Lupin's Family

di cat_princesshp
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO (diciamo) ***
Capitolo 2: *** 1-Ti presento la mia famiglia ***
Capitolo 3: *** 2-DECISIONI ***
Capitolo 4: *** 3-LEZIONI ***
Capitolo 5: *** 4-TATUAGGI E NOMIGNOLI ***
Capitolo 6: *** 5-LUNA PIENA E CHIARIMENTI ***
Capitolo 7: *** 6.SEGRETI ***
Capitolo 8: *** 7-ORRORI DAL PASSATO ***
Capitolo 9: *** 8-INCUBI ***
Capitolo 10: *** 9-FINALMENTE (QUASI) TUTTA LA VERITA' ***
Capitolo 11: *** 10-DIAGON ALLEY ***
Capitolo 12: *** 11-TUTTO TROPPO IN FRETTA ***
Capitolo 13: *** 12-PERCHE' LEI E NON IO ***
Capitolo 14: *** 13-NOVITA' ***
Capitolo 15: *** 14-HOGWARTS ***
Capitolo 16: *** 15-IL SOGNO ***
Capitolo 17: *** 16-ATTACCHI ***
Capitolo 18: *** 17-IL RISVEGLIO ***
Capitolo 19: *** 18-GROSSI GUAI ***
Capitolo 20: *** 19-RAPIMENTO ***
Capitolo 21: *** 20-FINO ALLA FINE ***



Capitolo 1
*** PROLOGO (diciamo) ***


Vi avverto che questa è la prima long che scrivo!
Ho deciso di mettere il Prologo delle storia a parte poichè non era molto inerente allo svolgimento della storia!

Vi basti saper che Ninfadora Tonks ha una sorella di 14 anni più piccola di nome Kate che è stata allontanata dalla famiglia a causa della guerra.


Eccovi due piccoli testi dal prologo:

"Papà!!" gridò Dora fiondandosi tra le braccia del padre che l'aspettava in sala d'attesa "Allora?! é nato?!" "Beh più che altro è NATA"
"AH! Papà sono felicissima ma dov'è? la voglio vedere subito!!" "Ok! per di qua allora..."
Poco dopo entrarono in una stanza bianca con un letto e una culla, nel letto vi era Andromeda sorridente con in braccio un fagottino rosa.
"Ehi Ciao..." disse Dora avvicinandosi alla sua sorellina, in quel momento i suoi capelli erano di un bellissimo azzurro cielo
 "Benvenuta nella famiglia Tonks, Caterina" 
In quel momento Ted e Andromeda si sorrisero, pensando che nulla avrebbe potuto rovinare quella bellissima famiglia.
[...]
Era il giorno della partenza di Kate e Ninfadora non aveva chiuso occhio tutta la notte, pensare a Caterina lontana da lei gli dava un fastidioso senzo di smarrimento.
Si alzò di malavoglia e vide che erano già le nove e quindi mancava solo un quarto d'ora alla partenza di Kate; 
si vestì in tutta fretta e scese in salone giusto in tempo per vedere suo padre caricare le valige di Kate, 
il nodo allo stomaco si strinse ancora di più e corse ad abbracciare la sorellina, lasciandosi andare ad un pianto liberatorio!
"Prometti di scrivermi sempre?" disse Dora all'orecchio della sorella
"Ogni giorno sorellona, basta che tu risponda sempre!"
"Lo farò stanne certa, mi mancherai!" 
"anche tu!"
E la macchina uscì dal vialetto lasciando Andromeda e Dora profondamente scosse.

 BUONA LETTURA!

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Capitolo 2
*** 1-Ti presento la mia famiglia ***


TI PRESENTO LA MIA FAMIGLIA

La guerra era finita solo da tre settimane, le ferite erano ancora aperte,
sopratutto nel cuore di quelle persone che avevano perso, un familiare,
un amico o anche un semplice conoscente.

Dora rimaneva quasi sempre chiusa in casa con Remus e Teddy,
cercando di non pensare troppo a quanto erano andati vicino alla morte in quella dannata battaglia.
In quel pomeriggio di fine maggio, mentre se ne stava sola sul divano,
Tonks pensava a suo padre, a Malocchio e infine a Fred;
pensare a loro, alla loro morte, le procurava un dolore enorme,
erano delle persone buonissime e leali che erano state uccise per dare a tutti un futuro migliore.
Decise di scacciare i brutti pensieri con una bella doccia calda.
Proprio mentre usciva dalla doccia più sollevata, qualcuno suonò alla porta;
per fortuna ci andò Remus anche se un po' esitante per via delle ferite
riportate dall'ultima luna piena.

Il licantropo aprì la porta e si trovo davanti una ragazza sui quattordici anni,
bionda con gli occhi grigio scuro, un corpo snello e in forma,

indossava un abbigliamento prettamente babbano, jeans blu scuro e felpa grigia.
L'espressione della ragazza alla vista dell'uomo mutò,
prima in sorpresa e subito dopo in delusione.

Remus indossava una maglietta blu a maniche corte che metteva in evidenza le cicatrici dovute alla luna piena.
Dopo qualche secondo di silenzio, Lupin, sentendosi in imbarazzo, chiese: “Desidera qualcosa?”
La ragazza si diede della sciocca per non  aver detto nulla e rispose prontamente “Sto cercando Ninfadora Tonks!”
“Oh, entri pure, vado subito a chiamarla” le disse cortese Remus facendola accomodare in salone;
Mentre la ragazza si guardava intorno con curiosità, Lupin andò di sopra a chiamare Dora,
la quale vedendolo preoccupato chiese: “Perchè quella faccia Remus?”
“Di sotto, in salone, c'è una ragazza che chiede di te!”
“Una ragazza?” chiese Dora perplessa, “ Ok, vado a vedere, tu intanto prendi Teddy”
e dicendo questo gli porse il bimbo di neanche un mese che aveva in braccio.

Dora scese di sotto cautamente, domandandosi chi fosse quella ragazza che si presentava all'improvviso a casa sua.
Quando Dora la vide non potè non riconoscere che era bella, con quei lunghi capelli biondi e quel faccino delicato,
inoltre aveva un aria stranamente familiare.
Le si avvicinò alle spalle e chiese ”Come mai desiderava vedermi?”
La ragazza sentendo quella voce si voltò di colpo e le spuntò un sorriso a trentadue denti.
“Dora, sei davvero tu?”
“Si sono io, ma tu...chi sei?” la ragazza mutò improvvisamente il suo sorriso in una smorfia
per evitare di lasciar trapelare la delusione sul suo volto.
Già perchè quella ragazza in piedi davanti a Tonks, non era altro che Caterina Tonks, la sorella minore di Ninfadora.
“Sai, pensavo che tu sapessi riconoscere tua sorella...” disse amareggiata
Dora la fissò incredula per qualche secondo, poi, realizzata la cosa, corse subito ad abbracciarla.

Intanto tutta la scena era stata osservata attentamente da Remus, con in braccio Teddy che dormiva tranquillo.

Il licantropo notò quanto le due sorelle fossero diverse, entrambe celavano il proprio aspetto con i poteri da metamorfmaga,

ma, mentre Dora li sfruttava per essere unica,

Kate sembrava non voler dare nell’occhio.
Le due sorelle si strinsero forte per colmare quei quattro anni di lontananza, poi Dora parlò:
“Scusami per prima, ma...sei cresciuta così tanto e...mi dispiace per non averti più scritto,
ma con la guerra avevo paura che intercettassero la nostra posta e non volevo metterti in pericolo e...”
“Non fa niente Dora, l'importante è che adesso siamo di nuovo insieme” poi, Kate, ricordandosi improvvisamente di una cosa, disse:
“A proposito, chi era il tizio che mi ha aperto? Sai, all'inizio ho avuto un po' paura a vederlo con tutte quelle cicatrici....”
“Beh quel tizio con le cicatrici che dici tu, sta ascoltando questa conversazione di nascosto e sarebbe l'ora che uscisse fuori”
Così Remus, chiamato in causa, aprì del tutto la porta del salone e si accostò a Dora presentandosi,
“Piacere sono Remus John Lupin, il marito di Dora” le disse porgendole la mano.
Caterina lo guardò prima spesata poi decise di stringerli la mano,
non sembrava pericoloso ed era sicura che quelle cicatrici sul volto avessero una buona ragione in fondo.


Improvvisamente Teddy, infastidito da tutto quel trambusto aprì gli occhietti ancora assonnati e si guardò intorno,
ma, vedendo Caterina si spaventò e si raggomitolo tra le forti braccia del papà.
Tonks che aveva osservato lo scambio di sguardi tra Kate e suo figlio decise di presentarli
e prendendo dalle braccia di Remus Teddy disse:

“Kate ho il piacere di presentarti Ted Remus Lupin,
chiamato da tutti Teddy, nonché nostro figlio”
Lo stupore di Caterina fu veramente enorme, era zia e neanche lo sapeva.
Si rese conto solo in quel momento quanto aveva perso della vita di Dora,
non era andata al suo matrimonio, non era andata a vedere la nascita di suo nipote...si sentiva una completa estranea.
Lei non apparteneva a quella famiglia. Non più.



 

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Capitolo 3
*** 2-DECISIONI ***


DECISIONI

Il pomeriggio passó veloce tra il racconto della vita di Kate in Francia
e i racconti di Remus e Dora sulla guerra, pian piano che continuavano a raccontare a Kate
le si accapponava la pelle nel sentire quali atrocità aveva commesso Lord Voldemort.
Erano quasi le sei quando Kate si rese conto che era ora di tornare da Andromeda, 
cosí si alzò e anche Dora face lo stesso abbracciandola, 
mentre erano abbracciate Tonks sussurò all'orecchio di Kate: "Ti prego non te ne andare...resta ancora un po' con me" 
Kate si sentì come se si stessero lasciando di nuovo e mettendo su il miglior falso sorriso che aveva
si staccò da Dora molto lentamente e le disse: ”Non ti preoccupare sorellona stavolta non sarà come prima non ci lasceremo mai,
è una promessa!”
Dora  fece un sorriso stirato mentre una lacrima le scivolava lungo la guancia destra.
Kate uscì da casa Lupin con un peso sul cuore,
era quasi arrivata al cancelletto quando sentì una voce chiamarla, era Remus che le veniva incontro. 
Quando fu abbastanza vicino parlò:
”Ehi Kate, senti, ho visto la tristezza di Dora quando te ne sei andata e voglio farti una proposta, che ne diresti di venire ad abitare qui da noi?”

La domanda spiazzò Kate, sarebbe stato fantastico da una parte, ma dall'altra non le andava di lasciare sua madre Andromeda da sola,
”Ehm...non so ci devo pensare...”
L'espressione di Remus mutò velocemente dallo speranzoso all'imbarazzato:
”Giusto che sciocco, per te è tutto così nuovo, non volevo metterti fretta, scusa" 
non sapeva neanche lei cosa la spinse a farlo, ma Kate lo abbracciò di slancio;
fu bellissimo, tra le sue braccia si sentiva davvero protetta come quando abbracciava Ted
ed era da davvero tanto tempo che non si sentiva così.
Dopo pochi secondi si staccarono e dopo essersi salutati velocemente, Kate svoltò l'angolo per tornarsene a casa.

Appena entrata in casa Kate sentì un profumo che si era quasi dimenticata di conoscere,
era il profumo di Zuccotti di Zucca fatti in casa, specialità di sua madre.
Si fiondò in cucina, dove vide Andromeda indaffarata tra pentole e fornelli,
era strano vedere Andromeda Black, sempre così composta,
ricoperta di bianco da capo a piedi,
Kate si tappò prontamente la bocca per cercare di non ridere,
ma fu troppo tardi e una risata le sfuggì dalle piccole labbra rosee.
Quando Andromeda sentì quella risata così simile a quella di Ninfadora, ma allo stesso tempo così diversa,
si girò di scatto e un sorriso le illuminò il volto;
“Ciao Kate già di ritorno? Come è andata con Dora?” la ragazza cambiò prontamente espressione,
“Bene anche se potevi dirmi che aveva un figlio e un marito”
lo disse in modo molto più freddo di come voleva,
“Dal tuo tono capisco che non è andata proprio benissimo...”
“No assolutamente Ted e Remus sono magnifici ma...”
“C'è sempre un ma!”
“Ma... sono una sciocca mamma” e una lacrima le sfuggì degli occhi grigi, 
“No dai, perchè dici così?” disse Andromeda abbracciandola stretta.
“Pensavo che tutto sarebbe tornato come era prima 
ma a volte dimentico che cinque anni lontana sono tanti! 
Mi aspettavo di tornare a casa e trovare le pantofole di Dora in giro per la casa
e i suoi vestiti sparpagliati sul letto e...”
“Non è cambiato nulla è sempre la solita Dora”
“Lo so, lo so! Oh, a proposito....ti devo dire una cosa!” il tono di voce di Kate mutò improvvisamente e si stacco da Andromeda, 
“Dimmi”
“Remus mi ha proposto di andare a vivere da loro!”
“Ma...è una cosa fantastica Kate, non era quello che volevi?”
disse Andromeda entusiasta.
“NO, non era quello che volevo, IO non volevo un altra famiglia volevo la MIA famiglia!!”
e senza aggiungere altro Kate uscì sbattendo la porta.
Salita al piano di sopra per cambiarsi Dromeda sentì l'acqua scrosciare nella doccia e sorrise,
anche quando era piccola Kate 
pensava sempre di riuscire a scacciare i pensieri solo stando sotto la doccia.
Kate non si presentò a cena e Andromeda decise di non disturbarla,
sapeva che stava cercando di prendere una decisione importante.




ANGOLO AUTRICE: Spero che la storia vi piaccia vi prego di recensire Grazie millle ;)

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Capitolo 4
*** 3-LEZIONI ***


LEZIONI

La mattina Kate si sveglio di buon umore.
Aveva preso una decisione. Sarebbe andata a vivere con Remus e Dora, anche se le dispiaceva moltissimo lasciare sua madre da sola.
Chiuse la valigia proprio nel momento che senti suonare alla porta, scese le scale a due a due dall'emozione, spalanco
la porta un uragano dai capelli rosa l'abbraccio ancor prima di vedere chi era.
Quando  Andromeda si affacciò dalla cucina vide le sue due figlie abbracciate strette e, dietro di loro, 
Remus sulla porta di casa leggermente imbarazzato e
con in braccio il piccolo Teddy.
Decisero di fermarsi per il tè e si sistemarono in salone, 
ma dopo poco si creo un silenzio imbarazzante a rompere la situazione fu Remus,
“Allora Kate, so che hai appena compiuto 15 anni, quindi ancora non hai completato i tuoi studi,
 pensi di andare ad Hogwarts a Settembre?”
“Veramente No, in questi quattro anni ho studiato prendendo lezioni private da un professore di Beubatonx,
e non mi va di andare a Hogwarts, pensavo di poter studiare gli ultimi argomenti a casa come autodidatta”
“Capisco, ma non pensi che Hogwarts potrebbe prepararti meglio?!”
 Lupin sembrava particolarmente colpito dalla sicurezza con cui l'aveva detto,
“Secondo me ha ragione Kate, io potrei darle una mano quando non sono a lavoro!” questa volta era stata Dora a parlare,
“Tu?” l'espressione di Remus e Andromeda era tra il divertito e lo spaventato
“Si IO perchè il signor Lupin pensa che io sia un'incompetente?”
“No assolutamente signora Lupin, ma vede le devo ricordare che solo per preparare la cena rischia di dare fuoco alla casa,
figuriamoci dare lezioni a Kate”
I capelli di Tonks assunsero una buffa striatura di rosso e prontamente rispose,
“Beh, devo ammettere che io non sono proprio la persona più indicata, ma tu saresti un perfetto insegnate”
“I-io?” Remus stava per strozzarsi con il tè
“Si tu! Su! Harry dice sempre che eri un ottimo professore!”
Kate parve entusiasta all'idea di avere Remus come insegnante e alla fine il lupacchiotto dovette cedere.


-Casa Lupin tre giorni dopo-

Kate si era sistemata perfettamente nella casa di Dora e Remus e tutto aveva quel calore familiare che tanto le era mancato.
Erano passati tre giorni da quando Kate si era trasferita a casa loro e i coniugi Lupin non potevano che esserne più felici, 
anche Teddy era entusiasta all'idea di avere una nuova compagna di giochi.
Con Dora, la sera, rimanevano a chiacchierare per ore sul terrazzo e piano piano le due sorelle impararono a conoscersi.
Era venerdì sera e Remus bussò alla camera di Kate;
una voce dall'interno lo invitò ad entrare e aprendo la porta vide Kate sdraiata sul letto a leggere un libro.
“Cosa leggi?” chiese Remus interessato
“La storia infinita, è un libro babbano che adoro”
“Anch'io l'ho letto molte volte e davvero un bellissimo libro”
“Già, comunque cosa volevi dirmi?”
“Ah si, domani ho un giorno libero al ministero che ne dici se cominciamo gli studi”
“Perfetto!” 
“Ok, a proposito Dora ha bisogno di una mano in cucina”
“Arrivo! Ma davvero Ninfadora ha chiesto una mano? Intendo Ninfadora Tonks Lupin la strega più orgogliosa che conosco?”
“Be, non l'ha proprio chiesto, ma penso che le serva un aiuto, per evitare di far esplodere qualcosa”
E i due scesero le scale tra le risate.



Il giorno dopo Kate si sveglio con un mal di testa da record, ma si fece forza e cercò di alzarsi,
alle 11 aveva la sua prima lezione con Remus e le dispiaceva doverla rimandare.
Quando si fu lavata e vestita  scese le scale, ma si dovette tener ben salda al corrimano per non cadere,
entrata in cucina trovò Remus che leggeva la Gazzetta del Profeta
“Buongiorno” disse Kate con un aria piuttosto assonnata,
“Oh, stavo per venirti a chiamare! Che è successo sembra che ti è passato sopra un treno”
“Sono solo staaaaanca” e fini la frase con un grosso sbadiglio, “Dora?”
“E' a lavoro, credo che ci rimarra fino a stasera”
“Ok, se vuoi per pranzo posso preparare qualcosa io”
“Grazie, ora che ne dici di andare nello studio?”
Si diressero nello studio di Remus, non era una stanza molto grande, vi era una grande finestra che dava sul giardino,
una scrivania in mogano e un divanetto in pelle rossa.
“Allora con cosa vuoi cominciare?”
“Beh, sia Pozioni che Storia della Magia posso farli da sola, trasfigurazione...beh”
e prontamente cambio i capelli da biondi a marroni scuri e lo stesso fece con gli occhi,
“Già, a volte dimentico che anche tu sei una metamorfmaga... comunque i capelli di questo colore ti stanno molto bene”
Kate arrossi vistosamente, non era abituata ai compliementi,
e per cambiare argomento propose a Remus di cominciare con Difesa Contro le Arti Oscure,
passarono subito alla pratica e si misero subito una di fronte all'altro
“Allora oggi ti insegnerò l'incanto Patronus, che ne dici!”
“Perfetto..”
E mentre spiegava a Caterina come si evocava un patrono, Remus, non poteva far a meno di pensare quando lo insegnava a Harry,
“Bene, ora prova tu”
Kate pronunciò la formula e cercò di trovare un  pensiero abbastanza felice, ma i primi ricordi che le venivano
erano di quegli anni lontana da casa, poi un ricordo riaffiorò,
Dora che le insegnava a cambiare colore dei capelli quando aveva solo 5 anni, un sorriso le increspò le labbra 
e un piccolo fumo argenteo uscì dalla bacchetta.
Quando riapri gli occhi, però, ebbe un giramento di testa e dovette appoggiarsi a Remus per non cadere, lui prontamente la sostenne,
“Cos'hai?” chiese preoccupato
“Niente niente solo un piccolo giramento di testa” 
“Beh, per essere la prima volta che evochi un Patronus è un ottimo inizio”
“Grazie, ma ora voglio riprovare; Expecto Patronum” 
Questa volta non successe nulla, Remus le si avvicinò con un sorriso “Per oggi può bastare in fondo sono quasi le 12.30,
 vado a vedere Teddy come sta!”
E detto questo uscì dall'ufficio.
Kate si diresse in cucina a preparare il pranzo, ma non usò la bacchetta, fece tutto alla maniera babbana.
Quando Remus entrò in cucina mezz'ora dopo c'era un buonissimo odore di stufato con patate.
Mangiarono in silenzio parlando solo del fatto che vi erano ancora parecchi mangiamorte in libertà,
sopratutto per questo era importante che Kate si sapesse difender bene così decisero di fare un'altra lezione nel pomeriggio verso 17.

Dopo pranzo Kate salì in camera sua per riposarsi, aveva un gran mal di testa e in più il cercare di evocare un Patronus l'aveva sfinita.
Quando erano le cinque Remus bussò alla sua porta,
“Avanti”
“Ciao Kate, appena metto a letto Teddy ti raggiungo nello studio”
E così dicendo uscì.
Quando si ritrovarono entrambi nello studio Remus disse
“Penso che con i Patronus oggi ci siamo allenati abbastanza che ne dici di fare un duello? cosi per vedere un po' le tue capacità”
Kate non era in ottima forma per combattere ma voleva dimostrare a Remus di cosa era capace,
cominciarono e subito Remus si rese conto che Kate non era un avversaria da sottovalutare, parava i colpi con estrema facilità,
ma, forse a causa della stanchezza e della poca lucidità, quando Remus le lanciò uno Schiantesimo
lei non riuscì ne a scansarsi in tempo ne a proteggersi e questi lo colpi in pieno petto sbattendola contro il muro.
Subito Remus le fu accanto e provò ad usare un Reinnerva, ma non parve funzionare, così la prese in braccio
e salendo le scale l'adagiò sul letto matrimoniale suo e di Ninfadora.
Pochi minuti dopo Remus sentì scattare la porta della serratura e la faccia sorridente di Dora apparve sulle scale
“Ciao lupacchiotto, allora dove è la mia sorellina”
“Senti Dora è tutta colpa mia, io..lei...tu...le lezioni...tu mi hai convinto....duellavamo...uno schiantesimo....petto”
 dalle frasi sconnesse di Remus, Dora capi subito che qualcosa non andava e si fiondò in camera da letto,
vedendo la sua sorellina incosciente le si strinse il cuore e chiamò prontamente un suo amico medimago.


ANGOLO AUTRICE: IL capitolo è un po' lungo, ma spero che vada bene.
Perfavore recensite :)

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Capitolo 5
*** 4-TATUAGGI E NOMIGNOLI ***


TATUAGGI E NOMIGNOLI

Il medimago era appena andato via, dicendo che la ragazza stava bene e non aveva subito ferite, 
ma erano passate due ore e Kate ancora non si era svegliata, Tonks era al suo capezzale e immersa nei suoi pensieri
le accarezzava distrattamente i capelli che erano diventati di un verde marcio,
molto diversi dai suoi allegri capelli biondi.

Stava per alzarsi quando si accorse che sulla spalla destra di Kate vi erano dei segni,
si sporse avanti e spostando la manica potè notare delle strane lettere, forse Rune
pensò Dora, ma non riuscì ad esaminarle attentamente, perchè proprio in quel momento sua sorella aprì gli occhi.

Kate cercò di mettersi a sedere, ma, prontamente, Dora la obbligò a ridistendersi, 
dopo averla rimbrottata per un quarto d'ora finalmente l'abbracciò e Caterina si sentì subito meglio.
Dopo aver parlato si diedero la buona notte e andarono a dormire,
ma, poco prima di addormentarsi, Kate sentì le voci di Remus e Dora provenire dal corridoio
e non potè fare a meno di ascoltare;
“Come sta?” chiese Remus
“Bene si è praticamente ristabilita, ma tu smettila di sentirti colpevole,
è stato un incidente e sono sicurissima che Kate non ce l'ha in alcun modo con te”
“Sarà anche così, ma cio' non toglie che io sia un irresponsabile,
 dovevo accorgermene prima che non era in forze per il duello e...”
ma, prima che Remus potè finire la frase, Dora poggiò le labbra sulle sue,
“Senti Rem, smettila di dire cavolate e domani pretendo che ci parli,
 a proposito dopodomani c'è tu-sai-cosa e pensavo che forse è il momento di dirlo a mia sorella....”
“Lo so che è sbagliato, ma per ora preferirei non dirle nulla..”
“E come spiegherai il fatto che starai due giorni a casa...”
“Non lo so, mi inventerò qualcosa..”
arrivata a questo punto Kate non udì più niente, poiché i coniugi Lupin erano andati a letto.

Era l'una e mezza di notte, ma Tonks non riusciva proprio a prendere sonno e rigirandosi nel letto finì per svegliare Remus,
“Che succeeeede 'Ora!”
Remus si era voltato verso di lei e con gli occhi assonnati le scrutava il viso preoccupato,
“Io...ti devo dire una cosa”
dal tono di Dora, Remus capì che non era un sciocchezza e si fece subito più attento
“Dimmi”
“Oggi mentre Caterina era incosciente ho notato sulla sua spalla destra un tatuaggio strano come se fossero delle rune”
“Rune? E perchè mai tua sorella dovrebbe avere tatuate delle Rune sulla clavicola”
“Questo non lo so, ma penso che tu possa capirlo,
 in fondo, eri il primo della classe in Rune Antiche ad Hogwarts”
“Vaaa beeeene, ma prima dovrei vederle...
 Comunque penso che per ora non possiamo fare nulla, quindi che ne dici di andare a dormire e
 lasciare i problemi a domani mattina?”
“Va bene, Notte Remmuccio”
“Non chiamarmi con quel nomignolo”
“Beh allora sogni d'oro lupacchiotto della zia”
“Doraaaa vuoi smetterla sei INFANTILE, comunque sogni d'oro anche a te, Miss. Arcobaleno”
“Rem”
“Siii?”
“Come hai fatto a scoprire il soprannome che mi davano ad Hogwarts?”
“Sai, sono diventato molto amico di Andromeda”
“Non ci posso credere!!! Giuro che la uccido se rivela ancora i miei nomignoli”
“Sisi come vuoi, Miss Arcobaleno”
e prima di addormentarsi Remus sentì Dora bisbigliare
“Io la uccido, giuro che la uccido”.


La mattina dopo, Kate aveva completamente ripreso le forze e decise di dedicarsi a Storia della Magia,
non era certo la sua materia preferita ma se voleva passare i GUFO doveva impegnarsi al massimo.
Quando era quasi ora di pranzo insieme a Dora e Ted usarono la polvere volante per andare alla Tana, 
infatti quando la signora Weasley aveva sentito dell'arrivo di Kate aveva  deciso di organizzare un pranzo alla Tana di bentornato.
Appena Kate mise piede nel salotto di casa Weasley
non potè fare a meno di notare la moltitudine di teste rosse presenti nella stanza.
Dopo aver fatto le dovute presentazioni si misero tutti a tavola,
accanto a lei vi era una ragazza dai capelli marroni di nome Hermione
e dalla parte opposta vi era la più piccola dei Weasley, con cui Kate aveva subito trovato confidenza.
La signora Weasley aveva cucinato un pranzo con i fiocchi e aveva anche preparato una torta al cioccolato per Kate.
Solo a fine pranzo Molly si accostò a Tonks e bisbigliandole all'orecchio chiese che fine avesse fatto Remus, 
“Ehm...è che non stava tanto bene, sai domani c'è la luna piena e si sentiva un po' stanco”
Molly annuì comprensiva e tornò in cucina per riordinare tutto.

Intanto Kate insieme a Harry, Ron, Hermione e Ginny si accomodarono sul divano;
Hermione che era la più curiosa chiese moltissime cose all'ospite e lei rispose sempre cortesemente, 
ma senza dire molto, poi fu Ron a parlare,
“Quindi se hai quindici anni, quest'anno andrai a Hogwarts”
“Veramente preferisco studiare da sola e poi c'è Remus che mi da una mano!”
Harry sorrise “Già Lupin è davvero un ottimo insegnante, a proposito perchè oggi non è venuto, avevo bisogno di una sua consulenza?”
Kate rimase spiazzata dalla domanda e farfugliò una risposta non troppo convincente,
per fortuna in quel momento entrò in salone Dora con in braccio il piccolo Teddy e l'avvertì che era ora di andare.
Kate salutò tutti molto cortesemente e decise che sarebbe tornata presto a trovarli.
Arrivata a casa, Kate continuava a rimuginare sul vero motivo perchè Remus non fosse venuto alla Tana, forse ce l'aveva con lei,
"No impossibile", pensò, ma non ne era del tutto convinta.



 

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Capitolo 6
*** 5-LUNA PIENA E CHIARIMENTI ***


LUNA PIENA E CHIARIMENTI


Appena tornate dalla tana Dora capì subito che qualcosa non andava in sua sorella e voleva a tutti costi capire cos'era.

Kate stava per salire le scale e chiudersi in camera ma Dora l'afferro per un braccio e la fece girare,
“Che vuoi?” la voce di Kate era scocciata e il colore dei capelli vario dal castano chiaro al blu elettrico
“Parlarti!” 
Kate non l'ascoltò e fece per andare
“Ora!” Tonks stava perdendo la pazienza e Kate decise di ascoltarla.
“Senti...” Dora aveva appena cominciato a parlare ma fu interrotta da Remus che entrò in quel momento nella stanza,
Kate notò come Remus cercava di ignorarla e questo la fece sentire ancora peggio;
Dora strinse la presa intorno al braccio di Kate e con quello libero prese il braccio di Remus,
i due erano così vicini che era impossibile non guardarsi
“Ora chiaritevi!” Dora non aveva dato un consiglio,
ma un ordine e entrambi sapevano che se non si fossero chiariti li avrebbe chiusi nel salone,
così Remus con voce tremula parlò
“Senti..mi dispiace Caterina, io non volevo forzarti a duellare e tanto meno colpirti  con quello schiantesimo,
se sei arrabbiata con me lo capisco, ma sappi che mi sento terribilmente in colpa”
“Ehm...senti Remus tutto quello che hai detto non è assolutamente vero,
non potrei mai essere arrabbiata con te per lo schiantesimo e non mi hai forzato a lottare, 
sono io che ho deciso e.....io pensavo che tu fossi arrabbiato con me....quindi siamo a posto”
 non era stato certo facile per Remus dire quelle cose 
ma appena Kate finì di parlare l'abbracciò di slancio e poco dopo anche Tonks si unì all'abbraccio di gruppo. 


Il giorno dopo Dora insistette per portare Caterina e Teddy a Hogsmead 
in modo da lasciar riposare Remus per la luna piena e non dover subire le domande di Kate sul perchè stava così male.
Appena arrivarono per Kate fu un immensa gioia vedere i luoghi dove era stata da bambina 
e sopratutto vedere i Tiri Vispi Weasley.
Anche Teddy era entusiasta, solo Dora si sentiva irrequieta,
 a causa di tutti gli attacchi delle ultime settimane non era tranquilla e faceva in modo di non sostare troppo in strada 
ma di spostarsi molto velocemente, erano le 16 quando Kate propose a Dora di andare da Mielandia,
non l'avesse mai fatto!
Quando uscirono due ore dopo erano piene di caramelle e Teddy si gustava un ottimo lecca-lecca alla ciliegia, 
per alcuni versi Kate era molto simile a Remus, entrambi avevano la passione per i dolci 
e entrambi erano dei grandi lettori.

Arrivarono a casa per cena e Tonks giustificò l'assenza del marito dicendo che era andato al ministero per fare dei turni di notte.
Dopo aver cenato Kate vedendo Dora molto tesa decise di mettere a letto lei Teddy 
in fondo si era affezionata moltissimo a suo nipote 
e  il fatto che cambiava sempre il colore dei capelli in marrone quando la vedeva la rendeva estremamente felice.
Dopo pochi minuti riscese e decise di sedersi sul divano vicino Dora, 
stranamente i suoi capelli non erano del solito rosa acceso ma erano sul viola scuro,
 inoltre le labbra di solito stirate in un sorrito o in un ghigno erano arricciate.
Kate provo a chiedere che cosa non andasse, ma la sorella le rispose con un mugulio poco comprensivo.
Dopo svariati tentativi di approcciarsi con Dora,
Kate lasciò perdere e prendendo un libro dagli scaffali cominciò a leggere.
 Aveva appena finito il primo capitolo quando un patrono apparve davanti a Ninfadora distogliendola dai suoi pensieri,
 il messaggio della lontra d'argento di Hermione era chiaro:
 la tana era stata attaccata e avevano bisogno di rinforzi.
Ninfadora non esitò un attimo a partire e anche Kate l'avrebbe seguita 
se la sorella maggiore non le avesse ordinato di restare a casa e proteggere Teddy.
Dopo la smaterializzazione di Dora, Kate si chiuse in camera di Teddy 
e tenne la bacchetta a portata di mano, non le piaceva quell'attacco e più volte durante la notte si chiedeva chi poteva esserci dietro.

Erano le cinque della mattina quando Kate fu svegliata da un tonfo che proveniva dal piano di sotto,
 sci piano dalla stanza per non svegliare Teddy e sguainata la bacchetta scese le scale, 
quello che vide la lasciò senza fiato, Remus giaceva svenuto nel salone e aveva il corpo lacerato da profonde ferite,
 molto simili alle cicatrice che già aveva.
Caterina non si fece prendere dal panico,
 ma solo in quel momento si accorse che era passata tutta la notte e Tonks non era tornata,
 sollevo il corpo di Remus con la magia e lo trasportò in camera sua e di Dora.


AUTRICE: Lo so che vi ho lasciato in sospeso ma nel prossimo capitolo si capiranno molte cose.
Un Grazie immenso a angyp (autrice che io stimo tantissimo) per aver recensito tutti i capitoli.
Il prossimo aggiornamento della storia se tutto va bene ci sarà Venerdì.

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Capitolo 7
*** 6.SEGRETI ***


SEGRETI 

Kate adagiò Remus sul letto e cominciò a disinfettargli le ferite usando metodi babbani.
Dopo quasi un quarto d'ora senti un passo veloce salire le scale, prontamente sfilò la bacchetta e usci in corridoio,
 andando a sbattere contro una Dora alquanto spaventata che subito esclamo
 “ Appena sono arrivata ho visto del sangue sul tappeto del salone, che è successo? Stai bene? E Teddy?” 
“Non ti preoccupere Dora sia io che Teddy stiamo bene ma...”
e così dicendo spalancò la camera da letto sua e di Remus, quando Tonks entrò avrebbe voluto sprofondare,
sia nel vedere Remus in quello stato, sia per lo sguardo carico di domande di Kate.
Decise di ignorare sua sorella sperando non le chiedesse spiegazioni,
così cominciò a usare degli incantesimi guaritori su Remus, quandò ebbe ricucito tutte le ferite di suo marito,
si accorse che Kate non era più sullo stipite della porta a scrutarla, così decise di andare a cercarla.

Kate sentì Dora bussare alla porta di camera sua, ma non rispose,
rimase con la faccia premuta contro il cuscino cercando di attutire i singhiozzi del pianto,
e fu così che Dora la trovò, sdraiata supina sul letto, tremante e scossa da profondi singhiozzi.
Una lacrima scese silenziosa sulla guancia di Tonks e non l'asciugò,
si domandava che razza di sorella era, aveva lasciato una ragazza di 15 anni per correre in battaglia,
affidandole un bambino di un anno e in più scordandosi che suo marito aveva la sua trasformazione mensile 
e quindi quando sarebbe tornato a  casa sarebbe stato ricoperto di sangue;
aveva lasciato a Kate una responsabilità molto più grande di lei.
Rimase ferma, in piedi. A piangere. Senza avere il coraggio di avvicinarsi a sua sorella, 
dopo quasi mezz'ora si fece forza e parlò
“Mi dispiace...so di doverti delle spiegazioni, ma preferisco che prima si svegli Remus”
Kate non rispose, si alzò dal letto e senza una parola usci dalla stanza, chiudendosi in bagno per fare una doccia.


Quando furono le cinque e mezza del pomeriggio Dora chiamò Kate; 
Remus si era svegliato ed era ora di dare delle spiegazioni.
Entrata nella stanza, un brivido scosse Caterina, Remus era bianco come un lenzuolo, 
ma i tagli stavano guarendo, Tonks era al suo capezzale e sembrava molto agitata, 
i suoi capelli cambiavano in continuazione dall'arancione e verde.

“Siediti” l'invito di Remus era cortese, ma Kate lo declinò con un cenno del capo,
“Lo so che quello che ti dirò sarà uno shock e se vuoi andartene lo capirò,
ma sappi che ti voglio bene, Davvero!
Senti Caterina Io...Io sono un L-lupo mannaro...”
Silenzio.
Tonks guardava Kate con occhi apprensivi ma questa non batteva ciglio,
poi si alzò e mentre stava per andarsene Dora la prese per la manica destra, per trattenerla,
ma involontariamente si scoprì la spalla lasciando rivelare quelle strane rune.
Subito Kate si staccò da Dora quasi scottata e si copri la spalla con la maglietta, teneva lo sguardo fisso a terra,
“Cosa aspettavate a dirmelo, pensate che sono ancora una bambina!?”
Caterina non urlò ma sia Tonks che Remus rabbrividirono,
 quel tono e quella voce erano intrise di odio, di rabbia e di risentimento.
“Noi volevamo dirtelo te lo giuro..” 
“STA ZITTA SONO STUFA DI SENTIRE BUGIE!!”
“Ma Kate...” il sussuro di Remus era disperato,
“MA KATE UN CAVOLO, VOI NON SAPETE COSA HO PASSATO IN QUESTI ANNI”
“Forse non lo sapremo, MA QUI NON SIAMO GLI UNICI AD AVERE UN SEGRETO”
 Tonks infuriata indicò la spalla di Caterina e lei si sentì punta sul vivo
“T-tu non SAI...NON SAI...SEI SOLO...”
“SMETTILA KATE STAI ESAGERANDO” Tonks sbalordita si voltò verso Remus che aveva appena urlato,
 suo marito non aveva mai perso le staffe, MAI!
“Non sono io che ho sposato un MOSTRoo..” 
Kate non fini neanche di pronunciare la parola che si porto le mani alla bocca spaventata,
cosa aveva fatto, lei non voleva, non voleva...
Senza una parola scappò, scappò fuori dalla stanza e poi fuori di casa, correva,
 correva lungo la strada illuminata da pochi lampioni,
correva per lasciarsi indietro quelle parole, le sue parole,
 ma gli occhi pieni di dolore di Remus le tornavano sempre davanti e piano piano le lacrime cominciarono
ad offuscarle la vista, ma non si fermò, continuò a correre, finche arrivata ad un parco,
esausta dalla corsa e dal dolore si sedette su una panchina.
Si sentiva un mostro,sapeva di essere un mostro e...chiuse gli occhi.

CASA LUPIN 6 DI MATTINA

Tonks passeggiava nervosamente per il salotto, Kate non era tornata, ne a casa di Andromeda,
 ne alla Tana quella notte e lei era preoccupata da morire.
Sapeva che sua sorella non voleva dire quelle parole, sapeva che non lo pensava, 
ma era stato comunque un duro colpo per lei,
mentre per Remus era diverso, lui aveva visto negli occhi di Kate la paura e il pentimento per quello che aveva detto,
quindi l'aveva perdonata, non proprio subito, ma l'aveva perdonata.
E se l'avessero presa alcuni dei mangiamorte ricercati, cosa le sarebbe successo....
Scaccio quei brutti pensieri dalla mente e dopo aver avvertito Remus che usciva, andò a cercare sua sorella.

Aveva setacciato praticamente tutta la zona quando arrivata ad un parco, la vide, era distesa su una panchina,
subito Dora penso al peggio, ma quando le fu vicina senti il suo respiro regolare e la riportò a  casa.



AUTRICE: fatemi sapere che ne pensate e ringrazio quelle 5 persone che hanno messo la storia nelle seguite :3



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Capitolo 8
*** 7-ORRORI DAL PASSATO ***


ORRORI DAL PASSATO

Kate sbadigliò e si guardò intorno con aria confusa, era sicura di essersi addormentata sulla panchina del parco
e ora si ritrovava nel salotto di Ninfadora.
Dopo poco un Remus titubante entrò in salone, aveva i tagli dell'ultima luna piena ancora arrossati,
ma nel complesso stava bene, i capelli di Kate variarono dall'azzurro cielo a un blu notte più scuro.
Il licantropo si sedette accanto a lei, sembrava tremendamente imbarazzato, così Kate parlò per prima,
“Non lo penso davvero, intendo che tu sei un m-mostro, so che sei la persona più gentile e buona di tutta la terra 
e il fatto che tu sia un lupo mannaro, non mi farà cambiare opinione su di te,
mi dispiace per quanto accaduto ieri, mi perdoni?”
“I-io davvero non so cosa dire, tranne che sono contento che tu abbia capito, Grazie”
“Di niente, Lupastro
“Eh no, anche tu con i nomignoli!” la faccia di Remus era fintamente arrabbiata e con fare giocoso rispose
“Comunque sono contento di aver chiarito Caterinuccia” entrambi sorrisero 
e capirono che era passato tutto, ora le cose successe il giorno prima non erano altro che vaghi ricordi.
Quando Dora entrò in salotto pensò di avere le traveggole, Remus e Kate si sbellicavano dalle risate seduti sul divano come se non fosse successo niente.
Alla vista di Ninfadora, Kate si fece subito più seria, sapeva che Dora c'era stata male per quello che era successo 
e le sarebbe piaciuto chiarire, ma sua sorella non le lasciò aprire bocca e l'abbraccio si slancio,
“Sono contenta che stai bene sorellina”disse tutto d'un fiato
“Anch'io sono contenta di essere qui”
Remus si sentiva di troppo quindi si alzò dal divano e si avviò verso la porta,
 ma per sbaglio inciampò e cadde lungo disteso, subito le due sorelle si voltarono
e non potettero fare a meno di ridere alla vista del prefetto perfetto spiaccicato sul tappeto del salotto
“Ehi, non è giusto Dora, io non rido mai quando cadi tu” disse Remus con un tono fintemente offeso,
“Ci credo se no staresti sempre ridendo” aggiunse Kate e alla sua risata si affiancò quella di Lupin,
poi Remus chiese
“Comunque una di voi due Miss Arcobaleno potrebbe tirarmi su?”
“Come ci hai chiamate!?” chiese Caterina perplessa,
“Oh giusto, devi sapere che Ninfadora da piccola era chiamata Miss Arcobaleno per via dei capelli”
sia Remus che Kate si stavano sganasciando dalle risate quando Dora disse
“Bravi continuate pure a sfottere, ma vorrei ricordarvi che io ho alcune foto imbarazzanti di Kate;
 A proposito Remmy caro, penso che la nostra attività a letto possà essere un  ottimo spunto d'argomento per me e le mie amiche”
Remus divenne rosso con un peperone e balbettò un “Non oserai”
“Oh si, caro il mio lupacchiotto oserò oserò”
e dicendo questo usci dalla stanza con fare trionfante,
i poveri Remus e Kate rimasero impietriti per qualche secondo poi corsero fuori dalla stanza per rincorrere la loro sadica moglie e sorella.

Nel pomeriggio si ritrovarono tutti in salone, Kate e Remus leggevano un libro e Dora giocava con Teddy sul tappeto.
“Cosa leggi?” chiese Caterina
“I pilastri della terra di Ken Follet”
“Non pensavo ti piacessero libri di quel genere..” disse Kate perplessa
Dora si intromise nella conversazione con fare divertito 
“Ma Remus non ha un argomento preferito a lui basta che sia un libro, poi il resto viene dopo” 
Kate sorrise e tornò al suo libro, ma mentre leggeva si portò una mano alla spalla in un gesto quasi automatico,
Dora lo notò e diede una gomitata a Remus che a sua volta si girò verso Kate, 
la diretta interessata sentendosi osservata alzò gli occhi e notò gli sguardi dei coniugi Lupin su di lei.
“Cosa c'è?”
“Senti Kate...io e Remus ci chiedevamo perchè hai quelle “rune” sulla spalla? 
Non ti obbligo a dirmelo se non vuoi ma mi piacerebbe che non ci fossero segreti tra noi”
Tonks la guardava con uno sguardo strano misto di dolcezza, curiosità e ...paura.
Caterina chiuse gli occhi, voleva dirglielo, voleva levarsi quel peso, ma qualcosa la tratteneva poi prese un gran respiro e parlò
“Era il 13 Luglio, avevo 12 anni quando, in un pomeriggio particolarmente uggioso,
vidi smaterializzarsi all'interno della proprietà dei miei zii, cinque figure incappuccite,
non ci mi si molto a capire che erano mangiamorte.
Era venuti per zio Ralph, era un bravissimo medimago, uno dei migliori e stava sperimentando
una pozione in grado di essere immuni a gran parte di alcuni incantesimi, e loro volevano a tutti i costi quella pozione.
Non chiedetemi come fecero a sorpassare le difese,
ma sta di fatto che non mi feci intimidire dalle loro maschere d'argento e andai ad affrontarli,
non servirono a nulla le proteste di zio Ralph o le suppliche di zia Carmen, non avrei permesso che gli facessero del male.
Ma due contro cinque era impari e alla fine, dopo averli stesi due, gli altri tre ci catturarono.
Non ricordo molto della prigione in cui mi misero, ricordo solo il forte odore di muffa che vi era e...”
“Aspetta, vuoi dire che ti avevano portata nel loro covo invece di ucciderti e perchè..” 
la domanda di Remus la interruppè, ma decise lo stesso di rispondergli,
“Me lo chiedevo anch'io, poi la seconda sera capii, vennero a prendermi due mangiamorte dall'aria poco curata,
uno aveva un forte accento Inglese e gran parte della faccia era coperta di graffi e pelo,
mentre l'altro era un francese,
mi sollevarono di peso e mi portarono ai piani superiori dove tenevano zio Ralph,
era una stanza buia, illuminata dalla fioca luce di un candelabro, mi tennero ben stretta e fecero in modo di mettermi 
proprio di fronte a mio zio, capii subito che non aveva ancora rivelato la formula e che le torture su di lui
non avevano sortito effetto, così decisero di torturare me..”
Ninfadora chiuse gli occhi a quelle parole e Remus strinse le mani tanto da farsi sbiancare le nocche,
ma Kate continuò facendo finta di niente anche se la voce le si stava incrinando,
“Decisero di incidermi, per ogni giorno che passava senza che zio gli desse la formula, una runa,
 era un dolore insopportabile, ma non avrei lasciato che una simile arma cadesse nelle loro mani,
quando tornavo nella mia cella la sera, desideravo morire,
ma andavo avanti, per te, per mamma, per papà e per zio Ralph, non cedetti mai.
Poi dopo quattro giorni di prigionia una squadra di auror specializzati ci liberò,
ma i mangiamorte combatterono furiosamente e nello scontro...” la voce di Kate si udì appena tra le lacrime
“...n-nello scontro zio Ralph morì”.
Dora abbracciò Caterina, la tenne stretta, voleva che fosse solo un incubo,
non riusciva ad immaginare che la sua sorellina avesse sofferto così tanto,
anche Remus si chiedeva come Kate avesse fatto a vivere così a lungo tenendosi dentro quei ricordi.
Dopo che anche Teddy si unì all'abbraccio, si staccarono e Kate decise di andare un po' in camera sua.
Si sdraiò sul letto e senza accorgersene si addormentò, intanto in salone Dora piangeva appoggiata alla spalla di Remus
che gli accarezzava i capelli di una nero corvino, molto simili a quelli di Andromeda.
“Cosa devo fare Rem?” disse Dora quando si fu calmata e prendendo Teddy dalle braccia di Remus
“Non lo so Dora, io, non riesco a crederci, mi sarei aspettato tutto tranne che Kate avesse sofferto così tanto”
“Anch'io, ma non permetterò che riaccada non permetterò che le facciano ancora del male” aggiunse Dora decisa
“Sono sicuro che ce la farai, non ti ho mai visto così decisa e poi,
se puoi provocare un uragano solo se pronunciano il tuo nome, figuriamoci se toccano la tua famiglia”
Dora sorrise e si chinò verso il mannaro,
“Ti amo, Remus” e detto questo si unirono in un bacio pieno di passione,
quando si staccarono erano entrambi raggianti, era da tempo che non c'era quell'intesa tra di loro
e Remus era felice di averla ritrovata.

Mentre Ninfadora metteva a letto Ted non potè fare a meno di notare quanto fosse bello il suo lupacchiotto,
con quei capelli azzurri la rendeva perennemente felice.
Prima di spegnere la luce si fermò un attimo a osservare la sua cameretta, era semplice,
con le pareti dipinte di celeste e i mobili in marrone scuro, il lettino era blu e da sotto le coperte,
insieme a Teddy, spuntava un grosso lupo di peluches color grigio scuro.
Tonks sorrise e si chiuse la porta alle spalle.
Voleva parlare con Kate, ma quando la trovò addormentava decise di lasciarla riposare.


Angolo AUTRICE: IL capitolo non mi convince per niente e sono pronta a prendermi tutte le critiche che mi spettano.

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Capitolo 9
*** 8-INCUBI ***


INCUBI

Dolore.
Kate sentiva solo dolore.
Poi aprì gli occhi ma dovette richiuderli subito per non vedere il sangue che le colava sul braccio,
era la quarta lettera, la quarta runa che le incidevano.
Non ce l'avrebbe fatta, non sarebbe resistita ancora un'altra volta,
ma non avrebbe lasciato che suo zio desse la formula a quei barbari.
Pensò a sua sorella, ai suoi genitori, doveva resistere, per lei, per loro.
Un'altra ondata di dolore la colpì, poi smise e Kate capì che per quel giorno la tortura era finita,
all'improvviso si udì un boato e una serie di Auror irruppe nella stanza,
lo scontro ebbe inizio, schiantesimi e maledizioni volavano per la stanza.
Vide suo zio Ralph cadere e subito gli fu accanto, grosse lacrime cominciarono a scendere sul suo viso, prima di morire, le disse la formula, quella formula che gli aveva procurato così tanto dolore e Kate la marchiò a fuoco nella mente, non l'avrebbe mai dimenticata.

 

 

Kate si svegliò di botto era nel suo letto, a casa di Dora e stava bene,
si accorse solo dopo che due persone, un uomo e una donna dai capelli neri erano chini su di lei.
La voce di Dora le arrivò ovattata “Come stai?”
“Io bene, credo, cioè era solo un incubo...solo un incubo...”
ma la voce di Kate era allo stesso tempo rauca e flebile,
“Cosa hai sognato per urlare in quel modo?” Remus era curioso,
ma allo stesso preoccupato e con una mano le accarezzava i capelli per darle sicurezza,
a Caterina piaceva quel contatto, ma era sicura che se avesse parlato del sogno sarebbe di nuovo scoppiata a piangere,
così si scostò da Remus e si girò dalla parte opposta senza dare alcuna risposta.
Dora guardò sua sorella preoccupata, non capiva per quale motivo non volesse raccontargli del sogno,
“Kate..”
Nessuna risposta, un altro tentativo.
“Kate, noi...”
Nessun segno, un altro tentativo ancora.
“Kate, su parlaci, io e Remus possiamo aiutarti...davvero”,
Si girò, aveva il volto triste di chi vuole dirti qualcosa, ma non può, cosi Dora le fece una carezza e la guardò negli occhi,
aveva capito, non c'era bisogno di spiegazioni, si alzò e fece segno a Lupin di lasciarla sola.

Sola, dopo quell'incubo Kate si sentiva tremendamente sola, così prese tutto il suo orgoglio e mettendolo da parte si alzò dirigendosi nella camera dei coniugi Lupin,
aprì piano la porta e si trovo davanti una scena molto dolce,
Tonks era chiusa a riccio e poggiava la testa nell'incavo del collo di Remus
che l'avvolgeva in un grande abbraccio.
Avanzò, ma senza accorgersene urtò l'armadio e fece un casino infernale che sveglio Lupin e Tonks,
dopo che Remus accese la luce Tonks domandò con la voce piuttosto insonnolita
“Kate che ci fai qui sono le 3 di notte!”
“Scusa...è che mi sentivo così sola e...”
“..E ti sarebbe piaciuto venire nel mio letto come quando eravamo piccole”
Kate arrossì vistosamente e annui con un cenno del capo
“Vabbe, ho capito, dormirò sul divano” a parlare era stato Remus, ma non sembava affatto arrabbiato.
Prima che potesse alzarsi dal letto Ninfadora lo fermò,
“Assolutamente no, c'è posto per tre persone nel letto”
“Ma...” Remus cercò di ribattere, ma Tonks lo azzittì con uno sguardo.

Così Kate anche se con un po' di imbarazzo si infilò nel letto,
da una parte c'era Dora che era praticamente avvinghiata a lei
e dall'altra Remus che le teneva una mano sulla spalla destra, era piacevole stare tra di loro,
la fecevano sentire in famiglia e Remus era un po' un incrocio tra un papà e un fratello maggiore.

 

Il primo a svegliarsi la mattina dopo, fu Remus,
sorrise appena vide Tonks e Kate ancora abbracciate, poi fece per scostare le coperte,
ma Kate si girò andando ad appoggiare la testa sul suo fianco,
Remus era leggermente in imbarazzo, ma per non svegliarla decise di rimanere a letto.
Osservando Caterina e Ninfadora poteva vedere quanto le due fossero simili,
avevano entrambe lo stesso sorrisetto sul viso
e ai lati della bocca gli si formavano sempre delle strane fossette.
Poi l'attenzione di Lunastorta fu attirata dalle rune di Kate, si chiedeva cosa volessero mai dire,
così decise che quella mattina sarebbe andato in biblioteca per saperne di più,
fece per sfiorarle ma Kate, seppur dormendo, emise un verso di disapprovazione
e lui decise che non era il caso.

 

Quando si furono alzati tutti, Kate andò a prendere Teddy per fargli fare colazione,
Remus, allora, usò la scusa del bagno per rimanere un attimo solo con Dora,
“Che c'è Remus qualcosa non va?”
Dora era particolarmente allegra quella mattina e a Remus dispiaceva turbarla,
ma prese coraggio e disse
“No, io sto benissimo, ma...ho paura che Kate non ci abbia raccontato tutta la verità,
inoltre stamattina ho notato che le rune erano più vivide, come se si fossero, diciamo, riaperte”
“Dici?! Anch'io ho avuto la stessa sensazione, inoltre, non capisco perchè non ci ha raccontato dell'incubo?!”

Ma la loro conversazione fu interrotta dall'entrata di Kate nella stanza.

 

 

Angolo Autrice: Lo so vi ho lasciato un po' in sospeso, ma credo che riesco ad aggiornare domani o dopodomani!

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Capitolo 10
*** 9-FINALMENTE (QUASI) TUTTA LA VERITA' ***


FINALMENTE (QUASI) TUTTA LA VERITA'


Kate entrò velocemente nella stanza e, notando le espressioni serie dei due, chiese,
“Cos'è successo?”
“Niente!” la risposta di Dora era stata velocissima, troppo veloce per i gusti di Kate
 e capì che Dora e Remus le stavano mentendo,
“Comunque cosa volevi dirci” chiese Remus per cambiare discorso,
“Oh, Giusto!” esclamò Kate battendosi una mano sulla fronte “Di sotto c'è Harry, Harry Potter!”
“Grazie, scendiamo subito” disse sorridendo Remus.

Quando sia Dora che Remus arrivarono in salone trovarono Harry che giocava con il piccolo Teddy,
quando il ragazzo si accorse della presenza dei due, sorrise.
“Ciao Remus, Tonks, vi dispiace se porto fuori Teddy, ho voglia di una giornata con il mio figlioccio,
 non preoccupatevi ci sarà anche Ginny”
“Oh beh, va benissimo. Per qualsiasi cosa manda un patronus.” 
Tonks era contenta che Harry e Ted passavano un po' di tempo insieme così fu ben felice di acconsentire.


Remus passò la mattinata in biblioteca cercando qualcosa sulle rune, finalmente, verso le 11, 
trovò un vecchio volume impolverato con un paragrafo dedicato a quelle strane “rune”, 
purtroppo era tardi, così decise di portare il libro a casa.
Quando entrò in casa, sentì subito un invitante profumo di pollo arrosto e delle voci provenire dalla cucina,
si affacciò alla porta e vide Tonks e Kate ridere di gusto tutte sporche di farina.
“Ehm, ehm” Remus si schiarì la voce per far notare alle due la sua presenza
“Oh, ciao Rem, il pranzo è quasi pronto” esclamò Dora contenta
“Aspetta, hai cucinato senza dar fuoco o far saltare in aria la casa?!”
“Come osi, comunque è tutto merito di Kate è un portento in cucina”
“Allora sono sicuro che non ha preso da te” disse Remus
e ridendo si spostò dalla traiettoria di un mattarello che Tonks gli aveva scagliato con molta poca grazia.

Dopo pranzo, Kate decise di studiare Storia della Magia e si ritirò in camera sua,
lasciando Remus e Tonks liberi di consultare il volume preso da Lupin in biblioteca.
I due si chiusero nello studio e cominciarono a leggere,
quando entrambi finirono il paragrafo si guardarono in faccia stupefatti,
quello che avevano appena letto superava di gran lunga tutte le loro aspettative.
“Dovremmo dirlo a Kate...in fondo anche lei deve sapere...” disse Dora.
Remus acconsentì seppure un po' titubante.


Quando i coniugi Lupin entrarono in camera di Caterina la trovarono distesa sul letto intenta a leggere, 
senza perder tempo, Tonks, arrivò dritta al punto del discorso,
“Io e Remus abbiamo scoperto cosa sono quelle rune sul tuo collo”
“In che senso!? Sono semplicissime rune!” Kate si sentiva terribilmente spesata
“Beh, non è proprio così, meglio che ti metti comoda.
Allora, leggendo abbiamo scoperto che quelle rune sono un complicato incantesimo di magia oscura,
in poche parole sono delle cicatrici magiche incurabili 
e ogni volta che ripensi al motivo in cui te le sei procurate e come se le ferite si riaprissero di nuovo” 
Remus parlò molto lentamente per far capire bene il concetto a Kate, poi continuò
“Inoltre sappiamo cosa significano, sono una specie di segno di riconoscimento usato tra maghi oscuri. 
 Per adesso sappiamo solo questo” finì Remus
“S-solo questo? Beh  ho SOLO scoperto che ho delle cicatrici magiche sulla spalla che firmano la mia condanna di morte”.
Un silenzio irreale calò sulla stanza, sia Remus che Dora si torturavano le mani,
mentre Caterina aveva lo sguardo fisso nel vuoto.
Dopo un po' Tonks disse:“Kate, non sei sola, ci siamo noi con te, siamo una famiglia, siamo la TUA famiglia”
“Lo sanno, credo, credo che L-loro lo sappiano...”
“Che cosa!?” chiese Ninfadora non capendo dove volesse arrivare Kate,
“Non vi ho detto tutta la verità...P-prima di morire zio Ralph mi comunicò la formula segreta per la pozione 
e penso che i mangiamorte abbiano scoperto che ce l'ho io”
“CHE COSA? E mi spieghi, di grazia, come fanno a saperlo?” Tonks era fuori di se,
non era pronta per una nuova potenza che minacciasse la sua famiglia,

“Non ne ho idea, ho solo un vago presentimento” 
e si portò una mano alla spalla in un gesto quasi automatico,
“Come fanno a sapere chi sei? Sei pur sempre una metamorfmaga...” la voce di Ninfadora tremò impercettibilmente
“Infatti non lo sanno, sanno solo che ho quattro rune sulla spalla destra”
“Beh, allora non ti troveranno mai, è poco probabile che dei mangiamorte francesi vengano a cercarti in Inghilterra!”
Remus era speranzoso e si notava dal tono della voce,
“Già..ma aspettate! Uno, uno di loro, era inglese, quello che mi teneva ferma, quando, 
beh quando l'altro mi incideva; mi pare anche di ricordare il nome, mmm...Graytark...no no, Greyback, si si proprio GREYBACK”
A quelle parole Remus divenne bianco come un cencio e Dora gli strinse forte la mano.


 

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Capitolo 11
*** 10-DIAGON ALLEY ***


DIAGON ALLEY

“H-hai detto Greyback?” chiese Dora in un sussurro, mentre la mano di Remus stringeva convulsamente la sua
“Ehmm, si, perchè, lo conoscete?!”
A quelle parole Remus scattò su come una molla, con una tale forza che Kate fece un passo indietro,
“Quello schifoso, quel maledetto come ha osato toccarti?”  Remus sembrava fuori di se
 e più che parlare alle due donne parlava a se stesso,
“E' tra le creature più ripugnanti della terra e pensa se...se lui...avesse osato...”
le parole di Remus si spensero in un sussurro che Kate non udì, così chiese: “Osato cosa?”
Dora che aveva capito dove voleva andare a parare Remus, si passo una mano al volto come per scacciare dei brutti pensieri,
ma visto che nessuno dei coniugi Lupin rispondeva  Caterina insistette,
“Ohi! Osato cosa, mi volete spiegare?”
“Osato...Kate devi sapere che Greyback è un lupo mannaro
e si diverte a trasformare le persone in esseri come lui, come noi!” disse indicando se stesso,
“Remus smettila tu non sei neanche lontanamente paragonabile a quella feccia di Greyback!”
il tono di Dora era dolce ma severo,
“Aspettate, mi state dicendo che Greyback avrebbe potuto trasformarmi in licantropo?”
la voce di Kate era piena di orrore, poi si ricordò che insieme a lei e sua sorella c'era anche un lupo mannaro nella stanza
e prontamente aggiunse:“Oh scusa Remus, io non volevo certo...”
“Non dire niente anch'io avrei avuto la tua stessa reazione” e le fece un sorriso affettuoso.

“Ritornando a noi, quindi probabilmente dopo la sconfitta di Voldemort,
 Greyback avrà sicuramente detto agli altri mangiamorte della pozione”
 Tonks stava cercando di inquadrare bene la situazione per capire quanto i mangiamorte sapessero di Kate,
“E sanno anche che la pozione ce l'ha una ragazza con delle rune sulla spalla..” il tono di Caterina era sconsolato,
ma Remus le mise una mano sulla spalla per infonderle coraggio
“Non ti preoccupare Kate, ci siamo noi con te e inoltre nessuno ha visto le tue rune, no!?”
“No, a parte...forse un uomo a Hogsmead, quando mi ha urtato, ha fissato per un attimo le rune, poi è sparito nella folla”
“Che vuol dire ha fissato?” la voce di Tonks era leggermente ansiosa
“Beh, quando mi ha urtato e si è girato ha puntato gli occhi sulle rune, in un modo quasi raccapricciante”
Kate si diede della stupida per non averci pensato prima, ma il discorso finì lì perchè sentirono Harry e Ted rientrare.


7 Giorni Dopo

Era una settimana che Kate, Remus e Lupin avevano smesso di pensare alla pozione e alle rune, presi dal lavoro e dallo studio.
 Poi quella mattina, Tonks entrò in camera di Kate particolarmente felice,
“Sei ancora a letto pigrona! Oggi andiamo tutti a Diagon Alley!”
“Davvero?!” Kate con la voce ancora impastata nel sonno si tirò subito a sedere
“Esatto quindi sbrigati”
Dopo nemmeno 10 minuti erano tutti pronti per partire, Remus con in braccio Teddy, dai capelli verdi, si smaterializzò per primo, 
Kate, vestita con un vestito bianco estivo, aveva i capelli blu elettrico e si smaterializzo
 (con una materializzazione congiunta) insieme a Dora.
Appena arrivati, Kate represse un conato di vomito,
ma appena vide la bellissima via che aveva davanti tutti i pensieri svanirono, era tutto molto colorato e allegro,
forse un po' troppo caotico, ma non ci badò più di tanto.
Dopo un'ora Kate prese Teddy dalle braccia di Remus e per farlo smettere di piangere cominciò a coccolarlo,
alla fine con sua somma felicità si addormentò, ma mentre passava il piccolo a Dora,
una delle manine di lui si strinse attorno alla spalla di Kate e senza farlo apposta, scoprì le rune che brillarono al sole,
subito Caterina tirò su la manica e si guardò intorno circospetta,
 ma sembrava che nessuno avesse notato il suo strano “tatuaggio”;
purtroppo, pochi passi più in là, un uomo si smaterializzò con un ghigno soddisfatto sul volto.

ANGOLO AUTRICE:
lo so che è molto corto ma penso di riaggiornare entro domani!!
Grazie a chi segue la storia e chi l'ha messa nelle preferite o seguite.

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Capitolo 12
*** 11-TUTTO TROPPO IN FRETTA ***


TUTTO TROPPO IN FRETTA

La giornata a Diagon Alley della famiglia Lupin procedeva in modo perfetto,
fino a che, arrivati davanti al Ghirigoro, un boato ruppe il vociare della gente,
subito seguì un altro scoppio e la gente in preda al panico iniziò a scappare di qua e di là come impazzita.
Dora afferrò la mano di Remus per evitare di perdersi e con l'altra si stringeva Teddy al petto.
Pian piano che il fumo si diradava, Tonks potè scorgere tra i detriti di un palazzo,
cinque persone incappucciate, tutte con una maschera argentea sul volto, in poche parole, MANGIAMORTE.
Kate afferrò la mano di Remus prima che la folla la trascinasse via, aveva paura,
ma prese coraggio e con la bacchetta sguainata cominciò a difendersi,
accanto a lei sentì Remus ordinare a Dora di andarsene e portare Caterina e Teddy in salvo,
ma Kate non si sarebbe arresa, voleva combattere a tutti i costi.
Dopo che Tonks si fu smaterializzata, non prima di aver pregato Kate di andare via, senza però riuscirci,
Remus cominciò a duellare con un mangiamorte e prima che Kate potesse dargli una mano anche lei si ritrovò a combattere.
Era passata mezz'ora e tre dei cinque mangiamorte erano stati uccisi,
anche grazie all'aiuto dell'Ordine della Fenice e degli Auror, la situazione si era calmata,
Kate aiutò Remus ed Hermione a spostare i feriti al Paiolo magico,
ma proprio mentre stava aiutando, insieme a Lupin, una strega rimasta ferita,
vide un mangiamorte smaterializzarsi a pochi passi da lei, non ci penso due volte
e prima che l'uomo potesse finire di pronunciare l'incantesimo si mise tra lui e Remus.
Intanto Lupin che non si era accorto della presenza del mangiamorte,
non fece nemmeno in tempo a prendere la bacchetta dalla tasca che Caterina gli si mise davanti.



Poi fu tutto velocissmo, il mangiamorte scappò via e quando Remus si girò,
quello che vide gli fece gelare il sangue nelle vene, davanti a lui Kate era in piedi scossa da brividi,
Subito gli si fece vicino e vide una macchia rossa all'altezza del petto allargarsi sul vestito bianco di lei,
poi svenne tra le sue braccia.
Remus era paralizzato dalla paura, ma si fece coraggio e presa Caterina in braccio si smaterializzò al San Mungo.
Dopo neanche tre minuti due medimaghi gli presero Kate dalle braccia dicendogli di non preoccuparsi,
ma Remus non capiva più nulla, così dopo aver mandato un patronus a Dora si sedette su una delle sedie in sala d'attesa,
senza preoccuparsi del fatto che aveva le mani e la maglietta ancora sporchi del sangue di Kate.
 
Dora aveva appena lasciato Ted da Andromeda e stava per tornare a Diagon Alley quando il patrono di Remus le venne incontro
e disse: “Siamo al San Mungo, Kate è stata ferita, vieni subito”
Il cuore di Ninfadora perse un battito e senza aspettare un secondo di più si smaterializzò all'ospedale.
Arrivata alla reception, chiese informazioni e le dissero che Kate era ricoverata nel reparto “Lesioni da incantesimo”,
ma al momento non poteva vederla poiché la stavano operando d'urgenza.
A quelle parole a Dora parve che il mondo le crollasse addosso, si era promessa che avrebbe sempre protetto sua sorella,
ma nel momento del bisogno lei non c'era stata.
Tonks salì fino al quarto piano e solo arrivata davanti al reparto di Kate si accorse di star piangendo,
poi lo vide, Remus, il suo Remus, seduto su una delle tante sedie nella sala d'attesa,
gli corse incontro, aveva bisogno di lui, ora più che mai.
Ma quando gli arrivò accanto vide che anche lui aveva gli occhi arrossati, la cosa la scosse profondamente,
non aveva mai visto Remus piangere, neanche quando lei gli medicava le ferite dopo una notte di luna piena,
vederlo in quello stato, con i vestiti lacerati e sporchi di sangue,
con gli occhi pieni di lacrime, fece stringere il cuore a Dora.
Appena Remus tirò su lo sguardo incontrò i suoi occhi,
di un blu notte così intenso da annegarci dentro e senza dire una parola l'abbracciò.



ANGOLO AUTRICE: Ciao a tutti, beh che dire un capitolo non indifferente, Kate è rimasta ferita e Remus...povero Remus si sentirà in colpa!!

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Capitolo 13
*** 12-PERCHE' LEI E NON IO ***


PERCHE' LEI E NON IO


Dora si svegliò tutta indolenzita e solo in quel momento si accorse che non era nel suo letto,
bensì era distesa sulle sedie dell'ospedale, con la testa appoggiata sulle gambe di Remus.
Per un attimo si chiese cosa ci facesse li, poi i ricordi riaffiorarono e con essi anche il dolore, 
non poteva far niente per sua sorella e questo la faceva sentire ancora più in colpa.
Remus notò che Dora si era svegliata e cominciò a passargli una mano tra i capelli scuri per calmarla, 
fino a quando un medimago gli venne incontro.
Non fece in tempo neanche ad aprire bocca che Dora spaventatissima chiese:”Come sta?”
“Le sue condizioni sono stabili, ma è un miracolo che sia viva, un incantesimo del genere avrebbe dovuto ucciderla all'istante,
anche per questo abbiamo dovuto usare incantesimi molto potenti per arginare la ferita e questo a portato....”
“A portato..a cosa? Su avanti parli” Tonks non ce la faceva davvero più ad aspettare
“Signora Lupin, sua sorella è in coma”
“No, no, no!” la voce di Dora si amplificò per tutto il corridoio e subito si voltò verso Remus aggrappandosi alla sua maglietta 
come se lui potesse essere la sua “ancora” in quel momento.
Dopo essersi ripresa un po' dallo shock iniziale Tonks decise di scrivere immediatamente una lettera ad Andromeda, 
dopo pochi minuti la signora Black in Tonks si dirigeva a passo svelto verso di loro, con il piccolo Teddy in braccio. 

Era oramai notte fonda al San Mungo, ma vi erano tre figure ancora sveglie che non facevano altro che camminare su e giù nervosamente per il corridoio, 
l'unico che si era addormentato era Teddy, che dormiva placidamente tra le braccia del papà.
Dopo una notte insonne e piena di pianti, finalmente Andromeda, Tonks e Remus avrebbero potuto vedere Kate.
La prima ad entrare nella stanza fu Andromeda che si fiondo al capezzale della figlia,
subito dietro di lei, Remus con in braccio Teddy, entrò nella stanza seguito dalla moglie,
la prima cosa che colpì Dora quando vide sua sorella, furono i capelli,
bianchi, di un bianco candido quasi irreale, inoltre i lineamenti del viso non erano modificati,
ma erano i suoi: il naso, di solito un po' all'insù, aveva una minuscola gobbetta al centro e sulla guancia sinistra vi era un piccolo neo che normalmente non aveva,  
l'unica cosa che stonava in quel bianco erano le rune, di color rosso sangue che spiccavano sulla pelle candida di Kate.
Dora si era quasi scordata il vero aspetto di sua sorella, e senza neanche pensarci trasformo anche il suo, 
ora invece dei capelli grigi corti, aveva dei lunghi capelli neri, molto simili a quelli di Andromeda e gli occhi erano grandi e marroni,
Remus si fermò a guardarla e non potè negare che Dora era molto carina anche con i capelli neri, 
inoltre così la somiglianza con la madre e la sorella era molta di più.

Ciò non toglieva però che Kate era in coma e da quanto detto dai medimaghi le sue condizioni erano molto critiche.
Quando i coniugi Lupin uscirono dalla camera, quasi due ore dopo, 
videro ad attenderli tutto l'Ordine della Fenice con i Weasley al completo, ognuno di loro insistette per entrare e salutare personalmente Kate, 
Tonks fu commossa da quel gesto e ringrazziò uno ad uno tutti i presenti e questi le promisero che sarebbero tornati presto a trovare sua sorella.

Dopo pranzo, però,  un tarlo fastidioso comiciò ad infiltrarsi nella mente di Remus;
pensava che in fondo era colpa sua,
quell'incantesimo era destinanato a lui, perchè era stato così poco attento? 
Era sicuro che fosse tutta colpa sua, se Kate era in coma e questo non se lo sarebbe mai perdonato.
Dora sapeva perfettamente che suo marito si sentiva in colpa, 
ma ogni volta che provava a parlargli lui liquidava la conversazione dicendo che doveva fare una cosa urgente.
Era già passato un giorno e Remus si sentiva tremendamente colpevole.
Insieme avevano deciso di fare a turno per stare sempre con Kate e per quel pomeriggio ci sarebbe stato lui,
mentre Ninfadora e Andromeda avrebbero riposato.
Remus stava leggendo un libro, particolarmente interessante, quando sentì due voci provenire da fuori la porta, erano del medimago e del suo assistente:
“Come può essere?”
“Non ne ho la minima idea, quell'incantesimo, preso in pieno petto avrebbe dovuto uccidere la ragazza nel giro di pochi minuti, invece è sopravvissuta”
“Ma, davvero, è Impossibile, inoltre la ragazza ha solo 15 anni e una corporatura non troppo robusta”
“Credo che sia davvero un miracolo se è viva”
poi Remus non udì più niente poiché i due medimaghi si erano allontanati, si girò di scatto verso Kate e si cominciò a chiedere come avesse fatto a sopravvivere,
ai suoi occhi non era altro che una ragazza indifesa;
 i suoi pensieri furono interrotti da Dora che entrò nella stanza, aveva lo sguardo triste e spento e i capelli erano tornati grigio topo, con qualche striatura bianca,
“Ehi Rem tutto ok? Sembra che tu abbia visto un dissennatore ubriaco” 
l'intento era quello di farlo sorridere, ma il modo in cui l'aveva detto sembrava più che altro da funerale
“Si, non ti preoccupare Dora, stavo solamente pensando a una cosa”
“Cosa?” Ninfadora si chiese cosa mai potesse essere se assorbiva in quel modo i pensieri del marito
“Vedi, prima sono passati due medimaghi e dicevano che il fatto che Kate sia ancora viva è un miracolo”
il volto di Dora si contrasse in un espressione addolorata e Remus si morse la lingua per quello che aveva detto!
“Già, hai ragione Remus, con un incantesimo del genere avrebbe avuto si e no altri 5 minuti di vita, 
invece è riuscita a resistere fino a che i medimaghi non l'hanno operata...è un miracolo, ma mi sento così in colpa, se lei fosse m-mo....”
rimasero un attimo in silenzio e calde lacrime solcarono il viso distrutto di Tonks, allora Remus disse:
“Senti Dora, non volevo dirtelo ma, è colpa mia, è solo colpa mia se Caterina è in questa situazione, quel mangiamorte voleva colpire ME non LEI, 
è ingiusto che lei si sia sovrapposta per salvarmi, 
la sua vita vale molto di più della vita di un Lupo Mannaro!”

“SMETTILA!” Dora lo fissava con gli occhi pieni di lacrime
 “Non è vero, la tua vita vale quanto la sua e non è colpa tua se lei sta così, è stata avventata,
 ma se io fossi stata li, con voi avrei fatto la stessa identica cosa, non devi pensare che sia colpa tua!
 Ci siamo capiti, l'ultima cosa che vorrebbe Kate e che tu ti sentissi in colpa!
E poi se fosse toccato a te, io....io non so cosa avrei fatto...”
e senza aggiungere altro si lasciò cadere sulla sedia accanto al letto di Kate e cominciò a singhiozzare,
senza dire nulla, Remus uscì dalla stanza, aveva bisogno di pensare, di riflettere, così decise di andare a fare una visita a Godric's Hollow.

Era appena arrivato nel piccolo villaggio e senza esitare si incamminò verso il sentiero che portava al cimitero,
si fermò solo quando arrivò davanti a due splendide tombe bianche, 
poi con voce esitante cominciò a parlare:
“Ehi James, Lily, mi dispiace che ultimamente non sono più venuto a trovarvi, ma sapete avere una famiglia è una cosa nuova per me, comunque sono qui, 
perchè sono sicuro che sappiate, che la sorella di Dora, Kate, è in coma.
Io mi sento terribilmente in colpa, lo so James tu dicevi sempre che io mi sentivo sempre in colpa di tutto,  ma, stavolta è diverso, 
Lei stava per morire, per salvare ME! 
Non mi ero mai accorto che Kate mi volesse tanto bene, era sempre gentile, sorridente, inoltre passavamo ore a chiacchierare di letteratura babbana...” 
ma il sorriso sulla faccia di Remus si spense quasi subito 
“Sto già parlando di lei al passato come se fosse...se fosse mor...” le ultime parole furono soffocate dalle sue lacrime,
davanti a lui le tombe dei suoi migliori amici rimanevano mute, fredde e Remus si diede dello stupido per essersi messo a parlare con delle pietre
poi una voce lo destò dai suoi pensieri: “Non sei sciocco se parli con Loro, 
io lo faccio di continuo e sono sicuro che loro ascoltino”
“Harry, che ci fai qui?” il viso di Remus si aprì in un caldo sorriso e così anche quello del Prescelto
“Secondo te?! Comunque mi dispiace, ma ho ascoltato e secondo me non è colpa tua, 
Kate sapeva quello che stava facendo e secondo me ti vuole davvero moltissimo bene, 
che ne dici di andare a casa mia per prenderci un tè?”
“Casa Tua?”  chiese Remus perplesso
“Oh già che sciocco, ho comprato una casa qui a Godric's Hollow e oramai è praticamente pronta, vieni andiamo!?”
“Certo”

Dopo pochi minuti Harry fece accomodare Remus su un divano color porpora, la casa era arredata con molto gusto ed era molto accogliente sebbene molto silenziosa.
I due parlarono del più e del meno fino a che Harry fece cadere di nuovo l'argomento su Kate
“Cosa pensi di fare con Kate se si sveglierà?”
“Lei SI sveglierà, ne sono certo. Comunque non riuscirò neanche a guardarla in faccia e probabilmente lei ne sarà ben felice!”
“Sai che non è vero! Lei ti vuole bene ed è ora che tu vada da Dora, sarà preoccupata, a proposito se vuoi posso tenerlo io qualche volta Teddy!” 
Harry poggiò una mano sulla spalla di Remus
“Hai ragione, grazie di tutto Harry, a volte dimentico quanto tu sia cresciuto”
“Questa guerra mi ha insegnato non poche cose, A presto Remus.”
si abbracciarono e il licantropo si smaterializzò al San Mungo.
  

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Capitolo 14
*** 13-NOVITA' ***


NOVITA'

Quando Remus entrò in camera di  Kate si aspettò di trovare Dora al suo capezzale, 
ma lei non c'era, al suo posto c'era Andromeda che gli regalò un sorriso forzato, 
non doveva essere facile per lei, aveva ritrovato sua figlia si e no da un mese e stava per perderla.
Non voleva dare fastidio a Andromeda, cosi fece una carezza a Kate e si smaterializzò a casa sua, 
appena arrivato pensò che, visto il silenzio, Dora e Ted non potevano di certo essere li, poi, 
però, sentì Teddy piangere e con gioia salì le scale due a due, 
ma quando entrò nella sua camera non vide ne Tonks ne il bambino, cosi provò nella camera matrimoniale e finalmente li trovò, 
Dora teneva un Ted piangente e dagli sgargianti capelli arancioni in braccio e cercava di cullarlo, Remus avanzò un poco, 
ma Dora non si mosse di un millimetro, così senza far rumore gli si accostò 
e con dolcezza le prese il bimbo dalle braccia, che sentendo l'odore del papà si calmò all'istante.
Dora non fece nulla, si sdraiò sul letto e si girò dall'altra parte senza considerare suo marito.
“Amore...senti mi dispiace per quello che è successo in ospedale...”
“Non voglio le tue finte scuse tanto so che non ti dispiace veramente, perchè tu quelle cose le pensi ancora, giusto?”
“Si, si le penso ancora quelle cose, la mia vita vale molto di meno di quella di Kate o della tua è la verità!”
“Smettila, perchè vuoi farmi del male, perchè? Ti prego finiamola di parlare di questo argomento e dimmi dove sei stato!”
“Beh....sono andato a Godric's Hollow, avevo bisogno di passare del tempo con James e Lily, poi lì ho incontrato anche Harry e sono andato a casa sua sai...”
Silenzio.
“Perchè non me lo hai detto, ero preoccupata per te, pensavo che fossi a....da qualche parte a.....”
la voce di Dora si incrinò e Remus capì cosa intendeva e con orrore rispose:
“NO, Dora non puoi pensarlo veramente, sebbene ho i sensi di colpa che mi spingono a farlo...io non mi ucciderei MAI,
 come puoi anche lontanamente pensarlo, amo troppo te e Ted per farvi una cosa del genere”
“Tu avevi detto che ti sentivi in colpa che avresti preferito essere colpito tu al posto di Kate...
io ero troppo scossa per rendermi conto dell'assurdità della cosa e...”
La baciò. Senza darle il tempo di finire di parlare, la baciò.
“Ti amo”
“Anch'io”
Rimasero in silenzio, abbracciati, tra loro il piccolo Ted si era riaddormentato felice, 
poi Dora dovette interrompere quel momento:
“Senti ho scoperto una cosa molto importante forse so perchè mia sorella non è morta!”
“Che vuoi dire?”
“La formula, le rune, è tutto collegato, non so dirti come ma so che è cosi. Guarda anche qui!”
e con la mano aprì il libro che Remus aveva preso in biblioteca, 
“Se leggi bene vi è una parte in cui dice che le rune possono essere una fonte di magia a sè..”
“Non ti seguo” disse Remus perplesso
“Io penso che: Kate un giorno abbia assunto la pozione di zio Ralph e che questa non sia svanita con il tempo, 
ma che le rune l'abbiano diciamo tenuta in vita, 
l'effetto della pozione poi ha fatto in modo che l'incantesimo ricevuto da Caterina non l'abbia uccisa dopo cinque minuti, 
ma l'abbia solo ferita”
“E' un ragionamento...pazzo, ma sensato”disse Remus con un sonoro sbadiglio e
il discorso finì lì perchè entrambi erano molto stanchi e si addormentarono quasi subito.

La mattina dopo entrambi si svegliarono molto presto e con il piccolo Teddy si recarono al San Mungo, non parlarono per niente, 
Tonks era ancora parecchio scossa dai pensieri del giorno prima e Remus decise di lasciarla riflettere.
Quando entrarono nella stanza di Kate, però, quello che videro li spaventò parecchio, 
la camera di Kate era completamente messa a soqquadro.
Dora si avvicinò al letto della sorella e appena sentì il suo respiro regolare si tranquilizzò un po', 
poi udì un rumore e vide Andromeda entrare nella stanza
“Per Morgana, Ninfadora cos'è successo?” disse appena guardò lo stato in cui versava la stanza di sua figlia
“Mamma, non chiamarmi Ninfadora, comunque non ne ho idea, ma chiamo immediatamente Harry e...”
“Harry? cosa centra Harry?” chiese Andromeda
“E' il capo Auror, anche se da poco e mi sembra l'idea migliore per ora”
“Vado io” disse Remus e, dando a Dora Teddy, si smaterializzò.
Dopo un quarto d'ora Remus e Harry insieme a due altri Auror entrarono nella stanza e fecero alcuni incantesimi, 
non ci misero molto, ma a Dora sembrò un eternità, quando uscirono Andromeda saltò su dalla sedia della sala d'attesa
“Allora?”

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Capitolo 15
*** 14-HOGWARTS ***


HOGWARTS



Harry cominciò a parlare “Un mangiamorte è riuscito ad entrare nella stanza, probabilmente cercava qualcosa,
ma non ho idea di cosa volesse da Kate”
Remus e Tonks si scambiarono un occhiata preoccupata, loro sapevano cosa cercava quel mangiamorte e il fatto che era arrivato così vicino ad Kate li rendeva irrequieti.
Quando Harry e gli Auror furono andati via, Ninfadora propose a Andromeda di tornare a casa e di non preoccuparsi, sarebbero rimasti loro con Kate.


Dopo un'ora Remus rientrò nella stanza per parlare con Dora e la trovò accanto alla finestra,

mentre cullava dolcemente Teddy.
“Dora?!”
“Oh, scusa Rem, ero sovrappensiero, cosa c'è?”
“Come stai?” c'era un nota di incertezza nella voce di Remus, come se non sapeva bene cosa dire,
“Oh, non lo so, è tutto così confuso io...io ho paura. Remus ho paura!”
Tonks si rifugiò tra le braccia di Remus per trovare un po’ di conforto,
“Lo so, anch'io ho paura Dora, ma dobbiamo essere forti, per Ted e per Kate”
“Già, ma se non si sveglierà, hai sentito i medimaghi ci sono pochissime possibilità che si svegli dal coma”
“Si sveglierà te lo prometto, io mantengo sempre le mie promesse”
Dora sorrise tra le lacrime,
“Anche lei aveva detto così, 'non ci lasceremo più, te lo prometto', ed ora? A cosa servono tutte queste promesse?”
pronunciò le ultime parole alzando la voce.
“La smetti di fare la pessimista, in fondo ero io quello che vedeva solo il lato peggiore delle cose no?!”
“Già, chi era il troppo vecchio, troppo povero e troppo pericoloso?

Eri davvero cocciuto qualche anno fa!” e un piccolo sorriso si fece largo sulla viso provato di Dora,
“Per fortuna che ho incontrato uno splendido uragano rosa a risollevarmi il morale!”
“Come sei romantico mio pulcioso lupacchiotto”
“Anche tu mia piccolo zucchero filato”
“Remus, mi hai appena fatto venire il diabete con tutte queste sdolcinatezze”
“Sei sempre la solita” disse Remus mettendo su un piccolo broncio
“Baciami scemo”  e i due finirono quella piccola chiacchierata con un bellissimo e interminabile bacio.

All'incirca due giorni dopo, mentre Remus stava facendo colazione a casa un gufo picchiettò al vetro della finestra,
quando andò ad aprire notò che aveva una piccola pergamena legata alla zampa,
senza esitare la prese e lesse cosa c'era scritto, era da parte di Minerva McGranitt, la nuova preside di Hogwarts.


“Dora!” Remus entrò in camera di Teddy con una tale furia che fece saltare Dora dallo spavento
“Remus! Ti pare il caso di entrare in questo modo?”
“Scusami per averti spaventata, ma ho appena ricevuto una lettera dalla McGranitt in cui ci invita a trasferirci ad Hogwarts, finchè le acque non si saranno calmate” disse Lupin tutto d’un fiato.


“H-Hogwarts, intendi il grosso castello, dove ho passato sei lunghi anni della mia adolescenza!?”disse Dora sarcasticamente.
“Esattamente, ed è anche tra i luoghi più sicuri di Inghilterra!”
Dora si sedette su uno sgabello e si passò stancamente una mano tra i capelli scuri,
“E Kate?” lo sguardo era assente fisso contro il muro
“Kate starà nell'infermieria di Hogwarts, Minerva ha parlato con il San Mungo, non ci sono problemi”
“Io non so che dire...da una parte sarei felice di sentirmi al sicuro,
ma mi ricorda terribilmente la guerra il fatto di dover star nascosti” il tono di voce di Dora era basso e sconfortato,
“Lo so, ma ci sono io Amore. Finchè saremo tutti e tre insieme non ci accadrà nulla.”
“Ok ci sto! Puoi dire alla McGranitt che saremo da lei dopodomani” detto questo Remus le sorrise.

2 GIORNI DOPO

“Dora hai preso tutto?”
“Si, Remus ho preso tutto, è la settordicesima volta che te lo dico!”
“Dora, sai vero che non esiste il numero settordicesimo!?”
“Mi prendi per scema??”

Era la prima volta da due giorni che Dora sorrideva e Remus pensò che era davvero cambiata,
prima era molto più gioiosa, rideva sempre e teneva i capelli rosa cicca,
ora aveva lo sguardo cupo e parlava lo stretto indispensabile, solo con Teddy riusciva a sorridere e questo lo faceva lievemente sentire inutile.
Quando finirono di preparare le valige si smaterializzarono davanti ai cancelli di Hogwarts,
Kate era già stata portata lì da alcuni medimaghi esperti. Immediatamente i cancelli si aprirono e
Dora si rese conto solo allora che quella sarebbe stata la loro casa per un bel po' di tempo.
“Per Tosca, Remus ma tra cinque giorni c'è la luna piena? Come farai?”
“Non ti preoccupare Dora, starò nella Stramberga Strillante come hai tempi della scuola!”
ma il licantropo non aveva alcuna voglia di toccare quell'argomento così decise di non aggiungere altro e Dora lo capì.
Quando arrivarono all'ufficio della McGranitt Remus bussò due volte e la voce di Minerva li invitò ad entrare.
Entrati nello studio  notarono che era tutto come quando c'era Silente, purtroppo Teddy,
che era in braccio a Dora cominciò ad agitarsi e Remus lo prese tentò di calmarlo.
“Accomodatevi!” la preside indicò le due sedie davanti alla scrivania
“Grazie mille Minerva” rispose Remus in tono cortese,
“Allora, già sapete perchè siete qua, voglio solo aggiungere che ho fatto allestire la vostra stanza accanto all'infermeria,
in modo che possiate andare a trovare Katherine quando volete!”
“Mi scusi Preside, ma non è Katherine, bensì Caterina!”
il tono di Dora non era sgarbato, ma leggermente piccato,
“Oh scusatemi...ma è un nome italiano?!..molto bello davvero, ora, bando alle ciance,
voglio sapere per filo e per segno cosa vogliono i mangiamorte da Caterina”,
Remus e Dora si alternarono nella narrazione e Lupin finì con la descrizione dell'attacco a Diagon Alley.
Quando ebbero finito si congedarono dalla McGranitt e si diressero nella loro camera,
era una stanza molto grande, le pareti erano color celeste e il letto era di un blu molto scuro,

accanto al letto matrimoniale, vi era anche un lettino per Teddy.

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Capitolo 16
*** 15-IL SOGNO ***


IL SOGNO

Dora era in una stanza buia, poi un luce si accese e andò ad illuminare il corpo inerme di Caterina,
“Kate!” subito Dora le fu accanto “Kate, ti prego rispondimi”
“Crucio”, un voce proveniente dall'oscurità pronunciò l'incantesimo e subito sua sorella iniziò a contorcersi,
Dora aveva paura e per quanto si guardasse intorno non c'era nessuno.
“Smettila, ti prego smettila” Dora era impotente e la sua vista era annebbiata dalle lacrime che scendevano copiosamente, gridò:
“LASCIALA ANDARE!”.
Ma intanto un altra voce cominciò a gridare come in preda di atroci dolori, “Dora! Dora ti prego aiutami!”
Era Remus e il tono era disperato, Ninfadora non sapeva proprio cosa fare, era bloccata.
Da una parte non voleva lasciare Kate,
ma doveva correre in aiuto di Remus.
Così prese una decisione, estrasse la bacchetta e cercando di ignorare la voce supplichevole di suo marito si chinò su Kate per cercare di aiutarla.
Aveva scelto.
Aveva scelto Kate.
Aveva scelto Kate e non Remus.
Era un mostro!?
No, non era un mostro! Aveva fatto solo ciò che era giusto.
Ma allora perchè una vocina dentro di lei continuava a dirle che aveva lasciato al suo destino la persona che amava!?

Dora si svegliò di soprassalto, cercò di capire dove si trovava, poi sentì il respiro pesante di Remus al suo fianco e capì di essere al sicuro,
“Era solo un sogno!” Dora cercava di crederci,
ma più ci provava più le immagini di Kate che si contorceva dal dolore le tornavano alla mente.
“Mmm..'Ora tutto a 'osto” Remus ancora un po' insonnolito si girò verso la moglie
e appena la vide piangere e tremare si fece subito più attento.
“Cos'è successo? Stai bene?”
Dora fece segno di si con la testa
“Un incubo?” chiese Remus
“Già” rispose piano lei,
Remus si mise a sedere e con le braccia le cinse i fianchi, si addormentarono abbracciati,
anche se Dora durante la  notte si svegliò più e più volte.

La mattina dopo si alzarono, si vestirono e preparato anche Teddy scesero a colazione,
Dora evitò di parlare del sogno e Remus evitò di chiedergli spiegazioni.
Appena entrati in sala grande notarono solo il tavolo dei professori,
dei quattro tavoli delle case non vi era traccia, la McGranitt era già seduta al tavolo insieme ad Hagrid,
la professoressa Sprite e il professor Lumacorno.
“Buon giorno, dormito bene?” la McGranitt sembrava essere particolarmente di buon umore quella mattina,
“Benissimo!” esordì Dora cercando di essere più convincente possibile, anche se con quelle occhiaie non avrebbe convinto nessuno.
Durante la colazione vi era il più completo silenzio,interrotto qualche volta da Hagrid e da Remus.
Finita la breve colazione i tre tornarono in camera
e Dora propose a Remus di andare a fare una passeggiata in giardino, lui acconsenti molto volentieri.
Il giardino di Hogwarts era bello come non mai in quella mattinata estiva,
Teddy insisteva tanto per essere messo a terra, ma non sapendo ancora camminare più che altro ruzzolava,
Remus si stava diverttendo moltissimo
e dopo un po' anche Dora lasciò perdere i brutti pensieri
si dedicò completamente a i suoi due uomini.  
Verso l'ora di pranzo rientrarono al castello e Dora insistette per passare in infermeria da Kate.
Erano due giorni che non vedeva la sorella e quell'incubo le aveva messo una strana agitazione,
quando entrarono nell'infermeria Remus ebbe un tuffo al cuore,
non entrava li da le sue ultime lune piene ad Hogwarts e vederla gli fece uno strano effetto.
Kate era in un letto sulla sinistra, non era cambiata di una virgola,
i capelli bianchi sparsi sul cuscino e gli occhi chiusi la facevano rassomigliare ad una statua.
Dora si avvicinò e con la mano le accarezzò una guancia,
fu in quel preciso istante che una delle ciocche di Kate divenne rosa,
ma appena il contatto con la mano di Dora finì i capelli tornarono del solito bianco candido,
Ninfadora era incredula, così si girò verso Remus, ma anche lui era riamasto basito.
Uscirono di fretta e furia dall'infermieria e si recarono nello studio di Madama Chips,
la quale si recò subito al capezzale di Kate e fece subito dei controlli per vedere se era cambiato qualcosa nel coma.
“Allora? Come sta?” Dora era impaziente sperava vivamente che sua sorella si risvegliasse.
“La situazione è normale, ma pare ci sia stato un lieve cambiamento,
infatti nel momento che la mano di Ninfadora a toccato Kate, c'è stato come un riconoscimento di quel contatto da parte della ragazza”
“Quindi ci sono possibilità che si risvegli?” chiese Remus speranzoso,
“E' ancora presto per dirlo, ma credo di si” e detto questo si avviò verso lo studio del preside per avvertirla.


Rimasti soli i due coniugi non riuscivano a staccare gli occhi di dosso a Kate.
“Mi ha riconosciuto”disse Dora in un sussurro
“Si. Si ti ha riconosciuto, Dora!” Remus aveva un sorriso che andava da un orecchio all'altro,
da quando Kate era stata ricoverata si era sempre sentito tremendamente in colpa
e ora che c'era la possibilità di un risveglio aveva il cuore più leggero.







Angolo autrice: Mi dispiace per aver aggiornato così tardi!!
Spero di riaggiornare verso il 9!!

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Capitolo 17
*** 16-ATTACCHI ***



ATTACCHI

I coniugi Lupin erano in giro per il castello, Tonks si annoiava terribilmente, 
così Remus le aveva proposto una passeggiata per i corridoi  di Hogwarts.
“Uffa Rem, non potremmo fare qualcosa di più divertente?”
“Dora! Sei peggio di una bambina, per fortuna che Teddy sta con Harry se no sarebbe la fine” 
disse il bel licantropo con un mezzo sorriso,
“Antipatico, comunque più che annoiata sono agitata...” rispose Tonks
“E' per Kate, vero!? Anch'io voglio che si risvegli ma..”
“Ma...” chiese Ninfadora,
“Ho paura che ci stiamo illudendo Dora, in fondo Madama Chips non ha detto nulla di certo.”
“Sembre ottimista Tu!” e dicendo così Dora accellerò il passo un po' arrabbiata
“Ferma Dora dove pensi di andare?”
“In infermeria, ma tu non mi seguire...”
“Non puoi dirmi questo solo perchè ho detto cio' che penso, Dora, Dora!?”
Ma era tutto inutile oramai Tonks aveva svoltato e Remus si era ritrovato da solo in mezzo al corridoio.

Non sapendo che fare Lupin si diresse in biblioteca per rilassarsi, 
ma appena entrò trovò una ragazza china su un grande libro.
Remus si avvicinò 
“Hermione che ci fai qui?”
“Professor Lupin sono contenta di vederla, 
ero qui per consultare dei volumi per Magisprudenza, sa voglio iscrivermi ai corsi il prossimo anno”
“Davvero!? Sono molto orgoglioso di te, comunque dovresti chiamarmi Remus, sono anni che te lo ripeto”
“Oh si scusa. Ho saputo dei miglioramenti di Kate e ne sono felicissima, a proposito Dora come sta?”
 chiese Hermione con un sorriso
“Bene, decisamente meglio ora scusami, ma dovrei andare a pranzo, ti fermi con noi?”
“Oh Si, sarebbe magnifico, un minuto e scendo!”

Arrivati in sala grande Remus si mise accanto a una Tonks piuttosto turbata e 
Hermione si sedette accanto alla McGranitt.
Il pranzo stava andando nel migliore dei modi quando un gufo grigio planò proprio davanti a Hermione, 
alla zampa destra aveva legata una pergamena gialla. 
Hermione la prese e la slegò con un gesto fluido, poi il gufo se ne andò.
“Allora Herm, se ti interrompono durante il pranzo è una cosa seria”disse Hagrid interessato.
La ragazza lesse le poche righe velocemente, tutti nella sala avevano il fiato sospeso
“Allora?” chiese Dora agitata,
“Ehm ehm, c'è stato un attacco, cinque mangiamorte hanno attaccato la residenza di alcuni membri dell'ordine. E Dora... Remus...”
“Che cosa!?” la voce di Dora era molto ansiosa
“Hanno chiesto informazioni su di voi! Volevano sapere dove eravate! Ormai è ufficiale i mangiamorte vi danno la caccia”.
Il silenzio scese sulla sala in men che non si dica, 
tutti i presenti si guardavano intorno spaesati, solo la McGranitt decise di prendere l'iniziativa e disse: 
“Non vi preoccupate, aumenterò le protezioni di Hogwarts e prenderò subito provvedimenti!”
“No! Non se ne parla, manca poco più di un mese all'inizio della scuola, non vogliamo mettere in pericolo nessuno” esclamò Remus, subito sostenuto da Tonks
“Esattamente!”
“Ma cosa dite!? Non pensateci neanche per sogno, qui siete al sicuro, inoltre cosa pensate di fare con Kate?”
“Hermione ha ragione non andrete da nessuna parte voi due, è un ordine!” detto così Minerva si alzò e usci dalla sala.
Subito dopo anche Remus e Dora, dopo aver salutato gli altri, si ritirarono nelle proprie stanze.



Angolo Autrice: Mi dispiace tantissimo per il ritardo, mi piacerrebbe che più persone recensiscano, ma fa niente!
Il capitolo non è lunghissimo ma non avevo molte idee.
Vi prometto che appena posso metterò il prossimo!
RECENSITE!!!!

Un bacio e un grazie 
Cat_princesshp

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Capitolo 18
*** 17-IL RISVEGLIO ***


IL RISVEGLIO


Pioveva.
I vetri dell'infermieria erano pieni di goccioline.
Dora fissava il cielo nuvoloso, aveva voglia di piangere, il perchè non lo sapeva neanche lei.
Chiuse gli occhi e senti qualcuno avvicinarsi.

Remus era appena entrato in infermieria con il piccolo Teddy in braccio,

“Ciao Rem”
“Ciao Amore” disse Remus e chinandosi baciò Dora in fronte, stava per andare via quando Dora lo richiamò,
“Rem aspetta, senti mi dispiace, so che con la storia di Kate e tutto il resto ti ho trascurato e mi dispiace.
Tu mi sei stato sempre vicino, io ti ho urlato contro tante di quelle cose e tu hai continuato a starmi vicino”
“Dora posso farti una domanda?”
La ragazza presa in contropiede annui, anche se poco convinta,
“Il giorno del nostro matrimonio, abbiamo promesso di aiutarci in tutte le situazioni, no?
E io non mi sono dimenticato che sono un lupomannaro e tu mi hai accettato per quello che sono,
“Ti amo Remus!”
“Anch'io Dora”
Teddy, sentitosi messo da parte, decise di lanciare anche lui un piccolo urletto di gioia e i coniugi Lupin scoppiarono a ridere.
Ma appena la risata cessò, una voce che Dora e Remus aspettavano di udire da quasi un mese, parlò:
“Remus, Dora” era quasi un bisbiglio, ma basto per mandare in confusione Dora,
Kate la sua amata sorellina si era appena svegliata,
immediatamente una lacrima scese sulla guancia di Tonks,
ma non era un lacrima di tristezza come succedeva ultimamente,
era un lacrima di gioia.

In men che non si dica Remus e Dora furono al capezzale di Kate,che  aveva i  capelli leggermente ingrigiti, gli occhi, semiaperti, erano di color ambra e le guance stavano riprendendo colore.
Dora corse a chiamare Madama Chips mentre Remus si accostò a Kate con in braccio Ted,
“Rem..”
“Shh, non ti stancare, va tutto bene”
“Non lasciarmi” Kate non sembrava molto in se, cosi Remus le strinse forte la mano,
“Kate sta calma, va tutto bene non ti lascio!”
In quel momento entrarono Madama Chips e Dora, subito l'infermiera buttò fuori tutti, anche se Remus e Tonks insistetterò parecchi, ma lei non volle sentire scuse.
Passavano i minuti e Tonks si torceva le mani dall'agitazione,
Remus era apatico e guardava fisso davanti a se, l'unico che si guardava intorno spaesato era Ted
che non capiva bene la situazione.
Dopo 10 minuti Madama Chips uscì dall' infermieria e disse:
“Per ora la situazione della ragazza è stabile, non ha riportato ne gravi danni celebrari, ne fisici, solo una cosa vi chiedo..”
“Certo, qualsiasi cosa!” rispose Dora
“La ragazza è ancora sotto shock e l'ultimo ricordo che ha è di un incantesimo che stava per colpire il signor Lupin, quindi vi prego di non farle troppe pressioni e di aiutarla a ritrovare la fiducia con il vostro affetto, ora  potete anche entrare,io andrò ad avvertire la McGranitt.”
“Grazie Mille Madama Chips, Grazie infnite per tutto quello che ha fatto per Caterina” la ringraziò Tonks,
“Dovere mia cara” e detto questo si avviò dal preside.
Tonks strinse forte la mano di Remus e facendosi coraggio aprì la porta dell'infermieria,
Kate era lì, si era messa a sedere sul letto e aveva un sorriso stampato in faccia,
Tonks non resistette e correndole incontro, l'abbraciò di slancio.
Remus rimase un po' in disparte con Teddy per non rovinare il momento alle due sorelle,
ma quando si staccarono  Kate lo vide, ma Remus non si spostò di un millimetro.

Dora intanto prese dalle braccia di Remus Teddy e lo pose in grembo a Kate,
“Ehi piccolo, come stai? Sai che assomigli tantissimo alla tua mamma!”
il licantropo li guardava leggermente più indietro,
ma non poteva far a meno di notare che Kate aveva i capelli biondo scuro e gli occhi grigi come la prima volta che l'aveva vista.
“Ehi Rem” era Caterina che lo chiamava, non capiva il comportamento del cognato, era contento di vederla, ma non si era avvicinato,
così fu Kate a prendere l'iniziativa, mise i piedi fuori dal letto e con una piccola spinta si mise in piedi,
subito Dora insistette perchè si rimettesse a letto, ma Kate non l'ascoltò, fece due passi, ma era gia stremata, fu Remus a sorreggerla
“Cosa ti è saltato in mente? Non hai le forze per camminare!”
“Lo so ma tu ti eri incantato! Rem...sono contenta che tu sia vivo” detto questo l'abbracciò forte e Lupin rispose a quell'abraccio
“E' grazie a te se sono vivo, sei stata un’ incosciente a prenderti l'incantesimo al posto mio, ma ti sarò eternamente grato”
“Ti voglio bene Rem”
“Anch'io Kate, anch'io”
“Bene quando avete finito con le smancerie, una certa ragazza dovrebbe tornare a letto, è sveglia da neanche cinque minuti e già fa di testa sua” esclamò Dora.

Così Kate sorretta da Remus si sdraiò a letto,
Dora non poteva essere più felice, aveva tutta la famiglia riunita e questo è quello che contava di più.
“Buongiorno” Tonks e Remus si girarono all'unisono, dietro di loro vi era l'intera famiglia Weasley, con Harry, Hermione e la McGranitt.
Dopo che tutti ebbero salutato Caterina e l'avevano riempita di doni, finalmente era ora di cena e (quasi tutta) la famiglia Lupin scese in sala grande.

Quella sera in sala grande vi era un aria di festa, per l'occasione infatti gli elfi domestici avevano preparato un dolce buonissimo.
Finita la cena Tonks decise di portare Ted a letto per poi andare in infermieria,
ma dopo aver messo a nanna il piccolo si accorse che con Kate c'era già Andromeda, così decise di non disturbarle.
La notte per Dora fu molto movimentata, per l'ennesima volta fece quell'incubo,
ma stavolta c'era qualcosa di diverso, perchè Kate non era inerme sul pavimento prima di essere cruciata,
era in piedi con la bacchetta sguainata, ma la cosa che colpì Dora più di tutto era che Kate aveva i capelli e gli occhi uguali all’ultima volta che l’aveva vista.


Il seguente incubo agitava non poco Dora, per questo voleva raccontare tutto a Remus, ma doveva trovare il momento adatto.
La mattina dopo, Dora e Remus passarono a trovare Caterina, appena entrarono la trovarono che litigava con Madama Chips,
“Uffa, non posso starmene ancora una settimana a letto, ci sono stata per quasi un mese!”
“Signorina Tonks, la smetta immediatamente di fare i capricci”
“Kate che succede?” Dora si avvicinò la sorellla
“Oggi volevo andare a fare un giro, ma quella arpia me lo impedisce”
“Dai non ti preoccupare ci siamo noi a farti compagnia”
“Grazie, ma non penso possiate restare, tra poco devo fare la medicazione” imitando una smorfia di dolore
“Se vuoi rimango io ad assistere che ne dici?”
“Grazie sorellona” e di slanciò Kate abbracciò Dora.

Dopo la medicazione Dora andò a cercare Remus che come suo solito era in biblioteca,
ma non lo trovò da solo, infatti con lui c'erano anche Harry, Ron e Kingsley.
“Ehm ehm”
“Oh Dora, vieni pure stavamo appunto parlando di voi!”
“E' successo qualcosa di grave”
I tre non risposero, rimasero in silenzio a guardarsi l'un l'altro fino a quando fu Ron a parlare
“Vedi, come già abbiamo detto a Remus, i mangiamorte sono riusciti a... beh in poche parole hanno distrutto casa vostra... forse pensavano di trovare qualcosa di utile per stanarvi, non lo sappiamo... mi dispiace Tonks!”

La ragazza rimase come imbambolata, la sua casa, la sua bellissima casa distrutta, si girò verso il marito, anche Remus era distrutto.
Avevano messo tutti i loro risparmi in quella casa.
“Voglio andare la, subito” Tonks non era mai stata così decisa
“Sei impazzita, forse? I mangiamorte non aspettano altro che voi usciate allo scoperto!”
insistette Kingsley
“DEVO andarci, e non mi importa un fico secco dei mangiamorte capito?!”
“Dora calmati, ti prometto che ci andremo, ma dobbiamo studiare bene la situazione ok!?”
“Ok...” detto questo incrociò le braccia e uscì dalla biblioteca.

Non si era mai sentita così vulnerabile, neanche durante la guerra.

Voleva restare sola per un po’, giusto per riordinare le idee.

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Capitolo 19
*** 18-GROSSI GUAI ***


GROSSI GUAI




La mattina dopo Dora svegliò Remus molto presto.
“Remus ti devo parlare è importante” disse Dora alle 6.15 di mattina,
“Non puoi aspettare, Dora!?” mugugnò mezzo addormentato il marito,
“Remus è urgente!”
“Ok Dora ti ascolto” Remus si tirò su a sedere poggiando la schiena contro la spalliera del letto,
Dora si schiarì la voce e cominciò a raccontare il suo incubo ricorrente a Remus, 
di Kate che veniva torturata e di lei che doveva scegliere tra Remus e Kate.
Quando Dora finì di raccontare Remus aveva gli occhi lucidi e senza dire niente abbracciò il suo più grande amore, 
Dora dopo aver detto tutto si sentiva più leggera e si lasciò cullare da quell'abbraccio.
Mentre erano abbracciati però Teddy cominciò a piangere nel suo lettino e Dora si alzò per cullarlo.

Durante la mattinata Remus non toccò più l'argomento incubo, 
ma diverse volte Dora lo trovava a fissarla intensamente senza un valido motivo.
Verso le undici Kingsley passò ad Hogwarts per delle faccende da sbrigare con la McGranitt, 
così Tonks ne approfittò per chiedergli se era possibile visitare ciò che rimaneva di casa sua, all'inizio Kingsley era un po' titubante, 
poi convinto dall'insistenza dell'auror acconsentì, senza sapere che Remus era all'oscuro di tutto. 
Dora non ci pensò due volte e corse in infermieria per dirlo a Remus, 
ma purtroppo lui era andato nelle serre con Teddy così decise di dire tutto a Kate, 
tralasciando la casa distrutta, e insieme a Kingsley si smaterializzarono nella sua vecchia casa.



Remus aveva portato Teddy alle serre verso le 15, era una bellissima giornata di sole e non c'era un filo di vento, l'ideale per una gita. 
Vi rimasero all'incirca un'ora, Teddy guardava le piante con stupore e meraviglia mentre Remus gli elencava tutti i nomi di esse.
Quando tornarono a scuola il primo pensiero di Remus fu di cercare Dora che non vedeva dall'ora di pranzo. 
La cercò per tutto il castello, dalle cucine alle torri di astronomia, dalla sala grande agli alloggi dei professore, 
poi si accorse che non l'aveva cercata nel posto più ovvio: l'infermieria.

Remus entrò in infermieria, quasi di corsa, ma si arrestò di botto quando vide che di Dora non c'era traccia.
Le uniche persone presenti nella stanza erano Kate e Hermione che discutevano di un libro babbano.
“Ehm, scusate” le interruppe Remus, “Avete visto Ninfadora?”
le due ragazze si voltarono e Hermione disse “Salve, profess- ehm, Remus. No non ho visto Tonks perchè?”
“La cercavo, è da ora di pranzo che non la vedo. Kate tu sai qualcosa?” chiese scrutando attentamente la ragazza,
“Oh, io beh, mi ha chiesto di non dirtelo” 
Caterina aveva abbassato il capo, si sentiva a disagio, non capiva perchè Dora non aveva detto a Remus che usciva,
“Che vuol dire...perchè Dora dovrebbe tenermi nascosto dove è andata...a meno che...Oddio no!”
“Che significa?! tu sai dove potrebbe essere Dora?” Chiese Hermione riferita a Remus
“Si. Penso sia andata a casa nostra”
“Che cosa?” la voce di Hermione si fece leggermente stridula, e Remus dedusse che oramai tutti sapevano dell'attacco dei mangiamorte a casa loro.
L'unica che non ci capiva nulla era Kate,
“Scusate, ma non vedo il problema, è andata a casa vostra mica per le vie di Diagon Alley?”
Remus, intento a ragionare, fu riportato alla realtà da quella affermazione cosi rispose a Kate:
“Ora non posso spiegarti, non c'è tempo, ma ti prometto che ti spiegherò tutto appena posso! Hermione avverti Harry, io vado là.” 
Poi lasciato Teddy tra le braccia dell'ex-studentessa corse verso la porta.



Appena arrivata Dora pensò di essere nel posto sbagliato.
Intorno a lei c'erano solo macerie, della sua vecchia casa rimaneva solo qualche muro e la scala che un tempo portava al piano superiore.
Kingsley strinse la mano sulla bacchetta, sentiva che c'era qualcosa che non andava.
Dora dal canto suo era troppo scossa per rendersi conto della silenziosità del luogo. 
Cominciò a girare tra le macerie come in trance, rivedeva il salotto, la cucina, lo studio di Remus, tutto distrutto.
Poi inciampò in qualcosa, era un piccolo lupacchiotto di peluche, aveva la cosa annerita e gli mancava un orecchio, 
ma era ancora intero.
Dora lo strinse al cuore e pianse, pianse moltissimo, fino a quando senti Kingsley che le diceva che era ora di andare, lei non voleva.
 Voleva rimanere li, con la sua casa, con la loro casa, aveva paura, quasi più paura dell'ultima volta, si sentiva troppo vulnerabile.
Chiuse gli occhi un ultima volta e fu in quel momento che senti uno scricchiolio, si abbassò di scatto, giusto il tempo di schivare una cruciatos. 
Tirò fuori la bacchetta e stringendosi al petto il peluche, cominciò a combattere contro una figura ammantata di nero.
Alla sua destra anche Kingsley si dava da fare con un altro mangiamorte, 
Dora non aveva la mente abbastanza lucida per combattere e piano che combatteva sentiva che le forze venivano meno. 
Kingsley riusci a mettere fuori uso uno dei mangiamorte con uno schiantesimo ben piazzato, 
ma Dora non ebbe la stessa velocità.


Quando  Remus si smaterializzò davanti casa sua, si immobilizò per un attimo.
Lui aveva già vissuto una cosa del genere, e in quel momento solo due nomi gli rimbombavano in testa: Lily e James.
La paura, una casa distrutta, macerie, lui c'era già passato.
Riusci a riprendere coscienza di se, solo quando senti un botto e una persona urlare.
Ed ebbe paura.



AnGolo Autrice: Ok lo ammetto sono mesi che non aggiorno, ma eccomi qua! Tadaaaan un capitolo nuovo di zecca.
Mi raccomando recensite.


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Capitolo 20
*** 19-RAPIMENTO ***


RAPIMENTO
 

Remus arrivò giusto in tempo per vedere Dora che schiantava un mangiamorte.
Si fermò di colpo e tirò un sospiro di sollievo notando che la donna che amava stava bene.
Poco dopo l'arrivo di Remus arrivò anche la squadra Auror che riuscì a catturare i due mangiamorte, appena in tempo.
Finito di duellare Dora si sentiva incredibilmente stanca, come se non fosse più abituata a duellare, 
ma le bastò l'abbraccio di Remus per fargli passare la stachezza.
I due non si dissero nulla rimasero solo abbracciati tra le macerie, di quella che una volta chiamavano casa.

Intanto in infermeria ad Hogwarts, Kate, con il piccolo Teddy in braccio se ne stava seduta sul letto e ogni tanto lanciava occhiate piene di attesa alla porta.
Si sentiva strana, era da quando era uscita Hermione che non fiatava. 
Si sentiva messa all'oscuro di fatti che la riguardavano, inoltre si sentiva agitata per Tonks.
Quando un'ora più tardi i coniugi Lupin entrarono in infermieria, trovarono Caterina che cullava Ted,
ormai addormentato.
La ragazza non si accorse subito della presenza dei due, immersa com'era nei suoi pensieri, 
così fu Dora la prima a parlare,
“Ciao Kate...” 
la ragazza sobbalzò dallo spavento, ma appena si accorse di Dora non pote fare a meno di sorridere,
“So che ti dobbiamo un po' di spiegazioni...”
“Si, e vorrei averle subito!” ma non lo disse con rabbia, anzi sembrava molto calma.


Dopo che i due le spiegarono tutto, a Kate sembrò che quella non fosse la sua vita, 
ma bensì quella di un estraneo, con cui le non aveva nulla a  che fare.
“Sei arrabbiata con noi?” la voce di Dora, leggermente tesa, le arrivò un po' ovattata, 
come se provenisse da molto lontano,
“No, non ti preoccupare. Ho solo bisogno di pensare un po', penso di andare alle serre..” 
e con un aria quasi da svampita, si avviò fuori dall'infermieria e a nulla valsero le raccomandazioni di Remus.
Hermione tornò al castello qualche ora dopo i coniugi Tonks, con lei vi erano anche Ron e Harry.
Mentre stavano salendo le scale per dirigersi dalla McGranitt e raccontargli dello scontro a casa Lupin,
l'attenzione di Hermione fu attirata da una figura minuta seduta sotto una grande quercia, si chiese chi potesse essere, 
quando i suoi pensieri furono interrotti da Harry,
“Herm tutto bene? Ti stavo dicendo che il modo di agire di questi mangiamorte non mi piace per niente!”
fece il moro pensieroso,
“Perchè?”
“Attaccano troppo frequentemente, senza contare di tutti i rischi che corrono, non riesco ne a capire il motivo, 
ne cosa stanno cercando”
Hermione si morse il labbro con fare nervoso, lei si era già poste molte domande, 
ed era arrivata alla conclusione che la causa degli attacchi era Kate, la sorella di Ninfadora.
In quel momento la McGranitt sbucò da dietro l'angolo, aveva il volto preoccupato e le mani le tremavano leggeremente,
“Professoressa, tutto bene?” chiese Ron vedendola agitato,
“Oh signor Weasley, signor Potter, signorina Granger, vogliate scusarmi, ma devo assolutamente avvertire i signori Lupin..” 
detto ciò si diresse in infermieria senza altre spiegazioni,
Harry e Ron si guardarono interrogativi, mentre Hermione era già corsa appresso alla professoressa.


Kate sentiva freddo, ma continuò a vagare senza meta per il grande parco di Hogwarts.
Si sentiva fuori posto, ma prima di tutto si sentiva colpevole per aver rovinato la vita di sua sorella e suo marito.
Si sedette sotto il tronco della grande quercia e cominciò a piangere. 
Sentiva le lacrime scendere calde sul suo viso, ma non si preoccupò di fermarle.
All'improvviso senti un schioppo, come di un ramo che si spezza, si voltò di scatto, ma non vide nessuno.
Si sentiva inquieta,aveva paura, ma non riusciva a capire perchè, 
prima di svenire però udì una voce mormorare “stupeficium”, poi il nulla.


La McGranitt entrò come una furia in infermeria, e vide Remus e Tonks parlottare animatamente.
Quando i due si resero conto della presenza della preside e di Hermione ammutolirono all'istante,
“Purtroppo ho delle brutte notizie, un intruso è riuscito a sorpassare la barriera di Hogwarts, siete in pericolo”
l'atmosfera si gelò all'istante, 
l'unica che fece qualcosa fu Hermione che si affacciò alla finestra per scorgere la figura sotto La grande quercia, 
ma di lei neanche l'ombra.
“Kate è in pericolo, me lo sento.” l'esclamazione di Hermione fece riscuotere tutti e in quel momento entrarono anche Ron e Harry, ignari di tutto.
“Che succede?” chiese Harry preoccupato
“Pare che un mangiamorte sia entrato ad Hogwarts e Kate non si trova..Kate non si trova....Kate, la mia Kate” 
la voce di Tonks era atona, senza sentimento.

Immediatamente tutti e cinque corsero in giardino, dopo aver affidato Teddy a Madama Chips.
Purtroppo di Kate nessuna traccia, sembrava come scomparsa nel nulla, cercarono ovunque, ma senza grossi risultati.
“L'ho persa Remus, l'ho persa per sempre” Dora si aggrappò al marito scossa dai singhiozzi, 
Remus anche era sconvolto, così come Hermione, che si sentiva in parte responsabile.
“Aspettate, ci sono delle orme qui, sembrano molto profonde e...”
la frase di Harry rimase a metà quando prese tra le mani un bastoncino di legno all'apparenza insignificante, 
ma visto da vicino era chiaro che era una bacchetta. 
Era la bacchetta magica di Caterina Samantha Tonks.





ANGOLO AUTRICE: Siamo arrivati al penultimo capitolo di questa long e devo dire che mi mancherà.
Ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite e le seguite e mi scuso molto per il ritardo.
A presto.

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Capitolo 21
*** 20-FINO ALLA FINE ***


FINO ALLA FINE

Quando Kingsley arrivò ad Hogwarts, la scena che gli si presentò davanti non era certo delle migliori.

Si erano spostati tutti nell’ufficio del preside per decidere il da farsi.
Hermione e la McGranitt parlavano fitto fitto, con aria molto preoccupata,
mentre Tonks si reggeva a malapena,
sostenuta da un Remus alquanto agitato.
Quando il ministro riuscì a ottenere l'attenzione dei presenti parlò:
“Ho delle notizie molto importanti.
Gli Auror hanno appena finito di interrogare i due mangiamorte che hanno attaccato Tonks e sono venuti a conoscenza, dopo un interrogatorio molto lungo, dove è situato il loro quartier generale...”
qui Kingsley esitò un attimo, poi con voce dura disse:
“Pare che si tratti di una villa fuori Londra: Villa Lestrange”
le reazioni dei presenti furono le più disparate:
i capelli di Dora diventarono di un rosso cupo, mentre gli occhi di Remus e Harry si riempirono di odio,
solo la McGranitt e Ron rimasero immobili aquelle parole.

Hermione invece, conscia del fatto che aveva poco tempo per attuare il suo piano, si congedò dai presenti e partì alla volta della biblioteca.


I rimanenti presero la decisione di recarsi immediatamente a Villa Lestrange e Kingsley propose di chiamare qualche ex sostenitore dell’Ordine.

Avevano bisogno di tutto l’aiuto possibile.


Quando Dora vide la villa, non potè fare a meno di sentire un brivido salirle su per la schiena.
Villa Lestrange assomigliava a una casa degli spettri,
con le inferriate dei cancelli piene di rampicanti e l'erba del giardino altissima.
Si vedeva che non era abitata da un bel po',

la cosa che incuriosì più di tutte Remus fu il cancello spalancato, che sapeva molto di trappola.
Un po' titubante e con la bacchetta sguainata  Remus provò ad attraversare il cancello, ma qualcosa lo respinse indietro. Sembrava un campo di forza.
Dora aiutò Remus ad alzarsi, il campo di forza non era altro che un altro ostacolo tra lei e sua sorella.
Fortunatamente in quel momento si materializzarono  Neville, Luna, Ginny, George e Bill.
Tutti insieme, dopo all'incirca un quarto d'ora riuscirono ad abbattere la barriera.
Decisero di dividersi in gruppi per setacciare la casa: Dora, Remus e Ron al primo piano,
Neville, Luna, Bill e La McGranitt al secondo piano e Harry, George, Ginny e Kingsley nelle cantine.

Appena si separarono dal gruppo Dora pensò che non era stata affatto un buona idea.

Girarono a lungo, poiché la casa era molto vasta, ma sembrava vuota.

Poi udì un suono, come un grido lontano.
Nella sua mente si formò un solo pensiero, Kate;
Senza pensarci due volte imboccò il corridoio da cui provenivano le urla e dopo una strada che sembrava infinita,
finalmente arrivò in un grande salone, con mobili antichi e riccamente decorati.
Dora non ci mise molto per capire che quello era il salone del suo sogno,

il pavimento bianco e nero assomigliava ad una scacchiera e il soffitto era altissimo.
Sentì un brivido attraversarla e si girò di scatto per vedere dov'erano Remus e Ron,
ma solo allora si accorse che il corridoio dietro di lei era completamente buio.

Era rimasta sola.



Kate non sentiva più i suoi muscoli. Non sapeva quanto tempo era passato dal suo rapimento, forse minuti oppure ore.
Un altro attacco di cruciatus le contorse le membra, il dolore era insopportabile,
non riusciva più a formulare un pensiero concreto, sapeva solo di urlare, urlava con quanto fiato in gola, poi svenne.


Remus si accorse troppo tardi dell'assenza di Dora e il panico si impadronì di lui,

non fece in tempo ad avvisare il compagno che ci fu un’imboscata,
due mangiamorte, venuti fuori da un corridoio secondario, schiantarono Ron e legarono lui.
Tentò inutilmente di difendersi.  

Mentre lo portavano via, rivolse i suoi pensieri a Dora, sperando in cuor suo che stesse bene.

Dora sentiva crescere il panico dentro di lei, il salone sembrava apparentemente deserto e sebbene fosse giorno era scarsamente illuminato, poi la vide:
Kate era sdraiata a terra, i capelli di solito biondi le ricadevano neri intorno alla testa,
il volto solitamente roseo e pieno di vita era pallido e smunto, sembrava quasi...
Dora scacciò quel pensiero dalla testa, Kate non poteva essere morta, non la sua sorellina.
Si chinò sul corpo inerme e le senti il polso, batteva.
Tirò un sospiro di sollievo, poi sentì un rumore alle sue spalle, si girò di scatto con la bacchetta in pugno, il volto carico di odio di Dolohov le rivolse un sorriso di scherno.
“Cosa volete da lei?” Dora urlò contro il mangiamorte con tutta la rabbia che aveva in corpo,
“Niente di che, la tua amata sorellina, ha una formula che ci interessa, sai diventare immune a qualsiasi incantesimo è molto utile” la voce di Dolohov era bassa e melliflua, a Dora si accapponò la pelle.
“Non vi permetterò di toccarla!”
“Oh, bene, ci sarà da divertirsi”

In quel momento la voce di Remus che la chiamava risuonò nella stanza.
Si trovava davanti una scelta, sua sorella o Remus.
Sapeva che era sbagliato, ma rimase ferma senza muoversi davanti a Kate, non avrebbe ceduto,
anche se comportava mettere in pericolo la vita di suo marito.
Dolohov assunse un espressione arrabbiata, pensava che Tonks avrebbe ceduto subito,
stava già puntando la bacchetta contro Dora, quando un incantesimo alle sue spalle lo mise K.O.
Dall'oscurità apparvero Harry e Kingsley, sembravano piuttosto turbati.
“Sono più di quanti ci aspettavamo, ci hanno attaccato nelle cantine, Ginny e Bill stanno soccorrendo Luna, gli altri sono già pronti per la ritirata”
“Ma..” tonks rimase impalata
“Tonks muoviti abbiamo trovato Kate, dobbiamo andarcene, dove sono Remus e Ron?!”
“Non lo so, penso siano stati catturati, dobbiamo trovarli”
“Ok, sbrighiamoci, questo posto è pieno di insidie!!” Kingsley prese in braccio Kate priva di sensi e si avviarono per un altro corridoio.
Fortunatamente non ci misero molto a trovare Ron e Remus in una stanza del secondo piano, erano imbavagliati e legati, ma fortunatamente sembravano indenni.
Quando li slegarono, Kate riprese conoscenza, non sembrava troppo scossa, ma faceva comunque fatica a camminare sulle proprie gambe.

Stavano per imboccare il corridoio d’uscita, quando Greyback apparve davanti a loro,
“Dove credete di andare” sghignazzò mostrando i denti sporchi e appuntiti.
Dora si mise davanti a Kate per proteggerla, e tutti sguainarono le bacchette.
Stavano per sopraffarlo, quando con una mossa lupesca, Greyback, riuscì a sfuggire da un Avada Kedavra
e si fiondò su Kate momentaneamente scoperta.
Le zanne di Greyback si piantarono nel suo braccio e la ragazza emise un urlo prima di svenire.
Kingsley approfittò del momento per uccidere Greyback alle spalle.
Remus non si accorse subito di ciò che era successo, ma quando spostarono il corpo, ormai morto, di Greyback,
potè scorgere il morso sul braccio di Kate.
Il panico lo prese, era immobilizato dalla paura,
in un momento la figura di Kate si sovrappose con quella di un bambino dai grandi occhi color miele,
si tocco il fianco, lì dove Greyback l'aveva morso per la prima volta.
Ciò che successe dopo, fu molto confuso, almeno per lui.
Kingsley prese Kate tra le braccia e iniziò a correre con Dora e Harry verso l'uscita, Ron dovette strattonare Remus per riuscire a riportarlo alla realtà.
Quando furono fuori dalla villa si smaterializzarono di corsa al San Mungo e affidarono Kate alle cure di un medimago.

Hermione arrivò pochi minuti dopo di loro, aveva un’espressione triste e parecchio affranta,
“Mi dispiace, non ho fatto in tempo. Volevo preparare una pozione in grado di far cancellare a Kate la formula dalla sua mente,
solo la formula senza intaccare i ricordi, in modo che i mangiamorte la lasciassero in pace....
ma sono stata troppo lenta, scusatemi”
Hermione abbassò il capo con fare colpevole, ma Dora le mise una mano sul viso e le fece una carezza.
“Come facevi a sapere della formula e tutto il resto?”
la voce di Dora non era accusatoria, bensì curiosa e sebbene piangesse, la sua voce era ferma
“Intuito! mi sono ricordata di averlo letto su un libro...ed è una storia lunga”
Dora abbracciò forte Hermione, era esausta e preoccupata, ma contava sul fatto che sua sorella fosse forte.
In quel momento Andromeda Tonks con il viso preoccupato fece la sua comparsa in sala d'attesa.

Dora si sciolse dall’abbraccio di Hermione e corse dalla madre, avevano bisogno l’una dell’altra per affrontare tutto questo.


Dopo 12 ore finalmente Kate si svegliò.

Fortunatmente, poichè non vi era la luna piena, quando Greyback la morse,
non sarebbe diventata un licantropo, ma erano avvenuti piccoli cambiamenti in lei:
La grande voglia di carne era tra questi,
ma sopratutto le sue iridi, qualsiasi colore scegliesse, avevano sempre un contorno dorato.
Inoltre la grossa cicatrice sul braccio non sarebbe andata via facilmente, ma non le importava, era contenta che per il momento fosse tutto finito.
Accettò di bere la pozione preparata da Hermione, non voleva avere più nulla a che fare con quella storia, ma quando le chiesero delle rune, lei accettò di tenerle, alla fine erano parte di lei.








Angolo autrice: Siamo arrivati alla fine! Non ci  credo mi sembra.... come posso dire...strano.
Non escludo di non scrivere altri testi su questa “famiglia”, ma non subito!

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