morgana graunt, sacrifici per realizzare un sogno

di Morgana_Graunt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** angela radossini ***
Capitolo 2: *** Morgana? ***
Capitolo 3: *** verità nascoste per troppo tempo ***
Capitolo 4: *** posti nuovi ***
Capitolo 5: *** la lettera ***
Capitolo 6: *** 1° settembre 2017 ***
Capitolo 7: *** primi giorni, primi problemi ***
Capitolo 8: *** James Sirius Potter.... ***
Capitolo 9: *** confessioni ***
Capitolo 10: *** venerdì ***
Capitolo 11: *** sentimenti ***
Capitolo 12: *** amicizia vera ***
Capitolo 13: *** e poi succede ***
Capitolo 14: *** halloween ***
Capitolo 15: *** lei, il nuovo incubo ***
Capitolo 16: *** l'incanto e il mangiamorte ***
Capitolo 17: *** ciò che non vuoi sapere ***
Capitolo 18: *** la nuova lei ***
Capitolo 19: *** lettere nere ***



Capitolo 1
*** angela radossini ***


Era estate… un estate calda, il sole picchiava. Era una delle estati più importanti della vita di una persona… Era l’estate del 2017, era l’estate in cui Angela passava dalle elementari alle medie. Stava camminando lungo una strada di campagna, pantaloncini corti in jeans, infradito e canottiera rigorosamente verde, un verde cupo… il suo colore preferito. I lunghi capelli mossi di un nero lucente, gli occhi dello stesso colore, labbra carnose ma sottoli pallide e la carnagione chiara sebbene stesse spesso al mare a prendere il sole, era magra e alta ma per la sua età era abbastanza fornita di curve. Angela camminava con le cuffiette nelle orecchie, la sua canzone preferita era a tutto volume, “fai come ti pare” di Max Pezzali risuonava nelle sue orecchie trasmettendole mille emozioni stupende. Camminava a ritmo di musica scuotendo la testa e muovendo le braccia come stesse ballando. Intorno al collo una collana col ciondolo a forma di serpente e una borsetta a tracolla in jeans, appesa a un braccio una borsa della spesa, davanti a lei all’improvviso una grande casa bianca, due piani con cantina e soffitto, al primo piano i due lati paralleli avevano dei terrazzi e c’erano grandi finestre per lato mentre al piano terra un gran portone in legno, accanto c’era un grande garage che aveva anche una veranda, tutto intorno alla casa orti, giardini e una stalla, la casa e il giardino erano corniciati da una staccionata di legno grezzo. Alla vista della casa lei si fermò, tutta la gioia e la spensieratezza che la ragazza inglese di origini italiane aveva fino a quel momento sparì per lasciare posto a una sensazione di opressione e prionia, aprì il cancello e urlò a gran voce “sono tornata!” a quel punto due bambine una molto abbronzata capelli castani lunghi e lisci e occhi scuri l’altra con i capelli biondi corti e ricci e gli occhi azzurri, un po più piccola della prima. “ciao sel,ciao Miki… si ho tutto” disse lei sorridendo “bene, dacci portiamo noi dentro!” affermò quella mora “okey Sel, tieni…occhio che pesa!” rispose lei dandole la borsa “e io che porto?” chiese la bionda, Miki, “mmh, tieni!” disse dandole il resto dei soldi che tirò fuori dalla tasca “grazie, nonna! Nonna, i soldi!” una donna non troppo alta, coi capelli grigi e gli occhi scuri arrivò “ah ecco, Angela vai su a pulire le vostre camere, i vostri genitori arrivano oggi” Angela sbuffò “non fare così e vai a pulire!” Angela tirò il fiato e andò in casa, salì in soffitta, prese la scopa e spazzò… Dopo un paio d’ore le due camere delle sorelline erano pulite, andò nella sua stanza, a differenza delle altre due vistosamente colorate, la sua era bianca con mobili di legno e qua e la qualcosa di verde. Si buttò sul letto, dal comodino accese la radio che faceva sentire un cd di Max Pezzali, Terraferma, accanto alla radio c’era un libro “Harry Potter e il principe Mezzosangue” lo aprì a pagina 394 e cominciò a leggere. In quel momento Miki entrò e si buttò accanto a lei “lo leggi di nuovo?! È la 7° volta!” “sai che amo questi libri! Sono il mio modo di fuggire alla realtà” “ma perché proprio Harry Potter?” “non lo so…mi coinvolge, come se quello che leggo fosse la mia vita” “ma perché lo leggi ancora se lo sai a memoria?” “perché ogni volta mi coinvolge di più!” “ma perché…?” cominciò a chiedere la picccola Miki venendo però bloccata dalla sorella “ohhhh…perché perché perché…smettila di chiedere! Questi libri non sono usciti tanto tempo fa… e li ho già letti 7 volte ciascuno, e allora? Smettila di fare domande… piuttosto, che vuoi?” “la nonna dice che è pronta la cena” “di che arrivo tra un attimo” Miki uscì dalla stanza.. Angela si alzò e si affacciò alla finestra, guardò alla finestra “ma perché Hogwarts non è reale?...quanto vorrei mollare tutto e andarmene… andare in un luogo magico…dove posso essere libera di essere me stessa” sussurrò lei “Angela! forza! Su, scendi!” “arrivo nonna!” con malinconia si allontanò dalla finestra e scese. Si sedette a tavola tra le due sorelline, di fronte a lei sua nonna; poco distante dal tavolo stava il piccolo gotto bianco e nero, Fregola, che mangiava dalla ciotola. Nei piatti della pasta col tonno “nonna sai che il tonno non mi piace” “cosa?! E da quando?!” “più o meno da sempre! E meno male che mi hai cresciuta tu..” “mangia e sta zitta!” “ma nonna…” “mangia!” Angela fissò il piatto con rabbia e all’improvviso il tonno si trasformò in pollo, ma nessuno sene accorse, solo lei. Quella notte angela si addormentò come al solito con la musica… verso le 3 di notte sua nonna la chiamò “Angela scendi! Sono arrivati i tuoi genitori, vai giù e porta su le valigie” lei aprì gli occhi, sospirò e fece come aveva detto. Quando tornò a dormire pensò di nuovo ad Hogwarts. La mattina dopo Angela si alzò presto e scese in cucina dove la nonna già cucinava, prese una fetta di pane, ci spalmò sopra la marmellata di fragole e la mangiò velocemente. Andò alla stalla dove si trovavano 6 cavalli, ogniuno in un box, la porta che portava a ogniuna di questi aveva inciso due nomi, quello del cavallo e quello del proprietario. Lei andò nella stanzina in fondo a destra dove c’era inciso “angela. Alex” entrò e vide già in piedi a mangiare un cavallo dal manto, coda e criniera neri e una linea lungo il muso bianca “ei Alex, andiamo a fare una passeggiata, ti va?” il cavallo nitrì, pochi minuti dopo lei uscì dalla stalla in groppa al cavallo, trottarono fino alla staccionata “nonna noi andiamo a fare un giro, ciao!” saltarono oltre la staccionata e corsero verso le montagne che toccavano il cielo all’orizzonte. Angela dietro aveva la solita borsa a tracolla, abbastanza capiente. Arrivati ad un’immenso campo d’erba isolato si fermarono e raggiunsero un albero che aveva una casetta sopra, lasciò Alex liero e si sedette ai piedi dell’albero, dalla borsa tirò fuori un blocco di fogli e un astuccio, scrutò l’ambiente che la circondava e, scelto il soggetto, cominciò a disegnare un bozzatto; dopo un po salì sulla casetta che era arredata come uno studio d’arte, quadri, tele, colori di tutti i tipi arredavano la stanza; prese un cavalletto e una tela che portò giù, poi dei colori e uno sgabello. Preparò tutto e poi dipinse ciò che aveva abbozzato poco prima. Quando il dipinto fu finito sulla tela c’erano un cielo, alberi all’orizzonte, erbetta chiara e un libro appoggiato sull’erba accanto a un mp3 e un pennelo; nel cielo una scritta “libri, musia e arte…la mia vita!” guardò il dipinto, tirò fuori il telefono e lo fotografò, in quel momento Sel arrivò in groppa a un cavallo bianco “la nonna dice che devi venire” “metto in ordine e arrivo” disse scrutando ancora il dipinto, riordinò, chiamò il cavallo e tornò a casa.

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Capitolo 2
*** Morgana? ***


Un ragazzo alto, coi capelli neri e gli occhi scuri era seduto a un tavolo, “papà, io esco”
“si Tom, dove vai?” rispose un uomo dalla stanza accanto
 “vado a fare un giro papà” l’uomo uscì dalla stanza, un uomo che non si reggeva bene in piedi
“ Tom, lo sai che giorno è oggi?”
 “non lo dimentico papà, è il giorno in cui mamma è morta”
 “non pensare a una cosa così tanto triste… pensa a qualcos’altro..” Tom abbassò lo sguardo
“lo so papà… ma preferisco pensare alla morte di mamma che all’addozzione di Morgana!” il ragazzo si girò dando le spalle al padre
“Tom, è stata…” “la scelta migliore…lo so…ma per chi?”
“per lei”
 “no! Cosa telo fa pensare? Non abbiamo idea di come sia cresciuta, magari sarebbe stata meglio qui! Con noi! Con la sua famiglia! Piuttosto che con dei babbani qualuncue…io non mi arrendo! Sai dove vado ogni giorno durante l’estate? La vado a cercare! E quest’anno sarà ad Howarts. Potrò ritrovarla, e telo giuro, quando la troverò non lascierò che nessuno la allontani da me!” lui uscì.

Tom arrivò in un paesino Godric’s Hollow, bussò ad una porta e pochi minuti dopo tre ragazzi molto più giovani di lui arrivarono alla porta, Electra una tredicenne dai capelli rossi lisci e gli occhi scuri; Dalton, undicenne con la carnagione molto scura, i capelli neri e gli occhi azzurri e la sua gemmella, Maia, capelli mossi di un castano scuro, gli occhi dello stesso colore della sorella e la carnagione leggermente scura.
“buongiorno Porf.” Disse Electra “buongiorno signorina Zabini, così loro sono i futuri nuovi studenti?”
 “si, Dalton e Maia, volevano venire e allora…”
“sono contento vengano anche loro, piacere io sono il vostro professore di difesa contro le arti oscure, Tom Graunt, Tom Orfin Graunt.”

 

Quella mattina Angela non aveva voglia di dipengere e allora cavalcò più avanti, dove non era mai andata, un piccolo paesino la colpì “godric’s Hollow, che dici Alex? Andiamo a vedere?”
In groppa al cavallo cavalcò per quelle stradine a passo lento
passando d'avanti a svariati locali... tutti con nomi strani... -mielandia- -emporio del gufo-
 “i tre manici di scopa, bar…strano nome per un bar, no?”
Cavalcò avanti guardandosi attenetamente intorno.. “alex! Alex…ma certo! Godric’s Hollow!” tirò fuori dalla borsa il libro, sfogliò le pagine e trovò quel nome “godric’s Hollow è il posto dove è nato Harry Potter ecc… ma allora esiste davvero?” in quel momento una ragazzina che sembrava sua coetanea dai capelli rosso fuoco lunghi mossi e gli occhi color nocciola sbattè contro il cavallo “oh scusa”
“no, nulla” disse Angela scesa da cavallo
“scusami tu, , scusa la domanda impertinente, per caso conosci un certo Harry Potter?”
“oh no, un'altra fan! Si che lo conosco… è mio padre; ah, piacere, Lily Luna Potter” disse porgendole la mano, angela spalancò la bocca “Angela Radossini” Angela le strinse la mano… cominciarono a camminare verso casa
“quindi… i Potter, i Weaslay, i Malfoy..tutti, esistono? Non sono solo personaggi di un libro?” chiese Angela camminando con Lily verso la sua casa
 “oh santo Merlino! Certo che esiste! Così come Hogwarts, le due guerre, e tutto ciò che c’è scritto in quei libri! Anzi, più che altro, i libri e i film sono stati tratti dalla vita di mio padre… ”
Le due arrivarono a casa della ragazza “mamma, papà, sono a casa!”
“ciao Lily”disse un ragazzo alto come la ragazza, dai capelli di un castano molto scuro e gli occhi verdi
“lui è il mio gemello Albus..”
 “severus Potter” continuò lui.
E poi un terzo ragazzo con in mano una bacchetta e un libro di incantesimi, alto, di bell’aspetto, i capelli ribelli scuri e gli occhi marronni, della stessa tonalità della sorella.
“ciao Lily, pulce”
 “idiota! Non sono una pulce!” disse Albus
“Lily, e lei chi è?” disse il terzo ragazzo andando da Angela
“io sono…sono Angela, Angela Radossini”
 “James Sirius Potter, molto molto piacere”
 “tzh, casanova”
 “sta zitto Albus, allora, quanti anni hai?”
“ne ho fatti 11 il 24 giugno”
 “il 24 giugno?” chiese una donna alta, coi capelli lunghi lisci e rossi e gli occhi scuri
 “oh, scusa cara, sono Jinny Weaslay”
 “in Potter” disse un uomo alto un po' meno della donna, dai capelli neri e gli occhi verdi, occhiali sul naso e cicatrice a forma di saetta sulla fronte
 “voi siete…Jinny Wealsay e Harry Potter?!” chiese Angela a bocca aperta
“si, tu sei?”
 “io…beh, purtoppo una babbana.. ma ho visto tutti i film e letto tutti i libri 7 volte e… beh… ho sognato Hogwarts tante e tante volte”
“beh, non puoi essere una babbana se la magia ti appassiona così tanto, magari una nata babbana”
 “amore, Harry, caro, ha detto di essere nata il 24 giugno”
“24 giugno Jinny, ti ricorda nulla?”
 “pensiamo alla stessa cosa?”
“mamma, papà, basta! Abbiamo ospiti, anzi… Angy, posso chiamarti Angy vero? Oh bene, allora Angy, vieni, andiamo a fare un giro” disse Lily senza nemmeno prendere fiato tra le parole, lei prese la mano di Angela, ancora perplessa, e la tirò fuori.
Le due ragazze uscirono mentre James la guardava dalla finestra
“James, che succede?”
“non lo so papà… ma quella ragazza, ha qualcosa che… wow…papà, è…è…è bellissima!” Harry sorrise al figlio e andò da Jinny “tesoro, mi sa che qualcuno ha provato la stessa cosa di sua madre”
 “ovvero? Quale delle tante cose?”
 “l’amore a prima vista” disse lei guardandolo con occhi dolci e innamorati, lui le diede un bacio sulla fronte e le spostò i capelli in modo delicato dietro all’orecchio
 “vado su in ufficio a lavorare” Jinny lo salutò e rimase a guardare James, Albus si avvicinò alla madre
 “mamma, che è successo il 24 Giugno?” Jinny sospirò, si chinò per essere all’altezza di Albus
 “lo dico a te perché hai il  carattere di tuo padre, ma non dirlo a Lily e a James.. promesso?”
 “si, lo prometto, beh?”
“il 24 giugno 1995 è tornato in vita Lord Voldemort”


“Angela, Angy vieni!” urlava Lily volando velocemente sulla sua Fairebolt, seguita da Angela a cavallo
“arrivo, rallenta” le due si ritrovarono davanti a una villa enorme con un grande prato, il tutto contornato da un cancello maestoso.
“e questa?” chiese Angela scendendo da cavallo osservando con gli occhi spalancati la lussuosa casa
 “questa è villa Malfoy, qui ci abitano il signor Malfoy, sua moglie Asteria e loro figlio Scorpius, è nostro coetaneo e anche lui verrà ad Hogwarts quest’anno” al cancello comparve un ragazzino pallido, dai capelli biondo platino e gli occhi di un azzurro quasi gelido
“ciao Potter, che ci fai qui?”
“la tua solita simpatia Malfoy, sto facendo fare un giro alla mia amica”
“chi è? Non l’ho mai vista”
 “è nuova, a quanto pare è una nata babbana”
 “una sanguesporco?! Ma che schifo!”
 “ei, modera i termini! Prima di ritrovarti un calcio dove non batte mai il sole! Schifo lo dico io a vedere le tue scarpe!” rispose Angela 
“come ti permetti? Sudicia mezzosangue!”
 “Malfoy!” urlò Lily; all’improvviso Angela si sentì pervasa da una rabbia indescrivibile, e non ne capiva il motivo, le sembrava di essere stata insultata come mai prima d’ora, eppure lo era, sapeva di esserlo... ma se lo era, perchè essere chiamata in quel modo le provocava una rabbia tale?!
 “NON-CHIAMARMI-MEZZOSANGUE!” disse lei facendo passi avanti verso il ragazzo, in quel momento il cespuglietto poco lontano da Scorpius prese fuoco
 “ok, è sicuro sei una strega” disse Lily calma.
In quel momento passò di la Tom seguito dai tre Zabibni “ciao Scorp” salutò Dalto.
“ciao Dalton” contraccambiò lui
 Angela si girò, Tom sbiancò di botto, corse da lei, senza nemmeno aver avuto il tempo di realizzare cosa stava succedendo, il suo cuore però aveva già capito,  la strinse
 “Morgana!”


 

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Capitolo 3
*** verità nascoste per troppo tempo ***


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"scusa ma devi aver sbagliato persona" disse Angela allontanandosi, lui le guardò la mano destro che aveva un piccolo tatuaggio con un triangolo con dentro la bisettrice e un cerchio..i doni della morte, poi lui le mostrò la sua
"è un marchio che solo i graunt hanno…" spiegò lui sorridendole
ti è mai capitato di fare cose col pensiero… quando sei triste, impaurita o arrabbiata?" Angela ci pensò, in effetti accadeva spesso
"ti affascina la magia?"
"si, molto"
"devi venire con me!"
Le afferrò il braccio e la partò nella sua casa, seguiti dai 5 ragazzi che prima erano con loro,
dove il padre lo stava aspettando, era ai fornelli a preparare un tè di zucca.
"ah Tom, stavo giusto per fare del tè, ne vuoi?"
"non ora padre, devo presentarti una persona"
"vediamo un po’…" disse il padre girandosi a guardarlo, in quel momento da dietro la schiena di Tom sbucò Angela, il padre la guardò strascinandosi sulla poltrona e lasciandosi cadere su di essa… Angela non fece caso a com’era la casa, non troppo grande e un po sudicia, ma elegante con mobili da nobili.
Riusciva a guardare solo quel signore di corporatura robusta, la testa quasi calva e gli occhi scuri, sulla mano il suo stesso tatuaggio. Appena lo vide si sentì vicina a lui, non capiva perché ma solo uno sguardo le aveva fatto capire che gli voleva bene senza nemmeno conoscerlo, i due si guardarono negli occhi
"Morgana"disse lui in un sospiro "papà" disse lei alla stessa maniera senza nemmeno rendersene conto.
"sei uguale a tua madre!" disse lui sorridendo.
"grazie, ma ora qualcuno vuole spiegarmi cosa sta, è successo?" si corresse lei confusa
Il padre si alzò dalla poltrona e le andò vicino "vieni, siediti, che tè ti preparo?"
"nulla grazie, voglio solo sapere"
La ragazza restò impiedi, il padre la osservò, sospirò e guardò il figlio "allora, Tom, siamo nel posto sbagliato per spiegare…" fece una pausa e tornò a guardare Angela, dobbiamo andare da tua nonna" in un batter d’occhio arrivarono nel giardino di casa sua.
"oh Dio Santo!" escalmò la nonna appena li vide "Sel, Miki, su in camera!" le due bambine obbedirono
"nonna, che mi hai nascosto per 11 anni?"
"sei stata adottata" disse sbrigativo Tom.
"in realtà tu sei Morgana Graunt, se hai letto i libri conosci questa famiglia, e conoscerai quello che era Lord Voldemort…" continuò lui non curandosi dell’anziana signora che sene stava muta
"Orfin Graunt, suo zio, era mio padre." Disse il padre di Tom "tuo nonno, Morgana. Appena sei entrata in casa l’hai sentito anche tu di essere in famiglia, sono tuo padre e Tom è tuo fratello" continuò guardandola negli occhi dilatati, gonfi e velati dalle lacrime
"ti ho cercata per 11 anni e ora ti ho ritrovata, sorellina!" disse Tom stringendola, lei restava immobile
"ma perché mi avete dato via, per poi cercarmi?" Tom e l’uomo si guardarono
"beh, nostra madre morì nel parto… era già malata da un po, e un parto non ha aiutato… quando sei nata ti abbiamo chiamato Morgana per il suo onore mentre il tuo secondo nome, Angela appunto, era per buon auspicio… perché da quando sei nata sei stata il nostro piccolo angelo…" cominciò Tom "ma le cose non andavano bene, le guerre di Hogwrts hanno mandato definitivamente in rovina la nostra famiglia, già prima non messa bene. finchè c’era vostra madre avevo qualcosa che mi facesse pensare di poter continuare a vivere.
Poi è morta, Tom aveva 13 anni, era grande, sapevo che qualsiasi cosa fosse successa l'avrebbe capita e cel’avrebbe fatta, tu no… tu eri troppo piccola, e non volevo trascinare anche te nel dolore che poi è avvenuto lacerando il nostro onore. Dopo 1 anno dalla tua nascita ti dammo in addozzione, ed è stata la scelta più dura che io abbia mai preso nella mia vita, ma era per il tuo bene" al padre gli occhi si stavano riempiendo di lacrime.
"poi Rachele e Marco volevano un figlio ma non ci riuscivano, e avevo sentito di te. Venni a prenderti e mi dissero tutto sulla magia e sulla tua storia.."
"e per tutto questo tempo non mi hai detto nulla?!" chiese Morgana stupefatta
"no.. non volevo che.."
"non mi interessa! Mi hai fatto vivere 11 anni d’inferno! Solo Sel e Miki mi facevano andare avanti… ero ridotta ad essere e a vivere come una schiava per ciò che non conoscessi la mia natura?! E ma fanculo! Quindi ora andrò ad Hogwarts?!" chiese la piccola Morgana sorridendo calorosamente verso il padre e il fratello
"e non mi lascerete più… non dovrò più tornare qui?!"
"no, se non lo vuoi" Morgana ci pensò
"tornerò.. una volta al mese, ma SOLO per Sel e Miki! Posso venire ora subito da voi?"
"quando vuoi bimba mia" rispose Orvolosan Graunt jr., il padre con sguardo fiero.
Morgana cominciò a salire
"vengo ad aiutarti a prendere le tue cose" disse il ragazzino di colore, Dalton, prendendole il polso, lei si girò, guardò la sua mano e poi guardò lui che mollò la presa… lei gli strinse calorosamente la mano e sorrise dolcemente,
"grazie, vieni seguimi"
"è cresciuta proprio bene!" disse il padre guardandola salire
"che gran pezzo di gnocca!" disse il giovane Malfoy "eh emh!" "scusi professor Graun"
I due ragazzini arrivarono nella stanza, "io sono Dalton, Dalton Zabini" si presetò lui entrando nella stanzina "io…beh, a quanto pare sono Morgana Angela Graunt, piacere" rispose lei tirando fuori dall’armadio due valigie
"Anche io sono purosangue, e andrò ad Hogwarts, in che casa speri di andare?"
Lei ci pensò un attimo e un piccolo ghigno si sviluppò sulle sue labbra
"serpeverde!" disse aprendo la valigia e riponendola sul letto
"grande! Anche io!"
"sai Dalton, ho l’impressione che diventeremo ottimi amici" annunciò lei chinandosi sulla valigia mettendoci dentro un paio di jeans
"lo credo anche io!" disse lui chinandosi sulla valigia accanto a lei
presero tutto e lo riposero in due valigie, che Dalton, cercando di interpretare la parte del forte cavaliere par farso 'figo' agli occhi della ragazza, prese e portò nel cortile.
"devo andare a prendere le mie cose nella radura" disse Morgana
" a quello ci pensò io" rispose Tom che sparì per riapparire qualche minuto dopo
"tutto a casa. Anche Alex" annunciò sorridendo, lei contraccambiò il sorriso e lo abbracciò.
Pochi minuti dopo tutti erano di nuovo nella vecchia casa. Lily e Scorpius sene andarono, così come i tre Zabini.
A cena si conobbero meglio e finalmente lei si sentì in una vera famiglia.

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Capitolo 4
*** posti nuovi ***


una settimana dopo Morgana si era addattata perfettamente, come se davvero fosse cresciuta lì... la casa era nel bel mezzo di una campagna, non troppo lontana da Godric's Hollow, ai margini di un piccolo paesino che una volta rispendeva ed era pieno di lussuose ville, ora era un paese del quale erano rimaste solo rovine, nelle case meno mal messe ancora si potevano trovare resti di oggetti di vita quotidiana delle persone che una volta erano abitate lì; al centro del paesino una lussuosa villa, che ora era solo macerie, con una specie di etichetta che diceva "casa Riddel".

forse la grandezza della casa, la posizione, l'aria di inquieta che si respirava intorno ad essa, o forse l'etichetta... oppure ancora tutte queste cose insieme incuriosivano la giovane strega.

aveva da poco scoperto le sue origini e ora era pronta ad affrontare il mondo, si sentiva invincibile... e sapeva, per mezzo dei libri su Harry Potter, che in quella casa era passato il più grande Mago Oscuro di tutti i tempi, persona che da sempre vedeva come idolo o ispirazione... la forza, la determinazione, anche l'arroganza e l'egoismo, ogni tratto del suo carattere la affascinava a tal punto da voler scoprire più cose possibili su di lui.

quella mattina, appena alzata quardò fuori dalla finestra e vide la casa nel paesino, si vestì e racchiuse i capelli in una treccia di lato, scese in cucina dove il padre e il fratello stavano già seduti a tavola a fare colazione. si fermò alla porta, li osservò e dopo aver sorriso andò a sedersi al suo posto, uno dei lati della tavola quadrata, in mezzo al padre e a Tom seduti al lati paralleri.

"buongiorno Morgana, dormito bene?" chiese il fratello passandole una fetta di pane

"nuongiorno Tom, so molto grazie." rispose

il padre stava zitto e li osservava, fiero come mai si era sentito prima di quel momento, quante volte aveva sognato di riavere la famiglia riunita, finalemnte tutti insieme; ed ora eccolo li a fare colazione coi suoi figli, Tom, il figlio maggiore, quello che in ventiquattro anni non gli aveva procurato nemmeno una delusione e che aveva sempre provveduto a lui, e ora c'era pure Morana, la dolce bambina che da quando era arrivata aveva portato calore e speranza in quella casa e, selo sentiva, i suoi figli insieme gli avrebbero portato enormi soddisfazioni... ma un posto del tavolo restava vuoto, un lato non aveva ne sedia ne piatto apparechiato per la colazione, eccolo, quel vuoto che da 11 anni lo tormentava era tornato, la morte della sua adorata moglie... quel posto spettava a lei...

una voce dolce e leggera lo distolse dai suoi pensieri, Morgana si alzò da tavola e prese la borsa a tracolla "vado nel paesino, voglio andare a vedere casa Riddel" diede un bacio sulla fronte al padre e uscì, Tom si alzò e sparecchiò la tavola "mamma?" chiese vedendo lo sguardo cupo del padre
"si... manca anche a te?"

"come non potrebbe?... padre, so che questi 11 anni sono stati duri, la vita di un uomo senza nemmeno una presenza femminile è dura, ma ora c'è Morgana... l'hai vista, da quando è tornata non sei mai solo, ti presta attenzione e, ammettilo, ti ricorda la mamma... ha lo stesso modo di fare, di vestire, di parlare, di muoversi... addirittura i suoi stessi gusti. papà, la mamma è sempre stata con te, e ora che c'è lei nelle nostre vite la sentirai ancora più vicina. telo prometto"

"grazie Tom, ho solo paura che la nostra famiglia non cela faccia."
"siamo i Graunt! cel'abbiamo fatta per secoli! cela faremo ancora!"

 

 

 

 

Morgana socchiuse il cancello dell'enorme casa ed entrò nel giardino

l'erba secca le accarezzava i piedi scalzi, con solo delle infradito addosso, gli alberi spogli mossi leggermente dal vento, il loro frusciare, rumori che avrebbero inquietato chiunque, ma non lei.

andò avanti, guardando dritto d'avanti a se il portone della casa, lo raggiunse, spinse la porta e entrò...eeee...

nulla. il vuoto. solo polvere. ragnatele. pochi mobili di legno grezzo.

un rumore.

"chi c'è?" chiese lei voltandosi.

un altro rumore alle sue spalle.

"sciocca ragazza, non dovresti essere qui!" la voce qupa e tremante.

"e chi melo impedisce?!"

"io!" all'improvviso si ritrovò d'avanti una figura incappucciata con una maschera.

di primo impattò si spaventò ma poi, notata la maschera tornò tranquilla, incrociò le braccia al petto "pensa un po', io non ho ne paura ne alcuna intenzione di andarmene"

"ti farò andar via io allora!" disse l'uomo prendendole con forza il braccio, il piccolo marchio che aveva sul polso spaventò l'uomo che mollò la presa

"vattene, e non tornare" disse indietreggiando

"e chi melo impedisce?"

"ragazza, tu ancora non conosci questo posto, vattene, imparerai a conoscerlo più avanti... vattene"

la figura scomparve.

Morgana si guardò ancora una volta intorno, poi corse via, non era spaventata, ma non comprebìndeva...

ancora.

perchè di tutte le frasi assurde che quell'uomo le aveva detto qìera quella parola a risuonarle in testa?!

ancora.

arrivò a casa "Tom!" urlò, il padre si alzò dalla poltrona e il fratello corse in salotto "morgana?!"

lei lo osservò poi corse da lui e lo strinse "Morgana che è successo?!" "nulla, nulla ancora"

la mattina dopo Morgana decise di andare a Godric's Hollow, da Dalton. "papà, prendo Alex ed esco..." "va bene, entro le sette a casa" "si"

prese Alex e cominciò ad andare in quella città, la più vicina nel raggio di chilometri. andò a Villa Malfoy senza nemmeno sapere il perchè... ah si, ecco il perchè, perchè era l'unica strada che conosceva.

"e ora?" si chiese guardandosi intorno, una piccola stradina la incuriosì, troppo stretta per passarci a cavallo, quindi lasciò li Alex e si addentrò.

pochi minuti dopo il giovane Malfoy uscì "ei ciao, ma tu non sei il cavallo della ragazza nuova?" chiese prendendolo per le redini "allora, dov'è?" il cavallo indicò col muso la stradina
"di la?" chiese prima divertito, poi realizzò dove.. "no! no no no! di la no!" cominciò a correre lungo quella strada, poco dopo venne raggiunto da Dalton "che calderone ci fai tu qui?!" chiese Scorpius "beh, ti ho visto venire qui preoccupato e ti ho seguito, che succede?"

"la ragazza nuova, la Graunt, sta facendo questa strada..."
"e che c'è di male?"

"non hai proprio idea di cosa c'è qui?"
"beh no, mi sono trasferito solo l'anno scorso"

"giusto...beh... per di qua si arriva lle rovine di quella casa, quella vecchia, quella dove è successo tu-sai-cosa"

"ma veramente io non so cosa è successo la..."

la conversazione continuava senza che i due amici smettessero di correre, Scorpius si lo sapeva, e sapeva che per qualcunque persona sarebbe stato meglio stare lontano da qul posto.. ci si sentiva strani malinconici, i peggiorni ricordi affioravano in quel posto.

"Dalton, devo essere espilicito?!"

"beh, si!"

"oh, Santo Merilino! è il posto dove sono morti James e Lily Potter, quello dove Harry Potter ha avuto la cicatrice... per di qua si arriva alle rovine della vecchia casa Potter!"

Dalton si bloccò di botto, Scorpius lo guardò "dobbiamo fermalra prima che ci arrivi!" disse Dalton riprendendo a correre, con una voce quasi adulta, come se non fosse pienamente coscente delle sue azioni.

la trovarono. alla fine della strada, china sul suolo che piangeva... erano arrivati tardi... scorpis si bloccò non osò avvicinarsi a lei e cercò di bloccare anche Dalton, ma lui non sentì ragioni, andò dalla ragazza e le accarezzò delicatamente la testa, lei alzò il capo e vide Dalton che la osservava con tenerezza negli occhi, lo strinse in vita e schiacciò il viso nella sua pancia, all'altezza dello stomaco, quasi a volerci penetrare, Dalton resistettè al dolore e la strinse a sua volta, le prese dolcemente il viso per le guance "cosa hai sentito?" chiese guardandola negli occhi.

"le urla di mia madre mentre partoriva... e poi, un ultimo urlo, e un sospiro, era morta" disse lei fredda, secca, con voce strozzata, senza smettere di piancere.

si buttò tra le braccia del ragazzo che la strinse "ssssh, stai tranquilla, va tutto bene, ora ci penso io a te, sta tranquilla"

disse lui coccolandola, quasi cullandola per calmarla, lei sollevò il viso per guardarlo negli occhi, gli diede un bacio sulla guancia e poi tornò com'era prima "grazie" disse in un sospiro.

"di nulla piccola, di nulla" rispose lui asciugandole le lacrime con le mani

scorpius restava li immobile, lei non si era nemmeno accorta della sua presenza, dopo un po si addormento, Dalton avvolse con una mano le gambe e con l'altra la schiena e la prese in braccio, la riportò al cavallo la mise su, salì accanto a lei e la riportò a casa.

bussò tre volte, Tom arrivò ad aprire e vide il giovane Zabini che teneva in braccio la sua sorellina, addormentata "è molto stanca, non la svegli, la porti a letto" Tom prese la sorellina

"grazie Dalton, mene ricorderò" poi chiuse la porta e la riportò in camera

"si anche io" sussurò lui,riportò il cavallo nella stalla e fece qualche passo per tornare a casa, poi tornò d'avanti a quella porta, bussò di nuovo "posso andare a salutarla? giuro che non la sveglio" Tom acconsentì

Dalton salì, le accarezzò il viso, poggiò la mano sul suo finaco e le diede un bacio sulla guancia "dormi bene piccola"

fece per andarsene, ma lei gli prese la mano

"dormi qui con me?" chiese lei, senza aprire gli occhi

lui sorrise e si distese accanto a lei abbracciandola "va bene, e ricorda: ora ci penso io a te!"

una settimana dopo Morgana si era addattata perfettamente, come se davvero fosse cresciuta lì... la casa era nel bel mezzo di una campagna, non troppo lontana da Godric's Hollow, ai margini di un piccolo paesino che una volta rispendeva ed era pieno di lussuose ville, ora era un paese del quale erano rimaste solo rovine, nelle case meno mal messe ancora si potevano trovare resti di oggetti di vita quotidiana delle persone che una volta erano abitate lì; al centro del paesino una lussuosa villa, che ora era solo macerie, con una specie di etichetta che diceva "casa Riddel".

forse la grandezza della casa, la posizione, l'aria di inquieta che si respirava intorno ad essa, o forse l'etichetta... oppure ancora tutte queste cose insieme incuriosivano la giovane strega.

aveva da poco scoperto le sue origini e ora era pronta ad affrontare il mondo, si sentiva invincibile... e sapeva, per mezzo dei libri su Harry Potter, che in quella casa era passato il più grande Mago Oscuro di tutti i tempi, persona che da sempre vedeva come idolo o ispirazione... la forza, la determinazione, anche l'arroganza e l'egoismo, ogni tratto del suo carattere la affascinava a tal punto da voler scoprire più cose possibili su di lui.

quella mattina, appena alzata quardò fuori dalla finestra e vide la casa nel paesino, si vestì e racchiuse i capelli in una treccia di lato, scese in cucina dove il padre e il fratello stavano già seduti a tavola a fare colazione. si fermò alla porta, li osservò e dopo aver sorriso andò a sedersi al suo posto, uno dei lati della tavola quadrata, in mezzo al padre e a Tom seduti al lati paralleri.

"buongiorno Morgana, dormito bene?" chiese il fratello passandole una fetta di pane

"nuongiorno Tom, so molto grazie." rispose

il padre stava zitto e li osservava, fiero come mai si era sentito prima di quel momento, quante volte aveva sognato di riavere la famiglia riunita, finalemnte tutti insieme; ed ora eccolo li a fare colazione coi suoi figli, Tom, il figlio maggiore, quello che in ventiquattro anni non gli aveva procurato nemmeno una delusione e che aveva sempre provveduto a lui, e ora c'era pure Morana, la dolce bambina che da quando era arrivata aveva portato calore e speranza in quella casa e, selo sentiva, i suoi figli insieme gli avrebbero portato enormi soddisfazioni... ma un posto del tavolo restava vuoto, un lato non aveva ne sedia ne piatto apparechiato per la colazione, eccolo, quel vuoto che da 11 anni lo tormentava era tornato, la morte della sua adorata moglie... quel posto spettava a lei...

una voce dolce e leggera lo distolse dai suoi pensieri, Morgana si alzò da tavola e prese la borsa a tracolla "vado nel paesino, voglio andare a vedere casa Riddel" diede un bacio sulla fronte al padre e uscì, Tom si alzò e sparecchiò la tavola "mamma?" chiese vedendo lo sguardo cupo del padre
"si... manca anche a te?"

"come non potrebbe?... padre, so che questi 11 anni sono stati duri, la vita di un uomo senza nemmeno una presenza femminile è dura, ma ora c'è Morgana... l'hai vista, da quando è tornata non sei mai solo, ti presta attenzione e, ammettilo, ti ricorda la mamma... ha lo stesso modo di fare, di vestire, di parlare, di muoversi... addirittura i suoi stessi gusti. papà, la mamma è sempre stata con te, e ora che c'è lei nelle nostre vite la sentirai ancora più vicina. telo prometto"

"grazie Tom, ho solo paura che la nostra famiglia non cela faccia."
"siamo i Graunt! cel'abbiamo fatta per secoli! cela faremo ancora!"

 

 

 

 

Morgana socchiuse il cancello dell'enorme casa ed entrò nel giardino

l'erba secca le accarezzava i piedi scalzi, con solo delle infradito addosso, gli alberi spogli mossi leggermente dal vento, il loro frusciare, rumori che avrebbero inquietato chiunque, ma non lei.

andò avanti, guardando dritto d'avanti a se il portone della casa, lo raggiunse, spinse la porta e entrò...eeee...

nulla. il vuoto. solo polvere. ragnatele. pochi mobili di legno grezzo.

un rumore.

"chi c'è?" chiese lei voltandosi.

un altro rumore alle sue spalle.

"sciocca ragazza, non dovresti essere qui!" la voce qupa e tremante.

"e chi melo impedisce?!"

"io!" all'improvviso si ritrovò d'avanti una figura incappucciata con una maschera.

di primo impattò si spaventò ma poi, notata la maschera tornò tranquilla, incrociò le braccia al petto "pensa un po', io non ho ne paura ne alcuna intenzione di andarmene"

"ti farò andar via io allora!" disse l'uomo prendendole con forza il braccio, il piccolo marchio che aveva sul polso spaventò l'uomo che mollò la presa

"vattene, e non tornare" disse indietreggiando

"e chi melo impedisce?"

"ragazza, tu ancora non conosci questo posto, vattene, imparerai a conoscerlo più avanti... vattene"

la figura scomparve.

Morgana si guardò ancora una volta intorno, poi corse via, non era spaventata, ma non comprebìndeva...

ancora.

perchè di tutte le frasi assurde che quell'uomo le aveva detto qìera quella parola a risuonarle in testa?!

ancora.

arrivò a casa "Tom!" urlò, il padre si alzò dalla poltrona e il fratello corse in salotto "morgana?!"

lei lo osservò poi corse da lui e lo strinse "Morgana che è successo?!" "nulla, nulla ancora"

la mattina dopo Morgana decise di andare a Godric's Hollow, da Dalton. "papà, prendo Alex ed esco..." "va bene, entro le sette a casa" "si"

prese Alex e cominciò ad andare in quella città, la più vicina nel raggio di chilometri. andò a Villa Malfoy senza nemmeno sapere il perchè... ah si, ecco il perchè, perchè era l'unica strada che conosceva.

"e ora?" si chiese guardandosi intorno, una piccola stradina la incuriosì, troppo stretta per passarci a cavallo, quindi lasciò li Alex e si addentrò.

pochi minuti dopo il giovane Malfoy uscì "ei ciao, ma tu non sei il cavallo della ragazza nuova?" chiese prendendolo per le redini "allora, dov'è?" il cavallo indicò col muso la stradina
"di la?" chiese prima divertito, poi realizzò dove.. "no! no no no! di la no!" cominciò a correre lungo quella strada, poco dopo venne raggiunto da Dalton "che calderone ci fai tu qui?!" chiese Scorpius "beh, ti ho visto venire qui preoccupato e ti ho seguito, che succede?"

"la ragazza nuova, la Graunt, sta facendo questa strada..."
"e che c'è di male?"

"non hai proprio idea di cosa c'è qui?"
"beh no, mi sono trasferito solo l'anno scorso"

"giusto...beh... per di qua si arriva lle rovine di quella casa, quella vecchia, quella dove è successo tu-sai-cosa"

"ma veramente io non so cosa è successo la..."

la conversazione continuava senza che i due amici smettessero di correre, Scorpius si lo sapeva, e sapeva che per qualcunque persona sarebbe stato meglio stare lontano da qul posto.. ci si sentiva strani malinconici, i peggiorni ricordi affioravano in quel posto.

"Dalton, devo essere espilicito?!"

"beh, si!"

"oh, Santo Merilino! è il posto dove sono morti James e Lily Potter, quello dove Harry Potter ha avuto la cicatrice... per di qua si arriva alle rovine della vecchia casa Potter!"

Dalton si bloccò di botto, Scorpius lo guardò "dobbiamo fermalra prima che ci arrivi!" disse Dalton riprendendo a correre, con una voce quasi adulta, come se non fosse pienamente coscente delle sue azioni.

la trovarono. alla fine della strada, china sul suolo che piangeva... erano arrivati tardi... scorpis si bloccò non osò avvicinarsi a lei e cercò di bloccare anche Dalton, ma lui non sentì ragioni, andò dalla ragazza e le accarezzò delicatamente la testa, lei alzò il capo e vide Dalton che la osservava con tenerezza negli occhi, lo strinse in vita e schiacciò il viso nella sua pancia, all'altezza dello stomaco, quasi a volerci penetrare, Dalton resistettè al dolore e la strinse a sua volta, le prese dolcemente il viso per le guance "cosa hai sentito?" chiese guardandola negli occhi.

"le urla di mia madre mentre partoriva... e poi, un ultimo urlo, e un sospiro, era morta" disse lei fredda, secca, con voce strozzata, senza smettere di piancere.

si buttò tra le braccia del ragazzo che la strinse "ssssh, stai tranquilla, va tutto bene, ora ci penso io a te, sta tranquilla"

disse lui coccolandola, quasi cullandola per calmarla, lei sollevò il viso per guardarlo negli occhi, gli diede un bacio sulla guancia e poi tornò com'era prima "grazie" disse in un sospiro.

"di nulla piccola, di nulla" rispose lui asciugandole le lacrime con le mani

scorpius restava li immobile, lei non si era nemmeno accorta della sua presenza, dopo un po si addormento, Dalton avvolse con una mano le gambe e con l'altra la schiena e la prese in braccio, la riportò al cavallo la mise su, salì accanto a lei e la riportò a casa.

bussò tre volte, Tom arrivò ad aprire e vide il giovane Zabini che teneva in braccio la sua sorellina, addormentata "è molto stanca, non la svegli, la porti a letto" Tom prese la sorellina

"grazie Dalton, mene ricorderò" poi chiuse la porta e la riportò in camera

"si anche io" sussurò lui,riportò il cavallo nella stalla e fece qualche passo per tornare a casa, poi tornò d'avanti a quella porta, bussò di nuovo "posso andare a salutarla? giuro che non la sveglio" Tom acconsentì

Dalton salì, le accarezzò il viso, poggiò la mano sul suo finaco e le diede un bacio sulla guancia "dormi bene piccola"

fece per andarsene, ma lei gli prese la mano

"dormi qui con me?" chiese lei, senza aprire gli occhi

lui sorrise e si distese accanto a lei abbracciandola "va bene, e ricorda: ora ci penso io a te!"

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Capitolo 5
*** la lettera ***


quando la piccola Morgana si sveglò sentì una mancanza accanto a se "dov'è Dalton?!" si chiese, aprì gli occhi di colpo si ritrovò un maestoso barbagianni colorato di varie tonalità di marrone comodamete appoggiato sul suo cuscino accanto a lei, nel becco una busta di carta che sembrava antica per via del colore leggermente giallastro, chiusa da un sigillo rosso con lo stemma di Hogwarts.

di primo impatto Morgana sobbalzò mollando un urlo, poi si calmò, accarezzò con prudenza il rapace eprese la busta. Tom e Dalton corsero in camera sua "che è successo?!" chiese il fratello preoccupato

"ti abbiamo sentito urlare... tutto bene?" continuò Dalton andondosi a sedere accanto a lei

"tutto bene... tutto bene...mmh...vediamo...se per tutto bene intendi che hai preso un infarto perchè la persona con cui ti eri addormentata la sera prima è sparita, ed eri convinta che ti avrebbe protetta da qualsiasi cosa, ma poi aprendo gli occhi vedi che questa persona non c'è e per di più ti ritrovi le zampe di un pennuto gigante sul tuo cuscino che per di più ha pure dei gran bei artigli... -sospirò e fece una piccola pausa- si va tutto merlinamente bene!" fece un sospiro e si lasciò cadere sul letto, Tom e Dalton si guardarono e si misero a ridere

"come si vede che non sei cresciuta qui con me e papà!" rise Tom

"si beh... non certo per mia scelta" rispose fredda lei, il volto di Tom si incupì, lei alzò il busto e andò ad abbracciare il fratello "ei, scusami... è stato un risveglio piuttosto brusco"

"ma si certo, tranquilla" la guardò e sorrise, era incapace di mettere il broncio alla sua sorellina .

Dalton li guardò dolcemente "che teneri... perfetto, il momento zuccheroso è finito, Morgana, guarda" disse prendendo la busta che lei aveva lasciato cadere a terra all'arrivo dei due ragazzi.

"cos'è?!" chiese lei al fratello

"come cos'è?! è la lettera per Hogwarts!" rispose il fratello

"co...cosa?! dici davvero?!"

"confermo io, sai, l'ho ricevuta giusto ieri mattina" disse Dalton entusiasta...

"e che dice?!" chiese lei curiosa

"che hai vinto un viaggio al Polo Nord! Dai Morgana! secondo te che può dire una lettera spedita dalla più grande scuola di magia e stregoneria di tutti i tempi?!" chiese Dalton ironico

"sorellina, aprila e lo scoprirai" morgana osserò prima il fratello, poi la busta, poi Dalto, poi per la seconda volta la busta, poi di nuovo suo fratello e infine chiuse gli occhi e afferò la busta, la tastò per un paio di momenti, come se avesse paura che fosse una presa in giro e che la busta fosse vuota, poi la aprì e dentro un foglio

"cara signorina Morgana Angela Graunt,

siamo lieti di informarla che lei è stata ammessa alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

col 1° settembre comincerà il vostro primo anno ad Hogwarts, l'occorrente è scritto nella pergamena allegata a codesto foglio insieme al biglietto per il treno che il 1° settembre alle 11 in punto partirà dal binario 9 e 3/4 per arrivare ad Hogwarts.

appena vi arriva la lettera mandateci un gufo con la risposta.

cordiali saluti

Minerva McGranitt

La Preside."

"allora? che dice?" chiese Tom sorridendo

"che... il... 1°... settembre...sarò...ad...HOGWARTS..." non ci credeva... non riusciva a crederci.. aveva vissuto 11 anni della sua vita trattata come una schiava e ora, tutto ad un colpo e senza preavviso, aveva una famiglia, degli amici, un migliore amico fantastico e stava per andare ad Hogwarts.

"non ci credo, andrò ad Hogwarts! è...è... èMAGNIFICO! ma... oh porco Godric! io parto il 1° settemnre... siamo il 29 agosto!" disse lei spaventata... doveva ancora prendere tutto, e se non riusciva a prendere tutto in tempo?!

"oh Merlino! hai ragione, vieni, prendi il mantello che andiamo...su su.. muoviti" disse Tom

"Tom!" "che c'è Morgana?!" morgana si guardò i piedi ancora scalzi

"non posso uscire in pigiama!" Tom la guardò e rise

"giusto, Dalton vieni di la mentre la nostra Morgy si veste"

"ma magari le serve una mano per vestirsi, è molto meglio se resti qui"

"no Dalton! muoviti! fuori!" disse Tom indicando la porta "e tu sbrigati, Morgy"

"okok, ma...NON CHIAMARMI MORGY!"

poco dopo i tre erano a Diagon Alley.

"volete qualcosa da bere prima che andiamo a prendere le cose?" chiese Tom indicando i tre manici di scopa

"no grazie, andiamo dai!" disse Morgana cominciando a correre per il lungo viale che ai lati aveva vari negozi, la strada di ciottoli e la gente che andava in giro senza un ordine preciso, gente con mantelli e cappelli a punta che osservavano le vetrine.

Dalton la guardò e le sue labbra si incurvarono in un sorriso "aspettami!" urlò cominciando a correre anche lui. Tom gli corse dietro pensò sorridendo

il mantello di Morgana svolazzava dietro di lei mentre correva infrangendo l'aria, poi, all'improvviso, si bloccò d'avanti a un enorme, maestoso edificio di marmo bianco, grandi scale portavano al portone e le colonne che ricordavano l'antica arte greca ne mostravano la via, Dalton e Tom la raggiunsero, entrambi col fiatone "che posto è?" chiese lei incantata a guardare quel palazzo "è la Gringott, la banca dei maghi, è uno dei posti più sicuri al mondo"

rispose Dalton, Tom cominciò a salire i gradini "venite, dobbiamo prendere delle cose anche qui"

"ma se è una banca...?!" disse Morgana seguendolo "appunto, con cosa pensi di pagare i libri, la bacchetta, le divise e tutto l'occorrente?" chiese Tom.

"ma anche io ho una camera blindata tutta mia come cel'aveva Harry Potter a 11 anni?"

"no, quella sel'ha quando diventi maggiorenne o sei orfano, tu non sei nessuno dei due quindi la dividi con papà..." rispose Tom continuando a camminare lungo il tappeto rosso che c'era sul pavimento una volta oltrepassata la grande entrata "e tu cel'hai una tutta tua?" chiese Dalton

"si, visto che sono maggiorenne, e ci va tutto il mio stipendio da insegnate, oh beh, quasi tutto... qualche sfizio melo toglo anche io... ora buoni per un attimo eh!"

disse fermandosi d'avanti a una specie di cattedra molto alta, dietro la quale lavorava un elfo

"buongiorno, la signorina Morgana Graunt vorrebbe avere accesso alla sua camera blindata"

"avete la chiave signorina?" chiese l'elfo

"veramente io....." cominciò lei "no, cel'ho io" disse Tom porgendo la chiave, "bene, seguitemi"

i tre ragazzi lo seguirorono e arrivarono ad un carrello

"ragazzi, io vi aspetto qui" disse Dalton "oh, non essere sciocco, on dirmi che hai paura?!" disse Morgana salendo su quella specie di carrello che si trovava su una rotaia

"ah, ah, ah... pa...paura... io?! tzh, lo sai con chi stai parlando?! Griffondoro era un codardo in confronto a me"

"bene, allora sarò felice di vederti con i colori rosso e oro tra 3 giorni... ma se sei così coraggioso perchè non vieni con noi?! "
"perchè ac'ho provato una volta... e devo dire che alla mia vita ci tengo"

"bene... a me sembri più un tassorosso che un audace serpeverde... però fa come vuoi... non vedo l'ora di vederti con i colori rosso e oro, ciaoooo" finì lei, e nel giro di due secondi Dalton salì sul carrello "dimentichi con chi stai parlando, splendida! io, il rosso e l'oro non andiamo d'accordo! ora fai muovere questo trabicolo prima che la mia mente torni sana!" disse lui

"questo è un serpeverde con le palle nei posti giusti! bravo!"

il carrello cominciò a correre, talmente veloce che a Morgana parve quasi di volare per un attimo... discese lunghissime in cui le rotaie erano perpendicolari al solo, giri della morte e trabocchetti di ogni genere. poi tutto ad un colpo si bloccò, con una frenata che per poco non spaccò i denti a Tom

Morgana sospirò, prese fiato e poi urlò:" rifacciamolo!"

"ma neanche morto!"esclamò Dalton

"concordo con lui..." disse Tom scendendo ancora traballante dal carrello

i due ragazzini lo imitarono "emh, ho bisogno di un bagn..." disse Dalton ma non fece in tempo a finire la frase che... tutta la colazione che aveva mangiato quella mattina finì sul pavimento "...ok..scherzavo.. non mi serve più" "oddio, Dalton... ma che schifo!" esclamò Morgana

"beh, almeno ora sto meglio" controbattè lui sorridente "gratta e netta" disse Tom mentre l'elfo apriva la camera blindata 394, dentro non c'era un grnchè... monete d'oro e argento erano tutte raggruppate inun angolo, mentre in quello opposto c'erano quelle di bronzo e al centro gioielli o similare, i vecchi tesori di famiglia... "non è molto, però basterà" disse Tom prendendo un pugno di galeoni, uno di falci e uno di zellini.

"passiamo un attimo pure nella mia che è qua accanto" l'elfo aprì la camera 393, leggermente più piena della precedente e Tom fece lo stesso lavore che aveva fatto prima, slo che li mise in un sacchetto separato.

pochi minuti dopo erano di nuov fuori, sotto la luce del sole "bene, e ora a prendere tutto!" esclamò entusiasta il ragazzo

"si!" disse Morgana ricominciando a correre

"ma a quella non si scaricano mai le batterie?!" chiese Dalton

 

prima di fare compere andarono ai tre manici di scopa per fermarsi un attimo e riflettere

"allora, due succhi di zucca e una burrobirra con lo zenzero"disse Tom al cameriere "bene, ora, Morgana prendi la lista dell'occorrente per Hogwarts" lei fece come le era stato detto e lo lesse:

 

"Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts



Uniforme. Gli studenti dovranno avere:
Una divisa invernale in tinta unita (nero)
Una divisa estiva in tinta unita (nero)
Un cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
Un paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
Un mantello invernale (nero con alamari d’argento)

Libri di testo.
Tutti gli allievi del primo anno dovranno avere una copia dei seguenti testi:
Guida pratica alla Trasfigurazione, volume primo, di Emeric Zott
Manuale degli Incantesimi, volume primo, di Miranda Gadula
Teoria della Magia, volume unico per tutti gli anni, di Adalbert Incant
Le Forze Oscure: guida all’autoprotezione, volume primo, di Dante Tremante
Infusi e pozioni magiche, volume primo, di Arsenius Brodus
Storia della Magia, volume primo, di Bathilda Bath
Mille erbe e funghi magici, volume unico per i primi cinque anni, di Phyllida Spore

Altri accessori
1 bacchetta magica
1 calderone (in peltro, misura standard 2)
1 set di provette di vetro o cristallo
1 bilancia d’ottone
1 calamaio d’argento o di bronzo
penne d’aquila o d’oca
1 penna prendi-appunti (facoltativa)
Inchiostro (nero o colorato)

e se si desidera si può portare anche un animale come: gatto, rana/rospo, topo o gufi, barbagianni, civetta di qualsiasi specie.

si ricorda che agli tudenti del ptimo anno NON è permesso portare una scopa privata, esse verranno fornite dalla scuola."

 

 

finita la pausa cominciarono andando a prendere le divise da madam McClan

poi andarono al Ghirigoro a prendere i libri "Tom, Dalton, pesano leggermente tutti questi libri... meli portate voi?" chiese la ragazzina sforzando per il peso che stava portando, "si certo, datemi tutto un attimo" Tom prese sia le divise che i libri, scomparve e riapparve senza nulla "ho portato tutto a casa...ora le cose per le lezioni" disse una volta tornato... presi il calderone, il set di provette, la bilancia, le penne, ecc... mancavano solo la bacchetta e un animale

"bene, la bacchetta bisogna andare a prenderla da Olivander" disse Dalton cancellando dalla lista la bacchetta con una penna d'oca.

arrivarono da Olivander

"buon... buonpomeriggio" disse lei osservando il posto pieno di bacchette si sentì terribilmente capita,com'era possibile che quel posto le piacesse così tanto?

"respira aria buona qui, signorina Graunt?" chiese un uomo molto anziano dalla voce simpatica e un enorme sorriso, che comparve da dietro uno scaffale, Olivander.

"si..." disse lei sospirando e guardandosi intorno sorridendo

"allora...la bacchetta, oh, buongiorno signorino Zabini, come va la bacchetta nuova? ebano, 12 pollici e mezzo, nucleo di corde di cuore di drago indeformabile... sbaglio?"

"no, signor Olivander, non sbaglia, comunque va bene, molto bene!" disse sorriendo.

nel frattempo MOrgana si era avvicinata alla scatola lunga e sottile che si trovava sul bancone

"ha trovato qualcosa di interessante signorina?"

"questa...questa bacchetta... non so spiegare... ma... sento come...se mi stesse chiamando, senza parlare..."

"curioso, la ragazza che sen'è appena l'aveva comprata qualche giorno fa e mel'ha riportata perchè aveva dato fuoco alla madre, dice che la bacchetta aveva scritto, trammite incantesimi chiaramente, che non vuole vivere con dei nati babbani... è curioso che ora questa bacchtta sia attratta da lei...signorina... la privi, la provi"

disse prendendo la bacchetta che stava nella scatolina.

appena Morgana la prese si sentì incredibilmente forte, invincibile...

"oh...si si si... perfetto... è lei signorina... è lei la vera proprietaria della bacchetta...ebano, 14 pollici e mezzo, piuma di fenice, sorprendentemente sibilante... perfetto direi perfetto!"

"grazie signor Olivander... arrivederci"

"di nulla signorina, ho la sensazione che ci rivedremo presto" disse lui sfoderando un gran sorriso

"allora a presto signor Olivander, buona giornata"

"buonagiornata signorina Graunt, anche a lei professore e anche al signor Zabini... buona giornata".

una volta usciti Morgana si sentiva una persona nuova, in pace con se stessa e col mondo...

"bene, adesso manca solo un animale" disse lei tranquilla "andiamo all'emporio del gufo allora" rispose Dalton.

entrati in quel negozio appese alle pareti e sospese in aria c'erano gabbie che avevano animai di tutti i tipi, il suo sguardo si soffermò su un gufo selvatico completamente nero dagli occhi gialli, come quelli di un serpente "voglio questo"

"questo?" chiese la commessa "si questo! non ha sentito?!" rispose sgarbato Dalton

"si, è che... beh, si, insomma... da quando è arrivato sono successe solo sgiagure e disastri... è pericoloso..." Morgana non la stava ascoltando... aprì la gabbia, tutti si aspettarono ghe il gufo volasse via, la commessa era già pronta a urlare, ma con gran sorpresa il gufo andò a posarsi sulla spalla di Morgana

"beh, velo levo dai piedi, da adesso è il mio gufo..." si voltò a guardare il fratello "se posso..." "certo che puoi sorellina" preso il gufo... avevano tutto

tornarono a casa... "grazie Dalton" disse Morgana per salutarlo quando lo riaccompagnarono a casa

"prego... anzi, grazie a te... ho passato una giornata stupenda, vedrai ci divertiremo un mondo ad Hogwarts!"

"lo penso pure io! a lunedì alloa, ci vediamo alla stazione"

"ciao Morgana..."

lei lo salutò con la mano e fece per andarsene, lui restò ad osservarla, quando ebbe fatto circa 5 passi la chiamò "eh, dimmi Dalton"

lui corse da lei e la strinse "volevo solo dirti che in poco tempo sei diventata la mia migliore amica, ti voglio bene!"

lei contraccambiò l'abbraccio "anche tu per me Dalton, pure io tene voglio tanto, davvero davvero tanto! ma ora devo andare, ciao"

"ciao piccola"

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Capitolo 6
*** 1° settembre 2017 ***


quella mattina Morgana alle 6 era sveglia, si vestì in maniera comoda ma elegante: i jeans stretti e attillati mettvano in risalto le sue forme, la camicetta bianca con i primi due bottoni sbottonati e scarpe da ginnastica un po più eleganti del normale, i capelli scolti le cadevano perfettamente sulle spalle in un modo quasi selvati, che se avesse avuto un altra persona sarebbe stata vista come una che non si pettinava da secoli, ma su di lei cadevano magnificamente e davano l'impressione di essere un taglio pensato a lungo e realizzato con cura, lo sguardo era intensificato da una matita e del mascara nero e le labbra da un lucidalabbra nude che dava brillantezza e luce al suo volto, già raggiante di suo grazie ai mille sorrisi che sfoderava.

6.30 era già a fare colazione "buongioro, come mai sveglia così presto?" chiese il padre mattiniero che seduto in poltrona leggeva la copia giornaliera della "gazzetta del profeta"

"dovevo prepararmi e devo ancora finire di riempire il baule e poi per le 10 vorrei ander via di casa in modo di essere al binari entro le 10.15 per prendere i posti che più mi aggradano sul treno e fare conoscenza e..."

"RESPIRA! respira bambina mia, non ti corre dietro nessuno, e sta calma, anche se ti svegliavi alle 8 riuscivi a fare tutto" disse il padre senza distogliere o sguardo dal giornale.

Morgana si fermò, guardò il padre sorridendo e andò a sedersi sul bracciolo della poltrona accanto a lui, posò le mani sulle sue spalle e gli baciò la fronte

"che dice di interessante il giornale?"

"mah, nulla di che... parlano del fatto che con oggi riapre Hogwarts eccetera eccetera..."

"molto specifico... sopratutto l'eccetera eccetera, vero padre?"

i due risero "vado a finire di preparare il baule"

poche ore dopo lei e suo fratello erano pronti.
"bene, allora, Tom, si un buon insegnate come hai fatto fin ora e... Morgana fai la brava, studia e... ricordati... che sono molto fiero di te, e lo sarebbe stato anche tua madre!" disse il padre con gli occhi velati dalle lacrime

"grazie padre, ora però dobbiamo andare o faremo tardi su Morgana, andiamo".

pochi minuti e la maestosa stazione di King Cross era d'avanti a lei prima di entrare due mani le coprirono gli occhi, lei mise le sue sopra di esse, le tastò "Dalton!"

"come hai fatto a indovinare?"

"sono una strega...ricordi?"
"come dimenticare... ci aspetta un anno bellissimo ne sono sicuro! io conosco unsacco di persone e tele presenterò tuuuuuuutte!"

"grazie Dalton, ti confesso che sono un po agitata"

"ma vai tranquilla... oh, ecco guarda, quella è la famiglia Nott, la donna è la zia di Scorpius, Daphne Greenga, l'uomo è THeodore Nott, mentre lei è Hindya che ha solo un anno in più di noi e infine c'è Norbert , è un nostro coetaneo ed è un mio carissimo amico. ora telo presento!"
"oh no, Dalton sei impazzito?! NO!" rispose lei, ma era troppo tardi Dalton era già partito a passo rapido verso quel ragazzino dai capelli castani perfettamente pettinati e sistemati col gel, la corporatura massiccia di un fisichino niente male e gli occhi scuri "ei Zabini, come tela passi? finalmente Hogwarts, neh amico?!"

"si, già grandioso, senti, volevo presentarti una mia carissima amica, anzi, in realtà è la mia migliore amica, Morgana! Morgana vieni!" lei si avvicinò fingendo un sorriso -questa mela paghi- pensò tra sè e sè

"piacere Morgana Graunt" disse lei porgendogli la mano

"il piacere è tutto mio, sono Nott, Norberth Nott" rispose lui stringendole la mano

"Morgana, vai ad avvisare tuo fratello che noi andiam sul treno" suggerì Dalton

pochi attimi dopo lei era in uno scompartimento lussuoso, insieme a Dalton, Scorpius, Nott e la gemella di Dalton, Maia, lei era una ragazza molto simpatica, dolce e solare infatti a volte si dubitava sul fatto che sarebbe andata in serpeverde; ma s Morgana in quel momento non importava, le due diventarono amiche da subito.

arrivati ad Hogwarts, all'entrata ad aspettarli c'era un uomo di corporatura robusta, vestito con una camicia, un maglione di lana e dei jeanse, i capelli neri e gli occhi di uguale colore "buonasera voi del primo anno, io sono il Professo Navil Paciock, direttorne della casa di Grifondoro e insegnante di erbologia, ora, noi entreremo nella sala grande dove gli altri compagni più grandi di voi vi aspettano, vi chiamerò in ordine alfabetico, vi poserò il cappello parlante sulla testa e verrete smistati in una delle quattro case che vi ricordo sono: Griffondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde.

bene, in fila ordinata grazie"

le porte si aprirono e i ragazzi del primo anno, seguendo il professore entrarono nel mezzo di una sala lungissima, quattro tavolate apparecchiate ogniuna coi colori della propria casa, alla fine della stanza una tavolata messa in posizione perpendicolare rispetto alle altre quattro, quella degli insegnati, Morgana in quella tavolata cercò lo sguardo di suo fratello che le rivolse un caloroso sorriso, lei contraccambiò e notò le candele che pendevano dal soffitto grazie e il cielo stellato che formata il soffitto grazie a un incantesimo.

al centro della stanza uno sgabello con sopra il cappello parlante, il proffessor Paciock prese una lunga pergamena

una donna alta e magra, dai capelli grigi e gli occhi color nocciola che portava gli occhiali e indossava una lunga veste verde e un cappello a punta di uguale colore, che sedeva nel mezzo della tavolata si alzò in piedi:

"buonasera a tuttie benvenuti a questo nuovoe magico anno qui ad Hogwarts, per i nuovi arrivati mi presento, sono la Professoressa Minerva McGranitt, Preside di questa scuola ci tenevo ad augurare di persona un buon anno a tutti, ora avverrà la cerimonia dello smistamento, in cui voi del primo anno verrete smistati nella casa più adatta a voi, Griffondoro, diretta dal professor Paciock, Erbologia;

Tassorosso, dal carissimo professor Rufh, storia della magia -sembrò alzarsi dalla tavolata un fantasma, quando venne chiamato quel professore-

corvonero, dal professor Vitius, incantesimi -si alzò un uomo al quanto basso-

e per ultimo ma non meno importante Serpeverde diretta dal più giovane professore che abbiamo ad Hogwarts, il sigor Graunt, difesa contro le arti oscure.-Tom si alzò e levò il calice come per brindare-

vi faccio presente che finchè sarete ad Hogwarts la vostra casa non sarà soltanto un dormitorio ma anche la vostra famigli, ogni voto positivo o azione positiva che farete le farà guadagnare punti, quelle negative perdere punti e alla fine dell'anno la casa con più punti riceverà la coppa delle casa.

bene, direi che ho detto tutto, che inizi lo smistamento!"

disse levando il calice e poi risedendosi

a quel punto il cappello cominciò a parlare

"di anni ne son passati più di mille ormai

da quando in questa scuola entrai

le cose da allora non son cambiate

la scuola ha quattro case separate

e ordunque vi smisterò

e la via giusta per voi vi indicherò

sarà Griffondoro la via vostra?

casa fatta per i coraggiosi, audaci e leali da metter in mostra.

Corvonero se avete la credenza

che la virtù più grande sia l'intelligenza

per tassorosso è buon segno

se considerade buono il duro impegno

o Serpeverde sarà la vostra via

se dei più grandi astuti seguita la scia

suvvia or dico la caa miglior per voi indicerò

ma è grazie alla vostra scelta, se in quella casa vi metterò"

finita la filastrocca il professo Paciock srotolò la pergamena e cominciò a chiamare

"Cerystain Goyle" la ragazza dai capelli mossi color oro che le arrivavano alle spalle e gli occhi marroni andò a sedersi sullo sgabello e il vecchio cappello a punta ora rovinato le venne posato sulla testa

"mmmh dunque... beh...vediamo...ci sono! Serpeverde!" la ragazza tutta contenta raggiunse la tavola decorata di verde

"Morgana Graunt" chiamò il professore, nella sala calò il silenzio mentre Morgana raggiungeva lo sgabello

"mh, ah era molto tempo che aspettavo che lei si sedesse qui, c’è coraggio qui dentro, oh si molto -disse avendo capito i pensieri di Nerissa impaurita all'idea che potesse metterla in griffondoro- ma c’è anche molta intelligenza, ma manca la modestia vedo, c’è desiderio di imparare e di dimostrare ciò che si sa fare, tassorosso non fa proprio per te, tendi ad impegniarti al minimo raggiungendo comunque un ottimo risultato; corvonero… direi che è meglio di no, no no, c’è troppo egoismo e troppa poca modestia… quindi…"

"emh, scusi, ma vorrei che dica che vado in serpeverde prima di aver fatto 17 anni, sa signor capello, non tutti viviamo in eterno, e io non intendo passare la mia preziosa vita seduta qui!"l’intervento di Morgana fece gelare il sangue nelle vene della professoressa Mcganitt, non che preside.

"data la tua risposta, mi preoccupa metterti in serpeverde, potresti diventare anche troppo grande,… potresti portare pericoli, distruzione, dolore… forse… griffondoro… si ci staresti bene tra i griffondoro, in fondo il fegato non manca, e nemmeno il disprezzo per le regole!"

Il viso di Morgana si fece cupo e tetro

"dica serpeverde e basta! Sappiamo tutti che sono destinata a stare li!"

"infondo, chiunque potrebbe portare distruzione…. E data la tua ultima risposta, griffondoro non fa per te, c’è troppo male che scorre in queste vene… ma attenta, i tuoi poteri sono grandi, usali nel modo corretto…

Ebbene… mi tocca dirlo… Morgana Angela Graunt, è stato un piacere conoscerti… e sono lieto di informarti che la tua casa sarà… SERPEVERDE!!" concuse il cappello tra gli applausi degli altri serpeverde e del fratello della ragazza che tutta contenta andò al tavolo dei serpeverde, dove un ragazzo biondo dagli occhi azzurri le porse la mano

"ciao, piacere io sono Luoise Weaslay, terzo anno"

lei strinse la mano sorridendo "pensavo che i Weaslay fossero tutti buoni in griffondoro?!"rispose lei

"beh Morgana io sono l'eccezzione che conferma la regola!" esclamò lui

Electra Zabini si mise tra i due

"complimenti piccola Graunt, vedo che hai conosciuto Lu, è il mio migliore amico"

"gia, grazie Electra"

una volta arrivata al tavolo Morgana non seguì più lo smistamento, alzava lo sguardo ogni tanto giusto per capire a che punto erano o se c'era qualcuno di interessante

"scorpius Malfoy" chiamò il professore

il ragazzo andò a sedersi sullo sgabello "serpeverde!" disse il cappello ancor prima che esso gli fosse posato in testa.

il ragazzo andò a sedersi accanto a Crystain presentandosi a tutte le persone che gli porgevano la mano.

poi guardò Morgana e le porse la mano"abbiamo cominciato nel modo sbagliato, ripartiamo: molto piacere signorina Graunt io sono Scorpius" lei sorrise e gli strinse la mano "piacere mio signor malfoy"

nel frattempo Norbert Nott li raggiunse "ma tho guarda, un Nott alla mia tavola" disse Scorpius dando una pacca sulla spalla all'amico
"tho guarda un Malfoy seduto al mio fianco, ciao amico, l'hai già conosciuta la signorina?" chiese indicando Morgana, lei e Scorpius si scambiarono uno sguardo d'intesa "diciamo che ho intenzione di conoscerla meglio" rispose sorridendo.

un nome pronunicato dal professore con più entusiasmo degli altri attirò l'attenzione dei quattro serpeverde "Alice Paciock" disse il professore sorridendo.

una ragazza dai capelli neri lunghi e una frangietta così come gli occhi da pantera.

venne smistata in tassorosso dove venne accolsa con calore.

"Albus Potter" annunciò il signor Paciock, Morgana alzò lo sguardo, riconobbe il ragazzo, era il gemello della ragazzina dai capelli color fuoco grazie alla quale aveva ritrovato la sua famiglia.

"mmmh, un caso strano, ma non complicato... si, come tuo padre ci staresti bene tra i serpeverde, ma mentre lui, se non fosse stato per la sua scelta, lo avrei messo in serpeverde... tu ci staresti bene ma non ti ci metterei mai, GRIFFONDORO!" il ragazzo fece un sorriso enorme e andò a sedersi al tavolo

"ccomplimenti Al!" disse Fred il cuginno, scompigliandogli i capelli

"bravo Albus, cel'hai fatta!" esclamò James dandogli una pacca sulla spalla, chiamandolo per la prima volta per nome e non "pulce".

"Lily Potter" disse il professore

"sarà in griffondoro" disse Scorpius a Nott "come mai ne sei così sicuro?" chiese l'amico

"beh, la conosco è troppo poco odiante dei mezzosangue per esssere serpeverde, e poi... è una Potter!" "zitti scemi! voglio ascoltare!" disse Crystain.

"signorina Potter, lei si che è un caso come suo padre. fegato, disprezzo per le regolema anche ambizione e astuzia... non saprei... forse... ma si... visto che non hai nulla di obbiettare e entrambe ti vanno bene... Serpeverde!"

l'intera sala calò nel silenzio, James e Albus a bocca aperta, così come tutti i Weaslay e Scorpius; Morgana invece sfoderò un gran sorriso; Lily si alzò dallo sgabello sorridendo e raggiunse la tavolata verde, li il suo sorriso sparì, notando che motli non la degnarono nemmeno di uno sguardo, si mostrò orgogliosa ma restò immobile non sapendo dove andare.

Morgana si alzò dal suo posto e la raggiunse, le prese la mano e la portò al posto accanto a lei "molto piacere, Morgana graunt" Lily sorrise mentre gli occhi cominciavano a riempirsi di lacrime "Lily Potter" poi si avvicinò al suo orecchio "grazie!" le sussurò

"di nulla... tu mi hai dato una famiglia che mi adora, è giusto che tu abbia almeno un' amica"

Luoise si porse in avanti "cuginetta, so che sarà dura con la nostra famiglia, lo è stata anche per me... ma guarda il lato positivo: tu non sarai sola! ci sono io qui con te!"

Lily lo abbracciò "oh scusa Morgana"

"tranquilla, ah, e come c'è lui ci sarò anche io!" disse, "scusa, ma posso abbracciarti?" chiese lily diventando del colore dei suoi capelli "certo!" rispose Morgana e Lily le gettò le braccia al collo di slancio. Morgana la strinse e sorrise dolcemente.

"ciao Potter" salutò Scorpius

"sera Malfoy, così siamo pure nella stessa casa" disse Lily lasciando l'abbraccio

"a quanto pare, sarà un anno davvero interessante" concluse alzando il calice di succo di zucca quasi in suo onore e con un ghigno; Lily lo ignorò e guardò lo sgabello dove una ragazza in carne dai capelli catsano scuro e gli occhi di un misto tra il verde e l'azzurro dirigersi verso il tavolo dei griffondoro

Crystain, che stava seguendo tutto lo smistamento guardò il piccolo gruppo, al quale in quel momento si aggiunse una ragazza dai tratti giapponesi e i capelli neri,Chein Sparcks, "ma qualcuno ha idea di chi sia quella?" Nott e Scorpius si girarono a guardare la ragazza indicata, quella che poco prima era stata smistata in Griffondoro,

Scorpius tornò a girarsi verso Morgana, "non deve essere nessuno di importante, se no la conoscerei" disse prima di bere un sorso di succo di zucca

"deve essere una mezzosangue..." commentò Nott imitando l'amico.

"si chiama Johanne Smith, e per vostra informazione è purosangue, okey, non sarà di una famiglia come la vostra, ma l'ultimo nato babbano che ha avuto in famiglia era la sua bis nonna, quindi è una purosangue a tutti gli effetti" disse Lily con tono scontroso.

in quel momento accanto a Lily si sedette una ragazza dai capelli ricci color mogano, la carnagione scura e tratti orientali. Morgana la guardò con un po di disprezzo, non sapeva perchè ma non le ispirava nulla di buono. poi chinò il busto verso Scorpius "e quella è?" chiese

Crystain si chinò vicino a loro "quella, quella è Rahianna Vane... una della peggior specie"rispose scospius con disprezzo

"mezzosangue o maganò?" chiese Morgana incuriosita, "nessuna delle due, anzi... purosangue di tutto rispetto... ma il suo cognome è quello di sua madre.. e non di certo perchè il padre è morto -spiegò Crystain, Morgana fece una faccia perplessa- beh, non si sa bene chi sia suo padre, la mandre è andata con così tanti uomini che non ne ha idea..."

"un test di paternità no?" chiese morgana con tono scontato..

"si ricordasse quelli con qui usciva in quel periodo forse lo avrebbe fatto.." finì Crystain.

"la Weaslay... Rose, è in Griffondoro, chi aveva dubbi?" chiese Nott

"beh, dopo che la Potter è in Serpeverde non mi stupirebbe se la figlia della Grenger finisse in tassorosso" rise Scorpius.

"zitti! tocca a Dalton!" disse Morgana, tutto il gruppetto si girò a guardare

"ah, il bello e stronzo. Serpeverde!" dissa il cappello, Dalton raggiunse il tavolo e si sedette tra Morgana e Luoise, stringendo l'amica

"maia zabini" chiamò il professore, electra e Dalton la guardarono, così come tutti i serpeverde che già la conoscevano

"mh, maia… maia zabini… dolce, sensibile, coraggiossa, intelligente, leale, fiduciosa…. Mh, scontrosa, vendicativa… davvero non saprei, sei perfetta in ogni casa…"

<> Electra teneva gli occhi sulla sorellina e le dita incrociate…

<>i pensieri di Morgana la portavano su un suo grande desiderio, non avrebbe sopportato che quella che in poco tempo era diventat una grande amica amica finisse in una casa che non fosse la sua….

<>sperava Dalton per la sua sorellina, sapeva che l’avrebbe resa felice essere in serpeverde…

"mh, davvero non saprei dove metteri… ah meno male che sento il tuo desiderio, se no davvero non saprei… ne sei convinta?" maia annuì sorridendo…"bene, allora, se ti fa felice, cara, dolce maia… come volevi tu, sei una piccola serpeverde!!"

Molti serpeverde applaudirono con forza e alcuni pure fischiarono, la piccola maia si avviò verso il tavolo della sua casa, sorridendo.

finito lo smistamento e la cena i ragazzi raggiunsero i dormitori nei sotterrani li si salutarono.

"Lily, vieni, sei in stanza con noi" disse Morgana prendendole la mano, entrarono nella stanza circolare 5 letti a baldacchino, 5 armadi, 5 comodini, 5 scrivanie e 5 bauli, ogniuno ai piedi di ogni letto, un grande tappeto di mochette verde stava al centro della stanza, e un bagno reale con vasca idromassaggio, doccia e tutto ciò che serviva.

Morgana si sistemò tra Lily e Maia...

si sentiva bene, in un posto che era quello giusto per lei.

p.s. aspetto recensioni, anche critiche... se le credete necessarie... aspetto con ansia il vostro parere

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Capitolo 7
*** primi giorni, primi problemi ***


sognava... sognava di volare sulla scopa per la prima volta, il suo volto che spezzava l'aria andando avanti a velocità estreme... sognava, ora cadeva dalla scopa, cadeva... ma braccia forti l'avevano presa, un ragazzo di colore dagli occhi chiari, Dalton, il suo Dalton...

sognava, sognava Morgana, sognava.

un rumore forte e fastidioso fece scomparire il sogno, una sveglia

"chi diavolo è il pazzo mezzosangue che mette la fatturatissima sveglia alle 5 di mattina?!" chiese Maia furiosa con la testa ancora immersa nel cuscino, Lily e Morgana guardarono storto Chein

"ei, non sono stata io! non guardate me! guardate lei!" disse indicando Rahianna che intanto si era tolta la mascherina per gli occhi e si dirigeva verso il bagno per lavarsi la maschera verde ai cetrioli, per rendere la pelle più morbida e liscia, che aveva sul viso; appena questa chiuse la porta del bagno Maia alzò il viso dal cuscino "IO..." si alzò dal letto, l'espressione furiosa avrebbe spaventato pure un dissennatore "...ORA..." cominciò a incamminarsi a passo da zombiee verso il bagno "...LA...", arrivò alla porta del bagno e la spalancò violentemente "...AMMAZZO!" concluse.

la ragazza si asciugò il viso e la guardò perplessa "che hai da guardare?! sembri una pazza"

"pazza io?! PAZZA IO?! ma sentila! ha parlato quella che ha messo la sveglia alle 5!" rispose infuriata Maia, lei era dolce è vero, ma non appena sveglia.

"non divento così splendidamente perfetta senza qualche sacrificio!"

"non divento dolce, calma, gentile, paziente e tollerante senza alemno 8 ore di riposo, IO!" controbbattè Maia sempre più infurita.

"sarà... ma la mia pelle non diventa così morbida e liscia senza almeno un ora di tempo la mattina" rispose altezzosa rahianna alzando il mento con fare arrogante

"oh fidati, se continui così non avrai più bisogno di tempo... per il semplice fatto che non avrai più la pelle! se ribecco la sveglia alle 5 giuro che ti squarto! ora, riporta il tuo fatturatissimo fondo schiena su quel calderone di letto prima che ti cruci!"

"io non seguo gli ordini di nessuno!" rispose la ragazza con la sua arrognaza anche se si sentiva un misto di paura e mancanza di fegato nel tremolio della sua voce; Maia alzò la mano per tirarle un pugnio, Morgana si alzò di scatto e le raggiunse giusto in tempo per fermare Maia che aveva già caricato il braccio "dai Maia, torna a dormire abbiamo ancora un ora, basta che quella non faccia troppo casino nel prepararsi ed è tutto a posto... dai Maia calmati" disse riaccompagnandola al suo letto

"brava, calma quella pazza. prima che la faccia calmare io a son di sberle... e dille che le mie regole di bellezza non le farebbero male, vista la faccia che si ritrova!"

Maia non ci vide più, Morgana capì, infondo la Vane sel'era cercata... e la lasciò.

Maia tornò velocemente in bagno dove la ragazza la guardò torvo con un misto di paura sebbene fosse una ragazza mingherlina la rabbia le metteva forza, e lo schiaffo arrivò bello in piena guancia a Rahianna Vane che poche ore dopo aveva uno splendido stampo rosso a forma di mano sulla guancia sinistra.

poi sorrise, "sai morgana, non ha più senso tornare a dormire, cominciamo a prepararci... per oggi un ora in meno di sonno non mi farà male... guarda, già mi sento più calma!" disse guardando Rahianna che si toccava la guancia dolorante, con un sorriso quasi angelico.

a colazione però quella frase s'era già smentita, era stanca... tanto stanca... si addormentò con la faccia spalmata sul toast con la marmellata di zucca, i capelli scompigliati e occhiaie molto evidenti, "ciao sorellina" disse Dalton euforico quando arrivò al tavolo seguito da Scorpius e Norberth

"non osare rivolgermi la parola!" scandì chiara Maia

"ma che ha?" chiese allora Dalton a Lily, la più vicina, sedendosi accanto a Crystain

"chiedilo a miss pelle perfetta!" rispose scontrosa Morgana guardandola con sguardo torvo, i tre ragazzi e Crystain si voltarono a guardarla, mentre ella si accomodava sulla panca, a metri di distanza da loro

"santo Salazar, ma che ha sulla guancia?!" chiese Crystain stupefatta

"mi ha provocata..." rispose Maia senza alzare la esta dal toast

"ha messo la sveglia alle 5 quella pazza!" continuò Lily

"e quindi tu le hai tirato quel ceffone?" chiese Scorpius ridendo

"beh...si!" rispose Maia

"io ti stimo!" disse Crystain cominciando a ridere anche lei seguita da Dalton e Nott.

"bene, ora andiamo o faremo tardi" disse Morgana alzandosi e prendendo la ormai famosa borsa a tracolla in jeans

Maia la imitò prendendo la sua borsa in pelle di drago, Nott la guardò: un po' della marmellata che era sul toast le era rimasta sulla guancia

"emh,... hai una cosina..una cosina qui" disse indicando la sua guancia, lei prese un tovagliolo e chiese cortesemente il punto esatto, lui le prese il tovagliolo di mano e pulì

"proprio qui" disse pulendo, i due si guardarono

"emh, grazie"

"di... di nulla... beh...andiamo"

usciti dalla Sala Grande, pochi passi più avanti Scorpius si bloccò con in volto un espressione pietrificata, quasi spaventata

"che hai dimenticato, amico?" chiese calmo nott

"nulla, ma una domanda, dove stiamo andando?" chiese a sua volta Scorpius tornando normale

"emh, aspetta, ora controllo l'orario" disse Dalton rovistando nella borsa a tracolla

Morgana ebbe un espressione terrorizzata per un secondo, poi raggiunse Scoprius

"capito" gli sussurrò all'orecchio

"brava, quanto ci mettono a capire anche loro seconfo te?" rispose scorpius guardandoli divertiti

"ragazzi, fermi tutti, non ho l'orario!" esclamò Dalton, Crys e Nott cominciarono a guardare nelle loro borse, così come Lily, Maia era troppo stanza per agire.

"okey, se nessuno di noi ha l'orario... come facciamo a sapere dove andare?!" chiese Lily spaventata

"meno di quanto pensassi in effetti!" disse calma Morgana

"ah, Merlino, il prof. li ha dati tutti a me visto che non arrivavate" spiegò Crys battendosi il palmo della mano sulla fronte

"grande, e dove sono?" chiese Nott sorridendo tranquillo

"emh... veramente.. li ho dimenticati in sala grande!"

"Crys.... tu... sei..."

"si Dalton ti incazzi dopo con lei, prima li recuperiamo, arriviamo in classe in tempo e poi la uccidi!" gli disse Scorpius tirandolo verso la Sala Grande per un braccio

"Porco Godric non ci sono!" esclamò Crys

"siamo nella Merda!" disse dalton demoralizzato

"cercavate questi?" chiese un ragazzo alto, dalle spalle grandi e tartaruga nei punti giusti che si intravedeva leggermente dalla camicia, capelli biondi scompigliati e occhi di un caldo color mare, la sua espressione da "sono figo e peccatore" attraeva da due anni le ragazze della scuola, la fauna femminile di ogni casa sospirava al suo passaggio, sarà stato il suo essere figo, la sua sicurezza, il fatto che era figlio di uno dei più grandi mangiamorte del mondo, il suo essere così attratto da qualsiasi cosa venisse considerato peccato o il maledetto modo di far sembrare il fatto di frequentarlo una cosa proibita.

all'udire quella voce il gruppetto si girò ed eccolo li, perfetto come sempre, con sguardo malizioso e sorriso beffardo; le quattro ragazze a bocca aperta sembrarono sciogliersi alla vista di tale perfezione che poteva avere solo un diavolo venuto dal cielo.

signore e signori era lui, Charles Rosier.

mentre le ragazze per poco non si mettevano a venerarlo il trio formato dai tre ragazzi lo guardò scocciato, in mano aveva i loro orari "si, cercavamo proprio quelli, grazie"

disse Dalton scontroso

"come mai celi avevi tu Chuck?" chiese Nott con lo stesso tono dell'amico

Chuck prese per i fianchi Crystain e l'avvicinò a se... mentre lei guardava i suoi occhi splendidi, lui le accarezzava delicatamente i capelli portandoli dietro le orecchie

"beh, ho visto che una ragazza da urlo li lasciava qui è ho pensato fossero una buona scusa per conoscerla meglio, ciao splendore sono Charles Rosier ma tutti mi chiamano Chuck , ma a te è concesso di non chiamarmi, prendimi mollami un bacio sulle labrra e ti basta per avermi accanto a te. qual'è il tuo nome invece, raggio di sole?"

"crystain Goyle, ma per tutti sono Crys... ma tu puoi"

"non chiamarla proprio e volarle alla larga!" disse Gordon , un ragazzo robusto dagli occhi dello stesso colore di Crystain e i capelli di un color mogano scuro, che frequentava il secondo anno, prendendola per un braccio e tirandola via delle prese di quel ragazzo.

"perchè? sembra un ragazzo così fig... emh, così simpatico" rispose Crystain che sembrava sotto effetto di un incantesimo d'amore, Chuck sorrise malizioso

"l'hai sentita, vuole stare con me, e poi tu chi sei per portarmela via delle grinfie così? non dirmi che sei il ragazzo perchè uno splendore come lei non uscirebbe mai con uno come te..."

"in effetti no... sono il fratello, quindi o ora smammi o ti becchi quattro calci nel culo, e non mi servono incantesimi per farti a pezzi seriamente!"

"non ne dubito, visto il tuo peso... ma per tua informazione sono battitore nella squadra di serpeverde, neanche a me serve la bacchetta per distruggerti!"

"aaaah, l'hai sentito, gioca pure a quidditch!" disse Maia a Morgana con un sorriso incantato.

"forse, ma qui non hai il bolide a proteggerti e, credimi, noi Goyle non saremo bravi nei duelli ma quando si tratta dell'onore di un famigliare non ci ferma nessuno. quindi lasciala stare o t'arriva un calcio che non ti permetterà più di salire sulla scopa, smamma!"

"va bene, tanto prima o poi ti ribecco! e tu bocconcino, ci vediamo in classe" concluse chuck accarezzando dolcemente il mento di di crystain

"Crys, ma ti sei bevuta il cervello?!" chiese Gordon guardando la sorella.

"eddai, è carino!" disse Crys con sussurri di affermazione da parte delle altre tre ragazze

"mah, non mene intendo..." rispose lui incorciando le braccia

"come non tene intendi?!" esclamò quasi isterica crys

"scusa sorellina se non sono gay!" a questa frase Scorpiu, dalton e Nott scoppiarono a ridere.

"ciao ragazzi, ma piuttosto, lui ha 13 anni, come cazzo può essere che sia nella vostra classe?!" chiese gordon dopo aver riso leggermente anche lui

"a quanto pare non ha passato gli esami un bel po di volte e ora è ancora al primo anno, noi cel'abbiamo pure nella stessa camera.." spiegò Dalton

"bella sfiga guarda..." commentò Lily

"fratellino, facciamo cambio di camera? tu vai nella stanza con le ragazze e io con quello schianto di Chuck!" propose Maia facendo gli occhietti dolci da cerbiatto in direzione di suo fratello che ci pensò un attimo

"non sarebbe una brutta cosa, ma mica sono così scemo da lasciare che la mia sorellina stia in camera con quel bastardo che mela stupra da un momento all'altro...e se non ci pensa lui perchè muore pirma ucciso da qualche fratello o fidanzato di qualche altra ragzza ci pensa uno di questi due bellimbusti qua!-indicò Scorpius e Nott che fecero la faccia da angeli- mi credi così idiota?!"

"in verità si..." rispose Maia con vocina dolce

Dalton ci restò male "...stronza..." Morgana gli si avvicinò e lo abbracciò da dietro, all'altezza dell'ombelico, poggiò il mento sulla sua spalla, stando in punta di piedi essendo molto più bassa di lui, "ma poverino il mio Dalton, sappi che io non ti credo idiota... no no!" disse dolce e poi gli diede un bacino sulla guancia

"grazie piccola" rispose lui dandole a sua volta un bacio sulla fronte e allontanandosi, solo per andre lui dietro e stringerla, nello stesso modo che aveva fatto lei, senza che dovesse stare in punta di piedi... "meglio?!" chiese lui dolce

"si molto grazie" rispose lei teneramente

"ma..mi sono perso qualcosa?!" chiese Gordon osservandoli "ti sei messo con lei?"

"cosa?! oh.. no no no! è solo la mia migliore amica.."

"detesto l'idea di rovinare questo dolce momento... ma... ci siamo persi la prima ora..." disse Lily guardando l'orologio

Maia guardò gli orari "erbologia"

"che gran perdita..." commentò Crys ironica

"già ma ci conviene correre perchè tra...-guardò l'orologio al polso di Lily- 5 minuti esatti dobbiamo essere da tutta l'altra parte del castello per l'ora di... Tuo Fratello, Morgana!"

Morgana si bloccò e spalancò gli occhi in uno sguardo pietrificato "merda! siamo fregati!"

il gruppetto cominciò a correre.

"eccoci!" esclamò Scorpius appena arrivarono "cel'abbiamo fatta, non siamo in ritardo"

i 7 ragazzi occuparono l'ultima fila, Crys in banco con maia, Scorp e Nott e Dalton con Morgana... " e Lily?" chiese quest'ultima notando che lei non avrebbe avuto nessuno di qul gruppetto al suo fianco

"non preoccuparti, vado a sedermi vicino a Johanne smith, la consco bene... è una mia grande amica" disse sorridendo e andando al posto indicato

"ecco perchè non potrà mai essere una di noi" disse Scorpius a Morgana, dalton e Nott guardandola con disprezzo.

la porta si spalancò e Tom entrò velocemente, indossava quella che sembrava la stessa divisa degli studenti ma al posto dello stemma della casa aveva lo stemma di Hogwarts.

"buona mattina ragazzi! io sono il professor Graunt, Tom Orfin Graunt e insegnò difesa contro le arti oscure, non credo che i libri possano aiutare a prepararvi alla vita vera chr vi aspetta, quindi vi avverto fin da ora che faremo molta pratica.

mmmh -osservò attentamente la classe- già prevedo che quell'ultima fila di serpeverde non mi piacerà mo voglio darvi fiducia...bene, ora... dunque... cominciamo da una cosa facile, semplice ma essenziale, l'expelliarmus , sappiate che non pretendo che impaiate immediatamente gli incantesimi ma che ci mettiate impegno e vi concentriate su ciò che state facendo, mi sembra chiaro e logico.

non voglio che ci sia assoluto silenzio durante le mie ore, perchè è impossibile da una classe di undicenni, ecceto te Charles , ma pretendo una certa chiarezza, io e ogniuno di voi dobbiamo poter sempre capire cosa sta accadendo.

si lo so che parlo molto e apprezzo l'attenzione che mi state dando, ma ora ho finito e cominciamo,dunque, le ragazze raccolgono le borse e le mettono dalla parte della cattedra mentre i ragazzi spostano i banchi ai lati dell'aula. ora" ciò che il professore aveva ordinato di fare fu fatto rapidamente.

"ora disponetevi a coppie nell'aula, con ordine, grazie. bene, molto bene,

ora prendete la bacchetta, il movimento è questo: fate trequarti di cerchio e poi colpite -mostrò il movimento da fare con la bacchetta- e la pronuncia corretta è Expelliarmus, detto in modo molto chiaro, bene, ora passerò tra voi per correggervi dove sarà neccessario mentre voi a coppie proverete l'incato, prego potete cominciare"

Dalton è Morgana si guardarono negli occhi "chi cmincia?" chiese lei con la bacchetta pronta

"mmmh, prima le signore" rispose Dalton chinando il capo come una sorta di inchino.

"prima gli anziani" cotrobattè lei sorridendo

"che cavolo chiedi chi inizia se poi vuoi che cominci io?!"

"non lo so... mi andava... dai comincia.."

"okey...mmmh...-respirò profondamente- Expelliarmus!" disse, nulla, non accadde nulla, riprovò per tre volte "ci...ci vuole pratica... tutto qui! dai prova tu!" Dalton in quella frase cercò di nascondere la voce delusa e scocciata, ma non gli riuscì.

Morgana si scrocchiò le spalle "Expelliarmus!" l'incantesimo prese in pieno la mano di Dalto che lasciò andare la bacchetta che volò all'indietro

"bene! molto molto bene! continua così! molto brava signorina Graunt." la elogiò Tom, cioè il professore.

quando la lezione finì, pochi attimi dopo, i due uscirono conversando tranquillamente

"come diavolo ci sei riuscita?!" chiese Dalton sbalordito

"la fortuna del principiante?!" rispose lei.

"modesta, il fatto è che sei brava..."

"sarà qualcosa di genetico... credo..."

"sei brava... ti costa tanto ammetterlo?"

"in effetti si, dai andiamo.. non voglio perdermi la prima lezione di volo!"

il campo da Quidditch, li si tenevano le lezioni di volo, le borse e gli zaini tutti raggruppati in un angolo del campo, ogniuno degli alunni con in mano una scopa e le ragazza tutte coi capelli raccolti.

"emozionata Morgana? se non sbaglio è la tua prima volta sulla scopa" disse Crys andandole vicino da dietro, mentre Morgana guardava il cielo con un espressione serena sul volto

"già. emozionata...emh... un po', non vedo l'ora di iniziare..." rispose Morgana con un gran sorriso, era elettrizzata all'idea di poter finalmente sfidare la gravità e volare.

un fischio, Madama Bumb arrivò in campo velocemente, "buongiorno ragazzi, disponetevi in due file..oh Rosier, vedo che non ti hanno ancora promosso, speriamo che il terzo sia quello buono... bene, mettete la scopa alla vostra destra, a terra. stendete la mano sopra la scopa e dite forte e chiaro 'SU!' pronti? bene, provate"

i ragazzi fecero come aveva detto, due file, in una i ragazzi di serpeverde e nell'altra quelli di griffondoro, Morgana guardò Daltn alla sua sinistra e poi, con lo sguardo, lo sorpassò per guradare Scorpius che l'aveva chiamata

"che c'è?" chiese lei

"nulla, voglio vedere se cela fai... noi siamo tutti cresciuti in famiglie di maghi, abbiamo già volato, tu no... voglio vedere come tela cavi, dai prova!" rispose Scorpius sorridendo

Morgana guardò la scopa, le dita tese e la mano sicura, chiuse gli occhi e tirò un sospiso

"Su!" sclamò guardando la scopa che si alzò e le arrivò in mano.

"e brava la mia strega!" esclamò Dalton battendole il cinque

"che dici Malfoy, mela cavo?"chiese lei ridendo

"non sei male, ma ti è servita la preparazione... guarda e impara...-tese la mano sulla scopa- Su!" la scopa gli arrivò in mano

"visto? è così che si fa... dai non male come prima volta..."

"non male?! è stata grande! tu la prima volta c'hai messo 2 ore per farla salire! melo ricordo bene.. imparammo insieme, abbiamo imparato nel giardino di casa mia un giorno delle feste di Natale 4 anni fa!" disse Crystain ridendo

"non ho mai capito se ci mettesti così tanto per il freddo che congelava la scopa o proprio perchè sei cisto!" concluse Crys ridendo, seguita da Dalton, Norberth e Morgana...

nel frattempo Dalton, Crys e Maia avevano fatto salire la scopa...

"dai Lily facci vedere!" disse Maia guardandola sorridente

Lily annuì, tese anche lei la mano sulla scopa e chiudendo gli occhi disse un "su!" secco e deciso, la scopa le arrivò in mano

"non sei male per essere una Potter!" disse Scorpius

"Malfoy falla finita, mia madre ha giocato in una delle più grandi squadre inglesi e mio padre era un grandissimo cercatore, lo sanno tutti! smettila, non fai altro che umiliarti solo!" disse Lily con tono scontroso.

"figure di cacca Scorpy..." rise Dalton

"non - chiamarmi - Scrpy! solo mia madre può!" rispose lui

"tua madre ti chiama Scorpy?!" risse Nott

"beh... Nott pensa per te che non hai ancora tirato su la scopa!" rispose Scorpius scontroso.

Nott si infuriò "ora ti faccio vedere! Su!" la scopa non si mosse

pensò "su! Su?! SUUUUU!!" la scopa non si alzà per più di qualche centimetro da terra.

"fatturatissima scopa!" disse mettendosi a cavalcioni su di essa

"non per dire, troll, ma quella scopa non si è ancora mossa da terra, non aiuta se tu ci sali sopra...sai?" rise beffardamente Dalton

Nott si tirò su, con le gambe ancora aperte e la scopa tra di esse.

"sta zitto! troll lo dici a tuo padre non a me! e poi non è colpa mia se questa Fatturatissima Scopa non va... Su!" in quel momento la scopa si alzò arrivando con uno scatto e forza sui... gioielli di famiglia... di Norberth, per poi ricadere a terra.

Norberth lanciò un urlo, poi, scostatosi dalla scopa, si lasciò cadere a terra tenendosi le parti basse, il viso gli diventò rosso, trattenne il respiro e poi... urlò... "santo Salazar, Porco Godric, maledetto Merlino, Porca Bacchetta che dolore!"

di primo impatto gli altri due ragazzi fecero una faccia che era un misto di schifo e dolore

"aiha!" disse Scorpius, "quello doveva far male!" commentò Dalton.

la voce di Nott divenne più acuta "questo faceva male!" disse... nel frattempo buona parte dei griffondoro e anche qualche serpeverde si misero a ridere, Maia si chinò affianco a Nott, gli mise una mano sulla spalla "Nott? serve qualcosa?" gli chiese con dolcezza

"in effetti si... delle palle nuove..."rispose lui, contorcendosi dal dolore.

Madama Bumb arrivò scortata da crys "ecco vede prof?"

"oh santo cielo, vieni, vieni caro, riesci ad alzarti? ah bene... allora potevi prendere colpi peggiori..." disse la professoressa aiutandolo ad alzarsi

lui fece il gesto delle corna con una mano "ma thiè! seli becchi lei i colpi peggiori!"

"ringrazia che hai preso una bella botta o saresti espulso, ora andiamo in infermeria e nessuno si muova da qui e nessuna scopa in aria se ci tenete ai vostri studi!"

Madama Bumb e Norberth andarono in infermeria.

Albus, Rose e altri ragazzi di griffondoro ancora ridevano commentando la scena.

"ma avete visto che roba? fa tanto il galletto e poi non riesce a far alzare una scopa!" rise Albus con Luke Archibald, Cristian Berbul e Taylor McFarrol.

"Al smettila!" disse Lily facendo un passo verso Albus con tono deciso

"da quando lo difendi Lily?" chiese il fratello incrociando le braccia al petto

"da quando lo conosco.. ho scoperto che è un tipo simpatico, smettila!"

"hai sentito Al?! neanche un giorno che lo conosce e già tradisce la sua famiglia per quei viscidi serpeverde" disse una ragazza di colore, i capelli neri scalati e gli occhi come quelli di una pantera, Taylor.

"che hai detto dei serpeverde scusa?!" chiese Crys con un tono per niente gentile.

"che siete viscidi, ch'è sei sorda?!" chiese quello più robusto del gruppetto, un ragazzo in carne dai capelli castani e gli occhi verdi, Cristian

"ho sentito perfettamente, le stavo dando la possibilità di rimediare al suo errore!"

rispose lei altezzosa

"che sarebbe stato?!" chiese scontroso Cristian

"l'errore è stato quello di darci dei viscidi, stupido mezzosangue, un grosso errore!" disse Morgana a testa alta e fiera.

"un grosso errore... beh Graunt, più o meno come la tua nascita..." disse Luke, un ragazzino biondo dagli occhi scuri, basso e un po rotondetto, ma non troppo.

"hai firmato la tua condanna a morte!" esclamò Scorpius prima di tirargli un pugno nello stomaco

"bel destro amico!" esclamò Dalton sorridendo.

"cos'è Malfoy?! ora difendi pure le magonò?!" chiese Albus con un sorrisetto beffardo.

Scorpius era pronto a tirare un altro gancio. "no Scorpius! voglio farlo io..." disse Morgana facendo qualche passo avanti verso Albus

Lily tacque, non sapeva da che parte stare, loro l'avevano accolta a braccia aperte (beh meno Scorpius ma lui era un caso a parte), ma al era pur sempre suo fratello....

Morgana gli andò vicino e avvicinò il labbro all'orecchio "mai insultare un Graunt!" poi gli tirò un pugno nello stomaco, Albus cadde a terra.

"Al nota il fatto che la tua amata sorellina non ti ha nemmeno difeso..." civettò Taylor che sene stava in disparte...

Albus guardò con sguardo cupo la sorella "non hìdici nulla?!"

"mi spiace Al ma tela sei cercata..." rispose lei con sguardo basso.

"...mene ricorderò" disse lui

"traditrice!" disse Taylor puntandole il dito contro

"allora, sta giornata già è cominciata di merda e ora sta peggiorando... mi spiace... davvero perchè io non sono così, ma questa tela sei cercata, oca del cavolo!" disse Maia andandò da Taylor a passo spedito, le abbassò la testa all'indietro tirandole i capelli e poi un bello schiaffo sulla guancia sinistra.

appena ebbe fatto la mollò e tornò tra i serpeverde

"e brava la mia sorellina!"

in quel momento Rose Weaslay, di cui nessuno aveva notato l'assenza, era tornata accompagnata dalla professoressa McGranitt.

appena Crys la vide le si sgranarono gli occhi "emh... ragazzi...-disse per attirare l'attenzione del resto del gruppo che non aveva ancora notato la Preside- siamo nella merda!"

"Zabini, McForrol, Graunt, Berbul, Malfoy, Archibald, Goyle, Potter e altra Potter in direzione, subito!" i nove ragazzi fecero come detto a sguardo basso.

Chuck si avvicinò a Dalton, "non so quale delle tre sia più sexy.. se la bionda, la mora o la nera... per te?!"

"piano a come parli! primo la mora è mia sorella, si è bella ma più di così non ti so dire... secono, la bionda non credo il fratello approvi... e terzo, la nera è la mia migliore amica quindi giù le mani!"

"ah tutto chiaro, la mora non si tocca e la nera l'hai già prenotata"
"si..cioè no! non si tocca e basta!"

"si vabbè... sonon in gamba quelle tre no?!"

"siamo serpeverde... che t'aspettavi?!" rispose Dalton fiero.

"è una cosa intollerabile! come vi è saltato in mente di prendere a pugni questi tre griffondoro?!"

"si ovvio, sempre i griffondoro le vitime e noi serpeverde brutte carogne... ma si! rinchiudeteci tutti ad Azkaban! tanto, sempre colpa nostra è! mi permette?! ma andatevene a fanculo tutti quanti maledettissimi Griffondoro! vi auguro di crepare presto!

e con questo.. ho finito, se vuole mi espella non mi po' fregar di meno... mene vado perchè non ho intenzione di stare a sentire le sue inutili sciocchezze su quanto i griffondoro siano perfetti e menate varie! i miei compagni mi comunucheranno dopo la sua decisione preside. vado nel mio dormitorio... ah, e giusto perchè mi pare di non essere stato abbastanza chiaro - mostrò il dito medio di entrambe le mani ai quattro studenti di griffondoro- fanculo griffondoro di merda!" detto questo scorpius si avviò verso la porta dell'uscita

"Malfoy... un mese di punizione per aver fatto a pugni alla babbana, e altri due per questo tuo illuminante discorso..." disse la McGranitt seria e neutra.

"grazie per non avermi espulso e non comunicarlo a mio padre preside... ora tolgo il disturbo"

"idiota!" disse Crys sedendosi sulla poltrona dell'uficio della preside, i professori Paciock e Graun entrarono in quel momento nell'ufficio

"eccoci professoressa ci ha fatto chiamare?" chiese Paciock entrando

"oh Neville, dopo tanti anni ancora non hai imparato che voi professori potete chiamarmi Minerva? comunque si... alcuni dei vostri studenti del primo anno hanno avuto un litigio alla babbana, il primo giorno di scuola... da quanto mi è stato riferito...corregetemi se sbaglio... il signor Malfoy a tirato un pugno nello stomaco al signor Archibald, la signorina Graunt stessa cosa al signor Potter e la signorina Zabini ha tirato i capelli e un bel ceffone alla signorina McFoller..."

"scusi professoressa... ma stando così le cose... io, la Goyle e la Potter non c'entriamo un calderone nella vicenda...?!" contestò cristian

"eravate li... e dalle vostre faccie si capiva che eravate coinvolti..."

"emh...veramente la signorina Potter ha preferito difendere i serpeverde piuttosto che la sua famiglia.." obbiettò Taylor.

"queste sono scelte soggettive, la sigorina Potter avrà avuto le sue ragioni" rispose il professor Graunt.

"concordo Tom, ora... ci sono sbagli in ciò che ho detto?!" chiese la preside... nessuno osò rispondere, poi Morgana, tenedo lo sguardo basso, parlò con foce fredda e secca "si, molti!"

Tom la guardò stupefatto, "Morgana sei impazzita? peggiorerai la situazione!" disse maia guardandola con occhi sgranati.

"signorina Maia prego lasci parlare Morgana, sono molto interessata a sapere cosa vuole dire..." disse la professoressa incorciando le braccia al petto "racconta... ti prestiamo tutti la massima attenzione... dov'è che ho sbagliato?!"

le labbra di Morgana si incurvarono in un ghigno... "beh... non ha detto che il tutto è cominciato perchè il signor Potter stava deridendo Il signor Nott per il suo piccolo incidente, che Lily gli ha detto di smetterla e per questo è stata accusata di essere una traditrice... ad esempio" comiciò lei...

Crys le lanciò uno sguardo di intesa, uno sguardo che mostrava lealtà, sorrise anche lei

"non ha detto che Scorpius ha colpito Luke perchè questo aveva detto che la nascita di Morgana è stat uno sbaglio, in seguito al fatto che Taylor ha dato dei viscidi ai serpeverde io le ho dato modo di rimediare allo sbaglio e Morgana ha chiarito a Luke quale sbaglio e la sua risposta è stata 'ah, un grosso errore, come la tua nascita Graunt... dobbiamo continuare?!" chiese orgogliosa Crys, le faccie dei quattro griffondoro cominciavano ad essere sempre più rosse, mentre quella di Tom sempre più fiera

"no, direi che può bastare..." disse il professor Paciock, anche lui rosso.

"io invece dico che dovremmo capire TUTTI i fatti, Naville... concorda preside?!" chiese fiero Tom

"concordo pienamente Tom, continuate prego"

Crys, Maia e Morgana si lanciarono uno sguardo di intesa

"beh, Albus ha dato a Morgana della magonò e giustamente lei sel'è presa... e questo spiega anche il suo colpo..." spiegò Maia sorridente

"mh, e il motivo per cui avete colpito la signorina McFoller, signorina Zabini?"

"la signorina McFoller mi ha dato della traditrice... Maia mi ha semplicemente difeso..." rispose Lily che sene stava ferma in un angolo, con sguardo triste.

"si, ma non hanno detto che quando Morgana mi ha colpito la signorina Potter non mi ha difeso" disse Albus quasi urlando "anzi...disse che mel'ero cercata"

"albus! -gridò la preside- tu tela sei cercata!"

la faccia di Albus fu una cosa di impagabile

"questo spiega tutti i colpi... signora Preside.-disse Tom orgoglioso- e dimostra anche che pure i serpeverde sono leali tra di loro, visto che ogniuno di questi colpi è stato dato per difesa di un compagno... potete pure punirli, non dico che una scazzottata alla babana sia una cosa da elogiare, ma sarò fiero dei miei studenti per la solidarietà che c'è in questo gruppetto!" esclamò il professore.

la professoressa McGranitt ci pensò un attimo

"tom, sappi che il signor Malfy ha una punizione di due mesi per uno splendido discorso illuminante di cui ora capisco il senso... ma non tollero in modo in cui lo ha espresso che ci tengo vi facciate raccontare... e direi che non serve informare le famiglia, ma un mese di punizione a testa non velo toglie nessuno... e 5 punti in meno a.... griffondoro... per aver deriso la sventura di un compagno. andate ora... vi ho già fatto perdere una lezione... anche voi professori potete andare"

quando tutti usciro la preside si girò a guardare il muro dietro di se che aveva appesi due quadri raffiguranti il professor Silente e il professor Piton

"che dite? troppo buona?"

"no Minerva, ne troppo buona ne troppo cattiva... scelta giusta... punizione per il modo in cui sono state risolte le cose ma non grave viste le motivazioni che hanno spinto a tale comportamento... approvo la scelta Minerva" disse calmo e sereno il professor Silente.

"grazie Albus... Severus?"

"a mio parere quei quattro griffondoro ricordano troppo Potter, Black, Lupin e minus.... prendere in giro una persona che in quel momento stava soffrendo e insultare persone di rango maggiore al loro... ma soprattutto, cosa che non mi sarei mai aspettato da un potter, chiamare traditrice la stessa sorella... imperdonabile... mentre sono fiero di quei 5 studenti serpeverde... difendersi a vicenda in quel modo, sopratutto per come hanno difeso Lily... persona di cui non sapevano se pìfidarsi o no... comunque la punizione mi è parsa giusta... avrei tolto un po più di punti ai griffondoro però..."

 

"ragazze... l'abbiamo scampata!" disse Crys euforica...

"parlate per voi, mio fratello era li..." commentò Morgana

"evvabbuò... hai sentito i commenti che ha fatto... non ti dirà nulla" la rassicurò maia

"mitica la tua idea di dire alla McGranitt come sono andate realmente le cose! sei stata grande!" Crys abbracciò Morgana

"già... se non fosse stato per quello ora seremmo di nuovo a casa...e credimi... non sarebbe una bella cosa tornare a casa il primo girorno di scuola... soprattutto con i miei..."

commentò maia

"a tua mamma non fregherebbe un calderone... insomma la Parkison... beh... non ti direbbe nulla, insomma... sappiamo che le interessa solo Electra... è Blaise che mi preoccuperebbe..."

"wow... Crys, spetta, intendi dire che... sua madre... è... Pnasy Parkison?"chiese Morgana a bocca aperta

"beh, si..." rispose Maia

"Pansy si è sposata con Blaise?!"

"la domanda giusta non è 'con Blaise..' ma:'si è sposata?!" rise Crys "eddai Maia... lo sai anche tu che tua madre è una...beh... hai capito..."

"si lo so... e sono io la prima a dirlo... non capisco perchè papà sta con lei... sono così diversi!"

"scusa... ma tuo fratello da tuo padre ha preso solo la bellezza?!" chiese crys...ridendo

"si ma.., se lo dici anche tu che non stanno bene insieme... perchè si son sposati?!" chise Morgana sbalordita...

"lo hanno deciso i nonni..."

"qui si spiega tutto!" rispose Morgana sorridendo

"ragazze..?!" disse Lily a bassa voce, con lo sguardo basso

"grazie di avermi difesa prima..."

"di nulla Lily" disse abbracciandola Morgana.

"tu avresti fatto lo stesso per noi..." sorrise Maia

"sembra di no... ma se ci ispiriamo fiducia... tra serpeverdi si fa così! i serpeverde sono una seconda famiglia... se tu ti fidi di loro loro si fideranno di te...ma anche la fiducia è dura da miretarsela..." spiegò crys calma e sorridente

"io come mela sono meritata?"

"beh... primo... eri amica di Morgana quindi stavi con noi... e i Graunt azzeccano sempre di chi fidarsi,..." comiciò Maia

"poi hai difeso Nott e li... anche se non lo ammetterà mai... hai conquistato pure la fiducia di Scorp.. diciamo che se sta per morire e tu sei l'unica persona che può salvarlo ti lascerà salvarlo piuttosto che preferire di lasciarsi morire..." continuò Crys

"quando poi hai detto ad Albus che sel'era meritato e hai detto tutto alla preside... beh... li hai passato ogni prova... meriti la nostra fiducia Potter!" finì Morgana...

Lily sorrise e dovette tratenere le lacrime che aveva per la commozzione "grazie ragazza!" le quattro si abbracciarono.

Lily sentì di trovarsi a casa... avevano ragione... i serpeverde erano una seconda famiglia.

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Capitolo 8
*** James Sirius Potter.... ***


le prime due settimane volarono troppo velocemente e giorno dopo giorno i compiti aumentavano, ma il tempo per farli era poco... la punizione data dalla McGranitt il primo giorno di scuola prendeva 1 ora e 30 al giorno, 1 ora e 30 in meno per studiare...1 ora e 30 in meno per divertirsi con gli altri serpeverde.

"maledetta erbologia e chiunque l'ha inventata!" esclamò Morgana girando le pagine del libro di erbologia con forza e violenza.

la sala comune dei serpeverde si trovava nei sotteranei, sotto il lago nero, la stanza era illuminata da qualche lampada e dalla luce che mandava il fuoco del camino.

il solito gruppetto era a studiare, chi sul divanetto, chi per terra accanto al fuoco, chi seduto al tavolo in maniera composta...

"doveva essere un mezzosangue che non aveva un calderone da fare per inventare una materia così noiosa..." commentò Crys sdraiata comodamente per terra a pancia in giù sottolineando una frase del libro

"veramente l'ha inventata Tassorosso..." disse Maia, che stava seduta comoda, ma in maniera composta, sul divanetto, strusciandosi la punta della piuma sul naso

"eh che ho detto io? mezzosangue che non aveva un calderone da fare..."

"non mi interessa chi l'ha inventata... non mi aiuta a impararla!" urlò isterica Morgana

scorpius che era a gambe incrociate per terra si alzò, prendendo il libro, e andò a sedersi al tavolo accanto a Morgana "non è così difficile... guarda -aprì una pagina già dottolineata del suo libro- ti sottoliei le cose importanti e poi le impari a memoria..."

Morgana guardò la stessa pagina del suo libro, con nulla sottolineato... la lesse velocemente...

"e se non trovo nulla di importante?"

"e se non trovi nulla di importante chiudi il libro e erbologia tela insegno io... allora... vediamo... il tranello del diavolo... che mi sai dire?"

"è una pianta...?"

"ok... siamo messi più male del previsto... vieni qui... allora il tranello del diavolo è una pianta che vive in posti bui come..." cominciò a leggere scorpius, con Morgana accanto a lui

Dalton li guardò storto, Norberth notò la cosa e gli si avvicinò scivolando giù dal divaetto e sedendoglisi accanto.

"che stanno facendo che ti da così fastidio?"

"non lo so... ce insomma... stanno solo studiando ma... ok.. lo dico a te perchè sei il mio secondo migliore amico, ti conosco da sempre e mi fido... ma tu non dirlo ad animaviva o preparati a morire!"

"e se lo dico a un fantasma?!" Dalton gli lanciò uno sguardo pietrificante

"tranquillo stavo solo cherzando... muto come un pesce... dai dimmi"

"beh.. è da un po che... mi da fastidio quando i ragazzi stanno così vicino a lei..."

"come con Maia? beh è normale... è la tua migliore amica allora..."

"no... non come con Maia.. di più... mi da fastidio che le stiano vicino... come se volessi essere io così vicino a lei... mi da fastidio quando i ragazzi dal terzo anno in su la guardano in certi modi... e anche alcuni del secondo... e boh Chuck... ma lui è un caso a parte... una volta l'ho pure sognata... insomma... non so come spiegare.."

"pure di scorp? è il tup più grande amico, come me... insomma.. sai che di lui ti puoi fidare..."

"se vedessi mio padre così vicino a lei non mi fiderei neanche di lui... e sai il rapporto che ho con mio padre..."

"si... si lo so..." disse Nott abassando lo sguardo sul libro di Daltom, che continuava a guardare con sguardo di disapprovazione Morgana e Scorpius

"Dalton? perdona la domanda ma... perchè hai disegnato un cuore sul libro?!" Dalton distolse lo sguardo dai due "che?!" disse guardando l'amico, guardò il libro, prese la gomma e comiciò a cancellare il cuore disegnato in matita "oh Mer.... emh....Merlino! non è nulla!"

"si... Dalton... vuoi avere la mia opinione da psicologo sul tuo caso?!"

"spara dai..."

"ti stai innamorando di Morgana"

"cosa?! tu vaneggi! Morgana è la mia migliore amica punto e basta... ora e sempre!" esclamò Dalton si disse a se stesso senza accorgersene.

"dai torniamo a studiare!"

"come vuoi... ma Dalton... fidati.. forse ora è così... ma prima o poi... tu e lei... ci finite insieme..."

"torna a studiare scemo..."Dalton chinò la testa sul libro ... ma non perse di vista un attimo i due fissandoli con la coda dell'occhio.

pochi minuti dopo Morgana si alzò "vado in biblioteca a prendere il libro di pozioni.. dovremmo studiare più spesso insieme... grazie scrorp.." disse lei dandogli un bacio sulla guancia... in quel momentò Dalton diventò color peperone, il cuore pulsava a velocità fuori dal comune... gelosia.

 

trovato il libro Morgana uscì dalla biblioteca per tornare ao dormitori... appoggiati a un muro 4 ragazzi di griffondoro, quello con la schiena attaccata al muro aveva i capelli rossi, pallido, occhi di un misto tra il verde e l'azzurro e un po di lentiggini sugli zigomi; accanto a lui uno appoggiato al muro di lato, con la spalla... capelli biondo scuro perfettamente in ordine, carnagione olivastra e occhi di un chiaro verde muschio; messo di fronte al rosso un ragazzo di colore, capelli ricci neri e occhi di uguale colore, le labbra forse troppo carnose per un ragazz ma che gli davano un aria interessante e attraente; e infine il ragazzo messo di fronte a quello Biondo, capelli di un color castano scuro, leggermente lunghi e scompigliati...

"ei James, non è lei quella che mi dicevi?" chiese il rosso indicando col mento Morgana che era appena arrivata in quel corridoio, quello dai capelli castano scuro si girò... mostrando uno splendido viso con lineamenti morbidi e splendidi occhi scuri, non si capiva se erano marrone scuro o neri... cambiava a seconda della luce... il ragazzo, James guardò Mirgna e un piccolo arco si formò sulle sue labbra, un sorriso dolce

"si, si è lei!"

"aiha amico... guarda la divisa: serpeverde... brutta razza quelle... tele scegli bene eh!?" rise il ragazzo di colore

"taci chad... che pensi di fare James?" chiese quello biondo

"che domande Michael, lo conosci... ovviamente ci prova!"

"no Fred... con lei ci andrò piano... sembra strano ma Chad ha ragione... è serpeverde... quelle sono fiere, orgogliose, sela tirano e non si sciolgono facilmente... devo prima conoscerla meglio... dolce cavaliere o sbadato romanticone?"

"ah... le conosco le tue tecniche... quella del cavaliere, da bravo griffondoro, ti viene bene... fai lo sbadato!" disse Michael con aria di sfida

"come vuoi, se domani mattina esco con lei mi dai 5 galeoni!"

"andata!" Michael e james si strinsero la mano, poi lui comicniò a camminare nella direzione di Morgana, che lo aveva notato ma aveva subito abbassato lo sguardo per evitare di arrossire.

lui le diede una spallata, non violenta ma abbastanza forte da farle cadere il libro di mano.

entrambi si chinarono a raccoglierlo

"oh scusa! per Merlino che sbadato!"

"no tranquillo, è colpa mia, non guardavo dove stavo andando...scusa"

i due si guardarono e lui sorrise

"ma noi non ci siamo già incontrati?" chiese lei...

"pensavo alla stessa cosa... non sarai un amica di mia sorella... mi pare ti abbia portato a casa una volta... si chiama Lily, Lily potter..."

"si è mia amica... tu devi essere Jame...."
"James si! James Sirius Potter... e se non sbglio tu sei... Angela...?"

Morgana rise..

"in verità... sono Morgana Graunt... l'ho scoperto 2 mesi fa circa... grazie a tua sorella.."

"ma davvero?! allora sei una purosangue di tutto rispispetto.."

"e tu sei un Potter, per di più griffondoro ... non calcoli la storia del sangue..."

"ah, mi hai becchato... no in effetti mi serviva una scusa per farti un complimento che tu potessi aprezzare... il fatto che sei bella devono dirtelo già in tanti.."

"veramente no... sei il primo a dirmelo..."

"ma no... non ci credo! come si fa a non dirtelo dopo aver visto questi splendidi occhi?!"

Morgana sorrise e arrosì, si spostò dietro all'orecchio una ciocca di capelli...

"dovrei tornare al dormitorio, devo studiare..."

"posso accompagnarti... se vuoi?!"
Morgana ci pensò un attimo..

"ma si dai... vieni..." sorrise...

sorrise anche lui "oh lascia, telo porto io il libro... sembra pesante" disse James prendendo il libro

"cela faccio benissimo da sola" rispose lei fiera, ma sorridendo...

lui prese il libro "oh non ne dubito... ma credo che una tale bellezza deve essere pure delicata e che vada trattata con l'attenzione che merita, e visto che ti ho dato contro il minimo che posso fare è portarti il libro..."

"mi fai troppi complimenti" disse dandogli il libro

"ho il vizio di dire ciò che penso... tu non lo fai mai?"

"spesso... molto spesso..."

"e ora che pensi?"

"che sei troppo carino per essere un griffondoro"

"perchè i griffondoro non possono essere belli?"

"si... ma i serpeverde sono meglio.. e poi non mi sarei mai aspettata che il figlio di Harry Potter e per di più Griffondoro fosse così gentile con me..."

"non dovrei?"

"ah come vuoi... da qui vado avanti da sola... non vorrei tu scoprissi dov'è la sala comune e sopratutto la parola d'ordine per entrare... mi fido che tu non mi segui o devo fare un Imperio per farti andar via?" chiese Morgana riprendendo il libro e mostrando un ghigno dolce

"peccatrice... mi piace... non ti spaventa fare una cosa che non va perdonata?"

"in realtà no..."

"mi ispiri sai?... tranquilla... sembri una persona troppo interessante con la quale vorrei parlare ancora ogni tanto.. mene vado..."

"grazie... anche a me piacerebbe conoscerti meglio..."

"spero che sarà una cosa possibile..."

"vedremo... grazie di aver portato il libro e avermi accompagnata"

"grazie a te per avermelo permesso... e per avermi scontrato.." le disse sorridendo in modo dolce, nascondendo il sorriso malizioso.

"ciao James..."

"ciao Morgana"

la ragazza andò per la sua strada e James tornò al dormitorio dei griffondoro.

"ragazzi, domani avrò 5 galeoni in più... ha detto che vuole conoscermi meglio!"

"grande Jamie!" disse Fred battendo il cinque all'amico;

"ah Michael, il nostro Godric ha colpito ancora... per tua sfiga" rise Chad;

"porco Salazar! volevo comprarmi il 'quidditch attraverso i secoli' con quei 5 galeoni!".

"Morgana perchè c'hai messo tanto?!" chiese Lily alzandosi da per terra e andando a prendere il libro...

"ho incontrato un ragazzo... bello, simpatico, gentile... griffondoro... è tuo fratello...James!"

rispose lei sorridendo.

Dalton, Nott, Scorpius e Chuck alzarono lo sguardo.

Nott e Dalton si guardarono mentre Chuck si alzò dal divanetto dove stava beatamente contemplando Crys, Scorpius andò vicino a Morgana con aria stupita

"James Potter? simpatico e gentile?"

"si... problemi?!"

"no,no...libera di fare quel che ti pare... ma io starei attenta se fossi in te. bene vado a farmi una bella doccia calda..."

"Maia, Lily andiamo anche noi in camera? ci cambiamo e ci prepariamo per la cena?"

"si arrivo" rispose Maia

"così ci racconti tutto.. come lo hai conosciuto mio fratello?"

"vado anche io a prepararmi...a dopo" disse Crys andando anche lei in camera.

Nott andò da Dalton "Dalton... tutto ok?!"

"si,si...libera di trombarsi chi le pare e piace.. Potter, Weaslay, Malsoy, Rosier..."

"Dalton calmati! lo vedi che sei geloso?!"

"mah... vado a prepararmi... scusa ma devo restare solo un attimo!" Dalton raggiunse velocementa il dormitorio seguito da Chuck

"Zabini, si vede lontano un miglio che ti piace... e... sta attento... Potter è uno sbruffone, griffondoro, va d'accordo coi mezzosangue, è unguale a suo nonno e tutto... ma è bello, o almeno le ragazze dicono così, e se vuole una cosa sa che tattiche usare per prenderla...

la tipa, la Graunt..."

"Morgana!" chiarì Dalton

"si Morgana... mi sta simpatica e pure tu sembri uno okey... voglio aiutarti... lei sembra avere un bel caratterino... falle capire chi è James Sirius Potter... mostrale quei lati che lui vuole nascondere... se serve ti darò una mano...

anche perchè... odio Potter, non dirlo ma l'anno scorso mi ha rubato la ragazza, e preferirei vedere una gnocca come lei nelle mani di Godric Grifondoro piuttosto che le sue... se il fatto che posso darti una mano ti interessa sai dove trovarmi" concluse Chuck dandogli poi una pacca sulla spalla..

Chuck aprì la porta della camera per riuscire

"Chuck!" disse Dalton

"si?"

"grazie..."

"devo capire che la cosa ti interessa?"

"si.. e non poco... ma non dirlo in giro..."
"tranquillo, ne parliamo sta sera dopo cena, anche gli altri due possono darci una mano... ciao"

"ciao..ah... anche tu sei uno okey!" i due si sorrisero a vicenda

la sera dopo cena, come già detto, Chuck e Dalton ne parlarono anche con Nott e Scrop

"bene... quali sono i lati che dobbiamo mostrarle?" chiese Malfoy

"beh... adora fare scherzi ai serpeverde... e ha un piccolo debole per le scommesse... cerchiamo di scoprire qualcosa da questi punti qui... "

"agli ordini..."

"no Norberth... che poi questo si monta la testa."

"sei sempre così simpatico Malfoy?"

"no riservo questa simpatia per te Rosier!"

 

la mattina dopo al solito gruppo di 7 si aggiunse Chuck, appena usciti dalla sala comune, porpio dove la sera prima si era salutato con Morgan, seduto per terra appoggiato al muro... James Potter

"james, che ci fai qui?!" chiese Lily correndo ad abbracciarlo

"passavo di qua..." disse alzandosi

"buongiorno Morgana...dormito bene?"

"nei dormitori serpeverde si dorme sempre bene!" rispose aspro Scorpius

"la tua solita simpatia Malfoy, ah toh guarda chi ho il piacere di incontrare..."

"facile, lo istgo e già qui un po di battute sui serpeverde ci cadono" disse Chuck all'orecchio di Dalton

" Rosier... ancora coi primini giri? non dovresti aver capito che sono abbastanza intelligenti da non farsi comandare?!"

"forse... ma tu non mi sembri da meno se si parla di esser testardi... nonhai ancora capito che le serpeverdi non tela danno?!" rispose Chuck

Morgana lo guardò storto

James si trattene, tirò un respiro profondo

"morgana, ti accompagno a fare colazione, vuoi?"

"volentieri grazie... ci vediamo dopo rafazzi"

l'espressione di Dalton fu amareggiata.

dopo colazione sia loro che il secondo anno dei griffondoro avevano un ora libera.

"Morgana vieni, mi devi aiutare in difesa..."

" arrivo Maia, andiamo in un aula vuota, Lily, Crys... venite con noi?" le due ragazze annuirono.

"fantastico! così sarà occupata... sparpagliatevi seguite quei quattro... qualcosa dovremo pur trovare... e ricordate, il biondo è il più scemo..."disse Chuck

i quattro ragazzi si divisero

Nott andò alla gufaia, dove poco lontano , ai piedi di un albero i quattro griffondoro sene stavano tranquilli

"allora con la ragazza come procede?" chiese Fred..

Nott si mise dietro al cespuglio più vicino ad ascoltare... il luogo era isolato si sentiva bene e riuscì a non perdersi nemmeno un pezzo del discorso.

"bene, ah proposito, Michael mi devi 5 galeoni"

"non vi ho visti uscire insieme...!"
"pomeriggio la porto a fare un giro al campo da quidditch... ho vinto la scommessa, dammi i 5 galeoni!"

era il necessario! non serviva altro per incastrarlo... James era spacciato, corse a quello che ormai era il loro posto, il posto dei 7... ora 8... serpeverde del primo: un albero isolato sulla riva del lago nero... un posto dove nessuno mai andava.

li aspettò per 10 minuti... poi, chi prima chi dopo, arrivarono gli altri 3 ragazzi

"scoperto nulla?" chiese Chuck ancora col fiatone per la corsa che aveva fatto, dalla casa di Hagrlid a li

"nulla!" disse Dalton nervoso tirando un calcio all'albero e poi sedendosi su una radice che usciva dal terreno

"nada de nada" rispose Scorp, distendendosi sul prato che circondava la zona

"tu?" chiese Dalton con un barlume di speranza negli occhi..

"niente, mi spiace"

"io si!" rispose felice Norbrth...

"e che aspettavi a dirlo idiota?!"

"e sta calmo Malfoy, parla Nott, forza!" disse Rosier tranquillo

"allora, ho sentito chiaramente James dire che Michael gli deve 5 Geloni perchè pomeriggio esce con lei.."

Dalton e Chuck si diedero uno sguardo d'intesa sorridendo, Scorpius mostrò un ghigno malizioso sul volto Nott si sentì importante

"questo è proprio..." cominciò Chuck

"ciò che ci serviva!" concluse Dalton

scorpius li guardò perlesso "com'è sta storia?! prima non vi sopportate e poi vi completate le frasi a vicenda?"

"lasciamo stare... ora dobbiamo pensare a farlo capire a Morgana!" disse Dalton

"dopo le lezioni, a ora di pranzo... faremo cantare Michael d'avanti alla tua amica... e così Potter mela pagherà!"

"wow Rosier, non ti facevo così vendicativo..." disse scorp ironico

 

 

 

 

 

"e finalmente pausa, le due ore di storia della magia mi stavano ammazzando!" disse Crys

"concordo pienamente!" dissero Maia, Morgana e Lily in contemporanea

"Crys, abbiamo bisgogno di te..." le sussurrò all'orecchio Nott

le prese il braccio e la portò in disparte...

"dobbiamo impedire che Potter si metta con Morgana, non ci ispira quel tipo..."

"fate bene... non ispira neanche a me... che devo fare?"

"devi distrarre quello di colore, il rosso e James per un po, mentre noi facciamo dire una cosa a Michael, appena ti faccio un segnale li fai venire da noi... ok?"

"nulla di più facile... ma ora?"...

"si ora... guarda, Michael è pura lontano da loro, vai e colpisci..."

Crys si avvicinò a Chad, Fred e James, che cercava nella sala Grande Morgana.

Dalton prese Morgana per un braccio e la tiro

Nott e Chuck fecero lo stesso con Michael..

"mike, dicci... è vero che devi 5 galeoni a Potter?"chiese Chuck

"ragazzi che volete fare?" chiese dubitosa Morgana

"Morgana, fidati di me... sono il tuo migliore amico, lo faccio per te...ti fidi?" chiese Dalton

Morgana annuì "rispondi alla sua domanda..." gli disse

"beh si.. però..." rispose Mike

"mh... e perchè glieli devi?" chiese Nott

"per una scommessa... ma..."

"che scommessa?" chiese Scorpius arrivato in quel momento

"beh, avevamo scommesso che sarebbe riuscito a uscire con te... però..."Nott lo lasciò e andò da Crys

"allora... dopo questa bella chiacchierata, mi dici dove diavolo è la tua amica?!" chiese James a Crys leggermente nervoso

"fatto" le sussurrò all'orechio Norberth che arricò in quel momento.

"si certo, vedi è li" disse Crys indicandola

James andò li "ei ciao" Morgana si girò di scatto e gli tirò uno schiaffo

"aiha, porca puttana! perchè?!"

"perchè mi hai usata come scommessa..." gliene tirò un altro

"non riprovarci! e stammi alla larga!"
"ma Morgana...." provò a dire lui

"volami alla larga! Muori Potter!" disse andandosene offesa, Dalton guardò Chuck e,quando quest'ultimo gli diede lo sguardo d'approvazione che stava aspettando, la seguì.

Chuck sorrise soddisfatto

"centri tu vero Rosier?!" chiese James con aria nervosa

"perchè dovrei?!"

"questa mela paghi! e cara anche!"

Jamea si allontanò seguito da Chad e Fred

"james io..." cercò di giustificarsi Michael

"tu che?! ci tenevo a quella cazzo! e l'ho persa perchè non sai tenere la bocca chiusa! ma tranquillo... puoi tenertili i tuoi fottutissimi cinque galeoni"

"james?!" lo interruppe Fred, ma non venne ascoltato

" maledetto tu!" contiuò james

"james?!" riprovò Fred, invano

" Maleddetto Rosier!" andò anvanti James

"james?!" ritentò Fred, non sperandoci più

" Maledetti tutti i serpeverde eccetto mia sorella e mio cugino!"

"JAMES?!" urlò allora Fred

"che vuoi?!"

"lei, quella lei, era poco lontana... ha sentito tutto... orgoglio serpeverde...ricordi?"

"Oh merda! merda! MERDA!"

"Dalton lasciami sola, di al prof. che sono bolccata in bagno!" disse Morgana correndo verso il dormitorio.

Dalton si bloccò guardandola allomtanarsi,odio verso se stesso.

Scorpius lo raggiunse e gli mise una mano sulla spalla per confortarlo "io volevo lo lasciasse perdere, non che ci stesse male..."

"sai Dal, hai calcolato solo i pro della cosa... e non i contro..."

Morgana arrivò ai dormitori e si chiuse in camera, s buttò sul letto, prese il primo pezzo di carta che le capitava in mano e lo strappò...

"no!" la foto di Sel e Miki! si chinò a terra e raccolse i pezzi della foto, si sedette alla scrivania cercando di ricomporla... non ci riusciva... e ancora non conosceva alcun incantesimo che le sarebbe stato utile, pianse... lacrime di odio, tristezza, rabbia... dolore

"fottuto James! Fottutti Potter! fottuti griffondoro! crepate! crepate tutti!"

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Capitolo 9
*** confessioni ***


era passata un ora da quando Morgana si era chiusa in camera, si era addormentata seduta alla scrivania, braccia intrecciate e volto tra di esse, appoggiata alla scrivania... si era addormentata piangendo.

alzò il viso... si guardò allo specchio... il trucco scolato... espressione dura.

"perchè tela prendi tanto?! è solo un Potter..." una voce maschile alle sue spalle

non le servì girarsi, dallo specchio si vedeva bene Scorpius Malfoy appoggiato alla porta.

"posso entrare?", Morgana sbattè le palpebre e Scorpius capì che quello era un 'si'

"allora... perchè ti fa stare così male?" chiese prendendo un altra sedia, portandola vicino a lei e sedendosi a cavalcioni su essa, appoggiando le braccia e il mento sullo schienale.

Morgana aprì uno dei tre piccoli cofanetti che aveva sulla scrivania e ne prese fuori un pezzo di ovatta e una piccola boccietta, con un cartellino con su schritto 'struccante'... mise un po del contenuto della boccietta sul dischetto d'ovatta e comiciò a passarselo dove c'era il trucco

"perchè ci credevo... ci credevo che un griffone potesse essere diverso ma no...nulla da fare... tutti uguali...

è che... mi ha illuso che potesse essere uno a cui una come me potesse interessare... ma mi sbagliavo... " Morgana mise il dischetto d'ovatta in un angolino tra due dei cofanetti, rise leggermente

"che c'è?!" chiese Scorp sorridendo

"nulla è che... sai... l'anno scorso non mene interessava nulla.. ora, mi fa ridere perchè da quando sono arrivata ad Hogwarts sono cambiata molto.. sono cresciuta... ora mi interessa e provo sensazioni strane e tutto così da un giorno all'altro... oh Scorp, che mi sta succedendo?!" chiese guardando Malfoy con espressione supplicante

"beh, è normale... qui leghiamo con persone anche molto più grandi di noi, e quindi senza rendercene conto cambiamo comportamento.. anche io da quando sono qui ho un comportamento da più grande... un comportamento che tutti gli altri ragazzi non hanno... solo quelli che stanno qui ad Hogwarts... a son di stare con Chuck comincio a guardare cose che prima non guardavo.."

"tipo il sedere di Crys?!"

"è così evidente?!" chiese Scorp calmo ma leggermente preoccupato

"abbastanza.. lo guardi spesso..."
"si, a parte questo dettaglio... comunque si... cose come queste; sentendo parlare quelli del quinto o sesto comincio pure a pensare a certe cose..."

"tipo...?!"

"fidati... non lo vuoi sapere...

insomma, stando a contatto con persone più grandi cresciamo prima.... e lo stai facendo anche tu... per questo hai certe sensazioni..."

"forse... però, tornando al discorso iniziale, non mi fregava tanto il chi... ma mi faceva piacere che qualcuno fosse interessato a me... e invece era solo una scommessa"

Scorpius con la sedia si mise dietro a lei, che tornò a girarsi verso lo specchio.

lui le mise le mani al collo con delicatezza, poi le trascinò verso di se spostando i capelli dietro le spalle... Morgana allungò il collo e alzò il volto guardando la cosa allo specchio... le mani fredde di Scorpius continuavano ad accarezzarle il collo con delicatezza...

lui avvicinò il viso all'orecchio di Morgana, lo sfiorò con le labbra e sussurrò una frase "fidati, interessi a più di qualcuno...." appena finì di dire la frase cominciò a baciarle delicatamente il collo... piccoli baci che quasi sfioravano sollo quella parte di lei...

cominciò ad abbassare le mani, dal collo le fece scendere delicatamente, le infilò dentro la maglia e li cominciarono ad accarezzarle le spalle

"tipo chi?" chiese lei sussurrando come aveva fatto lui

"hai mai notato i comportamenti di Dalton nei tuoi confronti?!"

"è il mio migliore amico non di più..."
"per te! ha preso il carattere da sua madre e ... come detto prima... questa scuola fa crescere prima... prova qualcosa per te, sono un suo grande amico, lo conosco... gli selo legge in faccia" disse lui tra un bacino e l'altro

"Scorp?"

"mh?"

"che tipo di cose cominci a pensare?"gli chiese alzandosi e mettendosi di fronte a lui, che si alzò a sua volta, spostò a sedia e si mise a un palmo di distanza da lei

"cose tipo questo..." disse prendendole i fianchi e avvicinandoli ai suoi... lei lo lasciò fare...

Scorp avvicinò il viso a quello di Morgana, le guardò gli occhi, le labbra... e le toccò... con le sue... le diede un bacio, piccolo come fosse uno di quelli che le aveva dato prima sul collo.

lei mise le mani sulle spalle del ragazzo, qundo lui staccò le labbra i due si guardarono negli occhi, le punte dei loro nasi si sfiorarono e ci fu un altro bacio... che durò un po di più e fu un po meno dolce.

qualcuno bussò alla porta, i due si allontanarono ma non troppo

"ne dovremo parlare!" disse lui all'orechio, lei annuì e tornarono nella posizione da cui tutto era cominciato, lei seduta alla scrivania e lui a cavalcioni sulla sedia accanto a lei

"avanti..." disse Morgana tranquilla

Maia aprì la porta "oh, scusa... non sapevo fossi qui Scorp..."
"tranquilla... non hai interrotto niente" pensò dentro di se.

"mh... puoi andartene un attimo?" chiese lei cortesemente entrando.

"certo... eh Morgana, ricorda: è solo un Potter, non ti serve che uno stupido grifondoro ti sta dietro per sentirti apprezzata e bella, ci vediamo a cena!" disse facendole l'occhiolino

"grazie Scorp, a dopo... allora, che succede?" chiese Morgana sorridendo

"nulla, ti ho visto prima e volevo sapere come stavi..."

"bene... molto bene! andiamo?!"

"dove?!"

"al campo da quidditch... devo sistemare una cosa..." rispose Morgana con un ghigno.

arrivata nella sala comune un grand sorriso colpì tutti, Dalton rimase incantato... mentre Scorp le rivolgeva un sorriso fiero.

"andiamo al campo da Quidditch, venite con noi ragazzi?" chiese lei riferendosi al solito gruppo

"ma si dai, tanto qui noi quattro non abbiamo nulla da fare..." rispose Chuck parlando a nome dei ragazzi

"splendido, così non mi lasciate sola con la pazza... Crys? Lily?" chiese Maia

"ah io vengo...!" rispose Crys "tutto pur di non studiare storia!" si alzò da terra lasciando lì il libro e li raggiunse

"Lily?" chiese Morgana

"mmmh... veramente dovrei incontrarmi con Joe..." rispose un po dispiaciuta

"tzh... fiducia ai serpeverde dicevate..." commentò Scorp incrociando le braccia al petto

"taci Malfoy, ok tranquilla ci vediamo a cena... a dopo"

"Morgana, perchè il campo da Quidditch?" chiese Dalton

"perchè si allenano i grifondoro..." rispose lei tenendo lo sguardo fisso in avanti

" eeeee allora?"

"Potter è nella squadra..."
"Morgana... mi pareva di aver capito che...."

"si, lo so... voglio solo parlargli."

"ma.... Morgana"

"Dalton, è abbastanza grande e in gamba per decidere da sola per la sua vita!" disse Scorp lanciando un sorriso d'intesa alla ragazza, che ricambiò.

come previsto, quando il gruppo arrivò i grifondoro erano appena usciti dagli spogliatoi finito l'allenamento.

"James, guarda chi c'è!" disse Fred indicando con lo sguardo il gruppo

"morgana!" rispose James in un sospiro "tieni questa!" gli disse lanciandogli la Nimbus.

"Morgana! a cosa devo l'onore?"

"smettila di recitare Potter!" gli disse Chuck aggressivo

"ha ragione... non recitare... si te stesso..." gli disse Maia

pensò Dalton guardandola male

"volete che sia me stesso?! che agisca d'istinto?! bene! -si mise in ginocchio- Morgana ti prego... al momento non voglio ne che tu mi ami ne che tu ti conceda completamente... vorrei solo che tu mi ascoltassi... ti prego"

Morgana lo guardò, "dai vieni..." disse facendogli cenno di seguirla... andando dietro gli spgliatoi.

"grazie.."

"di nulla, ma ora rispondi..."
"tutto quello che vuoi!"

lei si appoggiò al muro degli spogliatoi "hai scommesso su di me?"
"circa..."

"spiegati..."
"volevo conoscerti ecc... un mio amico ha detto che non cel'avrei fatta e abbiamo scommesso... ma è partito tutto dal fatto che volevo conoscerti..."

"perchè?!"

li il viso di james si sciolse in un espressione dolce, si avvicinò a lei e le mise dolcemente una mano sulla guancia

"perchè dal primo momento in cui ti ho vista quel giorno a casa mia con Lily mi sei piaciuta... non so perchè... credo fosse il fisico e in particolare quegli occhi che dicono un po troppo su di te...mi hai attratto e volevo conoscerti... poi parlando con te e conoscendoci meglio... mi sei piaciuta sempre di più... non ti chiedo di metterti con me... sarebbe una follia perchè non mi conosci e probabilmente non ti piaccio... ti prego solo di darmi un altra opportunità di conoscerti... parlare... magare fare un po gli amici... conoscerci a vicenda... ti prego Morgana"lei guardò da un altra parte, le braccia incrociate al petto, il viso severo... "venerdì alle 6 alla gufaia..." disse poi

il volto di James si illuminò e un sorriso immenso gli comparì sul volto "grazie, grazie di cuore!"

"nulla, arriva in ritardo di un minuto e ti sei giocato l'opportunità..."

"arriverò mezz'ora prima"
"da solo"

"i miei amici saranno alle serre, da tutta l'altra parte del castello"

" e non si deve sapere in giro!"

"sarà il nostro segreto!"

"niente battute sui serpeverde..."

"saranno i miei migliori amici"

"dimentica che siamo di due case diverse"

"lo faccio ogni volta che ti vedo"

"si te stesso"

"con te mi riesce..."

"basta... e ora che cene andiamo, aspetta che io e gli altri ci siamo allontanati per bene... poi esci anche tu"

"mene andò sta sera così siamo sicuri che non sospetta niente nessuno"

"bene... a venerdì..."

"a venerdì Morgana"

lei fece per andarsene, poi si girò di nuovoa guardarlo, una splendida luce faceva brillare i suoi occhi, espressione dolce...

"porta una rosa rossa.... io adoro le rose rosse" concluse, gli sorrise leggermente e raggiunse il suo gruppo

"ne avrai quante ne vuoi mia regina."sussurrò con aria sognante

"quindi?! lo hai perdonato?!" chiese Dalton in maniera preoccupata

"no... semplicemente venerdì usciamo insieme.." rispose lei neutra

"arrivi tardi amico... tela fregherà se non fai qualcosa..."disse Scorp in modo che solo Dalton sentisse.

"Morgana, puoi venire un attimo? ti mostro quella cosa di erbologia" disse Scorp prendendole un braccio

"certo ci vediamo a cena ragazzi."

i due arrivarono alle serre

"perchè lo hai detto in quel modo a Dalton?! tel'ho detto che gli piaci"

"lui deve sapere che io lo so?"

"beh, no!"

"allora ho fatto la cosa giusta, mi sono comportata come se non lo sapessi..."

"strega..."

"grazie..Scorp?! perchè mi hai baciata prima?!" chiese avvicinandosi a lui in modo dolce

"mi andava..."

"scorp.."
"non lo so... non ti viene mai voglia di divertirti? fare qualcosa che ti fa stare bene?!

ecco, io con te sto bene, come amico... e fare queste cose con le ragazze con cui sto bene mi piace... mi fa stare bene... cazzo quante volte l'ho detto?!

boh comunque... ti ho vista li, indifesa... piccola, bisognosa di me... e ho voluto star bene... poi ti ho vista così bella e l'ho fatto..

tu perchè lo hai assecondato, il bacio?"

"volevo stare bene... mi sentivo apprezzata in quel momento... e ho voluto continuarlo..."

Scorp rise "non ti servo io per farti sentir apprezzata..."

lei sorrise "Scorp?"

"si?"

"questo bacio ci ha fatto diventare migliori amici o pare a me?"

Scorpius rise leggermente

"hai ragione, di solito il bacio fa passare dall'amicizia all'amore... e ora invece un bacio ci ha uniti, ci ha fatto diventare grandi amici... posso farti una domanda?"

"certo..."

"come migliore amico... trovi meglio me o Dal?"

Morgana ci pensò... di nuovo quella luce che le fece brillare gli occhi, un sorriso dolce

"tu... Dalton è... è diverso... è più che un grande amico... tu che sceglieresti tra Dalton, me e Nott?"

"sono amicizie diverse, ogniuno di noi ha un migliore amico maschio e una femmina... si parla delle stesse cose con entrambi ma si sentono opinioni diverse, si ha un legame diverso in pubblico è così... però tra Dal e Nott dico Dal... si... tu e Dal siete i miei migliori amici.. tu?"

"tu e... non so... ho legato tanto con tutte e tre ma in modo diverso...ma... se Dalton è il tuo migliore amico... e sai che gli piaccio... perchè mia hai baciata..."

"mi andava.. e sapevo non avrebbe compromesso la cosa tra voi due... dai andiamo a cena..."

i due cominciarono ad andare verso la sala Grande

"Scorp, mi trovi bella?" gli chiese lei fermandosi

lui da dietro l'abbraccio, le diede un bacio sulla guancia e la strinse

"sei una favola, splendida!"

lei sorrise e arrossì "grazie"

"verità!"

arrivati alla sala Grande raggiunsero il resto del gruppo "morgana, c'è questa per te..."

disse Lily dandole una rosa rossa...Morgana la prese arrossendo, il suo sguardo volò dritto al tavolo dei grifondoro, James.

solo lui poteva avergliela data, Morgana la odorò, sorrise e la mise tra i capelli, dietro l'orecchio.

quando James la vide di nuovo gli si illuminò il volto








p.s. se negli ultimi tre capitoli (7-8-9) ci sono errori scusate ma li ho scritti tardi... (tra l'1 e le 6 di mattina) spero vi piaccia comunque...:3

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Capitolo 10
*** venerdì ***


era il giorno che James stava aspettando da tutta la settimana con tanta ansia, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo pensava a quel venerdì, a cosa le avrebbe detto...

lei non era come tutte le altre... come tutte quelle alle quali bastava un sorriso per essere di sua proprietà... lei no.

Lei pensava che l'onore venisse prima di tutto... ma non era nemmeno una serpeverde come tutte le altre... come quelle che se hanno soldi pensano di poter fare tutto...

quelle ragazze perfette dagli sguardi freddi e i sorrisi che puntano solo al farsi rincorrere... infatti le serpeverdi non volevano concedersi... volevano avere tutto e tutti ai loro piedi... volevano potere... e la maggior parte di esse cel'aveva, aveva bellezza e soldi... e se si ha quello si ha tutto... lei no.

Lei era una orgogliosa, ci teneva alla famiglia, all'onore, alla dignità... al suo futuro

ma non permetteva si facesse nulla alle persone a cui teneva, come si era reso conto in quella settimana osservandola,... lei era leale e si aspettava dalle persone di cui si fidava la stessa cosa.... lei era serpeverde e grifondoro allo stesso tempo.

Lei...non credeva che la bellezza e i soldi fossero tutto...

anche perchè di soldi non li aveva, mai avuti... bellezza...per lei bello non era ciò che vedeva guardandosi allo specchio...

c'era una sola cosa che credeva fosse in grado di dare tutto, la magia... la forza.

e lei sapeva che quello lo possedeva... sapeva di essere forte... sapeva che con maggiore conoscenza avrebbe avuto il mondo ai suoi piedi...

James l'aveva studiata, l'osservava... l'aveva osservata abbastanza bene da sapere che per colazione mangiava regolarmente un uovo strapazzato col bacon e una fetta di pane tostato, beveva suco di zucca perchè il caffè era troppo amaro e non lo addolciva col latte perchè non le piaceva...

sapeva che lei teneva i libri nella borsa messi in ordine di grandezza e non usciva dalla sua stanza senza aver dietro il pettine, che però non usava mai...

aveva imparato che alla fine di ogni lezione uscendo dall'aula col suo gruppo stava sempre in mezzo tra Dalton Zabini e Scorpius Malfoy, e mentre camminava controllava spesso dietro per non far sentire isolata Lily, che sebbene avesse fatto amicizia con le ragazze quando c'era Scorpius sene stava in disparte.

aveva imparato che teneva le gambe sempre unite, soprattutto incrociate, sia a tavola, che in classe che sul prato in riva al Lago Nero.

l'aveva studiato talmente tanto da riuscire a interpretare ogni sua espressione e trarne l'emozione di quel momento.

tutte quelle informazioni gli riaffiorarono nella mente chiare nel sogno di quella notte, quando la sua mente si svegliò quella mattina si sentì bene... era arrivato il grande giorno.

poi aprì gli occhi... e l'immagine di Fred con addosso solo un asciugamano che copriva giusto il necessario, anche quello circa, piegato a 90 per cercare qualcosa, i boxer probabilmente, nel baule... il fondo schiena del suo migliore amico sbattuto davanti al suo viso come prima immagine la mattina non era il massimo... poi l'asciugamano cadde.

"Porco Salazar! Per l'amor di Merlino copriti! Dio che schifo!" esclamò svegliando gli altri due ragazzi che stavano ancora dormendo.

"emmmh, giooorno" disse Fred diventando color pomodoro

"bel modo di cominciare la giornata" il tono sarcastico di James fece capire al suo inconscio che qualcosa non sarebbe andato bene... si alzò, prese i boxer dal baule e la divisa che c'era buttata sopra e andò in bagno a lavarsi e prepararsi.

"Porco Salazar ! James sei da 30 minuti in quel cazzo di bagno esci! Santo Godric, Muovitii!!" sbraitò Chad bussando con violenza alla porta.

appena ebbe finito di pronunciare la frase James uscì con calma e un sorriso fiero sul viso

"sono uscito, contento?" i tre amici lo guardarono...

"emh, James, devi andare da qualche parte o sei uscito di senno?!" chiese Fred avvicinandosi e scrutando l'immagine dell'amico

"non posso dirvelo, l'ho promesso... cioè a voi due anche potrei... ma visto che è un segreto e qui c'è gente che non tiene il becco chiuso...."James alzò leggermente la voce per essere sicuro di farsi sentire da Michael

"cazzo devo fare per farti capire che mi dispiace?! cazzo ne sapevo che si sarebbe incazzato cosi?! eh?!"

"fanculo, ragazzi vi aspetto in sala comune..."

"attenzione, Jemie sta andando in sala Comune! attenzione! deve chiedere parere a, in ordine d'età, Victorie, Molly, Dominique, Lucy, Endi e Rose... giusto cugino?" lo prese in giro Fred strappando una risata a Chad

"ah ah ah, ridete pure voi due... però loro c'azzeccano sempre... se dicono che va bene vuol dire che farò un figurone della madonna...!"

"allora lo ammetti che sono loro che decidono come ti devi vestire!?" rise Chad

"no! vado, a dopo"

James chiuse la porta e scese... ed eccola, la spacca balle più insopportabile di tutta la torre di Grifondoro, Taylor McFollor.

"ciao Jamie, caspita che eleganza... vai da qualche parte?"

"ciao Taylor, primo: io sono James non Jemie! secondo: se anche fosse non lo direi a te!"

si chiese nei suoi pensieri James

"scontrosetto Jamie, io dico che così stai proprio bene... mi attiri un casino sai?"

"yupppiiii... è ciò che mi dici tutte le mattine, sto facendo tardi... ho ancora -guardò l'orologio che teneva nella tasca dei pantaloni- solo 10 minuti per vedere che dicono e raggiungerle... emmh... sono in ritardo ciao!" James fece per correre giù ma Taylor lo bloccò

"Jamie? ma melo dai un bacino qui?! si proprio qui" chiese lei indicandosi la guancia destra

"scusa, ma James deve scendere con me... avevamo appuntamento per ripetere pozioni, ciao Taylor, buona giornata... andiamo James!"

"si certo, ciao"

appena scesi lui l'abbracciò "grazie Endi! Grazie mi hai salvato! è insopportabile!"

"è cotta di te..."

"noooo, non l'avrei mai capito...dai scherzo... allora che dici?"

"che prima di giudicare aspetto le altre"

Endi Wealsey... una ragazza dai capelli rossi, come tutti i Weasley, lisci che arrivavano a metà schiena, raccolti in una treccia a spina di pesce, gli occhi scuri; era la figlia dello zio Charlie e sua moglie Elisabeth, anche lei era al secondo anno ed era la sua migliore amica fin da bambini, il parere delle altre sarebbe stato importante... ma il suo più di tutti.

lui guardandola spostarsi la gonna della divisa per metterla perfettamente dritta rise leggermente

"che c'è?"

"no è che... mi chiedo come fai... insomma sei mis perfezione ma sei anche sempre in cerca di avventure... come fai?"

"genetico... papà... beh... alleva draghi quindi vedi tu cosa potevo prendere da lui...e mamma lava casa 2 volte al giorno, mattina e sera, ogni cosa ha un suo posto fisso... e quindi sono l'avventuriera perfettina" i due risero sedendosi ognuno su una poltrona

"scusate il ritardo, ma Dom è rimasta chiusa in bagno" spiegò Lucy, mora capelli lunghi e mossi con gli occhi scuri e qualche lentiggine qua e la...

mentre Dom arrossiva, i capelli di un color rosso Weasley con insoliti riflessi castani mossi, quasi ricci tagliati a caschetto appena poco sopra le spalle e gli occhi marroni.

"tranquille, tanto Molly, Rose e Vic non sono ancora arrivate" disse calmo James prendendo Endi per i fianchi e tirandola verso di se per farla sedere sulle sue gambe visto che si era alzata dalla poltrona per farvici sedere Dom e Lucy.

"ti correggo, Molly e Vic non sono ancora arrivate... buongiorno cugini" esclamò raggiante Rose arrivando nella sala Comune, Rose era la più piccola tra le cugine che erano ad Hogwarts, a casa c'era ancora Roxanne che aveva 9 anni, la piccola del primo anno aveva lo stesso color rosso di suo padre sui capelli poco poco più scuro e gli occhi della zia Hermione, scuri e profondi.

"Molly!" disse Lucy per salutare la sorella sedicenne dai capelli rosso Weasley ma più acceso e gli occhi chiari, un misto tra il blu e il verde.

"si Lucy... non ora... ho un so...so...sonno" disse sbadigliando

"quindi ora manca solo Vic... ma dov'è?" riflesse ad alta voce Endi

James guardò l'orologio "porca puttana, tra 5 minuti lei arriva in sala grande! sono in ritardo"

"tranquillo sarà una cosa veloce!" la voce dolce ma acuta di Vic raggiunse la stanza... eccola, l'unica Weasley bionda che Hogwarts avrebbe mai visto, beh, figlia di una veela... il sorriso illuminante e gli occhi azzurri, i capelli biondi e ricci arrivavano poco più in giù delle spalle

"oh Vic... bene.. allora? che dite?" disse anlazndosi e facendosi vedere

le 6 Weasley lo squadrarono... la divisa perfetta, nemmeno una piega fuori posto, la camicia perfettamente messa dentro i pantaloni e la cravatta con un nodo preciso, i capelli pettinati e senza nulla fuori posto

"James, andrebbe anche bene ma..." cominciò Dom

"non sei tu!" eslcamò Vic

"eccole, non bastava fossero figlie di veela e quindi bellissime, pure telepatiche ora!" commentò Lucy "comunque hanno ragione tu non ti vestiresti mai così!"

"James, che tipo è questa ragazza?" chiese Molly incerta

Endi e James si guardarono "tu che dici?"

Endi sorrise "chi sei tu e che ne hai fatto del mio migliore amico?!"

"ok... beh... insomma"

"di chi è la ragazza..." disse Endi tornando a sedersi sulla poltrona

"beh... Morgana Graunt"

"cosa?!" esclamò Rose "no! tu non ci esci con quella! non sene parla! quella ti ammazza!"

"a parte questo, che se vuole morire calderoni suoi... rispondi alla mia domanda... che tipo è?" commentò Molly

"beh... è fantastica, ha grinta, è sexy... se si incazza sono calderoni amari.. è perfetta"

"se, Molly, è quella che gira con Malfoy e Rosier..." spiegò Rose

"quale delle tre che non sono Lily?"

"quella coi capelli neri..."

"ah,... oooh..." dissero in coro Molly, Lucy, Dome e Vic

"e tu pensavi di presentarti da una come quella vestito da damerino? non per questo ti sta male... ma andiamo..." disse Lucy

"già... mi aveva pure detto di essere me stesso, ma l'ansia... beh.."

"ecco, allora vai su e a mo' di razzo torni a essere il James di sempre!" gli ordinò Vic

James fece come detto e quando tornò i capelli erano di nuovo scompigliati, la camicia mezza fuori, i primi due bottoni di questa molli e la cravatta... ingroppata...

"emh, una di voi mi aiuta con sta roba?"

Dom andò da lui ridendo e sciolse il nodo

"voila! maintenant, vous etes le vrai James!" disse appena finì allontanandosi per far vedere anche alle altre

"vous etes magnifique!"Esclamò Vic battendo leggermente le mani

"devo dire a zia Flur di non portarvi più in Francia!" esclamò Endi

Molly rise "Dom ha detto che ora è il vero James e Vic che è magnifico... l'estate scorsa con voi mi è stata utile" rispose ammiccando a Vic e Dom.

"bene, posso andare?"

"si Jamie" rispose Endi abbracciandolo, "però almeno in Sala Grande vengo anche io, sono troppo curiosa..."

lui guardò di nuovo l'orologio

"si ma muoviamoci o andrà via! grazie ragazze, dopo vi racconto."

lui e Endi corsero alla Sala Grande, lui fece guizzare lo sguardo tra i serpeverde

"se cerchi Morgana... non è ancora arrivata, fratellone" disse Lily arrivando da dietro e dandogli un bacio sulla guancia "eccola" disse Endi girandosi verso l'uscita della Sala, ove lei col solito gruppo stavano arrivando

"cavolo se è bella!" commentò Endi

"si, si lo è.." disse James girandosi anche lui

"beh? tutta sta corsa per? non voi a parlarle?"

"no, la guardo arrivare, lei mi saluta con lo sguardo, mi sorride, si va a sedere, mi guarda ancora una volta riavviandosi delicatamente i capelli e poi vado a sedermi anche io" spiegò James

Morgana lo guardò con la coda dell'occhio

"ecco il saluto"

gli sorrise dolcemente

"il sorriso"

andò a sedersi incrociando le gambe, lo guardò di nuovo e passò la mano tra i capelli spostandoli dietro l'orecchio

"la fine del nostro saluto,...-sospirò-oh beh, andiamo a fare colazione?!"

Endi lo guardò con sguardo che sembrava dire "no, ce, sei serio?!"

"andiamo ah" rispose.

??

"Morgana non credo dovresti andare oggi... si beh... insomma..." disse Dalton passandole il pane tostato

"e io ci vado, pensa un po'... tranquillo non mi succederà niente"

Scorp e Dal si guardarono

"Morgana, sono d'accordo con Dal, si insomma... ti ha usata come scommessa"

"vi ho già detto come sono andate le cose, merita un altra possibilità, il caso è chiuso"

"ah beh, io ci ho provato..." commentò Scorp sorridendo.

erano le 17:45

"Scorp mi accompagni?!"chiese Morgana svegliandolo mentre dormiva sul divanetto della sala comune dei serpeverde

"dove?!"

"all'appuntamento, non ho voglia di fare la strada da sola... eddaaaaaaiiiiiii"

"ok, va bene, andiamo dai..."

"non volevi convincermi a non andare sta mattina, volevi solo far credere a Dalton che sei dalla sua parte..." disse Morgana appena si allontanarono dai dormitori sorridendo

"può essere, però a funzionato!"

"sei grande!" lo abbracciò

raggiunsero la gufaia dove James era già arrivato

"come sto?" chiese nervosa

Scorp la guardò... i capelli neri sottolineavano in suo viso, la maglietta nera stretta e i Jeans attillati... la guardò e sorrise "non riuscirà a resisterti... sei fantastica!"

"grazie...-rispose abbracciandolo- ora vado, fammi gli auguri"

lei raggiunse James che sene stava fermo appoggiato al muro contemplando il paesaggio, "ei"

"ei Morgana, come va?"

"bene grazie, tu?"

"ora che ti vedo meglio... e non è la solita frase, è davvero coì, sei la prima cosa bella della giornata..."

"racconta"

"ti interessa?"

"se ti ho chiesto di raccontarmela, si... non trovi?"

"giusto, ma prima... aspetta un attimo" dal taschino interno della giacca prese una piccola rosa rossa

"questa è per te, spero non si sia rovinata..."

"no, no è.. è perfetta" disse fissando la rosa... James la osservò, lo sguardo incantato faceva brillare gli occhi, lei annusò la rosa e poi la mise tra i capelli, dietro l'orecchio.

"ho gradito la rosa che mi hai dato lunedì sera..."

"ne sono felice... mentre ti racconto la mia giornata di merda che vuoi fare?"

"mh non so... potremmo restare qui e sederci per terra... o camminare e fare una passeggiata... come vuoi"

"ti piacciono i posti isolati?"

"si... molto.. perchè?"

"vieni.." disse lui prendendole la mano

"dove?"

"tu fidati di me"

dopo un po' che camminavano andarono alla riserva delle barche...

"è isolato, è tranquillo... è un posto che mi rilassa" commentò James sedendosi contro il muro

lei gli si sedette accanto

"si vede che ti piace stare qui... ma allora perchè tu e i tuoi amici andate sempre alla gufaia?"

"perchè a loro piace star li..."

"capisco... allora questa giornata?"

"sicura di voler sapere?" chiese James sorridendo

"al 100%... racconta.."

"allora, mi sono svegliato con le chiappe del mio migliore amico in faccia, praticamente"

Morgana cercò di soffocare una piccola risatina, lui sorrise

"ti fa ridere? fossi stata li non rideresti tanto..."

lei rise ancora di più... "scusa... dai continua"

"all'ora di pozioni mi hanno versato la pozione addosso..." lui parlava guardando dritto di fronte a se, e lei pure, ascoltava guardando avanti ogni tanto sorrideva o rideva.. lo stava a sentire con interesse... come due grandi amici

"poi esattamente un ora fa, dopo che ho deciso che mettermi il mio compagno di camera, mio cugino Fred, ha ben pensato di buttarmi nella vasca i vestiti. quindi ho dovuto rifare tutto il lavoro... e sono andato alla gufaia, dove ho aspettato per mezz'ora che il fioraio di fiducia di mia nonna mi mandasse quella rosa poi ti ho aspettato e ho immaginato come sarebbe andata oggi"

"che hai immaginato?"

"beh... che se andava bene, diventavamo amici

se alla meglio diventavamo più che amici

e alla peggio mi tiravi due schiaffi come quelli di lunedì"

Morgana rise, sospirò e appoggiò la testa sulla sua spalla.

"ora parla tu... dimmi di te..."

"di me? ho poco da dire.... cosa vuoi sapere?"

James la osservò bene e ci pensò attentamente

"hai una passione? se si quale?"

"ne ho due.. la musica e l'arte... dipingo, su ogni superficie con ogni materiale...

amo cantare e ballare... e suono"

"suoni?!"

"suono... insomma so fare qualcosina con la chitarra classica....nulla di che"

"forte... "

"tu? qualche passione?"

James ci pensò "si, il Quidditch! volare è una sensazione fantastica... mi fa sentire libero..."

Morgana lo ascoltò affascinata

"mi farai provare?"

"cosa?"

"a volare! io ancora non ho imparato..."

"con molto piacere... -la osservò e poi si alzò in piedi- dai vieni" disse porgendole le mani e aiutandola ad alzarsi...

"dove andiamo?"

"ti insegno a volare!" Morgana sorrise dolcemente.

lui era già partito a passo rapido verso il campo da Quidditch, lei gli corse dietro e gli afferrò il braccio "no, non oggi, oggi conosciamoci meglio..."

"come vuoi"

tornarono alla rimessa delle barche, nella stessa posizione

"qual è il tuo colore preferito?" chiese lui con tono curioso

"verde,... verde scuro,... quel verdee..."

"verde serpeverde..."

"si... il tuo?"

pensò, ma si trattenne "il bianco: è semplice, è chiaro, è vivace, è bianco"

lei rise, e lui dietro di lei.

"animale?"

"l'ippogriffo, mi piacerebbe averne uno... tuo?"

"il lupo... sai che tecnicamente allevare gli ippogriffi è illegale?"

"che razza di grifondoro sei se rispetti le leggi?!"

"non ho detto che le rispetto... ti ho solo chiesto se lo sai..

cibo preferito?"

"pasticcio di carne di drago..."

"ah, robetta leggera" rise James "già, il tuo?"

"la pizza, una bella capricciosa o una quattro stagioni"

"buona la pizza..."

"una serpeverde che conosce cose babbane... più unica che rara..."

"sono cresciuta in una famiglia babbana, ho scoperto poco fa di essere una strega.."

"ah già, mel'avevi detto... mh bene... che musica ascolti?"

"Max Pezzali, è un cantante italiano, andavo spesso in italia d'estate, e vari artisti... di solito, oltre a lui, non ascolto il cantante ma le canzoni..."

"mi piace questa filosofia... non ascoltare il cantante ma la canzone... mi sa che tela copierò.... comunque a me piace un po' tutto. non ho ne un cantante ne uno stile preferito!"

"bello..."

"hai fame?" chiese James sentendo lo stomaco di Morgana brontolare

"si, ma non ho voglia di andare in Sala Grande..."

"vieni, andiamo nelle cucine"...

Morgana non avrebbe mai saputo spiegare come ma in un attimo furono nelle cucine

"Winky, fai un pasticcio di carne di drago per la signorina per favore.."

disse James a uno degli elfi domestici che lavoravano, prese due sedie e fece accomodare Morgana.

cenarono, risero, parlarono, scherzarono, si conobbero meglio, fecero una passeggiata sulla riva del lago, si sedettero sotto l'albero che era il punto di ritrovo del gruppetto di serpeverde e guardarono il paesaggio.

Morgana rabbrividì, James si tolse la felpa e gliela mise intorno alle spalle.

lei poggiò la testa sulla sua spalla e piano piano chiuse le palpebre.

"notte mia regina" le sussurrò all'orecchio, poco dopo si accorse del fatto che era mezzanotte e forse era meglio tornare nelle camere

"Morgana, Morgana dobbiamo andare a dormire..."

"non ho voglia di tornare nel mio dormitorio..."

"vuoi venire a dormire in camera con me?"

"mh mh" rispose lei annuendo..

camminarono fino al quinto piano, li Morgana si fermò

"non cela faccio più! mi porti tu?"

lui la guardò, aveva un viso così dolce " va bene, dai vieni, aggrappati a me..." disse avvolgendole con una mano le gambe e con l'altra le ginocchia, la portò nella sua stanza e la mise sul suo letto

"James ma che...?" chiese Fred svegliando anche Chad,

"ssssh, per sta notte dorme qui, voi non fate parola con nessuno, e tornate a dormire notte ragazzi"

i due tornarono a dormire e lui, preso un cuscino dal letto di Fred e una coperta da quello di Chad si mise a dormire sul tappeto rosso che stava ai piedi del letto.

dopo un po' Morgana scese dal letto e si rannicchiò accanto alla schieda di James

"vuoi dormire con me?" chiese lui dolcemente

lei non disse nulla, ma si strinse a lui.

James la prese e la rimise sul letto, si distese accanto a lei e la strinse...

per tutta la notte la sentì muoversi, parlare, sognare... e non desiderò altro se non che quel momento non finisse più.

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Capitolo 11
*** sentimenti ***


"buongiorno" disse semplicemente James quando vide il busto di Morgana alzarsi e mettersi seduta cercando di aprire gli occhi. Lui era in piedi, appena fuori dalla porta del bagno che si allacciava la camicia bianca che faceva parte della divisa scolastica.
La ragazza si guardò intorno; il ragazzo biondo ancora dormiva, il rosso stava seduto sul letto allaciandosi le scarpe mentre quello di colore entrava nel bagno, che James aveva appena lasciato libero, ancora in mutande. James invece aveva già i pantaloni ma la camicia era aperta a metà. Morgana sgranò gli occhi vedendo gli ultimi due, poi li chiuse
"tranquilla, non ci scandaliziamo se le ragazze ci guardano..." sorrise Chad vedendo l'espressione della ragazza
lei aprì incerta un occhio e poi, con calma, anche l'altro.
"ma do...dove siam....mo?" chiese a James sbadigliando
"nella  mia camera, non ricordi?" rispose lui facendo una domanda a sua volta, finendo di abbottonare la camicia
"ho ricordi confusi......" disse lei alzandosi dal letto guardandosi intorno, come fosse in un museo
"ah Jemie, non è che l'hai fatta bere?" rise Chad uscendo dal bagno, ancora in mutande.
"no, ora ricordo, era tardi...avevo sonno... si si ricordo..." disse lei sorridente, poi guardò il pavimento e le tende: rosso ricami oro... rosso-oro.
un espressione schifata si impossessò del suo volto "Santo Merlino! Che schifo! sono in un dormitorio Grifondoro! schifo, schifo, schifoo!"
James guardandola rise,< possibile che pure quado insulta quelli come me, me compreso, mi sembri terribilmente dolce? possibile che pure quando centra come con una freccia il bersaglio dell'orgoglio Grifondoro mi faccia sentire le farfalle nello stomaco?! Farfalle?! oh cazzo!> pensò lui cercando di nascondere l'espressione imbarazzata
"Tutto bene Jamie?" chiese Fred
"s...si p..perchè?"
"sei tutto rosso..."
"no, sarà una tua impressione..."
"no James, sei davvero rosso..." affermò Chad
"James? stai bene?" chiese Morgana con voce preoccupata avvicinandosi a lui
pensò tranquillo, beato James "sto benissimo, vai, devi andare al tuo dormitorio o vi toglieranno dei punti..."disse lui sorridendo e andando ad aprirle la porta
"la cosa ti spiace Jamie? cioè... ti spiace che ai Serpeverde vengano tolti dei punti?" chiese Mike che si era svegliato in quel momento
"no, mi spiace che a lei vengano tolti dei punti"
"mi stai cacciando per caso?!" chiese lei, con tono  ironico.
"no cara, anzi, se vuoi dopo ci vediamo, che ora vuoi e dove?"
"rimessa delle barche, alle 16" sorrise lei andandosene.


la Sala Comune dei Serpeverde era piena di ragazzi, "ma che cazzo?! non hanno compiti da fare?! o cazzate simili?! no, devono rompere le palle a noi!"
"Electra, calmati! dovresti esserci abituata dopo due anni!"
"Lu, sei troppo buono per essere un serpeverde, secondo me il cappello ha sbagliato casa!"
"e la cosa ti dispiace Zabini? se non avesse sbagliato casa il tuo caro 'grande amico' -disse facendo le virgolette con le mani- non sarebbe qui, e non vi sareste conosciuti!"
"no, hai ragione Jacke... è stata una bella fortuna! non trovi Lu?"
Luoise Weasley sorrise all'amica
"sono d'accordissimo, andare in Grifondoro e non avere problemi con la mia famiglia ma rinunciare a conoscere i miei due migliori amici?! Mai!" rispose il ragazzo dai capelli di quel biondo perfetto.
Jacke lo guardò con un ghigno, lui non era capace di fare sorrisi normali o dolci.
Jacke, Jacke Mendrauy. non era di casate magiche antiche, ma era un mago di tutto rispetto... i capelli di un biondo scuro, quasi castani e gli occhi scuri era alto e aveva spalle larghe, non per niente era battitore della squadra delle serpi.
"Lu, che dici?! la ribecchiamo la coppa sto anno?!"
"ah beh, se ci sono io come portiere mi pare ovvio!" rispose Luoise con un ghigno
"mh, mi ero sbagliata, ripensandoci...Serpeverde è la casa giusta per te" disse Electra incrociando le braccia al petto
i due amici risero
"oh no! arrivano mio fratello e i suoi amici andiamocene...aspetta, che cazzo ci fa Rosier con mio fratello?!"
"ti interessa?" chiese Jacke guardandolo stupito
"no, andiamo" rispose lei facendo spalluccce e i tre uscirono dalla sala comune avviandosi verso la Sala Grande

intanto i 4 Srpeverde che componevano la parte maschile del gruppetto del primo anno si accomodarono sulle poltroncine, Maia li raggiunse di corsa, seguita da Lily "ragazzi... qualcuno ha... idea... di dove ...sia... Morgana?!-disse col fiatone, prese un respiro profondo, si calmò- vi prego ditemi di si?!"
i ragazzi si guardarono "non è nella camera con voi?!" chiese Norberth
"si...cioè no... allora, doveva esserlo ma sta mattina non c'era" rispose Lily preoccupata
"no ragazze, è da quando è andata all'appuntamento con Potter che ... non...la...vedo..." rispose Scorp, rallentando poi per riflettere, guardò Dal e Chuck
"abbiamo pensato alla stessa cosa?!" chiese Chuck verso Dalton e Scorp
"se quello le ha fatto qualcosa giuro che i dissennatori saranno una cosa buona in confronto a me!" disse Dalton partendo come un razzo verso la porta per uscire e raggiungere i dormitori dei Grifondoro, alla porta trovò Morgana, fresca e sorridente
"ciao ragazzi" disse vedendo tutti
"dove sei stata?!" chiese Dalton serio
"e chi sei mio padre?!"
"no, ma sono il tuo migliore amico... ero, emh... eravamo preoccupati"
"beh, sono viva, vegeta e in grandissima forma, non vi pare?!"
in quel momento arrivò Crys tranquilla "siete ancora qui?! non andiamo a fare colazione?!"
gli altri sette sorrisero, "ma si andiamo!" disse Scorp uscendo per primo, prese per un braccio Morgana e la tirò a se, senza farsi notare dagli altri "dopo però a ME lo dici dove sei stata!" le disse sorridendo e facendole l'occhiolino "a me pare che la tua sia più curiosità che preoccupazione"
"m'hai beccato... no dai, un po' preoccupato ero... ma non che ti fosse accaduto qualcosa di grave ..."
"e di cosa allora, Scorp?"
"beh... James ha una certa fama,.." lei lo guardò con sguardo confuso
"ha la fama di riuscir ad avere tutte le ragazze pronte per lui... e beh, diciamo che avevo paura con te facesse lo stesso."
lei rise "tranquillo Scorp, almeno ancora per 3 anni mela tengo stretta..." disse lei ironica
arrivati in Sala Grande lei e James si salutarono alla solita maniera.
i Serpeverde andarono a sedersi; una ragazza, che Morgana conosceva solo di vista, si avvicinò e battè leggermente sulla spalla di Crys "si?"
"ei, mi servirebbe il libro di pozioni, tel'ho prestato lunedì e non me l'hai più tornato..."disse la ragazza in modo educato
"ah si certo, dopo telo porto..."
"il che vuol dire che se lo dimenticherà di nuovo-rise- piacere Maia Zabini" disse Maia porgendo la mano alla ragazza, lei aveva lunghi capelli leggermente mossi castani con qualche sfumatura di biondo e occhi di un intenso color nocciola.
"Scarllet Greengrass" dissel la ragazza sorridendo e stringendole la mano
"alt! gli unici Greengrass sono mia madre e sua madre -disse indicando Norberth- com'è possibile?!"
"oh beh, non mi sorprende che non sappiate della mia esistenza... da ciò che so mio padre non andava d'accordo con le vostre madri..."
"wow, aspetta, mamma e zia Astoria avevano un fratello?!"
"hanno, sarebbe ancora vivo...comunque si, il loro fratello maggiore Ben Greengrass"
"Scorp?" chiese Morgana vedendo la faccia incerta dell'amico
"purosangue, di Nobilissima famiglia..." cominciò Scorp
"solo perchè è parente di tua madre" lo bloccò Dalton bevendo poi un sorso di caffè
Scorp gli lanciò uno sguardo superiore
"mh...dicevo, purosangue, di nobile famiglia, Serpeverde... perchè non ti siedi con noi?"
Scarllet sorrise "volentieri..."e si sedette accanto a Morgana, che le sorrise e le porse la mano "Morgana Graunt"
Scarllet le strinse la mano.
quegli occhi... color nocciola... avevano qualcosa.. qualcosa che faceva aver fiducia... senza sapere perchè, Morgana guardando quegli occhi si sentì capita... sorrise e una piccola lacrima di felicità stava per scendere.


quel pomeriggio Morgana andò alla rimessa delle barche, James?
dov'era? Morgana si guardò intorno un paio di volte... non c'era...
si riguardò ancora una volta intorno... in un angolo, una rosa... rossa
la ragazza andò a prenderla, ne accarezzò i petali delicatamente.
qualcosa la fasciò in vita da dietro, non le servì ne girarsi ne sentire la voce per capire chi fosse... il respiro le arrivava sull'orecchio e leggeri brividi avvolsero tutto il suo corpo, con in mano ancora la rosa avvolse con le braccia che la stringevano, le accarezzò dolcemente...
cos'era quella sensazione? si era dimenticata tutto... riusciva a pensare solo a quelle braccia che la cingevano... quel fiato che le accarezzava l'orecchio... esistevano solo lei e la persona che l'abbracciava...
"James" pensò, senza rendersene conto però l'aveva detto.
"si" disse lui prendendole la mano e... come in un lento... la fece girare lentamente poi stringendola a se
lei si perse a guardargli gli occhi
cosa gli stava succedendo? era sempre stato il casanova di Hogwarts, le ragazze gli andavono dietro...e poi dal nulla compare lei che smentisce tutto facendolo arrivare al punto di essere quasi ai suoi piedi...
perchè quegli occhi, quei capelli, quelle labbra, quelle mani, quello sguardo lo facevano sentire così?!
lei sbattè le palpebre e si allontanò da lui ricomponendosi
"sei in ritardo Potter"
"perchè mi chiami Potter? dopo ieri, dopo ora... lo hai sentito anche tu, lo so"
"come fai ad esserne sicuro?!" chiese lei incrociando le braccia al petto e alzando il mento con aria di superiorità
"l'ho visto... in quello sguardo... in quegli occhi... l'ho letto" rispose James avvicinandosi a lei
"allora ti consiglio una visita dall'oculista perchè leggi e vedi molto male!" controbattè lei girandosi e facendo qualche passo dalla parte opposta del ragazzo
"menti... e io lo so...è dal primo momento che ci siamo parlati che c'è stata una certa affinità, diciamo così... lo so io, lo sanno i tuoi occhi, il tuo cuore... ascoltali! telo dicono pure loro! non mi avresti dato una seconda opportunità se non provassi almeno in parte ciò che provo io.. non tela saresti presa tanto quando hai saputo della scommessa... non avresti dormito con me e.. ora non saresti qui...se...anche tu, come me, non sentissi qualcosa nello stomaco una sensazione strana ma che ti fa star bene ogni volta che mi vedi...
Morgana, ammettilo... lo sai bene quasi quanto me..."
a Morgana stavano per venire le lacrime... si chiese facendo ancora un passo verso l'uscita.
"sai cos'è che ti blocca?!...è il tuo orgoglio Serpeverde! sai che ti piaccio, sai che con me staresti bene... ma sono Grifondoro... quando nulla giusto?!"
eccola, era scesa, una piccola lacrima le aveva rigato il volto.... dolore, tristezza,... si, la conosceva bene la sensazione di cui aveva parlato James, nelle ultime due settimane l'aveva sentita ogni mattina, ogni volta che incontrava il gruppetto di quattro per i corridoi, quando il suo sguardo incrociava quello di James... sentiva lo stomaco bruciare ma non faceva male, anzi... ed era vero... se James fosse stato Serpeverde molto probabilmente ora sarebbe corsa da lui a stringerlo...ma non era così...erano così diversi eppure così uguali... lui era dolce, testardo, fiero, orgoglioso, leale, coraggioso, abile negli incantesimi, ambizioso... caratteristiche che pure Morgana aveva e ne andava fiera.
ma lui a differenza sua non aveva nulla contro i nati babbani, anzi, sua zia era una di loro... non gli interessava il sangue ne la famiglia... le arti oscure per lui erano una cosa da vietare e non vedeva con buon occhio i Serpeverde... differenze che lei non poteva ignorare.
mentre ci pensava altre lacrime scendevano, fece per andarsene ma lui le afferrò la mano
"tempo una settimana e melo dirai...lo ammetterai... o comunque farai qualcosa che mi farà capire che ho ragione... una settimana e mi dirai ciò che provi realmente"
lei si liberò dalla sua presa e sene andò... le lacrime scendevano e non capiva il perchè... lacrime fredde, umide, pesanti, tristi...lacrime che parlavano... e dicevano la verità... dicevano ciò che James già sapeva.
 

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Capitolo 12
*** amicizia vera ***


tornò nel dormitorio ancora in lacrime, nella sala comune non c'era nessuno, non che lei avesse visto...
si accasciò a terra accanto al camino... perchè stava piangendo? nemmeno lei riusciva a capirlo...
una voce dolce e tenera le arrivò all'orecchio, una mano le si posò sulla spalla in un gesto affettuoso "cos'è successo?"
non 'va tutto bene?' come gli altri erano soliti chiederle ma 'cos'è successo?'
evidentemente o il proprietario della voce non era stupido e aveva capito che se una persona piange è perchè qualcosa non va... oppure quella persona la conosceva abbastanza bene da non servirle chiedere se era tutto c'era qualcosa o semplicemente si era fatta male...
quella persona sapeva che c'era qualcosa...
doveva conoscerla bene, eppure non conosceva bene quella voce... si girò e vide degli occhi color nocciola... quegli occhi le erano rimasti in testa fin da subito..."Scarllet, no, è tutto a posto" disse Morgana asciugandosi il viso con la manica
"Non prendermi in giro!..." la ragazza si sedette accanto a Morgana
"di me ti puoi fidare, cos'è successo?"
Morgana la guardò attentamente, non c'era male nei suoi occhi, o meglio, non c'era il male che avrebbe potuto farla soffrire ancora di più... c'era lealtà e fiducia...
Morgana si gettò tra le braccia di Scarllet che la strinse dolcemente... "cos'è successo?"
"ecco... c'è un ragazzo.. che mi piace e io piaccio a lui ma... è una cosa che non può funzionare..."
"perchè?"
"perchè io ho un sogno, mentre questo ragazzo è Grifondoro, figlio di Harry Potter... perchè è James Sirius Potter"
"ah, dici che i tuoi non approverebbero?"
"no di certo! anzi... mi hanno appena ritrovata e già mi caccerebbero... però i sentimenti per lui sono forti insomma, con lui sto sempre bene..."
"in che senso , se posso chiedere, ti hanno appena ritrovato?!"
Morgana le raccontò la sua storia mentre Scarllet l'ascoltava attentamente, non si perdeva una parola... quando Morgana ebbe finito Scarllet si alzò e andò alla finestra che mostrava sul lago Nero.
"sai... anche mia madre è morta, qualche mese dopo la mia nascita..."
"malattia?"
"no, investita da un mezzo di trasporto babbano... alla guida c'era un mezzosangue... per questo li odio tanto... sono cresciuta con mio padre e le mie tre sorelle, due di loro sono a Bobatounx quarto anno e finita l'hanno scorso, infatti parlo un po' di francese, l'altra è qui ad Hogwarts, Serpeverde sesto anno... lui ha sempre preferito loro, io ero sempre sola..."
"non dico che posso capirti... perchè non posso e penso che come odio io che mi si dica che mi si capisce quando non è così... trovo ingiusto dirlo ad un altra persona...ma...posso dirti che ti capisco a metà... e mi dispiace molto... io sono cresciuta in una famiglia babbana, dove ero sempre sola... ma ora sono ad Hogwarts, con Dalton, Scorp, Crys e tutti gli altri... e sento che qui non sarò mai sola... e non lo sarai nemmeno tu!" rispose Morgana con gli occhi lucidi, Scarllet la guardò mentre qualche piccola lacrima scendeva lungo il viso, le fossette si allargavano in un sorriso e la guardò negli occhi... a entrambe venne l'istinto di stringere l'altra e allora senza nemmeno pensarci si abbracciarono... come se si conoscessero da sempre...
fecero un giro e si conobbero meglio... era incredibile quante cose in comune avessero quelle due ragazze... stessi gusti, stesse ambizioni, stesse passioni... stesse opinioni...
poi senza accorgersene le due, camminando, arrivarono d'avanti al campo da Quidditch dove i Grifondoro avevano appena finito l'allenamento
a morgana una piccola lacrima di malinconia si affacciò agli occhi pronta a scendere...
"è qui?" chiese Scarllet mettendole una mano sulla spalla in segno di conforto
come faceva quella ragazza a sapere perfettamente cosa le stava succedendo?!
non era normale, nemmeno Scorpius o Dalton o Tom ci riuscivano... e lei dopo qualche ora ce la faceva perfettamente...
James uscì dallo spogliatoio... "eccolo" affermò semplicemente Morgana
"va a parlargli..." Scarllet le sorrise.
"che?! no!"
"perchè?"
"perchè non so che dirgli! ce... vado da lui e poi che gli dico?! scusa credo di amarti ma non voglio mettermi con te per via della tua casa, di tuo padre e per un mio amico?!"
"quindi non ti vuoi mettere con lui perchè ti piace anche Dalton..."
"no, per Dalton c'è più dell'amicizia, è vero... ma non voglio che diventi il mio ragazzo... chiaro?"
"più o meno... allora vai e parla con lui"
"no! andiamo... comincia ad essere tardi... dobbiamo andare in sala Comune.."
lanciò un ultimo sguardo al ragazzo che coi capelli più scompigliati e sudati del solito usciva dagli spogliatoi... malinconia e rimpianto accompagnarono il movimento del suo sguardo quando smise di guardare il ragazzo...
 

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Capitolo 13
*** e poi succede ***


La fredda mattina annunciava l'inizio di ottobre, sembrava così strano che di già tutti sapessero tutto su quella scuola e chi ci viveva, che tutti sembrassero abituati a quel posto come se ci fossero sempre vissuti, che tutti i legami fossero già chiari in un solo mese.
Un rumore fastidioso cominciò a suonare alle 5:30 nella stanza a7 dei Serpeverde.
Morgana aprì gli occhi e alzò la testa, Lily schiacciò la testa nel cuscino con la speranza di non sentire quel rumore, Maia balzò in piedi
"ma Santo Salazar! non si era detto che non dovevamo sentire più questo rumore?! eh Porca Morgana!"
Morgana le lanciò un occhiataccia "ei!"
"scusa Morg, ma cazzo!" rispose Maia "miss pelle perfetta ora mi sente!" continuò andando verso il bagno dove Rahianna era già andata per togliersi la solita maschera verdognola.
"ma...!" cominciò Chein, Lily, Maia e Morgana la guardarono storto.
"la fermi tu?" chiese Lily riferendosi a Maia che in quel momento aveva uno sguardo omicida.
"emh... no no, fai pure!" rispose poi tornando sotto le coperte.
"bene! voi due avete qualcosa da obiettare?! volete fermarmi come l'altra volta?!"
"no no, prego, è tutta tua!" rispose Lily calma.
"ah io l'altra volta ti ho fermata per darle la possibilità di capire... ora.. beh... squartala pure per me!" commentò tranquilla Morgana tornandosene a letto.
Maia andò nel bagno e le diede uno ceffone, uscì con espressione soddisfatta e tornò a dormire.
alle 7.30 nella Sala Grande Scarllet la aspettava al tavolo dei Serpeverde.
Morgana la raggiunse e cominciò a fare colazione.
Poco dopo Tom si avvicinò "Morgana vieni, dobbiamo parlare" la sue espressione non era per niente calma, anzi sembrava molto preoccupata.
"non possiamo parlare dopo? ora dobbiamo andare in classe" chiese lei alzandosi e prendendo la borsa in jeans.
"no, mi dispiace, è importante" si avvicinò all'orecchio "si tratta di papà" le sussurrò con voce spezzata.
Morgana si bloccò, pietrificata. "vieni" le disse dolcemente il fratello prendendole la mano.
James a due tavoli di distanza aveva notato la sua espressione. "ragazzi dite al prof che sto male, devo fare una cosa" disse alzandosi e seguendo Tom e Morgana.
stavano andando verso l'ufficio di Tom, James si appostò fuori dalla porta attendendo pazientemente che Morgana uscisse, era già preparato ad ogni sua reazione: se fosse stata bene avrebbe detto che era li per caso, fosse stata arrabbiata l'avrebbe portata al campo di Quidditch, se fosse stata triste l'avrebbe ascoltata e consolata.
Dentro l'ufficio intanto Tom si era seduto alla sua scrivania e aveva fatto accomodare anche Morgana.
"non è una cosa facile da dire...-fece una pausa e sospirò- allora, papà non è mai stato troppo bene, ha 52 anni, è sempre vissuto in condizioni non troppo buone... e insomma..."
"che è successo?!" chiese seria Morgana, quasi più come se fosse un ordine che una domanda.
"ieri notte ha avuto un infarto, l'ho saputo solo poche ore fa. ora è al San Mungo, ma... è stato scoperto che ha una malattia di cui ora non ricordo il nome."
"e...e...e. quindi?" le lacrime sul suo viso erano già cominciate a cadere alla parola 'infarto' e quelle di Tom erano pronte a fare altrettanto.
"e quindi.. è una malattia che colpisce il sistema nervoso... insomma... non si sa quanto ancora starà... qui"
Morgana si alzò di scatto... ormai piangeva come mai aveva fatto nella sua vita...
Tom si alzò, si stava sforzando di tenere dentro le lacrime, in quel momento sua sorella aveva bisogno di lui.
"Morgana..." "quanto?!" "i medimaghi dicono non più di 3 mesi"
Morgana corse fuori dalla stanza con le lacrime che scendevano lungo il suo collo.
"Morgana!" disse Tom senza muoversi, sapeva che non sarebbe servito e sapeva che ora non era lui la persona che in quel momento sarebbe riuscito ad aiutarla... anzi, avrebbe solo peggiorato le cose.
Morgana si chiuse la porta alle spalle "Morgana! Morgana che succede?!" chiese James preoccupato mettendole una mano sulla spalla.
"lasciami stare!" gridò lei cercando di allontanarsi.
lui le prese un braccio e la tirò a se stringendola, lei si strinse al suo petto e pianse di più.
"io..io.." cominciò lei.
"shhh, no, non qui! vieni" disse lui portandola nel bagno dei prefetti "ecco, qui è più tranquillo, più isolato..."
lei si accasciò a terra e lui si sedette accanto a lei che si strinse a lui.
"che succede?"
"Mio padre, gli danno più o meno 3 mesi di vita ancora.,.. l'ho appena conosciuto, non voglio perderlo!"
"Morgana, intanto calmati... respira... respira! così, brava... ascolta la mia voce...respira..."
si stava calmando... si stringeva a lui come se fosse la sua unica via di salvezza.
"non posso capire ciò che provi in questo momento ma... posso dirti che lui starà in un posto migliore, che non vorrebbe che sua figlia stesse con lui, che comunque sia starà sempre con te... posso starti vicino, non sei sola Morgana! ci sono io! ci sono qua io!" disse stringendola più forte e accarezzandole dolcemente i capelli.
"James?" chiese lei guardandolo con uno sguardo da cucciolo perso.
"si?" rispose lui guardandola
lei avvicinò il viso al suo e gli diede un bacio che lui contraccambiò.
"sai cosa vuol dire?" chiese James sorridendo leggermente
"cosa?"
"che ora sei mia... che avevo ragione"
"si James, avevi ragione... ma non sono pronta a farlo sapere a tutti... io... io ti voglio vicino, voglio che tu faccia parte della mia vita... ma non voglio si sappia troppo in giro"
"va bene, va bene... l'importante è che lo sappiamo io e te..."
"James?"
"si?"
"me ne dai un altro?", lui la guardò e avvicinò lentamente le labbra a quelle di Morgana... le sfiorò prima, poi ci appoggiò sopra le sue, le assaporò cercando ci impararle.
Entrambi sentirono la stessa sensazione...una cosa forte... sentirono che non si sarebbero più allontanati più di troppo... tra loro fin da subito era nato un legame particolare... quel tipo di legame che non si spezza facilmente.
 

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Capitolo 14
*** halloween ***



il piccolo gruppetto di 8 si allargava sempre di più, l'arrivo nel gruppetto di Scarlett non aveva cambiato nulla, erano solo i 9 ragazzi del primo di serpeverde che vanno in giro con forse un po' troppo ego.

Nei corridoi Morgana lanciava spesso occhiatine dolci a James che ricambiava spesso e volentieri. ogni tanto le lasciava una rosa rossa al tavolo o in camera giusto per farle sapere che lui c'è sempre.

quella domenica di metà ottobre il pomeriggio, stranamente, era caldo.
Scorp scese nella Sala Comune dove Scarlett e Morgana stavano tranquille sul divanetto a parlare
"si ma, cavolo... non glielo dico, ce che dico: Scorp mi piaci?" disse Scarlett nervosamente isterica
"grazie, anche io ti trovo carina" disse lui sorridendo e sedendosi in mezzo alle due ragazze. Scarlett sbiancò di botto e corse nei dormitori.
"ma che ha?!" chiese Scorp
"nulla, è solo cotta, la raggiungo, a dopo" Morgana gli diede un bacio sulla guancia e raggiunse Scarlett.

dopo quell'episodio Scorp e Scarlett cercavano di non incrociarsi troppo spesso se erano soli o con solo Morgana.

Era il pomeriggio del giorno di Halloween, Morgana e James erano tranquilli al lago... quando arriva Lily correndo.. "James, James papà è nell'ufficio della McGranitt, sembra piuttosto arrabbiato con te, corri!"
James guardò prima la sorella e poi Morgana
"devo andare, appena fatto torno!" appena se ne andò Scarlett e Scorp comparvero accanto a lei, gli unici due a cui aveva detto della sua storia con James.
in quel momento passò Dalton a braccetto con Rahianna.
"che ci fa Dal con mis Pelle Perfetta?!"
"no...non lo so.." rispose Scorp a Scarlett, Morgana sembrava pietrificata, non reagiva.
"Scorp, tu sai qualcosa!"
"no Morg, non... so... nulla..." il tono civettuolo usato da Scorpius lo tradiva.
"Scorpius Hyperion Malfoy!"
"ok.. ultimamente si vedono parecchio spesso" disse lui tutto ad un fiato. Scarlett guardò preoccupata Morgana, che fissava Dalton senza espressività.
"vado da James."

Scorp e Scarlett restarono soli.
"allora..."
"Scarlett, tu.....?"
"io?"
"tu ti....'"
"io cosa?"
i due si guardarono negli occhi, lui avvicinò le sue labbra a quelle di Scarlett che lo lasciò fare e chiuse gli occhi, lui le andò più vicino e la strinse delicatamente, lei avvolse il suo collo con le mani... si staccarono.
"tu ti vuoi mettere con me?"
lei gli diede un altro bacio, più piccolo.
"sarebbe un si?"
"si, si scorp!"

quella sera nel dormitorio dei Serpeverde i 9 ragazzi erano riuniti nella stanza dei ragazzi per una specie di festicciola per halloween.
"e se ora ogni uno rivela una cosa che stava tenendo nascosta?" propose Crys.
gli altri annuirono.
Chuck:"ho un diario"
Maia:" ho una passione per la moda, tipo che il mio sogno è di diventare stilista"
Norberth:"credo di essere cotto di tua sorella, Dalton"
Dal:"credo di essere innamorato di una ragazza..." lanciò una piccola occhiata a Morgana, di cui nessuno se ne accorse.
Lily:"vorrei imparare le arti oscure"
Scorp:"stavo pensando di provare a fumare.."
Crys:" ho già fatto la mia prima volta" le occhiate arrivarono, ma solo occhiate maliziose dai ragazzi... le ragazze non la giudicarono ne niente, era una loro amica, la cosa non cambiava il loro parere su di lei.
prima di dire il suo Scarlett cercò il consenso di Scorp:"io e Scorp ci siamo messi insieme sta mattina" disse lei a occhi chiusi, quasi non credendo che fosse vero.
"Morg? tu?" chiese Maia sorridendo.
"behhh... sto con uno che non è un buon partito, un Grifondoro... sto con James Sirius Potter"
tra le occhiate di disapprovazione quella di Dalton spiccava in pieno, era spezzato... morto...dentro...lei non si era accorta di nulla, si stava solo preoccupando del fatto che i suoi amici avevano accettato la cosa quando Maia disse "in effetti è un gran figo purosangue bravo nei duelli"
Morgana riuscì a sentirsi accettata, ma come l'avrebbe presa James quando avrebbe saputo che lei lo aveva detto?!

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Capitolo 15
*** lei, il nuovo incubo ***



capitolo 15 - lei, il nuovo incubo-

vento caldo arrivava dalle finestre tra i corridoi di Hogwarts, la colazione di quel 7 novembre era tranquilla... nella sala Grande c'erano tutti gli studenti, ma dopo la festa dei Corvonero della domenica sera erano tutti mezzi addormentati.
la professoressa McGranitt entrò in fretta e raggiunse il tavolo degli insegnati.
"Buongiorno ragazzi, approfitto del fatto che ci siete tutti per dare una notizia... come sapete per me fare sia la preside che l'insegnate, soprattutto di una materia complessa come l'arte della trasfigurazione, non è facile... all'inizio dell'anno mi è stato molto difficile trovare qualcuno con abbastanza potenziale per questo ruolo... ma ora ho trovato, anzi, ho finalmente convinto la persona più adatta ad occupare questa cattedra, signore e signori la professoressa Hermine Granger in Weaslay. "
una donna dal volto pallido ma fresco, si vedeva che era una donna matura ma non vecchia, non dimostrava più dei 27/28 anni; gli occhi di un tenue color nocciola e i capelli che erano un misto tra il biondo scuro e il castano chiaro.
solo il nome aveva fatto capire tutto, quando poi arrivò il cognome... si scatenò l'inferno...
i Corvonero emozionati all'idea di un insegnate con tale intelletto, i Tassorosso... emozionati e basta... i Grifondoro conoscevano il coraggio di quella donna, e tre quarti di essi erano imparentati con lei... mentre i Serpeverde esprimevano la loro disapprovazione.
"SILENZIO! ragazzi silenzio! non fate una brutta impressione! se non sbagli i primi ad avere trasfigurazione oggi sono Serpeverde e Grifondoro del primo anno... -controllò gli orari- si infatti... buona fortuna signora Weasley. tutti in classe ora forza!"
"Bene, primo anno, Grifondoro e Serpeverde.. con me grazie! "disse la nuova professoressa.

i 9 Serpeverde si alzarono "già la odio!" disse Morgana a Scorpius e Scarlett.
"mio padre e mia madre dopo la guerra hanno legato molto con lei e gli altri... io non li sopporto, immaginami che mi portano a forza a giocare con i Potter... Blaaaaaaah!!!!"
"tzh, noi dovremmo apprendere da una mezzosangue?! poveri illusi!"
"eh brava Scarlett, speriamo che almeno insegni bene"
i ragazzi entrarono in aula e si sedettero ai loro soliti posti, in fondo, la professoressa si girò scrutando la classe
"quella fila di Serpeverde laggiù già non mi piace... la ragazza coi capelli neri, nome prego?"
"Morgana Angela Graunt"
"e di angelo ha molto poco!" rise Albus Potter beccandosi un occhiataccia da Morgana.
"anche tu non mi sembri troppo degno del tuo secondo nome... eppure non ho detto nulla!"
"taci Graunt!"
 "Fuccati la lingua in gola Potter, e strozzatici!" e così lei mise un punto al discorso con una smorfia angelica.
"ora basta! Graunt, in primo banco, insieme a... quello di colore..(?)"
"Dalton Ioseph Zabini"
"bene, Zabini, in primo banco accanto a Graunt.
Malfoy, vicino a... McFarrol. mmmmh la ragazza con gli occhi color nocciola?"
"Scarlett Greengrass"
"bene Greengrass, seconda fila accanto a(?)"
"Rahianna Vane"
"accanto a Rahianna Vane, bene gli altri mi sembrano abbastanza okey. anzi Zabini con Rose Wealsey e Graunt con Albus Potter"
i quattro raggazzi all'unisolo "che?!"
"avete capito, ora veloci!"

cominciò la lezione e dopo poco Morgana si era già addormentata.
"Morg... Morgana, svegliati! è finita la lezione!"disse Scrop scuotendola delicatamente
la professoressa arrivò in quel momento "signorina Granut, 10 punti in meno ai Serpeverde perchè ti sei addormentata in classe" fece qualche passo avanti.
"stupida mezzosangue", sussurrò Morgana.
"punizione signorina Graunt! la aspetto alle 17 nel mio ufficio!"
"come?!" chiese Morgana scattando in piedi.
"hai sentito, mi hai dato della mezzosangue e ora alle 17 verrai in punizione"
"ahahah, ma povera ela! io non vengo!"
"ne parlerò con la preside!"
"faccia pure... "
"50 punti in meno per la sfacciataggine"
"cosa?! ma lei è scema o cosa?! a già dimenticavo con chi sto parlando!"
"sommati ad altri 100 in meno"
"Morg, sta zitta!" disse Crys afferrandole il braccio
"mollami! ma povera, ma la se spari, mezzosangue di merda!"
"punizione per il prossimi 3 mesi, detto questo, buona giornata signorina, la aspetto alle 17 nel mio ufficio!" la professoressa uscì dall'aula.

Morgana fissava la porta con sguardo minaccioso.
"Morg?! che pensi di fare?!"
"non lo so Scarlett, ma vi giuro, che quella non avrà vita facile!"

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Capitolo 16
*** l'incanto e il mangiamorte ***


"quella non la passa liscia! quella me la paga! io non ci vado manco morta nel suo ufficio!"
la sala Comune dei Serpeverde ospitava solo il solito gruppo di 9 del primo anno.
Scorpius se ne stava seduto sul divanetto vicino al camino con un braccio sul bracciolo e uno sullo schienale, Scarlett accanto a lui appoggiata alla sua spalla con le gambe appoggiate lungo il divano; Lily e Maia per terra accanto al camino, la prima distesa a pancia in giù che leggeva dal libro che era posato sulle gambe della seconda che stava seduta a gambe incrociate;
Crys seduta vicino al tavolino che stava tra i divanetti che cercava di studiare attorcigliandosi una ciocca dei suoi capelli biondi con il dito indice; Chuck e Dalton se ne stavano sul divanetto che completava un angolo a 90° con quello dove erano seduti Scarlett e Scorp, Dalton giocherellava con la cravatta fissando il fuoco del caminetto, Chuck ,come suo solito, guardava Crys immaginando cose che solo lui sapeva, con aria pensosa.
Nott accanto a Crystain che cercava di aiutarla.
Morgana camminava su e giù per la stanza tirandosi da una mano all'altra un piccolo cuscino.
"si va bene Morg, ma fermati o farai un solco nel pavimento!" alle parole di Scarlett lei si fermò, osservò il cuscino e lo strinse stretto tra le sue mani.
"quella, come osa una sudicia mezzosangue mettermi in punizione?! quella la paga! ve lo dico io che la paga!"
"si Morgana, abbiamo capito. ora siediti! mi dai sui nervi a fare avanti-indietro avanti-indietro avanti-indietro... BASTA!" scappottò Scorp alzandosi, tirò un respiro, le si avvicinò, la prese per un braccio e la tirò
"vieni, vieni -il suo tono era calmo e paziente mente con un braccio la tirava e con l'altro la spingeva da dietro la schiena- ora tu ti siedi qui e con calma ci spieghi cos'hai intenzione di fare" lei si sedette accanto a Scarlett poggiando sul divano il cuscino
"scusa, tu hai il fratello maggiore che ti adora che è pure il coordinatore dei Serpeverde... perchè non parli con lui?!" propose Crys alzandosi e andando a sedersi tra Dalton e Chuck.
"meglio di no... insomma, non.... meglio di no, punto e basta"
"e allora come pensi di cavartela?" chiese Maia girandosi verso di lei.
"un modo ci sarebbe... ma è rischioso... molto... potresti peggiorare ancora di più le cose..." cominciò Dalton non distogliendo lo sguardo dal fuoco.
Morgana si alzò e con fare leggermente sensuale, per quanto potesse essere a 11 anni, con voce civettuola e viso angelico andò dietro Dalton e si appoggiò sulla sua spalla, sbattè le ciglia un paio di volte
"allora, illuminami su questo piano, o grande mente oscura" lui distolse lo sguardo e guardò negli occhi la ragazza con un ghigno.
"c'è sempre l'Imperio..."il viso di Morgana assunse un espressione sognante mista a un ghigno..
"non è niente male come idea..."
"Morg, riflettici bene! -Lily si alzò e andò a sedersi sul bracciolo del divanetto dove stava Dalton poggiando una mano sulla spalla di Morgana- è rischioso! molto rischioso!"
"già pensa se ti beccano?! o se qualcosa va storto?! insomma siamo solo al primo anno hai solo l'1% delle possibilità che fili tutto liscio! va male a grandi maghi oscuri figuriamoci a un undicenne!"
"Nott lei non è un undicenne qualunque! è una Graunt! imparentata con il più grande mago Oscuro di tutti i tempi!"
"ciò non vuol dire che non sia rischioso, fratellino!"
"in fondo con allenamento ci si può riuscire... ma ce ne vuole di tempo"
"Chuck! sei impazzito?! pure la incoraggi?!" chiese Crys quasi sconvolta.
"cosa dovrebbe fare, Crys? non è un male..."
"no, ma rischia di finire chiusa ad Azkaban, Scorp!"
Morgana guardò Scarlett, l'unica che ancora non aveva parlato, che contraccambiò lo sguardo
"tu che dici, Greengrass?"
"non è facile, se vuoi ti aiuto ma non ce la farai a impararlo in un solo pomeriggio"
"ricapitoliamo: io, Nott, Maia e Lily diciamo che è troppo rischioso. Scarlett, Scorp, Chuck e Dalton che si può provare... giusto?!"
gli altri annuirono.
"può...sembrare..una..pazzia ma... perchè non provi...a... parlarne con... mio fratello?!" suggerì Lily incerta.
"sei impazzita Potter?! appunto è tuo fratello! siete dei Potter abituati a non fare certe cose, soprattutto a un vostro parente... Morg, se vuoi troncare subito con lui o un 'no' secco prova a seguire il consiglio della Potter!"
"Lily su questo Scorp ha ragione, tuo fratello la penserà esattamente come te se non peggio" commentò Crys comprensiva.
"io resto dell'idea che dovresti parlarne con tuo fratello" ripropose Maia tornando a guardare il libro.
"mi serve un parere esterno... su questo avete ragione... ma non ho a chi chiederlo..."
"forse si..." disse Scorp alzandosi di scatto e correndo nel dormitorio.
tornò quasi subito con della pergamena e una piuma.
"a chi pensi di scrivere? agli zii?" chiese Norberth
"no, figuriamoci.... visto ciò che è successo dopo la guerra e le amicizie coi Potter e i Weasley che sono andate a crearsi?! potremo scrivere ai tuoi, o ai genitori di Dalton... ma meglio di no, lo direbbero ai miei"
"e allora chi, genio del male?" chiese Crys civettuola ricevendo un occhiataccia da Scarlett.
"i tuoi nonni?!" propose dalton
"naaa, pensavo a uno dei pochi che effettivamente noi tre conosciamo e che è riuscito a non farsi prendere dopo la seconda guerra... vediamo se indovinate" disse Scorp lanciando uno sguardo d'intesa a Nott e Dalton.
"Mulciber!" esclamarono i due in coro.
"e come lo conoscete voi tre?!" chiese Rosier sorpreso.
"e tu come lo conosci?" chiese Dalton incrociando le braccia.
"sai com'è... quando si è il nipote del migliore amico di una persona di conseguenza si conosce pure questa persona... non vi pare?!"
"sisi... fratellino e voi due! da dov'è che lo conoscete?! Dalton! se la mamma lo sapesse....!"
"la mamma non sa nulla, tranquilla Maia... non lo sa nemmeno papà e tanto meno Electra e gradirei che restasse abbastanza segreto, chiaro?!"
"muta come una tomba! dunque, da dove lo conoscete?!"
"mio nonno, come quello di Chuck lo conosceva bene... e Mulciber gli doveva dei soldi... mio padre un bel giorno lo ha accolto nel salotto di casa per saldare questi debiti, gli ha offerto una burrobirra e così via..."
"è tutto molto commovente ma tu e quegli altri due bell'imbusti che centrate con questa storia?" chiese Crys evidentemente spazzientita
"eravamo li" rispose sorridente Scorpius
"ah..." disse Lily secca "racconta avanti!"
"allora... boh, c'era lui... c'eravamo noi di appena... quanti anni avevamo? 7? 8?" continuò Dalton
"8... si 8..." rispose Norberth
"ecco..appena di 8 anni, curiosi di sapere lui com'era e queste cose... i nostri genitori non amano parlare di queste cose come tutti noi ben sappiamo... allora abbiamo provato a chiedere a lui"
"la sua reazione mi fa paura ancora oggi a ripensarci!" commentò Scorpius venendo preso da un brivido lungo la schiena...
"perchè?! che reazione ha avuto?!" chiese Lily interessata.
"ha...sorriso... più o meno..." rispose Dalton
"si ha sorriso..." confermò Nott
" credo fosse una sorta di sorriso venuto male...." riflettè scorpius.
"boh, e alla fine ci ha detto tutto... insomma, è venuto altre volte a casa di Nott mentre c'eravamo anche noi, e ogni volta ci facevamo dire qualcosina di più... non vi dico la faccia di Theodore e Daphne mentre ci parlava" continuò Dalton
"fortunatamente zia è abbastanza intelligente da non dire nulla ai nostri genitori"
"si... e ora siamo più o meno in confidenza... è come parlare con un pro-zio... quindi vuoi scrivere a lui Scorp?"
"abbiamo altre opzioni, Norberth?"
"scusate l'ignoranza...ma... sapete che sono cresciuta con i babbani... chi è questo Mulciber?"
"beh, lo conoscono tutti Morg... "
"eddai Crys! non farmi pesare la mia vita e ditemi chi è!"
"no, nessuno... solo uno dei più grandi Mangiamorte mai esistiti... ed è il migliore del mondo magico nella maledizione Imperius!" rispose indifferente Chuck
"che aspetti allora?! scrivigli! forza!"
"sai vero Morgana che non riesci ad impararla entro pomeriggio?!" chiese Scarlett
"si ma chissene frega! ora mi importa questo! forza scrivigli!"
 

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Capitolo 17
*** ciò che non vuoi sapere ***


dopo due settimane dalla decisione di apprendere l'Imperius una misteriosa lettera arrivò nelle mani dal nulla, la scrittura era pesante e rudimentale, quasi difficile da comprendere.
"Per la signorina Graunt" morgana si guardò intorno, accartocciò la lettera e la strinse in un pugno e corse nel bagno di Mirtilla Malcontenta, si chiuse in un cubicolo e, stesa la lettera, la aprì
"cara Signorina Graunt,
comprendo che per questo caso lei si sia riferita a me, ciò che non capisco sono le motivazioni che spingono una ragazzina undicenne a tali gesta.
nonostante ciò sarò felice di aiutarla, non potendo venire li direttamente posso dirle cosa fare: la bacchetta deve essere puntata con decisione al centro della testa della 'vittima' in modo che l'incantesimo colpisca bene il cervello, pronunci l'incantesimo con decisione e sicurezza, una volta fatto questo basta dare un ordine ben chiaro e dettagliato in modo da non lasciare nulla al caso ed allora l'incantesimo durerà fino a che qualcuno non spezza l'incanesimo.
spero di esservi stato utile, signorina, buona giornata.
                                                                                                     Mulciber"

 
Morgana accartocciò la lettera, uscì dal cubicolo e socchiuse la porta del bagno, vide Dominique Wealsye davanti a se che parlava col prefetto di tassorosso, in modo da non farsi vedere puntò la bacchetta.
"Imperius!" la ragazza sembrò pietrificata
"devi sostenere che io sono l'unica ragazza che va bene per James Sirius Potter, nessun'altra può avvicinarsi a lui e sostieni che io sono perfetta per lui!" sussurrò Nerissa.
Dominique si sbloccò, guardò sorridendo il ragazzo
"scusa, non ho capito cosa stavi dicendo, ero persa a pensare quanto ci stanno bene mio cugino e la Graunt insieme, non trovi?"
"Signorina Dominique, ti senti bene?"
"si Kevin, mi sento benissimo! se mio cugino trova la ragazza perfetta per lui io sono felicissima!"
"si, okey, stavamo decidendo se parlare o no con la McGranitt per un'eventuale festa di Natale per quelli che restano ad Hogwarts.."
"ah si, giusto... allora io direi che.."
le labbra di Morgana si incurvarono in un ghigno soddisfatto
"oh Mulciber, sei stato più utile di quanto pensi!"

uscì dal bagno venne travolta da Scarlett
"Morg! Morg, devi correre in Sala Comune! Ora!"
"che è successo?!"
"corri!" disse Scarlett tirandola per un braccio
arrivate in Sala Comune la portò nel dormitorio dei 4 ragazzi.
"ah, finalmente!" disse Chuck buttandosi a sedere accanto a Crys
"che succede?!"
"Scorp ha chiesto una riunione di emergenza" rispose Maia seduta sul letto di suo fratello con Lily e Dalton.
Morgana e Scarlett andarono a sedersi sul letto di Scopr che invece stava vicino a Nott.
"che succede?"
"sta mattina mi è arrivata una lettera di mia madre... e riflettendoci io e Scarlett abbiam realizzato che siamo cugini!"
"OH Porca Trota! é vero!" esclamò Crys
"e le relazioni tra parenti, a meno chè non sia parente alla lontana, non esistono più da secoli!" disse Scarlett preoccupata
"scusate... ma non capisco.." disse calmo Dalton
"se i nostri genitori lo scoprono siamo fregati!"
"già Scorp... quindi?!"
"quindi, Morg... dovete aiutarci a non farglielo scoprire!"
"sarà fatto!" disse Lily
"parlo a nome di tutti, ok, vi aiuteremo!" concluse Nott

"ho anche io una cosa da dire.." disse Morgana sorridendo
"parla"
"sempre con questo tono dolce Zabini?! comunque... ho ricevuto una lettera da Muliber...-tirò fuori la lettera- e ho sperimentato il suo consiglio..cari miei, so fare l'Imperius!"
"complimenti Graut!" le disse Scarlett
"si ma, per quanto sia bello che sai fare l'Imperius ecc... abbiamo difesa contro le arti oscure!" urlò Crys prendendo la borsa e correndo fuori, seguita dagli altri

arrivati all'aula notarono che mancava il professore, al suo posto c'era la professoressa Grenger che lo sostituiva
"dov'è il professor Graunt?!" chiese Scorpius andando al suo posto
"il professor Graunt ha chiesto la settimana libera... Professoressa Grenger, mi spiace ma devo rubarle la signorina Graunt" disse la voce della preside McGranitt alle loro spalle, sulla porta
"ma certo Preside, prego Morgana vai..."
Morgana guardò incerta le due donne e poi i suoi compagni... si alzò e andò dalla preside
"Ho fatto qualcosa Professoressa?" le chiese non appena essa chiuse la porta e si diresse verso l'ufficio di Tom
"no, ma tuo fratello ha bisogno di parlare con te... Tom? vi lascio soli" disse dopo che Morgana entrò nell'ufficio, chiudendo la porta, Tom stava a guardare fuori dalla finestra, si asciugò con la mano le lacrime... poi si girò a guardare la sorella, quando vide i suoi occhi non riuscì a mantenere la promessa che aveva fatto a se stesso e non riuscì a trattenere le lacrime...
"M...Morg..." non riusciva a parlare... aveva la voce strozzata, che non usciva... a vedere il fratello così pure lei si mise a piangere...
"T...Tom... che...che è successo?!"
voleva risponderle ma non ci riusciva, aprì la bocca per parlare, ma pensando a cosa dire sentì la testa girare e decise di sedersi... buttandosi sulla sedia.
"Tom!" urlò lei
"non c'è un modo facile di dire queste cose... non c'è un modo giusto o sbagliato... quindi non ti arrabbiare con me per come sto per dirtelo... perchè non c'è altro modo..."
"T...Tom... n..non dir..dirmi... ch....che..."si avvicinò
"Morg..."
"Non Dirlo... ti prego..." si appoggiò alla scrivania
"Lui..."
"per favore... non dirlo" si lasciò scivolare a terra
"Lui..."
"Non Dirlo!" stava china su se stessa
i due si guardarono negli occhi, un filo di voce e lacrime che rigavano il volto, bruciandolo
"ti prego"
"ti voleva bene, te ne vorrà sempre"
Tom voleva starle vicino, ma non ci riusciva... era vissuto solo con suo padre per 11 anni, e il pensiero che non ci fosse più non gli sembrava vero... gli era difficile credere che dopo 11 anni dove aveva avuto solo lui... quel lui che lo aiutava in ogni cosa lo avesse lasciato...
Morg scattò in piedi e tirò un calcio al muro...
Tom le andò vicino e la prese da dietro, la girò e poi la strinse
"so che non è facile, non lo è per te che lo hai visto solo per due mesi figuriamoci per me... ma lui ora ci protegge, lui è con noi! sempre! quando ti senti sola lui sarà accanto a te, per stringerti e consolarti..."
"dovevo aiutarlo in qualche modo! dovevo stare lì con lui! non qui a divertirmi!"
"Morg, a me lo dici?! io sono il maggiore, io sono cresciuto con lui e io sarei dovuto essere al suo fianco! ma lui ha voluto che entrambi restassimo qui, non perchè non ci voleva, ma perchè non voleva che lo vedessimo morire"
"sarei dovuta essere con lui!"
"Morgana, no.. lui non lo voleva! ma non credere che tu non abbia fatto niente! il fatto che tu sia stata a casa con lui, anche per poco, ha fatto in modo che se ne andasse felice... perchè sapeva che stai bene e che gli vuoi bene, e questo per lui era molto importante! non darti colpe che non hai! hai fatto molto più di quanto pensi!"

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Capitolo 18
*** la nuova lei ***



corse in camera e si mise a piangere, appoggiata alla scrivania... dopo un po' alzò lo sguardo rivedendosi allo specchio, appoggiato sulla scrivania, si scrutò... il viso coperto del mascara che era scolato, osservò la porta e la chiuse per bene. andò verso il suo baule e da la dentro tirò fuori le sue copie di Harry Potter, le pagine erano piene di scritte ai lati... commenti, promemoria su cosa avrebbe fatto... all'ultima pagina una lista di nomi... 13 tutti cancellati, tranne 1... "Lady Darkwarrior", accarezzò la scritta facendo un leggero sorriso... poggiò delicatamente il libro sul letto prendendo fuori dalla borsa un paio di forbici, quelle che venivano usate per erbologia.
"gratta e netta" disse puntando la bacchetta sulle forbici, poi si osservò bene... rivedendo le così tante lacrime versate per la morte di suo padre dentro i suoi occhi... prese una ciocca di capelli, la guardò... ci avvicinò le forbici...e la ciocca di morbidi capelli neri che arrivava fino ai fianchi venne dimezzata... una lacrima scese lungo il viso della ragazza.
prese un altra ciocca, e la dimezzò com'era stato per la prima... un altra lacrima scese...
fu così per una terza, una quarta, una quinta.. sesta... ciocca... fino a dimezzare completamente la lunghezza dei suoi capelli.. per ogni ciocca che cadeva al suolo una lacrima cadeva lungo il suo viso... una volta finito si guardò di nuovo allo specchio... si pulì il volto dal trucco colato e ne mise dell'altro... si alzò, lasciando tutto com'era... i capelli a terra, i fazzoletti con cui si era pulito sulla scrivania... i trucchi alla rinfusa vicino allo specchio, le forbici poggiate sulla sedia.
prese la borsa, guardò la stanza e uscì.

Lily e Maia arrivarono nella stanza, Maia andò subito al suo letto... Lily sentiva che qualcosa non andava... si osservò intorno, notò la scrivania di Morgana
"ma... che ... ha... fatto?!"
"di che parli Lily?!"
"Maia!?"
"che c'è?!"
"Maia!"
"eh?!"
"Morgana è impazzita!"
"di che parli?"
"dei capelli di Morana..."
"eh?!"
"guarda li" Lily indicò il mucchio di ciocche nere che stavano per terra, Maia si girò e vide ciò di cui parlava...
"ma...cosa?!"

"appunto!"
"dobbiamo dirlo a tuo fratello, o al mio... o a Scorp... a qualcuno insomma! non è da lei!"
"vado da James, forse lui sa che è successo"
"ti accompagno, Lily?"
"no, grazie Maia, ma vai a parlare con Dalton tu"


Nerissa camminava per i corridoi con portamento fiero,
"James, quella non è la tua fidanzata?" chiese Fred appoggiato al solito muretto insieme agli altri 3 Grifondoro.
James si voltò e vide la sua Morgana completamente diversa, i capelli più corti, lo sguardo più cupo e severo... non era lei.
"si, si è lei... no James?" chiese Chad
"si..." James sconvolto corse da lei, le prese le mani "ei, che hai fatto?!"
"non sono affari tuoi! e mollami!" disse lei cercando di liberarsi dalla presa del Grifondoro
"come non sono affari miei?! sei la mia ragazza o no?!" chiese lui guardandola negli occhi, quando vide che la ragazza ostentava a rispondere le mollò le mani
"lo.. lo sei... o... o no?" sconvolto, perso... lei congiunse le braccia al petto e assunse una posa fiera, cercando di reprimere le lacrime
"no, devo andare" fece qualche passo in avanti, superandolo
"come no?" chiese lui prendendole la mano.

lei si girò "James, non siamo fatti per stare insieme io e te... tu sei un grifondoro, figlio di Potter... io sono una Serpeverde, discendente di Salazar Serpeverde, imparentata con quello che voleva uccidere tuo padre... nonpossiamo stare insieme..."
"ma a me non interessano le cose che ci separano!"
"e a me si!"
"Morgana! avevamo deciso di superare queste cose e pensare a noi.."
" non c'è nessun noi, James! i nostri futuri non sono insieme! ficcatelo in testa, Potter!"
"ma..."
"no, no Potter, niente ma... ci vediamo"

"Morgana!" cercò di fermarla, ma lei cominciò a correre... Rose si avvicinò a James
"Jamie?! Jamie che hai?!"
"nulla, ho solo rotto con Morgana, nulla di importante"
"io ora la strangolo"
"No, no Rose, già non ti sopporta, se ancora la fai incazzare siamo messi bene"
"credi davvero che io non possa proprio essere più forte di lei?!"
"no, non è che lo credo... io lo so... non c'è gara tra te e lei." detto ciò James tornò dai tre amici Grifondoro.
"ei Rose, tutto bene?" chiese Albus seguito da Taylor e Luke...
"no! la Graunt fa soffrire mio cugino!"
"Rose, ne hai ventitremila di cugini... quale?!"chiese più chiaramente Taylor
"James!"

"e allora?!" chiese Luke
"e allora... io vado a consolarlo!" disse prontamente Taylor correndo da James, Rose guradò Albus

"ah no Rose, a me non me ne frega un accidente di quello stupido di mio fratello.."

"dai Al, con la scusa di Jamie puoi farla pagare alla Graunt e siamo felici entrambi..."
Albus ci pensò un attimo "va bene, andiamo"

i 3 grifondoro raggiunsero Morgana, sola in un corridoio che rileggeva un vecchio libro.
"che volete?!"
"che hai fatto a mio fratello?!"
"l'ho lasciato, Potter, problemi?!"
"si, tu!"
"oh, e che vorresti farmi?!"
"ora lo vedrai! Stupe..." tirò fuori rapidamente la bacchetta scagliando l'incantesimo su Morgana, che prevedendolo aveva già la bacchetta in mano e si riuscì a proteggere in tempo
"Protego!"mentre lei pensava a tenere d'occhio Albus, Rose le andò alle spalle lanciandole un incantesimo, che la prese in pieno "Expelliarmus!" la bacchetta di Nerissa volò dritta davanti a Luke, che la prese in mano

"e ora, Graunt?! come pensi di fare?"
"patetici grifondoro... tre contro uno... che coraggio!"
"si, ma tre con quattro bacchette, e tu? una senza bacchetta!"
"ripeto, Potter, meno male che voi siete coraggiosi! mi preoccupa cosa sarebbe se foste conosciuti come vigliacchi!"
"non ti conviene provocare, Morgana!"
"se no?! che mi fai?!"
"sei curiosa di saperlo?!"
"si molto, Albus"
"ti accontento! Stupeficium!" d'istinto Morgana mise la mano aperta d'avanti al viso, l'incantesimo colpì la mano, senza ferirla... si bloccò, come intrappolato, sul palmo della sua mano...
Morgana osservò la cosa... studiandola... sorrise...
"Stupeficium" disse calma e tranquilla, tirando, come una pallina, l'incantesimo che le era rimasto nella mano verso Albus, che però, ancora sbalordito, venne preso in pieno

"dicevi Albus?"
"come hai fatto?!"
"lo sapessi... forse, forse te lo spiegherei... ma non lo so.. Accio Bacchetta!" disse lei tenendo il palmo aperto verso la sua bacchetta, che veloce le arrivo in mano
"Stupeficium!" provò Rose da dietro verso Morgana che, per quanto l'incantesimo fosse debole, cadde, senza troppi danni... se non fosse che era caduta male...
"Porco Godric! Weasley!"
"Rose, vieni via! muoviti! Albus, andiamocene!" gridò Luke... e i tre grifondoro corsero via
Morgana cercò di rialzarsi... senza riuscirci, cadendo male si era storta la caviglia, e ora non riusciva a muoverla.

qualche minuto dopo un ragazzo biondo, dagli occhi azzurri e serpeverde passò di la...

"ei, ei tu...si, si tu... puoi aiutarmi un attimo?!"
"si, si certo... che è successo?!"
"ah, nulla di importante" il ragazzo le andò vicino, prese un braccio di Nerissa e lo mise intorno alle sue spalle, e la prese in vita
"okey, dove ti porto?"
"secondo te?! in infermeria! mi pare ovvio!" rispose scortesemente lei
"aih! aih!! fai piano!"
"scusa! non è mia intenzione farti male..."
"ah... tranquillo, Morgana Graunt, tu?"
"Luoise Weasley, piacere"
"wow, dopo un Wealsey e una Potter in serpeverde le ho viste tutte..."
Luoise rise "mi pare di conoscerti, di vista, ma leggermente diversa..."
"si, ho cambiato emmh.... look... oh, guarda Scorpius e Dalton... grazie Luoise, ora ci pensano loro"
"di nulla Morgana, ci si vede in giro... ciao"
"Morg! che cavolo ti è saltato in testa di fare?!" disse Scarlett spuntando dal nulla
"aah, c'è pure la Greengrass... "
"Sei impazzita?!" chiese Scorpius
"salve ragazzi come state?!"
"che... che hai fatto alla caviglia?!" chiese Dalton, l'unico che si accorse che l'amica non stava in piedi
"grazie Dalton! emmh, ho scoperto che non mi serve la bacchetta per fare incantesimi e mi sono storta la caviglia, mi accompagnate in infermeria?!"
"si...ma spiega sta storia degli incantesimi" disse Scorp prendendola come aveva fatto Luoise da un lato, seguito da Dalton che fece la stessa cosa dall'altro lato.

Morgana raccontò la storia ...
"appena starai meglio ti porteremo a parlare con tuo fratello e col professor Piton... vedrai che loro sapranno..." disse Scarlett tranquilla, come se fosse normale.

"Porco Godric la smettete di prendermi a calci la caviglia?! ecco... non portatemi fino in fondo, il primo letto libero prima che mi frantumiate definitivamente l'osso! AIHA! SCORP, STA ATTENTO!"

i due ragazzi la fecero sedere sul letto.
"bene, ora che sappiamo la storia strabica della ragazza a cui non serve la bacchetta... come ti sei fatta questo?!" chiese Scarlett sedendosi accanto all'amica.
"Albus Severus Potter e Rose Weasley" disse Morgana chiudendo la mano in un pugno
"devo andare!" disse Dalton con espressione cupa.
"okey, ci vediamo dopo"
"ciao Dal, ora... mi spieghi perchè diavolo Maia e Lily hanno trovato i tuoi capelli sul pavimento della vostra camera?!"
"volevo cambiare, Scorp... e così mi sono tagliata i capelli..."
"Morg, che altro hai fatto?!" chiese Scarlett
"nulla... ma aspettatevi altri cambiamenti da me" rispose Morgana distendendosi.
"Morg, ma c'è un motivo o è così, tanto per?!" chiese a sua volta Scorp
"c'è un motivo.."
"e qual è?!"
"mio padre è morto"
 

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Capitolo 19
*** lettere nere ***


in infermeria con la caviglia bloccata la giovane Morgana aveva avuto modo di riflettere, riflettere su se stessa e su ciò che voleva per il suo futuro. pensava spesso la mattina fingendo di dormire.
era una di queste mattina e lei era ferma con gli occhi chiusi su quel letto bianco "ciao" disse una voce leggera arrivò dal portone dell'infermeria, quasi un sussurro. Morgana voltò lo sguardo per capire chi era: un ragazzo che aveva già visto, biondastro con la cravatta rosso e oro...
"ciao" rispose lei sicura "ci conosciamo?"
"si, più o meno, sono Smith, Michael Smith, amico di James... mi manda a darti questa" il ragazzo le porse una busta nera.
lei la prese e la aprì... notò che il ragazzo non se n'era andato..
"beh?! che aspetti?! sho! vattene!" disse la Graunt scontrosa, il ragazzo andò via.

"Cara Morg,
non credo a ciò che hai detto, un noi c'è! lo so! Morg, senza nemmeno conoscerci, guardandoci solo negli occhi già avevamo capito di essere fatti l'uno per l'altra, non significa niente questo per te?!
per te non significa niente la luce che avevi negli occhi ogni volta che mi guardavi?!
per te non significa niente il fatto che tu stessa mi hai dato modo di capire come conquistarti?!
per te non significa niente il momento in cui in un momento delicato come l'infarto di tuo padre tu sia venuta da me?!
non significa niente?!
per te io provo una cosa che non credevo si potesse provare fin da così giovani... anche solo pensarti mi fa venire le farfalle nello stomaca, notare che parlo di farfalle! Morgana, io e te non proveremmo questi sentimenti se non fosse già deciso che siamo destinati a stare insieme! è una cosa più forte di noi!
io credo che per ogni anima ci sia una gemella, ovvero quella di quella persona che ti resterà accanto per sempre... so che può sembrarti presto, so che sarà difficile... ma credo che le nostre anime siano gemelle... o non staremmo così bene insieme!
parliamone Morg, per favore!
un bacio
                                                                     Jamie"


Morgana accartocciò la lettera, poggiandola sul comodino...
si girò dalla parte opposta fingendo che la lettera non esistesse...ma non riusciva a far finta di niente... allora alzò il busto, controllò bene che non ci fosse nessuno, poi prese la lettera, la aprì cercando di sistemarla, la piegò delicatamente e infine dopo averle dato un bacio la mise nella tasta della giacca, si chinò e tornò a dormire tranquillamente.

quella sera uscì dall'infermeria, zoppicando leggermente, raggiunse la sua Sala Comune
dove tutti i suoi compagni discutevano su qualcosa
"buon giorno, di che parlate?"
"sia a me che a Scorp è arrivata una lettera dai nostri genitori... in qualche modo hanno scoperto che io e lui stiamo insieme, vogliono che ci lasciamo..." spiegò Scarlett quasi in lacrime mostrando due lettere, nere.
"oh... emh... come hanno fatto a saperlo?!"
"ottima domanda... lo sapevate solo voi...e beh... credo che qualche Serpeverde lo abbia notato..." continuò Scorpius.
"dovremo capire..." cominciò Dalton.
"ma dai?! sul serio Zabini, serviva una laurea per arrivarci?!" chiese ironico Norberth.
"pensarci ora non aiuta... è piuttosto tardi... meglio pensarci domani a mente fresca!" commentò Chuck  alzandosi dalla poltrona di pelle verde "notte ragazzi" salutò e si diresse verso i dormitori maschili.
"scusate ma concordo con Chuck, ha ragione... se ci pensiamo ora non risolveremo nulla... vado a dormire anche io, Lily vieni?" chiese Maia, Lily annuì e insieme andarono nella loro stanza.
pochi minuti dopo anche Crys e Nott andarono a dormire.
"Morg, che hai?" chiese Scarlett vedendo l'espressione vuota dell'amica
"nulla che ti possa minimamente interessare"
"Morg!" Scorpius, Scarlett e Dalton restarono a bocca aperta... non si era mai comportata così
"che c'è?!"
"perchè le hai risposto così?! ti ha solo chiesto che hai!" Scorp chiese spiegazioni andando ad abbracciare Scarlett che ci era rimasta davvero male.
"perchè mi andava, ho il pieno diritto di rispondere alle persone come più mi piace!"
"si ma... non ti da il diritto di far star male i tuoi amici!" disse Dalton alzandosi in piedi.
"perchè... noi siamo tuoi amici, giusto?!" chiese Scarlett alzandosi lentamente
Morgana si girò verso i dormitori, dando le spalle ai tre ragazzi, trattenne la lacrima che si stava affacciando ai suoi occhi pronta a cadere
"Morg?" chiese Malfoy non trovando risposta
"io non ho amici! e il mio nome è Morgana!"
non voleva più affezionarsi alle persone, ogni volta che lo faceva ne soffriva, non ci sarebbe cascata... non avrebbe mai voluto bene, non avrebbe mai provato l'amicizia... ne tanto meno l'amore! non voleva piangere... lei era forte, e piangere era una debolezza.
"vado a dormire, notte" concluse dirigendosi verso la camera, una volta arrivata prese la lettera di James e la strappò promettendo a se stessa che la mattina seguente l'avrebbe fatta bruciare nel caminetto della Sala Comune... l'avrebbe fatta sparire.

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