Sins of an angel

di Fe_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Accidia- Bagno caldo ***
Capitolo 2: *** Lussuria- Fuoco ***
Capitolo 3: *** Ira- Quel che non deve cambiare ***
Capitolo 4: *** Avarizia- Riscatto ***
Capitolo 5: *** Gola- Dolce e amaro ***
Capitolo 6: *** Invidia- Raro come... ***
Capitolo 7: *** Superbia- Sono come Lui ***



Capitolo 1
*** Accidia- Bagno caldo ***


La pelle bianca, arrossata dall'acqua calda
Le lunghe ciglia gettavano ombre sul suo viso infantile, dando agli occhi color cielo una sfumatura più scura.
Un momento d'estasi, in cui non doveva preoccuparsi di stare seduta composta o comportasi da brava ragazza. Risultava quasi stressante, alla fine, mantenere quella facciata. Eppure Vaticano lo faceva ogni giorno, da più di ottant'anni ormai.
Quello era il suo momento, in cui teneva conto solo di sé. Nemmeno Dio poteva sfiorarla, mentre il torpore le invadeva le membra.
Chiudeva le porte ai bisognosi, ai poveri, e si immergeva nella sua ovattata opulenza.
Ogni omissione è peccato. L'inerzia nel compiere il bene, però, è un vizio.
Uno dei sette vizi capitali.
Vaticano pecca d'accidia.






--> Angolo Autrice <--

Non chiedetemi cosa sia, non lo so.
Ogni recensione è accettatissima, anche le negative, e per qualche motivo ho il sospetto che ce ne saranno...
In ogni caso.
Vaticano. Angelica Borgia. Non so che altro dire, se non che nei prossimi capitoli verrà mglio spiegata la sua psicologia...
Quindi nulla. Ciao, e grazie per aver letto fino a qui- grazie anche per aver letto e basta.

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Capitolo 2
*** Lussuria- Fuoco ***


Fuoco, sulla sua pelle.
Le piccole mani dalle lunghe unghie graffiano la pelle di chi la brucia, restituendo il dolore del peccato che stanno commettendo.
Il cuore accelera, e i sospiri tentano di mantenere il suo ritmo.
”Ti amo..”
Potrebbe non averlo davvero sentito.
Lo ignorerà. Non è amore, questo, è solo una fiammata che brucia tutto e non lascia che amara cenere.
Lo allontana bruscamente, come con tutti i suoi amanti nel corso della storia.
Occhi di cielo, labbra rosse e miele.
Dolce e aspro, un movimento solo per congedarlo.
”Angelica…”
Un diamante. Non nascerà nulla su di lei, che è dorata e vuota. E’ solo piacere, per quella ragazzina, fine a sé stesso.
”… Angelica.
Questa tua lussuria è peccato, quanti gironi dell’inferno vuoi visitare?”
Se ne va il ragazzo, lasciando una smorfia sulla bocca che prima baciava.
Non si farà ingannare di nuovo da lei.




---> Angolo Autrice <---

Ciao gente~
Qualcuno mi ha riconosciuta, qualcuno no, ma io sono la Fè.
Tanto piacere a noi.
E basta parlare di me.
Insomma, io questa cosa la scrivo per voi, quindi fatemi sapere se apprezzate o se devo darmi all'ippica.
Così basta.
La Fè passa e chiude.

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Capitolo 3
*** Ira- Quel che non deve cambiare ***


Lo odia, lo odia, lo odia!
Ma chi si crede di essere, per dire alla sua Chiesa cosa fare?
Una delle tazzine vola per la stanza, infrangendosi poi contro la parete color confetto della sua stanza da letto.
Un vero peccato, era una porcellana davvero bella, ma nessuno si metterebbe contro la ragazzina, una volta che qualcosa ha scatenato la sua rabbia.
Sanno che, senza problemi, potrebbe far riemergere la folle spietatezza che una volta era rappresentata dall'inquisizione.

°°°



Un lieve, crudele sorriso le increspa le labbra, illuminandole gli occhi.
Subito dopo, si costringe ad assumere un'espressione contrita, il visino chino.
“Non è possibile effettuare autopsia su un Papa.*”
“Me ne dolgo.”
“Per l'amor del Padre! È appena morto un uomo!”
Pare così sincera, così addolorata nell'annunciare una morte che lei stessa ha ordinato*.
Far arrabbiare Vaticano è pericoloso.
E le bambine, si sa, sono facili prede dell'ira...



---> Angolo Autrice <---

*Esattamente trentatré giorni dopo la sua elezione al soglio pontificio, Papa Giovanni Paolo I veniva trovato morto nei suoi appartamenti privati.
La colpa fu pubblicamente data ad un infarto, ma rifiutarono le autopsie per confermarlo.
Si dice sia stato assassinato da alcuni cardinali che lo consideravano troppo aperto e rivoluzionario.
Quindi l'omicidio di cui si parla qui, è questo.
Mi era sempre andato di scrivere su Papa Luciani, ecco, anche se forse è un argomento un po' delicato.
Inoltre per l'ira volevo dare l'idea di una bambina viziata, perché a mio avviso Vaticano lo è.
Quindi... basta, direi.
Ciao~

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Capitolo 4
*** Avarizia- Riscatto ***


Lacrime calde le bagnano il viso di bambina, infrangendosi su un abito nero come la pece.
Questo è diverso dal candido vestitino che indossa di solito: è a lutto.
Sono anni che indossa il nero, ormai, ma questo pare stranamente fastoso.
È pronta per incontrare Italia.
Lo ha già fatto molto volte, commuovendo il cugino. E quello è il giorno decisivo.
“Per l'uccisione di mio fratello. Per i danni che ci avete procurato.”
“Sono troppi soldi! E quelli erano i nostri territori, Angelica.”
“Erano Stato Pontificio! Ve lo siete preso, lo avete...” un piccolo singhiozzo, e le lacrime tornano a farle luccicare gli occhi.
Feliciano la guarda con rimorso. E' solo una bambina.
“Va bene.”
Annuisce, poi lei si scusa e si alza, va via.
A viso chino, per nascondere il ghigno.
Stato Pontificio? Lei stessa gli ha dato il colpo di grazia.
Però la recita della bimba innocente l'ha fatta guadagnare. Forse la userà più spesso...



---> Angolo Austrice <---

Allora.
Intanto diciamo che, secondo i Patti Lateranensi, è stata prevista l'esenzione, al nuovo Stato denominato «Città del Vaticano», dalle tasse e dai dazi sulle merci importate e il risarcimento di "750 milioni di lire e di ulteriori titoli di Stato consolidati al 5 per cento al portatore, per un valore nominale di un miliardo di lire"per i danni finanziari subiti dallo Stato pontificio in seguito alla fine del potere temporale.
Questa è ambientata appunto mentre Italia e quella che diverrà Vaticano stanno sistemando questo punto.
E non ho altro da aggiungere.

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Capitolo 5
*** Gola- Dolce e amaro ***


Una piccola fragola rossa. Rossa come il sangue. Ha un profumo tanto dolce, mentre la immerge nello scura cioccolata fondente, sciolta e appena ancora tiepida.
E' dolce e amara, come lei.
Le labbra si sporcano e la lingua guizza a pulirle, per evitare di sprecare quella squisitezza.
“Ho fame...”
Sorride appena. Africa ha fame, non può permettersi questa dolcezza. A stento riesce a mangiare.
Sospira appena, e ripete il rituale.
Se vuole mangiare, che trovi la forza di prenderselo.
Lei non può badare a tutti. Anche se a volte le piace, fingere di preoccuparsi per gli altri, lei le sue fragole non le divide.




---> Angolo Autrice <---

Ecco il quinto capitolo, la gola.
Non mi convince particolarmente, ma meglio di aspettare mesi per una cosa che, ammesso e non concesso che mi piaccia, si effettivamente buona.
Quindi nulla, tra due capitoli ho finito e mi sto già preparando altre fanfiction. Quindi no, non vi liberate di me.

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Capitolo 6
*** Invidia- Raro come... ***


Cammina leggera, di solito, quasi danzasse.
Quando s'arrabbia, però, il suo passo sembra farsi più pesante, quanto può esser pesante l'incedere di una ragazzina.
E ora và, veloce per i suoi palazzi dorati, sfoga così l'irritazione.
No. Non è irritazione, e nemmeno rabbia. Sembra più... delusione? Tristezza.
Si ferma di colpo, stupita di sé stessa.
È triste?
Non ha senso!
Alla fine era solo... Svizzera, con la divisa della guardia.
Non capisce... il suo cuore batte così forte... specie quando concede a lei il suo raro sorriso.
Ma lo sa.
Lo ha sempre saputo.
È poco diverso da una proprietà, non deve indispettirsi quando parla a Belgio, o sorride a Liechtenstein.
Non deve essere gelosa.
Da gelosia ad invidia il passo è corto...
"Ma tu sei già invidiosa, Angelica.
E l'invidia è peccato..."



---> Angolo Autrice <---

Bene, sono tornata anche io, tra la scuola e il raffreddore autunnale.
Che meraviglia.
Sono stata un po' bloccata con il capitolo dell'invidia, e nemmeno ora mi convince del tutto... ma uno stato che ha tutto come Vaticano può solo desiderare d'essere speciale per qualcuno.
E io shippo SviCano, quindi... diciamo che è uscito questo.
In ultimo, perdonate eventuali errori (e se vi preme, segnalatemeli anche. Io ringrazio!) ma sono da cellulare quindi un po' di distrazione c'è e non aiuta.
Ci vediamo all'ultimo capitolo, con la Superbia!

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Capitolo 7
*** Superbia- Sono come Lui ***


Luci spente, notte.
Solo una candela brilla nel buio.
Percorre la navata, sorretta da una manina bianca come neve fresca.
La luce danza, troppo debole per giungere sino alle pareti, le illumina e modifica il viso. Ne distorce i lineamenti delicati, ridisegnandoli e dandole un aspetto più maturo.
Si ferma.
Indossa un abito candido, simile ad una vestina da battesimo.
Quello è il suo battesimo.
Una cerimonia privata, solo tra lei stessa e Dio, che siede sul Soglio Pontificio appena davanti a lei, sollevato dal livello degli uomini.
" Ma in quanto all'albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai certamente dovrai morire."
Sorride e solleva la mano, fino a quel momento rimasta coperta da una manica troppo larga, troppo lunga: rivela, al flebile bagliore, una mela rossa, lucida.
E lei la morde.
Nessuno può impedirle nulla.
Un passo, sui gradini.
Piedi nudi, sotto la gonna ampia.
Un altro.
Sale i gradini, in religioso silenzio. Poi prende il suo posto sul trono.
Una mela nella mano sinistra, una candela nella mano destra. È così piccola che nemmeno tocca a terra, lascia dondolare le gambe ad un palmo da terra.
Ha conosciuto il bene.
E ora, ha finito di conoscere il male.
Ora è come Dio.




---> Angolo Autrice <---

E così, questo esperimento è finito.
Sono soddisfatta, ho trovato un modo carino per presentare un OC, e tutto sommato non è malaccio.
Quindi... ovviamente, la Superbia per Vaticano è sostituirsi a Dio.
Il capitolo è un po' più lungo dei precedenti, perché essendo quello conclusivo volevo dargli risalto.
E mi piacevano le descrizioni.
Quindi nulla.
Ci vediamo non al prossimo capitolo ma alla prossima fanfiction, in cui mi piacerebbe dare un'occhiata agli eventi storici meno conosciuti (se avete suggerimenti, mandatemeli! Soprattutto se riguardano paesi in Hetalia poco calcolati)

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