Il biondo e il moro

di Artemis97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Il desiderio di vendetta ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 Il volo della farfalla - Dispiega le ali Naruto ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 Il ragazzo scomparso ***
Capitolo 4: *** Cap 3 ***
Capitolo 5: *** Cap 4 La scelta ribadita ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5, il ragazzo e il vecchio, ragione e sentimento ***
Capitolo 7: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo: Il desiderio di vendetta ***


Trama:
Naruto è stufo della sua vita, tutto troppo monotono e poi si sente debole e cova dentro di se il desiderio di vendicare il suo maestro Jiraja. Vuole annientare l’organizzazione Alba con qualsiasi mezzo e a qualsiasi costo anche se questo comprende le morte dei suoi amici.  
 
Prologo
Il desiderio di vendetta
 
Avvertimento: i personaggi sono OOC 
 
Per le strade di Konoha passeggia Naruto che si guarda intorno con scarso interesse, infatti, da un po’ di tempo a questa parte egli non è più attratto dalla sua città, non sente più di appartenere ad essa e la trova persino noiosa. Sempre le stesse viuzze, sempre le stesse missioni, sempre la stessa gente che, anche se non lo guarda più male come un tempo, non gli presta alcuna attenzione. Passato il primo scandalo della scoperta che è il figlio di un Hokage, la gente ha compreso di essere stata veramente sciocca, ha capito le ragioni del vecchio Hokage Minato e ha smesso di trattarlo male. Solo che ora ha vergogna di quello che ha fatto e non lo guardano neanche in faccia. 
 
Paura forse di una sua reazione? 
 
Ma a Naruto ora non importa più cosa pensano loro, gli è diventato tutto indifferente, o quasi. Gli importa ancora di Sasuke, di Sakura, di quello stupido di Sai e di tutti gli altri suoi amici più i suoi maestri e un po’ della vecchia Zunade, il nuovo Hokage.
 
Naruto stancamente si ferma al chiosco dove prende sempre il suo adorato ramen sperando che esso possa riportarlo alla vita, ma niente. 
 
Ritorna a casa e si butta malamente sul letto, guarda una foto del passato di lui, Sasuke, Sakura e il maestro Kakashi.
Contempla per un attimo l’espressione corrucciata di Sasuke e si ricorda di quando, durante l’esame, Orocimaru aveva morso il suo amico passandogli il segno maledetto e poi di come Sasuke, dopo uno scontro con suo fratello che era venuto per ingabbiarlo, aveva deciso di passare dalla parte di Orocimaru, ma per fortuna di tutti quella notte Sakura lo aveva visto e gli aveva parlato convincendolo a restare.
Un guaio evitato, ma un altro guadagnato.
Sì perché Sasuke si era allontanato per un periodo di tempo lunghissimo per allenarsi con altri maestri per diventare più forte e al suo posto è arrivato Sai, membro della squadra Ambu che è rimasto con loro ancora adesso. Sakura, dopo tanti litigi e botte date al povero Sai, iniziò a trovarlo carino e incredibilmente dopo pochi estenuanti mesi pieni di gelosie, da parte di entrambi, e litigi si sono messi insieme.  
Sasuke è ritornato un anno dopo ed è diverso, meno stronzo irraggiungibile e più sereno, il loro legame inoltre si è rafforzato. Si vogliono bene come fratelli anche se non lo dimostrano più di tanto.
 
Naruto passa lo sguardo ora su Sakura, la ragazza è diventata più responsabile anche se rimane una tipa manesca e autoritaria.
 
Ora il suo sguardo si rivolge al se stesso della foto, a quando era sorridente e felice nonostante tutto. Perché non può tornare tutto come allora per lui? Tutto era così semplice …
Sospira per la centesima volta in questa giornata, non si sente dell’umore per fare qualsiasi cosa. Vuole solo sprofondare e scomparire, ma neanche questo gli viene concesso e infatti …
 
… qualcuno bussa alla porta e la voce di Sakura gli giunge forte e decisa alle orecchie:
“Naruto preparati! La signorina Zunade ci ha richiamato con urgenza vieni”
Lui si tira stancamente su “vengo” grida con voce spenta mentre raccoglie le sue armi e le indossa. Arriva alla porta e prima di aprirla indossa la sua maschera di contentezza, quella maschera da qui non può separarsi per non far preoccupare i suoi amici.
Apre la porta e ad attenderlo fuori c’è Sakura con Sasuke. 
“Sbrighiamoci! Il maestro Kakashi sarà già dall’Hokage” incita Sakura.  
“Andiamo su, non facciamo attendere la vecchia zitella” la prende in giro Naruto recitando la sua parte, non deve abbandonarla, non deve.
 
Naruto, Sasuke, Sakura, Sai, Ino e il maestro Kakaschi sono partiti per una missione, ma niente di che, Naruto trova che sia una delle più noiose missioni a cui ha partecipato: devono fare una scorta di erbe su un isola per portarle al villaggio.
Niente di eclatante, emozionante, niente di eccitante che possa svegliare Naruto da quel torpore in cui è caduto. 
Prendono una barca e partono con essa, Naruto si allontana dagli altri per avere un po’ di pace e si siede ad osservare il mare e lo trova così immenso e stupendo, così indomabile e instabile, furioso e gentile, quello è il mare.
Accanto a lui sente sedersi qualcun altro e prima che egli possa aprire bocca sa già chi è.
“Sasuke” saluta con un cenno della testa, l’altro risponde al saluto allo stesso modo “Naruto.”
“Cosa ci sei venuto a fare qui?” domanda Naruto e per non far notare l’assenza di emozioni in quel momento aggiunge “Sakura e Sai si stanno sbaciucchiando vero? E tu non puoi sopportarlo perché Sai ti ha soffiato la ragazza” e ridacchia fingendo la sua vecchia risata cristallina e piena di vita.
L’altro non risponde all’inizio, sospira stancamente e poi dopo lunghi attimi parla:
“Si stavano baciando e non volevo disturbarli e poi testa quadra Sai non mi ha mai soffiato via niente, non mi è mai piaciuta Sakura!”
“Se se” lo prende in giro Naruto.
Poi seguono lunghi minuti di silenzio in cui Naruto si chiede quando il ragazzo lo lascerà da solo, ha bisogno di riposarsi un po’ e di togliersi la maschera di innocenza e gentilezza.
“Dobe” lo richiama all’improvviso Sasuke.
“Sì teme?”
“Non te l’ho ancora detto, ma mi dispiace per la tua perdita”
Naruto si adombra, avrebbe preferito non parlarne.
“Jiraja mancherà a tutti e so quanto ci tenevi a lui” la voce di Sasuke sembra veramente carica di dolore, il biondo annuisce tristemente.
“Grazie Sasuke” dice soltanto prima di alzarsi e lasciare lì il moro.
 
Una volta solo le lacrime iniziano a scendere dai suoi occhi mentre Naruto cerca di asciugarle con gesti rabbiosi.
Già, finalmente un sentimento si è risvegliato ma non è positivo.
Vuole vendetta, vuole annientare l’organizzazione Alba che gli ha portato via il suo padrino, l’unico con cui sentiva di avere un legame simile a quello che avrebbe potuto avere con suo padre.
 
Preparati organizzazione Alba, sto arrivando e ti annienterò anche a costo di sacrificare tutto e tutti!
 
Angolo dell’autrice
 
Beh, che dire … mentre stavo chiacchierando con una ragazza di questo anime mi sono fatta questa domanda: “e se tutta quella gioia di Naruto fosse tutta una maschera?” e ho deciso di sviluppare la cosa.
Ho modificato un po’ la storia perché … insomma perché sì. Ho preferito tenermi Sasuke al villaggio e far mettere insieme Sakura e Sai perché ce li vedo proprio questi due mentre si sbaciucchiano ^_^
Comunque questo è solo il prologo, spero che vi piaccia e che continuate a seguirmi.
A presto, saluti 
Artemis97 
 
P.S. 
Faccio una NarutoXSasuke o una Naruto X Itachi?

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 Il volo della farfalla - Dispiega le ali Naruto ***


PRIMA PARTE: IL RAGAZZO PERDUTO
 
Capitolo 1
Il volo della farfalla - Dispiega le ali Naruto
 
Arrivano il giorno dopo di prima mattina, il maestro Kakasci gli ha svegliati prestissimo tanto che Naruto si è chiesto se è andato a dormire.
Sono tutti belli pimpanti mentre lui non ha l’energia neanche per dire “buon giorno” come si deve ma dopo aver mangiato del ramen le cose iniziano ad andare meglio.
 
Sull’isola inizia la ricerca delle erbe medicinali e Naruto, anche se si mette d’impegno, non ne riesce a trovare neanche una.
“Oh insomma! Io queste non le trovo. Sakura, Ino siete voi quelle specializzate nella medicina, io non ci capisco niente” protesta ad un certo punto, le ragazze gli lanciano un occhiata malevola “zitto e lavora!” gli gridano entrambe.
Naruto si guarda intorno e vede che non è l’unico in difficoltà, anche Sasuke non è da meno.
“Ehy anche tu non ci capisci niente?” domanda avvicinandosi
“no, quello sei solo tu dobe”
“ehy Teme! Allora che cosa stai facendo?”
“sto cercando una pianta in particolare …”
“certo certo” commenta Naruto poco convinto mentre si allontana pian piano dagli altri riprendendo a cercare. 
 
E poi ecco il miracolo: riconosce una pianta medica! 
“Ehi Sakura! Quella lì su è un erba che cerchiamo?” grida, la ragazza si volta verso di essa e dopo una breve occhiata annuisce 
“sì, valla a prendere”
 
Da quella parte Naruto sente il suono dell’acqua che scorre e capisce che c’è un corso d’acqua, magari può berne un po’.
Arriva alla pianta e nota che è sul ciglio di un dirupo, un altro passo e cade giù. Poco più in là c’è una cascata e di rumore ne fa tanto, così forte che potrebbe coprire i passi di qualcuno che corre … 
Un’idea malsana inizia a prendere forma nella sua mente, ma la caccia subito. Quella che sta pensando è un’idiozia, non può davvero farlo, no?
Poi guarda la pianta, su di essa si è posata delicatamente una farfalla che batte leggermente le ali. È rossa e arancione e sembra guardarlo con i suoi occhi come per domandargli “cosa ti trattiene?”
 
Già, cosa mi trattiene?
 
Si volta indietro e vede i suoi amici, la sua famiglia. 
È sempre stato solo, ha sempre sofferto il disprezzo degli altri, ma ora ha loro e non deve più contare solo sulle proprie forze, ma …
 
… ma deve diventare più forte, vendicarsi, uccidere l’uomo che gli ha tolto il suo padrino, farlo piangere e farlo implorale pietà. 
 
 Ma no, non può farlo. Cosa penserebbe di lui il maestro Jiraya se lo vedesse adesso? 
 
“Ah, che bello. Finalmente ti sei deciso a vendicarmi” interviene la volpe intromettendosi nei suoi pensieri.
 
“Sta zitto, lo sai che non lo direbbe mai!” protesta il ragazzo deciso ad ignorare quello scocciatore.
“Può darsi, ma lui adesso è morto e tu cosa vuoi fare?” ribatte quello.
 
“Non farmi domande idiote di cui già conosci la risposta, lo sai che voglio vendetta”
Il ninja si chiede dove vuole arrivare questa volta Kyuubi.
 
“Beh, sai non sembra. Sei ancora qui a giocare al bravo soldatino con quei ragazzi invece di prendere armi e bagagli e partire alla ricerca di quel bastardo!”
 
Naruto rimane senza parole, in fondo la logica della volpe non fa una piega, però …
 
“Niente però! Vuoi diventare più forte per distruggere l’organizzazione? Non potrai mai farlo con quei pivelli! Ognuno ha la sua strada, la tua è diversa dalla loro!”
 
Malgrado tutto, il giovane Uzumaki si ritrova d’accordo con Kyuubi quindi annuisce lentamente. Guarda ancora la sua famiglia, è giusta la sua decisione?
 
“Niente ripensamenti ragazzo!”
 
D’accordo, una volta tornati al villaggio lui se ne andrà per la sua strada.
 
“No, fallo ora. Ora che non guardano vai e lascia qui una copia per non destare sospetti” propone la volpe a nove code.
 
“Ma devo prendere tutte le mie armi! E poi un po’ di cibo e vestiti per il viaggio” protesta Naruto. 
 
“Se ricordo ti sei portato tre ricambi d’abito, il portafoglio ce l’hai, il cibo lo puoi prendere dalla barca. Hai visto anche tu che ne è stato caricato più del necessario” gli ricorda la volpe.
 
“In realtà -continua mentre il ragazzo è in silenzio- tu speri di cambiare idea durante il viaggio di ritorno. Deciditi moccioso, puoi tornare al villaggio e sperare che un miracolo ti prenda e tu diventi forte in una botta e magari appena uscito di casa ti capita sotto mano l’assassino di Jiraya, oppure puoi partire, allenarti, diventare più forte e vendicarti” 
 
Messa così …
 
Prende la sua decisione definitiva e crea una marea di copie di se.
“Non potevi pensarci prima baka?!?” sente gridare Sasuke al suo indirizzo. Si irrigidisce un attimo e fa finta di grattarsi la nuca imbarazzato.
“Ehi teme, meglio tardi che mai, no?” risponde fingendo di ridere leggermente. Sasuke lo guarda male per un secondo, poi riprende la ricerca e nessuno sembra più prestarli attenzione.
Sospira di sollievo, lancia una sola occhiata alle sue copie. Si sparpagliano tutte, una di esse raccoglie la pianta medica su cui è posata la farfalla che, spaventata, si alza in volo. Naruto la guarda ammirandola per un solo istante. “Anche io sto per volare via” è il suo ultimo pensiero prima di saltare giù nel dirupo sorridendo nostalgicamente. Già gli manca la sua famiglia …
 
Angolo dell’autrice
 
Ok ok, forse ho affrettato un po’ le cose, ma non avevo idee per il capitolo uno.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 Il ragazzo scomparso ***


 
 
Capitolo 2
Il ragazzo scomparso
 
Naruto è arrivato sulla sabbia e ora che ci pensa, come intende attraversare il mare? 
 
“Camminando sull’acqua genio?”
 
“Saranno chilometri!”
 
“Userai un po’ del mio chakra così ti muoverai più velocemente”
 
“Ma così stupida volpe gli altri sapranno che mi sono allontanato!”
 
“Moccioso! Non insultarmi! Piuttosto trova una soluzione!”
 
“Io volevo andarmene con la barca ma tu no! Devi andartene a piedi, ma vaffanculo Kyuubi”
 
“Stu…”
 
“Volpe zitta! Andiamo a prendere le provviste, poi penseremo al resto e se ci va bene e quelli non si sono accorti della nostra scomparsa e non ci vengono delle idee in mente possiamo sempre usarli come passaggio verso Konoha e da lì proseguiamo distanziandoli” ragiona freddamente Naruto.
 
“Eheheh per una volta un ragionamento intelligente marmocchio”
 
“Se per questo sono più intelligente di te che volevi attraversare il mare a piedi!” e con questo mettono la parola fine alla loro conversazione.
Si dirigono verso l’imbarcazione e su di essa Naruto raccoglie le poche cose che si è portato nello zaino dove mette anche del cibo.
Si dirige all’esterno mentre pensa a come fare per andarsene e sta per prendere la decisione di fare il viaggio di ritorno con i suoi amici quando vede in lontananza una nave.
Perfetto, chiederà un passaggio.
 
Si toglie il copri fronte e lo mette delicatamente nello zaino, al sicuro.
Salta giù dalla barca con un gesto secco e inizia a correre sull’acqua in direzione della nave.
A ogni passo che fa si sente sempre più libero, più potente. Sente di essere in grado di fare tutto, di distruggere i suoi nemici ed ecco che Naruto Uzumaki si evolve, da una crisalide diventa una farfalla e non è più il vecchio se stesso. È una creatura nata solo per la vendetta e finche non l’avrà portata a termine non potrà morire.
 
Intanto Sakura si china a raccogliere l’ennesima pianta che mette nel cestino che si è portata. Si deterge il sudore dalla fronte e lancia un occhiata alla lista delle erbe mediche che devono ancora prendere, bene, mancano ancora due tipi e hanno finito.
Sorride e si guarda intorno per vedere dove è finito Sai il quale sembra aver avuto la sua stessa idea perché si voltano entrambi a guardarsi e si sorridono dolcemente.
Ah, l’amour … 
 
Sasuke invece cerca di trovare qualche erba medica e per fortuna lui e Ino lavorano insieme per cui ne hanno trovate molte. Se si lasciasse fare a  Sasuke aspetta e spera, infatti la maggior parte di esse le ha trovate la ragazza che ogni tanto gli lancia qualche occhiata di sottecchi con gli occhi che le brillano, ma non ha ancora capito che al ragazzo non piacciono le donne.
 
Sasuke infatti è gay convinto e se ne è accorto quando ha guardato per la prima volta gli occhi di Naruto, quando erano più piccoli e non si parlavano lui li trovava belli.
Poi qualche anno dopo, quando Naruto era salito sul suo banco e per sbaglio lo aveva baciato Sasuke aveva trovato la cosa decisamente piacevole.
E tutte le volte che vedeva il ragazzo parlare con Hinata, che si sapeva avere una cotta per lui, sentiva la gelosia prendere vita e doveva trovare sempre il modo di sopprimerla. 
A lui Naruto piace, ma non sa se lo ama.
 
Ino gli indica quale erba deve prendere, la ragazza a volte gli lancia sguardi con gli occhi a cuoricino, ma solo ogni tanto, la missione prima di tutto.
È cambiata da quando era una ragazzina, adesso mette prima i doveri e poi i piaceri, ma ogni tanto uno sguardo se lo può concedere, no?
Sasuke è sempre bellissimo e a volte si chiede come ha fatto Sakura a smettere di andargli dietro per mettersi con Sai. È anche vero però che Sai assomiglia in modo impressionante a Sasuke.
Indica l’ennesima pianta a Sasuke e si rende conto che sarà anche bello e bravo nel combattimento, ma nel cercare erbe mediche è una completa frana. Sorride. Beh, per quello e per altro c’è sempre lei no?
 
Kakashi cerca le erbe in maniera meticolosa e dopo poco tempo ha già riempito tre cesti. Ne mancano ancora dieci e deve ammettere che quella è la missione più noiosa a cui ha partecipato, ma è una cosa che si deve fare perchè devono far cercare di distrarre Naruto dalla morte del maestro Jiraya. 
Tutti hanno visto lo sguardo del ragazzo saputa la morte del suo padrino, era così addolorato da far male al cuore. Era anche pieno di odio e voglia di vendetta tanto che si teme che possa compiere qualche sciocchezza.
Con lo sguardo va involontariamente alla figura del ragazzo, ad una sua copia per la precisione. Ce ne sono tantissime che cercano erbe e che vanno avanti e indietro, con il loro aiuto hanno quasi finito il lavoro.
Riprende a lavorare pensando che una volta tornato sulla barca avrebbe mangiato qualcosa di sostanzioso e letto l’ultimo libro di Jiraya prima di mettersi a dormire. 
 
Verso sera tornano tutti all’imbarcazione ed è notte quando ci arrivano.
I Naruto-copia sono stupidi dall’aver durato così tanto e non essere spariti, però ora è arrivato il momento della verità.
Sasuke osserva pensosamente le copie di Naruto che posano le piante mediche sul ponte con cura, lui avverte che nascondono qualcosa e si chiede quali di quelle sia il vero Naruto. Magari può usare il suo sharingan e … 
… non fa neanche in tempo a finire di parlare che la maggior parte di tutti i Naruto scompaiono e ne rimangono solo due.
Uno di essi inizia a trasportare le piante mediche giù nella stiva, l’altro si avvicina a lui. 
 
“Ehi teme! Scommetto che tutte quelle piante che hai raccolto te le ha indicate Ino” gli dice allegramente e l’altro arrossisce lievemente.
“Non tutte” precisa scontrosamente Sasuke mentre Naruto ridacchia.
“Sii, e io ci credo” ribatte il biondo continuando a ridere allegramente, ma poi la risata scema e il viso del ragazzo diventa malinconico mentre alza il viso per guardare le stelle.
“Sai, qualche volta io e l’eremita porcello ci soffermavamo a guardare le stelle mentre mangiavamo un ghiacciolo. Erano belli quei tempi …” confida al moro che rimane in silenzio, sa che l’amico deve sfogarsi.
“Tempo fa gli feci una promessa: avrei portato la pace nel mondo, niente più guerre e dolore. Era una giornata di sole quella volta e nell’aria si sentiva il cinguettio degli uccellini” lo sguardo di Naruto è diventato sognante ma estremamente triste e Sasuke vorrebbe abbracciarlo e consolarlo, ma non sa se è il caso quindi gli appoggia una mano sulla spalla sperando di essergli di conforto in qualche modo.
 
“Naruto io …” inizia cercando di trovare le parole adatte, ma il biondo lo interrompe. 
Poco lontano ci sono anche Sakura che tiene per mano Sai e Ino che parla con il maestro Kakashi. Gli guardano silenziosamente, indecisi se intervenire e su come farlo, intanto ascoltano le parole di Naruto.
 
“Io mantengo le mie promesse e intendo farlo soprattutto con quella, ma prima -Naruto li guarda tutti attentamente- devo portare a termine la mia vendetta” 
Kakashi sospira, è accaduto proprio quello che lui ed altri volevano evitare: Naruto cerca vendetta. 
“Naruto non te lo possiamo permettere, è troppo pericoloso e …” inizia il maestro cercando di farlo ragionare.
L’altro Naruno, quello che stava portando le piante nella stiva, si presenta davanti a loro interrompendolo e dice all’altro se stesso “siamo durati più che abbastanza” una frase che all’inizio nessuno capisce, poi prima Kakashi, poi Sasuke e infine gli altri fanno due più due e allora comprendono: quelle sono copie.
“È una cosa che devo fare maestro e mi dispiace se voi non capite. Per favore non cercatemi e non odiatemi”  neanche il tempo di provare a replicare che entrambe le copie sono sparite sotto il loro sguardo stupito e sconvolto. 
 
Angolo dell’autriceeeeeee:
 
Allora vi avverto già: qualche scena yaoi per le coppie definitive arriverà al capitolo 4 quindi dovete pazientare solo un altro po’.
 
Ma ancora non so che coppia fare ç-ç
Ho scritto che a Sasuke piace Naruto, ma non so se questi ricambia!!! 
Sono divisa tra la coppia Itachi x Naruto visto che mi piace molto (a proposito se qualcuno sa di qualche storia con questa coppia mi può dire titolo e nome dell’autore???), ma so che ci sono anche molti lettori appassionati di Sasuke x Naruto! Aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh!!! Che confusione, finché non prenderò una decisione posso postare solo questo e il prossimo capitolo poi le coppie dovrò sceglierle altrimenti non potrò andare avanti.  

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Capitolo 4
*** Cap 3 ***


Capitolo 3
Il ciakra rosso crea la vita
 
Zunade è arrabbiata e scioccata. Naruto ha lasciato il villaggio per cercare vendetta! E se l’è filata proprio sotto il naso di Kakashi e di altri 4 ninja! Inaccettabile, assolutamente inaccettabile!
Per questo ha chiamato a rapporto Kakashi e gli altri di quel giorno sull’isola e gli aveva ordinato di riportare Naruto a casa.
“Voi lo avete perso di vista voi lo ritrovate” si è giustificata così, gli altri non hanno rifiutato anche loro arrabbiati per non essersi accorti della fuga di Naruto.
Sono partiti così Kakashi, Ino, Sakura, Sasuke e Sai armati e pronti a tutto pur di riportare l’amico a casa. Con loro è partito anche il maestro Yamato che gli aveva aiutati in passato e che conosce Naruto.
 
Intanto quest’ultimo ha intrapreso un viaggio lungo e la strada che persegue è tortuosa e difficile. 
Sono passate tre settimane da quando ha lasciato alle sue spalle Konoha e può tranquillamente affermare che non si è mai trovato così bene in vita sua. Vive giorno per giorno, si allena per ore, in ogni luogo che finora ha visitato ha trovato amici e persone forti d’animo che lui ora ammira.
Ha persino incontrato una volta un suo fratello demone! L’otto code, un tipo strano che fa il rapper e non ha talento in questa sua professione. Purtroppo ha potuto parlargli solo alcuni secondi prima che gli altri della squadra di quel tipo tornassero da lui e allora Naruto è scomparso.
 
Passati due mesi è diventato più veloce, ha affinato le sue tecniche rendendole perfette e ne ha anche creata qualcuna. Ciò che non sa è che l’organizzazione Alba ha iniziato a dargli la caccia in maniera ancora più pressante da quando ha saputo che ha abbandonato il villaggio. I membri scelti per acciuffarlo sono Ithaci Uchiha e Kisame con la sua spada chiamata pelle di squalo.
 
L’Uzumaki si ferma ad un tempio per riposare ed affinare l’arte della meditazione con i monaci combattenti. Passa del tempo con loro, il suo obbiettivo è diventare così potente da poter controllare Kyuubi e da sconfiggere l’organizzazione Alba. 
Pian piano inizia a essere sempre più in contatto con la volpe a nove code, inizia a capirla e a comprenderla e neanche a farlo apposta incomincia a considerarla sua sorella.
 
Intanto i due membri dell’Alba sono sulle sue tracce.
Ithaci, mentre cammina, ripensa spesso a Naruto. Al suo viso così innocente e si chiede quanto può essere cambiato adesso. Ha saputo della morte del suo padrino, dopotutto è stato il suo capo ad uccidere uno dei tre ninja leggendari …
“Secondo te ci seguirà docilmente?” gli chiede il compagno di viaggio.
“No, dovresti averlo capito dalla prima volta che lo hai visto. È determinato, combatterà fino alla morte” risponde Itachi, lui lo ammira in un certo senso. Fin dalla prima volta che ha visto l’Uzumaki ha capito che è un tipo che combatte per degli ideali, che è testardo, che ama profondamente la vita, ma soprattutto che è un ninja leale e allora non riesce a spiegarselo: come ha potuto voltare le spalle a Konoha?  
  
“Voglio provare, non sei d’accordo Kyuubi?” domanda Naruto alla volpe. Stanno tenendo un colloquio nella mente del ragazzo, una cosa che fanno spesso. È rilassante e Naruto si sente così bene in compagnia della volpe.
“Non è questo” borbotta la volpe.
“E allora cosa?” chiede Naruto guardandola intensamente con i suoi occhi spenti color celo.
“E se ti facessi male?”
“Oh, andiamo! Sono o non sono il miglior ninja al mondo? Non ti devi preoccupare, avrò tutto sotto controllo.”
 
La volpe comprende che la testa quadra che si trova per contenitore non abbandonerà i suoi propositi quindi decide di collaborare così da correre meno rischi.
 
“D’accordo, ma se qualcosa va storto ci fermiamo” propone Kyuubi e il ragazzo annuisce mentre una piccola luce inizia a brillare nei suoi occhi, è come quella che aveva un tempo, calda e che illumina.
“Non ti preoccupare, lascia fare a me” si batte una mano sul petto il biondino con un sorriso sincero che la volpe non vedeva da tempo. Sorride ora il demone, felice che ha potuto ridare almeno un po’ di luce al ragazzo. 
 
Naruto apre gli occhi e il sorriso si spegne, ora deve concentrarsi per usare la sua nuova tecnica che non ha mai usato quindi ciò che sta per fare si basa su teoria e delle supposizioni. Un po’ lo preoccupa, diavolo, consuma una marea di ciakra! Ma per raggiungere il suo obbiettivo farebbe questo ed altro!
 
Si ferisce ad una mano usando ben più di qualche goccia di sangue.
Concentra nel palmo della sua mano il ciakra di Kyuubi, sa che se c’è qualcuno nei paraggi che lo conosce probabilmente o darà l’allarme o verrà a combattere quindi appena fatto riprenderà il suo viaggio allontanandosi il più velocemente possibile dal tempio.
Pian piano la sfera di ciakra si ingrandisce diventando una mini volpe grande quanto un cane pastore. Senza deconcentrarsi neanche un po’ continua a trasmettere il ciakra, crea un surrogato delle pelle e poi la pelliccia rossa della volpe per poi richiamare Kyuubi nella mini volpe creata.
Chiude il collegamento soddisfatto con la volpe di ciakra mentre questa pian piano apre gli occhi. 
Naruto sorride stanco e fissa dolcemente gli occhi di Kyuubi “ce l’ho fatta, visto?” mormora per poi cadere a terra seduto a prendere grosse boccate d’aria. 
 
“Na-Naruto! Come hai fatto? È meraviglioso” mormora il demone mentre il ragazzo scuote la testa leggermente come a voler rendere chiari i propri pensieri.
Poi sgrana gli occhi e fissa mortificato la volpe.
“Ecco … Kyuubi mi dispiace …” la volpe lo guarda stralunata. Cosa sta cercando di dire il ragazzo? Ha usato troppa energia? Sta per morire? Insomma, perché non si decide a parlare?!?
 
“Kyuubi ecco, io ho dimenticato di farti nove code e ne ho fatta solo una” borbotta il biondo imbarazzato da morire. Kyuubi quasi sviene per il sollievo!
Poi tira, giustamente a detta sua, una zampata sulla testa del ragazzo.
“Baka! Mi stavi facendo preoccupare da morire per una cosa così stupida!” ringhia mentre il biondo si massaggia la testa gemendo piano.
“Sei delicata quanto Sakura-chan”
 
Al ricordo della rosa, il biondo si scurisce leggermente in volto.
“Naruto …” mormora Kyuubi dispiaciuta, ora che ha legato con il ragazzo le dispiace averlo istigato ad andarsene dal villaggio della foglia.
“Ah, non preoccuparti per quello Volpe! -la rassicura il ragazzo intuendo i suoi pensieri, come riesce a fare da un mese- sono io che voglio assolutamente vendetta!”
Kyuubi è preoccupata dall’intensità del desiderio di Naruto, ma lo comprende. Anche lei, quando ha perso sua madre per colpa di suo padre ha voluto la testa del genitore in un modo spaventoso.
“Ora andiamo, dobbiamo subito lasciare questo posto” mormora Naruto correndo, con la volpe al proprio fianco, a prendere il suo zaino e saluta tutti quelli che incontra mentre se ne va.
“Fate attenzione! Potrebbe venire qualcuno qui con cattive intenzioni!” li avverte prima di sparire con Kyuubi.
 
Kakashi si ferma e gli altri lo imitano.
“Kakashi-sensei cosa succede?” domanda Sakura però anche lei, come tutti gli altri, ha avvertito un ciakra oscuro.
“Questo è il ciakra del demone Kyuubi! Troviamo la fonte e troveremo Naruto, muoviamoci” ordina Kakashi.
Annuiscono gli altri e riprendono a correre più veloci che mai con il cuore colmo di speranza.
Presto, molto presto ti rivedrò, pensa l’Uchiha, poi ti tirerò un pugno testa quadra! 
 
Itachi si ferma voltandosi verso est.
“Questo è …?” domanda Kisame.
“Sì, è il ciakra del demone Kyuubi” annuisce Itachi con la sua solita faccia espressiva come una tavola piatta.
“Uh che fortuna, ci ha anche risparmiato il lavoro così! Andiamo lì, catturiamolo e poi fermiamoci a una tavola calda che ho fame” propone Kisame mostrando i suoi terribili denti da squalo. 
“Prima portiamo a termine la missione e poi mangiamo -lo corregge il possessore dello sharingan con un’occhiata glaciale- e comunque potrebbe essere una trappola perciò facciamo attenzione” aggiunge per poi avviarsi senza aspettare il compagno il quale sbuffa prima di seguirlo.
 
Angoletto mio mio:
Allooooooooooooooooooora incomincio con il ringraziare tutti per le recensioni e per avermi aiutato con lo scegliere la coppia della storie e, soprattutto, per avermene suggerita qualcuna da leggere. Grazie mille, non sapete quanto vi adori ^_^
La coppia scelta è Naruto X Sasuke con leggeri accenni a una Itachi X Naruto e sarà proprio il maggiore degli Uchiha più grande ad aprire gli occhi al nostro caro biondino ù_ù se poi mi viene l’ispirazione dedicherò una short a Itachi e Naruto perché li amo tantissimo <3 <3 ma per la prima fan fic su questo fandom la coppia definitiva sarà una NaruSasu anche se, come ho detto, ci sarà qualche momentino di ItaNaru. 
 
Un’altra domanda, perdonate se vi scoccio, ma quanti di voi non sopportano Ino? Così, se per caso, che so, Ino impazzisce e vuole far fuori tutti, io so che non mi vorrete ammazzare perché vi era simpatica ^___^”
  
p.s. scusate se non rispondo alle recensioni ma sono di fretta, baci Artemis97

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Capitolo 5
*** Cap 4 La scelta ribadita ***


 
Capitolo 4
La scelta ribadita

Kyuubi sente il vento arruffarle il pelo e impicciarlo, ma in questo momento non le importa. Ha di nuovo un corpo! Beh, più o meno, però può stare all’esterno e sentire gli odori, il vento e persino i morsi della fame non è spiacevole, è semplicemente meraviglioso! E pensare che tutto questo glielo ha donato lui, Naruto, nonostante prima si odiassero …

Corrono saltando di albero in albero cercando di allontanarsi dai guai, ma Kyuubi li avverte. Essi stanno per investirli.

Intanto nel tempio che avevano lasciato due losche figure fecero la loro entrata in scena con i loro lunghi mantelli neri con una nuvola rossa disegnata sulla schiena, ma non erano i soli ad essere giunti lì. In contemporanea le figure di altri ninja sopraggiunsero, avevano il simbolo della foglia sul coprifronte. 

“VOI!” ringhia Ino mettendo mano al cunai.
“Noi” risponde tranquillo Itachi mentre Sasuke si sente fremere dalla voglia di aggredire il fratello, ma cerca di trattenersi, deve farlo. Non ha tempo da perdere neanche con il fratello, tutto ciò che gli importa al momento è solo Naruto: quell’angelo dai capelli biondi miele.
Pensare a lui lo fa quasi morire dalla voglia di ritrovarlo e abbracciarlo per poi pestarlo per averli lasciati, per averlo lasciato.

“Itachi e Kisame qual buon vento vi porta da queste parti?” domanda cauto Kakashi. 
“Il vostro, lo sapete” risponde il moro dell’Organizzazione impassibile, la voce non ha nessun tono, il viso non mostra alcuna espressione. Fa paura. 

Sasuke vorrebbe solo spaccargli la faccia, odia la sua apatia nei sentimenti, ma come già detto la sua priorità è il suo angelo dagli occhi azzurro cielo.
Gli occhi di Itachi si posano per un attimo sul suo fratellino e il suo cuore si stringe, ma non mostra nulla e nella sua solita finta calma torna a guardare gli occhi neri di Kakashi.
“Avete perso la vostra forza portante, ora sarà nostra più facilmente!” gli rinfaccia Kisame senza peli sulla lingua.
“No che non lo sarà! Naruto è nostro amico, non lo lasceremo finire in mano vostra!” dichiara deciso Sai. Il ragazzo ha poche certezze della propria vita, ma alcune riguardano proprio i suoi amici e i suoi sentimenti verso Sakura. Non ha intenzione di perdere nessuno per cui prova affetto, nessuno. 

In poco più di un secondo arrivano sui due membri dell’Alba le dichiarazioni di ostilità di quasi tutta la squadra nemica tranne di Kakashi che li guarda impassibile e analizza la situazione e quella di Sasuke che vorrebbe solo entrare nel tempio per cercare il ragazzo che gli piace.

“E tu, Sasuke, non dici niente?” domanda Itachi che, leggermente incredulo, osserva il fratello più piccolo che non gli presta quasi attenzione se non per notare se fa qualche movimento sospetto.
“Cosa dovrei dire? È ovvio che non vi lascerò Naruto” dice con una calma che non possiede il ragazzino moro usando la sua logica inespugnabile, per lo meno finché non si tratta di vendetta.

Itachi sente un sorriso premergli sulle labbra, un sorriso orgoglioso e fiero, ma lo trattiene. Non ha fatto tutto quello, non ha sopportato tantissimo, non ha tradito, ucciso e abbandonato il suo fratellino per poi lasciarsi fregare da un sorriso. Lo uccide prima che possa tradirlo e torna ad essere l’impassibile Uchiha.

“Non credo che abbiate voce in capitolo” commenta soltanto per poi essere appoggiato dall’irruente Kisame che prende in mano la sua spada: la favolosa (?) pelle di squalo.
“Fatevi sotto! Vi farò a pezzi in pochi secondi!” dichiara spavaldo, Sakura storce le labbra leggermente. Quel tipo è troppo pieno di se, forse a ragione visto che è dell’Alba però è sicura che riusciranno a batterlo. Loro hanno Sasuke e il maestro Kakashi, ce la possono fare!

Naturalmente la rosa si stava un po’ troppo sopravalutando soprattutto perché avrebbero dovuto contrastare gli occhi di Itachi. Neri pece e attenti questi seguono le loro azioni mentre la sua mente acuta elabora un modo di sconfiggerli velocemente e senza troppo sangue, magari riuscendo a risparmiare il fratellino e dirgli che doveva odiarlo di più, doveva avere più potere per ucciderlo. 

Se c’è una cosa che il più grande dei due fratelli Uchiha vuole è morire per mano di Sasuke, infondo il giovane se lo merita dopo tutto quello che è successo.

“Preparatevi!” ringhia Kisame mettendosi in posizione di attacco e poi … ecco che il combattimento inizia.

Intanto Naruto e la Volpe sono riusciti ad allontanarsi considerevolmente dal tempio, sospirano quando sentono il rumore di una battaglia che arrivano fin lì. Il biondo sospetta che potrebbero essere i suoi compagni di squadra e quelli dell’Alba, entrambe le squadre determinate a trovarlo si sono incontrate ed ora si affrontano. 
“Vuoi tornare dietro ad aiutarli?” chiede preoccupata Kyuubi, se il ragazzo risponderà affermativamente dovrà trovare il modo di fermarlo. Non può permettergli di mettersi in pericolo, non ora che non è ancora abbastanza forte da affrontarli.
Naruto sospira ancora e continua a guardare la direzione da cui provengono quei rumori “una parte di me desidera tornare indietro, ma annullerei così tutti i miei progressi e riprenderei a vivere nella bambagia. E poi me lo dissi quel giorno sulla nave: avrei ottenuto vendetta anche a costo di sacrificare qualsiasi cosa. Andiamo quindi Kyuubi, quella non è la nostra battaglia” e così volta ancora una volta le spalle ai suoi compagni riconfermando anche la sua scelta.
Quelli non sono più i suoi compagni e lui non è più il loro Naruto.

Per un secondo il viso di Sasuke compare stranamente nella sua mente, ma lui scaccia la sua immagine come infastidito. Non ha bisogno di nessuno ora, solo della sua fidata Kyuubi.  
 
Il demone della volpe lo osserva compiaciuta, Kyuubi è contenta che il ragazzo non torni indietro. Così staranno insieme, lei e il suo cucciolo.

Kisame viene scaraventato via, Itachi si tiene alla larga lasciando fare al compagno. 
I membri del team 7 non si fermano un attimo dall’attaccare a dall’inventare strategie, ma sono feriti e messi molto male. 

Kisame riprende la spada in mano e sta per scaraventarsi contro Kakashi che ha attivato il mille falchi. Si stanno per colpire quando …

“FERMI!” grida una voce, si voltano verso l’intruso e vedono un monaco venire verso di loro arrancando tra le macerie di quello che un tempo era un tempio ed ora … ha bisogno di una ristrutturazione.

“Ho sentito che cercate Naruto, beh lui non è più qui! È partito tempo fa prima che voi vi azzuffavate! Oramai sarà lontano” dichiara il monaco. 

E così, considera amaramente Sasuke, lo abbiamo perso ancora.

Angolo dell’autrice
Scusate scusate e mille volte ancora: scusatemi!!! 
Mi presento dopo un ritardo bestiale presentandovi questo capitoletto qui da schifo e glissando anche sullo scontro, ma non sono molto brava con le scene di lotta sapete quindi volevo evitarvi lo schifo di qualcosa di illeggibile.
 
P.s. oggi sono riuscita ad aggiornare tutte le mie storie! Che faticaccia, però è stato piuttosto soddisfacente ^_^

Mille e mille scuse ma non riesco proprio a rispondere alle recensioni in questo momento: casco dal sonno! Non riesco quasi più a digitare niente, mi dispiace. 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5, il ragazzo e il vecchio, ragione e sentimento ***


SECONDA PARTE: IL RAGAZZO RITROVATO

Capitolo 5

Il ragazzo e il vecchio, ragione e sentimento

 
Quanto un cuore può diventare freddo? E quanto in fretta può accadere?
Naruto aveva questa risposta, la conosceva molto bene. Il cuore, l’anima di una persona può morire piuttosto velocemente. La sete di vendetta, il desiderio di sangue aiutano molto quest’ascesa nell’oscurità, basta affidarti a sentimenti negativi e perderai la retta via.

Naruto si era perso e sapeva di non poter tornare indietro, era troppo tardi per farlo. Dopo essersi allontanato dal tempio, un capitolo della sua vita si era concluso ed erano passati mesi. Aveva combattuto, ucciso chi provava a tagliarli la vita, chi osava affrontarlo diventando sempre più forte.

La sete di potere aveva incupito i suoi occhi azzurri oscurando la luce gioviale che prima li faceva brillare.
Dov’era ora lo spensierato Naruto Uzumaki? 

 
Era morto con il suo padrino, era morto a causa dell’organizzazione Alba e come lui se ne era andato, loro lo avrebbero presto seguito.
L’odio è un cancro che gli ha avvolto il cuore e lo stringe ogni attimo, non se ne andrà finché non avrà eliminato il problema: l’organizzazione.

Guardò il fuoco scoppiettare alla locanda dove si era fermato, bevve un sorso di wiski mentre la volpe, accoccolata accanto ai suoi piedi, guardava male chiunque osava posare il suo sguardo su Naruto. Attentamente cercava possibili pericoli.
 
Non si poteva scrivere quanto era compiaciuta in quel momento: Naruto era con lei, aveva scelto di passare il suo tempo con lei e non con quei patetici ninja suoi ex-compagni. Aveva scelto di darle un corpo e la trattava bene come se fosse una sua pari quando spesso, in passato, veniva sfruttata e maltrattata, le parlavano in modo arrogante come se fossero i suoi capi. Ciò le piaceva fin troppo, non voleva che a Naruto capitasse qualcosa perciò faceva in modo che il ragazzo si allenava il più possibile, che era abbastanza freddo da poter uccidere senza ripensamenti e dolore. Lo plagiava per poterlo rendere più forte e il biondo ne era a conoscenza eppure la lasciava fare, soprattutto perché funzionava: era diventato davvero un ottimo combattente.
 
In tutto ciò restava un interrogativo, era buono o cattivo?
In verità non gli importava molto, ciò che contava era essere forte e diventare imbattibile perché solo così poteva perseguire il suo obbiettivo.

Pagò il conto e con la volpe al suo fianco uscì.

 
Un paio di occhi avevano sempre seguito i suoi movimenti, dall’entrata nella locanda fino alla sua uscita. Una figura si alzò e lo seguì, arrivò fino ad un sentiero nella foresta prima di essere sbattuto contro un albero e avere un kunai affilato minaccioso puntato al collo.
 
Il biondo non lo fissava con rabbia, ne con odio o irritazione … il suo viso era vuoto, non sembrava avere emozioni e ciò era spaventoso.
“Chi sei?” domandò calmo prima di levargli il cappuccio del mantello che lo copriva.
“Un vecchio” rispose la figura.
“L’ho appena notato, sai?” fece del sarcasmo il biondo.
“Che ne dici di venire a casa?” domandò l’anziano, il ragazzo lo guardò confuso per un attimo prima di stringere la presa sul kunai.
“Pensi che sia così stupido da cadere in trappola?” chiese avvicinando di più l’arma al suo collo facendole appena recidere la carne.
“Non è una trappola!” protestò il vecchio, ma il biondo era già scomparso.
 
Cosa lo aveva spinto a fargli quella proposta non lo sapeva, aveva soltanto avuto l’istinto di farlo. Era come se fosse quello di cui il ragazzo avesse bisogno: una casa. Il vecchio sperò di poterlo rincontrare ancora.
 
“Cosa succede Naruto?” domandò Kyuubi preoccupata, il biondo continuava a camminare con la testa persa in altri pensieri.
“Quel vecchio … assomigliava molto al vecchio sporcaccione , il buon vecchio eremita dei rospi” sospirò Naruto, non lo avrebbe mai ammesso davanti a nessun altro che non fosse Kyuubi. Il suo orgoglio si era riempito e di molto e non amava ammettere qualche possibile debolezza perché non doveva averne.
E non uccidere il vecchio ne era stata una perché lo aveva straordinariamente destabilizzato, lo aveva invitato ad andare a casa sua come se fosse anche la sua, come se fossero di famiglia.
Si era dovuto allontanare per poter ancora controllare le sue emozioni e poterle di nuovo distruggerle, quella volta per sempre.
“Dimenticalo Naruto, lui non era niente se non un sassolino nella scarpa. Ora te lo sei tolto, dimenticalo” lo redarguì la volpe infastidita. Naruto era suo figlio.  
“Hai ragione” mormorò soltanto il ragazzo chiudendo gli occhi per un istante, li riaprì quasi subito, infastidito dalle presenze avvertite istantaneamente. 
“Okay, uscite da dietro gli alberi” disse prima di ricevere delle carte bombe in risposte.
Il biondino sbuffò “se è la guerra che vogliono …” mormorò infastidito. 

 
Pochi secondi dopo il sangue imbrattava la natura, i corpi dei nemici erano a terra. Aveva una taglia sulla testa, era ovvio che qualcuno pensasse a prenderla. Da morto valeva anche di più, molto di più e solo perché aveva ucciso qualche riccone che aveva interferito con i suoi piani.
 
Il sangue colava giù dal kunai che reggeva in mano, lo osservò. Era così rosso … era la vita delle persone … ed ora era suo, ma non placava il suo desiderio.
 
Ancora più forte, solo un altro po’  pensò, pulì il kunai sopra le vesti di uno dei morti e lo rinfoderò.
“Andiamo Kyuubi, qui non c’è niente per noi” mormorò, non vedeva la ragione per alzare la voce, lanciò un’occhiata ad un albero, ad un ramo preciso, si voltò e se ne andò. 
La volpe trotterellò fieramente al suo fianco e insieme iniziarono ad allontanarsi.

Ad occhi esterni poteva risultare una scena inquietante eppure attraeva lo sguardo: su quella scena di distruzione e morte, un ragazzo simile a un angelo, ma con gli occhi del diavolo, e una volpe dal manto rosso fuoco, bellissima eppure sembrava letale. Camminavano a testa alta, irradiavano potere e sembravano creature di un altro mondo venute a punire o a prendersi gioco di loro comuni umani, con la propria avvenenza.   
 
Potevano essere umani? Erano angeli?

No, non lasciatevi ingannare dal bell’aspetto, i due erano demoni.

***
Itachi Uchica era noto per essere un bastardo senza cuore, al mondo mostrava sempre la sua espressione impassibile imparata per necessità. Prima perché doveva distruggere il suo clan, poi per infiltrarsi nell’organizzazione Alba, ma ora sulla sua maschera di impassibilità comparvero delle crepe e uno sguardo preoccupato si fece vivo. 
 
Aveva assistito alla morte di quei assalitori da parte del moccioso biondo, era stato un lavoro pulito. Per “pulito” intende che il ragazzo era uscito senza una macchia di sangue sui vestiti, aveva puntato poi i suoi occhi azzurri proprio nel luogo dove si era appollaiato e lo aveva disdegnato andandosene.

Naruto si era accorto di lui? Provabile.
Ma allora perché non aveva dato altro segno di averlo fatto?
 
Lo seguì affascinato dalla sua figura per tutto il resto del giorno. Si era persino diviso da Kisame per poterlo trovare prima lui e osservarlo.
 
Naruto aveva qualcosa di speciale, o perlomeno lo aveva avuto. Prima era gioviale, coinvolgente, divertente, forte per difendere le persone a cui teneva, aveva cuore … lo aveva seguito un po’ quando il biondo era più piccolo, teneva d’occhio lui e suo fratello … ora Naruto è quasi più freddo di lui, non mostra alcuna espressione, combatte per vendetta e per portare distruzione. Lui non è più il vecchio Naruto, è cambiato, è diventato troppo serio, un assassino come lui. Itachi deve fare assolutamente per riportare un po’ del vecchio ragazzino biondo, gli bastava anche poco.
 
Il biondo scompare in una grotta e Itachi decise di seguirlo, pessima mossa, si ritrova un rasengan contro e riesce ad evitarlo per poco. Questo da inizio ad uno scontro senza esclusioni di colpi.
Itachi si sorprese quando constatò di doversi impegnare veramente, Naruto invece stava mettendo sotto pressione il suo fisico senza darlo a vedere al suo avversario, stava dando il massimo delle sue capacità del momento. Doveva allenarsi ancora per poter divenire più potente e governare adeguatamente il chackra di Kyuubi.
All’improvviso Naruto si ritrovò a terra con Uchiha sopra. 
“Calmati, devo solo parlare” lo redarguì Itachi, ma al più giovane quella situazione non  piaceva per niente e continuò a lottare cercando di liberarsi.
L’Uchiha gli salì a cavalcioni e gli bloccò i polsi “voglio solo parlare” ribadì sincero come lo era mai stato, il biondo lo guardò negli occhi e si fermò.
Quegli occhi, oh quegli occhi neri come le ali dei corvi, così simili a quelli di Sasuke eppure più duri e addolorati. Per un attimo la maschera di Itachi era caduta e Naruto aveva potuto vedere uno scorcio della sua anima tormentata e piena di cicatrici e ferite, alcune ancora sanguinavano. Per questo si fermò.
“Cosa … cosa vuoi?” domandò però ancora inquieto nel profondo.

Occhi azzurri in un paio neri, nei primi c’era l’oscurità, nei secondi brillava la luce del bene, del sacrificio.

“Perché ti stai spegnendo?” domandò a bruciapelo l’Uchiha, Naruto mantenne una faccia impassibile al contrario dell’Uchiha che stava perdendo la sua solita compostezza.
“La tua domanda è così baka, credevo che gli Uchiha fossero più intelligenti” fu l’unica risposta che ottenne. Il moro sbatté le palpebre perplesso e stupito, ma non in positivo.
“Vivi la tua vita! Non soffermarti sul desiderio di vendetta o ti annienterà! Devi capire che -”
“La vita è la mia, decido io cosa farne” lo interruppe il biondo, Itachi perse la calma per la prima volta da molto tempo. Tirò un pugno poco distante dalla testa del biondo, quest’ultimo non sussultò neanche.
“Se hai finito io ho altro da fare che stare qui ad ascoltare i tuoi vaneggiamenti” fece notare Naruto, per poco il moro non ringhiò frustato, ma si seppe controllare.

Era strano, ma Naruto gli faceva quell’effetto, rompeva il suo controllo. Chissà se era successa la stessa cosa a suo fratello …
“Ascoltami Uzumaki: la strada che hai scelto ti porterà alla distruzione” lo avvertì, ma il biondo non sembrava neanche ascoltarlo veramente.
“Naruto! Sei rimasto il solito testardo!” 
“Non testardo, solo convinto delle proprie idee” lo blandì il biondo.

Non seppe perché lo fece, era un azione sconsiderata, ma non seppe resistere. 
Itachi Uchiha baciò rabbiosamente Naruto Uzumaki e … oh, le labbra del biondino erano davvero morbide e calde, ma era come se quel gesto fosse davvero sbagliato.

Naruto, dal canto suo, rimase sgomento per un attimo, poi cercò di liberarsi. Ma le labbra del suo “assalitore” erano davvero così buone! Iniziò ad assaporarle, a goderne della morbidezza, a far scontrare le loro lingue in una danza fatta di puro fuoco. 
Però la sensazione di abbandono scomparve in fretta, si sentiva lo stomaco stretto in una morsa e quando aprì gli occhi che inconsapevolmente aveva chiuso, per poco un’altra immagine si sovrappose su Itachi, quella di un ragazzo che gli somigliava di parecchio: Sasuke. Desiderò baciare quelle labbra e non quelle del fratello maggiore, lo volle così intensamente che si spaventò e morse a sangue il labbro inferiore dell’Uchiha. 
Una volta che si separarono, gridò: “volpe ora!” e Kyuubi gli diede l’occasione adatta per sgusciare via e scappare, anche se lui considera la cosa come se fosse ‘una ritirata strategica’. 

Itachi si sedette sul pavimento toccandosi le labbra con le dita leggermente tremanti, il bacio gli era davvero piaciuto a parte, ovviamente, la sensazione di star facendo qualcosa di altamente sbagliato eppure … quel semplice sfiorare di labbra gli aveva dato una tale gioia che non se ne sarebbe potuto separare.
Decise: avrebbe ritrovato Naruto, non ora, doveva dargli del tempo. Però presto il biondo sarebbe stato suo.

***

Naruto correva come non faceva da molto tempo, Kyuubi al suo fianco dentro di se bestemmiava. Chi se lo aspettava che Itachi avrebbe fatto quella mossa? Baciare il suo avversario e nemico … la stupidità umana la sconvolgeva ogni volta! Però Naruto non sembrava turbato, la sua freddezza era ancora lì sul suo viso, poteva dunque tirare un sospiro di sollievo? 

“Dove andiamo Naruto?” chiese esitante la volpe.
“Torniamo al villaggio e facciamo perdere le nostre tracce” 

***

Naruto fece perdere le loro tracce grazie alle sue copie, erano molto utili e facevano risparmiare tempo.
Lui e la volpe poi imboccarono un’altra strada che passava per le montagne, arrivarono in cima e rimasero leggermente increduli quando riscontrarono che la stradina li aveva portati ad una casa. Un uomo anziano ne uscì, sorrise loro e disse “ah ragazzo, hai riconsiderato la mia proposta?” era il vecchio di quella mattina!

***

Seduti davanti al caminetto osservavano il fuoco, le fiamme ardevano e consumavano la legna.
“Non ho riconsiderato la tua proposta, ho seguito un sentiero e mi sono ritrovato qui” mormora Naruto cauto.
“Oh non ti preoccupare, succede a volte. Credo che il tuo fato voglia farti prendere una pausa” commenta il vecchietto sorridendo gentile.
“Non credo nel fato” rispose il biondino voltandosi a guardarlo duro.
“Forse dovresti, non scherzare con esso Naruto. Potresti rimanere ferito” lo riprese bonaria e preoccupata la volpe, il vecchietto per un attimo rimase sorpreso: una volpe che parlava! 
Ma si riprese in fretta.
“Ti allenerai qui, riprenderemo il viaggio tra qualche giorno” disse Kyuubi avvicinandosi al ragazzo, ma questi rispose “ti sei forse dimenticata di Itachi? È da queste parti!” 
“Non me ne sono dimenticata! Sai come si dice: le cose nascoste in vista sono più difficili da trovare e poi se è questo il fato che vuole, noi riposeremo per quanto possiamo qui. Una volta lo feci arrabbiare, il destino, e mi si è rivoltato contro permettendo il mio imprigionamento, non fare il mio stesso errore!” e per quanto la cosa non lo convinceva neanche un po’ decise di fidarsi della sua fidata amica e annuì.

“Oh è ora di cena! Vi va un po’ di ramen?” chiese allegro il vecchietto, Naruto annuì, era da tanto che non lo mangiava e pensare che un tempo ne divorava a quintali …
“A proposito io sono Tezuo Nigoji, voi?” domandò l’anziano.
“Naruto Uzumaki”
“Kyuubi”

L’uomo sgranò gli occhi e poi fece un enorme sorriso.
“Ecco perché mi eri famigliare ragazzo! Mi ricordi così tanto i tuoi genitori, dì un po’: come stanno? Erano ottimi ninja Kuscina e Minato”
“Scusa come hai detto? Io non so chi sono i miei genitori e se sono chi penso io i due che hai nominato, beh sono morti da tempo”

Pandora era una giovane curiosa, aprì un vaso e da esso uscirono i demoni, il male che infestò il mondo. Ora è Naruto che lo scoperchia e scopre i segreti che gli sono stati tenuti nascosti.

Angolo dell’autrice:
Ciao! *schiva un pomodoro, si nasconde dietro un tavolo* nooO! Fermi! Se mi riempite di pomodori poi non potrò più scrivere! Lo stesso vale se mi ammazzate per il ritardo …
Cooomunque ora sono qui, gioite! *un kunai la sfiora tagliandole una ciocca di capelli, deglutisce* ok, potete non gioire, ma almeno un sorriso? ^_^”
Allora come vi è parso il capitolo? Ho cambiato un po’ il mio stile di scrittura e devo ancora migliorarlo quindi non siate troppo cattive ù_ù

lululove2: grazie tantissimo per la tua recensione, mi ha fatto venire il desiderio di continuare la storia pertanto questo capitolo è dedicato a te! Non me ne volere per questo ritardo, di nuovo, nella storia, ma sono un tantino lenta =_= e per quanto riguarda Sasuke che scopre la verità ... lo vedremo tra un pò, o forse mai, chissà ...

Come vi è sembrato il nuovo personaggio? Ha fatto male a far aprire il caro vecchio vaso di Pandora a Naruto? Cosa ne seguirà? E cosa più importante, riuscirà a riportare il biondino sulla vecchia via?

E la moment con Itachi? (ricordiamo: Naruto avrebbe voluto baciare Sasuke! Questo vuol dire che Itachi bacia da schifo? °_° ma noooo, non è possibile! Sarà perché gli piace in verità qualcun altro XD)      

Come si evolveranno le cose???
Lo scoprirete solo leggendo!!!

Al prossimo capitolo!
Bacioni,
Artemis97


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Capitolo 7
*** Epilogo ***


EPILOGO
 
La verità può distruggerti, soprattutto se non si è preparati ad affrontarla.
Naruto non lo era.
 
I suoi genitori avevano dato la vita per il villaggio, avevano dato la vita per difenderlo e avevano imprigionato Kyuubi nel suo corpo.
Solo una raccomandazione: “consideratelo un eroe”
 
Certo, proprio da eroe era stato trattato!
Aveva sofferto, odiato, patito maltrattamenti ingiusti e parole maligne solo perché suo padre aveva deciso di poter sacrificare tranquillamente la sua anima per sigillare un demone dentro il corpo del figlio!
 
No, Naruto non era pronto a sentire la verità che Tezuo gli stava raccontando, Naruto non voleva neanche ascoltarla!
Ma la sentì e rimase completamente assorbito dal racconto dell’altro.
 
I suoi genitori erano molto giovani, molto buoni e animati dalla volontà del fuoco.
 
La stessa volontà che un tempo aveva arso il cuore di Naruto, la stessa volontà che lo aveva portato a essere un grande anche se ostacolato da molti.
Poi il suo maestro era morto, l’unica persona in cui aveva veramente confidato.
Ma anche il suo maestro Jiraja aveva sbagliato in molte cose, egli era il suo padrino!
 
Glielo aveva appena raccontato Tezuo chi era in verità Jiraja per lui e una cocente delusione aveva riempito il suo cuore: era il suo padrino e mai una volta era andato da lui quando era un bambino. Tutte le volte in cui veniva picchiato, maltrattato, dove era il suo padrino? Dove era quella persona che, alla morte dei suoi genitori, avrebbe dovuto prendersi cura di lui?
Beh, certo, che domanda sciocca: era a spiare le signore mentre si facevano il bagno per scrivere i suoi libri!
Come faceva a non domandarsi mai una volta che cosa gli stava succedendo? Come faceva a non preoccuparsi mai per lui?
 
Tezuo sorrideva nostalgico mentre gli parlava del passato.
Tezuo sembrava davvero partecipe quando gli raccontò come era stato trattato al villaggio, lui si dimostrò comprensivo, anzi disse che quelli della Foglia erano stati sciocchi.
“Giudicare un bambino che non aveva fatto niente, trattarlo così male!” aveva detto con sincero odio, Kyuubi si era accoccolata al fianco del vecchio come a confermare che le sue parole erano vere.
E Naruto desiderò che fosse stato Tezuo il suo padrino perché lui non lo avrebbe mai abbandonato alla Foglia a vivere da solo per tutti quegli anni, perché Tezuo, lo sentiva, lo avrebbe preso con se e gli avrebbe insegnato a essere una persone migliore, perché Tezuo non lo avrebbe mai fatto cadere nell’oscurità come gli era successo. 
 
E il suo cuore si riaprì di nuovo alla possibilità di voler bene ad una persona che non fosse Kyuubi, anzi era certo di essersi già affezionato al vecchio.
Lo stesso vecchio che si rivelo un ninja e che gli insegnò le sue tecniche segrete, gli insegnò un’altra arte di combattimento, una molto antica con qui avrebbe potuto prendersi la sua vendetta.
 
Partì una settimana dopo con gli insegnamenti di Tezuo radicati nel suo essere. La sua idea a fine allenamento non era più di vendicarsi, all’inizio aveva pensato di usare quei insegnamenti per prendersi una vendetta, di uccidere e mutilare, invece si ritrovò a ponderare la cosa in modo diverso: quella era la sua rivincita.
 
La sua rivincita sulla vita, sul suo destino sfortunato e avverso. Quella era la sua rivalsa, il momento di far valere il suo desiderio di vivere senza costrizioni e restrizioni.
 
E così annientò l’Alba pezzo per pezzo.
 
Uccise Kisame, stranamente con lui non c’era Ithaci, non c’era nessuno.
Fece fuori anche il resto dell’Alba lasciando per ultimi Konan e il suo compare con il rinnegan. Questi gli raccontarono una storia: la loro.
Poi si fecero uccidere, troppo stanchi di lottare, troppo distrutti dall’aver compreso di aver ucciso e combattuto per un idea insensata. Così, nella morte, si ricongiunsero con il loro compagno, il loro caro amico morto quando erano dei ragazzini.
 
Diede la caccia a Madara poiché Konan lo aveva avvertito, gli aveva detto chi era veramente Tobi e quali erano i suoi piani.
Lui si che fu un avversario difficile da battere, nella lotta dovette più volte fare forza su di se per alzarsi, per non cedere. Animato di nuovo dal vero spirito del fuoco.
La volpe fedelmente era al suo fianco, lasciava a Naruto il libero utilizzo del suo ciakra rosso sangue e combatteva con lui.
Vinsero, vinsero e quasi non ci credettero.
 
Si erano lasciati andare a una risata liberatoria, felici di esserci riusciti.
Avevano vinto e avevano avuto la loro rivalsa.
 
Tempo di riprendersi e Naruto e Kyuubi erano di nuovo in viaggio diretti a quella che sarebbe stata la loro casa per molto tempo ancora. Andarono da Tezuo pronti per una nuova vita.
 
Angolo dell’autrice
 
Okay, letto i vecchi capitoli mi sono accorta di quanto superficialmente avessi scritto questa storia così ho deciso di chiuderla lasciando però un finale aperto.
Lascio alla vostra immaginazione pensare a cosa succederà: Ithaci si avvicinerà di nuovo a Naruto?
Sasuke e gli altri lo troveranno?
Chi sceglierà tra i due il biondino e come continuerà la sua vita?
 
Inoltre specifico che ho voluto che Naruto rimanesse da Tezuo per ovvie ragioni: quelli della Foglia lo hanno bistrattato per anni e anni, perché lui doveva tornare in un luogo dove era stato deriso da tutti?
E poi, nonostante mi spiaccia per Jiraja e lo trovavo simpatico e tutto, perché questi non è mai andato a vedere come se la cavava Naruto quando era un bambino? Anche se pensava che lui fosse stato dato in adozione a una bella famiglia felice, era il suo padrino porca miseria! Avrebbe dovuto andare a dargli un’occhiata una volta tanto!
 
P.S. Tezuo racconta la verità a Naruto sul suo passato che lui conosceva appena, sapeva soltanto che suo padre Minato aveva dato la vita per il villaggio, ma non conosceva i dettagli e ne chi fosse sua madre e la reale identità di padrino di Jiraya.
 
Con questo è tutto. 
 
Spero di aver scritto al meglio questo capitolo, alla prossima!
 
Grazie mille per avermi seguita,
Bacioni,
Artemis97
 

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