We can make the stars dance.

di Kidrauhlsg
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un provino di troppo - Prologo. ***
Capitolo 2: *** Un primo pessimo incontro ***
Capitolo 3: *** Uno strano appuntamento ***
Capitolo 4: *** Tanti, troppi segreti. ***
Capitolo 5: *** Solo amici. ***
Capitolo 6: *** Confusione totale. ***



Capitolo 1
*** Un provino di troppo - Prologo. ***


      

Un provino di troppo - Prologo
"Il provino che hai fatto mesi fa per entrare a far parte della crew di Justin è andato alla grande, ti hanno presa in squadra!  Sarai la ballerina più brava di tutte" mi aveva annunciato due settimane fa mia madre, baciandomi sulla fronte prima di uscire di casa. Ero rimasta in uno stato di trance per circa cinque minuti, fin quando il mio cellulare non iniziò a squillare: era Allison, la mia migliore amica fin da quando ero bambina. I nostri genitori si conobbero a scuola di danza, quando avevo circa sei anni. Abbiamo avuto un bel rapporto fin da subito, probabilmente la passione per la danza e la recitazione ci aveva aiutato in qualche modo ad avere un legame così forte e solido.


"Devo andare a Los Angeles fra due settimane" le annunciai con voce tremante, ancora non riuscivo a crederci! "Cosa? Come? Perché?" domandò velocemente e sentii il motore della sua auto spegnersi all'istante. Lei era a conoscenza del fatto che se mi prendevano, sarei dovuta andare a vivere lì per circa un anno, almeno così diceva il contratto, ma probabilmente  neanche lei riusciva a crederci. "Sono fuori da te, aprimi" disse, chiudendo la chiamata e bussando alla porta. Corsi al piano di sotto e le aprii, abbracciandola senza dire nulla. "Mi mancherai così tanto" riuscii a sospirare, stringendola sempre più forte. "Quando devi partire?" Domandò staccandosi da me e gettandosi subito dopo sul divano, mentre continuava a fissarmi in cerca di risposte. "Stanotte. Devo essere lì entro le otto del mattino". risposi, prendendo una bottiglia d'acqua e sedendomi vicino a lei. Non riuscivo a credere che non l'avrei vista per un intero anno, non volevo crederci. "Io nemmeno volevo farlo quel provino! Non so neanche come sia riuscita mia madre a convincermi!" Dichiarai sbuffando. Non avevo nulla contro Justin Bieber, solo non mi piaceva il suo atteggiamento da superstar viziata. "Promettimi che mi chiamerai tutti i giorni" disse Allison portando il mignolo vicino al mio, "Promesso" risposi stringendoglielo. 


Era lunedì mattina, e dopo aver posato i bagagli dentro il nostro nuovo appartamento, mia madre mi trascinò immediatamente dentro ad un taxi, iniziando subito dopo, un discorso su come doveva essere il mio comportamento una volta arrivati a destinazione. Mentre ero in taxi a meditare su quanto era diversa la nuove città rispetto al mio vecchio e caro Texas, mi arrivò un messaggio di buona fortuna da Allison e così, improvvisamente, mi sentii pronta. 

L'ambiente fu totalmente diverso da come me l'aspettavo. Era un normale edificio di danza, situato nel centro della città di Los Angeles. La maggior parte delle pareti erano ricoperte di vetrate, ma nonostante questo, chi era fuori nono poteva avere il privilegio di vedere cosa succedeva dentro.  La crew fu molto accogliente verso i miei confronti, anche se notai che alcune ballerine mi guardarono subito male, iniziando a esaminarmi come se fossi un alieno. Ero abituata a queste cose, quindi non mi importò nemmeno più di tanto. 

Subito poco dopo le presentazioni, uno di loro, Alfredo - quello che si vantò di essere uno dei migliori amici di Bieber - mi portò in giro per l'edificio dove si tenevano le prove prima dei concerti. Non smetteva un secondo di parlare e la cosa mi divertiva, e non poco. Era molto buffo e sapeva come fare per far sorridere e mettere a proprio agio una persona. "Bieber non c'è?" domandai, mentre ci fermammo a prendere un frullato nel bar sotto gli studi. "Curiosa di conoscerlo?" Domandò sorridendo, come se fosse la cosa più normale in questo mondo. "In verità non proprio. Io avevo fatto i provini per altro, senza offesa.. però mia madre ha poi spedito il video delle prove a Scooter e quindi eccomi qui" risposi, sbuffando. "Non mi aspettavo di dover cambiare così in fretta la mia vita, allontanandomi dalla mia migliore amica, dalla casa in cui sono cresciuta  e dalla mia scuola" dissi, guardando fuori la finestra, soffermandomi sulle persone che passavano. "Tranquilla, all'inizio è dura per tutti. Vedrai che ti troverai bene qui" cercò di tranquillizzarmi, dandomi una leggera pacca sulla spalla. "Ne dubito" risposi sotto voce.

Spazio Autrice:
Dopo circa un anno e qualche mese, mi sono finalmente fatta coraggio e ho pubblicato una nuova fanfiction. E' la terza o quarta che scrivo in tutta la mia vita, quindi non mi aspetto che vi piaccia particolarmente, ma spero che qualcuno di voi l'apprezzerà e la mettera tra i preferiti -sperare non costa nulla, no?- 
Questo capitolo è un po corto perché è solo il prologo, i prossimi ho intenzione di pubblicarli più lunghi. Se la storia per ora è stata di vostro gradimento e siete curiosi di leggerne il seguito, che ne dite di lasciare una vostra recensione?

 
 
 

 

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Capitolo 2
*** Un primo pessimo incontro ***


Selena's POV.
 
La sveglia suonò un'ora dopo -o molto probabilmente la sottoscritta non l'aveva sentita suonare in orario -  e come primo giorno di lavoro non avrei fatto sicuro una buona impressione, visto che ero già in ritardo. Sono sicura che la scusante:'mia madre mi ha abbandonata in un appartamento, completamente da sola e con solo 350 dollari, per poi tornare in Texas.' non sia abbastanza valida e convincente. Cosa ci facevo io ancora a Los Angeles? Non ne avevo idea, ma qualcosa dentro di me mi supplicava di restare e così decisi di assecondarla. 

Presi la prima cosa che trovai nella valigia, non volevo rischiare di fare ancora più tardi scegliendo futili vestiti, considerando il fatto che non avevo intenzione di far colpo su nessuno.Mi feci una veloce doccia fredda e indossai un pantalone della tuta grigio scuro, e una felpa nera. Non ero quel tipo di ragazza che indossava colori tipo il rosa o il giallo, ero più portata per le tinte scure. Dopo aver dato un boccone ad uno dei biscotti che mi aveva lasciato mia madre la sera prima nel forno, uscii di casa e presi un taxi. Il primo giorno di lavoro iniziava fra pochi minuti ed io ero un fascio di nervi. 


Justin's POV.

"Allora, amico? Vuoi raccontarmi cos'hai fatto ieri tutto il pomeriggio? Non ti sei fatto vivo per tutto il giorno"
sbuffò Alfredo, dando un morso ad un Muffin che aveva comprato Jessie, una delle ballerine della crew. Se ricordo il suo nome è anche perché è una delle più fighe qui dentro, visto che di solito non mi impegno più di tanto nel memorizzare i nomi di chi lavora con me. "Sono stato in giro per LA sulla mia nuova moto, devi assolutamente provarla, è uno sballo!" esclamai, buttandomi sulla poltrona. Quando notai che mi fece il segno con le mani di continuare, sbuffai. Non ricordavo ciò che avevo fatto ieri notte, ero completamente ubriaco, ma non sono sicuro che per Alfredo sia una buona scusa, così decisi di inventarmi una delle mie solite cazzate."Ho incontrato una ragazza in un bar, poi l'ho portata da me e abbiamo parlato fino alle tre e mezza. Lei alla fine stava crollando di sonno e così l'ho accompagnata alla porta, da allora non l'ho più sentita"- "Non hai fatto sesso con questa ragazza? Ne sei proprio sicuro?" disse trattenendosi dal ridere, sapendo che sicuramente avevo cambiato il finale della storia. "Comunque, è arrivata una nuova ragazza tra le ballerine, te l'hanno detto?" domandò, alzandosi dalla sedia e andando a prendere una birra, per poi lanciarne una anche a me. Era una specie di rituale per noi due, prendere una birra fredda prima delle prove. "Si, ne ho sentito parlare quando sono arrivato. Ma indovina? Non mi interessa minimamente. Di che colore avrà questa tipa i capelli? Rosa? Blu? Non capisco perché le scelgono sempre così strane le  ballerine. Fanno prima ad attaccare in faccia a tutte un cartello con su scritto 'vietato farsi scopare da Bieber' o cose del genere" mi lamentai, aprendo la birra e prendendone un sorso. L'alcool è la cosa più bella di questo mondo. Dopo le scopate, ovvio. "Questa sembra abbastanza normale, anche se è un po' troppo sulle sue" rispose turbato. "Cosa c'è? Ti piace la nuova arrivata?" Chiesi ridendo. Finiva sempre così. Appena arrivava una nuova ragazza, Alfredo prendeva una sbandata per quest'ultima. Non che la cosa mi scocciasse, sia chiaro. Anzi, mi divertiva vedere Fredo mentre provava a rimorchiare delle tipe, considerando che nella maggior parte dei casi riceveva solo due di picche. "Hai usato la tua solita tecnica del 'sono il migliore amico di Justin Drew Bieber. Il cantante canadese più figo del mondo' oppure hai raccontato una delle tue pessime battute?" domandai scherzando. "In realtà ho usato la prima cosa che hai detto. C'è solo un problema: a lei non interessa che sono tuo amico, perché tu non le interessi" - "Stai scherzando o cosa? Ma mi vedi? Sono il più figo di tutti i fighi!" scherzai, alzandomi dal divano e lanciando la bottiglia a distanza nella spazzatura.


Decisi di andare a prendere un po d'aria, visto che in quell'edificio non si respirava. Fortunatamente questo posto non è molto frequentato, quindi non mi toccava dover uscire con una guardia del corpo e dovermi coprire dai paparazzi. Se c'era qualcosa che odiavo di più di questo stile di vita, erano loro. Non potevo andare nei negozi da solo, o avrei rischiato di rimanerci chiuso dentro per una giornata intera. Mentre pensavo ai pro e ai contro di questa vita, camminando avanti e indietro con una sigaretta tra le labbra e gli occhi chiusi, respirando l'aria calda di LA, andai a finire contro qualcosa; o peggio qualcuno. 

"Guarda dove vai, dannazione! Era la mia felpa preferita, fino a due secondi fa!" esclamò una ragazza, completamente ricoperta da un frullato rosa; probabilmente era alla fragola. "Mi dispiace, vuoi che ti dia qualcosa di soldi come segno di scuse?" domandai, mettendo la mano dentro la giacca e cacciando il portafoglio "Non voglio i tuoi soldi. Puoi anche tenerteli stretti" sbuffò, togliendosi la felpa e rimanendo con una maglia scollata sotto bianca. Sicuramente preferivo questo suo abbigliamento, piuttosto che quella felpa da uomo che indossava tre minuti prima. "Sul serio, sei sicura di non volere nulla? Magari ti posso prestare la mia felpa" dissi, alzando un sopracciglio notando l'espressione arrabbiata che aveva sul viso. Era una bella ragazza, questo non lo si poteva negare. Aveva lunghi capelli color cioccolato mossi, che le cadevano lungo i fianchi. I suoi occhi scuri mi scrutarono attentamente, come se stesse cercando di capire dove mi aveva visto. "Seriamente, non sai chi sono?" domandai ridendo. Tutti lo sapevano, era un dato di fatto. "Justin Bieber" grignò "In persona. Tu invece come ti chiami, bellezza?" - "Non sono affari tuoi. Ora vado a cambiarmi, se non ti dispiace. Non voglio far tardi al mio primo giorno di lavoro" disse recandosi dentro allo studio di danza; cazzo, era la nuova ballerina.

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Eccoci con il secondo capitolo. Al prologo quattro recensioni, non sarà molto ma mi aspettavo di peggio, quindi grazie mille, sul serio.
Volevo ringraziare anche coloro che hanno messo la storia tra le preferite e ricordate; non potete immaginare quanto mi avete resa felice. Questo capitolo  è abbastanza più lungo del precedente, e se non ci sono errori è anche grazie a Jelena_My_Love che mi ha aiutata molto fin dall'inizio. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Ricordate: se mi lasciate una recensione, anche piccola piccola, mi rendete felice.
 

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Capitolo 3
*** Uno strano appuntamento ***


Il primo giorno di lavoro andò bene: a parte le macchie di caffè ancora evidenti sulla mia maglia. Il bucato non faceva per me, essendo che se ne occupava sempre  mia madre in passato. Avevo fatto amicizia con molti della crew, non erano come me li aspettavo all'inizio: erano molto simpatici e ti facevano sentire subito a tuo agio. Per la prima volta da quando sono a Los Angeles ho già un appuntamento 'se così lo si può definire' insieme a Logan, un ragazzo che ho conosciuto fuori gli studi di danza. 

"Sono nel panico. Devo vedermi con un ragazzo fra due ore e non so cosa indossare!" mi lamentai al cellulare, mentre passavo per la seconda volta lo smalto. "Stai seriamente chiedendo a me dei consigli per vestire? Ma se abbiamo gusti totalmente diversi!" esclamò divertita Allison. "Ti prego Ali, qualsiasi consiglio è ben accetto.. tanto già conosci la maggior parte dei miei vestiti" supplicai per la quarta volta, mentre lei continuava a ridacchiare dall'altro capo del telefono. La voglia di staccare era tanta, ma poi dopo non avevo nessuno che mi aiutava con i vestiti, quindi decisi di evitare. "Va bene, ti aiuto. Dove dovete andare?" domandò mentre sorseggiava qualche strana bevanda dimagrante "Ad una festa sulla spiaggia. Non so ancora chi l'ha organizzata ma credo che sarà divertente" risposi, soffiando sulle mie unghie per far asciugare prima lo smalto. "Metti quella gonna corta nera con la camicia di jeans." - "Intendi lo stesso abbigliamento che indossai alla festa in piscina di Luke?" - "Si, eri un incanto quel giorno.. forse anche per questo che cercò di infilarsi tra le tue mutande" mi ricordò ridendo. La mia espressione di disgusto non si tardò ad arrivare: quella festa fu uno schifo di dimensioni epiche. 

"Lo scopo di questa sera è fare amicizia con nuove persone e fare una buona impressione con Logan, quindi niente alcol per la sottoscritta" mi ripetei per la terza volta, mentre finii di mettermi il rossetto rosso sulle labbra. Avevo deciso di puntare su di esse, mentre lasciai gli occhi con poco ombretto color azzurro chiaro e del mascara. Il suono del campanello fu puntuale e sorrisi notando che almeno uno dei due lo era: dovevo ancora mettermi le scarpe. Presi velocemente dall'armadio delle ballerine nere e corsi alla porta, dando un ultimo sguardo allo specchio. 

"Wow. Stai benissimo!" esclamò Logan, dandomi un leggero bacio sulla guancia e accompagnandomi vicino la sua auto. "Non pensavo che fossi quel tipo di ragazza da rossetto rosso e gonne corte" disse sorpreso "Sono una ragazza da mille sorprese" scherzai. Avevo il cuore a mille, non ero mai uscita con un ragazzo dopo la relazione andata a male tra me e Jason. Un ragazzo che conobbi al secondo anno di liceo. Ero stata fidanzata con questo ragazzo per circa tre anni, poi mi mollò per Meredith, una delle mie migliori amiche, fino a quel giorno. "Comunque stai benissimo" aggiunse "Grazie mille. Anche tu non sei male" conclusi io sorridendo, mentre lui mi aprì la portiera dell'auto. Entrai con le guance rosse e il cuore che sembrava voler uscire fuori dal petto. L'idea di dover passare 20 minuti in auto con lui senza sapere cosa dire mi rendeva più nervosa di quanto già non lo fossi. "Allora, di chi è questa festa?" domandai, girandomi verso di lui. "Di Justin Bieber." rispose, tenendo gli occhi fissi sulla strada."C-cosa? Sei sicuro di non voler andare altrove? Magari a mangiare una pizza, un film.." dissi senza pensarci, alzando il tono di voce più del dovuto. "C'è qualche problema?" domandò e questa volta fu lui che si girò verso di me, mentre ci fermammo ad un semaforo. "No, nessun problema.." Sospirai. La verità è che semplicemente non volevo vederlo, tutto qui. Già era tanto per me dover sopportare i suoi atteggiamenti nella sala da ballo, figuriamoci ad una sua festa per tre ore di fila.


La festa era molto movimentata e piena di gente, non ero solita a frequentare queste tipo di feste, ma non posso negare che mi stavo divertendo: scoprii molte cose di Logan mentre ballavamo e ogni minuto che passava, ero sempre più attratta da lui. "Ti va di andare fuori alla terrazza, per prendere una boccata d'aria?" mi chiese all'orecchio, e notai che il tono della sua voce era basso e lento. "Certo" gli risposi, riempendo il bicchiere di birra, prima di essere tirata fuori da Logan. "E' una bella serata." sospirai, chiudendo gli occhi. "Già. Ho già detto che sei bellissima stasera?" disse, avvicinandosi a me e facendo un tiro alla sigaretta, prima di passarmela. "Si, me l'hai gia detto, ma non mi dispiace sentirtelo dire ancora" risposi, prendendo la sigaretta e inspirando il fumo. Il suo corpo era vicino al mio, il battito del mio cuore poteva sentirlo anche chi era dentro a ballare, con la musica al massimo. "Sei bellissima" sussurrò e le sue labbra si appoggiarono per un secondo sulle mie, prima di distaccarsi velocemente. "Hai sentito anche tu?" domandò, voltandosi verso la porta della terrazza "Sarà solo un'idiota ubriaco che sta cercando di attirare l'attenzione, mettendosi contro qualcuno" risposi alzando le spalle. "Sembra la voce di Justin, andiamo a vedere" disse, prendendomi per mano e portandomi di nuovo dentro.

Quando tornammo dentro, Justin e un ragazzo si scambiarono calci e pugni, spingendo chiunque provasse a mettersi in mezzo. Prima di iniziare a ballare con Logan, avevo scambiato due parole con Justin e iniziai a pensare che magari l'avevo giudicato troppo in fretta: mi sbagliavo. Era un coglione e questo lo sapevo fin dall'inizio. "Smettetela!" urlai. Justin mi guardò per un secondo, tenendo il pugno in aria pronto a colpire il volto del ragazzo, mentre lo teneva stretto tirando la sua camicia. Per un attimo pensai che magari si sarebbe fermato sentendo le urla della gente che li pregavano di smetterla; mi sbagliai. Quando Logan si mise in mezzo per separarli e Justin colpì anche la sua mascella, Logan inizio ad arrabbiarsi e così la rissa si allargò, mettendo in mezzo lui e altri ragazzi. Uscii di corsa fuori da quella maledetta casa, intenta a tornarmene a casa con un taxi, quando qualcuno mi afferrò per un braccio. 

Spazio Autrice: 

Volevo iniziare con ringraziarvi per le sette recensioni ricevute nello scorso capitolo. Mi scuso per eventuali errori e spero che questo capitolo vi piaccia. Allora, chi pensate sarà la persona che ha fermato Selena? Logan o Justin? 

Ho scelto di usare Logan Lerman come personaggio, spero piaccia anche a voi come piace a me u.u 

Pubblicherò il prossimo capitolo ad almeno sei recensioni. 

 

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Capitolo 4
*** Tanti, troppi segreti. ***




Selena's POV.

"Mi dispiace per quello che è successo, non avrei dovuto"
disse velocemente Justin, tamponandosi con un panno bagnato il taglio che aveva sotto il labbro inferiore. "Lascia perdere" risposi a denti stretti, avviandomi nuovamente vicino l'auto di Logan; sapevo che sarebbe venuto a cercarmi lì. "Sul serio, non volevo.." sbuffò sottovoce, avvicinandosi sempre di più alle mie labbra; era ubriaco e sentivo così tanto l'odore di vodka e sigarette che mi venne il disgusto. "Sei ubriaco, lascia perdere" indietreggiai. "Non voglio lasciar perdere" sussurrò dietro al mio orecchio, baciandomi il collo. "J-Justin" balbettai, poggiando le mani contro il suo petto, stavo per lasciar perdere e aggrapparmi contro il suo collo, quando dopo poco sentii Logan che urlava il mio nome. "Ah, siete qui" disse e dal suo tono di voce capii che era arrabbiato. "Le stavo solo chiedendo scusa" chiarì Justin, girandosi verso di me e di nuovo verso Logan, per poi sparire di nuovo tra la folla. "Ti ha fatto male?" domandai preoccupata, notando che l'occhio sinistro di Logan stava diventando tendente al viola. "Non è una novità che a causa dell'alcol Justin perda la testa" rispose lui, facendo spallucce. "Vuoi tornare a casa o preferisci fare un giro?" chiese, avvicinandosi a me e dandomi un leggero bacio a stampo. "Preferirei tornare a casa, se non ti dispiace" dichiarai, abbassando lo sguardo in imbarazzo "Certo che no, ti capisco, è stato stressante" rise lui, cercando di mascherare la delusione. Dalla sua voce avevo capito subito che avrebbe preferito una risposta diversa, ma l'unica cosa che volevo in quel momento era tornare a casa.

Chiusi la porta alle mie spalle e lanciai la borsa sul divano. Presi una bottiglia di acqua fredda e dopo aver riempito il bicchiere, decisi di chiamare Allison. Erano le 23:30 ed ero abbastanza sicura che l'avrei trovata sveglia a leggere una rivista di moda. "Allora, com'è andata la serata?" chiese velocemente "Un disastro, credo" sospirai, buttandomi sul letto e coprendomi gli occhi con un cuscino "Ti ha baciata? L'hai baciato? L'avete fatto? Com'è stato?" domandò a raffica. Spalancai la bocca e mi pentii di averla chiamata, era sempre la solita esagerata. "Non è stato niente, perché non l'abbiamo fatto. Mi ha baciata, ma per pochi secondi. E' iniziata una rissa e me ne son voluta andare" - "Una rissa? Oddio, che figata! Qualcuno si è fatto male? Perché hanno litigato?" domandò ancora. Dio, ma cos'era questa? La serata delle mille domande? "Justin Bieber, il ragazzo con la quale lavoro e anche colui che aveva organizzato la festa, a quanto pare quando si ubriaca gli piace prendere a pugni la gente senza motivo" grugnii, pensando al fatto che mi aveva rovinato la serata. "Oh.. deve essere un vero e proprio idiota" - "Non sai quanto" risposi ridendo e dopo pochi secondi sentii anche Ali ridacchiare. Parlare con lei mi faceva sempre cambiare umore, era la migliore amica al mondo, anche se spesso e volentieri sapeva come rompermi le scatole.


Justin's POV.

Dopo che vidi Selena e Logan baciarsi nel mio terrazzo, non avevo per niente voglia di continuare la festa, ma visto che era iniziata da pochi minuti, non potevo di certo mandare tutti al diavolo, così decisi di bere. Non so se era per i troppo drink o per la troppa rabbia che avevo dentro, ma quando un ragazzo per sbaglio mi spinse con la spalla, mi venne spontaneo tirargli un pugno in faccia. La rissa si fece sempre più violenta senza rendermene conto e così rovinai la serata a tutti. Da una parte ero contento, perché anche se avevo fatto una stronzata e avevo la faccia che mi faceva un male cane, ero riuscito a toccare le labbra di Selena, anche se solo per un istante. Come me le immaginavo le sue labbra avevano un sapore di fragole ed erano le più morbide che avessi mai toccato. Mi buttai sul letto e mi misi le mani in faccia come segno di disperazione, perché si, ero disperato e contemporaneamente mi sentivo un emerito idiota. Pensavo la maggior parte delle volte ad una ragazza che avevo conosciuto solo da pochi giorni e che non era neanche il mio tipo di ragazza. Di solito mi piaceva andare con le bionde alte, che si vestono tutte attillate, con quelle che subito te la danno. Lei non era così; aveva quella cascata di capelli color cioccolato che le ricadevano lungo i fianchi, quel modo di mandarti a fanculo che mi faceva impazzire e quegli occhi che non potevi restare a fissarli per più di tre secondi, perché sembravano leggerti dentro ed io avevo così tanti segreti dentro che non volevo che scoprisse.

Raggi di sole si fecero largo tra le enormi finestre nella mia stanza. La sveglia non tardò a suonare e con un colpo secco, la zittii. Mi alzai lentamente, la testa pulsava e non ricordavo niente della sera precedente, mi sentivo un idiota, sapevo che avevo fatto qualcosa di stupido appena guardai il mio riflesso nello specchio. Il mio labbro si era sgonfiato, ma il taglio era ancora troppo evidente e dolorante. Sarei dovuto uscire di casa con un cappuccio o qualcosa del genere, non potevo di nuovo dare ai paparazzi e alla gente un altro motivo per parlare male della mia carriera. Ultimamente quest'ultima stava andando a puttane, Scooter e mia madre non facevano altro che ripeterlo. Dicevano che non potevo farmi vedere sempre in discoteche e con ragazze diverse, perché non ero un normale ragazzo di 20anni. Per loro io non potevo commettere errori, dovevo essere il ragazzo perfetto che tutti dovrebbero imitare. Ma a chi voglio prendere per il culo? Io sono tutto tranne che perfetto e questa vita stava iniziando a diventare troppo stretta.

"Allora, ti sei divertito ieri sera?" chiese Scooter, appena entrai nello studio prove. "Cosa diavolo hai fatto al labbro?" domandò nuovamente. Prediche tra tre..due..uno.. "Ti ho detto di non metterti in mezzo in risse inutili e stronzate da adolescenti, quale di queste cazzo di parole non hai capito?" ringhiò, lanciando le cuffie per terra. "Ho sbagliato, nessuno saprà niente di ciò che è successo ieri, possiamo lasciar perdere? Ho la testa che scoppia" mi lamentai io, gettandomi sul divano in pelle. "Certo, come sempre" sbuffò, tenendo il suo sguardo fissò su di me. "Gli altri sono già arrivati?" chiesi, cercando di mascherare la mia ansia nel doverla vedere.. "Si, ma Logan e la nuova arrivata sono usciti per prendere la colazione per tutti, compreso per te" rispose, appoggiando i piedi sul tavolino. "Non ho voglia di far colazione, voglio solo iniziare queste dannate prove" ringhiai. Ero incazzato nero. Perché quei due stavano sempre così attaccati? Porca puttana, la giornata era iniziata una merda. 


Dopo una mezz'ora Logan e Selena entrarono sorridendo con la colazione e l'appoggiarono sopra al tavolino di vetro, dopo aver chiamato gli altri, tutti si avvicinarono affamati alla loro colazione del cazzo. Io rimasi sul divano, con le cuffie e la musica al massimo, fissando il soffitto e cercando di calmarmi. "Hey, sto parlando con te" disse ad alta voce Selena, cercando di attirare la mia attenzione. Tolsi le cuffie e sbuffai, girandomi verso di lei. Aveva una t-shirt nera, che lasciava un po di pancia fuori, un pantalone di una tuta rosso scuro e le sue solite converse nere; era dannatamente sexy. "Abbiamo comprato la colazione, non vuoi unirti a noi?" domandò, inarcando un sopracciglio. "Appunto, abbiamo" dissi, sottolineando la seconda parola. "Si.. io e Logan abbiamo pensato che vi avrebbe fatto p-" non le lasciai finire la frase che mi alzai dal divano "Lasciami in pace, non ho voglia di far colazione con voi. Chiamatemi quando si inizia a provare, per il resto voglio restare solo" ringhiai, uscendo e sbattendo la porta poco dopo. 

SPAZIO AUTRICE [[LEGGIMI]]
Mi dispiace davvero tanto di aver fatto un enorme ritardo nel pubblicare questo capitolo, ma ho avuto una specie di blocco dello scrittore, e sono scomparsa senza dire nulla. Spero che con questo capitolo mi sia fatta perdonare, anche solo un pochino. Quant'è bello Justin in versione sonogelosononmiparlate? aaaaaaaaaaw. Ok, come sempre ad un minimo di cinque/sei recensioni aggiorno, promesso.
 
 
 
 

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Capitolo 5
*** Solo amici. ***



Selena's POV.

"Sai per caso cos'ha Justin?" domandai sottovoce a Scooter. Se c'era una persona al mondo che conoscesse così tanto Justin, quello era sicuramente Scooter. "Non ne ho idea, forse è il dopo sbornia" rispose facendo spallucce. "Già, sinceramente non mi va che tenga il muso, non credo di aver fatto qualcosa di sbagliato" pensai ad alta voce, giocando con le dita come segno di nervosismo. Scooter se ne accorse e mi diede una spinta leggera "Non prenderla sul personale, Justin si comporta così con tutti" disse sorridendomi. Ricambiai il sorriso e questa volta pensai che forse aveva ragione e che io alla fine, non conoscevo per niente Justin e questa sensazione mi causò una fitta allo stomaco; cosa diamine mi stava succedendo? Perché mi mancavano le sue attenzioni? 

"Posso sapere perché alle prove evitavi il mio sguardo?" gli domandai, piazzandomi davanti a lui, dopo che tutti erano già andati via. "Non ti stavo evitando" rispose semplicemente, sorseggiando dalla bottiglia d'acqua, leccandosi le labbra subito dopo. Le mie guance presero fuoco, avevo un'improvvisa voglia di baciarlo, ma non potevo. "Così mi consumi" scherzò lui, inarcando un sopracciglio "Coglione" sorrisi io "Amici?" Lo supplicai, facendo il broncio. "Certo. Ti va di andare a pranzare insieme da qualche parte?" Mi chiese alla sprovvista. Sorrisi e annuii, prendendo la borsa e infilando la giacca dentro di essa, per poi uscire fuori dagli studi e seguirlo.

Fortunatamente era una bella giornata, infatti decidemmo di andar a fare un picnic tra le colline di LA. "Allora, tu e Logan state insieme?" Domandò Justin, tamburellando con le dita sul manubrio dell'auto. Non sapevo nemmeno io cosa rispondere. Con Logan mi trovavo bene, mi faceva ridere ed era un bel ragazzo, ma perché non riuscivo a provare con lui ciò che provavo quando ero con Justin? "Non ne ho idea.." risposi. "Ho visto che da quando sei arrivata passate molto tempo insieme" - "È un bravo ragazzo" dissi semplicemente "Perché io non lo sono?" domandò ironico Justin. "Sei per caso geloso, Bieber?" scherzai io. "Pura curiosità, tutto qui" rispose, facendo spallucce. La conversazione fortunatamente si fermò lì e continuammo per i prossimi quindici minuti in silenzio, fin quando non mi addormentai senza rendermene conto.

Justin's POV.

Quando spensi il motore, mi voltai verso Selena e la vidi dormire con la bocca socchiusa, una ciocca di capelli che le ricadeva lungo il viso e con la testa appoggiata sul palmo della sua mano. Non credo di aver mai visto una ragazza così bella in tutta la mia vita. "Hey, siamo arrivati" dissi sottovoce, toccandole le spalla. "Mi sono addormentata? Mi dispiace.." Sbadigliò lei. I suoi capelli arruffati e i suoi occhi socchiusi che mi fissavano mi misero in imbarazzo. Dio se avevo voglia di baciarla. "Non preoccuparti." le dissi, scendendo dall'auto e prendendo le buste con la roba da mangiare. Ci sedemmo nel mio posto preferito; la parte più alta della collina, dove potevi guardare tutta Los Angeles, in pace e tranquillità.
"È davvero bello qui" disse lei, con un sorriso stampato sul volto, mentre si sdraiava sull'erba sottile. "Adoro venire qui da solo quando il mondo mi sembra troppo stretto" confessai, sedendomi vicino a lei e passandole un panino. "Non hai mai portato nessuno oltre me, fino ad ora?" Domandò lei, inarcando un sopracciglio e prendendo il panino. "In realtà no, quindi ti conviene non portarci nessuno se non vuoi finire tre metri sotto terra" scherzai, addentando il mio panino. Saltare la colazione non era stata una grande idea, stavo morendo di fame. "Prometto che non lo farò" rise lei, dando un piccolo morso al suo. "Sai, quando ieri ho picchiato quel ragazzo in realtà l'ho fatto perché ero incazzato per una cosa che riguardava te" confessai, pentendomene subito dopo. "Davvero? Perché?" chiese lei, confusa. "Ho visto te e Logan sul mio terrazzo la scorsa notte, ed ero incazzato" sbuffai pensando a quella sera, sdraiandomi e strofinandomi gli occhi, come per scacciare quell'immagine di loro due mentre limonavano allegramente alla festa. "Justin non credo sia una buona idea coinvolgere una relazione quando c'è di mezzo il lavoro"sospirò lei, stendendosi di fianco e fissandomi "Lo so e non voglio coinvolgerti col mio schifo di mondo, poi tu hai Logan e io non so nemmeno perché te l'ho detto. Davvero, lascia perdere" sorrisi, anche se non ero del tutto sincero. "Voglio davvero esserti amica" disse lei. Notai che dopo averle confessato ciò che mi passava per la testa in questi giorni, lei restò in silenzio a guardare il cielo, turbata. Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio sulla fronte, per farle capire che andava tutto bene e che non ero arrabbiato con lei per quella risposta. Mi guardò e mi sorrise. Sapevo che esserle amico non sarebbe stato facile, ma non potevo far altro che annuire e sperare che avesse ragione.

Selena's POV.

Erano passate le 18:30 quando entrammo di nuovo nell'auto di Justin, per tornarcene ognuno alle proprie vite. Avevo passato le quattro ore più belle della mia vita. Avevamo riso e sentivo di essere finalmente più vicina a lui. Quando entrò nell'auto, accese la radio e la prima canzone che capitò fu All Of Me di John Legend "Oh mio dio, è la mia canzone preferita!" Strillai io, alzando il volume della canzone.
"What would I do without your smart mouth

Drawing me in and you kicking me out?
Got my head spinning, no kidding
I can’t pin you down"


Iniziai a cantare e dopo poco, cominciò anche Justin e le nostre voci si unirono 

"Cause all of me loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections"


finì la canzone e si girò verso di me sorridendo. Ricambiai il sorriso e abbassai lo sguardo in imbarazzo. "Ho passato davvero una bella giornata" confessai sottovoce "Lo stesso è stato per me, grazie mille" disse lui, mentre si voltò per un secondo verso di me, poi tornò a guardare la stada. Quando arrivammo mi accompagnò fuori la porta del mio appartamento e prima di andarsene disse "Dovremmo rifarlo"- "si, mi piacerebbe davvero" aggiunsi io, dandogli un bacio sulla guancia. Quando chiusi la porta alle mie spalle, saltai dalla gioia e mi gettai sulla poltrona.
Mi sentivo come un'adolescente con la sua prima cotta.


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Ero straconvinta che il capitolo fosse più lungo, ma a quanto pare mi sbagliavo çç. Spero che sia comunque di vostro gradimento. Finalmente Justin e Selena stanno iniziando ad avvicinarsi sempre di più, anche se per loro due non è ancora del tutto chiaro. Sembrano due calamite, si vogliono entrambi ma c'è qualcosa che li blocca. Riusciranno ad andare oltre ad una semplice amicizia? Non lo so, credo di essere troppo cattiva e non voglio farli stare insieme per adesso, ahah. 


Almeno cinque recensioni per il prossimo capitolo♥ 

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Capitolo 6
*** Confusione totale. ***


                                                           
Selena's POV.

Erano passati esattamente dieci giorni dal picnic insieme a Justin ed in questi giorni il nostro rapporto si era fatto man mano più stretto. Non passavamo molto tempo insieme, ma parlavamo per ore al telefono e tramite sms. La sua carriera non gli permetteva di uscire spesso con gli amici, a causa delle tante interviste che gli venivano chieste da tutto il mondo, ma a me andava bene così, perché sapevo che infondo non era colpa sua. In questo tempo, quasi due settimane, il rapporto con Logan era rimasto uguale. Ci uscivo insieme, ma c'era qualcosa che mi bloccava (o meglio, qualcuno). "È la persona giusta per te" mi ripetevo. Mi faceva ridere, stare bene, era dolce e soprattutto era presente. Con Justin era diverso: per quanto ci stia bene, non dovrei permettermi di provare sentimenti per lui. Sapevo che il mio cuore si sarebbe frantumato in mille pezzi. 

Mentre mi accoccolavo sul letto, stringendomi il cuscino al petto, il cellulare sul comodino cominciò a squillare."Hey, passata la febbre?" Domandò Logan. "Per niente, 39.4 come ieri" sbuffai, premendomi sulla fronte il pack ghiacciato appena recuperato dal freezer. Anche se cercavo di far scendere la febbre, quest'ultima saliva dopo una decina di minuti. "Dio, volevo invitarti a cena per il nostro mesiversario... Che ne dici se vengo da te?" Chiese speranzoso. Era il nostro primo mese come coppia e non lo ricordavo nemmeno, mi sentivo proprio una pessima fidanzata. "Mi farebbe davvero piacere, ma preferisco di no. Non vorrei infettarti con raffreddore e tutto, che ne dici di rimandare?" Gli proposi io, soffiandomi il naso. "Certo, lo capisco. Ti lascio riposare, ti amo." - "Ci sentiamo più tardi" dissi, staccando la chiamata. Avevo un peso allo stomaco. Ogni volta che mi diceva ti amo mi sentivo in colpa perché io non lo amavo. Mi piaceva, ma non provavo ciò che diceva di provare lui, non ancora. Appoggiai la busta con il ghiaccio sul comodino e poco dopo mi addormentai. 

Justin's POV.

"Ha detto che a causa della febbre non se la sente di uscire stasera" sbuffò Logan, buttando il cellulare sul tavolino. Avevamo deciso di andar a bere una birra insieme ad Alfredo e Ryan, visto che eravamo tutti e quattro stranamente liberi. "Forse dovresti lasciarla un po' respirare, non muori mica se per due giorni non la vedi" scherzò Alfredo, dandogli una leggera spallata. "Concordo, poi con noi ti diverti di più" dissi, bevendo un altro sorso di birra. Da quel giorno passato insieme a Selena, le cose non erano affatto cambiate; ed io speravo che cambiassero. Lei continuò a vedersi con Logan, ancora più frequentemente di prima, ma decisi di rimanere comunque suo amico. "Meglio amico che conoscente" mi ripetevo. "Comunque io devo andare, divertitevi e non bevete troppo" annunciai. Li salutai e mi infilai il casco, salendo sulla moto e partendo velocemente. Decisi di fermarmi a prendere un brodo di pollo per Selena, sapevo che le avrebbe fatto piacere, visto che era il suo preferito. 

Bussai due volte a vuoto sulla porta, probabilmente stava dormendo. Decisi di prendere la chiave di scorta da sotto il tappeto e così entrai. "Selena, sei in casa?" Domandai, appoggiando la busta del brodo sul davanzale in cucina. Di lei nessuna traccia. Entrai nella sua camera e la vidi sul letto, con le coperte che le coprivano metà corpo, una mano sotto la testa e l'altra che stringeva il cuscino. Era così maledettamente bella. Le baciai la fronte e notai che scottava, così presi la busta da sopra al comodino e la posai nel congelatore. Ne presi un'altra già fredda e tornai nella sua stanza, sedendomi sul letto e appoggiando delicatamente la busta sulla sua fronte. "Hey, cosa ci fai qui?" Domandò lei, aprendo lentamente gli occhi e con la voce roca dal sonno. "Sono passato a vedere come stavi, ho comprato anche il brodo di pollo, so che a te piace" sorrisi, pensando di nuovo che era la ragazza più bella che avessi mai visto. "Ho avuto giorni migliori" si lamentò, appoggiandosi allo schienale del letto e guardandomi "Adoro il brodo di pollo" sorrise "Lo immaginavo" dissi, ricambiando il sorriso. Appoggiai una mano sul suo viso e le spostai una ciocca di capelli, lei sospirò e chiuse gli occhi "Sono davvero a pezzi" confessò, massaggiandosi la testa. Mi distruggeva vederla così. "Ti porto da mangiare e dell'acqua, arrivo subito" mi alzai dal letto tornai in cucina.Presi il brodo di pollo, poi un cucchiaio e infine un bicchiere di acqua fredda. Quando tornai in camera notai che si era alzata dal letto, probabilmente era andata al bagno, così appoggiai tutto sul comodino e dopo dieci minuti la vidi tornare di nuovo in camera, sdraiandosi nuovamente sul letto. Aveva una felpa larga e un paio di pantaloncini neri corti. "Hai la febbre e ti vesti in questo modo?" Domandai, inarcando un sopracciglio. "So che ti fa piacere vedere tutto questo" scherzò lei, facendomi la linguaccia e prendendo il brodo che avevo lasciato sul comodino vicino al suo letto. "È buonissimo, ne vuoi un po'?" Domandò, mettendo la ciotola vicino al mio viso. "In realtà odio il brodo" confessai, sdraiandomi vicino a lei. "Non sai cosa ti perdi" disse lei, continuando a mangiare. 

Selena's POV.

Restammo entrambi sul letto stesi uno vicino all'altro a guardare un vecchio film drammatico. Parlava di una coppia di amanti che si vedevano ogni giorno di nascosto in un fienile, fino a quando il marito di lei non li scoprì e li uccise entrambi. "Dovevano trovare un posto più lontano dove sbattersi" commentò Justin, mettendosi un altro pop corn in bocca. "Sei disgustoso. La moglie non doveva tradire suo marito, così niente di quello sarebbe successo" replicai io. "Forse il marito non le dava più ciò che voleva; del sano sesso." Rispose lui, spegnendo il televisore. "Ripeto: sei disgustoso! C'è qualcosa di tenero in te?" Domandai, sedendomi di fronte a lui. "Vuoi vedere il lato tenero che c'è in me?" Chiese retorico, buttandosi sopra di me è dandomi dei baci sul collo, mentre con una mano continuava a farmi il solletico sul fianco; se c'era qualcosa che odiavo fin da quando ero piccola, era di sicuro il solletico. "Smettila, smettila! Mi manca il respiro, ti prego" lo supplicai continuando a ridere, lui smise sorridendo, ma poi tornò stranamente serio. Si avvicinò al mio volto e io rimasi immobile; stava succedendo ciò che avevo cercato di evitare in questi undici giorni. Il cellulare squillò nel momento in cui lui stava appoggiando le sue labbra sulle mie. Mi voltai, una parte di me sapeva che tutto ciò era sbagliato. Lasciai il cellulare squillare a vuoto fin quando non scattò la segreteria: era la voce di Logan. In quel momento mi sentii ancora più in colpa e Justin lo capì, infatti si alzò e disse che aveva delle cose da fare. Uscì dalla mia camera e poi dal mio appartamento. Mi gettai sul letto e strinsi il cuscino sulla mia faccia. Mi sentivo uno schifo e questa volta non solo fisicamente.

Justin's POV. 

Selena mi chiese se volevo restare con lei a guardare un film, ovviamente decisi di accettare. Lei aveva optato per una commedia romantica, io per un film horror. Considerando che nessuno dei due voleva vedere il film dell'altro, decidemmo di guardarne uno drammatico. "Dovevano trovare un posto più lontano dove sbattersi" commentai io, prendendo un'altra manciata di pop corn. "Sei disgustoso. La moglie non doveva tradire suo marito, così niente di quello sarebbe successo" replicò lei, appogiandosi sullo schienale del letto. "Forse il marito non le dava più ciò che voleva; del sano sesso." risposi io, spegnendo il televisore e stendendomi di nuovo vicino a lei. Fece una smorfia contrariata e aggiunse:"Ripeto: sei disgustoso! C'è qualcosa di tenero in te?" inarcai un sopracciglio e si mise d'avanti a me. Quando alzai gli occhi su di lei, vidi che mi stava fissando sorridendo e sorrisi anch'io, pensando che nonostante avesse la febbre e un orrendo abbigliamento, rimaneva comunque maledettamente sexy. "Vuoi vedere il lato tenero che c'è in me?" le chiesi retorico, buttandomi su di lei e baciandole il collo, facendole il solletico sui fianchi. "Smettila, smettila! Mi manca il respiro, ti prego" mi supplicò lei, cercando con la poca forza che aveva di spingermi dall'altro capo del letto. Mi allontanai da lei misi le mani in alto, in segno di resa. La vidi sorridere, cercando di regolare di nuovo il respiro. Mi morsi il labbro e mi avvicinai alle sue labbra, sperando che questa volta non mi respingesse. Appena le sue labbra sfiorarono le mie, il suo cellulare cominciò a squillare. Lei si voltò e prima che potesse prenderlo, scattò la segreteria. "Hey amore, sono Logan. Come ti senti? Immagino tu stia dormendo, volevo solo dirti che ti amo e domani mattina passo da te. Beh, allora ci sentiamo, ti amo" e dopo il BIP, la registrazione terminò. Provai un senso di rabbia e gelosia, così decisi di andarmene. "Io ho delle cose da fare, ci sentiamo domani" dissi, prendendo la giacca e uscendo fuori dal suo appartamento. Rimasi per qualche secondo appoggiato alla porta, pensando quanto cazzo ero stato stupido a venire da lei.

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Mi scuso tanto, tanto, ma tanto, del mio ritardo. Avevo sempre così tante idee, ma non avevo tempo per scriverle. In questi due giorni non avendo connessione, mi sono decisa di mettermi a scrivere il capitolo e ci sono riuscita. Posso dire che per ora questo è il mio preferito. Justin è così dolce ma allo stesso tempo pervertito che bho, lo adoro ahahah. Ma quanto è un cupcake Selena in quella gif nel banner? *^* 

Anyway, come sempre, almeno sei recensioni per il prossimo capitolo. Spero vi sia piaciuto, alla prossima! 

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