Strange

di 1a1a_92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** .capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** .Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** .capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** .capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** .capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** .Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** .capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** .capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** .capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Image and video hosting by TinyPic Prologo.
 
Strana. Fin da quando sono piccola questa parola mi perseguita, le mie insegnanti dicevano che ero strana perché facevo cose che per loro non erano normali, giocavo con i maschi perché odiavo tutte le ragazzine della mia classe, adoravo batman e odiavo le barbie, ma a me non interessava. Le cose però non migliorarono  quando iniziai a crescere  anzi se vogliamo dirla tutta iniziarono a peggiorare soprattutto quando a quattordici anni scoprì la tinta per i capelli. Non so quante volte ho cambiato  colore di capelli ma di certo so che non  mi sono mai tinta i capelli di colori normali. Si sono una ragazza strana, e di questo me ne vanto ogni giorno, non mi piace vestirmi come tutti gli altri, non mi piace ascoltare la musica del momento, e soprattutto non mi interessa andare d’amore  d’accordo con tutti. Io sono strana. Io sono Nana Liebe.
   
 
Spazio autrice:
Ciao ragazze questa è la mia seconda FF su i Tokio hotel la prima l’avevo iniziata ma per una cosa e l’altra non l’ho più continuata! Questa storia l’ho pensata un giorno e mi ispira, ho davvero tante idee nella testa e sono convinta a concluderla, fatemi sapere cosa ne pensate! Grazie mille :D

 

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Capitolo 2
*** .capitolo 1 ***


Image and video hosting by TinyPic “Nena dove cazzo sei? Dovevi essere qui dieci minuti fa”, “James non è colpa mia se il pulman ha fatto tardi comunque ho appena messo piede in redazione se hai la decenza di aspettarmi arrivo” senza ricevere risposta misi giù la chiamata, erano le otto del mattino e i miei neuroni dovevano ancora svegliarsi per sostenere una sfuriata del mio capo redattore. Lavoravo per una rivista di musica che veniva venduta in gran parte dell’America, ma io purtroppo scrivevo ancora piccoli paragrafetti insignificanti perché come diceva sempre il capo “A ventunanni devi esse solo molto orgogliosa di lavorare per noi”, ma vaffanculo!


“Eccomi!” dissi dando una manata alla porta dell’ufficio per entrare “Contento?”, “Direi di si! Nena abbiamo un mucchio di cose da fare in questo periodo non ci possiamo permettere nessun tipo di ritardi, anche per dieci minuti, svegliati prima piuttosto o che ne so vai a dormire vestita per fare più in fretta la mattina”, guardandolo accigliata buttai la mia borsa sulla scrivania che era difronte alla sua e togliendomi il cappotto dissi “Non ho nessuna intenzione di rovinare la mia salute per colpa del lavoro, quindi se il tuo problema sono i ritardi non ho intenzione di cambiare per colpa tua visto che non posso prevedere i ritardi dei pulman”, “Beh allora non ti mando a vedere il concerto degli Slipknot dopodomani”
Nena: “Scusami? Ho capito bene?”
James: “Hai capito benissimo, ma visto che non vuoi fare nulla per…”
Nena: “No no farei qualunque cosa per andare a  sentirli persino fare un intervista ad un gruppo di mocciosetti,  o persino mettermi un paio di scarpe con il tacco” a quelle parole James scoppiò a ridere e guardandomi disse “Perché non te le metti per me staresti bene”
Nena: “Ma ti pare! Sono scomode e poi camminerei come un camionista. Comunque quando sarebbe il concerto?”
James: “Non ti do tutti i dettagli se prima mi giuri che fai quello che ti dico?”
Nena: “O dio c’è dell’altro scusa?! Non dovevo solo controllare i miei ritardi?”

James sbuffando sonoramente disse “Purtroppo ti devo dare una brutta notizia, domani mattina devi andare ad intervistare i Tokio Hotel” a quelle parole mi si gelò il sangue nelle vene. “Capisco che avevo detto che avrei fatto di tutto per andare a vedere gli Slipknot ma andare a intervistare quei quattro marmocchi il preda alla fase ormonale mi sembra del tutto esagerato, poi scusa non sono mica spariti dalla circolazione ormai da qualche anno?”. Dentro di me speravo con tutto il cuore che il mio capo se ne sarebbe uscito con una risata dicendomi :ah ah ah Nena ci sei cascata stavo scherzando in realtà quei quattro sono tutti morti in un incedente qualche mese fa per quanto poteva dispiacermi per la loro morte almeno non avrei dovuto intervistarli.

James: “Purtroppo sono tutti e quattro ancora vivi e vegeti e per di più stanno registrando il nuovo album, quindi essendo che noi siamo una  rivista di musica e siamo CURIOSISSIMI  di sapere come stanno i nostri ben amati begnamini tedeschi , tu fantastica, stupenda, e soprattutto stranissima Nena andrai ad  intervistarli domani mattina alle nove e se farai una buona intervista e soprattutto ti comporterai bene ti darò tutte le informazioni per il concerto”
Nena: “D’accordo” con quelle parole racchiusi tutta la mia disapprovazione, e il mio irritamento. Dentro di me c’era una tempesta, il mio cervello dopo quella notizia iniziò ad attivarsi per farsene una ragione e cercare di convincersi che non sarebbe stato così terribile!
Sedendomi alla scrivani accesi il  computer iniziando a pensare alle possibili domande che avrei potuto fare a quei quattro mocciosi.


Ma quando pensate di ritirarvi? oppure ancora meglio : Siete andati via dalla Germania perché avevate paura di una possibile rivolta verso di voi dal povero popolo tedesco?, Tom dicci la verità in realtà sei semplicemente un bambinetto che esagera sempre nel raccontare le tue esperienze sessuali!.


E’ si quelle sarebbero state le vere domande da porre a quei quattro, altro che domande artistiche. Non sapevo nulla o quasi su di loro se non quelle quattro canzoni famose che la radio ai tempi aveva passato fino alla nausea. Per colpa loro avrei dovuto fare ricerche su ricerche per proporre almeno uno straccio di domande decenti. Maledetti!
 
Dopo aver passato una mattinata intera attaccata al computer, e aver fatto milioni ricerche su qualunque sito che parlasse di loro, scontrandomi a volte in blog create da ragazzine in piena tempesta ormonale ero riuscita a ricavare una ventina di possibili domande da poter proporre il giorno dopo.
 
 
Spazio autrice:
spero che vi sia piaciuto il primo capitolo e che vi intrighi. Nena come avete visto è una mezza ribelle ma è anche una ragazza diligente da una parte, si impegna molto nel suo lavoro! come andrà a finire? Lo scopriremo domani quando posterò! Fatemi sapere e vi ringrazio in anticipo.
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Capitolo 3
*** .Capitolo 2 ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo 2:



 

Tic toc, tic  toc…
Mezzanotte! In pratica ciò significava quasi un giorno intero rinchiusa tra queste quattro mura a concludere un lavoro  di James, beatamente a casa sua a “cenare”  con la sua dolce metà. “Ti odio!” urlai tra me e l’ufficio deserto, sbuffando chiusi il computer e buttai il bicchierino nel cestino. Driiiin!
Appena il cellulare suonò mi voltai di scatto per la sorpresa “Chi è?!”:

-vieni in sala foto. Jo-
-arrivo. N.-

Buttando il cellulare nella borsa, spensi la luce e uscì dall’ufficio saltellando verso la sala foto, stranamente mi  sentivo  felice senza nessun motivo, o meglio c’era ma non ne era sicura “Permesso!” , “Ehi come sei scattante!”
“Hai visto! Ho appena finito di lavorare, tu invece che ci fai qui?”
Jo: “La stessa cosa” e scoppiando a ridere mi guardò con i suoi occhi verdi, “Ti ho portato una cosa per rendere più felice il lavoro” e senza dire nient’altro tirò fuori dall’armadietto una bottiglia di Vodka alla fragola, il mio alcolico preferito “O dio! Non ci credo” e buttandomi addosso lo abbracciai e iniziai a baciarlo ripetutamente sulla guancia “grazie, grazie, grazie”, “Basta Neeeeee, beviamolo almeno”, “Subito!”. Sedendomi sul tavolo presi la bottiglia, tolsi il tappo e iniziai a bere quel liquido rosa al sapore di fragola che piano piano mi invase la gola “Che buono” e fingendo in un orgasmo lo passai a Jo che ridendo iniziò a bere anche lui “Ma a cosa devo questo meraviglioso regalo?”
Jo: “Per il tuo costante impegno nel lavoro no?” e guardandomi con occhi maliziosi gli tirai un buffetto sulla spalla “Di la verità!”
Jo: “E’ la verità signorina! Io non mento mai”
Io: “E va bene ti credo, ora passa però è il mio regalo non il tuo” e strappandogli la bottiglia mi alzai con un saltello  dal tavolo e iniziai a passeggiare senza una meta per la sala foto facendo finta di guardare i quadri  appese al muro  sapendo che Jo mi seguiva con lo sguardo “Hai voglia di farlo?” dissi come se fosse la cosa più normale da dire ad una persona, e come prevedevo, lui era li, dietro di me e sentendo il suo alito caldo vicino al mio orecchio rabbrividì “Sai non vedevo l’ora che me lo chiedessi” e sorridendo tra me e me mi girai per poterlo vedere, bevvi un altro sorso di vodka e poi la posai su un tavolino li vicino.



Mezz’ora, un’ora ? Esattamente non sapevo quanto tempo era passato sapevo solo che io e jo eravamo sul tavolo delle riunioni completamente nudi, abbracciati e mezzi ubriachi.
Jo: “Nena..”
Ne: “Si!”
Jo: “Ne abbiamo fatta ancora una delle nostre” e scoppiando a ridere insieme mi stampò un bacio sulla guancia “Hai ragione! Siamo i soliti coglioni” e avvicinandomi ancora di più verso di lui che iniziò a farmi i grattini sulla testa dissi “Che ore sono?”
Jo: “Non ne ho idea, aspetta..” allungando il braccio prese il cellulare e stupito disse “Le tre di notte”.
Ne: “Oddio alle nove devo essere a intervistare quei mocciosi” e alzandomi di scatto con la schiena in un momento di lucidità presi le mutande ma Jo mi bloccò la mano “Ne ti devo dire una cosa?” voltandomi verso di lui dissi “dimmi”
Jo: “Ti voglio bene”
Ne: “Anche io scemotto, sei il mio migliore amico” e sorridendo mi avvicinai verso di lui ancora sdraiato lo abbracciai e gli stampai un bacio sul naso “Ora devo andare però”
Jo: “Va bene allora a domani, ah ma chi devi andare a intervistare?”
Ne: “I tokio hotel!”
Jo: “Ahhh, ma non erano morti?”
Ne: “Purtroppo no” e facendo un sorriso amaro presi i miei vestiti e scesi dal tavolo per rivestirmi.
Jo il mio migliore amico, e il ragazzo con cui avevo rapporti sessuali da più di due anni. In fondo ero strana anche in questo.

 
Spazio autore:
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Diciamoci la verità Nena è davvero una ragazza particolare, ma la cosa che ora mi preme di più è scoprire come andrà con i tokio hotel? Intanto voglio ringraziare e rispondere a :


luchia nanami: La foto che ho postato nel capitolo precedente è Nena, e ti ringrazio davvero tanto per il complimento, spero che anche questo capitolo ti piaccia!:D

Rabbit001: Ti ringrazio davvero tanto per il commento, e se hai voglia puoi lasciare altri commenti sei libera di fare tutto quello che vuoi!:D

INTANTO VI LASCIO UNA FOTO DI JO, IL MIGLIORE AMICO DI NENA.
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Capitolo 4
*** .capitolo 3 ***


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Capitolo 3
 




Aprire gli occhi dopo soli quattro ore di sonno non era facile, soprattutto per me che amavo passare le giornate a dormire. Mettendo un piede fuori dalle mie calde coperte rabbrividì, anche oggi sarebbe stata una giornata del cazzo come tutte le altre, in più tra poche ore avrei visto quei mocciosi. Trascinandomi per il corridoio con ancora addosso il piumone del mio letto andai verso il bagno per farmi una doccia ghiacciata, l’unica cosa che mi serviva per farmi passare definitivamente la sbronza della nottata.
“Ciao ragazzi allora cosa mi volete raccontare? Nessuno vi ha ancora avvelenati?” no Nena non puoi, ricordati fai tutto questo solo per il concerto degli Slikpon, devi comportarti bene “Ciao ragazzi, sono così contenta di potervi intervistare..” oddio Nena come sei falsa a volte, lavati la bocca con il sapone che fai prima “Ma perché toccano sempre a me queste cose” e buttandomi sotto il getto d’acqua ghiacciato cercai di svuotare  la testa.

 
…………….



Tre, due, uno. Tirai un bel sospiro e suonai il citofono per entrare nello studio di registrazione “Si!”
Nena: “Salve solo Nena Liebe la giornalista di The music avevo un app…”
X: “certo entri pure la stanno aspettando”
Nena: “Grazie mille” poteva farmi pure finire di parlare invece di interrompermi comunque. Mezza stizzita entrai nello studio di registrazione che per i miei occhi sembrava più una villa di lusso per bimbi troppo viziati, camminando sul pavimento lucido mi diressi verso una porta in cui fuori mi attendeva una ragazza con un sorriso plastico stampato sul volto e  gambe chilometriche “Buongiorno!”
Nena: “Buongiorno signora?”
X: “Victoria le devo dare alcune informazioni prima di incontrare i ragazzi”, a quelle parole sbiancai e iniziai a pregare che non mi avrebbe dato nessun limite di argomentazione con i mocciosi “Dica pure”
X: “Per la privacy non potrà fare domande sulla relazione di Tom Kaulitz e degli altri ragazzi, non può fare domande sulla sessualità di Bill Kaulitz e nemmeno dell’incidente di qualche tempo fa di Gustav il batterista” , “Posso almeno chiedere che colore di mutande indossano o anche quello è un limite che mi imponete”  mi posai una mano sulla bocca prima di poter farmi scappare qualcos’altro. Stizzita Victoria aprì la porta e mi fece entrare “Ragazzi lei è Nena Laib…” , “Liebe, mi chiamo Nena Liebe” , “Liebe scusate” calcando il cognome e guardandomi in cagnesco “E’ la giornalista di the music”.

TH: “Ciao!”
Nena: “Ciao ragazzi”
Victoria: “Vi lascio se ci sono problemi chiamatemi” e detto questo  se ne andò da dove era arrivata. “Bene dove ci possiamo mettere per fare una chiacchierata musicale” quello che sembrava il chitarrista il quale era parecchio cambiato mi disse “su questo divano  vieni pure” e facendomi strada mi trovai in una saletta con un grosso divano di pelle. Guardandoli bene non me li ricordavo così, erano diventati più adulti e  il cantante grazie a dio aveva sostituito la matita per gli occhi con i piercing “cos’hai da guardarmi?” senza volere con lo sguardo mi ero fissata più del dovuto su di lui;  imbarazzata risposi “ehm no nulla scusami è che sei diverso..”, “Da come ero prima? Si sono cambiato parecchio “ e ridendo guardò gli altri.
Nena: “Bene allora, parliamo subito del vostro nuovo album che state preparando, è diverso rispetto agli altri precedenti?”
Tom: “Sicuramente è un album più maturo rispetto agli altri”, “Con testi e musicalità sicuramente più dure” disse Bill  continuando a fissarmi. Ero imbarazzata, avrei voluto sotterrarmi e non sapevo nemmeno il vero motivo. Non mi ero mai sentita così. Diventando bordò continuai a tenere stretto il mio registratore e ad ascoltarli cercando di prestare attenzione “Quindi quando pensate di tornare sulle scene?”
Bill: “In realtà verso i primi mesi del 2014 se tutto va bene”
Io: “Avete già pensato al nome dell’album?”
Bill: “Ancora no, ma vedendoti avrei trovato un paio di nomi da dargli” sgranando gli occhi  strinsi ancora più forte il registratore “Scusami?!”
Tom: “Bill! Ma che caz..”, “Nulla volevo solo dire che non capita tutti i giorni di vedere un intervistatrice con i capelli mezzi bianchi e mezzi rosa e vestita con leggins e anfibi”
Nena: “E quindi questo ti da il diritto di prendermi in giro giusto?” stavo per dire addio al mio concerto degli Slikpon me lo sentivo, e in più mi iniziavano a prudere le mani vedendo l’aria tranquilla del biondino.
Georg: “Ragazzi calmatevi, mi dispiace Nena Bill non voleva insultarti”
Nena: “Non vi preoccupate” rivolgendomi verso di lui ancora rossa in faccia dissi “I tuoi commenti comunque non mi toccano”. In realtà non era vero mi sentivo spogliata sotto il suo sguardo, e la cosa mi faceva sentire male.
Nena: “Comunque come è andata la vostra partecipazione dsds ?”
Tom: “Molto bene ci siamo divertiti molto, abbiamo scoperto molti talenti”
Bill: “E tu Nena hai il talento?”
Nena: “se lavoro per the music a ventunanni  vuol dire che ce l’ho il talento! Comunque cosa ne pensate dei nuovi talenti attuali o dei gruppi emergenti?”
Bill: “Alcuni sono molto bravi, ma alla fine i migliori siamo sempre noi” Oddio lo avrei strozzato alla fine della mattinata se solo avrei potuto “Bene, passiamo ad altro..” facendo un bel respiro profondo e guardando in terra ripresi “avete altri progetti al di fuori di questo album ora come ora”.

Georg: “Per il momento no giusto?”
Tom: “Giusto”
Bill: “Io ne avrei uno in realtà, capire come è possibile che ti sia venuto in mente di tingerti i capelli di rosa e bianco”, “Ma scusami quale sarebbe il tuo problema con i capelli?! A me piacciono così” e senza dire nient’altr, non potendo sopportare altre insinuazioni spensi il registratore e mi alzai di scatto “A mai più grazie mille per quest’ora, voi tre ragazzi siete stati gentilissimi”, non aspettati nemmeno nessuna risposta mi diressi immediatamente alla porta per uscire. Moccioso!



Spazio autrice:

Cosa ne pensate del comportamento di Bill? Per me si è comportato un po maluccio, e abbiamo capito che il suo problema alla fine sono i capelli di Nena ma sarà solo quello? Magri nei prossimi capitoli scopriremo qualcos'altro. Cosa ne pensate di questo incontro/ scontro?

Ringrazio come sempre 


luchia nanami e Rabbit001

E invito tutti gli altri lettori a lasciare qualche commento :D 
Un abbraccio!
 
 


 

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Capitolo 5
*** .capitolo 4 ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo 4
 
 

“Nena ma perché oggi non parli? E’ successo qualcosa?”, “Assolutamente no perché deve essere successo qualcosa? Una non parla e deve essere succes…”, “NENA RILASSATI non ti ho detto nulla” stizzita riabbassai la testa verso il computer cercando di scrivere un articolo decente sui  quei Tokio Hotel, ma era impossibile, ogni volta che cercavo di elaborare una frase di senso compiuto  mi venivano in mente  tutte quelle frecciatine di quel mocciosetto  e di conseguenza mi venivano istinti omicidi che mi portavano a scrivere sulla tastiera del pc mille insulti, “Vado a fare un giro” e alzandomi dalla sedia uscì senza dire nient’altro.


Toc, toc..


“Jo!” aprendo la porta misi la testa dentro alla sala, guardandomi intorno per trovare la sua figura ma essendo che era una giornata sfigata non lo trovai e imprecando chiusi la porta. “Katy hai visto Jo per caso?” dissi alla segretaria che alzando la testa dalla fotocopiatrice disse “si è nei sotterrai che deve cercare non so che cosa, perché?”
Nena: “Cazzi miei cara” e scoppiando a ridere gli feci una linguaccia che lei ricambiò, mentre mi stavo già dirigendo verso l’ascensore.
“Joooooooo dove cavolo sei???”, “Mi hanno rapito gli alieni Ne” e uscendo da un armadio tutto impolverato iniziammo a ridere come matti e prendendomi per la vita mi buttò a terra ridendo ancora. “Jo stamattina mi sono sentita un insetto schifoso” tornando seri di botto mi guardò “In che senso piccola?”
Nena: “Quello che ho detto! Sono andata ad intervistare i Tokio Hotel e quel fottuto, emerito, gigantesco stronzo di Bill Kaulitz mi ha iniziato a tirare frecciatine su i miei capelli, sul fatto che fossi strana e per la prima volta mi sono sentita in imbarazzo, sbagliata ed è stata un esperienza bruttissima che non vorrei più provare” finendo la frase con il magone mi buttai sul petto del mio migliore amico che prontalmente mi abbracciò forte a lui.
Jo: “Nena tu non devi sentirti così, sei bellissima, straordinaria e hai stile da vendere. Lui semplicemente è un egocentrico di merda che deve solo ringraziare che io non ero li con te se no lo avrei ridotto io come un insetto” , a quelle parole iniziai a sentirmi protetta e premendo il mio corpo ancora di più al suo petto iniziai a calmarmi.
 

…………………………

 



“Già tornata?”, risedendomi sulla sedia del mio ufficio sorridendo beata guardai il mio capo “si James sono giù tornata e sto molto meglio ora se non ti dispiace torno al mio lavoro” e facendoli una linguaccia riaccesi il computer e iniziai a scrivere  trascinata da una strana ispirazione:
 
“i famosissimo Tokio hotel sono tornati è ufficiale, e proprio per questo motivo che io Nena Liebe sono andata di persona ad incontrarli nel loro lussuosissimo studio di registrazione. Appena entrata i ragazzi mi hanno accolto calorosamente, e subito quello che ho notato  è stato il loro cambiamento personale: Tom è diventato sicuramente più adulto e ha abbandonato i suoi dread che lo distinguevano, Georg si è tagliato i capelli ed è diventato ancora più muscoloso di prima, Gustav ormai è diventato il tipico tedescotto che ama wuster e crauti…mentre Bill, beh riguardo a Bill ci sono stati numerosi cambiamenti e proprio per questo motivo volevo mettere un paio di foto per mostrare il suo cambiamento  fuocalizzandomi  soprattutto  suoi capelli. Vi ricordate quando aveva i capelli neri e bianchi, o i dread bianchi, e vi ricordate quanto decise di tingersi i capelli di grigio? Stamattina quando sono andata d intervistarli aveva un bellissimo biondo in testa, ma soprattutto aveva delle bellissime extension per allungare la sua chioma.”
Bill Kaulitz ti fotto!  Sappilo.

 
Spazio autrice:
Nena mi sembra molto convinta nel voler farla pagare a Bill, come reagirà all’uscita di questo articolo il nostro begnamino ? Lo scopriremo!Scusate se il capitolo è breve ma sto progettando un capitolo più lungo che pubblicherò nei prossimi giorni!

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Capitolo 6
*** .capitolo 5 ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo 5
 
Bill


 
“E’ uscita l’intervista!” urlò Tom dall’ingresso dello studio di registrazione “quella che ci ha fatto la strana?!” urlai in risposta, “ahia!” Georg con il suo dolce peso si era buttato addosso a me “Anche se non sembra, pesi e anche tanto Hobbit!”

Geog: “Non capisco perché ce l’hai con quella ragazza che ti ha fatto?”

Bill: “Nulla semplicemente mi sta sul cazzo a pelle non posso?”

Tom: “L’hai tratta di merda povera” e sedendosi sul divano dove io ero beatamente spaparanzato aprì la rivista “Vediamo cosa ha scritto?”

Bill: “No se vuoi direttamente bruciarlo nel camino per me è uguale” e alzandomi per sedermi in modo composto scoppiai a ridere “Come sono simpatico…Gusss alza il culo e vieni qua!”

Gustav: “Arrivo!” poco dopo dei passi pesanti raggiunsero la sala e il batterista arrivò  e con la faccia stanca si buttò con un tonfo sul divano di pelle opposto “Cosa c’è?”
Tom: “Innanzi tutto grazie per la tua presenza..”
Georg: “Si grazie Gustav siamo onorati” e trattenendo una risata guardarono Gustav che ghignandosela prese un cuscino e lo buttò addosso al chitarrista “Gli autografi ve li faccio dopo! Ditemi”
Bill: “E’ uscita l’intervista che ci ha fatto quella cara ragazza con i capelli bianchi e rosa…non vedevi l’ora vero?”
Gustav: “A quella che ci ha fatto Nena?”

Bill: “Ti ricordi pure il nome?”

Tom: “Sei un bradipo!” e dandogli una pacca dietro la nuca stese le gambe sulle sue e andando verso la pagina della loro intervista rimase basito “Ehm Bill…penso che, che te l’abbia fatta pagare la tipa”

Bill: “Ma che cazz…o Dio! Ma…” semplicemente rimasi di ghiaccio nel vedere le mie foto vecchie, con i diversi tagli di capelli e senza aspettare l’attenzione degli altri iniziai  a leggere a raffica “i famosissimo Tokio hotel sono tornati è ufficiale, e proprio per questo motivo che io Nena Liebe sono andata di persona ad incontrarli nel loro lussuosissimo studio di registrazione. Appena entrata i ragazzi mi hanno accolto calorosamente, e subito quello che ho notato  è stato il loro cambiamento personale: Tom è diventato sicuramente più adulto e ha abbandonato i suoi dread che lo distinguevano, Georg si è tagliato i capelli ed è diventato ancora più muscoloso di prima, Gustav ormai è diventato il tipico tedescotto che ama wuster e crauti…mentre Bill, beh riguardo a Bill ci sono stati numerosi cambiamenti e proprio per questo motivo volevo mettere un paio di foto per mostrare il suo cambiamento  fuocalizzarmi soprattutto  suoi suoi capelli. Vi ricordate quando aveva i capelli neri e bianchi, o i dread bianchi, e vi ricordate quanto decise di tingersi i capelli di grigio? Stamattina quando sono andata d intervistarli aveva un bellissimo biondo in testa, ma soprattutto aveva delle bellissime extension per allungare la sua chioma.”

Bill:“Ma che grandissima stronza”

Georg: “Te l’ha fatta pagare per quello che gli hai fatto”

Tom: “Beh non ha tutti i torti”

Bill: “Gustav tu cosa ne pensi ormai qui stanno dicendo tutti la propria idea!” infastidito  guardai Gustav  che alzandosi  disse ”Te la sei cercata” e andando verso il frigo tirò fuori una birra.




 
……………………………………
 


Nena

“Nena vieni un attimo qua” Grido James, “arrivo” e alzandomi pigramente dalla scrivania andai verso la macchinetta del caffè in cui c’era il mio capo che mentre sorseggiava il suo caffè stava leggendo il mio articolo “Eccomi”
James: “Esattamente Bill Kaulitz che cosa ti ha fatto? “
Nena: “Nulla è un ragazzo così gentile, garbato, e  soprattutto educato …cosa potrebbe avermi fatto se non insultare la mia persona?”
James: “hai ricevuto critiche da parte sua quindi?” e sapendo che io odiavo essere criticata iniziò a ghignarsela  sotto i baffi che non aveva, e a quella vista mi iniziarono a saltare i nervi “Si quel lurido pezzo di mer….”, “Spero che tu non stia parlando di me!” voltandomi di scatto vidi un ragazzo alto, magro e con i capelli lunghi e mesciati …Ebbene era proprio  lui, il mio peggiore incubo Bill Kaulitz !

“Si stavo proprio parlando di te, ahi James!”, “Nena un po’ di educazione, carissimo Bill come stai?”, e stampandosi un sorriso falsissimo in faccia si avvicinò a lui tirandogli una pacca sulla schiena il quale il cantante rispose con un occhiata tremenda “Beh cosa ci fa un artista qui?”
Bill: “Nulla semplicemente per andare a prendere un caffè con la giornalista più mediocre degli ultimi tempi” e guardandomi con aria di sfida dissi “Mi farebbe piacere andare a bere un caffè con il cantante più effemminato degli ultimi tempi “ e continuandolo a guardare andai verso la porta “Andiamo ?” e lui facendo un cenno al mio capo uscì insieme a me.
Per tutto il tragitto non parlammo finche  non ci trovammo  in un parco con due bicchieri di caffè in mano.

Nena: “allora cosa vuoi da me?”

Bill: “Semplicemente non sono  state molto carine le cose che hai scritto”

Nena: “Giusto perché le cose che hai detto su di me sono state carine” e bevendo un sorso di caffè cercai di rimanere calma anche se i nervi stavano già per saltare “Io sono Bill Kaulitz e posso dire tutto quello che voglio”

Nena: “No tu non sei un cazzo di nessuno, sei un mortale come me e questo non ti da il diritto di dire o fare quello che vuoi” e saltando giù dalla panchina mi misi di fronte a lui .

Bill: “Mi dai fastidio come persona”

Nena: “anche tu”

Bill: “Bene!”

Nena: “Bene!” e guardandoci negli occhi  per un intero secondo che sembrò durare un secolo scoppiammo a ridere insieme “Oddio sembriamo dei bambini piccoli”

Bill: “In effetti” asciugandomi una lacrima mi riandai a sedere sulla panchina vicino a lui e dopo aver  bevuto  un sorso di caffè dissi “Beh Kaulitz essendo che siamo persone adulte dovremmo comportarci come tali, e diciamoci la verità non ci siamo comportati proprio bene entrambi, tu hai sbagliato ad attaccarmi e io ho sbagliato a scrivere quell’articolo.” Presi un respiro profondo e ripartì a parlare “quindi chiediamoci scusa e finiamo qui questa orribile storiella, cosa ne pensi?”

Bill: “Io non chiedo mai scusa a nessuno, ti posso però offrire qualcosa in segno di pace se vuoi” sbuffando divertita mi voltai verso di lui “sei pessimo fattelo dire!”

Bill: “Pranzo o cena?”

Nena: “Cena!”

Bill: “Bene”

Nena: “A una condizione però?”

Bill: “Oddio quale?”

Nena: “Che scelgo io dove andare”

Bill: “Sono pronto per andare in manicomio allora” e ridendo si alzò “Ora devo andare ragazza strana ti passo a prendere al lavoro stasera per le otto”

Nena: “Guarda che ho una casa, se vuoi mi puoi passare a prendere li” ghignandomela sotto i baffi “Ah ma davvero? Che fico, in realtà pensavo che vivessi sotto i ponti, mi dovrò ricredere su di te”

Nena: “Sta zitto e vattene prima che ci ripensi di fare pace con un effemminato come te”

Bill: “si hai ragione meglio che vada che la situazione sta già degenerando a dopo” e avviandosi verso l’uscita del parco mentre io ero ancora seduta a guardarlo gli urlai  “comunque abito in via ********* se ti interessa” lui voltandosi camminando ancora mi fece l’okey con la mano e poi si rivoltò per andarsene.
 
 
Spazio autrice:
 
Scusate per l’attesa ma capitemi, feste su feste ed era praticamente impossibile pubblicare, ma sono tornate e questo è l’importante! Allora cosa ne pensate di questo capitolo? Cosa succederà tra Nena e Bill? Si scanneranno o andranno d’amore d’accordo durante l’appuntamento? Commenti please!!
Ringrazio come sempre tutti coloro che recensiscono la mia storia, chi mi segue e chi semplicemente è un lettore silenzioso! Un bacio

 

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Capitolo 7
*** .Capitolo 6 ***


"DICIAMOCI LA VERITA' NOI DUE ABBIAMO GROSSI PROBLEMI!"


Capitolo 6


NENA

Tornai al lavoro con una strana agitazione mai avuta prima, avevo davvero accettato di uscire con lui? Ma la cosa che mi preoccupava di più era sapere se era un appuntamento o una vera e propria cena in segno di pace! Sicuramente la seconda, o almeno così speravo.
Entrando in ufficio come un automa andai verso la mia scrivania ma qualcosa mi bloccò il passaggio “Ah!”
James: “Ma che ti urli cretina sono io!” guardando verso il basso per vedere cosa mi aveva bloccato vidi il braccio di James e tornando con la testa sulla terra scoppiai a ridere come una forsennata “scusami ero per i cavoli mie”

James: “Ho notato, allora come è andata? Hai compiuto un omicidio?”

Nena: “No in realtà no ci siamo chiarati se così possiamo dire”

James: “Bene beh allora torna al lavoro, ah stasera dovresti fermarti a lavorare puoi?” scattando dissi “No no stasera proprio non posso devo andare ehm da mia madre” oddio stavo raccontando davvero una bugia! James guardandomi stranito disse “Ah beh va bene domani sera però puoi?”

Nena: “Certo domani sera va benissimo, ora vado un attimo in bagno e mi metto a lavorare” senza ricevere risposta mi buttai a capofitto fuori dall’ufficio e corsi in bagno. –Prima o poi mi licenzieranno!-

Avvicinandomi allo specchio vidi la mia figura riflesse  completamente sconvolta, guance rosse fuoco, i capelli ancora scompigliati dal vento del parco “O dio” aprendo il rubinetto mi buttai un po’ di acqua gelida sul volto e con le mani ancora li mi accasciai per terra vicino al muro. Avevo bisogno di riflettere.


……………………………………….
 


BILL
 


Esattamente non sapevo che cosa mi era saltato in mente quando gli ho chiesto di uscire a cena, io la odiavo, l’avevo anche insultata e ora ci stavo uscendo a cena. Bill ma che cazzo stai combinando!

“Bill, ohhh Bill”, “Oh!” voltandomi spaventato vidi che difronte a me c’era Tom che con la mano sventolata stava cercando di richiamare la mia attenzione “Ma ci sei!”

Bill: “Si si ci sono stavo solo pensando, che c’è comunque”

Georg: “Noi saremmo pronti per la prova se vuoi unirti a noi, così giusto perché sei il cantante” e scoppiando a ridere mi guardò insieme a

Tom “Ma che ti è successo fratellino? Hai incontrato un alieno per caso”

Bill: “Magari! Penso che a quest’ora sai meno pensieroso.In realtà ho invitato a cena la giornalista”

Gerog e Tom: “Cosa???!”

Tom: “Perché?”

Gustav: “scusate chi ha invitato chi?” comparendo come un fungo dalla porta dello studio con le bacchette ancora in mano si piazzò vicino al bassista “Bill ha invitato Nena ad uscire”

Gustav: “Ma mica la odiavi?”

Tom: “che poi odiare è una parola grossa manco la conosci” Okey, mi sentivo come ad un interrogazione scolastica mescolata ad una seduta dallo psicologo non potevo sopportare oltre, dovevo andarmene “Avete rotto!” e senza aspettare risposta andai verso la porta di uscita ma “Bill, Bill caro Bill, fratellino adorato aspetta un secondo torna qui” e prendendomi per la manica della maglietta Tom mi ritrascinò in sala

“Allora punto uno dicci cosa è successo con la tipa multicolor, punto due cosa ne pensi a proposito” –ma che cazzo stava dicendo mio fratello- fu il mio primo pensiero, accigliato lo guardai ancora perplesso e poi senza fiatare mi riavviai verso la porta ma “Billllll Kaulitz torna subito qui!”.

Bill:“ col cazzo!” e uscendo sbattei la porta e correndo mi avviai verso la mia macchina. Oddio che giornata di merda!


.................................................. 
 


NENA
 


Dopo aver passato quasi il resto del mio pomeriggio lavorativo accasciata al muro del bagno dondolando come una pazza psicopatica, ora mi ritrovavo davanti al mio armadio per cercare un vestito per la cena. Cosa c’era di insolito in tutto questo?

Punto uno: io non sceglievo mai in modo accurato e psicopatico cosa mettermi.

Punto due: Per di più stavo uscendo fuori di testa per una persona odiosa come Bill Kaulitz.

Punto terzo: Stavo scegliendo cosa mettermi per una cena alla quale io non dovevo fare colpo.

“Vaffanculo Kaulitz, tu, questa cena  e la tua faccia da schiaffi!” imprecando mi buttai ad occhi chiusi sopra il letto ormai coperto da un centinaia di vestiti e magliette e iniziai a massaggiare la testa e respirare profondamente. Ispira e espira-ispira e ispir…..vrrrrrrr…..vrrrrrrr…..”Ma che cosa diavolo sta vibrando” alzandomi di scatto iniziai a ricercare tra i vestiti l’oggetto misterioso che emetteva vibrazioni in modalità discontinua, quando scoprì poi che era il mio cellulare ancora in modalità lavoro.

“Pronto?”

X:“Nena?”, “No il lupo mangia frutta chi parla?”

X: “Wow allora posso dirti che frutta voglio”

Nena: “Ma chi diavolo sei, un maniaco!”

X: “Grazie a dio non ancora anche se mi hanno appellato una varietà di titoli smisurati tipo gay, bisex, androgeno, anoressico, ma maniaco mi manca ancora nella lista!”

Nena: “Kaulitz?”

X: “Esattamente! Non è molto carino che tu mi riconosca solo dopo che ti ho detto quelle cose, dovresti riconoscermi dalla voce!”

Nena: “Ohhh mi dispiace, purtroppo però la tua voce non è per nulla carina dal telefono, comunque cosa vuoi? E come hai fatto ad ottenere il mio numero? Mi spii vedi, vedi! Sei un maniaco Kaulitz!”

Bill: “Ti ringrazio per tutti questi bei complimenti. Comunque rispondendo alle tue numerose domande voglio dirti innanzi tutto che io sono il grande Bill Kaulitz e se voglio posso ottenere quello che voglio, punto due sono sotto casa tua”

Nena: “cosaaaa?! Ma l’appuntamento era fra un ora”

Bill: “Si ma mi annoiavo a casa”

Nena: “E a me ciò cosa potrebbe interessare scusa?”

Bill: “Affacciati dalla finestra!” e senza dire nient’altro mi chiuse la chiamata. Andando verso la finestra della camera mi affacciai e vidi il cantante davanti al palazzo che mi guardava con la faccia imbronciata tipico di un bambino di due anni, guardandolo torvo, vidi che riprese il cellulare e se lo portò allo orecchio.

Vrrrr…vrrrr….vrrrr

“che c’è Kaulitz!”, “Non ti faccio pena?” e riguardandolo scoppiai a ridere “No per nulla!”

“E adesso!” e togliendosi il cellulare da vicino all’orecchio se lo portò davanti e dopo un po’ vidi una foto su what’s app che mi aveva appena inviato, ora oltre alla faccia imbronciata aveva anche gli occhioni da bimbo di due anni “Ti faccio un pò più pena così?”

Nena: “Kaulitz Sali che io devo ancora vestirmi, secondo piano” mettendo giù la chiamata andai verso la porta d’ingresso ma solo in quel momento mi ricordai che ero in intimo –Merda!- correndo verso la camera da letto presi la prima maglietta che trovai e la misi, giusto il tempo in cui la porta si aprì “Eccomi!”

..........................................


 

BILL


 
“Eccomi!” appena misi piede in casa rimasi senza fiato. Nena appoggiata allo stipide della porta era con una misera maglietta che non gli copriva nemmeno il sedere e le sue gambe lunghe erano completamente nude se non per un paio di parigine nere. “Wow non pensavo che volessi arrivare già al sodo!”

Nena: “appunto Kaulitz, sai non posso nasconderti la mia attrazione verso di te” a quelle parole le mie orecchie si misero all’attenti mentre lei iniziava ad avvicinarsi verso di me con lo sguardo sensuale?! Nena poteva sembrare una ragazza sensuale? Purtroppo si lo poteva benissimo sembrare, soprattutto in quel momento.

Bill: “Ma-ma che …”, “shh Kaulitz ho voglia solo di essere toccata da te” posandomi un dito sulla bocca mi iniziò a guardare negli occhi, e dire che mi stavo eccitando da matti era dire poco, se tutto ciò non bastava lei iniziò a baciare sul collo fino a quando disse “Mi vuoi?” – oddio! Me lo stava chiedendo pure? L’avrei presa direttamente li- “Certo!” ma lei si staccò immediatamente e iniziò a ridere come una pazza “ODDIO kaulitz ci sei cascato anche! Sei troppo facile da incastrare”

Bill: “Mi stai dicendo..”, “siii che ti stavo prendendo in giro dovevo fartela pagare per alcune cosuccie. Che spasso!” e alzandosi ancora con le lacrime agli occhi si voltò e disse “Vado a vestirmi aspettami pure qua”.

Ero ancora pietrificato dall’accaduto…te la farò pagare giornalista
dei miei stivali!





SPAZIO AUTRICE:

Buongiorno gente!Scusatemi tantissimo ancora per l'attesa, ma questo mese sto avendo gli esami all'università e a malapena ho tempo di respirare! Cosa ne pensate di questo capitolo? Ma soprattutto cosa pensate di questi due pazzi? Come andrà la cena? come sempre fatemi sapere, e ringrazio tantissimo già chi commenterà e anche coloro che silenziosamente leggeranno! :D Un bacio!

 

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Capitolo 8
*** .capitolo 7 ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo 7
 

NENA
 

Ero soddisfatta di me stessa, apparivo strana per i miei comportamenti, ma sinceramente poco mi importava! Andando verso l’armadio presi una maglietta lunga rosa pastello e poi misi dei leggins di pelle e per concludere in bellezza anfibi neri e giacca di pelle lasciata aperta. “Eccomi! Andiam…ma che stai facendo con la testa nel mio frigo?”

Bill: “Nulla avevo solo un po’ di fame, ma vedo che qui dentro non c’è nulla. Stai facendo lo sciopero della fame per caso?”

Nena: “Per tua informazioni sono una ragazza molto occupata e non ho tempo di andare a fare la spesa!” mettendo le mani conserte. “Ora se non ti dispiace cantante dei miei stivali potremmo andare a mangiare, visto che già sei arrivato con un fottuto anticipo!”

Bill: “Quanta cattiveria, va bene andiamo maniaca provocatrice” detto queste mi prese come un sacco di patate e mi caricò sulla sua spalla “Kaulitz fidati so camminare da sola! Mettimi giù”

Bill: “Neanche per sogno, mi piace vedere il tuo sederino…. Sai anche io te la devo far pagare per alcune cosette”

Nena: “Oddioooo che permaloso che sei, con te non si può nemmeno scherzare qualche volta”

Bill: “Secondo me non dovresti nemmeno parlare, sei tu che hai iniziato, attenta la testa che stiamo entrando nell’ascensore!”

Nena: “Se tu mi mettessti giù non ci sarebbe bisogno di darmi informazioni!”

Bill: “Lo so ma non mi starei divertendo come mi sto divertendo ora”

Nena: “Kaulitz sappi che io ti od…ahiiii, perché non mi hai avvisato che stavamo uscendo dall’ascensore” dopo che un dolore lancinante alla nuca, iniziai a tirargli cazzoti alla schiena “Opss giuro che non volevo!” e sentendolo ridere sotto i baffi aumentai l’intensità dei cazzotti fino a quando senza preavviso mi mise giù e sistemandosi il suo giubotto di pelle andò verso la sua macchina e mi aprì la porta  “prego!” e senza dire nulla gli mostrai il dito medio e entrai.
    

********************

BILL


La serata era iniziata benissimo, o meglio per lei sicuramente no, ma per me invece si. Mi sentivo come un bambino piccolo che tra le mani aveva il suo giocattolo preferito e poteva farci quello che voleva. “Nena allora dove andiamo?” e guardandola vidi che aveva il broncio. Senza rispondermi abbassò il finestrino mise le gambe sul cruscotto e si portò una sigaretta alla bocca, eccitante da morire “Beh Kaulitz conosco un posto carino dovresti girare al prossimo semaforo a sinistra e poi dovresti andare sempre dritto”

Bill: “Ok capito, ma nessuno ti ha dato il permesso di fumare e di mettere le gambe sul cruscotto! “

Nena: “Io non chiedo mai a nessuno se posso o non posso fare qualcosa ricordatelo, faccio ciò che mi pare”

Bill: “Ohhh che cucciola ti piace fare la ribelle” e senza staccare gli occhi dalla strada risi per quello che aveva appena detto. Voleva giocare a fare la ribelle, e io gli avrei dato quello che voleva. “A questo semaforo devi girare a destra comunque”

Bill: “Si me lo ricordo” 3,2,1 appena scattò il verde schiacciai l’accelleratore e andai a sinistra. In un nanosecondo guardai Nena per vedere la sua faccia ma dai suoi occhi non passò nessuna emozione anzi si mise la sigaretta in bocca respirò una boccata di fumo e poi come niente disse “Ribelle Kaulitz! Hai qualcos’altro di così tanto ribelle da mostrarmi”

Bill: “Mmm per ora no”


 
********************

 

 

NENA
 


Appena andò a sinistra, la rabbia si impossessò di me, anzi il nervoso, ma cercai di non mostrarlo non potevo fare assolutamente il suo gioco. Portandomi la sigaretta alla bocca espirai e buttando fuori il fumo dissi “Ribelle Kaulitz! Hai qualcos’altro di così tanto ribelle da mostrarmi?”

Bill: “mmm per ora no” sorridendomi capì che non era vero, che le sue intenzioni erano ben diverse da quelle che mi aveva detto. Cosa mi dovevo aspettare ora? A fine serata penso che lo avrei preso a botte. Mi ammezzerei per aver accettato questo invito a cena. Perché sono così stata sciocca!

Bill: “Comunque siamo arrivati” guardando fuori dal finestrino vidi un ristorante di lusso, con camerieri all’ingresso “Ahhh io non entro”

Bill: “Invece tu entri”

Nena: “Te lo puoi scordare Kaulitz” e mettendo le braccia conserte al petto iniziai a guardare fisso la strada “E’ no bambina così non si fa” e senza nemmeno avere il tempo di riprotestare mi ritrovai a lottare con le unghie per rimare attaccata al sedile mentre Bill mi stava prendendo per i fianchi trascinandomi fuori dalla vettura. Non mi importava della gente che ci stava guardando, era una questione di principio. Io il quel ristorante da fighetti non volevo entrarci.

Nena: “Io non ci vengo li!”

Bill: “Invece si, fra poco staccherai pure quella mano dal sedile e allora non avrai più scampo” la mia mano destra stava diventando bordò ed effettivamente mi faceva male, ma non volevo lasciare proprio ora. “Vediamo come te la cavi con il sollettico!”

Nena: “E’ sleale Kaulitz”

Bill: “Sono il cantante dei Tokio Hotel per m èe tutto lecito!” e ridendo iniziò a farmi il solletico sotto le ascelle, il posto in cui lo soffrivo di più, non dovevo abbandonare ora, oddio! Non ci riuscì dopo qualche secondo la mia mano si staccò e Bill iniziò a urlare come se avesse appena vinto un premio agli MTV awords “Siiiii! Ora non hai scampo!”

Nena: “Stupido cantante dei miei stivali! Io non ci voglio entrare li dentro è chiaro!”

Bill: “Non ti sento! Oh guarda la porta d’ingresso”  e spingendo entrammo, o meglio, lui stava entrando io ero appoggiata come un sacco di patate sulla sua spalla, di nuovo!
 


*************************

 

BILL
 


“Buonasera!” canticchiai allegramente al cameriere che shokkato dal nostro ingresso mi guardò in malo modo, ma come sempre poco mi importava “Se non ha prenotato signore non poss…”, “A nome Bill Kaulitz!”. L’espressione del pinguino vestito diventò ancora più shokkata non appena aprì bocca e senza nemmeno controllare mi fece strada verso l’ala del ristorante che avevo già prenotato.
“Ecco a voi, buon appetito”, “Mi faiii scendere oraaa”, “Certo mia cara” e tirandogli una pacca sul sedere la buttai per terra “Ecco qui!”

Nena: “No se volevi direttamente scaraventare per terra potevi dirmelo pure” e alzandosi mi guardò in cagnesco “Bene ora  Kaulitz spiegami avevi già progettato tutto quindi?”

Bill: “Certo non pensavi veramente che mi sarei fatto trascinare in un postaccio dei tuoi”

Nena: “Ti ricordo soltanto che un tempo ti vestivi da donna”

Bill: “Se è per quello lo smalto lo metto ancora, perché non ne parliamo seduti di questo interessante argomento” e sorridendo tra i baffi andai a sedermi facendo cenno alla mia accompagnatrice di sedersi. Oddio quanto mi stavo divertendo!





Giorno gente! Scusate l'assenza ma come sempre lo studio mi trattiene troppo tempo e quindi non riesco a scrivere in modo regolare. Purtroppo il capitolo precedente non ha commentato nessuno, e mi dispiace un pochino. Volevo sapere cosa ne pensavate di questo capitolo! O nel caso cosa non vi sia piaciuto nei capitoli precedeneti! Vi aspettavate un continuo così? E soprattutto cosa accadrà poi! Fatemi sapere e PER FAVORE COMMENTATE CI TERREI DAVVARE TANTO.  Image and video hosting by TinyPic

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Capitolo 9
*** .capitolo 8 ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo 8
 
NENA
 
“signori cosa desiderate che vi porto?”, “Avete della vodka ghiacciata alla menta per caso?” dissi con tono pacato come se fosse la cosa più normale da chiedere in un ristorante di lusso “Ehm mi pare di no signorina ma posso provvedere a chied…”

Nena: “Un cocktel riesce a farmelo invece?”, “Se vuole gli posso preparare un martini”

Nena: “Mi porti la bottiglia intera del martini!” dissi guardando il pinguino vestito. Per quella serata l’alcool mi sarebbe stata molto d’aiuto.
Osservando la scena Bill non fece una piega anzi sorrise tutto il tempo come se fosse alla prima di un film. “Come antipasto ci porterebbe delle patatine fritte e poi due hamburger per me vegetariano mentre per te?”

Nena: “Dell’acido muriatico ce l’avete per caso?”, “Veramen…”, “La signorina prende la stessa cosa che prendo io, può andare” Bill ridendo mi guardò “Ma io lo volevo veramente! “

Bill: “Non voglio che mi muori davanti agli occhi non vorrai rovinare la mia reputazione”

Nena: “Lo sai quanto mi può interessare della tua reputazione kaulitz…” mettendo le mani suoi fianchi lo fulminai con lo sguardo “…esattamente meno di zero”.

Bill: “Tremo! Comunque questa sarebbe la cena per fare pace..” e facendo delle virgolette immaginarie con le mani proseguì “..quindi sarebbe carino che parlassimo che so di noi, così per conoscerci meglio, cosa ne pensi mia cara?” a quelle parole scoppiai a ridere, pensando che fosse uno scherzo, il cantante dei tokio hotel voleva sapere qualcosa su di me? Su Nena Liebe! Ma in quale mondo parallelo mi trovavo? Alzandomi dalla sedia andai verso di lui poi abbassandomi  appoggiai le mie braccia sulle sue cosce e lo guardai dritto nei suoi occhi castani “Che c’è?”

Nena: “Shhhh”

Bill: “Nena ma che cazzo stai facendo”

Nena: “shhhh” lo rimbeccai di nuovo “Cazzo ho sbagliato non ti sei drogato prima” e alzandomi di nuovo andai verso la sedia ridendo tra me e me, mentre il cantante aveva ancora lo sguardo allibito puntato su di me.
 
*********************************


BILL


Ma che diavolo stava facendo quella ragazza, odiavo che avesse in pugno la situazione e che si prendesse gioco di me. Era giunto il momento di fare il mio gioco “Bene Liebe passiamo a quello che più mi interessa” alzando il bacino dalla sedia infilai la mano nella tasca e dopo poco estrassi un pezzo di giornale stropicciato e lo aprì. “Ecco Liebe questo è il meraviglioso articolo che hai scritto su di noi, e se posso dirtela tutta mi hanno fatto schifo le domande che hai fatto, prive di fantasia, ma lasciando stare questo, volevo chiederti perché hai messo le foto dei miei tagli su un giornale? E’ senza senso?”
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Nena: “E’ senza senso? E’ senza senso! Kaulitz sei tu un essere senza senso, e poi io non sono una giornalist…” senza concludere la frase il suo cellulare iniziò a vibrare e appena vide il nome rispose immediatamente “Jo?! Che c’è! Cosa? Oh certo va bene arrivo subito” appena mise giù la chiamata si alzò frettolosamente e senza guardarmi disse solo “devo andare il mio migliore amico è ubriaco marcio in un fottuto pub e devo andarlo a racattare, forse un giorno continueremo questo discorso. Adios!”

Senza avere il tempo di dire qualcosa lei se ne andò e io non feci altro che fissarla mentre si dirigeva verso l’uscita. “Aspetta! Ti accompagno” non pensai nemmeno a quello che avevo detto, “Cosa scusa?” voltandosi mi guardò.

Bill: “Ho detto che ti accompagno sei a piedi e Los Angeles non è molto sicura alla sera”

Nena: “Esistono i mezzi pubblici”

Bill: “Esistono anche i cattivi ragazzi sui mezzi pubblici, ne basta uno per ora non trovi?” scoppiando a ridere mi guardò e disse “Va bene. Accetto”
 
**************************

NENA
 

Il viaggio durò qualche minuto, Jo si trovava in un pub poco conosciuto di LA e gente come Bill sicuramente non ci aveva messo nemmeno piede. Appena parcheggiammo
scesi scattante dalla macchina e corsi verso l’entrata ma non entrai nemmeno, avvicinandomi vidi una figura scura accasciata su una panca che blaterava parole senza senso che dopo un po’ riconobbi come Jo. “Jo, Jo ohh”

Jo: “Nenaaaaaa piccola mia sei venuta qui! A trovarmi”

Nena: “ A racattarti è diverso”

Jo: “a racca..che? Parli davvero strano a volte” e ridendo da solo cercò di alzare la schiena ma subito si risdraiò sulla panca “Ehi ma chi sono loro?” e indicando un punto
dietro di me mi voltai e vidi solo Bill. Oddio vedeva doppio, era proprio conciato male.

Nena: “E’ Bill”

Jo: “Bill?! Ohhhh il cantante sfigato  che ti insultato” e questa volta alzandosi cercando di rimanere stabile appoggiandosi al muro iniziò a blaterare “Osa insultarla di nuovo che io ti uccido, lei è tutto per me chiaro! Lo capisci lei è l’unica ragazza che mi capisce, che mi vuole bene che.. oddio non mi sento bene” e sotto lo sguardo allibito di Bill, Jo ebbe un coniato di vomito che lo riversò sulle scarpe costosissime del cantante.

Nena: “Oddio jo! Non sulle scarpe” e prendendogli la testa cercai un fazzoletto nella borsa a tracollo e gli pulì la bocca.

Bill: “Cazzo!”, “Giuro che te le ricompro o comunque te le ripago…ehm forse ora è meglio che lo riaccompagno a casa”

Bill: “Dove abita il coglione?”

Jo: “Ehii non mi chiamare coglione capito?” sbiascicando le parole si appoggio alla mia spalla e poi si sedette per terra.

Nena: “ehm abita in fondo a questa via, però suppongo che da sola non riesca a portarlo, mi potresti dare che so una mano, per favore” e mettendomi una ciocca dietro ai capelli imbarazzata Bill mi guardò e disse “A patto che poi mi fai fare un bagno e mi fai lavare le scarpe a casa così non ci torno”

Nena: “Oddio kaulitz sei peggio dei boss mafiosi! Va bene” abbassandomi verso il mio migliore amico cercai di alzarlo mentre Bill mi aiutava. “Quanto pesi Jo!”

Jo: “Mmm non lo so esattamente, dici che le polpette di mia nonna mi facciano ingrassare”

Bill: “Tua nonna fa le polpette?” e ridendo si mise il braccio di Jo sulla spalla “Si, poi a volte gioco con il mio cane, e quello può essere considerato sport, perché sai
faccio anche sport”

Bill: “davvero? Tu Nena lo sapevi”, in quel momento sapevo solo che Jo pesava peggio di un bue adulto e io stavo facendo una fatica assurdo nel portarlo a casa.

Nena: “si lo sapevo! E’ il mio migliore amico sai”

Jo: “Si sono il suo migliore amico…il suo BFF!” e ridendo da solo disse “Tu Bill hai la migliore amica?”

Bill: “Non credo nell’amicizia tra uomo e donna”

Jo: “lo sai che io e la mia migliore amica a volte scopiamo? Al lavoro a volte ci diamo davvero dentro…”

Nena: “Joooo ma che cazzo dici” mi sarei sotterrata erano cose nostre e Bill le stava scoprendo e mi stava guardando “Ah davvero? Interessante e com’è a letto Nena?”
nena: “Bill ma che caz…”

jo: “Una bomba! Però noi lo facciamo per rilassarci..”

nena: “Vorrei dirvi che io sono qua! Jo dove hai le chiavi di casa?”

jo: “Nella tasca del giubotto” e senza dire nient’altro le presi e aprì la porta. “Ecco qui” e mettendolo sul divano gli tolsi le scarpe e la giacca poi blaterando qualcosa Jo si addormentò.

Bill: “Beh ora possiamo andare no? Che mi devi raccontare anche questa cosa qui, del tutto nuova per me!”

Nena: “Kaulitz sono strana cosa ti aspettavi da me, che fossi normale anche in questo”

 
 

Spazio autrice:
Bene ragazze anche questo capitolo l’ho scritto! Oddio mi sto troppo immedesimando in questa storia mi piace davvero tanto! Anche se sono ancora in certa su quale piega prenderà questa storia, cosa ne pensate? Fatemi sapere le vostre opinioni che per me sono fondamentali! RECENSITE.

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Capitolo 10
*** .capitolo 9 ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo 9
 
NENA
 
“Ma quindi andate a letto insieme” disse  Bill sbucando dal bagno di casa di mia dopo essersi fatto una doccia “Si! Sai io non sono mai stata in grada di avere relazioni, anche se li voglio un mondo di bene a Jo”

Bill: “Nemmeno io in realtà”

Nena: “Oddio Bill Kaulitz Mr perfezione non riesce ad avere relazioni?” e sorridendogli  mi diede una leggera spinta che mi fece cadere sul divano “Ma smettila! Guarda che è vero, non tutte vorrebbero stare con me perché mi trovano un tipo interessante” e buttandosi sul divano vicino a me dissi “Biretta?!”

Bill: “Si grazie, le mie scarpe sono pulite?”

Nena: “si padrone” e ridendo mi alzai dal divano e andai verso il frigo “Ma perché  pensi questo? Insomma sei un ragazzo normale alla fine, anche se sei un cantante famoso!”

Bill: “Appunto famoso, grazie..”, disse porgendogli la birra ghiacciata “… essere famoso porta molte persone a pensare che  possono approfittarne di te perché sei ricco e quindi equivali a essere un oggetto per gli altri. A volte è così difficile entrare in confidenza con qualcuno, parlare con chi ti considera una persona normale,  che quasi mi stavo dimenticando come ci si sentiva”

Nena: “Mi stai dicendo che è da tanto che non ti trovi in una situazione del genere?” dissi sorpresa bevendo un sorso dalla mia bottiglia di vetro verde “Esatto! Sembra strano è vero ma ora come ora passo le mie giornate in studio registrazione, interviste, programmi televisivi e riesco a conoscere così poca gente, e quella gente con cui parlo conosce praticamente tutto di me. Le fans sanno tutto di noi, le persone che lavorano con noi pure e la mia band anche”

Nena: “Ho sempre pensato che la vita di una star fosse tutta rose e fiori , invece mi stai facendo ricredere” dissi in tono serio. Forse Bill non era la persona odiosa che aveva voluto far credere all’inizio.

Bill: “Ah lo so anche io lo pensavo quando ero piccolo. Ma ti dirò ci sono anche i lati positivi dell’essere famoso” e appoggiando le gambe sul tavolino e bevendo un altro sorso lo guardai “Tipo?”

Bill: “Quando vuoi qualcosa la ottieni subito” ridendo incrociai le gambe e lo guardai “Davvero? Lo sai che la immaginavo questa cosa” e ridendo ancora presi il cellulare e guardando l’orario mi sopresi “Oddio Bill ma sono le tre di notte, fra cinque ore devo essere in ufficio! Vuoi dormire qua?”

Bill: “Di la verità mi vuoi portare a letto come il tuo amico Jo..lo so che sono bello ma ahii! Non si usa la violenza” e ridendo insieme lo colpì sulla spalla di nuovo “Kaulitz non sono una ninfomane!”

…Bip Bip

Voltandomi ancora verso il cellulare vidi che mi era arrivata un e-mail:
  • Nena alla fine tra una cosa e l’altra non ti ho fatto più sapere il dove e il quando della tua ricompensa, beh la tua dolce e dannata ricompensa la puoi avere domani sera alle 10.00pm al ******** .
Non vedi l’ora di la verità, Notte James-
 
 
“chi è James? E cosa devi avere? Vedi che sei una ninfomane” e guardandolo buttai subito il cellulare sul divano e mi fiondai su di lui iniziando a fargli il solletico “Ripetilo insieme a me Bill io non sono una ninfomane”, “Ahiiii io non ohh dio non li…ahiii non lo lo ripet….okey okey va bene hai vinto”

Nena: “Ripetilo allora..”

Bill: “tu non sei ninfomane, ora smettila per favore”

Nena: “Perfetto, ora possiamo andare a dormire”  e accorgendomi di essere con il suo viso così vicino al mio mi voltai subito dall’altra parte “Puoi dormire con me nel letto tanto non ho problemi, okey?”

Bill: “Va bene, ma non voglio essere palpeggiato la notte” ridendo gli tirai una sberletta sulla spalla e andai verso la camera da letto.


********************


…Drinn drinnnn

Mezza addormentata e con gli occhi ancora chiusi misi una mano fuori e cercai di spegnere la sveglia a tentoni, fino a quando lentamente decisi di tirarmi su dal letto ma qualcosa mi bloccava, voltandomi vidi Bill e dopo poco capì che il suo braccio avvolgeva la mia vita. Lentamente glielo tolsi e senza fare rumore scesi dal letto e andai in bagno.
 
BILL
 

Quanto avevo dormito, non lo sapevo, dov’ero?! Anche questo per me era un grosso mistero. Aprendo un occhio capì che non ero a casa mia, voltando la testa verso il cuscino lo annusai e sentì un profumo dolce e tutto quanto mi tornò alla mente! “Neeenaaa” dissi con voce cracchiante ma nessuno mi rispose. Alzando la testa allungai il braccio per prendere il cellulare sul comodino per vedere che ore erano ma vidi che sopra al display c’era un post-it rosa:

-Buongiorno ninfomane, stamattina mi sono svegliata con un tuo braccio che mi avvolgeva la vita, evidentemente qua dobbiamo rivalutare chi è il maniaco della coppia! :D Comunque sono andata al lavoro se vuoi puoi fare colazione ci sono i cereali e il latte, non derubarmi casa! Un bacio-

Ridendo da solo mi alzai dal letto e andai verso la cucina dove mi trovai la tavola già apparecchiata per la colazione, cosa che nemmeno mia madre faceva quando vivevamo con lei. Non pensavo che fosse così gentile, così simpatica, così quasi perfetta, e invece forse era davvero tutto questo. I miei pensieri vennero interrotti dalla suoneria del mio cellulare:

“Pronto?”

“Bill ma dove sei?”, “Bro mi sono appena svegliato”

Tom: “Ti sei svegliato ma non a casa tua, perché sono da te e tu non ci sei”

Bill: “Infatti non sono  a casa mia ma a casa di una mia amica”

Tom: “La giornalista! Oddio com’è, com’è? Notte di fuoco immagino? Racconta” Tom era il solito, anche se fidanzato d anni non era cambiato di una virgola era il maniaco di sempre. “Tom non ci sono andato a letto abbiamo accompagnato a casa un suo amico ubriaco che mi ha anche vomitato sulle scarpe poi sono andata a casa sua e ci siamo messi a parlare fino tipo le tre di not…”, “Sei il solito finocchio di sempre! Bill datti una svegliata! “

Bill: “E va bene me la sono scopata sei felice?”

Tom: “Davvero?”

Bill: “No coglione! Comunque ora arrivo aspettami a casa che facciamo colazione insieme” e senza ricevere  risposta chiusi la chiamata e andai verso la cucina per cercare un foglio di carta.
  • Non sono ninfomane e sicuramente ti starai sbagliando per stanotte, lo sappiamo entrambi che soffri di forti allucinazioni da risveglio! :D Comunque ti ringrazio per la tavola apparecchiata, neanche mia madre lo faceva. Purtoppo però quel coglione del mio gemello mi aspetta a casa e quindi faccio colazione con lui. A preso piccola giornalista multicolor.-
 
*********************

NENA
 

“Nena questo cos’è?” James mi sbattè sulla scrivania un giornale e senza capire lo presi e iniziai a sfogliarlo, fino a quando qualcosa di famigliare catturò la mia attenzione. “Oddio!” era una foto che ritraeva me e Bill che mangiavamo le patatine al ristorante “Non eri da tua madre a mangiare? O tua madre è diventato un uomo, e per di più Bill Kaulitz”. Ero nella merda!

Nena: “Acuta osservazione James, beh io posso spiegarti tutto”

james: “sarà meglio che tu lo faccia al più presto”

nena: “Bill a proposto questa cena in segno di pace nulla di che, e che io non volevo dirlo a nessuno, sai sono una ragazza molto riservata ed ecco, tutto qui..” e guardandolo con fare disperato sperai che non fosse più arrabbiato con me. “Va bene! Ti credo” in quel momento mi sarei alzata dalla sedia girevole e mi sarei messa ad abbracciarlo, ma dopo tutto era il mio capo e non potevo fare certe cose. “Grazie James,ah e grazie anche per le preziose informazioni per stasera” e sorridendogli  mi asciugai le mani sudate sui jeans scuri.

James: “Nulla figurati ora torna a lavorare però, il pezzo della cantante pazza la voglio finito entro oggi pomeriggo”

Nena: “Certo capo” e facendoli il saluto militare tornai con la testa verso il pc. Oh merda kaulitz mi metti sempre nei casini!

 
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BILL
 


“Tommmm sono a casa”, “Oh ecco il finocchio del mio gemello” ormai non ci facevo più caso a quel soprannome, lo faceva per scherzare. “Simpatico!” e avvicinandomi al piano americano che avevo il cucina mi sedetti vicino a lui.

Tom: “Fra un po’ dobbiamo andare in studio che abbiamo un intervista, mi racomando non attaccare anche questa giornalista, e se vuoi uscire con lei te non ci devi sono dormire chiaro?” e ridendo da solo bevve il suo caffè. “Scusa sei a casa mia e ti sei fatto il caffè solo per te? Ma che razza di ospite sei?” dissi guardandolo male “E tu che padrone di casa sei se nemmeno mi hai chiesto se lo volevo?”

Bill: “Ma se non mi hai nemmeno avvisato e sei entrato in casa senza che io non….ohhhh lasciamo stare è mattina e tu sei un caso perso! “ allucinato dallo sforzo di fare quell’intrinseco ragionamento presi una fetta di torta che aveva lasciato Dolly la mia domestica e l’addentai.

“Bene ragazzi  parlateci un po’ del vostro nuovo progetto”, era da poco che eravamo tornati alla ribalta e già mi stavo annoiando delle interviste, le odiavo con tutto il cuore! Gli intervistatori erano monotoni facevano le stesse domande, le stesse osservazioni e molte volte erano vestiti tutti quanti nello stesso stile…tutti a parte Nena! A ognuno di loro avrei risposto “Guardi vada a fare il copia e incolla della risposta che avevamo dato a quell’altra intervistatrice”, ma era ovvio che non potevo. Come sempre  io e Tom dovevamo parlare, Georg era un mezzo cadavere perché aveva fatto serata prima mentre Gustav come sempre faceva presenza…se così si poteva definire.

Bill: “Beh è un album pieno di sorprese per cui abbiamo lavorato quasi tre anni e non vogliamo rivelare più di tanto, vogliamo sorprendervi ecco tutto”
Intervistatrice: “Interessante, e invece la vita sentimentale come va?”, guardandola con espressione del tipo –andare a fare un corso di originalità no?!- , a questo punto Tom prese la situazione in mano “Felicemente fidanzati a parte Bill come sempre, sai lui cerca la donna della sua vita, quindi di notte dorme sempre come un cucciolo” voltandomi verso di lui risposi piccato “Almeno io non sono mai andato in overdosi da viagra” senza badarci l’intervistatrice si mise a ridere e poi tornando a fare domande continuò “Bill, tuo fratello ah appena detto che non sei fidanzato ma una foto uscita oggi sui quotidiani ti riposta fotografato con una ragazza in un ristorante, chi è?” Foto. Ragazza. Ristorante. Panico!

Bill: “Esattamente non sapevo nemmeno della paparazzata fino ad adesso, comunque suppongo che si tratti dell’uscita di ieri con una mia amica.”
Intervistatrice: “Solo amica?”

Bill: “si solo amica”
Intervistatrice: “Grazie ragazzi, alla prossima” e ricambiando il saluto se ne andò. Appena varcò la soglia presi il cellulare e vidi un messaggio.ù Image and video hosting by TinyPic

“Beccati!”, emittente Nena. Senza pensarci digitai veloce sulla tastiera del mio I- Phone “lo so, figura da idiota all’intervista di stamattina” nemmeno il tempo di riporre il cellulare che la vidi digitare una risposta.

“Stasera mi fai compagnia al concerto degli Slipknot  Jo mi ha dato buca, perché sta smaltendo ancora la sbornia”

“Va bene, appena finisci chiamami che ci mettiamo d’accordo!”

 
 
Spazio autrice:
Come sempre mi scuso per il ritardo, ma le motivazioni ormai sono sempre le stesse! Cosa ne pensa? Bill e Nena si stanno avvicinando tantissimo l’uno con l’altro, cosa succederà? Commentante per favore. E grazie per le recensioni precedenti. Un bacione

 

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