~~Capitolo 2
Mia madre rientrò in stanza bianca in volto, la guardai perplessa e un po’ perplessa e MOLTO preoccupata.
Ma lei scosse la testa come cercando di cacciare un brutto pensiero dalla testa e poi avvicinandosi a me,
e cercando di parlare nella maniera più rilassata possibile, mi disse “Ho parlato con la dottoressa. Tutto ok,
solo non hanno capito perché sei svenuta e, sai come sono, finché non trovano una motivazione valida non
si fermano ahahah” finendo con una risata nervosa. “Quindi che vuol’dire?” Chiesi sapendo già la risposta
“Devi rimanere un altro po’ qui. Ok?” Disse guardandomi negl’occhi. Avevo sempre amato i suoi occhi,
marroni cioccolata, profondi, e sinceri. Guardandola negl’occhi riuscivo sempre a capire il suo stato d’animo,
e in quel momento era decisamente preoccupata. Quell'espressione era in contrastato con il suo volto.
Quel giorno aveva fatto i boccoli, bellissimi, che con il colore rosso dei suoi capelli creava una fontana di colore.
Amo mio madre, è sempre stata comprensiva e dolce con me, ed era sempre pronta a dirmi qualcosa di dolce.
“Ora vado a prenderti il pigiama , lo spazzolino e il cambio per domani. Vado e torno” E sorridendomi andò via.
Io non risposi nemmeno, ero molto scossa. Fino a quella mattina ero in palestra, a fare educazione fisica,
come ogni settimana. E poi in un secondo era tutto cambiato, ero   in un ospedale, senza sapere bene il motivo,
e qualcosa mi diceva che ci sarei rimasta per molto. Accanto al mio letto c’era la finestra e così riuscivo a guardare fuori,
era buio e le uniche luci erano quelle di qualche lampione e quelle di una città non molto lontana.
Solo in quel momento notai che attorno all'ospedale c’era un campo di ulivi. Anche se non riuscivo a vedere molto,
domani avrei controllato. “Ciao!” entrò un infermiera che portava dei  piatti. Me li mise d’avanti e aprì la pellicola che li
proteggeva e un odore disgustoso partì da uno dei  piatti “Che è sto schifo?!” chiesi disgustata.
L’infermiera sorrise divertita e disse “Cos'è? Non lo sapevi che che non sei in un ristorante a cinque stelle?
Ma se vuoi porto tutto via” E già aveva presi piatti “No, no. Ferma. Lascia qui” E la donna rise soddisfatta.
Stavo morendo di fame, chissene frega se il cibo non è proprio buonissimo! E poi si sa che all'ospedale le cose fanno schifo.
Iniziai a mangiucchiare qualcosa e effettivamente non era così male quel petto di pollo! O era la fame a farmi sembrare tutto così buono?
Non si dice forse “La fame è il miglior condimento”? L’infermiera tornò quando già avevo finito tutto “vedo che “sto schifo” ti è piaciuto, eh?”
Non risposi, ma che voleva questa? Bha! “Che ore sono?” Chiesi mentre stava per uscire   “Come si dice? Per…”
“Che vuol’dire? Per me!” L’infermiera scoppiò a ridere e poi guardando l'orologio al polso disse “10.30 è tardi. Vedi di dormire”
e così andò via
. Rimasi a guardare il vuoto, provavo una strana sensazione.  Un misto di malinconia e tristezza che mi appesantiva il cuore,
mi veniva quasi da piangere, ma anche se mi sentivo la gola stringersi non uscivano lacrime.  Decisi di seguire il consiglio
dell’infermiera e di provare a dormire, riuscendoci.

*ANGOLO AUTRICE*
Ma da quanto tempo non scrivo DD: Troppo! Vi chiedo umilmente perdono per questa mia assenza ma i miei prof sono
le persone più malvagie del mondo >:C e mi hanno organizzato tutti i compiti in una settimana, e io sto studiando come una matta T.T.
E che altro dire.... il mio pc non mi fa fare l' html D: MI odiano tutti :'C
Beh che altro dire? Recensite :D

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