Chapter 7
Ciao a tutti! Sempre per i soliti problemi non ho postato prima...poi questo capitolo era abbastanza lungo... :O Spero vi piaccia e qualsiasi domanda sono qui per rispondere. Al prossimo capitolo!
Capitolo 7: Jealousy!
Era uno dei giorni più belli nella vita di
Felicity. Si era realmente divertita al party, bevuto meno vino
rispetto ai suoi standard e incontrato Bruce Wayne.
Quello che era iniziato con un non avere niente a che fare
con lui più di una notte era totalmente cambiato. Voleva provare
a conoscerlo meglio. Era comunque una persona intoccabile per lei ma
Bruce era deciso a rivoltare la situazione.
Magari c'era una possibilità di essere felice e incontrare qualcuno con cui stare.
C'erano talmente tante sensazioni da analizzare e non si sentiva particolarmente stabile al momento.
"Io sto andando Oliver. E' stata una lunga sera e ho bisogno di un po' di riposo." disse ad Oliver mentre metteva il cappotto.
"Ok. Buon ritorno. Fatti accompagnare da Diggle." Oliver disse stoico con le labbra serrate in una linea sottile.
Felicity voleva domandargli cosa fosse successo. Qualcosa le diceva che probabilmente era Bruce, ma non volle crederci.
"Ti invio un messaggio quando arrivo a casa." era il minimo che potesse fare per rendere Oliver più tranquillo.
Digg e Felicity si avviarono verso la macchina. Lei era
distratta e la cosa non sfuggì a Diggle. Aveva notato che
Felicity era contenta. Non conosceva così bene Bruce, ma
una cosa che conosceva su Felicity, era che non sottovalutava mai
nessuno per nessun motivo.
In macchina Diggle la guardò nello spechietto
retrovisore. Sembrava confusa ma felice. "Qualcuno qui è
felice?" chiese. "Oh Digg, smettila. E' stata...una bella serata! Ho
avuto la mia parte di divertimento." rispose Felicity evitando di raccontare il grosso della serata.
"Un po' troppo huh?" chiese indiscreto. "Mantieni lo
sguardo sulla strada, ti va?" Felicity non potè controllare le
risate.
"Ok, ok d'accordo." rispose con un sorrisetto in volto. Era raro vedere questo suo lato.
"Dio, domani ho un appuntamento con Bruce." non riuscì a trattenere questo pensiero che le ronzava in testa da un po'.
Gli occhi di Diggli schizzarono letteralmente fuori dalle orbite. Felicity notò la sua espressione e chiuse gli occhi.
"Bene, bene. Buon per te Felicity. Per niente squallido."
"Sto veramente impazzendo per niente. Devo dirlo ad Oliver. Non era
molto contento quando ci ha visto parlare prima. Avresti dovuto vedere
la sua faccia. Se avesse potuto il suo volto sarebbe esploso in mille
pezzi per quanto era teso." Felicity aveva osservato Oliver da lontano.
E no, non era per niente contento.
Diggle ghignò.
"Sai che ci sono alcune cose che non piacciono ad Oliver. Vede Bruce
come un nemico per la sua compagnia e per... la sua persona. E poi
perchè dovresti dirglielo in primo luogo?"
"Se vede Bruce come un
nemico perchè invitarlo in primo luogo? Ce la saremmo cavata
comunque anche senza di lui, giusto? E come persona? Cosa stai
insinuando? Cosa potrebbe fare Bruce, ucciderlo?" Felicity aveva
ragione, dopotutto qualsiasi uomo d'affari poteva diventare un nemico
in questi casi. "Se la presenza di Bruce lo infastidiva così
tanto avrebbe potuto parlarne con Moira e convincerla a non invitarlo.
Voglio essere io a dirglielo perchè è stata la famiglia
Queen ad invitare Bruce e non voglio che venga a scoprire le cose da un
articolo su una colonna di un articolo su un tabloid."
Diggle sospirò.
Aveva appena realizzato che Felicity non aveva ancora notato i
sentimenti che Oliver provava per lei e si sentiva inferiore e geloso
mentre guardava Bruce e Felicity mentre ballavano e flirtavano.
"Devi smettere di panicare, e respira. Domani ti divertirai." Diggle la assicurò.
Mentre parlavano erano arrivati all'appartamento di Felicity.
Felicity prese le sue
cose e aprì lo sportello uscendo. "Hey!" Diggle la
richiamò. Felicity si girò. "Andrà tutto bene, non
preoccuparti. Dormi bene. Ci vediamo domani."
Felicity non
potè fare a meno di guardare amorevolmente Diggle. A volte non
sapeva dove sarebe finita senza di lui. "Grazie Diggle. Sei un grande!"
Chiuse lo sportello e
salì verso il suo appartamento prendendo le chiavi dalla sua
borsa. Aprì la porta ed entrò, accese le luci,
lasciò le chiavi sul tavolo e si sedette sul divano.
Felicity era nervosa per
l'appuntamento e molto di più per Oliver. Non sapeva come
dirglielo. L'ultima volta che aveva fatto visita a Barry era stato
molto scortese e il litigio diventò molto brutto. Dopo tutto
quella che era successo adesso doveva solo calmarsi e vedere di
occuparsene il giorno dopo in ufficio o nella fonderia.
Il giorno dopo
La gamba sinistra di
Felicity tremava vigorosamente tutto il giorno. Oliver e Diggle
notarono questo particolare. Era ancora tesa per l'appuntamento, e
Oliver non ne sapeva niente ancora.
Anche se Diggle aveva
notato la sua tensione e sapeva il perchè, non era per niente
sorpreso che Felicity avesse un appuntamento con Bruce Wayne. Quando a
qualcuno come Oliver, un bilionario, piaceva Felicity,perchè non poteva Bruce Wayne?
Diggle sapeva che
Bruce era un grande playboy. Aveva sentito che aveva dormito con un
sacco di donne. Anche se secondo lui Oliver probabilmente lo batteva in
quell'ambito.
Però nulla di
ciò adesso aveva importanza. Felicity doveva uscire con Bruce e
Oliver non ne sapeva niente. Non avrebbe dovuto dirgli niente ma visto
che l'ultima volta Oliver era esploso sarebbe stato meglio prevenire
che curare.
"Hai
detto ad Oliver dell'appuntamento di stasera o no? Avevi detto che
glielo avresti detto." Diggle chiese in segreto a Felicity mentre
Oliver faceva i suoi addominali sul materassino da palestra.
Felicity fisso Diggle. "No." sputò tra i denti. Era spaventata a morte da Oliver. "Perchè no?"
"Non so come affrontare l'argomento. Non mi parla da ieri."
"Non sai come dirglielo? Buttalo fuori, così.
Hai avuto l'intera giornata in ufficio. Avresti dovuto pensare a
qualcosa." Diggle chiese sottovoce, sottolineando l'ultima parte.
"Perchè non
voglio. Sono così tesa. Non so che mettere e devo prepararmi i
capelli. Ma non posso andare. Ho alcuni test da mandare avanti." disse
tutto d'un fiato.
"Allora vai."
"Come posso andarmene così?" Felicity chiese."Non so,
digli soltanto che hai un appuntamento." Diggle disse immediatamente.
Non sapeva che altro dire. Odiava questi stupidi problemi da ragazzina.
"Un appuntamento?" disse ad un tratto Oliver a voce alta.
Felicity e Diggle si voltarono di scatto verso Oliver. Gli occhi di Felicity mostravano il suo panico.
"Appuntamento? Che appuntamento? Nessuno ha parlato di un appuntamento." disse Felicity.
"Vi ho sentito parlare di un appuntamento." insistè Oliver.
"Un appuntamento
Oliver. Satava parlando di un appuntamento che aveva dimenticato. Come
quelli segnati sul calendario." Disse Diggle cercando di coprire per
Felicity.
"Davvero Diggle?"
Oliver chiese. Sentì come se gli stessero nascondendo qualcosa.
Sapeva che Felicity stava andando fuori di testa per qualcosa e aveva
la strana sensazione che avesse a che fare con Bruce Wayne. Aveva
notato come ballavano la sera prima. La vicinanza, il modo con cui la
toccava. Lo faceva andare fuori di testa.
"Cosa sta succedendo, perchè siete tutti e due tesi?" chiese rapidamente. Non era uno stupido.
Felicity chiuse gli occhi. Prima o poi avrebbe dovuto dirglielo.
"Ho un appuntamento. Ti ho mentito, Oliver." Felicity disse.
Sapeva si sarebbe
pentita appena le parole uscirono dalla sua bocca. Oliver era lì
in giro tutto il tempo, sapeva che si trattava di Bruce.
"Lo sapevo gia, Felicity." rispose freddo come una roccia.
"Sapevi cosa? Del mio appuntamento?" Felicity si senty meglio. Non era stato poi così male.
"Non riguardo
l'appuntamento, ma riguardo il mentirmi." La mandibola di Oliver era
serrata, in attesa che Felicity gli dicesse che sarebbe uscita con
Bruce Wayne.
"Mentire? Mi sembra giusto."
"Chi è?" chiese
lentamente. Sapeva chi era ma avrebbe dovuto tirarglielo fuori dalla
bocca. La sua voce era parecchio bassa.
Questa era la parte più difficile.
"Bruce Wayne." disse una parola per volta.
"Mi ha invitata ad
uscire ieri sera alla raccolta fondi. Non potevo dirgli di no. E poi
è solo un appuntamento. Non è che mi sto trasferendo per
andare a vivere con lui a Gotham o altro..." Felicity farfugliò.
"Felicity, FERMATI!"
Oliver gridò. Non credeva che lei avesse avuto il coraggio di
dire di sì a Bruce Wayne. Felicity poteva fare quello che voleva
ma questo era per Oliver inaccettabile.
E poi il silenzio. Diggle rimase lì divertito.
Felicity si
voltò verso Oliver, e anche la sua coda schiaffeggiò
l'aria mentre si girava. "Perchè stai gridando?"
"Non sto gridando. Ti rendi conto delle conseguenze di questo appuntamento se la gente lo verrà a sapere?"
Era da egoisti. Sin da
quando era andata a Starling City e poi avevano litigato, si arrabbiava
ogni volta che aveva un appuntamento.
"Cosa potrebbe
succedere? Per tua informazione la gente sa che sono la tua assistente
esecutiva perchè sono andata a letto con te per poter
guadagnarmi quel posto. Questo appuntamento non farà alcuna
differenza." Felicity spiegò i fatti così come erano.
"Ho bisogno di una
vita lontana da te e dalla fonderia e dall'ufficio. Esco raramente per
incontrare persone. Se esco tutti pensano che sono strana. Sono solo
stanca di essere sempre bloccata qui Oliver. Merito di essere libera e divertirmi. Tutto quello che faccio non gira intorno a te."
Voleva una vita fuori il circolo Oliver. Era una richiesta legittima.
"Cosa? Stai dicendo che sono io quello che ti trattiene qui? Non ho mai detto di non uscire e di non avere una vita Felicity."
Felicity ne aveva
abbastanza, era arrivata al limite."Non capisci mai, vero Oliver? Non
tutto riguarda te." scuotè la sua testa tristemente, pensando
che molte volte poteva essere così immaturo.
Oliver inclinò la testa di lato. Entrambi si stavano fissando.
"Felicity, se è
questo quello che vuoi. Mi va bene. Non è che tu starai a
sentirmi." Oliver ruppe il silenzio. Ancora non aveva capito niente.
"Oliver, pensavo fossi meglio di così." Felicity non sapeva più che dire.
Oliver si sentì
sconfitto. Non aveva il coraggio di confessare i propri sentimenti a
Felicity e riusciva solo a perdere il controllo della situazione. Tutto
quello a cui riusciva a pensare era che Bruce in una notte era riuscito
a conquistarla.
La guardò andar via e anche dopo che era uscita fissò la porta.
"Oliver? Che stai pensando?" Diggle interruppè il flusso di pensieri di Oliver.
Oliver era leggermente disrtatto dai suoi pensieri.
"Cosa?"
"Cosa stai pensando?
Geloso che Bruce sia arrivato primo?" Diggle chiese. Sapeva che Oliver
era frustrato riguardo tutta questa situazione con Bruce.
"No, non sono geloso. Che stronzata. Può stare con chi più le piace. Non è un mio problema." rispose.
"Sembrava il
contrario. Sai, la mandibola serrata e tutto il resto." disse Diggle.
Non era affatto preoccupato che la situazione stava disturbando Oliver.
"DIGGLE! Smettila. Sono sempre io il colpevole quando c'è di mezzo Felicity, giusto?"
"Non è colpa di
nessuno Oliver, devi solo lasciar perdere e farla divertire. Lavora
duramente per te e mette a rischio la sua vita per te. Lascia perdere."
Diggle era sempre una guida positiva per Oliver.
Oliver lo guardò, aveva ragione. Come sempre. Era solo un appuntamento. Doveva lasciarla stare.
"Se lei ti piace veramente avresti dovuto chiederle di uscire prima." disse Diggle e se ne andò.
Fuori nel parcheggio Diggle vide Felicity.
"Non sei ancora andata via?" le chiese. Stava ferma vicino la sua macchina.
"Sta bene?" Felicity chiese.
"Sopravvivrà.
Divertiti e se Bruce dirà qualcosa di brutto o ti farà
del male, dimmelo." disse Diggle in modalità iperprotettivo.
"Me la so cavare Digg. Se avrò bisogno di aiuto ti chiamo." disse facendogli l'occhiolino.
Diggle scrollò
le spalle e andò verso la sua macchina e andò via.
Felicity controllò il suo orologio, si stava facendo tardi per
il suo appuntamento. Si ricordò di qualcosa e prese dalla sua
borsa un biglietto e dopo essere entrata in macchina chiamò il
numero scritto sopra.
"Ciao" disse una voce profonda dall'altra parte della linea.
"Hey Bruce, sono Felicity. Ti disturbo?"domandò. Era preoccupata di averlo disturbato.
"Felicity! Come stai?
Non mi stai disturbando per niente. Ho appena finito di discutere con
la stampa. A quanto pare sono un bene prezioso qui in Starling City."
era contento che lei lo avesse chiamato.
Felicity rise al telefono. "Sì, sei un bene prezioso. Sto bene. Ho chiamato per chiederti per stasera?"
"Stasera? Fatti trovare pronta per le 19:45. Ti manderò una limo." disse con un tono normale.
Non poteva crederci."UNA LIMO? Stai scherzando vero?"
"Per niente. Non sto scherzando. Felicity Smoak richiede il miglior trattamento" scherzò Bruce
"Dici così a tutte le donne con cui esci?"
"Whoa, questa è
una domanda difficile. Di solito non dico alle donne con cui esco come
cerco di conquistarle." rise sinceramente. Bruce si avviò verso
la sua macchina per tornare in hotel.
"Davvero? Non puoi fare un'eccezione per me?"
"Ci proverò. Preparati. La limo ti aspetterà di fronte casa." Bruce aveva dato l'indirizzo all'autista.
"Aspetta, un ultima cosa. Come sai dove abito?" chiese. Non ricordava di avergli dato alcun indirizzo.
"Ho usato qualcosa chiamato internet, non so sei sai cos'è."
"Ottima risposta. Immagino tu sia uno starlker cinebernetico."
"E' un hobby." lo fece ridere. Questo scambio di battute gli piaceva. Immaginava che la serata sarebbe stata magnifica.
"Hobby? Anche a me piace hackerare. Però non rendiamolo publico, che dici?" a Felicity piaceva prenderlo in giro.
"Non ho intenzione di
dirlo a nessuno. Il tuo segreto è al sicuro." Felicity non
potè fare a meno che ammirare le sue capacità. "Ok, devo
andare. Ci vediamo alle 20. E grazie Bruce." Felicity chiuse la
chiamata e fece partire la macchina.
Oliver bussò al finestrino della macchina. Felicity saltò sul suo sedile e abbassò il finestrino.
"Non hai un appuntamento?" chiese, mandibola serrata di nuovo.
"Problemi a far partire il motore."
Stava mentendo spudoratamente. Fece partire di nuovo il motore e la macchina prese vita.
"Vedi? Sta funzionando di nuovo!"
Fece manovra e uscì dal parcheggio lasciando solo Oliver nella notte.
Quella notte, per una volta, stava per essere fantastica. Se lo sentiva.
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