Bieber twins.

di MikieUSMILE
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** 1 Capitolo ***
Capitolo 3: *** 2 Capitolo ***
Capitolo 4: *** 3 Capitolo. ***
Capitolo 5: *** 4 Capitolo ***
Capitolo 6: *** 5 Capitolo. ***
Capitolo 7: *** PERSONAGGI. ***
Capitolo 8: *** 6 Capitolo. ***
Capitolo 9: *** 7 Capitolo ***
Capitolo 10: *** 8 Capitolo. ***
Capitolo 11: *** 9 Capitolo ***
Capitolo 12: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 13: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Avere un gemello, è come sapere di avere sempre qualcuno accanto, nonostante tutto:
Sono Justin Bieber e ho un fratello gemello: Jason.
Io e Jason siamo sempre stati legati, più che  fratelli, avevamo qualcosa di forte che ci legava… Eppure è bastato l’amore per separarci.
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Essere nati gemelli è  un dono, insomma il tuo gemello, che tu voglia o no, è il tuo migliore amico, perché nessuno ti conosce e capisce come lui.
Sono Jason Bieber  e sono il gemello di Justin Bieber.
“IgemelliBieber” Come ci chiamavano tutti, il nostro legame faceva invidia, non c’era niente come me e il mio gemello insieme. Eppure questa nostra forza fu spezzata da una cazzata:  L’AMORE.
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Essere figli unici, è orrendo, tante  volte mi sono sentita dire “beata te che sei figlia unica”, col cazzo!!! Io desideravo  un fratello o una sorella, qualcuno con cui litigare, scherzare, qualcuno a cui fare dispetti, da amare ed odiare allo stesso tempo…Il legame tra fratelli o sorelle era qualcosa che mi aveva sempre affascinato, e mi dispiaceva cosi tanto non poterlo provare sulla mia pelle.
Sono Jane Smith e sono figlia unica.
Ormai a Stratford io sono la cattiva della storia, o almeno cosi sembra in certi momenti. Perché? Perché io sono quella stronza che ha separato i leggendari gemelli Bieber.
 
Jane, Justin e Jason; un amore, un rapporto fraterno. .e.. tradimenti.






SPAZIO AUTRICE
allora ciao a tutte, questa è l'introduzione di una storia
a cui pensavo in questi giorni, non ho messo il primo capitolo
perchè prima voglio sapere cose ne pensate, se vi piace posto
il primo capitolo. altrimenti no. :)

 

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Capitolo 2
*** 1 Capitolo ***


#Part of Jane
“Jane alzati!! Devi andare a scuola”
Le urla di mia madre si facevano spazio nella mia stanza, disturbando il mio sonno tranquillo. Feci finta di non aver sentito e lamentandomi misi la testa sotto al cuscino, sperando di non sentire più le sue urla.
“JANE DESTINY SMITH DEVI ANDARE A SCUOLA ALZATI DAL LETTO.” Urlò ancora mia madre entrando in camera mia e iniziando ad aprire  tutte le finestre, facendo entrare la luce mattutina.
“Non ho voglia di alzarmi mamma” sussurrai sbuffando,  con la voce ancora impastata dal sonno.
“Non importa signorina ti alzerai comunque, e velocemente.” Disse con tono autoritario, ma allo stesso tempo  dolce.
Rimasi sola nella stanza e cosi non potetti far altro che alzarmi annoiata e iniziarmi a preparare per un'altra noiosissima giornata a scuola…

-Sono Jane Smith ho 18 anni, ho i capelli neri lisci e lunghi, sono alta e magra, mia madre direbbe perfetta, ma io odio il mio corpo. Frequento il liceo, sono innamorata dell’idea dell’amore,  e mi piacerebbe tanto avere un fratello o una sorella, ma purtroppo sono figlia unica.-
 

#Part of Justin
“Justin… amico avanti svegliati… ehy fratello, forza Justin..”
Sentivo queste frasi rimbombarmi nelle orecchie, ma per nessun motivo al mondo avrei aperto gli occhi,  volevo solo dormire tranquillo.
“Avanti non costringermi a farlo…” Sentì dire, ma non ci feci caso e continuai a dormire…
“Ok l’hai voluto tu.3…2…1…”
Sentì dire velocemente, non ebbi il tempo di urlare o ribellarmi, che sentì un grosso peso sul mio stomaco e gemetti per il dolore.

-Ok… Sono Justin Bieber ho 18 anni, gli occhi color nocciola, e i capelli biondo cenere. E lo vedete questo stronzo che si è appena gettato a mo’ di tuffo su di me? Si quello identico a me! Ecco questo è un grandissimo pezzo di merda non ché mio gemello e migliore amico. -
 
#Part of Jason.
Sapevo che non gli sarebbe andato a genio, ma provavo a svegliarlo da un quarto d’ora che avrei dovuto fare???
Ma devo dire che è stato davvero divertente. Scoppiai a ridere quando iniziai a sentire le imprecazioni di Justin.
“Certo…. Avere un gemello…. È divertente dicono…. È mitico dicono…. Ma certo loro non ce l’hanno questo guaio di 63kg in casa che si getta su di te a mo’ di balena per svegliarti”
Continuava a ripetere mentre si preparava per andare a scuola, ed io che ero già pronto lo aspettavo sdraiato sul letto divertito.
“So che mi ami gemello!” Dissi scherzosamente, ridendo ancora e ricevendo di tutta risposta il suo dito medio.
-Sono Jason Bieber ho 18 anni, i capelli biondi, gli occhi color nocciola e un fratello gemello che adoro torturare avvolte, nonostante sia il mio migliore amico.-

#Part of Jane.
Camminavo distrattamente per i corridoi della scuola , quando andai a sbattere contro qualcuno…
“Oddio scusami.. Sono un disastro.. perdonami…”
Dissi visibilmente imbarazzata e con il viso basso dalla vergogna e le guance rosse… CHE FIGURA DI MERDA.
“Ehy piccola tranquilla non mi hai mica ucciso.” Sentì dire ironicamente da una voce, la stessa voce che tirava su il mio mento con l’indice, permettendomi  di guardare in viso chi era il ragazzo che avevo “travolto”;  rimasi  incantata a guardarlo, i suoi occhi, le sue labbra, sembrava perfetto….Ma che dico sembrava lo era!
Gli sorrisi imbarazzata “Si scusa… “ riuscì soltanto a dire io.
“Io sono Jason e tu?” Mi chiese per poi sorridermi… Dio che sorriso… Farebbe innamorare qualunque ragazza.
“Io sono Jane, e non sai quanto mi dispiace averti travolto in questo modo..” Dissi ricambiando il sorriso e facendolo ridere.
“Bhé piccola puoi venirmi addosso tutte le volte che vuoi” Disse lui ridendo e facendo ridere anche me.
“Me ne ricorderò…” Continuai a scherzare…
“Bhè allora ci si vede in giro Jane…”
Disse lui guardandomi, mentre camminava all’indietro ..
“Ci si vede in giro Jason..”  dissi con aria sognante andando via sorridendo, quel ragazzo era proprio carino, e sembrava cosi dolce….
#Part of Jason.
Quella ragazza, pensavo a lei con lo sguardo quasi perso nel vuoto… Era cosi bella, è le tue guance rosse erano cosi tenere.
Dovevo sapere di più su di lei, dovevo rivederla…
#Part of Jane
Le due ore di matematica sembravano interminabili, mi scoppiava la testa dopo tutti quei numeri…. Annoiata provavo ad aprire il mio armadietto, che sembrava essersi bloccato.
“Andiamo apriti stupido armadietto.”
Dissi quasi esaurita…
“Ehy qualcosa non va?!” Sentì dire alle mie spalle, mi voltai velocemente…JASON …sorrisi interiormente guardandolo…
“Il mio armadietto non vuole aprirsi” Risposi alla sua domanda
“Se vuoi posso aiutarti.”  Disse gentilmente sorridendomi… Ma quanto era carino?!, anche se devo dire che suoi occhi ora mi sembravano diversi…
“No tranquillo, credo di averti già dato troppo fastidio oggi.” Risposi di rimando, riferendomi allo scontro di quella mattina, lui sembrò non capire, infatti mi guardò confuso….
“Stai bene Jason?” Chiesi guardando la sua espressione, lui sospirò e sorrise divertito.
“No bellissima, credo che tu ti sia confusa, io sono Justin… Jason è mio fratello, gemello per essere precisi.” Disse mostrandomi l’immagine del suo cellulare che li ritraeva insieme.
Ennesima figura di merda BRAVA JANE…
“Io.. non lo sapevo…” Risposi imbarazzata, lui mi sorrise rassicurandomi…
“Spostati novellina, fammi dare un occhiata a questo armadietto.” Scherzò chiamandomi novellina, mentre provava ad aprire l’armadietto.
“Ehy  guarda che non sono una novellina” Dissi divertita.
“Allora come mai avresti disturbato mio fratello oggi?” Chiese incuriosito, mentre provava ad aprire l’armadietto.
“Ecco io… gli sono finita praticamente addosso..” risposi imbarazzata, passandomi la mano sulla nuca.
Lui ridacchio e poi aprì l’armadietto…
“Bhè beato lui… Ecco fatto, aperto.”
La sua prima affermazione mi fece arrossire… Essere carini era nel DNA  di famiglia vedo..
“Grazie.” Sorrisi grata
“Bieber al tuo servizio quando vuoi principessa.”
Disse lui con una voce buffa facendomi ridere.
“Bhè è un onore.” Risposi sorridendo.
“Allora a presto.. PRINCIPESSA.” Disse sorridendo e marcando l’ultima parola, mentre mi faceva l’occhiolino.
Presi i libri dall’armadietto e mi diressi in classe pensando ai due gemelli… Sembravano attirarmi come due calamite… Ma che dici Jane?! li conosci da nemmeno un giorno… Ok avevo proprio bisogno di dormire un po’……
#Part of Justin.
Quella ragazza… Ero fermo con le spalle al muro e respiravo profondamente, avevo perso un battito nel vedere il suo sorriso, nel vederla ridere… sembrava cosi bella…avrei potuto conoscerla meglio perché no… 






SPAZIO AUTORE
Allora so questo capitolo fa praticamente cagare, ma l'ho scritto ora
e forse domani lo rivedrò, ho deciso di postarlo comunque
per darvi un idea di come vorrei andasse la storia..... Scusate.

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Capitolo 3
*** 2 Capitolo ***


#Part of Jane.
Era ora di pranzo, quindi mi diressi velocemente verso la mensa, mi guardai intorno in cerca dei miei amici, li vidi e mi avvicinai a loro…
Thomas, Luke, Erika, e poi i miei migliori amici Simon e Taylor.
“Tesoro mio” mi salutò abbracciandomi Taylor e io ricambia sorridendo.
“Ciao ragazzi” Dissi sorridendo mentre mi sedevo accanto a Simon, gli diedi un bacio sulla guancia e tutti iniziammo a mangiare mentre ridevamo e scherzavamo.
Taylor andrò via trascinata da un ragazzo molto carino, la guardai e lei mi fece segno che mi avrebbe raccontato tutto dopo. Gli altri si dileguarono per andare a ripetere per il compito di francese…
Rimasi seduta da sola a girare la forchetta nel piatto annoiata, sentì delle mani coprirmi gli occhi, le spostai e mi girai velocemente e trovai davanti uno gemelli .. Bieber se non ricordo male, e ora lui chi era Jason o Justin?
Allora Justin aveva un pantalone a vita bassa nero, il suo invece è rosso quindi non penso si sia cambiato… dovrebbe essere quindi secondo la logica JASON… e io secondo la logica dovrei essere impazzita, e lo sono….
“Jason” Dissi sorridendo… se ho sbagliato mi ammazzo dalla vergogna…
“Indovinato piccola” Disse sorridendo e sedendosi accanto a me.
Gli sorrisi dolcemente era cosi carino… Ora che lo guardo meglio lui e Justin qualche differenza ce l’hanno… gli occhi… quelli di Justin sono …non lo so hanno qualcosa di diverso.
“Allora che ci facevi qui tutta sola? “
“I miei amici erano tutti impegnati” risposi annoiata guardandolo.
“Capisco..” Disse lui prendendo una patatina fritta dal mio piatto.
“Ehy giù le mani dalle mie patatine” Dissi come una bambina ridendo, e facendogli la linguaccia.
Lui ride guardandomi.
“no ora sono nostre” sorrise prendendo altre patatine..
“No sono gelosa sono solo mie” continuai a scherzare guardandolo
“Ah si?!” Disse lui con un sorriso malizioso, ed iniziò a farmi il solletico…
Inizia a ridere, dimenarmi e urlare “Jason ti prego basta”
Nella mensa tutti si fermarono e si voltarono a guardarci..
“Questa si che è una figura di merda” Dicemmo incoro imbarazzati, per poi ridere di nuovo.
#Part Of Jason.
La guardavo, e ridevo con lei… Era cosi bella, e mi faceva stare bene, nessuna ragazza c’era mai riuscita…
“Allora raccontami qualcosa di te Jane” Chiesi curioso.
“Non c’è molto da sapere, sono Jane Smith ho 18 anni sono figlia unica mi piace cantare, odio le verdure e amo la pizza”
Disse lei sorridendo divertita, la guardai aveva degli occhi che potevano raccontare storie, i suoi capelli erano perfetti, da accarezzare, e le sue labbra cazzo quelle erano proprio da baciare.
“Ora tocca a te” Disse sorridendomi mentre mangiava una patatina…
“Bhè sono Jason Bieber, ho 18 anni un fratello gemello, amo ballare e sono un figo assurdo”
Dissi scherzosamente facendola ridere.
Iniziammo a parlare, ed era come se con lei non ci fosse vergogna… Le raccontai la mia prima cotta, di quando io e Justin eravamo bambini, di mia madre, di mio padre…E lei mi raccontò molto di lei, il suo primo bacio, quanto odiasse essere figlia unica, della sua migliore amica…
“Ora è meglio che vada.. Mi ha fatto piacere parlare con te Jason.” Disse sorridendomi dolcemente..
“Bhè se mi dai il tuo numero… potrei chiamarti una volta di queste.”
Lei sorrise e velocemente mi scrisse il suo numero su un pezzo di carta, le sorrisi e le diedi un bacio sulla guancia, al quale lei arrossì
“Allora ciao piccola” Le dissi prima di vederla andare via e uscire dalla mensa, dio era perfetta… L’avrei chiamata di sicuro stasera… Dovevo raccontare tutto a Justin…
#Part of Jane.
Ero contenta dopo aver parlato ben 2 ore con Jason e non potevo credere di avergli raccontato tanto di me, ora direi che mi conosce più lui che mio padre quasi.
Continuavo a pensare sorridendo mentre mi avviavo verso il mio armadietto, mentre ero ferma davanti al mio armadietto.
Vidi un ragazzo correre in lontananza, mi passo davanti e mi afferrò per il braccio facendomi correre con lui lo guardai mentre rideva…
Ma questi Bieber mi perseguitano oggi??
“Corri principessa corri” disse ridendo
Justin… Solo lui mi aveva chiamato principessa..
Risi correndo mentre mi teneva per mano…
“Ma dove mi porti???” Chiesi correndo e ridendo ancora
Mi trascinò in una classe vuota e chiuse la porta, avevamo entrambi il fiatone e ridevamo come pazzi..
“Sssh” Disse lui mettendomi contro al muro e mettendo la mano sulla mia bocca per non farmi continuare a ridere rumorosamente..
Ci guardammo negli occhi entrambi smettendo di ridere, aveva degli occhi fantastici, mi ci perdevo…
Dopo poco si allontanò da me..
Lo guardai e gli sorrisi..
“Da cosa o chi scappi Bieber? Chiesi divertita guardandolo
“Dalle cheerleader” Rispose lui e io scoppiai a ridere..
“Bhè felice di essere scappata con Bieber, ma ora inizia la lezione di filosofia.”
Dissi salutandolo, sarei restata volentieri con lui in realtà.
Mentre stavo per uscire lui mi tirò per il braccio delicatamente e mi portò verso di lui.
“No resta con me, che sarà mai una lezione saltata.”
Mi disse lui, con una faccia da cucciolo, ancora una volta mi persi in quegli occhi e non potetti far a meno di annuire..
“Non mi hai detto come ti chiami principessa.”
Lo guardai mentre sorrideva, era qualcosa di perfetto.
“Jane” Risposi sorridendo.
Ci mettemmo seduti sulla cattedra e iniziammo a parlare era divertente, mi faceva ridere come nessuno aveva fatto mai, e poi in certi momenti riusciva a farmi diventare le guance rosse come due pomodori…
Stavamo giocando a pollicione e lui continuava a battermi…
“Non vale Juss stai imbrogliando” Dissi mettendo il broncio come una bambina e voltandomi dall’altro lato fingendomi offesa.
“Dai principessa”
disse lui abbracciandomi da dietro e dandomi dei piccoli baci sul collo…il collo era il mio punto debole.
“Sei arrabbiata con me?” Disse continuando a torturare il mio collo
“Smettila.” Sussurrando non smettendo di sorridere.
“Ho colpito il tuo punto debole Smith” Disse lui ridacchiando e voltandomi verso di lui.
“No non è vero” dissi io imbarazza, diventando tutta rossa.
“Ah no? Allora non ti dispiace se continuo..” Disse riprendendo a baciarmi il collo, socchiusi gli occhi mettendo le mani sul suo petto per allontanarlo.
“Okok la smetto” disse lui ridendo.
“Sei proprio uno stronzo.” Gli dissi io imbarazzata coprendomi il viso.
“E tu sei proprio bellissima” disse lui guardandomi e abbracciandomi, sorrisi e ricambia l’abbraccio questo ragazzo sapeva essere dolce simpatico, chiunque fosse diventata la sua ragazza sarebbe stata davvero.. DAVVERO fortunata.
“Ora devo andare ho già saltato due ore, per restare con te Bieber.” Dissi sorridendo
“Non vorrai dirmi che ti sei pentita?!” Chiese scherzosamente.
“No per niente.” Dissi io guardandolo seriamente lui sorride e mi schioccò un bacio sulla guancia.
“Ehy Smith, ti va di uscire oggi?” Mi chiese speranzoso..
Lo guardai, non sapevo cosa rispondere… Mi sarebbe piaciuto davvero tanto…Ma non lo so in somma Justin è carino dolce… ma lo è anche Jason.. e insomma io non posso parlare al telefono con un fratello e poi uscire con l’altro…sarebbe da troia ed io non sono una troia…
Ok deciso gli dico di no..
“Si” Dissi… NO JANE DOVEVI DIRE NO?! DA DOVE CAZZO TI  E’ USCITO QUESTO SI???
“Fantastico, allora ci vediamo fuori al cancello finite le lezioni e dopo pollicina.” Mi disse lui ridendo e facendo ridere anche me..
 
#Part of Justin.
Dio quella ragazza… Ok Justin ricordati di non fare il coglione lei non è la solita puttana cheerleader. Dovrò contenermi oggi ed essere il ragazzo perfetto non voglio che pensi che sia solo uno stronzo, certo sono uno stronzo ma non sono solo quello….Ok questa ragazza mi sta mandando il cervello in stand-by…. Non vedo l’ora di raccontarlo a Jason..







SPAZIO AUTRICE.
Allora ecco il secondo capitolo, ho visto che il primo 
non ha avuto recensioni o critiche, quindi non sò se l'amate
l'odiate o se ho sbagliato qualcosa hahah.
Quindi ho postato comunque il secondo capitolo se ci saranno critiche o 
recensioni continuerò... Altrimenti forse no... :))))


 

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Capitolo 4
*** 3 Capitolo. ***


#Part of Jane.
Non sapevo ancora se avevo fatto bene ad accettare l’invito di Justin… E poi non c’era stato nemmeno modo di raccontargli di Jason, ma lo farò gliene parlerò! E se non andassi? No sarebbe da maleducati! E se fingessi un mal di stomaco? Sarebbe da bambini! E se gli dicessi che non mi piace? Si, non ci credo nemmeno io… Ci andrò e gli dirò tutto quello che ho da dirgli.
Le lezioni erano finite da pochissimo, camminavo lentamente verso il cancello, quasi terrorizzata.
 Lo vidi appoggiato alla sua macchina, che mi aspettava con un enorme sorriso, non potei fare a meno di ricambiare, dall’altro lato della strada, vidi Jason che mi faceva segno di avvicinarmi sorridendo, alzai la mano salutandolo e gli sorrisi, loro si guardarono prima stupiti e poi quasi…arrabbiati..
E ora dove andavo… destra Justin sinistra Jason….Ok Jane vai al centro e fatti investire mi sembra l’idea migliore…
Stavo ancora pensando cosa fare quando vidi entrambi i gemelli avvicinarsi… Li guardai deglutì rumorosamente, l’ultima cosa che volevo era farli litigare, entrambi mi avevano parlato di quanto bene si volessero…
“Principessa” “Piccola” Dissero all’unisono per poi uccidersi con lo sguardo.
“ Ehy” Dissi io mettendomi tra loro.
“Andiamo?” Mi chiese dolcemente Justin gli sorrisi, poi guardai Jason, dispiaciuto …quasi deluso…
“Solo un secondo” gli dissi sorridendo, tirandomi per il braccio Jason… per parlargli a quattro occhi.
“Devi uscire con mio fratello?!!” Disse con lo sguardo basso.
“Bhé si me l’ha chiesto oggi, dopo che sono uscita dalla mensa.” Dissi lui mi guardo quasi arrabbiato, ma poi rilassò lo sguardo.
“Allora che ci fai qui? Vai no? Che aspetti?” mi disse con tono di sfida, lo guardai male ed incrocia le braccia.
“Decido io quando andarmene, non mi faccio comandare Bieber.” Dissi guardandolo ancora male. Lui mi guardò e mi sorrise divertito.
“Vai piccola divertiti, ma sappi che io ottengo sempre la cosa che voglio… o la persona..”
Mi disse sorridendo con un tono quasi dolce , per poi andare via, lo guardai, era cosi dolce, scossi la testa e andai verso Justin…
Mi avvicinai gli sorrisi, ma lui non ricambiò, era arrabbiato e forse con giusta ragione….
“Ehy Bieber dove mi porti?” Gli chiesi sorridendo.
“A casa se proprio vuoi un passaggio, sennò ciao.” Disse lui incamminandosi verso la sua macchina. Ma che cazzo gli prende ora? Sta esagerando questo coglione!!!
Lo presi per il braccio e lo girai. “Senti non so cosa cazzo ti sia preso, ma io non intendo essere trattata in questo modo, sei bipolare o cosa coglione?”
Gli gridai quasi arrabbiata.
“Cosa mi prende?” Gridò lui prendendomi per i fianchi e mettendomi contro la sua schiena. “Non piace che la gente non mi dica le cose”
Lo guardai “Cosa non ti avrei detto?” Feci la finta tonta.
“Non fare la finta tonta con me Smith.” Continuò lui arrabbiato.
“Ok. Forse avrai anche ragione, ma io non sono costretta a dirti, chi è mio amico, con chi ho parlato o altro, e anche se avrei dovuto dirtelo, non è un motivo valido per trattarmi cosi Bieber.”
Continuai arrabbiata e lui mi avvicinò ancora di più a lui, lo guardai negli occhi, trasmettevano rabbia, dispiacere… sembrava quasi amore.
“E non mi piace che qualcuno tocchi ciò che mio, neanche se si tratta di mio fratello.” Continuò senza staccare il contatto tra i nostri occhi.
“Io non sono tua Bieber.” Lo fronteggiai ancora arrabbiata.
“Scommettiamo?!” Disse lui con un sorriso malizioso.
Sbuffai e lui mi disse di  salire in macchina.
“Ti piace il McDonald?” Chiese mentre guidava, lo guardai e trattenni un sorriso, pensando che sarei stata ancora con lui.
“Che c’è Bieber non mi riporti più a casa?” Lo stuzzicai.
“Sei proprio terribile eh?!” scosse la testa ridendo e io risi con lui.
“Io ci vengo al McDonald…però…”
“Però?” Chiese lui curioso.
“Voglio l’happy meal con la sorpresa di spongebob” Dissi ridendo imbarazzata…. Lo volevo davvero…
“Se è per questo anch’io” Disse lui e scoppiammo a ridere entrambi..
Arrivammo al McDonald, ci avvicinammo la cassa per ordinare, e quando la cassiera sentì il menù per bambini, ci guardò trattenendo una risata mentre noi scoppiammo a ridere.
Ci sedemmo ad un tavolo l’uno accanto all’altro e iniziammo a mangiare, ridere e scherzare.
“Ma dai sei un cretino…”Gli dissi imbarazzata con le guance completamente rosse, dio questo ragazzo… era perfetto:
Mi faceva ridere, scherzava con me, mi prendeva in giro, rideva se lo prendevo in giro io, era dolce, diciamolo SEXY…e potrei continuare all’infinito.
“No dico davvero… Se potessi verrei a scuola vestito da spongebob… Verrai da te e griderei SEI PRONTA?” Disse per poi gridare quasi l’ultima parte.
“SI SIGNOR CAPITANO.” Dissi io e entrambi scoppiammo a ridere.
Andammo via e iniziammo a passeggiare mano nella mano.
“Allora tuo padre e tua madre lavorano troppo?” Mi chiese lui curioso mentre parlavamo..
“Si, non sono mai in casa, e non sai quanto è brutto avere una casa enorme ed esserci sempre da sola.”
Gli dissi io sospirando.
“Ehy pollicina, ora hai me e non ti lascerò mai più sola.” Disse lui guardandomi negli occhi, d’istinto presi e lo abbraccia forte, lui mi sollevò e mi fece girare.
“Invece i tuoi?” Chiesi curiosa quando riprendemmo a camminare.
“Si sono lasciati quando io e Jason eravamo piccolissimi, e mi padre ora ha una compagna e con lei due figli…Sono adorabili, e mia madre bhè lei è fantastica, non che mio padre non lo sia ovvio.”
Mi spiegò lui per poi sorridermi, continuammo a parlare per ore mi raccontò di sua madre, suo padre, dei suoi fratelli, della sua infanzia e lo stesso feci io.
Erano le 20:00 avevamo passato tutta la giornata insieme ed era stato fantastico, un primo appuntamento indimenticabile… c’era tutto non mancava nulla, e non potrei essere più felice…
“Ciao principessa” Mi sussurrò lui dolcemente avvicinandosi a me, mi baciò a stampo e fece durare quel contatto tra le nostre labbra per qualche secondo, provò ad approfondire il bacio, ma lo allontanai mettendogli la mano sulla bocca.. Non ero certo pronta a baciarlo, certo era perfetto lo stavo conoscendo benissimo, ma era comunque solo un giorno che ci conoscevamo.
“Ciao.. principe..” dissi sorridendo divertita e uscendo dalla macchina.
Mi morsi il labbro, guardando la sua macchina andare via e sorridendo come un ebete entra in casa, mi guardai intorno, tutto buio, come al solito ero da sola…
Salì in camera e mi tolsi le scarpe velocemente, sentì delle mani coprirmi gli occhi e urlai spaventata.
“Calma calma piccola sono io…”Disse Jason voltandomi verso di lui…
“Sei un coglione Jason mi hai spaventato… E poi come diavolo sei entrato in casa mia? Ma sei impazzito o cosa? Come hai trovato casa mia??”
Chiesi urlando arrabbiata per lo spavento che mi aveva fatto prendere.
“Bhè ci sono pochi Smith qui a stratford e poi ti aspettavo, sei venuta troppo tardi e poi sono entrato perché tu stupida hai lasciato la finestra aperta… un maniaco poteva entrare in casa..”
Mi disse facendomi la ramanzina.
“È  successo infatti.” Dissi io guardandolo male, si avvicinò a me e io  inizia ad indietreggiare… No io non tengo il piede in due staffe, sto uscendo con Justin e quindi non mi importa di Jason, no non mi importa… Dio però che occhi… Andai a finire contro il muro CAZZO MERDA FIGA E ORA CHE FACCIO?!
Mise le mani sul muro, per non farmi scappare e io lo guardai.
“Cosa vuoi Jason?” chiesi guardandolo.
“Non ci sei ancora arrivata?”
Scossi la testa e lo guardai.
“Te Jade… Ti conosco da cosi poco eppure tu sai che c’è qualcosa tra di noi, sai che è scattato qualcosa in mensa oggi, non sono cose che ho “provato solo io e lo sai non sono pazzo Jade. Tu non hai provato nulla? Dimmelo”
Mi disse quasi disperato.
Lo guardai no Jason non l’hai provato solo tu, una parte di me gli avrebbe risposto in questo modo, ma non potevo io volevo Justin….si volevo Justin … è cosi vero?
“Io sto uscendo con Justin…” Dissi lui mi guardò stringendo i pugni…
“Non ti ho chiesto questo.”
“Ho avuto il mio primo appuntamento con Justin oggi.” Continuavo senza guardarlo, e lui si innervosiva sempre di più.
“CAZZO JADE RISPONDIMI.” Urla guardandomi.
“No io non ho provato nulla…” dissi con un tono che non convinceva neanche me stessa…
“Non è vero.. lo sai..” disse e iniziò a baciarmi il collo, quello era il mio punto debole, ansimai a quel contatto e lui sorrise continuando.
“Ti prego basta Jay…”sussurrai piegando la testa di lato, trasportata da quel momento.
“Tu non vuoi che io la smetta” sussurrò lui continuando.
Poggiò la fronte contro la mia e mi guardò attentamente negli occhi..
“Quello avrei dovuto essere io, io avrei dovuto tenerti stretta, io avrei dovuto essere lì con te, quello avrei dovuto essere io, dimmi hai detto a lui tutto quello che hai detto a me? QUELLO AVREI DOVUTO ESSERE IO”
Mi sussurrò lui per poi avvicinare le sue labbra alle mie, rimasi incantata per qualche secondo, ricambiando il bacio, mi passò come un flash davanti il sorriso di Justin e io non volevo distruggere quel sorriso.. Allontanai Jason da me e lo guardai, lui mi guardò dispiaciuto e deluso…
“Va via Jason… per favore…”
“Non finisce qui Jade, io ti dimostrerò che quello che vuoi sono io…”
Disse andando via… Ok la mia vita è diventata un film…alla faccia della noiosissima giornata che mi aspettavo…  Mi sono incasinata l’esistenza e il cuore in un giorno… BRAVA JADE FINIRAI NEL LIBRO DEI RECORD.





SPAZIO AUTRICE.
Ciao bellissime, ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia l'ho scritto velocemente
quindi non so se è grancché... Ma comunque spero vi piaccia e che seguiate la storia. 
Continuo con almeno 1 recensione dai non vi chiedo molto CREDO lol. 

 
 
 

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Capitolo 5
*** 4 Capitolo ***


#Part of Justin. 
Sono a casa ormai  da dieci minuti, e di Jason nessuna traccia, la cosa non mi piace, spero per lui che non sia andato da Jane, lei è mia ormai, non gli permetterò di portarmela via. Lei mi piace, e oggi mi ha fatto stare bene, e ora capisco cosa voglia dire sentire il battito di un cuore, io sentivo i battiti dei nostri cuori, ed erano perfetti, come se fossero fatti per battere insieme, uno al ritmo dell'altro. E Jason lo capirà, e se non lo capirà dovrà almeno farsene una ragione, non voglio perdere mio fratello, il mio migliore amico, ma non posso perdere lei. 
Sono sul mio letto sdraiato a pensare quando sento la porta sbattere.
"Devi lasciarla stare Justin."
Sento dire con tono arrabbiato, mi volto e vedo Jason arrabbiato mi alzo e mi metto difronte a lui.
"Non lo farò, e lo sai, mi dispiace fratello"
Gli dico calmo per poi voltarmi. Jason mi prende per il braccio e lo tiene con forza, mi guarda male e io faccio lo stesso.
"Jason ti do tre secondo per lasciarmi."
"Altrimenti?!." Ci guardiamo, e ci minacciamo con gli occhi.  Ma che gli prende? Io mi sto per innamorare, sento il cuore battere  per la prima volta e lui dovrebbe essere felice per me, dovrebbe prendermi in giro, faremmo la lotta sul letto ridendo, e poi lui mi direbbe "sono fiero di te fratello.", dovrebbe andare cosi. 
"Lei è mia Justin quindi vedi di toglierti dai coglioni." Dice spingendomi contro il muro
Ora ha esagerato. Lo prendo per la maglia e lo metto contro il muro.
"Ascoltami bene Jason, lei è mia e non ti permetterò di portarmela via, lasciaci in pace, mi basta questo, poi fai quello che cazzo ti pare." 
Lo guardo un ultima volta, poi mi allontano, sto per sdraiarmi sul letto quando Jason si scaraventa su di me, iniziamo a prenderci a botte...
Io ho un occhio nero e lui il labbro spaccato, quando entra mio padre urlando.
"Ma che cazzo state facendo? Siete impazziti?"
Urla separandoci. 
"Seduti entrambi subito."
Continua ad urlare arrabbiato.
"Justin come ti è venuto in mente di picchiare tuo fratello?"
Mi chiede mio padre arrabbiato.
"Ha cominciato lui."
Mi giustifico, con il viso cupo e gli occhi abbassati. 
"Jason allora? Che cazzo ti è venuto in mente?"
Continua ad arrabbiarsi mio padre. 
"Io non ho fratelli."
Afferma Jason deciso, guardan il muro difronte a noi, forse ho capito bene... non può averlo detto, non lo direbbe mai, neanche se non ci parlassimo per anni.... Giusto?...
Lo guardo, aspettando che neghi quello che ha appena detto, ma niente.
"Bene, allora ricordatene coglione." Dico mettendomi di fronte a lui per poi uscire dalla stanza.

#Part of Jason.
"Io non ho fratelli." Quasi non credo alle parole che mi sono appena uscite di bocca, non avevo mai detto niente del genere, ma non posso farci nulla, sta crescendo un odio per Justin dentro di me, che credevo non sarebbe mai nato. Ma tutto questo è solo colpa sua, vuole portarmi via Jane, quando lui ha sempre solo giocato con le ragazze, e io invece aspettavo quella giusta, aspettavo lei, e ora che è qui a portata di mano, ora che ho la felicità ad 1cm di distanza lui vuole portarmela via, ma come posso permetterglielo? Si dice che l'amore è qualcosa di magico, e la magia ha sempre un prezzo, e perdere mio fratello a quanto pare è il mio. 

"Jason che ti prende me lo dici?" Dice mio padre guardandomi.
"Niente papà, lasciami stare." Dico senza neanche guardarlo, lui sospira rassegnato, ed esce dalla stanza.

Non vorrei perdere mio fratello, ma che dovrei fare?! Rinunciare all'amore? No non è da me! E non è da me neanche darmi per vinto. A me non piace perdere, e anche se questa non è una gara, e Jane non è un trofeo, io vincerò..... Perchè lei è il premio che aspetto da tutta la vita.

Justin è uscito da mezz'ora ormai, dove sarà andato quel coglione?!?!?!?!

#Part of Jane.

Caro diario, 
Mi sento sempre una stupida a scrivere queste pagine, come se facessi parte di uno stupido film adolescenziale, ma non posso farne a meno, scrivere è lo sfogo migliore che ho. Mi sono incasinata il cuore, quei gemelli mi sono entrati in testa, sono come uno uragano quei due, arrivano senza preavviso e incasinano tutto. Justin e Jason, questi due nomi mi rimbombano in testa. 
Mi sento un idiota, per la prima volta in vita mia, non sono sicura di nulla, non so cosa fare, non so a chi pensare, non so se sia giusto stare con Jason o uscire ancora con Justin, se sia meglio lasciar perdere entrambi, non lo so, so solo che ho un uragano in testa e sento il cuore che potrebbe esplodere da un momento all'altro. 
Forse dovrei smetterla di pensare, dovrei andare a dormire e magari questo risulterà solo uno strano sogno. Io avevo voglia di innamorarmi non di incasinarmi.





SPAZIO AUTRICE
scusate! So che è corto e non è granché , ma non avevo molta
fantasia, aspetto le vostre recensioni o più probabilmente critiche ahaha.
Continuo, se vi va, con 1 RECENSIONE.


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Capitolo 6
*** 5 Capitolo. ***


#Part of Jane. 
Cammino tranquilla per i corridoi della scuola, arrivo al mio armadietto, lo apro scocciata e tiro fuori il quaderno e il libro di letteratura.
Sento delle mani coprirmi gli occhi, mi volto velocemente spaventata...
"Justin." Sorrido guardandolo, avevo una voglia matta di vederlo, non so perchè, ma è come se sentissi la sua mancanza. 
"Mi mancavi." Mi precede lui sorridendo.
"Anche tu" sorrido abbracciandolo, lo guardo meglio e noto un livido sotto l'occhio.
"Justin che hai fatto all'occhio?" Chiedo curiosa, e noto che si irrigidisce appena glielo chiedo. 
Lo guardo sospettosa, poi  noto Jason passare con il labbro spaccato. Guardo prima Jason e poi Justin.
"HAI FATTO A PUGNI CON JASON?" Urlo arrabbiata.
"E' stato lui a cominciare, io ero in camera per i fatti miei." si giustifica lui alterato. 
"Non vuol dire nulla Justin, come cavolo vi è venuto in mente? Per quale cazzo di motivo?"
Continuo a gridare guardandolo, lui abbassa lo sguardo e non risponde...
Certo che idiota, è colpa mia! 
"E' colpa mia vero?" Dico abbassando  lo sguardo, arrabbiata con me stessa.
Con l'indice mi alza il viso e mi permette di guardarlo, 
"la tua unica colpa è essere speciale" dice lasciandomi un bacio a stampo, involontariamente sorrido e lo abbraccio.
Justin si allontana e io sorrido guardandolo, si volta e mi manda un bacio con un faccia da stupido, facendomi ridere.
"Idiota" Urlo ridendo, per farmi sentire. 
Quel ragazzo riesce a farmi stare bene, ha il giusto mix per essere il ragazzo perfetto, dolce, spiritoso, stronzo se lo fai arrabbiare, e diciamocelo cazzo, è altamente scopabile.
"Ehy bellezza" sento dirmi alle spalle, quella voce la riconoscerei tra mille, Taylor la mia migliore amica, le corro in contro e ci stringiamo forte.
"Ma lo sai  che mi mancavi stronza?" Le dico ridendo.
"Ma lo sai che tu mi mancavi di più puttana?" Risponde lei ridendo con me.
"Allora girano voci su te e i fratelli Bieber."
Mi dice lei ammiccando, la guardo e scuoto la testa.
"Non mi ci far pensare, sto combinando un casino dietro l'altro."
Mentre andiamo in classe le racconto tutta la storia, Taylor è una ragazza fantastica, io l'adoro, abbiamo praticamente lo stesso carattere, e parlare con lei mi ha sempre fatto stare bene,  è la migliore, e non la cambierei con nessuno al mondo. 
"Bhè si, hai combinato solo casini."
Mi dice guardandomi, mentre ci sediamo in un banco infondo alla classe, ancora vuota.
"Molto incoraggiante Tay, grazie."  esclamo io ironica. 
Continuiamo a parlare e ridere..
"Dai chi ti piace di più, ti conosco e so che non te ne piace solo uno, te lo leggo negli occhi." Mi dice ridendo e io rido insieme a lei, per poi arrossire, sto per rispondere quando sentiamo urlare.
"RISSA, RISSA..." e tutti coretti idioti.
"Ma che succede?" Chiede Taylor spaesata.
Ci penso un secondo poi spalanco gli occhi, sperando che non sia come penso. 
"Temo di saperlo vieni." Le dico prendendole la mano e correndo fuori...
Mentre ci avviciniamo sentiamo una ragazza urlare.
"I gemelli Bieber che fanno a botte per la prima volta."
appena la sento lascio la mano di Tay e inizio a correre più veloce, e vedo Jason a cavalcioni su Justin che lo prende a pugni, e tutti i ragazzi intorno, poi vedo Justin scaraventarsi su Jason. 
"BASTA, BASTA FERMI." urlo guardandoli, nello stesso momento arrivano  anche i loro amici, uno prende Jason mantenendolo e l'altro fa lo stesso con Justin.
"Ti distruggo." Sento urlare a Justin. 
"Ti avevo detto di toglierti dai coglioni." Risponde urlando Jason. 
Tutti li guardano stupiti, e poi guardano me.... Bhè sono la causa del primo litigio tra i leggendari gemelli Bieber, mi sembra logico essere fissata cosi. 
Continuano ad urlarsi contro, sbuffo scocciata e arrabbiata.
"BASTA"  Urlo ed entrambi si voltano a guardarmi, restando finalmente zitti.
Mi metto al centro guardando Justin alla mia destra e Jason alla mia sinistra. 
"Allora? Che cazzo vi prende? Non sono questi i ragazzi che io ho conosciuto..."
Mi volto verso Jason e continuo.
"Il Jason che conoscevo, avrebbe ucciso chiunque avesse messo le mani su suo fratello, non suo fratello stesso, il Jason che conoscevo,non avrebbe mai dato uno spettacolo cosi squallido, ma a quanto pare mi sono sbagliata."
Con gli occhi lucidi mi volto verso Justin, e lui abbassa lo sguardo.
"Il Justin che ho conosciuto ha tanti difetti, è uno stronzo, ma l'unica persona per cui avrebbe dato la vita era suo fratello, l'unica persona che non avrebbe mai voluto perdere era suo fratello, ma anche qui a quanto pare mi sono sbagliata."  Continuo alterata. 
"SIETE STATI VOI A DIRMI  -CAZZO TU NON SAI COS'E' MIO FRATELLO PER ME- ENTRAMBI L'AVETE DETTO, E IO CI HO CREDUTO, HO CREDUTO ALLE PERSONE CHE HO CONOSCIUTO IN QUESTI GIORNI, MA SE I VERI JUSTIN E JASON SONO QUESTI DUE COGLIONI CHE SI SONO PRESI A CALCI COME DUE ANIMALI E COME DUE ESTRANEI, POTETE ANCHE SMETTERE DI LITIGARE, PERCHE' NON SONO INTERESSATA A NESSUNO DI VOI DUE."
Urlo terminando, correndo via, fuori dall'istituto.
"JANE" sento urlare alle mie spalle da Justin e Jason, ma me ne frego e continuo a correre. Loro sanno quanto, io ami gli ideali di un rapporto tra fratelli, loro sanno quanto varrebbe per me avere un fratello, perchè io purtroppo non ce l'ho, e loro che hanno questa fortuna, di essere insieme, di non essere soli, si scannano come animali allo zoo.

Mi siedo, sugli spalti del campetto di calcio e guardo difronte a me, sento dei passi alle mie spalle. 
"Jane." sento dire in coro.
Mi volto e li guardo entrambi, con volti dispiaciuti, preoccupati.
"Cosa?" dico io guardandoli male.
"Mi dispiace principessa, ma non è colpa tua davvero."  dice Justin provando ad avvicinarsi, ma gli faccio segno con la mano di stare lontano.
"Piccola io..." Prova a dire Jason, ma lo zittisco, con un gesto della mano.
"No non mi interessa. Non so cosa vi sia preso, non so perchè vi stiate comportando come degli idioti, ma questo non mi piace, e non mi piace essere la causa di tutto ciò, io non voglio creare problemi a nessuno. !"

"Non è colpa tua" dicono in coro, per poi guardarsi male. 
"Vedete, vi  fulminate con gli occhi e tutto questo, è solo colpa mia, è meglio che io sparisca."
"No Jane, le cose non migliorerebbero se tu sparissi, e sai che non lo vuoi neanche tu, sai che non può finire cosi, sai che non puoi allontanarti, da qualcuno che ami, e sai che qualcosa ti porterà sempre dove sei stata bene..."
A parlare è Jason che si avvicina sempre di più a me, mentre Justin resta fermo, col viso calato. 
" Io so che quelle emozioni non le ho sentite solo io Jane, e non avere paura, non farti abbattere dai sensi di colpa, perchè tu non hai colpe, ma non mentire a te stessa e non distruggermi andando via." 
Mi dice guardandomi negli occhi e accarezzandomi il viso, mentre io come al solito mi perdo nei suoi occhi.
Lo guardo, poi guardo Justin, mi guarda mi regala un sorriso malinconico
"Io non sono un poeta, posso solo dirti che se vuoi andare via vai, io ti seguirò, da dietro con la mia ranger rover, finché non deciderai di  salire."
  Lo guardo, anche questa volta è riuscito a farmi sorridere, ma non posso separarli... Li guardo e poi vado via di nuovo correndo verso il parco, mi siedo su una panchina, e c'è una frase che mi rimbomba in testa, dei momenti che mi si presentano davanti come flash, e di solito nei film questo significa amore giusto? E forse significa che non devo tirarmi indietro, e che devo decidere di essere felice almeno ora. 
Sorrido involontariamente, e per la quarta volta in una giornata ricomincio a correre, ma stavolta per essere felice, non per rinunciare, sorrido, mentre ancora quella frase mi rimbomba nelle orecchie... Entro a scuola con l'affanno e lo cerco tra i ragazzi... 
Lo vedo e sorrido correndogli incontro, lui mi guarda stupito e gli salto in braccio, sorridendo e facendolo ridere. 
"Ma che fai?." mi dice lui ridendo, mentre mi guarda coi quegli color nocciola.
"Giuro che però se picchi ancora Jason, ti tolgo la corona e ti mollo principe.Anche se quella che ti è venuta dietro sono io e senza ranger rover." Dico ridendo mentre lo guardo, Justin mi guarda stupito, poi sorride prendendomi imbraccio e facendomi girare, mentre ride felice. 
Mi guarda e finalmente mi bacia, un bacio vero, un bacio pieno d'amore... E  ora, sarò egoista ma voglio essere felice.




 
SPAZIO AUTRICE.
Ecco, il nuovo capitolo, spero vi piaccia, lo scritto in fretta 
e furia, sto mettendo molta fantasia in questa storia, anche
se non sembra ahahah. Comunque, anche se questo sembra
un finale felice, non finirà cosi, tutto si stravolgerà di nuovo, spero
continuerete a seguire e recensire:)

ps. Grazie a tutte le ragazze che hanno recensito, hanno messo la mia storia tra
le preferite, seguite o da ricordare. E dato che mi sembra che la storia 
vi piaccia, oggi voglio esagerare ahahah, continuo con 3 recensioni. :) GRAZIE ANCORA A TUTTE.



 

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Capitolo 7
*** PERSONAGGI. ***


PERSONAGGI.

Jane:


Justin:


Jason:


Jane e Taylor:


Taylor:


JUSTIN E JANE:



JANE E JASON:



 

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Capitolo 8
*** 6 Capitolo. ***


I MISS MY BROTHER


#Un mese dopo.

#Part of Jane.
Io e Justin stiamo insieme ormai, e non potrei essere più felice di cosi, è quasi tutto perfetto, potrei quasi dire che non manca nulla,  se non fosse per il fatto che ogni giorno Jason sembra più deluso, arrabbiato, sconcertato, furioso, le poche volte che si volta a guardarmi per i corridoi mi fa certe occhiatacce, come a bruciarmi con gli occhi… Non parla più con Justin o tantomeno con me, ne un ciao, ne un come stai, ne nulla. Ogni volta che lo guardo sembra che nei suoi occhi l’odio cresca, più di ogni altra cosa ed io non so cosa fare, non credevo che avrei mai visto Jason in questo modo, leggo negli occhi di Justin un piccolo vuoto da quando Jason non lo considera, anche se lui fa di tutto per negarlo anche a se stesso, per il troppo orgoglio che lo divora, vorrei tanto che non fossero cosi simili, che non fossero cosi testardi e orgogliosi, almeno cosi uno potrebbe prendere l’iniziativa e mettere fine a questa stupida lite senza senso, che sta durando fin troppo. Li guardo e anche se sembra che si uccidano con gli occhi, quando Jason si gira Justin lo guarda di nascosto abbassando il viso, quasi a chiedergli scusa, quando Justin urla anche scherzosamente Jason si volta, pur di sapere se il fratello scherzi o stia bene. Quando io e Justin stiamo insieme, stiamo bene, sono felice, siamo felici, e so che tra me e lui è amore, lo sento, un amore che cresce sia per me che per lui, ma non posso negare che il primo amore di Justin sia Jason, quello si che è il suo vero amore, e più passa il tempo, più leggo nei suoi occhi quella mancanza. Quanto invidio, anche questa loro litigata, si sembrerà strano, ma io una sorella o un fratello con condividere tutto questo non ce l’ho, non l’ho mai avuto, anche se l’ho sognato e desiderato tanto, ardentemente, come un bambino desidera il suo gioco preferito.  Devo dire che mi manca il fratello che non ho, un fratello con cui ridere, scherzare, urlare anche. Non ricordo granché  della mia infanzia, i miei ricordi fanno dai 6 anni in poi, non so perché, forse ho la mente troppo pigra, è cosi che mi prende in giro mio padre, quando glielo dico, ma quei ricordi comunque non sono il massimo, nessuno con cui correre o giocare, nessuno a cui pettinare i capelli, o fare i tormenti, nessun fratello, non so perché io abbia questa fissa, so solo che ho sempre desiderato un fratello, e ne ho sempre sentito la mancanza, come se in realtà un fratello io ce l’avessi avuto, ma questo non ha senso ahah.

#Part of Justin.
Un mese, il mese più bello e più brutto della mia vita, Jane riesce a farmi star bene, riesce a farmi felice, farmi ridere e cosa ancora più importante riesce a farmi battere forte il cuore, come nessun’altra ragazza è riuscita a fare, non credevo potesse diventare cosi importante, è speciale, davvero speciale, ed è perfetta, perfetta per me, ma nonostante questo c’è qualcosa che non va, qualcosa che manca, anzi no non è qualcosa è qualcuno, un qualcuno che è un povero stronzo, un coglione, un idiota, povero cretino, quel grandissimo stronzo del mio gemello. Mi manca, non so cosa fare quando torno a casa, quando esco dalla doccia e nessuno mi rimprovera, per il troppo tempo in bagno, nessuno che mi si butta addosso e mi chiede di giocare a far la lotta, nessuno con cui uscire la sera a correre pur di far arrabbiare papà, nessuno con cui prendere in giro la mamma, nessuno con cui confidarmi, nessuno con cui scherzare.  Non sono mai stato abituato a questa solitudine, poiché solo non ci sono mai stato, lui era sempre con me, mio fratello era sempre con me, quando dovevo piangere e quando dovevo ridere. Da quando non mi parla non so che fare, ma di certo non sarò io ad andargli vicino, non sarò io a mettere da parte l’orgoglio, perché non sono stato io a sbagliare, innamorarsi non è uno sbaglio, è lui che non ha accettato la realtà e questo non è colpa mia, quindi cazzo è meglio per lui che torni, torni da me, perché non so più cosa fare senza lui.
 
#Part of Jason.

#Flashback.
Io e Justin siamo sul letto che ridiamo, urliamo e ci tiriamo addosso cuscini ridendo. Lui si ferma e mi guarda ridendo.
“Che c’è? Ti arrendi fratello.?” Domando divertito, guardandolo con area di sfida.
“Io non mi arrendo mai, solo non voglio farti male, gemello.”
Mi risponde lui ridendo
“Si sto tremando, bhè hai il mio consenso gemello, voglio proprio vedere puoi farmi male.”
“Poi farei male anche a me.” Mi dice lui ridendo ancora, per poi ridere insieme e riprendere a fare la lotta.
“Ehy fratello, ma mi libererò mai di te?” Gli chiedo ridendo.
“Mai fratello, sempre insieme.”
“Sempre.” Gli ripeto ed entrambi sorridiamo.
#Fine Flashback

Un mese, un fottuto mese che nella mia mente, non fa che ripetersi questo maledetto flashback. E mi spezza il cuore, quasi come quando li vedo insieme, fare i fidanzatini, quello dovrei essere io merda, dovrei essere io. Lui non voleva ferirmi ma l’ha fatto e ora lui non si sente ferito? No ha lasciato me da solo e ferito, e riesco a mascherare questo dolore, con l’odio che fingo di provare, ma il pensiero di aver perso anche lui mi fa morire dentro ancora di più, mi manca e non posso dirlo, mi manca e non posso urlarlo, mi manca il mio gemello, mi manca una parte di me, e io non posso farci nulla, se non rimanere qui in silenzio e provare a convincermi del contrario, convincermi di odiarlo, non posso mettere l’orgoglio da parte e perdonarlo, lo vorrei, ma non posso, perché fa male, e deve essere lui a venire da me, perché verrà vero? Verrà e io nella mia mente dirò “mi manchi fratello” e ci abbracceremo , succederà cosi giusto?! Certo. E anche se farò di tutto per riprendermi Jane, rivoglio mio fratello, anche se continuo a fremere vedendo Jane e me la riprenderò, costi quel che costi, vorrei che lui tornasse, e mantenesse quella promessa del per sempre. Forse chiedo troppo, ma devi puntare in alto, per arrivare in alto







SPAZIO AUTRICE.

Allora ecco a voi il nuovo capitolo, so che non ci sono tante scene "WAO" diciamo ahah, ma 
mi andava di fare un capitolo un pò più sentito e "sentimentale", prima di sorprendervi con il prossimo capitolo, che sarà, 
più spinto e con scene che, spero, vi sorprenderanno. Allora spero la storia vi piaccia, e che continuate a seguirla, 
continuo con 2 recensioni, grazie per tutte le recensioni precedenti:)

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Capitolo 9
*** 7 Capitolo ***


Denise.



#Un mese dopo.
 È passato un altro mese, e nulla è cambiato io e Justin non ci parliamo, mi manca e mi manca anche Jane, ogni notte continuo a sognare quel sorriso, quegli occhi, lei prova lo stesso, l’ho sentito quando eravamo insieme e non posso essermi sbagliato.
Sono a casa sdraiato sul letto che tiro una pallina contro il muro annoiato, niente non ho niente da fare, non ho una ragazza, non ho un fratello, e questo rende tutto molto noioso. Sbuffo sedendomi a gambe incrociate sul letto. Poi ci penso;  c’è sempre stata una cosa che avrei voluto provare.
Non ci penso un minuto in più, prendo lo stereo metto il CD e faccio partire Forever di Chris Brown, sposto un po’ di cose, e inizio a ballare. La break dance è qualcosa che ho sempre voluto provare, e non sono per niente male, è come se il ritmo mi scorresse nelle vene e ballare mi portasse in una realtà migliore. Sento la porta sbattere, spengo lo stereo e vado di sotto; mi guardo intorno e vedo Justin incazzato nero, lo guardo con un sorriso strafottente.
“Problemi in paradiso?” Dico divertito, quasi malefico, chiamatemi cattivo, ma anche se è mio fratello è giusto che soffra un po’, dopo quello che ho passato io.
“Ma ammazzati Jason.” Mi dice lui innervosito.
“Solo se lo fai con me gemello.” Rispondo ridendo, per poi sorpassarlo e andare in cucina. Ci penso qualche secondo e poi sorrido, si! Stasera sarei andato da Jane.
 
#Part of Justin.

#Flashback.
Sono nello spogliatoio che mi rivesto, dopo gli allenamenti di basket, sento il telefono vibrare e guardo la schermata.

From: Amore.
Amore, sono a casa, non vedo l’ora di vederti stasera, cretino mi manchi.
Ps. Tiamo.
 

Sorrido leggendo il messaggio ed esco velocemente  dagli spogliatoi.
Quando sto per uscire sento una voce chiamarmi da dietro.
“Ehy Bieber.” Mi volto e vedo Denise, la capo-cheerleader. Prima che conoscessi Jane  e con lei l’amore, io e Denise eravamo scopa-amici, e devo dire che la ragazza non è per niente male. Ma che dico?! Bhé sono pur sempre  in astinenza da due mesi, perché Jane non è ancora pronta.
“Denise.” Dico salutandola con un cenno della mano.
“E’ da tanto che non ci vediamo Bieber.” Mi dice avvicinandosi, è sempre stata un ragazza facile, insomma una puttana, non che prima la cosa mi dispiacesse.
“Si, un bel po’, ma ora devo proprio andare.” Dico freddo tentando di uscire da quella scomoda situazione.
“Che c’è Bieber?! Paura di non resistermi?!” Mi provoca lei, mettendosi davanti a me.
“No Morris, solo fretta di tornare a casa.” Le rispondo infastidito.
“E perché potremmo divertirci tanto io e te.” Mi dice lei iniziando a baciarmi il collo, il mio punto debole, inizio a mordermi il labbro eccitato. No, andiamo Justin reagisci e va via, forza toglitela di dosso e va a fare una bella sorpresa a Jane.
“Avanti Justin, rilassati, so che lo vuoi.” Mi sussurra in modo sensuale all’orecchio, è ovvio che lo voglio cazzo non scopo da due fottuti mesi, ma non posso, no. Io amo Jane.
Prende la mia mano e la porta sul suo seno, è come se la mia mente si offuscasse, e non c’è nulla che posso fare, è come se non riuscissi ad agire diversamente.
In un attiamo mi ritrovo senza abiti, nell’aula di scienze, ansimando sul corpo della cheerleader, che urla eccitata il mio nome.
#Fine Flashback.

Mi faccio schifo, come ho potuto, a Jane, come diavolo mi è venuto in mente?! Cazzo e ora che faccio?
Calma Justin, pensa lei non lo sa, e non dovrà saperlo, è stato solo un errore che non si ripeterà , quindi che senso avrebbe dirglielo?! Nessuno, già nessun senso… Quindi questo sarà un piccolo segreto.
Perdonami amore mio. Sono un idiota, ma ti amo e non ho intenzione di perderti.
Prendo il cellulare, e rileggo il messaggio della mia Jane, non posso vederla stasera, mi tradirei da solo spifferando tutto,  ho bisogno di restare solo.

For: Amore
Principessa non mi sento molto bene, perdonami ma stasera è meglio che resti a casa, mi mancherai, a domani principessa. Ti amo.

Rileggo il messaggio e lo invio. Ecco e domani tutto sarà tornato alla normalità, come se questo giorno non fosse mai esistito.

#Part of Jane.
Sono sul letto che ascolto musica, sperando che arrivi presto la sera per vedere il mio Justin. Sento la musica fermarsi e noto che mi è arrivato un messaggio.
From: Amore mio.
Principessa non mi sento molto bene, perdonami ma stasera è meglio che resti a casa, mi mancherai, a domani principessa. Ti amo.
Lo rileggo due volte, povero Justin, dovrò aspettare domani per vederlo sperando che si senta meglio.

For: Amore.
Tranquillo mio bel principe, riprenditi o verrò a curarti io domani, ti amo.

Lo invio sorridendo e mi rimetto ad ascoltare musica.

#21.00p.m.
Sono in cucina che sbuffo annoiata, vorrei che Justin fosse qui. Sento la porta bussare e sorrido felice, eccolo .
Sorridendo corro verso la porta e la apro.
“Amore” Dico felice, poi lo guardo attentamente e sospiro.
“Ah, Jason ciao.”
“Dispiaciuta piccola?!” Mi dice lui divertito.
“No scusami, è che credevo…”
“Fosse Justin.” Termina lui la frase al posto mio.
Annuisco mortificata e imbarazzata, mentre lui entra in casa.
“Jane. Mi manchi, e so che anche io manco a te, insomma Jane vuoi dirmi che ti sono del tutto indifferente. Bhè io non ci credo affatto. “
Mi dice tutto d’un fiato avvicinandosi a me.
“Jason, vedi io..” Non riesco a terminare la frase che sento una suoneria provenire dal portatile, segno che mi è arrivata un e-mail.
“Scusa un secondo “ dico a Jason andando verso il computer, lui sbuffa, mentre io apro l’e-mail arrivatami da un contatto sconosciuto. La apro e porto subito la mano sulle labbra scioccata e le lacrime iniziano a rigarmi il volto.
“Non può essere” sussurro tra me e me.
“Che succede Jane?!” Mi chiede Jason preoccupato, mentre io scoppio a piangere.
 










SPAZIO AUTRICE
Allora eccomi col nuovo capitolo, scusate il ritardo, e so anche 
che non è grancché, ma spero a qualcuna di voi piaccia lo stesso.
Aspetto vostre critiche o recensioni :)-



 

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Capitolo 10
*** 8 Capitolo. ***


I HATE YOU.!

Come può essere?! Come si può credere a questo? Allora è vero che la felicità non dura più di un attimo, allora è vero  che la gente è semplicemente cattiva e se dai troppo amore non ne ricevi quanto ne vuoi.  Io che mi ero fidata di lui, io che l’avevo amato, io che l’avevo fatto entrare nel mio cuore,  mi ero fidata di lui, ma che stupida, doveva essere logico,  l’agnellino che si innamora del leone è solo un fottuto masochista. Io sapevo che lui amava le donne, sapevo che lui non era mai stato un angelo, eppure la cosa non mi importava perché lui, era lui e non volevo altro, e sembrava tutto perfetto, ma la perfezione non esiste.
Quella foto, quella e-mail, lui sul corpo di quella troia, entrambi nudi, entrambi a godere del mio dolore. Le parole mi muoiono in gola, mentre le lacrime mi scendono sul viso. Perché mi hai fatto questo Justin? Ho fatto di tutto per renderti felice, ho giurato di amarti e scelto te sopra ogni cosa; neanche questo ti è bastato? Porco, stronzo, pezzo di merda, non sai con quanti aggettivi vorrei definirti ora, ma cosa dovrei credere che sia colpa mia? Che non ti ho dato abbastanza? Che io non sono abbastanza?! Dammi un perché ti prego Justin.
Continuo a piangere in silenzio, senza spostare gli occhi da quella foto, Jason continua a guardami preoccupato, mentre si avvicina piano, quasi per paura di farmi del male, sono fragile come un cagnolino smarrito, lasciato solo sul ciglio della strada, abbandonato e tradito dal suo padrone.
“Jane, allora che succede piccola?!” mi chiede preoccupato, per poi guardare la foto che si presentava sullo schermo del mio computer.
 Il suo sguardo è indecifrabile, sembra arrabbiato, deluso, preoccupato, mentre io, io riesco solo a piangere cercando nella mia mente ancora un perché.
“Jane, guardami, Jane smettila ok?! Non è assolutamente il caso di piangere per questo tizio, tu sei bella, sei dolce,  sei di un intelligenza stratosferica,  chiunque ti abbia accanto vince alla lotteria, e io farei carte false per avere quel biglietto vincente.”
Mi dice Jason sorridendo e accarezzandomi il viso, il suo tono e la sua dolcezza riescono a strapparmi un impercettibile sorriso.
“Non tutti la credono come te, Jason… Non vedi?!” Dico delusa e amareggiata.
“No, quello è solo essere stupidi, coglioni, non ti merita. Forse non sa il tesoro che ha perso, mettiti nella testa che la colpa è sua e di quella puttana e non tua, perché tu sei perfetta.”
Lo guardo per un secondo, poi mi fiondo tra le sue braccia, poggio la testa sul suo petto, e piango, anche se tra le sue braccia, il dolore sembra diminuire.  La sua mano mi accarezza i capelli per calmarmi.
“E se ti cucinassi delle crepes?!” Mi dice divertito mentre mi alza il mento.
“Tu non sai cucinare le crepes.” Rispondo ridendo mentre mi asciugo le lacrime.
“Come no? Ti sorprenderò piccola.” Mi dice prendendomi per mano, e ridendo andiamo in cucina.
 
Un quarto d’ora dopo, siamo in una ex cucina distrutta e sporca, a buttarci la farina addosso, mentre ridiamo come dei cretini.
“Ok, forse avevi ragione, non so fare le crepes.” Mi dice toccandosi la nuca mentre ride.
“Davvero Jason? Non l’avrei mai detto..” Dico sarcastica ridendo.
“Ora dobbiamo pulire questo casino.” Continuo guardandolo.
“Oppure possiamo ballare.” Mi dice lui ridendo.
Mette la musica col suo cellulare e iniziamo a ballare per tutta la casa ridendo.
E qui, nascosti in questo mondo solo nostro, mi sembra che il dolore sia stato chiuso fuori, qui in questa utopia, sono protetta e nulla sembra farmi male e il cuore ha quasi ripreso a battere.

#Il mattino dopo.

Ieri io e Jason ci siamo addormentati sfiniti, avrei preferito che quella serata non passasse, perché ora mi tocca fare i conti con la realtà, quella crudele, quella che mi fa male, che mi ha tradito.
Stamattina mi sono svegliata e Jason non c’era, forse sarà andato via presto, chi lo sa.
Mi avvicino a passo lento verso scuola, vado sempre più piano, sperando di non arrivare mai a destinazione, ma purtroppo eccola qui, la mia realtà, e la devo affrontare a testa alta, senza farmi abbattere, devo vincere il dolore, sto male, ma la rabbia sta prendendo la meglio sul dolore.
E giuro che tu Justin soffrirai quanto sto soffrendo io, perché il male è come un boomerang, prima o poi ti torna indietro.
Faccio un sospiro profondo ed entro nell’istituto.
Di Justin nessuna traccia per ora,  cosi mi chiudo nell’aula di chimica e gli scrivo tutto quello che sicuramente non avrò il coraggio di dirgli, sono stata una stupida a fidarmi di lui, sono stata una stupida a credergli, ma ora basta ho smesso, di essere la buona e dolce Jane, ora saranno gli altri ad avere le bastonate in culo non io. Sono stanca di soffrire, Avrò il mio scudo e mi difenderò, nessuno mi più mi distruggerà, nessuno più mi farà il male, che mi ha fatto Justin.
Continuo a scrivere, arrabbiata e frustrata, finché non sento dei ragazzi urlare. “RISSA, RISSA…”; non ci penso più di un minuto, che raccolgo tutte  le mie cose e inizio a correre verso le voci.
 
#Part of Jason.
Ieri Jane era distrutta, e questo ha distrutto anche me, farò di tutto per farla stare bene, lui non aveva il diritto di farle questo, lui non doveva, avrebbe dovuto lasciarla a me, che avrei potuto farla felice, a me che le avrei fatto solo del bene, io che l’avrai amata, ed è quello che farò d’ora in poi.
Justin dovrà pagare per quello che ha fatto, ha illuso Jane e le ha fatto del male, senza averne alcun diritto, come puoi ferire un diamante cosi grande.
Gliela farò pagare lo giuro.  Nessuno può fare del male a Jane, non lo permetto, per nessun motivo.
“JUSTIN!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” urlo a squarciagola in palestra, e la mia voce rimbomba con l’eco di quella grande sala.
“Ma  sei impazzito? Che cazzo urli?” Mi dice Justin furioso, uscendo dallo spogliatoio.
“Io sarei impazzito?! Tu pezzo di merda, come ti è saltato in mente. Giuro che ti ammazzo.” Dico correndo verso di lui e gettandomi su di lui aggredendolo.
“Ma sei impazzito, io non ti ho fatto un cazzo cosa vuoi.” Dice lui spingendomi lontano.
“A me non hai fatto un cazzo, ti sei solo scopato una troia, e hai fatto del male a Jane, non ne avevi nessun diritto pezzo di merda.”
Continuo arrabbiato, lui si irrigidisce e rimane fermo senza parlare.
“Lei lo sa?” Mi chiede poi spaventato, con gli occhi spalancati.
“Certo che lo sa coglione, e giuro che la pagherai.”
“Ma che cazzo centri tu eh? Non ti deve riguardare minimamente, che credi che ora starà con te coglione? Devi farti i cazzi tuoi.”
Mi dice spingendomi nuovamente.
Spero stia scherzando questo PEZZO DI MERDA.
“Non hai diritto di parlare TU, che sei un animale, dovevi lasciarla a me io l’amo, io le farei del bene, non come te che sei solo un essere senza sentimenti e senza cuore.”


Iniziamo a prenderci a botte di nuovo, mentre intorno a noi si forma un cerchio che di ragazzi e ragazze, che urla, ride, bisbiglia…
“BASTA, BASTA.” Sentiamo urlare, entrambi ci voltiamo alla vista di Jane in lacrime
“Amore…” Dice Justin avvicinandosi a lei.
“Stai bene?” Dice lei, Justin sta per rispondere, quando lei si avvicina a me e mi accarezza la guancia.
Annuisco lentamente, per poi guardare in cagnesco Justin, gesto che lui ricambia.
“Jane amore, io…” continua  lui avvicinandosi.
Mi metto davanti a Jane, come per difenderla.
“Devi sparire non l’hai capito?!” Dico arrabbiato, stiamo per ricominciare, quando Jane mi tira per un braccio.
“Non ne vale la pena.” Dice col viso calato, piangendo ancora.
La tengo stretta a me abbracciandola e accarezzandole i capelli.
“Andiamo via di qui…” Le sussurro piano.
“Aspetta Jane ti prego… amore…” Continua Justin quasi disperato.
Come si azzarda solo a parlarle ancora, è solo un povero illuso, non lo lascerò può avvicinare a Jane.
“Non ho niente da dirti Justin. Tutto ciò che ho da dirti è scritto qui, ma ti giuro che la mia voce non l’ascolterai mai più, e tantomeno rincontrerai i miei occhi.”
Justin prende  quella che sembra essere una lettera, e resta fermo in silenzio, mentre Jane esce di corsa dalla palestra, seguita a ruota da me.
 
#Part of Justin.
Che cazzo ho fatto? No ti prego amore mio no. Vorrei correrle dietro, farle capire che sono un coglione, che ho sbagliato, ma non posso perdere la mia vita, la mia anima gemella, l’unica che abbia amato. Sono un povero stronzo, ma non posso perderla solo per questo. Jane, è come se già mi mancasse, cosa sono io senza di lei? Nulla.
Non ho coraggio ad aprire la lettera che mi ha dato. Nei suoi occhi ho letto l’odio, e sicuramente si leggerà anche tra queste parole…
Con il poco coraggio che ho apro la lettera e comincio a leggere.

“Caro Justin,
Non so perché ti scrivo queste parole, forse sono troppo vigliacca per parlarti e affrontare questa realtà, credevo che tu fossi diverso, credevo che tu mi amassi, come io ho amato te, ho creduto all’illusione di essere felice.  Ma tu mi hai portato via quest’illusione distruggendomi, come se niente fosse.  Sono stata distrutta da quello che ho scoperto, e sono distrutta tutt’ora, spezzata in due, col cuore infranto. Ma il dolore e la sofferenza, stanno lasciando spazio all’odio e alla rabbia. Prima mi sono chiesta perché l’hai fatto, ho creduto fosse colpa mia, ho creduto di essere sbagliata, ma no non è cosi, io non sarò perfetta, ma questa non è colpa mia, questa è solo colpa tua, del tuo cuore freddo, ti odio Justin, ti ho amato e ora ti odio e non posso evitarlo.  Mi hai fatto del male, quando io ti ho dato tutto quello che potevo, e spero tanto che questo dolore ti torni indietro e capisca, come ci si sente.
Leggi attentamente, ora sto per dirti che non avrò paura di restare senza te. Se adesso te ne vai non me ne frega niente, domani è un altro giorno ricomincerò. Nasconderò il dolore come non ho fatto mai, e non chiedermi di capire, perdonami ma io non ti perdonerò.  Adesso te ne vai facendo crollare il mondo su di me, lo so mi abituerò a camminare senza averti accanto, non è lo stesso per te che lo sapevi già. Ora tutto cambierà, anzi è già cambiato, qualcuno ti ha portato via da me, e spero solo che  sia per sempre, perché non permetterò che tu ritorni a farmi del male. Non ci sarà più posto dentro me per te, ti giuro d’ora in poi io non so più chi sei. Sparisci tu, la tua cattiveria, e le tue bugie. Ora grazie a te, alzerò uno scudo col quale mi difenderò, da quelli come te. E maledico il giorno che ci ha unito.  Questo è il nostro addio Justin, mi hai reso il cuore più freddo di quanto già non fosse, mi hai distrutta, ma ti giuro che mi rialzerò e sarai tu a cadere.
Jane.

 




Spazio Autrice.
Allora ecco il nuovo capitolo, che ne dite della Jane cattiva? Spero che la
storia continui a piacervi, e che continuiate a seguirla, aspetto vostre critiche e recensioni
come sempre. :)
 
 

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Capitolo 11
*** 9 Capitolo ***


#2 settimane dopo

Sono passate due settimane, Justin continua a cercarmi, prova a parlarmi, vi ha provato anche dopo aver letto la lettera

#Flashback

"Jade, Jade ti prego fermati, Jade" Sento urlare alle mie spalle, mi fermo tenendomi le ginocchia e cominciando a piangere "Piccola, ti prego non farlo, non piangere, quell'animale non merita le tue lacrime" mi sussurra Jason dolcemente abbracciandomi, mentre io continuo a piangere stretta al suo petto... Dopo pochi secondi lo allontano con le braccia e lui mi guarda confuso
"Voglio stare un po da sola Jason"
"Jade io..." prova ad obbiettare lui, ma io subito lo zittisco.... No, ora ho bisogno solo di me stessa
"No Jay ti prego lasciami da sola" gli dico piangendo ancora, lui mi accontenta allontanandosi deluso ed anche preoccupato
Cammino e mi ritrovo di nuovo su quella panchina, quella stupida panchina dove avevo deciso che lui era quello giusto, quella dove andavo ad ogni nostro litigio e quella dove lui veniva a cercarmi per far pace. Mi siedo e davanti a me cominciano a passare le scene si ogni nostro momento insieme, e piango, piango da stupida ragazzina illusa quale sono.
Comincia a piovere, ma io non mi muovo di li, le gocce si confondono con le lacrime, ma non mi importa, vorrei solo sparire
Sento qualcosa poggiarsi sulle mie spalle, una felpa.
"Jason ti ho chiesto di lasciarmi sola" dico tirando su col naso, senza neanche voltarmi "vorrei dirti ti sbagli sono io amore mio, ma non posso " sento dire alle mie spalle. Mi alzo di scatto e mi volto, e lo guardo di fronte a me zuppo dalla testa ai piedi, e con gli occhi rossi, quasi avesse pianto, ma mi sbaglio, lui non piange, lui non ha cuore.
"ANCORA TU. DEVI SPARIRE, NON VOGLIO PIÙ VEDERTI O SENTIRTI, DEVI SPARIRE DALLA MIA VITA JUSTIN, VOGLIO DIMENTICARMI ANCHE CHE TU SIA ESISTITO" urlo con tutto il fiato che ho in corpo lanciando la sua stupida felpa in una pozzanghera. Lui guarda la felpa cadere e poi guarda me
"Jade ti prego, io ti amo, ho sbagliato sono un coglione, un pezzo di merda, ma sono nulla senza di te Jade ti prego....Ricordi io ti verrò dietro con la mia ranger Rover finché non decidi di salirci" mi dice lui con la voce spezzata avvicinandosi, ma no io non lo perdonerò, io non voglio un traditore al mio fianco, chi tradisce non ama. Ricomincio a piangere sentendo quella frase e scuoto la testa
"Sai cosa Justin? È vero tu mi hai inseguito con la tua ranger Rover, non mi hai dato il tempo di salire che mi hai investito.... E ora almeno lascia che io mi rialzi in pace" gli dico piangendo
"Allora tu lascia che ti sia una mano a rialzarti amore mio" mi dice lui prendendomi per il braccio, ma subito lo allontano r la mia mano destra finisce sulla sua guancia "Non toccarmi. È FINITA TI CHIARO BIEBER TU PER ME SEI MORTO" gli urlo prima di andare via, e lui per fortuna o sfortuna non mi segue.

#Fine Flashback
Ed ora eccomi qui due settimane dopo che cammino per i corridoi senza sorridere, o alzare lo sguardo, questi sono i momenti peggiori, quando sono sola, sembra che il dolore si triplichi. Ma per fortuna non è sempre cosi, c'è Jason che si prende cura di me è cosi dolce
"Ehy piccola" quando parli del diavolo, Jason mi raggiunge e mette un braccio intorno alle mie spalle "Ehy" lo saluto con un bacio sulla guancia
"Come stai?" mi chiede accarezzandomi un braccio
"Sto" rispondo soltanto, a lui non posso mentire
"Dai Jade sono stanco di vederti cosi, andiamo fammi vincere a me questo biglietto della lotteria e vedrai che ti farò sorridere ogni secondo" Mi dice lui sorridendo, e io scoppio a ridere, ma proprio in quel momento passiamo davanti a Justin che guarda me deluso e Jason in cagnesco, non gli do peso e continuo a ridere
"Insisti co 'sta lotteria eh?!" gli dico ridendo e lui ride con me, arriviamo fuori la classe d'inglese
"Io sono arrivata a destinazione... Allora a dopo" gli dico con un sorriso
"A dopo piccola" mi risponde lui dandomi un bacio sulla guancia per poi dileguarsi

#Part of Jason
Raggiungo la classe fischiettando felice, sarà mia lo so, molto presto lo sarà, e la renderò felice, felice davvero, la farò innamorare, come lei sta facendo innamorare me, se n'è accorta persino w madre, quindi sono proprio cotto perso

#Flashback
"Non provarci Jason hai capito, non devi neanche pensarlo, è la mia ragazza" mi urla Justin mentre mi tiene per il colletto
Gli tiro un calcio, e lui si piega in due lasciandomi andare
"No tu non provarci Justin, l'hai fatta solo soffrire, ora devi lasciare che io la renda felice mettiti da parte" gli urlo, mentre lui si rialza a mi fronteggia
"No Jason, tu forse non hai capito, posso essere un coglione, ma quella è la mia ragazza e tu non devi guardarla neanche da lontano. Stiamo per rifare a botte quando mia madre entra in camera
"Ma che sta succedendo qui allora?" urla mia madre arrabbiata mettendosi tra di noi
"nulla" rispondiamo in coro, mentre continuiamo a minacciarci con gli occhi
"ma se sono due mesi che sembra volete scannarvi come belve" urla lei esasperata
"Non è niente mamma tranquilla, io me ne vado da papà, e bon finisce qua Jason devi stare alla larga da lei" mi avverte Justin mettendosi la giacca e uscendo dalla camera sbattendo la porta..
"Allora vuoi spiegarmi di cosa parlava?" mi dice mia madre a braccia incrociate, annuisco prendendo un lungo sospiro ci sediamo sul mio letto e le racconto tutto per filo e per segno.
"...E fine della storia" concludo buttandomi con la testa sul cuscino, lei si avvicina e mi accarezza i capelli,i stringo a lei e le abbraccio i fianchi, ne ho proprio bisogno in questo momento
"Ti sei innamorato" afferma lei guardandomi "Tu dici?" le chiedo guardandola "Andiamo Jason, ci hai messo mezz'ora solo per spiegarmi il colore dei suoi occhi" mi dice lei ridendo, ed io sorrido pensando ai suoi occhi
"Ma credimi bambino mio, anche tuo fratello non è da meno, si sbaglia, ma ha gli occhi di chi ha perso la testa per amore. Ma vi prego comunque finisca risolvete tutto tra di voi, non mi piace vedervi divisa" mi dice lei lasciandomi un bacio sulla fronte

#fine Flashback

#Part of Justin
Basta non ne posso più di questa situazione, rivoglio la mia ragazza, non faccio che pensare a lei, a noi due insieme, a quanto sono un coglione, Jason non so stacca un attimo da lei, sta con lei a scuola, il pomeriggio, persino la sera ed io non ne posso più, ho bisogno di lei per star bene. Avete presente la frase "per me star bene significa stare insieme" ecco per me è proprio cosi.

Non ci penso due volte e corro verso lei e Jason, vedo che si salutano e lei entra in classe, appena Jason va via entro nella classe, il professore ancora non c'è fortunatamente, lei mi guarda, e senza dire una parola, sotto gli occhi di tutti, la prendo in spalla tipo sacco di patate ed esco velocemente dall'aula, mentre la sento imprecare e tirarmi pugni sulla schiena

"Mettimi giu Justin, subito!" urla mentre io chiudo a chiave la porta del laboratorio di chimica, la metto giù e lei mi guarda fredda

"dammi solo un minuto" le chiedo disperato

"sembra che io non abbia altra scelta" mi risponde lei fredda incrociando le braccia al petto. Ok mi ha parlato siamo a buon punto.....

ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutte per prima cosa mi scuso anche qui per la mancanza di HTML, ma come ho detto anche nell'altra mia storia scrivo dal computer detto questo ricomincio ahaha. Allora non so perché dopo taaaaaanto tempo ho ripreso a scrivere questa storia, so solo che ultimamente ho una voglia matta di far conoscere le mie storie e le mie idee, sperando siano almeno leggibili ahaha, insomma spero la storia vi piaccia e spero di ricevere vostre critiche o recensioni su questo capitolo al più presto^.^

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Capitolo 12
*** Capitolo 10 ***


#No part.

“No Justin, è inutile, puoi anche smettere di parlare, è un’ora che cerchi di spiegare, ma sei soltanto ridicolo! Cosa  vuoi che ci sia da spiegare?! La lezione sull’anatomia e la riproduzione l’ho fatta anni fa, non mi serve un ripasso!”  Urlò Jane guardandolo con la rabbia che ormai provava da troppo tempo, per quel ragazzo che credeva fosse  la sua “volta buona”.

“Jane, cazzo se ora sono qui ci sarà un motivo! Porca puttana, perché non puoi semplicemente fidarti di me? Sono qui, ti amo, ho sbagliato lo so, ma ti prego, tu non ci sei, tu non mi parli, tu non mi guardi, tu non mi ascolti, tu non mi tieni la mano… tu non mi ami e mentre succede tutto questo io piano piano sto morendo!”  Rispose il ragazzo liberando finalmente quelle lacrime che aveva nascosto agli altri per troppo tempo, che aveva rinchiuso per poi scoppiare lì, davanti all’amore della sua vita.
La ragazza lo guardò, avrebbe voluto baciare quelle lacrime e farle sparire, ma sapeva che dietro quell’angelo si nascondeva un diavolo.

“Fammi uscire Justin” fu l’unica cosa che disse.

Justin aprì la porta e le disse “Ti amo”
“Anch’io” rispose la ragazza andando via, lasciandolo confuso, felice, ma allo stesso tempo col cuore colmo di dolore.
 
-2oredopo-

“Jane”  urlò Jason alla ragazza sperando che lo senta.

“Jason” lo chiamò la ragazza voltandosi, e sorridendogli, quel ragazzo sapeva farla sorridere solo avvicinandosi.

“Prendi” le disse porgendole una scatolina argentata, lei lo guardò stupita per poi aprire la scatola, e trovare a suo interno, una catenina e un cuore d’argento, con inciso la frase “è tuo”

“Il mio cuore è tuo” le sussurrò il ragazzo, lei lo guardò, con gli occhi lucidi, poche persone erano state cosi dolci con lei in tutta la sua vita e forse imparare ad amare quel ragazza sarebbe stata la lezione migliore.

Cosi dopo quel pensiero, non aspettò un secondo che si buttò sulle soffici labbra di Jason che subito ricambiò, e si lasciarono andare in un bacio lento e dolce.
 
-Ore 00.00-
(N.A. Ascoltate assolutamente con questa canzone in sottofondo :)  https://www.youtube.com/watch?v=gBkz6jdiBd4)
 
Fuori la piaggia cadeva forte, Jade era alla scrivania con il libro di filosofia tra le mani, anche se in quel momento nulla le entrava in testa, iniziò a sentire un ticchettio alla finestra, come dei sassolini, una volta, due poi tre, e proprio quando la ragazza sta per alzarsi il rumore cessa.

Dopo pochi minuti un rumore ancora più forte la distrasse, qualcuno aveva bussato alla sua finestra, era ridicolo, ma era cosi, si avvicinò, guardò attraverso il vetro e lo vide, Justin,  li in tutta la sua bellezza, zuppo dalla testa ai piedi, con una faccia distrutta e un foglio in mano, sopra al foglio il disegno di un cuore spezzato, prese un foglio anche lei e disegnò un punto interrogativo, glielo mostrò, il ragazzo accennò un mezzo sorriso e gli mostrò un secondo foglio

“Sai Cosa Voglio”

La ragazza tirò fuori un sorriso malinconico e poggiò la mano sul vetro, le mancava il suo amore, il ragazzo dall’altro lato poggiò la mano proprio di fronte alla sua e di nuovo gli mostrò il cuore spezzato.

“Non Ho mai Voluto spezzarti il cuore”

 le scrisse stavolta velocemente la ragazza per poi mostrarglielo.

“Ehy io lo so che possiamo tornare al punto in cui eravamo , ti sto sentendo qui vicino al mio cuore. Metti il mio cuore tra le tue mani.”

Le mostrò un terzo foglio il ragazzo, la ragazza allora sorrise, potevano farlo? Lei poteva crederci, e lui già lo stava facendo….

“Sto piazzando la mia scommessa su di noi”

Gli scrisse Jane.
Il ragazzo sorrise e respirò, come se non lo facesse da ormai troppo tempo, mentre il temporale continuava rumorosamente, si sentivano i battiti del loro cuore aumentare, grazie a quel silenzioso dialogo.

“Spero e prego che tu capisca che se l’hai fatto devi solo dire SI”

Dopo averlo scritto il ragazzo glielo mostrò, e l’unica cosa che fece la ragazza, fu aprire la porta finestra e far entrare il biondo, si guardarono e poi si baciarono, un bacio pieno di dolore, rabbia, passione, in poco tempo entrambi si trovarono, prima senza maglie, poi in intimo e poi ancora a sussurrarsi “ti amo” mentre diventavano una persona sola, su quel letto che per sempre avrebbe profumato del loro amore.









ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutte dopo un po ho deciso di continuare questa storia nonostante
non penso sia grancchè, solo per poterla portare a termine, so che il capitolo non è fantastico e
che fin troppo corto, ma c'è un motivo ben preciso.
La storia muterà un pò nei prossimi capitoli, ci saranno dei grandi colpi di scena . Spero di sapere cosa ne pensate al più presto.


 

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Capitolo 13
*** Epilogo. ***


Epilogo.

Jane si svegliò e in quel letto, con un sorriso innocente e a torsi nudo, trovò il ragazzo che le aveva spezzato il cuore che l'amava e che lei amava a sua volta, più di quanto credesse possibile.

Poi prese il suo cellulare guardò lo sfondo e su quello sfondo c'era un ragazzo che aveva imparato ad amare, un ragazzo che ave a lottato per il suo amore e alla fine l'aveva ottenuto...

Sospirò posando il cellulare, indossò i suoi slip, la camicia di Justin e si alzò.

Cosa avrebbe dovuto fare? Perdonare Justin e ritornare con lui? Oppure andare da Jason e restare al sicuro tra le sue braccia? Chi doveva scegliere?

Si guardò intorno e al muro di fronte a lei trovò appeso il poster della sua fiaba preferita, quella che l'aveva commossa tanto per il suo significato.

Si avvicinò al poster e vi trovò una scritta che aveva fatto lei : "Questo si che è vero amore"

Rilesse più volte quella frase, e sorrise... Ora sapevo cosa fare, ora sapeva chi scegliere, ora sapeva chi doveva rendere felice, la risposta era semplice ENTRAMBI.

Si sedette alla scrivania, prese in mano carta e penna e cominciò a scrivere.

"Caro Justin, So che questa mia lettera ti risulterà strana, ma credimi sarà ben diversa dall'ultima che ti ho dato. Stanotte, la più bella della mia vita, ti ho dato quello che avevo di più caro, sono stata tua in ogni senso e ti ho amato con ogni fibra del mio corpo. Io ti amo perché mi viene spontaneo farlo ed amo Jason perché è stato facile imparare ad amarlo. Ma non sto qui a parlarti di questo, perché in questa storia l'amore di cui si parla non è il mio, o il nostro o quello che c'è tra me e Jason... Qui l'amore più puro è un'altro, uno di quelli indistruttibile anche se con i suoi alti e bassi, quello che cosi forte da spezzare ogni incantesimo delle favole, quello che si sente anche quando ci si sta prendendo a botte non credi? Penso tu sappia di cosa sto parlando Justin. Non sarà l'unico amore della tua vita, ma sarà il più vero e puro ed io non voglio distruggerlo.... Sii felice -Jane.

Rilesse il tutto poggiò la lettera sul cuscino, si preparò per uscire, ma prima guardò il poster appeso alla parete, lo prese e lo mise nella sua tasca.

Quando Justin si svegliò non c'era traccia di Jane, cosi prese la lettera ed iniziò a leggerla, una volta finito sorrise, era proprio da Jane uscire di scena cosi...

Si vestì e andò verso il suo vero amore, come lo chiamava Jane..

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Jason era nel cortile della scuola e rileggeva il messaggio che le aveva mandato Jane.

"Non sono io la persona di cui hai bisogno per essere felice ora e lo sai. Il tuo amore più vero in questo momento è un'altro e io te l'ho portato via anche se non avrei dovuto, ora voglio ridartelo, perché solo l'amore che ti fa ridere a crepapelle, ti fa tirare calci e fare la guerra sul letto è quello il tuo amore più puro. Tuo fratello... spero lo abbia capito anche tu Sii Felice. "

Era confuso, ma tutto fu più chiaro quando notò il fratello corrergli incontro

"Stai bene?" gli chiese mentre Justin cercava di prendere fiato per la corsa

"Senti fratello non prendermi per strano o gay... ma penso che tu sia il mio più vero amore..." confessò Justin guardando il fratello.

Jason non poté fare a meno di ridere. era proprio da Justin prendere ala lettera quello che qualcuno diceva, si avvicinò a lui e gli mise il braccio intorno alle spalle

"tranquillo fratello so che hai sempre avuto un debole per me" e cosi ridendo e dandosi qualche pugno sulle spalle i gemelli Bieber entrarono nell'istituto, insieme proprio com'era sempre stato.

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Jane era seduta sulla panchina al parco, le sarebbero mancati quei ragazzi, ma aveva fatto la cosa giusta e ne era fiera...una bambina si sedette proprio accanto a lei, aveva una bambola, la principessa Elsa di frozen, Jane sorrise.

"È bella vero?" le chiese la bambina riferendosi alla bambola

"molto" rispose sinceramente Jane "Io e mia sorella vogliamo essere come Hannah ed Elsa da grandi, io sarò sempre con lei e lei ni salverà sempre con la forza del nostro amore" confessò la bambina con occhi sognanti, a Jane cadde una lacrima, ma poi sorrise

"Tieni questo è un regalo per te e tua sorella, custoditelo con cura ni raccomando" disse Jane porgendole il poster piegato

La bambina confusa aprì il poster per poi sorridere dalla gioia

"Il poster di Hannah ed Elsa è magnifico grazie...... Lucyyyy Lucyyyy guarda" urlò la bambina correndo a mostrare il poster alla sua sorellina.....













Angolo autrice

Fa schifo lo so e mi dispiace, ma questa storia meritava un finale non volevo rimanerla in sospeso, purtroppo non sono riuscita a fare di meglio, come speravo per questa storia. Ma comunque ringrazio tutte le persone che l'hanno seguita e vanno sopportato i miei abbandoni ahahahah. Le vostre recensioni sono state la cosa più bella di questa storia e ogni volta che le leggo mi fanno venir voglia di scrivere ancora e di nuovo, quindi grazie mille davvero.

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