppo lentamente, perciò il tipo normale riuscì a bloccarlo, per poi compiere un balzo e cambiare direzione in aria, facendolo impattare col terreno di testa, infliggendogli molti danni.
“Chansey, ottimo lavoro, ritorna.  Ferrothorn, finiscilo con Vigorcolpo.”
La pokémon spinasfere, appena rientrò in campo, colpì l’avversario con uno dei suoi tentacoli, mandandolo k.o.
“Greninja, hai combattuto bene, ritorna. Pensaci tu a ribaltare la situazione, Lucario.”
Il pokémon aura entrò in campo con la consueta calma e, nonostante avesse ricevuto qualche danno dalle rocce sospese sul terreno di scontro, si preparò subito ad eseguire un ordine del suo allenatore.
“Usa Danzaspada.”
“Tuononda.”
Il tipo lotta acciaio, pur subendo la paralisi, riuscì ad aumentare la sua potenza offensiva, e si preparò a dare la prossima mossa.
“Usa Vigorcolpo.”
“Evitala e usa Zuffa.”
Lucario, nonostante non si muovesse fluidamente, evitò con facilità ‘attacco dell’avversaria e colpì quest’ultima con una raffica di colpi che, nonostante i danni subiti dall’abilità spineferrate, lo mandarono k.o.
“Torna, amica mia, hai combattuto bene. Toxicroak, tocca a te. Vai subito con Danzaspada.”
Il pokémon inveieleno scese in campo, con il suo solito sorriso ironico, e aumentò subito la propria potenza offensiva, con alcuni movimenti. Sean capì che bisognava sconfiggere il prima possibile quel pokémon, o avrebbe causato problemi.
“Extrarapido.”
“Incrocolpo.”
Lucario sferrò un colpo rapidissimo all’avversario, centrandolo in pieno e danneggiandolo,per poi essere colpito dai tagli di quest’ultimo, subendo gravi danni a della resistenza diminuita dal precedente attacco Zuffa, e venendo messo k.o.
“Lucario ritorna. Sono nelle tue mani, Gardevoir.”
Sean mandò come ultimo pokémon in campo la pokémon  abbraccio, che subì danni lievi dalle rocce sospese sopra il terreno di scontro, riponendo in lei tutte le sue speranze di vittoria.
“Usa Psichico.”
“Toxicroak, vai con Velenpuntura.”
Il tipo psico folletto si concentrò per alcuni istanti, prima di bloccare il pokémon inveieleno ad un metro da lei e schiacciarlo con una forza mentale pari a quella di cinquanta persone, causandogli gravi danni, a causa della sua doppia debolezza, e mettendolo fuori combattimento.
“Toxicroak, sei stato grande, ritorna. Sei la mia ultima speranza, Chansey.”
Per la seconda volta la pokémon uovo comparì sul campo di battaglia e, con la solita espressione allegra sul viso, si preparò ad eseguire qualunque ordine della sua allenatrice.
“Chansey, usa Desiderio.”
“Gardevoir, potenziati con Calmamente.”
Mentre la pokémon di colore rosa lanciava la sua preghiera, l’avversaria si concentrò per qualche minuto, potenziando così le proprie abilità mentali.
“Usa Tossina.”
“Rimandagliela contro con Psichico.”
La sfera violacea traslucida si bloccò a pochi centimetri dal suo obiettivo, per poi tornare indietro e colpire la pokémon uovo, iperavvelenandola.
“Di nuovo Tossina.”
“Deviala.”
Stavolta, tuttavia, Gardevoir non riuscì a concentrarsi abbastanza velocemente, così subì in pieno l’attacco e venne iperavvelenata a sua volta.
“Gardevoir, dobbiamo concludere in fretta, usa Forza Lunare.”
“Chansey, Rintoccasana.”
Il tipo normale fece appena in tempo ad emettere un suono simile ad una campana, liberandosi dello status negativo, che fu colpito in pieno da un raggio rosato, che le causò molti danni. Sean si stava compiacendo per il risultato ottenuto, quando vide attivarsi l’effetto di Desiderio, restituendo molte energie alla pokémon di Maris.
“Gardevoir, è ora di concludere lo scontro.”
Sean, dette queste parole, premette il pulsante situato sul suo bracciale bianco, avviando la megaevoluzione di Gardevoir. Maris, vedendo il tipo psico folletto avvolto dalla luce, capì che non poteva più aspettare l’effetto di Tossina, e decise di passare ad un attacco diretto.
“Chansey, non appena scompare la luce, usa Movimento Sismico.”
La pokémon uovo obbedì all’ordine e si avvicinò alla luce. Quando questa scomparve prese Megagardevoir alle spalle e spiccò un gran balzo, con l’intenzione di farla, successivamente, impattare sul terreno.
“Liberati con Psichico.”
La Megaevoluzione obbedì prontamente all’ordine del suo allenatore e, dopo essersi concentrata per un istante, si liberò dalla morsa dell’avversaria, facendola precipitare al suo posto contro il terreno, rimanedno sospesa in aria.
“Possiamo chiudere il match, vai con Forza Lunare.”
La pokémon abbraccio planò leggiadramente sul terreno vicino all’avversaria, rialzatasi in piedi a fatica, per poi colpirla con un raggio rosato di potenza nettamente superire al precedente, mandandola definitivamente k.o.
“Chansey non è più in grado di combattere, la vittoria va a Gardevoir. Sean Crowin guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Il vincitore,non appena l’arbitro finì di parlare, si avvicinò alla sua pokémon, tornata nella forma normale, e le diede subito una bevanda artigianale a base di baccapesca, per limitare i danni causati dal veleno. Fatto ciò la fece rientrare nella sfera, per farle godere il meritato riposo, e si diresse verso Maris, per complimentarsi della lotta. La ventenne, dopo aver fatto tornare Chansey nella sfera, accettò i complimenti con poche parole, per poi girarsi ed andare via, mentre il pubblico applaudiva alla vittoria del suo coetaneo di Hoenn.
 
A Palladia, mentre il secondo giorno del torneo volgeva a termine, l’uomo misterioso si era diretto nel laboratorio dei suoi sottoposti, i quali gli avevano comunicato di avere delle novità.
“Ebbene?”
“Ci perdoni ancora per il disturbo signore, ma analizzando i dati abbiamo scoperto una cosa interessante. I nostri uomini hanno rilevato emissioni energetiche lungo tutta l’isola, e gli oggetti recuperati nei in vari templi dell’isola ci sono stati molto utili per analizzarle.”
“Queste cose le sapevo già, e non capisco ancora il motivo della chiamata.”
“Il motivo è, signore, che abbiamo identificato altri spettri energetici, simili ma con leggere differenze, oltre a quello identificato qualche giorno fa al porto della città.”
“Dunque potremmo avere a che fare con altri esseri oltre al nostro obiettivo?”
“Esattamente. E ci stiamo adoperando per riconoscere il prima possibile chi emana quest’energia.”
“Ottimo lavoro. Se ci sono sviluppi voglio esserne informato subito.”
Lo scienziato fece un cenno affermativo con la testa, prima di lasciare il suo capo solo ad osservare i dati che passavano su un monitor, con le labbra incurvate in un sorriso trionfante.
 
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Angolo dell’Autore
Salve a tutti, finalmente sono riuscito a postare questo capitolo. Spero che la lettura vi abbia ripagato dell’attesa, oltre ad avervi appassionato con le lotte qui descritte. Stavolta non ho inserito situazioni comiche, ma spero che abbiate apprezzato lo stesso il capitolo. Concludo con un ringraziamento a chi partecipa, recensisce, segue, o anche solo a chi legge la storia, spero di riuscire a postare il prossimo capitolo in tempi non eccessivamente lunghi.

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Capitolo 7
*** La fine dei gironi ***


La fine dei gironi

Il terzo giorno del torneo si prospettava infuocato per i partecipanti, visto che avrebbero dovuto disputare le loro ultime sfide all’interno dei gironi. A Roccabufera stava per iniziare uno di questi incontri, che vedeva contrapposti Iral e Ichigo. Gli spettatori e gli sfidanti attendevano, con impazienza, che l’arbitro finisse di ricordare le regole di un match con tre pokémon, in modo che lo scontro potesse iniziare. I due avversari, non appena fu dato il segnale, mandarono in campo i loro primi combattenti.
“Gogoat, scelgo te.”
“Vai, Vaporeon.”
Il pokémon cavalcatura della ragazza e l’eevolution tipo acqua del suo sfidante entrarono in campo, entrambi pronti a quella sfida.
“Gogoat usa Aeroassalto.”
“Vaporeon, vai con Tossina.”
Il tipo erba fece un salto in aria, per poi lanciarsi  verso il pokémon bollajet, causandogli qualche danno. Tuttavia quest’ultimo, prima di subire la mossa infallibile, fece in tempo a lanciare una sfera violacea traslucida contro l’avversario, iperavvelenandolo. La situazione era in una fase di stallo, visto che i danni di uno erano compensati dallo status negativo dell’altro.
“Dobbiamo danneggiarlo di più, vai con Legnicorno.”
“Usa Protezione, seguita da Desiderio.”
La carica a testa bassa del tipo erba si scontrò con una barriera semitrasparente di colore verde, senza fare alcun danno a Vaporeon, il quale approfittò della cosa per lanciare una sorta di preghiera verso il cielo.
“Aeroassalto.”
“Protezione.”
Il tipo acqua, stavolta, non riuscì a creare la barriera difensiva in tempo, e subì alcuni danni dalla mossa avversaria. Tuttavia Desiderio si attivò poco dopo, facendogli recuperare molte energie.
“Perfetto, Vaporeon, prova a tenerlo a distanza un altro poco con Idrovampata.”
“Gogoat, finiscilo con Sprizzalampo.”
Il pokémon cavalcatura, circondato da un’aura elettrica, si scagliò contro il getto d’acqua bollente dell’avversario, attraversandolo e colpendo quest’ultimo con grande potenza, mandandolo k.o. Però non fu una vittoria completa, visto che il contraccolpo della mossa elettrica, unita agli effetti di Tossina, levò le ultime energie al tipo erba, facendolo accasciare a terra.
“Ottimo match, Vaporeon , nonostante lo svantaggio. Pensaci tu a vincere, Houndoom.”
“Gogoat, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Ruggisci, Arcanine.”
In campo fecero il loro ingresso il mastino infernale di Ichi e il pokémon leggenda di Iral, entrambi pronti a combattere al massimo delle loro abilità.
“Cerberus usa Pantanobomba.”
“Arcanine, vai con Extrarapido.”
La sfera di fango lanciata dal pokémon buio mancò il bersaglio che, mossosi a velocità impressionate, riuscì nel suo attacco, danneggiando l’avversario. Ichi, vedendo la scena, capì che aveva bisogno di ulteriore potenza per sconfiggere quel pokémon e decise di premere il pulsante rosso sul suo braccialetto nero. Una luce avvolse il tipo buio fuoco, che ne uscì nella sua forma megaevoluta.
“Di nuovo Extrarapido.”
“Neropulsar.”
Anche stavolta l’attacco ad alta velocità andò a segno ma, prima che Arcanine potesse allontanarsi, un’ondata di energia oscura scaturì dalla megaevoluzione, danneggiando il tipo fuoco e costringendolo ad arretrare.
“Ottimo, ora usa Palla Ombra.”
“Lanciafiamme.”
La sfera carica di emozioni negative fu bloccata a metà strada da una lancia di fuoco, scaturita dalle fauci dell’avversario, esplodendo e sollevando un gran polverone.
“Pantanobomba.”
“Arcanine, evitalo.”
Il pokémon leggenda, a causa del polverone sollevato precedentemente, non riuscì a vedere la sfera di fango e fu colpito in pieno, subendo gravi danni, e cadendo in ginocchio su una zampa.
“Ottimo Cerberus, ora avvicinati e mostragli la potenza del tuo Lanciafiamme.”
Il tipo buio fuoco, avvicinatosi molto all’avversario, investì quest’ultimo con una fiammata assai potente, sommergendo letteralmente il pokémon leggenda tra le sue vampe guizzanti. Ichi era ormai convinto di aver sconfitto il secondo pokémon dell’avversaria, quando Arcanine, uscito incolume dalle fiamme ruggenti, morse l’avversario con le sue zanne, circondate da minuscole scintille, danneggiandolo e rendendo i suoi movimenti meno fluidi.
“Mi dispiace, ma l’abilità di Arcanine è fuocardore, e le fiamme che subisce aumentano la potenza delle sue. Arcanine, facciamogli vedere cosa significa, vai con Lanciafiamme.”
Se prima il pokémon leggenda aveva creato una lancia di fuoco, adesso dalle sue zanne scaturiva una vera e propria colonna infuocata, alla cui potenza nemmeno la megaevoluzione di Houndoom era immune. Infatti quest’ultimo uscì seriamente provato dall’attacco e riusciva a tenersi a fatica in piedi.
“Finiscilo con Extrarapido.”
Il leone di fuoco obbedì prontamente alla sua allenatrice e Houndoom, venendo colpito dall’attacco supersonico, finì k.o.
“Cerberus, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Spegni le fiamme, Kingdra.”
L’ultima scelta di Ichi fu Kingdra, la cui doppia resistenza al fuoco lo rendevano un ottimo avversario per Arcanine.
“Sconfiggilo con Idrovampata.”
Il getto d’acqua bollente fu lanciato ad una velocità tale che il tipo fuoco, stanco per il combattimento appena sostenuto, non poté far altro che subirlo, finendo k.o.
“Arcanine, sei stato grande, ritorna. Affido a te la vittoria, Aggron.”
Il possente pokémon acciaio roccia sancì il suo ingresso in campo con un profondo ruggito, e Ichi, vedendo le dimensioni dell’avversario, rabbrividì leggermente. Purtroppo per il ragazzo Iral, considerando la debolezza del su pokémon alle mosse di tipo acqua, decise di premere il pulsante color metallo sul suo braccialetto grigio scuro. Quando la megaevoluzione terminò MegaAggron, forte di aver perso il tipo roccia, era ancora più possente e guardò di sbieco Ichi e Kingdra, sfidandoli ad abbatterlo. Un altro brivido percorse la schiena del ragazzo di Fractalopoli, il quale iniziava ad avere paura di quel pokémon.
“Kingdra, mostriamogli la nostra forza, vai con Idrovampata.”
“MegaAggron, reagisci con Breccia.”
Il pokémon corazza si mise ad avanzare sopportando il getto d’acqua bollente dell’avversario, e sferrò a quest’ultimo un colpo possente con la zampa destra, infliggendogli alcuni danni e facendolo arretrare.
“Kingdra, sfrutta la tua velocità e giragli attorno.”
Il pokémon drago eseguì il comando del suo allenatore e si mise a girare intorno all’avversario, in attesa del comando successivo, che non tardò ad arrivare.
“Avvicinati e usa Dragobolide alla massima potenza.”
Il tipo acqua drago si avvicinò ad un fianco dell’avversario e gli scagliò contro una grande sfera violacea,il cui impatto sollevò una gigantesca nube di polvere. Gli spettatori avevano il cuore in gola e non vedevano l’ora di conoscere il nome del vincitore di quel match.
“Codadrago.”
L’ordine di Iral arrivò all’improvviso, quando la polvere non si era ancora diradata, e da essa sbucò la coda rinforzata di MegaAggron, circondata da un’aura violacea, che colpì Kingdra con una forza immensa, scagliandolo lontano e mandandolo k.o.
“Kingdra non è più in grado di combattere, la vittoria va ad Aggron. Iral Handor guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Iral, sentendo il verdetto dell’arbitro, esultò andando ad abbracciare il suo pokémon, tornato normale a fine match. Quando lo fece tornare nella sfere vide davanti a se Ichi, il quale le porgeva la mano.
“Complimenti per la vittoria, i tuoi pokémon sono davvero ben allenati.”
La giovane strinse la mano del ragazzo con una leggera timidezza, visto che non era ancora abituata a rapportarsi con le persone, per poi girarsi ed andare via. La folla fece un lungo applauso alla vincitrice ed allo sconfitto, a testimoniare quanto li aveva emozionati il match.
 
In un altro punto della città montana si stava svolgendo una sfida con due pokèmon tra Axia e Lucas, entrambi desiderosi di vincere. La ragazza aveva deciso d’iniziare il match col suo Banette, mentre il giovane aveva optato per Luxray, ed ora i due pokémon si scrutavano, in attesa dei comandi dei loro allenatori.
“Banette, vai con Furtivombra.”
“Luxray usa Codacciaio.”
Il tipo spettro si mimetizzò nell’ombra e colpì l’avversario alle spalle, ma quest’ultimo riuscì ad assestargli un colpo con la coda, resa dura quanto l‘acciaio, per poi allontanarsi nuovamente dall’avversario.
“Di nuovo Furtivombra.”
“Fulmindenti.”
Stavolta il pokémon marionetta sbucò dall’ombra a lato del tipo elettro che, dopo aver subito nuovamente l’attacco, lo morse con le sue zanne elettrificate, rendendo i suoi movimenti più meccanici.
“Ottimo lavoro, Luxrauy, l’hai paralizzato. Ora finiscilo con Fulmine.”
“Banette, cerca di contrattaccare con Palla Ombra.”
La sfera carica di emozioni negative si stava ancora caricando quando la scarica elettrica lanciata dal pokémon occhiluce, mandando inesorabilmente il tipo spettro k.o.
“Banette ritorna. Vinci per me, Garchomp.”
Il pokémon mach entrò in campo già in posizione di combattimento pronto ad eseguire gli ordini della sua allenatrice.
“Luxray, vai con Sgranocchio.”
“Battiterra.”
Il tipo drago terra batté una zampa sul terreno e lo fece tremare, interrompendo l’assalto dell’avversario e danneggiandolo gravemente.
“Finiscilo con Forza.”
Subito Garchomp si lanciò contro l’avversario e lo colpì fortemente con le zampe, mandandolo inesorabilmente k.o.
“Luxray, hai combattuto bene, ritorna. Tocca a te, Floatzel.”
Il tipo acqua fece allegramente la sua comparsa sul terreno di scontro, desideroso di combattere.
“Vai con Geloraggio.”
“Evitalo e usa Battiterra.”
Il pokémon maridonnola lanciò un raggio azzurrino che l’avversario evitò scartando di lato, per poi subire alcuni danni dalla piccola scossa sismica causata da quest’ultimo.
“Floatzel, non abbiamo scelta, Acquagetto a ripetizione.”
Il pokémon di Lucas iniziò a colpire ripetutamente l’avversario con la mossa acquatica ad alta velocità, debilitandolo lentamente.
“Garchomp, appena è a tiro, usa Codadrago.”
Lo squalo terrestre si concentrò e,  all’ennesimo attacco, colpì in pieno il tipo acqua con la coda circondata da un’aura violacea, facendolo finire dall’altra parte del campo di battaglia.
“Floatzel, un ultimo Acquagetto alla massima potenza.”
“Garchomp, controbatti con Forza.”
Il pokémon marindonnola si lanciò contro l’avversario come se fosse stato una palla di cannone e lo colpì in pieno, pur subendo a sua volta la mossa nemica. Alla fine di quest’ultimo scontro entrambi i concorrenti finirono a terra, esausti per le energie consumate durante la lotta.
“Garchomp e Floatzel non sono più in grado di combattere. Axia Die e Lucas Robinson guadagnano un punto all’interno del proprio girone.”
Sentendo il giudizio dell’arbitro la folla si mise ad applaudire i due sfidanti, facendo capire che aveva gradito la lotta. Lucas, fatto ritornare Flotzel nella sfera, fece per andare a complimentarsi con Axia, ma lei prese il suo pokémon e se ne andò via, non considerando minimamente gli applausi della folla.
 
Naomi, visto che aveva già sfidato tutti gli avversari, aveva deciso di passare la giornata in giro per le strade di Roccabufera, senza interessarsi ai vari scontri. La quattordicenne di Evopoli stava seduta su una panchina a mangiare un gelato, mentre i suoi pokémon, fuori dalle sfere, si dedicavano alle più disparate attività. Chimchar si muoveva in continuazione, e Infernape, pronto ad intervenire, teneva d’occhio quel cucciolo esuberante. Serperior stava comodamente rannicchiato sotto un albero nelle vicinanze, mentre Samurott si godeva una nuotata nel laghetto lì vicino. Typhlosion si guardava attorno con curiosità e Glaceon stava rannicchiato alla sua destra. La ragazza si stava godendo pienamente la sua pausa dopo tante lotte, e ogni tanto si rigirava tra le mani il ciondolo di colore viola. Adorava quell’oggetto, le aveva sempre portato fortuna negli scontri con i Capipalestra e, ne era sicura, l’avrebbe aiutata anche contro la Lega di Sinnoh, in futuro. Ci pensò l’eevolution di tipo ghiaccio a riscuoterla dai suoi pensieri, alzandosi e facendole segno di voler giocare. Naomi, avendo finito il gelato, non ci vide niente di male, perciò si alzò dalla panchina e si mise a giocare allegra con i suoi pokémon.
 
A Fiammaviva, nei pressi del centro pokémon, Josh e Neiral si fissavano in silenzio, attendendo che l’arbitro finisse di ricordare le regole di un match con un solo pokémon. Entrambi gli allenatori erano desiderosi di ottenere quella vittoria, e ponevano la massima concentrazione nella scelta del pokémon. I due, appena l’arbitro diede il via al match, presero i pokémon prescelti e li fecero comparire sul terreno di scontro.
Il giovane di Lavandonia optò per il suo Grovyle, mentre l’avversario mandò in campo Swellow. Entrambi i combattenti riflettevano la determinazione dei loro allenatori, oltre al desiderio di vittoria.
“Swellow usa Aeroassalto.”
“Grovyle, Frana.”
Il pokémon rondine colpì in pieno l’avversario, tuttavia non riuscì a spostarsi in tempo per evitare i massi, creati da quest’ultimo, che gli piovvero addosso.
“Allontanati e usa Ondacalda.”
“Evitala e vai con Agilità”
Il tipo erba evitò per poco la folata rovente lanciata dall’avversario, per poi aumentare ulteriormente la sua velocità con alcuni movimenti.
“Aeroassalto.”
“Frana.”
Entrambi i pokémon subirono, nuovamente, le mosse, ma stavolta ne uscirono molto più affaticati, segno che non avrebbero retto ancora a lungo.
“Finiscilo con Baldeali.”
“Evitalo e usa Codacciaio.”
Il pokémon rondine si scagliò come un proiettile contro il tipo erba, il quale evitò l’attacco con un salto, per poi colpire l’avversario con la sua coda, resa dura quanto l’acciaio, e mandarlo k.o.
“Swellow non è più in grado di combattere, la vittoria va a Grovyle. Josh Knight guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
La folla esplose in un applauso nel sentire il giudizio dell’arbitro, ma i due sfidanti non la considerarono molto e fecero tornare i loro pokémon nelle sfere. Neiral, poi, si allontanò subito da lì, mentre Josh mormorò qualcosa sottovoce al suo campione, prima di dirigersi al centro pokémon.
 
Annalisa stava passeggiando nei pressi di un centro termale, quando Ayatsuri le si avvicinò per sfidarla ad una lotta tag, che la ragazza, leggermente intimidita, accettò. Pochi minuti dopo erano agli estremi di un campo di battaglia, con i loro pokémon in campo, pronti ad eseguire i comandi degli allenatori. Il ragazzo di Verdeazzupoli aveva optato per Arashi e Kage, rispettivamente il suo Honchkrow e la sua Weavile, mentre l’avversaria aveva mandato in campo Infernape e Lucario.
“Arashi, Ondacalda su Lucario, Kage, Ferrartigli su Infernape.”
“Infernape usa Braciere su Honchkrow, Lucario , Palmoforza su Weavile.”
Il pokémon grancapo creò, con un movimento delle ali, una folata d’aria rovente, che colpì in pieno il suo bersaglio, mentre la sua compagna, con uno scatto impressionante, si avvicinò a Infernape e lo colpì con gli artigli duri come l’acciaio. Tuttavia i loro avversari si ripresero in fretta dagli attacchi e, mentre il pokémon fiamma cercava di abbrustolire il tipo buio volante, Lucario colpì in pieno Weavile con il palmo della zampa, danneggiandola gravemente a causa della sua doppia debolezza.
“Arashi, usa di nuovo Ondacalda su Lucario. Kage, Geloscheggia sullo stesso obiettivo.”
“Infernape, Pugnorapido su Weavile. Lucario, usa forza contro Honchrow.”
Il pokémon Aura non riuscì ad evitare gli attacchi combinati degli avversari e cadde a terra esausto, ma il suo compagno colpì con un pugno molto veloce il tipo buio ghiaccio, riequilibrando il numero dei combattenti.
“Nottesferza.”
“Braciere.”
La fiammata della scimmia infuocata colpì l’avversario subito dopo che questi lo colpisse, ferendolo e costringendolo a ritirarsi in alto nel cielo.
“Finiamo con Aeroattacco.”
“Infernape, giochiamoci tutto, usa Fuococarica.”
Honchkrow, dopo alcuni secondo di concentrazione, si buttò in picchiata contro l’avversario, mentre quest’ultimo spiccava un balzo circondato da un vortice di fiamme ardenti. L’impatto fu devastante ed entrambi i pokémon precipitarono a terra in seguito ad esso, totalmente esausti per la sfida.
“Nessuno dei pokémon è più in grado di combattere, la sfida si conclude con un pareggio. Annalisa Nagashito e Ayatsuri Mirai guadagnano un punto all’interno del proprio girone.”
Annalisa, sentendo il verdetto dell’arbitro, tirò un sospiro di sollievo, poiché non era sicura che ce l’avrebbe fatta, mentre Ayatsuri fece tornare i suoi pokémon nella sfera e si allontanò senza dire una parola. La ragazza non si pose troppe domande sul comportamento del giovane di Hoenn e richiamò i suoi pokémon, per poi affrettarsi al centro pokémon, desiderosa di farli curare subito, accompagnata dagli applausi degli spettatori.
 
Su Verdecuore il sole brillava intensamente, e Arya si godeva appieno il calore trasmesso dai suoi raggi. La giovane di Giubilopoli, avendo concluso le sue sfide, aveva deciso di visitare quella città immersa nella natura, e ora passeggiava tranquillamente per le strade delimitate dagli alberi. Ad un certo punto la sua attenzione fu catturata da una folla ammassata poco lontano e, incuriosita dal fatto, si diresse lì, notando che stava per iniziare uno scontro tra due partecipanti alla Neikos Tykes. Agli estremi del campo di battaglia vi erano Seth e Sakura, entrambi in attesa del segnale dell’arbitro, il quale ricordava il regolamento per uno scontro con due pokémon. I due sfidanti, non appena il segnale fu dato, mandarono in campo i loro primi combattenti. Il ventunenne decise d’iniziare la sfida col suo Sylveon, mentre l’avversaria optò per Gengar.
“Gengar usa Ipnosi.”
“Evitalo e usa Calmamente.”
Il tipo folletto riuscì a evitare lo sguardo dell’avversario, per poi concentrarsi e potenziare le su abilità speciali.
“Palla Ombra.”
“Usa Sostituto.”
La sfera carica di emozioni negative fu scagliata contro il pokémon legame, ma invece di colpire quest’ultimo colpì una sua copia energetica, infliggendole qualche danno.
“Un’altra Palla Ombra.”
“Calmamente.”
Stavolta l’attacco spazzò via la copia energetica di Sylveon, ma quest’ultimo riuscì a concentrarsi ed a aumentare ulteriormente le sue abilità.
“Spazziamolo via con un’altra Palla Ombra.”
“Sylveon, usa anche tu Palla Ombra.”
La sfera carica di emozioni negativa del pokémon legame era grande il doppio di quella avversaria, e spazzò via quest’ultima facilità, prima di colpire duramente il suo creatore, mandandolo k.o.
“Gengar, ritorna. Vai, Snorlax.”
Il pokémon sonno fece la sua comparsa sul terreno di scontro, pronto a combattere, nonostante la solita espressione assonnata.
“Vai con Pesobomba.”
“Forza Lunare.”
Il raggio rosato lanciato da Sylveon  non fece molti danni all’avversario, che lo colpì in pieno e, forte del suo peso elevato, lo mandò k.o.
“Sylveon, ritorna. Vai Gliscor.”
Il pokémon Scorpindente fece la sua comparsa e mezz’aria e guardò con attenzione il colosso avversario, non spaventandosi per la sua mole.
“Abbattilo con Rotolamento.”
“Tossina.”
Snorlax si mise a rotolare velocemente, ma l’avversario lo evitò, spostandosi di lato, e lo colpì in pieno con una sfera violacea traslucida, iperavvelenandolo.
“Snorlax, dobbiamo concludere velocemente, continua con Rotolamento.”
“Aeroassalto.”
Spostandosi in aria Gliscor evitò anche questo attacco, per poi colpire infallibilmente l’avversario, causandogli alcuni danni.
“Corposcontro.”
“Forbice X”
Stavolta il tipo terra volante subì il colpo, ma riuscì a ferire l’avversario con le sue chele, incrociandole sul suo petto, e danneggiandolo nuovamente.
“Snorlax, non cedere, usa di nuovo Corposcontro.”
“Terremoto.”
Il pokémon scorpindente si buttò contro il terreno e creò una piccola scossa sismica che tolse le ultime energie a Snorlax e lo mandò k.o.
“Snorlax non è più in grado di combattere, la vittoria va a Gliscor. Seth Leverack guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
L’applauso della folla scoppiò non appena l’arbitro finì di pronunciare il suo verdetto, entusiasmata per il match a cui aveva appena assistito. I due combattenti fecero tornare i loro pokémon nelle sfere e si allontanarono. Vicino ad Arya passò Seth, che rivolse uno sguardo fugace alla ragazza, facendola arrossire, senza fermarsi e continuando a dirigersi al centro pokémon.
 
Samantha stava uscendo dal centro pokémon quando vene avvicinata da Dante, arrogante come suo solito.
“Sei qui, Franca, bene. Ti sfido per il torneo.”
“Mi chiamo Samantha, vedi di ricordartelo. Comunque accetto la sfida.”
Pochi minuti dopo si trovavano entrambi agli estremi di un campo di battaglia e, mentre l’arbitro ricordava le regole di un match con un solo pokémon, si guardavano in cagnesco. Quando fu dato il segnale d’inizio Il giovane di Forestopoli mandò la sua Gyarados shiny, mentre Samantha, dopo essersi baciata l’anello, optò per la sua Altaria.
“Iaera, vinciamo velocemente, usa Geloraggio.”
“Zephyr, evitalo e usa Dragodanza.”
La pokémon atroce scagliò un raggio azzurrino contro l’avversaria, ma quest’ultima lo evitò con grazia, per poi aumentare la sua velocità e la sua potenza  con alcuni movimenti aerei.
“Ora colpiscilo con Alacciaio.”
“Rispondi con Idrondata.”
Il tipo drago volante rese le sue ali dure come l’acciaio e si scagliò contro l’avversaria, che controbatté con la coda circondata da un’aura azzurra. L’impatto fu molto duro, ed entrambe le combattenti ne uscirono danneggiate.
“Dragospiro.”
“Idropompa.”
Il raggio, di un colore tra il viola e il rosa, lanciato dalla pokémon canterina si scontrò con un pilastro d’acqua creato dall’avversaria, bloccandosi a metà del tragitto.
“Zephyr, cerchiamo di concludere, vai con Riduttore.”
Altaria si lanciò subito contro Gyarados, ma quando fu molto vicina Dante diede un ordine alla sua pokémon.
“Iaera, usa Geloraggio.”
Il raggio azzurrino scaturito dalle fauci della pokémon shiny colpì in pieno l’avversaria, interrompendo il suo attacco e, vista la grande potenza e la distanza ravvicinata, mandandola k.o.
“Altaria non è più in grado di combattere, la vittoria va a Gyarados. Dante Ferris guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Gyarados espresse la sua soddisfazione con un ruggito, prima che Dante la facesse tornare nella pokéball.
Sam, invece, fece tornare Altaria nella sfera, mormorandole parole di conforto, per poi dirigersi verso lo sfidante e stringergli la mano, volendosi complimentare per il match.
“Complimenti per la vittoria.”
“Io non avevo il minimo dubbio che sarebbe finita così, Franca.”
Detto ciò lasciò la mano dell’avversaria e si godette gli applausi degli spettatori, mentre la rossa, non sopportando l’atteggiamento dell’altro, si dirigeva al centro pokémon.
 
Mark, avendo concluso le sue sfide, era tornato a Palladia la sera prima, intenzionato a passare del tempo con la cugina. Il decenne, in questo momento, stava passeggiando insieme a lei per il lungomare della città, raccontandole ciò che era successo nei due giorni passati. Misty, pur sapendo tutto, grazie ai servizi sui gironi, lo ascoltava con attenzione,  ignorando volutamente il sarcasmo con cui parlava di Dante. Capopalestra di Celestopoli aveva ringraziato Arceus ogni volta che aveva visto il cugino combattere con i vestiti, conoscendo bene il suo vizio di sfidare gli avversari con il pigiama.
“Mark?”
“Si Misty?”
“Manca poco all’inizio dei tuoi cartoni preferiti, che ne dici di tornare in albergo e mangiare del gelato davanti alla televisione?”
“Va bene, muoviamoci.”
Il decenne si avviò velocemente verso l’albergo, mentre la cugina lo seguiva, divertita, poco distante. All’improvviso l’attenzione di quest’ultima fu catturata da una strana macchia di colore celeste nel mare, ma quando si girò per controllare non vide nulla. L’esperta di pokémon d’acqua decise che era stata la sua immaginazione, e si affrettò a raggiungere il cugino, prima che la distanziasse troppo.
 
A Baialuna Marina, seduta all’ombra, stava ascoltando della musica, quando le si avvicinò Aiko, con un’espressione determinata in viso.
“Ciao, ti andrebbe di fare adesso la sfida per il torneo?”
La ragazza di Nevepoli guardò per un attimo la rossa, prima di risponderle.
“Ok, va bene una lotta tag?”
“Certo.”
Pochi minuti dopo entrambe le ragazze si trovavano agli estremi di un campo di battaglia poco distante e, avendo l’arbitro finito di ricordare le regole di un match tag, mandarono in campo i loro pokémon.
“Umbreon, Glaceon, tocca a voi.”
“Vulpix, Eevee, fatevi valere.”
La rossa di Kanto mandò in campo la volpe a sei code e il pokémon evoluzione, mentre l’avversario optò per le eevolution di tipo buio e ghiaccio.
“Glaceon , Geloraggio su  Eevee, Umbreon, Palla Ombra su Vulpix.”
“Vulpix, usa Pirolancio su Glaceon, Eevee, vai con Occhioni Teneri su Umbreon.”
Il raggio azzurrino del pokémon nevefresca si scontrò con una sfera incandescente lanciata dall’avversario, che esplose facendo alcuni danni ad entrambi i pokémon della bionda di Nevepoli. Nel frattempo Umbreon lanciò la sfera carica di energie negative contro il tipo fuoco, che la evitò per poco, mentre Eevee guarda gli avversari con uno sguardo dolce, indebolendo la loro potenza offensiva.
“Glaceon usa Bora su Eevee, Umbreon usa Introforza su Vulpix.”
“Fuocobomba su Vulpix e Comete su Umbreon.”
La folata di vento gelido fu spazzata via dal fiore infuocato, che colpì in pieno l’eevolution di tipo ghiaccio, causandogli gravi danni e mandandolo k.o. Invece la sfera oscura lanciata dal tipo buio si scontrò con una raffica di stelle che la fece esplodere a metà strada.
“Palla Ombra su Vulpix.”
“Fuocobomba e Comete.”
La combinazione di mosse ebbe una potenza devastante e mandò k.o. l’eevolution di tipo buio.
“Glaceon e Umbreon non sono più in grado di combattere, la vittoria va a Vulpix ed Eevee. Aiko Shin guadagna tre punti all’interno del proprio girone.”
Aiko, sentendo il verdetto dell’arbitro, si mise ad esultare per la sua prima vittoria, per poi fare i complimenti all’avversaria per il match appena sostenuto. Marina, fatti tornare i suoi pokémon nelle sfere, accettò i complimenti con un cenno della testa, per poi andare via, accompagnata dagli applausi della folla.
 
Era il tramonto quando Sean tornò a Baialuna, dopo aver passato la giornata a raccogliere erbe medicinali nel bosco vicino la città, e vide, fuori dalla città, una folla raccolta poco distante. Spinto dalla curiosità si diresse in quel punto e capì il motivo di quell’assembramento. Agli estremi di un campo di battaglia vicino al mare si trovavano Cailan e Maris, i quali, mentre l’arbitro ricordava le regole di un match con tre pokémon, si osservavano attentamente, in attesa di poter iniziare la loro sfida. Probabilmente, pensava il ventenne di Ceneride, dovevano aver sentito anche loro che gli altri gironi si erano conclusi, ed erano intenzionati a fare del loro meglio nell’ultima lotta della prima fase della competizione. L’arbitro diede il via al match, e subito fecero la loro comparsa in campo Starmie per Maris e Gallade per Cailan.
“Starmie, colpisci con Idropompa.”
“Gallade, evitalo e usa Doppiocolpo.”
Il pokémon lama riuscì, per poco, ad evitare il getto d’acqua ad altissima pressione dell’avversario, per poi colpirlo con due fendenti circondati da un’energia violacea, che gli inflissero alcuni danni.
“Di nuovo Idropompa.”
La distanza ravvicinata fu favorevole al pokémon misterioso, poiché riuscì a colpire in pieno il tipo psico lotta, facendolo indietreggiare e danneggiandolo discretamente.
“Perfetto, approfittane per usare Ripresa.”
“Gallade, colpisci con Fendifoglia.”
L’energia che il tipo acqua psico riuscì a recuperare fu sottratta, insieme a molta altra, dall’attacco dell’avversario, che lo colpì con le lame estendibili, posizionate nei gomiti, circondate da un’aura verde. Maris, vedendo che la sua mossa non era riuscita, decise di passare ad una strategia offensiva.
“Starmie, colpisci con Idropompa.”
“Evitalo ed usa, di nuovo,  Fendifoglia.”
Il tipo psico lotta riuscì ad evitare quasi per intero la mossa dell’avversario, venendo colpito di striscio e subendo danni contenuti, per poi colpirlo con il suo micidiale attacco e mandarlo k.o.
“Starmie, hai fatto un buon lavoro, ritorna. Pensaci tu, Chansey.”
La pokémon di colore rosa fece la sua comparsa in campo con la sua solita espressione allegra, che divenne seria non appena vide l’avversario. Cailan pensò che quella pokémon doveva avere qualche asso nella manica, o Maris non l’avrebbe mandata in campo contro Gallade, forte del vantaggio di tipo, ma decise di tentare lo stesso un’offensiva diretta.
“Gallade, colpisci con Breccia.”
“Chansey, usa Protezione, seguita da Desiderio.”
Il possente colpo di Gallade si scontrò contro una barriera semitrasparente di colore verde, senza recare alcun danno all’avversaria dietro di essa, che eseguì velocemente l’ordine della sua allenatrice e rivolse una piccola preghiera al cielo.
“Psicotaglio.”
“Evitalo e usa Tossina.”
La pokémon uovo non si mosse abbastanza velocemente e fu colpita di striscio dall’attacco, subendo alcuni danni, per poi colpire l’avversario con una sfera violacea traslucida, iperavvelenandolo.
“Gallade, cerchiamo di concludere velocemente, vai con Breccia.”
“Usa nuovamente Protezione.”
Per la seconda volta la potente mossa del tipo psico lotta si scontrò con la barriera eretta a difesa della pokémon uovo, rendendo vano l’attacco. Inoltre Gallade, affaticato anche dallo scontro con Starmie, iniziò a sentire gli effetti dello status negativo e cadde in ginocchio, fornendo a Maris l’occasione di metterlo k.o.
“Chansey, vai con Movimento Sismico.”
La pokémon di tipo normale, ristorata dall’attivarsi di Desiderio, si portò alle spalle dell’avversario e, afferrato saldamente quest’ultimo, saltò in alto. In aria, una volta raggiunta un’altezza adeguata, Chansey si girò e si diresse verso il suolo, lasciando Gallade all’ultimo secondo e facendolo impattare con forza contro il terreno, mandandolo k.o.
“Gallade, hai combattuto bene, ritorna. Scendi in campo, Lucario.”
Il pokémon aura, non appena entrò in campo, si mise subito in posizione di combattimento, con lo sguardo fisso sull’avversario. Sean, ad un primo sguardo, capì subito che quel’esemplare era potente almeno quanto il suo, ed ugualmente ben allenato, e pensò che sarebbe stato interessante vederlo in azione.
“Lucario, usa Dragopulsar.”
“Chansey difenditi con Protezione e poi usa Desiderio.”
L’onda d’urto di colore violaceo lanciata dal tipo lotta acciaio si scontrò con l’infrangibile barriera difensiva di Chansey, consentendo a quest’ultima di lanciare la sua preghiera.
“Psichico.”
“Movimento Sismico.”
Lucario si concentrò alcuni istanti, per poi bloccare l’avversaria con un attacco mentale, vanificando il suo attacco, pur facendogli danni minimi a causa dell’alta difesa speciale di quest’ultima.
“Cannonflash.”
“Protezione.”
La pokémon uovo, non avendo fatto in tempo a creare la barriera protettiva, subì in pieno la sfera di energia luminosa scagliata dall’avversario, subendo vari altri danni, che furono subito curati, insieme a parte dei precedenti, dall’effetto di desiderio.
“Lucario, usa nuovamente Cannonflash.”
“Protezione, seguita da Movimento Sismico.”
La sfera luminosa s’infranse contro la barriera difensiva di Chansey, la quale si portò alle spalle dell’avversario e, come prima con Gallade, lo fece schiantare a terra, dopo un gran balzo. Lucario ci mise qualche secondo a rialzarsi, ma si vide chiaramente che era abbastanza provato dall’attacco.
“Lucario, usa Cannonflash.”
“Un ultimo Movimento Sismico.”
Un’altra sfera di luce colpì in pieno la pokémon uovo, che non fermò la sua corsa, nonostante i danni subiti, e afferrò l’avversario, per poi balzare in alto. Tuttavia Cailan aveva previsto questa eventualità, e si affrettò ad ordinare la contromossa al suo pokémon, dovendo approfittare del fatto che erano in aria.
“Forzasfera.”
Lucario creò velocemente una sfera di forza eterea, che scagliò contro la sua avversaria, danneggiandola seriamente, facendola impattare con il terreno e mandandola k.o . Il pokémon aura invece riuscì a raggiungere il terreno senza subire troppi danni, grazie alla sua agilità, ma uscendone comunque abbastanza malconcio.
“Chansey ritorna, hai fatto del tuo meglio amica mia. Sei la mia ultima speranza, Dragonite.”
Il pokémon drago, non appena uscì dalla sfera, rimase sospeso a mezz’aria, pronto a colpire con forza il suo avversario.
“Lucario, usa Dragopulsar.”
 “Sbaraglialo con Tifone.”
Lucario, affaticato dallo scontro appena sostenuto, non riuscì ad imprimere la forza necessaria al suo attacco, che venne spazzato via dai forti venti dell’avversario, i quali lo flagellarono levandogli le ultime energie e mandandolo k.o.
“Torna Lucario, hai combattuto con onore, vecchio mio. E’ giunto il momento del tuo debutto nel torneo, domina il cielo, Charizard!”
Un esemplare di Charizard, alto almeno due metri, fece la sua comparsa nello spazio aereo sovrastante il campo di battaglia, lanciando un possente ruggito di sfida nei confronti di Dragonite, poiché aveva riconosciuto subito un degno avversario in quest’ultimo. La sfida tra quei due, pensò Sean, sarebbe stata davvero interessante, visto che erano entrambi al massimo della forma.
“Dragonite, spazzalo via con Tifone.”
“Charizard, colpisci con Eterelama.”
Entrambi i pokémon subirono danni dagli attacchi dell’avversario, poiché la lama di vento scagliata dal tipo fuoco volante passò in mezzo alle forti raffiche scagliate dal pokémon drago.
“Dragopulsar.”
Cailan e Maris diedero lo stesso ordine nello stesso istante, ed entrambi i due combattenti fecero sgorgare un’onda di energia di colore violaceo dalla loro fauci. I due attacchi si scontrarono a metà strada, generando un’esplosione simile ad un fuoco d’artificio nel cielo che iniziava a scurirsi per la notte. Il combattimento era un susseguirsi di colpi, schivate e contrattacchi in alto nel cielo, e nessuno dei due risparmiava mosse del loro repertorio offensivo. Infatti, se Dragonite, scatenava venti fortissimi con Tifone, vortici di energia viola con Dragopulsar e lampi violenti con Tuono, Charizard scagliava lame di vento con Eterelama, vortici di energia viola, di potenza pari quelli dell’avversario, con Dragopulsar, e veri e propri torrenti di fuoco con Lanciafiamme. Quando due attacchi si scontravano,  esplodevano come un fuoco d’artificio, illuminando combattenti, allenatori e spettatori, donando un istante di pausa, per poi ricominciare la lenta danza che quei due pokémon disegnavano nel cielo, con il loro continuo avvicinarsi ed allontanarsi.
“Dragonite, concludiamo il match, usa Tuono.”
“Charizard, mostriamo di non temere i draghi, vai con Dragopulsar.”
I due pokémon, assai vicini tra di loro, si affrettarono ad obbedire ai loro allenatori, e lanciarono i loro colpi potenzialmente letali, che andarono entrambi a segno, scatenando un’esplosione che li nascose alla vista di tutti coloro che osservavano la scena. Pochi secondi dopo entrambi precipitarono sul terreno di scontro, impattando con violenza. Nessuno dei due aveva più energie, poiché le avevano usate tutte per gli attacchi conclusivi.
“Dragonite e Charizard non sono più in grado di combattere, dichiaro un pareggio. Maris Alana e Cailan Blake guadagnano entrambi un punto all’interno del proprio girone.”
Gli spettatori rimasero qualche secondo scioccati dalle parole dell’arbitro, per poi mettersi ad applaudire con entusiasmo. Sean stesso doveva ammettere che lo scontro tra Charizard e Dragonite era stato davvero emozionante, e sperava di avere l’occasione di confrontarsi con quei pokémon.
“Ottimo lavoro, amico mio, è inutile dire che sono fiero di te.”
Cailan disse queste parole accarezzando il suo possente pokémon fiamma, per poi farlo tornare nella sfera, così da fargli godere un meritato riposo. Quando alzò lo sguardo vide che Maris si era avvicinata a lui, con un leggero sorriso sulle labbra che, dopo qualche secondo, dischiuse per parlare con ragazzo di Kanto.
“E’ stato uno scontro davvero entusiasmante, devo dire che il risultato mi soddisfa.”
“Sono pienamente d’accordo con te, non avrei potuto sperare in un esito migliore per il match.”
Detto ciò i due sfidanti del destino si strinsero la mano, in segno di reciproco rispetto.
“I nostri pokémon devono essere esausti, che ne dici di andare al centro pokémon?”
La ventenne di Austropoli ci pensò un istante, prima  di rispondere con un cenno affermativo della testa. Allora entrambi i giovani presero la direzione del centro pokémon, accompagnati dagli applausi degli spettatori entusiasti.
 
Era ormai sera, e l’attenzione dei cittadini di Aglaia era catturata dal presentatore del torneo, che stava per comunicare i risultati dei gironi.
“Buonasera, signore e signori, ora vi comunicherò i risultati della fase a gironi della Neikos Tykes.
 
Girone A:
Iral Handor 10 punti
Ichigo Samarike 6 punti
Lucas Robinson 5 punti
Axia Die 4 punti
Naomi Yumiko 3 punti
 
Girone B:
Arya Solaris 9 punti
Ayatsuri Mirai 7 punti
Annalisa Nagashito 5 punti
Josh Knight 4 punti
Neiral Futsuki 3 punti
 
Girone C:
Seth Leverack 9 punti
Dante Ferris 7 punti
Samantha Adrein 7 punti
Sakura Harmonia Toyama 5 punti
Mark Williams 3 punti
 
Girone D:
Sean Crowin 9 punti
Maris Alana 7 punti
Cailan Blake 7 punti
Aiko Shin 3 punti
Marina Dust 3 punti
Ricordo che, secondo il regolamento del torneo, in caso di parità di punti verrà eliminato chi è stato sconfitto nello scontro diretto tra i due concorrenti. Domani, all’arena di Palladia vi sarà l’inaugurazione della seconda fase del torneo, mi auguro che siate numerosi. A domani, in attesa di nuovi sviluppi sulla Neikos Tykes.”
L’uomo, vedendo che il servizio era finito, mutò il televisore e compose un numero col cellulare, ricevendo una risposta dopo il primo squillo.
“Pronto?”
“Iniziate ad allertare gli uomini, entro qualche giorno agiremo.”
“Certo signore, come desidera.”
Detto ciò l’uomo chiuse la chiamata, e iniziò ad osservare nuovamente i servizi sui vari scontri dei gironi. Ormai mancava poco al suo obiettivo, e avrebbe sfruttato la Neikos Tykes per raggiungerlo.
 
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Angolo dell’Autore
Salve a tutti, spero che abbiate trovato emozionante l’ultimo capitolo della fase a gironi. Per prima cosa ci tengo ad esprimere il mio dispiacere per coloro i cui OC non sono riusciti a passare il turno, purtroppo la fortuna gli è stata avversa e mi dispiace. Tuttavia non ho intenzione di relegare i vostri OC in un angolo, ma bensì utilizzarli in modi che adesso non sto a raccontarvi per non spoilerare eccessivamente la trama.
Ci tengo a fare un ringraziamento a tutti coloro che seguono, recensiscono o, anche solo, leggono questa storia.
Spero di non farvi attendere troppo col prossimo aggiornamento.
Cailan

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Capitolo 8
*** Gli ottavi di finale (I) ***


Gli ottavi di finale (I)

Una grande folla era presente all’arena di Palladia, dove, finiti i gironi, stava per avere inizio la seconda fase della Neikos Tykes, che prevedeva scontri ad eliminazione diretta. Mischiati in mezzo agli spettatori vi erano anche i quattro partecipanti eliminati durante la fase precedente, poiché erano curiosi di assistere agli scontri successivi. Naomi, sedutasi in un punto che le consentiva un’ottima visuale del terreno di scontro, aveva reso bene l’eliminazione dal torneo, e ora era curiosa di vedere chi avrebbe vinto la competizione. Vedendo che tutti i partecipanti erano arrivati, il presentatore prese il microfono e si rivolse a tutti coloro che seguivano l’evento.
“Buongiorno, gentile pubblico, vi do il benvenuto alla seconda fase della Neikos Tykes. Dedichiamo un applauso a coloro che sono riusciti a passare all’interno dei loro gironi, radunatisi qui per sapere chi sarà il loro avversario negli ottavi di finale.”
Il pubblico fece un caloroso applauso nei confronti degli sfidanti lì radunatisi, urlando anche i nomi dei propri beniamini, o beniamine. Poco dopo il presentatore ricominciò a parlare.
“Vi ringrazio a nome degli sfidanti per il vostro sostegno. Ora, siccome non c’è motivo per indugiare, diamo il via ai sorteggi per gli ottavi di finale.”
Sugli schermi giganti posizionati agli estremi dell’arena comparirono subito le foto dei partecipanti rimasti, che vennero accoppiate dal computer nella creazione delle sfide per gli ottavi di finale.
“Signori, vi ringrazio per l’attesa ora mi appresterò ad annunciare gli abbinamenti effettuati dal computer del comitato organizzatore.
Seth Leverack vs Aiko Shin
Arya Solaris vs Sean Crowin
Maris Alana vs Samantha Adrein
Ichigo Samarike vs Sakura Harmonia Toyama
Ayatsuri Mirai vs Axia Die
Iral Handor vs Annalisa Nagashito
Lucas Robinson vs Dante Ferris
Josh Knight vs Cailan Blake
Queste saranno le sfide che vedremo nel corso di questa fase, e si prospettano tutte molto emozionanti. Rompiamo dunque gli indugi e diamo il via al primo match, che vedrà contrapposti Seth Leverack ed Aiko Shin.”
Mentre tutti gli altri concorrenti si andavano a posizionare nei posti loro assegnati ai bordi dell’arena, la sedicenne di Kanto porse la mano al suo avversario,che ricambiò senza dire una parola, per poi dirigersi entrambi verso le loro postazioni. Il viso del ventunenne non tradiva la minima emozione, mentre su quello dell’avversaria si poteva leggere l’emozione per essere riuscita a raggiungere gli ottavi della competizione. Una volta che entrambi gli sfidanti ebbero raggiunto i loro posti, l’arbitro prese la parola per ricordare le regole dello scontro.
“Il match consiste in uno scontro all’ultimo pokémon, l’allenatore che per primo riuscirà a mandare k.o. tutti i membri del team avversario passerà il turno. Si dia inizio al combattimento.”
Aiko, sentendo il via libera, prese con decisione la sua prima pokéball, desiderosa di dare il meglio di sé.
“Mostriamo al nostra forza, Teddiursa.”
“Combatti, Gliscor.”
Lo scorpione volante e il pokémon orsetto comparirono in campo, entrambi pronti ad eseguire gli ordini dei propri allenatori. Aiko osservò attentamente l’avversario, che lasciava trasparire alcuna emozione, ed il suo pokémon, scegliendo l’attacco da usare.
“Teddiursa, vai con Supplica.”
“Aeroassalto.”
Il tipo terra volante colpì,senza possibilità di sbagliare, l’avversario, infliggendogli alcuni danni, ma quest’ultimo approfittò della vicinanza col suo bersaglio per sferrargli un colpo con la zampa, rubandogli l’oggetto che teneva addosso. Tuttavia, dopo qualche secondo, il piccolo orso divenne leggermente pallido, e Aiko notò che l’oggetto preso era una Tossicsfera, la quale si era attivata, avvelenando il suo pokémon.
“Teddiursa, cerca di resistere, colpisci con Rocciotomba.”
“Evita l’attacco e usa Terremoto.”
Il pokémon scorpindente evitò, con grande agilità, le varie rocce che l’avversario gli stava facendo cadere addosso, per poi avvicinarsi a quest’ultimo e colpire con forza il terreno, scatenando una scossa sismica controllata che lo mise k.o. Seth mostrò la sua soddisfazione con un semplice cenno della testa, mentre Aiko si dispiacque per la sconfitta del suo pokémon, ma capì che era stata sfortunata nell’uso di Supplica. La ragazza, tuttavia, non si demoralizzò, e decise velocemente quale sarebbe stato il suo prossimo pokémon.
“Vai Cubchoo, vinci per me questa sfida.”
Un piccolo orsetto bianco con la testa celeste ed una goccia di muco che colava dal naso fece la sua comparsa in campo, con un’espressione assai tenera sul viso.
“Colpisci Gliscor con Ventogelato.”
“Gliscor, resisti e usa Tossina.”
Il pokémon freddo scagliò una raffica di aria gelida contro l’avversario, che, nonostante la doppia debolezza, riuscì a resistere e a colpirlo con una sfera violacea traslucida, iperavvelenandolo.
“Vai con Polneve.”
“Aeroassalto.”
Il secondo attacco di tipo ghiaccio fu troppo per Gliscor, che non riuscìa portare a termine la sua mossa, finendo k.o. Di fronte a questo evento Seth non si scompose e, avendo fatto tornare il suo pokémon nella sfera, prese una pokéball e mandò in campo il suo secondo combattente.
“Pensaci tu, Luxray.”
Il leone elettrico fece il suo ingresso in campo lanciando un forte ruggito, per poi mettersi ad osservare il tipo ghiaccio in modo simile ad un cacciatore con la sua preda.
“Rogodenti.”
“Sfuriate.”
Lo scatto del pokémon occhiluce fu impressionate e non diede all’avversario il tempo di fare la sua mossa che subito serrò le zanne, avvolte da piccole fiammelle, con forza attorno ad un fianco, mandandolo istantaneamente k.o. Aiko, e insieme a lei gran parte di coloro che osservavano il match, era rimasta scioccata da ciò che era appena successo, poiché la velocità con cui Cubchoo era andato k.o. era impressionate. Quel pokémon sarebbe stato una sfida assai ardua, ma poteva farcela, se giocava bene le sue carte.
“Cubchoo, ritorna. Vai, Vulpix.”
Il pokémon volpe fece la sua comparsa in campo, ma non sembrò impensierire minimamente Luxray, che l’osservava mantenendo la sua espressione seria e concentrata, come il suo allenatore. Aiko stava iniziando a preoccuparsi, ma decise di continuare a combattere al massimo delle sue possibilità.
“Vulpix, usa Occhioni Teneri.”
“Fulmindenti.”
Il tipo fuoco guardò con uno sguardo dolce il suo avversario, riuscendo a fargli infliggere meno danni quando, poco dopo, lo morse su un fianco con le zanne avvolte da minuscole scariche elettriche. La mossa, tuttavia, ebbe l’effetto di rendere meno fluidi i movimenti della volpe a sei code, e Aiko capì che aveva subito una paralisi. La preoccupazione dell’allenatrice di Kanto aumentò ulteriormente dopo quest’ultimo avvenimento, poiché c’era il rischio che il suo pokémon non riuscisse ad attaccare l’avversario..
“Vulpix, cerchiamo di vincere velocemente, vai con Fuocobomba.”
“Evitalo e usa Sgranocchio.”
Luxray balzò lateralmente un istante prima che il fiore infuocato si abbattesse sul punto dove si trovava, per poi avvicinarsi velocemente all’avversario e morderlo con forza, causandogli ulteriori danni.
“Fuocobomba.”
“Fulmindenti.”
Stavolta l’attacco infuocato non riuscì nemmeno a partire, poiché Vulpix, mentre lo stava preparando, fu pervaso da una scarica elettrica che gli bloccò i movimenti e lo lasciò indifeso davanti all’avversario, il quale lo azzannò un’ultima volta, mandandolo k.o. Aiko, ormai, sapeva di avere ben poche possibilità di vittoria ma era decisa a combattere fino all’ultimo. Perciò, fatto rientrare Vulpix nella sfera, prese con decisione un’altra pokéball e la mandò in campo.
“Tocca a te, Eevee.”
Il pokémon di tipo  normale fece la sua comparsa in campo ma, come con il suo predecessore, Luxray non si scompose. Seth, tuttavia, decise di far riposare un poco il suo pokémon, e lo fece tornare nella sfera, per poi mandare in campo un altro dei suoi compagni.
“Pensaci tu, Absol.”
Un maestoso esemplare di Absol fece il suo ingresso in campo e, dopo aver rivolto uno sguardo al proprio allenatore, si preparò al combattimento.
“Eevee, usa Comete.”
“Absol, vai con Cozzata Zen.”
Il tipo buio scattò fulmineo contro l’avversario e, con la testa avvolta da un’aura psichica, lo colpì in pieno con una testata, facendolo tentennare e impedendogli di fare la sua mossa.
“Eevee, non arrenderti e riprova ad utilizzare Comete.”
“Nottesferza.”
Stavolta il pokémon Dna riuscì a scagliare la raffica di stelle contro l’avversario, colpendolo in pieno, ma quest’ultimo resistette al colpo e diede due colpi al tipo normale con una zampa avvolta da un’aura oscura, causandogli molti danni. Aiko, decisa a non arrendersi, tentò un ulteriore attacco, sperando di riuscire a sconfiggere Absol.
“Un ultimo attacco Comete.”
“Pietrataglio.”
In quest’ultimo attacco Absol fu più veloce del suo avversario e lo colpì con alcune pietre affilate, togliendogli le ultime energie e mandandolo k.o.
“Eevee, ritorna. Vai Piplup.”
Aiko, le cui speranze di vittoria si erano ormai ridotte all’osso, decise di mandare in campo lo starter di Sinnoh, nella speranza di riuscire a ribaltare la situazione. Seth, vedendo la scelta dell’avversaria, decise che era il momento adatto per far tornare in campo Luxray, perciò fece rientrare Absol nella pokéball e mandò nuovamente in campo il leone elettrico.
“Piplup, colpiscilo con Idropompa.”
“Evita l’attacco e vai con Fulmindenti.”
Il pokémon occhiluce evitò il getto d’acqua ad alta pressione con un agile balzo, per poi avvicinarsi velocemente all’avversario e morderlo con le zanne circondate da minuscole scintille, mandandolo istantaneamente k.o. La maggior parte degli spettatori si stupì per la sconfitta rapida del tipo acqua, ma gli allenatori più esperti avevano già capito che la sfida si sarebbe conclusa in quel modo, e non si scomposero più di tanto nel veder avverarsi la loro previsione.
“Piplup, ritorna. Fatti onore, Squirtle, sei l’ultimo rimasto.”
Lo starter acquatico di Kanto sostituì il compagno, ma ormai in molti sapevano come sarebbe andato a finire quello scontro, visto che la situazione era assai simile alla precedente.
“Vai con Capocciata.”
“Evitalo e concludi l’incontro con Fulmindenti.”
Il tipo elettro stavolta evitò l’attacco all’ultimo istante, così poté approfittare dello slancio dell’avversario per colpirlo senza possibilità di errore con la sua mossa. L’attacco fu dato con una potenza devastante e Squirtle, come Piplup prima di lui, finì al tappeto dopo quell’unico colpo, decretando la sconfitta della sua allenatrice.
“Squirtle non è più in grado di combattere, il vincitore è Luxray. Seth Leverack ottiene l’accesso ai quarti di finale.”
La folla espresse la sua approvazione per il risultato con un’ovazione in onore del vincitore, il quale si era avvicinato alla sua avversaria per rivolgerle.
“Hai combattuto bene, se i tuoi pokémon fossero stati evoluti, forse mi avresti battuto.”
Detto ciò il ventunenne si girò e si diresse verso il posto a lui riservato come partecipante, a poca distanza dal campo di battaglia, mentre la rossa si diresse al suo, posizionato in un altro punto.
 
Sugli spalti Mark, seduti vicino alla cugina, era molto eccitato per il risultato dell’incontro e non faceva che ripetere che lui era riuscito a sconfiggere Seth  nel girone. Misty aveva tanta pazienza con cugino, ma seriamente non aveva voglia di ascoltare per l’ennesima volta la storia, opportunamente modificata, della sua unica vittoria nel girone, perciò decise di zittirlo in modo indiretto.
“Mark, sta per iniziare il prossimo incontro, non vuoi vederlo?”
“Grazie, me ne stavo dimenticando.”
Detto ciò Il decenne si mise ad osservare nuovamente il campo di battaglia, in silenzio, per la gioia della Capopalestra di Celestopoli.
 
Il presentatore, una volta che Seth e Aiko si furono seduti ai loro posti, prese la parola per introdurre il secondo match della giornata.
“Questo primo match è stato ricco di emozioni, ma ho la sensazione che anche gli altri ci riserveranno parecchie sorprese. Dunque non vedo motivo d’indugiare oltre e vi esorto a rivolgere un caloroso applauso ai nostri prossimi contendenti.”
Il pubblico esaudì con entusiasmo la richiesta e, da tutta l’arena, si levò un fragoroso applauso per gli sfidanti. Dopo una breve attesa il presentatore riprese la parola per introdurre questi ultimi.
“Vi ringrazio per il vostro supporto, ora vediamo chi si scontrerà in questo match. Alla mia sinistra la diciassettenne campionessa del girone B, Arya Solaris, di Giubilopoli, Sinnoh. Alla mia destra, invece, il ventenne dagli occhi viola ed il look freddo, Sean Crowin, di Ceneride, Hoenn. Entrambi sembrano estremamente determinati nell’ottenere la vittoria, prepariamoci ad assister ad un altro scontro spettacolare.”
Arya e Sean si fissarono per qualche secondo, cercando entrambi di capire quale sarebbe stata la prima scelta del’avversario, così da poter iniziare con un piccolo vantaggio.
“Vai, Melody, scelgo te.”
“Combatti per la vittoria, Gallade.”
La Milotic di Arya ed il Gallade di Sean entrarono in campo e iniziarono subito a squadrarsi, attendendo gli ordini dei propri allenatori. La ragazza aveva molta fiducia nella sua pokémon, ed era convinta che potesse farcela a battere l’avversario, tuttavia, alla vista del tipo acqua, un leggero sorriso aveva increspato le labbra di Sean, poiché il ragazzo sapeva che, se giocava bene le sue carte, poteva riuscire a vincere senza grandi problemi contro il primo pokémon.
“Gallade, usa Tuonopugno.”
“Melody, evitalo ed usa Acquanello.”
La pokémon tenerezza evitò il pugno circondato di scariche elettriche dell’avversario con un agile mossa del suo corpo serpentino, per poi allontanarsi e circondarsi con un anello di energia  azzurra, che lo fece sembrare maggiormente riposato.
“Ora contrattacca con Idropompa.”
“Evitalo e usa Danzaspada.”
Il pokémon lama evitò il getto ad alta pressione con un agile balzo, per poi compiere alcuni movimenti atti a creare delle spade di energia, le quali gli entrarono nel corpo, aumentando la sua potenza offensiva. Sean sapeva che un Milotic, nonostante Gallade avesse delle mosse adatte a sconfiggerlo, non era un avversario da sottovalutare, e stava attendendo il momento giusto per colpire duramente, così da ridurre al minimo i rischi di Gallade. Arya, da parte sua, stava riflettendo sulla prossima mossa, poiché il suo avversario sapeva quel che faceva e lei non poteva permettersi di sottovalutarlo.
“Gallade, usa nuovamente Tuonopugno.”
“Appena è abbastanza vicino colpiscilo con Geloraggio.”
La mossa della ragazza fu  segnata da un pizzico di fortuna, poiché quando il raggio azzurrino colpì Gallade, lo congelò, rendendogli impossibile completare la sua mossa e infliggendogli un discreto numero di danni. La situazione adesso era vantaggiosa principalmente per la ragazza di Sinnoh, ma Sean non si stava perdendo d’animo e stava già pensando ad una possibile soluzione.
 
Gli altri concorrenti che avevano superato la fase a gironi stavano si dedicavano a varie attività, così da ingannare l’attesa fino al loro turno. C’era chi parlava con la persona seduta al proprio fianco, così come chi era chiuso in un solido silenzio, poiché rivolgeva la quasi totalità dell’attenzione alla sfida in corso. Samantha stava vicino ad Aiko per consolarla della sconfitta, con Ichi che cercava di darle una mano, sotto lo sguardo incredulo di Cleffa e sospettoso di Cerberus, il suo Houndoom, e Lucas che discuteva senza problemi con loro, visto che era un tipo socievole. Dante si era avvicinato a Seth per fargli i complimenti per la vittoria, per poi iniziare un discorso su come sarebbero certamente arrivati loro due in finale, poiché gli altri Marco e Franca vari non erano al loro livello, ed il ventunenne faceva finta di ascoltarlo, mentre la sua attenzione era principalmente rivolta al match in corso, visto che avrebbe dovuto affrontare il vincitore, o la vincitrice, ai quarti. Axia, invece, stava tranquillamente seduta, come se la cosa non la toccasse minimamente, ed accarezzava il suo Serperior cromatico, intercettando, ogni tanto, le occhiate che Ayatsuri le lanciava dal suo posto, con Kurai, il suo Absol, comodamente seduto davanti a lui. Iral, curiosa riguardo il match in corso, l’osservava in silenzio, come facevano anche Sakura e Josh, che non erano tipi molto socievoli. Cailan e Maris, infine, osservavano a loro volta il match, e ogni tanto si scambiavano le rispettive opinioni sulle strategie che venivano adottate. Nonostante ciò, tra quelli che non erano ancora scesi in campo, la tensione era palpabile e tutti non vedevano l’ora che arrivasse il proprio turno.
 
“Melody, ottimo lavoro, ora colpisci Gallade con Idropompa.”
“Gallade, devi assolutamente resistere.”
Il getto d’acqua ad alta pressione della pokémon tenerezza colpì in pieno il blocco di ghiaccio all’interno del quale era bloccato l’avversario, distruggendolo, ma colpendo in pieno il suo bersaglio, infliggendogli dei danni non indifferenti. Gallade tuttavia riuscì a resistere abbastanza bene al colpo, e dopo qualche secondo era nuovamente in posizione di combattimento.
“Gallade, vai con Tuonopugno.”
“Contrattacca con Surf.”
Questa volta il pokémon lama non si fece cogliere impreparato e, evitata con un salto l’onda acquatica scagliata dall’avversaria, andò a segnò con il suo pugno circondato da scintille, infliggendo un gran numero di danni al suo obiettivo, per poi portarsi nuovamente a distanza di sicurezza.
“Ottimo lavoro, amico mio, ora finiscila con Fendifoglia.”
“Usa Geloraggio contro le sue gambe.”
“Evitalo con un salto e colpisci.”
Anche stavolta il balzo di Gallade riuscì ad evitare l’attacco dell’avversaria, il quale congelò un pezzo del terreno. Tuttavia Arya aveva previsto questa mossa, e si era già creata una strategia adatta a contrastarla.
“Melody, ora, vai con Idropompa.”
La ragazza, però, non aveva notato il leggero sorriso che aveva increspato le labbra di Sean a sentire quel comando. Il ragazzo sapeva che l’avversaria avrebbe approfittato del fatto che Gallade era in aria per colpire, ma non aveva messo in conto l’agilità di quel pokémon. Gallade, infatti, si mise a roterare per aria, evitando l’attacco nemico, per poi concludere con un fendente della lama allungabile sul gomito, avvolta da un’aura verde scuro, contro l’avversaria, mandandola definitivamente k.o.
“Ritorna, Melody, hai combattuto bene. Scendi in campo, Harmony.”
La Togekiss di Arya fece la sua comparsa nello spazio aereo dell’arena, e si mise a volteggiare in cerchio, osservando ripetutamente il suo avversario, in attesa che la sua allenatrice le dicesse che cosa fare.
“Melody l’ha indebolito parecchio, dovremmo riuscire a concludere con un singolo colpo, vai con Volo.”
“Gallade, mostriamole che non sei stato ancora domato, vai con Tuonopugno.”
La pokémon festa salì molto in alto nel cielo, per poi, dopo alcuni secondi d’attesa, lanciarsi in picchiata contro l’avversario. Il pokémon lama attese fino all’ultimo istante l’attacco dell’avversaria, per poi contrastarlo con un Tuonopugno, nel quale mise tutte le sue energie. Tuttavia Gallade si era molto indebolito durante lo scontro precedente e, pur causando molti danni all’avversaria, non riuscì ad usare la forza necessaria per vincere quello scontro, finendo k.o. Togekis, pur avendo i movimenti leggermente meno fluidi a causa di una paralisi causata dall’ultimo attacco del tipo psico lotta, ritornò in aria, in attesa di vedere contro chi si sarebbe scontrata. Sean era dispiaciuto per la sconfitta subita dal suo pokémon, ma sapeva che aveva dato il meglio e non poteva rimproverargli nulla. Tuttavia non aveva alcuna intenzione di perdere quel match, e aveva il pokémon giusto per contrastare Togekiss.
“Gallade, hai combattuto con coraggio, ritorna. La nostra avversaria vola, mostrale che ciò non è necessariamente un vantaggio, Greninja.”
Il ninja acquatico fece la sua comparsa in campo con una piroetta a mezz’aria, per poi ergersi in tutta la sua altezza sul terreno e osservare l’avversario con uno sguardo che celava le proprie emozioni, attendendo un ordine del suo allenatore.
“Togekiss, mostriamo loro che siamo noi le più forti, vai con Forzasfera.”
“Greninja, sfrutta la tua maggiore velocità e colpisci con Extrasenso.”
L’attacco psichico colpì la pokémon festa pochi secondi prima che lanciasse la sua sfera di energia, facendola tentennare e impedendole di eseguire l’attacco. Il pokémon ninja allora, senza attendere l’ordine da parte del su allenatore, decise di approfittare della situazione e lanciò con precisione chirurgica un Geloraggio contro l’avversaria, infliggendogli un gran numero di danni. La piega che aveva preso la situazione stava iniziando a preoccupare Arya, la quale aveva notato che il pokémon avversario era ben allenato, visto che messo in difficoltà la sua Togekiss, ma non voleva arrendersi così facilmente, perciò aveva deciso di provare con una diversa strategia d’attacco.
“Harmony, colpiscilo con Volo.”
“Cerca di colpirla con Geloraggio prima che porti a termine l’attacco.”
Il tipo folletto volante si portò in alto nel cielo, evitando con grazia tutti i vari attacchi dell’avversario, per poi lanciarsi in picchiata contro quest’ultimo, e mentre eseguiva l’attacco arrivò un ordine che stupì Sean.
“Forzasfera.”
La sfera di forza eterea lanciata dalla Togekiss colpì in pieno Greninja, con potenza maggiore dovuta alla forza di gravità e al fatto che in quel momento il pokémon aveva assunto il tipo ghiaccio, infliggendogli seri danni e facendolo cadere in ginocchio per qualche istante.
“Ottimo lavoro, Melody, finiscilo con Iper Raggio.”
“Greninja, attendi il momento giusto per attaccare, e poi concludi lo scontro.”
Il pokémon Ninja lanciò un Extrasenso contro l’avversaria, ma quest’ultima, stavolta, non tentennò, e sparò il potente raggio di energia dalla bocca, sollevando così un gran polverone nel punto dove si trovava il suo sfidante. Tutti attendevano con ansia che la polvere si diradasse, anche se nessuno pensava che Greninja fosse riuscito a resistere ad un simile attacco, e nel frattempo Togekiss si era fermata per recuperare le forze a causa degli effetti collaterali del suo attacco. All’improvviso un raggio azzurrino uscì dalla polvere e colpì in pieno la pokémon festa, mandandola inesorabilmente k.o. Greninja era riuscito ad evitare gran parte dell’attacco utilizzando Surf contro il terreno, riuscendo così ad allontanarsi velocemente in brevissimo tempo dal punto in cui era giunto l’attacco dell’avversaria, per poi colpire alla prima occasione.
“Harmony, ritorna, hai fatto del tuo meglio, amica mia. Ottieni per me la vittoria, Blossom.”
La Bellossom di Arya fece l suo ingresso in campo, con un’espressione allegra che non si sarebbe detta adatta ad uno scontro. Sean e Greninja si scambiarono uno sguardo, ed il giovane di Ceneride capì che il suo pokémon voleva continuare a lottare, perciò decise di farlo rimanere in campo e farlo combattere fino alla fine.
“Greninja, colpisci con Geloraggio.”
“Protezione, Blossom, seguita da Giornodisole.”
Il raggio azzurrino lanciato dal pokémon ninja si scontrò con una barriera di colore verde semitrasparente, che protesse completamente Bellossom, la quale fece un piccolo balletto che aumentò la potenza dei raggi solari sul campo di battaglia.
“Colpisci con Geloraggio.”
“Direi che è giunto il momento, vai con Solarraggio.”
Il raggio di luce solare della pokémon  si scontrò con il raggio gelido dell’avversario,, e si equivalsero per qualche secondo, prima che la mossa di tipo erba prendesse il sopravvento e colpisse in pieno Greninja che, pur privato della debolezza grazie alla sua abilità Mutatipo, non riuscì a resistere alla potenza del colpo e finì k.o. Sean si aspettava un risultato simile, ma era convinto di aver fatto la scelta giusta nel far rimanere in campo il suo pokémon.
“Greninja, sei stato un grande, ritorna. Sfruttiamo questo sole, Volcarona.”
Il pokémon sole fece la sua comparsa in campo volando basso sul terreno di scontro, per poi fermarsi ed osservare attentamente l’avversaria, in attesa delle istruzioni del suo allenatore.
“Vai con Voldifuoco.”
“Blossom, usa Protezione.”
La barriera traslucida riuscì a proteggere il tipo erba dalla mossa dell’avversario, che le volava attorno lasciandosi scie di fiamme alle spalle. Arya comunque dovette riconoscere che Blossom non avrebbe mai potuto battere un simile avversario, perciò decise di sostituirla.
“Blossom, non puoi contrastarlo, ritorna. Ottieni la vittoria, Axel.”
Al posto della piccola e dolce pokémon fiore subentrò un possente esemplare di Haxorus, che lanciò un ruggito per sottolineare la sua presenza sul terreno di scontro, prima di mettersi ad osservare con attenzione Volcarona.
“Questo è lo spirito giusto, Axel, usa Dragodanza per potenziarti.”
“Volcarona, usa anche tu Eledanza, non possiamo permetterci di sottovalutare l’avversario.”
Così il pokémon mascellascia fece alcuni movimenti che aumentarono la sua potenza offensiva e la sua velocità, mentre l’avversario svolazzò con eleganza per aria, ottenendo gli stessi risultati, oltre ad un aumento della sua difesa speciale.
“Ottimo Axel, ora colpiscilo con Doppiocolpo.”
“Tienilo lontano con Ronzio.”
Il rumore prodotto da Volcarona non fu sufficiente a tenere lontano il tipo drago, il quale si avvicinò e gli sferrò due duri colpi con le lame che aveva sulla mascella, infliggendogli molti danni. Sean era preoccupato dalla piega che stava prendendo la situazione, e inoltre sapeva che l’effetto del Giornodisole avversario non sarebbe durato ancora a lungo, perciò decise di giocarsi un’ultima carta.
“Volcarona, vai con Voldifuoco alla massima potenza.”
“Axel, contrastalo con Dragofuria.”
Haxorus, circondato dalla danza infuocata dell’avversario, fece comparire un prolungamento energetico del suo corpo, prima di colpire con grande forza Volcarona, costringendolo ad interrompere l’attacco e scagliandolo diversi metri indietro.
“Ottimo, ora finisci con Iper Raggio.”
L’attacco del pokémon mascellascia fu molto più potente di quello di Togekiss, e colpì senza alcun dubbio il suo bersaglio, privandolo delle sue energie e mandandolo k.o.
“Hai fatto del tuo meglio, amico mio, ora goditi il meritato riposo. Ora vai e conquista la vittoria, Lucario.”
Il Lucario di Sean scese in campo con la solita espressione concentrata, ben deciso a ribaltare la situazione. L’allenatore di Ceneride, tuttavia, capì che era necessaria una maggiore potenza offensiva, perciò premette il pulsante sul suo bracciale, e subito il suo combattente fu circondato da un’aura luminosa. Quando la luce si dissolse Lucario si era trasformato nella sua forma mega, con le orecchie più lunghe, dalle punte rosse, come quelle dei piedi, sulle mani erano comparsi degli spuntoni più grandi ed infine i suoi segni neri sembravano dei disegni tribali. La vista di MegaLucario preoccupò Arya, poiché si vedeva chiaramente che quel pokémon era un abile lottatore, ma la ragazza decise di lasciare in campo il suo Haxorus, poiché era uno dei suoi pokémon più potenti.
“Axel, non facciamoci intimidire, colpisci con Doppiocolpo.”
“Lucario, Extrarapido.”
Il pokémon aura si mosse ad una velocità tale da risultare invisibile, e colpì in pieno l’avversario, per poi allontanarsi prima che potesse contrattaccare, infliggendogli alcuni danni.
“Dobbiamo essere più veloci, Axel, vai con Dragodanza.”
“Approfittane ed utilizza Danzaspada.”
Mentre il tipo drago eseguiva la sua danza mistica, il suo sfidante creò delle spade d’energia che furono assorbita dal suo corpo, aumentando così la propria potenza d’attacco.
“Ora vai nuovamente con Doppiocolpo.”
“Contrattacca con Extrarapido.”
Stavolta Haxorus, dopo aver subito l’attacco dell’avversario, riscì a colpiro con due fendenti delle sue affilatissime lame, infliggendogli alcuni danni.
“Ottimo ora concludi con Dragofuria.”
“Usa Extrarapido, seguito da Gelopugno.”
Haxorus si preparò nuovamente ad attaccare con il suo corpo avvolto da un’aura energetica avente vagamente la sua forma, quando fu colpito dall’attacco ad altissima velocità dell’avversario, per poi subire anche un pugno avvolto da un’aura glaciale, il quale gli inflisse molti danni e non gli permise di mettere tutta la sua forza nella mossa, infliggendogli meno danni del normale.
“Axel, riprova con Doppiocolpo.”
“MegaLucario, è il momento di concludere, Extrarapido e Zuffa.”
Stavolta alla mossa supersonica del tipo lotta acciaio seguì una scarica di colpi vari, la cui potenza fu tale da mandare definitivamente Haxorus k.o.
“Axel, hai fatto un ottimo lavoro, ritorna. Tocca a te, Blaze.”
In campo fece la sua comparsa l’Infernape di Arya, e la sua espressione faceva capire che era leggermente arrabbiato per ciò che era successo ai suoi compagni.
“MegaLucario, dobbiamo fare molta attenzione contro quest’avversario, vai con Extrarapido.”
“Blaze, scatena la tua rabbia, usa Incendio.”
Pur subendo l’attacco dell’avversario, il pokémon fiamma scatenò un attacco infuocato talmente potente che, a causa della vicinanza e dei danni subiti nello scontro precedente, riuscirono a mandare MegaLucario al tappeto, sotto lo sguardo stupito degli spettatori. Sean era seccato da quell’avvenimento, così decise di mandare in campo la sua campionessa.
“Hai combattuto bene, Lucario, ora ritorna. Conducimi alla vittoria, Gardevoir.”
La pokémon psico folletto fece la sua comparsa in campo con molta grazia, e osservò con attenzione la situazione, prima di essere circondata da un’aura luminosa, esattamente com’era successo prima a Lucario, per poi uscirne nella sua forma megaevoluta.
“MegaGardevoir, approfittiamo del fatto che deve ricaricarsi per utilizzare Calmamente.”
Solerte ed affidabile come sempre, MegaGardevoir approfittò della pausa dell’avversario per concentrarsi alcuni secondi ed aumentare così le sue caratteristiche speciali, già elevate di loro. Arya capì che dovev riuscire a sconfiggere velocemente quella pokémon, o le sue possibilità di vittoria si sarebbero decisamente azzerate.
“Blaze, colpisci con Lanciafiamme.”
“MegaGardevoir, contrastalo con Forza Lunare.”
La luna sembrò comparire dietro la pokémon abbraccio, la quale scagliò una sfera di energia rosata che si scontrò con la fiammata avversaria e, dopo alcuni secondi, la disperse, colpendo il pieno il tipo fuoco lotta.
“Ottimo, ora colpiscilo con un’altra Forza Lunare.”
“Usa Protezione.”
Questa volta l’attacco non ebbe alcun effetto, poiché si scontrò con la barriera traslucida di colore verde, senza riuscire ad oltrepassarla. Essendo riuscita a salvare Blaze, Arya decise di provare una tattica del tutto diversa per ottenere la vittoria, e si affrettò a dare l’ordine al suo pokémon.
“Blaze, usa Fossa per sottrarti ai suoi attacchi e colpirla all’improvviso.”
Il pokémon fiamma si affrettò ad obbedire all’ordine della sua allenatrice, e scavò velocemente una fossa, così da scomparire sottoterra e sottrarsi alla vista dell’avversaria. Sean, tuttavia, non si faceva imbrogliare per così poco e si affrettò ad eseguire la sua contromossa.
“MegaGardevoir, rintraccia Infernape con i tuoi poteri ed evita il suo attacco.”
La pokémon simile ad una dama chiuse gli occhi ed iniziò a concentrarsi, nel tentativo di localizzare il suo avversario. Riuscì nell’intento appena in tempo per schivare Infernape, il quale balzò fuori dal terreno sotto di lei, col chiaro intento di coglierla di sorpresa.
“Ottimo, MegaGardevoir, ora colpiscilo con Psichico.”
“Blaze, cerca di resistere.”
Infernape fu bloccato a mezz’aria da una forza invisibile, che lo strinse con una pressione simile a quella di cento mani, prima di scagliarlo con violenza dall’altra parte dell’arena, dove riuscì a rialzarsi a fatica e solo dopo alcuni secondi.
“Blaze, ritentiamo con Incendio.”
“Utilizza Psichico per controllare le fiamme, e poi sconfiggilo con Forza Lunare.”
Questa volta la mossa eccelsa degli starter di fuoco era stata scagliata come una sfera di fiamme bianche, colore dovuto all’altissima temperatura, che Gardevoir riuscì a deviare in un angolo dell’arena grazie alla sua grande forza mentale, per poi scagliare una sfera energia rosata contro l’avversario, mandandolo inesorabilmente k.o.
“Blaze, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Tocca di nuovo a te, Blossom.”
La Bellossom di Arya fece nuovamente la sua comparsa in campo, determinata a vincere per la sua allenatrice.
“Blossom, vai con Giornodisole.”
“MegaGardevoir, usa Calmamente.”
Così, mentre Bellossom rafforzava nuovamente la potenza dei raggi solari sul terreno di scontro, la dama psichica si concentrò e aumentò ulteriormente la sua forza mentale.
“Ora vai con Solarraggio.”
“Contrastalo con Psichico.”
Come l’attacco Incendio d’Infernape, anche questo fu deviato dalla sua traiettoria e non colpì il suo obiettivo.
“Ottimo, ora contrattacca con Palla Ombra.”
La pokémon abbraccio creò una sfera carica di sentimenti negativi, che scagliò contro l’avversaria, causandole molti danni. Arya capì che ormai le sue speranze di vittoria erano minime, ma decise di non arrendersi e continuò l’offensiva.
“Blossom ,ce la puoi fare, usa nuovamente Solarraggio.”
“Contrastalo con Forza Lunare.”
Il raggio di energia solare e la sfera di energia presa dalla luna si scontrarono a metà tra le due contendenti, esplodendo violentemente all’impatto e sollevando una grande nube di polvere che impedì la visuale a tutti.
“MegaGardevoir, individua Bellossom con i tuoi poteri e usa Psichico.”
Tutti si stupirono dell’ordine repentino di Sean, ma qualche secondo dopo, quando la polvere si diradò, capirono che era stata una mossa azzeccata, poiché la pokémon fiore era sospesa a mezz’aria, stretta dalla morsa psichica dell’avversaria, ed era chiaro che non riusciva a liberarsi. Dopo alcuni secondi la piccola pokémon di tipo erba smise di opporre resistenza, poiché aveva esaurito le energie ed era finita k.o.
“Torna Blossom. Sei la mia ultima speranza, scendi in campo Snow.”
“MegaGardevoir, ritorna, hai meritato un po’ di riposo. Vinci per me, Glaceon.”
La Glaceon di Sean si trovò davanti l’esemplare maschio della stessa specie di Arya, e in molti pensarono che la sfida si prospettava interessante.
“Snow, colpisci con Geloscheggia.”
“Glaceon, avvicinati ed usa Tossina.”
Sia le schegge di ghiaccio ad alta velocità, che la sfera violacea traslucida andarono a segno, iperavvelenando il pokémon nevefresca di Arya e facendo danni minimi alla pokémon di Sean.
“Snow, dobbiamo cercare di concludere alla svelta, vai con Geloraggio.”
“Glaceon, usa anche tu Geloraggio.”
I due raggi azzurrini si scontrarono a metà strada, per poi esplodere in mille scintille gelide, a causa della potenza che si equivaleva.
“Glaceon, prova a rallentarlo con Bora.”
“Evita l’attacco con fossa.”
La pokémon di tipo ghiaccio scagliò una folata d’aria gelida contro l’avversario, il quale la evitò scavando una buca e finendo sottoterra, in attesa del momento propizio per attaccare.
“Glaceon, continua a muoverti, così dovremmo riuscire a confondergli le idee.”
L’idea era buona, tuttavia non aveva fatto i conti con l’abilità di Snow, il quale sbucò all’improvviso dal terreno e inflisse vari danni alla sua pokémon.
“Ottima mossa, ma non ti basterà per sconfiggermi. Glaceon, usa nuovamente Bora.”
“Snow, colpiscilo con Ultimascelta.”
Il pokémon nevefresca colpì in pieno l’avversaria, facendole comparire attorno un cerchio di stelle che poi le si chiusero addosso, infliggendole molti danni. Sean dovette riconoscere la validità della strategia dell’avversaria, che aveva utilizzato tutte le sue altre mosse per poi colpire con forza alla fine.
“Glaceon, non arrenderti ed usa Bora.”
“Snow, un ultimo sforzo, attraversa Bora e colpisci, di nuovo, con Ultimascelta.”
La tattica di Arya fu un successo, poiché i suo pokémon riuscì ad attraversare l’attacco senza subire eccessivi dannni e colpì con forza l’avversaria, mandandola definitivamente al tappeto. Tuttavia gli effetti di Tossina si fecero sentire, e poiché l’avvelenamento aveva indebolito sempre di più il pokémon di Arya durante l’incontro, questo non riuscì a resistere ulteriormente allo status negativo, e finì k.o.
“Arya Solaris non ha più pokémon in grado di combattere, dichiaro vincitore Sean Crowin.”
Il verdetto dell’arbitro fu accolto da un boato della folla, che esultò ancora di piquando Sean si avvicinò ad Ara per farle i complimenti su come aveva condotto il match. Complimenti che la ragazza accettò, pur elogiando a sua volta l’avversario per come aveva condotto il match.
 
Marina, non appena l’incontro era terminato, aveva deciso di approfittare dei minuti di pausa per fare quattro passi, e così era finita in una zona poco trafficata dell’arena. Quando sentì delle voci la ragazza si fermò di colpo, come avvertita da un sesto senso, e s’infilò in un angolo buio lì vicino. Poco dopo passarono vicino a lei due tizi, vestiti come responsabili della manutenzione, che chiacchieravano tra di loro.
“Tu sai a cosa servono i congegni che stiamo montando in tutta l’arena?”
“Sembra che siano stati creati per assorbire un qualche tipo di energia, ma non hanno fornito molte spiegazioni. Hanno detto che scopriremo tutto quando li attiveranno.”
“Se il piano va in porto, ognuno di noi otterrà grandi ricchezze. Tu che pensi di fare con la tua parte?”
“Per prima cosa una bella macchina sportiva, poi il resto si vedrà. Tu invece?”
“Io pensavo ad una bella crociera, così da rilassarmi dopo tutto il lavoro che stiamo facendo.”
“Bella idea. Tu pensi che quei leggendari che cerchiamo si faranno vedere?”
“Da quel che ho capito ascoltando gli scienziati, si trovano già ad Aglaia o molto vicini ad essa, dobbiamo solo fare in modo di attirarli.”
La bionda di Nevepoli non riuscì a sentire altro perché i due tizi si erano allontanati troppo, così decise di uscire dal suo nascondiglio. Pensò a chi avrebbe potuto avvisare per ciò che aveva appena sentito, ma, ragionando freddamente, non sapeva se quei tizi avessero infiltrati anche all’interno della polizia di Aglaia. Mentre pensava queste cose era ritornata in una zona più popolata dell’arena e lì andò a sbattere contro Neiral. Vedendolo alla ragazza venne un’idea, anche se la reputò un azzardo. I partecipanti alla Neikos Tykes erano appena sbarcati, e difficilmente avrebbero potuto essere coinvolti nel piano di quei tizi. Dopo alcuni secondi di tentennamento la ragazza decise di raccontare tutto a Neiral, magari sarebbero riusciti a trovare una soluzione.
 
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Angolo dell’autore
Salve a tutti, per prima cosa mi scuso per il ritardo con tutti coloro che mi seguono, ma una serie d’imprevisti mi ha impedito di aggiornare prima. Tornado alla storia, finalmente siamo giusti alla fase ad eliminazione diretta, e spero che il modo in cui ho descritto le lotte sia di gradimento per tutti voi. Naturalmente mi scuso con coloro che hanno perso in questo capitolo, ma purtroppo non dipende da me, ed in  fondo è un torneo, c’è chi vince e chi perde. Concludo con un ringraziamento a tutti coloro che recensiscono, seguono o, anche solo, leggono la storia.
Al prossimo capitolo.
Cailan

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Capitolo 9
*** Gli ottavi di finale (II) ***


Gli ottavi di finale (II)

Il sole, ormai, stava per raggiungere lo zenit, ad indicare che mezzogiorno era vicino, quando Maris e Samantha fecero il loro ingresso in campo. Le due ragazze si strinsero la mano, in modo molto sportivo, al centro del campo di battaglia, prima di dirigersi alle loro postazioni. Entrambe stavano valutando attentamente chi mandare come primo Pokémon in campo, sapendo che quella scelta avrebbe potuto essere fondamentale per l’esito dello scontro. Samantha, dopo un’attenta riflessione, indossò gli occhiali da nuoto, baciò l’anello d’argento che indossava sul medio della mano destra e scelse il suo primo combattente.
“Iniziamo con una vittoria, Xatu!”
Nello stesso momento in cui la Pokémon Magico entrava in campo, la ventenne di Austropoli fece entrare in campo la sua prima scelta, dopo aver valutato attentamente le possibili strategie.
“Ferrothorn, facciamoci valere.”
La Pokémon Spinasfere fece la sua comparsa in campo e, muovendo i tentacoli per aria, si mise ad osservare attentamente l’avversaria. Samantha, sapendo che Xatu era più veloce, non attese molto prima di iniziare il match.
“Xatu, usa Introforza.”
“Ferrothorn, usa Tuononda.”
Nonostante il discreto numero di danni subiti dalle sfere d’energia partite dal corpo dell’avversario, il tipo erba acciaio riuscì a lanciare una debole scarica elettrica contro l’avversaria, rendendo così i suoi movimenti meno fluidi, pur non riuscendo a fargli alcun danno.
“Xatu, non arrenderti, usa di nuovo Introforza.”
Il tipo psico volante tentò di eseguire l‘ordine della sua allenatrice, ma una scarica elettrica gli attraversò il corpo, impedendogli di portare a termine la sua mossa. Maris approfittò della situazione e diede un  ordine alla sua pokémon, sperando di riuscire ad ottenere un piccolo vantaggio in questo modo.
“Ferrothorn, approfittiamone e usa Levitoroccia.
La Pokémon Spinasfere colpì il terreno con i tentacoli e creò una trappola di rocce sospese attorno al campo di battaglia, così da rendere pericolosi i cambi per i pokémon dell’avversaria.
“Ottimo Ferrothorn, ora ritorna. Vai, Politoed.”
Il Pokémon Rana fece la sua comparsa in campo al posto della compagna di team, e subito iniziò a cadere una leggera pioggia sul campo di battaglia, causata dalla sua abilità Piovischio, che andava sicuramente a suo vantaggio. Samantha, vedendo il cambio dell’avversaria, si prese qualche secondo per studiare la sua prossima mossa, ma vedendo la determinazione di Xatu, decise di lasciarla in campo.
“Politoed, colpisci con Geloraggio.”
“Xatu, evita l’attacco e usa Desiderio.”
Nonostante risentisse della paralisi, la Pokémon Magico riuscì a schivare il raggio azzurrino dell’avversario, per poi rivolgere una preghiera al cielo, sempre rimanendo ad una distanza di sicurezza dall’avversario.
“Politoed, riprova con Geloraggio.”
“Utilizza Psichico.”
Il tipo psico volante, a causa della paralisi, fu troppo lento nell’eseguire la sua mossa,e subì molti danni dal gelido attacco dell’avversario, prima di colpirlo a sua volta con una potente morsa psichica. Inoltre la mossa precedente di Samantha fu provvidenziale, poiché l’effetto di Desiderio si attivò in quel momento, facendo recuperare alcune energie alla sua Pokémon.
“Politoed, continua ad usare Geloraggio.”
“Xatu, evitalo e poi usa nuovamente Desiderio.”
Il Pokémon rana iniziò a scagliare vari raggi glaciali contro l’avversaria, che riuscì ad evitarne alcuni e ad usare la sua mossa, prima di essere colpito in pieno e mandato k.o.
“Buon lavoro, Xatu, ritorna. Vai, Crash.”
L’Absol della rossa fece la sua comparsa in campo, e subito alcune rocce gli si scagliarono addosso, causandogli alcuni danni. Ma il tipo buio non si preoccupò eccessivamente della cosa, e si mise subito in posizione di combattimento, attendendo l’ordine della sua allenatrice.
“Ottimo, Crash, questo è lo spirito giusto, colpisci con Nemesi.”
“Politoed, vai con Tossina.”
Il Pokémon Catastrofe evitò con agilità la sfera violacea traslucida scagliatagli contro dall’avversario, per poi colpirlo con molta forza, poiché stava vendicando la sconfitta di Xatu, e lo mandò k.o. Absol, dopo aver fatto la sua mossa, recuperò tutte l’energie, poiché si era attivato l’effetto dell’ultimo Desiderio della sua compagna di team.
“Politoed, hai fatto un ottimo lavoro, ritorna. Pensaci tu, Toxicroak.”
Il Pokémon Inveieleno fece la sua comparsa in campo con il solito ghigno beffardo, prima di mettersi a guardare, in modo quasi annoiato, l’avversario, in attesa di un ordine della sua allenatrice.
“Crash, mostra la tua forza, vai con Psicotaglio.”
“Evitalo e usa Danzaspada.”
Il tipo veleno lotta evitò all’ultimo istante la lama psichica scagliatagli contro dall’avversario, per poi creare delle spade energetiche che furono assorbite dal suo corpo, aumentando così la sua potenza offensiva.
“Crash, vai con Ripicca.”
Il nuovo attacco, e la velocità di Absol nell’eseguirlo, furono talmente veloci che Maris non fece in tempo  ideare una contromossa, permettendo così che andasse a segno. Toxicroak, al momento dell’impatto, barcollò un istante, ma, forte delle nuove energie che la pioggia gli forniva attraverso, la sua abilità Pellearsa, si riprese velocemente e colpì l’avversario con un potente Incrocolpo, infliggendogli un gran numero di danni, per poi portarsi a distanza di sicurezza.
“Ottimo lavoro, Toxicroak, finiscilo con Velenpuntura.”
Il Pokémon Inveieleno circondò il suo pugno di un’aura violacea e si scagliò contro l’avversario, nella speranza di mettere fine allo scontro, quando arrivò la contromossa di Samantha.
“Crash, Psicotaglio, ora!”
Il tipo buio scagliò una lame energetica viola contro l’avversario a distanza ravvicinata, colpendolo in pieno e, a causa della doppia debolezza, mandandolo k.o. Maris dovette ammettere che l’avversaria aveva dato l’ordine al momento giusto, riuscendo ad infliggere il massimo danno possibile.
“Pazienza, Toxicroak, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Tocca di nuovo a te,Ferrothorn.”
Il tipo erba acciaio fece nuovamente la sua comparsa in campo, sempre pronta a combattere per la sua allenatrice.
“Crash, vai con Ripicca.”
“Colpiscilo con Vigorcolpo.”
Nello stesso istante in cui il’attacco del tipo buio andò a segno, uno dei tentacoli della sua avversaria lo colpì pieno, causandogli un danno che, sommato a quelli subiti precedentemente da Toxicroak, lo mandò k.o.
“Sei stato grande, Crash, ora riposa. Pensaci tu, Speedy.”
Come la Ninjask dell’allenatrice di Violapoli fece la sua comparsa in campo, alcune pietre gli si scagliarono addosso a causa della trappola piazzata dalla sua avversaria all’inizio del match, causandole molti danni.
“Ferrothorn, Levitoroccia ha già fatto un buon lavoro, ora usa Tuononda.”
“Evita l’attacco e colpisci con Forbice X.”
Una debole scarica elettrica fu scagliata contro la Pokémon Ninja, che, muovendosi ad una velocità straordinaria, la evitò senza grandi problemi, per poi colpire incrociando le sue chele, riuscendo così ad infliggere un discreto numero di danni.
“Ottimo lavoro, Speedy, ora concludi con un altro Forbice X.”
“Usa Tuononda appena si avvicina.”
Questa volta la velocità di Ninjask, aumentata dalla sua abilità Acceleratore, non servì ad evitare lo status negativo, poiché la Pokémon Spinasfere fece la sua mossa pochi istanti prima di essere messa k.o. dal tipo coleottero volante, prendendola in pieno a causa della distanza ravvicinata e rendendo più meccanici i suoi movimenti. Maris dovette rassegnarsi alla sconfitta della sua Pokémon, ma era convinta di avere ancora buone possibilità di vincere la sfida, visto che ad entrambe rimanevano tre Pokémon, e la Ninjask di Samantha era stata pesantemente danneggiata da Levitoroccia, oltre che dall’abilità Spineferrate, peculiarità della famiglia evolutiva di Ferrothorn.
“Hai fatto un lavoro eccellente, Ferrothorn, ritorna. Finalmente giunto il tuo momento, Dragonite.”
Samantha, vedendo comparire il Dragonite dell’avversaria sul campo di battaglia, pensò che la sfida sarebbe stata davvero dura da vincere, visto che Ninjask era già molto provata, ma ritirarla non avrebbe avuto senso, altrimenti in un ipotetico ritorno in campo sarebbe stata mandata k.o. da quella maledette rocce che gravitavano attorno al campo.
“Forza, Speedy, fai del tuo meglio e colpisci con Lacerazione.”
“Spazzala via con Tifone.”
Il Pokémon Drago iniziò a battere con forza le sue possenti ali, generando così una possente folata di vento che colpì l’avversaria, facendola finire a terra, nonostante i suoi tentativi di resistere, e mandandola k.o. Samantha purtroppo sapeva che sarebbe finita così, ma almeno aveva voluto fare un tentativo, così da non avere rimpianti.
“Torna, Speedy, hai fatto il possibile, amica mia. Mostragli cosa significa volare, Zephyr.”
La Pokémon Canterino fece la sua comparsa nel cielo sopra il terreno di scontro, e si mise subito a battere le ali, osservando l’avversario in attesa di un ordine da parte della sua allenatrice. Tuttavia fu Maris a fare la prima mossa, curiosa di vedere come si sarebbe concluso lo scontro tra due pokémon aventi la medesima combinazione di tipi.
“Dragonite, colpisci subito con Dragopular.”
“Evitalo ed usa Dragodanza.”
Altaria riuscì ad evitare per un pelo la mossa dell’avversario, per poi mettersi a fare una danza mistica che ebbe l’effetto di aumentare la sua velocità e il suo attacco.
“Ottimo, ora vai con Dragospiro.”
“Contrastalo con Dragopulsar.”
Il colpo energetico del Pokémon Drago si scontrò con un raggio di colora tra il viola ed il rosa lanciato dall’avversaria, esplodendo in una miriade di scintille e facendo trattenere il respiro agli spettatori.
“Zephyr, vai con Alacciaio.”
“Dragonite, usa Dragopulsar appena è abbastanza vicina.”
La Pokémon Canterina Rese le sue ali, simili a nuvole, resistenti come l’acciaio e si scagliò contro l’altro tipo drago volante, subendo alcuni danni dall’onda d’urto scaturita alla bocca di quest’ultimo, ma riuscendo a portare a termine la sua mossa e ad infliggere un discreto quantitativo di danni. La rossa era soddisfatta che la sua mossa fosse riuscita, nonostante i danni riportati dalla sua Pokémon, ed era convinta che avrebbe potuto sconfiggere il drago arancione dell’avversaria. Maris, da parte sua, capì che le serviva una strategia più cauta per vincere, e perciò decise di attuarla subito.
“Dragonite, recupera energie con Trespolo.”
“Zephyr, approfittane per utilizzare nuovamente Dragodanza.”
Così, mentre il Pokémon Drago si posava sul campo di battaglia per recuperare energie, la sua avversaria si esibiva nuovamente nella danza mistica, così da ottenere un ulteriore aumento dell’attacco e della velocità, rendendosi assai pericolosa.
“Ottimo, ora vai di nuovo con Dragospiro.”
“Contrastalo con Dragopulsar.”
Nuovamente le due mosse di tipo drago si scontrarono, esplodendo all’impatto e sollevando un gran polverone, a causa della vicinanza col terreno, che limitò la visuale delle concorrenti. Altaria si manteneva in volo in un punto dove la polvere non era giunta, cercando così d’individuare il suo avversario, così da colpirlo.
“Starmie, usa Geloraggio.”
La ventenne di Austropoli aveva approfittato della polvere per sostituire Dragonite con Starmie senza farsi notare, e sia la rossa di Jotho che la sua Pokémon, stupite dall’ordine appena sentito, non fecero in tempo a reagire che un gelido raggio azzurrino aprì un cerchio tra  nella nube di polvere, colpendo con precisione chirurgica il tipo drago volante, e infliggendogli un gran numero di danni a causa della sua duplice debolezza. Per qualche istante Altaria sembrò precipitare ma, a poca distanza dal terreno, riuscì a riprendersi e ad evitare l’impatto, pur essendo molto provata per i colpi subiti. Samantha era commossa dalla tenacia della sua Pokémon, e decise di darle fiducia, tentando un nuovo attacco.
“Ottimo, Zephyr, ora che la visuale è libera colpisci con Riduttore.”
“Starmie, usa Geloraggio per impedirle di colpirti.”
Il Pokémon Mistero iniziò a lanciare una serie di attacchi contro l’avversaria, nel tentativo di mandarla k.o., ma quest’ultima, con la velocità potenziata da Dragodanza, riusciva a schivare tutti i suoi colpi, dirigendosi nello stesso momento a grande velocità contro di lui. Tuttavia, a pochi metri dal tipo acqua psico, Altaria fu colpita in pieno e, unendo gli effetti di quel colpo ai due attacchi superefficaci subiti in precedenza, finì k.o.
“Zephyr, sei stata spettacolare, ora riposati. Vendichiamo la nostra compagna, tocca a te, Rose.”
Stavolta fece il suo ingresso in campo la Pokémon floreale di Samantha, che, con eleganza, si preparò a combattere. Maris aveva molta fiducia nei suoi Pokémon, ma sapeva che sarebbe stato molto rischioso lasciare Starmie in campo, perciò decise di sostituirlo con qualcuno più adatto a contrastare il tipo erba veleno.
“Ok, Starmie, per il momento ritorna. Tocca di nuovo a te, Dragonite.”
Il dragone arancione fece nuovamente la sua comparsa in campo, fermamente deciso a portare a termine almeno quest’incontro.
“Rose, non farti intimorire, vai con Ritorno.”
“Tieniti a distanza e colpiscila con Tifone.”
Il tipo drago volante fece come gli era stato ordinato e, dopo essersi alzato in volo, iniziò a battere le ali, procurando seri danni all’avversaria grazie alla potenza del vento.
“Rose, cerca di resistere e utilizza Energipalla.”
La Pokémon Floreale, spinta da un’insospettabile tenacia, resistette alla mossa dell’avversario e, sperando di metterlo in difficoltà, iniziò a scagliare una miriade di sfere energetiche verdi, costringendolo a muoversi continuamente per evitarle.
“Dragonite, avvicinati ed usa nuovamente Tifone.”
“Velenpuntura appena è abbastanza vicino, Rose.”
Il Pokémon Drago fece una virata in aria e si avvicinò all’avversaria, subendo in pieno alcune Energipalle ma uscendone con pochi danni, per poi Scatenare una folata di vento potente il doppio della precedente, al quale Roselia non riuscì a resistere e finì sbalzata dll’altra parte del terreno di scontro, k.o.
“Pazienza, Rose, l’avversario era davvero forte, ritorna. Sei la mia ultima speranza di vittoria, tocca a te, Blaze.”
Dopo queste parole, l’ultimo membro del team di Samantha fece la sua comparsa in campo. Era un Typhlosion dall’espressione veramente agguerrita, tanto che, al vederla, la bocca di Dragonite disegnò un fugace sorriso, poiché il dragone arancione pensava di aver trovato un avversario all’altezza.
“Blaze, usa Giornodisole.”
“Dragonite, approfittane per recuperare energie con Trespolo.”
Entrambe le allenatrici decisero di non passare subito all’offensiva, e mentre il Pokémon Vulcano aumentava l’intensità dei raggi solari, il suo avversario si posava sul terreno, così da ritornare nel pieno delle forze e combattere al meglio.
“Ottimo, Blaze, ora colpisci con Lanciafiamme.”
“Contrastalo con Dragopulsar.”
L’onda d’urto energetica scagliata dal Pokémon Drago si scontrò con una lancia infuocata scagliata dall’avversario, esplodendo in una miriade di scintille a metà strada.
“Bottintesta.”
Il mammifero infuocato fece uno scatto improvviso e colpì il suo avversario con una testata, infliggendogli alcuni danni e facendolo tentennare per alcuni secondi.
“Dragonite, riprenditi e usa Tuono.”
“Evitalo e colpisci con Lanciafiamme.”
Purtroppo per Samantha, Typhlosion fu troppo lento nell’eseguire l’ordine, e subì in pieno la potente scarica elettrica, che gli causò un discreto quantitativo di danni, oltre ad impedirgli di portare a termine l’attacco.
“Ottimo lavoro, Dragonite, ora usa Tifone.”
“Blaze, Lanciafiamme alla massima potenza.”
Lo starter di Johto lanciò una fiammata che stupì molti di quelli che osservavano il match. Infatti le raffiche ventose dell’attacco avversario , invece di disperdere il fuoco, si dirigevano verso di esso, a causa dell’alto calore impresso nell’attacco, e non riuscivano ad annientarlo, permettendo così che il tipo drago volante venisse preso in pieno. Il colpo gli fece  pochi danni, grazie alla sua particolare resistenza al fuoco, ma gli procurò una bruciatura su un fianco, la quale iniziò a dolergli. Samantha era felice di quello sviluppo nel match, e credeva di poter ancora vincere, perciò si affrettò ad ordinare la mossa successiva al suo Pokémon.
“Ottimo, Blaze, l’hai bruciato, ora finiscilo con Fuococarica, prima che si esaurisca l’effetto di Giornodisole.”
“Dragonite, usa Dragopulsar appena è abbastanza vicino.”
Il Pokémon Vulcano, desideroso di ottenere la vittoria, si circondò di fiamme e si scagliò contro l’avversario, il quale calcolò esattamente le distanze e lo colpì in pieno con una possente onda d’urto energetica, di colore tra il blu ed il viola, infliggendogli un gran numero di danni. Typhlosione tuttavia non si arrese e portò a termine il suo attacco, colpendo con molta forza l’avversario e sollevando un polverone che nasconse i due combattenti alla vista di tutti. Sia Maris che Samantha stavano con il cuore in gola, e con loro l’intero pubblico dell’arena di Palladia, tutti impazienti di sapere chi fosse il vincitore di quel match. Poco dopo la polvere si diradò e tutti poterono vedere che entrambi i Pokémon, pur pieni di ferite, erano in piedi, impegnati a fronteggiarsi con lo sguardo, poi Typhlosion, con un sorriso sul volto, cedette e crollò a terra, esausto. L’arbitro aspettò qualche secondo, e poi comunicò l’esito del match.
“Samantha Adrein non ha più Pokémon in grado di combattere, dichiaro vincitrice Maris Alana.”
Samantha, rassegnata per il risultato, fece ritornare il suo Pokémon nella sfera, per poi dirigersi verso la castana e farle i complimenti per la vittoria. Maris accettò, con le labbra piegate in un leggero sorriso di felicità, i complimenti dell’allenatrice di Violapoli, e le strinse la mano, prima di ritornare, insieme a lei, verso i posti riservati ai concorrenti.
 
Mark, seduto sugli spalti vicino alla cugina, fu dispiaciuto per il risultato, poiché Samantha le stava simpatica, anche se l’aveva battuto nei gironi. Comunque dovette ammettere che tutte le lotte a cui aveva appena assistito erano molto emozionanti, e tutti i concorrenti fino ad ora avevano meritato il loro posto agli ottavi. Misty, osservando il cugino, poté intuire i suoi pensieri dall’espressione che aveva, e dovette ammettere che fino ad ora gli sfidanti si erano battuti egregiamente, e lei, in quanto Capopalestra, aveva imparato a riconoscere gli allenatori con del potenziale. Pensando ciò distolse lo sguardo dal cugino, per riportarlo sul terreno di scontro, dove stavano giungendo i prossimi sfidanti.
 
Ichi e Sakura si erano appena stretti la mano al centro del terreno di scontro, e la ragazza aveva fulminato con gli occhi verdi, incorniciati dagli occhiali, il giovane di Fractalopoli, il quale aveva, involontariamente, fatto scivolare lo sguardo sulla sua figura, mentre le si avvicinava. Cleffa ed Houndoom, come sempre fuori dalle pokéball, avevano assistito alla scena dalla postazione di combattimento, e il mastino infernale si era appuntato mentalmente di mordere il proprio allenatore dopo il match, così da fargli pagare quell’ennesima pessima figura che faceva fare anche a loro. Gli voleva bene, certo, ma aveva una dignità da difendere, ed il suo amor proprio non poteva permettere che restasse impunito. Mentre il Pokémon era immerso in questi pensieri, entrambi i concorrenti raggiunsero la propria postazione e, avendo l’arbitro dato il via all’incontro, mandarono in campo le loro scelte iniziali.
“Tocca a te, Delphox.”
“Facciamoci onore, Vaporeon.”
In campo fecero la loro comparsa la Pokémon Volpe della ragazza di Sinnoh e l’eevolution acquatica del suo avversario. La starter di Kalos aveva uno sguardo che rispecchiava perfettamente quello della sua allenatrice, serio e concentrato, e Ichi pensò che non sarebbe stato facile sconfiggerla.
“Vaporeon, usa Idrovampata.”
“Contrastalo con Magifiamma, Delphox.”
Il getto d’acqua bollente scagliato dal Pokémon Bollajet fu intercettato da un cerchio infuocato che l’avversaria aveva creato con il ramo che si portava sempre dietro, finendo per svanire in una nuvola di vapore.
“Ora colpisci con Psicoshock.”
“Difenditi con Protezione.”
Le sfere di energia psichica si schiantarono contro la barriera semitrasparente di colore verde che il tipo acqua riuscì ad erigere a sua difesa, impedendo così che subisse danni da quell’attacco. Sia Ichi che Sakura stavano pensando ad un modo per far pendere l’incontro a proprio favore, e fu la ragazza a fare la prima mossa
“Delphox, usa Psichico.”
“Vaporeon, contrastalo con Tossina.”
Purtroppo per Ichi il tipo fuoco psico usò i suoi poteri mentali per stringere in una mora psichica l’avversario, impedendogli di fare qualunque azione, per poi scagliarlo lontano, infliggendogli molti danni. Vaporeon, dopo qualche secondo, si rimise in piedi, ma Ichi riuscì a notare che il Pokémon era stanco, e capì che doveva trovare un modo per concludere in fretta.
“Vaporeon, usa nuovamente Idrovampata.”
“Delphox, intercettalo con Lanciafiamme.”
La fiammata del Pokémon Volpe intercettò l’attacoc avversario a metà strada, creando una nube di vapore molto più grande della precedente.
“Perfetto, Vaporeon, ora nasconditi dentro il vapore.”
Il Pokémon Bollajet obbedì prontamente al comando del suo allenatore, e si fiondò nella nube di vapore, diventando praticamente invisibile a causa del vapore acqueo presente in essa e facendo preoccupare, per la prima volta, Sakura. La ragazza fino a quel momento aveva combattuto tenendo a bada le proprie emozioni, così da non avere guai a causa del suo problema, ma ora stava diventando leggermente inquieta, visto che aveva perso di vista l’avversario. Ma il suo carattere forte tornò subito ad imporsi sulla spiacevole sensazione, e la ragazza si risolse nel dare un ordine alla sua Pokémon.
“Delphox, individualo con i tuoi poteri ed usa Psicoshock.”
“Troppo tardi, Vaporeon usa Idrovampata.”
L’eevolution tipo acqua scagliò un getto d’acqua bollente contro l’avversaria da distanza ravvicinata, prendendola di sorpresa e facendole un gran numero di danni.
“Ottimo lavoro, ora concludi con un’altra Idrovampata.”
“Usa Psicoshock.”
La Pokémon Volpe fece la sua mossa nello stesso istante dell’avversario, con il risultato che furono colpiti entrambi dagli attacchi e finirono k.o. insieme.
“Pazienza, Vaporeon, ti sei fatto onore, ritorna. Tocca a te Cleffa.”
“Delphox, ritorna. La rimonta è nelle tue mani, Snorlax.”
Davanti al piccolo e dolce Pokémon Stella comparì il tipo normale, le cui dimensioni fecero preoccupare Ichi per l’integrità del suo fidato compagno di avventure. Cleffa tuttavia si girò verso il suo allenatore, il quale aveva già in mano una pokéball per sostituirlo, e gli fece cenno di voler combattere, ottenendo così di rimanere in campo.
“Snorlax, finiamola alla svelta, colpisci con Gigaimpatto.”
“Protezione, Seguita da Tossina.”
Il tipo folletto si affrettò a creare la barriera infrangibile, evitando così di diventare una sottiletta a causa della stazza dell’avversario, per poi approfittare della pausa che seguiva quell’attacco per iperavvelenarlo con una sfera violacea traslucida. Un lampo d’irritazione attraversò lo sguardo di Sakura, mentre Ichi sorrideva leggermente, pensando che ora era solo questione di resistere abbastanza perché il veleno sconfiggesse l’avversario.
“Snorlax, vai con Rotolamento.”
“Cleffa, usa Protezione, e poi Desiderio.”
Il Pokémon Sonno iniziò a rotolare velocemente verso l’avversario, ma anche stavolta il suo attacco fu bloccato dalla barriera verde semitrasparente, che riuscì a respingerlo il tempo necessario perché Cleffa potesse levare una preghiera.
“Non fermarti e continua ad usare Rotolamento.”
“Cleffa, utilizza nuovamente Protezione.”
Stavolta l’attacco del tipo normale andò a segno, poiché la mossa dell’avversario fallì, visto che l’aveva usata troppo, e quest’ultimo fu colpito in pieno da un paio di colpi, prima che il gigantesco Pokémon smettesse di rotolare. Tuttavia l’effetto di Desiderio si attivò e Cleffa riuscì a recuperare parte dell’energie perdute, pur barcollando ancora leggermente.
“Snorlax, concludi con Pesobomba.”
“Cleffa, usa Protezione.”
Ichi, spaventato per la sorte del suo compagno, gli diede subito quell’ordine, ma il Pokémon Sonno e la forza di gravità furono più veloci di lui, e l’attacco colpì in pieno il suo Pokémon, lasciandolo tutto intero, ma mandandolo k.o.
“Era un avversario troppo forte, Cleffa, ritorna. Cerberus, a te l’onore della vendetta.”
Il mastino infernale non si fece ripetere due volte l’ordine dal suo allenatore, e entro subitò in campo, con uno sguardo che non prometteva niente di buono. A peggiorare la situazione, per Snorlax e Sakura, fu la decisione di Ichi di far megaevolvere il suo Pokémon, che, dopo essere stato circondato da una luce per alcuni secondi, fece riecheggiare un possente ululato per l’arena.
“Snorlax, colpiscilo con Rotolamento.”
“Cerberus, evita l’attacco e usa Neropulsar.”
Il Pokémon Buio evitò con un salto l’attacco dell’avversario, per poi portarsi alle sue spalle e rilasciare un’aura di energia oscura i cui danni, uniti agli effetti del’iperavvellenamento causato da Cleffa, lo mandarono k.o. Sakura era leggermente stupita dalla situazione, poiché non credeva che un solo colpo sarebbe bastato a sconfiggere Snorlax, pur considerando l’iperavvelenamento.
“Snorlax, ritorna. Tocca a te, Gengar.”
Il Pokémon Ombra fece la sua comparsa sul terreno di scontro con il suo peculiare ghigno, ma l’avversario non considerò minimamente questa cosa, totalmente concentrato sull’ottenere la vittoria il prima possibile.
“Gengar, colpisci con Ipnosi.”
“Cerberus, chiudi gli occhi e usa Neropulsar.”
MegaHoundoom fece come gli era stato ordinato dal suo allenatore appena in tempo per evitare di addormentarsi a causa della mossa dell’avversario, per poi rilasciare nuovamente l’aura oscura in una zona abbastanza ampia intorno al suo corpo, riuscendo così a colpire il Pokémon Ombra e ad infliggergli un gran numero di danni.
“Ottimo lavoro, ora finiscilo con Lanciafiamme.”
“Svelto, usa Stordiraggio.”
Gengar lanciò la sfera multicolore contro l’avversario, ma quest’ultimo riuscì ad avere un momento di lucidità e portò a termine il suo attacco, mandandolo definitivamente k.o.
“Pazienza, Gengar, è un avversario difficile, ritorna. Sei la mia ultima speranza, vai Dusknoir.”
Il tipo spettro della ragazza di Sinnoh fece la sua comparsa in campo, pronto a combattere contro l’avversario confuso dall’ultimo colpo del suo compagno di team.
“Dusknoir, usa Fuocofatuo.”
“Cerberus, evitalo e usa Palla Ombra.”
Purtroppo per Ichi gli effetti dello Stordiraggio erano attivi sul suo Pokémon, il quale, non solo non riuscì ad evitare la mossa dell’avversario, procurandosi una bruciatura, ma scagliò anche la sfera di energia oscura contro il terreno sotto di lui, procurandosi così alcuni danni da solo.
“Ottimo, Dusknoir, approfittiamo della situazione e colpisci con Forza.”
“Cerberus, ricordati di Cleffa e riprenditi.”
Al sentire il nome del suo vecchio compagno di squadra, ignobilmente sconfitto da un avversario troppo forte per lui, MegaHoundoom ritrovò la lucidità, e vedendo l’avversario che si avvicinava per colpirlo, concentò tutta la sua rabbia in un nuovo attacco Palla Ombra e, senza aspettare l’ordine del suo allenatore, la scagliò, colpendolo in pieno e infliggendogli un enorme quantitativo di danni.
“Houndoom, finiscilo con Neropulsar.”
“No, Dusknoir, evitalo.”
Il Pokémon Ombra, purtroppo, non riuscì ad evitare l’attacco, poiché il suo avversario si posizionò vicino a lui e uso tutta la sua forza in quell’attacco, sancendo così la sua sconfitta. Dopo questìultima mossa l’arbitro aspettò qualche secondo, per poi comunicare ufficialmente l’esito del match.
“Sakura Harmonia Toyama non ha più Pokémon in grado di combattere, dichiaro vincitore Ichigo Samarike.”
Sakura rimase qualche secondo al suo posto, dispiaciuta per il risultato, ma quando Ichi le si avvicinò per farle i complimenti su come aveva condotto la lotta, si era già ripresa, e gli fece a sua volta i complimenti per la vittoria, prima di dirigersi, lentamente, al suo posto.
 
Mentre il match tra Ichi e Sakura giungeva a termine, Marina e Neiral, a cui la ragazza aveva spiegato ciò che aveva sentito, avevano discretamente radunato i partecipanti alla Neikos Tykes che erano riusciti a contattare. Il gruppo, Oltre alla bionda di Nevepoli e al giovane di Brunifoglia, comprendeva Naomi, Aiko e Arya. Avevano contattato solo queste tre ragazze, perché preferivano non informare chi partecipava ancora alla competizione, ma si erano ripromessi d’informare anche loro appena possibile. Marina aveva già raccontato loro che cosa aveva sentito poco prima, e ora stavano assimilando le informazioni appena ricevute.
“Ma non dovremmo riferire ciò alle autorità o al comitato organizzativo del torneo?”
Quattro paia di occhi si girarono verso Arya, la quale aveva deciso di rompere il silenzio ponendo quella domanda.
“Ci avevo già pensato, ma se quei tizi erano vestiti da tecnici, potrebbero esserci degli infiltrati anche tra la polizia o nel comitato organizzativo. Per questo ho preferito comunicare la cosa a qualcuno che non è originario di questa regione, così da ridurre il rischio di farci scoprire.”
“Ed io ho sono stato d’accordo con lei, la situazione non è da prendere alla leggera.”
Le risposte alla domanda arrivarono da Marina e Neiral, i quali avevano riflettuto a lungo prima di prendere quella decisione.
“Il fatto di voler catturare dei Pokémon leggendari mi preoccupa, potrebbero alterare l’equilibrio della natura.”
L’osservazione fatta da Aiko era corretta, ed era questo il pensiero che occupava principalmente la i pensieri di tutto il gruppo, e soprattutto di Neiral, il quale sapeva benissimo quali danni potevano causare dei Pokémon leggendari potenti come Kyogre o Groudon. Cadde nuovamente il silenzio sul gruppo, e stavolta l’interruzione provenne da Naomi, la quale aveva riflettuto molto, prima di decidersi a parlare.
“Non penso che il loro obiettivo sia uno dei leggendari maggiori, poiché le leghe dei vari continenti li stanno tenendo d’occhio, nei limiti del possibile, da quando i vari team di ogni regione hanno tentato di sfruttarli per i loro scopi.”
“Hai perfettamente ragione, a me lo ha confermato Blaine, il Capopalestra dell’Isola Cannella.”
Tutti e cinque si girarono per vedere chi avesse parlato, e si trovarono davanti Cailan, Maris, Sean e Seth, i quali avevano notato le facce preoccupate di Aiko e Arya, decidendo così di seguirle e sentendo tutto senza volerlo. Era stato il ventenne di Kanto a confermare quello che diceva Naomi, ma il successivo intervento lo fece Sean, appoggiato dalla castana di Austropoli.
“In una situazione simile la competizione passa in secondo piano, poiché sarebbe inutile vincerla, se poi succedesse una catastrofe.”
“Sean ha ragione, a che ci gioverebbe la vittoria, se poi ci trovassimo davanti a dei Pokémon leggendari controllati da qualcuno senza scrupoli?”
Marina sospirò, ammettendo con se stessa di aver sbagliato nel prendere la decisione, ma senza lasciar trasparire troppo le sue emozioni.
“Avete, ragione, e mi dispiace di aver pensato di dovervi tenere all’oscuro.”
“Dobbiamo sempre considerare che manca la risposta alla domanda più importante, a quali Pokémon leggendari stanno dando la caccia?”
“Senza indizi non lo scopriremo mai, visto il gran numero di leggendari. Comunque non dobbiamo far capire che noi siamo a conoscenza di ciò, quindi consiglio di continuare il torneo normalmente, così da non destare sospetti, mentre  chi non partecipa può cercare indizi.”
Quest’ultima affermazione arrivò da Seth, il quale aveva capito che d’ora in poi avrebbero dovuto misurare attentamente ogni loro gesto, e gli altri, dopo averci pensato un poco, non poterono far altro che assentire. A Cailan venne in mente il borseggiatore dell’altro giorno al porto, e consigliò agli altri di provare ad iniziare le ricerche da lì, visto che l’accaduto era abbastanza strano. Dopo ciò il gruppo si divise, e i partecipanti tornarono ai loro posti, sapendo di doversi comportare normalmente, mentre gli altri avrebbero tenuto gli occhi aperti.
 
Dante stava seduto nella zona riservata i concorrenti, attendendo impaziente che arrivasse il suo momento per sconfiggere il Marco di turno. Certo, c’era stato qualche azione interessante, ma l’unico che, per il momento, reputava un degno avversario, era Seth, visto che era riuscito a batterlo. Ma il ragazzo dalla carnagione olivastra si era allontanato qualche minuto fa, insieme a molti altri che non dovevano combattere o avevano già combattuto, e lui non aveva nessuno con cui parlare. Ayatsuri e Axia stavano prestando attenzione rispettivamente ad Absol e Serperior, in attesa che la pausa degli incontri passasse, e loro potessero scendere in campo. Ichi parlava tranquillamente con Samantha, consolandola per la sconfitta subita, mentre Lucas cercava di Parlare con Iral e Annalisa, entrambe abbastanza nervose per l’avvicinarsi del loro incontro. Infine vi era Josh, il quale non sembrava per niente intenzionato a parlare con anima viva ed era chiuso nei suoi pensieri. Vedendo insieme a chi era rimasto, Dante sbuffò nuovamente, rassegnandosi, per il momento, alla noia.

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Capitolo 10
*** Gli ottavi di finale (III) ***


Gli ottavi di finale (III)

La pausa era ormai terminata e gli spettatori erano curiosi di vedere chi altri sarebbe approdato alla fase successiva del torneo. Agli estremi del campo si erano già posizionati i prossimi due sfidanti, Ayatsuri Mirai e Axia Die, accompagnati rispettivamente da Absol e Serperior. Da parte di entrambi non vi era stato alcun contatto prima che l’arbitro desse via il match, ma le labbra dell’albino erano deformate da un ghigno, al quale la ragazza contrapponeva uno sguardo freddo ed indifferente. Entrambi dopo essersi osservati, mandarono in campo, quasi con noncuranza, le loro prime scelte per il match.
“Divertiamoci un po’, Banette.”
“Vai, Tsuki.”
Il Banette della mora e il Bisharp del giovane fecero la loro comparsa in campo, e  il sorriso del Pokémon Bambola contrastava in pieno con l’espressione imperscrutabile del suo avversario.
“Banette, vai con Furtivombra.”
“Terrempesta.”
Il tipo spettro si trasformò in un’ombra e si diresse velocemente contro l’avversario,il quale, non avendo subito molti danni, si affrettò a creare una tempesta di sabbia sul terreno di scontro, rendendo così la situazione favorevole a lui.
“Ora Ferrartigli, Tsuki.”
“Garchomp, contrastalo con Battiterra.”
Se Ayatsuri fu stupito dall’ordine dell’avversaria, non lo fece trasparire in alcun modo, lasciando che la piccola scossa sismica generata dallo squalo terrestre colpisse il Pokémon Fildilama, danneggiandolo gravemente, poco prima che questo riuscisse a contrattaccare con le sue affilatissime lame, causandogli, però, pochi danni. Axia era soddisfatta del modo in cui aveva colto di sorpresa l’avversario, col suo cambio improvviso, riuscendo così ad ottenere un piccolo vantaggio.
“Perfetto, ora usa nuovamente Battiterra.”
“Evitalo ed usa Tossina.”
Il tipo buio acciaio riuscì ad evitare per poco l’attacco dell’avversario, prima di colpirlo in pieno con una sfera violacea traslucida, che lo iperavvelenò all’istante.
“Bene, Tsuki, ritorna. Vai, Kage.”
La Weavile dell’albino non fece nemmeno in tempo ad entrare in campo che lanciò un attacco bora contro la tempesta di sabbia, così d’annullarne la forza con l’aria gelida ed evitare di subire danni a causa di essa. Garchomp riuscì ad evitare per un soffio l’attacco dell’avversaria, o per lui sarebbero potuti essere dolori, vista la sua duplice debolezza al tipo ghiaccio.
“Rallentala con Battiterra.”
“Geloscheggia.”
Mentre il Pokémon Mach si preparava a fare la sua mossa, l’avversaria gli scagliò contro dei frammenti di ghiaccio ad alta velocità, causandogli così un discreto quantitativo di danni, per poi resistere abbastanza bene alla mossa del suo avversario, pur subendo una riduzione della velocità.
“Garchomp, massacralo, vai con Forza.”
“Di nuovo Geloscheggia.”
Anche stavolta l’attacco di tipo ghiaccio colpì lo squalo terrestre prima che riuscisse a fare la sua mosse, ma quest’ultimo strinse i denti e colpì con molta furia l’avversaria, sbalzandola dall’altra parte del terreno di scontro a causa della violenza dell’impatto, e mandandola k.o. Il Pokémon, tuttavia, non potè esultare a lungo per la sua vittoria, poiché l’avvelenamento, unito ai due colpi doppiamente efficaci subiti, gli prosciugò le ultime forze e  gli fece fare la medesima fine dell’avversario.
“Garchomp, ritorna. Tocca a te, Salamence.”
“Kage, ritorna. Sii un’ombra nel cielo, Arashi.”
Il possente Pokémon drago ed l’Honchkrow del giovane di Verdeazzupoli fecero la loro comparsa nel cielo sovrastante l’arena di scontro, ed il primo evidenziò la sua presenza con un ruggito che riecheggiò per tutta l’arena, come a voler mostrare la sua forza.
“Salamence, vai con Dragospiro.”
“Arashi, evitalo ed usa Ventoincoda.”
Il Pokémon Grancapo diede mostra di una grande agilità nell’evitare il raggio energetico dell’avversario, per poi creare una folata di vento che aumentò la sua velocità, rendendolo un bersaglio ancor più difficile da colpire.
“Annienta quell’uccellino con Dragartigli.”
“Nottesferza.”
La velocità del tipo buio volante aveva dell’incredibile, poiché, circondato da un’aura oscura, riuscì a colpire l’avversario, infliggendogli alcuni danni, per poi allontanarsi rapidamente ed evitare di essere ferito dagli artigli di quest’ultimo, circondati che emanavano un’energia violacea.
“A mali estremi, usa Volo.”
“Portati a bassa quota ed attendi, Arashi.”
Il tipo drago volante si affrettò a portarsi ad alta quota, mentre l’avversario si posizionava rasente al terreno, per poi lanciarsi in picchiata, con la velocità resa assai elevata dalla forza di gravità che agiva sul suo peso non indifferente. Ayatsuri non ebbe nemmeno bisogno di dare l’ordine al suo Pokémon, poiché quest’ultimo conosceva bene le sue intenzioni e, quando fu il momento giusto, sfruttò la sua elevata velocità per scansare l’attacco dell’avversario, facendolo schiantare contro il terreno e subire alcuni danni dal suo stesso attacco.
“Bene, ora finiscilo con Baldeali.”
Il Pokémon Grancapo i nascose sotto le sue ali e colpì in pieno l’avversario, infliggendogli molti danni, pur subendone alcuni. Ayatsuri, però, non aveva fatto i conti con lo spirito combattivo del Pokémon Drago, il quale resistette all’attacco dell’avversario e, spinto dalla rabbia, lo colpì in pieno con un Dragartigli, facendolo schiantare dall’altra parte dell’arena, k.o. Un ghigno deformò le labbra di Axia, alla vista dell’avversario sconfitto, ma l’albino non sembrò essere minimamente preoccupato da ciò, visto che continuava a ghignare, leggermente, a sua volta
“Arashi, rientra. Concludi tu il lavoro, Hell.”
L’Houndoom del ragazzo di Verdeazzupoli fece la sua comparsa in campo e, senza aspettare alcun ordine da parte del suo allenatore, si scagliò contro l’avversario, ancora a terra, e lo colpì in pieno viso con un potente attacco Codacciaio, il quale  lo mandò inesorabilmente k.o. Sul viso della mora il ghigno era scomparso, per lasciar posto ad un’espressione fredda, con gli occhi che mandavano lampi contro l’avversario.
“Salamence, ritorna. Tocca di nuovo a te, Banette.”
“Hell, rientra. Sgranchisciti un po’, Kurai.”
Absol, rimasto fino a quel momento al fianco del suo allenatore, si avviò con molta calma sul terreno di scontro, per poi fermarsi a poca distanza dall’avversario, come a sfidarlo ad attaccare.
“Banette, usa Furtivombra.”
Mentre il Pokémon Bambola preparava la sua mossa, il tipo buio utilizzò Sbigoattacco, anticipandolo ed infliggendogli un enorme quantitativo di danni, per poi subire, senza gravi conseguenza, la mossa la sua mossa. Tuttavia, prima che il tipo spettro si allontanasse, il Pokémon Catastrofe utilizzò Ombrartigli, colpendolo in pieno con la zampa circondata da un’aura oscura e mandandolo k.o. Ayatsuri era soddisfatto della prestazione del suo Pokémon, d’altra parte a Kurai gli ordini servivano solo contro avversari estremamente difficili da sconfiggere, ed un tipo spettro, per lui, non era per niente un problema. Axia, d’altro canto, si stava innervosendo, ma nascondeva perfettamente il suo stato d’animo sotto una maschera di fredda indifferenza.
“Banette, ritorna. Vai, Serperior.”
Lo starter cromatico di Unima avanzò sul terreno di scontro, e nella sua espressione si poteva vedere il desiderio di cambiare l’andamento dell’incontro. Vedendo quel Pokémon avanzare, l’albino ritenne più sicuro dare ordini al suo compagno, nello scontro imminente, e si preparò di conseguenza.
“Serperior vai con Fendifoglia.”
“Kurai, usa Sbigoattacco.”
Absol sfrutto la peculiarità di quella mossa per colpire l’avversario per primo, infliggendogli molti danni, per poi allontanarsi dal fendente sferrato dalla coda di quest’ultimo.
“Bene, ora usa Ombrartigli.”
“Radicalbero.”
Il ghigno di Ayatsuri scomparve per qualche istante, quando sentì l’ordine dell’avversaria, per poi ritornare subito dopo. Il pokémon Regale si affrettò ad ubbidire all’ordine, e fece spuntare dal terreno un immenso groviglio di radici che colpì in pieno l’avversario, danneggiandolo seriamente, ed impedendogli di portare a termine il suo attacco.
“Tsuki, vai con Forbice X.”
Axia trattenne un’imprecazione nel sentire l’ordine dell’avversario, poiché il tipo erba, stanco per aver appena usato la mossa eccelsa, non sarebbe mai riuscito a schivare l’attacco, e su ciò puntava il giovane di Verdeazzupoli, che aveva effettuato una sostituzione lampo dopo l’attacco. Il Pokémon Fildilama colpì l’avversario con precisione chirurgica, effettuando due fendenti che formarono una croce, mandandolo k.o.
“Serperior, ritorna. Vai, Gengar.”
“Tsuki, ritorna. Kurai, divertiti un altro po’.”
Absol, un po’ malconcio per l’attacco subito, fece il suo ritorno in campo contro il Pokémon Ombra, il quale lo fissava con il suo solito ghigno, come a volerlo prendere in giro.
“Gengar, usa Velenoshock.”
Il tipo buio contrattaccò con Sbigoattacco, Infliggendo molti danni all’avversario, prima che quest’ultimo facesse la sua mossa. Quando, poi, il tipo veleno spettro rilasciò il liquido tossico, l’avversario lo evitò portandosi alle sue spalle e colpendolo con un poderoso attacco Ombrartigli, causandogli molti altri danni e costringendolo ad allontanarsi. Ayatsuri continuava a ghignare a quella vista, mentre Axia, che ormai mandava occhiate di fuoco al ragazzo, decise di riprovare con quella mossa.
“Gengar, usa di nuovo Velenoshock.”
Stavolta il Pokémon Catastrofe non volle anticipare il suo avversario con Sbigoattacco, ma con Psicotaglio e, fatto un ampio movimento con la testa, gli scagliò contro una lama di energia psichica i cui danni, sommati a quelli dei precedenti attacchi, lo mandarono k.o. Ormai ad Axia era rimasto solo un Pokémon, ma la ragazza aveva intenzione di rendere dura la vittoria all’avversario.
“Gengar, ritorna. Tocca a te, Absol.”
“Kurai, direi che puoi riposarti. L’ultimo scontro lo lascio a te, Hell.”
L’Houndoom dell’albino fece nuovamente il suo ingresso in campo, insieme al tipo buio dell’avversaria, la quale non perse tempo e fece megaevolvere il suo Pokémon, che risultò molto più potente di prima. Ayatsuri vide la cosa come una sfida e così, volendo divertirsi ancora un po’, anche lui fece megaevolvere Houndoom, così da creare le aspettative per uno scontro d’alto livello.
“MegaAbsol, colpisci con Fuocofatuo.”
“Hell, evitalo e usa Provocazione.”
Il mastino infernale evitò per poco la piccola fiammella scagliatagli contro dall’avversario, per poi iniziare a provocare quest’ultimo e far crescere in lui la voglia di massacrarlo il prima possibile.
“Maledizione, ora usa Palla Ombra.”
“Subiscila e colpisci con Codacciaio.”
Il Pokémon Catastrofe prese in pieno l’avversario con una sfera carica di emozioni negative, infliggendogli pochi danni, per poi essere colpito dalla sua coda ed essere sbalzato in mezzo alle radici rimaste dopo il Radicalbero di Serperior.
“MegaAbsol, riprenditi e vai con Neropulsar.”
“Hell, è giunto il momento di mostrargli perché porti quel nome, vai con Marchiatura.”
Il Pokémon Oscurità scagliò una sfera di fuoco contro l’avversario, che non riuscì a disperderla con l’onda di energia oscura e ne fu colpito in pieno, venendo circondato dalle fiamme e passando quest’ultime anche alle radici lì attorno, creando un vero e proprio inferno di fuoco al centro dell’arena. Quando, poco dopo, le fiamme si spensero e Absol, ritornato nella forma normale, finì k.o. L’arbitro aspettò che gli strumenti dell’arena analizzassero le condizioni del tipo buio, e quando gli fu comunicato che non era in pericolo di vita, annunciò l’esito dello scontro.
“Axia Die non ha più Pokémon in grado di combattere, dichiaro vincitore Ayatsuri Mirai.”
“Hell, ottimo lavoro, ritorna.”
L’albino fece rientrare il suo compagno nella sfera, prima di dirigersi verso il suo posto tra gli altri concorrenti, salutando l’avversaria con un semplice gesto della mano. Axia, da parte sua, lanciava sguardi omicidi all’avversario, visto il modo in cui aveva ridotto il suo Absol, ma fu abile nell’impedire che le sue emozioni trasparissero e, dopo aver fatto rientrare il tipo buio nella Pokéball, si diresse verso il centro medico dell’arena, così da farlo curare il prima possibile.
 
Mentre lo scontro finiva, il gruppo di allenatori a conoscenza della situazione aveva deciso di dividersi, lasciando, per il momento, le indagini a coloro che avevano concluso il torneo, mentre gli altri avrebbero tenuto gli occhi aperti dai loro posti e dal terreno di scontro. Il gruppo d’indagine aveva deciso, a sua volta, di dividersi, così da coprire un’area più ampia dell’arena, Neiral si sarebbe diretto verso la zona sud, Marina avrebbe tenuto d’occhio quella Nord ed Arya quella ovest, dal lato opposto rispetto ai posti dei partecipanti. Aiko e Naomi, invece, avrebbero tenuto d’occhio la zona del bar, recitando la parte di due amiche che chiacchierano tranquillamente degli incontri. Le due ragazze erano sedute ad un tavolo dal quale potevano osservare l’intera zona, e si muovevano con disinvoltura, come se non sospettassero niente.
“Che ne pensi di questa situazione?”
Naomi si voltò vero la rossa, la quale, dopo molte esitazioni, aveva deciso di porre quella domanda alla ragazza, poiché la trovava molto simpatica. La bionda fece un sospiro e, dopo aver raccolto le idee, si decise a risponderle.
“Non so che dirti, ero venuta qui per partecipare al torneo, poiché ritenevo sarebbe stato un buon allenamento prima di sfidare la lega di Sinnoh, e ora mi trovo in questa situazione. Di sicuro farò il possibile per evitare che succeda una catastrofe, poiché ricordo bene i servizi in televisione sulla devastazione di Hoenn causata da Groudon e Kyogre. Questi tizi potrebbero anche puntare a dei leggendari minori, ma anche loro hanno una grande forza, e se ne possedessero un numero sufficiente, potrebbero diventare molto pericolosi.”
Aiko annuì alle parole dell’altra ragazza, poiché anche lei aveva visto i notiziari su Hoenn dopo la crisi causata dai due potenti leggendari, e voleva evitare che accadesse, nuovamente, una simile devastazione.
“Allora non ci resta che tenere gli occhi aperti, e sperare di riuscire a dare una mano.”
Dopo questo scambio di opinioni, entrambe si misero a parlare di argomenti futili, pur controllando tutta la zona con sguardi furtivi, per non destare sospetti.
 
Quando Iral e Annalisa entrarono sul terreno di scontro, il quale era stato sostituito con uno non devastato, grazie agli avveniristici macchinari dell’arena, si diressero al centro del campo per stringersi la mano, entrambe leggermente frenate dalla loro timidezza, per poi dirigersi ai posti assegnati, ed osservarsi per alcuni secondi, prima di mandare in campo le loro scelte iniziali.
“Shuppet, scelgo te.”
“Vai, Greninja.”
Il Pokémon pupazzo della bionda di Giardinfiorito e il ninja acquatico della sua avversaria fecero la loro comparsa in campo, e si fissarono, in attesa d’iniziare lo scontro.
“Shuppet, vai con Furtivombra.”
“Neropulsar.”
“Il tipo spettro si scagliò contro l’avversario sotto forma di ombra, colpendolo ed infliggendogli alcuni danni, ma il Pokémon Ninja contrattaccò con un’aura oscura che lo ferì gravemente e lo costrinse ad indietreggiare.
“Shuppet, devi resistere, vai con Fuocofatuo.”
“Evitalo e usa Acqualame.”
Lo starter di Kalos evitò l’attacco dell’avversario con un agile balzo, per poi iniziare a lanciare i suoi shuriken acquatici, mentre si trovava ancora in aria, e colpire il suo obiettivo con una precisione chirurgica.
“Shuppet, un ultimo tentativo, vai con Palla Ombra.”
“Greninja, avvicinati ed usa Neropulsar.”
La sfera carica d’energia negativa lanciata dal Pokémon Pupazzo fu schivata all’ultimo istante dall’avversario, che si avvicinò rapidamente e, prima che Annalisa potesse pensare ad una contromossa, usò il suo attacco Neropulsar e lo mandò k.o.
“Shuppet, hai fatto il possibile, ritorna. Pensaci tu, Lucario.”
Il Lucario di Annalisa fece la sua comparsa in campo, mantenendo la tipica espressione concentrata, e preparandosi a combattere contro l’avversario. Tuttavia Iral decise di non rischiare di ferire inutilmente Greninja, e lo sostituì con un Pokémon più idoneo all’avversario.
“Greninja, sei stato splendido, per il momento ritorna. Ruggisci, Luxray.”
AL posto del ninja acquatico fece la sua comparsa sul terreno di scontro il leone elettrico, il quale, con scintille che gli crepitavano attorno al corpo, si mise subito in posizione di combattimento, tenendo d’occhio l’avversario.
“Lucario, usa Palmoforza.”
“Contrattacca con Rogodenti.”
Il Pokémon Occhiluce scattò contro l’avversario e lo morse con le zanne avvolte da piccole fiamme, infliggendogli molti danni. Il tipo lotta acciaio, tuttavia, resistette al dolore inflittogli dall’avversario e colpì quest’ultimo con il palmo della zampa, riuscendo così a guadagnare la distanza di sicurezza e a mettersi nuovamente in posizione di combattimento. Iral era soddisfatta della prestazione del suo Pokémon, e decise di riprovare la tattica, puntando sulla combinazione dei tipi.
“Ottimo, Luxray, ora usa di nuovo Rogodenti.”
La ragazza di Kalos, però, non aveva notato il leggero sorriso che aveva incurvato le labbra dell’avversaria, la quale comunicò velocemente la contromossa d utilizzare.
“Lucario, usa Contatore.”
Il Pokémon Aura si fece colpire dall’avversario, per poi infliggergli un colpo potente il doppio, e metterlo k.o. Iral era stupita del fatto che il suo Pokémon fosse stato messo al tappeto, ma si consolò subito, pensando che era riuscito a fare molti danni al suo avversario.
“Ritorna, Luxray, ai combattuto bene. Finisci tu il lavoro, Gogoat.”
In campo comparve il Pokémon Cavalcatura, che si girò subito verso la sua allenatrice, in attesa di un ordine. Annalisa, tuttavia, fu più veloce della sua avversaria nel prendere una decisione, e disse, senza esitazione, al suo Pokémon la mossa da usare.
“Lucario, vai con Palmoforza, dobbiamo sfruttare la sua debolezza.”
“Gogoat, evitalo ed usa Aeroassalto.”
Il tipo erba normale provò a scartare di lato per evitare l’attacco dell’avversario, ma quest’ultimo non si fece imbrogliare facilmente e lo colpì in pieno, infliggendogli un gran numero di danni e rendendo i suoi movimenti meno fluidi, segno di una paralisi. Le leggere scariche elettriche passanti per i muscoli di Gogoat gli impedirono effettuare la sua mossa infallibile e danneggiare il suo avversario, rendendo la situazione abbastanza spinosa. Iral, quando vide ciò, capì che Gogoat non poteva sconfiggere quell’avversario, e lo fece rientrare, per sostituirlo con uno più idoneo allo scontro.
“Gogoat, ci hai provato, rientra. Pensaci tu, Arcanine.”
Il maestoso leone infuocato di Iral sottolineò il suo ingresso in campo con un forte ruggito, per poi utilizzare il suo possente attacco Lanciafiamme contro l’avversario, il quale, stupito dalla tempestività della mossa, non riuscì a spostarsi in tempo e fu travolto da una lancia di fuoco, finendo inesorabilmente k.o.
“Lucario, sei stato grande, ritorna. Tocca a te, Infernape.”
Lo starter di Sinnoh fece la sua comparsa in campo in silenzio, mantenendo lo sguardo fisso sul suo avversario e valutandone la forza.
“Arcanine, ritorna. Tocca nuovamente a te, Greninja.”
Al posto del leone infuocato fece nuovamente la sua comparsa in campo il tipo acqua buio di Kalos. Gli spettatori più esperti capirono subito che lo scontro si sarebbe basato soprattutto sulla velocità, ed erano curiosi di vedere quale dei due starter avrebbe vinto il confronto, visto che entrambi presentavano vantaggi e svantaggi rispetto all’avversario. Annalisa decise di non attendere oltre e fece la prima mossa, pensando che doveva sconfiggere velocemente quell’avversario.
“Infernape, vai con Pugnorapido.”
“Greninja, contrastalo con Extrasenso.”
Il Pokémon Ninja aveva appena iniziato a concentrarsi, quando fu colpito dall’avversario, subendo, tuttavia, danni minimi, poiché la sua abilità Mutatipo gli aveva permesso di acquisire il tipo psico appena in tempo, rendendo, così, poco efficace l’attacco appena subito. Anche la ragazza di Cuoripoli fu leggermente sorpresa da questa cosa, e non fece in tempo a dare un nuovo ordine al suo Pokémon, che questo fu allontanato dall’attacco psichico dell’avversario, subendo così un gran numero di danni.
“Ottimo, ora usa Acqualame.”
“Contrastale con Turbofuoco.”
Il tipo fuoco lotta soffiò un vortice di fiamme contro gli shuriken acquatici che l’avversario gli aveva scagliato contro, riuscendo ad evitare di essere colpito, ma sollevando una leggera foschia sul terreno di scontro. Iral, vedendo ciò, si permise un leggero sorriso, poiché la foschia era un vantaggio per Greninja, vista la sua abilità nell’essere furtivo. Annalisa, invece, teneva gli occhi bene aperti, per cercare di scorgere un movimento dell’avversario ed evitare la sconfitta del suo terzo Pokémon. un movimento improvvio nella foschia attirò l’attenzione della ragazza,la quale si affrettò ad ordinare le adeguate contromisure al suo compagno.
“Infernape, usa Braciere alla tua destra.”
“Greninja, vai con Acqualame.”
Lo starter di Sinnoh lanciò una fiammata nel punto indicatogli dalla sua allenatrice, ma non ebbe alcun effetto, poiché l’avversario si era già spostato alle sue spalle. Quest’ultimo, sentito l’ordine della sua allenatrice, approfittò del fatto che il Pokémon fiamma fosse scoperto e lo colpì in pieno con cinque Shuriken acquatici, Infliggendogli un gran quantitativo di danni. Annalisa era commossa dalla resistenza che il suo Pokémon stava mostrando e, sapendo che non avrebbe retto contro un altro avversario, gli diede un ultimo ordine.
“Infernape, sei stato grande, ora fai un ultimo sforzo e colpisci con Fuococarica.”
Il tipo fuoco lotta, sentendo l’ordine della sua allenatrice, sfrutto tutta la sua energie, unita alla sua abilità Aiutofuoco, per circondarsi di un’aura infuocata, e scagliarsi successivamente contro il suo avversario. Iral, tuttavia, non si fece prendere dal panico e, pur sapendo che Greninja sarebbe riuscito a resistere all’attacco, quando l’avversario fu poco lontano, diede a Greninja gli ordini adatti ad affrontare la situazione.
“Greninja, evita l’attacco ed usa Extrasenso.”
Il Pokémon Ninja, grazie alla sua elevata agilità, eseguì gli ordini della sua allenatrice in modo impeccabile, per poi utilizzare la sua mossa psichica e sconfiggere, definitivamente, l’avversario.
“Infernape, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Lo scontro è nelle tue mani, Garchomp.”
“Greninja, ritorna, questo è uno scontro per pezzi grossi. Sii la difesa della mia vittoria, Aggron.”
Entrambi i Pokémon fecero la loro comparsa in campo, e subito iniziarono a squadrarsi minacciosamente, in attesa di un ordine da parte delle proprie allenatrici. Iral, tuttavia, non volle rischiare, e premette il pulsane sul suo braccialetto, facendo, così, megaevolvere Aggron ed aumentando la sua potenza.
“Garchomp, mostra che non lo temi, vai con Ira di Drago.”
“MegaAggron, avvicinati ed usa Codacciaio.”
Il Pokémon corazza avanzò, lasciando che la sfera di fiamme blu lanciata dall’avversario si schiantasse contro il suo robusto petto, per poi colpire quest’ultimo con la sua coda rinforzata, infliggendogli vari danni e costringendolo ad arretrare.
“Non arrenderti, vai con Dragartigli.”
“Contrastalo con Breccia.”
Quando la zampa del Pokémon Mach, circondata da un’aura violacea,si scontrò con quella dell’avversario, la potenza dell’impatto fu impressionante, ed il terreno stesso si crepò. I due contendenti rimasero in quella posizione per alcuni istanti, vedendo ognuno la volontà di vincere negli occhi dell’altro, per poi allontanarsi e rimettersi in posizione, in attesa della prossima mossa ordinata loro dalle allenatrici.
“Garchomp, sfodera tutta la tua potenza, vai con Dragofuria.”
“MegaAggron, colpisci con Codacciaio.”
Lo squalo terrestre formò una sagoma energetica, avente vagamente la sua forma, attorno al suo corpo, per poi scagliasi contro l’avversario ed iniziarlo a tempestare di colpi. Quest’ultimo si posizionò in modo da subire la maggio parte dell’attacco sulla schiena, dove la sua corazza era nettamente più spessa e gli forniva una protezione maggiore. Tuttavia il Pokémon Corazza, quando notò che l’attacco del suo avversario si era fatto meno insistente, fece la sua mossa, colpendo il tipo drago terra con la coda circondata da un’aura violacea, infliggendogli un immenso quantitativo di danni e mandandolo k.o.
“Annalisa Nagashito non ha più Pokémon in grado di combattere, Dichiaro vincitrice Iral Handor.”
Sentendo il verdetto dell’arbitro, l’intera arena esplose in un boato d’esultanza, con tutti gli spettatori desiderosi di mostrare la loro approvazione per la lotta spettacolare a cui avevano appena assistito. Annalisa, dopo aver fatto rientrare il suo Pokémon nelle sfere, si avvicinò ad Iral e le fece i complimenti per la vittoria, dando un grande esempio di spirito sportivo. La ragazza, leggermente rossa in viso per la situazione, accettò i complimenti, per poi dirigersi, insieme alla sua avversaria, ai loro posti, tra gli altri concorrenti della giornata.
 
Tra i concorrenti vi erano atteggiamenti diversi, a seconda di chi si osservava. Ichi, tenuto d’occhio da Houndoom e Cleffa, rimessi velocemente in sesto dal team medico dell’arena, parlava con Samantha, spaziando la discussione su argomenti vari, dalle lotte o agli interessi personali. Dante, rallegrato dal fatto che Seth fosse ritornato, esponeva le sue idee sugli scontri a quest’ultimo, il quale lo ascoltava e rispondeva, pur rivolgendo qualche pensiero all’ipotetico obiettivo dell’organizzazione segreta. Ayatsuri e Axia erano entrambi spariti,  poiché avevano portato i loro Pokémon dal team medico, con la ragazza che emanava un’aura negativa tale da dissuadere chiunque, tranne un pazzo o l’albino, dal rivolgerle la parola. Josh pensava a quali strategie usare nel suo match, visto che era ormai vicino, mentre Lucas era teso, visto che, dopo la pausa, sarebbe dovuto scendere lui in campo, contro Dante, e cercava di distrarsi scambiando qualche parola con Sakura, la quale rispondeva senza porsi troppi problemi. Infine Maris e Cailan discutevano tra di loro, poiché la giovane aveva proposto di dare un’occhiata agli strumenti del laboratorio del professor Krios, per vedere se avevano rilevato qualcosa di anomalo negli ultimi tempi, mentre il ventenne faceva ipotesi sui possibili leggendari presenti nella zona.
 
Mark era in fibrillazione, poiché tutte le lotte della giornata gli erano piaciute, tranne quella di Ayatsuri, piena di Pokémon buio, e non vedeva l’ora che iniziassero le successive. Accanto a lui la cugina che parlava all’interpoké con una sua amica Capopalestra, Erika, riguardo una festa che si sarebbe tenuta quella sera. L’attenzione del ragazzo fu, però, attirata da un punto luminoso sopra l’arena, che scomparve dopo un istante. Mark, vedendo che non vi era niente, pensò di esserselo immaginato, e ricominciò a contare, con impazienza, i minuti che mancavano alla fine della pausa.
 
 
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Angolo dell’Autore
Salve a tutti, per prima cosa mi scuso per il tempo che ci ho messo ad aggiornare, ma purtroppo non mi sono potuto dedicare molto alla storia, e così ho dovuto allungare la tempistica degli aggiornamenti. Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto, e che le lotte continuino ad emozionarvi. Ormai siamo quasi alla fine degli ottavi, ed anche la trama alternativa si sta sviluppando, ma non vi dico altro per evitare di spoilerarvi qualcosa. Spero di riuscire ad aggiornare più velocemente con il prossimo capitolo, ma purtroppo non posso assicurarvi niente, perciò vi chiedo un po’ di pazienza.
Per finire faccio un ringraziamento a tutti coloro che recensiscono, seguono, o anche solo leggono la storia.
Cailan

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Capitolo 11
*** Gli ottavi di finale (IV) ***


Gli ottavi di finale (IV)

Finalmente stava per avere inizio il penultimo scontro degli ottavi di finale della Neikos Tykes, e gli sfidanti stavano facendo il loro ingresso sul terreno di scontro. Dante era di buon umore, poiché toccava finalmente a lui, e la prossima sfida gli avrebbe permesso di far capire al pubblico chi sarebbe stato il probabile vincitore del torneo. Il ventenne di Forestopoli giunse al centro del terreno di scontro e strine la mano al suo avversario, prima di rivolgergli la parola.
“Sei ancora in tempo per ritirarti, Marco, non vorrei umiliarti troppo.”
Lucas, alzò la testa per guardare negli occhi il giovane di Hoenn, vista la differenza d’altezza di trentacinque centimetri.
“Secondo me perderai tu, io un giorno sarò il campione di Sinnoh. E comunque io mi chiamo Lucas.”
“Credici, Marco, comunque non venire a frignare da me quando perderai.”
Con queste ultimo scambio di battute i due sfidanti si diressero entrambi alle proprie postazioni. Una volta raggiunta questa passarono alcuni minuti a fissarsi, prima di fare la loro scelta.
“Rapidash, scelgo te.”
“Combatti e vinci, Ares.”
L’inizio del match si prospettava infuocato, viste le scelte dei due sfidanti. Da parte di Lucas, era sceso in campo il maestoso unicorno di fuoco, mentre il suo avversario aveva optato per suo ben allenato Infernape, e negli sguardi di entrambi i Pokémon si poteva leggere la determinazione nel vincere il primo scontro.
“Rapidash, colpisci con Extrarapido.”
“Ares, subiscie colpisci con Megacalcio.”
Il Pokémon Cavalfuoco si scagliò ad altissima velocità contro l’avversario, per poi colpirlo ed infliggergli alcuni danni. Quest’ultimo, tuttavia, resistette bene all’attacco, per poi colpire a sua volta con un possente calcio, colpendo sul fianco il suo bersaglio, per poi portarsi a distanza di sicurezza. Lucas era abbastanza stupito dalla resistenza mostrata dal Pokémon avversario, mentre Dante non batté praticamente ciglio, tuttavia non volle arrendersi e decise di riprovare con quella mossa.
“Usa di nuovo Extrarapido.”
“Megacalcio e poi Pugnorapido.”
Come prima il Pokémon Fiamma subì in pieno la mossa supersonica dell’avversario, per poi colpirlo in pieno con un calcio e, mentre era destabilizzato dal primo attacco, con un pugno ad altissima velocità, che lo mandò inesorabilmente k.o.
“Rapidash, hai combattuto bene, ritorna. Pensaci tu a vincere, Staraptor.”
“Ares, sei stato abile, ora ritorna. Ottieni la seconda vittoria, Mercurio.”
Lo Staraptor di Lucas ed il Salamence di Dante fecero la loro comparsa sul terreno di scontro, e subito s’innalzarono in volo nel cielo, facendo capire perfettamente le loro intenzioni per quello scontro. Il ragazzo di Kanto era leggermente nervoso, visto che il Pokémon Drago aveva uno sguardo poco rassicurante, ma decise di tentare lo stesso a vincere con il suo fidato tipo normale volante.
“Staraptor, colpisci con Attacco Rapido.”
“Mercurio, appena è vicino usa Dragartigli.”
Il tipo drago volante, avendo sentito l’ordine del suo allenatore, decise di subire il colpo, che non gli causò danni eccessivi, per poi colpire in pieno il suo avversario con una zampa avvolta da un’aura violacea, in modo, facendogli perdere, per qualche istante, l’assetto di volo. Lucas, vedendo ciò, osservò per qualche istante il suo Pokémon, e, vedendo che non aveva intenzione di arrendersi, decise la sua prossima mossa.
“Staraptor, vai con Aeroassalto.”
“Contrastalo con Alacciaio.”
Purtroppo per Lucas, il Pokémon Rapace con la sua, infallibile, mossa colpì in pieno l’ala dell’avversario, diventata dura come l’acciaio, infliggendo danni minimi e subendo a sua volta la mossa nemica. Il tipo normale volante ne uscì abbastanza danneggiato da quest’ultimo scambio di colpi, ma la tenacia, tipica della sua specie, che dimostrava nel tenersi in volo fece capire al suo allenatore, abbastanza preoccupato per le sue condizioni, che non voleva concludere lo scontro.
“Staraptor, giochiamo la nostra ultima carta, vai con Baldeali.”
“Finiscilo con Dragospiro.”
Salamence, con un raggio dal colore rosato, prese in pieno l’avversario, che l’aveva caricato da bassa quota. Quest’ultimo, tuttavia, resistette ai danni causatigli dalla mossa del tipo drago volante e lo colpì in pieno sulla testa, riuscendo a danneggiarlo abbastanza gravemente, prima di finire k.o. a causa del contraccolpo.
“Staraptor, sei stato un esempio, ora goditi il meritato riposo. Floatzel, tocca a te.”
Dante osservò il cambio del suo avversario con una maschera d’indifferenza sul viso, ma, nella sua mente, stava già elaborando le possibilità di vittoria del Pokémon, visto che il tipo acqua dell’avversario conosceva certamente una mossa di tipo ghiaccio, e, dopo qualche secondo di riflessione, decise di sostituirlo con uno più adatto alla situazione.
“Mercurio, ritorna. Tocca a te divertirti, Tanatos.”
Al posto del Pokémon Drago fece la sua comparsa sul terreno di scontro un esemplare di Gengar, con il tipico ghigno sul volto. Alla vista della scelta dell’avversario, Lucas trattenne un’imprecazione, visto che non poteva usare Ventagliente, ma aveva sempre buone possibilità di vincere.
“Floatzel, mettiamolo subito sotto pressione con Acquagetto.”
“Pugnodombra, seguito da Ipnosi..”
Il tipo acqua riuscì a colpire per primo il suo avversario, ma poco dopo fu atterrato da un pugno di quest’ultimo, che si posizionò davanti a lui ed illuminò gli occhi, facendo così addormentare il Pokémon di Lucas. Dante era soddisfatto dall’esito della sua tecnica, ora non gli restava che approfittare della cosa.
“Gengar, recupera energie con Mangiasogni.”
Il Pokémon Ombra si avvicinò, ghignando al suo avversario, per poi toccarlo ed iniziare a causargli degli incubi, mentre ne assorbiva parte dell’energia vitale. Lucas stava pensando a come fare per salvare il suo compagno d aquella situazione, ma non gli veniva alcuna idea, perciò si ridusse ad urlargli degli incitamenti.
“Floatzel, svegliati, ce la puoi fare. Non lasciare che ti sconfiggano in questo modo.”
“Mi dispiace, Marco, ma non è molto semplice svegliarsi dopo un Ipnosi. Gengar, ora colpisci con Palla Ombra.”
Il tipo spettro veleno si allontanò di qualche metro dall’avversario addormentato, per poi iniziare a concentrare tutta la sua negatività in una sfera nera, che fu lanciata contro il suo avversario, colpendolo in pieno e causandogli alcuni danni. Tuttavia l’impatto ebbe l’effetto di risvegliare la lontra acquatica dal suo letargo, e Lucas, conscio che la situazione era molto grave, decise di approfittare di quel piccolo colpo di fortuna.
“Floatzel, fai vedere loro quanta forza ti rimane, vai con Acquagetto.”
“ Tanatos, contrastalo con palla Ombra.”
La nuova sfera lanciata dal Gengar di Dante fu evitata grazie alla velocità che Acquagetto aveva dato a Floatzel, il quale colpì in pieno il suo avversario, causandogli alcuni danni. Lucas, però, sapendo che non poteva permettersi esitazioni, diede subito il comando successivo al suo Pokémon, nella speranza di riuscire a danneggiare seriamente l’avversario.
“Ora usa Acquadisale.”
Il tipo acqua, sentendo il comando del suo allenatore, spruzzò un getto d’acqua salata contro l’avversario, riuscendo così a danneggiarlo ulteriormente e ad aumentare le sue possibilità di vittoria. Dante, però, non era dello stesso avviso e, mentre il suo Gengar subiva la mossa, diede il suo ordine a quest’ultimo.
“Concludi con Pugnodombra, Tanatos.”
Il Pokémon Ombra allargò il suo ghigno e, una volta che l’attacco dell’avversario finì, colpì quest’ultimo con un pugno fatto di tenebra, mandandolo inesorabilmente k.o. Lucas era abbastanza stupito dalla forza dei Pokémon dell’avversario, ma pensava di avere ancora qualche possibilità, perciò fece rientrare il tipo acqua ormai esausto e mandò in campo il suo Luxray, pensando che fosse il Pokémon più adatto del suo team a sconfiggere Gengar.
“Luxray, vai con Sgranocchio.”
Il Pokémon scattò con velocità impressionante, per poi mordere con forza l’avversario, riuscendo così ad infliggergli un gran numero di danni e costringendolo ad arretrare. Il ventenne di Forestopoli, infastidito dalla mossa dell’avversario, decise controbattere con Gengar, così da far recuperare energie al suo Pokémon.
“Tanatos, usa Ipnosi, seguita da Mangiasogni.”
“Luxray, chiudi gli occhi e usa Fulmine.”
Il leone elettrico eseguì perfettamente gli ordini del suo allenatore, riuscendo a colpire il Pokémon Ombra con un fulmine di grande potenza, mandandolo k.o. e facendo ottenere a Lucas la prima vittoria contro un Pokémon di Dante. Il giovane di Hoenn, vedendo il suo Gengar sconfitto, rimase leggermente sorpreso, ma non si preoccupò eccessivamente e, dopo aver fatto rientrare il tipo spettro nella sfera, si rivolse al suo avversario.
“Non male, Marco, ma l’aver sconfitto Tanatos non ti darà la vittoria. Ricominciamo a vincere, Freyja.”
La Blaziken del ragazzo di Forestopoli fece la sua comparsa in campo, e subito si mise in posizione di combattimento, tenendo lo sguardo fisso sull’avversario, nell’attesa che il suo allenatore le ordinasse un attacco.
“Luxray, non farti intimidire e colpisci con Fulmine.”
“Schivalo ed usa Calciardente.”
La Pokémon Vampe schivò il potente attacco di tipo elettro con uno scatto laterale, per  poi avvicinarsi, ad una velocità impressionante, all’avversario e colpirlo, su un fianco, con un possente calcio circondato da fiamme ardenti, causandogli un buon numero di danni e costringendolo ad arretrare. La velocità della starter di Hoenn stupì Lucas, il quale si affrettò a pensare ad una mossa che potesse, almeno in parte, riequilibrare la situazione.
“Luxray, devi tenerlo a distanza, usa Fulmine.”
“Bella idea, Marco, peccato che Freyja è devastante anche a distanza. Vai con Fuocobomba.”
Il Pokémon Occhiluce iniziò a scagliare saette contro l’avversaria, ma quest’ultima, dopo l’ennesima schivata, gli lanciò contro un gigantesco fiore di fuoco. Il tipo elettro ebbe l’accortezza di spostarsi un istante prima che l’attacco si abbattesse su di lui, riuscendo così ad uscirne incolume, Dante., tuttavia, aveva previsto questa mossa, e aveva già trovato la soluzione adatta.
“Calciardente.”
La Blaziken del ventenne di Forestopoli scattò immediatamente e, prima che Lucas e Luxray potessero reagire, colpì il suo avversario con un potente calcio avvolto di fiamme guizzanti, sbalzandolo all’indietro di alcuni metri e mandandolo k.o.
“Luxray, non demoralizzarti, ritorna. Ti aspetta un duro combattimento, Lucario.”
Dante, vedendo la scelta dell’avversario, non trattenne un sorriso, e decise di far sgranchire un po’ il suo Pokémon Aura.
“Freyja, ritorna. Questo sconttro è tuo, Anubi.”
Il Lucario del giovane di Hoenn comparve sul terreno di scontro con estrema calma, prima di vedere il suo avversario. Quando vide che era un esemplare della sua stessa specie, in lui si risvegliò un desidero di competizione, oltre ad una determinazione nel non essere sconfitto. I due tipi lotta acciaio si stavano osservando attentamente, ma il primo a dare l’ordine d’attacco fu il ragazzo di Kanto, desideroso di ribaltare la situazione.
“Lucario, colpisci con Palmoforza.”
“Usa Forzasfera mentre si avvicina, Anubi.”
Il Pokémon Aura di Lucas si lanciò, con un braccio tirato all’indietro per caricare l’attacco, contro l’avversario, ma quest’ultimo mantenne la calma e scagliò una sfera di forza etera, che colpì, infallibilmente, l’avversario e lo costrinse ad interrompere l’attacco, danneggiandolo abbastanza gravemente.
“Tutta qui la potenza del tuo Lucario, Marco? Devo dire che mi aspettavo una sfida maggiormente impegnativa per Anubi.”
“Non è finita qui, Lucario vai con Forzasfera.”
“Contrastalo con la stesa mossa.”
Le due sfere d’etere si scontrarono a metà strada, esplodendo all’impatto ed accecando temporaneamente pubblico e sfidanti. Lucas aveva previsto questa eventualità, e si affrettò ad ordinare la mossa successiva al suo compagno.
“Lucario, leggi l’aura dell’avversario e colpiscilo con Ossoraffica.”
“Anubi, difenditi con Forzasfera.”
Purtroppo per Dante la sfera d’energia colpì solamente uno dei cinque ossi energetici scagliati dall’avversario, ed i rimanenti quattro colpirono in pieno il loro bersaglio, infliggendo non pochi danni al suo tipo lotta acciaio.
“Ok, Marco, se vuoi la guerra, l’avrai. Anubi, finiscilo con Palmoforza.”
“Lucario, usa anche tu Palmoforza, questo colpo sarà l’ultimo.”
Entrambi i Pokémon Aura, sentendo l’ordine, scattarono in avanti, ed i loro colpi si scontrarono con una potenza tale da crepare il terreno sotto i loro piedi. Quello che era diventato, a tutti gli effetti, uno scontro di volontà, durò qualche secondo, per poi concludersi con l’accasciamento simultaneo dei due combattenti, facendo così concludere quello scontro con un pareggio.
“Anubi, ora vendicherò la tua sconfitta, ritorna. Donami la vittoria finale, Iaera.”
“Lucario, hai combattuto molto bene, ritorna. Vai Torterra, ora è tutto nelle tue mani.”
La Gyarados cromatica i Dante e il Pokémon Continente di Lucas fecero la loro comparsa in campo, facendo campire che il prossimo sarebbe stato uno scontro tra colossi.
“Iaera, non perdiamo tempo, colpisci con Geloraggio.”
“Torterra, contrastalo con Pietrataglio.”
La forma evoluta dello starter di Sinnoh batté una zampa contro il terreno, per poi scagliare alcune grosse pietre, affilate come rasoi, contro l’avversaria. Le pietre riuscirono, in parte, a bloccare il raggio azzurrino, per poi colpire il loro obiettivo, ma il tipo erba terra non ne uscì completamente illeso da quella mossa, vista la sua doppie debolezza ai colpi ghiacciati.
“Ottimo, Torterra, continua ad usare Pietrataglio, devi metterlo sotto pressione.”
“Iaera, priviamolo delle munizioni, ghiaccia tutto il terreno attorno  a lui.”
La Pokémon Atroce ubbidì senza alcun istante di esitazione all’ordine del suo allenatore e, mentre schivava le pietre che l’avversario le scagliava contro, iniziò a lanciare raggi gelidi contro il terreno, rendendo così difficoltoso il procurarsi massi affilati.
“Ottimo, ora colpiscilo con Geloraggio.”
“Cerca di rompere il ghiaccio ed usa Pietrataglio.”
Purtroppo per Lucas il suo Pokémon intaccò appena la superficie ghiacciata del terreno , quando la gelida mossa dell’avversaria lo colpì, infliggendogli un enorme quantitativo di danni. Tuttavia il Pokémon Continente resistette a quell’attacco e provò nuovamente a spaccare il ghiaccio, ma fu mandato k.o. da un secondo Geloraggio che la Pokémon, irritata dalla sua resistenza, cromatica aveva lanciato senza attendere l’ordine del suo allenatore. L’arbitro, vedendo ciò, si affrettò a comunicare ufficialmente l’esito del match.
“Lucas Robinson non ha più Pokémon in grado ci combattere, la vittoria va a Dante Ferris.”
Dante, allegro per la vittoria appena ottenuta, fece rientrare la sua Gyarados nella sfera, per poi dirigersi verso il centro medico dell’arena. Quando passò vicino all’avversario, gli rivolse alcune parole.
“Non te la prendere, Marco, io sono di un altro livello. Allenati di più e sfidami di nuovo tra qualche tempo, magari riuscirai a fare di meglio.”
“Puoi contarci.”
Quelle due parole furono l’unica risposta del sedicenne di Kanto, prima che anche lui si avviasse per la stessa strada del suo avversario.
 
Axia e Ayatsuri, dopo aver curato i loro Pokémon, stavano tornando verso i loro posti, con la ragazza, insieme al su Serperior, che precedeva di qualche metro l’albino, accompagnato dal fido Kurai. Quest’ultimo chiamava la ragazza per attirare la sua attenzione, ma di fronte al suo ostinato silenzio fu costretto a cambiare strategia. Axia, svoltando l’ennesimo angolo, si ritrovò la strada bloccata da un muro, e la cosa la lasciò perplessa, visto che ricordava perfettamente la strada che aveva percorso in precedenza.
“Ora gentilmente puoi degnarti di ascoltarmi?”
Nel sentire queste parole la diciannovenne di Amarantopoli si girò verso il ragazzo e lo guardò di traverso, prima di rispondergli.
“Va bene, ma fai in fretta, che non ho intenzione di perdere tempo, inutilmente in tua compagnia.”
“Allora sarò breve. Un mio amico ha sentito delle informazioni molto interessanti, e credo che riguardino anche te.”
Mentre il diciassettenne di Verdeazzupoli parlava, un Pokémon con un sorrisetto compiaciuto fece la sua comparsa dalle ombre, così da far capire alla ragazza l’identità dell’informatore. Il giovane non si scompose minimamente davanti a ciò e continuò a parlare, per poi ordinare al Pokémon di far scomparire quel muro.
 
Appoggiato ad un muro nella zona nord del’arena, Neiral osservava attentamente, pur senza farsi notare, tutti quelli che passavano, nella speranza di riuscire a trovare un qualche indizio. La fortuna doveva sorridergli, poiché notò un tipo, vestito da tecnico, che si guardava continuamente intorno, come se avesse paura di essere scoperto. Il ventunenne di Brunifoglia lasciò che si allontanasse un po’ prima di far uscire il suo Gengar dalla Pokéball, così da avere una copertura discreta, ed iniziare a seguirlo.
 
Era ormai pomeriggio inoltrato, ma il pubblico dell’arena era in fermento per l’inizio dell’ottavo, ed ultimo, match della giornata. Cailan e Josh erano entrati nel terreno di scontro senza mostrare alcun nervosismo, pronti a fare del loro meglio per poter avanzare all’interno del torneo. I due, dopo aver scambiato una veloce stretta di mano, si diressero alle estremità del terreno di scontro, per valutare chi dovessero mandare in campo all’inizio del match.
“Essere agli ottavi è un buon risultato, ma proviamo a fare di meglio, Gallade.”
“Vai, Noibat.”
Il Pokémon Ondasonora fece la sua comparsa svolazzando sul terreno di scontro, mentre il tipo psico lotta di Cailan si mise subito in posizione di combattimento, estremamente determinato a vincere lo scontro.
“Noibat, tieniti a distanza e colpisci con Eterelama.”
“Galllade, schivalo ed utilizza Psicotaglio.”
Il piccolo pipistrello draconico si portò in alto, per poi scagliare una lama di vento contro il suo avversario, il quale la evitò, grazie alla sua grande agilità, per poi contrattaccare con una un fendente psichico che causò alcuni danni al suo obiettivo.
“Noibat, usa Eterelama a ripetizione.”
“Gallade, cerca di schivare l’attacco.”
Il Pokémon del ragazzo dell’Isola Cannella fece del suo meglio per evitare il gran numero di lame che l’avversario gli stava scagliando contro, tuttavia uno lo colpì lo stesso, infliggendogli un gran numero di danni e facendolo barcollare leggermente. Josh, vedendo ciò, non volle farsi sfuggire l’opportunità di concludere lo scontro, perciò diede un ordine, secondo lui, adatto alla situazione.
“Svelto, finiscilo con oltraggio mentre barcolla.”
Il Pokémon Ondasonora si scagliò subito contro il suo avversario, desideroso di sfogare tutta la rabbia accumulata durante il combattimento. Tuttavia questo attacco era esattamente ciò che desidera Cailan, il quale ordinò, rapidamente, la contromossa adatto a risolvere lo scontro.
“Gallade, vai con Doppiocolpo.”
Il Pokémon Lama, fortunatamente, smise di barcollare e, quando l’avversario fu abbastanza vicino, gli sferrò due potenti colpi con le lame nei gomiti avvolte da un’energia violacea, mandandolo inevitabilmente k.o.
“Noibat, ritorna. Pensaci tu, Staraptor.”
Josh non mostrò alcuna emozione nell’effettuare lo scambio e mandare in campo il  Pokémon Rapace, ponendosi nuovamente in vantaggio rispetto al tipo del suo avversario.
“Nemesi.”
“Gallade, evitalo.”
Il tipo normale volante, sentendo l’ordine, sembrò diventare più potente del normale, e si scagliò velocemente contro il suo avversario, colpendolo in pieno con una forza strabiliante e mandandolo k.o. Cailan, nel vedere ciò, sospirò, per poi apprestarsi a sostituire il suo Pokémon.
“Mi dispiace, Gallade, avrei dovuto essere più previdente. Tocca a te combattere, Nidoking.”
Il Pokémon Trapano, al suo ingresso nel terreno di scontro, si mise subito ad osservare l’avversario, il quale rimaneva sospeso in aria, senza la minima intenzione di scendere.
“Staraptor, evitiamo di essere avvelenati, colpiscilo con Alacciaio.”
“Nidoking, mostragli la tua potenza contraerea, vai con Pietrataglio.”
Il Pokémon Rapace, rese le sue ali dure come il metallo, si scagliò subito contro l’avversario, ma quest’ultimo lo accolse con una serie di rocce affilate come rasoi, le quali gli procurarono un gran numero di danni, costringendolo a ritirarsi dall’attacco, così da evitare la sconfitta.
“Staraptor, riprova con Alacciaio, ma stavolta usa le ali per proteggerti durante l’avvicinamento.”
L’idea di Lucas funzionò, ed il suo Pokémon riuscì ad avvicinarsi abbastanza da infliggere qualche danno all’avversario. Quest’ultimo, tuttavia, prima che il tipo normale volante potesse allontanarsi, lo colpì in pieno con la zampa avvolta da un’aura violacea, riuscendo anche ad avvelenarlo.
“Ottima idea l’utilizzo di Velenpuntura, Nidoking, ora concludi con un ultimo Pietrataglio.”
“Staraptor, vai con Baldeali.”
Purtroppo per Josh, il Pokémon Trapano non attese la mossa del suo avversario, e lo colpì in pieno con qualche altra roccia affilata, così da mandarlo definitivamente k.o.
“Staraptor, ritorna. Vai, Sealeo.”
Il Pokémon Rotapalla fece il suo ingresso sul terreno si scontro, guadagnandosi un’occhiataccia da parte dell’avversario, consapevole del proprio svantaggio di tipo. Josh puntava proprio su questa particolarità per risollevare le sorti dello scontro, e non esitò nel fare la prima mossa.
“Sealeo, colpiscilo con Raggiaurora.”
“Nidoking, evitalo ed usa Pietrataglio.”
Il Pokémon Trapano, con una velocità che stupì molti spettatori, evitò, con uno scarot laterale, l’attacco dell’avversario, per poi scagliargli contro una serie di rocce appuntite, colpendolo in pieno e, grazie alla sua debolezza, infliggendogli un gran numero di danni.
“Sealeo, arretra ed usa Acquanello.”
“Approfittiamo della situazione e colpisci con Terremoto.”
Il tipo ghiaccio acqua fece appena in tempo a creare un anello d’acqua attorno al suo corpo che, sfruttando la sua grande forza fisica, l’avversario distrusse parte del terreno di scontro con un sisma controllato, infliggendogli un buon numero di danni e sbalzandolo all’indietro. Josh aspettò qualche secondo, così da vedere il suo Pokèmon rialzarsi, prima di dargli l’ordine successivo.
“Cerchiamo di concludere con questa mossa, vai con Pistolacqua.”
“Evitalo e sconfiggilo con Velenpuntura.”
Il tipo veleno terra evitò il getto d’acqua infilandosi in una delle fratture da lui create precedentemente sul terreno di scontro, per poi ricomparire sul fianco destro dell’avversario e colpire quest’ultimo con la sua zampa circondata da un’aura violacea.
“Sealeo, ritorna. Direi che tocca a te ribaltare la situazione, Scizor.”
Nel vedere la scelta dell’avversario Cailan, dopo aver osservato il suo compagno, capì che non era il caso di farlo continuare ancora, perciò lo fece ritornare nella sfera, e prese un altro Pokémon a cui far sgranchire i muscoli.
“Nidoking, riposati un po’ amico mio. Tocca a te divertirti, Swampert.”
La forma finale dello starter di Hoenn fece il suo ingresso in campo, pronto a far ottenere un ulteriore vittoria al suo allenatore.
“Scizor, colpiscilo con Tagliofuria.”
“Contrastalo con Cascata.”
La mossa del Pokémon Chele colpì in pieno il suo bersaglio, ma quest’ultimo, forte della sua resistenza, colpì a sua volta, caricando con forza l’avversario, spinto da un potente getto d’acqua, e sbalzandolo lontano dalla sua posizione.
“Scizor, sfrutta la tua velocità ed usa nuovamente Tagliofuria.”
“Contrastalo con Frana.”
Le rocce scagliate da Swampert furono agilmente vitate dall’avversario, che lo colpì di nuovo con Tagliofuria, infliggendogli danni maggiori grazie alla peculiarità della mossa, per poi portarsi nuovamente a distanza di sicurezza. Cailan, vedendo ciò, iniziò a pensare ad una strategia per ribaltare la situazione, ma il diciottenne di Lavandonia non aveva intenzione di lasciargli tempo, e continuò la sua strategia offensiva.
“Ancora Tagliofuria, Scizor.”
Il tipo coleottero acciaio si mosse nuovamente ad alta velocità contro il suo obiettivo, con l’intenzione di colpirlo, per la terza volta, con la mossa di tipo coleottero, quando a Cailan venne la contromossa giusta.
“Terremoto.”
Il Pokémon Fango Pesce non si fece ripetere due volte il comando e, con l’avversario assai vicino, colpì subito il terreno, impedendo a quest’ultimo di concludere l’attacco con una potente scossa tellurica localizzata.
“Scizor, usa Acrobazia.”
“Finiscilo con Cascata.”
La mossa di tipo volante andò a scontrarsi con la palla di cannone acquatica che era diventato Swampert, ed il peso leggero di Scizor gli fu fatale in questa circostanza, poiché la massiccia costituzione dell’avversario, potenziata dall’acqua,ricevette pochi danni, prima di sbalzarlo indietro di molti metri, facendolo finire definitivamente k.o.
“Scizor, ritorna. Grovyle, pensaci tu a vincere.”
L’evoluzione di Treecko, non appena individuò l’avversario, non attese nemmeno l’ordine del suo allenatore e scattò subito contro di lui, colpendolo con un temibile Fendifoglia. Il tipo acqua terra, indebolito dagli attacchi precedenti, non riuscì a resistere all’attacco doppiamente efficace e finì k.o.
“Swampert, ritorna, hai combattuto davvero bene. Ho un avversario adatto a te, Scizor.”
Il Pokémon Chele di Cailan fece il suo ingresso sul terreno di scontro, pronto a combattere contro il suo avversario.
“Grovyle, usa Agilità, dobbiamo fare in modo id evitare i suoi attacchi.”
“Non ti servirà a molto. Aeroassalto.”
Il Pokémon Legnogeco iniziò subito a compiere una serie di movimenti atti ad aumentare la sua velocità, e finì appena prima che l’avversario lo colpisse con l’infallibile mossa di tipo volante, infliggendogli molti danni e costringendolo ad arretrare.
“Ora colpiscilo con Frana.”
“Cerca di schivarlo ed usa nuovamente Aeroassalto.”
Il tipo coleottero acciaio provò nuovamente la sua mossa, ma non riuscì ad evitare del tutto l’attacco dell’avversario e, subiti alcuni danni, fu costretto ad arretrare.
“Continua con frana, Grovyle.”
“Scizor, avvicinati usando Cannonflash contro le rocce, per poi colpirlo con Aeroassalto.”
Il tipo erba ripeté la mossa precedentemente usata, ma la contromossa ideata da Cailan efficace, visto che le sfere di energia luminosa frantumavano senza problemi le rocce, così il suo avversario gli arrivò abbastanza vicino da infliggergli un altro buon quantitativo di danni, prima di arretrare ed evitare potenziali contromosse.
“Grovyle,  sfrutta la tua maggiore velocità e seppelliscilo sotto un ultimo attacco Frana.”
“Scizor, avvicinati nuovamente usando Cannonflash.”
Anche stavolta la mossa di Josh fu neutralizzata senza grossi problemi, tuttavia quando il Pokémon Chele fu abbastanza vicino al suo avversario, Cailan diede un ordine diverso dall’Aeroassalto che si aspettavano tutti.
“Concludi con Forbice X.”
La forma evoluta dello starter di Hoenn subì due tagli incrociati dalle chele dell’avversario, che gli inflissero un quantitativo di danni tale da mandarlo inesorabilmente k.o. Josh era seccato dalla piega che aveva preso l’incontro, ma aveva ancora la sua migliore carta da giocare.
“Grovyle, ritorna. L’incontro è tutto nelle tue mani, Gengar.”
Il Pokémon Ombra comparve sul terreno di scontro con il consueto ghigno stampato sulla faccia.  Cailan, vedendo la scelta dell’avversario, preferì cambiare Pokémon, consapevole che i Gengar sono soliti utilizzare Ipnosi.
“Scizor, ottimo lavoro, ritorna. La vittoria è nelle tue mani, Lucario.”
Sul terreno di scontro fece la sua comparsa il Pokémon Aura del ventenne dell’Isola Cannella, con un’espressione assai determinata in viso, che si mise subito in posizione di combattimento, in attesa d’istruzioni da parte del suo allenatore.
“Lucario, chiudi gli occhi ed individua l’avversario con l’aura, non possiamo rischire che ti addormenti con Ipnosi.”
“Non basterà questo a farti vincere. Gengar, usa Palla Ombra.”
Una grossa sferica carica di sentimenti negativi fu scagliata dal tipo spettro veleno contro l’avversario, ma quest’ultimo, riuscendo a vedere cosa succedeva grazie ai suoi poteri, la evitò con un agile balzo, prima di rimettersi in posizione di combattimento.
“Gengar, continua ad usare Palla Ombra.”
Lucario, direi che è giunto il momento di contrattaccare, vai con Psichico.”
Il tipo lotta acciaio si concentrò per qualche istante, prima di chiudere l’avversario, impegnato nella creazione di una nuova sfera oscura, in una morsa psichica che gli causò un alto numero di danni. Quando l’attacco si concluse, lo spettro viola barcollò per qualche istante, prima di ricominciare a levitare, con lo sguardo rivolto all’avversario.
Gengar, finchè mantiene gli occhi chiusi possiamo utilizzare un unico attacco, vai con Palla Ombra.”
“Lucario, concludi il match con un altro Psichico.”
Stavolta il Pokémon Ombra fu più veloce dell’avversario e lo colpì in pieno col suo attacco, sollevando un polverone nell’impatto e concedendosi un ghigno di trionfo. Ghigno che, purtroppo per lui, scomparve non appena sentì la pressione della mossa avversaria. Gengar fece il possibile per resistere, ma era come se un centinaio di mani stringessero con forza il suo, solitamente intangibile, corpo, perciò non potè far altro che capitolare di fronte all’attacco e finire k.o. A quella vista l’arbitro attese alcuni secondi, prima di comunicare ufficialmente l’esito del match.
“Josh Knight non ha più Pokémon in grado di combattere, la vittoria va a Cailan Blake.”
“Ottimo lavoro, Lucario.”
Cailan e Lucario batterono le nocche dei loro pugni, prima che il ventenne facesse rientrare il Pokémon Aura nella sfera e andasse a fare i complimenti all’altro allenatore.
Josh accettò la mano dell’avversario senza scomporsi minimamente, per poi avviarsi, silenzioso, verso il centro medico dell’arena.
 
“E così si concludono gli ottavi della Neikos Tykes, signore e signori. Se queste lotte vi hanno emozionato, non perdete i quarti, che avranno luogo sempre qui, all’arena di Palladia, tra due giorni, così da scoprire dal vivo chi saranno colo che si avvicineranno ulteriormente alla vittoria della competizione più famosa di Aglaia.”
Con queste parole il presentatore iniziò un lungo discorso di ringraziamento a tutti coloro coinvolti nell’organizzazione dell’evento, prima di congedare definitivamente il pubblico.
 
Nel frattempo, al centro medico, Josh e Cailan, i cui Pokémon erano tornati in forma, erano stati raggiunti da Maris e Naomi, che dissero loro di seguirli. Il ventenne, leggermente insospettito da ciò, pose una domanda.
“Dove ci state portando?”
“Nella zona nord, Neiral è riuscito a scoprire uno dei macchinari di quell’organizzazione.”
“Quale organizzazione?”
L’ultima domanda fu posta da Josh e, mentre Naomi gli spiegava ciò che avevano scoperto quel giorno, Cailan e Maris tornarono a parlare.
“Abbiamo rivelato tutto agli altri concorrenti.”
”Come Hanno reagito?”
“Abbastanza bene, tutto sommato. Ichi, Samantha e Lucas credevano che si trattasse di uno scherzo, Sakura ha mostrato una leggera sorpresa nello scoprire ciò, mentre Annalisa ed Iral hanno accettato la cosa abbastanza facilmente, dopo aver superato lo stupore. Dante è stato convinto da Seth, che è l’unico che rispetta, mentre Ayatsuri e Axia si sono limitati ad un cenno della testa.”
“Meno male ce siete riusciti a convincerli. Ora non ci resta che sperare che il macchinario ci dia qualche indizio sulle intenzioni di quei criminali.”
“Quali criminali?”
La domanda fu posta da Mark, il quale aveva visto gli sfidanti ed aveva deciso di avvicinarsi per complimentarsi delle vittorie. Cailan ragionò velocemente, e decise di prendere una decisione abbastanza rischiosa.
“Senti, Mark, noi abbiamo scoperto una cosa molto pericolosa. Se ci seguirai ti spiegheremo tutto.”
“Certo che vi seguirò, sono il cugino di una Capopalestra, non mi spavento per così poco.”
Così il gruppo di cinque allenatori si diresse verso la zona nord, sperando di riuscire a capire qualcosa in più riguardo ai piani di quegli uomini sconosciuti.
 
 
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Angolo dell’Autore:
Salve a tutti, mi scuso per il ritardo, ma purtroppo vi avevo avvisato che non sarei più riuscito a rispettare la velocità di aggiornamento dei primi capitoli. Spero che le ultime due lotte degli ottavi vi abbiano entusiasmato, e mi dispiace per color che sono stati eliminati, ma purtroppo la sorte ha deciso così. La storia parallela sta avendo sviluppi, spero, sempre più interessanti, e spero di essere riuscito a stuzzicare la vostra curiosità con questo capitolo. Concludo con un ringraziamento a tutti coloro che recensiscono, seguono o anche solo leggono questa storia.
Alla prossima.
Cailan

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Capitolo 12
*** Scoperte ed incontri ***


Scoperte ed incontri

Pochi minuti dopo il gruppetto di allenatori raggiunse il punto indicato da Neiral nell’ala nord, e notarono che gli altri erano già giunti. Il giovane di Brunifoglia, vedendo che erano tutti presenti, incominciò a parlare.
“Io oggi ho ispezionato la zona nord dell’arena e, durante la pausa tra il settimo e l’ottavo incontro, ho notato un tizio, vestito come un tecnico della manutenzione, che si guardava intorno, come se avesse paura di essere scoperto. Insospettitomi, l’ho seguito, insieme al mio Gengar, così da evitare brutte sorprese. Il finto tecnico aveva imboccato un corridoio abbastanza isolato, proseguendo per qualche decina di metri, prima di fermarsi e, dopo aver controllato che non ci fosse nessuno, aprire una centralina ed inserirci un dispositivo. Non potendomi avvicinare troppo, per non rischiare di essere scoperto, ho mandato Gengar ad osservare il dispositivo. Il mio Pokémon ha fatto ciò posizionandosi alle spalle del tizio e rendendosi invisibile quando questo si girava. Quando è andato via, sono avanzato fino alla centralina e, dopo averla aperta, mi sono fatto indicare da Gengar il congegno, per poi chiamarvi subito dopo averlo visto.”
Neiral, mentre parlava, aveva fatto cenno a tutti gli altri di seguirlo, così da poter mostrare loro lo strano congegno, nella speranza che ci capissero qualcosa. Pochi minuti dopo, quando si furono accertati di essere da soli, arrivarono a destinazione. Lì il ventunenne aprì la centralina e fece vedere a tutti l’interno, indicando con la mano destra il piccolo macchinario aggiunto di recente.
“Qualcuno di voi riesce a capire che cos’è?”
Tutti si posizionarono in modo da vedere quell’oggetto, con le sembianze di una scatola, con sopra un piccolo display a cristalli liquidi ed un ingresso usb vicino a quest’ultimo, a cui erano stati collegati alcuni cavi elettrici. Il primo a rispondere fu Sean, che espresse il pensiero generale del gruppo.
“Mi dispiace, ma non riesco proprio a capire di cosa si tratti.”
“Nemmeno io, pur passando molto tempo vicino a dei computer, mi limito ad utilizzarli per osservare i dati riguardanti le ricerche sui Pokémon del professor Krios.”
Quest’altra frase fu pronunciata da Maris, la quale era quella più a stretto contatto con i computer in tutto il gruppo.
“Non potremmo smontarlo per poi portarlo ad analizzare da qualche parte?”
La risposta alla domanda di Arya la diede Marina, spiegando perché la cosa non fosse consigliabile.
“Meglio di no, potrebbero passare per un controllo e notarne la mancanza, in quel modo capirebbero che c’è qualcuno a conoscenza dei loro piani, e la nostra situazione si farebbe più difficile.”
La quattordicenne di Nevepoli, con queste parole, convinse tutti che quella soluzione non fosse attuabile, e gli altri iniziarono a cercare un altro modo per ottenere informazioni. Samantha, pensosa, pronunciò alcune parole a bassa voce.
“Ci deve essere un modo per analizzare quell’oggetto.”
Ichi, sentendo le parole della rossa, parlò a sua volta, senza rivolgersi a nessuno in particolare.
“Se avessimo un computer ed un virus, potremmo provare a violarlo, così da saperne qualcosa in più.”
Seth, sentendo le parole del ragazzo, fu come folgorato da un ricordo improvviso e si rivolse a Mark, poco distante da lui.
“Mark, senti, hai il tuo Porygon2?”
Il decenne, le cui parole del giovane avevano riscosso dai propri pensieri, annuì, pensando a che cosa potesse servire il suo Pokémon. Dante e Cailan, da parte loro, avevano sentito la domanda, e avevano subito capito perché il ventunenne dalla pelle olivastra aveva posto quella domanda.
“Seth, sei un genio. Poygon2 è l’evoluzione di un programma creato al computer, perciò può trasformarsi in dati e entrare all’interno del congegno.”
“Già, e potremmo usare il mio PokéNav come porta d’ingresso, collegandolo attraverso la presa usb presente vicino al display.”
I complimenti e la spiegazione sul Pokémon Virtuale li fece il giovane di Forestopoli, mentre la proposta di usare il prodotto della Devon come accesso venne dal ventenne di Kanto. Mark, felice di poter essere utile, fece subito uscire il tipo normale dalla Pokéball e, appena i preparativi furono fatti, gli disse che cosa fare. Porygon2 obbedì senza problemi all’ordine del suo allenatore e, sfruttando la sua particolare natura, entrò nel PokéNav e da lì nel congegno, per poi iniziare a decrittare una password d’accesso. Mentre il Pokémon lavorava, Ayatsuri, rimasto silenzioso fino a quel momento, prese la parola.
“Io solitamente preferisco non collaborare con altre persone, ma questa situazione, mi dà fastidio ammetterlo, è troppo grande perché io possa gestirla, perciò voglio condividere con voi delle informazioni riferitemi da Illusyo.”
“Chi è Illusyo?”
L’albino, alla domanda di Sakura, si girò verso la ragazza e sogghignò leggermente, prima di fare un cenno con la mano. Poco dopo, da un punto in ombra lì vicino, fece la sua comparsa un’esemplare di Zoroark, che si andò a posizionare vicino a Ayatsuri, sorprendendo molti dei presenti, vista la sua rarità.
“Lui è Illusyo, il mio sesto Pokémon. Comunque, dicevo, Illusyo, sfruttando la sua abilità nel creare illusioni, è riuscito ad ascoltare, non visto, un discorso riguardante il loro piano. Dicevano che la cattura dei leggendari minori era finalizzata alla cattura di qualcosa di più grosso, ma non conoscevano i dettagli dell’operazione. Un boato d’esultanza della folla non ha permesso ad Illusyo di capire la frase successiva per intero, ma, grazie al suo fine udito, è riuscito a cogliere alcune parole staccate tra di loro: obiettivi, lunare, mare, duo, magma. A voi dicono qualcosa?”
Tutti quanti si misero a pensare al possibile legame tra quelle parole, ma non venne loro alcuna idea su come risolvere l’enigma, tuttavia, qualche istante dopo, la loro attenzione fu catturata, da Cailan.
“Finalmente. Porygon2 è riuscito a bypassare il sistema di sicurezza, ed ora sta facendo una copia di tutti i dati nella memoria del PokéNav, così da poterli analizzare, con calma, più tardi.”
Tutti accolsero la cosa come una notizia positiva, visto che, osservando ciò che il Pokémon Virtuale aveva recuperato, c’era qualche possibilità di scoprire nuove informazioni. Lucas, leggermente euforico, si rivolse al decenne.
“Grande Mark, meno male che c’eravate tu e Porygon2.”
Il decenne era contento di essere stato utile e accarezzò il suo Pokémon, tornato in una forma solida, prima di farlo rientrare nella sfera. Ad interrompere l’euforia ci pensò Josh, con una domanda venutagli sul momento.
“Adesso abbiamo i dati, ma come vogliamo fare per analizzarli?”
“Io direi di riunirci in gruppi meno numerosi, così da non destare sospetti. Quando ci saranno novità ci riuniremo di nuovo.”
Tutti quanti rifletterono per qualche istante sulle parole di Sean, capendo che era davvero la soluzione migliore, se non volevano essere scoperti. La prima ad acconsentire a ciò fu Axia, alla quale non piaceva avere a che fare con grandi gruppi di persone, per poi essere seguita da tutti gli altri. Così il gruppo, dopo aver chiuso nuovamente la centralina ed aver preso un accordo su dove incontrarsi il giorno successivo, si divise. Neiral andò via da solo, mentre Axia fu accompagnata da Ayatsuri. Mark si ricongiunse con la cugina, che stava uscendo in quel momento dall’arena, mentre a Marina si aggregarono Sakura, Annalisa, Samantha, Naomi, ed Aiko, con la scusa che si sarebbero fatte passare per un gruppo di amiche che volevano divertirsi. Un altro gruppo, totalmente maschile, fu formato da Lucas, Josh, Ichi e Dante, con quest’ultimo che propose di andare in qualche locale simpatico, magari avrebbero scoperto qualcosa. Davanti all’arena rimasero solo Seth, Arya, Maris, Cailan, Sean ed Iral, e fu quest’ultima prendere la parola.
“In un modo o nell’altro ci siamo divisi. Noi, ora, che facciamo?”
Prima che qualcuno potesse rispondere, una voce s’intromise, salutando uno dei membri del gruppo.
“Ciao, Cailan, da quanto tempo che non ci vediamo.”
Il ragazzo dell’Isola Cannella, sentendo quella voce, pensò di avere le allucinazioni, ma quando si girò, capì che non era un illusione acustica. Verso di lui avanzava un uomo poco più basso di lui, dalla testa calva, coperta da un cappello bianco con una striscia rossa, mentre gli occhi erano coperti da un paio d’occhiali da sole rotondi, appoggiati al naso leggermente pronunciato, sotto il quale vi erano dei baffi bianchi come la neve. Indossava anche una camicia rossa a maniche lunghe, sormontata da un gilet, chiuso, di colore bianco, a cui erano abbinati dei pantaloni beige tenuti fermi da una cinta marrone scuro, stesso colore delle scarpe. A completare il tutto vi era un bastone in legno, la cui forma ricordava un punto interrogativo, a cui l’uomo si appoggiava, senza tuttavia mostrarne veramente bisogno. Il ragazzo dell’Isola Cannella, dopo qualche secondo di stupore, si riprese, e salutò il nuovo venuto.
“Ciao, Blaine, è un piacere rivederti. Come mai da queste parti?”
Gli altri che erano con lui rimasero stupiti nel sapere chi fosse quel vecchio con il quale Cailan parlava tranquillamente.
“Ah, ragazzo, devi sapere che, essendo questa la millesima edizione della Neikos Tykes, il comitato organizzatore ha deciso d’invitare i Capipalestra, i Superquattro ed i Campioni delle varie regioni, oltre ad altre personalità di spicco.”
I più forti allenatori del mondo si sarebbero riuniti ad Aglaia! Per un istante le parole del Capopalestra di tipo fuoco rasserenarono gli animi dei giovani, visto che, davanti ad una minaccia, ci sarebbero stati loro pronti a combattere in prima fila. Le successive parole di Blaine, però, fecero scomparire quel poco di serenità che avevano ottenuto.
“Tuttavia non tutti parteciperanno. I Superquattro hanno preferito declinare l’invito, lasciando la responsabilità di rappresentare le varie Leghe ai Campioni, anche per non lasciare le loro regioni totalmente prive di allenatori d’alto livello. Mentre alcuni Capipalestra non sono sicuri di riuscire a partecipare.”
I sei giovani lì presenti si scambiarono un’occhiata a quelle parole, capendo che la situazione sarebbe rimasta molto delicata. Blaine, al quale non era sfuggito il gesto, dovette capire che c’era qualcosa che non andava e decise di scoprire di che si trattava.
“Cailan, sono talmente felice d’averti incontrato che ho deciso d’invitarti a cena stasera. E, naturalmente, l’invito lo estendo anche ai tuoi amici, così me li presenterai pure.”
Il ventenne di Kanto capì, dal modo in cui il vecchio esperto di tipi fuoco lo guardava, che rifiutare l’invito non era un’opzione considerabile. Perciò, dopo aver sospirato, non gli rimase altro da fare che avvisare gli altri della cosa, sperando che non fossero contrari. La sua fortuna fu che anche gli altri avevano capito in che situazione si trovavano, e perciò non cercarono di trovare scuse. Così, qualche minuto dopo, stavano passeggiando per le strade di Palladia, diretti verso la casa dove abitava Blaine.
 
In un grattacielo poco lontano dall’arena, il capo dell’organizzazione stava contemplando il profilo della città al tramonto, quando sentì bussare alla sua porta. Diede il permesso d’entrare, senza muoversi di un millimetro, e dopo qualche secondo la porta si aprì, ed una recluta entrò nella stanza, con alcuni fogli in mano.
“Signore, perdoni il disturbo, ma ho qui il rapporto della sezione scientifica che desiderava.”
“Bene, aggiornami sui punti più importanti.”
“Certo, signore. Come previsto, il gran numero di persone presenti nell’arena ha permesso ai nostri agenti sotto copertura di portare a termine, senza alcuna complicazione, i compiti loro assegnati. Inoltre l’analisi degli oggetti recuperati nei templi di Palladia si sono concluse, e hanno confermato le prime ipotesi, troverà i dettagli a pagina cinque. Infine le devo comunicare che siamo riusciti a scoprire che i Campioni e molti Capipalestra raggiungeranno Palladia in seguito ad un invito da parte del comitato organizzativo.”
L’uomo, dopo aver sentito l’ultima informazione, rimase pensieroso per qualche minuto, cercando di valutare l’impatto che simili personaggi avrebbero potuto avere nei suoi piani. Alla fine si girò, con estrema calma, verso il suo sottoposto e gli diede gli ordini necessari.
“Fino ad ora non abbiamo lasciato alcuna traccia delle nostre attività, perciò la situazione dovrebbe essere sotto controllo. Comunque meglio evitare di correre rischi, perciò aumentate le precauzioni e le misure di sicurezza. Ormai siamo in una fase avanzata del piano, e non possiamo permetterci di essere superficiali. Adesso puoi andare, e comunica queste disposizioni agli addetti alla comunicazione.”
“Sissignore.”
Non appena la recluta richiuse la porta alle sue spalle l’uomo, dopo aver lanciato un ultimo sguardo alla città, si sedette ed iniziò a leggere il rapporto, incurvando, inconsciamente, le labbra in un leggero sorriso di soddisfazione man mano che procedeva.
 
Il gruppo tutto al femminile, dopo aver lasciato l’arena, aveva vagato un po’ per negozi e luoghi simbolici della città, con Marina che, visto il suo carattere abbastanza solitario, si trovava in una situazione abbastanza nuova. La ragazza di Nevepoli osservava il comportamento delle altre e, dentro di se, stava pensando che, forse, si sarebbe potuta lasciare un po’ andare, visto che sembravano tutte quante degne di fiducia. Samantha e Sakura ridevano allegramente, forse unite dall’avere entrambe un carattere molto forte, e lo stesso sembrava valere per Naomi e Aiko, che parlavano allegramente, facendo capire che stavano diventando buone amiche.
“Per curiosità, com’è Nevepoli? Non ci sono mai stata, ma ho sentito dire che è una città molto bella.”
La castana si girò e vide che a parlare era stata Annalisa, la quale, vincendo la sua timidezza, aveva deciso di provare ad intavolare una discussione con lei. Dopo qualche secondo d’esitazione la ragazza si decise a rispondere, pensando che non ci fosse nulla di male.
“Nevepoli, a mio parere, è stupenda. La città è perennemente circondata dalla neve, vista la sua posizione geografica, ma riesce a convivere pacificamente con essa, grazie anche alla determinazione dei suoi abitanti, i quali non sono tipi che si arrendono alle prime difficoltà. La città ha anche un piccolo porto che la collega con Parco Lotta di Sinnoh. Infine vi è il Tempio di Nevepoli,, l’edificio più antico della città, al cui interno, un tempo, abitava il Pokémon leggendario Regigigas, prima che il team Galassia tentasse di prendere il controllo di Sinnoh.”
Annalisa ascoltò interessata la descrizione della quattordicenne, la quale, notando ciò, si concesse un leggero sorriso, prima di incominciare a parlare di altri argomenti.
 
Ichi aveva lasciato l’arena insieme a Lucas, Josh e Dante, e quest’ultimo li aveva condotti in un locale dove sembravano radunarsi i giovani artisti di Palladia. Era un edificio a due piani, sulla cui facciata vi era un murales, davvero ben fatto, raffigurante vari Pokémon leggendari.
L’interno, oltre che per i tavoli, delle più svariate forme e dimensioni, presenti in mezzo alla sala e a ridosso delle pareti, colpiva per il gran numero di quadri appesi alle pareti. A collegare il pianterreno col primo piano vi era una scalinata in legno, la cui ringhiera era scolpita in modo da avere la forma, elegante, di un Dragonair. Verso il fondo della sala vi era un banco in legno scuro, con delle leggere incisioni sul piano frontale, le quali ritraevano alcuni Pokémon che mangiavano e bevevano allegramente. Il ventenne di Forestopoli allargò le braccia verso gli altri e, con un sorrisetto stampato sulla faccia, si rivolse ai suoi compagni.
“Questo è La tana dello Smeargle, un locale famoso , qui a Palladia, per essere un luogo dove si riuniscono molti giovani artisti della città e si possano gustare piatti e bibite speciali. Sia chiaro, ho accettato di fare gruppo solo perché la situazione in cui ci troviamo non è molto sicura, ma questo non significa che sia un vostro compagno, dovrete prima guadagnarvi il mio rispetto. Da adesso, fino a quando non usciremo da qui, non voglio che mi diate fastidio, se vi cacciate in qualche guaio ne uscite da soli.”
Il giovane di Hoenn, dopo aver detto queste parole, si girò e si diresse al piano superiore, intenzionato a divertirsi. Lucas e Ichi rimasero stupiti dal comportamento dell’altro, mentre Josh si limitò a scrollare le spalle, prima di salire, a sua volta, le scale. Lucas e Ichi, rimasti soli, si guardarono in faccia per un istante, per poi decidere d’intraprendere la stessa strada degli altri due, visto che al pianterreno i tavoli erano tutti occupati.
Quando finirono di salire i gradini, decisero di sedersi lontani da Dante, e la loro scelta cadde su un tavolo vicino alla ringhiera che affacciava sul piano inferiore, e, quando fu il momento, il sedicenne di Fucsiapoli ordinò un Irongarden, mentre l’altro optò per un Darkfire. Dopo qualche minuto i due drink, arrivarono al tavolo dei ragazzi e, mentre Ichi stava per bere il suo, Houndoom, il quale era fuori dalla Pokéball, gli lanciò un’occhiata torva, alla cui vista il ragazzo si bloccò, per far ragionare il suo Pokémon.
“Andiamo, Cerberus, per una volta puoi evitare di essere così rigido, fammi festeggiare la vittoria di oggi.”
Il mastino infernale rifletté per qualche secondo su quelle parole, prima di fare un cenno d’assenso al suo allenatore.
Ichi, felice di essere, per una volta, al sicuro dai morsi del suo Pokémon bevve un sorso del suo drink, il quale sapeva di Baccaxan con un retrogusto di Baccacao. Il diciassettenne di Fractalopoli si stava rilassando nell’assaggiare quella bevanda, quando sentì uno strano brivido alla schiena.
“Salve, vorrei un Dragonsoul, grazie.”
Ichi avrebbe riconosciuto quella voce, proveniente dal piano inferiore, tra mille e, con estrema lentezza, si girò nella direzione da cui era giunta, pregando intensamente Arceus di sbagliarsi.
Non si sbagliava.
Al piano di sotto, che si beveva tranquillamente un drink, con indosso una camicia a maniche corte celeste e dei pantaloni blu scuro che le arrivavano poco al di sotto delle ginocchia c’era Sandra. Cerberus, incuriosito della reazione del suo allenatore, si sporse a vedere che cosa avesse attirato la sua attenzione e, quando vide a sua volta la Capopalestra di Ebanopoli, sentì anche lui un brivido lungo la spina dorsale, poiché ricordava bene la fuga di qualche giorno prima.
Entrambi, si allontanarono dopo qualche secondo dalla balaustra, e gli fu sufficiente uno sguardo per capire che dovevano assolutamente evitare di essere riconosciuti.
“Ehi, Ichi, ma quella che sta salendo a questo piano non è la Capopalestra di Ebanopoli.”
Le parole di Lucas furono un fulmine a ciel sereno per il giovane, che, alzando lo sguardo, notò la sua probabile assassina salire al primo piano, in quel momento decise di mantenere un basso profilo, in fondo non vi erano tavoli liberi vicino a lui, e non era detto che lo riconoscesse da lontano.
“Adesso vado a chiamarla, magari potrebbe aiutarci con quell’organizzazione.”
Il diciassettenne di Fractalopoli non fece in tempo a fermare l’altro ragazzo, il quale si mosse rapidamente per attuare la sua idea,e, quando lo vide raggiungere la donna ed indicare il tavolo dove stava seduto, iniziò a recitare le sue ultime preghiere, ed il suo Pokémon lo imitò.
 
Blaine aveva fatto camminare il gruppo per circa mezz’ora, portandoli in una zona piena di case che si affacciavano sul mare, per poi fermarsi davanti ad una villetta a due piani leggermente isolata dalle altre.
“Bene, giovanotti, io abito qui, durante la mia permanenza ad Aglaia. Entrate pure, fate come se foste a casa vostra.”
Il vecchio esperto di tipo fuoco pronunciò l’ultima frase dopo aver aperto la porta ed essere entrato, accendendo nel frattempo le luci. Cailan, che conosceva il loro ospite da più tempo di tutti, fu il primo a dare l’esempio, ed entrò senza esitazioni, seguito poi dal resto del gruppo.
Una volta dentro poterono ammirare tutti quanti come era decorata quella casa. Appena oltrepassata la porta si trovarono dentro ad un salotto arredato con un lungo divano ed un paio di poltrone, posizionati in modo che tutte le persone sedute potessero, a seconda delle scelte, conversare o guardare lo schermo televisivo poco distante. Addossata ad una parete vi era una libreria i cui scaffali erano pieni di libri di vario genere, anche se la maggior parte riguardava argomenti scientifici. Alle pareti, inoltre, poterono vedere vari quadri appesi, tutti che ritraevano dei Pokémon di tipo fuoco. Inoltre, vicino all’ingresso, vi era la scala che conduceva al piano superiore, e dietro di essa, una porta che collegava il salotto con la cucina. Fu in quest’ultima stanza che Blaine sparì, non prima di aver detto loro di accomodarsi.
Tutti quanti fecero come era stato detto loro dallo scienziato, e si accomodarono sul divano o su una poltrona, lasciandone una libera per il loro anfitrione. Quest’ultimo ritornò poco dopo e, dopo essersi accomodato sulla poltrona lasciatagli, squadrò attentamente tutti, prima di parlare.
“Ho messo a cuocere uno stufato tipico dell’Isola Cannella, spero che vi piaccia, e ho messo Magmortar a sorvegliarlo, in modo da evitare inutili incendi. Adesso, direi, è il momento adatto per spiegarmi ciò che tenete nascosto tutti quanti, il tempo non ci manca.”
Cailan guardò attentamente gli altri membri del gruppo per qualche secondo e, avendo ricevuto un cenno d’assenso da parte di tutti, fece un sospiro e spiegò a Blaine che cosa avevano scoperto quel giorno.
Il vecchio Capopalestra ascoltò tutto senza interrompere, nemmeno una volta, il suo conterraneo, limitandosi ad annuire ogni tanto con la testa. Quando il ventenne smise di parlare, il maestro dei quiz rimase in silenzio per qualche minuto, e agli altri presenti parve di sentire il suo cervello che metteva insieme tutte le informazioni ricevute.
“Ragazzi, devo dire che ciò che mi avete detto può essere un grosso problema. I Pokémon Leggendari, anche quelli comunemente definiti minori, dovrebbero essere lasciati in pace, perché possiedono una potenza tale da poter causare una catastrofe, se spinti in tal senso. Comunque direi di continuare dopo questa discussione, anche perché la cena dovrebbe essere quasi pronta. Cailan, ti va di darmi una mano a mettere la tavola?”
Il giovane annuì e si alzò subito per seguire l’esperto di tipi fuoco in cucina, lasciando gli altri in salotto ad attendere che fosse tutto pronto per mangiare.
“Secondo voi, ora che abbiamo rivelato tutto a Blaine,che cosa succederà?”
Iral, che aveva rotto il silenzio, guardò attentamente gli altri quattro, in attesa di una risposta, che fu data da Sean.
“Non so. Tecnicamente è un Capopalestra, perciò dovrebbe avere una certa autorità, ma qui non siamo a Kanto, quindi le sue azioni sono limitate.”
“Inoltre, se quell’organizzazione ha degli infiltrati nel comitato organizzativo del torneo, potrebbe mandare qualcuno a controllare Capipalestra e Campioni, nei prossimi giorni.”
Quest’ultima osservazione fu fatta da Seth, il quale preferiva non tralasciare alcun dettaglio nell’ipotizzare l’andamento dei prossimi giorni, e gli altri furono costretti ad annuire. All’improvviso ad Arya venne un’idea che avrebbe potuto aiutarli a scoprire qualcosa, e la ragazza decise di metterne subito al corrente gli altri.
“Comunque ci sono ancora i dati salvati sui PokéNav, magari Blaine potrebbe aiutarci a decifrarli, visto che è anche uno scienziato abbastanza famoso.”
“Già , hai ragione. Una volta il professor Krios mi ha raccontato che le moderne macchine per la rivitalizzazione dei fossili Pokémon derivano da un prototipo che Blaine costruì da solo.”
La conferma di Maris sulle abilità di Blaine riuscì a calmare un po’ gli animi di tutti, che iniziarono a parlare di altri argomenti, in attesa che fossero chiamati a tavola.
Mentre gli altri facevano questo discorso, Cailan e Blaine stavano ultimando i preparativi per la cena, con lo scienziato che dava gli ultimi ritocchi allo stufato ed il ragazzo che prendeva piatti, posate e bicchieri e li sistemava sul tavolo poco distante. Quest’ultimo sapeva che la proposta del vecchio era un espediente per poter parlare da soli, e stava in silenzio, in attesa che l’altro iniziasse a parlare, cosa che avvenne poco dopo.
“Ragazzo, ciò che mi hai detto potrebbe scatenare una catastrofe, poiché so cosa succede quando dei leggendari finiscono in mano a persone senza scrupoli.”
“Lo so, Blaine, ed ho paura che la situazione possa diventare troppo grossa per esser gestita solo da noi ragazzi., ma non so a chi potremmo rivolgerci qui ad Aglaia.”
“Io nemmeno potrò aiutarti molto, poiché questi tizi terranno sicuramente d’occhio i Capipalestra ed i Campioni, per evitare che interferiscano con i loro piani. Tuttavia farò il possibile per informare gli altri di questa cosa, in modo da non farci cogliere totalmente impreparati.”
“Grazie, sono felice di averti incontrato.”
“Anche io lo sono, ragazzo, e devo dire che sei migliorato rispetto all’ultima volta che ti ho visto. Dì un po’ da quanto tempo non senti tua cugina?”
Il ventenne fece un sospiro a quella domanda, ben sapendo che dove sarebbe andata a finire la discussione, per poi rispondere alla domanda del vecchio.
“Saranno alcuni mesi che non la sento, dall’ultima riunione di famiglia, se non sbaglio. So che il suo aiuto potrebbe evitarci molti problemi, ma non so se sono pronto per incontrarla in una situazione che non sia una riunione familiare.”
“Solo tu puoi trovare una risposta a questa domanda, Cailan, e ti auguro di trovarla il prima possibile. Comunque lasciamo da parte questi discorsi e chiamiamo gli altri, lo stufato e pronto e voglio vedere come reagiranno  questa specialità dell’Isola Cannella.”
La seconda parte della frase fu detta con un tono allegro e le labbra del giovane erano piegate in un sorriso quando andò a chiamare gli altri per comunicare che la cena era pronta.
Più tardi avrebbero analizzato i dati sul PokéNav con l’aiuto di Blaine, ma per il momento, avrebbero mangiato, ed aveva la sensazione che si sarebbe fatto qualche risata a tavola, se conosceva bene l’esperto di Pokémon di tipo fuoco.

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Capitolo 13
*** Obiettivi svelati ***


Obiettivi svelati

Dopo aver accompagnato Axia per un tratto di strada Ayatsuri, con Kurai al fianco e Illusyo che lo osservava di nascosto, aveva camminato un po’ per la città immersa nella notte. Il diciassettenne trovava un’arcana bellezza nell’oscurità, forse per questo si era specializzato in Pokémon di tipo buio.
C’erano anche altre persone che passeggiavano, ma per la maggior parte era gente che voleva divertirsi e si teneva nelle strade principali, mentre lui, schivo per natura, passava per strade secondarie.
Camminare in quella condizione lo aiutava a ragionare con la mente ancora più lucida del normale. Una parola in particolare, tra quelle che il Porygon2 di Mark aveva ricavato dal congegno, si ripeteva nella sua mente: lunare.
Era un po’ che stava cercando di capire dove l’avesse già sentita, ma non riusciva proprio a ricordare. Alzò persino lo sguardo nel cielo, nella speranza che quella falce di luna lì presente potesse dargli un suggerimento.
Tuttavia nessuna ricordo improvviso giunse in suo aiuto e lui, per nulla rassegnato, decise di tornare in albergo e farsi una bella dormita. Magari il giorno dopo, con la mente riposata, sarebbe riuscito a venire a capo del mistero.
 
Axia, lasciato Ayatsuri, si era diretta in camera senza pensarci due volte, e aveva deciso di rilassarsi per quella sera, consapevole di essere troppo stanca per riflettere su una possibile soluzione. Certo, il desiderio di vendicarsi dell’albino per il modo in cui l’aveva sconfitta non era passato, ma era disposta a lasciar correre, fino a quando quella situazione non si fosse risolta.
Così la diciannovenne di Amarantopoli mangiò qualcosa insieme ai suoi Pokémon e si andò a sedere sul divano, davanti la televisione, dove si addormentò pochi minuti dopo. Quando si svegliò dovevano essere passate un paio d’ore e, decisa ad evitare il torcicollo, si fece per passare dal divano al letto. Decise, tuttavia, di concedersi un po’ d’aria fresca prima di andare a dormire, ed uscì sul balcone della sua stanza, accompagnata da Serperior.
La stagione era mite e, pur essendo notte, non sentì per niente freddo, così decise di rimanere qualche minuto a godersi la vista della città semi addormentata, riflettendo sul fatto che quello era il momento della giornata preferito dai tipi spettro e buio.
Quando decise di tornare nella sua stanza sollevò anche lei lo sguardo verso il cielo, dove vide la falce di luna immersa nella quiete notturna. Lei, affascinata da quella vista, accarezzò la sua starter cromatica, per poi entrare insieme a lei nell’albergo.
 
Il gruppo riunitosi a casa di Blaine, dopo la cena, si era radunato in salotto, dove l’esperto di tipo fuoco aveva collegato il portatile con la televisione di quaranta pollici, permettendo così a tutti di vedere i dati ricavati nel pomeriggio. I cinque che non conoscevano il Capopalestra rimasero stupiti nel vedere la velocità con cui prendeva confidenza con quei dati, e ciò fu utile a fargli dimenticare, almeno in parte, la sensazione che la gola andasse a fuoco.
Lo stufato che maestro dei quiz aveva preparato era molto buono, ma, per chi non è abituato, la cucina dell’Isola Cannella può risultare piccante. Le reazioni al primo boccone di quel piatto furono abbastanza varie: Cailan e Blaine, essendo originari del luogo, lo mangiarono senza problemi.
Seth, il quale non esternava facilmente ciò che provava, inarcò un sopracciglio, prima di bere, con calma, un goccio d’acqua.
Iral, avendo un fisico temprato dalla vita a contatto con la natura, tossì leggermente, prima di bere anche lei dell’acqua.
Arya e Maris, invece, non erano per nulla abituate a cibi simili e, avendo la sensazione che la loro gola andasse a fuoco, iniziarono subito a bere, per trovare un po’ di sollievo.
La reazione più comica, però, fu quella di Sean, il quale, al primo assaggio, sembrò quasi sputare fiamme, e , non riuscendo a placare l’arsura della bocca con l’acqua, prese un estratto di Baccafrago fatto da lui e lo bevve tutto d’un fiato.
Il giovane dell’Isola Cannella,nel vedere queste cose, lanciò un’occhiata storta al suo concittadino, come a rimproverarlo di aver esagerato col piccante, prima che quest’ultimo gli rispondesse con un’allegra risata.
Quando la cena finì l’esperto di tipo fuoco non perse tempo e, mandati tutti nel salotto, andò al piano superiore, per poi raggiungerli con un portatile e mettersi ad analizzare i dati.
Adesso, dopo quasi un’ora di lavoro al computer, il Capopalestra aveva, finalmente, finito il suo compito, e si apprestava a mostrare ai sei giovani ciò che era riuscito a scoprire.
“Ben, ragazzi, finalmente ce l’ho fatta a concludere la decrittazione e l’analisi dei dati, devo dire che è stata una sfida interessante. Ora guardate sullo schermo, farò comparire lì ciò che ho ottenuto.”
Pochi secondi dopo sullo schermo comparve una serie di grafici dei quali il Capopalestra si affrettò a spiegare l’utilità.
“Grazie ai dati che mi avete fornito sono riuscito a risalire all’utilità del congegno che avete trovato. In pratica si tratta di un rilevatore di emissioni energetiche alternative, impostato in modo tale da rilevare la presenza di alcuni Pokémon leggendari. Quell’oggetto, da solo, non è abbastanza potente per coprire tutta  l’arena, perciò ce ne sono sicuramente altri e, pur non essendo riuscito a rintracciarli, sospetto che molti siano posizionati per tutta Palladia.”
“Quei congegni, in pratica, sono dei rilevatori di Pokémon leggendari, giusto?”
Lo scienziato spostò lo sguardo su Sean, che aveva posto la domanda, prima di fare un cenno affermativo. Il giovane di Ceneride, vedendo ciò, continuò a parlare.
“Allora non si potrebbero recuperare i dati riguardanti le ultime analisi registrate nel congegno?”
“Ottima idea, ragazzo, dammi un paio di minuti che controllo.”
Blaine si mise subito al lavoro per recuperare i dati richiesti e, dopo appena due minuti, sullo schermo del televisore comparve una mappa di Aglaia con segnati alcuni punti in particolare.
“A quanto pare nel congegno avevano immesso i dati analizzati i giorni precedenti, in modo da avere riscontri veloci durante l’elaborazione. Adesso, modificando leggermente le impostazioni, dovremmo riuscire a vedere in quanti luoghi sono stati individuati dei leggendari nei giorni passati.”
Quando Blaine concluse l’operazione, un alone di silenzio scese sul gruppo, alla vista dei leggendari lì presenti. Fu il Capopalestra il primo a riscuotersi dallo stupore, rivolgendosi a tutti gli altri.
“Ragazzi, la situazione è più grave di quel che pensassi. Scusatemi, ma devo fare urgentemente una telefonata.”
Solo Seth e Cailan sembrarono recepire il messaggio del Capopalestra, che iniziò subito a trafficare con un Holovox, mentre gli altri erano scioccati nell’osservare le schede dei sette leggendari apparsi, in bella vista sullo schermo della televisione. I segni rossi, che indicavano i luoghi dov’erano stati individuati dei leggendari, erano presenti in tutta la mappa, e si concentravano principalmente nelle zone di Palladia, Roccabufera, Fiammaviva, Verdecuore e Baialuna.
Se fossero stati solamente nelle città, la cosa sarebbe stata semplice, ma il problema, oltre al numero, era che alcuni rivelamenti erano i luoghi abbastanza complessi da raggiungere, come l’interno del vulcano di Fiammaviva o il centro della foresta attorno a Verdecuore, e ciò rappresentava un problema.
Ad esprimere ad alta voce il pensiero di tutti ci pensò Iral, la quale tentò di sdrammatizzare.
“Ok, sono tanti, qualcuno di voi è immune alla lava?”
 
“Mark, vieni subito qui.”
Il decenne, capendo che il tono della cugina non ammetteva repliche, si alzò dal divano e andò da lei. Quando la raggiunse notò che stava chiudendo una chiamata tramite Holovox, e ma non ci diede molto peso finché, fermatosi davanti a lei, Misty non gli rivolse la parola.
“Per caso oggi, quando ti sei allontanato da me, è successo qualcosa che ti sei dimenticato di dirmi?”
Il ragazzino ci pensò su un attimo, prima di rispondere alla cugina, con tono assolutamente convinto.
“Si, Misty, ne sono sicuro.”
“E allora cosa mi dici riguardo un certo congegno all’interno dell’arena?”
A quelle parole Mark si congelò sul posto, pensando che, se non trovava una buona scusa, era praticamente fregato. Il suo cervello stava lavorando freneticamente, sotto lo sguardo accusatorio della cugina, e dopo qualche secondo gli suggerì che cosa dire.
“Riguardo quel congegno non ti ho detto niente perché, visto che sei sempre piena di lavoro come Capopalestra, volevo farti passare i giorni di vacanza qui senza alcuna preoccupazione.”
In realtà il ragazzino, una volta giunto a casa, aveva avvisato Porygon di ricordargli l’appuntamento di domani e poi si era piazzato davanti la televisione, in attesa della cena, dimenticandosi così di quel fatto.
Tuttavia sfoderò il suo miglior sorriso davanti alla cugina e quest’ultima, nonostante avesse delle riserve sulla verità delle parole appena ascoltate, decise di fargliela passare liscia, per questa volta.
“Voglio crederti e, per dimostrati la mia fiducia, concederti di occuparti della cosa insieme agli altri ragazzi, visto che noi Capopalestra abbiamo deciso di non esporci troppo. Comunque ricorda che se ti succede qualcosa poi dovrai vedertela con me.”
Mark, felice per le parole appena ascoltate, nonostante la minaccia finale, abbracciò la cugina, e rimase così per qualche minuto, prima di allontanarsi e tornare davanti la televisione, rassicurandola che avrebbe fatto attenzione.
 
Ichi, seduto ad un tavolo nel locale La tana dello Smeargle, ancora non riusciva a credere di essere vivo. Quando Sandra era giunta al suo tavolo, lui aveva appena finito di raccomandare la sua anima ad Arceus e si era preparato ad una fine lenta e dolorosa, dispiaciuto di non poter salutare la sorella minore, quando Sandra si sedette davanti a lui, senza fargli alcun male.
“Senti, ti ho riconosciuto, tu sei il ragazzo che mi è finito addosso l’altro giorno a Fiammaviva. Voglio dirti una cosa, dopo che mi sei sfuggito sono stata un po’ di tempo furiosa, ma quando la rabbia è passata ho capito che non è stata colpa tua, visto che il tuo Houndoom ti ha fatto perdere l’equilibrio. Perciò ho deciso di mettere una pietra sopra all’accaduto, a patto di ricevere delle scuse per il modo in cui mi sei finito addosso.”
Il giovane, scioccato dalle parole della Capopalestra, ci mise qualche secondo per comprenderne il significato, ma quando capì che, almeno per il momento, non avrebbe patito inimmaginabili sofferenze, abbassò la testa sul tavolo e le chiese, umilmente, scusa per esserle finito con la testa sul seno.
L’esperta di tipo Drago accettò con un cenno della testa le scuse, ritenendosi soddisfatta, prima di ricominciare a parlare, rivolgendosi, stavolta, anche a Lucas.
“Ora che abbiamo risolto la questione, direi che potete spiegarmi qual è l’emergenza di cui mi volete parlare.”
Lucas, notando un cenno d’esortazione da parte di Ichi, si decise a parlare, stando attento a non farsi sentire da orecchie indiscrete, spiegando così ciò che avevano scoperto a quel giorno.
La cugina di Lance ascoltò tutta la storia senza interrompere il ragazzo, per poi riflettere qualche minuto alla fine del resoconto.
“Non voglio nascondervi che ciò che state affermando mi preoccupa leggermente, perciò farò il possibile per avvisare gli altri Capipalestra e i Campioni di ciò. Tuttavia non penso che potremmo aiutarvi molto, visto che, con ogni probabilità, ci terranno d’occhio per evitare interferenze da parte nostra.”
“Non si preoccupi, avevamo già considerato la possibilità di dover agire da soli, tuttavia la ringrazio per quell’aiuto, per quanto limitato, che ci darà.”
Quest’ultima frase fu pronunciata da Josh, che, vedendo Ichi e Lucas parlare con la Capopalestra di Ebanopoli, si era avvicinato al tavolo giusto in tempo per sentire la risposta di quest’ultima.
I suoi due compagni annuirono alle sue parole, facendo capire che la pensavano allo stesso modo e che erano pronti a dare il massimo per evitare qualche catastrofe.
Sandra, soddisfatta delle parole dei ragazzi, si alzò dal tavolo, decisa ad avvisare i suoi colleghi e quelli del cugino, lasciando i tre ragazzi a parlare tra di loro riguardo a cosa avrebbero deciso domani insieme agli altri.
 
Era quasi mezzanotte ed il gruppo tutto al femminile si era diviso da pochi minuti nell’hall dell’albergo dove alloggiavano i partecipanti al torneo. Samantha, nella sua camera, si stava preparando per andare a dormire, persa nei suoi pensieri.
La scelta di tornare in albergo era stata dettata dall’aver ricevuto un messaggio da Arya, che comunicava a tutti quanti d’incontrarsi il giorno successivo perché avevano delle novità da comunicare.
La rossa era curiosa di sapere quali fossero le novità, sperando che fossero, almeno in parte, positive, perciò la sua mente faceva ipotesi da quando si era allontanata dalle sue, nuove, amiche.
Tutte quante, una volta abbattuto il muro iniziale, avevano trovato più facile entrare in confidenza, nonostante qualche difficoltà di Marina, che era la più solitaria del gruppo, ed avevano passato una bella serata, fino all’arrivo del messaggio e alla decisione di rientrare.
E adesso, consapevole di non poter fare niente fino al giorno dopo, augurò sogni d’oro ai suoi Pokémon, prima di addormentarsi anche lei.
 
Il sole era appena sorto quando Cailan si svegliò. La sera prima, dopo aver annotato i luoghi delle ultime apparizioni sui propri PokéNav, il gruppo si era diviso, ripromettendosi d’incontrarsi il giorno dopo al belvedere di Palladia. Cailan era rimasto con Blaine a studiare ulteriormente i dati in loro possesso, nella speranza di riuscire ad estrapolare qualche altra informazione, ed aveva continuato fino a notte tarda, quando era, letteralmente, crollato dal sonno davanti allo schermo del portatile.
Svegliandosi sbadigliò leggermente, per poi guardarsi attorno e realizzare, dopo qualche secondo, dove si trovava, quando una voce la voce del Capopalestra lo riscosse.
“Buongiorno, Cailan, vedo che ti sei svegliato.”
“Ciao, Blaine, spero di non essere stato un disturbo per te.”
“Per niente, ragazzo, mi hai ricordato quando ero giovane e restavo sveglio fino all’alba per analizzare dei dati. Ah, quelli si che erano bei tempi.”
“Ne sono contento, comunque puoi dirmi che ore sono? Non vorrei fare tardi all’appuntamento con gli altri.”
“Non preoccuparti, sono appena le sette, hai dormito solamente tre ore, e mi stupisco che tu non abbia dolori muscolari, vista la posizione che avevi durante il sonno. Comunque sto preparando la colazione, vuoi favorire?”
“No, grazie, voglio andare in albergo a rendermi presentabile, prima d’incontrare gli altri.”
“Allora non è necessario che torni in albergo, per lavarti puoi utilizzare il bagno al piano di sopra, riguardo i vestiti, invece, dai un’occhiata lì.”
Il giovane si girò verso il punto indicato dall’esperto di tipo fuoco, e rimase scioccato quando vide che vi erano alcuni suoi vestiti poggiati con cura sul tavolo. Blaine, il maestro dei quiz, vedendo l’espressione scioccata del giovane, si fece una bella risata, prima di spiegargli come mai si trovassero lì.
“Ho chiamato il tuo albergo dicendo che presto alcuni tuoi Pokémon sarebbero giunti a prendere qualcosa all’interno della tua stanza, perciò avrebbero dovuto consegnar loro le chiavi. Poi ho mandato Charizard e Lucario, che sono quelli che mi conoscono meglio, con la tua scheda allenatore, in modo da dimostrare che fossero tuoi Pokémon. Quando poi, poco fa, sono rientrati, mi hanno consegnato i vestiti e li ho fatti tornare all’interno delle loro Pokéball.”
Cailan non faticava a credere alla storia del suo concittadino, sia perché quei due erano i suoi primi Pokémon, sia perché i colori dei vestiti rispecchiavano le possibili scelte dei due. La camicia a maniche corte doveva essere stata una scelta del Pokémon Fiamma, visto che era rossa come il fuoco, mentre il tipo Lotta Acciaio doveva aver scelto il paio di jeans, di un grigio metallico. Ed oltre a ciò vi era una busta che doveva contenere biancheria intima.
“A questo punto, Blaine, non ho alcuna scusa per rifiutare il tuo invito, dammi il tempo di lavarmi e cambiarmi e ti raggiungo a tavola.”
“Allora ti aspetto, così discuteremo gli ultimi dettagli prima che tu esca.”
Con queste parole, ed un sorriso sulle labbra, il Capopalestra dell’Isola Cannella sparì in cucina per finir di preparare la colazione, mentre il ragazzo salì le scale con passo abbastanza veloce, trattenendo a fatica una risata.
 
Maris, lavorando nel centro ricerche del professor Krios, aveva preso l’abitudine a svegliarsi abbastanza presto la mattina, così da avere la mente pronta quando iniziava il turno al laboratorio. Anche quella mattina si svegliò alle sette e, dopo un bagno ristoratore ed una buona colazione, si preparò ad uscire.
Tuttavia, se le altre mattine, uscendo, pensava alle ricerche che avrebbe dovuto svolgere al laboratorio, quella mattina rivolse la mente al quantitativo di luoghi dove c’erano stati degli avvistamenti, riflettendo sulla diversità dei vari dati nei vari luoghi, e persa in questi pensieri andò a sbattere contro uno scaffale della libreria in salotto. Per fortuna non si fece male, ma si ripromise, per l’ennesima volta, di smetterla di pensare ad altro mentre usciva di casa.
Dopo questo piccolo contrattempo uscì, dirigendosi con calma verso il luogo dell’appuntamento, sperando che ci fosse qualche nuova notizia positiva.
 
Erano quasi le nove, e la maggior parte dei ragazzi era giunta al luogo di ritrovo stabilito, mancavano solamente Ichi, Lucas, Josh e Mark.
Il decenne arrivò, correndo, pochi minuti dopo, per poi fermarsi a riprendere fiato, contento di essere arrivato in tempo nonostante si fosse svegliato tardi.
Passò qualche altro minuto, e i presenti chiacchieravano tra di loro, nella speranza di veder arrivare i tre che mancavano all’appello, ma l’attesa continuava a prolungarsi.
“Dante, quei tre erano con te, ieri sera, hai qualche idea su dove possano essere finiti?”
“Nessuna, Seth, appena arrivati ad un locale ci siamo praticamente persi di vista.”
Alla risposta del giovane di Forestopoli Seth fece un sospiro, chiedendosi dove fossero finiti. Lo riscosse la voce d’Iral, che, scrutando attentamente una strada, notò tre figure in avvicinamento.
“Eccoli lì, era quasi ora che arrivassero.”
Gli occhi acuti della giovane dai capelli color cioccolato non si sbagliavano, infatti quelli che si stavano avvicinando erano senza dubbio i  membri mancanti alla riunione.
Poco dopo, quando i tre li raggiunsero e spiegarono che il loro ritardo era dovuto ad Ichi, che, la sera prima, aveva voluto festeggiare la sua sopravvivenza, poterono finalmente iniziare a discutere riguardo le ultime novità.
“Allora, sarò diretto. Ieri sera, grazie all’aiuto di Blaine, il Capopalestra dell’Isola Cannella, siamo riusciti a scoprire la funzione del congegno che abbiamo rinvenuto ieri. In pratica è un rilevatore di Pokémon Leggendari, e tra i dati scaricati vi erano le rivelazioni ottenute, nei giorni precedenti, da altri congegni simili, sparsi per tutta Aglaia. Dopo un lavoro di analisi siamo riusciti ad isolare i dati delle ultime apparizioni, inoltre Cailan e Blaine, durante la notte, hanno continuato ad analizzare i dati, e sono riusciti a restringere il raggio delle apparizioni ad una decina di metri, circa, dai punti delle rivelazioni.”
“Ma se i Capipalestra sono stati informati, non potrebbero occuparsi loro della faccenda,, visto che sono sicuramente più adatti di noi a gestire una simile situazione?”
Seth, per nulla seccato da quella, prevedibile domanda, si rivolse verso Aiko, che l’aveva posta, per rispondere, ma fu anticipato da Sean.
“Ciò non è possibile, in quanto loro ed i Campioni saranno sicuramente tenuti d’occhio da questa fantomatica organizzazione, e perciò non possono far capire di essere a conoscenza dei loro piani. Blaine però ha precisato che, quando sarà il momento adatto, farà di tutto perché possano darci una mano.”
“E quindi dobbiamo fare da soli, va bene, ma come vogliamo procedere?”
La domanda di Sakura centrava in pieno il problema principale, e tutti si fecero ancora più attenti, desiderosi di sentire la risposta. Seth, nel vedere ciò, non poté trattenere un leggero sorriso, quando fece per comunicare loro la soluzione pensata la sera precedente.
“Semplice, dovremo dividerci e controllare i luoghi dei vari avvistamenti. Oltre a Palladia ve ne sono stai alcuni nei pressi di Roccabufera, Fiammaviva, Verdecuore e Baialuna, perciò dovremmo dividerci necessariamente in cinque gruppi, così da poter ispezionare tutti quei luoghi. Noi partecipanti possiamo sfruttare solo i due giorni di pausa del torneo, così da non creare sospetti, ma con un minimo d’organizzazione dovrebbero bastare. Se siete tutti d’accordo, direi di dividerci subito in gruppi e partire entro un’ora.”
Gli altri, dopo aver riflettuto, capirono che non avevano scelta, se volevano risolvere la situazione nel modo migliore, perciò iniziarono a discutere su chi dovesse andare dove. Dopo una decina di minuti i gruppi erano stati creati, basandosi sulle abilità o sui team di tutti.
A Palladia sarebbero rimasti Maris, che vivendo lì come ricercatrice conosceva bene la città, Mark, che era meglio rimanesse in città per non destare sospetti, vista la giovane età e l’eliminazione dal torneo, Annalisa e Aiko, i cui Pokémon erano indicati per agire in città.
A Roccabufera si sarebbero diretti Iral, che, essendo cresciuta in montagna era avvezza a luoghi simili, Ichi, la cui provenienza da Fractalopoli lo rendeva adatto quasi quanto la ragazza, Marina, abituata alle basse temperature di Nevepoli, e Lucas, il quale poteva dare un buon supporto in combattimento.
Fiammaviva sarebbe toccata a Cailan, buon conoscitore di vulcani, viste le frequenti attività di quello vicino alla sua città natale, Neiral, abituato a luoghi simili poco meno di del ventenne di Kanto grazie alla vicinanza di Brunifoglia col Monte Camino, Samantha, il cui team sarebbe stato di grande aiuto contro i Pokémon selvatici, e Sakura, i cui tipi spettro avrebbero potuto aiutare nell’esplorare i punti più difficili.
Verdecuore sarebbe toccata a Dante, che aveva un ottimo orientamento all’interno dei boschi, Seth, il quale voleva facilitare la collaborazione del giovane di Forestopoli con gli altri membri del gruppo, Naomi, il cui team poteva essere molto utile contro dei Pokémon selvatici aggressivi, e Axia, il cui Serperior era ottimo per mimetizzarsi tra i ramideagli alberi ed andare in avanscoperta.
Infine a Baialuna sarebbero andati Arya, che avrebbe esplorato la costa grazie a Milotic, Sean, che avrebbe offerto copertura alla ragazza con Greninja, Ayatsuri, pronto ad ingannare osservatori inopportuni grazie a Zoroark, e Josh, il cui team poteva fornire un buon supporto per terra, mare e cielo.
Vedendo che la divisione dei gruppi era conclusa, l’assemblea si sciolse, andando a fare i preparativi per partire entro quell’ora e raccomandandosi di rimanere in contatto.
 
Un paio d’ore dopo il gruppo rimasto nella Capitale di Aglaia si stava dirigendo verso il luogo di uno degli avvistamenti. Ne avevano già visitati un paio, senza però trovare alcun indizio, perciò non restava che riporre le loro speranze nei prossimi. Inoltre avevano preferito evitare di controllare l’area dell’arena, in quanto la loro presenza lì sarebbe stata abbastanza sospetta.
Dopo alcuni minuti di cammino raggiunsero la loro destinazione, e rimasero stupiti da ciò che videro. Il PokéNav segnava in quel punto la presenza di un piccolo parco giochi, ma la strada percorsa aveva fatto capire loro che probabilmente era in rovina ed abbandonato, poiché non avevano incontrato nessuno né sentito urla di bambini intenti a divertirsi.
Sull’abbandonato avevano indovinato, ma per quanto riguarda la parte in rovina, sarebbe stato più corretto dire devastato.
Probabilmente un tempo era formato da un terreno livellato con alcune altalene ed uno scivolo, oltre ad un piccolo spiazzo dove i bambini potevano divertirsi a giocare con la palla. Ora, invece, vi era un terreno pieno di crateri e dossi, con lo scivolo ribaltato su un fianco e aveva alcuni buchi nella parte anteriore, una delle due altalene rimaneva appesa in verticale ad una sola catena, visto che l’altra era spezzata e immobile a terra, mentre l’alta era totalmente sradicata dal suo supporto e si trovava a vari metri di distanza.
“Mi sa che siamo sulla strada giusta, fate uscire i vostri Pokémon, magari potrebbero aiutarci a trovare qualche indizio.”
Gli altri annuirono alle parole di Maris, e fecero uscire i loro Pokémon più adatti a trovare indizi. Maris mandò in campo La sua Chansey, Mark optò per Porygon2, Aiko volle affidarsi al fiuto di Eevee e Annalisa scelse Shuppet, sperando che potesse dare una mano nel trovare indizi.
Una volta che furono pronti si rimboccarono le maniche e iniziarono a cercare indizi. Notarono subito che quella devastazione era recente, poiché  le bruciature all’interno dei crateri erano ancora molto scure, segno che non erano state influenzate dalla pioggia abbattutasi un paio di giorni prima sulla città.
Altro particolare interessante fu che l’assenza di qualsiasi tipo di orma, anche se alcune sembravano cancellate volontariamente.
Maris era molto preoccupata, una simile devastazione indicava che il Pokémon era molto potente, ma non riusciva a immaginare quale potesse causare un tale grado di distruzione in uno spazio tanto ristretto. Sperò con tutto il cuore che sarebbero riusciti a risolvere quella situazione, altrimenti non sapeva  cosa sarebbe successo ad Aglaia, con un simile potere nelle mani sbagliate.
 
Con il treno erano bastate poche ore per raggiungere Roccabufera, dove il gruppo aveva fatto una breve sosta per il pranzo, prima di avventurarsi sulla montagna che faceva ombra alla città. Quando il sole tramontò erano quasi giunti in cima alla montagna, grazie al metodo che Iral aveva deciso di adottare. La diciannovenne, essendo la più esperta, si era messa in testa al gruppo, in modo da far vedere agli altri dove passava, ed era seguita da Marina, che prestava molta attenzione ai suoi movimenti. Terzo era Lucas, che se la cavava abbastanza bene per essere la prima volta che si cimentava in un’impresa simile. Infine il gruppo era chiuso da Ichi, che, essendo il secondo più esperto, controllava che Nessuno mettesse un piede in fallo, pronto ad intervenire in caso di necessità.
Avevano deciso di tenere ognuno un Pokémon fuori dalla sfera, in modo da avere un minimo di sicurezza da quelli selvatici. La giovane optò per il suo Gogoat, abituato a muoversi in luoghi simili, la castana di Nevepoli scelse il suo Lucario, la cui mossa Flash risultò utile in alcuni passaggi all’interno della montagna. Il sedicenne di Fucsiapoli scelse Luxray, la cui felina agilità gli permetteva di muoversi senza problemi, mentre l’ultimo membro del gruppo aveva optato per il suo Houndoom, il cui fiuto avrebbe individuato facilmente dei pericoli nascosti.
Durante la scalata avevano incontrato un buon numero di Pokémon selvatici, alcuni scapparono subito, mentre i più aggressivi li attaccarono senza pensarci due volte, venendo sconfitti abbastanza facilmente.
Adesso stavano attraversando un passaggio interno da una mezz’ora circa, quando, giunti in un punto da cui poterono vedere l’uscita, sentirono un forte rombo che fece tremare le pareti della montagna, per poi essere seguito dai versi di due diversi pokémon, seguiti da delle urla umane.
“Là fuori sta succedendo qualcosa, muoviamoci e tenete le Pokéball pronte nel caso in cui dovessimo combattere.”
Dette queste parole Iral si affrettò a varcare l’uscita del tunnel, seguita dagli altri. Ma nessuno si sarebbe mai aspettato quello che videro là fuori.
Uscendo notarono che avevano raggiunto la cima della montagna, e che lì fuori era in corso una tempesta di proporzioni colossali, come se i venti del Nord si scontrassero con i fulmini, e la motivazione era facile da capire.
I due Pokémon che stavano combattendo utilizzavano attacchi talmente potenti da far tremare la montagna ogni volta che i loro colpi si scontravano. Si muovevano con grazia tra le nubi, mostrando potenza, maestosità e leggiadria, in uno spettacolo che, in altre circostanze, e da una distanza maggiore, sarebbe stato magnifico da vedere.
Impegnati a combattere nella tempesta da loro generata vi erano le rappresentazioni viventi del vento del Nord e dei fulmini di una tempesta:
Articuno e Zapdos.
 
La prima cosa che Cailan notò, entrando in una caverna sul fianco del vulcano di Fiammaviva, fu che quella montagna di fuoco era tranquilla, rispetto a quello sull’Isola Cannella.
Anche loro avevano preso il treno, mangiando qualcosa direttamente sul mezzo di trasporto, per poi giungere a destinazione nel primo pomeriggio ed incamminarsi subito. Facendo alcune domande in giro avevano scoperto che sul fianco meridionale del vulcano vi era una grotta che portava fino al suo interno, se si faceva abbastanza attenzione.
L’interno del passaggio era costellato, ogni tanto, da un fiume di lava che illuminava tutto quanto, pur creando un caldo soffocante. Inoltre vi erano presenti Pokémon di tipo fuoco, roccia e terra, ma i pochi che avevano avuto il coraggio di attaccarli furono subito messi a tappeto dai loro Pokémon,
L’unico problema durante il percorso era stato quando si erano trovati un fiume di lava sul percorso, troppo largo per essere saltato. Erano riusciti a superarlo facendosi trasportare dai loro Pokémon volanti o con l’abilità di levitazione, e potendo così continuare il cammino.
Quando, dopo un bel po’ di tempo, uscirono dal passaggio scoprirono di trovarsi quasi in cima al vulcano, su una balconata di roccia che affacciava all’interno del cratere. Guardando il cielo notarono che stava iniziando a scurirsi, e un’occhiata gli orologi confermò loro che avevano passato due ore all’interno del vulcano. All’improvviso sentirono un’esplosione sotto di loro e si affacciarono per vedere cosa fosse successo.
Sotto di loro, circondato da un anello di magma incandescente, vi era un isolotto roccioso sul quale degli uomini stavano combattendo contro due Pokémon, mentre altri, sfruttando la copertura dei loro compagni, trafficavano con degli strani macchinari.
Gli uomini erano una ventina, ognuno con un Pokémon di tipo acqua, terra o roccia, ma non riuscivano a sconfiggere i loro bersagli.
Uno dei due volava in continuazione all’interno del cratere, lanciando ogni tanto fiammate di grande potenza, mentre l’altro si moveva con agilità sulla parete interna del vulcano, oltre che sulla lava e sull’isolotto roccioso, attaccando senza sosta gli avversari.
Purtroppo gli attacchi dei Leggendari venivano bloccati dalle protezioni che quegli uomini facevano utilizzare a turno dai loro Pokémon, per poi attaccare e colpire, occasionalmente, i loro obiettivi.
I quattro ragazzi, assistendo a questa scena, si guadarono per un’istante, prima di decidersi ad intervenire in aiuto ei due leggendari che avevano riconosciuto:
Moltres e Heatran.
 
Gli alberi nella zona più interna della foresta che circondava Verdecuore sembravano avere parecchie decine di anni, almeno a giudicare dalle dimensioni.
Il gruppo direttosi in quel posto si era avventurato subito nella zona, utilizzando il Serperior cromatico di Axia, che si muoveva agilmente tra i rami più alti, come avanguardia e si affidavano all’orientamento di Dante nelle foreste per avanzare.
Seth pensava che la situazione fosse abbastanza tranquilla, visot che il giovane di Forestopoli sapeva quel che faceva e, nonostante si sentisse superiore, non compiva azioni che mettessero a rischio gli altri membri del gruppo. Il treno ci aveva messo un bel po’ per giungere lì, e ora il sole era quasi tramontato, quasi ad annunciare che le cose sarebbero diventate più difficili.
Naomi era stata un’ottima scelta per il gruppo, visto che il suo team aveva sbaragliato senza problemi i vari Pokémon selvatici abbastanza aggressivi da  attaccarli, riuscendo a garantire in modo efficace la sicurezza del gruppo.
“Fermi tutti, Anubi deve aver captato qualcosa.”
Dante diede quell’ordine non appena vide il suo Lucario fermarsi e chiudere gli occhi, per concentrarsi meglio nel percepire un’aura. Li riaprì nello stesso momento in cui si sentì un boato proveniente da una decina di metri più avanti, unito al sollevarsi in volo di stormi di Pokémon volanti spaventati.
“Dannazione, lì sta succedendo qualcosa, muoviamoci e tenete le mani sulle Pokéball, sono sicuro che ci sarà da combattere.”
Seth disse queste parole nello stesso momento in cui scattava verso il luogo di provenienza del rumore, sperando ardentemente che non fosse troppo tardi per fare qualcosa. Si fermò quando vide davanti a lui uno spiazzo erboso, all’interno del quale due Pokémon stavano combattendo, contro una ventina di loschi figuri, ognuno con un Pokémon, alcuni dei quali stavano armeggiando con dei marchingegni in parte simili a quello che avevano trovato il giorno precedente, ma più grandi.
I due leggendari si difendevano come potevano, ma ad attaccare era principalmente uno, mentre l‘altro sembrava esitare davanti alla prospettiva d’infliggere dolore ai loro aggressori, e ciò li poneva in una situazione di svantaggio.
Quando gli altri del gruppo arrivarono, sgranarono gli occhi nel riconoscere la figura rosa, gialla e celeste del leggendario sulla difensiva e quella simile ad un’ombra, con sostanza simile a nebbia in testa e duna cresta rossa attorno al collo, olre a degli occhi celesti con una pupilla gialla verticale del suo compagno. Erano i rappresentanti delle due fasi contrapposte della luna, i cui poteri donavano sogni piacevoli o tremendi incubi, e loro conoscevano bene i loro nomi:
Cresselia e Darkrai.
 
La posizione rilevata nei pressi di Baialuna era in mare, vicino ad una spiaggia abbastanza isolata dalle altre, cosa che permetteva ai quattro andati lì ad investigare di muoversi con un minimo di libertà. Arya si stava dirigendo il quel punto in groppa alla sua fidata Milotic, mentre il Greninja di Sean le seguiva furtivamente, pronto ad intervenire in caso di pericolo.
Dalla spiaggia i tre ragazzi erano impegnati ognuno in modo diverso. Sean stava controllando i suoi rimedi di erbe artigianali, lanciando ogni tanto un’occhiata alla ragazza, per controllare che non ci fossero pericoli inaspettati. Ayatsuri si era posizionato all’ombra, con Absol accanto e Zoroark che teneva celata la sua presenza poco lontano. Infine Josh, posizionato il suo Grovyle tra gli alberi distanti una decina di metri dalla spiaggia, era salito sul suo Staraptor e si era messo a osservare la situazione dall’alto, in modo da riuscire ad avvistare più facilmente un eventuale pericolo.
“Ragazzi, venite tutti qui.”
Arya era appena tornata a terra, e portava una specie di gabbia, lunga più o meno un metro, all’interno del quale vi si trovavano due piccoli Pokémon di colore azzurro. Quando li riconobbero rimasero scioccati, ma non fecero in tempo a dire una parola che giunsero degli attacchi dalla foresta, dalla quale emerse una dozzina di uomini.
La giovane di Giubilopoli e i suoi tre compagni si nascosero subito dietro alcuni scogli, in modo da avere una maggiore copertura.
“Arya, tu prova ad aprire quella gabbia, noi tre ci occupiamo di quei tizi.”
Alle parole di Sean la ragazza annuì con un cenno del capo, prima di iniziare ad osservare la gabbia, nella speranza di capire come aprirla.
Sul volto dell’albino, al pensiero dello scontro, si disegnò un ghigno, mentre lo sguardo del diciottenne di Violapoli mostrò la sua determinazione.
Nel veder ciò il giovane di Ceneride sorrise, pensando che avrebbero venduto cara la pelle, prima di far finire nelle mani di quei tizi i due leggendari di tipo acqua:
Manaphy e Phione.
 
_____________________________________________________________________________________________
Angolo dell’Autore:
Salve a tutti, mi scuso per il grande ritardo nella pubblicazione, ma purtroppo non sono riuscito a finire prima il capitolo, complice anche la ricerca di un modo per renderlo coinvolgente pur con l’assenza di scontri diretti. Spero che ciò che avete appena letto basti a ripagarvi dell’attesa. Inoltre mi scuso anche per i possibili/probabili errori grammaticali all’interno del testo, che correggerò in futuro, in quanto l’ho pubblicato senza fare una rilettura.
Concludo ringraziando tutti coloro che recensiscono, seguono o, anche solo, leggono questa storia.  Spero di riuscire ad aggiornare in tempi più brevi  col prossimo capitolo, ma purtroppo, come ormai saprete bene, non posso augurarvi niente.
Alla prossima.
Cailan

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Capitolo 14
*** Lotte per le Leggende ***


Lotte per le Leggende

Il gruppo rimasto a Palladia aveva passato due ore a perlustrare, con l’aiuto di alcuni loro Pokémon, ogni angolo di quella devastazione, un tempo classificabile come parco giochi, senza trovare alcun indizio utile.
Chiunque avesse provocato quel disastro era stato attento a non lasciare indizi che potessero essere utili a loro.
Avevano provato  cercare indizi grazie all’olfatto dell’Eevee di Aiko, osservare la devastazione dall’alto con l’aiuto dello Shuppet di Annalisa, nella speranza che i crateri formassero un disegno od una parola, ma anche questo fu inutile. Maris e Mark, aiutati da Chansey e Porygon2  perlustrarono con attenzione tutta la zona, nella speranza di riuscire a trovare qualcosa che avrebbe permesso identificazione del leggendario, ma anche quello fu inutile.
Alla fine, leggermente demoralizzati per non essere riusciti a scoprire niente in quel luogo, decisero di fare una pausa per mangiare qualcosa, e ricominciare le ricerche più tardi.
Nessuno di loro quattro si era accorto che erano osservati, con notevole interesse, da degli occhi invisibili che si apprestarono a seguirli, desiderosi di sapere di più su quei giovani.
 
Lo scontro tra i due uccelli leggendari aveva attirato l’attenzione dei quattro giovani per molti, interminabili, secondi, fino a quando non furono riscossi dall’ennesimo boato.
“Dobbiamo trovare un modo per fermarli, altrimenti potrebbero causare delle frane, vista la potenza dello scontro.”
“Hai ragione, Iral, ma non penso che quei tizi laggiù ce lo lasceranno fare.”
Gli sguardi di tutti si spostarono nel punto indicato da Ichi, dove vi erano delle persone, una decina tra uomini e donne, farmi ad osservare con interesse lo scontro, con alcuni di loro che trafficavano vicino ad uno strano congegno.
Era evidente, come la tempesta, che infuriava attorno a loro che volevano approfittare del reciproco indebolirsi dei due Pokémon nello scontro, per poi catturarli ed utilizzarli per chissà quale fine.
All’improvviso dovettero accorgersi dei quattro spettatori indesiderati, visto che in cinque si staccarono dal gruppo e si diressero verso di loro, facendo uscire ognuno un Pokémon.
I tizi dovevano aver portato con loro dei Pokémon adatti ad affrontare i selvatici presenti in quella zona, visto che fecero la loro comparsa  Un Pyroar maschio, come si capiva dalla folta criniera, un Machamp, un Polywrath, un Mawile e un Rhyperior.
L’allenatore del Rhyperior, probabilmente il capo di quel gruppo, si fece avanti per parlare con il quartetto.
“Vi consiglio di andare via, è in atto uno scontro tra Pokémon leggendari, rischiereste di farvi del male.”
Dopo alcuni secondi, durante i quali i ragazzi si scambiarono uno sguardo, Marina fece un passo in avanti, per poi comunicare la loro risposta.
“Nessun problema, ce ne andremo subito…”
E nel sentire queste parole un ghigno di soddisfazione si dipinse sul viso dei membri dell’organizzazione.
“…Non appena Articuno e Zapdos smetteranno di combattere fra di loro ed andranno via, liberi.”
La risposta della castana, molto enfatizzata sull’ultima parola, fece morire il ghigno appena formatosi sulle labbra del capogruppo, i cui lineamenti si accigliarono vistosamente, segno che era contrariato di doversi occupare di quei, a suo parere, mocciosi impertinenti.
“Bene bene, qui abbiamo degli aspiranti eroi, vediamo se siete pronti ad affrontare le conseguenze delle vostre scelte. Rhyperior, bloccali con Frana, ma cerca di non fargli troppo male.”
“ Maledizione, andiamo nella grotta, veloci.”
I ragazzi fecero appena in tempo a seguire il consiglio di Iral ed arretrare fin dentro l’ingresso del passaggio da cui erano giunti, quando un gruppo di pietre di grandi dimensioni si abbatté cadde davanti a loro, colpendo anche la montagna sopra all’ingresso e facendo cadere una serie di detriti che ostruì il passaggio.
Soddisfatto per il lavoro svolto dal suo Pokémon il tizio si girò, convinto che quel gruppo d’impiccioni non avrebbe potuto causare loro altri problemi, e fece per tornare, insieme ai quattro avanzati con lui, verso i compagni che controllavano lo scontro tra i due leggendari.
All’improvviso ci fu un boato alle loro spalle e, agendo d’istinto, gli uomini si buttarono a terra, appena in tempo evitare di essere colpiti da dei detriti volanti. Si girarono subito per vedere cosa fosse successo, ritenendo che la causa fosse attribuibile  ad un attacco dei due uccelli, ma ciò che videro li stupì.
Davanti all’ingresso del tunnel, nuovamente libero dai detriti e dalle rocce scagliate da Rhyperior, vi era un massiccio esemplare di Aggron, probabilmente era lui ad aver liberato l’ostruzione, accompagnato da un Arcanine, un Lucario, un Luxray ed un Talonflame.
Dietro i Pokémon vi erano Iral, Marina, Lucas e Ichi, che avevano approfittato del fatto di non essere visti per far uscire i loro compagni dalle sfere e prepararsi allo scontro.
“Vi pentirete di non essere tornati indietro quando potevate. Rhyperior, annientali con Devastomasso.”
“Aggron, intercettalo con Codacciaio.”
La gigantesca pietra scagliata dal Pokémon Trapano fu distrutta dalla robusta coda del tipo acciaio roccia, il quale sembrò uscirne indenne.
A quella vista il tipo terra roccia ed il suo allenatore sgranarono gli occhi, capendo, finalmente, che non sarebbe stato uno scontro facile come avevano previsto. Il capogruppo, reputandoli, per la prima volta, una minaccia alla loro missione, si rivolse alla sua squadra.
“Non state lì fermi a non fare niente, attaccateli. Rhyperior, seppelliscili con Cadutamassi.”
“Non penserai, davvero, che vi faremo attaccare di nuovo? Ora tocca a noi. Aggron, colpisci Rhyperior con Breccia. Arcanine, mostra a quel Pyroar chi è un vero leone, vai con Extrarapido.”
“Luxray, Fulmine su Poliwrath.”
“Lucario, colpisci Mawile con Palmoforza.”
“Talonflame, Baldeali su Machamp.”
Il modo in cui quei cinque Pokémon si comportarono per eseguire gli ordini dei loro allenatori fu esemplare.
Il primo a scattare fu l’Arcanine d’Iral, grazie alla mossa ad altissima velocità, che colpì in pieno il tipo fuoco normale, infliggendogli un discreto numero di danni e costringendolo ad arretrare. L’allenatrice dell’evoluzione di Litleo ordinò a quest’ultimo di rispondere con un attacco Riduttore, che il Pokémon Leggenda schivò senza grandi problemi, facendogli colpire in pieno il fianco della montagna.
Mentre i due leoni infuocati si scontravano, il predatore elettrico di Lucas scagliava un potente Fumine contro il suo bersaglio, che lo evitò per un soffio con uno scarto laterale, prima di avventarsi contro il suo avversario con un attacco Sottomissione, colpendolo in pieno ed infliggendogli alcuni danni.
“Luxray, approfitta della sua vicinanza per colpire con Fulmindenti.”
Il Pokémon Occhiluce, ripresosi in fretta dalla scarica di colpi del suo avversario, approfittò della sua carica successiva per morderlo con le zanne avvolte da minuscole scintille, costringendolo ad arretrare a causa dei danni subiti e rendendo i suoi movimenti meno fluidi e più meccanici, segno che aveva subito una paralisi.
Il Lucario di Marina, invece, scattò non appena sentì l’ordine della sua allenatrice, con il braccio destro leggermente tirato all’indietro, in modo da imprimere più forza al suo colpo. In pochi secondi arrivò davanti al suo bersaglio e, con il palmo circondato da una sorta d’aura, lo colpì in pieno, costringendolo ad arretrare ed infliggendogli discreti danni. L’avversario, dopo qualche secondo, provò a contrattaccare con un attacco Rogodenti, ma il Pokémon Aura lo evitò sposandosi leggermente all’indietro e rifilandogli un attacco Zuffa sul fianco, danneggiandolo ulteriormente.
Poco lontano si svolgeva, invece, lo scontro fra i due ciclopi quali erano, per dimensioni, Aggron e Rhyperior. Il Pokémon Trapano aveva cercato di rallentare l’avanzata dell’avversario con Cadutamassi, ma la corazza del tipo acciaio roccia protesse quest’ultimo in modo egregio, permettendogli così di avanzare fino al suo avversario e fare la sua mossa. Rhyperior si aspettava che il Pokémon Corazza utilizzasse una delle sue braccia per colpirlo, quindi fu totalmente colto di sorpresa dal colpo che ricevette sul fianco, sferrato con la possente coda metallica, che lo spostò di alcuni metri infliggendogli seri danni
Il tipo terra roccia, infuriato per il colpo appena subito, decise di caricare l’avversario a testa bassa, ma quest’ultimo lo bloccò le sue zampe con le proprie, dando così via ad una prova di forza tra i due combattenti.
Probabilmente, tra i Pokémon del quartetto, quello che si trovava più in difficoltà era Talonflame. Il tipo fuoco volante, desideroso di dare il suo contributo nella vittoria, si era scagliato contro il Pokémon Megaforza, colpendolo in pieno ed infliggendogli molti danni, pur subendone alcuni a sua volta a causa del contraccolpo. Il tipo lotta, tuttavia, si era ripreso abbastanza in fretta dal colpo ed aveva iniziato a lanciare una raffica di Tuonopugni con tutte e quattro le braccia, nel tentativo di colpire il Pokémon Ardifiamma e mandarlo, velocemente, k.o.
Ichi osservava con ansia la scena, poiché la maggiore velocità del suo Pokémon era ostacolata dal ritmo serrato che le quattro braccia di Machamp tenevano negli attacchi, impedendogli di avvicinarsi. Nel frattempo lo scontro fra i due leggendari continuava, scuotendo la montagna ogni volta che due attacchi di grande potenza si scontravano, esplodendo in un turbinio di fulmini e cristalli di ghiaccio.
Allo stesso tempo i cinque membri dell’organizzazione che non si erano mossi al loro arrivo continuavano a tenere d’occhio  lo scontro, dedicandosi, ogni tanto, ad un congegno vicino a loro.
Nel notare quest’ultimo particolare, una pazza idea si affacciò nella mente d’Ichi, il quale penso che tentare non costava nulla.
“Talonflame, lascia perdere Machamp e usa Fuococarica contro il macchinario vicino a quei cinque uomini, devi distruggerlo.”
Il falco infuocato, nel sentire l’ordine del suo allenatore, fece finta di scagliarsi contro il suo avversario, per poi schivarlo lateralmente all’ultimo e dirigersi verso il suo nuovo obiettivo. Quando arrivò abbastanza vicino si circondò di un’aura infuocata e, caldo e luminoso come una cometa, si lanciò in picchiata, stupendo tutti quanti i nemici per  la rapidità della sua azione, colpendo in pieno il macchinario e distruggendolo, per poi ritirarsi, dal suo allenatore, assai indebolito dal contraccolpo ricevuto.
Pochi secondi dopo la distruzione del macchinario, Articuno e Zapdos smisero di lottare, e ciò si rispecchiò anche nelle condizioni atmosferiche, che diventarono più miti, ed iniziarono a guardarsi intorno, spaesati.
“Maledetti impiccioni, non la passerete liscia per aver interferito con i nostri piani.”
Questa frase fu detta da uno dei cinque rimasti vicino al congegno, dopo aver appurato che quest’ultimo era irrimediabilmente distrutto.
Sentendo ciò, i quattro giovani capirono che, se la mossa di Ichi era riuscita a interrompere quello scontro tra titani, gli aveva anche procurato il doppio dei nemici.
A questo pensiero tutti e quattro deglutirono, mettendo mano alle Pokéball e sperando di riuscire a vincere da soli contro dieci avversari. Lo scontro fu subito duro, visto che al loro gioco di squadra si opponeva la superiorità numerica degli avversari. Inoltre Ichi dovette far rientrare Talonflame, poiché gli attacchi di prima lo avevano stancato parecchio, e non era il caso di utilizzare Trespolo nel mezzo di un simile scontro.
Il posto del Pokémon Ardifiamma fu preso da Kingdra, il quale era avvantaggiato per tipo contro la maggior parte degli avversari, come dimostrò con un’Idrovampata nei confronti di un Conkeldurr avvicinatosi troppo, visto che, oltre ad alcuni danni, gli causò anche una scottatura.
Tuttavia, dopo alcuni minuti di lotte, i giovani capirono che avrebbero perso lo scontro se, all’improvviso, i due uccelli leggendari non avessero deciso di attaccare quella zona con piogge di fulmini e raggi congelanti. Il lato positivo era che, spaventati dalla potenza che degli attacchi dei due leggendari, non più sotto il loro controllo, fuggirono, facendo tirare un sospiro di sollievo al gruppo di sfidanti del destino.
Il lato negativo, invece, si manifestò quando un fulmine, per poco, non li colpì, facendogli capire che i due titani reputavano anche loro nemici.
Il gruppo non sapeva come fare per trarsi fuori da quella situazione visto che, con il Talonflame d’Ichi esausto, non avevano abbastanza Pokémon volanti per provare a calmarli con uno scontro.
All’improvviso, da dietro le nuvole, giunsero due attacchi, un Iper Raggio ed un Incendio, che colpirono rispettivamente Articuno e Zapdos. I due leggendari, che avevano subito un discreto numero di danni da quegli attacchi, si voltarono verso la direzione da cui erano giunti e vi si diressero.
A causa del turbinare di venti causato d’Articuno, e dai fulmini di Zapdos, i quattro ragazzi riuscirono a vedere solo le sagome, diverse tra di loro, dei loro misteriosi salvatori, prima che queste si allontanassero insieme ai due leggendari.
Capendo che non c’era più niente che potessero fare lì, i quattro decisero di ritornare a Roccabufera, dove si sarebbero riposati durante la notte, per poi ripartire il giorno successivo in direzione di Palladia.
 
Quando Cailan, Neiral, Samantha e Sakura giunsero sull’isolotto di roccia con l’intento di aiutare i due leggendari, furono subito avvistati dagli uomini che li combattevano. Cinque dei dieci posizionati vicino allo strano macchinario si diressero subito verso di loro, accompagnati da un Seismitoad, un Golem, un Barbaracle, un Lunatone ed un Solrock. Dalle loro espressioni si poteva capire che non avevano intenzione di parlare.
Capendo che uno scontro sarebbe stato inevitabile, i quattro giovani fecero uscire i propri Pokémon, facendo in modo di non mandarne alcuni che sarebbero stati svantaggiati in quel terreno.
“Snorlax, tocca a te.”
“Pensaci tu a vincere, Scrafty,”
“Vai Zephyr, dobbiamo assolutamente vincere.”
“Gallade, mostriamo loro la forza di chi combatte per proteggere qualcosa.”
Lo Snorlax di Sakura, lo Scrafty di Neiral, l’Altaria di Samantha ed il Gallade di Cailan fecero la loro comparsa in campo, pronti a combattere contro i Pokèmon avversari.
“Forza, ragazzi, mostriamo a questi mocciosi che fine fa chi si mette tra noi ed il nostro obiettivo.”
Obbedendo agli ordini del loro capogruppo, ognuno di quegli uomini mandò il suo Pokémon all’attacco, con il chiaro intento di ferire anche gli allenatori avversari.
Lo scontro iniziò poco dopo, e fu subito senza esclusione di colpi.
Sakura ordinò al suo Snorlax di usare Pesobomba, ed il tipo normale obbedì prontamente, buttandosi contro il gruppo avversario. Purtroppo il suo attacco riuscì a colpire solamente Golem, anch’esso discretamente pesante, riuscendo ad infliggergli solamente pochi danni, prima di essere colpito da un attacco Frana del tipo roccia terra.
Neiral, invece, aveva mandato il suo Scrafty contro il Barbaracle, facendogli caricare un Assorbipugno. Il Pokémon Aggregato, vedendo l’avversario avvicinarsi, lo colpì con un poderoso Incrocolpo, infliggendogli un buon numero di danni, ma la testardaggine del tipo buio lotta prevalse e, stringendo i denti per il dolore, riuscì a portare a termine la sua mossa, danneggiando il tipo roccia acqua e recuperando un po’ d’energie.
Contro l’esemplare di Lunatone, invece, se la stava vedendo Zephyr, che sfruttava la sua velocità per schivare i vari attacchi di tipo roccia che l’avversario gli scagliava contro, per poi colpirlo a distanza con Dragospiro. Inoltre, quando vedeva che si fermava per utilizzare una mossa di tipo psico, Samantha gli faceva utilizzare Alacciaio, così da interrompere la sua concentrazione e infliggergli qualche danno.
Non si accorse, però, che Solrock stava per colpire il Pokémon Canterino, in picchiata, con un attacco Pietrataglio, ma ci pensò Cailan a salvarlo, ordinando a Gallade di utilizzare Doppiocolpo sul Pokémon Meteorite. L’evoluzione alternativa di Kirlia obbedì prontamente all’ordine del suo allenatore e, pochi secondi dopo, colpì il suo obiettivo con le lame estendibili nei gomiti circondate da un’aura violacea, sferrandogli due potenti colpi e causandogli qualche danno, oltre a fargli mancare il tipo drago volante.
Tuttavia Gallade, nel colpire il tipo roccia psico, si era esposto ad un attacco da parte di Seismitoad, che ne approfittò per colpirlo con un attacco Acido, lanciandogli così addosso un getto d’acido corrosivo che procurò qualche danno al Pokèmon Lama, il quale trattenne un gemito di dolore per non dare soddisfazione all’avversario.
Quella scena fu un duro colpo per Cailan, quasi quanto lo fu per il tipo psico lotta, visto che si era realizzata a per colpa sua, che non aveva considerato il tipo terra acqua. Deciso a rimediare al suo errore, il ventenne di Kanto iniziò ad alterarsi, cambiando stile di combattimento e rendendolo più aggressivo e meno tattico.
“Gallade, mostra a quel Seismitoad un attacco degno di questo nome, vai con Fendifoglia.”
Il Pokémon Lama doveva aver captato, grazie alla sua forte empatia, la rabbia del suo allenatore, e la unì alla sua voglia di rivalsa per imprimere maggiore forza nel suo attacco. Un’aura di colore verde circondò le lame estendibili nei gomiti, prima che queste colpissero il Pokémon Vibrazione molteplici volte, infliggendogli sempre più danni e, alla fine, mettendolo k.o.
Il giovane dell’Isola Cannella ed il suo Pokémon non persero tempo a godersi la vittoria, poiché i loro compagni avevano bisogno di aiuto, perciò il tipo psico lotta si buttò subito nella mischia, intento soprattutto ad impedire la collaborazione tra Lunatone e Solrock, mentre il suo allenatore gli dava sempre più ordini.
La svolta alla situazione fu però data da Sakura. L’attenzione della giovane fu attirata dal macchinario che cinque membri di quell’organizzazione proteggevano, mentre gli altri quindici erano impegnati con loro e con i leggendari. Capendo che quel congegno era molto importante per i loro piani, la ragazza decise di giocare d’astuzia e provare a distruggerlo.
“Snorlax, usa Rotolamento per saltare Golem e distruggere quel macchinario.”
Il Pokémon Sonno, nonostante il nome, obbedì prontamente all’ordine della sua allenatrice e, dopo essersi appallottolato, rotolò contro il suo avversario, per poi schivarlo all’ultimo e puntare sul congegno poco lontano.
Gli uomini che erano a guardia del congegno, nel vedere quella gigantesca massa, pesante qualche centinaio di chili, rotolare verso di loro, preferirono evitare di fare i birilli da bowling, e si spostarono velocemente, liberando così la strada al tipo normale.
L’attacco rotolamento prese in pieno il congegno e, pur non avendo fatto molti danni al rivestimento corazzato per sopportare il calore, riuscì a spostarlo quel tanto che bastava perché finisse nella lava, dove si sciolse poco dopo.
La distruzione della macchina ebbe un impatto sia sui leggendari, che smisero di attaccare istintivamente ed assunsero un atteggiamento più guardingo, sia sul vulcano, la cui lava iniziò a ribollire leggermente.
Uno dei cinque a guardia della macchina, dopo aver osservato il congegno sciogliersi ed i suoi effetti cessare, si girò verso i quattro giovani, rivolgendosi a loro con un tono carico d’ira.
“Maledetti mocciosi, avete rovinato tutto, ma adesso la pagherete.”
E, detto ciò, iniziò ad avvicinarsi al punto dove i quattro stavano combattendo con i suoi compagni, facendo cenno ad altri due di seguirlo, mentre gli altri due rimanenti si dividevano nei due gruppi impegnati ad affrontare i leggendari.
Nel vedere ciò Cailan, che aveva parzialmente ritrovato la calma, Samantha, Sakura e Neiral pensarono che i loro guai non erano finiti. Nonostante ciò si prepararono a combattere e a vendere cara la pelle, ma il destino la pensava diversamente.
All’improvviso delle colonne di fuoco iniziarono a sollevarsi dalla lava che li circondava. Gli uomini, vedendo cosa stesse succedendo, pensarono bene di scappare, e l’ultimo di loro riuscì a raggiungere l’uscita appena prima che un’altra colonna si sollevasse davanti ad essa, precludendo la fuga al gruppo proveniente da Palladia.
Guardandosi intorno i ragazzi capirono che la causa di quell’avvenimento era Heatran, il qualche riteneva che degli invasori fossero giunti nel suo territorio, ed era deciso a scacciarli. Peccato che avesse bloccato l’unica via d’uscita possibile, visto che in cielo si stagliava Moltres, la cui espressione minacciosa faceva capire che avrebbe incenerito chiunque avesse provato a volare nel raggio di un chilometro da lui.
Anche qui, però, accadde un fatto fortuito, visto che fu colpito da un potentissimo getto d’acqua, la cui provenienza non si poteva capire dall’interno del cratere. Il titano del fuoco, offeso da quella sfida nei suoi confronti, smise di volare in cerchio attorno al vulcano, per andare a combattere chi l’aveva colpito.
Cailan, nel vedere la situazione, non perse tempo, e fece uscire il suo Charizard dalla sfera, prima di dare le disposizioni agli altri.
“Dobbiamo approfittare del fatto che Moltres si sia allontanato per fuggire. Samantha, tu vola via con Altaria e dai un passaggio a Sakura, casomai Gengar non riuscisse a portarla. Neiral, tu userai il tuo Swellow, mentre io mi sposterò su Charizard.”
Il sorgere di un’altra colonna di lava convinse i tre a fare come gli era stato detto dal ventenne di Kanto. Pochi secondi erano tutti in volo e, incitando i loro Pokémon a fare in fretta, riuscirono ad oltrepassare la bocca del vulcano. Come fecero ciò l’attività della montagna di fuoco iniziò a scemare, segno che Heatran non li vedeva più come una minaccia alla sua sovranità territoriale e, di conseguenza, si stesse calmando.
A quella vista i quattro giovani tirarono un sospiro di sollievo, prima di volare in direzione della città di Fiammaviva, dove si sarebbero riposti, prima di ritornare a Palladia il giorno successivo.
 
Anche all’interno della foresta di Verdecuore vi erano degli scontri in corso, ma qui il gruppo di giovani era abbastanza favorito.
Non appena avevano visto quegli uomini combattere contro i due leggendari, avevano optato per un piano d’azione. Dante aveva riferito che il suo Lucario percepiva una strana energia provenire dai congegni vicino al quale alcune reclute stavano lavorando, ed aveva proposto di distruggerlo. Axia, a sua volta, propose di utilizzare un qualche diversivo per far abbassare loro la guardia, e Naomi disse alla corvina che avrebbero potuto utilizzare i loro Serperior per muoversi non visti tra gli albero, arrivando il più vicino possibile al loro obiettivo. Seth fu d’accordo che questa era la strategia migliore d’adottare , con un leggero sorriso al pensiero, si preparò a combattere.
Quando i due ventenni uscirono dagli alberi, i loro Pokémon erano già fuori dalle sfere, pronti a combattere. Il ventenne dalla carnagione olivastra aveva optato per il suo Gliscor, che gli volava tranquillamente alle spalle, mentre il suo coetaneo di Forestopoli aveva optato per un approccio molto più devastante, schierando Mercurio, il suo fidato Salamence.
Tre uomini, vedendoli avvicinarsi, smisero di osservare i loro compagni all’opera e andarono loro incontro, schierando uno Scolipede, un Pinsir ed un Drapion, e mandandoli subito all’attacco, forse pensando che i loro avversari sarebbero state facili prede.
I due giovani si scambiarono solamente un’occhiata, prima di ordinare gli attacchi ai loro Pokémon.
“Gliscor, destabilizzali con Terremoto.”
“Mercurio, Vai con Lanciafiamme dall’alto.”
Il Pokémon Scorpindente planò sul terreno, per poi colpire quest’ultimo con forza e generare una piccola scossa sismica, infliggendo quantitativi diversi di danni, vista la diversa combinazione di debolezze e resistenze dei Pokémon avversari. Mentre i tre avversari erano destabilizzati, il tipo drago volante, battendo le possenti ali, si sollevò i qualche metro in aria, per poi lanciare un torrente infuocato contro gli avversari, concludendo il lavoro iniziato dal suo partner e mettendoli k.o.
I tre uomini sgranarono gli occhi nel vedere i loro Pokémon venir sconfitti con tanta facilità, ma il momento di gloria dei due ventenni durò poco, visto che gli uomini vicini al congegno lo attivarono, intrappolando i due leggendari all’interno di una prigione energetica e impedendogli di continuare a combattere.
A quella vista il giovane di Forestopoli ed il suo compagno sgranarono gli cocchi, per poi notare che solo un uomo rimaneva a fare da guardia al macchinario, gli altri sedici si stavano dirigendo verso di loro, accompagnati da vari Pokémon di tipo coleottero o buio.
Non appena si resero conto del nuovo squilibrio numerico tra loro e gli avversari, diverse imprecazioni lasciarono le bocche dei giovani, che si affrettarono a mandare dei rinforzi ai loro Pokémon.
“Sylveon, Luxray, venite a dare una mano a Gliscor.”
“Iaera, Ares, siete liberi di sfogarvi insieme a Mercurio.”
Oltre all’eevolution di tipo folletto ed al leone elettrico di Seth fecero la loro comparsa sul terreno di scontro la possente Gyarados cromatica di Dante ed il suo Infernape, i quali sembrarono accettare con piacere quella sfida in condizioni d’inferiorità numerica.
A dare ufficialmente il via a quella battaglia fu un’Idropompa della Pokémon Atroce, che fu bloccato dalla mossa Protezione di un paio di Scolipede, che riuscirono ad innalzare le barriere verdi semitrasparenti appena prima che il pilastro d’acqua ad alta pressione si abbattesse su di loro, causandogli discreti danni.
Tuttavia la loro mossa difensiva non bastò a proteggerli dalla furia del’attacco d’Infernape, che si buttò contro di loro con un Ruotafuoco, colpendoli in pieno e danneggiandoli gravemente, pur senza farli finire k.o.
Seth, invece, ordinò al suo tipo elettro di colpire con Fulmindenti uno Yanmega poco distante. Il Pokémon Libellorco tentò di tenere l’avversario lontano con Ronzio, ma non riuscì nel suo intento e fu colpito su un fianco dalle zanne, circondate da minuscole scintille, del Pokémon Occhiluce. Sylveon, invece, stava combattendo contro un grosso esemplare di Skutank, cercando di evitare i vari attacchi di tipo veleno che quest’ultimo gli lanciava, mentre si potenziava con Calmamente, per poi colpirlo in pieno con una Forza Lunare, causandogli un discreto numero di danni, pur senza essere superefficace.
Tuttavia gli avversari non rimanevano a guardare, e cercavano spesso di colpire i Pokémon dei due giovani agendo in gruppo, anche se questa strategia li esponeva ad attacchi di copertura di Gliscor e Salamence, che svolgevano dei veri e propri attacchini stile toccata e fuga per cercare di evitare che i loro compagni a terra venissero sopraffatti.
La battaglia era abbastanza emozionante da vedere e l’uomo rimasto vicino al congegno che teneva imprigionati Cresselia e Darkrai era talmente preso dallo spettacolo, insieme al suo Malamar, da non accorgersi di quattro figure che stavano spuntando dagli alberi dietro di lui. Fu solo quando sentì un rumore che capì di aver abbassato troppo la guardia e si girò per ordinare al suo Pokémon di attaccare, ma era troppo tardi, poiché il tipo buio psico subì in pieno un Solarraggio ed un Verdebufera scagliati dai Serperiori delle due ragazze, che lo mandarono istantaneamente k.o.
“Serperior, tieni d’occhio quel tizio, e fai in modo che non chiami i suoi compagni ad aiutarlo.”
Lo starter d’erba cromatico di Axia si avvicinò all’uomo e lo avvolse con il suo corpo, per poi stringere fino a fargli perdere i sensi. Le due ragazze, nel frattempo, si erano messe ad osservare il congegno, ma non capirono come disattivarlo.
“Mi sa che l’unica soluzione è distruggerlo.”
Axia annuì alle parole di Naomi e indietreggiò insieme a lei, facendo avvicinare Serperior. Per non essere sicure del risultato decisero di utilizzare la più potente mossa a loro disposizione, e fecero scagliare Radicalbero ad entrambi i Pokémon Regale. L’effetto fu devastante, poiché una miriade di robuste radici sorse dal terreno per colpire con forza il macchinario, il quale, dopo una resistenza iniziale, dovuta ai materiali con cui era stato costruito, dovete cedere e fu sfondato in molteplici punti, disattivandosi.
Il suo effetto cessò pochi secondi dopo, liberando Darkrai e Cresselia dalle prigioni energetiche nelle quali erano rinchiusi.
Il Pokémon Neropesto dopo alcuni secondi nei quali si riprese totalmente, non perse tempo nel far notare la sua ritrovata abilità, buttandosi subito nella mischia ad aiutare Seth, Dante e i loro Pokémon, che iniziavano a risentire della minoranza numerica. L’intervento del leggendario di tipo buio ribaltò completamente la situazione, costringendo quegli uomini alla fuga. Portando con loro quelli colpiti dall’attacco Vuototetro di Darkrai, ed ora immersi nel mondo dei sogni. Non abbandonarono nemmeno quello messo k.o. dal Serperior di Axia, anche se si tennero a debita distanza dalle due ragazze, le quali erano state raggiunte da Cresselia.
Qualche minuto dopo nello spiazzo erboso erano rimasti solamente i giovani con i due leggendari, e di questi due fu Cresselia la prima a prendere la parola.
Vi ringrazio giovani allenatori, anche a nome di Darkrai, non oso immaginare cosa sarebbe successo se non foste intervenuti. Quando quegli uomini ci hanno imprigionato, nessuna delle nostre tecniche ha potuto liberarci. Diteci, cosa vi ha portato qui in un momento, per noi, tanto propizio?
Alla domanda della Pokémon Falcato rispose Seth, che raccontò ai due leggendari tutte le cose che avevano scoperto il giorno precedente, senza tralasciare l’impegno che si erano presi nell’evitare che accadesse una catastrofe. I due Pokémon ascoltarono con attenzione tutto il racconto e, quando questo terminò, rimasero pensosi per alcuni istanti, prima che Darkrai prendesse la parola.
Ciò che ci hai raccontato, giovane, è preoccupante, e mi dispiace dirti che non possiamo aiutarvi in alcun modo, poiché non sappiamo quali leggendari stanno transitando per Aglaia, in questo momento. Noi faremo il possibile per rimanere nascosti e lasciare al più presto l’isola, così da evitare di essere, nuovamente catturati. Che Arceus vi protegga e vi conduca al successo nella vostra missione.
Con quelle parole Darkrai e Cresselia si allontanarono, per poi scomparire tra il folto degli alberi. Quando i due leggendari se ne furono andati, il gruppo decise di ritornare a Verdecuore, così da riposarsi delle fatiche di quella giornata, per poi ritornare, il giorno successivo, a Palladia.
 
La situazione del gruppo di Baialuna non era propriamente rosea, visto che i quattro erano stati circondati da una decina di tizi che volevano recuperare quella specie di gabbia dov’erano rinchiusi Manaphy e Phione, e che Arya stava cercando di aprire. La ragazza, dopo aver fatto rientrare la sua Milotic, svantaggiata dalla presenza di tipi erba e elettro degli avversari, aveva mandato in campo il suo Haxorus, che le faceva da guardia del corpo durante la delicata operazione.
Anche Sean aveva preferito andare cauto con la combinazione di tipi e, fatto rientrare il suo Greninja nella sfera, aveva mandato in campo il suo fidato Lucario, il quale sembrava più che pronto alla battaglia.
Josh avrebbe preferito rimanere in aria con Staraptor, ma un paio di attacchi elettrici, evitati per un pelo, lo avevano portato ad effettuare un cambio come i suoi compagni, perciò, una volta sceso a terra, fece tornare il Pokémon Rapace nella sfera e lo aveva sostituito con Scizor, senza contare che Grovyle si trovava ancora nascosto tra gli alberi alle spalle degli aggressori, ma non lo fece, uscire allo scoperto, per il momento.
Ayatsuri, infine, aveva deciso di combattere con Kurai, lasciando che Illusyo, rimanendo nascosto, preparasse qualche scherzetto ai loro avversari.
I tre ragazzi osservarono i loro avversari, la cui sicurezza li aveva portati ad abbandonare il riparo degli alberi, e notarono che erano in dieci, ognuno con un Pokémon, e c’erano cinque tipi erba e cinque tipi elettro.
I tipi erba erano: Carnivine, Cacturne, Simisage, Trevenant ed Amoongus.
Invece i tipi elettro erano: Eelektross, Zebstrika, Electivire, Galvantula ed Heliolisk
Il capo degli uomini, capendo che sarebbe stato inutile minacciare quelli che, personalmente, considerava dei dannati impiccioni, diede l’ordine di usare le maniere forti, e subito vari attacchi Fulmine e Foglielama furono scagliati contro i Pokémon dei giovani, che riuscirono ad evitarli tutti per poco.
Il primo a reagire fu Josh, il quale fece un cenno al suo Grovyle. Iltipo erba capì al volo le intenzioni del suo allenatore e, scendendo dall’albero nel quale era rimasto nascosto fino a quel momento, fece crollare alcune rocce contro gli avversari sorpresi dalla sua presenza, mirando in particolar modo a Galvantula, che subì ingenti danni a causa della sua debolezza al tipo roccia.
Il giovane di Violapoli volle approfittare della confusione creatasi in quel momento e mandò il suo Scizor all’attacco.. Il Pokémon Lama, irrompendo facilmente tra le, ormai scomposte, linee avversarie, prese di mira l’esemplare di Cacturne e, utilizzando un attacco Forbice X, lo mandò k.o. grazie alla sua doppia debolezza a quel tipo di mosse.
Anche Ayatsuri e Kurai si stavano dando da fare, infatti, non appena cessò l’effetto dell’attacoc frana, l’albino mandò il suo fidato Absol contro Amoonguss, consapevole che il tipo erba veleno non sarebbe durato a lungo. Il tipo buio sembrò avere lo stesso pensiero del suo allenatore, infatti, conocendo il pericolo rappresentato dall’abilità Spargispora di quel Pokémon, lo colpì dalla media distanza con Psicotaglio. La lama d’energia violacea colpì in pieno il Pokémon Fungo infliggendogli ingenti danni, ma senza sconfiggerlo. Il tipo erba veleno provò a contrattaccare con un attacco Gigassorbimento, ma il suo avversario fu lesto a schivarlo ed a colpirlo con un ulteriore Psicotaglio, che lo mandò, definitivamente, k.o.
Sean invece aveva puntato sul colpire per primo quello che , secondo lui, sarebbe stato il più facile d’abbattere. Ordinò al suo Lucario di attaccare Heliolisk con Extrarapido, ed il Pokémon Aura eseguì prontamente l’ordine, muovendosi a velocità supersonica e colpendo il pieno il tipo elettro normale. Tuttavia Sean non aveva finito, infatti, approfittando della vicinanza del suo compagno, gli ordinò di utilizzare Zuffa. La scarica di colpi che giunse contro il Pokémon Generatore causò talmente tanti danni a quest’ultimo che lo fece finire, inesorabilmente, al tappeto.
Tuttavia i tre ragazzi non si erano accorti che l’Eelektross avversario, approfittando della confusione, li avesse oltrepassati, giungendo quasi da Arya. A salvare la ragazza dal tipo elettro ci pensò il suo fedele Haxorus, che si frappose fra lo scoglio dietro al quale la diciassettenne era al lavoro per liberare i due leggendari di tipo acqua ed il Pokémon Elettropesce.
Eelektross non si fece intimidire dal tipo drago e gli scagliò contro un possente Fulmine, pensando che se ne sarebbe liberato facilmente, ma il tipo drago, subì in pieno la scarica, ricevendo danni minimi grazie alla sua resistenza naturale, per poi cimentarsi in una danza che aveva qualcosa di arcaico e selvaggio allo stesso tempo.
Dopo essersi potenziato con Dragodnza il Pokémon, forte del potenziamento della sua velocità e della sua forza fisica, si circondò di un’aura dorata, avente vagamente la sua forma, e si scagliò contro il suo avversario. Quando quest’ultimo pensò di utilizzare Dragartigli per difendersi, visto che Axel fu su di lui in un lampo e lo colpì con grande forza, scagliandolo indietro di alcuni metri, pur senza metterlo al tappeto.
Il Pokémon Mascellascia, nel notare che il suo avversario potesse ancora muoversi, decise di concludere lo scontro con un potente Iper Raggio. La velocità con cui fece la sua mossa fu spettacolare, ed il tipo elettro non fece in tempo a spostarsi, subendo in pieno il colpo e perdendo anche le sue ultime forze.
Ormai la situazione era, quasi, a favore dei ragazzi, visto che i loro Pokémon avevano subito dei danni, tutto sommato, superficiali, ed avevano diminuito di un bel po’ lo svantaggio numerico.
Tuttavia a far scappare gli uomini fu Illusyo. Lo Zoroark infatti, dopo aver avvisato il suo allenatore e gli altri, creò un’illusione nella quale fece comparire, all’improvviso, un gran numero di Pokémon selvatici, i quali si diressero, con espressioni poco amichevoli sul volto, verso i dieci membri della misteriosa organizzazione, convincendoli definitivamente che era meglio fuggire.
Sean, Ayatsuri e Josh, quando furono sicuri che non ci fosse più alcun pericolo, tornarono da Arya. La ragazza di Giubilopoli era riuscita a capire come funzionava il meccanismo di chiusura di quella gabbia e, dopo qualche altro minuto, riuscì ad aprirla.
Manaphy e Phione, non appena capirono di essere al sicuro, uscirono pieni d’allegria e, dopo aver ringraziato con delle giravolte festose attorno alle loro teste, i quattro giovani, tornarono nel loro elemento naturale, il mare.
Il quartetto rimase ad osservare il mare per qualche altro minuto, poi, notando che il sole stava tramontando, decisero di tornare a Baialuna, per curare i loro Pokémon e riposarsi un po’. Il giorno dopo si sarebbero incontrati con gli altri a Palladia, e avrebbero riferito l’esito della loro esplorazione.
Non avevano notato, tuttavia, la sagoma di un Pokémon in alto nel cielo, il quale sarebbe stato rponto ad intervenire se il loro scontro fosse andato male.
 
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Angolo dell’Autore
Salve a tutti, eccomi qui col nuovo capitolo. Spero che la lettura di questo capitolo abbia ripagato l’attesa, oltre ad avervi emozionato ed esservi piaciuta.
Se, leggendo della liberazione dei leggendari, pensiate che la storia parallela al torneo sia finita, posso rassicurarvi sul fatto che non è così, fermandomi prima di farvi degli spoiler inopportuni.
Concludo con un ringraziamento a tutti coloro che recensiscono, seguono o, anche solo, leggono la storia.
Alla prossima.
Cailan

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Capitolo 15
*** Coppie a Palladia ***


Coppie a Palladia

Erano le nove e mezzo di mattina, circa, e Mark stava facendo colazione insieme alla cugina, con la televisione accesa. Quest’ultima stava trasmettendo il telegiornale regionale, e Misty, come suo solito, ascoltava con attenzione le notizie.
L’attenzione di Mark, invece, era perlopiù focalizzata sul cibo che aveva davanti, almeno fino a quanto non sentì la conduttrice parlare di strani avvenimenti nei pressi delle varie città di Aglaia. Così, con un biscotto in mano, si girò verso lo schermo e vi prestò attenzione.
“Gentili telespettatori, sembra che nel tardo pomeriggio di ieri siano avvenuti alcuni strani avvenimenti. Nei pressi della città di Roccabufera si è verificata una tempesta anomala, non prevista in alcun  modo dagli strumenti meteorologici, che ha causato qualche problema alla popolazione. Diamo la linea al nostro inviato.”
Le immagini nello schermo cambiarono, passando dallo studio a quelle che dovevano essere delle registrazioni fatte il giorno precedente, che  una voce si apprestò a commentare.
“Qui è Roccabufera, dove ieri, un’improvvisa turbolenza ha scosso la popolazione, causando anche alcuni disagi. Infatti, come potete vedere, nel giro di pochi minuti si è passato da un cielo sereno, quasi totalmente privo di nuvole, ad una tempesta di dimensioni epiche. Le immagini mandate dalla regia mostrano come i forti venti e la pioggia, in molti casi mista a grandine, abbiano causato vari danni alla città, pur senza causare, fortunatamente, vittime. L’unico disagio causato alla popolazione è stata l’interruzione della linea elettrica a causa di un fulmine caduto nei pressi della centrale, ma i tecnici sono riusciti a ripristinarla nel giro di alcune ore di lavoro d’emergenza. Per il momento il clima sembra essere tornato sereno e, non vi nascondo, che spero sia veramente così.”
Il servizio si chiuse con l’immagine di un fulmine che squarcia il cielo oscurato dalle nubi, accompagnato subito dopo da un potente tuono. Poi la linea tornò alla regia, dove la commentatrice riprese a parlare.
“Passiamo ad un altro strano avvenimento. Sempre nel tardo pomeriggio di ieri il vulcano di Fiammaviva ha mostrato insoliti segni di attività, almeno secondo alcuni abitanti della città. Tale avvenimento è stato confermato dal centro di controllo vulcanologico della città, i cui rappresentanti hanno però affermato che si è trattato di un leggero sfogo, il quale non preannuncia, in nessun modo, un eruzione nei prossimi tempi. Ecco il servizio.”
A quelle parole seguì una serie d’immagini che ritraevano il vulcano di Fiammaviva mentre aumentava d’attività, emettendo un fumo sempre più scuro e, raramente, qualche lapillo. Un video, poi, mostrava una strana massa di fuoco che si muoveva nella direzione opposta a quella della città, ma era visibile solo zoomando moltissimo, perciò non si riusciva a capire che cosa fosse.
Mark osservò con attenzione le immagini, sperando che non fosse successo niente ai suoi amici, con Misty che gli lanciava un’occhiata ogni tanto.
Quando le immagini finirono, il servizio passò alle notizie di cronaca ordinaria, così i due cugini tornarono a dedicarsi alla loro colazione in tutta, almeno secondo un osservatore esterno, tranquillità. Soprattutto la rossa, la quale, una volta finito di mangiare, posò i piatti nel lavello e si avviò verso la porta, dicendo al cugino che sarebbe uscita con Erika.
Mark, sentendo quelle parole, fece un largo sorriso, visto che, probabilmente, non sarebbe tornata per pranzo, e lui sarebbe potuto andare all’incontro con gli altri gruppi di ritorno dalle varie città di Palladia.
Allegro per questo motivo, il decenne di Celestopoli si affrettò a finire la colazione, per poi uscire, premurandosi di chiudere a chiave la porta, e dirigendosi verso il luogo dell’incontro.
 
Erano ormai le undici quando i venti giovani si incontrarono, in un luogo diverso dal precedente, per fare il punto sugli avvenimenti del giorno precedente. I membri del gruppo di Palladia dovettero ammettere, con una punta di delusione, che non erano riusciti a trovare alcun indizio nei luoghi segnati all’interno della città, mentre gli altri giovani raccontarono tutto ciò che era accaduto loro, cercando di non dimenticare nessun dettaglio.
Una volta che tutti finirono di parlare scese un silenzio che durò qualche minuto, durante i quali i membri di quella riunione riflettevano sulle avversità incontrate.
“In pratica non siamo riusciti a scoprire nulla sull’identità dell’organizzazione o sui loro obiettivi. Inoltre siamo usciti allo scoperto ed è, quasi, impossibile che non ci abbiano riconosciuto, vista la pubblicità mediatica della Neikos Tykes.”
Le parole di Sakura riassunsero perfettamente tutti i punti negativi della loro situazione, tralasciando un particolare che Samantha pensò fosse bene ricordare.
“Hai ragione, ma non dobbiamo dimenticare di essere riusciti ad impedire che mettessero le mani su ben otto leggendari, riuscendo, fortunatamente, ad uscirne senza gravi danni.”
Le parole della rossa risollevarono un po’ il morale generale del gruppo, visto che avevano ricordato loro che la situazione non era tragica come poteva sembrare ad un primo sguardo.
“Avete ragione entrambe, quegli uomini potrebbero averci riconosciuto, e ciò ci metterebbe in una situazione di pericolo, ma ne è valsa la pena, visto che abbiamo salvato ben otto leggendari.”
“Questo è vero, Sean, ma dobbiamo decidere come comportarci oggi, visto che domani ci sono i quarti della Lotta e voi che vi siete classificati dovrete scendere nell’arena e lottare.”
Le parole di Naomi colpirono l’argomento centrale di quella riunione, quello al quale si doveva trovare al più presto una soluzione.
Alla fine, dopo un paio di minuti di riflessione, fu Lucas a proporre una soluzione.
“Direi che, almeno per oggi, è meglio lasciar perdere indagini o altro. Se quegli uomini ci hanno riconosciuto, ci conviene evitare di compiere azioni che potrebbero indurli ad intervenire nei nostri confronti. Inoltre un giorno di relax, dopo tutte queste emozioni, non potrà che farci bene. Siete d’accordo?”
Il resto del gruppo, dopo averci riflettuto su qualche secondo, non poté far altro che essere d’accordo con le parole del giovane di Violapoli. Ciò pose fine alla riunione, visto che tutti quanti iniziarono ad allontanarsi da lì, mantenendo un atteggiamento più calmo possibile e riflettendo su che cosa fare quel giorno.
 
Nel frattempo, in un ufficio situato all’interno di un grattacielo di Palladia, il capo dell’organizzazione stava controllando alcuni documenti, quando ricevette una chiamata, tramite Holovox, da un suo sottoposto. Con calma posò la penna e premette il tasto per accettare la chiamata, intuendone la causa. Pochi secondi dopo comparve davanti alla scrivania l' ologramma di una donna sulla trentina, che si mise subito sull’attenti.
“Motivo della chiamata?”
“Signore, i gruppi mandati nelle zone dove sono stati rilevati dei leggendari sono tornati, perciò ho ritenuto opportuno chiamarla al più presto.”
“Ben fatto, quali sono i risultati delle missioni?”
“Purtroppo, signore, oltre al fallimento del gruppo di Palladia, devo comunicarle anche il fallimento dei gruppi dislocati nei pressi delle altre città.”
L’uomo, nel sentire queste parole, tradì la sua sorpresa inarcando un sopracciglio, per poi riprendere a parlare con un tono quasi glaciale.
“Il fallimento del gruppo di Palladia era comprensibile, visto che possedeva solo i primi prototipi delle gabbie energetiche, ma non mi spiego quello degli altri quattro gruppi, sopratutto di quello inviato vicino a Baialuna.”
La donna, o meglio il suo ologramma, abbassò gli occhi, vergognandosi per il fallimento, prima di rispondere al suo capo.
“Da quel che hanno detto i membri dei gruppi, signore, sembra che alcuni allenatori di passaggio abbiano interferito, distruggendo i macchinari o, come nel caso di Baialuna, sconfiggendo gli inviati.”
“Vorresti dirmi che gruppi di reclute addestrate, fornite di Pokémon di tutto rispetto, si sono fatti battere da degli allenatori di passaggio, che hanno anche distrutto le gabbie energetiche?”
Il gelido tono con cui l’uomo disse quelle parole fece scorrere un brivido lungo la schiena della donna, prima che questa, continuando a tenere lo sguardo fisso sul pavimento, gli rispose.
“Si , signore. Inoltre nessuno dei partecipanti sembra ricordare i volti degli allenatori che hanno interferito, o dei loro Pokémon. abbiamo già provato a ritrovare i ricordi grazie all’aiuto di alcuni tipi psico, ma siamo riusciti solo ad ottenere delle figure in ombra. Il personale medico ritiene che abbiano subito un’alterazione dei ricordi.”
Il capo dell’organizzazione rimase in silenzio per qualche secondo, elaborando una strategia d’emergenza, prima di rivolgersi alla sua subordinata.
“Bisogna agire velocemente, altrimenti tutto il lavoro fatto potrebbe essere stato vano. Un membro di ogni gruppo di spedizioni rimarrà con i medici per continuare la terapia per il ripristino dei ricordi, sperando di riuscire ad ottenere qualche risultato. Inoltre voglio che la sezione scientifica costruisca delle gabbie energetiche più piccole e resistenti, mentre il team di monitoraggio dei dati dovrà individuare le nuove posizioni dei leggendari. Infine fate fare un po’ d’allenamento alle reclute, meglio evitare il verificarsi di altre situazioni, spiacevoli, come questa. Direi che è tutto, può andare, e si affretti a comunicare i miei ordini.”
“Sissignore, sarà fatto immediatamente.”
Dopo qualche secondo l’ologramma sparì, segno che la donna aveva chiuso la chiamata, e l’uomo si appoggiò allo schienale della comoda poltrona, riflettendo sugli ordini appena dati.
Qualche, silenzioso, minuto dopo prese il telefono e compose velocemente un numero, per poi portarselo all’orecchio e attendere una risposta, la quale avvenne dopo il secondo squillo.
“Pronto?”
“Vieni nel mio ufficio, ho del lavoro per te, Shiori.”
 
Ichi stava comodamente seduto su una panchina, godendosi quel momento di relax. Il perdono da parte di Sandra gli aveva levato quella sensazione di perenne pericolo di vita, ed ora aveva solo voglia di divertirsi.
Fuori dalle Pokéball stavano Cleffa ed Houndoom, con quest’ultimo che gli faceva da salutista personale, osservando attentamente ogni bevanda che prendeva in mano, verificando se fosse alcolica o meno.
Oltre ai due Pokémon gli faceva compagnia Lucas, il quale voleva divertirsi a sua volta. Il ragazzo di Fucsiapoli aveva deciso di unirsi all’amico e di andare con lui in giro per la città, visto che c’erano buone probabilità di divertirsi.
“Ichi, Lucas,che sorpresa. Anche voi avete avuto l’idea di passeggiare nel parco?”
I due ragazzi, sentendo la voce conosciuta da entrambi, si girarono, e videro arrivare Samantha, accompagnata da Marina. La rossa aveva pensato di farsi un giro anche lei in quel luogo e, siccome si annoiava ad andare da sola, aveva coinvolto Marina, nella speranza di aiutarla a sciogliersi di più con le persone.
Ichi,nel vedere la ragazza di Violapoli, fece un largo sorriso, ed anche Lucas sembrò arrossire leggermente. Le due ragazze, tuttavia, non si accorsero di ciò, e li raggiunsero poco dopo.
“Guarda, ci sono anche Cleffa e Cerberus, come state, belli?”
L’esemplare di Houndoom, nel sentirsi chiamare, si alzò e si avvicinò a Samantha, la quale lo accarezzò sulla testa, rendendolo di buonumore, prima di rivolgersi ai ragazzi.
“Noi pensavamo di andarci a prendere un gelato in un bar poco distante da qui, volete venire?”
“Ma certo, è una giornata perfetta per passarla in compagnia, vero Lucas.”
Il sedicenne, spiazzato dalle parole dell’amico, non poté far altro che annuire.
Pochi minuti dopo il quartetto era seduto al tavolo di una gelateria situata vicino all’ingresso sud del parco, ognuno con una coppa davanti. L’atmosfera creatasi era piacevole, con Ichi e Samantha che discutevano dei reciproci interessi, con qualche intervento degli altri due membri del gruppo, i quali rimanevano perlopiù silenziosi.
L’idea della rossa era stata davvero buona, visto che, poco alla volta, Marina stava iniziando a rivelare dei tratti molto simpatici del suo carattere, era persino riuscita a fare una piccola battuta.
Lucas invece aveva il viso leggermente arrossato,ma nessuno ci fece molto caso, tranne Cerberus, a guardia del gruppo, al quale sfuggì un sorrisetto ironico.
Cleffa invece, salito sul tavolo per assaggiare un po’ del gelato del suo allenatore, fece cadere, per sbaglio, sull’erba il lettore musicale di Marina. La ragazza, dopo aver detto ad Ichi di non preoccuparsi, visto che quest’ultimo si scusava per l’azione del suo Pokémon, si calò per prendere l’oggetto, nello stesso momento di Lucas.
Quando le loro mani si sfiorarono, i due le ritirarono istintivamente, arrossendo entrambi per il momentaneo contatto. Poi il ragazzo, ripresosi, prese i lettore da terra e, dopo averlo pulito dalla terra, lo passò alla castana,.
“Ecco il lettore, per fortuna sembra non aver subito danni.”
“Grazie mille, dentro vi ho salvato tutti gli album dei Linkin Park, non so come farei se si rompesse.”
Dopo questo, breve, scambio di battute, durante il quale Ichi e Samantha si scambiarono un’occhiata complice, i ragazzi tornarono a chiacchierare normalmente.
Quando finirono i gelati, dopo aver pagato il conto, si alzarono e decisero di fare un giro per i negozi. Tuttavia Ichi e Samantha ad un certo punto rallentarono il passo, rimanendo indietro e lasciando gli altri due da soli, poiché erano convinti che quei due dovessero rimanere un po’ da soli.
Passò qualche minuto prima che Marina, girandosi, notasse erano rimasti solo lei e Lucas, e perciò si rivolse al ragazzo.
“Quei due sono scomparsi, che facciamo, li cerchiamo?”
“Non penso sia necessario se fosse successo qualcosa ci avrebbero avvisato, è inutile sprecare questa giornata cercandoli. Se non ti dispiace, direi di continuare come stabilito.”
Marina rispose con un cenno d’assenso, e così i due ricominciarono a camminare. Lucas, tuttavia, non notò il sorriso che, per un attimo, aveva increspato le labbra della ragazza.
 
In un altro punto della città anche Arya si stava divertendo. La giovane di Giubilopoli aveva deciso di passare la giornata dedicandosi un po’ a se stessa. Tuttavia non aveva calcolato il fatto, che in ogni città, ci sono sempre dei perditempo che non hanno niente di meglio da fare che importunare le ragazze.
La bionda stava passeggiando allegramente per la strada, dando, ogni tanto, uno sguardo alle vetrine, quando vide un paio di tizi importunare delle ragazze che, a giudicare dall’abbigliamento, dovevano appena essere uscite da scuola.
I due ragazzi indossavano a loro volta delle divise scolastiche, ma non sembravano essere amici delle due studentesse, visto il modo in cui quelle chiedevano di lasciarli stare.
Arya osservò la scena per qualche minuto, fino a quando i due non presero, ognuno, le ragazze con cui discutevano per il polso, cercando di farle venire con loro. Allora la bionda di Sinnoh, infastidita da quel comportamento , decise d’intervenire.
Arya, nonostante la sua timidezza, a volte sapeva essere molto sicura di se, e in quel momento voleva far capire a quei due sbruffoni che dovevano lasciare in pace quelle ragazze.
Muovendosi con un passo degno di un ufficiale dell’esercito, la diciassettenne di arrivò davanti a loro e si fermò, bloccandogli la strada, prima d’iniziare a parlare.
“Ho la sensazione che le ragazze non vogliano seguirvi, perciò lasciatele andare.”
I due squadrarono la bionda per qualche secondo, prima che il più alto di loro, che la superava di dieci centimetri buoni, le rispondesse con un tono molto arrogante.
“Senti, piccoletta, loro due sono perfettamente d’accordo a venire con noi perciò ti consiglio di levarti di torno.”
Nel sentire questa risposta, e la risata dell’altro ragazzo, Arya stava già portando la mano alla Pokèball del suo Haxorus, così da dare una bella lezione a quei due, quando una nuova voce, a lei ben nota, s’intromise.
“Io invece ti consiglio di chiederle scusa e fare come ti ha detto,  o te la dovrai vedere con noi.”
I due bulli guardarono chi avesse parlato e, nel notare che era un ragazzo più alto di loro e molto più muscoloso, lasciarono andare d’istinto le ragazze che tenevano per i polsi.
Quest’ultime ne approfittarono subito per allontanarsi, senza che i due scocciatori potessero  inseguirle, visto che il Luxray di Seth si era già posizionato per impedirglielo.
L’allenatore, nel frattempo, rimaneva fermo accanto ad Arya, osservandoli ed attendendo che facessero le loro scuse alla ragazza.
I due, se pur avessero avuto in mente di fare una rissa con Seth, alla vista del leone elettrico riconsiderarono le loro possibilità di uscirne vincitori, e agirono di conseguenza.
“Va bene, ti chiedo scusa per averti chiamato piccoletta.”
Nel sentire le parole del ragazzo più alto, un sorriso di soddisfazione si disegnò sul volto della bionda di Giubilopoli, che fece cenno a Seth di essere soddisfatta.
“Bene, potete andare, e cercate di rigare dritto.
L’ultima frase fu sottolineata da un leggero ruggito di Luxray, che convinse i due ad andarsene il più velocemente possibile, visto che erano ancora interi.
Arya si godette la fuga per qualche secondo, prima di girarsi verso il ventunenne e rivolgergli l parola.
“Grazie per l’intervento, anche se me la sarei potuta cavare benissimo da sola.”
“Su questo non ho il minimo dubbio, ma ho preferito evitare che li facessi massacrare da qualche Pokémon del tuo team.”
Arya l’osservò sbalordita per il fatto che avesse capito le sue intenzioni, prima di lasciar andare una leggera risata di divertimento e rispondergli nuovamente.
“Non posso negare di non aver pensato di mandargli contro Axel. Comunque noto che sei solo anche tu, che ne dici di passare il tempo insieme? Così potrò anche ringraziarti per essere intervenuto prima che agissi d’impulso.”
Il corvino rifletté qualche secondo sulla proposta della ragazza, prima di risponderle che accettava con piacere. Così fece ritornare Luxray nella sfera e s’incamminò al fianco della ragazza.
Quest’ultima era felice di aver trovato qualcuno con cui passare la giornata, e non si acocrse del lieve rossore che tinse le sue guance per pochi istanti.
 
Aiko e Naomi avevano deciso di passare la giornata comprando qualche ricordino d’Aglaia, poiché non sapevano quando ne avrebbero avuto nuovamente l’opportunità. La fortuna, o sfortuna, volle che in quel giorno avessero inizio i saldi nella zona commerciale di Palladia, e le ragazze si fecero prendere un po’ la mano, col risultato che, all’ora di pranzo, erano cariche di buste, tanto che non riuscivano, quasi, a camminare.
Mentre camminavano alla ricerca di un qualche luogo simpatico dove mangiare Aiko, che si era distratta per parlare con l’amica,fece un passo falso e cadde, travolgendo un ragazzo che spuntava in quel momento da dietro un angolo e trascinando Naomi con lei.
Pochi secondi dopo i tre coinvolti nell’incidente pedonale erano a terra, circondati dalle buste delle due ragazze. Di queste due la prima a riprendersi fu Aiko che, quando fece per alzarsi, vide una mano tesa ad aiutarla.
“Dovresti fare più attenzione quando cammini con tutte quelle cose in mano.”
La rossa, sentendo queste parole alzò lo sguardo e notò che erano state pronunciate da Sean, il quale attendeva che accettasse il suo aiuto.
La sedicenne, grata per a gentilezza, accettò volentieri l’aiuto del ventenne e, poco dopo, si rialzò in piedi, pronta ad aiutare l’amica e colui che aveva travolto a rialzarsi.
Tuttavia quest’ultimo, che altri non era che Josh, il quale era leggermente stupito da ciò che era appena accaduto. Tuttavia si riprese in fretta e, dopo essersi rialzato, decise di dare un mano anche a Naomi, la quale era priva di colpe per quell’incidente. Solo quando furono entrambi in piedi,Aiko si girò verso di loro e prese la parola.
“Scusate, dovevo fare più attenzione, spero che non vi siate fatti male.”
Il ragazzo di Violapoli le rispose scuotendo la testa, mentre l’amica con un le fece cenno di non preoccuparsi, prima che le venisse un’idea e si rivolgesse ai due ragazzi lì presenti.
Siccome vorremmo evitare il ripetersi di altre situazioni simili, che ne dite di aggregarvi a noi e darci una mano a portare le buste?”
“Mi sembra un’ottima idea, in fondo passare la giornata in compagnia è più divertente che farlo da soli. Tu sei d’accordo, Josh?”
Il ragazzo, sorpreso dall’essere stato coinvolto in quelle due domande improvvise, rimase in silenzio. Di questa reazione ne approfittò Naomi che, con la sua solita allegria gli mise in mano alcune delle sue borse.
“Beh, direi che chi tace acconsente, e ti ringrazio per l’aiuto che mi dai portandomi alcune delle borse.”
Sean, nel vedere la scena, si lasciò sfuggire un leggero sorriso, prima di levare da mano ad Aiko la maggior parte delle sue buste e farle segno che le avrebbe portate lui.
Davanti a questa situazione Josh, non poté far altro che accettare la cosa, con un leggero sorriso sulle labbra.
Poco dopo il quartetto iniziò a camminare, riprendendo la ricerca di un posto simpatico con un’atmosfera molto più allegra rispetto a prima.
 
Annalisa si fece l’appunto mentale che, se fosse riuscita a salvarsi da quella situazione, avrebbe messo in punizione Shuppet. Non era possibile che, per una volta che potesse passare la giornata in piena tranquillità, il tipo spettro decidesse di allontanarsi da lei.
La ragazza, dopo aver vagato un po’ per la città durante la mattinata, aveva deciso di passare il pomeriggio nella zona boscosa del parco cittadino, così da rilassarsi un po’ in mezzo alla natura, ed era andato tutto bene, fino a quando il suo Pokémon non si era allontanato.
La quindicenne i primi dieci minuti non si era preoccupata, ben sapendo quanto fosse curioso quel Pokémon, ma poi, non vedendolo tornare, aveva deciso di alzarsi ed andare a cercarlo in mezzo agli alberi tra i quali era fluttuato via.
La ragazza di Cuoripoli aveva camminato per alcuni minuti, prima di trovare il suo Pokémon che giocava insieme a tre cuccioli di Poochyena, e sembrava divertirsi molto.
La ragazza, intenerita dalla scena fece per avvicinarsi e recuperare il tipo spettro, solo che non si era accorta di un piccolo particolare, ovvero i genitori dei Pokémon Morso.
Infatti, aveva appena fatto qualche passo in avanti verso i suoi Pokémon, quando, da dietro gli alberi, erano comparsi due esemplari di Mightyena, i quali ringhiarono in direzione della ragazza, prima di porsi, con un agile balzo, tra lei ed i suoi cuccioli.
Pensando di non poter far del male a quei due Pokémon, Annalisa decise di far tornare Shuppet nella sfera ed andare via. Peccato che la scomparsa del tipo spettro aveva spaventato i cuccioli, facendo infuriare ancora di più i genitori, i quali avevano iniziato a snudare i denti.
La rossa aveva deciso, saggiamente, d’iniziare a correre, peccato che era riuscita a fare solamente una decina di metri, prima che uno dei due tipi buio le bloccasse la strada, costringendola ad arretrare fino a finire con le spalle contro il tronco di un albero.
Fu in quel momento che si fece l’appunto mentale riguardante Shuppet, pregando Arceus che la facesse uscire sana e salva da quella situazione.
Il Pokémon Primevo doveva essere in ascolto, visto che, all’improvviso, comparvero due grossi Pokémon in campo, di sicuro appartenenti ad un allenatore.
I Pokèmon in questione erano una Gyarados rossa e un Salamence, e poco dopo, scendendo dall’albero sotto il quale si trovava quindicenne, arrivò dante, che squadrò minaccioso, anche se poco rispetto ai suoi due Pokémon, i due Mightyena, prima di parlare.
“Vi consiglio di andare via, a meno che non vogliate vedervela con Iaera e Mercurio, ma in quel caso difficilmente ne uscireste vincitori, o incolumi.”
I due tipi buio furono abbastanza intelligenti da dare ascolto alle parole del giovane di Forestopoli, e decisero di ritornare dai loro cuccioli. Il ventenne, appena fu sicuro che non gli avrebbero più dato fastidio, fece ritornare i due Pokémon nelle sfere, prima di girarsi verso la ragazza di Cuoripoli e rivolgerle la parola.
“Ti è andata bene, Franca, i Mightyena sanno essere molto violenti, quando vogliono. Per tua fortuna passavo da queste parti, alla ricerca di qualche soggetto da disegnare.”
“Grazie per l’aiuto, ma comunque non mi chiamo Franca, ma Annalisa, e vedi di ricordartelo una buona volta.”
“Vedremo se me lo ricorderò, comunque ho una proposta. Che ne dici di farmi da modella insieme ai tuoi Pokémon? Non ho trovato nessuno spunto interessante e questo sarebbe un modo perfetto per ringraziarmi.”
La quindicenne non sopportava le persone piene di se come Dante, ma non poteva negare che l’aveva tolta da un bel guaio, e senza far del male ai due Pokémon Morso, perciò decise di accettare, e glielo comunicò con un semplice cenno della testa.
“Perfetto, allora, se vuoi seguirmi, direi di uscire da questo luogo, visto che non c’è molta luminosità, e io ne ho bisogno per cogliere tutti i dettagli dei soggetti che ritraggo.”
Detto ciò il ragazzo iniziò a camminare, e Annalisa si affrettò a seguirlo, sperando che, durante il tempo che avrebbero passato insieme, si dimostrasse un po’ più simpatico, visto che era anche un bel ragazzo.
Quando realizzò cosa aveva pensato, le sue guance avvamparono, ma per fortuna riuscì a farle tornare di un colorito normale prima che, uscendo dagli alberi, lui si voltasse e notasse quel particolare.
 
Iral stava passeggiando su una spiaggia vicino alla città, godendosi il rumore delle onde e il profumo del mare. La ragazza, pur avendo viaggiato un po’, era cresciuta in montagna, e il trovarsi nelle vicinanze di quell’elemento così diverso.
Accanto a lei camminava il suo fidato Arcanine, le cui zampe lasciavano grandi impronte nella sabbia. Anche al Pokémon Leggenda piaceva camminare in luoghi come quello, poiché si divertiva a farsi delle belle corse sulla spiaggia, che a volte diventavano gare con i suoi compagni di team, tipo Luxray.
Il sole che stava iniziando a tramontare dava al mare un’affascinante tinta rossastra, quasi fosse una distesa di fiamme liquide, che incantava la ragazza ed il tipo fuoco.
All’improvviso, tuttavia, Arcanine drizzò le orecchie, come se avesse sentito qualcosa, e si girò a dare dei colpetti col muso contro il braccio della sua allenatrice, in modo da attirarne l’attenzione.
“Arcanine, che succede?”
Alla domanda della diciannovenne dai capelli color cioccolato, il tipo fuoco si accucciò, facendole segno di salire sulla sua schiena. Lei, fidandosi del suo compagno, salì subito, aggrappandosi alla folta criniera per mantenere in modo migliore l’equilibrio.
Il Pokémon Leggenda, non appena la sua allenatrice si fu aggrappate per bene, iniziò a correre lungo la spiaggia, alla velocità massima che quel terreno gli consentiva. Qualche centinaio di metri più avanti, si fermò, in modo da permettere ad Iral di vedere che cosa avesse attirato la sua attenzione, e quest’ultima rimase sorpresa.
Sulla spiaggia, sdraiato con la faccia rivolta verso l’alto, vi era un ragazzo sul metro e ottanta, carnagione molto abbronzata, dai corti capelli rossi ed il fisico abbastanza definito, almeno da quel che si riusciva a capire osservando gli abiti. Portava una maglia rossa a maniche corte, con sopra disegnata una barca a vela, ed un paio di jeans, oltre a delle scarpe da ginnastica bianche.
Vicino al ragazzo vi erano due Pokémon, un Feraligatr, che l’osservava con cura, ed un Pidgeotto, il quale gli volava sopra, chiedendo, o almeno così sembrava, aiuto col suo verso.
La diciannovenne di Kalos, ripresasi dalla sorpresa, scese subito dalla schiena del suo Arcanine e si avvicinò al giovane davanti a lei, fermandosi giusto qualche secondo per far capire al Feraligatr che non aveva intenzioni ostili.
Appena si avvicinò notò che i vestiti erano in parte bagnati, segno che doveva essere giunto da poco dal mare, probabilmente in groppa a quel Feraligatr vicino a lui. Visto che il petto si alzava e abbassava pronunciò qualche parola, nella speranza di svegliarlo, ma quello sembrò non sentirle minimamente, perciò gli diede un paio di colpetti sulle guance, che ottennero l’effetto desiderato.
Il giovane aprì gli occhi e si mise a sedere di scatto, tossendo un paio di volte, a causa del’acqua bevuta. Poi, dopo aver preso una bella boccata d’aria, iniziò a guardarsi attorno, con un’espressione leggermente confusa sul volto, e fu dopo qualche secondo che notò la diciannovenne accanto a lui.
“Scusa, la franchezza ma devo domandarti una cosa, siamo ad Aglaia?"
La ragazza rimase leggermente stupita dalla domanda del giovane, ma si riprese subito e rispose con un cenno d’assenso. Nel vederlo il giovane sembrò riacquistare le forze, visto che scattò in piedi e alzò un braccio verso il cielo, come per esultare. Poi, ricordandosi della ragazza, si giro verso quest’ultima e riprese a parlare.
“Perdonami, non mi sono ancora presentato. Io sono Jason Seader, e ti ringrazio per avermi soccorso.”
A conferma delle ultime parole, Pidgeotto si posò sulla spiaggia vicino al suo allenatore e iniziò afre dei versi di ringraziamento nei confronti della giovane di Kalos, la quale era leggermente arrossita per tutte quelle attenzioni. Comunque la timidezza non le impedì di ricordare le buone maniere, perciò si affrettò a rispondere al ragazzo davanti a lui.
“Io sono Iral Handor, piacere. Se non sono indiscreta, come mai ti trovi sulla spiaggia.”
“Questa è una storia lunga, te la racconterei volentieri, ma ora ho prima una missione da compiere, devo consegnare un messaggio ad una persona, e ho paura di avere poco tempo.”
La ragazza fu incuriosita dal compito del ragazzo e, allo stesso tempo, affascinata dalla sua determinazione nel portarlo a compimento, perciò decise di provare ad aiutarlo.
“Per caso hai qualche informazione sul destinatario del messaggio? Magari potrei conoscerlo, e quindi facilitarti il compito.”
Jason guardò la ragazza per qualche istante, prima di decidere che era una persona affidabile e rivelarle ciò che sapeva.
“La persona che cerco è un partecipante alla Neikos Tykes, Ha vent’anni, uno in meno di me, alto poco più di un metro e ottanta, capelli neri corti, pelle leggermente abbronzata e occhi di un verde intenso. Il suo nome è Cailan Blake.”
 
Il sole era tramontato da pochi minuti, e la sera, avanguardia della notte, stava lentamente scendendo su Palladia, rendendo le vie della città più romantiche o, in alcuni punti, più pericolose.
Ayatsuri e Axia stavano sorseggiando allegramente un paio di bibite in un locale, al momento, poco frequentato della strada principale. Per loro la presenza di poche persone era piacevole, visto il carattere prevalentemente solitario che possedevano.
I due erano accompagnati da Kurai e Serperior, i quali si trovavano ognuno al lato del proprio allenatore, e godendosi l’aria fresca della sera.
Alla fine, visto che il silenzio instaura osi rendeva l’atmosfera leggermente noiosa, Ayatsuri, decise di provare a intavolare una discussione con la ragazza davanti a lui.
“Allora, mi hai perdonato per la sconfitta dell’altro giorno,o devo continuare a guardarmi le spalle?”
La corvina alzò gli occhi, leggermente divertita dal tono ironico del diciassettenne di Verdeazzupoli, e  fisso quest’ultimo per qualche istante, prima di rispondergli.
“Uhm, sai, direi che posso anche perdonarti, visto che hai vinto lealmente e senza imbrogli. In fondo trovo anche che sia un peccato essere arrabbiata con qualcuno che possa capire i miei gusti. Anzi, devo dire che ti trovo anche simpatico.”
Un leggero sorriso si disegnò sulle labbra dell’albino, quando la ragazza pronunciò le ultime parole, ma questo non si scompose più di tanto e decise di tastare ancora un po’ il terreno.
“Sai, devo confessarti che ti ho trovata simpatica già quando t’incontrai il primo giorno del torneo. Le persone, per la maggior parte, tendono a stare in luoghi assai illuminati o pieni di persone. Tu, invece, come me hai preferito passeggiare nella quiete del silenzio, in un luogo deserto, e ciò non posso che apprezzarlo.”
La sedicenne di Amarantopoli aveva notato il leggero sorriso del ragazzo e decise di fargli uno scherzetto, per vedere come avrebbe reagito.
Poco dopo i due pagarono la bibita e andarono a fare una passeggiata nel parco cittadino, le cui vie erano illuminate da dei lampioni, i quali creavano un’atmosfera leggermente romantica.
Dopo qualche minuto di cammino Axia si avvicinò all’albino e gli diede un leggero bacio sulla guancia, facendolo congelare sul posto.
Ayatsuri non credeva a ciò che era appena successo e, quando vide che la ragazza l’osservava, decise di ricominciare a camminare prendendola per mano.
Dietro i loro allenatori l’Absol di Ayatsuri e il Serperior cromatico di Axia, nel vedere la scena, si scambiarono uno sguardo complice, entrambi con un leggero sorriso dipinto sui visi.
 
Cailan e Maris avevano deciso di passare la giornata insieme visto che, tra la Neikos Tykes e i loro sforzi contro la misteriosa organizzazione, non sapevano quando sarebbe capitata un’altra volta una simile occasione.
Non si poteva dire che la giornata fosse passata male, anzi, tra un gelato preso la mattina nel parco, visite a vari negozi, e discussioni sui vari interessi, i due giovani quasi non si erano accorti dello scorrere del tempo.
Poco prima avevano cenato in un locale vicino al lungomare, il quale aveva fatto gustare loro dei piatti veramente saporiti, nonostante la semplicità del luogo.
Adesso, su quello stesso lungomare, i due stavano passeggiando, e ogni tanto uno faceva una battuta per far ridere l’altro.
Maris ancora non credeva di essere riuscita ad incontrare un ragazzo talmente simpatico, e pensava che aveva fatto bene a lasciare Austropoli per aiutare il professor Krios ad Aglaia, altrimenti ciò non sarebbe mai avvenuto.
Persa in questi pensieri si distrasse ed inciampò, e sarebbe finita a terra e Cailan non le avesse messo il braccio davanti, evitandole l’impatto col terreno.
“Tutto bene?”
“Si grazie, mi ero distratta e non ho visto dove poggiavo i piedi, per fortuna che c’eri tu, altrimenti adesso avrei un bel livido sul naso.”
“Figurati, può succedere a tutti di distrarsi, chiunque altro, al mio posto, avrebbe fatto la stessa cosa, soprattutto per una bella ragazza come te.”
Entrambi i giovani arrossirono a quella e parole e Maris, che aveva appena notato la vicinanza dei lor visi, decise di prendere l’iniziativa, perciò chiuse gli occhi e fece per baciare il ragazzo.
Cailan si stupì dell’azione della ragazza, ma decise di provare anche lui e, chiudendo a sua volta gli occhi , iniziò ad avvicinare le sue labbra e quelle di lei. I loro visi si avvicinarono sempre di più, rendendo sempre di meno i centimetri che li separavano quando qualcosa l’interruppe.
All’improvviso sentirono il possente verso di un Arcanine a pochi metri da loro e sobbalzarono, senza portare a termine il bacio, prima di girarsi verso il Pokémon che li aveva interrotti.
Davanti a loro vi era un maestoso esemplare di Arcanine e sopra di esso vi erano Iral ed un ragazzo che non conoscevano, i quali si affrettarono a scendere da sopra i due tipi fuoco e a dirigersi vero i due ventenni.
“Tu sei Cailan Blake, giusto? Piacere, Jason Seader, corrispondi perfettamente alla descrizione che mi hanno fatto di te.”
“Si sono io, chi ti ha parlato di me?”
“Tua cugina, e mi ha dato questo per provare la veridicità delle mie parole.”, oltre a una cosa da consegnarti
Il ventunenne aprì un sacchetto di cuoio che portava alla cintura e prese due oggetti, che consegnò al giovane di fronte a lui.
Il corvino non prestò molta attenzione al secondo oggetto, poiché il primo gli fece sgranare gli occhi, visto che poteva appartenere solo alla cugina. Si guardò intorno e, vedendo che non c’era nessuno oltre a loro quattro, si rivolse a Jason.
“Come mai sei qui, e perché mia cugina ti ha dato questo bracciale?”
“Semplice, io sono un marinaio della S.S. Aqua, sotto il comando del Lt. Surge. La nave era stata affittata per andare a prendere Campioni e Capipalestra delle varie regioni e condurli ad Aglaia, dove sarebbero stati ospiti speciali per il torneo. Tuttavia, ieri sera, un gruppo di uomini ha preso d’assalto la nave, levando i Pokémon ad equipaggio e passeggeri e dirottandola su un’altra rotta. Io mi sono salvato perché ero in punizione, a lavare il ponte, per aver disobbedito ad un ordine di un superiore e ho incontrato tua cugina poco prima che la catturassero. Alcuni passeggeri avevano provato a bloccare gli uomini per farla fuggire, ma non avevano potuto fare molto senza i loro Pokémon. Quando mi vide, notò che avevo ancora i miei Pokémon con me e mi disse di abbandonare la nave e venirti a cercare, e dopo mi diede questi due oggetti da consegnarti. Non poté dirmi altro perché gli assalitori ci avevano trovato, perciò, non appena sentì le voci, mi spinse in mare. In acqua ho fatto uscire Feraligatr dalla Pokéball e  mi sono diretto qui, attraversando un leggero ingrossamento delle onde, che mi ha catapultato sulla spiaggia dove Iral mi ha trovato.”
Cailan, quando l’altro finì di parlare guardò l’oggetto che le aveva mandato la cugina ed il bracciale che le aveva regalato anni prima per il suo compleanno, prima di girarsi verso il mare e pronunciare un’unica parola, il suo nome.
“Camilla…”                      
 
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Angolo dell’autore
Salve a tutti, eccomi finalmente con il nuovo aggiornamento.
Dopo le sfide dell’ultimo capitolo, ho deciso di fare un’ulteriore pausa dai match e introdurre le varie coppie, prima che si ricominciasse con i capitoli riguardanti la prossima fase del torneo.
Spero che abbiate apprezzato il capitolo, purtroppo nel descrivere queste situazioni non sono sicuro di cavarmela bene, ma penso di essere riuscito a fare un lavoro almeno decente.
Inoltre mi scuso per dei possibili errori di battitura presenti all’interno del capitolo, purtroppo alcuni tendono sempre a sfuggirmi, nonostante rilegga.
Per concludere ringrazio tutti coloro che seguono, recensiscono o, anche solo, leggono la storia.
Alla prossima.
Cailan

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Capitolo 16
*** I quarti di finale (I) ***


I quarti di finale (I)

Il sole splendeva alto nel cielo sopra Palladia, illuminando con i suoi raggi l’arena e tutte le persone che vi si trovavano.
Quel giorno si sarebbero svolti i quarti di finale e nessuno, che fosse presente o no all’arena, voleva perderseli. Perciò ogni televisore in città, e probabilmente di tutta Aglaia, era sintonizzato sul canale che trasmetteva gli incontri, pronto a mostrare chi sarebbe passato alla fase successiva del torneo.
Il presentatore, vedendo la tensione ormai alle stelle, decise che era il momento giusto per dare il via all’evento.
“Signore e signori, vi do il benvenuto ai quarti di finale della Neikos Tykes. Dei venti partecipanti che vi erano all’inizio, solo in otto sono riusciti ad arrivare così lontano, e oggi la metà di loro dovrà dire addio alla speranza di trionfare in questa edizione. Ma adesso direi che vi ho fatto attendere fin troppo, perciò ecco a voi il programma degli incontri di oggi.
Seth Leverack vs Sean Crowin
Maris Alana vs Ichigo Samarike
Ayatsuri Mirai vs Iral Handor
Dante Ferris vs Cailan Blake
Oggi assisteremo a questi scontri, e chissà chi saranno i quattro partecipanti che riusciranno ad accedere alle semifinali. Che i primi sfidanti si facciano avanti!”
Le ultime parole furono accolte con un boato da parte della folla, la quale non vedeva l’ora d’assistere agli scontri, che si preannunciavano molto interessanti.
 
Gli allenatori eliminati dal torneo nei giorni precedenti avevano deciso di dividersi tra la folla, in modo da controllare che non accadesse nulla di sospetto.
Neiral, quando fu presa la decisione, si era allontanato da solo, dicendo che avrebbe pattugliato la zona nord, cosa che Lucas e Marina, mandati a  loro volta a controllare quel punto, poterono costatare stesse facendo.
Il ragazzo di Brunifoglia stava appoggiato ad una parete, le braccia incrociate sul petto, ed ogni tanto lanciava un’occhiata verso il campo di battaglia.
I due, capendo che volesse stare da solo, decisero di tenere d’occhio l’area vicino al bar, nella quale avrebbero potuto anche seguire il match sullo schermo lì presente.
Una volta giunti lì trovarono posto ad un tavolo in buona posizione e, dopo aver fatto l’ordine, tra di loro calò un imbarazzante silenzio, che fu spezzato, qualche minuto dopo, da Lucas.
“Secondo te chi potrebbe vincere il primo scontro?”
“Non so. Sia Seth che Sean sono allenatori molto abili, con dei Pokémon di tutto rispetto, perciò trovo difficile fare una previsione sull’esito del match.”
Dopo questa partenza i due trovarono più facile portare avanti la discussione, cambiando anche argomento, e continuarono a parlare fino a il televisore non mostrò gli sfidanti fare il loro ingresso nel terreno di scontro.
 
La folla, nel vedere scendere in campo Seth e Sean si era zittita per qualche istante, prima d’iniziare a lanciare incitamenti ora ad uno, ora all’altro.
I due giovani non si scomposero nel sentire tutto quel rumore, visto che la loro concentrazione era totalmente rivolta verso il match che di lì a poco avrebbero disputato.
Certo, in un angolo della mente vi era anche la preoccupazione per l’organizzazione misteriosa, ma la tensione per la sfida,l’antico istinto animale di primeggiare sul proprio avversario, il desiderio di riuscire a vincere quella competizione, l’avevano momentaneamente occultata.
Se fosse accaduto qualcosa, sarebbero stati pronti ad intervenire per fornire aiuto, ma, siccome la situazione era tranquilla, preferivano concentrarsi sullo scontro.
Ciò era anche un modo per mostrare stima che l’uno provava per l’altro, dare il massimo nello scontro, in modo da costringere l’avversario a fare del suo meglio e non avere rimpianti in caso di sconfitta.
Alla fine i due arrivarono al centro dell’arena e si strinsero la mano, augurandosi vicendevolmente buona fortuna, senza tuttavia pronunciare una sola parola.
La determinazione negli occhi di entrambi comunicava tutto il necessario.
Poco dopo furono entrambi alle estremità opposte del campo di battaglia e l’arbitro, vedendo che era tutto pronto ed in ordine, prese la parola.
“Si dia inizio al match tra Seth Leverack e Sean Crowin, valido per l’accesso alle semifinali della Neikos Tykes. Il primo che riuscirà a sconfiggere tutti i Pokémon dell’avversario, sarà il vincitore.”
Non appena le bandiere in mano all’arbitro calarono, dando così via allo scontro, i due allenatori presero rapidamente una Pokéball e mandarono in campo i loro primi campioni.
“Sii l’avanguardia della mia vittoria, Glaceon.”
“Combatti e vinci, Sylveon.”
In molti, tra la folla, furono stupiti di veder comparire sul terreno le eevolution dei due combattenti, ed erano ancora di più quelli che non sapevano prevedere l’esito dello scontro.
Esito che, tuttavia, i due allenatori non volevano ritardare più del dovuto, perciò si affrettarono a dare i comandi ad entrambi i loro compagni.
“Glaceon, abbiamo bisogno di un po’ di vantaggio, vai con Grandine.”
“Sylveon, potenziati con Calmamente.”
Il tipo Folletto, sentendo l’ordine del suo allenatore, chiuse gli occhi per qualche secondo, in modo da isolarsi da tutto ciò che lo circondava e trovare una sorta di equilibrio interiore. Quando li riaprì, si poteva capire che vi era riuscito, ma ciò, purtroppo, non bastò a proteggerlo dalle conseguenze della mossa climatica avversaria.
Infatti, mentre l’eevolution di Seth si concentrava, quella di Sean lanciava verso il cielo una sfera di ghiaccio condensato che, arrivata di una certa altezza, aveva causato una grandinata sul terreno di scontro, e alcuni pezzi causarono, inesorabilmente, dei danni all’avversario.
Il ventunenne, tuttavia, non si fece prendere dal panico e, a mente lucida, ragionò su quale potesse essere la mossa migliore da fare, prima di ordinarla al suo Pokémon.
“Sylveon, vai con Palla Ombra.”
“Glaceon, evitala ed usa Tossina.”
La sfera d’energia oscura scagliata dal Pokémon Legame era  molto potente, ma l’avversaria riuscì a schivarla, anche se di poco, grazie alla sua abilità Mantelneve, che aumentava l’elusione durante le grandinate.
Volenterosa di obbedire all’ordine del suo allenatore, il tipo ghiaccio approfittò dell’istante di sorpresa del suo rivale per scagliargli contro una sfera violacea traslucida, che lo colpì di striscio, iperavvelenandolo.
Sean, nel notare che la situazione stava volgendo a suo favore, decise di passare all’attacco, così da provare a mettere sotto pressione l’avversario.
“Glaceon, vai col Geloraggio.”
“Schivalo, e poi colpisci con Forza Lunare.”
Il tipo folletto , con un agile balzo, si levò dalla traiettoria del raggio azzurrino scagliato dall’avversaria, per poi colpire quest’ultima con una sfera di energia che traeva potere dalla luna, invisibile a quell’ora, infliggendogli un considerevole quantitativo di danni.
Però, prima che potesse esultare per l’attacco riuscito, l’eevolution rosata ebbe un capogiro, oltre che una serie di dolori in tutto il corpo, segno che il veleno stava facendo effetto., per non parlare delle schegge di grandine che lo colpirono, riportando lo scontro quasi alla pari.
Tra i danni subiti da una e lo status alterato dell’altro, la situazione era bilanciata, e non si poteva chi avese vinto, ma tutti avevano capito che il prossimo, con ogni probabilità, sarebbe stato l’ultimo scambio di colpi tra le due eevolution.
“Glaceon, non cediamo ora, sconfiggilo con Bora.”
“Sylveon, non possiamo perdere tempo, usa nuovamente Forza Lunare.”
La folata di vento artico e la sfera d’energia rosata si scontrarono a metà tra i due contendenti, dando luogo ad uno scontro di pura volontà.
Nessuno dei due voleva essere il primo a cedere, perciò la situazione rimase in bilico per qualche secondo, fino a quando la mossa di tipo folletto non attraversò i gelidi venti del nord, colpendo in pieno l’avversaria e mandandola k.o.
La sorte, però non volle assegnare la vittoria al Pokémon Legame, visto che gli effetti di tossina, uniti ad un’ultima grandinata, gli inflissero danni sufficienti a mandarlo, a sua volta, al tappeto.
Nel vedere la scena, entrambi gli allenatori fecero rientrare nelle sfere i due Pokèmon, prima di mandare i loro sostituti.
“Hai fatto del tuo meglio, Sylveon, ora riposati. Scendi in campo, Cloyster.”
“Ottimo lavoro, Glaceon. Combatti con onore, Gallade.”
Stavolta ad apparire sul terreno di scontro furono il Pokèmon Bivalve di Seth e l’evoluzione alternativa di Kirlia appartenente a Sean.
I due Pokèmon si scrutarono con attenzione, mentre attendevano un ordine da parte dei loro allenatori, i quali non si fecero pregare.
“Gallade, potenziati con Danzaspada.”
“Cloyster, dobbiamo rischiare, vai con Gettaguscio.”
Mentre il Pokémon Lama faceva alcuni movimenti, creando così delle spade d’energia che penetrarono all’interno del suo corpo, il suo avversario si liberò del guscio esterno, diminuendo così, considerevolmente, la sua difesa, ma ottenendo degli ottimi bonus in termini di potenza offensiva e di velocità.
“Ora vai con Fendifoglia.”
“Schivalo con Rapigiro, per poi colpirlo con Gelolancia.”
Quando Gallade fu a poca distanza da lui, con le lame estendibili avvolte da un’aura verde, il tipo Acqua Ghiaccio iniziò a ruotare su se stesso, evitando così l’attacco e portandosi ad una distanza tale da permettergli di scagliare cinque punte di ghiaccio contro l’avversario, infliggendogli un discreto quantitativo di anni.
“Ottimo, continua con Gelolancia, in modo da tenerlo a distanza.”
“Fatti strada con Psicotaglio.”
Lo scontro che ne seguì fu un tripudio di cristalli di ghiaccio volteggianti nell’aria, poiché la mossa di Cloyster veniva intercettata dalle lame di energia psichica dell’avversario, che, poco alla volta, si stava avvicinando.
Seth, non potendo permettere che il Pokémon Bivalve venisse colpito, decise di cambiare tattica a puntare sul fattore sorpresa.
“Scagliati contro Gallade con Rapigiro.”
“Resisti e vai con Tuonopugno.”
Il Pokémon Lama fece appello a tutte le sue forze per resistere al colpo dell’avversario, per poi colpire quest’ultimo con un pugno carico d’energia elettrica che, grazie alle varie modifiche delle statistiche di entrambi, lo mandò subito k.o.
La vista del tipo Psico Lotta in piedi, anche se affaticato, fece sorridere Sean, ma il Pokémon successivo di Seth glielo fece scomparire.
“Hai fatto del tuo meglio, Cloyster. Ancora un piccolo sforzo, Gliscor.”
Il Pokémon Scorpindente fece la sua comparsa sul terreno di scontro, e iniziò a volteggiare con insistenza, pur senza togliere lo sguardo dall’avversario.
“Gallade, cerchiamo di sconfiggere anche lui, vai con Psicotaglio.”
“Evitalo con Terremoto.”
Il tipo Terra Volante Si buttò in picchiata contro il terreno, evitando per un soffio la lama d’energia psichica, colpendolo con grande forza e causando una scossa sismica controllata. Quest’ultima fu evitata da Gallade con un agile balzo, ma questa eventualità fu prevista da Seth, che si affrettò a dare l’ordine successivo al suo compagno.
“Aeroassalto.”
Gliscor, con uno scatto talmente veloce da non lasciare a Sean il tempo di pensare una contromossa, si scagliò contro l’avversario, colpendolo in pieno con l’infallibile mossa di tipo Volante e schiantandolo contro il terreno, esausto.
“Gallade, riposati un po’. Combattilo tu, Lucario.”
La scelta di Sean stupì buona parte dei presenti, poiché il doppio tipo di Lucario lo rendeva debole a mosse come Terremoto, Ma i più esperti capirono che il giovane di Ceneride doveva avere qualche piano per motivare una decisione talmente azzardata.
Seth rifletté per qualche secondo sulla situazione, visto che le mosse del suo Pokémon erano limitate contro quel tipo d’avversario, ma poteva farcela a vincere, soprattutto considerando che la tossicsfera si era attivata e, grazie a Velencura, gli avrebbe potuto ristorare le energie.
“Gliscor, vai con Terremoto.”
“Lucario, evitalo ed utilizza Danzaspada.”
Il Pokémon Aura evitò il potente attacco nemico con uno scatto laterale, per poi creare delle lame energetiche che penetrarono all’interno del suo corpo, aumentando di molto la sua forza fisica.
“Stavolta meglio non sbagliare, Gliscor, vai con Aeroassalto.”
“Extrarapido.”
Il tipo lotta Acciaio, con uno scatto tale da sfondare il muro del suono, si avventò contro l’avversario, colpendolo in pieno ed infliggendogli molti danni. Quest’ultimo fece per colpire a sua volta, ma il ventenne di Ceneride non aveva finito e, mentre il Pokémon Scorpindente si lanciava in picchiata contro il suo campione, diede un ulteriore ordine.
“Gelopugno.”
Il pugno circondato da un’aura gelida intercettò il tipo Terra Volante in picchiata, diminuendo gli effeti del suo attacco e, grazie alla sua doppia efficacia su quella particolare combinazione di tipi, mandandolo k.o.
Seth, non potendo far altro che accettare il risultato, fece ritornare il Pokèmon Scorpindente nella sfera, prima di prendere un’altra Pokéball.
“Gliscor, non preoccuparti, era un avversario troppo forte. Pensaci tu, Luxray.”
Accompagnando il suo ingresso sul campo di battaglia con un ruggito, il tipo Elettro fece la sua comparsa, pronto a combattere contro il potente avversario
Sean, nel vedere la felina agilità e il predatorio sguardo dell’avversario, decise che era  meglio non rischiare, e premette il pulsante situato sul bracciale al polso sinistro. Lucario fu avvolto, per qualche secondo, da un’aura luminosa che lo nascose agli sguardi di tutti, prima di riapparire come MegaLucario.
“MegaLucario, vai con Extrarapido.”
“Rogodenti.”
Il Pokémon Occhiluce fu colpito in pieno dalla mossa supersonica, ma resistette al dolore e affondò le sue zanne, circondate da minuscole fiammelle, nel fianco dell’avversario, infliggendogli un bel po’ di danni a causa della debolezza di quest’ultimo.
Il danno, tuttavia, non bastò a distruggere la solida determinazione di Sean, che si affrettò a pensare ad una nuova tattica per riuscire ad ottenere la vittoria.
“Lucario, mostriamogli la forza della nostra determinazione, vai con Extrarapido.”
“Luxray, proviamo a rallentarlo con Fulmindenti.”
Stavolta il tipo Elettro riuscì a schivare, anche se per pochissimo, l’attacco dell’avversario, prima di morderlo con la bocca piena di scintille, infliggendogli qualche danno.
Sean, tuttavia, avendo osservato con attenzione gli altri incontri di Seth, era preparato a questa eventualità, e disse una sola parola.
“Zuffa.”
La megaevoluzione, sentendo l’ordine del suo allenatore, reagì con un’impressionante rapidità di riflessi, girandosi verso il nemico a lato, incurante del dolore per la ferita appena ricevuta, e colpendolo con un’impressionante scarica di colpi.
Il leone elettrico non riuscì a resistere ad un attacco di tale potenza e dovette capitolare, concedendo quello scontro all’avversario.
Seth, soddisfatto di essere riuscito, almeno, ad indebolire molto l’avversario, non perse tempo nel far ritornare il suo compagno nella sfera, per poi sostituirlo con uno più in forma.
“Luxray, sei stato grande, ora riposati. Ribaltiamo l’incontro, Blaziken.”
Sul campo di battaglia giunse, pronto ad affrontare il suo avversario, il Blaziken di Seth, le cui fiamme sembravano essere più ardenti del solito. Tuttavia il ventunenne, sapendo di non dover sottovalutare il suo avversario, decise di premere un pulsante situato sul bracciale che portava al polso sinistro, facendo così megaevolvere il suo campione.
“MegaLucario vai con Extrarapido, e cerca di non farti colpire.”
“Stramontante”
Il, megaevoluto, Pokémon Vampe piegò leggermente le ginocchia e, quando l’avversario fu abbastanza vicino, sferrò un potente pugno dal basso, che mandò il suo bersaglio in alto nel cielo, prima di farlo schiantare sul terreno, esausto.
A quella vista Sean fece un sospiro, sperava che il suo Lucario fosse riuscito a resistere ancora un po’, ma contro un avversario del calibro di Seth era sperare troppo.
“Lucario, sei stato grande, ritorna. Sfrutta la tua abilità, Greninja.”
Il Pokèmon Ninja, non appena comparì sul terreno di scontro, lanciò subito un attacco Surf contro l’avversario, che riuscì ad evitare l’onda acquatica grazie ad un gran salto.
“Attento, MegaBlaziken, questo Pokèmon sa essere molto pericoloso. Vai con Stramontante.”
“Extrasenso.”
Una forza invisibile compì in pieno il Pokémon Vampe, tuttavia quest’ultimo non cedette e portò a termine il suo assalto, scagliando in cielo l’avversario con un forte pungo.
Greninja però, avendo acquisito il tipo Psico grazie alla sua abilità Mutatipo, non aveva subito gravi danni, perciò si girò con agilità in aria e, con grazia, atterrò sul terreno, pronto ad un nuovo scambio di colpi.
“Ottimo, Greninja, ora utilizza Surf.”
“Evitalo e vai con Baldeali.”
Una nuova onda si scatenò contro il tipo Fuoco Lotta, ma quest’ultimo riuscì ad evitarla balzando in aria, prima di lanciarsi contro l’avversario.
La velocità con cui compì questa mossa stupì Greninja e Sean, e quest’ultimo si diede dello stupido per non aver previsto l’abilità Acceleratore dell’avversario.
Il colpo fu potente e inflisse un buon numero di danni  a Greninja, ma quest’ultimo riuscì a resistere e si allontanò dall’avversario prima che facesse qualche altra mossa.
“MegaBlaziken, vai con Stramontante.”
“Surf.”
La megaevoluzione si mosse ad una velocità incredibile, con un braccio tirato all’indietro per colpire l’avversario, ed aveva quasi raggiunto il suo obiettivo, quando un’onda di potenza maggiore alle precedenti si abbatté su di lui, facendolo arretrare ed infliggendogli un consistente quantitativo di danni.
Tuttavia i danni subiti non impensierirono più di tanto il tipo Fuoco Lotta, che si rialzò poco dopo, pronto a continuare lo scontro.
“Ottimo, MegaBlaziken, sapevo di poter contare su di te. Ora finisci l’avversario con Stramontante.”
Acceleratore aveva aumentato ulteriormente la velocità dello starter megaevoluto, rendendolo talmente rapido che ne Sean ne Greninja fecero in tempo a reagire e quest’ultimo, sbalzato in aria da un pugno di mirabile potenza cadde a terra esausto, come MegaLucario prima di lui. Il giovane di Ceneride, nel vedere il Pokémon Ninja finire al tappeto, non fu deluso, anzi, iniziò ad animarsi ancora di più per l’entusiasmante scontro che stava sostenendo.
“Greninja, hai combattuto con coraggio, ritorna. Volcarona, scelgo te.”
Il Pokémon Sole comparve nel cielo sopra il terreno di scontro, e si tenne in aria, cercando di evitare, per il momento, uno scontro diretto col potente avversario
“Volcarona, potenziati con Eledanza.”
“Cerca di colpirlo con Baldeali.”
La mossa del Pokèmon Vampe non andò a segno, poiché i leggiadri movimenti del tipo, Coleottero Fuoco permisero a quest’ultimo di evitare l’attacco, oltre che di aumentare alcune statistiche.
“Perfetto, ripeti la mossa e potenziati ancora un po’.”
“MegaBlaziken, approfittane e vai con Staffetta.”
Approfittando del fatto che l’avversario fosse impegnato a potenziare le proprie statistiche, il tipo Fuoco Lotta scomparve dal terreno di scontro, ed al suo posto apparve Absol,  che aveva ereditato la modifica della velocità di Acceleratore.
“Absol, colpisci con Pietrataglio.”
Le rocce affilate, per fortuna del tipo Coleottero Fuoco, non erano state scagliate con la massima precisione contro di lui, e perciò, grazie anche all’aumento di velocità ottenuto con le due Eledanze, riuscì ad evitare un gigantesco quantitativo di danni.
“Volcarona, passiamo al contrattacco, vai con Ronzio.”
“Di nuovo Pietrataglio.”
Il rumore prodotto dal Pokémon Sole causò molti danni al suo avversario che, non riuscendo a concentrarsi sufficientemente, mancò nuovamente il bersaglio. La situazione stava prendendo una piega molto piacevole per Sean, il quale non fu tanto stupido da credere di avere la vittoria in pugno.
“Ottimo, Volcarona, ora finiscilo con Voldifuoco.”
“Absol, un ultimo tentativo, vai con Pietrataglio.”
Il Pokémon Catastrofe, non volendo deludere per  l’ennesima volta il suo allenatore, prese bene la mira e scagliò un gran numero di pietre contro il suo avversario, colpendolo più volte ed infliggendogli un quantitativo di danni tale da sconfiggerlo, anche grazie alla sua duplice debolezza.
La situazione, ormai, era praticamente alla pari, visto che, se a Sean rimaneva un solo Pokémon, entrambi quelli di Seth erano danneggiati dagli scontri precedenti, perciò si prospettava un finale di match entusiasmante.
“Volcarona, hai combattuto bene, ritorna. Sei la mia ultima speranza di vittoria, Gardevoir!”
La Pokémon Abbraccio di Sean fece la sua comparsa sul terreno di scontro, ed il suo allenatore premette subito il pulsante per farla megaevolvere, così da aumentare le sue possibilità di vittoria.”
“Vediamo se riesci a vincere. Absol, usa Ultimocanto.”
“MegaGardevoir, vai con Forza Lunare.”
Il canto malinconico del tipo Buio fu l’ultima mossa che riuscì a fare, poiché dietro alla tipo Psico Folletto comparve l’immagine della luna piena e, pochi secondi dopo, la campionessa di Sean scagliò una sfera d’energia luminosa la cui potenza fu tale da sconfiggere, istantaneamente, l’avversario.
“Absol, ritorna. Concludiamo il match, MegaBlaziken.”
Il Pokémon Vampe tornò sul terreno di scontro, pronto a concludere il match ed intenzionato a consegnare la vittoria al suo allenatore.
“Hai condotto un bell’incontro, Sean, vediamo se riuscirai a vincere prima che Ultimocanto faccia effetto.”
“Se non provo non lo scoprirò mai, Seth.”
“Ottima risposta. MegaBlaziken, vai con Fuococarica.”
“Evitalo ed usa Calmamente.”
La Pokèmon Abbraccio, fiduciosa degli ordini del suo allenatore, si spostò appena in tempo per evitare la meteora infuocata che era diventato l’avversario, per poi chiudere gli occhi e concentrarsi, in modo da aumentare le sue abilità speciali.
“MegaBlaziken, è giunto il momento di concludere, vai con un ultima Fuococarica!”
Acceleratore aveva nuovamente fatto il suo dovere e la velocità con cui il tipo Fuoco Lotta si stava dirigendo contro l’avversaria era veramente impressionante, difficilmente quest’ultima sarebbe riuscita a schivare ad un simile attacco.
Ed infatti Sean, deciso a giocarsi il tutto per tutto, non aveva intenzione di farlo shcivare, ma di attaccare a sua volta.
“MegaGardevoir, è il tuo momento, vai con Psichico!”
MegaBlaziken era giunto a pochi metri dall’avversaria, quando fu schiacciato contro il terreno da una pressione paragonabile a quella di mille mani. La resistenza che il Pokémon Vampe oppose a quell’ostacolo fu encomiabile, infatti riuscì ad alzarsi e ad avanzare di un paio di passi, cadere nuovamente in ginocchio e, poi, finire a terra, esausto.
L’arbitro attese solo qualche secondo, prima di comunicare ufficialmente l’esito dell’incontro.
“Seth Leverack non ha più Pokémon in grado di combattere, la vittoria va a Sean Crowin.”
Il ventenne di Ceneride si affrettò a far rientrare nella sfera la sua campionessa, visto che l’effetto di Ultimocanto stava per attivarsi, e poi si diresse da Seth.
“Questo match è stato bellissimo, spero di poterlo ripetere un giorno.”
“Per me non c’è problema, ma non è detto che il risultato sarà lo stesso.”
Dopo questo scambio di battute i due si strinsero la mano e poi, di comune accordo, si diressero insieme verso l’infermeria dell’arena, per far ricevere le meritate cure ai loro Pokémon.
 
La zona sud dell’arena era stata affidata a Naomi, Aiko ed Axia, e le tre ragazze, che si erano divise per coprire un’area maggiore, cercavano di essere molto scrupolose nel loro compito.
Quel giorno, però, sembrò non esserci nulla di strano, perciò poterono dedicarsi, in parte, ad osservare l’incontro appena concluso tra Seth e Sean, sul quale la rossa fece un commento.
“Certo che quest’incontro è stato molto combattuto, raramente ne ho visti di simili.”
“Già, sia loro che i loro Pokèmon hanno dato il massimo, dando prova di grande abilità.”
“Avete ragione entrambe, ma ho la sensazione che anche i prossimi ci riserveranno qualche sorpresa. E poi Ayatsuri deve vincere, o non gli perdonerò di avermi sconfitto.”
Alle parole della corvina, Naomi e Aiko, si scambiarono un’occhiata complice, poiché entrambe ritenevano che fosse un altro il motivo per cui la ragazza di Amarantopoli tifasse per l’albino, ma non dissero una parola, visto che non volevano farsi uccidere giovani.
 
Nella zona riservata ai concorrenti, invece, i quattro rimasti, visto che Maris e Ichigo si erano avviati verso il terreno di scontro, attendevano che iniziasse lo scontro successivo.
Dante, leggermente stupito della sconfitta di Seth, si era fatto l’appunto mentale di non sottovalutare il ventenne di Ceneride, casomai l’avesse sfidato, e, ogni tanto, lanciava uno sguardo a  Cailan, la cui espressione pareva essere scolpita nella pietra.
Il giovane dell’Isola Cannella stava seduto con le braccia incrociate e con lo sguardo fisso sul terreno di scontro. Tuttavia un attento osservatore avrebbe potuto notare come, dietro quegli occhi verde intenso, vi fosse una tempesta di pensieri che, con molta probabilità, non riguardassero la competizione.
Ayatsuri, invece, accarezzava il suo fidato Absol, lanciando perlopiù occhiate distratte al terreno, visto che, al momento, non gli interessava molto chi avrebbe vinto il match.
Iral, invece, osservava tutto con grande attenzione, cercando di far passare il tempo in attesa che giungesse il suo turno di combattere contro l’albino vicino a lei, ed in quel momento i due sfidanti facevano il loro ingresso in campo, perciò sperò che anche questa lotta fosse emozionante come la precedente.
 
Maris e Ichi, dopo aver fatto il loro ingresso sul terreno di scontro, circondati dalle grida d’incoraggiamento degli spettatori, si erano stretti la mano, augurandosi buona fortuna vicendevolmente, prima di dirigersi verso le estremità opposte dell’arena.
Una volti giunti alle loro postazioni, l’arbitro osservò i due allenatori, prima di prendere la parola.
“Si dia inizio al match tra Maris Alana e Ichigo Samarike, valido per l’accesso alle semifinali della Neikos Tykes. Il primo che riuscirà a sconfiggere tutti i Pokémon dell’avversario, sarà il vincitore.”
I due sfidanti, nel sentire queste parole, si osservarono per qualche secondo, prima di prendere la Pokéball contenente la loro scelta iniziale.
“Cerchiamo d’iniziare con una vittoria, Ferrothorn.”
“Sii insidioso, Gliscor.”
Il Pokémon Spinasfere della ragazza ed il tipo Terra Volante del suo sfidante fecero la loro apparizione in campo, pronti a combattere a donare la vittoria ai loro allenatori.
“Ferrothorn, vai con Pietrataglio.”
“Colpiscilo con Terremoto.”
Il Pokèmon Scorpindente fu più rapido dell’avversario e causò una scossa sismica controllata che inflisse alcuni danni a quest’ultimo, il quale, però, rispose colpendo il terreno e creando una trappola di rocce sospese al di sopra del campo di battaglia.
“Gliscor, vai con un ulteriore Terremoto.”
“Parassiseme, Ferrothorn.”
Il tipo Erba Acciaio riuscì a schivare, per poco, l’attacco dell’avversario, prima di buttargli addosso alcuni semi che, pochi secondi dopo, gli levarono un po’ d’energia, facendola affluire nel loro utilizzatore.
Tuttavia le energie perse da Gliscor in questo modo furono recuperate dalla sua abilità Velencura, unita all’avvelenamento che la tossicsfera appesa al collo gli aveva causato.
Maris, nel vedere ciò, capì che era meglio cambiare Pokémon, o Ferrothorn avrebbe finito per essere sconfitto.
“Ferrothorn, per il momento ritorna. Scendi in campo, Politoed.”
Non appena il tipo Acqua fece la sua comparsa in campo, alcune nuvole si radunarono sopra l’arena, per poi far cadere una leggera pioggerella.
“Politoed, vai con Geloraggio.”
“Difenditi con Protezione.”
Gliscor riuscì a creare la barriera verde semitrasparente appena prima che il raggio azzurrino scagliato dall’avversario lo colpisse, salvandosi così da quel colpo potenzialmente distruttivo per la sua combinazione di tipi.
“Gliscor, passiamo al contrattacco, vai con Terremoto.”
“Politoed, usa Idrovampata contro il terreno.”
Il potente getto d’acqua calda del Pokémon Rana, oltre ad allontanare quest’ultimo dall’area colpita dalla mossa avversaria, sollevò una cortina di nebbia che rese più difficile individuare l’avversario.
“Gliscor, non uscire dalla nebbia, o saresti un bersaglio facile per Geloraggio. Individua l’avversario e colpiscilo con Tossina.”
Il Pokémon Scorpindente planò a terra e, con attenzione, si mise ad osservare con attenzione la nebbia che lo circondava, nella speranza d’individuare il suo bersaglio. Pochi secondi dopo vide la sagoma di un rospo nella foschia e lanciò una sfera di liquami tossici contro di essa, colpendolo in pieno.
Tuttavia non era preparato al fatto che l’avversario non ne risentisse minimamente, e lo stupore per questa cosa durò abbastanza da fargli subire in pieno un devastante Gelopugno da parte dell’avversario che, grazie alla sua doppia efficacia, lo mandò k.o.
Poco dopo la nebbia causata dal vapore si diradò, e tutti poterono vedere che Maris, dopo aver nascosto il suo Politoed alla vista di tutti, l’aveva sostituito con Toxicroak, il quale era riuscito a sconfiggere il tipo Terra Volante grazie all’effetto sorpresa.
Ichi era leggermente stupito da quella mossa, ma e era anche divertito, poiché significava che la sua sfida sarebbe stata entusiasmante.
“Gliscor, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Talonflame, fatti onore.”
Il Pokèmon Ardifiamma comparve agile nel cielo sopra il terreno di scontro, ma fu subito colpito da alcune rocce della trappola piazzata da Ferrothorn, che gli causarono un discreto quantitativo di danni.
Tuttavia il tipo Fuoco Volante non si arrese e Ichi, felice per la determinazione mostrata dal suo Pokèmon, si decise a dargli un comando.
“Talonflame, hai bisogno di forza, usa Trespolo.”
“Toxicroak, colpiscilo con Velenpuntura.”
Il Pokèmon Inveieleno circondò il suo pugno di un’aura violacea, per poi provare a colpire l’avversario mentre planava a terra. Quest’ultimo, però, sfruttò la sua maggiore agilità per evitare di essere colpito, per poi atterrare a distanza di sicurezza e recuperare le energie perdute a causa di Levitoroccia.
Toxicroak, dobbiamo sconfiggerlo, potenziati con Danzaspada.”
“Talonflame, vai con Baldeali.”
Le spade energetiche erano appena entrate nel corpo del tipo Veleno Lotta, quando l’avversario gli piombò addosso dal cielo veloce come un proiettile, danneggiandolo pesantemente, oltre a danneggiarsi lui stesso per il contraccolpo.
Tuttavia, nonostante la potenza dell’attacco avversario, Toxicroak riuscì a rimanere in piedi e, curato dalle ultime gocce di pioggia, si preparò ad attaccare nuovamente.
“Toxicroak, vai così, colpisci con Velenpuntura.”
“Talonflame, mostragli la potenza delle tue fiamme, usa Fuococarica.”
Il Pokémon Ardifiamma si portò in alto nel cielo, prima di circondarsi di fiamme ardenti e lanciarsi in picchiata contro l’avversario. Quest’ultimo lo attesa, contraendo al massimo i muscoli e preparandosi a colpire.
Quando l’avversario fu abbastanza vicino, sferrò il colpo con tutta la forza che aveva, subendo, allo stesso tempo, le fiamme della mossa avversaria. La potenza dell’impatto fu tale da crepare il terreno,sollevando anche una piccola nube di polvere che, per alcuni secondi, nascose i due combattenti alla vista di tutti quanti.
Quando, però, la visibilità fu nuovamente limpida, Talonflame, anche se stanco, stava appoggiato sul terreno, vicino ad uno sconfitto Toxicroak. Maris non poté far altro che accettare quel risultato e, con molta calma, fece ritornare il suo compagno nella sfera.
“Hai fatto un buon lavoro, Toxicroak, ora riposati. Starmie, vai e vinci.”
Ichi trattenne un’imprecazione nel vedere la scelta dell’avversaria, ben sapendo che il suo Pokémon, stanco per la lotta appena conclusa, difficilmente sarebbe riuscito a vincere. Tuttavia non poteva nemmeno sostituirlo, altrimenti, alla prossima entrata in cappo, levito roccia gli avrebbe levato le poche energie rimaste.
“Starmie, colpisci Talonflame, con Idropompa.”
“Evitalo ed usa Trespolo.”
Il getto d’acqua ad alta pressione fu evitato, per poco, dal tipo Fuoco Volante con un’abile acrobazia aerea, quest’ultimo, poi, si portò alla maggior distanza possibile dall’avversario ed atterrò, recuperando così parte delle energie perdute durante il precedente combattimento.
“Ottimo, Talonflame, ora vai con Retromarcia.”
“Riprova con Idropompa.”
Anche stavolta il Pokémon Ardifiamma, nonostante l’abilità dell’avversario, riuscì ad evitare l’attacco avversario, per poi colpirlo in pieno e scomparire poco dopo, venendo sostituito da Cleffa, che venne subito colpito da alcune rocce fluttuanti, sorprendendo molti dei presenti.
“Starmie, cerchiamo di approfittare della situazione, vai con Rapigiro.”
“Cleffa, resisti ed usa Tossina.”
Il Pokémon Stella, fiducioso della strategia del suo allenatore, subì in pieno l’attacco, resistendo grazie alla sua forza di volontà, prima di colpire l’avversario con una sfera violacea traslucida, che lo iperavvelenò.
La ventenne di Austropoli, tuttavia, non si preoccupò più di tanto di questa situazione, sapendo che il suo Pokémon sarebbe riuscito a resistere abbastanza da farla vincere, e diede subito l’ordine successivo.
“Finiscilo con un altro Rapigiro.”
“Protezione.”
Stavolta l’attacco del tipo Acqua Psico non andò a segno, poiché quest’ultimo fu bloccato da una barriera verde semitrasparente che difese egregiamente l’avversario, impedendogli di essere sconfitto, almeno per il momento.
“Starmie, ora basta, vai con Idropompa.”
“Cleffa, usa nuovamente Protezione.”
Stavolta il tipo Folletto non riuscì a creare la barriera difensiva , come ovvio risultato, fu colpito in pieno dal getto d’acqua ad alta pressione dell’avversario, venendo sbalzato al’indietro di vari metri e finendo k.o.
“Cleffa, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Vaporeon, scelgo te.”
Purtroppo per Ichi anche questo Pokèmon venne, inevitabilmente, colpito da Levitoroccia, ma almeno i danni subiti furono limitati, e poté mettersi subito in posizione di combattimento.
Maris, invece, decise di far rientrare Starmie, prima che il veleno gli causasse troppi problemi, e prese la sfera del suo sostituto.
“Starmie, sei stato grande, ritorna. Quest’avversario è tuo, Ferrothorn.”
Il Pokèmon Spinasfere fece nuovamente la sua comparsa sul terreno di scontro e, facendo oscillare i tentacoli muniti di sfere chiodate, si preparò allo scontro.
“Colpiscilo con Vigorcolpo.”
“Evitalo e usa Desiderio.”
Il Pokèmon Bollajet, forte di una maggiore agilità, riuscì a schivare  senza problemi il tentacolo che l’avversario aveva calato contro di lui, per poi, una volta portatosi a distanza di sicurezza, elevare una preghiera al cielo.
“Perfetto, Vaporeon, ora ritorna. Tocca nuovamente a te, Talonflame.”
Il tipo Fuoco Volante fece nuovamente la sua comparsa sul terreno di scontro , pur subendo un ingente quantitativo di danni da levito roccia, si preparò a combattere al meglio delle sue abilità.
“Ferrothorn, dobbiamo rallentarlo, vai con Tuononda.”
“Cerca di evitarlo e poi usa Trespolo.”
Le varie ferite subite, purtroppo, impedirono al Pokémon Ardifiamma di muoversi con la consueta abilità aerea, e perciò venne colpito dalla mossa avversaria, che rese i suoi movimenti leggermente più meccanici.
Nonostante ciò il Pokèmon riuscì a portarsi in un punto abbastanza lontano per atterrare e recuperò un po’ di energie, alle quali si unirono quelle ristorate dall’attivarsi di Desiderio.
“Ottimo, Talonflame, ora vendicati di tutti i danni subiti da quelle maledette rocce, Fuococarica.”
Il tipo Erba Acciaio e la sua allenatrice non poterono far niente contro la potenza dell’attacco avversario che, simile ad una cometa nel cielo diurno, gli piombò addosso con grande potenza, incurante dei danni che avrebbe subito lui stesso, e lo mandò istantaneamente la tappeto.
“Ferrothorn, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Starmie, concludi il lavoro.”
Il Pokémon Misterioso, curato dall’iperavvelenamento grazie all’abilità Alternacura, scese nuovamente in campo contro il tipo Fuoco Volante, ed entrambi, stavolta erano decisi a concludere la sfida.
“Talonflame, non possiamo più basarci sui cambi, sconfiggilo con Baldeali.”
“Starmie, non è veloce come prima, vai con Idropompa.”
Purtroppo le parole della giovane di Austropoli erano vere e il suo Pokémon, con una precisione chirurgica, scagliò un getto d’acqua ad alta pressione, più potente dei precedenti, che colpì in pieno l’avversario, rallentato dalla paralisi, e gli inflisse danni tali da mandarlo k.o.
“Talonflame, sei stato un grande, ritorna. Kingdra, annienta l’avversario.”
Il Pokémon Drago fece la sua comparsa sul terreno di scontro e, dopo aver ricevuto qualche danno da Levitoroccia, iniziò a fissare l’avversario, in attesa di un ordine da parte del suo allenatore.
Maris, però, vedendo la scelta dell’avversario, capì che doveva fare un cambio, o l’incontro si sarebbe prolungato troppo. Perciò prese la sfera e fece rientrare, nuovamente, Starmie, per mandare in campo qualcuno più adatto alla situazione.
“Starmie, riposati. Si un baluardo, Chansey.”
La Pokèmon Uovo della giovane fece la sua comparsa in campo con un’espressione felice sul viso, che divenne seria non appena vide l’avversario.
“Chansey, usa Desiderio.”
“Kingdra, vai con Idrovampata.”
La Pokèmon di colore rosa riuscì a fare una preghiera verso il cielo appena prima di essere colpita da un gettò d’acqua bollente che, grazie anche alla sua alta difesa speciale, gli inflisse pochi danni, con disappunto sia dell’avversario che del suo allenatore, il quale si affrettò ad ideare una nuova strategia.
“Kingdra, non arrenderti, proviamo con Cannonflash.”
“Evitalo ed utilizza Tossina.”
La sfera luminosa scagliata dal tipo Acqua Drago fu evitata per pochi centimetri dall’avversaria che, con un’abile mossa, riuscì a mandare a segno un colpo carico di liquami tossici, iperavvelenando il suo bersaglio.
“Kingdra, resisti e usa Geloraggio.”
“Evitalo, Chansey, e colpisci con Movimento Sismico.”
Il veterano del team d’Ichi, pur affetto dallo status negativo, colpì l’avversaria con un raggio azzurrino che, oltre a causargli alcuni danni, riuscì a rinchiuderla in un blocco di ghiaccio, impedendogli qualunque movimento.
“Perfetto, ora vai con CannonFlash.”
“Chansey, cerca di liberarti.”
La richiesta della ventenne, purtroppo, fu inutile, poiché la Pokémon Uovo era intrappolata da uno strato di ghiaccio troppo spesso e non poté far altro che subire la sfera d’energia luminosa dell’avversario.
“Perfetto, Kingdra, continua così.”
Un ulteriore Cannonflash si abbatté sulla congelata compagna di Maris, infliggendole ulteriori danni e diminuendone la difesa speciale, tuttavia le crepa che questi due attacchi avevano causato nella gelida prigione le permisero di liberarsi, facendo esplodere pezzi di ghiaccio in ogni direzione.
“Ottimo, Chansey, ora vai con Movimento Sismico.”
“Tienilo a distanza con Idrovampata.”
Il Pokémon Drago, vedendo l’avversaria avvicinarsi, prese la mira e colpì quest’ultima con un potente getto d’acqua bollente che, oltre a tenerla a distanza, riuscì anche a procurarle una scottatura. Purtroppo, nonostante Desiderio si fosse attivato durante il congelamento, i danni subiti dalla Pokémon erano tali che difficilmente sarebbe riuscita a resistere ad un altro attacco.
“Ottimo lavoro, Kingdra, concludi con un ultimo Idrovampata.”
La rapidità del tipo Acqua Drago nell’eseguire l’ordine fu tale che ne Maris ne la sua Pokémon riuscirono a fare una contromossa, e perciò l’attacco colpì in pieno l’avversaria, mandandola k.o.
“Chansey, ritorna, hai avuto sfortuna. Starmie, scelgo te.”
Il Pokémon Misterioso fece, per la terza volta, la sua comparsa sul campo di battaglia, pronto a combattere contro il potente avversario che aveva davanti.
Ichi sapeva che il suo Pokémon non sarebbe resistito a lungo, poiché gli effetti di Tossina permanevano e le energie rimaste erano davvero poche, perciò decise di azzardare una mossa.
“Kingdra, questa probabilmente è la tua ultima mossa, vai con Dragobolide.”
“Starmie, evitalo con Rapigiro.”
Il tipo Acqua Psico fu rapido nell’eseguire l’ordine della sua allenatrice,e ma la pioggia di meteore violacee che si abbatté sul terreno di scontro possedeva una vastità ed una potenza tali da non poter essere evitate e così, anche a causa delle varie ferite subite negli scontri precedenti, finì a terra, esausto, per poi essere seguito, poco dopo, dall’avversario, a cui il veleno aveva tolto anche le ultime energie.
“Starmie, hai combattuto bene, ritorna. Bisogna sconfiggere un ultimo avversario, Politoed.”
“Kingdra, mi hai ridato delle possibilità di vittoria, ritorna. Sei l’ultimo rimasto, mostra la tua potenza, Cerberus.”
Il tipo Acqua di Maris ed il Pokèmon Buio di Ichi fecero la loro comparsa sul terreno di scontro e, mentre quest’ultimo veniva colpito da alcune rocce sospese, la pioggia iniziò a cadere nuovamente. Il diciassettenne, ben sapendo di non potersi permettere errori, premette il pulsante situato sul bracciale che portava al polso sinistro, facendo così megaevolvere il suo Pokémon, prima di dargli un ordine.
“Cerberus, vai con Palla Ombra.”
“Colpiscilo con Idrovampata.”
L’esemplare di MegaHoundoom evitò con un agile balzo il getto d’acqua bollente dell’avversario, per poi colpire quest’ultimo con una sfera carica di emozioni negative, in particolar modo la rabbia per la sconfitta dei compagni, colpendolo in pieno ed infliggendogli un gran numero di danni.
“Politoed, cerchiamo di non rischiare, vai con Ultimocanto.”
“Cerberus, devi impedirglielo, usa Neropulsar.”
Il Pokémon Rana stava per intonare il canto malinconico, quando l’avversario, con una rapidità sorprendente, gli arrivò vicino e rilasciò un’intensa ondata d’energia oscura dal suo corpo, la cui potenza lo mandò, inevitabilmente, al tappeto, per la gioia d’Ichi e la tristezza di Maris.
“Politoed, era un avversario troppo forte, ritorna. Scendi in campo per l’ultimo atto, Dragonite.”
Sul campo di battaglia comparve il più potente tra i Pokémon di Maris, il suo Dragonite, il quale stava guardando l’avversario con un espressione decisamente soddisfatta, segno che pensava di aver trovato un valido avversario.
“Cerberus, non farti intimorire, usa Palla Ombra.”
“Contrastalo con Dragopulsar.”
Il Pokèmon Drago, alzatosi in volo, spalancò le fauci e scagliò un potente vortice energetico che intercettò la sfera d’energia oscura dell’avversario, generando un’esplosione energetica che spaventò alcuni spettatori.”
“Tifone.”
“Neropulsar.”
Il secondo scontro tra mosse, invece, fu tra i possenti venti generati dal tipo Drago Volante e l’aura oscura proveniente dal corpo del Pokémon Buio, e, dopo qualche secondo in cui i due attacchi si scontrarono, entrambi riuscirono a trovare delle brecce, colpendo i rispettivi obiettivi ed infliggendo loro alcuni danni.
“Dragonite, recupera qualche energia con Trespolo.”
“Cerberus, approfittane e colpiscilo con Pantanobomba.”
Le energie che il campione della giovane di Austropoli aveva recuperato atterrando, furono sottratte dalla dura palla di fango scagliatagli addosso dall’avversario, che aveva approfittato dell’istante in cui il tipo volante non gli avrebbe reso inutile la mossa.
Maris, vedendo che la situazione era in una fase di stallo, decise di giocarsi la sua ultima carta, attendendo però che il suo Pokémon si alzasse in volo e che Ichi facesse la sua mossa.
“Cerberus, cerchiamo di chiudere lo scontro, vai con un ultima Palla Ombra.”
“Dragonite evitalo e poi concludi con Tuono.”
Il Pokémon Drago, sentendo l’ordine della sua allenatrice, chiese un ulteriore sforzo alle possenti ali e si diresse ancora più in alto nel cielo, evitando così la mossa avversaria, per poi concentrarsi , sfruttando le nuvole presenti, ancora per poco, scagliare un lampo d’immane potenza contro l’avversario.
MegaHoundoom, più per istinto che per altro, cercò di proteggersi con Neropulsar, ma l’attacco avversario spazzò via l’aura oscura e lo colpì in pieno, facendo vedere per un istante il suo scheletro, prima di scomparire insieme alle nuvole di pioggia.
Maris, vedendo che la megaevoluzione, anche se per poco, non era stata sconfitta, diede un ultimo ordine al suo Pokémon.
“Dragonite, concludiamo, via con Dragopulsar.”
“Cerberus, prova a contrastarlo con Lanciafiamme.”
A onore del Pokèmon Buio bisogna dire che fu lui, con uno sguardo, a convincere il suo allenatore a non ritirarlo nella sfera, prima di scagliare la sua potente fiammata.
Tuttavia la stanchezza per l’incontro gli impedì di darle una potenza sufficiente a contrastare il vortice energetico dell’avversario, il quale dissipò le fiamme e colpì in pieno il bersaglio, mandandolo, finalmente, k.o.
“Ichigo Samarike non ha più Pokémon in grado di combattere, la vittoria va a Maris Alana.”
Nel sentire le parole dell’arbitro, il ragazzo di Fractalopoli si lasciò sfuggire un sospiro, prima di far rientrare il suo Pokémon nella sfera e dirigersi verso la castana.
“Complimenti, è stata una bella sfida e hai meritato pienamente la vittoria.”
“Grazie, ma devo ammettere che ho avuto anche un po’ di fortuna.”
Mentre dicevano queste parole i due si strinsero la mano, per poi dirigersi, chiacchierando del più e del meno, verso l’infermeria dell’arena.
 
La zona est dell’arena era stata affidata ad Annalisa, Sakura e Mark, e mentre le due ragazze parlavano tra di loro, scambiandosi opinioni su chi avrebbe potuto vincere il torneo, il decenne era, stranamente, senza parole.
Il motivo di ciò si poteva individuare nel fatto che i due incontri appena disputatisi lo avevano veramente stupito. Non riusciva a credere che le lotte potessero essere talmente emozionanti e tenerlo con il fiato sospeso tanto a lungo.
“Mark, che ne dici, secondo te chi vincerà il torneo?”
La domanda di Annalisa riscosse il ragazzo, che ci rifletté qualche secondo prima di rispondere.
“Personalmente saprò risponderti solo dopo aver visto gli altri due incontri, anche se mi sembrano tutti buoni candidati per la vittoria finale.”
“Secondo la castana qui presente, invece, il vincitore sarà Dante. Secondo me c’è qualcosa sotto il suo tifo per quel ragazzo.”
Annalisa, nel sentire le parole di Sakura, arrossì, per poi scuotere energicamente il capo per negare. Era talmente buffa che gli altri due insieme a lei scoppiarono a ridere, continuando per qualche minuto, prima di approfittare della pausa per fare un altro giro di controllo della loro area.
 
Jason, dopo essere stato presentato agli altri quella mattina, aveva deciso di dare una mano nel tenere d’occhio la situazione e si era offerto per girare tra le varie zone, in modo da non poter così da poter anche fungere da messaggero per comunicazioni riservate.
Mentre camminava aveva lanciato sguardi ad entrambi i match, fermandosi per osservare bene i momenti più emozionanti, e doveva ammettere che i partecipanti ci sapevano davvero fare.
Lui, personalmente, tifava per Iral, poiché quella ragazza l’aveva attratto fin dal primo sguardo, il giorno prima, sulla spiaggia.
Il camminare e l’osservare gli incontri, inoltre, gli permetteva di non pensare a tutti i prigionieri della S.S. Aqua, che aveva dovuto abbandonare per cause di forza maggiore.
Sapeva benissimo che aveva dato un aiuto maggiore comunicando il messaggio, così da far sapere a qualcuno cosa era successo, ma gli dava un leggero fastidio il non aver potuto menare le mani.
D’altra parte era sempre stato un po’ una testa calda, e difficilmente credeva che sarebbe riuscito a cambiare molto questa sua caratteristica.
Notando che aveva un po’ di tempo prima del prossimo incontro, decise di continuare il suo cammino e, se ci riusciva, prendersi qualcosa da mettere sotto i denti, visto che tutte quelle emozioni gli stavano facendo venire fame.
 
La zona ovest dell’arena era stata assegnata ad Arya, Samantha e Josh, che si avevano trovato un punto dal quale riuscivano ad avere un’ottima visuale sia dei corridoi interni dell’edificio, sia dell’arena, dove si stavano svolgendo i quarti di finale.
Se al ragazzo non importava molto dell’identità finale del vincitore, per le sue due compagne la situazione era leggermente diversa, visto che avevano ognuna il loro beniamino.
Certo, non avevano fato alcuna scenata, ma era chiaro come il sole che i ragazzi per cui tifavano le piacessero, perciò l’eliminazione di Seth ed Ichi aveva, rispettivamente, reso meno allegre Arya e Samantha.
“Secondo voi, adesso che i Campioni e la maggior parte dei Capipalestra sono stati catturati, cosa potrebbe succedere?”
Il ragazzo fu riscosso dai suoi pensieri dalla domanda della bionda, e rifletté per qualche secondo, prima di darle una risposta.
“Probabilmente i sequestratori appartengono alla stessa organizzazione che ha preso di mira i leggendari, perciò difficilmente saranno liberati entro breve, visto che potrebbero compromettere seriamente i loro piani. Non possiamo nemmeno comunicare quest’informazione ai Capipalestra già presenti sull’isola, poiché saranno sicuramente tenuti d’occhio, ed è meglio non esporci.”
“Ma non potremmo tentare di salvarli noi? In fondo siamo già riusciti a sconfiggere quegli uomini quando tentavano di catturare i leggendari.”
“Però, Samantha, in quel caso li abbiamo colti di sorpresa, inoltre i gruppi più numerosi sono stati messi in fuga dai leggendari stessi, e quello che mi sono trovato contro io era di pochi uomini. Da quel che ha detto Jason, il gruppo d’assalto alla nave era assai numeroso, e di sicuro staranno in guardia per evitare fughe. Le possibilità di riuscita sono molto basse.”
La rossa e la giovane di Giubilopoli, alle parole del ragazzo, tirarono entrambe un sospiro, dispiaciute di non poter fare niente. Dopo qualche minuto i tre, di tacito accordo, ripresero a tenere d’occhio la situazione, che tuttavia, quel giorno, sembrava tranquilla.
 
 
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Angolo dell’Autore
Salve a tutti, dopo il capitolo d’introduzione delle varie coppie eccoci tornare alle lotte.
Spero che i primi due quarti di finale abbiano ripagato la vostra attesa, altrimenti vi chiedo scusa. Mi dispiace per coloro che hanno perso gli incontri, ma purtroppo, come sapete, i risultati sono casuali, io mi limito a descrivere le lotte, nella speranza che rendano giustizia all’esito.
Stavolta, nello scrivere, mi sono lasciato prendere un po’ la mano, anche per allenarmi in vista delle fasi finali del torneo, che cercherò di rendere nel modo più emozionante possibile, ed il risultato è che il capitolo è un po’ più lungo del solito, spero che sia apprezzato ugualmente.
Come sempre mi scuso per i possibili, o meglio probabili, errori che avete trovato durante la lettura, purtroppo, anche se rileggo, qualcosa tende sempre a sfuggirmi.
Concludo ringraziando tutti coloro che recensiscono seguono e, o anche solo, leggono la storia.
Alla prossima.
Cailan

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Capitolo 17
*** I quarti di finale (II) ***


I quarti di finale (II)

La pausa tra il secondo ed il terzo incontro, dovuta al riassestamento del terreno di scontro, stava per concludersi, e in molti si chiedevano se gli altri quarti di finale avrebbero regalato loro emozioni pari ai due match precedenti.
Naomi, Aiko ed Axia, che tenevano d’occhio la zona sud dell’arena, attendevano con impazienza l’inizio degli scontri, visto che la mancanza di situazioni sospette le stava facendo annoiare.
La corvina di Amarantopoli, in realtà, non vedeva l’ora di godersi lo scontro di Ayatsuri, e le altre due lo sapevano, ma non ne accennavano per non incorrere nella sua ira funesta.
Così, le tre attendevano, osservando ogni tanto i dintorni per non abbassare la guardia, ma curiose di sapere chi avrebbe combattuto nella seconda semifinale.
 
Iral non riusciva a credere di essere riuscita ad arrivare così lontano nel torneo. Certo, sapeva di avere dei Pokémon di tutto rispetto, ma non era mai stata molto sicura della sua abilità come allenatrice, perciò non pensava che sarebbe giunta ai quarti del torneo.
La ragazza, dopo aver fatto il suo ingresso nel terreno di scontro, dov’era stata accolta da un boato della folla, si era diretta verso il centro, dove aveva stretto la mano di Ayatsuri, il quale aveva stampato in faccia il suo solito ghigno.
Poi, dopo aver completato questo rituale, i due sfidanti si erano diretti agli estremi opposti dell’arena e, una volta in posizione, avevano atteso le parole dell’arbitro.
“Si dia inizio al match tra Ayatsuri Mirai e Iral Handor, valido per l’accesso alle semifinali della Neikos Tykes. Il primo che riuscirà a sconfiggere tutti i Pokémon dell’avversario, sarà il vincitore.”
Subito i due contendenti portarono le mani alla Pokéball contenente il prescelto per iniziare il match e le lanciarono in campo, facendo conoscere anche agli spettatori la loro decisione.
“Inizia tu, Tsuki.”
“Prendiamoci la prima vittoria, Luxray.”
Il maestoso leone elettrico d’Iral e il Pokèmon Fildilama d’Ayatsuri fecero la loro comparsa sul terreno di scontro, entrambi determinati a combattere con tutte le loro forze per i propri allenatori.
“Tsuki, vai con Terrempesta.”
“Resisti, Luxray, e colpisci con Rogodenti.”
La tempesta di sabbia scatenata dal Bisharp dell’albino avrebbe creato problemi di visibilità a molti Pokémon, ma Luxray aveva una vista in grado di rivaleggiare con un Braviary od un Pidgeot, perciò, nonostante il fastidio che la sabbia mossa dal vento gli provocasse, non ebbe problemi ad individuare l’avversario e, aggraziato come il predatore che era, azzannarlo con le zanne avvolte da piccole fiammelle, infliggendogli così molti danni.
Il ragazzo di Verdeazzupoli, però, non si fece scoraggiare da così poco, e decise subito quale sarebbe stata la mossa successiva del suo combattente.
“Tsuki, vai con Tossina.”
“Evitalo, Luxray, e colpiscilo con Scarica.”
Il Pokémon Occhiluce evitò con un agile balzo all’indietro la sfera di liquami tossici scagliata dall’avversario, per poi circondare il suo corpo di un’intensa aura elettrica e colpire il tipo Buio Acciaio con una potente scarica, costringendolo ad inginocchiarsi per i danni subiti.
“Ottimo, ora finiscilo con Rogodenti.”
“Usa Ferrartigli.”
Gli artigli d’acciaio del Pokémon Fildilama riuscirono a ferire l’avversario, ma non a fermare il suo attacco, le cui zanne lo colpirono senza pietà, levandogli le ultime energie rimaste, facendo così ottenere la prima vittoria alla giovane di Kalos.
“Tsuki, ritorna. Divertiti un po’ tu, Hell.”
Il mastino infernale fece la sua comparsa sul terreno di scontro, pronto a battersi fino all’ultima goccia di forze contro l’avversario che, conscio del pericolo che correva, l’osservava attentamente.
“Hell, iniziamo a divertirci, vai con Provocazione.”
“Luxray, colpiscilo con Tossina.”
Purtroppo per Iral il tipo Buio Fuoco fu più veloce e, facendo alcuni gesti di sfida nei confronti dell’avversario, fece salire in quest’ultimo una rabbia tale da fargli voler usare solo attacchi diretti, e non mosse tattiche come Tossina.
La ragazza non poté far altro che accettare la cosa e, determinata a non mollare, diede un nuovo ordine al suo compagno.
“Ok, Luxray, assecondiamo il tuo orgoglio, vai con Scarica.”
“Hell, Marchiatura.”
La fiamma scagliata dal Pokémon Buio si scontrò con l’attacco elettrico dell’avversario, esplodendo all’impatto ed impedendogli di andare a segno, oltre generare una piccola nube di fumo.
“Individualo ed usa di nuovo Scarica.”
“Mi dispiace, troppo lenta. Marchiatura.”
Il potente attacco infuocato di Houndoom colpì in pieno il suo bersaglio, circondandolo con fiamme ruggenti che, oltre ad infliggergli un considerevole quantitativo di danni, gli procurò anche varie scottature sul corpo.
Nonostante ciò il tipo Elettro non cedette e, con un grande sforzo, riuscì ad allontanare le fiamme grazie alla scarica elettrica che circondò il proprio corpo, prima di dirigerla contro l’avversario, danneggiandolo a sua volta.
“Bene, Hell, hai trovato un buon avversario, direi che puoi concedergli l’onore di sconfiggerlo nella tua forma più potente.”
Dopo aver detto queste parole l’albino premette un pulsante sul bracciale che portava al polso sinistro e fece megaevolvere il suo Pokémon, riducendo quasi a zero le possibilità di vittoria di Luxray.
Iral, tuttavia, intercettò uno sguardo del suo Pokémon, che le chiedeva di lasciargli finire l’incontro, e perciò non lo sostituì, nonostante soffrisse nel vedere le bruciature sul corpo del suo compagno.
“Luxray, mostra a tutti la tua determinazione, vai con Scarica.”
“Hell, mostragli un’ultima volta le tue gloriose fiamme, vai con Marchiatura.”
L’aura elettrica che circondò il Pokémon Occhiluce era di una potenza incredibile, segno tangibile della grande determinazione di quel Pokémon, e tuttavia fu superata dalla potenza delle fiamma scagliate dalla megaevoluzione che, dopo qualche secondo di lotta, lo colpirono per la seconda ed ultima volta, mandandolo definitivamente k.o.
Iral, commossa dalla determinazione del suo Pokèmon, s’impose di non versare lacrime, ma di fare tutto il possibile per non rendere la sua sconfitta inutile.
“Luxray, sei stato grande, ritorna. È giunto il momento di spegnere le fiamme, Greninja.”
Il Pokémon Ninja fece, agilmente, la sua comparsa in campo, e subito si mise in posizione di combattimento, pronto a vendicare la sconfitta subita dal suo compagno di team.
“Greninja, vai con Acqualame.”
“Fulmindenti.”
Il Pokémon Buio circondò le sue zanne di minuscole scintille e si lanciò contro l’avversario, convinto di eliminarlo facilmente. Tuttavia l’agilità del Pokémon ninja non era da sottovalutare, infatti permise allo starter di Kalos di avitare con un balzo l’attacco del mastino infernale, per poi colpirlo, con chirurgica precisione, con cinque shuriken acquatici, i quali gli procurarono non pochi danni, facendo scomparire, per un istante, il ghigno dalla faccia di Ayatsuri.
“Ottimo, vai di nuovo con Acqualame.”
“Intercettale con Marchiatura.”
Le fiamme del tipo Buio Fuoco riuscirono ad intercettare l’attacco avversario, creando una cortina di vapore che nascondeva i due combattenti l’uno alla vista dell’altro, e buona parte del pubblico trattenne il respiro, chiedendosi chi sarebbe stato ad interrompere quel momento di stallo.
In pochi si stupirono nel vedere MegaHoundoom lanciarsi contro l’avversario, guidato dal suo fiuto, e con le zanne avvolte da scintille, peculiarità dell’attacco che voleva usare. Greninja, tuttavia, non si fece cogliere del tutto impreparato e riuscì a colpire l’avversario con alcuni Shuriken acquatici, prima di essere azzannato e subire un gran numero di danni.
Quando entrambi si allontanarono, era evidente che la situazione era in parità, visto che la loro resistenza stava raggiungendo il limite, e difficilmente sarebbero riusciti a resistere ad un ulteriore attacco.
“Hell, chiudila qui, Fulmindenti.”
“Difenditi con Acqualame.”
Il Pokémon Ninja si preparò a lanciare i suoi shuriken acquatici contro l’avversario, ma la sorte doveva avere altri piani, poiché una scossa elettrica gli pervase tutto il corpo, segno che l’ultimo attacco doveva avergli inflitto una leggera paralisi, non notata fino a quel momento.
Purtroppo l’attivarsi della paralisi fu fatale per il Pokèmon d’Iral, visto che l’avversario approfittò subito della cosa e lo colpì con un ultimo morso elettrificato, mandandolo definitivamente k.o.
“Greninja, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Sconfiggilo tu, Arcanine.”
Il leone infuocato, esordendo sul terreno di scontro, espresse tutto il suo disappunto per la sconfitta dei compagni con un possente ruggito, che fece tremare i più pavidi tra gli spettatori, prima di spostare lo sguardo sull’avversario, immobile ed in attesa di un ordine del suo allenatore.
L’albino, ben sapendo che conoscendo il grande orgoglio del suo Pokémon, decise di non ritirarlo, in modo da farlo sembrare spaventato dall’avversario.
“Hell, mostragli che non sei sconfitto, vai con Fulmindenti.”
“Arcanine, Extrarapido.”
Il tipo Buio Fuoco riuscì solamente a circondare le zanne di scintille, prima di essere colpito dall’attacco supersonico del Pokémon Leggenda, fermamente intenzionato a sconfiggere quell’avversario della sua allenatrice.
La potenza del colpo fu impressionante, tanto da scagliare la megaevoluzione lontano di qualche metro, pur senza mandarla al tappeto.
Il ragazzo di Verdeazzupoli, nel vedere ciò, capì che difficilmente sarebbe riuscito ad ottenere la terza vittoria, ma non per questo decise di cambiare tattica, in fondo aveva ancora altri quattro validi alleati, perciò poteva far sfogare un po’ il mastino infernale.
“Hell, concludi il match con stile, vai con Fulmindenti.”
“Arcanine, mostragli la tua forza, vai con Extrarapido.”
L’esito di questo secondo scontro fu uguale al precedente, solo che stavolta il Pokémon Buio, totalmente privo di forze a causa degli scontri sostenuti, non riuscì a sopportare il colpo e finì k.o.
“Hell, due vittorie sono un buon risultato, ritorna. Sii un’ombra nel cielo, Arashi.”
“Arcanine, ritorna. Tocca a te, Aggron.”
La scelta d’Iral per affrontare il Pokémon Grancapo ricadde sulla solida difesa del suo team, ovvero il tipo Acciaio Roccia-
“Arashi, aumenta la tua velocità con Ventoincoda.”
“Aggron, vai con Abbattimento.”
Il Pokémon Corazza scagliò un pezzo di roccia contro l’avversario, ma quest’ultimo aveva già evocato una folata di vento alle sue spalle che gli fornì un discreto aumento della velocità, e perciò non ebbe problemi ad evitare l’attacco, prima di mettersi a volteggiare, in attesa dell’ordine successivo del suo allenatore.
“Bene, Arashi, ora vai con Ondacalda.”
“Aggron, usa Codacciaio contro il terreno.”
“Il tipo Buio Volante battè le ali, crando così una folata d’aria calda che colpì in pieno l’avversario, senza fargli, tuttavia, molti danni, prima che quest’ultimo colpisse il terreno attorno a sé con la sua possente coda, sollevando un gran numero di detriti ed un polverone che coprì quasi metà del campo di battaglia, rendendo difficoltoso vedere cosa accadeva all’interno.
“Arashi, fai attenzione, potrebbero approfittare della scarsa visibilità per colpirti, meglio spazzare va la polvere con un ulteriore Ondacalda.”
“Absol, vai con Bora.”
Le parole della ragazza di Kalos stupirono molti dei presenti, poiché nessuno era riuscito a notare il cambio fatto durante la scarsa visibilità.
Le due correnti d’aria, quella calda e quella fredda, si scontrarono a metà fra i due contendenti, facendo diradare il polverone e permettendo a tutti di poter osservare il combattente d’Iral.
“Arashi, non farti intimidire, vai con Aeroattacco.”
“Absol, appena è vicino usa Bora.”
Il Pokémon Grancapo, sentendo l’ordine del suo allenatore, rimase per qualche istante fermo ad osservare l’avversario,prima di lanciarsi in picchiata contro quest’ultimo, con l’intenzione di infliggergli molti danni.
Il Pokémon Catastrofe, tuttavia, non si fece sorprendere da questa tattica e, quando vide che il tipo Buio Volante non poteva più deviare dalla sua traiettoria, scagliò una possente folata di vento artico che gli causò molti danni, oltre a ricoprirlo di un leggero strato di ghiaccio, impedendogli così di portare a  termine l’attacco e bloccandolo a terra.
“Maledizione, Arashi, prova a liberarti con Ondacalda.”
“Absol, non lasciarlo fuggire, vai con Bora.”
Purtroppo per Ayatsuri, il ghiaccio, oltre ad aver bloccato Arashi sul terreno, gli rendeva difficoltoso battere le ali per creare la corrente d’aria calda che avrebbe potuto liberarlo. La gelida folata scagliata dall’avversario lo colpì mentre era bloccato a terra, senza possibilità di schivarla, infliggendogli così molti danni e mandandolo, definitivamente, k.o.
“Arashi, abbiamo commesso l’errore di sottovalutarla, ritorna. Mostragli il vero gelo, Kage.”
Al posto dello sconfitto Honchkrow fece la sua comparsa la Pokémon Lamartigli, che sferrò un paio di fendenti all’aria, con il chiaro intento d’intimidire l’avversario.
“Absol, vai con Forbice X.”
“Kage, usa Geloscheggia.”
Delle piccole lame di ghiaccio furono scagliate ad alta velocità contro il Pokémon Catastrofe dalla sua avversaria, colpendolo in pieno ed infliggendogli qualche danno. Quando poi tentò di contrattaccare, non riuscì a colpire il suo obiettivo, poiché la sua lama fu fermata dagli artigli del tipo Buio Ghiaccio, che erano diventati duri come l’acciaio e l’avevano intercettata.
Iral, nel vedere i due combattenti impegnati nello scontro, capì che doveva cambiare strategia, o il suo Pokémon sarebbe stato sconfitto, e perciò decise di provare un azzardo.
“Absol, vai con Bora.”
“Kage, mostragli la vera potenza di un attacco Bora.”
Entrambi gli attacchi partirono dalla distanza ravvicinata, e subito circondarono i due combattenti all’intenro di un vortice di neve e ghiaccio la cui potenza diede a chi l’osservava una sensazione di fresco, nonostante il sole riscaldasse tutti con i suoi raggi.
 La situazione di stallo tra i due attacchi durò per molti secondi, fino a quando la Weavile dell’albino, avvantaggiata dalla combinazione di tipi, non riuscì a prevalere, colpendo in pieno il suo opponente con una folata d’aria gelida ed infliggendogli un gran numero di danni.
“Ottimo, Kage, ora finiscilo con Ferrartigli.”
Gli artigli della Pokèmon di Ayatsuri assunsero un colorito metallico, prima che questa, con una velocità tale da impedire una qualunque reazione al Pokèmon Catastrofe, colpendolo in pieno e infliggendogli un quantitativo di danni tale da mandarlo, senza alcuna possibilità di errore, k.o.
“Absol, ritorna, sei stato comunque grande. Mi affido nuovamente a te, Arcanine.”
Il maestoso leone infuocato d’Iral fece nuovamente la sua comparsa in campo, ed Ayatsuri pensò che tanto valeva fare del proprio meglio per indebolirlo, visto il vantaggio di tipo rispetto alla sua Pokémon.
“Kage, presta la massima attenzione, vai con Nottesferza.”
“Arcanine, mi affido ancora una volta a te, vai con Extrarapido.”
Il Pokémon Leggenda si mosse ad una velocità superiore a quella del suono e colpì in pieno l’avversaria, prima di subire un paio di fendenti oscuri da quest’ultima, ricevendo così qualche danno. Tuttavia il tipo Fuoco non aveva finito e, anticipando le intenzioni della sua allenatrice, scagliò contro l’avversaria un Lanciafiamme paragonabile ad un ruscello di fuoco, la cui potenza la costrinse a finire, inesorabilmente, k.o.
Il diciassettenne, nel vedere ciò, lasciò andare un sospiro, prima di far rientrare la sua compagna di team nella sfera e prendere la Pokéball del suo campione, nonché sua ultima carta da giocare, visto che non voleva utilizzare Illusyo in un quarto di finale, anche se ciò avrebbe potuto costargli la sconfitta.
“Era un avversario troppo forte, per te, Kage. Ecco una sfida degna di te, Kurai.”
Con queste parole l’albino mandò in campo il suo più fedele compagno, un maestoso esemplare di Abosl, dalla cui sola vista si poteva capire la superiorità rispetto a quello mandato in campo dalla giovane di Kalos precedentemente.
Tuttavia il ragazzo di Verdeazzupoli non voleva rischiare troppo la sua vittoria e, remendo il pulsante situato sul suo bracciale, fece megaevolvere il suo Pokémon, aumentando la sua, già notevole potenza.
“Kurai, colpisci con Sbigoattacco.”
“Tienilo a distanza con Lanciafiamme.”
Stavolta la lancia infuocata scagliata dal Pokèmon leggenda non raggiunse il bersaglio, poiché la megaevoluzione la evitò con un agile balzo, prima di colpire l’avversario con la falce circondata da un’aura oscura, infliggendogli così vari danni, prima di riportarsi a distanza di sicurezza.
“Bene, Kurai, ora vai con Psicotaglio.”
“Arcanine, non arrenderti, usa Extrarapido.”
Il tipo Fuoco utilizzò la sua mossa più veloce e riuscì a colpire per primo, ma il suo avversario resistette bene all’impatto e gli scagliò contro una potente lama d’energia violacea che centrò il suo bersaglio, danneggiandolo ulteriormente.
Iral vedeva che il suo fidato Pokèmon era leggermente affaticato per gli scontri precedenti, ma sapeva anche che avrebbe preferito subire la sconfitta, piuttosto che ritirarsi, sotto questo aspetto era simile all’Houndoom del suo avversario, e perciò decise di non sostituirlo, ma di continuare a combattere con lui, in fondo non era ancora detto che venisse sconfitto.
“Arcanine, dobbiamo cercare di rallentarlo, via con Fulmindenti.”
“Kurai, schivalo e poi colpisci con Pietrataglio.”
Il tipo Buio schivò con uno scarto laterale le zanne elettrificate dell’avversario, per poi scagliargli contro una serie di rocce affilate, che lo colpirono in pieno, infliggendogli un enorme quantitativo di danni e mandandolo, quasi al tappeto.
“Arcanine, ti chiedo solo un ultimo sforzo, vai con Extrarapido.”
“Finiscilo con Ombrartigli.”
La determinazione del Pokémon Leggenda permise a quest’ultimo di portare a segno il suo ultimo attacco, così da infliggere ancora qualche danno all’avversario, prima che una zampa di quest’ultimo, con gli artigli circondati da un’aura violacea, lo colpisse in pieno, levandogli le ultime energie e mandandolo, definitivamente, k.o.
“Arcanine, sei stato epico, goditi il meritato riposo. Aggron, donami tu la vittoria.”
Le ultime parole d’Iral eranao dettate dal fatto che la giovane, sapendo che l’avversario non avrebbe utilizzato il suo Zoroark, non aveva intenzione di far combattere anche Gogoat, perciò avrebbe utilizzato anche lei cinque Pokèmon.
Il ritorno del possente Pokèmon Corazza sul terreo di scontro fu contrassegnato, come la comparsa di Absol poco prima, dalla megaevoluzione, che aumentò in modo enorme le sue abilità, in particolar modo quelle difensive.
Per alcuni secondi i due allenatori, e le loro megaevoluzioni, si scrutarono, nel tentativo di capire quale fosse la tattica migliore d’adottare, creando così uno stato di suspense che, alla fine, fu rotto dall’albino.
“Kurai, mostragli che non lo temi, via con Sbigoattacco.”
“MegaAggron, colpiscilo con Codacciaio.”
La mossa del tipo buio colpì in pieno l’avversario, sfruttando anche la sua discreta velocità, ma quest’ultimo riuscì a controbattere con un forte colpo della coda corazzata che, pur prendendolo di striscio, riuscì ad infliggergli qualche danno, prima che quest’ultimo si riportasse a distanza di sicurezza.
“Kurai, proviamo a danneggiarlo dalla distanza, vai con Psicotaglio.”
“Abbattimento.”
La lama d’energia violacea scagliata dal tipo Buio fece, praticamente, il solletico al Pokémon Corazza, la cui possente armatura gli permetteva di sopportare mosse ben più possenti ed efficaci, perciò quest’ultimo, una volta conclusosi l’attacco dell’avversario, decise che era il suo turno e, con una mira strabiliante, colpì il Pokèmon Catastrofe con una roccia appena presa dal terreno, infliggendogli alcuni danni.
“Kurai, non abbiamo altra scelta che il combattimento ravvicinato, via con Ombrartigli.”
“Contrastalo con Codadrago.”
Ne sentire l’ordine della sua allenatrice, il tipo Acciaio avvolse la sua coda con un’aura tra il blu ed il viola e la utilizzò per contrastare l’attacco spettrale dell’avversario crepando il terreno al di sotto del punto di scontro fra i due attacchi e riuscendo, in parte, ad attutire i danni che avrebbe subito.
Tuttavia quegli attacchi, uniti allo scontro precedentemente sostenuto contro Honchkrow, avevano fiaccato abbastanza il membro del team d’Iral, mentre l’avversario non era in condizioni molto migliori, perciò l’esito dell’incontro si sarebbe concluso nelle prossime mosse.
“Kurai, chiudiamo l’incontro, vai con Sbigoattacco.”
“MegaAggron, resisti e vai con Breccia.”
La mossa buio ad alta velocità del Pokémon Catastrofe colpì, nuovamente l’avversario, ma la difesa di quest’ultimo era abbastanza forte da impedirgli di essere sconfitto così facilmente, perciò il tipo Acciaio riuscì a resistere ed a colpire l’avversario con un possente colpo della coda rinforzata, la cui potenza, unita alla grande efficacia della mossa, gli inflissero un quantitativo di danni tale da mandarlo, senza possibilità d’errore, k.o.
L’arbitro, nel vedere ciò, attese qualche secondo, prima di pronunciare, senza timore di sbagliarsi, l’esito dell’incontro.
“Ayatsuri Mirai non ha più Pokémon in grado di combattere, la vittoria va a Iral Handor.”
La folla dell’arena esplose in un boato d’esultanza nel sentire l’esito dell’incontro, la cui bellezza aveva pienamente ripagato il fatto che entrambi i partecipanti avessero utilizzato solamente cinque Pokémon a testa.
Iral, dopo aver fatto ritornare il suo vincitore all’interno della sfera, si diresse vero l’avversario, complimentandosi per lo scontro sostenuto.
L’albino accettò la stretta senza dire una parola, ma con il solito ghigno stampato sul viso, per poi allontanarsi dopo pochi secondi, desideroso di curare il suo team. La vincitrice, dopo qualche istante passato a godersi la folla che esultava, si avviò per la stessa strada, così da far ricevere le adeguate cure ai suoi compagni.
 
Jason, pur senza trascurare il suo girare per le varie zone dell’arena, aveva lanciato molti sguardi al match tra Iral ed Ayatsuri, parteggiando, in cuor suo, per la ragazza, e non si era nemmeno stupito di ritrovarsi ad esultare quando il match era finito.
Ora, tuttavia, si era ricomposto abbastanza, e aveva ripreso a  svolgere il suo compito, muovendosi senza farsi notare tra le molte persone che affollavano l’arena quel giorno.
Non aveva però tenuto conto del fatto che molte persone, approfittando della pausa tra il terzo ed il quarto incontro per sgranchire le gambe, avevano affollato i vari corridoi dell’arena e perciò, nonostante prestasse la massima attenzione ai suoi movimenti, andò a sbattere contro qualcuno.
La ragazza contro cui si era imbattuto doveva aver fretta, poiché se ne andò subito, senza dargli nemmeno il tempo di scusarsi. Fu solo dopo qualche minuto che si accorse di uno strano rigonfiamento nella sua tasca destra.
Incuriosito dalla cosa ci mise la mano dentro e ne tirò fuori una piccola sfera di vetro, contenente un foglietto arrotolato, che si affrettò a leggere, stupendosi di ciò che vi era scritto.
Quando finì diede uno sguardo all’orologio e poi, sperando di essere ancora in tempo, corse verso la zona riservata ai partecipanti, per comunicare a Cailan che cosa aveva appena scoperto.
 
Ichi e Maris erano appena tornati ai posti loro assegnati in qualità di concorrenti, dove trovarono Seth e Sean che parlavano tranquillamente tra di loro, facendo ipotesi su come sarebbe potuto andare l’incontro.
Nessuno dei due si voleva sbilanciare a fare un pronostico, ma gli ingredienti per un bel match c’erano, ed era naturale che si discutesse sulle possibili strategie dei due sfidanti.
“Dopo aver curato il team sono passato a chiedere la situazione della zona ovest, Samantha mi ha detto che lei, Arya e Josh non hanno notato niente di sospetto.”
“Meglio se continuiamo a tenere gli occhi aperti, Ichi, questa calma è troppo strana. Io sono passato un attimo per la zona nord, e anche lì  Lucas, Marina e Neiral non hanno notato alcun individuo sospetto.”
Un leggero silenzio scese tra i quattro lì presenti nel sentire le parole di Sean, ma durò solamente qualche secondo, poi furono tutti riscossi dal boato della folla che accompagnava l’ingresso degli sfidanti sul terreno di scontro, rimesso a nuovo.
Sapendo di non poter fare, al momento, niente, i quattro decisero di godersi quell’ultimo scontro, più tardi avrebbero discusso con gli altri su come agire.
 
Le urla d’incitamento della folla circondavano Cailan e Dante, che si erano appena stretti al mano al centro dell’arena.
“La folla ci acclama, Marco, spero che non ti farai sconfiggere facilmente.”
“Tranquillo, Dante, sarà un incontro di tutto rispetto, e magari, alla fine mi chiamerai con il mio nome.”
“Vedremo.”
Dopo questo piccolo scambio di battute i due si allontanarono, dirigendosi verso le estremità opposte dell’arena, dove attesero che l’arbitro desse il via all’incontro.
“Si dia inizio al match tra Dante Ferris e Cailan Blake, valido per l’accesso alle semifinali della Neikos Tykes. Il primo che riuscirà a sconfiggere tutti i Pokémon dell’avversario, sarà il vincitore.”
I due giovani, sentendo il via libera dell’arbitro, misero subito mano alle Pokéball, scegliendo senza esitare i loro primi combattenti.
“Iniziamo a vincere, Freyja.”
“Sai cosa devi fare, vai Gallade.”
La Pokèmon Vampe ed il tipo Psico lotta fecero la loro comparsa sul terreno di scontro, e si misero subito in guardia, scrutandosi a vicenda, in attesa di un ordine da parte dei loro allenatori.
“Freyja, sfrutta la tua velocità e colpisci con Calciardente.”
“Gallade, contrastalo con Psicotaglio.”
Lo scatto della tipo Fuoco lotta non fu sufficientemente veloce da permetterle di raggiungere l’avversario prima che quest’ultimo le scagliasse contro una lama d’energia, colpendola in pieno e procurandole alcuni danni. Questi, tuttavia, non bastarono a fermare l’impeto che animava la starter di Hoenn, la quale, grazie anche alla sua elevata forza di volontà, riuscì a portare a termine l’attacco, colpendo il suo obiettivo con un calcio circondato da fiamme ruggenti e danneggiandolo discretamente, prima di riportarsi a distanza di sicurezza.
Entrambi gli allenatori erano soddisfatti da ciò che erano riusciti ad apprendere durante questo primo scambio di colpi, e perciò non persero tempo ad ordinare dei nuovi attacchi ai loro compagni.
“Bene, Freyja, ora colpiscilo con Fuocobomba.”
“Intercettalo con Psicotaglio.”
Il fiore infuocato scagliato dalla Pokèmon del giovane di Forestopoli fu abilmente intercettato dalla lama energetica dell’avversario, e lo scontro fu caratterizzato da una piccola esplosione a mezz’aria, il cui boato riecheggiò per il terreno di scontro, spaventando i più pavidi tra gli spettatori.
“Calciardente, ora.”
“Doppiocolpo.”
L’intento di Dante era di colpire l’avversario mentre il fumo della precedente esplosione non si era ancora dissipato, e la tipo Fuoco Lotta riuscì ad eseguirlo alla perfezione, infliggendo anche un discreto quantitativo di danni al suo bersaglio. Tuttavia il Pokémon Lama, nel subire il colpo, strinse i denti e, mosso dalla sua grande forza di volontà, riuscì a colpire la sua assalitrice con due fendenti delle lame nei gomiti, entrambe circondate da un’aura blu violacea, riportando la situazione ad uno stato di parità.
“Freyja, non abbiamo scelta, concludi con Incendio.”
“Gallade, devi assolutamente evitarlo, poi vai con Psicotaglio.”
La Pokémon Vampe, sentendo l’ordine del suo allenatore, scatenò la potenza della su mossa eccelsa, dirigendo un tempesta di fuoco contro l’avversario, la cui potenza era devastante.
Il tipo Psico Lotta, desideroso di non deludere il suo allenatore, iniziò a portarsi il più lontano possibile dall’avversaria, nella speranza di evitare l’attacco, ma quest’ultimo copriva un’rea troppo vasta, perciò decise di giocare d’azzardo. Con un gran salto evitò parte delle fiamme e, mentre si trovava a mezz’aria, scagliò una lama energetica violacea d’incredibile potenza contro l’avversario, impegnato a recuperare le energie dopo il suo attacco, colpendolo in pieno e mandandolo k.o.
Tuttavia atterrò in mezzo a delle fiamme createsi dalla mossa nemica e, inevitabilmente, subì anche lui dei danni, che lo costrinsero ad inginocchiarsi.
“Freyja, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Annienta tu quest’avversario, Tanatos.”
Al posto della Starter di Hoenn fece la sua comparsa il Gengar di Dante, il quale aveva stampato sul volto il caratteristico ghigno, segno che doveva sentirsi molto sicuro delle proprie capacità.
“Tanatos, riportiamo alla pari la situazione, vai con Palla Ombra.”
“Prova a contrastarlo con Psicotaglio.”
Purtroppo per Cailan il suo Gallade era troppo stanco per l’incontro appena sostenuto, e non si mosse abbastanza velocemente per schivare la sfera d’energia oscura dell’avversario che, colpendolo, gli inflisse molti danni e lo mandò al tappeto.
“Gallade, hai combattuto bene, ritorna. Tocca a te, Scizor.”
Il Pokémon Chele, non appena entrò sul terreno di scontro, si mise subito in posizione di combattimento, conscio che un simile avversario sarebbe stato duro da battere per lui.
“Tanatos, schiaccia quell’insetto, via con Pugnodombra.”
“Scizor, colpisci con Aeroassalto.”
Il Pokémon Ombra si avvicinò velocemente al suo avversario e lo colpì in pieno con il suo pugno, che era diventato più grande del normale per l’attacco. Il tipo Coleottero Acciaio, però, non si fece sottomettere facilmente e, ripresosi dal danno subito, sferrò un fendente dall’alto al suo bersaglio, colpendolo infallibilmente e danneggiandolo.
“Vai con Palla Ombra.”
“Cannonflash.”
Lo scontro tra le due sfere, quella oscura e quella luminosa, fu impressionante,  e si formò persino un piccolo cratere al di sotto del punto in cui avvenne, ad indicare la potenza che i due Pokémon avevano messo in quegli attacchi.
“Tanatos, cambiamo tattica, vai con Ipnosi.”
“Scizor, non guardarlo negli occhi.”
Purtroppo per il giovane dell’Isola Cannella, il tipo Spettro Buio dell’avversario si era portato con velocità fulminea davanti al suo compagno e l’aveva addormentato grazie alla propria mossa, senza che l’altro potesse farci niente.
“Ottimo, ora vai con Mangiasogni.”
Il ghigno sul viso dell’esemplare di Gengar si allargò ulteriormente nel sentire l’ordine del suo allenatore, poi il Pokémon si avvicinò all’avversario addormentato ed iniziò a risucchiargli l’energia vitale, provocandogli, nello stesso tempo, degli incubi che lo indebolivano parecchio.
“Bene, ora direi che puoi finirlo con Palla Ombra.”
“Scizor, forza risvegliati.”
Purtroppo il Pokémon Chele non riuscì a liberarsi dall’effetto dell’ipnosi dell’avversario, e fu colpito in pieno dalla Palla Ombra lanciata a distanza ravvicinata da quest’ultimo che, sommata ai danni subiti precedentemente, lo mandò al tappeto.
“Scizor, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Tocca a te, Lucario.”
“Scelta interessante, Tanatos, ritorna. Mostragli che sei il più forte, Anubi.”
Sul terreno di scontro fecero la loro comparsa due esemplari di Lucario, la cui abilità sembrava essere identica, visto che entrambi si misero subito in posizione di combattimento, tenendo gli occhi fissi l’uno sull’altro, ed attendendo con calma un ordine da parte dei loro allenatori.
“Anubi, vai con Forzasfera.”
“Lucario, usa anche tu Forzasfera.”
Due sfere d’aura furono scagliate dai due contendenti, scontrandosi nell’impatto ed annullandosi a vicenda, senza stupire minimamente i due allenatori, i quali stavano semplicemente valutando l’effettiva potenza dei due.
“Anubi, passiamo al combattimento ravvicinato, vai con Palmoforza.”
“Usa Forzasfera appena è vicino.”
Purtroppo per Dante la strategia di Cailan fu ottima, visto che il suo Pokémon Aura, dovendo attendere che l’avversario si avvicinasse per colpirlo, concentrò una maggiore potenza nel suo attacco, che rilasciò un istante prima di essere colpito, infliggendo così un enorme quantitativo di danni e respingendolo di qualche metro.
“Di nuovo Palmoforza.”
Il tipo Lotta Acciaio di Dante si mosse con una velocità fulminea, segno della sua voglia di rivalsa, che sorpresa Cailan ed il suo combattente, oltre a consentirgli di colpire in pieno quest’ultimo con il palmo della mano, infliggendogli molti danni, oltre ad una leggera paralisi, e permettendogli di riportare la situazione in uno stato di parità.
“Ottimo, ora usa per l’ultima volta Palmofoza, e sconfiggilo..”
“Lucario, non arrenderti, vai con Forzasfera.”
Il Pokèmon Aura di Cailan, in quanto a determinazione, di sicuro non era inferiore al suo avversario, visto che, nonostante la paralisi subita, riuscì a muoversi abbastanza velocemente d’anticipare il suo aggressore e colpirlo in pieno con una sfera d’aura, la cui potenza lo scagliò indietro di molti metri, mettendolo k.o.
“Anubi, questo è un avversario molto difficile da battere, ritorna. Sconfiggilo tu, Ares.”
L’Infernape del giovane di Hoenn entrò sul terreno di scontro con un impeto degno di un tipo Fuoco, per poi mettersi ad osservare con attenzione l’avversario, pronto a colpirlo non appena il suo allenatore gli avesse dato il via libera.
“Vediamo di concludere alla svelta, vai con Ruotafuoco.”
“Usa Psichico.”
Il Pokémon Aura, facendo appello tutte le sue forze, cercò di bloccare con la sua forza mentale quella sfera di fiamme che era diventato il suo avversario, ma, pur riuscendo ad infliggergli dei danni discreti, fallì nel suo intento e fu colpito in pieno, venendo inesorabilmente mandato k.o.
“Lucario, sei stato grande, ritorna. Blocca il suo ardore, Nidoking.”
Al posto del compagno sconfitto fece la sua comparsa sul terreno di scontro il Nidoking del ventenne di Kanto, che riservò all’avversario uno sguardo assai minaccioso, prima di girarsi verso il suo allenatore, come a chiedergli cosa dovesse fare.
“Nidoking, Terremoto.”
“Evitalo e poi utilizza Pugnorapido, Ares.”
L’agilità del Pokèmon Fiamma fu molto utile a quest’ultimo nell’evitare la potente scossa sismica creata dall’avversario, senza contare che gli permise di raggiungerlo in pochi secondi dopo che l’effetto della mossa fu esaurito, permettendogli di sferrare un pungo ad alta velocità, che tuttavia non gli causò molti danni.
Il tipo Veleno terra, però, non era uno sprovveduto e, approfittando della vicinanza dell’avversario, senza aspettare l’ordine del suo allenatore, lo colpì in pieno con un attacco Velenpuntura circondata da un’aura violacea, danneggiandolo discretamente e costringendolo ad arretrare.
“Ares, meglio che ti tieni alla larga, è un avversario furbo, vai con Lanciafiamme.”
“Nidoking, intercettalo con Pietrataglio.”
Il Pokémon Trapano, come sentì l’ordine del suo allenatore, non perse tempo e colpì il terreno, dal quale fece scaturire alcune rocce affilate come rasoi che inviò ad intercettare parte  della lancia di fuoco scagliata dall’avversario, riuscendo così ad evitare di essere colpito da tutta la potenza della mossa avversaria e subendo pochi danni dalle poche fiamme che lo raggiunsero.
“Ares, usa Lanciafiamme in movimento, in modo da non farlo bloccare.”
“Terremoto.”
Lo starter di Sinnoh iniziò a correre attorno all’avversario, facendo fuoriuscire senza sosta delle fiamme dalle fauci, nel tentativo d’impedirgli d’intercettare l’attacco. Non aveva, però, fatto i conti con la potenza di terremoto, che distrusse buona parte del terreno attorno a Nidoking, oltre a colpirlo ed infliggergli qualche grave danno, costringendolo a mettersi, per un istante, in ginocchio.
Il Pokèmon di Cailan, tuttavia, non era in condizioni migliori, visto che l’attacco infuocato dell’avversario l’aveva colpito per qualche secondo, danneggiandolo ed infliggendogli una leggera ustione sulla schiena.
“Ares, concludi lo scontro, vai con un ultimo Lanciafiamme.”
“Nidoking, Pietrataglio.”
Stavolta il Pokèmon trapano non fu abbastanza veloce e fu colpito in pieno dalla fiammata dell’avversario che, nonostante la sua grande resistenza e forza di volontà, lo fece finire al tappeto.
“Nidoking,hai dato il massimo, ritorna. Estingui le fiamme di quest’avversario, Swampert.”
Il Pokémon Fango Pesce fece il suo ingresso in campo tranquillamente, prima di mettersi ad osservare il suo avversario, in attesa di un ordine da parte del giovane dell’Isola Cannella.
“Ares, mostragli che non lo temi, vai con Pugnorapido.”
“Swampert, Cascata.”
Il Pokèmon Fiamma colpì in pieno l’avversario, infliggendogli qualche danno, con il pugno ad alta velocità, ma il tipo Acqua Terra, resistendo al colpo subito, gli si buttò contro al massimo della sua velocità, circondato da una grande quantità d’acqua, infliggendogli molti danni che, sommati a quelli ricevuti nello scontro con Nidoking, lo mandarono k.o.
“Ares, ne hai sconfitti almeno due, ritorna. Mostragli il tuo dominio delle acque, Iaera.”
Con un ruggito che fece rabbrividire molti spettatori, la Gyarados rossa di Dante fece il suo ingresso sul terreno di scontro, prima di rivolgere uno sguardo minaccioso all’avversario poco lontano.
“Iniziamo a sconfiggerlo, vai con Ira di Drago.”
“Contrattacca con Slavina.”
Una palla di fuoco blu viola scagliata dalla Pokèmon Atroce colpì in pieno lo starter di Hoenn, infliggendogli un buon quantitativo di danni, ma quest’ultimo resistette abbastanza bene al colpo e poi fece cadere sull’avversaria una gran quantità di neve e ghiaccio, avvantaggiato dal fatto che la potenza della sua mossa veniva raddoppiata dopo che si veniva colpiti.
“Non abbassiamo al guardia, Iaera, vai con Idropompa.”
“Swampert, evitalo ed usa Frana.”
 Il Pokémon Fango Pesce riuscì ad evitare per poco il pilastro d’acqua ad alta pressione scagliato dall’avversaria, prima di colpirla con una serie di rocce pesanti che, grazie alla combinazione fra tipi,le inflissero molti danni, facendo anche traballare per qualche secondo.
“Idropompa.”
“Come prima, Swampert.”
Stavolta, però, la Pokémon Atroce prese meglio la mira, e il tipo Acqua Terra non riuscì ad evitare di essere colpito, subendo così molti dannoi e venendo spinto all’indietro per vari metri, prima che l’attacco si esaurisse.
“Perfetto, Iaera, ora concludiamo con Idrondata.”
“Swampert, un ultimo sforzo, vai con Frana.”
Lo starter di Hoenn, grazie alla sua grande forza di volontà, riuscì ad evitare per un pelo di essere schiacciato dalla coda, avvolta da un’aura azzurra, della Pokémon Atroce, per poi colpire quest’ultima con un gran numero di rocce, infliggendogli un enorme quantitativo di danni e mandandola al tappeto.
“Iaera, concediamogli questo scontro, ritorna. Tanatos, è di nuovo il tuo momento, vai con Ipnosi.”
“Evita di guardarlo negli occhi.”
Il Pokémon Ombra tornò sul terreno di scontro pronto ad addormentare l’avversario, ma quest’ultimo aveva ascoltato l’ordine del suo allenatore e chiuso prontamente gli occhi, vanificando così la sua mossa.
“Ti è andata bene, Marco, significa che dovrò sconfiggerlo alla vecchia maniera. Vai con Pugnodombra, Tanatos.”
“Contrastalo con Cascata.”
Il grande pugno oscuro del tipo Spettro Veleno e  la meteora acquatica che era diventato il Pokémon Fango Pesce si scontrarono con forza, causando danni ad entrambi i contendenti, ma senza sconfiggerne nessuno dei due.
“Adesso che è vicino, Ipnosi.”
Cailan ed il suo Pokèmon non fecero in tempo ad ideare una contromossa, che quest’ultimo fu addormentato dall’avversario, al quele non servì nemmeno l’ordine del suo allenatore per iniziare ad utilizzare Mangiasogni, recuperando così molte energie, sottraendole al tipo Acqua Terra, fino a mandarlo al tappeto.
“Swampert, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Sei l’ultimo, lo scontro è nelle tue mani, Charizard.”
“Tanatos, ottimo lavoro, ritorna. Divertiti con uno scontro aereo, Mercurio.”
Il Pokèmon Fiamma di Cailan ed il Salamence di Dante scandirono entrambi il loro ingresso sul terreno di scontro con un possente ruggito, il cui eco fece tremare non poche persone fra gli spettatori, prima d’iniziare a battere entrambi le possenti ali e portare la battaglia nel cielo.
“Mercurio, risolviamo alla svelta, vai con Dragospiro.”
“Contrastalo con Lanciafiamme.”
Lo scontro fra i due potenti attacchi fu caratterizzato da un’esplosione simile ad un fuoco d’artificio, che estasiò il pubblico, il quale iniziò ad esultare a gran voce.
“Alacciaio.”
“Eterelama.”
Con le ali divenute dure come l’acciaio, il Pokémon Drago si lanciò contro l’avversario, nella speranza di colpirlo, ma quest’ultimo, con una precisione chirurgica, lo centrò in testa con una lama d’aria, che disorientò il campione di Dante per qualche istante, facendogli perdere il momento adatto per l’attacco.
“Ottimo, Charizard, ora vai con Dragopulsar.”
“Proteggiti utilizzando Alacciaio, poi colpisci con Dragartigli..”
Le ali del tipo Drago Volante  riuscirono a proteggere egregiamente il Pokémon, che riuscì a subire meno danni del normale e poté avvicinarsi all’avversario, per poi colpirlo con gli artigli avvolti da un’aura blu violacea, che gli procurarono dei discreti danni.
“Ottimo, ora vai con Dragospiro.”
“Charizard, Dragopulsar, ora.”
Il raggio violetto scagliato dal Salamence di Dante colpì in Pieno il tipo Fuoco Volante dell’avversario, infliggendogli alcuni danni e causandogli una leggera paralisi. Quest’ultimo, tuttavia, approfittò ella vicinanza dell’avversario per colpirlo in pieno con l’onda d’urto generata dalle sue fauci, infliggendogli un gran quantitativo di danni e respingendolo di qualche metro.
“Mercurio, concludiamo con Dragartigli.”
“Charizard, vai con Dragospiro.”
La paralisi aveva diminuito la velocità del Pokèmon Fiamma, perciò il suo avversario poté avvicinarsi molto e stava per colpirlo con una poderosa zampata, quando l’attacco del campione di Cailan si riversò su di lui con potenza strabiliante, schiantandolo contro il terreno sottostante ed infliggendogli talmente tanti danni da mandarlo k.o.
Dopo questa mossa lo starter di Kanto atterrò vicino al suo allenatore e lo guardò attentamente negli occhi, discutendo silenziosamente, prima di fargli un cenno d’assenso. Allora il ventenne di Kanto, senza alcuna esitazione, alzò una mano verso il cielo e disse alcune parole.
“Charizard è troppo stanco per continuare, perciò, non volendo che venisse ferito inutilmente, dichiaro di arrendermi.”
Definire un boato la reazione del pubblico a queste parole sarebbe riduttivo, ma all’interno del campo di battaglia l’arbitro si avvicinò al giovane per chiedergli conferma e, una volta ottenuta, non potè far altro che proclamare l’esito dell’incontro.
“Poiché Cailan Blake si è arreso, la vittoria va a Dante Ferris.”
Il pubblico, nonostante in alcuni punti continuasse a rumoreggiare, non poté far altro che accettare il verdetto dell’arbitro e iniziò ad applaudire il vincitore e, in parte minore, lo sconfitto. I due, dopo aver fatto ritornare i loro Pokémon all’interno delle sfere, s’incontrarono al centro del, devastato, campo di battaglia, dove si strinsero la mano.
“Avrei preferito ottenere la vittoria sul campo, ma ti sei comunque guadagnato il mio rispetto per la tua abilità nelle lotte, Cailan.”
“Hai meritato la vittoria, Dante, comunque l’avevo detto che alla fine del match mi avresti chiamato per nome.”
Dopo questo breve scambio di battute i due si diressero entrambi verso l’infermeria dell’arena, in modo da far curare i loro Pokémon, accompagnati dagli applausi e le urla del pubblico.
 
In un altro punto dell’arena figure nell’ombra stavano parlando tra di loro, discutendo sul compito affidto ad una di loro.
“Il piano è andato come previsto?”
“Andiamo, lo sai che sono la migliore nel fare qualcosa senza farmi riconoscere.”
“Hai ragione, mi ricordo ancora di come imbrogliasti me tempo fa.”
“Ma secondo voi ce la faranno a sfruttare bene le informazioni del foglietto?”
“Dobbiamo dargli fiducia, in fondo anche noi abbiamo avuto la loro età, e solo superando gli ostacoli che si sono posti sul nostro percorso siamo diventati ciò che siamo.”
“E poi non preoccuparti, in fondo contrastare tutti quei leggendari era troppo difficile per loro, ameno in quella situazione, ma in futuro potrebbero anche farcela senza necessitare del nostro intervento per uscire dai guai.”
“E non dimenticare che hanno dimostrato di saper combattere, perciò sono sicuro quasi del tutto che ce la faranno, poi, se servirà, noi interverremo, come sempre.”
A queste parole le altre sedici persone annuirono, prima d’iniziare a parlare di altro, così da distrarsi un po’ e dedicarsi ai più svariati interessi.
 
Alla fine dell’incontro tutti i giovani avevano iniziato a dirigersi presso l’infermeria, dove si sarebbero radunati per fare il punto della situazione giornaliera.
I primi ad arrivare furono Annalisa, Sakura e Mark, che vi si erano diretti non appena il match era finito, sperando che gli altri avessero scoperto qualcosa di utile, ed avevano osservato tutti gli altri arrivare.
Adesso, poiché Dante e Cailan avevano ritirato i loro Pokèmon, rimessi in sesto, dalle infermiere dell’arena, si trovavano in un corridoio poco utilizzato, dove potevano discutere senza il rischio di essere uditi.
Ad interrompere il silenzio fu Jason, che sentiva il dovere di comunicare la cosa a tutti.
“Ragazzi, ho una buona notizia. Non so quanto sia affidabile la fonte, ma adesso abbiamo le coordinate di dove si trovano prigionieri i passeggeri della S.S. Aqua.”
E raccontò rapidamente dell’essersi scontrato con una ragazza e del foglietto che le aveva messo in tasca. Il racconto sollevò molte domande, ma tutti concordavano sul fatto che, se pure fosse stata una trappola, almeno ora avevano un punto da dove iniziare le ricerche.
La domanda che, però, aleggiava nell’aria, e che nessuno aveva posto, la fece Maris, anche se sospettava di sapere già chi le avrebbe risposto e cosa le avrebbe detto.
“Adesso che abbiamo le coordinate, che cosa facciamo.”
La risposta giunse da Cailan, la cui determinazione, serietà e freddezza nella risposta erano talmente intense da essere quasi tangibili.
“Non so voi, ma io vado lì e faccio capire a quei tizi che farmi arrabbiare è stato un grande errore.”
 
 
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Angolo dell’autore
Salve a tutti, mi scusso per il ritardo che ha avuto questo capitolo, ma ho avuto molto da fare e non ho potuto pubblicarlo prima, spero almeno che sia valso l’attesa. Inoltre Vorrei scusarmi anche per i possibili (probabili) errori presenti all’interno, ma il desiderio di pubblicarlo ha avuto il sopravvento e devo confessare di non averlo riletto, stavolta. Spero di riuscire ad aggiornare in tempi più brevi, ma, purtroppo, non posso assicurare niente.
Concludo con un ringraziamento a tutti coloro recensiscono, seguono o anche solo leggono la storia.
Alla prossima.
Cailan Blake

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Capitolo 18
*** Le semifinali (I) ***


Le semifinali (I)
 
Le nuvole nere, che qualche ora prima erano lontane all’orizzonte, si stavano avvicinando sempre di più, segno che le previsioni meteorologiche non avevano sbagliato nel prevedere temporali sulla costa ovest di Aglaia, e sull’isola poco distante da essa.
Jason osservava con attenzione quelle nubi, cercando di capire quanto mancasse perché iniziassero a far cadere la pioggia, visto che il maltempo era un elemento fondamentale del piano che, il giorno prima, avevano studiato per liberare i passeggeri della S.S. Aqua prigionieri.
Un leggero sorriso gli piegava le labbra al ricordo dell’affermazione, risalente ormai a due giorni prima, di Cailan che sarebbe andato a liberare i Campioni e i Capipalestra, e del putiferio che aveva generato nel gruppo di giovani allenatori.
Alla fine, grazie anche agli interventi di mediazione operati da Arya, Lucas, Ichi e Samantha, si era deciso di continuare la discussione più tardi lontano dall’arena, e così il gruppo si era, momentaneamente, sciolto. Un’ora dopo si erano radunati nuovamente, stavolta nei pressi del parco, ed avevano continuato a discutere a lungo, prima di accordarsi sul dividersi in due diversi gruppi: uno, all’interno del quale ci sarebbero stati i semifinalisti del torneo, sarebbe rimasto a Palladia a monitorare la situazione, mentre un altro si sarebbe occupato del salvataggio.
Poi, il giorno della partenza, avevano scoperto che, per la stessa data delle semifinali, era prevista una tempesta in quel luogo, ed avevano deciso di posticipare l’operazione all’inizio della tempesta, così che un’eventuale assenza di comunicazioni non creasse sospetti.
E così si erano ritrovati lì, giunti sull’isola durante la notte e, nascosti in un boschetto lì presente, in attesa che la pioggia iniziasse a cadere. I membri del gruppo di salvataggio oltre a Jason e Cailan erano Seth, Sakura, Samantha, Ichi, Josh, Ayatsuri, Naomi ed Axia.
Un tuono improvviso, il cui possente fragore fece capire a Jason che la pioggia sarebbe iniziata a breve, riscosse il ragazzo dai propri pensieri e, insieme ai suoi compagni, lo convinse ad alzarsi, per poi avviarsi verso l’edifico che era il loro obiettivo.
 
A Palladia, nonostante qualche nube nel cielo, il clima sembrava voler favorire lo svolgimento delle semifinali, con una giornata soleggiata.
Il presentatore aveva appena finito di annunciare i partecipanti al pubblico, come sempre assai numeroso, ed aveva dato il via libera per il primo incontro.
Maris e Sean, nuovamente faccia a faccia dopo lo scontro avvenuto durante la fase a gironi, avevano fatto la loro comparsa accompagnati dall’incitamento del pubblico, che desiderava assistere ad una lotta emozionante. Con calma, benché dentro di loro fossero nervosi per il difficile compito a cui si apprestavano i loro amici, i due giunsero fino al centro dell’arena e si strinsero la mano, scambiandosi qualche battuta.
“Sai che non vincerai facilmente come l’ultima volta, vero?”
“Allora m’impegnerò di più, anche perché non ho la minima intenzione di perdere contro di te.”
Dopo aver detto ciò i due sfidanti si separarono, tornando entrambi alle proprie postazioni, ed attendendo il via libera dell’arbitro per iniziare il match.
Quest’ultimo, notando che i concorrenti erano entrambi i loro posti e che non vi fosse nessun motivo per posticipare od annullare l’incontro, non si fece pregare e prese la parola.
“Si dia inizio al match tra Sean Crowin e Maris Alana, valido per la partecipazione alla finale della Neikos Tykes, il primo concorrente che riuscirà a sconfiggere tutti i Pokémon dell’avversario vincerà l’incontro.”
I due giovani, non volendo attendere un istante in più, portarono velocemente le mani alle Pokèball e, senza mostrare la minima esitazione, fecero la loro prima scelta per l’incontro.
“Vai Politoed, questa volta saremo noi a vincere.”
“Gallade, combatti con onore.”
Alla comparsa del tipo Acqua, alcune nubi iniziarono ad addensarsi sul terreno di scontro, lasciando poi cadere una pioggerellina fitta che, probabilmente, avrebbe avvantaggiato il team della ragazza.
Il Pokémon Lama, invece, non appena comparì sul terreno di scontro, si mise in posizione di combattimento, in attesa di un ordine da parte del suo allenatore, che non lo fece attendere a lungo.
“Gallade, vai con Tuonopugno.”
Politoed, colpiscilo con Idrovampata.”
Il getto d’acqua bollente scagliato dal Pokémon Rana fu evitato di poco dal suo avversario che poi fece la sua mossa caricando un pugno di energia elettrica e, grazie ad un veloce scatto, colpendo in pieno il suo obiettivo, infliggendogli un gran numero di danni.
“Politoed, è un avversario non adatto a te, ritorna. Ferrothorn, è il tuo turno.”
Il Pokémon Spinasfere fece la sua comparsa sul terreno di scontro al posto del suo compagno di team e, sapendo bene quali fossero le intenzioni della sua allenatrice, non perse tempo a creare una trappola di rocce fluttuanti sul terreno di scontro, in modo da ostacolare i cambi di Pokémon avversari.
Sean, nel vedere ciò, inarcò un sopracciglio, visto che la situazione rischiava di complicarsi, ma non si preoccupò più di tanto e fece la sua mossa.
“Gallade, usa Danzaspada.”
“Ferrothorn, bisogna rallentarlo, vai con Tuononda.”
Il tipo Erba acciaio scagliò una piccola scarica elettrica contro l’avversario, ma quest’ultimo la evitò con un agile balzo all’indietro, per poi fare alcuni movimenti che aumentarono discretamente la sua potenza offensiva, così da renderlo un avversario ancora più ostico.
“Ferrothorn, ritorna, è un avversario troppo veloce. Pensaci tu, Starmie.”
Il tipo Acqua Psico fece la sua comparsa sul terreno di scontro al posto del compagno, e subito si preparò a combattere contro l’abile avversario, attendendo un ordine della sua allenatrice.
“Starmie, vai con Idropompa.”
“Colpisci con Fendifoglia.”
Gallade, nonostante avesse subito in pieno il getto d’acqua ad alta pressione del Pokémon Mistero, non si fece fermare e, con le lame estendibili nei gomiti avvolte da un’aura verde, colpì in pieno l’avversario, infliggendogli molti danni e costringendolo ad arretrare.
Quella piega nello scontro non piaceva per niente a Maris, che si affrettò a dare un nuovo ordine al suo Pokémon, nella speranza di sconfiggere il pericoloso avversario.
“Starmie, vai con un’altra Idropompa.”
“Gallade, usa Tuonopugno.”
Un nuovo getto d’acqua ad alta pressione fu scagliato dal Pokémon Mistero contro il suo avversario, colpendolo in pieno e mandandolo al tappeto. Tuttavia, prima di essere sconfitto, Gallade riuscì a colpire l’acqua con il suo attacco elettrico e la usò come conduttore, riuscendo così ad infliggere qualche, minimo, danno, al suo avversario.
“Gallade, ti sei fatto onore, ora riposati. Greninja, tocca a te.”
Il Pokémon Ninja fece la sua comparsa sul terreno di scontro e, nonostante la sua gande agilità, non riuscì ad evitare di subire alcuni danni a causa dell’attacco Levitoroccia lanciato in precedenza da Ferrothorn.
“Adesso vai con Neropulsar.”
“Starmie, evitalo con Rapigiro, poi usa Ripresa.”
L’evoluzione di Staryu obbedì prontamente all’ordine della sua allenatrice e, dopo aver evitato per un pelo l’aura oscura scaturita dall’avversario, recuperò parte delle energie perse nello scontro precedente, divenendo nuovamente un avversario molto pericoloso.
“Perfetto, ora vai con Geloraggio.”
“Avvicinati e usa Neropulsar.”
Il raggio azzurrino scagliato dal tipo Acqua Psico congelò il terreno dove, fino ad un secondo prima, si trovava il suo avversario. Quest’ultimo però, forte della sua grande agilità, aveva compiuto all’ultimo uno scarto laterale, per poi prendere ad avanzare e, una volta arrivato abbastanza vicino al suo bersaglio, rilasciare un’aura d’energia oscura dal suo corpo tale da infliggergli danni assai consistenti e mandarlo k.o.
“Starmie, ritorna, hai già sconfitto un avversario tenace, chiederti un’altra vittoria sarebbe stato troppo. Vinci per me, Chansey.”
La Pokémon Uovo comparve sul terreno di scontro al posto dello sconfitto compagno di squadra e, con un’espressione seria in viso, si mise ad osservare l’avversario, attendendo una sua mossa.
Sean, dopo averci pensato su un attimo, decise di rompere gli indugi, convinto di poter sconfiggere abbastanza velocemente anche quell’altro avversario.
“Greninja, scatena la tua potenza, vai con Surf.”
“Chansey, resisti ed usa Desiderio.”
La Pokémon di colore rosa fece come per pregare e mormorò alcuni versi, per poi rialzarsi e opporsi all’attacco che stava per travolgerla così come uno scoglio si oppone alle onde del mare.
La potenza dell’attacco era grande, ma la resistenza dell’ostacolo contro cui l’onda si era abbattuta era ancora più grande, perciò il tipo Acqua Buio riuscì solamente a far indietreggiare l’avversaria di un paio di passi con la sua mossa, e, trasportato molto in avanti da quest’ultima, fu troppo vicino quando Maris diede l’ordine successivo.
“Tossina.”
Una sfera violacea traslucida, contenente chissà quali sostanze, fu scagliata dalla tipo Normale della castana contro l’avversario, prendendolo in pieno a causa della grande vicinanza e causandogli un grave avvelenamento e costringendolo ad allontanarsi.
Sean, vedendo quella scena, perse per qualche secondo il suo sorriso sicuro, con grande soddisfazione della giovane di Austropoli, per poi rivolgersi al suo Pokémon.
“Greninja, meglio non correre rischi, ritorna. Lucario, pensaci tu.”
“Chansey, ritorna anche tu, non è un avversario adatto a te. Politoed, è di nuovo il tuo turno.”
Il Pokémon Aura fece il suo ingresso in campo senza scomporsi minimamente e mettendosi subito in posizione da combattimento, in attesa di un ordine da parte del suo allenatore.
Il Pokémon Rana, invece, ritornò sul terreno di scontro e, dopo aver subito qualche danno a causa delle rocce fluttuanti, fece nuovamente oscurare il cielo, ritornato sereno da poco, e scendere la pioggia sopra il terreno di scontro grazie alla sua abilità.
“Lucario, concludiamo alla svelta, vai con Extrarapido.”
“Resisti e colpiscilo con Idrovampata.”
Politoed non ebbe nemmeno il tempo di fare un verso d’assenso alla sua allenatrice, poiché l’avversario gli si scagliò contro ad una velocità elevatissima, colpendolo in pieno ed infliggendogli alcuni danni.
Tuttavia il tipo Acqua, avendo anche recuperato molte energie grazie al Desiderio di Chansey, riuscì a resistere al colpo e, cogliendo l’attimo, scagliò contro il tipo Lotta Acciaio un getto d’acqua bollente che gli causò un discreto quantitativo di danni e una lieve scottatura sul fianco destro, costringendolo a ritirarsi a distanza di sicurezza.
“Ottimo lavoro, Politoed, ora vai con Geloraggio.”
“Schivalo e poi usa Danzaspada.”
Nonostante il dolore causato dalla scottatura il Pokémon Aura riuscì a schivare i vari raggi azzurrini scagliati dall’avversario, per poi compiere alcuni movimenti ed aumentare la sua potenza offensiva, così da avere maggiori possibilità di concludere velocemente lo scontro.
“Ottimo, ora vai con Zuffa.”
“Di nuovo Geloraggio.”
Il Pokémon Rana ubbidì prontamente all’ordine della sua allenatrice e, colpì in pieno l’avversario con la mossa di tipo ghiaccio, infliggendogli danni consistenti. Tuttavia Lucario non si lasciò sconfiggere così facilmente e, senza farsi fermare dall’attacco subito, si avvicinò al suo bersaglio e lo colpì in pieno con una potente scarica di pugni e calci, mandandolo k.o.
A quella vista la giovane di Austropoli lasciò andare un sospiro, prima di far rientrare nella Pokéball lo sconfitto.
“Politoed, hai fatto un buon lavoro, ritorna. Pensaci tu a finirlo, Toxicroak.”
Il Pokémon Inveieleno fece la sua comparsa in campo e, vedendo l’avversario, si mise a fissarlo, rimanendo in guardia ed attendendo un ordine da parte della sua allenatrice. Sean, ricordandosi di quanto fosse ostico quell’avversario, decise di giocarsi una delle sue carte vincenti e, premuto un bottone sul bracciale che portava al polso sinistro, fece megaevolvere il suo Pokémon, aumentando così la sua, già grande, potenza.
“MegaLucario, fagli mostragli chi è il migliore, vai con Extrarapido.”
“Toxicroak, vai con Incrocolpo.”
Ancora una volta l’Extrarapido di Lucario permise all’utilizzatore di colpire per primo, ma Toxicroak, che sotto la pioggia poteva contare sulla sua abilità Pellearsa, non perse la concentrazione e, un istante dopo essere stato colpito, inflisse un durissimo colpo con i tagli delle mano all’avversario, infliggendogli molti danni grazie alla sua debolezza al tipo Lotta e, mandandolo k.o.
Sean, inizialmente, non riuscì a credere a quello che aveva visto, poi, rassegnatosi, fece rientrare il suo compagno nella sfera, per poi apprestarsi a mandare un altro Pokémon in campo.
 
Nel frattempo, tra il pubblico, gli allenatori del gruppo di Palladia che erano già stati eliminati dal torneo, assistevano allo scontro, senza tuttavia distrarsi dal controllare l’arena ogni tanto, nella speranza di poter scoprire qualcosa di utile.
Arya, Aiko perlustravano la zona nord, mentre a Neiral, solitario come sempre, aveva deciso di tenere d’occhio la sud, invece ad Annalisa e Mark era toccata la zona est, mentre Lucas e Josh tenevano d’occhio la Ovest, che era la stessa dov’erano posizionati i posti riservati ai partecipanti ancora in gara, e dove si trovavano, in attesa del loro incontro, Iral e Dante.
Questi ultimi, visto che avevano affidato il controllo dell’arena agli altri, stavano osservando attentamente lo scontro, cercando di ottenere il maggior numero d’informazioni possibili sui due sfidanti in campo, così da non essere colti di sorpresa se fossero riusciti a passare la seconda semifinale.
Tuttavia il pensiero di tutti non poteva non andare al gruppo di salvataggio, e avrebbero pagato per sapere che cosa stava succedendo nell’isola dove si erano diretti, ma, purtroppo, dovevano tenersi il dubbio, almeno fino alla fine delle semifinali.
 
Nel frattempo, nell’edificio dove Campioni e Capipalestra erano tenuti prigionieri, questi ultimi stavano osservando il tempo peggiorare rapidamente al di fuori della finestra blindata della stanza dove erano tenuti prigionieri.
Certo, c’erano varie stanze, che erano divisi in maschili e femminili, con bagni annessi, ed erano tutte collegate ad uno stanzone centrale dove potevano riunirsi per mangiare o discutere, ma non potevano uscire da lì dentro a causa di una porta blindata che collegava lo stanzone centrale con il resto dell’edificio.
Si erano riuniti un paio d’ore prima quando, oltre al pranzo, i loro carcerieri, scortati alcuni Pokémon per stroncare sul nascere tentativi d’evasione, avevano portato lì anche un giovane sui diciott’anni, dal fisico agile e scattante, capelli rossi lunghi fino alla nuca e occhi di colore viola.
Indossava una maglia a maniche corte bianca, un paio di jeans e delle scarpe da ginnastica blu scuro.
Gli uomini in uniforme nera, dopo aver lasciato il giovane lì dentro, erano nuovamente usciti sbarrando la porta. Il fulvo, sul quale si concentrava l’attenzione dei prigionieri man mano che arrivavano, osservò qualche secondo l’uscita bloccata, per poi dirigersi verso la finestra e sedersi su una poltrona lì vicino, con lo sguardo che vagava all’esterno.
Nel vederlo comportarsi così Rudi pensò di avvicinarsi a lui, ma Rocco lo fermò posandogli una mano sulla spalla, facendogli cenno di lasciar perdere, almeno per il momento.
Passato del tempo, tuttavia, avevano deciso che era giunto il momento di parlargli e lo stesso Rocco decise di dirigersi verso il rosso.
“Io sono Rocco Petri, anche se penso che tu lo sappia già. Ti abbiamo lasciato del tempo per riflettere un po’, ma ora vorremmo sapere come mai ti hanno chiuso qui dentro, visto che non fai parte di nessuna Lega, diversamente da noi.”
Il ragazzo guardò l’ex Campione di Hoenn e poi tutti gli altri presenti nella sala, decidendo dopo qualche secondo a parlare.
“Il mio nome è Shiori Hideaki e, fino a poche ore fa, ero al servizio del team Erebos, l’organizzazione che vi ha catturato. Ero affascinato dalle loro idee e dai loro progetti, ed ho in parte contribuito ad aiutarli occupandomi di azioni di spionaggio o furti vari. Tuttavia, l’altro giorno sono stato convocato dal capo dell’organizzazione, il quale desiderava che mi occupassi io della vostra cattura. Io, per quanto fossi affascinato dai loro progetti, non ero disposto a privare qualcuno della propria libertà e mi rifiutai. Mi lasciarono andare via senza problemi ma, poche ore fa, mi hanno catturato e hanno deciso di chiudermi qui dentro, per evitare che raccontassi troppo alle persone sbagliate.”
Quando aveva detto di aver fatto parte di quell’organizzazione, qualcuno dei presenti aveva, istintivamente, socchiuso gli occhi in un modo sospettoso, per poi ritornare ad un’espressione normale alla fine del racconto.
Camilla, decisa ad ottenere almeno qualche informazione, si avvicinò a Shiori e gli rivolse una domanda.
“Ma qual è il loro obiettivo? Dev’esser qualcosa di grandioso per averli spinti ad imprigionarci e rischiare di avere la polizia internazionale addosso.”
Il ragazzo osservò la bionda campionessa di Sinnoh per qualche secondo con i suoi occhi viola intenso, prima di decidersi a rispondere alla domanda.
“Vogliono raccogliere l’energia dei Pokémon leggendari per attivare un congegno capace di consegnare loro un potere immenso. Purtroppo conosco cosa può fare precisamente, non era mio compito.”
All’improvviso un tuono più potente degli altri fece sentire il suo rombo e, pochi secondi dopo, la luce scomparve dalla sala, lasciandoli al buio il tempo necessario che i generatori d’emergenza della struttura entrassero in funzione.
Walter, ripresosi prima degli altri dall’accaduto, si girò verso la finestra e, dopo aver osservato per qualche istante il temporale, corrugò la fronte e parlò.
“Strano, questo temporale non è abbastanza violento da mettere fuori uso il sistema elettrico di una simile struttura, quindi la mancanza di corrente è anomala.”
Camilla, nel sentire le parole dell’anziano esperto di tipo Elettro, increspò le labbra in un lieve sorriso e pronunciò poche parole.
“Allora mi sa che è arrivata la cavalleria.”
 
All’arena Sean stava valutando chi mandare in campo e, dopo aver valutato i Pokémon rimasti alla sua avversaria, prese la sua decisione.
“Beh, vecchia mia, è arrivato il tuo momento. Congelali tutti, Glaceon.”
Il Pokémon Nevefresca fece la sua comparsa sul terreno di scontro davanti al Toxicroak dell’avversaria e subì alcuni danni a causa di Levitoroccia, che su di lei aveva un effetto maggiore a causa del tipo ghiaccio.
“Vai con Grandine.”
“Usa Danzaspada.”
Così, mentre il Pokémon Inveieleno aumentava la sua potenza offensiva, l’avversaria iniziò a far cadere una leggera grandinata che inflisse alcuni danni al suo avversario, permettendogli così di aumentare le proprie possibilità di vittoria.
“Toxicroak, colpisci con Incrocolpo.”
“Vai con Bora.”
Il tipo Veleno Lotta si mosse per eseguire l’ordine della sua allenatrice, ma l’avversaria fu rapida a schivare la mossa di lato e poi, approfittando del fatto che il suo bersaglio fosse scoperto, gli scagliò contro una folata di vento artico, la cui potenza costrinsero il combattente di Maris al tappeto, riportando i numeri alla parità.
“Toxicroak, ritorna. Tocca di nuovo a te, Chansey.
“Glaceon, dobbiamo impedirle di combattere, vai con Bora.”
La mossa di Sean fu intelligente, poiché la Pokémon Uovo non fece tempo a rientrare sul terreno di scontro che venne investita da una folata di vento ancora più potente di quella che aveva sconfitto Toxicroak, che, nonostante l’altissima difesa speciale della Pokémon di Maris, la congelò, impedendole così qualunque mossa per qualche minuto.
“Chansey, usa Rintoccasana.”
“Glaceon, dobbiamo approfittare di quest’occasione, colpisci ripetutamente con Bora.”
Purtroppo per la castana di Austropoli la sua Pokémon era intrappolata in quel solido blocco di ghiaccio, soggetta gli attacchi gelidi della sua avversaria, davanti ai quali, nonostante le sue naturali abilità, non avrebbe potuto resistere ancora a lungo.
“Chansey, ce la puoi fare, vai con Movimento Sismico.”
L’accorato appello della sua allenatrice spinse la Pokémon rosata ad usare tutte le sue forze e, alla fine, riuscì a frantumare il ghiaccio, riacquistando così la mobilità necessaria a combattere.
Forte di ciò la tipo normale si scagliò contro l’avversaria, che però, forte della sua maggiore agilità, evitò l’attacco con un balzo, portandosi alle spalle, e poi colpendolo con un gelido raggio azzurrino che, visti tutti i colpi subiti precedentemente, mandò k.o. la Pokémon di Maris, ribaltando così il vantaggio numerico tra gli sfidanti.
“Chansey, ritorna. Pensaci tu, Ferrothorn.”
Il Pokémon Spinasfere comparve nuovamente sul terreno di scontro e, senza aspettare ordini da parte della sua allenatrice, utilizzò Tuononda, colpendo così l’avversaria, colta di sorpresa, e limitando la sua velocità di combattimento.
“Ottima mossa, Ferrothorn, ora vai con Vigorcolpo.”
“Evitalo e colpisci con Bora.”
Purtroppo per Glaceon la sua velocità non fu sufficiente a permetterle di evitare il tentacolo dell’avversario che gl’inflisse vari danni e lo spedì all’indietro di diversi metri.
“Glaceon, mi dispiace, ritorna. Direi che ora dobbiamo riscaldare la situazione, Volcarona.”
Volcarona sarà anche stato il più adatto Pokémon rimasto a Sean per contrastare Ferrothorn, ma non appena entrò sul terreno di scontro subì una gigantesca quantità di danni da Levitoroccia a causa della sua doppia debolezza, che tuttavia non minarono la determinazione del Pokémon Sole nel vincere.
“Volcarona, vai con Voldifuoco.”
“Ferrothorn, usa Tuononda.”
Il tipo Erba Acciaio non fece in tempo a caricare il colpo elettrico che si ritrovò circondato da un vortice di fiamme ardenti scatenate dal volo ravvicinato di Volcarona, che gli inflisse un immenso quantitativo di danni, a causa della sua duplice debolezza, e lo mandarono k.o.
Maris, nel vedere la scena, rifletté attentamente sulla situazione, visto che l’unico Pokémon rimastole era, senza alcun dubbio, il suo più forte, ma poteva anche trovarsi in svantaggio nell’affrontare tre avversari, anche se due erano indeboliti.
“Ferrothorn, hai fatto un ottimo lavoro, ritorna. Mostra la tua potenza, Dragonite!”
Il Pokémon Drago fece la sua comparsa nel cielo sopra il terreno di scontro, trattenendosi in aria con lo sbattere delle forti ali e osservando con attenzione il suo avversario, ben deciso a non rendere vita facile a Sean.
“Volcarona, non farti spaventare ed usa Voldifuoco.”
“Dragonite, mostragli come disperdi le fiamme, vai con Tifone.”
Il Pokémon Sole tentò di usare la sua mossa peculiare contro l’avversario, nella speranza d’infliggergli qualche danno, ma quest’ultimo, battendo le ali con maggiore potenza, gli scatenò contro una raffica di venti impetuosi che non solo dispersero le fiamme, ma lo scagliarono duramente contro il terreno, senza alcuna possibilità di evitare la sconfitta.
“Volcarona, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Tocca nuovamente a te, Glaceon.”
L’eevolution di tipo Ghiaccio tornò sul terreno di scontro e, dopo aver subito alcuni danni dalla Levitoroccia di Ferrothorn, piazzata ad inizio match, si mise ad osservare con eleganza l’avversario, in attesa di un ordine da parte del suo allenatore.
Sean, desideroso di concludere il match, non si fece attendere, e si rivolse alla sua Pokémon con voce sicura.
“Glaceon, vai con Grandine.”
“Avvicinati ed usa Dragopulsar.”
La Pokémon Nevefresca, sentendo l’ordine, si affrettò a far scendere nuovamente la grandine sul terreno di scontro, ed aveva appena concluso il suo compito quando l’avversario, avvicinatosi ad una velocità impressionante, gli scagliò contro un colpo energetico tra il rosso ed il viola, che le causò moti danni, costringendola ad arretrare di qualche passo.
Nonostante ciò Sean si concedette un leggero sorriso quando vide l’avversario venir colpito da alcuni chicchi di grandine, che sembravano avere un effetto sulla sua Pokémon.
“Ottimo, Glaceon, ora vai con Geloraggio.”
“Contrastalo con Dragopulsar.”
I due colpi si scontrarono a metà strada tra i due contendenti, esplodendo come fuochi d’artificio e affascinando molti fra gli spettatori, senza danneggiare nessuno dei due contendenti e obbligando i due allenatori a cambiare strategia.
“Glaceon, vai con Tossina.”
“Evitala, poi usa Tuono.”
La sfera di liquami tossici scagliata dal Pokémon Nevefresca contro l’avversario fu evitata con agilità da quest’ultimo che, dimostrando un certo livello di furbizia, non lanciò subito il suo attacco, ma si portò prima a pochi metri dal suo bersaglio e poi, avendo la certezza di colpirlo, gli scagliò contro un attacco elettrico di grande potenza, che mandò l’evoluzione ghiacciata di Eevee k.o.
“Ottimo, ora recupera qualche energia con Trespolo.”
“Glaceon, hai fatto del tuo meglio, ritorna. Sei la mia ultima speranza di vittoria, Gardevoir.”
La Pokémon Abbraccio fece la sua comparsa sul terreno di scontro con una grazia innata, poi, quando Sean premette il pulsante sul bracciale, fu circondata da una bolla di luce che ne nascose le fattezze per alcuni istanti, prima di farla riapparire nella sua forma megaevoluta.
“Dragonite, dobbiamo concludere il prima possibile, vai con Tuono.”
“MegaGardevoir, usa Calmamente.”
La concentrazione della tipo Psico Folletto raggiunse il suo apice un istante prima che venisse colpita da una fortissima scarica elettrica che, grazie al potenziamento appena ricevuto, gli causò pochi danni.
“Ottimo, ora passiamo al contrattacco, vai con Forza Lunare.”
“Intercettalo con un altro Tuono.”
La scarica elettrica scagliata dal Pokémon Drago intercettò la sfera rosata dell’avversaria, facendola esplodere al contatto e sollevando una nube fumo che impedì la visuale per qualche secondo.
“MegaGardevoir, approfittane ed usa di nuovo Calmamente.”
“Usa Tifone per spazzare via il fumo e attaccare.”
Pochi secondi dopo le possenti raffiche originate dallo sbattere delle ali del Pokémon Drago dispersero il fumo posatosi sull’arena, facendo tornare la visibilità, per poi venir concentrate sulla megaevoluzione, che aveva approfittato di quel tempo per potenziarsi ulteriormente, così che l’attacco non le causò molti danni.
“Bine, direi che è giunta l’ora di concludere, vai con Psichico.”
Prima che Maris o Dragonite potessero fare qualcosa, gli occhi della Pokémon di Sean s’illuminarono, ed il suo, al momento, immenso potere psichico fece precipitare Dragonite sul terreno di scontro, con una forza pari a quella di diecimila mani, se non di più, ed infliggendogli un gran numero di danni.
“Dragonite, rialzati, non possiamo perdere così.”
“Mi dispiace, Maris, ma ormai è finita. MegaGardevoir, usa Forza Lunare.”
La velocità della megaevoluzione nel creare la sfera d’energia rosata fu tale da lasciare stupita la castana di Austropoli, che osservò il colpo andare a segno e togliere le ultime energie al suo campione, concedendo così la vittoria al giovane di Ceneride.
“Maris Alana non ha più Pokémon in grado di combattere, la vittoria va a Sean Crowin, che accede alla finale.”
Per tutta l’arena riecheggiò il boato della folla esultante per lo scontro a cui aveva appena assistito, felice di essere lì e non vedendo l’ora di assistere al prossimo, le cui premesse erano ugualmente buone.
Sean e Maris, dopo che quest’ultima ebbe fatto rientrare il Pokémon Drago nella sfera, si strinsero la mano al centro del terreno di scontro, scambiandosi alcuni complimenti, prima di dirigersi verso l’infermeria dell’Arena, accompagnati dagli applausi del pubblico, ma con le menti rivolte al gruppo di soccorso.
 
All’ingresso dell’edificio sull’isola vicina alla costa la situazione era tranquilla, visto che i generatori della struttura avevano reagito velocemente all’interruzione di energia elettrica causata dal temporale, ed alcune guardie stavano chiacchierando tra di loro.
“Dannato temporale, ci ha praticamente isolati dal mondo, secondo te come stanno andando le semifinali della Neikos Tykes?”
“Non lo so, devo dire che i semifinalisti mi sono sembrati tutti molto abili, e non me la sono sentita di fare una scommessa sul vincitore."
“Un vero peccato, ma guardiamo il lato positivo. Grazie al torneo siamo riusciti a mettere fuorigioco coloro che avrebbero potuto ostacolare maggiormente il nostro piano, ormai è questione di poco e i nostri sforzi verranno ripagat…cos’è stato quel rumore?”
Il terzo uomo aveva sentito un rumore simile ad un colpo contro la porta e gli altri due, aguzzando le orecchie, ne sentirono altri.
Subito fecero uscire fuori i loro Pokémon, un Bastiodon, un Magnezone ed un Magcargo, avvicinandosi insieme a loro alla porta in metallo rinforzata e preparandosi ad affrontare l’intruso, chiunque fosse stato, mentre i colpi contro di essa si succedevano.
All’improvviso i due battenti si spalancarono, staccandosi quasi totalmente dai perni, e sollevando un gran polverone, al quale seguì una scossa sismica che mise fuori combattimento in un istante i tre Pokémon e fece cadere gli uomini, terrorizzati dalla piega degli eventi.
Da dietro la cortina di polvere sollevatasi comparirono due figure.
Una era grande almeno due metri, estremamente massiccia e muscolosa, soprattutto nella zona delle braccia, con tre lunghe pinne nere in testa, anche se la centrale era leggermente meno accentuata. Il corpo era prevalentemente di colore blu cobalto, con la parte inferiore del corpo di un azzurrino chiaro. Inoltre da ogni guancia partivano tre lunghi aculei di colore arancione, lo stesso delle tre protuberanze presenti sulle braccia, ed il suo sguardo minaccioso contribuiva notevolmente all’aura intimidatoria che emanava.
Affianco a lui si trovava Cailan, con uno sguardo peggiore di quello del suo Pokémon e un’espressione totalmente seria e determinata. Vedendo i tre aprì la bocca per parlare, con un tono di voce che indicava la sua rabbia trattenuta.
“Il riscaldamento è stato un po’ fiacco per MegaSwampert, spero che gli altri vostri compagni sappiano fare di meglio, o sarà fin troppo facile.”
Il salvataggio era iniziato.
 
 
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Angolo dell’Autore:
Salve a tutti, finalmente sono ricomparso. Prima di tutto mi voglio scusare per la lunga assenza, a purtroppo ho avuto da fare e non sono riuscito ad aggiornare precedentemente, e sono davvero dispiaciuto per ciò.
Spero che il capitolo ripaghi, almeno in parte, l’attesa, e v’invogli a continuare a leggere la storia che cercherò di aggiornare in tempi più brevi in futuro.
Concludo con un ringraziamento per tutti coloro che recensiscono, seguono o, anche solo, leggono la storia.
Alla prossima.
Cailan Blake

 

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Capitolo 19
*** Le semifinali (II) ***


Le semifinali (II)

La situazione nella base periferica del Team Erebos non era come il comandante dell’edificio se l’era aspettata.
Certo, avevano messo in conto che avrebbero tentato di liberare i loro prigionieri, ma non si sarebbero mai aspettati un attacco tanto presto e con un tempo simile.
Doveva assolutamente riprendere in mano la situazione, o ne avrebbe dovuto rispondere ai suoi superiori.
Ed al solo pensiero un brivido gelido gli correva lungo la schiena.
Desideroso di risolvere il problema, attivò la comunicazione via radio con gli uomini nella struttura, e diede gli ordini.
“A tutte le unità, siamo sotto attacco. Le squadre dalla uno alla tre si dirigano verso l’ingresso principale per bloccare gli assalitori, la quattro e la cinque, invece, si radunino nei pressi della zona di detenzione.”
Una volta dati gli ordini, si diresse a sua volta verso l’ingresso principale, convinto che difficilmente gli assalitori sarebbero riusciti a sconfiggere tutto il personale della struttura.
 
All’arena di Palladia l’euforia del pubblico per il match precedente non si era ancora spenta quando Iral e Dante fecero il loro ingresso sul terreno di scontro, entrambi ben decisi a dare il massimo nello scontro che sarebbe seguito di lì a poco.
Annalisa, che teneva d’occhio la zona est insieme a Mark, sta osservando il giovane di Forestopoli, sperando che vincesse, nonostante non avesse niente contro Iral.
La giovane di Kalos, invece, aveva la mente parzialmente rivolta ai suoi compagni impegnati nella missione di salvataggio, ed in particolare a Jason, che l’aveva colpita da subito.
Tuttavia non poté indugiare più a lungo su simili pensieri, poiché era arrivata al centro dell’arena e doveva stringere la mano all’avversario, come augurio di un match corretto.
Dopo aver fatto ciò, senza proferire parola, i due sfidanti si diressero verso le loro rispettive posizioni, e attesero il via libera da parte dell’arbitro.
“Si dia inizio al match tra Iral Handor e Dante Ferris, valido per la partecipazione alla finale della Neikos Tykes, il primo concorrente che riuscirà a sconfiggere tutti i Pokémon dell’avversario vincerà l’incontro.”
I due partecipanti si osservarono a vicenda per qualche secondo, poi, come di comune accordo, mandarono in campo le loro prime scelte.
“Avvolgila nell’oscurità, Tanatos.”
“Iniziamo con una vittoria, Absol.”
Il Pokémon Catastrofe della diciannovenne ed il Gengar dell’avversario fecero la loro comparsa in campo, quest’ultimo con un ghigno molto divertito, e si squadrarono, in attesa di un ordine da parte dei loro allenatori.
“Tanatos, vai con Ipnosi.”
“Absol, chiudi gli occhi e difenditi con Bora”
Il Pokémon Ombra provò ad addormentare l’avversario, ma quest’ultimo eseguì rapido l’ordine della sua allenatrice e, con gli occhi chiusi, scagliò una potente folata di vento gelido he prese in pieno il suo assalitore, infliggendogli discreti danni e costringendolo ad allontanarsi.
Dante, vedendo ciò, rifletté sulle possibili strategie da adottare in quell’occasione e, alla fine, decise che era meglio cambiare Pokémon, per non rischiare una sconfitta inutile.
“Tanatos, ritorna. Tocca a te, Ares.”
“Absol, meglio se ti ritiri, per ora. Pensaci tu, Greninja.”
La scimmia infuocata e la rana ninja fecero la lor comparsa sul terreno di scontro, mostrando caratteri differenti come i loro tipi. Infatti il Pokémon della giovane osservava con calma esemplare l’avversario che urlava e si agitava furioso, in attesa dell’ordine d’attacco.
“Ares, chiudiamo velocemente lo scontro, vai con Pugnorapido.”
“Contrattacca con Extrasenso.”
Il Pokémon Fiamma di Dante scattò rapidamente verso l’avversario e riuscì a colpirlo con un pugno, infliggendogli però pochi danni, prima di venir bloccato da una morsa psichica e scagliato indietro di vari metri.
Nel vedere che l’avversario aveva subito un discreto quantitativo di danni, Iral, senza rilassarsi, si concesse un leggero sorriso, felice che lo scontro prendesse una buona piega per lei.
D’altro avviso, invece, era Dante, il quale si era leggermente innervosito per l’accaduto e voleva riequilibrare subito la situazione.
“Megacalcio, ora.”
“Vai con Acqualame.”
Greninja fu lesto nell’ubbidire alla sua allenatrice, e scagliò degli shuriken acquatici contro l’avversario in avvicinamento, il quale riuscì ad evitarli grazie alla sua grande agilità e a portarsi a ridosso del suo bersaglio, per poi colpirlo con un calcio devastante, che gli fece fare un balzò all’indietro di una decina di metri, danneggiandolo.
Iral, vedendo ciò, capì che non poteva permettersi di sottovalutare l’avversario, perciò valutò attentamente la sua prossima mossa, prima di dare un ordine allo starter di Kalos.
“Greninja, vai con Extrasenso.”
“Ares usa Ruotafuoco.”
La velocità del Pokémon fiamma fu impressionante e quando il suo avversario lo colpì non riuscì a fermarlo totalmente, ma poté rallentare la potenza dell’attacco, riducendo così il danno subito ed evitando la sconfitta.
“Finiscilo con Acqualame.”
“Lanciafiamme.”
Il Pokémon Ninja evitò la fiammata dell’avversario con un rapido scarto laterale, per poi colpirlo in pieno con cinque grandi shuriken acquatici, che lo mandarono definitivamente k.o.
Dante, osservando ciò, si ritenne comunque soddisfatto, visto che Greninja era comunque vicino ad esaurire le forze, e si apprestò a sostituire il suo Pokémon.
“Ares, ritorna. Finisci l’avversario Mercurio.”
Un maestoso esemplare di Salamence fece la sua comparsa sul terreno di scontro, sottolineando la sua presenza con un possente ruggito, per poi mettersi ad osservare l’avversario.
“Greninja, puoi sconfiggerlo, vai con Extrasenso.”
“Mercurio, Dragospiro.”
L’attacco del tipo Drago Volante fu talmente rapido e potente che, con grande sgomento d’Iral, il Pokémon Rana fu sconfitto ancor prima di poter fare la sua mossa, venendo sbalzato indietro di parecchi metri rispetto alla sua posizione iniziale.
Iral, leggermente atterrita dalla scena, fece rientrare lo starter di Kalos nella Pokéball, riflettendo attentamente su chi mandare contro un tale avversario.
 
Ichi non riusciva a credere a ciò che stava succedendo.
Il ragazzo di Fractalopoli, insieme a Seth, Samantha e Josh, stava supportando Cailan nell’attacco frontale, per evitare che i loro avversari riprendessero il controllo della situazione, e ci stavano riuscendo abbastanza bene.
Quando aveva visto arrivare una trentina di persona, accompagnate dai loro Pokémon, intenzionate a fermarli, pensò che sarebbe finita male, visto che erano in netta inferiorità numerica.
“Gliscor, rallentali con Terremoto.”
Anche Seth si era accorto dei nemici in arrivo e, senza esitare un attimo, aveva reagito nel modo migliore per guadagnare tempo.
Gli effetti della mossa del Pokémon Scorpidente furono esattamente quelli sperati dal giovane, visto che la maggior parte degli avversari, sorpresa dall’improvviso movimento del terreno, cadde a terra, coinvolgendo, in alcuni casi, quelli dietro di loro.
“Mentre si rialzano, mandate in campo altri Pokémon, o non riusciremo a contenerli.”
Il ventunenne, dopo aver detto ciò, si affrettò a dare l’esempio mandando in campo il suo Luxray in aiuto del tipo Terra Volante.
Ichi, invece, oltre a Kingdra, già in campo, decise di schierare Cerberus, il suo fidato Houndoom.
Samantha, visto che gli spazi chiusi non erano adatti per Zephyr, la sua Altaria, optò per Rose e Blaze, rispettivamente Roserade e Typhlosion.
Infine Josh, senza porsi troppi problemi, scelse Gengar e Scizor, entrambi felici di combattere un po’.
I quattro allenatori diedero velocemente degli ordini ai Pokémon appena schierati, riuscendo così a creare uno sbarramento utile a impedire loro di essere sopraffatti dagli avversari in arrivo.
“MegaSwampert, Gallade, attaccate ora.”
Anche Cailan si era accorto dei nuovi arrivati, e aveva mandato in campo il suo Gallade a supportare la megaevoluzione di Hoenn.
Vedendo il modo in cui il tipo Acqua Terra sbalzava i nemici con la sua grande forza fisica e li lasciava finire al suo compagno, Ichi pensò nuovamente che, se avessero continuato in quel modo, e l’avrebbero fatta, e continuò a dare ordini ai suoi due Pokémon, ostacolando abilmente i nemici.
 
Iral stava osservò il PoKèmon avversario per alcuni lunghi istanti, per poi sospirare, e afferrare una sua Pokéball con decisione.
“Ho bisogno del tuo aiuto, Aggron.”
Sul campo di battaglia fece la sua comparsa il Pokémon Corazza della giovane di Kalos, che si mise subito in posizione di combattimento, attendendo una mossa da parte dell’avversario, che teneva d’occhio con attenzione.
“Mercurio vai con Lanciafiamme”
“Dobbiamo portarlo a terra, vai con Abbattimento.”
Il tipo Acciaio Roccia prese attentamente la mira, per poi lanciare con precisione chirurgica una roccia contro l’ala destra dell’avversario, costringendolo ad atterrare ed impedendogli di portare a termine il suo attacco.
Poi, senza attendere un ordine da parte della sua allenatrice, si diresse verso il Salamence di Dante e gli diede un possente colpo con la coda corazzata circondata da un’aura violetta, sbalzandolo indietro di vari metri e infliggendogli molti danni.
“Mercurio, non arrenderti, vai con Lanciafiamme.”
“Aggron, non fermarti, vai con un altro Codadrago.”
La combinazione di tipi del Pokémon d’Iral gli permise di resistere abbastanza bene alle fiamme del tipo Drago Volante e di avvicinarsi tanto da permettergli di colpirlo un’ultima volta, mandandolo così k.o.
Dante, nel vedere la scena, sbuffò leggermente, poi fece rientrare il suo Pokémon nella sfera e, senza esitare un solo istante, scelse con chi sostituirlo.”
“Pensaci tu a vincere, Iaera.”
In campo fece la sua comparsa la Gyarados cromatica di Dante, facendo notare la sua presenza con un possente ruggito, prima di fissare il suo sguardo infuriato sull’avversario.
Iral, osservando il nuovo ostacolo che si frapponeva fra lei e la finale, capì che Aggron non ce l’avrebbe fatta a sconfiggerla, almeno non in quella forma, e perciò decise di premere il pulsante situato sul bracciale che portava al polso sinistro e farlo megaevolvere.
Una volta che il processo fu completato, la giovane dai capelli color cioccolato diede un ordine al suo Pokémon, sperando che la fortuna lo aiutasse.
“MegaAggron, vai con Abbattimento.”
“Colpiscilo con Idrondata, Iaera.”
La Pokémon Atroce circondò la sua coda di un’aura azzurrina e colpì con forza l’avversario, che nel frattempo si era posizionato in modo da ricevere l’attacco sulla schiena, dove la corazza era più resistente, minimizzando così i danni subiti.
Poi, quando l’attacco si fu esaurito, prese una roccia e, come prima contro Salamence, la scagliò contro l’avversaria, colpendola in pieno e infliggendole danni consistenti.
Iral fu contenta del fatto che il suo Pokémon fosse riuscito in quella mossa, ma non poté non notare i vari graffi sulla sua solida corazza, oltre che una leggera stanchezza nei suoi movimenti, segno che, stava raggiungendo il limite.
“MegaAggron, un ultimo sforzo, vai con Codadrago.”
“Iaera, contrastalo con Idrondata.”
L’impatto fra le due code fu talmente potente da crepare il terreno sotto ai due contendenti, entrambi totalmente concentrati nello scontro, ben sapendo che la minima distrazione avrebbe potuto costare loro la sconfitta.
Alla fine a cedere fu MegaAggron, non per mancanza di volontà, ma perché gli scontri precedenti lo avevano portato allo sfinimento, impedendogli di resistere più a lungo e facendolo finire k.o. per il potente colpo dell’avversaria.
Dante, vedendo la scena, si concesse un sorriso, ben sapendo di aver eliminato uno dei membri più pericolosi del team avversario, mentre Iral si lasciò andare un sospiro, prima di far rientrare il Pokémon nella sua sfera.
“Hai fatto del tuo meglio, Aggron, riposati. Finisci tu l’avversaria, Luxray.”
Ad affrontare la Pokémon Atroce al posto del colosso d’acciaio e roccia fece la sua comparsa il leone elettrico, sprizzando qualche scintilla dal voluminoso pelo e attendendo un ordine da parte della giovane di Kalos.
“Luxray, puoi sconfiggerlo, vai con Scarica.”
“Evitalo e colpisci con Geloraggio.”
Il Pokémon Occhiluce, sentendo l’ordine della sua allenatrice, lanciò un ruggito e scagliò nell’area attorno alla quale si trovava un potente bagliore elettrico, coprendo una zona talmente ampia da impedire all’avversaria di evitare l’attacco e, a causa della sua duplice debolezza al tipo Elettro, farla finire k.o.
Seth non si scompose minimamente davanti all’accaduto, anche perché sapeva che difficilmente la sua Gyarados cromatica ce l’avrebbe fatta, visto il duro combattimento affrontato poc’anzi, perciò fece rientrare subito il gigantesco tipo acqua volante nella sfera e, dopo appena un istante, si preparò a mandare in campo il suo sostituto.
“Mostragli chi comanda, Freyja.”
A quanto pare il giovane di Forestopoli aveva deciso di combattere la velocità con la velocità, visto che aveva mandato in campo la sua Blaziken, una Pokémon dalle molteplici abilità offensive.
“Freyja, vai con Centripugno.”
“Fagli perdere la concentrazione con Scarica.”
Per fortuna d’Iral il tipo Elettro riuscì a colpire l’avversaria, interrompendo così la potente mossa ed evitando di subire un gran numero di danni.
Tuttavia il colpo non fu un grande problema per la Blaziken di Dante, che si rimise subito in posizione di combattimento, pronta a ricominciare lo scontro.
Iral, notando ciò, corrugò la fronte, capendo che la sfida sarebbe stata più dura del previsto, e iniziando a valutare possibili strategie per ottenere la vittoria.
Il giovane di Forestopoli, invece, sorrise davanti allo spirito combattivo della sua Pokémon e, senza esitare minimamente, fece la sua mossa.
“Questo è l’atteggiamento giusto, Freyja, vai con Calciardente.”
“Luxray, resisti ed usa Tossina.”
La giovane dai capelli color cioccolato aveva dato l’ordine giusto al suo Pokémon, visto che l’avversaria si mosse con tale velocità da rendere molto difficile schivare il calcio infuocato che sferrò contro il suo bersaglio, il quale espresse il dolore con un leggero ringhio, prima di scagliare una sfera violacea contenente liquami tossici addosso a lei, che venne iperavvelenata.
La Pokémon Vampe, presa alla sprovvista, si allontanò dall’avversario con un balzo all’indietro e si rimise in posizione di guardia, pronta a ricevere qualunque altro attacco o, in alternativa, un ordine da parte del suo allenatore.
Iral, invece, era preoccupata per il leone elettrico, visto che aveva subito molti danni dall’attacco precedente, perciò penso ad una tattica per dargli maggiore capacità evasiva.
“Luxray, solleva un polverone attorno a te utilizzando Scarica.”
Una serie di scintille elettriche si diffusero tutte attorno al Pokémon Occhiluce, che eseguì prontamente l’ordine della sua allenatrice e le diresse contro il terreno che lo circondava, riuscendo così a sollevare una coltre di polvere che lo teneva celato alla vista degli avversari.
“Non basterà certo questo a fermarci. Freyja, avvicinati il più possibile e poi, non appena individui l’avversario, vai con Incendio.”
Il tipo Fuoco Lotta fece come gli era stato comandato e si avvicinò al polverone, rimanendo in atteggiamento difensivo e scrutandolo con attenzione. All’improvviso due luccichii rossi, che potevano benissimo essere causati dal riflesso degli occhi dell’avversario, attirò la sua attenzione e scrutando in quel punto vide la sagoma a quattro zampe dell’avversario, abbastanza vicino a giudicare dalle dimensioni.
Senza perdere un solo istante, anche perché incalzata dal veleno che aumentava di efficacia all’interno del suo corpo, la starter di Hoenn scagliò contro l’avversario la mossa eccelsa di tipo fuoco, Incendio, in modo rapido e preciso, imprimendole una potenza tale da dissipare la polvere e permettere a lei e al suo allenatore di vedere l’avversario verso cui era diretto l’attacco.
Era Arcanine.
Dante, a quella vista, rimase stupito, per poi capire che i luccichii rossi visti non erano un riflesso della luce negli occhi del tipo elettro dell’avversaria, ma erano causati dai raggi delle Pokéball durante il cambio.
Poi, quando l’abilità Fuocardore dell’avversario assorbì tutta la potenza della mossa eccelsa, potenziando gli attacchi fuoco di Arcanine, allo stupore si sostituì la coscienza delle attuali probabilità di vittoria, ed imprecò a bassa voce.
“Ottimo lavoro, Arcanine, ora approfittiamo del fatto che deve recuperare le forze, usa Extrarapido, poi Fulmindenti.”
Il Pokémon Leggenda, sentito l’ordine della sua allenatrice, si scagliò a velocità supersonica contro l’avversaria, colpendola con una forza spaventosa, prima di sferrarle un mosso con le zanne circondate da minuscole scintille e infliggerle un immenso quantitativo di danni che, sommato agli effetti di Tossina, la fecero finire k.o.
Dante, vedendo ciò, si costrinse a calmarsi e a pensare con lucidità, sapendo che poteva ancora vincere. Perciò, con estrema calma, prese fece rientrare la Blaziken nella sfera e, dopo aver indugiato qualche istante, ne prese un’altra.
“Hai combattuto bene Freyja, ti rifarai la prossima volta. Scendi nuovamente in campo, Tanatos.”
Il Pokémon Ombra fece il suo ritorno sul terreno di scontro, con l’onnipresente ghigno stampato sul viso, pronto a combattere al massimo delle sue potenzialità.
“Tanatos, vai con Ipnosi.”
“Evitalo con Extrarapido, poi usalo per colpire.”
Grazie alla mossa supersonica il leone infuocato riuscì ad evitare di farsi addormentare dall’avversario poi, seguendo gli ordini della sua allenatrice, si scagliò contro l’avversario, attraversandolo a causa dell’efficacia nulla della mossa, e finendogli alle spalle.
“Ora Sgranocchio.”
Il tipo Spettro Veleno non fece in tempo a girarsi verso l’avversario, che questi già l’aveva morso su un fianco con le possenti zanne, la cui presa inflisse al Pokémon danni consistenti, che si sommarono a quelli ottenuti dall’attacco Bora di Absol ad inizio match, prima di scagliarlo lontano, molto vicino alla sconfitta.
Dante, notando la stanchezza del suo Pokémon, iniziò a pensare ad un modo per contrastare l’avversario, e decise di provare con un attacco diretto.
“Tanatos, vai con Palla Ombra.”
“Arcanine, come prima.”
Non ci fu nulla da fare, il Pokémon leggenda evitò senza problemi la sfera d’emozioni negative, per poi sferrare un ultimo morso all’avversario e, alla fine, mandarlo k.o.
Il giovane di Forestopoli, fermamente deciso a combattere fino alla fine, fece rientrare Gengar nella sfera, per poi mandare in campo il suo ultimo Pokémon rimasto.
“Sei la mia ultima speranza di vittoria, vai Anubi.”
Il Lucario fece la sua comparsa in campo con espressione seria e movimenti agili e decisi, segno che era un avversario ben allenato e difficile d’affrontare.
Tuttavia, nel vedere l’avversario scendere in campo, Iral fece un sorriso, anche perché aspettava quel momento, e, con calma, attese l’ordine del suo avversario, prima di dare il suo.
“Anubi, mostragli la tua forza, vai con Forzasfera.”
“Arcanine, fino ad ora sei stato magnifico, è giunto il momento di mostrare il tuo potere, usa Lanciafiamme.”
La sfera d’aura lanciata dal tipo Lotta Acciaio si diresse verso il suo avversario senza esitazione, pronta a colpirlo con forza e precisione, almeno fino a quando il Pokémon leggenda non aprì le fauci e scatenò il suo attacco.
Fuocardore, assorbendo Incendio, aveva portato la potenza di Lanciafiamme molto vicina a quella della mossa eccelsa, e ciò si capì dal fiume infuocato che il Pokémon scagliò contro la sfera d’aura, che fu distrutta subito, e contro il suo avversario che, a causa anche della debolezza del suo tipo a quello fuoco, finì k.o. all’istante.
L’arbitro, dopo aver aspettato qualche secondo per sicurezza, alzò la bandiera e annunciare l’esito dell’incontro.
“Dante Ferris non ha più Pokémon in grado di combattere, la vittoria va a Iral Handor, che accede per la finale.”
La folla dello stadio esplose in un boato, segno che aveva apprezzato molto l’incontro ed il suo esito. In mezzo a quel tripudio di grida e urla, i due sfidanti si avvicinarono al centro dell’arena e si fecero i complimenti tra di loro per il match appena sostenuto, per poi dirigersi entrambi verso l’infermeria, rivolgendo i loro pensieri agli amici impegnati nella missione di soccorso.
 
Intanto al bar dell’arena si erano radunati gli altri partecipanti rimasti in città, che discutevano dei loro progressi nella sorveglianza dell’edificio. E la prima a parlare fu Maris, arrivata lì dall’infermeria con Sean, dopo aver curato i loro Pokémon.
“Non siamo riusciti a scoprire niente?”
La castana di Austropoli fece scorrere lo sguardo sui presenti, in attesa di una risposta.
Neiral era leggermente in dispare, addossato ad un muro ed ascoltava la discussione senza avere la minima intenzione di parlare.
Aiko ed Annalisa si scambiarono un occhiata dispiaciuta, anche loro tendenti al silenzio.
Mark fece un sorriso come a dire "io non so niente" ed iniziò a guardarsi intorno, nella speranza di un aiuto.
Lucas e Josh scossero semplicemente la testa, dispiaciuti per l’accaduto, anche se sapevano che non era colpa loro.
Sean attendeva una risposta con le braccia incrociate davanti al petto, visto anche se aveva già capito quale sarebbe stata.
Fu Arya a rispondere, facendosi portavoce del resto del gruppo.
“Niente da fare, abbiamo controllato tutta l’arena ma, oggi, non abbiamo notato niente di strano.”
“Forse quest’organizzazione avrà già concluso i suoi preparativi all’arena e non ha motivo di venirci qui nuovamente.”
“Potresti aver ragione, Sean, ciò significa che siamo con le mani legate. Non ci resta che sperare che gli altri scoprano qualcosa durante il salvataggio.”
Le parole di Lucas fecero scendere uno strano silenzio sui membri del gruppo, che decisero tacitamente di aspettare Iral e Dante prima di continuare a discutere da qualche altra parte, e rivolsero i loro pensieri agli amici impegnati nella pericolosa missione.
 
Tutti i Campioni e i Capipalestra pensarono che dovessero esserci problemi gravi alla base, visto che il comandante della struttura si era recato lì insieme ad una ventina di reclute, tutte con un Pokémon già fuori dalla sfera.
Una decina erano state lasciate a pattugliare il corridoio davanti alla porta blindata, mentre le altre, insieme al comandante, erano all’interno dello stanzone, e sorvegliavano con attenzione i loro prigionieri, così da dissuaderli dal tentare colpi di testa inopportuni.
La zona rimase in relativo silenzio per un po’ di tempo, con i rumori del temporale e, a volte, degli scontri che si sentivano in lontananza. Poi, all’improvviso, i rumori iniziarono a sentirsi anche da fuori la porta blindata, segno che gli intrusi erano giunti fin lì.
“Fermi, non provate ad aprire quella porta, degli intrusi se ne occuperà la squadra quattro.”
Le parole del comandante furono sottolineate dal suo Seismitoad, che si guardò minacciosamente intorno.
Dopo qualche minuto il frastuono all’esterno fu sostituito da un silenzio e, poi, da delle guida d’esultanza, che indussero il capo a mettersi in contatto radio con gli uomini all’esterno.
“Squadra quattro, mi sentite, cosa sono queste grida?”
“Signore, siamo riusciti a fermare gli intrusi e li abbiamo neutralizzati. Per fortuna la squadra tre aveva ritardato nel raggiungere l’ingresso e ha deciso di dirigersi qui, cogliendoli alle spalle mentre noi li tenevamo occupati. Cosa dobbiamo fare dei prigionieri?”
“Attendete fuori, adesso apriremo le porte e li rinchiuderemo qui dentro, insieme agli altri.”
Tra gli esponenti delle varie regioni si diffuse un certo sgomento nel sentire le parole del comandante che, senza esitare, ordinò di aprire la porta.
Nel corridoio vi erano cinque reclute, due maschi e tre donne, che tenevano d’occhio altrettanti giovani, composti questi da quattro maschi e una donna mentre attorno a loro vi erano molte reclute prive di sensi, segno che il combattimento, seppur breve, era stato duro.
I cinque intrusi furono condotti prontamente all’interno e uno di loro fu portato davanti al comandante dal caposquadra della quattro.
Camilla, vedendo bene il giovane portato davanti al comandante, perse un battito al cuore, era suo cugino Cailan, con il viso sanguinante ed un occhio nero, segno della sua tenace resistenza.
“E così voi cinque sareste quelli che ci hanno causato tanti problemi nell’ultima ora. Devo dire che mi aspettavo qualcosa di più, visto che siete riusciti a penetrare qui dentro, ma probabilmente vi ho sopravvalutati nel pensare che poteste sconfiggere un’intera base da soli. Hai qualcosa da dire prima che decida cosa fare di te?”
Il giovane Blake alzò lo sguardo, fissando i suoi occhi verde scuro in quelli celesti del suo interlocutore, prima di rispondere.
“Il problema non è quanti sono i nemici, ma dove sono.”
Detto ciò si liberò le mani dalle corde, lasciate allentate di proposito e sferrò un pugno sul naso al suo interlocutore, mandandolo a terra e scatenando l’attacco dei suoi compagni.
Al Seismitoad ci Pensò il suo Gallade, rimasto in attesa fuori dalla porta, con un rapido e preciso Fendifoglia che lo mandò al tappeto, mentre i Pokémon dei suoi compagni sconfissero gli altri velocemente grazie all’effetto sorpresa.
L’idea di Ayatsuri aveva funzionato. L’albino si era infiltrato di nascosto nella base insieme a Jason, Axia, Naomi e Sakura, sfruttando l’abilità di Zoroark per passare inosservati. Quando erano giunti davanti al punto dove si trovavano i prigionieri, gli avversari erano già arrivati, perciò avevano messo k.o. le reclute all’esterno e si erano fermati davanti alla porta, cercando un modo per entrare.
L’arrivo del gruppo d’incursione era stato provvidenziale, visto che aveva permesso d’inscenare quella piccola recita e portare a compimento la cosa senza danni collaterali, tanto più che Zoroark fece sparire l’illusione delle ferite creata sui volti dei prigionieri per rendere più credibile la cosa.
Axia, osservando che non vi erano più avversari lì dentro, fece un sorriso compiaciuto, per poi avvicinarsi all’albino, mentre Jason fece il gesto del pollice alzato verso gli, ormai, ex-prigionieri.
Questi ultimi erano sbalorditi dall’intraprendenza di quei giovani e rimasero senza parole per qualche secondo, fino a quando Walter non si lasciò andare ad una risata divertita, pensando che difficilmente avrebbe finito di stupirsi in quel mondo.
Camilla, invece, fece un sospiro di sollievo e si diresse verso il cugino, abbracciandolo fortemente.
“Oh, Cailan, vederti ridotto in quello stato mi ha fatto sentire tremendamente in colpa, soprattutto perché era successo per colpa mia.”
“Andiamo, Camilla, sai che non avrei mai potuto lasciare un membro della famiglia in pericolo, è più forte di me.”
Il giovane dell’Isola Cannella disse queste parole leggermente rosso in viso per la situazione, rossore che fu acuito dalle risate dei suoi amici dietro di lui, a cui si aggiunsero i Campioni e i Capipalestra, che smaltirono in quel modo la tensione accumulata dal momento della cattura.
 
 
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Angolo dell’Autore
Salve a tutti, finalmente rieccomi con un nuovo capitolo della storia. Più o meno sono riuscito a pubblicare in meno tempo, anche se di poco, ma purtroppo non ho potuto farlo prima, spero che il capitolo valga la vostra attesa e di riuscire ad aggiornare in tempi più brevi, anche se non posso assicurare niente.
Voglio fare un ringraziamento a tutti coloro che recensiscono, seguono o, anche solo, leggono la storia.
Alla prossima.
Cailan Blake

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