E se Clara fosse entrata nella Banda?

di Mayara_23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Che hanno in mente? ***
Capitolo 2: *** La vita nella Banda ***
Capitolo 3: *** Scoperta ***



Capitolo 1
*** Che hanno in mente? ***


E se Clara fosse entrata nella banda?
Per sapere chi è Clara dovete leggere la mia FF “Nuove avventure nel reparto dei RIS”
Driiiiin!Driiin!
“Pronto?”
“Come è andata?”
“Mi ha creduta penso il gioco sia fatto”
“Bene.Ti vengo a prendere fra 10 minuti al solito posto.”
“Ok ciao”
La ragazza con i capelli castani e gli occhi verdi si preparò per uscire quando una donna con un caschetto biondo e occhi verdi ritornò nella saletta con in mano due caffè.
“La macchinetta nel mio ufficio fa caffè più buono,ma vai già via?” chiese la bionda
“Si mi dispiace ma ho un colloquio di lavoro. Se vuoi ci vediamo domani” la ragazza mora sorrise
“Sisi vieni pure al Ris domani. Ciao, sono contenta di averti rivisto”
“Anche io molto”
“Ciao Clara”
“Ciao L-lucia”
Clara uscì dal Ris e senza destare sospetti si avviò verso il luogo dell’appuntamento.
Aspettò 5 minuti sotto la pioggia e finalmente arrivò una macchina nera. La macchina si fermò di fianco a Clara e qualcuno abbassò il finestrino. Clara sorrise vedendo l’uomo che l’aspettava e salì in macchina.
I due ragazzi si baciarono
“Allacciati la cintura” disse il ragazzo
“Si Gerry Pugliese ai suoi ordini!” disse ridendo la ragazza.
“Spiritosa!Allora che ti ha detto tua madre?”
“Si è messa a piangere quella bastarda!Mi ha chiesto scusa per avermi abbandonato e io l’ho assecondata”
“Ti ha creduto?”
“Si, si tranquillo!Non ha nessun dubbio!Sono davvero sua figlia naturale ma non penso proprio di perdonarla anzi gliene voglio far passare di tutti i colori!”
“E noi ti daremo della banda ti daremo una mano”
La ragazza sorrise al fidanzato e continuarono il viaggio verso il covo della Banda.
Appena arrivati il Lupo,il Maiale e la Scimmia li stavano aspettando.Gerry e Clara gli andarono incontro mano nella mano.
“Allora?” disse il Lupo rivolgendosi alla ragazza
“Mi ha creduto.Il gioco è appena iniziato” rispose Clara.
“Molto bene.Ottimo lavoro” poi il Lupo si rivolse al fratello  “Fai quello che ti ho detto”.
Gerry annuì e disse a Clara di seguirlo, ma la ragazza si fermò e si rivolse a Mario.
“Anita dov’è?”
“Arriverà.Sta entrando a tutti gli effetti nella Banda”
Clara annuì e seguì il compagno.
Gerry e Clara arrivarono in una stanza con un letto a baldacchino e una scatola rossa sul letto.I due fidanzati si sedettero.
“Gerry che succede?” chiese la ragazza
“Ho parlato a lungo con mio fratello e alla fine ci siamo trovati d’accordo.” Il ragazzo aprì la scatola dove vi era una maschera. “Vogliamo che tu entri nella banda e questa è la tua maschera” concluse il ragazzo consegnando la maschera alla ragazza. Clara lo guardò stupita poi sorrise ammiccando.
“Una pantera? La pantera è simbolo di lussuria ed è un animale elegante e raffinato. E’ così che mi vedi?” disse Clara avvicinandosi  gattonando al fidanzato si baciarono e fecero l’amore indossando le maschere.
 
 

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Capitolo 2
*** La vita nella Banda ***


La mattina arrivò presto e Clara fu la prima ad alzarsi tra le persone della Banda. Prima di alzarsi, guardò Gerry che dormiva profondamente accanto a lei.
Senza fare molto rumore, andò in cucina e frugò nella dispensa per trovare un pentolino per far bollire un po’ d’acqua per il the. Decise di preparare la colazione per tutti, ormai era quella la sua famiglia. Ripensò alla prima volta che aveva aiutato la banda e le venne in mente quando aiutò Mario ad uscire dall’ospedale.
*Flashback*
Anita e Clara erano a casa di quest’ultima a pianificare il piano di fuga di Mario dall’ospedale. Era tutto organizzato nei minimi particolari per far si che tutto funzionasse perfettamente. Improvvisamente squillò il cellulare a Clara.
“Pronto?Sisi..fra venti minuti al casolare. Mi raccomando puntuali” la ragazza riagganciò e comunicò alla “collega” di prepararsi e andare.  Salirono in macchina dirette verso la periferia di Roma. Durante il viaggio Anita continuava a fissare Clara e poi iniziò a parlare.
“Posso farti una domanda?” disse Anita all’amica.
“Certo.Dimmi pure” rispose Clara
“Ma come mai ti sei offerta di aiutare Mario e la Banda a scappare?”
“Perché la Banda ha ucciso l’assassino del mio padre adottivo. Mio padre era un vecchio amico di Giovanni pugliese, padre di Gerry e Mario, ed erano come fratelli . Giovanni  veniva molto spesso a casa mia ma non avevo mai conosciuto i suoi figli solo quando è morto li ho visti al funerale. Dopo poco io sono partita a studiare all’estero e quando ero là mi hanno comunicato che mio padre era stato ucciso da un uomo a cui doveva dei soldi. Quando ero via mio padre si era preso cura dei fratelli pugliese come se fossero figli suoi (perché la signora pugliese era morta di tumore quando Gerry aveva tre anni) e per questo loro hanno ucciso l’assassino di mio padre e gli devo la mia vita.”
“Adesso mi è tutto chiaro. Ma la tua madre adottiva che fine ha fatto?”
“Non ho una madre adottiva era solo la sorella di mio padre che poi è morta in un incidente stradale quando ero molto piccola. Mio padre mi ha cresciuta e mi ha sempre dato tutto. Davanti alla sua tomba gli ho promesso di stare sempre accanto a Mario e a Gerry nel bene e nel male.”
Dopo queste confessioni, le due donne arrivarono nel luogo dell’incontro dove c’erano tre uomini che le stavano aspettando. Vedendo le due donne che erano le fidanzate dei rispettati fratelli Pugliese, abbassarono leggermente la testa come segno di rispetto.
“Bene, ragazzi. Allora noi abbiamo il compito di far uscire Mario Pugliese, ovvero il Lupo, dall’ospedale prima che si rimetta completamente perché potrebbe andare in carcere, dunque il piano si svolgerà domani. Noi non possiamo compiere il progetto in prima persona perché abbiamo in mente altri piani dunque poniamo la nostra fiducia in voi. Se fate i nostri nomi a qualcuno verrete ammazzati immediatamente dunque bocca cucita. Uno di voi si deve travestire da dottore e altri da infermieri. Dovrete fingere di doverlo operare, in realtà lo porterete in cantina dove lo porterete fuori dall’ospedale. Abbiamo già preparato i documenti per l’operazione da far vedere al carabiniere. Avete dubbi?” ci fu silenzio e dunque Clara continuò “Bene, domani alle 9 ci vediamo qui e vi do i documenti. Ah, l ’ultima cosa. Ci dovrete avvertire quando sarete  riusciti a farlo uscire dall’ospedale e dopo dovete portarlo qui. A domani” i tre uomini annuirono e se ne andarono.
Il giorno dopo il piano andò a buon fine e le due donne aspettarono i tre uomini con Mario al casale. All’improvviso arrivò una macchina nera che si fermò a pochi metri dalle due ragazze. Un uomo del piano aprì la porta posteriore della macchina e vi uscì il Lupo.
Anita corse ad abbracciarlo e baciarlo invece Clara lo salutò con la mano.
“Ben tornato Lupo”
“Sono felice di essere ritornato grazie a voi due” disse Il Lupo e le due ragazze sorrisero, Clara con un sorriso forzato. Mario la capì subito e si avvicinò alla ragazza che era come una sorella.
“Lo so che vorresti mio fratello accanto e devi avere pazienza. Prima  dobbiamo liberare Stinco”
Clara annuì e diressero verso il covo ovvero La rocca dei  Papa.
*Fine Flashback*
 
 Dopo pochi minuti arrivò Anita.
“Buongiorno” disse Anita
“Ciao Anita” disse Clara “Ma a che ora sei ritornata?”
“Un’ora dopo di te, ho avuto dei problemi.”
“Ma che dovevi fare? Mario mi ha detto che facevi una cosa per entrare definitivamente nella Banda” Anita si sedette a tavola giocando con un biscotto.
“Sai Giordana?” Clara annuì e allora Anita continuò “ero il suo avvocato e dato che ha tradito la Banda, l’ho uccisa” lo disse con una tranquillità che fece rabbrividire Clara.in quel momento la ragazza stava togliendo il pentolino dell’acqua per il te e si ustionò.
“Clara tutto bene?” Chiese Anita aiutando l’amica mettendo la sua mano sotto l’acqua.
“Sisi tranquilla tutto bene” in realtà l’affermazione di Anita l’aveva scosso.  Era vissuta nell’illusione che dato che era la fidanzata di Tigre non le sarebbe successo niente invece si era resa conto che non era così.
Le due ragazze si sedettero a tavola e si misero a fare colazione in silenzio.Poco dopo arrivò Mario seguito da Cenzone,Stinco e infine Gerry.
Dopo che si furono seduti tutti, Mario iniziò a parlare.
“Allora ragazzi ci servono soldi dunque dobbiamo pianificare un colpo”
Tutti annuirono e proposero qualcosa. Alla fine si decise di rapinare una banca nella periferia di Roma alla mattina presto.
“Tu Clara andrai al Ris e ci dirai, senza farti scoprire, quando arriveranno i Ris” disse il Lupo. Clara annuì e uscì in giardino. Gerry la guardò confuso e si girò verso la banda.
“Che le avete fatto?”
“Stamattina mi ha chiesto che cosa avevo fatto ieri pomeriggio e io le ho detto che ho ucciso Giordana” disse Anita cercando di giustificarsi
“Io vado da lei” tigre si alzò e seguì la compagna.
Clara era appoggiata alla staccionata che fumava una sigaretta.
“Perché mi hai seguito?” chiese la ragazza
“Perché da stamattina sei strana” disse il ragazzo.
“No è solo che ho capito di essere vissuto in un illusione di essere sicura con voi”
“Ma che diavolo stai dicendo?”
“Giordana era la fidanzata di Stinco e l’avete uccisa”
“Giordana si è messa nei guai da sola. E’ scappata e ad aiutato la polizia a catturarci. Si meritava quella fine. Adesso tu hai paura che ti succeda la stessa cosa?”
“Si”
“E’ impossibile che ti succeda. Primo perché sei  la mia fidanzata e secondo perché io e Mario abbiamo promesso a tuo padre di proteggerti sempre.”
Clara lo guardò e si baciarono.
“Grazie, non so come farei senza di te amore mio” disse la ragazza
“La mia vita si è riempita di colore da quando ci sei tu, forse sono  io a doverti ringraziare Pantera!”
Con il sorriso rientrarono in casa a pianificare il colpo con gli altri membri della Banda. 

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Capitolo 3
*** Scoperta ***


Arrivò il giorno della rapina. Clara, come prestabilito, andò al Ris fingendo di voler ricucire i rapporti con la madre,, Lucia Brancato.
Appena la ragazza varcò la soglia del reparto, si sentì mancare l’aria. Non era facile per una criminale di quel calibro andare in un reparto di carabinieri che se avessero avuto qualche sospetto, potevano arrestarla.
Si incamminò verso l’ufficio di fronte a lei, quello più grande, quello del capitano Brancato.
Si fece coraggio, ripassò mentalmente quello che doveva dire, e alla fine bussò.
“Avanti” disse il capitano. Clara entrò nell’ufficio e fu subito avvolta dall’abbraccio della madre. Fu una strana sensazione per la ragazza ma il risentimento prevalse nella sua mente.
“Ciao mamma” disse Clara. Lucia la lasciò e la guardò negli occhi.
“Ciao tesoro, vuoi un caffè?”chiese il capitano
“Si grazie, ne ho proprio bisogno”
Lucia andò a prendere il caffè nella sala relax e lasciò, ingenuamente, Clara nel suo ufficio. Dopo che la madre fu andata a prendere il caffè, frugò nei suoi cassetti alla ricerca di qualcosa utile alla banda. Alla fine trovò una chiavetta nominata “Fascicolo Banda Del Lupo”, la prese e l’avrebbe riconsegnata domani dopo che Stinco avesse copiato i file.
Lucia ritornò nel suo ufficio con due tazzine di caffè. Parlarono del più e del meno. Ovviamente Clara raccontò che suo padre morì in un incidente e che adesso viveva da sola.
All’improvviso qualcuno bussò alla porta dell’ufficio del capitano interrompendo la conversazione fra le due donne.
Entrò il tenente Dossena che si avvicinò al capitano agitatissimo.
“Capitano la banda sta rapinando una banca nella periferia di Roma!”
“Andiamo!!!” urlò il capitano. “Clara vieni con noi?” a quella domanda Clara non seppe cosa rispondere.
“V-va bene” rispose la ragazza. Il capitano, il tenente e Clara corsero verso la macchina. Clara era rimasta incantata dal fascino del tenente dalla prima volta che lo aveva visto ma non doveva fare pensieri su di lui perché era già fidanzata con Gerry.
I tre salirono in macchina e sfrecciarono verso la banca. Clara doveva rimanere tranquilla e tirò fuori il cellulare scrivendo a Gerry.
“STANNO ARRIVANDO! Andate via!!!”
“A chi stai scrivendo?” chiese improvvisamente il capitano. Clara rispose con una prontezza invidiabile.
“Alla mia amica Sara. Mi ha chiesto di uscire ma le ho detto che non posso”  era una risposta che poteva andare e il capitano ci credette. Clara tirò un sospiro di sollievo.
Arrivati sul posto, Lucia ordinò a Clara di stare in macchina e avvisarli se fossero usciti dal retro. Clara annuì.
Passarono pochi minuti e la Banda uscì dal retro. Stinco si accorse di Clara che era seduta nel sedile posteriore della macchina dei carabinieri e avvisò Gerry. I due fidanzati si guardarono e Clara abbassò il finestrino.
“Il piano è andato alla perfezione” disse la ragazza cercando di parlare a voce bassa.
“Bene”
All’improvviso un carabiniere si avvicinò alla macchina dei carabinieri dove vi era Clara e rimase pietrificato.
“Tu sei una complice!!Voi fermi!!” disse il carabiniere puntandogli la pistola.
“Gerry uccidilo o se no il piano va in fumo!” urlò Clara.
Gerry senza pensarci gli sparò al cuore e il carabiniere morì sul colpo. Clara scese dalla macchina.
“Ma che fai!Rientra in macchina!” urlò Gerry.
“Colpiscimi alla testa!” Urlò Clara al fidanzato.
“Cosa no!”
“Dai cazzo!Mario diglielo anche tu!!” Mario la guardò negli occhi. Si fidava di quella ragazza.
“Vai Gerry, è più credibile” Disse Mario. Clara era felice che Mario l’avesse appoggiata.
“Va bene, come volete” con la pistola Gerry ferì in testa la fidanzata.
“Forza scappate!!!” urlò Clara un po’ intontita dal colpo.
 Gerry la guardò. Non voleva lasciarla li con la testa sanguinante.
“Gerry!Sali in macchina!!!!” urlò Clara al fidanzato lanciandogli uno sguardo di speranza.
Il ragazzo alla fin fine salì in macchina e fuggì con la banda.
“MAMMAAAAA!!!AIUTOOOO!!” urlò Clara cercando di fermare il sangue che usciva dalla ferita provocata da Gerry. Lucia e Bart corsero verso Clara che stava piangendo. Lo spettacolo che ebbero davanti non fu molto piacevole: Clara per terra con una ferita alla testa e dietro di lei un carabiniere morto.
“Oddio!Ma che è successo!”  chiese Lucia.
“Mi volevano rapire e il carabiniere mi ha difeso ma gli hanno sparato. Poi mi hanno ferito alla testa e sono scappati” recitò Clara piangendo.
“Stai tranquilla, la ferita non è grave dunque andiamo al Ris e la disinfettiamo.” Disse Lucia. Il capitano si recò verso gli altri carabinieri e gli raccontò la vicenda.
Bart cercò di aiutare Clara a salire in macchina.
“Ti fa molto male?” chiese il tenente alla ragazza.
“Un po’ ma passa” rispose la ragazza guardandolo negli occhi. Era impossibile resistere al suo sguardo ma cercò di deviarlo.
Clara ritornò con gli altri al Ris e la medicarono.
“Adesso mamma devo proprio andare. Ci vediamo domani?” disse Clara.
“Ti accompagno a casa?” chiese il capitano alla figlia.
“No stai tranquilla ce la faccio. Se ho problemi ti chiamo ok?”
“Ok, mi raccomando, ci vediamo domani”
Clara salutò la madre e si diresse verso la sua macchina. Guidò verso il covo della Banda. Gerry le corse incontro esaminando la ferita.
“Ti fa male?” chiese il ragazzo
“Non tanto, tranquillo. Lo abbiamo fatto per una buona causa” rispose la ragazza sorridendo. I due ragazzi si baciarono ed entrarono in casa insieme.
La banda si congratulò con lei per il successo del piano. Clara tirò fuori la chiavetta dalla borsa e la diede a Stinco.
“Vai a copiare i file che domani la riporto al Ris” disse Clara ad un Stinco attonito.
“Vado subito” Scimmia si recò nella camera segreta dei computer, il suo “covo”.
La serata trascorse tranquilla per la banda. Invece al Ris,Milo stava esaminando i video della rapina della banca insieme a Bart.
“Guarda Bart! Qualcuno ha avvisato la Banda prima che arrivassimo! C ’è Gerry che legge un messaggio sul cellulare e dice alla banda che noi stiamo arrivando!” disse Milo al collega. Bart ebbe un flashback: Clara che invia un messaggio proprio mentre andavano a fermare la rapina, lei ferita, coincidenza con Anita, un poliziotto morto.
“Clara!!” urlò Bart
“Che cosa c’entra la figlia del capitano?!”
“Ci sono troppe coincidenze!Lei che invia un messaggio proprio quando stiamo andando a fermare la rapina. Lei ferita alla testa come Anita e il carabiniere morto come l’avvocato! Io vado a dirlo alla Brancato!” disse Bart correndo verso l‘ufficio del capitano.
Bussò ed entrò.
“Dimmi Bart” disse la Brancato che stava esaminando dei documenti e neanche alzò gli occhi.
“Forse sappiamo chi ha avvisato la Banda che stavamo arrivando” disse il tenente. Lucia lo ascoltava ma continuava ad esaminare i documenti.
“E chi sarebbe?”
“Clara” disse il tenente. Quando pronunciò quel nome Lucia alzò gli occhi pensando di non aver capito bene.

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