Chissà come sarebbe stato parlare di nuovo con lei dopo
tanto tempo….erano passati 4 anni dall’ultima
volta.
Lui era rimasto in Giappone a seguire l’università
a dividersi fra una vita sociale normale e il lavoro da mercenario, lei
era andata in America, dopo che il padre era morto, per stare con la
sorella e aveva iniziato a frequentare là la scuola!
Strano che appena fosse tornata in Giappone avesse chiamato subito lui,
e ancora più insolito che lui senza nemmeno rendersene conto
aveva accettato di incontrarla per un caffè in centro.
La sua voce al telefono era sempre la stessa, allegra e
dolce….lui beh….lui era cambiato di certo
parecchio:
niente più divise o uniformi, solo jeans con una camicia e
un maglione, più una tracolla per i libri. Si era fatto
più alto, di qualche centimetro, il suo fisico si era
irrobustito per via di allenamenti sempre più pesanti e
aveva anche parecchio successo con le ragazze, ma forse nemmeno se ne
rendeva conto.
Lei lo aveva rassicurato dicendo qualcosa come:
“Mi riconoscerai sicuramente, ho un cappello
colorato”
e così eccolo lì, davanti alla stazione, con i
suoi occhiali da sole in mano…glieli aveva regalati lei
prima di partire.
E aspettava….aspettava…
Arrivarono diversi treni…ma lei non era su quelli.
Poi proprio mentre si rassegnava vide una donna venire verso di lui,
scarpe col tacco nere che sembravano coprire piedi da fata, una gonna
bianca che le copriva fino al ginocchio di tulle, una canottiera fatta
a bustino che le fasciava la vita e il seno sempre
abbondante…un sorriso splendido e i capelli raccolti dentro
un capello rosso abbastanza ampio con un grosso fiore.
Teneva in mano una giacca e sul braccio una borse nera piuttosto grande.
Si avvicinò lentamente, fino a quando non lo
vide…era diverso, ma aveva la stessa espressione seria ed
orgogliosa. Gli corse incontro e si fermò a qualche metro da
lui.
Si tolse il cappello e i suoi capelli scuri ricaddero sulle sue spalle,
li aveva tagliati.
“Ciao”
e sentire la sua voce era come ritornare dopo anni d torpore alla
realtà. Pura, calma e sensuale, più
matura…
“Ciao” la sua era più bassa, calda,
timorosa che lei potesse sparire per un movimento brusco.
“Sei cambiata molto” lei tacque per qualche
secondo, lo guardò in modo curioso…poi
tornò a sorridere.
“Spero in meglio…anche tu comunque!”
vedendo che lui non faceva altro che guardarla continuò lei:
“Allora andiamo a bere qualcosa? Sul treno c’erano
solo bibite di sottomarca che sapevano di acqua, ho bisogno di un
caffè…”
“Certo..” annuì sicuro lui.
Raggiunsero un bar ristorante vicino al parco…molti bambini
giocavano tranquilli mentre le loro madri li richiamavano o
rimproveravano di stare attenti.
“Posso portarvi qualcosa?” la cameriera distolse
entrambi dai loro pensieri…o meglio dal loro silenzio
forzato, dietro al quale era celata una gran voglia di dirsi tutto,
tornare a guardarsi come un tempo, tornare a conoscersi come anni
prima…
“Un caffè per me e…”
“…e una coppa gelato per te Sousuke
immagino!” la cameriera aveva anticipato entrambi.
“Si Grazie Yukina”
quella sfoderò un gran sorriso e si voltò allegra.
“Vieni qui spesso?...è nuovo, io non lo avevo mai
visto..”
“Già, l’hanno aperto qualche anno fa,
due forse.. è sulla strada per la mia università,
così mi fermo quasi tutti i giorni: alla mattina
caffè e brioche e al pomeriggio solitamente
gelato”.
Kaname si guardò un po’ intorno interessata.
“Che corsi segui qui? Immagino
l’università ti impegni molto…anche col
lavoro.”
E alluse alla Mithril.
“Non più del liceo…seguo corsi per lo
più tecnici e informatici, più uno di storia
antica”
kaname lo fissò sorpresa:
“Tu la odiavi!”
“Già ma ho pensato potesse servirmi…non
è male dopo un po’ che la fai..”
e prima che lui potesse chiederle qualcosa lei lo anticipò:
“E gli altri come stanno? Intendo Tessa, Melissa, e
Kurts..”
“Tessa è stata spostata ad un altro reparto, ora
per lo più la vediamo solo durante della missioni
importanti, io e gli altri siamo passati di grado però
Melissa ora è in maternità..”
“Cosa??? Non dirmi che…”
“Già Kurts…c’era da saperlo,
nell’ultimo periodo litigavano sempre di
più!”
“Ah, e allora si sono sposati?”
“Non ancora, aspettano che lei abbia
partorito…manca poco comunque..”
si fermò perché la cameriera aveva portato
l’ordinazione.
“Quante novità…Tessa non era molto
contenta di essere spostata, quando l’ho sentita io era
piuttosto infuriata”
“Già… e tu?”
“O beh solite cose, mia sorella viene arrestata spesso, non
mi sopporta perché crede sia lì solo per
controllarla e poi mi hanno fatto una proposta di
matrimonio…solito insomma”
con un leggero movimento della mano aveva trasformato un discorso serio
in qualcosa di divertente e stupido quasi.. ma Sousuke era rimasto con
il cucchiaino col gelato a metà strada fra la sua bocca e la
coppa.
“Matrimonio? Chi?” tremava
leggermente…perché la notizia l’aveva
turbato?
Lei certo si era rifatta una vita, un nuovo ragazzo, una nuova casa,
una nuova scuola, una nuova migliore amica…solo lui era
davvero stato così idiota da pensare che aspettava che lui
la raggiungesse..
“Sicuro…un ragazzo con cui sono uscita qualche
volta, ha pensato che dopo l’università potessimo
fare il grande passo!” e scoppiò a ridere.
“Gli voglio bene, ma non è di certo il ragazzo con
cui ho intenzione di passare il resto della mia vita..”.
Sousuke si rilassò istintivamente…non
era niente, gli aveva detto di no…eppure..
“Come l’ha presa?”
“Diciamo non troppo bene…mi faceva persino
chiamate di notte per cercare di convincermi..”
“E’ per questo che sei qui? Evitare un possibile
maniaco??”
“Non essere stupido…non è un
maniaco…avevo solo bisogno di una vacanza, una pausa.. mia
sorella starà dentro fino a quando non le pagherò
la cauzione, quindi per lei sto tranquilla, e io volevo solo tornare a
casa..”
i suoi occhi si incupirono, tristezza…ecco cosa provava,
nostalgia del passato?
“beh Certo i suoi amici non hanno il denaro per farla
uscire…ma se ti serve una mano con quel tipo, ti ho protetto
a lungo e..”
“Non sono più una bambina!” aveva
involontariamente alzato la voce, ma gli occhi erano fissi sulla
tazzina di fronte a lei.
“Scusami.. davvero, io…”
“Nessun problema!” e questa frase
riuscì a farla di nuovo sorridere. Per lui non
c’erano mai problemi.
“E’ stato un periodo movimentato…sono
rientrata a far parte di una famiglia che ormai non mi considerava
più, con una sorella che mi odia e parenti che credono che
non sia all’altezza di nulla, più aggiungici la
nostalgia di tutto questo…di Kyoko che non ho più
sentito, della mia lingua madre, del mia appartamento, di Tessa che ora
che è stata mandata via non ho più visto, e poi..
beh qui c’eri tu…”
“Ci sono ancora..”
“Già ma sono io quella che non
c’è..”
“Torna ad esserci..”
“E per te questo comporta un NESSUN PROBLEMA!...ma la mia
vita ora è tutta un problema…pensi che non abbia
pensato di lasciare tutto e tornare? Ma non posso farlo…non
posso..!”
più che arrabbiata sembrava stanca, stufa di non poter fare
nulla per rimediare..si lasciò andare allo schienale della
sedia e guardò ora davvero il ragazzo di fronte a
lei…era ancora lo stesso ragazzino di anni fa. O forse lei
era cresciuta troppo in fretta?
Piccoli particolare le avevano però ricordato che poteva
definirlo bambino, ma era davvero cambiato tanto: il gelato, i vestiti,
anche il modo di parlare…come poteva giudicare una persona
che non conosceva?
“Porta qui tua sorella..”
“Per farmi odiare ancora di più?..no
grazie!”
“E allora continua a disperarti fino a diventare
pazza..” l’ovvietà e la durezza di
quelle parole furono come una doccia fredda…lui le aveva
davvero detto questo? Il Sousuke vecchio non lo avrebbe fatto, non ci
sarebbe arrivato..
“Sei davvero cambiato..”
“E’ un tentativo per cambiare discorso?..non
negherò di essere preoccupato per te, più di
quando tutte le volte che mi arrivavano ordini credevo che tu centrassi
qualcosa, che qualcuno ti avesse preso…ho convissuto con
l’ansia a lungo e poi una mattina mi sono alzato e ho
pensato: perché star così per una ragazza che non
ti ha nemmeno chiamato per dirti che era arrivata dall’altra
parte del mondo?. Quel giorno sono andato al campus, ho incontrato
nuova gente, nuove ragazze e mi sono fatto conoscere..sono forse
diventato quello che tu avresti voluto…ma la differenza
è che non ti ho sentito dirmi: finalmente Sousuke!”
“Come puoi pretendere che riuscissi a tornare qui dopo tutto
quello che mi è successo, mio padre è
morto…!”
“E allora non venire a dirmi che ti manchiamo,
perché non hai fatto nulla per farci capire che dovevamo
aspettarti! Te ne sei andata lasciando una lettera a tutti nella posta,
una lettere uguale per tutti!!!!”
“Quando tu hai fatto la stessa cosa non c’era
nemmeno quella lettera per me…e quello era solo per un
ordine, non perché morto tuo padre”
“Mio padre era già morto”
il silenzio calò su tutto il bar, voltato a guardare due
ragazzi che avevano alzato la voce forse un po’ troppo.
Yukina si avvicinò per cercare di calmarli ma non disse
nulla.
Vedeva lo sguardo deluso di lui da una parte e quello di lei sconvolto
dall’altra.
“Non sei più la ragazza combattiva che
conoscevo..”
“E tu invece sei il solito fissato che si crede sempre in
guerra, con la differenza che hai cambiato la tua superficie, ma la
sostanza è la stessa…quella di un ragazzino
arrogante che ha vissuto nel suo mondo fino ad ora!” kaname
si era alzata recuperando le sue cose.
“Non dare del tuo a me…ti è sempre
piaciuto vivere protetta da qualcuno, nel tuo perfetto
appartamento..” anche lui si era alzato.
“Perfetto appartamento certo, ma perseguitata da terroristi
che volevano analizzarmi, abbandonata da quelli che più al
mondo dovevano darmi affetto, e preoccupata che tu ne combinassi una
davvero grossa..! ecco come era la mia vita!”
“Allora perché non l’hai detto, smettila
di nasconderti…!”
Tutti e due si guardavano arrabbiati, in piedi l’uno di
fronte all’altro.
Poi Kaname prese il suo portafogli lasciò dei soldi sul
tavolo, si voltò verso la cameriera e disse semplicemente:
“ Per il caffè”
E uscì dal locale con addosso lo sguardo di molti, gli altri
erano rimasti a guardare Sousuke che, dopo averla vista andar via, si
era lasciato andare sulla sedia sbuffando!
TO BE CONTINUED…
Ecco l’inizio…non so da dove è nata e
non so come continuerà…è tutto un
mistero! Lasciate un commentino con idee, critiche, complimenti, quello
che volete!!!
|