(¨*•.¸Crazy for you¸.•*¨)

di Shooting star
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Per chissà quale motivo. ***
Capitolo 2: *** il ritorno del grande Tensai ***



Capitolo 1
*** Per chissà quale motivo. ***


Parole dell’autrice: prima di tutto ringrazio a coloro che hanno rischiato la vita entrando qui.

Passando ad altro volevo dirvi soltanto che questa è la mia prima ff su Slam Dunk cioè sarà una vera schifezza XD ( anche per gli orrori grammaticali)

Va beh è solo un esperimento e poi io la vedo cosi il continuo della storia XP

Ps: rendete un’autrice felice e commentate please XD

Crazy for you

Per chissà quale motivo.

Per chissà quale motivo Kaede Rukawa si ritrovava sempre li ad aspettarlo.

L’orologio scandiva i secondi e lui continuava ad aspettarlo osservando di sottecchi quello stramaledetto orologio, poi senti il fischio del treno, osservò le porte aprirsi e la gente uscire, inizio a cercarlo tra la folla e lo vide mentre lui con tranquillità camminava.

Da quando era iniziato quel gioco?

Da quando Akira Sendoh non rappresentava più qualcuno da superare ben si qualcos’altro?

Decise che era meglio se per ora non rispondeva a quelle domande, non era ancora certo delle risposte.

Cosi decise di andarsene, che ci era venuto a fare poi in quella stramaledetta stazione?

Ma prima che lui potesse uscire fuori della stazione la mano di Akira lo fermò e lui per chissà quale motivo si sentiva felice, gli mancava l’aria insomma non riusciva nemmeno ad avanzare, lo osservò e gli chiese che cosa voleva, freddo come sempre.

Allora vide Akira con quel suo sorriso mentre gli lasciava la mano e gli proponeva un caffè che Kaede Rukawa accettava come sempre.

Si ritrovava cosi a dover parlare con lui ed stranamente quel parlare con Akira Sendoh non lo infastidiva.

-come mai ti trovavi in stazione?- chiese Akira la cui domanda però rimaneva senza risposta.

-ti mancavo?- chiese allora portandosi il caffè vicino alla bocca e sorridendo.

Anche questa domanda rimase senza risposta , Akira si alzò invitando anche l’altro ad alzarsi.

Uscirono fuori e Rukawa pensava ancora a quella maledetta risposta.

-ti va di giocare?- propose Akira sapendo che era l’unica soluzione se voleva conversare almeno un po’ con Kaede.

E lui accettava, accettava sempre di giocare con lui e cosi si ritrovavano a giocare e a sfidarsi.

Il sole si nascondeva tingendo di rosso le nuvole bianche; le onde del mare sbattevano sulle rocce facendo il loro solito rumore.

Il campanile segnava già le sette di sera, due studentesse chiacchieravano tornando a casa, un bambino rincorreva il suo cane e due ragazzi giocavano a basket in un parco dove gli unici rumori erano quello della palla , delle scarpe e dei respiri dei ragazzi che giocavano non tanto per divertirsi, ma piuttosto per vincere.

Perché per loro questo non era un gioco o almeno non lo era per Kaede Rukawa, che evitava il suo avversario, con grande facilità e correva verso il canestro.

Dopo il canestro si voltò verso l’amico che stanco lo guardava e sorrideva.

-20-19… sei diventato più agile Rukawa- commento l’amico mentre si avvicinava a Rukawa

-nh…non hai giocato seriamente- rispose l’altro raccogliendo la palla.

-hehe, ma no, dico sul serio sei migliorato rispetto all’anno scorso- rise l’altro

-tsk Sendo voglio la rivincita- disse Rukawa, non sopportando quel suo sorriso, quasi come se si stesse prendendo gioco di lui.

-hehe chiamami Akira- rispose Sendoh fermandosi proprio davanti a lui, mentre Rukawa teneva con la mano la palla sul suo fianco sinistro e osservava Akira.

Non era la prima volta che si incontravano, anzi tutto era iniziato per una coincidenza.

Si erano incontrati e avevano deciso di fare una partita amichevole loro due da soli.

E ora questo era un altro del loro incontri casuali perché Kaede era alla stazione e casualmente si era ritrovato con Sendoh .

Ma era poi vero che era andato casualmente in stazione, non si era informato bene il giorno prima di quando sarebbe arrivato quella persona?

Il sole si era già nascosto lasciando via libera alla oscurità ora erano i lampioni che illuminavano quel luogo dove due ragazzi si trovavano l’uno di fronte all’altro.

-ci rivedremmo domani Akira - disse Rukawa sorpassandolo, non sopportava dover fuggire,ma si ritrovava a farlo sempre e per chissà quale motivo quando lo lasciava si sentiva strano.

Sendoh lo fermò prendendolo della mano , quel contatto era piacevole , troppo piacevole a dire il vero, ma kaede Rukawa non poteva accettarlo, non poteva farlo perché lui era ancora confuso e questo contatto lo confondeva ancora di più.

Voleva liberarsi da quella stretta, ma sendoh lo teneva ancora, allora sbuffo e girò la testa per chiedergli qualche spiegazione , ma non poté farlo poiché Akira agì e lo baciò.

Un bacio casto, nulla di che, ma per chi sa quale motivo Rukawa non reagì, anzi si lascio trasportare dal bacio.

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Capitolo 2
*** il ritorno del grande Tensai ***


Parole della autrice: Allora prima di tutto ringrazio a chi mi legge XD Ringrazio in speciali chi commenta , siete il mio pane quotidiano anche se siete pochi. XP.

il ritorno del grande Tensai

Dopo 4 mesi di fisioterapia il grande Tensai ritornò. L’anno scolastico era già iniziato da un mese ma questo a Hanamichi Sakuragi non importava, lui voleva solo ritornare ad allenarsi, perché si, lui era cresciuto e aveva capito che lui il Basket lo amava.

Rise tra se e se e poi fece il suo ingresso a scuola. Gli alunni erano fuori a conversare e i gundan erano li ad aspettarlo e il grande Tensai faceva lo sbruffone per poi allontanarsi con Mito e chiedergli di Haruko.

-eh? Haruko dici ? ah si è diventata la nuova manager del club di basket – rispose Mito sorridendo e Sakuragi faceva lo stesso immaginandosi lui e Haruko insieme senza il gorilla a interromperli.

Poi la campanella suonò e il grande Tensai dovete andare in classe.

Quando le lezioni finirono, Hanamichi sakuragi usci veloce dalla sua classe e si diresse verso la palestra dove trovo Miyagi intento a dare ordini ai nuovi scritti. Si ritrovò cosi a parlare con Miyagi mentre quest’ultimo lo presentava ai novellini.

-allora sentite ragazzi lui è Hana…-

-sono il grande Tensai e sarò il vostro Capitano … quest’anno vinceremmo.- disse Hanamichi facendo il suo solito baccano mentre miyagi tratteneva la rabbia dicendo solo sei sempre il solito.

Il grande Tensai rideva finché non senti la voce del suo angelo, Haruko Akagi, si trovava li bella come non mai mentre gli sorrideva.

La giornata passò tra una palla e l’altra e quando il grande tensai ritornava a casa si accorse di una cosa.

Non aveva visto la volpe, chissà coma mai si chiese, ma non gli diede tanta importanza e se ne ritornò a casa tranquillo.

La mattina seguente trovò Rukawa nel suo ambiente naturale, la palestra, rise quando notò che mancava un canestro.

La volpe era diventata diversa, anche lei era cambiata , ma in peggio.

Allora con finta non curanza Hanamichi entrò in palestra. L’unico rumore era quello della palla, mentre Rukawa lo osservava.

Hanamichi sorrise e lo salutò con un cenno della mano al quale Rukawa rispose alzando un sopracciglio e sbuffando ripetendo la sua solita parola, riservata in qualche modo solo a lui.

-do’aho-

dopo di che iniziò di nuovo a giocare, annullando tutto quello che lo circondava, in quei momenti esistevano solo lui e la palla, nessun altro.

E Sakuragi borbottava qualcosa mentre osservava Rukawa fare un dunk eccezionale.

Poi iniziò l’allenamento, nulla di che, i soliti giochi individuali di Rukawa, il solito esibizionista di Sakuragi, ma chi sa per quale motivo nessuno dei due iniziò a litigare, insomma era un solito ma diverso allenamento.

Quando arrivò a casa maledì Rukawa senza nesun motivo, era solo già abituato a farlo.

Si sdraio sul letto e ripenso all’anno scorso, quella volpe maledetta era veramente cambiata o forse era lui ad essere cambiato, ma di una cosa era certo, quello non era il Rukawa che conosceva.

Si presse la testa tra le mani, dandosi dello stupido, non sapeva proprio cosa pensare della volpe e si addormento confuso.

Aprì gli occhi lentamente, una luce fiocca lo accecava, chiuse nuovamente gli occhi.

Dopo un po’ gli riapri e si accorse di essersi addormentato senza nemmeno magiare e ora era pure mattina.

Contro voglia usci di casa dopo aver salutato la madre, si diresse tranquillo verso la scuola, arrivato lì salutò i Gundan e si diresse verso la palestra, sapeva che lo avrebbe incontrato, aveva visto la sua bici già parcheggiata quindi era già arrivato.

Entro in palestra, ma non vi trovò nessuno, stanco sbuffo e ritornò dai Gundan.

Perché diamine poi voleva vedere la volpe?

Insomma tutto sommato era meglio cosi, Haruko cara doveva essere sua e quindi se Haruko continuava a parlare della Kitzune, allora se la sarebbe pressa con lui, ma per il momento non poteva far nulla; Haruko non si comportava come l’anno scorso e quindi il grande Tensai non capiva se a lei piaceva ancora quella volpe surgelata.

Si ritrovò cosi, dopo tanto pensare, vicino ai Gundan che scherzavano,;si uni a loro e da lontano vide la volpe in compagnia di qualcuno… Akira Sendoh.

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