un'altra storia

di marien_and_love
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il mio arrivo ***
Capitolo 2: *** il mio arrivo ***
Capitolo 3: *** finalmente rivedo mia sorella ***
Capitolo 4: *** arrivano le paure ***



Capitolo 1
*** il mio arrivo ***


Ciao in questa parte vi spiegherò i miei personaggi

 

Ovviamente i personaggi di twilight, e il personaggio principale: Nala che è la sorella di Bella ed è un vampiro ad insaputa della sorella. Le sorelle sono state divise quando avevano circa dieci anni perchè i genitori avevano divorziato, Nala era rimasta a Milano con mamma mentre Bella è andata con il padre a Forks.

Nala sta finendo gli studi per diventare avvocato e nelle vacanze sua madre la costringe a passare del tempo con il padre.

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Capitolo 2
*** il mio arrivo ***


…<< Hei tesoro sbrigati, se no perderai l'aereo >> disse mia madre urlando.
Io ero in camera mia e ricontrollavo le valigie, stavo per partire in vacanza , la meta era Forks dove viveva mio padre e mia sorella, mi chiedevo il motivo del perchè mia madre insistette così tanto per mandarmi la. Quel posto non è ideale per fare le vacanze, là piove sempre, il sole si vede di raro e lì  è sempre inverno.
<< Mamma scusami, mi ero dimenticata una cosa >> scusa inventata all'ultimo minuto << Fa niente, ma adesso che sei qua ti devi sbrigare il volo parte fra poco >>. Salutai mia madre ed entrai in macchina, al volante c'era Phil il mio patrigno, è simpatico alto, robusto, capelli corti e neri e occhi castani un bell'uomo... per mia madre.

ALL'AEREOPORTO

<< Ecco le valigie e i documenti che ti servono, buon viaggio tesoro >> con un sorriso stampato sulla faccia, io lo salutai con un po' meno di entusiasmo. Era giunto il momento di partire, avevo un po' nostalgia a lasciare mamma e Phil, l'idea di chiamarlo papà non mi piace. Salita sull'aereo presi posto vicino al finestrino, per tutto il viaggio pensai e ripensai a mia sorella, sono passati molti anni da quando ci hanno separate, lei con papà ed io con mamma.

Dopo circa 8 ore di interminabile volo, l'aereo atterrò io scesi, sapevo che mio padre mi aspettava nel parcheggio di fronte all'aereoporto  quindi, presi le mie valigie e mi incamminai e dopo 20 minuti di attesa mio padre arrivò.
Mi aiutò a caricare i bagagli in macchina e partimmo verso il paese, tutti e due eravamo di poche parole, apparte il ciao e l'abbraccio forza appena incontrati non ci siamo detti nulla; in realtà non avevo voglia di parlare volevo solo andare in camera a sistemare le mie cose.
Entrai in casa << Papà senza offesa, ma questa casa è un disastro: cosa sono quei panni sporchi sul divano? E i piatti sporchi sul tavolo? >> chiesi io con aria infastidita pensando che forse era meglio andare in un hotel, a patto che ci siano in questa città! << Scusami Nala, ma non ho avuto tempo per riordinare, sai tra l-lavoro e c-cose  varie... >> mi rispose mio padre balbettando << Lo so che non sai raccontare bugie, la verità è che non avevi voglia! >> gli urlai in faccia.
 << Va bene appena posso riordinerò tutta la casa da cima a fondo >> e intanto aveva una mano in tasca e una fra i capelli, conoscendolo, questo suo tipico gesto significa che non lo farà << Ci conto... dove dormo io? >> 
<< In camera mia, io dormirò sul divano >> << Magnifico >> borbottai, mi andai a sistemare. Dopo quei 5 minuti passati finalmente in tranquillità ecco che TOC TOC era mio padre << Che cosa vuoi? Posso stare un po' in pace? >> dissi con aria molto inritata << Senti perchè non ti fai un giro e intanto cerchi tua sorella? >> << Va bene >> risposi con il viso rassegnato << Stai attenta in questi ultimi tempi qui a Forks stanno accadendo cose strane >> e allora perchè mi chiedi di andarla a cercare mi domandai fra me.
 Comunque accettai e uscii di casa, ma appena aprii la porta mi ritrovai d' avanti un uomo sulla sedia a rotelle  e dietro un ragazzo, abbastanza alto, muscoloso con capelli corti neri... << Lui è Billy e lui Jacob >> intervenne mio padre evitandomi uno spiacevole incidente di identità, con la mano feci segno di saluto e me ne andai in fretta e furia.

ANGOLO AUTRICE

Ciao ragazze/i questa non è la mia prima ff veramente ne ho scritte altre di altro genere e poi mi sono fermata e per questo mi scuso, ma ho deciso di abbandonare quell'argomento per rivolgermi a questo.

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Capitolo 3
*** finalmente rivedo mia sorella ***


Stavo camminando tranquillamente... beh più o meno visto che il “paesaggio” era abbastanza triste.
Per la strada non c'erano molte persone; scommetto che sono tutte in vacanza e come dare torto ai poveri abitanti che vivono qui, appena avrei avuto una possibilità di “fuga” da questo posto l'avrei colta al volo.
Quindi pensando a questo cose giungo a una conclusione: sono io l'unica pazza che passa le vacanze qua?!  
Direi di si, se proprio dovevo venire in America avrei preferito a Los Angeles, non mi importa molto se c'è il mare o la montagna, il lago o la campagna tutto tranne che questo posto, oltre all'estetica, questa cittadina mi suscita tristezza e rabbia tanta rabbia.
Certo per un vampiro è il posto ideale, piove e il sole sembra essere fuggito, ma non è il posto che fa per me. Comunque ero giunta in un piccolo parchetto con uno scivolo arrugginito, le altalene che cigolavano, quando d'avanti a me ecco chi vedo: mia sorella, con il suo ragazzo?
Non lo so, ma dal modo in cui la guarda e le tiene una mano sul fianco, la risposta mi sembra ovvia.
Fissai mia sorella negli occhi e mi parve che lei mi avesse riconosciuta : << Ci conosciamo per caso? Non ti ho mai vista da queste parti ma... >> Bella non finì neanche la frase che subito incominciai a parlare << Io sono Nala, e si penso proprio che tu mi abbia già vista, sono tua sorella >> Bella socchiuse gli occhi come per mettermi a fuoco intanto il ragazzo che le stava a fianco la guardava e finalmente aprì bocca: << Bella, che cosa? T-tu hai una sorella? E perchè non me lo hai mai detto? >> si rivolse a me << Non è possibile Bella non ha una sorella, deve essersi confusa conun'altra persona! >> la ragazza finalmente uscita da uno stato di shock si decise a parlare << Invece è possibile, ti dovrò dare delle spiegazioni suppongo >> il ragazzo rispose subito << Sì, me ne dovrai dare molte, comunque io sono Edward Cullen e sono il fidanzato di tua sorella >>.
Ecco che mi trovo in una situazione alquanto imbarazzante per fortuna Bella ruppe il silenzio: << Bene, ora che le presentazioni sono finite direi che tu potresti ristornare a casa, io e Nala avremo molte cose da dirci >> il suo fidanzato fece come chiesto anche se non mi sembrò molto convinto a lasciare Bella con me, come se potessi essere chissà quale genere di mostro; beh ora che ci penso non ha tutti i torti, ma era mia sorella, non le avrei mai fatto del male.
Appena Edward fu lontano incominciai a parlare: << Allora, è da un po' che non ci vediamo... >> mi sforzai a fare un piccolo sorriso, lei rispose subito fissandomi stranita << Sono anni che non ci vediamo! A momenti avrei pensato che tu fossi morta, perchè non ti sei fatta sentire?! >> lo disse alzando leggermente, ma dico leggremente il tono di voce << Hey, calmati non c'è bisogno di urlare in questo modo, comunque mi dispiace >> a mia sorella vennero gli occhi lucidi << Scusami, è-è solo che, tutto... tutto questo è accaduto così in fretta, non avrei mai pensato di rivederti >> e detto questo mi abbracciò.
Quasi mi dispiacque rovinare quel momento, finalmente avevo ritrovato mia sorella, quella città non sembrava poi così male dopo tutto, << Che ne dici se ritorniamo a casa? Papà ci starà aspettando >> e cosi ci avviammo verso casa.

ANGOLO AUTRICE Ciao a tutti premetto che non avevo l'intenzione di proseguire la storia ma dopo la recensione di Deadly special ho deciso di scrivere un nuovo capitolo quindi eccomi qua dopo tanto,tanto,tanto,tanto...(ehm si avete capito) tempo.

​ PRECISAZIONI Bella era uscita di casa. La storia è ambientata alla fine di eclipse quando edward deve chiedere a Bella di sposarla. Scusatemi per queste imprecisioni

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Capitolo 4
*** arrivano le paure ***


Arrivate a casa aprimmo la porta nostro padre era in cucina a fare cosa?
A bruciare tutto il cibo nelle dispense, quello nel frigor insomma tutte le cose commestibili presenti in cucina. Io e mia sorella ci guardammo e giungemmo tutte e due alla stessa conclusione e lei si affrettò a esporla a mio padre: << Papà, direi che ehm, sì >> stava cercando di trovare delle parole gentili, per spiegare a nostro padre che non era assolutamente in grado di cucinare, e che noi due avremmo preferito andare fuori per cena, anche perchè era un' ottima occasione per parlare, il piccolo inconveniente era che dovevo trovare una scusa sul perchè io non avrei mangiato.
Vada per: ho avuto troppe emozioni per oggi e mi è passata la fame, nel frattempo Bella stava ancora pensando al discorso e finalmente aprì bocca: << Noi due abbiamo, si ecco abbiamo pensato di andare fuori a mangiare, così per conoscerci meglio >> nostro padre prese parola, capendo il vero motivo per cui non volevamo rimanere lì << hey!, Io non cucino così male, potrei riprovare, mi è sembrato di aver visto un po' di carne in frigor e potrei... >> << NO >> dimmo all'unisolo << Volevamo dire che non ti devi prendere tanto disturbo, poi bella mi può mostrare la città >> dissi sorridendo e cercando di essere il più convincente possibile.
Nostro padre ci squadrò da capo a piedi, con un sopracciglio inarcato: << E va bene, ma domani mi organizzerò e ceneremo insieme >> io e bella ci guardammo ancora e questa volta risposi io un po' più ferma di quanto fosse stata mia sorella << Papà, ci puoi contare... >> mi rispose fissandomi << Sbaglio o la tua risposta era sarcastica? >> << Risposta corretta, in palio per il vincitore una tv in 3D >> risposi io << ah ah ah divertente forza andate >>.
Finalmente uscimmo, mia sorella mi continuava a guardare e finalmente si decise a parlare << sei stata molto gentile con nostro padre >> sorrise,la osservai a mia volta e feci spallucce << beh, è un talento naturale >> lei sorrise finalmente arrivammo ad una tavola calda entrammo e ci sedemmo ad un tavolo << Senti con tutto quello che è successo oggi non ho molta fame quindi... ordini solo tu >> << Pensavo che avessi fame, comunque va be... >> Bella si interuppe di colpo e guardò oltre le mie spalle, mi voltai era appena entrata una comitiva di ragazzi, lei li guarddava con preoccupazione e così decisi di parlare: << hey, bell'addormentata sveglia, hai visto il tuo principe azzurro? >> lei mi guardò in cagnesco e mi pestò un piede << Ho la senzazione che fra di voi non scorrà buon sangue >> si riprese e rispose << E la tua senzazione non è poi così sbagliata... >> intanto i ragazzi passarono vicino al nostro tavolo e ci squadrarono, e mia sorella contraccambiò restando impassibile.
In quel momento un ragazzo ci salutò: << Tu sei Jacob, giusto? >> sorrise << In carne ed ossa >> feci una smorfia e per un momento ci guardammo intensamente negli occhi,  lui sembrò che stesse per svenire, ma poi si riprese; dopo questo fece cennno di saluto e se ne andò.
<< Non sembrano molto socievoli >> dissi io a mia sorella << Non con me, ma lasciamo perdere un giorno dovrò raccontarti un po' di cose. Stavo per chiederle di parlare in quel momento, ma dopotutto anche io avevo dei segreti e dopo l'incontro con Edward e con quei ragazzi pensai che la verità sarebbe venuta a galla presto, sembrava che sospettassero qualcosa sul mio conto e devo ammettere che anche io avevo dei dubbi su di loro, ma avrei rischiato di fare una figuraccia.
Dovevo accettarmi che i miei sospetti fossero fondati e poi avrei potuto raccontare tutto, ed essere per una volta me stessa.

ANGOLO DELL'AUTRICE

Ciao ecco un novo capitolo, baci

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