o.O..Friend or foe..O.o

di Nika_chan01
(/viewuser.php?uid=45520)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontri...non proprio piacevoli ***
Capitolo 2: *** Partenza improvvisa ***
Capitolo 3: *** Vita in casa Weasley ***
Capitolo 4: *** Aria ***
Capitolo 5: *** L'ira di Lucius ***
Capitolo 6: *** Lontano, troppo... ***
Capitolo 7: *** Gita a Hogsmeade ***
Capitolo 8: *** Buoni o cattivi, non è la fine... ***
Capitolo 9: *** Incubi ***
Capitolo 10: *** Illusioni e confessioni ***
Capitolo 11: *** Risveglio e pensieri ***



Capitolo 1
*** Incontri...non proprio piacevoli ***


Ma salve a tutti e tutte le povere malcapitate che hanno aperto questa fic^^Uhm, dunque…la mia prima fic sulla categoria “Harry Potter”…(si, e tutte le altre sono incompiute-.-)…vabbuò…almeno questa spero di concluderla!!E’ un esperimento…e per favore, siate clementi per eventuali errori sulla storia, grammatica (spero di salvarmi su quella XD)…o di aver magari qualcosa a che fare con altre fic!!Mi dispiacerebbe molto se accadesse una cosa del genere, ma ancora non ho avuto l’occasione di leggere tutte le 900 e passa pagine di questa sezione di EFP!Comunque, riguardo la storia…questa fic è un lavoro di fantasia, e non tengo conto di parecchi fatti del libro sesto, settimo ecc…è una cosa un po’ intricataXD Baci e buona lettura da Nik’uska^^



Bando ai pregiudizi…purtroppo…

-Oh, Ronald, possibile che tu ancora non abbia preso i ritmi con i compiti dei M.A.G.O?!- . Una Hermione esasperata era seduta su una poltrona nella sala comune, lanciando all’amico sguardi scocciati.
-Dai…ho avuto parecchi impegni con il Quidditch!!...vero Harry…?-chiese Ron in cerca di aiuto.
Purtroppo il moro non fece in tempo a rispondere, che la ragazza lo bloccò.
-Harry ha avuto i tuoi stessi impegni, eppure ha finito tutti i compiti di trasfigurazione!!-protestò lei.
Ron guardò disperatamente l’amico, che  si fece scappare una risatina.
-Per favore, Hermione!!-il ragazzo si mise in ginocchio davanti alla poltrona, pregandola, speranzoso.
La ragazza posò nuovamente lo sguardo sul suo libro, fingendosi disinteressata.
Sospirò.
-Ti prego…!-continuò Ron.
-Va bene…ma questa è l’ul…-
-Ti adoro Hermione, non so cosa farei senza di te!Grazie, grazie, grazie!!!-
La ragazza non fece in tempo a finire la frase, e si arrese al fatto che l’amico avrebbe preferito non sentirne l’ultima parte. Si immerse nuovamente nella sua lettura, scorrendo con il dito sull’indice, cercando l’argomento che gli poteva interessare…ecco.
-Mangiamorte, pagina duece…FERMO!!-
Pix tirava con forza il suo libro, cercando di toglierglielo dalle mani.
-Lascia, subito, Pix!!!-
I ragazzi intorno a lei scoppiarono in una fragorosa risata, mentre Harry e Ron sembravano completamente immersi in argomenti che, ovviamente, non riguardavano cosa stesse accadendo all’amica in quel momento.
Il fantasma riuscì a strappargli il tomo, sollevarsi in alto e cominciare a scappare fuori dalla sala comune dei Grifondoro.
Hermione cominciò ad inseguirlo, urlandogli dietro di fermarsi…tentativi sicuramente vani, ma lei nella disperazione continuava comunque a chiamarlo…come viene automatico di solito a tutti…
La ragazza attraversò in corsa i molteplici corridoi di Hogwarts, le cui pareti erano tempestate di quadri che guardavano al scena divertiti o allibiti.
Senza notarlo, intenta ad inseguire il fantasma, dopo pochi istanti si ritrovo nell’ala dove erano i bagni del primo piano.
Passò fra i candidi corridoi e poggiò i piedi i suoi piedi veloci sulla ceramica dal colore dorato.
-Fermati!!Ridammi il libro!!-continuava a strillargli dietro, ma  tutti i tentativi sembravano essere inutili.
Fortunatamente, probabilmente stufo dell’estenuante corsa, il fantasma d’un tratto si fermò, a parecchi metri da terra, lanciando in braccio ad Hermione il tomo…ma a lei scivolò dalle mani (era sempre stata una frana in fatto di riflessi quando la cosa da afferrare non riguardava la magia…).
Pix le fece una pernacchia, seguita da un sorriso malefico, poi corse alle spalle di lei.
Hermione rimase a dir poco senza parole, ancora con il fiatone per la forte corsa.
Sospirò, riprese un po’ d’aria, per poi chinarsi a prendere l’oggetto che finalmente poteva recuperare.
Dopo qualche secondo si bloccò.
Dietro l’angolo ci doveva essere il corridoio che conduceva all’armadio delle scope…e qualcosa si stava muovendo.
Insolito…
Da coraggiosa grifona, si avvicinò lentamente, fece capolino dalla parete, e…
Colpo di scena:inevitabilmente vestito di nero…stranamente seduto a terra appoggiato al muro e debole…in tutto il suo splendore: Draco Malfoy.
“Nononono…questa no…” pensò la ragazza, affranta.
Coincidenza orribile…insomma, non era il massimo incontrare il proprio acerrimo nemico!
Avrebbe potuto fare finta di niente e…no, avrebbe tradito il suo “essere una Grifondoro”!
Insomma, era contro i suoi principi non aiutare qualcuno, come lo era “aiutare Malfoy”!
Gli lanciò un’ultima occhiata:ansimava, lo riusciva a sentire a da quella distanza.
“O la va, o...mi suicido!!Già so che sto per fare una cavolata!!”pensò.
Raccolse tutto il suo coraggio, e incominciò a muoversi verso di lui.
Il ragazzo, prima distratto e con la testa appoggiata su una mano, si accorse che qualcuno gli si stava lentamente avvicinando. Sbattè gli occhi un po’ appannati parecchie volte, per poi riuscire a distinguerla nitidamente dal resto…e la sua reazione non fu delle migliori.
-Granger, che ci fai qui?!-disse arrabbiato.
La ragazza continuava a camminare.
Il ragazzo, irato fece per indietreggiare, strusciando contro il muro.
Lei gli giunse accanto e sospirò.
-Fammi pensare…o avuto per un attimo (ma solo per un attimo…!)l’idea di venire a vedere cosa stai facendo lì, per terra.- disse lei, sarcastica.
Due occhi argentei la fissarono, e lei li notò…erano sì profondi e (con grande rammarico)notò che avevano un qualcosa che la affascinava, erano ammalianti…ma in quel momento erano anche arrossati e stanchi…
-Come…ti senti?-gli chiese.
-Alla perfezione, mezzosangue…non so cosa ti sia venuto in mente.- disse, con un ghigno malefico che gli solcava le labbra.
Lei gli volse uno sguardo altezzoso, senza farsi intimidire.
-Bene…allora che ci fai lì…Malfoy sei un testardo!-
-Ma quale testardo!Cosa vuoi, Granger, devi rompere?-esclamò Draco.
Lei senza sentire ragioni gli passò una mano sulle spalle, e lo costrinse a farsi alzare lentamente e con il suo sostegno.
Il ragazzo si stacco dalla presa, ma rimase appoggiato con una mano contro il muro:la testa gli girava tantissimo.
-Lasciami perdere, Granger….-le intimò Draco.
Le parole non risultarono a Hermione di grande effetto.
Gli portò una mano sulla fronte, ma non capendo bene la situazione, optò per il metodo delle labbra. Si mise in punta di piedi e fece per portare la sua bocca sul capo di Malfoy, ma lui indietreggiò di colpo.
-Che fai mezzosangue, adesso mi baci anche?-disse con un ghigno beffardo.
-Idiota, devo sentire se hai la febbre.- disse lei, sbuffando.
-Granger, non ho la febbre!!-esclamò lui.
Come al solito, le sue parole non toccarono Hermione, che portò in avanti la testa del ragazzo e poggiò le labbra sulla sua fronte.
Era da ustione.
-Bhè…inutile dire a te che scotti come un falò acceso da un’ora. Vieni.-
Il ragazzo non protestò.
La grifona lo portò nel bagno delle donne, e lo fece sedere a terra.
Si bagnò le mani, e non appena furono abbastanza fredde e fradice le portò sulla fronte dietro al collo di Draco.
Non lo voleva ammettere, ma guardarlo negli occhi era come tuffarsi in una pozza d’acqua brillante alla luce della luna, e ghiacciata…era un bell’effetto…e in fondo per essere il suo peggior nemico, non era poi così male…anzi:non aveva mai fatto caso, troppo impegnata a battibeccarci, che era di una bellezza sovrannaturale. Ricordava tanto una perfetta statua greca: il fisico era perfetto, i capelli, ora un po’ scompigliati, gli ricadevano disordinatamente sulla fronte.
E su quella fronte c’era la sua mano.
Il tocco era vellutato…e anche lui aveva dei pensieri positivi rivolti alla ragazza…era di una dolcezza…diciamo così…orgogliosa…gli piaceva, aveva un bel caratterino,e non guastava in una ragazza.
La sua mano sulla fronte si spostò sugli occhi, e una sensazione di sollievo lo pervase.
Lei sentiva il vibrare delle sue palpebre sotto il suo palmo. Notò che il ragazzo era tranquillo,e ripeté più volte l’operazione.
Infine fu la prima a proferire parola:-Allora?Come ti senti adesso…?-
Lui si costrinse a lanciarle un’occhiataccia.
Hermione, silenziosamente, gli portò nuovamente un braccio attorno alle spalle.
Uscirono dai bagni, e cominciarono ad attraversare i corridoi.
D’un tratto lui si bloccò:-Aspetta...dove mi stai portando, mezzosangue?!-
-Da…da Madama Chips. -rispose lei, convincendosi man mano che parlava.
-Senti, adesso non c’è bisogno di sconvolgere mezza Hogwarts solo perchè ho una linea di febbre, Granger!E poi…non ho bisogno di te!-
Nel frattempo Harry e Ron, preoccupati, avevano cominciato a cercare la loro amica, ed erano finalmente riusciti a trovarla.
-Hermione!-la chiamò il moro.
-Ma dove diav…-si fermò, scorgendo la figura di Malfoy avvinghiata a lei.
Affrettò al corsa.
-Harry!-
-Cosa ci fai qui con…lui?-chiese Ron, con una nota di disgusto.
La ragazza parlò prima che potesse farlo il Serpeverde.
- L’ho trovato in bagno, ha la febbre.-
Silenzio.
-…quindi?-chiese Harry.
-quindi….volevo portarlo da Madama Chips, ma…-
-Cavolo Granger, ti ho già detto che puoi anche lasciarmi andare!-
Ron gli lanciò un’occhiataccia, mentre Malfoy si staccava dalla ragazza. Un improvviso capogiro, lo costrinse, però, ad appoggiarsi nuovamente alla grifona.
-Come hai detto tu stesso prima, stai perfettamente bene.- disse lei sarcastica.
-Per quanto ci piacerebbe, non possiamo lasciarti qui, Malfoy.- commentò Harry.
Il biondino spostò lo sguardo, prima rivolto ai capelli della grifona, a causa della sua caduta.
…L’orologio segnò le 19.00…
I tre grifoni si guardarono…
-Bene, fra un’ora dobbiamo partire…-disse Hermione, amareggiata.



Concluso il primo chappy!!!Vi sarà sembrato lento, ma…secondo me non sono una grande scrittrice^^’’’Spero che siate arrivati sani e salvi alla fine!!FATEMI SAPERE SE VI PIACEREBBE SAPERE COME CONTINUA, O SE VI PIACE!!!!Ok, ora ci vuole un XD!!
Baci^^
Nika_chan01

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Partenza improvvisa ***


Eccomi tornata con un nuovo capitoloooo^O^ Credo che non smetterò molto presto, quindi andate in un aereo, fregatevi i sacchetto per il vomito e tornate al pc se volete leggere questa fic!!Povero Draco, l’altra volta stava maluccio…(e questa volta mi sento cattiva, e lo farò stare anche peggio XD)Ma dite la verità…ispira vederlo star male XD Uhm…potrebbe diventare un sondaggio!!!Allora….nelle inesistenti recensioni che mi scrivete, aggiungete se vi gusta o no!!Buona lettura^^…ma prima la risposte (come d’abitudine –è una nuova abitudine XD-)alla recensione!!!(se fossero più di una XD)

A VivianaRossa:la mia prima recensitrice su questa ficcy^^Sono felice che ti intrighi…questo chappy…non so come sarà!!!…ihih( sempre le figuracce, io!)!!!Mah…il viaggio non è in un posto strano (o almeno non credo si possa definire tale…)…ma a Draco non piacerà!Prima di dirti tutto è meglio che cominci a scrivereXD Baci, alla prossima^^….Nika_chan01

Fermi tuttiiiii!!!Solo ora ho capito che in questa sezione al posto delle recensioni, usate di più aggiungere la storia ai preferiti…ma a volte una recensioncina piccola piccola non guasta per niente^^Baci, e ancora buona lettura^^





Partenza improvvisa


-Bene, fra un’ora dobbiamo partire…-disse Hermione, amareggiata.
Draco la guardò speranzoso:-Bene, allora puoi anche lasciarmi e andarti a preparare, Granger.-
Harry e Ron gli lanciarono uno sguardo minaccioso, ma come sempre lui li ignorò completamente.
-Mi pare che abbiamo già appurato che se ti lascio cadi come una pera cotta!-commentò Hermione, ridacchiando.
-Non ti azzardare mai più…-
-Voleva essere una minaccia?-chiese improvvisamente Ron.
Malfoy cominciò a fissarlo.
-Ehm ehm …-fece Hermione -smettetela…e poi,Malfoy…finché hai al febbre non sei un grande problema.-
Il ragazzo sbuffò. Non sopportava quella situazione…lui, uno fra gli studenti più richiesti a Hogwarts, debole e fra le braccia di una mezzosangue!!
-Non possiamo lasciarti adesso, purtroppo…cosa avevi intenzione di fare in questa settimana, dato che ad Hogwarts ci sono i controlli contro il Signore Oscuro?-chiese la grifona.
-Gli affari tuoi mai, vero?-disse Malfoy.
Lei lo guardò, impaziente.
-Comunque, sarei dovuto andare in un albergo a Hogsmeade insieme a Blaise. -informò, freddo.-
-Bene…andiamo.-
Hermione prese a camminare, ma sbloccò su richiesta degli amici.
-Dove vuoi andare?-chiese Harry, curioso.
La ragazza sospirò:-Non ho intenzione di sorreggere Malfoy per tutto il giorno, pesa!!-
Il biondino la guardò male.
-Aspetta, ti do una mano-disse Harry.
-Lascia stare, Potter, non serve…-.
Questa volta fu Hermione  guardare male Malfoy, che si arrese…non c’era modo di essere lasciato, insomma.
Il moro gli portò il braccio intorno alle spalle.
Si incamminarono verso un divanetto, e i due ragazzi lo fecero sdraiare.
Come si erano aspettati, lui cercò di tirarsi su, ma erano già pronti a tenerlo fermo...e comunque non ce l’avrebbe fatta, la febbre lo aveva affaticato parecchio.
Hermione gli lanciò un’occhiataccia:-Invece di fare cavolate, riposati un po’-consigliò lei in tono glaciale.
-No-, disse Malfoy con semplicità.
La grifona rimase scioccata, ma non si arrese.
-Non era un consiglio, era un ordine.-, tentò, con voce ferma.
-Come se io prendessi ordini da te, Granger..- rispose il biondo con noncuranza.
Aveva la fronte imperlata di sudore…
La domanda che si poneva Hermione era la seguente: quel ragazzo avrebbe mai messo da parte quel suo maledettissimo orgoglio?Insomma…probabilmente era consapevole del fatto che si capiva anche da un miglio di distanza che stava male, e dove stare un po’sdraiato…e magari non avrebbe guastato una dormita!
-Comincia a fare meno il superiore, Malfoy…-sibilò Ron.
-Lascia questo privilegio almeno a me che me lo posso permettere, Weasley…-. Le labbra di Malfoy si incurvarono in un sorriso maligno.
A quel punto il rosso non ci vide più dalla rabbia, tirò fuori dalla tasca della divisa la bacchetta:-Stup…-
Hermione gli afferrò il braccio, e il ragazzo dallo stupore non pronunciò tutto l’incantesimo.
Ron la guardò stupefatto.
-Senti, Malfoy, riposati…ti svegliamo noi dopo!- disse la ragazza, scacciata.
A quelle parole il trio si avviò verso la Signora Grassa.
-Non credere  che farò come mi hai detto, Granger!-le urlò dietro Malfoy.
Lei lo guardò con occhi assassini, per poi sparire nell’ala dei Grifondoro-
 Draco rimase solo. Ripensò a tutto quello che gli era accaduto nel pomeriggio, nel tentativo di distrarsi dal mal di testa alle tempie. Si massaggiò la parte dolorante nel tentativo di alleviarlo, ma niente.
Osservò attentamente il divanetto sul quale era coricato:molto alla Grifondoro…che disonore. Rosso tendente al porpora, in velluto, con due cuscini dorati.
In fondo…era invitante…
Ma no!!Non poteva cedere alla Granger!!
Lui non aveva bisogno di riposo, e stava benissimo!!
Cercò inoltre di non pensare a ciò che gli era balzato in testa quando si era ritrovato direttamente in viso quei ricci biondo cenere…e quando aveva fissato i suoi occhi…ah, meglio cancellare quei ricordi!!
Cercò una posizione comoda.
“Mi appoggio soltanto…non posso darla vinta alla  Granger…”
Chiuse gli occhi pronto a riaprirli quando fossero tornati i tre, per aprirli, e farsi vedere più attivo che poteva.
Ma…
Quando senti le palpebre diventare irresistibilmente pesanti,e ti accorgi di vedere tutto nero…
Bhè…non ti comandi più…
***
-No Hermione, chiedi troppo adesso!!-
Un Ron indignato si trovava nella sala comune dei Grifondoro, insieme ai suoi amici, e parlva alla grifona mentre riponeva svariati libri nel borsone.
-Ron, non fa piacere neanche a me…ma non possiamo lasciarlo a Blaise Zaini…non ce lo vedo a curare Malfoy, sinceramente…-continuò Hermione.
Harry le lanciò un’occhiataccia.
-Nemmeno io mi ci vedo…e neanche Ron. Non ci penso nemmeno a mettere una pezza sulla fronte di un Serpeverde…soprattutto se si chiama Draco Malfoy!-disse Harry.
La grifona gli lanciò un’occhiataccia
-Harry…siamo o non siamo Grifondoro?Insomma…anche a me non piace l’idea che quello venga a casa di Ron…ma non abbiamo scelta, e non possiamo lasciarlo così…-cercò di convincerli Hermione.
Ron e Harry si scambiarono un’occhiata, e infine annuirono.
-D’accordo, Herm, solo perché sei tu…-disse Ron.
La ragazza sorrise.
-Uhm...spero di aver fatto la scelta giusta…- continuò il rosso.
La ragazza sospirò.
-Cercheremo di tenerlo buono…e poi, come ho già detto, finché ha la febbre non è un pericolo.-
-Sarà, ma è comunque il solito bast…-
-Ronald!-lo rimproverò Hermione.
-Ok…-disse, mogio.
Harry scoppiò a ridere.
Il trio prese le valigie, e andò a chiedere a Zabini la valigia di Draco, inventandosi che era stato urgentemente contattato via gufo dal padre, e che lo voleva subito al Malfoy Manor.
Blaise, anche se un po’ sospettoso, gli portò il borsone di Draco.
I ragazzi si diressero nuovamente al divanetto dove avevano portato il biondo, e si stupirono di ciò che scorsero i loro occhi…
***
Buio…buio…solo buio…
Buio…buio…troppo buio…
Una morsa che ti stringe…
Occhi cattivi ti scrutano, e ti trapassano da parte a parte…
***
-Malfoy…Malfoy…ehi…-Hermione sussurrava teneramente all’orecchio del ragazzo, per svegliarlo.
Lo scosse un poco…questa volta doveva ammettere che le faceva un certo effetto vederlo così indifeso, sdraiato su quel divano.
Era anche agitato, probabilmente qualche incubo.
-Malfoy…svegliati…-
Gli scostò qualche ciuffo di capelli dalla fronte bagnata e ardente. Biondissimi, liscissimi, soffici…
“Hermione…”si rimproverò.
-Dai…Dr…ehm…Malfoy…Malfoy…-lo scosse ancora.
Ecco, stava aprendo gli occhi…si cominciò a guardare intorno, spaventato e ansimante.
-Ehi…Malfoy- lo chiamò ancora.
Si voltò verso di lei.
Si riprese un attimo…
-G…Granger…che vuoi?-
“Anche così stravolto pensi a rispondermi male?”.
-Alzati, dobbiamo andare.- disse la grifona.
La guardò, con espressione interrogativa.
-Andare dove, Granger?!-
-Alla tana…vieni con noi. Abbiamo preso i tuoi bagagli e avvertito Zabini e la mamma di Ron.- disse lei, aiutandolo a sedersi, per poi tirarlo su.
-Mentre ti svegliavo, Harry e Ron si sono avviati, la tua borsa deve essere già a destinazione.- aggiunse lei.
Cominciarono a camminare verso il camino, dove Hermione fece prendere prima a lui la metropolvere, dopodiché anche lei giunse alla tana.
***
Stranamente Draco venne accolto calorosamente dalla signora Weasley…non se lo aspettava sicuramente, datosi che le loro famiglie erano da sempre in contrasto.
Hermione e la mamma di Ron lo scortarono in camera.
-Bene, Draco, ora ti porto da mangiare-disse la signora Weasley massaggiandosi fra loro le mani.
-Oh, no, grazie, non ho fame…non si disturbi, davvero…-disse flebilmente.
La rossa spalancò gli occhi.
-Ma caro, devi mangiare, guarda come sei ridotto!!Devi mangiare assolutamente, e poi è ora di cena!-
-La ringrazio veramente, ma non c’è bisogno…-continuò lui.
Si aggrappò allo stipite della porta, con espressione sofferente.
-Ma…-
-Signora Weasley, lasci stare…piuttosto…sembra che la stiano chiamando dal piano di sotto.- disse Hermione, nella speranza che la donna se ne andasse.
Fortunatamente, lo stratagemma funzionò.
Appena la rossa scomparve oltre le scale, Hermione prese il controllo della situazione.
-Stai…bene?-chiese, avvicinandosi e mettendogli una mano sulla spalla.
-Lasciami, mezzosangue!!-gli urlò contro Malfoy, indietreggiando.
Hermione era smarrita:il comportamento di Draco era radicalmente cambiato quando erano entrati alla Tana…non se lo aspettava così rispettoso, era anche a disagio quando la signora Weasley gli aveva rivolto tute quelle attenzioni…
“Io non lo capirò mai!”pensò Hermione.
-Ehm…è meglio se ti riposi un po’…-
-Ancora, Granger?!Lasciami stare!-
-Draco Lucius Malfoy, mettiti subito su quel letto…-sibilò lei.
Lui abbassò lo sguardo.
-Granger…lasciami perdere…-disse lui, in tono bassissimo.
Hermione lo osservò attentamente, poi, come suo solito (ovvero senza il consenso del biondo), gli portò un braccio attorno alle spalle, e si incamminarono fino al letto.
Lo face sdraiare, per poi prendere una pezza bagnata e gelida e poggiargliela delicatamente sulla fronte.
Al contatto con la stoffa ebbe un piccolo sussulto, ma era Malfoy…non si scompose.
-Se vuoi c’è la coperta, non so se hai freddo…-
-Mezzosangue, vattene di sotto da Lenticchia e dallo Sfregiato…-
-o se hai fame, visto che non vuoi mangiare, ma sappi che dal momento in cui non stai bene dovresti, e…-
-Taci e vai giù, Granger.- disse lui, con tono imperioso.
Dannazione, riusciva sempre a sottometterla quando usava quel tono.
Infatti, a quelle parola, Hermione uscì dalla camera,, chiudendosi dietro la porta, e lasciando Malfoy ai suoi pensieri…quei pensieri che lei non avrebbe mai decifrato…






Salveee^^Siete vivi? O.O Wow!Avete lo stomaco di ferro, allora!!Un nobel a chi è arrivato al termine di questo capitolo non glielo leva nessuno!!

Ringrazio al mia recensitrice e tutte coloro che mi hanno aggiunto ai preferiti(sperando che recensiscano anche^^)
Baci a tutti^^
…Nika_chan01





Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Vita in casa Weasley ***


Sao a tutti^^Nuovo chappy in arrivo, lo sto sfornando proprio oraXD Cos’ha di positivo lo scorso capitolo? Bhè…che è arrivata una nuova recensitrice!!Accogliamola con un applausooo!!Ma l’altra dov’è?ç__ç me piange se non torna!! Vabbè…mi metto il cuore in pace, e smetto di rompervi l’anima, che è meglio!!

A Sasigranger: Sao^^Sono davvero felice che questa ficcy ti piaccia così tanto, dato che era iniziata come un esperimento su questa sezione…e invece sta diventando una storia seria, e io per prima non riesco a fare a meno di scriverla!Spero che continuerai a recensire…e magari invita anche qualcun altro a leggereXD Si vede che sono disperata per le poche recensioni, vero?XD Ma su HP è anche difficile notare l’arrivo di nuoce fic, visto che vengono pubblicate a palate, e non c’è nemmeno il tempo di leggerleXD Baci, e buona lettura^^




Vita in casa Weasley


La famiglia Weasley, Harry e Hermione compresi, era riunita a cena. Potevano godere anche della presenza di Fred e George, che in vista dell’arrivo a casa del trio miracoli, avevano deciso d chiudere per una settimana il loro popolarissimo negozio di scherzi.
Una gran confusione regnava nella cucina:tutti erano intenti a parlare tra un boccone e l’altro.
Harry, Ron Hermione e Ginny erano (come sempre) seduti vicini.
-Chissà se questa settimana passerà bene…-disse Ron, infilzando con la forchetta un pezzo di carne.
-Perché non dovrebbe?-chiese Hermione.
-Insomma…con Malfoy in casa…-rispose Ron, titubante.
La grifona sospirò.
-Allora speriamo che tutto andrà bene…mi sembra una possibilità.- disse Harry, versandosi un bicchiere d’acqua.- A proposito del furetto-continuò il moro- come sta?Prima di cena sei rimasta con lui.- .
-Sta abbastanza bene,a parte il fatto che la febbre si può curare anche con la magia,e l’orgoglio nemmeno con i metodi babbani.- disse leggermente scocciata.
Ron scoppiò in una fragorosa risata:-Credo proprio che noi staremo lì, a guardare Malfoy che ti urla contro, dicendoti che non ne può più di te!-
Anche a Harry scappò una risata. Le uniche a non ridere erano Ginny e Hermione, e quest’ultima lanciò loro un’occhiata glaciale.
-Ronald, sei veramente un insensibile!Per quanto lo possa odiare anche io, capisco che si possa trovare male qui!-protestò la rossa.
La grifona annuì.
Ginny continuò a parlare: -Voglio vedere se un giorno vi portassero a casa di Malfoy, voi cosa fareste…è al stessa cosa che sta provando lui, no?!Per quanto possa essere un antipatico, egocentrico, vanesio…-
-…e Serpeverde- continuò Hermione per lei- penso che anche Malfoy possa provare gli stessi sentimenti di un umano.-
-Su questo avevo seri dubbi...-disse Ron.
-Comunque devo ammettere che in parte hai ragione.- sentenziò Harry.
La grifona fece un sorriso di soddisfazione.
Appena dopo cena, la sinora Weasley salì con Hermione da Draco per fargli un incantesimo e farlo guarire un poco.
Ovviamente, appena la signora Weasley uscì dalla stanza, la ragazza si accinse a sgridarlo per essersi tolto la pezza dalla fronte, e per essersi fatto trovare a guardare fuori dalla finestra.
-Mammina, non lo faccio più!-disse Malfoy, con una vocetta acuta.
Hermione lo guardò storto.
-Smettila di fare il cretino…-sibilò lei.
Lui la guardò, strafottente.
-Perché?Cosa succede se ti arrabbi, Granger?Mi vuoi far male con uno schiantesimo?-
-No, ti butto fuori da questa casa!Voglio vederti solo come un cane, con la febbre a 39 e in pieno inverno!Lì fuori, senza nessuno,nemmeno i tuoi amici serpenti dietro, solo, come non lo sei MAI stato!!-gli urlò Hermione, furibonda.
Lo sguardo di Draco si incupì, e abbassò il volto.
La grifona lo notò, e si pentì di quello che aveva fatto: in parte se l’era cercata, ma…lei avrebbe dovuto stare più attenta a quello che diceva, non conoscendolo bene correva il rischio di ferirlo…e non voleva fare il suo stesso gioco.
 -Mi dispiace, io…-
-Tu cosa Granger?!Non sai niente della vita…non sai un cazzo di me!! E hai il coraggio di venire anche a dirmi che…ma lascia stare, vattene!-gli urlò Malfoy, arrabbiato.
Hermione indietreggiò.
-Scusami…-
Il ragazzo si alzò, sovrastandola leggermente in altezza, per poi indicargli al porta.
-VATTENE!!-
La ragazza fuggì dalla stanza, chiudendosi dietro la porta appoggiandosi alla superficie in legno.
Fece un lungo respiro.
“Che diavolo ho fatto…”pensò, passandosi le mani sul viso.
Prese improvvisamente a correre, giungendo poi alla sua camera, ove si trovava Ginny in quel momento.
Entrò e si buttò a peso morto sul letto.
Ginny la guardò stupefatta.
-Sono un’idiota, Gin.- disse Hermione con voce ferma.
La rossa le rivolse uno sguardo interrogativo, dopodiché la grifona le raccontò tutto.
-Io mi sono permessa di commentare la sua vita senza sapere niente di lui…lo odo per avermi cacciato dalla stanza, però aveva ragione. Ed è proprio questa la cosa peggiore!!-
-Lo so Herm, ma tu da Draco Malfoy ti aspettavi questo genere di problema?-
La ragazza scosse la testa.
-Visto?Non lo potevo sapere, non fartene una grandissima colpa…anche se in parte hai torto. Invece di venire qui a disperarti, gli dovresti chiedere scusa.- consigliò Ginny.
Hermione spalancò gli occhi:-Io chiedere scusa a Draco Lucius Malfoy?No,Ginny, spero che tu stia scherzando, perché se non è uno scherzo ti porto al San Mungo!-
La rossa la guardò storto.
-Come speri di sistemare questa cosa se non ti scusi?!-
-Mi prenderà in giro per tutta la vita!-protestò la grifona.
-Non credo, Herm…insomma, è un argomento abbastanza delicato, e penso che eviterà di parlarne i in pubblico. E poi…lo devi fare e basta!!-
- D’accordo…-disse mogia Hermione- ma non rispondo delle mie azioni se, dopo essermi scusata, lui mi comincia a perseguitare con le sue sfrecciatine!!-
Ginny sorrise.
La grifona si alzò e uscì dalla camera, diretta nella stanza del biondo.

***
Si era sdraiato sul di fianco, ad osservare il vuoto…aveva cambiato posizione svariate volte, fino a quando decise di  mettersi nuovamente alla finestra, appoggiato sul davanzale.
Avrebbe causato l’ira di Hermione, ma non gli importava.
Era confuso:chi aveva sbagliato?Lui o lei?
A primo impatto era lui ad avere ragione…ma averla aggredita in quel modo era stata una mossa davvero orribile. Molto alla Draco Malfoy, non c’è che dire, ma per una volta credeva di aver sbagliato qualcosa…stare con traditori lo aveva rimbambito!
In quel momento avrebbe avuto bisogno di Blaise, ma a causa della Granger non era lì.
Ancora a prendersela con lei…allora aveva torto!
No…appena aveva un’idea che poteva essere fissa, cambiava…si stava facendo mille scrupoli per una mezzosangue, che prima non avrebbe nemmeno considerato.
Grave per un fiero, orgoglioso (eccetera, eccetera….)Malfoy…Malfoy. Cognome di nobile famiglia di maghi, rispettata e venerata da tutti.
Come no…se era così, probabilmente l’unico a non sopportarla era lui…e l’unico modo per riuscire a viverci era quello di fingere di essere felici, e vantarsi davanti a tutti.
“Stupenda e credibile maschera, Draco…”pensò amaramente.
La verità era che per stare in quella famiglia dovevi essere perfetto, no potevi permetterti di sbagliare…o di essere te stesso.
Anche da bambino le regole erano rigide…quante volte suo padre lo aveva picchiato, anche solo per aver cominciato a piangere quando era caduto e si era fatto male…
Bene, è proprio così che ti facevano costruire il carattere i Malfoy…e di conseguenza, dopo essere stati trattati così, l’unica cosa che cercavi era uno schiavo, non un amico. Più che uno schiavo, una serpe…perché non hai la forza di trovare un amico, per paura di cadere troppo in basso.
Anzi, l’unico con cui era riuscito ad aprirsi un po’ era Blaise Zabini… l’unico che si poteva veramente considerare amico.
Ma era solo…solo…solo…troppo.
< Lì fuori, senza nessuno,nemmeno i tuoi amici serpenti dietro, solo, come non lo sei MAI stato!!>. Le parole della Granger gli rimbombavano in testa, come una tortura…per colpa sua ci aveva ripensato…
Ad un tratto, però, sentì qualcuno bussare…

***
Hermione bussò.
Pur non sentendo rispondere nessuno, aprì lentamente la porta.
Sbirciò dentro, ma non vide Draco sul letto…
-Che vuoi, Granger?-disse una voce, in ton gelido.
La ragazza si voltò in direzione della finestra, vide Malfoy con le braccia incrociate e appoggiate al davanzale.
Il venticello gli stava scompigliando un po’ i capelli.
La ragazza entrò a piano, chiudendosi la porta alle spalle.
Si avvicinò a lui, sempre un po’ intimorita…aveva un po’ di timore di quel ragazzo così gelido…
Cominciò ad osservare la finestra dietro di lui.
-Senti…per prima…mi di…-
-Lasciami perdere, Granger…non mi va di parlare…-
-Io veramente volevo solo scusarmi…-
Draco sbuffò.
-Bene…se ora ti senti la tua coscienza da Grifondoro pulita, puoi anche andartene.-
-Malfoy, non mi interessa avere la “coscienza pulita” se tu non mi capisci…-
-Ah, vedi, è qui che ti sbagli…io ti capisco perfettamente. Ma io non ho mai chiesto scusa a nessuno, sai Granger?-disse, in tono strafottente.
-Non ci credo…-
-Invece dovresti.-
-Continuerò a non farlo.-
-Pace.-
“Wow, che bel dialogo…”pensò lei.
-Ero venuta solo per scusarmi, ma sembra impossibile con te…-
Silenzio. Nessuna risposta.
-Magari su quello mi arrendo (per il momento)…ma non puoi venirmi a dire che non hai mai chiesto scusa a qualcuno.-
-Granger, di rompermi l’anima con i tuoi discorsi strappalacrime e lasciami solo.-
-Solo…non lo sei mai stato.-
“Maledetta la mia curiosità…voglio saperne di più di questa faccenda!!”pensò Hermione.
-Brava mezzosangue, perspicace…-
-Vuol dire che ammetti di non essere mai stato solo?-chiese lei, spostandosi una ciocca di capelli dagli occhi.
-Si-.
-Dopo quello che è successo prima su questo non mi puoi proprio mentire, lo sai?-
-Non ti sto mentendo.-
Ancora il silenzio, l’interminabile silenzio che già prima aveva tormentato la ragazza.
-Allora…guardami negli occhi e dimostramelo.-
-Non sto a dimostrare ad una mezzosangue gli affari miei…-
-Allora era una bugia?-
-NO!!!-
-Guardami negli occhi e dimostramelo, Draco Malfoy!!!-.
Il ragazzo si girò di scatto.
-Granger, vuoi lasciarmi in pace!!-
Le sue guance erano bagnate di lacrime, gli occhi arrossati…
La ragazza fece un passo indietro…
Lui abbassò lo sguardo.
-Si Granger, ho passato gran parte della mia vita da solo, senza amici, con dei parenti di merda che odio più di questa vita del cavolo che mi ritrovo!!Va bene così?!Vuoi l’analisi di tutto quello che mi è successo?!Mi dispiace, ma non è pronta!-
Si passò una mano sul viso.
Hermione la prese, intrecciandola con la sua, spostandola, e con l’altra gli asciugò le lacrime.
Draco la guardò perplesso, ma era comunque sconvolto.
-Non ti senti meglio adesso?-
Il biondo spostò lo sguardo fuori dalla finestra, cercando di non guardarla, e lasciando la sua mano.
-Sai che è una brutta abitudine tenersi tutte le emozioni per sé?Mi dispiace davvero per prima.-
Lo osservò per un po’.
-Piangi.- disse lei.
E sotto lo sguardo curioso di Draco se ne andò.
Si buttò sul letto.
Cominciò in una sequenza di lacrime amare…che non erano inutili senza qualcuno accanto, ma meglio di niente…
E sicuramente non avrebbe chiamato la Granger...

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Aria ***


Sao a tutti^^Eccomi di ritorno con un nuovo capitolo^O^ Grazie per tutte le recensioni e per avermi aggiunto ai preferiti^^
Bando alle ciance, prima di cominciare con la ficcy, via alle risposte!!


A Sasigranger: No, Draco non capisce niente…scherzo, ma io scrivo così per mettere in evidenza il suo carattere^^Grazie per il conforto e per i complimenti^O^Baci^^

A Hollina:XD Vedo che anche t la pensi come me!!In questo capitolo, poi…è messo tutto in evidenza!!Grazie anche a te per i complimenti^^Baci^^

A Mayka_chan: La mia Mayketta!! Mi dispiace per averti costretto a recensire…scusa…waaa odio auto-umiliarmiXD Quindi bastaXD Grazie…e riguardo  bb…sappi che sono tornata con una fic di nome “E…” se vuoi leggila^^Baci^O^

A Pikkia: Tesoro^^Grazie per avermi recensito, sono cntenta che ti piaccia, e soddisfatta dei complimenti^O^Siii ricomincia a scrivere, ti plegooo!!Baci^^

Scusate per gli errori di distrazione e battitura sia per i capitoli precedenti che per questo!!






Aria*

Verso mezzanotte Hermione passò in camera di Draco.
Aprì la porta, e penetrò ella stanza con passi felpati.
Lui era sdraiato sul letto, con il peso su un lato…ecco, come la volta precedente, alla vista del biondo che dormiva era pervasa da una sensazione di dolcezza assurda.
Si era addormentato piangendo, probabilmente:per una volta aveva accettato un suo consiglio.
Poco male:doveva essersi un po’ sfogato, ma quasi certamente non del tutto…da solo non ce l’avrebbe mai fatta, e la grifona non era sicura che avrebbe accettato il suo sostegno.
Una ventata di aria gelata la colse di sorpresa, e lei rabbrividì. Notò che la finestra era rimasta aperta, e corse a chiuderla…poi vide che il ragazzo tremava come una foglia al maestrale, staccò dell’attaccapanni il suo mantello e glielo poggiò delicatamente addosso.
Sembrava davvero un bambino…
Pensò a tutto quello che aveva potuto passare, per diventare così, per avere il carattere che aveva.
Sorrise scorgendo i capelli, un po’ scompigliati, che gli ricadevano sul viso.
Glieli spostò, e uscì dalla stanza, dandogli un’ultima rapida occhiata…e con in mente un bacio, che non si sarebbe mai permessa di dargli.

***
Il mattino dopo Malfoy si svegliò, vedendo il mantello a coprirlo. Incredulo, si stropicciò gli occhi.
D’un tratto la grifona fece “irruzione” nella sua stanza con un vassoio con la colazione.
-Oh mio dio…ancora la colazione al letto?Posso camminare, sai Granger?-disse, fingendosi ingrato.
-Dovresti ringraziarmi, invece!- ribattè lei, senza far scomparire il sorriso e poggiandogli il vassoio sul comodino.
Lui si mise lentamente seduto, e prese la tazza di caffelatte, cominciando a sorseggiarla.
-Hai già mangiato?- chiese lui.
Hermione lo guardò con espressione interrogativa:- Si…ma…da quando ti interessa?-
Draco scosse la testa:-Ehm…da quando non mi va il cornetto, mezzosangue…non guardarmi così.-
-Prendilo Malfoy, questi giorni hai mangiato poco e niente-disse lei, in tono severo.
Malfoy fece una smorfia.
-Non te ne preoccupare, so quello che faccio di solito, sai?-
-No, non credo-
Il ragazzo sbuffò, e terminò di bere il caffelatte, poggiando poi la tazza sul vassoio.
La ragazza nel frattempo si era seduta su un sedia vicino al letto, e lo osservava.
-Che ti guardi, Granger?-chiese Malfoy, con la sua solita delicatezza.
-Nulla….aspetto che mangi, e starò qui a contemplarti fino a quando quel cornetto non si raffredderà, diventerà duro e capirò il motivo per cui non lo vuoi.- disse lei.
-Avevo in programma di vestirmi, sai?-
-Problema tuo…anche se un po’ di pudore non guasta anche nei maschi.-
Malfoy, che nel frattempo si era appoggiato alla porta la fissò.
-E’ un modo per costringermi a mangiare?-
- L’intento è quello…-
-Non contarci…-
La ragazza si alzò di scatto.
-Diavolo Malfoy, lo dico per te!-
-Perché dovresti fare qualcosa per me, Granger?-
La ragazza abbassò lo sguardo.
-Perché…io…-
-Perché?-
-Non voglio lasciarti solo…anche io…-
Il ragazzo si girò di scatto.
-Non voglio sentir parlare di quello che è successo ieri…mai.-
-E io non voglio che sia stato tutto vano!-
-Affari tuoi, non sei me, non sai niente!
-Allora dimmi le cose che non so, Draco Malfoy!Parla con me, cavolo!Stai sprecando un’occasione per aprirti con qualcuno!-.
Lui non rispose, e rimase a fissare il vuoto.
-Senti…a me dispiace per tutto quello che ti è successo, o che hai provato…ma sai che se non ne parli non lo supererai mai, vero?-
-Granger, io non voglio parlarne…-
-Per favore…-
-Magari più avanti, ma non ora.-
“Draco tira dentro quelle lacrime del cavolo!”si rimproverò il ragazzo.
La ragazza, purtroppo però, si accorse che stava piangendo.
Gli appoggiò una mano sulla guancia, e lo fece delicatamente voltare verso di lei.
“Vi prego fermatemi…Oddio no…Draco no…NO!”
No?Ma quale no…
Cos’era quella liscia a calda pelle sulla sua…quegli occhi dorati puntati sul suo capo, come per leggergli dentro…quel profumo, che sapeva di una giornata d’inverno, passata esposti al piacevolissimo seppur gelido vento della stagione, pur nel senso metaforico delle parole…
Lei rimase impietrita per qualche secondo.
Tempo necessario per capire che il suo acerrimo nemico le stava piangendo addosso…e lei aveva il collo bagnato dalla lacrime più amare che conoscesse…i capelli di lui le sfioravano leggermente la guancia, provocandole un piacevole solletico…
E anche lei sentiva il suo profumo…inebriante, troppo, ma naturale, sicuro…un profumo che sapeva di una notte passata sotto la luce fioca della luna…era dunque questo il profumo di Draco Malfoy?Originale…
Una mano passa sulla schiena del biondo, e l’altra si fa avanti seguendola…lui stringe gli occhi…lei li chiude semplicemente…
Assaporano l’essenza del momento.
Passano i minuti…perché?Perchè il tempo scorre e rompe anche questo?
Lei lo stringe forte a sé, gli tira su il viso e gli sorride.
-Non volevo...-cominciò Draco, fermandosi un attimo per riflettere- …Granger…-
-Oh, io invece sono sicura che volevi.-
Lui si sedette sul letto, asciugandosi le guance con la manica della maglietta.
-Non te ne farò una colpa se me lo dici, sai?Non sono abituata a pubblicare sulla “Gazzetta del Profeta” quello che mi confessano gli amici.- disse lei.
Il biondo alzò lo sguardo, guardandola, confuso…poi fece un sorriso amaro.
-Non credo che tu mi consideri un amico, Granger-
-“Non credo” non vuol dire “So di certo”…anche se continueranno i nostri rapporti di sempre, se è questo che vuoi.-
-Granger…ti devo un favore…-
-No.-
-Si.-
-Non voglio e basta.-
-E io non posso fartela passare così-protestò Malfoy.
Era così strana…Dafne e Pansy, per esempio, avrebbero voluto in cambio almeno un bacio da lui…anche se lui non si sarebbe mai sfogato con loro…
-Bene, allora fai da solo.-
Draco annuì.
-Ti…ti va di raccontarmi un po’?-
“Ma che diavolo ho detto?!”
Malfoy chinò il capo da un lato.
-Ma che dici, Granger?-
-Nel senso…raccontami un po’…di te.-
Il ragazzo cominciò a fissarsi le ginocchia.
-Non c’è nulla che per ora vorrei dire, Granger. E questo è quanto. Non esageriamo…-
- D’accordo-disse lei, poco convinta.
Lei si sistemò i capelli da un lato e si guardò un po’ intorno.
-Adesso vai a sciacquarti, mangia quel cornetto e riposati un po’.- ordinò lei.
Malfoy la guardò storto.
-Capo, quante le volte le ho detto…-
-Fallo e basta.-
Si tuffò nei suoi occhi per l’ultima volta, prima di uscire dalla stanza.

***
La ragazza scese rapidamente le scale, passando prima in camera sua e prendendo al volo un libro.
Uscendo per andare in giardino, però, incontrò Harry e Ron.
-Hermione!Ma dov’eri?!Ti abbiamo cercato per tutta casa!-la rimproverò il rosso.
-…in tutta la casa, ma non nel luogo dove mi trovavo…-
-Ovvero?-chiese il moro.
-Fammi finire!...alias: in camera di Malfoy.-
Ron la guardò, stupefatto.
-E che ci facevi in camera di Malfoy?-
-Non sono affari che ti riguardano, Ronald!-
Detto questo, corse in giardino, con espressione piuttosto arrabbiata.
-Ron…non è tua.- disse Harry.
-Cosa?-chiese lui, voltandosi- Io non ho mai pensato niente del genere!-
-Secondo me si, e stai esagerando nell’essere protettivo…-
-Anche perché io non le mordo.-
Malfoy era apparso da dietro l’angolo.
Ron ebbe un sussulto, Harry non ci fece molto caso.
-Che ci fai qui?-chiese il rosso.
-Volevo andare a prendere una boccata d’aria, non mi pare di essere ad Azkaban, sai Weasley?- disse lui, serio.
Per una volta non lo stava prendendo in giro.
-Hn…-si limitò a commentare Ron.
-Comunque non sta bene origliare.- aggiunse Harry.
-Come non sta bene sparlare, Potter. Non parlo di te…ma Weasley dovrebbe prendere in considerazione diversi fatti, fra i quali: non stavo uccidendo la Granger, e nemmeno la stavo baciando…perché so che è questo che ti interessa.-
-Ma…-il rosso venne bloccato.
-In più…non voglio fare la figura del sentimentale, ma…è libera di fare quello che vuole. A dopo.-
E anche il biondo se ne andò, lasciando un alone di mistero.
Ron era rimasto a bocca aperta.
-Ma stanno tramando contro di me?-
-Ha ragione, Ron.-
Il rosso mise il broncio:-A me non interessa se Malfoy la bacia!!-
-Si, certo…ovviamente…-disse “alla Piton”.
I due scoppiarono a ridere.





Ancora una volta:complimenti a chi è giunto alla fine di questo capitolo!!!
Avrete sicuramente notato che il pezzo in cui Hermione abbraccia Draco è al presente...bene, sappiate che non è un errore, ma un effetto che ho voluto preovare io, per rendere l'atmosfera più profonda^^Non credo di esserci riuscita...ma abbiate pietà!!

*Aria: titolo del brano di “Giovanni Allevi”, che ho ascoltato spesso mentre scrivevo. Se volete ascoltatelo mentre leggete…fa un bellissimo effetto^O^

Baci^^
…Nika_chan01


Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** L'ira di Lucius ***


Salve a tutti!!!Prima che mi dimentico: aggiungete ai vostri contatti msn anche il mio: farfallucciola@hotmail.it
Mi scuso per il chappy orribile, come sempre^^’’’
Baci^^
…Nika_chan01 (o Niku’skaXD)


A Falalula: Nuova recensitrice, colei che ha il mio stesso nome^O^ Grazie per i complimenti, davvero sono felice che ti piaccia^^Continua a seguirmi!!Baci^^

A Sasigranger: Sì, lo so, è un’illuminazione che mi è venuta alla fineXD “Alla Piton”mi è sempre rimasto impresso l’ovviamente di Severus!!Baci, grazie per i complimenti^O^

A Hollina:Draco è dolce?Quello è orgoglioso come meXDSono contenta che il chappy ti sia piaciuto, continua a seguirmi^^Baci^^

A pei_chan: Me commossa!!Mai avita in vita mia una recensione più lunga e illuminante di questaç__çGrazieee^O^ Blaise Zaini è il nome d’arte che il mio computer ha scelto per il bel moro, e ogni tanto quando scrivo Zabini il mio pc decide che non gli piace…ed ecco a te il grande Zaini!! Sì, è vero, recensiamo più o meno le stesse storie, la pairing è quella^^Ti avevo notato anche, soprattutto perché io vengo dalla sezione dei manga e lì parecchie persone hanno il “chan” al nick, mentre….qui quasi nessuno^^Sì, grazie per avermi fatto notare gli errori, comunque, come hai detto tu, ti assicuro che sono di distrazione e battitura, anche perché la mia lucidità nell’orario in cui scrivo le ficcy va perdendosi, o se ne va in vacanza nella pagina 474 del libro 6 di Harry PotterXD Grazie ancora per la rece^O^Baci^^…Nika_chan01 –se hai msn…se ti va…puoi aggiungere il mio contatto^^ farfallucciola@hotmail.it lo so che è stranoXD





L’ira di Lucius

-Odio quando non mi dai ascolto, Malfoy…-disse la ragazza seduta sulla staccionata, senza sollevare lo sguardo dal suo libro.
Lui sorrise, appoggiandosi al recinto in legno accanto a lei. Si guardò un po’ intorno.
-Sai che…anche da piccolo…ho sempre avuto paura di mia zia Bellatrix…-disse il biondo, titubante.
Hermione spalancò gli occhi, e alzò il capo, osservandolo.
-Non è il massimo avere una pazza che gira per casa…specialmente se è così abituata a ricordare a tuo padre di picchiarti quando piangi.-
La grifona chiuse il libro, e prese ad ascoltarlo con attenzione.
Lui aveva le mani in tasca, e guardava un punto indistinto del paesaggio.
-E…e poi non sai a chi dirlo…Granger…e sei solo…da sempre…-
Pausa.
-Ti senti uno schifo…-
Draco tremava.
Lei portò una mano sulla sua spalla. Lui nemmeno la guardò.
-Essere l’orgoglio dei miei genitori è sempre stato il mio obiettivo…o almeno lo era, fin quando non ci ho rinunciato. Nobile famiglia purosangue…mi ripetevano sempre che avrei dovuto onorarla, comportandomi da uomo….io non l’ho fatto. Non ci sono riuscito…non sarò mai alla loro altezza.-
Hermione aspettò qualche secondo, prima di parlare:- Come si può pretendere che un bambino si comporti da uomo?Te lo sei mai chiesto? Non è vero che non sei alla loro altezza…-
-No, ti sbagli…un Malfoy si dovrebbe sempre comportare nel modo descritto dai miei genitori e i miei parenti! Sono io che…-
-No!- ribattè lei, decisa- Per favore, non ti convincere di questa cosa…perché non è vero! Sono loro a sbagliare, non possono pretendere un  comportamento del genere da parte tua!-
Lui la guardò negli occhi.
-Invece è così, lo è sempre stato.-
-Io voglio solo che ti convinca che non sei tu ad avere torto. Anche perché è vero, Draco…-mormorò la grifona.
Lui chiuse gli occhi, tirò fuori dalla tasca la mano sinistra, togliendosi il guanto blu con la bocca e tirando su la manica:una grande lacerazione segnava tutto l’avambraccio, non del tutto rimarginata.
Lei scrutò da cima a fondo il ragazzo, e la ferita.
Passò lentamente le dita sul braccio, ma, notando una smorfia sul viso di Malfoy, ritrasse subito la mano.
-Se ti fa ancora male, dobbiamo medicarla…-disse lei, estraendo al bacchetta dal mantello.
Lui la bloccò:-Ferma, si sta rimarginando…-
-Sì, ma…-
-Ti ho detto di stare ferma.-
Hermione annuì, poco convinta.
Chissà se era finalmente soddisfatta di quello che gli aveva confessato…
-Perché?-chiese improvvisamente la grifona.
Malfoy la guardò, interrogativo.
-Perché cosa?-
-Perché non dai l’occasione alle persona di avvicinarsi a te?-
-Perché…perché non ce n’è bisogno!-alzò la voce.
-Allora ti stai contraddicendo da solo, hai appena detto che eri solo…-
-Granger…è complicato…-
-No, non lo è...devi permettere alle persone di starti vicino, Malfoy.-
Lui abbassò o sguardo.
Hermione chinò il capo, tentando di scorgere il suo viso:-Adesso mi fai vedere quella ferita?-
-Senti, non te l’ho mostrata per avere la tua pietà, ma solo perché tu volevi “capire”!-disse lui.
-Benissimo, non hai la mia pietà, voglio solo curarti una lacerazione che da sola rimarrà sempre com’è ora.-
Draco la guardò negli occhi, e lei gli sorrise.
In men che non si dica, la ferita del Serpeverde si era rimarginata, lasciando solo un segno.
-Così va me…-
-Grazie…-mormorò Draco, senza farle completare la frase.
Vedendo la ragazza aprire bocca e non volendo sentire commenti su ciò che le aveva appena detto, cambiò discorso:-Ho incontrato Weasley e Potter, prima.-
-Ah sì?-commentò lei, rimettendo a posto al bacchetta.
Lui annuì.
-Piaci a Weasley…è geloso.-
La grifona spalancò ancora gli occhi:-E tu che ne sai?-
-Si vede lontano un miglio, Granger. E a te piace lui?-
Lei sentì le sue guance avvampare.
-Veramente…no…-mormorò lei-voglio rimanere solo sua amica, Malfoy. Non voglio rovinare tutto.-
Il ragazzo scrollò le spalle.
-Non farti comandare troppo…-disse, ghignando. Doveva riprendere il suo comportamento da Malfoy.
-Io non mi faccio comandare, sicuramente non sono loro a dirigermi. Oltretutto, poi, da questa osservazione, deduco che prima ci stavi ascoltando.-
Il ragazzo cominciò a ridere di gusto.
-E adesso che ti prende?Che hai da ridere?-disse lei, seguendo Draco, scendendo dalla staccionata…ma ben presto cominciò a ridere anche lei. Chi l’avrebbe mai detto che il freddo Draco Malfoy avesse la risata contagiosa?
Quel momento di felicità, però venne interrotto dalla vista in lontananza della signora Weasley, che correva ad aprire il cancello.
Quello che videro dopo li fece sussultare: capelli lunghi e biondissimi che ricadevano ordinati sulle spalle, veste nera…chi altri, se non Lucius Malfoy?
Malfoy prese a tremare, indietreggiando.
-Ehi, Draco…-disse dolcemente Hermione, avvicinandoglisi.
-Lasciami stare…io…lui…mi ucciderà…-
-Ma cosa dici, andiamo…-
-Non  capisci, Granger?!Ti sei mai chiesta per quale motivo io non ho mai avvisato mio padre del fatto che sono qui?!-
La ragazza rimase ammutolita…in effetti aveva ragione.
Improvvisamente la signora Weasley, che li aveva notati, chiamò il biondo.
Lui si fece coraggio, e avanzò verso i due.
Hermione lo seguì.
Gli occhi del padre si scontrarono con quelli del figlio, che spostò immediatamente lo sguardo.
-Draco.-
-Padre.-
“Ma che bel saluto amichevole!”pensò la grifona, sarcastica.
Lucius chinò leggermente il capo:-Signorina Granger…-
La stava prendendo in giro, lo sentiva…
Odiava quell’uomo, viscido…
Con un rapido gesto della bacchetta, l’uomo fece apparire dinanzi a sé il bagaglio di Draco.
-Dobbiamo andare…non vorrai disturbare ulteriormente-pronunciò quelle parole con quel tono di voce pacato, che dava sui nervi.
Prese il braccio del figlio.
-Arrivederci.- salutò, in modo sprezzante.
Si smaterializzarono.
Tutto veloce, troppo veloce…non un ringraziamento generale, nulla.
La ragazza si portò una mano fra i capelli.
La signora Weasley la guardò, interrogativa, ma prima dio poter ricevere una domanda, Hermione corse in casa, a cercare Ron, Harry e Ginny, per raccontare loro tutto.

***
Padre e figlio si materializzarono nell’immenso salone del Malfoy Manor.
Lucius buttò in un angolo il borsone di Draco, e scaraventò il biondo addosso al tavolo.
-Come ti sei permesso di entrare in una casa di….luridi traditori e mezzosangue!-disse, con disprezzo.
Draco alzò lo sguardo per una frazione di secondo, scorgendo i maligni occhi del padre.
Con un incantesimo pronunciato mentalmente svariate ferite comparsero sulla schiena e sulle braccia del ragazzo.
Dopo pochissimo perse i sensi.

***
Hermione spalancò la porta del salotto.
Tutti la fissarono, occhi spalancati.
La ragazza entrò e si sedette sul divano, accanto a Ginny.
- Che hai fatto, Herm?Tutto a posto?-chiese Harry.
-Sarà sicuramente stato quel Malfoy…gliela faccio vedere io, adesso…-
 -E’ inutile Ronald.- . Sospirò.
-Come, scusa?-
-Hai capito..Lucius Malfoy lo ha portato via.-
Tutti la guardarono stupefatti, mentre sentirono sbattere la porta dietro alla signora Weasley.
-Non dovremmo essere contenti?-disse Harry.
Hermione abbassò gli occhi.
-No, non credo…penso che…che Lucius gli farà del male, come è sempre successo in passato.- mormorò Hermione.
-Probabilmente Zabini ha detto a Lucius dove si trovava Draco.- aggiunse Ginny.
Gli altri annuirono.
-Herm, non ci avevi detto nulla di Malfoy.- disse Ron.
-Lo so…in realtà non avrei mai dovuto dirvelo, suppongo, ma ormai era necessario che vi confidassi ciò che mi ha riferito.-
Harry si alzò in piedi e si avvicinò alla finestra. Diede uno sguardo di fuori, poi si voltò nuovamente verso i suoi amici:-Non possiamo farci nulla.-
-Già…-confermò la grifona- ma aspetteremo di tornare ad Hogwarts per sapere cosa ha fatto.-



Bene, nuovo capitolo terminato ^O^Forse non è il massimo, però…dai, ci accontentiamoXD
Grazie a tutte le recensitrici e a chi mi ha aggiunto ai preferiti^^
Baci^^
…Nika_chan01








Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Lontano, troppo... ***


Me è tornata!!!Scusate  l’attesa, ma penso che la gente in questi giorni sia stata beneXD
Ringrazio pei_chan per i suo consigli, senza i quali adesso non sarei qui con un nuovo chappy^^Grazie milleeee^O^
RICORDATEVI farfallucciola@hotmail.it per chi volesse aggiungermi a msn o mandarmi uan e-mail!!

A Hollina: Grazie per i complimenti, purché io li trovi sempre eccessivi^^Provvederò anche a far sciogliere la maschera di Draco, moooolto presto!! E’ vero, in questa fic Draco è tutt’altro che il ragazzino viziato che tutti si aspettano, e ha bisogno di qualcuno che gli stia vicino… Baci^^

A falalula: “Colei che ha il mio stesso nome”!!!XD Grazie della recensione^^ No, Lucius si ferma lì per ora…userà mezzucci più crudeli!!Baci^^

A pei_chan: Non ti ringrazierò mai abbastanza per i consigli che mi hai dato^O^ E’ stato Blaise ZAINI!!!!! No, vabbè, poveretto…lui sapeva che era al Malfoy Manor, poi ha formulato l’ipotesi che potessero stare tutti alla Tana…che alla fine si è rivelata veraXD Baci^^

A RaggioDiLuna: Saoooo^^ Già, sono proprio felice che tu abbia recensito ^O^ Una dose di fiducia in me?No…io la mia la chiamo modestia un po’ troppo eccessivaXD Non ti aspettare che in questa ficcy Draco starà bene, perché, come ben sai, anche se tu mi lasciassi Rivelans un modo per fargli del male lo trovereiXD A proposito…aggiorna presto!! Baci^^





Lontano, troppo…

Draco Malfoy si svegliò di soprassalto, ma un dolore  lancinante lo costrinse a sdraiarsi di nuovo.
Vedeva sfocato, troppo per i suoi gusti…non capiva dov’era.
D’un tratto sentì del calore sulla spalla…
-Draco…sei sveglio?-sussurrò dolcemente.
-Blaise…?-disse a bassa voce il biondo.
Il moro sorrise, peccato che Draco non riusciva a notare quel particolare.
-Come ti senti?-chiese Blaise.
-Bene…ti…ti vedo sfumato…-rispose, molto poco sinceramente…
-Tra poco ti passerà, ti ho fatto un incantesimo poco fa che dovrebbe far andar via tutto.-
Il biondo annuì.
-Ti fanno male le ferite?-
-Sicuramente n…non bene…-disse lui amaramente.
Zabini fece una espressione rassegnata.
-Ma…dove siamo?- chiese Draco.
-Precisamente nel dormitorio di Serpeverde…in generale, bhè, a Hogwarts.- rispose l’amico.
-Riposati un po’ ora…-cominciò il moro- devi ancora riprenderti.-
Il ragazzo annuì, un po’ titubante.

Al suo risveglio, Draco vide immediatamente Blaise che armeggiava con alcuni libri di testo.
Il moro lo notò subito.
-Buongiorno!-disse, gioviale.
Il biondo fece una smorfia di disprezzo.
-Tuo padre ti ha lasciato un biglietto-lo informò, avvicinandosi e porgendogli un foglietto.
Il ragazzo lo afferrò, e lo distese.

Riprova ancora a fare un’idiozia del genere,Draco,riprovaci soltanto…e vedrai sul tuo braccio il marchio nero.
Non ti voglio più vedere con la mezzosangue, né tantomeno con gli quegli altri pezzenti.
Lucius Malfoy

Il biondo spezzò il biglietto in mille minuscoli pezzettini, lo buttò in aria e si lasciò lentamente ricadere sul letto, portandosi le mani far i capelli.
-Dra…mi vuoi spiegare che sta succedendo?-
-No.-
-Ma…-
-No.-
-Draco, io…-
-Taci Blaise…-gli intimò.
Il ragazzo fece spallucce.
***

I giorni passarono veloci, finché non arrivò il momento di tornare ad Hogwarts.
In quel momento, il trio miracoli era seduto in sala grande per la cena.
- Cos’hai Herm?Sei strana….-
La ragazza terminò di masticare, poi rispose all’amico con scuotendo il capo.
Harry sospirò.
-Dai!-la incitò Ron.
La ragazza sbuffò.
-Nulla, è che…vorrei proprio sapere quello che è accaduto a Malfoy, dopo che lo è venuto a prendere il padre.- spiegò al grifona, prendendo un tovagliolo per pulirsi le labbra.
-Io non credo che sia una buona idea…non te lo dirà mai, Herm!!-disse Harry.
La ragazza fece spallucce:-Io aspetto di finire di cenare, poi vado a  parlargli.-
-Se proprio ci tieni…-disse il rosso.
Hermione gli lanciò uno sguardo assassino.

Al termine della cena, al ragazza si avvicinò al gruppo dei Serpeverde…o, più precisamente, alla fine della loro fila, dove se ne stavano soli e in disparte Draco e Blaise.
-Malfoy, ti devo parlare…-
Lui fece finta di non sentirla, continuando a guardare avanti.
-Malfoy!-urlò lei, adirata.
Draco si voltò, mentre Blaise lo prese per un braccio e lo tirò via.
La grifona non osò replicare.
Rimase lì, impalata, a fissare il punto dove erano scomparsi, finché Harry e Ron non la portarono via.

***
Hermione si era seduta sul letto, con le gambe incrociate, mentre giocherellava con un lembo della coperta.
Le sue compagne di stanza si erano riunite attorno al giaciglio di Ginny, che stava narrando loro uan delle sue solite storie di paura…che alla fine facevano solo che pena. Ma sembrava che loro stessero al gioco!
La grifona era immersa nei suoi pensieri, tormentata dal  ricordo di Draco, che continuava a dargli le spalle, fingendo che non esistesse.
Non poteva arrendersi così, però…non se lo concedeva, non era nella sua indole abbandonare un obbiettivo in quel modo.
Almeno, non senza averci provato.
“Chissà per quale motivo non mi parla…”pensò lei.
Assorta nei suoi pensieri, si era completamente isolata sul resto dle mondo.
La mente di Hermione Granger aveva appena raggiunto il Sole, decretando che era veramente troppo caldo per fermarsi a riflettere sulle vicissitudini…
-Herm!!Pronto?!-la voce squillante di Ginny le aveva appena trapanato le orecchie, riportandola sulla Terra.
Peccato, si era trovata tanto bene sulla Luna, il clima era ideale…
-Hermione!!!-
-E’, Ginny, è?-disse lei, scocciata.
La rossa la guardò storto.
-Si può sapere a cosa pensavi?-
-Fino a prova contraria no, la Legilimanzia non è la tua arte…-
-Dai Herm!!-insistette Ginny.
La grifona sbuffò. Si guardò intorno, controllando che le altre non la stessero guardando, o ascoltando.
-Non hai visto quello che è successo oggi a cena?-bisbigliò Hermione.
-Ho visto che eri strana anche a cena…-
-Ma no, non quello!! Dopo-cena!!-replicò.
La rossa la guardò, interrogativa. Rifletté per un po’, e sussultò all’improvviso.
-Si!Ho visto solo che ti sei avvicinata a Malfoy, ma me ne sono andata…-disse Ginnny.
La grifona sbuffò.
-Sempre la solita tu. Comunque…-continuò- ho chiamato Malfoy, ma…-
La ragazza cominciò a spiegargli l’accaduto, e Ginny continuava ad annuire meccanicamente.
-Capisco…bhè, è un problema…-concluse la rossa.
-Diciamo che fin lì c’ero arrivata, mi serviva solo una soluzione…-
-Insisti.-
Hermione alzò gli occhi, rassegnata:-Ma…ci vuole troppo!!-
-Era una cosa che dovevi aspettarti, cara.-
La grifona si buttò sul letto, ormai esasperata, ma decisa a seguire il consiglio dell’amica.

***
-CHE C***O!!!-
Un Malfoy furente aveva appena scaraventato un cuscino contro la porta.
Blaise sussultò, ma scese dal suo letto, e si sedette accanto a lui.
-Calmati…-consigliò.
Draco lo guardò in cagnesco.
-Ti sembra il momento giusto per le pillole di saggezza?!Per dirmi di stare calmo?!-
-Calmati.-
Il biondo sbuffò, e portò le mani fra i capelli.
-Non ce la faccio, Blaise…-
Zabini gli portò una mano sulla schiena.
-E’ una…-
-Non è una situazione momentanea, e lo sai benissimo, c***o!-urlò lui, scansandosi e appoggiandosi al cuscino.
- D’accordo, non lo è…ma ora mettiti a dormire.-
-MA COME FACCIO?!-
-Draco!Basta, tranquillo, sistemeremo tutto, ma ora devi calmarti, va bene?-
Blaise stava cercando di gestire la situazione, ma si stava rivelando un compito assai difficile.
-Riposati…per favore.-
-Perché tutti mi dicono di dormire?-disse, sorridendo amaramente, il biondo.
-Te lo ripetono nella speranza che tu un giorno lo faccia-rispose l’amico, ridendo.

***
Il giorno dopo (ovvero di Domenica) i ragazzi si ritrovarono tutti in Sala Grande per al colazione, routine.
Una volta terminato, Hermione si infilò in biblioteca, ovviamente da sola…figuriamoci se Ron e Harry si potevano sacrificare per un’ora!
Il luogo era vuoto:perfetto per stare in pace con sé stessi, e immergersi in una bella lettura rilassante.
Sola.
O almeno era quello che pensava.
Scelse fra i tanti volumi uno con la copertina di pelle, riguardante la vita di alcuni importanti maghi nella storia…meglio informarsi, poteva essere utile nelle lezioni di Storia della Magia.
Si accomodò su una delle numerose sedie che si trovavano attorno ai tavoli disponibili per gli studenti, e cominciò a leggere.
Voltava freneticamente le pagine, il suo braccio si muoveva velocissimo, alla ricerca dell’inizio.
Una presa salda la bloccò.
Una mano candida e fredda fermò il suo movimento.
Per non parlare del cuore…di battito non né aveva perso solo uno…
Alzò coraggiosamente lo sguardo.
Capelli biondo un po’ scompigliati, occhi argentei e profondi. Una descrizione alquanto grossolana per un Bronzo di Riace, ma è il massimo che riuscì a pensare, vedendoselo davanti…
-Granger…-mormorò.
Senza nemmeno allentare la presa dal suo braccio si sedette accanto a lei.
La ragazza si era notevolmente calmata, ma aveva mille domande da fargli, e la mente annebbiata dal fatto che quella stretta gli faceva salire i brividi sulla schiena.
-Malfoy…ehm…-
-Mi dispiace, ma è l’unico modo per poterti vedere…-
Hermione gli rivolse uno sguardo interrogativo.
-Cosa vuol dire...?-
-Mio padre…non…non vuole che ti parli, o che ti veda…-fece una pausa, scuotendo rapidamente la testa- Non che io abbia la massima voglia di vederti, sa?-
La ragazza sorrise.
-Non credo sia vero…ma andiamo avanti. Ti dispiacerebbe spiegarmi?-
-Mio padre…ha…-. Titubante.
-Non ti preoccupare,  tranquillo…-
-Ha lasciato un biglietto a Blaise...mi farà marchiare se mi ritroverà con te, o con i Weasley.- disse tutto d’un fiato.
La ragazza annuì.
-Cosa ti ha fatto dopo che ti ha portato via?-
-Nulla.-
-Avanti Malfoy, ti crederei se non avessi un graffio sul collo, devo dire anche curato malissimo!-
-Cosa vuoi che ti dica, Granger?!-gli urlò contro.
-SSh!!-.
Lei si guardò intorno, per assicurarsi che nessuno li avesse sentiti.
-Ti ha picchiato?-
-hai bisogno di una risposta, o te lo devo semplicemente sbattere in faccia, che magari faccio prima?!-
-Capito-si affrettò a rispondere lei.
Detto questo il ragazzo si alzò di scatto.
-Quindi non possiamo vederci in pubblico.- la informò, dandogli le spalle.
-Ok…-
-Se mi devi parlare mandami un gufo.-
-Vale la stessa cosa per te, Draco.-
Udendo quel nome il ragazzo sorrise, e uscì dalla stanza con le mani in tasca.


Grazie per aver letto questo nuovo chappy, recensite in tanti, che per me è importante il vostro parere^^
Ringrazio, oltre alle recensitrici, anche coloro che mi hanno aggiunto hai preferiti^^
AGGIUNGETEMI SU MSN!!!XDXD

Baci^^
…Nika_chan01






Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Gita a Hogsmeade ***


Salve a tuttiiiiii^^
Care, io mi sto perdendo recensitrici e lettori per strada…non è una buona cosa…ç__ç
Bibibibi stiamo da capo a dodici…ç__çbuaaaaaa…..UçU ma andiamo avanti XD
Ringrazio tutti coloro che commentano^^

A pei_chan: se ci fossimo state io e la mia vicina di casa (che non è una vecchia, lo anticipo XD) era già sul giornale con tanto di foto e commento dettagliato, quell’episodio del motociclista!!XD Grazie^^Baci^^

A Hollina: grazie per avermi aggiuntoooo^O^ Nooo, non mi uccidere Lucius, che ancora mi serve…poi quando ho finito te lo cedo, e ci fai quello che vuoiXD Baci^^




Gita a Hogsmeade

Col passare del tempo, arrivò il momento della fatidica e tradizionale gita a Hogsmeade.
I contatti tra Draco e Hermione continuarono a limitarsi ai biglietti con i gufi e alle visite in biblioteca la domenica.
Tutta Hogwarts si ritrovava riunita in cortile, dove la professoressa McGranitt ritirava  le varie autorizzazioni. Come al solito Harry era rimasto senza…ad aspettare Zio Vernon non ci si guadagnava mai!
-Harry, ci raggiungi con il mantello dell’invisibilità?-gli sussurrò all’orecchio Ron.
-Certo, aspettatemi davanti a Mielandia.-
I due amici annuirono e si incamminarono insieme agli altri.
Durante il tragitto, Hermione si mise in punta di piedi, cercando di scorgere Malfoy in mezzo a tutte quelle persone…cosa che risultò abbastanza difficile, dato che, nonostante lei fosse alta, molti lo erano più di lei.
Tornò barcollando con i piedi per terra, scuotendo al testa: aveva fatto tutto automaticamente…ma per quale motivo lo cercava?Perchè stava cercando Draco?Insomma…nonostante i loro rapporti fossero radicalmente cambiati da quando era venuto alla Tana…rimaneva sempre il solito Serpeverde bastardo, no?
O forse era semplicemente quello che avrebbe pensato tempo prima, e non si voleva arrendere al fatto che la situazione si era capovolta, o quasi…

-Draco!! Fermo, dai…mi fai male!-
Zabini imprecava contro l’amico, che, nella speranza di vedere Hermione, continuava a prendere lo slancio sulle sue spalle. Possibile che fosse così bassa da non poter essere vista nemmeno dall’alto?
-Blaise, se invece di muoverti stessi fermo…-
-La tua ragazza la puoi vedere anche direttamente a Hogsmeade, sai?-
A quelle parole Draco si posizionò davanti a lui, sfoderando la bacchetta e puntandogliela addosso.
-Dra…scherzavo…-
-Fai degli scherzi veramente di m***a, fattelo dire- commentò, riponendo l’oggetto di legno pregiato nel mantello.
-Ammettilo.-
Il biondo lo guardò, interrogativo.
-Cosa? Blaise odio quando parli per enigmi, e non sono dell’umore adatto per seguirti, ora.-
Il moro sbuffò.
-Ammetti che ti piace…-
-No.-
-Dra…-
-Che p***e che sei, Blaise…non mi è indifferente. Zitto ora, non voglio commenti.-
Il ragazzo tacque all’istante, ma non riuscì a trattenere un sorriso.

Delle impronte sulla neve segnavano l’arrivo di Harry con il suo mantello dell’invisibilità.
-Harry!-lo salutò Hermione-Finalmente!-
-Pensavamo che ti avessero trovato!-esclamò Ron.
Il moro sbuffò:-Sempre pessimisti voi due!-
Hermione si alzò d’improvviso, ed estrasse dalla sua borsa l’mp3, mettendosi le cuffie.
-Che fai Herm?-chiese il rosso, incuriosito.
-Oh, nulla…devo fare un giro…ci vediamo dopo!-disse, allontanandosi.
I due ragazzi rimasero lì impalati: strana, strana, strana, strana…
-Stranissima!!- commentò Ronald, mentre si incamminava con il suo amico verso una bottega dove poter prendere qualcosa di caldo.
-Dai Ron…stai dimostrando che sei geloso in un modo assurdo…-
-Vuoi che lo ammetta?Benissimo. Sono geloso!Ma Harry…è strana!Sempre con quel Malfoy!-si lamentò il rosso.
Harry fece una faccia esasperata, e il rosso, a quella vista, sbuffò, aprendo la porta per l’entrata.

Hermione procedeva tranquilla verso una zona meno affollata di Hogsmeade, verso il bosco. Alla sua sinistra poteva ammirare in lontananza la Stamberga Strillante, ricoperta da una fitta coltre di neve, che gli dava un aspetto misterioso quanto buffo. La neve deformava le cupole, facendole diventare delle divertenti figure.
La canzone che stava ascoltando in quel momento non era molto adatta per quelle riflessioni…ma il contrasto di pensieri gli provocò un sorriso.
“Here without you” dei 3 Doors Down non era certo una canzone da ridere, nonostante il ritmo in alcune parti ingannasse l’ascoltatore.
Le piaceva…quella forza in una situazione così complicata da sostenere, come il ritrovarsi soli senza la persona più importante per te. E lei, che prima non si sentiva nemmeno sfiorare da quel sentimento, ora lo assaporava, senza un velo di malinconia: sentiva che comunque questa persona era con lei…ma chi era?
Non Harry, non Ron, non Blaise…chi?
“No, non…”
Pensiero interrotto da una voce alle sue spalle.
-Granger.-
Draco Malfoy le si avvicinò, tranquillo…o almeno all’apparenza.
Lei si voltò e lo osservò attentamente:odiava la sua famiglia, ma ne aveva ereditato l’eleganza e il portamento, accompagnati da quel fascino misterioso…e l’essere così bastardo aiutava. Attirava parecchio, ora non lo riusciva più a negare.
-Ciao Malfoy- lo salutò cordialmente.
Le era uscito spontaneo.
Lui si sentì sciogliere da quel tono così…così…no, era indefinibile.
Non lo aveva mai sentito, non aveva una parola adatta, un sinonimo per essere descritto.
Decise di sorvolare.
Avanzò, fino ad arrivarle davanti.
-Ci andiamo a sedere da qualche parte?-chiese lei.
-Ehm…-spaesato…ma che le prendeva?
“Quello che doveva prendere a me…”pensò amaramente.
-Va bene…dove…?-
-Nel bosco ci dovrebbero essere dei bei punti-consigliò, sorridente.
Lui si limitò ad annuire, e prese la strada con le mani in tasca.
Lei lo imitò.
Si accomodarono alle pendici di un albero, il muschio coperto da ghiaccio e  da un sottile strato di neve candida che rifletteva la poca luce che penetrava attraverso la folta chioma degli alberi.
Appoggiarono entrambi la schiena al tronco robusto, piegando le gambe.
-Allora…come va con…con tuo padre?-chiese lei.
-Non si è fatto più sentire, infatti la vita ultimamente procede bene.- rispose.
Lei scoppiò a ridere.
Lui la contemplò, divertito. Notò poi, che fra i suo ricci un sottile filo nero giungeva alle orecchie dalla sua tasca.
-Che cos’è?-chiese, indicando quell’oggetto che era stato capace di destare anche in un Serpeverde la curiosità.
La ragazza spalancò la bocca, incredula.
-Tu…non sai che cos’è questo?- disse, incredula, osservando la cuffietta.
-Veramente n…-
-Ah, giusto!! Non sono usate nel mondo dei maghi!-disse, ridendo.
Draco la guardò, inclinando al testa su un lato.
Lei estrasse dalla tasca l’mp3, sotto lo sguardo stupito del biondo.
-Questo è un mp3…e queste sono le cuffiette.- spiegò, togliendole dalle orecchie per mostrargliele-Serve per ascoltare la musica.-
-Ah…quindi da quell’affare esce musica?-chiese lui, diffidente.
Lei mantenne il sorriso.
-Sì, lo usano i babbani (anche se secondo me lo troverebbero comodo anche i maghi) per avere la musica con loro anche quando escono.-
-Hn…bhè…i maghi dovrebbero avere altri mezzi.- osservò lui.
-Già- confermò Hermione, portandogli d’improvviso una cuffia all’orecchio, e sistemandosene una anche lei.
-Che fai?-chiese Draco, colto alla sprovvista.
-Nulla, voglio solo farti provare!-cercò di convincerlo.
-Non trovo ci sia molto da provare…-ma la sua voce andava dissolvendosi, mentre la osservava tutta concentrata a cercare una canzone adatta.
-Io non so che musica ti piace…anche perché ho solo canzone diffuse dai babbani.
Il biondo non fece caso a quelle parole.
Partì “Un’altra te” di Eros Ramazzotti.
“Sono masochista e me lo faccio apposta…sono masochista e me lo faccio apposta…”questo era il pensiero di Hermione, che era perfettamente a conoscenza del fatto che quella canzone…in quel momento…con lui…insomma…
Draco ascoltava attento e silenzioso, e dopo appena qualche secondo si voltò, osservandola attentamente…era così banale ribadire che…
…che con quei ricci di un’indefinibile castano chiarissimo erano affascinanti, e fornivano una cornice al suo viso che trasmetteva allegria…
…che quell’espressione così incuriosita, che lo scrutava da cima a fondo in attesa del verdetto era incredibilmente attraente, e riusciva a tranquillizzare chiunque…
D’un tratto…
-Ti piace?-
-Rimettila.-
-Cos…?-
-Rimetti la canzone-
La ragazza fece spallucce, e la fece ricominciare.
Malfoy la guardò intensamente…inconsciamente lei ricambiò…le mani di lui gli si insinuarono fra i capelli…
I visi si avvicinarono.
Lenti…lentissimi…assaporando il profumo l’uno dell’altra, immergendosi lei negli occhi di lui, lui negli occhi di lei…

-Harry…no, Harry, andiamo a cercarla, si sta facendo tardi!!-
-Ron…non è nemmeno un’ora, ha la sua privacy, sai?-protestò Harry in difesa dell’amica.
Ron, non vedendola tornare immediatamente, era andato nel panico.
-Harry, ma metti caso che l’hanno trovata dei Mangiamorte, che è andata da Tu-Sai-Chi…-
-Ron, vedere Blaise da solo non vuol dire nulla!-
Il rosso lo guardò arrabbiato.
Harry si passò una mano fra i capelli, esasperato.
-Insomma, dobbiamo trovare Hermione…?-
Ronald annuì, prese frettolosamente l’amico per una manica e uscì dalla bottega, cominciando a chiedere in giro, a informarsi, a fare capolino dalle finestre dei negozi e nei vicoli più svariati e nascosti.
Fino ad arrivare a perlustrare la foresta…

Fusione.
E’ così che si poteva definire quell’incontro, mentre la canzone continuava a scorrere imperterrita.
Le mani di lui provavano il contatto con i ricci di lei…
Le labbra si avvicinavano sempre più…
Eccole, lisce, morbide, calde.
La passione si stava impossessando di entrambi…
Non era un bacio…erano parole silenziose, un segreto svelato con il contatto.
Ormai abbandonata a lui, mistero, forza e amore in quel bacio…il primo vero bacio di Hermione Granger.
La neve era la testimone, abbracciati su quel candido letto.
-TU!!-
Un urlo, il contatto si interruppe.
Ron si avvicinò minaccioso a Malfoy, tirandolo su per il colletto del cappotto.
Ovviamente, quell’insulto non rimase non vendicato…un pugno arrivò direttamente sullo stomaco del rosso, che si piegò in due, dolorante.
Harry corse verso i due, Ronald gli era sfuggito dopo averli visti in lontananza, e lo bloccò mentre cercava di attaccare di nuovo il biondo.
Draco si avvicinò a Hermione, che osservava la scena, allibita. Si chinò verso di lei.
-Mi dispiace, è che…-
-Non ti preoccupare, non ce l’ho con te.- disse lei con voce chiara.
Si alzò in piedi, superando Malfoy e avvicinandosi a Ron.
-Io…pensavo che…-balbettò lui.
-Tu pensavi?A quello che è importante per te, e non per me. Lasciami stare…questa scenata te la potevi risparmiare…-disse Hermione con una nota disprezzo.
-Mi dispiace per il disturbo, Harry…ma ci sono ancora dei bambini.-
Il moro le fece un cenno.
La ragazza si avvicinò a Draco, che osservava la scena silenzioso,e  con un semplice “andiamo” si congedò.
Ron si passò le mani fra i capelli.


Grazie a tutti^O^
Baci^^
...Nika_chan01

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Buoni o cattivi, non è la fine... ***


Saooo a tutti^O^
Questo capitolo si preannuncia ricco di colpi di scena…vi piacerà? Vediamo…
Ringrazio le recensitrici e coloro che mi hanno aggiunto ai preferiti!!

A Hollina: Sisisisi…aspetta, perché non finisce qui con Lucius caro!!Grazie per l’avermi seguito finora, spero che la storia continuerà a piacerti!!!Baci^^

A whateverhappened: Saooo^^Sono davvero felice che ti sia piaciuto il capitolo di “Aria” con l’effetto della musica sotto…è davvero bellissimo!Poi io Allevi lo adoro, mi piace tantissimo al sua musica, e quella è al mia preferita^O^ Spero davvero che continui a piacertiiiii^O^ Aspetto uan tua nuova recensione^^Se vuoi puoi aggiungermi a msn: farfallucciola@hotmail.it Baci^^



Buoni o cattivi, non è la fine…


-Perché mi hai baciato, Draco?-
La prima domanda che Hermione aveva rivolto al biondo, non appena prese le distanze da Harry e Ron, fu proprio questa: esplicita.
-Non…non lo so…-rispose Malfoy, titubante.
Non era facile mostrare i propri sentimenti, specialmente per lui: il Principe di Serpeverde, fiero…un tempo non si sarebbe abbassato a tanto.
-Come non lo sai?!-
-Non lo so, c***o, va bene?!-gridò lui.
-No, non va bene per niente!!-
Draco abbassò ilo sguardo…che carattere del cavolo che si ritrovava…
Orgoglio, maledettissimo orgoglio…schifoso orgoglio…
La ragazza prese a correre  verso Hogsmeade (nella parte centrale e affollata).
CAZZO!!!
Il biondo cominciò a correre  nella sua stessa direzione.
Difficile da raggiungere, ma solo perché il suo vantaggio era notevole (alias, non aveva le ferite che lui aveva riportato dopo essere stato picchiato dal padre)…
Draco cominciò a rallentare contro la sua volontà, indebolito, stanco, la schiena dolorante.
Le gambe cedettero improvvisamente, e ogni tentativo di rialzarsi e rincorrerla fu vano, fino allo svenimento.
Troppe forze negate.

La grifona corse dalla sua amica Ginny, che la vide così sconvolta da preoccuparsi.
La prese da parte e Hermione le raccontò tutto l’accaduto.
La sua solita confidente.
-Herm…andiamoci a prendere una cioccolata, dai…-le consigliò la rossa.
L’amica le fece un sorriso riconoscente, e si avviarono insieme presso una bottega.
Entrarono, ordinarono la bevanda, e per una buona mezz’ora Ginny si accinse a tenerle alto l’umore. Probabilmente ci riuscì, anche se, forse, Hermione rideva solo per dimostrarle che il suo tentativo di renderla felice non era andato a vuoto.
D’improvviso nel negozio entrò con fare agitato Blaise, che si avvicinò svelto alle due ragazze.
- Cos’è, Blaise?In missione per Draco?-chiese la Granger, sarcastica.
-Hermione, non scherzare, è tantissimo tempo che non lo vedo…-
-Come, scusa?-fece la rossa, interessata.
-Wow, pensavo che lo sapeste, vista la sua risposta- disse-comunque è parecchio che lo sto cercando…l’hai visto in giro?-
-Oh, sì che l’ho visto…ma pensavo fosse già da te-informò lei.
Zabini la guardò, preoccupato:-Dimmi dov’era, fa freddissimo fuori, e già la McGranitt ha detto che fra poco dobbiamo andare!-
-Io non capisco tutta questa agitazione-spiegò  Hermione- in fondo può benissimo tornare da solo!-
-Ah, ma tu non hai ancora capito nulla, Granger!-sbottò Blaise, furente:già era agitato per l’amico, ora ci si metteva anche lei...- Tu non sai quanto sangue ha perso dopo che il padre l’ha picchiato, non sai che il giorno dopo faticava anche a stare seduto! Non hai capito assolutamente nulla!-
Hermione lo guardò, confusa:Draco non aveva voluto parlare con lei di quello che gli era successo a casa.
-Non mi ha voluto dire nulla…-fece lei, indecisa.
-Bene, siccome adesso sai tutto, invece di fare la mezza sarcastica menefreghista mi dici dove l’hai visto l’ultima volta!-
-Calma Blaise, l’ho visto nel tratto di strada che porta verso al foresta poco fuori di qui…-
Blaise sospirò.
-Scusa Hermione, è che…non so cosa gli sia successo, e non aiuta il fatto che non era al massimo delle sue forze…-
-Ti capisco, Blaise.- disse lei, rassicurante.
-Mi dispiace, ora vado a cercarlo…-
-Vengo con te!-
I due uscirono, mentre Ginny li seguì alla porta, avviandosi però verso Mielandia, per andare dalle altre sue amiche.

-Non so di preciso dove si è fermato, stavo correndo via e non mi sono girata.-
-Stavi correndo via…?-
-E’ una cosa piuttosto lunga da raccontare…-
Una vasta distesa di neve si trovava dinanzi a loro…di Draco non c’era traccia.
Ad un tratto Blaise scorse in lontananza un figura nera a terra, e gli corse incontro.
Hermione lo seguì, speranzosa: si sentiva molto in colpa…in colpa per non aver avuto tatto in biblioteca, per non essersi fatta raccontare precisamente tutto…in colpa per non avergli dato l’occasione di parlare, per non aver capito che lui non le avrebbe mai detto il motivo per cui l’aveva baciata con tanta semplicità, come lei si era aspettata.
Aveva ragione Blaise. Non aveva capito nulla.
Ed ora in quella situazione, sentiva tutte le colpe cadergli addosso, travolgerla…
Aveva paura per lui.
Blaise trovò Draco con il viso immerso nella neve. Lo fece voltare,e  tentò di svegliarlo, chiamandolo e dandogli dei colpetti sul viso.
Hermione rimase a guardare la scena, paralizzata.
-Draco!!Dai, Draco!!Svegliati!-continuava a chiamarlo l’amico.
Il biondo aprì lentamente gli occhi stanchi, sbattendoli un po’, sotto lo stupore e la soddisfazione di Zabini.
Hermione sorrise, un po’ sollevata.
-B…Blaise…non…-
-Ssh, non ti affaticare, adesso ti porto in infermeria.-
-No, non devono sapere di mio padre…p...per favore….-mormorò il biondo, tremante.
Blaise sospirò:-Draco, io non posso curarti anche questa volta…-
-Provvedo io.- .La voce ferma di Hermione interruppe quell’attimo di indecisione e incertezza.
Malfoy, che con la vista appannata ancora non l’aveva notata, sussultò.
-Hermione…-bisbigliò.
-Andiamo Blaise.- fece lei, fingendo di non aver sentito.
Zabini fece per prenderlo in braccio, ma Draco oppose una leggere resistenza (quello che gli permettevano le forze che gli rimanevano):-Ce la faccio a camminare, mi devi solo dare una mano…-
-Non strafare…-. Draco non mancò di ghignare.
-Si ma…come facciamo a non farci vedere con lui?-chiese Blaise.
La ragazza sbuffò:-Non so se l’hai notato, ma tutti gli altri si sono già avviati verso scuola da un pezzo…-
-Ah…-si limitò a commentare Zabini.
Il ragazzo aiutò Malfoy ad alzarsi in piedi; il biondo, però, poggiando il piede sinistro a terra, si lasciò sfuggire un gemito di dolore.
-Che hai?- chiese Blaise, preoccupato.
-Nulla, lascia stare…-
-Draco, dimmi- lo rimproverò l’amico.
-Niente, Blaise, mi fa solo un po’ male la caviglia. Ma non è niente!-tentò do convincerlo il biondo.
Hermione fece spallucce.
-Sicuro che ce la fai a camminare?-chiese lei.
Il ragazzo annuì, convinto.

Il tragitto per il ritorno si rivelò più duro del previsto: erano molto rallentati dal fatto che Draco non poteva andare molto veloce, essendo debole e avendo un problema alla gamba.
Per un caso fortunato, tornarono appena prima di cena, senza farsi notare da nessuno.
Zabini condusse Hermione nella stanza che condividevano lui e Malfoy, attraverso un corridoio secondario che non era percorso da nessuno.
Una volta entrati, fecero coricare il biondo sul suo letto, e Hermione procedette con un incantesimo per alleviargli il dolore alla caviglia, che, nel camminare, si era visibilmente gonfiata.
-Stai fermo, così non funziona!-si lamentava la ragazza.
-Guarda che fa male!-
La grifona sbuffò, mentre terminava la sua magia e prendeva una coperta sul bordo del letto del ragazzo: tremava come non mai, probabilmente gli era tornata la febbre.
Sentì la sua temperatura sulla fronte, per poi posarvi una pezza bagnata, che gli provocò un brivido.
-Scusa…-disse lei. Malfoy sembrò non sentirla, l’attenzione troppo portata sulle innumerevoli sensazioni che gli provocavano sia la vicinanza della ragazza, sia la debolezza e il sangue che, probabilmente, stava scorrendo a fiotti sulla sua schiena…non l’avrebbe mai detto.
“Sfida, sta a voi scoprirlo…”pensò amaramente lui.
Ma forse era un errore, quella perdita lo stava velocemente privando di tutte le forze che aveva.
“Mai fidarsi delle cure di Blaise…me lo devo ricordare questo.”
Lentamente, cominciò a incorniciare tutto di nero. Sentiva Hermione che lo chiamava, ma non aveva la forza che gli risponderle.
Quella forza che gli mancava, gli era già mancata…non le aveva ancora detto quanto la amava.

Si risvegliò, sentendo il petto gelido.
Spalancò gli occhi stanchi, e si ritrovo sdraiato su un lato, con la Granger davanti, che, con qualche incantesimo a lui sconosciuto, emetteva dalla bacchetta un’aurea simile a quella del Patronus, ma che gli era diretta in pieno petto, e gli provocava una sensazione di freddo assurdo.
-Ci provi gusto?!- protestò lui, divincolandosi, per evitare che la luce lo sfiorasse.
Hermione sussultò:- Ma ti sei svegliato!Scusa, non l’avevo notato- .
Ripose la bacchetta fra le pieghe del suo mantello, posato sul comodino del ragazzo.
Blaise entrò nella camera in quel momento:- Draco! Come stai?-
Il biondo fece la sua solita smorfia, pur essendo riconoscente all’amico per averlo soccorso, e per l’interessamento.
Blaise alzò le mani in segno di sconfitta, sorridendo.
Draco si sedette a fatica, e si guardò intorno, confuso.
-Ma che ore sono?-chiese, stropicciandosi gli occhi stanchi.
-Le undici di sera…-rispose Hermione, tutta indaffarata a rimettere a posto il contenuto della sua borsa.
-Hai dormito dalle otto alle undici di sera, Draco, se è questo che vuoi sapere.-lo informò l’amico.
Il biondo si lasciò sfuggire un’imprecazione:era parecchio che era svenuto…a prescindere dal fatto che gli dava fastidio essere stato incosciente per così tante ore, anche Hermione era rimasta con lui tutte quelle ore.
Allora non ce l’aveva tanto con lui! Eppure si dimostrava così diffidente…forse era la situazione a cambiarle l’umore…
Era strana quella ragazza, ormai aveva rinunciato anche a capirla…ma sicuramente non ad osservare quei movimenti che la caratterizzavano, così fluidi e leggeri. Quelle mani affusolate, che in un certo senso gli ricordavano le sue, sempre indaffarate a sfogliare qualche libro, o semplicemente con la bacchetta in mano.
Quella era Hermione Jane Granger: la ragazza sveglia, speciale, intelligente…e…e, diciamolo, davvero diventata bellissima.
-Scusate, ma è tardi, io vado.- disse lei, sorridendo.- Draco, vedi di riposarti un po’ ora! Ci vediamo!-
A quelle parole se ne andò, attraversando il passaggio che le aveva mostrato Blaise in precedenza.
Draco si sdraiò sul suo letto, e recuperò la coperta di lana, arrotolata  sotto i suoi piedi.
Zabini gli si avvicinò lentamente…interrogatorio-time.
Si sedette sul bordo del letto, accanto a lui.
-Due cose: uno, cos’è successo con la Granger, e due…PER QUALE CAZZO DI MOTIVO NON MI HAI DETTO COSA AVEVI, EH?-
Draco, colto alla sprovvista, indietreggiò.
-B…Blaise, io…-
-Cosa, Draco, cosa?! Devi smetterla di comportarti così!P*** t***a, ma non lo capisci che io lo dico per te?! No, fai come ti pare, pensi solo a te e al tuo orgoglio di m***a!-urlò Zabini.
Il biondo lo guardò, visibilmente spaventato: non si sarebbe mai aspettato un comportamento del genere dal suo migliore amico, e non era di certo nelle condizioni di ribattere.
-Scusa, è che…Draco devi smetterla, basta. Stavi male e me lo dovevi dire, lo sai.-
-Mi dispiace. -si limitò a sussurrare.
Blaise gli diede una pacca sulla spalla:- Dai, fa niente, parliamo d’altro! Allora? Cos’è successo con la Granger?-
Riusciva a cambiare di umore nel giro di un secondo!
-Nulla, è che…ci siamo baciati. Poi è arrivato Weasley, che mi ha preso e mi ha tirato su…-
-Non credo che tu l’abbia lasciato impunito!- scherzò il ragazzo.
-Già…gli è arrivato un destro sullo stomaco.-
-Steso?-
-Oh, sì…ed è stato anche facile. Non che da Lenticchia mo aspettassi di più, però…-disse Malfoy.
-Insomma, perché la Granger correva?- chiese impaziente l’amico.
-Perché dopo mi ha chiesto per che l’avevo baciata…-
-Tu gli hai detto che non lo sapevi e lei è scappata via?-
-Come fai a saperlo?-
-E’ un classico.- rispose Blaise.
Draco rise, e contagiò in men che non si dica anche l’amico.
-Dai, mettiamoci a dormire-consigliò Zabini. Il biondo annuì, infilandosi sotto le coperte.

Il giorno dopo Draco si alzò a fatica.
-Sei sicuro che non vuoi che ti porti la colazione?-chiese per l’ennesima volta Zabini.
-Blaise, sono davvero tentato lanciarti una Maledizione Senza Perdono, ma mi tratterrò fino alla prossima volta che me lo chiederai! Mi è bastato ieri, grazie!-
Zabini fece spallucce.
Entrambi si vestirono e scesero le scale, arrivando poi in Sala Grande, dove purtroppo Draco non poté salutare Hermione.
Fece colazione tranquillamente, facendo quattro chiacchiere con l’amico, discutendo del più e del meno (oltre non si poteva andare, con Pansy a tavola).
Verso le dieci e mezza, Draco vide la grifona allontanarsi dal suo tavolo. Lui la seguì di nascosto, congedandosi da Blaise.
Attraversarono le varie rampe di scale, con appesi ai muri i soliti quadri, ove si potevano intravedere animali, maghi, bambini, streghe…
Giunsero finalmente in biblioteca. Probabilmente il ragazzo era statop molto bravo a non farsi vedere, tanto che la ragazza non si era ancora accorta di nulla, ed era tranquillamente entrata nella grande sala, dove non c’era nessuno…chi, se non lei, poteva desiderare di andare in biblioteca di domenica? Il ragazzo immaginò che la tenessero aperta per Hermione, tanto che nemmeno Madama Pince c’era a fare la guardia.
La grifona arrivò fino ad un grande scaffale di libri sulle arti oscure, e ne estrasse un volume rilegato in pelle di un verde scuro e intenso, chiuso con una cinta di velluto nero.
Lei si accomodò su una sedia, aprì il tomo, e cominciò a leggere i titoli nell’indice.
A quel punto, Malfoy, vedendola così concentrata, si appoggiò al mobile con le braccia incrociate, cominciò ad osservarla.
Non se ne accorse, anzi, non  dedicò la minima attenzione a quello che era intorno a lei, all’infuori di quel libro che tanto la interessava.
Draco le si avvicinò lentamente, e si sedette accanto a lei: questa volta non poté non essere notato, il gesto era voluto.
-Draco…?-
Lui si limitò ad osservarla.
-Che cosa stai facend…-
-SSh- la zittì lui, posandole un dito sulle labbra.
Lei lo guardò, incuriosita, sorpresa, ma soprattutto ammaliata: cos’erano quegli occhi…i più espressivi che conoscesse… e ora il messaggio che trasmettevano arrivava piuttosto diretto.
-Ti amo-. Un sussurro, un fil di voce, un soffio di vento…
Sottili leggere parole, lasciate scorrere in quel lungo bacio, in quelle mani fra i capelli, in  quei corpi che si muovevano sinuosi e andavano a posarsi sul tavolo in mogano lucido.
Due parole più importanti di quelle mille pagine di libro…
Draco le baciava il collo, mentre lei gli sfilava la cravatta lentamente, assaporando quell’attimo…
Senza, maglione, senza camicia, lui continuava, passionale, mentre la grifona si lasciava andare completamente.
Quel profumo surreale, per lui troppo vero…
Quello sguardo penetrante e orgoglioso, lo sguardo di Draco Lucius Malfoy, ora tutto per lei…
Mille sussurri, mille “Ti amo”, bisbigliati all’orecchio, come un segreto per il mondo.
-Draco, però se arriva Ron…-
-Smettila di pensare…-
-Ma…-
-Spegni il cervello, Hermione…-
Basta, non poté resistere oltre.
Lo baciò con una passione che non poteva umanamente provenire dal solo corpo di Hermione Granger, no…non poteva essere…
Ma ad un tratto il biondo lanciò un urlo di dolore: Ronald, furioso, gli stava lanciando ogni tipo di incantesimo.
Draco si ritrovò per terra, a torso nudo, dall’altro lato del tavolo, cercò la bacchetta a terra, e cominciò a contrattaccare.
-Fermi!- urlò Hermione.
Ordine rispettato da tutti, come sempre.
Entrambi terminarono il loro litigio, che continuò a parole.
-Hermione, cosa ti stava facendo questa serpe!-
La ragazza nel frattempo si era rivestita del tutto.
-Ronald, non lo capisci che devi smetterla di intrometterti nella mia vita?!-gridò lei.
-Ma lui…-
-IO LO AMO!-
Quelle parole arrivarono a Ron come una freccia, che gli trafisse direttamente cuore e anima: non poteva essere…
Lei non poteva amare Draco Malfoy, no…
Hermione si precipitò da Draco, facendo il giro del tavolo, e lo abbracciò.
Draco si staccò e guardò Ron, minaccioso:- Weasley, lasciala stare-
Nel frattempo Harry era arrivato nella stanza, e si era subito preoccupato per la situazione: portò subito via Ron, e si scusò con Hermione e Draco, che ricambiarono con un cenno.
Silenzio.
-Hermione, io…ho un carattere veramente di m***a, e lo so....ma…-
-Draco...-prese a cantare, piano, nel suo orecchio…
Buoni o cattivi, non è la fine…
Prima c’è il giusto e sbagliato da sopportare…
...che di per sé è maledetto
Perché divide
Mentre qui tutto
Dovrebbe solo unire…




Ehm…ringrazio di nuovo tutti^^
Niniel (terpina miaaaa^O^), Majka (tassorossooooXD) ecc…
Baci^^
…Nika_chan01

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Incubi ***


9 chap pubblicare Saooo a tutti^^
Eccomi di ritorno con un nuovo chappy…so benissimo che la storia è banale, spero che non ve ne siate resi conto, o che comunque non ci stiate facendo caso!!XD
Definitivamente sao-sao il 1 Agosto, ma continuerò a scrivere e pubblicare, spero…insomma, in qualche modo farò, sempre che il mio cavallo non si lamenti dicendo che si è stufato di starmi a sentire mentre parlo di fanfiction XD…è probabile O.O Potrebbe anche capitare, sapete? Moro vede tutto, sente tutto…mangia tuttoXD

Voglio consigliare a tutti la beta-reader LunaDiInchiostro, che mi ha aiutato moltissimo con questo capitolo…e continuerà a farlo, anche sotto tortura!!

Baci a tutti, e buona lettura^O^

A whateverhappened: Saoo^^Ho scritto bene il tuo nick, spero, perché è difficile…XD Ma ormai, a forza di leggere e rileggere la tua recensione, credo di aver imparato!!Allora…si, Draco e Hermione sono un classico esempio di furbizia umana, come avrai notato U.U Poi Ron ovviamente la segue, mi pare scontato…e Ron è pedinato da Harry!!!Baci^^…ricordati il contatto di msn XD

A Hollina: Salveee^^Come ho detto prima, Hermione è seguita da Draco e Ron, che a loro volta sono seguiti da Harry-che-aggiusta-le-situazioni-del-cavolo XD Poverooo!! In quale gabbia di matti si ritrova!!Ronald è proprio crudele, quello già sta male, ci si mette pure lui, con le fatture!!Comunque, sempre per il Ron…sappi che La gelosia…quando arriva non va più via… come dice il grande Adriano Celentano!!Baci^^

A RaggioDiLuna: Sao^^ La sofferenza che farei provare a Draco è immensa, giusto per il gusto di vederloXD Anche tu però ci dai dentro!XD Ma io proprio sempre, ormai è scontato! Se leggete una mia fanfiction ve lo dovete aspettareXD Ci potrebbero essere effetti collaterali, tipo improvvisa voglia di saltare addosso a una foto di Draco Malfoy sul computer U.U Ma sono cose che uno deve prevedere, cara…XD Sto impazzendo, maglio che vadaXD Baci^^





Incubi


I giorni passarono, dopo l’episodio avvenuto di domenica, e fu molto difficile riappacificare Hermione e Ron, che facevano di tutto per non parlarsi più…fortunatamente l’influenza di Harry su entrambi era molto forte, e si lasciarono convincere a far tornare il loro rapporto come prima. Addirittura cominciavano a rivolgersi la parola anche Malfoy e Ron, seppur con un certo distacco…ma già era tanto, e ci passarono sopra.


Buio…buio…buio…
Troppo buio…
Sangue.
Il suo sangue puro, e due occhi gelidi lo fissano.
Urla fanno bruciare la gola…
Buio…Buio…
-Padre…-
-Disonore. Impara, Draco, impara…-
Un ghigno malefico, la bacchetta accenna appena un movimento.
Ferite lacerano cuore, anima e pelle.
Sangue.
Il suo sangue…il sangue dei Malfoy.
Buio...buio…buio…
TROPPO BUIO!

Una forte pressione sul petto e Draco spalancò gli occhi, ansimante.
-Ssh, calmati...- .Era Blaise.
Pian piano che il battito del suo cuore ritornava regolare, l’amico sollevava la mano.
Gli spostò la frangetta biondissima e bagnata,  scorgendo la fronte madida di sudore.
Draco si strofinò un po’ gli occhi.
-Ehi…come stai?-gli sussurrò Zabini.
Malfoy scrollò leggermente le spalle.
-Era un incubo?-chiese Blaise, dolcemente.
Il biondo annuì.
Il ragazzo si andò a sedere sul suo letto, proprio al lato di quello di Draco.
-Vuoi dirmi cos’hai visto?-
Malfoy prese a guardare un punto indistinto della stanza
-No.-
Blaise sospirò:- Draco…lo sai perché lo dico…-
-Non facevi prima a dirmi: “Parlamene” e basta, Blaise?!-urlò il biondo, rigirandosi, e sdraiandosi sul lato opposto a quello di Zabini.
L’amico lo guardò, esasperato e dispiaciuto: era difficile parlare con lui, specialmente quando ciò che gli doveva dire riguardava la famiglia. Una maschera d’acciaio, al cui interno si trovava una vera tempesta di emozioni, paure e sentimenti…
Ma se non avesse insistito come aveva sempre fatto, non avrebbe mai concluso nulla…ci voleva tecnica!
Blaise si alzò e si andò ad sedere lentamente sul bordo del letto di Draco, dove era rivolto il suo sguardo; aveva nascosto il viso fra il lenzuolo e il cuscino, come al solito.
Gli appoggiò una mano sulla spalla scoperta e lui sussultò.
-Che vuoi ancora, Blaise?-chiese, freddamente.
-Lo sai cosa voglio. Dimmi cos’hai sognato, avanti.-
-Ma saranno grandissimi c***i miei?! Da quando in qua i miei incubi sono di dominio pubblico?!- protestò il biondo.
Zabini sospirò ancora:- Perché non vuoi dirmelo?-
Draco lo guardò, scocciato, evitando di rispondere.
-Non mi incanti, sai?Fino a prova contraria, non sono così stupido…-
Perché riusciva sempre a trovare un punto su cui appoggiarsi, in qualsiasi situazione? Lo conosceva troppo bene…
Blaise si lasciò sfuggire un sorrisetto, poi si sdraiò accanto a Malfoy, aspettando che si sfogasse con calma.
Draco prese a guardare ai piedi del letto, mantenendo la solita espressione glaciale.
-Era buio…e poi c’era mio padre…-
Pausa.
-Dai…-lo incitò Blaise.
-Che mi diceva che ero il disonore della famiglia, e che dovevo imparare…poi…credo tu sappia come finisce.-
-No, non lo so…dimmi.-
Draco sbuffò: -Mi ha lanciato un incantesimo, mi ha picchiato, e si è fatto tutto buio di nuovo…-concluse, tutto d’un fiato.
Silenzio.
Blaise era quasi sicuro di come sarebbe stato il finale dell’incubo dell’amico, in realtà…ma aveva avuto l’impulso di farlo dire a lui, per farglielo affrontare.
Draco era tentato di aggiungere una delle sue battutine sarcastiche alla fine del discorso, ma la sua mente era stata pervasa da innumerevoli pensieri e non riusciva a reagire.
Il moro gli poggiò una mano sulla spalla.
-Vedrai che…-
-Cazzo Blaise, è da quando andiamo a scuola che mi dici la stessa cosa…almeno cambia frase.- sussurrò Draco, con voce tremante.
Stava piangendo.
Piangendo silenziosamente, come si fa quando non ci si vuole far vedere, come fa un qualsiasi Malfoy.
Solo che nessuno aveva mai notato questo particolare in tutta la sua famiglia...ma con lui, invece, c’era riuscito Blaise, che vide le lacrime scintillare al suo debole Lumos.
Gli passò un dito sulle guance per asciugargliele, come aveva fatto quella volta Hermione alla Tana.
Il tocco era diverso…quello di Blaise…si sentiva che era il suo migliore amico.
Hermione…cos’era?
Pensieri strani…
-Senti, Draco…io davvero non so come tirarti fuori da questa situazione, perché comunque riguarda la tua famiglia, e sarebbe meglio se io non mi immischiassi…fatto sta che lo farò. Quindi se dovesse succederti qualcosa, farò di tutto per tirarti fuori dai casini, va bene?-disse Zabini, con dolcezza e semplicità…giusto per strappargli un mezzo sorriso.
Purtroppo non ci riuscì, ma vide che il ragazzo lo guardava, riconoscente. Draco non era il tipo da “Grazie!” o “Amico mio, come farei senza di te?”…andava più per gesti che dovevi capire al volo, oppure per sguardi. Troppo orgoglioso per ammettere di aver avuto un aiuto in qualcosa.
-Ora però stai tranquillo e dormi, ok?-
Il biondo non rispose e si raggomitolò sotto le coperte ancor più di prima.

-Guarda Ron…io lo amo!-
Hermione teneva per mano Malfoy, e continuava a parlare a Ronald...poi pian piano si allontanò.
-Hermione!-
Improvvisamente la grifona e Draco cominciarono a volteggiare attorno a lui, avvinghiati l’uno all’altra, baciandosi, passionali. -Ron…-
-Draco…-
-Hermione…-
“Stiamo insieme…io lo amo! Ron, io amo Draco…lo amo…lo amo…”continuava a dire una voce in lontananza.
Poi gli passavano accanto, gli giravano intorno, lo guardavano, e…

-MA CHE VOLETE DALLA VITA MIA?!-
L’urlo di Ron era risuonato per tutta la stanza, facendo sobbalzare Harry. Il ragazzo corse subito dall’amico.
-Harry!!!Tu non puoi capire la gravità della MIA, MIA PERSONALISSIMA situazione!!Harry!!!!!-
-Ron, tra poco sveglierai anche la McGranitt, e…sai com’è, non le piace molto!-
-Harry mi perseguitano!!-continuò a lamentarsi il rosso.
-Ma chi, Ron, chi?!-
-Hermione e Malfoy!!!-
A quelle parole Harry si diede una botta in testa e alzò gli occhi: era il colmo, da quando stavano insieme non faceva altro che lamentarsi, e ora ci si mettevano anche i sogni! Già era stressato di suo, ora anche i problemi di cuore di Ron si aggiungevano!!
-Quante volte ti devo dire di toglierti dalla testa quei due e trovarti un’altra ragazza, invece di rompere l’anima?!-
-Ma Harry, tu non capisci!-
-Oh, sì che capisco-disse Harry – e ti dico anche che devi smetterla di pensare a loro…sai come dice la Cooman: Ampliate la mente…guardate…al di là!-
Ron scoppiò a ridere, ma si riprese:- Non sono mai stato bravo in Divinazione…-
-Nemmeno io, ma in questo caso aiuta! Mettiti a dormire!- ordinò il moro.
Il ragazzo ubbidì  e si buttò sotto le coperte.

Erano passati giorni dal primo incubo di Draco, e continuava ad averne tutte le notti…per avere, poi, quale risultato?Era sempre nervoso, irascibile e stanco…(ovviamente, con Hermione la differenza era notevole.)
Per di più non aveva voluto che Blaise lo dicesse al trio miracoli, per timore che cominciassero a fare i paranoici.
Ma il problema c’era, eccome…quei giorni aveva passato tanto tempo con Hermione in luoghi troppo esposti. C’era il grandissimo rischio che suo padre lo portasse a casa, e sapeva benissimo cosa lo aspettava…fortunatamente fino a quel momento non si era fatto sentire.
C’era un barlume di speranza.
La domenica mattina sialzò nuovamente con Blaise accanto,ansimando pesantemente.
 Ormai stufo, si alzò dal letto, prese i vestiti e si chiuse in bagno sbattendo la porta.
L’amico lo raggiunse:- Draco?-
Nessuna risposta.
-Draco?!-
-C***o Blaise, mi sto vestendo, non rompere!-
Zabini sbuffò:- Lo vedi come ti comporti?-
A quel punto al porta si spalancò, e ne uscì Malfoy a torso nudo:- Blaise, non dipende da me! Solo che tu fai finta di niente! Pensi che mi faccia piacere?!-
Gli stava letteralmente urlando contro.
-Sono stanco, c***o, e tu ti accolli, Blaise…non rompere.-
Afferrò la maglietta e si sedette sul letto, infilandosela. Zabini gli si avvicinò lentamente.
-Draco, ancora non si è fatto vivo, vedrai che non verrà, e…-
-Supposizione errata, mio caro Zabini.-
Lucius Malfoy apparve improvvisamente sulla soglia della porta.
I ragazzi lo guardarono, uno sorpreso, l’altro terrorizzato…già, Draco sapeva cosa lo aspettava dopo quello che aveva fatto…e aveva paura. Cosa avrebbe fatto Hermione, vedendolo con il Marchio Nero?
-Padre…-
-Signor Malfoy, ci ha spaventato.-
-Oh, era mia intenzione…tipico di un Mangiamorte.- sibilò, con il suo solito tono profondo e lento.
-Draco, che ne pensi di venire un po’ a casa a riposarti?-
Gli si avvicinò lentamente, lo prese per una manica e si avvicinò alla porta.
-No, padre, per favore!-
-Un Malfoy non supplica…un Malfoy non sta con una mezzosangue. Eri stato avvertito delle conseguenze…il marchio.-
Blaise rabbrividì, e vide che Draco continuava a fissare il pavimento con espressione vuota…
Lucius fece un cenno con il capo, e scomparve oltre la scalinata.
Come era possibile? Non ci si poteva smaterializzare entro le mura di Hogwarts!
Cominciò una corsa disperata, uscì dal dormitorio dei Serpeverde travolgendo qualche studente e si precipitò in Sala Grande, dai tre Grifondoro….sarebbero stati d’aiuto, forse.
-Hermione!- la chiamò. La ragazza si voltò, seguita dai due ragazzi.
-Cosa c’è, Blaise?-
-Io…Draco! E’ venuto il padre e l’ha portato via!-spiegò.
Ron fece un sorrisetto:- Lo vorrà portare a fare una vacanza! Loro la possono fare dove vogliono e quando vogliono!-
-Zitto Weasley, che non hai capito un c***o!-
Il rosso fece per estrarre la bacchetta, ma venne fermato da Harry:- Ci volete spiegare qualcosa?No, giusto per capire…-
Blaise guardò la ragazza, stupito:- Loro non lo sanno?-
-Sì che lo sanno, ma sono talmente ottusi da non aver ancora collegato!  Vi ricordate alla Tana, quando il padre di Draco lo è venuto a prendere?-chiese, speranzosa.
I due cominciarono finalmente a capire la situazione e Blaise prese a raccontare il fatto accaduto poco prima.
-Dobbiamo avvertire Silente, se vuole marchiarlo.- concluse Harry.
-Ma adesso cosa c’entra Silente?! Non possiamo farlo entrare al Malfoy Manor, né spiegargli tutto, come se il problema ci fosse da ora!-protestò Blaise.
-Ma ha ragione Harry,- spiegò Hermione- se vogliamo che Draco non venga marciato, e che Lucius Malfoy non gli faccia nulla, dobbiamo avvertire Silente…lui sicuramente può fare qualcosa.-
-Anche perché io non mi ci vedo a fare irruzione a casa di Malfoy, prendere  il padre a calci e portarlo via!- aggiunse Ron. Hermione gli diede scherzosamente una botta in testa.
-Andiamo?-chiese Blaise, impaziente.
I ragazzi annuirono, e corsero verso l’ufficio di Silente.

-Disonore! Mai un malfoy aveva avuto dei rapporti del genere con una… una schifosa Mezzosangue!-. Lucius Malfoy aveva portato il figlio al Malfoy Manor, nel salone, come sempre.
Questa volta Narcissa Malfoy era seduta a capotavola, dall’altra parte della stanza.
Sapeva? Non sapeva? Questo era un dilemma per Draco. Non ne era mai stato sicuro. Aveva sempre evitato di parlare con lei di come lo trattava il padre, per un motivo o per un altro.
Ed ora era lì, seduta, a guardare suo figlio che veniva torturato, e che ben presto sarebbe stato marchiato. Piacere? Stesse idee del padre? Probabile, non si era mai aspettato nulla da lei.
Un Cruciatus lo fece tornare alla realtà, oltre a farlo contorcere e urlare dal dolore.
-Mi aspettavo qualcosa in più da te , Draco…- sibilò Lucius.
Improvvisamente venne sollevato con un Levicorpus, e fatto sdraiare sul tavolo.
-Narcissa…-
-Se lo dobbiamo fare, facciamolo subito, Lucius.- disse lei, fredda.
L’uomo fece un sorriso compiaciuto:- Molto bene…ai suoi ordini.-
Lei fece una smorfia, si alzò, e si avvicinò  con movenze eleganti come sempre al figlio impaurito.
-Madre…- sussurrò appena il biondo. Lei lo ignorò completamente ed estrasse la bacchetta dalle pieghe del suo mantello. Con un lieve movimento, accese i candelabri d’oro lavorato e spense le candele del grande lampadario che pendeva dal soffitto, dando il movimento ad un’ombra minacciosa.
Un’ alito di vento fece sussultare i genitori di Draco.
-Cos’era, Narcissa?-
-Credo nulla…-
-Narcissa, non c’è nessuna finestra aperta da cui potrebbe provenire del vento, ora.- protestò Lucius.
-Sei paranoico. Ora taci, e procediamo.- disse lei, glaciale.
Si portarono accanto al braccio sinistro di Draco, e fecero comparire la loro maschera da Mangiamorte.
Puntarono le bacchette all’avambraccio sinistro del ragazzo, che continuava a guardare imperterrito i genitori, per capacitarsi di quanto potesse odiarli. Si leccò una lacrima giunta al labbro e represse le altre.
Poi tutto accadde in un attimo: l’unica cosa che riuscì a definire fu una luce bianca. Perse Lucius, perse Narcissa, quelle bacchette puntate al suo braccio, i candelabri, il tavolo…
Buio.





Sao a tutti!
Innanzitutto…comincerei con il tributo alla grande beta-reader  LunaDiInchiostro, della quale spero di non aver sbagliato il nick, e la conisiglio vivamente…Stefy un bacione grande solo per te!
Poi avanzerei, sempre rivolgendomi a RaggioDiLuna, perché deve sapere che io quando si parla della mia sanità mentale, sono autolesionista peggio di Draco! (Come dici nella tua fic…XD L’ho letta, e recensisco tra qualche secondo, a meno che non ho già recensitoXD)
Un grande ringraziamento a tutti coloro che seguono la ficcy dall’inizio, che hanno cominciato a farlo da poco, che mi hanno aggiunta ai preferiti e alle recensitrici^^
Baci^^
…Nika_chan01

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Illusioni e confessioni ***


Sao a tutti^^

Un ringraziamento speciale alla beta reader LunaDiInchiostro, ovvero RaggioDiLuna, che mi sta aiutando tantissimo, e la consiglio a tutte coloro che hanno bisogno di una mano per la correzione delle fic^^Se volete contattarla basta che lo aggiungiate in una recensione!

A whateverhappened: Si, Ron è da uccidere nella mia fic…lo salvano? Non lo salvano? Tu lo sai, non ho potuto fare a meno di dirtelo…spero ti piaccia comunque il capitolo^^ Ronnino caro fa anche gli incubi, anche se è lui alla fine Baci^^

A Hollina: Lucius e Narcissa, l’accoppiata dei cuore-di-ghiaccio!XD Lo salveranno o non lo salveranno? Una domanda che si sono posti in tanti…(seee ti piacerebbe! ndDraco) Bhuaaa!!!Lo vedi come è cattivo?è__é Ma adesso divento cattiva anche io!!Baci^^

A sirenaeterea: Saooo^^Sono davvero felice che ti piaccia^O^ Obbiettivo raggiunto! Sì, ammetto che è tenera, e non è da me…non sono il tipo da diabete, e stavolta rischio che qualcuno rimetta per il troppo zucchero a velo! Ok, sto cominciando a sparare cavolate…sarà perché sono tre ore che sto davanti a una pagina vuota di word senza riuscire a scrivere il seguito?!XD Baci^^

A Cali: Salve^O^ Che bello, davvero la trovi così carina? ^^ Me feliceee!! Draco e Blaise sono molto amici, è particolare…Baci, e spero che questo capitolo ti piaccia^^

A RaggioDiLuna: Prometto che d’ora in poi ti dirò quando aggiornerò XD Solo che non c’eri, ti avrei anche aspettato, ma a causa dei lavori ho il pc vicino alla camera di mia madre e mio padre, e non posso fare tanto tardi perché fa rumore…ho paura che dia fastidio! Nooo, come ho scritto su msn, io la chiamo eccessiva modestia, mista a masochismo…mooolto masochismo!Ci sarò sempre per le tue crisi di pagina bianca XD!E’ un sentimento di amicizia molto forte quello che lega Draco e Blaise, come ho detto prima…anche perché Zabini è anche il suo unico grande amico, e non vuole deluderlo…Baci!

A sara_S_92: Sao cara, benvenuta in una fic scadente quanto orribile!!!XD Guarda, non sei stata tu a non accorgerti dell’aggiornamento, bensì io a scombussolare l’ordine dei capitoli!Mi dispiace del disguido!Comunque sono contenta che l’idea ti piaccia, e spero che continuerai a seguirmi^^Baci^^

A pei_chan:More,eccomi finalmente, dopo taaaanto tempo!Certo, anche tu ti sei fatta aspettare…XD Spero che ti piaccia anche questo capitolo, che ha creato tanti problemi!!!Hehe…W Zaini!!!Baci^^







Illusioni e confessioni

-Professor Silente!-
Il trio dei miracoli e Blaise corsero incontro al preside, intento in una conversazione con Madama Chips davanti alla porta dell’infermeria. La McGranitt lo affiancava con espressione preoccupata.
-Ragazzi, cosa ci fate qui?- chiese la professoressa, in tono severo.
-Oh, non preoccuparti, Minerva- rispose Silente- sono stati proprio loro ad avvertirmi della situazione del Signor Malfoy…che, peraltro, è proprio in infermeria in questo momento.-
Blaise sgranò gli occhi:- Ma come sta? Cioè…non l’hanno…-
-No, signor Zabini, non l’hanno marchiato- lo informò Madama Chips- e sta alla perfezione. Ma…gli effetti di una magia incompiuta possono variare. E nel suo caso è comparso l’alone del Marchio Nero.-
Il ragazzo si passò nervosamente una mano fra i capelli.
-Possiamo vederlo?-chiese Hermione, ancora turbata.
L’infermiera annuì - Certo, però…potrebbe avere un comportamento diverso dal solito-
-E’ rimasto sconvolto, ragazzi, dovete capirlo…- spiegò la McGranitt- e in effetti è meglio che non entriate tutti…prego, signorina Granger, signor Zabini.-
I due si guardarono e il preside fece loro un cenno, invitandoli ad entrare.
Blaise si fece avanti per primo che ed aprì lentamente la porta. Hermione la richiuse dietro di sé.
L’infermeria era vuota, regnava un silenzio rotto soltanto dal fruscio delle loro vesti contro i letti. Ogni passo poco più pesante lacerava con il suo rumore quella quiete…innaturale.
Giunsero poi ad un giaciglio circondato da alcune tende di stoffa pesante e spessa. Zabini le scansò, facendo passare anche Hermione.
Mi sento morire…
Chi? Lei o Draco? Sapeva solo di riuscire a sentire esclusivamente quelle parole, che spiegavano il sentimento di qualcuno…che fosse suo, o di Malfoy.
Perché a vederlo l’unico sentimento che trasmetteva era tristezza, profondissima, cupa tristezza. Non c’era amore in quella figura. Non c’erano emozioni in quel corpo.
Vuoto.
Sdraiato su un fianco, a fissarsi l’avambraccio sinistro, sfiorandolo lentamente con le dita.
Spento.
Si avvicinarono con cautela, osservandolo.
Il biondo portò la sua attenzione sui due, sgranando gli occhi, terrorizzato.
Solo.
-Ehi…-sussurrò dolcemente Blaise, come faceva sempre quando trovava il suo amico in difficoltà. Gli veniva naturale, ormai. Ma il tentativo di tranquillizzarlo fu vano.
-Madre…p-padre…-bisbigliò, piano.
I due ragazzi si guardarono, preoccupati.
-Non siamo Lucius e Narcissa, Draco…-tentò Hermione, titubante.
Malfoy si raggomitolò sotto le coperte, sempre più agitato e impaurito:- No, per favore…non ho fatto niente.-
Zabini gli poggiò una mano sulla spalla:-Draco, guardami, sono Blaise.-
-No…non è vero…ti prego, padre…fa male…-continuò il biondo, ostinandosi a rimanere con gli occhi serrati, evitando di incrociare gli sguardi.
-Dra…-
-TI PREGO!- urlò Malfoy.
I due sussultarono, la grifona si portò le mani alla bocca, mentre Blaise la prese per un braccio e la trascinò via.
Harry, Ron e i professori erano entrati nella stanza, spaventati nell’udire la voce del biondo.
-Cos’è successo?- si affrettò a chiedere Madama Chips.
Blaise prese a guardare il pavimento:- N-non ci riconosce…pensava che fossimo Lucius e Narcissa, si è spaventato…-
La McGranitt sospirò:- Vi avevamo avvertiti, ragazzi…anche se nemmeno noi ci aspettavamo una cosa simile. Siamo davvero dispiaciuti…solo che voi avreste dovuto avvertirci di come andavano le cosa già tempo fa.-
I ragazzi non risposero.
-Bene, adesso andremo a controllare il signor Malfoy…voi dovreste andare nei vostri dormitori. Ci possiamo fidare?-
-Certo, Madama Chips, sono bravissimi ragazzi- commentò Silente- sono sicuro che non saranno così stolti da disobbedirci. Anche perché domani avete lezione- aggiunse poi rivolgendosi direttamente a loro -Andate, ora.-
Il quartetto annuì, e si incamminò silenziosamente per i corridoi. Si divisero a metà strada, salutando Blaise con un cenno.
Giunsero ai dormitori di Grifondoro ed Hermione si incamminò verso l’ala femminile, augurando la buonanotte a Ron e Harry con tono piatto.
Salì le scale a chiocciola, entrò in camera e si sedette sul letto.
-Hermione…-la chiamò Ginny avvicinandosi lentamente alla ragazza, per poi sedersi accanto a lei.
-Com’è andata?- le domandò titubante.
La grifona continuò a guardare imperterrita il vuoto, evitando di rispondere.
-Male... Cos’è successo?-
-Che…sono affari miei, Ginny.- disse, fredda.
La rossa sospirò:- Herm, che è successo?-
-Draco vedeva me e Blaise come Lucius e Narcissa.-
Ginny la guardò preoccupata:-Herm…-
-Ginny non lo sento più…non prova più niente.-
-No, non è vero…lo sai benissimo che non è vero.-
-Gin…-
-Ti stai facendo trasportare troppo…per lui è sicuramente una situazione difficile, come d’altronde lo è anche per te…ma Herm, è sotto le cure di Madama Chips, del preside…-
Hermione sorrise.
-Ecco, vedi come funzioni?Basta che dico una parola e mi pendi dalle labbra!No…sono io che ho un carisma superiore alla norma!-scherzò la rossa, schivando una cuscinata dell’amica.
-Allora, che ha detto Silente?-
-In realtà dobbiamo ancora approfondire il discorso…comunque Madama Chips ha detto che sta bene e il Marchio si toglierà in fretta e senza problemi. Ovviamente un comportamento del genere era previsto, anche se in modo più lieve…per cui ho dedotto che probabilmente è rimasto ferito.In più non so nulla di Narcissa Malfoy.-
-Quindi non sai niente in tutto questo…-
-Già…-
-E devi parlare con il preside, immagino anche con Zabini, e infine con Malfoy…o Draco, come preferisci.-
Hermione ridacchiò, seguita da Ginny.

Uno spiraglio di luce penetrò fra le pesanti tende verde intenso, trovando comodo appoggio sul viso di Blaise Zabini.
Il ragazzo si svegliò infastidito.
-Dra, porca la miseria, quante volte ti ho detto di chiudere bene la ten…-
Tacque improvvisamente.
Draco Malfoy in quel momento non era in camera con lui, bensì solo in infermeria a lottare con chissà quale effetto che l’alone del Marchio Nero gli procurava.
Gli mancava…e non era nemmeno una notte che erano divisi…
Strano.
Forse perché lo sentiva indifeso come non lo era mai stato…o perché ormai erano diventati la stessa cosa, e l’uno poteva sentire i sentimenti dell’altro.
Nastri intrecciati, che risentono l’uno della tensione dell’altro, sui quali arrivano i riflessi dei minimi movimenti anche di un solo filo.
Di quello più in profondità.
Dell’anima.
E se Draco stava male, Blaise ne soffriva quanto lui…e viceversa.
Si vestì in fretta e poi si sciacquò il viso con l’acqua gelida, svegliandosi per bene.
Varcò la soglia dei sotterranei dei Serpeverde in religioso silenzio, ma a passo veloce.
Salì rapidamente le scale, incrociando gli sguardi di innumerevoli studenti perplessi nel vederlo solo.
Giunse in Sala Grande, accomodandosi in un cantuccio distante dal caos che regnava al tavolo dei Serpeverde.

-Buongiorno Harry!-salutò Hermione accomodandosi davanti a lui.
-Ron- fece ancora.
Ginny la raggiunse pian piano, immersa in chissà quale rivista comperata ad Hogsmeade la settimana prima e sfogliato milioni di volte, calcando sullo stesso argomento.
Salutò con un “Buongiorno” generale, concentrandosi nuovamente nella lettura.
-Allora, Herm?-chiese Harry.
-Cosa, allora?-
-Cosa farai oggi? Per le lezioni, si intende…-
-Ovviamente le seguirò…almeno la prima e seconda ora di Piton…poi vedrò, insomma.-
-Ok…-fece comunque Harry, titubante, tuffandosi nel suo bacon.
Non appena ebbero terminato la colazione, i ragazzi si diressero ognuno verso la propria aula, mentre Hermione andò frettolosamente incontro a Blaise.
-Ti va di passare per l’infermeria prima di entrare? Giusto per chiedere a Madama Chips come sta.-chiese lei.
-Ehm…si, si…andiamo.-rispose Zabini.
Si incamminarono.
-Allora, come va?-chiese Hermione nel tentativo di aprire un discorso con Zabini, che in quel momento sembrava davvero infelice come non mai.
-Hn...bhè…bene…tu?-
-A posto…speriamo che oggi vada un po’ meglio…-
Non rispose.
-Ci stai male?-
Il ragazzo annuì, senza portare lo sguardo su di lei.
Senza sapere più cosa dirgli, la ragazza si arrese e smise di parlare.
D’un tratto un lungo mantello oscurò loro la vista.
La professoressa McGranitt, proveniente dall’infermeria, si era parata davanti a loro.
-Buongiorno professoressa.-salutò Hermione, seguita poi da Blaise.
-Buongiorno, ragazzi. Stavate andando dal signor Malfoy?-chiese.
-Oh, no…stavamo solo andando a chiedere a Madama Chips come sta.-
Minerva sorrise:- Oh, sta bene. Si stava svegliando proprio mentre io me ne sono andata e Madama Chips ha detto che è esclusivamente una questione di giorni e si riprenderà del tutto.-
La grifona sgranò gli occhi, stupita:- Quindi…quindi è sveglio? Cioè…-
-Sì, signorina Granger. Sta bene. Scusate, ma ora devo andare o tarderò alla lezione.-
-Arrivederci- salutarono i due.
Hermione la osservò sparire per il corridoio, seguita dalle sinuose onde del suo mantello.
-Quindi è tutto a posto-fece Blaise.
-Così sembra…-
-Torniamo a lezione?-
La ragazza annuì e tornò indietro verso l’aula di Difesa Contro le Arti Oscure, seguita da Zabini.

Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure.
Alias, l’unica lezione in cui riusciva a intravedere un minimo di attenzione per il professore (specialmente se si trattava di Piton) da parte di Ron….
Gli occhi castani di Weasley passavano dal libro al professore, magari senza badare ai minimi particolari, che riuscivano a colpire tanto lei.
-Hermione…Herm!-la chiamò Harry, in un sussurro.
La ragazza portò la sua attenzione al moro.
-Cosa c’è?-fece, con un filo di scocciatura.
-Che diavolo è un Poltergeist?!-
La grifona alzò gli occhi, esasperata: -Ancora combatti con il compito?Comunque è uno “spirito rumoroso”, che infastidisce i giovani, specialmente gli adole…-
-Signorina Granger, la prego di illuminarci sul suo interessante discorso con il Signor Potter.-Interruppe Piton, il tono lento e impercettibilmente scocciato.
Scoperti.
Come spesso accadeva.
-Ci scusi professore.-disse Hermione, sicura.
L’uomo si avvicinò minaccioso, gli occhi color dell’inchiostro perforarono Harry, irati.
-Signor Potter, credo sia ora di ritirare il suo compito-fece, prendendo con un gesto veloce e secco il foglio dal banco del moro.
-Magari in questo modo potremmo prevenire discorsi privati.-concluse, scivolando verso la cattedra.
Harry sbuffò, scocciato.
Ron diede una gomitata all’amico:-Fregato…-
-Oh, sta zitto Ron!-
-Ma è vero!-
-Quindi?!-
Il moro gli diede una bottarella dietro alla testa.
Hermione ridacchiò sotto i baffi, sfogliando rapidamente il libro di Arti Oscure alla ricerca di qualche approfondimento, nell’attesa che i compagni terminassero il compito.

Finite le lezioni si incamminarono e arrivarono in infermeria, incrociando Madama Chips, che fece le solite raccomandazioni.
Hermione sorrise, raggiante: se ancora non c’erano stati problemi, forse era tutto passato.
Varcarono le tende mentre Draco era immerso nella lettura di una copia della “Gazzetta del Profeta” portatagli evidentemente dalla Medimago.
-Ciao Draco…-sussurrò Hermione.
-Ciao Pansy- fece, scocciato, senza alzare gli occhi dal giornale.
Hermione sospirò, cercando lo sguardo di Blaise, che venne poi salutato da Draco con un cenno.
No…Narcissa Malfoy ok, ma Pansy Parkinson no…
“Capisco che è una visione…ormai nemmeno mi preoccupo più tanto…ma Pansy no…!”
-Pansy, non cominciare a fare storie, sono stato un po’ di tempo a casa dei Weasley…e cazzi miei il perché.-
Blaise sgranò gli occhi, stupito: sicuramente Draco si riferiva al periodo in cui era andato alla Tana con Hermione, Harry e Ron.
-Ah, bene…-fece la grifona.
Draco posò il giornale e prese a parlare con Blaise:-Tu non lo sai, Blaise…cosa è successo con la Granger.-cominciò Draco.
Zabini scosse la testa, in fondo curioso di sapere fino a dove sarebbe arrivato l’amico con quella faccenda.
-Insomma…casini vari…e oltre. Nel senso…è spettacolare…-si fermò un attimo- ma cosa cazzo sto dicendo? Deliro…solo che è vero, Blaise, non fare caso alle frasi sconnesse…-
Blaise lo squadrò da cima a fondo…era Draco Malfoy, stava parlando con lui della persona che lui considerava unica e irripetibile…
 Le prime volte che Hermione si avvicinava a lui.
Le prime volte che si guardavano negli occhi senza quell’odio che li aveva divisi per tanti anni.
Cosa ne sarebbe uscito?
-Insomma, sii partecipe!-lo incitò Draco, riprendendo subito il discorso-Ah, bhè…sicuramente starai pensando che non è normale. Insomma, Draco Malfoy purosangue e Hermione Granger mezzosangue che si guardano in faccia, o che si danno una mano. Eppure è così…e in effetti, per quanto non possa sembrare vero nemmeno a me, è stato piacevole.-
-Non era spettacolare?- disse Zabini, iniziando a prenderci gusto.
Il biondo ci pensò su:-Anche…cioè, sì…-
Blaise fece una risatina, che non poté evitare di essere udita da Hermione, che lo fulminò con lo sguardo.
…interrompendo l’osservazione affascinata di Draco quando parlava di lei.
Con questo gli aveva anche perdonato il Pansy…
Nonostante ci fosse una certa superficialità in quello che diceva, quelle parole avevano fatto in modo che lei avesse la certezza che il biondo, fin dal principio, sentisse per lei un sentimento più forte della comune amicizia.
Stava scoprendo in lui un mondo e un modo di pensare che non credeva avrebbe mai potuto essere del Principe Serpeverde…inizialmente così freddo, rigido e arrogante…e poi, come un serpente che muta la pelle, umano quanto non si sarebbe mai aspettata.
Anche se era pronta a sentire chissà cosa.
-Insomma, a prescindere dal fatto che è stato strano…davvero stranissimo, intendiamoci. Mi sono reso conto di tante cose che ignoravo completamente, perché nemmeno pensavo a lei.-
Questa volta la bocca di Blaise si arcuò in un semplice sorriso sincero.
-Comunque…non mi ero mai accorto che avesse un fondo del genere, davvero…degno di una Serpeverde del settimo anno!-
Blaise si allarmò:non si potevano dire certe cose con Hermione presente.
-Fottiti, Dra….finiscila…-
-No, guarda che non l’hai mai guardato bene…il tempo ha fatto il suo lavoro, e pure bene! Certo non che sia molto abbondante , ma compensa con il resto, sai?-
-Dra…-
-E poi l’ha finita con quella crocchia che si faceva per studiare…io non ho parole, la divisa non mostra i particolari più sorp…-
-Ciao Dra!-
Zabini afferrò Hermione per un braccio e la trascinò oltre le tende.
La grifona aveva uno sguardo che definire esterrefatto al massimo sarebbe stato un eufemismo…
-Allora, non ti spaventare, era solo una visione, lui non era in sé e  quelle cose…-
-Le pensa davvero! E’una buona cosa?-chiese lei, preoccupata.
-Adesso mi incavolo…ma se uno ti dice che hai un bel culo, tu gli dai uno schiaffo?-
Lei scosse la testa.
-Perfetto, allora!-
La ragazza lo guardò, perplessa, rinunciando a capirlo.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Risveglio e pensieri ***


Salve a tutte!
Mi dispiace, ma a causa del pochissimo tempo per me è difficile rispondere alle recensioni…rimedierò presto!
Comunque ringrazio tutte coloro che recensiscono, più la mia beta LunaDiInchiostro, che nonostante sia impegnata con la scuola, non manca mai di aiutarmi! In più scrive su questo sito con il nick di RaggioDiLuna, con la mia fanfiction preferita, "Rivelans".





Risveglio e pensieri




Ginny era ormai piegata in due dalle risate.
-Smettila, Gin!Guarda che non c’è nulla di divertente!-protestò Hermione.
La rossa si asciugò le lacrime che le erano venute agli occhi per il troppo ridere:- D’accordo…-
-Poi siamo usciti e Blaise mi fa: “Tranquilla, non era in sé”…io però l’avevo capito che Draco quelle cose le pensa veramente, ed ero entrata nel panico! Però…-
-Ma scusa,-la interruppe Ginny –ti lamenti se ti fa dei complimenti del genere?-
-E’ quello che mi ha detto anche Blaise! “Ma se uno ti dice che hai un bel culo, tu gli dai uno schiaffo?!”-fece lei, imitando la voce del Serpeverde.
A quel punto la rossa mandò al diavolo le proteste che aveva fatto Hermione  e , al limite, scoppiò nuovamente in una fragorosa risata…
…che infine coinvolse anche l’amica!
Dopo un po’ si calmarono, Hermione si dovette costringere a non guardare più Ginny per riprendersi.
-Insomma…non è andata poi così male, alla fin fine, se Madama Chips e la McGranitt vi hanno detto che stava bene.-
-Certo, - confermò la grifona –le ho anche viste molto tranquille,  per cui credo che vada molto meglio.- .
La rossa sfoggiò un gran sorriso:-Quindi…andiamo a lezione!!-fece, scherzosamente.
-Ma stai fuori, Gin?Non c’è lezione, ora!-ribatté Hermione.
-Ma come no?E dove le metti le mie ripetizioni di Trasfigurazione?-replicò, scioccata.
La grifona la guardò di sbieco:- Le tue, e ripeto, tue ripetizioni di Trasfigurazione, a me non servono. E inoltre ho altro da fare…-
Ginny sbuffò, raccogliendo da terra la sua cartellina e mettendosela in spalla.
-Dai, non prenderla a male….ti accompagnerei, se non fossi indietro con una traduzione di Rune Antiche.- sorrise per incoraggiare l’amica, che colse il messaggio.
-D’accordo…a dopo, Herm!-
-Ciao-
La rossa chiuse la porta, e Hermione si lascio andare sul letto di peso.
Chissà se Ginny senza di lei avrebbe seguito…ma in quel momento, aveva ben altro a cui pensare…non per cattiveria, ma diciamo che il voto in Trasfigurazione dell’amica non era il primo pensiero quando si svegliava. In più Ginny era una strega di talento, avrebbe recuperato senza problemi le lezioni passate a pensare alla falsa relazione con Dean.
Oh, no…il suo problema non era quello, e riflettendoci se ne convinceva sempre di più.
Poteva mettere in alto alla classifica Piton…sì, Piton indubbiamente una delle cose principali. Ma lui lo era perché non mancava mai una lezione…
Poi, vabbè…poi c’era il problema.
Quello per eccellenza.
Quello per cui alle volte non dormiva, piangeva o si isolava nei suoi pensieri.
No, non era Draco…era quello che ruotava attorno a Draco.
E che cominciava a tormentare anche lei.
Ma il fatto spiacevole non era condividere quei problemi, ma vivere il fatto che lui, in quel momento, stesse davvero male. E nonostante si fosse ripreso e avesse la sicurezza che non sarebbe tornato indietro aveva paura…oh, se aveva paura.
Per lui. Timore per Draco Lucius Malfoy.
Incredibile ma vero.
Strano ma concreto.
Era sollevata del fatto che Silente e la McGranitt si stessero occupando della situazione assieme agli altri professori.
Ma…che ma?
Sempre questo maledettissimo “ma” che la faceva diventare paranoica!
Si alzò dal letto di scattò, dirigendosi in bagno. Si guardò allo specchio, e si fece una coda ai capelli.
Tornò in camera, afferrò il libro di Rune Antiche aperto sul baule e prese la cartella ai piedi del suo giaciglio.
Uscì dalla stanza, e velocemente arrivò in Sala Grande.

Blaise Zabini era troppo, troppo divertito..
Definizione esatta, giustissima, e probabilmente non aveva mai riso tanto da solo, ripensando alla Granger in preda ad una crisi d’ansia per le semplici parole di Draco, che a lui sarebbero parse banali se solo non fossero state dette con quel fondo di sentimento che l’amico provava davvero.
Ridacchiò tra sé e sé…che discorsi idioti.
Si trovava in sala comune di Serpeverde, seduto sulla poltrona accanto al fuoco, nel tentativo di distrarsi dall’esperienza di poco prima, e concentrarsi sulla lettura.
Lesse qualche riga…

L’attuale Ministro della magia, ricoprendo una carica così di rilievo, sembra riuscire a…

Ok, noioso…noioso e stupido.
Ma dove aveva trovato quel libro?
Fece mente locale, dopodiché lo chiuse, arrendendosi.
Ma…non riuscì a fare a meno di notare che non era un libro, bensì una rivista di cronaca…di cronaca rosa.
Preso dal tavolo dove normalmente le ragazze mettevano i loro giornali.
Alzò lo sguardo, preoccupato: alcuni Serpeverde lo guardavano storto, altri evitavano di farci caso…conoscendoli, il sapere che fosse amico di Draco già era un motivo di rispetto.
E diciamo che quella era una cose gradiva molto.
Ma ora…che fare?
“Fortuna che non divento facilmente rosso, altrimenti sarei color pomodoro troppo maturo…ma che diavolo dico?”
Tornò a leggere l’articolo di poco prima…

L’attuale Ministro della magia, ricoprendo una carica così di rilievo, sembra riuscire a fare breccia nel cuore di tante donne. Certi che non sia una attrazione fisica, speriamo di riuscire a farvi sapere al più presto cosa piaccia alle donne del nostro caro Ministro…soldi?Fama? C’è chi si stupisce persino sapendo che l’uomo abbia una relazione. Non è ovviamente scontato che sia un fatto di immagine, ma state certe che…

Blaise buttò il giornale sul tavolo: il Ministro fidanzato? Non era pensabile neanche lontanamente…e chi se lo prendeva quel coso viscido…anche se ci avrebbe visto molto bene la Umbridge!
Si alzò dalla poltrona, si stirò e uscì a fare un giro…
Sentì lo stomaco protestare al suo digiuno: in effetti non aveva pranzato.
Si diresse in Sala Grande, deciso a fare uno spuntino pomeridiano.

La treccia della lunga barba di Albus Silente disegnava cerchi invisibili penzolando dal suo mento. L’uomo camminava tranquillo per i corridoi che conducevano all’infermeria, mentre in lontananza i suoi occhi aiutati dagli occhiali a mezzaluna, scorgevano una figura scura e sinuosa dirigersi verso di lui.
Minerva McGranitt, in tutto il suo attuale splendore, le sue movenze eleganti…si ritrovava a pensare quello, quando dinanzi a lui risplendevano quegli occhi, in cui ancora trovava l’orgoglio della regina di Grifondoro.
-Cosa c’è che non va…Albus?-
La voce di lei lo riportò alla realtà, che non si era resoconto di aver smarrito:-Oh, nulla, Minerva. Scusami. E’ successo qualcosa, piuttosto?-fece lui, accennando un sorriso.
La strega si sistemò il mantello.- Draco si sta per svegliare.-lo informò.
-Oh, stavi andando ad avvertire la signorina Granger e il signor Zabini?-
Lei annuì.
-Ti dispiacerebbe andare a chiamare il ragazzo nei sotterranei di Serpeverde?Io passerò in Sala Grande a vedere dove trovo lei.-
-Certo- rispose con il quotidiano tono rassicurante.
Silente si girò, incamminandosi.
-Albus- lo fermò la McGranitt –ancora non abbiamo discusso per la sicurezza di Draco…-
L’uomo la guardò negli occhi:-Sei preoccupata.-
-Sì. I pericoli che corre sono innumerevoli.-
-Ne sono al corrente…credo sia una questione da discutere altrove. Magari dopo, in infermeria, mentre i ragazzi sono con lui.-
Lei annuì, mentre Albus gli diede le spalle, avviandosi.

Silente venne avvisato dalla McGranitt che aveva trovato immediatamente entrambi i ragazzi in Sala Grande, e i due si erano letteralmente catapultati in infermeria, precedendo di molto i professori.
Hermione faticava a tenere il passo di Blaise, e si trovava poco distante da lui.
Ansimava e correva…ansimava e correva…pensava e correva…
Giunti in infermeria, Zabini vide la grifona poggiare su di un letto la sua cartella.
La osservò per un po’…era bella.
Oh, se era bella…
Ed era solo ed esclusivamente per Draco. Un regalo per il suo migliore amico, dal valore inestimabile.
L’avrebbe preso in giro:adesso mancava lui.
Sorrise involontariamente.
-Che c’è?-chiese Hermione, notando che il ragazzo la stava fissando, divertito.
Lui fece spallucce:-Niente…pensavo. Andiamo?-
Indicò le solite pesanti tende bianche.
Lei annuì, passò avanti e le scostò delicatamente, come se il minimo rumore della stoffa potesse procurare fastidio a Draco, o rimbombare proprio nella sua testa.
Era agitata, concentrata, tesa…e non si sarebbe sciolta fin quando non lo avrebbe visto svegliarsi dall’incubo che sembrava popolare il suo sonno.
Zabini chiuse le tende, e osservò l’amico con la fronte imperlata di sudore.
Chissà cosa stava sognando…sembrava troppo vulnerabile in quel momento, come in tanti altri in quella convalescenza. Ma ogni volta rivedere il suo volto sofferente provocava in lui un odio profondo per sé stesso: sosteneva che in  parte fosse colpa sua, che avrebbe dovuto avvisare i professori prima che accadesse una cosa del genere.
Ma in fondo l’aveva fatto per il volere di Malfoy, per rispetto a una situazione delicata e difficile da affrontare.
Fragile, Draco lo era sempre stato...oh, non se lo aspettava nessuno, su questo ci avrebbe messo la mano sul fuoco.
D’un tratto il biondo sembrò calmarsi sul suo letto,  mentre piccole lacrime ricadevano delicate e irregolari sulla sua guancia pallida.
Le palpebre si sollevarono lentamente, quasi temesse di verificare ciò che lo circondava…
E finalmente le sue iridi argentate furono visibili ai due ragazzi, che lo fissavano in attesa.
Hermione si avvicinò cautamente al letto, e Draco fremette sentendo la presenza di un altro individuo.
Si voltò piano, incrociando casualmente lo sguardo preoccupato del suo migliore amico, per poi far ricadere l’attenzione sull’oro degli occhi della grifona.
-Ciao Draco…-mormorò lei.
Lui sbatté le palpebre:- Hermione…?-
Gli occhi di lei si illuminarono dallo stupore e dalla felicità di quel momento tanto atteso e sperato…l’aveva riconosciuta.
Senza alcun movimento da parte di Blaise, Draco portò lo sguardo su di lui, sorridendo.
-Blaise…-
Il ragazzo ricambiò il sorriso e si avvicinò.
-Finalmente…come ti senti?-chiese l’amico.
Il biondo si sollevò un po’, andando a poggiare il capo sull’asta in metallo freddo del letto.
-Bene,bene.- .. Si strofinò un po’ gli occhi.
-Come…come avete fatto a…-
-Ci dispiace,- cominciò Hermione - ma abbiamo dovuto avvertire i professori…altrimenti sarebbe andata male, questa volta…-
-Non sapevamo che fare…-
-Non fa niente…prima o poi lo avrebbero saputo. E, bhè…grazie…-disse, in un soffio.
I due sorrisero: fortunati.
Hermione gli scostò una ciocca di capelli da davanti, poi intrecciò la mano con la quale il ragazzo faceva perno sul materasso con la sua.
Sorrise timidamente, e lui accennò ad un sorriso, che si era spento poco prima alla notizia del fatto che i professori erano a conoscenza dei problemi con il padre.
-Cos’ha detto la…la McGranitt?- chiese con un tono che evidenziava di molto la sua stanchezza.
Dovevano essere stati dei giorni orribili, fra incubi e visioni che con tutte le probabilità non ricordava.
-A noi ancora nulla, forse devono ancora decidere cosa faranno…ma non ti preoccupare, adesso.- ,disse Blaise  cercando di tranquillizzarlo.
Il biondo annuì.
Qualcosa però non andava.
Possibile che non fosse successo nulla quando…
Istintivamente sollevò la manica sinistra della sua maglia, e il terrore lo invase.
Lasciando la mano di Hermione aveva perso il calore che, dopo aver visto quel simbolo sul suo avambraccio, gli sarebbe servito per ritornare almeno in parte alla tranquillità che per pochi secondi si era illuso di poter provare per un po’…
Il tempo necessario per riprendersi…che non avrebbe dovuto essere sprecato tremando per la paura che lo attanagliava la vista del Marchio Nero, sbiadito e immobile.
La grifona gli poggiò la mano su un braccio:-Draco…sta…sta tranquillo, non è nulla…-
-Non è nulla?! Mi ha marchiato, porca puttana!-urlò il ragazzo, senza spostare lo sguardo.
Blaise fece cenno a Hermione di uscire. Lei lo guardò, titubante e svogliata, ma si lasciò convincere dai sui occhi azzurri e rassicuranti.
Non appena vennero lasciati soli, Zabini si accomodò al posto di Hermione.
Scorse il viso di Draco, e poggiò una mano sulla sua spalla.
-Guardami- fece, con un tono tranquillo e che al tempo stesso non ammetteva repliche.
Il biondo alzò lo sguardo, piano.
-Quello è solo l’alone del…Marchio. Non devi preoccuparti, svanirà presto…ok?-
-Cosa cazzo è successo questi giorni, Blaise?- Chiese Draco, in tono glaciale.
Zabini lo guardò, e rifletté per bene…era una questione da affrontare su due piedi?
-Dimmelo e basta.-
Blaise sospirò:-Draco, hai….hai avuto delle visioni. Prima Lucius e Narcissa, poi me e la Parkinson…-Il biondo abbassò lo sguardo, abbassando poi la manica della camicia.
Dopodiché si scoprì, e si sedette sul bordo del letto opposto a quello di Blaise.
-Non è niente, Dra…non ti preoccupare, non fa nulla. E poi ormai è passato tutto. –
-Bene…quindi?-fece lui indifferente, infilandosi le scarpe appena recuperate sotto il letto.
Blaise lo squadrò per un secondo.
- Ehi ehi, fermo, che cazzo fai?!-
Draco fece finta di nulla, e si alzò, ignorando le proteste di Blaise e del suo fisico debilitato.
Zabini si alzò, e gli si parò davanti:-Cosa devi fare?-
Il biondo sbuffò:-Spostati…-
-Stavolta sei tu a dovermelo dire e basta.-
-Benissimo. Mi sembra di essere stato abbastanza qui dentro….e di poter uscire.-
Blaise si passò una mano fra i capelli. –Mi piace il termine “Mi sembra”…-
-Blaise…vuoi morire giovane?-
-Sicuramente non ucciso da te, Dra.-
-Io non ci spererei. Levati.-
-No.-
Malfoy cominciava a sentire la fatica che provava a stare in piedi, non essendosi ancora del tutto ripreso.
Perché lo stava facendo?
“Perche sono il solito…”
-…cretino, sei un cretino…ma come diavolo ti viene in mente di..!-
Improvvisamente il biondino poggiò una mano sul suo braccio per sorreggersi.
I riflessi pronti di Blaise si rivelarono finalmente utili, quando prontamente gli cinse la schiena con un braccio, per aiutarlo.
-Visto?-
-F*****o…-
-Che hai?-chiese, quasi prendendolo in braccio per farlo coricare sul letto.
-Non…non lo so, mi gira la testa, credo…-
Blaise sospirò: gli sembrava che oltre alla semplice debolezza, Draco avesse perso il fiato per il dolore. Aveva avuto un mancamento di forze evidente, c’era qualcosa in più.
-Sei stanco, devi riposarti un po’…-
-Posso dire una cosa…?-
-No, perché ti dispiacerebbe rimanere qui più del previsto “Causa rissa con Zabini”-scherzò.
Malfoy fece una smorfia…che tramutò in un gemito di dolore.
-Dra?-
-Il braccio…-
Blaise lo andò a scoprire…e sulla candida pelle dell’amico vide pulsare il marchio nero.



Ecco quaaaa!!!Finalmente questo chappy è pronto…scusate, non volevo farmi aspettare tanto, ma tra scuola, danza, canto, cavalli, ragazzi cretini (<.<) e mal di testa, non sono riuscita a fare una cosa veloce…però devo dire che mi piace questo chappy^O^ Non so se a voi, invece…
Bene, vi lascio, le mie chiacchiere non servono a nullaXD

Baci^^
…Nika_chan01

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=252165