crazy things with the band most crazy of the world

di LidjaLoveAvengedSevenfold
(/viewuser.php?uid=570460)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** a caccia di anatre e piccioni ***
Capitolo 2: *** al mare ***
Capitolo 3: *** serata al Johnny's con due persone speciali ***



Capitolo 1
*** a caccia di anatre e piccioni ***


“BELLA ADDORMENTATA SVEGLIAAAAAAA!!! GLI UCCELLINI VOLANO, FELICI IN CIELO!!!! Beh, mi hanno anche appena cagato su un sandalo, quei maledetti volatili, ma dettagli, oggi sono troppo felice, non so, mi sento meno irrequieto del solito”
Ma che cazzo??!! Ah, ok, è quel pazzo picciomicida di Jimbo. ASPETTA. Come fa a avere le mie chiavi di casa?!
“Jimbo, tu sai che io ti voglio bene, ma rispondi a queste due semplicissime domande a cui pure uno con la testa vuota di cui non farò nome e ti dirò solo che si chiama James può rispondere: prima domanda, cosa cazzo ci fai a casa mia alle 7.00 del mattino con un kimono rosso, delle calze gialle e dei sandali da pakistano? Seconda domanda, come diamine hai fatto a entrare a casa mia senza le chiavi?”
“beh, cara Diaspro, rispondiamo prima alla seconda, ho voglia di fare le cose al contrario, magari ti rispondo con un po’ di azione: ieri sera, nella landa desolata che separava il Johnny’s dal parcheggio io ti chiesi con voce tremante in pieno stile Titanic nella parte dove il povero Jack si sta congelando le chiappe in mare…”
“Aspetta un attimo, hai veramente visto Titanic? Si e magari ti sei pure messo a piangere, ma per favoooreeeee”
“Ehm… beh, è così che è andata effettivamente, c’era pure Johnny, povero nano, mi stava allagando casa”
“Jim, ti prego, dimmi che stai scherzando. Anzi, vai avanti con la spiegazione così cercherò di dimenticare la scena che mi sono immaginata in questi istanti”
“Uffa, ok continuo. Dunque, ti chiesi con voce tremante e bla bla bla: ‘ti riaccompagno a casa o prendi l’unicorno?’ e tu mi hai risposto ‘‘no Jim, gli unicorni dormono a quest’ora,  riportami tu’’ e così, affrontando gelidi venti [ma se ci sono 38 gradi fuori James?!] e torridi deserti ho portato a termine la mia missione riportandoti a casa più o meno intera. E stamattina le chiavi erano attaccate alla porta.”
Perfetto, ho dormito rischiando di essere uccisa da un pazzo assassino stupratore.
“Ok, hai risposto alla seconda domanda, passiamo alla prima.”
“Oh, giusto giusto. Beh, sono qui perché oggi andiamo tutti a fare una gita al fiume a cacciare anatreeeeeeeeeeeee!!!!!!”
“Tutti chi? Brian non si alza prima di mezzogiorno, vuoi buttare giù dal letto pure lui con la stessa dolcezza? Poi non ti aveva vietato di cacciare anatre o volatili vari dopo che sei finito al fresco perché ne hai preso uno a mazzate?”
“Brian lo abbiamo già svegliato, ci mette ore per sistemarsi i capelli, scendere dal letto, scegliere che vestiti mettere e tutto il resto. Beh, diciamo che solo per i capelli ci mette mezz’ora, per i vestiti più o meno dieci minuti e per scendere dal letto ci mette mezz’ora come minimo, mandandomi a fanculo in ogni lingua presente in terra, burunderese compreso. E si, me lo aveva vietato, ma sarà troppo occupato a conquistare pollastre per accorgersene”
Sospirando, scendo dal letto meditando una vendetta in cui erano presenti alpaca, ananas e banane, e vado in bagno dicendo a Jimmy di aspettarmi in macchina. Mi faccio una doccia, mi lego i capelli in uno chignon alquanto incasinato, mi metto la mia amatissima (e consumatissima) canottiera dei Metallica, mi infilo un paio di pantaloncini jeans, e rimetto il mio polsino dei System Of A Down. Non lo tolgo mai, ho solo quello per nascondere il mio quasi totalmente passato. Già, sono una quasi ex-autolesionista, ma ne sto uscendo. Ho avuto molti problemi, che mi hanno portato a prendere quelle cazzo di forbici e mi hanno resa schiava dell’autolesionismo. Non lo sa nessuno, né devono saperlo.
Esco dal bagno, prendo una borsa abbastanza capiente dove poter mettere il telo, il portafogli, le cuffie, il cellulare e la maschera con le pinne. Metto i miei fidati occhiali da sole, controllo se ho la mia amata collana con il plettro di mio padre, metto le infradito ed esco raggiungendo Jimmy che osserva un piccione in modo ostile.
“Pronta!! Dai, andiamo o vuoi fissare quel piccione finché non noti qualche comportamento alieno in lui?”
“mmm.. l’idea mi attira, ma credo che sia ora di raggiungere gli altri a casa di Matt.”
 
…………………….
 
Il ragazzo accosta l’auto davanti al parco che si trova di fronte alla casa di Matt. Scendiamo e li troviamo sui gradini a fumarsi tutti una sigaretta. Quei ragazzi non cambieranno mai, solo loro sono capaci di fumare alle 7.45 della mattina.
“buongiorno ragazzi, come va?”
“ciao Dì, credo di aver esagerato con le birre ieri sera..” mi dice Johnny.
“merda Christ, ti sei bevuto più birre tu di noi!!”
“Ehi Gates, non esagerare, almeno io non ho urlato a tutti i passanti ‘pink is the new black’ come un coglione”
“Cavolo, l’ho fatto sul serio?! Oddio credevo, e speravo, di essermelo sognato” esclama Brian impallidendo.
“Eddai Bri, ormai la sono abituati alle tue strane sbronze” ride Matt.
Il ragazzo lo guarda con espressione sadica, come se potesse scoccare frecce dagli occhi e mette su il broncio incrociando le braccia sul petto.
 
 
TO BE CONTINUED..

 
NOTE DELL’AUTRICE:
 
wooo potete ancora leggere, quindi non vi ha causato danni irreparabili alla vistaaa!
Miracolo u.u
Dunque, spero vi sia piaciuta, so che non è molto lunga ma è un capitolo di prova per vedere se la storia vi piace :3
Ringrazio tanto tanto Ciux_, Necromance_Theatre e Iwo per la loro disponibilità e simpatia! Spero che la storia per ora vi piaccia! Aspetto le vostre recensioni, a presto e mangiate tante ananasssss!! (?)
Un bacio
LidjaLoveAvengedSevenfold

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** al mare ***


Finalmente arrivarono alla spiaggia. “Uffa Brian, quel piccione si stava avvicinando troppo a me, DOVEVO colpirlo con i sassi, avrebbe potuto uccidermi cazzo!! Non ti interessa la vita del tuo migliore amico??!” “James quella sottospecie di volatile era a 20 kilometri da noi, come cazzo faceva a ucciderti?? Per non parlare del fatto che i piccioni non hanno né istinti omicidi né tantomeno hanno le braccia per uccidere!!” “Ah si?? Vogliamo parlare di quella volta che è entrata un’ape in studio?? Ti mancava solo la gonna e saresti stato una casalinga perfetta.” “non è vero!!” “ah no?? Urlavi come una primadonna sul tavolo saltellando terrorizzato” sghignazzò James divertito. “beh, c’è solo una piccola differenza: CHE IO SONO ALLERGICO ALLE API, MENTRE TU NON SEI ALLERGICO AI PICCIONI” “Tsk, dettagli” Alzai gli occhi al cielo, non ne potevo più quei due. Steso il telo sulla spiaggia e separati i due migliori amici, decisi di rilassarmi sotto all’ombrellone. Mi tolsi la canottiera e rimasi in costume e pantaloncini, feci per prendere il libro e le cuffiette dallo zaino, quando uno scroscio d’acqua gelida mi arrivò addosso. Poi qualcuno dietro di me mi lanciò la sabbia sulla schiena. Sapendo chi era stato urlai: “JAMES OWEN SULLIVAN E BRIAN ELWIN HANER JR, SIETE. MORTI. ENTRAMBI” Loro risero come due cretini e corsero via mentre io cercavo inutilmente di raggiungerli. Poi si buttarono in mare e così io corsi verso l’ombrellone, lanciai i miei pantaloncini sulla sdraio e mi buttai con loro. “vi va una gara di surf??” propose Brian. “ci sto, cosa si vince??” esclamò James esaltato. “chi vince riceverà un bacio in bocca da Diaspro” sghignazzò il chitarrista. “e se vincessi io?” “mmmhhh … io e Jimbo ti paghiamo le birre per i prossimi tre mesi!” Era proprio sicuro di vincere, peccato che le altre volte che avevamo surfato assieme io lo avevo lasciato vincere. Non sapeva che facevo surf da quando avevo quattro anni, così accettai sicura come non mai. Andai a prendere la tuta e la tavola mentre i due le noleggiavano dato che non ne avevano una propria. Messa in fretta la tuta mi fiondai in quel mare che amavo tanto. La California era il mio sogno da quando avevo 7 anni, e ora ci abitavo finalmente. ……………………. “non è giusto, hai barato, non mi avevi detto che surfavi così!!” “beh, tu non me lo hai chiesto” ridacchiai. Come previsto avevo vinto io e Bri era incazzato perché sapeva quanto amassi le birre e sapeva pure che ne avrei prese più che potevo. “allora, Johnny’s stasera??” proposi. “vai sono d’accordo!” esclamò Matt, seguito anche da Zacky e Johnny. Jim e Syn si lamentarono un po’ poi però ci rinunciarono. TO BE CONTINUED… NOTE DELL’AUTRICE: *schiva pomodori, banane, un piccione, un wurstel e chissà cos’altro* Ehm … salve :3 Scusate scusate scusate scusate per questa assenza, cominciamo veramente bene per essere la mia prima FF a capitoli U.U So che è di una cortezza pazzesca, ma ho tanta di quella roba da studiare che se non sono ancora impazzita è già un passo avanti T_T Anyway, io non potrò aggiornare prima di domenica perché sono via, quindi intanto vi saluto e vi do un bacio! A presto! Lidja<3

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** serata al Johnny's con due persone speciali ***


*SUCKING TOO HARD ON YOUR LOLLIPOP, OR LOVE’S GONNA GET YOU DOOOWNNN, SAY LOOOVE, SAY LOOOVE, OR LOVE’S GONNA GET YOU DOWWWNNN * “ma che cazzo è?!” esclamo. “oh tranquilla è solo il mio telefono..” “Jimmy … spiegami una cosa … PERCHE’ HAI LOLLIPOP DI MIKA COME SUONERIA?!” “perché io adooooro le caramelleeeeee!!” Sospirai, cercando di non impazzire. Ero in macchina con Jimmy che mi stava riaccompagnando a casa per prepararmi per la serata. Arrivammo davanti al portone di casa mia, ci salutammo, e io entrai a prepararmi. Mi feci una doccia per togliermi il sapore di sale di dosso e andai verso il mio armadio. Cosa mettere? Comoda o elegante? Tacchi o All Star nere? Uffa quanto è difficile scegliere!! Optai per un tubino rosso abbastanza aderente, un chiodo di pelle nero sopra, Jeffrey Campbell nere borchiate e una borsa shopper argentata opaca. I capelli decisi di tenerli sciolti. Erano una massa di ricci biondo cenere, lunghi circa fino a metà schiena. Ci misi però un sottile cerchietto nero, lasciando però dei ciuffi laterali. Passai al trucco. Mi misi il fondotinta, il primer negli occhi e un po’ di fard; un ombretto nero brillanti nato con una linea di matita verde anch’essa brillantinata all’attaccatura esterna delle ciglia superiori. Poi misi un rossetto rosso violaceo. Ero pronta. Jimmy sarebbe passato fra dieci minuti, quindi ne approfittai per togliere il polsino, e coprire i vari tagli e le varie cicatrici con del fondotinta. Misi nella borsa il cellulare, la trousse, le chiavi di casa e il portafogli. “quando la barca vaaaaa lasciala andaaareeee, quando la barca vaaaaaa non la fermaaareeeee” sentii fuori da casa mia. Potete ben immaginare chi fosse. “Diaaaaasprooooooooooooooooooooo!! Muovi il culo che il Johnny’s e le ragazze mi aspettanoooooooooo!!!” urlò il gigante. “arrivo arrivo, con calma!” ribattei. Salii in macchina e ci avviammo verso il Johnny’s. ………………. Ed eccoci davanti alla porta del locale. I ragazzi ci stavano aspettando lì davanti, freschi e pronti a sbronzarsi come se non ci fosse un domani. “ti dico che ci riuscirei” “e io dico di no, sei troppo gnomo, non conterresti tutte quelle birre” “ah si?? Scommettiamo??” “ci sto, trenta dollari che non ce la fai.” “prepara il portafogli, chi non vincerà sarai tu” “ehmmmm.. salve a tuttiii… che succede?” domandai. “Brian e Johnny stanno scommettendo. Johnny scommette che riesce a bere 20 birre e non farsela addosso fino a domattina, mentre secondo Brian non ci riuscirà. Io punto sul nano, mi sorprende sempre!” mi spiega Matt. “naaahhh, è troppo piccolino, non ce la farà mai, io sto dalla parte di Bri!” sentenziò Jimmy con fare saggio. Ero abituata a queste sfide serali, e ogni volta erano da spanzarsi dalle risate. Entrammo, ci guardammo intorno. Brian si precipitò verso una bionda ossigenata che serviva ai tavoli decisamente poco vestita, ma lo prendemmo al volo e lo trascinammo ad un tavolo libero. “ehi ragazzi! Il solito?” chiese il cameriere. “no Dave, oggi vogliamo esagerare, abbiamo una scommessa da portare a termine. venti bicchieri da 20 cl di birra bionda per lo gnomo, tre per me, tre per Diaspro, dieci per Brian, sette per Zacky, dieci per Jimbo, si Jimbo, non di più, non voglio sentire nessuna protesta, e il resto te lo chiederemo più tardi!” sorrise Matt. “ragazzi qualcuno di voi deve rimanere sobrio, o chi vi porta a casa? Comunque arrivano subito le vostre birre!” esclamò Dave. Appena se ne andò, Zacky disse: “dai, per stasera mi sacrifico io, rimarrò sobrio e accompagnerò Brian e Johnny. Matt ti sacrifichi con me?” “va bene, allora io accompagnerò Diaspro e Jimmy.” Rispose Shads. Nel frattempo arrivarono vari vassoi con tantissimi bicchieri di bionde e li misero sul nostro tavolo. Ne presi due di fianco a me e un terzo, e aspettai che tutti avessero un bicchiere. “tre, due, uno, via!!” urlò Zacky. Cominciammo a bere, una, due, tre birre, ne ordinai altre tre, quattro, cinque, sei, altre tre, sette, otto… finché non persi il conto. Ormai eravamo tutti ubriachi a parte Matt e Zacky, e dicevamo le cose più assurde. “mia nonna ha un cavallo bianco che vola, ma sapete qual è la cosa strana? Che il cavallo non ha le ali… e mia nonna non ha nemmeno un cavallo bianco, ha un chihuahua” scoppiò a ridere James, e noi insieme a lui. “e invece ieri stavo passeggiando per il lungo mare, e sapete cosa ho visto? Una tartaruga rosa a chiazze blu che attraversava la strada. Allora sono andato lì e gli ho chiesto: -signora tartaruga ha bisogno di un aiuto per attraversare?- e lei mi ha risposto: -no grazie, io ho un motore nel guscio, posso andare velocissima e non riuscirebbero a investirmi- così ha attraversato la strada, ma è stata investita” disse Bri fra una risata e l’altra. Tutti ci mettemmo a ridere, ubriachi più che mai. “sapete, ho voglia di ballare la Macarena, chi viene con me?” “oh oh oh amico mio, ci scateniamoooooo??” urlò Jim, e prima che potessimo fermarli si precipitarono sul piano bar e si sono messi a cantare a squarciagola la macarena iniziando a ballarla. La scena era semplicemente fantastica, così decisi di filmarla. Quando Dave e i camerieri li tirarono giù ridendo come pazzi, mi guardai intorno e vidi l’inimmaginabile: i miei attori preferiti erano lì a un passo da me. “BENEDICT TIMOTHY CARLTON CUMBERBATCH E MARTIN JOHN CHRISTOPHER FUCK FREEMAN!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” urlai completamente fuori di testa. I due si girarono verso di me, leggermente spaventati. Io corsi loro incontro, e mi buttai addosso a Martin, che cadde a terra come una salsiccia. Ben intanto se la rideva, osservando la scena molto divertito. Matt e Zacky cercarono di prendermi e tirarmi via, e, rimediando qualche livido, riuscirono nel loro intento. Nel frattempo Martin, scioccato, cercò di rialzarsi. Cercai di calmarmi, mi ricomposi e cominciai a saltellare canticchiando “martin e bennyyy, martin e bennyyy, jawn e sherlockk, jawn e sherlockkk!!” “per tutti i gatti persiani a pelo corto, tu sei matta!!” esclamo Martin scandalizzato. “no, ha solo bevuto un pochino troppo, voi dovete essere i famosi Martin Freeman e Benedict Cumberbatch, Diaspro ci ha parlato fino allo sfinimento di voi!” disse Matt. “si effettivamente siamo noi, siamo in vacanza qui e abbiamo pensato di venire a farci un bicchierino, siamo arrivati oggi.” Disse Ben. “beh, volete accomodarvi con noi? Però credo che berrete più di un bicchierino, come potete vedere noi non ci fermiamo mai!” rise Zacky. “beh, volentieri, grazie dell’invito!” risposero in coro i due, non sto a descrivere nei minimi particolari il resto, potreste rimanere scioccati. Alle due di notte pensammo che forse era il caso di tornare ognuno a casa propria, così uscimmo dal locale creando una catena umana formata da Zacky, io, Ben, Martin, Brian, Johnny, Jimmy e Matt. “PINK FLUFFY UNICORN, DANCING ON RAINBOWS!!” cantavamo in coro. Eravamo messi davvero male… “beh ragazzi, la macchina unicornosa ci sta aspettando, a presto ragazzi, chiamateci!” ci salutò Ben. Ragionai la mattina dopo che avevo i numeri di telefono dei miei attori preferiti. Così, fra una cazzata e l’altra arrivammo alla macchina, io salii con Matt e Jimmy, e Brian salì con Zacky e Johnny. Arrivammo a casa mia, salutai tutti e mi avviai verso la porta. Il cuore smise di battere. Io mi congelai. “ti sono mancato bambolina?” Era tornato. E io non potevo più scappare. TO BE CONTINUED… NOTE DELL’AUTRICE: Salve popolo di efp, Lidja è tornata a scassare i coglioniiiiiiiiiiii!!! Anyway, lo so, con gli aggiornamenti sono un disastro, ma almeno oggi ho scritto un capitolo oserei dire decente, e anche abbastanza lungo xD Ma analizziamo i fatti accaduti: chi si cela dietro l’ultimo colpo di scena? Cosa succederà? *ta ta taaaaaaaaaaaa* beh, spero di essermi fatta perdonare per il ritardo e ci sentiamo al prossimo capitolo! Ci tengo a dirvi le ultime due cose: i fatti narrati in ogni mio capitolo o storie in generale non sono fatti realmente accaduti ma sono solo frutto della mia fantasia! Al massimo posso ispirarmi a qualche video sui Sevenfold come quello di Pink Is The New Black, ma non di più! Seconda cosa: c’è un bellissimo spazio bianco, proprio sotto questo capitolo, se voi ci scrivete quello che pensate di questo capitolo PUFF! Magicamente io riesco a leggerlo! Non sto scherzando, provare per credere! Ora vado a dormire, un saluto a tutti! Un bacio e tante ananas, Lidja<3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2390063