Always.

di Mr E
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Love the way you lie ***
Capitolo 2: *** Your smile hides a monster ***



Capitolo 1
*** Love the way you lie ***


Always - Love the way you lie.

“Grifondoro” urlò il cappello parlante sopra la chioma rossa di Lily. Alzai le sopracciglia, sconvolto e allo stesso tempo deluso, ma come poter biasimare quella scelta, la sua anima era davvero troppo pura per essere una Serpeverde come me. La guardai alzarsi dal piccolo sgabello, attraversare la sala grande e dirigersi verso il tavolo della sua casa per poi sedersi vicino ad un ragazzo, castano e con uno stupido sorriso beffardo sul volto, lo stesso ragazzo che incontrai poche ore prima sul treno, James Potter. Lily sembrava divertirsi e questo mi faceva quasi venir voglia di vomitare. Io ero seduto in disparte nel tavolo dei Serpeverde nell’attesa che tutti gli studenti venissero smistati nella propria casa.
“Sirius Black” disse una signora in piedi davanti al tavolo dei professori. Un ragazzo snello dai capelli neri si avviò verso il cappello, conoscevo quel volto, era l’amico di quel Potter. Dietro di lui alcune oche sbavavano, secondo me era tutt’altro che affascinante. “Grifondoro” emise nuovamente il cappello parlante, Black strinse la mano a James e si sedette anche lui vicino la mia Lily. 
*
Dopo un’ora passata a vedere la maggior parte degli studenti abbuffarsi contro le dorate cosce di pollo e tutto il resto dell’immenso banchetto, spostai lo sguardo di fronte a me, il piatto era ancora pieno, troppo euforico per mangiare, non aspettavo altro che iniziare la prima lezione ad Hogwarts. Sbuffai per spostare il mio lungo ciuffo nero corvino dagli occhi. D’un tratto un uomo con una lunga bianca barba prese parola:
“Bene miei cari ragazzi, ora che i nostri corpi sono sazi e i nostri nuovi arrivati sono stati smistati nelle proprie Casate, urgono alcuni avvisi: il primo anno sappia che l'accesso alla Foresta Proibita è severamente punito a tutti gli studenti non accompagnati da docente o personale del castello. In secondo luogo ci tengo a ricordarvi che non sono ammessi duelli nei corridoi, perciò state attenti a queste poche ma semplici regole di rispetto e igiene per il castello .” Tossì e subito continuò il discorso: ”Inoltre le prove di Quidditch si terranno durante la seconda settimana dell'anno scolastico. Chiunque sia interessato a giocare per la squadra della sua Casa è pregato di contattare il professore di volo. Ricordo che gli studenti del primo anno non possono entrare a far parte della propria squadra!"
“Grazie Professor Silente” disse la stessa signora che aveva chiamato Black.
“Non c’è di che Minerva.”
Disprezzavo il Quidditch perchè poco intellettuale e privo di delicatezza, molto meglio fare pozioni. Finalmente potevamo alzarci dalla tavola per andare nei nostri corrispettivi dormitori, ma prima mi avvicinai a Lily per salutarla.
“Allora? Com’è andata” dissi io nervoso
“Benissimo, ho fatto amicizia con molti Grifondoro, ti ricordi Sirius e James?” rispose lei sorridendo
“Se intendi quelli che nello scompartimento del treno mi hanno chiamato Mocciosus, sì, me li ricordo”
“Andiamo Sev, non sono poi così male, dovresti provare a conoscerli.” 
Dietro Lily spuntò una figura.
“Ehi allora che fai, vieni?” domandò Potter
“Certo, andiamo” rispose la ragazza
La cosa che più odiavo era la maleducazione, odiavo quando qualcuno interrompe senza preavviso la conversazione con un’altra persona.
“Sev, vieni anche tu?” mi sorrise Lily
Prima che potessi rispondere Potter prese nuovamente parola:
“Mocciosus non può venire, non è un grifondoro, non può entrare nella sala comune.” Un ghigno fastidioso apparve sulla sua schifosa faccia.
Strinsi i pugni innervosito
“Tanto non sarei potuto venire ugualmente, devo studiare” dissi io 
Un altro ragazzo rispose:
“E che cosa, il manuale per principianti: Come divertirsi?” Una risata assordante inondò la sala grande
“Andiamo Sirius, basta.” gridò Lily arrabbiata
“Non ti preoccupare, ora vado, divertiti con i tuoi nuovi amici, ci sentiamo domani”
Voltai le spalle a tutti e tre e a passo svelto raggiunsi il prefetto dei Serpeverde, accanto a me c’era un ragazzo, con dei lunghi e lisci capelli biondi.
“Tu sai dove stiamo andando?” chiesi io
“Nei sotterranei, è li che si trovano i nostri dormitori, non ti sembra ingiusto stare così in basso, come se fossimo dei vermi, oooh, è sicuro che mio padre lo verrà a sapere, comunque il mio nome è Lucius,Lucius Malfoy e tu sei?”
“Severus Piton”.

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Fine Primo Capitolo

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Capitolo 2
*** Your smile hides a monster ***


Always - Your smile hides a monster.

“Severus dici… un nome elegante oserei dire, io invece provengo dalla nobile famiglia Malfoy, stirpe di purosangue, anche tu lo sei, giusto ?” domandò Lucius con aria quasi spaventata. 
Se volevo integrarmi tra i Serpeverde non potevo dire di essere un semplice mezzosangue, così ripensai a quello stupido soprannome, inventato, quando ancor prima di Hogwarts studiavo pozioni nella dimora dei miei genitori. Quel gioco di parole tra il nobile cognome di mia madre e la mia “razza” poteva rivelarsi un ottimo abboccante.
“Ehm…Io sono un principe, più precisamente il principe mezzosangue” pronunciai io tutto d’un fiato.
Malfoy, che con un’espressione pensierosa sul volto fissava i miei scuri occhi, mi porse la mano.
“Avremo modo di parlare di questo, Severus.” Sorrise e si voltò di scatto verso il prefetto che si era fermato improvvisamente, non capivo cosa Lucius intendesse dire con quella frase, ma senza fare ulteriori domande mi girai anche io. Malfoy si avvicinò all’altro ragazzo e prese parola:
“Bene per chi non lo sapesse io sono Lucius Malfoy, 6° anno, prefetto dei Serpeverde e il mio compito è quello di occuparmi di voi piccoli marmocchi.”
Rimasi sorpreso, non sembrava così grande, aveva dei lineamenti sul volto ancora infatili.
“L'accesso è solo per gli studenti a conoscenza della parola d'ordine ,se essa è errata due sculture raffiguranti due cobra si animeranno per far spaventare a morte l’intruso e di fatto farlo fuggire. Osservate”
Lucius si mise davanti alla folla e con un tono di voce deciso gridò:
“Trojour Pour” 
Una grande porta in pietra scivolò di lato lasciando intravedere una grande sala ornata di tende verdi , grandi vetrate da cui si potevano vedere quelle che sembravano creature marine e piccoli tavolini da tè con scacchiere.
“Benvenuti nella sala comune dei Serpeverde, c’è gente a cui piace, ma personalmente trovo i sottranei un posto squallido.” Concluse Lucius
*
Le grosse occhiaie violacee sotto i miei occhi erano visibili a distanza, i miei capelli corvino cadevano lisci e unti sulle spalle e insieme alla mia pallida carnagione mi donavano un’ aria da “morto vivente”. Non avevo chiuso occhio per tutta la notte, sia perché non smettevo di pensare a Lily, sia perché il materasso del mio letto a baldacchino era tremendamente morbido. Aprii l’immensa porta della sala grande, la maggior parte dei tavoli erano vuoti, soprattutto quello dei Tassorosso. Per un attimo rimasi stupito, non riuscivo a trovare la chioma rossa di Lily, ma poi la vidi, era seduta da sola, sul tavolo dei Grifondoro, con un libro di incantesimi in mano. Gridai il suo nome.
“Lily”
Mi avvicinai correndo al suo posto. Lei mi guardo per un secondo e senza fiatare spostò nuovamente gli occhi sul libro per poi continuare a leggere.
“Tutto bene?” domandai dubbioso
Lei alzò gli occhi al cielo e poi riprese a guardarmi.
“Ieri ho cercato di aiutarti e tu come mi hai ripagata? Urlandomi contro che mi sarei dovuta divertire con i miei nuovi amici?!” Disse lei furiosa
La guardai triste, odiavo quando mi urlava contro, odiavo ferirla in qualunque modo.
“Scusami, lo so, mi sono fatto prendere dalla foga del momento, non volevo, davvero”
Lei si alzò e con uno scatto attorcigliò le sue minute braccia sul mio collo e sussurrò:
“Ti perdono, ma non farlo più Sev.”
Rimasi immobile, sentivo il profumo di cannella che emanavano i suoi rossi capelli e quella voce, che ho amato dal primo momento in cui l’ho sentita, accarezzava dolcemente il mio orecchio. Diventai paonazzo.
Avevo 11 anni non sapevo in realtà cosa significasse l’amore.
Lily si staccò e dopo un paio di minuti passati in sala grande, decidemmo di andare a prendere una boccata d’aria nel cortile del castello. Alcuni Corvonero giocavano ad un gioco chiamato: Gobbiglie, altri si rincorrevano e altri ancora mangiavano qualche toast preso dal banchetto della sala grande. Una voce che non conoscevo chiamò Lily
“Lily, buongiorno.” Un ragazzino si avvicino a noi 
“Remus, giorno anche a te” gridò felicemente Evans per poi proseguire: 
“Remus, Severus, Severus, Remus” disse indicando prima me e poi lo strano ragazzo
“Incantato di conoscerti” risposi io serissimo, quel tipo avevo qualcosa che mi faceva rabbrividire il sangue.
“Il piacere è tutto mio” sorrise lui
“Ho conosciuto Remus ieri, nella sala comune dei Grifondoro, ci siamo stati simpatici fin da subito”
“Ne sono estasiato” dissi io
Pettinai i miei capelli con la mano e li portai dietro l’orecchio, ma una spinta gli fece nuovamente cadere sul volto.
“Mocciosus, vedo che hai fatto amicizia anche con Lupin.” 
James era un ragazzino davvero sgradevole, sempre in cerca di attenzioni, pigro e arrogante. 
“Ehi James” pronunciò Remus
Almeno il nuovo ragazzo era l’unico che ancora non mi aveva preso in giro, ma sapevo che sarebbe durato per poco, così decisi di allontanarmi per la seconda volta da quel gruppetto di maiali e di andare a far visita all’aula di difesa contro le arti oscure, la mia materia preferita, perfino più di pozioni. Così a malincuore salutai Lily e entrai dentro il castello.
Scesi le scale per andare a prendere la mappa delle aule che era ripiegata per bene sul mio letto nel dormitorio, senza guardare urtai un povero ragazzo a cui cadde dalle mani un grosso quaderno, sulla copertina c’era scritto qualcosa:
"Lord Voldemort."
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Fine Secondo Capitolo

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