Modern Cinderella

di Dorando
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ragazzo di mia sorella. ***
Capitolo 2: *** Il flash ***
Capitolo 3: *** Amici? ***
Capitolo 4: *** La spiaggia ***
Capitolo 5: *** Torture ***
Capitolo 6: *** Il bacio ***
Capitolo 7: *** Harry ***
Capitolo 8: *** La amo ***
Capitolo 9: *** Tradimento ***
Capitolo 10: *** Amore ***
Capitolo 11: *** Perdono ***
Capitolo 12: *** Personaggi ***
Capitolo 13: *** Fragile ***
Capitolo 14: *** Delusioni ***
Capitolo 15: *** Problema ***
Capitolo 16: *** Non dimenticare ***
Capitolo 17: *** Criminali? ***



Capitolo 1
*** Il ragazzo di mia sorella. ***


MODERN CINDERELLA

IL RAGAZZO DI MIA SORELLA

-DORA!-
Sono in camera mia a studiare quando quella "donna" mi chiama.
-Sì?- rispondo.
Compare subito dopo dietro la porta
-Abbiamo ospiti in più a cena vai a fare la spesa, veloce!-
COSA?!
-Ma mancano 20 minuti alla chiusura dei supermercati, devo ancora vestirmi e piove!- replico io.
-Non mi interessa, entro mezz’ora devi essere a casa con tutto quello che ti ho scritto- dice con tono duro e minaccioso e successivamente lascia la camera buttando a terra il listino.
Sbuffo rumorosamente, raccolgo il listino ed inizio a vestirmi più veloce della luce, guardo l'orologio: cazzo, mancano 13 minuti.
Scendo le scale e corro immediatamente dalla mia matrigna.
-Mi servirebbero i soldi per comprare la roba-
-Soldi? Quali soldi? Usa quelli che ti ha dato la nonna no?- STRONZA.
-M-ma io avrei voluto tenerli per poter andare alla gita di classe- sussurro l'ultima parte in modo che lei non possa sentire ed abbasso la testa, invece sente e succede tutto in 2 secondi.
SBAM.
La sua mano è sulla mia guancia.
-QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON CONTRADDIRMI EH? EH?!? ADESSO FILA! IL RAGAZZO DI TUA SORELLA VERRA' A MOMENTI, E LA CENA LA CUCINERAI TU!-
Annuisco, e cammino velocemente verso la porta sentendo i miei occhi lucidi. Che vita di merda.
Mi assicuro di avere il portafoglio in tasca e mi avvio verso la mia bici.
E un altra gita passa, peccato.
Guardo la mia collana "Cinderella" c'è scritto, me l'aveva regalata mio padre prima di morire...
era il nostro cartone preferito, e mi rappresentava così tanto! Solo per il fatto che il mio principe azzurro non esisteva...
Mentre mi avvio sento i ricordi tornare, non tornano spesso...
Mi chiamo Dora, ho 16 anni e vivo con la mia matrigna e le sue due figlie: Elisabeth e Sylvia, loro hanno 17 e 19 anni.
Mio padre si chiamava Joseph, era un uomo fantastico, mi diceva di lottare sempre, è l' uomo più importante della mia vita, la mamma lo tradì ed io andai a vivere con lui. Vivemmo da soli per due anni, poi si risposò con Pamela che aveva avuto già 2 figli. Mi ricordo ai primi momenti che erano tutte e 3 così dolci e così carine con me, io raccontavo tutto alle mie sorelle e Pamela era una vera e propria mamma per me.
Poi però con la morte di mio padre, misero fine alla loro recita e diventai per loro una SCHIAVA in tutti i sensi, ed è così anche ora quando le contraddisco mi picchiano, devo pulire la casa, apparecchio il tavolo, ogni mio oggetto che piace a loro diventa di loro proprietà. E per di più la mia bellissima stanza non è più mia, è di Sylvia ed ora vivo in soffitta, con un letto ed un comodino per mettere i libri. Devo cucinare per loro, fare la cartella per loro, fare i loro compiti, insomma TUTTO, e guai a me se non faccio ciò che chiedono, ricorrono alla frusta o ad altri mezzi di tortura DOLOROSISSIMI.


Senza che io me ne accorga sono arrivata e vedo il commesso intento a chiudere il negozio, smonto e inizio a correre col fiatone.
-No no, perfavore! Devo solo comprare un paio di cosette!- Si toglie gli occhiali e sorride! Ora lo riconosco, è il mio commesso preferito, abbiamo un bel rapporto, ringrazio mentalmente tutti i santi del cielo.
-Dora! Entra pure! Per te il mio negozio è sempre aperto-
-Grazie, grazie, grazie mille Robert!- Ricambio il sorriso.
Entro e compro tutto il necessario.
Esco ringraziandolo nuovamente, senza di lui chissà che fine avrei fatto!
Rimonto in bici e torno a casa, quando vedo il ragazzo di Sylvia quasi sbavo è un ricciolino stupendo con gli occhi verde smeraldo, ti ci perdi letteralmente dentro! Cazzo no! E' il ragazzo di mia sorella! Devo pensare a ciò che mi farebbero se lo scoprissero!
Quando il ricciolo si accorge della mia presenza mi sorride facendo girare tutti gli altri
-Dora! Finalmente sei arrivata! Grazie mille per aver fatto la spesa per me, ti devo un favore!- Mi schiocca un bacio sulla guancia e sorride falsamente, ricambio il sorriso rispondendo un
-Nessun problema-
-Harry lei è Dora, Dora lui è Harry, il MIO ragazzo-
-Piacere- sorride porgendomi la mano e mostrandomi le sue fossette
Cazzo se è bello.
-Piacere- ricambio la stretta sentendo mille brividi percorrermi la schiena.
ed ecco che si avvia la recita, sarà una lunga serata.

 


Mi avvio per la cucina per preparare da mangiare, bene, perfetto ho 10 minuti.
Preparo la cena portandola di la. Sono in ritardo di 2 minuti.
Vado frettolosamente quando qualcuno mi viene addosso facendomi cadere il cibo.
ODDIO. CHE CAZZO FACCIO ORA.
-Scusami scusami, mi dispiace tantissimo!- Si scusa la persona.
Mi dispero fino a che non sento quella voce, alzo lo sguardo e vedo quegli occhi.
Tutto in un secondo si dissolve, mi dimentico di tutto, ci siamo solo io e lui...
ci fissiamo negli occhi come degli ebeti per 15 secondi,
Oh, molto di più.
Fino a quando una tosse volontaria ci fa girare entrambi.
Sylvia
Improvvisamente mi ricordo di tutto, CAZZO.
Il cibo! Come faccio ora?
-Allora Dora? Il cibo?-
-Scusami Sylvia... lo porto subito- dico sussurrando
-Non è stata colpa sua, sono io che l'ho trattenuta- interviene Harry
-O-Oh Harry! Sei qua! Vieni in sala pranzo!- comincia incerta e finisce sicura.
Dopo di che lo prende per mano e lo porta in dove ci sono tutti gli altri prendendo il cibo e rivolgendomi uno sguardo di fuoco.
Che coglioni quella troia.
Ora devo stare nella mia soffitta fino a fine serata, e non potrò neanche salutare Harry.
Sto in camera mia per 2 orette ad ascoltare la musica fino a quando non sento dei passi-
Mi giro e vedo quel sorriso assieme a quelle fossette. Guarda la stanza sbalordito, insomma, è una vecchia soffitta minuscola
-Perché non sei venuta a mangiare? -
-Non avevo fame…- gli sorrido rassicurandolo.
-Oh… ehm…- fa per parlare ancora ma viene interrotto dalla mia matrigna.
-Harry, che ci fai qui? Vai di là perfavore- Gli sorride falsamente.
Harry obbedisce.
Ok ci siamo solo io e lei.
AIUTO.

-E tu vedi di non fare la troia anche con il ragazzo di tua sorella! Se ti vedo ancora con lui…- lascia la frase in sospeso con tono minaccioso. Non rispondo ed abbasso la testa... stanamente quelle parole mi hanno fatto più male degli schiaffi, non potrò più vederlo...
-Hai capito?!?-
-S-sì, signora- sussurro abbassando lo sguardo.
Fa un cenno ed esce col suo sorrisetto soddisfatto.
Mi giro e riprendo ad ascoltare la musica, lasciando che le lacrime sgorghino.

CHE.VITA.DI.MERDA.

Hei, ciao a tutte... uhm... questa è la mia terza storia, spero di portarla a termine :)
Spero vi sia piaciuto il primo capitolo, hola :)

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Capitolo 2
*** Il flash ***


 IL FLASH
 

HARRY'S POV

-Allora? Com'è andata ieri?- Chiede il mio amico Louis, ha capito benissimo che c'è qualcosa che non va. Non lo ascolto da quando siamo arrivati a scuola, il mio pensiero è fisso su quella ragazza, e quegli occhi, ha qualcosa di... diverso, e mi sembra una ragazza così dolce e indifesa, nonostante il giorno prima le sue matrigne e le sue sorellastre me ne abbiano parlato così male

FLASHBACK

Dora era salita di sopra da un bel pezzo.
E la cena era stata noiosissima,
-Dov'è Dora?- chiesi dopo un po' , le due sorelle si scambiarono uno sguardo d'intesa
-Cosa? Ah... lei... sai Harry non fidarti troppo, sotto quel faccino c'è una Dora perfida, inganna tutti con quel suo bel visino, ma fidati di me.- dice Elisabeth poggiando la sua mano sulla mia.
-Noi non vogliamo che tu rimanga ferito- Interviene Sylvia
-Confermo- dice Pamela, la madre.
Decidono di interrompere la discussione lì.
Cosa vorranno dire?


FINE FLASHBACK


-Amico mi stai ascoltando?- 
sbuffa infastidito della mia non-attenzione.
-Scusa, è che... ho conosciuto... una ragazza, mi ha incasinato la mente-
-Oh oh oh il nostro Styles si è innamorato eh?-
dice divertito.
-Ma no! La conosco sì e no da un giorno... e poi è la sorella di Sylvia- replico infastidito.
-Della sorella ti dovevi proprio invaghire?-
-Sorellastra-
Mi correggo.
-Sese certo, comunque sia, raccontami un po' di lei-
-Beh lei, lei è... bellissima, ha degli occhi perfetti che ti incantano, la fisserei ore ed ore, mesi e mesi senza mai stancarmi, si veste umile, arrossisce sempre ed è così diversa dalle sue sorellastre, ma è perfetta... il suo sorriso, i suoi occhi... tutto!-
-Ho perso uno dei miei migliori amici
- dice ridendo e scuotendo la testa
-Ma allora perché non vai da lei?-
-I-io non posso, non la conosco neanche! Cosa le dico? Farei scena muta, no assolutamente no-
-Fammela vedere -

In quell'esatto momento la vedo entrare dietro alle sorelle con 10 libri in mano ed una cartella mentre le sorelle sono libere dal carico, ma... perché? Era così stanca e si vedeva, glielo si leggeva negli occhi, ma nascondeva tutto con un sorriso. Ha 2 occhiaie ampie, ma nonostante tutto è perfetta.
La indicai a Louis
-Cazzo, amico, te la sei scelta bene-
-Lo so. Ma giù le mani! –
Dico autoritario.
-Ma tu hai Sylvia!- Ridiamo insieme.

DORA'S POV

Cammino con i libri delle mie sorellastre in mano, mamma, quanto pesano!
-Vai a metterli nei nostri armadietti- Mi sussurra Elisabeth con un sorrisetto falso,
annuisco tristemente e vado ai loro rispettivi armadietti a mettere i loro fottuti libri.
Ah, che peso tolto! Vado al mio armadietto e mi accascio su esso e riguardo la mia collana, il corridoio è vuoto,
mille ricordi mi riaffiorano

FLASHBACK
Avevo 14 anni ed ero ai primi passi dell' adolescenza, mio padre era andato a comprarmi il CD di Justin Bieber, dopo che lo avevo pregato e ripregato, lui accettò dopo un po'...
erano le 4 di pomeriggio all'incirca e i negozi erano ancora aperti.
Justin era il mio idolo, avrei fatto di tutto per lui.
1 ora dopo ricevetti una chiamata, era la polizia
-Parlo con la signora Barnes-?
-No, sono sua figlia-
-Mi dispiace avvisarla signorina che suo padre è morto- disse la voce, impassibile, come se stesse dicendo che il cielo oggi è nuvoloso
-Ha avuto un brutto incidente con l'auto-
Le lacrime incominciarono a sgorgare
-C-come?-
Non aspettai risposta e gettai il telefono a terra frantumandolo, accasciandomi a terra ed incominciando ad urlare, la mia unica ragione di vita se n'era andata e...

FLASHBACK INTERROTTO

-Dora stai bene? Perché piangi?-

QUELLA VOCE.
mi toccai il viso e mi accorsi di stare piangendo
-No Harry, no. Non sto bene ok?-
Risposi urlando ed alzandomi bruscamente facendolo indietreggiare decisamente sorpreso.
-L'ho perso e non potrà mai più tornare indietro, ed è tutta colpa mia, se solo io non fossi stata così testarda, MI FACCIO SCHIFO, la mia unica ragione di vita se n'è andata per me!-
Mi abbraccia di colpo, incerto.
Mi sento così al sicuro tra le sue braccia.
So benissimo che non sa di che sto parlando ma non mi interessa.
Continuo a singhiozzare sul suo petto fino a che non sentiamo il rumore di una macchina fotografica che scatta una foto
Cazzo, Dora è il ragazzo di tua sorella. Ti tortureranno nel peggiore dei modi.
Ci guardiamo intorno con area preoccupata. Ah se mi scopre cosa mi succede.
-I-io scusa, è stato tutto un errore, non ti conosco neanche!
E sei fidanzato con mia s-sorella!-

Mi costa troppo dirgli queste parole, ma purtroppo devo, non posso rischiare.
Dopo queste parole corro verso il bagno delle femmine.

E quel flash che cazzo sarà stato?
 
Hola :) eccomi qua :) potete amarmi, PORCA PUTTY HO AGGIORNATO 2 VOLTE IN UN GIORNO, ok basta!
Bhe che dire, un capitolo un po' corto, ma presto si allungheranno i capitoli, don't worry :)

Ciaoo! Al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Amici? ***


AMICI?
DORA'S POV

Sono passati due giorni dal piccolo battibecco tra me e Lui, cerca sempre di parlarmi ma lo evito.
Ok può sembrare esagerato, ma non posso neanche rivolgergli uno sguardo; gli amici di mia sorella sono ovunque, mi sento come in un film di criminali.
Sto uscendo dalla scuola, sono l' ultima e non vola una mosca.
Cammino a passo svelto, se arrivo in ritardo le streghe mi accoltellano, non perché si preoccupino ma perché devo pulire la casa da cima a fondo, ovviamente.
Continuo il mio percorso quando mi sento fermare dal polso.
Mi irrigidisco all'istante voltandomi lentamente.
Lui.
-Dora- La sua voce roca risuona nei miei timpani.
-Che vuoi Harry?-
-Capire perché mi eviti-
Perché se giunge voce alle mie sorellastre che ti ho rivolto uno sguardo, la mia "mamma" mi frusta.
-Io non ti evito- Mi rivolge subito uno sguardo che dice “mi prendi in giro?
-Certo, e infatti tutte le volte che mi evitavi, scappavi, letteralmente, o inventavi scuse per non parlarmi erano solo coincidenze, giusto?-
-I-io... sì, hai ragione- Mi arrendo.
-Scusami… è che sono solo molto paranoica, non farci caso-
-Quindi… ti va bene essere amici?- Annuisco accennando un sorriso.
-Perfetto! Allora ti va un' uscita da "amici" giovedì pomeriggio?-
-Sì dai, può andare bene- gli sorrido.
Perfetto- ricambia il sorriso mostrando le sue fossette.
-Aspetta, che ore sono?- Chiedo impanicata.
-Le una e mezza- Mi dice confuso mentre guarda il suo orologio.
CHE?!?
Dovevo essere a casa 20 minuti fa!
COSA?!? DEVO ASSOLUTAMENTE ANDARE, CI VEDIAMO DOMANI!-
E mi rivolgo velocemente a casa
-Aspetta!- Mi urla dietro, ma sono già bella che andata.
Corro fino a che non sono a casa, leggo che sono le una e quaranta dall'orologio della campagna.
Faccio un respiro profondo e suono al campanello.
Preparati.
Sto sudando freddo e sto tremando.
La porta si apre e la mia matrigna si fa vedere.
Eccoti qua!- mi prende per i capelli e mi butta a terra, dentro la casa. Indietreggio a "stile gambero". Tremo come se ci fossero 30 gradi sotto zero.
Dove cazzo eri?- Urla... Che dico?
M-mi h-hanno m-messo in p-punizione-
- LA VERITA' HO DETTO!- Mi tira un calcio al fianco. Che dolore, porca puttana! Non rispondo per il troppo dolore.
Non rispondi, eh?! Hai bisogno del coltello?!?-
-No il coltello no, la prego! Mi sono fermata a parlare con un amico!- Imploro io
COSA? TU TI SEI FERMATA A PARLARE COL TUO AMICHETTO NONOSTATE I LAVORI CHE DOVEVI FARE? Urla.
-Mi-mi dispiace- Balbetto impaurita.
-Forza, inizia a pulire la casa! E che non succeda mai più!- Annuisco velocemente mi alzo, ancora in lacrime ed inizio a pulire la casa.


Il giorno dopo mi sveglio e provo qualcosa di diverso.
Il sole è più chiaro? Il vento è più forte? Il giorno è più limpido?
Aspetta! Oggi le streghe non sono in casa! Mi alzo dal letto piena di energie e mi preparo in 20 minuti, mi metto lo zaino ed esco, non ho neanche fatto colazione, non voglio perdere neanche un minuto di questi tre giorni fantastici, non pulirò neanche la casa, darò solo una spolverata.
Cammino svelta per le strade di Holmes Chapel quando sento un clacson suonare. Mi volto e lo rivedo con gli occhiali da sole. Mi fa segno di salire ed è quello che faccio.
Hei- Mi dice lui.
Ciao- Sorrido ampiamente.
Strano è da un po' di giorni che continuo a sorridere.
Di buon umore oggi? Le tue sorelle e tua mamma se ne sono andate, non dovresti essere contenta insomma, ora sei da sola-
Non sai quanto questo mi renda felice.
-Bho, sarà per il bel tempo soleggiato, credo- Continuo a sorridere come una ritardata.
Oggi dove ti va di andare?-
A... scuola?- Fa una breve risata.
E' la prima volta che la sento.
Cazzo se è bella.
-Intendo dopo... quando usciremo-
CAVOLO E' GIOVEDI, GIUSTO.
Aaan sì, bhe non saprei- Fingo di non essermene dimenticata.
-Siamo arrivati, dai vieni che ti presento i miei amici-
Detto questo scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso un gruppetto di 4 persone...

 
Ciao ragazzeee! Scusate, vi avevo detto che avrei aggiornato 2 giorni fa invece ho ritardato, scusate ma erano problemi personali :)
COMUNQUE.
WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA SONO 10 LETTRICI, 10 LETTRICI!
2 RECENSIONI E 1 RICORDATA
GRAZIE MILLE, GRAZIE GRAZIE GRAZIE.

Perfavore recensite perché ero un po' insicura a fare questo capitolo, ho bisogno di capire che genere volete, anche critiche vanno bene :-)
Lo so che il capitolo è un po' corto ma prometto che la prossima volta lo faccio più lungo :-)

Grazie ancora <3
 

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Capitolo 4
*** La spiaggia ***


LA SPIAGGIA

HARRY'S POV


-Hazza!- Mi chiamano i miei amici.
Dora è dietro di me, quasi... spaventata?
Le metto una mano sulla spalla per infondergli coraggio.
-Tranquilla, sono simpatici- Le sussurro in un orecchio.
-Ciao amico!- mi porge il pugno Liam, e io lo batto senza esitare
-Chi è lei?- chiede Niall mentre gli altri incominciano a scrutarla, lei arrossisce violentemente.
-Dai ragazzi basta! La state mettendo a disagio- Urla quasi Zayn
-Scusali, è che non sono abituati ad avere tra loro una bella ragazza come te- Gli sorride quest'ultimo.
-G-grazie- risponde Dora.
Non so perché ma sento un' emozione di rabbia e delusione travolgermi mentre stringo le due mani in un pugno stretto.
Louis che è dietro di me mette una mano sulla mia spalla per tranquillizzarmi.
-Ragazzi, io ed Harry torniamo subito-
Mi trascina in bagno.
-Harry... mi dispiace per l'altro giorno- Mi dice appena arriviamo

-Non ti preoccupare- Gli rispondo
-Quindi... quella ragazza non ti piace eh? Allora perché eri pronto a fare la guerra mondiale?- Oh fottuto Louis!
- Io non... oh fanculo torniamo di la-
Detto questo ci incamminammo a dov'eravamo prima
 


DORA'S POV

Harry e il suo amico sono appena andati in bagno.
-Comunque io sono Zayn- Mi dice il moro dolcissimo porgendomi la mano Porca puttana se è figo.
-Dora- dico stringendogliela
-Io sono Niall- dice il biondino da dietro..
-
Liam- Dice un'altro.
Sorrido a tutti.
-Allora.. come vi siete conosciuti tu e Harry?- chiede Niall.
-Uhm... lui è fidanzato con mia... s-sorella- dico un po' indecisa se chiamarla "sorellastra" o "sorella".
-Che?! Impossibile, lui è fidanzato con... Sylvia- dice Zayn.
-Esatto- Affermo decisa.
-Che?! E' tua sorella?- Urla Niall.
-Ma se non ti vedo mai con lei!- Dice Liam, mi limito ad alzare le spalle.
-Comunque è la mia sorellastra-
-Ah... bene, infatti ci vedevo una certa somiglianza. - Conclude Zayn.
Subito arrivano Harry e il suo amico...
Conversiamo un po' e non facciamo altro che ridere.
Ho scoperto che l'amico di Harry si chiama Louis. E' il più divertente.
Abbiamo saltato la prima ora, ma chissenefrega tanto io in tedesco sono un asso.
-Bene, mi dispiace ma "Miladi" deve andare, tra poco suona e tu- mi punta col dito- hai algebra-
Mi raccomanda Harry.
-No daii, non posso saltarla? Io odio algebra- Lui scuote la testa più volte in segno di assenso.

Sbuffo rumorosamente
-Ma ragazzi, voi non sentite questi rumori? Tipo una macchina fotografica che scatta una foto- Dice Liam.
-Sì, ma pensavo fosse la mia immaginazione- afferma Niall.
Ok, ORA inizio a preoccuparmi.
-Ragazzi, devo andare, Harry ha ragione. Ci si vede, ciao!- Detto questo prendo la mia cartella e vado a passo felpato verso la mia classe
-Aspetta, ci vediamo dopo scuola vero?- Mi urla Harry ed io mi limito ad alzare il pollice.

Dopo 4 ore esco da scuola. Finalmente.
Appena esco vedo Harry venirmi in contro assieme a Niall.
-Ciao!- mi salutano loro, e io rispondo.
-Ma... è successo qualcosa prima percaso? Sei andata via così di fretta- inizia Niall
-Sì, quando abbiamo detto la cosa della macchina fotografica.
Guarda che non ti devi preoccupare se lo scopre tua sorella, ci parlerò io, tanto siamo solo amici no?-
Continua Harry.
-Sì, siamo amici... scusatemi se sono andata via così.-
-Non ti preoccupare, non ce la siamo presi- dice il biondo.
-Hai bisogno di un passaggio?- Mi chiede Harry ed io annuisco sorridendo contenta.
Saliamo in macchina, io volevo mettermi dietro però Niall ha insistito che io stessi davanti. Aw quel ragazzo è l'amore.
Harry mette su la musica.
Isn't she lovely. Di Stevie Wonder. La adoro porca cagna. Inizio a cantare ed Harry mi segue a ruota.
Appena la canzone è finita sentiamo un battito di mani da dietro.
-Vaccadì ragazzi, siete bravissimi!- Ridacchiamo entrambi.
- Bhe grazie, Nì- dico io. Dopo un po' di silenzio il riccio parla
- Dora, oggi ti passo a prendere oggi alle 7.00 va bene?- Dice il riccio.
- E' perfetto- sorrido.
Siamo arrivati quindi scendo ringraziando Harry.
Appena sono a casa dò una spolverata dappertutto, come ogni giorno d'altronde.
Quando finisco mi dò 2 orette di dormita.

Il problema è che non ho dormito solo 2 orette.
Cazzo, sono le 6:30 pm, Harry arriva tra mezz'ora.
Mi vesto in fretta e furia e per le 7.10 sono pronta, Harry ancora non è arrivato.
Sarà un tipo ritardatario. Penso.
Sono le 7.20 nessuna traccia del mio "cavaliere".
Inizio a perdere la speranza.
Vabbè, avrà avuto qualche contrattempo.
Il tempo passa ed il ticchettio dell'orologio mi fa compagnia.
Tic tac. Tic tac. Tic tac.
Fanculo, sono le 7.35. Forse avrà capito che razza di persona sono, e forse voleva di più.
Vado in camera mia sentendo i miei occhi lucidi.
Non piangere.
Non piangere.
Non piangere.

Mi butto sul letto ed inizio a singhiozzare.
Come non detto.
Sono incazzata, delusa, triste, arrabbiata, furiosa, ferita.
Sto sul letto a piangere per un po' quando sento il campanello suonare.
Vado ad aprire ed un Harry col fiatone mi si piazza davanti.
Cazzo, mi sono dimenticata di struccarmi, assomiglio ad un panda.
-Che ci fai tu qua?- Gli chiedo mezza incazzata e mezza ferita.
-Mi dispiace così tanto tanto tanto, dovevo arrivare alle 7 e sono arrivato alle 8, ho fatto il prima possibile però mia madre mi ha mandato giù in panetteria perché dovevo finire una consegna e ho fatto un turno in più. Ho cercato di controbattere, te lo giuro, ma non ne voleva sentire. Ti prego perdonami, non essere arrabbiata con me.- Chiede disperato.
Mi sento sollevata. Mi ha dato una spiegazione almeno, e visto che io perdono tutti, perdonerò anche lui, infatti gli faccio un sorriso.
-Ok arrivo tra un secondo-
-Non sei arrabbiata?- Mi chiede quasi sospettoso lui.
-Perché dovrei? Può succedere- Mi sorride calorosamente ma il suo sorriso scompare appena vede i miei occhi ed il mio viso.
-Hai pianto?- Mi chiede quasi... esasperato? Forse di sè stesso. Mi limito ad annuire abbassando la testa e poi salgo di sopra.
Mi strucco e poi scendo.
-Eccomi- Sorrido.
Lui mi guarda quasi incantato.
Mi porge la mano e ci avviamo verso la macchina.

HARRY'S POV
Porca puttana l'ho fatta piangere! Per una dolce creatura come lei neanche dovrebbero esistere le lacrime. Sono un coglione, rovino sempre tutto!
Siamo in macchina e mi giro verso di lei, che sembra più contenta di prima.
- Ehm... Dora, mi dispiace tantissimo, te lo giuro... ed adesso che so anche che hai pianto mi sento peggio- Lei mi guarda addolcita. La dolce sei tu penso.
-Harry, non ti preoccupare... ammetto di esserci rimasta male, e non poco. Ma perché pensavo ci avessi ripensato e... avessi capito che persona sono- Sussurra l'ultima parte.
-Spero tu stia scherzando, perché mai dovrei ripensare ad una giornata con te?- rispondo sorpreso
-Bhe insomma... sono piena di difetti... sono sbadata, timida, vergognosa, impacciata, non-sportiva...- Iniziò a fare una lista lunghissima di imperfezioni... ma io mi limitavo a guardare le sue labbra muoversi velocemente con insicurezza.
-Oh, ti prego Dora, fammi il favore. Tu sei perfetta, e sono questi dettagli che ti rendono perfetta- Dico con svogliatezza senza accorgermi di essermi spinto un po' troppo. Mi giro un secondo e vedo le sue guance colorarsi leggermente di rosso. Che carina.
-Io... grazie, credo... ma mi ritengo ancora una cosa sbagliata- Lei è la pazzia in persona!
-Beh, ti farò cambiare idea- rispondo con non-chalance.
-Saresti l'unico che sia riuscito a farmi cambiare l'idea di me stessa, da quando sono nata non c'è mai stato nessuno-
-Styles è sempre l'eccezione- rispondo sorridendo divertito.
Lei fa una risatina divertita. Se è carina? No, di più.
-Ma dove andiamo?- Chiede lei curiosa.
-Eh cara, non ti posso riferire nulla, infatti tra poco ti faccio mettere una benda.-
-Sti cazzi che me la metto, potresti uccidermi, per quanto ne so-
La guardo un attimo e poi scoppio a ridere per poi essere seguito da lei.
-Okok, prometto di non ucciderti, stuprarti, rapirti o rapinarti- Dico ironico. Lei scoppia a ridere.
-Uhm... può andare, anche se essere rapita da un bel figo come te non sarebbe male come idea- La guardo interdetta ed appena si accorge di quello che ha detto si copre le mani con la bocca spalancando gli occhi. Rido come non ho mai fatto fino ad oggi.
-Hahahahahahaahahahahahaha e quindi io sarei un "bel figo" eh?- Rido ancora ed ancora ed ancora.
-I...io n-non intende... ceh dimenticati di quello che ho detto! Cancellalo dalla tua memoria!-
Dice mezza arrabbiata e mezza invergognata.
-Mi riesce difficile piccola- Ora che me ne accorgo è la prima volta che la chiamo così, e anche lei sembra accorgersene.
-Non dirlo a nessuno, perfavore!- Mi prega quasi mentre io di tanto in tanto faccio qualche risatina al ricordo delle sue parole.
-E io che ci guadagno?- Le dico ironico
-Ti preeeeeeeeeeeeegoooo- Mi prega con gli occhioni da cucciola e non ce la faccio a resistere.
-Ok ok, rimarrà tra di noi- Dico calmo e lei esulta
-Ora ti devi mettere la benda- Dico divertito dalla sua futura reazione.
-No, dai! Non me la metto io!- Dice con tono da bambina.
-O questo oppure dico a tutti quello che mi hai detto- Dico scherzando, non lo farei mai!
-Okokok, calma le acque Styles, adesso me la metto- Dice arrendendosi. Faccio una breve risata.
Fermo la macchina nel parcheggio più vicino e le faccio indossare la benda, la faccio scendere con cautela guidandola e lei continua a dire -Ma dove siamo? Harry se mi uccidi ti ammazzo. Dove stiamo andando? Dai un piccolo indizio!- Ed ogni volta non rispondo ridacchiando.
Ecco siamo arrivati davanti al mare. E' la visuale migliore. Dietro di noi c'è la cena messa sottoforma di picnic. Ho sempre amato vedere il mare di notte, una cosa fantastica.
-Harry siamo arrivati?- domanda stufa
-Sì, adesso sì.- Le tolgo la benda...

DORA'S POV

Mi toglie la benda ed una visuale bellissima si presenta davanti ai miei occhi
-H-harry, è fantastico- dico con il fiato mozzato.
Le onde strusciano lentamente contro la costa, l'odore di salsedine mi riempe le narici mentre i miei piedi stanno su una superficie morbidissima: sabbia.
La luna risplende su una parte di mare e la schiuma si confonde col blu del mare.
-Guarda dietro- mi sussurra con la sua voce roca.
Io obbedisco voltandomi e vedo una piccola cenetta preparata su un telo bianco.
-H-harry, non dovevi, veramente.- Lui si limita a sorridermi facendo comparire le sue fossette.
-Dai sediamoci e basta complimenti- Dice ironicamente.
Ci sediamo e cominciamo a mangiare. Non è solo bello da vedere, ma è anche dolcissimo. Parlo sia di Harry che del cibo. Non so veramente come sdebitarmi.
Parliamo, scherziamo e ridiamo per tutto il tempo, è veramente divertente e con la battuta sempre pronta. Durante la cena sentivamo alcuni flash ma non ci abbiamo fatto molto caso.
-Harry, è sbagliato, lo sai. Sei fidanzato con mia sorella- Dico di punto in bianco. Forse sembro paranoica ma lo faccio per il bene di entrambi.
-Perché? Siamo solo amici no?- Seh, sempre amici siamo, gli amici non fanno queste cose.
Mi limito ad annuire per non farlo innervosire.
-Sì scusami, sembro paranoica lo so-
-Non ti preoccupare, succede-
Sorride lui.
-Credo sia ora di andare a casa- Dice triste, guardo l'ora ed effettivamente sono le 9:00.
-Uff... hai ragione- Mi rassegno io.
-Dai su andiamo- Si alza e mi porge la mano che io accetto e mi tiro su.
Camminiamo fino alla macchina, la sua Range Rover.
In macchina c'è solo il rumore della radio, ma non è imbarazzante, anzi.
Mi mancherà qua.
Arriviamo a casa prima che si immagini.
Io scendo e mi accompagna fino alla porta di casa.
-Grazie per la serata, Hazza. Spero di uscire con te di nuovo.- Finisco la frase con un bacino schioccato sulla guancia e lui rimane a guardarmi interdetto.
Lo saluto e poi entro in casa.
-Eccoti qua troietta, abbiamo scoperto il tuo segreto-
Mia madre mi si piazza davanti con dietro le mie due sorellastre.
Ma loro non erano a Milano?















Ciaoooooo ragazzeeeee.
Oggi vi ho fatto un capitolo più lungo per cercare di sdebitarmi per aver fatto ritardo. Assenza di fantasia
Scusatemiiiii, ma mi sono fatta perdonare no? Vabbè la prossima volta che aggiornerò sarà molto presto, ho voglia di scrivere, lol.
Bhe alla prossima! Ciaooooooo! <3

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Capitolo 5
*** Torture ***


TORTURE.


Mia madre mi si piazzò davanti con le mie sorellastre al fianco.
-D-di che cosa s-sta parlando?- Tremo come non mai pensando che abbia scoperto che io e Harry siamo "amici".
Mi prende per i capelli e mi getta a terra.
-PENSI VERAMENTE CHE NON ABBIAMO SCOPERTO CHE TI SENTI CON IL RAGAZZO DI TUA SORELLA?!?- Merda, lo sapevo che non dovevo vedermi con lui!
-I-io n-non mi sento con lui!-
-QUANTE CAZZO DI VOLTE TI DEVO DIRE DI NON MENTIRMI!?-
Mi tira un calcio sulla caviglia. Ah cazzo, per essere una signora di classe di forza ne ha.
-DIMMI LA VERITA'!- Mi arriva un calcio al fianco. DOLORE, SOLO DOLORE.
-S-sì, io ed Harry s-siamo a-amici- mi guarda sempre più infuriata.
-E DOVE SEI STATA ADESSO?!?-
-In s-spiaggia c-con l-lui- Sussurro dolorante
-Adesso ti diamo noi una bella punizione da non scordare!- Mi trascinano in bagno mentre io cerco di ribellarmi pregandole. Inizio a singhiozzare pesantemente.
Rivolgo un' occhiata a Sylvia e noto che è incazzata e non poco.
Sobbalzo appena mi accorgo di ciò che vogliono fare.
-No no! Signora no! La prego, mi dispiace!- Mi guarda soddisfatta.
-No puttana, così impari a fare la sgualdrina!- Mi risponde mia sorella.
Mi gettano nella doccia mentre io strizzo gli occhi preparandomi al peggio.
Sento l'acqua che inizia a scorrere.
Non mi fanno neanche abituare che sento l'acqua sottoforma di inferno che passa sul mio corpo.
-Devi capire chi comanda qua! Tu non sei nessuno!- Mi urla Pamela.
Caccio un urlo stridulo dimenandomi nella vasca senza alcun risultato. L'acqua è bollente!
-Vi prego smettetela! Mi dispiace! Mi dispiace!- Urlo disperata.
Poi sento un cambiamento di temperatura e da bollente diventa ghiacciata come fare una nuotata nell' Antartide. Inizio a tremare, i vestiti sono tutti bagnati e la mia faccia è piena di lacrime mischiate ad acqua e a trucco sciolto.
-B-basta! P-perfavore!- Provo a ripregarle senza nessun risultato.
L'acqua smette di scorrere ed ho un po' di pace, però il mio corpo è tutto dolorante per via dell'acqua bollente e tremante per l'acqua fredda.
Pamela mi prende per i capelli gettandomi fuori dalla vasca ai piedi di mia sorella tutta bagnata, dolorante. Tremo come se ci fossero 70 gradi sotto zero, il mio corpo è pieno di ferite e bruciature.
-Fanne quello che vuoi- Dice la mia matrigna andando via, però poi si ferma.
-An sì, e punisci per bene questa sgualdrina- Continuo a singhiozzare.
-Contaci- Risponde mia sorella. Merda.
Mia sorella mi fa alzare di forza e riesco ad intravedere il fumo uscire dalle sue orecchie.
Mi trascina in camera mia seguita da Elisabeth.
Quando arriviamo mi getta sul muro ed io caccio un urlo per il dolore.
Mi accascio a terra.
-E quindi volevi fregarmi il ragazzo eh?- Chiede incazzata mentre si avvicina. Non rispondo.
-RISPONDI TROIA, QUALI ERANO LE TUE INTEZIONI?- Dice rifilandomi un calcio sul ginocchi. Muoio dal dolore.
-I-io v-volevo... s-solo u-un amico- Balbetto sia per il freddo sia per il dolore.
-NON MI FREGHI, PUTTANA! ELISABETH VAI A PRENDERE GLI ATTREZZI - Urla a sua sorella.
Capisco subito ed inizio a sudare freddo.
-No- Sussurro a me stessa con voce rotta.
Elisabeth rientra in stanza con una frusta , mentre io deglutisco pesantemente.
-Perfavore- riprovo a convincerla un' ultima volta mentre la guardo con occhi scongiurati, ma lei non ne vuole sentire, mi arrendo quindi a quello che sta per succedere.
Alza in braccio in aria facendolo scagliare con forza contro il mio corpo.
-AAAH!- Urlo mentre il dolore percorre il mio corpo.
Un'altra frustata.
Un'altra ed un'altra ancora.
-BASTA! BASTA PERFAVORE! N-NON CE LA FACCIO PIU'!- Urlo mentre il dolore mi attraversa, peggio di 100 lame che mi trafiggono, ora come ora vorrei morire per non sopportare più il dolore.
Un'altra frustata ancora. Continua così per un po', dopo va via dicendo
-Domani e dopodomani non mangerai niente, nè pranzo, nè cena, nè colazione, NIENTE.- E se ne va sbattendo la porta e gettando a terra dei pezzi di carta, mi avvicino e vedo delle foto che raffigurano me ed Harry, in tutti questi giorni che ho passato con lui.Ecco quei flash cos'erano. Sì questa è la mia vita, subisco così tanto dolore solo per una loro intuizione.
Con non so quale forza arrivo al letto e mi addormento singhiozzando dolorante e morendo dal freddo (avendo solo una coperta).
E' sicuro, ad Harry io non rivolgerò neanche più uno sguardo, anche se mi costerà una vita.
Come mi ha cambiato l'esistenza quel ragazzo che non rivedrò mai più.
Mi addormento pensando a tutto quello che non potrò più fare senza Harry.


HARRY'S POV

E' venerdì, il giorno dopo l'uscita con Dora. E' stato WOW, e quelle parole dette sotto la sua porta mi hanno fatto felice, tantissimo, e mi faranno felice per altri 10 anni.
Era così bella quando ridevamo in macchina, e quando eravamo a mangiare, e quando era con la benda, e davanti casa sua. E' sempre bella.
Sono davanti al muretto coi miei amici e la sto cercando con lo sguardo.
La vedo entrare con due tracolle che stanno per esplodere e due libri in mano.
Subito le corro in contro sotto lo sguardo confuso dei miei amici.
Appena mi vede mi rivolge uno sguardo preoccupato per poi fare finta di non vedermi e continua a camminare.
Ho fatto qualcosa di sbagliato?
Cammina in modo strano, è tutta dolorante, che avrà dormito male?
Le corro in contro per cercare di capire se ho sbagliato qualcosa.
-Ciao- Le dico quando le arrivo vicino sorridendo.
Mi guarda di nuovo preoccupata distogliendo lo sguardo dal mio e guardando in giro, il mio sorriso scompare.
-H-ho fatto qualcosa di sbagliato?- le chiedo. Lei fa un sospiro e comincia.
-I-io... Harry n-noi non possiamo più essere amici, parlarci o vederci... mi dispiace...-
-COSA? Dimmi che scherzi!-
Quasi urlo, lei rimane in silenzio con uno sguardo pieno di scuse.
-Almeno dimmi perché! Ho sbagliato qualcosa? Ti ho ferita? Ti ho ignorata? Ti ho insultata? Ti prego dimmelo perché non ci sto più capendo niente!- dico mentre la rabbia mi sale.
-M-mi dispiace, perdonami- Dice lei con voce spezzata e si avvia correndo al bagno ancora con tutti i libri.
Faccio per seguirla ma mi fermo sentendo che qualcuno mi prende per il braccio.
-S-sylvia! Che ci fai qui? Non dovresti essere a Milano?- Dico con finto tono felice.
-Oh no, sono tornata per risolvere alcune questioni... comunque, che ci facevi con mia sorella?- Mi chiede facendo sbattere le sue lunghe ciglia. E' tutta finta, 10 negozi di Kiko non basterebbero per riprodurre quel trucco. Ma non fraindetemi, anche se a volte è fastidiosa sono sicuro di amarlo.
-Oh.... niente di che... solite cose- Mento spudoratamente.
- Mh... va bene... ti va di andare a fare un giro in caffetteria? E' da molto che non ci sentiamo.-
Non posso negarglielo, in effetti è da tanto che non stiamo un po' soli, per conto nostro.
-Va bene dai.- Detto questo ci incamminiamo verso la caffetteria... mentre nei miei pensieri c'è solo Dora.
NIALL'S POV

Sono in ritardo per la lezione di letteratura. Odio quella materia.
Passo davanti al bagno delle femmmine a passo felpato ma mi fermo non appena sento delle voci e dei leggeri singhiozzi.
-Allora Dora... Hai fatto quello che ti ho ordinato?- Questa è sicuramente la voce di Sylvia.
-S-sì Sylvia- Sussurra con voce flebile qualcun'altro. DORA
-Mmmh... bene, e che gli hai detto?-
-C-che n-non possiamo più e-essere a-amici-
-E Harry ci ha creduto?-
HARRY? CHE CAZZ...?
-S-sì... era arrabbiato con m-me-
-Perfetto, allora sai fare qualcos'altro oltre la troia-
TROIA? Sento un singhiozzo.
-An sì, e scopriamo che gli hai anche solo rivolto uno sguardo la doccia di ieri sarà mille volte più bollente e più fredda, ed anche le frustate saranno mille volte più dolorose- Ho sentito bene o ha detto frustate? Ma....? Ci deve delle spiegazioni
-A-aspetta! O-ora che gliel'ho detto... p-posso mangiare oggi e domani?- Chiede spaventata... Mangiare? Ok, sta diventando inquientante
-No- Dice secca Sylvia.
-M-ma... perfavore! I-io...- Cerca di ribattere Dora ma viene subito interrotta da sua "sorella".
-NIENTE "MA"! HO DETTO NO! SARA' UNA PERFETTA PUNIZIONE! E SE VEDIAMO CHE MANGI ANCHE SOLO UNA BRICIOLA DI PANE TI FAREMO PASSARE LE PENE D'INFERNO! HAI CAPITO STRACCIONA?- Si incazza Sylvia, permalosetta la ragazza.
-S-sì, s-scusami Sylvia-
-E ORA VAI! NON VOGLIO PIU' VEDERE LA TUA FACCIA!-

Mi nascondo dietro la porta del bagno ed appena Dora chiude la porta le metto una mano sulla bocca così che non urli e la costringo a camminare fino allo sgabuzzino della scuola mentre lei cerca di dimenarsi. Oi, non sono mica un rapitore, voglio solo parlare in pace con lei.
Arriviamo alla porta e la appoggio sul muro mentre chiudo la porta a chiave e metto la chiave nei pantaloni dei miei jeans.
Lei si volta irrigidita e spaventata, ma appena vede il mio volto si rilassa.
-Oh, Niall sei tu.- Tira un sospiro di sollievo.
-MA STAI BENE? CHE CAZZO FAI?- Mi urla contro appena si risveglia dal suo stato di shock e di paura.
-Tranquilla, respira... non voglio farti niente... ma tu ci devi delle spiegazioni.- Il suo volto prende un'aria preoccupata. Sì cara, ho scoperto tutto.
-S-su che cosa?- chiede balbettando.
-Ho sentito cosa ti ha detto Sylvia- Inizia a torturarsi le unghie
-N-non mi h-ha detto n-niente-
-Dora voglio la verità, tanto ho già sentito tutto-
Affermo con decisione
-Cosa intende dire per "frustate? E per "Non mangerai niente nè oggi nè domani"? E cosa intende dire con "non devi mai più avvicinarti ad Harry"? Dora, la verità.-
-I-io... Io non posso-
Balbetta nuovamente lei.
-Non dirò nulla a nessuno, te lo prometto, ti prego fidati di me, anche se ci conosciamo da un giorno soltanto. Ti va di sederti e raccontarmi?- Lei annuisce incerta e quindi ci sediamo su due sedie trovate in giro.
Prende respiro e si asciuga le lacrime prima di incominciare.
-Allora... M-mia madre ha tradito mio padre 4 anni fa e quindi vivevo solo con mio padre.
Però lui ha deciso di risposarsi, aveva trovato una donna bellissima, Pamela, e lo era davvero.
Pamela aveva già due figlie, Sylvia ed Elisabeth, che tu conosci bene...
Ecco, mio padre due anni fa...-
Fece un singhiozzo mentre le lacrime scendevano rapide sulle sue guancie, non respirava bene. Le misi una mano sulla spalla per infonderle coraggio. Quando si fu calmata continuò -E-ecco, m-mio padre due anni fa... d-due anni fa morì in un incidente, da quel momento in poi le mie sorellastre e la mia matrigna mi trattano come una... come una schiava. E' questo che sono per loro, una schiava che deve obbedirgli.
D-devo fare i compiti per loro, devo pulire la c-casa ogni giorno, d-devo stirare, lavare... d-devo fare tutto, m-mentre loro... beh loro oziano sul divano o-o nella loro camera.
Se oso mancarle di rispetto o a non obbedirgli mi torturano nel peggiore d-dei modi.-

Devo assolutamente chiederle qualcosa anche se non è il momento.
-E-e Harry? Cosa è successo con lui?-
-M-mi ha invitato ad uscire e siamo andati in spiaggia-
Sorride al ricordo -Mi ha fatto una sorpresa ed abbiamo mangiato in riva al mare, eravamo così contenti, in pace... e lui era così bello...
Però quando sono tornata a casa ho visto la mia matrigna e le mie due sorellastre ed erano infuriate, mi hanno detto che hanno scoperto che mi sento con Harry.
Mi hanno p-preso p-per i capelli e mi h-hanno g-gettata nella vasca, h-hanno f-fatto scorrere d-dell'acqua bollente, ed io l-le pregavo m-ma non volevano a-ascoltarmi. Poi hanno messo l'acqua gelida, un t-tormento, quando avevano terminato m-mi hanno dato in m-mano a Sylvia c-che mi ha portato in c-camera mia e...-
Si blocca respirando irregolarmente -E mi ha f-frustato. Mi ha anche detto che o-oggi e domani n-non potrò mangiare n-nulla- Spalanco la bocca all'udire di tutte quelle torture e quelle storie, prima che io me ne accorga mi metto a piangere e la abbraccio così forte, come per colmare ogni suo vuoto.
-Mi dispiace, mi dispiace così tanto- dico singhiozzando.
Mi stacco dall'abbraccio e la prendo per le mani guardandola negli occhi.
-Da oggi in poi ci sarò io, ti aiuterò, te lo prometto. Ne verrai fuori va bene?-
Lei annuisce debolmente
-M-me lo prometti?-
-Sì-

-Tra noi due?- Chiede incerta.
-Tra noi due- Confermo.






Ragazze, so che non è il massimo, ma non ho potuto fare di più! Spero vi sia piaciuto!
La prossima sarà pieno di Harry gelosi e di Niall protettivi, non perdetevela ;)
CIAOOO <3

 

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Capitolo 6
*** Il bacio ***


IL BACIO

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E' mattina, ieri Niall mi ha fatto compagnia per tutto il giorno.
E' stato dolcissimo, ma avrò fatto bene a dirglielo?
Non lo so, so solo che i suoi occhi mi infondevano fiducia.
Non ho mangiato NIENTE e sto morendo di fame.

Mi vesto per andare a scuola quando ricevo un messaggio da un numero non salvato in rubrica.
<Tra 10 minuti sono fuori casa tua. Ci facciamo la strada a piedi ok?
Niall>

L'ho detto che è un amore? Digito velocemente la risposta.
-Va bene, però bussa, non suonare.-
Mi vesto in fretta e in furia, e quando mi devo mettere le scarpe sento bussare.
Vado velocemente ed apro la porta.
-Niall!- Gli sorrido.
-Ciao principessa!-Rido per come mi ha chiamato.
-Principessa?-
-Sì, il tuo nuovo nomignolo. Dai andiamo!-

-Ehm... Niall, io dovrei preparare la colazione per le mie sorelle- Abbasso la testa imbarazzata.
-Ora stanno dormendo- Aggiungo.
-Dai vieni che ti aiuto- mi prende per mano ed andiamo in cucina.
Ha detto che vuole aiutarmi? Ha fatto tutto da solo. Lo amo quel ragazzo.
Sta facendo dei pancakes con nutella, quello che mi aveva ordinato Pamela.
Finisce il cibo e lo mette nei piatti.
-Grazie mille Niall, ti devo molto-
-Non è nulla, andiamo- Mi sorride.
Camminiamo tranquilli mentre la fame mi divora.
Mi ha tenuto i libri per tutto il tragitto, che cucciolino. Non volevo ma lui ha insistito.
Parliamo per un po' fino a che non gli chiedo.
-Niall... che dovrei fare con Harry?-
-Dora, penso che dovresti seguire solo te stessa, senza ascoltare le minaccie altrui, pur di prendersi mille schiaffi e duemila calci. E' quello che vuoi, essere suo amico e forse anche qualcosina in più.
Ricordati che qua nessuno è padrone di nessuno, siamo tutti liberi.
Non farlo solo perché ti sei affezionata ad Harry, ma anche per difendere le tue priorità e i tuoi diritti-

Ci penso su ed infondo ha ragione... ma il coraggio dove lo trovo? E poi quelle sono tre streghe, possono torturarti fino alla morte senza aver nessun peso sulla coscienza.
Annuisco per dargli segno che ho sentito e capito.
-Grazie Niall, per tutto, veramente! Non so come sdebitarmi.- Dico e lui mi sorride.
Entriamo nell'edificio passando dietro la scuola per stare un po' in pace quando sento qualcuno prendermi per mano tirandomi leggermente.
Mi giro. Harry.
Rivolgo uno sguardo a Niall, preoccupato quanto me.
Harry guarda confuso il biondino ma subito presta nuovamente l'attenzione su di me.
-Dobbiamo parlare- mi guardo intorno assicurandomi che non ci sia nessuno
-N-non posso, forse d-dopo- Mi prende il braccio
-No! Ora!- Me lo stringe provocandomi dolore.
-H-harry m-mi fai m-male- Subito allenta la presa ma senza mollarmi.

-Scusami, non so che mi sia preso... Niall puoi andare via un secondo? Vorrei parlare con lei in pace- Guardo Niall implorante.
-E-ecco, veramente io...- Non finisce la frase che spunta la mia "salvatrice" del momento. Sylvia.
Che è anche la mia rovina.
(Leggere da qua con questo di sottofondo: https://www.youtube.com/watch?v=kcihcYEOeic
quando finisce rimettere)

-Harry! Che ci fai qua con mia sorella?- Gracchia con la sua voce stridula
-Stavamo solo parlando- Cerca di difendersi Harry.
-Ah... - dice quella strega disgustata guardandomi. Le porgo uno sguardo pieno di scuse ricevendo una fulminata ed infine abbasso la testa sotto lo sguardo confuso di Harry.
-Amore, mi sei mancato tanto- Ripone nuovamente l'attenzione sul ricciolo facendo la cosa che non avrebbe mai dovuto fare: Baciarlo. Non un semplice bacio a stampo ma un vero e proprio bacio alla francese, appassionato. La cosa che mi fa più male è che lui abbia ricambiato con gli stessi sentimenti. Sento gli occhi lucidi mentre guardo quella scena dolorosa.
Bhe, che ti aspettavi Dora? E' il suo ragazzo!
Non riesco a staccare i miei dannati occhi da quell' orribile vista, mi sento quasi mancare.
No, non ce la faccio più. Corro via, il più lontano possibile da quella torturosa realtà. Sento Niall che mi chiama, ma lo ignoro.
Corro, corro e corro. Quando credo di essere abbastanza lontana mi appoggio al muretto e incomincio a piangere, non capisco nemmeno io perché sto male se Harry viene toccato da qualcun'altra, mi sento solo tradita, umiliata, ferita... Non è nemmeno il mio ragazzo, non è nessuno per me, dovevo dimenticarlo invece eccomi qua a piangere invano.
Non piango solamente per lui, ma piango per tutto ciò che mi sta accadendo, per le mie sorelle che mi trattano come un fottuto oggetto, che non hanno cuore, che mi costringono a fare cose che non voglio fare ed infine per lui, lui ed i suoi fottuti occhi verde smeraldo che io non potrò mai avere, lui e le sue labbra che non potrò mai sfiorare, lui e i suoi ricci che non potrò mai toccare, lui, che non potrò mai possedere. Tutto questo è fottutamente sbagliato.
Sento dei passi e vedo una testolina bionda tinta.
-Dora! Ti ho cercato ovunque... Aspetta, ma stai piangendo?- No, mi stanno solo sudando gli occhi. Si fa serio rattristandosi ed io infilo la mia testa tra le mie braccia.
-E' per quel...?- Dice lasciando intendere la frase, inizio a singhiozzare.
-Sì, Niall! E' per quel fottuto bacio! E se ti stai chiedendo perché sto piangendo, beh, non lo so neanch'io. So solo che mi sento tradita! E non dovrei, tutto questo è sbagliato.
Non potrò mai parlare di nuovo con Harry! Le mie sorelle mi costringono a mentirgli e a spezzargli il cuore sennò mi torturano fino alla morte! E forse non gli spezzo nemmeno il cuore, perché probabilmente non gliene fotte un cazzo di me! Mentre io sto quì a piangere lui è con la sua "amata" felice e contento fregandosene di come mi sento io! A me questa non sembra vita!-
Dico quasi urlando con la voce spezzata.
-Dora... non dire così, sei ancora in tempo, in tempo per rendere la tua vita migliore, devi solo volerlo- Mi dice con la sua voce angelica.
-Non è vero! Non è vero niente! Non posso migliorare un cazzo, anche se lo volessi con tutta me stessa, dimmi Niall, dimmi come cazzo posso uscire da questa merda e da tutto questo!- Dico alzandomi dal muretto arrabbiata, con nessuno di preciso.

-Tu-tu... tu non ne hai la minima idea, tu non riesci a capire, nessuno riesce a farlo, nessuno!- Dico rincominciando a piangere con la voce spezzata e a singhiozzare. Mi sento così morta dentro, è incredibile.
Continuo a piangere disperata per pochi secondi quando mi sento abbracciare.
-Shh, shh... è tutto ok... non è successo niente... non piangere angelo... ci sono io... stai calma...- Mi sussurra, e in un modo o nell'altro mi calma... Mi stacco dalle sue braccia guardandolo dispiaciuta ed imbarazzata...
-Scusami, non dovevo prendermela con te... è che mi da solo fastidio il fatto che io non abbia più una vita e soprattuto che ad Harry non freghi niente di me...-
-Chi te lo dice?-
-Lo vedi quà percaso? E' qua vicino a noi?-
Lui caccia un sospiro guardandosi intorno.
-Cosa provi per lui Dora?-
-I-io... Niall è una domanda difficile... so solo che provo qualcosa per lui.

Non eravamo amici e neanche fidanzati, ma eravamo qualcosa e quel qualcosa mi piaceva.
Purtroppo è durato troppo poco e la favola è finita-
-Se il destino prevede che la favola continui, stai sicura che continuerà-
Faccio un sorriso triste.
-Niall, io non credo a queste cose, se vogliamo che continui quel "qualcosa" dobbiamo volerlo entrambi. Ma lui, come vedi, non vuole.-
-No, non è vero. Non è vero niente.-

Sentiamo una voce, tanto conosciuta.
No, non può essere lui, non può aver sentito.
Ci giriamo entrambi sorpresi ed io, un tantino preoccupata, incontro il suo sguardo serio.
Fa segno a Niall di andarsene e lui obbedisce.
Ok Dora, basta scappare, è ora di affrontare la realtà.
Si avvicina lentamente ed io abbasso lo sguardo.
-Hai sentito tutto vero?- Alzo la testa ed incontro i suoi occhi, così perfetti, e per un attimo non sento più niente attorno a me.
Lui annuisce. Cazzo.
-Dora, lo voglio anch'io- dice avvicinandosi, ora è vicino, forse troppo vicino
-Cosa?- Chiedo mentre fisso le sue labbra che sono ad un soffio dalle mie

-Questo- Mi prende il viso tra le mani e succede tutto in un attimo, unisce piano le sue labbra con le mie, mentre sento un vortice nel mio stomaco, e mille emozioni mi travolgono.
Un semplice bacio casto, ma dato con tutto il cuore, che finisce troppo presto per entrambi.
-Harry, q-quindi tu... t-tu provi...-
-Quello che provi tu per me-
-H-harry, tutto questo è-è sbagliato-
-Hai detto che quel "qualcosa" ti piace-
-Sì...-
-
E allora non è sbagliato- rimango colpita dalle sue parole.

HARRY'S POV

-Ma tu... sei fidanzato con mia s-sorella-Lei crede che io non abbia sentito la parte dove dice "Le mie sorelle mi costringono a mentirgli e a spezzargli il cuore sennò mi torturano fino alla morte! " Invece si sbaglia, solo che ora sono così preso da lei che non voglio rovinare questo momento.
-Dimenticati di tua sorella... ora ci siamo solo io e te- Non ribatte questa volta, ma mi guarda fisso negli occhi.
-Dora, non so cos'è tutto questo, non l'ho mai provato.
Quando ti vedo mi batte forte il cuore, quando arrossisci e quando balbetti mi si crea un groviglio nello stomaco. Quando muovi le tue labbra in questo modo mi viene solo voglia di baciarti fino allo sfinimento. Sei così bella quando sei insicura, quando provi paura, e quando entri a scuola con una biblioteca in mano e tutta stanca, sei bella lo stesso.
Mi fai morire quando cammini, quando sorridi, quando ridi, mi fai morire sempre.
E mi piace, forse non è questo che mi piace, ma
sei tu che mi piaci. Lo so che tutto questo è sbagliato, ma non posso evitarlo, non posso negarti.
E sono così felice che tu provi lo stesso, ora ho la certezza di non essere pazzo.-

Rimane in silenzio con quel suo viso insicuro e impaurito, e scettica, non sa se lasciarsi andare oppure rimanere con la sua barriera.
Mi prende alla sprovvista alzandosi sulle punte e unendo le nostre labbra, di nuovo. Quando ci stacchiamo sussurra -Mi piaci anche tu- Fissandomi negli occhi.
I suoi occhi, le sue labbra, i suoi capelli...
Non ho mai provato qualcosa del genere, è spettacolare. E' sbagliato, e lo so, ma si vive una sola volta, e non ho intenzione di vivere questa vita senza averla resa mia, senza averla etichettata, senza essere suo, senza baciarla fino allo sfinimento.
Mi piace, mi piace così tanto.
Ci fissiamo in silenzio, ma non imbarazzante, un silenzio dove entrambi ci facciamo i raggi X agli occhi.
Lei è un pozzo senza fondo, un labirinto senza uscita, ma io la scoprirò e la capirò.
Quella sera in cui uscimmo, in macchina mi disse "Saresti l'unico che sia riuscito a farmi cambiare l'idea di me stessa, da quando sono nata non c'è mai stato nessuno"
E io lo prometto, riuscirò a farti cambiare idea di te stessa, riuscirò a farti amare te stessa.

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Capitolo 7
*** Harry ***


HARRY
Suona la sveglia che spengo prontamente, visto che sono già sveglia.
Non ho dormito tutta la notte, ho pensato solo al bacio tra me ed Harry.
E menomale che ci conosciamo da una settimana!
Non so come comportarmi quando lo vedrò a scuola, dò tutto in mano al destino.
Mi vesto ed in 15 minuti sono pronta, quindi ho tempo anche di cucinare per le mie sorelle prima che venga Niall, non vorrei essergli di disturbo.
Suona il campanello e mettendomi la giacca vado ad aprire urlando un -Arrivo!-
-Niall! Come va?-
Gli chiedo pimpante.
-Dovrei chiederlo io a te, devi assolutamente raccontarmi cos'è successo ieri con Styles!-
Dice trascinandomi.
-Allora?- Mi chiede curioso.
-Beh... ci siamo baciati- Dico tutto d'un fiato.
-COSA?! OH MIO DIO DORA, LUI HA BACIATO TE?- E' in stato di completo schock, annuisco eccitata.
-Sì, e mi ha anche detto che gli piaccio! Ommioddio, sono così felice Niall!- Inizio a saltare come una ranocchia. Ride.
-Hahaha, dai cammina!- Dice dandomi una leggera spinta.
Arriviamo a scuola puntuali.
Harry mi passa accanto non degnandomi di uno sguardo. Rimango delusa, e non poco.
Prima che io me ne accorga è in mano mia un bigliettino.
<Ora allo sgabuzzino. Hx>
Gli rivolgo un occhiata e vedo che è diretto verso il posto da lui indicato.
Faccio vedere il bigliettino a Niall tutta eccitata.
-Bhe, che aspetti? Corri dal tuo Romeo!-
-Hai ragione, ci si vedee-
Vado a passo felpato verso lo sgabuzzino ed appena Harry mi vede mi sorride mostrando le sue fossette.
-Hey- Mi saluta.
-Hey- Ricambio.
-Dobbiamo parlare- Sospiro tristemente.
-Ti sei pentito vero?- Mi guarda avvicinandosi e prendendomi il viso tra le mani.
-Mai mi pentirò di aver toccato queste labbra- Dice mentre porta le sue labbra a sfiorare le mie ed io chiudo gli occhi pronta al bacio che non è mai arrivato.
-Ma non è di questo che voglio parlare- Dice staccandosi da me. Lo guardo un po' dispiaciuta e delusa.
-Ah... e di cosa allora?-
-Ieri, mentre parlavi con Niall, ho sentito che dicevi qualcosa sulle tue sorelle...-
Inizio a sudare freddo, questa scena l'ho già vissuta con il biondino.
-Hai detto che sei costretta a mentirmi ed a ferirmi sennò ti tortureranno fino alla morte...-
Faccio un passo all'indietro fissandolo spaventata.
-Io non...- Mi interrompe
-No Dora, ti ho sentita con le mie orecchie- Ok, sono nei guai. Scuoto la testa leggermente in segno di assenso.
-Allora? Cos'è questa storia?- Mi fissa incrociando le braccia.
-E'-è complicato-
-Dora ho bisogno di saperlo!-
-Scusa Harry, io non posso.-

-Niall lo sa...- E' più un affermazione che una domanda.
Scioglie le sue braccia e abbassa lo sguardo, sta pensando.
Dopo un po' di secondi di silenzio alza la testa quasi sorpreso e ferito.
-T-tu... tu non ti fidi di me- Lo guardo scioccata dalla sua affermazione.
-No! Non è così Harry!-
-E allora perché non me lo vuoi dire?-
E' così fottutamente confuso.
-Io mi fido di te, te lo giuro. Ma non posso...- Mi guarda per cinque secondi con la sua espressione stordita e addolorata prima di camminare per andare fuori dallo sgabuzzino.
-No! Harry, mi fido di te, te lo giuro!- Si ferma prima di attraversare la soglia della porta.
-Come può esserci qualcosa se non lo vogliamo entrambi?- Riprende le mie parole del giorno precedente e esce da quella porta.
Che cazzo faccio? Sono in trappola, se lo dico ad Harry lui lascerà Sylvia e lei scoprirà che io gliel'ho detto ed a quel punto sarò morta; se non glielo dico Harry non mi parlerà più e la persona che mi piace mi odierà.
Mi accascio a terra più confusa che mai.
La campanella non è suonata, suona tra 10 minuti e non posso saltare un' altra ora.
Decido di inviare un messaggio a Niall.
<Raggiungimi nello sgabuzzino.
Dx>

In 3 minuti è davanti a me.
-Che succede principessa?-
-Harry si è arrabbiato con me- Dico nascondendo la testa tra le mie braccia.
-Cosa? Perché?-
-Ieri ci ha sentito parlare ed ha sentito anche quando ti ho parlato delle mie sorelle, ha preteso che gli raccontassi tutto ma io non posso Niall! Non posso! Lui lascerà Sylvia e lei darà la colpa a me ed io non uscirò più da casa! Ma se non glielo dico il ragazzo che mi piace mi odierà! Niall aiutami perfavore!- Lui fa un sospiro.
-Io penso che dovresti fidarti di lui, se vuoi che qualcosa succeda tra voi due la prima cosa che ci deve essere è la fiducia, se ti dice che non la lascerà e non ti metterà nei guai credigli.-
-Ma io Niall mi fido di lui, ma lui dice il contrario!-
-E allora provaglielo!-
Ci penso su ed infondo Niall ha ragione, è ovvio che lui pensi che non mi fidi di lui se non glielo provo, ci conosciamo da una settimana!
Mi alzo e abbraccio quell'irlandese che è mio amico da soli 3 giorni ma che mi capisce più di chi mi conosce da una vita.
-Niente ringraziamenti, vai stupida!- Mi alzo e vado velocemente verso l'aula di Harry, che in teoria è senza professore ora. Però prima che possa fare qualsiasi cosa suona la campanella, quindi decido di inviargli un messaggio e di vederlo in bagno.
Entro in classe e la prof. mi dice su per il ritardo. Ma vaccadì son due minuti!
Mi scuso e vado al mio posto.
Invio un messaggio ad Harry.
<Dobbiamo parlare, quindi tra 5 minuti nel bagno delle femmine, ti dirò tutto.
Dx>

Chiedo alla mia prof. di andare in bagno dicendo che è urgente e lei mi dà il permesso dopo un po' di lagne.
Entro ed Harry non è ancora arrivato.
Dopo un paio di minuti lo vedo entrare.
-Allora?-
-Harry mi dispiace così tanto se non te l'ho detto subito, ma voglio provarti che mi fido di te-

-Ti ascolto.-
Prendo un respiro profondo.
-Harry, le mie sorellastre e la mia matrigna non sono quello che sembrano-
-Che vuoi dire?-
Se prima era scazzato ora è curioso ed interessato.
-Loro hanno una maschera, ma appena sono a casa la tolgono e mostrano quello che sono veramente-
-Dora non capisco-
Mi limito ad alzare la maglia e mostrare tutte le ferite chiudendo gli occhi per non vedere la sua espressione. Appena li riapro vedo la sua faccia, è stupita.
-C-cosa sono quelle?-
-Me le hanno fatte loro-
-Loro?! Che ti hanno fatto?-
Il suo tono è stupito, abbasso la maglia. Sorrido amaramente sentendo i miei occhi diventare lucidi, ma non ho intenzione di piangere, non sono debole.
-Torture... torture su torture.-
-Ma perché?-
-Per diversi motivi... perché non obbedisco a ciò che mi dicono, perché non pulisco bene la casa, perché arrivo in ritardo... o per te.-
-Per me?--
-Sì, ricordi la sera che siamo usciti?-
Lui annuisce.
-Quando sono tornata hanno detto che mi hanno scoperto, che sanno che mi sento con te.
Mi hanno fatto una doccia coi vestiti, ma non una normale,prima bollente e poi gelida. Harry è stato orribile. Mi hanno frustato, mi hanno urlato contro e mi hanno detto che non posso più vederti-
A quelle parole una lacrima scese ricordandomi delle loro parole -E io a scuola ti evitavo, ma alla fine non ci sono riuscita Harry. Contro tutte quelle minaccie ho deciso di non perderti, a rischio di essere torturata. L'ho fatto solo per te, e non so neanche io il perchè-
Sorridevo tra le lacrime.
-Perché lo fanno?-
-Io non lo so... E' un mistero, non l'ho mai capito. So solo che da quando è morto mio padre sono diventata una schiava, senza libertà e senza diritti.
Faccio tutto io, sono tre streghe nullafacenti.
Non posso neanche dirlo alla polizia perché hanno tanti contatti che negherebbero tutto.-

Rimane in silenzio a fissare nel vuoto per qualche secondo e dopo mi abbraccia.
-Scusa se me la sono presa con te.
Non riesco a credere che tu stia passando tutto questo. Sto con una stronza, non ci credo.
Non le permetterò mai più di toccarti-
-No, Harry, non puoi impedirlo, nessuno può farlo-
Sorrido amaramente.
-E' questo il mio destino- Aggiungo mentre le lacrime sgorgano sulle mie guance. Le asciuga con la sua mano.
-No, non lo è.
Ah quando le vedo cosa le faccio!-
-No Harry! Tu devi comportarti come se non ti avessi detto nulla!-
Mi guarda scioccato.
-Cosa? Scherzi? Non puoi chiedermi una cosa del genere! Io dovrei, dopo tutto ciò che mi hai raccontato, far finta di niente davanti alle tue sorellastre?- Lo guardo interdetta.
-Harry, per favore- lo prego.
-Non posso farlo, mi dispiace-
-Ti prego Harry, pensa a me. Immaginati cosa farebbero quando saremo a casa-
Lui tira un sospiro.
-Va bene, ma lo faccio solo per te piccola.-
-Grazie mille Harry, per un attimo ho pensato di aver fatto male a fidarmi-

Lui sorride.
-Non potrei mai deluderti, piccola- Dice avvicinandosi al mio viso, in quell'esatto momento la porta si apre e Sylvia si piazza all'interno della stanza. Tempismo perfetto.
Guardo Harry preoccupata, ma lui mi rassicura con il suo sguardo.
-Harry! Che ci fai qua nel bagno delle femmine con mia sorella?-
-Niente, non ti preoccupare, dovevo incontrare un amica che mi avrebbe fatto copiare i compiti ed ho incontrato lei- E' un ottimo bugiardo, dovrò tenerlo presente.
-E' vero?- Mi guarda mia sorella. Cazzo, io non so mentire, neanche solo per dire "sì" o "no"
-S-sì...- Infatti rovino tutto e lei dal suo sguardo scrutante passa al suo sguardo furioso capendo cosa stavamo per fare.
-Oh ok... Harry ti conviene uscire prima che venga il bidello a controllare- Gracchia la mia sorellastra.
-Veramente io...- Lo interrompo scuotendo leggermente la testa, ho già detto che non la può fermare.
-No, niente. Ok, vado!- Detto questo si incammina verso la porta ed appena esce mi giro spaventata verso Sylvia.
-Stavi per baciare il mio ragazzo- Il suo tono è deciso e inquietante.

-N-non è q-quello che sembra- Balbetto impaurita. Ormai la paura fa parte di me.
Sto perdendo tutta la lezione.
Ma poco importa, insomma, appena tornerò a casa morirò!
-Come cazzo ti sei permessa troia?- I suoi occhi erano furiosi. Mi tira i capelli e me li tiene saldi tra la sua mano.
Raramente l'ho vista così. La guardo dispiaciuta e un po' spaventata.
-M-ma i-io...-
-Niente "ma", fuori da questo bagno! Aspetta quando saremo a casa e vedrai-
urla e mi alzo di fretta e furia quasi correndo verso la mia aula.
Quando entro la mia professoressa inizia a rompere.
-Sono 20 minuti che è fuori signorina, non accettiamo comportamenti del genere- Inizio a mettere in atto la mia scena tenendomi la pancia.
-Prof. non mi sono sentita tanto bene, mi fa male la pancia-
-Oh signorina, si sente bene? Riesce a seguire la lezione?-
-Sì, non si preoccupi-

Detto questo vado al mio posto.
-Ok, dove eravamo rimasti?- E ricomincia a blaterare.
Penso solo ad Harry, spero solo di aver fatto bene a fidarmi di lui.



Le lezioni sono finite ed io mi sto cagando addosso per Sylvia, io che mi metto sempre nei guai.
Mentre sono sulla strada di casa mia mi arriva un messaggio.
<Non ti sfioreranno neanche con un dito. Hx>
Che intende dire? Si riferisce a loro? Quante volte gli ho di non provare a farmi uscire da questa situazione.
Sono arrivata a casa e infilo la chiave dentro la serratura facendola scattare.
Metto giù lo zaino, non si sono accorti del mio arrivo, meglio così dai.
-S-sono a casa- Urlo, se non lo faccio si arrabbiano. Vado diretta verso la cucina e vedo tutte e tre sedute attorno alla tavola a conversare ed appena mi vede una scintilla attraversa gli occhi di Sylvia e scatta in piedi puntandomi il dito contro
-Tu!- Mi ringhia contro.
-Tu stavi per baciare il mio ragazzo!- Urla spingendomi e facendomi cadere a terra.
-N-non volevo fare niente, t-te lo giuro!-
-Cos'è questa storia?-
Si intromette Pamela affiancando la figlia, seguita poi da Elisabeth.
-Sai mamma, l'ho beccata in bagno mentre era a due millimetri dalle labbra di Harry-
-I-io vi giuro che non volevo f-fare niente!-
Cerco di convincerle.

-Di' a qualcun altro queste cazzate!- Urla Elisabeth.
-Tu non devi neanche provare a metterti contro di me, sappiamo entrambe chi vincerà, Harry è mio- Mi ringhia contro Sylvia a due centimetri dal mio viso.
-Non la passerai liscia questa volta- Come se di solito non mi facessero niente penso.
Sylvia è veramente arrabbiata.
Prima che io riesca a formulare qualche altro pensiero mi arriva un calcio al fianco che mi fa stendere completamente dal dolore.
Dopo questo arriva una serie di calci, pugni, schiaffi. Il tradizionale modo ma efficace, molto efficace. Sono in lacrime, non ce la faccio più.
-Vi prego smettetela! Per favore, mi dispiace!- Negare non servirà ad un cazzo, proviamo col chiedere perdono.
Qualcosa le fa finalmente smettere. Il campanello.
Sono tutta dolorante. Pamela va a vedere attraverso lo spioncino chi c'è.
-E' Harry!- Sussurra a Sylvia.
-Cazzo...- Risponde. Sta pensando.
-Ok, Elisabeth: porta Dora in camera e chiudi la porta a chiave, non farla uscire per nessun motivo, lei e Harry non devono assolutamente vedersi.- Elisabeth annuisce e mi trascina su in camera mia facendo scattare la serratura, mi prende iil cellulare e poi se ne va.
Io sto ancora piangendo per i colpi, mi fa male tutto il corpo. Singhiozzo cercando di moderare il volume, ma non ce la faccio, è più forte di me.
Mi accascio a terra in lacrime.
Sento la voce di Harry che conversa con la mia "famiglia", continuano a ridere a scherzare, e questo mi fa solo piangere di più. Lo so che lo ha fatto per me, probabilmente ora senza di lui sarei in ospedale dolorante, ma non ce la faccio ad immaginarlo con mia sorella.
Sento qualcuno salire le scale ma non ci faccio molto caso fino a che qualcuno non bussa alla mia porta.
-Dora sei qui?- Sussurra quella voce tanto conosciuta.
-H-harry?- Mi alzo di scatto e mi attacco subito alla porta. Cerco di smettere di singhiozzare, ma non ce la faccio!
-Dora ma stai piangendo? Che è successo? Che ti hanno fatto? Apri questa porta Dora, subito-
-N-non posso, sono chiusa dentro Harry-
-Come sei chiusa dentro? Dov'è la chiave?-
-I-io non lo so Harry! Cerca in giro-
Conoscendo la mia matrigna avrà messo la chiave vicino alla porta cosicchè le mie sorelle avessero potuto venire a controllare.
-Eccola!- Lo sento gridare. Sono passati tre minuti e lui al massimo può stare 10 minuti, altrimenti sospetterebbero. Sento la serratura scattare ed appena entro mi fiondo tra le sue braccia, lui, inizialmente perplesso, esita, poi però ricambia. Singhiozzo sul suo petto.
-Che è successo?- Mi stacco guardandolo senza proferire parola.
-Dora che cosa è successo?- Chiede scandendo bene le parole.
-M-mi hanno picchiato-Dico abbassando la testa.
-Cosa ti hanno fatto loro?!? E perché?-
-S-sylvia ha visto c-che stavamo per baciarci-
-Cavolo, dovevo venire prima, è tutta colpa mia. Sono un coglione-
Sussurra più a sè stesso che a me. Cosa? Si sta incolpando per quello che mi è successo? Cerco di calmarmi e di non singhiozzare più, si sentirebbe solo peggio; ma non ce la faccio.
-Harry scherzi? Tu sei la cura, non la malattia; tutto il male che mi capita non è certo colpa tua, è colpa di quelle tre streghe laggiù. Non voglio mai più sentirti dire cose del genere ok?-
-Se io non mi fossi avvicinato troppo o se fossi arrivato prima ora tu non staresti piangendo, faccio i danni e poi non li riparo, sono un coglione.-
-Non starei piangendo ma starei 1000 volte peggio di ora, perché non ti avrei mai incontrato.

Sei la mia unica felicità, l'unica cosa che mi è rimasta.- Dico prendendo le sue guancie tra le mie piccole mani in modo che mi guardi.

Unisco le mie labbra con le sue.
Finalmente il terzo bacio.
Appena ci stacchiamo mi sorride.
-Ti va se ti porto in un posto?-
-Come vuoi fare? Devi stare con le mie sorelle e-e io non posso uscire di casa.-
-Non ti preoccupare, tu in 20 minuti sii pronta-
-Ok-
Rispondo confusa.
-Però niente bende!- Aggiungo. Lui fa una breve risata ed alza le mani in segno di arresa.
-Vedremo-
-Stronzo-
Ride ancora e poi si incammina per scendere giù dalle scale.

Prima che me ne accorga, le mie lacrime sono seccate, non singhiozzo più e ho il sorriso stampato sulla faccia.
Ah, cosa mi fai Styles




Ciao ragazzuoleee <3
Scusate il ritardo ma ho avuto troppi imprevisti, vi piace il capitolo? Non credete che io stia correndo troppo? Boh.
Facciamo l'epilogo di questo capitolo:
Dora confida tutto al ricciolo (finalmente), diventano una coppia segreta, anche se non ufficiale, le sorelle picchiano Dora, si danno il terzo bacio, e nel prossimo capitolo usciranno.


Ora mi ritiro, ciaoooo <3
 

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Capitolo 8
*** La amo ***


La amo.

Harry è andato via liquidandoli con una stupida scusa.
Chissà cos'avrà in mente.
In pochi minuti sicuramente arriveranno le mie sorelle, stranamente non ho paura: è l'effetto che mi fa Harry.
Come non detto la serratura scatta e vedo apparire Sylvia, è più felice del solito; sarà per la visita di Harry? Ah, cosa non sai.
-Allora? Hai visto chi mi ha fatto visita?- Chiede dandosi le sue solite arie.
-Questo mostra solo che Harry ama me, non potrebbe mai stare con una...- Si interrompe pensando ad un aggettivo mentre mi squadra da testa ai piedi.
-Sfigata, troia, serva, sgualdrina, stupida bambina come te- Lo so che Harry non pensa queste cose di me.
Non lo pensa.
Non lo pensa.
Non lo pensa.

Abbasso lo sguardo addolorata.
-In confronto a me tu sei un insetto da schiacciare. Ti ha solo preso in giro un po', non vuole nemmeno avvicinarsi ad un essere del genere!-
Chissà cosa le ho fatto, perché mi dice questo?
-Prova solo pena per te, è palese, insomma.-
Non ha poi così torto, insomma... appena gli ho detto della mia storia mi ha perdonato per non essermi fidato di lui ed ha subito avuto l'istinto di "proteggermi".
Forse mia sorella non sta dicendo cazzate, forse mi sta prendendo in giro.
Non avvicinarti mai più a lui, non voglio che il mio ragazzo venga infastidito, hai capito?-
Annuisco lievemente.
-Spero io sia stata chiara- Detto questo va fuori dalla stanza a passi veloci.
Dopo cinque secondi sento bussare, proviene dalla finestra.
Mi incammino e... aspetta un attimo, ma è Harry! Apro la finestra.
-Ma sei pazzo? Vuoi ucciderti per caso?- Gli sussurro.
-Buona sera anche a te- Dice ironico.
-Dai entra- Appena obbedisce continuo a guardarmi le scarpe a disagio, sicuramente si sarà accorto che c'è qualcosa che non va, ma non riesco a non sentirmi così dopo le parole di mia sorella.
Forse gli causo fastidio.
-Che ci fai qui?- Lo guardo finalmente negli occhi
-Ti porto fuori, hai bisogno di dimenticare no?- Mi sorride però io non ricambio e ricomincio a fissare le mie scarpe.
-Hey, che hai?-
-Niente...-
Dopo qualche secondo sembra illuminarsi.
-Oh no, non crederai mica a quello che ti ha detto tua sorella?-
-Come? Hai sentito?-
Lo guardo.
-Sì, la finestra era socchiusa.
Non posso crederci, come puoi credere che mi causi fastidio, che provi pena per te e che ti stia prendendo in giro?-
Il suo tono è sconvolto.
Non rispondo.
-Oh mio Dio, non potrei mai pensare queste cose di te. Lo dice per abbatterti, e ci sta riuscendo.
Piccola, sei la mia luce, non potresti mai causarmi fastidio.
Non mi permetterei mai di prenderti in giro, e non provo pena per te.
Io non sto con te per "pena", sto con te perché sei una ragazza d'oro, speciale... sei diversa dalle altre, amo tutto di te, i tuoi modi di fare, quando ti imbarazzi, quando arrossisci, quando sorridi, quando piangi. Non ti scambierei per nulla al mondo.-
Ho sentito bene o ha detto che stiamo insieme?
Lo guardo addolcita, nessuno mi ha mai detto queste cose. Chi lo sà, forse riuscirà veramente a farmi amare me stessa.
-Che cos'altro devo fare per provartelo?-
Chiede indicando la finestra da cui è entrato.
Che stupida che sono. Lui si arrampica su rami, alberi, finestre,… solo per raggiungermi  e io dico che non gli interessa di me?
Scuoto la testa leggermente sorridendo.
-Niente, scusami... è che... era un momento un po' così così, non so che mi sia preso.-
-Non ti preoccupare, capita. Ma devi promettermi una cosa.-

Lo guardo incuriosita.
-Cosa?-
-Non crederai mai più a ciò che ti dirà tua sorella-

Rimango scioccata dalla sua richiesta.
-Va bene… ci proverò- Dico insicura.
Sorride mostrando le sue fossette.
Ma aaaww.
-Vogliamo andare?-
-Eh va bene… come usciamo?-
-Basta fare il più silenzioso possibile, sono nella loro camera no?-

-Come se fosse la cosa più facile del mondo…- Dico ironica.
-Eddai su! Ce la possiamo fare!- Ah, questo suo spirito positivo, troppo positivo.
Mi incita a camminare.
Fa segno di rimanere in silenzio, la parte superiore della porta è trasparente, quindi si vede quando una persona passa, sfuocato, ma si vede.
Mi fa segno di abbassarmi e così faccio.
Mi sento in un film di spie, il problema è che se mi scoprono ci rimetto la pelle veramente.
Sentiamo dei rumori provenire dalla porta, come se qualcuno si stesse mettendo le scarpe.
Mi immobilizzo immediatamente in preda al panico poi senza neanche il tempo di accorgermene mentre la porta sta per essere aperta Harry mi prende per il braccio e ci nascondiamo dietro la porta e il muretto facendo uscire Elisabeth, prende qualcosa che non riesco a vedere e rientra in camera.
Tiro un sospiro facendo uscire l’aria che non mi ero accorta di star trattenendo.
-Ok, al mio 3 inizia a camminare velocemente verso la porta ok?-Sussurra il ricciolo.
Annuisco tremante mentre lui conta.
-Uno…-
-Due…-
-Tre-

Corriamo velocemente ma silenziosamente verso la porta d’ingresso ed apriamo la porta uscendo.
-Menomale, pensavo già al peggio-
-Styles non delude mai-
Ironizza lui.
Ci incamminiamo alla sua Range Rover.
-Dove hai intenzione di portarmi?-
-Abbiamo poco tempo, quindi la mettiamo sul semplice…-
-Cioè?-
-A casa mia, coi ragazzi-
 -Cosa? I ragazzi? No!-
Mi guarda stranito e sorpreso
-Come? Non… non ti stanno simpatici?-
-Sì, è solo che… volevo stare un po’ con te-
-Loro sono capaci di farti spuntare il sorriso dopo 2 anni di pianto… e tu hai bisogno di sorridere. Domani staremo insieme, te lo prometto.-

Sbuffo e annuisco arrendendomi.
Entriamo in macchina e arriviamo a casa sua.
Una villa assurda, sicuramente è ricco. Una lampadina si accende nella mia testa.
-Ma certo!- Penso ad alta voce.
-Cosa?- Mi chiede Harry.
-Niente- Rispondo vaga.
-Dai Dora, per favore. Odio i segreti-
-No, è che… cioè… ho…-
-Dai parla!-
-Credo di aver scoperto perché Sylvia “tiene” così tanto a te-
Dico mimando le virgolette al “tiene”.
-Cioè...?-
Gli indico la sua casa, successivamente la macchina. Sembra confuso ma gli schiarisco le idee.
-Soldi- Gli dico senza tanti giri di parole e un po’ spaventata. Lui capisce al volo e spalanca gli occhi dalla sorpresa.
-E’ sempre stata un po’ tirchia, pianificava sicuramente qualcosa con le altre due…
Le hai mai regalato qualcosa?-

HARRY’S POV
-Le hai mai regalato qualcosa?-

La risposta mi viene senza pensarci. Le ho regalato così tante cose… le ho anche prestato soldi…
Lei quindi mi ha solo raggirato, non ha mai tenuto veramente a me?
Insomma, dopo quello che Dora mi ha detto sulle sue sorelle non ho avuto dubbi che loro sono le “cattive” della situazione, ma pensavo che lo facesse perché teneva a me, in modo sbagliato, ma proteggeva il nostro “amore”.
Io la amavo, lo giuro. Avrei dato tutto per lei, mentre questa pensava solo ai soldi? Era tutta una finzione. Quando Dora mi ha detto quello che subiva ogni giorno ho perso il mio interesse per lei, ma ora sto soffrendo.
Guardo negli occhi la ragazza di fronte a me, preoccupata per me.
-S-sì- Dico ancora scosso.
-Harry stai bene?- Chiede incerta.
-C-certo… tu vai in casa, i ragazzi sono arrivati. Ti raggiungo dopo- Sforzo un sorriso.
-Non ti posso lasciare da solo Harry, hai bisogno di me-
Sospiro. Avevo bisogno di parlare con qualcuno.
-Io la amavo Dora, la amavo veramente. Io non stavo con lei per il gusto di stare con qualcuna, lei mi aveva rubato il cuore. Adesso ho scoperto che non gli è mai interessato nulla di me. Avrei dato tutto per lei.
Che stupido che sono stato, che stupido-
Dico prendendomi i capelli tra le mani.
-Non eri stupido, eri innamorato-
Prima che io me ne accorga ho gli occhi lucidi.
-No Harry… non fare così, non se le merita le tue lacrime!- Cerca di consolarmi invano.
Sbuffa.
-Senti, tu ci sei sempre stato per me, in ogni secondo, credo che questo sia il momento per ricambiare.
Harry perché piangi? Devi girare pagina! Ormai è una storia passata. Lo so che non è facile, ma ci sono io. Sono qua per sostenerti e per aiutarti.-

Sono uno stupido, mi faccio consolare da una persona che ogni giorno subisce cose 100 volte peggiori, chissà come si sente adesso.
Ci guardiamo negli occhi per un tempo indeterminato prima di unirci in un bacio casto e dolce.
Improvvisamente mi sento meglio, lei è piena di carica positiva.
I nostri baci sono tutti come il primo, su quel muretto. Sento sempre le stesse emozioni, non volano via dopo 2 o 3 baci. L’unica differenza è che l’ultima volta piangeva lei, questa volta sto per piangere io.
Ci stacchiamo mentre lei sorride e io ricambio.
-Ti va di non pensarci più e entrare?- Annuisco mentre le lacrime scompaiono di nuovo nei miei occhi.
Ah, cosa mi fai Dora.
Entriamo nella casa e andiamo in salotto, vediamo Liam e Zayn farsi i cazzi propri mentre Louis e Niall giocano alla play. Tipico. Liam e Zayn ci salutano subito mentre gli altri due ci ignorano.
-Non si saluta eh?- Gli chiedo io.
-Sssh- Mi zittisce subito Niall.
-E’ il giro decisivo per sapere chi vincerà- Spiega Zayn.
Dopo circa un minuto sentiamo le esultazioni di Niall e le lamentele di Louis.
-Posso giocare anch’io?- Chiede Dora.
I due si guardano per un secondo poi ripongono lo sguardo di nuovo su Dora e scoppiano a ridere.
-Tu vorresti giocare a “The Crew”?- Chiede divertito Louis
-Che problema c’è?- Chiede Dora infastidita.
-Non sai neanche tenere in mano il Joystick!- Dice Niall.
-E chi ve lo dice?-
-Sei una femmina!-
Dicono contemporaneamente.
-Vi dimostrerò che anche le femmine hanno la loro potenza.
Anzi, perché non scommettiamo?-
Chiede Dora con aria di sfida. Rivolgo uno sguardo alla stanza e vedo tutti i presenti interessati.
Qui la cosa si fa tosta. Si alza un “Ooooh” generale.
-E cosa vorresti scommettere sentiamo?- Chiede Louis divertito.
-Se vinco io mi pagate la merenda alle macchinette per una settimana- La cosa si fa interessante.
-E se vinciamo noi?- Chiede il biondo.
-Se vincete voi… uhm… beh- Ci pensa su per un attimo –Vi faccio i compiti per una settimana!-
-Accetto-
-Anch’io-

-Tanto vinceremo noi-

DORA’S POV.

Il primo concorrente è Louis.
Sono bravissima in questo gioco. Giro a destra, giro a sinistra sono vicina al traguardo e ho vinto! Lui è alquanto sorpreso mentre io esulto.
-Tu… come cazzo hai fatto?-
-Te l’ho detto che ho le mie doti-

Da’ spazio a Niall.
-Dipende tutto da te bro’-
Giro a destra, e giro a sinistra, lui è molto più veloce, ha le sue tecniche. Ma io sono imbattibile!
Ok, diventa difficile, continuiamo ad alternarci a tutta velocità, siamo vicini al traguardo, ma và a sbattere contro il muro e io ne approfitto per oltrepassare il traguardo.
Mi alzo esultando e facendo un balletto strano.
Louis e Niall si vergogneranno sicuramente, dopo essersi vantati così tanto.
-Sei un coglione!- Louis riprende Niall.
-Ho fatto del mio meglio, ma è veloce lei- Cerca di giustificarsi Niall.
-Beh, non mi importa, intanto ho merendine gratis per una settimana- Gli faccio la linguaccia come le bambine piccole e poi rido.
Tutti mi guardano divertiti.
-Ne sei proprio sicura?- Si avvicinano lentamente con sguardo inquietante.
Li guardo confusi, non capisco cosa vogliano dire.
-Sì, abbiamo scommesso- Inizio ad indietreggiare anch’io.
Dagli sguardi dei presenti capisco che sanno cosa mi toccherà.
-Ti conviene iniziare a correre Dora- Mi dice Liam.
Appena capisco cosa vogliono fare spalanco gli occhi e faccio per correre ma Louis si piazza davanti alla porta, sono in trappola.
-Allora? Ritiri la scommessa?- Chiede Niall.
-No! Non rinuncio alle mie merendine!-
Prima che io me ne accorga iniziano a farmi il solletico e io inizio a ridere come una demente, il solletico è sempre stato il mio punto debole.
-Basta basta!-
-Ritiri la scommessa?-
-No!!!-
Ho le lacrime agli occhi, non ho mai riso così tanto.
Continuano per altri 5 minuti, sono bravi però, sanno resistere.
-Okok! Ritiro la scommessa!- E finalmente si fermano.
Ridiamo per un bel po’.
-Siete degli stronzi! Non è leale!- Alzano le mani in segno di difesa.
-Ragazzi! Chi vuole fare uno spuntino di mezzanotte?- Entra Liam nella stanza con una ciotola di schifezze. Non mi ero neanche accorta che fosse uscito.
-Ma sono le 10!- Dice Zayn.
-Zitto e mangia!- Dice Niall con la bocca già piena di cibo.

PIU’ TARDI IN MACCHINA CON HARRY.

-Divertita?-
-Sìì, i ragazzi sono magnifici.-
-Ne sono felice… domani ti va di uscire a cena?-
-Harry, non vorrei rischiare, sai…-
-Oh, no, non ti preoccupare: le tue sorellastre e la tua matrigna escono domani per cinque giorni-

Cosa? Non mi hanno detto niente… C’è qualcosa che non quadra.
-Veramente, non mi hanno detto nulla. E poi sicuramente non vorranno lasciarmi sola dopo ciò che è successo.-
-Oh, non ci pensare dai… si saranno dimenticate.
Allora vuoi uscire domani?-
-Va bene-

Dopo un po’ di istanti di silenzio siamo finalmente arrivati a casa.
-Ciao Harry, e grazie per la serata- Lo saluto scuotendo la mano.
-Sei impazzita?- Lo guardo confusa.
-Te ne vuoi andare senza avermi dato un bacio?- Sorrido scuotendo la testa e avvicinandomi lentamente e dandogli un dolce bacio sulle labbra.
-Notte- Lo saluto.
-Notte- Risponde.
Mi incammino velocemente in casa ed infilo la chiave dentro la serratura, cerco di fare il più silenzioso possibile e dopo poco sono in camera mia.
Mi cambio velocemente prima di infilarmi dentro al letto.
Mi squilla il cellulare, un messaggio. Il mittente è Harry.
<Già mi manchi> Sorrido alla vista di quel messaggio.
<Anche tu. Ti voglio qua vicino a me> Mi affretto a rispondere.
<Detto fatto> Risponde.
<Cosa?>
Non mi arriva più nessun messaggio quindi lascio stare. Decido di addormentarmi e proprio quando sono nello stato di dormi-veglia sento bussare alla finestra. Decido di lasciar perdere, sarà qualche ramo spinto dal vento. Poi però sento bussare di nuovo. Chi è a quest’ora della notte?
Mi alzo con una lentezza incredibile e vado ad aprire la finestra e vedo una testa ricciola.
-Harry! Che ci fai qui?-
-Mi mancavi-
Sorrido per poi sbadigliare.
-Tu sei tutto matto-
-Sei stanca?-
Mi chiede tutt’un tratto. Io annuisco debolmente.
-Dai andiamo a letto gattina-
-Cosa? Con te?-
-Sì, ci sono problemi per caso?-
Mi chiede e io scuoto la testa.
Ci corichiamo a letto. E’ molto piccolo quindi siamo costretti a stare attaccati, non che mi dispiaccia, anzi.
Siamo abbracciati ed io riesco a sentire il battito del suo cuore, è la posizione migliore del mondo questa.
-Sono così fortunato ad avere una ragazza come te- Sussurra.
-C-cosa? Io sono l-la tua… ragazza?-
-Non era già palese?-

Sorrido sul suo petto.
La sua ragazza.
La sua ragazza.
La sua ragazza.

Suonava bene, troppo bene.
-Notte ricciolo-
-Notte piccola-

Detto questo mi abbandonai tra le braccia di Morfeo.


HARRY’S POV

Vedo il sole sorgere. Cavolo è già tardi.
Mi alzo di fretta e furia, le sorellastre possono svegliarsi in qualsiasi momento.
Faccio per andare verso la finestra ma prima do un bacio sulla fronte alla mia ragazza, poi porto a termine ciò che volevo fare prima.



                                                       **********
Entro nel cancello della mia “amata” scuola e vado nel retro, da lì non passa mai nessuno ed è proprio per questo amiamo stare là. Vedo Dora che ride già con i ragazzi. Non c’è nessuno quindi possiamo starcene in santa pace per una volta.
Mi incammino verso di loro e Dora appena mi vede mi salta letteralmente addosso.
-Amore!- e mi bacia.
Aspetta, lei ha veramente avuto il coraggio di chiamarmi “Amore”? Ho sentito bene o sono mezzo down?
-Ciao piccola- Dico sollevandola da terra.
-Mi sono preoccupata quando non ti ho visto accanto a me sta mattina, pensavo ci avessero scoperto-
-Mi sei terribilmente mancata
- Fa una risatina.
-Anche tu- Dice poi unisco le nostre labbra.
La nostra sta diventando un ossessione, non riusciamo a non vederci per più di 3 ore, e questo è negativo perché la nostra è una relazione segreta.
Sentiamo un colpo di tosse volontario.
Cazzo ci eravamo dimenticati dei ragazzi ci guardiamo preoccupati per poi girarci lentamente verso di loro.
-Ehm… dovete dirci qualcosa?- Chiede Louis. Niall ha aria colpevole.
-Ehm… n-noi…- Cerca di parlare Dora
-Ci possiamo fidare, sono i miei migliori amici- Le sussurro in modo che solo lei mi senta, lei annuisce.
-Noi… ci siamo messi insieme- Dico io.
-Però è una relazione segreta- Puntualizza Dora.
-Ma come… com’è successo?- Chiede Liam
-Ecco… non lo sappiamo, è successo e basta- Zayn è quello che mi incuriosisce di più tra tutti, non ha spicciato parola e sembra il più interessato.
-Ma… perché non hai mollato Sylvia?- Chiede Louis.
-Perché dovete sapere che la sorella di Dora…- Lascio la frase in sospeso chiedendo a Dora il permesso di continuare guardandola che mi nega immediatamente scuotendo leggermente la testa.
Nessuno se ne accorge, tranne Zayn.
-Lei è molto fragile, e non volevamo farla stare male- Dico cambiando completamente il mio discorso.
-Ma così la fate stare male di più, la state tradendo!- Dice Louis. Ah, se sapesse…
-Louis no, non è come sembra…  noi non stiamo facendo nulla di male… è-è complicato da spiegare, ma ti giuro che non stiamo facendo nulla di sbagliato- Questa volta è Dora a parlare.
Louis decide di buttarci una pietra sopra, sebbene avesse voluto ribattere.
-Da quanto va avanti questa storia?-Ci chiede Liam con sguardo accusatorio.
-Da circa due settimane…- Rispondo.
-E perché non ce l’avete detto? Specialmente tu Harry, sei il nostro migliore amico!- Sbraita Louis.
-Cerca di capirci, è una relazione segreta, se lo venisse a scoprire qualcuno io sarei morta!- Dice Dora.
-E con lei anch’io!- Continuo.
-Voi lo sapevate?- Chiede Liam a Zayn e a Niall.
-Io no- Risponde Zayn con la sua voce roca alzando le mani in segno di difesa.
-E tu?- Chiede Louis al biondo.
-Ehm… sì- Dice con difficoltà
-Cosa?! E perché lui lo sapeva e noi no?- Chiede Louis
-Ci aveva sentiti parlare… non potevamo negare!- Dico la prima bugia che mi viene in mente.
-Scusate se non ve lo abbiamo detto- Si scusa la ragazza accanto a me.
-Non fa niente, non è colpa vostra- Dice comprensivo Liam.
La campanella suona, ci salutiamo e vanno tutti alle rispettive classe ma Zayn prima di andare ci sussurra:
-So che nascondete qualcosa- Lasciandoci spiazzati.
-S-secondo te… l’ha capito?-
-No, è impossibile… tu non l’hai detto a nessuno?-
scuote la testa
-Solo a te e a Niall-
-Allora non c’è da preoccuparsi-
Sorrido.
-Harry… per questa sera Pamela mi ha detto che escono per tre giorni ma…- Lascia la frase in sospeso per paura di continuare. –Ma?- La incito a finire la frase.
-Ma ci sarà qualcuno a controllare che io non esca… un uomo- Addirittura!
-Supereremo anche questo, non ti preoccupare. Ora vai in classe, piccola, e non pensarci.- Lei annuisce e mi lascia un bacio a stampo. Non credo che questo sia ancora soltanto interesse… credo stia nascendo qualcosa di più. Mentre va’ via sento come se ci fosse un vuoto dentro di me. Ora ne sono sicuro, io la amo.




Ciao ragazze! Scusate il ritardo, è che nel mezzo c’era Pasqua e quindi sono uscita tante volte, poi sono stata da una mia amica tre giorni e quindi non ho potuto continuare. Avrei voluto fare il capitolo più lungo ma era già passato tanto tempo. Per farmi perdonare il prossimo capitolo lo farò lungo! Nel prossimo capitolo comunque Zayn confesserà qualcosa, quindi non è assolutamente da perdere! Ci risentiamo,
Ciao ragazze :*


 

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Capitolo 9
*** Tradimento ***


TRADIMENTO
DORA’S POV
Arrivo a casa dopo le ultime due ore di letteratura.
Che strazio.
Vedo le mie sorelle e la mia matrigna con le valigie. Davanti a loro c’è un uomo alto e robusto.
Ah sì, questa volta vanno a Parigi.
-Noi torniamo tra tre giorni. Lui è il signor Rossman. Controllerà ogni tuo passo. Portagli rispetto, mi raccomando.- Detto questo se ne vanno in macchina mentre Rossman carica le valigie in macchina. Lo aspetto per salutarlo, come da brava ragazza; non so che carattere abbia, quindi meglio comportarmi bene con lui. Rientra e abbassando la testa lo saluto:
-B-buongiorno signor Rossman…- Quel ragazzo mi incuteva paura.
-Ehy, chiamami pure Claudio, non ti preoccupare.
Non devi aver paura di me-
Alzo finalmente la testa e vedo che sorride, ricambio il sorriso. E io che avevo paura!
-Grazie- Dico io.
-Vuole qualcosa da bere o da mangiare?-
-Oh no, non vorrei essere di disturbo. So già che lavori molto. Cucino io, non ti preoccupare. An sì, e dammi pure del ‘tu’-
Annuisco ringraziando per poi chiedere il permesso di andare in camera mia che mi acconsente.
Mi arriva una chiamata da Harry,
-Pronto?- Rispondo.
-Ciao piccola-
-Ehy ricciolo-
-Allora… com’è la tua “guardia del corpo”?-
Chiede ironico.
-Uhm… meglio di come mi aspettavo… mi ha detto di chiamarlo per nome, di non dargli del ‘lei’ e ha anche detto che cucinerà lui! E’ incredibile Harry! Di solito gli amici di Pamela sfruttano questa occasione per farmi sgobbare, lui è diverso.-
-Ah bene… allora credi che ci lascerà uscire?-
-Secondo me è meglio andare al metodo tradizionale, usciamo di nascosto-
-Perfetto, ti vengo a prendere alle 7:00, andiamo in pizzeria-

Sento il mio nome urlato da Claudio
-Va bene, ma ora devo andare amore, ci vediamo dopo-
-Ciao piccola-
Mi saluta lui
-Ciao- Rispondo prima di attaccare la cornetta.
Vado giù in fretta e in furia quando vedo Claudio che mi dice che il pranzo è pronto.
Mentre mangiamo mi chiede:
-Cosa stavi facendo prima?-
-Ero al telefono-
-Ah sì? E con chi?-
Chiede con tono accusatorio.
-Con… un amico-  Rispondo insicura.
-Come si chiama questo “amico”?- Non rispondo abbassando lo sguardo.
-Era il ragazzo di tua sorella… giusto?- Deglutisco pesantemente guardandolo negli occhi. Sospira esasperato.
-Stai tranquilla, non dirò nulla a Sylvia. Ma devo chiederti di darmi il telefono- Cosa? Il mio telefono? Ma nemmeno morta. Devo chiamare Niall!
-No, per favore. Il cellulare mi serve. Non lo chiamerò più- Lo prego cercando di convincerlo.
-Dora. Il. Telefono- Scandisce bene le tre parole, e quindi capisco che è meglio darglielo per non farlo arrabbiare. Lo tiro fuori dalla mia tasca arrendendomi e glielo porgo.
Fantastico, 3 giorni senza cellulare!
Quando finisco il pranzo vado subito su dalle scale ad ascoltare la musica.

7:00 pm
Ora sono pronta, devo solo aspettare che Harry entri dalla finestra.
Dopo un paio di minuti lo vedo “apparire” alla finestra e lo faccio entrare.
-Amore- esulto e gli do un bacio a stampo.
-Ciao piccola.
Dobbiamo fare veloce-
Annuisco.
Mi guida fino alle scale, che sono la parte più difficile perché le scale sono in legno e non è facile passare senza fare rumore!
Andiamo avanti e in un modo o nell’altro arriviamo, solo che io inciampo all’ultima scala, sono un vero disastro! Spero che non si sia sentito.
-Ok, ora dobbiamo fare veloce, da un momento all’altro potrebbe spuntare- Annuisco e camminiamo veloce, quasi correndo e cercando di non fare rumore.
Sono sollevata, siamo alla porta d’ingresso, Harry prende la chiave sul comodino però la fa cadere, ok ora dobbiamo fare velocissimo perché abbiamo sentito che Claudio si è alzato. Quando finalmente riesce ad aprire la porta sentiamo una voce alle nostre spalle:
-Dove pensate di andare?- La voce roca di Claudio rimbomba nelle nostre orecchie mentre ci giriamo lentamente spaventati.
Lo vedo con le braccia incrociate al petto.
-E tu chi sei?- Chiede successivamente a Harry.
-Sono Harry- Dice, come fa ad essere così sicuro di sé stesso? A non provare nemmeno un po’ di paura?
-Ah! Quindi sei tu il fidanzato di Sylvia!- Harry annuisce sempre con confidenza.
Claudio mi guarda a lungo facendomi sentire terribilmente in colpa anche se non ho fatto nulla. Abbasso lo sguardo. Lui scuote la testa come deluso, per poi prendere il cellulare.
No, non vuole fare quello che penso io.
-Che cosa vuoi fare?- gli domanda Harry come se mi avesse letto nel pensiero.
-Chiamo Pamela, per avvisarla di quello che è successo- Io e Harry ci guardiamo spaventati e decido di intervenire:
-Non puoi farlo!- Mi guarda ironico.
-Ah sì? Non posso? Beh, lo sto già facendo- Replica con aria da superiore.
A quel punto mi avvicino lentamente incredula che lui sia capace di fare una cosa del genere.
-Ti prego, non chiamarla. Per favore- Lo prego io con occhi scongiuranti.
Lui mi guarda negli occhi facendomi sentire trasparente.
-Dammi almeno un valido motivo per cui non dovrei chiamarla- Mi chiede.
-Ti spiegherò tutto, ma per favore metti giù quel telefono- Lui obbedisce, curioso.
-Avanti, ti ascolto- guardo Harry come per chiedergli il permesso per raccontare a Claudio quello che stiamo passando, e lui acconsente.
-Io e lui vogliamo solo vivere come una coppia normale… non abbiamo mai fatto del male a nessuno! Però ci è impedito dalle mie sorellastre e dalla mia matrigna. E’ sbagliato fidanzarsi con il ragazzo della propria sorella, lo so anch’io; ma non ci possiamo fare niente, perché quando l’amore viene… non si può respingere. Claudio ci abbiamo provato, te lo giuro… ma non ci siamo riusciti.
Volevamo utilizzare quest’occasione per stare una serata in pace, una sola; ma se tu non vuoi… ti chiedo solo di non dire nulla a Sylvia-
Faccio il mio mini discorso.
Lui tira un sospiro chiudendo gli occhi. Aspetta un po’ di secondi, che a me paiono ore, prima di parlare.
-Forza ragazzi, andate.- Dice un po’ infastidito perché, secondo lui, sta facendo la cosa sbagliata.
Non ci posso credere, veramente ci ha dato il permesso di uscire? Guardo Harry al settimo cielo.
-Cosa?! Possiamo uscire- Chiedo incredula. Lui annuisce divertito.
-Sì, ce l’ho anch’io un cuore- Dice facendo il finto offeso.
-Grazie, grazie, grazie- Gli dico saltandogli addosso e abbracciandolo.
Lui fa una leggera risatina.
Harry ci guarda divertiti.
Quando decido di staccarmi il ricciolo raggiunge Claudio stringendogli la mano.
-Grazie, veramente, signor…- Lascia la frase in sospeso alludendo di voler sapere il suo cognome.
-Oh, no. Chiamami pure Claudio- Sorride lui.
Usciamo salutandolo e ringraziandolo nuovamente mentre Claudio mi da il mio cellulare.
Senza di lui sarei morta, e con me Harry: non avrebbe mai smesso di incolparsi se Pamela, Sylvia ed Elisabeth mi avessero fatto del male, ormai lo conosco bene.
Saliamo in macchina e la prima cosa che dico è:
-Ok, abbiamo una fortuna assurda- Harry fa una risatina.
-Non è fortuna, è merito tuo. Se non avessi fatto quel discorso saremmo fottuti ora- Sorrido timida arrossendo.

In pizzeria.
Harry mi ha veramente portato in un posto fantastico, è una pizzeria con un lago splendido davanti.
Ci sono delle lucine a terra che illuminano il vialetto per entrare.
Harry mi porge la sua mano che accetto volentieri e entriamo mano nella mano.
Ci sediamo al primo tavolo che capita.
-Harry, questo posto è fantastico- Lui sorride e non fa neanche in tempo a rispondermi che subito arriva una tr… ehm… la cameriera.
E’ bionda e magrissima.
E’ praticamente nuda per via della divisa del posto, solo che le altre cameriere sotto hanno la calza maglia e lei no… chissà perché.
Ha due tette abbondanti, che ora sta sbattendo in faccia al MIO ragazzo.
Dio, che rabbia.
Perché Harry non fa niente? E’ lì impassibile a conversare con lei.
Fate pure con calma, io posso aspettare.
Ok, questo è troppo. Iniziano a ridere ed a scherzare, quando finalmente la tizia si accorge della mia esistenza.
-Piccoletta, e tu che prendi?- Piccoletta? A me?
-Non sono una “piccoletta”- Dico ringhiando.
-Ah sì? E quanti anni hai? 15? 16? Non capisco nemmeno come Harry possa uscire con una come te. Chissà quanto si vergogna.- Queste parole mi hanno fatto molto male, ma cerco di nasconderlo.
-Non ti deve interessare, tu sei qui solo per prendere le ordinazioni.- Dico cercando di trattenermi dallo spaccarle la faccia. Harry è lì impassibile. Oh, ma grazie, che cavaliere!
-Bene, cosa vuoi?- Mi chiede infine.
-Una margherita e una coca- Dico fredda.
Lei annuisce scrivendo il tutto sul foglio e se ne va sculettando.
Che brutta troia.
Non rivolgo di uno sguardo Harry, sono troppo delusa.
-Che hai?- Chiede dolcemente. Prendo un respiro profondo e mi trattengo dall’urlagli contro. Sì, fai pure il dolce quando ti conviene.
-Niente- Mi sforzo di dire.
Decide di non dire nulla.
Arriva di nuovo la tro… la cameriera.
-Ecco a te, piccoletta- Mi mette il piatto davanti con non-chalance.
Decido di mantenere la calma.
-Grazie- Rispondo riducendo gli occhi a due fessure infastidita dalla sua presenza.
Non mi calcola nemmeno e posa subito lo sguardo su di Harry.
-Ecco a te, Harry- Dice il suo nome con voce parecchio sensuale.
Cosa? Quella lì sa il nome di Harry?
Mi sforzo con tutta me stessa di non fare scenate strane.
Gli poggia un bigliettino sul tavolo.
-Se hai bisogno… chiamami- Dice ancora sensualmente ammiccando.
Harry si mette il bigliettino in tasca.
Ok, questo è troppo.
A fanculo l’educazione e la pazienza.
Mi alzo sbattendo le mani sul tavolo.
-Se avete bisogno di un po’ di tempo per pomiciare, vi tolgo il disturbo-
Detto questo me ne vado incazzata lasciando la pizza fumante sul tavolo.

HARRY’S POV
Ho sbagliato qualcosa?
Faccio subito per alzarmi ma Martha mi blocca.
-Che fai? Segui quella bambina?-
-Sta zitta- La ammutolisco alzandomi e andando a passi veloci verso Dora.
La raggiungo e la prendo per un braccio.
-Non toccarmi- Si scosta velocemente dalla mia presa.
-Cosa ti ho fatto? Ho sbagliato qualcosa?-
Si gira verso di me sorpresa.
-Stai scherzando vero?- Mi chiede. La guardo confusa.
-Lei ci ha palesemente provato con te e tu non hai fatto un cazzo, anzi ridevi con lei!
Poi mi ha preso in giro davanti a te e tu, da bravo cavaliere che sei, sei rimasto lì con le mani in mano mentre la tua ragazza veniva derisa.
Dopo ti ha dato il suo numero e tu l’hai accettato mettendo il foglietto dentro la tua tasca. Il tutto davanti alla tua ragazza!-

Scandisce bene le ultime sei parole.
Cosa? Non me n’ero assolutamente accorto!
Rimango a fissarla interdetto.
Lei mi guarda in cerca di una risposta che non arriva, perciò scuote la testa andando via a passi ancora più veloci.
-No aspetta, lasciami spiegare!- Le corro dietro.
Lei si gira di nuovo chiedendo:
-Che cosa dovresti spiegare? Mi hai ignorata, umiliata, e soprattutto ferita-
-Lei si chiama Martha, è un’ amica di mia sorella Gemma.
Ci prova con me sin dalla prima volta che l’ho conosciuta, per questo non facevo niente! Ormai ci sono abituato.
Ci ridevo e scherzavo perché parlavamo di mia sorella.
Mi dispiace di non averti difeso, però non volevo creare scompigli!
Lei è solita a fare così con tutti e se ti intrometti la cosa diventa troppo grande, quindi in questi casi devi solo essere paziente.
E per quanto riguarda il numero: di quei bigliettini me ne avrà dati a centinaia, ma fanno tutti la stessa fine-

Tiro fuori il bigliettino strappandolo in mille pezzettini e lasciandolo cadere nel lago.
Mi guarda insicura, tipico del suo carattere.
-Come faccio a sapere che non menti? Che non ti stai solo prendendo gioco di me?- Mi chiede.
-Guardami negli occhi, ti pare che io ti stia mentendo?- In quel momento ero terribilmente serio.
Finalmente fa crollare il suo muro e abbassa la testa imbarazzata.
-Scusami… è che… non sopporto il fatto che qualcuno ti porti via da me-
-No, sono io che ti devo chiedere scusa.
Non dovevo comportarmi così davanti a te e soprattutto dovevo difenderti.
Ti hanno fatto tanto male?-
Mi guarda confusa.
-Cosa?-
-Le sue parole… ti hanno fatto tanto male?-
Mi guarda imbarazzata.
-Beh... un po’- Che domanda stupida, è ovvio che le hanno fatto male! Le ha detto che mi dovrei vergognare ad uscire con una come lei: e lei, testarda com’è, sicuramente ci crede.
-Lo sai che non è vero.- Le dico mettendole una ciocca dietro l’orecchio.
-Harry, non sparare cazzate.
Lo sappiamo entrambi che io non sono abbastanza per te.
Fa strano anche a me sentire “Dora Barnes sta con Harry Styles”.
Insomma, io sono sempre stata la ruota di scorta, la sfigata di turno; e tu, beh… e tu… uno dei ragazzi più popolari della scuola. Mi chiedo ancora perché tu abbia scelto me avendo davanti tutta quella valanga di quelle bellissime ragazze-
Lo sapevo che non dovevo lasciare che Martha si prendesse così gioco di lei. Ma forse è un bene perché ora posso dirle quello che provo per lei.
-Lo sai che mi fai imbestialire quando credi alle cazzate che dice la gente! Vuoi veramente sapere perché ho scelto te? Perché sei diversa, mi fai provare emozioni che non provavo da quando ero bambino. Tu mi fai rivivere- Prendo un grosso respiro prendendole le mani.
-E’ il momento di dirtelo.
Io… non credo che tu mi piaccia più-
Spalanca la bocca interdetta.
-I-io…- Cerca di replicare.
-Lasciami finire.
Io non credo che tu mi piaccia più, non credo che sia solo una semplice cotta. Sta nascendo qualcosa, non è più semplice attrazione. Io credo di amarti… anzi ne sono sicuro. Io ti amo-

DORA’S POV
-Io credo di amarti… anzi ne sono sicuro. Io ti amo-

Quelle parole mi spiazzano completamente.
Non sono sicura di voler affrontare l’amore, è un sentimento così grande: mi spaventa, e non poco. Ora devo pensare a qualcosa da dire per non ferire i suoi sentimenti, non se lo meriterebbe.
-I-io… Harry, non so cosa dire…-
-Sssh-
Mi mette un dito sulla bocca.
-Non devi rispondere- Annuisco.
-Dora, ho… qualcosa per te…- Continua successivamente mentre toglie il dito dalla mia mano.
Lo guardo interessata.
Tira fuori qualcosa dalla sua tasca, è una scatoletta.
-Girati e chiudi gli occhi- Non mi fa neanche vedere cos’è che subito obbedisco.
Sento qualcosa di freddo essere appoggiato al mio collo.
Una collana.
-Apri pure gli occhi- Mi dice dolcemente.
Appena li apro vedo cosa c’è.
E’ metà cuore con su incisa una ‘H’.
E’ fantastica!
Mi giro e lui mi fa vedere l’altro pezzo con su incisa una ‘D’.
Sorrido in maniera smisurata e gli salto addosso.
-Oh mio Dio Harry, non ci credo! Non dovevi, veramente!-
Questa è la cosa migliore che mi abbiano mai regalato.
-Lo sai che per te farei questo e altro- Mi dice e non posso fare a meno di sorridere.
-Fai vedere come ti sta bene- Mi tolgo da lui e guarda la collana sorridendo.
-Ti sta benissimo- Mi complimenta.
-Cos’è questa?- Mi chiede prendendo in mano la collana con su scritto ‘Cinderella’.
Me n’ero quasi dimenticata.
-Me l’ha regalata mio padre- Faccio un sorriso amaro.
-E’ l’unica cosa che mi rimane di lui- Continuo.
Mi guarda dispiaciuto.
-I-io… m-mi dispiace, non lo sapevo- Si scusa frettolosamente.
-Non ti devi scusare, non è colpa tua- Lo rassicuro, lui annuisce.
-Entriamo? Ormai le nostre pizze saranno gelate- Scherza lui facendo una risatina.
Accetto prendendogli la mano e successivamente ci avviamo verso la pizzeria.
Ci sediamo e quando iniziamo a mangiare lui mi dice:
-Non permetterò mai più a nessuno di farti del male- Mi dice serio.
Gli sorrido riconoscente.
-Lo sai meglio di me che non è possibile- Dico un po’ amareggiata.
-Almeno ci voglio provare- Dice convinto.
E’ troppo dolce. Ora non ne ho più dubbi.
-An sì Harry, comunque anch’io- Mi guarda confuso.
-Anche tu cosa?-
-Anch’io ti amo- Lui mi sorride.

Più tardi.
Finiamo di mangiare ed usciamo e ci incamminiamo verso il molo.
Una cosa fantastica.
Mi tolgo le scarpe e immergo i miei piedi nell’acqua fresca.
-Dora, ma… tua madre?- Rimango scioccata dalla domanda e ci metto un po’ a rispondere.
-Se non vuoi dirmelo fa lo stesso…-
Credo che sia ora che io glielo dica, deve pur conoscere una parte importante di me, se lo amo –come ho detto poco fa– devo pure farmi coraggio e far rivivere quei mostri del passato.
-No no, te lo dico.
Mia mamma si chiama Chanel… era una donna fantastica amava così tanto mio padre… poi non so cosa sia successo ma ha inizio ad essere fredda con lui, ha iniziato a stare in silenzio tutto il tempo… come se qualcosa la turbasse… abbiamo provato a parlarle, ma non voleva sentirne.
Un giorno vidi mio padre piangere e mi disse che… la mamma se n’era andata, che non sarebbe mai più tornata-
Una lacrima veloce fuoriesce dal mio occhio.
-Mi ha detto che lo aveva tradito con un’ altro uomo e che non l’avrei mai più rivista- Le lacrime sono diventate più di una e Harry mi fissa con sguardo preoccupato.
-Se non vuoi continuare, guarda che…- Cerca di farmi sentire meglio ma lo interrompo subito facendo come se non lo avessi udito.
-Una settimana dopo ci fu il processo al tribunale.
C’era anche il suo presunto “compagno”
Ero così angosciata… non volevo lasciare nessuno dei due, ero arrabbiata con mia madre, ma non volevo abbandonarla, era mia madre! Piangevo così tanto al pensiero che non l’avrei mai più rivista, che quella sarebbe stata l’ultima volta.
Alla fine, come previsto, diedero l’affidamento a mio papà.
Mentre lui era mezzo arrabbiato con mia madre, io ero solo triste, ma lui non se ne accorgeva. Mi prese la mano e io guardai indietro: mia madre stava piangendo. A quella vista non ce la feci più e corsi ad abbracciarla-
Singhiozzo mentre Harry mi accarezza la schiena.
-Quella fu l’ultima volta che l’abbracciai, ed anche l’ultima volta che la vidi- Singhiozzo per un po’ di tempo prima di continuare:
-Mi manca così tanto- Mi butto tra le sue braccia lasciandomi andare in un libero pianto mentre lui mi accarezza i capelli.
-Oh piccola- Cerca di confortarmi.

Il giorno dopo.

Sto uscendo da scuola per andare da Niall, gliel’ho promesso.
E’ da tanto che non lo sento e devo raccontargli tantissime cose!
Insomma è pur sempre il mio migliore amico, sì, il mio migliore amico.
Da quando sto con Harry l’ho completamente dimenticato, e per questo mi sento tanto in colpa.

A proposito di Harry, ieri è stato dolcissimo, come sempre d’altronde, mi ha consolato e confortato, e per una volta non sono stata da sola mentre mi asciugavo le lacrime.
Mi ha fatto capire che lo amo, probabilmente più di ogni altra cosa… e da quando lo conosco? Due settimane? Tre settimane? Non ricordo neanche, so solo che mi ha cambiato la vita in pochissimo tempo, mi ha dato una ragione per vivere!
Sorrido a tutti quei pensieri mentre mi incammino con lo zaino sulle spalle verso casa Horan. Claudio tanto l’ho già avvisato.
Vorrei tanto fare una sorpresa ad Harry, ha fatto così tanto per me… mi ha fatto conoscere nuovi luoghi, mi ha regalato la collanina, mi ha fatto sentire meno sola, mi ha dato qualcuno da amare… solo che non saprei cosa regalargli… mi aiuterà Niall.
Giro all’incrocio con in testa solo il ricciolo mentre la scritta “Plus” del bar si fa spazio nella mia visuale; vedendo però, qualcosa che non avrei mai voluto vedere.

MARTHA’S POV
Quella bambina vuole rubarmi Harry, devo farle vedere chi comanda qui.
La delusione nei suoi occhi sarà così grande ed impagabile, non vorrà mai più vedere il ricciolo nella sua vita.
Harry ieri non mi ha minimamente calcolato dopo aver rincorso quella sfigata, ma io ci sono da più tempo e non permetterò che Harry ceda ad una ragazzina. Il mio piano è infallibile, mi meraviglio di me stessa.

HARRY’S POV
Uscendo da scuola mi arriva un messaggio da Martha.
<Raggiungimi davanti al Plus.
E’ ora di finirla con questa storia>

Finalmente si è stancata anche lei di starmi dietro!
Ma glielo dico o no che ho questo “incontro” con Martha a Dora?
Ma sì dai, a chi importa? E’ il nostro ultimo incontro per chiudere la faccenda.
Arrivo davanti al bar chiamato “Plus”.
Dove vedo Martha tutta agitata.
-Harry!- Mi chiama e le faccio cenno con la testa.
-Che vuoi Martha?- Le chiedo curioso.
-Voglio solo chiarire, non voglio fare niente di male- La guardo negli occhi e mi sembra sincera, per una volta si è tolta quella maschera da troia stronza.
-Mi dispiace di esserti stata tanto appressa, avevo solo una grandissima cotta che non riuscivo a levare.
Ma è ora di finirla con questa storia-
Mentre lancia un’ occhiata fuggiva dietro le mie spalle le passa una scintilla inquietante negli occhi.
-Come sai tu, la parola fine ha tanti significati- Dice mentre si avvicina con fare sensuale.
Prima che io me ne accorga le sue labbra sono sulle mie, e ricambio spontaneamente essendo preso alla sprovvista.
Ma che cazzo sto facendo? Faccio per spingerla via invece è più veloce e si stacca lei facendomi l’occhiolino. Sento un ramoscello spezzarsi alle mie spalle e mi giro vedendo la figura di Dora.
Spalanco gli occhi preoccupato mentre faccio un passo verso di lei.
-D-dora, io…- Cerco di parlare senza avere però le parole. Mi guarda con una tale tristezza ed una tale delusione che mi viene depressione solo a guardarla. Le sue labbra tremano, segno che sta per iniziare a piangere, quando si gira e corre via in un posto a me sconosciuto.
Rivolgo uno sguardo a Martha e vedo che ha indosso un sorrisetto compiaciuto. Ora capisco, era tutto pianificato. La guardo come se fosse un insetto.
-Sei una stronza- Le sputo con disprezzo.
Mi sorride felice che la sua vendetta abbia funzionato, prima che io inizi a correre verso Dora.

DORA’S POV
Come ha potuto farmi questo? Io mi fidavo di lui, invece alla prima occasione se la fa con la prima che capita. Anzi, non proprio! Con quella che mi ha preso in giro davanti a lui. Tra tutte le ragazze del mondo proprio Martha doveva scegliere?
Corro, corro e corro senza una meta, finché non arrivo ad un parchetto abbandonato, mi siedo sulla panchina e piango tra le mie ginocchia, lasciando che le mie lacrime amare scorrano sulle mie guance.
Non ci posso credere, spero che tutto questo sia solo un brutto incubo.
Singhiozzo varie volte al ricordo di ieri.
Ieri ha detto che mi ama, mi ha regalato la collanina, ha promesso di proteggermi, ha promesso che nessuno mi avrebbe fatto del male; mentre invece quello che ho visto è 100 volte peggio dei pugni, degli schiaffi, e delle torture delle mie sorelle.
Il mio cellulare non la smette un secondo di squillare, sono tutte chiamate e messaggi di Harry. Spengo il cellulare stufa di sentire la solita musichetta.
Sento dei passi accanto a me, ma non ho neanche la forza di alzare la testa.
-Ehi, tutto bene?- Mi sussurra una voce profonda conosciuta.
Ma che domande, ovvio che niente va bene!
Si siede accanto a me mentre cerco di ignorarlo.
-Cos’è successo?- Alzo lo sguardo vedendo l’amico di Harry, Zayn.
Che cazzo ci fa lui in questo parco abbandonato?
-Dora? Perché piangi?- Chiede sorpreso
Non mi interessa se scoprirà il mio segreto, non mi interessa che sia solo un conoscente e che non arrivi nemmeno al livello di amicizia, ho bisogno assolutamente di parlare con qualcuno.
-H-harry- Sussurro con voce spezzata e rotta dal pianto.
-Che cazzo ha fatto?- Sussurra mezzo incazzato.
-H-ha b-baciato un’altra- Dico prima di sfogarmi in un altro pianto liberatorio.
-Cos’ha fatto lui?- Chiede con gli occhi spalancati incredulo.
Singhiozzo ancora di più a questa domanda.
Già, nemmeno io ci credo.
-Dora ma sei proprio sicura? L’hai visto coi tuoi occhi?- Annuisco debolmente sempre più demoralizzata. Quanto vorrei fosse una cazzata inventata da una tizia gelosa. Sospira incredulo.
-Ma-ma… non è possibile, Harry è il mio migliore amico, lo conosco! Non farebbe mai una cosa del genere- Dice ancora confuso.
Eppure io, purtroppo, ne sono sicura.
Nascondo di nuovo la mia testa tra le ginocchia quando sento che le lacrime stanno per uscire ancora. Mentre mi accarezza la schiena e gioca coi miei capelli mi dice:
-Si sistemerà tutto, te lo prometto-
In un modo o nell’altro mi sento un po’ meglio e alzo di nuovo la testa.
-Ti va di venire un po’ a casa mia mentre ti riprendi?- Mi chiede con la voce più dolce possibile. A prima vista sembrerebbe uno di quei cattivi ragazzi puttanieri, che spacciano, che vanno alle feste tutti i giorni… invece se lo conosci bene è un ragazzo disponibile e dolce.
Accetto l’offerta e successivamente ci incamminiamo verso la sua moto mentre le scene di poco fa non la smettono di tormentarmi un attimo.
 
SPAZIO PER ME
Ciao ragazzeeee.
Scusate per la lunghezza del capitolo, non so, mi sembrano sempre troppo corti.
Probabilmente il capitolo è noioso, ma è essenziale per il continuo della storia. Non sottovalutate Zayn, ha un ruolo importante nella storia.
Guardando le ultime righe che ruolo vi viene in mente? E’ quasi impossibile capirlo; ma voglio vedere se siete abbasta intelligenti, lol.
Ci vediamo al prossimo capitolo, ciaoo <3

 

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Capitolo 10
*** Amore ***


AMORE
ZAYN’S POV

Come ha potuto Harry fare questo?
Eppure vedevo in lui così tanto amore, ma si sa che Chi ama non tradisce.
Siamo in motorino, Dora non la smette un secondo di piangere, la mia spalla è ormai un oceano.
Capisco che ha paura della velocità per come mi stringe al momento delle curve ed infatti cerco di rallentare.
Quando arriviamo la faccio scendere e le tolgo il casco:
le sue lacrime si sono seccate per il modo in cui il vento si è scagliato contro la sua faccia.
La guardo tristemente:
-Vieni- La incito ad entrare con voce più dolce possibile.
Quando entriamo la adagio sul divano.
-Vuoi… qualcosa da mangiare? O… da bere?- Le chiedo incerto abbassandomi al suo livello. Lei sta fissando un punto fisso della stanza mentre piange silenziosamente. Scuote leggermente la testa rimanendo nella sua posizione.
-Sei sicura di non volere nulla?- Le chiedo ancora una volta.
-Non ho fame- Mi riferisce con voce debole.
Devo cercare di farla sentire meglio.
Mi siedo accanto a lei sospirando e accarezzandole i capelli.
-Dora non fare così. Non puoi piangere per tutto il giorno- Fa come se non le avessi detto niente. Sospiro di nuovo.
-Cosa posso fare per farti sorridere?- Finalmente si gira e mi rivolge il suo sguardo, solo che per me non è abbastanza. Io voglio vedere un fottuto sorriso su quel viso.
-Perché l’ha fatto?- Finalmente spiccia parola, ma non era quello che mi aspettavo.
-Cosa c’è di sbagliato in me?- Dice prima di singhiozzare.
-Avanti… non fare così… non c’è nulla di sbagliato in te e lo sai- Dico cercando di confortarla.
-Non ero abbastanza per lui. Non sono abbastanza per nessuno. Io non sono mai abbastanza- Singhiozza rumorosamente prima di abbracciarmi di colpo e piangere sul mio petto.
Rimango basito da questa sua azione prima di abbracciarla anch’io.
-Non piangere scricciolo. Ci sono io. Calmati.
Tu sei molto di più che abbastanza, tu superi il limite.
Non devi mai più dire una cosa del genere.- 
Dico accarezzandole la schiena. Ora che lei è a pezzi lo sono anch’io, non so spiegarmelo. Invece quando lei è felice io sono al settimo cielo. Non credo proprio che io mi stia innamorando, è qualcosa di diverso, inspiegabile.
-Ti prego smettila di piangere e fammi un bel sorriso- Dico mentre ci stacchiamo. Lei si limita ad asciugarsi le lacrime.
-Guarda che se non sorridi mi toccherà usare le maniere forti- Le dico con sguardo minaccioso. Mi guarda confusa ma ancora non sorride.
-L’hai voluto tu- Faccio spallucce prima di muovere velocemente le dita su e giù per il suo esile corpo. Lei inizia a ridere come una pazza, e mi rincuora vederla finalmente sorridere dopo tanto tempo. Ho scoperto il suo punto debole.
Istintivamente rido anch’io.
-Basta Zayn, per favore!- Mi prega lei.
-Ti prego!- Continua lei con le preghiere.
-Mi fermo solo se mi prometti che sorriderai e non piangerai più- Le propongo io mente continuo a farle il solletico.
-Okey, okey. Te lo prometto! Fermati ora!- Finalmente mi fermo e continuiamo a ridere come degli assatanati.
-Finalmente vedo un sorriso sul tuo viso- Lei arrossisce cercando di nasconderlo coi suoi capelli.
-Sei uno stronzo!- Alzo le mani in segno di difesa.
-Dai su, ora si mangia- Dico accennando un sorriso. Lei sbuffa.
-Ma non ho fame- Dice come una bambina di 10 anni che fa i capricci.
-Eh no, tu mangi, che tu lo voglia o no!- Lei alza gli occhi al cielo.
Io vado di là e inizio a mettere su l’acqua per la pasta.
Dopo circa 10 minuti Dora mi raggiunge in cucina un po’ spaventata.
-Ehm… Zayn…- Inizia lei.
-Dimmi tutto scricciolo- La incito io.
-I-io… volevo chiederti se… - E’ così buffa e spaventata.
-Avanti, non avere paura di dirmi le cose- Provo ad incoraggiarla.
-E’ che… volevo chiederti se… se posso rimanere a dormire- Sussurra l’ultima parte e se non fosse per il mio super-udito probabilmente non l’avrei sentita. E’ questo che voleva chiedermi? Ed aveva così paura? Ma per chi mi ha preso?
-Sai… non me la sento di tornare a casa…- Mi spiega lei ancora spaventata.
-Ma certo che puoi rimanere a dormire! Se ti farà stare meglio va bene- Le offro uno dei miei sorrisi più calorosi mentre le si scarica la tensione.
-Comunque ora è pronto- La avviso, mentre inizio ad apparecchiare la tavola.
-Ok… chiamo Claudio un secondo- Mi dice rilassata.
-Chi è Claudio?- La vedo irrigidirsi. E’ palese che non sappia mentire.
-Ehm… l-lui è… un amico di mia mamma- Finisce il discorso con uno dei sorrisi più falsi che abbia mai visto.
Scuoto la testa prendendo il piatto e lasciando perdere.
Io so che lei ed Harry nascondono qualcosa, probabilmente anche Niall.
Ho visto i loro sguardi due giorni fa, ho visto quando Dora ha sussurrato di non dire niente, ho visto i loro piccoli complotti. Ho visto tutto. Ma credo sia normale che non mi voglia dire nulla, non abbiamo ancora preso confidenza.
La vedo prendere il cellulare e chiamare.
-Claudio… sono Dora… posso rimanere a dormire da un mio amico? Per favore… sì sì… sì… sarò a casa… Ok… grazie mille… ciao!-

7.00 pm
-
Zayn ma io dove dormo?- Mi chiede lei con la sua dolce voce.
-Non ti preoccupare, i miei sono fuori, quindi io dormo sul divano e tu nella mia stanza- Decido di fare questo sacrificio.
-Ma non posso dormire io sul divano? Non mi sembra giusto venire qua e rubarti anche il letto…- Replica lei.
-Scricciolo, non ti preoccupare. Dormi pure nel mio letto, non c’è problema; okey?- Mi guarda ancora un po’ indecisa.
-Però…- Cerca di replicare. Quant’è testarda.
-Però niente. Ora ti vado a prendere il pigiama di riserva per mia sorella e vai a letto, va bene?- Le chiedo con voce dolce ma che non ammette repliche.
Lei annuisce arrendendosi.
Le prendo il pigiama e la porto a letto.
-Buona notte scricciolo- Le sorrido dandole un bacino sulla fronte.
-Buona notte Zaza- Detto questo vado a sistemarmi sul divano dopo poco addormentandomi.
2:00 am
Mi sveglio sentendo delle piccole urla e dei respiri affannati. Mi alzo di scatto provocandomi un mal di testa terribile.
Non ci faccio molto caso e vado su per le scale dritto in camera mia, dove dorme Dora e la vedo tutta in lacrime con il busto alzato.
-Che succede scricciolo?- Le chiedo preoccupato.
-L-l’ho sognato Zayn, ho sognato l-lui c-che mi abbandonava- La guardo addolcito.
-Ah, vieni qua piccola- La abbraccio e lei mi stringe stretto stretto a se.
-I-io lo amo Zayn… Non voglio perderlo- Mi dice con voce spezzata dal pianto.
-Scricciolo, non piangere. Vedrai che si sistemerà tutto. Ci sono io-
Mi stacco lentamente.
-Mi dispiace di averti svegliato- Si scusa imbarazzata.
-Non ti preoccupare-
Vado verso l’armadio e prendo delle coperte e un cuscino.
-C-che fai?- Mi chiede con voce fragile.
-Dormo qua, per evitare che tu abbia altri sogni del genere- Le spiego.
-Cosa? No Zayn, ti prego torna giù. Non puoi dormire per terra per colpa mia!- Si oppone contraria.
-Smettila di pensare sempre agli altri. Hai bisogno di me ora- 
-Per favore! Mi sentirei in colpa- 

-Non ne avresti motivo- Metto le coperte apposto per terra e mi sdraio.
-Zayn…- Mi chiama la ragazza accanto a me.
-Sì?-
-M-mi… terresti la mano?- 
Chiede un po’ incerta. Sorrido istintivamente.
-Sì certo- Detto questo ci addormentiamo mano nella mano.

DORA’S POV
7.30 am
Sento qualcuno che mi scuote e che mi chiama. E’ Zayn.
-Dora…- Mi sveglio lentamente stiracchiandomi.
Non voglio neanche vedere il mio aspetto ora.
-Eccomi- Improvvisamente mi ricordo che ha dovuto dormire per terra.
-Come ti senti?- Chiedo preoccupata.
-Dovrei chiederlo io a te…- Mi risponde.
-Hai dormito per terra, sei tu quello con le ossa distrutte!- 
-Il tuo ragazzo ha baciato un’altra, sei tu quella col cuore distrutto- 
Mi imita pentendosene subito dopo. Abbasso lo sguardo, questa frase mi ha fatto male.
-I-io… scusami, non volevo- Si scusa subito.
-Fa niente…- Dico scacciando i brutti ricordi.
-Allora… come stai?- Chiedo dopo un po’.
-Un po’ di dolori alla schiena e al braccio… però la parte positiva è che tu hai dormito serena- Questo sta male. Toglie una notte di dormita a se stesso per far dormire tranquilla me?
-Mi dispiace Zayn…- Mi scuso dispiaciuta.
-Non torturarti per nulla, io sto bene. 
Ora vestiti- 
Mi dice sorridendo.

***

Siamo davanti a scuola.
Ho paura di affrontare Harry.
Colui che mi ha fatto rivivere in 2 settimane e che mi ha fatto morire in 1 gesto.
-Zayn, ho paura- Gli confesso.
-Non devi averne; è lui che deve darti spiegazioni, non tu- Mi rassicura.
Andiamo verso i ragazzi. Ci sono Louis, Liam e… Niall. 
Niall! Quando lo vedo mi maledico mentalmente.
Ieri sarei dovuta andare da lui, ma con tutto il trambusto me ne sono completamente dimenticata.
Appena mi vede mi lancia una fulminata.
-Ciao ragazzi! Come mai insieme?- Chiede Liam.
-Sono andata a dormire a casa sua…- Vedo Niall incazzarsi.
-Oh, sì certo. Dimentichiamoci di Niall e andiamo da Zayn, tanto l’uno vale l’altro no? Hai idea di quanto io ti abbia aspettato, una chiamata? Un messaggio?
Da quando stai con Harry ti sei totalmente dimenticata di me- 
Detto questo Niall se ne va incazzato.
Sono un danno. Faccio per seguirlo ma Zayn mi blocca.
-Ferma. Vado io- Dice duro. Acconsento sospirando mentre lui si incammina verso Niall.
-Che succede?- Chiede curioso Louis. Prima che io possa inventare qualche scusa appare Harry.
Sento i crampi alla pancia al posto delle farfalle.
Appena mi vede gli si illumina lo sguardo mentre velocizza il passo.
-Ragazzi scusate ma io vado- Li liquido velocemente mentre faccio per andarmene a passo svelto verso il retro della scuola.
-Aspetta!- Mi richiama Harry mentre butta in qualche modo lo zaino vicino ai ragazzi.
Arrivo al retro della scuola con lui alle calcagna.
Mi giro lentamente. Non so neanch’io che emozioni abbia in questo momento.
Esasperata? Triste? Delusa? Arrabbiata? Furiosa?
La parola esatta che comprende tutto questo è stanca.
Stanca di essere presa in giro, stanca di essere delusa, stanca di essere sottovalutata.
-Che vuoi?- Gli domando con non so quale faccia.
-Ti prego, lasciami spiegare. Non è quello che sembra!- Quando lo guardo bene mi ritornano i ricordi e gli occhi mi diventano lucidi mentre cerco di trattenere le lacrime.
-Non c’è niente da spiegare.
Vi siete baciati, nonostante il giorno prima tu mi avessi detto che non provavi nulla per lei e che amavi solo me.
Ho già capito tutto. Sono d’intralcio per voi. Vi lascio vivere la vostra storia d’amore- 
Faccio per andarmene ma mi blocca per il braccio.
-E’-è stato un incidente, te lo giuro. Non avrei mai voluto baciarla- Lo guardo ironica.
-Un incidente? Sei per caso inciampato sulle sue labbra?- 
-Si è fiondata lei addosso a me, te lo giuro- Cerca di spiegarmi prendendomi entrambe le mani, che successivamente scosto subito.
-Sì, certo Harry.
Mi pensi così stupida?- 
Chiedo ironica.
-Devi credermi Dora. Ti prego. Per favore! Io non lo farei mai! Lo sai che esisti solo tu per me- Cerca di convincermi.
Quelle parole sono una pugnalata al cuore per me.
“Lo sai che esisti solo tu per me” 
E’ la stessa scusa che ha usato con mia sorella quando in bagno stavamo per baciarci. Una lacrima scende seguita da altre copiose. Ora ho la certezza che di me a lui non frega niente.
-Ti prego, non piangere- Mi prega.
Non lo ascolto e continuo a piangere silenziosamente guardando davanti a me. Dovrei odiarlo ora, ma è solo che non ci riesco, lo amo sempre di più. E’ sbagliato, lui mi ha fatto male, dovrei dimenticarlo… Ah, stupida me.
Fa per abbracciarmi ma con mia gran sorpresa arriva subito Niall come una furia e gli dà uno spintone respingendolo al posto mio.
-Che cazzo le hai fatto?!- Sbraita quasi urlando.
-Io non le ho fatto niente Niall, calmati!- Cerca di calmarlo Harry.
-Ah sì? E quel bacio cos’è stato?- Vedo Zayn arrivare.
Mi fiondo su di lui e lo abbraccio mentre mi culla tra le sue possenti braccia.
Singhiozzo per un po’ sul suo petto.
-Va tutto bene, va tutto bene…- Sussurra con la sua voce calda nel mio orecchio.
-Ci sono io… non ti preoccupare- 
-Non mi ama Zayn… non mi ama. 
Per lui non sono niente- 
Sussurro prima di scoppiare a piangere di nuovo sul suo petto.
I due continuano a bisticciare, ma sono troppo impegnata a piangere per ascoltarli.
Tutto ad un tratto Zayn mi fa voltare verso la scena, ma non riesco a tenere lo sguardo di quel traditore perciò abbasso lo sguardo.
-Niall, potresti lasciarmi da solo con Harry?- Chiede Zayn.
Non ho la minima idea di che intenzioni abbia Zayn, ma spero non succeda nulla di catastrofico. Il gruppo si sgretolerebbe per colpa mia.
-Certo- Dice Niall freddo guardando Harry in modo omicida.
Viene da me e mi trasporta nel bagno dove mi fa sedere sul lavandino e prende dei fazzoletti per asciugarmi la faccia.
-Ti senti meglio?- Mi chiede con voce angelica. Annuisco debolmente.
-Mi dispiace aver fatto quella sceneggiata prima in cortile. Non ne sapevo niente- Si scusa dispiaciuto.
-Non c’è problema. A-avrei dovuto avvisarti- Sussurro abbassando lo sguardo.
Improvvisamente mi ricordo di quando Harry si era presentato con un’ora di ritardo al nostro primo appuntamento e scoppio in lacrime ancora una volta per poi essere avvolta dalle potenti braccia di Niall.
-Principessa, non piangere. Nessuno merita le tue lacrime.
Io quello lo ammazzo- 
Singhiozzo per un po’ sulla sua spalla.
Decido di staccarmi dalla sua spalla per dirgli qualcosa che non dicevo da un bel po’ di anni.
-Ti voglio beneSussurro quelle parole guardandolo fisso negli occhi.
-Anch’io principessa, anch’io-  Quelle semplici parole che per me sono così importanti.

ZAYN’S POV
Voglio scoprire cosa c’è che non quadra.
Andiamo, Harry è il mio migliore amico! Non farebbe mai una cosa del genere!
-Posso parlarti?- Gli chiedo guardandolo fisso negli occhi
Lui annuisce e ci incamminiamo verso la panchina. Decido di andare dritto al punto, odio i giri di parole.
-E’ vero che l’hai tradita?- Gli chiedo diretto.
-No! O almeno… non per mia volontà.
Io non volevo baciarla, Zayn- 
Mi guarda malinconico.
-E allora perché l’hai fatto?- Chiedo curioso di sapere il fondo della storia.
-Martha, la ragazza che mi ha baciato, ha organizzato tutto… era tutta una trappola creata per gelosia. Mi ha attirato lì ed appena ha visto che Dora stava guardando la scena si è avvinghiata a me, l’ha fatto apposta quella brutta troia- Sputa con disprezzo le ultime parole. Dovrei credergli o meno?
-Mi è sempre stata appresso, e vedendo me e una ragazza nella pizzeria si è ingelosita. Non ha mai sopportato l’idea che io potessi avere una ragazza- Mi spiega meglio.
-Mi conosci, Zayn; sono il tuo migliore amico. Lo sai che non sarei mai capace di una cosa del genere. Lo vedi l’amore nei miei occhi quando parlo di Dora? Lo vedi il mio sorriso quando sono con lei? Non potrei mai tradirla, neanche per tutto l’oro del mondo- Dice deciso.
Ma certo, lui non potrebbe mai farlo. Perché ho anche solo dubitato di lui? Insomma… non l’ho mai visto così preso da una ragazza, e lo conosco da tanto tempo… Ne sono sicuro ora, lui non c’entra niente.
Ci guardiamo per dei secondi che sembrano eternità.
-Sono con te amico- Dico sorridendogli. Lui sembra sollevato.
-Grazie fratello- Detto questo facciamo una specie di “stretta di mano speciale” e ci incamminiamo dentro le nostre rispettive aule in ritardo.

HARRY’S POV
Esco da scuola dopo quelle 4 ore e mezza di strazio.
Vedo Dora passarmi accanto ed istintivamente la fermo.
-Che vuoi? Vuoi cercare di “spiegarmi” ancora, dirmi che esisto solo io per te, dirmi che è stato un incidente?-Mi chiede incazzata.
-Lasciami stare- Finisce andandosene e per una volta la lascio andare.
Mi metto una mano sulla faccia esasperato.
Perché tutte a me? Tutta colpa di quella troia di Martha.
Se lei provasse solo a guardarmi negli occhi e ad ascoltarmi tutto questo sarebbe già finito.
Do un calcio ai sassi facendo alzare un polverone.
Sento una mano sulla mia spalla.
-Non ti preoccupare Harry, ti aiuto io- Sento la roca voce di Zayn.
-Come vuoi fare? Lei non vuole nemmeno guardarmi in faccia!- Sbraito esasperato.
-Tu vieni solo a casa mia per le 3- Dice vago.
Mi limito ad annuire confuso per poi salutarlo e andarmene a casa mia.
Prego solo che si risolvi tutto, non ce la faccio a stare lontano da lei per molto.

DORA’S POV
Torno a casa super incazzata.
Perché devono capitare tutte a me? Perché non posso avere una bellissima vita con una famigliola perfetta e un ragazzo d’oro?
La mia vita è piena di ‘Perché’, però per ora sono tutte senza risposta.
Butto in qualche modo lo zaino vicino alla porta per poi andare in sala, salutare Claudio e correre su in camera mia.
Mi butto sul letto a pancia in su mentre i pensieri mi avvolgono.
Non gli sono bastata probabilmente, voleva di più. Tutto questo in fin dei conti è colpa mia, sono io che non gli ho dato abbastanza affetto, amore, calore, non mi sono sforzata abbastanza per questa relazione; ed è finito tutto…
Mi squilla il cellulare e vedo apparire il nome di ‘Zayn’. Sbuffo non avendo voglia di parlare.
-Pronto?- Rispondo scocciata da tutti questi problemi.
-Ehy Dora- Mi saluta allegro. Quanto si nota la differenza tra le nostre voci.
-Ehy, dimmi- Lo incito a parlare.
-Come stai?- 
-Mmmh… così così…- Rispondo incerta.
-Scricciolino dovresti smetterla di torturati per nulla-
-Non è per nulla… e smetterla di chiamarmi ‘scricciolo’!- 
Dico infastidita. La sua risata rimbomba nel mio orecchio.
-E’ carino come nome. E poi tu sei così piccola!- Dice prendendomi in giro.
-Io non sono piccola- Dico prima di unirmi alla risata.
-Hai visto che ti ho fatto ridere?- 
-Stupido!- Dico prima di ridere di nuovo.
-Vabbè… andiamo dritti al punto. Vieni da me oggi?-
-Uhm… a che ora?-
-Alle tre- 

-Non saprei… devo chiedere a Claudio, ti dico dopo okay?-
-Okay, ciao scricciolo-
-
Ciao coglione- 
Rido per poi attaccare il telefono.
Scendo le scale sentendomi meglio, il tutto grazie a Zayn.
Quando sono con lui mi sento strana, non posso nemmeno paragonarlo a quello che sento quando sono con Harry, sono due sentimenti totalmente diversi.
Interrompendo i miei pensieri vado in salotto dove Claudio sta guardando la televisione. Ho un po’ paura. Insomma, da quando le mie sorellastre se ne sono andate sono sempre fuori.
-Ehm… Claudio?- Lo chiamo. Ripone la sua attenzione su di me prima di sorridere.
-Ehy- 
-Volevo chiederti un favore…- Chiedo incerta.
-Dimmi- Mi incita sorridente.
-Posso… andare a casa di Zayn?- Chiedo sussurrando.
Sul suo viso si fa spazio un espressione seria.
-Dora, sei uscita un po’ troppo ultimamente e il mio compito è controllarti: come faccio a controllarti se sei sempre fuori?- Lo sapevo.
-E’ che… le mie sorellastre e la mia matrigna sono fuori, non mi capita mai un occasione del genere- Cerco di convincerlo. Sospira distogliendo per un attimo lo sguardo dal mio. E’ indeciso, si vede.
-Per favore- Aggiungo sperando di convincerlo.
-A casa per le 10, non un minuto di più!- Dice severo. Gli salto addosso
-Grazie, grazie, grazie- Dico avendo la stessa reazione di qualche giorno fa.

ZAYN’S POV
Sono le 3, ora dovrebbero arrivare quei due stupidi innamorati.
Suona il campanello e vado ad aprire: Harry.
-Harry!- 
-Ehy- Sorride ma vedo i suoi occhi distrutti. Non faccio in tempo a dire altro che suona di nuovo il campanello. Apro facendo entrare Dora.
-Zay…- Dice esaltata ma il suo sorriso si spegne appena vede Harry.
-Che ci fa lui qui?- Mi guarda dritto negli occhi visibilmente incazzata.
Vedendo che non rispondo dice:
-Ok, perfetto… ci si vede a scuola Zayn- Sputa queste parole con disprezzo.
-No, aspetta!- La fermo.
-Harry se ne va tra poco… vero?- Chiedo mandando uno sguardo complice ad Harry. Lui annuisce.
-Devo solo sistemare un paio di cose con lui. Tu intanto vai in camera mia- Le indico le scale.
-Va bene. Ti aspetto- Dice salendo le scale.
-Cos’hai in mente amico?- Mi chiede il riccioluto appena Dora scompare dalla nostra vista.
-Nulla di grave… tu ora vai su in camera mia e parli con lei. Okay?- Gli sussurro io.
-Non mi ascolterà mai-
-Fidati di me e vai-

Detto questo se ne va su per le scale ed entra in camera mia.

HARRY’S POV
Faccio come Zayn mi ha detto ed entro in camera sua.
Chissà che avrà in mente.
Appena la ragazza seduta sul letto mi vede sbraita subito:
-Ancora tu? Non sono stata abbastanza chiara? Lasciami in pace!-
-No, io voglio solo…- 
cerco di spiegarle ma vengo interrotto da uno scatto di serratura. Zayn. Ecco qual’era il piano.
Appena Dora sente quel rumore corre subito verso la porta iniziando a dare calci e pugni.
-Zayn apri!- Urla incazzata.
-Porca troia Zayn! Non è divertente!- Scandisce bene le ultime tre parole.
-Zayn, cazzo!- Esclama dando un ultimo colpo sulla porta.
-Tu non esci da qui finchè non chiarisci con Harry!- Dice severo Zayn.
Sbuffa, va verso il letto e si siede accanto alla ringhiera.
-Dora… posso parlarti?- Le chiedo calmo avvicinandomi piano.
-No- Dice secca.
-Non voglio sentire le tue bugie- Continua.
-Non sono bugie Dora, ti prego ascoltami- Dico sedendomi accanto a lei.
Mi guarda negli occhi due secondi prima di distogliere lo sguardo dal mio e guardare in basso. Lo prendo come un consenso per iniziare a parlare.
-E’ stata tutta una trappola… Martha ha organizzato tutto questo per separarci, e temo ci stia riuscendo- Mi guarda negli nocchi interessata, ma cerca di nasconderlo.
-Sai che ti amo e non sarei capace di tradirti per nulla al Mondo.
Lei ti odia, ci odia insieme, vuole distruggere tutto quello che abbiamo creato. 
Mi ha attirato lì con l’inganno, appena ti ha visto si è attaccata a me come una cozza e non ho avuto neanche il tempo di pensare che si è subito staccata. Non avrei mai voluto farlo- 
Mi guarda dritto negli occhi per cercare di capire se sto mentendo, quando abbassa la corazza attorno a se mi avvicino piano cercando di unire le nostre labbra per dare il colpo di grazia però mi respinge immediatamente. Quel gesto è una pugnalata al cuore.
-Bugiardo! Stai mentendo!- Urla mentre si alza attaccandosi al muro cercando di allontanarsi da me. Mi avvicino lentamente e dico:
-Non sto mentendo, è la verità, è la pura verità.
Te lo giuro- 
Cerco di convincerla.
-Perché dovrei crederti?- Chiede con voce flebile.
-Perché mi ami, come io amo te- Rispondo mettendo una mano sulla sua guancia e costringendola a guardarmi negli occhi.
-Sai Harry, sono stufa delle persone che si prendono gioco di me, che si divertono a prendermi in giro... sono stanca, terribilmente stanca- 
-Piccola, lo sai che non ti prenderei mai in giro, lo sai che non ti tradirei mai, che non oserei mai prendermi gioco di te- Cerco di convincerla.
-Harry, come faccio a crederti? L’ho visto coi miei occhi: vi stavate baciando. Mettiti nei miei panni, cosa penseresti se mi vedessi baciare… Zayn?Cerca di farmi capire la situazione in modo ormai disperato. Sospiro sentendo la rabbia salire ma cerco di rimanere calmo.
-Dora…- Cerco di dire ma vengo interrotto dalla ragazza di fronte a me 
-No Harry, questa volta non mi farò prendere in giro- 
Detto questo va a sedersi di nuovo sul letto.
Pensa, pensa, pensa Harry… ho trovato!

DORA’S POV
Sono decisa, questa volta non cambierò idea. Adesso devo solo aspettare finché quel coglione non apre la porta, ma quando esco mi sente!
Vedo Harry prendere il cellulare e poggiarlo sul proprio orecchio.
-Cosa stai facendo?- Chiedo annoiata.
-Ti dimostro che ti amo- Dice guardandomi dritto negli occhi.
Quando si sente un ‘bip’ toglie il cellulare dall’orecchio e mette in vivavoce.
Ma che cazzo sta facendo?
-Martha- Quando sento il suo nome rabbrividisco.
-Aw, tesoro, mi hai chiamato- Dice con la sua voce da oca. Tesoro,l’ha chiamato tesoro.
-Sì, ti ho chiamato per mettere ben in chiaro le cose- Dice duro.
-Non avvicinarti MAI più a me. Tra noi due non c’è niente. Mi fai solo che schifo. Non starei mai con una stronza senza cuore come te- Dice schifato mentre mi guarda dritto negli occhi. Mi sento sollevata a sentire queste parole, infatti non posso fare a meno di sorridere.
-E’ colpa di quella sfigata vero?- Dice con un velo di rabbia.
-No, se la colpa è di qualcuno, quel Qualcuno sei tu.
E quella “sfigata”,  come la chiami tu, è la mia ragazza, e fai meglio a mettertelo in testa e sparire dalla mia vita-
Urla quasi incazzato. Queste parole sono quelle che mi hanno fatto capire che lui non sta mentendo, che è sincero e che non mi tradisce. Sorrido ancora di più.
-Non vi libererete così facilmente di me- Dice decisa prima di attaccare. Le ultime parole mi fanno rabbrividire.
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo mentre realizzo che lui non mi ha mai tradito, che sto facendo tutto questo per niente, che mi è sempre stato fedele e che mi ama.
Mi fiondo su di lui abbracciandolo.
-Amore. Scusami se non ti ho creduto, scusami, scusami, scusami- Lo abbraccio così forte che temo che tra poco possa morire per poco ossigeno.
Ricambia l’abbraccio.
-Piccolina, mi sei mancata- Dice mentre mi stacco.
-Harry, mi dispiace se ho dubitato di te, è che io…- Cerco di spiegarmi ma mi interrompe.
-Sssh… piccola, va tutto bene. Non devi spiegarti- Dice accennando un sorriso.
-Ti amo- Dico unendo le nostre labbra e lasciando che le farfalle riprendano il possesso di me. Le nostre lingue danzano assieme in sincronia, come se fossero fatte per essere unite. Anche se sono solo due giorni che non ci parliamo a me è sembrata un’ eternità.
Ci stacchiamo e sussurro:
-Ti amo, ti amo, ti amo- Lui ridacchia.
-Anch’io piccola- Dice con fare dolce.
Gli do un altro bacio.
Sentiamo la porta scattare mentre siamo ancora presi dal bacio.
Ci giriamo sorpresi vedendo Zayn appoggiato allo stipite della porta con un espressione divertita.
-Vedo che avete fatto pace- Sorrido imbarazzata. Prima volevo ucciderlo e ora lo sto baciando come una cozza.
-Non credete che mi dobbiate dire qualcosa?- Mi avvicino togliendo tutta la tensione e gli do un bacino sulla guancia.
-Grazie Zay- Dico con voce da bambina mentre lui ridacchia.
Si avvicina anche Harry e mentre gli batte un pugno e dice:
-Grazie amico-
-E’ stato un piacere, volevo rivedere il sorriso sulla vostra faccia-
-E ora scendete, non vorrei che vi accoppiaste in camera mia- Io arrossisco e Harry ride, poi lo seguiamo e andiamo giù.
 
Ciao ragazze notturne!
Vi piace il capitolo? A me sembra di averlo fatto un po’ male, non sapete quante volte ho ricontrollato e rifatto, comunque da questo capitolo in poi stiate attente ai dettagli, anche alle cose più banali.
Grazie comunque di seguirmi sempre, ci vediamo, ciaooo <3

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Capitolo 11
*** Perdono ***


PERDONO
Mi sveglio sentendo quel fastidioso rumore comunemente conosciuto come “suono della sveglia”.
Ah cazzo. Oggi tornano le tre streghe.
Inizio a prepararmi con una lentezza assurda, ma con non so quale miracolo, riesco a vestirmi in 20 minuti.
Scendo intenta ad andare a salutare Claudio, non lo rivedrò per un bel po’…
-Claudio, devo andare…-
-Di già?- Annuisco tristemente.
-Me lo dai un’abbraccio?- Mi fiondo tra le sue braccia.
-Mi mancherai Claudio-
-Anche tu bambina.
Mi raccomando, sii forte, ce la farai a superare tutto questo, okay? Io credo in te-
Sorrido.
-Grazie Claudio- Sento il campanello suonare e vado ad aprire trovandomi un Niall sorridente.
-Principessina mia!- Lo guardo stranita
-Troppo sdolcinato?- Mi chiede
-Già… limitati al ‘Principessa’, grazie-
-Ok, ricominciamo.
Principessa!-
Ridacchio divertita. E’ troppo stupido quel ragazzo lì.
-Andiamo o vuoi rimanere sulla porta per tutto il giorno?-
-Sì, vado a salutare Claudio-
-Chi è Claudio?-
Chiede confuso.
-Ah, ti spiego dopo- Dico avviandomi verso la cucina.
-Vado Cla- Annuncio triste.
-Ciao bimba, prenditi cura di te- Gli sorrido.
-Ah, sì Claudio. Grazie per tutto-
-E’ stato un piacere-
Detto questo vado da Niall e usciamo di casa.
-Ok, raccontami tutto-
Inizio a raccontare tutto ciò che non gli ho raccontato in questi giorni mentre ci incamminiamo verso la scuola.
***
Ho appena finito la terza ora di storia e mi sto incamminando verso la mensa per passare l’ultimo giorno coi ragazzi in pace prima che arrivano quelle due streghe.
Mi avvio verso il mio armadietto con i miei libri in mano, ma una persona mi da una spallata facendomeli cadere.
Mi giro di scatto mi dice un ragazzo, francamente stupendo, coi capelli neri alzati un po’ in su e gli occhi dello stesso colore.
-Scusami, non volevo- Si scusa frettolosamente.
-Fa niente- Rispondo tranquillizzandolo. Mi abbasso per raccogliere i libri ma mi ferma.
-No, aspetta. Ti aiuto io- Mi raccoglie i libri e me li porge. Mi sorride ed io ricambio.
-Grazie- Ringrazio gentilmente.
-E’ stato un piacere. Io sono Alex, tu?-
-Dora- Sorrido.
-Dora…- Ripete il mio nome.
-Che ne dici se mangiamo insieme? Sai… per farmi perdonare-
-Va bene- Rispondo senza pensarci due volte.
Mi sorride. Il suo sorriso mi fa venire i brividi, ma mai come quello di Harry.
Ci incamminiamo verso il tavolo dove sono seduti tre ragazzi.
-Lui è Luke- Indica un biondo dagli occhi marroni.
-Lui è Richard- Mi sorride un biondo dagli occhi celesti.
-E lui è Carter- Un ragazzo coi capelli marroni e gli occhi neri.
-Ehi, tu saresti?- Chiede Luke.
-Ehm… Dora- Rispondo incerta.
-Ragazzi, vi dispiace se mangia con noi oggi?- Chiede Alex.
-No no- Risponde Carter.
Appena ci sediamo iniziamo a dialogare.
-Fai parte del gruppetto di Styles?- Domanda  Richard.
-Sì- Rispondo prontamente. Si scambiano uno sguardo strano che non riesco a decifrare e successivamente mi guardano intensamente.
-H-ho… detto qualcosa di sbagliato?- Chiedo imbarazzata.
-No no, figurati- Risponde Alex sorridendo e togliendo la tensione.

ALEX’S POV
Questa è l’occasione perfetta per farla pagare a Styles.
Pagherà per ogni secondo in cui ho sofferto. Ancora oggi la ferita non è del tutto chiusa, è passato qualche anno ma una cosa del genere non te la puoi dimenticare.

-Mi dispiace Alex-
-Tutto quello che abbiamo passato, tutte le promesse… ti sei dimenticata di tutto?-
-No, Alex… ma ormai non posso più fingere: io… mi sono innamorata di un altro- Aaah… allora è questo il problema.
-Chi cazzo è questo?- Chiedo con gli occhi rossi dalla rabbia.
-Harry, Harry Styles- Dice prima di andarsene a passo svelto e lasciarmi lì, imbambolato, mentre la vita mi scivola dalle mani.


Fottuto Harry. L’ha usata per qualche settimana per poi l’ha scartata. Lei lo amava, con mia grande sfortuna… ma io potevo darle tutto me stesso, l’ho persa per un coglione morto di figa.
Ma ora, ora avrò la mia vendetta.
-Dora, c’è qualcosa tra te e Harry?- Quasi non si strozza col cibo che sta mangiando per la domanda che le ho appena posto.
-N-no… certo che no- Risponde cercando di apparire sicura, ma ho già capito tutto. Perfetto.
-Ah, ok… capito- Dico sorridendole.

DORA’S POV
Alla quinta ora
Cambio aula, dritta verso quella di tedesco e con mia gran sorpresa vedo Alex seduto agli ultimi banchi. Lo saluto sorridendogli e lui ricambia, batte un paio di volte la mano sulla sedia facendomi segno di sedere accanto a lui. Acconsento e mi siedo vicina a lui.
-Hey- La sua voce roca mi rimbomba nelle orecchie.
-Hey-
-Come va?-
-Si tira avanti…- Rispondo come sempre. Lui fa una risatina prima che entri la professoressa di tedesco, però accorgendosi che nessuno la ascolta sbraita:
-Bene, allora visto che non siete interessati alla lezione interroghiamo, va bene lo stesso?-
Inizia a guardare il registro per vedere chi ha bisogno di essere interrogato.
-Thompson, alla lavagna- Ordina severa.
-Cosa? Ma prof…!- Cerca di controbattere Alex.
-Niente “ma”, alla lavagna, ora!- Tuona.
Alex si alza controvoglia mentre la prof. Inizia a dialogare con lui in tedesco, o almeno ci prova visto che Alex non ci capisce un cazzo. Rido coprendomi la bocca con la mano.
-Allora… visto che non ti decidi a studiare ti servirà un tutor-
-Ma non ne ho bisogno…-
-Invece sì! Arthur, lei sarebbe disposta a fare da tutor a questo lazzarone? Dato anche i suoi ottimi voti…-
La prof. Si rivolge a me. Sul viso di Alex si fa spazio un sorrisetto compiaciuto.
-Uhm… certo- Dico ricomponendomi.
-Perfetto, organizzatevi voi.
Thompson al posto-

Quando Alex mi raggiunge dice:
-Almeno c’è qualcosa di positivo nel tedesco- Ridacchia e io lo imito.
La prof. Interroga altre due persone e poi suona.
Tutti si fiondano fuori dall’aula, compresi me e Alex.
-Ti va bene se ci vediamo oggi a casa tua per le 4:00?- Chiede all’uscita.
-Casa mia? Sarebbe meglio di no… sai, mia mamma deve riposare perché aveva il turno di notte oggi…- Invento la prima balla che mi capita.
-Facciamo da me allora?- Chiede.
Annuisco.
-Ok, ci vediamo alle 4:00 allora, ciao bella- Mi saluta sorridendo.
-Ciao!- Saluto anch’io.
Faccio per andare verso casa ma mi sento tirare per il braccio.
Mi giro e vedo Harry abbastanza incazzato.
-Che cazzo ci facevi con Thompson?-
-E’ un mio amico- Rispondo abbastanza confusa.
-Un tuo amico? Thompson un tuo amico?-
-Sì- Rispondo stranita.
-Tu con quello non ci parli più- Dice serio.
-Scherzi? E perché mai?- Chiedo ovvia.
Non risponde e serra la mascella guardando dritto davanti a sé.
Stringe i pugni e gli tremano le mani, tutti sintomi di… adesso ho capito.
-Harry, non puoi impedirmi di vedere qualcuno solo perché sei… geloso-
-Non sono geloso­!- Sbraita infastidito.
Lo guardo ironica e a lungo finché non si arrende e sospira.
-Senti, non mi interessa di quello che pensi. Tu non ci parli più con lui sennò finisce male sia per te, sia per lui - Lo guardo. Mi sta veramente minacciando?
-Dai non incazzarti, non hai motivo di essere geloso. Non lo incontrerò più.  Non preferirei mai lui a te. Non preferirei nessuno a te-  Sorride alle mie parole e si calma.
-Ti amo- Sussurra prima di baciarmi con foga.
-Anch’io- Dico quando ci stacchiamo.
-Piccola, oggi tornano le tue sorelle?- Annuisco tristemente abbassando la testa. Mi mette due dita sotto il mento e mi tira su il viso.
-Non fare così… quando loro ti faranno del male o ti insulteranno corri da me, io ci sarò sempre e ti aiuterò a dimenticare, okay?-
Annuisco sollevata.
-Ti amo- Ripeto le parole di poco prima. Non smetterò mai di dirglielo.
-Ti amo oggi, domani e per sempre- Sussurra a due centimetri dalle mie labbra.
-Sempre sempre?- Chiedo incerta.
-Sempre sempre. Promesso- Sussurra prima di riunire le nostre labbra.
-Harry, devo andare…- Riferisco tristemente.
-Buona fortuna, piccola-
-Ciao, ricciolo- Dico girandomi.
-Ciao, piccola- Risponde con la sua bellissima voce.

A casa.
Vado dritta verso la sala da pranzo dove vedo sedute quelle tre.
-Ehm… b-buongiorno- Sussurro intimidita.
-Ah, sei arrivata giusto in tempo… porta questi piatti in cucina, poi metti a posto i vestiti nella valigia, lava quelli sporchi e dai anche una passata alle nostre camere, poi porta in cantina le valigie- Inizia subito a dare ordini Pamela.
-Sì…- Dico semplicemente prima di incominciare a fare il mio lavoro.
 
ZAYN’S POV
-Cosa?-
Sbraito contro mia madre.
-E’ la verità…- Dice ormai in lacrime.
-E perché non me l’hai detto? Io non ne sapevo niente! Sono tuo figlio, cazzo!- Urlo incazzato.
-I-io… volevo solo dimenticare... mi dispiace- Dice prima di singhiozzare. A quella vista il cuore mi si indolcisce e viene fuori il mio lato dolce.
-Non piangere mamma, va tutto bene- Dico prima di abbracciarle.
E io sono ancora scioccato da quella notizia. Come può essere?
DORA’S POV
Sono le 3 e mezza ed io ho appena finito di fare tutti i lavori di casa.
Vado giù da Pamela.
-S-scusi…- La chiamo intimorita.
-Che c’è?- Chiede scocciata.
-Volevo chiederle se… beh se oggi posso a-andare da un amico…-
-Ti è dato di volta il cervello?- Sbraita immediatamente.
-No… è che la prof. ci ha messo in coppia perché devo aiutarlo a studiare tedesco- Mi guarda scrutante.
-Solo per questa volta. Noi andiamo a mangiare una pizza, torniamo per le 8… guai a te se non sei a casa per quell’ora-
-Grazie…- Detto questo me ne vado su a prepararmi.
So che è sbagliato, ho detto a Harry che non gli avrei più parlato, ma non può vietarmi di vedere qualcuno solo per la sua fottuta gelosia!

***
Sono  a casa di Alex.
Sto cercando di insegnarli qualcosa ma per le lingue lui fa pena!
-Allora… ricominciamo.
Wie heisst du?- 
Chiedo.
-Ich… wer Alex?- Sbuffo sbattendomi una mano sulla fronte.
-No Alex! E’ “Ich heisse Alex”! Il saluto è la base del tedesco- Si lascia andare sulla sedia.
-Basta, io ci rinuncio!-
-Avanti Alex… è facile! Non ci vuole tanto. Un ultimo sforzo-
-Non se ne parla nemmeno!-
Sbraita scocciato.
-Dai Alex, dopo la prof. dice su a me!- Mi guarda annoiato prima di alzare gli occhi al cielo.
-Ok, ma lo faccio solo per te- Si arrende finalmente.
-Grazie al cielo. Possiamo ricominciare-
Passano due ore che sono un inferno, mentre cerco di insegnare qualcosa a questo tizio. Almeno il dialogo di base l’ha memorizzato.
-Alex, devo andare, è tardi-
-Di già?-
Annuisco.
-Va bene… quand’è la prossima volta che ci incontriamo?-
-Non so… ti faccio sapere-
Mi accompagna giù davanti l’uscio della porta.
-Allora… ciao- Saluta.
-Ciao Al- Detto questo mi incammino verso casa.
***

Entro in casa e poggio il cellulare sul tavolo. Mi ritrovo davanti qualcuno di inaspettato. Harry.
-Ciao!- Gli salto addosso abbracciandolo, lui stranamente non ricambia.
-Ehi, che hai?- Chiedo sospettosa.
-Dove sei stata?- Chiede duro.
Non rispondo.
-Ho chiesto: dove sei stata?- Ripropone scandendo bene ogni parola.
-Dove cazzo sei stata?- Urla quando si accorge che non rispondo.
In quell’esatto momento un messaggio fa vibrare il mio cellulare. Il nome di Alex compare sullo schermo. Cazzo, la puntualità è la qualità migliore di un ottimo cavaliere, no?
Cerco di prendere il cellulare ma con uno scatto felino Harry lo raggiunge prima di me. Cerco di prenderlo saltandogli addosso ma lo tiene in alto.
-Dammelo!- In un modo o nell’altro riesce a leggere il messaggio tenendomi ferma.
Alex > Riesco a intravedere anch’io.
Abbasso la testa colpevole.
-Sei uscita con Alex- Afferma duro.
-Lasciami spiegare, io…- Cerco di parlare per poi essere interrotta da Harry.
-Cazzo, ti avevo detto di non parlarci più! E tu cosa fai? Ci esci!- Urla incazzato
-Ma…-
-Perché devi fare l’esatto contrario di quello che ti dico io?-

-Non puoi impedirmi di vedere una persona solo per la tua fottuta gelosia!- Mi incazzo anch’io.
-Tu non capisci che lo sto facendo per te! Per il tuo bene!-
-Per il mio bene? Ma mi prendi per il culo?! Se lo stessi facendo per il mio bene ascolteresti le mie motivazioni prima di attaccare, porca troia!-
-Motivazioni? Non esistono motivazioni! Ci sei uscita e basta. Per questo tipo di cose motivazioni non esistono!-
Ah, bella questa.
- Io con lui ci esco quanto cazzo voglio, non sei nessuno per decidere con chi devo vedermi!- In meno di pochi secondi sono a terra con un bruciore terribile alla guancia sinistra.
Non ci posso credere.
Mi ha appena tirato uno schiaffo.
Lo guardo con le lacrime agli occhi e dopo poco la mia faccia è zuppa.
Lui ha sguardo colpevole e dispiaciuto. Non mi interessa, come ha potuto alzare le mani sulla sua ragazza, come?
Mi alzo intenta ad andare in camera mia, ma mi ferma per un braccio.
-No, amore… ti prego- Cerca di scusarsi.
Non lo ascolto e corro su per le scale, mentre le lacrime mi inondano la faccia. Come può la gelosia portarlo a fare gesti del genere? E dopo questo fatto, come potrò ancora fidarmi di lui?
-Piccola- Mi chiama.
-Piccola- Il suo tono si fa più preoccupato.
-Piccola- Ora il suo tono è disperato.
Riesco a raggiungere la mia stanza ed entro, chiudendo la porta a chiave.
Mi accascio a terra con la schiena poggiata sulla porta e le mani tra la faccia.

HARRY’S POV
Sento i singhiozzi provenire dall’altra parte della porta.   Inizio a bussare.
-Piccola, apri. Ti prego-
-Mi dispiace, io… io non volevo farlo-
-V-vattene, Harry- Singhiozza con la voce rotta dalle lacrime.
Cos’ho combinato? Io dovevo proteggerla, non farle del male… stupido, stupido, stupido. Come cazzo si fa ad alzare le mani sulla persona che ami?
-Piccola, perdonami- Nessuna risposta.
-Amore, ti prego- Chiedo disperato.
 -Cazzo, vai via!- Riesce a tirare fuori tutta la voce che ha.
Mi sento male. Ho lo stomaco in subbuglio.
Devo sempre rovinare tutto.
Forse è la fine, l’inizio della fine… chi mai vorrebbe stare di nuovo con una persona che ha alzato le mani su di lei e che non sa controllare i suoi istinti? A quei pensieri gli occhi mi diventano lucidi. Fottuto Harry, non ne faccio una giusta.

***
Tutta la notte non ho dormito, ho pianto tutto il tempo. L’idea di perderla mi devasta. Ora mi sto sciacquando il viso e gli occhi per l’ennesima volta, sono tutti arrossati e gonfi. E poi oggi a scuola ci sarà Sylvia, non potrò parlare a Dora liberamente, e dovrò fingere di amare la sua sorellastra, cosa che la farò stare ancora più male… perché deve essere tutto così difficile?
Mi metto lo zaino in spalla e mi incamino verso la mia Range Rover mettendo in moto.
In 10 minuti arrivo a scuola e vengo subito inondato di baci da Sylvia.
-Amore mio, mi sei mancato- Gracchia con la sua voce stridula.
-Ehi!- Sforzo un sorriso.
-Oggi vieni a cena da me?- Grazie a Dio, ogni tanto ho qualche colpo di culo.
-Ma certo!- Dico un po’ sollevato.
Prima che lei possa aprire bocca sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla.
-Possiamo rubartelo un secondo?- Chiede Niall
-Fate pure- Dice Sylvia andandosene.
Mi giro per poi ritrovarmi un Zayn ed un Niall colmi dalla rabbia.
-Okey. Spiegami che cazzo hai in quella testa- Dice incazzato Zayn.
Lo guardo confuso.
-Ieri notte mi ha chiamato Dora e mi ha detto che non riusciva a dormire mentre piangeva… perché il suo ragazzo ha alzato le mani su di lei!- Spiega Niall ancora più incazzato.
Ah, si tratta di questo…
-Ho sbagliato, lo so, non volevo farlo… ma quando una persona che amo è in pericolo divento pazzo, capite?-
-In pericolo?-
Chiede il biondo confuso e curioso.
Sospiro.
-Lei ha… ha iniziato ad uscire con Alex- Sgranano gli occhi e spalancano la bocca.
-Alex Thompson?- Annuisco.
Zayn tira un sospiro di frustrazione.
-Comunque, per questo non sei assolutamente giustificato.
Alzare le mani su una ragazza? La tua ragazza?-
-Lo so! Vi giuro che sono veramente dispiaciuto, non so nemmeno se mi perdonerà… dovete aiutarmi, per favore! Io… io non posso perderla, cazzo-
Li prego con lo sguardo. Si guardano per un secondo incerti prima di rivolgersi a me ed annuire.
-D’accordo… ti aiuteremo a riconquistarla- Mi conferma Niall. Mi sento più sollevato ora.
-Grazie mille ragazzi-

DORA’S POV

Sono in camera mia quando entra Elisabeth:
-C’è Harry a cena, quindi muoviti e prepara qualcosa da mangiare-
Quando sento il nome ‘Harry’ Il mio cuore perde un battito.
-Arrivo subito…- Dico per poi alzarmi dal letto.
Non voglio vedere Harry, cazzo, non voglio!
Sbuffo per poi andare giù e iniziare a preparare 4 piatti di lasagne.

***
Harry è arrivato, non l’ho degnato nemmeno di uno sguardo.
Sto ora preparando il dessert: un tiramisù al caffè.
Mentre sono impegnata a finire di preparare il cibo sento una presenza dietro di me. Francamente me lo aspettavo. Decido di non girarmi nemmeno, il mio povero cuore non riuscirebbe nemmeno a resistere alla sua faccia triste.
-Dora…- Sento la sua voce.
-Va’ via…- Dico semplicemente.
-Non ho dormito tutta la notte, ho pianto tutto il tempo. Non riesco a pensare di aver fatto una tale cazzata, ti giuro che mi sento una merda… perdonami, ti prego- Confessa disperato.
Mi fermo un attimo per realizzare quello che ha appena detto.
Harry Styles ha pianto? Per una ragazza? Quando si accorge che non rispondo viene dietro di me e mi prende i fianchi.
-Ti prego- Ripete. Mi giro lentamente quasi da far combaciare i nostri petti.
-No Harry, è troppo tardi.
Io mi fidavo ciecamente di te, pensavo che una cosa del genere non l’avresti mai fatta, troppo buono per fare qualcosa di questo tipo… evidentemente, però… mi sbagliavo- 
Dico abbassando lo sguardo.
-Dammi un’altra possibilità, ti prego. Prometto che non ti deluderò- Cerca di convincermi. Alla parola ‘Prometto’ gli occhi mi diventano lucidi e successivamente delle lacrime escono. Quante promesse che mi ha fatto.
-Avevi anche promesso che non mi avresti mai fatto del male, e invece…- Dico con la voce spezzata dalle lacrime non riuscendo a continuare.
Vedendo che lui non risponde intervengo di nuovo io.
-Vattene Harry- Non si muove nemmeno di un centimetro. Premo la mano contro la mia bocca trattenendo un singhiozzo.
-Cazzo, va’ via!- Urlo.
Silenziosamente si gira e finalmente se ne va.
 
Okeyyy,  scusate per aver fatto passare così tanto tempo… ma era l’ultimo periodo di scuola, avevo mille saggi, mille concerti, e mille materie da recuperare! Comunque vabbè, sono sopravvissuta.
Scusata anche per la lunghezza penosa di questo capitolo.

Domande da porsi:
-Cos’ha confessato la mamma di Zayn?
-Cosa farà Harry per farsi perdonare?
-Cos’è successo tra Harry e Alex?
-Chi è Sharon?
-Cosa farà Alex per vendicarsi?

Alla prossima, regà.
E grazie mille per le recensioni, mi rendete sempre più fiera, aw, VI AMO <3.
Ciaoo <3

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Capitolo 12
*** Personaggi ***


PERSONAGGI ESTERNI:

Alex Thompson come:
[IMG]http://i61.tinypic.com/hrdkpx.jpg[/IMG]
Zac Efron.
Stronzo ma figo, ammettetelo :’D

Carter Gray come:
[IMG]http://i57.tinypic.com/2rzqmo3.jpg[/IMG]
Leonardo Di Caprio.
L’amore mioo <3

Richard Johnson come:
[IMG]http://i57.tinypic.com/2jcyqlc.jpg[/IMG]
Taylor Lautner, aww li scelgo tutti fighi <3

Luke Mccartney come:
[IMG]http://i61.tinypic.com/2zp5n6g.png[/IMG]
Logan Henderson, (che carinoo <3)

Sylvia Arthur come:
[IMG]http://i57.tinypic.com/14jqcsx.jpg[/IMG]
Blake Lively (Serena di Gossip Girl)

Elisabeth Arthur come:
[IMG]http://i59.tinypic.com/2rmt5ps.jpg[/IMG]
Leighton Meester (Blair di Gossip Girl).

Pamela Arthur come:
[IMG]http://i62.tinypic.com/333dg91.jpg[/IMG]
Angelina Jolie.

Sharon Bitterson come:
[IMG]http://i62.tinypic.com/21c8sn5.jpg[/IMG]
Nina Dobrev

Martha Biersack come:
[IMG]http://i57.tinypic.com/2e562z9.jpg[/IMG]
Brenda Asnicar

Claudio Smith come:
[IMG]http://i61.tinypic.com/bgw67q.jpg[/IMG]
Ian Somerhalder

Cavolo ce l'ho fatta, ci ho messo QUATTRO ORE RAGAZZE, QUATTRO ORE, amatemi <3



Le foto dei ragazzi non le metto, e nemmeno di Dora perché io in Dora immagino me stessa, voi siete libere di immaginare chi volete :)
Ps.
Il capitolo arriverà tra poco, ci si vede <3

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Capitolo 13
*** Fragile ***


FRAGILE
DORA’S POV
-Io… credo che dovresti perdonarlo… lo sai che lui tiene a te, e sai anche che si è pentito… ma soprattutto sai che ti ama,  come tu ami lui, perché lasciar correre del tempo per nulla?-
In questo momento sono al telefono con Zayn, e stiamo parlando di cos’è successo con Harry. E’ passata una settimana e ho sempre cercato di evitarlo in ogni modo possibile.
-Come faccio a perdonarlo? Ha alzato le mani su di me, per gelosia! Io non voglio stare con una persona così manesca- Mi difendo io.
-Ha alzato le mani perché ti vuole bene, perché ti ama, sennò non l’avrebbe mai fatto-
-Perché mi ama?- Non capisco cosa c’entra il fatto che mi ami col tirarmi lo schiaffo.
-S-sì… perché ha paura di perderti, l’ha fatto solo ed esclusivamente per amore- Si spiega un po’ titubante.
-Non fai del male alla persona che ami- Dico con un tono spento e deluso.
-Cos’è? Adesso vuoi dirmi che non ti ama? Se lui non ti amasse non ti avrebbe cercata ancora dopo il vostro primo incontro a casa tua, non ti avrebbe invitata in spiaggia e preparato tutta la cena, non ti sarebbe stato dietro quando non volevi nemmeno rivolgergli la parola per colpa delle tue sorelle, non ti avrebbe baciata per la prima volta, non ti sussurrerebbe che ti ama ogni 5 secondi, non ti guarderebbe con quegli occhi, non si sarebbe immischiato in una relazione difficile come questa, NON STAREBBE A CASA A PIANGERE A QUEST’ORA SOTTO LE COPERTE! Io ti ho sempre difesa, ma ora stai esagerando… tutti sbagliano. Sei così cieca, cazzo, e se continui di questo passo, lo perderai!- Rimango senza parole… Zayn non è mai stato così duro con le parole. Ma ho paura…
-Io-io non lo so, okey? Sono confusa e non ci sto più capendo un cazzo! So solo che ho paura...-
-Paura? Paura di cosa?-
-Paura di fidarmi di nuovo di lui…-
Sussurro quasi impercettibilmente.
-Dora, tu lo ami?- Chiede semplicemente.
-Sì- Rispondo senza nemmeno pensarci due volte.
-Amare comprende anche il “fidarsi”-

-T-tu... tu non ti fidi di me- Lo guardo scioccata dalla sua affermazione.
-No! Non è così Harry!-
-E allora perché non me lo vuoi dire?- E' così fottutamente confuso.
-Io mi fido di te, te lo giuro. Ma non posso...- Mi guarda per cinque secondi con la sua espressione stordita e addolorata prima di camminare per andare fuori dallo sgabuzzino.
-No! Harry, mi fido di te, te lo giuro!- Si ferma prima di attraversare la soglia della porta.
-Come può esserci qualcosa se non lo vogliamo entrambi?- Riprende le mie parole del giorno precedente e esce da quella porta.
***
-Ieri ci ha sentito parlare ed ha sentito anche quando ti ho parlato delle mie sorelle, ha preteso che gli raccontassi tutto ma io non posso Niall! Non posso! Lui lascerà Sylvia e lei darà la colpa a me ed io non uscirò più da casa! Ma se non glielo dico il ragazzo che mi piace mi odierà! Niall aiutami perfavore!- Lui fa un sospiro.
-Io penso che dovresti fidarti di lui, se vuoi che qualcosa succeda tra voi due la prima cosa che ci deve essere è la fiducia, se ti dice che non la lascerà e non ti metterà nei guai credigli.-
-Ma io Niall mi fido di lui, ma lui dice il contrario!-
-E allora provaglielo!- 
Ci penso su ed infondo Niall ha ragione, è ovvio che lui pensi che non mi fidi di lui se non glielo provo, ci conosciamo da una settimana!
Mi alzo e abbraccio quell'irlandese che è mio amico da soli 3 giorni ma che mi capisce più di chi mi conosce da una vita.
-Niente ringraziamenti, vai stupida!-


Ripercorro con la mente i fatti del mese scorso, quando Harry scoprì quello che mi facevano le mie sorellastre, assieme alla matrigna.
Ci tenevo così tanto a dimostrargli che mi fidavo di lui, perché adesso non è così? Infondo… Zayn non ha tutti i torti, tutti sbagliano… e dato il comportamento di Harry si può affermare con certezza quanto lui sia dispiaciuto. Infondo è stato solo uno schiaffo, si è fatto semplicemente prendere dalla rabbia. Dobbiamo distruggere tutta la nostra relazione per un gesto simile?
-Ci sei? Sei ancora lì?- Quando ritorno alla realtà mi accorgo che Zayn sta cercando in tutti i modi di richiamarmi.
-Oh, sì ci sono… scusa-
-Allora? Cosa ne pensi di quello che ho detto?-
-Penso che… hai ragione- Mi arrendo al mio orgoglio e alla mia paura.
Si sente una risata felice e vittoriosa dall’altra parte della cornetta che mi fa sorridere.
-Finalmente ci sei arrivata!-
-Ehi!-
Mi fingo offesa.
-Allora? Che aspetti? Corri da lui, no?-
-Ci vado subito-
Sto per cliccare il tasto rosso ma mi ricordo di una cosa importante.
-Ah, e… grazie Zayn- Dico sincera.
-Di niente.
Vai stupida!-
Spengo la cornetta e mi vesto il più velocemente possibile.
Esco una volta vestita, ovviamente senza farmi beccare e corro, corro a più non posso verso la casa di quel semplice ragazzo, ma che per me conta quanto la vita.
Arrivo e suono il campanello in modo frettoloso e causando dolore al mio dito. Il cancello si sblocca, mentre apro e percorro tutto il vialetto che conduce alla sua casa
Apre la porta quel ragazzo che non ho visto e ho evitato per tutta la settimana.
Quel ragazzo di cui mi sono follemente innamorata.
Quel ragazzo per cui darei la vita.
Quel ragazzo che quando sorride fa scomparire il Mondo, ma ora è tutt’alro che sorridente.
Noto con dispiacere che ha gli occhi arrossati e gonfi, i capelli tutti arruffati. E la colpa di chi è? Di quella stupida che se ne sta imbambolata davanti alla soglia della porta, già… la colpa è mia.
-Dora?- Chiede confuso e sorpreso allo stesso tempo.
-Che ci fai qui?-
-Io… io sono qui per dirti che mi manchi terribilmente e che non importa se hai sbagliato, tutti sbagliano e… ti perdono.
Ti prego torniamo insieme-
Confesso tutto col fiatone, ma senza fare nemmeno una pausa.
Lui sempra perdere un paio di respiri per poi ricominciare con la respirazione regolare e sorridere, contento, veramente contento. Glielo si legge negli occhi. A quella vista sorrido anch’io, è così bello, ma quando sorride ancora di più.
Senza alcun preavviso mi abbraccia, mi abbraccia così forte quasi da stritolarmi.
Quel gesto è più di mille baci, più di mille “ti amo”.
-Mi sei mancata… mi sei mancata così tanto- Dice sul colmo della gioia.
Quando ci stacchiamo mi ruba un bacio, un bacio che dura troppo poco per entrambi.
Le nostre lingue danzano assieme mentre assaporiamo più che possiamo questo bacio.
Quanto mi è mancato, quanto mi sento completa ora.
-Ti amo, non dimenticarlo mai, per quanto un giorno possa essere arrabbiata, anche se dovessi distruggere la casa, ti amerò sempre e comunque- Sussurro sulle sue labbra.
-Per quante cazzate io potrò fare in futuro, e fidati che ne farò tante, tu perdonami sempre, perché ricordati che ti amerò sempre e comunque- Confessa anche lui.
Sorrido, sentendo finalmente la mia metà allacciarsi a me.
-Entriamo?- Mi chiede dopo qualche istante di silenzio.
In teoria questa sera dovevo pulire la casa, e devo ancora preparare da mangiare e sicuramente mi cercheranno… ma chissenefrega, qualche colpo lo riceverò, ma ne varrà la pena.
-Ehm… va bene- Abbozzo un sorriso prima di essere condotta dentro casa.
-Allora… che si fa?- Chiedo una volta dentro casa.
-Ti va un film in compagnia di popcorn?- Propone.
-Certo!- Esulto. Mi indica il cassetto dei film mentre lui prepara il cibo.
Hunger Games Storgo il naso alla vista di quel DVD.
Personalmente non mi piacciono questi tipi di film, troppo sanguinosi… poi mi mettono una certa ansia. Decisamente no.
Ritorno Al Futuro Faccio una strana smorfia, non è che non mi piaccia, ma non lo trovo ideale all’evento.
17 again Dio, quel film lo adoro, lo tiro fuori come opzione.
Harry Potter No, no e basta. Non mi ispira e non ho voglia di guardarlo.
Cyberbully No, assolutamente no. Quello è uno dei miei film preferiti però non è carino vedere una persona che tenta il suicidio assieme al tuo ragazzo.
Titanic OMMIODDIO Titanic! Non me ne fotte un cazo se a lui piace o no, noi lo vediamo!
-Haaaarry!- Lo chiamo tutta gasata. Non ho mai visto Titanic, ma ne ho sentito parlare, ne parlano tutti stupendamente, e io non ho intenzione di non vederlo prima di morire!
Corro subito da lui.
-Ho trovato un film perfetto!-
-Vedia… cosa?!? Titanic? Ma non se ne parla!-
-Cosa? Perché? Non l’ho mai visto ma ne parlano tutti così bene…-
-Perchè di no! Non è il mio genere di film!-
Protesta totalmente contrariato!
-Dai, per favore! La prossima volta  guardiamo tutto quello che vuoi tu- Cerco di convincerlo. Lui sembra irremovibile.
-Non se ne parla!- Gli faccio la faccina da cucciolo.
-Non l’ho mai visto, per favore!- Mi guarda per un attimo addolcito.
-Ma come si fa a dirti di no con quel faccino?- Dice scocciato.
Lo sapevo che la mia faccia da cucciolo non avrebbe fallito.
-Sì!- Esulto.
Lui sbuffa arrendendosi.
***
HARRY’S POV
Abbiamo appena finito di guardare Titanic, e sono scosso… ma non sto piangendo, insomma: un vero uomo non piange per queste cose!
Però… è così commovente. Ecco perché non volevo guardarlo, dopo mi viene paura che noi due possiamo separarci.
Sento vari singhiozzi provenire dalla mia sinistra. Ma che cazz…?
Ok, dovevo aspettarmelo però che piangesse… è una donna e non l’ha mai visto… Eh, però ora come cazzo la consolo? Non sono molto bravo in queste cose… l’ho consolata solo una volta, per via di sua madre… ma mi è venuto spontaneo, non ci ho nemmeno pensato.
Cazzo, ecco perché non volevo guardarlo.
-Amore, ma stai piangendo?- Chiedo incredulo e divertito. Mi lancia un’occhiata fulminante per via del divertimento nelle mie parole.
-Tu che dici?- Chiede fredda.
-Oddio, stai veramente piangendo!- Dico prima di scoppiare in una fragorosa risata.
-Smettila!- Dice infastidita.
-Non ti parlo più!- Aggiunge con un sottofondo scherzoso alzandosi per andare a braccia conserte in cucina.
La seguo sempre con una sfumatura di divertimento in faccia.
-Dai amore, vieni qua- Dico aprendo le braccia per un abbraccio.
-No, sei uno stronzo- Dice mentre mi volta le spalle.
-Dai amore, mi dispiace… prometto che non riderò più- Dico serrando le labbra per non ridere. Non risponde.
-Dai, non fare così- Dico cercando di nascondere tutto il divertimento nel mio tono. Insomma, ho capito che è una storia triste ma… avanti!
Si asciuga le lacrime mentre si gira verso di me cercando di mantenere uno sguardo freddo e arrabbiato ma non riuscendoci sorride e finalmente si catapulta tra le mie braccia.
Le sussurro:
-Jack e Rose come coppia mi piacciono, ma preferisco io e te- Lei in tutta risposta ridacchia.
-Hahahaha, e questa da dove l’hai presa?- Mi limito ad alzare le spalle.
Sentiamo delle chiavi inserirsi nella serratura e mi irrigidisco sul posto.
Mi sono dimenticato, cazzo. I miei genitori, e ora come faccio?
Dora nota il mio nervosismo e mi rivolge uno sguardo interrogatorio.
-Tesoro, sei a casa?- Sento i rumorosi tacchi di mia mamma rimbombare per il corridoio assieme alle polacchine di mio padre.
I miei genitori arrivano a fine corridoio e rimangono stupiti vedendo la mia compagna.
-Harry, chi è lei?- Chiede mia mamma.
-Piacere, Dora- Si presenta porgendogli la mano, che viene liquidata con uno sguardo di disgusto. Lo sapevo, lo sapevo che si sarebbero comportati così.
-Harry?- Si gira verso di me a braccia conserte mio padre in cerca di spiegazioni.
-E’… una mia amica… la sorellastra di Sylvia- Devo dirlo. Devo farlo. Perdonami, amore.
-Ah… ma stai ancora insieme a Sylvia, vero?- Chiede mia madre preoccupata.
-Sì, mamma. La amo, ancora non ti è entrato in testa?- Okey, potevo limitarmi ad un “Sì”, ma è per darle più certezza, sennò avrebbe continuato a fare più domande e sarei stato costretto a ferirla ancora di più.
Non volevo nemmeno guardarla in faccia, proprio ora che avevamo fatto pace… perché tutte a me?
-Perfetto… sinceramente non avrei accettato il fatto che avessi come fidanzata lei, al posto di quella ragazza così bella- Ho capito a che gioco sta giocando mia madre, lei non pensa che Dora sia bella, lei pensa che sia bellissima. L’ho notato dallo sguardo che le ha lanciato prima, ma evidentemente preferisce Sylvia, per cose inutili che Dora “non ha”, ad esempio l’eleganza, la perfezione nei passi, il modo particolare di vestirsi… insomma… Dora non è perfettina quanto Sylvia, ma per quanto riguarda la bellezza… Dora batte Sylvia mille e mille volte.
I miei genitori ridono.
Cerco di trattenermi il più possibile dall’esplodere.
-Insomma… Sylvia non è minimamente paragonabile a Dora- Dice mio padre. Evidentemente Dora deve aver fatto una smorfia particolare, io non lo so e non ho intenzione di controllare.
-Ohw, non fare quella faccia, lo sai meglio tu di tutti che non c’è paragone-
Rivolgo un veloce sguardo a Dora e vedo che flebilmente annuisce, per educazione credo.
-Mamma, papà, adesso basta- Dico a denti stretti.
 Ma come fa? Io sarei esploso mezz’ora fa…
-Scusa, Harry… ma io devo tornare a casa, ci si vede a scuola?- Dice con estrema educazione.
-No, aspetta, ti accompagno!- Mi propongo io.
-No, lascia stare, grazie… Uhm… arrivederci- Sforza un sorriso. Ah, ma li saluta anche? Questa è impazzita.
Quando sento la porta chiudersi inizio ad urlare.
-PERCHE’ L’AVETE FATTO?- Sbraito.
-VOLETE ROVINARMI LA VITA?- Do un calcio alla sedia lì vicino.
-Figliolo, stai calmo, noi vogliamo solo il meglio per te- Cerca di spiegarsi mio padre.
-E’ LEI, LEI IL MEGLIO PER ME!- Urlo incazzato prima di uscire a passo svelto da quella casa. Conoscendola bene si sarà fermata da qualche parte, sicuramente non sarà tornata a casa con quelle tre streghe.
La cerco per tutto il quartiere ma non la trovo, quando sto per arrendermi incazzato come non mai, sento dei singhiozzi alla mia destra.
Dora appoggiata ad un muretto con la testa fra le mani, che piange.
Mi avvicino di fretta, correndo.
-Oddio, finalmente ti ho trovata- Dico sollevato. Non risponde.
-Mi dispiace per quello che ho detto, mi dispiace così tanto.
Non avrei mai voluto dire quelle cose, ma ho dovuto. Mi dispiace-
Dico disperandomi.
-Non ti preoccupare, Harry. Sto bene- Dice sforzatamente mentre alza la testa per guardarmi. Occhi rossi, labbra screpolate, capelli in disordine.
-A me non sembra per niente- Dico tristemente.
-Hanno ragione…- Dice guardando dritto a se. Deduco che stia parlando dei miei genitori.
-Io non ti merito, non ti merito per niente…- dice prima di scoppiare di nuovo a piangere. Mi si spezza il cuore a vederla così fragile.
-Questo però no, mi fai imbestialire quando dici queste cose. Preferisco che mi urli contro le peggiori cose, mi rinfacci di essere il peggior fidanzato di questo Mondo, però che tu dica che non mi meriti no, questo no- Abbozza un sorriso.
-Harry, ma tu non sei il peggior fidanzato del Mondo.
Sei il ragazzo che tutte vorrebbero accanto, mi tratti come se fossi una principessa, e-e sei sempre accanto a me nel momento del bisogno. Sono fortunata ad averti trovato. Sono io che sono sbagliata, come dicono i tuoi genitori…-
Dice incupendosi di nuovo.
-Non devi ascoltarli, non ascoltare nessuno, non ascoltare mia madre, mio padre, Elisabeth, Sylvia, Pamela, Martha; ascolta solo me, ascolta solo te, ascolta le voci che senti quando siamo assieme- Rimane sorpresa, ma annuisce lievemente.
Mi alzo porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi che lei accetta. Rimaniamo con le mani attaccate.
-Adesso andiamo a casa tua, e io ti raggiungo dalla finestra- Lei impallidisce immediatamente spaventata.
-Uhm… no, Harry… non-non voglio disturbarti- Sforza un sorriso cercando di mentire.
-Ma non mi disturbi- Sorrido cercando di farla sentire meglio, ma fallisco miseramente. E ora che le prende?
-Meglio di no, Harry- Decido di andare dritto al punto.
-Che hai?- Chiedo preoccupato.
-Niente, perché?- Cerca di mentire esibendo un sorriso fin troppo esagerato.
-Ormai dovresti conoscermi e dovresti sapere che non me la dai a bere- Alza una parte del labbro esibendo un “mezzo sorriso”.
-Allora?- Chiedo ancora una volta. Rimane in silenzio.
-Dora, perfavore. Odio quando mi nascondi le cose- Titubante si fa avanti.
-Non voglio che tu assista a cosa succederà a casa…- Dice a testa bassa guardandosi intorno. Divento preoccupato.
-Perché? Cosa succederà?-
Non risponde nemmeno ora.
-Dora…- La incito di nuovo.
-Mi-mi picchieranno…- Dice quasi impercettibilmente, triste ed imbarazzata.
-COSA? E perché dovrebbero picchiarti?- E questa da dove è uscita fuori?
-Perché… sono uscita di casa di nascosto, e dovevo preparare la cena…- Dice a bassa voce. Rimango interdetto ad assorbire le sue parole.
-E perché sei venuta allora?-
-Il mio intento era quello di venire e poi andarmene subito, giusto per chiarire… ma poi hai chiesto di entrare e non volevo che la tua felicità scomparisse, ed in più mi mancavi e…- Lascia la frase in sospeso.
-Perché non me l’hai detto?- Sempre più al culmine dell’incredulità.
-Perché non volevo deluderti e… volevo stare un po’ di tempo con te-
Sento la rabbia salire, mi giro di scatto e la trascino violentemente verso la macchina. Non sono lucido ora come ora.
-Harry- Mi chiama la ragazza dietro di me, non mi giro né mi fermo.
-Harry!- Urla un po’ di più.
-Harry, fermati!- Dice dura.
-Harry!- Quando la sua voce si fa più disperata mi giro verso di lei e le urlo un –Che c’è!?- Lei sobbalza e capisco di aver esagerato, cerco di calmarmi.
-Scusa- Sussurra guardandomi negli occhi, per la prima volta, come una bambina. Cosa? Lei pensa…?
-No! Ma cos’hai capito? Non sono arrabbiato con te- Dico accarezzandole la guancia una volta calmato.
-Non… non sei arrabbiato?- Sussurra nuovamente.
-Assolutamente no. Perché dovrei esserlo?- Mi guarda stranita.
-Forse perché… mi stavi uccidendo la mano e ti usciva del fumo dalle orecchie?- Faccio una breve risatina e lei alza un sopracciglio.
-Ma sei bipolare?-
-Che? No! Perché?-
-Sei passato dal romantico, all’infuriato, all’addolcito, allo stranito e ora al divertito-
Scuoto la testa come per dire ‘non è possibile’.
-Forza, andiamo- La trascino però questa volta un po’ più dolcemente e prima di salire in macchina le chiedo:
-Quante volte ti hanno toccato questa settimana?-
-Due-

Senza preavviso la bacio di colpo con foga, lei presa alla sprovvista inizialmente non ricambia ma poi si unisce anche lei al bacio.
-Questo era per non esserci stato quando ne avevi bisogno- Sorride alle mie parole prima di entrare in macchina assieme a me.
***
Arriviamo davanti casa sua dopo il viaggio.
Faccio per scendere, però Dora interrompe i miei movimenti.
-No, fermo lì! Ti ringrazio del passaggio ma questa cosa la devo affrontare da sola- Marca le ultime due parole.
-Non se ne parla! Io vengo!- Protesto.
-Invece ora tu metti in moto, torni a casa e lasci questa cosa a me-
-No, io vengo con o senza il tuo consenso- Affermo duro.
Sbuffa.
-Harry, per favore- Scuoto duramente la testa. E’ anche colpa mia, e non intendo lasciarla sola.
-Testardo- Sussurra.
***
Le sue urla strazianti mi stanno facendo diventare sordo.
Mi tappo le orecchie, dato che non riesco più a sopportare questa tortura.
E’ colpa mia, è colpa mia. Cerco di trattenere le lacrime per non farmi vedere così da lei, avrà sicuramente bisogno del mio conforto, ma non riesco.
Ho tanta, tanta, tanta voglia di uscire da quella porta e tirarla fuori da quel casino, coccolarla, confortarla, insultare nei peggiori dei modi quelle tre, ma non posso, non posso! Devo resistere per lei.
Quelle terribili sensazioni al petto si fanno risentire, quelle quando mi sento in colpa, quando so di essere in un guaio irriparabile, quando il mio istinto mi dice che sto facendo qualcosa di sbagliato, o quando, come in questi casi, una persona mia amata è in pericolo, e io non posso fare niente. Premo sempre di più le mani contro le mie orecchie. C’è un momento di silenzio, non si sente più nulla prima di un colpo secco e le urla più forti di prima.
-Smettetela!- Urlo, con la consapevolezza di non essere sentito, ma un gran peso si libera da me. Le urla cessano nuovamente, non so se questa volta permanentemente. Si sente un’ultima minaccia, poi dei passi salire le scale. Capisco che è lei dato che i passi sono lenti e affievoliti. Mi siedo sul letto, amareggiato e scosso aspettando il ritorno della ragazza.
Mi asciugo il più velocemente possibile il viso, pur sapendo di avere ancora gli occhi rossi. Mi metto una mano tra i capelli abbassando la testa e mettendo il gomito sul braccio. Non deve vedermi in questo stato.
Si sente un tonfo secco e prima che me ne accorga Dora è rannicchiata a terra, in ginocchio con le mani davanti alla faccia singhiozzando come non l’ho mai vista fare. Il cuore mi si spezza in mille pezzettini.
Cosa dovrei fare ora? Faccio la cosa che più mi viene istintivo, mi alzo lentamente, ancora un po’ incerto e scosso, dato che non è una scena da tutti i giorni questa, mi avvicino e mi inginocchio per arrivare al suo livello.
Ho paura, se poi mi respinge? Non l’ho mai vista in questo stato. Lei fa come se non ci fossi. Ma se avesse bisogno di stare da sola invece che una persona che la conforti? Al diavolo tutto. La abbraccio come per dirle “io sono qui”. Quella forte sensazione al petto sembra trasformarsi quasi in piacere al contatto con lei.
-Io non ho fatto niente- Dice con voce impastata dalle lacrime.
-Io non ho fatto niente per meritarmi tutto questo- Aggiunge ricominciando a singhiozzare. Quel piacere scompare all’istante.
Non so cosa dire, non so cosa fare, ho paura di essere di troppo, ho paura di non star facendo abbastanza. Non posso dirle niente in questo momento perché ha ragione, la vita per lei è stata ingiusta. Faccio l’unica cosa razionale che in questo momento mi viene da fare. Mi alzo portandola con me in bagno.
-Ce l’avete un… un kit per medicare?- Chiedo non ricordandomi il nome e non avendo voglia di pensare in un momento del genere.
Indica sotto il lavandino.
-Secondo cassetto- Sussurra. La guardo un secondo sentendomi male per poi scuotere la testa e prendere il kit.
Tiro fuori il disinfettante.
-Ehm… dovresti… toglierti la maglietta- Dico imbarazzato.
Lei semplicemente annuisce. Quando la toglie mi si presenta davanti una vista orrida. Tagli, cicatrici, ferite, bruciature… mi manca quasi il respiro.
Dora notando la mia smorfia dice:
-Lo so, ti faccio schifo- Dice guardando a terra.
-Assolutamente no, sei bellissima. Non mi fai schifo tu, mi fanno schifo quelle tre, che in tutti questi anni ti hanno fatto tutto questo, e tu eri da sola, completamente sola. Sei forte, Dora. Sei veramente forte- Inizio a medicare le ferite. C’è una grande ferita non molto profonda che percorre da metà schiena fino all’ombelico. Mi assicuro di mettere la fascia. Oddio, quanto le odio, le odio tutte e tre. Non so se sarò ancora in grado di guardarle in faccia.
-Domani… d-devo svegliarmi alle quattro… quando te ne vai potresti s-svegliarmi?- Chiede innocente.
-Perché ti devi svegliare alle quattro?- Chiedo confuso.
-Devo pulire la casa, è la mia punizione- Dice guardando in basso.
-D’accordo- quando finisco di medicarla le chiedo:
-Ti va di andare a letto?- Annuisce prima che io la prenda a modi sposa e la adagi delicatamente sul letto. Mi sdraio accanto a lei iniziando ad accarezzarle i capelli, è così che facevo con mia sorella Gemma.
-Your hands fits in mine like it’s made just for me.
But bear this in mind, it was meant to be,
and I’m joining up the dots with the freckles on your cheeks,
and it all makes sense to me...-

Canticchio la prima canzone che mi viene in mente prima che lei si addormenti tra le mie braccia.
 
OK, scusatemi, scusatemi, scusatemi per L’IMMENSO ritardo, mi dispiace tanto. Sono andata a dormire da una mia amica una settimana e poi mi è saltata la connessione internet e quando è tornata mio papà non mi dava mai il computer! Mi dispiace!!
So che è anche un po’ corto, ma… più di così non potevo fare…
Vabbè, finite le scuse… Dora e Harry hanno fatto pace, grazie a Zayn, i genitori sono degli stronzi catastrofici, e le tre streghe ritornano all’attacco (?)
Una domanda, ma Dora vi sembra un po’ troppo piagnucolona? Non lo so… mi da questa impressione, e non vorrei che questa storia diventasse noiosa… rispondete nelle recensioni.
Comunque se vi sembra troppo monotona per ora questa storia tra pochissimo le cose si sconvolgeranno, okey, detto questo vi saluto. Ciao ragazze!

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Capitolo 14
*** Delusioni ***


DELUSIONI
DORA’S POV
Sento qualcuno sussurrarmi delle cose all’orecchio mentre lentamente mi alzo, non con la solita sveglia, stranamente.
Vedo un Harry sorridente di fronte a me. Che bel risveglio. Sorrido anch’io.
Aspetta un secondo, che ci fa Harry in casa mia?
Corruccio la fronte facendo mente locale:
La chiamata di Zayn, io che vado a casa di Harry e facciamo pace, Titanic, i genitori di Harry, le botte, Harry che mi medica e rimane a dormire… la punizione… la punizione… LA PUNIZIONE!
-Harry, che ore sono?- Chiedo preoccupata alzandomi col busto.
-Le 7.00- Dice con un sorriso di chi la sa lunga.
-COSA? Perché non mi hai svegliato? E perché sei ancora qua?- Oddio, io questo lo ammazzo.
-Sono qua perché andremo a scuola insieme, non ti ho svegliato perché… beh, guardalo coi tuoi occhi- Aggrotto la fronte nuovamente, uscendo dal letto mi faccio trasportare da lui.
Quello che vedo mi fa rimanere a bocca aperta. Spalanco gli occhi dalla sorpresa. Il pavimento è lucido, le finestre sono pulite, tutto ciò che era per terra ora non c’è più, i piatti sono lavati, le cose tutte in ordine.
Vado avanti aprendo le varie porte, e la condizione delle stanze è la stessa del salotto.
Apro i vari cassetti, TUTTO in ordine. Vado nella sala pranzo e vedo la colazione già preparata per Pamela, Sylvia ed Elisabeth.
-Ma cos…? Chi è stato?- Chiedo girandomi verso Harry ancora interdetta.
Che questo sia tutto un sogno? No, non è possibile una cosa del genere.
-Indovina- Dice fiero di… vedermi contenta?
-Tu?- Annuisce.
-Non ci credo- Mi metto le mani davanti alla bocca per la sorpresa.
-Perché… tu hai… come… io non… ma… e quindi… tu… OMMIODDIO!- Frasi sconnesse escono dalla mia bocca.
-Traduzione?- Chiede ironico.
-Pensavo che dopo la giornata di ieri tu non avessi voglia di alzarti per pulire tutta la casa da cima a fondo, e quindi ci ho pensato io- Spiega come se fosse una cosa normalissima.
Di istinto lo abbraccio, stritolandolo il più possibile.
-Non ci credo, sei veramente capace di una cosa del genere?- Domando retorica.
-Io… non so come ringraziarti, Harry, veramente- Dico appena mi stacco.
-Piccola, non devi farlo. Questo è il minimo- Prima che io possa ribattere mi precede.
- Ora andiamo a prepararci per scuola, va bene?-
-Ma sono le 7! Ce n’è di tempo!-
-Sì, ma noi andiamo a fare colazione da Starbucks-
Mi spiega. Lo guardo meglio e vedo che è già vestito.
-Come hai fatto a vestirti?- Chiedo confusa.
-Sono tornato a casa...- Spiega il riccioluto.
-Dai, vai a vestirti, io ti aspetto qui-
Annuisco e salgo di sopra, per la prima volta mi preparo con calma e non “in fretta e in furia” come mio solito.
Quando finisco di vestirmi nemmeno mi trucco, non è da me e scendo.
-Ma quanto cazzo ci hai messo?- Si lamenta subito il ragazzo.
-Eh oh, sono una donna- Mi difendo io.
-Dai, zitta e andiamo- Mi trasporta in macchina. Il sole, anche se fioco, è un po’ più potente degli altri giorni, dato che siamo ai primi di giugno. Tra poco la scuola finisce.
In macchina mi sento in dovere di dirgli una cosa.
-Harry…- lo chiamo.
-Dimmi-
-Grazie-
Dico sincera.
-Grazie? E di cosa?- Chiede confuso.
-Di tutto… io non so come sdebitarmi, veramente. Mi sento così inutile in confronto a te,  cioè… non so come spiegarmi… tu mi tratti come una principessa e… anche quello che hai fatto sta mattina, non so come ringraziarti- Dico con difficoltà e anche un minimo di imbarazzo. Volge un attimo lo sguardo verso di me per poi volgerlo nuovamente alla strada.
-Mi basta la tua presenza, e questo fidati che è tanto. Il fatto che tu non te ne sia andata, non ti sia stufata, okey? Non dire queste idiozie, non devi ringraziarmi- Annuisco poco convinta. Con la sua approvazione o no, io organizzerò qualcosa. Avviso Niall con un messaggio di non venirmi a prendere.
Arriviamo in poco tempo, dato che Starbucks non è poi così lontano da casa mia.
Scendiamo e appena scendo dalla macchina mi sento tirare per un braccio e prima che io me ne accorga sono sulle labbra di Harry.
Appena ci stacchiamo chiedo:
-E questo perché…?-
-Perché ancora non mi avevi dato il buongiorno- Spiega tranquillamente.
Mi arriva un messaggio. Sblocco lo schermo con la convinzione che sia Niall, ma quello che vedo mi fa corrucciare la fronte.
Sconosciuto.
Apro il messaggio.
<Mmmh… vedo che tu e Styles vi state divertendo. Godetevi questi momenti, perché tra poco sarà tempo di lacrime ;)> Quel messaggio mi spaventa e non poco. Rimango a fissare lo schermo mentre mi viene un groppo in gola. Chi è? Forse uno scemo che si diverte a fare scherzi? Può essere… mi guardo subito intorno alla ricerca di qualcuno di sospetto, che stia usando il cellulare o che mi stia guardando, ma vedo le solite persone intente a fare le solite cose.
-Dora… ci sei?- Mi accorgo che Harry sta cercando in tutti i modi di richiamarmi.
-Mmmmh… sì sì- Sorrido, cercando di farlo sembrare un sorriso vero.
Credici, credici, credici. Mi ripeto.
-Dora, che succede?- Chiede incupendosi leggermente.
Cazzo. Troppa furbizia.
-
Non succede nulla- Dico facendo la finta annoiata e dandogli così il segnale di non fare più domande.
-Uhm… farò finta di crederci… entriamo dai- Mi prende la mano e entriamo.
Arriva, fortunatamente, IL cameriere che ci chiede le ordinazioni.
-Volete ordinare?-
-Certo, per me un caffè, grazie, e per te?-
Chiede rivolgendosi a me. UN CAFFE’?
-Per me una cioccolata, grazie-
-Arrivano subito- Dice prima di andare verso il bancone.
- Ti sei preso un caffè?- Mi lamento io disgustata.
-Cosa c’è di sbagliato nel caffè?- Chiede sorpreso e confuso.
-Che fa schifo! Io non capisco come fate, non lo sopporto il caffè-
-Che vuoi? Mi serve energia, e poi è buono- fa il labbruccio, il perché non lo so.
Gli do’ una spallata ridendo.
-Stupido- Mi arriva subito un messaggio e mi irrigidisco immediatamente.
Prendo il cellulare titubante sotto lo sguardo confuso di Harry. Tiro un sospiro di sollievo quando leggo il nome Niall.
<Come?! Con Harry?! Ma non avevate litigato? Ma tu non mi dici mai niente, vero?> Sorrido e rispondo.
<Scusa irlandese, hai ragione. Ti spiegherò tutto dopo. Ora sono da Starbucks con Harry. Hola!>
Ripongo il cellulare nel taschino e rivolgo lo sguardo a Harry. E’ con un sopracciglio alzato e col labiale sta dicendo “Whaat?” (Coosa?)
Faccio una risatina.
-Okey, adesso tu mi devi spiegare il perché della tua reazione da quando è arrivato il messaggio fino ad adesso-
-Quale reazione?- Chiedo innocente facendo finta di non sapere niente.
-Quando hai letto il messaggio sei rimasta ferma, immobile, come se ti avessero buttato dell’acqua ghiacciata addosso, poi hai preso il cellulare come se fossi in un film di spie, appena hai guardato lo schermo hai sospirato, e poi hai sorriso- Mannaggia a lui.
-No, è che pensavo che Niall fosse già arrivato e che non l’avessi avvisato…- Invento la prima balla che capita. Da quand’è che sono così brava a mentire?
-Ah, capisco…- Dice tranquillamente. Non si è accorto della bugia, Dora, fai progressi!
Arrivano le ordinazioni e tra una risata e una sorsata, finiamo di mangiare.

Più tardi, a scuola
Scendiamo dalla Range Rover, siamo in ampio anticipo, nemmeno i ragazzi sono arrivati. Iniziamo a camminare trattenendoci dal tenerci la mano. Pochi studenti fanno avanti e indietro, sono quasi tutti secchioni o secchione. Noto che molte ragazze un po’ più riservate, che appena notano Harry guardarle distolgono lo sguardo o arrossiscono.
Non avevo mai notato che Harry fosse così desiderato dalle ragazze.
-Non pensavo fossi così desiderato…-
Non so se essere felice o meno.
Dovrei essere felice perché tra tutte quelle belle ragazze ha scelto me, ma dovrei essere gelosa perché hanno tutte l’occhio sul mio ragazzo.
-Come?- Chiede confuso.
-Sì, hai tutte le ragazze della scuola ai tuoi piedi. Non vedi come ti guardano?- Fa spallucce.
-Dovresti ritenerti fortunata allora, sei con Harry il grande e figo Styles- Dice con fare teatrale. Ridacchio prima di tirargli una spallata.
-Vedo che l’umiltà non è il tuo forte- Ridiamo all’unisono.
Vedo Harry farsi sempre più cupo guardando dietro di me. L’ho detto o no che è bipolare? E ora che gli prende?
Sento qualcuno toccarmi la spalla, mi giro e vedo un Alex sorridente, gli sorrido anch’io, prima che il mio sorriso diventi falso e imbarazzato ricordandomi di Harry dietro di me.
-C-ciao Alex!-
-Hey, bellissima- Arrossisco. Non è come quando mi danno nomignoli Harry, Zayn o Niall, con lui non ho tutta quella confidenza.
-Dimmi…- Lo incito.
-La prof. ha anticipato l’interrogazione a oggi, non sarebbe meglio andare a ripassare?- Spalanco la bocca.
In questa settimana ci siamo visti il più possiile, dato che Harry non c’era e quindi non si creavano storie. E’ migliorato di molto, però mancava qualcosina. Adesso riesce a fare un discorso con un tedesco, anche se ogni tanto con la velocità a parlare fa cilecca e balbetta molto spesso…
-Uhm… sì, arrivo subito- Mi rivolgo ad Harry.
-Amore… Harry, non ti dispiace se andiamo a ripassare, vero?- Dico lanciandogli uno sguardo che non ammette repliche.
-Devo dire la verità?- Chiede più cupo che mai. Lo guardo malissimo.
-Okey, okey, va bene- Si arrende. Sorrido vittoriosa.
-Forza, Alex. Andiamo- Lo incito. Mi trasporta tenendo il braccio nella parte più bassa della schiena. Quel gesto mi imbarazza, e non poco.
C’è un momento di confusione, non capisco più niente e prima che io possa realizzare qualsiasi cosa Harry è sopra Alex che lo prende a pugni. Mi metto ad urlare a squarcia gola.
-Harry, fermati!-
-Basta, Harry, così lo uccidi!- Non so cosa fare, mi sento di troppo. Non posso separarli, non ho la forza. Che faccio ora?
-Harry, ti prego, smettila!- La mia voce si fa più disperata, ma al contrario delle altre volte Harry non si ferma. E’ accecato dalla rabbia, tanto da avere le orecchie tappate anche per la sua ragazza.
Non voglio che Alex si faccia male per colpa mia. Mi guardo disperatamente intorno ma non c’è gente che possa aiutarmi. Mi metto a correre verso l’entrata per vedere se qualcuno c’è.
Con mia gran fortuna vedo Louis e Liam entrare, corro subito verso di loro.
-Louis, Liam!- Li chiamo e si girano confusi. Sul viso di Liam appare un sorriso che scompare non appena vede la mia faccia preoccupata.
-Vi prego, dovete aiutarmi!- Ho il fiatone.
-E perché dovremmo aiutarti?- Chiede acido Louis, per poi ricevere uno schiaffetto sulla spalla da parte di Liam. Corruccio la fronte. Da quando Louis è così antipatico? Non ci faccio molto caso, ritornando alla situazione attuale.
-Non c’è tempo! Harry sta uccidendo Alex di botte-
 -Cosa?- Dicono sorpresi all’unisono prima di dirigersi velocemente al nostro solito posto. Harry è ancora lì, nella posizione in cui l’avevo lasciato. Non ci credo, quello non è il mio ragazzo. Quello non è Harry, quello è un mostro.
Liam e Louis si precipitano su di Harry e lo levano da Alex tenendolo per le braccia. La scuola ha incominciato a riempirsi. Mi guardo attorno e vedo tutti che guardano la scena.
Mi precipito su di Alex inginocchiandomi. E’ messo malissimo. Gli esce sangue dal naso, e ha lividi per tutta la faccia.
Mi metto le mani davanti alla bocca per lo stupore. E’ stato proprio Harry a farlo? Gli prendo il viso tra le mani esaminandolo bene.
-Oddio, Alex- Dico sul colmo dello stupore.
-Mi dispiace. E’ colpa mia, oddio scusami. Causo solo danni- Sussurro veramente dispiaciuta. E’ sul serio colpa mia. Harry l’ha picchiato per me. Sono io il bagolo in mezzo.
-N-non… non hai fatto niente- Dice a stento prima di tossire. Con le pochissime forze che ha cerca di sforzare un sorriso, ma fallendo miseramente.
-Ti porto in infermeria- Dico prima di alzarmi. E ora come faccio a sollevarlo?
Con un tempismo perfetto arrivano Zayn e Niall correndo col fiatone.
-Dora, cos’è successo?- Chiede Zayn mettendosi le mani sui fianchi cercando di recuperare energie. Niall invece è piegato sulle ginocchia, mentre respira a stento. Devono aver fatto un’assurda corsa, ma chi li ha avvisati?
-Vi spiego dopo. Ora aiutatemi a portarlo in infermeria, per favore- Dico allarmata. Annuiscono prima di mettersi al lavoro, e con il mio aiuto portarlo in infermeria.

HARRY’S POV
Quel fottuto bastardo mi ha provocato.
Volete sapere cos’è successo? Mentre lui e Dora se ne andavano io ho pensato Ma no, magari è cambiato, magari non ha nessuna cattiva intenzione. In quell’esatto momento ho avuto la prova che sta pianificando qualcosa, si è girato e col labiale ha mimato un “vendetta”. Da lì non ci ho più visto dalla rabbia, e ho fatto ciò che mi è venuto istintivo. Okey, sì lo so, ho sbagliato, dovevo controllarmi… però ho paura, paura per Dora. Lei non sa a cosa va in contro. Lui e la sua banda a quest’ora dovrebbero stare in un solo posto: Il carcere.
No, non è un esagerazione. E’ anche divertente da un certo punto di vista, gente che ruba, rapina, rapisce, spaccia, e a volte anche uccide che viene a scuola.
Vi state chiedendo perché nessuno li ha mai denunciati? In realtà qualcuno l’aveva fatto… Cole, mi sembra si chiamasse. Quando l’hanno rapinato ha fatto denuncia immediatamente, però ora non si sa dove sia, può essere scappato per via di qualche minaccia… o chi lo sa? Magari anche ucciso.
Ecco perché Sharon è scappata, solo io so la sua corrente abitazione. Ci siamo lasciati promettendoci di non dimenticarci l’uno dell’altro, di rimanere in contatto… la relazione a distanza ha funzionato per 1 o 2 mesi. Finché non abbiamo deciso di chiudere, dato che la cosa era ridicola.
Si può dire che Sharon è stato il mio primo vero amore. Se n’è andata per colpa di Alex, Alex e le sue minaccie, Alex e le sue perseguitazioni, Alex e le sue manie da stalker. E’ sempre colpa di Alex. Ora vuole portarmi via anche lei, Dora, ma non glielo permetterò, io non glielo permetterò.
***
Sono sul muretto della scuola quando vedo arrivare Louis e Liam. Gli ho già spiegato cos’è successo, mi hanno già fatto la predica e, fortunatamente, non me la faranno di nuovo.
-Hei, che hai?- Chiede Liam vedendo la mia brutta faccia.
-Dora… chissà cosa penserà di me ora- Louis sbuffa e lo guardo confuso.
-Non le sta molto simpatica Dora…- Mi spiega Liam.
-Non è che non mi sta simpatica, io la odio!- Quasi urla. Faccio una smorfia totalmente incredula.
-Sicuro che stiamo parlando della stessa Dora?- Mi rivolgo a Louis.
-Certo, quella Dora che ha rovinato tutto il gruppo e che ha escluso me e Liam da tutte le attività e tutte le uscite, che tutti voi ammirate come se fosse una dea, e per cui Liam soffre perché…- Liam lo interrompe pestandogli il piede e facendomi un sorrisino colpevole.
I sorrisi di Liam di solito mi fanno sempre stare meglio, ma questo mi fa solo che preoccupare. Che mi nascondono?

DORA’S POV
Sono sulla sedia accanto alla porta dell’infermeria dove sta Alex.
Arrivano Zayn e Niall. Loro sanno già cos’è successo, ma una domanda mi sorge spontanea.
-Chi vi ha chiamati?-
-Louis…- Risponde Niall.
Annuisco. Si mandano uno sguardo d’intesa.
-Dora, dovremmo… parlarti di una cosa…- Comincia Niall intimorito.
-Ah, ditemi…-
-Però in privato, qui i muri hanno le orecchie- Specifica Zayn.
-Ma Alex…- Cerco di ribattere per poi essere interrotta.
-Ci vogliono circa trenta minuti per la ristabilizzazione di un paziente- Mi spiega Niall.
-Okey, allora… andiamo- Dico scrutante. Sono strani, più strani del solito, come se avessero paura, timore di qualcosa. Ma di cosa? Mi sto preoccupando.
Mi guidano fino allo sgabuzzino per poi chiudere la porta a chiave.
Mi spavento leggermente.
-E’ per non essere disturbati- Spiega Niall.
Mi spavento di più spalancando gli occhi.
-Mentre parliamo- Specifica Zayn tranquilizzandomi.
-Cosa volevate dirmi? Devo preoccuparmi?- Chiedo.
-Sì… no… dipende- Dice Niall.
-Vogliamo parlarti di Alex- Spiega Zayn.
-Sì?- Li incito ormai impaziente.
-Devi stare lontana da lui, Dora- Dice duro Niall.
-Ommioddio, Harry vi ha fatto il lavaggio del cervello?- Chiedo sorpresa.
-Non stiamo scherzando, Harry ha… ha ragione- Dice Zayn.
-Possibile che tu non sappia chi è Alex Thompson?- Chiede stufo Niall.
-Quelle sono tutte cazzate che girano per i corridoi!- Dico iniziando ad innervosirmi.
-Lui è pericoloso!- Urla Zayn.
-PERICOLOSO? MI PRENDETE PER IL CULO? LA STESSA PERSONA CHE ERA LA FUORI E CHE VENIVA MENATA DA QUELLO CHE DOVREBBE ESSERE IL RAGAZZO PIU’ DOLCE DEL MONDO? L’AVETE VISTO IN CHE STATO ERA? E LO DEFINITE PERICOLOSO?!? QUI L’UNICO PERICOLOSO E’ IL VOSTRO CARO MIGLIORE AMICO- Urlo lasciandoli interdetti, per la prima volta.
-Niall, dammi la chiave- Lui nega il consenso.
-DAMMI QUELLA CAZZO DI CHIAVE!- Lui titubante me la consegna e io esco a passo felpato il più arrabbiata possibile.
Sto saltando la prima ora, ma sinceramente non me ne frega un cazzo. Sono così arrabbiata, devono per forza giudicare un libro dalla copertina, solo perché è misterioso automaticamente diventa la persona più pericolosa del mondo. Fanculo a tutti.
Non c’è anima viva, sono tutti in classe. Sbatto addosso una persona che non avevo notato, non mi giro nemmeno per chiedergli scusa, finché non mi sento prendere un polso, alzo lo sguardo e vedo Liam. Sinceramente ora come ora non me ne frega un cazzo se capisce che ho un problema o no, non mi voglio nemmeno sforzare per un sorriso.
-Hei, che hai?- In un altro momento avrei risposto nulla, ora no, ho bisogno di sfogarmi.
-Tutti mi stanno deludendo in un modo o nell’altro. Harry che si mette a fare il serial killer da un momento all’altro, ora Niall e Zayn che si mettono a farmi la predica e a dirmi cazzate tipo “guarda  che Alex è pericoloso”- Dico scimmiottandoli in malomodo.
-E io? E io ti sto deludendo?- Chiede con finta voce da bambino. Non so perché ma mi viene da sorridere.
-No, tu no- Dico sincera.
-Vedi che ti ho fatto sorridere?- Dice contento. Annuisco ridacchiando.
-Non capisco perché ce l’abbiano tutti con Alex.
Harry quando tiriamo fuori l’argomento “Alex” diventa pazzo, tanto che una volta mi ha pure tirato uno schiaffo.
Zayn e Niall non sono mai stati così severi con me, tu sai perché?-
Chiedo speranzosa.
-Non so tutti i dettagli perché sono l’ultimo arrivato, però so che è perché ti vogliono bene. Tutti ce l’hanno con Alex perché hanno la stessa paura: quella di perderti­- Le sue parole mi colpiscono. Forse non avrei dovuto reagire così… insomma, ho urlato contro Niall, la persona più dolce del Mondo, e Zayn, quella che ha mostrato più affetto.
-Non può essere solo per quello… che ci sia qualcosa sotto?-
-Questo non lo so…- Confessa Liam sincero.
Mi rattristo.
-Però ti prometto che indagherò- Mi dice Liam.

Sulla storia
Ciaoooo, ragazze. Ho pubblicato questo capitolo dopo due giorni per farmi perdonare del mese di negligenza. :(
Allora… vi piace? Sono andata più sul semplice, questi sono capitoli preparativi, che comunque servono per la storia.
Una persona mi ha chiesto di far capire il livello vendicativo di Alex, ecco fatto. Da qui in poi si entrerà in un aspetto della storia criminale (sì, ne passano proprio di tutti i colori) fino a quando ritorneremo coi piedi per terra (?)
Personale
L’altra volta mi sono dimenticata di chiedervi, siete andate al concerto? Io finalmente ce l’ho fatta, gli ultimi 5 minuti mia sorella ha comprato i biglietti da un “tuttofare” fuori dallo stadio. Sono così felice…
Mi dispiace tanto per quelli che non sono andati, vi capisco, ma il Never Say Never è reale, credeteci, io ne sono la prova, era un caso perso quello del concerto da settembre fino agli ultimi cinque minuti <3
Domande
Provate a rispondere nelle recensioni
-Di chi è il messaggio anonimo?
-Osservando bene dove si parla di Sharon, che è successo tra Alex, Harry e Sharon?
-Che problemi ha Louis con Dora?
-Liam che nasconde?

-Cosa farà Alex per vendicarsi?
-Liam non sa sulserio niente oppure non può dire niente?


Grazie ragazze per seguirmi sempre, vi amo <3
Ciaoooo <3

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Capitolo 15
*** Problema ***


PROBLEMA

DORA’S POV
Sono passati due giorni dalla piccola “rissa”.
Ieri non sono andata a scuola per riuscire a chiarirmi le idee.
Nessuno dei ragazzi mi ha contattata, quindi non so come mi comporterò oggi… non sono andata a scuola con Zayn e con Niall, come mio solito, bensì con Alex e la sua banda… sono dolcissimi, simpaticissimi, e divertentissimi; veramente non riesco a capire cos’abbiano tutti contro di loro.
Ad Alex è bastato un giorno per riprendersi, qualche cerotto qua e la, ma nulla di grave.
Ora stiamo scendendo dalla macchina di Alex, vengo presa a braccetto da Luke e Carter, con loro due ho legato subito, mi ricordano tanto Niall e Zayn… mentre Richard mi ricorda più Liam, riservato ma dolcissimo, e Alex sappiamo tutti chi mi ricorda… ma non devo pensarci.
Passiamo di fronte al “gruppetto di Styles” come lo chiamano loro, e di cui fino a due giorni fa facevo parte anch’io.
Con nessuna vergogna li scruto tutti attentamente. Zayn mi guarda senza espressione, senza sentimenti, con gli occhi spenti, cosa che mi incuriosisce; Niall invece guarda i due accanto  a me con un espressione addolorata e delusa, ancora non si è accorto che lo sto fissando; Harry mi guarda socchiudendo gli occhi, come se volesse leggere dentro di me; Louis mi guarda ghignando contento, sembra quasi mi stia dicendo “ho vinto io”, ma vinto che cosa? Lo guardo sul colmo della confusione. O è mestruato o è stupido; Liam invece quando mi vede gli si illuminano gli occhi e fa per venire verso di me ma si blocca appena vede i ragazzi dietro di me. Gli sorrido rassicurandolo e lui ricambia il sorriso.
-Vuoi andare da loro?- Mi chiede Carter dato che li stavo fissando.
-No- Rispondo prontamente.
Vedo Zayn, Niall e Harry riferire qualcosa agli altri prima di camminare a passo svelto verso di me.
-Andate pure, ci vediamo in mensa- Gli sorrido.
Annuiscono e mollando la presa dalle mie braccia se ne vanno.
-Dora, dobbiamo parlarti seriamente- Comincia Niall.
-Se volete dirmi le stesse cose di ieri no, grazie- Dico annoiata.
Subito arrivano Louis e Liam.
-E’ importante- Dice Liam più serio che mai.
Faccio un cenno con la testa come per dirgli di iniziare a parlare.
-Premetto che non volevamo dirtelo però Liam ci ha convinti- Mi riferisce Harry.
Sorrido a Liam riconoscente e lui ricambia con un cenno di testa e un sorrisino, ha mantenuto la sua promessa.
-Quelle che girano non sono solo voci di corridoio, o meglio, la maggior parte non lo sono- Comincia Zayn.
-Oltre ad essere dei criminali che rubano, rapiscono, spacciano, stuprano e quant’altro, hanno anche un conto in sospeso con noi- Continua Niall.
-Con Harry, precisamente- Specifica Liam.
Guardo Louis, l’unico che non ha spicciato parola e lo vedo con un espressione annoiata, come se volesse che i suoi amici se ne stessero zitti. Ma che problemi ha? Ritorno all’attuale situazione non facendoci molto caso.
-Che tipo di “conto in sospeso”?- Riprendo le loro parole con un tono incuriosito.
Non capisco se mi stiano dicendo la verità oppure no.
Zayn, Liam e Niall guardano Harry come per chiedergli il consenso di qualcosa di cui io non sono al corrente. Lui in tutta risposta annuisce.
-Beh… Harry… aveva una ragazza di cui era follemente innamorato- Comincia Zayn. Non so perché ma mi sento “bruciare lo stomaco”.
-Si chiamava Sharon, Sharon Bitterson- Specifica Niall.
-Ed era, sfortunatamente, la ragazza di Alex- Parla Liam.
-Bene, lui ed Harry si amavano alla follia, non riuscivano a restare lontani nemmeno un secondo, un po’ come te e lui ora- Dice Zayn.
Rivolgo lo sguardo ad Harry e lo vedo con gli occhi abbassati, e da quello che posso intravedere, lucidi. Ci tiene veramente così tanto?
Mi tengo la pancia per il bruciore allo stomaco. Odio questa sensazione.
-Hanno tenuto una relazione segreta per un paio di settimane, finchè Sharon non ha deciso di lasciare Alex.
Alex ha dato di matto e ha iniziato a perseguitare e minacciare Sharon, finché Sharon non è scappata, ha cambiato città, quartiere, tutto…- Continua il moro.
-Hanno tenuto una relazione a distanza per un po’ di tempo, attraverso i social, però poi si sono fatti una vita entrambi… Harry ha conosciuto Sylvia e lei ha conosciuto altri… e si sono dimenticati l’uno dell’altro- Conclude Zayn.
-Non è vero… lei si è dimenticata di me, io non me ne sono mai dimenticato- Spiccia finalmente parola Harry alzando lo sguardo verso di me. Noto che ha la faccia bagnata, sta piangendo veramente? Il bruciore allo stomaco si fa sempre più intenso.
Decide di andarsene a passo svelto in un luogo a me sconosciuto.
Non lo seguo,  mi farebbe solo più male vederlo piangere per un’altra ragazza. Ci pensa Louis e gli corre subito dietro.
-Ha giurato vendetta per avergli tolto la ragazza che ama-
-Quindi capisci che Alex potrebbe…- Cerca di dire Niall.
-Non una parola di più, Horan- Viene interrotto da una voce severa conosciuta: Alex.
-Non riempirle la testa di queste grandissime cazzate- Continua.
Niall boccheggia, quasi in difficoltà. Ma perché in difficoltà se sa di avere ragione?
Non ci sto capendo più niente.
Mi sento prendere per il polso e con uno scatto felino sono a due centimetri dal viso di Alex.
-Non devi credergli- Dice disperato.
-Ti spiegherò tutto, ma ti prego non credergli, credi a me- Mi mordo il labbro indecisa fissandolo dritto negli occhi per capire se mente o no.
Vedo quel fondo di verità nei suoi occhi che quello che dico mi viene spontaneo:
-Ti credo- Sussurro.
Vengo subito presa da un polso dall’irlandese. Ma oggi ce l’hanno tutti col mio polso?
-Tu credi a loro invece che a noi?- Chiede incredulo e ferito.
-Mi dispiace, Niall- C’è un attimo di sorpresa nei suoi occhi.
-Noi ti abbiamo creduto quando ci hai confessato quella piccola cosa- Dice a denti stretti alludendo alla “mia vita famigliare”. Ha iniziato a stringere un po’ troppo il mio polso.
-Lasciami, Niall- Chiedo, o meglio, ordino neutrale.
-Devi scegliere, Dora. O loro, o noi- Spalanco la bocca per la sorpresa.
Come può chiedermi una cosa del genere? Di scatto mi stacco dalla sua presa girandomi e andando a passo svelto verso Alex.
-Scelgo le persone che non mi hanno costretto a scegliere- Dico incominciando ad incamminarmi assieme ad Alex che mi tiene per la vita.
Stranamente quel contatto non mi crea alcun tipo di disagio.
-Bene, perfetto. Ma se vai con lui non tornare più.
Non ti avvicinare mai più ad uno di noi cinque!-
Urla Niall.
Quelle parole mi fanno male come 10 pugnali conficcati nel cuore, ma faccio finta di nulla e continuo a camminare “abbracciata” ad Alex.

HARRY’S POV
Ritorno di la assieme a Louis convinto di trovare Dora, invece vedo solo quei tre, ognuno con un espressione strana.
Zayn è arrabbiato, Liam è pensieroso e preoccupato, Niall è dispiaciuto ed infastidito.
-Che sta succedendo? Dov’è Dora?- Chiedo alquanto confuso.
-Lei ha… scelto di rimanere con Alex e i suoi- Dice il biondo con un tono strano.
-Non ha scelto lei, TU l’hai fatta scegliere, e credo che avrei fatto la stessa cosa che ha fatto lei- Dice Zayn sempre più arrabbiato.
-Ci avresti abbandonato così come ha fatto lei? Avresti fatto il traditore?- Dice Niall scaldato. Ma che sta succedendo?
-Beh, nemmeno io vi avrei creduto se mi aveste detto che dei miei cari amici erano dei criminali che fanno chissà cosa!-
-Ma è quello che sono!-
Urla esasperato il biondino.
-Ci voleva solo calma e pazienza, due cose che tu non hai!-
-Le stai dando ragione?-

-Sì, cazzo, solo tu riesci a metterti contro di lei in un momento del genere!-
-Non mi sono mai messo contro di lei, le voglio bene, voglio solo proteggerla- 
Dice incupendosi il biondo.
-Così l’hai solo condotta nella tana del lupo-
-Calmatevi, litigare non risolverà nulla- Cerca di calmare la situazione Liam. Zayn sospira.
-Ragazzi non sto capendo un cazzo, chi mi spiega?- Chiedo sempre più allibito.
Liam mi spiega tutto ciò che è successo per filo e per segno.
-Okey… adesso io ti ammazzo, Niall- Faccio per andare verso di lui per fargli chissà cosa ma Louis e Liam mi bloccano prontamente per le braccia.
-Amico, dovresti imparare a controllare i tuoi istinti- Mi consiglia Zayn.
-ADESSO SPIEGAMI PERCHE’ CAZZO LE HAI DETTO UNA COSA DEL GENERE, NIALL- Dico incazzato fino al colmo.
-Ho dovuto! Non pensavo scegliesse loro!-
-HAI ROVINATO TUTTO!-
-Perché l’avete lasciata andare via?-
Chiedo rivolgendomi a Liam e Zayn.
-Avete fatto solo che bene- Spiccia parola Louis.
Lo guardo spalancando la bocca.
-Insomma, siete tutti impazziti per quella… dato che se n’è andata ci sarà un po’ di pace-
-Louis, zitto, ti conviene- Lo avverte Zayn.
La campanella suona e sicuramente faremo ritardo, dato che ancora dobbiamo prendere i libri.
Senza dire nulla mi incammino verso il mio armadietto con i pensieri che mi martellano in testa.
***
Ora di mensa, non ho nemmeno sentito una parola delle tre prof. che abbiamo avuto.
La vedo lì, arrivare ridendo e scherzando con Carter.
Quanta gelosia provo.
-Vogliamo andare a parlarle?- Propongo a Zayn e a Liam.
Annuiscono e ci incamminiamo verso il tavolo Thompson.
Quando arriviamo la vediamo seduta sulle gambe di Alex.
-Che cazzo ci fai seduta su di lui?- Dico indicando il criminale Alfa.
-Non sono affari tuoi- Dice con sufficienza.
Sospiro cercando di calmarmi.
-Dora, nessuno di noi tre pensa quello che ha detto Niall- Cerco di spiegarmi.
-Ah, sì? Beh, Liam e Zayn non mi sembravano molto contrari- Parla Alex.
-Tu zitto- Lo zittisce Zayn.
-No, no, zitto un corno. Alex ha ragione, se voi ci aveste tenuto veramente a me avreste protestato… invece siete rimasti zitti, muti, non una parola per contestare- Rimaniamo in silenzio tutti e tre non sapendo che dire.
-Come pensavo- Dice alzandosi e andandosene vedendo che non spicciamo parola.
-State veramente facendo un ottimo lavoro, bravi ragazzi, sarà più facile di ciò che pensavo- Dice Alex con un ghigno sulla faccia.
-Che vuoi dire?- Chiedo confuso.
Nel gruppo “nemico” si alza una risata.
-Veramente pensate che-che- Si blocca dalle risate Alex.
-Che Harry sarebbe capace di stendermi?- Finisce la frase ridendo.
-Ho solo fatto la parte dell’innocentino, così che lei non avrebbe mai potuto sospettare di me, di noi- Dice finendo di ridere per riuscire a parlare.
-E soprattutto, pensate veramente che questa gang tratti una ragazza così bene?-  Spiccia parola Richard.
Siamo così confusi, mentre si fanno beffe di noi.
-Okey, adesso finiamola con questi giochetti- Subentra Zayn duramente.
-Lei non c’entra niente in questa storia, lasciatela in pace-
-Na-ah, Malik, stai sicuro che passerete le pene d’inferno-
Dice Alex con sguardo minaccioso.
-Harry, io vado a vedere come sta lei- Sussurra nel mio orecchio Liam alludendo a Dora.
Annuisco dandogli il permesso di andare mentre i due continuano a bisticciare.

DORA’S POV
Mentre esco dalla  mensa li sento parlare e bisticciare, ma poco m’importa.
Sbatto contro una ragazza, una di quelle timide e come dire… “secchione”.
Gli faccio cadere per sbaglio il cibo che stava trasportando e finisce sulla mia maglia. Fanculo a tutti, la mia sfiga non ha limiti.
-Oddio, s-scusami Dora, non v-volevo. M-mi dispiace così tanto.
Per favore n-non farmi del male-
Balbetta impaurita mentre si sistema gli occhiali tremante.
Aspetta, come conosce il mio nome? E poi… farle del male? Ma che cazz…?
-No, perché dovrei farti del male?- Chiedo al culmine della confusione.
-T-tu non sei a-arrabbiata?-  Chiede sorpresa ma ancora spaventata.
-No, è stata colpa mia- Le sorrido cercando di rassicurarla.
Ora che ci penso assomiglia tanto a me fino a uno o due mesi fa, quando  ancora non avevo conosciuto i ragazzi. Ero così timida e balbettavo sempre, guardatemi ora, ho appena dichiarato “guerra” a uno dei gruppi più desiderati dalle ragazze della scuola. Dio mio, quei ragazzi mi hanno proprio cambiata inconsciamente.
Prima che me ne accorga un’altra ragazza raggiunge col fiatone la ragazza di fronte a me. Appena nota la mia maglia e il cibo per terra sgrana gli occhi dalla… paura?
-Non farle niente, perfavore! Lei non intendeva farlo e… perfavore, non dirlo ad Alex- Mi prega quasi con gli occhi. Ma che cazz…?
-Cosa c’entra Alex? E perché avete paura di me?- Oddio, non ci sto capendo niente.
-B-beh…t-tu sei… la fidanzata di Alex- Dice timidamente la prima ragazza rispondendo ad entrambe le domande.
Sgrano gli occhi dall’incredulità.
-Cosa? NO! NON SONO LA SUA FIDANZATA!- Urlo attirando l’attenzione di alcuni studenti.
Oddio, mi stanno dando un’ “importanza” che non ho.
-Ma anche se fosse… perché dovreste avere paura di me?- Rabbrividiscono e poi frettolosamente la prima ragazza dice:
-S-scusa, dobbiamo a-andare- e prima che io possa contestare trascina l’amica via.
Che gente strana.
Mi avvio anch’io verso un posto per stare da sola gli ultimi 10 minuti.
Trovo un gradino e mi siedo mettendo una mano tra i miei capelli.
Perché deve essere tutto così fottutamente difficile? Ora come ora sono un fascio di nervi.
Sento una calda mano poggiarsi sulla mia spalla.
E chi è ora? Chiedo a me stessa mentre mi giro per poi trovare il volto di Liam preoccupato e dispiaciuto.
Quanta tenerezza che mi fa in questo momento.
-Dora, mi dispiace. Hai-hai ragione, avremmo dovuto fare o dire qualcosa. Mi dispiace così tanto- Sospiro ritornando a guardare per terra davanti a me.
-No, non fa… non fa niente. Quando sono nervosa me la prendo con tutti, scusami tu- Dico stanca sospirando.
Lui si siede accanto a me rimettendo la sua mano sulla mia spalla.
-Hei, c’è qualcosa che non va?- Non so il perché ma con Liam non sento il bisogno di negare, mi sento solo… libera di parlare.
-Vuoi dire se c’è qualcosa che va.
Niall mi odia, Louis anche, sto perdendo te, Harry e Zayn, e ora viene fuori che la gente ha paura di me per qualche assurdo motivo che c’entra anche Alex!-
Mi sfogo lasciando uscire tutto.
-Piano, piano, piano. Niall non ti odia, lui è solo… molto impulsivo, ti vuole bene, vuole solo proteggerti ed ha agito d’istinto.
Louis invece è solamente fatto così… giudica molto un libro dalla copertina.
E non ci stai assolutamente perdendo, noi siamo qui, va bene?-
Okay, se fosse stata un’altra persona avrei semplicemente annuito, invece ripeto che con lui mi sento libera.
-Cazzate… molto presto vi dimenticherete di me, come fanno tutti-
-Non osare mai più dire una cosa del genere. Fai parte di noi ormai, sei la nostra piccola sorellina- Dice accarezzandomi i capelli.
Sorrido leggermente sentendomi abbastanza meglio.
-Grazie, Liam. Grazie per l’ascolto, davvero. Significa molto per me-  Dico sincera.
-Non devi nemmeno ringraziarmi, è un dovere- Sorride.
-Posso… posso chiederti una cosa?- Chiedo imbarazzata.
-Certo, tutto quello che vuoi- Abbozza un sorriso.
-Perché Louis mi odia? Che gli ho fatto?- Chiedo infastidita e curiosa.
Lo vedo in difficoltà mentre si gratta il collo nella parte posteriore.
-Uhm… perché… perché non gli parli? Anzi… perché non parli a tutti loro?- Cosa? Parlargli? E se mi rifiutano? Che figura ci farò?
-No! Non vogliono nemmeno vedermi, mi odiano! Hai sentito Niall stamattina? “Non devi mai più avvicinarti ad uno di noi cinque”- Riprendo le parole di Niall imitandolo in malomodo.
-Non ti preoccupare, nessuno di noi ti odia…e in più Niall quando è arrabbiato dice sempre cazzate, l’ho già detto che è molto impulsivo? dovresti solo… cercare di chiarire… e poi di che hai paura? Ci sarò io- Però… in effetti ci sarà Liam con me, lui saprà farli ragionare, dato che è il più maturo ed ha una certa influenza su di loro… beh, non andrò lì a pregargli di perdonarmi, dato che non ho fatto niente, solo per chiarire, no?
Sylvia nemmeno c’è, è malata, ed Elisabeth non sta mai nei paraggi dei ragazzi se non c’è lei. E’ il giorno perfetto.
Annuisco dopo averci pensato un po’ su.
Ci incamminiamo verso il loro tavolo e sono abbastanza sorpresi di vedermi.
-Lei vi deve parlare di un po’ di cose- Incomincia Liam. Adesso che dovrei dire? Azz, perché non mi sono fatta il discorso mentale per il percorso?
-Io vi… vi volevo chiedere scusa per-per avervi lasciato lì stamattina ed essere andata con Alex- Bell’inizio Dora, vai così!
-Però… per la storia di Sharon ho bisogno di un po’ di tempo… sono confusa, ho bisogno di chiarirmi le idee- Continuo.
-Non ci credi? Preferisci credere ad Alex che credere a noi? Veramente?- Chiede Harry confuso e ferito.
-No, non c’entra niente Alex, io-io ho una testa per pensare, va bene?- Dico abbastanza infastidita. Odio quando la gente pensa che io abbia preso un’idea da un’altra persona. Sembra quasi che mi stiano dicendo che sono troppo bambina per avere un’idea mia.
-Certo- Dice Harry ironico sbuffando e lasciandosi andare sulla sedia.
Okey, la cosa mi sta “leggermente” sfuggendo di mano.
-Scusa la domanda, ma allora che cazzo di amica sei?- Chiede Niall arrabbiato. Spalanco la bocca.
-Okey, okey, okey. Adesso calmi tutti, dovete cercare di capirla. Datele solo… del tempo. Non è una cosa facilissima da credere questa- Subentra Liam, come promesso.
-Già, sono d’accordo con lui. Se vi dicessero che un vostro carissimo amico è un criminale che merita solo la galera ci credereste?- Lo appoggia Zayn. Ne stanno parlando quasi come se fosse una cosa reale. Se non è vero, beh, sono dei bravi attori.
-Okey, adesso basta. Devo parlare con te- Mi dice Louis apparentemente stufato, di cosa? Ma che vuole da me?
-Louis, n…- Cerca di interromperlo Liam.
-Sicuro- Gli do il “permesso” di parlare interrompendo a mia volta Liam. Voglio proprio sapere che problemi ha.
-In privato- Aggiunge serio fissandomi negli occhi. Fa quasi paura.
Annuisco mentre cerco di capire cosa voglia da me.
Si alza prendendomi in malomodo per il braccio. Ma l’educazione?
Si sente uno sbuffo da dietro, non so da chi deriva.
Mi porta nello sgabuzzino. Apparentemente questo è il luogo degli incontri. Si mette una mano tra i capelli sbuffando pesantemente. Evidentemente non sa da dove cominciare.
-Di… di che volevi parlarmi?- Chiedo intimorita da una sua futura reazione.
-Perché non… non esci semplicemente dalle nostre vite?- Lo guardo confusa.
-Che?- Chiedo cercando di capire il senso della frase.
-Hai capito- Risponde annoiato.
Lo guardo cercando di fargli capire che voglio saperne di più.
-Da quando sei venuta non hai fatto che causare problemi. Immagina che Harry sta mattina stava per menare Niall. Voglio dire, Niall e Harry?
E gli insulti che si lanciavano Niall e Zayn? Per colpa di chi, secondo te?-
Dice alludendo a me. Insulti? Menare? Che?
-Come? Cos’è successo?- Chiedo sorpresa e incuriosita.
-Semplice, quando te ne sei andata Niall e Zayn hanno iniziato a litigare per te. Zayn sosteneva te, del resto come tutti.
E quando l’ha scoperto Harry se non l’avessimo bloccato noi probabilmente ora Niall avrebbe un occhio gonfio e un naso rotto-
Dice infastidito.
-Oh…- Dico solamente, incapace di parlare. Sto iniziando a sentirmi in colpa. Guardo a terra mordendomi il labbro e tenendomi il gomito. Azz, odio questa sensazione.
Quando Louis vede che non rispondo ricomincia a parlare.
-E… non hai magari… notato che io e Liam siamo fuori da tutte le discussioni, tutte le attività? Stai sfasciando il gruppo, non siamo più quelli di prima, e la colpa è tua. APRI GLI OCCHI-  Dice esasperato.
In effetti ha ragione. Ora le uscite sono Io-Harry-Niall-Zayn.
-Oh, e per non parlare del rapporto tra Harry e Sylvia, erano così felici insieme… poi sei venuta tu ed hai per forza dovuto rovinare tutto. Ora Harry ha un problema 6 giorni su 7 della settimana, e indovina? Tutti i suoi problemi riguardano te- Respira prima di mettersi una mano tra i capelli. Problema, sono un problema, per Harry e per tutti.
-Io… io non ce la faccio più a vedere i miei migliori amici stare male e litigare per te! E la cosa peggiore è che hai anche il coraggio di fare la vittimina. Voglio che il gruppo ritorni quello di prima, quindi, per favore, non ti avvicinare più a noi- Dice prima di uscire dandomi una spallata. Dovrei offendermi ma non ce la faccio, perché ha ragione, sì, ha ragione. Erano tutti così felici prima senza di me. Oddio mio, che guaio.

3 giorni dopo.
Come Louis mi ha detto di fare li ho evitati, letteralmente.
In ogni modo possibile, sappiamo tutti che quei ragazzi non si arrendono facilmente. E’ veramente difficile resistere, ma devo farlo, per loro, se voglio rivedere il sorriso sulle loro faccie devo farlo.
Ora manca circa una settimana alla fine della scuola.
Sono riuscita a resistere grazie all’aiuto di Carter, Richard, Luke e Alex.
Gli ho detto tutto, mi hanno consigliato di fare ciò che mi viene istintivo.
Sono stati vicini a me, mi hanno consolato, dei veri amori.
Per quanto riguarda Sylvia, Pamela e Elisabeth sto cercando in ogni modo possibile di non mettermi nei guai; sto già male psicologicamente, se poi ci si mette anche il dolore fisico sarebbe un vero inferno.
Ora sto andando a scuola con Carter. L’ho costretto a venire prima perché adoro essere in anticipo, così si può parlare e non si è di fretta.
Vedo il “gruppetto di Styles” come lo chiamano loro, abbasso immediatamente lo sguardo cercando di nascondermi dietro la schiena del biondo. Lui sospira.
-Ancora non gli vuoi parlare?- Scuoto velocemente la testa.
-Almeno parla con Harry, è il tuo ragazzo, ha il diritto di sapere il perché sei sparita-
-Aspetta… il mio ragazzo?- Chiedo. Come cavolo ha fatto a saperlo?
-Dora, non sono stupido, l’ho capito- Dice offeso/divertito. Sto per negare ma mi arrendo. Insomma… posso fidarmi di lui, no?
-Potresti solo… non dirlo a nessuno?- Chiedo speranzosa.
-Certo- Sorride.
Tempo che ritorno con lo sguardo su di loro vedo tutta l’attenzione su di me.
Chiedo scusa a Louis con lo sguardo perché, ancora una volta, l’attenzione è su di me.
Lui si limita a guardare altrove.
-Vado?- Chiedo conferma a Carter.
-Vai- Conferma.

Con tutto l’imbarazzo del mondo mi incammino verso il gruppo cercando tutto il coraggio che si possa trovare.
Prima che possano dire qualsiasi cosa mi rivolgo a Harry
-Ehm… Harry, dobbiamo parlare- La sua faccia si fa preoccupata e lui diventa pallido.
-Non credi di doverci dare un paio di spiegazioni?- Chiede Zayn ironico.
-Ragazzi, scusatemi ma è urgente-
-C-certo- Dice facendo un sorriso palesemente finto.
[Da qui in poi ascoltare con http://www.youtube.com/watch?v=4yWVUcsA1u8  (You And I)]
Lo porto sul retro della scuola, mentre quasi per l’agitazione mi sudano le mani.
-Che… che volevi dirmi?- Chiede ansioso.
-Andrò dritto al punto… noi due non…non possiamo più stare insieme- Dico guardando dappertutto piuttosto di incontrare la sua faccia.
Mi costa dirglielo, ma devo farlo, devo.
-Cosa?- Chiede in un filo di voce. Mi si rimpicciolisce il cuore quando sento la sua voce.
-Mi dispiace…- Dico soltanto mordendomi il labbro e guardando a terra.
-Cos’ho fatto di sbagliato?- Chiede quasi impercettibilmente, come se avesse la gola chiusa.
-Niente… tu niente… è colpa mia- Oddio, che cosa banale la scusa del “non sei tu, sono io”. Dora, la prossima volta rifletti prima di parlare!
-Perché vuoi chiudere?- Quando vede che non rispondo continua.
-Sylvia ti ha minacciato? Ti hanno picchiato? Ti hanno fatto qualcosa?- Scuoto la testa.
-No… niente di tutto questo ma… ho parlato con Louis- Dico a bassa voce, quasi per non essere sentita.
-Ah, Louis, è questo il problema…- Dice con un sottofondo di irritazione.
-Mi ha detto che per il gruppo sono un problema, che il gruppo si è sfasciato ormai per colpa mia, che siete sempre più angosciati, più… nervosi da quando ci sono io, specialmente tu- Dico tamburellando le dita dentro le scarpe e giocando nervosamente con le mie unghie.
-Sono cazzate- Mi dice prendendomi le mani, ma ancora non gli rivolgo lo sguardo.
-Siamo solo più felici da quando ci sei tu-
-No, Harry, ha ragione lui- Dico scostandomi dalla sua presa.
-Io non voglio crearvi problemi, specialmente a te-
-Il problema verrebbe se te ne andassi- Cerca di convincermi. Scuoto la testa.
-Solo… cerca di dimenticarti di me- Dico fissando i miei piedi. Mi sento in colpa, terribilmente in colpa.
-Non posso dimenticarmi di te, io ti amo- Confessa.
-Ti assicuro che ti amo anch’io, come non ho mai amato nessuno- Prendo un piccolo respiro.
-Ed è proprio per questo che devo lasciarti andare- Alzo finalmente lo sguardo e nel momento in cui i nostri sguardi si incrociano scende una piccola lacrima dall’occhio destro di Harry.
-Harry… Harry, per favore, non piangere- Dico disperata.
-Come puoi chiedermi di non farlo?- Mi limito a fissarlo negli occhi. Sto male, lo stomaco mi brucia.
-Troverai… troverai qualcun’altra, starai bene, anzi, meglio, senza di me. Ne sono sicura- Dico cercando di rassicurarlo.
-Non è vero, non è vero niente.
Io… io non so come spiegarlo, senti questo?-
Chiede portando la mia mano al suo petto facendomi sentire i battiti del suo core. Mille brividi mi percorrono. Annuisco lentamente.
-Batte così forte solo quando sono con te- Non so se dalla gioia, dalla tristezza, dai sensi di colpa però scoppio a piangere portando le mie mani contro la mia bocca cercando di fermare i singhiozzi.
-Mi dispiace, mi dispiace tanto.
Scusami, scusami per averti fatto del male.
Io… io non voglio lasciarti, ma devo, se voglio vedere il sorriso stampato sulla tua faccia, devo.
Io ti amo, ti amo così tanto, voglio che tu sia felice e lo sarai solo senza di me nei dintorni-
Mi sfogo buttando tutto fuori.
-Il sorriso c’è solo se ci sei anche tu!
Possibile che ancora non hai capito che sono felice solo grazie a te?-
Urla quasi disperatamente fissandomi negli occhi e stringendo la presa sulle mie mani.
-Ti sbagli… e te ne accorgerai presto.
Cerca di dimenticarti di me il più velocemente possibile, Harry-
Dico iniziando ad indietreggiare per allontanarmi e sciogliendo la presa dalle sue mani. Mi asciugo le lacrime che cinque secondi prima mi sono sfuggite.
Mi guarda a lungo quasi incredulo che un qualcosa del genere stia accadendo.
-No, no, no, non è possibile- Dice quasi parlando a se stesso e scuotendo leggermente la testa. Sospiro.
-Mi dispiace- Sento le lacrime spingere di nuovo per uscire ma le trattengo. Prima di poter aggiungere altro mi giro e vado a passo svelto cercando di mascherare l’evidente pianto.
Sento una calda mano appoggiarsi sulla mia spalla.
Mi giro e Carter.
-Hai pianto?!- Chiede incredulo.
Guardo a terra non rispondendo.
-Cos’è successo?- Le lacrime scendono rapide nuovamente al ricordo di quello che è successo pochi minuti fa.
-L’ho lasciato- Dico con la voce spezzata dalle lacrime
-Oh, vieni qua- Dice attirandomi in un abbraccio.
Lì mi sfogo completamente singhiozzando nei peggiori dei modi.
Strofina la sua mano sulla mia schiena cercando di farmi sentire meglio, ma il dolore che c’è dentro rimane e rimarrà finché non ci sarà Harry accanto a me.
 
Okeeeey.
Capitolo penoso, ma serve per il continuo della storia, sorry :c
Ce l’ho pronto da una settimana ma cercavo sempre di migliorarlo.
Scusaaaate.
Allora, da adesso in poi (o tra due capitoli) ci saranno tanti colpi di scena, una scrittrice mi ha chiesto qualcosa che faccia sconvolgere tutto… bene, arriverà tra poco c:
Okey, sono a metà del capitolo 15, non dovrete aspettare molto c:
Arrivederciiii c:
p.s.
Siete delle fantastiche lettrici c:

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Capitolo 16
*** Non dimenticare ***


NON DIMENTICARE
In questo capitolo ci saranno molti testi di canzoni, ma non preoccupatevi, mi assicurerò che la lunghezza del capitolo sia uguale.

Per il dialogo non metto più la lineetta (che è sbagliata), ma metto le virgolette.

ALEX’S POV
“Oddio, sei un fottuto genio Richard!” Dico battendogli il cinque.
Sì, sì, sì, questo piano è perfetto!
Devo un grosso favore a Richard, oddio, hahaha, avrò bisogno di una videocamera per filmare l’espressione di Harry.
“Sì, sì, sì, Styles la pagherà cara, è una vendetta perfetta, Rì” Dico malignamente.
“Io non sono d’accordo” Tutte le teste si girano verso Carter.
“Insomma… Dora è un essere umano e non può essere trattata come un’animale per colpa di qualcun altro”
“Da quand’è che ti preoccupi di trattare le persone come esseri umani?” Ci scherza su Luke.
“Ascolta Carter,  a me non importa come le altre persone vengono trattate. Si dice che in natura se non uccidi vieni ucciso.
Se a te invece dà fastidio sei libero di ritirarti”
Dico con naturalezza.
Carter mi fissa serrando la mascella, chissà a che starà pensando.
“Allora? Sei dei nostri?” Chiedo dato che non spiccia parola.
“Prendere o lasciare” Aggiungo.
“Sì, sono dei vostri” Sorrido istintivamente, ma non un sorriso genuino, uno “malefico”.
Sapevo che non mi avresti deluso”
“Allora, quando si attacca?” Chiede Luke.
“Mm… credo sia meglio dopo la fine della scuola” Annuiscono tutti.
“Comunque continuate così ragazzi, state recitando veramente bene.
Specialmente tu Carter”
Lo guardo e lo vedo abbastanza in difficoltà.
“Perché… è solo una recita, giusto?” Chiedo per una conferma.
Lui rimane in silenzio per un po’ di secondi ma poi parla.
“Certo, che altro vuoi che sia?”

1 settimana dopo
HARRY’S POV
Sto sempre più male, mi sento sempre più debole senza la sua presenza.
Come ha anche solo potuto pensare che la causa dei miei problemi e delle mie lacrime sia lei?
Non ho la forza, né la voglia di urlare contro Louis, ormai è tutto invano, lei se n’è già andata.
E se ve lo state chiedendo, sì, Niall ha menato Louis.
Dietro quella faccina da angelo si nasconde uno spirito vendicativo.
Se fosse stato per me, nemmeno l’avrei fermato, se l’è meritato tutte quelle botte. Mi sarei unito pure io se non fossi stato impegnato a piangere. Sì, lo so, piango sempre, sono infatti il più sensibile del gruppo…
“Amico, non puoi stare così male, ritornerà… ne sono sicuro” Cerca di consolarmi Zayn. I ragazzi sono a casa mia per provare la canzone che canteremo sta sera per il ballo di fine anno.
Mi limito a scuotere la testa lentamente non avendo voglia di parlare.
Ho già spiegato cos’è successo ai ragazzi, anche perché non si vuole più avvicinare a noi… e se prima Louis pensava di essere escluso adesso lo è veramente. A Niall vengono gli occhi rossi se lo guarda, Zayn non vuole nemmeno guardare la sua faccia, Liam è più distaccato, e io beh… neutrale. Sì, ovvio che sono arrabbiato, anzi, furioso… ma il silenzio è la miglior arma, no?
Probabilmente è con noi solamente per il compito che ci hanno affidato, sennò col cavolo che stava nei nostri paraggi.
“Harry, lei ti ama, te l’ha detto lei stessa… prima o poi ritornerà, devi solo aspettare” Ritenta di tirarmi su di morale Niall.
“A volte amare non basta” Penso, ma non avendo forze per parlare mi siedo semplicemente sulla scrivania guardando fisso davanti a me. Sospiro.
“Okey, non ce la faccio a vedervi così” Per la prima volta della settimana Louis parla di questo argomento.
Alzo un secondo lo sguardo verso di lui e vedo i suoi occhi pieni di senso di colpa, poi ritorno a fissare il mio adorato muro.
“Non osare entrare in questa questione, Louis.
E’ colpa tua se stiamo tutti così”
Gli rinfaccia Zayn guardandolo in cagnesco.
“Ho già chiesto scusa in tutte le lingue possibili, ragazzi, che altro devo fare?” Chiede esasperato Louis.
“Non è a noi che devi chiedere chiedere scusa” Parla Liam mandandogli uno sguardo che lascia intendere tutto. Guardo Louis speranzoso che accetti e provi a farla ragionare. Louis sembra non capire all’inizio ma poi sembra accendersi una lampadina.
“No, non le chiederò scusa, non esiste. Se l’è meritato!” Dice lui spegnendo la mia ultima speranza.
“Non osare dire che se l’è meritato, non sai un cazzo di lei. Non sai cosa passa tutti i fottuti giorni” Urla Niall mettendosi le mani davanti alla bocca subito dopo pentendosene. Ah, mi sembrava strano se ne stesse zitto.
Dopo quest’ultima affermazione si zittiscono tutti finché Zayn non parla:
“Perché, cosa passa tutti i giorni?”
“Uhm… era un-un modo di dire”-
Se ne esce fuori Niall.
“Certo, come se ci credessi”
“Potreste smetterla di continuare a discutere? Dobbiamo esibirci stasera, se non ve lo ricordate” Interrompe i due Liam.
Niall e Zayn annuiscono.
“Oltre a Harry, chi canterà un’altra canzone da solista?” Chiede Louis.
“Io”
Dice Liam spiazzandoci tutti. Liam non è il tipo da solista, non gli piacciono troppe attenzioni.
“Oh, okey… allora proviamo quella di gruppo intanto?”
Acconsentiamo tutti.
Prendo il microfono principale iniziando a cantare.

Your hands fits in mine, like it’s made just for me
But bear this in mind it was meant to be
...


DORA’S POV
I ragazzi mi hanno costretto a venire alla festa di fine anno.
In realtà il preside mi ha costretto a venire, ma per colpa loro.
Hanno saputo che mi piace cantare, e contro il mio consenso sono corsi a dirlo al preside che, dato che mancano cantanti, mi ha costretto a cantare.
“Hei, bimba, sei pronta?” Chiede Carter facendo spuntare solo la testa.
In questa settimana lui mi ha aiutata moltissimo a riprendermi dalla rottura di Harry… o almeno ci ho provato, solo che per non deluderlo devo fingere di stare bene. La verità è che ogni notte mi addormento tra le lacrime.  La verità è che mi addormento con la sua felpa, quella che ha lasciato in camera mia l’ultima notte insieme. La verità è che mi manca da morire. La verità è che senza di lui sono una persona a metà. La verità è che lo voglio qua vicino a me, abbracciarlo sentendo il suo profumo, baciarlo, voglio stare sul divano con lui mentre ci coccoliamo, lo voglio vicino a me mentre mi addormento e canta nel mio orecchio, voglio lui.
“Non trovo un cazzo di vestito” Sbraito stanca di cercare e cercare nel mio armadio qualcosa che possa coprirmi le mie fottute cicatrici. Sì, sono molto fine.
“Guarda, ti ho portato qualcosa” Dice tirando fuori un vestito.
Spalanco la bocca. Fantastico è a dir poco. E’ blu con una sola spallina, e copre le mi sembra possa coprire le mie cicatrici… tranne una o due, ma saremo al buio, nessuno ci farà caso. (http://www.lover-beauty.com/images/2011/05/24/19426100.jpg )
Oddio, dove l’hai preso? E’ fantastico!” Dico meravigliata.
Era di mia sorella” Fa spallucce sorridendo.
Oh… e perché era? Dov’è ora?” Chiedo con la mia solita ficcanasaggine.
Lei… lei non c’è più” Dice con un sorriso amaro.
Oh… okey, dovrei smetterla di intromettermi nella vita degli altri.
Oh, mi dispiace, non volevo, scusami, io…” Dico maledicendomi mentalmente.
No, non fa niente… non potevi saperlo” Dice così troncando l’argomento.
Allora, vuoi andare a indossare questo vestito?”
Certo” Sorrido.

Un’ora e mezza dopo
Esco, finalmente pronta.
I ragazzi sono giù ad aspettarmi già vestiti da ormai mezz’ora penso, scendo lentamente le scale sui miei vertiginosi tacchi.
Tutti si bloccano da quello che stavano facendo per fissarmi.
Li guardo stranita e anche abbastanza imbarazzata.
Odio stare al centro dell’attenzione.
Ehm… c’è qualcosa che non va?” Chiedo con difficoltà.
Sei… sei… splendida” Dice Alex ammaliato mentre fa un passo verso di me per porgermi la mano.
G-grazie” Dico imbarazzata accettando la sua mano. Vorrei tanto che questa mano fosse di Harry.
Eh già, il mio “cavaliere” sarà Alex…
E se ve lo state chiedendo, no, non mi piace Alex.
Vogliamo andare?” Chiedo tenendo la mano del mio accompagnatore.
Certo” Dice Carter prendendo le chiavi della macchina dal comodino.
Ci avviamo alla macchina.

Mezz’ora dopo
Scendiamo dalla macchina mentre sentiamo la musica a bomba.
Già inizia a farmi male la testa. Nah, non sono un tipo da festa.
Ci sono tantissimi studenti, nemmeno riesco a dire quanti pressappoco.
Sono agitata, dovrò cantare davanti a tutta questa gente?
Vedo Harry che tiene la mano a Sylvia.
Oh. Questo non dovevo vederlo…
abbasso leggermente lo sguardo. Che ti aspettavi Dora?
Li vedo ridere e scherzare finché Sylvia non lo bacia.
Harry sussurra qualcosa nell’orecchio della bionda, lei ridacchia e gli avvolge le mani attorno al collo, sussurrargli qualcosa sulle labbra e baciarlo con foga.
Crak. Oh, il mio cuore.
Guardo attentamente l’espressione di Harry. Non sembra distrbarlo questa cosa, anzi, sembra che gli faccia… piacere, come se non volesse finire, infatti è Sylvia che si deve staccare.
Li guardo colma di gelosia e di tristezza. Pagherei per essere al posto di Sylvia.
Non so se essere felice o triste.
Harry sembra così contento senza di me, sembra si sia rifatto una vita. Ho fatto bene ad andarmene.
Credo che il sentimento peggiore che si possa provare sia quando ti manca terribilmente qualcuno, mentre lui non prova un minimo di tristezza.
Non guardarli. Non ti merita” Una voce mi sussurra nell’orecchio.
Carter.
Mi giro istintivamente.
Adesso sai cosa farai stasera? Ti divertirai come non hai mai fatto e non baderai a quello, okey?” Mi dice con tono autoritario.
Annuisco poco convinta.
Mi concede un ballo?” Chiede giocoso Alex arrivando.
Ridacchio prima di rispondere un:
Certo”
Mi trascina in pista e balliamo a ritmo di musica.
Where have you been di Rihanna.
Cerco di dimenticarmi tutto in questo momento e concentrarmi solo a divertirmi e a ballare.
Alex è proprio un bravo ballerino, si muove come un professionista.
Si lascia andare un po’ troppo dalla musica e in men che non si dica si forma un buco in mezzo alla folla dove Alex mostra le sue doti da ballerino. La gente inizia a battere le mani a ritmo di musica per Alex.
Oddio, ma è proprio tanto bravo!
Altra gente si unisce a lui e esce da quello spazio creato ritornando a me.
Scusami se ti ho lasciato sola” Dice col fiatone sorridendo nel mio orecchio.
Non fa niente, sei veramente bravo” Gli rispondo.
Ci sono altre due canzoni movimentate fino a che il DJ non cambia la canzone in un lento. Without you di Chris Brown.
No, no, no, ti prego, il lento no!
Alex mi prende per il bacino attirandomi a lui. Siamo molto vicini, forse troppo vicini.
Mi giro istintivamente verso Harry e, con mia gran sorpresa, lui fa lo stesso. Continuo a guardare Harry negli occhi per altri 5 secondi e lui anche, è lui il mio innamorato, cazzo.
Poi distolgo lo sguardo per concentrarmi su Alex e lo guardo fisso negli occhi, facendo anche solo finta di “provare” qualcosa per lui.
L’unica cosa a cui riesco a pensare sono gli occhi smeraldo di Harry.
Lasciatevi andare dalla musica, e godetevi questo momento” Cerco di chiudere gli occhi e di rilassarmi, ma non ce la faccio. Riesco solo a pensare a lui. Mi manca da morire, vorrei che ci fosse lui al posto di Alex.
“ ‘Cause you’re the one I couldn’t live without”
Voi non potete capire il mio dolore, se fosse per me starei a letto tutto il giorno senza degnare di uno sguardo nessuno.
Ho voglia di urlare, ma allo stesso tempo sono troppo stanca per fare qualsiasi cosa.
Mi manca, lo voglia qua con me. Voglio sentire il mio cuore battere come solo lui sa farlo battere, voglio sentire il suo calore sulla mia pelle. Senza di lui mi sento incompleta.

HARRY’S POV
Li guardo con così tanta gelosia. Vorrei che ci fosse lei al posto di Sylvia.
Mi manca, mi manca terribilmente… e con la mia performance cercherò di farle capire che per me esiste solo e soltanto lei.
Sembra così serena tra le braccia di Alex, così felice, così serena.
Vorrei riuscire a farle provare io quelle emozioni.
Credo che il sentimento peggiore che si possa provare sia quando ti manca terribilmente qualcuno, mentre lei non prova un minimo di tristezza.
Chissà come l’ha passata questa settimana… chissà se come me passava le notti in bianco a piangere oppure dormiva serena; chissà se è riuscita a socializzare oppure come me non riusciva nemmeno a parlare; chissà se era felice e spensierata oppure come me era oppressa dai pensieri e dai ricordi…
La canzone finisce.
Bene, ragazzi, ora è il momento di sentire le preziosi voci della scuola!” Quasi urla il DJ.
Canterò una canzone di mia invenzione che ho dedicato a lei.
Deve capire che sono un cuore a metà senza di lei.
Poi coi ragazzi canterò Little Things, sempre di mia invenzione.

DORA’S POV
Sono così agitata. Non sono pronta, non sono pronta, non sono pronta.
Ammazzerò quei quattro quant’è vero che mi chiamo Dora.
Possiamo dare il benvenuto a… Harry Styles, Zayn Malik, Louis Tomlinson, Liam Payne e Niall Horan!” Aspetta, cosa? Sapevo Harry cantasse, ma tutti e cinque? Cos…?
Vorremmo cantare una canzone che ha scritto Harry, si chiama Little Things” Dice Zayn.
Applaudono tutti prima che la base inizi a suonare.

Your hands fits in mine like it’s made just for me.
But bear this in mind it was meant to be. [...]


Aspetta, aspetta, aspetta, questa canzone mi è famigliare.

*Dopo avermi medicato mi prende a modi sposa adagiandomi sul letto.
Si sdraia immediatamente accanto a me stringendomi forte da dietro.
-Your hands fits in mine like it’s made just for me.
But bear this in mind it was meant to be-
Canta/sussurra nel mio orecchio. Dopo poco mi lascio andare tra le braccia di morfeo con questa melodia in testa*


Harry. Mi tengo la pancia urlando mentalmente mentre mi assalgono i ricordi. Perché continuano a torturarmi? A volte vorrei avere una macchina per spegnere i pensieri.
La canzone finisce.
Se sono bravi? No, di più. Sono FANTASTICI. Non sapevo di questa loro dote. Si sentono i battiti di mani della gente e complimenti urlati.
Grazie, grazie” Prende in mano il microfono Harry.
I ragazzi si ritirano facendo gli ultimi inchini.
Harry invece, stranamente, rimane.
-Sì, ancora non me ne sono andato- Accenna un sorriso.
-Vorrei cantare una canzone che ho scritto e composto io pensando ad una persona, e che è veramente molto importante per me- Dice guardandomi fisso negli occhi.
Aspetta, perché guarda me? Sarà una mia impressione o una casualità…
La base parte.

So your friend’s been telling me
You’ve been sleeping with my sweater
And that you can’t stop missing me
Bet my friend’s been telling you
I’m not doing much better
‘Cause I’m missing half of me

And being here without you
Is like I’m waking up to
Only half a blue sky
Kinda there- but not quite
I’m walking ’round with just one shoe
I’m half a heart without you
I’m half a man- at best
With half an arrow in my chest
I miss everything we do
I’m half a heart without you

Forget all we said that night
No, it doesn’t even matter
‘Cause we both got split in two

If you could spare an hour or so
We’ll go for lunch down by the river
We can really talk it through

And being here without you
Is like I’m waking up to

Only half a blue sky
Kinda there- but not quite
I’m walking ’round with just one shoe
I’m half a heart without you
I’m half a man- at best
With half an arrow in my chest
’cause I miss everything we do
I’m half a heart without you
Half a heart without you
I’m half a heart without you

Though I try to getcha outta my head
The truth is I got lost without you
Since then I’ve been waking up to

Only half a blue sky
Kinda there- but not quite
I’m walking ’round with just one shoe
I’m half a heart without you
I’m half a man- at best
With half an arrow in my chest
I miss everything we do
I’m half a heart without you
Without you
Without you
Half a heart without you
Without you
Without you

I’m half a heart without you


Quindi i tuoi amici mi hanno detto
che stai dormendo con il mio maglione
e che non riesci a smetterla di sentire la mia mancanza
scommetto che i miei amici ti hanno detto
che non me la sto passando molto meglio
perchè mi manca metà di me stesso

ed essere qui senza di te
è come svegliarsi
con solo metà cielo azzurro
quasi lì ma ancora lontano
Io sto camminando con solo una scarpa
ho solo mezzo cuore senza te
io sono metà uomo, se va bene
con metà freccia nel mio petto
mi manca tutto ciò che facciamo
ho solo mezzo cuore senza te

Dimentica quello che abbiamo detto quella notte
No, non mi importa neppure
perchè entrambi siamo divisi a metà

se tu potessi avere un’ora libera o poco più
potremmo pranzare insieme vicino al fiume
potremmo parlare con calma

ed essere qui senza di te
è come svegliarsi
con solo metà cielo azzurro
quasi lì ma ancora lontano
Io sto camminando con solo una scarpa
ho solo mezzo cuore senza te
io sono metà uomo se va bene
con metà freccia nel mio petto
mi manca tutto ciò che facciamo
ho solo mezzo cuore senza te
ho solo mezzo cuore senza te
ho solo mezzo cuore senza te

Anche se provo a non pensarti
la verità è che sono perso senza te

da quel momento è come se mi svegliassi
con solo metà cielo azzurro
quasi lì ma ancora lontano
Io sto camminando con solo una scarpa
ho solo mezzo cuore senza te
io sono metà uomo se va bene
con metà freccia nel mio petto
mi manca tutto ciò che facciamo
ho solo mezzo cuore senza te
senza te
senza te
ho solo mezzo cuore senza te
senza te
senza te

ho solo mezzo cuore senza te
Finisce la canzone lui guardava me per tutto il tempo.
Non sono stupida come credete tutti, ho capito che la canzone era riferita a me.
Allora... gli  manco? Gli manco veramente? Mi ama ancora? Non so se esserne triste o felice… no, no, no, noi non possiamo stare insieme.
Gli passerà, anzi, passerà ad entrambi… riuscirò ad andare avanti, spero.
Passano 10 minuti in cui mi torturo con l’agitazione.
Non sono pronta, cazzo!
Mi tocco i due ossicini sotto il collo, cosa che faccio sempre quando sono nervosa. Il DJ annuncia il mio turno.
No, no, no, no, fate che questo sia un sogno.
Salgo sul palco con tutta l’agitazione del mondo.
“B-buonasera”
Questa sera vorrei cantare una cover di Demi Lovato.
La dedico a qualcuno di molto importante, che per un motivo o per l’altro ho dovuto allontanare”
 Dico abbassando lo sguardo
Io gli chiedo solo una cosa… di non dimenticare, come il titolo di questa canzone ‘Don’t forget’”  La gente inizia ad applaudire prima che parta la base. Cerco Harry con lo sguardo tra la folla e dopo un po’ lo trovo con la mano intrecciata a Sylvia.
Mentre cerco di ripararmi il cuore inizio a cantare.

Did you forget 
That I was even alive?
Did you forget 
Everything we ever had ?
Did you forget 
Did you forget 
About me?

Did you regret 
Ever standing by my side?
Did you forget 
What we were feeling inside?
Now I'm left to forget 
About us 

But somewhere we went wrong 
We were once so strong 
Our love is like a song 
You can't forget it 

So now I guess 
This is where we have to stand 
Did you regret 
Ever holding my hand?
Never again 
Please don't forget 
Don't forget 

We had it all 
We were just about to fall 
Even more in love 
Than we were before 
I won't forget 
I won't forget 
About us 

But somewhere we went wrong 
We were once so strong 
Our love is like a song 
You can't forget it 

Somewhere we went wrong 
We were once so strong 
Our love is like a song 
You can't forget it 
At all 

And at last 
All the pictures have been burned 
And all the past 
Is just a lesson that we've learned 
I won't forget 
I won't forget us 

But somewhere we went wrong 
Our love is like a song 
But you won't sing along 
You've forgotten 
About us


Hai dimenticato
Anche solo il fatto che io sia viva?
Hai dimenticato
Tutto ciò che abbiamo avuto insieme?
Ti sei dimenticato
Ti sei dimenticato
Di me?


Ti sei pentito
Tutte le volte in cui sei stato accanto a me?
Hai dimenticato
Cosa ci sentivamo dentro?
Adesso sono stata lasciata
A dimenticare
Di noi

Da qualche parte abbiamo sbagliato
Una volta eravamo così forti
Il nostro amore è come una canzone
Non si può dimenticare

Quindi ora deduco
Che qui è dove dobbiamo stare
Ti sei pentito
Di avermi mai tenuto la mano?
Mai più
Per favore non dimenticarti
Di noi

Avevamo tutto
Eravamo sul punto di innamorarci
Di più di quanto lo fossimo prima
Non dimenticherò
Non dimenticherò
Di noi

Da qualche parte abbiamo sbagliato
Una volta eravamo così forti
Il nostro amore è come una canzone
Non si può dimenticare

Da qualche parte abbiamo sbagliato
Una volta eravamo così forti
Il nostro amore è come una canzone
Non si può dimenticare


Oooho

E alla fine
Tutte le immagini sono state bruciate
E tutto il passato
È solo una lezione che abbiamo imparato
Non dimenticherò
Per favore non dimenticarti
Di noi

Da qualche parte abbiamo sbagliato
Il nostro amore è come una canzone
Ma tu non canterai da solo
Ti sei dimenticato
Di
Noi



Dopo aver cantato quella canzone corro immediatamente via sentendo le lacrime salire e non avendo per niente voglia di piangere di fronte a tutti.
Mi siedo alla prima panchina che capita sedendomi portandomi le gambe al petto, come se fossi chiusa in guscio lasciando che le lacrime scorrano liberamente sul mio viso.
Non mi importa del trucco, voglio solo piangere.
Mi manca tanto, non solo lui ma tutti e quattro…

ZAYN’S POV
La vediamo correre via dopo aver cantato la canzone. Questa è stata la prova che ci sta male pure lei… dobbiamo assolutamente parlarle.
Faccio un cenno con la testa a Niall di seguirla e lui acconsente.
Andiamo a passo felpato fuori dalla porta, assicurandoci di non perderla di vista.
Faccio segnale a Niall di andare e ci incamminiamo attirando la sua attenzione.
Noto il trucco tutto colato, ma non troppo dato che sicuramente non si sarà truccata più di tanto, la conosco bene.
Abbassa immediatamente la testa cercando di nascondere il pianto, ma è troppo tardi.
Quando arriviamo non sappiamo cosa dire, da dove cominciare?
Per favore andatevene” Spezza lei il silenzio con la sua flebile voce.
Non possiamo andarcene… Dora, ti prego torna… ci manchi” Non ho mai visto Niall così disperato. Ci deve tenere veramente tanto.
E’-è meglio per tutti” Dice cercando di nascondere la tristezza.
E Harry? Non ti manca nemmeno un po’?” Chiedo sapendo già la risposta. E’ inutile parlargli di quanto Louis sia un coglione, bisogna centrare sulla cosa che gli sta più a cuore.
Abbassa la testa mentre scuote leggermente la testa.
Non mentire… l’abbiamo sentita tutti la canzone, e non dire che non era dedicata a lui” Cerco di farla ragionare.
Se non ti manca perché stai piangendo?- Chiede Niall.
Io… cazzo, non posso! Non voglio mettermi in mezzo alla vostra amicizia! Okey, si lo ammetto, mi manca da morire, ma lo amo… lo amo e non voglio vederlo soffrire, specialmente se per colpa mia”- Dice esasperata.
Lui sta male, è disperato senza di te, non ho mai visto il mio migliore amico così” Mi avvicino a lei e la guardo dritto negli occhi e vedo che le trema il labbro.
Non mi sembrava così triste quando ballava divertendosi con Sylvia, quando la guardava con quello sguardo che una volta rivolgeva solo a  me… e-e quando la baciava appassionato e le sussurrava quelle frasi dolci… e mentre ballavano il lento… io-io ho visto tutto… sta molto meglio senza di me” Questa non ci voleva.
E’ tutta una maschera, quella che indossa in pubblico, ma ti dico che senza di te è perso… tutte quelle volte che siamo andati a trovarlo a casa sua non spicciava parola… si limitava a sedersi sul letto o sul divano e a guardare fisso nel vuoto” Confesso.
Non mangia, non beve, non dorme, non parla, non socializza, sembra morto!- Aggiunge Niall avvicinandosi pure lui.
Lei sembra confusa per qualche secondo.
-E io? E credete che io sia stata molto meglio in questa settimana di merda? NO! Cazzo, no! Piango sempre, non dormo nemmeno io, l’unica cosa che faccio è andare a scuola, poi tornare a casa e piangere, piangere e piangere allo sfinimento. Mi manca, mi manca come l’aria. Pensate che ci stia soffrendo solo lui in questa storia?” Dice prima di essere interrotta da una voce roca conosciuta.
Aspetta, Harry ci ha seguiti?
C’è un detto che dice che se dopo la fine di un’amore ci soffre solo uno dei due, se non ci soffre nessuno dei due la storia non è mai iniziata, se ci soffrono entrambi non è mai finita”
H-harry” Boccheggia in difficoltà la ragazza di fronte a me.
Faccio capire a Niall con un segnale che siamo di troppo ed insieme ce ne andiamo.
Ovviamente ci nascondiamo dietro il muretto, non possiamo perderla questa.

DORA’S POV
(Se potete da qui mettete questa https://www.youtube.com/watch?v=1YWDLjvfEs4
Stay Di Rihanna)
Sono stufo di tutto questo… ti rivoglio indietro… rivoglio indietro la mia ragazzaLe lacrime che prima erano cessate ricominciano a scendere rapidamente.
Non posso… io non posso” Dico semplicemente per la quattrocentesima volta.
Mi mancano le notti passate insieme, mi manca sdraiarmi accanto a te, mi manca sentire il tuo amore, mi mancano le uscite, mi manca sentire la tua risata che tu trovi orribile, ma è la cosa più bella che le mie orecchie possano sentire, mi manca sentire le tue lamentele quando prendo il caffè, mi manca curarti e salvare il tuo cuore quando stai male, mi manca quando da ragazza timidina diventi aggressiva e stupisci tutti, mi mancano i tuoi baci, mi manca sentirti sorridere sulle mie labbra quando ti prendo alla sprovvista baciandoti, mi manca cantare per farti addormentare, mi manca prendermi cura della mia piccola, mi manca tutto di te” Lo guardo per poi abbassare lo sguardo.
Mi conosce meglio di me stessa, wow.
Faccio una cosa che nessuno si sarebbe aspettato, né io, né lui, né quei due nascosti dietro il muretto (prevedibili),  mi alzo e lo abbraccio avvolgendo le mie braccia attorno al suo collo e appoggiando la testa tra il petto e la sua spalla sentendo i dolci battiti del suo cuore. Mi godo quella specie di “ultimo abbraccio”. Chiudo gli occhi e inalo pienamente il suo dolce profumo di Tesori D’oriente lasciando che i ricordi si facciano spazio nella mia mente.
Mi abbraccia anche lui tenendomi per la vita.
Rimaniamo lì, in quella posizione fantastica. Giuro che vorrei rimanere quì per sempre.
Per la seconda volta della serata parte un lento.
Stay Di Rihanna.
Adesso stringetevi forte al vostro innamorato” Dice il DJ con una voce diversa. Ehi, ma quello è Zayn!
Non pensate a niente… ci siete solo voi due” Continua…
La musica è stranamente più forte… dato che si sente anche da fuori.

Ci godiamo in fondo questo ultimo ballo… Mi mancheranno terribilmente questi momenti.
Mi stacco lentamente e avanzo all’indietro.
Addio, Harry… non dimenticarti di me” Sussurro le ultime parole girandomi.
Sento una presa sul polso e non ci metto molto a capire chi è.
Vengo girata di scatto e sono a due centimetri dal suo viso.
Fisso i suoi occhi smeraldo nei quali mi perdo.
Non puoi lasciarmi qui così, non finirla qui, ti prego non farlo” Dice disperato.
Io… noi…” Cerca di formare una frase di senso compiuto prima di scoppiare a piangere.
Riuscirai ad andare avanti… non rendere le cose più difficili di quanto già non siano, per favore Harry” Mi spezza il cuore a vederlo in queste condizioni.
Le lacrime stanno scendendo rapidamente ad entrambi.
COME CAZZO SI FA A RESPIRARE SENZA ARIA?! SPIEGAMELO!” Urla spaventandomi leggermente.
Lo fisso negli occhi per l’ultima volta prima di girarmi e camminare a passo svelto.
Cazzo, lui è quello che amo, me ne voglio andare veramente così?
Faccio quello che mi viene istintivo, mi giro e corro verso di lui saltandogli addosso per rubargli un bacio, che non esita a ricambiare.
Cavolo, non ho mai provato qualcosa del genere.
Il mio corpo è tutto percosso da brividi potenti, lo stomaco è in subbuglio, mi sento così in pace.
Harry mi solleva tenendomi le cosce. Allaccio le mie gambe attorno alla sua vita e attacco le mie braccia attorno al suo collo. Continuo a baciarlo con foga come se ne avessi bisogno, come se ne fossi stata privata per anni e anni.
Sono consapevole che molto probabilmente questo sarà il nostro ultimo bacio.
Sento il sapore delle sue lacrime e delle mie mischiate insieme; affondo le mie mani tra i suoi ricci, questi ricci che non toccherò per molto tempo
Vorrei potermi non staccare mai da questo bacio. Qui è l’unico posto in cui vorrei restare, per sempre.
Non so per quanto tempo rimaniamo con le labbra incollate, ma giuro che non mi pento nemmeno di un secondo.
Finalmente, dopo tanto tempo, mi decido a staccarmi, lo guardo negli occhi sussurrando:
Oggi, domani e per sempre” Che lui capisce benissimo.

Harry, non puoi impedirmi di vedere qualcuno solo perché sei… geloso
Non sono geloso­! Sbraita infastidito.
Lo guardo ironica e a lungo finché non si arrende e sospira.
Senti, non mi interessa di quello che pensi. Tu non ci parli più con lui sennò finisce male sia per te, sia per lui Lo guardo. Mi sta veramente minacciando?
Dai non incazzarti, non hai motivo di essere geloso. Non lo incontrerò più.  Non preferirei mai lui a te. Non preferirei nessuno a te  Sorride alle mie parole e si calma.
Ti amo Sussurra prima di baciarmi con foga.
Anch’io Dico quando ci stacchiamo.


Lascio sfuggire un’altra lacrima a quel ricordo e mi giro andandomene definitivamente da quel parco, e forse anche dalla sua vita.
 
Okeeey, sì, lo so, mi odiate, ma vabbu, ho DOVUTO farli separare.
Dai, rimedierò, il prossimo capitolo sarà potente eh! Preparatevi ad un bel po’ di colpi di scena… Il sedicesimo capitolo sarà legato alla prima parte di questo… voi non capite quanto ho aspettato per fare il sedicesimo capitolo, ceh oddio vjioafjrislafnrjuiw, adesso lo inizio, non vi worrate OuO
Bene, al prossimo capitolo, ciaooo :’)
Ps.
Quanto sarà bello scriverlooo *-*

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Capitolo 17
*** Criminali? ***


CRIMINALI?
DORA’S POV
Siamo a circa metà Giugno… quasi 2 settimane passate dalla festa di fine anno.
2 settimane dall’ultimo bacio.
3 settimane senza il mio biondino preferito.
3 settimane senza quel coglione di Zayn.
3 settimane senza quel faccino dolce di Liam
3 settimane da quando l’ho mollato.
3 settimane da quando non sono più sua.
3 settimane da quando lui non è più mio.
3 settimane passate a piangere.
3 settimane sola.
3 settimane passate a morire.

Ho sempre trovato le frasi come “Sei la mia vita, senza di te non riesco a vivere” esagerate… ma ora li capisco benissimo.
Nemmeno so come riesco a trovare la forza di alzarmi dal letto la mattina
Non so come riesco a respirare.
Ora capisco la frase che mi disse quella sera:
“Come si fa a respirare senza aria?”
Sto sprofondando in buco, sono così sola dentro…
Devo indossare una maschera sorridente per fare contenti i ragazzi.
Vi può sembrare esagerato quanto volete, ma… a volte mi viene solo voglia di prendere e buttarmi dal balcone.
A chi importerebbe? Ne vale ancora la pena?
A nessuno importa di me, sono maltrattata tutti i giorni da quella che dovrebbe essere la mia “famiglia”, non sorrido neanche più, non ha un cazzo di senso questa vita che sto vivendo.
Ho dovuto allontanare gli unici che mi volevano veramente bene.
Squilla il mio vecchio e mal ridotto cellulare.
Di malavoglia lo prendo e leggo chi sta chiamando… “Carter”. Forse l’unico a sapere poco di questo dolore.
Che vuole a quest’ora? Dio mio, sono le una di mattina!
Clicco la cornetta verde e mi porto il cellulare all’orecchio.
Pronto?”
Ehi…” Risponde preoccupato, stranamente.
Che c’è Car? Stavo per andare a letto!” Dico scocciata.
Volevo solo ricordarti che…” Inizia la frase interrompendola, odio quando fanno così!
Che…?” Lo incito a parlare.
Ti voglio bene” Sputa fuori… si può percepire quella sincerità nelle sue parole… Aggrotto le sopracciglia, consenziente del fatto che lui non mi possa vedere.
Oh… ehm… anch’io, Car” Sussurro confusa e imbarazzata.
Ehm… buonanotte, Dodo” Mi chiama così solitamente quando si vuole far perdonare per qualcosa o quando mi sta per chiedere un favore.
Sì, va bene, Dodo e Car, problemi?
Di solito gli chiederei che cos’ha combinato o qualcosa del genere, ma ora sono troppo stanca.
’Notte” Rispondo per poi riattaccare.
Mi infilo nel letto infilandomi le mie cuffie adorate a ritmo di “Stay” mentre i ricordi del nostro primo e ultimo ballo si rifanno vivi nella mente.
Dopo poco tempo mi addormento, senza nemmeno togliermi le cuffie…

La mattina dopo.
Aspetta.
Voi vi ricordate tutti che mi ero addormentata sul mio letto dopo la strana chiamata di Carter, no?
Invece questo non è il mio solito letto cigolante, questa non è la mia piccola e vuota camera…
Mi alzo lentamente, spostando le sudicie coperte osservando bene ogni tratto della stanza.
Un forte mal di testa mi colpisce.
Ma dove sono finita?
Avanzo fino ad arrivare alla finestra e vedere se il panorama mi è famigliare, ma no, solo alberi.
Ripeto: Dove sono finita?
Inizio a prendere il panico.
E se sono stata rapita? Che motivi avrebbero per rapirmi? Non siamo ricchi o nulla di che.
Oddio, oddio, oddio. Strano da sentire ma mi manca la mia casa.
Calma, potrei essermi ubriacata e magari uno dei ragazzi mi ha riportato a casa, no?
Impossibile, non c’è stata nessuna festa, e anche se ci fosse stata sono troppo santarellina per bere.
Inizio a sudare freddo, non ci sto capendo niente. Morirò? Probabilmente sì…
Mi giro e vedo una porta in legno marrone… come ho fatto a non accorgermene prima? Mi metto a correre verso quella porta come se fosse la mia unica speranza, aspetta, è la mia unica speranza!
Provo ad aprirla, ma è chiusa.
Okey, ricapitolando tutto:
Mi sono addormentata sul mio letto, mi sono svegliata in una stanza chiusa a chiave in un posto che non ho mai visto prima.
Mh… CHE CAZZO STA SUCCEDENDO?!?
Mi metto a battere disperatamente contro la porta e ad urlare.
Dopo 5 minuti sento dei passi arrivare e la serratura scatta.
Istintivamente mi allontano lasciando che la figura possa entrare… vedendo chi c’è di fronte a me mi rilasso, ma allo stesso tempo sono ancora più confusa di prima
A-alex?!” Chiedo confusa e sorpresa
In persona” Dice sorridendo beffardo.
Ti sei svegliata, finalmente” Dice annoiato.
Cosa? Lui sa che io ero qui? Ci sono anche gli altri ragazzi?
Cosa ci faccio qui?” Chiedo speranzosa. Ghigna malignamente, quasi da farmi paura… anzi, togliamo il “quasi”.
Sembra quasi un’altra persona.
Sai, forse avresti dovuto ascoltare i tuoi amichetti” Dice avanzando lentamente verso di me, io di conseguenza inizio ad indietreggiare fino a ritrovarmi con le spalle al muro.
C-come?” Dalla sua bocca esce una risata quasi… malvagia?
Oh, piccola, dolce, Dora, non sai in che guaio ti sei cacciata” Dice accarezzandomi la guancia con finta dolcezza.
Pur non capendoci niente, una possibile sfumatura della situazione mi viene in mente.
E se lui non fosse il mio salvatore ma il predatore?
No, non è possibile… lui mi vuole bene, è stato dolce, comprensivo e tutto in questo mese e mezzo.
V-voglio tornare a casa” Riesco a dire solamente questo.
Per la seconda volta una risata esce dalla sua bocca.
Cazzo, cosa c’è di così divertente che non riesco a capire?
Mi dispiace, bimba, ma mi sa che dovrai rimanere qua per un po’ di tempo…” Quella è la frase che mi fa capire tutto.
Ma lui… io… com’è possibile? Inizio a sudare freddo e a tremare e soprattutto a piangere.
M-ma n-noi siamo a-amici” Dico incredula e spaventata. Non avrei mai pensato di avere paura di Alex. Quell’apparente cerbiatto.
“Pft… sono bastate due paroline dolci e ci sei caduta in pieno” Non so quale sia la cosa che mi fa più male… il fatto che sia stata rapita o il fatto che il rapitore era un mio grande amico…
C-cosa vuoi da me?” Odio balbettare.
Oh, da te? Niente… casomai qualcosa dal tuo dolce e amato Harry”
Come? Harry? Cosa c’entra lui in questa storia?
Sharon? Ti dice niente?” Dice come se mi avesse letto nella mente.
Spalanco la bocca. Non ci credo, non ci credo, non ci credo.
A-allora è tutto vero! Quello che mi hanno detto è tutto vero!” Dico incredula quasi a me stessa.
Tu-tu sei un criminale” Dico fissandolo negli occhi e ingoiando la saliva che mi si era accumulata nella gola.
Esatto, bimba” Dice beffardo. Non ci credo! Mi ha mentito! Mi ha portato a litigare con Niall, e indirettamente è stato lui che mi ha separato dai miei amici e dal mio ragazzo. E’ lui che mi ha isolato dal Mondo, è lui che ha fatto il finto amico per arrivare a quella Sharon.
Come può una persona essere così crudele?
Bastardo” Dico a denti stretti sperando non mi senta.
Purtroppo le mie preghiere non vengono esaudite dato che vengo sbattuta violentemente al muro mentre Alex mi tiene le mani inchiodate sopra la testa.
Le lacrime scendono rapidamente, e non sembrano avere una fine.
Ho veramente paura ora, cosa mi vuole fare?
La sua presa è così violenta che credo che mi verrà un livido dopo.
Come mi hai chiamato?” Chiede aspettandosi un ritiro delle mie parole.
Bastardo. Ti ho chiamato bastardo” I suoi occhi sono neri come la pece.
Non sapevo avesse questa rabbia repressa.
Tira fuori qualcosa che sembra una…pistola?
Il mio respiro si blocca e il mio corpo si gela sul posto.
I miei occhi si spalancano, e scommetto di essere diventata bianca come la neve.
Me la punta alla fronte. Dato che è un criminale non dovrebbe avere problemi ad uccidermi.
Ti conviene portarmi rispetto, potrei ucciderti anche adesso, sai bimba?” Chiede sfottente.
N-no, ti prego” Sussurro pensando ad altro; se ora mi uccidesse tutta la mia sofferenza avrebbe una fine, no?
Vedo che hai capito come stanno le cose, bimbaDice togliendo la pistola dalla mia fronte e riporla in tasca. Rilascio un sospiro che non mi ero accorta di stare trattenendo e mi rilasso.
Vedi di non farmi arrabbiare, okey?” Annuisco il più velocemente possibile sembrando una ritardata.
Finalmente esce dalla stanza lasciandomi sola.
Con la schiena mi trascino fino a terra per accovacciarmi e piangere silenziosamente.
Non ci credo, uno dei miei pochi amici che mi era rimasto mi ha appena rapito e puntato una pistola alla tempia.
Un dubbio mi sale in testa, come farò con Pamela, Sylvia ed Elisabeth quando e se mi libereranno? Mi uccideranno di sicuro… potrei rimanere qui mesi.
Vedo una figura sulla soglia che prima non avevo notato ma non riesco a capire chi è per la vista appannata dalle lacrime e, sinceramente, non mi interessa dato quello che ho appena esperito.
La figura avanza velocemente verso di me e prima che me ne accorga si abbassa verso di me.
Dodo, stai bene?!? Ti ha fatto qualcosa?” So chi mi chiama così.
Conosco quella voce.
Carter.
Alzo la testa incredula.
Carter?!? Che ci fai qui?” Chiedo sbalordita.
Lui abbassa la testa giocherellando con la sue dita visibilmente in difficoltà.
OMMIODDIO, IL MIO MIGLIORE AMICO NO, NON LUI, TUTTI MA NON LUI.
Carter, ti prego dimmi che non è quello che penso” Chiedo in un fil di voce incredula che lui sia capace di fare una cosa del genere.
Mi guarda negli occhi senza rispondere, ma dai suoi occhi pieni di sensi di colpa capisco tutto.
Guardo a terra completamente afflitta.
Il mio migliore amico! Il mio EX migliore amico, cazzo, perché Dio mi odia così tanto?
Dodo…” Cerca di toccarmi la mano ma la ritiro subito.
Non toccarmi!” Urlo spaventandolo un pochino.
Non sai quanto mi dispiace” Cerca di scusarsi.
Quando capirà la gente che chiedere scusa non risolve un cazzo?
Sei un traditore, solo uno sporco traditore!
Sei un mostro! Che coraggio hai avuto per fingere in questo cazzo di mese?!? Ti faccio i complimenti perché io non ci sarei riuscita! Meriti un’oscar, sai?!?”
Lascio uscire tutto quello che mi viene in mente mentre mi alzo e gli punto il dito contro.
La tristezza di prima è stata rimpiazzata con la rabbia.
Non ho mai finto… io ti ho voluto bene veramente, e te ne voglio ancora. Sei la mia migliore amica!” Dice alzandosi pure lui.
Ah sì? Da quand’è che si rapiscono i migliori amici?” Prima che possa parlare lo interrompo.
Eri-eri l’unico che sapeva un po’ del mio dolore, io condividevo tutto con te, o quasi! Ho riposto tutta la mia fiducia in te e-e…” Lascio uscire un gridolino esasperato prima di cadere in ginocchio a terra e piangere, piangere come non mai.
E’ ufficiale, sono sola, completamente sola.
Scommetto che nessuno mi cercherà nemmeno.
Avrei tanto voluto che Alex premesse quel fottuto grilletto.
Scusami, mi dispiace tantissimo, io-io…” Cerca di avvicinarsi ma glielo impedisco.
Vattene Carter, vattene!” Gli urlo addosso.
Lui senza contestare va verso la porta, ma prima di chiuderla sussurra un
Mi dispiace, Dodo” Si sente una serratura scattare. Fantastico, chiusa dentro come un animale in gabbia!
Perché non ho lasciato che Alex sparasse? Forse c’è una piccola speranza in me che crede che le cose possano andare meglio?
Non so quale sia il senso di continuare e vivere.
Ho bisogno di… non so esattamente cosa.
Ho bisogno di troppe cose.
Voglio morire.

Il giorno dopo
Nessuno è più venuto a “trovarmi”.
Forse questi saranno i miei ultimi giorni di vita. Chi lo sa? Magari Harry rifiuterà l’offerta che gli faranno/hanno fatto… insomma, l’ho abbandonato, fatto piangere e fatto cadere in depressione! Probabilmente ora è andato avanti e non ne vuole sapere più sapere niente di me.
Nessuno capisce, nessuno.
Si sente la serratura scattare e vedo l’ultima persona che vorrei vedere. Nah, sinceramente ora non vorrei vedere nessuno.
Allora, bimba, ti stai divertendo qui?” Io alzo gli occhi verso di lui due secondi.
Odio quando fa l’ironico. No, lo odio e basta.
Di poche parole sta mattina eh?”
Cosa vuoi?” Chiedo incerta.
Guarda, ho una sorpresina per te” Tira fuori un cellulare. Un cellulare? Un cellulare! Aspetta, perché un cellulare? Lo guardo confuso.
Tempo al tempo” Lo vedo digitare dei tasti sullo schermo prima che inizi squillare, lo mette in vivavoce.
Deduco stia chiamando qualcuno, ma chi?
Pronto” Si sente una voce roca.
Ma io quella voce la conosco… Mi si blocca il respiro non appena la sento.
Harry.
Senza che io abbia controllo su di queste le lacrime iniziano a scendere, non riesco a fermarle, non riesco.
Hei, Harry, da quanto tempo!” Comincia Alex prendendolo in giro.
Chi parla?” Oh mio Dio, la sua voce. La sua spettacolare voce che non sento da tre settimane.
Come? Non mi riconosci?” Chiede sfottente Alex.
Alex? Che vuoi?” Chiede quasi ringhiando.
Mh… ho qualcosa che ti appartene qua con me, sai?”
Cosa scusa?” Vedo la sua voce farsi confusa.
Saluta” Si riferisce a me questa volta.
Alex piazza il telefono davanti alla mia bocca facendomi segno di parlare.
H-harry” E’ tutto quello che riesco a dire.
La mia voce esce in un filo di voce impastata dalle lacrime.
Dora! Perché piangi?” Chiede evidentemente preoccupato.
Ti prego, aiutami” Dico prima di scoppiare a piangere.
Il fatto che potrebbe essere l’ultima volta che sentirò la sua voce mi devasta.
Se mai dovessi uscire da qui godrò ogni cazzo di secondo con lui.
Quanto mi pento di aver ascoltato Louis e aver perso tre settimane che potevo passare con lui.
E con Niall.
E con Zayn.
E con Liam.
Si “sente” un breve silenzio prima che Harry parli di nuovo.
No, no, no, dimmi che non è quello che penso Dora, dimmelo” La sua voce è disperata. Quando la sento incomincio a singhiozzare. Odio mostrarmi debole a gente che non sia Harry, Niall o Zayn.
Ho paura, ho tanta paura di non poterli più rivedere.
Vorrei solo risvegliarmi nel mio letto e realizzare che tutto questo è solo un’incubo.
Prima che io possa dire qualsiasi cosa Alex parla riportando il suo cellulare sotto la sua bocca.
La rivuoi indietro? Bene, sai cosa fare” Mi sento tanto in colpa per non aver ascoltato Harry e Niall.
No, no, non lo so. Cosa vuoi Alex? Soldi? Vuoi soldi? Non sono un problema, dimmi solo la cifra. Io-io posso darti millioni, solo lasciala andare, lei-lei non ha fatto niente, non c’entra in questa storia” La sua voce è agitata e preoccupata. Non l’ho mai sentito così, mi si spezza il cuore… colpa mia, tutta colpa mia.
No, non sono soldi quelli che voglio. Sharon, tu sei l’unico a sapere dove abita. La rivoglio qua, la rivoglio indietro o puoi dire addio alla tua dolce ragazza”
Addio.
Addio.
Addio.

Se Harry non seguirà gli ordini di Alex dovrò dire Addio a tutto e tutti.
Cos’ho fatto di tanto male?
Io-io non so dove abita. Non ha dato recapiti, non ha dato indirizzi, non ha dato niente!” Bugia. Quando mi hanno spiegato la storia mi hanno detto che Harry e lei si sentivano a distanza.
Bugiardo! Lei non se ne sarebbe mai andata senza dare un numero o qualcosa al suo amante” Dice l’ultima parola con disprezzo, con un tocco di gelosia, del resto come me.
Te lo giuro, Alex, io non so niente!” Urla esasperato Harry.
Beh, se non sai niente vedi di saperne qualcosa.
NON chiamare la polizia e non fare passi falsi.
Ogni tua azione avrà conseguenze sulla tua cara fidanzatina”

No, non lo farò ma per favore non toccarla, per favore. Non ha fatto niente!” E’ più disperato che mai. Sento un groviglio allo stomaco. Se solo li avessi ascoltati, se solo.
Questo dipende da te” Dice prima di riattaccare.
Quando ripone il cellulare nella tasca mi fissa ghignando mentre io provo solo ribrezzo per lui, solo ribrezzo.
Alex, lasciami andare, per favore” Dico disperatamente con la voce impastata dalle lacrime sperando di fargli un po’ di pena.
Lui muove l’indice da destra a sinistra e facendo lo stesso movimento con la testa come per dire “no”.
Ti prego, Alex, non ho fatto niente di male” Aggiungo demoralizzata lasciando che le lacrime scorrano liberamente giù per le guancie.
Spero almeno che lui provi un po’ di compassione… che abbia un cuore da qualche parte.
No, no, bimba, mi dispiace ma tu non vai da nessuna parte” Dice sfottente. Come non detto.
Si alza e se ne va, non prima di avermi rivolto uno dei suoi fastidiosi ghigni.
Mi lascio andare su quel letto in quella stanza spoglia sconsolata.

HARRY’S POV
No, no, no, non è possibile, non ci credo, tutto questo non è reale, ben presto mi sveglierò nel mio caldo lettuccio con accanto lei che sarà al sicuro, vero? VERO?
Non so cosa cavolo fare, mi viene solo da piangere… Alex è un tipo pericoloso, avrei dovuto avvertirla prima o impedire che lei si avvicinasse a quel gruppo…
Le lacrime spingono per uscire ma mi trattengo il più possibile dal piangere.
Non posso piangere, no, devo pensare con razionalità.
Cosa farebbe Liam-Il più maturo del gruppo-? Chiamerebbe la polizia, no? MA NON POSSO CHIAMARE LA POLIZIA! 
Allora andiamo alla seconda ipotesi, mmh… chiamare i ragazzi?
Appena mi viene in mente quell’idea prendo il cellulare nascosto nella tasca posteriore.
Compongo il numero di Liam, è quello che ora è più adatto!
Pr…?” Non lo lascio nemmeno finire la parola che inizio subito a parlare.
Liam, Liam, ho bisogno del tuo aiuto!” Dico disperato.
Oh, ehm… sì, va bene, dimmi tutto” Dice perplesso e un poco confuso.
“Vieni a casa mia e portati dietro anche Zayn e Niall, non importa cosa stanno facendo, ogni cosa sarà meno importante di questa!”
Okey, sono lì per 20 minuti”
“Sì, sì, fai in fretta”

Aggancio immediatamente.
Inizio a camminare per tutto il salotto frustrato.
Non so cosa fare.
Devo solo aspettare.
Aspettare.

30 minuti dopo
Il campanello suona e ringrazio tutti i santi del cielo.
Vado ad aprire super infuriato.
DIECI MINUTI DI RITARDO!
Mi ritrovo davanti un Liam preoccupato con dietro un Zayn neutro e un Niall infuriato.
Spero che tu abbia un buon motivo per avermi trascinato fino a qua.
E’ tornato Greg dall’Irlanda e stavamo andando da Nando’s!”
Dice entrando e lamentandosi come un bambino.
Greg è suo fratello maggiore che è dovuto andarsene quando Niall aveva 16 anni per motivi scolastici lasciando un grande vuoto nel cuore del biondino.
So quanto conti per lui, e quanto sia importante per Niall essere sempre vicino a suo fratello, dato che viene 1 o 2 volte ogni quattro mesi … ma questa è una questione di vita o di morte.
Mi dispiace Nì, ma credo sia più importante” Da arrabbiato si fa confuso e preoccupato.
Cos’è successo? Hai una bruttissima cera” Se addirittura Niall si accorge del mio stato-dato che non capta mai i sentimenti di qualcuno- allora sono messo veramente male.
Dora…” Dico lasciando la frase in sospeso.
Sono troppo debole per affrontare tutto questo, sono solo troppo debole.
Siete tornati insieme?” Chiede subentrando nella questione Zayn mentre gli si illuminano gli occhi.
Credo che lui sia quello che più ci tiene alla nostra coppia.
Si vede da come parla di noi e come prova in tutti i modi di rimetterci insieme.
No, no, no!” MAGARI FOSSIMO TORNATI INSIEME.
Allora cosa?” Non rispondo… so già cos’è successo, ma dirlo ad alta voce mi metterà di fronte alla verità e mi costringerà a realizzare che tutto quello che sta succedendo è reale.
Cos’è successo?” Chiede Liam.
Harry, cosa è successo? Chiede Liam nuovamente scandendo bene ogni parola e scuotendomi per le spalle.
Alex l’ha… l’ha…” Mi metto una mano di fronte alla bocca incredulo di quello che sto per dire.
L’ha?” Non riesco a dirlo… semplicemente non ci riesco.
Harry, parla!” Urla Niall esasperato.
L’ha rapita, cazzo, L’HA RAPITA!”Dico stufo di tutta questa pressione.
C-come?” Chiede Liam scioccato.
Come l’ha rapita?” chiede Niall.
In queste situazioni è come una mosca che ti ronza nell’orecchio.
Credo che anche se ora ha intenzione di comportarsi così gli regalerò un bel pugno dato che non è assolutamente il momento.
Quello che ho appena detto Niall, L’HA RAPITA!” Urlo.
Lui spalanca gli occhi e lo vedo irrigidirsi, come tutti gli altri del resto.
E’-è uno scherzo? N-non è divertente, Harry” Parla Zayn balbettando.
Se Zayn balbetta non va bene.
Dimmi solo come potrei scherzare su una cosa del genere, dimmelo!” Dico esasperato guardandolo dritto negli occhi.
Sembrano distrutti, non l’ho mai visto così, ci deve tenere proprio tanto.
Come-come lo sai?” Chiede Liam un po’ scosso.
Sospiro sedendomi sul divano.
Mi-mi ha chiamato prima Alex e mi ha detto che se la rivoglio viva devo-devo riportare qui Sharon…” Dico guardando a terra.
Ma è una cosa impossibile! Nessuno sa dove si sia trasferita, e anche se lo sapesse sono sicuro al 101% che non tornerebbe di sicuro” Ipotizza Zayn.
Chiamiamo la polizia!” Urla Liam. Cosa vi avevo detto prima?
Non possiamo farlo…” Sussurro sconsolato guardando a terra.
Perché? Ne sanno molto più di noi!”
Mi ha detto di non chiamare gli sbirri sennò le farà del male…”
Oh…” Dice guardando a terra.
Ci sono pochi secondi di silenzio prima che venga spezzato da dei passi.
Alzo la testa e mi accorgo di Niall che se ne va… solo ora mi accorgo che lui non ha spicciato parola da quando l’ho zittito.
Niall, dove vai?” Cerca di richiamarlo Liam ma lui non risponde.
Vorrei tanto consolarlo in questo momento e dirgli che tutto andrà bene, ma la verità è che io in primis ho bisogno di sentirmi dire quelle parole.

NIALL’S POV
Sbatto la porta cercando di trattenere tutta la rabbia.
Rabbia, sì, ma non verso Alex… verso me stesso.
Io sono il suo migliore amico, dovevo starle accanto, proteggerla… invece ho fatto l’esatto contrario.
Non siamo più gli stessi, io le ho urlato contro, mentre dovevo solo calmarmi, accarezzarla e spiegarle tutto… l’ho fatta andare via, l’ho cacciata da tutti noi, l’ho fatta quasi piangere, sono rimasto zitto quando Louis aveva sparato quelle grandi minchiate, non ho nemmeno provato a parlarle- al contrario di Zayn, Harry e Liam-, ho reagito solamente quando ho visto che la cosa stava degenerando, per di più spinto da Zayn! E  ora sono sul punto di perderla, definitivamente.
Che cazzo di migliore amico sono? Ho sbagliato TUTTO.
Se solo si potesse tornare indietro nel tempo.

“Principessa!”  La salutai con l’intento di farla ridere, e ci riuscii anche.
“Principessa?” Chiese tra le risate.
Che risata bella che aveva.
“Sì, è il tuo nuovo nomignolo. Dai andiamo!”
***
“Dai vieni qua Niii, mi manca una selfie con te!” Disse attirandomi verso di lei e rubandomi il cellulare. Impostò la fotocamera e la posizionò di fronte a noi.
“La prima selfie tra noi due, yay! Faccia buffaaa”
Feci come mi disse mettendo su la più divertente delle faccie decisamente divertito prima di sentire il rumore di uno scatto.
Quella ragazza accendeva il mio mondo con quel sorriso.
***
“Tu-tu… tu non ne hai la minima idea, tu non riesci a capire, nessuno riesce a farlo, nessuno!” Mi disse ricominciando a piangere e a singhiozzare.
“Sshh, sssh… è tutto ok… non è successo niente… non piangere angelo… ci sono io, stai calma” Cercai di tranquillizzarla e in un modo o nell’altro si calmò
***
Spalancai la bocca all’udire di tutte quelle orripilezze.
La abbracciai forte forte, come per colmare ogni suo vuoto
“Mi dispiace, mi dispiace così tanto” Dissi veramente in pena per quella ragazza all’apparenza normale ma con una storia da paura dietro.
Mi staccai dall’abbraccio prendendole le mani e guardandola dritto nei suoi occhi castani.
“Da oggi in poi ci sarò  io, ti aiuterò, te lo prometto. Ne verrai fuori, va bene?”
Annuì debolmente.
“M-me lo prometti?”
“Sì, certo”
“Tra noi due?” Chiese incerta.
“Tra noi due” Confermai


Mi mancano quei tempi dove non ero un coglione, e lei era la mia piccola “principessa”.
Ora sono sul punto di perderla.
Neanche mi sono accorto di stare piangendo.
“Ehy” Nemmeno mi accorgo dell’entrata di Liam.
Ehy…” Sussurro rivolgendogli un veloce sguardo prima di ritornare a fissare il mio amato pavimento.
Come stai?” Chiede. Ma che domanda stupida, veramente.
Come credi che stia?” Gli chiedo retoricamente.
Si siede accanto a me.
Ok, ho capito… vuoi parlarne?” Chiede lui. In questi momenti lo adoro.
Sospiro come per prepararmi a raccontare tutto.
Ho sbagliato tutto… tutto” Sussurro.
Non mi sono comportato da “migliore amico” e l’ho solo messa più nei guai… dovevo aiutarla mentre le ho solo urlato contro…
Solo ora che sono sul punto di perderla mi accorgo di quanto sono stato un coglione.
L’ho solo mandata nella tana del lupo. Non ne faccio mai una giusta”

Ho tanta paura.
Ehy, ehy, ehy, non è colpa tua, okey? E’ solo colpa di quel viscido bastardo che la tiene prigioniera in casa sua, tu non hai fatto niente.
Tu hai reagito male sì, ma è perché avevi paura per lei, non avevi cattive intenzioni. Hai sbagliato, ma si risolverà tutto, di questo ne sono certo”
Liam e il suo ottimismo. Tende a viaggiare un po’ troppo con la mente.
Come fai a dire che si risolverà tutto tra noi due se nemmeno sappiamo se lei uscirà da lì viva?”
Dobbiamo pensare positivo. Tutto questo passerà e lei ritornerà a casa,v iva e vegeta”
Non dire cazzate Lee, la verità è che nemmeno tu lo sai.
Se non dovesse farcela io-io non me lo perdonerei mai”
E’ a quel punto che mi circonda con le sue braccia e mi dà l’unica cosa di cui ora ho bisogno: un abbraccio.
Mi trasmette tutto il calore del suo corpo e improvvisamente mi sento meglio.
Gli abbracci e i sorrisi di Liam ti rassicurano sempre, è qualcosa di strano… voglio un mondo di bene a questo ragazzo.
Ce la farà Nì, ce la farà” Sussurra in quell’abbraccio.
E quel dolore alla pancia scompare definitivamente.
Hi everyoneeee!
Allora, ve l’avevo detto che ci sarebbe stato un colpo di scena…
In quanti se l’aspettavano??
Beh, dico solo che avevo continuato il capitolo, ma poi diventava TROPPO lungo, metterò tutto nel capitolo 17 daii.
Allora alla prossima e grazie di cuore a tutte:)
Ciaoo <3

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