Kingdom Hearts: research of Light

di Tomori_16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ch.0 prologo ***
Capitolo 2: *** Cap.1 nuovi guerrieri ***
Capitolo 3: *** Cap.2 il viaggio comincia... ***



Capitolo 1
*** Ch.0 prologo ***


KINGDOM HEARTS: RESEARCH OF LIGHT





[canzone: Ellie Goulding, Lights]




Stanno seduti sulla spiaggia, ad ammirare le onde.
La ragazza al centro tira fuori una boccetta con dentro un piccolo fiore che brilla.
Di colpo, i due ragazzi più grandi scompaiono alle spalle della piccola, lasciandola sola e stupita.
Si alza, domandandosi perchè mai sono scomparsi.
Li cerca con lo sguardo, cerca il loro calore.
Finisce a casa, una cosa fredda e priva di vita...

I had a way then losing it all on my own... 

Tutto diventa scuro, ancora più freddo e senza una luce ad illuminare.
Sente artigli graffiare insistentemente contro la porta e di colpo viene buttata giù.

And I'm not sleeping now the dark is too hard to beat... 

Strani esseri neri privi di emozioni incombono dentro casa o almeno, quello che era casa sua.
Corre, corre via, corre verso una luce, una speranza, corre via da quell'inferno.
Sente il terreno farsi via via più...più liquido, quasi come acqua, come se stesse camminando sull'acqua.

'Cause they're calling, calling, calling...
 
Sente che sta rallentando, che le ombre la stanno per raggiungere.
Chiude gli occhi, stringe i denti e una lacrima scende lungo la sua guancia...

You shine It when I'm alone

Cade dentro l'acqua.
Tutto attorno è nero, non sa se esiste un fondo e nemmeno se c'è un cielo sopra di lei.
Vede i suoi due fratelli che combattono.
Prima uno e poi l'altro.
Lei con una chiave bianca e nera,
Lui con la sua magia oscura e al tempo stesso chiara.
Il corpo di Seki si gira, almeno lei crede.
Ora in teoria la testa dovrebbe essere rivolta verso il basso mentre i suoi due fratelli non finiscono di fare una strage di Heartless.
Sono lì con lei o non sanno nemmeno che li sta osservando?

I had a way then losing it all on my own... 


Di colpo, Seki vede un pavimento, un pavimento sempre nero ma che riesce a distinguerlo dal resto.
Ci appoggia un piede e poi un'altro,
sentendo che l'acqua di poco fa è completamente scomparsa.
Davanti a sé vede una figura coi capelli neri, vestita di bianco.

And I'm not keeping now, the strength I need to push me...

Quella figura si volta e al suo posto ne viene una nera incappucciata e con un sorriso inquietante stampato sul volto.
Per una ragione che non sa nemmeno bene lei, le punta contro il Keyblade...

Contemporaneamente anche i due gemelli stanno combattendo contro un'altra figura nera.
Tekira si avvicina più del dovuto e sta per colpirla con la sua chiave.

 If I'm calling, calling, calling home

Di colpo nota una lacrima che scende lungo la guancia, bloccandola e lasciandola andare...

You shine It when I'm alone

Seki corre, 
corre lungo un corridoio e ai suoi lati ci sono immagini,
ricordi.
Nel suo viaggio vede sempre più frequentemente strani oggetti:
fiocchi di neve,
fuochi blu,
impronte d'orso,
rane...
Cosa significano?
Cosa sono per lei?

You show the lights that stop me turn to stone,
You shine It when I'm alone

Di colpo Seki vede in lontananza i suoi due fratelli.
Corre verso di loro mentre la figura continua imperterrita a seguirla,
a sussurrarle qualcosa nell'orecchio.

Oooh...

Poco dopo scompare nell'Ombra.
I due fratelli s'accorgono di lei e si mettono anche loro a correre.

Oooh...

Corrono assieme,
stanno per abbracciarsi,
Per potersi ridire "ciao",
per rincontrarsi...
Le due chiavi si scontrano formando una "x" fra i volti entrambi sconvolti delle due ragazze.
Tutt'e due mostrano i loro denti,
tutt'e due hanno gli occhi assottigliati...
Cominciano a combattere,
la danza delle chiavi,
decise entrambe di poter vincere,
disperate e sconvolte al tempo stesso.
Cosa...succede?

Non se lo sanno spiegare nemmeno loro,
sanno solo che quello che stanno facendo è sbagliato,
decisamente sbagliato...
Si devono fermare?
Devono continuare?

Le due figure incappucciate di poco prima sorridono fra di loro,
come felici di tutto quello.
Seki si blocca, si volta verso di loro e li ritrova con un sorriso ancora più inquietante di prima.
Sta per correre,
per fermarli,
tutti quegli oggetti che aveva visto poco prima girano attorno a lei.
Sente una nuova forza scorrerle nelle vene,
I suoi occhi s'illuminano...
...troppo tardi...?

Di colpo il tutto torna indietro,
ritrovandosi a Rife steso nel letto con gli occhi chiusi.
Li apre di colpo, 
mettendo in bella mostra quegli occhi strani e inquietanti per molti.

Uno rosso...
Uno azzurro...







ANGOLO AUTRICE:
Allora, questo è come una specie di riassunto di tutta la storia,
come fanno anche vedere nel video iniziale di Kingdom Hearts.
Chiaro che non sono a quei livelli, però mi sono basata su quello ^^
Tanto per dirvi ci ho messo una vita a trovare la giusta canzone, che potesse parlare appunto di "luce", come nel titolo di quest'avventura "Research of Light" :3

Bene, con questo vi auguro una buona lettura nella nuova avventura, sequel della mia precedente storia ;)

Baci&Abbracci, (Non so perchè ma con questa scrittura mi fanno una "&" strana o.O)

Tomori_16

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Capitolo 2
*** Cap.1 nuovi guerrieri ***


NUOVI GUERRIERI





Si poteva sentire il rumore delle onde che sbattevano sulla battigia, quel letto di sabbia bagnata fra il morbido e il duro. Fra tutte quelle onde c'erano due gambe lunghe color del latte che spezzavano queste divertendosi a sentire la freschezza che s'abbatteva sulle sue cosce. 
Una ragazzina di circa 13 anni se ne stava lì ad osservare il tramonto in attesa di qualcosa, qualcosa che la faceva da sempre sorridere, qualcuno che tanto amava, ma in senso fraterno. 
Se ne stava lì in attesa e anche un po' scocciata perchè effettivamente erano piuttosto in ritardo.
Passarono altri 20 min e si sdraiò ormai stanca di starsene lì a guardare quel tramonto che sapeva a memoria, conosceva ogni minuscola sfumatura che si formava quando il sole "se ne andava a letto", lei aveva sempre pensato così. 
Chiuse un momento gli occhi e cominciò ad ascoltare il verso di quei pochi gabbiani che svolazzavano intorno all'isolotto che sembrava più una specie di rifugio. Appoggiò un orecchio sulla distesa gialla e potè sentire un rumore di passi che sbattevano frequentemente sulla sabbia. Aprì gli occhi e si ritrovò due ragazzi più grandi che correvano verso di lei con un sorriso grande quanto una casa.

-scusaci per il ritardo!- il ragazzo arrivò con un po' di fiatone e porse un ghiacciolo verde. La ragazza sdraiata sulla sabbia si leccò i baffi e glielo prese mettendoselo subito in bocca.

-mmh...il ghiacciolo alla menta rimarrà sempre il migliore!- e lo divorò in tre secondi senza lasciarne traccia.

-wow...la prossima volta te ne prendo anche due- si sedettero tutti e tre, uno a fianco all'altro, sulla sabbia, allungando le gambe e spezzando le onde.

-Tekira, dimmi ma tuo fratello è da sempre così stupido?- disse la più piccola.

-ehi! Ok che sono lento, ma addirittura stupido è troppo!- la castana fece una risata per poi perdersi in quegli occhi così strani e diversi: uno rosso rubino mentre l'altro azzurro come il ghiaccio.

-sì da sempre- Rife si tirò in piedi e guardò malissimo sua sorella che aveva il ghigno sotto i baffi.

-ti ci metti anche tu?-

-esattamente-

-ah sì?- con uno scatto si mise in spalla la corvina e la buttò in mare, fortuna che erano in costume. Lei si tirò su tossendo per l'acqua ingerita e fece uno sguardo di sfida rivolto a Rife.

-Seki, aiutami- le due ragazze si guardarono negli occhi capendosi al volo e mentre la piccola Seki corse verso la schiena larga del fratello, Tekira gli bloccò le gambe. La castana prese le braccia del ragazzo e piano piano lo portarono in mezzo al mare per poi lasciarlo a terra. Rife si tirò su di scatto e guardò verso le due ragazze. Dopo pochi secondi scoppiarono in una risata e fecero il bagno assieme.

Dopo un po' erano di nuovo sulla spiaggia solo che sta volta se ne stavano sui propri teli tutti bagnati ed erano sdraiati guardando il gioco della luce che si era creato con le nuvole.

-ragazzi- i due gemelli si voltarono verso la sorellina che se ne stava in mezzo 

-ditemi che rimarremo così per sempre, uniti- entrambi contemporaneamente alzarono lo sguardo che si rattristò in pochi secondi. Abbassarono gli occhi finchè la sorellina non si girò verso Tekira e lei si sforzò in tutti i modi di sorridere.

-ma certo, tesoro- l'abbracciò stretta, stretta e poco dopo si aggiunse anche Rife abbracciandola dall'altra parte. 
Avevano detto una bugia, una bugia enorme...ma non volevano rovinare tutta la felicità che emanava quella piccolina che oramai più di tanto piccola non lo era più. 
Una donnina, così diceva Kairi, sua madre. Effettivamente lo era di fisico, ma di spirito insisteva nel voler rimanere bambina.
Eppure sapeva che prima o poi avrebbe dovuto fare il primo passo verso quel mondo così crudo e spregevole degli adulti.



Per cena ritornarono verso casa e mangiarono assieme ai loro genitori: Sora e Kairi. Il padre anche se alla sua età, era rimasto quasi uguale a quando era ragazzino, se non fosse per quella poca barba che gli spuntava fuori, per i suoi lineamenti da adulto e, aimè, per le prime due piccole rughe. Ancora si ricordarono della sua reazione quando si svegliò e andò a specchiarsi in bagno...


-gaaaaaaaah!!- Kairi a momenti fece cadere il piatto che aveva in mano con sopra tutta la sua colazione. 
Riuscì a mantenere il tutto in equilibrio e fece un sospiro di sollievo andando verso il tavolo. Appena si sedette, prese subito la sua bella tazza di caffè e se la sorseggiò con tutta la calma del mondo, almeno finchè non sentì qualcuno correre giù per le scale, a momenti s'ammazzava, e urlava il suo nome. Lei fece un sospiro e appoggiò la tazzina girandosi.

-Kairi! Guarda qua!- la ragazza...donna, si preoccupò e si alzò andando a controllare con cura il punto che si indicava Sora più disperato che mai.

-cos'è successo?-

-ma come, non lo vedi?! È proprio qua!- indicò con più foga lo stesso uguale identico punto. Kairi assottigliò gli occhi cercando di trovare che so, una ferita, un livido, qualsiasi cosa...

-tesoro, io non vedo nulla- Sora sbattè i piedi come un bambino e in risposta la rossa corrugò la faccia guardandolo interrogativamente.

-una ruga! Ho una ruga!-

-...e quindi?-

-come "e quindi?" È una catastrofe! Sto invecchiando!!!- la ragazza abbassò lo sguardo e sospirò per l'ennesima volta. Si avvicinò con molta calma al moro e sempre con molta calma lo prese per l'orecchio abbassandolo al suo livello.

-e tu mi hai interrotta dalla mia colazione solo per una ruga?- Sora percepì l'aura minacciosa che emanava sua moglie e si aspettò l'esplosione che a momenti sarebbe arrivata. 
Intanto tutti e tre i ragazzi si erano affacciati dalle scale e se la ridevano come non mai.
Kairi andò verso la cucina e prese in mano la padella.

-ehm...tesoro, sono le 10:00. Non è ancora l'ora di mangiare-

-oh ma non servirà per cucinare...- la rossa si voltò con occhi demoniaci rossi e sbatteva la padella sul palmo della mano mentre faceva un piccolo sorrisino -tesoro, corri- non se lo fece ripetere e corse per tutta casa con dietro la sua adorata mogliettina che spruzzava un'aura da assassina da far paura.

Morale: mai interrompere mamma dalla sua colazione...
Seki corse in camera e se lo scrisse dentro un taccuino dove c'erano tante altre regole: mai far giocare papà ai videogiochi, "Keyblade" la parola tabù, mai toccare le scarpe di Tekira...e tante altre cose ritenute "fondamentali" per poter respirare in quella famiglia...




I due gemelli cominciarono a sghignazzare, guardavano verso Sora per poi fissarsi e ricominciare a ridere.

-che cosa trovate di così divertente?-

-niente...eheh- Sora fece una faccia interrogativa e poi continuò a mangiare senza però smettere di guardarli, a volte erano strani quei gemelli...

Finito il pasto, aiutarono Kairi a rimettere a posto per poi correre in camera. Salite le scale le due ragazze entrarono nella prima porta verso sinistra mentre Rife dall'altra parte. 

Era tutto così normale, pacifico, sereno...eppure quei gemelli sapevano che qualcosa sarebbe successo, qualcosa di terribile causato dalla solita oscurità che non smetterà mai di provare a mangiare tutta la luce che circonda i mondi. 
Mentre la piccola Seki dormiva addosso a Tekira, lei rimase a fissare il soffitto accarezzando dolcemente il capo della sorellina per poi dare un occhiata preoccupata verso il cielo stellato che illuminava le lenzuola. Dall'altra parte Rife stava facendo la stessa, uguale, identica cosa, solo che lui si mise le mani sotto la testa e stava sopra le lenzuola.

Dopo poco assottigliarono gli occhi notando una stella che brillò più del solito: il segnale. Tekira si alzò senza svegliare la piccolina...13 anni eppure la vedeva ancora come la sua dolce e tenera sorellina coi capelli lunghi e che rideva sempre, senza mai smettere. 

Si fissò la cintura e si mise i suoi guanti. Prima di uscire dalla stanza, si voltò un'ultima volta verso Seki e ammirò il suo visino angelico illuminato dalla luna che dormiva profondamente. Fece un piccolo sorriso e le accarezzò delicatamente la guanciotta rosea sussurrando qualcosa.

-scusami, non posso mantenere la promessa- diede un bacio sulla fronte e frugò nella sua tasca tirando fuori una piccola bottiglia piena d'acqua con dentro un fiore, un fiore illuminato bellissimo. 
Lo mise sotto le coperte e s'avviò verso la porta quatta quatta. Come la aprì notò che di fronte a lei suo fratello fece la stessa cosa e si ritrovarono faccia a faccia.

-pronto?- sussurrò Tekira.

-sono nato pronto- la corvina sospirò disperata e poi lo prese per la sciarpa tirandoselo dietro, ma facendo attenzione a non far più di tanto rumore.
...


Era mattina, il sole splendeva alto nel cielo e gli uccellini cinguettavano allegri svegliando la castana che dormiva beata nel suo letto. Fece un piccolo mugolio e si stiracchiò allungando le braccia in avanti e aprendo i suoi occhioni dall'azzurro particolare. Guardò verso la finestra e poi si mise seduta col sorriso.

-ehi Tekira guarda oggi è una splendida...- si voltò e non vide la figura alta e snella della sua sorellona. Per un primo momento si preoccupò ma poi le ritornò il sorriso in faccia e si alzò tutta felice.

"forse sarà già giù a fare colazione..." s'infilò di tutta fretta i vestiti e corse giù arrivando in cucina. C'era sua madre seduta al tavolo mentre il padre non smetteva di guardar fuori, entrambi tristi.

-mami, dove sono Rife e Tekira?- Kairi fece un piccolo sobbalzo e guardò verso la sua adorata figlia preoccupata. Da dietro arrivò Sora e mise una mano sulla spalla della rossa che subito gliela prese stringendola.

-tesoro, sono partiti per una missione, diciamo- la castana perse un battito e per un momento smise di respirare. Corse subito in camera e notò una piccola bottiglia luminosa nascosta fra le pieghe delle lenzuola. Le spostò subito e prese un mano quel fiore immerso nell'acqua: bianco con cinque petali, due stami al centro e il gambo attorcigliato da un piccolissimo nastro sempre bianco. Faceva fuori uscire costantemente della specie di sabbia che brillava e poco dopo si dissolveva assieme all'acqua, tutto questo circolo non smetteva mai. 
Si mise quella boccetta in tasca e corse fuori andando verso la spiaggia.


-Tekiraaa!! Riiiife!- cominciò a urlare i loro nomi, ma senza risposta. Fece un giro intero attorno all'isolotto, ma nulla, erano completamente scomparsi.

Ormai stanca, s'inginocchiò sulla sabbia rovente di mezzogiorno e pianse, pianse come una bambina arrivando a quei singhiozzi che ti lasciavano senza respiro. 
Urlò per un'ultima volta i loro nomi e appoggiò i palmi delle mani a terra scottandoseli come con le ginocchia. 
Rimase per un po' lì, a farsi del male bruciandosi, sperando che si potesse svegliare da quell'incubo, uno dei peggiori che avesse potuto mai immaginare.
Continuò per un po' a piangere lì, piegata sulla sabbia rovente per poi tirarsi su con le ginocchia e palmi completamente rossi.

-me lo avevate promesso...- lo disse praticamente sussurrando - ME LO AVEVATE PROMESSO!!- urlò verso il cielo e ricominciò a piangere senza mai smettere. 
Era cresciuta assieme a loro, sono i suoi fratelloni, esempi da seguire più avanti...forse solo Tekira ma poco importava, li amava, li amava alla follia e sapeva che di loro si poteva fidare, ma a quanto pare, si sbagliava.

S'incamminò lentamente verso casa a passi minuscoli e quando dei suoi compagni di scuola provavano a salutarla, lei nemmeno alzava il volto o li salutava con la mano.


Era sulla via di casa sua quando tutto d'un colpo il cielo si rabbuiò oscurando tutta la città. Seki alzò lo sguardo e guardò verso il cielo: completamente nero, come delle fiamme che stavano invadendo tutto il mondo e non lasciavano un minimo spazio per la luce. 
A quella vista sgranò gli occhi e corse verso casa sua senza però trovarci i suoi genitori...

"Non è possibile, non possono avermi abbandonata!" Sentì qualcosa graffiare contro il portone di casa e si girò terrorizzata. Un mostriciattolo nero con occhi gialli le comparve davanti a lei mentre quelli dietro sì assomigliavano, ma erano più inquietanti: tutti neri con bende che ricoprivano i loro muscoli, grosse ali nere sulle loro spalle e due occhi bianchi, disumani. 
Fece un urlo dalla paura e mentre indietreggiava, inciampò sul tappeto all'entrata, cadendo rovinosamente a terra. 
Respirò affannosamente e, mentre l'Heartless alzò i suoi artigli pronto a squarciarla, lei allungò le sue braccia in avanti in posizione di difesa, chiuse anche gli occhi. 

"Non voglio morire! Voglio poter ritrovare i miei fratelli, i miei genitori, voglio ritornare a com'era prima! Tutto illuminato..." 

...Stranamente il colpo non arrivò, aprì gli occhi e notò che in mano teneva il famoso Keyblade di papà. 

Più di una volta lo aveva visto tenerlo in mano per mostrarglielo e più di una volta non era mai riuscita ad impugnarlo.
Parò un secondo colpo del mostriciattolo e si alzò in piedi cominciando a correre, a correre chissà dove, perchè attorno a sè non c'era più casa sua, bensì solo buio e masse uniformi che rimanevano fermi, ma senza smettere di tremare. Li guardò con un sopracciglio alzato e non capì il senso di tutto ciò.

"Ma che razza di sogno sto facendo?!"

-ancora pensi di star sognando?- una voce femminile mai sentita fino ad adesso la fece bloccare voltandosi; gli Heartless avevano smesso di seguirla da tempo eppure lei continuava a correre come d'istinto.

-vieni, ti faccio uscire da qui- un varco bianco si aprì davanti ai suoi occhi e continuò a correre, sapeva che della luce si poteva fidare. Chiuse gli occhi e balzò dentro il portale fidandosi ciecamente di quella voce soave e rassicurante.
Appena riaprì gli occhi si ritrovò sopra una piattaforma con lei disegnata sopra e i volti di Tekira e Rife. Si guardò attorno e non vide altro che nero. 
Cominciò ad avere paura e rievocò il Keyblade fra le mani sentendosi più sicura.

-non ti preoccupare- una giovane donna coi capelli neri e occhi rossi comparve davanti a lei -non ti voglio fare del male- fece un sorriso rassicurante e tranquillizzò un po' Seki che fece scomparire il Keyblade dalle sue mani. 
La donna appoggiò il suo sguardo intenso sulla borsetta regalata da sua madre e fece un piccolo sorriso. 

La bruna, incuriosita, abbassò anche lei il suo sguardo e notò che una specie di chiazza lucente e bianca illuminava la sua borsetta nera. Corrugò la fronte e mise una mano dentro tirando fuori la famosa boccetta con dentro quello strano fiore. Lo mise davantì a sè e notò che i suoi petali si erano illuminati producendo più sabbia del solito: il circolo aveva aumentato la velocità.

-quello ti proteggerà dall'oscurità che ora incombe nei vostri mondi- guardò stranita la corvina senza capire la sua frase -voglio dire che il male sta ritornando, più forte di altre volte, molto di più. Sembra che Heartless e Abitanti dell'Ombra si siano alleati e ora vogliono invadere tutti i mondi mangiando cuori e Luce- la bruna rimise subito dentro la sua boccetta e sgranò gli occhi. Il primo pensiero fu "Mamma, papà, Tekira, Rife" indietreggiò di qualche passo e lasciò che il terrore la invadesse di nuovo.

-tranquilla, ora ti porterò nell'unico mondo dove l'Oscurità non potrà più invaderla- piccole piastrelle si crearono davanti alla ragazza che portavano a un portone bianco enorme. Si guardò le spalle e notò che la donna era completamente scomparsa.

-dove...sei?-

-io non posso stare con te, non faccio parte di questo mondo. Ci rincontreremo più avanti...-

-no, aspetta!- ma non ci fu nessuna risposta. Fece un lungo sospiro e guardò verso la porta. 
Fece un bel respiro e salì le piastrelle arrivando faccia a faccia a quella porta bianca coi pomelli e tutte le decorazioni in oro. 
Allungò la mano e aprì lentamente la porta dovendo chiudere gli occhi per tutta quella luce che la lasciava accecata. Fece un primo passo, poi un secondo, un terzo... Fino a ritrovarsi in mezzo a un prato verde e ben curato.

-finalmente sei arrivata, Seki- sentendo il suo nome si guardò in giro cercando di capire di chi fosse quella strana voce. Gli occhi si soffermarono vedendo dei portoni che conducevano a un castello enorme, bianco immacolato. Al ciglio della porta vi si trovava una figura che subito la ragazza riconobbe. Corse verso di lui abbracciandolo stretto stretto. Non poteva crederci che prima o poi l'avesse mai rivisto, quel caro amico di Riku...








ANGOLO AUTRICE:
Eccomi qua con il sequel di "Kingdom Hearts: A new Soul" :D
Ok, premetto che come inizio non è che mi piaccia tantissimo, ma almeno ho evitato di far accadere tante cose come mi era successo nel primo xD
Allora, dato che faccio pena a descrivere dei vestiti, ecco qua:


Questa è la nostra Seki :3


Mentre qua abbiamo i due gemelli che però non si assomigliano molto xD

Spero vi piacciano e noi ci rivediamo nel prossimo capitolo ;)

Baci&Abbracci,

Tomori_16

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Capitolo 3
*** Cap.2 il viaggio comincia... ***


IL VIAGGIO COMINCIA...





Cominciò a correre addosso a Topolino e lo strinse stretto al petto.

-non credevo esistessi veramente, Re-

-ti prego, chiamami semplicemente Topolino- Seki sorrise ancora di più e lo lasciò andare. Subito le fece cenno di seguirlo nel castello e lo raggiunse lasciando che le mostrasse il castello.

Davvero enorme, in confronto casa sua sarà stata giusto giusto una stanza di tutto quel castello. 
Arrivarono alla sala del trono e dentro ci trovarono Minnie seduta al trono esausta.

-Che succede?- chiese Seki, già preoccupata.

-bè, con tutto quel che sta succedendo, qua purtroppo regna il caos. Non sappiamo come ma pare che il nostro mondo sia l'unico che riesce a resistere alla potenza di tutta quell'oscurità- la ragazza si voltò verso Topolino chiedendo delle spiegazioni più dettagliate.

-vedi, anni fa due gemelle fecero un'incantesimo su questo mondo riportando cuori perduti ai proprietari. Però sembra che grazie a quello si sia creata una specie di barriera contro ogni male- la mora guardò in automatico fuori dalla finestra soffermandosi sul cielo. Per una frazione di secondo potè notare un nastro bianco che passò veloce e uno nero che andò dall'altra parte. 
Ritornò a osservare i topi e li ritrovò piuttosto tristi e frustrati.

-ascolta: può sembrarti strano ma tu sei l'unica che può salvare i mondi da questa nuova catastrofe-

-ma io non ho nessun key...- la sua voce si fermò e dalla mano spuntò lo stesso Keyblade di suo padre, la Catena Regale. Subito le ritornò in mente tutto l'accaduto di poco prima e piccoli brividi le percorsero lungo la schiena.

-io sto cercando Tekira e Rife, voi sapete dove sono?- Topolino si mise una mano sotto il mento e si fece pensieroso.

-poco fa sono passati, hanno detto che devono svolgere una missione importante e basta, poi se ne sono andati grazie a una gummiship- tutte le speranze della ragazza si spensero e fece una faccia delusa. Il Re se ne accorse e le prese una mano cercando di tranquillizzarla.

-non ti preoccupare, li ritroverai...ma prima di mandarti in mezzo al caos totale, ti dobbiamo allenare un po' col Keyblade- s'incamminò in mezzo a tutti quei corridoi finendo nel giardino del castello fra le mura. Evocò la sua di chiave e si mise in posizione d'attacco.

-vediamo che sai fare- Seki sorrise, cercando di tranquillizzarsi. Ma dentro al suo cuore, regnava il caos.
Tutti i suoi amici sono scomparsi nel Buio totale, genitori compresi. Mentre i suoi due fratelli sono in viaggio per una chissà quale missione...Non si sentiva per niente a suo agio in quel posto, al di fuori del suo mondo.
Strinse la chiave e si mise in posizione di difesa, pronta a ricevere l'attacco da parte del Re.



~~~~~~~~~~~~
"Prima"




Uscirono dalla porta e il vento fresco della sera scompigliò i capelli pazzi di Rife.

-brrr...è piuttosto fresco oggi-

-come ha detto mamma...dobbiamo muoverci- annuirono insieme e cominciarono a correre verso l'isola.
Per un momento si fermarono a osservare il mare di notte: le luci delle stelle che brillavano sul pelo dell'acqua...sembravano lucciole. Una piccola lacrima scese lungo la guancia di Tekira e subito Rife la notò. Fece un piccolo sorriso e l'asciugò con l'indice.

-non ti preoccupareq, staranno bene-

-ma mamma ha detto che sta volta quest'oscurità mangerà tutti i mondi, ogni cuore, ogni piccola scintilla...ho paura, io ho paura- il corvino la prese per le spalle e la costrinse a guardarlo dritto negli occhi cercando di tranquillizzarla.

-ricordati che in mezzo a tutta quest'oscurità ci sarà sempre un cuore che non smetterà mai di brillare, che ci darà speranza e ci farà rialzare- l'abbracciò stretta e le accarezzò la testa infilando le sue dita fra quei fili setosi e lisci -dobbiamo finire tutto questo, prima lo facciamo e prima potremo tornare a casa-

-ok però togli quelle dita dai miei capelli che mi rovini la treccia- fece un piccolo sospiro e la prese per mano aprendo il portale.




Si ritrovarono in mezzo ad un prato verde e sopra le loro teste il cielo notturno che era sereno, neanche una piccola nuvola che nascondesse le splendide stelle. Voltarono in contemporanea il capo e si soffermarono su un castello bianco con le mura alte e possenti. Entrarono per i portoni e s'addentrarono fra i corridoi intricati del castello perdendosi in pochi secondi.

-chi siete voi?- i due gemelli si voltarono e fecero un sospiro di sollievo vedendo che era Paperino.

-ehi! Non so se ti ricordi di una certa Yuki, ma noi siamo i suoi figli-

-Yuki?- il papero si fece pensieroso e mise una sua mano sotto il mento cominciando a pensare, rovistando fra i suoi ricordi...-ma certo, quella Yuki! E ditemi, cosa vi porta qui?-

-siamo in missione, un grande pericolo incombe su tutti i mondi-

-di nuovo Heartless?-

-no, qualcosa di ancora più terrificante- Paperino si preoccupò e subito li portò dal Re con grossissima emergenza.

-sua imminenza, i figli di Yuki, Erif e Tekira sono arrivati con un messaggio- il papero si spostò e fece avanzare i due ragazzi che salutarono con la mano il Re -ma cosa fate?! Un minimo di rispetto da parte del Re!- i ragazzi si guardarono imbarazzati per poi inchinarsi fino ad appoggiare il ginocchio a terra.

-suvvia Paperino, non ce n'è bisogno. Alzatevi pure- obbedirono e si misero sull'attenti pronti ad ogni ordine.
-allora, quale sarebbe il messaggio?-

...

-sarà rischioso e poi, dovrete viaggiare in più mondi per poter arrivare al vostro obbiettivo- i due annuirono e sorrisero per tranquillizzarlo: sapevano a cosa stavano andando incontro.

-mio signore, la Gummiship è pronta- Topolino si alzò dal trono e fece cenno ai due di seguirlo.

Arrivarono alla navicella pronta e lucente. Rife non esitò ad entrarci per poterla ammirare mentre Tekira si fermò sulle scale per poi voltarsi verso Topolino che li stava salutando assieme a Paperino e Pippo.

-sicuramente presto arriverà anche Seki, non dica niente di tutto ciò, la prego- il Re annuì semplicemente e promise di non dire assolutamente nulla.



~~~~~~~~~
"Adesso"




Topolino ritornò alla realtà e si diede dello stupido: aveva detto a Seki che Rife e Tekira erano passati per lì.
Scosse la testa ed evitò il fendente che veniva dall'alto da parte della ragazza. 
In poche mosse riuscì a farla cadere e puntò il Keyblade alla sua gola.

-sei brava per essere all'inizio-

-si però ho comunque perso...-

-bè io è da degli anni che impugno un Keyblade, tu neanche un giorno e mi hai dato del filo da torcere- le sorrise e l'aiutò a rialzarsi. Lei accettò il suo aiuto e si rimise a posto i vestiti.

-Topolino, sai per caso a chi potrei chiedere di Rife e Tekira?-

-mmh...forse uno potrebbe esserci- dalla sua tasca tirò fuori uno strano contenitore a forma di stella tutto decorato -fra i mondi si può viaggiare con Gummiship, portali e anche grazie a frammenti di stelle- prese per mano la ragazza e chiuse gli occhi. In pochi secondi quella strana stella s'illuminò e Seki fu costretta a chiudere gli occhi per tutta quella luce.



Come li riaprì si ritrovò alle porte di una strana torre alta con le porte in legno. Topolino aprì velocemente il portone e cominciò a correre lungo quelle scale lunghe ed infinite.
Dopo almeno un'ora arrivarono finalmente alla fine, la povera mora era distrutta e a momenti si sarebbe sdraiata a terra, fa niente se era da un mago potente, almeno così aveva detto il Re. 
Col fiatone, Seki aprì l'ultima porta e si ritrovarono dentro uno studio pieno di libri con una scrivania leggermente polverosa al centro. Su una sedia vi era seduto un signore anziano con la barba lunga, il cappello a punta e i vestiti completamente blu tranne per stelle e lune disegnate.

-Seki e Topolino, qual buon vento vi porta?- 

"come fa a sapere il mio nome?" Non diede molta importanza alla sua domanda e fece un passo avanti.

-sto cercando i miei fratelli, Tekira e Rife-

-sicura che siano fratelli di sangue?-

-ecco...non proprio di sangue ma dato che abbiamo vissuto assieme fino ad adesso, io li ritengo come dei fratelli- il mago fece un piccolo sbuffo.

-sono in viaggio, un viaggio molto lungo- la ragazza sbattè le mani sulla scrivania e guardò male Yen Sid, non sorpreso del suo comportamento.

-lo so già che sono in viaggio, io voglio sapere esattamente dove-

-Seki! Porta rispetto per il maestro Yen Sid!- ma la bruna non si mosse di un millimetro. 
Fosse anche stato il Re dell'universo, lei metterebbe sempre i suoi fratelli davanti a tutto. Di certo non avrebbe temuto un mago potente, molto potente...

-sono andati al Castello dei Sogni- Seki, ritenendo quella una risposta adeguata, ritornò vicino a Topolino che si mise la mano in faccia e fece no con la testa.

-la ringrazio- la ragazza guardò verso il Re -posso prendere in prestito il tuo frammento?-

-certo- lo tirò fuori dalla tasca e lo consegnò a Seki. 
Lo ringraziò, salutò e aprì la porta.

-ricordati- si voltò ancora una volta verso il mago che la guardava con severità -ovunque tu vada, l'Oscurità ti raggiungerà sempre e appena la vedrai, dovrai scappare da lì, qualsiasi cosa succeda- 

...
Lo prese più che come un consiglio, che come un'avvertimento: se non si muoveva a ritrovarli, l'Oscurità l'avrebbe superata.

"O forse me lo sto immaginando io..." Anche quella donna le aveva detto una cosa simile...Seki non sapeva cosa stava esattamente succedendo, però si mise come punto fisso i suoi due fratelli.

Scese lungo le scale e arrivò fino al piccolo cortile della torre. Prese in mano il frammento e se lo mise vicino al cuore, quando il Re la chiamò un'ultima volta.

-per favore, fai attenzione e...buona fortuna-

-grazie- gli sorrise gentilmente e chiuse gli occhi pensando al nome del mondo in cui doveva andare. Improvvisamente s'illuminò e in pochi secondi scomparve. Una luce cominciò come a saltellare in giro per lo spazio, andando chissà dove. 
Topolino alzò lo sguardo verso il cielo e sospirò.

-scusatemi, nessuno sarebbe riuscito a fermarla- e aprì un portale di luce, scomparendoci dentro.




~~~~~~~~~~~~~
Dopo un viaggio di almeno un paio d'ore, arrivarono a il Castello dei Sogni. Lasciarono la Gummiship in mezzo alla foresta per evitare che qualcuno potesse vederla e si avviarono verso il castello bianco e brillante che avevano visto dalle finestrelle.

-cavoli, è meraviglioso!-

-già- come oltrepassarono le porte, quel che vi si trovava all'interno era ancora più spettacolare: soffitto 
altissimo, lampadari di cristallo, tappeti rossi e infinitamente lunghi, una scalinata enorme e bellissima. Ovviamente non potevano mancare le guardie ai lati del tappeto che non si muovevano di un millimetro, neanche cominciassi a fare "ciao" con la mano.

Salirono le scale e incontrarono una ragazza dai capelli biondi che stava scappando. Guardarono alle sue esili spalle e notarono bestie nere ricoperte da bende e ali attaccate alla schiena mentre dietro dei semplici Shadow.

-Tekira sei pronta?- Rife si voltò verso la ragazza con in mano un Keyblade bianco e nero. 
Neanche gli rispose che cominciò a far roteare la sua chiave, colpendo più Heartless e Abitanti dell'Oscurità, gli Assassini*.
Il ragazzo fece un piccolo ghigno e dalla sua mano evocò una sfera bianca e nera che subito la lanciò facendola esplodere nel bel mezzo dell'esercito. Tekira, notando con la coda dell'occhio la sfera, fece un balzò in aria, evitando l'esplosione, e caricò il Keyblade all'indietro per lasciare un fendente in aria che, dalla velocità e dalla forza, anche a quell'altezza tagliò il pavimento formando una crepa piuttosto grande...ma non solo, Rife subito con due nastri usciti dalle sue mani ce ne fece cadere 5 che non risalirono più...
La crepa si chiuse e uccisero in pochi secondi gli altri.

-non so come ringraziarvi! Sin da quando sono spuntati quegli strani esseri, non facevano altro che inseguirmi- Rife come si voltò poté percepire fin troppo bene quell'enorme quantità di luce che emanava il suo cuore.

-quegli esseri sono attratti da luce o cuori puri come il tuo-

-oh...intanto, come posso ripagarvi?-

-non ce n'è bisogno!- disse Tekira rivolgendole un sorriso sincero.

-ma qualcosa ci sarà che vorrete, no?-

-no davvero, non abbiamo bisogno di nulla-

-nemmeno di un posto in cui riposarvi?- la corvina fece per rispondere ma non disse nulla, le parole le erano morte in bocca. 
L'altra ragazza invece sorrise e gli fece cenno di seguirla.



-sapete, da quando il nostro mondo è stato tolto dall'Oscurità, non fanno che esserci strani esseri come quelli. Portano caos nella città e io sono costretta a rimanere chiusa nel castello per la mia incolumità-
non gli sembrò affatto strano, di certo quel cuore così luminoso attirerebbe chiunque.
Fecero un piccolo giro del castello e in ogni stanza si dovevano fermare per chiudersi la bocca a vicenda: coperte in seta di un bordeaux splendido, soffitti non si sa quanto alti, mobili di legno pregiato bianco con decorazioni d'oro, armadi grandi quanto la stanza di camera loro... Davvero tutto lussuoso, più guardavano e più ne rimanevano ammaliati. Di certo rimanere da soli lì dentro non era il massimo...

-Mia signora! Venga che le dobbiamo ancora insegnare come rimanere sedute composte mentre si mangia!- Cenerentola fece un piccolo sospiro ma si voltò comunque con un sorriso in volto.

-scusatemi tanto, ma devo andare. Voi intanto entrate nella stanza di fronte a voi!- corse da tre signore che la presero per mano e se la trascinarono chissà dove...

Intanto Tekira e Rife entrarono in quella che doveva essere la loro camera: meno lussuosa delle altre, ma sempre enorme e bellissima per loro. Sul soffitto vi era un'affresco con un principe e una splendida ragazza vestita in bianco che danzavano assieme su un ponte di sera, con tutte le lucciole che volavano attorno. Davvero splendido.
Gli occhi scesero sul letto...

-è...matrimoniale...- Tekira rimase a bocca aperta e non riuscì a dir più niente. I loro occhi s'incrociarono contemporaneamente e sempre assieme fecero un piccolo salto indicandosi.

-io non voglio dormire con uno/a scalmanato/a come lui/lei!- lo dissero insieme per poi metter su broncio. La ragazza si buttò sul letto invadendolo completamente.

-ehi! E io dove dovrei dormire?!-

-per terra, non era ovvio?- il ragazzo toccò il pavimento e un brivido passò lungo il suo braccio fino ad arrivare alla pancia.

-ma è gelido...- subito a quell'affermazione Tekira gli lanciò 3 o 4 coperte.

-ti coprirai- Rife la guardò male per poi sforzarsi a fare degli occhioni disperati.

-vuoi davvero lasciare il tuo fratellone a congelarsi per terra?-

-che c'è di male? Tanto te, ovunque noi andiamo, te ne stai da sempre in canottiera. Non credo sia un problema, vero?- cominciò a nevicare sopra il ragazzo e diventò depresso...

"mi odia..." rinunciò a farla intenerire e buttò a terra le coperte cercando di prepararsi quella che sarebbe dovuta essere una sorta di cuccia.

Mentre si stavano sistemando, un urlo li fece allarmare e corsero subito verso la voce che sembrava provenisse dal giardino. Come arrivarono ci trovarono Cenerentola assieme ad un cane che cercavano in tutti i modi di scappare da una sorta di zucca viola gigante con i suoi filamenti neri. 
Quelle che dovevano essere le braccia, andarono a circondare la ragazza e subito la mangiò.

-No!!- ormai era troppo tardi, l'aveva completamente inghiottita. La mano che aveva allungato Tekira si pietrificò, ghiacciandosi: non voleva crederci. Stava per cadere a terra quando all'improvviso sentì un 
"aiuto!" urlato da parte della principessa. 
Non era stata mangiata, bensì messa come in una prigione all'interno della zucca, la si poteva vedere quando apriva ogni tanto la bocca. La zucca gigante stava per andarsene, quando nastri neri e bianchi le bloccarono la via costringendola ad indietreggiare.

-Tekira!-

-subito!- si diedero la mano e si misero schiena contro schiena. Chiusero gli occhi e un'aura strana si creò attorno ai ragazzi per poi di colpo esplodere e circondare il castello facendo rimanere fuori l'Heartless.
Con un fendente della chiave, Tekira riuscì a far indietreggiare il mostro facendolo cadere a terra. Rife fece partire una sfera bianca e nera dalla mano e andò a colpirlo. Quello subito volò in aria finendo almeno una ventina di metri più in là. 

Stavano cercando di farla allontanare dal villaggio, ma purtroppo la zucca se ne accorse, così parte dei suoi filamenti finirono sotto terra, bloccandola.

-cavolo!- Tekira non si diede per vinta, ne approfittò e cominciò a correre lungo la gamba della zucca. Sulla via però incontrò dei Cavalieri e la costrinsero a fermarsi. Poco dopo arrivò anche Rife e capì all'istante cos'è che voleva sua sorella. Fece un triangolo con le mani che si piegarono fino al petto. Chiuse gli occhi e uno strano segno che assomigliava sempre a un triangolo solo che al contrario,si creò sulla sua fronte. Di colpo aprì gli occhi e fissò uno ad uno quelle bestie che subito non riuscirono più a muoversi.



-Arte Illusoria? Però, sei arrivato a un livello piuttosto elevato- di colpo tutto si oscurò e gli uccelli si fermarono in mezzo al cielo non potendosi più muovere. 
Tutto attorno a loro si fermò, come stoppare un film, solo che loro riuscivano ancora a muoversi.

-chi sei?- provarono a guardarsi attorno ma non ci fu nessuna risposta, solo silenzio assoluto fermato dal loro respiro affannoso.

-diciamo qualcuno che in teoria non dovrebbe esistere, ma che è comunque venuto al mondo- di colpo una figura incappucciata comparve davanti a loro facendoli leggermente sobbalzare. Indossava uno mantello nero con maniche lunghe e larghe, il cappuccio a punta che ricadeva lungo la schiena, una spilla d'argento che teneva il tutto chiuso. Per qualche strana ragione non riuscivano a vedere la sua faccia, il cappuccio gliela oscurava per bene.

-ci dici chi sei?-

-ve l'ho già detto- Rife cominciò a scaldarsi e strinse i pugni. Tekira gli prese la mano cercando di farlo calmare e si beccò uno sguardo da parte sua.

-ditemi, perchè combattete l'Oscurità?- il ragazzo fece un piccolo sbuffo divertito e rispose con sarcasmo.

-forse per riuscire a mantenere l'equilibrio fra Luce ed Oscurità?-

-o forse perchè ne avete paura?- provò a rispondere ma non riuscì a spiccicare parola, non riusciva a capire dove voleva andare a parare.

-ti rifaccio la domanda, perchè voi combattete l'Oscurità? Ne avete paura? Pensate sia il maleficio? Volete mantenere questo minuscolo equilibrio? Oppure lo facciamo per istinto?- per un momento la figura scomparì dietro a uno degli Heartless -siete davvero sicuri che l'Oscurità sia qualcosa di cattivo?- ricomparì alle loro spalle però se ne andò via subito perchè a momenti il Keyblade l'avrebbe tagliata a metà. 
Anche se aveva il volto oscurato, si poteva notare fin troppo bene il sorriso celato dietro. Alzò le mani e le maniche scesero fino ai gomiti. Una sfera nera e violacea si creò sopra di lei e in pochi istanti andò fulminea verso i due gemelli. Tekira chiuse gli occhi mentre Rife creò subito uno scudo.

Per un primo momento cominciarono a tossire a causa del polverone che tirarono su e non riuscivano più a capire dov'era finita quella strana figura né se il tempo avesse ricominciato a fluire.

-quando saprete rispondere a questa domanda, allora sarete pronti...- sembrava provenisse da qualsiasi posto quella voce così femminile...

-pronti per cosa?!- Rife lo urlò con tutto il fiato che aveva nei polmoni così che fosse sicuro lo sentisse.

-pronti per sapere...- il polverone si dissolse e notarono gli uccelli che ripresero a volare, la zucca a 
muoversi mentre altri Heartless arrivarono.
Continuarono ad avanzare arrivando sempre più vicino alla povera principessa, eppure entrambi non erano lì con i pensieri. 
Tutti e due pensavano a quella strana donna, ne erano certi, che comparve di colpo riuscendo persino a fermare il tempo. 

Chi era?
Perchè è comparsa solo adesso?
Cosa intendeva per pronti a sapere? E cosa più importante,
Perchè combattiamo contro l'Oscurità?








ANGOLO AUTRICE:
Bum, ecco a voi un nuovo capitolo appena sfornato :3
Allora, l'avevo scritto un po' di tempo fa, per cui non ne vado molto fiera, spero comunque che si capisca qualcosa nei combattimenti xD
Nel prossimo capitolo, se tutto va bene, dovrei riuscire a mettere un disegno di Seki...non è detto!
Ma state certi che prima o poi la vedrete u.u
Con questo, vi lascio...ci vediamo la prossima settimana!

Baci&Abbracci,

Tomori_16

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