This is not our farewell...not yet, baby!

di LisaAngius
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il ritorno ***
Capitolo 3: *** Un re arrabbiato è pericoloso ***
Capitolo 4: *** Tendimi la mano ***
Capitolo 5: *** Impara ad amarmi ***
Capitolo 6: *** La Fuga ***
Capitolo 7: *** Metodi alternativi di mangiare! ***
Capitolo 8: *** Una missione per ***
Capitolo 9: *** Il traditore ***
Capitolo 10: *** Ci vediamo stanotte... ***
Capitolo 11: *** L'altra guerriera ***
Capitolo 12: *** Ricerche ***
Capitolo 13: *** Illusione Galeotta ***
Capitolo 14: *** Il semino piantato ***
Capitolo 15: *** Imbrogli ***
Capitolo 16: *** Quanti sono gli imbroglioni? ***
Capitolo 17: *** Tradimento ***
Capitolo 18: *** Balli ***
Capitolo 19: *** L'ultimo duello ***
Capitolo 20: *** Destino? ***
Capitolo 21: *** Indietro nel tempo ***
Capitolo 22: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


"Le storie di ieri invecchieranno con noi ma non moriranno mai"

Show must go on.

-Qeen

Il bambino biondo, con luminosi occhi azzurri si guardava attorno con aria furente. Normalmente il suo abbigliamento era particolarmente virile dal momento che a soli nove anni già si vantava di essere un guerriero, ma stavolta era abbigliato con un voluminoso vestitino rosa con tanto di fiocchetti che spuntavano dai capelli.

"Stavolta te le do Loki! Aspetta che ti prenda e vedrai". Urlò agitando i pugni

Il fratello, ovvero quello contro cui era rivolta la rabbia del ragazzino, ridacchiò nascosto su un albero. Occhi e capelli neri e carnagione diafana, era l'opposto del fratello.

"Non è bello Loki". Fece una voce al suo fianco

Vicino a lui era apparsa una bambina con i tratti dolci, pelle scura e occhi castani. I lunghi capelli corvini erano legati in una stretta coda che lei arrotolava mentre guardava il suo amico con aria di rimprovero, le labbra strette e gli occhi severi.

Il ragazzino annuì serio

"Sono d'accordo, il rosa non gli sta proprio bene!"

Un muscolo guizzò sul viso della bambina incrinando l'aria severa

"Loki sii serio! Prima o poi te le suona sul serio e io non ti difendo più!"

"Bene! Allora quando sarò re ti chiuderò in carcere!". Minacciò

La bambina scoppiò a ridere

"Quando sarai re ti prenderò a calci come faccio oggi quando mi fai adirare!"

"Non ti prenderò mai come regina!". Fece Loki imbronciato

"Ah perchè, se invece ti salvo da Thor lo farai?". Rise lei

Loki la osservò soppesandola con aria critica

"Beh...se fai la brava potrei..."

La ragazzina rise

"Mi basta una delle tue magie per difenderti!". Chiese speranzosa

Loki la guardò male

"Non sono il tuo giullare". Borbottò fingendosi scocciato

"Eddai mi piacciono tanto". Pregò lei

"Non preferiresti lasciarmi in pace e andare a vedere Thor che gioca con la spada?"

Lei scosse la testa

"Oh no! Quelle cose le so fare anche io! Le tue magie sono molto più belle...ti prego! Ti prego fammene una!"

Non aveva veramente intenzione di rifiutarsi, in realtà non vedeva l'ora che glielo chiedesse. Gli piaceva che lei approvasse le sue magie, Sigyn non credeva che fosse strano come gli altri che lo prendevano in giro perchè era gracilino e non gli piaceva combattere, lei pensava che lui fosse speciale!

Assunse un'espressione disgustata

"Che schifo! Almeno lavati le orecchie!". Borbottò

La bambina lo guardò mortificata

"C-come?". Balbettò

Loki allungò una mano e le sfiorò i capelli.

"Guarda cosa ti cresce!".

Ridacchiò mostrandole una mano dove spiccava una bellissima farfalla colorata. Sigyn battè le mani deliziata

"Ancora, ancora fammene un'altra". Chiese entusiasta

"Ok, ma solo un'altra! Questa me l'ha insegnato mia madre ieri"

Allungò una mano e sull'albero su cui stavano sbucò un piccolo fiore con i petali bianchi striati di blu elettrico. Sigyn lo guardò stupefatta.

"Oh è stupendo! Me lo vorrei poter portare appresso"

"Ah si? vediamo cosa si può fare...". Fece Loki

Recitò una formula e il piccolo fiore diventò di cristallo e Loki lo staccò dallo stelo dandolo a Sigyn.

"Ecco ora lo puoi appendere a un bracialetto"

La bambina lo abbracciò felice e si sciolse i capelli legando la striscia di cuoio che li aveva trattenuti al polso di lui

"Ecco, ora hai anche tu qualcosa da me". Sorrise

Il bambino la guardò perplesso. Non era molto abituato ai gesti affettivi.

"G-grazie". Borbottò in tono burbero

"Loki?"

"Mmh?"

"Noi saremo sempre amici?"

"Se non ti comporti da...femmina"

Quella sera.

Frigga entrò nella camera del suo secondogenito e si sedette vicino a lui. Loki aspettava il momento della fiaba tutti i giorni con molta impazienza. Gli piaceva avere la mamma tutta per lui.

"Tuo fratello dice che ne hai combinata une delle tue". Cominciò la donna

Loki fece un gesto noncurante con la mano.

"Oh quello! Non lo faccio più, stava malissimo"

Frigga rise scompigliandogli i capelli. Si era sempre sentita particolarmente vicina al piccolo Loki, era introverso e silenzioso ma lei aveva imparato che dei suoi due figli era anche il più fragile, quello più sensibile.

"Loki!". Lo rimprovverò

"Va bene, va bene madre, non lo faccio più"

La guardò per un attimo pensieroso

"Madre?"

"Dimmi caro"

"Com'era mio padre da giovane?". Chiese curioso

Non si era mai sentito particolarmente simile al padre, non fisicamente di certo. Ma magari da giovane gli somigliava

"Oh era un guerriero imponente e..."

Loki la guardò scontento

"Come Thor?"

"Mmh...forse un poco più riflessivo però!"

"Perchè voi donne siete innamorate degli uomini grossi e violenti?". Protestò imbronciato

Frigga rise

"Non tutte....se vuoi stasera ti racconterò la storia di una donna che si fece conquistare con la furbizia"

"Oh si racconta". Chiese Loki interessato

"Dunque...sulla terra gli umani raccontano che ci fu tanto tempo fa una giovane principessa chiamata Atalanta, lei era veloce nella corsa e abile a combattere..."

"Come Sig?". Chiese Loki

Frigga sorrise con dolcezza

"Oh si come la tua fidanzatina"

Loki rabbrividì terrorizzato

"Madre non pronunciare la parola fidanzata". Implorò "Siamo solo amici"

Volesse il cielo che Thor non sentisse la parola "fidanzatina" oh lo avrebbe inseguito per tutto il regno canticchiando "Loki ama Sigyn" e lei non gli avrebbe parlato mai più probabilmente. E lui non voleva che lei si allontanasse, era la sola che lo ritenesse capace di qualcosa di interessante!

"Mmh amici? Va bene ci credo, la trovi solo simpatica"

Loki annuì

"Almeno lei non è noiosa come le altre bambine"

Sigyn non era come le altre bambine che parlavano solo di bambole e cose poco interessanti, né come Sif che era aggraziata quanto un uomo! Lei era intelligente, carina e non sembrava un maschio, come sua madre! Loki riteneva che una donna dovesse essere come Frigga: bella, intelligente e con una grazia naturale incantevole...ma anche una ottima combattente e una brava maga. Si, sua madre era perfetta, si disse.

"Bene allora questa principessa, che somigliava alla tua amica Sigyn, era particolarmente bella ed era figlia unica così richiamava frotte di pretendenti che desideravano lei e il suo regno. Ma lei non era interessata a sposarsi e siccome era furba chiese a suo padre di poter porre le condizioni per il suo sposo, il padre accettò e lei decise che chi avesse voluto sposarla avrebbe dovuto batterla nella corsa, se avesse vinto avrebbe avuto la sua mano, sennò sarebbe stato ucciso. All'inizio decine di uomini tentarono la sorte vinti dal premio allettante ma man mano che ne venivano uccisi ne arrivavano sempre meno finchè, come lei si aspettava, non si presentò più nessuno"

"E rimase sola?". Chiese il bambino

"Oh no! Un giorno un giovane la vide nella foresta mentre era a caccia e se ne innamorò, allora chiese chi fosse agli abitanti del villaggio vicino. Quando seppe quali condizioni avesse posto la principessa alla sua mano si recò disperato nel tempio di Afrodite, quella che i terrestri di allora chiamavano la dea dell'amore, e chiese il suo aiuto perchè sapeva che sarebbe morto se avesse tentato di battere la bella fanciulla che desiderava. E la dea lo aiutò. Gli regalò delle mele d'oro e gli disse di usarle con furbizia e lui pensò di buttarle a terra mentre correva e, quando al secondo giro del campo in cui correvano, la fanciulla vide le mele d'oro si fermò a raccoglierle e lui la battè."

"Così ottenne la fanciulla?"

Frigga annuì

"Esatto, e non perchè fosse un guerriero forte, ma perchè era furbo"

"Come me, madre?"

Frigga rise

"Oh si! Decisamente i piani furbi come questo sono la tua specialità"



Autrice: ragazze è una novità per me, non ho mai scritto nulla su Thor quindi vi prego ditemi come vi sembra!

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Capitolo 2
*** Il ritorno ***


"E forse troverò la strada per tornare un giorno, per guardarti, per guidarti lungo il più oscuro dei tuoi giorni".

 

Wherever Will You go

 

-The calling

 

 

 

Poco prima si era sentito un baccano immane, Loki aveva cercato di capire cosa stesse succedendo per un pochino, ma figurarsi se quelle stupide guardie si degnavano di spiegare a un prigioniero cosa stesse accadendo ai piani alti! Sospirò e si rimise a leggere ma durò poco, dopo un’ora la frustrazione che sentiva montare dentro crebbe fino al punto da costringerlo a gettare il libro e a camminare avanti e indietro per la cella. Non capiva cosa gli stesse succedendo ma quel prurito che gli diceva che qualcosa di brutto era in arrivo non lo lasciava andare.

Verso sera, decise che, se i libri non riuscivano a distrarlo, poteva cercare qualcos’altro che gli impedisse di fare lo stupido facendo avanti e indietro nella cella. Da bambino, aveva l’abitudine di immaginare cose divertenti e dargli vita grazie alle sue illusioni quando si annoiava, forse poteva fare una cosa simile. Dunque…cosa desiderava immaginare? Massì cominciava a sentire lamancanza di Sigyn! Forse poteva fingere di fare due chiacchiere con lei. Sorrise concentrandosi e in pochi istanti la ragazza fu davanti a lui.

"Sig". Sussurrò Loki

“Salve Loki”. Lo salutò con lo stesso sorriso che aveva usato con lui fino a due anni prima

Loki si sedette sulla sua poltrona osservandola con occhio critico. Si, la somiglianza c’era…forse la vera Sigyn era un po’ meno…si, con un'aria meno maliziosa. Ma già che doveva immaginare tanto valeva immaginare in grande! E allora perché non un’ Sigyn che per una volta voleva conquistarlo e  non viceversa?

“Missà che ho fatto un casino, eh?”. Sospirò

Già che c’era, tanto valeva dire a lei le cose che alla vera Sigyn non avrebbe detto mai.

La figura annuì

“Sono certa che non fossero queste le tue intenzioni, no?”

Loki scosse la testa

“Sai…non volevo che tu e Frigga soffriste…si, beh lei magari mi avrebbe maledetto in eterno ma tu…speravo tanto che mi avresti perdonato, volevo che tu regnassi al mio fianco”

L’illusione sorrise con dolcezza

“Ne sarei stata onorata”

Per un attimo, la nostalgia fu talmente forte che, dimenticandosi che quella era un’illusione, si alzò e stese una mano verso di lei. E quella scomparve all’istante.

Loki gemette frustrato.Possibile che perdesse il controllo anche sulla sua stessa immaginazione quando si trattava di quella maledetta femmina! Gli pareva persino di sentire il suo profumo: forse stava impazzendo sul serio.

E poi la vide, davanti a lui non c’erano solo le solite guardie indifferenti, voltate di spalle. C’era una figura coperta da un mantello nero che guardava dalla sua parte. Sussurrò qualcosa alle guardie e quelle la fecero entrare con un sorrisino che lui non capì…finchè la persona non varcò le pareti della cella. Prima ancora che togliesse il mantello seppe chi era, perché non aveva immaginato il suo profumo, no, lo stava sentendo sul serio!

“Ti devi annoiare molto Loki per evocare una mia immagine”. Sussurrò la persona

Il mantello nero scivolò ai suoi piedi e lui finalmente potè vederla. Eccola là in carne e ossa, più bella di quanto non fosse stata la sua illusione. Non portava i soliti vestiti da combattente ma una veste nera che ne evidenziava il fisico. Loki avvampò quando vide il suo ghigno divertito e inorridì comprendendo che, se non aveva sentito, aveva almeno visto. Dio doveva ritenerlo patetico!

“Beh sai qui in cella non ci sono molti confort”

Gli occhi della ragazza si fecero duri

“Nessuno ti ci avrebbe messo se tu non avessi commesso dei crimini”

“Forse era meglio la pena di morte”. Borbottò lui, irritato dalla debolezza in cui l’aveva sorpreso

Qualcosa nell’autocontrollo della ragazza si incrinò alle parole “pena di morte” e lei gli si scagliò contro prendendolo a pugni sul petto.

“Brutto idiota!”. Strillò singhiozzando “Sei un maledetto idiota! Non te ne fregava proprio nulla di noi,eh? Per poco non abbiamo dovuto guardare mentre ti impiccavano dannato cretino!”

Lui riuscì ad afferrarle i polsi e la strinse a sé per fermarla. Ridacchiò divertito

"Suvvia Sigyn! Sono solo due secondi e poi tutto è finito, non è così male! Certo mio padre e mio fratello sarebbero stati distrutti ma... a proposito com'è che mio padre ti ha permesso di venire? Credevo dovesse esservi proibito, sia a te che a Frigga"

Sigyn abbassò lo sguardo

"C'era qualcosa che dovevo dirti...ho convinto Thor a permettermi di venire da te"

Loki ghignò con aria sprezzante

"Thor? Thor ha tutta questa autorità ora?"

Il volto della ragazza rimase puntato verso il pavimento mentre lei annuiva silenziosa. Bene! Pensò Loki, a quanto pareva suo fratello era bene avviato a diventare re! Gli ci mancava solo di scoprire che si era anche preso Sigyn mentre lui marciva in cella e avrebbe invocato sul serio la pena di morte!

"Cosa dovevi dirmi?". Chiese per distogliere l'attenzione da quello che stava immaginando. No, un momento...la piccola umana di Thor era arrivata a Asgard, non aveva capito perchè ma aveva sentito dalle guardie che l'aveva portata a casa, quindi non poteva stare con Sigyn.

Sigyn sospirò. Quelle dannate parole proprio non aveva voglia di dirle. Checchè ne pensasse di Loki, sapeva che stava per procurargli un dolore tremendo, e non aveva la minima voglia di sapere che lui la riteneva responsabile.

"Siediti". Sussurrò lasciandosi cadere sulla poltrona

" Sigyn ma cosa...?"

"Siediti"

Loki si sistemò affianco a lei e la osservò perplesso, mentre il cattivo presagio che aveva avvertito tutto il giorno si faceva più forte.

"Frigga...". Sussurrò la ragazza

Loki alzò un sopraciglio

"Frigga, cosa?"

"Frigga è morta"

Il viso di Loki sbiancò e, anche se la sua espressione rimase inalterata, lei seppe che stava soffrendo atrocemente

"C-come?"

"C'è stato un attacco, cercavano qualcosa e...lei ci è rimasta coinvolta"

"Qualcosa?". Sibilò Loki scattando in piedi "O piuttosto qualcuno? Stava proteggendo la piccola umana di Thor vero? Ho sentito che ha qualcosa di strano, lo hanno detto le guardie". Sbraitò

Sigyn lo fissò spaventata

"Loki...non è stata colpa di Thor"

"Smettila di difenderlo". Urlò

"Loki sul serio! Frigga non avrebbe dovuto trovarsi là! Ero io che dovevo proteggetre Jane! Ma c'era...una specie di coso...un...non so cosa fosse ma era forte...tanto forte! Mi sono trovata stretta e...Frigga mi ha sentita urlare ed è intervenuta e quello là...l'ha..l'ha colpita...oh mi dispiace Loki".

Lui si sedette di nuovo accanto a lei

"Dispiace anche a me". Sussurrò mentre Sigyn lo stringeva senza parlare

Solo allora Loki capì i segni violacei che spiccavano sulla pelle ambrata della ragazza. Strinse i pugni fino a conficcarsi le unghie nella carne. Chiunque fosse aveva ucciso sua madre, l'unica ad averlo amato davvero come un figlio, e per poco non aveva ucciso Sigyn...quel qualcuno avrebbe pagato per questo!

E l'occasione era arrivata! Suo fratello qualche giorno dopo gli aveva offerto vendetta in cambio del suo aiuto a far scappare l'umana. Loki respirò a fondo mentre lasciava che un brivido di eccitazione gli serpeggiasse lungo la schiena. Finalmente! Il momento che tanto aveva atteso! Se si fosse giocato bene le sue carte avrebbe avuto sia la vendetta che la libertà!

Aveva attraversato una serie di corridoi incontrando gli amici che stavano aiutando suo fratello e tutti avevano suscitato la sua ilarità minacciando di ucciderlo se avesse tradito Thor. Sciocchi! Pensavano che si sarebbe fatto trovare?!

Il divertimento però finì quando arrivò al mezzo su cui sarebbero scappati

"Siamo qui!". Sussurrò una voce nota

"No". Sibilò Loki quando Sigyn uscì da dietro la nave con la donna di Thor.

"No cosa?". Chiese Thor perplesso

Sigyn era all'ultima tappa, questo significava che avrebbe dovuto trattenere le guardie che avessero tentato di seguirli e che già si sentivano percorrere i corridoi vicini. Che fosse dannato se lo avrebbe permesso!

"Non ti basta che per poco non è stata uccisa difendendo la tua mortale? Vuoi proprio che crepi eh?". Ringhiò guardando il fratello

Sigyn si piantò davanti a lui, lo sguardo truce e le braccia incrociate

"Sono adulta"

"Non me ne frega un accidente!". Sbraitò Loki

"Fila su quella dannata nave o giuro che ti ci mando a calci nel fondoschiena". Sibilò Sigyn

Sorrise alla mortale che stava salendo per prima e le due si sussurrarono a vicenda di non farsi ammazzare. Poi si gettò letteralmente tra le braccia di suo fratello dicendogli all'orecchio qualcosa che non capì. Loki storse le labbra in una smorfia disgustata mentre dentro qualcosa cominciava a fargli male.

Quando fece per salire sulla nave, Sigyn stese un braccio per bloccarlo

"Loki..."

"Ti prego se mi dici anche tu di non tradirlo giuro che vomiterò". Sbottò lui

"Cosa ti fa Thor se lo tradisci è cosa che riguarda lui...ma io mi sto fidando di te...e se mi tradisci ti assicuro che pregherai che lui ti trovi per primo! È chiaro?". Sibilò Sigyn

Loki scoppiò a ridere

"Ah mi era mancato il tuo dolce carattere".

Quando salì sul loro mezzo le guardie cominciarono a sciamare e, mentre Thor metteva in moto, un urlo di donna tagliò l'aria. Loki fece istintivamente per tornare indietro ma Thor gli si parò davanti.

"Sei pazzo? Vuoi rovinare quello che sta facendo?". Sbraitò

Lo avrebbe volentieri mandato al diavolo, ma era ormai troppo tardi per scendere, stavano già muovendosi, così si rassegnò a tornare vicino ai comandi

"Sei le succede qualcosa fratello mi assicurerò che tu guardi la tua dannata umana crepare, è chiaro?".

Il fratello fece per scagliarsi contro di lui ma l'umana lo fermò mormorando qualcosa che non capì, Thor lo guardò per qualche istante perlpesso poi si rivolse a lei sussurrando un "chi Loki? naah" che la donna accolse con una alzata di occhi e un "maschi" esasperato.

Lo sguardo di suo fratello però restò a lungo pensieroso su di lui.

"Sai..".pronunciò alla fine sue fratello con lentezza "Ho pensato a lungo..."

"Oh questa si che è una sorpresa". Borbottò Loki sarcastico

"Ho pensato a lungo". Riprese Thor senza badargli "Ammetto che forse io e nostro padre possiamo averti fatto del male senza volerlo, sai noi non ti abbiamo mai capito sul serio, non siamo mai riusciti a prenderti per il verso giusto...credo...ma non capisco come tu abbia potuto fare tanto male ad Sigyn..."

"Che dici!? Non ho fatto nulla ad Sigyn". Sbuffò Loki

"Tu dici? Era distrutta dopo la tua fuga e in tutti i due anni in cui ti abbiamo dato la caccia...lei fingeva di stare bene ma facevamo le guardie assieme e la sentivo tutte le volte che si addormentava piangere e fare il tuo nome"

"Ah". Fece laconicamente lui mente Thor e l'umana si scambiavano occhiate che non capiva.

Ma fu come se il suo cuore si fosse sollevato di qualche centimetro. Dunque lei non lo odiava! Forse aveva qualche speranza dopo tutto! Se solo il suo piano fosse riuscito...

E riuscì! Suo fratello lo aveva abbandonato nel pianeta su cui avevano combattuto credendolo morto. E a lui non restava che cercare qualcuno di cui prendere per qualche tempo il posto. Attese giorni e poi finalmente sentì delle voci, si nascose e osservò i due soldati che arrivavano.

"Ti dico che stiamo perdendo il nostro tempo, credi a me! Odino può pensarla come vuole ma io ti dico che la sola cosa che c'è da trovare sono i cadaveri di Thor e dell'umana". Stava dicendo uno dei due al collega

"Senti abbiamo ordini...". Cominciò l'altro

"Si lo so, lo so...ma secondo me Odino avrebbe dovuto farci interrogare la ragazza!"

Loki, che stava per colpire il primo si fermò. Ragazza? Sigyn! Allora era viva!

Il secondo soldato ridacchiò

"Ce l'hai con lei perchè ti ha mandato a gambe all'aria! L'hai dovuta colpire alle spalle per atterrarla ed eravamo cinque!". Ghignò facendo digrignare i denti a Loki

E coì quell'altro aveva colpito Sigyn alle spalle eh? Bene...bene...bene...

Il collega sputò per terra

"Oh che crepi quella! Ti dico che è in combutta con Loki! Mi ricordo bene che quella là era la sua sgualdrina prima che ci tradisse, sempre assieme, se c'era Loki lei era nei paraggi! Ha raggirato Thor per far scappare lui, te lo dico io!"

"Loki? Non essere stupido che se ne sarebbe fatta di quel ranocchietto! L'hai vista bene quella?"

L'altro ridacchiò

"Oh beh in effetti è un gran bel pezzo di donna!"

"Un vero peccato che l'hai conciata male!"

Il pugnale colpì con precisione il secondo dei due che cadde a terra senza un lamento. L'altro si voltò e cominciò a inciampare nel tentativo di allontanarsi quando vide Loki.

"Tu...tu...tu"

Loki si avvicinò afferrandogli i capelli

"Si...dovrei essere morto eh? Ma i fantasmi tornano a tormentare chi è stato cattivo...e tu, amico mio, sei stato molto cattivo..."

 

 

 

Due giorni dopo....

 

 

"Grazie a te fratello"

Loki, nelle sembianze di Odino, scoppiò a ridere divertito. Ah era stato davvero troppo facile! Odino si era fatto fregare col trucco della finta guardia e Thor...lui era stato così gentile da levarsi dai piedi da solo, pensò Loki deliziato. Eccellente! Davvero eccellente! Ora rimaneva solo da convincere gli altri che era veramente Odino...

Si fissò allo specchio con aria critica. Beh, la morte di Frigga un vantaggio l'aveva: se lei fosse stata ancora là probabilmente sarebbe stata il suo unico problema. Certo, non che non avrebbe volentieri accettato di tornare in cella per la vita di sua madre...ma visto che non c'era quella scelta...

"Mio signore?".

Loki si irrigidì riconoscendo quella voce e si girò lentamente, cercando di imitare i toni solenni del padre

"Si Sigyn?"

La ragazza era parecchio più pallida del solito e una scia di lacrime percorreva gli zigomi alti del viso.

"E' confermato quello che mi ha detto Thor?"

Loki annuì gravemente

"Si, temo di si"

La ragazza si appoggiò alla parete nascondendo il viso tra le mani

"Speravo che magari Thor si fosse sbagliato, che lo avessero trovato vivo, che fosse ancora curabile". Sussurrò

Una parte di lui, quella che ancora aveva qualcosa di buono, desiderò poter mettere fine alla sua sofferenza svelandole che era vivo ed era proprio là davanti a lei. L'altra parte, quella che ultimamente aveva "alimentato meglio" fece le fusa e bevve la disperazione della fanciulla come se gustasse un nettare. Perchè se lei soffriva così significava che lui qualcosa contava ancora

"E' morto con onore sai?"

Eitha annuì

"Si, Thor mi ha raccontato". Di colpo, alzò gli occhi come se si fosse ricordata in quel momento di qualcosa "Oh perdonatemi sire, ovviamente voi sarete più scosso di me"

Loki si sforzò di imitare l'espressione benevola di Odino, quella insomma che a lui non rivolgeva mai

"Hai tutto il diritto di soffrire, so che gli eri legata...quanto a me...beh a quanto pare entrambi i miei figli mi hanno lasciato"

La ragazza sospirò

"Avevo immaginato che Thor avrebbe rinunciato al trono". Ammise

"Suppongo anche questo ti abbia arrecato un dispiacere, sei molto affezionata anche a Thor..."

Lei annuì

"Ovviamente"

"Sai ti confesso che ho sperato a lungo che lui trovasse in te una ragione per restare..."

La ragazza lo guardò confusa

"Non capisco"

"Beh...avevo l'impressione...forse non sono affari miei ma..mi pareva che tu nutrissi dei sentimenti per Thor".

 

 

Flash-back

 

Quel maledetto dubbio gli si era infilato nel cervello e non ne voleva sapere di andarsene, lo stava facendo ammattire. E la sola soluzione era farselo togliere dalla diretta interessata. Loki sospirò davanti alla camera di Sigyn. Non sarebbe stato semplice, se non avresse scelto con cura le parole lei gli avrebbe staccato la testa dal collo probabilmente. Ma forse aveva un'idea per ingraziarsela...

La fanciulla che dormiva tranquilla nella sua camera fu svegliata da qualcosa di delicato che le sfiorava il viso, aprì gli occhi e si guardò attorno per capire cosa avesse provvocato quella sensazione e vide una bellissima farfalla colorata. Sorrise divertita

"Loki mostrati"

Il ragazzo dai capelli corvini, vestito di verde uscì dal buio ridacchiando

"Vedo che ti piacciono ancora questi trucchetti"

Lei scosse la testa esaperata

"Vedo che ti piace ancora usarli per farti notare"

Lui le fece l'occhiolino

"Solo per la mia compagna di lotta preferita!"

La ragazza sbadigliò e si stiracchiò, un gesto che mise in evidenza il seno sotto la camicia da notte e fece trattenere il respiro al povero Loki.

"Forza siediti e dimmi cosa vuoi"

Non era sorpresa della visita, avevano sempre avuto l'abitudine di intrufolarsi nelle rispettive stanze per chiacchierare in santa pace fino a notte fonda, a volte si erano anche addormentati mentre parlavano.

Loki si sedette vicino a lei

"Bella esibizione". Fece con tono casuale

"Ti riferisci a stasera?"

La ragazza aveva una bellissima voce e quella sera, mentre festeggiavano una vittoria, si era concessa lo sfizio di mettersi appena appena in mostra

"Si, come ti ho sempre detto, hai una bella voce....anche Thor ha apprezzato"

Sigyn sbadigliò di nuovo

"Ah, molto gentile da parte sua"

Loki la guardò con aria indagatrice

"Non ti importa molto, sembra..."

"Non tanto". Borbottò la ragazza alzando le spalle "Perchè? Dovrebbe?"

Loki si era fissato le unghie con aria indifferente

"No è che....avevo avuto l'impressione che nutrissi dei sentimenti per Thor". Aveva sussurrato lentamente, mentre dentro di se pregava che lei scoppiasse a ridere e negasse.

Ma lei non aveva trovato la cosa divertente. Chissà perchè, si era infuriata e l'aveva buttato fuori dalla camera dandogli del somaro idiota.

 

Fine Flash-back

 

La ragazza sbiancò sentendo quella osservazione. Quella frase..l'aveva già sentita. Inizialmente si diede dalla sciocca ma poi...decise che era una buona idea osservare meglio Odino. Dopo un po' i suoi occhi si sgranarono...e Loki capì che il suo piano stava per avere un intoppo.

"Tu!". Sibilò portandosi una mano alla bocca "Dio no...Loki non puoi essere tu..."

"N-non so di cosa stai parlando, mia cara temo che tu abbia sofferto troppo ultimamente, sei molto scossa...". Borbottò lui

Sbagliato!

"Tu! Giuro che ti uccido stavolta Loki!". Ringhiò cercando il suo pugnale

Fortunatamente per Loki, una delle prime magie che aveva imparato erano gli incantesimi soporiferi.

Si avvicinò studiando la ragazza che giaceva addormentata sul pavimento.

Stupido! Stupido! Stupido! Si ripetè mentalmente. Ma perchè si era lasciato scappare quella maldetta domanda!? Perchè si era tradito! Sospirò osservadola di nuovo. Dannazione! Ora era costretto a risolvere il problema, non poteva lasciare che qualcuno che l'aveva scoperto se ne andasse in giro.

Si piegò su di lei accarezzandole con dolcezza il viso.

"Perdonami". Le sussurrò mentre una lama compariva tra le sue mani

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Capitolo 3
*** Un re arrabbiato è pericoloso ***


 

 

 

"Perdonami perché non so cosa guadagno, solo in un giardino dil dolore .

L'incantesimo ha una sola verità:Piango per avere ciò che temo di perdere".

Ghetsemane- Nightwish

 

 

Loki guardava la fanciulla che dormiva davanti a lui cercando di convincersi a calare il pugnale che teneva tra le mani. Non ci sarebbe dovuto arrivare a quel punto, si rimproverò, sapeva da subito che Sigyn sarebbe stata la più pericolosa per il suo piano, lo conosceva bene e sarebbe stata quella più facilitata a scoprirlo, avrebbe dovuto essere decisamente più cauto. Ma ormai il danno era fatto e lui non aveva molta scelta. Se Sigyn l'avesse denunciato sarebbe stata la fine per i suoi progetti...e aveva pochi dubbi che quando si fosse svegliata sarebbe stata dell'umore adatto a farsi convincere a coprirlo. Era solo che gli era così difficile pensare di arrivare a quello. Nei suoi sogni, quando si immaginava se stesso sul trono di Asgard c'era sempre lei al suo fianco, lei era quella che aveva scelto sin da piccolo come sua compagna e ora una parte dei suoi progetti sarebbe sfumata se avesse davvero ucciso Sigyn.

Ignara di cosa stava succedendo attorno a lei, Sigyn si agitò nel sonno e la manica della sua camicia si sollevò. L'attenzione di Loki fu attirata da qualcosa di piccolo e lucente al polso della fanciulla. Un po' per curiosità, un po' perchè quando sta cercando di eludere un'altro pensiero la mente umana tende a cercare distrazione nelle cose insignificanti, si piegò per vedere cosa fosse. Riconobbe subito il piccolo ciondolo che lui stesso aveva creato per lei quando erano piccoli e i suoi occhi si sbarrarono per la scoperta che la fanciulla l'avesse conservato per tutti quegli anni, come lui aveva conservato la sua fascetta di cuoio. Il ricordo di quel pomeriggio era così vivido nella sua mente che per un attimo gli sembrò di poter rivedere gli occhi fiduciosi della bambina a cui aveva fatto quel dono e la sua vocina entusiasta.

Saremo sempre amici, vero Loki?

Le sue mani si aprirono di colpo e il pugnale cadde con un tintinnio metallico mentre lui si allontanava da lei e prendeva a calci il trono per sfogare la frustrazione. Se la sarebbe dovuta portare da qualche parte, il che comportava la seccatura di doverla tenere buona e il rischio che potesse scappare....ma d'altra parte mica poteva girare per il palazzo con un cadavere, no?

La sollevò con delicatezza e la portò in un'ala del castello che sapeva benissimo essere disabitata, aveva scoperto da tempo come rendere cieco il guardiano di Asgard su quello che non voleva che vedesse, così, fino a quando avesse tenuto là Sigyn, lui non l'avrebbe vista. La sistemò sul letto della stanza dove aveva deciso di tenerla e le legò le mani...tanto per sicurezza finché non fosse riuscito a calmarla. La osservò un attimo pensieroso, era sicuro di aver pensato una volta, per gioco, che se mai avesse dovuto imprigionare Sigyn avrebbe dovuto stare attento anche alle gambe...ma al momento non riusciva a ricordare cosa di preciso gli avesse fatto venire quel pensiero. Alzò le spalle decidendo che dopotutto probabilmente non era nulla di importante e si sedette vicino a lei. La osservò con astio, quasi che la sua decisione di salvarla fosse stata voluta da lei.

"Dannata donna, sei riuscita a farmi mantenere la promessa di non tradirti". Sussurrò

Come se avesse capito che era al sicuro, il volto di lei si distese e la fanciulla sospirò serena, sistemandosi meglio. Si concesse il lusso di studiarla senza essere disturbato, era parecchio che non ne aveva modo...non che ne avesse bisogno, ricordava il suo viso a memoria: fronte alta, occhi grandi e allungati all'insù, che in quel momento erano ombreggiati dalle lunghe ciglia, lineamenti delicati a cui gli zigomi alti e in nasino all'insù davano un'aria aristocratica e le labbra carnose che le aggiungevano un tocco sensuale. Scosse la testa esasperato, si sarebbe mai liberato di lei? Ma sopratutto: voleva davvero liberarsene?

Forse la sua voce aveva richiamato qualcosa alla mente della fanciulla perchè, appena ebbe parlato, lei cominciò ad agitarsi, come se stesse facendo un brutto sogno. La guardò incuriosito chiedendosi se a turbarla così fosse stata la scoperta che non era morto...finchè non riuscì a distinguere qualcosa in quello che lei diceva

"Thor"

Per un attimo ringraziò il cielo che lei non avesse fatto quel nome prima, mentre lui aveva il pugnale in mano, perchè sentiva che se l'avesse avuto in quel momento sarebbe stato capace di calarlo sul serio...e comunque a lei non avrebbe fatto tanto male quanto lei ne stava facendo a lui con quel solo nome.

Una parte di lui avrebbe voluto alzarsi e andarsene senza parlare, che crepasse pure di fame là dentro! L'altra parte, quella forse un pochino masochista, desiderava farsi male fino in fondo facendole "confessare" tutto. Fu quella parte a trionfare.

"Si?". Sussurrò avvicinandosi all'orecchio di lei

La ragazza si agitò ulteriormente, i suo lamenti divennero quasi singhiozzi

"Perchè? Perchè? Lo avevi promesso!"

"Cosa ti avevo promesso?". Chiese lui curioso

Suo fratello l'aveva forse fregata dicendole che sarebbe rimasto con lei per poi lasciarla per la sua mortale? No, si disse, improbabile, suo fratello era troppo onesto!

"Loki". Sussurrò la ragazza "A-avevi detto che l'avresti riportato vivo, me l'avevi promesso!Come hai potuto lasciarlo morire".

L'uomo sbarrò gli occhi sorpreso mentre ricordava come lei avesse salutato suo fratello prima che lasciassero Asgard con la mortale, e comprese. Ecco cosa gli aveva sussurrato in quel momento! Non era stato l'addio strappalacrime che aveva immaginato, non c'erano state dichiarazioni d'amore...era di lui che lei aveva parlato! E se si era preoccupato di tenerlo al sicuro...allora forse non tutto era perduto! Oh lei di certo gliene avrebbe dette di tutti i colori quando si fosse svegliata, l'avrebbe odiato per averla fatta soffrire...ma forse, con l'impegno e la pazienza...con un pochino di tempo le avrebbe fatto capire che non aveva poi avuto intenzioni tanto malvagie. Oh ci sarebbe voluto sudore e sangue per averla, ma infondo ne valeva la pena per lei! D'altra parte quella situazione aveva anche i suoi vantaggi: ora l'aveva tutta per sè, avrebbe avuto tutto il tempo per farle comprendere i suoi piani.

Un'idea intrigante prese corpo mentre meditava su quella condizione: ce l'aveva in suo potere praticamente! Certo, se voleva riuscire a convincerla delle sue buone intenzioni non poteva approfittare troppo della cosa...ma in quel momento lei non avrebbe saputo nulla, no? Poteva concedersi un piccolo lusso...

Si, poteva, decise chinandosi su di lei e dandole un bacio leggero...certo non era come l'ultima volta che aveva assaggiato quelle labbra...

 

Flash-back

 

"Loki?".

Il neo-re di Asgard sorrise al suono di quella voce. Oh dopo il momento di sedersi sul trono di Odino, quello era l'altro momento che aveva aspettato con impazienza per godersi i "frutti del suo impegno". Certo per levarsi dalle scatole il fratello si era dovuto sforzare parecchio ma alla fine ne era valsa la pena: Thor era lontano, sulla terra e Odino si era molto opportunamente eclissato nel suo sonno. E lui aveva mano libera con il regno...e con Sigyn! Quando suo padre si fosse svegliato, si ripromise, lui sarebbe stato il nuovo eroe di Asgard, nessuno avrebbe potuto dire che non apparteneva a quel popolo, suo padre finalmente sarebbe stato orgoglioso di lui e...e la donna che desiderava da decenni sarebbe stata già sua per quando suo fratello fosse riuscito a tornare!

Si girò con un sorriso soddisfatto che si incrinò subito quando posò gli occhi su di lei. Ma che ca...

invece della solita casacca coi pantaloni era improvvisamente comparsa addosso alla ragazza una veste piuttosto corta che lasciava molto poco da immaginare e i capelli non erano tenuti dalla solita treccia ma sciolti.

Oddio se era bella, si disse lui con la bocca asciutta. Scosse la testa cercando di evitare di guardarla con la bocca aperta...ma santo cielo era fatto di carne e sangue! Magari un pochino meno caldo di quello degli Asgardiani ma...

"S-si? Avevi qualcosa da dirmi Syg?"

La ragazza fece un sorriso da monella e si sedette sul bracciolo del trono

"Oh visto che il mio amico sembra non avere più bisogno di me ho pensato di venirlo a cercare io.."

Se solo sapessi cosa mi servirebbe da te ora! Aveva pensato Loki degluttendo a vuoto, con l'impressione che gli avessero ficcato qualcosa di tondo in gola.

"Ehm...ecco....sai ora che devo sostituire mio padre ho tanti pensieri..."

La ragazza si era rabbuiata di colpo

"Preferivo Loki al Re di Asgard...almeno Loki aveva tempo per fare due chiacchiere con me". Aveva borbottato.

Loki aveva sorriso con aria conciliante

"D'accordo, d'accordo hai ragione ti ho trascurata, ora sono tutto tuo, contenta?".

 

Santo cielo donna, un po' di pazienza! In fondo sono impegnato a fare di te la regina di Asgard!

 

Un sorriso malizioso aveva attraversato il viso della ragazza

"Si? Guarda che ti prendo alla lettera...."

Lui aveva riso credendola una battuta

"Uhh accidenti! Vuoi sedurmi per caso?"

La ragazza lo aveva guardato come se stesse soppesando la cosa.

"Dici che ci riesco?"

Lui sollevò le spalle divertito (e momentaneamente obnubilato dal "s"vestito)

"Puoi provare"

Credeva sul serio che lei lo stesse prendendo in giro...finchè non si era ritrovato le labbra di lei posate sulle sue. L'attirò a se con tale energia da farsela quasi cadere in braccio. Una parte di lui l'ammoniva a comportarsi in maniera civile, l'altra la metteva immediatamente a tacere. Erano secoli che aspettava quel momento...ed era maledettamente meglio di quanto avesse mai sognato! Le sue labbra erano speziate come un buon vino ed erano così morbide e invitanti. Le dita di lei si muovevano curiose sul suo petto e la sentì spostarsi sedendosi a cavalcioni sulle sue gambe con un  lieve borbottio infastidito, come se la seccasse l'esigua distanza che li separava. Possibile che per una volta tutto fosse così facile? Non aveva dovuto usare nessuna strategia complessa, nessun piano, era successo tutto così, spontaneamente....un momento...troppo spontaneamente!

Quel pensiero si insinuò in lui come una corrente d'aria raffreddandolo bruscamente. Non poteva essere successo tutto così all'improvviso...qualcosa non andava!

Piegò la testa per baciare il collo della ragazza, ricavando un mormorio soddisfatto che lo fece quasi desistere, ma fu più forte di lui...quel sospetto si era insinuato nella sua mente e ora doveva sapere.

Si avvicinò con delicatezza al suo orecchio come se volesse continuare quello che aveva iniziato

"Quanto intendi farmi andare oltre prima di chiedermi di far tornare mio fratello?". Le sussurrò

Il corpo della ragazza si irrigidì e, mentre lei si rialzava di colpo, un ceffone lo colpì duramente alla guancia.

"Come osi!". Sibilò la fanciulla sprizzando scintille dagli occhi.

Il problema per lui, fu che quell'aria infuriata era più eccitante di qualsiasi sorriso malizioso gli avesse rivolto prima, il che lo rendeva poco incline ad arrabbiarsi con lei.

"Come osi tu cercare di prendermi in giro con questo giochino...e per far tornare quell'idiota poi!"

"Non sto cercando di far tornare Thor". Tuonò Sigyn pestando il piede

"Allora cosa?". Sbottò lui

"Stò cercando di impedirti di fare entrare i giganti al castello". Aveva mormorato lei con gli occhi bassi

Loki l'aveva guardata come se gli avesse dato una mazzata in testa.

"Lo sai?"

"Si che lo so, l'ho capito che sei stato tu a farli entrare, eri l'unico che ne fosse capace!"

"No Sigyn, tu non capisci io..."

"Cosa stai macchinando, Loki?"

"Lo sto facendo per il nostro popolo". Aveva mormorato lui "Fidati di me Syg"

"Io...". La ragazza l'aveva guardato indecisa e lui aveva capito che non gli avrebbe creduto.

Anche quella volta non aveva trovato altro da fare che addormentarla, non voleva che gli impedisse di mettere in atto il suo piano, e poi era meglio che stesse al sicuro quando fossero arrivati i giganti di ghiaccio...tanto per precauzione! L'aveva riportata nella sua stanza, l'aveva coperta con cura e se n'era andato dopo averle dato un lieve bacio sulla fronte, sussurrando: vedrai, andrà tutto bene.

Quando si fosse svegliata avrebbe trovato i giganti neutralizzati, il popolo che lo acclamava come un eroe e i suoi genitori fieri di lui....e anche lei allora avrebbe capito e sarebbe stata fiera.

Solo che poi tutto era andato storto e invece del trionfo di Loki, al suo risveglio Sigyn aveva trovato affianco a sè un Thor particolarmente addolorato che le spiegava che il fratello si era lasciato cadere nel vuoto.

 

Fine Flash-back

 

Non era come quella volta, ma era piacevole, si disse. Almeno finchè qualcosa di doloroso non gli trapassò il labbro. Ooopps Syg era sveglia...e non approvava, evidentemente! Fece per allontanarsi ma, prima che potesse farlo, un dolore lancinante lo colpì al basso ventre facendolo cadere come uno scemo dal letto. Ecco cosa faceva Syg di pericoloso: le ginocchiate!

"Ma sei impazzita? Era solo una cosa innocente e tu per poco non mi distruggi i..."

"Ringrazia che non ho una lama altri menti non mi limiterei ai gioielli di famiglia, ti avrei tagliato la gola". Strillò lei cercando di liberarsi

"E' così che mi ringrazi per averti lasciata viva? Avrei potuto ucciderti mentre dormivi". Sbuffò Loki

La ragazza ringhiò strattonando le corde che la tenevano legata.

"No, è così che ti ringrazio per avermi fatto bere che eri morto, brutto schifoso! E io che ti ho anche pianto, che cretina!"

Pianto? Beh pianto era riduttivo, aveva appena rivissuto in sogno il momento in cui Thor gli aveva comunicato la presunta dipartita e lei gli aveva lanciato contro tutto quello che aveva trovato cercando di sfogare il dolore che la lacerava. Thor doveva aver capito perchè non aveva cercato di fermarla, si era limitato a evitare gli oggetti per non farsi rompere la testa.

"Dovresti invece, mia cara". Sussurrò Loki accarezzandole con dolcezza una guancia "Perchè sai..un re arrabbiato non è buono con i suoi sudditi e dato che al momento il re di Asgard sono io...beh potresti fare male a qualcuno facendomi arrabbiare..."

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Capitolo 4
*** Tendimi la mano ***


“Sfiorami con il tuo amore e rivelami il mio vero nome…per la speranza darei la mia vita”

Nemo-Nightwish

 

 

La ragazza sobbalzò spostandosi da lui quanto più possibile, sottraendosi alla carezza. Un pochino era il disgusto per l'implicazione che le sembrava di cogliere in quella minaccia manco tanto velata e un pochino il fatto che quel contatto le ricordava troppo vividamente i tempi prima che Loki diventasse...beh un aspirante re con la forza

"Cos'è un ricatto?". Chiese lanciandogli uno sguardo tagliente

Loki alzò le spalle con aria indifferente. Non aveva davvero intenzione di farle del male, solo di costringerla a non tentare la fuga...ma voleva proprio vedere quanto male lei avrebbe potuto pensare di lui.

"No mia cara, cosa vai a pensare! Solo...un buon consiglio"

Sigyn sbuffò sprezzante

"Tu non dai consigli, Loki, se non ne ricavi qualcosa"

Toucè! Il primo punto lo aveva senza dubbio segnato lei.

Un ghigno pigro affiorò sul viso di lui

"Non ho detto che non tornerebbe a mio vantaggio"

"Ma quale vantaggio, stupido! Cosa pensi di ricavare minacciando di fare l'ennesimo sterminio"

La fissò un momento come se ci stesse effettivamente pensando

"Interessante domanda...cosa dici che potrei ricavarne?"

Sigyn alzò le spalle

"Non molto direi, non ti sono utile per il trono...e vedo che quella è l'unica cosa che ti interessa"

Lui rise divertito

"Me lo sono procurato da solo il trono, come vedi"

Gli occhi castani di lei si puntarono sui suoi.

"Dimmi una cosa...dov'è Odino?"

Scosse la testa divertito

"Piccola ingenua! Mi credi davvero così stupido da dirtelo?"

Un pensiero inquietante le attraversò di colpo la mente, il suo viso perse colore e nei suoi occhi comparve un orrore profondo.

"E'...è vivo almeno?"

Fu come se qualcosa l'avesse colpito. Non gli piaceva che lei avesse pensato con tanta facilità che l'avesse ucciso....certo, ad essere sincero sincero doveva ammettere che gliene aveva dato più che ottimi motivi...eppure proprio non gli piaceva che lei desse così per scontato il peggio.

"Ebbene si, mia cara". Sussurrò "E' vivo"

Il sollievo di lei fu palese mentre lasciava andare il fiato che aveva trattenuto

"Grazie al cielo!". Mormorò

"Non ti illudere, non è perché sono tanto gentile e caro...è che voglio che veda che si è sbagliato a non credermi adatto al trono, voglio che veda il mio successo...e per farlo mi serve vivo"

Qualcosa che non si aspettava comparve sul viso di lei: un sorriso compassionevole come se stesse ridendo di lui.

"Oh tu credi che le cose le vedano solo i vivi?"

Lui storse il naso

"I morti stanno un pochino al buio per poter dire che vedano qualcosa, no?"

"Forse...oppure è vera la leggenda per cui ci vedono"

"Dici? Allora forse dovrei uccidere mio padre e farmelo raccontare da lui...in effetti da morto mi creerebbe meno problemi...". Frecciò per spaventarla, perché la sua aria come se sapesse qualcosa che lui ignorava lo stava infastidendo

"Non è a tuo padre che pensavo..."

"No? E chi?"

Lei sospirò come dispiaciuta di qualcosa

"Spero tanto che non sia vero"

La osservò curioso chiedendosi cosa stesse architettando quella mente che lui sapeva poter essere diabolica all'occorrenza

"Di che parli?"

"Oh beh sai". Mormorò con lentezza "Se i morti possono guardarci...Frigga non dev'essere molto contenta di te..."

Lui sobbalzò come se l'avesse colpito e si spostò allontanandosi di colpo. Colpito e affondato signori, una vera fuoriclasse!

"Non nominarla!". Sibilò

Lei lo fissò con la testa alta e l'espressione caparbia che lo faceva ammattire da quando la conosceva

"E perché no? Non sei l'unico sai che lei ha accolto!"

"Tu non l'hai mai chiamata madre"

"Io ho sempre saputo da dove venivo"

Lui fece un gesto sprezzante

"Già...tu eri troppo grandicella perché potessero prenderti in giro come hanno fatto con me...non che io ne ritenga colpevole Frigga..."

Quella frase amara la fece arrabbiare talmente tanto che tentò inutilmente di sciogliere di nuovo le corde.

"Stupido! Ma non capisci? Frigga e Odino non ti hanno preso in giro, hanno solo desiderato di aspettare che tu fossi cresciuto abbastanza per metabolizzare..."

"Cosa, che mi avevano raccolto come un rifiuto riciclato? Che Odino pensava di usarmi come mascotte per rendersi amici quelli della mia razza?"

"No! Loki, loro ti amavano!". Esclamò la ragazza convinta

La turbava. Odiava quello che Loki aveva fatto ma la turbava comunque sapere che lui pensava di essere stato una pedina per suo padre, eppure lei sapeva che Odino lo aveva amato come un figlio...se soltanto anche Loki fosse stato capace di vederlo, quante cose sarebbero state diverse!

"Frigga mi amava, non Odino"

"Loki". Sussurrò lei con dolcezza "Ma come puoi essere stato così cieco per tutto questo tempo! Odino non ti ha mai considerato una pedina"

Lui rise sprezzante

"Come sei buona Sig!"

"Non sono buona, io vedo le cose come stanno Loki e quello che vedo sono due genitori a cui non importava chi ti avesse generato perché ti consideravano figlio loro!"

"Sciocchezze! Tu ti fai confondere dall'affetto che aveva Frigga"

"L'hai davvero ripagato bene il suo affetto, Loki! Sarebbe fiera dell'uomo che ha cresciuto". Commentò lei con amarezza.

"Beh in ogni caso lei ora non è qui a biasimarmi"

"Se fossi un pochino meno ottuso ti biasimeresti da solo!"

Lui emise una risata vuota

"Io ottuso? E pensare che della famiglia mi credevo quello più furbo!"

"Ma davvero? Hai mandato al diavolo una famiglia che sarebbe morta per te, degli amici che ti erano legati e un popolo che ti era fedele per cosa? Per uno scettro e un trono?"

Ah! Eccola la persona che conosceva! La sua piccola saggia coscienza esterna!

"Sig!". Rise "Non hai ancora perso il vizio di fare la voce della ragione?"

"Qualcuno dovrà pur farlo visto che tu la ragione l'hai persa!". Sbuffò lei

Le si avvicinò tornando a sedersi al suo fianco, per quanto assicurandosi una certa distanza di sicurezza

"Non capisci?". Mormorò sporgendosi verso di lei "Io voglio solo il trono che mi spetta"

"No, Loki, tu vuoi il trono che spetta a Thor! Ha così importanza da farti abbandonare tutto?"

Lui sorrise divertito

"Che altro dovrebbe contare?"

Sigyn abbassò lo sguardo

"Bene! Spero che quando sarai triste lo scettro e il trono sappiano abbracciarti...o ascoltarti quando vorrai un consiglio o..."

"Va bene! Va bene!". Rise Loki "Ho capito, sei gentile a preoccuparti che io possa soffrire di solitudine"

"E' ciò che succede a chi è solo e tu...non so se te ne sei accorto ma ti sei fatto solo, Loki"

"Mi hanno lasciato solo!". La corresse Loki con amarezza

Lei lo guardò allibita

"Scherzi vero? Loki...ti aspettavi che noi tutti rimanessimo al tuo fianco? Magari che Thor ti dicesse "prego mi suicido da solo"?"

Lui sogghignò

"Sarebbe stato carino!"

"Loki!". Sibilò lei

"Ti dirò la verità: non mi interessava che gli altri mi stessero vicini, possono crepare uno ad uno per quanto mi riguarda...speravo che magari tu e Frigga..."

"Io e Frigga cosa?". Sbottò la ragazza "Per l'amor del cielo Loki! Hai ucciso centinaia di persone sulla Terra e avresti ucciso tuo fratello che se non te lo ricordi era il figlio di Frigga ed è il mio migliore amico!". Sbottò lei "Come pensavi esattamente di farcelo mandare giù?"

Una sensazione tagliente si annidò nel suo petto all'ultima frase, quasi come quando lei aveva pronunciato il nome del fratello nel sonno

"Il tuo migliore amico?". Chiese con amarezza "Pensavo di essere io il tuo migliore amico...a quanto pare mio fratello mi ha scalzato anche in questo"

Lei sobbalzò. E mò cosa rispondeva? No, tu sei quello di cui ero innamorata non il mio migliore amico! No, non era una risposta contemplabile. Così optò per una risposta che lo facesse riflettere un pochino.

"Loki era il mio migliore amico finché l'aspirante Re di Asgard non me l'ha ammazzato!". Sputò con disprezzo

Lui si sporse in avanti guardandola quasi con ansia

"Io sono ancora qui Sig! Se diventassi il Re di Asgard questo tra noi non cambierebbe nulla!"

Beh non era proprio così, se fosse diventato sul serio il Re di Asgard l'avrebbe voluta come sua regina, il che avrebbe cambiato le cose....ma era ancora presto per dirglielo.

"Tu sei ancora qui?". Chiese Sigyn quasi con commiserazione "Ti sei visto di recente Loki? Il ragazzo che combatteva al mio fianco, che mi insegnava le magie...non sarebbe mai passato sui cadaveri di tante persone per un trono"

"Perchè? Cosa c'è di male Sig? Mio padre non ha forse dovuto combattere e passare sui cadaveri dei suoi nemici per creare la pace per il suo regno?"

"E' diverso Loki! Questi non sono nemici, non è una guerra...sono solo persone che tornavano a casa dai loro cari"

Lui alzò le spalle

"Il prezzo da pagare per avere il regno che mi spetta, purtroppo il potere richiede un pedaggio"

Sigyn si sporse in avanti

"Loki tu non hai nessun diritto al regno ficcatelo in testa! È stato scelto Thor!"

"Beh la scelta è stata sbagliata" sibilò Loki

"Davvero? Sono abbastanza certa che Thor, per dirne una, non avrebbe ucciso centinaia di persone per arrivare al regno"

"Perché non ha nessuna ambizione"

"Forse questa è una dote per un re". Lo provocò la fanciulla

"Beh lo vedremo! Ora il regno è mio e vedremo se sono davvero un pessimo re come tutti credete"

"No, il regno non è tuo, è di Odino, ti obbediscono solo perché ti credono lui"

"E' del tutto irrilevante la cosa". Fece lui in tono annoiato

Lei scosse la testa

"Non credo, non ti ammazzano solo finché porti la faccia di tuo padre"

"Ma mi obbediscono...e non sarò poi così solo come pensi, c'è tanta gente che vuole stare vicino a un re"

Lei ghignò guardandolo come se lo trovasse ridicolo

"Davvero? Tanti parassiti che hanno bisogno di te"

"Che differenza fa?"

"Che quando sarà il re ad avere bisogno d'aiuto nessuno gli tenderà la mano...sai, a Loki molti avrebbero teso la mano...Odino e Thor per primi"

"E...e tu?"

"Sai benissimo che mi sarei lanciata nelle fiamme per te! E con la convinzione che la cosa fosse reciproca"

"E' reciproca"

"Dici? Io credo che se dovessi scegliere tra il raccogliere il tuo amato scettro o salvare me raccoglieresti lo scettro"

Lui sobbalzò colpito dalla scarsa considerazione che la fanciulla aveva del suo affetto per lei. Come poteva pensare questo! Lui avrebbe messo Asgard ai suoi piedi se solo avesse fatto un cenno! Non come il suo adorato Thor che se n'era andato con quella dannata mortale!

"Sai che non è così"

"Dimostralo"

Loki la guardò in silenzio per un pochino poi scoppiò a ridere

"Ah Sig! Sei sempre stata furba! Vorresti che ti liberassi per dimostrartelo?"

Lei sorrise innocente

"E perché no? Sarebbe un inizio"

Le accarezzò con delicatezza la guancia

"Non ancora Sig, ti libererò quando sarò sicuro che tu non mi tradisca...te lo prometto..."

"E nessuno potrebbe mai dubitare della tua parola". Frecciò lei sarcastica

"Perché non mi dai l'esempio tu, mia angelica fanciulla, visto che ti piace sputare lezioni? Fammi vedere se veramente una persona è meglio di un regno, comincia tu a tendermi la mano"

Sigyn scosse la testa

"Me le hai legate buffone! Come posso tendertele?"

"Se non te le avessi legate le tenderesti verso il mio collo"

Lei alzò le spalle

"Un dettaglio irrilevante"

Loki osservò un attimo i polsi della fanciulla che si stavano arrossando vicino alle corde, li sfiorò delicatamente e poi accarezzò le corde. Improvvisamente la ragazza si accorse che non le raschiavano più la pelle

"Ora forse crederai che non voglio farti nulla di male". Sussurrò Loki

Lo guardò con tristezza

"Neanche ti immagini quanto vorrei crederlo, Loki"

Una piccola speranza cominciò a farsi sentire dentro di lui

"Lascia che te lo dimostri". Azzardò

"Come?"

"Accetta di regnare al mio fianco, posso darti qualsiasi forma, nessuno ti riconoscerebbe...potresti benissimo spacciarti per la nuova compagna di Odino"

 

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Capitolo 5
*** Impara ad amarmi ***


“Così a lungo mi sono chiesto chi verrà a prendere il mio posto”

Wherever you will go –The Calling

 

La ragazza sgranò gli occhi guardandolo interdetta. Era talmente assurdo che non sapeva manco come replicare. Gli stava chiedendo di travestirsi per essere....la sua compagna? La cosa tristemente ironica era che lei aveva passato anni a desiderare che le chiedesse qualcosa del genere. Certo nella sua fantasia Loki non aveva usurpato il trono e non se ne andava in giro con la faccia di Odino...

"Se non lo faccio? Farai del male a qualcuno? O t'è rimasta ancora un minimo di coscienza sufficiente a non cercare di costringermi?"

Lui soppesò un momento la risposta

"Se ti volessi obbligare così...". Mormorò con lentezza "lo faresti?"

Un sorriso triste le spuntò sulle labbra

"Sai che lo farei...ma cosa ci guadagneresti ad avere una compagna che non ti vuole?"

Bene, pensò lui con amarezza, Sigyn aveva espresso con chiarezza cosa ne pensasse di lui: non lo voleva.

"Grazie Sig è molto consolante sentirsi apprezzato". Frecciò rigido

La ragazza scosse la testa guardandolo come se fosse un bambino capriccioso

"Pensavi forse di farti apprezzare costringendomi col ricatto a stare al tuo fianco?"

Lui si sporse verso di lei

"Perchè no? Un tempo ti piaceva la mia compagnia". Sussurrò con voce carezzevole

"Vuoi dire quando non avevi bisogno di legarmi o di minacciare di uccidere qualcuno per fare due chiacchiere con me?"

"Se stai cercando di convincermi a liberarti Sig non attacca! Ti ho già promesso che a tempo debito lo farò ma devo prima essere sicuro che non mi ucciderai ne farai in modo di farmi condannare a morte denunciandomi"

Lei sbuffò divertita

"Oh insomma starò qui fino alla fine dei miei giorni...perchè non penserai veramente di convincermi a non ucciderti o a non denunciarti, vero?"

Loki alzò le spalle per nulla colpito dalla sua minaccia

"Oh sono un inguaribile ottimista"

"Dammi un motivo per cui non dovrei farti del male appena ne avrò modo"

"Ti ho salvato la vita, no?"

Lei fece un verso sprezzante guardandolo in cagnesco

"Mi prendi in giro vero? Cioè...tu sei veramente convinto che dovrei ringraziare perché non mi hai uccisa? Perché intendi questo per salvarmi la vita, no?"

"Oh come sei precisina! Avanti, Sig un pochino di elasticità mentale! Dovrà pur contare il fatto che avrei potuto ucciderti e invece ti ho tenuta viva!"

"Ma ceeerto! Forse invece di ammazzarti lentamente mi assicurerò che sia una cosa veloce"

Loki scoppiò a ridere

"Suvvia ragazza! Sappiamo entrambi che anche potendo non mi uccideresti...certo, quel tuo fastidioso senso dell'onore ti spingerebbe a denunciarmi per salvare Odino...ma tu non alzeresti mai la mano per uccidermi"

Forse....in effetti lo sguardo di fuoco che gli stava rivolgendo in quel momento non lasciava presagire niente di buono.

"Sai non lo so, Loki...in questo momento trovo l'idea molto affascinante"

"E tu parli della mia di crudeltà? Insomma donna! Mi hai morso a sangue un labbro, mi hai quasi rovinato una parte del corpo molto delicata...non è sufficiente come punizione?"

"Mi hai fatto credere di essere morto, mi hai presa in giro spacciandoti per Odino, hai usurpato il trono a cui sono fedele, stai governando illecitamente la mia gente e per di più mi hai legata come una giumenta....no, Loki credimi quello che ti ho fatto finora è a malappena una piacevole carezza"

Lui ridacchiò sommessamente spostandole con lentezza una lunga ciocca di capelli dal viso

"La mi presunta morte deve proprio averti fatta soffrire se reagisci così"

Lo guardò con una tale rabbia che lui temette gli stesse per mordere la mano

"La tua morte?". Sibilò "No, quella di qualcuno che credevo avesse lottato per salvare il suo popolo dagli elfi neri...tu, tu sei uno che l'unica cosa che vuole dal suo popolo è vederlo inginocchiato...e questa persona può pure andarsene a crepare!". Sputò sprezzante

"Attenta Sig! Pensa se mi scoprissero e mi uccidessero...come ti sentiresti se queste fossero le ultime parole che mi rivolgi?"

"Morta di fame se tu non facessi in tempo a dire dove sono, mi sentirei morta di fame"

"Suvvia ammettilo: soffriresti!"

"Si, soffrirei, perché purtroppo la persona che sei diventato si porterebbe dietro la persona che eri...e a quella persona voglio ancora bene"

"Allora perché non vuoi accettare la mia offerta? Potrei tornare ad essere quella persona, Sig...sarebbe tutto come è sempre stato...solo..beh con una faccia diversa...almeno in presenza di altri"

Oh se solo avesse potuto illudersi che veramente tutto sarebbe tornato come era un tempo! Una parte di lei non desiderava altro che abbracciarlo e illudersi che tutto fosse come un tempo, che il suo amico fosse davvero tornato.

"No, Loki non sarebbe la stessa cosa...un tempo tu combattevi per Asgard non contro Asgard!"

"Io combatto ancora per Asgard, non voglio fare nulla di male al nostro popolo...". Sbottò lui

"Sciocco! Uccidere un'intera razza non era forse una cosa contro Asgard? Non pensavi che l'avremmo passata liscia, vero?"

"Li avrei sterminati tutti, cosa avrebbe potuto succederci di male?"

"Non capisci? Gli altri regni si sarebbero spaventati, è ovvio! E ci avrebbero attaccati presto"

"Oh dai, il nostro popolo è il migliore in guerra, avremmo vinto, ci saremo coperti di onore e gli altri regni non avrebbero più osato ribellarsi"

"Onore!". Sibilò lei con gli occhi accesi "E cosa avrebbero mangiato gli orfani dei soldati morti nella guerra che tu avevi voluto? Li avresti sfamati con l'onore?"

"Avrei fatto in modo che avessero assistenza e..."

"Dimmi, con che soldi, genio del governo? Non consideri che la guerra comporta spese? Che sarebbe successo se ti fossi accorto che non c'erano abbastanza fondi da sfamare tutti?"

Lui la guardò un momento insicuro. Che avesse ragione lei? Si era forse dimenticato qualcosa di fondamentale nei suoi piani tanto precisi? Ma infondo, si disse, un re non era mica un pozzo dei desideri, doveva fare il bene della collettività, il che a volte andava contro gli interessi del singolo.

"Beh....a volte i sacrifici sono necessari, lo sai anche tu..."

"A chi sarebbe stato necessario questo? Perché a me sembra che avrebbe placato solo l'egocentrismo di Loki...Asgard non vedo quale giovamento ne avrebbe avuto"

"La pace!"

"Eravamo già in pace! Tuo padre l'aveva costruita ottimamente coi trattati, perché sconvolgere un equilibrio che funzionava benissimo? Perché Loki voleva mostrare di essere migliore di Thor? Oh tutta la gente che sarebbe morta a causa tua ti avrebbe di certo ringraziato, non c'è dubbio!"

"Oh tu non puoi capire! Non sei lucida in questo, sei influenzata dal tuo passato"

"Puoi dire il termine giusto: orfana di guerra. E si, Loki sono influenzata da questo! Insomma, almeno i miei genitori sono dovuti intervenire per salvare la Terra ma tu...beh diciamo che se la spiegazione di tuo padre del come mai i miei genitori erano morti fossero state delle farneticazioni sull'onore e la forza di Asgard tipo quelle tue...beh non credo che la parola che mi sarebbe venuta in mente sarebbe stata "grazie"".

La sua sicurezza vacillò di nuovo per un momento. Aveva forse sbagliato? Si chiese di nuovo. Forse non era così bravo nel governo come aveva pensato.

"Perchè? Sarebbe tornato comunque a vantaggio di tutti, dunque anche di chi aveva perso delle persone...". Si difese

In fondo non gli sembrava che il suo progetto fosse stato così mostruoso. Comunque avrebbe creato la pace per il suo popolo, il prezzo, qualunque fosse, non valeva forse questo guadagno?

Lei lo guardò in silenzio un momento.

"Tuo padre una volta disse a te e a Thor che un re saggio non cerca la guerra....". Sussurrò

"Com'è che questa predica non l'hai fatta a mio fratello quando pensò di fare grosso modo la stessa cosa che feci io?"

"Io gliel'ho fatta! Se ti ricordi non ero d'accordo e ti diedi dell'idiota per averlo istigato...una vera cretina a non capire che non era altro che una furbata per manipolarlo...perché tu volevi che scatenasse una guerra e fosse esiliato, vero Loki?"

Quello che lei non sapeva era che inizialmente il suo piano si era fermato solo a quello

 

Flash-back

 

 

Ti pareva! Era assolutamente certo che suo fratello si sarebbe messo a fare il pallone gonfiato, pensò Loki guardando sprezzante il fratello maggiore che saliva baldanzoso le scale verso Odino, pronto a essere nominato futuro re. Perché non lui? Si era chiesto con astio, in fondo lui aveva più acume di suo fratello, era più bravo di suo fratello con la diplomazia...cosa gli mancava per l'amor del cielo!?

"Mamma mia! Ho paura che da un momento all'altro gli spuntino delle piume blu dietro la schiena e cominci a fare la ruota". Sussurrò Sig facendo per un momento defluire il malumore che lo aveva pervaso

"Non tentarmi! Tra l'altro sarebbe pure in tono visto che è vestito di blu"

Lei gli assestò un pizzicotto sul braccio

"Loki! Fai il bravo almeno per la sua nomina!". Aveva sussurrato mezza divertita e mezza esasperata

Poco dopo suo fratello era calato sui suoi compagni d'armi per ricevere i complimenti. Non s'era manco accorto che lui non era sincero nel fingersi felice...eppure qualche sospetto gli sarebbe dovuto venire! Santo cielo come poteva pensare che facesse i complimenti a qualcuno che s'era preso un posto che avrebbe potuto spettare a lui?

Sig aveva storto il naso agitando un dito in direzione del fratello

"Se mi dici che ora dobbiamo chiamarti "mio signore" giuro che te le suono"

Suo fratello aveva gettato all'indietro la testa scoppiando in una fragorosa risata.

"Ma come proprio tu che sei la mia promessa sposa minacci di picchiarmi!? Sarà meglio che cominci a portare rispetto donna!". Aveva scherzato

Sig l'aveva guardato perplessa mentre lui aveva sobbalzato sentendosi gelare dentro. Cosa gli era sfuggito?

"Di che parli?". Aveva chiesto la ragazza

Suo fratello aveva ridacchiato

"Ma come non ricordi? Una volta Odino ci disse che io e Loki eravamo nati per essere re e tu affermasti che avresti sposato quello dei due che avesse avuto il trono".

La ragazza si batté una mano sulla fronte ricordando quell'episodio. Era piccola e quando Odino aveva detto che a essere nati per essere re erano Thor e Loki si era sentita fuori posto e aveva timidamente chiesto "e io?". Odino aveva sorriso benevolmente e le aveva detto che di certo anche lei era destinata a cose importanti così lei scherzando aveva affermato che avrebbe sposato quello tra i due fratelli che avesse avuto il regno per controllare che non mandassero a ferro e fuoco Asgard

"Oh signore te ne ricordi ancora? Era solo uno scherzo e avevo nove anni Thor!". Aveva esclamato

Thor aveva riso scompigliandole i capelli

"Ah no cara! Troppo facile! Hai fatto una promessa, non te la puoi rimangiare"

Loro due avevano riso capendo che si trattava solo di un gioco...Loki aveva deciso che era ora che suo fratello sparisse per un pochino, prima che oltre al trono potesse portargli via anche Sigyn. L'idea era di allontanarlo per avere il tempo di sistemare le cose con Sigyn...solo che in seguito gli eventi erano precipitati e le cose erano andate diversamente.

 

Fine Flash-back

 

Quel ricordo gli riportò anche quello che aveva ricordato poco prima e decise di togliersi una curiosità che a suo tempo lo aveva assillato.

"Sig? Perchè non mi hai denunciato quando hai capito che ero stato io a far entrare i giganti di ghiaccio?"

Lei alzò le spalle

"Perché pensavo che avessi solo bisogno di tempo per riprendere la lucidità...e se lo avessi detto agli altri ti sarebbero saltati addosso e basta....pensavo di parlare con Frigga ma..."

"Ma io avevo impedito a chiunque di avvicinarla"

Lei annuì

"Già così mi sono illusa che se ti avessi costretto a rimandare tu poi saresti tornato in te...pensa che cretina che sono....".

Cretina? No, semplicemente teneva a lui! Se solo fosse stato abbastanza da fargli accettare la sua offerta...col tempo forse avrebbe anche imparato ad amarlo...

 

 

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Capitolo 6
*** La Fuga ***


La Fuga

 

 

“Angelo splendente, non riuscivo a capire le tue intenzioni oscure, i tuoi sentimenti per me.

Angelo caduto, dimmi perché? Qual è il motivo, la tua spina nel fianco?”

 

Angels- Within Temptation

 

 

 

Manteneva quell'espressione meditabonda da ormai decine di minuti. E lei cominciava a essere molto, ma molto esasperata!

"Oh andiamo ti decidi a farla finita?". Sbuffò

La risposta fu uno sguardo vacuo. Lui era troppo impegnato a pensare a come sfruttare a suo vantaggio l'affetto che Sigyn ancora nutriva per lui per fare attenzione alle sue parole.

"Scusa? Mi ero distratto...".

Roteò gli occhi infastidita. Cioè lei faceva un discorso serissimo e lui si distraeva pure?

"Si me n'ero accorta, Loki! Ti ho chiesto quando hai intenzione di farla finita"

"Te l'ho detto Sig, quando sarò convinto che tu non sia pericolosa ti libererò"

Curiosamente, lei non parve per nulla rassicurata. Anzi, sembrava seccata dalla sua risposta

"Guarda che questo giochino lo puoi fare con altri, non con me! Riassumiamo un momento: tu vorresti dirmi che hai realmente tenuto in vita l'unica persona, almeno per il momento, a essere a conoscenza dei tuoi piani e della tua identità...così, per pura bontà di cuore?"

Lui alzò le spalle con la massima calma

"Precisamente"

"Dalla da bere a qualcun'altro! Sei troppo furbo per fare un errore come questo....allora, se mi hai tenuta in vita per un motivo...qual'è? Cosa vuoi da me?"

Sospirò seccato. Quante altre volte aveva in mente di farglielo ripetere prima di ritenersi soddisfatta?

"Mi pare che la mia unica richiesta sia stata rifiutata"

Lo guardò un momento perplessa prima di afferrare cosa stesse dicendo e, quando capì a quale proposta si riferiva, fece un verso sprezzante.

"Ma ceeeerto dimenticavo! Mi hai tenuta prigioniera perché ci tenevi tanto tanto ad avermi come regina!"

"Brava! Ci sei arrivata!" Esultò lui

"Per favore! Non te ne faresti assolutamente niente di un pupazzo da spacciare come nuova regina, tanto varrebbe governare solo visto che, per altro, Odino è appena rimasto vedovo...torniamo al nocciolo: cosa vuoi veramente?".

Primo punto di cui occuparsi, annotò Loki: fare qualcosa per la scarsa fiducia che la fanciulla riponeva in lui...e anche in se stessa se credeva veramente che un uomo non se ne facesse nulla di averla come regina.

"Beh visto che, a quanto sembra, sei così brava a capirmi perché non me lo dici tu cosa voglio?"

Lei sospirò scoraggiata

"Informazioni?". Tentò, facendo ridere Loki

"Andiamo Sig! Ti ritenevo più furba! Sono Odino ora: per avere informazioni basta chiedere"

"Allora cos'è che vuoi?". Sbottò lei frustrata

Non riusciva a capire che diavolo ci fosse dietro a tutto quello. Loki si era dimostrato uno che non faceva niente per niente, quindi se la stava tenendo in vita ci doveva essere un motivo....e non sapere quale fosse, in che situazione si trovasse di preciso, la rendeva dannatamente nervosa.

Che avesse pensato di tenerla per usarla come ostaggio se fosse stato scoperto? Nah, si rispose subito, non era da lui. Portarsi un ostaggio significava fronteggiare tentativi di fuga, possibili ribellioni, sottostare ai ritmi di qualcun'altro...no, era certa che lui fosse in grado di elaborare qualcosa di meglio!

E allora? Che la volesse davvero come regina? Ma perché? In passato aveva trascorso tanto tempo a cercare in lui qualche segno di interesse, dunque poteva dire con sicurezza che non era certo spinto da un presunto amore travolgente per lei. Però, effettivamente, sapeva che un tempo lui doveva esserle stato almeno affezionato...che fosse il suo contorto modo di risarcirla dei guai che le aveva fatto passare ultimamente?

Improvviso, un luccichio metallico catturò la sua attenzione. Alzò gli occhi e scattò all'indietro accorgendosi che lui aveva in mano una lama. Forse doveva un tantino rivedere l'idea che lui la volesse risarcire....

Quando notò il suo improvviso scatto all'indietro, Loki alzò le mani.

"Non ti faccio del male, Sig...ti stavo tagliando le corde"

Lei strinse gli occhi sospettosa

"Mi stavi tagliando le corde?". Ripeté incredula

"Un momento...prima voglio la tua parola d'onore che non mi aggredirai"

Se doveva guadagnarsi la sua fiducia tanto valeva darle almeno un qualche segno di buona volontà. E in ogni caso aveva preso altre precauzioni per evitare che lei cercasse di scappare.

La sua fiducia però non pareva affatto aumentare

"Mi vuoi dire che vuoi correre il rischio solo fidandoti della mia parola?". Chiese scettica

Dove stava la fregatura?

Lui sorrise sornione

"Beh mi hai tanto criticato dicendo che ho tradito le persone che mi volevano bene...non vorrai che io possa accusarti di fare altrettanto, vero? Sono certo che se mi dai la tua parola potrò fidarmi"

"D'accordo hai la mia parola d'onore che non alzerò le mani su di te". Sibilò a denti stretti

Lui sorrise soddisfatto

"Bene...molto bene, mia cara, noto con piacere che sai essere ragionevole..."

Lo osservò speranzosa mentre la lama le sfiorava appena la pelle del polso facendo scomparire la pressione delle corde. E appena la pressione delle corde sparì...

Loki cadde a terra colpito al viso da un calcio mentre la ragazza si lanciava verso la porta. Sibilò con rabbia portandosi una mano al naso...ma la rabbia svaporò quando la ragazza fu spinta all'indietro. Atterrò di schiena sul letto e le corde tornarono immediatamente al loro posto. Sorrise soddisfatto. Eccellente il suo incantesimo reggeva bene a quanto pareva!

"Non avrai mica creduto che fosse così semplice Sig". Sussurrò studiandola

Lei alzò le spalle guardandolo in cagnesco

"Beh dovevo tentare...sono un'inguaribile ottimista". Mormorò facendogli il verso

"Forse lo siamo entrambi, non avrei dovuto scioglierti le corde così presto in effetti...devo dire però che mi hai spiazzato, venir meno alla tua parola! Non è da te Sig!"

Un'espressione angelica le si dipinse sul viso

"In realtà non l'ho fatto"

Strinse gli occhi perplesso

"Non l'hai fatto?"

"No, ti ho detto che non avrei alzato le mani su di te...infatti non ho usato le mani per colpirti"

Loki si asciugò un rivolo di sangue che scorreva dal naso

"Oh qualsiasi cosa fosse...era duro". Osservò quasi con distacco

La fanciulla sogghignò

"Un piccolo ma necessario sacrificio, Loki"

Gli occhi scuri di lui si fecero duri

"E se io adesso pensassi di punirti?". Sibilò

La ragazza scoppiò a ridere

"Mi vuoi fare la bua?"

"Oh ci sono tanti modi di torturare una persona". Mormorò Loki quasi con dolcezza.

Quando lo vide girare sui tacchi e voltarsi oltrepassando la porta lei ebbe un brivido. E se quel suo tentativo di fuga l'avesse pagato qualcun'altro? Non aveva davvero pensato alla possibilità di essere ripresa, aveva visto uno spiraglio di salvezza e aveva pensato impulsivamente di gettarcisi a capofitto. Avrebbe dovuto immaginare che se Loki le stava sciogliendo le corde quelle non dovevano essere la cosa che la teneva legata là! E lui aveva già minacciato di fare del male ai suo amici...come aveva potuto essere così stupida! Si rimproverò tra sè e sè.

I passi dell'uomo tamburellavano sul marmo dorato mentre si dirigeva verso le cucina. Stava schiumando di rabbia. Come si era permessa quella dannata femmina di pensare di raggirarlo? E dire che aveva pensato seriamente di darle una prova della sua buona fede...e lei ne aveva approfittato per tradirlo. Si meritava la lezione che le avrebbe dato, si disse.

"Mio Signore?"

Loki si irrigidì riconoscendo la voce. Forse poteva modificare la punizione che aveva in mente per Sigyn. No, si disse, non poteva, era pericoloso agire troppo...beh troppo da Loki e troppo poco da Odino.

"Si, Fandral?". Chiese voltandosi con lentezza

"Ecco...volevo dirvi che non vedo Sigyn da qualche tempo e...beh nemmeno Heimdall sa che fine abbia fatto e.. sono preoccupato..."

Dentro di se l'uomo sbuffò seccato. Dunque non gli era ancora passata la fissa per Sigyn? Quando si sarebbe ficcato in testa che non era roba per lui?!

"Le ho ordinato di raggiungere Thor e farsi una breve vacanza sulla Terra...era alquanto provata dagli ultimi eventi e ho deciso che era meglio concederle un pochino di riposo, tanto più che ha fatto amicizia con l'umana quando Thor l'ha portata qui ed è stata contenta di poterla rivedere". Fece cercando di essere dolce

Lui esitò

"In effetti...ecco...l'ho vista anche io un pochino strana"

"Lo siamo stati tutti Fandral...la morte della mia sposa, la partenza di Thor...ci hanno addolorati tutti...e sai bene che Sigyn era molto legata a tutti e due...". Sospirò con un ottimo tono melodrammatico

Un muscolo scattò nella mascella di Fandral

"C-come ritenete, mio signore". Mormorò con un inchino

"Non sei forse convinto della mia decisione Fandral?". Chiese con dolcezza

"Ecco io...no, è solo che...stavo pensando che in realtà lei è strana più dal tradimento di Loki che non dalla morte della regina...o dalla partenza di Thor"

Sorrise benevolo

"E' normale...tutta la famiglia ne ha risentito...e Sigyn è praticamente una di famiglia"

"Ed era molto..legata a Loki, lo so"

La creatura annidiata dentro di lui fece le fusa. Ah se n'era accorto che era SUA! Lei ancora non lo sapeva...ma su questo dettaglio ci avrebbe lavorato!

"Si, Fandral, gli era affezionata...e detto fra noi...credo che la morte onorevole di mio figlio abbia più a che fare con la voglia di riscattarsi ai suoi occhi che non di salvare Asgard o vendicare Frigga...l'affetto era ricambiato, ne sono convinto"

"Perdonatemi...."

"Puoi esprimere il tuo parere con tranquillità, non sono mai stato un tiranno". Sorrise lui

"Beh per me se vostro figlio voleva veramente mostrare affetto per lei l'ha dimostrato un po' tardi, non avrebbe dovuto tradire lei e tutti noi"

Odino\ Loki gli posò una mano sulla spalla con aria benevola. Tanto il vincitore era comunque lui, poteva permettersela la benevolenza.

"Il perdono è cosa divina Fandral". Mormorò

L'altro ghignò divertito

"Allora Sigyn deve essere eterna! Ho sempre detto che era troppo indulgente con Loki: intercedere per salvarlo dalla pena di morte...andare lei a dargli la notizia della morte di Frigga...tutte cose che non ho mai compreso"

"Forse non la comprendi perché semplicemente è più saggia di te". Suggerì allontanandosi

Mentre percorreva il corridoio sorridendo, lo sentì borbottare un "oppure è una donna infatuata" che lo fece divertire oltremisura.

Ore dopo, la fanciulla sempre più preoccupata sentì delle urla fuori dalla sua prigione improvvisata che confermavano drammaticamente i suoi timori. Era Sif e sembrava decisamente sofferente. Oddio no! Implorò mentre lo stomaco le si contraeva per la nausea. Non poteva averlo fatto...ed essere stato tanto crudele da portargliela anche vicina per fargliela sentire per bene! Tentò di strattonare con disperazione le corde, ma non ottenne nessun risultato. Poco a poco le urla cessarono e la porta della camera di aprì lasciando passare Loki.

"Che hai fatto?". Singhiozzò lei "Sei...sei un mostro! Come hai potuto?"

Lui si avvicinò e sostituì le corde con un paio di manette prima di farla sollevare.

"Vuoi vedere cosa ho fatto?". Le chiese con dolcezza

Lei non aveva neanche la forza di tentare di nuovo la fuga. Tra la paura per quello che poteva esserne stato di Sif e il senso di colpa perché qualsiasi cosa ne fosse stato era accaduto per colpa sua, avrebbe solo voluto chiudere gli occhi e svegliarsi nel suo letto scoprendo che era un incubo.

"Non aveva fatto nulla, Loki! Perché lei? Perché non te la sei presa con me?"

"Perché tu sei più carina, era un peccato sprecarti!". Ghignò Loki aprendo la porta

Lei sobbalzò e si guardò attorno perplessa. Mura bianche, un po' ammuffite ma senza nessuna macchia di sangue come nello scenario che lei si era aspettata, letto sfatto e con il lenzuolo invecchiato ma senza cadaveri sopra e pavimento polveroso....e anche quello senza cadavere. Era stata un'illusione di Loki, comprese.

"Ti sei spaventata eh?". Sussurrò Loki al suo orecchio

Sigyn degluttì rabbrividendo e annuì

"Ti è bastato? Farai la brava bambina ora? Perché se ritenti la fuga, la prossima volta ci sarà davvero un cadavere su quel letto...e tanto, tanto sangue"

"V-va bene". Sussurò lei

Lui le accarezzò con dolcezza il viso

"Hai visto? In fondo non sono poi il mostro che credi se mi sono limitato a spaventarti un pochino...stavolta"

Lei annuì di nuovo, troppo stravolta dal sollievo che nessuno fosse morto per fare qualsiasi altra cosa. Quando lui la riportò nella sua camera trovò un vassoio sul letto

"Ma che?...". Bisbigliò

"Meriteresti di patire anche la fame visto che sei stata cattiva...ma voglio mostrarti che so essere magnanimo. Dunque, mia cara, buon appetito"

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Capitolo 7
*** Metodi alternativi di mangiare! ***


Metodi alternativi di mangiare

 

Autrice: Allora gente che mi dite? datemi segni per capire se la storia sta piacendo o se fa schifo!

 

 

 

 

 

 

 

"Con te dovrò combattere, non ti si può pigliare come sei..."

Grande Grande -Mina

 

 

La ragazza lo guardò diffidente e si voltò dall'altra parte

"Puoi riprendertelo"

La guardò un momento preoccupato. Non aveva per caso deciso di lasciarsi morire di fame, vero? Cos'era un ricatto: si sarebbe ammazzata se lui non l'avesse lasciata libera?

La cosa più preoccupante per lui era che aveva la piena consapevolezza che se Sigyn avesse adottato quella tattica non era sicuro di reggere: lei aveva una volontà di ferro, se si fosse messa in testa una cosa del genere l'avrebbe portata avanti fino a morirne...e sapeva che, invece, lui avrebbe retto forse qualche giorno, poi, di fronte alla prospettiva di vedersela morire davanti poco a poco forse l'avrebbe davvero liberata. Che il cielo lo aiutasse! Si disse con un brivido, quella ragazza aveva troppo potere su di lui, se solo se ne fosse accorta avrebbe rischiato veramente di brutto.

"Non hai fame?". Chiese con dolcezza sedendosi davanti a lei

Lei abbassò lo sguardo

"Dopo lo scherzetto che m'hai fatto? Grazie ma mi si è chiuso lo stomaco"

Solo che....

ROOOOAAR

Il suo stomaco decise nel momento sbagliato di ricordarle che, tra la brutta notizia portata da Thor, e la prigionia, non mangiava da troppo tempo. La sua ineccepibile aria da stoica martire se n'era appena andata a farsi benedire!

Entrambi sobbalzarono per poi guardare verso l'addome della fanciulla.

"Sai cosa, Sig? Credo che il tuo stomaco si sia riaperto". Frecciò Loki

"Era un rumore dall'esterno". Borbottò lei rossa come il fuoco.

Lui le sollevò il mento con due dita e la osservò sogghignando

"Ah si eh? E perchè i rumori esterni ti fanno arrossire?"

Niente da fare, poteva essere aggraziata e composta ma uno stomaco, si sa, è creato apposta per ricordarti che sei sempre fatto di carne e sangue.

"Oh e va bene dammi quel maledetto vassoio!". Sbottò lei

"Agli ordini mia signora". Rise Loki

Finalmente poteva tornare a respirare, si disse sistemandole il vassoio davanti, lei lo conosceva bene ma a quanto pare non aveva compreso come sfruttare la sua debolezza più grande.

"Ehm Lo-Loki?". Fece lei timidamente

"Si?"

"Io...ehm...come faccio a mangiare? Dovresti slegarmi le mani se vuoi che possa prendere le posate"

Lui scoppiò a ridere divertito

"Ah Sig! Mi è sempre piaciuta la tua ingenuità! Ti illudi sul serio che ti permetterò di impugnare le posate? Così puoi conficcarmi una forchetta nell'occhio?"

Lei sbuffò

"Santo cielo non mi hai dato una dimostrazione sufficiente di cosa succede se tento la fuga perchè io non faccia nulla di simile? E poi perchè dovrei farlo? Ormai so che comunque non riuscirei a uscire dalla porta"

Quello che non aveva compreso era che c'era un'altro piccolo pegno da pagare: umiliazione!

Lui scosse di nuovo la testa

"Niente da fare! Te la dovrai guadagnare la fiducia"

Gli occhi di lei mandarono scintille

"Tu parli a me di fiducia Loki?"

"Non dovrei? Contro di te non ho mai fatto nulla mi pare..."

"Ma davvero? Perchè chi credi che ci sarebbe stato nell'esercito se per colpa del tuo giochino con gli Jötunn gli altri regni ci avessero attaccato?"

Ooops in effetti non c'aveva torto!

"Sig poche storie, quella che qui ha tentato di imbrogliare fin'ora sei tu quindi è inutile che ci provi, non ti scioglierò le braccia"

Lei roteò gli occhi guardandolo infastidita

"Oh! E come dovrei mangiare? Illuminami mio genio della pianificazione!"

"Sai non è un problema così irrisolvibile". Ridacchiò lui

Sotto il suo sguardo perplesso, punse qualche boccone con la forchetta e gliela avvicinò al viso

"Apri la bocca". Ordinò

La ragazza inarcò un sopraciglio con tutta l'aria di ritenerlo seriamente da rinchiudere

"Mi prendi in giro vero?"

"Per nulla, ti assicuro che sono serissimo"

"Hai veramente intenzione di imboccarmi come se avessi cinque mesi?". Mormorò lei orripilata

"Precisamente...su, collabora!"

Spostò il viso dall'altra parte

"Ma non se ne parla!"

Loki sbuffò spazientito

"Hai un'altra soluzione? Vuoi provare ad aspirarlo il cibo?"

"Oppure posso morire di fame!". Si incapponì lei

Quante storie! E dire che a parte i polsi legati l'aveva sistemata con tutte le comodità e si era pure preoccupato di scovare i suoi piatti preferiti. Mmh un momento...si era scordato di avere un alleato!

Le fece passare la forchetta sotto il naso assicurandosi che il profumo del cibo arrivasse forte e chiaro e sorrise compiaciuto quando un brontolio arrivò dal basso. Ah! E ora voleva proprio vedere quanto avrebbe resistito.

"E-E' la tortina di carne?". Chiese lei debolmente.

Brava ragazza! Il suo olfatto funzionava bene a quanto pareva!

"Precisamente...beh se proprio non ti interessa...vorrà dire che oggi Odino dovrà cenare nella sua stanza...o meglio questo è quello che dirò per giustificare che non mi unirò a cena con gli altri, visto che avrò dovuto finire io la tua cena"

Lanciò uno sguardo con la coda dell'occhio al cibo mentre lui allontava la forchetta

"Che carne è?"

"Selvaggina! Se non sbaglio tu ne andavi matta"

Degluttì continuando stoicamente a stare girata

"Mmh". Mormorò fingendosi distratta

"Sai...quello che mi dispiace di più ". Sussurrò con voce carezzevole Loki "E' di dover sprecare il dolce..."

Lei si voltò talmente velocemente da rischiare di farlo andare a gambe all'aria

"Dolce?". Chiese annusando l'aria

"Oh beh...". Mormorò lui con lentezza "Pensavo ti facesse piacere...ricordavo che eri golosa così..."

Oh al diavolo! Decise Sigyn, se si fosse indebolita per la fame le sue possibilità di fuga sarebbero diminuite, no? Doveva farlo per poter salvare la sua gente!

"E va bene!". Sbottò "Ma se tenti di cavarmi le tonsille con la forchetta..."

"Guarda che fin'ora l'unica che ha fatto male a qualcuno qui sei tu!". Soffiò lui riempendo di nuovo la forchetta e avvicinandogliela alle labbra.

Prese il cibo guardandolo storto

"Solo per necessità". Puntualizzò quando ebbe ingoiato

Lui continuò a osservarla in silenzio per un po' mentre le passava il cibo.

"Lo avresti fatto davvero se fossi riuscita a scappare?". Le chiese alla fine bruscamente

Non rispose subito. Con la scusa di finire di masticare si prese un pochino di tempo per pensare a cosa fosse meglio dirgli. No, non aveva avuto intenzione di farlo prendere, se l'avesse voluto, avrebbe saputo benissimo dove e come colpirlo per assicurarsi che lo trovassero privo di conoscenza e pronto a essere catturato. La verità era che aveva fatto conto sul fatto che se fosse riuscita ad allontanarsi abbastanza, lui sarebbe scappato quando non gli fosse più stato possibile raggiungerla prima che arrivasse agli altri. Dunque, per quando avesse potuto mandare le guardie, lui non sarebbe più stato là sotto da un pezzo. Non era molto leale permettergli di fuggire, non solo avrebbe avuto sulla coscienza le eventuali persone che avrebbe potuto coinvolgere nel prossimo piano di conquista del trono, perchè se fosse fuggito sapeva già che ci avrebbe riprovato presto o tardi, ma era anche inutile perchè tanto una volta o l'altra l'avrebbero preso. Mentalmente si lasciò sfuggire un sospiro. Avrebbe dovuto fare in modo che venisse catturato ma sapeva che la condanna stavolta sarebbe stata la morte...e se doveva scegliere tra l'avere sulla coscienza ipoteticamente la vita di sconociuti o l'avere sicuramente sulla coscienza quella di Loki....beh che il cielo avesse pietà di lei: preferiva avere il rimorso per gli sconociuti!

Una volta o l'altra l'avrebbero comunque preso, forse non si sarebbero nemmeno preoccupati di riportarlo vivo ad Asgard ma...almeno non avrebbe dovuto convivere con la consapevolezza che gli aveva legato il cappio al collo con le sue mani.

"Ha importanza?"

"Per me si!". Fece lui con decisione

Sigyn sospirò. Forse Fandral non aveva avuto tutti i torti a dirle che era talmente indulgente con Loki da far sospettare che lo avesse addirittura aiutato....

"No, non intendevo farti prendere....in ogni caso non saresti stato così stupido da farti trovare qui"

Un fiotto caldo di sollievo si face strada dentro di lui. Oh beh così andava molto meglio!

"E Odino? Non hai pensato che catturando me avreste potuto sapere dov'era?"

Lei scrollò le spalle

"Non sei uno stupido, il fatto che non sappiamo dove sia Odino sarebbe stata la tua unica possibilità di uscirne vivo...non l'avresti detto comunque sapendo che a quel punto non ci saresti servito più"

Sorrise compiaciuto. Brava ragazza, aveva sempre apprezzato la mente pronta di Sigyn.

"Ma tu avresti fatto la parte dell'eroina consegnando me...."

Lo sguardo della ragazza lo passò letteralmente da parte a parte

"Sei tu quello che hai fatto entrare qui gli Jötunn solo per fare la parte del leone uccidendoli, a me questo tipo di cose non interessano...avrei comunque fatto a sufficienza il mio dovere facendoti saltare il piano di spacciarti per Odino"

"E non mi vuoi sulla coscienza". Sussurò lui

Il boccone che stava masticando le andò di traverso

"Non ti voglio sulla coscienza?". Esalò "Sei un criminale pericoloso non sarebbe averti sulla coscienza, sarebbe proteggere il mio popolo"

"Non ci credi manco tu Sig!". Rise lui

"E tu invece ci credi alla panzana che stavi cercando di dominare la Terra per fare stare meglio gli abitanti?"

"Ci credo eccome! E comunque io non sono pericoloso, non voglio fare nulla agli Asgardiani"

"No eh? Sei tanto sicuro di essere un re capace quanto tuo padre?"

"Certo che si! Mi ha addestrato per questo tutta la vita". Rispose subito lui, sicuro

La fanciulla scosse la testa con aria compassionevole

"Che sciocco che sei! Non pensi che ci sia differenza fra la pratica e la teoria?"

"Perchè mio fratello ha mai fatto pratica? Eppure a lui non chiederesti se sa goverare"

"Tuo fratello non avrebbe preso il trono così di colpo! Se il fato l'avesse permesso, Odino sarebbe stato a controllarlo ancora per tanti anni dopo avergli lasciato il trono"

"Sai...ti tranquillizzerei assicurandomi la guida di mio "padre" ma temo che...se lo svegliassi non sarebbe tanto allegro...sai quanto odia essere disturbato dal suo sonno"

"Loki". Ringhiò lei "Non è uno scherzo! Hai rapito il re, hai usurpato il trono..."

"Forse sarò un re migliore di lui, forse alla fine sarà stato un bene per il popolo"

"Ma non dire stupidaggini!". Sbottò lei "Questa è follia, Loki"

"Dammi almeno il beneficio del dubbio"

"Non credo di averne bisogno! Uno che ha ammazzato circa un centinaio di persone per farsi anche semplicemente accettare non è un ottimo governante"

"Beh qui non ne avrò bisogno". Soffiò lui quasi annoiato

"Ma guardati! Non sai neanche tenere a bada me senza le minaccie o le corde"

"Ah! Ma ho sempre detto che tu sei di granlunga la persona più pericolosa di Asgard"

Lo incenerì con lo sguardo

"Se non volessi rovinare il dolce facendotici sanguinare sopra...ti staccherei un dito a morsi!". Ringhiò

"Fa la brava e mangia se non vuoi che cambi idea sul non fare del male alla cara Sif...". La ammonì Loki

"Che ti dicevo? Solo minaccie e corde!"

Lui roteò gli occhi facendola finire di mangiare. Dannazione! Ma possibile che non riuscisse a soggiogarla se non l'estremo necessario per evitare che lo facesse secco? Anche legata e spaventata la sua lingua aveva comunque la meglio!

"Posso avere un po' di acqua". Chiese la ragazza dopo aver finito il cibo

Lui le accostò il bicchiere alle labbra in silenzio.

Era stata strana quella cena, si disse Sigyn, c'era qualcosa di...intimo nell'essere imboccata a quel modo. Si era sentita per tutto il tempo a disagio anche se aveva conservato la consueta compostezza.

"Temo di dover interrompere la nostra piacevole conversazione". Fece Loki alzandosi e prendendo il vassoio.

Solo quando lasciò la stanza lei notò due cose: un libro affianco a lei e una delle due mani improvvisamente slegata. Ovviamente quando tentò di usare la mano libera per sciogliere le corde non ci riuscì. Com'era prevvedibile, Loki le aveva incantate perchè potesse scioglierle solo lui, così si concentrò invece sul libro. Un lieve sorriso affiorò quando vide la copertina: era un libro di poesie.

Prima del tradimento che lo aveva allontanato da Asgard, Loki aveva scoperto che coltivava una certa passione per la poesia e per molti anni, quando capitava che chiacchierassero in camera sua, lei trovava spesso un libro di poesie sul comodino dopo che Loki se n'era andato. Lui non le aveva mai fatto cenno alla cosa, ma non c'era molto da guardarsi attorno per capire chi le lasciava quei libri.

Il fatto che si fosse ricordato di quel piccolo rituale era incoraggiante: forse Loki, quello che lei conosceva e amava, era ancora là, sepolto sotto la massa di ambizione. E lei giurò a se stessa che l'avrebbe dissoterrato, a qualsiasi costo: era ufficialmente guerra aperta.

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Capitolo 8
*** Una missione per ***


Una missione per “Odino”

 

“Mi fido di te! Cosa sei disposto a perdere?”

Mi fido di te -Jovanotti

 

 

Loki si diresse verso la propria stanza (o meglio quella di Odino) desideroso di coricarsi e riposare. Era stata una giornata a dir poco pesante, tra il dover gestire Sigyn e i compiti di re. Ma almeno poteva ritenersi soddisfatto: contrariamente a quanto gli altri sembravano aspettarsi da lui, non aveva mandato il regno a fuoco e Sigyn sembrava aver finalmente rinunciato a tentare la fuga. Non che lui le avesse lasciato altra scelta, ben inteso. Ridacchiò tra se pensando a quando si era rifiutato di farle prendere le posate: oh si era divertito! Lei aveva passato tutto il tempo a cercare di non far notare che aveva la faccia di ogni tonalità di rosso esistente al mondo ed era abbastanza certo di non essersi sognato di averla sentita rabbrividire più di una volta. Si, forse aveva ricavato qualcosa di soddisfacente.

Mentre passava davanti alla camera che era stata di sua madre, notò qualcosa con la coda dell'occhio ma, come capita spesso, il cervello lo elaborò un secondo più tardi degli occhi. Fatti alcuni passi, registrò quanto aveva visto e tornò indietro incuriosito. Strano, si disse, era certo che la camera di sua madre fosse stata sigillata da Odino. Osservò la stanza pensieroso chiedendosi se fosse il caso o meno di fare domande, infine, temendo di tradirsi facendo troppe domande di cui magari Odino avrebbe dovuto conoscere la risposta, decise che probabilmente si era sbagliato. Solo che fu ossessionato per tutto il tempo dallo stesso fastidioso prurito che lo aveva assalito poco prima che Sigyn venisse a dirgli che Frigga era morta: era certo di avere notato qualcosa di molto importante...solo che non riusciva a capire perché fosse importante.

La mattina dopo, scovò Sif che si affrettava a chiudere la stanza

"Buongiorno lady Sif". Salutò cordiale

La giovane sobbalzò guardandolo allarmata

"Mio signore io...non so davvero chi abbia osato entrare qui"

Ah! Esultò l'uomo tra se. A quanto pareva non aveva ancora perso il suo consueto acume!

"Beh scoprilo Sif". Intimò imperioso

La fanciulla annuì e si allontanò lasciandolo a ridacchiare divertito. Quanto gli piaceva dare ordini ai "simpatici" amici di suo fratello ed essere obbedito! E la cosa migliore era che quei citrulli non avevano la benchèminima idea di chi fosse la persona alla quale obbedivano!

Osservò di nuovo fugacemente la stanza. Chissà chi si era preso la briga di violare la stanza di Frigga...e perché poi contravvenire a un ordine di Odino (e dall'aria spaventata di Sif quando si era accorta che la camera era aperta non c'erano dubbi che suo padre avesse espresso un ordine simile) solo per curiosare là dentro? Diede un sguardo all'interno osservando che tutto sembrava in ordine perfetto...ma lui non era a conoscenza di cosa avesse tenuto sua madre nelle sue stanza...forse doveva parlarne con qualcuno che ci fosse andata più spesso!

"Buongiorno! Dormito bene Sig?". Salutò allegramente poco dopo entrando nella stanza dove teneva Sigyn

La ragazza lo guardò scuotendo la testa

"Come una legata come un salame su un letto vecchio"

Loki ridacchiò

"Ma vedo che la tua lingua non si è indolenzita!". Mormorò

Lei tentò con difficoltà di stiracchiarsi

"No, ma in compenso tutto il resto si....non potresti sciogliermi le corde quel tanto che basta a sgranchirmi?"

Lui ghignò scuotendo la testa

"Ah mia cara! Tu non ti arrendi mai, non è vero?"

Te ne accorgerai presto quanto è difficile farmi arrendere

Il piano, come giustamente prima di ogni battaglia, era già chiaro nella mente della ragazza. Quella notte aveva ragionato a lungo elencando tra sè e sè i tasti che conveniva toccare con Loki e come arrivare a sfruttarli. Ora non doveva fare altro che aspettare l'occasione, anche se purtroppo significava fingere di non essere in grado di liberarsi altrimenti non avrebbe avuto modo di stare con lui per il tempo che le serviva.

"Sono addestrata per non arrendermi mai Loki". Borbottò

Lo sguardo di lui andò con discrezione al libro per accertarsi che fosse stato cominciato e che quindi lei avesse gradito il suo piccolo dono. Sorrise soddisfatto nel notare che era già a metà. Eccellente! Forse un pochino di morbidezza in più sarebbe riuscito a ottenerla

"Allora ti hanno addestrata nel modo giusto".

Le porse la colazione aiutandola di nuovo a mangiarla poi rimase a osservarla indeciso su come cominciare a porre la questione che gli interessava. Forse era una cosa stupida, insomma, cosa ci sarebbe mai potuto essere di interessante nella stanza di sua madre?

"Sig...gli effetti personali di mia madre...sono rimasti tutti come lei gli aveva lasciati?"

La giovane aggrottò la fronte osservandolo perplessa.

"Certo che si! Tuo padre ha minacciato di sgozzare chiunque si fosse azzardato a dirgli di cancellare le sue tracce"

"E...conservava forse qualcosa di interessante?"

La domanda fu fraintesa, e lui lo capì appena vide delle pericolose scintille sprigionarsi negli occhi di lei.

"Ma che schifo di persona sei?". Sbottò "Non hai rispetto nemmeno delle sue cose? Ti serviresti di qualcosa di suo pur di arrivare al regno sapendo di disonorarne la memoria?"

Se era caduto così in basso nell'abisso, si disse desolata, era troppo tardi per tirarlo fuori.

"Non è questo che volevo sapere! Mi serve sapere se mia madre ti ha mai parlato di qualcosa di personale che potesse essere usato per...non lo so, qualcosa che possa fare gola a un'altra persona"

"Tipo il trono? No! Niente del genere, caro"

"Non mi interessa del trono!". Tuonò lui "Mi interessa qualsiasi cosa di importante mia madre potesse custodire"

L'urgenza nel suo tono la allarmò

"Perché?"

"Perché la sua stanza non è come dovrebbe essere"

"Che intendi?". Chiese lei mentre un lungo brivido le percorreva la schiena

"Che era aperta ieri notte! E se tu mi dici che mio padre aveva ordinato di non farlo...ci deve essere pur qualcosa di abbastanza interessante, voglio dire, non saranno mica entrati a prendersi delle reliquie...o si?". Chiese dubbioso

Sua madre era stata molto amata, forse qualche servo poco sano di mente....

La ragazza genette e puntò su di lui due occhi colmi di orrore

"C'era qualcosa fuori posto?". Chiese con voce tremante

"Io....non lo so Sigyn! Non entro nella camera di mia madre da quando ero alto più o meno come una tua gamba..che vuoi che ne sappia! Non ho visto nulla buttato in giro ma..."

Lei sussultò

"Portami in camera sua!". Ordinò

"Non se ne parla Sig! Non sono così stupido!"

"Portami in camera sua". Ripeté lei con tono imperioso

La guardò perplesso

"Non credo tu possa...insomma mica saprai a memoria tutto ciò che c'era in camera di mia madre"

"So quello che serve sapere! Ora stà zitto e fa come ho chiesto..portami con le manette se serve"

Quest'ultima proposta sembrò la più sicura così decise di accoglierla. La fece delicatamente alzare, sostiuì le corde con le manette che aveva usato quando l'aveva portata nella stanza affianco durante il suo piccolo "scherzo punitivo" e la condusse fuori dopo aver ripreso le sembianze di Odino

"Mi fa un po' impressione sapere che là sotto ci sei tu"

"Suvvia mia cara! Mio padre non è mica così brutto! Un po' stagionato...ah eccoci qui!". Annunciò chiudendo la porta

La ragazza si inginocchiò in terra e gli chiese di recitare due parole. Quando l'ebbe fatto si accorse di un segno più scuro sul pavimento che prima non c'era.

"Ok, tira qua". Ordinò Sigyn indicando quel punto

Quando sollevò il marmo si accorse che c'era un piccolo spazio di qualche centimetro. Interessante, a quanto pareva sua madre aveva il suo stesso talento per i nascondigli

"Oh! Oh". Gemette la fanciulla impallidendo

"Che c'è?". Chiese lui

"Quello non dovrebbe essere vuoto". Esalò la ragazza

Loki corrugò la fronte perplesso

"E cosa dovrebbe esserci?"

Lo guardò per un lungo momento

"Qualcosa che non doveva essere trovata! Oh no! Come è potuto accadere? Come diavolo è possibile che qualcuno sia entrato senza essere visto nemmeno da Heimdall?"

"Non è la prima cosa che il guardiano non vede". Mormorò Loki

Lei alzò lo sguardo

"E' gravissimo Loki! Devi liberare Odino! Ti prego! La situazione...oh ci serve Odino!"

"Vuoi smetterla di farneticare e dirmi che diavolo succede? Posso affrontarla io la situazione". Sbottò lui infastidito

Se dice che serve anche richiamare Thor giuro che...

"Non posso Loki". Sussurrò lei scuotendo la testa "Frigga mi ha fatto giurare di tacere"

"Ma con mio padre parleresti, non è vero?"

"Beh dovrei, sennò non saprebbe cosa affrontare"

"E io non lo devo sapere?"

"Tu non sei quello che dovrebbe affrontarlo Loki! Non è il momento di giocare al Re di Asgard! Ci sono in gioco delle vite se falliamo"

"Beh mi spiace ma dovrai accontentarti, mio padre non c'è dunque dovrai affrontare la situazione solo con me, mia cara...avanti parla"

Lei si lasciò cadere sul letto

"Posso almeno avere la tua parola che nel caso arrivassi a quello che tua madre custodiva non lo useresti per prenderti il regno o dio sa cosa?"

La guardò di sottecchi

"Ti fideresti?"

"No, ma non posso fare di più". Sospirò la ragazza

"Ok, hai la mia parola, non lo userei per avere il regno!"

"Oh e va bene! Frigga conservava un incantesimo...si pronuncia di fronte a Yggdrasil e serve a cambiare il destino..."

"E sarebbe pericoloso?"

Lei fece un gesto infastidito con la mano

"Certo che si! Intanto, cambiare il destino porta conseguenze non controllabili e poi...cambiare il destino significa per esempio farsi più forti di quello che si è"

"Dunque è possibile che...per ipotesi...qualcuno voglia essere destinato a essere re?"

"Per esempio". Annuì lei

"Quindi qualcuno si sarebbe introdotto qui e avrebbe rubato quell'incantesimo..."

"Quel qualcuno va fermato! L'incantesimo si recita al plenilunio dunque ci sono dieci giorni Loki"

"Com'è che tu sapevi?"

"Tua madre mi istruiva perché prendessi il suo posto..."

"Bene! Mio padre voleva Thor come successore, mia madre istruiva te....a quanto pare io non ero ritenuto adatto proprio a nulla". Borbottò lui

"Non di sicuro a prendere il posto di tua madre...". Sbottò lei con l'aria di chi si rivolge a un bimbo capriccioso

"E perché?". Si impuntò lui

"Perché..mmh...perché hai "la coda fra le gambe", mio caro". Rise lei

Loki la guardò perplesso poi avvampò comprendendo il riferimento

"Oh"

"Ti è sfuggito che il capo delle valchirie deve essere donna?"

"Ovviamente no...io scherzavo....ehm...si, ovvio mia madre non poteva che prendere te"

E per cos'altro voleva usarla come erede? Magari anche per il trono?

 

Flash-back

 

Sua madre guardava pensierosa la porta da cui era appena uscita Sigyn

"Dei! Dimentico sempre quanto in fretta crescete! Dovrò rassegnarmi a convivere con l'idea che tu e Thor non giocate più con le spade di legno e che Sigyn ormai non ha più i codini".

Loki rise

"Suppongo ti addolori molto madre non poterci più prendere in braccio"

La donna fece un sorriso leggero

"Oh non sai quanto...tu e Thor siete uomini ormai da un pezzo, Thor sta per essere nominato re ufficialmente....e Sigyn...dovrò rassegnarmi all'idea che la bambina che mi seguiva d'appertutto un giorno non lontano sarà madre"

Loki era rabbrividito. Ehi un momento, non così in fretta!

"Beh...madre rilassati io non credo che Sigyn abbia fretta di sposarsi e avere figli"

Sua madre aveva fatto un sorriso furbo

"Sai...forse ci vuole solo qualcuno che abbia il coraggio di chiederglielo".

Altro brivido. Oh oh chi aveva scelto sua madre per la sua adorata pupilla?

"Ehm...tipo?"

Di nuovo quel sorriso da sfinge

"Oh sono certa che lei sia destinata a cose importanti"

Tipo essere regina al fianco di Thor?

 

Fine Flash-back

 

Lei ridacchiò richiamandolo dalle sue fantasticherie

"Molto gentile Loki"

"Ti amava molto". Borbottò lui

Abbastanza da volerla come nuora?

Gli occhi della fanciulla si inumidirono

"E io amavo lei

"Ora...abbiamo dieci giorni per salvare quello che lei custodiva?"

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Il traditore ***


 

Il traditore

 

“Al mondo ci sono anch’io, ci sono anch’io…”

Ci sono anch’io -883

 

Sigyn guardava il suo compagno preoccupata. Che sarebbe successo se loro due non fossero stati all'altezza? Ovviamente la portata delle conseguenze di un eventuale fallimento dipendeva dalle intenzioni di chi aveva al momento in mano l'incantesimo.

"Tanto per essere sicuri...ti sembra che manchi altro?". Chiese Loki

Lei fece un rapido giro della stanza

"Beh...così a prima vista direi di no, d'altra parte, che io sappia, tua madre non aveva nascosto altre cose magiche o che potessero servire ad altri".

Lui sospirò lasciandosi cadere su quello che era stato il letto di sua madre

"Ha tutta l'aria di essere un bel problema Sig...stiamo cercando qualcuno che sapesse come eludere la vista di Heimdall, che potesse aggirarsi per il palazzo e vicino alle stanze di mia madre senza che nessuno lo fermasse e che sapesse addirittura dove si trovava l'incantesimo che cercava e come si apriva la botola..."

"Qualcuno della casa?". Tentò lei

"Che ci sia un traditore?".

Alzò un sopraciglio con un sorrisino storto

"Cioè...un altro intendi? Perché la descrizione che hai fatto corrisponde perfettamente a te, vorrei farti notare...anzi....". Lo guardò preoccupata "Non è che è un trucco alla Loki?"

"Grazie della fiducia Sigyn! Ti ricordo che se io non avessi notato e detto che c'era qualcosa di strano tu, ovvero l'unica persona che poteva saperlo, non avresti visto che l'incantesimo mancava"

L'espressione di lei si mantenne scettica

"Appunto! Potrebbe essere un ottimo depistaggio! Magari ce l'hai tu e mi vuoi far girare come una trottola a vuoto mentre il tempo da qui al plenilunio scorre..."

Loki roteò gli occhi

"C'è qualcosa che possa fare o dire per farti credere che non ho nulla a che vedere con questo?"

Scosse la testa

"Coi tuoi precedenti? Non credo!"

"Vuoi perquisire il palazzo?". Frecciò lui

Per un momento parve prendere in considerazione l'idea

"Se me lo stai offrendo vuol dire che ce l'hai addosso"

"Oh per l'amor del cielo! È ridicolo! Intendi spogliarmi per controllare che non ce l'abbia nemmeno addosso?"

"Beh...suppongo non sarebbe una sicurezza totale manco così, i tuoi poteri sarebbero sufficienti a nasconderla". Mormorò

"Giusto! Quindi suppongo che l'unico modo è che oltre a spogliarmi sia messa in atto una seria perquisizione per controllare che niente sia occultato con la magia"

La ragazza annuì seria

"Forse.."

"Senti Sig..."

"Si?"

"Se proprio hai il desiderio di spogliarmi basta che lo dici, sul serio non è necessario inventare tutta questa storia!". Ghignò lui

Lei instaurò un espressione sensuale

"Loki?"

"Come, non mi prendi a schiaffi?". Chiese lui perplesso

"Veramente volevo chiederti di spogliarti...visto che me l'hai offerto così gentilmente...". Sussurrò mordicchiandosi le labbra

Lui sgranò gli occhi. Oi! L'ultima volta che era successa una cosa simile c'era il trucco dietro

"Ho sentito giusto?"

"Oh si"

"Sei seria?"

"No!". Sbuffò lei alzandosi e cominciando a camminare avanti e indietro

Lui gemette rifilandole un'occhiataccia

"Non si fanno questi scherzi Sig! E comunque smettila di cercare di scavare un buco nel pavimento, mi innervosisci"

"Diciamo che ti credo...". Mormorò lei continuando a camminare come se non l'avesse sentito "Ma allora chi altri potrebbe essere stato?"

Lui la guardò divertito

"Sai...io non sono l'unico a poter entrare nelle stanze di mia madre e ad essere stato a contatto con lei abbastanza da sapere certe cose"

Lei lo guardò divertita

"Aspetta...vediamo se indovino: E' stato Odino! In realtà tu non lo sai ma è fuggito"

"Sbagliato! Non parlavo di lui e non è fuggito"

"Allora è Thor, non è vero che è con l'umana"

"Ci sei quasi, cara, chi è l'unica altra ad essere entrata nella mia famiglia?"

Lei lo guardò come se fosse impazzito

"Non starai insinuando che io...". Sibilò

"E perché no! Tu sapevi dove fosse quell'incantesimo e come si usa e se anche il guardiano ti avesse vista non lo avrebbe ritenuto per niente strano"

"Dimentichi un dettaglio"

"Cosa?"

"Ero nella cella dove mi hai rinchiusa"

Lui alzò le spalle

"Forse conosci la magia meglio di quanto io sappia e sei stata in grado di liberarti..."

"E perché ci sarei tornata?". Fece lei incredula per quell'accusa

"Ma per poter appunto non essere sospettata essendo là dentro"

"Dimentichi che se non avessi detto che qui mancava qualcosa tu avresti richiuso la stanza e archiviato tutto come una cosa strana e basta?"

"Forse è un bluff e mi vuoi mandare in giro a cercare un incantesimo che hai tu fin dall'inizio in modo che il tempo scorra a vuoto finché non potrai usarlo..."

Lei pestò i piedi per terra livida d'indignazione

"Non ho mai sentito niente di più assurdo!"

"Beh...ora sai come ci si sente quando ti accusano a vuoto". Ridacchiò Loki

"Oh! Smettila con questi giochini stupidi! Capisci che non c'è tempo da perdere?". Ringhiò lei guardandolo male

"Ok, ok. Ho capito! Allora, tornando al nostro problema: chi può aver fatto questo?"

"Non ne ho idea". Gemette frustrata "Oh è gravissimo! Abbiamo dieci giorni per trovare qualcuno che non sappiamo chi sia né cosa voglia".

Lui assunse un'aria molto sicura di se

"Coraggio possiamo farcela, in passato eravamo un ottima accoppiata no? Possiamo esserlo ancora, ne sono certo"

Lei sospirò con desolazione

"Non lo so Loki, e se noi due da soli non ce la facessimo?"

"Possiamo avvisare le guardie..."

"No! Meno persone sanno cosa cerchiamo e meglio è"

Oltretutto, meno persone stavano nei paraggi di Loki, meno probabilità che fosse riconosciuto ci sarebbero state!

"D'accordo...allora dovremmo fare noi due da soli"

Lei guardò fuori dalla finestra pensierosa. Forse del vecchio gruppo avrebbero potuto fidarsi ma se avessero riconosciuto Loki...purtroppo di lui c'era bisogno visto che non sapevano dove fosse Odino e quindi Asgard rischiava di trovarsi senza re in un momento in cui contattare il legittimo erede avrebbe potuto richiedere tempo...tempo che non c'era

"Dannazione! Tutto questo non avrebbe dovuto accadere con Odino fuori gioco e Thor sulla terra! È proprio il momento peggiore in cui avrebbe potuto accadere..."

"Posso cavermela benissimo senza Thor!". Tuonò Loki scattando in piedi

"Ssssh idiota!". Sibilò lei "Abbassa il tono vuoi che ti senta qualcuno? Sarebbe una frase ben strana sulle labbra di Odino, non credi?"

"Me la cavo benissimo senza di Thor". Ribadì Loki a voce più bassa

"Si...ne sono convinta". Fece lei distratta "Ma tre teste funzionerebbero comunque meglio di due se ci fosse anche lui". Osservò con un sospiro

"Oh certo! Così avrebbe potuto impazzare in giro mulinando il martello...se avesse avuto la fortuna di prendere per caso proprio la persona che cerchiamo ci avrebbe salvati tutti!". Sbuffò in tono caustico

"Se non la smetti di fissarti con tuo fratello penserò che nutri degli insani desideri verso di lui". Sbottò Sigyn "Questo dannato complesso di inferiorità andava bene a cinque anni non ora che teoricamente dovresti essere un uomo"

"Mi stai accusando di essere infantile mentre difendi uno che ancora non sa fare di meglio che giocare con il martello? Capisco se rimpiangi che non ci sia mio padre ma..."

"Sta zitto! È colpa tua Loki se non possiamo avvalerci dell'aiuto di Odino perciò abbi la buona grazia di tacere". Lo freddò Sigyn

"Ti ho già detto che me ne posso occupare benissimo io". Ribadì lui a denti stretti

"Ok facciamo un patto Loki..."

Lui inarcò un sopraciglio guardandola diffidente. Mò che idee aveva?

"Mmmh spara"

"Ti do una settimana, se tu da solo non sarai riuscito a risolvere la cosa libererai subito Odino e lascerai Asgard"

"Sai che tornerei vero?"

"Si e probabilmente la prossima volta ti staccheranno la testa dal collo..."

"Adoro quando mi auguri cose belle". Fece lui in tono soave

"Allora ci stai?"

Annuì stringendole la mano

"Affare fatto! Se io non sarò abbastanza libererò Odino"

"Bene!". Esultò la fanciulla

Se non altro in caso di emergenza avrebbe ottenuto la liberazione del suo re...certo niente garantiva che lui mantenesse la parola ma almeno era una possibilità, sempre meglio di una botta sui denti!

"E se vinco?". Mormorò Loki

"Se vinci forse non ti taglio la gola per aver usurpato il trono"

"Ok, ok ho capito l'antifona...ora senti...ho messo in giro la voce che ti ho spedita in vacanza dalla compagna di mio fratello quindi conferma se ti fanno domande!"

La ragazza annuì

"Bada che è solo finché mi servi vivo!"

O finché non fosse riuscita a mettergli un pochino di sale in zucca....

Fecero appena in tempo a lasciare il corridoio che portava alle stanze di Frigga che subito la ragazza fu messa nelle condizioni di doversi esercitare con l'ufficiale versione di dove avesse trascorso gli ultimi giorni:

"Sigyn!". Chiamò una voce dietro di loro

La ragazza si voltò cercando di avere un'espressione serena e rilassata

"Salute Fandral"

"Siamo stati preoccupati! Sei sparita senza nemmeno salutarci..."

Lei lanciò un'occhiata interrogativa al presunto Odino poco distante da lei

"Vi avevo detto di averla mandata sulla Terra, no?"

"Si ma..." Balbettò Fandrall"

"Vi chiedo scusa per essere sparita così...è stato tutto molto affrettato...in ogni caso ora sto meglio e così ho deciso di tornare"

"Oh ne sono felice! Come sta Thor?"

"Ehm bene". Fece la fanciulla cercando di apparire sicura

Verosimilmente stava benone visto che si stava godendo la compagnia della sua amata ma...sperava tanto che non fosse accaduto qualcosa di improvviso che potesse sbugiardarla

"Bene! Sei di guardia?"

"Ehm..si smonto dopopranzo"

"A dopo allora....mio signore...."

Mentre lo osservavano allontanarsi Loki ridacchiò

"Ce l'ha ancora con te!". Rise

Un pizzicotto preciso si abbattè sul suo braccio

"Basta Loki! Pensiamo alle cose serie...dove cominciamo?"

"Tu hai idee?"

"Io inizierei da chi può nascondersi da Hemdall..."

 

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Capitolo 10
*** Ci vediamo stanotte... ***


Ci vediamo stanotte….

 

 

“Se tu sei con me, altre sfide affronterò…”

La nuova età – Eros Ramazzotti

 

 

 

Si erano rifugiati in uno di quei posti dove erano soliti scomparire fino a qualche anno prima per poter organizzare il loro piano senza rischiare di essere sentiti magari proprio dalla persona che aveva preso l'incantesimo. Quella piccola radura a qualche centinaio di metri dal castello era sempre stata la loro meta preferita. Ci si sarebbe volentieri dimenticati di qualsiasi problema al mondo in quel posto, bastava concentrarsi sui giochi di luce dell'acqua del laghetto che sembrava sormontata da un arcobaleno o sul profumo che i fiori viola che crescevano là e l'erba umida davano all'aria. Sigyn fu attraversata da un'acuta fitta di nostalgia al pensiero di tutti i momenti sereni che aveva trascorso là fino a qualche anno prima e sarebbe rimasta sorpresa se avesse potuto leggere la mente della persona che stava con lei per scoprire che non era la sola nostalgica in quel momento. Loki strappò qualche filo d'erba quasi con dispetto, come se fosse colpa di quel luogo se all'improvviso si era trovato a desiderare di portare indietro il tempo, a quando nella sua mente non c'era niente più serio che starsene sdraiato là a fare ridere Sigyn con le sue magie, quando la cosa più terribile che architettava era qualche scherzo ai danni di qualcuno dei suoi corteggiatori. Per un attimo si chiese se forse non fosse stato molto meglio allora di quanto non stesse in quel momento, pur essendo riuscito a conquistarsi il trono che tanto desiderava.

"Allora...qual'è il piano?". Chiese, in tono più brusco di quanto desiderasse

Lei fece un sorriso da bimba impertinente

"Ehm...non sei tu l'esperto di piani?"

La provocazione lo fece ridere. Lei era forse la sola persona ad Asgard che potesse permettersi di provocarlo senza farlo esplodere.

"Già perché vorresti farmi credere che il piano di fuga mio fratello l'ha progettato tutto da solo eh?"

Sigyn sobbalzò arrossendo

"Non so di che parli". Borbottò

Lui le posò un dito sotto il mento facendole sollevare la testa

"Non sei mai stata troppo brava a mentire Sigyn...beh quasi..."

"Al contrario di te"

Lui annuì

"Al contrario di me...ma qualcosina ho notato che l'hai imparata dal sottoscritto"

"Di nuovo, non so di cosa parli"

"Davvero? Devo ammettere che la tua trovata per fuggire è stata ammirevole"

"Non altrettanto devo dire del modo in cui me l'hai fatta pagare"

"Niente di personale, mia cara....ci avrei rimesso la vita se tu fossi riuscita a fuggire, dovevo sorvegliarti bene..."

"Continuo a dire che se avevi tanta paura che ti facessi scoprire potevi direttamente uccidermi"

"Ci ho pensato". Ammise lui candidamente facendola sussultare di nuovo

"Bene! Ora si che mi sento al sicuro Loki". Sibilò "Hai deciso che ero più utile viva?"

Lui ridacchiò accarezzandole una guancia

"Te l'ho detto: sei troppo carina per andare sprecata così"

"Molto gentile!". Borbottò lei guardando verso il lago per spostare il viso quel tanto sufficiente a non far notare che era ulteriormente arrossita

"Oh no solo oggettivo! Non sono manco l'unico che lo pensa...Fandral per esempio vedo che non ha cambiato opinione su di te"

Gli occhi di lei tornarono a spostarsi nella sua direzione leggermente rannuvolati

"Ti sorprenderebbe sapere quanto abbia cambiato idea su di me". Fece in tono lugubre

L'uomo corrugò la fronte guardandola perplesso

"Che intendi?"

"Niente, Loki era giusto un pensiero così..."

Poi decise di rischiare. Se doveva fargli comprendere che la gente attorno a lui non poteva essere relegata al rango di stupide pedine tanto valeva cominciare da se stessa. Certo...rischiava la vita di Fandral se Loki non era cambiato del tutto ma...a mali estremi...

"Oh avanti Sig! Noi due ci siamo sempre detti tutto". Protestò Loki

"Oooh come no! Infatti tu mi avevi parlato dei giganti di ghiaccio che volevi far entrare qui...di voler conquistare la Terra..."

"Ok, ok diciamo che ci siamo sempre detti quasi tutto"

"Ebbene, non stavolta! Figurati ho proibito a Thor di intervenire, vado a sguinzagliare te che non si sa mai come reagisci..."

Chiuse mentalmente gli occhi aspettando la reazione al nome di Thor

"Mi stai dicendo che preferisci confidarti con quel cavernicolo che con me?". Sibilò lui profondamente ferito dalla cosa

"Ehm ecco io...". Balbettò lei fingendo di arrossire

3...2...1

"Hai tre secondi per parlare o vado a torturare Fandral finchè non parla lui!". Tuonò Loki

"Beh se proprio insisti...". Sussurrò lei con aria mooolto remissiva

Beh qualcosina stando con Loki la si impara, no? E lui aveva pochi ed elementari punti deboli!

"Insisto". Sibilò

"D'accordo! Hai presente quando mi hai addormentata prima che...prima che entrassero..nella stanza di Odino?".

Ovvero quando lui aveva tradito. Eccole le parole che lei ancora non pronunciava volentieri

"Si, Sigyn ho presente".

Il giorno in cui aveva cambiato del tutto il suo destino, quando aveva smesso di essere Loki figlio di Odino ed era diventato...beh uno che cercava di avere il trono di Asgard.

"Beh non ci hanno creduto tutti tutti che mi avessi addormentata..."

La studiò un momento cercando di capire dove andasse a parare il discorso

"Come..cos'altro pensavano che fosse successo?". Chiese confuso

Sigyn sbuffò

"Per Odino! E dice di essere intelligente! Loki sveglia! Davvero non hai considerato che a qualcuno venisse da pensare che fosse una coincidenza sospetta che io, notoriamente molto amica tua, fossi sparita proprio in quel momento? Non hai pensato che qualcuno avrebbe vociferato che avessi tradito anche io?"

Lui rabbrividì. Cosa aveva fatto alla sua amica? Lì per lì era stato convinto che tanto alla fine della sua missione lo avrebbero ringraziato per aver sterminato quella razza, e dopo...beh aveva sempre dato per scontato che a nessuno passasse per la mente che Sigyn lo avesse aiutato. Ma quando mai! Sigyn lo avrebbe probabilmente preso per un orecchio e trascinato da Odino a fare ammenda...e probabilmente lo avrebbe preso a calci fino a fargli giurare di non ritentarci se solo le avesse lasciato il tempo! Quale idiota poteva aver pensato che fosse sua complice?

"Hanno davvero pensato che tu..?". Domandò allibito

Sigyn annuì

"Beh sai...Thor si è accorto che mancavo e quando è venuto a cercarmi...beh ha detto di avermi trovata veramente che dormivo in camera mia ma...a qualcuno in effetti il dubbio che non stessi veramente dormendo è venuto...."

In realtà le reazioni erano state diversificate: Hogun e Volstagg erano stati molto matematici: Thor si fidava di lei, loro si fidavano di Thor dunque anche loro si fidavano di lei e in ogni caso per loro Sigyn era quella che combatteva per Asgard da anni quindi caso chiuso. Sif per sicurezza le aveva chiesto esplicitamente se c'entrasse qualche cosa e si era accontentata della sua risposta sincera...quello che proprio non si convinceva era Fandral!

"Quando dici qualcuno...intendi Fandral?". Chiese Loki

"Beh...in effetti..."

"Che intendi con "gli è venuto il dubbio"?"

"Che sbandiera ai quattro venti che probabilmente io sapevo tutto, che ti ho coperto, che sono troppo indulgente con te e dunque sono inaffidabile...in pochi gli danno credito se vuoi saperlo...ma non è bello sentirsi dire che sei una traditrice quando non lo sei". Frecciò la ragazza osservandolo con la coda dell'occhio

Di nuovo lui si chiese come aveva potuto mettere Sigyn in quella sgradevole posizione senza accorgersene.

"Mi dispiace". Borbottò

Mmh eccellente! Primo segno di rimorso!

"Oh! È la prima volta che ti sento dire un "mi dispiace" per quello che hai combinato"

"Mi dispiace che tu sia stata accusata a torto". Puntualizzò lui "Non mi dispiace di aver tentato di prendere il trono di Asgard: mi spetta di diritto!"

Sigyn roteò gli occhi. Le era sembrata troppo facile!

"Ok, Ok...torniamo al nostro problema..."

"E così poi mi occuperò di Fandral".

Lei rabbrividì. Ecco, temeva il suo lato protettivo!

"Non è necessario, Loki"

"Si che è necessario! Non può sfogare la frustrazione perché non è riuscito ad averti..."

"Scusa? Temo di aver frainteso..."

"Beh è così! Ce l'ha con te perché lo respingi, ecco perché ti accusa, è il suo modo di sfogarsi"

"Un po' come tu ammazzi terrestri per sfogarti che secondo te papà non ti ama? Almeno Fandral non ha le mani sporche di sangue"

"Questo che c'entra?". Fece lui risentito

"Niente, è vero...e non c'entra neanche che Fandral non creda alla mia innocenza, abbiamo altro di cui discutere"

"Ok, come portiamo avanti le ricerche?"

"Dobbiamo evitare che si sparga la voce che Odino..o io...insomma, che qualcuno cerca notizie sugli incantesimi in biblioteca..."

"Perchè? Non è strano che Odino faccia degli studi..."

"Non sugli incantesimi, Loki! E noi non vogliamo allarmare la persona che ha l'incantesimo, no? Sarà inutile scoprire chi sia se nel frattempo è già lontana!"

"E se invece...facessimo qualcosa più...più alla Thor?". Mormorò lui

Sigyn inarcò un sopraciglio interrogativa

"Che intendi?"

"Beh sappiamo dove deve trovarsi la persona al plenilunio giusto? Perché non gli tendiamo un agguato allora? Non ci sarebbe manco bisogno di scoprire chi sia!". Propose lui

Sigyn scosse la testa decisa

"Non va bene, Loki, è troppo rischioso"

"Perché? Che c'è che non va?".

Era quasi offeso che la sua idea non fosse stata manco considerata, in fondo gli sembrava il piano più semplice e più pulito da attuare. Si evitava anche il rischio di mettere in allarme la persona che aveva rubato l'incantesimo!

"Perché non possiamo fare questa cosa senza nemmeno sapere con chi abbiamo a che fare! Che succede se riesce a metterci fuori uso?"

"Oh dai! Non sono così facile da mettere fuori uso!"

"E se il nostro avversario è qualcuno più forte del previsto? Non possiamo rischiare di arrivare troppo giusti giusti, Loki, se aspettiamo al plenilunio e falliamo sarà catastrofico!"

"Dipende da cosa vuole fare la persona che stiamo cercando"

Sigyn annuì

"Questo è un altro punto: non solo non sappiamo con chi abbiamo a che fare, ma inoltre non sappiamo cosa vuole"

"Ok, dobbiamo essere più sottili, te lo concedo...allora cosa proponi? Come si entra in biblioteca di nascosto?"

La ragazza portò lo sguardo sulla distesa d'acqua meditando

"Bisogna andarci di notte, è ovvio, no?"

Lui fece una sghignazzata compassionevole

"E naturalmente il guardiano non sospetterà nulla se viene svegliato in piena notte per aprire la biblioteca...". Soffiò

Gli occhi della fanciulla scintillarono maliziosi

"No, perché sarà il guardiano a entrare!"

"Ma cosa...". Borbottò lui perplesso

"Hai addormentato me parecchie volte giusto?"

Loki annuì cominciando a capire la sua idea

"Vuoi che lo addormenti..."

"E gli prenda le chiavi, bravo, Loki"

"E poi entro in biblioteca con le sue sembianze"

"Esatto"

"E tu?"

"Io? Non ci sarebbe nulla di strano, se Odino mi mettesse di ronda notturna, che andassi a controllare cosa succede sentendo il guardiano che entra in biblioteca giusto?"

Loki scoppiò a ridere guardandola quasi con orgoglio

"E brava Sigyn!"

"Ho avuto un buon maestro"

"Allora...stanotte?"

Lei annuì e si alzò per andarsene

"A stanotte"

Sarebbe stata una frase più carina da sentire se non avesse saputo che si riferiva a una missione segreta in biblioteca, pensò lui guardandola allontanarsi.

 

 

 

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Capitolo 11
*** L'altra guerriera ***


L'altra guerriera

 

“Lui col cuore la proteggerà…”

Lui e Lei- Paolo Meneguzzi

 

 

Loki si irrigidì di colpo sentendo quella voce alle sue spalle. Era una voce femminile, ma, non solo non era quella che lui si era aspettato, non diceva neanche le parole che lui aspettava.

“Chi sei per darmi ordini?”. Chiese senza voltarsi

Il guardiano della biblioteca era un tipo parecchio presuntuoso, infatti si erano sempre trovati reciprocamente simpatici. Era un vecchio druido che, come lui, preferiva il cervello e al massimo la magia alla spada e che, sempre come lui, disprezzava i soldati e le valchirie trovandoli personaggi rozzi, dunque non avrebbe mai eseguito quell’ordine senza discutere.

“Eithna”. Fece concisa la donna dietro di lui

Ah ecco chi era! La ricordava, piuttosto vagamente a dire il vero. Era una valchiria convinta di essere geniale, bellissima e intelligentissima e che tutti quanti dovessero riconoscerlo e, pertanto, omaggiarla. Motivo per cui vedeva Sigyn come il fumo negli occhi perché senza sforzarsi era più bella, più brava a combattere e anche più furba di lei e dunque le toglieva i “dovuti onori”. Antipatica di prima categoria! Non faceva altro che cercare di far passare guai alla sua dolce amica, motivo per cui lui le aveva più volte reso discretamente il favore, cosa di cui ovviamente “l’intelligentissima” non si era mai accorta, a differenza di Sigyn che forse non diceva al mondo intero di essere la più furba, ma di gran lunga lo era.

“E posso essere utile?”. Chiese con freddezza voltandosi lentamente

“Si, voglio sapere che ci fai qui a quest’ora”. Rispose l’altra guardandolo con arroganza

“E con quale autorità, di grazia?”

La donna, che come ricordava lui, era una tipa allampanata con poche curve e un viso insignificante, insomma del tutto ordinaria checché lei ne pensasse, gonfiò il petto, quel poco che madre natura le permetteva, e si raddrizzò.

“La mia”

“Oh! Domando scusa, vi hanno forse fatta regina? O capo delle valchirie?”

La vide sobbalzare e sorrise compiaciuto. Ah ah! Lui poteva non sapere che Sigyn era stata scelta da sua madre come sua erede…ma una delle valchirie doveva saperlo…e perciò sapeva che il posto per cui sbavava le era stato soffiato dalla sua odiata collega.

“Non ancora…”. Sussurrò l’altra

Per un attimo nella sua mente suonò un campanello a quella frase arrogante. Non ancora? Pensava forse di riuscire a fare fuori Sigyn? Bene! Gliel’avrebbe fatta vedere! Domani stesso Odino avrebbe annunciato la nomina del nuovo capo delle valchirie!

“Mai mia cara, a quanto dicono”. Sussurrò dolcemente

“E tu cosa ne sai vecchio?”. Scattò l’altra con un gesto infastidito

“So che il futuro capo delle valchirie è Lady Sigyn…”. Fece lui, palesemente ridendole in faccia

La donna strinse gli occhi guardandolo storto

“Questo è da vedersi!”. Soffiò Eithna “E ora rispondi alla mia domanda prima che mi arrabbi”

Questo è da vedersi?

Che diavolo aveva in testa quella donna? Che fosse per caso….? No, si disse subito, non era abbastanza intelligente da essere la persona che cercavano…e allora? Che avesse intenzione di fare del male a Sigyn? Pensò mentre una lama compariva nella mano che nascondeva sotto la tunica. Nel caso era meglio giocare d’anticipo…

“Che sta succedendo?”. Chiese una voce, che stavolta era quella che Loki aspettava.

Sigyn uscì dall’oscurità piazzandosi davanti alla collega con le braccia incrociare e lo sguardo scuro.

“Chiedevo al nostro bibliotecario che diavolo sta facendo in giro per il castello a quest’ora di notte”

“Non è compito tuo, mi pare, Eithna! Se non erro oggi la ronda spetta a me e Fandral”. Fece Sigyn in tono condiscendente

Un lieve sorriso si aprì sulle labbra dell’altra mentre gli occhi neri mandavano lampi omicidi.

“Hai ragione Sigyn, allora forse vorrai chiederglielo tu…”. La sfidò

Sigyn si voltò guardando il finto bibliotecario con aria interrogativa. La lama si dissolse di nuovo tra le mani di Loki

Ho un modo migliore di farti del male dolcezza…

“Certamente, Lady Sigyn…ebbene, avevo sentito dei rumori e sono sceso a controllare”. Sussurrò con aria deferente

Il rispetto che tributava a Sigyn era perfettamente credibile visto che il vecchio custode stravedeva per la fanciulla quanto forse nemmeno Thor era riuscito a ottenere per sé, nemmeno da futuro sovrano.

Eithna tenne un’aria perfettamente neutrale, eccetto un breve lampo in cui aveva storto la bocca come se avesse ingoiato un limone, ma solo Loki fece in tempo a vederlo. La doveva tenere d’occhio si ripromise, quella proprio non gli piaceva.

“Sarà meglio che entri con te a controllare che sia tutto apposto…”. Mormorò Sigyn girandosi poi verso la collega “Puoi andare, Eithna…”

La donna parve esitare qualche istante

“Ma…”. Mormorò dubbiosa

“Si?”. Chiese Sigyn impaziente

“E se ci fosse qualcuno?”

Sigyn inarcò un sopraciglio fissandola divertita

“Penso di saper tenere a bada un intruso, Eithna”

“E se fosse più di uno?”

“Chiamerò i rinforzi, grazie per la tua preoccupazione per me”

La donna girò sui tacchi palesemente indispettita di essere stata congedata e si affrettò ad andarsene. I due “complici” si intrufolarono immediatamente nel locale dopo aver aspettato qualche minuto per essere certi che non tornasse indietro di colpo.

La biblioteca era ancora più ingombra di come la ricordava, si disse Loki. Centinaia di scaffali in mogano e tavoli dello stesso legno accoglievano i visitatori con i loro colori caldi, illuminati dalle enormi finestre volute da sua madre tanti anni prima. Ora non erano le finestre a illuminare ma una serie di lanterne, accese con la magia, poste strategicamente nei punti dove la luce si sarebbe diffusa meglio, che davano una sorta di penombra vagamente intima all’ambiente.

“Bentornato a casa!”. Sussurrò Loki, che aveva amato quella stanza più di tutto il resto del palazzo

“Loki…”. Fece Sigyn al suo fianco sfiorandogli il braccio

“Si?”

“Puoi fare un incantesimo che impedisca di origliare?”. Gli bisbigliò all’orecchio

Lui la osservò perplesso. Respiro affrettato, aria guardinga, occhi che saettavano da una parte all’altra…qualcosa la preoccupava!

“Sigyn…tu lo sai che gli unici intrusi qui…siamo noi, vero?”

Lei gli tappò la bocca con la mano

“Fallo e basta”. Ordinò

Quando lo lasciò andare, eseguì l’incantesimo richiesto poi la fissò divertito

“Ecco fatto cara, ora vuoi degnarti di spiegarmi che diamine ti prende?”

“Volevo solo assicurarmi che lei non ci sentisse”

“Lei?”

“Eithna! Mi ha messo una strana sensazione addosso..ci teneva un pochino troppo a tenerci d’occhio”

Ah! Esultò lui, allora non era il solo ad averlo notato!

“Cosa pensi che abbia in mente?”

“Credo che sospetti qualcosa, Loki…ho l’impressione che mi stia controllando!”

“Qualcosa di che tipo? Pensi che sappia che sono vivo?”

Lei annuì lentamente

“Oh si, Loki! Sono sicura che sospetta che ti stia nascondendo io! Ho notato che a cena mi teneva d’occhio e mi ha fatto parecchie domande su dove sono stata ultimamente…io…credo che pensi che ti abbia cercato in quei giorni in cui sarei stata con Thor e Jane e che ti abbia fatto rientrare ad Asgard”

“Beh…dovrò fare attenzione!”. Ghignò Loki per nulla spaventato

E dopo che lo avesse anche smascherato? Capirai! Sarebbe scappato e avrebbe ideato un altro piano

“Dovremmo Loki, entrambi”

“E tu che c’entri?”. Chiese Loki divertito

Che si fosse presa tanto a cuore la sua sorte da sentirsi partecipe?

Sigyn sbuffò infastidita

“Ti rendi conto che se ci scoprono sarà evidente che io so chi sei tu e ti sto aiutando? Questo significa…”

Significava, comprese lui, che, se fosse stato scoperto, se non fosse riuscito a farla scappare con lui, sarebbe stata condannata a morte per alto tradimento…a meno che suo fratello non fosse venuto a salvarla ed era quasi sicuro che avrebbero evitato di chiamarlo per impedire che salvasse lei come aveva salvato Loki la prima volta che era stato arrestato….

Ora aveva paura!

 

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Capitolo 12
*** Ricerche ***


 

Ricerche

 

“Così comincia questa storia, tutta trabocchetti, illusioni, astuzie e guai…”

Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo

 

La sua amica sedeva affianco a lui, spalla contro spalla, da circa mezz’ora senza proferire sillaba. Fissava un tomo polveroso in un ripiano alla sua destra come se la copertina rossa ormai sgualcita e piena di venature scure e polvere potesse darle le risposte che cercava mentre, come faceva sempre quando era preoccupata per qualcosa, mordicchiava il pollice. Gli piaceva quella situazione, a essere sincero, avrebbe quasi voluto chiudere gli occhi, godersi la vicinanza di Sigyn e non pensare a nient’altro. Già non pensare a nient’altro…

Ma può un re non pensare a nient’altro? Era uno dei lati negativi dell’essere re, non avere un momento di raccoglimento per  stare solo con te stesso o con chi ami, suo padre glielo diceva sempre. Non che qualche momento per stare con sua moglie non dovesse averlo avuto…insomma, Thor non l’aveva mica generato Frigga da sola, no? Si sarebbe potuto accontentare di poter stare solo con la sua regina solo la notte…o no? Anche la regina in effetti ha degli obblighi e la vera domanda, lo sapeva bene, era: avrebbe accettato di “dividere” la sua compagna con i loro sudditi?

Scosse la testa irritato. Il silenzio lo rendeva troppo nervoso, decise. Alla fine, Loki stabilì che, per quanto fosse una vista piacevole, era arrivato il momento di interrompere lo spettacolo e svegliare Sigyn dal suo torpore.

“Sigyn?”. La chiamò passandole una mano davanti agli occhi

La ragazza sobbalzò e lo fissò come se si fosse dimenticata di lui. Aveva sempre odiato quella sua abitudine  a rifugiarsi in un angolino della sua mente dove non poteva raggiungerla, lo faceva sentire così dannatamente solo e ignorato!

“Mmh?”. Mormorò quasi perplessa

“Come mi hai detto tu poco fa: non mi pare che ti stia impegnando a sufficienza!”

“Veramente stavo meditando sul nostro problema!”. Soffiò lei scocciata

“Eccellente, e hai capito chi possa avere avuto un’informazione tanto importante?”

Sigyn ebbe un lungo brivido e la sua carnagione si schiarì di una o due gradazioni

“Beh…no ma c’è qualcuno che mi crea dei sospetti…”. Pronunciò lentamente

Lui corrugò la fronte facendosi attento. Era evidente che quel qualcuno la rendeva inquieta…e pochissime persone ad Asgard potevano far scomporre la sua amica.

“Chi?”

E, cosa più importante: cosa le aveva fatto per farsi temere da lei?

“Lo chiamano il  Collezionista”. Soffiò lei

Il Collezionista…

Aveva sentito quel nome. Ricordava vagamente che fosse qualcuno ritenuto straordinariamente sapiente e che non era un Asgardiano.

“Parlami di lui…”

“Tuo padre ha pensato che quando l’Aether fosse stato strappato al suo creatore avrebbe dovuto essere dato in custodia a qualcuno…qualcuno che non fosse Asgardiano, che fosse neutrale…e dato che questo…Collezionista…dato che ha fama di essere sapiente ha scelto lui. Quando poi Thor è tornato con l’Aether ha rispettato questa scelta e ha ordinato a due dei nostri di portarglielo…così mi hanno detto almeno”.

Perché quando Thor era tornato, in realtà la sua mente era troppo assorbita dal dolore per la presunta morte di Loki per pensare a qualsiasi altra cosa, Asgard intera avrebbe potuto bruciare e difficilmente qualcuno sarebbe riuscito anche solo a farla fuggire. Ma questo non glielo avrebbe detto, si sarebbe mangiata la lingua piuttosto che ricordarglielo.

“Perché nessuno mi ha…cioè, perché nessuno ha consultato Odino?”

Lei alzò le spalle

“Non lo so, probabilmente perché Odino si era già espresso a riguardo!”

“Ma…non sai niente più di questo?”

La ragazza lo guardò sbattendo le ciglia con aria ingenua

“Dovrei saperlo, Loki?”

“Ovviamente! Santo cielo sei la seconda dopo mio fratello! possibile che nessuno ti abbia informata di cosa stesse succedendo?”

“Forse avrebbero voluto farlo ma hanno avuto..delle difficoltà a trovarmi?”. Flautò la ragazza

Ah già Sigyn era stata temporaneamente irreperibile!

“Ehm…si, suppongo di si…”. Concesse lui magnanimamente

Sigyn roteò gli occhi

“Per essere uno che si crede tanto furbo sei una vera capra, lo sai, si?”

“Non ma continua a ripeterlo tesoro adoro i tuo teneri complimenti!”

“Loki!”. Ringhiò la fanciulla fulminandolo con lo sguardo “Non abusare della mia pazienza, sono pur sempre armata”

“Non lo faresti”. Soffiò lui

“Dammi un buon motivo per non tagliarti la gola forza!”. Lo sfidò

“Non troveresti mai più Odino se mi uccidi”

Ok, era un ottimo motivo!

“Non durerà in eterno”. Minacciò la ragazza

Loki alzò le spalle per nulla turbato dalla minaccia

“Finchè dura perché non godermela? Comunque dimmi una cosa…perché questo tipo non ti piace?”

Lei si mordicchiò le labbra cercando di definire le sue impressioni a riguardo

“Ecco…”. Iniziò, sillabando lentamente “Non te lo so spiegare, è solo che…ci sono stata una volta dopo….” dopo che te ne sei andato

L’ultima frase rimase sospesa aleggiando nell’aria pur senza essere pronunciata  finchè Loki, avendo capito benissimo che cosa volesse dire Sigyn, decise di aiutarla

“Come mai ci sei andata?”

“Tuo padre voleva affidargli delle mansioni e mi ha mandata assieme a Thor”

Senza dubbio doveva esserci Frigga dietro! Aveva ragione a ritenere che volesse quei due assieme. Che colpo doveva essere stato per sua madre capire che Thor avrebbe avuto sempre nel cuore quella piccola mortale e che per la sua protetta non ci sarebbe stato posto! Se solo avesse scelto di destinarla a lui, si disse, avrebbe fatto senza dubbio un affare migliore! Lui era abbastanza intelligente e di buon gusto da sapere che nessuna donna, mortale  o non, avrebbe potuto competere con Sigyn, lui non le avrebbe mai preferito quella piccola mortale, che per quanto non spiacevole, certo non era ai livelli di perfezione della dolce Sigyn!

“Ebbene? Ti ha fatto qualcosa per pensare che potesse essere pericoloso?”

E magari suo fratello non se ne era manco accorto! Del resto se suo padre si fidava tanto bastava, e quando per suo fratello tanto bastava…beh gliel’avrebbe potuta violentare davanti agli occhi e lui più o meno avrebbe riso pensando che le stesse facendo il solletico! Prova ne era il fatto che c’erano voluti due anni e centocinquanta morti perché si convincesse del tutto che Loki non era un sant’uomo!

“Non è che abbia fatto qualcosa è solo che…è viscido”. Sussurrò la ragazza storcendo il naso

“Come viscido?”

“Compiacente! Dice una cosa, che probabilmente è quello che pensa che tu vuoi sentire e ne sta pensando palesemente un’altra…”

“Mmh”. Borbottò lui con un formicolio alla nuca

La descrizione gli ricordava qualcuno…

“E poi secondo me macchinava qualcosa”

“E pensi che il qualcosa sia…prendersi il trono di Asgard?”

“Perché no?”. Fece lei con semplicità

“Come avrebbe fatto a sapere quell’informazione?”

Sigyn alzò le spalle

“Siero della verità?”

“E’ mai stato qui?”

“Non con le sue sembianze ma anche senza i tuoi poteri tu sai che ci si può camuffare”

“Va bene Sig, ho capito, cerchiamo di indagare su questo tipo”

 

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Capitolo 13
*** Illusione Galeotta ***


Illusione Galeotta

 

“Mi è entrata dentro e c’è restata…”

Vivo per lei –Giorgia & Andrea Bocelli

 

Loki guardava la fanciulla accanto a lui, che sfogliava libri su libri da quasi un’ora, senza riuscire in nessun modo a concentrarsi sul loro compito. Sapeva di avere qualcosa di teoricamente più urgente da fare ma, a dire la verità, lui era sempre stato più incline a mettere se stesso prima degli altri…e, visto che al momento aveva problemi personali pressanti, pensare agli ipotetici problemi di Asgard gli veniva alquanto difficile.  Certo, se Sigyn avesse potuto leggergli nel pensiero, gli avrebbe sicuramente detto che era proprio questo il motivo per cui lui non era adatto ad essere re, il motivo per cui Thor avrebbe svolto quel compito meglio di lui…Thor aveva pensato prima alla sua gente quando aveva dovuto salvare Asgard e la sua donna nello stesso momento…

Scacciò quei pensieri molesti scuotendo la testa con un sorrisino. Fortuna che Sigyn non era telepatica!

Sigyn…

Esatto proprio lei era il nocciolo del problema. Aveva appena realizzato che nel suo “piano perfetto” c’era un piccolo difetto: se avesse fallito, rischiava di far uccidere anche lei!

Non se l’era mai posto quel problema perché, in realtà, lui non metteva mai in conto la possibilità che i suoi piani potessero non funzionare…certo, fin’ora aveva dovuto fare marcia indietro a un certo punto, ma solo perché dopo la riuscita del piano era stato catturato, non perché avesse fallito: era stata questione di sfortuna, non un’imperfezione!

Ma in questo caso, le conseguenze di un eventuale fallimento gli erano state sbandierate sotto il naso con tale forza che non poteva ignorarle, no? Doveva giocare d’anticipo!

E dunque che fare? Avrebbe potuto mettere Sigyn sotto incantesimo, così, se fosse stato scoperto, lei non avrebbe avuto problemi perché tutti avrebbero dato per scontato che fosse stata soggiogata dall’inizio. Ma c’era un lato negativo in questa idea: certo, aveva un suo fascino poter fare di lei qualsiasi cosa avesse voluto…ma poi non gli sarebbe stata di nessun aiuto nelle ricerche, aveva bisogno di una Sigyn nel pieno delle sue facoltà mentali se voleva scoprire e fermare chi stava minacciando Asgard!

Certo, poteva anche istruirla perché facesse in modo di sembrare soggiogata, ma ci avrebbero creduto? No, si rispose immediatamente, quando l’aveva addormentata perché non intervenisse mentre cercava di uccidere Thor, a quanto pareva, non tutti avevano creduto a quella che era nient’altro che la verità. Figurarsi se le avrebbero creduto la seconda volta, e con una menzogna poi! No, avrebbero turlupinato Odino finché non avesse iniziato a sospettare di lei e l’avesse fatta mettere a morte. A meno che…

A meno che Sigyn non avesse dimostrato la sua lealtà consegnando lui ad esempio! Avrebbe potuto ideare un piano di emergenza per fingere di farsi catturare e riconquistare il regno dall’interno, se fosse stato necessario. Si, si disse sollevato,  se le cose si fossero messe male, sarebbe fuggito e avrebbe fatto in modo che Sigyn lo arrestasse così sarebbe stata al sicuro…finchè non avesse riconquistato il regno, chiaramente, poi lei non avrebbe più avuto bisogno di nulla, una volta re, avrebbe pensato lui a tenerla al sicuro!

“Loki?”. Fece una voce irritata alla sua destra

“Mmh?”. Mugugnò lui, distratto a fantasticare su lui sul trono e Sigyn a fargli da regina

“Non mi pare che tu ti stia impegnando!”

“Ma se non faccio altro che meditare…”

“E intendi capire cosa c’è in quei libri meditandoci sopra?”. Fece Sigyn, sempre più scocciata

Loki sobbalzò. O cavolo si era persino scordato cosa stava facendo a furia di pensare ad altro!

Quella dannata femmina gli faceva un effetto che lui in parte amava e in parte detestava. Cioè, gli piaceva il modo in cui lei lo attraeva ma…insomma per uno che aveva sempre preso in giro il fratello che non era capace di ragionare, era parecchio seccante sentire la propria razionalità abbandonarlo per un bel corpicino e un paio di occhioni dolci! Anche se ormai c’era abituato visto che succedeva quasi da sempre…beh non proprio da sempre, c’era stato un momento in cui tutto era iniziato

 

Flash-back

“Non capisco perché mi stanno osservando così”. borbottò la sua amica che camminava affianco a lui

Loki ridacchiò senza voltarsi a osservare Sigyn. Aveva quindici anni ed era un pochino che alcuni maschietti avevano iniziato a farle “gli occhi da pesce”  come chiamava lui quello sguardo. Quindi non era poi così strano che la guardassero…non avrebbe mai sospettato di essere momentaneamente solo con la camiciola, anche se lei credeva il contrario!

Di nuovo, sghignazzò mentalmente. Ah! Così imparava a fargli la ramanzina dicendogli che Thor era più leale di lui!

Incrociò gli sguardi affamati di un gruppo di ragazzini e decise di darle un’occhiata per controllare di non averla scoperta troppo. In fondo voleva farle uno scherzo più o meno innocuo, non umiliarla davanti a tutti!

Il problema fu, che non si era ancora girato verso di lei per paura di ridere e, così facendo, tradirsi…ma quando infine si voltò, scoprì di non avere nessuna voglia di ridere!

Oh porca miseria!

Ora cominciava a capire come mai la sua amica d’infanzia stesse cominciando a riscuotere tanto successo fra la popolazione maschile di Asgard…anzi, c’era da chiedersi come mai lui, tanto intelligente, non aveva visto prima una cosa così evidente: aveva sviluppato un corpo da sognarselo la notte!

E così, quello razionale della famiglia, quello che prendeva in giro suo fratello perché si comportava più da bestia che da uomo raziocinante si ritrovò con la gola secca, le guancie rosse e la bocca in iper-salivazione sentendosi idiota più o meno come un animale in amore

No, così non va, è Thor quello con le reazioni di una bestia!

Sigyn si era accorta che il suo amico aveva qualcosa di strano e gli aveva sfiorato delicatamente il braccio per attirare la sua attenzione, ignara di essersela già conquistata fin troppo,

“Loki?”. Chiese perplessa

“S-si?”. Boccheggiò lui

“Tu…stai bene?”

“P-perché?”

Se solo non si fosse sentito come se non riuscisse a espandere nel modo giusto i polmoni sarebbe stato a meraviglia

“Beh non lo so…ti sei…irrigidito”

Non potendo sapere quanto la parola irrigidito fosse azzeccata, non capì assolutamente perché quell’osservazione l’avesse fatto indietreggiare di colpo.

“Stò benissimo Sigyn”

Ma nel frattempo, siccome era palese che, se gli faceva quell’effetto, evidentemente la camiciola non la copriva a sufficienza, tolse subito l’illusione sui suoi vestiti. Solo che dopo quella volta, neanche da vestita riuscì più a guardarla allo stesso modo!

 

Fine Flash-back

 

Loki prese un libro a caso, tanto per far sembrare che stesse in qualche modo dando un minimo di apporto costruttivo alla loro ricerca, e si diede a sfogliarlo. Due minuti dopo diede un balzo: questa si chiamava botta di fortuna!

“L’ho trovato! L’ho trovato!”. Sussurrò

Sigyn gli strappò il libro dalle mani leggendo svelta

“Avevamo ragione! Chiunque avrebbe potuto prendere questo incantesimo e nascondersi al guardiano”

“E chi avrebbe potuto sapere come arrivare all’incantesimo che custodiva mia madre?”

“Questa è la seconda domanda a cui dobbiamo rispondere”

 

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Capitolo 14
*** Il semino piantato ***


 

Il semino piantato

“Verrò nel tuo mondo, guarderò attraverso i tuoi occhi, cercherò di capire, prima di perdere quello che avevamo…”

See Who I Am –Within Temptations

 

I due tornarono indietro con Sigyn che si girava più o meno ogni trenta secondi a controllare che nei paraggi non ci fosse nessuno, sembrava decisamente terrorizzata. Quando arrivarono davanti alla camera di lei, la afferrò per un braccio.

“Aspetta un attimo”

La ragazza si voltò e affianco si trovò la serva che era venuta a chiamarla in camera sua ore prima, di cui lui aveva ripreso le sembianze dopo qualche corridoio dalla biblioteca. Aggrottò la fronte

“Che stai combinando?”

“Voglio avere modo di controllare che nessuno ci abbia seguiti…se per te non è un problema, ti farò compagnia un’oretta ancora”

La verità era che non aveva nessuna voglia di tornare in camera sua. Gli erano mancate le chiacchierate notturne con lei e aveva voglia di illudersi che quei tempi fossero tornati. Lei annuì e aprì la porta facendolo entrare. Si accasciò sul letto sospirando di sollievo

“Beh dovremmo essere al sicuro, credo”

Loki sghignazzò

“Forse ci sta seguendo ed è andata a chiamare le guardie per arrestarci entrambi, magari fra poco ci verranno a prendere”. Scherzò

La vide impallidire e sbarrare gli occhi e capì di aver dato voce esattamente al suo timore

“Sig scherzavo!”. Si affrettò a rassicurarla “Avanti, se avesse delle prove ci avrebbe fatti prendere molto prima non trovi? E non è manco detto che abbia capito qualcosa”

“Ma se avesse capito?”. Soffiò Sigyn preoccupata

Se avesse capito e cercato di fare del male a Sigyn che qualche dio avesse pietà di lei, perché lui non ne avrebbe avuta di sicuro!

“Vorrà dire che avrò una compagna di fuga”. La prese in giro

Sai che vita! Insomma lui ci si era adattato per il desiderio di avere il trono che gli spettava…ma Sigyn? A lei del regno non importava, stava benissimo a fare quello che faceva tutti i giorni ad Asgard

Perché lei non ha bisogno di un trono per sentirsi qualcuno

Sussurrò una sgradevole vocetta dentro di lui. In effetti questo rappresentava per lui il trono: identità. Chi era senza quello? Uno raccolto per puro caso, ecco cosa! Aveva passato la vita convinto di essere il figlio di Odino e quello era un ruolo ma dopo? Quando aveva scoperto la verità sulla sua nascita si era sentito come se non fosse più nessuno.

Sigyn scosse la testa

“A fare cosa? A nascondermi in qualche buco?”

“Potresti unirti ai miei piani, sai non sono poi così crudele come pensi, potrei accettare di dividere il regno con te”

Quasi quasi ci sperava di essere scoperto e arrivare a quello! Oh con lei al suo fianco era certo di arrivare a grandi cose: in fondo, due teste non sono forse meglio di una?

“Mai!”. Sibilò lei indignata “Non ti aiuterò mai in questo!”

Lui vacillò ferito da quel secco rifiuto

“Deve disgustarti proprio tanto l’idea di combattere con me…”. Fece amaramente

“Ci puoi giurare!”. Ringhiò lei “Ma non te ne accorgi Loki? Ogni vita che prendi, ogni scelleratezza che fai per arrivare al trono uccide un pezzo di quello che c’è di buono in te…e che sia dannata se ti aiuterò a uccidere il Loki che conosco in cambio di un maledetto trono”. Sibilò con rabbia

“Lo odi così tanto quel trono?”. Rise lui, quasi divertito dalla sua veemenza

“Vorrei che il dannato regno di Asgard non esistesse! Mi sta togliendo la persona che mi era più cara”. Sussurrò la ragazza

Lui la afferrò bruscamente per le spalle costringendola a guardarlo negli occhi

“Sigyn non è così! Io sono vivo! Sono ancora qua!”

“No!”. Strillò lei “Quello che c’è qua è un pazzo sadico che ha operato uno sterminio per sentirsi chiamare re! Questo non è la persona che combatteva con me quando scendevamo in battaglia, che passava ore a spiegarmi gli incantesimi, dov’è quella persona?”

“Forse non ti sei accorta che quella persona era anche un pazzo sadico!”. Frecciò lui

Lei scosse la testa

“No, non è così”

“Pensi di conoscermi così bene? Cosa ne sai delle scelte che mi hanno portato dove sono ora?”

Lei sobbalzò colpita da un’ispirazione

“Mostramelo”. Sussurrò

Loki guardò lo specchio che stava indicando. Glielo aveva regalato lui stesso per un compleanno, era incantato perché potesse riflettere i ricordi delle persone

“Ok”. Fece avviandosi verso l’oggetto

Ne sfiorò la superficie mormorando qualche parola. Non poteva scegliere quello che lei avrebbe visto, poteva solo sperare che fosse indicativo perché lei potesse comprenderlo.

Quando si dice che la sfortuna è cieca ma la sfiga ha gli occhi di falco…Loki quel giorno imparò che era molto calzante.

“Oh no!”. Boccheggiò vedendo cosa il dannato specchio stava riflettendo

Un Loki di un anno più giovane urlava contro un “mostriciattolo” verde…il quale incurante del suo superbo:  “Ottusa creatura, io sono un dio!” lo aveva afferrato per i piedi e sbattachiatto come una marionetta. La ragazza seduta sul letto scoppiò a ridere in maniera talmente fragorosa da cadere di sedere giù dal letto.

“O mio dio”. Boccheggiò quando ebbe ripreso il controllo dei suoi polmoni “Devo aver visto tuo fratello farlo con una mia bambola quando eravamo piccoli”

Bene, si disse lui cercando di impedirsi di rompere lo specchio, si era appena reso patetico proprio con quella su cui cercava di fare colpo!

“Mi sono fatto parecchio male quella volta”. Soffiò mettendo il broncio

Sigyn gli accarezzò una guancia con un sorriso da piccola peste

“Ooooh povero bambino!”. Sussurrò

“Dico sul serio! Quella bestia andrebbe rinchiusa”

Sigyn inarcò un sopraciglio

“Ha ammazzato qualcuno?”

“No, perché?”. Fece lui perplesso

“Allora tu avresti la precedenza…su passiamo oltre, voglio vedere qualche altro ricordo”

Lui sospirò di sollievo. Forse stavolta avrebbe visto la sua favolosa trovata di fingere la cattura. Un espressione orripilata si dipinse sul suo viso mentre guardava se stesso sfiorare Tony Starck convinto di soggiogarlo coi suoi poteri guadagnando solo un divertito “Capita a tutti di fare cilecca”. Forse doveva optare per il suicidio a questo punto!

Sigyn si mordicchiò il dito osservando la persona con cui lui parlava nel suo ricordo.

“Accidenti, quando io sono stata sulla terra umani così non ne ho visti”

Loki si voltò con uno scatto verso di lei

“E’ un umano!”. Sibilò schifato

“Si ma accidenti che bel pezzo d’umano!”. Ghignò la fanciulla

Si, il suicidio dopotutto aveva un suo fascino…

“Dillo fra settant’anni!”

La ragazza alzò le spalle e si avvicinò a lui prendendolo per un braccio

“Beh hai avuto la tua dimostrazione…ora tocca a me mostrarti qualcosa…”

Lo guidò con testardaggine fino al punto di osservazione da dove si potevano guardare i nove regni e cercò la Terra

“Che me ne faccio di vedere quel posto?”. Chiese lui avvicinandosi “Un momento…quelli non sono Thor e la sua donna?”. Chiese indicando un punto preciso

“Cosa?”. Borbottò Sigyn distrattamente

Poi il suo sguardo mise a fuoco la scena che Loki stava indicando

“Oh”. Scattò arrossendo

“Quella posizione non la conoscevo”. Sghignazzò Loki

“Loki!”. Sibilò Sigyn “Smettila non è carino spiarli”

“Ah allora non è questo che volevi mostrarmi? Mi chiedevo  se non avessi l’abitudine di venire qui a osservarli e magari immaginarti al posto di lei…”

Lei gli spostò il viso senza tanti complimenti

“Volevo mostrarti questo”. Sibilò

Un bambino di circa sei anni piangeva raggomitolato con le braccia strette intorno alle ginocchia, seduto su quello che doveva essere il suo letto

“E allora? Che me ne faccio di un moccioso?”

“Sai perché piange?”

“Gli hanno rotto un giocattolo?”. Fece lui annoiato

“No oggi è il suo compleanno, sua madre gli faceva sempre i biscotti allo zenzero per il suo compleanno…”

“E beh? Ha finito gli ingredienti?”

“E’ morta!”. Fece lei tetra

Lui si strinse nelle spalle

“Condoglianze”

“Sai com’è morta?”

Un brivido gli serpeggiò nella schiena. Vuoi vedere che….?

“Qualcuno che voleva un regno l’ha fatta fuori mentre cercava di rientrare da suo figlio…più o meno quello che hanno fatto a te uccidendo Frigga”. Flautò lei

“La guerra è guerra!”. Borbottò Loki battendo in ritirata

Sigyn rimase da sola e sospirò frustrata tornando in camera sua, non aveva funzionato. Ma la mattina dopo, scoprì tornando a osservare quel bambino che “qualcuno” gli aveva fatto trovare dei biscotti allo zenzero al suo risveglio. Sorrise compiaciuta. Il semino era stato piantato, ora doveva stare a vedere cosa germogliava!

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Capitolo 15
*** Imbrogli ***


Imbrogli

 

“…Mi chiedi se i miei sogni si sono realizzati. Mi hanno costruito un cuore di acciaio, di quelli che le pallottole del nemico non possono scalfire.”

 

La ragazza si diresse in camera sua con l’umore alle stelle. Si, sapeva razionalmente che quel pacchettino di biscotti poteva anche non significare nulla, anzitutto, poteva non essere stato Loki a lasciarli ma, ad esempio, poteva essere stato il padre del bambino e poi, quand’anche fosse stato Loki, una rondine non fa primavera e un gesto buono non fa una redenzione!

Però non aveva nessuna intenzione di soffermarsi troppo su questo: il cielo era azzurro, gli uccellini cantavano, l’aria profumava di fiori e dopo due anni aveva visto qualcosa che le facesse sperare che il vecchio Loki fosse ancora là da qualche parte, al diavolo il realismo, aveva voglia di rallegrarsi di tutto ciò!

Entrò canticchiando in camera sua e…scoprì che il suo letto era occupato

“Buongiorno cara”. Fece Loki allegramente

Parecchi anni di esperienza le dicevano che una visita mattutina di Loki non era un buon segno, lui era quello che stava sotto le coperte fino a tardi, non era normale vederlo in piedi poco dopo l’alba.

“Voglio sperare che tu non ti sia fatto vedere!”. Lo accolse

Loki sghignazzò

“La tua dolcezza è veramente un piacere, di prima mattina”

La ragazza sbuffò seccata. Dopo circa sei secoli di amicizia si sarebbe potuto presumere di poter lasciare perdere i convenevoli, giusto?

“Sputa il rospo, Loki”. Lo esortò sedendosi davanti a lui

Lui roteò gli occhi

“Non c’è gusto con te, lo sai?”

“Loki!”. Sbottò lei impaziente “Che diavolo vuoi a quest’ora?”

“A proposito…dov’eri a quest’ora?”

Era serio? Cioè…pensava veramente di poter combinarne di tutti i colori per due anni incluse due finte morti e poi poterle chiedere conto dei suoi spostamenti come se non fosse successo nulla?

“Mi prendi in giro, Loki?”

“No assolutamente”. Fece lui serissimo

Insomma era andato in camera della sua amica più o meno all’alba e aveva trovato il letto vuoto…era più che legittimo chiedersi che fine avesse fatto no?

Peccato che la ragazza in questione non lo ritenesse per nulla legittimo e lo stesse trucidando con gli occhi.

“Sono scappata col principe azzurro”. Sbottò scocciata

Loki storse la bocca come se avesse assaggiato un limone

“Guarda…mio fratello l’ho visto un tantino occupato ieri…a meno che tu non sia riuscita a rintracciare Tony Starck….”

Sigyn incrociò le braccia all’altezza del seno producendosi nella sua migliore espressione severa

“Loki ti avverto, tolleravo le tue ingerenze fino a…fino a qualche anno fa, ora le cose sono cambiate e non certo per colpa mia, quindi vedi di comprendere che hai perso il diritto di ficcare il naso in quello che faccio, e intendo dire che l’hai perso in eterno, perché la prossima volta che fai una battuta su tuo fratello o su Iron-man o su qualsiasi altro uomo mi si avvicini giuro che ti cavo entrambi gli occhi, è chiaro?”. Sibilò glaciale

Se c’era una cosa che la faceva veramente uscire di testa, e questo da sempre, era che quel cretino continuasse a prenderla in giro su possibili spasimanti beatamente ignaro del fatto che l’unico che lei avesse mai veramente voluto era proprio lui. E dato che il destino sembrava proprio aver deciso che quell’unico che voleva non potesse averlo la cosa al momento la faceva ancora più imbestialire!

Loki, che ignorava il motivo di tanta furia, scoppiò a ridere.

“Cos’è, siamo suscettibili? Guarda che non è colpa mia se Thor è un cretino che preferisce una mortale mentre può avere…”

SBANG

Un oggetto di legno lo colpì con letale precisione alla nuca. A quanto pare la ragazza era suscettibile davvero sull’argomento.

“Non puoi dire che non ti avessi avvisato!”. Sibilò lei

Aveva le guancie in fiamme, lo sguardo omicida e il respiro accelerato…si, era meglio non provocarla ulteriormente, decise Loki. Se solo non si fosse sentito così male pensando che tanto livore era stato causato dal dolore per quell’asino di suo fratello ci sarebbe anche riuscito meglio…

“Ci stai proprio male, eh?”. Sussurrò

La ragazza emise una specie di suono inarticolato che probabilmente era un segnale di pericolo

“Thor non c’entra nulla! Come te lo devo far capire, Loki?”

“Dicendomi la verità?”

Lei alzò il viso di colpo osservandolo quasi divertita

“Hai una bella faccia tosta a chiedere la verità proprio tu!”

“Dicono che la fortuna aiuti quelli con la faccia tosta…”. Scherzò lui

Sigyn sospirò. Non poteva dirgli la verità…ma poteva almeno dirgliene una versione epurata!

“Sono furiosa con te!”

“Con me?”

“Avevi una bella vita Loki..e ora cos’hai? Una vita da reietto! Io davvero non capisco, avevi tutto e gli hai dato un calcio…e mi hai privata..beh di te!”

“Io non avevo tutto! Avevo le briciole di mio fratello”. Borbottò lui

“Una famiglia, amici e persino il secondo posto nel regno…non mi pare siano briciole”

“Il secondo posto non mi ha mai soddisfatto, io volevo essere il primo”

Forse…se almeno per lei fosse stato al primo posto…questo avrebbe potuto soddisfarlo!

Sigyn scosse la testa

“Sai, la dimostrazione di ieri non mi ha aiutata a comprenderti..”. sussurrò

“Lo so, non erano degli spezzoni molto indicativi”

“Oh però almeno erano divertenti”. Rise lei

“Per te forse!”

“Se fossi rimasto ad Asgard a fare il principe come ti spettava non ti sarebbe successo”. Fece Sigyn prontamente

“Oh smettila! E poi sai, il potere ha i suoi vantaggi..io ho visto come potrebbe essere il mio futuro se avessi il regno!”

Oh si la persona che lo aveva istruito prima che andasse sulla terra glielo aveva mostrato chiaramente: suo padre che lo guardava con orgoglio, il popolo di Asgard che si inginocchiava rispettosamente ai suoi piedi…e la donna che desiderava che lo guardava come se fosse un eroe…era stata una visione così bella! E lui desiderava ardentemente tutto quello!

Sigyn aggrottò la fronte perplessa

“L’hai visto?”

“Oh si! Dopo che…che sono caduto nel vuoto…mi sono ritrovato in un regno che non avevo ancora visto e là c’era qualcuno, mi ha aiutato a capire quale fosse il mio posto”. Spiegò con lo sguardo acceso

Sigyn sbiancò afferrandogli il braccio

“Chi? Chi era questo qualcuno?”

La guardò perplesso

“Non ne ho idea, è importante?”

“Si che lo è Loki! Ma non capisci? Sei stato raggirato!”

“Raggirato? No! Mi ha aperto gli occhi invece!”

“Loki, tu avevi in mente di avere il regno e di rinunciare a noi?”

“No certo che no!”. Scattò lui

“E allora, se ti ha fatto credere di poter usurpare il trono e avere la nostra approvazione ti ha raggirato”. Spiegò lei pratica

Lui aprì la bocca ma non ne emerse un suono. Era stata davvero un’illusione?

“T-tu…non lo accetteresti davvero mai?”

“Oh santo cielo”. Sbottò inviperita la ragazza “No! Io sono affezionata a Loki, del re di Asgard non me ne importa un accidente…e anche gli altri…anche gli altri erano affezionati a Loki, tuo fratello e tuo padre per primi!”

Loki fece un gesto di impazienza con la mano.

“Coi “se” non risolviamo nulla…ormai è andata così!”

“Si, ma questa cosa non va presa sotto gamba, Loki! Chi ti ha raggirato potrebbe essere quella stessa persona che ha l’incantesimo”

Loki gemette buttandosi sul letto

“Vuoi dire che abbiamo un altro sospettato? Ero venuto a portarti notizie sul primo e ne aggiungiamo un secondo?”

“Hai notizie?”. Chiese la ragazza impaziente

“Si, certo che si! Sono venuto qua per questo! Allora…non è dei nostri come dicevo…ed è uno degli anziani dell’Universo…si direbbe che sia immortale”. Fece indicandole la pagina di un libro che si era portato dietro

“Ha la fissa per gli oggetti rari…dici che voglia conservare l’incantesimo senza usarlo?”

Lui sospirò

“Meglio esserne certi, no?”

 

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Capitolo 16
*** Quanti sono gli imbroglioni? ***


 

Quanti sono gli imbroglioni?

 

“Nella foschia vedo il volto di un angelo che chiama il mio nome

Ricordo che sei la ragione per la quale devo restare”

Pale –Within Temptations

 

 

 

“Stavo pensando Loki…tu non hai visto in faccia la persona che ti ha spinto ad attaccare la Terra vero?”. Fece Sigyn assorta

“No ma…che c’entra questo?”

“Potrebbe essere stato il Collezionista stesso…no?”

Lui riflettè un momento sull’idea

“Perché celarmi il suo viso in questo caso? Non avevo mai avuto modo di vederlo…”

“No, è vero…ma avresti potuto riconoscerlo dopo

“Dopo cosa? Il piano era che diventassi re, non avrei avuto motivo di fargli del male a quel punto, quand’anche l’avessi riconosciuto, no?”

Sigyn lo fissò silenziosa mordendosi le labbra

“Beh…non se fossi diventato re, no…”. Sillabò lentamente

La conosceva troppo bene per non sapere che evidentemente aveva qualcosa da dire a riguardo

“Ma?”. La incoraggiò in tono spazientito

“Ma questo era il tuo piano, come fai a essere certo che fosse anche il suo?”

Loki inclinò la testa studiandola perplesso

“Non capisco…”

“Mmmh mi spieghi che motivo aveva questa persona per spingerti a diventare re? Dove stava il suo interesse?”

“Un’alleanza? Magari era qualcuno di non ben accetto a Odino che sapeva che io invece sono più…flessibile”

“Flessibile non è proprio la caratteristica che ti attribuirei ma…hai pensato che invece ha pensato di far fare a te la fatica di far fuori gli Avengers e magari anche Odino per poi eliminare te e tenersi il potere per se stesso?”

“Impossibile!”. Scattò Loki oltraggiato

Lo aveva forse preso per scemo? Questi sono giochini che si possono fare con suo fratello Thor, quella è una personalità manipolabile, non di certo lui!

Sigyn  sospirò esasperata e aprì la bocca con l’aria di una maestrina che si prepara a impartire una lezione a un allievo un pochino tardo.

“Sei sicuro che non sia possibile Loki? Basta tenerti d’occhio appena un pochino per rendersi conto che venderesti l’anima al diavolo per un trono…non ci vuole tanto a capire che è come usare una carota per far muovere un asino”

“Sigyn?”. Sussurrò lui lentamente

“Si, caro?”

“Mi stai dando dell’asino?”

“Non mi permetterei mai Loki…figurati! Dare dell’asino a una persona astuta e dotata di carisma come te…”. Flautò la ragazza

Lui gonfiò il petto con orgoglio. Così va meglio!

“Sapevo che tu sei quella che mi conosce meglio di tutti dolcezza!”

Lei inarcò un sopraciglio osservandolo con un muscolo che guizzava vicino alle labbra

“Loki?”

“Si, Sig?”

“Dicevi del tuo non essere manipolabile?”

Infatti Sigyn era quella che lo conosceva meglio!

“Ok, prendiamo in considerazione l’idea…solo per ipotesi: pensi che questa persona possa essere il Collezionista?”

Lei annuì convinta

“Lui o comunque qualcuno che non ha buone intenzioni”

“Continuo a credere che sia solo qualcuno che ha capito le mie qualità e mi voleva aiutare”. Si intestardì lui

Sigyn sghignazzò con aria furba

“E perché non farti vedere il suo volto?”

“Beh…”

In effetti, meditò lui, non aveva tutti i torti! Perché non ci aveva pensato prima a quanto fosse sospetto che la persona che diceva di aiutarlo non gli avesse permesso di riconoscerla? Ah già! Era impegnato ad ascoltare gli elogi che gli tesseva!

“Forse voleva darsi una sicurezza in caso le cose fossero andate male?”. Tentò debolmente

“Oppure voleva che le cose andassero male per toglierti di mezzo e aveva preso precauzioni in anticipo?”

Dentro di se, Loki digrignò i denti. Se veramente qualcuno aveva deciso di fargli fare la figura dell’idiota gli avrebbe dato la lezione che meritava!

“Oppure era qualcuno che avrei riconosciuto e non avrei ascoltato”

Lei lo guardò scettica

“Chi per esempio?”

“E che ne so!” Scattò lui “Mio fratello forse?”

Sigyn scoppiò a ridere

“Ma sei fissato con Thor!”

“No, è lui che è fissato con me…mai una volta che me la dia vinta”

“Inspiegabile! Loki?”

“Si?”

“Perché questa fissa che starei con Thor?”. Gli chiese lei curiosa

Loki alzò le spalle

“Non so, vi ci vedo bene!”

“E dire che chiunque altro ad Asgard mi aveva già messa con te”. Rise la ragazza

“Oh anche mio fratello! Ma lui è tonto!”.

 

Flash-back

 

Due colpetti in rapida successione alla porta. Loki sorrise mentre andava ad aprire. Sapeva che lei non gli avrebbe permesso di passare il compleanno da solo

“Frigga mi ha detto che avevi intenzione di cenare qui”. Lo salutò allegramente mettendosi subito comoda

Loki alzò le spalle

“Non ho voglia di festeggiare alla taverna, troppo baccano e troppe persone rozze”

Lei gli diede un colpetto indulgente sulla spalla

“Sei troppo schizzinoso, Loki! Te lo dico sempre”

“Lo so, allora…a cosa devo l’onore?”

Sigyn ridacchiò

“Beh intanto non penserai che lasci il mio migliore amico solo a festeggiare il suo compleanno, no? E poi non ti ho dato il mio regalo”. Sorrise

Lui scartò divertito il pacchetto che gli aveva messo in mano. Tanto sapeva già che se anche ci fosse stato dentro un ago da cucito lo avrebbe apprezzato per il solo fatto che era regalato da lei…ma che nessuno osasse insinuare una cosa simile per l’amore del cielo!

“Degli anelli?”. Chiese perplesso

Sigyn rise scuotendo la testa

“Un enigma…quando avrai capito come si fa a farli diventare uno solo avrai il permesso di indossare l’anello”

Lui la guardò quasi con condiscendenza e strinse la serie di anellini collegati che teneva in mano concentrandosi. Il sorriso si  trasformò in una smorfia quando scoprì che la magia non aveva effetto

“Ce la devi fare col cervello, sono incantati per non farsi forzare”. Lo prese in giro Sigyn

“Non capisco la logica”. Borbottò lui osservando i cerchietti di metallo

Lei gli scompigliò i capelli divertita

“Devi pensare a come si fa a far diventare uno ciò che è diviso”

Lui scosse la testa frustrato. Odiava essere battuto in queste cose

“Bah! Ci riuscirò devo solo studiarlo con calma”

“O a pancia piena”. Rise Sigyn

Loki osservò la tavola che aveva fatto sistemare in camera sua

“Perché non mi fai compagnia? C’è anche la torta credo”.

Le parole magiche, pensò fra se mentre Sigyn scattava come un fulmine verso la tavola. Non sono solo gli uomini che si prendono per la gola!

La serata andò avanti così a lungo che alla fine si addormentarono entrambi. Lui poco prima di addormentarsi si era detto che forse suo fratello non aveva torto ad avere bisogni elementari, in fondo gli era bastato una buona cena, del buon vino e la compagnia di Sigyn per sentirsi sereno. Il problema era che i bei sogni finiscono all’alba. E infatti all’alba…

“Loki!”

La voce tonante di suo fratello lo svegliò da uno dei migliori sogni che avesse mai fatto. Si guardò rapidamente attorno controllando che Sigyn fosse tornata in camera sua e infine si decise ad aprire la porta

“Si può sapere che c’è a quest’ora?”. Ringhiò

Stranamente suo fratello lo fissava con le braccia incrociate e lo sguardo severo

“Cos’è hai sonno, fratellino? Non hai dormito bene?”

Se non avesse saputo che Thor non sapeva mai niente avrebbe pensato che in effetti stavolta sapesse

“Benissimo”

“Lieto di sapere che la fanciulla che ho visto stanotte sgattaiolare fuori da camera tua non abbia compromesso il tuo sonno”

Oh oh

“Thor…noi…io..ecco…”. Balbettò bianco come la cera

Oh no! Oh no! Thor non era uno a cui si potesse chiedere di mantenere un segreto! O santo cielo nel giro di massimo un’ora tutti avrebbero pensato che si fosse portato a letto Sigyn…un momento: forse non tutto il male veniva per nuocere! Magari avrebbe potuto fare l’eroe offrendosi generosamente di sistemare la cosa sposandola…

“Caspita che colpo fratellino!”. Rise Thor colpendolo energicamente con una pacca sulla schiena

Oh stava scherzando con l’aria severa! Gli sembrava strano che suo fratello capisse la gravità della situazione!

“Guarda che abbiamo solo chiacchierato e si è fatto tardi”

“Ma ceeeerto! Ne sono sicuro…oh ricordati di recitare la parte in maniera più convincente se mamma dovesse scoprirti…perché se solo sospetta che hai deflorato la sua pupilla ti fa fare la fine del gallo castrato”. Rise andandosene

 

Fine Flash-back

 

“Cosa?”. Chiese Sigyn perplessa, distogliendolo dai suoi ricordi

“Ecco…no, niente lo sai che mio fratello parla a vanvera”. Borbottò battendo in ritirata con la scusa di riflettere sulle ultime novità. Un bussare alla porta lo costrinse a uscire dalla sua camera, o meglio quella di Odino, nemmeno dieci minuti dopo che ci si era rifugiato

“Salve Loki”. Salutò allegra Eithna

“Eithna? Da quando non riconosci più il padre degli dei”. Fece lui con voce severa

La valchiria gli percorse lentamente il petto con la mano

“Ssh va tutto bene dolcezza, so chi sei e ho una proposta per te”. Sussurrò con voce suadente

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Capitolo 17
*** Tradimento ***


Tradimento

 

Autrice: Pietàààà chiedo umilmente pietà, lo so, sono in ritardo! Accettate le mie più sentite scuse, ho avuto qualche problema! Su, siate buone che oggi è anche il mio compleanno!

 

“La mia caduta sarà per te! La mia caduta sarà per te!

Il mio amore sarà in te

Se sarai colui che mi ferirà sanguinerò per sempre …”

Nightwish –Ghos Love Score

 

Loki guardò attentamente la donna che gli stava davanti soppesandola. Era un bluff? Voleva forse che si scoprisse in modo da avere la prova definitiva di qualcosa che magari fin’ora era solo un sospetto? A scanso di equivoci, visto che, tra l’altro, lui non era il solo a rischiare in tutta quella situazione, meglio andare sul sicuro. Dunque…come avrebbe reagito il vero Odino? Per un momento gli venne da ridere immaginando il padre degli dei alle prese con una corteggiatrice troppo invadente…non che pensasse che si fosse mai trovato in una simile situazione: si, suo padre doveva essere stato parecchio attraente, si, molte donne ai suoi tempi probabilmente gli morivano dietro ma c’era da considerare che con Frigga come moglie avrebbero rischiato che il “morirgli dietro” assumesse un significato molto letterale se avessero allungato lo zampino.

La allontanò bruscamente da sé lanciandole uno sguardo da ridurla in cenere.

“Come osi! Sei forse impazzita, fanciulla?”. Sbottò furente

Lei scoppiò a ridere, per nulla impressionata

“Sai il guardiano avrà la vista più lunga di Asgard ma non serve poi il suo occhio per sbirciare dentro una camera…e indovina un po’ cosa ho visto nella camera di quella piccola traditrice ieri notte?”. Flautò la donna

“Traditrice? Non mi pare di essere stato informato di nessun tradimento”. Fece senza scomporsi

Dentro di lui, sudò spaventato. Se era veramente riuscita  a vedere dentro la camera di Sigyn li aveva scoperti!

“So anche che eri tu il soldato che ha fatto ritorno ad Asgard e…non so dove hai messo il vero Odino ma so che durante il colloquio con lui sotto forma del soldato che aveva riportato il tuo corpo ne hai preso le sembianze”. Sorrise lei serena

Ok, era il momento di scoprire le carte e farle scoprire anche a lei!

“Entra”. Borbottò facendosi da parte

Chiuse la porta e riprese il suo aspetto. Il viso della donna si illuminò di una gioia quasi selvaggia

“E’ bello rivederti”

“Il piacere è mio Eithna”. Sussurrò lui con un inchino “allora…come hai fatto a scoprirmi?”. Chiese sedendosi al tavolino in fondo alla camera e invitandola a fare altrettanto

La osservò con un’aria di blando interesse, come un professore che aspetta la spiegazione di un allievo promettente.

Lei alzò le spalle

“Perché ti aspettavo! Ero certa che saresti tornato ad Asgard per avere il trono che ti spetta”

Il trono che gli spettava…mmh interessante, allora qualcuno c’era che la pensasse come lui!

“Continua…”. La esortò sporgendosi leggermente verso di lei

“E’ molto semplice, ti ho aspettato per dirti che io posso darti il trono..e senza che tu debba portare la faccia di tuo padre”

“Come? No! Aspetta non dirlo…hai tu l’incantesimo che cerco?”

La donna gettò indietro al testa ridendo con aria deliziata

“Oh è stato così furbo da parte tua imbrogliare la ragazzina per farti raccontare tutto di quell’incantesimo…certo, se solo mi avessi dato il tempo ti avrei detto che non ce n’era bisogno perché l’avevo rubato io per te”

Ah! Avevano cercato il colpevole in ogni posto e non si erano accorti di averlo sotto il naso! Dannazione che idioti!

“Interessante…e perché lo faresti?”

“Beh ma è ovvio no? Tu vuoi il regno…e io voglio te…e il posto di regina ovviamente”

“Quindi io ti prometto di prenderti al mio fianco e tu in cambio cambierai il destino?”

“Diciamo che basta fare in modo che tu sia scelto al posto di Thor”. Flautò lei

“E vuoi solo questo in cambio?”

“Si, caro…ah ci sarebbe un’altra cosuccia…”. Sussurrò suadente

“Si?”. Chiese lui inarcando un sopraciglio

“La piccola sgualdrina che ti gira attorno da anni…ovviamente lei dovrà sparire…niente di personale ma non voglio avere in giro la migliore amica del mio sposo quando sarai mio!”

Loki ghignò divertito

“Possessiva?”

La donna alzò le spalle

“Sai com’è: quello che è mio è mio!”

Un pochino i sogni di quella donna somigliavano ai suoi: amore e potere, molto elementare! Il problema era, nel suo caso, che sembrava proprio dovesse necessariamente scegliere uno dei due. Quella donna gli stava offrendo su un vassoio d’argento tutto quello per cui aveva lottato in tutti quei tre anni. La sua mente gli rimandò le immagini che per tanto tempo aveva cullato: se stesso sul trono, amato, rispettato e temuto…ma in quel quadretto doveva sparire una persona che fino a quel momento ne aveva sempre fatto parte. E la domanda era: il prezzo da pagare lo avrebbe trovato troppo alto? E se si, era pronto a rinunciare al potere per Sigyn?

Dopo aver concluso il colloquio con quella donna passò l’intera giornata a girarsi quell’interrogativo nella testa e infine, prese una decisione e si recò nella camera di Sigyn. Sapeva che stava dormendo, ma sapeva anche che lo avrebbe fatto entrare.

“Buonasera, già addormentata?”

La ragazza aggrottò la fronte studiandolo. C’era qualcosa di strano in lui quella notte!

Si fece da parte per farlo entrare.

“Che succede, Loki?”

“Voglio farti una domanda, Sigyn…”

Annuì fissandolo preoccupato. Aveva tutta l’aria di essere delirante

“Dimmi”

“Senza la storia dei giganti di ghiaccio e tutto il resto…avresti potuto…per esempio innamorarti di me?”

La ragazza scoppiò in una risata quasi isterica e lui per un momento parve afflosciarsi

“C-che c’è da ridere?”. Chiese perplesso

“Tu mi fai ridere! Se avrei potuto innamorarmi di te?”

“Si è quello che ti ho…”

Un colpo preciso lo colpì alla nuca

“Io sono innamorata di te zucca vuota! Lo sono da quando ero una maledetta bambina!”. Strillò

Lui la fissò perplesso

“S-stai scherzando?”

“Perché credi che mi sia data tanto da fare per aiutarti perfino ora? Perché credi che mi incavolassi quando mi volevi a tutti i costi accoppiare con tuo fratello: perché io volevo te”. scosse la testa ringhiando “Aveva ragione Frigga”

“Frigga? Che c’entra mia madre?”. Chiese lui sempre più confuso

“Frigga una volta mi ha detto: se una ragazza, per esempio, fosse innamorata di Loki dovrebbe farsi avanti perché lui prima di capirci qualcosa di sentimenti fa in tempo a invecchiare…infatti ti sei sempre ostinato a continuare a credere che avessi cinque anni”

Lui fece uno scatto in avanti tirandola verso di sè. Quando la baciò, lei percepì una sorta di cupa disperazione che la spaventò più delle precedenti domande deliranti.

“Di solito non bacio le bambine di cinque anni…”

“M-ma c-cosa…L-loki che..?”

“Ssh …dopo Sigyn…”

All’alba Eithna fu svegliata da un bussare alla porta. Sorrise tra se già immaginando chi la cercasse e pregustando la sua vittoria. Infatti alla porta c’era esattamente la persona che pensava

“Lieta di vederti tesoro”

“Non vedevo l’ora di parlare del nostro piano”. Mormorò Loki carezzevole

 

 

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Capitolo 18
*** Balli ***


Balli

 

“Ricordi la prima danza che facemmo? Ricordi la notte in cui mi liberasti dalla mia bruttezza?”

Beauty and the beast -Nightwish

 

 

La donna si fece da parte per farlo entrare e Loki prese possesso della poltrona che stava appoggiata a una parete con la nonchalance che avrebbe usato se si fosse trattato di camera sua.

“Allora…riprendiamo dal punto in cui siamo arrivati ieri, com’era? Ah si! Tu mi dai il trono e io ti do il posto di regina, giusto?”

La donna scoppiò a ridere deliziata

“Lui aveva detto che saresti stato soddisfatto di questo accordo! Si, caro! Io ti do il trono e tu e mi dai il posto di regina…a patto che…”

“Si, lo so, lo so”. Soffiò Loki con aria annoiata “La dolce Sigyn deve sparire”

La valchiria storse il naso

“Cosa ci abbiano sempre trovato gli altri davvero non lo capisco! È assolutamente ordinaria e insipida quella ragazzetta”

“Tu trovi?”. Chiese Loki con educata curiosità

Eithna alzò le spalle

“Decisamente! Insomma non ha la benché minima ambizione, non ha manco mai tentato di prendersi il regno… non sarebbe stata la donna per te”

Lui sogghignò

“Mmh hai ragione, non mi ha mai capito”

“Lo so” Soffiò la donna “Tu sei nato per prendere il posto che ti spetta sul trono, avresti dovuto essere tu al posto di Thor, da subito, personalmente ritengo di stare soltanto correggendo un’ingiustizia”

Lui scoppiò a ridere

“Oh finalmente qualcuna che la pensa nella maniera giusta!”

“Allora sei disposto a ucciderla?”

La guardò un momento in silenzio mentre lei tratteneva il respiro.

Uno..due..tre..

“Grandi risultati richiedono grandi sacrifici, no?”

La donna annuì sorridendo soddisfatta. Bene! Aveva finalmente deciso di abbandonare quella stupida infatuazione per la piccola guerriera!

“Ne convengo”

“Perché vuoi che sia io a farlo?”

“Così avrò una prova di potermi fidare di te”

“La odi eh?”

“Come tu odi Thor”

Perché imputava a Sigyn di avergli tolto quello che riteneva le spettasse di diritto, rifletté lui, esattamente quello che lui aveva sempre imputato a Thor. E fu con quella considerazione che vide finalmente quello che Sigyn cercava da tempo di spiegargli. Specchiandosi in quella patetica donnetta che impazzava dando la colpa a qualcuna che non aveva alzato un solo dito contro di lei di tutte le sue mancanze, si rese conto di quanto patetico fosse stato lui stesso. Lei non era una donna ambiziosa, come si riteneva, era solo una donna che voleva ciò che non era abbastanza dotata da conquistarsi! Contrariamente a Sigyn, che era nata per essere regina ma non aveva mai voluto esserlo! O forse era proprio quello il punto? Forse i migliori governanti sono proprio quelli che lo diventano senza volerlo. Come suo fratello in quel momento, d’altra parte, lui stesso aveva notato con stupore che sembrava più tagliato a essere re ora che aveva rifiutato il trono di quando era invece stato impaziente di ricoprire quel ruolo.

Per un attimo quasi scoppiò a ridere rischiando di rovinare la sua meravigliosa recita. Se Sigyn avesse potuto conoscere il corso dei suoi pensieri si sarebbe senza dubbio fatta quattro risate!

“Io non odio Thor”

“Certo che no!”. Rise lei “Lo vorresti solo morto”

Beh un pochino ci aveva fantasticato su, diciamolo! Lo aveva particolarmente  divertito quando era stato convinto di impietosirlo chiedendogli di uccidere lui purché lasciasse in pace le persone che in quel momento stavano nei paraggi…beh lui generosamente aveva voluto subito acconsentire alla richiesta…quando te le chiedono con cortesia le cose non si può rifiutare, no?

Però doveva ammetterlo, ora che sapeva che Sigyn non era innamorata di lui e mai lo era stata, il suo livore stava decisamente scemando…e in ogni caso il suo omicidio non era proprio così necessario nei suoi progetti, persino nei momenti peggiori si sarebbe accontentato di levarselo dalle scatole.

“Mai quanto tu odi la povera Sigyn”. Ghignò lui

La donna storse il naso

“La povera Sigyn? Non mi pare tanto povera! È nata figlia di un insulso guerriero e si è ritrovata a far parte della casata reale per una pura botta di fortuna…”

Si beh…se la perdita dei genitori si può chiamare botta di fortuna! Pensò lui con ironia

“Imperdonabile!”. Sussurrò

“Per di più ha sempre fatto di tutto per farsi notare da qualsiasi maschio le passasse a meno di un metro”

Certo! È risaputo che i maschi amano le casacche da combattimento informi, per quello Sigyn le metteva!

“Davvero? Come? Si faceva strappare la camicia apposta quando si allenava? Mi erano sfuggiti questi dettagli”. Rise

Una smorfia infastidita affiorò sul viso della donna

“Perché non te la ricordi a quel ricevimento? Fandral è persino inciampato contro il tavolo delle vivande perché aveva gli occhi su di lei anzi che sul terreno in cui camminava”

Si beh, quanto a quello c’era un piccolo particolare che la donna non sapeva!

 

Flash-back

 

“Bella festa eh fratellino?”. Tuonò allegramente Thor intento ad abbuffarsi

Loki rise. Il solito! Dategli un bel po’ di buon cibo e una provvista di birra e lui si sentirà in paradiso…no beh la perfezione sarebbe anche un pochino di nemici contro cui mulinare il martello!

“Si è una bella festa”. Concesse cercando di evitare che gli versasse addosso la birra che teneva non troppo stabilmente in mano

“Manca solo Sigyn”. Osservò Fandrall

“Ah l’ha rapita nostra madre! Prima che arrivi ce ne vorrà! Sapete le donne..”

“Le donne cosa?”. Sbottò Sif

“Ah già scusa Sif tu sei della categoria”

Loki scosse la testa. E ti pareva! Poteva accorgersi quella zucca vuota che Sif era una donna e per giunta una che sbavava per lui? Ma certo che no, ci sarebbe voluto troppo acume!

Il suo sguardo cadde su Fandrall i cui occhi sembravano curiosamente…ingranditi? Pareva strano ma era proprio quella l’impressione!

“Fandrall?”. Chiese perplesso

“Oh per Odino!”. Sussurrò il guerriero

Loki si girò per capire che cosa avesse ridotto così il compagno di lotta…e si ritrovò a pregare di non avere la stessa espressione idiota.

“Ehi vi siete già finiti il cibo?”. Rise l’oggetto dei loro sguardi avvicinandosi

La ragazza indossava una veste rossa che paradossalmente riusciva coprendola a rivelare più di quanto avrebbe fatto una sottoveste e, fatto insolito per lei da quando aveva superato i dieci anni e aveva iniziato  ad allenarsi come guerriera, i lunghi capelli castani erano sciolti e le ondeggiavano sulle spalle. Personalmente, si disse lui, la prima cosa che gli veniva in mente era come sarebbero figurati quei capelli sparsi su un cuscino.

“Il primo ballo è mio”. Sussurrò Fandrall alzandosi

E si ti piacerebbe! Rispose lui mentalmente

Qualcosa negli stivali di Fandrall aderì curiosamente al pavimento e si schiodò altrettanto improvvisamente facendo sbilanciare il poveraccio tanto da farlo finire dritto sul tavolo dove stava il cibo.

“Missà che i suoi bei vestiti sono rovinati”. Ridacchiò lui

Sigyn si girò di scatto a fissarlo con sguardo assassino e si avvicinò veloce.

“Uno dei tuoi scherzi?”

“Io? E perché avrei dovuto rovinare tutte quelle leccornie per fare uno scherzo a Fandrall?”

“Per divertirti?”

“Sono innocente, mia cara, te lo assicuro”

“Non avendo prove del contrario ti devo credere”. Rise lei

“Ah Sig…faresti un ballo?”

Lei lo guardò perplessa

“Oh! E da quando ti piacciono?”

“Da quando vedo che si sta avvicinando Thor! Non vorrei che ti fracassi i piedini”

Sigyn gettò indietro la testa scoppiando a ridere

“Oh in tal caso…mio eroe, accetto”

 

Flash-back

 

“Mi ricordo, una scena pietosa! Certi uomini si fanno dominare troppo dall’istinto”

“E per essere sicura che tu non lo faccia…”

“Ok, ok andiamo nella sua camera, credo ti piacerà questa scena”

 

 

 

Autrice: non ci capite niente eh? Beeeene perché non dovete capirci nulla finchè non vi darò la spiegazione (forse) nel prossimo capitolo! Kiiss dalla vostra sadica (tanto) autrice!

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Capitolo 19
*** L'ultimo duello ***


L’ultimo duello

 

La valchiria camminava spedita verso la camera della giovane “futura vittima”, un sorriso soddisfatto le incurvava le labbra. Ce l’aveva fatta! Aveva temuto fino a quel momento che Loki non sarebbe riuscito a uccidere quella piattola di ragazzina ma alla fine il suo piano era riuscito! Dunque, la parte più difficile era ormai alle spalle, lei era abbastanza sicura di riuscire a fargli dimenticare in breve tempo Sigyn una volta preso il potere: dopo che fosse finalmente diventato re di Asgard le sarebbe servita solo un pochino di buona volontà e alla fine lui avrebbe imparato ad amarla.

“Ti vedo parecchio su di giri”. Sussurrò Loki

La donna alzò le spalle

“Non dovrei?”

“Sigyn non è un avversaria da poco, lo sai vero? Insomma…se lei mi facesse fuori i tuoi piani sarebbero finiti”

Una punta di sospetto incrinò il sorriso di Eithna

“E’ una scusa per farlo fare a me?”

Loki scoppiò a ridere

“No, sono perfettamente disposto a farlo io, volevo solo capire se hai calcolato a fondo i rischi”

“Ma certo che si, mio caro! Ti guarderò le spalle io, non devi preoccuparti”

Dentro di sé Loki scosse la testa. Mai sottovalutare l’avversario! È l’errore peggiore che si possa fare quando si mette appunto un piano! E lui sapeva per certo che Eithna stava grandemente sottovalutando Sigyn: davvero pensava che loro due insieme sarebbero bastati ad atterrarla?

“Mmh e tu sei sicura di saper combattere meglio di Sigyn?”

La donna fece una smorfia

“Ma che domande! Sono la migliore guerriera di Asgard dopo Thor! Io, non quella stupida ragazzetta”

Per l’ennesima volta quella sera, la donna gli ricordò se stesso. Aveva detto quell’ultima frase con lo stesso tono con cui lui proclamava di essere quello che avrebbe avuto più diritto al posto di re invece di Thor.

Alzò le spalle con aria accondiscendente, il messaggio palesemente era: spero per te, perché mi servi ancora viva

“Spero che tu non sopravvaluti te stessa o peggio che non sottovaluti il tuo avversario”

Com’era diversa da lui in questo! Lui era molto più accurato e realistico nelle sue pianificazioni.

“Non ho mai fatto un simile errore”. Sbottò la donna stizzita

“Ne sei sicura, cara?”. Chiese Loki carezzevole

“Oh sicurissima!”

“E allora come mai non hai pensato a cosa succede se ti trova qualcuno mentre giri con me per il castello?”

Eithna scoppiò in una risata allegra

“Come fai a essere sicuro che non ci ho pensato?”

La guardò con educato scetticismo

“Lo hai fatto?”

“Ovviamente! Stanotte c’ero io di ronda e l’ho già finita, non c’è nessuno in questa zona del palazzo che possa trovarci”

“Interessante…forse io avevo sottovalutato te”. sussurrò Loki, facendola arrossire di piacere

Davanti alla camera di Sigyn, batté i soliti colpetti in rapida successione che era sempre stato il loro segnale, la porta si aprì subito e comparve Sigyn che lo guardava con aria perplessa.

“Non te n’eri appena andato?”

“Mi mancavi”. Ghignò lui

La ragazza alzò gli occhi al cielo esasperata

“Entra impiastro”

Ma come lei fece per richiudere la porta, questa fu bloccata da qualcuno che da quando si era aperta la porta era stata nascosta

“Buonasera Sigyn”

“Eithna?”

Nelle iridi brune saettò un leggero lampo di paura e la ragazza guardò Loki come aspettandosi che si fosse trasformato in qualcun altro.

“Non serve che si camuffi”. Rise Eithna “So perfettamente chi è…quello che fra qualche istante ti farà fuori”

“Eithna…”

“Che c’è vuoi dire le ultime preghiere”

“No voglio informarti di una cosa”

La donna inarcò le sopraciglia

“Cosa?”

Sigyn scattò in avanti e una lama comparve appoggiata sul collo della rivale

“La sua donna sono e rimango io”. Sibilò Sigyn

Loki scoppiò a ridere di fronte allo sguardo confuso della donna

“Mi spiace ma dovevi aspettartelo…sono o non sono un maestro di inganni? Ah Sigyn? Complimenti per la recita magistrale!”

La donna respinse la lama di Sigyn e prese la spada ma, quando la sua lama si mosse contro di lei, la ragazza si era già spostata. La cercò con lo sguardo, la vide alla sua destra e fece appena in tempo a parare il colpo, quello successivo invece, colpì dritto al braccio perché qualcosa le aveva impedito di vederlo arrivare…e anche di vedere chi glielo aveva sferrato.

“Grazie caro”. Ridacchiò Sigyn

Loki si fece avanti osservando quasi divertito la lotta

“Oh beh, non vorrai che lasci tutto il divertimento a te”

Eithna fece scorrere lo sguardo allarmato verso la porta. Non era una bella posizione, era sola contro due, non era decisamente quello che si era aspettata.

“Questo non è un combattimento leale Sigyn, mi meraviglio di te!”. sbottò

Qualcosa di feroce saettò negli occhi di Sigyn

“Diciamo che faccio un’eccezione visto che stavi facendo qualcosa contro gli ordini del mio re”

Fece un affondo in avanti, l’altra scattò istintivamente per evitarla ma fu impedita da Loki che le aveva piazzato la lama apposta per bloccarla, dunque un nuovo colpo arrivò sul braccio destro.

“Oppure sei stata troppo a lungo con me”. Fece Loki

Un rivoletto di sangue stava iniziando a rendere scivolosa l’elsa, rendendo difficile a Eithna la presa. Fra poco avrebbe iniziato ad avvertire la debolezza, doveva uscire da quella situazione in fretta.  Tentò di prendere Sigyn di sorpresa sperando di poter arrivare a colpirla al fianco ma Loki intuì le sue intenzioni e parò il colpo per lei mentre la ragazza la centrava alla coscia. Non era preparata, la gamba cedette e lei finì a terra, Sigyn si affrettò ad approfittare dell’occasione e affondò la spada nel suo fianco mentre Loki, meno cavallerescamente, le sferrava un colpo alla gola

“E’ andata?”. Chiese Sigyn guardandola accasciarsi a terra

“Direi di si”

“Lo sai che abbiamo qualcosa di cui parlare vero?”

“Direi di si”

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Capitolo 20
*** Destino? ***


 

Destino?

 

“Devo provare a evadere dai pensieri della mia mente, usare il tempo che ho

posso dire addio, devo risolvere le cose, devo lottare,

perchè so che alla fine ne vale la pena,

che il dolore che sento lentamente scomparirà

tutto andrà bene”

Pale -Within Temptation

 

Loki si sedette sul letto aspettando che Sigyn prendesse posto affianco a lui

“Allora?”. Chiese con aria ingenua

Sigyn aggrottò la fronte instaurando un’aria severa

“Allora? Oh su non ti pare che meriti una spiegazione? Ti presenti in camera mia nel cuore della notte, mi salti praticamente addosso…non che mi sia dispiaciuto, ma direi che è alquanto…bizzarro come comportamento. E per finire al risveglio mi comunichi che Eithna ti ha scoperto, che ti ha offerto il trono in cambio della mia morte e che è necessario eliminarla..non credi che ci sia qualcosina che devi raccontarmi?”

“Mmmh vuoi una spiegazione per ieri notte? Ok!”. Si sporse in avanti con aria molto seria “Vedi Sig devo spiegarti che i bambini non nascono sotto i cavoli e quindi…”.

Una cuscinata sul viso interruppe la “dotta lezione”

“Loki!”. Ruggì la ragazza inviperita

“Ok, ok mi sembra evidente che quella di ieri notte era una scelta, non  credi?”

Un lieve lampo di speranza sfrecciò negli occhi di Sigyn

“Hai scelto me?”

“Non esattamente..sarebbe più corretto dire che ho scelto di non sacrificarti per il potere…in ogni caso io non posso averti”

La donna lo fissò confusa

“Ma ieri…”

Lui le accarezzò con lentezza una guancia

“Era una scelta..che prevedeva anche un addio”

“P-perché?”. Balbettò la ragazza spaventata

Possibile che proprio quando sembrava che tutti i suoi sforzi avessero fruttato dovesse finire così?

“Perché sono un esiliato Sigyn, non posso semplicemente dire “mi dispiace” e riprendere il mio posto”

“Ma…”

“Ma non ti porterò con me per fare la mia stessa vita, tu appartieni a Asgard”

No, tu appartieni a me

Presto, sussurrò Loki dentro di se, mettendo a tacere quel ruggito dentro il suo cuore, presto sarebbe davvero appartenuta a lui, ma ora era necessario che Sigyn credesse al suo addio perché non soffrisse se qualcosa fosse andato storto.

“Tornerai a riprenderti il regno?”

Lui scosse la testa convinto. Almeno questo poteva prometterlo con sincerità

“No, non ti costringerò a scegliere tra la lealtà verso Odino e me”

“Q-quindi…?”

“Quindi sparirò e lascerò che credano che sono morto…sono bravo in questo”

Così, se non fosse riuscito a realizzare il suo ultimo piano, le avrebbe almeno lasciato la speranza che fosse vivo da qualche parte.

Lei avrebbe voluto replicare ma lui sparì prima che ne avesse il tempo, e con lui il corpo della valchiria che avevano ucciso. Sigyn lo conosceva troppo bene, non era saggio starle nei paraggi molto a lungo.

 

Qualche ora dopo…

 

 

Loki prese l’incantesimo e si diresse verso Ygdrasill. L’albero stava immobile in mezzo a una radura, sembrava quasi aspettarlo

“Facciamo un patto io e te”. Sussurrò sfiorandone la corteccia “So perfettamente che non dovrei fare quello che sto per fare…ma diciamo che offro spontaneamente la mia pena: rinuncerò a qualsiasi tentativo di prendermi Asgard e qualsiasi altro regno se tu rinunci a farmi subire altre conseguenze, ok?”

Una leggera brezza scosse i rami facendo cantare le foglie del sacro albero. Loki sorrise

“Diciamo che lo prendo per un si”

In fondo era quasi felice di quanto stava per fare. Avrebbe potuto avere una seconda occasione con Sigyn e con tutto il resto del regno a dire il vero e, se il destino gli avesse concesso di arrivare fino in fondo, avrebbe persino avuto la soddisfazione di riportare in vita sua madre. Nemmeno Odino poteva dire di aver riportato in vita delle persone, si disse compiaciuto. Certo, a Sigyn era stato meglio non dire niente, lei avrebbe sicuramente cercato di dissuaderlo dal portare a termine quel piano…del resto non stava manco violando la parola che le aveva dato: aveva promesso di non usare l’incantesimo per avere il regno, non che non lo avrebbe usato per avere lei.

“Loki”. Tuonò una voce dietro di lui

“Ciao fratellone”. Lo salutò

Si voltò a osservarlo sorridendo come un bambino. Thor lo fissò spaventato, che fosse definitivamente uscito di testa?

Lui gli si avvicinò disarmato e con le braccia spalancate per fare vedere che non voleva colpirlo. Thor strinse la spada e la sollevò.

“Come sei arrivato fin qui? Non eri sulla terra?”

“Fandrall mi ha avvisato che c’era qualcosa di strano e sono venuto a controllare…è un caso che io abbia trovato te che dovresti essere morto e contemporaneamente Odino non si trovi?”

“No, non lo è! Ma non temere Odino starà benone fra poco”. Sorrise lui avvicinandosi di un passo

“Addio fratello”. Sussurrò Thor

Non voleva ucciderlo così, ma era diventato troppo pericoloso, il rapimento di Odino dimostrava che era troppo oltre persino per dargli una morte da combattente, se voleva morire senza difendersi che così fosse!

Loki rise quasi isterico

“A fra poco fratello”. sussurrò mentre la lama sibilava sopra di lui

Chiuse gli occhi e mormorò poche parole pregando che l’incantesimo riuscisse…oppure avrebbe scoperto davvero cosa si prova a morire.

 

 

 

 

 

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Capitolo 21
*** Indietro nel tempo ***


 

Indietro nel tempo

 

“Una nuova età, sarà la nuova età, quella che mi aspetta e che vedrò…”

Eros Ramazzotti –La nuova età

 

Aprì gli occhi e si guardò attorno, speranzoso nel non sentire più il sibilo della lama. Era nella camera di Sigyn, precisamente nel momento in cui l’aveva riportata là prima di far entrare gli Jötunn ad Asgard. Aveva deciso che quello era il momento migliore per cambiare la sua vita, avrebbe comunque pagato un piccolo prezzo per almeno una parte dei suoi crimini e sarebbe stato in tempo a cambiare il suo destino. Guardò la fanciulla addormentata decidendo di giocare una piccola partita a carte col destino.

Ora tocca  a te darmi un segno che hai accettato il nostro accordo…

Pensò mentre toglieva la maggior parte dell’incantesimo soporifero su di lei. Se si fosse svegliata in tempo bene, sennò…sennò avrebbe voluto dire che il destino gli stava dando una risposta negativa. Rifece poi da capo tutte le azioni compiute dopo aver lasciato Sigyn fino a trovarsi appeso come la volta precedente per una mano, assieme a suo fratello.

“Ci sarei riuscito padre, per te, per tutti noi”. Ripetè, come già aveva fatto

Odino lo guardò sdegnato

“No Loki”. Sussurrò con desolazione

Era il momento. Aspettò ma non accadde nulla. Il destino aveva detto no, evidentemente.

Staccò piano le dita dall’appiglio che lo manteneva.

“Loki”.

Il disperato urlo femminile gli giunse alle orecchie un istante prima che una mano piccola e delicata si chiudesse con una presa insospettabilmente ferrea sul suo polso, anche se avesse voluto, non avrebbe potuto lasciarsi cadere di nuovo. Ma non lo voleva, pensò sorridendo mentre fissava le iridi castane della fanciulla comparsa sopra di lui.

“Ben svegliata tesoro”. Rise

Sigyn ringhiò tirandolo su, subito aiutata da Thor

“Se ti azzardi a mollare la presa giuro che ti uccido”. Lo avvisò facendolo scoppiare a ridere

Quando fu sopra, sia Sigyn che suo fratello gli si gettarono addosso facendogli rischiare il soffocamento

“Avevo sentito parlare di pena di morte ad Asgard ma non pensavo si compisse in questo modo!”. Esalò fingendosi seccato

La cosa che non si sarebbe mai aspettato fu che, quando lo lasciarono gli altri due, fu suo padre a stritolarlo.

“Pa-padre”. balbettò lui

“Non fare mai più una cosa del genere”. Tuonò Odino

L’aria era severa, ma il lieve tremito, quasi impercettibile che gli scuoteva le labbra era inequivocabile. Allora a suo padre importava che morisse? Si chiese perplesso.

“Sapete…mi è passata la voglia di morire”. Rise

Tre paia di occhi adirati si puntarono su di lui

“Non stiamo ridendo!”. Esclamarono in coro Thor e Sigyn

Sua madre si affacciò sulla soglia guardandoli angosciata e respirando di sollievo vedendoli tutti vivi. Istintivamente lui si tuffò su di lei abbracciandola stretta

“L-Loki”. Esalò lei “Ma che…”

“Mi sei mancata”. Sussurrò Loki

Sigyn e Thor si guardarono interdetti

“E’ impazzito?”. Sussurrarono

“Mai stato meglio!”. Li rassicurò lui  “Padre sono pronto per la mia punizione”. Assicurò facendo qualche passo verso Odino

Ci volle qualche settimana a convincere tutti che non era fuori di testa. Alla fine decisero di credere che aveva avuto un momentaneo attacco di follia da cui poi si era altrettanto improvvisamente ripreso e fu condannato ad aiutare il fratello a sistemare il disastro che aveva combinato e a una cinquantina d’anni di esilio sulla Terra (evidentemente per intercessione di Frigga aveva avuto una destinazione molto comoda).

Quando, finiti i suoi compiti, si  recò nell’abitazione che gli era stata destinata sulla Terra si guardò intorno piacevolmente sorpreso. Ovviamente, Frigga aveva fatto in modo che Odino gli riservasse un posto più che decente. Sorrise poggiando la sua roba

“Bene, ora devo solo trovare la cucina”. Borbottò tra sè

“La seconda porta a destra”. Fece una voce

“Grazie Sig…”. Borbottò distrattamente, girandosi subito dopo con uno scatto verso la direzione da cui era venuta la risposta “Sigyn?”. Chiese a occhi sbarrati

Jeans, maglietta, niente trucco, capelli legati a coda e sorriso impertinente

“Sorpresa”. Cantilenò la fanciulla

“Ma…non avrei dovuto stare da solo? Era questa la condanna, no?”

“Beh…vorrai una guardia che controlli che tu faccia il bravo? Frigga riteneva che io fossi la persona più adatta per questo”. Rise lei

Quando due anni dopo Thor andò a cercare il fratello perché si unisse agli Avengers tornò dal suo gruppo particolarmente eccitato

“Ottime notizie ragazzi! Insieme a mio fratello ho trovato il miglior guerriero del mio esercito che ha accettato di aiutarci”

Iron-man alzò gli occhi al cielo guardando il dottor Mallard

“Ci mancava solo un altro vichingo rabbioso e peloso”. Borbottò

Solo che quella che comparve dietro Thor non aveva nessun bisogno di farsi la barba

“Quella è il tuo guerriero?”

“Si”. Confermò Thor

“Arruolatemi in quell’esercito”. Esclamò Stark

“Sei troppo a breve scadenza”. Lo gelò una voce sprezzante

Loki era comparso dietro Sigyn e lanciava con gli occhi il chiaro messaggio “proprietà privata”. Non che si fossero proprio “detti” che stavano insieme ma avevano tacitamente preso atto che ormai i sentimenti di entrambi erano cambiati.

“Ma…voi due…”. Sussurrò Thor

Gli altri Avengers lo guardarono interdetti

“Non lo avevi notato?”. Chiesero perplessi, visto che la cosa bucava gli occhi

“Chi Thor?”. Fece Loki “Naah”. Rise

 

 

 

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Capitolo 22
*** Epilogo ***


Epilogo

 

“Vedo la tristezza nei tuoi occhi, sta tranquilla e vai a dormire bimba mia, perché questo non è il nostro addio,             questo non è il nostro addio..”

Within Temptation –Our Farwell

 

 

Cinquanta anni dopo…

 

“Papà! Guarda come sono bravo”

Loki osservò il bambino coi capelli scuri e gli occhi castani che si allenava entusiasta con la spada

“Si, sei bravissimo”. Soffiò annoiato

Davvero non capiva perché suo figlio, tanto talentuoso con la magia, perdesse tempo in queste cose

“Da grande sarò un guerriero possente come zio Thor”. Strillo eccitato il piccolo

Loki sbiancò storcendo il naso orripilato

“Sigyn! Esigo una spiegazione per questo”

La chiamata in causa scosse la testa esasperata. A volte gli sembrava di averne due di figli

“Ne ho due, mio caro sposo, o questa è la punizione che il destino ha scelto di infliggerti per il tentato tradimento coi giganti di ghiaccio….”

“Oppure?”

“Oppure le corna non le hai solo nell’elmo”

Il mobile affianco a lui andò in frantumi

“Non mi ha fatto ridere”. Ringhiò

“Mi vuoi fare la bua?”. Rise Sigyn, per niente spaventata

Il bambino richiamò di nuovo la loro attenzione

“Magari farò il re…zio Thor non ha figli, magari se divento un guerriero come lui mi prende come erede”

Loki ghignò soddisfatto

“Ah! Si, è mio figlio!”. Fece orgoglioso

Sua moglie lo trucidò con lo sguardo

“E’ opera tua?”

“No, però ha avuto un ottima idea!”. Fece lui pensieroso

Poi ricordò quando aveva pensato che sua moglie potesse lasciarlo, che il destino avesse deciso di infliggerli la punizione per aver manipolato il tempo. Erano giorni che la vedeva strana, aveva detto più volte che era il caso che si facesse vedere da un medico ma lei non gli aveva dato retta. Era preoccupato così aveva deciso di fingere di uscire di casa per poi tornare poco tempo dopo senza farsi sentire. E aveva trovato la sua compagna in lacrime

“Sigyn che è successo?”. Aveva chiesto preoccupato

“S-sono andata dal medico”. Aveva sussurrato lei

“E?”

“E non è un’influenza come avevo pensato”

“Oh! Beh non devi preoccuparti, torneremo ad Asgard, i guaritori di là sicuramente sapranno aiutarti”

Lei aveva scosso la testa

“Non è così semplice”

Lui era rabbrividito. Aveva creduto che il destino avesse accettato il loro patto…era forse arrivata la punizione? No, aveva implorato mentalmente, che il destino si prendesse pure tutto ciò che aveva…ma non lei…non lei….

“S-sono incinta”. Aveva sussurrato lei debolmente

L’aveva guardata incredulo

“Ti fa stare così male l’idea di aspettare mio figlio?”

“No! È solo che…che so che tu non vuoi figli e…”

“Ma chi ti ha detto una fesseria simile!”. Sbottò Loki

“Tu! Anni fa”

“Anni fa dicevo un sacco di fesserie”. Sbuffò lui

“Qu-quindi sei contento?”. Aveva domandato lei timidamente

“Certo che si!”

In effetti, rifletté in quel momento, era felice sul serio osservando suo figlio e sua moglie. Beh non erano proprio un regno però…facevano bene le veci! D’altra parte, ora che aveva avuto modo di osservare suo fratello, tornato dopo la morte di Jane, cominciava a rendersi conto di quanto fosse vero quello che gli aveva detto Sigyn anni prima: “un trono e uno scettro non ti abbracciano quando sei triste, né ti confortano”. Cominciava a pensare, vedendo l’uomo distrutto che era diventato suo fratello, che forse, solo forse, era lui quello baciato dalla fortuna: Thor, avrebbe probabilmente dato molto più del suo trono per avere con se la donna che aveva amato e un figlio loro, come aveva lui.

Certo che però suo figlio sul trono…in fondo il patto non parlava di suo figlio!

“Loki, no!”. Sbottò Sigyn

“No cosa, cara?”. Fece lui con aria innocente

“Se metti stupidaggini in testa a nostro figlio ti giuro che io…”

“Si?”

“Sai che l’eternità può essere moooolto lunga, caro? Soprattutto con una condanna all’astinenza!”

Ok, ok niente regno!

 

Autrice: Ed eccoci alla fine (per ora puahahah). Beh non avendo mai scritto di questa coppia devo dire che è stato un privilegio cimentarmi con questa storia! Spero mi farete sapere se vi è piaciuta

Un saluto a tutte

Lisa

 

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