Ritornare da te

di persemprelui
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Risvegli ***
Capitolo 2: *** Incontri e novità ***
Capitolo 3: *** La festa di Natale ***
Capitolo 4: *** Il Ballo dei Fiori Bianchi ***
Capitolo 5: *** Casa ***
Capitolo 6: *** When a man loves a woman ***
Capitolo 7: *** Sorprese ***
Capitolo 8: *** Feste di fidanzamento e nascite improvvise ***
Capitolo 9: *** La porta verde ***
Capitolo 10: *** Incubo ***
Capitolo 11: *** Per lei. Per loro ***
Capitolo 12: *** Via da te ***
Capitolo 13: *** Come back to me ***
Capitolo 14: *** Luce ***
Capitolo 15: *** Epilogo ***
Capitolo 16: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Risvegli ***



 

Perché vedevo tutto buio?
Dove mi trovavo? Sentivo che ero sdraiata, ma dove?
Forza Hermione apri gli occhi, dai.
Dai.
Ok, al mio tre.
1
2
3
Niente.
Sentivo delle voci, ma non riuscivo a riconoscerle.
Riprovai di nuovo ad aprire gli occhi e questa volta ci riuscii.
<< … one>>
<< … mione>>
<< Merlino Hermione, finalmente ti sei svegliata!>>
<< Ginny? Dove sono?>>
Mi guardò stupita
<< Herm sei al San Mungo da due settimane. Temevamo non ti saresti svegliata più>>
<< Ma cos’è successo?>>
<< Non ne ho idea. Non ti vedevamo scendere in sala comune cosi ti siamo venuti a cercare e ti abbiamo trovata stesa per terra in mezzo ad un sacco di sangue che usciva dalla testa>>
Automaticamente portai una mano nel punto che mi stava indicando.
<< I medici dicono che probabilmente hai avuto un giramento di testa, Draco sarà cosi sollevato. È stato qui notte e giorno e…>>
<< Aspetta un momento… Sala Comune? Ma non dobbiamo cominciare l’ultimo anno? E poi scusa MALFOY ha vegliato su di me?? Mi stai prendendo in giro? Sono finita in un universo parallelo vero?>>
La guardi confusa e lei spalancò gli occhi boccheggiando.
<< T-tu non ricordi niente?>> occhi lucidi
<< Ricordo solo che Harry ha battuto Voldemort e che dovevamo ricominciare la scuola. Ma Ron, dov’è?>>
<< I-io… esco un attimo>> mi disse e sparì.
Non capivo, perché sembrava così sconvolta? E soprattutto cosa diavolo centrava Malfoy con me? Preoccupato?
 


GINEVRA
 
Uscii dalla stanza ed incontrai tre paia d’occhi. Guardai Draco. Come potevo dirgli che si era dimenticata di lui? Che aveva chiesto di Ron?
<< Si è svegliata>>.
Lo vidi alzarsi di fretta e dirigersi verso la porta
<< Malfoy aspetta>> si bloccò
<< Devo andare da lei Weasley, che c’è?>> Oh Malfoy…
<< Le-lei… non ricorda nulla. Non ricorda di aver frequentato l’ultimo anno. Ha perso la memoria>> dissi tra le lacrime, ma potei comunque vedere la faccia sconvolta di Malfoy. Harry mi abbracciò.
<< Non è possibile. È una balla! NO NO NO! Lei non può aver dimenticato tutto, non… >> Si appoggiò al muro e cominciò a piangere.
Draco Malfoy stava piangendo e mi si spezzò il cuore.
 
Poco dopo arrivò il medico
<< Dottore com’è possibile che abbia perso la memoria?>> disse Harry tristemente
<< Probabilmente la botta è stata più forte del previsto>> asserì
<< Ma si ricorderà vero?>>
<< Potrebbe volerci del tempo, ma penso che ce la farà. È forte. Ora che si è svegliata le faremo ulteriori esami, per controllare che non ci siano ulteriori danni. Vi prego solamente di essere discreti e non pressarla. Ha bisogno di tempo, quindi dovrete avere pazienza>>
Annuimmo e Malfoy si allontanò.
 


DRACO
 

“ Non ricorda di aver frequentato l’ultimo anno. Ha perso la memoria”

 
Il vuoto. Tutto quello che avevamo passato. Tutto quello che era stato, era svanito come una bolla di sapone.
Tutti i progetti, le parole dette e non dette, non erano più nemmeno ricordi.
Pensai che qualcuno voleva punirmi per il mio passato, per quello che ero stato.
 

“ Ti amo Draco”
“Fai l’amore con me Draco”

 
Mi smaterializzai in un posto isolato e cominciai ad urlare ed eccola di nuovo la magia involontaria.
Hermione non ricordava nulla.
 

e tu Draco, tu sei felice?”

 
No, sono appena morto.
 
Tornai a casa e vi trovai Blaise e mia madre, probabilmente le aveva raccontato tutto
<< Teso…>>
<< Non ho voglia di parlare>> la zittii e mi rinchiusi in camera mia.
 
Dovevo fare qualcosa. Doveva cercare in tutti i modi di riportarla da me.
 
 

HERMIONE
 

Incinta
Incinta di Draco Malfoy.

 
Come diamine era successo? Non ricordare nulla era una tortura. Non dissi a nessuno del bambino, prima avrei dovuto capire, ricordare, venire a capo della situazione.
 
 
Venni dimessa un giorno di Luglio. Harry e Ginny mi avrebbero ospitata. A quanto pare dopo la scuola avevano deciso di trasferirsi a Grimmauld Place. Durante l’anno che avevo rimosso, Harry si era accorto della mia amica, finalmente. Ero così felice per loro.
Entrambi credevano che forse stare insieme avrebbe aiutato a recuperare la memoria.
Magari era il caso di cominciare dato che nessuno parlava di Ron. Sembrava essere sparito e poi c’era la questione DRACO MALFOY, cosa centrava lui con me?
<< Dov’è Ron?>> Ginny ed Harry mi sguardarono preoccupati.
<< Se devo iniziare a ricordare è il caso che mi spiegate perché nessuno ne parla ed è sparito nel nulla>>
Harry sospirò
<< E’ stato espulso da Hogwarts all’inizio dell’anno>>
<< Ron? Ronald Weasley? Quel Ron?>>
<< Si>>
<< E’ impossibile, cosa avrà mai potuto fare di così eclatante, finire il pollo?>> risi tra me e me, ma nessuno dei due sembrava in vena di risate.
<< Che diavolo è successo?>>
<< Ha cercato di violentarti>>
Boom.
 

Ha cercato di violentarti
Ha cercato di violentarti

 
Com’era possibile? Lu-lui non mi avrebbe mai fatto del male. Lui…
Cominciai a piangere e Ginny mi abbracciò
<< Shh tranquilla Herm, vedrai che con il tempo ricorderai… shhh>>
La guardai e mi strinsi di più a lei.
<< Ora devi solo pensare al corso di Magisprudenza che comincerà a Settembre, ok?>>
 
Riflettei… Magisprudenza. In effetti era quello che avrei voluto sempre fare. Almeno questo non era cambiato. 

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Capitolo 2
*** Incontri e novità ***


Il mese di Settembre era arrivato veloce come un fulmine. I miei ricordi ancora non ne volevano sapere di tornare.
 
Quella mattina salutai Harry e Gin. Sarebbe iniziata una nuova vita, pur non ricordando quella vecchia.
 
Ero cosi eccitata all’idea di cominciare quel corso, ma qualcosa nei corridoi dell’università attirò la mia attenzione. Un profumo.
 

Menta.
Tabacco.
Dopobarba.

 
Chiusi gli occhi e ispirai a fondo. Merlino era così familiare. Come se avessi sentito quel profumo mille altre volte.
 

Lo guardai perplessa. Non eravamo mai stati così vicini e costatai che visti da vicino, i suoi
 
occhi assumevano una tonalità azzurra, ma forse era solo colpa della luce.
 
Non riuscii a smettere di fissarlo, come due calamite e potei sentire il suo profumo: menta, tabacco e dopobarba.

 
Mi appoggiai al muro. Per Godric che cos’era? Eppure era una sensazione così familiare come se avessi vissuto quella situazione.
Mi ricomposi e ricominciai a camminare, ma ancora sovrappensiero andai a sbattere contro qualcuno.
<< Scusami Herm non ti avevo vista!>> mi aiutò ad alzarmi.
<< Malfoy vuoi stare più attento la pros… Aspetta come mi hai chiamata?>>
<< Hermione. È il tuo nome no?>> lo guardai allibita. No ok la situazione era davvero strana. Ron che mi faceva del male, Malfoy che mi chiamava per nome. Non capivo più nulla.
<< Chi diavolo sei tu? E soprattutto cosa ci fai tu qui?>> mi sorrise. Cosaaaa??? Un sorriso davvero bellissimo. Smettila Hermione.
<< Oggi inizio il corso di Magisprudenza, proprio come te e c’è anche Blaise>>
<< T-tu… m-ma… com’è possibile? T-tu…>> mi presi la testa tra le mani.
<< Stai bene?>> mi chiese preoccupato. Era davvero troppo. Sbottai
<< Se sto bene? Vediamo un po’, non ricordo l’ultimo anno della mia vita, ho scoperto che il mio migliore amico ha tentato di violentarmi. E in più ti ci metti tu: troppo gentile nei miei confronti, mi chiami per nome e fai Magisprudenza. E mi chiedi se sto bene? NO DANNAZIONE, IO NON STO PER NIENTE BENE!>>
Lo mollai li e mi diressi verso l’aula per la lezione. Doveva stare lontano da me. Molto lontano da me.
Come poteva il mio bambino essere suo? Come?
 
Tornai a Grimmaul Place più stanca del previsto e mi buttai sul divano.
<< Herm…>>
<< Ciao Gin>>
<< Com’è andato il primo giorno?>> mi chiese sedendosi sul divano
<< Oh benissimo. Vediamo, le lezioni sono davvero interessanti e oh pensa MI SONO RITROVATA DRACO MALFOY NEL MIO STESSO CORSO!>> ero furiosa. Perché non mi aveva avvertita?
<< Hermione io volevo dirtelo, ma forse è stato meglio così, all’improvviso no?>>
<< Si Gin è stato davvero uno spasso vedere lui che mi trattava come se fossi la cosa più preziosa di questo mondo… se è uno scherzo, sappiate che è di cattivissimo gusto>>
<< Non è uno scherzo Herm… nell’ultimo anno sono cambiate cosi tante cose. Non credevi che Ron avesse cercato di violentarti, perché non puoi credere che Malfoy tiene a te? E non dico questo perché sono impazzita, ma perché io, Hermione, ho vissuto con te il tuo settimo anno e vorrei potessi ricordare ciò che è stato perché non ti avevo mai vista così felice>> sembrava così triste.
La guardai a lungo e pensai che se volevo ricordare qualcosa mi sarei dovuta fidare, ma era così difficile poter credere al cambiamento radicale di Malfoy. Cos’era successo quell’ultimo anno?
<< Va bene Gin. Domani cercherò di essere più gentile con lui, solo perché voglio ricordare>> mi sorrise e io andai a letto.
 
La mattina dopo mi recai all’università e tra me e me mi ricordavo che sarei dovuta essere gentile con Malfoy. Avrei iniziato con lo scusarmi. Si, avrei fatto così.
Entrai in aula e riconobbi la sua inconfondibile testa bionda. Era seduto con Zabini. Mi avvicinai e mi sedetti nel posto in mezzo a loro. Piuttosto che stare da sola, pensai.
<< Ciao>> esordii.
Si guardarono ed entrambi mi salutarono.
<< Malfoy vol…>>
<< Draco>>
<< Come?>>
<< Chiamami Draco>>
Lo guardai e mi persi nei suoi occhi. Di nuovo quel mal di testa atroce.
 

Lo guardai. Era così bello. Le labbra gonfie per il bacio, i capelli spettinati e quegli occhi magnetici. Occhi, nei quali avrei voluto specchiarmi ogni secondo della mia vita.

 
Ancora quella sensazione familiare e continuai a fissarlo, come se l’avessi sempre fatto.
 
<< Dra-draco io volevo scusarmi per ieri mattina. Solo che non ricordare una parte della tua vita non è facile. Mi dispiace>> sorrisi e strano ma vero, ero sincera, non era una frase buttata li per caso.
<< Tranquilla e poi magari stando insieme potresti recuperare i ricordi più facilmente>> mi sorrise.
<< Ben detto Draco>>
 

DRACO
 

“ … Draco”

 
Quanto mi era mancato il mio nome pronunciato dalle sue labbra.
La guardai e poi guardai Blaise.
<< Be’ Hermione io come saprai sono Blaise Zabini e si può dire che l’ultimo anno siamo diventati amici>> le sorrise
<< Oh davvero?>>
Blaise annuì.
<< Non mi sei mai stata antipatica e quando hai fatto amicizia con Draco ho potuto appurare che non lo sei davvero>>
Lei si girò a guardarmi
<< Io e te siamo diventati amici?>> chiese scettica
<< Eh già>> le risposi
<< Be’ wow. Certo questa è una grande scoperta direi. Evidentemente devo aver trovato qualcosa di buono in te, no?>> mi sorrise un po’ impacciata
<< Pare di si>> sorrisi anche io.
 
Anche quella giornata stava volgendo al termine. Avevo già fatto dei passi avanti con Hermione, ma sentivo la sua mancanza costantemente. A quest’ora saremmo dovuti tornare nel nostro appartamento insieme e invece…
Arrivato a casa trovai mia madre in salotto
<< Buonasera caro>>
<< Buonasera madre>> dissi sedendomi sulla poltrona di fronte a lei
<< Com’è andata oggi?>>
<< Direi bene. Mi piace>>
Mi guardò come in attesa, così parlai.
<< Hermione si è scusata per ieri. Le ho chiesto di chiamarmi Draco e non mi urlato addosso, quindi insomma, si abbiamo fatti dei passi avanti>>
Mi sorrise
<< Sono contenta Draco>>
<< Già…>>
Mi alzai e andai in camera mia. Volevo solo dormire.
 
 
HERMIONE
 

… Lui che era sempre stato la mia nemesi, mi stava amando e nessun altro uomo sarebbe riuscito a farlo così ardentemente, con altrettanta passione.
Si muoveva su di me, dentro di me, come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se non avesse fatto altro per tutta la vita.
Era come aver ritrovato la strada di casa dopo un lungo viaggio.
La mia isola felice aveva capelli biondi e occhi argentati.
Ero a casa. Le sue braccia, le sue carezze, i suoi baci, erano per me ossigeno, casa.

 
Mi svegliai di soprassalto.
Quel sogno era così reale, come se avessi vissuto davvero quel momento e come chiamata da una forza superiore, mi portai una mano al ventre e chiusi gli occhi.
Quel bambino era stato concepito dall’amore.
 
Un amore che non ricordavo di aver avuto, di aver vissuto.
 
Calde lacrime mi bagnarono il viso. Ripensai al sogno e piansi ancora più forte. Come avevo fatto a dimenticarmi di un amore del genere? Come potevo non ricordare nulla di quello che avevo provato, se era stato così forte?
Forse se avessi condotto la mia vita normalmente i ricordi sarebbero tornati.
 
Forse la vita mi avrebbe riservato un nuovo amore, per tornare da quello che avevo dimenticato.
 
 
 
I primi tre mesi di corso passarono in un batter d’ali.
Con un incantesimo nascosi la pancia, ormai abbastanza evidente.
Natale alle porte, mi vedeva impegnata nello studio e nell’acquisto dei regali.
In quei mesi, avevo consolidato la mia “amicizia” con Blaise e Draco. Era facile parlare con loro e difficile a dirsi erano… piacevoli. Assurdo.
E Draco… be’ lui sembrava così apprensivo, ma probabilmente era normale visto che eravamo andati a letto insieme, no? Ma forse lui non era innamorato di me e mi aveva solo usata… usata. Per cosa?
Scacciai i pensieri e mi diressi verso Hogsmade.
 
Arrivai nell’luogo dell’appuntamento.
Ma dove si era cacciato? Quell’uomo era senza speranza.
<< Herm! Ehi Herm>>
Mi voltai. Ed eccolo li.
John.
Faceva parte della mia vita da un mese.
L’avevo conosciuto durante uno dei controlli al San Mungo, aveva sostituito il mio dottore e di punto in bianco mi aveva chiesto di uscire ed io avevo accettato.
Moro, occhi verdi. Era riuscito, non so come, a farmi dimenticare per un attimo che non ricordavo un pezzo della mia vita.
Non avevamo ancora reso pubblica la relazione e pensavo di farlo alla festa di Natale dell’università. Ero un po’ nervosa per questo.
 
<< Finalmente>> gli dissi
<< Scusa Herm, ma sono rimasto bloccato in una riunione, ma ora sono qui>> mi sorrise, dandomi in un bacio a fior di labbra. Ogni volta che lo faceva, mi sembrava così sbagliato.
 

Perché non è lui che dovrebbe baciarti.

 
Zitta stupida coscienza.
 
<< Allora dove vuoi andare?>>
E per un attimo, ancora quel mal di testa
 

<< Allora dove vuoi andare?>> mi guardò
<< E non valgono le librerie>>

<< Oh ma andiamo Malfoy, perché?>>

<< Non puoi chiuderti in una libreria con tutti i negozi che ci sono, non te lo permetterò>> ghignò

<< Merlino quanto sei antipatico>> sbuffai

<< Allora sentiamo tu dove vorresti andare?>>

<< Inizierei con un giro dei negozi, solo per te sia chiaro, e poi andrei ai tre manici di scopa per bere qualcosa di caldo>> lo guardai stupita

<< Niente negozi di manici di scopa? Sei malato? Devo preoccuparmi?>>
<< Il cappello parlante ha decisamente sbagliato casa>>

Risi e insieme ci incamminammo.

 
<< Hermione tutto bene?>>
Come richiamata all’ordine lo guardai
<< E? Oh si scusa, una fitta alla testa. A-andiamo>> mi scrutò e iniziammo a fare i nostri giri.
 
Tornai a casa e sperai che Ginny fosse tornata dal suo corso di Guaritrice, la chiamai
<< Ginny tesoro sei a casa?>>
<< Sono in cucina Herm!>>
Oh Merlino grazie al cielo
<< Sei già tornata?>>
<< Si ho comprato i regali che mancavano e ho pensato di tornare>> mi sorrise
<< Oh Herm è arrivata una lettera da Hogwarts anche per te, dovrebbe essere all’ingresso>>
Presi la lettera, tornai in cucina e l’aprii
 
 
 

Carissima Signorina Granger,
è con immenso piacere che la invito al Ballo dei Fiori Bianchi* che si terrà il 31 Gennaio ad Hogwarts. Tutti gli ex alunni sono invitati.
Spero di rivederla presto.

Con affetto
Minerva McGranitt

 
Guardai Ginny
<< Porterai John?>>
<< Non credo. Si sentirebbe escluso ed io vorrei provare a godermi la serata. Insomma solo tu, Harry, Nev, gli altri, la McGranitt e Piton sapete la storia della memoria. Magari tornare li potrebbe aiutarmi>>
Le sorrisi e lei annuii sorridente
<< Hai detto a Draco di John?>>
<< No>> sussurrai << penso che lo verrà a sapere come tutti gli altri a Natale>>
<< Herm, io non cre…>>
<< Per favore Ginny, fammi provare a gestire questa cosa a modo mio. Sa che non ricordo nulla. Se mi ama come dici, capirà>> dissi risoluta
<< E non gli dirai nemmeno che sei incinta?>>
Sbarrai gli occhi.
<< Co-come sai…>>
<< Hermione ti conosco da quanto? 8 anni? E in più sto studiando per diventare guaritrice. Pensi che come donna non sappia riconoscere i sintomi di una gravidanza?
Ti da fastidio l’odore dei toast e tu adori i toast>>
<< I-io… non posso dirglielo Ginny. Non ora che sto per dirgli che ho una storia con John>>
<< E quando Herm? Quando partorirai e vedrà che quel bambino è identico a lui?>>
Mi chiese tranquilla e paziente.
<< Io non posso Gin. Almeno non ora>>
Me ne andai.

 
 
 
* ballo di mia invenzione.
 


Altro capitolo, altri risvolti!
Grazie a chi continua a seguire la storia!!
Alla prossima!

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Capitolo 3
*** La festa di Natale ***


La sera della festa arrivò, forse troppo in fretta ed io non ero pronta. Perché nonostante non ricordassi i miei sentimenti per Draco, mi sembrava sbagliato fare quell’annuncio.
Non sapevo nemmeno se aveva creduto alla mia scusa di voler venire da sola alla festa, quando mi chiese di andare con lui.
Io non sapevo mentire. Merlino.
 
Ero in camera mia. Imbambolata davanti l’armadio, non sapevo cosa mettere. Dannazione, non potevo nascere uomo? Non avrei sicuramente avuto di questi problemi.
Optai per un vestito corto fino a metà coscia rosso. Mono spalla. Semplicissimo.
Mi guardai allo specchio. Non male mi dissi e poi ecco un altro calcio del mio bambino. Sorrisi accarezzandomi il ventre, quando la voce della mia migliore amica mi risvegliò
<< Herm è arrivato John!>> sentii urlare Ginny.
<< Arrivo!!>> mi truccai, misi le scarpe ed uscii dalla stanza.
<< Sei bellissima Herm>> dichiarò Harry
<< Sei di parte>>
<< Sono serissimo io>> sorrise
<< Ha ragione Herm sei stupenda>> guardai John e lo ringraziai.
Perché le sue parole non mi facevano nessun effetto? Niente pelle d’oca. Ripensai a quando beccai Draco intento a fissarmi; ricordo di essere arrossita come una bambina. Succedeva ogni volta.
 
Poco dopo ci smaterializzammo all’università.
 


DRACO
 
Ero in un angolo della sala, adibita a festa, con Blaise.
Uno stuolo di ragazze del nostro corso ci guardava, ma io ne stavo aspettando solo una e quando arrivò illuminò la stanza.
Strepitosa in quell’abito rosso, eterna Grifondoro.
Quello che mi colpì fu l’uomo al suo fianco. Alto, moro, occhi verdi. Un damerino pensai, ma qualcosa mi inquietava.
Ci raggiunsero e Blaise fu il primo a salutare
<< Hermione sei incantevole!>>
<< Grazie mille Bla>> sorrise imbarazzata e mi guardò
<< Sei splendida>> la vidi arrossire e mi fece un cenno con la testa
<< Ragazzi, lui è John. Lavora al San Mungo. E be’ si insomma noi… ci frequentiamo da un mese…>>
Smisi di ascoltare

 

“ Ci frequentiamo da un mese”

 

Stava con un altro. Mi mancò il fiato, ma cercai di ricompormi. Ero pur sempre un Malfoy, no?
Ripresi il controllo
<< Be’ congratulazioni. Ora capisco perché non sei voluta venire con me. Volevi farci una sorpresa… be’ è riuscita benissimo>> freddo come il marmo. Sapevo che lei non ricordava, che sarei dovuto essere paziente, ma la stavo perdendo ancora di più.
Mi guardò triste e mi allontanai, dovevo prendere aria.
Poco dopo Blaise mi raggiunse
<< Dra>>
<< Cosa vuoi?>>
Lo sentii sospirare
<< So che stai soffrendo, ma comportandoti così non risolverai nulla>>
<< E cosa dovrei fare Blaise eh? Cosa? Aspettare che un giorno lei si svegli e si ricordi quanto l’ho amata? A cosa serve? Dovrei stare a guardare lei insieme a quell’idiota?>>
<< Io penso che dovresti solo prendere la vita come viene e quel che sarà, sarà. Lo so che non è facile, ma mettiti nei suoi panni. Si è ritrovata in una realtà che non le appartiene, o meglio, che pensa non le appartenga>> fece un lungo sospiro
<< Perché non mi hai impedito di accettare di aiutarla Bla? Perché non mi hai fermato, non mi hai detto che non erano affari miei? Perché?>>
<< Perché era la cosa giusta da fare. Perché la tua relazione con lei ti ha aiutato. Grazie a lei sei un uomo migliore, grazie a lei sai chi sei, chi vuoi diventare. Non lasciare che quest’ostacolo rovini tutto quello che hai costruito fino ad ora. Non rimarrà senza memoria per sempre. Abbi pazienza Draco>>
Mi ritrovai solo. Ancora.
 
 

HERMIONE
 
<< Il tuo amico è strano>> sentii dirmi da John
<< Oh si… è sempre stato così>> buttai li.
Mi scusai e andai in bagno, dove poco dopo fui raggiunta da Draco.
 
Lo vidi sigillare la porta
<< Cosa ci fai qui!>> trillai
<< Cosa significa?>>
<< Cosa?>>
<< John>> disse tra i denti
<< Significa che ho una relazione con lui>> risposi tranquilla
Mi guardò per non so quanto e io distolsi lo sguardo. Poi finalmente parlò
<< Tu non ci stai nemmeno provando>> mi disse duro
Lo guardai confusa. Perché quel ragazzo non si spiegava mai?
<< Tu non stai provando davvero a recuperare la memoria. Come pensi di cominciare a conoscermi se rifiuti ogni mio tipo gesto? Non vuoi uscire con me, non vuoi andare al cinema, niente>>
Lo guardai allibita. Mi stava davvero incolpando?
<< Pensi sia facile?>>
<< No, ma non penso nemmeno che sia impossibile>>
Non ce la facevo più, quel suo modo arrogante mi dava i nervi. Sbottai
<< Merlino Draco che cosa vuoi da me eh?>>
<< IO VOGLIO TE HERMIONE. TI AMO DANNAZIONE!>>
Lo urlò così forte che quella frase mi rimbombò nella testa per alcuni secondi.

 

“ Io voglio te Hermione. Ti amo dannazione!”

 

Perché sentivo che aveva ragione, che quelle parole erano dannatamente giuste?
 
Le lacrime chiedevano di uscire, ma mi trattenni
<< Tornerò da te un giorno Draco, ma non oggi. Io non ricordo niente! Non puoi pretendere nulla!>>
<< E se non dovessi ricordarti di me Hermione? Che cosa farò? Ti guarderò vivere la tua vita felice con John??>> vidi sofferenza sul suo viso e odiavo non sapere perché stesse soffrendo così tanto. Come poteva lui avermi amata così tanto in quei mesi di scuola?
<< Non sono innamorata di lui, non vedo lui nel mio futuro. Io adesso non vedo NESSUNO nel mio futuro, per il semplice fatto che non so cosa voglio. Non è l’uomo della mia vita! Vuoi che ti dica che lo sto usando? Bene! Lo sto usando per cercare di capire, di capire cos’ho perso>> sospirai << vuoi che ti dica che quando mi bacia non provo niente? È vero non provo niente e penso che sia la cosa più sbagliata del mondo, ma non so ancora perché e ho bisogno di tempo per capirlo. La memoria è qualcosa che si riacquista gradualmente. Ho spesso dei flash e rivedo situazioni che probabilmente ho vissuto e mi sento confusa, perché in ognuna di essere ci sei tu. Il primo giorno di corso ti sono venuta addosso perché avevo già sentito il tuo profumo da qualche parte e ne sono stata attratta>> ero sull’orlo delle lacrime.
<< Quindi non venirmi a dire che non ci sto provando. Non azzardarti. Tu non sai cosa vuol dire svegliarsi la mattina e non riconoscersi più. Non sai cosa vuol dire avere un buco temporale, che a quanto pare è stato il più felice della mia vita. Non lo sai e non ti chiedo di capirmi. Ti chiedo solo di aspettarmi>>
 Mi afferrò per un polso e vidi i suoi occhi lucidi. Mi prese il viso tra le mani
<< Torna da me Hermione, ti prego>> spalancai gli occhi senza fiato
<< Draco per favore… Tornerò da te. Troverò il modo, ma ora lasciami andare… >>  sussurrai a pochi centimetri dal suo viso. Sbloccai la porta ed uscii. Le lacrime ebbero il sopravvento.
 

“Torna da me Hermione”

 

Tornai da John come se non fosse successo nulla e gli chiesi di riportarmi a casa. Ero stanca e volevo solo dormire.
Durante il viaggio di ritorno ripensai a quello che gli avevo detto. Io non ero innamorata di John e cominciai a chiedermi se stare con lui fosse la cosa giusta. Ero confusa, ma ogni volta che lo guardavo, che mi baciava non provavo nulla e davanti alla porta del numero 12 glielo dissi
<< John i-io non so cosa voglio>>
Mi guardò, non capendo
<< E’ che non provo nulla, quando ti guardo, quando mi baci. Ho pensato che iniziare una relazione con te, mi avrebbe aiutata a riacquistare qualche ricordo, ma la verità è che sono più confusa di prima>>
Annuì e parlò calmo
<< In questo mese sei sempre stata strana, ma pensavo fosse perché ti sentivi spaesata per il fatto della memoria, ma stasera quando hai visto Draco, sei diventata ancora più strana>>
<< Pare che durante il mio ultimo anno, io abbia avuto una storia con lui>> glielo dissi non potendo più nasconderlo
<< Non stento a crederci>>
Lo guardai interrogativa
<< Tu non ti rendi conto di come ti guarda. Ha passato la serata a controllarti, scrutarti. Non ha perso un tuo movimento. Ti guarda come se fossi la cosa più bella di questo pianeta… come dargli torto>>
<< John…>>
<< Tranquilla Herm. Spero solo che un giorno tu possa trovare quello che stai cercando>> mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò, così com’era arrivato.
Entrata in casa mi chiusi la porta alle spalle, mi appoggiai ad essa, tolsi i tacchi e scivolai per terra.
Cominciai a piangere. Mi sentivo stranamente sollevata, forse avevo evitato di fare del male ad entrambi ed istintivamente mi portai una mano al ventre. Per un attimo mi focalizzai su di lui. Come sarebbe stato?
Ancora con questi pensieri entrai in camera mia, mi spogliai e mi misi a letto cadendo in un sonno profondo.

 

Quella notte sognai un bimbo riccio e biondissimo con gli occhi argentati.

 
 

La mattinai dopo mi sedetti a tavola. Harry era già uscito per andare al suo corso per Auror. Anche sotto Natale non si fermavano? Povero Harry.
Venni raggiunta da Ginny
<< Allora? Racconta!>>
<< Buongiorno anche a te eh>> le dissi sarcasticamente
<< Sisi dai racconta>>
<< Bella serata. È andato tutto bene>> buttai li
<< Che entusiasmo Herm…>>
Sospirai
<< Ha detto di amarmi>>
<< John?! Oddio be’…>>
<< Draco>> la corressi.
Mi guardò impietrita. Ero riuscita a zittirla.
<< Più che altro me l’ha urlato dopo avermi detto che mi vuole e avermi accusata di non voler nemmeno recuperare la memoria e conoscerlo. Però si dai si può dire che la serata sia andata bene>> bevvi un sorso di caffè.
<< Ah e io e John ci siamo lasciati>>
Mi guardò come se l’avesse sempre saputo
<< Cosa pensi di fare adesso?>>
<< Niente. Io lo so che sta soffrendo e mi dispiace, ma non posso farci nulla>>
Si avvicinò e mi abbracciò. Sapeva benissimo quando non servivano le parole.
 
Il giorno di Natale, lo passammo tutti insieme. Ci raggiunsero anche Neville e Luna. Fu un pranzo allegro e divertente che mi aiutò a non pensare a quella disastrosa festa, ma quando, quella notte, un’aquila nera picchiettò alla mia finestra, capii che non ne sarei mai uscita.
La feci entrare e planò sulla scrivania. Slegai il pacchetto e la lettera, che lessi subito
 

Hermione,
non mi scuserò per il mio comportamento di ieri sera, sarei un’ipocrita.
Tu, ad oggi, non puoi capire la mia sofferenza.
Saperti di un altro uomo, sapere di non poterti avere come una volta, logora la mia anima dannata. Quell’anima che solo tu, eri riuscita a rendere quasi pura.
Volevo augurarti Buon Natale e farti avere il mio regalo.
A presto

Draco

 
 

Rilessi quella lettera un’infinità di volte finché non decisi di aprire il regalo.
E il mio cuore perse un battito.
All’interno di una cornice argentata ed elegante, faceva bella mostra una foto magica.
 
Stentai a riconoscermi così sorridente.
Eravamo sulle sponde del lago nero, ai piedi di una quercia secolare. Ero tra le sue gambe, la schiena contro il suo petto. Avevo in mano un libro e… sorridevo. Sembravo così felice.
Quello che però, mi colpì davvero, fu lui. Appoggiato alla quercia, mi stringeva a se sussurrandomi qualcosa all’orecchio, per farmi deconcentrare e ridere di gusto.
Guardai la sua espressione, così serena e rilassata.
Vidi amore.
 
Eravamo davvero stati così felici?  Quell’amore era davvero stato così passionale?
 
Poggiai la cornice sulla scrivania e presi il regalo che gli avevo fatt
o.

 

Grazie mille per il regalo.
Mi piace davvero.
Anche io ho preso qualcosa per te.
La tua passione sono sempre le scope vero?
Buon Natale

Hermione

 

Nutrii il gufo, gli consegnai lettera e regalo e lo vidi prendere il volo.

 
 
 

DRACO

 

“ La tua passione sono ancora le scope?”

 

“La mia passione sei tu Hermione” pensai mentre osservavo il suo regalo.
Come al solito aveva azzeccato regalandomi un set di manutenzione per scope.
Mi distesi sul letto e crollai tra le braccia di Morfeo
.

 

“ Ti amo Hermione”
“ Ti amo anch’io Draco”
 
Torna da me Hermione.

 
 

Eccoci qua!!
Ringrazio sempre tutti!!
Alla prossima

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Capitolo 4
*** Il Ballo dei Fiori Bianchi ***


Dicembre aveva lasciato il posto a Gennaio e con il nuovo anno, arrivarono le nuove lezioni.
Non parlavo con Blaise e Draco dalla festa di Natale. Si può dire che li stessi evitando, non mi andava di dover affrontare per l’ennesima volta lo stesso discorso. Volevo pace per poter pensare al mio bambino.
La gravidanza procedeva a gonfie vele, avevo scoperto che era un maschio. Ero così felice che ogni sera guardavo per almeno 20 minuti l’ecografia.
 

“ E’ bellissimo Gin, vero?”
“ Oddio si Herm, è così piccolo hai visto?” annuii sorridendo
“ Hai pensato al nome?” mi chiese e la guardai
“ Sinceramente no, ma vorrei continuare la tradizione dei nomi delle costellazioni, mi piace”. Ginny sorrise abbracciandomi.
 

 
Con Gennaio arrivò anche il Ballo dei Fiori Bianchi.
Ginny come al solito era in fibrillazione e correva da una parte all’altra della casa urlando.
Io e Harry la guardavamo perplessi
<< Ma può reagire così ogni volta che c’è un evento?>> chiese Harry incredulo
<< Insomma sembra una pazza isterica>>
Lo guardai complice
<< La conosci Harry. E poi io credo che ci sia qualcosa di più>>
<< Cioè?>> chiese ingenuamente
<< Tornerà ad Hogwarts, come tua ragazza ufficiale e potrà vantarsi con tutti che vivete insieme>> scoppiai a ridere
<< Non ci posso credere… sei più pazza di lei! Che fine ha fatto la mia migliore amica che non pensa ai pettegolezzi?>>
Gli diedi uno spintone e mi fermai di botto afferrandomi in ventre
<< Stai bene Herm?>> chiese allarmato
Stavo benissimo.
Annuii
<< Ha appena scalciato!>>
Ginny corse in sala
<< Cosa?? Davvero?>> si fiondò da me, accarezzandomi il ventre piatto grazie all’incantesimo.
<< Oddio si lo sento! Harry vieni>> trillò
Mi soffermai a guardarli. I miei due migliori amici chini sul mio ventre, per sentire scalciare il mio bambino.
Trattenni le lacrime.
<< Ok, ora dobbiamo prepararci davvero. Se no la McGranitt chi la sente?>>
<< Sempre la prima della classe, vero?>>
<< Lo sai che non mi smentisco mai Harry>> gli risposi sorridendo e dirigendomi verso la mia stanza e mii sembrò di essere tornata alla sera della festa di Natale: imbambolata davanti l’armadio in cerca di un vestito decente.
I drammi delle donne. Merda.
Poi notai un vestito che non ricordavo di aver acquistato. Era lungo, stretto fino ai fianchi, continuava fino ai piedi in un tessuto leggero. Tra i seni un gioco di vedo non vedo in pizzo e sul seno sinistro una specie di fiore disegnato con delle perline nere.
Era stupendo, ma quello che mi stupì fu il colore: verde.
Da dove spuntava quel vestito?
E come se l’avessi chiamato, ebbi un flash
 

Un ballo.
Una festa.
Labbra morbide e sensuali.
“Lascia che guardi”

 
Scacciai quei pensieri senza darci peso e decisi di indossarlo.
Quando raggiunsi i miei due amici, sobbalzarono
<< Che c’è, non vi piace?>>
<< Nono, stai benissimo Herm>> si affrettò a rispondere Ginny.
Si scambiarono uno sguardo preoccupato. Non ci feci caso e ci smaterializzammo ad Hogwarts grazie al permesso della McGranitt.
 
 

MALFOY MANOR
 
Narcissa Malfoy camminava per i corridoi della sua villa. Da quando il marito era morto, aveva ricominciato a respirare, insieme a Draco.
Era una di quelle donne che “se non vedo non credo”, per questo passando davanti alla camera dell’arazzo di famiglia, non poté non lanciare un gridolino quando vide una linea impercettibile accanto al nome di suo figlio.
E chiamatelo sesto senso o intuito femminile, era sicura che sarebbe accaduto qualcosa di bello.
 


DRACO
 
Mi smaterializzai ad Hogwarts e i ricordi s’impossessarono di me. Tornare nel luogo dove tutto è cominciato e finito è allucinante.
Mi feci spazio tra studenti ed ex alunni e raggiunsi Blaise, Daphne e Pansy.
E pensare che avrei dovuto sposare lei. Sarebbe stato tutto più semplice?

Avresti vissuto nell’infelicità.

 
Perché adesso sono felice?

 
Chiacchierammo quando ad un certo punto la mia attenzione fu attirata da un vestito verde.
Quel vestito verde.
 

“ Lascia che guardi”

 
Perché aveva rimesso quel vestito?
Rimasi incantato. Era ancora più bella. Così elegante e raffinata. Avrei voluto baciarla e non smettere più, come quando stavamo insieme.
Mi scurii in volto e andai a prendere da bere.
 
<< Dra…>> la voce di Pansy mi arrivò ovattata.
<< Dimmi Pan>>
<< Stai bene?>>
Annuii
<< Si risolverà tutto, lo sai vero? Nessuno riesce a dimenticarsi di te. Rimani indelebile nella memoria>>
La guardai e mi sorrise
<< E’ così difficile Pansy. Sapere che è li e non poter averla. Sapere che è di un altro e non più mia>>
<< Ti capisco più di chiunque altro>>
Merda.
<< Scusa Pan, sono stato poco delicato>>
<< Tranquillo. È passata sai? Non fa più male, ma so comunque cosa provi. Tornerà Draco>>
L’abbracciai
<< Grazie>> le dissi sorridendo e dirigendomi nel parco.
 
 

HERMIONE
 
Hogwarts era sempre bellissima, come la ricordavo. Così maestosa e misteriosa illuminata dalla luce della luna. Merlino quanto mi era mancato quel posto.
 
Entrammo nella Sala Grande, gremita di studenti ed ex alunni. Era ancora più bella. Rivedere tutti quei volti mi aveva resa felice, tornare nel posto dove sei cresciuta, ti fa capire quanto sei cambiata. Li avevo vissuto avventure, avevo pianto, riso.
Salutammo la McGranitt
<< Professoressa!>>
<< Buona sera ragazzi. Sono felice siate potuti venire>>
<< Non ci saremmo potuti perdere questo ritrovo e grazie a lei per l’invito>> disse cordialmente Harry. Si sorrisero e poi venimmo interrotti da due voci
<< Ragazzi! Ehi ragazzi!>>
<< Luna! Neville!>> urlammo in coro.
Ci raggiunsero e cominciammo a parlare quando il mio sguardò notò la sua presenza.
Dovevo ammettere che era davvero bello. Fasciato in quell’abito elegante e non saprei spiegare il perché provai fastidio quando lo vidi abbracciare la Parkinson, ma soprattutto non saprei dirvi cosa mi spinse a seguirlo, pochi istanti dopo.
 
Stava fermo in mezzo al parco, in piedi. Lo sguardo rivolto al cielo stellato.
Mi avvicinai.
<< Draco>>
Si voltò.
<< Ciao>> mi avvicinai a lui. La luce della luna rendeva i suoi capelli bianchi.
<< Quella è Eltanin>> disse all’improvviso, indicando con il dito un punto nel cielo
<< fa parte della costellazione del Dragone>> continuò ed io rimasi ad ascoltarlo, in silenzio.
<< Quella invece è la costellazione dello scorpione>> indicò un altro punto.
<< Sono bellissime>>
Si girò di scatto e guardando i suoi occhi adamantini capii che avremmo di nuovo affrontato quel discorso
<< Perché hai messo quel vestito?>>
Ma che domanda era?
<< I-Io non lo so. L’ho trovato nell’armadio e mi è piaciuto>>
<< Non ricordi di aver già indossato quel vestito?>>
Scossi la testa
<< Lo indossavi la prima volta che ti ho baciata>>
Spalancai gli occhi.
Ecco cos’era quella sensazione, quel flash.
 

Lascia che guardi”

 
Ero così confusa. Non mi accorsi che si era avvicinato ancora di più.
Mi sollevò il mento con due dita e immobile lo lasciai fare. Qualcosa nei suoi movimenti m’ipnotizzava.
<< Hermione…>> un sussurro, prima di baciarmi. Sentii le sue mani prendermi il viso, come durante la festa di Natale, e mi staccai da lui. Spaventata.
Iniziai a correre tra le lacrime, quando cominciò a piovere.
Mi aveva baciata.
 

Draco mi aveva baciata.

 
<< Hermione! Hermione aspetta!>> mi richiamò
Continuai a correre. Lacrime e pioggia bagnavano il mio viso, ma non potevo fermarmi, dovevo allontanarmi da lui.
<< Hermione fermati! Mi dispiace, perdonami! Ti prego Hermione fermati!>>
Di botto mi bloccai, come se qualcosa avesse ostacolato il mio cammino. E dei ricordi nitidi e ben precisi cominciarono a farsi strada fra tutti gli altri. Ricordi che pensavo di aver perso per sempre.

 

“ Hermione mi dispiace”
“ Perché l’hai fatto? Perché mi hai abbandonata? Non ti ho mai chiesto di stare con me
davvero, volevo solamente che tu mi stessi vicino. Io avevo bisogno di te”. Mi guardò
Sono stato uno stupido. Sono scappato come un vigliacco perché avevo visto nei tuoi occhi
così tante aspettative, così tante speranze che mi sono spaventato. Ho preferito
allontanarti in quel modo, perché solo così saresti tornata ad odiarmi”
“ Ho provato ad odiarti sai? Senza risultati. Non sai quant’è frustrante sapere che la
persona che ami ti disprezza”
” Guardami”
Ti prego guardami”  
“ Io non ti disprezzo Hermione. Disprezzo me stesso per quello che ti ho fatto. E’ diverso”
sorrisi triste
“ Mi sei mancato così tanto Draco. Non farlo più. Non lasciarmi più così. Parlami”
“ Ridillo”

” Non lasciar…”

“ Non quello. Il mio nome. Ripetilo”
Draco…”
Draco
Draco
Draco….
“ Hermione… ti amo”
 

Altri flash

 
 “ Ascolta Granger, non sono qui per dare spiegazioni a te. Prendere o lasciare”. C’è 

 
sicuramente qualcosa sotto, ma per ora non voglio indagare.
 
“ Dovrai iniziare a chiamarmi Hermione, se vuoi che la cosa sia credibile lo sai vero? E
 
dovrai essere carino e gentile e…”
 
 “ So come comportarmi Hermione, sono un bravissimo attore, ma tu dovrai chiamarmi
 
Draco, ne sei consapevole?”.
 
 
“ Ti prometto Hermione, io ti prometto che farò tutto quello che è in mio potere per farti dimenticare, per dimostrarti che puoi fidarti di me, che merito il tuo amore”

 
 

Altri ricordi

 

“ Bella partita capitano” lo vidi voltarsi interdetto
“ Come sei entrata? Le ragazze non posso stare qui”
“ Sono o non sono la strega più brillante della mia generazione? Volevo congratularmi con lei per la vittoria, ma se non sono gradita me ne vado” mi afferrò per la vita

” Tu non vai da nessuna parte”
“Sei una scoperta Granger, una bella scoperta”. 
Sorrisi e iniziai ad accarezzargli il petto.
Lo baciai e fummo travolti.
 
Arrivata alla torre, salutai tutti e mi diressi verso la mia stanza, quando una voce mi fermò

” Hai fatto una passeggiata romantica?”

“ Che cosa vuoi Ronald? Sono stanca e vorrei andare a dormire”

“ Certo sei stanca. Dev’essere faticoso farsi sbattere da quella serpe, vero?”

“ Smettila, lascialo in pace. Parli così perché sei geloso. Lui mi ha avuta e tu no Ronald. È questo che ti fa così rabbia? Il fatto che lui sia riuscito dove TU hai fallito?” sottolineai bene il tu in modo che lo ferisse ancora di più nell’orgoglio.
Si avvicinò ancora di più a me

” Non istigarmi Hermione, non sai cosa può fare un uomo ferito”

“ Perché, puoi fare qualcosa di peggio? Esiste al mondo qualcosa peggiore di quello che hai già fatto?”

“ Oh si, potrei sempre rifarlo, o magari toccarti e baciarti davanti a lui”

“ Ti prenderebbe a pugni”

“ Come fai Hermione? Come miseriaccia fai a stare con uno come lui, come fai a difenderlo?”

“ Lui è tutto quello tu non sarai mai! Mi da’ sicurezze, protezione. Mi ama, sai cosa vuol dire questa parola Ron, lo sai? Mentre tu ti divertivi a farmi del male e ti sollazzavi nella tranquillità di casa tua con mammina, lui ha cercato di sistemare le cose. Mi ha chiesto perdono, mi ha confessato il suo amore, perché per quanto possa essere strano mi ama e io amo lui” continuai “ tu hai rovinato tutto. Appena hai visto che non mi sono più interessata a te hai dato di matto, ma la verità è che a te non è mai importato niente. Non mi hai mai amata, eri solo geloso che proprio lui mi avesse portata via da te. Perché è inconcepibile vero? È inconcepibile che uno schifoso mangiamorte ti porti via la ragazza che dice di amarti. E cos’hai risolto con il tuo comportamento? Niente di niente”
 

“ Vieni a vivere con me” disse ad un tratto.

“ Co-come?”

“ Dopo gli esami. Vieni a vivere con me. Non per forza al Manor se non vuoi. Troveremo un appartamento o quelle che vorrai tu”.

Continuai a guardarlo a bocca aperta. Occhi lucidi e l’ombra di un sorriso sul volto.
“ Vuoi davvero vivere con me? Sei sicuro? Insomma è un passo importante e se cominciassi ad odiarmi, a non sopportar…” mi tappò la bocca con un bacio.
“ Sono sicurissimo. Io ti amo Hermione e niente potrà cambiare quello che provo per te. So che non sarò il fidanzato o l’uomo perfetto, ma… ma so che per te farei qualsiasi cosa. Non voglio rovinare tutto per delle paure o degli ostacoli che si possono affrontare insieme. Me l’hai insegnato tu Herm e io non voglio più sentirmi solo. Un giorno non voglio dovermi odiare, perché ti ho lasciata andare solo per non aver avuto il coraggio di dirti ciò che provavo. Tu sei mia e preferirei passare tutta la mia vita a litigare con te per cose del tutto inutili piuttosto che non farlo”.
 
 
“ …e preferirei passare tutta la mia vita a litigare con te per cose del tutto inutili piuttosto che non farlo”.

 
 

M ritrovai in mezzo al parco e mi voltai verso di lui, ad occhi sbarrati e bocca socchiusa. Avevo il fiatone, come se avessi passato i mesi precedenti a correre, come se fossi stata sott’acqua per tutto quel tempo e ora stessi prendendo aria nuovamente.
Non sapevo se fossero stati il bacio, le sue parole o se fossero tornati da soli, ma i miei ricordi, i ricordi di quell’ultimo anno, di quell’amore dimenticato si fecero chiari e tornarono come se non fossero mai svaniti.
Piansi, felice per averli ritrovati, per aver ritrovato lui. E solo in quel momento capii quanta sofferenza avesse provato.
 
La mia piccola serpe.
 
Lo guardai piangente
<< Draco…>> una consapevolezza: Poter pronunciare quel nome, senza chiedermi perché amassi così tanto farlo
Si fiondò verso di me, senza pero toccarmi.
<< Hermione, mi dispiace i…>> non terminò bloccato dai miei passi nella sua direzione.
Fui io a ricoprire la distanza che ci separava, mettendogli le mani sul petto, come quella volta negli spogliatoi maschili. Arrossii e lo sentii fremere.
<< Baciami>> una richiesta, o forse una supplica.
<< Co-cosa?>> mi guardò confuso
<< Draco, baciami. Come al ballo della scuola per far ingelosire Ron, come quando mi hai chiesto di perdonarti per avermi abbandonata… come nello spogliatoio maschile. Baciami>>.
Spalancò gli occhi e in essi vidi un lampo di speranza.
<< T-tu…>>
<< Ti avevo detto che avrei trovato il modo di tornare da te>> sussurrai sulle sue labbra sorridendo e incurante della pioggia, del fatto che fossimo bagnati fradici mi baciò ed io mi sentii finalmente a casa.
 




E ce l’abbiamo fattaaaaaaa alèèèèèèèèè!
Allora prossima e sempre grazie a tutti!
Un bacio!!

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Capitolo 5
*** Casa ***


DRACO
 
Continuai a baciarla mentre la pioggia portava via tutta la sofferenza provata.
Era tornata da me. La mia bellissima e coraggiosa Grifona era tornata.
La guardai, accarezzandole il viso bagnato dalla pioggia e la vidi chiudere gli occhi e sorridere a quel tocco.
Merlino quant’era bella.
Ero tornato a vivere, il mio cuore aveva ripreso a battere nell’attimo stesso in cui mi aveva chiesto di baciarla. Mi nutrì di quel baciò, dei suoi gemiti
 

“ Ti avevo detto che avrei trovato il modo di tornare da te”

 
Possono poche parole cambiare un’esistenza? Possono far ricominciare a battere un cuore?
Un cuore che credevo gelido e vuoto, ma che lei con la sua trasparenza, la sua solarità e il suo veder del buono in tutti e tutto aveva reso puro.
Ringraziai per aver ricevuto un dono del genere, per aver ricevuto lei, il suo amore; e quando riaprì i suoi grandi occhi ambrati, ritrovai la mia pace dei sensi, ritrovai il mio Paradiso perduto.
<< Ciao>> mi sussurrò a fior di labbra
<< Ehi>> le sorrise e continuai << sarà meglio entrare se non vogliamo rischiare di prenderci un accidente>>
La presi per mano e insieme tornammo alla festa. Prima di entrare asciugai entrambi con un incantesimo e la baciai
<< Pronta?>>
Annuì
Quando entrammo tutti gli occhi in sala ci guardarono. Chi sbalordito, chi curioso, chi consapevole.
Vidi la McGranitt sorriderci mentre i nostri amici ci raggiunsero.
Il primo a parlare fu Potter spostando lo sguardo sulle nostre mani intrecciate
<< H-hai recuperato la memoria?>>
Mi voltai verso di lei e la vidi sorridergli annuendo; la Weasley le si catapultò  tra le braccia
<< Merlino Herm è una notizia fantastica!>>
<< Gin non piangere tesoro>> la sentii dire
<< Scusa Herm è-è ch-che sono così felice>>
Spostai il mio sguardo su Blaise, che nel frattempo si era avvicinato
<< Non vorrei dirti “te l’avevo detto” ma… TE L’AVEVO DETTO>>
<< Si si Bla, ho afferrato il punto>> lo guardai
<< Grazie>> dissi solamente e lui sapeva che per me quello era un passo enorme. Non avevo mai ringraziato nessuno, non era nella mia indole, ma il mio amico, il mio migliore amico se lo meritava. Mi diede una pacca sulla spalla e mi sorrise, seguito da Pansy e Daphne.
<< Bene, mi duole fare il guastafeste, ma io e la Granger dobbiamo recuperare il tempo perduto>>
<< Merlino Malfoy sei sempre il solito maleducato>>
<< Potter l’hai avuta in casa fino ad ora, non rompere>>
Ghignai e lui scosse la testa
<< Sei un caso disperato>>
Sentii tutti ridere, ma la risata di Hermione, arrivò dritta alle mie orecchie. Mi voltai verso di lei e la scrutai. Meravigliosa con il nasino all’insù e le guance rosse.
<< Si ok, sono un mostro, oddio aiuto, Malfoy il cattivone e bla bla bla… A domani, addio>>
Ripresi per mano Hermione e mi fiondai verso l’uscita
<< Draco! Non possiamo andare via così!>>
<< Hai ragione, siamo delle persone educate… bene salutiamo la vecchiaccia, ringraziamo e andiamo ok?>>
Mi guardò scioccata
<< Non ho davvero parole>> disse puntando le mani sui fianchi. L’ombra di un sorriso sul volto
<< Muoviti>>
Ci dirigemmo dalla McGranitt
<< Professoressa volevamo ringraziarla e salutarla>> le disse raggiante Hermione
<< E’ stato un piacere avervi qui. Immagino abbiate alcune cose da dirvi…>>
<< Be’ si, insomma ho recuperato la memoria e ora dobbiamo decidere cosa fare>>
<< Allora alla prossima miei cari>>
<< Arrivederci!>> esclamammo insieme.
Uscimmo dalla sala grande e ci smaterializzammo al Manor.
 
 


HERMIONE
 
Ci ritrovammo a Malfoy Manor in un battito d’ali, più precisamente nella sua stanza e mi ritrovai ad osservarla. Pareti scure, letto a baldacchino con lenzuola verdi, sulla sua scrivania riconobbi una copia della foto che mi aveva regalato per Natale. Sorrisi avvicinandomi e prendendola tra la mani.
Quella stanza ricordava molto quella ad Hogwarts, quella che avevamo condiviso per tantissime volte. Arrossii.
<< Che c’è?> chiese avvicinandosi
Scossi la testa
<< Niente, pensavo solo che assomiglia molto alla camera che avevi ad Hogwarts>>
<< E questo ti fa arrossire come una bambina?>> ghignò. Merlino aiutami
<< Oh e va bene; pensavo che somiglia molto alla camera che condividevamo a scuola. Contento?>>
Si avvicinò
<< Molto>>
Continuò a scrutarmi e ad un tratto come scottato si allontanò
<< Dra che…>>
<< E John? Cosa farai con lui adesso?>>
Era… preoccupato. Oh mio dolcissimo serperverde non soffrirai più, te lo prometto amore mio.
<< Ho lasciato John dopo la festa di Natale. Diciamo che la nostra discussione mi ha aiutato ad aprire gli occhi. Non ero innamorata di lui Draco. Mi sentivo incompleta. Sentivo che era tutto sbagliato, ma avevo paura di ammetterlo, più che altro a me stessa>> continuai a guardarlo << sei sempre stato tu e sentivo che eravamo legati, perché quando ti beccavo a guardarmi, sapevo che era la cosa giusta, ma non ricordando era qualcosa che mi spaventava. Provare una così forte attrazione per quello che hai sempre creduto il nemico non è… facile, si facile da accettare, ma aver ricordato, aver capito perché amassi pronunciare il tuo nome, perché gli sguardi di John mi irritassero così tanto, ha reso tutto molto più chiaro>>
Mi guardò con i suoi splendidi occhi adamantini e capii che se avesse dovuto aspettarmi per l’eternità, l’avrebbe fatto.
Era riuscito ad amarmi nonostante i miei difetti. Mi aveva desiderata e amata come ogni donna dovrebbe.
<< Mi sei mancata così tanto>> un sussurro sulle mie labbra. Una carezza dolce.
<< Quando ho scoperto che non ricordavi nulla ho creduto di morire. Avevo faticato così tanto ad ammettere a me stesso i miei sentimenti per te, a confessarti che tu eri stata la mia salvezza e in meno di un secondo ho visto svanire tutto. Ho temuto di chiudermi di nuovo in me stesso, di ritornare quello che ero, ma tu mia piccola grifona, mi hai salvato. Ancora>>
Mi baciò, come la prima volta e quando sentii il vestito scivolarmi lungo il corpo e finire ai miei piedi, capii che era arrivato il momento
<< Dra… i-io>> come potevo dirglielo?
<< Per Salazar, perdonami Hermione, sto correndo troppo lo so. Hai appena recuperato la memoria e io ti sto già saltando addosso. Sono un’idiota, ma è che sono così felice. Sei tornata da me. È come aver rivisto la luce dopo un periodo di buio>>
<< Oh no Draco non è per quello. Anche io voglio fare l’amore con te, Merlino sa quanto. È che…>> lasciai la frase a metà, era così difficile. Non sapevo da dove cominciare. Eppure era una cosa così semplice; due semplici parole: Sono incinta.
Forza Herm dai.
<< Hermione mi stai facendo preoccupare>>
E’ il momento Herm.
Lo guardai seria, ma con dolcezza
<< Sono incinta>>
Lo vidi sbiancare e il suo sguardo mutò. Perché sembrava arrabbiato?
Forse non voleva bambini. Oddio mi avrebbe lasciata? Mi avrebbe chiesto di abortire?
Tutto quello che avevo immaginato non si sarebbe avverato. Mi avrebbe odiata?
No, no, no, no!
Ma lui riuscì a stupirmi ancora
<< Sei andata a letto con quel… quel… Gli spacco la faccia! Per Salazar Hermione, ma che cazz…>>
Lo bloccai subito
<< Draco no! Che hai capito, sei pazzo? Ti pare che vado a letto con uno dopo un mese? Ce ne sono voluti 3 per convincermi a fare l’amore con te, ed ero innamorata>> abbassai lo sguardo. Mi sentii offesa per quella sua insinuazione.
Mi prese il viso tra le mani e avvicinò la sua fronte alla mia
<< Perdonami, è che non capisco… come fai ad essere incinta se non sei stata con lui e io e te non stiamo insieme da Giugno?>>
Sospirai, mi feci prestare la sua bacchetta e la puntai verso il mio ventre, sotto il suo sguardo confuso.
<< Finite incantatem>>
Pochi secondi dopo eccola lì.
L’avevo nascosta per mesi ed ora si presentava ai miei occhi più grande che mai. Così rotonda e perfetta. Era bellissima.
Guardai Draco e lui mise una mano tremante sulla pancia. Provai una sensazione indescrivibile. Calore. Sentivo calore. Sorrisi a quella scena.
<< Qu-quando è successo?>> mi chiese ancora ad occhi sbarrati. Era così dolce con quell’aria spaesata.
<< Credo poco prima della fine della scuola. Penso sia stato per questo che quel giorno sono svenuta>>
Mi scrutò nervoso. Riparlare dell’incidente non gli piaceva.
<< Sai già se…>>
<< E’ maschio>> lo precedetti sorridente e su quel viso così elegante e sottile comparve il sorriso più bello che avessi mai visto.
Mi abbracciò forte e poi mi guardò
<< Perché non me l’hai detto prima?>>
<< Avevo paura, credo. Era una cosa inaspettata e che mi ha spaventata da morire. Non sapevo come fosse successo, ero confusa e non volevo creare ulteriori problemi. Per me eri il nemico, anche se continuavo ad avere tutti quei flash con te come protagonista. Volevo solamente proteggere me, il bambino e… te>> continuai a guardarlo << stavi già soffrendo così tanto e non ne comprendevo il motivo. Dirti del bambino e non poterti dire che ero felice ti avrebbe fatto soffrire ancora di più e non volevo questo>> gli dissi sincera. Mi sentivo quasi in colpa.
E semplicemente mi baciò, mettendo in quel bacio tutto l’amore che provava per me e per in nostro bambino
<< Ti amo Hermione>> com’era bello sentirselo dire da lui.
Lo guardai dal basso.
<< Ti amo anch’io Draco>>

Come avevo fatto a resistere tutti quei mesi senza di lui?

 
Ci cambiammo e sdraiammo a letto.
Sentivo le sue carezze sul ventre, leggere e dolci e capii che sarebbe stato il padre migliore del mondo. Lui non era Lucius Malfoy, non era un Mangiamorte, non era cattivo. Era semplicemente Draco. Il mio Draco.
Si appoggiò sul gomito destro e mi guardò
<< Hai già deciso il nome?>>
Per un attimo m’isolai.
Con tutto quello che era successo non ci avevo proprio pensato, poi però, mi vennero in mente le sue parole nel parco, poche ore prima
 

“ Quella invece è la costellazione dello Scorpione”

 
L’avevo trovata magnifica e così luminosa
<< Herm?>>
Mi ridestai
<< Scorpius>> affermai e continuai << vorrei continuare la vostra tradizione. Mi ha sempre affascinata e quando mi hai mostrato la costellazione, questa sera, ho pensato che fosse bellissima e perfetta. L’ultima stella che ho visto prima di ricordarmi di noi. L’ultima, prima di ricominciare la mia vecchia vita con te. È come se mi avesse ricondotta da te, come se volesse aiutarci e darci l’ultima spinta>> gli sorrisi
Continuava a fissarmi senza però parlare. Lo incalzai
<< Ti piace?>>
<< Penso che sia perfetto amore mio>> e mi baciò con passione prima di augurarmi la buonanotte e addormentarsi. La sua mano calda, ancora sulla mia pancia.
 
Quella notte, per la prima volta dopo mesi, mi sentii nel posto giusto, con la persona giusta. Non più sola.
 

Casa.

 
 
 

DRACO
 
Un raggio di sole illuminò il mio viso e per il fastidio mi svegliai.
Guardai verso la finestra e constatai che mi ero dimenticato di chiudere le tende.
Ancora addormentato mi alzai e andai in bagno. Con uno sbuffo mi sciacquai il viso e tornai in camera.
Mi fermai di colpo e guardando verso il letto mi ricordai tutto.
 

“ Ti avevo detto che avrei trovato il modo di tornare da te”

 
Hermione.
Stesa sul letto, dormiva tranquilla. Guardai il suo ventre.
Avremmo avuto un bambino, magari bello e dolce come lei.
Un bambino.
Sarei stato all’altezza? L’unica cosa di cui ero certo è che non sarei stato come mio padre. Avrei cercato di dargli il meglio, quello sicuramente, ma non gli avrei mai negato amore, tenerezza. Avrei imparato e guardando Hermione, seppi che con lei al mio fianco sarebbe stato tutto più semplice.
Il mio sguardo venne attirato dal suo vestito verde ancora per terra e mi venne da ridere.
Una voce assonnata mi riportò alla realtà
<< Cosa c’è di così divertente?>>
La guardai e sorrisi. Mi avvicinai al letto e mi sdraiai accanto a lei abbracciandola
<< Pensavo che quel vestito>> glielo indicai << porta fortuna. Dovremmo metterlo in una teca e venerarlo>> mi guardò allibita.
<< Tu non sei per niente normale. Luna ti direbbe che hai la testa piena di gorgosprizzi. Speriamo che Scorpius prenda da me, se no sarà la fine del casato dei Malfoy. Vi rinchiuderanno tutti per pazzia>> scoppiò a ridere
<< Ridi ridi Granger, ma intanto con quel vestito ti ho baciata la prima volta sia nella vecchia che nella nuova vita e ammettilo ti piaccio da morire proprio perché sono così. Non dimenticarlo>> continuò a ridere. Piccola serpe.
Mentre continuava a ridere, mi soffermai a guardarla: stesa sul letto, i capelli spettinati, viso acqua e sapone, occhi chiusi. Rideva di gusto e mi ritrovai a pensare che al mio fianco c’era una creatura meravigliosa.
Rideva accanto a me tenendosi il pancione e cercando di trattenere la risata, senza però, riuscirci.
Come poteva essere ancora più bella giorno dopo giorno?
<< Dra…>>
<< Dimmi>>
<< Ecco io… ehm>>
<< Cos’è successo? Stai bene?>> mi allarmai
<< Si si tranquillo. È solo che… si insomma ho fame>> la guardai di sottecchi e scoppiai a ridere a causa del suo broncio da bambina. Mi diede un buffetto sul braccio
<< Serpe>>
Mi alzai dal letto e le passai una vestaglia, mentre io cominciai a vestirmi. Quando finii aprii la porta e allungai la mano verso di lei. L’afferrò stringendola e ci dirigemmo in cucina. L’aiutai a scendere le scale ed entrammo in cucina.
Merda.
Mi ero completamente dimenticato di mia madre, che ora se ne stava seduta al tavolo.
<< Buongiorno ragazzi. Avete dormito bene?>>
Sentii Hermione sobbalzare e aggrapparsi al mio braccio, cercando di nascondersi.
<< Si madre, grazie>>
<< Hermione cara… Oh posso chiamarti così vero? Insomma ormai fai parte della famiglia>>
Vidi mia madre sorridere. Un sorriso luminoso e la guardai sbalordito. Mi voltai verso Hermione e la vidi ad occhi sbarrati. Le strinsi la mano dolcemente per farle capire che poteva stare tranquilla. Mi guardò, poi spostò lo sguardo su mia madre e parlò
<< Buongiorno signora Malfoy...>>
<< Chiamami Narcissa, non sono così vecchia>>
<< Oh… be’ Narcissa, tutto bene grazie>> si sorrisero
<< Mi scuso per l’abbigliamento poco consono ma non pensavo ci fosse lei… ehm t-tu in casa>>
<< Non devi assolutamente preoccuparti, fai come se fossi a casa tua e poi nelle tue condizioni sei scusata>>
Come diavolo faceva a sapere del bambino?
<< Mamma come sai che…>>
<< L'arazzo di famiglia caro>> disse come se fosse una cosa ovvia e be’… in effetti lo era. Mi ero completamente dimenticato.
<< Che cos’è l’arazzo di famiglia?>> sentii chiedere Hermione curiosa
<< Oh cara sarò felice di mostrartelo, ma prima devi assolutamente fare colazione. Devi mangiare per due!>>
Non vedevo mia madre così felice e premurosa da… anni. Ed Hermione aveva incantato anche lei, ma d'altronde chi non ne sarebbe rimasto ammaliato?
 
Finita la colazione seguii mia madre ed Hermione nella stanza dell’arazzo.
Merlino non entravo in quella stanza da non so quanto.
Ed eccola li. Quella linea impercettibile accanto al mio nome. Mi voltai verso l mia grifona e la vidi avvicinarsi lentamente all’arazzo. Alzò la mano e con le dita sfiorò il mio nome. Disegnò i contorni, percorse quella linea e rimase lì in piedi per pochi minuti, poi si voltò verso di me.
Stava piangendo.
Mi avvicinai e si fiondò tra le mie braccia. Le asciugai le lacrime
<< Dra…>>
<< Shh… tranquilla Herm>>
<< Mi dispiace così tanto amore, mi dispiace…>>
La strinsi più forte.
Aveva sempre questa mania di chiedere scusa per qualcosa che non aveva fatto lei.
Sentii mia madre uscire dalla stanza per lasciarci soli.
Guardai Hermione
<< Perché? Perché t’incolpi sempre? Tu non centri niente. È stato un incidente, ma ora…>> le alzai il viso << guardami>> i suoi occhi ambrati si posarono nei miei
<< ora sei qui Herm, sei tornata da me. È finita>>
La strinsi ancora più forte e sentii le sue piccole mani aggrapparsi alla mia schiena.
Come aveva fatto ad affrontare un troll di montagna, addirittura Voldemort e poi essere così fragile e debole?
<< Ti amo Draco, non devi dimenticarlo mai>>
Le sorrisi e la baciai sulla fronte.
<< Ti amo anch’io mia piccola grifona>>
 

 

Eccoci quaaaa!
Finalmente abbiamo messo tutte le cose in chiaro, alè!
Alla prossima! J

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Capitolo 6
*** When a man loves a woman ***




HERMIONE
 
Il freddo pungente di Febbraio mi fece rabbrividire, mentre passeggiavo per le vie di Diagon Alley.
La pancia in bella vista, non più nascosta da un incantesimo, era coperta da un cappottino bianco.
Ero serena.
Aver ritrovato la memoria, aver ritrovato Draco, il mio bellissimo Draco, mi aveva resa la donna più felice del mondo. Dopo anni di sofferenze, di lacrime, potevo finalmente dire di essere felice.
Mi sfiorai il ventre, mentre osservavo quelle vetrine così allegre e con la mente, mi proiettai nel futuro, dove un bambino biondo e dagli occhi grigi, ammirava quelle stesse vetrine estasiato ed eccitato. Un giorno il mio bellissimo Scorpius avrebbe comprato una bacchetta, un gufo, i libri per la scuola. Sarebbe partito per Hogwarts e sperai avrebbe amato i libri e quella scuola come avevo fatto io.
 
<< Cosa guardi?>>  una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare
<< Mi hai spaventata>>
<< Perdonami, non volevo>> si avvicinò e mi abbracciò
<< Non dovresti essere a lezione?>> lo guardai di sottecchi. Spostò una ciocca di capelli dal mio viso e mi accarezzò
<< Ho chiesto a Blaise di prendere appunti per me e per te ovviamente>> mi guardò serio, continuò << volevo fare compagnia alla mia ragazza. Sai, è incinta>>
<< Ti stai divertendo un mondo a dire queste cavolate, vero?>> gli chiesi e lui scoppiò a ridere
<< Hai ragione, ma non resisto, mi piace quando fai la bacchettona>>
<< Sono davvero sconvolta Draco Lucius Malfoy. Prenderti gioco di una donna e incinta per di più>>. Gli voltai le spalle, facendo la finta offesa e mi diressi ai Tre Manici di Scopa.
Mi rincorse e afferrò la mia mano facendomi voltare. Lo guardai. Era così bello. Gli sorrisi dolcemente e potei sentire le sue labbra sulle mie.
Il suo profumo, il suo calore mi avvolsero e ad un tratto non sentii più freddo.
 
 
 
DRACO
 
La guardai. La gravidanza l’aveva resa ancora più bella e se non fosse stato per la pancia così visibile, nessuno avrebbe potuto immaginare. Non sembrava aver preso un chilo, le forme così sinuose e sensuali. Splendida.
Ad un tratto la sentii dire
<< Domani torni a lezione. Sono stata chiara? I tuoi occhi e le tue orecchie sono come se fossero i miei. Sei brillante e scusa se te lo dico, ma non mi fido degli appunti di Blaise. Come minimo sarà stato tutta la lezione a fare il cascamorto con quelle poverette>> risi di gusto
<< Su questo non posso darti torto. In questi mesi si è dato parecchio da fare>>  la vidi sbarrare gli occhi. E come se stesso rimuginando su qualcosa mi fece una domanda inaspettata
<< E tu?>> un sussurro
<< Io cosa?>>
<< Anche tu ti sei dato da fare in questi mesi?>> mi bloccai
Le presi il viso tra le mani e inchiodai i miei occhi nei suoi ambrati
<< Mai. Ci sei sempre stata solo tu. Io…>>
La sentii irrigidirsi
<< T-tu cosa?>>
<< Io… non ti ho mai detto perché ti chiesi in cambio ripetizioni di Babbanologia>>
Sapevo che aveva sempre voluto chiedermelo, ma per un motivo o per un altro non l’aveva mai fatto.
Decisi di rivelarle tutto, una volta per tutte.
<< Sai non è mai stato facile, per uno come me, dire quello che provava. Mi hanno sempre insegnato che un Malfoy non ama, che un Malfoy non è debole, che i Mezzosangue sono feccia ed io ne sono sempre stato convinto, ho affrontato ogni giorno della mia vita con queste convinzioni, ma…>> feci un lungo sospiro per poi continuare << ma poi sei arrivata tu, con la tua saccenza, la tua arroganza, la tua bellezza, sensualità, dolcezza, solarità ed io… io non sapevo più in cosa credere. Eri una mezzosangue migliore di qualsiasi altra purosangue. Avevi carattere, eri l’unica che riusciva a tenermi testa, perché non avevi paura di me. Ti ho odiata, perché sei sempre stata migliore di me in tutto. La mente del trio di qua, la Granger di là. Tutti non facevano altro che parlare di te, di quanto fossi in gamba ed io che ero costretto a dover primeggiare su di te. Ti ho desiderata, perché eri così inarrivabile, così eterea, ma sapevo che non ti saresti mai abbassata a frequentare un Mangiamorte come me e Merlino sa, quanto in questi anni, ti ho amata>> la vidi guardarmi in silenzio, gli occhi lucidi
<< Quando l’anno scorso mi hai fatto quella proposta non potevo crederci, non pensavo avresti mai scelto me per una cosa del genere e così ne ho approfittato. Volevo passare più tempo possibile in tua compagnia e così ti ho chiesto quelle ripetizioni in cambio, perché sapevi che un Malfoy non fa mai niente per niente, i miei sentimenti per te hanno preso il sopravvento e non potevo permettere che tu mi vedessi debole, che mi schernissi, anche se non sei quel tipo di persona, così ho cercato di allontanarti. Il resto lo sai>>
Rimase in silenzio, poi mi fece un’unica domanda
<< Da quanto?>>
Capii subito cosa mi stava chiedendo e le risposi vagamente, sapendo che mi avrebbe capito
<< Quando cambia il tempo, la mascella mi fa ancora male, sai?>>
Sorrise tra le lacrime, le baciai il naso ed entrammo ai Tre Manici di Scopa.
 
 
 

MALFOY MANOR
 
HERMIONE
 
Sdraiata sul divano davanti al caminetto, con un libro in mano, non mi accorsi che qualcuno era entrato nel salotto.
<< Herm>>
<< Ehi, dimmi>>
Si sedette ai piedi del divano ed io chiusi il libro, appoggiandolo sul tavolino
<< Volevo parlarti. Insomma non abbiamo più parlato del fatto di andare a vivere insieme e…>> lo interruppi accarezzandogli il volto elegante.
<< La mia risposta non è cambiata amore. Sono sempre convinta>> lo vidi illuminarsi
<< Davvero? Oh Herm, mi rendi l’uomo più felice del mondo>> cominciò a baciarmi le mani, il ventre. Gli feci posto sul divano e si distese accanto a me, abbracciandomi.
<< Come immagini casa nostra?>> mi chiese dal nulla
<< Mmmm bianca, su due piani, porta e persiane di un bellissimo verde, un giardino enorme dove poter mettere un gazebo e uno spazio dove poter piantare dei fiori, così quando tua madre verrà a trovarci, potrà aiutarmi>> sorrise
<< Be’ vedo che hai le idee molto chiare, ora bisogna solo trovarla, un gioco da ragazzi>> disse ironicamente ed io cominciai a ridere
<< Questa è una mia idea, ma a me va bene qualsiasi cosa se ci sei tu accanto a me>> mi strinse baciandomi la fronte. Cominciò ad accarezzarmi la pancia e Scorpius scalciò. Mi voltai verso Draco e lo vidi immobile, sorridente. Non l’aveva mai sentito scalciare e vidi nei suoi occhi sgomento, ma anche felicità. Sentii ancora più pressione sul ventre e sorrisi posando la mia mano sulla sua
<< Hai sentito? Bello vero?>>
<< E’ stupefacente>>
<< Lo vuoi vedere?>>
Mi guardò confuso. Starà pensando che ho dei folletti della Cornovaglia in testa
<< Co-come?>>
Spostai la mano dalla sua e gli chiesi di passarmi il libro che avevo depositato sul tavolino. Lo aprii e gli passai la foto che usavo come segnalibro. Lo sentii trattenere il fiato, mentre osservava l’ecografia del nostro bambino.
<< Che cos’è?>> mi chiese.
Aveva decisamente bisogno di lezioni di Babbanologia.
<< Questa si chiama ecografia. Durante la gravidanza le donne babbane vanno dai medici, che usano degli attrezzi specializzati. È come se fosse una foto. La prima foto del nostro Scorpius. Vedi? Queste sono le manine e questo qui>> gli indicai un punto << questo è il nasino>>. Mi voltai e notai che mi fissava in trance.
<< Che c’è?>>
<< Sei bellissima quando parli di lui. Devo essere geloso?>>
<< Pff… ovvio che devi essere geloso. Ci sarà un altro biondino da amare alla follia>> lo presi in giro << mi farete diventare matta>>
<< Ah è così eh? Non sei divertente donna>>
<< Musone. Lo sai che ti amo. Solo che fra poco avrai un rivale, tutto qui>>
<< Ti salvi solamente perché è mio figlio e sarà uguale a me>> disse
<< Ah quindi è TUO figlio e sarà uguale a te? Eppure pensavo di essere io quella che da 8 mesi sta portando dentro di se l’erede dei Malfoy, ma posso sempre sbagliarmi>>
<< Sei decisamente la donna della mia vita. La degna compagna di una serpe>>
<< Ruffiano>> gli dissi a fior di labbra
<< Ti piace da morire>> un sussurro prima di baciarmi.
 
 
Non poter partecipare alle lezioni “a meno che tu non voglia saggiare la mia ira” cito testualmente le parole di quel dittatore del mio fidanzato, era frustrante. Io, la prima della classe, chiusa in casa a morire di noia.
Per fortuna Narcissa mi faceva compagnia durante quelle lunghe giornate. Prendevamo il the, ci occupavamo delle piante, per quanto la mia pancia potesse concedermi e chiacchieravamo tantissimo. Quella donna era davvero piacevole. Così elegante e raffinata, intelligente e mi stupii la forza che aveva avuto in quegli anni oscuri, gli anni della decandenza. Aveva cercato in tutti i modi di proteggere il figlio, di insegnargli altro oltre gli insegnamenti del padre, di odio e supremazia, di doversi sentire sempre migliori degli altri.
 
Era stata lei a salvare Draco, molto prima che io lo salvassi, ancora.
 
Era una donna da ammirare e non pensavo l’avrei mai detto, ma io, Hermione Jean Granger, l’eroina del mondo magico, ammiravo Narcissa Black Malfoy.
 
<< Sono a casa!>> mi alzai “veloce” dal divano, scusandomi con Narcissa e gli andai incontro
<< Bentornato amore!>> mi baciò e si chinò sul mio ventre
<< Ei Scorp il papà è tornato>>
<< Oh Draco, se gli dici così si spaventerà>> l’affermazione di Narcissa mi fece ridere
<< Io penso che dobbiamo velocizzare la ricerca della casa>> disse Draco voltandosi verso di me
<< Figlio ingrato>> sbuffò Narcissa
Continuai a ridere sotto i baffi poi mi intromisi
<< Scusate il disturbo, ma io avevo in mente una cosa>>
<< Oh si di pure cara>>  disse gentilmente Cissy
<< Pensavo che potevamo organizzare una cena per dire ai nostri amici che andremo a vivere insieme>>
Entrambi asserirono
<< E’ una splendida idea cara. Dico subito agli elfi di preparare tutto. Voi ragazzi pensate ad avvertire gli altri. Sono così felice!>>
La guardammo sparire attraverso la porta
<< Non ho mai visto madre cosi… contenta>>
<< Magari è perché sta per diventare nonna>> buttai li
<< O magari è perché le lasceremo casa libera e potrà fare tutto il giardinaggio che vuole>> lo spintonai
<< Draco!?>
Ridemmo e ci dirigemmo nel suo studio per scrivere ai nostri amici.
 

 

Eccomi tornata! Scusate il ritardo, ma ho avuto un po’ di problemi personali e solo oggi riesco ad aggiornare.
Alla prossima e sempre grazie a tutti.

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Capitolo 7
*** Sorprese ***


DRACO
 

Quella sera il Manor era particolarmente allegro, non lo vedevo così da anni. Lo ricordavo tetro e triste, ora invece risplendeva di luce propria e tutto grazie ad Hermione, che vagava per la casa, aiutando mia madre e gli elfi ad organizzare la cena
<< Herm tesoro, non dovresti riposarti?>>
<< Nono io devo aiutare qui. Sai come la penso, non possono e non devono fare tutto da soli>>
Lei e quel suo stramaledettissimo C.R.E.P.A. Salazar mi aiuti.
Stavo per ribattere, ma mia madre mi precedette
<< Hermione cara, Draco ha ragione, non dovresti affaticarti>>
<< Oh per favore, fatemi fare qualcosa! E se stessi sul divano e vi aiutassi utilizzando la bacchetta?>> Merlino quel broncio così sexy.
Io e mia madre ci guardammo
<< E va bene, ma se osi alzarti da quel divano ti chiudo in camera>> dissi autoritario
<< Agli ordini capo>> trillò dirigendosi verso il divano dopo avermi dato un bacio a stampo.
<< Pazza>> sibilai tra i denti, ghignando.
 
Tutto era pronto. Ero agitato per quello che avrei dovuto fare, ma lei mi amava, no? Quindi non mi sarei dovuto preoccupare.
Per Salazar, l’ansia mi stava mangiando vivo.
Il primo ad arrivare fu Blaise, grazie a Merlino; andammo in salotto
<< Allora amico, come te la passi?>>
<< Bene, ma quella è posseduta da una banshee. E’ sempre in movimento, non fa altro che andare da una parte all’altra. Non capisce che è incinta? Mi farà impazzire>> dissi lasciandomi cadere sulla poltrona << ma la amo da morire>> finii e vidi il mio amico trattenere una risata. Pochi secondi dopo capii il perché
<< Vedi Blaise, il tuo amico, riesce sempre a salvarsi all’ultimo. Ha questo dono, ma ovviamente, e sai meglio di me, che come al solito sta esagerando. Sai che non riesco a stare ferma un attimo>>
Sorrisi e mi voltai.
 
Davanti ai miei occhi la donna più bella che avessi mai visto.
 
In piedi, all’entrata del salotto, era fasciata in un vestito blu notte, corto fin sopra il ginocchio. Il tessuto le aderiva perfettamente alle forme, mettendo in bella mostra il pacione. Dei sandali alti, dello stesso colore del vestito, la slanciavano, facendo risaltare le lunghe e lisce gambe.
Se fosse stato per me altro che cena con gli amici…
Mi ricomposi alzandomi e dirigendomi verso di lei
<< Sei bellissima>> le diedi un bacio sulla guancia
<< Grazie>> arrossiva ancora, dopo tutto quel tempo
<< Sei splendida Herm e ti trovo in gran forma>>
<< Sei sempre un gentiluomo Bla>> la vidi sorridere avvicinandosi al mio migliore amico per abbracciarlo.
<< Si ok, tutto bellissimo. Ora giù le mani dalla mia donna>> scoppiarono a ridere
<< Vi state prendendo gioco di me?>>
<< Noi? Dra non faremmo mai una cosa del genere>> affermò il mio orami ex migliore amico
<< Voi due insieme siete pericolosi>>
Continuammo a chiacchierare, quando Narcissa ci raggiunse insieme a Potter e la Weasley
<< Harry! Ginny!>> sentii Hermione urlare e la vidi andare verso di loro. La Piattola, la strinse così forte che mi preoccupai, ma da dove cavolo la tirava fuori quella forza ogni volta?
Spostai il mio sguardo su Hermione. Era radiosa. Tutte le donne sono così belle durante la gravidanza?  E mi sentivo un imbecille a ripetere tutte quelle volte quanto fosse bella.
 

Era questo l’amore?

 
Il sentirsi sempre felice, ma anche costantemente in apprensione per qualcuno?
Non vederla accanto a te e sentirti solo e perduto?
La guardai e mi ripetei che amore, per me, era Hermione. Era il suo sguardo la mattina, il suo cipiglio quando dicevo qualcosa di sbagliato, era il suo arrotolarsi una ciocca di capelli mentre leggeva, il suo mordicchiare una penna quando era concentrata su qualcosa da scrivere.
Amore, erano i suoi modi di ridere: la risata che sfoggiava quando qualcuno faceva una battuta poco divertente e lei non voleva dargli dispiacere; quella così solare che aveva quando era con mia madre; la risata materna e dolce che riservava a Potter e la Wealsey; la risatina e gli occhi sognanti quando mi parlava di Scorpius; ma la risata che più amavo, era quella che riservava a me: maliziosa e cristallina; quella che quando ride chiude gli occhi e lascia andare la testa all’indietro. Una risata liberatoria.
E per l’ennesima volta ringraziai il cielo per averla donata a me.
 
Quando anche Daphne, Pansy, Paciock e Lunatica arrivarono, ci sedemmo a tavola. Dovevo ammettere che, come quel pomeriggio ad Hogsmade, un anno prima, anche quella serata era stata davvero piacevole. E fu per questo, che dopo esserci spostati in salotto per il caffè, capii che quelle persone sarebbero state perfette per condividere quella notizia.
Mi alzai davanti a tutti e schiarii la voce per richiamare l’attenzione
<< Scusate l’interruzione, ma io ed Hermione abbiamo un annuncio importante da fare>>
Tutti si zittirono
<< Abbiamo deciso di andare a vivere insieme>> sorrisi << Finalmente!>>
Fischi ed applausi riempirono la stanza.
Vidi la ragazza al mio fianco mimarmi con le labbra un “ ti amo” e mi sentii pronto per il passo successivo. Mentre riprendevo a parlare, continuai a guardarla
<< Scusate ancora, ma ho un altro annuncio da fare>> vidi il suo sguardo confuso mutare in uno di stupore, quando mi vide inginocchiarmi davanti a lei e prenderle le mani.
 
Calò il silenzio.
 
 


HERMIONE
 

TUM. TUMTUM TUMTUM TUMTUM.
 
Non sentivo più nulla. La stanza in cui mi trovavo era sparita, vedevo solamente Draco, inginocchiato ai miei piedi e non riuscivo a dire una dannata parola
Che cosa stava facendo? Ero impietrita e se non fossi stata seduta, probabilmente sarei svenuta all’istante. Quando parlò non riuscì a trattenere le lacrime
<< Hermione>> cominciò << io ti amo e sai che darei la mia vita per te. È stato l’anno più lungo della mia vita e i primi mesi, senza di te, ho creduto di non farcela. Sapere che eri così vicina e non poterti afferrare era qualcosa che non concepivo>> si fermò notando le mie lacrime. Cercò di asciugarle e continuò << la prima volta che hai detto di amarmi stavamo litigando e non ti ho mai detto che in quel preciso istante, dopo sette battiti, il mio cuore si è fermato e ho pensato che qualcuno lassù doveva proprio volermi bene, perché tu, la Perfezione, eri innamorata di me, la Dannazione. Non mi spiegavo come questo poteva essere stato possibile>>
A causa delle lacrime, avevo la vista appannata e lo vedevo sfocato, per fortuna dovevo solo ascoltare.
<< Hai sempre visto del buono in me, ci hai creduto e Merlino Hermione, io non immagino una vita senza di te. Mi sono sempre chiesto come sarebbe stato se tu non fossi venuta da me quel giorno e mi rispondo che se è successo è perché doveva andare così. Dovevi dimostrarmi che sarei potuto essere un uomo migliore, che anche io avrei potuto amare ed essere amato, nonostante non sia l’uomo perfetto, ma anzi bel lontano da esso>> strinse ancora più forte le mie mani ed io cercai di calmarmi << abbiamo affrontato le cose peggiori insieme: Weasley, la perdita della memoria… ma insieme mia piccola grifona abbiamo superato tutti gli ostacoli, messi sul nostro cammino forse per testare se il nostro fosse o meno, vero amore>> mi sorrise. << Credevo che non sarei potuto essere più felice di così, ma poi mi hai detto di Scorpius e Merlino… ti rendi conto che diventerò padre? Che qui dentro>> mi toccò il ventre << c’è il nostro bambino?>>
Mi mancava il respiro e ormai le lacrime avevano preso il sopravvento.
<< Per tutti questi motivi e per molti altri… Hermione Jean Granger sposami>>

Boom.
Boom.
Boom.
 
Hermione Jean Granger sposami
Hermione sposami
Sposami

 
Ancora con quelle parole in testa, non mi accorsi che aveva tirato fuori dalla giacca una scatolina in velluto blu e l’aveva posata tra le mie mani.
Tra i singhiozzi e gli spasmi cercai di aprirla e quando lo feci, davanti ai miei occhi si presentò l’anello più bello che avessi mai visto: uno smeraldo contornato da diamanti, grande non so quanto, faceva bella mostra di se’ su quel tessuto blu.
Trattenni il respiro tra le lacrime e guardai Draco.
Occhi argentati mi scrutavano, il viso elegante e raffinato era teso. Sapevo già la risposta. Avevo immaginato quel momento un migliaio di volte ed ora non riuscivo a spiaccicare parola.
Continuai a fissarlo e sapevo che tutta la stanza stava fissando me, in attesa.
Quanto amavo quel viso, quegli occhi? Quanto avevo anelato le sue mani, le sue labbra su di me?
Mi venne in mente la prima volta che facemmo l’amore e sorrisi. Non volevo rispondergli banalmente, sapevo che per lui era un passo enorme. Passare dall’uomo di ghiaccio ad amante innamorato era stato un traguardo enorme per lui ed io volevo rispondergli come meritava.
Fu in quel momento che mi venne in mente una sua frase e gli risposi tra le lacrime

<< Preferirei passare tutta la mia vita a litigare con te per cose del tutto inutili piuttosto che non farlo>>

Mi alzai facendolo sollevare a sua volta e lo baciai, stringendomi a lui il più possibile. Sentii le sue braccia avvolgermi e portai le mie mani tra i suoi capelli biondi. Sorrisi sulle sue labbra, tra le lacrime, che lui prontamente mi asciugò con le lunghe dita
<< Ti amo>> sussurrò e come tornati alla realtà ci ricordammo di essere circondati dai nostri amici e sua madre.
Li guardammo e scoppiarono in un applauso fragoroso. Ginny, Luna e con mio sommo stupore Pansy e Daphne corsero ad abbracciarmi, mentre gli uomini e Narcissa si congratulavano con Draco.
<< Be’ amico, complimenti per il coraggio!>>
<< Blaise Zabini!>> tuonò Narcissa
<< Scusa Cissy, ma ammetterai che è un passo importante, non fraintendermi. Sono felicissimo. L’ho sempre detto a questo qui che sarebbe finita così>> disse dandogli una pacca sulla spalla
<< Vecchio marpione>> scoppiammo a ridere
<< Malfoy>>
<< Harry…>> dissi preoccupata
<< Tranquilla Herm, non diventerai vedova prima del tempo>> assottigliai lo sguardo
<< Malfoy, ci tengo a precisare che non me lo sarei mai aspettato, ma sono felice e sollevato, davvero>>
<< Grazie Potter>>
<< Azzardati a farla soffrire e sei un uomo morto. Scusi Signora Malfoy>> disse sempre sorridendo e allungando una mano verso di lui. Lo guardai ad occhi sbarrati
<< Tranquillo caro. La penso come te>>
<< Harry!!?>> trillò Ginny
Fu Draco a interrompere
<< Non mi permetterei mai di farle del male. Non sono uno stupido>> rispose afferrando la mano di Harry, ancora per aria. Poi si diresse verso di me e mi afferrò per la vita
<< me lo vuoi mettere quest’anello o ci hai già ripensato?>> gli chiesi porgendogli la scatolina.
Prese l’anello e lo infilò al dito. Per Godric era così bello.
<< E’ l’anello dei Malfoy cara. Un cimelio di famiglia che si tramanda da generazioni>> mi sorrise Narcissa.
Rimasi a fissarlo.
 
Tempo fa, su un vecchio libro, lessi che fedi e anelli di fidanzamento si mettono nell’anulare della mano sinistra perché si dice che proprio all’interno di quel dito ci sia un’arteria che porta dritta al cuore.
L’avevo trovata una cosa così romantica.
E adesso, sentire quel calore al dito, mi scaldava il cuore.
 
A fine serata salutammo tutti e ci ritirammo nella nostra stanza. Dopo essermi cambiata e sdraiata sul letto, crollai in un sonno profondo.
 
 

DRACO
 

Quando uscii dal bagno la trovai già addormentata. Stare tutto il giorno in piedi non le faceva bene.
La guardai e il mio sguardo fu catturato da un luccichio proveniente dal dito. Era dannatamente perfetto per lei: elegante e raffinato. Di una bellezza abbagliante.
 
Approfittando del fatto che stesso dormendo, andai nel mio studio. Presi varie pergamene e cominciai a scrivere
 

Ho bisogno del tuo aiuto.
Ci vediamo domani pomeriggio alle 16 ai Tre Manici di Scopa.
Non tardare.

Draco

 
Continuai a scrivere e mandai quelle lettere.
Avevo bisogno di aiuto.
 

 
 


E anche questo è andato!  L'anello
Cosa succede a Draco? cosa avrà in mente?
Alla prossima!!!!  

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Capitolo 8
*** Feste di fidanzamento e nascite improvvise ***


HERMIONE
 

Marzo era ormai cominciato ed io stavo cercando di capire quando celebrare il matrimonio.
 
Ancora non potevo crederci: Draco Lucius Malfoy mi aveva chiesto di sposarlo.
Solo un anno prima non avrei mai immaginato una cosa simile, adesso invece non immaginavo niente di diverso.
 
C’era però, qualcosa che m’inquietava.
 
Dopo quella sera, Draco spariva tutti i giorni per tutto il giorno. All’inizio avevo pensato che le lezioni lo tenessero molto occupato, ma poi avevo scoperto i nuovi orari: sarebbe dovuto essere a casa per le 15 e invece tornava per cena.
Cosa cavolo combinava tutto il giorno? E il terrore mi pervase: che avesse un’altra? Insomma era l’unica spiegazione possibile. Non chiamava, faceva il vago quando gli chiedevo cosa avesse fatto. Non sapevo cosa pensare e così chiesi a coloro, che sapevo, mi avrebbero aiutata a capire.
 
<< Io non so cosa pensare. Forse il non poter far sesso l’ha destabilizzato e ha cercato qualcuna con la quale sfogarsi. So com’è fatto, quanto gli piace, ma io…>> lasciai la frase in sospeso e scoppiai a piangere.
Fu Daphne a parlare mentre Ginny cercava di consolarmi
<< Granger a volte mi stupisco di come tu possa essere stata definita “la strega più brillante della sua generazione”. Ti ascolti quando parli? Draco ti ha appena chiesto di sposarlo! Come potrebbe fare una cosa del genere? Si taglierebbe le palle piuttosto>> vidi Pansy annuire.
<< E allora che diavolo fa tutti i giorni? Perché torna così tardi?>> dissi tra i singhiozzi
<< Herm hai provato a parlare con lui? A dirgli come ti senti? Questa situazione non fa bene al bambino>> asserì Ginny.
La guardai. Avrei dovuto davvero parlargli? Non volevo passare per la rompi palle. Oh al diavolo: diventerò la Signora Malfoy e per tutti i folletti sono incinta di suo figlio!
Mi asciugai le lacrime e guardai le tre ragazze nella stanza
<< Ok stasera gli parlerò. Grazie mille>>
<< Si però Herm, non partire subito in quarta come al solito. Respira e conta fino a 10>> chiarì Ginny
<< Io non facc…>>
<< Si ok Herm, ci sentiamo domani!>> la vidi salutarmi con cenno e smaterializzarsi, Pansy e Daphne scoppiarono a ridere.
<< Stai tranquilla. Vedrai che sarà una cosa banalissima. A domani>>
E anche loro si smaterializzarono.
Rimasi sola nel salotto, il sonno prese il sopravvento.
 
La mattina dopo mi ritrovai a letto, la parte al mio fianco vuota
<< Draco?>>
Nessuna risposta. Mi alzai e presa la vestaglia scesi in cucina, dove lo trovai seduto a tavola.
<< ‘Giorno>>
Abbassò il giornale
<< Buongiorno a te. Che ti è successo ieri? Sono arrivato e dormivi sul divano>>
<< Credo di essermi addormentata dopo la visita di Ginny, Dafne e Pansy>>
<< Ti sei divertita?>> mi chiese
Lo guardai e mille pensieri mi passarono per la mente.
Non seguii il consiglio di Ginny.
<< Hai un’altra?>> buttai lì guardandolo
Mi fissò ad occhi sbarrati e si mise seduto composto
<< Ma che cazzo stai dicendo?>>
Abbassai lo sguardo
<< Guardami dannazione>> urlò alzandosi e parandosi davanti a me. Prese il mio viso tra le mani.
<< E’ che…>> sussurrai
<< COSA?>> urlò ancora
<< NON URLARE DANNAZIONE!>> alzai il tono della voce a mia volta
<< Come faccio a non urlare e stare calmo se spari queste stronzate?>> sbraitò << per Merlino Hermione, ti ho chiesto di sposarmi un mese fa. Come puoi solo minimante pensare che farei una cosa del genere? Io ti amo>>
Scoppia a piangere. Maledetti ormoni.
<< Da quando mi hai chiesto di sposarti, non fai altro che sparire tutti i giorni. Continui a fare il vago quando ti chiedo dove sei stato o cos’hai fatto. Che diamine avrei dovuto pensare se non parli con me?>>
Mi guardò in silenzio e sospirò
<< E’ questo il problema?>>
Annuii
<< Io me ne vado>> disse dirigendosi verso l’ingresso
<< Dra-Draco no ti prego aspetta>> balbettai
<< No>>
Ero in preda al panico, non capivo nulla
<< Ci vediamo stasera?>>
<< Non lo so, forse rimango da Blaise>> sentii la terra mancarmi sotto i piedi
<< No Draco ti prego, per-perdonami, io…>> dissi tra le lacrime
<< Tu cosa Hermione? Come hai potuto pensare una cosa del genere, dopo tutto quello che ti ho dimostrato, dopo tutto quello che ho fatto per te?!>> prese un respiro profondo << sai quanto sia stato difficile per me? Quanto io abbia sofferto, quanto abbia bramato di riaverti con me?>> mi guardò << evidentemente no>> e si smaterializzò.
Fissai il punto dov’era sparito per un tempo indefinito.
 
 
DRACO
 

Come aveva potuto? Io stavo facendo tutto quello per lei e cosa andava a pensare? Che avevo un’altra. Per Salazar…
 
Quella sera rimasi da Blaise.
 
Eravamo seduti sul divano quando 3 banshee ci aggredirono
<< Stupido Furetto idiota, che diamine hai combinato??>>
<< Weasley non credo siano affari tuoi>> dissi sprezzante
<< Lo sono, se la mia migliore amica mi chiama in lacrime>>
Un colpo al cuore
<< Che è successo Dra?>> chiese piano Pansy, avvicinandosi
<< Mi ha chiesto se ho un’altra. Vi rendete conto? Non ci ho visto più. So che ho esagerato, ma… mi sono sentito tradito. Ho sempre fatto tutto quello che potevo per lei, le ho sempre dimostrato quanto l’amassi>>
<< Certo che siete due idioti>>
<< Grazie Daph>>
<< Davvero Draco, perché non le dici cosa stai combinando?>>
<< NO! Non adesso, arriverà il momento>>
<< La stai facendo soffrire per una cosa banale. Bellissima, ma banale>> sussurrò la Piattola
<< Non è ancora pronto e lo sapete>>
<< Ma Dra…>> s’intromise Blaise
<< Ho detto di no>> e mi chiusi nella stanza dove avrei dormito quella sera.
 
Quella notte sognai la pelle liscia e morbida di Hermione sotto le mie mani.
 
La mattina dopo fui svegliato da un picchiettare alla finestra. Mi alzai e riconobbi l’aquila nera di Malfoy Manor. Portava con se una lettera e un pacco.
Riconobbi subito quella scrittura piccola ed elegante
 

Volevo solamente ricordarti che stasera ci sarà la festa di fidanzamento.
Pensavo ti servisse un promemoria.
A stasera.

Hermione

 
Non mi sarei mai potuto dimenticare quell’evento, lei e  mia madre mi avevano fatto impazzire.
Un sorriso mi spuntò sul viso.
 

FLASHBACK
 

“Come sarebbe a dire che non vuoi invitare tuo nonno?!”
“ Mamma non lo vedo da non so quanto e diciamocelo, non è mai stato presente” risposi
“ Dra io penso che debba essere invitato. Insomma è pur sempre tuo nonno no?” guardai Hermione, seduta sul divano al mio fianco. Aveva alzato la testa dalla mia spalla per guardarmi, la lista degli invitati tra le mani.
“ Sei sicura che non ti scoccia?”
“ Amore. Io devo sposare te, non lui” sorrise “ non mi scoccia tranquillo. È giusto che venga invitato”
“ Io vorrei invitare i Signori Weasley”
“ Non se ne parla proprio” dissi secco
“ Come prego?”
“ Ho detto di no. Non li voglio”
“ Draco sono la mia famiglia. Non sono stati loro a farmi del male! Vengono e basta”
Mimai un “aiutami” a mia madre che risultò inutile, erano coalizzate
“ Io penso che Hermione abbia ragione caro. È giusto che li voglia”
“ Per Salazar… e va bene!”
“ Grazie, grazie, grazie!” urlò Hermione allacciandomi le braccia al collo
 

FINE FLASHBACK
 

Sospirai e aprii il pacco poggiando la lettera sul letto.
Mi aveva spedito l’abito, pensando che non sarei tornato a casa.
Merda!
Riusciva a farmi sentire in colpa, anche quando quello ferito dovevo essere io.
 
Entrai in cucina e trovai Blaise
<< Ehi, dormito bene?>>
Una meraviglia, pensai
<< Si grazie>>
<< Entusiasmo>>
<< Dacci un taglio Bla>> lo liquidai
<< Si sistemerà tutto>> disse << va be’, senti… io pensavo: andiamo a lezione, torniamo qui, ci cambiamo e poi andiamo a casa tua. Ovviamente devi essere lì prima degli ospiti>> dissi velocemente
<< Si va bene>>
Mi guardò di sottecchi
<< Dai andiamo>> e ci smaterializzammo
 
Fu la giornata più lunga della mia vita. Non avevo fatto altro che pensare a lei e alla festa. In più ci si metteva La Gazzetta del Profeta.
Quel giorno in prima pagina c’eravamo io ed Hermione sorridenti
 

MATRIMONIO DELL’ANNO: STASERA LA FESTA DI FIDANZAMENTO.

Questa sera a Malfoy Manor si terrà la festa di fidanzamento di Draco Lucius Malfoy e l’eroina del mondo magico Hermione Jean Granger.
Non si conosce ancora la data delle nozze, ma…. [continua a pagina 3-4]

 
Arrivato da Blaise mi buttai sul letto stravolto. Guardai il soffitto. Presi un respiro profondo e andai a farmi la doccia.
 
 

HERMIONE
 
Non avevo notizie di Draco da quando era uscito di casa. Immaginavo si trovasse da Blaise.
Come avevo potuto essere così stupida e dubitare di lui? Che diamine mi era preso? Sono sempre stata una persona razionale, che riflette prima di parlare, ma con lui… merlino con lui era tutto così strano, diverso, nuovo. Mi aveva resa vulnerabile e io odiavo essere vulnerabile.
Cercai di scacciare quei pensieri e cominciai a prepararmi.
Per l’occasione, avevo optato per un vestito nero di seta mono spalla, stretto sul seno che poi scendeva morbido fino ai piedi, così da lasciarmi più libertà di movimento.
Capelli sciolti, punti luce alle orecchie e l’anello sempre al dito. Mi soffermai a guardarlo.
Meritavo tutta quella bellezza?
 
Un bussare alla porta mi riscosse dai pensieri
<< Avanti>>
<< Hermione cara, se…>> non avevo mai visto Narcissa Malfoy senza parole << Oh cara sei bellissima!>> trillò
<< Grazie>>
Mi si avvicinò
<< Arriverà. Ti ama troppo>>
<< Mi sento così in colpa Cissy>> mi abbracciò
<< Shh, tranquilla. Guardami>> fissai il mio sguardo nel suo << non preoccuparti. Ora scendiamo ok?>>
Annuii. Mi aiutò a mettere le scarpe e insieme scendemmo per accogliere gli ospiti, ma appena entrai in salotto mi si bloccò il respiro e appoggiai una mano sulla pancia.
Era lì, nell’abito che gli avevo spedito e parlava con Blaise. Cercai di trattenere le lacrime. Era così dannatamente sexy.
Dovette vedere lo sguardo di Blaise, perché poco dopo si voltò.
Non lo vedevo da un giorno e mi era sembrata una vita. Andai velocemente verso di lui, tra le lacrime che ormai rigavano il mio viso e lo vidi avvicinarsi. Appena sentii le sue braccia avvolgermi sospirai.
<< Mi dispiace. Ti prego perdonami. Sono una stupida idiota. Non avrei mai dovuto pensare quella cosa, io…>> e lui mi baciò, le mani sul mio viso. Sentii la sua lingua chiedermi il permesso per entrare e non ci pensai due volte. Mi sentii viva, catapultata in un altro universo. Portò una mano sulla mia schiena e mi strinse a se, l’altra ancora sul viso. In quel bacio aveva messo tutti i ti amo non detti, ma che io avevo sentivo comunque.
Ci staccammo solo per riprendere fiato e mi guardò, la mia mano sinistra sul petto attirò la sua attenzione. Lo vidi sorridere e afferrarla. Baciò il palmo, rimanendo in quella posizione per svariati secondi. Lo accarezzai e poggiò la fronte contro la mia chiudendo gli occhi
<< Mi dispiace io…>> aprì gli occhi
<< Shh ti prego. Dispiace a me, forse ho reagito d’impulso, ma in quel momento mi sono sentito tradito. Non posso dirti cosa faccio, ma devi credermi Hermione, quando ti dico che non ho un’altra, non potrei mai avendo te al mio fianco>> sussurrò sulle mie labbra
<< Io mi fido di te. Sono una cretina. Avevo paura che viste le mie condizioni tu volessi “sfogarti” e sono andata nel panico. Ti amo così tanto, perdonami>>
Mi asciugò una lacrima solitaria con un bacio.
<< Ti amo anch’io Granger>>
Sorrisi
<< Tra poco non potrai più chiamarmi così>> sussurrai
<< Sai che continuerò a farlo>> mi guardò intensamente
<< Ehm piccioncini, non vorrei interrompere questo bellissimo e diabetico momento, ma… stanno per arrivare gli ospiti, datevi un contegno>>
<< Grazie Blaise se non ci fossi tu saremmo persi>> disse ironicamente Draco
<< Lo so lo so, mi ringrazierete dopo>> scoppiai a ridere e guardai Narcissa che mi sorrise.
Ero pronta. Pronta per tutta quella gente, per i giornalisti. Sentivo che con lui al mio fianco, avrei potuto affrontare chiunque.
Strinsi la mano di Draco e lo guardai, mi fece l’occhiolino e ci dirigemmo verso l’ingresso.
 
 
La festa procedeva per il meglio. Cercavamo di parlare con tutti gli ospiti per evitare di risultare dei pessimi padroni di casa, anche se con Draco e Narcissa era davvero impossibile.
Salutammo i signori Weasley, sempre gentili e cordiali. Con mio stupore accolsero Draco come uno di famiglia. Era davvero impossibile non amarlo, nonostante il passato.
Ginny ed Harry arrivarono con Luna e Neville. La McGranitt avevo dovuto declinare l’invito a causa dei suoi impegni ad Hogwarts.
Fui attorniata da Pansy, Daphne, Gin e Luna. Pazzesco come in così poco tempo, avevo iniziato a considerare le prime due amiche
<< Mia sorella è gelosissima di te>> disse dal nulla Daphne
<< Come?>>
<< Be’ si, ha sempre avuto una cotta mostruosa per lui. Quando ha saputo che Pansy avrebbe dovuto sposarlo ha dato di matto>>
Vidi quest’ultima ridere
<< Ricordo perfettamente quel giorno. Ha quasi distrutto il dormitorio>>
Scoppiai a ridere anch’io. Avevo visto Astoria poche volte ad Hogwarts e mi era sembrata una ragazza frivola, bellissima, ma frivola.
<< Ho sempre pensato fosse davvero stupida, scusa Daphne>>
<< Ginny!>> trillai, fulminandola con lo sguardo
<< Che c’è? Dai Herm era davvero assurda>>
<< Confermo>> s’intromise Daphne
La guardai ad occhi sbarrati
<< Io la trovavo, come dire, sana di mente quanto me. Anche se aveva la testa piena di gorgosprizzi>>
Ci voltammo tutte e quattro a guardarla e scoppiammo a ridere.
 
 
Avevamo rilasciato un’intervista per la Gazzetta del Profeta e fatto alcune foto. Mi sentivo strana, non ero abituata a tutto quello. Certo, essere l’eroina del mondo magico mi aveva preparata a tutto, ma quello era diverso, non era Harry al centro dell’attenzione, ero io e Merlino…  stavo per diventare la Signora Malfoy.
<< Herm>>
<< Dimmi amore>>
<< E’ arrivato mio nonno>> disse cupamente
Lo guardai e gli strinsi la mano
<< Tranquillo>>
Ci dirigemmo verso un uomo anziano, ma distinto. Occhi grigi e capelli lunghi bianchi. Se non me l’avesse detto Draco, avrei comunque pensato che si trattasse di Abraxas Malfoy. I loro tratti erano inconfondibili.
<< Nonno>> lo sentii dire serio
<< Nipote! Dev’esserci sempre un evento di mezzo per incontrarci! Le mie congratulazioni>>
Quell’uomo non mi sembrava affatto scorbutico
<< E tu devi essere Hermione, giusto? L’eroina del mondo magico>>
<< Colpevole>> affermai, scatenando una sua risata
<< Come al solito nipote hai dimostrato di avere gusto. È davvero molto bella>>
<< Oh si lo so. Grazie nonno>>
<< Lei è troppo gentile signor Malfoy>>
<< Assolutamente! E chiamami Abraxas>>
Sorrisi in risposta e dopo esserci congedati ci allontanammo.
 
Stavo chiacchierando con il Ministro della Magia quando una fitta al ventre mi fece piegare in due dal dolore, mi appoggiai al mobile accanto a me e sentii le mani di Kingsley sostenermi
<< Dr-Draco>> cercai di urlare. Alzai lo sguardo per cercarlo: era dall’altra parte della stanza, gli occhi sbarrati. Lo vidi fiondarsi verso di me
<< HERMIONE!>>
Poi il buio.
 
 

DRACO
 
Stavo parlando con alcuni membri del Ministero, quando dei movimenti dall’altra parte della stanza attirarono la mia attenzione. Quello che vidi mi gelò il sangue: Hermione appoggiata ad un mobile, si teneva il ventre, i suoi occhi ambrati spalancati a guardarmi, corsi verso di lei
<< HERMIONE!>>
Feci in tempo a raggiungerla, l’afferrai per le braccia per evitarle l’impatto con il pavimento
<< Her-Hermione svegliati>> le sussurrai. Ero terrorizzato e il mio pensiero andò a Scorpius
<< POTTER! BLAISE! DOBBIAMO PORTARLA AL SAN MUNGO. ORA>> urlai << DAPHNE, PANSY, GINEVRA, LUNA! AIUTATE MIA MADRE A CONGEDARE GLI OSPITI, NON VOGLIO PIU’ NESSUNO QUI AL MIO RITORNO!>>
Presi Hermione in braccio e mi smaterializzai con Blaise e Potter.
 
Erano chiusi in quella stanza da non so quanto. Continuavo a fare avanti e indietro davanti a quella porta chiusa. Stavo impazzendo. Avevo allentato la cravatta, i capelli spettinati
<< Dra stai tranquillo>>
<< Tranquillo? Maledizione Blaise lì dentro c’è Hermione! Come faccio a stare tranquillo?!>>
<< Malfoy…>>
<< Non voglio sentire una parola Potter>> lo fulminai con lo sguardo.
 
<< Siete i parenti della Signorina Granger?>>
Una voce mi fece alzare di scatto dalla sedia
<< Sono il fidanzato e loro sono gli amici. Come sta?>>
<< Dobbiamo farla partorire. Il bambino muovendosi si è ritrovato il cordone ombelicale intorno al collo>>
Scollegai il cervello. Sentii la mano di Blaise sulla spalla, la voce di Potter chiamarmi in lontananza.

Il mio Scorpius.
Hermione.

<< Non c’è nulla di cui preoccuparsi Signor…>>
<< M-Malfoy>
<< … Signor Malfoy. La portiamo subito in sala operatoria. Lei può aspettarla qui>>.
Come risvegliato sbottai
<< Io devo stare con lei>>
<< Questo non è possibile>>
<< Forse non ci siamo capiti. DEVO STARE CON LEI!>>
Sentii qualcuno afferrarmi
<< Draco per favore>>
<< No Blaise, ti prego io…>> mi coprii il viso con le mani e di scatto tirai un pugno contro il muro
<< Signor Malfoy per favore si calmi. La sua fidanzata è in ottime mani>>
Lo guardai e annuii. Lo vidi allontanarsi.
 
 
Ci spostammo fuori dalla sala operatoria. Poco dopo ci raggiunsero le ragazze e mia madre.
Sembrava che il tempo non dovesse passare mai e quando la porta si aprii il mio cuore si fermò.
Davanti a me, un’infermiera, con in braccio la cosa più piccola che avessi mai visto, avvolta in una copertina blu. Mi alzai piano e mi avvicinai. Appena lo presi in braccio mi sentii invincibile. Come se una nuova forza si fosse impossessata di me. E mi ripromisi che non sarei mai stato come mio padre. Quel bambino, insieme ad Hermione, era la cosa più preziosa e non avrei rovinato tutto.
Penso che chiunque debba provare una sensazione del genere, sentire cosa si prova, come ci si sente. Quel bambino meraviglioso l’avevo fatto io e non avrei mai pensato che un’anima nera come la mia avrebbe potuto generare qualcosa di così perfetto.
Era così bello, gli occhi ancora socchiusi, muoveva quelle piccole manine. Ero rimasto senza parole. Avvicinai un dito verso di lui e cercò di afferrarlo
<< Ciao Scorp. Sono il tuo papà>> lo guardai intensamente poi spostai lo sguardo verso l’infermiera
<< Hermione?>> chiesi allarmato
<< Sta bene. Appena la riporteremo in stanza e si sarà svegliata potrete vederla>> mi sorrise e tornò in sala operatoria.
<< Hai fatto un ottimo lavoro amico>> disse sorridendo Blaise.
Guardai tutte quelle persone intorno a me e mi sentii sollevato. Non ero solo. Finalmente non ero più solo.
Guardai mia madre. Stava piangendo, mi avvicinai e le passai Scorpius.
La vidi tremante, un po’ spaventata, ma fu un attimo. Iniziò a cullarlo. Merlino…
 
Ci spostammo davanti la stanza di Hermione dopo aver affidato Scorpius all’infermiera, che l’avrebbe riportato appena la madre si sarebbe svegliata.
 
<< Signor Malfoy>>
Mi voltai
<< La signorina Granger si è svegliata>>
Mi fiondai nella stanza.
Era bella pure in quel momento, ancora mezza addormentata. Mi avvicinai
<< Ehi>> sussurrò
<< Ciao>> mi sedetti accanto a lei, prendendole la mano e accarezzandole una guancia con l’altra.
<< Scorpius?>>
<< Sta bene. Fra poco lo porteranno qui. È bellissimo Herm>>
Sorrise e mi si scaldò il cuore
<< Ti amo così tanto>>
<< Ti amo anch’io Dra>>
La baciai dolcemente
<< Abbiamo fatto un capolavoro, ma d'altronde non mi stupisco. Mi hai visto bene? Sono stupendo>>
<< E anche super modesto>> la voce di Neville e la risata collettiva mi arrivarono dritte alle orecchie
<< Simpatici, davvero>>
Fummo interrotti dall’arrivo del medico e dell’infermiera con Scorpius
<< Ecco qua Hermione>>
La vidi prenderlo tra le braccia e mi soffermai a guardarla.
Si era illuminata di luce propria non appena l’aveva sfiorato ed ora lo guardava affascinata, accarezzandogli piano il capo.
Alzò il suo sguardo ambrato sul mio e sorrise
<< Draco è-è… è meraviglioso.  Hai visto quanto è piccolo?>>
Annuii
<< Allora signori dovete dirmi il nome completo del bambino. Così da poterlo scrivere nella cartella clinica>> affermò il medico
Feci per parlare ma Hermione mi precedette
<< Scorpius Hyperion Malfoy>>
La guardai e le sorrisi
<< Molto bene. Vi lascio ai festeggiamenti e ancora congratulazioni>>
<< Grazie mille dottore>> gli dissi sinceramente
<< E’ stato un piacere>> ed uscì
<< Harry…>> sentii chiamare Hermione
<< Vuoi tenerlo?>> vidi Potter sbiancare e risi sotto i baffi. Non riuscii a trattenermi
<< Il grande Harry Potter. Colui che ha sconfitto il mago più potente di tutti i tempi, ha paura di prendere in braccio un bambino? Questa è davvero divertente. La racconterò ai tuoi figli>>
<< Draco non fare l’antipatico>> mi riprese Hermione
<< Stupido furetto idiota>>
<< Modera il linguaggio, non voglio che mio figlio cresca maleducato>>
<< Oh Draco, sei un caso disperato>> sospirò mia madre
<< Harry non ascoltarlo, vieni>>
Lo vidi avvicinarsi cautamente e prenderlo tra le braccia. Sorrise e mi duole ammetterlo, ma sembrava che Scorpius lo apprezzasse. Merda, non avrei avuto un alleato.
 
A turno tennero in braccio il bambino finchè Blaise capì che era tempo di sloggiare
<< Bene signori e signore, penso sia arrivato il momento di levare le tende e lasciare i neo genitori con il bebè>>
<< Si lo penso anche io>> seguì la Piattola, andando ad abbracciare Hermione, seguita da Lunatica e tutti gli altri.
<< Ci sentiamo domani amico>>
<< Grazie mille Bla>>
Sorrise
<< Congratulazioni papà>> scoppiai a ridere e lo vidi uscire
<< Draco complimenti è dolcissimo. Sai già che io e Pansy lo vizieremo vero?>>
<< Ehm Daph è un maschio, non una femmina. Ti prego non traviatemelo ancora prima del tempo>> le guardai supplicante
<< Pff quanto sei noioso>> disse Pansy sbuffando, ma tornando subito sorridente
<< A domani>>
<< Vado anche io. Ci vediamo domani ragazzi>> affermò mia madre avvicinandosi ad Hermione
<< I miei complimenti tesoro>>
<< Oh Cissy grazie>> rispose con le lacrime, che mia madre asciugò prontamente.
Si avvicinò a me e mi abbracciò
<< Sono così felice caro>>
<< Anche io mamma>> risposo all’abbraccio e poi uscì.
<< Finalmente soli>> esordii
<< Non riesco a smettere di guardarlo. Non è il bambino più bello che tu abbia mai visto?>>
<< Farà innamorare un sacco di ragazzine. Figurati quando diventerà capitano della squadra di Quidditch. Tutto suo padre>> gonfiai il petto
<< Allora siamo a posto>>
<< Scusa?>>
Ghnignò
<< Merlino Draco è nato da tre ore e già pensi a quanti cuori infrangerà? Non è una cosa di cui vantarsi idiota>>
<< Vorrei ricordarti che la fama dell’idiota qui presente, ti ha condotta da me>> fissai il mio sguardò nel suo
Arrossì
<< Dovevo essere proprio disperata>> cominciò a ridere
<< Ridi ridi, ingrata>>
Restammo in silenzio, poi parlò
<< Ti amo e devo ringraziarti>>
Mi spiazzò
<< Ti amo anch’io, ma… per cosa?>>
<< Per avermi salvata>>
 
E semplicemente la baciai.

 




Oddio forse piangooo!! Quanto sono cuccioli?
Mamma mia! Però non abbiamo ancora scoperto cosa sta nascondendo il nostro Draco!
Vedremo ;)
Alla prossima!!

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Capitolo 9
*** La porta verde ***


Il pianto di un bambino rimbombò per il Manor.
Mi alzai e mi diressi verso la stanza di Scorpius.
Avvicinandomi alla culla, lo guardai. Mi stupivo ancora di quanto potesse essere piccolo.
Lo presi in braccio e iniziai a cullarlo; con la magia feci partire la ninna nanna, che invase la stanza. Cominciò a calmarsi e lo guardai. Meraviglioso. I capelli biondi ancora radi, gli occhietti grigi che mi scrutavano attentamente mentre gorgogliava. Era così sveglio, dolce come…
<< Allora sei davvero un mago>> la sua voce mi fece voltare.
Hermione.
Era appoggiata allo stipite della porta a braccia conserte mi guardava.
<< Avevi forse dei dubbi?>> le chiesi guardandola a mia volta. Scorpius ancora tra le braccia.
Si avvicinò e gli accarezzò la testa lentamente, alzò lo sguardo su di me
<< Io? No assolutamente>> sorrise, la luce della luna ad illuminarle il viso.
<< Torna a letto, domani abbiamo lezione>> le dissi
<< Pensi sia una buona idea?>>
<< Cosa?>>
<< Che io torni in università. Insomma, guardalo. Come faccio a lasciare questa cosetta sola? Sentirà la mia mancanza>> mi disse. Gli occhi lucidi
<< Merlino Granger, vergognati. Dov’è finita la prima della classe? Stai tranquilla, lui non sentirà la tua mancanza. Mia madre gli starà addosso talmente tanto che non avrà nemmeno il tempo di accorgersi che non ci siamo>> affermai.
Vidi il suo sguardo scrutarmi
<< Uffa>>
Rimisi Scorpius nella culla, ormai addormentato, la presi per mano e tornammo nella nostra stanza.
 
 

HERMIONE
 
Due mesi. Due mesi da quando avevo ripreso l’università. Due mesi dalla nascita del mio bellissimo Scorpius.
Mentre ero a lezione potevo sentire la sua piccola risata nella mia testa.
 
Quel giorno avevamo l’ultimo esame e poi avremmo terminato il primo anno.
Era già passato così tanto tempo? E quante cose erano successe: avevo ritrovato i miei ricordi e l’amore di Draco, che mi aveva chiesto di sposarlo. Avevo degli amici che mi erano stati vicini nei momenti più difficile. Avevo trovato Pansy e Dafne.
Merlino, non potevo davvero crederci.
 
Dato anche l’ultimo esame, uscii dall’aula e localizzai Draco e Blaise
<< E’ FINITA!>> urlai verso di loro, buttandomi poi tra le braccia del mio fidanzato.
<< Siamo in vacanza, non posso crederci>> sentii dire Blaise
<< Stasera si festeggia! Tutti al Manor! Ci mettiamo in giardino, che ne pensate?>> chiesi
<< Perfetto>> mi risposero in coro
 
<< Daph, porteresti queste cose fuori a tavola? Io vado a prendere Scorpius>>
<< Certo Herm>> mi sorrise e io mi diressi al piano superiore.
<< Ciao amore mio>> lo presi in braccio e mi sorrise gorgogliando
<< Sei pronto per vedere gli zii>>
Gli misi una tutina verde e scesi in giardino
<< Oddio il mio cucciolino!!>> sentii Ginny urlare e correre verso di me
<< Ciao topino, vieni in braccio alla zia?>> vidi Scorpius allungare le manine e lo lasciai a Gin. Poco dopo fummo raggiunte da Luna e Daphne.
<< Daph, ma Pansy?>> chiesi
<< Arriva dopo credo, aveva un appuntamento con quel David>>
La guardammo, curiose
<< Quello che ha incontrato in ospedale quando ho partorito?>> chiesi stupita
<< Eh già>>
<< Pazzesco. Anche se in questo periodo era davvero strana, sempre con la testa tra le nuvole, sognante>>
<< Ah l’amour>> una voce ci fece voltare
<< Oh Harry sei proprio un cretino>> trillò Daphne ridendo
<< Ginevra l’hai tenuto anche troppo, ora tocca a me>>
<< Dai Daphne ancora un po’, ti prego>> cominciò a fare gli occhioni
<< Non se ne parla, dai>> e prese Scorpius tra le braccia
<< Ciao nipotino stupendo>> si allontanò per fargli fare un giro
Sentii due braccia stringermi per la vita
<< La volete smettere di passarvi mio figlio come se fosse un pacco?>> lo sentii dire alle mie spalle
<< Dai Draco non essere noioso>>
<< Donne>>
<< Coosa Blaise?>>
<< Oh niente mia carissima Luna, siete meravigliose>>
Scoppiammo a ridere.
 
La cena proseguì al meglio. Misi Scorpius a letto e poi arrivò l’ora anche per noi salutammo tutti e ci dirigemmo verso la nostra camera.
<< Cos’hai confabulato con Blaise?>>
<< Niente perché?>> rispose serio
<< Avete parlato in disparte per non so quanto>> alzai un sopracciglio.
<< Niente, ora dormi>> mi baciò e ci addormentammo, lui tranquillo, io con i miei dubbi.
 
La mattina dopo ero seduta sulla poltrona ad allattare Scorpius quando vidi Draco entrare veloce in salotto
<< Preparatevi e venite con me>> e si defilò
<< Ma…>> non riuscì a chiedergli niente che era già sparito
Poco dopo, con Scorp in braccio, raggiunsi Narcissa
<< Per caso sai cosa sta succedendo?>>
Non mi rispose, ma giurai di averla vista sorridere
<< Siete pronte?>>
<< Si caro>>
<< Ehm si, ma che…>>
<< Ok perfetto, attenzione che dobbiamo smaterializzarci>> m’interruppe prendendo mi la mano.
Pochi secondi e mi ritrovai in una via della Londra magica
<< Draco>>
<< Dammi il bambino cara>> disse Narcissa allungando le braccia.
Confusa guardai Draco e lo vidi annuire. Le passai Scorpius e con mio stupore venni bendata.
Tremai.
<< Stai tranquilla Herm>> mi sussurrò Draco prendendomi per mano.
Cominciammo a camminare. Non vedendo nulla mi feci guidare da lui. Nel frattempo ascoltai i rumori intorno a me: uccellini, la brezza di Maggio, risate di bambini.
Dove stavamo andando?
Di botto ci fermammo
<< Siete arrivati finalmente>>
<< Siamo qui da mezz’ora>>
<< Harry? Neville?>> cosa stava succedendo?
<< Ciao Herm!>> Ginny?
<< Ok devo preoccuparmi? Non è divertente>>
<< Stai tranquilla. Ora ti toglierò la benda, ma devi continuare a tenere gli occhi chiusi. Intesi?>>
Annuii e lui mi liberò.
Prese le mie mani e avanzai di qualche passo. Lo sentii spostarsi dietro di me e afferrò i miei polsi, sussurrandomi all’orecchio
<< Apri>>
Aprii gli occhi piano e il mio cuore si fermò
 

Come immagini casa nostra?”
“ Mmmm bianca, su due piani, porta e persiane di un bellissimo verde…" 

 
Davanti ai miei occhi una villetta a schiera, su due piani. Bianca, porta e persiane di un bellissimo verde.
Era esattamente come l’avevo immaginata, esattamente come gli avevo detto.
Feci qualche passo e appoggiai le mani al cancelletto, il quale con un po’ di pressione si aprì.
Mi girai e li vidi tutti sorridenti. Posai il mio sguardo su di lui
<< Sorpresa>> annunciò sorridendomi. Si avvicinò e mi baciò. Avevo ancora gli occhi sbarrati per lo stupore
<< Ma come… cosa… quando>> non riuscivo a formare frasi di senso compiuto.
<< E’ il mio regalo per te. E tutti loro>> si voltò indicando i nostri amici e sua madre << mi hanno aiutato>>
Stavo per scoppiare a piangere, mentre li guardavo uno ad uno. Poi mi venne in mente una cosa
<< E’ questo che facevi quando sparivi e tornavi tardi?>>
Annuì e mi sentii ancora più idiota ad aver pensato che avesse potuto tradirmi.
<< Io ti amo>> fu l’unica cosa che riuscii a dire e gli buttai le braccia al collo. Sentii le sue braccia stringermi e sorrisi sulle sue labbra
<< Sei pazzo>>
<< Di te>>
<< La vuoi vedere questa casa dentro o no?>> urlò Blaise
Spostai lo sguardo su di lui, ancora abbracciata a Draco
<< Certo che voglio>>
 
Attraversammo il vialetto, circondato da un pezzo di giardino. Arrivati alla porta verde, Draco mi consegno le chiavi. L’aprii ed entrai.
Senza parole
Mi ritrovai nell’ingresso circondata da pareti bianche e luminose. Spazi enormi. Entrai nella cucina più grande che avessi mai visto. Due studi e un salotto davvero gigantesco con una parete fatta di grandi finestre, dalle quali lo vidi
 

“ … un giardino enorme dove poter mettere un gazebo e uno spazio dove poter piantare dei fiori, così quando tua madre verrà a trovarci, potrà aiutarmi”.

 
Il gazebo era bianco, ricoperto qua e là da rampicanti in fiore. In fondo notai lo spazio per piantare nuove piante.
Sorrisi verso Narcissa.
Dall’altro lato un’enorme quercia, come quella sulle rive del lago nero.
 
Al piano superiore, trovai la nostra camera e due camera per gli ospiti, ma quello che mi bloccò il respiro fu la porta accanto alla nostra stanza: bianca, con sopra inciso il nome Scorpius. Entrai e trattenni le lacrime.
Era così luminosa e grande, le pareti di un azzurro tenue quasi bianco. C’era tutto l’occorrente per prendermi cura di lui, perfino uno scaffale con dei libri e una poltrona. In un angolo si stagliava la culla più bella che avessi mai visto, bianca con un carillon per farlo addormentare
<< E’ bellissima>> sussurrai e non riuscii più a trattenere le lacrime.
<< Grazie. Io davvero non so come ringraziarvi per tutto questo. È… >> Pansy e Ginny corsero ad abbracciarmi.
Ero tutto perfetto, tutto al posto giusto.
 
Ci ritrovammo nel vialetto, Scorpius tra le mie braccia, si era addormentato
Un braccio di Draco sulle mie spalle
<< Allora quando ci traferiamo?>> dissi di botto, guardandolo e tutti scoppiarono a ridere
<< Dai non fate i simpatici! Non sto nella pelle>> ma anche io cominciai a ridere.
 


Poco lontano, qualcuno nascosto tra i cespugli, osservava quella scena.
Un sorriso maligno sul volto.

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Capitolo 10
*** Incubo ***


C’eravamo traferiti nella villetta da una settimana ed io avevo potuto constatare che oltre alla tranquillità, nel quartiere, c’era anche un bellissimo parco. Ed ora mi trovavo proprio li con Scorpius.
Cresceva di giorno in giorno e assomigliava a Draco sempre di più. Forse quel simpaticone del mio fidanzato aveva ragione: avrebbe fatto davvero strage di cuori ad Hogwarts. Povera me.
C’era però qualcosa, che mi rendeva inquieta. Durante quelle gite al parco mi sentivo osservata, come se qualcuno mi guardasse insistentemente per un tempo lunghissimo, ma ogni volta che mi guardavo intorno per individuare la persona, non vedevo nulla.
 
Quella sera ebbi la conferma delle mie paure.
 
 

DRACO
 
<< Siete arrivati!>>
<< Scusa il ritardo Harry, abbiamo dovuto portare Scorpius da mia madre>>
<< Tranquilli. Venite gli altri sono già di là>>
Afferrai la mano di Hermione e la guidai nel salottino di Grimmauld Place.
<< Ciao ragazzi!>>
<< Possiamo sederci a tavola direi>>
<< Draco>> mi sentii chiamare. Mi voltai e vidi Potter farmi cenno di avvicinarmi
<< Dimmi>>
<< Devo parlarti un attimo>> guardai Hermione, che annuì lasciandomi la mano e lo raggiunsi
<< E’ tornato>>
<< Chi?>> Chiesi confuso
<< Ron. È tornato a Londra>> sgranai gli occhi, ma non feci in tempo a parlare che il rumore di qualcosa caduto al suolo ci fece voltare.
Hermione, immobile davanti ai miei occhi, una mano ancora per aria, mi guardava senza vedermi, ad occhi sbarrati.
Corsi da lei e la presi per le spalle.
<< Herm… Hermione rispondi>>
<< Hermione che è successo?>> chiese Givevra. Fu Potter a rispondere
<< Deve aver sentito quello che ho detto a Draco>> la vidi incupirsi, che non sapesse?
<< Cosa gli hai detto?>>
<< Gin io non credo che…>>
<< Cosa cazzo gli hai detto?>>
<< Tuo fratello è tornato a Londra>> disse diretto e vidi Ginevra assottigliare gli occhi
<< Cos-cosa? Non è possibile. Lu-lui non può…>> non terminò la frase e guardò Hermione, ora seduta sul divano, accanto a me, bianca
<< Mi ha contattato ieri, per farmelo sapere>>
<< Potter se osa solamente avvicinarsi lo uccido>> affermai serio
<< L’ha già fatto>> tutti, me compreso, ci voltammo verso Hermione
<< Come?>> la guardavo attentamente, cercando di non esplodere
<< Ogni volta che sono al parco con Scorpius mi sento osservata. Pensavo fosse solo una sensazione, ma ora…>> scoppiò a piangere e l’abbracciai
<< Perché non me l’hai detto eh? Perché?>>
Mi guardò, gli occhi lucidi
<< Pensavo fosse solo una mia impressione, come potevo immaginarlo?>>
Guardai Potter
<< Deve stare lontano da lei e da Scorpius, non m’interessa come. O giuro che questa volta finisco ad Azkaban>>
<< NO!>> urlò Hermione stringendosi a me
<< Ti prego no, t-tu non puoi lasciarmi, non…>>
<< Shhh>>
Mi sembrava di essere tornato all’ultimo anno ad Hogwarts, avevo fatto tutto il possibile per evitare che lei soffrisse ancora, per evitarle ancora incubi ed ora eravamo al punto di partenza.
<< Io non posso crederci>> disse Blaise << con che coraggio si ripresenta qui?>>
<< Mi ha solo detto che sarà una sorpresa>>
Sentii Hermione rabbrividire al mio fianco, la strinsi.
 
Tornammo a casa. Lasciammo Scorpius al Manor, non ci sembrava il caso di tenerlo a casa, in quel momento. Hermione doveva avere la possibilità di sfogarsi, senza spaventarlo.
Entrai in camera da letto e la trovai seduta davanti allo specchio.
<< Herm…>>
Nessuna risposta. Abbassai lo sguardo ed entrai in bagno. Feci scorrere l’acqua della doccia, mi spogliai ed entrai nel box. Avevo bisogno di rilassarmi.
Sotto il getto appoggiai una mano al muro e una al vetro, come per farmi forza.
Come aveva potuto pensare di tornare come se niente fosse? L’avrei ucciso se solo la conseguenza non fosse stata dover lasciare Hermione e Scorpius soli e mi odiavo per quella debolezza.
Sovrappensiero non mi accorsi che Hermione era entrata nella doccia. Sentii solo se sue braccia avvolgermi, le sue labbra baciarmi la schiena

<< Draco…>> sussurrò

Mi voltai e le presi il volto tra le mani. I suoi palmi sul mio petto. Il getto della doccia che continuava scrosciare.
<< Hermione saprò proteggerti, io farò tutto il pos…>> mi baciò, non facendomi finire la frase
Staccandosi, mi guardò intensamente
<< Fai l’amore come Draco. Ho bisogno di te, adesso>>
<< Hermione io…>>
<< Ti prego>>
La guardai e nei suoi occhi dorati vidi disperazione, dolore, desiderio, amore.
Non me lo feci ripetere e m’impossessai delle sue labbra.
Mise le braccia intorno al mio collo e continuando a baciarla la presi per le natiche facendola appoggiare al muro. La sentii fremere a quel contatto freddo.
Cercai di farle dimenticare quello che aveva saputo e la bacia con ancora più passione. Sentivo l’acqua sopra di noi, ma non m’importava.
Entrai in lei improvvisamente e la sentii gemere per lo stupore. Si strinse ancora di più a me, graffiandomi. Portai una mano al muro per sorreggermi meglio e continuai a spingere
<< Dr-Draco…>> gemette nel mio orecchio.
Non ricordo come, non ricordo quando ci ritrovammo sul letto. Lei sopra di me. Capii che aveva bisogno di quello.
E spinta dopo spinta vidi il suo sguardo mutare, mi portai alla sua altezza, abbracciandola, mentre continuavamo a muoverci.
Gemito dopo gemito, spinta dopo spinta raggiungemmo l’orgasmo. La vidi lasciare andare la testa all’indietro e stringere tra le dita i miei capelli. Tornò a guardarmi, ansimante e rimanemmo in quella posizione per parecchi minuti.
Appoggiai la fronte contro la sua e la guardai. Aprì gli occhi e mi fissò. Ci sdraiammo, compendoci con il lenzuolo. L’avvicinai a me, stringendola e lei mi guardò
<< Ho paura>> mi si gelò il sangue.
Tutto il lavoro fatto, spazzato via da poche parole.
<< Guardami>>
Alzò lo sguardo su di me
<< Non ti succederà nulla. Non permetterò che ti faccia del male. Hai capito?>>
Annuì stringendosi a me.
<< Ti amo Draco>>
<< Ti amo anch’io Hermione>>
Dovevo prendermi cura di lei. L’avrei sempre fatto.
 
 

HERMIONE
 
Mi svegliai la mattina dopo, ritrovandomi nuda nel letto. Ricollegai gli avvenimenti della sera precedente ed ebbi un fremito. Poi pensai a Draco, automaticamente mi girai dalla sua parte e la trovai vuota. Mi alzai, presi la vestaglia per coprirmi e scesi in cucina, pensando di trovarlo lì, ma così non fu. Mi spostai in salotto. Vuoto.
Dove si era cacciato?
Guardai fuori e notai il cielo azzurro, ma guardando più attentamente notai qualcosa, o meglio qualcuno, che trafficava in giardino.
Uscii e quello che vidi mi scaldò il cuore: Draco Malfoy si muoveva velocemente lungo il tavolo, per preparare quella che sembrava la colazione più abbondante che avessi mai visto. Avrebe fatto sfigurare anche la tavolata di Hogwarts.
Sorrisi e piano lo raggiunsi.
<< Hai deciso che sono troppo magra e vuoi farmi diventare una botte?>>
Si voltò di scatto
<< Mi hai scoperto>> affermò tirandomi verso di lui.
Sorrisi.
<< Dormito bene?>>
Annuii
<< Bene. Allora ora facciamo colazione e poi andiamo a prendere Scorpius ti va?>>
<< Certo che mi va!>>
<< Oggi pomeriggio devo andare alla Gringott. Devo controllare le varie camere blindate>>
<< Oh pensavo saresti venuto al parco con noi>> dissi tristemente
<< Vi raggiungo dopo se non è troppo tardi>>
M’illuminai e lo baciai prima di sedermi e mangiare.
 
<< Mamma siamo noi!>> urlò Draco
<< Per tutti i folletti Malfoy che modi sono?>> lo fulminai
<< Mi perdoni maestà>>
<< Buongiorno ragazzi>> trillò allegramente Narcissa entrando in salotto con Scorp in braccio.
Mi avvicinai e lo presi tra le braccia
<< Eccolo il mio maghetto>> alzai lo sguardo su di lei << ha fatto il bravo?>>
<< Bravissimo. Ha dormito tutta la notte>> sorrisi.
<< Da questo punto di vista non ha preso da te caro>> scoppiai a ridere
<< Allora il perfetto Draco Malfoy faceva il cattivo da piccolo
<< Grazie mamma. Ora non smetterà più di rinfacciarmelo>> io e Narcissa continuammo a ridere.
<< Io vado da Ginny. Vedo come sta>> guardai Draco e lui capiì subito a cosa mi stessi riferendo
Gli diedi un bacio e mi smaterializzai.
 
<< Gin tesoro sei a casa?>>
<< In cucina Herm!>>
<< Ehi guarda chi ti ho portato?>>
<< Il mio nipotino bellissimo!>>
Mi sedetti al tavolo.
<< Come stai Gin?>>
<< Io… bene. Ma non è questa la domanda Herm>> la guardai
<< Tu come stai?>>
<< I-io…>> non riuscivo nemmeno a parlare << Ho così paura Ginny. Pensavo fosse tutto finito. Che fosse un ricordo e lui cosa fa? Torna come se niente fosse. I-Io n-non…>> scoppiai a piangere
<< Oh Herm>> mi abbracciò stando attenta a Scorpius
<< Non permetteremo che ti faccia del male. So che è difficile, che sei spaventata, ma ci siamo noi con te>>
La guardai, gli occhi lucidi
<< Stanotte ho rivisto i suoi occhi freddi e crudeli. Non sono nemmeno riuscita a dirlo a Draco. Non voglio che si preoccupi ancora di più. Ieri sera, quando siamo tornati a casa era così pensieroso, come se si sentisse in colpa. So quanto ha fatto per me, quanto ha cercato di trattenersi e ho paura che questa volta non ce la farà. Ora c’è Scorpius e non permetterà che si avvicini a lui>> mi abbracciò e io cercai di asciugarmi le lacrime.
<< Parliamo di altro>>
<< Si… Oh ecco, dovevo comunque dirtelo. Harry mi ha detto che il Ministero ha organizzato una festa per domani sera e siamo tutti invitati!>>
<< Stasera ne parlo con Draco e ti mando un gufo. Mi sembra comunque una bellissima idea, ma è elegante?>>
<< Non da abito lungo, ma elegante>>
<< Va bene. Ora è meglio che vada, volevo assicurarmi che stessi bene>> mi alzai
<< Ti preoccupi troppo per gli altri amica mia>> mi sorrise abbracciandomi stretta.
Mi smaterializzai a casa e decisi di mettermi in giardino.
Stesi un telo sotto la quercia vi posai Scorpius e mi sdraiai accanto a lui. Appellai un libro e cominciai a leggerlo ad alta voce così che anche Scorp riuscisse ad ascoltarmi.
 
 

DRACO
 
 Tornai a casa per le 4 e trovai Hermione in giardino appoggiata alla quercia con Scorpius in braccio. Sembrava gli stesse parlando, o forse cantando qualcosa.
Mi soffermai a guardarla dalla porta finestra, rapito. Era così bella.
M’incamminai verso di lei, che appena mi notò sorrise. Mi sedetti sul telo a mia volta
<< Pensavo fossi al parco>>
<< Non avevo molta voglia e poi qui si sta così bene>> sorrise ed io accarezzai piano la testa di Scorp
<< Com’è andata alla Gringott?>>
<< Tutto bene, sono in buone mani>>
<< Quindi sei ancora ricco? Bene allora posso ancora sposarti>>
La guardai e lei scoppiò a ridere
<< Non sei divertente>>
<< Ammettilo, stai ridendo interiormente solo perché non vuoi darmi la soddisfazione di ridere ad una mia battuta>>
<< Mai>> le baciai una tempia
<< Ah Dra…>>
<< Dimmi>> dissi distogliendo lo sguardo dal bambino addormentato tra le sue braccia
<< Mi ha detto Ginny, che domani sera il Ministero ha organizzato una festa e siamo tutti invitati. Chiedeva se volevamo andare>>
<< Ah si avevo sentito anche io questa cosa. Se ti va andiamo>>
<< Si mi piacerebbe molto>>
<< Allora andiamo>> le sorrisi
Mi passò Scorpius e si alzò
<< Dove vai?>>
<< Devo scrivere a Ginevra che ci saremo!>> e corse via. Guardai l’angioletto tra le mie braccia
<< Ah Scorpius, speriamo tu non sia iperattivo come tua madre>> mi alzai e lo portai nella sua stanza.
 
Il salone delle feste del Ministero, quello sera, era davvero spettacolare. Come al solito avevano fatto le cose in grande.
Hermione al mio fianco era splendida, fasciata in un tubino nero. I capelli raccolti lasciavano il collo da cigno scoperto e i sandali alti mettevano in bella mostra le sue lunghe gambe.
L’anello dei Malfoy, sulla mano sinistra, attirava l’attenzione di tutti.
<< Blaise hai già adocchiato la tua prossima preda?>>
<< In effeti si>> m’indicò una biondona al bancone del bar
<< Merlino siete disgustosi>> vidi Hermione guardare nella nostra stessa direzione
<< Non tutti sono fortunati come lui>> e fece un cenno verso di me. Le strinsi la mano e lei si strinse al mio braccio
<< Oh si Blaise hai ragione. Ha la fortuna di avere ancora le palle attaccate al corpo>>
Il mio migliore amico scoppiò a ridere, seguito da Hermione.
<< Questa era bella Herm>>
Ci girammo. Potter, la Piattola, Pansy e Daphne ci guardavano
<< Avete per caso qualcosa contro di me?>>
<< No Amore, scherzi?>> ghignò. Maledetta strega
<< Neville e Luna?>> la sentii chiedere
<< Non riescono a venire… i nargilli>> rispose la Rossa trattenendo una risata
<< Povero Paciock>> e mi guadagnai una gomitata. Ancora intento a massaggiarmi notai Astoria Greengrass venire verso di noi.
<< Daph>>
<< Cosa?>>
<< Tua sorella>>
Si voltarono tutti nella stessa direzione, quando l’interessata ci raggiunse
<< Ciao a tutti>> salutò
<< Draco>> disse maliziosamente. Esisteva ragazza più troia di lei? Come riusciva a comportarsi in quel modo, quando al mio fianco c’era la mia fidanzata nonché futura moglie?
<< Greengrass>> risposi
<< Mezzosangue>> sibilò.
Non ci vidi più
<< Come prego?>>
<< Draco fa niente dai…>> sentii Hermione tirarmi per un braccio
<< No, non fa niente. Come l’hai chiamata?>>
<< Mezzo…>> cominciò tremante
<< Non ti azzardare mai più. Lei vale mille, due mila volte più di te e ringrazia che siamo in pubblico e non voglio far sfigurare la mia fidanzata>> sottolineai l’ultima parola per farle capire che non avrebbe più dovuto permettersi.
<< Goditi la festa>> sorrisi fintamente
<< Non hai esagerato?>> chiese Hermione
<< No. Mi scuso con te Daph>>
<< Tranquillo Dra. Non capisco come possa essere mia sorella. Io non sono così vero?>> scoppiammo a ridere.
 
La festa proseguì finché una voce ci fece gelare. Cercai subito lo sguardo di Hermione: ghiaccio. Terrore.
<< Sorellina non vieni a salutare il tuo fratellone?>>
 
 

HERMIONE
 
<< Sorellina non vieni a salutare il tuo fratellone?>>
Mi bloccai
 

“ Non ti vorrà più…”
“ Me la pagherai Hermione”

 
Rimasi pietrificata al fianco di Draco, che ora mi stava osservando
<< Che diavolo ci fai qui Ron?>> sentii la voce di Ginny
<< Sono stato invitato come tutti voi>>
<< Cosa ti è saltato in mente Ron? Eh cosa? Ti presenti qui dopo un anno, come se non fosse successo nulla?>> era stato Harry ad urlarglielo in faccia.
<< Rilassati Harry>> gli disse ghignando e poi posò il suo sguardo freddo su di me, che cercavo di nascondermi dietro Draco.
Mi sentii morire, sprofondare
 

“ Diventerai la sua puttana…”
Puttana.
Puttana.
Puttana.

 
<< ‘Mione, non saluti un vecchio amico?>>
<< Non ti azzardare nemmeno a guardarla Weasley o giuro che…>> ma fu interrotto da un’altra voce
<< Ron, eccoti finalmente>>
Una ragazza bionda, capelli a caschetto, ci raggiunse e si abbarbicò al suo braccio.
<< Stavo salutando i miei amici amore>> le disse sorridente << lei è Rosaline. Stiamo insieme da quasi un anno>> posò il suo sguardo su di me e rabbrividii.
<< Buonasera a tutti>> disse sorridente. Io volevo solamente urlare.
Sentii l’abbraccio di Draco avvolgermi e guardai tutti gli altri: erano scioccati quanto me.
<< Come sta Scorpius, Herm? Un giorno di questi potrei venire a trovarti per conoscerlo. In fondo è un po’ come se fosse mio nipote no?>> ero basita. Con quale facilità parlava in quel modo? E come aveva potuto quella ragazza mettersi con lui?
Spostò il suo sguardo sulla mia mano sinistra
<< Congratulazioni. A quando le nozze?>>
<< Non sono affari tuoi>> tuonò Blaise
<< Oh tu sei la famosa Hermione. Ron mi ha parlato così tanto di te>> rabbrividii e guardai Draco implorante
<< Ho detto qualcosa di sbagliato?>> chiese Rosaline
<< No tesoro sono solo rimasti senza parole. Non ci vediamo da un anno>>
<< Weasley, sappi che non sei il benvenuto e che nessuno di noi ti vuole nella sua vita. Osa solamente avvicinarti a lei o a Scorpius o ad uno di noi e sei un uomo morto. Non vorrei che la tua ragazza sapesse alcune cose del tuo passato che hai omesso durante la conoscenza>>
<< Di cosa parla Ron?>> chiese curiosa
<< Niente tesoro. È solo geloso. Vedi lui è il famoso Draco Malfoy, il mangiamorte di cui ti ho parlato>> tornò a guardarlo << non vorrei dover raccontare io a tuo figlio chi sei davvero. Povero piccolo, quanto si vergo…>> non lo lasciai finire e gli tirai uno schiaffo sul viso
<< Non azzardarti>>
<< Oh ma allora non hai perso la parola>> mi schernii
<< Smettila! Come ti permetti? Chi ti credi di essere eh? Sei solo un pallone gonfiato a cui non è rimasto più nulla. Sei accecato dall’odio e dalla frustrazione. Vivi una vita che odi. L’eterno secondo, vero Ron? In amicizia, in famiglia e anche in amore. Dimmi cosa si prova?>> mi avvicinai a lui << cosa si prova ad aver perso tutto e fingere di essere chi non sei?>>
Si avvicinò ancora di più e parlò a bassa voce così che solo io potessi sentirlo
<< Non sfidarmi Hermione. Ti senti così forte perché sei circondata dai tuoi amichetti? Non mi sembrava tu avessi così tante cose da dire mentre ti facevo del male>> sorrise crudelmente e io cercai di colpirlo, ma fui bloccata da Draco che prendendomi per la vita mi allontanò da lui. Mi ritrovai ad urlare per tutta la sala in preda al pianto
<< Io ti odio hai capito? TI ODIO! Stai lontano da me, da Draco e non osare avvicinarti a mio figlio o giuro su Godric che ad Azkaban ci finisco io!>> continuai ad urlare, finché Draco non mi mise a terra e incatenò i suoi occhi argentei nei miei
<< Guardami>> lo fissai
<< Respira. Cosa ti ha detto?>>
<< N-non…>>
<< Cosa ti ha detto>> chiese autoritario
<< C-che mi sento forte perché ci siete e voi e che n-non avevo così tante cose da dire mentre m-mi fa-faceva del m-male>>
Sgranò gli occhi e si lanciò verso di lui
<< Che razza di uomo sei eh?>> un pugno e un altro. Vidi la faccia di Rosaline sconvolta. Gin, Daph e Pansy mi avevano circondata. Harry e Blaise cercavano di togliere Draco da sopra Ron. Lo stava massacrando e io non volevo che smettesse.
Tutta la sala ci guardava.
Finalmente riuscirono a far alzare Draco e a bloccarlo
<< Sei un uomo morto Weasley>>
Vidi Rosaline aiutare Ron
<< Non finisce qui Malfoy>> si smaterializzarono.
Corsi da Draco
<< Stai bene?>> mi chiese
<< Si. Tu?>>
<< Bene>> e mi abbracciò.
<< Devo parlare con il Ministro. Potter vieni con me>>
S’incamminarono ed io rimasi a guardarlo. Ginny, Daphne e Pansy al mio fianco.
 

L’incubo era ricominciato.



Woooooow cavolo, houston abbiamo un problema!!!
Cosa succederà adesso?

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Capitolo 11
*** Per lei. Per loro ***


“ Come fai a non capire Hermione? Tutto quello che ti riguarda mi interessa!”
In due falcate ricoprì la distanza che ci divideva e mi afferrò per un braccio. Mi stava facendo male, troppo male.
“ Ron mi fai male, lasciami…”

“ No Hermione, non ti lascio. Sei mia e basta, hai capito? Mia, e non ti permetterò ancora di intrattenerti con quel Mangiamorte” stringeva sempre di più e ora aveva afferrato entrambe le braccia e mi scuoteva
“ Hai capito? Tu non puoi, diventerai la sua puttana e non posso permetterlo”
 
Puttana.
Diventerai la sua puttana.

 

<< No! Lasciami… LASCIAMI!>>
<< Herm, ma che…>>
<< LASCIAMI ANDARE! NO! NO! TI PREGO!>>
<< HERMIONE!>>
Mi svegliai di soprassalto, sudata, il cuore che batteva all’impazzata. Lacrime rigavano il mio viso.
Sentivo il respiro di Draco sempre più vicino. Mi voltai verso di lui
<< Hermione…>>
<< Ho sognato Hogwarts, la sera del ballo>>
Scoppiai a piangere più forte e mi nascosi tra le sue braccia.
Un incubo. Ero tornata al mio ultimo anno ad Hogwarts, ancora. E non l’avrei sopportato.
<< Draco…>> sussurrai tra le lacrime. Mi strinse ancora di più.
<< Non ce la faccio Draco, io non posso non…>>
<< Shhh. Guardami>>
Tenni lo sguardo basso
<< Hermione guardami>> disse dolcemente
Lo guardai e nei suoi occhi, nel suo sguardo vidi preoccupazione, paura. Paura di non riuscire a proteggermi, paura di deludermi, ma lui questo non avrebbe mai potuto farlo e cercava di mascherare quei sentimenti, perché sapevo che voleva essere forte per me, per Scorpius ed io lo amavo infinitamente.
<< Non ti succederà niente, farò tutto il possibile per proteggervi>> mi baciò la fronte ed io chiusi gli occhi per assaporare meglio quella sensazione di conforto.
Mi strinse e ci sdraiammo di nuovo. Chiusi gli occhi e cercai di sgomberare la mente.
La mano di Draco, ancora sul mio cuore.
 
 

DRACO
 

La guardai addormentarsi e ripensai alle sue urla, alla sua sofferenza e odiai, odiai quel Pezzente.
Perché? Perché era tornato?
Con questa domanda ancora in testa mi addormentai.
 
Seduto a tavola per fare colazione, guardavo la prima pagina del giornale come in trance.
 
 
 

SCONTRO AL MINISTERO!
Ieri sera, durante la festa organizzata dal Ministero, Draco Lucius Malfoy e Ronald Bilius Weasley hanno avuto uno scontro verbale e fisico. Non si conosco ancora bene le dinamiche, ma si pensa possa centrare l’eroina del mondo magico Hermione Jean Granger… (continua a pagina 3-4-5).

 

Guardai le due foto che ritraevano me ed Hermione insieme e una raffigurante Weasley e mi venne voglia di bruciare il giornale.
Una voce mi riscosse
<< Ehi>>
La guardai e sorrisi. Fasciata in un paio di jeans e una canottiera bianca, mi raggiunse e si sedette sulle mie gambe. La sua attenzione venne catturata dalla Gazzetta del Profeta, ancora tra le mie mani.
<< Di cosa volevi parlare con Kingsley ed Harry?>>
Avevo sperato non mi facesse quella domanda
<< Non sono cose che ti riguardano>> risposi spazientito. Non volevo prendere quell’argomento.
<< Come scusa? Certo che mi riguarda. Per favore…>>
<< Devi pensare solo a Scorpius, hai capito? Devo sapervi al sicuro>> sospirai << è per questo che andrete a stare da mia madre>>
<< Cosa? NO! Draco non puoi, non…>>
<< Niente ma. A Malfoy Manor sarete al sicuro, finché la situazione non sarà sistemata>> Si alzò di scatto
<< Cosa ti ha detto Kingsley?>>
<< Hermione…>>
<< COSA MERLINO TI HA DETTO KINGSLEY?!>>
<< La fidnzata di Weasley è la figlia di un importante politico francese>>
<< E quindi?>>
<< Grazie al suo aiuto…>> feci una pausa << Weasley si è candidato come futuro Ministro. È per questo che è tornato a Londra, ed è per questo che rimarrà qui>>
la vidi boccheggiare e sgranare gli occhi.
<< L-lui n-non p-p-può. Come ha fatto? COME DIAVOLO HA FATTO?>>
Mi alzai e la presi per le spalle
<< Stai calma>>
<< Non sto calma!>>
Era fuori di se. Si allontanò
<< Dove stai andando?>>
<< Al Ministero. Voglio parlare con Kingsley>>
E si smaterializzò.
 
 

HERMIONE
 

Camminavo come una furia per i corridoi del Ministero. Arrivai davanti al suo studio, quando una persona conosciuta si parò davanti alla porta del Ministro
<< Hermione! Cosa ci fai qui?>>
<< Non ora Harry, devo parlare con Kingsley>> dissi sbrigativa
<< Hermione io non credo che…>>
<< Zitto! Non anche tu Harry, per favore. Ho già discusso con Draco. Mi conoscete, sapete come sono fatta. Non sono una che rimane in disparte>> continuai a guardarlo << ora fammi entrare>> si spostò ed io entrai, lasciandomi alle spalle Harry e il suo sguardo dispiaciuto.
 
<< Hermione>> mi salutò seduto alla scrivania
<< Ministro>> dissi veloce
<< So perché sei qui, o almeno posso immaginarlo>>
<< Ecco, allora spiegami come diavolo è possibile tutto questo>>
<< Non posso impedirlo. È libero di fare quello che vuole. Il senatore Beaumarine è un uomo molto influente e a quanto pare, farebbe di tutto per sua figlia>>
Lo guardai scioccata. Non poteva essere vero.
<< I-io…>>
<< Lo capisco Hermione. Capisco come ti senti. Ricordo cos’è successo, ma loro non sanno nulla di quello che ti ha fatto>>
<< Quindi lui torna e fa come gli pare? Senza che nessuno faccia nulla?>> ero in preda al panico.
<< Mi dispiace>>
Mi lasciai cadere sulla sedia e lo guardai
<< Io non posso permettere che Draco si metta nei guai per colpa sua. Lo conosci anche tu, sai com’è fatto e non si fermerà davanti a niente e nessuno, soprattutto adesso che c’è Scorpius>> sospirai << mi ha chiesto di andare a stare da sua madre, ma…>>
<< Lo so. Me l’ha detto ieri sera e mi ha chiesto di procurarti una specie di scorta, vuole che tu ne stia fuori e penso abbia ragione. Agirà, lo sai, lo conosci meglio di me>>
Lo guardai sbalordita. Ecco tutto quel mistero stamattina
<< Non ci penso nemmeno. Non lascerò che lui mi metta in disparte in questa cosa. Non può affrontare tutto da solo. L’anno scorso abbiamo passato momenti d’inferno e non avrei mai voluto riviverli e invece…>> nascosi il volto tra le mani e lo sentii avvicinarsi.
<< Sei forte Hermione, in gamba e lo sappiamo entrambi, ma questa volta non puoi fare tutto da sola. Vai da Narcissa>>
Alzai il viso di scatto e lo guardai con uno sguardo di sfida
<< Sai che non lo farò. Non lo lascerò solo. Con lui al mio fianco non mi succederà nulla. Vada per Scorpius, voglio che sia protetto e Malfoy Manor è il posto migliore, ma io rimarrò dove sono>> detto questo lo salutai e uscii dal suo ufficio.
 
Tornai a casa e la trovai vuota. Mi sedetti sul divano e cominciai a guardare un punto fisso del salotto.
Un bussare alla porta mi riscosse. Mi alzai e andai alla porta.
 
Quando l’aprii non potei credere ai miei occhi.
 
 

DRACO
 

<< Come sta?>> la voce di Blaise arrivò ovattata alle mie orecchie
<< Come vuoi che stia? Stanotte ha avuto un incubo. Sento ancora le sue urla in testa. Per Salazar Bla, io…>> sospirai << a volte penso di non poterla aiutare e…>>
<< Dra lei lo sa. Sa che ci sei, che faresti qualsiasi cosa per lei, come sapevi che non avrebbe accettato la tua idea di andare da Narcissa. È testarda, ha sconfitto Voldermort. Sapevi a cosa andavi incontro>>
<< Lo so, ma questa è una cosa che non può controllare, è più grande di lei!>>
<< Anche Voldemort era qualcosa più grande di lei>> sottolineò Blaise
<< E’ diverso Bla, qui la diretta interessata è lei. Lui le ha fatto del male e non si meritava questo. Non da lui>>
<< Hai perfettamente ragione, ma rispetta anche il suo volere. Non decidere tu per lei>>
Lo guardai come sconfitto, mi sentivo impotente.
Spostando lo sguardo sulla finestra al mio fianco, giurai che avrei lottato.
 
Per lei. Per loro.
 
 
HERMIONE
 
Guardavo la persona seduta davanti a me. Aveva una tazza di tè in mano, come in trance.
Non mi sarei mai aspettata una sua visita.
<< Posso sapere cosa ti porta qui, Rosaline?>>
La biondina di fronte a me, spostò lo sguardo e mi guardò
<< Voglio capire>>
<< Cosa?>> chiesi, anche se sapevo perfettamente a cosa si riferisse
<< Cos’è successo? Perché avete tutti quest’odio nei confronti di Ron?>>
Ed eccoli li, la fatidica domanda.
La guardai e provai compassione per lei. Lei che era stata tenuta all’oscuro di tutto il dolore che il suo compagno aveva causato.
<< E’ meglio se continui a non sapere Rosaline. Potrebbe cambiare e distruggere tutto quello che avete costruito in questi mesi. E non vorrai rovinare tutto adesso che l’hai convinto a candidarsi come Ministro, vero?>> lanciai la frecciatina e lei mi guardò, colpevole
<< Voleva tornare a Londra. Diceva che era importante, che gli mancavano i suoi amici e la sua famiglia. Mi ha detto che voleva lasciare il segno>>
Eccome se ha lasciato il segno. Indelebile.
<< E tu ovviamente non hai fatto domande>>
<< Mi ha raccontato davvero poco della sua vita e ogni volta che cercavo di prendere l’argomento si spazientiva>>
<< A Ronald non piace parlare delle cose che non gli sono riuscite. Non gli piace parlare dei suoi fallimenti e lui qui, ha avuto solo quelli>> dissi seria.
<< Cos’è successo Hermione? Ho bisogno di capire. Ho paura di non sapere chi è davvero Ron>> finì tristemente, abbassando il capo sulla sua tazza.
<< La storia è troppo lunga da raccontare e troppo dolorosa, per me, da ricordare. Posso, però, mostrartela, attraverso i miei ricordi>>
Fece un accenno di sorriso ed io richiamai a me il pensatoio. Le consegnai i miei ricordi e la vidi immergersi.
 
Quando, poco dopo, rialzò lo sguardo su di me, vidi nei suoi occhi la disperazione più totale e vergogna, profonda vergogna.
 
<< I-io… Dio Hermione io n-non…>> frasi sconnesse, senza logica << come ha potuto? Perché non l’hai denunciato? Perché non avete fatto nulla?>>
<< Quando è stato espulso da Hogwarts, ho solo pensato che sarebbe stato lontano da me, ho pensato che non avrei più provato così tanta sofferenza, ma evidentemente mi sbagliavo. Non riuscivo nemmeno ad odiarlo, non provavo nulla, non sentivo niente, ero quasi apatica>> socchiusi gli occhi e sospirai << quando passi la tua infanzia con determinate persone, fatichi a credere che quello che consideravi il tuo migliore amico, possa davvero aver fatto, a te, una cosa del genere. Non ho voluto che nessuno facesse nulla perché non potevo rischiare di perdere Draco per colpa sua. Avevo solo bisogno di lui e basta>> la guardai seria e la vidi annuire.
<< Non so davvero cosa dire. Un “mi dispiace” è davvero inutile>>
<< Non sei tu a dover dire “mi dispiace”. Non c’eri e non potevi sapere, ma non crogiolarti in questa storia. Non credere alle sue parole e non credere che sia innamorato di te>> continuai << mi dispiace dirti tutto questo ma Ronald ama solamente se stesso e hai visto cosa diventa se non ottiene quello che vuole>>.
La vidi coprirsi il volto con le mani e la sentii piangere, mi spostai accanto a lei e l’abbracciai. Un’altra vittima della sua pazzia e del suo egoismo.
 
Vittima di un uomo accecato dall’odio.
 

Ritornata a casa dopo aver portato Scorpius da Narcissa, andai in cucina. Draco sarebbe dovuto tornare da un momento all’altro.
Guardai fuori dalla finestra, quando un rumore mi fece voltare
<< Draco?>> chiamai. Nessuna risposta.
Mi diressi verso il salotto e lo trovai vuoto. Feci per tornare in cucina quando una voce mi bloccò e in quel momento ringraziai che Scorpius non fosse in casa. E pregai. Pregai che Draco o qualcuno arrivasse il prima possibile.
<< Ciao ‘Mione. Non agitarti, tanto questa volta il tuo Mangiamorte non arriverà in tuo soccorso>>
Sentii il cuore fermarsi e il sangue gelarsi
<< Cos-cosa gli hai f-fatto?>> trattenni le lacrime.
<< Solo quello che merita un Mangiamorte come lui>>
Scoppiò a ridere, una risata crudele e maligna.
Mi si bloccò il respiro e credetti di morire.

 

Draco.

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Capitolo 12
*** Via da te ***


Aprii gli occhi e un bianco accecante mi colpì. Sbattei le palpebre e riconobbi una delle stanze del San Mungo. Provai ad alzarmi, ma un forte mal di testa mi fermò. Fu in quel momento che ricordai tutto.
 
 
FLASHBACK
 

“ Dove vai Dra?”
“ Torno a casa. Devo pensare bene a cosa fare”
“ Vuoi compagnia?” mi chiese gentilmente.
“ Tranquillo. Penso che farò due passi per schiarirmi le idee”
Mi sorrise e uscii.
 
Parlare con Blaise mi aveva aiutato a capire. Hermione è sempre stata una donna forte e combattiva e non il tipo che rimane da parte, ma io vivevo con la costante paura che potesse succederle qualcosa. Non potevo permettere che lei soffrisse ancora.
Camminare per le strade di Londra, mi aveva sempre fatto bene. Osservare tutte quelle vie, quegli alberi, mi dava un senso di tranquillità.
Londra d’estate era davvero meravigliosa.
 
Alzai lo sguardo al cielo, un dolore lancinante alla testa, un altro colpo alla schiena, poi il buio.

FINE FLASHBACK
 

Mi toccai la testa e costatai di averla fasciata.
La prima cosa che mi venne in mente fu Hermione e non ci pensai due volte: feci per alzarmi dal letto quando la voce del medico mi fermò
<< Signor Malfoy dove pensa di andare?>>
<< Dalla mia fidanzata, subito!>>
<< Non credo. Ha ricevuto una bella botta, non posso farla uscire>>
<< Forse non ha capito. Io devo andare da lei, ORA!>>
Mi guardò sconvolto mentre mi dimenavo nel letto e degli infermieri cercavano di tenermi fermo.
Le mie urla dovettero attirare l’attenzione, perché Potter e Blaise entrarono correndo nella stanza
<< Cosa succede Dra?>>
<< Succede che non vogliono farmi andare via>>
<< Malfoy calmati, devono fare degli accertamenti per vedere se la tua testa bacata ha subito danni>> sorrise
<< Potter forse non ci siamo capiti. Chi pensi che mi abbia colpito? Il fantasma di Nick-quasi-senza-testa?>>
Lo vidi sgranare gli occhi e guardare Blaise
<< FATEMI USCIRE DA QUI, ORA!>>
<< Signor Malfoy, non posso davvero, potrebbe subire complicazioni!>>
Cercai di alzarmi
<< Dra andiamo noi>> guardai Blaise
<< No devo andare io, ha bisogno di me>>
<< Fai le analisi, poi vieni. Ti prego Draco, ha bisogno di te, ma sano>> mi guardò supplicante.
Annuii
<< Chiamate gli Auror e il Ministro, chiamate chi vi pare. Dev’essere fermato>> annuirono
<< Forza Potter, andiamo, subito!>>
Li vidi uscire.
Guardai il medico, di spalle
<< Confundus>> sussurrai.
Due secondi dopo mi smaterializzai.
“Prega di non averle torto un capello Weasley, o giuro che sei morto”.
 
 

HERMIONE
 
Continuavo a guardarlo fare avanti e indietro.
Con la magia mi aveva legata e ora mi trovavo sul divano.
<< Quando finirà tutto questo Ron? Non ti è bastato quello che hai fatto la prima volta?>>
<< Stai zitta!>> mi urlò contro, continuando a camminare << cosa ne vuoi sapere tu eh? La perfetta Hermione Granger, vero? Come hai potuto?>>
<< Fare cosa? Innamorarmi di lui? È questo che ti turba tanto? Ti turba il fatto che abbia scelto lui e non te?>>
<< Hai fatto un figlio con lui Hermione! Non ti fai schifo?>>
Lo guardai attonita
<< Schifo? Io dovrei farmi schifo? Scorpius è stata la cosa più bella che mi sia successa, dopo Draco!>> urlai << tu piuttosto come fai ancora a guardarti allo specchio?>>
<< Hai rovinato tutto Hermione! Rosaline mi ha lasciato! Perché hai questo brutto vizio di raccontare tutto quello che ti succede? Ho perso anche lei adesso>>
<< L’ho salvata da te Ron! Tu non la ami. È stata solamente un intermezzo. L’hai usata per i tuoi scopi. Come hai potuto? Hai usato una ragazza innocente, per cosa? Per qualcosa che sapevi non avresti mai avuto! Sei ridicolo>> sputai con crudeltà e lui mi schiaffeggiò.
<< Non osare toccarla ancora Wealsey. Allontanati da lei immediatamente>>
Quella voce.
La sua voce.
L’avrei riconosciuta tra mille. Così calda e profonda. E ringraziai per averlo portato da me, vivo.
<< Draco!>> era lì e per Merlino stava bene, tranne che per la benda alla testa.
<< Avrei dovuto colpirti più forte Malfoy, ma come recita un detto babbano “l’erba cattiva non muore mai”, giusto Herm?>>
<< Non osare nemmeno guardarla Weasley, lasciala andare>> lo vidi puntargli contro la bacchetta << Ce l’hai con me no? Te l’ho portata via, la cosa più preziosa nel tuo piccolo e inutile mondo, vero Pezzente? Lasciala andare e veditela con me>>
<< Pensi sia così facile Furetto? Lei non…>>
Il rumore di una smaterializzazione lo distrasse ed io provai a scappare
<< Dove pensi di andare!?>> lo sentii dietro di me, una mano sul mio collo, l’altra puntava la bacchetta contro Draco
<< Abbassala Ron>>
Harry? Lo guardai e notai che era arrivato con Blaise, alcuni Auror e Kingsley.
<< Ti sei fatto imbambolare anche tu da questo qui Harry? Miseriaccia sei il mio migliore amico!>> spostò la bacchetta contro di lui
<< Il tuo migliore amico Ron? Ti rendi conto di cosa sei diventato? Hai fatto del male ad Hermione, alla tua famiglia>>
<< Signor Weasley, lasci andare la Signorina Granger e si consegni, prima di aggravare ancora di più la sua posizione>> disse sicuro Kingsley
<< Lei è mia! È innamorata di me dal quarto anno, non è vero ‘Mione?>> cercai di liberarmi
<< Stai ferma>> sussurrò al mio orecchio e cominciai a piangere, forse per lo stress, forse per la paura.
<< Diglielo Herm, digli che ami me, che hai sempre amato solo me>> mi strinse il viso in una morsa e mi obbligò a guardare Draco, immobile davanti a me, i pugni stretti. Vidi rabbia nei suoi occhi prima che le lacrime mi offuscassero la vista.
<< Lasciala andare Weasley>> lo vidi fare un passo verso di noi, ma un auror lo bloccò
<< No! Non l’avrai Malfoy, mai>> si avvicinò al mio orecchio << allora Hermione? Stiamo aspettando. Diglielo o non rispondo di me>> lo vidi rialzare di nuovo la bacchetta contro Draco. M’inquietai.
E lo guardai. Guardai quell’uomo biondo, dagli occhi grigi, di fronte a me. Occhi che mi avevano venerata come se fossi la donna più bella del mondo, come fossi una dea, che mi avevano amata senza che ci fosse bisogno di parole. Occhi che amavo e che avrei amato per il resto della mia vita. Guardai quell’uomo così bello, forse troppo per me e capii che senza di lui non valeva la pena vivere una vita degna di questo nome.
Ora toccava a me salvarlo, almeno per una volta.
 
Gli mimai un perdonami e un ti amo.
 

“Hermione… Ti amo”

 
Lo vidi sbarrare gli occhi. Sapevo avrebbe capito le mie intenzioni.
<< Hermione… no>> vidi gli auror prepararsi ad uno scontro
<< Hai ragione Ron. Ho sempre amato solo te>> sussurrai tra le lacrime e vidi gli sguardi di Harry e Blaise attoniti.
<< Ne ero sicuro>> disse continuando a puntare la bacchetta contro Draco.
<< Abbassa la bacchetta Ronald>> lo intimai
<< Non lo so Hermione. Non voglio tu abbia una scusa per lasciarmi>>
<< Ho detto che ti amo Ron, abbassa la bacchetta ti prego>>
Silenzio, poi il mio cuore perse un battito
<< Avada Kedavra>>
Fu un attimo. Sbarrai gli occhi.
 


Il momento prima di smaterializzarci vidi gli auror correre verso di noi, il corpo di Draco crollare a terra e sentii un urlo straziante riempire la stanza.
Il mio.

Manca poco alla fine mie care lettrici! Tenete duro! Sempre grazie a chi legge, commenta, segue! :)

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Capitolo 13
*** Come back to me ***


Ci smaterializzammo in quella che sembrava una stanza del Paiolo Magico, ma non ci feci molto caso.
Non riuscivo a parlare, gli occhi ancora sbarrati per l’orrore. Davanti ai miei occhi la scena del corpo di Draco che cadeva a terra si ripeteva senza sosta.
 
Non c’era più.
 
Morto. Il mio bellissimo Draco, la mia serpe bionda.
Morto ed io non avrei più potuto bearmi dei suoi sorrisi, delle sue carezze e dei suoi baci.
 
Sentii le mani libere, non più legate.
Iniziai ad urlare e mi avventai su di lui
<< COME HAI POTUTO? L’HAI UCCISO! HAI UCCISO DRACO. IO TI ODIO, TI ODIO HAI CAPITO? DEVI STARE LONTANO DA ME!>>
Cominciai a piangere e pian piano mi accasciai a terra.
<< Ora potremo stare insieme Hermione. Dimenticati di lui, dimenticati di Scorpius. Sei mia e basta, per sempre>> lo vidi sorridere
<< Non sarò mai tua, mai! Pensi davvero che mi concederò a te? È appena iniziato il tuo inferno Ronald Weasley. Tornerò da mio figlio e giuro su Godric che ti ucciderò con le mie stesse mani>>
Scoppiò a ridere e mi guardò
<< Mentre cerchi di auto convincerti, io esco. E ricordati che sei sola. Non hai più nessuno Hermione, nessuno che ti salverà. Dimenticati di tuo figlio, ne avremo quanti ne vorrai>> uscì e mi ritrovai sola.
Ancora per terra continuai a piangere. Il mio cuore, sul quale la sera prima Draco aveva posato la sua mano, si era frantumato in mille pezzi.
 

Occhi grigi, dalle sfumature azzurre mi sorridevano. Non avevo mai avuto bisogno di altro per essere felice.
La sua risata cristallina, arrivò alle mie orecchie
“ Hermione!”
“ Draco, sei qui” gli corsi incontro
“ Certo che sono qui. Sarò sempre accanto a te Hermione”
“Avevo paura che non saresti più tornato, che fossi morto”
Continuò a guardarmi intensamente, ma non rispose
“ Draco?”
Nessuna risposta
“ Draco…”
Cercai di toccarlo, ma sparì
“ DRACO!”

 
Mi svegliai di botto e potei sentire le mani calde di Draco sul mio corpo. Rabbrividii.
Le lacrime bagnavano perennemente il mio viso.
Come sarei riuscita a sopravvivere senza di lui? Senza il suo sorriso che riusciva sempre a calmarmi, senza la sua testardaggine?
Pensai a Scorpius e mi ripromisi che avrei lottato per lui. Solamente per lui.
 
Mi alzai dal letto e mi guardai intorno. Sapevo di essere al Paiolo Magico, ma sapere almeno il numero della stanza. Aprii il comodino e trovai vecchi pezzi di carta e su uno di questi vi era scritto il numero 3. Sperai con tutto il cuore che fosse riferito a quella stanza.  Mi avvicinai alla finestra, le braccia conserte.
La prima notte senza di lui ed ora l’alba davanti ai miei occhi, non sembrava più così bella.
Senza di lui, avrei vissuto nel buio più totale.
Senza di lui non avrei più rivisto la luce.
 
Dovevo capire come andare via da li, come tornare a casa.
Misi una mano in tasca ed ebbi la mia risposta: lì sul palmo della mia mano trovai la moneta dell’ES.
Lo presi come un segno e la strinsi forte.
Un forte calore invase la mia mano.
 
 
 

<< Per Merlino muovetevi! Forza veloci!>> voci confuse, concitate
<< Dottore, la prego!>> Blaise, sei tu?
<< Cosa gli è successo?>>
<< E’ stato colpito di striscio da una maledizione senza perdono. Ha iniziato a perdere sangue e poi è svenuto>>
Svenuto? Ma chi?
<< Per di qua! Veloci>>
<< Resisti Dra>>
Io? Ma che…
Guardai il punto dove gli occhi di Blaise erano fissi.
Rividi il mio corpo steso su un letto, immobile, coperto di sangue.
Medici e infermieri che si muovevano attorno a me velocemente.
No, impossibile. Dovevo svegliarmi, cercare Hermione, riportarla a casa. Dovevo abbracciare Scorpius e dirgli che gli volevo bene.
Svegliati Draco.
<< Blaise!>>
Mi voltai e vidi i nostri amici: Pansy, Daph, Luna, Ginny, Neville
<< Come sta?>>
<< Non si è ancora svegliato>> rispose tristemente Blaise
<< Hermione? Dov’è Hermione?>> chiese la Rossa
Vidi Potter e il mio migliore amico stare in silenzio, cercare le parole adatte per dare una notizia come quella. Fu Harry a risponderle.
<< Ron l’ha portata via>>
Ancora un dolore lancinante all’altezza del cuore. Vidi Ginevra portarsi le mani alla bocca seguita dalle altre.
<< E’ impazzito e non sappiamo dove possa averla portata>>
<< E cosa diamine state aspettando? Perché non andate a cercarla?>> urlò
<< Perché il mio migliore amico rischia di morire dannazione!>> non avevo mai visto Blaise fuori di sé.
<< Scusa Bla è che…>> vidi la Rossa cominciare a piangere e Potter abbracciarla.
<< Perdonami Ginevra, io…>>
<< Tranquillo Blaise ti capisco>> rispose, ancora tra le braccia di Potter.
Perché ci stavano mettendo così tanto? Ero davvero così grave?
<< Aaaa merda!>>
<< Che succede Harry?>> intervenne Daphne
<< La coscia… brucia>> lo vidi frugare nella tasca e tirare fuori una moneta.
<< Per Godric, Hermione!>>
Mi voltai verso di lui. Dov’era?
<< Che cos’è quella Potter?>> sentii chiedere Blaise
<< Questa è la moneta dell’ES. E’ stata un’idea di Hermione, quando abbiamo fondato l’esercito. Se diventa calda significa che qualcuno si sta mettendo in contatto>>
Notai che tutti lo stavano osservando
<< Hermione sei tu?>>
Silenzio
<< Hermione?>>

<< Harry! Harry mi senti?>>

La sua bellissima voce.
Grazie a Salazar stava bene.
<< Merlino Hermione, si! Come stai?>>

<< Aiutami Harry ti prego! Sono al Paiolo Magico. Stanza numero 3, credo. Portami via ti prego…>>

La sentii singhiozzare.
 
Muovetevi a farmi tornare in questo mondo cazzo!
Non potevo sentirla in quello stato.
 
<< Sto arrivando Herm>>

<< Fai in fretta Har… CHE DIAMINE STAI FACENDO ‘MIONE? COS’HAI IN MANO? I-io non ho niente. No! Lasciami, lasc…>>

<< Hermione! HERMIONE!>>
<< Blaise, Neville con me. Voi rimanete qui>>
Li vidi allontanarsi, mentre il sangue mi ribolliva nelle vene, poi mi sentii risucchiare via.
 
 

HERMIONE
 
<< Lasciami! Non toccarmi!>>
Mi piantò cinque dita sul viso e caddi a terra
<< Con chi stavi parlando Hermione?>>
<< Con nessuno>> risposi continuando a tenermi la guancia con una mano, come a fermare il gonfiore.
<< Bugiarda!>>
Si avventò su di me e mi bloccò a terra. Cercai di dimenarmi, ma era troppo forte. Lo guardai negli occhi e li vidi rossi. Era furioso, ma non m’importava. Doveva pagarla per tutto.
<< Tu non mi lascerai mai Hermione>> un bacio violento, senza amore, ma solo voglia di possedere e fare male.
<< Sei mia>> un altro bacio, mentre io continuavo a dimenarmi
 

Draco…

 
Chiusi gli occhi ed immaginai i suoi occhi, le sue dita lunghe e affusolate.
 

Draco…

 
Il suo sorriso e la sua testardaggine.
 

Draco…

 
I suoi baci e le sue carezze.
 

Draco…

 
 
<< Stupeficium!>> vidi Ron cozzare contro la parete.
Harry… Neville… Blaise
Mi ritrovai libera e mi sedetti. Vidi Harry e gli altri venirmi in contro mentre tre auror prendevano in custodia Ronald.
Guardai il mio migliore amico e scoppiai a piangere. Mi abbracciò.
 
Era finita davvero, eppure non m’importava. Avevo perso l’amore della mia vita. Avrei dovuto essere forte per il nostro piccolo Scorpius, ma… Merlino come avrei fatto senza di lui?
<< Vieni Herm, ti porto al San Mungo>>
<< No Harry, voglio solo andare a casa da Scorpius. Non mi servono cure>>
<< Ti porto al San Mungo da Draco, Hermione. Ha bisogno di te>>
Lo guardai di scatto. Com’era possibile? L’avevo visto crollare a terra con i miei occhi, avevo visto la maledizione colpirlo
<< Draco? m-ma l-lui, i-io l’ho visto…>>
<< E’ vivo Herm, non si è ancora svegliato, ma quando l’abbiamo portato al San Mungo respirava ancora>>
Solo dopo mi accorsi di avere il viso bagnato di lacrime, perché Blaise le asciugò. Aiutato da Nev e Harry mi fecero alzare
<< E’ vivo?>> chiesi come ulteriore conferma
<< Si>> vidi Blaise sorridere
Chiusi gli occhi e lo sentii abbracciarmi
<< Portatelo via. Ci penserà Azkaban a te Ron, addio>>
<< SIETE TUTTI PAZZI! Vi fidate di un mangiamorte! Come? Come?? Sarai per sempre mia Hermione. Tu mi appartieni>>
<< Io. Non. Voglio. Più. Ascoltarti. Hai capito? Per me sei morto, non esisti. Sei polvere>>
Mi guardò con odio e capii che non si sarebbe mai pentito del male che mi aveva fatto.
 
Lo portarono via e fu l’ultima volta che vidi Ronald Bilius Weasley.
 
 
Ci smaterializzammo al San Mungo e venni soffocata dagli abbracci dei miei amici
<< Oddio Herm, stai bene!>> abbracciai Ginny forte. I suoi abbracci mi erano mancati
<< Mi sei mancata così tanto>>
<< Shh tranquilla tesoro, sono qui>>
<< Hermione…>> mi voltai e vidi Daphne e Pansy
<< Ragazze…>> corsero ad abbracciarmi, seguite da Luna.
Avevo rischiato di non vedere più i loro volti e proprio in quel momenti mi resi conto di quanto mi fossero mancati.
Come risvegliata mi feci subito seria
<< Dov’è? Draco, dov’è?>>
<< Lo stanno ancora visitando. Non è uscito nessuno>>
<< I-io d-devo v-v-vederlo>>
<< Appena uscirà un medi…>>
<< No, i-io devo vederlo adesso, vi prego>> ero in preda al panico
<< Non si può Herm, tranquilla, vedrai che…>>
<< Signora Malfoy>> la voce di Harry, risuonò nelle mie orecchie.
Mi girai di scatto e la vidi dirigersi verso di noi con Scorpius in braccio. Le corsi in contro e mi fiondai tra le sue braccia, scoppiando a piangere.
<< E’ vivo, ma non si è ancora svegliato. Non posso vederlo e… oh Cissy ho avuto così tanta paura>> mi strinse a se e la guardai
<< Shh cara, ora pensa a Scorpius. Draco non vorrebbe vederti così>>
Annuii. Aveva ragione. Draco aveva sempre adorato il mio essere forte e combattiva. Presi Scorpius tra le braccia e lo strinsi
<< Ciao amore mio. La mamma è qui e non ti lascerà più, te lo prometto cucciolo>> cominciai a cullarlo piano e lo guardai. Così bello, così uguale a lui.
 
Ore di attesa che mi stavano sembrando anni.
Seduta su quella sedia bianca, con Scorpius in braccio ripensai all’undicenne che avevo conosciuto sull’espresso per Hogwarts e sorrisi
 

“ Ciao, scusa. Per caso hai visto un rospo? Un ragazzo di nome Neville l’ha perso”
“ No mi spiace. Vuoi sederti?”
“ No grazie lo stesso, ma devo aiutarlo” gli sorrisi e lui fece lo stesso
“ Io sono Draco Malfoy”
“ Hermione Granger, piacere”
“ Ci vediamo ad Hogwarst Hermione” sorrise. Uno di quei sorrisi che scaldano il cuore.

 
<< …one>>
<< …gnorina>>
<< … mione>>
Alzai lo sguardo e vidi il medico, in piedi di fronte a me
<< John>>
<< Ciao Herm>> mi sorrise. Non lo vedevo da Gennaio e sembrava passata una vita.
Mi alzai di scatto
<< Come sta?>>
<< Bene. Siamo riusciti a fermare l’emorragia, abbiamo cucito e messo una benda. Non ha riportato altri danni>>
<< E’ sveglio? Posso vederlo?>>
<< Ancora no, ma vorrei che tu>> si girò a guardare gli altri << e tutti voi, andaste a casa. È in ottime mani. Vi chiamerò appena si sveglierà>>
<< No io non posso devo stare qui, con lui>>
<< Hermione non è posto per un bambino questo e hai bisogno di riposarti. Vai a casa>>
Sentii un mano sulla mia spalla
<< Herm, John ha ragione. Porta a casa Scorpius e pensa a lui. Devi stare tranquilla>>
<< M-ma io n-non…>>
<< Vai Hermione>> Blaise mi prese la mano e sorrise.
<< Sto io qui. Se dovessero esserci novità ti chiamo>>
Annuii, più per il fatto che non avessi nemmeno la forza di discutere.
 
Daphne, Ginny, Luna e Pansy mi accompagnarono a casa e stettero con me fino a tarda sera.
Messo Scorpius a letto mi diressi verso la camera da letto ed entrai nella cabina armadio.
Il suo profumo m’investì.
 
Menta.
Tabacco.
Dopobarba.
 
Presi uno dei suoi maglioni e l’avvicinai al viso. Inspirai quell’odore così intenso.
Mi lasciai cadere per terra, portando le ginocchia al petto e continuando ad abbracciare il maglione.
Scoppiai a piangere.
 

Draco.

 
 
Una settimana.
Una settimana di visite da parte degli amici.
Una settimana di notti passate al San Mungo, accanto al letto di Draco e lui continuava a non svegliarsi.
Una settimana di silenzi.
Questo pensavo mentre seduta sul divano, guardavo un punto fisso di fronte a me, circondata dal silenzio.
Ogni volta che Scorpius dormiva, avevo troppo tempo libero per pensare. Ricordare.
Passavo le notti a rivedere le immagini di quel giorno: del suo corpo pietrificato cadere a terra e pregavo che lui si risvegliasse presto, per uscire da quell’oblio.
 
Non sentii la porta di casa aprirsi.
Non sentii dei passi dirigersi verso il salotto, ma sentii chiara e forte la sua voce
<< Spero che almeno il muro sia interessante, se gli dedichi così tante attenzioni>>
Mi girai di scatto, ancora sul divano e lo vidi. In piedi all’entrata del salone, si sorreggeva alla porta.
E senza pensare a nulla, senza pensare che avrei potuto fargli del male, mi fiondai verso di lui, saltandogli in braccio e finalmente sentii su di me il suo calore. Sentii le sue mani sotto le natiche per sorreggermi. Un gemito di dolore mi riportò alla realtà e mi sciolsi dall’abbraccio
<< Merlino scusami. Ti ho fatto male?>>
<< No, ma se non continui ad abbracciarmi me ne farai molto>>
Sorrise e non me lo feci ripete. Nascosi il mio viso nell’incavo del collo e inspirai il suo profumo.
 

Casa. Era tornato a casa. Era tornato.
Da me.

 
Si allontanò e mi baciò, stringendomi a sé. Una mano sulla mia schiena, l’altra sul viso. Mi sentii leggera.
Ci staccammo e parlò
<< Quanto mi sei mancata>>
Lo guardai. Poteva essere ancora più bello? Nonostante fosse rimasto disteso su un letto d’ospedale per una settimana?
<< Pensavo fossi morto. L’ultima cosa che ho visto prima di smaterializzarmi è stato…>> mi bloccai e abbassai lo sguardo. Era cosi difficile. Mi sollevò il viso e lo guardai << è stato il tuo corpo crollare a terra e… e… Merlino Draco, sono morta dentro. Ho rivisto quella scena non so quante volte nella mia testa. Come avrei fatto senza di te? Non farlo mai più hai capito? Non azzardarti a farmi questo scherzo ancora>>

 

“ Tu prova ancora a farmi prendere uno spavento come quello di oggi e ti ritroverai single in meno di due secondi. Sono stata chiara? Come ti è venuto in mente? Stavi cadendo dalla scopa, ti stavi per sfracellare al suolo! Hai idea di cosa ho provato io? Pezzo d’imbecille!>> cominciai a tirargli pugni sul petto. Mi bloccò i polsi
” Non volevo farti spaventare, ma ovviamente era tutto programmato”

“ Era tutto programmato? Brutto idiota deficiente, che cos’hai nel cervello, folletti della Cornovaglia??? Merlino dammi la forza… Mai più Malfoy e se proprio devi avvertimi prima”

“ Sarà fatto capo” mi fece l’occhiolino, mi baciò ed entrai nel dormitorio

 

Mi guardò
<< Non ci penso nemmeno>> appoggiò la fronte sulla mia e continuò << quando hai detto di amarlo, ho pensato di sprofondare in un abisso>> cercai di bloccarlo, ma mi fece cenno di non interromperlo << fammi finire. So che hai agito solo per farlo smettere, ma… non posso pensare che tu possa essere di qualcun altro. Sei solo mia>>
<< Tua>>
Lo feci sedere sul divano e mi strinsi a lui
<< Mi sei mancato anche tu, da morire. Non ci sarà mai nessun altro nella mia vita all’infuori di te e Scorpius. Io ti amo e se ho fatto tutto quello che ho fatto, è stato solo per te. Per proteggerti. Sei il mio cuore Malfoy. Potrei vivere senza il mio cuore?>> mi sorrise baciandomi.
<< Sono tua Draco>> gli sussurrai a fior di labbra
<< Per sempre>> disse serio, spostandomi una ciocca di capelli dal viso e guardandomi intensamente
<< Per sempre>> e mi baciò.
 

E tu Draco, tu sei felice?

 
 

Ciao a tutte!
Mancano due capitoli alla fine! Non ci posso pensare. Devo subito pensare a qualcos’altro da scrivere!
Non so quando aggiornerò perché sarò in viaggio per un po’, ma prometto di farlo al più presto!
Alla prossima carissimeeee e sempre grazie

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Capitolo 14
*** Luce ***


DRACO
 

Mi svegliai nuovamente al San Mungo e mi ripromisi, che in futuro, sarei stato il più lontano possibile da quel posto.
Misi a posto i ricordi e pensai subito ad Hermione.

Ronald Weasley me l’aveva portata via.

 
Rividi i suoi occhi sbarrati e il Pezzente lanciarmi un Avada.
Hermione.
 
<< Draco…>> aprii gli occhi e ritrovai Blaise al mio fianco. Dietro di lui Potter e Paciock
<< Ehi>>
<< Finalmente ti sei svegliato amico. Hai fatto prendere un bel colpo a tutti>> sorrisi impercettibilmente e lui continuò << Hermione è stata qui tut...>>
<< Hermione?>> chiesi spaesato
<< Si. Sta bene Dra. È a casa con Scorpius. Non abbiamo voluto che stesse qui con lui. Il Dottore ha giustamente detto che non è un posto per bambini questo>> lo guardai senza vederlo.
Stava bene. Era salva, a casa con Scorpius.
Sorrisi.
Dovevo andare da lei. Mi alzai dal letto
<< Dove pensi di andare? Ti sei appena svegliato, non puoi alzarti e fare come ti pare>>
<< Devo tornare a casa, vedere Hermione e Scorpius. Non mi interessa nulla. Niente di quello che direte potrà fermarmi. È già troppo tempo che non li vedo. Sto bene, starò bene quando sarò con lei>> mi guardarono perplessi. In quel momento entrò il medico. Lui…
<< Signor Malfoy dove sta andando?>>
<< A casa dalla mia fidanzata e da mio figlio. Non resterò qui un minuto di più>> dissi serio guardando l’uomo davanti a me. John… colui che stava per portarmi via Hermione.
<< Signor Malfoy, io non credo sia il caso. Si è appena svegliato dopo essere stato incosciente per una settimana. È stato colpito da un anatema che uccide. Dovrebbe già ritenersi fortunato ad essere vivo>> rispose calmo
<< A me non interessa. È stata rapita ed è sola, ha pensato fossi morto! Ha bisogno di me, ha bisogno di sapere e vedere che sto bene. Quindi puoi dirmi quello che ti pare, io oggi uscirò da questo dannato ospedale, ho perso fin troppo tempo>> mi guardò, quasi sconfitto
<< Va bene. Fammi almeno controllare i punti e cambiare la benda, poi potrai firmare e uscire>>
<< Grazie>> risposi. Ed ero sincero
 
Un’ora dopo stavo camminando per le vie di Londra con Blaise. Avrei voluto smaterializzarmi, ma Blaise aveva convenuto che nelle mie condizioni non sarebbe stato il caso.
Mi accompagnò fino ad un piccolo cancelletto
<< Bentornato a casa Draco>> una pacca sulla spalla sana, un sorriso e si smaterializzò
Sorrisi. “Grazie Blaise”.
 
Entrato in casa quello che sentii fu solo silenzio. Camminai per il corridoio fino al salotto guardandomi intorno e la vidi: seduta sul divano, lo sguardo fisso sul muro, la luce che filtrava dalle finestre le illuminava il volto e notai preoccupazione, stanchezza.
La mia piccola grifona.
<< Spero che almeno il muro sia interessante, se gli dedichi così tante attenzioni>> dissi dal nulla.
Si girò a guardarmi e le s’illuminò il volto.
Mi corse incontro e finalmente sentii il calore emanato dal suo corpo.
Quanto Merlino mi era mancata? La strinsi a me e mille emozioni, sensazioni presero il sopravvento.
 
Mi fece sedere sul divano
<< Sono tua Draco>> mi sussurrò a fior di labbra
<< Per sempre>> dissi serio spostandole una ciocca di capelli dal viso e guardandola intensamente
<< Per sempre>> rispose ed io la baciai.
 
La mattina dopo mi svegliai e trovai la parte del letto di Hermione vuota. Mi alzai lentamente, la spalla ancora dolorante e scesi in cucina, trovandola vuota. Ritornai nel corridoio quando una risata attirò la mia attenzione.
Arrivato di fronte le grandi finestre che illuminavano il salotto, trovai la porta finestra aperta, dalla quale entrava una leggere brezza estiva. Mi avvicinai alla soglia: Hermione, con in braccio Scorpius, ballava e faceva giravolte in giardino, scatenando la cristallina e innocente risata del nostro piccolo maghetto.
La guardai, meravigliosa in quel vestito lungo turchese, i capelli legati in una coda di cavallo. Faceva volteggiare e lanciava in aria Scorpius e pensai di essere entrato in un sogno, un bellissimo sogno, ma quando sentii la sua voce chiamarmi, capii che era davvero tutto finito.
 
Liberi
 
<< Buongiorno!>> mi venne in contro
<< ‘Giorno a te>> la baciai
<< Dormito bene? La spalla? Ti fa male? Vuoi qualcosa?>>
<< Ehi piano piano!>> scoppiai a ridere
<< Scusa è che sono così felice e preoccupata per te!>>
<< Sto bene tranquilla, ora anche meglio>> le dissi, prendendo Scorpius in braccio e sedendomi a tavola.
Misi Scorpius sulle ginocchia e bevvi del caffè, dando ogni tanto qualche bacio sulla sua testolina bionda, mentre lui giocava con le mie dita.
<< Amore…>> alzai lo sguardo e vidi Hermione con la Gazzetta del Profeta in mano; in prima pagina la foto di Ronald Weasley urlava contro i lettori e si dimenava.
<< Dammelo>> mi passò il giornale e si sedette accanto a me
 

ARRESTATO! RONALD BILIUS WEASLEY AD AZKABAN
E’ ormai una settimana che l’eroe del mondo magico Ronald Bilius Weasley, è rinchiuso ad Azkaban con l’accusa di aver rapito e molestato la sua ormai ex, migliore amica ex, l’eroina Hermione Jean Granger, futura Signora Malfoy. Il processo si terrà Venerdì 12 Luglio, [continua a pagina 2-3-4].

 

Guardai Hermione. Sapevo già cosa avrebbe voluto chiedermi
<< Scordatelo>>
<< Ma Dra, perché?>>
<< Non entrerai in quell’aula, hai capito?>> dissi serio
<< Vorranno vedermi e lo sai anche tu. Mi chiederanno di testimoniare>>
<< Loro non possono chiederti una cosa del genere. Sanno cos’hai passato. Sanno cos’è successo un anno fa. Non possono!>>
<< Dra…>> mi accarezzò il volto e la guardai
<< Ti prego Herm>>
<< D’accordo, ma se dovessero insistere mi presenterò>>
Annuii sconfitto e la baciai.
 
 

HERMIONE
 

Il 12 Luglio arrivò in un baleno e come avevo previsto, avevano richiesto la mia testimonianza al processo. Ricordo ancora le urla di Draco
 

“ Non se ne parla, hai capito?”
“ Draco è la quinta lettera che mi mandano, non posso ignorarli così. L’ultima è scritta da Kingsley. Sapevi che sarebbe successo” mi guardò, aveva uno sguardo stanco
“ Non voglio che tu lo riveda Herm. Non voglio vederti soffrire ancora” mi avvicinai a lui e lo abbracciai, iniziando ad accarezzargli i crini biondi
“ Questa volta è diverso amore. Non potrà farmi nulla e tu sarai al mio fianco, seduto vicino a me. Ti prego. Dopo Venerdì sarà tutto finito, per sempre” annuì e mi strinse a sé.

 
Ed ora, seduta in quell’aula di tribunale, mi accingevo a rivivere, per l’ultima volta, tutti quegli avvenimenti. Draco al mio fianco stringeva da un quarto d’ora la mia mano. Harry, Ginny e tutti gli altri (famiglia Weasley al completo), sedevano dietro e accanto a noi.
Quando Ron entrò in aula, rabbrividii e sentii la stretta di Draco farsi ancora più forte.
 
<< Signor Weasley>> cominciò il giudice << lei è accusato di aver rapito e molestato la Signorina Hermione Jean Granger e di aver scagliato una maledizione senza perdono contro il Signor Draco Lucius Malfoy. Come si dichiara?>>
Chiusi gli occhi e mi accorsi solo dopo di aver trattenuto il fiato
<< Innocente>> sentii Draco irrigidirsi al mio fianco.
<< E per quanto riguarda gli avvenimenti di un anno fa?>>
<< Innocente. Ho solo messo in chiaro le cose con quel Mangiamorte>>
Sentii brusii intorno a me e la mia rabbia crebbe. Come si permetteva?
<< Signor Weasley la prego di tenere un comportamento consono>> lo redarguì il Giudice.
<< Si Signor Giudice>> rispose ghignando, sempre tenendo lo sguardo fisso nel mio.
 
Vennero chiamati a testimoniare tutti quanti e ascoltata anche la versione di Ron. Quell’uomo era completamente pazzo. Si era inventato che l’avevo stuzzicato, che ero sotto imperius e altre cavolate.
Alla fine fu il mio turno.
<< Signorina Granger, so che per lei non è facile, ma vorrebbe gentilmente raccontarci quello che è successo, partendo dall’anno scorso?>>
Chiusi gli occhi e presi un respiro profondo. Mille immagini passavano per la mia mente. Aprii gli occhi e mi ritrovai a guardare Draco. Furono i suoi occhi, così grigi, così apprensivi, a darmi la forza di parlare.
<< E’ iniziato tutto il mio ultimo anno ad Hogwarts. Volevo far terminare le voci che mi vedevano innamorata di Ronald Weasley e al tempo stesso far si che quest’ultimo mi notasse; così ho chiesto a Draco Malfoy, all’epoca il mio peggior nemico, di aiutarmi. Era la persona perfetta, colui che sicuramente avrebbe scatenato una sua reazione. E così è stato>> feci una pausa e guardai il giudice << Sa, quando mi è venuto in mente quel piano, non ho pensato alle conseguenze; insomma Ron era una persona buona, il mio migliore amico da sempre, non avrei mai immaginato>> bevvi un sorso d’acqua << comunque, nei mesi successivi all’inizio della finta storia, ho capito che per me il Signor Malfoy era diventato qualcosa di più. Poi la situazione è degenerata e Ronal Weasley ha cercato di…>> non riuscii a terminare la frase e portai una mano al viso. Respirai profondamente e rialzato lo sguardo vidi solamente gli occhi profondi di Draco scrutarmi premurosi e irosi. Lo vidi alzarsi di scatto
<< Signor Giudice, la prego basta. Conoscete tutta la storia, la prego io…>>
<< Signor Malfoy, capisco il suo punto di vista, ma sono costretto a fare queste domande, essendo la Signorina la diretta interessata. La prego di sedersi>> vidi il Giudice guardarlo con uno sguardo comprensivo. Spostò lo sguardo su di me e gli mimai un “tranquillo”, facendogli segno di sedersi.
<< Signorina Granger, continui prego>> annuii << h-ha cercato di violentarmi e mi ha schiaffeggiata. Pensavo che le vacanze di Natale e la sua lontananza lo avrebbero spinto a pentirsi, invece tornato a scuola, non ha perso tempo. Ha anche preso una pozione polisucco fingendosi Draco; quando è arrivata l’espulsione, mi sentii sollevata>>
<< E poco tempo fa cos’è accaduto?>>
<< E’ tornato, dopo un anno, come se nulla fosse. Ha usato una ragazza innocente per i suoi scopi, mi ha rapita, picchiata, molestata e ha cercato di uccidere i-il Si-Signor M-Malfoy>>
<< Bene Signorina Granger, grazie mille>>
Feci un cenno di assenso e mi alzai, andandomi a sedere al mio posto.
Guardai Draco e gli sorrisi.
<< La corte si ritira per deliberare>>
 
Furono minuti interminabili quelli che seguirono e finalmente il Giudice rientrò in aula.
<< Ben ritrovati>> strinsi la mano di Draco.
<< Signor Ronal Bilius Weasley questa corte la condanna a 30 anni di reclusione ad Azkaban per il tentato omicidio del Signor Malfoy, il rapimento e i tentativi di violenza contro la Signorina Granger>>
Ci fu un momento di brusii e poi puntai lo sguardo su Ronald: sorrideva, guardandomi. Era inquietante.
Abbracciai Draco, forte e mi sentii libera, questa volta per sempre.
Strinsi Molly e Arthur, Ginny e poi, con Draco, mi smaterializzai a casa nostra.
 
<< Come ti senti?>>
<< Bene, insomma ora non ci darà più fastidio giusto?>> lo vidi annuire e lo strinsi. Poco dopo sentii le sue mani, dalle dita lunghe e affusolate, accarezzarmi la schiena, coperta da una camicetta e capii che lui sarebbe stato la mia dannazione eterna.
 

“Gli disse che l'amore era un sentimento contro natura, che dannava due sconosciuti a una dipendenza meschina e insalubre, tanto più effimera - quanto più intensa.” [Gabriel García Márquez].

 
Gemetti e sospirai a quel contatto. Merlino l’effetto che mi faceva.
Chiusi gli occhi e lasciai andare la testa all’indietro, aggrappandomi alla sua camicia.
Mi baciò il collo, ora disteso, il mento e quando riportai la testa in avanti, incontrai i suoi occhi grigi, ora dalle sfumature azzurre. Cosi belli e profondi, così pieni di segreti e paure. E amore, per me.
<< Draco…>> e lui mi tappò la bocca con un bacio; uno di quelli profondi e passionali, uno di quelli che ti fanno perdere la cognizione del tempo e azzerano completamente ogni inibizione. Portai le mani tra i suoi capelli, stringendomi di più a lui, che mi prese in braccio, per approfondire ancora di più quel contatto.
Ci ritrovammo contro il muro della nostra stanza, non ricordo nemmeno chi fece evanescere i nostri vestiti, troppo impegnata a baciarlo.
Ci spostammo sul letto e sentii le lenzuola di seta entrare in contatto con la mia pelle, mentre lui continuava a baciare ogni centimetro del mio corpo.
Mi slacciò  il reggiseno che finì a terra, mi tolse le mutandine, che andarono a fargli compagnia insieme ai suoi boxer e poi si soffermò sul mio viso ed io sorrisi, contagiandolo
<< Ti amo>> un sussurro sulle labbra, impercettibile, ma che io riuscii a sentire.
<< Ti amo anche io>> e lentamente entrò in me, così piano, così sensuale e tutto intorno a noi scomparve. Non eravamo più a casa nostra, ma nella sua stanza da Caposcuola ad Hogwarts, circondati da verde e argento. Dovevo essere tornata con la mente alla nostra prima volta perché stavo provando esattamente le stesse emozioni
 

Uscimmo dalla vasca e mi avvolse in un telo verde smeraldo. Iniziavo ad apprezzare particolarmente quel colore.
Tornammo nella camera da letto e lo vidi bloccare la porta. Sentivo che quello era il momento

“ Draco…” si voltò a guardami, illuminato solo dalla luce delle candele
” Draco io…” si avvicinò e tremai. Merlino era così difficile. Mi avvolse tra le sue braccia e i suoi occhi argentei mi scrutarono. Sembrava… nervoso.
 
Capii che avevo preso la decisione giusta.
 

“ Fai l’amore con me Draco”

 
<< Draco…>> gemetti sulle sue labbra, mentre lui continuava a muoversi dentro di me, sempre più veloce. Strinsi i suoi capelli tra le dita, mentre l’altra mano gli graffiava la schiena e allacciai più strette le gambe ai suoi fianchi. Sentii le sue dita sfiorarmi una gamba e sorrisi e l’orgasmo ci colpì, all’improvviso.
Si spostò accanto a me e appoggiai il capo sul suo petto. Sentii il suo cuore battere velocemente finché non riprese un ritmo regolare.
 

I cuori di due amanti battono più intensamente l'uno per l'altro, all'unisono. Se due persone sono innamorate le frequenze cardiache  si sincronizzano.

 
Mi addormentai poco dopo, cullata da quei battiti.
 
Un raggio di sole illuminò la stanza, facendomi svegliare.
Guardai accanto a me e vidi l’uomo più bello del mondo addormentato. Il lenzuolo copriva a malapena le fossette del basso ventre, il petto scolpito, grazie ai costanti allenamenti di Quidditch, si alzava e abbassava, i crini biondi ricadevano scompigliati sul viso coprendogli gli occhi, ora chiusi. Portai la mia mano sinistra sul suo petto e mi soffermai a guardare quel bellissimo anello, così grande e maestoso. Rialzando lo sguardo sul suo viso, contemplai i lineamenti del suo volto, ora distesi; il profilo elegante, il naso perfetto e quelle labbra morbide e sensuali, che riuscivano sempre a regalarmi forti sensazioni.
<< Se continuerai a guardarmi così insistentemente finirai per consumermi>> lo sentii dire dal nulla, gli occhi ancora chiusi.
<< Buongiorno Furetto>> e lo baciai appoggiandomi al suo petto e sentii le sue mani accarezzarmi la schiena
<< Dormito bene?>>
<< Benissimo anche se mi brucia un po’ la schiena>> rispose ghignando ed io arrosii.
<< Idiota>> gli tirai un pugno sul petto e lui rise << facciamo colazione?>> gli chiesi poi
<< Mmm non lo so, non ho molta fame, potremmo sempre rimanere qui, no?>> mi chiese ribaltando le posizioni e mi ritrovai schiacciata dal suo corpo
<< Vuoi saltare il pasto più importante della giornata, per poltrire a letto? Sono basita>> dissi fintamente scioccata, un ghigno sul mio volto
<< Oh Granger, ma noi ci nutriremo del nostro amore, non rimarremo a digiuno>> disse iniziando a baciarmi il collo
<< Sei davvero senza speranze>> dissi con il fiato corto e quando mi morse il lobo dell’orecchio, non ci vidi più.
 
Quel giorno saltammo la colazione… e il pranzo.
 
 

DRACO
 

Quel pomeriggio, dopo aver salutato Hermione e Scorpius, con la scusa che sarei andato da Blaise, mi diressi al Ministero. Dovevo assolutamente parlare con Kingsley.
Arrivato al suo ufficio, bussai.
<< Draco, buon pomeriggio>>
<< Buon pomeriggio Ministro>> risposi
<< Accomodati. Cosa posso fare per te?>>
Lo guardai negli occhi
<< Devo vedere Weasley>>
<< Io non credo sia una buona idea. La questione è chiusa, è ad Azkaban, non vi darà più fastidio. Che motivo ti porta a chiedermi una cosa del genere?>>
<< Voglio guardarlo in faccia e dirgli tutto quello che ho dentro>>
<< Draco…>>
<< Non m’interessa. Ho deciso, voglio vederlo>>
Mi guardò un po’ preoccupato e inquieto, poi acconsentì
<< Va bene, ma ti prego di rimanere calmo ok?>>
Annuii e lui mi consegnò un permesso.
<< Ah vorrei che nessuno sapesse di questa cosa, soprattutto Potter>> mi fece un segno di assenso. Uscito dal Ministero mi diressi verso Azkaban, verso la fine di tutto.
 
Azkaban era un luogo buio e freddo, nonostante il caldo esterno. Camminai accompagnato da una guardia e mi ritrovai di fronte la cella 394.
Quando la porta venne aperta, mi ritrovai il corpo di Ronald Weasley seduto sul letto, immobile. Alzò lo sguardo e vidi i suoi occhi spenti e privi di ogni cosa, ogni sentimento.
<< Qual buon vento Furetto>>
<< Weasley>> sputai con cattiveria << sono qui per parlarti, per l’ultima volta>>
<< Oh ma che cosa interessante e dovrebbe importarmi perché?>>
<< Perché voglio parlarti della tua migliore amica, o almeno quella che pensavo tu considerassi tale>> dissi serio e lui mi guardò. Giurai di aver visto qualcosa nel suo sguardo, qualcosa d’impercettibile.
<< Ho sempre invidiato il vostro rapporto, soprattutto dal terzo anno. Avrei voluto averla tutta per me e poter godere della sua bellezza, intelligenza e caparbietà, ma purtroppo e per fortuna, ho avuto quest’occasione solo il settimo anno. E ti guardavo, vedevo come lei fosse innamorata e persa di te e tu di lei, anche se eri troppo stupido per ammetterlo>> mi fermai e lo guardai intensamente << ho sempre pensato che una come Hermione meritasse il meglio, una persona con altrettanta intellingenza e caparbietà e non mi sarei mai aspettato s’innamorasse di uno come te>>
<< Perché magari il meglio sei tu? Un figlio di Mangiamorte che l’ha sempre disprezzata e offesa? Sei tu il meglio Malfoy?>>
<< Si e sai perché Weasley? Perché io ho guardato al di là. L’ho vista sotto una nuova luce. Ho apprezzato ogni sua sfaccettatura, ogni suo pregio e difetto. Tu invece?>>
<< Io l’ho amata e la amo ancora!>> mi urlò, cercando di avvicinarsi
<< Amore… detto da te Pezzente è un insulto. L’hai uccisa, annientata. Tu, tu che dicevi tanto di essere suo amico! Non ti ho ucciso solamente perché sarei andato in galera e avrei lasciato lei da sola, ma puoi stare certo che l’avrei fatto. Come hai potuto? Ti ha sempre parato il culo, ti è stata vicina, sempre e questo è il tuo ringraziamento?>>
Mi guardò e non vidi nulla sul suo volto, ma quello che disse, mi fece perdere la ragione
<< E’ tutta colpa sua. Se lei non avesse iniziato ad uscire con te, se ti avesse lasciato, tutto questo non sarebbe successo!>>
<< Colpa sua? Colpa sua dici? Ma che razza di uomo sei? Solo perché non riponeva più le sue attenzioni su di te? Sei tu che hai ficcato la lingua in bocca ad un’altra, tu che lei hai fatto del male, non lei! Per Salazar Weasley, come hai potuto? Che cazzo ti è saltato in mente?>> mi avvicinai minaccioso, ma riuscii a fermarmi in tempo
<< E’ andato tutto storto fin dall’inizio, avrei dovuto aprire gli occhi e non lasciarla nelle tue luride mani. Ora invece marcirò qui dentro; ma sappi una cosa Malfoy: lei è e sarà mia per sempre. Non so che incantesimo tu le abbia fatto, ma Hermione appartiene a me>> disse quasi senza prendere fiato.
<< Convinciti di questo Donnola, avrai molto a cui pensare qui dentro. Pensa anche a me; a me che sposerò Hermione, a te che non potrai averla, a quello che le hai fatto e alla vita che hai finito di vivere; perché giuro Weasley, giuro che chiederò che ti rendano la vita un inferno>> gli sputai addosso queste parole e mi avviai all’uscita. Alle mie spalle, lo sentii urlare
<< Ti ucciderò Malfoy! Ti ucciderò!!! E’ mia hai capito? MIA. È troppo pura per stare con uno come te! Troppo in alto per una feccia come te. Non ti amerà mai come ha amato me. Come si dice? Il primo amore non si scorda mai>>
Uscii. Non l’avrei mai ammesso, ma quelle parole mi colpirono più del dovuto
 
Addio Weasley.
 

Tornai a casa poco dopo cena e la trovai sul divano a leggere.
<< Ehi>> dissi sedendomi accanto a lei. Posò il libro sul tavolino e si accoccolò contro il mio petto.
<< Scorpius?>>
<< Ha mangiato e dorme come un ghiro. Tu? Come stai, hai una faccia strana. Litigato con Blaise?>> chiese curiosa
<< No, va tutto bene, sono solo un po’ stanco. Tranquilla>> le sorrisi accarezzandole i capelli indomabili.
Mi guardò con aria circospetta. Sapevo che stava valutando le mie parole.
<< Mmm farò finta di crederci>> le sorrisi, ringraziandola mentalmente per non aver continuato a fare domande.
La guardai. Era così bella senza trucco, nonostante non ne facesse un uso spropositato. Era stata una giornata pesante, ma appena l’avevo vista seduta sul divano, tutto lo stress e l’incazzatura erano spariti. E mi sentivo così strano, completo, come se tutto il mio passato fosse svanito e la vita fosse iniziata con quella sua proposta.
 

“È troppo pura per stare con uno come te! Troppo in alto per una feccia come te. Non ti amerà mai come ha amato me. Come si dice? Il primo amore non si scorda mai

 
<< Sposami>> le dissi ad un tratto e le mi guardò.
<< Me l’hai già chiesto e ti ho detto di si. Certo che ti sposo. Dobbiamo decidere solo la dat…>>
<< No, sposami questo Sabato. Il prima possibile. Voglio che tu sia mia… Ti prego>>
 
 

HERMIONE
 

“… Ti prego”.

 
Guardai i suoi occhi e vidi, inquietudine. Cosa gli era successo? Cos’era quella preoccupazione che gli leggevo in volto?
Mi passarono per la mente mille domande da porgli, ma sapevo che nessuna sarebbe stata quella giusta e continuando a guardarlo in quegli occhi così belli, in quel momento così pieni d’insicurezze ed incertezze non trovai un solo motivo per non sposarlo. L’avrei fatto anche subito, se solo me l’avesse chiesto.
Per lui, avrei fatto qualsiasi cosa.
<< Si>> risposi sicura
<< Dav-vero?>>
Annuii felice, anche se la sua incredulità fece crescere i miei sospetti.
<< Ti amo Draco. Ti sposerei anche in questo preciso istante, su questo divano. Non so cosa ti è capitato, cos’ha fatto si che tu fossi così nervoso, ma voglio che tu sappia che per te farei qualsiasi cosa. Vuoi demolire la casa? Demoliamola. Vuoi urlare? Urliamo! Vuoi correre senza vestiti per tutto il quartiere? Ok! Vuoi sposarmi e avere 30 bambini? Facciamolo! IO TI AMO e non c’è nulla che potrà cambiare questo, mettitelo bene in testa. Sono tua, per sempre>> finii e lo guardai intensamente, accarezzandogli una guancia. Mi sembrava così indifeso in quel momento.
Mi sorrise dolcemente e mi baciò.
 

Ti amo Draco.
Ti amo anch’io Hermione.

 
 
 
 


MATRIMONIO DELL’ANNO: FINALMENTE LA DATA DELLE NOZZE
E’ stata resa, finalmente, pubblica la data delle nozze tanto attese tra Draco Lucius Malfoy e Hermione Jean Granger. Dopo più di un anno dall’inizio della loro storia, tra i banchi  di Hogwarts e un bambino, i due convoleranno il 20 Luglio. La cerimonia si terrà a Malfoy Manor per volere di… [continua a pagina 1-2-3-4-5]

 
 
Il 20 Luglio, Londra sembrava ancora più bella del solito.
Quella era decisamente una giornata importante. Questo pensavo mentre ammiravo la mia immagine riflessa nello specchio.
Un vestito bianco fasciava il mio corpo: uno scollo sulla schiena coperto dal pizzo, era la parte preferita del vestito; senza maniche, sbracciato con del pizzo anche davanti, sopra il seno. Cadeva morbido fino ai piedi.
Stavo per sposarlo. Per sposare Draco Lucius Malfoy ed ero al settimo cielo.
<< Herm sei bellissima>>
La voce di Daphne mi riscosse dai pensieri. Mi voltai a guardarla. Era bellisima in quel vestito color lavanda, i capelli biondi lasciati sciolti sulle spalle, decorati con dei fiori.
<< Grazie Daph, ma anche tu sei davvero stupenda. Vuoi forse farmi sfigurare?>> scoppiò a ridere e in quel moment entrarono Ginny Luna Pansy e Narcissa; pronte per sistemarmi i capelli e truccarmi.
Le guardai. Senza di loro niente di tutto quello sarebbe stato possibile. Organizzare un matrimonio in una settimana è un’impresa, ma loro erano state impeccabili. Avevano reso tutto quello possibile e non avrei mai smesso di ringraziarle.
<< Scorpius?>> chiesi
<< E’ con gli uomini. Ha detto Blaise che ci pensava lui>> sorrisi e pensai che era in buonissime mani.
 
Dopo mezz’ora ci dirigemmo a Malfoy Manor. Narcissa aveva insistito perché il matrimonio si tenesse li ed io non avevo avuto nulla da ridire; era una splendida idea.
 Mi posizionai di fronte la grande vetrata e sentii la musica partire, gli ultimi ritocchi da parte delle mie damigelle e la portafinestra si aprii: più di cento persone si voltarono a guardarmi. Non mi sarei mai abituata a tutte quelle attenzioni. Mi guardai intorno e vidi i Signori Weasley, notai il prete, Blaise, Nev, le mie damigelle. Continuando a camminare notai Narcissa in prima fila con il mio bellissimo Scorpius in braccio, che mi guardava attentamente, muovendo le sue piccole manine verso di me. Alzai lo sguardo sorridendo, e davanti ai miei occhi si stagliò la figura dell’uomo più bello che avessi mai visto.
Fasciato un uno completo nero con la camicia bianca, stava in piedi davanti ai miei occhi e mi guardava. In quello sguardo vidi tensione, eccitazione. Quegli occhi luminosi, mi ammaliarono per l’ennesima volta, mentre Harry mi accompagnava da lui. Ricordo ancora quando gli chiesi di sostituire mio padre.
 

“ E così ti sposi davvero, con Malfoy”
“ Non sei contento?” gli chiesi debolmente
“ Sono molto contento. So che non ho mai apprezzato Draco, ma quello che ha fatto per te mi ha fatto capire quando ti ama”.
Gli sorrisi
“ Harry… io…”
“ Dimmi Herm”
“ Mi accompagneresti all’altare?”
Vidi la sua espressione mutare da serena a sorpresa
“ Da-davvero? I-io cioè io… oddio Herm davvero?” Harry Potter senza parole. Un evento più unico che raro.
“ Non vorrei nessun altro al mio fianco se non te, Harry. Sei il mio migliore amico, la mia famiglia”
“ Sarà un onore per me Herm” lo abbracciai.
Lui non mi avrebbe mai delusa.

 
Lo guardai e gli sorrisi e lui mi rispose nel medesimo modo, mentre io tornavo a guardare Draco.
L’amore della mia vita. Così inaspettato, così delirante, così bello e passionale. che ti consuma e che ti dà vita.
Afferrai la sua mano, dopo aver dato un bacio ad Harry e lo guardai.
<< Benvenuti a tutti>> iniziò il prete
<< Siamo qui oggi per unire in matrimonio questi due ragazzi, che dopo molte difficoltà, sono riusciti a trovarsi…>>
 
 
<< Vuoi tu Draco Lucius Malfoy prendere come tua legittima sposa la qui presente Hermione Jean Granger per amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, finché morte non vi separi?>>
I nostri sguardi s’incrociarono
<< Lo voglio>> mi sorrise ed io arrossii
<< E vuoi tu Hermione Jean Granger prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Draco Lucius Malfoy per amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, finché morte non vi separi?>>
Lo guardai intensamente e ripensai alla nostra prima volta, chiusi gli occhi e sorrisi. Riaprendoli rividi il Draco 11enne.
<< Lo voglio>>
<< Bene… be’ lo sposo può baciare la sposa>> lo vidi avvicinarsi a me e chiusi gli occhi, poco dopo sentii le sue labbra calde e morbide sulle mie.

 

Casa

 
 


Eccomi tornataaa!! Ci siamo, è quasi la fine. Piango!!! L
Mi manchere, ma non vi libererete facilmente di me, sto già pensando ad una nuova storia, quindi tornerò presto ;)

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Capitolo 15
*** Epilogo ***


Sdraiata sul letto della nostra camera da letto, leggevo un libro appoggiata ai cuscini.
I raggi del sole illuminavano la stanza e una brezza primaverile entrava dalla finestra aperta.
Sovrappensiero, non mi accorsi di aver distolto lo sguardo dal libro e averlo posato sul comodino.
Due foto attirarono la mia attenzione, strappandomi un sorriso: la prima era quella che mi aveva regalato per Natale, quando ancora non ricordavo di noi. Era così bella, spontanea.
La seconda, ci ritraeva il giorno del nostro matrimonio; eravamo nel giardino del Manor e lui mi aveva presa in braccio, così dal nulla. Sorridevamo mentre io cercavo di aggrapparmi al suo collo per non cadere. Adoravo quella foto.
5 anni.
Erano passati 5 anni da quel 20 Luglio, 5 anni dalla nascita di Scorpius. 5 anni dal processo di Ronald e a me sembrava successo il giorno prima.
Io, Draco e Blaise eravamo riusciti a diventare Magiavvocati, con ottimi risultati e avevamo deciso di aprire un nostro studio.
Harry era diventato due anni prima capo Auror, aveva sposato Ginny, diventata una famosissima Guaritrice ed aspettavano il loro terzo bambino. James e Albus sono identici a Harry, speriamo che la femmina assomigli anche un po’ a Ginny.
Neville e Luna sono in attesa del secondo bambino e Lorcan è un amore, dolce come Neville, leale e svampito come Luna.
Pansy sta ancora con quel David, ricordate? Sono felici e lui stravede per lei, riempiendola di attenzioni.
E per finire, non ci crederete, ma finalmente Blaise e Daphne hanno capito di piacersi ed oggi sono 3 anni che stanno insieme; penso anche che lei sia incinta ma finché non è lei a dare l’annuncio, meglio stare zitti.
Piccoli passi veloci e una risata mi riscossero da quei pensieri, giusto in tempo per vedere la porta della stanza aprirsi e un fulmine lanciarsi sul letto e nascondersi tra le coperte.
<< Cosa stai facendo Scorp?>> chiesi sorridendo, iniziando a cercarlo tra quell’ammasso di lenzuola e coperte
<< Shh mami, mi sto nascondendo. Non mi hai visto, va bene?>> disse con la sua vocina dolce
<< Ah ok, shhh>> risposi, riaprendo il mio libro come se niente fosse.
Poco dopo la figura di Draco comparve sulla soglia. Lo guardai. Il tempo lo aveva reso, se possibile, ancora più bello. Il fisico scolpito, i capelli scompigliati ricadevano sugli occhi. Fasciato in un paio di jeans e una camicia.
Stupendo.
<< Hai visto Scorpius?>>
<< No mi dispiace>> risposi, indicandogli però, l’ammasso di coperte accanto a me.
<< Merlino, dove si sarà cacciato?>> continuò ghignando, camminando verso il letto << Scorpius! Scorpius!!>>
Mi fece segno di fare silenzio e poi, all’improvviso, gli fece un agguato, scatenando la su risata e lo vidi risalire dalle coperte.
<< Preso!>> la voce di Draco risuonò per la stanza
<< Mamma! Hai fatto la spia?>> mi chiese, ancora ridendo a causa del solletico
<< Io?? Ma no amore mio, lo sai che sono una perfetta Grifondoro>> risposi, iniziando a fargli il solletico a mia volta.
Finimmo di torturarlo e salì a cavalcioni accoccolandosi sul mio petto. Quel gesto, non era da lui. Per carità era un bambino affettuosissimo, ma quando era così ruffiano non andava mai bene. C’era qualcosa sotto.
<< Cosa vuoi Scorpius?>> chiesi
Lui mi strinse ancora e poi parlò
<< Mammina, tu lo sai che sei bellissima?>>
Degno figlio di suo padre, serpeverde fino al midollo.
<< Grazie tesoro mio>> ringraziai << ora dimmi cosa ti serve, sentiamo>> lo abbracciai
<< Io… mmm be’ vorrei tanto, tantissimo una scopa e papà ha de…>>
<< Non se ne parla>> lo bloccai, guardai torva Draco, che mi rispose con un sorriso
<< Oh ma dai mami, devo allenarmi se voglio diventare bravo come papà!>> alzai gli occhi al cielo e spostai lo sguardo su mio marito… vendetta.
<< Bravo come tuo padre? Tesoro ma il papà non ti ha detto che lo zio Harry lo batteva sempre? Dovresti farti raccontare>> risi alla vista dello sguardo di Draco
<< Questo non è assolutamente vero Granger, non dire bugie>>
<< Bugie? Oh Draco, Draco…>>
<< Serpe>> sibilò tra i denti sorridendo
<< Allora è vero papà? Lo zio Harry è più bravo di te?>> chiese con i suoi occhioni grigi
<< Pff assolutamente no!>> rispose scatenando la mia risata e quella di Scorpius.
Il rumore di una smaterializzazione ci fece tornare seri
<< RAGAZZI SIETE IN CASA?>>
<< Nonna!>> si staccò da me e scese dal letto velocemente
<< Piano tu!>> gli urlai dietro, sbuffando poi << come fa ad essere uguale a te in tutto?>> chiesi guardando ancora la porta da dove era uscito Scorp, poi spostai lo sguardo su di lui.
Mi stava sorridendo, gattonando sul letto per avvicinarsi
<< Be’ ha preso anche da te>>
<< Ah si?>>
<< Certo>> un bacio su una guancia
<< L’amore per i libri>> un bacio sull’altra
<< La dolcezza>> un bacio sulla fronte
<< L’intelligenza>> un bacio sul naso
<< Sei davvero ruffiano come pensavo>> scoppiò a ridere e mi alzai dal letto per scendere, quando la sua voce mi bloccò
<< Ti amo>>
Mi voltai per guardarlo
<< Ti amo anche io>> gli sorrisi e lo vidi alzarsi dal letto.
Si avvicinò a me sovrastandomi e mi diede un bacio. Si avvicinò alla porta ed io lo fermai
<< Amore…>> dissi flebilmente
<< Dimmi>> mi scrutava attentamente
<< Be’ ecco io…>> un rumore dal piano di sotto ci interruppe.
<< Tuo figlio sta per distruggere casa. Noi stiamo per non avere più un figlio se continua>> rise ed io continuai a guardarlo seria
<< Herm, ma che…>> iniziò avvicinandosi
<< Noi stiamo per avere un altro bambino>>
Boom. Così veloce e indolore.
Lo vidi guardarmi a bocca aperta
<< Cos-cosa? Come? Quando?>> frasi sconnesse << oddio cioè, per Salazar davvero? Avremo un altro bambino?>>
<< Tecnicamente una bambina, ma comunque si, ci sarà un altro piccolo Malfoy a distruggere casa>> gli sorrisi
<< Una bambina?>> annuii e lui mi abbracciò, staccandomi da terra e facendomi fare un giro completo
<< Aaaaaaah Merlino Draco, aiuto!>> scoppiai a ridere, ancora in braccio a lui, che mi poggiò a terra.
<< E’ meraviglioso e sarà bella come te, quindi… niente sesso fino ai 30 anni!>>
<< Oh Draco piantala>> gli tirai uno spintone, continuando a ridere e uscii dalla stanza, mentre lui metteva il suo braccio intorno alle mie spalle per stringermi.
Un ti amo, sussurrato sulle labbra.


Una bambina, dai biondi capelli ricci e gli occhi dorati.
Eltanin Narcissa Malfoy.

 
 

E tu Draco, tu sei felice?
 
Ti amo Draco.
Ti amo anch’io Hermione.
 
Fai l’amore con me.

 





Siamo davvero giunti alla fine. Non ci posso credere, è davvero finita.
Ringrazio tutte voi che mi avete seguita e supportata, che avete letto e apprezzato questa storia a cui tengo particolarmente, insieme ad Anime Dannate, esseno le prime.
Grazie davvero. Ci vediamo alla prossima storie, quindi non vi liberete di me J
Alla prossima,
P.

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Capitolo 16
*** AVVISO ***


Volevo informarvi che ho cominciato una nuova storia, che di chiama "Giusto e sbagliato" 
se vi interessa seguitela :) 
a presto!

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