Twenty Years Old - Shack's Musical di V@le (/viewuser.php?uid=4138)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La tarda consapevolezza ***
Capitolo 3: *** Il sentimento che confonde ***
Capitolo 4: *** La scoperta che spaventa ***
Capitolo 5: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Legenda:
[]: narrazione azioni
"..." :
monologhi personaggi.
"§...§"
: canzoni.
Altre note a fondo pagina.
TWENTY YEARS OLD:
SHACK'S MUSICAL
PROLOGO
[Luce. Un cerchio di luce nel buio ed un'ombra al centro di
esso.
Veste bianca, neutrale. Capelli corti e scuri, viso
comprensivo.
E Shizune parla.]
Shizune:
"Benvenuti,
miei signori,
e grazie di
essere qui,
non importa
se per noia o per diletto.
Una storia vi
racconteremo su questo palco,
storia di
rimpianto, d'amore, di dubbio.
Entrando,
avete scelto di scoprire i più intimi misteri
di tre
entità:
la tarda
consapevolezza
il sentimento
che confonde
la scoperta
che spaventa.
Tre
entità, tre personaggi.
Naruto Uzumaki
Hinata Hyuuga
Sabaku no
Gaara
Insieme, ma soli.
Ascoltate,
miei signori, perché la sofferenza è universale e,
se li
affiancherete nel loro dolore,
magari anche
loro vi doneranno qualcosa.
Perché
il teatro, spettatori carissimi,
è
dare e ricevere."
[La
luce scompare e, con essa, Shizune.
Che lo spettacolo abbia inizio.]
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Capitolo 2 *** La tarda consapevolezza ***
ATTO
PRIMO
LA TARDA
CONSAPEVOLEZZA
SCENA 1
[Una grossa pietra emerge dall'oscurità e,
lentamente, una sagoma vi si siede adagio, con il capo basso.
Naruto sospira e il suo pensiero si muta in voce.]
Naruto: "E' notte. Siamo
riusciti a fuggire prima che lo scontro andasse a finire male.
Fuggire.
Mi sembra una parola dal suono così vile...
Ma non importa. Non più.
Ora come ora, ai miei immaturi vent'anni, ho capito quando la
viltà è giustificata.
Immaturi, sì: dopo tanto tempo come ninja della Foglia, dopo
tutte le esperienze avute, mi sono reso conto di essere ancora un
bambino.
Perché?
Perché oggi Hinata ha rischiato di essere catturata e non si
è salvata per mano mia. Dopo tutto quello che ha fatto per
me,
io non ho fatto nulla per lei.
Mi sento un bambino nella mia ingiustificata stupidità: non
sono
riuscito a recepire quello che tutti vedevano anche troppo bene.
Qualcuno si preoccupava per me, quando pensavo che tutti mi ignorassero.
Qualcuno mi rivolgeva affetto, quando credevo che mi dovesse arrivare
da tutt'altra parte.
Hinata Hyuuga è quel qualcuno e ora le sono profondamente
grato.
Ma lei è grata ad un'altra persona: è stato Gaara
a salvarla dalla cattura, non io.
E rimarrò per sempre con questo debito sul cuore."
[L'oscurità si dirada e compare la scena: una
casa di
finto legno dipinta in una foresta di cartone, che però
è
quasi credibile.
Essa è occupata da due figure sedute: una ragazza ed un
ragazzo.
Naruto si volta verso di loro e con aria triste li vede osservarsi,
come incantati l'una dall'altro.]
Naruto: "Ed eccoli,
faccia a faccia per la prima volta.
La fanciulla ed il suo eroe... che dovevo essere io.
Quanto è amaro il rimpianto...
Ma è ancora più penoso assistere impotente a
questo quadro.
Esserci mentre quei due sembrano scambiarsi amore scambiandosi sguardi."
SCENA
2
[Tutto sembra immobilizzarsi e un nuovo personaggio fa la
sua comparsa, con al seguito un cane bianco.
Si pone in fondo, tra Gaara e Hinata.
Dopo averli guardati, Kiba muove le labbra.]
Kiba: "§Cercare
gli occhi con gli occhi
e dentro gli occhi cercare
il primo amore da fare
e farlo come lo sai
che con lo sguardo lo fai
tra gli occhi e gli occhi suoi...
Con l'occhio nudo di chi
non ha prudenza di sé
e dice tutto com'è
la sofferenza e la gioia
e la distanza si fa immensa intimità
Li vedi gli occhi
con gli occhi negli occhi
ma...§"
[I due si alzano, non accennando a distogliere i loro
sguardi, davanti al quale passa una mano, senza sortire alcuna reazione.
Naruto li scruta ad occhi spalancati, per poi coprirseli con una mano:
è una visione insostenibile.
Kiba continua.]
Kiba: "§Ma poi
non bastano gli occhi
e non ti basta il pensiero
e vuoi la voce all'orecchio
e vuoi toccare con mano
e vuoi vedere che vedi
ad occhi chiusi tu...§"
[Sia Gaara che Hinata muovono una mano verso l'altro,
indugiando non poco.
Il biondo si alza di scatto e si frappone tra loro, ma si arrende
subito: sa che ormai c'è poco da fare.
Kiba comincia a dirigersi oltre il palco, nelle tenebre.]
Kiba: "§Li vedi gli occhi
con gli occhi negli occhi
ma...
Cercare gli occhi con gli occhi
e dentro gli occhi cercare
il primo amore da fare
e farlo come lo sai
che con lo sguardo lo fai
tra gli occhi e gli occhi suoi...§"
SCENA
3
[Nell'arrendevolezza
Naruto s'intristisce, guadagnandosi un'occhiata preoccupata di Hinata.
Preoccupata, ma breve: ritorna subito a guardare Gaara.
L'altro, sconfitto, ritorna alla sua postazione.]
Naruto: "Eccoli, che
pensano a qualcosa di più che agli sguardi.
E io mi accorgo ora, ai miei immaturi vent'anni e nonostante i miei
immaturi vent'anni, che è troppo tardi.
Quella cara ragazza è ormai presa da qualcun altro.
Qualcun altro che forse ai suoi vent'anni non è
così immaturo da farla soffrire come ho fatto io.
Dolce piccola Hinata, ormai donna... ma sempre in cerca d'amore.
Peccato che, ora che ne ho da offrire, lei lo stia cercando altrove..."
[L'oscurità torna e tutto ciò che si
percepisce sono passi felpati sul palco.]
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Capitolo 3 *** Il sentimento che confonde ***
ATTO
2
IL SENTIMENTO
CHE CONFONDE
SCENA
1
[L'occhio
di bue vaga sul legno
chiaro, per poi illuminare con la sua luce candida una figura
inginocchiata, con una mano sul bianco collo e lo sguardo perso
nell'infinito.
Hinata stringe le dita affusolate in un morbido pugno e abbassa il
capo, come addolorata.]
Hinata: "E' notte
inoltrata e non riesco a dormire.
Non per paura, agitazione o angoscia riguardo il combattimento appena
affrontato e la mia scampata cattura.
Ben altro mi turba, e mi confonde, perché mai tali dubbi
avevano bussato alla mia mente.
Mai avevo creduto che ci potesse essere posto per qualcun altro nel mio
cuore, se non per Naruto.
Temo di scoprire che mi sbagliavo.
Ho incontrato altri occhi, altri gesti, altra sofferenza che purtroppo
mi è congeniale.
Mi sono imbattuta in qualcuno che avevo già visto, ma che
ora guardo per la prima volta.
Non posso credere di essere stata così cieca a tanto
tormento e così a lungo.
Ha dovuto salvarmi perché io potessi scorgere nei suoi occhi
una traccia di sentimenti talmente simili ai miei.
Sfiducia, fragilità, scetticismo... tutto
ciò che
non permette di confidare in un futuro meno buio e crudele...
Anche lui lo prova.
Anche Gaara si sente solo.
E straordinariamente, in una così simile solitudine,
sembriamo farci compagnia ed avvicinarci.
Sostenerci nel nostro cordoglio.
E' una cosa tanto bella, se ci penso... straordinaria, appunto.
Perché allora, nonostante questa consolazione, sento che mi
sto allontanando da Naruto?
Lo guardo... cerco di guardarlo... e lo sento così lontano...
Oppure non è lui che si allontana.
Forse sono io che mi scosto...
Spero solo che non sia tutto uno scherzo del destino... che non si
tratti di un'illusione..."
SCENA
2
[Torna la luce su tutto il palco e, mentre sullo sfondo
due
ombre riposano a pareti di cartone quasi
opposte nella
casa, per il momento non più disabitata, un'esile profilo
raggiunge le spalle di Hinata, che è voltata ad osservare il
compagno di pena.
La dolce voce di Tenten invade l'ambiente circostante.]
Tenten: "§Chi
sei?
nemico amore tu chi sei?
Non vedo l'odio tra di noi
ma non lo so se giochi o no
per gioco e non per odio tu mi puoi
far male, tanto male se
tu giochi con l'amore e me
se per vendetta tu mi fai
innamorare e poi non sei più tu...
Ma tu chi sei?
E io perché ti amo e poi mi chiedo se
sei ingannatore o sei l'amore
ma tu chi sei?§"
[Gaara si muove e guarda verso la giovane Hyuuga, che si
volta
imbarazzata. L'altra continua, osservandoli con tenerezza negli occhi.]
Tenten: "§Sei
il mio pericoloso amore mio
se penso al male, sono io
che faccio male a te che sei
la vita mia che è diventata tua...
Amarci e non amarci... no
nemmeno posso dire che
io sono nata senza te
perché se esisto adesso so che tu sei
La vita mia adesso so
che farse è se detta a me
la vita è tua, più tua che mia
la vita mia...
Io e te... è vero il sole, il sole c'è
è vero il cielo, il cielo c'è
il sole è in cielo e io con te...§"
[Tenten si allontana speditamente dalla zona illuminata,
lasciando Hinata da sola con i suoi tormenti.]
SCENA
3
Hinata: "E se fosse davvero tutto un'illusione?
Se mi stessi immaginando la complicità del suo sguardo?
Se queste sensazioni fossero solo mie?
Certo, che colpo duro sarebbe...
Credo che il mio amore abbia ormai cambiato obiettivo.
E sento che avrà più facile sbocco che in passato.
O almeno lo spero.
Vivo di flebile speranza, io, e anche per questo rimango ancora confusa.
Non sarà mica uno sbaglio? Magari non devo distogliere le
mie attenzioni da Naruto...
Ma cosa mi assicura che, facendolo, lui si accorgerà
finalmente di me?
Cielo carissimo...
Temo sia troppo tardi: ormai il mio cuore ha cambiato l'oggetto del suo
sguardo.
Ormai un sole si è sostituito ad un altro nel mio firmamento.
Ora mi sento più sicura ad ammirare le stelle.
Eppure tremo al pensiero che tutto questo possa annuvolarsi, rivelando
un odiato inganno."
[Calano nuovamente le tenebre e i bianchi occhi intrisi di
preoccupazione della ragazza sembrano risaltare un poco nel buio prima
di scomparire.]
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Capitolo 4 *** La scoperta che spaventa ***
ATTO
3
LA SCOPERTA
CHE SPAVENTA
SCENA
1
[Avviene
all'improvviso: un'ondata bianca di fulgore appare dal fondo, facendo
risaltare un profilo ombroso dai pugni stretti.
Poi, piano piano, cominciano a distiunguersi riflessi di capelli rossi.
E' Gaara, dal viso roso dallo smarrimento.]
Gaara: "E' quasi l'alba
e non ho chiuso occhio.
Troppe scoperte, troppi dubbi e troppe emozioni nel tempo tanto breve
che prende la notte.
Che genere di scoperte?
Ho riconosciuto in altri occhi un'inquietudine che pensavo di trovare
solo nei miei.
Quali dubbi?
Mi sono ritrovato sulle labbra domande riguardo l'esistenza a cui non
avevo mai badato.
Che emozioni?
Semplicemente emozioni, reazioni ai gesti di qualcun altro.
Da uno sguardo, un brivido.
Da un cenno, una speranza.
E così via, fino a che non ho sentito il cuore palpitare, ma
non per rabbia.
Tremante nei palpiti, si scuote e non mi dà pace.
Ho solo una vaga idea di quello che sta succedendo e, nei suoi tratti
indefiniti, questa idea mi spaventa.
Di che cosa ho mai paura?
Di qualcosa di nuovo.
Di soffrire di nuovo.
Di far provare le stesse pene che ho provato io a qualcuno che non se
lo merita.
Perché che colpa hanno gli angeli dell'inferno che gli
uomini creano qui in terra?"
[Il ninja della Sabbia si volta verso il fondo, dove
riposa la giovane Hyuuga, adagiata graziosamente a terra.
Nel mentre un'ombra gli arriva alle spalle.
Neji muta i suoi pensieri in canto.]
Neji: "§Il
cuore, mi scoppia il cuore
io lo lascio scoppiare
il cuore si rompe
e mi lascio scoppiare il cuore...
Io mi spezzo col cuore mio!
Io mi spacco col cuore mio!
Sto scoppiando col cuore mio!
Mio cuore... mio cuore...
[Il rosso si afferra nervosamente la maglia nel punto
corrispondente al cuore, come a costringerlo a fermarsi, a non agire
più.
Ma è troppo tardi.]
Neji: "§Il
cuore, il cuore mi sente
e io voglio sentire il mio cuore
il cuore mi segue
e io voglio seguire il mio cuore...§"
[Il duro e agitato tono di Neji si spegne, mentre quello
abbandona il palco.
Gaara raggiunge lentamente la ragazza, non curandosi affatto di Naruto
che, più in là, gode di un sonno tormentato.
Le s'inginocchia vicino e con una mano le sfiora una guancia,
indugiando non poco, al che lei si muove leggermente, facendogli
ritrarre il braccio.
E lui sospira.]
Gaara:
"Chissà perché tutto questo mi succede solo ai
miei vent'anni...
Così tardi dovevo scoprire l'esistenza di qualcosa che
svalutavo enormemente?
Non so neanche se c'è nulla di vero in tutto
ciò... e
se mi sono solo immaginato che lei provi le stesse cose che provo io?
Ma guardatela: quale persona risplende di più sotto un
raggio lunare rubato?
Più la osservo, più non mi sembra una creatura di
questo mondo.
E' al di là di tutto: della rabbia, della vendetta, della
crudeltà, dell'indifferenza.
Almeno per me.
Chissà, forse è il mio angelo custode, mandatomi
per salvarmi.
Eppure, solo con la luce dei suoi occhi, già mi ha sollevato
dalla mia misera condizione.
Accidenti, non avrei mai neanche lontanamente immaginato di pensare
cose del genere.
Ma mi piace pensarle."
[L'ambiente si oscura di colpo e nulla risalta o si
scorge.]
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Capitolo 5 *** Epilogo ***
EPILOGO
LA SORTE E'
CIECA
COM'E' CIECO
L'AMORE
[La
scena s'illumina completamente,
benché siamo nuovamente nella notte: è tutta
devastata,
come se sconvolta da un combattimento.
Lo stesso è per i tre personaggi: sudici, feriti, abbattuti.
Ma è la loro disposizione
che più colpisce.
Gaara steso a terra, dal respiro affannoso, con il busto fra le braccia
di Hinata, le cui gote sono solcate da chiare linee fra lo sporco dello
scontro.
Indietro, da una parte, Naruto, ridotto meglio di loro, che li guarda.]
Naruto: "Ed eccoli,
l'uno fra le braccia dell'altra.
Avrei dovuto capirlo che sarebbe finita così.
Nel costante pensare a me stesso, ai miei obiettivi e ai miei comodi,
non ho visto la fortuna che potevo avere.
Giustamente, questa è stata scorta da qualcun altro che
sembra essersi accorto di quanto realmente vale.
E così, come la sorte e l'amore, anch'io ho sofferto di
cecità.
Ma dei tre sono l'unico che soffre."
[Rientrano coloro che hanno aiutato quei ragazzi ad
esprimere
emozioni nascoste e per paura represse: cantano l'epilogo,
felice
e non, della storia di un sentimento forse troppo grande per dei
ventenni.
Neji e Tenten si pongono dietro la coppia, per l'ultima comparsa.]
Neji: "§Tu sei
la vita che mi dà la vita
tu sei che non ho voglia di dormire
tu sei che non lo so se mangerò
so tutto e ho tutto quello che non so
l'amore è questo... che non so cos'è...§"
Neji e Tenten: "§Soltanto so che tu sei tu
io so che tu sei...§"
Tenten: "§Tu sei la vita fatta con due vite
tu sei carezze nate emozionate
tu sei e non mi basta la realtà
perciò d'amore, amore, morirei
e dopo morta io ti penserei...§"
Neji e Tenten: "§Soltanto so che tu sei tu
io so che tu sei...§"
Neji: "§Tu sei
la notte passa, sta correndo...§"
Tenten: "§Tu sei
il mondo gira e sta passando...§"
Neji: "§Tu sei
la vita ha fretta e se ne va...§"
Tenten: "§le piacerebbe di fermarsi qua...§"
Neji e Tenten: "§Tu sei l'amore che non passa mai
Soltanto so che tu sei tu
io so che tu sei...§"
[Entra Kiba e stringe la spalla di Naruto con una mano,
come a fargli forza, per poi accompagnarlo fuori.
Neji si china, aiuta Gaara a mettersi in piedi e, con Tenten che tiene
affettuosamente per le spalle Hinata, esce.
E ritorna Shizune.]
Shizune:
"Eccoci, miei
signori
alla fine di
questa storia.
Avete
scoperto le più fragili debolezze dell'animo umano
che ha solo
vent'anni
e avete
accompagnato anime in pena
nella loro
sofferenza.
Queste anime
vi ringraziano,
dal
più profondo,
e sperano di
avervi dato qualcosa.
Un tremito,
una lacrima,
non ha
importanza:
a noi basta
che una piccola emozione
vi abbia
colpito
e che non vi
lasci almeno per una notte.
Perché
la sofferenza è universale, signori miei,
ma essere
accompagnati nel soffrire,
anche solo da
lontano,
un po' aiuta.
Buonanotte,
cari spettatori,
e tornate a
teatro.
Perché
il teatro
è
dare e ricevere."
[Piano
piano tutto di spegne.
Lo spettacolo è finito.
E, nell'uscire, ogni spettatore sente qualcosa al petto.]
FINE
N.d.A.
: Le canzoni usate sono tratte da "Romeo e Giulietta" di Cocciante; in
ordine di apparizione:
Atto 1:
Gli occhi negli occhi
Atto 2:
Chi sei?
Atto 3:
Il cuore
Epilogo:
Tu sei
Ed ecco qua la ff che ho presentato al concorso 'Scegli il
tuo pairing': vi dirò, ne sono molto soddisfatta, anche
perché i giudici hanno commentato molto bene e mi hanno
fatto capire che hanno apprezzato il mio lavoro, quindi le ringrazio
davvero e faccio i complimenti alle altre partecipanti!
Posto, come di consueto, i commenti alla storia:
[WishfulThinking]
Una ff
molto originale, con una Shizune che introduce e chiude la scena,
figura che trovo davvero azzeccata.
I monologhi sono ben
centrati, e personalmente ho apprezzato la riflessione di ogni
personaggio e la divisione in atti, nel numero canonico di tre che,
guarda caso, corrisponde col numero di protagonisti.
L’inserimento dei personaggi secondari non stona affatto con
la storia, ma a mo’ di coro greco commenta la vicenda e
spezza (argutamente) il ritmo pacato dei monologhi.
Lo stile è
conciso e commentativo, riesce a inquadrare la scena e a penetrare
insieme sotto la pelle dei personaggi, lasciando la valutazione al
lettore.
Per quanto concerne i
vincoli, direi che sono stati rispettati: il triangolo è
azzeccato e i personaggi di contorno non stonano, anzi, portano un plus
alla vicenda; un piccolo appunto sulla casa: credo che avrebbe potuto
avere un po’ più di importanza, se non altro
simbolica.
Ho dato un bonus
perché la ff scivola via benissimo sotto gli occhi, con una
leggerezza unica.
Le canzoni sono inserite
opportunamente, e riescono a ritmare una storia che si svolgerebbe
indipendentemente da esse, arricchendola.
Non
c’è molta azione ma il punto forte della ff
è proprio questo, riuscire a rendere una storia attraverso i
pensieri, mettere in scena una fiction attraverso un’altra
finzione. Complimenti!
[Milly Malfoy]
Molto
carina e originale l'idea di strutturarla a opera teatrale, e
apprezzato anche l'utilizzo delle canzoni come conduttore della storia,
da questo derivano i due punti di Bonus.
Credo che tu sia
riuscita molto bene a rendere lo sviluppo dei personaggi e dei temi che
hai voluto toccare, partendo comunque da un’idea semplice.
Mi è piaciuto
molto il personaggio di Gaara, credo che sia giustissimo il terrore che
prova di fronte all'enormità di un sentimento che non ha mai
conosciuto fino a quel momento.
“Ma
guardatela: quale persona risplende di più sotto un raggio
lunare rubato? “ davvero una bella frase.
“Perché
la sofferenza è universale, signori miei, ma essere
accompagnati nel soffrire, anche solo da lontano, un po'
aiuta”. Trovo questa battuta di Shizune sacrosanta e
terribilmente vera, davvero molto bella.
Spero
vi sia piaciuta!
baci e graziue di aver letto,
V@le
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