Bohemian Rhapsody

di MazzuriWriter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New Life, ***
Capitolo 2: *** Popular Boys ***
Capitolo 3: *** First day of school ***
Capitolo 4: *** Right Now ***
Capitolo 5: *** Surprise... ***



Capitolo 1
*** New Life, ***


Settembre 2010.
Cara Mamma,
Mi ha chiamato la direttrice dell’orfanotrofio, ‘non ho comminato nulla’ le dissi e lei con il suo solito tono acido mi disse ‘Non è per questo’ e poi aggiunse ‘Finalmente qualche scemo ha deciso di adottarti, non so chi sia questo pazzo, ma almeno non ti avrò in mezzo ai piedi, 
una bocca da sfamare in meno’ un sorriso apparse nel mio viso e continuò ‘Era ora, aspetto questo momento da quando sei arrivata, adesso hai 14 anni era ora, poi vai anche lontano da qui’ e io le dissi ‘Dove?’ e lei rispose: ‘Irlanda’ poi mi buttò fuori con uno spintone come fa sempre lei… 
Mamma non posso crederci, dopo tutto questo tempo avrò una casa, tranquilla ti scriverò sempre, ti amo ciao…

Dicembre 2010.
Cara Mamma,
Oggi è il giorno, la mia nuova famiglia mi verrà a prendere, non so molto di loro, so solo che hanno due figli maschi e che i miei nuovi ‘’genitori’’ sono intorno alla quarantina di anni, spero che mi trattino bene, 
bene adesso vado, c’è suora Maria che mi sta chiamando, ti amo mamma…

---
Scesi le scale con in spalle il mio zaino, dentro c’erano solo quei pochi vestiti che avevo, ad aspettarmi giù c’erano due signori, una donna e un uomo, 
la donna era bionda con gli occhi verdi con un sorriso stampato in faccia e le braccia aperte per abbracciarmi, l’uomo invece castano chiaro, aveva una telecamera in mano con il quale filmava tutto, 
mi venne istintivo di lanciare per terra lo zaino tutto bucato e abbracciare la donna che mi strinse e scoppiammo in lacrime e mi uscì un ‘Grazie’ e lei sorrise mentre suo marito continuava a registrare, 
dopo che avevano firmato tutte le carte, andammo in hotel, mi cambiai e l’uomo mi disse: ‘Ciao Sarah’  con un sorriso a 32 denti, io gli risposi ‘buona sera signor Horan’, 
sembravano brave persone, peccato solo che sapevo a mala a pena l’inglese, 
solo quel poco che ci avevano insegnato all'orfanotrofio e poi parlavo solo francese visto che ero nella periferia di Parigi, 
‘non preoccuparti’ disse la signora ‘I nostri figli ti insegneranno l’inglese’ sorrise, era così buona ‘Come si chiamano i vostri figli?’ chiesi curiosa, ‘Il più grande Greg e il più piccolo Niall, noi invece siamo Bobby e Maura, i tuoi nuovi genitori…’ rispose l’uomo, ‘Vedrai la tua nuova scuola ti piacerà, ci avevi detto di voler fare i Servizi Sociali, bene nella scuola di Niall c’è questo indirizzo, ti troverai bene’ continuò la donna sorridendo 
‘vedrai che appena andremo nella tua nuova casa ti troverai benissimo, anche i tuoi fratelli ti faranno trovare bene’ disse l’uomo con un aria emozionata, 
‘Grazie per avermi adottata, nessuno sa cosa si prova a stare chiusi li, Grazie Signore e Signora Horan’ dissi sorridendo…
Andammo all'aeroporto e dopo molte ora di volo adesso non so quante, arrivammo a Mullingar, Westmeath in Irlanda. Un bella cittadina devo dire, le casette con il tetto marrone, verde ovunque e tutto ciò che caratterizza l’Irlanda, arrivammo in una villetta, bianca con il tetto marroncino come tutte del resto, uscimmo dal taxi, Bobby pagò e ci incamminammo nel vialetto pieno di erba, Maura suonò il campanello e dopo qualche secondo aprì un ragazzo castano dai occhi VerdiMarroni una polo bianca e dei pantaloni neri, 
‘Ciao tu devi essere Sarah’ acconsentì in silenzio ‘che bello conoscerti e poterti toccare e non vederti in foto’ continuò lui abbracciandomi, l’abbraccio fu interrotto da Maura che ci fece entrare e chiese preoccupata ‘E Niall? Gli avevo detto che doveva essere qui per le 15 così quando arrivavamo poteva dargli il benvenuto insieme!’, 
‘Mamma, è andato a casa di Jack, gli ho detto di venire ma lui non mi ha ascoltato’ continuo il ragazzo preoccupato, ‘Come faremo con questo ragazzo, vado a prenderlo’ disse Boddy uscendo da casa con Greg che gli andava dietro 
‘Bene Sarah siamo solo noi due, vieni ti faccio vedere la tua stanza’ salimmo le scale ci incamminammo per il corridoio ed entrammo in una stanza ‘Bene questa è la tua camera ti piace?’ era tutta rosa con i mobili bianchi carina devo peccato che era rosa, e io odio il rosa ‘Bella, ma a me non piace il rosa ma mi ci abituerò’ Maura sorrise 
‘Vieni ti mostro il bagno e le altre camere’, dopo il giro della casa andammo in cucina anche essa bella, ‘Maura che fai nella vita?’ chiesi mentre addentavo il mio muffin ‘Lavoro in una casa per anziani, domani ti porto lì con me’ disse lei mentre beveva il suo succo, 
poco dopo si sentì la porta d’ingresso sbattere e delle voci si udirono ‘Niall sei in punizione per tutte le vacanze natalizie, non esci da casa!’ disse Bobby, Maura si avvicinò e mi fece segnale di seguirla e così feci, ‘Bene finalmente eccoti, grazie per essere tornato a casa alle 15’ disse Maura, li raggiunsi, alzai lo sguardo e vidi un ragazzo biondo, occhi come l’oceano che fissavano il pavimento, 
‘State sempre a rompere!’ disse lui sbuffando, ‘Niall smettila o ti metterai nei guai’ disse Greg mentre appoggiava il suo braccio nella sua spalla destra, ‘Bene mi avete messo in punizione, sapete che me ne faccio della vostra punizione? Mi pulisco il sedere’ disse correndo nelle scala, poco dopo si senti una porta sbattere, ’Bene Niall, continua così e uno schiaffo non te lo leva nessuno!’ disse Bobby esasperato 
‘Scusa, non volevamo accoglierti così’ disse Maura dispiaciuta ‘No stia tranquilla’dissi sorridendo...
PIÙ TARDI
'A tavola' urlò Maura poggiando l'ultimo piatto mentre io la osservavo sedendomi e a turno anche gli altri, 'Cosa è questo schifo!' disse Niall, 'Il tuo cibo preferito, polpette e sugo', 
'Mi fa schifo' disse Niall con arroganza, 'Non mi importa tu lo mangi lo stesso, mi sto stancando di te!' disse Bobby lanciandogli uno sguardo freddo,Niall abbasso la testa e iniziò a mangiare,
'Domani andrai al lavoro di mamma' continuò Bobby calmandosi e decultendo, 'Non voglio sentire scuse' Niall lo sguardo e poi abbasso di nuovo continuando a mangiare, 
io,invece, rimasi bloccata davanti a quelle urla e come se dei ricordi mi ritornarono in mente...

[FLASH BACK]
'E tua figlia lo capisci devi occupartene' senti urlare dal salotto, avevo paura, odiavo sentirli urlare dalla cucina
'Sta zitta, preditene cura tu sei la madre' continuò l'uomo, strinsi l'orsetto che avevo accanto quando senti uno schiaffo arrivare dalla cucina mi nascosi sotto il tavolino di vetro...

[FINE FLASH BACK]
I miei occhi lucidi restarono fissi sul mio piatto, odiavo sentire le urla, sobbalzai quando Maura con la sua dolcezza mi chiese 'Che ti succede?' mi voltai e la guardai 
'P-potrei andare in camera?Per favore!','Certo' disse Bobby confuso, corsi in camera, 'Potrei anche io?'disse Niall,'NO' rispose Bobby...

DOPO DUE ORETTE
Ero chiusa nella mia stanza, tutta rosa, faceva odore di pulito e no di muffa e come a Parigi,guardavo le pareti e cercavo di levarmi quelle immagini fisse nella mia mente 
'urla,pianti e sangue' sobbalzai quando la porta della mia stanza si aprì e si fece strada la figura piccola e bionda di Niall, 'Senti, mia madre è preoccupata' disse spostandosi nel comodino vicino al mio letto
'non mi importa' mi voltai guardando la finestra, 'bene, tanto non volevo venire qui, mia madre mi ha costretto', lo guardai, era così bello un angelo 'non mi importa va via' non se lo fece ripetere corse via chiudendo la porta.
Mi alzai di scatto e mi avvicinai alla finestra e iniziai a fissare fuori, mi spaventai quando vidi nella finestra difronte una ragazza, mi guardava fisso, mi nascosi dietro la tenda 'Oddio' sospirai, 
La porta si apri di nuovo era Greg che venne verso di me 'Che succede?' disse accarezzandomi 'C'è un fantasma' dissi spostando le tende 'Guarda', lui si affacciò alla finestra 'Ma chi quella ragazza? E' Giulia, la sorella di Louis' 
salutandola, ma il gesto non fu ricambiato 'E chi sarebbe Louis' mi affacciai con lui 'Il migliore amico di Niall' rientrò la testa e si incammino verso la porta 'ci vediamo domani, notte' strizzo un occhio e chiuse la porta ridendo.
Mi misi il pigiama accesi la tv e girai i canali poi mi addormentai...

NIALL
'Mi ha messo in punizione, che palle' mi sedetti nel letto 'che coglione che sei, ti fai mettere in punizione proprio oggi, sai che domani dobbiamo fare quella cosa insieme' continuò Louis al telefono,
'Tranquillo, domani mia madre torna a lavoro, quindi prenderò l'orfana e la porterò a scuola a fargliela vedere, poi andreamo li' continuai con un tono sicuro,'E poi ci portiamo l'orfana con noi?' disse
'No scemo, lasciamo a scuola e andiamo' risi
'Vuoi lasciarla sola? Ma è solo da poche ore che è qui! Non puoi farlo!' disse preoccupato
'Sta zitto tu e pensa per la tua di sorella,a lei ci penso io, adesso vado ci vediamo domani' bloccai,poco dopo mi addormentai...

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Capitolo 2
*** Popular Boys ***


Mi alzai, anche se volevo rimanere un altro po in quel letto comodo, guardai l'orologio, erano le undici, aprii la finestra e proprio come ieri stava per venirmi un infarto per quella ragazza affacciata nella finestra di fronte
'Non dorme mai questa?' dissi chiudendo la finestra, mi avvicinai alla porta l'aprii e mi ritrovai Greg davanti 'Buongiorno, stavo per chiamarti mamma mi ha detto così' lasciandomi passare
'Grazie' sorrisi andando verso una porta convinta che fosse il bagno ma invece mi ritrovai Niall a torso nudo che stava per mettersi la sua polo 
'Sscusa' restai a fissarlo, sentivo le mie guance diventare sempre più rosse
'Esci fuori' disse lui imbarazzato vestendosi subito, era così bello, e quei raggi di sole che penetravano dalla finestra lo rendevano ancor più bello, peccato che fosse antipatico, 'Allora devo buttarti fuori io o lo fai da sola?
abbassai lo sguardo e chiusi la porta, poi vidi il bagno difronte e entrai.
2 ORE DOPO
'Ecco il palazzo Sarah, ti piacerà, okay no è pieno di anziani però sarà bello' disse Maura mentre aspettava che le aprivano, eravamo in una via larga piena di negozi: una gelateria, un nolegio dvd, una ludoteca, una carnezzeria, una salumeria, un panificio, un centro sportivo, veterinario ecc e poi due palazzi privati, di cui una aveva accanto un portoncino marrone era l'entrata del lavoro di Maura, dopo due minuti aprirono e salimmo le scale... Niall era con le sue cuffiette si sentiva un po la musica entrammo in questo posto c'era: l'entrata, a destra il salotto con de divani, tre poltrone, un tavolo le sedie una tv a plasma, poi due grandi imposte davano da un terazzo gigantesco,con accanto una porta con scritto 'ufficio' 
Ad aprirci fu una signora: bassa e mora 'Maura eccoti finalmente' disse facendoci entrare e chiudendo la porta scorrevole 'La situazione è incontrollabile, Mauro urla e non mangia da quando sei partita, per non parlare di Kate che è esaurita!'
'Adesso ci sono io Mary' sorrise facendosi strada nel corridoio
'Maura, finalmente, dopo cinque giorni' disse una signore uscendo dalla stanza
'Sono tornata signorina McNidolson' disse Maura, 'le presensento la ragazza che ho adottato, si chiama Sarah'
'Buongiorno signorina, Niall come stai?' chiese sorridente
'Bene' disse Niall con un aria strafottente,senza dargli retta
'Signora McNidolson, lo scusi' si scusò Maura
'No, è l'età, ha 16 anni vero? Mio nipote è anche così' replicò la signora
Ci voltammo tutti quando delle urla si udirono dal corridoio, una sedia a rotelle con sopra un signore si avvicinava
'Ehi Silvester che succede?' disse Maura 
'Niall perché parla così?' sussurai mentre quel signore cercava di raccontargi delle cose a Maura, ed essa cercava di capirlo
'Ma è malato ovvio!' mi rispose Niall
'Sei così dolce sai' lui mi guardò e rise, 
'Devi capire molte cose' Maura iniziò a camminare e io a Niall la seguimmo a ruota, ci fermammo davanti a una porta rigorosamente marrone e scorrevole, ad aspettarci li c'erano quattro persone fra cui la donna che ci aveva aperto,
'Ciao ragazze' sorrise Maura mentre entrava con noi
'Ehy Maura' risposero le donne che erano presenti
'Ma è lei la ragazza della foto?' disse una donna
'Si è lei, si chiama Sarah, non sa molto di inglese, Greg la sta aiutando' disse Maura guardandomi con la sua solita dolcezza
'Ti troverai bene, mi presento io sono Giusy' continuò la stessa donna di prima
'Io sono Rosita, ma chiamami Rosi odi il mio nome, anche il mio nomignolo' Niall rise sotto i baffi mentre io la guardavo, avevo capito solo che si chiamava Rosita 
'Oh cavolo sta zitta la confondi,mi hai già visto sono Maria' agitò la mano 
'Non è che tu sei tanto meglio, sono Pia' continuò quella che doveva essere la più piccola
'Ragazze, non litigate' disse Maura, la presentazione fu interotta da delle urla, tutti ci catapultando fuori
'Che avete?' disse Rosita,Rosi come si chiamava
'Nicolas che ti succede' disse Maura, l'uomo inzio a parlare come quell'altro che avevo capito che si chiamava Silvester
*Saranno affetti dalla stessa malattia* pensai
'Lui si chiama Nicolas, è il migliore amico di Silvester, avete una storia simile' la guardai con uno sguardo perplesso 'solo che lui è cresciuto in un manicomio' rabbrividì
'TU NON SAI NIENTE DI ME' iniziai ad urlare 'SMETTILA NON SAI NIENTE MI CONOSCI DA DIECI MINUTI E PARLI' continuai urlando
'Che succede? Non urlare anche tu' disse Maura guardando la faccia da statua di Giusy e la mia rossa 
'Succede che queste megiera non mi conosce nemmeno e parla' urlai ancora più forte, senza sapere che quelle parole erano in francese
'Niall, scendi adesso Giusy mi spiega che succede' Niall annui mi trascinò verso la porta e con arroganza mi fece uscire 
'Adesso mi spieghi che hai' si avvicinò facendomi sbattere contro l'ascensore dietro di noi
'Non ti importa'lo spinsi con la stessa arrogana che usava lui con me, rimase in silenzio e poi mi trascinò giù per le scale
Aprii il portone mi fece uscire e prese il suo iPhone bianco,fece un numero,portò il telefono all'orecchio e dopo pochi secondi disse:
'Hey brò,dove sei?' disse sorridendo 'Okay aspettami li sto venendo con la orfana nana' mi sguadrò 
*ha parlato l'uomo più alto del mondo, io ho 14 anni e gli arrivo nel naso* pensai
'Andiamo orfana' mi ordinò, lo segui per un incrocio che atraversammo con il rosso, dopo ci fermammo davanti a un supermercato dove c'era scritto 'Simply', Niall si fermò a salutare un ragazzo, castano con un ciuffo di lato,occhi azzurri, tratti quasi femminili, giacchetta a jeans una maglietta della Marvel, jeans e vans vere hai piedi
'Ehy brò' disse il ragazzo
'Come va brò?' continuò Niall salutandosi
'Bene,pensavo che non saresti più venuto' disse lui con una vocina stridula dolcissima 'è lei? Mm carina' disse guardandomi 
'Si,  certo davvero bella' disse con un tono sarcastico Niall guardamdomi, *Sei bello tu che sembri un folletto uscito male* pensai sorridendo
NIALL
'Come facciamo? ' mi chiese Louis sussurando 'Non possiamo mica portarla con noi!'
'No traqnuillo brò, la lasciamo a scuola' dissi con il suo stesso tono di voce
'Non credi che sia, beh come dire, non da bravo fratello? E qui da un giorno!' disse Louis preoccupato
'Io non sono suo fratello, e no, non mi preccupo' ringhiai 
Arrivammo davanti al cencello verde della scuola,lì c'era zio Andrew ad aspettarci, era il bidello...
'Ciao Niall, Louis, e tu sei Sarah! Che piacere, ti vedo prima degli altri, mi sento importante!'
'Ciao' salutò lei
'Mamma ha detto di fargli vedere la scuola' dissi
'Oh si certo, vieni dentro tesoro' face entrare la ragazza 'Voi due non entrate?'
'No zio, conosciamo a memoria la scuola dopo tutto questo tempo, l'aspetteremo qui' dissi
'Ehm si certo' balbettò Louis
'Okay, allora ci metteremo poco, andiamo Sarah' si incammonarono verso l'entrata 
'Andiamo dai' ordianai a Louis superandolo
'Non credo sia sicuro per lei' disse insicuro
'Muoviti' lo trascinai
Camminammo per mezz'ora e arrivammo in un campetto abusivo nascosto in una strdina, li ad aspettarci c'erano due ragazzi, uno moro di nome Zayn e l'altro castano di nome Liam, eravamo in continua lotta per la popolarità a scuola e poi anche per una ragazza del quarto di nome Tiffany, o meglio solo io e Liam eravamo interessati a lei, Zayn e Louis no, ma siccome sono nostri migliori amici sono sempre con noi, spesso lottavamo per questo, io mi sono ridotto con naso rotto e labbro spaccato e Liam occhi neri e naso rotto.
'Ehy figlio di Horan' disse il castano avvicnandosi a me e Louis
'Ehy piccolo Payne, che bello vederti, vedo che ti sei ripreso dall'ultima volta che è finita a botte, spero che sei diventato più resistente' gli dissi provocandolo 
'Pft, ma smettila se prima sei finito tu a terra' disse il moro con una sigaretta in bocca e uno sguardo spavaldo 
'Vuoi vedere come sono diventato più potente adesso?' disse Liam scrisciandosi le dita 
'Si dai andiamo' lo spinsi
'No aspettate ragazzi' disse Louis
'Sai che sei un pappa molla, come tua sorella!' Disse Zayn, in quel momento i occhi di Louis diventarono più scuri, prese Zayn per il collo
'Non ti azzardare a mettere in mezzo mia sorella!' stringeva
'Ti da fastidio? GIULIA, GIULIA!' disse tossendo, allora Louis lo spinse e lo fece cadere nel duro asfalto ghiacciato, non lo avevo mai visto così, di solito lui è quello che cerca di tenermi calmo...
'NO LOUIS FERMO' urlai prima di fare la stessa fine di Zayn, con un pugno
Liam si mise a cavalcioni su di me e iniziò a prendere a pugni la mia faccia, allora io colpì la sua, rendendolo debbole e spingedolo, Louis invece prendeva a calci Zayn, tanto che ad un tratto si fermo e Zayn smise di respirare.

SARAH
'Ecco la scuola,spero ti piaccia' disse l'uomo accompagniandomi all'entrata
'Si è stupenda, grande e bella, però non è molto colorata' dissi camminado accanto a lui 
'Niall deve essere qui davanti' esce fuori dal cancello con me controllando ma non lo trova 'Se ne è andato! Entra dentro che fa freddo,  chiamo Greg e ti faccio venire a prendere' disse lui facendomi entrare
*Sta volta lo amazzo, quanto posso odiarlo* pensai rientrando.
Mezzo'ora dopo arrivò Greg che mi portò a casa con la sua macchina...
'Mi dispiace ma nostro fratello è così' disse guidando
'No, lui non è mio fratello, non lo sarà mai!' dissi guardando il finestrino
'Non dire così, per a prima volta hai detto una frase compiuta in inglese, posso fare il professore!' disse ridendo 
'Ahahaha scemo' risi con lui
'Guarda,guarda a sto scema di qua, testa di cotoletta! Io non capisco chi gli dia la patente a questi individui!' 
'Bhe lo stesso che lo ha dato a te' rimase in mobile e poi scoppiò a ridere
'Sei simpatica, mi piaci, mi ricordi Niall prima...' disse tenendo saldo il manubrio nero in pelle
'Aspetta perché?' dissi prima che lui parchegiasse nel garage
'Scendi piccola' disse aprendomi la sportiera
'Okay vado a uccidere Niall, ci vediamo appena avrò finito' dissi uscendo dalla porta che portava alla cucina
Salìì le scale velocemente corsi a destra verso l'ultima porta in fondo, quella di Niall, entrai sbattendo la porta corsi verso il suo letto, era li che sospirava, scorsi la testa e lo vidi: volto insaguinato, non si capiva da dove venisse il sangue
'Che hai fatto?' dissi guardandolo, non vedevo tutto quel sangue da un pezzo
'A te non importa' disse girnadosi 'Ahi' urlò
'Senti se vuoi posso curarti, ne sono capace' dissi sorridendo, cercando di coportarmi da ''sorella''
'No, posso farcela da solo' disse con il suo solito tono
'Allora, se tu non ti fai aiutare io racconto ciò che mi hai fatto a Maura, e anche che non hai rispettato la punizione!' obbiettai
Sospirò 'Va bene' si sedette nel letto
'Che schifo hai sporcato tutto di sangue!' esclamai guardando le coperte
'Senti sei qui per curarmi o per guardare il mio sangue? Prendi la cassetta del pronto soccorso che è in bagno' feci come disse, riempì una bacinella di acqua calda per lavargli le ferite e poi portai tutto dinuovo nella sua camera, così inzia a tamponargli il sangue ormai asciutto,
'Chi ti ha insegnato a fare queste code da innfermiera' chiese
'All'orfano trofio non ci curava nessuno, e poi esperienze personali' risposi, poco dopo mugolò in silenzio, mi fermai lo guardai e continuaia fare il mio lavoro
'Quando capirai che mi fai male?' disse lui
'Soffri se un uomo no?' dissi io
'Mi piacciono i tuoi occhi' disse per sviare il discorso
'Grazie' sussurrai arrossendo
'Mi piace il verde dei tuoi occhi' mi carezzò il volto
'Niall, se non stai fermo ti farai male' dissi, si avvicinò ancora di più e mi baciò
Lo spinsi 'Che schifo, se tutto sporco di sangue' dissi voltandomi per non far vedere il mio volto rosso, mi prese per un braccio e mi fece voltare, continuò a baciarmi ci presi gusto e incomincia a fare come lui.

NIALL
'E quindi l'ho baciata' dissi io imbarazzato
'Ed è brava? E' stata brava?' chiese il ragazzo curioso
'Non tanto,credo che sia stato il suo primo bacio, gli insegnerò tutto io!' disse soddisfatto
'Hai intenzione di metterti con una bambina di 14 anni?O Horan se è così cadi davvero in basso' rise 
'Sta zitto, comunque guarda che stata brava, ha disinfettato tutto' sorrisi

'Ma almeno è stata brava!' disse Louis ruotando nella mia sedia della scrivania
'Già, ero ridotto male' risposi 'E neache tu stavi bene! Chissà come sta adesso Malik! Cosa ti è passato per la testa?' lo rimproverai
'Sai che non voglio che Giulia si messa nei nostri discorsi, anzi non voglio che nessuno la sfiori o la guardi! Lei è speciale lo sai!' rispose lui alzandosi!
E aveva ragione, lei è una ragazza fragile, diversa, rinchiusa in quel mondo che si è creata da bambina, Parlava solo con Louis e qualche volta con me
'La prossima volta lo amazzo, nemmeno la conosce sto coso! Mia sorella non deve guardarla' e quando iniziava ad urlare così era la fine, i suoi attacchi isterici duravano per ore, e la sua vocetta stridula rendeva tutto più tremendamente insopportabile, avere un amico bipolare è brutto certe volte, cambia spesso atteggiamente
'Certo, non vuoi dirmi cosa provi per Tiffany perché pensi che io non possa capire!' urlò
'Adesso che cosa centra Tiffany' ecco che tirava fuori la storia della sua omossesualità, pensa che per me sia un dramma, ma a me non importà, lo conosco da quando aveva cinque anni, non può pendsare questo di me 'Non mi importa che sei gay, tu sei mio amico!' cercai di calmarlo, non ha ancora superato il fatto di essere gay, gli unici a saperlo siamo io e lui, ci teniamo questo segreto da 3 anni ormai...
'Tu non capisci, se poi lo sanno?' scoppio in lacrime
'Non lo saprà mai nessuno!' lo abbracciai
'Giuri?' disse stringendomi
'Giuro' lo stringo.

 

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Capitolo 3
*** First day of school ***


Passarono i giorni, e volarono le feste, le prime vere feste che passavo in famiglia...
Mi sentivo bene, avevo conosciuto mia cugina Ramona di quindici anni, e tanti altri cugini, Bobby non c'è stato, con il suo lavoro cioè pilota di aeri, raramente è a casa; oggi ricominciava la scuola per molti ma per me era tutto nuovo, dovevo ambientarmi in una classe di venti persone che non avevo mai visto, magari loro si conoscevano ma io no, comunque sia quel giorno mi alzai, indossai dei jeans e un maglioncino presi lo zaino, il mio iPhone regalato per Natale e scesi in cucina a fare colazione, mi sedetti a tavola e trovai la figura di Niall che mi osservava, lo faceva ormai dal giorno di quel bacio, che poi non ho capito il motivo, viene e mi bacia e io che mi faccio anche baciare, che schifo.
'Mamma, Louis ha preso la patente e a scuola ci accompagna adesso lui!' affermò Niall
'Perché 'accompagna'?' chiese Greg
'Perché voglio che anche Sarah venga con me' mi affogai e lui rise
'Oh che ottima idem, così fa conoscenza con Giulia visto che saranno compagne di classe' disse Maura contenta 
'Già mamma, vedi che ottima idea?' disse orgoglioso come un cane che trova l'osso seppellito, Maura annui, poi il ragazzo controllò il cellulare e disse 'Andiamo Louis è fuori' annui timidamente, presi lo zaino e uscì fuori con lui. Davanti al vialetto c'era una macchina nera, dentro c'era Louis , ci avvicinammo e Niall mi aprì lo sportello dietro io entrai, poi chiuse, aprii lo sportello davanti ed entrò
'Guarda che bolide, che bello compiere diciassette anni la vigilia di Natale' disse accendendo la macchina
'Porca puttana una mercedes!' esclamo Niall
'Si, mio zio lavora in un concessionario' si vantava, guidando
Smisi di guardare il finestrino, mi voltai e mi ritrovai quella della finestra, allora è lei la famosa Giulia, era carina, capelli ramati, occhi grandi e marroni, delle lentiggine sparse nel  viso e indossava: una maglietta rosa e dei jeans stappati con dei brillantini.
'Ciao' la salutai, lei mi guardo e poi si voltò, certo mi spia dalla finestra e adesso nemmeno mi degna di una sguardo! Louis mi guardò dallo specchietto retro visore
'Cosa guardi?' gli chiesi, e lui scoppiò a ridere, sospirai e continuai a guardare fuori.
Arrivammo a scuola, Louis parcheggiò ed entrammo, Niall mi accompagnò nella Sala Dei Professori 
'Prof Key, mia madre mi ha detto di lasciare mia sorella qui' disse Niall incamminandosi verso una signora bassa, ramata, occhi verdi con un sorriso abbigliante 
'Oh Horan,ma che piacere, questa è tua sorella, che carina' affermò lei, toccandomi le guance 'Io sono la prof di inglese, la vostra coordinatrice, su Niall entra in classe che è tardi e tu vieni con me' indicandomi
'Buongiorno professoressa, la tratti bene' disse Niall uscendo, *pff fa il fratello apprensivo e poi è il primo a trattarmi come un gioco è lui!*, la campanella delle otto suono e lei mi accompagnò al -2 piano, ci incamminammo verso la penultima porta a destra, arrivati alla soglia della porta rigorosamente chiusa, delle urla si udirono, le aprì velocemente e entrò gridando
'Le vostre urla si sentono fin dal corridoio' tutti i ragazzi rimasero fermi, per poi alzarsi 'seduti ineducati' i ragazzi eseguirono l'ordine
'Ma che succede?' una donna rossa, bassa, e sulla cinquantina, vestita con una pelliccia bianca,un vestito nero, tanti anelli e dei stivali neri si fece strada attraverso la prof che la guardò con dei occhi infuocati
'Succede che sono una massa di ineducati' continuò ad urlare la prof, entrando 'Mi state portando al punto di passare alle sospensioni!' gesticolò urlando
'Ci scusi prof' i ragazzi mormorano 
'Certo, il discorso non finisce qui' disse lei facendomi segno di entrare, così feci, lo sguardo di tanti ragazzi si posò su di me, mi senti in imbarazzo
'Ascoltate e state zitti' disse la donna rossa che ne frattempo si era seduta, allora capì che era una professoressa anche lei
'Bene ragazzi lei è Sarah, forza presentati' la guardai mentre lei con il suo sorriso mi fece capire che potevo parlare
'Bhee io io sono sono Sarah' tutti scoppiarono a ridere, lo sapevo, non sono brava a presentarmi
'State zitti' urlò di nuovo 'E' molto timida e voi non la aiutate' li rimproverò e la calma e silenzio ritornarono a regnare in quell'aula tutta gialla e sfoglia 
'Forza parla, tranquilla, respira profondamente e presentati' mi disse la prof 
Così feci 'Mi mi chiamo Sarah, ho quattordici anni, mi hanno adottata per questo sono qui' sorrisi agitando la mano
'Come ti chiami di cognome' disse la prof rossa
'Horan, Sarah Horan' dissi voltandomi verso la prof seduta, un gruppo di ragazzi che stava giocando appena sentì la parola 'Horan' si irrigidì 
'Io sono la Eatapples e insegno italiano, antologia e storia!' disse presentandosi 
'Tu sei la sorella di Niall Horan?' una voce dal terzo banco si udì, cercai di guardare chi era, e vidi una ragazza riccia biondo cenere, che mi guardò arrossendo
'Ehm si, ma sono anche la sorella di Greg' risposi
'Oh cazzo è la sorella di Horan' si senti mormorare dagli ultimi banchi
La prof Key alzò gli occhi al cielo come esasperata sbuffando 'Bene, io vado, ci vediamo domani le ultime due ore!' disse andandosene
'Arrivederci prof Key' disse la classe
'Facciamo italiano?' dissi sorpresa
'Si, ma lo imparerai subito è facile' disse sorridendo una ragazza 
'Spero che hai un carattere simile a quello di Greg, scegliti un posto' disse la prof; non c'era un ampia scelta, i posti liberi erano tre, in uno c'era un ragazzo alto, capelli rossi e occhiali grandi e neri, in un altro una ragazza che parlava sola, e al primo banco c'era Giulia, decisi di mettermi accanto ad essa
Questa volta fu lei a rivolgermi il saluto:
'Cciao' disse balbettando
'Ehy, finalmente sento la tua voce' sorrisi, mi abbracciò
'Ti voglio bene' continuò stringendomi

NIALL
'Horan, ti ho detto di spostarti!'urlò ancora il prof
'No, non ne vedo il motivo' urlai io
'Su Horan, fallo' disse Liam con un tono sarcastico, mentre Malik rideva con il suo braccio ingessato, li fulminai con lo sguardo
'Forza Niall, fallo, evita di metterti nei guai' mi sussurrò Louis abbastanza sicuro, annui guardandolo e poi mi alzai 'Dove devo sedermi?' dissi con un tono strafottente 
'Accanto a Ivan, muoviti' ordinò il prof, lo guardai con una sguardo gelido e mi sedetti accanto a Ivan, voleva essere figo come me
'Bello, compagni di banco!' disse entusiasta 
'Sta zitto scemo' ordinai, e lui abbasso la testa
'Styles, accanto a Tomlinson' ordinò il prof, e senza nessuna obbiezione una massa riccia iniziò a camminare verso il terzo banco a sinistra, Louis arrossì e poi si nascose il volto
'Ehy Tomlinson sarai il mio compagno di banco!' urlò il ragazzetto 
'Ehm, si, che bello' disse Louis balbettando, sapevo la cotta che aveva per lui
'Ti aiuterò sempre' continuò il riccio sedendosi 
'Adesso sta zitto e seduto' urlò Louis tirandolo dalla maglietta
'Tomlinson!' urlò il prof
'Mi scusi' si scusò Louis
'Tranquillo Tomlinson, lo so' sorrise il prof, ma perché lo devono trattare come un malato! Louis sospirò, sapevo come si sentiva odia essere trattato così
Le prime tre ore passarono, erano interminabili, in più Ivan non fa altro che parlare, lo odio, sento l'impulso di ucciderlo! Comunque adesso c'è 'la pausa didattica', rivedrò Sarah, certe volte vorrei baciarla, non dovevo farlo, no, guarda adesso come sto!
Suonò la campana e andammo nel cortile, eravamo sparpagliati, io ero sotto la tettoia con Louis
'Louis' arrivò Giulia con a fianco Sarah 'tieni la merenda, ho preso i biscotti' disse lei porgendoglieli
'Grazie piccola' li prese aprendoli, 'Hai fatto amicizia con Sarah vedo' sorrise
'Si, è la più simpatica' affermò sorridendo 'Noi andiamo ciao' si allontanarono 
Non succede mai niente d'interessante a ricreazione nella mia scuola, restavo a fissare le ragazze per vedere se ce ne era qualcuna di bella, ma quel giorno i miei occhi erano puntati su Sarah, la vidi parlare con le sorelle di Styles e Payne, sono ovunque sia loro che i loro fratelli!

SARAH
'Io sono Ronnie, e sono una belieber' disse lei abbracciandomi, era la ragazze che era arrossita prima in classe
'Io sono Veronica, sono una belieber e sono la sua migliore amica' indica Ronnie
'Chi sono queste beli belieder?' chiesi
'Belieber, e sono il fandom di Justin Bieber, tranquilla ti piacerà' Rispose Veronica
'Con noi e Giulia ti troverai bene, le altre sono snob, apparte Nelida, Clare, Joi e Valentine, e in più diventerai un belieber, no dico è fantastico' urlò Ronnie, la fissai scioccata
'Ehy Bella' un ragazzo si avvicina a Giulia, lei iniziò ad indietreggiare diventando bianca per la paura
'Che vuoi lasciala stare!' urlò Ronnie
'Ma è così bella, a me piace!' continuò il ragazzo
'Ehy tu' Louis gli tirò un pugno 'ricorda, mai toccare mia sorella' disse stringendolo nel colletto della maglietta
'Tommo, sta calmo' disse Niall spingendolo, è un bambino andrà al primo
'Vado al secondo' disse il ragazzo asciugandosi il muso sporco di sangue
'Non sai le regole? Tutto ciò che riguarda Tomlinson, Payne, Malik e Horan non si tocca!' urlò un ragazzetto abbastanza carino con i capelli neri
'Grazie per ricordare le regole Ivan' disse Louis 'che avete da guardare voi? tornate a fare i coglioni!' continuò ad urlare, mentre tutti i ragazzi che guardavano se ne tornarono hai posti, è strano, tutto quello che dice Niall e Louis è ordine 
'TOMLINSON' un professore si fece strada, alto, giubbotto nero, capelli brizzolati
'Che cosa vuole?' urlò Louis
'Come ti permetti di toccare il mio alunno!' urlò
'Professore Salt, perché non sta attento hai suoi alunni, è stato per prima questo ragazzo ad importunare la sorella si Tomlinson' continuò un ragazzo riccio
'Styles, non iniziare' disse il professore
'Andiamo prof, se lei la cena mangia è solamente grazie hai soldi che da il papà di Styles per questa scuola di merda, lo sanno tutti' continuò ancora il ragazzino moro
'TOMLINSON, HORAN, REISCOL, STYLES tutti in presidenza' urlò
'NON LE CONVIENE VERO!' lo sfidò Niall
'ANDATE IN DIREZIONE!' così fecero i ragazzi ridendo.

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Capitolo 4
*** Right Now ***


NIALL
'Louis, mi ascolti!' urlai al ragazzo pensieroso, seduto nella sedia della scrivania della mia camera
'Ti sto ascoltando, smettila di urlare' rispose il ragazzo uscendo dal suo mondo
'A te fa male la presenza di Styles' dissi io avvicinando a lui 'Ti piace per caso? A me puoi dirlo sono come un fratello per te' con un tono persuasivo 
'Sarà sicuramente etero, smettila' disse lui cercando inutilmente di non arrossire 
'Che dolce' dissi io 'Chi può dirlo, a me sembra gay, ricordi quando è venuto con la maglietta leopardata?' chiesi ridendo
Lui annuii arrossendo 'Insomma Niall, è bellissimo, cioè sembra di porcellana!' disse come una ragazzina innamorata, poi sospirò e domandò 'E tu con Sarah?'
'Bhe, sai, cioè' dissi io arrossendo
'Poi parli per me che sono innamorato di Harry, si vede lontano un miglio che ti piace' affermò lui ridendo
'Okay, hai ragione' affermai io arrossendo ancora di più
'Bene, io devo andare, ci vediamo domani ciao' disse uscendo dalla porta, poco dopo la porta d'ingresso di sentì chiudere.
Potevo fidarmi di Louis, gli raccontavo tutto da quando eravamo piccoli, potevo contare su di lui e lui su di me, lo avevo conosciuto quando lui aveva cinque anni e io quattro, mi ricordo che abbiamo fatto subito amicizia e non ci siamo mai lasciati.
Sobbalzai quando sentii il campanello suonare, allora scesi giù, aprii la porta e mi ritrovai Payne davanti che sorrideva
'Che vuoi tu?' dissi io
'Da te niente, mi basta averti tra i piedi sette ore per cinque giorni, voglio Sarah' rispose spavaldo, e io mi ingelosii 'Allora vuoi chiamarla  lo faccio da solo?' disse
Mi tratteni nel dargli un pugno 'Sarah, c'è Payne' urlai 
'Adesso scendo' rispose con la sua vocina 'Fallo entrare!' esclamò
'Vedi fammi entrare l'ha detto lei' mi feci da parte e lo feci entrare fissandolo
Attimi dopo scese la ragazzina: occhi azzurri, i suoi capelli castani e lisci lasciati sciolti, un paio di jeans attillati con degli strass e una felpa, restammo a fissarla estasiati, prese il giubbotto grigio e urlò
'Liam, andiamo?' sobbalzarono entrambi 
'Ah si, tieni altrimenti lo scordo' Liam gli porse un sacchetto rosa di carta che sembrava un regalo
'Grazie' esclamò contenta prima di aprirlo 'Ohh Liam è bellissimo' lo abbracciò, e io diventai più geloso
'Sai, visto che domani è il tuo compleanno, ho pensato che poteva farti piacere' disse lui osservando la ragazza che guardava il libro appena regalato
-quindi domani è il suo compleanno- pensai io
'Ma chi ti ha detto del mio compleanno?' ritornai al mondo reale, quando sentì la sua voce
'Me lo ha detto Ronnie, dai andiamo che si fa tardi' propose Liam
'Okay, Niall noi andiamo' annunciò lei
'No' urlai per fermarli
'Che c'è?' disse lei alzando gli occhi con un tuono scocciato
'Mamma non lo sa ed è tardi!' dissi io sicuro
'Lo sa, e poi andiamo a prenderci una cioccolata calda qui dietro' obbiettò lei 'quindi adesso andiamo' e prima che io potessi dire qualcosa chiuse la porta, lasciandomi solo
Adesso so cosa prova un cane quando viene abbandonato, comunque, il tempo che non c'era mi misi a fare delle telefonate, per una cosa importante.

SARAH

'Due cioccolate calde, li porti a quel tavolo in fondo accanto alla finestra' ordinò Liam, prima di trascinarmi nel tavolo, spostandomi la sedie e facendomi sedere
'Allora, come ti senti, domani saranno quindici' disse Liam sedendosi 
'Bene, tutti gli anni sono sempre gli stessi' sorrisi 'non sono mai uscita con una ragazzo, e sopratutto con un di sedici anni' dissi 
'Ecco a voi le cioccolate' disse la cameriera pigiando nel tavolo le due tazze
'Grazie' disse Liam alla cameriera che sorrise e se ne andò.
Il ragazzo mi guardava mentre io bevevo la mia cioccolata 'Perché mi guardi?' dissi io arrossendo
'Beh, perché mi piaci, semplice no?'affermo lui bevendo un sorso della cioccolata
'Io, io e meglio che vada' mi alzai e mi incamminai verso la porta
'Cameriera tenga il testo' Liam diede i soldi alla cassiera e corse fuori da me 'Aspetta Sarah' mi fermi tirandomi fra le braccia 
'Che vuoi?' dissi io 
'Scusa non volevo ferirti' si scusò
'Tu non centri niente, posso tornare a casa?' lui sospirò e annuii
'Almeno posso accompagnarti? Non voglio farti camminare sola' disse porgendomi una sua mano, io annuii e iniziai a camminare
Poco dopo arrivammo a casa
'Ehm, io vado' dissi aprendo la porta di casa con le mie chiavi senza nemmeno salutarlo, entrai e chiusi la porta.
Entrai e sentì Niall parlare al telefono di impianti di dj e casse per la musica, mi avvicinai verso la vece che proveniva dal salotto, mi fermai nella soglia della porta e osservai silenziosa la scena: Niall era seduto in modo disordinato nel divano
'Senti Malik, se tu mi porti questi impianti e le casse e  io ti farò copiare tutti i compiti d'inglese, ti prego è una questione d'amore!' disse supplicandolo 'E va bene, porta anche Payne basta che mi porti queste fottutisse casse!' urlò 'Perfetto è bello fare affari con te a domani' disse soddisfatto chiudendo la chiamata e componendo un altro numero
'Boo abbiamo anche le casse e gli impianti li porta Malik e Payne, si anche Payne, meglio lo smerderò in pubblicò, adesso ci mancano le patatine e altre cose, dì a giulia di non scordare il piano per domani, ci vediamo fratello ciao' blocco ridendo.
Mi avvinai al divano e gli chiesi 'Cosa devi fare domani?' lui arrossì e rispose 'Non ti interessa, vado a preparami per la notte' rispose lui
'No, prima devo andare io' corsi verso le scale e le salii velocemente presi il mio pigiama, il mio accappatoio e mi chiusi dentro il bagno, dopo essermi lavata, asciugata i capelli e vestita, tornai in camera, mi distesi sul letto e presi il cellulare che lasciai a caricare mentre ero in bagno, c'erano quattro messaggi: lessi il primo:

Baby, domani usciamo io, tu, Ronnie, Very e Ramona
-Giulia

Restai spiazzata da quel messaggio, Giulia odiava Ramona, era gelosa; Lessi il secondo

Giulia ti ha avvisato per domani? Se no te lo dico: Usciamo con Very, Ramona e Giulia
-Ronnie

'Certo organizzano così, senza dire niente!' pensai dentro di me 'sarà stato sicuro Liam che avrà parlato con Ronnie, certo, come faceva a sapere che mi piaceva leggere?' continuai a pensare, così lessi il terzo messaggio:

Domani ci vediamo alle 3:15PM sotto casa mia
-Veronica

Gli orari non erano il loro forte

Cucci domani mattina svegliati presto che vengo da te, di pomeriggio usciamo con le tua amiche per festeggiare il tuo compleanno.
-Ramona

'Almeno adesso so il motivo' pensai sospirando 'Beh era ovvio' pensai ancora, per fortuna che domani era sabato, niente scuola. Pochi minuti dopo Niall entrò in camera per dirmi che dovevamo mangiare.
Mangiai e andai a letto.
Mi svegliai circa tre volte, sognavo sempre la stessa cosa, ogni santo anno del mio compleanno.


FLASHBACK
'Mamma quando facciamo la torta?' chiesi sorridendo
Era il giorno del mio quarto compleanno, aspettavo con ansia i miei zii, i miei nonni, i regali, tutto ciò che vorrebbe un bambina! Ma non sapevo che quello era il giorno nel quale la mia vita sarebbe cambiata.
'Amore, prendiamo dei vestiti dal guardaroba e poi prepariamo okay?' chiese mia madre prendendomi in braccio, era bella, mora con gli occhi verde smeraldo; Io annui e così ci incamminando verso il guardaroba che era nel sotto scala.
Il guardaroba si trovava sotto le scale difronte alla porta d'ingresso, era piccolo, buglio, ne avevo paura, ma da quel giorno lo temevo, come la notte,era il buglio a farmi terrore.
La donna mi fece scendere, prese dei vestiti, ma prima che potesse farmi uscire dalla stanza la maniglia della porta d'ingresso iniziò a sbattere con forza
'Chi è?' urlò la donna 'Amore, rimani qui ok?' sussurrò piano baciandomi la fronte
'Ma io ho paura' piagnucolai, poi mi presi di coraggio e restai li mentre mia mamma iniziò ad avvicinarsi cautamente alla porta
'Marilì, apri questa cazzo di porta' era mio padre, urlava tantissimo.
Dopo l'ultima corsa all'ospedale mia madre lo aveva denunciato e noi eravamo andati a stare nella casa accanto a quelle dei genitori di mia madre.
'Marlilì, apri o butto giù la porta!' urlò ancora 
'Che vuoi? Lo sai che rischi il carcere se ti avvicini ancora a Sarah e a me?' disse lei appoggiando l'orecchio alla porta bianca
'Non mi importa, apr...' si fermò 'ho trovato la chiave!' iniziò a infilare la chiave a girarla
'Sarah' mia madre corse verso di me e mi infilo all'internò della stanza buia 'Sarah, sta qui, ferma, zitta' mi chiuse dentro
Iniziai a sentire urla, rumore di pugni, schiaffi e calci, la solita scena. 
Mia accasciai per terra cercando di non piangere, poco dopo sentì uno sparo, saltai in aria, poi la porta d'ingresso si chiuse sbattendo, aprii uno spiraglio e controllai che mi padre se ne fosse andato, così uscii e mi avvicinai alla cucina, vidi mia madre in una valle di sangue, corsi da lei:
'Mamma,stai bene?' dissi scuotendola 'Dai non dormire dobbiamo fare la torta, mamma, rispondi, perché sei fredda? Mamma, senti freddo? Perché c'è più sangue del solito?' iniziai a piangere, odiavo non essere ascoltata, mi alzai e mi ritrovai le gambe e le mani sporche di sangue, iniziai a piangere e i accasciai accanto a mia mamma addormentandomi.
Mi svegliai poco dopo con la polizia  dentro la cucina:
'Perché siete qua?  Che volete?' dissi io strofinandomi gli occhi con le mani sporche di sangue
'Oddio mio è viva' disse il poliziotto venendo davanti a me 
'Mia mamma sta dormendo, però è fredda' dissi io tenendo le mani di mia mamma
Il poliziotto sospirò e mi prese fra le braccia, ero tutta sporca di sangue 'Io voglio la mia mamma dove mi porti?' iniziai a fare i capricci mentre il poliziotto mi portava fuori dalla casa
'Controllatela, sta bene però magari il padre avrà fatto male anche a lei' disse l'uomo porgendomi a due infermieri 
'Ciao io sono Amelie, come ti chiami?' chiese una di loro
'Mi chiamo Sarah, e oggi è il mio compleanno!' dissi sorridendo 'La mamma adesso si sveglia?' i volti di quelle persone di fecero tristi
'Quindi il 15 marzo è il tuo compleanno?' disse Amelie 
'Si, compio quattro anni!' dissi entusiasta
'Ecco una caramella per regalo, se ti fai controllare ti do un lecca lecca' disse Amelie
'Okay, però fa presto,mamma non vuole che sto fuori con persone che non conosco' dissi io mentre gli infermieri mi controllavano

 FINE FLASH-BACK

'Buon compleanno' quattro entrarono nella mia camera mentre io ero nel letto a sospirare cercando di non piangere
'Ciao ragazze' mi schiarii la voce 
'Hai pianto?' chiese Veronica sedendosi nel mio letto
'No, sto benissimo, mi sono appena svegliata' dissi sorridendo sedendomi nel letto caldo
'Ti è piaciuto il libro?' chiese Ronnie, io annuii 'Ho accompagnato Liam a comprarlo' disse vantandosi
'Liam? CI stai provando con Liam?' chiese Ramona
'No, siamo amici tutto qui, lui vuole Tiffany lo sai' risposi io
'Dai va a lavarti che dobbiamo uscire!' disse Giulia tirandomi giù dal letto e trascinandomi nel bagno 'Lavati puzzi!' urlò lei 
'Ma se ho fatto la doccia ieri' obbiettai ma le mi chiuse dentro 'L'accappatoio' urlai
'Tieni sta zitta' Ronnie aprì la porta tirandomelo.




 

CIAOO QUESTO E' IL PRIMO 'ANGOLO DELLO SCRITTORE'(?) CHE FACCIO MI SENTO IMPORTANTE:
Okay, non so che scrivere, comunque, spero che mi piaccia il capitolo e lasciate una recensione ouo okay.
Ah si, ho fatto uso del Flash-back, siete curiosi di sapere cosa accade dopo alla piccola Sarah, okay aspettate il prossimo capitolo ciaoo :)

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Capitolo 5
*** Surprise... ***


NIALL
'Lou, mi dici dov'è finita tua sorella con Sarah?' dissi nervoso sedendomi accanto mentre la casa vibrava alla musica di Malik intento a fare il dj
'Gli ho detto di portarla al parco, hai invitato Styles vero?' rispose lui altrettanto nervoso
'Che importa adesso del ricciolino, a me importa di Sarah!' urlai io.
Passarono pochi minuti e suonarono alla porta, corsi eccitato, aprii cercando di fare il figo, ma purtroppo mi ritrovai Styles che scoppio a ridere
'Sai Horan, non sei bravo a fare il figo' disse lui facendosi spazio 
Un gruppetto di ragazzine corse intorno a lui, ma essi rimase impassivo, le salutò  con freddezza e iniziò a cercare con gli occhi azzurrissimi di Louis che intanto si era alzato allargando le braccia sorridendo.
Stavo quasi per sbattere la porta, quanto una ragazzina iniziò ad urlare, era Ramona con Sarah e le altre dietro
'Ma sei cieco? Stavi per rompermi il piede!' urlò la ragazzina rossiccia con l'apparecchio 
'Che cazzo vuoi, stai più attenta!' gli risposi io sfidandola, ma con lei il mio tono da sfida non funzionava, avevamo lo stesso carattere
'Ragazzi, smettetela di litigare!' urlò Ronnie con la sua voce stridula ed isterica 
'Già oggi è il compleanno di Sarah, e le avete organizzato una festa e state litigando davanti alla porta!' rispose Giulia, adesso parlava di più, era più aperta con la gente
'Io non voglio una festa, oggi non c'è niente da festeggiare' Sarah scoppiò in lacrime e corse dentro spingendomi, poi salì le scale e si chiuse dentro la sua camera
Tutte le ragazze corsero dentro capitanate da mia cugina, ci catapultammo nelle scale, ci fu una breve lotta fra me e Ramona su cui dovesse andare a consolare la ragazza sopra, i presenti stavano fissando la scena ridendo come dei pazzi. Poi un ragazzo alto e moro si fece spazio fra noi, era Ivan, egli salì le scale cercò la camera.

SARAH
La porta iniziò a sbattere, così urlai
'Chiunque tu sia non voglio parlare'
'Ssono Ivan ma se vuoi vado via, volevo vedere come stavi' rispose il ragazzo
*Ivan è il compagno di Niall, lo avrà mandato sicuro lui* pensai singhiozzando nel mio letto
'Non mi ha mandato Niall, voglio solo parlare, se non vuoi farlo mi  siederò qui fino a quando non uscirai dalla stanza' disse lui, lo sentì strisciare nella porta bianca, intuii che si era veramente seduto.
Mi avvicinai alla porta.
'Sicuro che Niall non centra nulla?' chiesi titubante cercando inutilmente di fermare un singhiozzo
'Sicuro al cento per cento' rispose lui
Sospirai, mi asciugai le lacrime nella felpa rossa della Duff e poi aprii la porta, si alzò immediatamente voltandomi mostrando uno dei suoi sorrisi 
'Mi hai aperto, pensavo che non lo avessi mai fatto' disse scherzoso, io non risposi lo guardai 'come fai ad essere così bella anche quando piangi?' sorrisi 'ehm, adesso non so che dire, ho finito le battutine' disse sorridendo impacciato, era dolcissimo
'Pensavo che dovessi confortarmi' risposi io 
'Ah si, ecco, che succede piccola?' cercò d'imitare inutilmente Niall, risi ancora
'Non imitare Niall, faresti schifo come lui' dissi io entrando di nuovo in camera, lui restò a fissarmi 'vuoi un permesso scritto per entrare?' dissi io con sarcasmo
Lui rise ed entrò 'Allora scendi?' sorrise, io non risposi 'Non so cosa ti sia successo, comunque, qualunque cosa sia anche se brutta, scordala almeno per oggi è il tuo compleanno, pensa alle tue amiche che hanno aiutato Niall' rimasi impassibile, poi sorrisi 'Allora ti ho convinto?' mi porse la mano 
'Si' la strinsi iniziando a camminare, sentivo tutta la tensione che aveva in corpo.
Arrivammo giù, c'erano un sacco di ragazzi che nemmeno conoscevo e poi i miei compagni; Alcuni ballavano, giovano, facevano foto, altri bevevano e altri ancora mangiavano. 
Vidi Ivan arrossire.
'Ehm, io ho visto Niall e meglio che vada ciao' disse lasciando la mia mano e andando via, sorrisi ma poi cambiai subito umore perché vidi Niall avvicinarsi
'Ma ti sembra normale? Io ti organizzo questo schifo e tu sali sola nella tua camera, e per giunta scendi con quello scemo di Ivan!' urlò
'Sai, per lo meno Ivan ha avuto la sensibilità di chiedermi cosa succedeva! Adesso non rompere, se sono scesa e solo perché ho pensato alle ragazze tu sei l'ultimo dei miei pensieri!' gli urlai contro
'Mi tratti così dopo tutto quello che ho fatto per te?' disse
'Cosa hai fatto? mi hai baciato, mi stai facendo passare l'inferno, se Liam viene a trovarmi fai il geloso, mi hai preparato questa festa e adesso mi fai una tiritera, sei indeciso e geloso!' iniziai ad urlare
'Si sono geloso okay?' urlò più forte
'Non m'importa, adesso fammi divertire in pace okay!' lo spinsi e andai via lasciandolo solo
'Ciao, come sei bella oggi!' disse Liam bloccandomi la strada
'Liam non è il momento' cambiai strada andando verso la cucina, lasciandolo solo

LOUIS
Dopo che il riccio mi salutò andammo fuori in cortile, lontano da tutti, del resto a noi piaceva parlare senza che nessuno ci vedesse.
Oggi era silenzioso, non aveva riso alle mie battute. Capivo che c'era qualcosa che lo turbava o che lo faceva stare particolarmente male, ma cosa? 
Si era seduto nel dondolo e prese a dondolarsi nervosamente, così decisi di sedermi accanto a lui e gli chiesi:
'Harold, che ti succede?' 
'Non so se capiresti..' rispose tristemente
'Ma io posso capirti, sono il tuo migliore amico!' gli diedi una pacca sulla spalla spronandolo a parlare
'Ho detto a mio padre che sono bisex' disse abbassando gli occhi. 
Il papà di Harry era un'avvocato molto importante a Mulligard tutti lo cercavano anche per vincere delle cause più stupide, era multimilionario e per la sua carriera, avere un figlio bisex, sarebbe stato un dramma, meno gente a cercarlo meno cause vinte, meno soldi.
Lo abbracciai, accarezzandogli una spalla, 'Posso capirti più di quanto tu possa pensare Harry'gli sussurrai all'orecchio, si staccò dalla mia stretta guardandomi
'Tu, sei come me?' domandò lui
'A me piacciono solo i ragazzi' spiegai il segreto che avevo tenuto nascosto rompendo la promessa che avevo fatto con Niall.
'Veramente? Non sembrava' rispose lui, io annuii.
Harry si avvicinò mi baciò, senti il sapore di punch che aveva il suo alito, lasciai che la mia lingua facesse conoscenza con la sua lasciandole sfiorare,
sapevo che quel giorno sarebbe successo qualcosa, ma non così tanto.

NIALL
Mi sedetti nella penisola in cucina, sospirai tristemente; Avevo preparato tutto questo per Sarah e lei non mi ha nemmeno detto grazie, mi sentivo morire dentro, aveva ragione, la tratto come un cane e poi sono anche geloso. Portai il mio sguardo a una ragazza seduta nel tavolo a bere la coca-cola, mi avvicina e mi sedetti accanto a lei e riconobbi che era Ronnie, la sorella di Liam.
'Ehy Ronnie, che ti succede?'
'Non t'importa' spospirò
'Sei annoiata vero? Anche io.' 
'Niall, che vuoi, non ti aiuterò con Sarah' disse furiosa
'Non m'importa di Sarah' risposi
'Certo come no, guarda Ivan, Liam e tu gli correte dietro' spiegò
'Sei gelosa di Sarah?' la guardai
'No Niall, mi sono stancata di tutti, Giulia cerca tutto il tempo Zayn, Veronica vive in un mondo tutto suo, Sarah idem, e io? A me non pensa nessuno! Certo Ronnie è forte, buona, mi cercano solo per dargli consigli! Io mi sono stancata' disse urlando
Aveva ragione, era sempre sola, era un po come me.
'Vieni qui fatti abbracciare' l'abbracciai 'ricorda che io sono tuo amico' la strinsi
'Tu non sei mio amico, tu voi che io ti aiuti con Sarah' disse lasciandosi dalla mia presa e andando via.
Sentì cantare 'Buon Compleanno' e mia avviai verso il salone, dopo, presi una fetta di torta e la mangiai era al cioccolato con dei confetti colorati sopra, dopo un ora di balli tutti se ne andarono; Ramona, Greg e Lou mi aiutarono a sistemare, eravamo fortunati, mio padre aveva un volo internazionale e mia madre faceva tardi.
'Niall, domani dobbiamo parlare' disse Louis davanti allo stipite della porta aspettando Giulia
'Perfetto a domani allora' esclamai chiudendo la porta
Vidi Sarah avvicinarsi a me
'Grazie Niall' disse sbuffando e salendo le scale, glielo aveva detto sicuro Greg di ringraziarmi.
 
SARAH
Usci dalla doccia mi asciugai i capelli e mi misi il pigiama, tornai in camera controllai il mio cellulare dove c'era un messaggio, controllai ed era Ivan.
'Mi sono divertito questa sera, ah, bella casa'
-Ivan
'Sono contenta, grazie per quello che mi hai detto' gli risposi
'Prego, comunque pensavo, visto che il giorno ventuno ci sarà il ballo di primavera, ti va di venire con me?'
-Ivan
'Certo, mi farebbe piacere' risposi con uno smile 
'Allora Lunedì a scuola ne parliamo meglio, a dopodomani '
-Ivan

15 Marzo 2011
Cara mamma, 
Scusa se non ti ho scritto in questi mesi, perché ho cercato di ambientarmi a Mulligard, e come va la su? Tutto bene? Mi manchi tanto, oggi ho compiuto quindici anni, è bizzarro tutta questa situazione. Mamma undici anni fa sei volata via, ma sai, con Maura mi sento come mi sentivo con te.
Pultroppo Bob non c'è mai, lui fa il pilota e sta con noi poche volte a settimana; Greg è la persona più dolce che esista, mi riaccompagna a casa dopo la scuola, mi aiuto con l'inglese, la matematica e fisica.
In quanto a Niall, lui è cattivo mi tratta sempre male, sai cosa ha fatto? Mi ha baciato, lo odio, è geloso di Liam un ragazzo che è suo compagno di classe, sua sorella Ronnie invece è la mia compagna, poi c'è Ivan, sempre compagno di Niall, è dolcissimo anche lui.
Maura vorrebbe che io e Niall fossimo più uniti, ma non è possibile, sai quanto lo odio? Comunque, adesso ti lascio è arrivata Maura.
Ti amo mamma, baci la tua Sarah.























 

HIII, come va la vita? 
Scusate se ho caricato il capitolo due mesi dopo, ma tra scuola, impegni dopo la scuola, mia madre che mi metteva in punizione (è.è) il programma per scrivere che mi cancellava il capitolo non ci sono arrivata lol. comunque sono davvero contenta delle visualizzazioni della storia e anche delle recensioni. comunque parliamo un  po' del capitolo.
mi avete detto che volevate piu' momenti fra Sarah e Niall(trovatemi un nome per questa coppia, scrivetelo nelle recensioni, il piu' bello lo scelgo) comunque: Niall tanto tenero che ha preparato una festa a sorpresa per Sarah che lei non accetta(stronza) Ivan che si mette fra il triangolo di Niall, Sarah e Liam.
ma passiamo a una coppia nuova, louis e harry, vi sareste mai aspettati una cosa del genere?(lasciate le vostre opinioni senza insultare
SU QUESTA COPPIA. INTANTO LA NOSTRA RONNIE E' TRISTE E NIALL LA CONSOLA (NIALL DECIDITI).

BENE CI VEDIAMO(?) AL PROSSIMO CAPITOLO, VI LASCIO IL MIO LINK FB QUA, COSì SE VOLETE CERCARMI SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE https://www.facebook.com/marty.gulotta
LASCIATEMI TANTE RECENSIONI E TANTE VISUALIZZAZIONI,IO SPERO DI CARICARE IL CAPITOLO AL PIù PRESTO(MI SCUSO ANCORA PER IL TEMPO) ALLA PROSSIMA CIAOO.

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