Sto lottando per te...

di frencia92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sguardo di ghiaccio ***
Capitolo 2: *** Seguire il cuore ***
Capitolo 3: *** Desideri d'amore ***



Capitolo 1
*** Sguardo di ghiaccio ***


È una spendida mattina a Washington e Gibbs, come al solito, arriva in ufficio con un bicchierone di caffè tra le mani.
Passa tra le scrivanie dei suoi sottoposti trovandoli al lavoro sulle scartoffie dei casi risolti in quei giorni. Sente che qualcosa non va, da quasi un mese le cose nel suo staff sono cambiate e non si spiega cosa sia accaduto.
 
Si risveglia dai suoi pensieri quando improvvisamente sente il cellulare di Tony squillare insistentemente.
Da giorni lo vede così spento, stanco... non l'ha mai visto così, nemmeno ai tempi della missione sotto copertura del Direttore Shepard, quando cercava di catturare La Grenouille fingendo una relazione con Jeanne, la figlia dell'uomo.
Dalla partenza inaspettata di Ziva è cambiato molto, soprattutto caratterialmente. Non è più il bambinone giocherellone che fa scherzi idioti ai colleghi, li prende in giro e fa battute... ora è diverso. 
Riservato, sempre così dannatamente serio sul lavoro e fuori, parla poco o niente, non sorride più nemmeno ad Abby e nemmeno si fa più abbracciare da lei. Lo vede sempre così solo e depresso... a volte lo capisce ma altre volte si chiede come abbia fatto a distruggere la sua vita in questo modo.
Ripensa inevitabilmente a quel giorno che si mise in contatto con lui mentre era in Israele a cercare Ziva. Li, in quel preciso istante, vide che qualcosa stava cambiando. 
Si chiede spesso: se avessi preso decisioni diverse, sarebbe cambiato qualcosa? Cosa sarebbe cambiato? E fino a che punto?
 
Guarda Tony rispondere al cellulare, improvvisamente vede una scintilla diversa nei suoi occhi.
"DiNozzo..."
"Agente DiNozzo, sono Orli... volevo comunicarle che Ziva si sta recando nei vostri uffici, ha deciso improvvisamente di tornare... per stare con lei. Volevo metterla in guardia..."
"La ringrazio. C'è altro che deve dirmi?"
"Si. Ho appena inviato al suo Direttore alcuni video che hanno ripreso Parsa. So che lo sta cercando in segreto... voglio esserle d'aiuto..."
"È stata di grande aiuto, la ringrazio infinitamente..."
 
Dall'ascensore, una donna si avvicina alle scrivanie sorridendo, sorprendendo Gibbs e McGee alla sua comparsa.
Va verso la scrivania di Tony, che pare non averla vista, e lo saluta.
Tony non alza nemmeno lo sguardo, spegne la chiamata e si volta a guardare Vance sulle scale ad aspettarlo.
"DiNozzo... sala videoconferenze, ora!"
Senza dir parola, si alza dalla scrivania, sfiorando appena la ragazza delusa senza nemmeno rivolgerle un cenno.
Gli altri le si avvicinano e l'abbracciano.
"Ciao, Ziva... bentornata!"
"Ciao... perchè Tony è così...?!"
"Serio? Non lo so, Ziver... ma è bello riaverti qui con noi, ci sei mancata molto!"
"Anche voi... credo di aver riflettuto abbastanza a Tel Aviv... sono tornata dalla mia famiglia per restare!"
"Siamo davvero orgogliosi di te, Ziva!"
"Grazie Gibbs..."
 
Smettono di parlare, iniziando ad osservare il passo frettoloso di Tony salire le scale ed entrare con Vance in sala videoconferenze. Rimangono in silenzio a chiedersi cosa stia succedendo.
Solo Bishop, ancora seduta alla sua scrivania, non si preoccupa di cosa stia succedendo... lei sa già il motivo di tanti segreti.
 
"Cos'abbiamo?" Tony si avvicina a Vance, seduto davanti al grande schermo.
"Abbiamo la posizione di Parsa, si nasconde in un magazzino fuori città con i suoi seguaci. Si stanno organizzando per un attacco terroristico delle proporzioni dell'attacco alle Twin Towers... dobbiamo fermarli."
"Ci penserò io... posso partire subito."
"Porta con te qualcuno che ti copra le spalle... la squadra ha ancora bisogno di te! Non ti puoi permettere di morire..."
"Si, Direttore..."
Si stringono la mano guardandosi seriamente negli occhi, entrambi sanno che non sarà una cosa facile.
 
Scende le scale sotto lo sguardo interrogativo di Gibbs, McGee e Ziva, con un'occhiata gelida avverte Bishop, che comincia a preparararsi per uscire.
Un agente gli consegna una scatola, appoggiandola sulla sua scrivania, Tony la apre con sicurezza prendendo all'interno due nuove e potenti pistole, dandone una a Bishop. Rimangono basiti ed increduli davanti a quei gesti inusuali, a quella strana corsa contro il tempo di cui non capiscono il motivo, ancora all'oscuro della missione segreta di Tony.
Ziva, preoccupata per lui, gli si blocca davanti "Cosa succede?"
Tony, senza guardarla, la sposta inflessibile, quasi con rabbia. Ziva lo guarda scioccata per quel gesto brutale, si piazza di nuovo davanti a lui rimanendo sicura di se "Tony... sono tornata per te... cosa sta succedendo? Dovè finito il mio Tony?"
Alza finalmente gli occhi su di lei, facendola rabbrividire per quel gelo che vede in quegli smeraldi verdi pieni di rancore.
"Il tuo Tony... non esiste più. Vattene." Lo dice quasi sottovoce, facendola rabbrividire di nuovo. Non lo riconosce più, quello non è il vero Tony, quello di cui è follemente innamorata.
La scansa di nuovo, facendo cenno a Bishop di seguirlo.
Raggiunge l'ascensore tra lo sgomento di tutti, increduli della reazione insensata ed improvvisa del collega.
 
"Non è più lo stesso, Ziva. Non prendertela per ciò che ha fatto..."
"Mi spiegate cosa sta sucdedendo?"
Vance raggiunge la squadra per parlare della missione "Signorina David... succede che l'agente DiNozzo lavora per salvare la nostra agenzia da gravi attacchi terroristici. È in missione."
"Quindi la sua reazione è per la missione?"
"No... quello non centra."
Gibbs, che ha capito il suo miglior agente, rivela i suoi pensieri "Tony si sente abbandonato. Ha aspettato che tu tornassi da lui ma... ha perso la speranza. Ha perso fiducia in se stesso e in te. Devi... riconquistarlo."
"Cosa devo fare?"
"Và da lui..."

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Capitolo 2
*** Seguire il cuore ***


Tony e Bishop arrivano davanti ad un magazzino appena fuori da Washington, intorno a loro regna il silenzio, cosa che insospettisce Tony.
"Ellie... non fare mosse avventate. Sarà meglio rimanere al coperto perchè credo che ci stiano aspettando per farci fuori."
"Come fai a saperlo?"
"Istinto... c'è troppa calma, potrebbe essere una trappola per metterci fuori gioco. Sta attenta."
Bishop annuisce diventando estremamente seria, il discorso di Tony la mette fortemente a disagio. Non ha mai avuto l'occasione di battersi in uno scontro a fuoco ed avrebbe pagato oro per non finirci di mezzo.
A Tony quella situazione ricorda Kate, il momento prima della sua morte quando dovettero coprirsi da una pioggia di proiettili. Per questo spera com tutta l'anima che Ellie si faccia da parte, spera che spaventandola con le parole possa affrontare la morte senza avere sulla coscienza la vita di un'innocente.
"Starò attenta... ma vengo con te, ti copro le spalle."
Tony la guarda con rimprovero ma nei suoi occhi vede la determinazione di una vera combattente, vede che può farcela. Con un cenno si fa seguire all'interno del silenzioso edificio, puntano le pistole davanti a loro per poter sparare in caso di bisogno. Entrano in una stanza buia e appena le luci si accendono una pioggia si proiettili li raggiunge, facendoli scappare verso il riparo migliore.
 
Entrambi iniziano a sparare nella traiettoria da cui arrivano i proiettili, si trovano circondati da otto uomini, probabilmente tutti seguaci di Parsa. Tony riesce a colpirne cinque mentre Bishop solo due.
Sentendo il silenzio di nuovo attorno a loro escono dalla zona di riparo controllando che siano tutti morti, ma Tony si accorge che all'appello manca un morto.
"Ellie... attenta, ne manca uno..."
Fanno appena in tempo ad impugnare nuovamente la pistola che sentono di nuovo gli spari, i proiettili, di grosso calibro, si conficcano nel muro, creando profondi solchi.
Tony trova uno zona nella stanza da cui riuscirebbe a colpire l'ultimo superstite, si sposta senza dare nell'occhio e spara, facendolo cadere a terra morto.
Torna allo scoperto per controllare che l'uomo sia realmente morto.
"È morto. Manca solo Parsa... Ellie?"
Non sentendo la risposta della collega la cerca, trovandola a terra sotto shock con un proiettile nella spalla. Tony si china accanto a lei, premendo con un fazzoletto sulla ferita.
"Ellie... Ellie!!! Non chiudere gli occhi, capito? Non devi morire..."
"Non preoccuparti per me... vai a cercare Parsa e fallo fuori... ti prego...!"
Tony vede finalmente quanto sia forte la collega, vede la sicurezza e la fiducia che ripone in lui.
Gli scappa un mezzo sorriso mentre le lascia la ferita.
"Lo farò fuori... te lo prometto, ma... devi resistere. Sei forte, puoi farcela!"
Ellie sorride, spiazzando Tony "Ora ti preoccupi per me? Va da lui..."
Tony si rialza guardando il suo viso spegnersi di quella vitalità che in quei mesi l'ha ravvivato, quei mesi senza la Sua Ninja. Impugna con forza l'arma, uscendo dalla stanza per salire al piano di sopra 'Lui è li... ne sono certo...'
 
Corrono per le strade di Washington dopo aver rintracciato l'auto del collega.
Gibbs è alla guida mentre Ziva gli siede accanto tenendosi forte per non rischiare di cappottarsi.
'Menomale che la spericolata al volante ero io...!' pensa per cercare di risollevare il suo morale, sotterrato dal gelido sguardo di Tony. Si sente in colpa per quello sguardo, conosce Tony meglio di se stessa... se ha perso la speranza significa che il suo amore nei suoi confronti è tanto forte da decidere di lasciarla andare perchè possa ricominciare da capo la sua vita, ha perso fiducia in se stesso per non essere stato in grado di aiutarla e per non essere riuscito a riportarla a casa con se.
Capisce solo in quel preciso istante quanto le sue scelte l'abbiano cambiato, quanto dolore per questo abbia sentito, giorni e mesi di sofferenza.
Gibbs legge nella mente di Ziva come se sentisse i suoi pensieri e cerca di incoraggiarla "Hai fatto una scelta. Tony ha sofferto molto ma ha accettato tutto questo nella speranza di un tuo ritorno. Sapeva perfettamente che ti stavi illudendo di ritrovare la pace rimanendo sola in Israele, ma per ritrovare te stessa avevi bisogno di lui. So quello che provi per lui e... devo chiedervi scusa per avervi messo i bastoni tra le ruote con le mie regole. Ho sempre saputo che tra voi c'era qualcosa di più di una forte amicizia, siete fatti l'uno per l'altra ma l'avete capito troppo tardi. Hai ancora una chance di riconquistarlo... usala bene."
Ziva lo guarda con stupore. Lui lo sapeva, l'ha sempre saputo.
Perchè è stata così cieca? Perchè non sen'è mai accorta?
Gibbs sente il suo sguardo su di se, sorridendo risponde al suo stupore "Ziva, tutti lo sapevano... McGee ci ha scritto un romanzo su di voi! Il solo motivo per cui ti ho fatto accompagnare a Berlino da Tony è perchè sapevo che era l'unico a che poteva aiutarti a stare meglio!"
"Perchè non hai fatto niente se sapevi di noi?!"
"Perchè non sarebbe stato corretto. Io non mi posso intromettere tra voi, avreste dovuto seguire il vostro cuore, non la mente. Le regole sono fatte per essere infrante!"
In quel momento, sacoltando le sue parole, ricorda un momento importante successo subito dopo la morte di suo padre.
 
È nella sinagoga di Washington, prega per suo padre in ebraico.
Si ferma, facendosi delle domande...
    "Perchè non dovrei essere arrabbiata con tutto quello che è successo... perchè dovrei ancora avere fede in te...
    Dammi un segno, un segno per cui non perdere la speranza!"
In quel momento, Tony entra nella stanza cogliendola di sorpresa.
 
Avrebbe dovuto capirlo... era lui quel segno che cercava, grazie a lui non ha mai perso la speranza, anche quando pensava di non riuscire a sopportare tutto quel peso da sola lui era li per sostenerla, dimostrandole che tra loro stava iniziando qualcosa per cui valeva la pena lottare.
 
        
    "Sto lottando per te, Ziva..."
 
Avrebbe dovuto capire. Lui era la soluzione al suo dolore, alle lacrime.
Sente di aver fallito... come figlia, come amica, come collega e come amante.
Lei era tutto per lui e lui era tutto per lei.
Lui le è sempre stato accanto nei momenti bui, lei invece l'ha abbandonato a se stesso.
 
Arrivano al magazzino sentendo gli spari all'interno.
Corrono dentro, trovando subito Bishop a terra priva di sensi.
Gibbs si avvicina cauto, sperando che sia solo svenuta, le sente il cuore premendo le dita sul collo, rilassandosi dopo lo spavento di aver quasi perso un'altra agente.
"Bishop... Bishop! Svegliati, abbiamo bisogno del tuo aiuto!"
"Gibbs... ci hanno sparato..."
"Lo so... perdi molto sangue. Dov'è Tony?!"
Il suo sguardo s'incupisce "Tony... è con Parsa. È tardi per salvarlo... è tardi!!"
"Sei sotto shock, non parlare. Tony non morirà senza il mio permesso scritto... dove si è diretto?"
"Di sopra... sul tetto..."
 
'Sul tetto...' si ripete nella mente, le immagini di nove anni prima tornano a tormentarlo.
Rivede quel tetto, quella stessa scena.
Vede Kate cadere pesantemente a terra colpita da un proiettile, ricorda anche la marca... Lapua, calibro 3-08.
Sente di nuovo le mani coperte di sangue e sporco, come il suo viso e quello di Tony.
Rivede la bara portata sotto terra con lei dentro, quelle parole dettate dall'immaginazione...
   "Perchè mi sono presa un proiettile al posto tuo?!"
   "Sei in ritardo al mio funerale, Gibbs..."
 
"Non ci sarà un altro funerale..." sussurra sicuro di se.
In parte si sente colpevole, avrebbe dovuto aiutare il suo agente anziano, quello che ritiene come un figlio.
Avrebbe dovuto appoggiarlo, consolarlo... ma non l'ha fatto.
Sarà troppo tardi?
























Ciao a tutti! 
Spero che questa storia vi piaccia... è nata da un'idea pazza e masochista!
Secondo voi... cosa sta per succedere?
Con il prossimo capitolo cercherò di chiudere in bellezza la storia.
Fatemi sapere cosa ne pensate e quello che potrebbe succedere nel prossimo capitolo!! XD
Baci, frencia92

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Capitolo 3
*** Desideri d'amore ***


Corrono come il vento su per le scale che portano al tetto, ogni passo sembra farsi più pesante come se le loro gambe fossero legate a grosse pietre, ad ogni scalino le pietre aumentano di volume rendendo sempre più difficile la salita.
 
Tre colpi di pistola rimbombano bloccandoli a metà strada.
È troppo tardi.
Non c'è speranza.
I pensieri negativi si fanno largo nelle loro deboli menti incapaci di pensare che magari ci sia ancora qualche possibilità.
Quel silenzio incredibilmente fastidioso regna nell'ambiente circostante, i pensieri smettono di vorticare inutilmente, le gambe ricominciano a muoversi da sole senza più pesi inutili a fermarle.
Arrivano sul tetto sconvolti dal panorama che li avvolge.
Sangue. Ovunque.
Due corpi giaciono a terra immobili, davanti a loro trovano subito Parsa, un proiettile in fronte ha messo fine alla sua vita, il sangue scorre veloce dalla ferita, gli occhi aperti immobili fissano il cielo, occhi pieni di odio, rancore e ricerca di vendetta verso quel paese che gli ha donato la vita.
Vedono quel sorriso beffardo che tanto hanno odiato, un sorriso creato dal diavolo, un sorriso soddisfatto per il dolore inflitto in tanti cuori.
Ziva lo guarda con profondo disprezzo, per colpa sua ha abbandonato la persona più importante dela sua vita.
Una persona che ha sempre continuato a lottare per lei, per la sua felicità, per la speranza di rivedere di nuovo il suo sorriso.
 
Alza lo sguardo sull'unica persona che lo merita davvero, una lacrima scende dai suoi occhi mentre si avvicina con calma al suo corpo. Vede scorrere sangue dal suo petto, s'inginocchia in lacrime tentando un sorriso mentre preme le sue mani sulla ferita.
Gli occhi socchiusi di Tony si aprono ancora vivi a contemplare quella splendida visione.
La rabbia fa posto al dolore.
"Vattene, Ziva... non hai più posto nel mio cuore."
Le lacrime scendono più pesanti, quelle parole la colpiscono al cuore come lame affilate.
Continua comunque a sperare, in fondo ha fatto tutto questo per lei...
 
"Tony... in quel giardino, in Israele, mi hai detto che stavi lottando per me. Ora io sono qui a lottare per noi."
"Ti ho aspettato per troppo tempo... ho smesso di lottare quando ho capito che per noi non esiste un futuro. Siamo destinati a soffrire..."
"Io... ti amo, Tony. L'ho sempre saputo ma ci serviva del tempo per pensare, credevo che per stare di nuovo bene avrei dovuto ritrovare me stessa ma... ora so che per stare bene ho bisogno di te!"
 
Gibbs osserva la scena da lontano, si commuove nel vedere tutto quel dolore nascosto per così tanto tempo nei loro cuori, si sente responsabile di quel dolore a causa delle sue insensate regole... però... senza quelle regole è sicuro che non si sarebbero mai realmente accorti dei loro sentimenti.
Il loro amore non sarebbe mai stato così forte da legarli per sempre ovunque si trovassero.
Quei limiti li hanno rafforzati, giorno dopo giorno. Si avvicina a loro, inginocchiandosi accanto a Tony, cerca inutilmente di fermare il sangue che esce ancora copioso dalla ferita al petto.
Le sue mani si macchiano di sangue.
Si guardano negli occhi per la prima volta.
Gibbs vede il vuoto nel suo sguardo, vede la morte assalirlo.
"Tony... tu non morirai... hai capito?"
Tony sorride, ricorda la prima volta che gli disse quelle esatte parole... ma questa volta non ci crede.
Questa volta non si salverà.
"Mi dispiace, Capo... dai al Pivello il mio distintivo. È in gamba, saprà sostituirmi..."
I suoi occhi si chiudono lentamente. Gibbs si avvicina disperato al suo viso.
"Non ci provare, Tony! Non ci provare! Non devi morire, non sei autorizzato a morire!"
"Scusa, Capo.."
Gli occhi si chiudono mentre le sirene dell'ambulanza si fanno sentire poco lontane per avvisare dell'arrivo dei soccorsi.
 
Arrivano in ospedale con urgenza, immediatamente portano Tony in sala operatoria per togliere il proiettile dal suo corpo e rianimarlo.
Il suo cuore ha smesso di battere in ambulanza, mandando nel panico Ziva e Gibbs.
Attendono tutti in sala d'aspetto buone novelle dalla sala operatoria, Gibbs e Ziva vengono raggiunti prontamente da Abby, McGee e Ducky, incaricato di parlare con i medici e di assistere all'operazione.
Dopo tre ore di intervento, Ducky e il chirurgo escono dalla sala operatoria per parlare con Gibbs e gli altri.
"Allora? Come sta??"
"Abbiamo rimosso il proiettile, ha perso moltissimo sangue. Gli abbiamo fatto una trasfusione immediata di sangue e gli abbiamo impiantato un bypass momentaneo per far ripartire il cuore. È vivo per miracolo.
Al momento sta riposando. È molto debole, gli abbiamo dato sonniferi e antidolorifici... se mai dovesse sopravvivere nelle prossime 24 ore, sarà obbligato a rimanere a riposo a letto per almeno due settimane."
Ziva si fa subito avanti "Posso vederlo?"
"Certamente, signorina... ma deve riposare, niente sbalzi d'umore e, per favore, assoluto silenzio. È ancora molto provato dall'operazione."
"Grazie..."
 
In silenzio percorrono i corridoi, arrivando alla stanza di Tony. Lo possono vedere perfettamente dall'ampia vetrata che mostra la stanza semibuia, i pochi raggi di sole illuminano il visso pallido e spento di Tony, profondamente addormentato dai sedativi per l'operazione.
Ziva entra nella stanza col consenso del dottore e dei colleghi apprensivi.
Cerca di non far rumore per non infastidirlo, si siede accanto a lui tenendogli stretta la mano, incrociando le dita con le sue come al ritorno da Berlino.
Sorride speranzosa di un futuro roseo, pieno d'amore.
Sa che vivrà, che nonostante tutto continuerà a lottare per lei contro tutto e tutti.
Si addormenta con la testa sul suo petto bendato ad ascoltare il battito calmo del suo cuore sotto lo sguardo commosso di Gibbs e gli altri.
 
Apre gli occhi stremato dal dolore, nonostante sia stato sedato sente forti fitte al petto che gli ricordano che forse si è sbagliato a pensare che sarebbe morto.
Ha ancora una possibilità di vivere.
Vede accanto a se Ziva dormire, sente le sue braccia abbracciarlo stretto per nosfuggire di nuovo da lui, un sorriso dolce appare sul suo viso mentre la guarda.
Ancora una possibilità.
Ancora un motivo per continuare a vivere.
Lei.
 
Accarezza i suoi capelli mossi, svegliandola dal dolce sonno accogliendola di nuovo nel suo cuore con un sorriso, uno di quelli dedicati solo a lei.
"Tony... sei sveglio..."
"Si. Mi dispiace per quello che ti ho detto..."
"Si dicono cose stupide quando si pensa di morire... ti amo, Tony e non smetterò mai di dirtelo."
"Io ti amo di più! Per un momento ho creduto veramente di averti perso, per giorni, mesi... ho creduto che non saresti più tornata da me... ho dato la caccia a Parsa senza il consenso di nessuno, solo Bishop lo sapeva. Vance ed Orli hanno insistito tanto per aiutarmi, loro sanno quanto tenga a te."
Tornano a scorrere le lacrime sul viso di Ziva, ma questa volta sono sincere lacrime di gioia, sente che questa è la volta buona, vede finalmente un futuro per loro, niente più ostacoli, niente più dolore.
"Grazie... per aver lottato per me... per noi."
"Non mi devi ringraziare. Devi solo promettermi che rimarrai per sempre con me, qualunque cosa accada."
"Te lo prometto."
"Ziva... vorrei costruire una famiglia con te. Vorrei un maschietto e una femmina, vorrei vederti danzare, vorrei portarti a visitare l'America, vorrei vivere con te in un castello... ti prego, aiutami a realizzare tutto questo!"
Ziva, commossa, inizia a piangere tra le braccia protettive di Tony.
Ricorda che i desideri che ha nominato erano quelli che lei aveva scritto nelle sue volontà da bambina...
 
I will...

Be a ballerina
Ride a horse
Live in a castle
Visit Iceland and America
Have a boy and a girl

 
 
"Si può fare, Tony. Anch'io voglio tutto questo ma prima di ogni cosa voglio te!"
Tony sorride felice per la prima volta dopo tanto tempo, si avvicina al suo viso e la bacia con dolcezza e amore, teneramente le accarezza la schiena rilassandola completamente, facendole capire che tutto ciò che cercano si può trovare solo se sono uniti.
Le loro lacrime si uniscono mentre continuano a baciarsi senza staccarsi mai, rinunciando anche a respirare per poter tenere unite le loro labbra per un momento infinito.
 
Fuori, dalla vetrata, Gibbs guarda la dolce scena felice di vedere finalmente la sua famiglia riunita, felice che quel bambinone giocherellone sia finalmente cresciuto, diventando un uomo, disposto a tutto per amore.
Sorride vedendoli così felici, sperando, un giorno, di vedere la sua famiglia allargarsi per far spazio solo all'amore.













Siamo arrivati alla fine di questa storia...
ringrazio tutti voi per aver letto e recensito e per chi, nel tempo, continuerà a farlo, in particolare nuvola81, Ziva4ever, Meggie90 e TinaTiva99.
Grazie mille a tutti e... alla prossima storia! :3
Baci, frencia92

 

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