The Magic Shoes

di Woonie_cutest
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Attenzione! ***
Capitolo 2: *** Il Negozio ***
Capitolo 3: *** Ma Loro Chi….? ***
Capitolo 4: *** Ed Ecco A Voi I BEAST! ***
Capitolo 5: *** Gira, gira, gira ***
Capitolo 6: *** Vuoi Ballare? ***
Capitolo 7: *** Ciao ***
Capitolo 8: *** Ci rivediamo ***
Capitolo 9: *** Mi Sono Spiegato? ***
Capitolo 10: *** Le Coordi-Nune ***
Capitolo 11: *** Ti Amo ***
Capitolo 12: *** Dottore!!! ***



Capitolo 1
*** Attenzione! ***


* Attenzione: nota dell'autrice. I primi quattro capitoli sono molto relativi dal punto di vista stilistico, vista anche la mia inesperienza. Recentemente mi sono accorta del miglioramento... Appena mi sarà disponibile, farò i necessari aggiustamenti a questi capitoli! Mi raccomando, continuate a seguire la storia e non abbandonatemi!! E scusate per questi primi capitoli.... Ma vi assicuro che dal quinto in poi le cose migliorano! ;) Grazie dell'attenzione ^_^ *

Si dice sempre che un buon paio di scarpe ti possa portare in buoni luoghi. Non si tratta solo di mettere le scarpe giuste per l'occasione giusta, perché bene o male lo fanno tutti... È qualcosa in più, è il trovare le scarpe che siano veramente magiche e speciali e che ti facciano sempre superare ogni difficoltà e mantenere il sorriso. 
Tanto tempo fa Ale non la pensava così. "Insomma, sono solo scarpe!" pensava sempre. In realtà era tutta invidia....
Lavorava in un famoso negozio di scarpe di Milano. Tutti riuscivano a trovare le scarpe perfette... tutti tranne lei. Semplicemente non credeva che un paio di scarpe potesse essere il pass per una vita perfetta e senza alcuna preoccupazione. La sua amica Nana la capiva, ma non condivideva le sue opinioni. Erano completamente agli antipodi, ma a nessuna delle due importava, perché erano state amiche praticamente dalla nascita e non si erano mai perse di vista. D'altronde come avrebbero potuto fare? Vivevano in appartamenti attaccati, in periferia, perché l'affitto a Milano è alto e nessuna delle due poteva permetterselo. 
Ogni mattina si svegliavano, facevano colazione con una tazza di caffè fumante e partivano per un nuovo giorno di torture, come le chiamava Ale. In effetti era una vera tortura dover soddisfare tutti i clienti! Ce n'erano proprio di tutti i tipi! Si partiva dalla signora con la voce stridula, il bambino che piagnucolava per andare dalla mamma e uomini in giacca e cravatta con stipendi che le due ragazze non potevano neanche immaginare. Insomma, non era per niente facile dividersi e accontentare tutti, no?
Tuttavia quel giorno qualcosa di diverso sarebbe capitato, qualcosa che avrebbe cambiato per sempre le vite delle due amiche...
- Andiamo Nana! È già tardissimo!-


-Ahahahahahah, hyung..... Ottokké??? Come fai ad arrivare sempre ultimo???-
-Non ho più il fisico, Woonie!-
Dongwoon e Junhyung(detto Joker, quindi semplicemente Jok) stavano di nuovo facendo una gara di velocità; questa volta però era speciale, perché non si stava svolgendo per le strade di Gangnam, come al solito, bensì per le trafficate vie di Milano. 
Già, Milano, città lontana da Seoul, da tutte le persone che potevano ferire in qualche modo i sei ragazzi: fans, reporters, vecchie fiamme.... Jok questo lo sapeva bene, e forse questa vacanza gli sarebbe stata d'aiuto per dimenticare. Da parte sua Woonie cercava di fare di tutto per salvare il suo hyung, partendo dalla tattica Tenero Maknae: ogni giorno lo convinceva ad andare a fare una bella corsa, giusto per sgranchirsi le gambe e ammirare il panorama che si prospettava loro davanti, mantenendosi sempre in forma. Gli altri erano troppo pigri per correre e si dedicavano quindi ad altri esercizi, utili soprattutto per i fatidici ABS...
Quella mattina in particolare Woonie e Jok erano usciti tranquillamente, ma nell'aria si sentiva come una cosa magica, come se qualcosa di grande stesse per accadere, ma nessuno sapeva cosa....


- Forza Nana! Mamma mia, quanto siamo in ritardo!?! È meglio se prendiamo la scorciatoia....-
- Ok, Ale, come vuoi! Prima arriviamo, meglio è per noi e il nostro conto in banca!-


- Hyung, forza! Muoviti, Abbiamo quasi finito! Solo più un minuto e il nostro allenamento per oggi sarà O.V.E.R!-


- Dai, dai, che siamo quasi arrivate! Pedala Nana, pedala!-
- Ale!! Fai ATTENZIONE!!!!-


-Woonie!! Fai attenzione!!!! BICI!!!!!!!!!!!!-


BOOM

Woonie cadde per terra dopo l'urto e Ale volò giusto su di lui, provocandogli forse qualche contusione.... Detto fatto:
- Oh, scusami tanto! Non volevo! Non ti ho proprio visto. Come faccio ora? Come mi posso sdebitare? Ti ho fatto tanto male?- Ale era rimasta scioccata: come poteva non aver visto cotanta bellezza venirle incontro? 
- Ahi, la testa.....-
- Ale, stai bene?- disse Nana
- Woonie, stai bene?- disse Jok non appena ebbe visto il suo amico per terra.
- Woonie? Chi è Woonie? Tu chi sei? E loro chi sono? ......... Ma io chi sono?-
"Oddio, contusione un piffero! Questo ha perso la memoria! Come faccio ora? E siamo anche in ritardo per il lavoro...." Pensava Ale, assistendo alla scena
- Cosa posso fare per aiutarvi? Possiamo accompagnarvi da un medico, così può controllare il tuo amico??-
- No, no, no, non importa! Woonie è sempre stato così stupido e spesso fa delle scenate del genere. Si riprenderà! Si riprende sempre.... Piuttosto, dimmi.... tu stai bene? Hai fatto un bel volo!!-
- Ah, sì, sto bene.... Anzi, adesso che ci penso, dovrei prorpio scappare! Nana, andiamo. Questa volta il capo ucciderà davvero! Siete sicuri che non avete bisogno del nostro aiuto?-
- Oh, hai proprio ragione! Meglio andare! Voi ve la cavate? Sicuri?-
- Certo certo! Andate, non preoccupatevi. Qualche minuto e tornerà tutto a posto!- 
- Bene, allora Ale, andiamo. Scusateci ancora per l'inconveniente, Woonie e.....-
- Jok, solo Jok. È un soprannome....-
- Ah, Jok... piacere! Io sono Nana, e questa è Ale. Adesso scusa, ma dobbiamo proprio andare! Scusate ancora!-


Qualche minuto dopo....
Hyung, cos'è quello sbrilluccichio nei tuoi occhi?-


- Nana, cos'è quello sbrilluccichio nei tuoi occhi?-
- Quale sbrilluccichio? No, no, stavo solo pensando a quei poveri ragazzi di prima. Hai conciato proprio male.... ehm.... com'è che si chiamava già?-
- Woonie, si chiamava Woonie!-
- Ah, giusto! Povero Woonie.... E il suo amico Jok sembrava scioccato....-
- Già, ma ora pensiamo ai clienti, se no rischiamo di non averne più!-
- Giusto! Aaaallora..... Buongiorno signora, mi dica!-


Intanto....
-
Ma Woonie e Jok non sono ancora tornati?-
- No, DJ, non ancora... Ti chiamo quando arrivano, ok?-
- Ok, ok, io sono in giro con Joonie e Kwonie, ci sentiamo dopo, goal?-
Era già passata un'ora da quando i tre avevano iniziato a girovagare per i negozi del centro. DJ non si sarebbe mai aspettato di trovare davanti alla porta della camera d'albergo che condivideva con Seob e Jok due dei suoi migliori amici, a quanto pare in vacanza. E ora stavano facendo shopping insieme, nonostante tutte le difficoltà relative alla lingua... 
" Perchè non ci sono mai Woonie e Jok quando servono?" si chiese DJ... 
Gli altri membri conoscevano bene il giapponese e benino l'inglese, ma per niente l'italiano, mentre quella coppietta che scorrazzava di qua e di là, con un maknae che non sembrava maknae e un joker di prima cateogria che un giorno dice di essere una star e quello seguente ti mette k.o con una faccia da kyomi, proprio loro due avevano deciso di cimentarsi con una lingua diversa, strana, che magari un giorno sarebbe potuta tornare utile. Come quel giorno. Peccato che nessuno dei due fosse lì per aiutare il leader nelle sue commissioni. E dato che neanche le persone con cui avevano tentato di interagire si potessero definire "una cima" in inglese, la situazione era ancora più complicata!
- Wow, che belle scarpe! Dai, entriamo! Forza Hyung! DJ, vieni, dai!-
- Kwonie Hyung, aspetta un attimo, mi sta chiamando Jok!-
~ Wae? Dove siete? Abbiamo bisogno di voi! ~
~ Stiamo arrivando.... ma... dove vi troviamo?? ~
~ Davanti al negozio Magic Shoes, quello davanti a cui siamo passati ieri, ricordi? ~
~ Ah, sì sì, ricordo! Arriviamo subito!! ~ 
Cinque minuti dopo....
-
Eccoci! Hyung, perché siete seduti per terra? Andiamo, non volevate le scarpe?? -
- Jok, perché Woonie ha un bernoccolo in testa?-
- Eh? Ah, no, niente, lunga storia....... Mmmmmm, entriamo?-
- Ok!-

- Buongiorno! Posso esservi d'ai.....-
- Nana!-
- Jok!-
- Woonie!-
- Ale!-
- Che ci fate qui?- 
- Voi..... vi..... conoscete??- chiese Joonie, che per una volta era rimasto senza parole. 

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Capitolo 2
*** Il Negozio ***


- Voi....vi....conoscete?-

 

Nessuno si aspettava d’incontrare nessuno.

Che coincidenza, che caso! Molti la chiamano Moira, molti Destino, molti altri semplicemente Fato. Fatto sta che era successo: la spinta c’era stata e ora toccava ai protagonisti fare la prossima mossa.

Ci fu un silenzio solenne, invalicabile, indistruttibile per almeno un minuto, un silenzio che avvolgeva ogni personaggio presente in quel negozio. Ale e Woonie si guardavano negli occhi, così come Jok e Nana. Joonie e Kwonie non capivano cosa stesse succedendo: come facevano a conoscersi quei quattro?

Driing driing driing!!!!

“Ti prego, fa’ che non parta la suoneria, ti prego....”

E proprio in quel momento: And I will always love you, I will always love you!!! 

“Che tempismo, chiunque tu stia chiamando!”

~Pronto?~

~Ciao Ale, sono Yo!~

~Oh, ciao, che vuoi? Non è un buon momento....~

~Ah, scusa, volevo solo dirti che stasera vengo a casa tua per cena, ok?~

~Pppperché? Brenda dà di nuovo una festa?~

~Esattamente! E non ho voglia di sentire tutte le cavolate che dicono quei ritardati dei suoi amici.... Lei è bellissima e anche intelligente, ma quando si tratta di scegliere gli amici, fa proprio pena!~

~Mmmmmm,ok, allora ti aspetto! A più tardi. Ciao!~

“Cacchio, che figura! Speriamo non squilli più!”

 

- Allora, Woonie, stai bene? Prima, “quando ti sono caduta addosso”, non sembravi molto a posto...-

- Oh, sì, ora sto meglio! Hyung mi ha spiegato tutto l’accaduto. Volevo proprio scusarmi anch’io per non aver prestato abbastanza attenzione *si inchina arrivando quasi a baciare il pavimento*. Piuttosto dimmi, tu stai bene?-

- Sì, sì, sto bene, tranquillo!- Ale gli sorrise, sapendo però che non in fin dei conti non stava così tanto bene. Cercava infatti di non mostrare le ferite che si era fatta sulle gambe. Ma Woonie non è mai stato così stupido, nonostante lo fosse sembrato svariate volte durante la sua carriera......

- Oh, ma tu sei ferita! Perché non mi hai detto che ti eri fatta male? Aspetta che ti medico subito!-

- No, no, no, non è necessario! Sto bene, veramente!- “Stupida, non sai nascondere neanche una ferita!”

NO, insisto! Non voglio che tu svenga, o altro.... Jok hyung, puoi venire ad aiutarmi qui? DJ hyung, usa il tuo inglese “o almeno quello che ne rimane”! Sembra che qui siano sempre a contatto con gli stranieri, quindi qualcosina di inglese dovrebbero saperla, no? “Di sicuro sanno parlare meglio di te” Chiedi a una commessa di aiutarti a trovare le scarpe che volete. Joonie hyung, Kwonie hyung, anche voi! Pali pali pali “Yong Pali”! Jok hyung, mi dai il disinfettante dallo zaino, per favore?-

- Subito! Ai suoi ordini, Son Nam Shin!-

- Posso aiutarvi con qualcosa?- Nana era finalmente tornata dal mondo degli Inferi in cui era arrivata dopo aver visto sua magnificenza il Joker (nonostante non sapesse nulla di lui, ne era veramente cotta!)

- Mmmmmmm..... No, Nana, tranquilla!- Jok le sorrise e si girò verso Woonie.

Si ricorda che mi chiamo Nana? Wow! Oh, che bello!!!!”

 

- Ah!! Brucia! Brucia!-

Woonie iniziò subito a soffiare sulle ferite ormai ben disinfettate e si accorse che le scarpe di Ale erano dorate come le sue....

Mmmmmmm.... Che belle scarpe! Sa proprio scegliere bene! Ma.....”

Ale, levati le scarpe!-

Ale si girò di scatto e lo guardò senza poter dire neanche una parola.... “Cosa?!?!?!? Togliermi le scarpe? Ma è pazzo? Non credo proprio, tesoro mio! Cosa sei, un maniaco, forse?” 

- .......... Ehm.... Perché?-

- Non sono certo un maniaco! Volevo solo controllare una cosetta.....-

- Cosa?-

- Se abbiamo le stesse scarpe.-

Le stesse scarpe? Ahahahah, come fanno a venirgli in mente certe idee? Non è poss......”

I.D.E.N.T.I.C.H.E! Erano identiche! Le uniche differenze consistevano nel fatto che un paio era da donna con numero 38 e l’altro da uomo con numero 42. Il fatto strano è che in tutto il mondo ne avevano prodotte solo 1000 paia.... Era l’unica cosa che Ale si era permessa in tutta la sua vita: un paio di scarpe dorate. Aveva risparmiato tanto e appena le avevano messe in vendita, le comprò perché presto non avrebbe più avuto un’occasione simile. Le ricordavano di quando lei e suo papà, andando in giro per negozi pochi giorni prima dell’incidente, avevano visto un paio di scarpe dorate che gli avevano fatto brillare gli occhi. Ale se ne accorse subito, ma sapeva che quelle in vetrina non erano di buona qualità. Così iniziò a cercare a destra e a manca delle scarpe come quelle della vetrina, ma non ne trovò. L’incidente la scioccò così tanto che si dimenticò completamente delle scarpe. Insomma, non c’era più alcun motivo per cercarle, no? Qualche tempo dopo sentì che ci sarebbe stata una collezione speciale di un famoso stilista, che aveva dato vita alle più belle scarpe dorate viste fino allora. Così decise che quella era l’occasione perfetta per poter mantenere, almeno in parte, la promessa che aveva fatto al papà. La cosa che le faceva più male era che non gliele avrebbe potute mostrare.... Le mancava così tanto! Sapeva però che sarebbe stato fiero di lei, perché si era impegnata veramente tanto per quest’impresa! Da quando ebbe saputo delle scarpe, iniziò anche a risparmiare il più possibile. Anche Nana l’aiutò molto. Misero insieme tutte le loro forze e quando le vendite furono aperte, le comprò subito. Fu così contenta quando le arrivarono!

- Wow! Avete le stesse scarpe!- dissero Jok e Nana in coro. Subito si guardarono e arrossirono, per poi girare gli occhi dall’imbarazzo.

- Già, comunque, Woonie, bella scelta! Queste sono le mie preferite!-

-  Oh, veramente? Anche le mie!-

Oh, che coincidenza!” pensava Ale.

Rimasero a osservare le scarpe dell’altro per un po’. Ale ripensava a com’era stata stupida per tutto quel tempo. Insomma, perché era stata così invidiosa di tutte quelle signore che trovavano le scarpe perfette per loro? Si era dimenticata delle sue scarpe speciali, anche a causa del tanto lavoro che la impegnava moltissimo! Ora però sapeva benissimo che aveva sbagliato, che anche lei era speciale come le altre, che anche lei aveva delle scarpe che la facessero sentire importante: le scarpe per il suo papà!

Poi, all’improvviso un grido scompigliò l’ordine e la perfezione di quel momento:

-  Sì!!!! Ho trovato il paio giusto! Oh, che bello! Hyung! DJ! Jok! Woonie! Non sono bellissime??-

- Cosa? Ah, sì, bellissime....- Woonie era distratto e sembrava che nulla lo toccasse in quel momento. Continuava a pensare a quella coincidenza..... Ma siamo sicuri fosse solo una coincidenza? O forse si trattava del destino, che aveva iniziato a giocare con tutti loro? 

Basta, non posso perdere la testa solo perché abbiamo le scarpe uguali! Basta! Potrei vedere lo stesso identico paio di scarpe indosso ad altre novecentonovantasette persone! Smettila, Woonie, smettila!”

 

Intanto DJ stava aiutando Kwonie a pagare, ma c’era una cosa all’interno della scarpa che Nana non riusciva proprio a togliere. Allora prese le forbici e iniziò a girarle di qua e di là, sperando di riuscire nel suo intento. DJ, assistendo alla scena, decise di assumere il comando: tolse le forbici dalla mano di Nana e si cimentò in questa grande impresa...

- Ce l’ho quasi fatta!! Ce l’ho quasi fa......Ahhhhhhhh!!!!!!!-

 

TZACK!

 

- DJ, cosa diavolo hai fatto?!?-

- Non lo so, non lo so! Ahi, che male! Stavo aiutando.......mmmmm....-

- Nana.-

- Ah, Nana, giusto, Nana. Beh, stavo aiutando Nana e all’improvviso le forbici si sono girate e mi hanno attaccato! Ahi, che male!-

- Pabo! Stai sanguinando! Woonie, dammi il disinfettante e la garza! Veloce!-

- Ecco hyung!- rispose prontamente il maknae.

Infatti i BEAST non erano nuovi a questo genere di episodi.... Spesso uno di loro si faceva male e gli altri erano sempre lì a medicarlo. Almeno uno di loro teneva costantemente una bottiglietta di disinfettante e della garza insieme con i cerotti. Peccato che le ragazze non fossero abituate a tutto ciò, quindi si può comprendere la loro reazione: Ale non riusciva neanche a guardare, mentre Nana stava per svenire! Insomma, era troppo per una sola mattinata.... Era troppo anche per quei ragazzi!

Penseranno che siamo solo delle combina guai! Dobbiamo difendere la nostra reputazione!”

 

Dopo qualche minuto, quando a DJ smise di sanguinare il dito....

 

- Sentite ragazzi, mi sento in colpa, anzi ci sentiamo in colpa perché da quando ci siamo conosciuti, vi abbiamo causato solo problemi: la bici, la memoria, le mie ferite, le forbici.... Ci dobbiamo sdebitare in qualche modo...... Ma come possiamo fare?-

- ...........-

- ...........-

- Mmmmmm... Ci sono!! Tanto stasera devo cucinare anche per mia sorella.... Vi offro una cena a casa mia...... Vi va?-

- Mmmmm.... Per me va bene!- dissero in coro Woonie e Jok.

Anche Joonie e Kwonie accettarono. Così rimaneva solo DJ. Poverino, gli faceva veramente male il dito.... Alla fine, però, cedette anche lui e chiese a che ora e dove si sarebbero dovuti incontrare.

- Non sapreste arrivarci da soli.... È troppo complicato.-

- Meglio se veniamo noi a prendervi all’hotel!-

- Saggia idea!- disse Jok.

- Allora, in che hotel siete?- chiese Nana.

- Luxor!- risposero tutti in coro.

Ale stava sorseggiando un po’ d’acqua, quando all’improvviso la sputò..... “Luxor?!?!?”

- A che ora vi aspettiamo?-

- ...................-

- Allora?-

Ale e Nana erano ancora incredule....

- Ah, giusto.... Facciamo alle sette e mezza?-

- Perfetto! Però, è meglio non informare il manager di tutto questo...-

Manager?” pensava Ale.

Ah, possiamo chiedervi ancora un favore?-

- Certo DJ, chiedi pure!-

- Possiamo portare anche gli altri tre membri?-

“Membri?”

- Seob, Seungie e Kwanggu!-

- Sì, certamente! Staremo un po’ stretti, ma forse è meglio così!-

- Ok, allora vi aspettiamo! A dopo! Dai, hyungs, andiamo!! Dobbiamo tornare in hotel! Annyeong!! 안녕!! -

- Ciao ciao! A dopo!-

 

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Capitolo 3
*** Ma Loro Chi….? ***


- Manager? Membri? Luxor?-gridò Ale con tutto il fiato che ancora le rimaneva.

- Ma chi sono questi? Una compagnia? Un club di golf? Un gruppo musicale? Ahahahahahah.... Mi faranno impazzire!-

Ale era rimasta veramente scioccata e Nana non era da meno.... A ogni modo dovevano andare avanti e concentrarsi sul lavoro, per poi pensare alla cena della sera. Ma cos’era passato nella mente delle due ragazze? Una cena...... Con degli sconosciuti che avevano rischiato di morire ben due volte quel giorno.... Dovevano averla combinata proprio grossa nella loro vita precedente per fare questa sciocchezza! Forse avevano messo in ridicolo una star di fama mondiale? Rovinato un vestito di Gucci? Paragonato i capelli di un cantante a una scodella di ramen o a un marshmallow? Perché tutto era contro di loro? Perché non potevano semplicemente vivere così, nell’ombra, sconosciute a tutti, come in incognito, come se fossero invisibili? Perché era stato deciso che dovessero incontrare quei cinque idioti (e ce n’erano ben altri tre in albergo!) proprio in un momento del genere?

La cosa buona era che la faccenda sarebbe durata ancora quella serata e poi si sarebbero salutati senza più rivedersi..... Mai più!

Meglio mostrare il nostro lato migliore, però...... È pur sempre una cena..... E noi non ne organizziamo mai..... Solo per questa sera, poi BASTA!” pensava Ale. 

 

 

- Hyungs! Dobbiamo prepararci! Voglio che ci rendiamo quantomeno presentabili prima dell’arrivo delle ragazze! Sarebbe bello se riuscissimo a mantenere i contatti con loro... Non si sa mai, forse potrebbero tornarci utili in futuro.....-

- Già, Woonie, concordo!-rispose Jok ripensando a Nana e ai suoi occhi così pieni di luce.....

Era molto facile riconoscere Kwanggu, Seungie e Seob tra di loro: il primo aveva capelli di un rosso acceso, mentre Seungie era biondo, tendente al bianco. Seob era castano, con qualche leggero accenno al rossiccio..... Strano a dirsi, vero? 

I ragazzi si agghindarono per bene e scesero nella hall dell’hotel, aspettando le loro nuove amiche.

 

 

- Dai Nana! Siamo di nuovo in ritardo! Ci staranno già aspettando nella hall!-

- Ah, vedo l’hotel! Stiamo arrivando!- 

 

 

 

- Ah, le vedo! Stanno arrivando!-disse Woonie tutto contento, quando......

 

 

 

WOW

 

 

I ragazzi rimasero a bocca aperta. Com’erano diverse Ale e Nana dalla mattina! Nessuno riusciva a dire niente, talmente erano belle le due fanciulle! 

Nana aveva i capelli raccolti con una pinza a forma di fiore, un trucco leggero, ma d’effetto, che accentuava i suoi occhi (quelli per cui Jok aveva perso la testa) e indossava un vestito a metà coscia, senza spalline, con motivi floreali che richiamavano trucco e pinza, con una cintura marroncina in vita, che dimostrava quanto fosse magra quella ragazza. Portava anche dei sandali alti dello stesso colore della cintura. 

Ma la sua amica non era certo da meno! Anch’ella aveva un vestito a metà coscia, color avorio, senza maniche, ricoperto da pizzo nella sua parte superiore e con un cinturino beige che le avvolgeva la vita. Anche le sue scarpe con plateau erano abbinate al cinturino, regalando ad Ale un look d ragazza perfetta. Per non parlare dell’acconciatura! I suoi capelli lunghi e mossi, che le cadevano delicatamente sulla schiena, erano ordinati da un cerchietto con le perline... 

Woonie non riuscì a pronunciare decentemente neanche un “c-c-c-c-c-ciao” e teneva gli occhi costantemente aperti, senza battere ciglio (come s’usa dire), per non perdersi nemmeno un secondo dello spettacolo che gli si stava presentando davanti.

 

- Proooonto?!?!-disse Nana impaziente.

- Allora, ci siete? Possiamo andare?-

- S-s-s-s-sì, certo, andiamo!-risposero all’unisono gli otto poveri ragazzi.

- Allora muoviamoci! Non voglio che si faccia troppo tardi e mia sorella starà già aspettando! Leeeeet’s go!-

 

Più che una calma e rilassante passeggiata per le vie di Milano, illuminata da ogni più possibile e immaginabile tipo di luce e lucina, si era trattata di una corsa senza pietà durante la quale non importava se qualcuno fosse rimasto indietro. L’unico obiettivo era arrivare a casa di Ale il prima possibile. E così fu. 

 

- Ah, non è ancora arrivata..... Dimenticavo che è sempre una ritardataria di prima categoria! Vabbè, entriamo!-

 

- Dunque..... Questa è casa mia. È piccola, ma accogliente. Spero vi piaccia! Sedetevi pure lì!-disse Ale, sorridendo e indicando un divanetto rosso e due poltrone al suo fianco - Io torno subito! Vado a preparare la tavola.-

- Ale, ti posso aiutare con qualcosa?- Woonie si alzò di scatto e le corse accanto, peggio di un pappagallo arcobaleno che ti segue ovunque tu vada e non si allontana mai per non rischiare di non vederti più.

Ma è pazzo? No, ma seriamente, qualcuno l’ha colpito alla testa, portato in un laboratorio, scambiato il suo cervello con quello di un piccione viaggiatore e lasciato andare senza dire nulla a nessuno?”

- Ehm..... No, Woonie, grazie, me la cavo anche da sola.... Tranquillo!-

- Ah, ok, sicura? Però se hai bisogno di una mano basta che mi chiami, sì? Se non riesci ad aprire un barattolo o tagliare qualcosa di.... ehm..... molto difficile da tagliare, fammelo sapere, ok?-

Woonie arrossì di colpo e tornò subito a sedersi, proprio come un barboncino che viene sgridato per aver fatto la pipì vicino al letto. 

 

DIING DOONG! DIING DOONG!

 

- Vado io!- gridò Nana con tutte le sue forze.

- Ciao Yo! Wow! Che carina che sei! Brenda ti ha infilato un altro dei suoi vestiti che lasciano tutti a bocca aperta?-

- Esattamente. Mi ha obbligata a metterlo... Io non volevo, sai, tanto siamo solo noi t......- 

- Ah, giusto! Ci siamo dimenticate di dirtelo prima! Abbiamo ospiti stasera. Loro sono i ragazzi che abbiamo incontrato stamattina. Quello più a destra è Woonie, cioè quello che Ale ha investito con la bici. Poi c’è Jok “ma quant’è carino stasera?” , quello che era con Woonie stamattina. Accanto a lui c’è DJ, che si è quasi tranciato un dito con le forbici in negozio mentre cercava di aiutarmi. I vicini sono Joonie e Kwonie. E poi abbiamo.... Ehm......-

- Seob, Seungie e Kwanggu! Loro erano in hotel stamattina, ignari di tutto quello che stava accadendo.- disse in fretta Jok, dando a Nana come l’impressione che i due si completassero.....

- Sì, era il minimo che potevamo fare per sdebitarci..... Li abbiamo quasi uccisi.....-

Ma com’è vestita? Le sembra il modo di presentarsi a degli ospiti sconosciuti? Quell’abito le mette in mostra tutto! Che scostumata! Ma che razza di amici ha?!?” pensava DJ di Yo.

Si è quasi tranciato un dito con le forbici? Ma cos’è? Un bambino di tre anni che non sa tenere in mano delle forbici? Che idiota!” pensava Yo di DJ.

- Piacere, io sono la sorella di Ale, Yo! Scusate il ritardo, ma ero bloccata nel traffico a causa di un incidente. Tutto bene?-

- Certo, tutto bene, siamo qui in vacanza. Non pensavamo che l’Italia fosse così bella!-rispose Kwanggu, già completamente conquistato dal modo di parlare di Yo, diversamente da DJ.

 

- Oh, ciao Yo! Nana ti ha già presentato tutti?-disse Ale, non appena fu tornata in salotto.

- Certo, certo, diciamo che è stata una sorpresa gradita....-

Graditissima” pensava, guardando Kwanggu...

- Devo aiutarti con qualcosa?-chiese Yo.

- No, no, tranquilla! Vado a togliere una cosa dal forno e arrivo!-

 

Cinque minuti dopo.....

 

- È prooooonto!!! A tavola!!-

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Capitolo 4
*** Ed Ecco A Voi I BEAST! ***


- Ecco a voi il dolce! Spero vi sia piaciuto tutto!-disse Ale con in mano i piattini con il tiramisù. Si era impegnata tanto nella cena, perché voleva lasciare una buona impressione ai ragazzi, suoi ospiti. Ci aveva pensato su durante la cena. In fondo cosa c’era di male in tutto ciò che stava accadendo? Il caso aveva voluto che s’incontrassero. Punto. O forse era stato tutto già organizzato, preparato, architettato dal destino? Quel destino che le aveva fatto conoscere Nana e dato il lavoro nel negozio di scarpe, ma anche quel destino crudele che le aveva portato via i più cari? Che strani scherzi le giocava il destino..... Prima le regalava un’amica, poi la pugnalava alle spalle togliendole ciò a cui teneva di più. Comunque Ale era un tipo tosto, non si lasciava sopraffare troppo dall’emozione e cercava di mostrarsi sempre impassibile, neutrale, nascondendo le sue paure o le sue gioie.
Durante la cena aveva osservato gli ospiti. In fondo non erano così male come aveva pensato! Woonie e Jok scherzavano sempre, perché potevano parlare anche in italiano e prendevano in giro gli altri che non capivano una parola di tutto il discorso; DJ faceva le sue imitazioni di attori coreani, sconosciuti alle ragazze. Joonie e Kwonie mostrarono le loro abilità di ballerini di danza classica, mentre Kwanggu si dilettava con esercizi per mostrare tutte le sue abilità (e concluse con una capriola all’indietro che lasciò tutti a bocca aperta). Gli ultimi due furono Seob e Seungie che stupirono le tre ragazze con le loro voci, quella da angelo di Seob e quella forte di Seungie. Ale non sapeva cosa dire, nessuna sapeva cosa dire, perché quel momento era così perfetto che nessuno voleva rovinarlo. 

A interromperlo, però, fu un tuono, forte e spaventoso, che fece trasalire tutti.

- Ah!!!! Che paura! Io odio i tuoni! Odio i temporali!-gridò Seob, che si era fatto piccolo piccolo in un angolino sul divano vicino a DJ e Jok. 

- Abbiamo un problema, allora...... Guardate! Non sta piovendo.... Sta diluviando!!!!-anche Yo era molto spaventata e tremava tutta. Allora Kwanggu prese una coperta che era vicino al divano e gliela mise attorno, sedendosi vicino a lei.

Ma che cavolo fa Kwanggu? È impazzito? C’era qualcosa in questa cena che gli ha fatto perdere la testa? Cosa ci trova in quella lì?” pensò DJ assistendo a quella scena. 

- È meglio aspettare che finisca di piovere per andare!-disse Woonie, sapendo che Seob non sarebbe uscito da quella casa neanche se gli avessero regalato un camion di peluches. 

- Mmmm... Giusto, aspettiamo e vediamo cosa succede! Prima o poi dovrà smettere, no?-

- Yessss.... Allora.... Per passare il tempo.... Che ne dite di fare un gioco? Non so, magari... Ehm... Obbligo o Verità?-

- Che gioco è?-

- In pratica facciamo girare una bottiglia. Chi viene “colpito” dalla bottiglia deve scegliere tra obbligo o verità e colui che ha fatto girare la bottiglia deve pensare a una domanda da fare. Se l’altro ha scelto Verità, allora deve rispondere in tutta onestà. Diversamente è obbligato a fare ciò che vuole chi ha girato. Capito?-

- Mmm.... Abbastanza... Allora, proviamo?-

- Ok!-

 

 

Dopo qualche minuto....

 

- Dunque! Abbiamo la bottiglia e siamo seduti tutti in cerchio per terra. Direi che siamo pronti per iniziare! Fatemi solo.....-

 

 

GRRRRRRRRR

 

 

- Ah! Un altro tuono! Non ce la faccio più!!!-

- Tranquillo Seob! Andrà tutto bene! La cosa importante è mantenere la calma, ok? Abbiamo ancora la luce, quindi non c’è problema!-

 

Quando si parla di tempismo.......

 

- Oh, no! La luce!-

- Abbiamo ancora la luce, mi dicono, non c’è problema, mi dicono, stai calmo, mi dicono.... Come faccio a stare calmo???-

- Adesso risolviamo tutto! Nana, telefono!-

- Subito Ale! Ecco qui!-

- Yo! Candele!-

- Subito Ale! Ecco qui!-

- Visto? Possiamo di nuovo vederci in faccia! Seobie, sei contento? Ora possiamo andare avanti, anzi, possiamo cominciare! 

Avevano fatto proprio un bel lavoro le ragazze! D’altronde erano abituate a questo genere di situazione, quindi non erano per niente intimorite e preoccupate. Avevano sistemato le candele sul tavolino vicino a loro e avevano portato torce perché tutti si potessero vedere ancora meglio. Inoltre il telefono di Nana aveva la torcia integrata, quindi in una situazione estrema avrebbero usato quello. 

Tutti erano sbalorditi dalla loro prontezza. Seob non era più spaventato e finalmente si era calmato. Ora potevano finalmente iniziare il gioco.

 

- Allora.... Chi va per primo? Mmmmm..... Joonie!- 

- Ok! Quindi... devo girare la bottiglia?-

- Sì!-

- Va bene..... Gira gira gira bottiglietta, chissà chi sceglierai................. Ale!-

- Ok.... Verità.-

- Dimmi..... Hai mai salvato qualcuno da un incendio?-

Ma che domanda è?” - No.... Mai..... Mi dispiace Joonie. Allora.... Gira gira gira la bottiglietta...... Woonie!-

- Sì?-

- Cosa siete voi otto?-

- Uomini.-

Ma quanto è stupido?!?” - Non intendevo quello.-

- Coreani.-

No, ma è veramente un idiota!” - Non intendevo quello! Voglio dire.... Luxor... Membri..... Manager..... Chi siete voi veramente?-

- Ah, intendi quello! Allora.... Siamo-un-gruppo-coreano-che-ha-debuttato-nel-2009-con-la-canzone-Bad-Girl-e-che-ha-ottenuto-un-grande-successo-nonostante-le-nostre-anti-fans-che-dicono-che-siamo-un-gruppo-riciclato-perché-siamo-solo-scarti-da-altri-gruppi-ma-a-noi-non-importa-perché-le-vere-Beautys-ci-sostengono-giorno-per-giorno-e-ci-danno-la-forza-per-fare-sempre-meglio!-rispose Woonie.

- Giustissimo, Woonie, e siamo in Italia in vacanza, parola a noi poco conosciuta dato che non ne facevamo una da mesi! Inoltre stiamo per tornare con un nuovo album in Corea. Abbiamo già preparato tutto, ma volevamo andarcene per un po’ prima di ricominciare da capo. Non è facile fare un comeback, sapete?-aggiunse Jok.

- Il nostro più grande successo è Fiction e l’anno scorso abbiamo fatto un tour mondiale e siamo venuti anche in Europa.- precisò Seob.

- Invece quelli sono Joonie degli Mblaq e Kwonie dei 2AM, due dei miei migliori amici, e hanno fatto a me e agli altri una sorpresa, venendo qui con noi.-disse DJ, indicandoli.

- Non volevamo dirvelo, perché pensavamo che poi non vi sareste più comportate con noi come oggi, ma che avreste cercato di approfittarvi di noi e del fatto che siamo molto famosi in tutto il mondo....- continuò Kwanggu.

- Però ora sappiamo che non è così, perché non siete proprio le persone che farebbero tutto questo. Dovete sapere che abbiamo avuto a che fare con gente del genere e le conseguenze per noi non sono state delle migliori. Dovevamo solo assicurarci che non foste così. Ci dispiace aver pensato male.Non era nostra intenzione.-terminò Seungie. E fu a questo punto che tutti e otto i ragazzi si alzarono e s’inchinarono, arrivando quasi a toccare per terra. 

Le ragazze erano rimaste a bocca aperta, senza fiato. Non riuscivano a dire nulla. Erano veramente delle celebrità? Erano veramente così famosi e bravi? Perché avevano dato loro confidenza? Perché avevano tentato di nascondere il tutto? La notizia le scioccò tutte, ma a nessuna importava realmente quello che avevano detto i ragazzi. Insomma, loro li avevano conosciuti da comuni mortali, non da dèi greci. In fondo non erano così diversi da loro, no? L’unica cosa che li distingueva era l’essere famosi, ma non per questo dovevano essere trattati diversamente. Mille idee passavano nella testa delle tre ragazze. Sarebbe finito veramente tutto ora, ora che sapevano? Non poteva essere, loro dovevano accettare il fatto che il destino avesse voluto che li incontrassero e non dovevano lasciarli andare.

- Non conta che voi siate celebrità o meno.- Ale aveva finalmente superato il silenzio e aveva parlato. - Non importa a nessuna delle tre. Questo non cambierà la nostra amicizia con voi. Sì, avete capito bene, amicizia. La nostra è un’amicizia, che ha preso vita in forme incerte nel momento in cui ho investito Woonie e che è diventata più salda quando avete confessato di essere un famoso gruppo musicale. Noi non vi vogliamo considerare come se foste diversi da noi, perché non lo siete. Per noi, voi siete solo Woonie, Jok, DJ, Seob, Seungie, Kwanggu, Joonie e Kwonie e niente di più. Vi abbiamo conosciuto così e così resterete. Capito?-

- Certo, e grazie, grazie per non considerarci diversi, grazie per la vostra sincerità e grazie perché ci avete chiamati AMICI.-Jok era contento, lo erano tutti, perché non dovevano più fingere e potevano comportarsi come sempre facevano.

 

- Ora però ditemi..... Qual è il nome del vostro gruppo?- 

Era finalmente giunto il momento che stavano aspettando da ore e ore:

- BEAST!! Noi siamo i BEAST!-

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Capitolo 5
*** Gira, gira, gira ***


Quella sera la pioggia non si fermò. Continuò forte con i suoi tuoni e i suoi lampi che illuminavano la stanza ogni volta. I ragazzi continuarono però a fare quel gioco, scoprendo così molto di più l’uno dell’altro: amori non corrisposti, stupidaggini fatte da piccoli, marachelle, successi e non. Insomma, di tutto e di più. 
All’improvviso però qualcuno bussò alla porta. Tutti saltarono in piedi dallo shock. Chi poteva essere a quell’ora? 


T-TOC T-TOC T-TOC T-TOC


- Ma questo è hyung!! Il nostro manager hyung!!- 
- Aprite la porta!!!-gridò il manager da fuori- Sono tutto bagnato!- 
Ale si precipitò alla porta per far entrare il povero manager dei BEAST
Ma cosa ci faceva lì?
- Vi ho trovati finalmente! Perché non mi avete avvisato che sareste usciti? Sapete quanto vi ho cercato?-
- Ci dispiace, hyung! Non volevamo che c’impedissi di uscire..... Così non ti abbiamo detto niente..... Scusaci!!- E così tutti e otto i ragazzi s’inchinarono e fecero, come al solito, le facce da cani bastonati per chiedere perdono, come se fossero scappati in Antartide e fossero tornati a casa dopo mesi e mesi. 
Intanto Ale, Yo e Nana stavano assistendo alla scena.... “Ma quanto possono essere stupidi? Non sono mica morti.... Devono avere per forza qualche malattia mentale, perché continuano a comportarsi come se avessero rapinato una banca e fossero andati direttamente in commissariato a costituirsi. Mi chiedo: ma hanno una vita questi ragazzi? O forse devono restare buoni buoni ai loro posti, provocando altrimenti la furia delle loro fan? Mah......” 
- Allora, signor manager.... Ecco qui dei vestiti asciutti. Può andare in bagno per cambiarsi.- Ale aveva portato dei vestiti da una scatola dell’armadio della sua camera da letto e glieli aveva dati, indicandogli la strada per il bagno.
- Ah, grazie mille. Torno subito, allora!- disse il manager, dirigendosi verso il bagno.
- Da dove hai tutti questi vestiti da uomo?- chiese Woonie praticamente indignato. 
- Non ti scaldare troppo! Sono quelli di mio fratello! Se n’è andato dieci mesi fa..... E torna occasionalmente, così per due o tre giorni. Non lo vedo da tre settimane.....- rispose Ale con gli occhi che le si stavano per riempire di lacrime. Le mancava, le mancava eccome! Erano rimasti solo lei, Yo e Leo (il fratello, che in realtà si chiamava Cesare, ma dato che aveva un cuore da leone, tutti lo soprannominarono “Leo”). Era tutto quello che aveva: suo fratello e sua sorella; e nessuno doveva permettersi di fare domande stupide come “Da dove hai tutti questi vestiti da uomo”. Sapeva benissimo di essere un po’ esagerata in questo senso... Però non le andava che gli altri saltassero subito a conclusioni affrettate! 
- Scusami, non volevo farti arrabbiare... Non potevo sapere che erano vestiti di tuo fratello... Non sapevo che avessi un fratello...- concluse Woonie, imbarazzato.


Lentamente la mattina stava arrivando, portando con sé un cielo stranamente chiaro e limpido. I ragazzi avevano chiarito tutto con il loro manager e stavano per andarsene, quando improvvisamente proprio il manager disse:- Ragazze, scusate, ma oggi è domenica. Dovete andare a lavoro?-
- No, alla domenica non lavoriamo, ci sono le altre commesse in negozio!- 
- Allora vi va di fare un giro con noi per la città? Ci piacerebbe visitare tante cose, magari voi avete in mente qualche bel posto!- 
Ale, Nana e Yo si guardarono stupefatte.
- Inoltre sarebbe un modo per sdebitarci del grande favore che ci avete fatto ieri sera ospitandoci per la notte!- 
- Sarebbe un grandissimo onore per noi farvi da guida!- rispose Ale con un sorriso a trentadue denti. 
Così anche le ragazze si prepararono e si cambiarono, per poi partire per questa nuova avventura. Non accadeva spesso che le tre si concedessero un momento simile.




La gita turistica iniziò con una breve sosta a uno dei bar più noti di tutta Milano, grazie ai suoi croissant al cioccolato che tanto piacevano ai clienti. La tappa successiva fu il Duomo. Alla vista della chiesa, i ragazzi seppero solo dire:- Wow!- ammirando la sua maestosità. Scattarono tante foto per poter preservare al meglio i ricordi di quella che sarebbe stata la vacanza più bella di sempre. In particolare una fu la foto che sarebbe rimasta nel cuore di Woonie: quella fatta solo con Ale: erano vicini, quasi abbracciati, con la tipica “V” sign, che non poteva mancare, entrambi sorridenti, felici, vivi.
Dopo una veloce visita alla chiesa di Sant’Ambrogio, la gita si spostò in un immenso parco, che gli “avventurieri coreani” (:P) non si aspettavano di trovare. Sicuramente il paesaggio, la vista che quel parco proponeva fece nascere qualcosa nel cuore di Woonie, tanto che improvvisamente prese la mano di Ale e iniziò a correre con lei per il parco, fino a quando non furono arrivati a una fontana.
“Ma è pazzo questo? Sì, lo è per forza, perché nessuno avrebbe mai fatto una cosa simile.... Però è stato proprio tenero....”  pensava Ale.
- Scusami per averti trascinata così per il parco.... Ho visto la fontana da lontano e volevo osservarla più da vicino. Se avessimo aspettato gli altri, sarebbe passato troppo tempo e volevo vederla subito... “E magari stare un po’ da soli”....- 
- Certo, tranquillo, anche a me piace questa fontana. Di solito vengo qui per pensare... Anzi, non per pensare.... Vedere questo paesaggio mi fa dimenticare tutto....-
- Veramente? Allora facciamo una foto di questa fontana, così quando la osserverò da lontano potrò dimenticare anch’io tutto, per ricordare però questa vista, il panorama, questo momento..... Te......-
Così Woonie prese Ale e la strinse forte a sé, con il pretesto che diversamente non ci sarebbero stati entrambi nella foto, e.... Click!




Intanto Nana e Jok avevano iniziato a passeggiare per il parco, fino a quando furono giunti a un albero alto, circondato da altri più piccoli. Si sedettero ai piedi di quello centrale, ma ad un certo punto Jok si addormentò, appoggiando la testa su Nana. “Oh, mamma, ma questo si è addormentato! Com’è carino, però, mentre dorme.... Sembra proprio un angioletto! Certo che così fa venire sonno anche a me..... Awwwww....” 
La testa di Nana cadde su quella di Jok, e lì rimasero per un po’....




- Dai andiamo! Dobbiamo ancora fare un giro per i negozi! Non possiamo ripartire per la Corea senza aver comprato nulla, giusto?-
- È vero.... A che ora è l’aereo domani, hyung?-
- Aereo? Domani?- chiese Ale con una faccia sconvolta.
- Eh, già, domani dobbiamo partire per Seoul... È passato tutto così in fretta!!-
- Cavolo, pensavo sareste rimasti di più... Volevamo farvi vedere così tante cose....-
- Mmmmm.... Potremmo passare ancora un po’ di tempo insieme stasera... Magari andando a cenare in un ristorante!!-
- Sarebbe molto bello! Che ne dite di un ristorante coreano?- 
- Sì!!-
- Allora questa volta veniamo noi a prendere voi. Abbiamo in mente un ristorante che ci hanno consigliato due hyungs sull’aereo. Lo abbiamo cercato su Internet e dicono sia molto buono...-
- Quindi non ci diciamo addio ora, ma stasera?-
- Prima andiamo a fare compere, poi ci separiamo e ci ritroviamo per cena.-
- Giusto... Dunque, andiamo?-


Dopo una bella camminata di dieci minuti, la ciurma arrivò al primo negozio (di una lunga serie). Entrarono, salutarono cordialmente la commessa e cominciarono a fare un giro. Ad un certo punto, Ale trovò un cerchietto che sarebbe piaciuto sicuramente a Nana e volle farglielo vedere...


- Nana! Nana! Nana, dove sei? Nana! Nana! Ragazzi, avete visto Nana? Non la trovo!-
- Mmmmm... No... Ma... Non è che è rimasta al parco? L’abbiamo dimenticata lì?-
- Adesso che ci penso meglio, anche Jok deve essere rimasto lì, non si trova da nessuna parte!-
- Va bene, tranquilli, vado io a cercarli e voi continuate con le spese, ok? Tanto c’è ancora Yo con voi... Vedete di non perdere anche lei!- disse Ale.
- Ale, tu non vai da sola a cercarli! Vengo con te! Sarà più facile in due!- esclamò Woonie
- Come vuoi, ma fa’ il bravo, ok?-
- Yes sir!-
- Andiamo ora, che è tardissimo! Ciao!-
- Ciao! A dopo!-




Fu così che anche Ale e Woonie si allontanarono verso il parco. Prontamente Ale prese il telefono e chiamò Nana, ma questa non rispose. Ci vollero un paio di minuti perché Nana richiamasse l’amica.
~ Dove siete?~
~ Ah, scusaci tanto Ale! Il punto è che ci siamo addormentati e quando ci siamo svegliati, voi non c’eravate più! Così abbiamo iniziato a fare un giro e ora ci siamo fermati in una piazza~
~ Perché non mi hai chiamata prima?~
~ Perché aspettavo che lo facessi tu, ma a quanto pare non è stato così fino a poco fa! Comunque non preoccuparti per noi, perché ce la caviamo anche da soli! Vi raggiungiamo tra un po’. Jok mi ha pregata di mostrargli ancora un po’ la città e, in una bella giornata come questa, non potevo dirgli di no!~
~ Va bene, ma non fate troppo tardi, perché andiamo a cena insieme, quindi dobbiamo anche avere tempo per prepararci, perché loro poi vengono a prenderci a casa~
~ Veramente?? Ohhh... Allora non ci metteremo tanto! A dopo! Ciao Ale!~
~ Ciao Nana! A dopo!~




- Ale ha detto che andiamo a cena tutti insieme, quindi dobbiamo sbrigarci!-
- Ah, certo certo... Allora... C’è qualcosa di cui hai voglia? Intendo da mangiare...- chiese Jok
- Mmmmm.... Fa così caldo che un gelato non farebbe male... Anzi... Un frappé!!-
- Allora andiamo a prenderci un frappé!-
- Sì! Andiamo Jok, ti porto nella mia gelateria preferita!!-
- Ok!!-


- Buongiorno! Vorremmo due frappé.... Mmmm... Menta e cioccolato! Quanto le dobbiamo?-
- Buongiorno! Allora... Due frappé sono sette euro... Va bene?-
- Cer...- Nana si accorse di avere solo cinque euro.... E Jok aveva lasciato tutti i suoi soldi da Woonie...
- Se volete, vi posso consigliare anche il Couple Format, quello da quattro euro... Potete risparmiare e credo che non vi dispiacerebbe condividerlo...- Nana arrossì come un peperone.
- Mmmm... Forse è meglio se.... Mmmmm...- iniziò a dire Nana
- Prenderemo il Couple Format, non c’è problema!- esclamò Jok, che sorrise dolcemente a Nana. Peccato che quest’ultima lo fulminò con lo sguardo...
- Perché mi guardi così?? Non abbiamo tempo per bere due frappé! Così risparmiamo e lo finiamo prima! Va bene?-
- Va bene, va bene, per questa volta passi... Ecco a lei! Grazie mille!- rispose Nana
- Grazie a voi! Mi raccomando, godetevi il frappé! Arrivederci!- 
- Arrivederci e buona giornata!-



- Dai, andiamo, beviamo ‘sto coso e torniamo a casa a prepararci!- 
- Ai suoi ordini, Nanasshi!- 
- Come mi hai chiamata??-
- Nanasshi! È una formalità che qui voleva essere ironica... Lascia stare... Che cannuccia preferisci?-
- Quella verde-
- Ma la volevo io!-
- Allora prendo l’altra, idiota-


Era imbarazzante, molto imbarazzante... Come potevano bere dallo stesso bicchiere e non fare passi falsi? Cercavano di procedere in modo alternato, in modo che non capitasse nulla di indesiderato (o forse si dovrebbe dire desiderato?). 
Ad un certo punto, però, quando ormai il bicchiere era quasi completamente vuoto, per sbaglio (o forse no?) presero contemporaneamente la cannuccia e finirono faccia a faccia, fronte a fronte, guardandosi l’uno negli occhi dell’altro... 




- Aaaallora... Ci vediamo tra due ore, ok?-
- Siate puntuali, non fateci aspettare troppo a casa, eh!-
- Certo, tranquille, arriveremo in tempo... Anzi! In anticipo!-
- Ahahahah... Non esageriamo... Se arrivate in tempo va bene!-
- Ok! Allora a dopo! Ciao!-
- Ciao!-





Un quarto d’ora dopo anche Nana arrivò a casa...
- Dove sei stata fino ad ora?-
- Abbiamo fatto un giro, ho accompagnato Jok in albergo e, mentre tornavo a casa, ho incontrato anche gli altri. Poi sono venuta direttamente qui!-
- Avresti potuto chiamare prima. Non sapevamo dov’eri finita! Cosa avete fatto? Dove siete stati?-
- Abbiamo preso un frappé e lo abbiamo bevuto insieme, perché non avevamo quasi più soldi....-
- Era il Couple Format?-
- Sì, quello.... L’ha voluto Jok...-
- Uhhhh!!!!! E cos’è successo???- 
- Ci siamo guardati negli occhi e bon. Io sono diventata rossa come un pomodoro, lui come un peperone... Abbiamo gettato il bicchiere e l’ho riaccompagnato all’hotel, in silenzio, senza dire niente...-
- Ahahahahah... Vabbé, iniziamo a prepararci, perché voglio che siamo almeno un po’ presentabili quando arriveranno!-
- Yesss! Facciamoli morire.... Ahahahah....-

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Capitolo 6
*** Vuoi Ballare? ***


Mai sottovalutare le promesse fatte dagli amici: se ti dicono che arriveranno in anticipo, lo fanno veramente. E Ale si stava asciugando i suoi lunghi capelli. E doveva ancora cambiarsi...
Le altre stavano finendo di prepararsi, quando sentirono un urlo.
- Ahhhh!!!!-
- Ale! Ale! Che cos’è successo??-
- Ale! Tutto bene?-
- Sì, sì, io tutto bene, anzi no, non va bene proprio niente! Woonie ha scritto che tra tre minuti esatti sono qui! Sono in anticipo!! Dovevano arrivare alle sette, ma sono solo le sei e mezza! Sono idioti?-
- Oddio.... Mmmm... Invece di lamentarti tanto, asciugati questi capelli! Noi li intratterremo mentre tu finirai di sistemarti, ok?-
- Okok, faccio presto!!-


RING DING DONG! RING DING DONG!


- Ciao! Siete arrivati! In ANTICIPO... Perché siete arrivati così... così... così...- Nana era persa. Jok era appena entrato in casa, con i suoi pantaloni eleganti, neri, e la camicia bianca, le cui maniche erano leggermente girate, dato il grande caldo. I capelli pettinati alla Fiction Era (*nota dell’autrice: sono particolarmente fissata con quei capelli... *), l’anello nero, il profumo, il tatuaggio sul braccio... Nana non ce la faceva... Era troppo per lei. Meno male che accanto a lei c’era Yo che le diede un colpo, impercettibile agli occhi degli altri, che la fece ritornare in sé. 
Peccato che anche gli altri fossero vestiti ad hoc, bellissimi, perfetti, pronti per un’occasione speciale come quella. Woonie sembrava un dio greco, alto, che illuminava tutta la strada al suo passaggio. DJ... Oh DJ... Non parliamone nemmeno... E stranamente a Yo non dispiaceva la sua vista... 
- Ale dov’è?- chiese Woonie impaziente.
- Sta finendo di prepararsi... Siete arrivati TROPPO presto!! Ha i capelli lunghi e per sistemarli ha bisogno di tempo...-
- Ah, ok... Allora... Che ci raccontate di bello??-
- Woonie, le abbiamo viste due ore fa! Non credo abbiano fatto molto in questo tempo...-
- Beh, noi abbiamo incontrato delle fan italiane!-
- Veramente? E com’è stato?- chiese Yo, prestando attenzione a ciò che stava dicendo Woonie... Ma anche non così tanto... Qualcos’altro aveva preso la sua attenzione...
- Non pensavamo di avere tante fans anche in Italia! Abbiamo fatto foto e autografi... Sembravano così felici ed elettrizzate! Anche noi lo eravamo... Ah, e ci hanno chiesto se non ci piacerebbe fare un concerto qui a Milano, perché le BEAUTYs italiane sono molte e non vedono l’ora di incontrarci... A me non dispiacerebbe...-
- Wow! Allora forse, e dico solo forse *ironia*, potremmo venire a vedervi!-
- Ahahahahah... Grazie per il vostro supporto! Abbiamo guadagnato delle nuove fans!-

- Ehi! Qualcuno viene ad aiutarmi?- gridò Ale con tutto il fiato che aveva in gola.
- Arrivo subito!- disse Yo

Due secondi dopo, Yo tornò in salotto, dicendo che aveva bisogno di qualcuno che prendesse una confezione con gli accessori per capelli da un ripiano molto alto.
- Vado io, sono il più alto qui!- affermò prontamente Woonie.


- Eccomi! Come posso aiutarti?-
- Oh, ciao Woonie! Grazie mille!! Allora, vedi quella scatola lì a destra, quella con i fiori e il fiocco verde? Me la puoi prendere, per favore??-
- Ecco qua! Altro? Hai bisogno di altro?-
- Mmmmm... Non credo...-
- Ok, allora vado ad aspettarti di là!-
- Ah, aspetta, sì, ho bisogno di una mano con la collana!!-
- Certo!-
Ale porse la collana con il ciondolo a forma di stella con una piccola luna al suo interno e scostò i capelli dal collo. Woonie si bloccò. Non sapeva che fare: cioè, bastava che legasse la collana, nulla di più... Eppure non ce la faceva... Osservava il collo di Ale, pieno di lentiggini che brillavano al contatto con la luce che entrava dalla finestra, sentiva il suo profumo, dolce, delicato, ma allo stesso tempo intenso... Cosa gli stava succedendo? Perché gli batteva così forte il cuore?

- Allora, ci siete??- gridò Nana dall’altra stanza.
- Sì, arriviamo!-
Alla fine Woonie legò la collana e sfrecciò verso il salotto, sicuro che non sarebbe resistito più molto lì in bagno con Ale. Non aveva neanche avuto tempo di osservare il suo vestito, ma si ripropose di farlo non appena fossero usciti di casa, assieme agli altri. 

Cinque minuti dopo la ciurma partì verso il ristorante consigliato ai ragazzi. Ci arrivarono in fretta e subito si fiondarono sul loro tavolo, come se non avessero mangiato da giorni e dovessero ordinare il più velocemente possibile...

- Buonasera! Come vi posso essere utile?-
- Buonasera! Ci potrebbe portare i menù?-
- 안녕하세요, avete i Ddeokbokki?-
- Certamente! Abbiamo tutti i piatti tipici coreani, signor... Ma lei è DJ dei BEAST! E voi siete... I BEAST! Oh, ma ci sono anche Joonie e Kwonie! Salve! Cosa ci fate qui?-
- Oh, ci ha riconosciuti... Siamo qui in vacanza e domani ripartiamo già. Però in questi giorni abbiamo conosciuto queste ragazze che ci hanno mostrato la città e aiutati per le traduzioni...- 
- Beh, in questo caso, siamo entusiasti di ospitarvi nel nostro ristorante! Oltre ai Ddeokbokki, cosa vorreste mangiare?-
- Mmmmm... Quello che ci consiglia lei, Ajumma! Andrà bene qualsiasi cosa!-
- Certo, come desiderate! Torno subito...-

- Vi ha riconosciuti?? Wow!!-
- È proprio bello vedere che anche qui in Italia la gente ci conosce e ci apprezza!-
- Hai proprio ragione, Seungie!-
- Bene, ma ora pensiamo alle cose serie... Domani noi torneremo in Corea e dovremo organizzare tutta la schedule per il mese prossimo... Infatti la prima cosa che faremo appena atterrati sarà andare in sala prove, perché dobbiamo mettere a punto alcuni passi per la coreografia!- disse DJ.
- Ma sarete stanchi dal volo!- ribatté Nana
- Lo so, ma non possiamo farci niente... È tanto se ci hanno permesso di venire in Italia in vacanza... Ora è nostro dovere mettere tutto l’impegno possibile per fare un buon comeback e non deludere le fans!- rispose Seob
- Hyung ha ragione... Ci siamo divertiti, ma è ora di tornare al nostro lavoro- aggiunse Kwanggu
- Va bene, però adesso non siete ancora tornati in Corea. Siete qui con noi, quindi non pensateci troppo e pensiamo a mangiare questi piatti deliziosi!- disse Ale con una voce forte e potente, ma allo stesso tempo con uno sguardo un po’ malinconico, con il presentimento che, a partire dal giorno seguente, le sarebbe mancato qualcosa... 
- Giusto!! Allora, chi vuole i Ddeokbokki??- concluse Joonie indicando il piatto di rice cakes fumanti che la moglie del proprietario aveva appena portato sul tavolo dei ragazzi. 
- Mmmmm.... Ma sono buonissimi!!- disse Yo
- Ahahahah.. Lo so, lo so.... Anche a me piacciono moltissimo!!- rispose DJ, sorridendole. Aveva smesso di vedere negativamente Yo, forse per la giornata passata con lei in giro per Milano, forse perché in fondo Yo non era così terribile. Infatti ora non gli dispiaceva tanto la sua compagnia...
Nel ristorante, intanto, c’era anche musica di sottofondo e ad un certo punto una canzone colse l’orecchio dei ragazzi... Era una canzone che loro conoscevano bene, molto bene: Byeol-i bitnaneun areumdaun bam-iya-iya,I bam-i yeongwonhagil nae soneul jababwa... 
- Ma... Ma....-
- Dai, andiamo, lì c’è spazio!!!-
E fu così che BEAST più Kwonie e Joonie si misero a ballare sulle note di Beautiful Night... 
Ale, Nana e Yo rimasero a bocca aperta... Ma improvvisamente Woonie smise di ballare, si avvicinò ad Ale e le disse: - Vuoi ballare?
La prese per mano e la trascinò sulla pista da ballo, facendola roteare sulle note di “I’m yooooours, neomani...”
Cosa stava facendo? Stava veramente ballando con Woonie? Perché? E perché non voleva separarsene? Le piaceva quello che stava accadendo? Sentiva di voler passare tutta la notte così, eppure quel vuoto nel suo stomaco continuava, vuoto che si sarebbe trasferito presto al cuore... Come poteva essere possibile tutto ciò, se a malapena conosceva Woonie, se lo aveva incontrato neanche una settimana prima? Non riusciva a trovare alcuna spiegazione logica... La gente non si innamora dopo tre giorni insieme, no, no e no. Punto. Non poteva accettare una cosa simile, non la riteneva possibile, affatto. Eppure continuò a girare e girare con Woonie, e lentamente tutti quei pensieri svanirono, perché aveva deciso che si sarebbe semplicemente divertita quella sera e che non avrebbe pensato ad altro se non a trascorrere bei momenti con i suoi amici. 
Solo in quel momento Woonie si accorse di quanto bella era Ale e dell’impegno che ci aveva messo per apparire tale ai suoi occhi. Il vestito era qualcosa di semplicemente magnifico, con un piccolo corpetto che cingeva il petto e poi la parte della gonna che si apriva a ogni giro che il ragazzo le faceva fare, date le numerose pieghe, e che cambiava colore in base alla luce. Il trucco di Ale era leggero, ma allo stesso tempo forte, accentuando soprattutto gli occhi, e le scarpe non eccessivamente alte, per questo riusciva a muoversi così bene accanto a Woonie. 
Sentì di nuovo il profumo della ragazza, toccò le sue mani, morbide, si perse in quelle mosse sconnesse di danza ed entrò in una nuova dimensione, in cui esistevano solo lui e Ale. Il tempo passava in fretta per i due, gli altri erano entrati in secondo piano. 

Intanto, proprio questi altri si intrattenevano a vicenda, raccontando storie e barzellette. La ajumma portò altri piatti tipici coreani, che i ragazzi subito spazzolarono, senza lasciare neanche una briciola. Avevano proprio apprezzato la cenetta a loro offerta e si sentivano bene, tutti. Era così bella quella serata che speravano non finisse mai... Ma si sa che il tempo passa in fretta e che soprattutto i momenti più belli passano in fretta. 

Una volta usciti dal ristorante, la ciurma si diresse verso il Duomo, dove ebbero l’occasione di vedere un ragazzo esibirsi con il suo violino. Woonie ormai aveva lasciato stare la danza, ma non perdeva di vista un attimo Ale. La osservava e ad un certo punto si accorse che una lacrima stava solcando il suo dolce viso, forse per la canzone, forse per altro. Le si avvicinò e la prese tra le sue braccia, la accompagnò fino a una panchina lì accanto, si sedettero e così assistettero all’intera esibizione. 

- Grazie per essere stata con me per tutti questi giorni. Mi dispiace che dobbiamo già andarcene, ma a casa i fans ci aspettano e non possiamo farli attendere troppo. Potessi mi fermerei qui con te per sempre...- 
Ale alzò la testa, lo guardò dritto negli occhi per un po’ di tempo, poi avvicinò il viso al suo, le labbra al suo orecchio e sussurrò un “Grazie a te, Woonie”
Allora Woonie prese il viso di Ale tra le sue mani e...

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Capitolo 7
*** Ciao ***


Quella sera Ale non riuscì a dormire. Pensava a quello che era successo, alle sensazioni che aveva provato, a cosa poteva accadere, al fatto che ormai di lì a poche ore i BEAST sarebbero partiti da Milano, lasciandosi alle spalle tre amiche, che forse erano più di quello, cosa che nessuno aveva ancora osato dire esplicitamente. C’erano stati dei segnali? Perché continuava a tornarle alla mente il gesto di Woonie, che l’aveva lasciata senza parole, che l’aveva stupita, colpita e che le aveva riempito il cuore di tenerezza? Perché non smetteva di ripensare al momento in cui si era messa a ballare con Woonie, in cui girando e girando le loro mani si erano incrociate, in cui lui l’aveva stretta forte a sé per non vederla piangere per una canzone, in cui le aveva detto “Grazie”, in cui... Ahhh... Basta, doveva smetterla di pensare a questo e andare a dormire, perché l’indomani sarebbe dovuta andare a lavorare e ormai era già tardissimo... 

- Ale... Ale... Ale... Sveglia, dai, che facciamo di nuovo tardi a lavoro!!- 
- Mmmm.. Ok, adesso arrivo...-
- Dai, oggi dobbiamo dare il meglio di noi stesse... Non posso permettermi di pensare ad altro in questo momento...-
- Hai ragione... Forza, andiamo!!-
Le ragazze partirono per il lavoro, ma questa volta non ci fu alcun incidente di percorso... Nessun Woonie investito, nessun DJ ferito, etc. Solo il solito, vecchio, noioso percorso, il solito, vecchio e stupido lavoro al negozio di scarpe... 


Intanto i BEAST erano già arrivati all’aeroporto e stavano aspettando di fare l’imbarco per tornare in Corea... Woonie non riusciva a stare tranquillo nemmeno per un attimo... Continuava a muoversi a destra e a manca, senza trovare pace. Ripensava alla bella serata che aveva trascorso poco tempo prima, alla cena al ristorante coreano, al ballo sulla loro canzone, al ragazzo con il violino.... A lei... Al suo bellissimo vestito, al suo profumo, alla collana, ai capelli, al suo “Grazie”, a...
- Vieni Woonie, è ora di imbarcarci-
- Arrivo subito Hyung, dammi solo un momento...-
- Certo, ma fai in fretta!-

Woonie prese il telefono e si fece una selca, cercò nella rubrica, trovò il contatto desiderato, scrisse un piccolo e veloce messaggio, tornò alla schermata principale, rimise il telefono in tasca e raggiunse i suoi Hyungs. 


BUZZ!!! BUZZ!!! BUZZ!!!

- Oh, ma è un messaggio! Vediamo un po’... Ma.... Woonie....-
Cara Ale, non sono stato nemmeno in grado di salutarti per bene... Mi dispiace di non essere venuto in negozio per dirti ciao, ma non credo sarei più riuscito a partire... Cerca di comprendermi... Non dimenticarmi mai, io sicuramente non lo farò... Spero ti piaccia la mia foto... L’ho fatta solo per te... Beh.... Ciao...”
Due lacrime attraversarono il viso di Ale... Peccato che questa volta nessuno l’avrebbe presa in braccio come aveva fatto Woonie... Nessuno...




BUZZ!!! BUZZ!!! BUZZ!!!


- Un messaggio... Da Ale...-
Woonie, non ti preoccupare, ci siamo visti ieri sera! Non voglio che ti preoccupi per questo... E fa’ un buon volo ^.^ Grazie... E sicuramente non potrò dimenticarti mai... MAI...”
Woonie non sapeva cosa fare: avrebbe voluto avere più tempo per salutare meglio Ale, per ringraziarla, per dirle una parolina magica... Ma non era possibile... In fondo erano di due mondi diversi, forse non si sarebbero più visti... 
E Ale la pensava allo stesso modo... Nonostante lei e le altre avessero accettato l’amicizia con i BEAST perché non erano tanto diversi da loro... Aveva capito che non era così... O perlomeno pensava non fosse così... Questo perché si ostinava a ricercare una qualsiasi scusa che l’aiutasse a dimenticare tutta questa storia...



I giorni passavano e nessuno si era più fatto sentire. Sembrava quasi che si fosse tornati alla normalità, ciascuno con le rispettive vite. Né Ale, né Nana, né Yo menzionavano Woonie o Jok o DJ o gli altri, cercavano di non pensarci. In realtà lo facevano eccome! E il fatto che Ale controllasse il telefono ogni dieci minuti ne è la prova. 

Per i BEAST le cose erano più complicate... Infatti erano uscite molte foto del loro soggiorno in Italia... Foto che mostravano anche le ragazze in giro per Milano... Nana e Jok in giro per Milano, l’esibizione nel ristorante coreano, Woonie abbracciato ad Ale sulla panchina... Era lo scandalo più grande che avessero mai dovuto affrontare fino a quel momento. Le fans erano imbestialite. Come avevano potuto dare confidenza a delle perfette sconosciute??
Proprio per questo motivo Woonie e gli altri tentarono di non pensare più alla vacanza in Italia, ai bei momenti passati insieme alle ragazze, e soprattutto di non contattare le ragazze. Per un po’ sarebbero dovuti rimanere solo i BEAST, e non “quelli che se la spassavano in Italia”. 
A Woonie però questo faceva molto male. Avrebbe voluto scrivere ad Ale, dirle che stava bene e di non preoccuparsi, ma non poté farlo.
E Ale, dal canto suo, pensava che Woonie non le volesse più rivolgere la parola, essendo tornato nel suo mondo, quello fatto di luci, riflettori, belle ragazze, soldi e fama. Non sapeva quello che stava passando, lo avrebbe scoperto solo in seguito...


Passarono tre settimane e dei BEAST ancora nessuna traccia. Tuttavia un giorno, da ritorno dal lavoro, Ale trovò un pacco vicino alla casella della posta con una scritta in coreano e un’altra in italiano che diceva “Regalo per Ale, Nana e Yo”
Ale chiamò immediatamente Nana e Yo e insieme aprirono il pacco nel soggiorno. 
Non sapevano cosa fare... Nana prese la scatola che si trovava all’interno del pacco. Dentro c’era un cd, Hard To Love, How To Love, quello nuovo dei BEAST. Lo aprirono e vi trovarono un bigliettino: “Guardate bene nella confezione, c’è qualcosa per voi”. Prima di tutto, le ragazze videro che tutte le card all’interno dell’album erano firmate dai loro amici. Ma ancora sotto le card, proprio a contatto con il cd vero e proprio, c’erano otto fogli, piegati perché ci stessero tutti e ognuno con una calligrafia diversa. Quelli di Joonie, Kwonie, Seob, Seungie e Kwanggu dicevano solo “Ci mancate tanto!!! Questo è un piccolo regalo per voi per mostrare il nostro affetto ^_^”. Diversamente quelli di Woonie, Jok e DJ erano un po’ più elaborati. DJ aveva scritto: “Cara Yo, è passata qualche settimana da quando ci siamo visti l’ultima volta. Non abbiamo neanche potuto salutarvi per bene, perché il nostro volo era al mattino e non saremmo arrivati in tempo all’aeroporto... Per questo siamo molto dispiaciuti! Ora siamo in sala prove, volevamo scrivervi prima, ma abbiamo avuto dei problemi che non ci hanno permesso di farlo. Comunque noi stiamo bene, e voi? Com’è Milano ora? Ci mancate tutte. Spero con tutto il cuore che riusciamo a vederci presto!! Un abbraccio.”
Jok nella sua lettera scrisse: “Cara Nana, come stai? Noi siamo molto stanchi, ma continuiamo giorno per giorno il nostro lavoro, grazie all’affetto delle fans e, spero, del vostro, anche se da lontano... Oggi a Seoul c’è una giornata di sole, fa caldo e ci starebbe proprio un frappé... Lo vuoi condividere con me? Certo che qui i Couple Format sono giganteschi! Mmmm... Credo di avere bisogno di te per finire anche questo... Ti aspetto, mi raccomando!! Avete sentito la nostra nuova canzone? Vi piace? Vi abbiamo mandato tutto l’album, così potete ascoltarle tutte e dirci cosa ne pensate? La vostra opinione conta molto!! Siete le nostre fans italiane, giusto? Abbiamo bisogno anche di voi!*soprattutto di voi, direbbe l’autrice* Fateci sapere presto!! Ciao~~~~”
Woonie non fu da meno: “Ale, Ale, Ale, Ale... Cara Ale, come stai? Come stanno Nana e Yo? Noi stiamo abbastanza bene, siamo in pausa in sala prove... Abbiamo iniziato con il comeback e le nostre fans sono proprio contente! Molti ci stanno mostrando il loro affetto, ma sentivamo come se ci mancasse qualcosa... Come il parere di qualche fan non coreana... E subito abbiamo pensato a voi! Ci mancate tanto... Abbiamo avuto dei problemi quando siamo tornati a casa, erano circolate certe foto con noi in Italia e per questo abbiamo preferito aspettare prima di scrivervi di nuovo... Non sapete cosa sono in grado di fare le fans per noi... Cooomunque, come avrete visto, vi abbiamo mandato il nuovo cd.... Che ne pensate? C’è una canzone che mi piace molto... S’intitola HOW TO LOVE... Che ne dici? Oh, il video lo avete visto? Jok Hyung è spaventoso con quegli occhi! Come va il lavoro? Milano è cambiata? Siete più andate al ristorante coreano? Ah, il nostro manager hyung ha detto che per risponderci, potete usare lo stesso indirizzo sulla busta, è quello di casa sua! Ha detto che se scrivete alla Cube, ci potrebbero essere di nuovo problemi... Anche a Hyung mancate! A tutti mancate! Mi raccomando, scriveteci!! Ora devo tornare a fare le prove!! Bacio~~~~”
Ale si mise a piangere. Nessuno si era dimenticato di loro, Woonie non si era dimenticato di lei. Non riusciva però a capire se si trattasse di lacrime di gioia o di tristezza e amarezza per non potergli essere accanto... Intanto anche Nana e Yo si mostrarono commosse e rilessero le loro lettere decine e decine di volte. Come avevano potuto essere tanto stupide? Erano dei veri amici, perché diversamente non avrebbero fatto tutto questo! La parte migliore era che anche il manager era dalla loro parte, quindi aveva messo a disposizione il suo indirizzo per le loro lettere! Com’era stato dolce... 
Le ragazze guardarono ancora un po’ all’interno della confezione e, ad un certo punto, si accorsero che c’era ancora qualcosa.... Un foglietto con un numero di telefono, sul cui retro c’era scritto “Questo è il nostro numero segreto... Se volete mandarci un messaggio per fare prima, usatelo! ^_^”
Sì, era una pazzia, una pazzia da entrambe le parti, una cosa impossibile alla mente di qualsiasi sana persona a questo mondo... Come poteva stare accadendo tutto questo? In realtà non c’era alcuna risposta sensata... Le cose avvengono così, per caso, o forse per destino... Qual era la cosa giusta da fare? Insomma... Non è possibile che qualcuno si leghi così tanto a qualcun altro in meno di una settimana, no? Non è fattibile (come amava sempre dire Ale)... Eppure erano lì, felici come una pasqua per le lettere di persone che si trovavano dall’altra parte del mondo e con cui erano andate due volte a cena. Potrà sembrare stupido, impossibile, insensato, ma le ragazze volevano continuare questa storia, perché se ne sentivano parte integrante, e, una volta cominciata, non poteva essere lasciata lì, a metà! 
Ebbene, la prima cosa che fecero fu prendere il telefono di Ale e scrivere un messaggio ai loro amici in Corea: “Abbiamo ricevuto ora il pacco! Grazie per tutto! Ascolteremo sicuramente il cd e vi diremo cosa ne pensiamo! Noi stiamo bene, Milano non è cambiata di una virgola, è esattamente come ve la ricordate! Vogliamo ringraziarvi anche perché non ci avete dimenticate e perché avete dimostrato di essere veri amici. Grazie~~ 고마워~~ Thank you!!! ^_^”

Neanche dieci secondi dopo il telefono dei BEAST squillò con un “Chu~chu!”. Woonie lo prese in mano e gridò:- Sono loro! Venite a vedere!- 
Accorsero tutti a leggere il messaggio e furono colti subito da un certo sollievo...
Non erano arrabbiate con loro, non li avevano dimenticati, ma al contrario sentivano la loro mancanza... Quella giornata che sembrava sarebbe andata storta in realtà si rivelò più che positiva... Il sole tornò a splendere nelle menti dei ragazzi e presto mandarono un messaggio in risposta a quello delle amiche: “Grazie a voi! Chu~~~~” 

Fu così che iniziarono a scambiarsi messaggi segreti, ogni giorno parlavano del più e del meno, di com’era andata la loro giornata, di cosa avrebbero fatto alla sera, insomma, di tutto. 
Un giorno, poi, le ragazze ricevettero un messaggio che non si sarebbero mai aspettate di trovare... Woonie scrisse: “Ci è venuta in mente un’idea... Noi siamo stati in Italia, ma voi mai in Corea... Venite qui da noi!” 
 

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Capitolo 8
*** Ci rivediamo ***


*Piccola nota dell'autrice: so che non è “normale” tutto questo... Ma si tratta solo di una fan fiction, quindi prendetela semplicemente come tale... Chissà se qualcuno l’ha mai fatto o mai lo farà! Io potrei anche farci un pensierino :P * 


Certo che sono proprio strani i giochi che il destino mette in atto... Un giorno ti fa soffrire e sentire un vuoto nel cuore, apparentemente incolmabile, e l'altro ti mette su un aereo per Seoul. Era una vera e propria pazzia... Andare fino a Seoul per vedere i BEAST... Lasciare il lavoro per i BEAST... Fare qualsiasi cosa per loro. Dopo quel messaggio di Woonie, le ragazze risparmiarono fino all'ultimo centesimo possibile, lavorarono anche alla domenica, fino a tardi, perché gli straordinari sono sempre meglio retribuiti, non comprarono nulla di superfluo, di inutile, ma solo lo stretto necessario per vivere. In questo modo furono in grado di comprare i biglietti di andata per la Corea, per Seoul, per i BEAST. Erano entusiaste all'idea di andare in un paese nuovo, completamente diverso dall'Italia, e soprattutto lontano da quest’ultima… Prepararono tutto fino all'ultimo dettaglio: trovarono una casa che costava pochissimo e per il periodo che loro avrebbero passato lì andava benissimo! Woonie disse che la vita in generale costava di meno, quindi non dovevano preoccuparsi troppo… Comunque le ragazze avevano messo da parte un bel po' di soldi, perciò non pensavano sarebbe stato un grande problema il cibo... La loro preoccupazione principale era vedere gli amici. Negli ultimi tempi avevano iniziato ad ascoltare la loro musica, a interessarsi alla storia coreana, alle tradizioni, alle abitudini, agli usi e costumi, e ne erano rimaste incantate. La Corea sembrava un posto magnifico, pieno di dettagli interessanti, di bellezze incomparabili... È vero che ogni paese è particolare e bello, ma alle ragazze non importava di altri paesi... Loro pensavano solo alla Corea... E questo soprattutto per Woonie e gli altri.Ciascuna ebbe una propria valigia, in cui mise i vestiti, i trucchi, gli accessori più importanti... Ale ci infilò uno dei simboli del suo incontro con Woonie, una delle cose a cui teneva di più in assoluto: le sue scarpe dorate. - Dai, ragazze, andiamo! Ci aspetta un aereo!- disse Yo alla mattina del 27 dicembre... Sì, dicembre, e sì, 27. La loro prima gita in Corea era per Capodanno... Erano elettrizzate all'idea, e non sapevano le avventure che quel "piccolo" paese avrebbe offerto loro… 
Una di queste fu svelata il giorno stesso della partenza. Ale, Nana e Yo giunsero in aeroporto a Malpensa alle nove e trenta, passarono ai controlli, dopo aver lasciato i bagagli, e si fermarono  fare colazione in uno dei bar del piano superiore. E chi vi trovarono? La cara e vecchia Brenda, con il suo pellicciotto, gli stivali in pelle e gli occhiali da sole (nonostante di sole non ci fosse neanche un minimo raggio).
- B-b-b-b-b-renda! Che ci fai qui?- chiese Yo sorpresa.
- Vengo con voi lì, ehm, dai vostri amici, sì, lì, come si chiama?-
- Vuoi dire Seoul? Vieni con noi a Seoul? Ma come…-
- Sì, sì, Seoul, quello! Sì, ho deciso di venire con voi dai vostri amici, tanto sono in vacanza e stavolta ho pensato di fare qualcosa ti diverso rispetto agli anni scorsi.-
- E con i soldi come hai fatto? Quando hai comprato il biglietto per l’aereo?-
- Ah, quello ce l’ho da mesi! Volevo farvi una sorpresa! Ihihihih… Credo di esserci proprio riuscita!-
- Sì, Brenda, ci sei riuscita. A che ora sei arrivata qui?-
- Solo venti minuti fa! Allora… Volete prendere qualcosa da mangiare?-
- Sì, adesso andiamo. Torniamo subito…- concluse Nana.



- Cosa le è passato per la testa??!!? Non poteva starsene a casa? Ora rovinerà tutto!-
- Non ti preoccupare, tanto DJ non le interessa! Neanche Woonie, don’t worry, Ale! Io spero solo che non tocchi  Jok. La butto nell’Han River appena tocchiamo suolo coreano!-
- No Nana, keep calm… Ma… Com’è che ti interessa così tanto di Jok?-
- Ehm… No, non è quello che pensi…- disse Nana arrossendo.
- Mmmm… Ok, diciamo che ti credo… E tu Ale, che mi dici di Woonie? Cosa senti per lui?-
- Woonie? Io? Cosa? Ahahahah…-
- Cos’è successo la sera prima della loro partenza?-
- Niente… Niente e niente! Ora non mi rompete, ok? Prendiamo qualcosa e torniamo da Brenda. Comunque non credo che combinerà casini…-
- La terremo noi buona buona!-
- Giusto ^_^ -


- Siete tornate! Quanto ci avete messo?!?- disse Brenda
- Scusa, ci eravamo perse tra i dolci…-
- Mmm…Ok…-
- Uhh!!! Tra un po’ dobbiamo andare! Dai, sbrighiamoci a mangiare!- esclamò Ale.


Le ragazze mangiarono e subito si spostarono verso il loro gate. Attesero circa quaranta minuti, fino a quando la voce di una hostess annunciò che avrebbero dato inizio agli imbarchi. Si alzarono e si misero in coda, consegnarono i passaporti e i biglietti agli addetti e si avviarono verso l’aereo.


WOW


Era bellissimo, grande e le hostess erano tutte coreane, ma dimostrarono di saper parlare molto bene l’inglese e accennarono addirittura a un “Buongiorno”, che suonava strano alle orecchie delle ragazze, ma in qualche modo anche tenero e simpatico.


Finalmente partirono. Nove ore d’aereo. Che sarà mai? Sì, peccato che c’era anche il fuso orario… E a Seoul, al loro arrivo, erano le sei del mattino… 
E faceva freddo, molto freddo…


- Ok, stiamo congelando e non sappiamo come arrivare a casa, è buio e non conosciamo nessuno qui… Che si fa?- chiese Brenda, assonnata e coperta in ogni modo possibile.
- Guardate! Lì c’è un signore, proviamo a chiedere a lui!-


Il “signore” in questione era molto strano. Portava dei jeans scuri, scarponcini, una felpa il cui cappuccio copriva il volto, in modo da non essere riconosciuto, e una giacca nera. Era seduto su una panchina vicino alla pubblicità di un cosmetico e sembrava attendesse qualcuno.
Le ragazze gli si avvicinarono e Yo disse:- Ehm… Good morning, excuse me, can you help us?-
*NB. Scrivo direttamente in italiano per evitare complicazioni ^_^ *
- Certo, ditemi pure-
- Oh, grazie mille! Allora, noi siamo appena atterrate qui, dobbiamo andare al nostro appartamento a Myeongdong *dove tutti i miracoli avvengono, direbbe l’autrice* e non sappiamo come fare!-
- Se volete, vi posso portare io, so bene dove volete andare!-
Le ragazze gelarono. Sapeva dove dovevano andare? Chi era, Dio? Un mago? Un maniaco?
- Ma… Come… Fa… A… Sapere…-
Il signore si tolse il cappuccio: era il manager dei BEAST!
- È lei! Ecco spiegato tutto!-
Subito il manager fece un lungo inchino alle ragazze e le salutò.
- Ok, andiamo!-
- Certo!-


Partirono finalmente verso Myeongdong. Mentre erano in macchina, Ale chiese al manager come stessero i ragazzi.
- Bene, sono impegnati con le varie esibizioni per la fine dell’anno-
- Ah…- disse Nana con leggera delusione.
Ma subito il manager, con un grande sorriso, continuò:- Però hanno già programmato tutto, quindi si sono tenuti anche molto tempo libero per voi! Inoltre vi hanno preparato una sorpresa…-
- Sorpresa? Che sorpresa?-
- Ahahah… Lo saprete presto!-


Dopo un po’, arrivarono a destinazione. Entrarono in casa e subito ne rimasero estasiate: letti bassi, una camera per ciascuna, lo spazio per lasciare le scarpe nell’ingresso, com’era usanza nelle case coreane. 
C’era tuttavia un problema: Brenda.
- Abbiamo pensato anche a quello!- disse il manager, indicando una delle varie camere.
- Letto a castello?- affermò Yo, quasi indignata.
- Ma come facevate a saperlo?-
- Cosa?-
- Che sarebbe venuta anche Brenda-
- Ah… Beh, si è messa in contatto con noi e ha detto che voleva farvi una sorpresa, quindi abbiamo pensato fosse una cosa carina da fare e che la dovessimo aiutare-
Carina un corno” pensò Yo.
- Bella la mia sorpresa, eh?- chiese Brenda.
- Bellissima- rispose Nana ironicamente.
- Vabbè, ora date un’occhiata alle vostre camere, tornerò dopo per vedere come state-
- Ok, grazie mille per tutto, è stato veramente gentile e disponibile!-
- L’ho fatto con piacere. Se una cosa sta a cuore ai miei ragazzi, sta a cuore anche a me!- Il manager sorrise e uscì dall’appartamento.

Era giunto il momento di entrare nelle rispettive camere.


La prima fu Yo (mentre Brenda fu risucchiata dalla cucina e iniziò a prepararsi dei Ramen). Un letto basso, un piccolo armadio, una scrivania. Vide che sul cuscino del letto c’era un biglietto che mostrava una freccia rivolta verso il basso. Yo non capì subito, ma all’improvviso le venne un colpo di fulmine e si abbassò, cercando sotto il letto. Sentì che c’era una scatola, la prese e si sedette sul letto. La aprì e dentro vi trovò due campioncini di BB cream e una bustina con dieci pinzette per i capelli. Accanto c’era una nota con scritto: “Benvenuta in Corea ^_^ Ihihihih… Questo è per te! DJ”.
Che carino che è stato! Oh… Ma è una delle migliori BB cream al mondo! Wow!”  Yo era cotta.


La seconda fu Nana. Sulla sua scrivania c’era un’immagine, quella di un parco con decine e decine di luci di colore e di forma diversi, che rendevano il paesaggio molto più bello, affascinante… Magico. Sul biglietto vicino all’immagine c’era scritto: “Mi sono ripromesso che ti porterò lì. Ti piace questo parco? È il più bello di tutta Seoul! Andiamo, su! ^_^” Nana arrossì. Era proprio bello quel parco! Gli alberi sembravano illuminati da polvere magica e sul fondo si poteva vedere anche una ruota panoramica. 


L’ultima fu Ale. Nella sua camera trovò sul letto un pupazzo di Pororo, accanto al quale un bigliettino diceva: “Perché tu possa dormire in modo più confortevole di notte ;)”. Sulla scrivania, invece, notò una cornice con una foto. Ale la prese e tolse la cornice per vedere meglio la foto. C’erano lei e Woonie, abbracciati nel parco, felici e sorridenti. Dietro alla foto c’era una didascalia. Woonie aveva scritto: “Ti ricordi, Ale? Guardo questa foto ogni giorno, quando voglio allontanarmi un po’ dalla realtà. Me l’ha suggerito una persona saggia ;)” 
Accanto c’era anche un post-it con un cuoricino sopra. Ale si gettò sul letto e abbracciò il peluche. Lì si addormentò, e si risvegliò solo dopo alcune ore.


Improvvisamente sentì che qualcuno stava ridendo. 
Cavolo, ho così tanto sonno!” Pensò, alzandosi per andare a vedere chi fosse. 


- Perché siete così rumorose, ragazze? Non avete dormito voi?-
- No! Abbiamo guardato un po’ di TV e ora volevamo fare un caffè. Ne vuoi uno?-
- Sì, grazie, devo svegliarmi per bene! Ma perché stavate ridendo come delle disperate?-
- Ah, perché abbiamo visto dalla finestra un signore che è andato a buttare la spazzatura in ciabatte e pigiama-
- Ah… Aha… aha… aha… Vabbé, vado un attimo in bagno, intanto mettetemi il caffè.-
- Ok!-


Dieci minuti dopo suonò il citofono. Ale andò a rispondere.
- Chi é?- disse
- Sono il manager-
- Sì, le apro subito!-


Bastarono solo due minuti perché suonasse anche il campanello.
Per sicurezza, Ale chiese di nuovo chi fosse e il manager si fece riconoscere. 

Peccato che la persona che Ale vide per prima non fu il manager:

Woonie le si presentò avanti con un bouquet di fiori e le disse: -Ciao Ale!-
Ale non lo salutò nemmeno. Saltò tra le sue braccia, facendo cadere i fiori, e lo strinse forte a sé.

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Capitolo 9
*** Mi Sono Spiegato? ***


Era stato più forte di lei. La sola vista di Woonie le aveva mosso qualcosa nel cuore e l’aveva portata a stringerlo forte a sé. Ma a Woonie sicuramente non dispiacque e anch’egli la abbracciò. E così stettero per cinque minuti abbondanti. Dopo un po’ Nana disse: - Ehm… Ragazzi… Woonie… Ciao!-
Ale e Woonie capirono e subito si separarono.
- Ehm… Ciao Nana! Ciao Yo! Ciao Brenda! Vedo che la sorpresa è riuscita bene!-
- Già, le ho proprio colpite!- disse Brenda
- Allora, come state? Com’è stato il volo?-
- Lungo, molto lungo. Però ci stiamo riprendendo. Ale ha dormito fino a venti minuti fa!-
Ale fulminò Nana con lo sguardo.
- Sì, vabbé, questo perché sono molto sensibile ai cambi di fuso orario-
- Oh, veramente? Beh, allora vuoi che vada a comprarti qualcosa che ti faccia star meglio?- chiese Woonie preoccupato.
Ale arrossì. 
- No Woonie, tranquillo! Mi sono riposata e ora sto bene! Comunque… Grazie!-
- Ah, ok, però se hai bisogno di qualsiasi cosa, dimmelo! Ah… Cioè… Volevo dire… Se AVETE bisogno di qualunque cosa, ditecelo!- Woonie sbiancò, si stava tradendo da solo! “Stupido, sei un idiota!” pensava tra sé.
- Ma… Gli altri dove sono?- chiese Yo, cercando con lo sguardo in giro per la camera una certa persona…
- Loro stanno facendo le prove per la nostra prossima esibizione, che sarà domani sera. Ah, volete venire a vederci?-
- Certo!-
- Allora andiamo!-
- Andiamo dove?-
- In sala prove!-
- Ah, ma ora?-
- Sì! Quando, se no?-
- Ah, ok! Capito… Vabbè, andiamo, dai!-
- Però… Aspettate un attimo… Dobbiamo ancora cambiarci…-
- Giusto! Potete aspettare solo dieci minuti?- 
- Certo! Vi attendiamo qui da bravi!- disse prontamente il manager.
La prima a finire di preparasi fu Yo, che non vedeva l’ora di muoversi per Seoul e di assistere alle prove degli amici. Uno strano formicolio si originò nel suo stomaco… Chissà cos’era…
Mentre le altre si agghindavano per bene, Ale non riusciva a trovare una maglia nella valigia. - Uffa!!!!!!- gridò e all’improvviso Woonie si avvicinò alla porta della sua camera e le chiese se stesse andando tutto bene. 
- No! Non riesco a trovare una maglia…-
- Aspetta, vengo ad aiutarti!- Woonie entrò in camera con la mano sugli occhi, temendo che avrebbe visto quello che non dovrebbe vedere.
- Perché tieni la mano agli occhi? Come fai ad aiutarmi così?-
- Ehm… Perché non so se ti stai cambiando o no…-
- Prima devo trovare la maglia, poi mi cambio, no?-
- Giusto… Allora, dimmi… Tutte le maglie sono in valigia?-
- Sì, non ne ho tolta nessuna!- 
Woonie si guardò un po’ intorno.
- Ma… Questa qui per terra vicino alla scrivania è tua?-
- Woonie!!! È questa la maglia che stavo cercando! Grazie! Sono proprio sbadata!- si alzò e abbracciò di nuovo il ragazzo. Intanto Woonie stava guardando in giro per la stanza e all’improvviso disse ad Ale: - Ale! Ti è piaciuto il mio regalo?? È morbido Pororo?-
- Più morbido di te!- disse Ale, sorridendo.
- Ah… Battuto da un peluche con gli occhiali…-
- No! Non ti affliggere… Il pupazzo non fa nulla, sta lì a fissarmi mentre dormo. Tu, invece, sei qui, vivo, vicino a me!- e nuovamente sorrise.
Ma dall’altra camera Nana gridò: - Ale sei pronta?? Andiamo??-
- Sì, arrivo!!-


Cinque minuti dopo partirono finalmente per la sala prove dei ragazzi. Meno male che non furono visti da nessuno. Il Cube Café, al cui piano superiore c’è la sala prove, era vuoto, così poterono entrarvi senza problemi. Il primo a entrare nella sala in cui si trovavano gli altri ragazzi fu il manager, che subito disse: - Forza ragazzi! Niente pausa! Woonie, metti la canzone!- 
La canzone partì: “Because I’m Shadow Shadow Shadow”. Tuttavia, dopo neanche trenta secondi tutti si fermarono con lo sguardo sorpreso: le quattro ragazze erano entrate nella sala prove salutandoli con un inchino come erano soliti fare gli idol. Tutti si buttarono sulle ragazze, si abbracciarono gli uni con gli altri. Tutti tranne Nana e Jok… All’inizio si scambiarono sguardi, poi Jok iniziò a muoversi verso Nana, prese le sue mani e, sempre guardandola negli occhi, le disse: - Hai visto il mio parco? Ci andiamo?-
- Certo!- rispose Nana con uno sguardo tenero - Hai anche promesso che mi porterai a prendere un frappé! Però non è stagione per quello… Mmmm… Mi accontento del parco!- concluse sorridendo.
- Ahahahah… Tranquilla, se vuoi, facciamo anche quello! Possiamo fare tutto quello che vuoi ora che sei qui!-
- Va bene, allora penserò a tutto quello che voglio fare e ti darò una lista-
- Ragazzi, dai, andiamo avanti con le prove, così riusciamo a rispettare la schedule!-
- Subito!- 
La canzone iniziò e i BEAST fecero, per un paio di volte, tutta la coreografia di Shadow perfettamente.


Poi, ad un certo punto, DJ fece l’occhiolino agli altri e prese Yo per la mano, dicendole che voleva insegnarle una parte della coreografia di “Shadow”. 
- Cosa? Io? No! Non sono capace a ballare!-
- Ti insegno io, tranquilla!- disse DJ, cercando di incoraggiarla.
Intanto gli altri uscirono dalla sala prove, dicendo che si erano dimenticati di fare una cosa e che sarebbero scesi al Café. 
DJ e Yo rimasero soli, con DJ che cercava di spiegare a Yo le mosse della parte cantata da lui. La teneva da dietro, le faceva muovere le braccia e intanto cantava. Yo si lasciava guidare benissimo, perlomeno fino a quando, incrociando le gambe, cadde e DJ sopra di lei, con il volto a meno di un centimetro l’uno dall’altro. Oh… Che imbarazzo! DJ cercò subito di alzarsi, ma i loro braccialetti s’incrociarono e il ragazzo cadde di nuovo su Yo, ma stavolta le sue labbra toccarono quelle dell’amica.
Woonie e Ale stavano guardando dal vetro della porta della sala prove e, non appena si accorsero del bacio, si guardarono, si sorrisero e si diedero il high five, per poi allontanarsi verso il Café. 
Non fu tutto casuale, se non la storia dei braccialetti, del tutto favorevole al piano di DJ. Eppure era strano che il leader avesse architettato tutto questo, visto che sembrava che quello che egli provava nei confronti di Yo fosse una semplice simpatia. In realtà aveva dato solo l’impressione di ciò, a partire dalla prima volta che l’aveva vista, quando cercava di mostrarsi il più neutrale possibile, visto che pensava che Kwanggu fosse il destinato a restare con lei. Egli stesso si ingannò, imponendosi di considerare Yo nel modo più negativo che poté, per evitare di fare passi falsi, ma non ci riuscì, era più forte di lui, tanto che aveva deciso di organizzare tutta questa scenetta nella sala prove. Yo, certamente, non si mosse di una virgola: lo aveva desiderato, aveva sperato tanto di rimanere sola con DJ, nonostante non avesse mai pensato che sarebbero arrivati a tanto fin dal principio.
DJ rimase fermo, non scostò le labbra da quelle di Yo e sembrava non volesse proprio farlo! Ma all’improvviso gli squillò il telefono. “Momento migliore no, eh?” pensò. Tuttavia, nel momento in cui si stava per rispondere, la chiamata terminò. 
Yo si alzò per andare a prendere un po’ d’acqua, si sentiva accaldata e continuava a sorridere come mai aveva fatto prima. DJ se ne accorse, così le si avvicinò e all’orecchio le disse: - Spero di essermi spiegato.- Poi guardò la ragazza negli occhi e, non potendosi trattenere, la baciò di nuovo, le mani attorno alla sua vita, leggermente piegato per colpa dell’altezza, spinse Yo contro il muro e con quel bacio le dimostrò tutto il suo amore.


Intanto gli altri stavano prendendo un caffè nel Café (xD).
- Speriamo la seconda sorpresa sia piaciuta!- disse Jok.
- Quindi DJ aveva architettato tutto?-
- Sì, ci ha spiegato tutta la storia; ha detto che, pur provandoci, non riusciva a smettere di pensare a Yo, che non poteva essere solo una cotta, perché quelle passano con la lontananza e con il tempo, ma lui non si è mai dimenticato di lei… Così abbiamo deciso di aiutarlo!-
- Oh, che cosa romantica!-
- Già, anch’io dovrei pensare a qualcosa del genere!- disse Woonie, guardando Ale, la quale arrossì all’istante.
- Uffa!!- concluse Brenda - voglio vivere anch’io una storia d’amore come la vostra!-
- La nostra?- chiese Ale indicando lei e Woonie.
- Sì, siete così carini insieme! Mi meraviglio che voi due non vi dichiarate ancora fidanzati!-
Ale sbiancò. Stava per andare a strozzare Brenda, ma Woonie la trattenne, prendendola per la mano: - Lasciala perdere- le disse con il solo movimento delle labbra.
- Anche voi!- continuò Brenda verso Nana e Jok- cioè, scusate, ma dopo quel frappé non c’è stato proprio nessun bacio?-
- Come fai a sapere del frappé?-
- Vi ho sentite parlare in casa. Sapete, anche la sottoscritta ha le orecchie!-
Quindi ne ha parlato con le altre! Questo significa che le importa veramente. Devo procedere al più presto con la mia sorpresa!” pensò Jok.
- Sì, ma non sono cose di cui si parla in pubblico, Brenda!-
- Ok, ok, ho capito, la smetto… Però ho solo detto la verità!-
Fu così che Woonie e Ale si alzarono dal tavolo e si allontanarono verso le scale che portavano al piano superiore. Vi salirono e, furtivamente, guardarono attraverso il vetro della porta. Yo e DJ stavano ballando a ritmo di Beautiful Night: erano felici, giravano mano nella mano, saltavano e sembrava si divertissero molto. Poi, sempre in modo furtivo, se ne andarono verso gli spogliatoi, perché Woonie aveva dimenticato il telefono nella sua borsa. Quando lo trovò, fece per uscire, ma Ale lo fermò, afferrandolo per la mano, lo tirò verso di sé e gli diede un bacio sulla guancia, per poi abbracciarlo. 
- So cosa senti. Anch’io provo le tue stesse cose-
- Veramente? Come hai fatto a capirlo?-
- L’ha notato anche Brenda! E lei non si accorge facilmente delle cose… Sai, è un po’ stupida…-
- Tu non l’hai capito per Brenda. Lascia stare lei. Quando…?-
- Ok, ok, la sera della cena al ristorante coreano. Il momento del violino, della panchina, del grazie, del…-
- Del bacio che ti ho dato sulla fronte?-
- Sì…-
- Speravo tanto che te ne accorgessi-
- Quindi…-
- Quindi…-
- Perciò…-
- Perciò… Cosa facciamo?-
- Ehm… Non lo so…-
- Neanch’io, in realtà… Puoi considerare quel bacio come una mini-confessione?-
- Mmmm… Potrei anche accettare la confessione, però…-
- Però?-
- Però voglio anche la “2nd Confession”-
- Cosa?-
- Prendi pure esempio dai tuoi cari Btob, voglio la “2nd Confession”!!- sorrise a Woonie e di nuovo lo abbracciò forte forte.
- Va bene, allora ti sorprenderò!-
Woonie prese la mano di Ale e intrecciò le sue dita a quelle della ragazza, e insieme uscirono dagli spogliatoi. Quando arrivarono al Café, non vi trovarono più anima viva. Woonie ricevette un messaggio da Jok, in cui c’era scritto che sarebbero andati a riportare le ragazze per vedere l’appartamento *come se non l’avessero già visto…*. Woonie, però, non voleva ancora tornare lì, quindi portò Ale a vedere la Namsam Tower.
- La vedi? Ti sorprenderò con questa!-
- Questa?-
- Sì, non conosci il potere della Namsam Tower!-
- Mmmm… Ok!-
- Bene, adesso che l’hai vista, torniamo a casa! Sta iniziando a fare tanto freddo e non voglio che ti venga il raffreddore!-
- Oh… Sei così premuroso! Ti meriti un…-
- Sì?-
- Un… Una pacca sulla spalla!- Ale si mise a ridere e si avviò verso la macchina, mentre Woonie rimase lì impalato, forse un po’ deluso, ma in fondo neanche tanto…
Nel momento in cui arrivarono davanti al condominio, videro DJ e Yo che stavano scendendo dalla macchina di DJ. Li seguirono, cercando di stare il più nascosti possibile, fino a quando arrivarono davanti alla porta dell’appartamento. Mano nella mano, DJ diede un bacio sulla guancia a Yo e poi suonò il campanello.

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Capitolo 10
*** Le Coordi-Nune ***


Si riunirono tutti nell’appartamento delle ragazze, in cerca di cibo per una cena quantomeno decente. Peccato che l’unica cosa veramente commestibile fossero i Ramen, di cui c’era una scorta infinita.
- Dai Ale! Vieni a darmi una mano!- disse Woonie - Io sono il migliore qui a fare i Ramen!-
- Arrivo!-
Gli altri prepararono il tavolo: Yo sistemò i piatti, DJ le bacchette, Nana i bicchieri, Seobie i tovaglioli, Kwanggu e Jok le sedie. Brenda stava davanti alla TV, senza far niente, mentre Seungie era uscito per prendere qualcosa da bere.
Al dipartimento dei Ramen, tutto procedeva per il meglio: tre grandi pentole per tre tipi diversi di Ramen. Ale mise l’acqua nella pentola, Woonie i Ramen e insieme giravano il tutto, Woonie tenendo Ale da dietro, praticamente abbracciandola, entrambi con la mano sul mestolo. Woonie poteva sentire il profumo di Ale, quello che aveva anche in Italia, e appoggiava la testa sulla sua spalla, facendole il solletico sul collo con il suo fiato. Ale lo sentiva e scostava leggermente la testa, tuttavia le piaceva e la faceva sorridere.
- È pronto!!!-
- Sì!!! Mangiamo!-
Si sedettero tutti attorno al tavolo e iniziarono a mangiare. All’improvviso suonò il campanello: era Seungie, tornato con le bibite, ma anche con una sorpresa.
- Ciao! Io sono Hyuna!-
- C-c-c-ciao Hyuna- Ale gelò.
- Seungie e gli altri mi hanno già raccontato tutto. Io voglio aiutarvi! So quanto sia importante per voi questo… Lo è anche per me e Seungie, se capite cosa intendo…- e girò lo sguardo verso Seungie, facendogli l’occhiolino.
- Certo, tranquilla! E grazie perché vuoi aiutarci!- Ale sorrise a Hyuna e poi disse: - Bene, adesso mangiamo!-
- Sì!!!!- 
I Ramen erano squisiti: certo, con due cuochi come Woonie e Ale, non ci si poteva aspettare di meglio! E alla fine della cena, tutti si spostarono davanti alla TV: Brenda, Ale, Yo e Hyuna sul divano, gli altri per terra (xD). 
A Nana e Jok toccò lavare i piatti. Certamente non sarebbe stata una tortura. Il fatto che dovessero stare così vicini l’uno all’altro sembrava imbarazzante: Ale e Woonie avevano “risolto” e si erano “dichiarati” in un certo senso, DJ e Yo si erano addirittura baciati e con ciò avevano dimostrato il loro amore. Mancavano solo loro due, ma entrambi erano delle teste di coccio e non osavano nemmeno accennare all’argomento amore… O almeno così sembrava… Anche perché ogni minimo gesto facessero li portava a scontrarsi, a sfiorarsi le mani, a guardarsi negli occhi, per poi allontanarsi, rossi in viso.
- Dobbiamo parlare di domani- disse ad un certo punto Seobie.
- Le prove sono alle cinque e noi ci esibiamo verso le undici di sera. Con chi siamo nei camerini?- continuò Kwanggu
- Mmmm… Credo che saremo soli- rispose DJ.
- Davvero?-
- Ah, no! Scherzavo. Forse siamo con gli Infinite. Ho parlato con Sunggyu e ha detto che c’erano delle modifiche nella disposizione dei gruppi e che molto probabilmente saremmo finiti insieme-
- Infinite? Wow! Ma loro sono bravissimi!- disse Nana, che aveva ascoltato la conversazione.
- Giusto! E sono anche belli!- aggiunse Ale.
- Come fate a conoscerli?- Woonie era molto stupito.
- Vi abbiamo detto che ci siamo interessate anche alla musica coreana e ai vari gruppi, per capire un po’ di più il “vostro mondo”!-
- E poi Sungyeol è semplicemente magnifico!-
- Cosa??!?!?!?- DJ era praticamente indignato - Ti piace così tanto? Più di me?-
- Ho solo detto che è bello, oggettivamente parlando. Anche tu lo sei! E poi non è lui quello che prima…-
DJ si precipitò da Yo e la abbracciò stretto, dicendole all’orecchio: - Grazie, tesoro!-
Intanto Nana tornò in cucina e trovò Jok, appoggiato al lavandino, con la mano sul mento, pensieroso.
- Cos’hai?- chiese
- Ehm… Io? Niente… Pensavo-
- A cosa?-
- Non ti interessa-
- Perché sei così scontroso?-
- Non sono scontroso!-
- Sì che lo sei!-
Nana fece per andarsene, ma Jok la afferrò per la mano e la tirò a sé, abbracciandola.
- Mi dispiace… Mi sento sotto pressione… Tutti hanno fatto qualcosa di speciale, io no. Sono una vera delusione!- e appoggiò la testa su Nana.
- Non è vero- disse Nana- Non sei una delusione! Anzi, hai fatto molto più di loro! E hai promesso che mi porterai a quel parco. Vuoi semplicemente essere romantico. Mi piacciono le persone romantiche!- Nana si scostò da Jok e si sedette sul piano da lavoro vicino al lavandino per arrivare all’altezza di Jok, lo fece girare e lo prese per mano, incrociando le dita alle sue. Abbassò la testa e oltrepassò le labbra, per arrivare alla guancia di Jok, alla quale diede un bacio. Poi scese dal piano della cucina e gli disse: - Ora vado di là! Metti a posto l’asciugamano!-
Jok non ci pensò due volte, e subito si spostò verso Nana, facendola fermare con un -Aspetta!- prendendola da dietro e appoggiando la testa accanto alla sua. E così stettero per un po’. 



Il giorno dopo le ragazze si svegliarono con il sorriso e fecero colazione con un caffè. 
- Allora, cosa facciamo oggi? Dove andiamo?-
- Mmmm… Possiamo chiedere ai ragazzi… Loro sanno meglio di noi cosa si può fare a Seoul!-
Woonie, sai dove possiamo andare oggi, mentre voi fate le prove?”
“Dato che l’appartamento è a Myeongdong, potete fare un giro per i negozi lì vicino! Ce ne sono alcuni molto carini! ^_^ A dopo, amo… Ehm… Ale”
Oh… Grazie mille tes… Ehm… Woonie”
- Ha detto che per oggi possiamo anche rimanere qui in zona e fare un giro per le vie di Myeongdong-
- Ok, per me va bin!!-
- Anche per noi!-
- Allora andiamo, così non facciamo tardi-
Così le ragazze si prepararono e uscirono alla volta di una nuova avventura. Myeongdong era piena di gente: a malapena ci si poteva muovere!! C’erano centinaia di negozi diversi: cosmetici, abbigliamento, scarpe, cd, libri, riviste, di tutto e di più. Si sentivano come fossero in paradiso e sembrava che passeggiare per Myeongdong dovesse proprio essere il sogno di ogni donna!
Ale cercava una felpa e ne trovò anche alcune carine, con tanti disegni sulla parte frontale… Tuttavia, solo una attirò del tutto la sua attenzione!
- Questa piacerà anche a Woonie!-
- Wow! Bella! Ma c’è anche la versione maschile!-
- Oh, ma è couple! Prendila anche per lui, così gliela puoi dare stasera prima dell’esibizione-
- Mmmm… Mi piace come idea… Ma a lui piacerà?-
- Se è un tuo regalo, sicuramente gli sarà molto gradito: questo è poco, ma sicuro!-
- Ok! Allora lo prendo!-
Girovagando per Myeongdong, poi, si ritrovarono in un negozio di musica, e subito individuarono la zona dedicata ai BEAST: oltre a Hard To Love, How To Love, c’erano tutti gli altri cd, tra cui Fiction and Fact e Midnight Sun.
- Dobbiamo prenderli! Fiction sta diventando una delle mie canzoni preferite! Cioè, dai, il saranghé saranghé saranghé saranghé di Jok è bellissimo! È come se fosse dedicato alla sua ragazza!-
- Quindi a te?-
- No! Io non sono la sua ragazza-
- Seh, Nana, lo hanno capito anche le pareti di casa nostra!-
- Lavori in corso-
- Molto in corso, direi!-
- Ma sì, dai, compriamo i cd e andiamo: ho visto il negozio di Etude e dobbiamo assolutamente passare anche di lì!-
- Ok, allora andiamo!-

Intanto i BEAST programmavano la sorpresa di Jok per Nana: dopo l’esibizione sarebbero andati a quel parco che tanto era piaciuto alla ragazza. Avevano preparato tutto: Jok sarebbe partito con la macchina di una delle coordi-nune per aspettare Nana davanti al parco, Nana che vi sarebbe arrivata con Seobie e Woonie. Jok l’avrebbe aspettata dall’altra parte della strada, per poi accompagnarla all’entrata del palco. Lì, delle luci avrebbero illuminato la strada verso un piccolo gazebo, tutto circondato da altre lucine, il cui colore tendeva all’oro, e in cui Jok si sarebbe dichiarato, con tanto di rose rosse e cioccolatini. Ottimo piano!

Dopo qualche ora anche le ragazze arrivarono alla sede della SBS, uno dei vari canali  televisivi che avevano organizzato questi spettacoli di fine anno. All’entrata c’era il manager, che le fece passare senza problemi. Andarono subito nel camerino dei BEAST, dove i ragazzi venivano acconciati. 
- Salve! Voi chi siete?-
- Noi?- chiese Ale puntando il dito verso se stessa e le altre tre ragazze - Noi… Noi…-
- Loro sono le nuove coordi-nune- disse prontamente il manager
- Ah… Bene…- affermò uno dei responsabili del canale televisivo- Parlavamo proprio dell’outfit dei ragazzi… Dovete cercare di mantenere questo lato dark di Shadow… Mi raccomando!-
- Certo- disse Ale- Faremo del nostro meglio!-
- Perfetto! Allora vado a vedere come stanno anche gli altri. A dopo!-
- Arrivederci!-
Il responsabile uscì dal camerino.
- Coordi-nune? Noi? Perché?-
- Questa è la copertura migliore a cui potevo pensare sul momento, e comunque pensandoci bene, la storia delle coordi-nune potrebbe anche funzionare… Questo spiegherebbe la vostra vicinanza ai BEAST… Sì, idea geniale!- il manager si complimentò con se stesso.
- Woonie!- disse Ale- Devo farti vedere una cosa che ho comprato per te… Cioè… Anche per te!-
- Oh, cosa hai preso??- chiese Woonie, ma Ale lo guardò come per dire :- Meglio se te lo faccio vedere quando siamo soli- 
Woonie capì e, avvicinandosi al manager, gli chiese se potessero restare cinque minuti solo lui e Ale. Il manager ovviamente acconsentì, anche perché Ale gli aveva già fatto una richiesta simile poco prima del loro arrivo al grande edificio della SBS. 
Non si sa come, tutti gli altri uscirono, e rimasero nel camerino solo Woonie e Ale.
Subito Ale prese la busta con il regalo per Woonie e gliela porse : - Ti piace la felpa che indosso?- chiese.
- Sì! Molto!-
- Allora guarda lì dentro-
Woonie aprì la busta e all’interno vi trovò la stessa felpa, ma nella versione maschile.
- Wow! Abbiamo la maglia uguale… Questo significa che… Sono couple!-
- Dai, provatela un attimo! Poi ti ricambi in fretta!-
Velocemente anche Woonie si mise la felpa e in un secondo diventarono una couple a tutti gli effetti. 
- Siamo proprio belli insieme, vero?-
- Bellissimi!! Sono contenta che ti piaccia!-
- E io che tu me l’abbia comprata! Ale, io ti…-

- Woonie? Che ci fai con una felpa del genere ora? In camerino? Con una ragazza che ha la tua stessa maglia?- chiese Woohyun (degli Infinite), entrato nella stanza all’improvviso…

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Capitolo 11
*** Ti Amo ***


- Posso spiegarti tutto, Hyung!- disse subito Woonie all’amico.
- È la tua ragazza?- chiese l’altro
- Sì… Cioè… No… Cioè… Non lo so-
- Come non lo sai?-
- Hyung, tu sei nostro amico, giusto?-
- Certo!-
- Allora puoi mantenere il mio segreto?-
- Mmmm… Solo perché ti voglio bene… *rivolgendosi poi ad Ale* Come ti chiami?- 
- Ale-
- E da dove vieni?-
- Dall’Italia-
- Quindi come vi siete conosciuti?-
- Io sono finita addosso a Woonie con la bici-
- A Seoul?-
- No, a Milano!- 
- Ah, capisco… Quindi quando erano in vacanza… MA… Aspetta un attimo. Questo significa che le cose che i media avevano scritto quando siete tornati erano vere!-
- In parte sì- disse Woonie
- Allora perché non ce l’avete detto? Siamo tutti una grande famiglia! Voi siete per noi come dei fratelli! E sicuramente il vostro segreto non sarà spifferato in giro: siatene certi!-
- Hyung, grazie mille! Sapevo che avrei potuto contare su di te!-
- Sì, ma adesso cambiati, va… Non si sa mai chi potrebbe entrare nel camerino!-
Woonie si cambiò in fretta e rimise la felpa nella busta che Ale gli aveva consegnato.
Poi, ad un certo punto, nel camerino arrivarono i leader…
- Hyung! Ci sei anche tu!-
- Ciao Woonie, come stai?-
- Ma… Lui è… Sunggyu??- chiese Ale, illuminata 
- Sì, io sono Sunggyu degli Infinite!-
Ale tremava tutta: uno dei cantanti più bravi che lei avesse mai sentito era lì davanti a lei e le stava parlando insieme…
- Tu chi sei?- continuò Sunggyu
- Io… Ehm… Ufficialmente sono una coordi-nuna-
- Ufficialmente?-
- Sì, ufficialmente- disse DJ
- Hyung, poi ti spiego bene io il tutto- disse Woohyun
- Tutto cosa? Sono confuso…-
- Tranquillo, dopo capirai!- 
- Ok…-
Intanto arrivarono anche gli altri membri dei BEAST e degli Infinite. Erano tutti bellissimi: Myungsoo e Sungyeol sembravano divinità dell’Olimpo, i due rapper Hoya e Dongwoo avevano l’autentico fascino di rapper e il maknae Sungjong era una vera e propria bambola. Dall’altra parte, anche i BEAST erano semplicemente splendidi: avevano mantenuto ovviamente il concept dark , con solo qualche accenno al bianco, come la camicia di Jok, Seungie e Kwanggu. 
- Che succede qui?- chiese Myungsoo
- Poi ti spiegheremo con calma- rispose Woohyun
- Forse è meglio se andiamo… Ci staranno già aspettando!- continuò DJ
- Giusto… Andiamo, perché poi ci cercheranno come pazzi- 
- Noi cosa facciamo?- chiede Nana
- Voi… Potete venire fino a dietro le quinte, così ci vedete esibirci!-
- Ma… Come facciamo con lo staff? E se qualcuno ci chiede chi siamo e da dove veniamo? Non abbiamo neanche il pass!- 
- Il manager li ha lasciati lì, sul tavolino… Mi sono dimenticato di dirvelo prima!- disse DJ
- Ah, grazie, volevi che la tua rag… Cioè, che le tue coordi-nune fossero sbattute fuori a calci?-
- No! -
- Quindi… Noi siamo le vostre coordi-nune… Ok… Tanto siamo italiane! La moda è nel nostro sangue!-
- Certo, certo… Nel sangue…- disse Woonie
- Cosa vuoi dire con questo?-
- Dico solo che la prima volta che ti ho vista, sembrava ti fossi vestita ad occhi chiusi… Tutto qui!-
- Tu vuoi fare una brutta fine e non sai come? Ho almeno trenta modi diversi per farti annegare nell’ Han River!- 
- È una sfida?- 
- Non so, come vuoi!-
Woonie si avvicinò ad Ale e accostò sempre più la sua testa a quella della ragazza, quando… 
Alcuni responsabili della SBS entrarono nel camerino.
Woonie subito si scostò e fece finta di nulla… Ma il fatto era fatto… E subito uno di coloro che erano appena giunti disse : - Abbiamo interrotto qualcosa?- guardando con insistenza verso Woonie e Ale.
- No! Tranquilli- disse DJ
- Allora perché quei due erano così vicini?-
- Chi? Noi?-
- Sì, voi!-
- Ehm… Noi…-
- La ragazza è una delle nuove coordi-nune della Cube, assieme a queste altre tre. Sono italiane, quindi hanno trovato proprio il top del top! Lei stava solo aggiustando i capelli di Woonie, ma dato che è così alto, si è abbassato un po’ verso di lei… Non abbiamo tutti il dono dell’altezza, purtroppo…- disse con sicurezza Woohyun, salvando l’amico da quella brutta situazione.
- Ok, diciamo che per ora va bene… Adesso però sbrigatevi, perché è tardi e dovete andare in scena!-
- Sì, arriviamo subito!-
Fu così che i ragazzi si allontanarono dal camerino e le ragazze li seguirono dietro le quinte. Era tutto così frenetico… Cantanti di tutte le salse, manager, addetti alla sicurezza, insomma, di tutto e di più. 
Ma, mentre i BEAST stavano facendo la loro performance, lo stesso personaggio di prima, che aveva sorpreso Woonie e Ale, si avvicinò a quest’ultima per farle una specie di interrogatorio.
- Come ti chiami? Da dove vieni esattamente? Come vi siete conosciuti? Non c’è veramente niente tra te e Woonie? Sei proprio una coordi-nuna? Stai dicendo la verità?-
Ale non sapeva come rispondere a tutte queste domande… Era confusa e sentiva come se qualcuno la stesse pugnalando alle spalle… Anzi no! In pieno petto…
Hyuna, intanto, stava assistendo alla scena, e, sapendo che Ale era terrorizzata all’idea di essere “scoperta”, subito si precipitò da lei e disse: - Ale! Ho bisogno di te per il vestito! Subito! Cosa farei senza la mia bravissima coordi-nuna??- e prendendola per mano, la trascinò verso il camerino delle 4minute. 
- Grazie, Hyuna! Quell’ uomo mi stava assillando con le domande… Fanno sempre così?-
- Sempre… Cercano scoop su scoop su scoop!- 
- Allora è impossibile vivere così!-
- No, dopo un po’ ci fai l’abitudine… O forse no… Dipende dalle situazioni! Alcuni idol riescono a conciliare vita pubblica e a mantenere segreta quella privata. Noi sappiamo molte cose sugli altri gruppi, perché ci consideriamo come una grande seconda famiglia, quindi ci aiutiamo sempre tra di noi!-
- Wow! Infatti prima anche Woohyun ha detto una cosa simile… Sono contenta che ci siano così tante persone che vogliono bene ai BEAST! Questo mi fa sentire meglio…- 
Allora Hyuna abbracciò Ale come solo una Unnie sa fare. Era stata proprio carina… Le ragazze avevano appena trovato un’amica preziosa! 

Intanto i BEAST avevano finito l’esibizione. Scesi dal palco, si erano diretti immediatamente nel loro camerino per vedere le loro amiche. 
- Devo dirvi una cosa- affermò Ale
- Cosa?-
- Prima, mentre vi stavate esibendo, il tizio che ci ha visti in camerino è venuto a farmi l’interrogatorio…-
- E tu?-
- Io non ho detto niente… Hyuna mi ha salvata, per fortuna, e mi ha portata via nel suo camerino!- 
- Hyuna è tanto brava… Le vogliamo molto bene, soprattutto Seungie… Per noi è proprio come una sorella… Anzi, no, come una cognata…- disse DJ sorridendo a Seungie
- Ok, per stasera abbiamo finito con le esibizioni… Possiamo tornare a casa, finalmente…- continuò Seobie
- Ma… Jok dov’è?- chiese Nana
- Ah, Jok… Se n’è già andato… Doveva risolvere una cosa-
- Mmmm… Ok… Allora si vede che lo vedrò domani… Dai, andiamo a casa-
Tutti uscirono dalla sede della SBS, ma Nana fu fatta salire sulla macchina con Woonie e Seobie.
- Ma io non devo andare con Yo, Ale e Brenda?-
- No, devi venire con noi… Dobbiamo portarti in un posto-
- Devo preoccuparmi?-
- No, stai tranquilla, sarà una cosa che ti piacerà!-
- Ok, allora sono tranquilla!-
La macchina partì, prendendo la strada opposta all’altra in cui c’erano le ragazze con DJ, Kwanggu e Seungie. Proprio loro stavano pensando a come avrebbe reagito Nana alla sorpresa. 
- Secondo voi, le piacerà?-
- Certo… Finalmente Jok si confesserà ufficialmente e tutto andrà bene!-
- Non so, ma mi sento un po’ strana- disse Ale
- Stai male?- chiese Kwanggu
- No, non sto male… È solo che ho uno strano presentimento…-
- Cioè?-
- Non so… Forse non vedo solo l’ora che Nana e Jok tornino a casa mano nella mano e che si salutino con un bacio… Mbah…-
- Sì, sarà sicuramente quello…-

Dall’altra parte, Woonie, Seobie e Nana stavano per arrivare al parco. Nana si sentiva emozionata… Ma era un’emozione particolare… Sentiva una forte felicità, ma allo stesso tempo una cosa strana… 
- Mah… Non mi volete proprio dire dove stiamo andando?-
- No, è una sorpresa!-
Ok, allora Jok c’entrava qualcosa… Ma cosa aveva organizzato?
Dopo un po’ arrivarono a destinazione. 
- Bene, ora puoi scendere, devi oltrepassare la macchina e guardare dall’altra parte della strada! Lì ti aspetterà qualcuno, lo raggiungi e poi lo segui. Capito?-
- Credo di sì… Ma è una cosa bella, vero?-
- Bellissima… Don’t worry!-
- Ok, allora io vado!-
Nana uscì dalla macchina e arrivò davanti all’attraversamento pedonale. Dall’altra parte della strada c’era Jok, con un completo da sera nero, di cui si intravedeva la camicia bianca, e un cappotto. Aveva delle rose rosse tra le mani, in una, un grande bouquet raccolto da un fiocco, anch’esso rosso, mentre l’altra vuota, perché avrebbe preso quella di Nana per accompagnarla nel parco. 
Nana restò a bocca aperta. Jok le sorrise e le fece segno di attraversare. Nana iniziò a fare dei passi sulla strada: si accorse che stava arrivando una macchina, ma era molto lontana e ci avrebbe messo molto a sopraggiungere. Passo dopo passo Nana si avvicinava sempre più a Jok… 
Ma anche Jok si accorse di quella macchina, che stranamente aveva acquisito velocità e ora si stava sempre più appressando. Ormai era quasi arrivata a Nana quando Jok gridò: - Nana! La macchina!- e iniziò a correre verso di lei. 
Nana girò lo la testa e vide la macchina… E fu l’ultima cosa che poté fare…
Jok arrivò troppo tardi. La macchina colpì Nana e sfrecciò via a tutta velocità, perdendosi nel buio della strada. 
- Nana!!!!!!!!!- Jok non riusciva a crederci. Si precipitò verso di lei… Aveva fatto un volo di svariati metri ed era caduta vicino al marciapiede. Anche Woonie e Seobie si accorsero della scena e subito corsero verso di lei.
Jok arrivò da Nana, che aveva la testa piena di sangue, che si stava spargendo dappertutto. Woonie chiamò subito un’ambulanza con l’aiuto di Seobie, mentre Jok tremava tutto e piangeva. Diceva a Nana: - Nana! Ti prego, svegliati, ti prego!!!-
- J-j-j-j-j-jok…- disse piano Nana
- Sì! Nana, sei sveglia!-
- J-j-j-j-j-j-jok-
- Nana! Non addormentarti! Non provarci nemmeno! Hai capito?-
- J-j-j-j-j-j-jok…-
- Non parlare! E non addormentarti!-
- J-j-j-j-j-j-jok… T-t-t-t-ti amo-

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Capitolo 12
*** Dottore!!! ***


Boiji annneun neol chajeuryeogo aesseuda
Deulliji annneun neol deureuryeo aesseuda
Boiji anteon ge boigo
Deulliji anteon ge deullyeo
Neo nareul tteonan dwiro naegen eopdeon himi saenggyeosseo


Jok si svegliò al ritornello della canzone che stavano trasmettendo alla radio dell’ospedale. Come tutti i giorni dall’incidente ritrovò la sua mano stretta a quella di Nana, che non lasciava mai andare. Non poteva. Doveva ancora dirle che l’amava e che non l’avrebbe mai persa per nulla al mondo. Neanche per un incidente. E sembrava che neanche Nana lo volesse, dato che aveva lottato duramente contro la morte, finendo addirittura in coma. Un coma che durava ormai da tre settimane… Non c’era verso di farla svegliare. Ma tenere la musica nella sua stanza sembrava avesse effetti positivi su di lei, e che ci fossero leggeri miglioramenti. In particolare alcune canzoni, tra cui anche quella che stavano mandando in quel momento alla radio. Jok pensò di nuovo all’ultima cosa che Nana gli aveva detto, a quel “Ti amo” che sembrava quasi un addio, ma che in realtà non lo era, perché si sarebbe aggiustato tutto… Perlomeno questo era quello che si ripeteva continuamente Jok.
Nana dormiva, come Biancaneve dopo aver mangiato la mela avvelenata… Era così bella, sembrava stesse sognando una cosa che la tranquillizzava, visto che accennava a un leggero sorriso… I suoi capelli erano sparsi sul cuscino, le mani accanto ai fianchi, una stretta a quella di Jok… Aveva le sembianze di un angelo, un angelo mandato sulla Terra da Dio solo per Jok, solo per quel ragazzo che non avrebbe sopportato la sua perdita, tanto grande era il suo amore verso di lei…
- Anch’io ti amo, Nana! Ti prego, svegliati, ti prego…-

All’improvviso, Jok sentì qualcosa muoversi… Era un dito di Nana… Si stava riprendendo!
- Per favore, qualcuno venga in fretta! Nana ha mosso un dito!!!!- Jok era elettrizzato, non riusciva a crederci!!! Finalmente Nana stava per tornare in sé!!!
Subito il dottore che aveva operato la ragazza arrivò nella sua stanza e la osservò.
- Non ti illudere troppo Jok… Si tratta solo di un movimento riflessivo… Non significa che sta per svegliarsi!-
- Ma come? Ha mosso un dito! Com’è possibile che non sia un segno?-
- Mi dispiace… E vai un po’ a casa! Sembri distrutto! Non puoi passare tutta la giornata qui da lei! Non come hai fatto nelle ultime settimane!-
- Io non me ne vado, capito? Tanto a casa non c’è bisogno di me…-
- Questo è quello che pensi tu!  Guarda che tutti sono molto preoccupati per te!-
- Gli altri mi capiscono e mi sostengono, capito??? Io da qui non mi muovo!-
- Va bene, fai come vuoi, ma sappi che è inutile stare qui, almeno per oggi-
- Io resto ancora un po’ con lei-
Il dottore uscì dalla stanza e Jok si sedette di nuovo vicino alla ragazza. 

Alla radio partì un’altra canzone… 
- Io non ti abbandono qui. Resterò per sempre con te…- disse Jok, e iniziò a canticchiare la canzone… 

Saranghandan mal malloneun bujokhagetjiman
Geuraedo oneul nan gobaekhalgeyo
I wanna be with you
Hangsang geudae han georeum dwien
Geudael jikyeojul geureon saram itdan geol itji mayo


E verso la fine, poiché aveva paura di non poter più dire a Nana quelle cose, iniziò a piangere e appoggiò la testa sul letto accanto a lei per non farsi vedere da altri che fossero entrati nella stanza. Improvvisamente però, Nana iniziò a muoversi: prima un dito, poi l’altro, poi la mano, poi la testa. Aprì gli occhi e si guardò attorno, senza capire completamente dove si trovasse e cosa stesse succedendo.
- J-j-j-j-jj-jok…-
Jok alzò la testa e vide Nana con gli occhi aperti, che guardavano verso di lui.
- Nana!!!!!-
- J-j-j-j-j-j-j-j-j-j-jok… N-n-n-non s-s-s-sento p-p-più le g-g-gambe…-
- Cosa???!?!?!!?!? DOTTORE!!!!!-
Il dottore arrivò di nuovo di corsa nella stanza della ragazza: si era svegliata veramente!! 
- Com’è successo? Quando è successo?-
- Non sente più le gambe, com’è possibile??-
- Adesso la controllo-
Il dottore fece tutte le analisi possibili e immaginabili a Nana. Effettivamente aveva riportato forti lesioni alle gambe…
Passarono alcune ore di controllo, in cui Jok non lasciò per un secondo Nana. Le stette sempre vicino, tenendola per mano e dicendole parole di incoraggiamento. 

Quando finalmente il dottore fu tornato con i risultati delle analisi, disse:- Nana, mi dispiace dirtelo, ma non potrai camminare per un po’… Non sappiamo per quanto… Potrebbe essere anche per tutta la vita…-
Nana stava per svenire, ma Jok subito la sorresse e la riaccompagnò nel suo letto. 
- Io non ti lascerò mai, ti aiuterò in ogni modo, troveremo i migliori medici al mondo e presto tornerai a camminare!!! Te lo prometto…- ma Nana era troppo sconvolta per accennare quantomeno a un sorriso.
Qualche minuto dopo, disse, rivolgendosi a Jok:- Posso chiederti un favore?-
- Certo, dimmi tutto!-
- Puoi abbracciarmi un po’?- stava per mettersi a piangere.
Jok si sistemò sul letto accanto a lei e la prese tra le sue braccia. 
- Ti ho promesso che andrà tutto bene. Devi solo aver fiducia in me, ok? Ce la farai! Credi in me, Nana?-
- Certo… Se me lo dici tu, allora andrà bene… Grazie…-
- Tesoro mio, non dimenticarti di una cosa importante…-
- Cosa?-
Jok si avvicinò all’orecchio di Nana e le disse: - Ti amo!-
Subito una lacrima solcò il volto di Nana, la quale, appoggiando la testa su Jok, rispose: - Anch’io ti amo!-
Allora Jok decise che era il momento giusto: avvicinò il viso a quello di Nana e…
- Nana!!! Ti sei svegliata!!!-
- Nana, finalmente!!!- 
- Amica mia, come stai?? Come ti senti??-
Nana si sorprese di vedere tutta quella gente nella sua camera, ma subito accennò a un sorriso.
- Ragazzi, ciao! Per il momento sto bene… A parte…-
- A parte cosa?-
- A parte il fatto che non potrò più camminare per un po’- e di nuovo le cadde una lacrima. 
- Come? Come non puoi più camminare??-
- Il dottore ha detto così… Non si sa quando la mia riabilitazione sarà completata…-
- Non ci credo, non è possibile…-
- Tutto quello che vi chiedo ora è di non lasciarmi sola… Ho bisogno di voi più di qualunque altra cosa al mondo!-
- Noi siamo la tua famiglia, certo che non ti abbandoneremo mai! Puoi contare su di noi per tutto!- così tutti, e dico tutti, si strinsero attorno a Nana, schiacciando sia lei che Jok che le stava vicino… Per poco non si baciavano veramente!!!


In quella stessa settimana, Nana uscì dall’ospedale, ma dovette tornarci spesso per i controlli e per la fisioterapia. Jok la accompagnava a ogni visita e la riportava a casa, e se capitava che fosse da sola, rimaneva con lei e le preparava da mangiare. Sembrava non volesse proprio lasciarla da sola… Quando le altre tornavano a casa, se ne andava, ma prima di arrivare all’appartamento dei ragazzi, passava davanti all’entrata del parco in cui si sarebbe dovuto dichiarare. E ogni singola sera vi rimaneva per almeno mezz’ora per fantasticare su come avrebbero passato la giornata se non fosse avvenuto l’incidente. Poi, una volta tornato a casa, andava nella sua camera, che condivideva con Seobie, e assieme all’amico escogitava un nuovo piano per dichiararsi nel modo giusto alla sua amata. Non perdevano d’occhio neanche un dettaglio, tutto doveva essere perfetto… 


Intanto le ragazze si erano trovate un lavoro in un ristorante italiano che aveva aperto da poco. Era un’ottima occasione per guadagnare dei soldi, ma anche per imparare la lingua. E il proprietario era entusiasta di loro, visto che cucinavano i piatti tipici italiani così bene che il ristorante diventava sempre più famoso e di successo. Addirittura vari idol furono visti cenare e interagire con Ale, Yo e Brenda. Spesso Woohyun con gli altri membri facevano un salto al ristorante e chiedevano di Nana, così come Hyuna, Joonie e Kwonie. Sembrava ormai che tutti conoscessero le ragazze italiane e non perdevano l’occasione di andarle a trovare. I BEAST stessi, appena avevano un momento libero, si precipitavano dalle loro amiche per vederle e per parlare con loro. E a volte Jok, quando Nana si stancava di stare chiusa in casa, la portava a fare una passeggiata con la sedia a rotelle e poi al ristorante, così non avrebbe dovuto cucinare una volta tornati nell’appartamento.
E ciò avvenne per molte settimane, quindici o venti, fino a quando…
 

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