I morti... di Pollon138 (/viewuser.php?uid=45271)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ...ritornano? ***
Capitolo 2: *** ...dormono? ***
Capitolo 3: *** ...hanno paura? ***
Capitolo 4: *** ...portano rancore? ***
Capitolo 5: *** ...scappano? ***
Capitolo 6: *** ...amano? ***
Capitolo 7: *** ... sono veramente morti? ***
Capitolo 1 *** ...ritornano? ***
I
morti...
..ritornano?
Valle della Fine.
Chidori contro
rasengan. Rasengan contro chidori.
E questa volta, fu la
fine di tutto.
Sasuke si
inginocchiò di fronte a Naruto. Era preoccupato,
lo si vedeva dallo sguardo contrito. Non aveva tutta questa intenzione
di
ucciderlo in realtà. Affatto. Si accucciò con le
sue ultime forze verso di lui
e ascoltò il suo respiro.
Nulla. Gli prese il panico. Sbarrò gli occhi,
tentò un
fiacco massaggio cardiaco che, purtroppo, non ebbe alcun effetto.
Non poteva essere.
Non doveva essere.
E poi,d’
improvviso, il potere: immenso, sconosciuto, un
lampo di energia che, partendo dagli occhi, si diffondeva per tutto il
corpo.
D’ un tratto non era più debole. Era forte. Molto
forte. E nei suoi occhi
apparve una spirale a forma di shuriken. Il Mangekyou.
Non era come si immaginava. Alla fine aveva ceduto a suo
fratello. Aveva seguito le sue orme. Aveva fallito. Era un mostro.
Dopo pochi minuti
arrivò Kakashi preceduto dal fedele
Pakkun.
E fu il momento delle spiegazioni. Non potè fare altro che
mentire.
“É stato Orochimaru. non avevo più
intenzione di seguirlo,
perchè Naruto era riuscito a...” la voce mancava
“a farmi cambiare idea.. Così
si è presentato di persona
e lo ha
eliminato. Io ho cercato di “ bugia ancora più
dolorosa “..difenderlo e per
poco non uccideva anche me. Ma ha detto che gli servivo e mi ha
risparmiato”
“Perchè non ti ha portato con se?”
Kakashi sembrava
sospettoso. E come dargli torto?
“Non lo so” la prima volta in tutta la storia che
un
Uchiha non sapeva la risposta ad una domanda. ma il primato
passò in secondo
piano.
“Pakkun?”
questa sarebbe stata la prova più ardua. Il
piccolo cagnolino annusò in torno e asserì che
c’ era stata la presenza di
Orochimaru, ma se n’ era andata. Il sigillo lo aveva
protetto. Essendogli stato
dato proprio dal serpente quando lo aveva rilasciato, un pò
della sua essenza,
e del suo odore, si era sparso nella foresta, scomparendo quando il
segno
maledetto era stato ritirato.
Kakashi lo fissò a lungo
e poi lo portò in spalla, mentre una sua copia
portava Naruto. No, non
Naruto, il suo corpo. Naruto non c’era più. La
scoperta arrivò in pieno stomaco
mozzandogli il respiro, come se non lo avesse saputo fino a quel
momento.
“K-Kakashi?” l’ uomo dai capelli
d’argento lo fissò con
quel solo penetrante occhio.
“Si” non suonava come una domanda. Forse aveva
già capito
cosa intendeva chiedere.
“Non si può fare nulla quindi?”
“No”. Male, molto più male
di quello che necessitava essere sentito per un amico. Si
abbandonò nelle
braccia del suo maestro che guardava avanti senza più badare
a lui. E Sasuke,
sfinito, cedette al
mondo dei sogni,
lasciando che la sua ultima immagine fosse quella di Naruto.
** ** ** ** ** ** **
** ** **
Si svegliò
dopo un tempo che parve un eternità in un letto
d’ospedale. Per la prima volta aveva desiderato di essere
morto. E gli incubi
che avevano preceduto il risveglio non erano certo serviti a migliorare
la
situazione. Ma non serviva a nulla indorare la pillola.
Allungò un braccio e subito lo ritrasse perchè
era
collegato a dei tubi che finivano sotto la sua pelle. Naruto, o meglio
Orochimaru, doveva averlo ridotto malissimo, nonostante il suo nuovo
occhio gli
avesse fatto recuperare le forze. Voltò la testa di lato e
si accorse che sul
comodino c’erano dei grossi tulipani rosa e gialli,
probabilmente regalo di
quelle due fanatiche di Ino e.... Sakura. Sarebbe riuscito a mentire a
lei? Lei
di cui poteva vedere la fiducia negli occhi color speranza? Lei che
diceva di
amarlo, che aveva cercato di trattenerlo per quanto le fosse possibile?
Lei
che.. era amica di Naruto. Naruto, il suo Naruto, il suo baka, il suo
Usuratonkachi la sua fonte d’ ispirazione primaria, il suo
miglior amico.
Finito. Tutto finito.
La porta si aprì silenziosamente e Tsunade entrò
a passi
furtivi, credendolo addormentato.
“Tsunade?”
la chiamò incerto.
Lei si
voltò, lo guardò per un istante e poi
uscì di corsa
dalla stanza. Poco dopo entrò Sakura, con un misto di paura,
sollievo e
tristezza negli occhi.
“S-Sei
sveglio..” sussurrò mentre neanche una sola
lacrima
le solcava il volto. Dov’era finita la solita Sakura
piagnucolona?
“Dov’è..?” non riusciva a
pronunciarne il nome, come non
riusciva a impedire al suo cervello e, ne era certo, alla sua anima di
sperare.
“Non ce l’ ha fatta” neanche a quelle
parole i lucciconi
che di solito apparivano in quei momenti fecero capolino.
“Fra una settimana si celebreranno i funerali”
scandì le
parole tranquilla, ma i suoi occhi inariditi tradivano la sua
espressione
composta.
Una domanda le
sfiorò le labbra, ma sembrò ricacciarla
dentro per una più semplice:
“Verrai?!”
la proposta era assurda quanto seria.
“Si”
non doveva dirlo, non si sarebbe presentato. O lo
avrebbe fatto? Forse, ma in ogni caso il dado era tratto e non ci si
poteva
tirare indietro.
Lei lo
guardò un ‘ altra volta. la stessa domanda di
prima
negli occhi –che cos’è successo?- si
spense ancora prima di raggiungere la
gola. Lo abbracciò sussurrando: “Almeno
tu” e poi se ne andò. Forse, dopotutto,
non aveva ancora esaurito le lacrime. Ma si sbagliava. Non era lui. Era
solo
mezzo lui. L’ altra metà se ne stava da qualche
parte insieme a Naruto. Mezzo
me. Quasi quasi li veniva da ridere. Quasi.
** ** ** ** ** ** **
** ** ** **
Le urla si sentivano
fino alla sua stanza, mentre prendeva
le sue ultime cose per andarsene, finalmente, da quel luogo
d’ inferno dove
chiunque a Konoha era venuto, seppur solo per curiosare, nella sua
stanza.
Tsunade urlava quasi
tutte le sere ormai.
“É
stata colpa mia! Non dovevo regalargli quel ciondolo!
Non dovevo lasciarlo andare! non dovevo lasciarlo inseguire quel... da
solo!”
qualcuno, di cui non poteva sentire la voce le diceva qualcosa,
perchè lei
rispondeva:
“E allora perchè non è lui in quella
bara eh? Perchè non è
stato lui a morire? Perchè non è al posto
suo!” si riferiva indubbiamente a
lui.
E poi.. già perchè? Perchè non era lui
un freddo e pallido
pezzo di carne? Perchè con ogni probabilità lo
era già. L’ unica cosa che lo
differenziava da quella salma era che respirava, nient’ altro.
Appoggiò
la sacca alla sedia e si avviò a passo deciso
verso...dove?
Senza neanche
rendersene conto andò verso la casa di...
Non riusciva ancora a pronunciarne il nome. Semplicemente verso casa
sua.
Aprì una
finestra come faceva sempre ed entrò. Di solito
la sera era aperta, sempre aperta, perchè sapeva che lui
ogni tanto gli veniva
a far visita. Ed era convinto che, una volta o due, si fosse accorto
che aveva
dormito a lato della sua finestra tutta la notte. A volte villa Uchiha
era
troppo solitaria persino per lui. Solo per questo?
Una vocina si fece
largo nella sua testa, ma lui le chiuse la porta in faccia.
Si guardò
attorno.
Anche la casa
sembrava spenta, senza vita. Morta. Naruto
era morto. E con lui la sua casa. E con lui Sasuke. O almeno una parte
di
Sasuke.
Si sedette sul letto a lato del muro. Tutto era come
sempre. Prese fra le mani il cappello a forma di tricheco. Non sorrise,
non
pianse. Semplicemente si addormentò.
** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** ** **
Un profumo gli fece
storcere il naso. Era salto,
dolciastro e pungente.
Ramen.
Chi era quello
stupido che alle sette del mattino
cucinava...
Si alzò di scatto, voltandosi verso il cucinino. Qualcuno
era alle prese coi fornelli in casa sua. Lo sapeva benissimo che non
era casa
sua, ma ora gli apparteneva. Punto.
Si alzò
piano, attento a non far rumore. Chi era l
‘intruso? Prese un kunai dalla sua sacca e lo
impugnò con la punta rivolta
verso il basso, pronto a colpire. Si avvicinò a passi lenti
all’ ombra che
intravedeva dall’ altro lato della stanza. Calcolò
le varie possibilità che si
trattasse di una trappola.
Uno. Due.. Balzo.
Al centro esatto
della stanza. Al centro esatto dell’
inferno.
Perchè la figura che si trovava alle prese coi fornelli
alti non era che Naruto Uzumaki.
“Ohaiyo,
teme, ne vuoi un pò?”
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Ok, l
‘ennesimo sclero mattutino, l’ ennesima fanfiction
nata per caso e, mio malgrado l’ ennesima SasuNaru. O forse
NaruSasu, ancora
non lo so. É ancora tutto molto nebuloso al riguardo, ma la
trama c’e l’ ho già
bene in mente... Perciò che vi piaccia o no commentate anche
solo per dirmi che
invece di scrivere cavolate dovrei
darmi
a hobby più rilassanti come il lancio senza paracadute.
Però la
volete sapere tutta? A me piace. Questo giudizio
sarà un pò di parte perchè lo scritta
io ma mi piace e spero piacerà anche a
voi.
Un bacione
Pollon138
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Capitolo 2 *** ...dormono? ***
I
morti...
...dormono?
“Cos- cosa
ci fai qui?” era la prima volta che il puro
stupore si allargava sulle guance dell’ Uchiha.
“Preparo il
ramen, perchè non si vede?” chiese
ingenuamente Naruto. Forse non sapeva di essere morto. O forse non lo
era.
“Ma io.. io
ti ho ucciso...” l’ altro smise di rimestare
“tu.. sei morto..” posò due ciotole sul
tavolo, poi ci ripensò e ne mise via
una.
“Baka!”
sorrise, mentre passava la brodaglia dalla pentola
alla ciotola. Non sembrava voler aggiungere altro, e Sasuke
iniziò a pensare
che fosse stata tutta opera della sua malsana fantasia.
“...certo che sono
morto!” sentì una fitta alla bocca dello stomaco,
e sia accorse che aveva
iniziato a sperare senza poterselo permettere.
“Cosa
credevi, che ci fossero solo vantaggi ad avere
quell’ occhiaccio rabbioso teme?” Naruto
assaggiò il suo pasto e continuò a
fissarlo.
“Perchè
sei qui?” l’ altro assunse un espressione
pensierosa e si mise un dito sotto il mento.
“Mmmm..
buona domanda. Mi dispiace non lo so!” gli si
allargò un sorriso luminoso sul volto e riprese a mangiare.
“Comunque
so che tu mi devi dire qualcosa” sorpresa da una
parte, sorriso dall’ altra.
“Cosa
dovrei dirti?” chiese scettico l’ Uchiha
“Te lo
ripeto, non lo so”.
“Ho capito.
Sto dormendo” convinzione Uchiha in
espansione. “Sei in un letto?”
“No” “Hai
gli occhi chiusi?” “No” “E
allora mi spieghi come stai dormendo?” altro
scetticismo, questa volta biondo.
Nel silenzio, la
ciotola rotolò verso il bordo del tavolo,
vuota.
“Beh, visto
che tu non stai dormendo e io sono sveglissimo
possiamo andare”
“Andare
dove, usuratonkachi?” veniva più facile
pronunciare quell’ insulto che non il suo vero nome.
“Ma al mio
funerale no?” si alzò posò la ciotola
nel
lavello e scosse la testa pensieroso. “In fondo l’
hai promesso a Sakura “.
“Come fai a
sapere che l’ ho promesso?” colpo dei genio
“Mi stavi spiando?” rossore improvviso, lo sguardo
che si abbassa. “Sono.. sono
rimasto a fianco alla tua finestra da quando mi hanno
recuperato”.
Morte è
una parola brutta. Ma morte per il tuo migliore
amico è peggiore. Meglio recupero, suona meglio, ma non
è la verità.
“Va beh, tu
lo facevi con me no?” Tipico. Usiamo l’
imperfetto. Quello che succedeva solo nel passato e che ora non
succederà più.
Imperfetto Questa situazione non è perfetta.
“Andiamo”
nessun sorriso, nessuna emozione.
Konoha non era in
lutto. In lutto erano gli amici di
Naruto. Tutto il resto del villaggio era in festa. probabilmente
sarebbe
diventato un giorno di ricorrenza nazionale. La morte del nove code.
Naruto rise piano.
“Che c’è?”
“Niente, mi
sono solo immaginato i saggi coi capellini
colorati che festeggiano!” ma il sorriso non
contagiò i suoi occhi, come
avrebbe potuto contagiare Sasuke?
Passarono davanti
all’ Ichiraku. Il negozio era chiuso e
drappi neri si potevano contare a centinaia.
“Mi
dispiace per loro..”
“Perchè?”
“Beh, senza
di te, andranno in bancarotta”
“Già...”
niente battute, niente risate. In fondo, chi
aveva voglia di ridere?
Arrivarono al
cimitero quando ormai la cerimonia era
iniziata. C’ era più gente di quanta ci si potesse
aspettare per uno come
Naruto. Sasuke glie ne fu grato.
Mormorii accolsero la
sua entrata in scena e sguardi
accusatori di chi non credeva, e compassionevoli di chi sperava.
Si
posizionò in seconda fila, a destra della schiena di
Sakura. Piangeva. Non la poteva vedere ma le sue spalle si spostavano
convulse.
Sasuke si girò verso Naruto, ma questi era scomparso. Che
cattivo, si ritrovò a
pensare, il funerale è suo e lui se ne va? Cercò
in tutti i modi di non far
sembrare i suoi pensieri come quelli di un bambino capriccioso.
Scorse l’
incisione sulla lapide, e prima che potesse
decidere di non leggere il suo cervello aveva già
immagazzinato la frase:
“Naruto
Uzumaki
Qui giace il
più grande Hokage mancato della storia di
Konoha.
Vissuto per
stare con gli amici, morto per salvarne
uno.
Sarai sempre
con noi”.
Per salvarne uno. Per
salvare lui. Incredibilmente non fu
quella la frase che lo sconvolse di più. “Sarai
sempre con noi”.
Quello che
l’ aveva scritta non sapeva quanto aveva
ragione.
La tomba fu calata
lentamente, con cura, come se il corpo
al suo interno stesse solo dormendo e si temesse di svegliarlo.
Non
ascoltò un sola parola di quello che veniva detto, non
mi se un fiore, non pensò non parlò con nessuno.
Se ne andò anche prima che
finisse tutto.
Se ne
andò. Che brutta parola. Se n’ è
andato. Non c’è
più. Lui, invece stava solo camminando verso il campo
d’ allenamento.
Si sedette e chiuse
gli occhi.
“Dormi?”
sobbalzò di colpo trovandosi davanti a due
occhioni blu cielo.
“Ah! Ma non
te ne eri andato?” credeva fermamente di
essersi immaginato tutto. Com’ era fragile la cosa che lui
chiamava realtà. E
Naruto sembrava divertirsi a spezzarla ogni volta.
“Si, sono
morto” disse, sorpreso.
“No,
intendevo andato via”
“Ma io non
posso andarmene” si sorprese a pensare che era
meglio così. Non poteva lasciarlo.
“E
perchè?”
“Te
l’ ho detto, tu devi dirmi qualcosa” sorrise e poi
riprese “ ma se ci aspettiamo che un teme come te capisca
cosa, stiamo
freschi!” rise, e questa volta Sasuke rise con lui. Nessuno
la smise, nessuno
tentò di smetterla. Risero fino all’ isteria, fino
a che i loro fiati si
mescolarono in rantoli e gridolini per mancanza d’ aria.
Silenzio.
Non poteva
permetterselo.
“Ma gli
altri non ti vedono?”
“No, solo
tu”
“Com’
è stato assistere al tuo funerale?” Naruto ci
pensò
su e poi esclamò:
“Strano,
molto strano” e poi tacque.
Sasuke gli si
avvicinò per spostarsi la ciocca di capelli
biondi che si era portata davanti all’ orecchio.
Toccò i fili d’ oro con fare
reverenziale.
Naruto
sobbalzò.
“Non
dovresti farlo!” sobbalzò a sua volta, non capendo
a
cosa si riferisse.
“Eh?”
l’ altro sembrava preso dal panico.
“Io.. non
dovresti riuscire a toccarmi!” il biondo
appoggiò la mano sul tronco dell’ albero dietro di
loro e premette un poco. La
pallida carne lo attraversò senza difficoltà.
“Com’
è possibile?” sbalordimento da entrambe le parti.
“Mmmm”
di nuovo quell’ espressione pensierosa “ credo che
sia perchè tu mi hai ucciso.
Fitta al cuore. E
anche più in là.
“Che
buffo” vero. “Tu volevo troncare tutti i legami con
me e alla fine... sarai costretto a sorbirmi per l’
eternità!” Anche oltre,
Naruto, anche oltre.
Fruscìo di
foglie.
Kiba.
“Ciao”
non si erano mai parlati prima d’ ora, se non in
qualche rara occasione perlopiù di origine ufficiale.
Si sedette a fianco a
lui, sull’ albero alla sua sinistra.
Naruto aveva chiuso gli occhi.
“Come...”
Sasuke lo
fissò come ad incitarlo a continuare “Come
è
morto?”
Non voleva parlarne.
Era sul punto di scoppiare. Poteva
raccontargli tutto se solo lui avesse insistito un altro pò.
“Lascia
perdere, Uchiha. Non.... in fondo non è colpa tua”
Perchè tutti si divertivano a straziargli quel poco che
restava di lui? Non
capivano che se lo avessero lasciato in pace, con Naruto, la faccenda
sarebbe
finita prima?
Arrivò
trotterellando Akamaru.
Si mise ad abbaiare
furiosamente contro l’ albero destro,
apparentemente vuoto.
Sotto due sguardi
attenti annusò un piede di Naruto e pi
si accoccolò sul suo grembo, una zampa abbandonata sopra la
sua gamba.
La posizione che
assunse doveva sembrare assolutamente
impossibile per uno che non vedeva i fantasmi.
Kiba si
spaventò e, prendendo il suo cagnolino di forza lo
trascinò via, uscendo dalla radura.
“Dormi?”
stessa domanda, persone invertite.
“No, non
credo di poterlo fare”
“In che
senso?” un sopracciglio color pece si alzò.
“Beh, ....
prima ero un gran dormiglione, invece ora non
chiudo occhio...”
“Vuol dire
che la faccenda del –riposi in pace- è tutta
una fregatura?”
“La morte
è una fregatura, Sasuke”.
Già.
Secondo capitolo.
Sono terrificata dalla connotazione
tetra della storia.
Non ho mai scritto
nulla di così... cupo. ma in ogni caso
migliorerà, lo prometto.
Sono grata a tutti
quelli che hanno recensito, a me l’
idea è sembrata buona per cui, se continuerete a dimostrarmi
il vostro sostegno
io cercherò di rendere questa ff il meglio di cui sia capace.
Bando alle ciance e
rispondiamo ai commenti:
krikka86:
Si, anche a me
piace di più il SasuNaru. sarà che Sasuke
l’ uke
(che rime!) non ce lo vedo proprio. In ogni caso voleva chiedere a
Kakashi se
Naruto era veramente morto. Non ci ha creduto fino all’
ultimo in definitiva.
In ogni caso
aggiornerò quando avrò pronto un capitolo,
per cui mi scuso in anticipo se tarderò.
shinku66:
Gomeeeeen!
Gomenasai gomenasai!!! M’ è venuta in mente
quest’ idea
in piena notte giuro! Come i ladri sono sgattaiolata in stanza del
computer e
ho scritto alla fioca luce di una candela! Non ci crederai ma sono di
nuovo in
punizione. Probabilmente ora mi puniranno anche se respiro!
Cercherò di esserci
lunedì ad ogni costo ma, purtroppo, non prometto nulla!
Grazie per il
commento, mi fa piacere che ti piaccia
questo inizio! Spero di non averlo rovinato con il seguito! Credimi
anche a me
è venuto il magone a scrivere quello che ho scritto. Per
colpa di Sasu sono
entrata nella mia fase emo! Comunque alla fine Naru è morto
ç____ç mi sto
prendendo a calci da sola per averlo scritto!! in ogni caso ogni
consiglio è
ben accetto!!
Alla fine credo
sarà SasuNaru ma ci sono ancora speranze
credimi....
Capitatapercaso:
hahahahah!
m’ è piaciuta tantissimo la tua recensione! Naru..
beh,
un pò zombie lo è davvero, infatti sasu lo
può toccare, ma solo lui.... non
posso risponderti alla domanda perchè.... non so nemmeno io
cos’ ho in mente!
in ogni caso qualcosa verrà fuori, ma nel caso volessi darmi
dei consigli...
ryanforever:
whoha! che
recensione lampo! Purtroppo non è un sogno ne un
miraggio...Alla fine Naru è morto sul serio snif... ma va
beh, non è detta l’
ultima parola!
shunli:
grazie per
essere stata la prima a mettere la mia storia tra
preferiti! Si, sto andando in depressione pure io per il povero Naru..
che
fine.... Uff... in ogni caso volevo, per una volta, scalpellare un
pò più a
fondo nel ghiacciolo vivente chiamato Sasuke! Spero ti piaccia anche
questo
aggiornamento!
Un grazie
speciale ai miei preferiti!
1
- grethy
2 - igniflia
3 - Mr
Popo
4 - nana89
5 - shinku66
6 - shunli
7 - _Zexion_
|
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Capitolo 3 *** ...hanno paura? ***
Grazie per le
numerose recensioni! vi adoro tutti!!!
I
morti...
...
hanno paura?
“Sasuke?”
“Hn?”
si alzò dal divano dove era seduto da, più o
meno, una settimana.
“Dovresti
uscire da qui”
“Perchè?”
“Ho
paura”
Era
la prima volta che un fantasma aveva paura.. di
cosa poi?
“Di
che?” chiese alzando un sopracciglio
“Di
Sakura” lo guardò fisso prima di continuare
“sono.. andata a visitarla mentre dormivi e... lei sta male
Sasuke.. e io non
posso aiutarla.” la pietà si estese per tutto il
suo ora pallido volto.
“Ma
non solo per lei.. anche Tsunade.. ma lei ha
Jiraya, Hinata ma ha Neji e Kiba... Sakura non vuole vedere nessuno,
nemmeno
Ino”
L’
altro si avvicinò e li mise la mano sulla spalla.
“E
secondo te io che dovrei farci?” No. Non voleva.
Non aveva nessuna intenzione di dividere Naruto. Era suo, di nessun
altro. No.
“Vai
da lei.. spiegale quello che senti e.. consolala
se puoi” chiese ingrandendo gli occhi.
“No”
“Come
no?” la sorpresa si allargò sul bianco volto.
“No”
non ti lascerò... Tu devi restare qui con me.
Non ti ho ucciso per lasciarti andare via. Beh che sciocchezza. Se
fosse morto
il lasciarlo sarebbe stato implicito.
Ma
questo era oltre la morte.
“Allora
sarò costretto a lasciarti” i suoi occhi si
abbassarono.
La
rabbia allagò la stanza, rossa e acida.
Sasuke
sbattè il pugno sul tavolo, furente.
“Va
bene, andiamo”
**
** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **
Tutta
la città era silenziosa. Un ragazzo passeggiava
parlando a se
stesso. La cosa provocava
molti bisbigli in tutta Konoha, che non vedeva l’ ora di
sparlare del già
sfruttato Uchiha.
Ma
lui non ci faceva caso.
Entrò
in casa Haruno mostrando deferenza ai
preoccupati genitori della rosa.
Li
spiegarono che la loro figlia non era più scesa
dal giorno del funerale e si rifiutava di aprire la porta.
Sasuke
salì seguito da vicino dall’ amico.
“Sakura?”
chiese bussando alla porta marroncino
chiaro.
Nulla.
“Cosa
fa?” chiese a Naruto. Lui mise il volto
attraverso il legno e sbirciò al suo interno.
“Non
sa se aprire o no” poi guardò di nuovo e
aggiunse “piange”.
L’
altro ribussò e attese.
Pian
piano la porta cigolò sui cardini e, lentamente
si aprì.
“S-sasuke-
kun?” si trattenne dal risponderle male.
Chi credeva che ci fosse?
“Si,
posso entrare?” lei lo fece passare.
“Sakura..”
non fece in tempo a finire la frase che un
turbinio color ciliegia chiaro si sparse su di lui.
“Oh,
Sasuke-kun, Sasuke-kun!”
singhiozzò”è morto,
capisci è morto!”
Stupida
ragazzina. Certo che lo capiva. Ci aveva
passato una settimana dopo la sua morte con Naruto.
“Sasuke,
dille qualcosa” Cosa, Naruto? Cosa? Che
anche a lui dispiaceva? Che non volva ucciderlo? Che era lì
con lui?
Ma
Sakura parlava e parlava e piangeva e gridava e si
sfogava.
Andò
avanti per ore mente gli altri due stavano in
silenzio.
“A-avrei
dovuto accettare i suoi inviti ad uscire..
avrei dovuto essere più carina con lui... io
avrei..”
Un
altra ondata di lacrime.
Avrei,
avrei! E perchè non l’ hai fatto Sakura?
Voleva dirgli Sasuke, la rabbia che gli montava dentro.
Rabbia,
si, rabbia, perchè lei si stava consolando
con lui quando doveva essere il contrario, rabbia perchè
voleva piangere ma non
poteva perchè era un uomo ed era un Uchiha.
Rabbia
perchè non riusciva a dire nulla e rabbia
perchè lei non lo avrebbe ascoltato. E rabbia per Naruto che
era sempre stato
trattato male da quella ragazzina.
La
spinse via con malagrazia e lei rimase sorpresa.
“Non
sono la persona giusta per consolarti”
Mise
fine in un solo istante a tutto quello che
Sakura pensava di lui semplicemente con una frase.
“Ho
mentito. L’ ho ucciso io” e fece apparire lo
sharingan ipnotico.
Con
esso la intrappolò in un jutsu e la lasciò
confusa nella stanza.
Uscì.
stanco come non mai.
“Perchè
l’ hai fatto?” naruto era a fianco a lui, e
lo guardava sconvolto.
“Il
jutsu le farà dimenticare “ disse semplicemente.
Ed era la verità.
Aveva
bisogno di quella dichiarazione, in ogni state
ce l’ aveva avuta sulla punta della lingua e non l’
aveva potuta sputare. Si
sentiva un pò sollevato.
“Sasuke”
il biondo lo guardò.
“Hn”
“Anche
tu dovresti uscire da qui, è una settimana e
mezza che non hai contatti con nessuno tranne quel giorno con
Sakura”
“Mi
basta la tua compagnia, e poi fuori non possiamo
parlare” sospirò l’ Uchiha.
“Sasuke?”
“Hn”
“Ho
paura”
“Per
chi, questa volta?” sospirò nuovamente
l’ altro.
“Per
te”
Wow.
Credetemi per un momento credevo che avrei
lasciato la confessione così. Ma Sasu ha voluto usare un
jutsu e le cose sono
cambiate.
Sapete,
ho sempre il terrore di scrivere qualcosa di
sbagliato e rovinare la storia. Lo so che è infantile, ma
è la verità.
Se
non si fosse capito Sasu, per rimanere
indisturbato con Naru ha chiuso le porte al resto del mondo.
Bene,
e ora grazie a tutte le recensioni!!
Ecco
le risposte:
krikka86:No,
non sei per
nulla lenta, è che io, scrivendo di getto, non specifico mai
troppo chi dice
cosa, in ogni caso se hai dubbi chiedi pure!
shunli:
Eh, alle due del
mattino è un pò difficile connettere! Comunque
è colpa mia non scrivo molto
specificatamente chi dice cosa e perchè. Comunque grazie per
tutti i complimenti.
allsecrets2:Grazie!
A me
ste idee solo di mattina presto mi vengono! Ma credo che prima o poi
qualcuno
ci avrebbe pensato... Grazie per i complimentoni
ç___ç non li meritooo!
Capitatapercaso:
Hahahahha! Quei due sono dei paurosoni! macchè fantasmi e
fantasmi! E pure
pervertiti! Seguirti anche in bagno? Nonono non si fa! Anch’
io voglio fare un
nutella party! OçççO Come in gita a
Firenze (non ti racconto che disastro a
fare i panini di nascosto in bagno, nutella ovunque quando la mia amica
è
inciampata con i panini in mano)! Comunque si, è un
pò surreale questa stroria,
ma grazie comunque per aver recensito!
ryanforever:
Si, povero
Naru...Ma non è mai detto -_^
Ma
quale sarebbe la tua ideuzza? In
ogni caso ecco qui il seguito, spero che ti piaccia!
Bene,
al prossimo capitolo che si
intitolerà I morti... provano rancore?
E
grazie ai preferiti!
1 - allsecrets2
2 - grethy
3 - igniflia
4 - lupakkiotta
5 - MisaMisa
6 - Mr
Popo
7 - nana89
8 - shinku66
9 - Shooting
star
10 - shunli
11 - Yaoista
for life
12 - _Zexion_
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Capitolo 4 *** ...portano rancore? ***
I
morti...
...
portano rancore?
Camminavano per le
strade deserte di Konoha, l’ aria era
carica di umidità e le nuvole erano sempre più
basse e scure.
“Sta per
piovere” sussurrò Naruto “non
è il caso che ti
ripari da qualche parte?”
L’ altro lo
guardò serio e un pò arrabbiato. Quel giorno
lo aveva costretto ad uscire dopo molte insistenze, perchè
Sasuke non voleva
andarsene da casa.
“Non dirmi
quello che devo fare usuratonkachi” si voltò di
nuovo e una goccia gli cadde sulla guancia.
“Hai pensato quello
che mi devi dire?” altra domanda, per stemperare la tensione
accumulata.
“Si”
Bugia. Anzi, no, mezza verità. Ci aveva pensato, ma
solo in parte. Non voleva che Naruto se ne andasse, e più a
lungo non sapeva
cosa lo avrebbe liberato dal suo status di fantasma, più a
lungo sarebbe
rimasto con lui.
“Ti
è venuto in mente nulla?” speranza nei pallidi
occhi
azzurri. Certo, Naruto voleva restare con Sasuke, ma credeva fermamente
che se
fosse passato al di là avrebbe rivisto
i suoi amati genitori scomparsi.
“No”
Bugia. Una marea di cose gli erano venute in mente da
dire al biondo. Ma aveva taciuto, spaventato che potessero essere
quelle
giuste.
“Ah”
altre gocce, sempre più forti, sempre più
ravvicinate. Era iniziata la tempesta a Konoha.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
“Così
siamo al punto di partenza” sospirò Naruto, mentre
guardava il suo compagno asciugarsi la testa con un asciugamano azzurro.
“Cosa
intendi dire?” l’ asciugamano cadde, producendo un
suono bagnato sul pavimento in legno.
“Non voglio
restare un fantasma per sempre, Sasuke, il mio
posto non è qui!” Non proprio furia, ma
disperazione nella voce.
Il tuo posto
è qui accanto a me. Pensò Sasuke, ma non lo
disse, memore di come quelle potevano essere le parole fatidiche.
“E se non
fosse come lo immagini? Se andassi all’
inferno?” lo guardò con i suoi profondi pozzi
neri, in cerca di una risposta
dettata dal cuore e non dalla paura.
“Io non
andrò all’ inferno” sentenziò
saputo “io andrò in
paradiso assieme ai miei genitori.”
“Tu non sai
chi siano” ragioni, tutte le ragioni e le
scuse del mondo.
“Oh, si che
lo so” voce stridula, quasi inudibile.
“E come hai
fatto a saperlo, sentiamo?” sbruffone, sicuro
di una risposta negativa.
“Non lo so.
Ma quando... sono passato dall’ altra
parte...l’ ho saputo ecco..” confusione bionda.
“E chi sono
allora?” scetticismo moro, come al solito.
“Non te lo
posso dire” questa volta convinzione cupa, e l’
Uchiha non ribatté.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
“Sei
arrabbiato con me?” questa era la frase che, in ogni
caso, avrebbe dovuto pronunciare Sasuke e che , invece, fu detta dal
moro.
“No,perchè?”
“Non mi
parli più da mezz’ ora” sconforto, forse
tristezza
apparvero rapidi.
“Non ci
crederai, baka, ma io non sono mai stato un gran chiacchierone
neanche prima”
“Ah”
“E in ogni
caso non sono arrabbiato” si fermò, poi riprese
“più che altro sorpreso”
“Di
cosa?”
“Che tu non
sia arrabbiato con me”
“E
perchè dovrei esserlo?”
L’ altro lo
guardò stranito, chiedendosi se, assieme al
corpo, non avesse perso anche un pezzo di cervello.
“Ti ho
ucciso, ho distrutto il tuo sogno, ti ho impedito
di vivere una vita normale e tutto per il mio solo e unico tornaconto.
Non ti
pare un sufficiente motivo per odiarmi?”
L’ altro
appoggiò una mano sotto il mento e alzò gli
occhi.
“Beh, ormai
la cosa è fatta.... è vero, dovrei portarti
rancore, ma non ci riesco, davvero.” levò la mano
e l’ appoggiò delicatamente
al vetro della casa.
“Credimi,
ho tentato di odiarti, ho tentato di non venire
alla tua finestra mentre eri in fin di vita. Ma non ci sono riuscito.
Non sono
riuscito a rinunciare a te”
Sasuke non seppe cosa
dire, la bocca rimaneva spalancata,
in un muto stupore.
“P..
perchè?”
l’ altro
scosse la testa “Non lo so... infondo almeno uno
dei nostri sogni si è realizzato no? Ora potrai uccider
Itachi”
Non ci aveva pensato.
Erano passate due settimane e il
pensiero del fratello non lo aveva nemmeno sfiorato.
“Non
voglio”
“Non vuoi
che cosa?”
“Andare ad
uccidere mio fratello. Non voglio uccidere
ancora” prese fiato e aggiunse: “Voglio restare qui
con te”
ma le ultime parole
furono coperte da un fulmine, che
cadde quasi accanto al muro al di fuori della casa.
“ah!”
Naruto gridò e si nascose dietro Sasuke.
“Hai paura,
usuratonkachi?” beffare l’ altro era meglio che
scusarsi.
“No!”
“E allora
perchè diavolo mi stai massacrando un fianco con
la mano?” la presa lentamente cadde.
“Uff”
il biondo si appoggiò al suo stesso letto mentre
l’
altro rimaneva in piedi. “ E va bene, teme, ho un
pò di paura. Ma devi capirmi,
sono stato ucciso da un colpo con la forma del fulmine!”
“E secondo
te allora dovrei avere paura del vento?”
“Tu non ne
sei mica morto!” urlo coperto, ma non del
tutto, da un nuovo fulmine seguito dal tuono.
Sasuke
osservò Naruto, troppo fiero per piangere per
questo, trattenere i lucciconi che minacciavano di uscire.
Gli si
avvicinò, si sedette accanto a lui. La mano
naturalmente diafana si alzò, come per appoggiarsi sulla
spalla del biondo, ma
subito si ritrasse, riappoggiandola sul tessuto ormai liso del
pantalone.
Gli occhi azzurro,
ora sbiadito, si sollevarono ad
osservare la furia degli elementi che, se non fossero stati
all’ interno di
quattro solide mura, avrebbe potuto essere davvero spaventosa.
E poi
sparì. D’ improvviso lo spirito si fece sempre
più
trasparente e scomparve.
“Naruto!”
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
La tempesta era
ancora più forte, i fulmini colpivano
anche le case più alte che venivano scalfite, facendo cadere
grossi pezzi di
calcinacci.
Sasuke correva per le
strade, affannosamente,
proteggendosi la testa con un braccio.
“Naruto!”
urlava, ma le sue grida venivano coperte dal
rumore incessante.
Girò per
tutto il villaggio, urlando, respirando
affannosamente senza mai fermarsi.
Nulla.
Nessuno a Konoha si
arrischiava ad uscire con quel
tempaccio. Tutte le persiane erano calate, nessuno vide quel ragazzo
correre e
poi fermarsi in ginocchio.
Aveva forse
pronunciato le parole giuste, senza nemmeno
saperlo?
Wow.
Narutuccio mio è sparito
e
Sasuke è andato in crisi esistenziale.
Praticante prima di
dissolversi si è dichiarato dicendogli che non vuole
più lasciarlo è Sasu che
fa? Lo prende per il culo? Ah, sti Uchiha!
Ma ve la immaginate Konoha
in mezzo alla tempesta? Col clima perennemente primaverile che ha?
Ah, insomma, mi serviva una
scenario apocalittico! Vero Gai?
Gai: Certo! Bisognava
alimentare la forza della giovinezza di Sasuke!
---.--- si, certo, in ogni
caso è lui che mi ha fornito gli effetti speciali...
Gai: sempre ai vostri
ordini dolce donzella!
°_°
O-ok...
In ogni caso nel prossimo
capitolo la situazione inizierà a degenerare, anche grazie a
una nostra molto
poco amata conoscenza.....
E ora risponderò alle
vostre graditissime recensioni!
Capitatapercaso:
Hahahahah!
povero Naru, no!! E poi Sasu dopo che quel pervertito
di Kaka gli aveva fissato il sigillo, di riti strani non ne vuole
più sapere!!!
Sasu: O.O Non
farmelo ricordare...
Kaka:
OççççO
Sasu: stammi
lontano brutto pervertito!!
Kaka: vieni qui
che ti fisso un altro sigillo un pò più in
basso...
Sasu: io
lì non ne ho di sigilli va viaaaa!!
--.—Va
beh, lasciamo stare... In ogni caso Naru lo zombie
che esce dalla terra lo conserverò per qualche altra ff
direi.. horror...
Credimi, a volte
scrivendo mi deprimo pure io!!! Però dai,
non è tutto perduto te l’ ho detto!
Naru; ma non le
dici che alla fine Mhmhhhp!
No! Non le dico nulla! Vuoi che le rovini il finale????
Naru: no, no....
Bene! Grazie per
la recensione!!
Ps. Come fai a
tenerti in casa la piattola? La incateni? O
spruzzi candeggina ovunque tocca? XD
krikka86: Eh, lo
so, a volte sono molto, ma moolto incomprensibile! Io cerco di essere
più
chiara, ma a volte mi perdo nei ragionamenti e poi.... non mi comprendo
più
neanche io!
Naru: Krikka, lo so che sono troppo buono, ma sai com’
è... se poi voglio
andare in paradiso...
Ma tanto tu...
va beh, lasciamo perdere --__--
Grazie per il
commento!
shinku66: Shinkuuu!
Credimi, non ho nulla in contrario se vieni a casa mia col martello da
1000
tonnellate di Akane e lo sbatti diretto sul mio pc! Mi sta facendo
venire pazza,
e mi scuso (ormai è un abitudine) per non esserci
praticamente mai su MSN!
ç____ç
Non importa se
non riesci a commentare, tanto che ti piace
me lo fai sapere lo stesso ^O^
lo so che hai
poco tempo e non ci puoi fare nulla, quindi
fai con calma!
Si, Sasu in ogni
caso è davvero moolto possessivo,
sopratutto se si tratta del suo tesoruccio Naru. E, si, ora sta pagando
le
conseguenze delle sue azioni.
Saku non se lo
meritava tutta questa compassione, ma che
vuoi? Naru ha insistito e non c’ è stato modo di
smuoverlo.
In ogni caso
spero che questa ff continuerà a piacerti!
Alla prossima
allora! Ja ne!!
allsecrets2: Lo so!
Credimi, volevo che Sakura sapesse tutto e basta, ma non ho voluto
lasciare
così presto la trama che ho in mente. In ogni caso lei
ricomparirà portare
subbuglio nei prossimi capitoli. (ecco, ho fatto spoiler dopo che avevo
raccomandato a tutti di non farli è.é) Va beh,
alla prossima recensione ciauz!!
Grazie
preferiti, siete i miglioriii!!!
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Capitolo 5 *** ...scappano? ***
I
morti...
...scappano?
Era tornato a casa da
alcune ore, ed era disperato.
Naruto era sparito. E
questa volta per sempre.
Si mise a ridere
isterico, convulso.
Non era tutto a posto?
Ora si era liberato
da quell’ impiccio, dai sensi di colpa
e aveva il potere. Perchè non compiere la sua tanto agognata
vendetta?
Perchè no .
Perchè non
era ciò che voleva.
Non ora.
Non in quel modo.
Avrebbe voluto
cavarsi gli occhi se solo avesse avuto
abbastanza fegato.
Era confuso, molto
confuso.
Ma in tutta quella
confusione, un punto fisso:
Voleva Naruto.
Subito.
E lui non aveva alcun
diritto di andarsene così, senza
dire nulla.
No, per niente.
Solo una piccola
parte del suo cervello si rendeva conto
che si stava comportando come un irrazionale bambino di cinque anni.
L’ altra
parte, quella al momento dominante, gli diceva
che aveva dannatamente ragione.
Si distese sul letto
e mormorò:
“Naruto”
poi cadde di nuovo nel mondo dei sogni.
Si svegliò
di soprassalto sentendo bussare con forza alla
porta.
Una flebile speranza
che fosse lui si accese nella
sua testa, ma venne subito spazzata via dalla convinzione che, se
avesse voluto
farsi vivo, anzi, morto, sarebbe semplicemente apparso davanti a lui.
Non andò
ad aprire. Si limitò ad urlare che non voleva
vedere nessuno.
“Sasuke,
per favore apri!” Sakura. Di nuovo. Iniziava ad
odiarla.
“Lasciami
in pace, sto bene” non era vero, ma poteva dirle
di tutto per farla andare via di lì.
“Sasuke, ti
prego..” la sua voce divenne un piagnucolio
irritante.
Fu tentato di aprire
la porta solo per sbattergliela in
faccia appena avesse tentato di aprir bocca.
Ma lei, incurante di
quanto fastidiosa potesse risultare
continuò:
“sasuke, mi
hai aiutato a sfogarmi dopo la sua morte, e
per questo ti ringrazio, ma ora tocca a te! non puoi tenere tutto
dentro. É
quasi un mese che non esci di casa, non parli più con
nessuno. Vai solo al
supermercato di fronte a comprare quantità industriali di
ramen. E non ti è mai
piaciuto!”
No.
Non è vero.
Si sfogava. Con
Naruto, che sapeva sempre dire le cose
giuste per calmarlo.
Usciva di casa. Con
Naruto, di nascosto per non farsi
vedere.
Parlava con qualcuno.
Con Naruto, dentro casa perchè
nessuno lo credesse pazzo.
E mangiava il ramen.
Con Naruto anche se la maggior parte
di quel cibo che comprava finiva nello stomaco del biondo, che anche da
morto
ne consumava quantità impressionati.
“Dai, sono
sicura che c’è qualcosa che posso fare per
aiutarti!”
L’ Uchiha
scorse una nota a dir poco maliziosa nella voce
della ragazza.
probabilmente era
solo stata una sua impressione, ma lì
perse le staffe:
“Si! Certo
che c’è una cosa che puoi fare”
urlò “ C’è
qualcuno con cui parlo, esco, mi sfogo. Ed è Naruto.
Riportami in dietro
Naruto! Vai a scovare dove si è cacciato quel
baka!” lo disse prendendosela con
la povera porta chiusa, che non aveva nessuna colpa se non di essere un
pò
scrostata.
“Sasuke,
sai benissimo che è nel..”
“No!”
Perchè diceva così? Non capiva? Naruto non era
nel
cimitero di Konoha, era stato lì con lui fino a poche ore
fa!
“Non
intendo il suo corpo, stupida! Intendo il suo
fantasma, il suo spirito! Era con me, capisci? Era con me fino a
qualche minuto
fa!” Non era più nemmeno lui, la voce sembrava
uscirgli dai piedi. Sakura si
spaventò e le sfuggì un singhiozzo sommesso, che
però non sfuggì alle orecchie
di Sasuke.
Aprì di
scatto la maniglia e urlò:
“E non
osare piangere, piccola insulsa piagnucolona!” lei
lo guardò con occhi lucidi e spaventati e tirò su
col naso.
“Riportami
indietro il baka, hai capito? Vai a cercarlo e
portalo qui!” poi, come aveva pensato di fare all’
inizio, le chiuse la porta
in faccia.
Era la prima volta in
vita sua che perdeva il controllo in
quella maniera.
Aveva il volto
arrossato e gli occhi sicuramente fuori
dalle orbite.
Cadde in ginocchio e
cercò di regolare il respiro con
scarsi risultati. Si passò una mano fra i capelli con fare
nervoso.
Dopo dieci minuti si
rilassò un poco e andò ad aprire
nuovamente la porta, constatando soddisfatto che Sakura aveva desistito.
La richiuse e si
voltò.
“Certo che
ne hai di polmoni, teme”
Naruto era
lì, la cosa più bella che avesse mai visto e,
francamente, mai desiderato.
Era tornato.
Solo per lui.
D’ un
tratto si sentì completo.
E questa volta non si
arrabbiò.
** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** ** ** ** **
Una ragazza dai
capelli rosa camminava a passo lento verso
l’ accademia do Konoha.
Le lacrime le
rigavano il volto e il suo sguardo era
vagamente irritato.
Naruto, sempre e solo
Naruto!
Si sedette sopra una
vecchia altalena, che cigolò ma la
sorresse senza fatica.
Pestò un
piede con fare stizzoso e cercò di calmarsi, ma
non ci riuscì.
Naruto!
Ah!
Certo, gli
voleva bene, ora che lo aveva conosciuto. Ma non quando si metteva fra
lei e
Sasuke-kun.
Gli aveva chiesto di
portarlo in dietro e lui l’ aveva
fatto. Punto. Il suo compito era terminato, non c’era motivo
perchè portasse in
dietro anche se stesso no?
Una parte di lei si
dispiaceva per la morte di quello che
stava diventando un suo caro amico.
Ma era stato troppo
fastidioso quando non la lasciava in
pace con quello che, con molta probabilità, sarebbe stato il
padre dei suoi
figli!
Quell’
idiota era sempre in mezzo in vita, e ora anche da
morto.
Sasuke era suo!
perchè non capiva che erano destinati?
Perchè faceva tanto il testone?
Lei sola lo capiva
fino in fondo, ecco!
Non Naruto, no, lui
si limitava a farlo
arrabbiare e urlare.
Invece lei lo
osservava da lontano, gli preparava il bento
anche sei lui non lo toccava perchè era impegnato a lottare
con il biondo,
rispettava i suoi silenzi quando era arrabbiato, per la maggior parte
delle
volte con Naruto.. tranne quelle rare volte che lo coinvolgeva in
interessantissimi dialoghi (che, volendolo ammettere erano molto spesso
dei
monologhi) che venivano interrotti da quel baka che li stava sempre
intorno.
Ma come faceva il SUO
Sasuke-kun a sopportarlo?
Non poteva negare che
era una persona simpatica quando
voleva, ma era così irritante!
Si alzò
dalla sedia improvvisata e, con fare deciso, si
avviò verso l’ ufficio dell’ Hokage.
** ** ** ** ** ** **
** ** ** ** ** **
Arrivò
davanti alla porta chiusa, un vago sentore di
umidità le colse le narici.
Ispirò,
premettendo all’ aria di penetrarle a fondo nei
polmoni, come prima di un tuffo senza bombole.
Prima di entrare, si
strofinò gli occhi per arrossarli e
fissò a lungo il sole, che oramai stava arrivando allo
zenit. Si accorse che
alcune nuvole stavano tornando alla carica. Non ci fece più
di tanto caso,
concentrandosi sulla sfera luminosa sopra di se fino a che gli occhi,
irritati
presero a farle male, e le lacrime le bagnarono le gote. Non fece nulla
per
fermarle.
Finalmente, si scosse
e bussò leggermente.
Non
aspettò che la porta si aprisse o che le dicessero che
poteva entrare, ma ci si fiondò dentro, simulando singhiozzi
strozzati.
“Hokage-sama!”
le lacrime le arrivarono ancora più
naturali, mentre si stringeva al petto prosperoso della donna, che la
osservava
sconvolta.
Tutta la stizza che
aveva per quello che era successo con
Sasuke pochi minuti prima si riversò sulla sua espressione,
rendendola ancora
più credibile.
“Sasuke!
Sasuke–kun ha tentato il suicidio!” si sorprese
della facilità con cui aveva detto la bugia che si era
inventata poco prima.
Tsunade era
sbigottita: come sarebbe a dire il suicidio?
Che cosa frullava
nella testa dell’ Uchiha? Non li bastava
averle portato via il suo nipotino? Ora voleva fare del male anche alla
sua
futura allieva?
Ma come poteva essere
così depresso? Erano diventati da
pochi mesi compagni di squadra no?
“I-io sono
riuscita a fermarlo per miracolo, ma lui mi ha
sbattuta fuori di casa e io sono corsa subito qui!” mezza verità,
questa era più facile da dire
ora che aveva ingranato la marcia giusta.
Decise di rincarare
la dose accasciandosi semi svenuta tra
le braccia dell’ Hokage.
“Oh,
Tsunade-sama! Farneticava del fantasma di Naruto!”
quanto urlatogli dall’ Uchiha la aiutò ad
aggiungere particolari. “diceva che
era lì con lui!” altro finto singhiozzo
“E che voleva raggiungerlo!”
Il nome di Naruto
fece perdere ogni dubbio e ogni riserva
alla Godaime, che
si sciolse
letteralmente e abbracciò Sakura con impeto.
“Stai
calma, Sakura. Ora ci penserò io all’
Uchiha!”
La tenne sempre
stretta mentre chiamava Shizune e le
ordinava di avvertire i ninja medici.
Non vide le lacrime
lasciare immediatamente i suoi occhi
color speranza.
Non vide il suo
sorriso vittorioso.
Se Sasuke non poteva
essere suo, non lo sarebbe stato di
nessun altra.
Aaah! É
una marea di tempo che non aggiornavo! Questa
volta però ho un attenuante, il mio pc ha deciso che per lui
internet è off
limits, come d’altronde pensano quelli della tele2 per cui
non lo posso più
usare! è________________________é
Si apre ufficialmente
il club “We all hate Sakura!”
Muwhwhwhaaaa!! *risata alla Orociok*
A parte gli scherzi,
questa volta le ho fatto fare proprio
la parte della piccola carognetta eh? In ogni caso non si
può definire OOC
perchè nessuno sa come si sarebbe comportata Sakura se
Naruto quella volta
fosse morto no? in fondo non erano ancora così legati... Non che ora lo siano
così strettamente, ma
sono buoni amici.
Dal prossimo capitolo
le cose si faranno più complicate e
Sasu dovrà stare attento.
Naru
sparirà un altra volta ma farà presto la sua
ricomparsa, e ci sarà una svolta che ci porterà
presto alla fine della storia
(finalmente! NdTutti) (dispiaciuti eh? NdPollon)
(uuuuh! NdTutti)
Va beh, in ogni caso
preparatevi alla fine!
Adesso via alle
risposte ai commenti!
shinku66:
Ciauuuuuuu! ^O^/ Quanto tempooooooo!!!
Mi fa tanto
tanto tanto picere che tu recensisca, sai???
É
vero, sasu è un assassino ma rimane sempre un adorabile
micino!
(Sasu: adorabile
a chi??) Si, non vuole proprio che il suo
Narutino se ne vada per sempre nell’ aldilà! Hai
ragione anche nel dire che
poteva pensarci prima di ammazzarlo, ma così è la
vita!
naru
sceglierà quello che è giusto per lui, in ogni
caso
tu sai come finirà e su chi cadrà la sua scelta
no?
E sti poveri
genitori! Va bene che non li ha mai manco
visti ma dovrebbe avere il diritto di passarci un pò di
tempo insieme no?
E Sasu se ne
frega di Itachi perchè va bene assassino, ma
pluri assassino pure no eh!
Almeno ora ha di
nuovo il suo tesorino Naru per se e si
spera che metta la testa a posto, a meno che Sakura non ci metta la sua
zampaccia!
ryanforever:
Ciao! Alla fine
Naru è ritornato, visto? In fin dei conti nenache
lui riesce a stare lontano da Sasu molto tempo... ehehheh! La storia
del jutsu,
lo giuro, non è stata un idea mia, ma Sasu ha detto
“No! Non me la puoi finire
così!!” e io ho ubbidito --__--. In ogni caso ora
la nostra amatissima rosa è
venuta a creare scompiglio comunque no? Grazie per la recensione ^O^
NaSachan:
: Lo shoooo!
ç___ç è un pò triste, lo
ammetto, ma a volte noi
scrittori siamo un poco masochisti e adoriamo mettere situazioni di non
ritorno! La storia della sparizione di naru.... diciamo che voleva
stare un pò
da solo, ecco, e non pensava che Sasu se la prendesse così.
E Sasu è sempre
stato un tipo molto drammatico. Hehehe, per al tua teoria della
resuscitazione..
le sfere lasciamole a Goku e resuscita mostro a Yu gi ho!
Ma, credimi, per
fare uno spoilerino-ino-ino (sto
infrangendo la promessa che mi ero fatta di non spoilerare!) non ce ne
sarà
bisogno!! Grazie per la tua recensione!
Capitatapercaso:
Sasuke, se
continua così al fondo ci arriva da solo! Sembra quasi
che sia in crisi esistenziale povero Sasu.
Naru è sparito per schiarirsi le idee per come
la vedo io, non vuole
rivelare il nome dei genitori perchè.... ok, questo
è troppo spoiler, non te lo
posso dire perchè. ^^
Ah, con la
piattola fai così eh? Allora io posso portarmi
a casa Ino e usare lo stesso metodo? Però io uso la
candeggina, che l’ acido
muriatico l’ ho finito!!
Anche tu hai
l’ album di foto dei pucci?? io pureeee!! Ma
Gaara non mi lascia mostrare la sua foto di quando ha stritolato il suo
criceto
da piccolo U.U Gaara: io sono appena diventato buono, questo fa cedere
il mio
personaggio no?
Ah, ma almeno la
foto di Sasuke che si sbrodola a tre anni
con un pomodoro la posso far vedere no? Sasu:
nooooooo!>o Ok, ok
lasciamo stare.. Alla prossima!
E un
salutoneoneoneo ai miei preferiti!!!
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Capitolo 6 *** ...amano? ***
I morti...
.....amano?
“Naruto no
baka!” lo apostrofò Sasuke, cercando di fare la
voce offesa, anche se quella non ne voleva sapere di venire fuori
“mi hai fatto
preoccupare.. non sapevo dov’ eri... non sapevo se te ne eri
andato.. io....”
si mise la testa fra le mani, borbottando qualcosa di apparentemente
incomprensibile.
“Sasuke...hey Sasu chan sono qui...” disse Naruto
poggiandogli la mano sul capo e sedendosi a fianco a lui.
L’ altro alzò la testa meravigliato:
“Sa..Sasu-chan?”
“Perchè, non ti piace?”
domandò interdetto il biondo.
L’ altro scosse di nuovo la testa “No, è
che è strano...
sono abituato a farmi chiamare teme.. è una
novità..”
la kitzune sorrise e disse: “Sarebbe ora che anche tu la
smettessi di chiamarmi baka!”
“Preferisci usuratonkachi?” sghignazzò
il moro con
rinnovata calma.
“No!” mise il broncio “sei sempre il
solito teme!”
“Così va meglio..” poi si
fermò e riprese “....Naru chan!”
L’ altro lo sbirciò da dietro il broncio e sorrise.
D’ un tratto, tornò serio:
“Sasu, dobbiamo andarcene”
L’ altro lo guardò, stranito da quell’
improvviso cambio
di atmosfera.
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Sakura aveva finito
per l’ ennesima volta di raccontare la
sua storia su cosa era “realmente” accaduto
all’ Uchiha dopo la morte di
Naruto. Inspiegabilmente, ad ogni racconto i particolari, dapprima un
pò
confusi e spezzati da singhiozzi, divennero sempre più
sicuri e precisi.
“Dobbiamo portarlo nell’ ospedale psichiatrico al
più
presto” mormorò il ninja alla destra di Tsunade,
che annuì piano “ potrebbero
essere i danni repressi dello sterminio del suo clan, unito alla
scomparsa per
un suo amico a cerare questa situazione..” disse agli altri
medici “.. non fate
movimenti bruschi e imprigionatelo con il chakra il prima possibile, va
bene?”
gli altri annuirono e partirono le ricerche.
Per la prima volta, Sakura si chiese se quello che stava
facendo fosse realmente la cosa giusta.
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“Dove?
Dov’ è che dobbiamo andare?” chiese
l’ Uchiha.
“Non ti preoccupare, lo sai dove dobbiamo
andare...” in
quel momento alla porta si udirono forti colpi.
“Oh, no! É troppo tardi!” il biondo si
morse il labbro
inferiore.
“UCHIHA SASUKE, APRI LA PORTA SONO TSUNADE!” il
tono della
donna non ammetteva repliche e Sasuke si alzò subito.
“No!” disse Naruto trattenendolo “Non
andare, scappa!”
“Perchè?” ma non ricevette risposta dato
che l’ altro
iniziava a dissolversi.
“Ma...Naruto tu..”
“No!No!No!” gridava, come a trattenere la
sparizione
progressiva del suo spirito .
“Naruto!”
Altri colpi alla porta, sempre più forti.
“Uchiha, stiamo per entrare!”
“Sasuke, scappa! Io... io sarò lì, nel
luogo dove è
iniziato e finito tutto, ti prego fa che..” ma, in quel
momento, la sua bocca
si dissolse, e fu seguita in un momento dal resto del viso, e di lui
non rimase
traccia.
Sasuke prese immediatamente la sua decisione: preparò un
clone d’ ombra e gli ordinò di infilarsi nel
letto, mentre lui, rapido e
fulmineo, varcava la soglia della finestra proprio nel momento in cui
la porta
veniva aperta.
**
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Correva
per Konoha da parecchi minuti, e il suo cervello
non aveva ancora connesso e messo in ordine tutto quello che era
accaduto pochi
istanti prima.
Naruto... Tsunade.... la porta.... la fuga...
Non riusciva a capire che cosa volessero da lui e,
sopratutto, perché Naruto fosse scomparso con solo quelle
stupide e contorte
parole.
D’ un tratto, si imbatté nell’ unica
persona che non
avrebbe mai voluto incontrare: Sakura.
Lei lo guardò stranita, in un misto di sorpresa e
apprensione.
“S-Sasuke kun? Che cosa ci fai qui?”
“E dove dovrei essere?” chiese sgarbato. Non gli
andava
proprio di perdere tempo con lei.
“Tsunade... io credevo..” come al solito le due
parti di
Sakura, quella buona e quella cattiva, in perenne conflitto al suo
interno,
esplosero in una lotta senza fine per avere il sopravvento, e la loro
proprietaria scoppiò in lacrime:
“Sasuke mi dispiace! I...Io non volevo! Tu non volevi parlarmi e io allora...
n.. non ci ho visto
più e...” singhiozzava, per il momento la parte
buona prevaleva, facendole
sputare un umida verità.
“Sei stata tu!!” la realtà lo colse
appena dopo le ultime
lacrimose parole della giovane. Probabilmente ci sarebbe arrivato anche
prima,
se non fosse così confuso per quanto era accaduto.
“Come hai potuto..” riuscì solo a
sibilare “...io.. io
pensavo che, almeno per Naruto... sai, nella Valle della
Fine....”. Ma la rosa
non seppe mai cosa successe nella valle della fine, perchè
Sasuke fu d’ un
tratto, colpito dalla verità che la sua mente annebbiata gli
aveva tenuto
celata:
La Valle della Fine!
Ecco il luogo in cui
Naruto si era rifugiato!
Non si disturbò nemmeno a dare una spiegazione, e in un
lampo sparì, lasciando Sakura in mezzo alla strada, a
guardare il vuoto.
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“Come
ha fatto a
sfuggirci, eh?” chiese Tsunade adirata
“E’ un Uchiha” si giustificò
il medico ninja “il suo clone
era perfetto..”
“Ma quale clone e clone! E ora come si fa!?” la
donna era
su tutte le furie, e pestava nervosamente un piede a terra.
“C.. ci sarebbe un modo, Godaime sama..”
bisbigliò uno dei
sottoposti.
“Parla!!”
L’ altro si spaventò ma proseguì
“La traccia di chakra.
Avendo utilizzato una tecnica prima di andarsene, Sasuke kun
avrà lasciato una
traccia che conduce a lui stesso, per poterla controllare. Ora, dato
che la
tecnica è stata rimossa, starà scomparendo, ma
dovrebbe essere ancora
percepibile”
La donna sgranò gli occhi per non averci pensato prima, e
ordinò a tutti di partire alla volta della scia
dell’ Uchiha.
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Gli pareva di andare
sempre troppo piano, le gambe gli
sembravano pesanti come il piombo, e la testa gli girava.
Dov’ era quella maledetta cascata?
Contro ogni sua previsione continuava a sbagliare strada e
la sua mente sembrava non ricordare più dove andare.
Destra..
no sinistra.. ecco!
Finalmente, davanti a lui, ecco le statue dei due
fondatori di Konoha. Belle, alte, impressionanti, si ergevano ai lati
del fiume
che, imponente, si trasformava in cascata all’ altezza delle
teste delle due
figure, che sembravano pronte, in caso di pericolo, a muoversi e
difendere il
villaggio.Si guardò attorno, levando con le mani gli ultimi
rami che
gli impedivano la vista completa della piccola costa che lambiva le
acque
cristalline.D’ improvviso, un raggio di luce gli
inondò la vista:“Naruto!” si
avvicinò di corsa, non desiderando altro che
stringere a se quel pallido spirito biondo.“Finalmente!
Credevo che ti fosse successo qualcosa!”
sorrise Naruto, scuotendo il capo.
In cambio ricevette un piccolo pugnetto sul capo, dato con
estrema dolcezza.“Baka!
Com’è che mi sparisci sempre da sotto il
naso?”
scherzò Sasuke
“Aioh! Teme..” un sorriso spuntò
nuovamente, birichino.
Poi, d’ un tratto, qualcosa cambiò.
Non si seppe mai se
fu quel raggio di luce che si posò sui
di una lucida foglia che lentamente cadeva sull’ acqua: o se
fu quel
pettirosso, che si mise a cantare proprio in quel momento per la prima
volta; o
magari furono le acque stesse a scorrere più impetuose, come
a dar voce alla
loro approvazione.
Ma, probabilmente, furono le due persone, sedute una di
fronte all’ altra, a cambiare.
Si guardarono negli occhi, cercarono qualcosa nei pozzi,
rispettivamente azzurri e neri, in cui affondavano lentamente.
Probabilmente la trovarono perchè, come per incanto, si
avvicinarono l’ un l’ altro, come a verificare se
quello che avevano visto era
vero oppure no .
Si squadrarono, nel più perfetto dei silenzi si
analizzarono con lo sguardo.
Ognuno poteva vedere i sentimenti dell’ altro galleggiare
in quel mare liquido e stupendo in cui si erano persi da tempo.
Paura, sospetto, attesa, rimpianto e, nascosto in un
angolo, ma ora estremamente visibile ad entrambi, amore.
Quelle due creature, così distinte, così diverse,
così
incompatibili si volevano bene e, forse addirittura si amavano.
“Sas’kè..”
mormorò il biondo.
“Naruto..”
bisbigliò il moro.
Si avvicinarono, a
Sasuke venne quasi da ridere quando
vide un terzo occhio spuntare sulla fronte del suo amico.
E poi, come fosse la cosa più normale del mondo,
più
scontata in quel momento, si baciarono.
Fu un bacio a fior di labbra, tenero, dolce, che sapeva di
zucchero e di menta.
Lo assaporarono come si fa con una caramella o, a seconda
dei casi, con una ciotola di ramen fumante dopo una settimana di riso
in
bianco.
Si rifiutarono di staccarsi e quando dovettero respirare,
lo fecero solo di pochi millimetri.
Una lingua picchiettò gentile, chiedendo il permesso di
entrare in quella bocca così bella da assaporare. Il
proprietario la lasciò
fare, stringendo le dita dell’ altro, intrecciandole come
strette da fili
invisibili.
Non si sa in che momento di quel bacio infinito, una
lacrima spiccò sulla guancia pallida e su quella ancora
più pallida.
Sgorgarono, senza fermarsi un momento, nel disperato tentativo di
imitare il
fiume, quelle stille d’ acqua salata.
Finalmente, si staccarono, per guardarsi negli occhi, e
per leggervi una nuova consapevolezza, che era sempre stata nei loro
cuori.
Mentre le lacrime cadevano si misero a ridere, con forza,
con calore guardandosi negli occhi, asciugandosi le gocce a vicenda e
ridendo
sempre più forte.
Quando le risate si spensero Sasuke parlò, ancora
ridacchiando:
“Come baciatore fai schifo, Uzumaki” sorrise
“Anche tu, Uchiha”
E risero di nuovo, senza bisogno di altre parole.
Sasuke, d’ un tratto si fece serio.
Posò una mano sulla guancia, fredda al tatto, del biondo e
sussurrò:
“Mi dispiace” l’ altro
sobbalzò e sorrise.
“Finalmente l’ hai detto...” la mano con
cui stringeva
quella dell’ Uchiha perse un pò di consistenza
“lo sai vero che...”
“Sono le parole giuste? Si, lo so..” l’
avambraccio
scomparve del tutto sotto i suo occhi.
“Allora...”
“UCHIHA SASUKE, DOVE SEI?” una voce urlò
tra gli alberi, a
pochi passi da dove si trovavano loro.
“Oh, no...” Naruto lo guardò con
apprensione, mentre ormai
tutta la parte inferiore del suo corpo non c’era
più.
“Non preoccuparti per me, me la
caverò...” disse in un
soffio, constatando che la guancia su cui era ancora posata la sua mano
era
ormai inconsistente.
“UCHIHA, VIENI FUORI, LO SAPPIAMO CHE SEI QUI, VOGLIAMO
AIUTARTI!”
la voce
risuonò
diversa, più mascolina, segno che le persone nel bosco erano
più di una.
Ma oramai Naruto era
sparito.
Sentì le
dita vuote bollenti mentre appoggiava la mano a
terra e chiudeva gli occhi, sentendo dei passi avvicinarsi sempre di
più a lui.
Era finita.
FINE.
heheheheh XDDDDD
Piccolo scherzetto!! Questo in realtà è
il penultimo capitolo! Vi ho fatto paura eh? XD Se la risposta
è si sono
contenta ^O^
Mio dio, credo di
aver aumentato la glicemia in corpo
scrivendo questo capitolo, sopratutto nella scena del bacio che, a
parer mio
più sdolcinata di così non si può.
Quella brutta racchia
piattolosa voleva far finire Sasu
alla Neuro, ma si può? E Naru se n’ è
andato ç__________________________ç me
triste..Naru tornaaaaaa!!!
Ah, siccome questo
capitolo mi fa triste triste vi metto
una conversazioncina che ho avuto con una mia amica tempo fa, a me,
quando me
la ripete, mi tira sempre su il morale!
Sasu: ma cosa vuoi
che gli interessi a loro di te e della
tua amica?
Zitto, malato
mentale! è.é
Sasu: io non shono
malato di menteee! ç___________ç
Vabbé, in
ogni caso eccolo qua!
Laura:
(la mia amica, fermamente convinta che lo
yaoi sia una schifezza): Che cosa guardi?
Pollon:
(io, fermamente convinta che lo yaoi sia
uno stile di vita): Naruto e Sasuke in un video...
Laura:
quello è Sasuke vero?
Pollon:
Si, la mia cara Sasukkia! (facendomi
prendere dalle manie di spupazzamento) *_________*
Laura:
*pensierosa* Eh, chissà cosa succhia....
Pollon: O.O
Cioè,
immaginatevi una vostra amica ( tutte
ce ne hanno una, lo so) a cui lo yaoi fa
schifo che vi dice una frase del genere. Io sono rimasta scioccata....
Ok, ammetto che detta
così non fa proprio ridere, ma la
lascio lo stesso!
E ora rispondo ai
commenti, scusate se vado di fretta ma
sono tutta una corsa stamattina e mi restano solo pochi minuti
perciò..
accontentatevi!
shinku66:
Shinkucciaaa! Ma com’è che mi stai sempre
occupata? fra un pò per fare un pò di
sano chattamento dovrò chiedere un appuntamento!! (rime di
mattina,
demenzialità al massimo -__-)
Sasukuccio
oramai non sa più che fare con Naruto che non
sta fermo un attimo! Comunque, la medaglia al valore Sasu non la vuole
(solo un
pò di disinfettante per essere entrato in un contatto del
terzo tipo con la
piattola aliena XD). Sakura in questo chap ho cercato di farla sembrare
più
buona, parlando della sua lotta interna ecc ecc ma... non ci sono
riuscita!!
Vabbè, è colpa sua, ora credono veramente che sia
pazzo poverino... Tsunade
crede troppo a Sakura per aprire gli occhi e poi non ha mai avuto tanta
simpatia per “l’ Uchiha”. Alla prossshima
ciauz!!
shunli:
Sei pressoché l’ unica che non dice quasi nulla di
Sakura (infatti è qui che
saltella stile coniglio di pasqua rosa..) Si, Sasuke volevo renderlo
più “umano
“ possibile, dato che lo ritraggono sempre come un freddo
bastardo un pò
umanità ci voleva no? Naru non fa proprio i dispetti,
è che non controlla molto
bene le sue sparizioni ecco ^^
Grazie per la
recensione!
miss
pink 87: Anche tu del
club “We all hate Sakura” eh? Heheh.. mi sa
che, ora come ora solo
a Rock Lee può più proporre qualcosa! Ho idea di
averla fatta un tantino troppo
carogna, no? (forse no XD)
Grazie per tutti
questi complimenti sulla mia fic e spero
ti sia piaciuto anche questo capitolo!
krikka86:
Sakura.. diciamo che l’ ha vinta
a modo
suo... ma nel prossimo capitolo mi spiegherò meglio
già già....
Comunque
tranquilla, non otterrà ciò che vuole, ne ora ne
mai! è.é
La povera
Tsunade si è fatta cogliere di un attacco di
“mammismo acuto” e dopo aver visto piangere Saku
non ci ha visto più
(prosciutti davanti agli occhi ecc ecc). La storia del suicidio di Sasu
è
sembrata poco verosimile anche a me ma... la piattolona ha poca
fantasia!!
Capitatapercaso:
Bravo Naru, dagli una spadellata anche da parte mia! Naru: lo
farò, tranquilla!
è.é
Sasu: ma
perchèè??
Naru:
perchè sei fesso!
Sasu: non dire
cussiii!!!
Naru: va bene...
sono solo un pò arrabbiato ecco... l’
autrice mi fa sempre scomparire sul più bello!
Esigenze di
copione! In ogni caso è
vero, la piattola ha messo nei guai
Sasuke... però anche tu, come si fa a vivere senza Sasuke e
Nutella?? OççO
Grazie per la recensione!!
NaSachan:
Sakura, smettila di nasconderti nel mio ripostiglio altrimenti ti mando
NaSachan dentro e ti chiudo a chiave!! Saku: nuuu °_°
Ma perchè mi hai fatto
così bastarda?
Perchè
lo sei!! A morte la rosaaaaa!!!
Saku: nooooo!
Non voglio collaudare nullaaa!! Lasciate
stare i miei capelliii!! ç_________ç *scappa*
Hai ragione,
Sasu è di Naru e punto! Quella lì si mette
sempre in mezzo... è vero, anche secondo me Sasu voleva
mettere distanza fra
lui e la piattola!!
Naru ringrazia
per tutti qui complimenti e dice che anche
da trasparente e
incorporeo è coccoloso
e carino.
Purtroppo Sakura
non fa una brutta fine, ma non si sa
mai!!
ryanforever:
Wow. Sakura è scappata prima di arrivare alla fine della tua
recensione,
temendo che arrivassi da un momento all’ altro a farla
fuori!! Sono contenta
che ci sia un altra partecipante al club “We all hate
Sakura”, anche se per
quello di “ammazziamo Sakura” dovrai aspettare un
pò... XD
Comunque ora hai
visto quello che è successo, e cioè che
la piattolona ha portato avanti il suo progetto ma non è
servito a nulla! Però,
povero Sasu, sembra quasi che mi diverta ad incastrarlo in situazioni
senza
ritorno...
allsecrets2;
Wow, un intera recensione tutta dedicata all’ odio per
Sakura! Questa me la
scrivo da qualche parte!! Purtroppo, anche se condivido i tuoi insulti,
non
posso farla morire perchè mi serve per la storia ( lo so,
non piace neanche a
me!) Baci!
E un grosso
abbraccio ai preferiti, vi adoroo!!
1
- 5emme5
2 - allsecrets2
3 - Angel
_Sary_chan
4 - elie191
5 - grethy
6 - igniflia
7 - kagchan
8 - Kurachan
9 - LilyChan
10 - lupakkiotta
11 - marchese
12 - MisaMisa
13 - Mr
Popo
14 - nana89
15 - retsu89
16 - Sacchan_Angel
17 - sharry
18 - shinku66
19 - Shooting
star
20 - shunli
21 - silgree89
22 - Targul
23 - wyaoi
24 - Yaoista
for life
25 - _Zexion_
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Capitolo 7 *** ... sono veramente morti? ***
I morti...
...sono veramente morti?
Sasuke aprì gli occhi.
La luce, d’ un tratto, l’ accecò,
costringendolo a richiudere immediatamente le palpebre.
Provò di nuovo, questa volta più lentamente,
posandosi un braccio per schermare gli occhi.
Quando si abituò alla luminosità, si
guardò attorno:
era in una stanza bianca, con delle enormi finestre azzurro carta da
zucchero da cui usciva tutta la luce che proco prima lo aveva reso
cieco.
-Perfetto- pensò – alla fine mi hanno rinchiuso
davvero in un manicomio....-
Si sorprese nel constatare, che non era in alcun modo legato al letto,
se non da sottili cavi di plastica che arrivavano con un ago sotto la
sua pelle.
“Ugh” mugugnò osservando il metallo che
gli perforava la vena. Si rese conto che la sua bocca era impastata,
come se fosse da molto tempo che non l’ apriva.
- Devo trovare il modo per uscire di qui...- disse tra se e se.
Non riusciva ad alzare la testa e, riflettendo, giunse alla conclusione
che per portarlo lì dovevano averlo tramortito per bene.
Insieme ai ricordi della sua fuga arrivarono, dolorosi più
di un colpo in testa, le immagini di quello che stava facendo prima che
arrivassero i ninja a portarlo via.
Naruto... le sue labbra... il suo profumo... le lacrime e le risate un
pò tristi che si erano scambiati prima che...
Voleva sbattere il pugno contro qualsiasi muro gli fosse possibile
raggiungere, ma l’ unico movimento che gli era concesso fare
senza provare dolore era sbattere gli occhi e girare molto, molto
lentamente la testa.
- Devo capire dove sono e appena arriva un medico..-
Mentre pensava queste parole, la testa gli si voltò
inconsciamente verso la porta.
D’ un tratto qualcosa di un colore infinitamente fuori posto
in quella stanza asettica e dai colori tenui lo colpì.
Rosa.
Un intensissima, stranissima e bruttissima sfumatura di rosa confetto.
Sakura.
Un moto di rabbia gli invase il corpo dandogli persino la forza di
muovere il polso e stringere le dita fino a farsi sbiancare le nocche.
Era venuta a completare l’ opera? O forse la divertiva solo
vederlo in manicomio?
Lei non sembrava per nulla preoccupata, e dormiva con la
testa appoggiata al muro e le mani incrociate sul grembo.
“Sa..” riuscì solamente a dire, prima di
accorgersi del dolore alla mandibola.
Distolse lo sguardo. Era veramente ridotto male se non riusciva nemmeno
ad alzare il culo da lì.
Ma che diavolo gli avevano fatto?
Un mugugno lo distrasse dai suoi pensieri.
Si voltò di nuovo ma, apparentemente, il gemito non veniva
da Sakura.
Si voltò di nuovo, chiudendo gli occhi per il dolore alla
cervicale.
Quando gli riaprì pensò :”Ok.. qui
c’è qualcosa che non va...”
Nel letto di fianco la suo, con un piede che penzolava fuori dal
materasso e quel ridicolo cappello a forma di tricheco dormiva Naruto.
La bocca socchiusa, un filo di bava che usciva da un lato e
quell’ espressione così serena da sembrare un
angelo.
Un altro mugugno.
La coperta, stufa di essere così maltrattata, cadde a terra,
rivelando tutto il corpo della placida kitzune che ancora dormiva.
Sasuke notò che l’ intero corpo del giovane era
ricoperto di bende e da alcune il sangue si intravedeva sporcando di
rosso cupo il banco dei bendaggi.
Sakura, a quel leggero tonfo, sussultò, probabilmente
allenata a quel tipo di rumori, e si svegliò.
“Uff, Naruto, una volta o l’ altra ti prenderai un
raffreddore a scoprirti così” sbuffò e
raccolse le coperte, rimboccandole al ragazzo che non si accorse di
nulla.
Ma come un raffreddore? Naruto era MORTO! Cosa diavolo voleva che gli
importasse di un raffreddore? E perchè anche lei poteva
vederlo e, a quanto pare, toccarlo?
La rosa si girò, e Sasuke, non sapendo nemmeno
perchè, chiuse gli occhi di scatto.
“Eh, avanti, Sasuke-kun, anche per te ci vuole una bella
rimboccata ai lenzuoli..” sospirò e gli mise una
coperta fino al mento. “Oggi ci proveremo un altra volta sai?
Sono sicura che è quella giusta..” si mosse
intorno a lui e osservò i macchinari che gli stavano attorno.
“Ah, la flebo..” mormorò, e
staccò un sacchetto di plastica trasparente dalla sinistra
del letto e uscì dalla stanza.
Quando la porta sbattè, Naruto si mosse e si
sfregò gli occhi e sbadigliò per alcuni secondi.
Si voltò verso il letto dell’ Uchiha e sorrise:
“Oi, teme, ancora in coma eh? Dai, che oggi ci riproviamo un
altra volta a tirarti fuori da quella mente contorta che ti
ritrovi”
Ma di che diavolo stava parlando? Quale coma? Lui era sveglissimo! E
che cos’ era quella cosa che dovevano fare quel pomeriggio di
cui tutti parlavano?
Sasuke decise che quello era il momento giusto per aprire gli occhi.
Alzò lentamente le palpebre e fissò gli occhi
cerulei dell’ altro, che non tardarono a sgranarsi dalla
sorpresa.
“Teme?”
Nonostante ogni singolo muscolo gli facesse un male atroce, non
riuscì a rinunciare al suo solito sarcasmo:
“No, Mago Merlino!” sibilò. chiudendo
subito dopo la bocca per il dolore.
“Ma che.... mi stai prendendo in giro! Io l’ ho
visto mago merlino e tu non gli somigli per niente! Tu sei Sasuke-
teme!”
“Ma và?” chiese l’ Uchiha,
mordace.
“Il fatto è..” disse Naruto posandosi un
dito sotto il mento “ questa è o non è
la realtà?”
- Ma di che diavolo blatera? – si chiese Sasuke, evitando di
esprimersi a parole.
“Dobe” si decise finalmente a dire, ma l’
altro non lo ascoltava, e parlava tra se e se.
“Dobe” ridisse
“DOBE!” era al limite della sopportazione, e per un
momento ignorò il dolore.
“Eh?” chiese l’ altro, levando finalmente
quel dito molesto.
“Ma come eh! Mi vuoi spiegare tutto questo?”
“Ma che spiegare e spiegare! Questo è un parto
della tua mente malata, non chiedere a me di spiegare!” poi
aggiunse, fra se e se “ però almeno poteva dirmelo
Baachan che mi avrebbe narcotizzato mentre dormivo..”
Sasuke ammutolì.
-Anestetizzato?- si chiese.
“Ma tu non.. sei morto?” domandò a
Naruto.
“Si, si, certo, molto, molto morto” disse lui,
muovendo la mano con noncuranza.
In quel momento entrò Sakura con in mano una flebo dallo
strano colore giallognolo.
Lo sguardo le si soffermò sul letto dell’ Uchiha,
e con un piccolo sussulto fece cadere il sacchetto di plastica.
“Sasuke-kun!” disse lanciando un gridolino.
Cosciente delle condizioni del ragazzo non lo abbracciò,
ma gli si avvicinò cauta, trattenendo a stento le
lacrime.
Il moro si sentì montare la rabbia dentro e la trafisse con
lo sguardo.
“TU!” sibilò.
“Oh, mio dio è sveglio!”
“Ma allora siamo nella realtà! Sasuke si
è svegliato davvero!”
“E’ quello che ti sto dicendo!!”
“TU!” ripeté con foga.
“Sakura- chan, meglio che non ti avvinci, è
ferito, ma è pur sempre un Uchiha” disse Naruto,
alzando gli occhi al cielo.
“Ma ha ripreso conoscenza!” strillò lei,
guardandolo come se non capisse che due più due fa quattro.
In realtà, quello che più di tutti non capiva ,
era proprio Sasuke.
“Si, ma ricordati che crede che tu sia una psicopatica che
vuole rinchiuderlo in manicomio..” poi si voltò
verso di lui e aggiunse “ah, teme, a proposito,vedo che hai
proprio un alta opinione di Sakura-chan eh?” chiese,
sarcastico.
“Ma cosa stai dicendo? Non ti ricordi quello che ha fatto a
me? Quello che ha fatto a NOI?” chiese, tentando di
sollevarsi ma riuscendo solo a scivolare sui gomiti un momento dopo
averli puntati sulle coperte.
“Teme, c’ è qualcosa che tu devi sapere:
io non sono mai morto.
** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **
**
“Cosa diavolo intendi con *non sono mai morto *?”
chiese Sasuke shokkato.
Si ricordava perfettamente quando Naruto era stato portato via dalla
Valle della fine e di come lui si fosse sentito... almeno fino a che
lui non era ritornato.
"Che, teme, quella tua testa bacata, mi duole ammetterlo ma lavora come
un mulo!"
"Continuo a non capire" disse confuso il ragazzo.
"Naruto!Smettila di fare giri di parole!" lo rimproverò
Sakura.
"Ah, mi diverto troppo a sapere quello che lui non sa..!" rispose con
aria di superiorità il biondo.
"Uff" la ragazza si spazientì "Sasuke- kun, prova a usare lo
sharingan ipnotico"
- Come diavolo fa a sapere del mio sharingan? - si domandò
sconcertato l' Uchiha, ma decise di fare come lei aveva chiesto.
Provò a concentrarsi, provò a accumulare il
chakra ma tutto quello che ottenne fu un normale Sharingan.
"Ma cos..."
"Ok, Sakura, ora gli spiego tutto.." sorrise Naruto.
Poi si voltò verso l' Uchiha, ormai sull' orlo di una crisi
di nervi, e iniziò:
"Allora, teme, partiamo dall' inizio:
Contro ogni tua e, sinceramente mia, aspettativa, non mi hai battuto
nella valle della fine."
l' altro tentò di bloccarlo, ma non lo lasciò
parlare.
“Aspetta, farai le domande alla fine” disse, e poi
riprese” Allora, dopo il nostro scontro, non si sa come, la
bolla di chakra che avevamo generato ci ha inglobati e siamo rimasti
sospesi per alcuni minuti in balia della nostra stessa
energia. Kakashi e Pakkun ci hanno trovato in questa situazione e, con
l’ aiuto degli altri ninja e di Tsunade ci hanno liberato.
Entrambi eravamo privi di conoscenza e ci hanno portato in ospedale.
Dopo pochi giorni io ho riperso conoscenza, e il chakra della volpe mi
ha aiutato nonostante le ferite.
Io, mentre ero incosciente, ho fatto uno stranissimo sogno in cui ero
morto e in cui vedevo il mio funerale.. ma questo credo tu lo sappia
già, vero?" sorrise e continuò:
"In ogni caso lo raccontai a Baachan che era preoccupata
perchè tu non ti riprendevi. Lei si fece subito nervosa,e si
rinchiuse nel suo ufficio per ben due giorni, facendo entrare solo
Shizune, di tanto in tanto.
Quando uscì, corse nella nostra stanza sventolando un foglio
di pergamena uscito da chissà quale buco, dato il suo stato.
Mi si pianta subito davanti e dice che sa il motivo per il quale tu non
ti svegli.
Mi spiega che, il chakra della volpe, è entrato nel tuo
sistema circolatorio e ti ha bloccato il flusso che ti mantiene
cosciente, inoltre ti ha intrappolato nella tua mente trasferendo una
parte di se assieme al chakra e generando una realtà
parallela da cui tu non potevi uscire.
Io non sapevo cosa fare e vedevo Kakashi e Iruka che la guardavano a
dir poco orripilanti.
Ma lei gli disse che c’era una speranza.
Il sogno che avevo fatto non era altro che la mia connessione alla tua
mente, Sasuke e che potevo tentare di portarti indietro.
E così ho fatto. Con una speciale tecnica facevo fuoriuscire
il chakra della volpe e perdevo conoscenza, mentre alcuni Ambu
cercavano di controllare Kyuubi, per impedirle di uscire.
Per questo sparivo anche mentre stavamo parlando, quando i ninja
perdevano il controllo dovevano riportarmi alla
“realtà” per impedire che la volpe
avesse il sopravvento. Ecco, ora sai tutto”
si fermò e abbassò lo sguardo.
“Sasuke- kun, come hai potuto pensare che io avrei fatto
quelle cose? E’ stata quella volpaccia a fartelo sognare
eh?” la rosa era in fibrillazione , ma poi si fece
sovrappensiero: “ Però... Tsunade sama aveva detto
che per svegliarti serviva qualcosa che ti scuotesse...Naruto.... che
hai fatto per far svegliare Sasuke kun?”
L’ altro la guardò di sottecchi poi, d’
un tratto, i suoi occhi guizzarono su moro per poi tornare sulla
ragazza.
“Che vuoi che abbia fatto Sakura chan?” si
fermò e gli occhi saettarono di nuovo “
l’ ho preso a calci no?”
Sakura lo guardò titubante e poi si imbronciò:
“Naruto! Perchè devi sempre usare la
violenza?” si avvicinò e gli diede un piccolo
scappellotto sulla nuca.
“Vado ad avvertire Tsunade sama ok?” e corse via
tutta allegra, quasi saltellando.
Nella stanza rimase il silenzio, che fu, poco dopo, interrotto da Sasuke
“Perchè non glie l’hai detto?”
la voce di Sasuke era dura, ma c’era un’ evidente
nota di tristezza in essa.
L’ altro rimase in silenzio, con gli occhi ad un
improvvisamente interessantissimo pavimento.
“..savo... essi...” la vocina di Naruto, come al
solito non si fece sentire abbastanza.
“Vieni qui, usuratonkachi” il moro si
issò a sedere, avendo recuperato un pò le forze,
forse anche grazie alla nuova flebo che Sakura gli aveva rimesso prima
di uscire.
Naruto si avvicinò e si mise sul bordo del letto,
sempre col musino a terra.
“E ora ripeti quello che hai detto”
annunciò deciso.
“Io... io credevo che tu non volessi, ecco”.
Sentendo un gran dolore alle guance, Sasuke si aprì in un
piccolo sorriso.
“E, di grazia, perchè?” chiese,
attirandolo a se con un braccio fasciato di bende.
“Come perchè?” chiese confuso il biondo
“Tu non...”
ma fu zittito da un bacio a fior di labbra.
“Hey, sono un Uchiha, e non torno indietro dalle mie
scelte” disse sfiorandogli il naso “ e la mia
scelta sei tu”.
Si baciarono di nuovo, questa volta con più
intensità mentre le loro lingue giocavano il gioco
più bello e più antico del mondo.
Quando si staccarno, a entrabi mancava l' aria.
"Per cui.. non hai intenzione di tornare da Orochimaru?" chiese Naruto,
mentre la speranza gli accendeva gli occhi.
"La mia vendetta può aspettare, tu sei più
importante."
Naruto mise un piccolo broncio e incrociò le braccia:
"E ti ci voleva la mia morte per capirlo, teme?" Sasuke sorrise di
nuovo, un vero record per lui, e lo abbracciò più
stretto, incurante delle ferite che entrambi riportavano.
"Solo quando si perde una cosa, si capisce quanto essa fosse importante
per noi."
FINE (quella vera! XD)
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Ah, finalmente è finita! Credetemi, non pensavo di riuscire
a pubblicare!! Infatti, quasi cinque giorni fa, ho fatto un piccolo
incidente domestico e ora ho tre dita fasciate!!! Non resco a scrivere
al pc e il massimo che posso fare è... cliccare
col mouse!!
Infatti ora è la mia amica che scrive e che si è
gentilmente offerta di farmi da dattilografa (grazie Elisa!!) e che
poi, dietro mie istruzioni pubblicherà su EFP. Mi scuserete
quindi se non rispondo ai commenti, ma quelli che mi manderete per
questo capitolo avranno risposta nella mia prossima one shot.
Ovviamente SE ci saranno commenti.
A me personalmente la fine di questo capitolo non piace... l' ho
riscritta diecimila volte ma la storia è sempre la stessa.
Vabbè, mettetevi una mano sul cuore, e una sulla tastiera e
mandatemi lo stesso un commentino!!
Ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito lo scorso capitolo:shunli, shinku66, krikka86,
Capitatapercaso , NaSachan, saphiria_mustang.
E i miei carissimi preferiti!!
1 - 5emme5
2 - allsecrets2
3 - Angel _Sary_chan
4 - AngelKimiko
5 - elie191
6 - grethy
7 - igniflia
8 - kagchan
9 - Kurachan
10 - LilyChan
11 - lupakkiotta
12 - marchese
13 - MisaMisa
14 - Mr Popo
15 - nana89
16 - retsu89
17 - Sacchan_Angel
18 - saphiria_mustang
19 - sharry
20 - shinku66
21 - Shooting star
22 - shunli
23 - silgree89
24 - Targul
25 - wyaoi
26 - Yaoista for life
27 - _Zexion_
Alla prossima, Ciauuuuzzz!!
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