Viaggio al centro della scuola. (Perdete ogni speranza, o voi che entrate.)

di LadyDarkOne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La campanella. ***
Capitolo 2: *** Prima ora. Interrogazione. ***
Capitolo 3: *** Seconda ora. L'ora di supplenza. ***



Capitolo 1
*** La campanella. ***


 

1ª ORA. LA CAMPANELLA.



8.00. Eccola. La prima campanella suona e una massa di ragazzi, tutti con lo stesso volto scarno e dormiente, si avviano con passo lento e strascicato verso il grande portone del Liceo. Sospiro stancamente e mi appresto ad unirmi a quel mini esercito marciante di studenti zombie. Arrivata in classe mi trovo davanti a tre diversi tipi di studenti-zombie:
- Il secchione cronico.
- Il ripetitore disperato.
- Il sognatore.

Ma andiamo ad analizzare ad uno ad uno queste tre categorie.

"Il secchione cronico" è riconoscibile grazie alla posizione ricurva sui libri. Potrete accorgervi della presenza di un secchione cronico il giorno del compito di matematica, poiché sarà accerchiato da una folla di ripetitori disperati.

"Il ripetitore disperato" è facilmente individuabile. Lo troverete quasi sicuramente rivolto verso il muro o verso uno sforunat(issim)o compagno di classe (perché per la fretta di ripetere avrà sicuramente dimenticato di lavarsi i denti) mentre ripete a macchinetta la lezione del giorno. 

"Il sognatore", infine, è la categoria più diffusa al giorno d'oggi. Solitamente è quell'individuo con lo sguardo vacuo, la bava alla bocca e la mente rivolta verso le calde giornate estive.

DRIIIIIIIN. Guardo l'orologio della mia compagna banco. 8.05. La seconda campanella si annuncia riscuotendo dai libri il secchione, dal muro o dal compagno il ripetitore e dai suoi candidi sogni il sognatore. 
Beh, ora devo proprio seguire questa stupida lezione di matematica, alla prossima.

ANGOLO  AUTRICE:
Ehilà, come va? 
Allora, io sono Beatrice e questa è la mia prima ff comica, spero
vi piaccia e spero abbiate voglia di recensire perché mi farebbe
piacere sentire quello che pensate di questo breve stupidissimo documentario!
Al prossimo capitolo :)

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Capitolo 2
*** Prima ora. Interrogazione. ***


La prima ora nella mia classe è l'ora più calma. La maggior parte dei miei compagni è ancora immersa nel tepore del sonno e conoscendoli bene, so che inizieranno a far baldoria alla seconda ora, che per oggi sarà di supplenza.

Pongo il mio sguardo fuori dalla finestra e alla luce intensa di un tuono capisco che la temuta professoressa di matematica ha varcato la soglia della classe.

"Buongiorno ragazzi" gracchia sedendosi dietro la cattedra.
Noi rispondiamo in coro strascicando le parole (sì, siamo pigri anche nel muovere le labbra).
La professoressa, ricevuto il suo pigro buongiorno, abbassa lo sguardo sul registro, firma e inizia a scorrere l'elenco dei nomi.

"Bene, bene, bene. Per finire il giro mancano Borca, Mastri e Lo Santis"

Merda. Borca sono io. Guardo Maria e Ilaria. Sono bianche in volto. Sanno che ne interrogherà solo due, quindi una di noi ben presto sarà salva.

Sbuffo. Ieri ho studiato. Credo di poter fare una buona interrogazione. Alzo la mano.

"Beatrice? Hai qualcosa da dire?"

"Emh, si prof. Mi offro volontaria."

Lei mi squadra dalla testa ai piedi, sa che non sono una cima nella sua materia e questa mia affermazione la spiazza.

"Mmmh, va bene. Vieni alla lavagna. Lo Santis, anche tu."

Io e Ilaria ci alziamo, ci scambiamo uno sguardo e (dai sì, anche quello) ci dedichiamo a vicenda il segno di Hunger Games: uniamo tre dita, chiudiamo il resto della mano a pungo e alziamo il braccio una verso l'altra.
Siamo pronte.

La tensione ci opprime ma io e lei siamo più forti della matematica.
Strappiamo un sei dalle grinfie della prof e torniamo a posto trionfanti. Nella mia testa risuona un grido:

"E I 74esimi HUNGER GAMES SONO VINTI DA BEATRICE E ILARIA".


ANGOLO AUTRICE. Eccomi di nuovo qui. Questo capitolo è un po' la descrizione di quello che accade nella mia testa quando mi interrogano e che forse accade anche nella vostra. Spero vi sia piaciuto leggerlo tanto quanto a me è piaciuto scriverlo.

Un bacio, Beatrice.

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Capitolo 3
*** Seconda ora. L'ora di supplenza. ***


L'ORA DI SUPPLENZA.


Quando la seconda ora si annunciò con il solito stridere della campanella, tutti gli studenti-zombie si trasformarono in un gregge di pecore (beh, questo paragono si potrebbe accostare anche alla puzza che aleggiava in classe, ma per ora lo userò per indicare il comportamento dei miei "amatissimi" compagni di gregg... emh, scusate, classe.) belanti.

Tommasini, il ragazzo più idiota della classe, aveva avuto la bella idea di salire sulla cattedra per intraprendere una delle sue (inizialmente buffissime) imitazioni della professoressa di Greco, che avendo però imitato ormai per due lunghi anni, non facevano più ridere nessuno che fosse dotato di uno o più neuroni.

Al suo seguito, intente a ridere (sì, queste due ragazze di cui parlerò andando avanti hanno un numero di neuroni molto deludente, e come avrete già intuito non li usano neanche molto spesso) come due oche spennacchiate alle battute scontatissime di Alex (si chiamava così Tommasini), vi erano Giuliana e Ilda.
La prima di questa poteva essere definita già a prima vista come una delle ragazze più sceme dell'intero istituto: capelli biondo cenere, sorriso da ebete sempre stampato in volto e con un l'intelligenza pari ad una roccia.
Ilda, invece, benché molto simile a Giuliana, si distingueva dall'amica per l'intelletto leggermente più sviluppato.

Percorrendo ancora una volta la classe, durante l'ora di supplenza, si potranno poi distinguere a prima occhiata diversi gruppetti sparsi qua e là per l'aula.

Il primo gruppetto in linea d'aria è quello dove ci sono io. Siamo circa 5 ragazze: io, Sandra, Maria e le due Federica. Di solito non ci piace urlare come Giuliana e Ilda e di solito sfruttiamo le ore libere per parlottare del più e del meno, riposandoci fisicamente e mentalmente dalle ore trascorse.

In secondo luogo, troviamo, il gruppo delle "secchione compulsive ossessive" che oggi, per vostra fortuna, è accerchiato da un folto gruppetto di "ripetitrici" che a turno sbavano sugli appunti delle due geniette (non che lo siano davvero; com'è noto già da tempo nella mia classe, queste due ragazze godono più della loro fama che della loro intelligenza.).

Infine vi è per ultimo,ma non di minore importanza (in realtà è soprattutto perché non vale un fico secco che ne parlo per ultimo, ma le sostenitrici di questo "importantissimo" gruppo mi stanno minacciando con una mia vecchissima e scandalosissima foto, quindi fate finta che sia importante e continuate a leggere tranquillamente) il gruppo delle "so' figa, so' bella, so' fotomodella" intento nella solita routine: foto a papera, foto con bacetto, foto con sorriso falso quasi quanto i denti di mio nonno, foto con l'amichetta pucciccina pucci pu.

Bene, questa è la mia classe nelle ore di supplenza... oh, tra una parola, una foto, un'imitazione ed un ripasso si sono già fatte le 10.05.
Ora devo andare.
Ci vediamo al prossimo appuntamento con "Viaggio al centro della scuola".

ANGOLO AUTRICE:
Hola lettori! Come va?
Questo è il 3 capitolo della storia e come avete già intuito dal titolo e anche dalla storia tratta quel delicato lasso di tempo libero che è l'ora di supplenza.
Spero vi sia piaciuto un almeno po'.
A prestooo <3

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