Al tuo fianco { Conoscersi, combattersi, amarsi } di Mania (/viewuser.php?uid=588696)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** O1 • Nessuno ti porterà mai via da me ***
Capitolo 2: *** O2 • Inciderei il tuo nome sul mio cuore ***
Capitolo 3: *** O3 • Disarmarti con un sorriso ***
Capitolo 4: *** O4 • Alle cinque del pomeriggio ***
Capitolo 5: *** O5 • E allora vai prendi il treno e vai, che se non te ne vai tanto te ne andrai ***
Capitolo 6: *** O6 • Fluttui come una piuma in questo bellissimo mondo ***
Capitolo 7: *** O7 • Indugia sulla punta della lingua ***
Capitolo 8: *** O8 • Ho pianto per te sul pavimento della cucina ***
Capitolo 9: *** O9 • Le vecchie abitudini sono dure a morire ***
Capitolo 10: *** 1O • Paradisi per illusi ***
Capitolo 11: *** 1 1 • Il silenzio è il rumore più forte ***
Capitolo 12: *** 12 • Lasciami entrare ***
Capitolo 13: *** 1 3 • Il mese più crudele ***
Capitolo 14: *** 14 • Sotto questa luce artificiale ***
Capitolo 15: *** 15 • Siamo bugie nel tempo ***
Capitolo 1 *** O1 • Nessuno ti porterà mai via da me ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O O
1 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
O1 • Nessuno ti porterà mai
via da me
■
{ Rating Verde | Introspettivo + Romantico | AU!Nel futuro | 337 parole
}
Non
era bastato
l'incantesimo a cancellarle la memoria, non era servito
l’amore
che ancora aveva provato per Neal, non erano servite le smorfie di
rassegnazione dei suoi genitori e né tanto meno
l’iniziale
timore di Emma di tornare a regalare il proprio cuore a qualcuno.
Killian Jones era testardo, come lei, ed era rimasto fedele a lei e al
comportamento onorevole che si era ripromesso di mantenere, unicamente
per riuscire a farle comprendere quanto fossero perfetti
l’uno
per l’altra – pieni
di difetti compatibili, pieni di pregi che si compensavano
scambievolmente.
Così, quando qualcuno provava a fare gli occhi dolci alla
sua
signora, Killian mangiava il fastidio e sfoderava un senso di sicurezza
scevro da ogni rimasuglio di gelosia. Era talmente calmo, talmente
certo che Emma mai si sarebbe potuta interessare ad altri - aveva talmente fede in loro
- che a volte era persino irritante come esternava cotanta fermezza.
Colpa
di un pensiero sciocco, lo sapeva benissimo, ma Emma non poteva fare a
meno di sentirsi scontata in tali circostanze, come se per Killian
ormai lei rappresentasse un enigma svelato verso cui presto avrebbe
perso interesse.
«Dolcezza, ma ve l’ho detto la prima volta che ci
siamo
incontrati che per me non avete segreti» osservò
quando
Emma si decise ad affrontare l’argomento, sollevando un
sopracciglio con fare divertito rievocando la scalata sulla pianta di
fagioli. «Il motivo per cui non prendo mai a pugni nessuno
degli
illusi che pensano di potervi solleticare con le loro scempiaggini,
è che dopo tutto quello che abbiamo superato, so che niente
di
quello che il futuro può riservarci potrebbe mai interferire
con
noi», le passò lentamente le dita tra i capelli
mentre
pronunciava tali parole facendole morire sulle labbra di lei tra un
lieve bacio e l’altro, strappandoglieli come un bambino
rubava le
ciliegie. «Ci
siamo scelti troppe volte perché qualcuno possa
portarvi via da me.»
Ed Emma non ebbe più paura di essere ovvietà, e
al posto
di quel pensiero si soppiantò la sfavillante consapevolezza
di
essere il suo tesoro più prezioso.
M A N I
A’ s W
O R D S
Ok, eccomi
qui con la raccolta
di trenta flash rigorosamente Captain Swan (con la partecipazione in
alcune di Henry, perché io Henry lo adoro). Le ho già scritte
tutte,
perché almeno così sono certa di finire la
raccolta,
ecco. E posso dire di essere stata abbastanza brava almeno a tenermi
quasi sempre sotto le cinquecento parole - ho sgarrato solo in tre di
poco, perché va bene tutto, ma sono prolissa nell'anima e
non ce
la faccio a volte a trattenermi.
Le flash possono essere sia lette in un quadro unitario, sia scollegate
- tranne rare eccezioni che segnalerò. Alcune sono AU nel
futuro, altre sono introspezione su alcuni momenti passati, altre sono
missing moment; comunque, come avete notato, sotto il prompt della
flash metto i relativi avvertimenti! In questa in particolare, come
penso si sia capito, stanno già assieme Emma e Hook
♥
I prompt, ecco, questi li ho pescati totalmente a caso, prendendoli
anche da più siti e mettendoli assieme perché
sono una
persona confusionaria nella mia mente. Mi servivano solo "imput" dai
quali trarre spunto, comunque posso dire che la maggior parte li ho
presi nel sito La Piscina dei Prompt, usando prompt di altri parging e
persino di altre serie, e degli altri non ritrovo il sito, altrimenti
lo avrei linkato.
[SPOILER foto dal set]
Ma
qualcuno le ha viste le foto che vengono dal set? No, perché
io
sono tutta così emozionata e piena di feels solo a vederle.
Soprattutto quelle con Hook e Henry ♥ [/SPOILER]
Bene, credo che sia tutto, e fateci l'abitudine a note più
lunghe delle flash, devo sfogare in altro modo la mia essenza prolissa!
Avviso come di consueto che io rileggo, ma sono comunque sotto esame,
come la mia beta, quindi non assicuro (assicuriamo) di riuscire a
scovare tutti gli errori.
Come sempre vi chiedo di
lasciarmi
una recensione, perché così fate felice una
fanwriter in
disgrazia (?) consolandola dalla disgrazia della sessione d'esami!
Alla prossima (sì, io le ho scritte, ma non so quanto spesso
aggiornerò, perché sono anche molto pigra, sappevatelo! [cit.])
Mania■
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Capitolo 2 *** O2 • Inciderei il tuo nome sul mio cuore ***
PROLOGO
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C A P I T O
L O O
2 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
O2 • Inciderei il tuo nome sul mio
cuore
■
{ Rating Verde | Introspettivo + Romantico | AU!Nel futuro | 472 parole
}
I
polpastrelli di Emma seguivano l’incisione – poi
cancellata da un’altra incisione – vicino al timone
della Jolly Roger, chiedendosi quale significato potesse celare.
Deturpare i segni di tribordo e babordo, con impeto controllato e
furibondo, doveva derivare da una storia che le sarebbe piaciuto
sentirsi raccontare, così tanto che quando
sollevò lo sguardo verso il capitano della nave, lui dovette
accorgersi dell’interrogativo martellante nelle iridi
smeraldine a scrutarlo.
Distolse l’attenzione da lei, preferendo occuparsi della
salute delle sartie. Forse la sua era vergogna per il passato
– per quel pensare solo a se stesse che gli era stato
veementemente rinfacciato e che ora stava provando a mutare
–, forse era la gelosia di memorie che pretendeva di tenere
unicamente per sé. Forse erano ambedue le motivazioni a
fondersi in una sostanza di mestizia ad appiccicarsi addosso a immagini
sbiadite ormai infrante.
«Cosa desiderate, Swan?» chiese per allungare il
momento in cui lei avrebbe dato voce alle sue richieste, diluendo il
tempo senza poterlo spezzare.
«Quei simboli, li avevo già notati quando siamo
andati a Neverland, ma non ho avuto il tempo per chiedertelo. Cosa
significano?»
«Una volta, troppo tempo addietro, insegnai a qualcuno a
navigare» rispose Hook riuscendo a stendo a guardarla, con le
labbra a comporre smorfie indefinite ad aggiungersi alle contrazioni
dei lineamenti, onde a increspare la fronte e abissi a formarsi tra le
sopracciglia corrugate. Non aveva alcun desiderio di parlarne, eppure
si lasciò andare ai ricordi nonostante le parole faticassero
a risalirgli la gola – sembrava quasi affondassero artigli
invisibili nella trachea, lasciando solchi di sangue al passaggio.
«Quanti rimpianti hai, Hook?», interrogativo
inaspettato che scaturì da solo dalle labbra di Emma
osservando quanto palpabile triste rammarico vi fosse su di lui,
ripensando a come aveva conservato la spada di Neal per tutti quegli
anni e di come avesse messo davanti la salvezza di lui a tornaconti
personali – alla possibilità di conquistarla senza
possibili rivali a frapporsi.
«Moltissimi,
mia signora» rispose seriamente, scevro dalla
solita aria arrogante e da sbruffone. «Ma ho deciso che ogni
mia azione sarà onorevole, sarà la migliore.
Per voi, ovviamente, e non perché credo che possa bastare a
farvi innamorare di me, ma perché è
l’unico modo per poter avere solo un’occasione di
redimermi. Il vostro nome è ormai inciso nel mio cuore, Swan, non posso
fare altro che rendere tutte le mie azioni degne di voi.»
Parole vive, pulsanti, vere.
Aveva sempre pensato che la sua capacità di scovare
facilmente le menzogne non avrebbe mai avuto ripercussioni negative
– come avrebbe potuto? –, invece ora si trovava
sopraffatta dalla dichiarazione d’amore più
sincera alla quale avrebbe mai assistito. Fu una delle rare volte in
cui Hook non le suscitò nemmeno un flebile accenno di
irritazione, ma solo il desiderio che riuscisse nel suo intento,
perché anche lei avrebbe voluto incidere il suo nome sul
proprio cuore.
M A N I
A’ s W
O R D S
L'aggiornamento,
eccolo!
Allora, devo dire che l'ultimo episodio della seconda stagione dove ci
sono i flashback con Hook e Bae/Neal a me è piaciuto
veramente moltissimo. Credo sia uno dei miei preferiti e credo anche
che spieghi bene alcuni aspetti caratteriali di entrambi, quindi
adorandoli ambedue ero tipo in estasi guardandomelo.
Credo che Hook rimpianga moltissimo di aver lasciato andare via Bae,
nonostante le sue ultime parole, e credo che abbia veramente un
accumulo di altri, quindi mi piaceva trattare il tema con lui. Inoltre
mi piacerebbe che prima o poi, nella serie intendo, Hook raccontasse a
Emma come ha conosciuto Bae e per quale ragione gli era così
affezionato. Quindi, ecco spiegato il motivo per cui ho scritto
così questa flash.
Ho usato Neverland invece di L'Isola Che Non C'è
perché mi consuma una sola parola e nelle flash il risparmio
è tutto, inoltre solo per i nomi propri mi piace mantenere
la forma originale. E ho scritto Neal invece che Baelfire
perché è Emma a pensare a lui in quel punto e lei
lo ha sempre conosciuto come Neal.
Ora i ringraziamenti, sui quali potrei scrivere mille parole e passa,
ma mi limiterò a sintetizzare per non annoiarvi. Ringrazio infinitamente chi ha
inserito la storia tra le preferite/ricordate/seguite, non
mi aspettavo che già con la prima flash potessero esserci
tante persone ♥ Grazie mille, veramente.
E poi un ringraziamento particolare a Euridice100 e Alix Katlice per le
meravigliose recensioni, grazie ragazze, siete meravigliose ♥
Al prossimo aggiornamento,
Mania■
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Capitolo 3 *** O3 • Disarmarti con un sorriso ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O O
3 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
O3 • Disarmarti con un sorriso
■
{ Rating Verde | Introspettivo + Slice of life + Commedia | AU!Nel
futuro | 481 parole }
Aveva
scoperto che Hook dava lezioni di scherma creativa, come da
loro definita, a suo figlio – ovviamente senza che nessuno dei
due si fosse preso il disturbo di chiederle il permesso!
– una mattina in cui aveva infranto i loro piani, tornando
indietro dall’ufficio per colpa di fascicoli dimenticati sul
tavolo della cucina. Per strada, nelle vie laterali poco frequentate,
con l’aria di due attori a dar vita a una concreta scena di
combattimento, le due canaglie della sua vita avevano messo in scena un
duello all’ultimo sangue – almeno nella loro
fantasia.
«È questo che fate quando non ci sono?»,
fu come il fragore di un tuono a scuotere il cielo limpido,
immobilizzando i movimenti di Henry e Hook con le spade incrociate e
smorzando le frasi da bucanieri a metà, stroncando la recita
nella quale si erano gettati con esuberante entusiasmo.
«Possiamo spiegare», un coretto così
preciso da sembrare studiato per quanto combaciante fu la loro
coordinazione.
Schiene improvvisamente dritte, braccia portate dietro la schiena a
nascondere vanamente gli strumenti del gioco ed espressioni
eccessivamente contrite a voler muovere a pietà Emma, la
quale non era decisamente incline a farsi scuotere da compassione
davanti ai loro occhi da cuccioli.
«Certo, e spiegherete eccome» convenne con tono
pericolosamente calmo la donna, avvicinandosi ad entrambi per strappare
dalle loro mani le spade, finendo infine a rimanere impassibilmente
immobile di fronte a Hook, distanziata da lui da una manciata di
centimetri. «Tu mi spiegherai quale logico pensiero ti fa
pensare di dover insegnare a mio figlio a tirare di scherma come un pirata»
sentenziò perentoria, trattenendo per sé
l’ilarità che la situazione un po’ le
suscitava, perché nonostante fosse assai contenta che tra i
due corressero rapporti tanto buoni, preferiva che suo figlio prendesse
maggior esempio dal principe suo nonno, piuttosto che dal pirata
compagno di sua madre. «E tu, ragazzino, perché lo
assecondi!? Pensavo fosse in buone mani affidato a te»,
continuò spostandosi davanti a Henry, sventolando
severamente l’indice a chiosare i propri rimproveri.
«Ehi, Swan, aspettate, c’è qualcosa
che non quadra nel vostro discorso. Così sembra che Henry
sia molto più responsabile di me»
osservò impettito Hook.
«Infatti, lo è» chiarì Emma,
inarcando le sopracciglia in modo persuasivo a sottolineare
l’ovvietà delle proprie frasi, sfoderando poi un
sorriso dai ricami in cui la forza del proprio spirito fuoriusciva in
forme eleganti e incontestabili – un sorriso quanto mai
meraviglioso, capace di disarmare il più agguerrito
pirata.
«Mi arrendo davanti a voi, mia signora.»
«Ci arrendiamo»
specificò Henry, alzando il capo il tempo necessario per
indirizzare un occhiolino in direzione del compagno di brigate.
E in quel momento, Emma comprese di aver involontariamente aumentato il
sodalizio tra i due, considerazione che le scappò un sorriso
fugace – era d’altronde suo compito cercare di
mantenere ora i lineamenti severi, perché in fondo,
già sapeva, che con entrambi non sarebbe stata in grado di
mantenerli a lungo.
M A N I
A’ s W
O R D S
Ed eccomi
con la terza flash!
Come credo si sia capito dal primo capitolo della mia mini-long - che
aggiornerò quando ho un po' di tempo per scrivere il
capitolo, purtroppo la prossima settimana è assai dura per
quanto riguarda gli esami! -, io adoro Hook e Henry che interagiscono
assieme. Ammetto che ho cominciato a immaginarmi scene tra i due da
quando sono arrivate le scene dal set con loro due, e da allora il
risultato è che io devo fare muovere questi due assieme
almeno un pochino - e poi, diciamocelo, Emma non potrebbe mai stare con
un uomo che non possa andare d'accordo anche con suo figlio!
Probabilmente questo prompt non è stato proprio pienamente
rispettato, ma l'idea che mi è venuta pensando ad esso era
troppo caruccia per accantonarla e non essendo che sto partecipando ad
alcun contest, non mi sento in colpa a non rispettarlo in modo super
fedele.
Devo fare un super ringraziamento a Euridice100
e Alix katlice
per aver recensito il secondo capitolo, e un altro altrettanto grande a
Brooke Davis24
per aver commentato il primo! Grazie a tutte e tre ♥
Inoltre, non posso che non dire un grazie anche a chi la storia l'ha
inserita tra le preferite/ricordate/seguite, anche voi vi meritate i
miei più sinceri ringraziamenti. Un grazie anche a chi legge
silenziosamente con tanta assiduità! Come sempre poi invito
tutti a lasciarmi una recensione, anche piccola, perché
è fonte di incredibile incoraggiamento e stimolo per me!
Al prossimo aggiornamento,
Mania■
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Capitolo 4 *** O4 • Alle cinque del pomeriggio ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O O
4 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
O4 • Alle cinque del pomeriggio
■
{ Rating Verde | Slice of life + Commedia | AU!Nel futuro |
623 parole - sssht!
}
Le
cinque del pomeriggio erano un’ora bizzarra. Era troppo tardi
per
molte cose e troppo presto per tutte le altre – una fascia di
bonaccia insidiosa, nel quale si ritrovava a girovagare per casa senza
pace. Se non fosse stato per le minacce particolarmente incisive di
Emma, si sarebbe permesso di andare a disturbare Henry, persuadendolo
molto facilmente a combinare qualche diavoleria insieme.
Invece era costretto a vagabondare per l’appartamento
silenzioso
– eccezion fatta per i lievi suoni di matite e penne che
venivano
appoggiate sulla superficie della scrivania da Henry, e il lieve brusio
delle punte sui fogli a intessere lettere o numeri a seconda della
materia studiata. Per di più fuori pioveva, e non una
pioggia
sopportabile, perché almeno sarebbe potuto andare da Granny
e
lì almeno quattro chiacchiere si scambiavano; no, doveva
essere
uno schiacciante acquazzone, incredibilmente fitto, dalla prepotenza
esagerata a creare nebbia di vapore umido a galleggiare
nell’aria, inspessendola.
«Puoi guardarti un film se non sai cosa fare»,
appoggiato
allo stipite della porta, con l’aria circospetta di chi si
attende l’irruzione della madre, Henry indicava con lo
sguardo il
televisore con la relativa pila di dvd ben sistemati nelle mensole
affianco. «Puoi guardarti il film di Peter Pan, quello della
Disney», suggerì ridacchiando appena,
«Così
capisci perché pensavamo che non fosse lui il
cattivo.»
«Non so come farlo funzionare, ragazzino»
osservò
molto semplicemente Hook, alzando le spalle di poco con aria rassegnata
alla vita in un mondo di cui faticava a comprendere i meccanismi
– abitudine, ecco cosa gli mancava per poterci prendere la
mano,
l’abitudine in una vita diversa appena cominciata.
«O puoi leggerti il libro» propose in alternativa
Henry,
«Se arrivasse mamma mentre ti insegno a far funzionare il
lettore
dvd dubito che passeremmo una bella serata.»
«Non ne dubito. E libro sia», acconsentendo al
consiglio
del bambino, lo seguì in camera sua il tempo per poter
prendere
dalla sua libreria il volume dalla copertina allegramente colorata, in
cui figure dei personaggi si accaparravano un posto subordinato a
quello del protagonista, disegnato più in grande rispetto
agli
altri. Storse lievemente il naso, in espressione di palese disappunto,
quando comprese chi tra le varie rappresentazioni dovesse corrispondere
alla sua persona. Chi aveva pensato che un pirata potesse conciarsi a
quel modo, rifletté Killian più volte durante
l’inoltrarsi tra le pagine, doveva aver avuto dei seri
problemi,
perché era abbastanza certo che nemmeno in quel mondo privo
di
magia, avrebbero mai potuto assumere quelle sembianze.
Quando Emma tornò, con sacchetti della spesa e inzuppata
più di quanto lo sarebbe stata se si fosse buttata in mare,
si
ritrovò lievemente preoccupata nel ritrovare Hook accomodato
sul
divano, silenzioso e intendo a far scorrere gli occhi da una riga
all’altra. «Stai veramente solo
leggendo?»
«Davvero mi avete conciato così?»,
l’espressione cruciata e il tono risentito con il quale
alzò il libro, tamburellando sulla figura che gli sarebbe
dovuta
corrispondere, fece sfuggire più di una risata alla donna,
che
non riuscì a placare nemmeno quando le proteste di Killian
continuarono. «Non è affatto educato, tenendo
soprattutto
in considerazione che non
sono io il vero cattivo.»
«Solitamente i pirati non sono classificati come buoni, non gli si
attribuiscono qualità
particolarmente elevate e non si reputa che siano attraenti»
tentò Emma di giustificare le scelte stilistiche di una
fiaba,
chiedendosi poi per quale ragione dato che non era
responsabilità sua, e finendo per il mettersi in trappola da
sola, troppo ingenuamente, nell’intenzione di allentare la
tensione con la quale stava infossando le sopracciglia.
«State dicendo che io sono in realtà tutte queste
cose,
Swan» chiosò improvvisamente compiaciuto Hook,
tornando a
sfoderare il sorriso.
«Assolutamente
no!»
negò prontamente, spalancando lo sguardo per
l’inaspettata
replica prima di allontanarsi furente, nascondendo un imbarazzo a cui
preferiva non dar peso.
M A N I
A’ s W
O R D S
Rieccomi,
un po' prima del
previsto - ma avendole già tutte scritte, mi viene da
aggiornare
appena ho un po' di tempo per mettermi al pc.
Allora, questa è ancora in un'ambientazione molto fluff, con
quel po' di Hook insieme a Henry che a me piace tanto -
essì,
dai, ammettetelo che un po' vi sto contagiando, almeno un pochino!
E non fate conto che io abbia sforato di 123 parole, è
già un miracolo che io non lo abbia fatto fino ad ora, in
realtà - e questa flash è anche una delle rare
eccezioni
in tutta la raccolta, quindi si può chiudere un occhio, non
è vero?
Comunque, l'idea si basa principalmente sulla scena della prima puntata
- se non erro - della terza stagione, quando Killian chiede a Emma lui
com'è nelle fiabe in cui c'è Peter Pan. La
risposta di
Emma è stata così deliziosamente pungente che non
poteva
non influenzarmi a scrivere qualcosa in cui Hook si vedeva nella
versione Disney.
Tutta quest'aria fluff, chissà fino a quando
durerà - qui
inserite una risata malvagia. In tanto dico che questa semiflash avrebbe
meritato di essere una oneshot a parte, forse è
perché ho compresso il più possibile che non sono
del tutto soddisfatta del risultato, ma spero che vi piaccia almeno un
pochino!
A Euridice100
e Alix katlice
vanno come sempre i
miei più sentiti e ripetitivi grazie, sia
per aver recensito lo scorso capitolo sia per seguirmi sempre con tanta
dedizione nelle mie storie, siete fantastiche ♥ Ovviamente
un
grande grazie a chiunque abbia inserito la storia tra le
seguite/preferite/ricordate, come anche a chi legge ogni volta
silenziosamente - e vi invito a lasciarmi una recensione, di tanto in
tanto, giusto per farmi sapere anche voi cosa ne pensate e rendermi
felice!
Al prossimo aggiornamento,
Mania■
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Capitolo 5 *** O5 • E allora vai prendi il treno e vai, che se non te ne vai tanto te ne andrai ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O O
5 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
O5 • E allora vai prendi il treno e
vai, che se non te ne vai tanto te ne andrai
■
{ Rating Verde | Slice of life + Introspettivo + Sentimentale
+ Malinconico | AU!Nel futuro | 471 parole}
«E allora
vattene!»
Glielo aveva urlato con più fiato e foga di quanta credesse
di poter possedere. Con l’ansia che da sempre aveva scorto in
lei da quando era arrivata di corsa, gettandosi tra le sue braccia,
stringendosi a lui con cupidigia, baciandolo con la rabbia di chi si
arrende a un desiderio che si era tentato di uccidere.
«Tanto è questo che hai sempre voluto, non
è vero? Un pretesto per andartene, perché
preferisci farlo tu», le parole battevano come grandine sui
vetri, graffiando la superficie spessa prepotentemente, con la voglia
forsennata di far male, lasciare segni del proprio passaggio
– anche se potevano essere solo di dolore, ma pur sempre
avrebbero simboleggiato un suo essere stato qualcosa per lei. E per la
prima volta si spogliò dei formalismi con cui aveva
intessuto da sempre le sue frasi, imbellettandole per renderle galanti
in bocca a un filibustiere, ma sotto la pressione dell’ira
non era possibile mantenere tali elaborazioni razionali.
«Hook, ora basta. Tu non sai-»
«Non so niente. Lo continui a ripetere, Emma, come se tu
fossi la sola persona che sia mai stata ferita, come se io non avessi
mai sofferto perdite», la voce aveva perso le
tonalità alte, si era abbassata a roche note a rendere
ancora più adirate le parole, chiodi affissi nella carne
viva, nel palesare l’evidenza di una situazione che Emma non
riusciva ad affrontare. Lei affogava nelle sabbie mobili della sua
sofferenza passata, nell’abbandono al quale era sempre andata
in contro, e quella costatazione le aveva impedito di costruire
veramente qualcosa insieme a lui, rimanendo in una fascia di bonaccia
in cui ogni passo in avanti era proibito. E quella stasi era stata
protratta troppo intensamente, ostinatamente, deliberatamente
perché Killian potesse continuare a sopportare una mancanza
di rispetto nei sentimenti che provava per lei – che
costantemente aveva dimostrato. «Io per te sono cambiato,
perché non puoi fidarti di me? Perché non puoi
cambiare anche tu e decidere di darmi davvero una
possibilità, invece di fuggire ancora prima di
iniziare?»
«Perché è facile,
così», ammise abbassando lo sguardo per secondi in
cui il peso di quella consapevolezza la faceva vergognare di essere
stata tanto vigliacca.
«E ti sta bene?»
«No. No, non mi sta bene, Killian»
ribatté, convinta di non volersi separare da lui, tuttavia
non aveva alcuna idea di come fare a compiere quel passo in
più che avrebbe potuto avvicinarla al loro lieto fine.
«Ma non so come fare altrimenti.»
Era la prima volta da quando si erano incontrati che Emma chiedeva
esplicitamente il suo aiuto e non era lui a offrirgliene in anticipo.
Fu in quel momento che entrambi compresero che quello era davvero il
loro inizio – non i baci e le unghie a scorticare la pelle
delle notti passate, ma quel litigio che aveva sbloccato un meccanismo
rimasto immobile per troppi anni.
M A N I
A’ s W
O R D S
Ce l'ho
fatta ad aggiornare, con un po' di ritardo ma ho avuto giornate
seriamente molto impegnate - piene di una vita sociale che non ho avuto
per tutti i mesi di sessione d'esame, dovevo recuperare.
Quindi, eccolo qui l'aggiornamento. Leggermente angst, un po'
malinconico e con un prompt rispettato a metà - il treno
diciamo che è figurato, ecco. Però era da
affrontare il blocco che ha Emma prima o poi, dato che credo sia
praticamente uno dei punti fondamentali della sua caratterizzazione - e
speriamo che se lo levi in questa terza stagione, perché
è ora, Emma, sisi, chiunque tu sceglierai.
A tal proposito, non siete emozionati anche voi per domenica prossima?
Finalmente ricomincia dopo questa pausa lunghissima ed estenuante, con
tutti questi spoiler ho veramente l'impellenza di vederlo al
più presto il nuovo episodio.
Inoltre, domani dovrei riuscire a pubblicare una shot con Hook e Henry
- sì, lo sapete che li amo, quindi ho scritto altro con loro
-, spero di averne il tempo per rileggerla adeguatamente e postarla!
Ringrazio come sempre sentitamente - ma proprio dal profondo del mio
cuoricino - Euridice100,
Alix katlice
e Hono che hanno commentato lo scorso capitolo e mi hanno reso assai
felice - siete tutte gentilissime, grazie infinitamente ♥
Inoltre un grandissimo ringraziamento va anche a tutte le numerose
persone che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate
- e qualche volta vi invito a lasciarmi anche voi una recensione, per
farmi sapere almeno qualche volta cosa ne pensate!
Al prossimo aggiornamento,
Mania■
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Capitolo 6 *** O6 • Fluttui come una piuma in questo bellissimo mondo ***
PROLOGO
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C A P I T O
L O O
6 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
O6 • Fluttui come una piuma in questo
bellissimo mondo
■
{ Rating Verde | Hook!Centric | Introspettivo + Sentimentale | 256
parole}
Guardare
Emma non era un passatempo, né tanto meno un modo per
riempire
minuti vuoti. A dirla tutta, guardare non era nemmeno adatto come
verbo, perché quello di Killian era studiare minuziosamente
ogni
singolo movimento della donna, anche il più lieve,
assorbendoli
dentro di sé, imprimendoli nella propria memoria per evitare
che
potessero sfuggirgli via con il bruciare rapido del tempo a loro
disposizione. La sbucciava con quelle iridi formate da cocci di cielo
caduto, silenziosamente, a volte aiutandola in qualsiasi
attività fosse coinvolta e altre rimanendo in disparte,
altre
ancora rimanendo celato per cogliere le differenze con cui si spostava
nell’ambiente quando credeva di non essere sotto la sua
attenzione.
Emma era spirito
fluttuante,
ondeggiava su refoli in danze segrete insieme a piume candide di sogni
infranti. Non era
gravata da pesi di peccati, galleggiava sopra di un mondo cosparso di
meraviglie spaventose al quale non apparteneva, e per quanto gli
artigli di esso volessero affondare nella carne della sua anima e
macchiare il suo cuore, non si poteva che rimanere ammirati davanti
alla forza con la quale Emma rimaneva fedele a se stessa.
L’amava anche per quello, perché lei era riuscita
a
compiere scelte difficili, scelte che si erano portate con
sé
cicatrici, ma che erano state giuste, mentre lui si era inchinato a vie
semplici e scorciatoie sperando di non dover più affondare i
piedi in sabbie mobili di dolore, sbagliando. Lei era ciò
che
avrebbe voluto essere, ciò che sarebbe diventato per
meritare di
avere il più piccolo spazio nella sua vita.
M A N I
A’ s W
O R D S
Ok, la
scorsa è stata una
settimana estenuante e questa è iniziata in altrettanto
modo, quindi tutti i miei tentativi di aggiornare prima sono
andati a farsi benedire - dovrei ancora postare
la shot con Hook e Henry, che spero di riuscire a postare domani, ma
chissà -, ma almeno sono arrivata!
È una flash - molto
corta, wow!
- molto soft e molto introspettiva. Credo si sia capito che io adoro
fare instrospezione, quindi qualche flash della raccolta saranno solo
riflessioni e raccolte di pensieri - non tante, perché non
vorrei tediarvi. Il prossimo sarà molto fluff e quello dopo
- l'ottava flash - credo sia una delle mie preferite dell'intera
raccolta, non vedo l'ora di postarvela!
A mia personale interpretazione, a Hook piace molto Emma soprattutto
per la sua capacità di affrontare le difficoltà
prendendo
sempre la decisione più dolorosa per se stessa e
più
giusta per tutti gli altri. È un tipo di scelta che lui ha
compiuto solo prima della morte del fratello, dopo di ché ha
deciso di smetterla di pagare un prezzo che non gli ha dato che
sofferenza in cambio e ora che l'ha incontrata e che continua a
osservarla combattere rimanendo sempre affrancata a una simile
posizione, non può che ammirarla e invidiarla -
positivamente! E
forse è anche per cercare di ritrovare quella parte di
sé, che Hook l'aiuta così tanto.
Poi queste sono tutte mie elucubrazioni mentali, non dovete darci
troppo peso!
Mi rendo conto che in realtà non succede niente,
però
ecco, in realtà a me piace particolarmente questa flash e
l'immagine che Hook ha di Emma sospesa sopra un mondo che non le
appartiene - perché viene dalla Foresta Incantata,
specificazione inutile, ma è tardi, ho sonno, abbiate
pietà di me. Quindi tutto questo per dirvi che spero che
piaccia
anche a voi questo Hook!Centric.
Comunque, ora farò spoiler sulla 3x13, quindi nel caso
passate ai ringraziamenti direttamente. [SPOILER 3x13] Ditemi
che non sono la sola completamente già innamorata della ship
Outlaw Queen! Regina e Robin sono assolutamente perfetti, li adoro, e
questo flash con loro due mi è piaciuto da impazzire - per
non parlare di lei che salva Roland. Assolutamente bellissimi
♥ Come sono bellissimi Charming e Hook nei loro attimi di
gelosia nei riguardi di Emma - la battuta del mostro che si stava per
sposare è semplicemente divina, come lo sono la maggior
parte delle battute di Hook, in realtà. E poi Rumple! Non ci
speravo che lo tirassero dentro così presto! Sono
così felice! Ora la pianto, comunque, che queste note sono
tre volte tanto la flash. [/SPOILER
3x13]
Come sempre ringrazio infinitamente, ma proprio tanterrimo (?), chi ha
commentato lo scorso capitolo, ovvero: Valerie, Euridice100, Alix katlice e
Hono -
sappiate che le vostre
recensioni mi rendono incredibilmente contenta, davvero, non sapete
quanto significhino per me, quindi ancora grazie per la vostra
gentilezza ♥. Ovviamente un grandissimo ringraziamento va
anche
a tutte le numerose
persone che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate
- e qualche volta vi invito a lasciarmi anche voi una recensione, per
farmi sapere almeno qualche volta cosa ne pensate!
Al prossimo aggiornamento,
Mania■
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Capitolo 7 *** O7 • Indugia sulla punta della lingua ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O O
7 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
O7 • Indugia sulla punta della lingua
■
{ Rating Verde | Introspettivo + Sentimentale + Fluff | 344 parole}
Si
inumidiva le labbra, in mezzo a smorfie lievi nelle quali gli angoli
della bocca si tiravano in varie lunghezze, dando forma a svariati
vezzi. Se le mordeva appena, infilando i denti bianchi nella carne
arrossata, tra un mezzo sorriso e l’altro, mentre accarezzava
la spalla della donna, passando sopra alla spallina di seta senza farla
scivolare accidentalmente – anche se una parte di lui avrebbe
voluto, oh se avrebbe
voluto.
Era venuta a cercare qualcuno con cui parlare, qualcuno con cui poteva
prendersela perché aveva bisogno di sfogarsi e che
comprendesse che le proprie parole erano falsità, artigli
alzati ad addentarlo unicamente per liberarsi di una frustrazione della
quale non era lui il responsabile. E poi si faceva perdonare,
perché Killian non meritava di sorbirsi tutto lo stress che
la giornata le costruiva addosso, rendendole arduo molte volte pensare
a un giorno in cui tutto sarebbe filato liscio fino a sera;
perché Killian sapeva che lei necessitava di dover urlare,
gridare e affondare le unghie, e lui era disposto ad accumulare ematomi
se servivano a renderla serena.
Un gioco in cui poi Hook insisteva per tenerla con sé a
dormire – solo dormire, specificava davanti
all’occhiata in tralice di lei, ridacchiando appena
– ed Emma faceva finta di desistere, per poi sdraiarsi nelle
lenzuola già sfatte e appoggiare la testa sulla sua spalla,
chiudendo gli occhi. Ascoltava il proprio respiro e il battito del
cuore dell’uomo, studiava i minimi movimenti dei loro corpi
nell’assestarsi nella posizione maggiormente comoda, lasciava
evaporare nelle proprie orecchie lo sciabordio delle onde lievi a
sbattere contro i lati della Jolly Roger.
E poi scivolava per finta nel sonno, perché solo quando lui
la credeva addormentata ciò che per tutto il tempo aveva
indugiato sulla punta della sua lingua, scrutandola con sguardo dal
quale trasudavano tutti i suoi sentimenti per lei, finalmente
scivolavano fuori. Aleggiavano, quelle piccole parole, su di loro per
minuti e lui le ripeteva a intervalli irregolari, quasi come una nenia
per cullarla nel suo sonno – ed Emma, infine, si ritrovava ad
abbandonarsi realmente ai sogni.
«Vi amo,
Swan.»
M A N I
A’ s W
O R D S
Ciao sweeties
♥
Come notate sono riuscita ad aggiornare con una certa
puntualità (non che abbia mai uno schema fisso,
però almeno non vi ho fatto aspettare troppo!).
Questo prompt mi piace moltissimo e l'ho trasformato in una cosa molto
dolce, molto fluff e molto da i-miei-feels-da-fangirl-non-ce-la-possono-fare.
In realtà non è che io abbia molto da aggiungere,
solo che Hook lo ha dimostrato chiaramente che ama Emma, ma a parole
non glielo ha mai detto chiaro e tondo, così mi sono
immaginata questo momento - e ciò è il risultato,
ta-daaaaaan.
Non ho ancora guardato l'episodio 3x14, ma ho visto spoiler, tuttavia
stranamente mi esimo dal commentarli, rimanderò alla
prossima volta - anche perché il promo della 3x15
è molto "OMG! Che diamine succede?!".
Ah, finalmente sono riuscita a pubblicare ieri la storia con Hook e
Henry, per chi volesse leggerla, vi lascio anche qui il link -
sì, mi faccio autopromozione, scusatemi! -: QUI.
Venendo ai ringraziamenti, come al solito io mi prostro davanti a chi
mi lascia una recensione facendomi una ragazza straordinariamente
felice - vi farò una statua prima o poi, giusto ♥
- e mi riferisco a Valerie,
e Euridice100
- siete sempre super gentili, io non so davvero cosa inventarmi per
ringraziarvi. I miei sentitissimi ringraziamenti vanno anche ovviamente
a tutte le numerose
persone che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate
- e qualche volta vi invito a lasciarmi anche voi una recensione, per
farmi sapere almeno di tanto in tanto cosa ne pensate!
Al prossimo aggiornamento,
Mania■
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Capitolo 8 *** O8 • Ho pianto per te sul pavimento della cucina ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O O
8 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
O8 • Ho pianto per te sul pavimento
della cucina
■
{ Rating Verde | Hook!Centric | Introspettivo + Slice of life | 424
parole}
A
ripensarci in futuro, Killian Jones non sarebbe mai riuscito a tirare
le fila di come era giunto a quel drammatico punto della propria vita.
Aveva passato tempeste a cui nessun altro avrebbe mai potuto
sopravvivere, nemici contro i quali altri si sarebbero ritirati
– fuggendo in antri del mondo dove non sarebbero potuti
essere ritrovati – ed era riuscito a superare dolori che
avevano spezzato in briciole disordinate un cuore su cui cicatrici
indelebili si ramificavano. Poche persone avevano avuto
un’importanza nella sua vita e quasi tutte se
n’erano andate via – chi liberamente e chi
strappato via a lui, per egoistica crudeltà, e chi per un
suo fatale errore -, e per ciascuno di loro aveva versato lacrime.
Che fossero state poche o molte, le gocce salate a vincere la
resistenza di trattenerle dentro di sé, si era ritrovato
sempre a versarle nella solitudine famigliare di cui era intessuta la
sua esistenza. A rifletterci, in mezzo alle dita a cercare di gettar
lontano le scie a segnarli le guance, gli scappava da ridere per quanto
era assolutamente ridicola la situazione – tragicomica.
Si lasciò scivolare contro il mobilio della cucina,
reclinando il capo contro il cassetto più alto –
quello dov’erano riposte le tovaglie, se ricordava bene
– per tentare vanamente in quel modo di impedire lo sgorgare
di nuove lacrime. Tentativi inutili, e a poco valevano i polpastrelli a
stropicciare gli occhi, schiacciandoli, tirandone gli angoli pur di
seppellire sotto le palpebre la moltitudine irrefrenabile di quel
pianto.
Il cigolio della porta d’ingresso lo fece sussultare,
portandolo a rialzarsi immediatamente afferrando il coltello
abbandonato sul pavimento – lasciato lì a giacere,
di fianco a sé, quando si era afflosciato vinto da quel
supplizio al quale non poteva porre rimedio.
«Che diamine stai combinando, Hook?», immobilizzata
sull’uscio di casa, Emma scoccò
un’occhiata preoccupata al piano della cucina e allo spuntare
della figura del pirata da dietro la penisola sul quale vari vasi,
piatti e pietanze erano appoggiati nel mezzo di un caos scomposto di
utensili e rimasugli di tritature.
«Sto provando a finire di preparare la cena, cara. Ma la
cipolla non mi da tregua! Non mi è mai capitato di dovermi
arrendere a niente e ora non riesco a finire di triturare una
maledettissima cipolla.»
La frustrazione mista alle sue lacrime era palpabile, ma gli donavano
un’aria tutt’altro che impressionante in una
qualunque accezione negativa. Era quasi dolce – molto quasi
– ed Emma non poté fare a meno di scoppiare a
ridere, abbandonando la borsa per terra, per poter correre in soccorso
del suo pirata a sconfiggere quell’infimo nemico.
M A N I
A’ s W
O R D S
Lo so, lo
so, sono in ritardo di nuovo.
Prima di tutto mi scuso immensamente per non avervi ancora risposto
alle recensioni come sempre apprezzatissime che mi avete lasciato, ma
purtroppo ho fatto una settimana ammalata e da quando mi sono ripresa
sto cercando di recuperare tutto quello che non ho potuto fare prima.
Quindi sono un po' super impegnata, spero che mi perdoniate!
Allora, come vi avevo preannunciato questa flash è una delle
mie predilette. Perché è infinitamente stupida,
sì. Avrei dovuto mettere "demenziale" come genere, ma poi vi
toglievo tutta la sorpresa di scoprire che tutto quel caos era solo una
stupida cipolla! Spero di avervi strappato almeno un sorrisetto!
Vorrei dilungarmi a commentare la 3x15, ma ci sarebbe troppo -
veramente troppo - da dire, quindi evito perché non ho tempo
per rimanere al computer, ma sappiate che tale episodio ha scatenato i
miei feels.
Ovviamente, manco a dirlo, ringrazio tantissimo - ma proprio tantissimo
-, chi ha commentato lo scorso capitolo, ovvero: Valerie e Euridice100 - siete
la mia gioia e non finirò mai di esservi grata ♥.
Ovviamente un grandissimo ringraziamento va anche
a tutte le numerose
persone che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate
- e qualche volta vi invito a lasciarmi anche voi una recensione, per
farmi sapere almeno qualche volta cosa ne pensate!
Al prossimo aggiornamento,
Mania■
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Capitolo 9 *** O9 • Le vecchie abitudini sono dure a morire ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O O
9 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
O9 • Le vecchie abitudini sono dure a
morire
■
{ Rating Verde | Emma!Centric | Introspettivo + Sentimentale |
Ambientata dopo il ritorno da Neverland, ma prima del lancio della
maledizione | 353 parole}
Erano
troppe le cose che non sopportava di Killian Jones, un elenco infinito
fatto di vizi, tic irritanti, e abitudini radicate talmente tanto in
lui da esserne sue parti intrinseche e di cui lei non sopportava
minimamente l’esistenza.
Il sorriso sghembo, passando appena la lingua sulle labbra.
La contrazione dei muscoli unica con la quale ammiccava.
La maledetta fiaschetta di rum con la quale andava in giro, nemmeno vi
fosse stata una maledizione a legare la sua esistenza ad essa.
L’insopportabile tendenza a celebrarsi, chiosando
qualità non così grandi e dimenticando le
voragini scavate dai suoi vizi.
Frasi ancorate a formalismi dei quali ricopriva le proprie esternazioni
e quei cara e amico ripetuti, impropriamente e a chiunque con
leggerezza.
Il vagabondare di notte, come se il letto non fosse un luogo da
occupare troppo a lungo, come se un dolore antico gli impedisse di
rimanerci.
La malinconia con la quale osservava il tatuaggio sul proprio braccio,
quando credeva di non essere visto, con le iridi azzurre a delineare il
nome inciso a imperitura memoria sulla propria pelle.
Si maledisse, Emma, per ritrovarsi ancora una volta a pensare a Hook e
scosse la testa per cercare di gettarlo lontano da sé,
nonostante comprendesse la vacuità di un simile gesto.
D’altronde, non era solo lui ad avere discutibili
atteggiamenti ripetuti ciclicamente – difetti che serbavano
un fascino residuo, a dispetto di quanto cercasse di negarne
l’evidenza. Tuttavia i propri preferiva non impilarli in un
elenco, non perché sapesse già che avrebbero
potuto gareggiare con l’infinitezza di quelli di Killian, ma
più umanamente perché necessitava in quella nuova
guerra di non lasciar evaporare via la certezza nelle proprie
capacità, la sicurezza di essere in grado di salvare tutti una volta in più,
e se si fosse messa ad appuntare tutto ciò che vedeva non
funzionare in se stessa, dubitava avrebbe avuto un residuo di fede
nelle proprie abilità.
Ma nonostante tutte le sue brutte abitudini, nonostante tutti i suoi
discutibili errori, era impossibile negare l’evidenza della
realtà: Hook era sempre lì per lei –
una certezza in divenire nel mezzo di una vita nella quale erano
scarseggiate. Un’ancora.
M A N I
A’ s W
O R D S
Tipo che ho
fatto passare un quantitativo di tempo aberrante dall'ultimo
aggiornamento. Mi dolgo molto per ciò, ma finalmente
rieccomi qui.
Allora, questa flash è un po' particolare - in
realtà non troppissimo, ma vabbé, voi fatemi
sproloquiare come al solito. Questi pensieri di Emma sono ambientati
dopo aver salvato Henry durante la terza stagione e prima del lancio
della maledizione - non ci sono riferimenti agli eventi, ma
è giusto per inquadrare in quale contesto del rapporto tra i
due siamo. Qui entriamo nei meandri dei miei headcanon,
quindi non dovete darmi retta, ma secondo me Emma ha un elenco di tutte
le cose che trova fastidiose di Hook e sono proprio quelle cose che
alla fine la fanno cedere al fascino dell'uomo, perché sono
cose che fanno parte di lui, che lo rendono la persona che è
nel bene e nel male. E forse anche perché in qualcosa lei si
ritrova, o sa di avere un elenco di difetti altrettanto lunga come la
sua - difetti che Hook già ama.
Quindi niente, ho collegato le
vecchie abitudini del prompt ai difetti, e a questo punto
sono partite tutte le mie divagazioni e trip mentali fatti senza l'uso
di sostanze strane - il che è pure grave. Spero di aver reso
tutto al meglio e che sia stato di vostro gradimento ♥
Come sempre ringrazio
tipo un'infinità super infinito (?) le
deliziose persone che hanno commentato lo scorso capitolo - ovvero Euridice100, Valerie e pink1000. Inoltre
ringrazio anche tutti coloro che hanno inserito la storia nelle
preferite/seguite/ricordate, anche voi siete un grande supporto! E come
sempre vi invito a lasciare una piccola recensione per farmi sapere la
vostra e rendermi una ragazza molto felice ♥
Al prossimo aggiornamento - che giuro sarà pubblicato in
tempi decenti! -,
Mania■
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Capitolo 10 *** 1O • Paradisi per illusi ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O 1
O ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
1O • Paradisi per illusi
■
{
Rating Verde | Slice of life + Commedia + Introspettivo + Sentimentale
| 438 parole}
Malauguratamente
per Emma, Henry adorava passare le giornate in compagnia di Hook.
Ovviamente non le dispiaceva affatto che suo figlio avesse preso tanto
bene la presenza di Killian nella propria vita, tuttavia non si era
aspettata che i due arrivassero tanto velocemente non semplicemente a
legare, ma a coalizzarsi – perché sì,
era proprio questo che i due si dilettavano a fare e probabilmente
ciò era unicamente finalizzato a farle saltare i nervi.
La settimana era cominciata da due giorni, era solo martedì
– solo
martedì, ripeté mentalmente per
prendere coscienza del dramma –, e in ordine sparso avevano
combinato i seguenti disastri: rotto un vaso durante uno dei loro
duelli immaginari nel bel mezzo dell’insidiosissima
sala; messo a soqquadro la cucina nel vano tentativo di prepararle la
cena, riuscendo a darle unicamente più lavoro da fare dopo
una giornate stressante di lavoro; imbrattato stivali di fango durante
l’esplorazione della baia in cerca del tesoro nascosto,
portando ovviamente chili di sporco in casa; rovinato il fondo delle
padelle usate come improprie arene di trottole; creato tende abusive di
lenzuola per la casa, nelle quali avevano preteso di rimanere a
mangiare e dormire perché si trovavano nel bel mezzo di una
missione di assoluta importanza.
Sbuffò pesantemente all’idea di quanta fatica
fisica in più fosse costretta a fare da quando Killian si
era trasferito da lei e Henry – come le fosse venuta la
stravagante illusione che il filibustiere potesse assumere un
comportamento minimamente maturo, le era del tutto sconosciuto.
Ma quando entrambi i suoi polsi vennero afferrati rispettivamente da
suo figlio e dal suo compagno, trascinandola verso il basso per
spingerla a unirsi a loro nella loro avventura nella tenta, tra coperte
e cuscini, stringendosi per poter riuscire a starci tutti e tre, le
scappò un sorriso sincero. La sua vita era sempre stata
strana, un vero caos di incongruenze e tasselli mancanti o del tutto
insensati, così non era poi troppo stupita che il suo Vero
Amore fosse un pirata – nonostante non lo avrebbe mai ammesso
a voce alta.
«Questa capanna improvvisata non reggerà a
lungo» osservò scettica, alzando un sopracciglio e
osservando l’impalcatura di sedie e bastoni usate per
costruire lo scheletro sul quale era stato depositato il lenzuolo
bianco.
«Oh, non importa!»
«Già, Swan, anche se cade la rimontiamo, che
problema c’è?»
Nessuno,
pensò in risposta Emma davanti ai sorrisi disarmanti di
entrambi, arrendendosi davanti a loro per assecondarli nelle loro folli
imprese – quello era il loro piccolo paradiso, formato da
promesse immortali e da favole create da loro stessi, un miscuglio di
realtà e finzione, in cui vivere assieme per sempre felici,
contenti e con qualche guaio.
M A N I
A’ s W
O R D S
Ed eccomi
qui, con l'aggiornamento e con i miei feels sempre più in
crisi.
Questa flash è molto fluff, in realtà mi sarebbe
piaciuto farci proprio una oneshot bella completa e corposa, tuttavia
con il prompt ci stava così
bene. E poi io Henry e Hook li adoro immensamente insieme
- anche se ora [ S P O I
L E R ] vorrei anche fare qualcosina con Henry e Robin, o
con Henry e Roland, o con Henry, Hook, Robin e Roland, o mi fermo qui
che è meglio [ /
S P O I L E R ]. E credo che Emma sia molto
felice del fatto che i due vadano particolarmente d'accordo, quindi
alla fine non ce la vedo ad arrabbiarsi poi così tanto -
inoltre, chi non ama le
capanne fatte tra sedie, lenzuola e cuscini?
Come sempre ringrazio
tipo un'infinità elevato all'infinito (?) le
persone che hanno commentato lo scorso capitolo - ovvero Euridice100, Valerie e pink1000.
Inoltre ringrazio anche tutti coloro che hanno inserito la storia nelle
preferite/seguite/ricordate, che sono di enorme supporto e alle quali
va tutta la mia gratutudine per continuare a seguire la storia! E come
sempre vi invito a lasciare una piccola recensione per farmi sapere la
vostra e rendermi una ragazza molto felice ♥
Al prossimo aggiornamento,
Mania■
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Capitolo 11 *** 1 1 • Il silenzio è il rumore più forte ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O 1
1 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
1 1 • Il silenzio è il
rumore più forte
■
{
Rating Verde | Slice of life + Introspettivo + Sentimentale | 329 parole}
Era
trascorsa nemmeno una settimana da quando Killian Jones dormiva
stabilmente a casa di Emma e Henry, con meno problemi di quanti la
prima se ne fosse aspettati e con una normalità quotidiana
acquisita con rapidità, come se da sempre loro tre avessero
abitato assieme e non vi fosse alcunché di assurdo in
nessuno dei tre – erano solo
un pirata, la Salvatrice e il ragazzino con il più
incedibile albero genealogico di sempre.
Quella notte, tuttavia, non era scivolata via serenamente come quelle
passate e ora si ritrovava stesa sul fianco, con la testa sorretta
dalla mano e il gomito a impuntarsi nel cuscino, mentre passava le dita
dell’altra tra i capelli bagnati di sudore di Hook. Aveva gli
occhi chiusi, ma Emma dubitava fortemente si fosse già
addentrato nuovamente nei propri sogni, non dopo gli incubi che
l’avevano svegliata nel bel mezzo delle tenebre prima che lui
potesse uscire da solo dalle reminiscenze del passato, intrappolato in
un rivivere i dolori di cui era stato vittima e artefice - inerme.
Nel silenzio della loro camera, con la tensione ad allentarsi sempre
più mentre il respiro dell’uomo tornava calmo e le
falangi di lei perseveravano ad accarezzargli la testa, vegliando su di
lui, Emma pensò a quanto poco avesse mai pensato a tutta la
sofferenza nella quale Killian aveva viaggiato – da solo,
nascondendola sotto un ghigno strafottente e modi baldanzosi. Avevano
molto in comune, più di quanto in precedenza fosse disposta
ad ammettere, ma nell’assordante
urlo muto di disperazione in cui lo vedeva intrappolato in
quell’istante, si accorse di essere stata cieca, troppo presa
dalle proprie ferite, per rendersi conto di quelle di Killian.
Come Hook era riuscito a rendere più dolce la sua vita,
curando mali di cui era stata succube per molto tempo, riportandola a casa,
ora toccava a lei ricambiare. Non perché era la Salvatrice e
a lei toccava il compito di aiutare gli altri, ma perché
desiderava essere la sua
di salvatrice, personale e unica.
M A N I
A’ s W
O R D S
Giuro che
desideravo davvero essere puntuale questa volta nell'aggiornamento, ma,
ahimè, tra il weekend inaspettato al mare e lo studio, non
ce l'ho fatta materialmente - e meno male che si tratta solo di flash,
infatti la long che ho in corso sul fandom di Thor penso
giagerà per un bel po' senza aggiornamenti. Odio la sessione
d'esami.
Comunque, venendo alla flash, so che un Killian preda di incubi non
è che lo abbiamo mai visto, però con tutto quello
che ha combinato, con tutto il suo passato e tutte le sue scelte
sbagliate, non la vedo - personalmente - come una cosa tanto
irrealistica. D'altronde i brutti sogni capitano a tutti, e a persone
più tormentate di altre le reputo più soggette a
ciò.
In realtà è solo che mi piace molto l'idea di
Emma che si accorge che per quanto dolore lei abbia passato, per quanta
sofferenza ci sia nella sua vita, non è l'unica ad averne
passate tante e proprio chi come lei ne ha dovute attraversare molte,
può comprenderla ed aiutarla - e quindi viceversa.
E niente, un po' di fluff non guasta mai.
Comunque, LA SEASON FINALE GENTEOMMIODIOCHEPUNTATE. Metto l'avviso
spoiler, ma dal preamboo credo sia chiaro che è spoiler
quello che sto per andare a scrivere. A parte la felicità
per Hook ed Emma, mi è proprio piaciuto tutto il percorso
evolutivo di quest'ultima e il fatto che il primo non fosse
lì a struggersi troppo per lei - e le battute di Killian
erano una più bella dell'altra. L'unica cosa è
che ora ho il cuore in pezzi per Regina e Robin - ma che poi, Emma
cara, non hai visto Ritorno Al Fururo?! non si tocca niente quando si
va nel passato, su! Anche se a quanto pare non sono l'unica che ha
notato lievi incongruenze tra quanto sapevamo su Marion e quando ci
è stato mostrato in questo episodio. Vabbé, spero
chiariranno tutto e soprattutto che Regina si prenda il suo lieto fine
e se lo porti via senza ulteriori interruzioni, povera. E POI ELSA
♥ [ /
S P O I L E R ]
Bene, ho finito i miei deliri, ora posso ringraziare tutte le
meravigliose persone che hanno commentato lo scorso capitolo, ovvero: _GiuggiolaCS_, Emma Bennet, Euridice100 e clarice_; in
più anche Cloris84
per aver recensito il primo capitolo. Come sempre i miei più
sentiti ringraziamenti anche a tutti coloro che hanno aggiunto la
storia alle preferite/ricordate/seguite e a tutti i silenziosi lettori
che invito, almeno di tanto in tanto, a lasciarmi un loro parere
♥
Al prossimo aggiornamento,
Mania■
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Capitolo 12 *** 12 • Lasciami entrare ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O 1
2 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
1 2 • Lasciami entrare
■
{
Rating Verde | Slice of life + Introspettivo + Sentimentale | 490 parole}
La
determinazione quieta, calma, era una delle forze più
inarrestabili della vita ed Emma lo aveva imparato a proprie spese. Non
si riferiva a come Killian Jones si fosse imposto – dato che
si era praticamente affermato senza concederle la
tranquillità necessaria a razionalizzare immediatamente la
sostanza della sua presenza accanto a lei – come compagno, amico, amante e qualsiasi
cosa potesse servirle.
In quel caso si riferiva ad altro, in quel caso era l’assenza
di pugni a far risuonare sordi colpi sopra il legno della porta, o del
proprio nome ripetuto infinite volte con tono in cui si disperdevano,
mescolandosi assieme, disperazione, irritazione e preoccupazione. Solo
il silenzio, ma Emma sapeva che seduto per terra, con la schiena contro
la superficie a dividerli, Killian attendeva di sentirla abbassare la
maniglia – ne percepiva la presenza, quasi riusciva a
catturarne il suo profumo che arrivare fino a lei.
Avrebbe voluto gridargli che poteva andarsene, che non doveva rimanere
lì in silenzio a non far niente – ad attenderla
tanto strenuamente – perché lei non aveva
assolutamente bisogno di lui. Avrebbe voluto mentigli con quanta forza
aveva in corpo, spingerlo via, perché ancora una volta nel
corso della sua esistenza Emma era avvolta da una paura subdola, e
mellifluamente le sussurrava all’orecchio del cuore che quel
nuovo ostacolo non sarebbe riuscito a superarlo e che lui avrebbe
inseguito il richiamo del mare piuttosto di aiutarla.
Eppure era lì.
Ancora e ancora, nonostante
tutto.
I polpastrelli sul metallo della maniglia percepirono un freddo
più acuto di quello che era, aumentato da uno stato
d’animo a renderla maggiormente sensibile, provocandole pelle
d’oca a coprirle le braccia e lievi brividi lungo la schiena.
Ma forse, questi ultimi, non erano causa del gelo, se lo disse
stringendo nell’altra mano una sottile asticella di plastica
candida, responsabile di quel barricarsi per ore in un bagno, dove
sarebbe voluta rimanere dimenticata dal mondo.
«Qualsiasi cosa sia, non può essere peggio di
quello che abbiamo già affrontato», furono le
prime parole con cui l’accolse, alzandosi in piedi per
guardarla negli occhi in modo da trasmettergli la sincerità
con il quale aveva intessuto l’affermazione.
Emma deglutì, sperando che insieme alla saliva scivolasse
via anche il nodo di tensione frammisto a terrore che le imbrigliava in
gola la dichiarazione di cui doveva liberarsi, perché prima
o poi avrebbe dovuto decidersi e Killian non avrebbe desistito fino a
quando lei non si fosse sbloccata, strappando via la paura che lui
poteva chiaramente scovare nei suoi occhi.
«Sono incinta» disse semplicemente, incurvando le
sopracciglia per infossarle pesantemente sullo sguardo non sapendo
quale reazione attendersi. Sorpresa, ovviamente, perché
anche lei lo era stata quando aveva visto il risultato del test
– come la prima volta – e temeva di osservare
nell’azzurro delle sue iridi lo stesso smarrimento in cui si
era sentita risucchiare. Invece, fu un bacio a investirla, ricolmo di
liquido amore cristallino, denso e scintillante, a lavare via tutti gli
immotivati dubbi di cui si era sentita vittima.
M A N I
A’ s W
O R D S
Voi avete
ragione se volete tirarmi dietro tanta roba, soprattutto se andata a
male o accuminata. Chiedo venia in modo particolarmente sentito,
perché con gli esami sono sparita e ora che me ne manca
giusto uno la prossima settimana, ho deciso di riprendere in mano EFP e
decidermi ad aggiornare. Insomma, i motivi erano seri e nella pagina
autrice l'avevo anche scritto, ma comunque mi sarei dovuta organizzare
meglio, me ne rendo conto.
Venendo a questa storia. Niente, io voglio che Killian ed Emma alla
fine facciano una conigliata di bei bambini - perché Henry
merita tanti bei fratellini e sorelline con le quali tenersi occupato,
no? Ma credo che Emma alla notizia del primo figlio dopo Henry non
reagirebbe particolarmente bene, visto soprattutto come ha vissuto la
prima gravidanza.
Io ringrazio infinitamente tutte le meravigliose persone che hanno
commentato lo scorso capitolo e sono desolata se sto scrivendo
velocemente queste note, quindi non riesco a citarvi una per una, ma
sappiate che siete - ognuna di voi - fantastica e vi ringrazio dal
più profondo del mio cuore. Lo stesso per tutti coloro che
nonostante io sia sparita, hanno tenuto la storia tra le preferite,
ricordate e seguite. Grazie a tutti voi per il supporto ♥
Ultima nota. Oggi ho creato una pagina su EFP dove dovrei, se riesco, a
tenere il conto degli aggiornamenti futuri. Avvertendo dei ritardi e
facendo anche piccole anticipazioni. Se vi va di passare, questa
è la pagina: Mania FaceBook.
Al prossimo aggiornamento,
Mania■
|
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Capitolo 13 *** 1 3 • Il mese più crudele ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O 1
3 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
1 3 • Il mese più crudele
■
{
Rating Verde | Introspettivo + Sentimentale | Hook!Centric | 373 parole}
Il
mese di marzo era il più odiato da Killian Jones.
Marzo era il mese in cui suo fratello Liam era morto tra le sue
braccia, lasciandolo solo in un mondo in cui non serbava più
alcun legame – in cui non vi era ormai nessuno ad amarlo, a
conoscerlo, a essere la sua famiglia.
Marzo era il mese in cui suo padre, quando ancora lui era piccolo,
aveva deciso di fuggire per mettere al sicuro se stesso invece di
pensare ai suoi figli, preferendo la propria salvaguardia al sangue del
suo sangue – a lui. E Killian spesso pensava amaramente di
aver ereditato da lui il suo egoismo, quel pensare unicamente al
proprio io; e quando quel ragionamento filtrava nella sua mente la
repulsione per chi era diventato gli provocava
l’irresistibile voglia di urlare, affondare il proprio uncino
nella propria carne e non lasciare più alcun ricordo di
sé nei vari mondi in cui aveva messo piede.
Marzo era il mese in cui Milah era stata uccisa e con lei aveva creduto
perso per sempre l’ultimo barlume di speranza che vi era per
il proprio cuore, per quella purezza di cui aveva pensato di essersi
liberato anni prima - perché era stata essa la causa della
morte di suo fratello, nonché la fonte del rilucere di
orgoglio negli occhi di Liam ogni volta che osservava l’uomo
che un tempo era stato.
Marzo era il mese in cui aveva incontrato e insieme perso Bealfire, in
cui per qualche settimana aveva creduto – in cui si era
illuso – di poter avere nuovamente una famiglia, qualcuno che
potesse credere in lui e che gli ricordasse un buon motivo per tornare
ad essere migliore. Ad essere davvero se stesso.
Marzo era il mese in cui aveva dato l’addio per sempre a Emma
Swan, giurando che l’avrebbe ricordata ogni giorno della sua
vita, anche se lei non avrebbe mai più potuto fare
altrettanto. E a suo modo, quella perdita era stata una promessa di
rinnovo, di redenzione, e aveva il sapore agrodolce di un cambiamento
che lei aveva suscitato in lui inconsapevolmente, ma di cui nessuno dei
due potevano ignorare l’onda d’urto.
Marzo era sempre stato
un mese crudele per Killian Jones, ma da quell’anno fu anche
quello della speranza.
M A N I
A’ s W
O R D S
Ho
aggiornato in tempo record, ditelo che siete tutti alquanto stupidi,
eh?!
Questa improvvisa botta di vita nel mio tornare ad aggiornare
è dovuto alla fine della sessione estiva - conclusa anche
bellamente, quindi sono proprio contenta! - e anche perché
domani parto e sto via una settimana, quindi non volevo nuovamente
lasciare a giacere questa raccolta troppo a lungo.
Comunque, passando alla suddetta flash, posso dire che è un
mezzo accanimento contro Hook da parte di marzo e un po' un mio
immaginarmi come attraverso lo scorrere di uno stesso mese, la sua vita
sia cambiata innumerevoli volte e le sue consapevolezze mutate di volta
in volta.
Non avevo sufficiente spazio per specificarlo meglio, e nemmeno un modo
che non dilungasse troppo l'ultima frase facendole perdere
l'incisività che avevo in mente, ma con "quell'anno" intendo
un anno dopo dall'addio ad Emma, quando bussa alla sua porta.
La parte del padre è presa da quel poco che è
stato detto con qualche piccolissima mia aggiunta personale,
perché dato che ancora il tema non è stato
toccato, mi sono presa un po' di libertà di immaginarmi come
siano andate le cose - che poi, spero davvero che nella quarta stagione
qualcosa in più dicano, ma vedremo!
In più, questa flash è una delle mie preferite
della raccolta. Non so bene spiegare come mai, ma ci sono
particolarmente affezionata e mi soddisfa stranamente quasi pienamente
- cosa inaudita, perché solitamente sono sempre perennemente
indecisa sul risultato di quel che scrivo!
Ringrazio immensamente Euridice100
e Padme83
per le bellissime recensione al capitolo passato, siete state entrambe
gentilissime e io non ho parole per rendervi abbastanza giustizia per
quanto felice mi abbiate resa. I miei grazie vanno anche a tutte le
persone che tengono la storia tra le preferite/ricordate/seguite, siete
meravigliosi anche voi. E a tutti i lettori silenziosi ovviamente - e
non siate timidi, su, di tanto in tanto fatemi sapere cosa ne pensate
che io poi faccio salti di gioia immensi!
Al prossimo aggiornamento - che sarà quando torno! -,
Mania
PS: Come l'altra volta, vi lascio il link alla pagina FB → Mania FB
|
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Capitolo 14 *** 14 • Sotto questa luce artificiale ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O 1
4 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
1 4 • Sotto questa luce artificiale
■
{
Rating Giallo | Introspettivo + Angst + a tratti Nonsense |
549 parole}
C’era
troppo sangue sulle sue mani; scorreva lungo il palmo, sorpassava il
polso e si insinuava sotto la stoffa della maglietta, macchiandola. Era
una quantità spropositata, tanto da averle fatto dimenticare
come potessero mai essere le sue dita senza tutto quel rosso lucente a
inondarle.
Più premeva sulla ferita per fermare il flusso implacabile
del caldo liquido, più le pareva ne scivolasse fuori. Sapeva
di averlo tra i ciuffi di capelli scompigliati, sulle guance e la
fronte, sugli abiti e forse anche sulle punte degli stivali,
perché durante i movimenti per tentare di arrestare
l’emorragia non si era preoccupata di quanto si stesse
imbrattando - doveva solo fare pressione e assicurarsi che non morisse
dissanguato.
Era così pallido, tanto da farla gridare per catturare la
sua attenzione evanescente. Gli occhi si stavano chiudendo e lei era
spinta via dai medici all’ingresso dell’ospedale,
ma nonostante due infermieri a trattenerla mentre la barella scivolava
via nella sala operatoria, lontana da lei, Emma continuò a
gridare testardamente il suo nome. Killian l’avrebbe sentita,
lui la sentiva sempre, e sarebbe tornato da lei - doveva tornare.
Si ritrovò da sola, seduta sulle piastrelle fredde, sotto
una cascata di luce artificiale intensa, a guardare porte che non si
aprivano. Non riusciva nemmeno a pensare a sistemarsi, a togliersi via
quei litri di scarlatto sangue appartenente a lui - come se poi potesse
servirgli la sua presenza davanti a una stanza operatoria dalla quale
non giungevano notizie, come se avesse potuto rimanere lì,
con il suo dolore, in eterno.
Fu il ghiaccio a trafiggerle il cuore quando si accorse che non
c’era niente da comunicarle, quando si rese conto che le
porte erano sempre state aperte e lei era rimasta fuori unicamente
perché sapeva già cosa avrebbe trovato. E il
mondo si tinse ancora di più di lacrime cremisi,
un’interiore pioggia sporca a inzupparla – e non
c’era alcuna logica a quel sentire scoordinato dalla
realtà dell’ospedale, nel quale era al riparo.
Al riparo da cosa?,
si domandò stancamente raggiungendo un tavolo
d’acciaio con un candido telo a coprire un corpo. Emma
sapeva, ma non voleva davvero sapere, così la sua mano
rimase tesa in avanti per ere geologiche, gli asti compirono interi
moti completi prima che lei si decidesse a scostare il nero telo.
Gridò, con quanto più fiato aveva in gola, fino a
scorticarsela per lo sforzo, davanti al livido volto di Killian,
sporcato da ematomi violacei e con le vene blu a ramificarsi sotto la
sua pelle, improvvisamente all’apparenza quasi trasparente.
Con il fiato corto, l’ansia di inalare ossigeno con ardente
famelicità, Emma si riscosse dal mondo orrendo nel quale era
scivolata dormendo. La coperta le era scivolata via, cadendo sul
pavimento austero dell’ospedale, e il freddo si era
impregnato di lei provocandole pelle d’oca a scorrere sul suo
corpo. Lo sguardo smarrito, macchiato di liquido terrore, scorse
velocemente attorno a sé, fino a soffermarsi sul letto della
stanza davanti a lei - e lì vi riconobbe il profilo di
Killian Jones.
Era vivo,
malconcio ma vivo. E bastò quella costatazione a farla
tornare ad adagiare la schiena alla sedia, provando finalmente a
regolarizzare il respiro, sistemandosi nuovamente sotto il calore della
lana.
Era stato solo un incubo, un incubo e basta, nient’altro che
una scatola senza uscite inesistente. Loro sarebbero stati bene.
M A N I
A’ s W
O R D S
Potete
tirarmi addosso tutto il pomodoro che volete. Non so che dire: sono
incostante, pigra, lunatica e in generale una pessima persona. La
voglia di mettermi dietro c'è, poi la mia mente si perde
nella mia mente e niente - d'altronde le buone intenzioni lastricano la
via per l'inferno, no?
VABBÈ, a parte delirare, questa shot è un po'
triste. Credo di essere stata un po' crudele e molto nonsense. Spero
che si sia capito che Emma è mezza svenuta/addormentata
fuori dalla sala operatoria e che abbia solo sognato la morte di Hook -
per questo alcuni dettagli non hanno il minimo senso, e il telo che
ricopre il cadavere di Killian cambia colore nel giro della stessa
frase. Comunque, alla fine non ce la faccio a fare cose tristi fini a
se stesse, quindi non è morto - lì si che mi
sarei dovuta aspettare assassini professionisti sotto casa, anche se
è Emma che porta sfortuna agli uomini della sua vita.
Io come sempre vi
ringrazio tutti quanti, ho ancora la mente fissa in
vacanza e sono su un meccanismo di lavoro lento e sfaticato, quindi non
ho ancora risposto alle recensioni - MA il mio non rispondere non
significa che non apprezzo ogni singola parola che mi scrivete, ANZI,
molto spesso non so nemmeno come fare a ringraziarvi, ADORO ogni
recensione e VE NE SONO ETERNAMENTE GRATA. Quindi non confondente la
mia pigrizia per altro, anzi, è solo il pensiero che ci sia
qualcuno ad attendere aggiornanti che mi fa venire la voglia di
mettermi lì a scrivere, quindi grazie. Grazie, grazie,
grazie e ancora grazie ♥
In particolare a Euridice100,
Padme83 e Pink1000 e per aver
recensito il capitolo scorso!
Alla prossima (e se volete venire a importunarmi, passate di qua: Mania
FB),
Mania
PS: Shhhh, ho sforato le 500 parole,
perdonatemi se non è proprio una flashfic!
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Capitolo 15 *** 15 • Siamo bugie nel tempo ***
PROLOGO
▬
C A P I T O
L O 1
5 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
1 5 • Siamo bugie nel tempo
■
{
Rating Verde | Introspettivo + Angst + a tratti Nonsense | 429
parole}
«Per
sempre.»
Aveva ancora nelle orecchie i residui della tonalità con cui
era
stato pronunciato quel voto, tanto seriamente, mentre aveva tenuto
stretta una sua mano nella propria, posate entrambe sopra il cuore di
lui a battere per loro. In mezzo alla tempesta, con le onde a
confondersi alla pioggia, in ondeggiamenti pericolosamente veementi a
far scivolare piedi, già da soli pericolanti sul ponte
inclinato
della nave, Hook aveva ripetuto una volta in più il suo
amore in mezzo alla clamore scatenato delle forze naturali.
Emma si toccò il palmo della mano destra con le dita
dell’altra, sfiorando le linee nelle quali qualche
imbrogliona
asseriva di poter scrutare nel futuro. Una smorfia scettica, contratta
da uno spasmo di dolore malamente trattenuto, accompagnò una
nuova lacrima stendersi lungo il suo volto, facendo da compagna a
quelle depositate sulle guance precedentemente. Non desiderava alcun
avvenire che non includesse quel pirata borioso, arrogante, presuntuoso
– coraggioso, sicuro, affascinante –, per quanto
avesse
strenuamente provato a incenerire tali pensieri.
E mentre si sfiorava la pelle, sulla quale ancora le sembrava di
avvertire la presenza appartenente a lui, continuò a
piangere sommessamente, seduta in un antro buio della stiva dove
nessuno l’avrebbe trovata – a parte lui
–, rivivendo
la scena nella quale l’aveva salvata solo per finire lui
fuori
bordo, sbilanciandosi troppo.
Una promessa annerita, uno sbuffo di vapore caduco come le loro vite,
come le verità delle quali riempivano le rispettive
esistenze
– erano bugie
sparse sul terreno del tempo, ad attendere di
marcire.
Nata dall’ignoto senza preavviso alcuno, dalla forza di una
speranza ereditata,
scattò in piedi serrando le mani, lasciando che le unghie
incidessero la carne in solchi rossi. Gli occhi arrossati non erano
più vasi di desolazione, la rassegnazione si era spenta
improvvisamente, facendo spazio alla certezza con la quale ora
stava ricominciando a muoversi.
L’unica bugia di cui avrebbe permesso l’esistenza
sarebbe
stato un per sempre
a loro, alla loro vita trascorsa assieme e a un
lieto fine di cui avrebbero ignorato deliberatamente un epilogo dettato
dallo scorrere del tempo,
fingendo che potesse estendersi nell’eternità
oltre la
morte. Lo avrebbe ritrovato, perché fino a quando non avesse
visto il cadavere di Killian Jones, non si sarebbe abbandonata dinnanzi
alla
semplicità del dolore di credere che l’aveva
lasciata
anche lui – d'altronde, era uomo d’onore e le aveva
giurato che
sarebbero stati assieme. Nonostante la lacerante sofferenza nel
rivederlo nei vortici della propria memoria, in cui spariva sotto le
acque
scure mutate in mostri famelici dalla tempesta, le togliesse la
facilità del respiro, doveva
riporre fede in loro, in Killian,
in se stessa.
M A N I
A’ s W
O R D S
Salve,
sweetes♥
Questa volta non è mia responsabilità il
differimento di pubblicazione. Purtroppo la tecnologia si è
rivoltata contro di me, infatti il capitolo era
pronto giorni fa, ma prima di pubblicare il pc ha avuto problemi, e
anche se ne avevo un altro da utilizzare, lì non avevo i
file
che mi occorrevano - devo imparare a trasferirli nella memoria esterna
per averli sempre in caso di necessità.
Comunque sia, non ho molto da dire su questa flash. È a
tratti nonsense -
credo - perché era più un racconto su stati
d'animo che
su eventi, quindi non essendo essi descritti in modo chiaro penso non
si colgano del tutto - e non dovevano esserlo, comuqnue, non essendo
quello il fine.
Prometto che la prossima volta pubblico qualcosa di più
allegro, comunque x°D
Io vorrei ringraziare
infinitamente come sempre tutti quelli che seguono questa
raccolta, continuo a sorprendermi che rimaniate con me nonostante sia
una schizzata cronica e non sia assolutamente affidabile. Non so come
espriere la mia gratitudine e mi scuso in anticipo, ma causa sessione
d'esame autunnale, prima
del 15 ottobre non giungeranno aggiornamenti.
Ringrazio ancora di più chi ha commentato, ogni volta mi
sciolgo davanti alla vostra gentilezze e belle parole. Siete un
supporto incredibile.
Alla prossima (→ e se volete venire a fare due chiacchiere e
sbirciare notizie sugli aggiornamenti, passate di qua: Mania
FB),
Mania
|
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