Due nightmaren umani

di EmilyG66
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** In un altro mondo, in un altro modo ***
Capitolo 3: *** Cercando di andare d’accordo ***
Capitolo 4: *** Imbarazzante ***
Capitolo 5: *** Da soli. ***
Capitolo 6: *** Dolce nostalgia ***
Capitolo 7: *** Amare fino in fondo ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


C’è un mondo in cui tutti i ragazzi voglio andare, un posto nel quale puoi entrare solo se stai dormendo, questo luogo è chiamato
Night-dimension ed esso crea un paradiso chiamato Nightopia.
Colui che lo visita viene detto Visitatore perché proviene da un altro mondo, il mondo della veglia.
Nightopia vive attraverso il cuore di un visitatore che può possedere cinque Ideya, cioè frammenti del cuore che hanno la forma di sfere.
Si distinguono in colori: rosso, giallo, verde, blu e bianco.
Rappresentano il coraggio, la speranza, la crescita, l’intelligenza e la purezza.
Per raggiungere Nightopia si devono passare attraverso delle porte situate nel Dream Gate, una piazza circolare con una fontana al centro.
Le porte collegano vari posti con diversi paesaggi e climi.
Qui vivono Nightopians, piccole creature alate e con l’aureola e a volte si intravedono alcuni Octopaw, creature blu somiglianti a polipi.
Queste adorabili e innocue creature vivono la loro infinita esistenza quasi indisturbate.
Si avete letto bene, quasi indisturbate.
Infatti lontano dal Dream Gate si trova un posto chiamato Nightmare.
Si suppone che sia un castello ed è il luogo di origine dei Nightmaren, esseri temuti e spaventosi muniti di potere e al servizio di un Dio chiamato Wizeman.
Esso infatti progetta di radere al suolo Nightopia in modo da ottenere il dominio del mondo dei sogni.
Le sue creazioni, i Nightmaren sono molto forti ma tra tutti una si è ribellata al suo destino e d’allora protegge, con l’aiuto dei visitatori, Nightopia.
Lei è la giullare Nights.
Si pensa che sia stata creata insieme ad un altro Nightmaren suo pari, Reala ma nonostante ciò sono molto differenti.    
Anche se sono tutti e due simili a degli umani, non hanno il naso e le loro gambe finiscono con dei piedi ma senza dita. Hanno poi un paio di corna (qualcuno crede che sia un cappello) sull’estremità della testa e non sembrano avere orecchie.
Nights indossa sempre: un paio di pantaloni stretti viola con disegni sulle cosce bianchi, verso i piedi sembra indossare un paio di “scarpe” fucsia chiaro con una striscia gialla e il resto viola.
Per la parte superiore del corpo indossa una specie di corpetto fucsia e rosso con le maniche un po’ larghe di colore bianco sempre con dei disegni e verso le mani ha un motivo triangolare giallo e viola.
Sul suo petto come accessori sono presenti piccoli pezzi di diamanti per rimpiazzare i bottoni e un’enorme diamante rosso al centro.
Alcuni credono si tratti del cuore di Nights o di un pezzo di ideya che le dà coraggio.
Ha poi un viso rotondo e roseo con dei bellissimi occhi blu (c’è chi dice viola) e una pupilla simile a quella di un gatto.
Le sue corna sono di colore viola, colorate a motivo circolare e alternato, da un viola più scuro.
Il suo “gemello” è diventato suo rivale da quando lei ha lasciato i Nightmaren e quasi sempre tocca a lui cercare di riportarla a Nightmare.
Reala è un Nightmaren (come Nights) di primo livello, cioè più forte e creato per primo, lui è maligno ed è il capo delle forze del regno di Nightmare.
Lui indossa dei pantaloni somiglianti a collant bianchi, un paio di scarpe rosso fuoco sempre con sfumature più scure e con disegnate un paio di fiamme rivolte in basso.
Verso il bacio sembra avere una specie di cintura d’orata con attaccati ai fianchi due strani pezzi su cui sono disegnate sopra altre fiamme.
Sul petto porta un gilet, sempre rosso, con fiamme disegnate e un medaglione d’orato con una pietra rotonda viola e verso il collo ha un paio di piume attaccate con un pezzo di tessuto come quello dei pagliacci, viola.
Ha le braccia scoperte, è ben visibile la carnagione chiarissima (bianca) e i muscoli.
Al posto dei guanti bianchi che Nights porta, lui indossa dei guanti senza dita neri e che si allargano giù lungo il gomito in maniera più erta sempre con delle fiamme disegnate.
Anche lui ha un viso rotondo ma poco visibile poiché porta sempre una persona. Cioè una maschera datagli da Wizaman che permette a lui e a Nights, se la indossano, di trasformarsi in delfini, razzi e draghi con i relativi poteri. (Nights non la indossa quasi mai perché è simbolo di fedeltà verso Wizeman).
La sua maschera è differente da quella di Nights perché sembra avere un naso e delle piume nero verso i contorni finali.
Al contrario, quella di Nights non ha un naso ma ha un diamantino al centro della maschera con sopra tre piume azzurre.
Reala ha delle labbra nere e verso gli occhi, ben coperte dalla maschera ha due cicatrici sempre nere. I suoi occhi sono celeste ghiaccio e fanno d’avvero impressione paragonati a quelli blu oceano di Nights.
Infine Reala ha un paio di corna rosse che variano anche loro con toni rosso scuro (che qualcuno scambia con il colore nero) ma sono un po’ più grandi e arcuate di quelle di Nights verso la fine.

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Capitolo 2
*** In un altro mondo, in un altro modo ***


Come al solito Nights era al Dream Gate e si stava annoiando.
Tra qualche minuto sarebbe andata dai Nightopian con Owl, un vecchio gufo chiacchierone, quando sentì un suono strano e molto familiare che sembrava un fischio.
La giullare viola si preparò a ricevere degnamente la comparsa del suo rivale, Reala. Lui infatti arrivò dall’alto. Era vestito coi soliti abiti, e come al solito voleva portare via Nights e trascinarla a Nightmare con lui.
- Reala, ancora tu?! Dovresti lasciare a qualcun altro il compito di riportarmi a Nightmare, cominci ad avere una certa età…- lo schernì allusiva con le mani sui fianchi nella sua posa comune.
Lui sorrise ironico e con un po’ di disprezzo.
- Ti ricordo che io e te siamo stati creati insieme quindi anche tu hai la mia stessa età.-
Lei alzò gli occhi blu al cielo poi li rivolse di nuovo verso il nightmaren rosso che continuò- E poi chi meglio di me riesce a stare al tuo stesso livello? Se c’è qualcuno che deve riportarti da Wizeman quello sono io, e ho intensione di utilizzare ogni mezzo a mia disposizione!-
Detto questo fece comparire l’area di lotta con le relative sfere.
Essa compare solo quando Reala sprigiona il suo potere. Appare infatti, sulla testa del Nightmaren, una stella gigante rossa con, attaccate su tutte le punte, dei cerchi rossi da dove escono fuori delle sfere viola più grandi dei due Nightmaren.
Essi ci si agganciano cominciando a ruotare con le sfere aspettando il momento migliore per lanciarle. Queste, se tenute troppo, cambiano colore da giallo a rosso e infine esplodono.
In altre parole sono come delle bombe e lo scontro avviene in aria.
Nights osservò l’area preoccupata.
"Se ha intensione di combattere qui dovrò stare attenta. Potremmo distruggere tutto il Dream Gate, ma non per questo mi tiro indietro" - pensò e volò per cominciare la sfida “uno contro uno”.
I due nightmaren continuarono a lottare per un bel po’.
Reala cercava di prendere in pieno Nights e lei afferrava tutte le sfere distruggendole o facendole esplodere tra loro, o rimandandole verso Reala.
Lui riuscì a tirare una sfera alla sua rivale come diversivo e cominciò ad aprire il portale che usava per spostarsi negli altri mondi e dove aveva fatto precipitare una volta sia Will che Helen. I due visitatori erano finiti poi nei mondi opposti. Questo era circolare e di colore nero, si formava sotto i suoi piedi come faceva un giro. Era già stato colpito due volte e la terza sarebbe stata quasi fatale, non voleva farsi male come l’ultima volta. Era meglio ritirarsi finché poteva, tanto non gliel’aveva di certo ordinato Wizeman di combattere e morire per riportare Nights a “casa”.
Era più importante lui di lei, no?
Mentre il nightmaren stava per defilarsi percepì una sfera vicino a lui e la schivò, nello stesso tempo si mosse anche il portale sotto di lui più vicino.
Come si spostò vide piombargli addosso Nights e finirono entrambi nel portale. Questo li avrebbe teletrasportati nella zona dove Reala voleva andare, cioè a Nightmare, ma un’esplosione fece andare in tilt il portale ed esso si chiuse.
Intanto nel Dream Gate sparì la zona di combattimento e anche i due nightmaren precipitando chissà dove.
Nights riaprì gli occhi e si trovò in un salone, probabilmente nel mondo umano perché non riusciva a distinguere nessun oggetto familiare.
Sentì poi una voce.
:-Si mamma resterà da noi per un po’, è una mia amica, grazie. Ciao.
La nightmaren provò a volare ma non ci riuscì, non capiva cosa non andasse finché non si guardò ad uno specchio.-
Era umana.
Aveva i capelli biondi, lunghi e lisci. Due occhi sempre di color blu zaffiro e il resto: un naso, orecchie, due mani, due piedi.
Non ne fu spaventata ma piacevolmente sorpresa.
Si era sempre domandata come sarebbe stata da umana e, modestamente, era uno schianto di bellezza. Dimostrava più o meno diciotto anni.
Indossava poi un corpetto rosso e viola a maniche bianche e lunghe e un paio di pantaloni viola con scarpe viola.
Ovviamente tutto senza le decorazioni o i gioielli.
L’abbigliamento, fortunatamente era molto familiare.
Arrivò la persona che probabilmente l’aveva aiutata.
Un ragazzo dai capelli neri corti, due occhi marroni e un corpo da forse sedicenne dentro una tuta verde.
:-Ciao.-
Le disse sorridendo.
:-Ciao.-
Rispose Nights.
:-Chi sei?-
:-Io sono Michael i miei genitori ti hanno vista svenuta fuori da casa nostra e ti hanno portata qui, poi sono andati a lavoro. Come al solito.-
La “nightmaren” annuì.
:-Piacere di conoscerti Michael io mi chiamo Nights.-
:-Nights? Notti? Nome curioso.-
Lei sospirò divertita.
:-Certo sono una nightmaren.-
:-Una cosa?-
:-Credo che dovrò spiegarti un po’ di cosette.-
La giullare viola le spiegò per un’ora intera di lei, della sua casa e dei suoi amici.
:-Ah ah ah.-
Ridacchiò il ragazzo.
Nights mise le mani sui fianchi.
:-Non mi credi?-
:-Ah…non esattamente.-
Lei sbuffò.
:-D’accordo, pazienza. Ora devo riuscire a mettermi in contatto con Owl o con i visitatori, o sarò costretta a rimanere qui per sempre.-
Un brontolio si sentì provenire dallo stomaco di Nights.
:-Oh ho fame…-
Michael disse:-Ora ti insegno io qualcosa del mio di mondo.-
Nights sapeva di alcuni oggetti umani, ne aveva letto nei libri a nightmare ma mai avrebbe pensato alla tv così favolosa o allo stereo!
Da loro la musica si faceva con gli strumenti invisibili…oh come le mancava il suo flauto o volare per il cielo in mezzo alla natura.
Michael per distrarla aveva deciso di portarla al parco.
Nights in effetti si sentì meglio camminando un po’.
:-Allora, dimmi gli altri nightmaren del tuo mondo come sono? Belli?-
:-Neanche uno…-
Le venne in mente come un fulmine a celo sereno:-Reala!-
:-Chi?-
Chiese Michael.
:-Un tuo amico?-
Nights scosse la testa.
:-No affatto! Beh la cosa è un po’ più complicata di così.-
Continuava a pensare a che fine avesse fatto.
Mentre camminarono la nightmaren notò in quel parco un ragazzo somigliante a Reala.
Era alto con capelli neri e lisci fino alle spalle con la pelle bianca, gli occhi non si vedevano bene, ma si capiva che faceva sport poiché era muscoloso e anche lui doveva avere diciotto anni.
Indossava una maglietta bordò e un paio di pantaloni bianchi con scarpe rosse.
Il ragazzo sembrò accorgersi di lei e, senza darle tempo di reagire si mise a correre verso di lei dicendo:-Nights!-
:-Reala?-
Non le rispose e le fu subito addosso facendola cadere a terra.
Le si mise sopra a cavalcioni e le strinse la gola.
:-Nights ti ho trovata! È tutta colpa tua!-
La nightmaren si dimenava.
:-Reala! Lurido burattino! Aspetta che mi rialzo e te la vedrai con me!-
:-Non te lo permetterò!-
Nessuno sembrava rendersi conto che erano in un luogo pubblico umano.
Michael era stupito e si guardava intorno mentre altre persone osservavano la scena.
:-Reala!-
Urlò una ragazza dai capelli neri e corti con un ciuffo tinto di rosso correndo verso di loro.
Portava un completo (gonna e maglietta) tutto nero.
Il nightmaren era troppo occupato per guardarla.
:-Cosa vuoi ragazzina?!-
Arrivata riprese fiato.
:-Ti ho detto di chiamarmi Katy! Cosa stai facendo?! Scendi subito da lei!-
:-Lei è Nights, è merito di questa traditrice se sono qui!-
Urlò infuriato e non lasciandola.
:-Ah quindi la cattiva sarei io?!-
Rispose lei, intanto la gente sconvolta mormorava.
:-Ma che vergogna. Guardali. Ma come si permettono, ci sono dei bambini! Che depravati.-
Michael e Katy si guardarono un momento.
:-Reala scendi da Nights, vi stanno guardando tutti.-
:-Perché mai dovrei farlo?! Io voglio ucciderla!
:-Non sembra proprio, da noi quella posizione vuol dire un’altra cosa…-
Rispose Katy rossa per la vergogna.
:-E che cosa vorrebbe dire eh? Noi facciamo sempre così vero?!-
Chiese alla nightmaren sotto di lui.
:-Sì!-
Ammise ringhiando ricordando le innumerevoli sfide in cui lei si trovava con la schiena a terra e Reala sopra.
Alla fine i due ragazzi riuscirono a separare brevemente i due nightmaren e a portarli a casa di Michael.
Si misero tutti e quattro a sedere sul divano.
:-Ora, spiegateci tutto da capo.-
Disse Katy.
:-Io non ho niente da dirvi, sono affari miei.-
Cominciò Reala imbronciato guardando Nights.
Lei si girò dalla parte opposta.
:-Siamo stati entrambi creati da Wizeman, il nostro padrone, per impadronirci del: coraggio, della speranza, della crescita, dell’intelligenza e della purezza dei ragazzi come voi che visitano il nostro mondo. In poche parole siamo i cattivi e siamo fratelli. Wizeman voleva distruggere Nightopia, un posto meraviglioso e io mi sono opposta. Nessuno degli altri nightmaren mi ha mai perdonato per questo, specialmente Reala.-
Disse il nome sprezzante.
:-Come potevo?! Ci hai tradito e voltato le spalle!-
Nights non disse niente poi riprese.
:-Comunque, noi lottiamo spesso e questa volta abbiamo esagerato. Per un incidente siamo qui.-
:-Come tornerete a casa?-
I giullari si guardarono.
:-Non lo so, proverò a vedere se Owl riesce a contattarmi, sarà preoccupato.-
Disse Nights pensando al panico del gufo.
:-Povero vecchio pennuto da spennare.-
Ammise Reala ridacchiando.
:-Chissà quanto ci metterà Wizeman ad accorgersi che il suo nightmaren preferito, nonché comandante delle forze di nightmaren non c’è…-
Ipotizzò Nights facendo suscitare la rabbia del suo gemello che prontamente la presa e la immobilizzò al muro.
:-Se ti uccidessi qui saresti più contenta?-
Chiese stando faccia a faccia con lei.
Nights solo si tenne il collo.
:-Voi vi odiate a morte vero?-
Chiese Michael preoccupato.
:-Sì.-
Dissero in coro guardandosi negli occhi.
:-Al parco le persone non avranno pensato di sicuro questo.-
Ridacchiò Katy.
:-Che intendi dire?-
Chiese Reala voltandosi poco, poco indietro verso la ragazza che lo aveva trovato come Michael con Nights.

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Capitolo 3
*** Cercando di andare d’accordo ***


:-Beh da noi se un ragazzo sta sopra una ragazza vuol dire solo due cose. O che vuole farle del male e violentarla…-
Disse Michael lentamente.
:-O che l’ama così tanto da…baciarla e…beh il resto…-
Katy si fermò cercando far intuire quello che tutte le persone avevano pensato.
Gli occhi dei due nightmaren si allargarono, segno che avevano capito cosa cercavano di dire.
Reala lasciò subito Nights e scoppiò in una delle sue risate.
Nights invece era rossa, non aveva mai pensato che Reala in quelle pose cercasse di baciarla o “peggio”.
Wizeman aveva insegnato loro che era un modo per immobilizzare il nemico e strozzarlo, non che era un’espediente per…insomma lei non ci aveva mai pensato e credeva neanche Reala.
Ora sarebbe stato imbarazzante stargli sotto.
:-Ragazzini, ne ora ne mai io penserò a questa traditrice –indicò Nights – in quel modo!-
:-Nemmeno io!-
Rispose lei sicura.
Michael e Katy si guardarono un po’ complici per dire che non ci credevano minimamente.
:-Ok, ok voi due avete delle divergenze alle spalle ma non per questo non potete collaborare per tornare a casa no?-
:-No!-
Esclamarono entrambi rispondendo a Katy.
:-Nights, Reala per favore, collaborate. Datevi una tregua finché non tornerete a casa. Infondo siete come fratello e sorella, da quanto tempo vi odiate? Uno, tre anni o cinque al massimo.-
:-Non me lo ricordo e tu Nights?-
Chiese Reala voltandole le spalle indifferente.
:-Mille e qualcosa mi pare o anche più.-
Katy e Michael rimasero a bocca aperta.
:-Mille anni e non avete mai fatto pace?!-
:-E tu immagina che ci conosciamo da molto più.-
Rispose il giullare rosso.
:-Ehi solo perché dimostro diciotto anni non vuol dire che li abbia, e comunque io quella sera gli chiesi di seguirmi e lui rispose di no…-
Disse Nights guardandolo con rammarico Reala si voltò guardandola piano piano.
:-Non è andata proprio così. Mi ricordo le mie esatte parole. Ti dissi che ti avrei seguita fino all’estremo capo del mondo ma che non avrei mai tradito Wizeman. Tu non mi avevi mai detto che volevi andartene, l’ho scoperto quella sera dopo che abbiamo parlato quando Wizeman ha dato l’ordine a tutti di catturarti e portarti da lui, in caso ti avessimo vista.-
Incrociò le braccia respirando pesantemente.
:-è quel giorno che ti ho persa come amica.-
Nights, di solito raggiante era triste a quell’affermazione, detta dal più duro dei nightmaren.
:-Ed è quel giorno che io ti persi come fratello.-
Ammise Nights guardando negli occhi Reala che sembrava serio.
Lei allungò una mano e Reala dopo averci pensato la strinse.
Potevano fare tabula rasa per il momento.
Michael e Katy erano sollevati da quella scenetta.
La giullare guardando la mano del suo compagno ridacchiò.
:-Perché stai ridendo? Cosa c’è di buffo?-
:-Niente, solo che non hai gli artigli.-
Reala staccò la mano e ringhiò.
:-Odio questo aspetto umano!-
:-Però ti dona.-
Disse Katy mentre Reala la guardava scettico.
:-Rivoglio il mio aspetto!-
Ammise imbronciato facendo ridacchiare le due ragazze.
:-Ho voglia d’acqua.-
Disse Nights.
:-Certo, ti prendo un bicchiere.-
Rispose Michael alzandosi.
:-No. Cos’hai capito…Voglio nuotare nell’acqua, insomma voglio andare al mare.-
:-Oh, perché non l’hai detto subito?-
Chiese Katy.
:-Come mai vuoi andare al mare?-
Chiese Reala insospettito.
Nights semplicemente alzò le spalle.
:-Nostalgia dei vecchi tempi.-
Il nightmaren rosso sapeva a che cosa si stava riferendo.
Prima di partire Michael e Katy portarono Reala e Nights a fare un po’ di shopping.
Ognuno comprò un vestito e biancheria, ovviamente le ragazze da una parte e i ragazzi dall’altra. Infine il costume.
Poi andarono.
Arrivati tutti si svestirono.
Michael indossava un costume a pantalone blu, Katy un costume nero con decorazioni bianche, Reala un costume a boxer bordò e Nights un costume intero lilla.
Tutti dovevano riconoscere che i due Nightmaren erano ben fatti.
Reala pensò un attimo a Nights com’era nel suo mondo ma poi scacciò velocissimo il pensiero, mentre lei sembrava non accorgersi di niente, troppo presa dalla felicità di ritornare al mare con Reala.
Come quando erano piccoli.
Reala andò a largo seguito da Katy mentre Nights stava vicino alla riva camminando con Michael.
(Non ci voleva un genio per capire che i due umani si erano presi una cotta per i due nightmaren, ma sarebbe passata presto…ve lo assicuro.)
Intanto la giullare viola, che raccoglieva conchiglie, sentì ridere il suo gemello e ne fu sia contenta che indispettita poiché rideva con Katy.
Pensava che a lui non importasse che passasse l’unica giornata con lui al mare con Michael, come si sbagliava.
Reala fumava un po’ ma pensava che fosse la nostalgia di combattere contro Nights nel suo mondo. Solo loro due.
Dopo il bagno Nights era seduta sulla spiaggia a vedere il tramonto e corse un sorriso sulle sue labbra.
Flash Back
Una nightmaren viola di dieci anni si e no svolazzava sull’acqua cristallina del mare di Nightopia durante il tramonto.
:-Vieni Reala!-
Urlò al piccolo nightmaren rosso dietro di lei.
Appena riuscì a raggiungerla, mentre lei rideva cominciò a schizzarlo con l’acqua.
Lui rispose ridendo e spruzzandola a sua volta.
Fine Flash Back.
:-Conosco quello sguardo Nights…a cosa stai pensando?-
Reala le chiese in piedi vicino a lei.
La giullare viola sorrise.
:-A quelle volte in cui andavamo al mare e ci divertivamo. Quando eravamo amici.-
Reala sorrise.
:-Ma è più divertente così.-
:-Io non credo.-
Rispose lei sconsolata.
Il giullare rosso la prese in braccio e, mentre lei era sorpresa, la buttò in acqua.
Quando riemerse:
-Reala!!!!-
Urlò.
:-Mai contraddirmi, lo sai meglio di me.-
Ammise allusivo mettendo le mani dietro la testa e andandosene.
Nights mise sul volto un cipiglio arrabbiato, ma dentro un po’ sorrideva.
Quanto odiava quando faceva così.
“Reala sei terribile, ma sei anche terribilmente bello…cioè carino”. (sexy, affascinante, sensuale, carismatico ecc…)
Pensò mentre tornava dagli altri.
Tornarono a casa di Michael.
Lui e Katy dovettero fare alcune telefonate e lasciarono i due nightmaren momentaneamente da soli in salotto.
Loro, seduti sul divano, sembravano del tutto indifferenti.
:-Hai qualche idea su come tornare Reala?-
Chiese Nights spezzando il silenzio.
Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio le rispose ironico voltandosi verso di lei:-Aspetta che ci penso e poi te lo vengo a dire.-
:-Dai sul serio! Finiscila ok? Sei sempre stato tu lo stratega, non io.-
Nights ammise cercando di far sorridere Reala, ci riuscì per mezzo secondo.
Infatti per poco Reala ne fu orgoglioso.
:-Guarda che siamo in questo guaio per merito tuo! Tu mi ci hai messo e tu trovi una soluzione!-
Nights lo guardò arrabbiata.
:-Non è stata colpa mia! È stato incidente, e comunque se tu-
:- Io non dico solo del portale! Ma…di tutto il resto.-
La nightmaren viola si bloccò guardando il suo gemello che le dava uno sguardo di rancore.
Non potendolo sopportare si guardò le mani e poi parlò.
:-Mi dispiace. Non ti ho mai chiesto scusa…-
:-Non ha importanza. Quello che è passato ormai è passato, non si torna indietro.-
Katy sulla soglia del salotto li guardò.
Sembravano due gocce d’acqua, una al maschile e l’altra al femminile. Solo con un po’ di differenze.
:-Se volete mangiare ho della frutta!-
Esclamò Michael dalla sua camera.
:-Si grazie!-
Rispose Nights mettendosi a divorare una mela.
:-Blah! Non vado matto per la frutta.-
Brontolò Reala.
:-Allora cosa ti piace?-
Domandò Katy con una gentilezza tale da far venire il diabete.
Reala e gli altri se ne accorsero.
Anche Michael che era appena tornato e si era seduto con la comitiva a tavola per la merenda.
Nights vicino a lui, con difronte Reala e affianco Katy.
Alla domanda per il nightmaren rosso rispose la sua gemella.
:-A Reala piace il pesce.-
Tutti la osservarono mentre suo fratello la guardava malizioso.
:-Ancora te lo ricordi? Pensavo avessi preferito dimenticare.-
Lei lo guardò storto.
:-Io ricordo più cose di quanto immagini. Mi ricordo che da piccolo possedevi un peluche che tenevi sempre sulla sedia accanto al letto.-
Ricordò sicura.
Michael e Katy si misero a ridere.
Reala sembrò scomporsi, ma solo per un attimo.
:-Primo me l’aveva regalo Wizeman per il mio…-
Ci pensò su.
:-Decimo compleanno.-
Nights disse guardandosi le unghie con fare da saputella.
“Che memoria!”.
:-Sì, decimo compleanno, secondo lo tenevo sulla sedia perché nel letto non c’entrava visto che c’era una certa nightmaren viola di mia conoscenza che ora e qui davanti a me.-
Ammise sporgendosi dal tavolo.
I visitatori si ammutolirono mentre Nights imbarazzata si girò.
:-No, non è vero.-
Michael scoppiò a ridere seguito da Katy, Reala sorrise.
:-Non hai mai detto bugie…-
:-Avrò avuto un buon insegnante.-
Disse ironica guardandolo con la coda dell’occhio.
Lui accavallò le gambe incrociando le braccia serio.
:-Io non ti ho mai mentito Nights…-
Lo guardò stupita e quando incrociò il suo sguardo lo abbassò pensierosa.

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Capitolo 4
*** Imbarazzante ***


:-Ehm…io dovrei andare a casa, Reala tu vieni con me?-
Chiese Katy.
:-No. Devo trovare un modo per tornare e se Nights in qualche modo riesce a mettersi in contatto con Owl sono sicuro che mi lascerebbe qui.-
:-Sai che non lo farebbe.-
Intervenne Michael.
Reala si alzò in piedi faccia a faccia con il giovane umano.
:-Tu che ne sai?-
:-So che non è cattiva come te, è brava onesta e gentile.-
Nights li guardava e Katy si sentiva la terza esclusa dopo la nightmaren.
:-È anche un’impicciona, una traditrice e-
:-Reala! -
Lui si girò.
:-Che vuoi!?-
:-Ok io vado.-
Si dileguò Katy.
:-Io…vado a farmi una doccia.-
Se ne andò anche Michael.
Rimasero solo i due nightmaren che si guardavano negli occhi con rabbia e cominciarono a discutere solo quando sentirono il rumore dell’acqua aperta.
:-Perché devi essere sempre così…crudele!? Un tempo non avresti mai detto quelle cose! Come io non avrei mai detto che sei un viziatissimo burattino, senza cervello, secondo in carica, meno importante e totalmente inutile!!-
Finì in tempo di dire queste parole che un furioso Reala la immobilizzò sul divano lì vicino bloccandole i polsi e standole sopra.
:-Non mi importa quello che pensi di me, anzi per la verità non mi è mai importato. Tu ci hai lasciati e abbandonati, cosa pensi che avrei dovuto dire di te eh? Avrei detto che eri mia sorella, la mia migliore amica, l’unica nightmaren a cui abbia mai voluto bene davvero e che non mi hai detto che voleva andarsene, per fare la figura dell’idiota e stupido ingenuo che teneva veramente a qualcosa, quando essa aveva preso ormai il volo?-
Nights rimase a bocca aperta chiudendo per un attimo gli occhi e poi riaprendoli rattristata, quasi sull’orlo delle lacrime.
:-È così che ti sei sentito?-
:-È così che mi sento…-
Ammise ancora sopra alla nightmaren, sembrava sofferente, nonostante la sua scorza da duro.
:-Lasciarti è stata la cosa più brutta e dolorosa che io abbia fatto. L’unico nightmaren che mi è mancato più di tutti sei sempre stato tu, mio fratello, il mio migliore amico.- Reala sgranò gli occhi che facevano piccoli scatti, poi si addolcirono ma non uscì neanche un piccolo sorriso.
Nights fu un po’ intimorita di quel silenzio.
Si ricordò poi che Michael poteva tornare da un momento all’altro.
:-Reala…potresti…scendere?-
Mentre lo diceva si sentì arrossire.
Il nightmaren si accaldò a sua volta, poi sorrise scendendo.
Nights pensò che sì, ora era abbastanza imbarazzante.
Uscito dal bagno, Michael disse:-Io ho fatto in bagno, chi si vuole fare la doccia o il bagno me lo dica adesso.-
-Io.-
Ammise Nights.
-Io dopo.-
Rispose Reala.
-Ok, venite che vi mostro come funziona.-
Spiegato come veniva l’acqua calda e fredda, dove erano i balsami e gli sciampi, diede loro degli asciugamani e “sotto chi tocca”.
:-Ah, stavo per dimenticarmene, abbiamo una sola camera per gli ospiti. Ma c’è un letto matrimoniale però. Potreste dormire uno a destra, l’altra a sinistra. Nessuno può dormire sul divano, se no chi la sente mia madre!-
I due rivali, momentaneamente appacificati si diedero uno sguardo stupito e poi rassegnato.
:-Io a destra…tu a sinistra?-
:-Mm…-
Un verso fu la risposta di Reala, che equivaleva a dire un sì frustrato.
:-Bene.-
Rispose Michael.
Nights si fece una lunga doccia.
Ne uscì fuori tutta profumosa e si diresse verso la camera degli ospiti.
:-Ah…che bello…-
:-Ti sei divertita?
Nights, che era coperta solo da un asciugamano corto, sembrò impallidire alla voce di Reala.
:-Reala! Lurido depravato cosa fai qui dentro?-
Lui rise.
:-Aspettavo che uscissi per fare la doccia forse? E poi che problema hai? Questo non è il tuo vero corpo.-
La nightmaren a queste parole si arrabbiò e divenne rossa, anche per imbarazzo.
:-Vero o non vero è sempre mio. Ora vai via che mi devo vestire.-
Lui si alzò, seduto com'era dal letto e Nights lo guardò in faccia.
:-Non ti affezionare troppo alla vita umana, o non riuscirai più ad uscirne. E comunque noi siamo molto più belli di come siamo qui.-
Disse uscendo.
Nights alzò gli occhi rassegnata. Chiuse la porta a chiave e tirò un sospiro di sollievo.
Si vestì e pensò a Reala. Era un complimento quello che le aveva fatto?
A lei piaceva pensarlo così.
Sentì dopo un po’ bussare alla porta.
:-Nights apri.-
Le ordinò l’altro nightmaren. Lei si alzò e andò ad aprire…
Trovò Reala con un asciugamano dalla vita in giù coperto mentre il petto era esposto.
Non era un problema, ma quando lo vide bagnato, con i capelli gocciolanti si incantò.
Il nightmaren rosso già si era scocciato a stare sulla soglia della camera.
:-Allora Nights ti decidi a farmi entrare o devi contemplarmi ancora un po’?!-
Lei scattò sull’attenti e lo fece entrare.
Stupida la sua distrazione.
Il nightmaren ringraziò ironico e entrando la guardò.
Indossava un vestito lilla e una giacchetta fucsia ma i suo bellissimi capelli biondi erano ancora bagnati e attorno al viso.
Sembrava essere una dea, ma non lo disse.
:-Ho pensato molto e credo che posso mettermi in contatto con Owl attraverso il grande orologio che c’è in città.-
:-Ottimo e allora?-
:-Volevo sapere se vuoi accompagnarmi lì…-
Reala tacque per poco.
:-D’accordo.-
La nightmaren sorrise e rimase ferma guardando il suo gemello che le dava le spalle.
… :-…Esci? Oppure vuoi restare e vedermi mentre mi vesto? Per me non fa nessuna differenza sai, tanto stasera dovrò dormire con te.-
Reala si voltò per guardarla incalzante e forse un po’ arrabbiato.
Nights si colorì un po’ e in fretta uscì.
Il suo gemello ridacchiò e si buttò sul letto sorridendo quando sentì lei esclamare, da dietro la porta:- Depravato e pervertito di un nightmaren che non è altro! Lurido burattino…ecc.
Pronti entrambi i nightmaren andarono al grande orologio che sovrastava la città.
Non sapendo come, si ritrovarono nel punto più alto.
:-Sei sicura che Owl potrebbe contattarti da qui? Non c’è nessuno.-
Ammise scettico Reala.
Nights lo guardò male, indossava un paio di pantaloni lunghi e neri, una maglia a maniche lunghe rossa e sopra una giacca bordò.
Tutto non si intonava con i suoi occhi azzurri, ma li faceva risaltare.
:-Sono sicura che questo è il primo luogo in cui mi verrebbe a cercare.
Detto questo attesero e un richiamo di un gufo accese una speranza.
Davanti a loro comparve un gufo, ma non un gufo qualsiasi, proprio Owl.
:-Owl! Non credevo di dirlo ma è bello rivederti!-
Il gufo con tanto di occhiali e giubbotto si mise a volare freneticamente facendo cadere un sacco di piume.
Nights intuì che la stava sgridando.
:-Non puoi parlare ma ho capito: Come sei arrivata qui?. Ero molto preoccupato. I nightmaren hanno continuato ad attaccare. Tutti sono spaventati. I visitatori sono in pericolo ecc…ma non per molto!-
Ammise grintosa.
Il vecchio pennuto notò solo ora che il ragazzo lì vicino somigliava moltissimo a Reala e si agitò.
:-Io l’ho detto che il vecchio pennuto perde le penne.-
Sorrise lui incrociando le braccia.
Nights continuò.
:-Ah ah, divertente. Si Owl è proprio Reala, ma non preoccuparti, ci siamo dati una tregua.-
Il gufo sembrava sorpreso e non molto sicuro se fidarsi o no.
:-Owl sai il modo per tornare a casa?-
Il gufo fece cenno di sì e una luce giallo li circondò.
Owl iniziò a parlare.
:-Non ho molto tempo. Nights devi trovare Will e Helen ed entrare nei loro sogni solo così tornerai a casa! -
La luce gialla sparì e Owl volò via.
A dirsi era facile ma…come avrebbe fatto a trovare due ragazzi in una città così grande? Non sapeva nemmeno i loro indirizzi.
Tornarono a casa di Michael e si sedettero sul divano.
Reala non disse una parola e Nights era mogia e sconsolata.
:-Sai dove possiamo trovarli?-
Chiese il nightmaren rosso.
:-No…ma…so che Will gioca a calcio il sabato e dove c’è lui c’è anche Helen. Sono molto amici.-
Sul volto della nightmaren crebbe un piccolo sorriso rassicurante.
“O più che amici”. Pensò.
Reala rimase in silenzio.
Nights invece immaginava ciò a cui stesse pensando il nightmaren.
Le venne in mente quello che aveva detto a Helen quando aveva scoperto che Nights era una nightmaren.
“Povera visitatrice, tradita da colei che credevi essere tua amica. E adesso sei così sola.”
Sembrava che Reala non si rivolgesse solo a Helen ma anche a lui stesso.
Nights lo guardò. Ogni frase combaciava.
Era stato tradito da un’amica e adesso era solo. Le veniva voglia di abbracciarlo, ma sarebbe stata una mossa sbagliata da fare.
Cenarono e poi andarono a dormire, o almeno ci provarono.
Non era semplice andare d’accordo.
:-Non mi toccare! Stammi lontana!-
:-Spostati e dammi un po’ di coperte!-
Infilati i pigiami e nel letto, i due continuarono a discutere finché Reala si arrese e Nights si addormentò.
Da allora, fortunatamente, vi fu silenzio e Michael nell’altra stanza riuscì a dormire.
La mattina arrivò in fretta e Nights venne svegliata dai candidi raggi del sole che uscivano da una finestra.
Aprì gli occhi, si mise a sedere, sbadigliò, si stiracchiò e si distese nuovamente.
Era di buon umore, aveva dormito come non le succedeva da secoli.
Il letto era comodissimo.
Owl aveva una casa dove dormire, ma Nights preferiva sonnecchiare all’aria aperta anche di notte.
Non si ricordava neanche perché il giorno prima si era sentita frustrata.

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Capitolo 5
*** Da soli. ***


Un pesante respiro la fece immobilizzare. Come in un film horror con tanto di musichetta girò piano la testa e vide Reala dormire.
Le ritornarono immediatamente una marea di sensazioni.
Lui era steso sulla schiena con una mano vicino al viso e l’altra sullo stomaco.
Nights sorrise, anche se non sembrava il vero nightmaren spietato che conosceva, qualcosa nella sua espressione glielo ricordava.
Sorrise timidamente nel vederlo così.
Ad un tratto Reala fu infastidito dai suoi capelli e si voltò di fianco proprio faccia a faccia con Nights.
Sentiva il freddo del duo respiro e il suo odore, erano così vicini.
La nightmaren arrossì e si sbrigò ad alzarsi lentamente prima che gli occhi del suo gemello si potessero aprire.
Vestitasi in bagno andò in cucina dove venne poi raggiunta da Michael.
:-Buon giorno Nights. Dormito bene?-
La nightmaren annuì.
:-E tu?-
Michael sorrise in risposta.
:-Si molto bene, perché ti ho sognata.-
Lei arrossì.
:-Dannazione!-
Sentirono gridare.
:-Reala deve essersi svegliato.-
Ammise Michael facendo ridacchiare Nights.
Finalmente fece la sua comparsa Reala.
Sembrava assonnato e con un grande broncio evidente su tutta la faccia.
:-Buon giorno Reala!-
Lo salutò la sua gemella, lui la ignorò.
:-Dormito bene?-
Riprovò.
:-Sì! E la cosa terribile è che avrei voluto dormire di più, mentre sarei già dovuto essere sveglio! Il maestro Wizeman non ammette ritardi. Se mi abituo a dormire in questa maniera quando tornerò mi farà a fette.-
Poi borbottò:-Stupido mondo.-
Michael si sentì un po’ offeso ma lasciò stare.
:-Allora Nights, vuoi fare un giretto con me oggi?-
Lei non ebbe il tempo di rispondere.
:-No.-
Un no, secco venne infatti da Reala.
:-Non l’ho chiesto a te ma a Nights.-
Lei sorrise dolcemente.
:-Dobbiamo trovare Helen e Will prima. Che giorno siamo? E che ore sono?-
:-Sono le otto di domenica. -
:-Oggi non credo ci siano gli allenamenti del tuo amico.-
Disse il nightmaren.
:-No, hai ragione.-
:-Dovremo aspettare.-
Ammise Nights.
:-Perfetto, un’intera settimana in questo schifosissimo luogo.-
:-Ehi, guarda che questa è casa mia!-
Rispose Michael adirato.
:-Non dicevo della casa ma del tuo mondo stupido!-
:-Reala, basta litigare.-
Le disse la sua gemella, lui sorrise mettendosi più comodo sulla sedia e chiudendo gli occhi.
:-Litigare è quello che mi riesce meglio. Lo diceva spesso anche il maestro Wizeman quando litigavamo io e te.-
La nightmaren sorrise accattivante.
:-E se non sbaglio quello con il fondoschiena rosso eri sempre tu.-
Reala aprì un occhio e poi lo richiuse voltando la testa da un’altra parte.
Michael ridacchiò. Sentirono suonare e il ragazzo di casa andò a vedere.
:-È Katy!-
Esclamò andando ad aprire.
Nights guardò Reala e lui sorrise immediatamente alla menzione di quel nome.
La nightmaren mise il broncio.
:-Benvenuta Katy.-
Disse Michael facendola accomodare.
:-Grazie Michael.-
Rispose entrando, poi notò Reala.
:-Reala!-
:-Ciao Katy, ti sono mancato vero?-
:-Abbastanza.-
Rispose sinceramente sedendosi.
Il nightmaren rosso guardò la sua gemella.
:-Lo sapevo, che bella maglietta.-
Ammise indicando la t-shirt che portava Katy. Era nera e bordò con un teschietto al centro.
:-Grazie ora che ci penso sono due dei tuoi colori preferiti.-
Rifletté, il nightmaren non disse niente.
:-Il colore preferito di Reala è uno solo, ed è il rosso sangue…-
Sussurrò sotto voce, e a se stessa, Nights per smentire.
Il suo gemello l’aveva sentita e con la coda dell’occhio la osservava sorridente.
:-Beh comunque anche tu Reala sei molto bello oggi.-
:-Sapevo anche questo.-
Continuò ridendo sotto i baffi.
:-Perché non puoi vederlo com’è veramente. Lui è sempre così…-
La nightmaren viola sembrava ormai in trans e parlava sempre a bassa voce. Sempre udita però, il che fece girare Reala.
:-Nights se devi dire qualcosa, o farmi dei complimenti, puoi dirlo ad alta voce…-
La incalzò ironico.
Lei alzò lo sguardo e tutti la fissarono.
:-No…io non devo dire niente.-
:-Oh ora e meglio che vada, ciao a tutti.-
Detto questo Katy si alzò e stampò un bacio sulle guance di Reala.
Lui non sembrò ne arrossire ne essere scioccato, solo continuava a sorridere.
Nights aveva la bocca aperta e il suo gemello stava tentando di non ridere.
:-Michael mi accompagni?-
Chiese Katy.
:-Si, va bene.-
:-Che dolce che sei.-
Le rispose Katy prendendolo per mano e uscendo.
:-Ragazzi io devo fare delle commissioni, torno più tardi ma non azzuffatevi in mia assenza ok? Ciao.-
Finita la frase rimasero solo i due nightmaren.
:-Ci accomodiamo sul divano?-
Lei annuì.
Dopo essersi seduti:- Allora Nights, quale sarebbe il mio colore preferito? E quanto sarei bello normalmente?-
Nights sgranò gli occhi e divenne bordò dalla vergogna mentre Reala rideva a crepapelle.
:-Non c’è niente da ridere! Perché ha detto quelle cose stupide e sbagliate senza sapere neanche di cosa stava parlando e non conoscendoti?
:-Io le piaccio. Lo ammetto, sono sempre stato una calamità per ogni ragazza nightmaren, nessuna può resistere al mio fascino.-
Poi la guardò facendo l’occhiolino.
:-Neanche la mia sexy sorellina.-
:-Non è vero! Io non ho mai fatto come Katy. Non ho mai flirtato con te!-
Reala sorrise ancora più ampio.
:-Ahhh, allora sei gelosa perché trovo interessante Katy.-
:-Tu non la trovi interessante! Lo fai solo per ingelosirmi!-
Il nightmaren rosso le si avvicinò di più e le mise una mano sulla guancia.
:-Allora vedi che funziona? Sei gelosa.-
Nights scacciò la mano arrendendosi e alzandosi.
:-Pensala un po’ come ti pare ma sappi che io ti voglio solamente bene.-
Ammise incrociando le braccia.
Lui sorrise dolce questa volta e si alzò, le andò vicino e la invitò a guardarlo.
:-Anche io ti voglio bene, ma lo sai che non dimostro mai segni d’affetto.-
:-Non adesso, ma prima…-
Questa volta toccò a Nights sorridere ricordando come e quante volte al giorno, da piccoli, si abbracciavano.
Reala continuò.
:-E comunque quel bacio non significa niente per me visto che tu me ne hai già dato più di uno.-
Nights divenne rosa e spostò lo sguardo.
Un Reala così dolce non l’aveva mai visto, era sicura che stesse sognando.
Il suo gemello poi alludeva a fatti passati come quando Nights per il suo compleanno chiese a Reala un bacetto sulla guancia, lui glielo diede e poi, visto che era anche il suo compleanno, ne chiese uno anche lui.
Da quel giorno si erano sempre scambiati baci sulle guance fino a che Wizeman decise che erano troppo grandi per sdolcinatezze del genere e lui non le approvava più.
:-Nights?-
La nightmaren tornò alla realtà.
:-Sì? Che c’è?-
Reala le si fece più vicino e la baciò sulla guancia, lei divenne incandescente.
:-Mi sembra di vedere che stai arrossendo…-
La schernì, Nights per pura vendetta gli diede un bacio sulla pallida guancia in risposta.
Il rossore di Reala si notò molto di più.
:-Reala stai arrossendo?-
Il nightmaren lasciò perdere.
:-Perché lo hai fatto?-
Le chiese Nights.
Lui rispose:-Per nostalgia forse, o solo per provare come sarebbe stato adesso.-
:-La tua conclusione?-
Chiese lei curiosa.
Lui sorrise.
:-Sempre bellissimo.-
La giullare sorrise ancora di più, dopo di che non toccarono più la questione.
Quando quel pomeriggio Michael tornò li trovò, invece che ad azzuffarsi, addormentati. Nights con la testa sulla spalla di Reala e lui con la testa sulla sua.
Michael sorrise a quella scena e voleva tanto fargli una foto, ma non lo fece.
Passò una settimana. Nights trovò Will e Helen spiegando loro la situazione. Compresero e decisero di aiutarla ma avrebbe dovuto aspettare.
Will sarebbe andato da suo padre in un’altra città e Helen a fare un concerto con sua madre.
Prima di altre due settimane non sarebbe potuta tornare a casa ne Nights ne Reala.
Tornarono da Michael quel giorno atterriti e Nights più triste che mai.
Nonostante questo Michael non si accorse che, chiedendole del suo mondo per farla stare meglio, la faceva soffrire.
:-Quindi questi nightopian sono piccoli come bambini e teneri, sanno intonare canzoncine e scappano via piangendo quando sono in pericolo.
Che goffi e adorabili cosetti.-
Continuava a dire.
Nights pensava ai fiori, alle canzoncine e a quanto si divertiva con i nightopian, li accarezzava, gli dava da mangiare, ci giocava, ci suonava, ci rideva, li abbracciava e faceva nascere dagli ovetti arancioni altri piccoli.

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Capitolo 6
*** Dolce nostalgia ***


Reala sapeva cosa significasse per Nights la libertà di fare ciò che voleva e aveva notato che i suoi occhi cominciavano a velarsi ad ogni parola che quell’umano pronunciava.
Quindi non resistette più, sapeva come sarebbe andata a finire.
:-Vuoi smetterla! Sta zitto!-
Nights allora scoppiò in lacrime e corse nella camera degli ospiti.
:-Nights!-
Gridò Michael.
:-Visto cos’hai fatto? Se non conosci Nights come la conosco io almeno sta zitto!-
Ringhiò Reala mentre l’umano si faceva piccolo piccolo.
:-Vado…a chiederle scusa…a-
:-No! Non andare a parlarle, lei non si sfogherà finché non sa di essere da sola. La conosco bene.-
Il nightmaren rosso ricordava come una volta Wizeman fece fuori un nightmaren che Nights conosceva molto bene.
Quella volta lui cercò di consolarla e lei non pianse mai, anche se stava male. Poi un giorno che lui non era nei paraggi Nights si era riversata in lacrime nella sua stanza e il giorno dopo stava molto meglio.
Come lo sapeva? Lui preoccupato l’aveva spiata fuori dalla sua stanza.
L’aveva sentita piangere e finalmente lui aveva sorriso, anche se stava sentendo sua sorella piangere di disperazione era felice che si fosse sfogata e sarebbe tornata quella di sempre.
Dopo un’oretta Reala andò nella camera degli ospiti ed entrò.
Nights era girata di schiena e lui non sapeva se avesse pianto o meno.
Chiuse la porta a chiave per non essere disturbato da quell’impiccione di Michael.
Si mise a sedere dietro di lei e le accarezzò piano la schiena, sentì che lei stava rabbrividendo al suo tocco ma non smise.
:-Nights…-
Lei si girò con gli occhi rossi.
Aveva pianto.
:-So come ti senti, anche a me manca tanto casa. Non siamo mai stati così distanti dal nostro mondo per tanto tempo, ma c’è sempre una prima volta no?-
Lei annuì, Reala parlava con un tono così calmo e dolce che Nights stava per ricominciare a piangere.
Il nightmaren rosso fece una cosa che non aveva mai fatto, come un fratello maggiore, le diede un bacio sulla fronte.
La giullare viola allora lo abbracciò forte inondandolo di lacrime e capelli biondi.
Nights piangeva di nuovo e questa volta tra le forti braccia di Reala che le accarezzava la testa e la schiena.
Tra i singhiozzi disse:-Mi…mi dispiace tanto Reala…non volevo che tu…tu mi vedessi piangere…Voglio tornare a casa!-
Lui sorrise e la cullò dolcemente.
:-Shhh…non preoccuparti, so che non sei debole e comunque ti ho già sentita piangere una volta.-
:-Q…quando?-
Chiese un po’ sorpresa finendo di piangere. Si vergognava a farsi vedere in questo stato da lui.
Reala le asciugò le lacrime azzurre dagli occhi.
:-Una volta, e il tuo pianto è bellissimo, ma mai quanto la tua risata. Non preoccuparti.-
Nights annuì e il suo respiro si fece più regolare.
Amava stare tra le braccia di Reala.
Sentiva battere il suo cuore più velocemente quando era con lui.
Sentiva che poteva riuscire a scaldarle l’anima.
Reala invece amava poter difendere Nights anche solo per breve tempo, essere per un attimo il suo cavaliere e principe azzurro, o meglio, in rosso.
Cominciava a provare qualcosa per lei ma non glielo avrebbe detto.
Lui era cattivo, duro e senza scrupoli. Però solo al pensiero di dover far male a quella dolce creatura tra le sue braccia gli si rivoltava lo stomaco.
Si disprezzava e si faceva schifo da solo, senza l’aiuto di nessun altro.
Vide che fuori era ormai buoi e sussurrò a Nights:-Nights…-
:-Hm…-
Fu la sua unica risposta mentre teneva le mani sul suo petto muscoloso e caldo.
Reala sorrise e senza che dicesse niente si alzò con lei in braccio e la distese sopra il letto prendendo una coperta.
Lei rimase di sasso.
:-Reala cosa-
:-Shh…-
Le disse mettendole un dito sulle labbra.
Si stese affianco a lei, mise la coperta sopra di loro e, impossibile, abbracciò la nightmaren viola.
Nights era stupita ma non disse una parola, non fece una mossa, le piaceva quel gesto.
Stare così vicino a Reala? Doveva godersi ogni singolo secondo.
:-Adesso dormiamo Nights, vedrai che domani starai meglio, te lo prometto. Intanto qui ci sono io.-
Lei sorrise.
:-Non è esattamente di conforto però…-
Cercò di alludere lei.
Reala ridacchiò.
La giullare viola lo abbracciò di più e si avvicinò.
:-Reala?-
:-Hm…-
Rispose con gli occhi chiusi, Nights gli diede un bacio sulla guancia.
:-Grazie…-
Lui rispose al bacio con un altro sulla guancia.
:-Prego…-
:-Ti voglio bene…-
Gli sussurrò prima di chiudere gli occhi e cominciare a dormire.
:-Anch’io Nights, anche io…-
Detto questo anche Reala si addormentò, mentre Michael era in cucina da solo come un perfetto idiota.
La mattina seguente, dopo il risveglio imbarazzante dei due nightmaren, Reala tornò ad essere il ragazzo serio di sempre.
Schiavò la camera ed andò in cucina seguito da Nights.
Michael si stava preparando la colazione e, come vide la ragazza bionda, corse ad abbracciarla.
Nights rimase stupita e Reala, beh la sua espressione era impareggiabile.
La giullare se ne accorse e ricambiò l’abbraccio dell’umano.
Il suo gemello incrociò le braccia e sbuffò frustrato.
:-Nights mi dispiace per ieri scusa, e mi dispiace anche dirvi che non potete più stare da me. Domani io e i miei genitori ci trasferiremo per lavoro, ma potete sempre stare da Katy. Mi ha dato il suo indirizzo.-
Ammise Michael una volta sciolto l’abbraccio con Nights.
:-Un posto vale l’altro in questo schifoso mondo.-
Affermò Reala, Nights roteò gli occhi.
:-Quello che sta cercando di dire Reala è che non c’è alcun problema.-
:-Bene, allora prendete le vostre cose e andiamo.-
Arrivarono davanti all’appartamento di Katy.
Reala entrò per primo e Nights venne fermata sulle scale da Michael.
:-Senti Nights, volevo dirti che…che-
Lei sorrise all’imbarazzo del povero umano.
:-Io ti piaccio.-
:-Sì…ma so che non è reciproco, inoltre tu sei…beh una nightmaren quindi…non sarebbe cambiato niente comunque.-
Lei annuì.
:-Michael tu sei carino e molto dolce ma…-
Non sapeva come rispondere o cosa dire.
:-A te piace Reala vero?-
Lei arrossì vistosamente.
:-No! Ma che dici!-
L’umano sorrise.
:-Sì che è verooo. Ti conviene dirglielo ora prima che lui torni a casa da Wizeman, potrebbe tornare ad odiarti.-
Nights abbassò lo sguardo un po’ triste.
Non ci aveva ancora pensato, non sapeva cosa fare con Reala.
:-Michael!-
Lo chiamò Katy dalle scale.
Nights salutò ed andò di sopra. Reala probabilmente era nella sua camera degli ospiti.
La giullare viola mise i suoi oggetti nella sua camera e ci rimase.
Dopo poco tempo Katy tornò felice in casa.
Notò Reala in piedi in cucina e Nights distesa sul divano a riposare.
Il suo gemello non le staccava gli occhi, aveva un’espressione dolcissima sul viso.
:-Perché non la porti in camera sua.-
Chiese al giullare Katy per dare segno della sua presenza.
Reala si riscosse e, a braccia conserte, si girò guardandola serio.
:-Non voglio svegliarla.-
:-Ahhh…-
Fece Katy prendendolo in giro.
:-Tu le piaci.-
:-Impossibile.-
Rispose deciso, poi riprese guardando l’umana.
:-So che hai una cotta per me. Ma noi due siamo troppo diversi ed io non provo niente.-
Lei annuì sorridente.
:-Lo so, tu ami lei.-
Indicò Nights.
Lui controbatté.
:-Mi spiego meglio, io non provo niente per nessuno. E viceversa.-
:-Non essere drammatico e sicuro, lei prova qualcosa di grande, per te e non è odio.-
Reala sorrise e guardò Katy.
:-Sì, per Michael.-
Lei sorrise a sua volta imbarazzata.
:-Non credo, prima li ho sentiti parlare e lei ha ammesso di non provare niente per lui. Infatti sono andata a parlare con Michael e…beh, l’ho baciato.-
Reala esplodeva di felicità ma rimase serio ed immobile come se niente fosse.
:-Quindi Nights è tutta tua.-
Disse facendogli l’occhiolino ed andandosene.
A Reala uscì un piccolo sorriso dalle labbra, si voltò a guardare Nights dormire.
“Sì, tu sei solo mia” pensò sorridendo nostalgicamente.
Katy ritornò tutta contenta.
:-Io vado a dare una mano a Michael con l’imballaggio, non so quando tornerò. Ciao.-
:-Ciao.-
Rispose Reala, si avvicinò alla giullare sedendosi vicino a lei. Le prese una ciocca di cappelli lisci e biondi giocandoci in modo annoiato ma con delicatezza.
:-Hm…-
Nights cominciò a svegliarsi, rigirandosi sul divano.
Come aprì i suoi occhi trovò Reala, non sapeva se sorridere o meno, quindi arrossì poiché aveva appena sognato di lui.
:-R…Reala.-
:-Nights.-
Rispose lui serio, poi sorrise e le mise una mano sulla fronte.
:-Ti senti bene? Sei tutta rossa.-
La incalzò, la giullare fece una faccia imbronciata.
:-Sto bene!-
Cercò di alzarsi ma Reala le afferrò i polsi e la costrinse a stare giù.
:-Reala! Lasciami andare! Se viene Katy ti uccido!-
Lui rimase impassibile, stava pensando a cosa le avrebbe dovuto dire.
:-No Nights, non ti lascio andare questa volta e Katy non tornerà per ora.-
Fece un bel respiro profondo.
:-Perché non mi hai detto che non provi niente per quell’essere umano?
:-Perché? Ti interessa?-
Chiese quasi arrabbiata facendo scattare l’ira di Reala.
:-Certo che mi interessa! Sono stato infuriato per giorni!-
Nights sorrise furbamente.
:-E poi quella gelosa sarei io.-
Ammise, il nightmaren rosso stette zitto.
La giullare viola sorrise ma poi sgranò gli occhi.
:-E tu come fai a sapere che non provo niente per Michael?!-
Fu il turno del suo gemello di sorridere.
:-Me lo ha detto Katy, la sua fidanzata.-
:-E…cos’altro…ti ha detto..?-
Reala ridacchiò mettendosi meglio a cavalcioni sopra a Nights e sporgendosi vicino al suo viso.
:-Che tu provi qualcosa per me, come io per te.-
Nights rimase senza fiato.
:-…Odio…?-
Il suo gemello scosse la testa.
:-No, molto di più.-
Avvicinò le labbra e quelle di Nights e poi sussurrò:-Amore...-
E le diede un bacio.
La nightmaren viola era sconvolta da questa dichiarazione, ma ricambiò il bacio.
Decisero di approfondire, Reala liberò i polsi a Nights e si distese sopra di lei. La giullare invece mise le braccia attorno al collo di Reala che ne mise una sul divano per tenersi e l’altra sul fianco di Nights per accarezzarla.
:-Come…come faremo con…Wizeman?-
Chiese Nights tra i baci di Reala, lui non rispose subito.
:-Non lo so, ci penseremo più tardi. In questo momento non m’interessa.
Ho altro da fare. Il maestro Wizeman è l’ultimo dei miei pensieri.
Sorrise mettendo un bacio sul collo di Nights facendola ridere e le sussurrò maliziosamente:-Tu sei la mia missione prioritaria ora.-
Lei ridacchiò diventando rossa.
:-Ti amo.-
Ammise Nights.
:-Anche io ti amo.-
Rispose Reala convinto.

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Capitolo 7
*** Amare fino in fondo ***


Più tardi ritornò Katy, trovò Nights distesa e addormentata sopra a Reala e lui che sorrideva alzando le braccia, ancora sveglio, come per dire “Quando i nightmaren non ci sono i nightopian cantano.” Oppure “Che ci vuoi fare, sono irresistibile”.
Katy ridacchiò e li lasciò soli.
La giornata passò in fretta e già era la mattina del giorno dopo.
:-Buon giorno Nights!
:-Buon giorno Katy.
Salutò la nightmaren giunta in cucina.
Arrivò anche Reala.
:-Ciao Reala…-
:-Ciao Nights.-
La salutò il suo gemello sedendole accanto.
:-Wau! Reala, sei di buon umore stamattina. Quand’è che tu e Nights avete fatto pace?-
Scherzò l’umana. Reala sorrise maliziosamente.
:-Ieri.-
Nights non poteva fare a meno di sorridere ricordando quella giornata.
:-Capisco…-
Ammise Katy, cominciò a mettere insieme un po’ di tasselli fino ad arrivare al punto che i due nightmaren erano diventati più che amici.
Le due settimane passarono lente lente. Reala, alla presenza di Katy, si comportava in modo duro e freddo. Quando non c’era invece…Nights era felicemente spacciata, si ritrovava le labbra del suo gemello sempre addosso. La cosa non le dispiaceva però.
Oggi era l’ultima notte che Nights e Reala passavano da umani, la sera dopo sarebbero tornati due nightmaren che si odiavano.
O forse no.
Katy e i suoi genitori non c’erano. Un loro parente era in ospedale e sembrava grave.
Entrambi i nightmaren erano in una camera degli ospiti a “chiacchierare” un po’.
Reala era sdraiato sul letto e Nights era di fianco a lui appoggiata sul suo petto. Il nightmaren rosso la teneva stretta.
:-Reala…sai che questa è l’ultima sera che passiamo qui insieme?-
Il nightmaren rosso fece cenno di sì.
“Finalmente”
:-Ritorneremo ad odiarci, cioè ritorneremo rivali?-
Il giullare sospirò non sapendo come rispondere.
:-Io non ti odio più ma…non posso prometterti niente. Se Wizeman mi ordina di fare una cosa, sai che sono obbligato a farla.-
Nights s’intristì.
:-Reala, c’è una cosa che voglio fare con te prima di tornare a casa…-
:-Quale?-
La nightmaren viola non rispose, solo sorrise.
Si spostò mettendosi sopra a Reala e fece scivolare una mano sul torace del suo gemello.
Il generale Reala sembrava essere rimasto spiazzato, si riprese quando Nights cominciò a togliergli la giacca.
La fermò. (Incredibile ma vero.)
:-Nights…-
La chiamò abbassandole le braccia.
:-Reala io ti amo, e voglio potertelo dimostrare.-
:-Un mazzo di fiori sarebbe bastato.-
Disse facendola ridacchiare.
:-Ma tu odi i fiori.-
:-È vero, ma non quelli viola.-
La nightmaren sorrise.
:-Nights, non serve, anche io ti amo.-
:-Allora dimostramelo.-
Lui rimase interdetto.
:-Questa è l’ultima notte in cui posso stare con te, voglio ricordarla speciale. Voglio appartenerti stasera, e tu?-
:-Nights questi non sono i nostri veri corpi, cosa speri di ottenere?-
:-La tua anima.-
:-Non è un granché.-
Scherzò.
Nights sorrise.
:-La tua anima che si fonda con la mia. A Nightmare Wizeman non capirebbe, non lo permetterebbe mai. Io desidero davvero che, almeno in un mondo, io e te siamo una cosa sola. Senza che nessuno ci dica niente, potrebbe essere la nostra unica possibilità.-
La giullare viola guardò Reala con tanto amore e tanta tristezza che lui poteva solo guardarla negli occhi.
Aveva anche paura, paura che lui l’avrebbe rifiutata e paura che il suo desidero non diventasse realtà.
Reala sembrò rifletterci a fondo mentre Nights lo guardava con occhi tremanti.
Le mise una mano sulla guancia per confortarla e sorrise.
Le diede un bacio poi la tirò giù per un altro.
Il nightmaren rosso cominciò a toglierle la maglietta, la giullare viola sorrideva.
“Grazie Reala…”
“Non ti lascerò mai Nights…”
Passarono così la notte più bella dei loro mille e passa anni.
Sorse il sole che illuminava la pelle bianca di Reala e quella rosa di Nights, i due umani-nightmaren.
Reala si svegliò e destò anche la sua compagna.
:-Nights…-
Le sibilò in un orecchio.
Lei aprì i suoi occhi blu zaffiro e sorrise.
:-Cosa c’è?-
:-Te l’ho mai detto che sei bellissima, che sei un angelo quando dormi e che ti amo?-
Lei ridacchiò abbracciandolo.
:-Si quella parola l’hai detta spesso ieri sera.-
Ammise allusiva, lui sorrise.
Gli veniva da ridere pensando che all’inizio, aveva detto che non avrebbe mai pensato a Nights come più di una rivale.
Non lo credeva possibile, ma ora sì.
Ridacchiava anche perché Nights aveva confermato che non sarebbe mai successo. Invece eccoli lì, in un letto matrimoniale, svestiti e innamorati.
E questi tu li chiami nemici?
Comunque non voleva che quello che avevano fatto sembrava motivato solo dalla lussuria.
:-L’ho fatto perché ti amo, non per altro.-
:-Anche io ti amo. Era questo quello che volevi sentirti dire?-
Chiese Nights a Reala.
:-Sì.-
Ammise non curante.
:-Vado a farmi una doccia.-
Disse la giullare viola mettendosi a sedere.
:-Arrivo.-
Affermò Reala.
:-No, tu rimani qui e metti in ordine la camera.-
Lui sorrise malizioso.
:-Io so distruggere le camere, non riordinarle.-
:-Può darsi, ma non con questo aspetto.-
Ridacchiò Nights facendogli notare che era pur sempre un umano e che aveva i capelli sparati in aria.
:-Va bene, faccio io. Sbrigati a fare la doccia ok?-
Chiese Nights esasperata.
:-D’accordo, allora vado. A dopo.-
“Dov’è finito il <>?”
La nightmaren sospirò e riordinò la stanza.
Finito, uscì Reala.
Nights fece finta di dargli un bacio sulle labbra, invece lo baciò sulla guancia e si fiondò in bagno.
Fece una lunga doccia lavando i suoi setosi capelli biondi, poi uscì mettendosi un accappatoio.
Era ancora nel bagno quando entrò Reala, vestito.
:-Dovresti bussare.-
Ammise lei.
:-Non ne avevo voglia.-
Rispose il giullare rosso.
Nights scosse la testa, doveva pettinarsi i capelli.
Stava per afferrare la spazzola quando Reala la prese al suo posto.
Voleva dire qualcosa ma il suo gemello cominciò a spazzolarle i cappelli sussurrandole:-L’unica cosa che mi mancherà di questo mondo saranno i tuoi capelli.-
La giullare viola sorrise e lui le diede un bacio sul collo.
Reala pettinò i capelli di Nights ancora per un po’, poi mise una scia di baci dalla sua clavicola in giù, si fermò appena in tempo che Katy entrò in bagno.
:-Oh! Scusate, ma…Reala cosa stai facendo?
- Il nightmaren rosso sorpreso e innervosito alzò la spazzola, anche se avrebbe voluto tirargliela.
:-Pettino Nights?-
Chiese ironico.
Katy guardò meglio la nightmaren viola.
:-Ma Nights è in accappatoio!-
:-E allora?! Non si vede niente.-
Disse sprezzante Reala.
:-Non fa niente, questo non è il mio vero corpo. Ho ragione Reala?-
Il giullare sorrise alla malizia della nightmaren viola mentre Katy agitata usciva.
:-Ok, ok io non voglio sapere niente, mi trovate in salone.-
Detto questo uscì chiudendo la porta.
Il nightmaren rosso fece un sospirò irritato mentre Nights ridacchiava.
Sorridendo malignamente gettò la spazzola dietro di lui e si avvicinò svelto alla giullare viola.
Le scoprì dolcemente la spalla dal tessuto e le diede dei piccoli baci.
Infine tornò alla sua bocca assaporando Nights ancora una volta.
Arrivò la notte e i due Nightmaren salutarono Katy prima di andare da Helen e Will. Giunsero a casa della ragazza che fu felice di vederli.
I due visitatori si posizionarono sul divano e chiusero gli occhi pensando intensamente al Dream Gate.
Nights e Reala erano davanti a loro e, non visti, si tenevano per mano augurandosi che avrebbe funzionato.
Will e Helen cominciarono a dormire. Si aprì un portale rotondo e di colore blu.
I due nightmaren non persero tempo ed entrarono dentro.
Il portale si richiuse e i due visitatori si svegliarono di colpo.
Non trovando i due giullari capirono che ce l’avevano fatta.
Fu tutto molto rapido.
I due nightmaren brillarono di luce propria, viola e rosso, ed assunsero di nuovo le loro vere forme. Cambiarono dall’inizio delle corna alla punta dei piedi scintillanti di stelline.
Vennero catapultati nel Dream Gate.
Entrambi si guardarono normalmente, poi a vicenda. Reala corse a vedere il proprio riflesso nella fontana, e notò con piacere era il bellissimo e maligno nightmaren rosso di sempre.
Gli uscì un verso di pura felicità e alzò le braccia.
Sentì ridere Nights e vide che era già nel cielo notturno, volando sopra la sua testa.
Era contento che fosse felice.
All’inizio aveva detto che era più importante lui di lei, no?
Ora si stava rendendo conto che si era sbagliato.
Lei era la cosa più importante per lui.
:-Vieni Reala!-
Gli disse.
Lui alzò lo sguardo verso di lei incrociando le braccia.
Sembrava triste, qualcosa non andava.
Nights scese.
:-Cosa ti prende Reala? Reala…-
Gli chiese avvicinandosi di più a lui.
:-C’è un problema.-
Nights pensava che non l’amasse più.
:-Q…quale?-
Reala sorrise.
:-Ti amo ancora, se non più di prima.- Nights allargò i suoi occhi gonfi di lacrime, e di felicità, ed abbracciò forte Reala.
:-Reala! Anch’io ti amo!-
:-Questa l’ho già sentita.-
Ammise ironico ricambiando l’abbraccio, Nights ridacchiava contenta.
Gli diede un bacio lungo e poi si staccarono.
:-E Wizeman?-
Chiese la nightmaren viola.
:-Beh, dici sempre che lo sconfiggerai…quindi…sbrigati a sconfiggerlo. Io ti aspetterò.-
Ammise serio il giullare rosso.
Lei fece cenno di sì con la testa.
Avrebbe solo dovuto sconfiggere Wizeman e poi loro due sarebbero stati insieme per sempre.
Nights sorrise e a sua volta sorrise anche Reala.
Fine.

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