allora eri tu...

di Marco27
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Adesso non parlerai con nessuno ***
Capitolo 2: *** Il problema ***
Capitolo 3: *** Mixia infuriata ***



Capitolo 1
*** Adesso non parlerai con nessuno ***


Salve a tutti :) è una storia che mi è venuta in mente di scrivere adesso, spero che vi piaccia come inizio, e siccome scrivo dal cellulare, alcuni errori possono esserci, perciò siate cordiali XD 
Recensite per far vedere che ci siete e che leggete ( se volete) mi farebbe davvero piacere
.

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Mixia una ragazza 17 enne, era in camera sua quel giorno di primavera. 
Alta 1.69, occhi verdi e capelli color nocciola.  Portava degli stivaletti neri, e dei pantaloncini di jeans con una camicetta bianca a maniche lunghe con un simbolo di una stella marina.

Stava studiando un pò di cultura, mentre bussò qualcuno alla sua porta.
 " avanti".
" oh, cara mi faresti un favore?" 
" certo mamma" disse mixia girandosi la testa.

" mi andresti a prendere 2 bottiglie d'acqua e una salsa al pomodoro?"
" subito.."  Rispose mixia alzandosi dalla scrivania.
" grazie" disse sua madre uscendo dalla soglia della porta, lasciandola aperta.
" ah, peccato la giornata sta finendo, è già quasi buio, cosa farei per starmene fuori questa sera" pensò mixia, mettendosi una giacca grigia.
Scese le scale della sua camera e incontrò sua madre in cucina, stava preparando qualcosa si buono, nonostante fossero le 19. 
" eccomi mamma, devo prendere solo questo?"
" si, ecco i soldi" disse sua madre porgendogli la mano.
" bene"
    Mixia si diresse verso il portone, e uscì nel viale, a piedi.   
Tanto la bottega era vicinissima, e in più si sarebbe goduta una bella passeggiata fresca.
  Uscì accarezzando le piante di geranio, davanti casa, era quasi felice che sua madre gli avesse dato un qualcosa da fare, che studiare sempre.

Uscì dal cancello e si diresse nel marciapiede.
" ah, che bello, è ancora giorno, credevo fosse sera, c'è il bel tramonto"
" miao" 

Mixia si fermò e si girò alle sue spalle, mentre vide una cosa bellissima!
2 gatti la stavano seguendo.
" oh ciao belli! Non ho nulla mi spiace"
disse la ragazza sorridendo e accarezzando il gatto nero.
Ma dietro di lui, si avvicinò l'altro, il bianco.
Nulla di strano, forse..  Nonché che ogni volta che mixia vede 2 gatti, uno di colore bianco e uno di colore nero, succede una cosa brutta e un'altra bella.

" oh, spero che non mi accade nulla, ma è una coincidenza" disse con voce lenta la ragazza.
" miao" "miao!"   
Volevano avvisarla di qualcosa?   
O erano semplicemente dei gatti di qualcuno?
La ragazza non si fece intimidire e proseguì verso la bottega pensando alle volte in cui ci sono capitati  gatti bianchi e gatti neri.
Una vera catastrofe,ma non poi tanto orrenda...
I gatti smisero di seguirla quando voltò l'angolo.

" deve essere che mia madre cucinerà e poi scoppierà qualche pentola" pensò mixia, sorridendo.
Arrivò alla bottega, entrò dentro si diresse verso i sughi per pasta, ma quando lo stava per prendere, ecco cosa accadde..
Un'aria strana invase i suoi pensieri. 
" scappa via" 
" vattene"
" esci da quella bottega" 
" torna a casa prima che sia troppo tardi!"
Quando aveva pensieri forti come questi, erano veri...  
E per la seconda volta mixia ascoltò il suo sesto senso, uscì dalla bottega senza acquisti.
" sono pazza... Non torno a casa senza nulla!" Pensò respirando aria fresca. 
Era davanti alla bottega, proprio fuori all'entrata, seduta su un muretto li affianco.

Ma in quello stesso momento...  Vide un vecchio alto dentro la bottega, era piuttosto strano, aveva capelli lunghi e grigi, e uno strano cappello lungo alla testa.
 " che tipo strano.."   " mah,  sarà meglio aspettare un pò e rientrarci.. "
Ma il vecchio era giunto alla cassa, senza nulla.  
Mixia riusciva a vedere dai vetri di fuori.

Alzò il braccio e strangolò il cassiere, gli staccò la testa.
A Mixia, gli pervasero tutte le paure esistenti, era terrorizzata dall'accaduto!
Si alzò dal muretto in cui era seduta con occhi sgranati e pieni di terrore.
Tutta la gente scappò fuori dalla bottega, terrorizzata.

Il vecchio distrusse le telecamere e i vetri.  Facendo rimbombare le grida della gente.
" oddio!"    Mixia prese a correre verso casa,   Piena di terrore.
Ma non sfuggì lo sguardo a quel vecchio assassino. 
" potrebbe essermi utile"  
Il vecchio rincorse la ragazza.   
Pur essendo vecchio, era molto veloce.

Mixia stava correndo più veloce che poteva,ma si voltò, vedendo e capendo di essere seguita da quel'assassino!
" ahhaaaaa!!!! AIUTOOOOOO!!" Gridò a più non posso.  
Prese dagli angoli dei palazzi, non sapeva più dove era.
C'erano bicchieri di carta per terra, e spazzatura.
" ahhah non mi scappi!"  Disse il vecchio ghignando.

Finché qualcosa colpì il vecchio dalle spalle, mixia si voltò dietro, era un ragazzo molto alto, on capelli lunghi e gli occhi dello stesso colore del vecchio, aveva una bandana arancione al collo e una maglietta nera, con dei jeans strappati.

Mixia rimase sbalordita. 
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Spero vi sia piaciuto il primo capitolo, se c'è qualcosa che non va, ditemelo. 
Alla prossima :)
Non vi scordate di recensire :)

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Capitolo 2
*** Il problema ***


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Continuo oggi 08-03-14 Auguri a noi  donne :) 
12:46
Si alcune volte aggiungo storie io, alcune volte mio fratello.  

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Il vecchio cadde inerme per terra, quasi morto.

" ah.."   Mixia rimase sbalordita, non credeva che fosse accaduto veramente, quell'orribile faccenda.
Così prese a camminare avanti, tremolante , verso casa, ma una voce la bloccò.
" dove stai andando".  
La ragazza si girò lentamente, e come,  se avesse paura.
" a-a casa-a m-i-ia"  rispose mixia con voce tremolante.
" beh, credo proprio che non ci arriverai". Disse lo strano ragazzo.
" chi sei?" Chiese la ragazza, balbettando.
" C-17" " sono un Cyborg creato da quel vecchio che vedi  steso per terra"

" ah.. Beh, cioè un robot?"   Disse confusa la ragazza.
L'atmosfera era diventata cupa, si stava facendo buio, le prime stelle iniziarono a luccicare nel grande cielo.
" Cyborg" 
" chiunque, qualunque cosa tu sia, cosa vuoi da me?"
" voglio che non parli con nessuno di questa sera".  
" cioè? Di quel vecchio?" " non me ne importa nulla! Andrò a dirlo alla polizia!" 

" ascoltami bene"  disse il Cyborg avvicinandosi minacciosamente alla ragazza, bloccandola contro un muro.
Il loro occhi si incrociarono, erano poco  distanti l'uno dall'altra.
" non devi parlarne con nessuno, se lo farai, rischieremo entrambi!"

" che cosa potrebbe accadere!"   Gridò mixia con voce roca.

" il d. Gelo, ovvero quel pazzo steso per terra, vuole catturare più persone possibili, per vendicarsi di un sayan"
La faccia di mixia era completamente stufata, voleva essere a casa sua, comodamente nel suo letto, oppure uscire con amici..
 Se solo non gli fosse capitato a lei, quel Cyborg. 
" allora quel vecchio, ha costruito un'altro Cyborg che cerca a me e c-18." 
" è capace di localizzare informazioni, della gente che ha visto uno di noi" 
" tu hai visto me, lui ha visto te, lui ci cerca."
" e allora? Ok non parlerò con nessuno"
Disse mixia scuotendo le braccia, bloccate dal quel Cyborg.

" non capisci, ora che ti ho raccontato tutto, quel Cyborg ci starà cercando!"
" dovremmo scappare insieme."
" scordatelo! Io voglio andarmene a casa mia, è chiaro!?"

" lasciami andare!!" Gridò mixia.
" chi c'è! Polizia"
" oh, ci mancavano solo questi imbecilli!" 

C-17 sparò con tre sfere di energia, contro quei poliziotti, che morirono al colpo.
" andiamo"
Mixia svenne dalla paura.

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Capitolo 3
*** Mixia infuriata ***


_______________________________________________ _______________ Continuo 21:11 08-03-14 _____________________


Il Cyborg la prese in braccio, e volò verso Nord.

 Il cielo ormai era buio, le stelle si potevano benissimo vedere, e anche la luna piena, si poteva intravedere, coperta dalla nuvole.

Il D.gelo ormai morto, era steso ancora per terra, mentre stavano arrivando la polizia per controllare il luogo, dove avvenne l'omicidio del cassiere.

Intanto mixia e c-17, erano arrivati in una casa tra le montagne.
Era marrone scuro di quercia ed grande. Intorno ad essa c'erano degli abeti, grandi e alti.

Con pietre attorno. Mixia inerme e inconsapevole di dove fosse, dormiva profondamente tra le braccia del Cyborg, mentre lui stava aprendo il portone della sua casa.


Con un'espressione di rabbia sul viso. Aprì il protone di metallo, facendo un rumore strano.

Entrò lentamente. E chiuse il portone, dietro le sue spalle. Girando le chiavi e mettendosele in tasca. Accese l'interruttore a destra, mentre portò la ragazza su un divano beige, appoggiandola e distendendola. "

ma cosa mi salta in mente, potevo benissimo ucciderla, come ho fatto con la polizia e quel pazzo"

Disse il Cyborg andando nel corridoio con un tetto alto 4 metri. " ma qualcosa mi ha bloccato, si devo essere fuso"

Il Cyborg fece avanti e indietro, lungo il corridoio, per almeno 4/5 volte. " adesso posso sbarazzarmi di lei, se solo voglio" Ma ad un tratto la ragazza aprì gli occhi, e piano piano prese coscienza. Non aveva idea dove si trovava, ricordava la bottega il vecchio e quel ragazzo. Si sedde sul divano, aprendo del tutto gli occhi, e abbassò lo sguardo.

Il pavimento era di pietre piatte e grige, ma ruvide.

Alzò lo sguardo e il tetto era di legno, lucido. Intanto il Cyborg la stava guardando da dietro il divano. Pensando che ora era troppo tardi per farla fuori.

La ragazza strinse le dita sul divano, era morbido e lucido. Forse in pelle sintetica. " ma.. Ma dove so-ono?" Balbettò mixia girandosi intorno. Il grande salone di c-17, era enorme e fatto quasi tutto di pietra.
Alla sua destra c'era un bel camino, non acceso. Alla sua sinistra un grande tappeto indiano, colorato di rosso verde e giallo, con rombi e simboli egiziani. E notò delle candele accese sul pavimento. " oh, ma dove diavolo sono!? Cosa sono quelle candele? Un rito?" Pensò la ragazza, tremando dalla paura. Sul tetto altissimo, scendeva una ragnatela.

Di fronte a lei c'era una grande tv, ma a fianco un fucile, forse carico.

" oddio..." Calma mixia, devi stare calma." Penso sudando. " È solo un sogno!" Disse toccandosi la testa.

" tu dici?" Disse il Cyborg appoggiandosi il gomito sinistro sul divano. La ragazza si voltò di scatto, alzandosi dal divano in cui era seduta.

" ahahaaaaa!" " sei- sei- sei quel Cyborg della città! Ma allora non sono in un sogno!" Gridò mixia, avendo delle vertigini alla testa. "Calma".

" senti... Avrei dovuto ucciderti..." " oh! Bene, ora sono molto più calma..." Il Cyborg si avvicinò alla ragazza. " ma non lo fatto.." " .." Cosa dovrei fare?" " non mi riconosco più!" Disse il Cyborg, agitando la testa.


" lasciarmi a-andare-e.." Disse la ragazza allontanandosi. " non posso, resterai qui finché non ucciderò quel Cyborg!
" disse con arroganza c-17. " cosaa! Sei pazzo?? Fammi tornare a casa mia, e non sò più niente di voi!" " mi dispiace..." Rispose il Cyborg con sarcasmo. " grr... Dov'è l'uscita?" Gridò con rabbia, la ragazza. " di la'" Indicò il cyborg difronte.

" ma non cambierebbe nulla... Le chiavi le ho io" " grr.. Non puoi comandare su di me! " Mixia andò verso il portone, cercando di aprirlo.
Tirò verso di lei,e spinse. Nulla.. Era davvero chiuso a chiave. Mixia prese a pugni e a calci, violentemente il portone. " ah' ah' grr" " smettila! Non capisci che se te ne vai sarà la fine di noi??"

" quel pazzo vuole che la sua vendetta sia di schiavizzare l'umanità, così essendo suoi schiavi! Per poi distruggerli. " ah.. Non centro io!" Gridò la ragazza, continuando a dare pugni sul portone" " si, tu mi hai visto e ai visto il D. Gelo, l'altro Cyborg ti avrebbe trovata e avrebbe preso informazioni.

"non mi interessa!!" Disse Mixia, gridando e sbattendo pugni e calci al portone, che non si era neanche fatto un graffio.
Mixia prese a gridare ancora più forte, come se la stavano uccidendo con un pugnale o una motosega. " basta! Per piacere!" Disse il ragazzo andando verso il portone e afferrano mixia dalle spalle. Aveva una presa potente, mixia non riusciva a muoversi.

" lasciami! Tu tu non hai diritto!" Disse mixia scuotendosi. " shh" " non sopporto chi grida, per piacere calmati, si risolverà. Chiameremo tutti i sayan per combatterlo.

" qui siamo al sicuro... Ma c-18 no, dovremmo chiamarla e farla venire qui', prima che sia troppo tardi". Disse il Cyborg con voce rassicurante.

" ugh" singhiozzo mixia. " stai calma, non c'è bisogno di preoccuparsi così tanto" Disse il Cyborg sottovoce, nell'orecchio di mixia. " grr... Io sono calma..." " bene, visto" Disse il Cyborg, allentando la presa.


_______________________________________________________________ Spero vi siaz piaciuto... Non sò come fare, Meno male che mio fratello mi ha aiutata un po :) Fatemi sapere cosa ne pensate ciaoo. ___________________________________________________________


 

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