The taste of a new chance.

di JinxxedOutlawGirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A new opportunity ***
Capitolo 2: *** A new test. ***
Capitolo 3: *** Call to Victory. ***
Capitolo 4: *** The beginning of the adventure with them. ***
Capitolo 5: *** A sunny and funny day at the swimming pool. ***
Capitolo 6: *** The Death of me. ***
Capitolo 7: *** Enlightenment's day. ***



Capitolo 1
*** A new opportunity ***


Prologo.

Da qualche giorno a questa parte,dopo la rottura col mio ragazzo,ero convinta che non meritassi né di amare, né  di essere amata.
Ero stra convinta che, non avrei mai più trovato la persona che più di tutte mi avrebbe fatto battere il cuore all'impazzata, quasi fino a farlo esplodere fin fuori il petto.
Sono sempre stata una ragazza che pensa di non meritare il massimo,quando magari a volte lo merito anche più degli altri, più di quelli che ogni giorno mi fanno o mi hanno fatto del male.
E non parlo solo del male fisico,ma anche di quello psicologico,morale..
Ero convinta sin da sempre che,la vita l'avrei vissuta da sola,in compagnia del mio unico amore di sempre, in compagnia del mio gatto.
L'unico che è davvero in grado di capirmi.
L'unico che, non appena mi vede giù ,si accosta o salta sulle mie gambe per farmi le fusa.
L'unico che ha tutto un modo suo per dirmi che presto andrà tutto bene.
Che presto, anche per me ,arriverà la persona che mi farà perdere la testa.
Che presto, anche io sarò amata ,come mai lo sono stata prima.

Mi presento,sono Christine,per gli amici Chrissy,ho un fisico da vera donna e al contrario di molte altre ragazze,mi sento benissimo così.
Ho venti anni e ascolto di tutto, tranne roba commerciale , mi sono sempre voluta distinguere dalla massa di caproni che c'è in giro,ovviamente con scarsi risultati visto che ognuno ha sempre da criticare per le mie scelte e per i miei gusti musicali e non.
Lavoro da due anni in un negozio di roba alternativa e mi ci trovo benissimo,perchè quello è il mio ambiente e niente e nessuno mi leverà il lavoro che amo e che tengo molto ben stretto.
Anche se un giorno, quando meno me lo sarei potuta aspettare, dopo un attento ed accurato corso per diventare una make up artist, seguito due anni prima del mio attuale lavoro, venni contattata al cellulare da un agente di una band americana ,spiegandomi di essere stata selezionata insieme ad altre tre ragazze, per una prova trucco ,che sarebbe avvenuta il mese dopo, quando la band in questione sarebbe sbarcata per la prima volta in Italia.
Nell'incredulità, lasciai che l'agente continuasse a parlare, quasi come se stesse recitando un monologo, facendomi ricondurre dallo stesso uomo dal grosso timbro di voce,alla realtà.
Era il mio sogno poter seguire le star in giro per il mondo e sarei una grandissima stupida se non cogliessi la palla al balzo.
Perciò mi misi d'accordo con l'uomo,su data,ora e luogo dove sarebbe dovuta avvenire la mia prima prova a contatto col mondo in  cui ho sempre desiderato di lavorare.
Non mi restava che aspettare pazientemente un altro mese per conoscere anche la band in questione, visto che l'agente non mi aveva rivelato il nome della stessa, per questione di privacy o forse più di cautela.




***


Il tre marzo, esattamente un mese dopo la chiamata ricevuta ,verso le cinque del pomeriggio,mi recai con largo anticipo sul luogo dove si sarebbe tenuta la mia prima prova di make up artist.
Non avevo mai avuto così fortuna nel lavoro, però sono sicura di aver dato il meglio di me, durante il corso ,visto  che se sono stata selezionata insieme ad altre due  ragazze,su un migliaio di partecipanti.

Poco dopo notai delle macchina che arrivavano e due ragazze che scendevano sorridenti, forse anche loro incredule dell'immensa opportunità a noi offerta.
Le vidi che man a mano si stavano avvicinando con delle borse sicuramente piene zeppe di prodotti di ogni tipo e io non ero sicuramente da meno, visto che mi piaceva essere sempre provvista di ogni tipo di prodotto che mi poteva servire.

Le due ragazze di salutarono,come se si conoscessero da una vita e lentamente, attraversando la strada ,raggiunsero il marciapiedi sul quale ero ferma io, da quasi tre quarti d'ora.
Entrambe le ragazze si avvicinarono a me, salutandomi e chiedendomi se anch'io fossi li per la prova di lavoro.
Ovviamente risposi affermativamente, sorridendo ampiamente e cominciando a dialogare presentandomi, in quasi tutto e per tutto ,a quelle che sicuramente sarebbero state le mie due compagne di quella mini "avventura".
Scoprì, da subito ,che la bionda si chiamava Iris e la rossa Sofia, a primo impatto due belle ragazze sia esteticamente che caratterialmente.


"E' incredibile,non ho mai avuto così tanta fortuna in vita mia..." -esalò la bionda-
"Io sinceramente un pò ci speravo,dopo tanti sacrifici fatti,è il minimo essere stati chiamati.." -rispose la rossa,sicuramente la più determinata fra le due-
"Beh,se ti può consolare,io nemmeno ho avuto chissà quale fortuna nel lavoro,però credo dopo tanti sacrifici una soddisfazione deve pur arrivare..." -aggiunsi,accennando un sorriso-
"Sai Christine,non ti do torto,però pensa a quante povere ragazze avrebbero voluto essere al nostro posto.." 
"Ahh Iris,guarda già ti conosco poco e ti devo ammonire,se siamo qui vuol dire che noi tre abbiamo meritato fra tutte questa opportunità,questo è poco ma sicuro.." -ammise la rossa,annuendo convinta-


Se c'era una cosa che a me purtroppo mancava, forse quanto mancava alla bionda, era la convinzione di potermi meritare qualcosa, quando quel qualcosa mi si presentava davanti, come opportunità a me dedicata perchè alla fine valeva a dire che sono stata una fra le tre più brave, selezionate e scelte per questa prova che da li a poco si sarebbe "materializzata".
Quello che però io e le ragazze ci domandavamo, era come mai fossimo state condotte in un posto discreto, sembrava che fossimo state burlate, il che ci rendeva ancora più nervose, fino a quando il cellulare della bionda non cominciò a squillare, facendoci ovviamente sussultare per lo spavento per via dell'ansia.
Al cellulare era lo stesso agente, che chiedeva alla ragazza se fossimo tutte li, nel posto indicato il mese prima.
La ragazza rispose affermativamente,precisando anche i nostri nomi.
Era arrivato quasi il nostro momento,era arrivato il mio momento.
Ed avrei sicuramente dato il meglio di me stessa per ottenere la ricompensa a me dovuta.

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Capitolo 2
*** A new test. ***


Un uomo abbastanza alto,vestito di nero e dotato di un auricolare perennemente attaccato all'orecchio,ci aprì la porta del retro del locale più famoso della città.

Erano trascorse circa tre ore da quando arrivai li sul posto e l'ansia,tra la curiosità di sapere chi mi sarei trovata davanti e  la paura di fallire prima di cominciare,mi stava letteralmente divorando l'anima.

La rossa e la bionda erano talmente tranquille e spensierate,mentre io ero talmente nervosa che,bastava qualsiasi cosa per mandarmi il cuore a puttane e il cervello in frantumi.

Sebbene avessi desiderato così tanto che questo momento arrivasse,il pensiero di presentarmi ad una band e con la quale potenzialemente avrei potuto lavorare,mi rendeva nervosa e non poco.

Se penso che ci potesse essere una possibilità su un milione che quella band sia una fra le mie preferite,mi avrebbero potuto presentare chiunque e io,sarei potuta svenire all'istante,rendendomi ridicola ancor prima di cominciare.

Scossi leggermente la testa per riportarmi alla realtà,nello stesso istante  che l'uomo aprì la porta color nocciola,di quello che probabilmente sarebbe dovuto essere il camerino della band.
Avanzò di poco per annunciarsi,rivolgendosi agli "abitanti" di quella stanza in una lingua che sembrava avvicinarsi ad uno dei dialetti americani,sta di fatto che non potevo esserne sicura.

Quello di cui cominciai ad essere sicura,era che da li a poco la mia vita sarebbe cambiata.

"Ragazze ci siamo,siete pronte?" -chiese la rossa-
"Io credo di non esserlo più di tanto,però non è il momento di tirarsi indietro.." -ammise la bionda-
"Ed io concordo con te..." -ripresi e conclusi con una risata nervosa,rivolgendomi ovviamente alla bionda-

Dopo qualche minuto,l'uomo gigante uscì dalla stanza e sorridendoci per la prima volta in quella mezz'ora più lunga e probabilmente difficile della nostra vita,annunciandoci che potevamo entrare.

Feci "galantemente" passare le ragazze prima di me ed io entrai per ultima,richiudendo la porta alle spalle.
Udii,percetibilmente,una voce femminile,avrei voluto non alzare più lo sguardo ma ne ero costretta.
Feci giusto in tempo a mettermi in fila con le ragazze,quando notai una ragazza che definirla spettacolare era anche poco.
Non potevo credere a ciò che stavo vedendo.
Mi ritrovai davanti la reincarnazione della bellezza.


"Benvenute,stavamo aspettando proprio il momento giusto per potervi far entrare.." 
Ad interrompere il ghiaccio fu un ragazzo abbastanza alto,snello e moro e nonostante i suoi occhi mi parvero scuri,da come sorrideva pareva fossero la copia del ghiaccio.
Potevo dedurre che si trattasse del cantante anche dalla bella voce che aveva ed infatti la conferma non tardò ad arrivare proprio da lui.

"Vorremmo che vi rilassaste un pò,perchè si vede lontano un miglio che siete agitate" -continuò ridendo divertito,facendo ridere anche il resto della compaggine-

"Inanzi tutto,vorremmo ringraziarvi per aver partecipato a questa sorta di concorso,dove il premio finale,se così lo si vuole chiamare,andrà soltanto a una di voi che ci seguirà per un anno intero in giro per il mondo,come personal make up artist..."
"Siamo dell'idea che bisogna dare opportunità a chi davvero vuole mettersi in gioco,ecco anche il motivo della nostra 'iniziativa' " -riprese la bionda,facendomi rabbrividire-
"Esattamente.. comunque sia noi siamo i My Satellite,e siamo una band indie-rock americana,Io sono Bryan,poi ci sono Andy,Ryan,Justin e la nostra favolosa Sammi,l'unica donna in  mezzo all'intera compaggine.." -rise divertito,cercando di far ridere anche noi-

"Voi dovreste essere Christine,Iris e Sofia...giusto?" -chiese Sammi-
"Esatto.." -risposimo semplicemente,ma in coro-

"Bene,questa prova durerà diverse ore..anche perchè ognuna delle ragazze dovrà truccare ognuno di noi,perciò direi meglio che si cominci..." -riprese Bryan-

Mentre ogni componente si sedeva su una fila di sgabelli messi in ordine,Iris venne chiamata per incominciare la prova del trucco,partendo da destra,ovvero dal ragazzo che aveva appena finito di parlare,finendo poi a sinistra col truccare l'unica ragazza della band.

Tutto il pomeriggio andò avanti così e io fui l'ultima a sostenere la prova.

Diedi tutta me stessa in quel lasso di tempo in cui ero particolarmente applicata con quello che davvero mi appassionava fra le tante cose.
Ad ogni membro spiegavo qualsiasi cosa,dalla sfumatura dell'ombretto alla stesura del fondotinta,cipria e così via..

Per la prima volta potevo davvero dire di essere orgogliosa e soddisfatta di me stessa.
Adesso,però,tutto era nelle loro mani.
Ed io speravo davvero che per una buona volta,qualcosa andasse per il verso giusto.

A/A:Ecco che finalmente ho pubblicato,l'ennesimo capitolo/schifezza di questa nuova storia. Io l'ho ricontrollato diverse volte,perdonatemi se ancora ci sono scritte cose obbrobriose :( Detto questo vi auguro buona lettura!

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Capitolo 3
*** Call to Victory. ***


Dopo averci gentilmente fatte uscire,era esattamente da quasi un'ora,che erano chiusi in quella stanza per prendere una decisione definitiva.
Capisco che una decisione va presa con calma,sentendo il parere di tutte le persone che ci circondano,ma diamine l'ansia mi stava,ancora una volta,letteralmente divorando!
Cominciavo a sentire le mani trasformarsi in due ghiaccioli e come se non bastasse cominciavo a tremare dal nervosismo.

Per tutta quell'ora,rimasi col capo chino sulle mie ginocchia,quasi in posizione di preghiera,mentre le due ragazze,probabilmente nervose anche loro,si scambiavano comunque qualche parola.

"Dai,tanto lo sappiamo che sceglieranno  te.." -esalò senza preavviso la rossa-
"Eh?Chi?" -risposi presa alla sprovvista,continuando a tremare,nervosa-
"Lo penso anch'io,sai?" -disse la bionda,sistemando una gamba che prima aveva sotto il sedere-
"Cioè,ognuna di noi ha dato il meglio di se,però tu a parer nostro sei stata molto più soddisfacente e 'completa',poichè hai anche spiegato ciò che usavi e da come era composto il prodotto..perciò entrambe crediamo che sia da pazzi,non scegliere te.." -aggiunse,sorridendo appena sinceramente-
"Esattamente,comunque sia,noi ne siamo già consapevoli,prima che riaprano la porta per comunicarci il 'verdetto' " -riprese la rossa,imitando le virgolette e ridendo appena,facendo ridere anche noi-


Sebbene fossi una ragazza dal buon cuore,alla quale dispiace sempre di tutto e di tutti,quella volta non era affatto così.
E non era per cattiveria,ma per il semplice fatto che dopo tanti sacrifici,una 'vittoria' la meritavo anch'io e sono sicura che anche le altre due la pensavano come me.
Ero convinta di aver detto e fatto tutto ciò che potesse essere a mio favore e nulla che mi si potesse ritorcere contro.
Però io vivevo di ansia e fino all'ultimo momento non potevo far altro che cercare in qualche modo di domarla,sperando in cuor mio,che davvero il verdetto fosse a mio favore.

Dopo esattamente un'ora e quindici minuti,l'uomo che ci condusse all'inizio verso quella stanza e che ora stava fuori la stessa con noi,aprì la porta probabilmente dopo aver ricevuto l' "ordine" tramite quell'auricolare perennemente attaccato all'orecchio.

I ragazzi della band erano seduti a fila sugli stessi sgabelli dove poco prima erano seduti per la prova e con un sorriso sincero,ci vollero mettere a nostro agio,indicandoci poi degli sgabelli di fronte ai loro,su cui ci saremmo dovuti sedere noi.
Mentre noi eravamo pervase in continuazione,chi più e chi meno,dall'ansia, loro erano praticamente tranquilli e perennemente sorridenti.
Cominciò a parlare poco dopo,l'unica ragazza,nonchè la tastierista della band.

"Inanzi tutto,volevamo ringraziarvi per aver partecipato al concorso,per esservi fatte valere e per averci comunque dimostrato ciò che sapete fare. Come seconda cosa,purtroppo come già avevamo accennato,solo una di voi verrà scelta e comincerà a lavorare già da stasera.." 

"Esattamente! Siamo arrivati a scegliere all'unanimità una di voi che ci ha particolarmente soddisfatti,però per le altre due ci sarà un 'premio di consolazione' .." -aggiunse Bryan-

"Praticamente le due ragazze che non passeranno questa sorta di esame,avranno un posto sicuro e fisso per due differenti band che conosciamo e per le quali sareste perfette.." -riprese la bionda,voltandosi a guardare me e sorridendomi particolarmente in un modo malizioso-

"Ad ogni modo colei che stasera farà parte dello staff è Christine,siete state tutte e tre bravissime,ma quello che lei ha fatto in più è stato spiegare ogni minimo particolare di ciò che stava usando e questo ci è piaciuto molto poichè a noi interessa anche sapere cosa la nostra pelle andrà ad 'indossare' " 

Mentre la bionda continuava a parlare,io mi portai le mani al viso stupita,sebbene sperassi che scegliessero me,non avrei potuto avere la certezza fino all'ultimo.
Le due ragazze continuavano ad ascoltare ciò che i ragazzi consigliavano e raccomandavano per le prossime esperienze,dopodichè si buttarono quasi su di me,abbracciandomi e congratulandosi con me,sebbene loro già fossero convinte che  avevo la vittoria assicurata.
Dopo le congratulazioni anche da parte di ogni singolo membro della band,le due ragazze lasciarono la stanza scortate da quell'omone interamente vestito di nero,scoprendo solo dopo che Bill fosse il suo nome.

"Allora cara Christine,per festeggiare il tuo arrivo,io proporrei di andare  a pranzare insieme,così ti spiegamo anche cosa dovrai fare stasera e come si svolgerà la serata.." -propose Bryan,raggiante come mai lo era stato in quelle ore-

"Beh,per me non c'è problema,vorrei solo non essere d'intralcio ai vostri programmi.." 
"Nessun problema,avevamo già pensato di poter uscire con il nuovo membro dello staff,così da poterci conoscere meglio.." -riprese la bionda prendendomi dal braccio-
"Allora che ne dite,andiamo?" -propose Justin visibilmente impaziente ed affamato-
"Abbi un pò di pazienza e cerca di non far spaventare la nostra amica o te ne pentirai amaramente.. " 

Chi rispose serio fu Ryan,scoppiando subito dopo in una fragorosa risata che coinvolse anche noi.

Mi piaceva di già l'ambiente e l'atmosfera energica e frizzante che faceva da padrona in quell'ambiente che sapeva di famiglia.
Stavo già meglio,l'ansia ed il nervosismo che ore prima si erano impossessati di me,erano gradualmente spariti.

E dopo diverse ore,stavo già cominciando ad abituarmi all'idea che avrei condiviso un anno accanto alla persona che non mi sarei mai potuta aspettare di incontrare.




Angolo dell'autrice: Eccomi con il nuovo capitolo gente!! u.u
Spero di non avervi fatto aspettare molto e spero vivamente che la storia che sto stendendo vi piaccia,vorrei ricevere più recensioni,anche negative o neutre che sono anche quelle più costruttive. 
Come vedete Christine ha avuto la meglio,cosa ne pensate a riguardo?
Cosa pensate che accadrà?
Spero di ricevere vostri pareri ;)
Alla prossima!


xoxo JinxxedOutlawGirl

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Capitolo 4
*** The beginning of the adventure with them. ***


Dopo aver pranzato,raggiungemmo l'hotel dove alloggiavano i ragazzi.
Non avrei mai immaginato che  ne sarei potuta rimanere affascinata,soprattutto dallo sfarzo e dall'eleganza che contraddistingueva il posto e il personale che vi lavora all'interno.

La bionda dopo essere stata alla reception,mi diede la chiave di una stanza in cui avrei dovuto alloggiare  e mi sorrise sinceramente,augurandosi che la stanza che stavo per  vedere fosse di buon gusto per me.
Salimmo per quattro piani usando l'ascensore e quando le porte dello stesso si aprirono,ognuno si diresse nella propria camera,dandosi appuntamento nella Hall dell'hotel due ore più tardi.

Ringraziai ognuno dei ragazzi e dopo aver girato due volte la chiave nella toppa,entrai nella camera,investita dal profumo di nuovo e pulito e a  differenza di molti altri alberghi,quello era sicuramente quello più elegante,il migliore che avessi mai visto prima.

Mi sedetti sul bordo del letto,mi guardai intorno e sorrisi istintivamente,lasciandomi ricadere sullo stesso  e chiudendo per un attimo gli occhi,ripensando a tutto ciò che era successo nella mattinata.
Avevo avuto la meglio,avevo soddisfatto tutti,mi ero fatta valere e non avevo perso le speranze.
Però adesso mi toccava mettere in pratica,ciò che avevo dimostrato minimamente durantre la selezione.
Avevo tutto l'occorrente a portata di mano,ma quello che mi mancava erano i vestiti,così decisi di chiamare mia madre,per farmi preparare una valigia e farmela portare direttamente in hotel.

Dopo vari lunghi ed interminabili tentativi,una voce assonnata mi rispose dall'altra parte della 'cornetta'.

"Pronto?" -rispose la mora-
"Mamma mi hanno presa alla selezione che ho fatto stamattina.." -risposi felice tutto ad un fiato,sperando che la mora fosse contenta per me-
"Oh tesoro,davvero? E ora dove sei?" 
"Sono nell'hotel in cui alloggia la band,in una stanza tutta mia e credimi è una favola questo posto,comunque piuttosto dovresti gentilmente prepararmi una o due valigie con le cose più necessarie e poi farmele portare da qualcuno qui in albergo,dovrei partire con la band e non posso non avere nulla con me" -risi- 
"Sono felice per te,tesoro. Comunque farò come mi hai chiesto,dimmi solo come si chiama l'hotel e verremmo io e tuo fratello"

Dopo aver dettato il nome e la via dell'hotel,chiusi la chiamata e attesi pazientemente l'arrivo di mia madre e mio fratello,chiudendo gli occhi e crollando praticamente subito in un sonno profondo.


 

Many hours later...



Arrivati al locale dove la band si sarebbe dovuta esibire,l'ormai famoso omone nero di nome Bill,mi accompagnò fino alla porta della stanza in cui si trovavano i ragazzi,per cominciare ufficialmente il mio lavoro.

Venni accolta dai ragazzi,come se lavorassi per loro da sempre,mi misero subito a mio agio e mi fecero  i complimenti per com'ero vestita,facendomi arrossire istintivamente e sentendomi leggermente in imbarazzo.

"Che bella ragazza.." -esordì Bryan,facendomi fare un giro su me stessa-
"Ti ringrazio,ma non credo di esserlo,piuttosto cerco di apparire e di non far fare brutta figura alle persone per cui lavoro.." -risposi prontamente,sorridendo ed annuendo-
"A parte che ha ragione Bryan e che quindi a te la bellezza non manca,ma ciò che conta è fare bene il proprio lavoro,e poi ti assicuro che con noi vedrai posti che magari non hai mai visto.." -riprese la bionda,sorridendomi ampiamente-
"Vi ringrazio infinitamente per la fiducia che riponete in me,spero di riuscire a fare bene il mio lavoro e di non deludervi mai.." 

Dopo aver piacevolmente scambiato quelle parole di circostanza,mi misi subito al lavoro,cominciando a truccare prima i ragazzi lasciando,forse volontariamente,per ultima la bionda.
Dovevo ammettere che,anche se fossero passate solo poche ore,già mi sentivo bene tra di loro.
All'impatto il gruppo da una bella impressione,sia musicalmente che umanamente,e per quanto vanno d'accordo,sembra proprio di vedere un gruppo di fratelli e sorelle.
Una volta finiti di essere truccati,i ragazzi si alzarono e andarono a controllare cosa stesse facendo lo staff tecnico dell'audio e se tutto fosse apposto e pronto,per il loro primo show in una delle più grandi città italiane.
Rimasi dunque sola insieme alla alla bionda..che fosse una concidenza?

"Con me puoi fare con calma,a me rilassa essere truccata.." -ammise,ridendo dolcemente-
"Davvero? Sei la prima che me lo dice,o meglio dalla quale lo sento dire.." -risposi tranquillamente-
"Beh,personalmente,non amo la fretta piuttosto mi piace fare tutto per bene e con calma. Le uniche volte che mi agito e divento nervosa,sono solo i periodi che precedono la tournée,sai il dover prepararti,fisicamente e psicologicamente,il dover assicurarti anche se non direttamente che i posti in cui vai a suonare siano affidabili..a volte credo che questa vita porti solo stress,ma alla fine è quello che mi piace fare e quindi cerco di passarci sopra.." -annuì energicamente,sorridendomi ampiamente-
"Ti ammiro,sai? Cioè ci sono persone che al primo ostacolo,in questo campo,si fermano.." -annuì seria,cominciando a detergerle il viso-
"Chi molla al primo ostacolo,significa che non era quello che voleva veramente fare"

La guardai dallo specchio estasiata e piena di stima nei suoi confronti,sorridendole ampiamente e continuando a lavorare,lasciando che fosse lei a parlare.

"Io per il mio lavoro,ho dovuto e voluto interrompere diverse relazioni,alcuni non sopportavano la lontanza,altri non si fidavano di me.." -annuì e sospirò,guardandomi dallo specchio-
"E quindi adesso non hai nessuna relazione?" -chiesi istintivamente,come se quella fosse la cosa che più mi premeva di sapere-
"No,l'ultima relazione l'ho interrotta qualche mese fa e stavamo insieme da poco più di un anno,pensa che anche lui è un musicista e viaggia parecchio,ma io non gli ho fatto pesare nulla,come lui l'ha fatto con me.."
"Oh,mi dispiace,non volevo.."
"Tranquilla,era meglio che andasse così,prima che entrambi prendessimo 'strade sbagliate',per la disperazione.. e tu invece? Hai qualcuno accanto?" -chiese cambiando discordo ed espressione,sorridendomi maliziosamente-
"Non esattamente,cioè è un continuo tira e molla,e questa sarà la volta buona anche per me che tronchi la storia.." -ammisi sorridendole ampiamente-
"Meglio farlo prima che dopo,ricordalo"
"Certamente,non lo metto in dubbio.."
"Mi sa tanto,che io e te avremo molto di cui parlare in questa lunga avventure" 

Rise divertita,alzandosi dalla sedia dopo che ebbi finito,stampandomi un bacio sulla guancia e raggiungendo i ragazzi dopo avermi ringraziata.
Avevo proprio bisogno di una vera e propria svolta nella mia vita,avevo bisogno di qualcosa che non fosse come al solito monotono.
E forse questa nuova avventura mi avrebbe aiutata ad avere qualcosa di diverso,qualcosa di nuovo.






Angolo dell'autrice: Mi dispiace,come al solito vi faccio sempre aspettare parecchio tempo,ma credetemi a volte è per mancanza di ispirazione,altre invece è perchè magari non ho un minimo di tempo per mettermi al pc e scrivere.
Purtroppo,non sono mai stata abituata a portarmi avanti con i capitoli prima di pubblicare una storia e questo è il 'prezzo da pagare',sia per me che per voi.
Comunque sia,la prossima storia che pubblicherò,dovrà essere portata avanti almeno di un bel pò,prima che io la possa pubblicare è.é
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e state tranquilli che non mi offendo mica se volete lasciare una recensione ;)



xoxo JinxxedOutlawGirl

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Capitolo 5
*** A sunny and funny day at the swimming pool. ***


Erano trascorsi soltanto due mesi da quando cominciai a lavorare per i ragazzi e mi sembrava che fosse già trascorsa una vita,per quanto già mi sentivo a mio agio fra di loro.
Durante la settimana avevano a disposizione due o tre giorni liberi prima di riprendere a suonare e cantare,perciò ognuno decise di dare libero sfogo a ciò che aspettava di fare,ma che nessuno faceva per mancanza di tempo.
Quindi tre ragazzi rimasero nel bus,il cantante si fece raggiungere in città dalla ragazza e io accompagnavo Sammi,l'unica ragazza della band, in giro per la città a fare un po' di shopping.


"Per la miseria! Oggi si soffoca dal caldo!" 
"Ti do ragione,però mi consola il fatto che almeno posso indossare cose scollate" -risposi annuendo e scoppiando poi a ridere-
"Beh questo si,però quando il caldo comincia a 'pizzicarti',li diventa insopportabile e allora si che ci vorrebbe un bel bagno in piscina,che ne dici ci andiamo pomeriggio?" 


La bionda si voltò verso di me,agitando un foglio di carta per farsi aria e aspettanto una mia risposta,che probabilmente sperava fosse positiva.
Sebbene ancora era passato pochissimo tempo,io e la ragazza sembravamo già avere un ottimo rapporto,come se fossimo amiche da parecchio tempo.


"Beh si dai,si può fare...almeno possiamo anche prendere un po' di sole e incontrare qualche bel fustacchione.." -risi,annuendo-
"Perfetto! Allora poi cercheremo qualcosa su internet in zona e poi magari chiameremo per vedere se sarà possibile andarci oggi stesso,visto il poco preavviso!" -esultò ed annuì energicamente,sorridendomi allo stesso tempo ampiamente-


Dopo diverso tempo arrivammo in uno dei negozi d'abbigliamento preferiti dalla bionda,un'azienda ben rinomata e presente in quasi tutti gli States.
Dopo avermi promesso che subito dopo saremmo andate in qualche negozio che piace a me,entrammo e salutammo le commesse,cominciando a guardarci intorno e a vedere perlomeno se ci fosse qualcosa che averebbe potuto interessarle.


"Con tutti i vestiti che mi ritrovo,non sembrano mai abbastanza.." -rise mentre continuava a guardare fra una fila di capi appena arrivati-
"Beh effettivamente,anche se non faccio molto spesso shopping, credo sia normale soprattutto quando si ha 'paura' di non aver nulla da indossare o quando ci sembra di mettere sempre le stesse cose." -annuì appena-
"A me sinceramente piace avere cose diverse,ovviamente la moda e lo stile me li creo io,non ci tengo a seguire nessuno,se non me stessa" -affermò,ridendo appena e proseguendo nel reparto della merce in saldo-
"Alla fine ciò che conta,moda o no, è che stia bene addosso... "
"Esattamente,prima di tutto qualsiasi cosa bisogna saperla indossare e poi viene tutto il resto.."



Many hours later...

Dopo una mattinata di shopping,io e la bionda ci recammo nel primo pomeriggio,in una fra le piscine all'aperto più frequentate nella zona.
Trovati i nostri 'camerini' ed indossati i costumi,prendemmo le tovaglie e ci avviammo con passo naturalmente femminile,ricevendo alcuni sguardi 'sbavanti' già dal corridoio,verso i nostri lettini,prenotati qualche ora prima e che fortunatamente stavano a poca distanza dalla vasca.
La bionda stese il proprio asciugamano sulla sdraio e io mi limitai a seguirne l'esempio,sedendomi e aspettando che anche lei facesse lo stesso.


"Ci sei mai venuta qui?" -le chiesi,sorridendole ampiamente-
"Anche se sono venuta spesso in zona,direi di no..perchè non sempre mi capitava di avere giornate libere tra uno show e l'altro,a volte mi è capitato di avere uno show dopo l'altro,tutti in modo consecutivo,perciò il tempo per rilassarsi era minimo.." -annuì,sorridendomi e sdraiandosi-
"Beh,effettivamente non puoi avere tutti i torti,quando hai un lavoro simile,i momenti di svago sono minimi..."



Data la popolarità della ragazza,non mi sarei sorpresa se qualcuno si fosse avvicinato per chiederle un autografo o una semplice foto ricordo per postarla successivamente nei vari e propri social networks.
Lei era stesa sulla propria sdraio,quando dopo svariati minuti si avvicinò un ragazzo dai modi gentili,chiedendoci se desiderassimo bere qualcosa di fresco.
Probabilmente era uno dei barman del posto ed evidentemente compreso nel prezzo c'era anche il servizio bar.


Dopo avermi chiesto cosa desiderassi ed avermi lasciato svegliere il mio drink preferito, la bionda ordinò per entrambe e il ragazzo poco dopo si allontanò augurandoci un piacevole soggiorno.


"Non è male come posto se contiamo che compreso nel prezzo è disponibile anche il servizio bar" -annuì convinta,sorridendo ampiamente-
"Non ti do tutti i torti,anche perchè se proprio vogliamo andare ad indagare,non tutti rendono disponibile lo stesso servizio.." -esalai pacatamente,annuendo convinta-

"Comunque sia,sono felice di aver incontrato una ragazza come te,voglio dire in poche riuscirebbero a provare ad essere mie amiche e a sopportarmi. Tu sei una di quelle alla quale andrebbe fatta una statua d'oro o meglio alla quale andrebbe consegnato un premio Nobel per la pazienza.."


La ragazza concluse la frase,voltandosi verso di me e scoppiando in una risata contaggiosa solo dopo essersi conto lei stessa di ciò che aveva appena detto.
A quanto pare,oltre ad essere di una bellezza difficilmente paragonabile,era anche autoironica e ciò mi faceva apprezzare ancora di più la sua personalità.


"Beh,io riesco a sopportare quasi tutti se così si può dire. La cosa che non sopporto sono le bugie e la falsità in genere,altrimenti posso andare d'accordo con chiunque.." 

Le risposi,annuendo convinta e notando che poco dopo si stava alzando dalla sdraio probabilmente per andare a fare il primo bagno in piscina.
Anche se cercavo di non darlo a vedere,non riuscivo praticamente a toglierle gli occhi dalla sua figura snella e chiara, ma allo stesso tempo perfetta.


"Che ne dici,andiamo a fare un bagno?"

Scossi leggermente la testa e le sorrisi con dolcezza,prendendole la mano che lei gentilmente mi aveva porso per aiutarmi ad alzarmi.
Non era una novità che ero attratta anche dal gentil sesso,però avrei dovuto contenermi nel miglior dei modi se non avessi voluto perdere il lavoro e la mia nuova amica.
 
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Angolo dell'autrice: Buonsalve a tutti quanti! u.u
Eccomi ad aggiornare con un nuovo capitolo della storia che sto scrivendo per il mio favoloso amore KowaretaTamashii *w* e colgo l'occasione di rinnovarle gli auguri!!! <3
Non è granchè come capitolo,ma volevo recuperare il tempo perso a farvi attendere (ovviamente questo vale per chi sta leggendo la storia u.u) e poi volevo fare un regalino in anticipo alla mia principessa *w* <3
Come avevo già anticipato,questa sarà una storia breve,perchè non vorrei ritrovarmi come con altre due storie, che a volte non sapevo come continuarle,soprattutto se le lasciavo abbandonate a se stesse (?) per molto tempo é.è
Perciò vorrei dare un 'avvertimento' per chi ha tempo da perdere nel leggerla.
Lo so benissimo che descrivendo una storia si devono rispettare i tempi,le scene,i caratteri ecc..
Quindi spero sia comprensibile che magari fra un capitolo e un altro ci sia un salto temporale :)
Allo stesso tempo mi premurerò e augurerò che ad ogni capitolo voi possiate capire ciò che accade in quel lasso di tempo.
E se non passerà moltissimo tempo (nella storia stessa),cercherò di collegare un capitolo all'altro senza farvi perdere il filo. u.ù
Detto questo voglio che sappiate che manca uno/due capitoli,perciò per capire la storia il famoso salto temporale ci deve stare ;)

Buona lettura a tutti quanti!


Alla prossima!

xoxo JinxxedOutlawGirl.

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Capitolo 6
*** The Death of me. ***


Dall'ultima uscita delle ragazze,manca poco più di un mese alla fine del tour della band e quindi anche alla fine del lavoro della giovane protagonista.



I ragazzi erano impegnati con un ennesimo soundcheck,che li avrebbe preparati per lo show e io come al solito ero stata priviligiata nel poter seguire le loro prove.
In quel momento mi trovavo dietro il backstage ed ero tranquillissima per un certo verso,perchè Bryan era riuscito a procurarmi un pass per permettermi di non avere problemi mentre io guardavo mentre loro provavano,anche se comunque qualcuno dello staff sapeva che lavoravo per loro.
Ma la osa che più mi assillava fra tutte era come sarei riuscita a dire a Sammi del mio interesse nei suoi confronti,prima che venisse a saperlo in qualche modo da qualcun altro.
Era ormai passato quasi un anno da quando ero in mezzo a loro e quindi in un certo senso era come se la conoscessi da ormai una vita.
Mi terrorizzavano il fatto che il tempo scorreva velocemente e quindi anche a costo di rischiare,mi sarei dovuta 'buttare',qualsiasi cosa sarebbe potuta accadere.
Diedi fugacemente un'occhiata all'orologio che portavo sul polso e mi accorsi solo in quel momento che le prove per i ragazzi erano quasi giunte al termine.
Più il tempo passava e più mi sentivo il cuore in gola ad ogni rispiro,ad ogni minima e semplice azione.
Avrebbe potuto saperlo anche da qualcuno dei ragazzi o l'avrebbe potuto capire da sola e la cosa mi rendeva ancora più ansiosa,perchè non sapevo quello che alla ragazza passasse per la testa.
Avrebbe comunque potuto far finta di nulla fino alla fine del tour,così che tutto filasse liscio.

Io comunque mi sentivo come se fossi stesa su un campo di spine.

Poco dopo vidi che ad uno alla volta i ragazzi cominciavano a venire nel backstage,Sammi rimase qualche secondo in più sul palco probabilmante per spegnere le sue tastiere,che per l'appunto erano di quelle elettriche.
Appena abbandonò il palco e raggiunse anche lei il backstage,le uniche parole che mi sentì riferire furorono 'Vieni,dobbiamo parlare..' dopodichè calarono le tenebre davanti ai miei occhi e cominciai ad andare nel panico.
Il suo viso e la sua voce furono talmente incolore che non mi facevano presagire a nulla di buono.
Gli altri ci guardavano come interdetti,forse avevano capito il perchè,mentre  io la seguii prontamente verso il suo camerino,richiudone la porta non appena entrambe fummo dentro.
Più i secondi passavano,più avevo la sensazione che andavo in contro ad un discorso adiroso o perlomeno qualcosa che gli si poteva avvicinare.
Vidi che si sedette su uno dei sgabelli posti davanti allo specchio mentre teneva le mani giunte,stringendole molto probabilmente per il nervosismo.



"Quando avevi intenzione di dirmelo,mh?"
"Di..dirti cosa,scusa?"  -risposi ingenuamente-
"Avanti Christine,non continuare a prendermi in giro ancora,cosa ti costava parlarne direttamente con me? Cosa ti costava dirmi che ti piacevo?"


Sebbene sapessi dove voleva andare a parare col discorso,rimasi ugualmente pietrificata dalle sue parole e dalla rabbia che esse contenevano.
Si poteva capire lontano un miglio che era delusa perchè non avevo parlato di questo mio interesse con la diretta interessata,ma avevo avuto anche io le mie buone ragioni.
Non avevo quasi forza per replicare,però mi feci coraggio e presi parola.


"Ti sembra che sia una cosa facile di cui parlarne? Ti sembra che sia facile esprimere l'interesse verso una persona,soprattutto se quest'ultima è del tuo stesso sesso? Io cosa ne potevo sapere di come avresti reagito eh? Cosa ne potevo sapere se dopo avertelo confessato,magari avrei potuto perdere anche il lavoro perchè mi avresti voluta e potuta allontanare?Non potevo e volevo rischiare perchè c'erano in gioco tante cose,soprattutto la fortuna di stare accanto ad una persona splendida come te e ad avere un lavoro che non tutti possono avere. " -ribattei con lo stesso tono di voce-

"Al giorno d'oggi non è mai prudente fare rivelazioni simili,soprattuto se non sai come la pensa la persona in questione.."

 Ripresi a parlare con un tono di voce triste,sedendomi su una poltroncina e portandomi le mani al viso,sapevo bene che non era finita li.

"Se quasi in un anno tu non sei riuscita a dirmi nulla,vuol dire che di me conosci pochissimo,perchè ti voglio ricordare che abbiamo fatto anche un accenno su questo argomento eppure sembra che tu non te lo ricorda." -rispose quasi acidamente-

"Cazzo Sammi,allora non lo vuoi capire? Avevo una fottuta paura di perderti e di perdere il rapporto che stavamo costruendo. Ho sempre e solo ricevuto delusioni in amore e prima di precipitarmi in una situazione spiacevole,per l'ennesima volta,ho preferito pensarci."

"Non ci sono scuse che tengono, dovevi dirmelo subito a qualsiasi costo e non aspettare che io venissi a saperlo da qualcun altro. E ora se non ti dispiace vorrei rimanere da sola.."



Sapevo benissimo che le sue parole e i suoi comportamenti erano dettati dalla rabbia e dalla delusione,ma anche lei avrebbe potuto mettersi per un attimo nei miei panni.
La Sammi razionale che conobbi quasi un anno addietro era per un momento scomparsa,dando spazio a quella irascibile e acida.
Nemmeno a farlo apposta,qualcuno bussò alla porta del camerino,probabilmente sentendo da lontano le urla che tempo niente si erano elevate durante il nostro discorso,chiedendo se fosse tutto apposto e ricevendo una risposta affermativa da parte della bionda.
Io mi alzai  dalla comodissima poltrona in pelle scura per assecondare rihiesta della bionda e dopo aver aperto la porta,abbandonai quella stanza delusa ed in parte anche sconfitta.
Se c'era una cosa che davvero desideravo non accadesse mai era sicuramente perdere la sua amicizia o comunque il rapporto che stavamo costruendo dall'inizio,basato sulla sincerità e la fiducia.
Speravo vivamente che la bionda provasse a comprendermi e a perdonarmi.

Tenevo lo sguardo basso,mentre sentivo la voce del cantante che mi veniva incontro a chiedermi cosa fosse successo e se fosse tutto apposto.
Io riuscì ad annuire semplicemente e a sussurrare qualcosa come
'Andrà meglio,spero',sorpassando poi le figure dei ragazzi e guardando delusa soprattutto Ryan,l'unico che sapeva qualcosa in più,rispetto agli altri,del mio piccolo 'segreto'.
Il ragazzo scosse di poco la testa e la chinò dispiaciuto,magari non l'aveva fatto intenzionalmente,ma ora principalmente per colpa sua il mio rapporto con la bionda rischiava di andare distrutto.

Uscìì da quell'enorme struttura simile in tutto e per tutto ad un Palasport e senza  scomodare l'autista del bus,cercai di fermare un taxi per dirigermi nell'hotel in cui alloggiava la band,me compresa,ovviamente come parte dello staff.
Una volta salita su quella macchina,diedi le giuste indicazioni all'apparentemente simpatico signore di colore,abbandonandomi poi contro il sedile e fissando le luci della città che scorrevano e rimanevano dietro di me,man mano che si procedeva con il percorso da seguire.
Speravo davvero che all'indomani mi sarei potuta svegliare ed avrei potuto constatare che era solo un brutto sogno,un incubo.


 
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Angolo dell'autrice: Eccomi di nuovo tra voi! ;)
A differenza tra l'ultimo e il penultimo capitolo non è passato così tanto tempo perchè aggiornassi dai u.u
Comunque sia,per chi stesse leggendo "silenziosamente" in questo capitolo c'è il famoso 'salto temporale',ho dovuto dovuto ricorrerne se non volevo dilungarmi oltre al significato che ho voluto dare alla storia,che sebbene possa essere già visto in altre fanfiction,qui di diverso sicuramente c'è il fatto che i personaggi sono due ragazze e che comunque una di queste è più famosa rispetto all'altra,ovviamente u.u
Comunque sia attendo impaziente qualcuno che si faccia avanti per qualche recensione,non mangio mica eh? ;)
Detto questo vi auguro buona lettura
Alla prossima!


xoxo JinxxedOutlawGirl

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Capitolo 7
*** Enlightenment's day. ***


Sammi's point of view

Mi ritrovavo stesa sul lettino della zona notte del nostro tourbus,intenta ad ascoltare un pò di musica e rilassandomi allo stesso tempo leggendo uno dei miei libri preferiti,un classico del genere horror.
Cercavo di distrarmi per non pensare ad altro,per non pensare a tutto ciò che ultimamente era successo.
Mancava una settimana,più precisamente due show alla fine del nostro tour.
Ed era passata poco più di una settimana da quando, io e Christine,avevamo discusso.
Anche se inizialmente tutto ciò che era prevalso fu rabbia e delusione,so di aver comunque sbagliato con lei.
Avevo alzato parecchio la voce e come se non bastasse,non le avevo dato modo e tempo di spiegarmi tutto per filo e per segno.
Se non fosse stato per il fatto che lei comunque ha un carattere tosto tanto quanto il mio, non avrebbe avuto nemmeno la forza di rispondermi e dirmi in parte quello che pensava.

In questa settimana che avevamo libera,ognuno si dedicava come al solito ai propri hobby ed interessi.

Christine era stata la maggior parte del tempo fuori con i ragazzi,che nel frattempo avevano avuto modo di chiederle scusa per quello che era accaduto.
L'unica che ancora non si era mossa per chiedere scusa, per come più che altro l'avevo trattata,ero io.
Mi alzai quindi dal lettino,aprii la mia valigia e scelsi accuratamente ciò che avrei dovuto indossare.
Presi un paio di shorts,una canotta nera con su scritto 'sweet death' e un paio di stivaletti corti fino alla caviglia e che assomigliavano tanto ad un paio di anfibi.

Controllai e mi assicurai che a nessuno dei ragazzi servisse il bagno,dopodiche vi entrai e mi spogliai,pronta per una doccia fresca e al tempo stesso rigenerante.
Dopo circa una mezz'oretta,uscii dalla doccia mi asciugai e mi vestii,truccandomi e sistemando con cura i miei lunghi capelli che in quel momento non avevano alcun colore definito.

Sapevo che la ragazza al momento era fuori con Ryan,però pensai lo stesso di mandarle un messaggio per avvertirla che avrei voluto e dovuto vederla.

Dovevo fare di tutto se non volevo perderla.



Perciò aprii la casella dei messaggi,scelsi il mittente e composi il seguente messaggio:

'Fra un paio di ore al parco divertimenti più famoso della città,Ryan lo conosce, fattici portare.
Sammi.
'

Speravo davvero con tutta me stessa che capisse e accettasse di vederci,anche se il mio solito modo di scrivere messaggi non dava nemmeno la minima facoltà di scelta.
Sospirai e poggiai il cellulare in un angolo dove non si potesse rovinare, finendo intanto di prepararmi.




Christine's point of view

Rimasi come pietrificata alla vista di quel messaggio, dopo una settimana si era decisa di parlarmi e anche se avrei avuto più ragioni io a fare la sostenuta, non riuscivo proprio ad avercela con lei.
Nel frattempo quella settimana ebbi modo intanto di chiarire con i ragazzi,che si scusarono di aver in qualche modo fatto da 'spia'.
Capivo bene che alla fine si conoscevano da più tempo fra loro,ma ciò non aveva giustificato la loro azione, decisi comunque di perdonarli.
Nello stesso momento che Ryan continuava logorroicamente a parlarmi di tutti gli evenimenti della sua vita,io mi spensi per un attimo, mi estraniai dal mondo e lui finalmente solo dopo un pò se ne accorse.


"Qualcosa che non va?" 

"Sammi mi ha appena scritto.." -risposi ancora incredula-

"Beh? Dai è una bella notizia,poi comunque avrebbe dovuto fare comunque lei il 'primo passo' visto che era comunque in torto nei tuoi confronti.."

"Si lo so,ma non me lo aspettavo..non da una dal carettere come il suo.."

"Testarda e orgogliosa? Si la conosciamo benissimo,ma quando vuole sa anche sciogliersi e chiedere scusa, comunque cosa ti ha scritto?" -chiese interessato-

"Mi ha scritto che vuole vedere fra un paio di ore al parco divertimenti più famoso della città e mi ha aggiunto di farmici portare da te,perchè tu lo conosci.."

"Ahh si,quello in centro città! Ti ci porto volentieri se questo serve a farvi chiarire.." -sorrise ed annuì energicamente-



Sorrisi appena ed annuì istintivamente.
Anche se quelle situazioni la maggior parte delle volte mi mettevano più ansia che altro,avrei dovuto prendere un respiro profondo e affrontare la situazione, se non avessi voluto allontanarmi da lei anche come amica.
Finimmo di fare il giro dei negozi e dopo un pomeriggio all'insegna dello shopping,fermammo un taxi per dirigerci verso il parco divertimenti dove avrei dovuto incontrare la bionda.


Appena arrivati,Ryan mi assicurò che avrebbe portato lui le buste con i miei acquisti sul bus e mi augurò buona fortuna per il mio incontro che si sperava potesse essere chiarificatore e riappacificatore al tempo stesso.
Notai con stupore che il parco dei divertimenti era immenso, io infatti a confronto mi sentivo la metà di una formica.
Nonostante la marea di gente che entrava ed usciva,riuscì ad addentrarmi all'interno,cercando con lo sguardo la bionda.
Non mi aveva detto dove ci saremmo precisamente ritrovate,ma non mi ci volle molto per trovarla.


Riuscì ad intravedere la ragazza,seduta su una panchina poco più lontana da dove, al momento, mi trovato io.
Feci pochissimi passi,quando il cellulare cominciò a squillarmi.
Era lei.


"Sono a pochi passi da te.." -risposi-

Lei si voltò e guardò in ogni angolo possibile e quando mi vide,chiuse il cellulare senza nemmeno rispondermi.
Sembrava serena e nervosa allo stesso tempo e mi auguravo che non me ne sarei tornata sul bus più a pezzi di quanto me ne tornai in hotel  quel pomeriggio di quando discutemmo.


Ci avvicinammo l'una all'altra e ci guardammo negli occhi per diversi minuti che parvero infiniti.
Riusciva ad essere davvero bella con qualsiasi cosa indossare e riusciva ad apparire tale ai miei occhi anche dopo aver litigato.
Si inumidì istintivamente le labbra e sospirò.


"Mi dispiace,non volevo essere così dura e tanto più non avrei voluto alzare la voce con te. Ma quando si scoprono certe cose che ti riguardano non puoi fare a meno di rimanere delusa. E' vero avrei dovuto darti più tempo di quanto tu ti sia presa per rispondere e dirmi ciò che pensi,però purtoppo ho un carattere talmente tremendo che non da scampo a nessuno. Per me non è facile scusarmi,ma con te lo faccio perchè dopo tutto questo tempo,sebbene minimo rispetto a quanto ci vuole per instaurare un'amicizia, non ti voglio perdere."

Continui a lasciarla parlare,ad ascoltarla e quasi alla fine abbassai lo sguardo.

Sentivo che ancora era delusa e che stava facendo un enorme sforzo a scusarsi,sebbene in quella circostanza aveva più torto lei, per come mi aveva trattata.
A me bastava e accettavo le sue scuse,perchè in quel momento mi ritrovavo in parte nella sua stessa situazione, non avrei voluto perderla per nessuna ragione al mondo.

A quel punto alzai lo sguardo e le sorrisi,guadagnandomi anche un sorriso da parte sua.



Era incredibilmente bella in tutte le espressioni che esternava.
Era bella se rideva o se era incazzata.
Era bella quando era applicata nel suo lavoro o rilassata durante una pausa.
Era bella quando scherzava e si impegnava a farla pagare ai ragazzi dopo gli scherzi subiti.
Era incredibilmente e stupendamente bellissima sotto qualsiasi aspetto.



"Avevo paura che fino alla fine del mio incarico, non mi avresti più parlata. Mi addormentavo col terrore che non mi avresti più guardata e che ti avrei persa. Non avrei voluto assolutamente discutere con te e se ne avessi avuto il coraggio te ne avrei parlato direttamente,ma non ero sicura, tu l'avresti potuta prendere bene ma se fosse stata qualcun'altra al posto tuo mi avrebbe mandata a quel paese in men che non si dica. Mi dispiace non avertelo detto direttamente,ma avevo paura."

"Quella che si deve scusare sono io. Soprattutto per come ti ho trattata,per averti fatta sentire uno schifo e per averti fatta piangere..."

"Maledizione Ryan,sempre il solito.." -borbottai-

"Non avercela con lui,perchè se non fosse stato anche per Ryan non saremmo qui a cercare di chiarire. Voglio dire,ci sarei comunque arrivata da sola,ma lui mi ha motivata e incitata a farlo,perciò per questa volta la passerà liscia..." -rise appena,ravvivandosi i capelli con un gesto naturale-

"E va bene, allora vuol dire che non tortuerò Ryan per questa volta.." -risi-

"Oh no dolcezza, questa notte nessuno dei ragazzi la passerà liscia,soprattutto lui.."



Scoppiammo entrambe a ridere e solo dopo esserci riprese,ci incamminammo sempre più all'interno del parco divertimenti, ritornando per qualche ora anche noi bambine.





Angolo dell'autrice: Hola guapiiii (?) *w*
Sono ritornata con un nuovo capitolo (direi tempo record (?) ) e l'ho scritto in un solo giorno perchè mi sentivo perticolarmente ispirata, anche se alla fin fine non è granchè.
Comunque sia spero vi piaccia e vorrei tanto sapere cosa ne pensate, ho sempre accettato qualsiasi tipo di recensione anche con critiche, moderate però ;)
E in aggiunta vorrei dirvi che questo è il penultimo capitolo,perciò ditemi cosa vorreste che magari succedesse nel prossimo e ultimo. 
Detto questo vi auguro buona lettura.

Alla prossima!


xoxo JinxxedOutlawGirl.

to my beautiful girl and only one love, KowaretaTamashii

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