Se questo è un sogno vi prego di non svegliarmi!

di BeMyValentine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Central ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Resembool ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Si ritorna! ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4:E tu perché baci qualcuno? ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Central ***


Se questo è un sogno vi prego di non svegliarmi!
Capitolo 1:Central.

 

La pioggia scendeva lenta su Central city quella notte.

Il nuovo comandante supremo dell’esercito, il flame alchemist, Roy Mustang, si trovava in una bettola a bere whisky, solo.

Il tempo di quella sera sembrava rispecchiare perfettamente lo stato d’animo del bel moro.

Il ‘suo’ fagiolino era a Resembool da quella meccanica sclerata, che gli correva dietro da quando quel microscopico biondino aveva solo quindici anni.

Non che il giovane se ne fosse mai reso conto eh..? Era sempre troppo impegnato per pensare all’amore, e aveva sempre visto Winry come una sorella niente di più.

Ma, ora aveva i suoi bei vent’anni, era cresciuto, era diventato ancora più bello e alto quasi quanto il moro.

Era riuscito a ridare il corpo al suo otouto, ma non aveva potuto riprendersi i suoi arti; per questo era dovuto tornare nella sua città natale: per sistemare i suoi arti meccanici danneggiati nell’ultima missione.

 

Mustang si ritrovò a pensare, con un sorrisetto ironico a quando quel biondino era entrato raggiante nel suo ufficio, informandolo allegramente di essere riuscito nella sua missione, con quel sorriso che mai prima di quel momento aveva visto su quel viso così giovane eppure così soggetto alla sofferenza.

Lo aveva poi guardato, con i suoi occhi di pura tenebra e con il suo solito sorrisetto beffardo chiese «Ora, lascerai a me il tuo guinzaglio, Acciaio?»

Il biondo si avvicinò alla scrivania del suo superiore, e prendendo il suo orologio d’argento, il simbolo che lo portava ad essere chiamato ‘cane dell’esercito’ nonostante, Edward Elric fosse sempre dalla parte del popolo e dei più deboli; e lo fece dondolare sulla superficie liscia della scrivania tenendolo per la catena.

«Sa, Taisa di merda..»iniziò riprendendo tra le mani l’oggetto d’argento

«Credo proprio che resterò qui per torturarla un altro po’» finì con un ghigno.

L’allora colonnello, il grande Roy Mustang, non poté che esserne estremamente felice, il suo fastidiosissimo nanerottolo aveva deciso di restare con lui nell’esercito.

Ovviamente mantenne la sua facciata di superiore rompiscatole e sbuffando rispose «E io che credevo di essermi tolto un peso..»

«Si ricordi che le devo ancora i 520 cent»gli fece notare, ricordando il ‘prestito’ e la promessa alla quale era legato.

 

Il giorno stesso in cui si svolse la cerimonia per la nomina ufficiale a comandante supremo, il giovane Elric gli rese gli spiccioli, facendosene prestare altri con la promessa di renderglieli, quando finalmente Amestris sarebbe tornata all’antica pace.

 

Edward era partito per la manutenzione da una settimana e Roy non aveva sue notizie d’allora.

Le domande, alcune patetiche e altre paranoiche che frullavano per la mente inebetita dall’alcol del comandante supremo erano:
“Chi sa se sta bene?” o “Non ha voluto che nessuno lo accompagnasse! E se fosse stato attaccato prima di arrivare a Resembool!?”e così via, fino che i fumi dell’alcol non gli impedirono di riflettere lucidamente; il moro bevve fino a quando il barista, che conosceva Roy praticamente da quando aveva l’età per bere, lo fece riaccompagnare a casa da un taxi.

 

 

Il giorno dopo, verso il tardo pomeriggio, il nostro comandante supremo fu svegliato da un continuo martellare alla porta, un vero toccasana per il suo dopo sbronza.

Con la testa che gli pulsava dolorante e passi mal fermi si avvicinò all’ingresso.

Con uno sguardo di chi potrebbe uccidere, si affrettò ad aprire la porta, per fulminare il povero sventurato quale aveva avuto la malsana idea di andare a disturbarlo in quell’unico giorno libero, il primo, dopo mesi che si prendeva.

 

«Salve Comandante Mustang!»

Mustang sbatté più volte le palpebre.

«Che diamine t’è successo FullMetal?!»Domandò leggermente in panico vedendo il giovane alchimista con il capo e il braccio sinistro fasciati.

«Ecco..»il biondino scrutava con gli occhi l’entrata dell’appartamento del suo superiore, grattandosi imbarazzato il capo.

«Entra…ma cerca di non fare troppo rumore.. ho la testa che scoppia»fece l’uomo invitandolo ad accomodarsi in salotto con un cenno della mano.

 

Dopo che Roy prese un’aspirina, si accomodò nel salotto.

«Dunque Acciaio.. che diamine ti è capitato mentre eri in viaggio?»

Il biondo abbassò lo sguardo e con un filo di voce rispose.

«Mentre ero in viaggio..niente..Win ha scoperto una cosa e…diciamo che questa è la punizione per non averle riferito niente prima..» disse grattandosi imbarazzato la guancia con un dito.

 

Il comandante ci capiva poco e niente, il dolore al capo era ancora terribile, e il fatto di essersi trovato fuori dalla porta quel biondino con sospette fasciature lo confondeva altrettanto.

Che non avesse capito esattamente perché tra tutti quelli da cui poteva andare avesse deciso di andare da lui, poi e un'altra faccenda, ma non gli dispiaceva così tanto in fin dei conti.

«E sei qui per…chiedere asilo politico?» domandò scettico massaggiandosi le meningi doloranti.

Edward arrossì leggermente e mantenendo lo sguardo basso ridacchiò «No.. ma ehm.. Win e Al hanno fatto una specie di..ehm.. patto(?), più una velata minaccia.. e diciamo che se io non riuscissi in questa ‘missione’..ehm.. potrei finire in ospedale..eh eh»ridacchio imbarazzato.

«FullMetal non ho preso un giorno libero per accontentare te e i tuoi parenti..» protestò il moro non capendo dove volesse andare a parare il biondo.

 

Edward parve cercare le parole adatte da riferire a Mustang, infatti aprii e chiuse più volte la bocca come se stesse per dire qualcosa ma che poi se ne pentisse proprio prima di pronunciare verbo.
Passo circa tre minuti a fare così.. quando ormai stufo Roy si stava per alzare dalla poltrona sulla quale era seduto, Ed senza preavviso alcuno poggiò le sue labbra torturate, su quelle del superiore, prendendolo alla sprovvista.

Il biondo sentendo che il moro non rispondere al bacio, si staccò e rosso come un peperone, uscì da quell’appartamento sussurrando delle scuse.

 

Roy ancora seduto sulla poltrona con le labbra schiuse e gli occhi color pece sbarrati si domandò cosa diavolo fosse capitato al suo subordinato.

Con la mente ancora intontita ci mise un po’ per registrare il fatto appena accaduto e stabilì che gli avrebbe chiesto spiegazioni il giorno dopo; con un irregolare battito cardiaco poi decise di andare a farsi un bagno caldo, sarebbe stato inutile rincorrerlo, testardo com’ era, avrebbe rischiato di finire sotto un treno.

 

 

Edo era corso fuori dall’appartamento del suo superiore con il viso rosso e gli occhi leggermente lucidi.

“Che ho fatto?” si domandò tirando un pugno al muro del vicolo nel quale si era ritrovato e lasciandogli un solco.

“Ora sicuramente non mi vorrà più vedere! Sono un idiota! Non avrei dovuto permettere a Winry e Al di immischiarsi.”

Si rimproverò mentalmente avviandosi con passo mogio e gli occhi bassi verso il suo appartamento.

 

Fine primo capitolo!

Salve a tutti! Che ne dite? Vi piace come inizio? Cosa succederà ora? Cosa c’entrano Al e Win? 
Io volevo scrivere questa storia come una ff “Triste”, ma come vedrete non sono riuscita nel mio intento la mia assurda indole da romantica persa è superiore alla mia volontà, purtroppo..Un giorno ci riuscirò*annuisce convinta*.

Ma tornando a noi, la fic è una mini-long, penso tre-quattro capitoli, ed è finita!

Non riesco a pubblicare una cosa che non ho finito, perché potrei lasciarla e non voglio che nessuno ci rimanga male se magari si appassiona ad una mia storia*ci crede solo lei*.. l’aggiornamento sarà una volta a settimana.

Sarei molto felice di leggere le vostre opinioni!

A presto kisskiss BeMyValentine!;**

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Resembool ***


Se questo è un sogno vi prego di non svegliarmi

Se questo è un sogno vi prego di non svegliarmi!

Capitolo 2: Resembool

 

~Inizio flash back~

Quando era andato dal suo meccanico, per le riparazioni, lei dopo averlo rimbeccato per bene sulla cura degli Auto-mail e sul lavoro che avrebbe impiegato lo aveva accolto come sempre abbracciandolo e bombardandolo di domande.

Dopo aver smontato gli arti ed averli sostituiti con altri provvisori, Ed si diresse come sempre alla tomba della madre, dove sapeva da Winry si trovava suo fratello.

«Al!» salutò

«Nii-san! Che ci fai qui?»chiese abbracciandolo.

«Riparazioni.. come và la scuola?»domandò il biondo posando poi le rose che aveva preso sulla tomba della madre.

«Oh.. benissimo i ragazzi sembrano sempre molto interessati alle mie lezioni..»Rispose; benché Alphonse avesse solo diciannove anni, aveva deciso di aprire una piccola scuola d’alchimia per i piccoli della città che erano interessati a questa particolare arte, era sempre entusiasta per i miglioramenti dei propri alunni e si stupiva ogni volta del fatto che questi lo seguivano attenti e interessati.

 

Restarono al cimitero a parlare, come da piccoli, seduti sull’erba, fino che non si fece buio e decisero di tornare a casa.

 

Dopo aver abbondantemente cenato Ed si diresse subito nella sua camera per riposare.

 

«Hey Ed posso dare un occhiata ai tuoi appunti?»aveva gentilmente domandato il suo fratellino prima che Edward sparisse sulle scale.

«Certo..certo..»rispose in maggiore con uno sbadiglio, prima di sparire su per le scale.

 

Così Al prese la valigia del fratello e l’aprii, dentro vi erano due diversi quadernetti; uno nero, quello dove Edward aveva sempre tenuto gli appunti sulle sue ricerche, mentre l’altro era rosso.

 

Al come di consueto prese subito quello nero per cimentarsi nella lettura e capire come procedevano le sempre svariate ricerche del fratello, lasciando la valigia aperta sul tavolo della cucina, dove restò a leggere.

 

 

Verso la tarda notte, Winry, che come sempre era rimasta in piedi per finire il lavoro (anche se Edward le aveva detto che poteva farlo con calma), scese in cucina per prendere un caffè; la sua attenzione fu attirata dalla valigia che Al aveva dimenticato aperta sul tavolo e in particolare restò incuriosita dal quaderno dalla rossa copertina che mai aveva visto, lo prese e incominciando a sfogliarlo si rese conto che era un diario.

Più curiosa che mai, con la tazza di caffè in una mano e il quaderno nell’altra si chiuse nel suo laboratorio.

 

«Oh.. questo sembra interessante!» esclamò sotto voce, iniziando a leggere una pagina di qualche giorno prima, la pagina aveva diverse cancellature e sembrava il suo diario di quindicenne con cuori sgorbi e lettere stilizzate.

 

 

20 Novembre

12:34

Sono in treno, sto finalmente tornando a central.
Non vedo l’ora di vederlo, mi è mancato davvero tanto!

Questa missione è stata particolarmente pericolosa

sicuramente Win mi ucciderà appena vedrà come

ho ridotto il braccio..credo che dovrei chiedere una scorta..

 

20 Novembre

17:00

Sono appena rientrato a casa!

Sono andato prima al quartier generare,

ho fatto rapporto direttamente a lui..

non gli ho chiesto la scorta.. l’ho dimenticato,

troppo impegnato ad annegare in quegli occhi ossidiana

Credo di stare impazzendo, l’ho sognato anche

questa notte.. sempre lo stesso sogno,

 da più di un mese ormai:

io sono solo in un luogo buio come i suoi occhi

e mentre sembra che le tenebre mi stiano per

ingoiare vedo in lontananza le sue fiamme.

Ed ad un tratto tutto prende forma e colore

ci ritroviamo in un parco, sono seduto sull’erba e lo fisso

lui mi porge la sua mano avvolta

nel candido guanto alchemico e

dopo avermi aiutato ad alzarmi i nostri volti sono

sempre più vicini come il mio desiderio verso di lui

e… un secondo prima che le nostre labbra si sfiorino ecco

che puntualmente mi sveglio.

Credo davvero di essere impazzito..

Mustang è diventato il mio tormento!

Il mio chiodo fisso! La mia ossessione!

Ho letto alcune cose, su quello che sento,

per pura sete di conoscenza, ovviamente, e riflettendo

credo di essere attratto dal taisa,

(si lo so che ora non lo è più ma

per me rimarrà sempre il mio taisa)

o addirittura innamorato di lui!
Assurdo! 

non posso essere attratto da Lui..

Però credo di amarlo proprio il mio Roy!

È un paradosso ma..lasciamo perdere..

Ora vado.. credo di aver bisogno di riposo;

Domani devo ripartire, una settimana a Reesembool!

Era da tempo che volevo fare una visita a Mio fratello e a Win.

 

 

«Per tutti gli auto-mail di Amestris!»esclamò sotto voce la bionda alzandosi di scatto e precipitandosi nella camera da letto di Al a circa una camera di distanza dal suo laboratorio.

 

«Al! Hey Al svegliati..»disse scuotendo leggermente il ragazzo.

Al mugugnò contrariato girandosi dall’altro lato del letto.

«Alphonse Elric sveglia!»Disse più forte, facendo saltare per aria dallo spavento il povero biondino.

 

«Santo cielo Win che diamine vuoi?»domandò irritato, cercando di regolarizzare il battito accelerato per via dello spavento.

 

«Guarda!»rispose lei spiattellandogli in faccia la pagina di diario.

 

«Ma.. questa è la scrittura di Ed..Che ci fai con il suo..diario?!»chiese con poca convinzione nella voce, non completamente sicuro che quello fosse un diario.

 

«L’ho trovato sul tavolo sotto!»

 

«Riposalo Win! Non credo siano affari tuoi..Ed si arrabbierà sicuramente!»ribatté il ragazzo fulminandola, e un poco colpevolizzandosi per aver dimenticato sul tavolo il –appena scoperto-diario di Edo.

 

«No! Al guarda… Ed è innamorato!»squittì lei.

 

«In-Innamorato? E di chi?»chiese non sapendone niente.

 

«Lo sapevo! Non ha detto niente neanche a te!..Leggi leggi leggi! » rispose sedendosi sul letto con il biondo e porgendogli il diario.

 

Al lesse velocemente quella pagina e alcune precedenti, sempre con diversi ‘disegni’ ai bordi della pagina, che si soffermò a guardare una volta finito di leggere i resoconti delle giornate del giovane alchimista di stato.

 

«Oddio! È cotto di Mustang» sbottò stupito.

 

«E non ci ha detto niente»era questo che faceva dannare la meccanica.

 

«…Okkey Win, riposalo dove lo hai preso, se vuoi con calma parleremo con lui.. ma do-ma-ni..»disse scandendo bene ogni parola, in particolare l’ultima e ricoricandosi cercando la posizione per riaddormentarsi.

 

«Bene.. torno a lavoro buona notte Al..»disse avviandosi verso la porta la ragazza, sorridendo al giovane.

 

«Buon lavoro Win»rispose lui ricambiando.

 

Fine Secondo capitolo!

Salve a tutti Mi scuso per il ritardo.. ma il mio computer fisso ha deciso di prendersi una vacanza fuori programma! Meno male che tengo tutto nella chiavetta!
In ogni caso ecco il secondo capitolo! Questo è appunto un Flash-back di quando Ed è arrivato a Resembool.. L’ho diviso in due parti..(non uccidetemi veniva troppo lungo tutto in uno..)

Anyway.. che ne dite, vi piace come procede?

E.. avreste mai detto che Edward tenesse un diario?..

Personalmente no, ma a quanto pare.. devo essere bipolare perché penso una cosa e ne scrivo un’altra.. T.T

 

Ringrazio tutti quelli che anno letto e in particolare VampiraSix per la recensione, ti avrei accontentata anche subito^^, se non fosse stato per il pc..

Spero di leggere ancora delle recensioni , che siano positive o meno non importa, se possono aiutarmi  nel migliorare.

Per chi potesse interessare ho anche una pagina su FB..^^ Li potete trovare gli aggiornamenti o tutto quello che mi passa per la testa! Ecco il Link.
Un bacio BeMyValentine!;**

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Si ritorna! ***


Se questo è un sogno vi prego di non svegliarmi!

Ciao a tutti!

Prima di lasciarvi al terzo capitolo volevo informarvi che è la seconda parte del Flash back, e che Edward ha impiantato un auto-mail provvisorio sia alla gamba che al braccio, non come nell’anime dove quando ha gli arti in riparazione non ha nessun braccio provvisorio.

Ci risentiamo a fine capitolo! Buona lettura ^^
BeMyValentine!

Capitolo 3:Si ritorna…

 

La mattina dopo, Edward si svegliò presto, come sempre e scese al piano inferiore della casa della zia, per colazione.

 

«Buon giorno Ed! Come mai già sveglio?» domandò Winry appena il giovane entrò nella cucina dove lei stava sorseggiando una tazza fumante di caffè-latte.

«‘Giorno Win, beh.. forza dell’abitudine.. suppongo» rispose sbadigliando e andando a prendersi un paio di fette biscottate e della crema al cioccolato dalla credenza.

«Capisco..Ehm.. il tuo braccio dovrebbe essere pronto per oggi pomeriggio.. ma la gamba richiede ancora qualche giorno..»disse poggiando la tazza nel lavandino, mentre il biondino si sedeva al tavolo.

 

«Oh.. fantastico!»sorrise spalmando un’abbondante dose di crema su una fetta biscottata e incominciando a mangiarla.

 

«Buon giorno Win! Giorno Ed!»Disse entrando in quel momento nella cucina un Al completamente vestito e pronto per uscire.

 

«Anche a te Al..Pronto per la lezione?»chiese Ed, mentre anche il più giovane si sedeva al tavolo per fare colazione.

«Umh umh..»annuì.

 

«Potrei partecipare anche io alla lezione?»

 

«Mi farebbe piacere e sicuramente per i ragazzi sarebbe interessante! Dopo tutto non c’è persona che non conosca la nomina dell’alchimista d’acciaio!»sorrise contento.

 

«Magnifico! Vado a cambiarmi..»rispose una volta terminata la colazione e sparendo verso il bagno.

 

 

«Allora, lo bracchiamo dopo cena?»chiese la giovane meccanica una volta che sentì la porta del bagno chiudersi e l’acqua aprirsi.

 

«.. Win, se non c’è lo ha ancora detto ci sarà un motivo..»disse tra un sorso di caffè e l’altro Alphonse.

 

«Lo sai com’è lui.. si tiene tutto dentro.. sicuramente farà come quando gli ho ‘forzato’ l’apertura dell’orologio..prima se la prenderà.. ma poi si farà aiutare..»protestò di rimando la ragazza.

 

«Come dici tu Winry.. dopo ne riparliamo con lui..»acconsentì il ragazzo.

 

 

Verso le otto Al e Ed uscirono di casa, diretti alla piccola scuola per alchimisti di Alphonse.

 

 

«Buongiorno ragazzi!»Fece allegro Al entrando.

 

«Buongiorno Sensei..»risposero educarti gli alunni.

 

«Oggi ho con me un ospite speciale..»disse facendo segno a Edward di entrare.

 

«Vi presento Edward Elric, il famoso FullMetal Alchemisti»

 

Edward fece un inchino scherzoso, mentre ridacchiava alle facce emozionate dei ragazzi sui 12-13 anni che frequentavano quella classe.

 

«Edward resterà con noi per tutta la durata delle lezioni oggi..» continuò Al prendendo posto alla cattedra e facendo accomodare anche il fratello.

 

Dopo l’appello, la lezione iniziò.

 

«Maestro? Possiamo porre delle domande al signor Edward?»chiese dopo circa un’ora di lezione una ragazzina con setosi capelli neri legati in due codine e occhi del medesimo colore, alzando la manina.

 

«Certo..Non abbiate timore..»rispose Edward al posto del fratello regalando alla giovane un dolce sorriso.

 

Lei sorrise imbarazzata abbassando lo sguardo.

 

«Possiamo vedere il suo orologio?»chiese un altro ragazzino con i capelli castano chiaro e gli occhi verde prato.

«Si..»rispose Ed prendendo il suo orologio dalla tasca e facendolo dondolare di fronte alla classe di circa una quindicina di studenti.

 

«Wow! Quello è il simbolo degli alchimisti di stato?» domandò un’altra ragazza con lunghi capelli rossi e occhi nocciola.

 

«Già, quando ci consegnano il certificato da alchimisti di stato, insieme al secondo nome ci consegnano anche questo..»spiegò Edward.

 

«Lei conosce il comandante supremo signor Edward?» domandò un altro alunno dai biondissimi capelli e gli occhi di cielo.

 

Il sorriso di Edward si ampliò «Certamente, conosco il comandante supremo che ora si trova a Central dal mio esame quando avevo la vostra età.. anzi prima! Fu proprio lui a incoraggiarmi a fare l’esame..» rispose continuando sorridere solare.

 

«Davvero? È vero che il comandante è anche un alchimista?»chiese la bruna con le codine e gli occhi neri che aveva parlato per prima.

 

«Esattamente! È il falme alchemist, Roy Mustang..»disse poi sospirando

 

« È bello come dicono?»domandò la ragazzina dai capelli rossi che sembrava tutto pepe.

 

Edward diventò dello stesso colore dei capelli della ragazza e imbarazzato si passò una mano sul collo.

 

«Ehm.. ti posso fare vedere una foto.. così decidi tu se è bello o meno» ridacchiò prendendo il suo portafoglio e uscendo da quello una foto fatta a Central il giorno della cerimonia per il titolo di comandante supremo; c’erano tutti in quello scatto, anche Al.

 

«Sensei, anche lei conosce il comandante?»chiese infatti una giovane castana notando il suo maestro nella foto.

 

«Si, Scarlett, il signor Mustang è stato una figura importante per noi, ci ha sempre difesi e protetti..» rispose alla sua alunna.

 

« È lui vero?»chiese un ragazzo con occhi di ghiaccio e capelli color mogano.

 

Edward annuì sorridendo.

 

« È lui..»confermò bloccando i suoi occhi d’oro sulla figura sorridente del moro sullo scatto.

 

Non era una foto ufficiale, quindi erano tutti più sciolti e liberi.

 

« È davvero bello!»continuò la ragazza rossa.

 

«Già..»sopirò piano Ed.. ma nonostante fosse meno di un sussurrò coperto dal chiacchiericcio dei ragazzi, Al riuscì a percepirlo.

 

Continuarono a tempestarlo di domande su gli esami per diventare alchimisti, sui viaggi che aveva fatto, sulle missioni pericolose tranquillamente, quando la ragazza con occhi di notte e capelli d’ebano chiese innocente.

 

«Signor Edward.. lei è innamorato?»

 

L’impavido Edward sgranò gli occhi come se di fronte non avesse una bambina di 12 anni ma un asino volante a tre teste.

 

«Dunque..io ehm.. sai il lavoro d’alchimista di stato, o comunque la carriera militare non ti lascia molto tempo.. è difficile stare con una persona che lavora nell’esercito se non si lavora nello stesso campo..»

 

« È distratto signore, la mia domanda era: se è innamorato, no se fosse fidanzato..»ribeccò la moretta.

 

Ed arrossì spostando un attimo lo sguardo sulla foto che ancora era sulla cattedra..«Io..ecco..»

 

«È diventato rosso!»

 

«Significa che allora è innamorato!»

 

«Che bello! Lo sa già la persona che ama?»

 

«Secondo me non lo sa! Non avrebbe detto che il lavoro gli da poco tempo..»

 

«Glielo dovrebbe dire! Alla persona che ama..»

 

«Sicuramente non verrà rifiutato, anche lei è bello… quasi come il comandante supremo» disse la rossa, con un sorrisetto.

 

Edward prese un adorabile color aragosta mentre le ragazze continuavano a suggergli modi nei quali dichiararsi.

 

Quell’anima buona di Alphonse pensò che, forse, era meglio evitare al fratello l’auto combustione.

 

«Ragazzi!»richiamò, di fatti, l’attenzione della classe «Basta.. ora Edward ci darà una dimostrazione di alchimia fuori nel cortile.» disse guardando il fratello e ricevendo da questi uno sguardo grato.

 

Passarono tutto il resto della mattina facendo esercitazioni d’alchimia nel piccolo cortile della scuola.

Fattosi l’ora di pranzo e una volta che tutti gli allievi furono tornati dai genitori, Ed e Al si diressero nuovamente a casa.

 

 

«Siamo tornati!»annunciarono varcando l’uscio di casa.

 

«Oh, BenTornati ragazzi, ho preparato lo stufato..»disse la signora Pinako.

 

«Il tuo stufato è il migliore zia..»rispose Ed togliendosi il cappotto.

 

«Già! Win?»chiese Al togliendo anche lui il soprabito e poggiandolo all’attaccapanni.

 

« È andata a stendersi.. ha lavorato come sempre tutta la notte e ora che mancano giusto un paio di riparazioni l’ho mandata a dormire… vai tu a chiederle se vuole pranzare?»

 

Al annuì e salì velocemente le scale dirigendosi nella camera occupata dalla cara amica.

 

Come detto dalla zia, la giovane ragazza bionda si trovava stesa sul letto apparentemente addormentata.

Con cautela Alphonse si avvicinò al letto, sedendosi sul bordo con fare delicato e incominciò ad accarezzare i capelli lunghi della ragazza.

 

«Win..credo che Ed sia perso ormai..»disse piano continuando a carezzarle il capo.

 

La ragazza aprì un occhio un istante, mugugnò e lo richiuse.

 

Qualche secondo dopo, il tempo di recepire pienamente il messaggio di quelle parole, che la bionda si sveglio di scatto saltando in piedi e strattonando il povero ragazzo per la maglia.

 

«Che significa ‘credo che Ed sia perso ormai ’?»domandò con il viso a pochi centimetri da quello del biondo amico.

 

«Che prima quando eravamo a lezione e i ragazzi gli hanno fatto delle domande anche su Mustang e sul fatto che fosse veramente come dicevano.. o se Ed fosse innamorato e.. arrossendo continuava ad evadere le domande..» rispose con calma.

 

«Okkey..Ho un idea!»disse risoluta la ragazza.

 

«Si, ma il pranzo è pronto..»frenò l’entusiasmo della biondina Al.

 

«No! Prima mi ascolti e poi andiamo!..Finito di pranzare ci chiudiamo con Ed nel laboratorio, lo blocchiamo alla sedia e lo interroghiamo!» disse sentendosi oltre modo realizzata.

 

Alphonse annuì concorde, sapeva che c’erano metodi un po’ meno ortodossi per chiedere al fratello se fosse o meno innamorato, avrebbero potuto anche aspettare che glielo dicesse, ma si sa la curiosità è donna e Winry aveva coinvolto anche il povero otouto di Edward in questa sua impresa.

 

 

Esattamente come secondo il ‘Grande_piano’ di Winry, finito il pranzo i tre amici d’infanzia si ritirarono nel laboratorio dove la ragazza lavorava sugli Auto-Mail, e sempre secondo la ‘Grande_idea’ della bionda avevano legato l’alchimista d’acciaio alla sedia.

 

«Si può sapere cosa diamine t’è preso Win? Se vuoi compagnia bastava chiederlo!»strepitò l’alchimista trovandosi bloccato.

 

«Ed, stai tranquillo.. non ho nessuna intenzione di picchiarti o torturarti.. almeno che tu non mi obblighi..» rispose la biondina sedendosi di fronte al ragazzo e fissando i suoi occhi chiari in quelli dorati.

 

«Dunque..è tanto che non ci facciamo una bella chiacchierata tutti e tre.. vero Al?»domandò ancora la bionda rivolgendosi ad Alphonse.

 

«Sì.. troppo secondo me..»le diede manforte sedendosi affianco.

 

«Bene.. ma non credo che per fare due chiacchiere dobbiate ricorrere a certi metodi..» rispose Ed indicando con lo sguardo le corde.

 

«Dobbiamo essere sicuri che tu non evada le nostre domande..»spiegò il minore.

 

«E perché dovrei?..Sai tutto ciò che mi riguarda, così come lo sa Win!»affermò convinto.. convinzione che però vacillò pericolosamente quando vide spuntare sulle rosee labbra della ragazza un ghigno.

 

«Quindi sei sicuro che sappiamo tutto..?»chiese alzandosi con non curanza e avvicinandosi ad un cassetto.

 

«Ovviamente! Sapete tutto quello che è dovuto sappiate..» Rispose seguendola con lo sguardo aureo.

 

«Non è ciò che hai detto poco fa..»gli fece notare il fratello mentre l’amica tornava di fronte a lui con un familiare quadernetto.

 

«Credo che mi sia concesso avere piccole cose private»disse rimarcando l’ultima parola.

 

«Oh.. certo.. le piccole cose…»concordò Winry, prendendo la sua amata chiave inglese.

 

«Ma.. secondo la mia opinione che tu Edward Elric sia cotto come una pera di niente po’ po’ di meno che Roy Mustang..»iniziò ancora una volta Win.

 

«..Non mi sembra piccola..Insomma.. ‘quel Taisa idiota’ ‘quel donnaiolo da strapazzo’ ‘non sopporto la sua irritante voce’ ‘il suo stupido sguardo di sufficenza’..»continuò per lei Al

 

«Già, ma noi non c’è la prendiamo per non averci detto niente dopo tutto eri ‘troppo impegnato ad annegare in quegli occhi ossidiana suppongo?»fece sadica leggendo dal diario e colpendolo con la chiave.

 

«Ecco..io..»cercò di iniziare un discorso mentre evitava -o almeno ci provava- che Winry gli fracassasse il cranio con quella dannata chiave.

 

«Win, lascialo in pace..»ordinò Al.

 

«Uffa!Lo devo fare soffrire un po’ perché non me lo ha detto prima.. l’ho dovuto scoprire per caso!» si lagno la giovane andando però a sedere al tavolo da lavoro per finire il braccio di Ed.

 

«Perché non ce lo hai detto?» domando con calma Alphonse sorridendo al povero Nii-chan.

 

“Tanto vale sputare il rospo tanto peggio non può andare”pensò l’alchimista di stato, iniziando poi a parlare.

«Non sapevo come..come avreste potuto reagire.. non solo mi piace un uomo ma proprio quell’uomo.. è una cosa difficile da accettare.. lo è stato anche per me..» rispose il biondo ancora legato.

 

«Sei uno stupido!»lo rimbeccò la meccanica lanciandogli contro la solita chiave inglese, se Ed fosse stato ucciso l’avrebbero arrestata solo per la quantità del suo sangue trovato su quella maledetta chiave.

 

«Capisco, ma noi siamo la tua famiglia! Come credi che avrei reagito? Sei pur sempre mio fratello! Hai rischiato la vita per ridarmi il corpo.. non credo che sia rilevante se la persona che ami è un uomo o una donna..» disse con voce pacata il giovane Al sorridendo timidamente al fratellone.

 

Edward venne poi liberato e fu picchiato da Win ancora furiosa per come aveva scoperto che il suo migliore amico era innamorato.

 

Passarono i giorni fino a che anche la gamba non fu pronta progettando il modo adatto nel quale Edward si sarebbe dichiarato(più precisamente solo Winry progettava; Alphonse e Edo l’ascoltavano senza sentirla).

 

Ed decise di partire immediatamente per Central non appena riebbe apposto entrambi i suoi Auto-Mail.

In primo luogo per evitare danni permanenti, in quanto la sua ‘carissima’ amica gli aveva già procurato una fasciatura al capo e al braccio.

 

«Edo, voglio che appena scendi dal treno tu vada da Mustang e glielo dica okkey? Io devo venire a Central tra un paio di giorni per un convegno e passerò per sapere come è andata.. se sfortunatamente per te, lui non sa ancora quello che provi, giuro che per mano mia dovrai passare così tanto tempo in ospedale che ti dedicheranno un’ala.. sono stata chiara?»minacciò la bionda mentre fullmetal stava per uscire dal casa della zia per raggiungere la stazione.

 

«Un arrivederci e fan buon viaggio sarebbero stati ben accetti..» ribatté  sarcastico.

 

«Edward.. voglio che tu sia felice e se per farti raggiungere la felicità che meriti dovessi ridurti in fin di vita con le mie mani.. fidati lo farei» scese i gradini del portico che la separavano dal lui e lo abbracciò.

 

«Fa buon viaggio e chiama appena sei a Central..»

 

~Fine flash back~

Fine Terzo capitolo!

*Saluta con la manina* Buon/a Giorno/Sera/Notte a tutti!
Quindi, quindi, quindi… che dire su questo capitolo?
Ora abbiamo scoperto cosa c’entrano il povero Al() e quella cosa di Winry(scusate l’antipatia, ma non la sopporto..).

Con questo capitolo sappiamo cosa è accaduto prima del bacio e come è accaduto il bacio.. il prossimo sarà il giorno dopo il bacio!
Quello che aspettate con più ansia immagino!

Ringrazio ancora una volta chi ha letto.

Colgo l’occasione e mi faccio un po' di pubblicità non vi dispiace spero^^
La pagina FB à Link. E vi invito a fare un giro sulla mia pagina anche qui su Efp e se vi va leggere le altre mie storie!
A presto BeMyValentine!;**

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4:E tu perché baci qualcuno? ***


Se questo è un sogno vi prego di non svegliarmi!

Questo è il quarto ed ultimo capitolo T.T
Grazie a tutte le persone che hanno letto  i capitoli precedenti e che stanno per leggere questo. Grazie a tutti e buona lettura!

Capitolo 4:E tu perché baci qualcuno?

 

Non appena entrato nel proprio appartamento, l’alchimista d’acciaio si diresse nella camera da letto buttandosi di peso sul materasso senza nemmeno togliersi le scarpe e sperando che Mustang confondesse il suo atto come uno strano sogno si addormentò.

 

 

La mattina dopo il giovane alchimista di stato fu svegliato da un dispettoso raggio di sole che aveva deciso di rispecchiarsi degli occhi del biondo.

Stiracchiandosi un poco si alzò.

 

“Come dovrei comportarmi ora? Non posso evitare di presentarmi agli uffici..”pensò mentre con lo sguardo scuro si preparava per la giornata lavorativa.

 

“Mi comporterò come sempre..”decise infine dopo quasi un ora di ipotesi assurde per saltare il lavoro o per evitare Mustang.

 

Fece colazione e con un grosso sospiro uscii di casa diretto agli uffici di Central.

 

«Oh, bentornato Edward!»lo accolse sorridente l’assistente del comandante, la signorina Hawkeye.

 

«Cosa ti è successo a Resembool?»domandò poi, guardandolo preoccupata.

 

«Buon giorno..ehm.. diciamo un piccolo incidente, non si preoccupi generale. Il comandante supremo è già arrivato?»chiese poi rassicurando la donna.

 

«Sì, stavo proprio per chiamarti per conto suo..» riferì lei, mentre il ragazzo deglutiva e abbassava il capo.

 

«Beh, ti lascio ho del lavoro da sbrigare..»si congedò Hawkaye.

 

Il giovane alchimista fece un respiro profondo “Via il dente via il dolore no?.. In caso mi posso fare trasferire” pensò bussando alla porta nel l’ufficio.

 

Aspettò qualche secondo e quando sentì la voce un po’ strascicata del  moro all’interno della sala dire ‘avanti’, entrò.

 

«Buon giorno comandante Mustang.. Sono tornato dal-..» inizò come tutte le volte, ma lui lo interruppe.

 

«Chiudi la porta a chiave e siediti Acciaio!» ordinò con tono sicuro.

 

Elric fece come aveva detto e dopo si accomodò sulla morbida poltrona alla scrivania.

 

«Posso chiederle perché la porta chiusa a chiave?»domandò scrutandolo, mentre si torturavo freneticamente le mani.

 

«Ti devo parlare di una questione importante.. non voglio che nessuno ci interrompa, tanto meno che ascolti la nostra conversazione..» rispose il comandante in tono calmo con la sua voce calda.

 

Ecco..ora mi incenerisce..’pensò in un attimo di puro panico, ‘No!Io sono l’alchimista d’acciaio.. non mi farò incenerire!’si riprese risoluto fissando gli occhi in quelli di Mustang, con lo sguardo di sfida pronto a qualunque cosa il più grande avesse intenzione di chiedere.

 

«Riguarda ieri pomeriggio.»continuò congiungendo le mani guantate sotto il mento.

 

Edward deglutì, allora era davvero di quello che voleva parlare.

 

Nonostante ciò il biondo non si sarebbe fatto cacciare; piuttosto se ne sarebbe andato solo.

 

«Se vuole cacciarmi dall’esercito non si disturbi.. Pensavo già di lasciarlo per viaggiare anche fuori Amestris..»disse infatti.

 

Roy fece uno dei suoi sorrisetti, quelli tra il sensuale e il sarcastico, quelli che il fullmetal aveva imparato ad amare.

 

L’alchimista d’acciaio rispose alzando un sopracciglio, lo irritava il fatto che ancora non avesse ribattuto, o che non lo avesse ancora preso allegramente per il culo.

 

«Vai avanti per non restare indietro eh?..Sempre così tu..» disse invece.

 

«Bisogna essere pronti per affrontare il futuro..se si resta indietro nessuno verrà a riprenderti»rispose il più giovane.

 

«Mai, se è un mio uomo!.. Ma la questione è un’altra acciaio..non ho intenzione di cacciarti, il generale e il resto della squadra non me lo permetterebbero mai, e se te ne andassi mi incolperebbero per non averti impedito di farlo.. quindi io non ti caccio però tu devi darmi qualcosa, il principio dell’alchimia no?..»fece continuando ad allargare il sorriso sulle sue labbra fine.

 

Annuendo un po’ incerto e diventando rigido come una tavola di legno, il subordinato pensò: ‘Cosa vorrà in cambio?’.

 

«Non preoccuparti Fullmetal.. non è una cosa terribile..» sogghignò.

 

«Voglio solo sapere il motivo del tuo gesto ieri»finì facendo arrossire, il ragazzo, che prese la stessa tonalità del suo usuale mantello, lui invece continuava a tenere stampato in viso quello strano ghigno,

 

Sadico’pensò ancora.

 

Abbassò lo sguardo sul ventre dove teneva abbandonate le mani;

‘Arrivati a questo punto..non credo si berrebbe una scusa, dopotutto ho affrontato cose peggiori!’ rifletté, prendendo un profondo respiro.

 

«Lei perché bacia qualcuno?»domandò quindi.

 

Mustang sembrò colto alla sprovvista dalla sua domanda perché fissò il biondo con sguardo stranito per pochi secondi.

 

«In genere perché quella persona mi piace»rispose comunque.

 

«Quindi ha già la risposta a quello che è successo ieri..»riferì alzandosi dalla poltrona per lasciare l’ufficio.

«..ora se vuole scusarmi avrei del lavoro da portare a termine..»terminò a pochi passi dalla porta.

 

«Edward..»lo chiamò il bel moro.

 

Neanche il tempo di stupirsi nel sentire il suo nome pronunciato da quella voce che si ritrovò tra il muro e il corpo del Führer, con le labbra fini di quest’ultimo sulle sue in un contatto leggero e dolce, quasi come il vento che sfiora i petali di una rosa.

 

Sbarrò gli occhi immobilizzandosi.

 

Nessuno dei due saprebbe esattamente dire quanto tempo passo, se secondi o minuti interi, ma quando il Mustang si staccò di qualche centimetro il necessario per poterlo guardare negli occhi di sole, Edward lo guardava immobile appoggiato alla parete dove poco prima lo aveva incastrato.

 

«..in genere quando bacio qualcuno mi aspetto che questi ricambi..»

sussurrò a pochi centimetri dalla bocca del maggiore dei fratelli Elric.

Il biondino parve riprendersi sentendo quel sussurro e il fiato caldo dell’uomo dei suoi sogni (in senso letterale dato che era da tempo che il bel comandante era l’epicentro dei suoi pensieri e dei suoi sogni)sulle sue labbra leggermente schiuse.

 

Quello era il momento nel quale di solito accadeva qualcosa e lui si ritrovava nel suo letto, solo e con l’amaro in bocca.

 

Non gli importava se sarebbe caduto dal letto quella era la volta buona, così si tuffò sulle labbra del superiore, saggiandole con minuzia con la lingua curiosa e inesperta(rispetto a quella del moro più grande), chiedendo poi gentilmente l’accesso a quell’antro caldo per far incontrare i loro muscoli desiderosi di quel contatto da tempo che, per entrambi è stato anche troppo, dando così il via ad un bacio mozzafiato.

 

Quando ormai per mancanza di ossigeno dovettero interrompere quel meraviglioso contatto, il giovane guardò Roy negli occhi e in un sussurro leggero disse «Se questo è un sogno vi prego di non svegliarmi!».

Mustang sorrise e facendo passare le braccia dietro la schiena di Edward lo strinse a se, costringendo entrambi in un altro bacio ancora più carico di passione e desiderio del primo.

 

Fine!

Ciao! Siamo arrivati alla Fine della storia.. io che ero partita con ‘Questa deve essere triste’ non c’è l’ho fatta .-. bah.. in ogni caso, vi piace la fine? O avevate in mente qualche altro scenario? Sarei felice di leggere come avevate immaginato voi la fine, se ovviamente avete voglia di farmelo sapere.

Spero comunque di essere stata chiara ed esaudiente nella stesura della storia!

Sono disponibile a ricevere consigli e se ne avete e se vi va di condividerli!

Alla prossima(spero!) kisskiss BeMyValentine!;**

 

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