Us against the world.

di harryshands
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1st december. ***
Capitolo 2: *** Smile. ***
Capitolo 3: *** Goodnight. ***



Capitolo 1
*** 1st december. ***


1.







L'ennesimo 'driin' della sveglia, mi fa capire che è arrivato il momento di alzarsi dal letto e correre a prepararmi per andare a lavorare. Sbuffando, mi rigiro più volte nel letto fino a decidermi ad alzarmi, strisciando i piedi per la sonnolenza che ho ancora addosso mentre mi dirigo in bagno.
Mi fermo davanti allo specchio, poggiando le mani sul lavandino, guardando l'immagine riflessa. Un 'buongiorno Harry' farfuglio tra me e me, sbattendo più volte le palpebre per cercare di assumere una faccia un po' più sveglia. Per sbrigarmi, decido di farmi una doccia veloce per poi cambiarmi in meno di dieci minuti. Non faccio colazione, non l'ho mai fatta in realtà, così prendo le chiavi di casa, il cellulare e il giubotto per uscire e dirigermi al lavoro.
Una stuzzicante aria invernale sembra pervadermi, visto che sto congelando dal freddo. Primo dicembre. "Avrei dovuto mettere una sciarpa." mormoro a me stesso, camminando verso il bar poco distante da casa mia. Apro la porta d'entrata, accompagnata da un allegro suono, chiudendola poi alle mie spalle. "Buongiorno Harry, ben svegliato!" mi saluta amichevolmente Ashley, una mia collega nonchè migliore amica. Sono solo le otto di mattina ed è già così energica. "Buongiorno Ash." rispondo sorridendole, mentre mi tolgo il giubotto e prendendo il grembiule che lego attorno alla vita. "Primo dicembre." mi dice puntandomi il dito contro. La guardo confuso, non capendo cosa voglia dire. "Tra una ventina di giorni è Natale, non sei emozionato?" mi domanda allegra, con un sorriso enorme. Ashley ama il Natale e qualsiasi cosa lo riguardi, è la festa che ama più di tutte anche perchè il venticinque è il suo compleanno. 
"Se devo essere sincero no.. ma lo sarò solo perchè compi gli anni." le rispondo ridendo mentre, amichevolmente, mi lancia un'occhiataccia, lasciandomi poi sul bancone le ordinazioni di alcuni clienti presenti. Due caffè, un cappuccino ed una cioccolata calda. "Posso farcela." dico sospirando, voltandomi verso la macchina del caffè.
"Potrei avere una cioccolata calda?" domanda una voce maschile dietro di me. Mi volto annuendo appena. "Certo." rispondo, prendendo il latte. "E' il primo di dicembre e fa già così freddo qui a Londra?" chiede ridacchiando, mentre alzo lo sguardo verso di lui. Credo che il mio cuore sia tipo esploso dopo aver visto il ragazzo davanti a me. E' alto, direi, con i capelli neri e gli occhi color nocciola. "Beh, sì. Non sei di qui?" domando sorridendo, continuando a scrutarlo senza farlo notare. Ha la barba e gli dona parecchio. 
Scuote la testa. "Sono di Bradford, ma sono in missione segreta." risponde ridendo. Inarco un sopracciglio, ridendo anch'io. "Non dirò una parola allora se mi dovessero chiedere di..?" lascio la frase a metà, aspettando che mi dica il suo nome.
"Zayn. Mi chiamo Zayn." risponde porgendomi la mano. "Sono Harry." Gliela stringo, presentandomi. "Missione segreta hai detto eh?" domando tornando al mio lavoro.
"Beh diciamo che sto cercando un lavoro." fa spallucce. "Che al momento non ho ancora trovato ma ci riuscirò.. spero." il suo sorriso si spegne un po' dopo aver detto l'ultima parola, ma poi si riprende. "Sono solo al primo dicembre, per l'anno nuovo posso farcela." annuisce sorridendo mentre mi guarda.
Lo guardo, ricambiando il sorriso, porgendogli la tazza con la sua cioccolata calda. Mi ringrazia, mentre prende dello zucchero. 
Finisco di preparare e portare le altre ordinazioni ai tavoli, notando che Zayn è ancora seduto al bancone con il cellulare e delle carte in mano e con la sua tazza che è vuota da un pezzo. Torno dietro al bancone e mi porgo in avanti verso di lui, leggendo i vari fogli. "Sarebbero?" domando continuando a leggere all'incontrario. "Oh niente, sono solo alcune case di Londra che mi hanno suggerito degli amici di mio padre. Non so dove mettere le mani." sbuffa, facendo l'ennesima cancellatura con la penna.
"Ti serve una casa?" gli chiedo prendendo uno dei fogli e guardando le varie abitazioni. "Dio mio, sono prezzi assurdi!" dico sgranando gli occhi.
"Lo so, infatti non posso permettermele. Credo che se entro due giorni non trovo un lavoro, dovrò ritornarmene a casa." dice sospirando, guardando il foglio tra le mani. 
"Ti serve in un posto specifico?" domando ridandogli il foglio, mentre penso a qualche appartamento in affitto. Scuote la testa, prendendo il foglio. "Qualsiasi posto mi va benissimo, non è quello il problema.".
"Mh.. forse ho la soluzione. Il mio vicino di casa deve trasferirsi in Irlanda, forse se glielo chiedo è disposto a darti la casa, non saprei.".
I suoi occhi si illuminano, lasciando spazio ad un timido sorriso sulle labbra. "Sarebbe un miracolo, aiuto. Davvero glielo chiederesti?" domanda sorridendomi. Annuisco, sorridendo. Parliamo un po', dicendogli che entro questa sera avrei parlato con il mio vicino di casa e, dopo essersi scambiati i numeri di cellulare, aggiungo che gli avrei inviato un messaggio o lo avrei chiamato per fargli  sapere la risposta. 
Infatti, appena uscito dal lavoro, mi dirigo dal mio vicino. Mi offre un caffè e ci mettiamo a parlare del più e del meno, quando poi finiamo sul discorso della casa. Gli dico di Zayn e non esita a dirmi che può abitarvi senza problemi, anche senza dargli soldi. Una volta conclusa la faccenda, invio un messaggio a Zayn chiedendogli di incontrarci al bar e la risposta non tarda ad arrivare. In dieci minuti ci ritroviamo al bar a festeggiare, come se fossimo amici da sempre. "Ha detto che puoi iniziare a portare la tua roba, visto che la sua l'ha già imballata e spedita. Domani parte, quindi.." gli spiego, mentre mi guarda sorridendo. "Dicembre è il mio mese preferito, ma oggi è proprio una giornata fortunata!" mi dice con un sorriso a trentadue denti. "Anzi, d'ora in avanti il primo dicembre è il mio giorno fortunato." aggiunge. "Sarà perchè ho incontrato te." mi dice timidamente, mentre cerco di non arrossire. 
Non so perchè, ma questo fatidico primo dicembre me lo porterò dietro per un bel po'.. ho una strana sensazione dentro. 






WOOOOOOOOOOOOOOHOOOOOOO!

Eccomi qui, questa volta con una novità: una fan fiction rigorosamente Zarry, che dedico con tanto amore a Stella, una mia cara amica aw. Kiau amika! xd 
Ma.. tornando a noi.. non so quante Zarry shippers ci siano nel mondo ma poco importa, spero solo che questa ff vi piaccia. Nient'altro da aggiungere, buona lettura e recensite se volete. :-) 

Un bacio, Hils. ihih

Twitter: @Hilsoned


 

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Capitolo 2
*** Smile. ***


2.






Zayn's pov.



'Ehi Harry, sono Zayn. So che sei a lavoro ma ti volevo chiedere se appena hai finito puoi venire a darmi una mano a sistemare.. :)' no, è troppo da persona disperata.
'Harry! Sono Zayn,ciao. Scusa il disturbo, ti scrivo perchè..' no, sembra troppo l'inizio di una lettera. 
'Ehilà, sono Zayn. Appena puoi chiamami per favore. :)' okay, può andare. Invia.


Sono due giorni che sono chiuso nella mia camera d'albergo a finire di sistemare le ultime cose che mi ha inviato mio padre. Mi sono appena accorto di avergli detto di mandarmi centinaia di cose e non ho imballato nemmeno la metà di tutta la mia roba. Harry mi aveva avvertito che se avessi voluto una mano e, dopo aver provato a convincermi che non ne avevo bisogno, ho ceduto e gli ho inviato un messaggio. Lui mi ha già dato le chiavi della casa che gli ha consegnato il vicino, ma ancora non ci metto piede: devo finire di sistemare, non ce la farò mai.
Lo squillo del mio cellulare mette fine ai miei pensieri e tiro un sospiro di sollievo vedendo il nome 'Harry' sul display. "Harry! Sono contento che tu mi abbia richiamato, pensavo stessi ancora lavorando.." dico tenendo il cellulare sulla spalla contro l'orecchio. "Si ma ho appena finito, dimmi tutto. Qualche problema con il trasloco?" domanda, mentre annuisco. "Esatto, ho portato troppa roba.", rispondo mandando a quel paese l'ennesimo scatolone, sedendomi sul letto. "Ma non eri in albergo?" mi domanda.
"Si, infatti ci sono ancora. Mi sono fatto inviare tutto qui e mio padre ha sistemato tutto negli scatoloni come meglio capitava. Ne sto uscendo pazzo, non ce la farò mai." sbuffo guardandomi intorno, facendo una smorfia notando il caos che ho creato da solo.
"Tranquillo, sto arrivando, in due facciamo prima." colgo un sorriso nella frase. "Dieci minuti e sono da te." mi dice infine, per poi chiudere la chiamata.


Una decina di minuti più tardi, sento bussare alla porta. Vado ad aprire e una volta aperta la porta, mi trovo Harry davanti che mi sorride. "Eccomi qua." mi saluta continuando a sorridere. 
"Alleluia, non ne potevo più!" ammetto ridendo, facendolo entrare. "Più o meno sono rimaste poche cose.. sei venuto con la macchina?" gli chiedo finendo di chiudere l'ultimo degli scatoloni.
Annuisce prendendo uno scatolone in mano. "E' giù, parcheggiata davanti l'entrata dell'hotel. Penso che in macchina ci vanno tutti.." dice guardando le scatole sparse per la camera. "..almeno spero." aggiunge ridacchiando, andando verso la porta. "Su, prima finiamo, prima avrai una casa." sorride, spostando la porta con un piede e uscendo fuori. 
Ci mettiamo circa dieci minuti a fare avanti e indietro per sistemare gli scatoloni in macchina; menomale che Harry ha una ranger rover altrimenti non so come avremmo fatto. "Uhm Harry, questo non centra.. che facciamo?" gli chiedo poggiandone uno a terra, posando poi le mani sui fianchi, guardando quelli in macchina. "Entra in macchina." mi dice indicandomi lo sportello. Senza farmelo ripetere, salgo in macchina e lo guardo. "Beh?" domando, mentre lui prende lo scatolone e me lo mette sulle gambe. "Perfetto no?" ridacchia chiudendo lo sportello e salendo dalla parte del guidatore. 
"Non vedo un accidente!" dico ridendo, allungando il collo per guardare la strada, che non riesco a vedere. 
"Io devo guardare la strada, non tu. So dov'è casa tua." risponde ridendo mentre mette in moto e in meno di un minuto siamo già in direzione di casa. "Hai le chiavi vero?".
Annuisco cercando di prenderle dalla tasca dei jeans. Dopo vari tentativi, ci riesco e le poso sullo scatolone. "Siamo arrivati?" domando guardandolo guidare. 
"Quasi, due minuti ed arriviamo." mi guarda sorridendo, tornando poi a guardare la strada. Ricambio il sorriso, voltandomi poi verso il finestrino a guardare fuori. Alzo lo sguardo e noto che c'è il sole, nessuna nuvola. Che miracolo è? "A che pensi?" mi chiede Harry mentre parcheggia. Faccio spallucce, guardandolo. "Niente di importante." gli sorrido e lui fa lo stesso, scendendo poi dalla macchina. Viene dalla mia parte e mi apre lo sportello, prendendo lo scatolone e mettendolo a terra. "Tu apri la porta, qua ci penso io." mi dice aprendo lo sportello del portabagagli.
"Okay, poi vengo ad aiutarti." prendo le chiavi dallo scatolone e salgo i tre gradini di scale prima della porta principale. Inserisco le chiavi, facendo scattare la serratura, ed apro la porta. Entro ed apro anche qualche finestra per far entrare un po' più di luce per facilitarci le cose. Torno immediatamente da Harry che sta gia portando dentro le scatole più piccole. "Non stai un attimo fermo?" gli domando ridendo, dirigendomi verso la macchina e prendendo il primo scatolone che mi capita davanti. Harry ride, scuotendo la testa. "Sto facendo tutto con molta tranquillità eh." risponde continuando a fare avanti e indietro, insieme a me. Tra uno scatolone e l'altro li abbiamo portati dentro tutti. Harry chiude la macchina e torna dentro, chiudendo la porta. "Ti piace la casa?" mi domanda guardandosi intorno per poi guardare me. 
"Sì, adesso ho visto solo il salotto ma è spazioso ed è già tanto per me." rispondo ridendo. "Se vuoi puoi andare eh, posso cavarmela da solo..".
"Ti aiuto anche a mettere a posto, tanto non ho niente da fare, tranquillo." sorride. "Da dove vogliamo iniziare?".
"Mh.." mi guardo intorno. "Direi da qui." e così, diamo una sistemata al salotto: sulla libreria che contorna la televisione, mettiamo dvd, libri e qualche cornice con delle foto della mia famiglia. Indico ad Harry mia madre e le mie sorelle, e lui mi fa dei complimenti sul fatto che sono tutte carine. Lo ringrazio, non facendogli notare che mi sono leggermente ingelosito ma è una cosa passeggera perchè un attimo dopo stiamo scherzando su una mia foto: risale a quando andavo all'asilo, avevo dei baffi colorati disegnati sul viso e portavo un cappello da cowboy. "Che tipetto, scommetto che le bambine morivano per te!" mi punzecchia Harry ridendo, e lo seguo a ruota scoppiando a ridere. "Modestamente piacevo a tutte, specialmente conciato così." continuiamo a ridere, sistemando altre foto. Una volta finito in salotto, passiamo di sopra in camera da letto che è abbastanza grande. Mi sto innamorando di questa casa ogni minuto che passa sempre di più ed Harry se ne è accorto. "La guardi come se fosse oro, non lo so." sorride aprendo l'armadio. "I vestiti?" mi domanda aprendo i cassetti. "Sono nelle scatole con la 'v' scritta con il pennarello." rispondo, mentre metto l'ennesima cornice sul comodino. Lui sistema i miei vestiti spiegandomi dove li colloca nel caso non trovassi qualcosa; dovrei farlo io ma non ho voglia, così lo lascio fare a lui.
Nel frattempo metto qualche libro e via dicendo nei cassetti del comodino,e riempio la mensola sopra il letto con dei piccoli peluches che mi hanno regalato le mie sorelle: mi avrebbero ucciso se non li avessi portati con me. 
Una volta sistemato lì, metto il mio portatile sulla scrivania e dei fogli da disegno con le varie tempere, pennarelli, matite e pennelli. "Disegni?" mi domanda Harry chiudendo l'armadio. "Ehm si, ogni tanto mi dedico al disegno. Mi piace, lo faccio da quando ero piccolo.. vuoi vedere qualche disegno?" gli domando un po' insicuro, pensando che poi possa prendermi per il culo solo perchè disegno. "Si dai, se posso vederli, volentieri." mi sorride avvicinandosi alla scrivania mentre prendo dei disegni e delle foto di graffiti da una cartellina arancione. Ne tiro fuori qualcuno, quelli venuti meglio, e glieli porgo. Harry li guarda attentamente e poi mi rivolge un ampio sorriso. "Sei bravissimo Zayn! Hai talento, non solo nelle caricature eh. Guarda qua." mi mostra la foto di un graffito. "E' una figata!" sembra entusiasta quasi quanto me e questo mi rende felice. "Sono contento che ti piacciono così tanto, è uno dei motivi per cui sono a Londra.." mi mordo il labbro, mentre riprendo il materiale che Harry mi dà nuovamente. 
Corruccia la fronte, non capendo. "Che intendi?" mi domanda portando le braccia al petto, guardandomi.
"Vorrei.. mh.. diventare qualcuno grazie ai miei disegni." faccio spallucce, riponendoli della cartellina. "Tutto qui.".
"Lo spero per te, sei davvero bravo. Vedrai che ce la farai." posa una mano sulla mia spalla, sorridendomi per farmi coraggio. "Ne sono sicuro.".
Le sue parole sono un ottimo conforto per me e senza dire niente, lo abbraccio forte. Per un primo momento Harry rimane impassibile, e un secondo dopo sento le sue braccia che mi circondano stringendomi forte. Rimaniamo per un po' così quando poi mi stacco, abbassando lo sguardo per nascondere il rossore sulle mie guance. "Scusami." mormoro facendo un passo indietro. 
"Era un abbraccio, non è successo niente. Tranquillo." sorride cercando i miei occhi, che trova solo dopo avermi alzato il viso con le dita. "Stai arrossendo?" domanda guardandomi, accennando un tenero sorriso.
"No, pft, io non arrossisco mai!" mento spudoratamente, facendolo ridere. "E non ridere." gli do una leggera spinta, ridacchiando anch'io. 
"Non si dicono le bugie Zay, dovresti saperlo!" mi guarda facendomi un sorrisetto beffardo mentre mi punta il dito contro. 
Rido anch'io, guardando i suoi movimenti e spostando lo sguardo su di lui. "Zay?" domando sorridendo.
Harry annuisce, togliendo il braccio. "Zay." ripete sorridendo. "E' carino no? Mi piace di più, preferisco chiamarti così. Ti dispiace?" mi domanda inclinando leggermente la testa verso sinistra.
"Assolutamente no, anzi mi piace. E' tenero dai." ammetto facendo spallucce. Harry sorride. "Allora vada per Zay." annuisce contento mentre va verso la finestra della camera. 
Lo guardo andare, sedendomi poi sul letto. "Posso farti una domanda? Niente di personale eh." lo avverto mettendomi comodo. Il riccio annuisce, voltandosi a guardarmi. "Ecco.. mi chiedevo.. ma sorridi sempre?" gli domando ridendo, seguito da lui che annuisce. "Tutti mi dicono che ho un bel sorriso." risponde facendo spallucce. "E poi spiegami una cosa, come faccio a non sorridere con te?" domanda curvando le labbra in un sorriso sincero, tornando a guardare fuori dalla finestra. 
'Come faccio a non sorridere con te' mi rimbomba in testa più volte.
'Come faccio a non sorridere con te' è una delle cose più dolci che mi abbiano mai detto.
'Come faccio a non sorridere con te' più lo ripeto in mente, più il mio cuore perde un battito. Sono così sensibile? O è Harry che mi fa andare fuori di testa? E perchè sorrido non appena colgo nella mia mente il suo nome? 




BUOOOOOOOOOOOOOOOOOOONGIORNO.

Che poi per me tanto buono non è ma lasciamo perdere, torniamo alle cose serie. 
*rullo di tamburi* il secondo capitolo! Lo aspettavate da tanto? Eh, pure io. (rido) Sono riuscita a trovare del tempo stamattina, anche perchè non sono andata a scuola, ed ecco qua. Scritto e pubblicato quindi > #EnjoyIt :-)

Diciamo che.. gli Zarry mi fanno morire e sono teneressimi, piango. Però la situazione si evolverà presto, quindi.. #staytuned. xd
Bene, ho detto tutto, posso evaporare. Al prossimo capitolo!
 


Twitter: @Hilsoned 

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Capitolo 3
*** Goodnight. ***


 3.

 




Harry's pov.



"Harry?" mi richiama Zayn, facendomi voltare di nuovo. "Ti va di mangiare qualcosa al Mc Donalds?" mi domanda timidamente, guardandomi. Annuisco sorridendo. "Magari, però offro io."rispondo. "E non dirmi di no perchè lo farò ugualmente." aggiungo ridacchiando, andando verso la porta. Zayn si alza scuotendo la testa. "Vedremo, se invito qualcuno a mangiare non lo faccio mai pagare. Che modi sarebbero altrimenti?" domanda ridendo, seguendomi fino al salotto.
"Non saprei ma io sono come te quindi.. vedremo." lo guardo sorridendo, per poi aprire la porta. "Mh.. andiamo a piedi?" gli domando aspettando che finisca di scendere le scale. Mi guarda per un attimo e risponde di sì, prendendo il cellulare e le chiavi di casa. Usciamo di casa e ci incamminiamo verso il Mc Donalds che, se non sbaglio, è a pochi passi dalla nuova abitazione di Zayn.
Mi guardo intorno e la gente cammina spensierata tra le vie. Chi fa compere per Natale, anche se siamo solo al tre dicembre, o chi guarda le vetrine piene di possibili regali sperando di riceverli o poterli fare presto. Bambini che corrono, giocano o passeggiano mano nella mano con i propri genitori che mi mettono allegria solo a guardarli. Caffetterie piene, con questo freddo poi è normale, che non si trova un posto a sedere nemmeno a pagarli oro. E poi ci sono io, insieme a Zayn, che passeggiamo tranquillamente come due semplici amici. Guardo Zayn, accennando un sorriso, notando che è perso tra i suoi pensieri; forse sta pensando quello che sto pensando io, oppure sta pensando alla sua famiglia, ai suoi sogni, alle sue nuove aspettative o magari si è solo incantato a guardare per terra. Mi lascio sfuggire una piccola risata, facendo voltare Zayn che se ne accorge. "Perchè ridi?" mi domanda inclinando leggermente la testa. "Niente, niente." scuoto la testa, sorridendo per poi indicargli il Mc Donald's. "Siamo arrivati!" esclamo andando verso l'entrata.
Entriamo entrambi e andiamo diretti al bancone per ordinare. "Che prendi?" gli domando mentre guardo i display in alto. "Mh.. un big mc.. ho fame." risponde ridendo. Lo seguo a ruota, e una volta arrivato il nostro turno, ordino la stessa cosa e dopo esserci quasi presi a sberle, pago io. "Non vale, la prossima volta offro io!" brontola cercando un posto dove sederci. "L'avevo detto che avrei pagato eh,pft." rispondo ridacchiando, indicandogli un tavolo vuoto accanto all'enorme vetrata che da' sul marciapiede; ci sediamo l'uno davanti all'altro e cominciamo a mangiare.
"Da quant'è che lavori al bar?" mi domanda tutt'un tratto Zayn, dopo aver dato un morso al suo panino.
"Quasi un anno,perchè?" gli domando mentre prendo la cocacola, bevendone un sorso. "Vuoi lavorare lì?" aggiungo.
Scuote la testa, facendo spallucce. "Era per sapere, ci conosciamo da poco e alloora..", sorride lasciando la frase a metà.
"Uhm vediamo, vuoi che ti faccia un resoconto della mia vita?" domando ridendo, dando l'ennesimo morso al panino,quasi finito. Zayn annuisce, sorridendomi, mettendosi in posizione per ascoltare. Mi schiarisco la voce, dandomi un colpetto sul petto. "Dunque, mi chiamo Harry Styles, ho vent'anni e abito a Londra da circa due anni. Ho una sorella, si chiama Gemma ed i miei sono separati." prendo una pausa, pensando a cosa dire. "Mi piace la musica, viaggiare, leggere e fare amicizia." concludo sorridendo. "Soddisfatto?" domando ridendo, finendo il mio panino.
"Si, molto diretto e dettagliato. Mi piace!" annuisce ridendo, tornando a mangiare. "Tu gia sai qualcosa di me e fattelo bastare.".
"Mh okay, mi farò i fatti miei." faccio spallucce, guardandomi intorno. Ad un tratto, mi avvicino a Zayn, facendogli segno di avvicinarsi. "Il tizio alle tue spalle ci sta fissando da un po'.." sussurro al suo orecchio, indicandoglielo con un cenno di testa. Zayn si volta, guardando un attimo il signore per poi girarsi nuovamente verso di me. "Sarà che siamo belli, che ne so." ipotizza scoppiando a ridere guardandomi.
"Ora mi diverto.." gli dico prendendo il tovagliolo di carta che ho nel vassoio. Mentre Zayn mi guarda aggrottando la fronte, non capendo cosa voglia fare, strappo dei pezzetti di carta, arrotolandoli uno ad uno. Estraggo la cannuccia della cocacola dal contenitore e metto una pallina di carta al suo interno, portandola alla bocca e, puntandola verso il signore impegnato a leggere il giornale, la sputo nella sua direzione prendendo in pieno la fronte di esso.
"Ma sei scemo?" commenta il moro a bassa voce, ridendo. Abbasso velocemente la testa e la cannuccia, notando che il tizio sta guardando intorno per capire da dove provenisse la pallina. "Shh altrimenti ti sente!" rispondo trattenendo le risate per non farmi scoprire.
"Dammi qua!" mi dice Zayn, prendendo una pallina e facendo la stessa cosa con la sua cannuccia. Ci prova più di una volta ma l'unica cosa che prende è il pavimento o il tavolo del tizio, perchè non riesce a soffiare bene dentro la cannuccia. "Sei impedito o cosa?" gli domando ridendo, mentre lo guardo applicarsi nel gioco che continua a non riuscirci.

"Sta zitto, è questa che è fasulla!" si giustifica sbuffando, indicando la cannuccia. "Non riesco a lanciare nemmeno una pallina uff." continua, mentre gli faccio cenno di tacere. "Perchè mi guardi così? Che ho detto?" domanda di nuovo, mentre mi copro il viso con una mano. "Harry?".
"Quindi sei tu quello che lancia palline al mio tavolo." il tizio, che dovrebbe avere una cinquantina d'anni, spunta dietro le spalle di Zayn guardandolo malissimo. Lui, rosso dall'imbarazzo, mi guarda cercando un aiuto. "Io? Nono, non è vero.. io.. Harry è vero?" domanda continuando a guardare il tizio avanti a sè.

"Si, guardi, deve aver sbagliato persona.. lui non centra niente, davvero." mi rivolgo a lui, alzandomi dal tavolo. "Ce ne stavamo giusto andando e.. Zayn alzati, su." gli dico prendendo il mio vassoio.
"Ecco bravi, andatevene." borbotta l'uomo tornando al suo tavolo. "Imbecilli." aggiunge sottovoce, pensando di non averlo sentito. "Imbecilli eh?" ripete a bassavoce Zayn, svuotando il suo vassoio. "Ci penso io. La bevi ancora questa?" mi domanda indicando la mia cocacola. Scuoto la testa, lasciandogliela prendere mentre svuoto il mio vassoio. "Che vuoi fare?" gli domando guardandolo. Mi fa l'occhiolino, facendomi segno di seguirlo. "Appena ti dico una cosa, falla." mormora guardandomi. Annuisco, seguendolo, guardando i suoi movimenti: si avvicina all'uomo, alle sue spalle, rovesciandogli la poca cocacola rimasta sopra la sua testa. Spalanco la bocca, sorpreso, non sapendo se spaventarmi per la possibile reazione oppure scoppiare a ridere. Non ho tempo per pensarci perchè in men che non si dica, Zayn mi prende per mano correndo via dal Mc Donald's.

"Sei completamente folle!" gli urlo correndo assieme a lui, scoppiando a ridere. "Come ti è venuto in mente?" domando guardandolo, continuando a correre.
"Imbecille ci chiama qualcun altro,pft." risponde ridacchiando, rallentando la corsa, essendo lontani dal fastfood. "Sto stronzo." aggiunge facendo una smorfia. Continuo a ridere, notando che siamo tornati davanti a casa sua.
Guarda la casa e poi guarda me. "Vuoi entrare?" mi domanda, prendendo le chiavi. Faccio spallucce e guardo l'orologio, seguendolo. "E' presto, se vuoi rimango volentieri." mi sorride ed entriamo entrambi.
"Ti va se guardiamo la tv?" mi domanda accendendola. Annuisco, andando a sedermi sul divano, seguito da Zayn. Si siede accanto a me e inizia a girare canali a buffo, sperando di trovare qualcosa che piaccia a entrambi. "Non c'è niente, aiuto. Che palle." sbuffa posando il telecomando sul divano.
"Povero bimbo." ridacchio guardandolo; mi guarda male e mi da un pizzico sul fianco, ridendo. "Tieni a posto le mani oh." gli dico guardandolo male, per poi ridere appena.
"Soffri il solletico?" mi domanda sogghignando, portando le mani avanti. Annuisco, facendo una faccia spaventata. "Avresti dovuto dirmi di no." risponde ridendo, per poi avvicinarsi e iniziare a farmi il solletico.
"Zayn! Vai via, no ti prego!" cerco di fermargli le mani, scoppiando a ridere mentre mi muovo come un serpente per sfuggire alle sue mani. A forza di ridere e muoverci, ci ritroviamo entrambi sdraiati sul divano. Ci guardiamo per un attimo, ridendo di nuovo, tornando poi seri. Parliamo per un po' del più e del meno, credo almeno per più di un'ora, rimanendo fermi come siamo. "Zay è tardi.. se vuoi vado.." gli dico guardandolo seriamente.
Scuote la testa, abbracciandomi. "Resta qua." mormora poggiando la testa sul mio petto, come un bambino indifeso. Mi fa così tenerezza che non riesco a dirgli di no. "Okay, resto qui." rispondo sorridendogli dolcemente, per poi abbracciarlo. Alza il braccio verso lo schienale del divano, prendendo una coperta ripiegata e portandosela sulle gambe. La spiega e la mette su entrambi, tirandosela su fino alle spalle. "Buonanotte." mormora sorridendomi, per poi chiudere gli occhi. "Buonanotte Zay." rispondo, guardandolo prima di addormentarmi. Ripenso a tutta la giornata: al trasloco, i disegni, a quanto ci siamo divertiti nelle ultime ore, arrivando ad una conclusione. Conosco da poco Zayn ma quel poco mi è bastato per capire che è una persona davvero adorabile e sono felice del rapporto che si sta creando, davvero. E mi addormento così, pensando a quanto sia tenero, come se fosse la cosa più dolce del mondo.

 

 

 

BUONASEEEEEEEEEEERAAAAA!

Premetto che ci ho messo le ore a scrivere 'sto capitolo: non finiva più,aah. Ma l'importante è che ce l'ho fatta. *pugnetto* Passiamo alle cose importanti: Zayn è proprio un badboy, vero? Seh. CONVINTO CHICCO. E poi la parte finale.. aw,che tenerelli. :c
Okay basta, nel prossimo capitolo ci sarà da ridere,crepo. #StayTuned yaaaaaaaaaay
ps. Recensite se volete!:-)

Twitter: @Hilsoned

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