Resiste

di IricciDiEdward
(/viewuser.php?uid=276366)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cambiar De Aire ***
Capitolo 2: *** Hay Un Lugar ***
Capitolo 3: *** Un Dia Mas ***
Capitolo 4: *** Fidarsi ***
Capitolo 5: *** casi un sueno ***



Capitolo 1
*** Cambiar De Aire ***




1- capitolo - Cambiar De Aire -

chi sono da dove vengo
dove voglio andare
e a partire da ora
che non ho un cuore per continuarla
e intentare,respitare
non c'è nell'aria la libertà


'Sol vieni qui' urla l'uomo,scesi dal muretto afferrando il quaderno per poi chiudendrlo 'Arrivo' urlai 
misi tutto nella borsa,ed entrai nel locale 'eccomi' dissi lasciando la borsa sul tavolino 'su,metti questo e fa 
il tuo lavoro' disse dandomi il grembiule,obbidii e lo indossai.Iniziai a servire le bevande,ai clienti abituativi
'cameriera,un altro' urla un uomo,mi avvicinai al bancone afferrai i bicchieri,e li poggiai sul vassoio 'ora' urla.
Sbuffai portando l'ordinazione 'finalmente' disse bevendo tutta la bevanda,diedi le altre ordinazioni e 
afferrai i bicchieri vuoti,avvicinandomi al bancone.Odiavo quel lavoro,ma mi servivano i soldi per scappare da lì.
'Sol più veloce' disse il capo,mi voltai scontrandomi con un ragazzo.Caddero tutti i bicchieri sul pavimento,
rompendosi e provocando un tale fracasso.. Guardai le bevande rovesciate sul pavimento mortificata.. 
'ma cosa?' urla il capo avvicinandosi chiusi gli occhi 'Sol' disse guardando il pavimento e poi me. 
'Sei licenziata.' urla indicando la porta lo guardai,ebbi un colpo al cuore 'c-cosa?' balbettai sorpresa 
pensai come avrei fatto senza un lavoro 'fuori dal mio locale' ordina 'come?' chiesi 'hai capito bene' disse guardandomi 
male 'non puoi..come farò con i soldi? un posto per dormire e..' mi blocca 'non mi interessa' disse scandendo bene le parole.
Gli occhi si colmavano di lacrime,e mordendomi il labbro inferiore lasciai sul pavimento il grembiule afferrai la borsa ed uscii..
Iniziai a correre,mentre le lacrime rigavano il viso,mi sentivo uno schifo,inutile e sopratutto..sola.
Andai alla metro,presi il biglietto con quei pochi risparmi che avevo accumulato,negli ultimi giorni.
Entrai nell treno per poi sedermi,sospirai..mancava poco a destinazione.Guardai il finestrino e notai la matita colata.
Ricordo quando me la diede la ragazza che lavorava con me,si licenziò un mese fa..
Allungai le mani sul viso e cercai di eliminare le lacrime ormai nere.Pensai che non avendo più un lavoro,niente soldi
e ..non avrei un posto dove stare.Ecco perchè ero nel treno,era l'unica chanse che avevo.


chi sei da dove vieni
dove andrai
se passano le ore 
e non incontro niente per 
compartire
e intare,respirare
non hai niente nella tua vità 
libertà



Arrivati scesi dal treno,sospirai stringendo tra la mano la borsa uscii dalla metro.
Aspettai il bus,intanto mi andai a sedere su una panchina,per sfogarmi presi il quaderno e la penna e continuai a scrivere la mia storia.
Dopo vari minuti arriva il bus ed entrai,andai al posto infondo,sospirai aspettando di arrivare.
Uscita mi incamminai,guardai sul pezzo di carta che avevo tra le mani,leggendo l'indirizzo sperando che fosse ancora lì.
Guardai il cielo,era ormai buio,mi chiedevo che ora fosse.Vidi una donna,e decisi di avvicinarmi 'scusi,sa dirmi che ore sono?'
chiesi ansiosa,la donna guarda l'ora sul telefono 'le sette cara' rispose sorridendo 'grazie' dissi allontanadomi.
Chiusi gli occhi 'fa che è lì,ti prego' dissi riaprendoli.Dopo un lungo cammino,arrivai stanca alla piccola casa sospirai
avvicinandomi alla porta,suonai il campanello e aspettai impaziente.Sentii dei passi e vidi la porta aprirsi,c'era
una signora anziana,mi schiarii la voce 'scusi signora per il disturbo,ma sto cercando Luca..è in casa?' chiesi
deglutii tornturando le mani,la signora mi guarda confusa 'Luca cara? non abita più qui,lui e i suoi genitori,si sono 
trasferiti non molto tempo fa.' disse sbarrai gli occhi 'cosa?' chiesi incredula 'mi dispiace' disse  guardai il pavimento
mentre le lacrime colmavano gli occhi 'non può essere' pensai alzai il capo 'g-grazie lo stesso' dissi balbettando
la signora mi guardava dispiaciuta 'prego' disse chiudendo la porta,voltai le spalle misi la mano sulla bocca
'dove andrò adesso?' pensai mi allontanai dalla casa e pensavo perchè era andato via,l'asciandomi sola...
Camminai per le strade di Buenos Aires,ad illuminare le strade buie,erano i lampioni e le luci delle case.


ti chiedo che mi accompagni
a cambiare d'artia
a vedere il cielo e il mare
ti chiedo che non ti arrendi
tagliamo le reti
che non ci lasciano volare
se resti con me
avrai un cammino
con luce alla fine


se non vieni con me 
non puoi continuare
ora che sono sola
e non contro una ragione
per vivere 
e intenrare,respirare



Vidi una lattina,con la rabbia gli diedi un calcio l'anciandola molto lontano 'al diavolo tutto' dissi in lacrime
'ma sei pazza?' sentii una voce,feci un passo indietro vidi sbucare dalla strada un ragazzo biondo.
Aveva la mano sulla nucca,evidentemente era stato colpito dalla lattina 'scusa' dissi mordendomi le labbra 
'si,certo' disse ironico 'ti ho chiesto scusa' dissi alzando il tono della voce 'calma dolcezza' disse 
lo guardai 'ma che mi importa' dissi andandomene 'non sei simpatica sai' urla il ragazzo,lo ignorai e 
continuai a camminare,senza una meta precisa.Ero davvero esausta,le gambe mi facevano un male terribbile,
decisi di riposarmi per un pò,mi guardai intorno e notai una panchina,mi avvicinai sedendomi.
Sospirai stanca,misi la borsa accanto a me.Mi sentivo inutile,licenziata dal lavoro,i soldi che avevo 
bastavano solo per un panino,e la mia unica speranza era andata in fumo.Sola,completamente sola..
mi chiedevo 'perchè?' le lacrime rigavano il viso,la gola bruciava,volevo solo piangere e nient'altro.
Continuai a camminare,era davvero tardi e fermarmi per strada non sarebbe stata una buona idea.Quando notai una casa..


e questo cammino 
sarà il tuo destino
con porte che si aprono
alla verità
con luce e ombre
e poca memoria
un nuovo cammino
con luce alla fine


----------------------

1 capitolo c: .Ho ripubblicato il capitolo,perchè non mi convincevano i tre precedenti capitoli..ma spero vi piacciano ugualmente .

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Hay Un Lugar ***




Casa Magica-

'Ballate' urla Lleca,muovendosi a tempo di musica.Mentre le luci cambiano di colore,e la musica alta si diffonde per la stanza.
'Mi concede questo ballo?' chiese Thiago,con fare elegante 'ma certo' rispose Melody sorridendo afferrando la mano.
Mischiandosi tra la folla.Dall'altra parte 'non ci credo' disse Mar tirando la testa all'indietro ridendo in una risata fragorosa
'E' vero,te lo giuro.' rispose sincero Simon sorridendo. 'Dai pagliaccio,tanto so che non è andata così.' disse Mar gesticolando.
'Ti ho detto la verità,credimi.' rispose alzando gli occhi al cielo,mentre Mar incrocia le braccia attorno al suo collo. 'Vabbene,ti credo.'
disse sorridendo 'davvero?' chiese Simon sorridendo,annuisce 'si' rispose.
Accanto.. 'E piantala di chiamarmi contadinella' disse secca Caridad.Incoricando le braccia al petto 'e dai Caridad,sai che ti amo eh?' chiese 
alzando il mento con un dito,per far si che incrocia i suoi occhi. 'Si,si certo' rispose ironica 'perdonami' disse abbracciandola.
'Ma come balli?' chiese Jazmin ridendo 'non ti piace?' chiese Tacho.Lei rise 'balla con me' disse invitandola,facendola voltare.


Hay un lugar al que me voy
Cuando estoy triste
Es un lugar dentro de mi
Que nunca viste
Me lo invente
Para sentir que me quisiste
Es un lugar al que me voy
Cuando estoy triste.


'Eccoci' esclama Nico aprendo la porta,nessuna risposta.'Siamo a casa' urla Cielo.Nico chiuse la porta,e poggia le chiavi sul davanzale. 
'Ragazzi' urla Nico 'ma dove saranno?' chiese Cielo lasciando la sciarpa sul divano. 'Ragazzi,dove siete?' urla 
'Vado a controllare.' disse Nico sfilandosi dalla giacca,per poi salire le scale.
'Ma che?' disse Nico aprendo le porte delle stanze dei ragazzi,e delle ragazze vuote. 'Dove sono?' chiese guardandosi attorno. 
Continua a camminare per il corridoio quando 'aspetta..aspetta.' disse fermandosi,al sentire la musica. 
Afferra la maniglia della porta,che conduce al bagno,per poi aprirla 'su muovetevi' disse Lleca ballando 
'Che cosa succede qui?' urla.Niente,la musica era troppo alta.Entra in bagno e 'Bastaaaa!' urla.
A quelle parole,tutti si voltano guardando Nico


Y si te vas
Tambien me voy
Y si no estas
Tampoco estoy
Y nada importa
Nada sirve
Nada vale
Nada queda
Sin tu amor


PROV. SOL

Quando notai una casa,non molto grande il muro dipinto di bianco,e gli scalini che conducevano alla porta,e i lati decorati da fiori.
Dalla finestra si intravedeva la famiglia radunata accanto al tavolo,sento gli schiamazzi dei bambini,e le risate degli adulti dopo una battuta.
Abbassai lo sguardo verso le scarpe,sospirai arresa e continuai a camminare.Alzai la testa al suono che interruppe i miei pensieri,
capì che si trattava di un tuono.Il cielo era coperto da nuvole.Questo vuol dire piogga.
Mi guardai intorno,sperando in un posto per rifuggiarmi.Tutto inutile,continuai a camminare anche se poche goccie
continuavano a picchiettare sulla giacca blu scuro.Con il fiato corto,cercai di trattenere il pianto.Iniziai a vedere sfocato,
dalle lacrime che colmavano gli occhi.Misi le mani in tasca,con lo sguardo fisso sull'asfalto,e camminare senza una meta precisa.
Sperando..in un miracolo.

Casa Magica-

'Mi dite,che succede qui?' chiese Nico urlando 'ragazzi.' disse Cielo con tono severo,una volta entrata nel bagno
'ehm..possiamo spiegare' disse Lleca aprendo le braccia guardando i ragazzi,che poi annuiscono 
'spiegare cosa? cosa? io vi avevo lasciati qui,per un convegno,una cosa importante.' inizia Nico con tono alto
'E voi cosa fate? date una festa,per di più in bagno.Invitando tutta questa gente,mentre noi non ci siamo' disse
indicandosi e poi Cielo 'Ora ditemi,come faccio a fidarmi di voi.Se continuate a voltarmi le spalle? eh? ditemelo.' disse
gesticolando,mentre i ragazzi lo guardano 'Su,la festa è finita.Tutti a casa!' disse Cielo avvicinandosi ai ragazzi.
'scusaci Cielo' disse Mar guardandola dispiaciuta 'dai,aiutami a sistemare qui' disse Cielo con tono calmo


Un laberinto sin final
Donde me pierdo
Y corro y corro sin parar
Y no te encuentro
Y aunque de vos quiera escapar
Siempre me acuerdo
Que existe en mi algun lugar
Donde te tengo.


'Scusaci Nico.' disse Lleca fissando il pavimento,mentre tutti sono seduti sui divani. 'Sei ancora arrabiato vero?' chiese Jazmine
'Ragazzi il problema non è,se Nico è arrabbiato o meno.Ma la fiducia.E sapete tutti che il problema è Juan Cruz.' disse Cielo
per poi sospirare mentre stringe la sua mano con quella di Nico. 'Se vogliamo che tutto sia come deve essere.Dovete collabborare,
dobbiamo collabborare.Tutti insieme.' disse Cielo guardando i ragazzi 'Cielo ha ragione.' inizia Nico incrociando gli sguardi
dei ragazzi 'il problema non siete voi,ma lui,è tutti..' fa una pausa 'questi problemi,avvenimenti inaspettati.' disse gesticolando
'Se mi arrabbio con voi,è perchè ..' Cielo lo interrompe 'Dobbiamo essere preparati,può attaccarci in qualunque momento.
Dobbiamo stare allerta.' disse guardando tutti 'Volete divertirvi? chiedetelo,non ci sono problemi.' disse 'Abbiamo solo paura,
che Juan Cruz,o i loro aiutanti diciamo..possano intrufolarsi qui,e prendervi..'disse Nico e fa una pausa 'capite ora?' chiese Cielo
i ragazzi annuiscono 'scusaci.' disse Mar alzandosi per poi abbracciare entrambi. 'Si scusaci.' disse Caridad 'scuse accettate dai' disse Nico
abbracciando tutti. 'Su andate a dormire ora.' disse Cielo.Tutti annuiscono,dando la buona notte.
'Sono incorreggibili quei ragazzi.' disse Nico abbracciando Cielo 'già,ma sono ragazzi no?' chiese guardandolo 'sono giovani,
anche se devono capire la gravità della situazione.' concluse 'già.' disse Nico.


'Mi hai chiamato?' chiese Justina,con sguardo fermo su la donna,con aria severa. 'Si,Justina c'è un incarico per te.' Spiega
'Ti ascolto' disse guardandola. 'Bene,guarda' disse porgendole la foto 'lei è Sol Gomez,è diretta qui,verso la casa magica.' fa una pausa,
fissando Justina. 'Non deve entrare in quella casa.Non deve conoscere nessuno,i ragazzi Bauer,e Cielo.' disse scandendo bene ogni parola
Justina sospira 'bene Franca,ma come mai questo?' chiese con il dubbio 'E' una minacca per noi cara Justina.' Sospira 'potrebbe mandare
all'aria i nostri piani capisci?' chiese alzando il tono della voce 'E poi Juan Cruz,ha deciso così.' disse fissando lo schermo del pc.
'Perfetto.' escalama Justina 'puoi andare' disse Justina annuii,avviandosi alla porta 'ah.. aspetta' disse Franca.
Justina la guarda 'cosa?' chiese 'quando la incontri,dalle questo indirizzo.' disse strappando un pezzetto di foglio,per poi darlo a Justina
'poi del resto se ne occuperà Juan Cruz' disse convinta.Annuisce per poi uscire. 


Y nada importa
Nada sirve
Nada vale
Nada queda
Sin tu amor.


--------------------------
secondo capitolo,spero vi piaccia c:

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Un Dia Mas ***


Continuai a camminare con le cuffie alle orecchie  'dove vado?' pensai,
alzai gli occhi al cielo ma li abbassai subito alla vista di un'auto a pochi centimetri da me.
'Sta attenta' urla l'uomo mi allontano,voltai le spalle e decisi di proseguire.
Non dovevo lavorare lì,dovevo ascoltare Luca,lui aveva ragione' pensai mordendomi il labbro inferiore 
strinsi la giacca nera combattendo il freddo,che calava poco a poco.
Stanca mi fermai,non ne potevo più,camminavo da ore senza una meta,senza sapere dove fermarmi.
Guardai la voglia che avevo sul polso,da un pò faceva male pensai che l'avevo causata andando a sbattere 
contro qualcosa,coprii le mani con le maniche della maglia,andai a sedermi su una panchina,
chiusi gli occhi canticchiando la canzone,sperando il meglio 

'Che fai?' chiese Rama,Valeria incrocia i suoi occhi azzurri 'ohm..niente' spiega tornando a guardare il foglio
Rama cammina verso il divano 'continui quella storia?' chiese avvicinandosi 'si' rispose sorridendo 'è non la leggerai.' disse
 'perchè?' chiese alzando il sopracciglio.Vale lo fumlinò con gli occhi 'perchè non è finita.' disse 
'davvero? è per questo?' chiese 'o perchè te l'ha detto il professore' disse scandendo bene l'ultima parola 
Vale fa una smorfia 'che?' chiese 
'Tutti i Man qui che proviamo.' esclama Nacho entrando 'parliamo dopo ok?' disse Rama guardando Vale
che non rispose,entrarono Tefi e Melody 'ecco la chitarra' disse Nacho passando la chitarra
prima che iniziarono a cantare 'un dia mas'


'Su ragazze,inizia la mia lezione di ballo.' disse Justina cercando di radurarle tutte nella stanza 
'questa canzone la conoscete' disse accendendo lo stereo.
Tutte sorrisero nell sentire le prime parole della canzone 
'La cantava sempre mamma' Hope mettendo il braccio sulla sua spalla 
'si,lo so cara.' fa una pausa 'Su seguite i miei passi' disse guardando le ragazze che intanto annuivano 
'Anche tu qui' disse Justina trascinando Paz nella stanza con le ragazze 'ma ..' cerca di opporsi
'niente ma,ora balli anche tu' disse Paz ripensa a Camillo,in gipo per lavoro 'devo chiamarlo' pensa 
'su seguite il ritmo della musica' urla Justina ballando davanti gli specchi,guardando il riflesso delle ragazze
'scusate arrivo subito' disse Paz uscendo dalla stanza 'ma come,è la sua canzone questa ricorda?' chiese Justina delusa 
vide dalla porta Cielo 'Cielo perchè non si unisce a noi?' chiese avvicinandosi 'melgio di no.' disse 
'ma come? nessuno vuole ballare qui? su venga,è la sua canzone questa.' disse trascinando Cielo con le altre 
'andiamo seguite i miei passi' disse urlando 

Mar prese la scopa e la usò come un microfono e riprese a cantare 
Thiago intanto guardava Mar che cantava divertito ''perchè mi guardi così?' chiese Mar sentendosi osservata,
lui scrolla le spalle 'niente,sei carina' disse avvicinandosi 'davvero?' chiese inclinando la testa
'si' disse mettendo le mani sulle sue guance,Mar sorrise prima che Thiago le schioccasse un bacio sulle labbra


Un día más para soñar 
un día más para sentir 
un día más para elegir con quién vivir 


Un día más para buscar 
un día más para encontrar 
el mapa del tesoro 
que me diste un año atrás 


Paz andò nella stanza dell'orologio,si sedette sul letto e decise di chiamare Camillo 
il telefono squillava intanto aspettava che rispondesse 'ehi finalmente' disse 
sorrise nel sentire la sua voce 'ciao,come va lì?' chiese 'bene,tra un pò c'è una riunione con altri dell'agenzia'
disse per poi sbuffare,Paz rise 'ma come l'annoia?' chiese ridacchiando 'nha,forse un poco' disse ridendo 
'ma cos'è quel baccano?' chiese riferendosi alla canzone 'le ragazze hanno ripreso a ballare' disse Paz
'è tu?' chiese 'ho preferito chiamarti' disse ci furono minuti di silenzio 'quanto vorrei vederti ballare' disse 
Paz sorrise mordendosi il labbro inferiore 'ora vado,che mi chiamano' disse 'ok ci vediamo' disse 
'ciao' disse Paz 'ciao' disse Camillo prima di attaccare.
'Oh sei qui' disse Justina Paz incrocia i suoi occhi 'su' inizia Justina avvicinandosi all'letto 
'ci sono tutti,anche tua madre' disse afferrando la mano 'ma non mi va' disse cercando di opporsi
'ah,ah,ah niente storie.' disse trascinandola con se.
Paz sospira 'ok,solo un pò' disse alzandosi 'bene andiamo.' disse Justina uscendo dalla stanza
Tutti in casa si riunirono a cantare e ballare quella canzone,tanto da formare una sfera di energia.

Si no siento que tu alma 
se desboca si no llego 
con un beso hasta tu boca 
si me pierdo y al tesoro 
de este cuento nunca llego 
nunca encuentro en ti 


Mi alzai e continuai a camminare,quando ebbi una fitta sul polso abbassai il capo.
Spostai la maglia dal braccio,e vidi una luce uscire dalla voglia  'ma che' dissi senza parole
alzai gli occhi e la stessa luce usciva dalla finestra di una casa.
Corrugai le sopracciglie e mi avvicinai tenendo la mano sul polso,che pulsava ogni volta 
che camminavo verso a casa.

Me iré de aquí 
me iré sin ti 
y no habrá un lugar 
en este mundo para estar 
si ya me despedí 
Me iré de aquí 
me iré sin ti 
y no habrá un lugar 
en este mundo para estar 
si ya me despedí


'Siete fantastiche' urla Justina sorridendo,sente il telefono squillare 'arrivo subito' disse 
allontanadosi esce dalla stanza,chiudendo la porta alle spalle 'dimmi' disse 
'è qui' inizia 'non deve ne entrare,ne vedere bauer.' disse con tono serio
'vabene ma..' fu interrotta da un'urlo dall'altra stanza 'ti chiamo dopo' disse attaccando
'oh santo cielo' disse correndo verso il gruppo 'che le è successo?' disse guardando Jazmine
tra le braccia di Paz 'lei è qui,ci salverà' disse con tono debole.
Justina alza il soppracciglio 'chi ci salverà?' chiese Cielo guardando Hope e Paz 
'ma cosa sta dicendo?' chiese Justina indifferente 'lei..' disse Jaz massaggiandosi la fronte
quando..

--------------------------------------------
terzo capitolo spero vi piaccia c:

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Fidarsi ***




Voce Paz:

Fidarsi,cos'è fidarsi? Fidarsi delle parole,degli sguardi,dei sorrisi,delle persone.
Credere alle parole,che per quanto siano vere possano sembrare assurde,o difficili da credere.


'Chi può salvarci?' chiese Paz avvicinandosi a Jazmine,che intanto confusa guardava tutti
'non lo so.' disse infine.
'E' un'altra visione vero?' chiese annuisce 'si,ma è strana.' inizia cercando si alzarsi
'vado a stendermi un pò' disse mentre Cielo e le ragazza la portavano in camera
'Stai meglio ora?' chiese Paz guardando Jazmine 'si,ora si' disse guardandosi attorno
'cosa hai visto?' chiese Cielo 'non lo so,era sfocato' disse fissando un punto della stanza.

Fidarsi,forse sarà guardarsi negli occhi,e promettere all'altro di credergli,che finalmente cambierà.
Di chi non ha fatto altro che ferirti,di chi ti alla prima occasione ti pugnala.
Ma cosa succede se capita di cedere e fidarsi della persona sbagliata?


'Cosa ne pensi?' chiese Thiago mettendo le braccia congiunte 'non lo so.' disse Mar
guardandosi le scarpe 'senti' inizia mise le braccia dietro la schiena 'facciamo bene?' chiese
prima di incrociare gli occhi di Thiago 'a mentire?' chiese avvicinandosi, 'si' disse Mar annuendo 
'non lo sapranno ok?' chiese accarezzando la guancia di Mar 'si però' inizia 'non è cattivo,
pensa se il pagliaccio lo scopre' disse 'ehi,ehi fidati di me.' disse Thiago accarezzandole la guancia
'va bene' disse Mar mostrando un sorriso,prima che Thiago l'abbracciasse.

Sopratutto credere alle parole,quelle che ti sembrano impossibili.

Pov Sol-

Cercai di avvicinarmi alla casa dove conduceva la luce quando 'di nuovo lei?' chiesi corrugai le sopracciglia
'oh cara,cosa ci fai da queste parti?' chiese la signora anziana avvicinandosi 'i-io' balbettai,non ebbi
il tempo di continuare che 'ho notizie del tuo amico' disse sbarrai gli occhi 'Luca?' chiesi.
Annuisce sorridendo,mi avvicinai 'dov'è?' chiesi impaziente 'questo è l'indirizzo' disse porgendomi un foglietto
'lì lo troverai sicuramente.' termina sorrisi 'non so come ringraziarla.' esclamai mise la mano sulla mia spalla
'di nulla,ora vai' disse sorridendo annuii e mi allontanai dalla casa,seguendo il percorso.
La donna risponde al telefono non appena lo sente squillare 'allora?' chiese Franca 'tutto secondo i piani.' esclama
'ottimo,ora torna a casa.' disse Franca la donna annuisce e rimette il telefono in borsa.

Chiedi ai passanti indicazioni,molti rispondevano con 'mi dispiace,hanno sbagliato a darti l'indirizzo.' strinsi
i pugni nella ricerca di quella strada,quando finalmente arrivai alla meta.
Sospirai e davanti a me vidi un edificio enorme,mi feci coraggio ed entrai 'c'è nessuno?' chiesi chiusi la porta
alle mie spalle 'Luca..' urlai deglutii la porta si riaprii per colpa del vento 'forse è uno sbaglio stare qui.' pensai
'Luca non c'è' sentì da una voce voltai le spalle di scatto 'chi c'è?' urlai 'lui non è qui.' disse
'dove sei?' chiesi guardai in alto cercando di capire da dove proveniva la voce 'non arriverai mai in quella casa,arrenditi.' disse.
'Quale casa?' corrugai le sopracciglia 'guarda attentamente la tua voglia sul polso.' disse abbassai lo sguardo sulla mano
'formano due ali,qulle dei tuoi genitori.' disse 'cosa intendi dire?' chiesi balbettando confusa 
'Si,hai sentito bene.' inizia Juan Cruz 'sei la figlia di Nico e Cielo' concluse.
Mi abbassai per raccogliere una foto hai miei piedi,e vidi due persone abbracciate e sbarrai gli occhi,non riuscivo a credere 
alla somiglianza tra me e loro 'stai mentendo' dissi deglutii 

Come facciamo a sapere se ciò che dice è la verità? come possiamo fidarci se continuerà a pugnalarci alle spalle?

lo sentii ridere,strinsi i pugni 'non mi fai paura' dissi voltai le spalle seguendo la sua ombra 'proprio come Cielo' disse
'io al tuo posto ce l'avrei' disse 'fatti vedere' urlai 'davvero vuoi scoprire la mia indentità?' chiese 'perchè hai paura di mostrarti?' urlai 
nervosa 'come vuoi' disse mi voltai ma di quella voce non c'era traccia. 'Sono qui' disse voltai le spalle ed era lì davanti a me 'mi presento sono Juan Cruz'. disse sorridendo,ma non un sorriso normale un sorriso di chi ha in mente qualcosa di pericoloso.
'Contenta ora?' chiese mostrando un sorriso falso 'si' risposi decisa 'abitutaci,vedrai la mia faccia molto spesso' disse 
mostrando un sorriso falso. 'Cosa intende?' pensai lo guardai confusa.
 
classe-

'Daldole una chanse' esclama Pedro tutti si voltano per guardarlo,compresa Paz 'e se quella chanse l'ha sprecata già una volta?' chiese Jazmine 
Pedro scrolla le spalle 'bisogna fidarsi.' disse guardando il banco.Paz li osservava in silenzio 'e se questa volta ti fa più male,di quanto già ne ha fatto  in passato?' chiese Thiago fissando la penna che aveva tra le mani 'buttati,e se poi ti va male..' conclude Pedro Paz sospira.  

-Pov. Sol

'Sei speciale,hai dei poteri.' disse 'proprio come tua madre' concluse 'come?' chiesi balbettando non ebbi il tempo di parlare
che la porta si aprì dal vento alzando la polvere mentre le foglie entravano nell'edificio,chiusi gli occhi e con fatica 
restai in piedi.
Quando li riaprì vidi che di Juan Cruz non c'era traccia,deglutii con fatica mi avvicinai alla porta e scappai il più lontano possibile
tornai in paese e mi fermai di scatto quando vidi due figure 'v-voi' dissi sbarrando gli occhi.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Spero vi piaccia,e non lasciate il sito che la fiction continua eh c:

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** casi un sueno ***




6-capitolo-

Que nudo debo desatar para soltarte, 
que nudo debo atar para enredarte, 
cual es el hilo que nos une 
cual es mi suerte para amarte. 
Que más hará falta sentir para tenerte 
que debo decirte para no verte 
cual es tu abrazo que me espera 
y cual me aleja de tu mente. 


'Ti ho cercata da per tutto dov'eri?' chiese disse stringendomi tra le sue braccia 'mi sei mancato tantissimo' dissi
tra le lacrime ci staccammo,e con le dite cancella le lacrime che rigavano il viso 'u-una signora-' iniziai
'ha detto che ti eri trasferito,mi ha anche dato' abbassai il capo e cercai nelle tasche 'questo indirizzo' mi fermai
per mostrarglielo 'dicendo che abitavi qui ma..' deglutii 'ma?' chiese 'n-non c'era nessuno,sarà stato u-uno scherzo
di cattivo gusto.' mentii -oh' sussurra prima di abbracciarmi 'ma come stai? eh?' chiese posai il capo sul suo petto
'ora bene' dissi tirando su il naso.
 
-Più tardi-

'Silenzio' urla justina ma niente 'signor bauer vede..' disse indicando i ragazzi che continuavano ad urlare,
mise la mano sulla sua spalla  'me ne occupo io' disse guardando justina,che annuisce 'bastaaaaaaa' urla Nico
'che succede qui?' chiese Cielo 'sono incontrollabili' disse Justina 'ragazzi fermatevi' urla Cielo.
Mi avvicinai alla radio e staccai la spina,la scena era sempre quella 'oh andiamo' dissi arresa andai verso i ragazzi
'quando è troppo,è troppo' disse Nico guardando i ragazzi litigare 'bastaaaaaaaaaa' urlammo io e Nico.
Voltai le spalle,e vidi Justina e gli altri mi fissavano confusi e Cielo lancia un'occhiata a Nico.
Guardai tutti mordendomi il labbro inferiore,ebbi una fitta misi la mano sulla fronte,persi l'equilibrio e caddi sul pavimento.

Casi un sueño, casi un angel 
casi un cielo, casi infierno 
Siento ganas, tengo miedo 
y tengo frio y tengo fuego 
y es por vo
s. 

Aprii le palpebre ci misi qualche secondo per realizzare le figure sedute accanto a me.
'Ehi,come ti senti?' chiese Paz cercai di alzarmi,ma una mano mi bloccò 'no,devi riposarti.' disse Hope  sorridendo 
tornai con la testa sul cuscino 'cosa è successo?' chiesi massaggiandomi la fronte 'sei svenuta' disse guardandomi 'oh' sussurrai.
Vidi entrare dalla porta Cielo e Nico 'ehi' disse Cielo sorridendo mi raggiunse sedendosi sul letto accanto a Paz
'perchè non ce l'hai detto?' chiese Nico deglutii con fatica 'non volevo' sussurrai Nico si mise in ginocchio 'sai che a noi puoi dire tutto.' disse
annuii 'e allora perchè tenercelo nascosto?' chiese Cielo guardai le ragazze e svuotai il sacco 'mi hanno ricattata.' confessai 
tutti si lanciano occhiate 'oh siete qui.' disse Camillo entrando sobbalzai quando lo vidi entrare 'Sol ha parlato?' chiese guardando 
Nico 'ha detto che l'hanno ricattata' disse 
Camillo guarda Paz 'da chi?' chiese non risposi, 'e se è rischioso? e se juan cruz fa qualcosa? no,non potrei sopportarlo.' pensai
'Sol,ehi Sol' sentimmo dalla porta 'oh no' disse Hope alzandosi 'voglio parlare con lei' disse Luca guardando Hope che intanto teneva bloccata la porta 'sta bene' disse 'ma..' fa per protestare ma 'no,dopo ti ho detto,torna in classe su' disse e chiuse la porta
'Sol se parli,noi ti aiutaremo' disse Paz,Hope tornò a sedersi  tutti annuirono sospirai,e mi feci coraggio 'è stato juan cruz.' sputai nessuno se l'aspettava 'vabene,adesso riposa.' disse Cielo dandomi un bacio sulla fronte 'dopo ne riparliamo' sorrise 'sei stata brava' disse Nico 
sorrisi nervosa li vidi uscire dalla stanza,tranne Camillo.

Que día llegará mi amor para encontrarte 
que luna hoy saldrá para guíarme, 
cual es el tiempo nunca llega 
tal vez me pierda 
Que más hará falta sentir para tenerte 
que debo decirte para no verte 
cual es tu abrazo que me espera 
y cual me aleja de tu mente. 


'Dovevamo saperlo' disse Paz seria 'già' disse Cielo 'va dai ragazzi' disse 'al resto pensiamo noi' disse Cielo guardando Paz annuisce ed esce.
Cielo si assicura che Paz si andata via 'cosa facciamo?' chiese 'non lo so' disse guardando il basso e dopo vari minuti di silenzio 'è nostra figlia' disse mise la mano sulla parete 'ti rendi conto?' chiese sul punto di piangere 'lo so' susurra Cielo e lo abbraccia.
'Posso?' chiese Camillo indicando il letto,annuii lo vidi avvicinarsi per poi sedersi 'quindi conosci Juan Cruz..' inizia sfreggiandosi le mani
'si' sussurrai,fa un gran respiro 'avrai notato l'enorme somiglianza.' disse 'si' dissi guardandolo volta la testa incrociando i miei
occhi 'qualunque cosa ti abbia detto' inizia 'sappi che io non sono come lui.' disse sincero.
Ci pensai per qualche secondo 'ok?' chiese annuii 'si,ti credo.' esclamai sorridendo nervosa 'bene' inizia
si alza in piedi 'meglio che vada,ti lascio riposare' disse lo vidi sparire dietro la porta,e pensai alle parole dette poco prima.
--------------------------------------------------------------------------------------------
mi scuso per l'enorme ritardo,spero vi piaccia aw baci :*

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2157264