Dreams in holiday

di fannymika99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come tutto ebbe inizio ***
Capitolo 2: *** Come tutto ebbe inizio ***
Capitolo 3: *** Dove sono? ***
Capitolo 4: *** Grazie ad un incidente ***
Capitolo 5: *** Farina, acqua e pazzia ***
Capitolo 6: *** un'ospite inaspettato ***
Capitolo 7: *** Sei una persona speciale ***
Capitolo 8: *** La grande notizia di Kathy ***
Capitolo 9: *** Anche io ti amo ***
Capitolo 10: *** Sei il mio tutto ***
Capitolo 11: *** La mia più grande sorpresa ***
Capitolo 12: *** Come una Musa ***
Capitolo 13: *** Paris, la città dell'amore ***
Capitolo 14: *** Un'incontro inaspettato ***
Capitolo 15: *** Una mia foto ***
Capitolo 16: *** Popcorn al cioccolato ***
Capitolo 17: *** Finalmente soli ***
Capitolo 18: *** Un giorno soli ***
Capitolo 19: *** Note sconosciute ***
Capitolo 20: *** Molti dubbi ma l'amo ***
Capitolo 21: *** Ritorno in Italia ***
Capitolo 22: *** Napoli, we're back ***
Capitolo 23: *** take my hand-part.1 ***
Capitolo 24: *** take my hand part.2 ***
Capitolo 25: *** Buon compleanno part.1 ***
Capitolo 26: *** Buon compleanno part.2 ***
Capitolo 27: *** Io sono ancora qua! e già ***
Capitolo 28: *** Boumboumboum ***
Capitolo 29: *** Happy Ending ***



Capitolo 1
*** Come tutto ebbe inizio ***


Mary é una ragazza di 18 anni che decide di festeggiare il suo compleanno con la sua miglior amica Kathy con un viaggio in America, che succederà se per puro caso si perderà nella grande città americana di Los Angeles?? 

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Capitolo 2
*** Come tutto ebbe inizio ***


-Ho paura- dissi stringendo forte il mio sedile.-stai calma ,non é niente- cercò di rassicurarmi Kathy . Dall'altoparlante dell'aereo si senti una voce femminile dire: -stiamo per partire ,suggeriamo di attaccare le cinture di sicurezza-. Attaccai veloce la cintura di sicurezza e chiusi gli occhi pensando alla mia vita, solo due giorni prima ero una ragazza di 17 anni che studia economia e ora ero una ragazza maggiorenne che studiava economia ma che stava partendo verso la citta che aveva sempre desiderato, senti una mano sulla mia , aprì gli occhi, era Kathy che cercava di rassicurarmi. Venni svegliata dalla voce di Kathy -siamo quasi arrivate- allora aprì gli occhi e mi strinsi forte al sedile. Eravamo appena scese dall'aereo , andammo a prendere le valigie, ci avvicinammo al rullo dove escono le valigie, aspettammo , vedemmo molte valigie passare ma mai le nostre, allora decidemmo di andare alla reception , seduta dietro il bancone c'era una donna sulla trentina che chiese:-Do you speak English?- anche se il mio inglese era pessimo visto il jet leg per il viaggio riuscì a rispondere: -I'm italian but i speak English - lei mi guardo accennando un sorriso e disse: - How can I help?- allora risposi - we miss our bag- lei ci diede due,moduli da compilare, una volta compilato con tutti i nostri dati glielo ridiedi accennando un thank you veloce mentre Kathy mi trascinava fuori prendendomi per il braccio. Uscimmo fuori l'aereoporto , ci guardammo intorno , per fortuna entrambe avevamo messo il cellulare e il portafogli nel borsello che portavo a tracolla. Tirai dal borsello l'indirizzo del hotel e lo porsi al taxista che Kathy aveva chiamato allora salimmo nel taxi , tirai dal borsello il mio ipod misi la mia playlist favorita che era di mika , scusate se non l'ho accennato prima ma ero andata a Los Angeles non solo perché era la mia meta preferita ma anche perché ci stava il mio idolo MIKA che stava lavorando al suo quarto album sperando nell'assurdità di trovarlo ,misi le cuffie e comincia a rilassarmi nel sentire la sua voce angelica, dopo mezz'ora eravamo all'hotel Kathy era stanchissima perché non aveva riposato tutto il viaggio invece io ero molto iperattiva perché avevo riposato tutto il tempo, allora mentre Kathy si era stesa sul suo letto io decisi di uscire e vedere un Po di Los Angeles.

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Capitolo 3
*** Dove sono? ***


Apri la porta e accennai un ciao a Kathy che dormiva già beatamente. Uscì, andai verso l'ascensore mentre lo aspettavo , aprii il borsello presi l'iPod misi la playlist MIKA ,misi le cuffiette ,mentre canticchiavo sotto voce arrivo l'ascensore entrai e misi il piano terra, nell'ascensore continuai a canticchiare beatamente immersa nel mio mondo fatto della sua musica , arrivai a piano terra mi diressi verso le porte uscì fuori ,e mi incamminai verso le stradine di quella meravigliosa città per esplorarla meglio , non avevo bisogno di niente ero in pace con me stessa e l'universo, non c'era niente di meglio,avevo la mia musica preferita e la stavo ascoltando nella città dei miei sogni. Camminai per ore e ore ,vidi che ormai era il tramonto allora sfilai il mio cellulare dalla tasca per vedere l'orario erano le 19:45 ed il mio cellulare era scarichissimo riuscì ad inviare giusto un messaggio STO BENE NON PREOCCUPARTI a Kathy che subito lui mi si spense in mano . Era sola in una città che non conoscevo chissà quanto distante dall'hotel , una cosa era sicura, mi ero persa. Camminai per altro tempo ormai era già buio mi incamminai in un vicolo perché mi sembrava molto familiare ,stavo per scoppiare a piangere, pensai a quello che sarebbe successo , a come Kathy era preoccupata per me , non riuscì più a trattenermi ero scoppiata a piangere ,ormai la mia vista era appannata dalle troppe lacrime , vidi un bagliore poi mi trovai a terra con la caviglia dolorante , subito dallo scooter che mi avevo investito scese un'uomo molto alto che si abbassò verso di me per aiutarmi , quella persona era molto familiare,sembrava che io già l'avessi vista ma non riuscivo a capire perché la mia vista era ancora appannata dalle troppe lacrime.Quest'uomo mi alzo da terra e mi chiese:- tutto bene?- io già conoscevo quella voce e poi quell'uomo mi aveva parlato in italiano, allora mi girai verso di lui stringendo la gamba al petto e lo guardai in faccia , si era lui , ancora non posso crederci, con un filo di voce riuscì a dire solo:-sei tu? O sto sognando?-ancora singhiozzando per il pianto.

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Capitolo 4
*** Grazie ad un incidente ***


-ora penserò io a te- rispose quell'uomo che mi prese in braccio e mi adagio sul sedile del suo scooter poi salì davanti a me, prese le sue mani e le mise intorno alla sua vita dicendo -tieniti forte- ovviamente obbedì, allora partimmo , non potevo crederci ero sullo scooter con il mio idolo MIKA e lo stavo abbracciando ,vedevo i suoi ricci uscire con vento dal casco ,erano bellissimi avrei voluto toccarli ,mentre ero immersa nei miei pensieri eravamo già arrivati ,eravamo sul vialetto di una casa, posò lo scooter davanti al garage mi prese in braccio, aprì la porta e mi portò dentro adagiandomi sul divano, non potevo crederci ero a casa di Mika,lui era andato nella stanza affianco e io ero sola in quell'enorme salone arredato alla meraviglia con mobili color oro e nero ,tappeti coloratissimi e quadri ovunque mi girassi . D'un tratto entro Mika con in mano un set da pronto soccorso , io ero senza parole ma riuscì a pronunciare qualcosa :- che cosa mi é successo?- domandai mentre lo fissavo imbambolata -ti ho buttato sotto con lo scooter, scusami non ti avevo visto- disse lui con aria dispiaciuta alzando lo sguardo dalla mia gamba fino ai miei occhi - no,non scusarti ero io che camminavo per strada senza vedere dove andavo- dissi mentre mi perdevo nei suoi occhi -perché piangevi?- mi chiese lui faccia a faccia con tono preoccupato -perché mi sono persa - dissi singhiozzando -no non piangere ti aiuterò io a tornare a casa-disse cercando di rassicurarmi mentre con un dito mi asciugava la lacrima che mi scendeva sulla guancia rossa dall'imbarazzo -ok grazie , ma ora devo andare se no la mia amica si preoccupa per me- dissi cercando di alzarmi da divano -no stasera dormirai qui perché é tardi e tu hai preso una bella storta, ti accompagnerò io domani mattina - disse lui cercando di farmi stendere nuovamente -ok grazie tanto, posso almeno avvertire la mia amica- chiesi imbarazzata -certo , tieni chiama pure- mi disse porgendomi il suo cellulare. Composi il numero di Kathy, che subito rispose- chi é?- disse lei -sono Mary - risposi -finalmente mi stavo preoccupando -rispose con tono di rimprovero -si mi ero persa e io cellulare si é spento - dissi -ma ora dove sei?- disse lei curiosa -non ci crederai mai- dissi guardando Mika difronte a me -dai dimmi,dove sei- disse lei preoccupata -sono a casa di Mika - dissi felice guardando Mika dalla testa ai piedi per paura che fosse solo un sogno -coosssaaa???- disse stupita -te lo passo - dissi convinta mentre porgevo il cellulare a Mika. Cominciarono a parlare e io continuavo a fissarlo mentre lui cercava di spiegare a Kathy cosa era successo poi la salutò e stacco. Mi riporto al mondo reale dicendo -vieni con me, ti faccio vedere dove dormirai-mentre mi porgeva una mano per alzarmi -ok - risposi rossa in viso . Mi portò davanti una stanza chiusa,apri la porta e mi poggiò sul letto , era una stanza bellissima, ero stupita , non avevo mai visto una stanza cosi bella c'era un letto a baldacchino tutto colorato e ricamato con fiorellini, un armadio enorme color blu elettrico con sopra tanti disegni di animali e fiori , un lampadario a forma di cuore e il muro dietro il letto era tappezzato di cuori tutti brillantinati,era stupenda lo guardai mente mi poggiava sul letto e si avvicinava verso l'armadio e dissi-é stupenda - -grazie mai quanto te - rispose girandosi sorridendo verso di me. Divenni tutta rossa e lui mi si avvicinò dicendo -non avere vergogna di me, sono una persona come le altre- poi si alzò apri l'armadio e prese dei vestiti puliti, erano grandi, sicuramente suoi -tieni cambiati, che starai più comoda- disse poggiandoli sul letto -oh grazie ma ho vergogna di spogliarmi davanti a te- dissi imbarazzata -si scusa esco cosi puoi cambiarti-disse sorridendo avviandosi verso la porta ,poi usci e si chiuse la porta dietro. Mi misi i vestiti che mi aveva portato lui e mi avviai verso la porta zoppicando, li venni presa da una melodia bellissima, usci e seguì questo magnifico suono, arrivai in uno stanza piccolina pieni di strumenti dove nel centro c'era Mika alle prese a suonare il suo pianoforte , quando si accorse della mia presenza si alzo di scatto avvicinandosi a me dicendo -non dovresti sforzare la gamba- -lo so ma ero stata presa da questa bellissima melodia-dissi con lo sguardo basso. -hai fame?-disse prendendomi sotto il braccio -si un po- risposi -ok allora ordiniamo una pizza?- mi chiese cercando il mio sguardo -vada per la pizza -dissi accennando un sorriso. Mi porto in cucina dove mangiammo la pizza parlando del più e del meno. Parlammo fino a tardi poi lui disse -si é fatto tardi, meglio che andiamo a dormire -allora io annui e lui mi accompagnò in stanza, mi appoggio poi mi diede la buonanotte scoccandomi un bacio sulla fronte e andando via sorridendo. Quello era il giorno più bella della mia vita e mi addormentai per la prima volta, Felice.

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Capitolo 5
*** Farina, acqua e pazzia ***


Mi svegliai felice come non mai. Senti un silenzio tombale, mi alzai dal letto e usci fuori dalla stanza, ero l'unica sveglia, infondo alla casa c'era la stanza di Mika a me ancora sconosciuta,mi avviai verso questa, aprì la porta e vidi lui dormire beatamente con i suoi bellissimi e morbidi ricci appoggiati sul quel cuscino arancione poi volsi uno sguardo alla stanza per studiarla più nel dettaglio ,c'erano due grossi armadi sicuramente pieni di tutti i vestiti possibili e immaginari, una sedia dove sopra c'erano appoggiati gli abiti della sera prima, vicino c'era una scrivania con sopra un computer , tanti spartiti e appunti vari. Decisi che visto che lui si era preso cura di me la sera prima io l'avrei fatto con lui quella mattina. Richiusi la porta e zoppicando andai in cucina ,la gamba mi faceva ancora un pó male ma per lui avrei fatto di tutto. Apri il frigo c'era poca scelta ma gli ingredienti che mi servivano c'erano tutti , presi l'occorrente (uova, farina, acqua, latte,marmellata e nutella) ,presi una pentola dove misi a bollire il latte , guardai gli ingredienti ricapitolando quello che dovevo fare, presi il caffe ed essendo napoletana feci uno di quei buoni caffè napoletani pieni di gusto, poi decisi di impastare dei cornetti, ricordavo cosa ci voleva ma non ero tanto pratica nel stendere la pasta ma decisi di provarci lo stesso, feci l'impasto ,buttai della farina sul tavolo da lavoro e cercai di impastare qualcosa ma proprio non ci riuscivo ,all'improvviso qualcuno mi venne dietro posando le sue mani sulle mie e dirigendole nei giusti movimenti, mi girai, era mika che forse era stato svegliato dall'odore del caffe fatto in casa e vedendomi nei casini si era avvicinato ad aiutarmi - grazie, non ricordavo come fare-dissi imbarazzata per la situazione -ecco perché sono venuto ad aiutarti- disse sorridendomi , continuai a impastare con lui che mi aiutava ,presi la farina ma nel prenderla andò a finire in faccia a Mika, io ormai già ridevo - che c'é da ridere?- disse lui con tono sarcastico -hai tutta la faccia bianca- dissi quando ormai già piangevo dalle risate - dammi questa farina- disse prendendomi il pacco dalle mani , poi me lo svuotò in testa -questo non dovevi farlo busta di plastica - dissi con tono di sfida - a no?- disse mentre rideva , allora presi un uovo e glie lo buttai sulla maglia , lui era sconvolto da quel gesto allora disse- che guerra sia- scappai zoppicando in soggiorno ma lui mi stava inseguendo con in mano una brocca di acqua congelata, scappai ma lui riuscì a prendermi , poso la brocca sul tavolino poi mi caricò sulla sua spalla mi poso sul pavimento poi mi si avvicinò e mi buttò gran parte della brocca addosso , allora io lo spinsi e lui cadde a terra mi inginocchiai vicino a lui presi la brocca dalle sue mani e gliela buttai in testa -con questa ho vinto signor busta penniman - dissi ridendo - ok mi arrendo hai vinto tu.... A proposito come ti chiami?- disse mordendosi le labbra, amavo quando faceva cosi. - Mary - dissi perdendomi nei suoi occhi , - allora piacere signorina Mary - disse sarcastico, in quel momento sentimmo suonare il citofono, - chi é?- dissi curiosa - É già qui?- disse preoccupato.

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Capitolo 6
*** un'ospite inaspettato ***


-su veloce aiutarmi a mettere apposto -disse mentre si alzava velocemente- ok- dissi facendo lo stesso. Chi poteva mai essere da mettere Mika cosi in allarme,doveva essere qualcuno di davvero importante, so solo che l'avrei aiutato. - Vado a pulirmi la faccia e a cambiare la maglia- disse correndo verso la sua stanza mentre si sfilava la maglia, rimasi li ferma per qualche secondo a vedere la scena poi mi rimisi a lavoro. Il campanello suonò una seconda volta, usci dalla stanza dicendo - vai in camera tua, grazie per avermi aiutato- , - non ti preoccupare - dissi zoppicando verso la stanza . Aprì la porta e mi buttai sulla sedia, stanca morta,guardai la mia gamba, alzai il pantalone,per fortuna la gamba stava guarendo ,ora mi faceva meno male. Senti Mika aprire la porta,ero curiosa nel sapere chi era,allora misi l'occhio alla serratura e comincia guardare. Mika stava abbracciando un'uomo sulla quarantina, con i capelli color cenere, vestito in modo stravagante con un jeans, una camicia e un gillet nero di pelle. Avevo capito quell'uomo chi era, era MORGAN . Allora perché Mika aveva nascosto , non capivo. Cominciarono a parlare - allora Michael come te la passi qui a Los Angeles?- disse sorridendo Morgan mentre guardava la casa intorno a lui -mi piace stare qui , é molto tranquillo- disse Mika facendogli strada . Poi andarono in soggiorno e non potei più vederli, pero sentivo le loro voci lontane -chi stava facendo la la pasta-disse Morgan sospettoso -ehm, io- disse Mika mentre cercava di inventare una bugia -ah, davvero?- disse Morgan che ormai aveva capito tutto -si, sono bravo a cucinare - disse Mika ormai nel panico -dov'é?- disse Morgan dirigendosi verso le stanza -dov'è cosa ?- dissi Mika mentre cercava di fermarlo -la ragazza che hai nascosto- disse Morgan cominciando ad aprire tutte le porte della casa -non c'é nessuna ragazza, lo sai che non sono il mio tipo- disse Mika cercando di coinvolgere Morgan in una risata -hai tanto talento, ma proprio non sai recitare mio caro Michael - disse sarcastico Oddio e se mi avesse trovata, se Mika voleva nascondermi da lui un motivo ci sarà stato , mi alzai dalla sedia e cercai un posto dove nascondermi ,ma la stanza era piccola, mentre cercavo di entrare nell'armadio feci cadere una scatola di scarpe provocando un forte rumore. -ecco- disse Morgan dirigendosi verso la stanza in cui ero -dai Morgan sarà stato un topo - disse mettendosi davanti a lui -un topo che fa la pasta?- disse spostando Mika e proseguendo il tragitto Allora scesi dall'armadio mentre lo stavo facendo, la porta si aprì ed entrarono prima Morgan che mi squadrò dalla testa ai piedi e poi Mika rassegnato. In quel momento avevo i capelli bagnati e la maglia bianca anche lei zuppa era diventata quasi trasparente, un pantacollant verde , Morgan mi guardo poi si girò e guardó Mika -che stavate facendo prima che venissi io?- Entrambi in coro dicemmo- niente - -ah niente? Lei é tutta bagnata e non facevate niente?- disse indicandomi -stavamo solo scherzando- disse Mika portandosi una mano tra i capelli -si, scherzavamo- aggiunsi io imbarazzata -su Mary ti aiuto ad andare in soggiorno - disse Mika dirigendosi verso di me. Mi prese da sotto il braccio, e tutti e tre ci avviammo in soggiorno. -perché non riesci a camminare ?-chiese Morgan guardando la mia gamba -perché Mika mi ha buttato sotto con lo scooter- dissi acennando un sorriso -cosa? L'hai buttata sotto ?- chiese Morgan spostando lo sguardo su Mika -si era buio e non l'ho vista,poi l'ho portata qua per guarirla- disse Mika guardandomi -e ora ?-chiese Morgan -cosa?- chiese Mika senza capire quello che diceva Morgan -i cornetti, abbiamo la pasta, facciamoli- disse Morgan indicando la cucina -no non possiamo farli- dissi io ridendo -perché ?- chiese Morgan -perché Mika mi ha buttato tutta la farina che avevamo in testa, e non posso stendere la pasta senza quella- dissi ridendo -se ti ha buttato la farina perché sei bagnata?-chiese Morgan indicando la mia maglia -perché poi mi ha buttato un uovo sulla maglia e mi sono fatto vendetta-disse Mika scoppiando a ridere -quindi voi volete dirmi che Mika ti ha buttato la farina in testa poi tu gli hai buttato un uovo sulla maglia allora lui ti ha buttato dell'acqua?- Annuimmo entrambi- ma tutto é iniziato perché per sbaglio gli ho buttato la farina in faccia-dissi guardando Mika ridendo -ok allora siete affiatati vedo-disse Morgan con sguardo malizioso verso Mika -no siamo solo amici, ci siamo appena conosciuti e poi lo sai..... - disse Mika cercando di chiarire le cose -quindi tu vuoi dirmi che due ragazzi che fanno la guerra con la farina e l'acqua sono solo amici-disse Morgan senza capire -ecco, ora lei si deve preparare perché ora che sta meglio devo portarla dalla sua amica cosi può continuare il suo viaggio- disse Mika indicandomi -ok se lo dite voi- disse Morgan rassegnato Poi Mika mi prese sotto il braccio e mi portò in camera -adesso vestiti a lui penso io- disse sorridendomi come nessuno mi aveva mai sorriso Entrai mi spogliai e mi rimisi il miei vestiti, sentivo loro fare conversazione in soggiorno,credo parlassero di me, uscii e mi presi posto sul divano vicino a Mika -allora come ti chiami ,bambolina? -chiese morgan -mi chiamo Mary -dissi imbarazzata -ok io vado a vestirmi intanto stai attenta a Morgan -disse Mika mentre si alzava dal divano e andava nella sua stanza. Una volta che lui fu entrato nella stanza , Morgan si alzo e si mise vicino a me poi mi sussurro in un orecchio -lui ti vuole molto bene - per poi alzarsi e rimettersi al suo posto. Parlammo un pò ,gli parlai un pó di me e lui della sua vita. Poi arrivò Mika dicendo-sono pronto io e Morgan abbiamo deciso che ti porteremo in albergo per cambiarti e prendere la tua amica e poi invitarvi al ristorante- disse sorridendomi , anche Morgan mi sorrideva. Ci alzammo , aprimmo la porta e ad aspettarci fuori c'era una macchina con autista, salimmo e andammo all'hotel , scesi dalla macchina, salì sopra bussai alla porta e poco dopo Kathy mi aprì saltandomi addosso -hai un culo- disse Kathy ironicamente -su vestiti Mika e Morgan ci stanno aspettando per andare a pranzo - dissi mentre aprivo l'armadio per scegliere dei vestiti -cosaaaa??- disse incredula -hai capito , su muoviti ci stanno aspettando giu-dissi mentre prendevo un vestitino dall'armadio -ok, agli ordini signor capitano - disse facendo il saluto militare in modo ironico Preso il vestito andai in bagno per asciugare i capelli che erano ancora bagnati e per truccarmi -come mai hai i capelli bagnati?- disse sospettosa -perché Mika mi ha buttato una brocca di acqua congelata -dissi ridendo -e perché mai?-disse curiosa -perché gli ho buttato un uovo visto che prima mi aveva svuotato il pacco di farina in testa-dissi scoppiando a ridere -quindi tu vuoi dirmi che hai fatto la guerra di cibo con quel figone di Mika?-chiese incredula -si e ho vinto buttandogli l'acqua addosso-dissi alzando le braccia al cielo in segno di vittoria Mi guardo sconvolta e poi tornò a prepararsi. Dopo 20 minuti eravamo pronte, io indossavo un vestito stretto fino a sotto il seno che poi scendeva a campana fino al ginocchio mentre Kathy indossava una camicetta con una gonna a vita alta ,entrambe mettemmo gli anfibi e poi scendemmo, uscimmo dalla porta e tirai in macchina Kathy, che non stava capendo niente. Una volta entrate Kathy vide Morgan che gli allungo la mano dicendo -piacere Morgan tu?- -sono Kathy la miglior amica di Mary -disse ancora incredula Poi gli si avvicinò Mika allungandogli la mano -ciao Kathy -disse sorridendogli -allora sei vero non sognavo ieri sera -disse fissandolo -si sono vero-disse Mika abbracciandola -oddio ora muoio-disse lasciando le braccia di Mika -dai calma , sono persone come le altre-dissi accarezzandogli i capelli. -siamo arrivati signor penniman -disse l'autista.

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Capitolo 7
*** Sei una persona speciale ***


- ok grazie pierre- disse Mika Aprì la porta ,uscimmo tutti e poi Morgan chiuse la portiera e la macchina andò via. A farci strada c'era Mika che sembrava già conoscere benissimo il posto. Entrammo e subito il metro si avvicinò dicendo - signor penniman un tavolo per quattro?- indicando noi invitati - si,ma voglio quello vicino all'acquario - disse indicando il posto da lui scelto - ok ,se i signori vogliono seguirmi - disse facendoci strada - ok grazie- disse Mika allungandogli una mancia da 50 dollari Ci sedemmo e subito arrivò un cameriere che distribuì i menu ,ma neanche il tempo di prenderli che Mika li raccolse e li diede al cameriere dicendo-non abbiamo bisogno di questi prendiamo tutti il menù italiano - , il cameriere afferrò i menù, prese il suo blocchetto e si segnò il nostro ordine- grazie - dissi sorridendo e poi andò via. Ero molto presa da quel acquario,era stupendo , ne ero incantata, Mika a quanto pare se ne accorse perché disse-andiamo a vederlo da vicino- porgendomi la mano, gli l'afferrai e mi alzai- grazie- dissi seguendolo. Ci fermammo davanti l'acquario e cominciammo a esaminare ogni singolo pesciolino che passava, ognuno di loro aveva una particolarità, i loro colori erano stupendi - sono favolosi- dissi continuando a guardarli - mai quanto te - disse Mika spostando la sguardo su di me - sei sempre cosi dolce?- dissi girandomi verso di lui. Lui si abbasso per arrivare a guardarmi negli occhi- con chi lo merita SI , e tu lo meriti- disse avvicinandosi sempre di più al mio viso. I nostri sguardi si incrociarono, i nostri visi si avvicinarono sempre di più e le nostre labbra stavano per toccarsi, all'improvviso qualcuno prese Mika per il colletto della giacca allontanandolo da me. - sei uno stronzo- disse l'uomo che l'aveva tirato via, era un uomo di bell'aspetto,alto ,abbronzato, occhi azzurri e capelli castani a spazzolino. - tu che ci fai qui?- disse Mika stupito mentre si girava verso di lui - mi mancavi e ho deciso di partire per stare un pò con te, ma a quanto pare io non ti manco- disse squadrandomi dalla testa ai piedi - é solo un'amica- disse Mika giustificandosi - a me sembra una di quelle troie che ti vengono dietro- disse alzando il tono di voce. A quelle parole scattai sull'attenti pronta per picchiarlo ma venni fermata dalla mano di Mika - non ti permetto di chiamarla cosi- disse Mika arrabbiato - allora sei tu lo stronzo- disse sfidandolo - non ti permettere di chiamarmi cosi- disse Mika ormai rosso dalla rabbia - allora spiegami cosa stavate facendo- disse con tono alto. Mika non proferì parola e si sa che chi tace acconsente. - allora tra noi é finita - disse correndo via con le lacrime agli occhi.- Mika chi era?- dissi avvicinandomi preoccupata -era jack il mio fidanzato-disse Mika con lo sguardo spento -e ora vi siete lasciati? - dissi incredula -si ma ora é per sempre- disse dirigendosi verso il tavolo. Ci sedemmo a tavola a Morgan che con Kathy aveva visto tutta la scena disse: - Michael tutto bene? - con tono preoccupato mentre Mika si rimetteva al suo posto- no, ci siamo lasciati - disse con sguardo basso - e ritornerete insieme?-chiese Morgan - non più - disse Mika alzando lo sguardo. Cosa avevo fatto , avevo rovinato la vita al mio idolo, per colpa mia si era lasciato con l'uomo della sua vita, mi sentivo in colpa ma anche un pò contenta perché lui aveva preso le mie difese difronte all'uomo che amava. Ci furono vari minuti di silenzio , ma quel silenzio venne spezzato dalla voce triste di Mika. - Mary - disse alzando lo sguardo verso di me - si Mika?- dissi girandomi verso di lui - promettimi che ci sarai sempre - disse con gli occhi lucidi - certo io ci sarò sempre per te- dissi accarezzandogli i ricci -io intendo che....- disse Mika con lo sguardo basso - cosa intendi Mika?- chiesi alzandogli il viso - voglio che tu diventi la mia migliore amica- disse tutto d'un fiato - oddio- dissi stupita - si voglio che tu venga con me in tutti i miei viaggi e mi faccia da segretaria- disse accarezzandomi il viso -non so che dire, ci conosciamo solo da due giorni - dissi sconvolta - si ma in due giorni ho capito che sei una persona molto speciale e che se l'unica che riesce a farmi essere felice - dissi spostandomi la ciocca ribella dagli occhi - oddio, non so che dire- dissi - dici quello che senti- disse accarezzandomi i capelli - non so non é semplice perché vado a scuola , e non é facile lasciare la mia famiglia così - dissi tornando alla realtà -si hai ragione , non l'avevo calcolato- disse Mika mordendosi il labbro - ma ora se ci penso imparerei più seguendo te viaggiando per il mondo e sarei più in famiglia con te- dissi sorridendo a Mika . A quelle parole Mika mi abbraccio fortissimo poi all'abbraccio si aggiunsero anche Morgan e Kathy . - Kathy non ti preoccupare non te la ruberò per sempre- disse ironico - ma se tu e lei siete felici sono felice anche io- disse Kathy sorridendogli . Mangiammo benissimo,forse il cibo più buono che avessi mai assaggiato, parlammo di tutto e scherzammo, uscimmo dal ristorante alle 16:00 e ci dividemmo , Mika e Morgan tornarono con l'autista a casa mentre io e Kathy tornammo all'hotel per prendere la nostra roba, avevamo deciso che Kathy sarebbe venuta a stare con me a casa di Mika finche la vacanza non sarebbe finita. In macchina io e Kathy parlammo molto, poi arrivammo all'hotel e mentre preparavamo la valigia pensavo a cosa avrei dovuto dire ai miei genitori . Ero in ansia prendemmo le valige e ci avviammo alla reception per pagare il conto. Mentre Kathy parlava con proprietario io ero nel panico , presi un blocchetto e comincia a scrivere un discorso per spiegare ai miei genitori quello che stava per succedere.

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Capitolo 8
*** La grande notizia di Kathy ***


Mamma , papà so che sono appena diventata maggiorenne ma ormai sono pronta ad affrontare nuove cose , voglio viaggiare, conoscere ed esplorare e soprattutto farlo con chi voglio bene,MIKA, so ci conosciamo da poco ma io credo in lui e spero che voi crediate in me.... - pagato , su andiamo- disse Kathy toccandomi la spalla - si eccomi- dissi chiudendo il blocchetto e posandolo in borsa -taxiii- urlai attirando l'attenzione del taxista - saliamo su- dissi aprendo la porta del taxi -where I bring you ladies?- disse il taxista. Tirai dalla tasca l'indirizzo che Mika mi aveva scritto su un foglio e glielo porsi- take me there -lo afferrò ,lo lesse , accese il motore e parti. Era ancora più agitata e Kathy se ne accorse, era sempre stata prespicace -perché sei ansiosa? vai a vivere da Michael non in prigione - disse accarezzandomi i capelli -non so che dire ai miei genitori, sono lontani e non capirebbero- disse turbata -non ti preoccupare, stai tranquilla - disse appoggiando la mia testa sulla sua spalla e accarezzandomi i capelli. Arrivammo alla casa , il taxista scese dalla macchina per aiutarci con la valigie, mi avviai alla porta, bussai e poi aprì Mika , il taxista scioccato gli chiese un autografo e poi andò via senza chiedere soldi, entrammo in casa di Mika, portammo le valigie in camera, mentre noi le mettevamo apposto Mika era in cucina -torno subito - dissi a Kathy uscendo dalla stanza e dirigendosi verso la cucina. Entrai in cucina e lui era li intento a fare qualche salsa , mi avvicinai a lui e lo abbracciati forte e lui ricambio-per cos'era quest'abbraccio?- chiese mentre ci dividevamo -per ringraziarti di tutto- dissi con sguardo basso -perché sei triste?- chiese Mika alzandomi il volto -perché ho paura che i miei non capiranno -ci parlerò io- disse Mika asciugandomi la lacrima che mi scendeva sulla guancia con un dito -ok posso farcela -dissi prendendo il cellulare, digitai il numero e inoltrai la chiamai per poi mettere il vivavoce -doom, doom- -Pronto chi é?-rispose una voce femminile -sono io mamma - dissi già in ansia -tutto bene il viaggio? Ti diverti?- chiese mamma curiosa -mamma ricordi quel cantante di cui parlavo sempre?- dissi preoccupata - Si Mika , perché?-chiese -l'ho conosciuto, siamo diventati grandi amici e ora sono a casa sua...- dissi -davvero? Sono felice per te amore- disse mia madre con tono dolce -a proposito lui mi ha chiesto di essere la sua segretaria e viaggiare il mondo con lui- dissi tutto d'un fiato -cosa? Questo significa che non tornerai più a casa?-chiese mia madre con voce triste -no mamma tornerò ma non ora-dissi dispiaciuta -passami Mika - disse -su Mika parla -dissi incoraggiandolo -ciao Mika sono contenta che tu abbiamo pensato a mia figlia per un lavoro cosi importante, Ma non potrei sopportare di non vedere più mia figlia - disse singhiozzando -ciao signora , io ho bisogno di vostra figlia, la voglio molto bene e vi prometto che non le farò mancare nulla - disse cercando di convincerla -aspetta vi passo mia marito - disse mia madre piangendo. Sentì mamma raccontare tutto a papà -pronto, ci siete?- disse una voce maschile abbastanza marcata -papà per piacere almeno tu capisci che lo faccio per il mio futuro- dissi mentre cominciai a piangere -capisco ma non posso sopportare che tu lavori con quell'uomo,so che non ti farebbe mai dal male ma...- -ma cosa?- dissi alzando il tono della voce -é gay e sai che a me da fastidio-disse alzando il tono a sua volta . A quelle parole Mika si girò e continuo a cucinare -ecco perché non ti dico mai niente, già hai distrutto la mia adolescenza, non ti lascerò distruggere anche il mio futuro, e ora affanculo quello che pensate voi, io seguirò il mio cuore, ciao- dissi arrabbiata e poi staccai furiosa. Mika si girò di colpo vidi la tristezza nei suoi occhi , mi avvicinai a lui e lo abbracciai fortissimo e gli sussurrai nell'orecchio - ci sono io qui per te- accarezzandogli i capelli e poi continuai-e non me ne andrò mai- . Dalla stanza uscì Kathy dicendo - che é successo?- poi vide la scena e ritorno di nuovo nella stanza. Quella sera mangiammo scherzando perché ero riuscita a far tornare il sorriso a Mika. -ragazzi devo dirvi una cosa- disse Kathy sorridendo -dicci - dissi guardandola -dimmi tutto - disse Mika ridendo -prima mi é arrivato un messaggio dall'università dove avevo fatto domanda, e....-disse sorridendo, un sorriso che non avevo mai visto sul suo viso - e..?- dissi curiosa -mi hanno presa, però domani devo partire- disse concludendo la frase con un'espressione triste -non ti preoccupare ci arrangeremo in qualche modo anche senza di te- disse Mika mentre si alzava per abbracciarla. Mi alzai e ci fu un 'affettuoso abbraccio a tre. -allora domani ti portiamo all' aeroporto - dissi sorridendogli -no ho chiamato Morgan e ha detto mi avrebbe accompagnato lui cosi voi potevate organizzare il lavoro - disse ridendo -ok se lo dici tu- dissi abbracciandola ancora più forte. Kathy andò a preparare la valigia mentre io e Mika rimanemmo soli in cucinare a mettere apposto, quando Mika mi si avvicinò, e mi sussurrò nell'orecchio - domani saremo finalmente soli che devo parlarti- a quelle parole prese i piatti , li mise nella lavastoviglie e poi andò in camera sua senza girarsi , io ero ancora li sbalordita da quelle parole, poi andai in camera mia a dormire,ma tutta la notte non chiusi occhio. La mattina dopo mi svegliai, vidi Kathy prendere le valigie e avvicinarsi a me dicendo -finalmente sveglia, quasi mi facevi andare via senza salutarti- poi mi scoccò un bacio sulla fronte, io l'abbracciai fortissimo quasi da soffocarla -ciao amica ci vediamo presto-, poi lei usci dalla stanza, mi alzai e l'accompagnai alla porta e la vidi andare via in macchina con Morgan. Ora ero sola in quella casa con Mika e non sapevo ancora cosa significavano le parole della sera prima che mi avevano turbata molto.

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Capitolo 9
*** Anche io ti amo ***


Andai in bagno per sciacquarmi la faccia, usci e andai verso la stanza di Mika , aprì la porta e vidi lui dormire beatamente mi avvicinai a lui , gli diedi un bacio sulla fronte poi mi girai per andare via ma qualcuno afferrò il mio braccio, mi girai e vidi Mika sorridere . -buongiorno, scusa per averti svegliato-dissi dispiaciuta - no non ti preoccupare, non ho mai avuto un risveglio cosi bello- disse tirandomi verso si lui. Mi lasciai tirare i nostri sguardi si incrociarono, i nostri visi si avvicinarono sempre di più e le nostre labbra si toccarono e scoppiammo in un bacio appassionato, presi coscienza di quello che stavo facendo allora mi tirai indietro lasciando Mika li, la sua mano lasciò il mio braccio e andai via per non ricadere vittima della passione una seconda volta. Chiusi la porta dietro di me e sentì la voce di Mika lontana dire- Mary - ma continuai ad andare verso la mia stanza, apri la porta, entrai,la chiusi a chiave poi mi poggiai a terra con la testa tra le mani, - che cosa avevamo fatto? Non volevo rovinare la nostra amicizia , era troppo importante per me allora decisi di prendere un pò d'aria ,mi alzai , presi dei vestiti a caso , li misi , apri la porta e mi avviai verso la porta ma una voce mi fermò - scusami , é stata colpa mia- disse Mika avvicinandosi - no sono io che non riesco a resistere- dissi mettendo la mano sul manico della porta - dove vai?- disse Mika toccandomi il braccio - a prendere una boccata d'aria per schiarirmi le idee- dissi con sguardo basso mentre aprivo la porta. Usci fuori e chiusi la porta. Mi misi a camminare , questa volta non mi sarei persa , camminai per mezz'ora poi il cellulare squillò , lo presi e risposi. -pronto- dissi -Mary torna a casa dobbiamo parlare- disse Mika preoccupato -ok il tempo di tornare -dissi e poi staccai.Dopo mezz'ora era davanti casa, bussai e Mika subito aprì. Entrai e Mika mi prese il braccio trascinandomi in soggiorno,ci sedemmo e ci mettemmo faccia a faccia per parlare. - Mary - disse Mika abbassando la sguardo imbarazzato - Dimmi Mika - dissi alzandogli il viso - ho capito che io non provo solo bene per te ma...- disse toccandosi i capelli con un mano -ma...cosa?- dissi guardandolo incuriosita - io ti amo , ma l'ho capito solo ieri quando hai affrontato i tuoi genitori per me- disse avvicinandosi a me - no, Mika non voglio cadere di nuovo in tentazione - dissi mettendogli una mano sul petto per fermarlo -ma io ti amo-disse accarezzandomi il viso -anche io ma....-dissi abbassando lo sguardo -su dimmi- disse alzandomi la testa -non voglio che tu perda la tua sessualità per me- dissi con le lacrime agli occhi,non sapevo bene perché piangessi -io non ho rinunciato a niente, io sto seguendo solo il mio cuore- disse asciugandomi le lacrime con le dita -Mika -dissi guardandolo negli occhi - dimmi- disse anche lui guardandomi -anche io ti amo- dissi avvicinandomi ancora di più a lui, le nostre labbra si avvicinarono e iniziò un bacio pieno di passione , Mika era su di me e comincio a baciarmi il collo e a scendere sempre di più ma io lo fermai dicendo - non sono ancora pronta - - ti capisco - disse Mika alzandomi da sopra il mio corpo - é che sta succedendo tutto cosi in fretta , e ho paura- dissi imbarazzata - non ti preoccupare, rispetto le tue decisioni e lo faremo solo quando sarai davvero pronta - disse sorridendomi -però non ho detto che non puoi baciarmi - dissi sorridendo -certo- disse avvicinandosi a me e continuando a baciarmi con passione, poi il bacio si interruppe - hai fame?-disse alzandosi e guardando l'orologio, infondo era quasi sera - si - dissi sorridendo -ok cucino io- disse pieno di se - che cucini chef Michael?- dissi sarcastica - é una sorpresa, non spiarmi- disse mentre andava in cucina - ok , vedrò un film - dissi prendendo il telecomando e accendendo la Tv. La mia curiosità era troppa, allora mi alzai senza fare rumore e come una spia mi avviai verso la porta della cucina, vidi che stava facendo le ultime crepes , sul tavolo c'era panna e nutella,sul fuoco un pentolino, forse voleva fare la cioccolata calda, si girò di colpo forse avevo fatto rumore allora mi nascosi dietro al muro, aspettai un pò e poi mi affacciai per dare una seconda occhiata, trovai lui davanti la porta con la panna in mano.

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Capitolo 10
*** Sei il mio tutto ***


- mi stai spiando?- disse Mika con sguardo malizioso -io? Nooo- dissi scuotendo la testa - allora che stai facendo?-disse Mika avvicinandosi - niente, passavo- dissi -ah, passavi?-disse avvicinandosi sempre di più -si..- dissi scappando via -dove vai?-disse rincorrendomi con la panna -prova a prendermi - dissi correndo verso la camera di Mika -si che ti prendo- disse Mika Corsi in camera da letto, girammo intorno al letto due volte poi Mika riuscì a prendermi, mi caricò sulla spalla e poi mi mise sul letto per poi mettersi su di me. Apri la panna - ti piace la panna?- disse mentre ne assaggiava un pò -ovvio, dammene un pò anche a me- dissi cercando di prendere la bomboletta spray -no,se la vuoi devi prendertela - disse mentre si stava spalmando della panna sulle labbra-ora prendila- disse con sguardo malizioso -ma tu sei un birbante- dissi toccandogli il naso con l'indice. Poi lo baciai appassionatamente. Ora entrambi avevamo la panna intorno le labbra. Ci guardammo e scoppiammo a ridere. -sembri un clown-dissi ridendo -anche tu-disse con sguardo di sfida -Ma tu di più - dissi ridendo sempre di più -ah la metti cosi?- disse buttandosi su di me e cominciando a farmi il solletico -no smettila, lo soffro troppo-dissi piangendo dalle risate -allora lo farò più spesso- disse ridendo pure lui. Giocammo per ore poi ci addormentammo , ero li accoccolata tra le braccia di Mika, non mi ero mai sentita cosi al sicuro. Mi svegliai nel mezzo della notte, Mika che si era addormentato li vicino a me non c'era, presi il cellulare per vedere l'orario erano le 3:00. Mi alzai per cercare Mika, uscì dalla stanza e andai in soggiorno , lo vidi era in cucina stava li sulla sedia vicino alla tavola con il PC e un bicchiere di birra. Mi avvicinai a lui e gli toccai la spalla. -ei che fai?- dissi preoccupata -niente avevo ispirazione per una canzone - disse alzandosi e chiudendo il pc -e cosa ti ha ispirato?- chiesi curiosa - tu - disse avvicinandosi a me -io?- dissi stupita -SI proprio tu, sei la Mia musa, sei Il Mio amore, sei Il Mio tutto- disse mettendosi alla mia altezza per guardarmi negli occhi. Subito lo guardai con passione , lo baciai appassionatamente, questa volta lo lasciai fare, mi prese per i fianchi e mi appoggio a lui, poi mi alzo da terra, misi le mie gambe intorno alla sua vita, lui mi tolse la maglia, lo stesso feci io con lui, poi mi tolse i pantaloncini, io gli slacciai i pantaloni, lui si fermo e mi guardò -sei sicura?- mi chiese -si lo sono - lo presi per la mano e lo portai in camera da letto, lui mi alzo da terra afferrandomi per i fianchi, mi mise sul letto, gli tolsi i pantaloni, poi lui mi tolse la biancheria, lo fece anche lui a sua volta e poi entrò in me dolcemente , quella fu la notte più bella della mia vita. La mattina dopo mi svegliai, a guardarmi c'era Mika. -da quanto tempo mi guardi?-chiesi sorridendo -da mezz'ora, sei bellissima quando dormi- disse accarezzandomi i capelli -é stato stupendo - dissi accoccolandomi a lui. Eravamo completamente nudi nello stesso letto, ma ormai la cosa non mi turbava. -é stata la prima volta anche per me.....con una ragazza- disse mentre con un dito tracciava il profilo del mio corpo. Mi girai verso di lui , lo baciai appassionatamente,mi rimisi su di lui. -devo lavorare- disse con aria dispiaciuta -ti aiuterò - dissi sorridendo e scendendo da lui. Lo ribaciai , poi mi alzai, visto che ero nuda ,mi diressi verso la sedia dove giacevano i miei vestiti, li stavo indossando e Mika disse-fai pure con calma-a quelle parole scoppiai a ridere, mi avvicinai a lui e gli accarezzai il viso- cattivo ragazzo - dissi per poi andare via dalla stanza. Entrai in cucina e iniziai a fare il caffè. Poi mi raggiunse Mika solo in boxer. -una maglia no?- dissi sarcastica mentre ero affascinata dal suo fisico allenato -per i piacere dei tuoi occhi- disse scoppiando a ridere -ha fatto la battuta - dissi mentre gli scompigliavo i capelli. Il caffe era pronto, misi dello zucchero e poi lo servi a Mika -molto buono,ma sei più buona tu- disse mentre faceva segno di addentarmi la spalla -vedi che non sono un pollo-dissi sarcastica poi mi diressi in bagno. Mi feci una doccia e uscì in accappatoio, Mika stava scrivendo ma come si accorse di me mi si avvicinò e mi baciò appassionatamente -per cosa era questo?- chiesi stupita -perché avevo voglia di farlo - disse sorridendomi . Gli accarezzai il viso, lo baciai e poi andai a vestirmi. Quando uscì Mika stava spegnendo il PC -hai finito di lavorare?- chiesi curiosa -si ,ora ti voglio portare in un posto stupendo-disse avvicinandosi e strappandomi un bacio -ma prima mangiamo - dissi dirigendomi in cucina -ok intanto che tu cucini , io preparo l'occorrente-disse andando verso lo sgabuzzino.

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Capitolo 11
*** La mia più grande sorpresa ***


-Trovato- disse Mika trascinando un lungo sacco nero -cos'é?- chiesi curiosa -é una sorpresa-disse trascinandolo vicino alla porta -sei diventato forse una spia? Tutti questi segreti-dissi avvicinandomi a lui -no- disse dandomi un bacio e poi si girò,prese il cellulare e andò in stanza da letto. -che fai?- dissi incuriosita -ti ho detto che é una sorpresa-poi chiuse la porta. Andai in cucina feci degli spaghetti con il sugo di pomodoro , apparecchiai e poi mi diressi verso la stanza per avvertirlo che il pranzo era pronto ma lui apri la porta prima che potessi bussare, ci trovammo uno difronte all'altro di abbasso per guardarmi negli occhi. -che profumino, che mangiamo di buono?-disse accarezzandomi il viso e sorridendomi -ho fatto gli spaghetti con il sugo di pomodoro, 100% italiano - dissi facendogli l'occhiolino. Lui rise. -si mi piacciono- disse avviandosi verso la tavola -ok allora siediti cosi mangiamo- dissi correndo a tavola -si facciamo veloce cosi partiamo -disse avventandosi sul piatto di spaghetti. Mangiammo veloce poi decisi di prepararmi. - prepara una valigia con gli abiti per qualche giorno, porta anche dei costumi da bagno- disse Mika avvicinandosi a me poi mi prese per i fianchi, mi alzò e mi baciò forte -certo-dissi quando le nostre labbra si lasciarono -ok, vado a preparare la macchina- disse rimettendomi a terra. Poi uscì, preparai la valigia, misi due vestitini,un pantaloncino, una maglia ,il pigiama e tre costumi da bagno, poi presi qualche costume di Mika e qualche suo completo, li misi in valigia, poi chiusi e la portai fuori da Mika. Poi Mika chiuse la porta di casa e salimmo in macchina. Partimmo , durante il viaggio cantammo , scherzammo ero davvero felice. - allora quando arriviamo?- dissi curiosa - manca pochissimo- disse accarezzandomi il capo -sono felice di essere in vacanza con te- dissi guardandolo con amore -anche io , i love you- disse continuando a guardare la strada. Viaggiammo per un'altra mezz'ora, dal finestrino vedevo il mare, le spiagge . -andiamo al mare?- dissi euforica -si, ma vedrai una volta li-disse sorridendo. Arrivammo davanti a un cancello, scendemmo Mika, mi prese la mano dicendo- seguimi-, annui,poi aprì il cancello ,e ci incamminammo per un sentiero fatto di sassolini ,intorno era tutta spiaggia, arrivammo a una cassetta, lui apri la porta ,appena entrammo rimasi sbalordita,era stupenda, era fatta tutta in legno, nel mezzo c'era il soggiorno con un caminetto e intorno dei divani bianchi, poi c'era una grossa finestra scorrevole che portava sulla spiaggia, una spiaggia solo nostra. Lasciai la mano di Mika e mi misi a esplorare la casa, andai in cucina ,era una cucina modesta ma con tutte le comodità, poi andai in,camera da letto, c'era un grosso lettone bianco, una cabina armadio e un bagno con vasca idromassaggio. Mika mi guardava appoggiato alla porta mentre giravo per la stanza. -Ti piace?-disse sorridendo -Certo - dissi avvicinandomi a lui maliziosamente -ne sono felice - disse prendendomi in braccio e portandomi sul letto -che hai intenzione di fare?- dissi sorridendo -baciarti e baciarti ancora- disse avvicinandosi a me e baciandomi con molta passione. Era su di me e ci baciavamo poi lui interruppe il bacio e si stese vicino a me ridendo, e iniziammo a ridere entrambi senza un motivo. Poi si alzo mi porse le mani dicendo-ti devo far vedere una cosa-, afferrai le sue mani , mi alzai e lo seguì. Andammo fuori al balcone, c'era una scaletta, Mika la salì allora io feci lo stesso, arrivammo sul tetto li c'era un lettino giapponese basso , delle poltroncine e una tavolino con sopra tanti libri . -questo l'ho fatto fare per noi- disse abbassando la testa per guardarmi negli occhi -oddio ma é bellissima- dissi entusiasta -stasera vedremo le stelle con il cannocchiale- disse avvicinandosi sempre di più a me -dov'é il cannocchiale?- dissi curiosa -é in macchina - disse indicando il cancello lontano -ecco cosa c'era in quella grossa sacca nera-dissi sfiorandogli il naso con l'indice -andiamo a fare un bagno a mare, prima che sia buio?- disse lui guardando il mare -certo vado a mettermi il costume da bagno - dissi andando verso la scala per scendere -aspetta , non mi dai un bacio?- disse toccandomi la spalla -certo, dimenticavo- mi girai e gli diedi un bacio pieno di amore, lui mi alzo prendendomi per i fianchi per prolungare il bacio,poi mi mise a terra, le nostre bocche si lasciarono e io andai verso la scala ,scesi , presi la valigia che avevo lasciato in soggiorno e andai in stanza da letto, l'aprì preso il mio costume blu e andai in bagno a metterlo. -Amore, sei pronta?-disse Mika venendo in camera da letto -si vieni ad attaccarmi il costume-disse mentre ci provavo inutilmente -certo-disse mentre si dirigeva in bagno -amore aiutami non ci riesco- dissi girandomi cosi che lui potesse attaccarlo -subito -disse prendendo in mano i due lacci -tu ti tuffi con la maglia?- dissi ridendo -no ,ora la tolgo- disse mentre faceva il nodo. Poi si sfilò la maglia. -ok siamo pronti, let's go - dissi correndo fuori la stanza. Stavamo attraversando la spiaggia mano nella mano, poi lasciai la sua mano e cominciai a correre verso il mare, mi girai e dissi -se mi vuoi, prendimi - poi continuai a correre, anche lui allora cominciò a correre, mi fermai d'avanti al mare poi misi prima un piede poi l'altro , arrivai dove l'acqua mi toccava ormai i fianchi, allora feci un tuffo e uscì più avanti, Mika era ancora intento a buttarsi, andai verso di lui , gli presi la mano , dissi- seguimi- poi lo tirai in acqua,misi le mie gambe intorno a lui e lo baciai , fu un bacio intenso e appassionato, poi le nostre labbra si lasciarono e cominciai a nuotare lontano mentre lui cercava di seguirmi , poi mi fermai , mi girai verso di lui, vidi i suoi ricci ormai bagnati toccargli il viso e continuai a guardarlo. -grazie di tutto-dissi avvicinandomi a lui e abbracciandolo -grazia a te-disse stringendomi fortissimo -questa é la più bella sorpresa che qualcuno mi abbia mai fatto-dissi baciandolo, poi gli baciai il collo, lui mi strinse a se e cosi facemmo di nuovo l'amore. Fu bellissimo, ora sapevo ancora di più di amarlo. Uscimmo dall'acqua, era buio, bagnati corremmo sulla spiaggia verso la casa, arrivati in casa ci asciugammo e poi ci vestimmo. -é ora di vedere le stelle- disse lui emozionato -ok io cucino qualcosa da mangiare e tu monti il cannocchiale, ci stai?- gli chiesi -ok ci sto-disse mentre usciva fuori per recuperare il cannocchiale dalla macchina. Io invece andai in cucina e feci del pollo per lui, io ero vegetariana quindi solo un insalatina. Poi misi tutto su un vassoio e andai fuori ,salì la scaletta e lo poggiai sul tavolino, Mika era ancora preso nel montare il cannocchiale.

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Capitolo 12
*** Come una Musa ***


-finalmente ci sono riuscito - disse alzando le mani in segno di vittoria -ho cucinato il pollo, solo per te- dissi avvicinandomi a lui -ma come faccio a non amarti- disse dandomi un bacio sulla fronte -e non lo so-dissi sarcastica. Lui mi guardo sorridendo poi si girò verso il cannocchiale. - é quasi del tutto buio, tra poco vedremo benissimo le stelle- disse mettendo un'occhio al cannocchiale -benissimo- dissi avvicinandomi a lui -allora dove sta il mio pollo?- disse affamato -sta li- dissi indicando il tavolino -allora che aspettiamo a mangiare?- disse sorridendo e andando verso il tavolino. Ci sedemmo e mangiammo , poi lui si alzó ,accese la radio,mise una canzone lenta, venne da me , mi porse la mano -signorina vuole concedermi questo ballo?-disse in modo elegante -con molto piacere- dissi afferrando la sua mano, poi lui mi strinse a se, e segui i suoi passi,ballammo fino alla fine della canzone che poi coronammo con un bacio intenso. -allora vediamo le stelle?- gli chiesi ancora stretta a lui -certo signorina-disse mentre si allontanava da me. Mi riprese la mano , mi portò al cannocchiale, poi la lasciò, prese le due poltroncine e ci sedemmo. -ecco-disse avvicinando la sua poltrona alla mia e mettendomi il braccio intorno al collo- l'ho posizionato bene , ora guarda -disse togliendo il braccio. Misi l'occhio vicino al cannocchiale e vidi una stella brillare più delle altre -che bella, perché l'hai posizionato proprio su quella stella?- chiesi girandomi verso di lui -perché quella é la stella Mary - disse accarezzandomi il viso -oddio Mika, mi hai comprato una stella e gli hai dato il mio nome?-dissi abbracciandolo fortissimo -si, ecco l'attestato- disse tirando dalla tasca del pantalone un foglio piegato. Lo afferrai e stava scritto PROPRIETARIO: MARY LOUNET NOME STELLA:MARY Subito gli saltai addosso e lo baciai . Lui mi prese il viso tra le mani e continuo a baciarmi. Poi il cellulare di Mika squillò. Lui interruppe il bacio e rispose -pronto- disse Mika ancora felice -Mika ho bisogno di te- rispose una voce maschile -No Jack, io e te abbiamo chiuso per sempre- disse incazzato -ma era stata la gelosia a parlare per me - disse cercando di giustificarsi -ormai ho trovato il vero amore - disse Mika e poi staccò . Mika si alzò e scese la scaletta. Io ovviamente lo seguì . -Mika, Mika fermati- dissi seguendolo. Lui di colpo si fermò. Si girò e mi abbracciò fortissimo quasi da non farmi respirare. -Mika, non respiro più - dissi con un filo di voce -si scusa - disse spezzando il nostro abbraccio -tu sei forte, tu sei il migliore, tu sei il mio amore- dissi accarezzandogli il viso -grazie- disse e poi mi baciò. Un bacio duraturo che quasi non finiva mai, poi staccai le mie labbra dalle sue, gli presi la mano e lo portai in stanza da letto. Ci addormentammo accoccolati uno tra le braccia dell'altro. La mattina dopo mi svegliai , vidi Mika ancora dormire,cercai di togliere la sua mano che mi teneva stretta ma nel provarci Mika si svegliò . -non andare-disse con una faccia da cucciolo. -se fai cosi non posso mai andarmene- dissi sorridendo . Poi appoggiai la testa sul suo petto e stettimo abbracciati in silenzio, poi il silenzio si interruppe. -andiamo in spiaggia?- chiese lui guardandomi. Alzai lo sguardo. -certo , é una buona idea-dissi mentre con un dito toccavo il petto di Mika -io devo lavorare e tu devi fare la mia musa- disse guardandomi -e cosa fa una musa?-dissi saltando su di lui -é sé stessa- disse guardandomi quasi affascinato -ok allora mi preparo- dissi scendendo da lui e andando verso l'armadio per prendere un costume. -quale metto? Questo rosa o questo ad arcobaleno?- dissi mostrando i due costumi a Mika -per me potresti venire pure senza niente, ma vada per quello ad arcobaleno - disse guardandomi maliziosamente -ok birichino, metto questo- dissi dirigendomi verso il bagno. Entrai e socchiusi la porta. Mentre indossavo il costume, entrò Mika. -scusami , disturbo?- disse ridendo -si, ma aiutami ad attaccarlo- dissi girandomi di spalle e porgendogli il due laccetti -subito- disse prendendo i laccetti . Fatto il nodo , mi diede qualche bacio sul collo e sulla spalla. Poi mi girai gli strappai un bacio veloce e uscì dal bagno, per lasciare che si preparasse. Usci dopo qualche minuto con il costume da bagno e a petto nudo, mi avvicinai a lui , gli accarezzai il petto e gli diedi un bacio. -allora siamo pronti?- disse lui guardandomi -si , sono pronta- dissi afferrando la borsa che era sul letto. Uscimmo fuori casa e camminammo mano nella mano verso il mare, arrivammo poco prima del bagno asciugo, stesi due teli da mare, tolsi il pareo e mi avviai al mare,mentre Mika che scriveva al PC mi guardava da lontano, come se stesse scrivendo di me. Mi tuffai per rinfrescarmi poi uscì stile bayWatch, andai verso il telo, presi gli occhiali da sole e poi mi stesi sul telo per prendere il sole. -amore non stare troppo al sole o ti scotterai- disse Mika venendomi vicino -sei cosi dolce a preoccuparti, tieni spalmami la crema protettiva- dissi porgendogliela -con molto piacere - disse afferrandola e mettendone un pò tra le mani, iniziò con spalmarla dalle spalle, scese per le braccia, il ventre piatto e infine le gambe. Sembrava mi modellasse. Dopo aver finito mi diede un bacio e tornò a scrivere. Sembrava molto ispirato. Dopo un'oretta a prendere il sole ,mi alzai , tolsi gli occhiali e andai da Mika, -facciamo un bagno insieme?-dissi porgendogli la mano -ok dai , sto lavorando da un pò, una pausa mi farà bene- disse afferrando la mano e alzandosi. Lo tirai verso il mare e lo portai in acqua con me, poi andammo sott'acqua mano nella mano , sembrava magico, vedevo i pesciolini passarci vicino,proprio come al ristorante, entrambi eravamo stupefatti da quella meraviglia. Poi salimmo a galla, lo abbracciai , non so precisamente il motivo, forse solo perché volevo farlo. Lui mi accarezzò la testa , poi mi alzo il viso e mi baciò. Uscimmo dall'acqua lui si asciugò e si rimise a lavoro,io invece presi una rivista e mi misi a sfogliarla. Poi mi alzai , andai verso Mika, gli tolsi il PC da mano, mi misi su di lui, lo baciai e ci abbandonammo alla passione, i nostri due corpi ancora bagnati, si avvicinarono di più, girammo su noi stessi e Mika si ritrovò su di me, poi mi spogliò, io feci lo stesso con lui ed entro prima piano e poi sempre più forte in me. Poco tempo dopo , era ora di pranzo, allora andai a casa mentre lui continuava a lavorare in spiaggia,una volta a casa,andai in bagno e guardandomi allo specchio cominciai a ricordare i nostri momenti di passione.

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Capitolo 13
*** Paris, la città dell'amore ***


Riempì la vasca idromassaggio, mi spogliai e poi entrai. Mi rilassai per una mezz'oretta poi uscì, misi un asciugamano ad avvolgermi, e usci dal bagno. Andai in soggiorno, da lontano vidi Mika ancora steso sulla sabbia con il suo pc a lavorare. Andai in cucina, preparai una pasta all'insalata e una crostata alla marmellata , trovai un cesto da pic-nic in una mobile allora misi dentro quello che avevo preparato, da bere ,una tovaglia e le posate. Poi andai a mettermi un vestitino,era rosa stretto su che dalla vita scendeva a campana, presi il cesto e mi avvia verso Mika. -amore- dissi toccandogli la spalla -si?- disse girandosi verso di me -ho pensato di fare un pic-nic - dissi mostrando il cesto -ottima idea-disse chiudendo il PC e alzandosi. Aprì il cesto, presi la tovaglia, la stesi sulla sabbia, poi misi le bevande , il cibo e poi le posate. -pasta all'insalata, buona- disse leccandosi le labbra -sono felice che ti piaccia-dissi sorridendo. Poi dopo aver mangiato e riso ci stendemmo sulla sabbia a parlare di tutte le cose che ci passavano in testa, lui mi disse tutti i suoi segreti e io gli dissi i miei. Lui si alzò e si siede, io vendendolo turbato feci lo stesso. -questo è un sogno, la spiaggia, le risate, tu-disse con lo sguardo assente -no Mika non é un sogno, é la realtà - dissi con lo sguardo basso -ma lunedì devo partire per Parigi e non vorrei mai che questo weekend finisca-disse girandosi verso di me -Mika finché staremo insieme vivremo sempre in un sogno per me-dissi alzando lo sguardo e sorridendogli -non voglio che tu soffra - disse accarezzandomi il viso -perché dovrei soffrire? Se sono con te non soffro- dissi guardandolo negli occhi -non vedo l'ora di presentarti alla mia famiglia- disse sorridendo a 32 denti -alla tua famiglia?sei sicuro?- dissi sbalordita -si, tu sei cosi perfetta, gli piacerai di sicuro -disse avvicinandosi a me per poi baciarmi. -mi fido di te- dissi una volta che le nostre labbra si sciolsero dal bacio. Mika mi sorrise e poi si distese nuovamente sulla sabbia, cosi continuammo a parlare e a ridere. Lunedì mattina -messo tutto in valigia? - chiese Mika mentre si pettinava i capelli -si ho messo tutto, però ho pochi vestiti, devo fare shopping una volta a Parigi - dissi sedendomi sulla valigia per chiuderla -si, anche perché a Parigi fa freddo e credo che avrei freddo con questi vestiti estivi- disse Mika avvicinandomi e baciandomi -per cos'era questo bacio?- chiesi stupita -perché ne avevo voglia, dammi le valigie che l'autista é già arrivato e siamo in ritardo- disse afferrando le prime valige -non avremmo fatto tardi se ieri sera mi avesti fatto dormire- dissi ridendo -non sembra ti dispiacesse ieri sera- rispose sarcastico andando verso la porta. Presimo tutte le valige, le mettemmo in macchina e poi partimmo alla volta dell'aeroporto.Arrivati Mika mise un capellino e degli occhiali da sole per non farsi riconoscere, passammo il check-in senza problemi e ci trovammo in aereo in orario. Durante il viaggio Mika mi spiegò un pò la sua famiglia e cosa avrebbe dovuto fare a the voice, poi mi addormentai accoccolata a lui . A svegliarmi fù Mika -Mary stiamo per atterrare - diceva mentre mi sfiorava i capelli -ho dormito tutto il viaggio?- chiesi frastornata -si eri stanca, colpa mia- disse grattandosi il capo e sorridendo. Risi, poi mi alzai, stranamente non avevo paura forse perché avevo Mika vicino che mi dava forza. Scendemmo dall'aereo, ad accogliere Mika c'erano tante fan, e qualche paparazzo ci scattò qualche foto insieme, Mika firmò qualche autografo poi scappammo in macchina e l'autista ci portò a casa di Mika. Arrivammo davanti a un portone enorme , scendemmo dalla macchina, lui aprì lo zainetto che stava appoggiato vicino alle valigie, prese dalla tasca la chiava di casa, aprì la porta poi si girò verso di me , mi prese la mano e mi accompagnò dentro, mentre io mi guardavo intorno, lui prendeva le valigie fuori poi si diresse verso l'ascensore io presi una valigia pure io e lo seguì . Entrammo in ascensore con le valigie. -Mary la casa é un pò in disordine- disse imbarazzato -non ti preoccupare ti aiuterò a mettere a posto - dissi sorridendo . Lui sorrise poi mi diede un bacio sulla fronte. L'ascensore si fermò, difronte c'era una grossa porta bianca con ghirigori in oro , vicino al citofono c'era scritto Michael Holbrook Penniman junior. Lui uscì prese la chiavi che aveva messo in tasca poi apri la porta e mi invitò ad entrare . Entrati, posai la valigia vicino la porta, poi mi girai e mi misi a guardare la casa , un soggiorno tutto bianco con un divano ad angolo nero , nel mezzo un tavolino nero con sopra libri, cd e il telecomando, poi c'era la Tv , uno stereo enorme , una libreria e vari quadri. Usci dal soggiorno e andai a vedere la cucina , era una cucina moderna con tutte le comodità e poi arrivai in camera da letto, Mika stava sistemando i vestiti, c'era un letto a baldacchino con coperte bianche ricamate, dietro al letto c'era una bandiera inglese, poi c'era una cabina armadio e il bagno. Mika mi si avvicino e mi prese la mano -ti piace?- disse sorridendomi - si moltissimo - dissi spostando lo sguardo su di lui -c'é una sorpresa per te- disse ridendo -ah si? e dov'é ?- dissi guardandomi intorno - vado a prenderla - disse andando verso la porta -ok, metto a posto, ti aspetto presto- dissi ridendo. Mentre stavo sola a casa misi a posto le valigie, poi andai in soggiorno,misi la radio, e cominciai a ballare. Mentre ballavo, sentì aprire la porta allora mi fermai. -sono a casa,dove sei?- disse Mika entrando - sono in soggiorno - dissi avvicinandomi alla porta, da lontano vidi arrivare un'ombra , Man mano che si avvicinava riuscivo a capirla, vidi un cane corrermi incontro e poi saltarmi addosso, mi abbassai e cominciai ad accarezzarlo. -lei é Melachi- disse sorridendo - l'adoro- disse abbracciandola -ne sono felice,perché starà un mesetto con noi- disse abbassandosi anche lui ad accarezzarla,poi mi baciò, giocammo e scherzammo con Melachi fino alla sera, poi cucinai , mangiammo e andammo a letto, mentre stavamo abbracciati sul letto , arrivò Melachi e ci addormentammo tutti felici.

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Capitolo 14
*** Un'incontro inaspettato ***


La mattina dopo mi svegliai tra le braccia di Mika e Melachi che dormiva sulle mie gambe, rimasi li ferma a pensare alla mia vita a quello che era successo , ai miei genitori,ai miei amici, poi mi girai e vidi Mika dormire beatamente sembra un'angelo disceso in terra, gli accarezzai i riccioli poi il viso fino ad arrivare al ventre allenato, senza nemmeno accorgermene mi ritrovai Melachi che mi leccava la faccia allora Mika si svegliò. -ei buongiorno- dissi a bassa voce mentre cercavo di liberarmi di Melachi -ehi- disse accennando un sorriso sul suo viso ancora assonnato -hai dormito bene?- chiesi avvicinandomi ancora di più a lui - certo , non c'é niente di meglio di dormire con te - disse accarezzandomi il viso. Poi Melachi gli saltò addosso e lui si mise seduto per giocare un pò con lei , poi mi alzai pure io e cominciai a scherzare con loro, dalle carezze a Melachi passammo a farci il solletico tra noi due, senza accorgermene Mika era su di me e mi baciava con passione, mi lasciavo trasportare da quel bacio sembrava uno di quei baci che ci sono nei film romantici, ma io non stavo in un film romantico né stavo sognando, quella era la realtà a cui avvolte neanche io credevo. Il nostro bacio venne interrotto da un fortissimo rumore proveniente dalla cucina, Mika si alzò di colpo , si guardi intorno,vide Melachi seduta ai piedi del letto. -chi é?- dissi preoccupata -non lo so- disse avvicinandosi alla porta. Prese la vestaglia perché era solo in boxer , io mi alzai senza fare rumore e presi una sua camicia adagiata su una sedia e la indossai perché avevo addosso solo l'intimo. Lui uscì fuori e io e Melachi lo seguimmo a ruota. Andammo in cucina e c'era una donna alle prese con la cucina. -mamma che ci fai qui?- disse Mika sollevato. Fece sobbalzare la donna sul posto che non si era resa conto della nostra presenza -ho saputo che ti sei lasciato con Jack , pensavo fossi solo allora ero venuta a farti compagnia- disse squadrandomi dalla testa ai piedi. -come hai avuto le chiavi?- chiese curioso - jack é venuto a trovarci per portarci tutte le tue cose- disse continuando a cucinare -ha detto qualcosa?- disse Mika cambiando completamente faccia, come se parlare di lui lo turbasse -niente ci ha spiegato la situazione, ma lei non me la presenti ?- disse indicandomi -ah si, lei é Mary , la mia fidanzata- disse mettendomi un braccio intorno al collo -piacere io sono la madre di Mika- disse porgendomi la mano - io sono Mary Lounet - dissi afferrando la mano e sorridendo. Poi lei mi tirò a lei e mi abbracciò forte. -mamma ma starai con noi?- disse Mika imbarazzato -No, solo stasera, visto che hai chi si prende cura di te , io torno a casa da tuo padre - disse lasciando le mie braccia e sorridendomi. Poi arrivò Melachi che gli saltò addosso , lei si abbasso, l'accarezzò e poi torno a cucinare. -che fai di buono?- disse Mika affamato - pancake- disse impegnata nella sua cucina - noi andiamo a vestirci- disse Mika afferrandomi la mano e tirandomi in camera da letto -ok tra10 minuti si mangia- disse la madre mentre continuava a sfornare pancake fumanti. Entrammo in camera , Mika chiuse la porta a chiave si avvicino a me -sembra che gli sei simpatica- disse sorridendomi e spostandomi i capelli dagli occhi -speriamo bene- dissi arrossendo - non ti preoccupare - disse stringendomi a lui - vado a fare una doccia- disse staccandomi da lui. Mi girai e andai in bagno. Mi spogliai ,ed entrai nella doccia,mentre mi insaponavo , sentì aprire la porta del bagno -chi é?- chiesi coprendomi con la tenda della doccia - sono io - disse Mika avvicinandosi alla doccia -che stai facendo ?- dissi -perché non mi hai aspettato per fare la doccia - disse affacciandosi nella doccia -dai Mika sta tua madre - dissi sorridendo -e allora?- disse mentre cercava di entrare nella doccia ancora vestito - dai Mika- dissi spingendolo - allora é guerra- disse entrando e buttandosi su di me. Dopo 5 minuti eravamo tutti bagnati, poi riuscì a scappare dalla doccia ridendo,presi un asciugamano e lo avvolsi intorno a me. -perché esci?- disse Mika mentre rideva sotto l'acqua corrente - perché c'é tua madre e non voglio fare una brutta impressione - dissi facendo una faccia seria -dai non ti preoccupare- disse chiudendo l'acqua e uscendo dalla doccia, gli porsi un asciugamano e lui se lo mise in vita. -quando se ne andrà tua madre faremo quello che vuoi ma finché é qui, niente- dissi toccandogli il naso e poi mi girai e uscì dal bagno. Mika mi corse dietro -sei cattiva però - disse facendo la faccia da cucciolo -smettila, sono solo due giorni non l'eternità - dissi ridendo . Poi mi avvicinai all'armadio, presi un vestitino blu con una cintura in vita . -puoi per piacere girarti ,cosi mi vesto?- dissi a Mika che continuava a guardarmi -ok, però sei maligna- disse facendo il broncio. Una volta che lui si girò, tolsi l'asciugamano, misi l'intimo poi misi il vestitino e presi la cinturina -amore sono vestita puoi girarti , mi allacci la cintura dietro, per piacere?- dissi avvicinandomi a lui - solo in cambio di un bacio- disse girandosi verso di me - ok un bacio si- dissi e poi mi alzai sulle punte per stampargliene uno sulle labbra. Lui mi prese per la vita e mi alzo in aria in modo che potessi arrivare alla sua altezza e poi mi rimise a terra, mi attaccò la cinturina e poi mentre mi pettinavo e truccavo lui si vestiva. -sei più bella senza trucco- disse Mika vestito mentre si avvicinava alla porta del bagno. -grazie amore ma un pò di mascara non guasta - dissi posando quest'ultimo nel beauty case. - ok sono pronta, tu?- dissi uscendo dal bagno - anche - poi aprì la porta. Il tavolo già era pronto e la madre di Mika spremeva qualche arancia. Quando ci vide entrare si avvicinò a noi -finalmente vi vedo vestiti - disse ridendo - ma mamma no, stavamo dormendo - disse Mika sorridendo . Poi ci sedemmo e parlammo un pò di tutto , quella donna era davvero molto simpatica, proprio come il figlio.

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Capitolo 15
*** Una mia foto ***


-Mary sta mattina andrai a fare shopping con mia madre perché io ho le prove di the voice France - disse Mika sorridendomi -e Melachi?- dissi ricambiando il sorriso -verrà con me, non credo che alla redazione dia fastidio un cane cosi coccoloso- disse abbassandosi e accarezzando Melachi che riposava sotto la sua sedia. -si cosi ci conosceremo meglio - disse la madre di Mika sorridendo -signora questi pancake sono buonissimi - dissi mentre li mangiavo con gusto -grazie- disse guardandomi e sorridendomi -sono abituata alla cucina Italiana- dissi -ah si, tu sei italiana- disse la madre di Mika -si é italiana, credo accetterò di nuovo xfactor cosi lei potrà andare a trovare i suoi genitori - disse Mika girandosi verso di me e accarezzandomi il viso -sono felice che stiate bene insieme- disse la madre - oddio sono le nove, devo andare se no farò tardi - disse alzandosi da tavola , prese la giacca, il guinzaglio di Melachi e poi andarono via lasciandomi sola con quella donna di cui avevi timore. -ok ora che abbiamo finito, ci tocca pulire- dissi alzandomi da tavola - ti aiuterò io a pulire- disse la madre di Mika alzandosi già con in mano i piatti e poi andò verso la cucina. Senza parlare disfai la tavola, lavammo i piatti e io lavai pure a terra. -sembra che abbiamo finito - dissi posando i vari detersivi -si é ora dello shopping-disse la madre di Mika mentre si affrettava a indossare la giacca . Anche io indossai la giacca, quando misi la mano in tasca senti della carta, vidi e c'erano dei soldi,evidentemente li aveva messi Mika prima di andare via, li rimisi il tasca come se non fosse successo niente e poi uscimmo di casa -taxi- urlò la madre di Mika attirando l'attenzione di un taxista che si fermo davanti a noi, entrammo -Emmenez-moi au centre de Paris-disse la madre di Mika, sembrava parlasse il francese da sempre. -ok, madame- disse il taxista e poi partì. Dopo 10 minuti di traffico,finalmente arrivammo, scendemmo e ci avviammo verso i vari negozi , entrai da bulgari dove presi con i miei soldi un vestitino bianco molti stretto che faceva esaltare tutte le mie forme. Poi entrammo in negozi più semplici dove presi qualche jeans e maglietta. Arrivò il momento delle scarpe, non sapevo quali prendere, io avevo sempre messo solo converse ma a quanto pare la madre di Mika insisteva che io mettessi delle scarpe con i tacchi, non aveva tutti i torti, non potevo mica mettere le converse sotto il vestitino , allora presi sia delle converse che delle scarpe col tacco, entrammo da Tezenis e presi qualche pezzo di biancheria intima. Era quasi pranzo quando mi arrivò un messaggio "Amore, oggi lavoro non posso uscire da qui prima delle sei , se volete, potete raggiungermi qui in studio" -signora Mika dice se lo vogliamo raggiungere in studio con qualche cibaria- dissi sorridendogli - si dai, possiamo ritirare del cibo al suo ristorante preferito e poi raggiungerlo-disse anche lei sorridendo - ok allora gli dico che andiamo -dissi abbassando lo sguardo sul cellulare "amore ritiriamo da mangiare e poi ti raggiungiamo" subito dopo ebbi la risposta " ok,vi aspetto XX" -ok andiamo signora- dissi cominciando a incamminarmi. Prendemmo un taxi ritirammo il cibo e poi ci dirigemmo agli studi di the voice France, delle guardie del corpo ci scortarono in uno corridoio bianco con tante porte, vicino a ogni porta c'era un nome. Finalmente trovammo quella con scritto MIKA , non feci in tempo a bussare che dalla stanza uscì Garou ridendo . - tu es un enfant terrible- diceva Garou uscendo, ci scontrammo e lui si girò per guardarmi. Quando si girò sembrava mi avesse già vista -Vous devez être Mary, la petite amie de Mika- disse guardandomi bene -Oui, s'il vous plaît. Comment savez-vous?- dissi cercando di ricordare il francese che avevo studiato a scuola -Mika parle toujours de toi et il a votre photo comme écran de sa mobile- disse sorridendomi - Mary, mamma finalmente siete arrivate lui é Garou, uno dei giudici di the voice France- disse Mika affacciandosi alla porta -si, lo conosco- dissi sorridendo -Je vais dans mon dressing, bon appétit- disse Garou andando via -su entrate- disse Mika aprendo del tutto la porta. Entrammo e Mika chiuse la porta , io posai le spese vicino allo specchio , mentre la madre posava il cibo sul tavolino che c'era vicino al divanetto - dov'é il bagno?- chiese la madre di Mika -é fuori in corridoio- disse Mika indicando la porta - -ok torno subito - disse avvicinandosi alla porta e uscendo fuori. Non appena lei uscì, lui mi bacio fortissimo come se non mi vedesse da moltissimo tempo e mi strinse a sé. -ora mi spieghi che foto hai come sfondo del cellulare - dissi arrabbiata ma allo stesso tempo divertita - ho te che dormi- disse sorridendo -cosa? Fammi vedere- dissi stupita. Lui mi diede il cellulare, lo sbloccai e come sfondi c'ero io che dormivo con la sua camicia. -quando me l'hai fatta?- dissi curiosa -la sera prima di partire - disse portandomi a sé -quindi tu sei un paparazzo,mi fai le foto mentre dormo - dissi ridendo e poi gli diedi un bacetto sulle labbra. -sono tornata-disse la madre di Mika aprendo la porta. Subito Mika sciolse l'abbraccio e poi si girò . Io mi avvicinai al cibo e cominciai a metterlo in tavola. Mangiammo tutti seduti ridendo. -partirò domani mattina - disse la madre di Mika -mamma ma io lavoro non posso accompagnarti all'aeroporto -disse Mika triste -l'accompagnerò io - dissi sorridendo -no, nessuno dei due, il mio aereo parte alle 5 della mattina e andrò da sola- disse chiarendo la situazione -ma mamma....-disse Mika che venne interrotto dalla madre -ma niente, non vi preoccupate-disse sorridendo -ok mamma- disse Mika sorridendo. Finimmo di mangiare allora decidemmo di andare via poiché Mika doveva lavorare. Mentre la madre saliva in macchina mi fermò e mi sussurrò qualcosa nell'orecchio .

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Capitolo 16
*** Popcorn al cioccolato ***


-domani pomeriggio sarai solo mia-mi sussurrò nell'orecchio poi lasciò il mio braccio lasciandomi entrare in macchina. In macchina la donna cominciò a conversare con me -Mika ci tiene molto a te- disse sorridendomi -lo so - dissi sfoggiando un sorriso a 32 denti -Si vede che ti ama, tu lo ami?- mi chiese cominciando a fare una faccia seria - lui é un pezzo di me, non amare lui é come non amare la mia vita - dissi abbassando la testa e cominciando a girare il mio braccialetto - questo basta per farmi capire che lo farei felice- disse alzandomi la testa con un mano e poi mi accarezzò il viso in modo materno -sono felice che lei creda in me -dissi facendo un sorriso imbarazzato. A quelle parole lei mi abbracciò fortissimo. -spero che conoscerai presto le mie tre figlie, andrete sicuramente d'accordo - disse una volta che l'abbraccio terminò -non vedo l'ora di conoscerle, devono essere davvero simpatiche- dissi sorridendo.Parlammo finché non arrivammo a casa, poi decidemmo di vedere un film romantico che piacevano molto a entrambe.Mentre vedevamo il film la porta si aprì -sono a casa- urlò Mika chiudendo la porta dietro di lui -siamo in soggiorno - disse la madre -che state vedendo? - disse Mika entrando in soggiorno -un film romantico- dissi alzandomi e andando verso di lui . Una volta vicino a lui , gli diedi un bacio fugace sulle labbra -che ne dite di fare i popcorn?-chiesi entusiasta -si con la cioccolata, ti aiuto io- disse Mika prendendo la mia mano e portandomi in cucina - ok io vi aspetto qui-disse la madre senza distogliere lo sguardo dalla tv Come entrammo in cucina lui mi prese in braccio e mi diede un bacio appassionato, quasi infinito. Quando le nostre labbra si lasciarono, mi rimise a terra e cominciammo a preparare i popcorn, lui metteva dei semini in una grossa pentola e io scioglievo del cioccolato . Mise la grossa pentola sul fuoco e cominciarono a scoppiettare, quando furono tutti pronti li mise in una ciotolona e si avvicinò a me, prese un popcorn , lo intinse nel cioccolato -assaggia , é buonissimo- disse avvicinando il popcorn coperto di cioccolato vicino alle mie labbra. Lo assaggiai. -é davvero buono-dissi sorridendo -lo so, su mettiamo quel cioccolato sui popcorn- disse indicando il pentolino dove riposava il cioccolato . Prese il pentolino e lo verso tutto nella ciotola,poi mischiò con un cucchiaio. Presi la ciotola in mano- su andiamo - dissi andando verso la porta con in mano i popcorn. -eccomi - disse correndomi dietro -i popcorn al cioccolato sono pronti- dissi entrando in soggiorno -ragazzi io ho mal di testa e devo riposare poiché parto presto domani, quindi vado a letto, buonanotte - disse la madre di Mika alzandosi dal divano -ok signora, spero che il mal di testa le passi presto- dissi sorridendo e accompagnandola in camera da letto. -ha bisogno di qualcosa?-chiesi una volta che lei fu entrata nella camera degli ospiti -sei una ragazza dolcissima,vai da Mika io sono apposto - disse chiudendo la porta. Quando la porta si chiuse io ritornai in soggiorno da Mika,che era seduto sul divano. -che ci vediamo?- disse Mika girandosi verso di me con uno sguardo dolcissimo -bhe non so, decidi tu- dissi accarezzandogli il viso - se sarebbe per me io non vedrei niente-disse avvicinandosi a me -va bene io sono stanca, vado a dormire- dissi alzandomi di colpo e andando in camera da letto -vengo pure io- disse Mika correndomi dietro con la ciotola di popcorn in mano. Entrai in camera e subito dopo di me entrò Mika che si chiuse la porta alle spalle. -perché mi eviti?- chiese con faccia interrogativa -perché non voglio deludere tua madre e poi ho vergogna-dissi imbarazzata -no dai amore non fare cosi- disse avvicinandosi a me e abbracciandoci. -perché c'é mia madre non significa che non possiamo stare insieme- disse accarezzandomi i capelli -ok allora mettiamoci sul letto e parliamo un pò - dissi accarezzandogli il dorso. Subito divise l'abbraccio e si mise sul letto. -che avete fatto oggi?- disse inviandomi a stendermi vicino a lui -abbiamo fatto shopping- dissi stendendomi vicino a lui -cosa hai comprato?- disse curioso -molti vestiti, ho usato i soldi che avevo da parte- dissi tirando dalla tasca del cardigan dei soldi e poi glieli porsi -che sono?- disse Mika -i soldi che mi hai lasciato nella giacca stamattina-dissi appoggiandoli sul letto vicino a lui -ma erano per comprarti dei vestiti- disse spostandoli vicino a me -ma io i soldi li ho- dissi afferrandoli e mettendoli sul comodino vicino -su fammi vedere cosa ti sei comprata-disse Mika cambiando discorso -ok ora te li faccio vedere- dissi alzandomi e avvicinandomi alle buste che erano ancora ai piedi del letto -mi fai un favore?- disse Mika sorridendo -cosa?- chiesi incredula -sfila per me-disse sorridendo -sfilare? Ma non sono capace- dissi incredula -ti ho visto camminare e lo fai da modella-disse Mika -ok ci provo- dissi poi presi il vestitino bianco con i tacchi e andai in bagno. Mi vestì -sono pronta - urlai -ok ti aspetto- disse Mika ancora sul letto. Spalancai la porta e poi uscì vestita con quell'abito bianco e le scarpe nere con i tacchi che poco sapevo portare ma che mi dilettavo a usare. -sei bellissima - disse Mika stupito -grazie amore-dissi avvicinandomi a lui provocandolo e poi gli strappai un bacio velocissimo. Tornai in bagno , misi il secondo look, uscì indossavo un jeans stretto con una maglia a monospalla color carne con sopra disegnato un bulldog inglese , uno giubbetto borchiato sulle spalle e ai piedi ancora le scarpe nere con i tacchi . -allora cosa ne pensi?-chiesi incuriosita -che sei trasgressiva e fottutamente sexy- disse sbalordito -ok prossimo -dissi afferrando altri vestiti e correndo in bagno Mi vesti e poi uscì, indossavo una maglia a mezze maniche color rosa pastello con il colletto bianco con qualche brillantino e una gonna nera a vita alta ai piedi sempre le scarpe con i tacchi. -questo?- dissi convinta - sei stupenda - disse sorridendomi -grazie amore - dissi prendendo l'ultimo completo . Andai in bagno mi vesti e uscì . Indossavo una camicia a quadrettini che pero finiva con un fiocco prima dell'ombelico , sotto avevo un pantaloncino di jeans, delle calze a rete, un gilet di jeans e le converse bianche . -ti manca solo il capellino e sei una cowgirl-disse ridendo -lo so - dissi scoppiando a ridere. Poi tornai in bagno e questa volta usci con solo una sua camicia. Mi stesi sul letto e iniziammo a mangiare i popcorn al cioccolato parlando. -sei bellissima con solo la mia camicia- disse guardandomi dalla testa fino ai piedi -le tue camice sono comodissime- dissi ridendo. Mika spostò la ciotola di popcorn che ci divideva e si avvicinò a me. Prese il mio viso tra le mani e mi baciò con molta passione.Poi mi abbracciò fortissimo e cosi ci addormentammo.

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Capitolo 17
*** Finalmente soli ***


Mi svegliai sola nel letto, mi alzai e mi guardai intorno in cerca di Mika,sentì il rumore dell'acqua, mi avvicinai alla porta del bagno, vidi che era aperta ma bussai ugualmente -amour, sei tu?- chiese Mika facendo sbucare solo la testa da dietro la tendina. -come mi hai chiamato?-dissi entrando con il sorriso sulle labbra -amour- disse anche lui sorridendo -madonna come sei bello quando dici amour-dissi avvicinandomi alla doccia e stampandogli un bacio sulle labbra.Poi mi girai per andar via -dove vai?-disse mettendomi una mano sulla spalla -ti aspetto di là - dissi uscendo dal bagno.Uscì dal bagno e mi misi sul letto stesa a pancia sotto con il cellulare in mano, inviai un messaggio su whatsapp a Kathy poiché non la sentivo da quando era partita "ciao Kathy con Mika va benissimo, tu tutto bene?" gli scrissi allegando qualche foto di me e Mika sulla spiaggia e mentre giocavamo con Melachi. Subito arrivò la risposta "si la scuola va benissimo, ho incontrato un ragazzo dolcissimo, vedo che tu e Mika siete sempre più innamorati" . Mentre stavo per rispondere al messaggio di Kathy dal bagno uscì Mika ancora con i riccioli bagnati che gli scendevano sul viso,il petto era attraversato da goccioline e indossava solo un asciugamano in vita. -con chi messaggi?- mi chiese sorridendo -con Kathy - dissi alzando lo sguardo dal cellulare a lui -come sta?- chiese mentre si avvicinava a me -ma non puoi presentarti a me in questo stato- dissi guardandolo dalla testa ai piedi -in quale stato?- chiese confuso -come quale stato?, sei mezzo nudo e tutto bagnato- dissi per poi scoppiare a ridere. Lui annui e poi rise. -vieni ci facciamo una foto cosi lei ci può vedere-dissi richiamandolo con la mano -certo - disse abbassandosi per vedere bene lo schermo del telefono . Mi misi in ginocchio sul letto in modo da arrivare alla sua altezza , misi la fotocamera interna e proprio mentre stavo per scattare lui mi diede un bacio sulle labbra, e poi mi prese la vita per alzarmi. Una volta che mi mise a terra guardai il telefono e la foto era bellissima, sembrava una di quelle foto impossibili che si vedono sui siti, c'era Mika con un ricciolo bagnato che gli cadeva sul viso e io invece avevo il mio ciuffo ribelle che mi copriva quasi del tutto un'occhio, la luce rifletteva sulle nostre guance e i nostri occhi erano chiusi. Non esitai una seconda volta a inviarla a Kathy scrivendo "si credo che il nostro sia vero amore" aggiunsi pure qualche cuore per dare il tocco di romanticismo. -come é venuta la foto?- chiese Mika cercando di sbirciare dal telefono -ecco guardala- dissi porgendogli il cellulare. Lui la guardò stupito poi mi ridiede il cellulare - é stupenda, esprime alla perfezione il nostro amore- disse avvicinandosi a me e accarezzandomi il viso. -la farò incorniciare- dissi guardandolo negli occhi. Le nostre labbra si avvicinarono sempre di più e proprio mentre stava per scoppiare il bacio qualcuno bussò alla porta della camera, Mika fece un passo indietro e poi si avvicinò alla porta e l'aprì. Dalla porta entrò la madre di Mika già con in dosso il cappotto -Mika non stare gocciolante e mezzo nudo per casa, prenderai un malanno e non puoi proprio ora che stai lavorando - disse rimproverandolo -si mamma ero appena uscito dalla doccia- disse abbassando la testa -comunque sono qui per salutarvi,tra poco verrà il taxi a prendermi per portarmi all'aeroporto - disse sorridendomi -ci mancherete molto- dissi correndo ad abbracciarla -la prossima volta che ci rivedremo presenterò Mary a tutti- disse Mika sorridendo per poi aggiungersi all'abbraccio . Sentimmo il clacson di una macchina allora subito l'abbraccio terminò, Mika prese il boxer e maglia e li indossò poi prese le valigie e andò verso la porta, l'aprì ,scese le scale e posò le valigie vicino al taxi , io e la signora lo seguimmo poi lei entrò e la macchina parti veloce mentre la salutavo dal finestrino con la mano. Non appena la macchina girò l'angolo io e Mika tornammo in casa. -sono ancora le 8- disse Mika guardando l'orario dal cellulare -tu a che ora fai le prove di the voice?-gli chiesi avvicinandomi a lui -oggi solo dalle 10 alle 15- disse Mika stringendomi a se -allora oggi pomeriggio staremo insieme-dissi mentre un sorriso pieno di felicità mi spuntava sul viso. -allora tu pranzerai con me al ristorante poi vieni a vedere come giro le scene e dopo andiamo a fare compere insieme, cosi ti compro io qualcosa- disse scompigliandomi i capelli con una mano -ok ma ora fino alle 9:30 che vai via cosa facciamo?- dissi percorrendo con un dito il petto -bhe non so- disse stringendomi ancora più forte a sé -che ne dici di prepararti mentre io preparo la colazione?- dissi cercando di allontanarmi un pò da lui -ok , pensavo ad altro ma anche la tua é una buona idea- disse allontanandosi da me. Poi mentre io mi avviavo in cucina lui andava in camera da letto. Preparai una macedonia di frutta e dei waffle con la nutella, apparecchiai tutto davanti la Tv in modo da poter vedere un film mentre mangiavamo. -Che cos'è questo profumino?- disse Mika entrando in cucina e stringendomi forte da dietro. -Faccio i waffle- dissi continuando a cucinare. -Li adoro- disse stampandomi un bacio sul collo. -sono pronti- dissi girandomi verso di lui e guardandolo negli occhi.Lui mi strinse a sé e rimanemmo li a guardarci per qualche minuto poi il silenzio cessò -vorrei tanto passare intere giornate con te- mi disse lui a voce bassa. Mi avvicinai ancora di più a lui , gli misi le braccia intorno al collo , mi misi in punta dei piedi e lo baciai, lui mi alzò per i fianchi e misi le gambe intorno alla sua vita, lui mi portò in soggiorno e poi mi mise sul divano . Eravamo sul divano, lui era su di me e continuavamo a baciarci con passione, poi d'un tratto lui si alzò -devo andare a lavorare- disse sorridendo e mettendosi le mani tra i capelli - si hai ragione- dissi cominciando a ridere . Mi alzai e andai in cucina , presi tutto e lo portai in soggiorno, lui era sul divano con in mano il cellulare , mi avvicinai al tavolino e posai il cibo. -che fai?- chiesi sedendomi vicino a lui -twittavo qualcosa per i fan, é da molto che non twitto - disse preso dallo schermo del cellulare -che hai scritto?- chiesi curiosa appoggiando la testa alla sua spalla -ho scritto excited- disse cominciando a ridere - ma non ha senso- dissi ridendo anch'io -lo so- disse posando il cellulare sul tavolino -ok su mangiamo- dissi alzandomi dalla sua spalla -che vediamo?- disse prendendo il telecomando -ma é tutto in francese, qualsiasi cosa metti io non capisco lo stesso- dissi ridendo -hai ragione - disse spegnendo la Tv.Mangiammo ridendo poi una volta finito di mangiare, lui mi diede un bacio e andò via. Ero sola a casa, decisi di mettere a posto la cucina e pulire un pò,poi mi sarei preparata per andare da Mika. 12:30 Ero appena uscita tutta bagnata dal bagno, mi diressi in camera da letto ,scelsi di mettere la gonna alta con la maglia color carne con l'immagine di un bulldog inglese e le scarpe con i tacchi. Mentre infilavo le scarpe, il cellulare squillò, risposi -pronto-dissi -amour, sei pronta?-disse Mika molto dolcemente -devo solo truccarmi- dissi -ok tra poco passo a prenderti - disse Mika -sarò pronta- dissi per poi staccare. Attaccai le scarpe e corsi in bagno, aprì il beauty case presi l'eyeliner e il mascara , li mise e poi li riposai. Il citofono bussò, presi velocemente il giacchetto e la borsetta dall'appendiabiti, aprì la porta e uscì chiudendola dietro di me. Entrai in ascensore, pigiai il pulsante e mentre scendevo misi il giacchetto . Uscì dall'ascensore e aprì la porta del palazzo, fuori c'era Mika con degli occhiali da sole, appoggiato a una limousine nera, quando mi vide mi venne in contro -amour, sei bellissima - disse per poi baciarmi -grazie- dissi quando il bacio terminò . Mi prese la mano e mi fece accomodare nella limousine, poi chiuse la porta. -dove andiamo?- dissi sorridendogli -al ristorante- disse sedendosi vicino a me.

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Capitolo 18
*** Un giorno soli ***


-non vedo l'ora- dissi sorridendo . Lui si mise vicino a me e io appoggiai la testa sulla sua spalla, lui cominciò ad accarezzarmi i capelli, poi si girò verso di me per guardarmi negli occhi -scusa per stamattina- dissi dispiaciuta -non c'é niente di cui tu debba scusarti- disse accarezzandomi le spalle -ma stamattina....ok- dissi abbassando la testa. Lui mi prese il viso tra le mani e lo alzo, poi si abbassò in modo da arrivare a 1 centimetro da me -mi ha fatto solo piacere- disse sfoggiando un sorriso ammaliante . Anche sul mio viso ormai splendeva un sorriso. Arrivammo, Mika aprì la porta e poi mi invitò ad uscire dalla macchina, afferrai la sua mano tesa verso di me e usci fuori, un pò traballante sui tacchi, poi chiusi la porta e subito la macchina andò via, afferrai forte la mano di Mika, entrammo in quel ristorante che da fuori sembrava una reggia imperiale, l'interno era ancora più bello con divani antichi e quadri di valore, tutti i muri erano rifiniti con ghirigori in oro, sembrava di sognare. Un cameriere si avvicino a noi -M. Penniman, votre chambre réservée est prêt- disse facendo una specie di inchino. Poi cominciò a incamminarsi e noi lo seguimmo, camminammo per un corridoio pieno di specchi e attraversato da un lunghissimo tappeto color rosso con disegnini in oro, arrivammo a una grande porta nera con sopra scritto VIP, prese le chiavi, aprì e ci fece accomodare, mi guardai intorno, diversamente dal resto del ristorante questa stanza non era stile antico ma uno stilo molto moderno con lampade verticali tempestate di luci,un divanetto in pelle rosa a forma di cuore, un tavolo e una postazione bar. -Amour ti piace?- disse Mika faccia a faccia - si é stupenda - dissi sorridendo -ne sono felice- disse Mika facendo con una mano segno al cameriere di uscire . Lui uscì e si chiuse la porta alle spalle. -Cosa facciamo qui da soli?- dissi incuriosita dalla strana situazione -niente, ci rilassiamo - disse sorridendomi per poi buttarsi sul divanetto -ti raggiungo - dissi sedendomi sul divanetto vicino a lui. Poi mi tolsi le scarpe -che fai?- chiese Mika con sguardo malizioso -mi tolgo le scarpe, uccidono i piedi - dissi ridendo. A quella frase anche lui rise. Mi stesi vicino a lui e lo guardai in faccia -cosa mangiamo?- chiesi -bhe non so, quello che decidi , l'avrai- disse girando i miei capelli fra le dita con sguardo pieno d'amore -sei dolcissimo -dissi abbracciandolo -se fai cosi mi provochi- disse con aria scherzosa , scoppiai a ridere e feci una smorfia in segno di non curanza,allora lui si buttò su di me e cominciò a baciarmi , io ero sotto di lui paralizzata ma contribuivo all'appassionato bacio con la lingua. -Mister Penniman- sentimmo provenire da dietro la porta. Si alzò scocciato, io mi misi seduta mentre lui si avvicinava alla porta , aprì la porta -M. Penniman nous servir?- disse il cameriere con un sorriso a 32 denti di cui si capiva la falsità. Mika stava per rispondere No quando io mi alzai e mi avvicinai a loro -Oui - dissi convinta -Ok, François apporte dans le panier- disse facendo segno con la mano di avvicinarsi. Arrivò un ragazzo più o meno della mia età che spingendo un carrello con sopra due cloche , una bottiglia di champagne e una rosa bianca, si avvicinò al tavolo, apparecchiò, poi si giro verso di noi -buone appétit - disse facendo un leggero inchino e poi uscì chiudendo la porta alle spalle.Mika e io guardammo tutti i suoi movimenti in silenzio. -mangiamo?- dissi spezzando quel silenzio -certo- disse girandosi verso di me con un sorriso. Entrambi ci avvicinammo alla tavola e ci sedemmo, alzammo le cloche e mangiammo quel piatto di pasta molto squisito. Brindammo con lo champagne incrociando le braccia e poi ridemmo per la sciocchezza appena fatta. -perché ci interrompono sempre?- disse Mika passando a una faccia seria -non so dirti il perché - dissi ridendo. Mika si avvicinò a me e mi baciò per poi stenderci sul divano -devi andare a lavorare- dissi spezzando il bacio e portandolo alla realtà -perché?- disse alzando la testa al cielo e sbuffando -dai non fare cosi, stasera saremo soli- dissi portandogli la testa al petto e accarezzandogli i capelli. Mentre eravamo li a coccolarci il suo cellulare squillò, lo tirò dalla tasca, si alzò e rispose. -Mika nous attendons toi pour à répéter- disse una voce maschile -J'avais oublié, je viens Immédiatement- disse Mika staccando . -che é successo?- dissi alzandomi preoccupata -siamo in ritardo - disse alzandosi e aggiustandosi i capelli con le mani. Mi misi seduta e rimisi le scarpe , poi entrambi misimo il giacchetto e uscimmo dalla stanza, Mika andò alla cassa, tirò dal portafogli la carta di credito e la porse al cassiere che la passò nel poss e glie la ridiede. -ciao- dissi agitando la mano -su andiamo- disse Mika girandomi via. Salimmo in macchina e velocissimo andammo verso lo studio -amore calmo- dissi accarezzandogli il petto -per fortuna che tu ci sei sempre- disse calmandosi e sorridendomi. -siamo arrivati- disse l'agente. Mika si affacciò e vide fuori dal portone principale molta gente ad aspettare, prese coraggio, mi prese la mano e mi portò fuori. Molti nella folla ci scattarono delle foto mano nella mano,poi arrivarono le guardie del corpo che riuscirono a scortarci dentro. -seguimi- disse Mika felice, gli presi la mano e lo seguì, passammo per il corridoio ,che feci il giorno prima con la madre , e poi arrivammo nel suo camerino, lasciò la mia mano corse verso lo specchio, si aggiustò i capelli e la giacca -rinfrescati un pò, poi se vuoi vieni a vedermi-disse per poi uscire dalla stanza, non me lo sarei mai persa una cosa cosi importante , mi aggiustai i capelli e ritoccai il trucco, poi uscì da quel camerino. Percorsi il lungo corridoio , poi entrai in una stanza enorme tutta piena di luci con delle sedie rosse girevoli e nel mezzo un palco , sul palco c'era una ragazza che cantava,era bravissima , Mika era lì fermo ad ascoltarla, quando finì la musica si avvicino a lei dicendo- Tres bien, tu es magnifique- disse fiero di lei, la ragazza orrissi e poi rispose con voce imbarazzata -merci-. Mika si accorse della mia presenza allora gli diede una pacca sulla spalla e mi venne incontro, si fermò difronte a me -come si chiama quella ragazza? É bravissima- chiesi indicandola -si chiama Marine - disse accarezzandomi il viso -Mika qualcuno potrebbe vederci- dissi scostandogli la mano -lo so,ma un giorno dovremmo pur dire tutto-disse lui spostandomi i capelli dagli occhi -lo so , ma per ora non voglio rovinarti la carriera- dissi abbassando lo sguardo. -credo che abbiamo finito di girare le scene e che tra poco potremo tornare a casa- disse sorridendomi -ok, ti aspetto in camerino- dissi girandomi e andando verso il corridoio. Rifeci tutto il corridoio andando verso il camerino di Mika, dal primo camerino uscì una donna bruna che non accorgendosi di me, mi urtò con la spalla -scusa- dissi girandomi verso di lei. La donna si fermò e si girò verso di me con faccia interrogativa, forse non aveva capito quello che avevo detto, nel girarsi la riconobbi, era Jenifer . -Je suis désolé, je ne parle pas italien- disse lei imbarazzata -Ne vous inquiétez pas-dissi cercando di parlare un pò del francese che avevo studiato gli anni precedenti -Je suis jenifer, tu?-disse sorridendomi e stringendomi la mano -Je suis Mary, la...- dissi amichevolmente, poi tornai alla realtà e non potevo dire chi ero, non potevo far perdere tutta la privacy di Mika , allora aggiunsi dubitosa , cercando si inventare una bugia -Je suis professeur de l'italien Mika - dissi sbagliando qualche pronuncia per l'imbarazzo. Mentre ci stringevamo la mano, arrivò Mika che mi appoggio una mano sulla spalla, gli sussurrai all'orecchio- gli ho detto di essere di essere la tua professoressa di italiano- , poi mi girai verso di lei sorridente -Elle est ma petite amie- disse Mika sorridendo -Elle m'a dit d'être votre professeur d'italien-disse jenifer confusa -Elle est très timide-disse mettendomi il braccio intorno al collo , io arrossì -je vais, je dois m'inscrire- disse lei salutandomi con la mano e andando via -perché gli hai detto la verità - dissi girandomi verso di lui -perché voglio dirlo a tutti- disse accarezzandomi le punte dei capelli -a tutti ?- chiesi scioccata -si anche alla stampa- disse stringendomi a sé , tra le sue braccia ero al sicuro ed ero convinta che avere una relazione aperta al pubblico sarebbe stata la cosa migliore. Andammo in camerino,mettemmo le giacche e uscimmo fuori, ad aspettarci c'era una folla di fan e paparazzi urlanti che scattavano foto, Mika afferrò la mia mano e mi trascino tra la folla per arrivare alla limousine , qualcuno chiedeva le date dei tour, sul nuovo album e chi mi chiedeva chi ero. Arrivammo alla limousine, Mika aprì la porta e ci buttammo dentro, la macchina andò via veloce,dopo 5 minuti eravamo a casa, il tempo minacciava pioggia,le nuvole era grigiastre e c'era molto vento , scendemmo dalla macchina e corremmo verso il portone, prendemmo l'ascensore. Nell'ascensore ero appoggiata al muro aspettando di arrivare, lui si avvicinò a me, mise la mano al muro e mi baciò con la lingua, quando le porte si aprirono, si staccò da me , aprì la porta di casa ed entrammo, ad accorgerci c'era Melachi, faceva molto freddo e Mika accese il caminetto.

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Capitolo 19
*** Note sconosciute ***


Lo guardavo mentre metteva dei pezzi di legno nel caminetto e mi ricordava mio padre quando a Natale insieme agli zii accendeva il camino per giocare a tombola davanti al caminetto e noi bambini eravamo stupiti e contenti di quel piccolo gesto , mi mancava la mia famiglia, mi mancavano i miei amici, mi mancava la mia vecchia vita, senza nemmeno accorgermi una lacrime era scesa sul mio viso , Mika si girò e nel vedere quella lacrima, si avvicinò a me e mi abbracciò forte -perché piangi?- mi sussurrò nell'orecchio -niente, sto bene- dissi asciugandomi la lacrima con l'indice -sai che a me puoi dirmi tutto- disse sciogliendo l'abbraccio e alzandomi la testa con una mano per guardarmi negli occhi -mi manca la mia famiglia, mi mancano i miei amici e la mia terra- dissi con gli occhi lucidi -su non piangere, li rivedrai presto- disse abbracciandomi fortissimo e accarezzandomi la testa , comincio a canticchiare e a sussurrarmi all'orecchio una canzoncina Is it really necessary Every single day You're making me more ordinary In every possible way This ordinary mind is broken You did it and you don't even know You're leaving me with words unspoken You better get back 'cause I'm ready for More than this Whatever it is Baby, I hate days like this Caught in a trap I cannot look back Baby I hate days like this When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains More than this Baby I hate days like... Trying to be ordinary Was it me who was the fool? Thought you found the man you wanted 'til you turn him into something new Well even if our minds are broken There's something that I need you to know It's nothing like the life we wanted You better move on Cuz I'm ready for More than this Whatever it is Baby, I hate days like this Caught in a trap I can't look back Baby I hate days like this When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains More than this Baby I hate days like... I'm not angry Don't know what to do After all the years that I spent with you I can't blame you for the things you say I was using you just to hide away More than this Whatever it is Baby, I hate days like this Caught in a trap I can't look back Baby I hate days like this When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains When it rain and rain and rain and rains More than this Baby I hate days like... Si alzò di colpo lasciandomi li seduta, andò in camera da letto e tornò qualche minuto dopo con in mano delle coperte e un cuscino, li appoggio sul divano vicino a me, spostò il tavolino che era davanti al caminetto poi le riprese , ne stese una sul pavimento, prese il cuscino e lo appoggiò sulla coperta stesa a terra. Si avvicinò a me e mi porse la mano , l'afferrai e mi fece accomodare sulla coperta. -Aspettami qui, torno subito - disse inginocchiandosi difronte a me e stampandomi un bacio sulla fronte -ok- dissi sorridendo. Si alzò e sorridendo andò in cucina,sentivo il rumori dei mobili aprirsi e poi chiudersi, chissà che stava cercando, dopo un pò torno con una busta di marshmallow, dei biscotti, del cioccolato, due birre e dei bastoncini di ferro appuntiti, forse quelli che servono per fare i marshmallow sul fuoco . Si mise seduto vicino a me sorridendo mi porse il bastoncino -che devo fare?- dissi confusa -facciamo i marshmallow sul fuoco- disse sorridendomi, afferrai il bastoncino, entrambi prendemmo un marshmallow e infilammo il bastoncino all'interno, poi ridendo senza un vero motivo ci avvicinammo al fuoco e cominciammo a cuocerli -amour devo dirti due cose che ti renderanno felice - disse entusiasto girandosi verso di me -dimmi amore- dissi girandomi verso di lui sorridendo - primo , la settimana prossima torneremo in Italia perché ho un'intervista - disse sorridendomi -amore ma é stupendo- dissi abbracciandolo -ti porterò anche a casa, cosi mi presenti i tuoi-disse tutto d'un fiato, a subito interruppi l'abbraccio -cosa? Lo sai cosa faranno i miei genitori e come ti tratteranno? Non voglio che ti facciano del male- dissi alzando leggermente il tono della voce -non mi interessa quello che pensano di me, voglio solo che tu sia felice - disse accarezzandomi il viso. Lo abbracciai fortissimo per qualche minuto , poi l'abbraccio terminò. -Qual'era la seconda notizia importante?- chiesi entusiasta -la seconda é che l'anno prossimo farò xfactor Italia, cosi potrei stare nella tua terra e più vicino alla tua famiglia-disse sorridendomi -ma come faccio a non amarti - dissi mordendomi il labbro e avvicinandomi sempre di più a lui. Presi il marshmallow che ormai si era sciolto e lo morsi, era bollente mi sentivo la bocca bruciare, mentre io mi lamentavo per il troppo calore ,Mika rideva come se non ci fosse un domani, poi si avvicinò a me e mi baciò, mi lasciai andare al bacio e pian piano mi stesi sempre di più, da un bacio si accese la passione e quella notte fui solo sua. Mi svegliai li per terra su quelle coperte, Mika dormiva beatamente, la coperta che lo ricopriva lasciava intravedere il sul petto nudo e i suoi bellissimi e voluminosi ricci erano illuminati da un raggio di sole che entrava dalla finestra, mi alzai, presi il pantaloncino e la maglia che erano adagiati sul tavolino e l'indossai - gia ti vesti?- disse Mika stiracchiandosi -buongiorno anche a te- dissi sarcasticamente. Lui rise e poi si mise una mano fra i capelli -perché non dovrei vestirmi?- dissi avvicinandomi a lui -perché oggi non devo lavorare- disse sorridendo -é una bella giornata di sole, io suggerisco di andare al parco con Melachi - dissi richiamando Melachi a me, lei subito salto sulle mie gambe e poi sulla pancia di Mika che dolorante cercava di cacciarla via e io quasi piangevo per le troppe risate . -ti ha fatto male?- dissi ridendo una volta che melachi scese dalla pancia di Mika -si- disse toccandosi la pancia dolorante -povero il mio amore- dissi inginocchiandomi per arrivare a terra dove lui era ancora steso. Lo baciai e poi mi rialzai,e andai in cucina. Lui si era alzando e stava indossando i boxer color arancio che lasciavano poco all'immaginazione . Si mise difronte al pianoforte che era nel soggiorno e comincio a suonare note che in nessuna canzone avevo mai sentito, forse era qualche nuova bozza.

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Capitolo 20
*** Molti dubbi ma l'amo ***


Rimasi li sulla porta della cucina a guardare le sue mani scorrere sui tasti del pianoforte, era bravissimo. D'un tratto Mika smise di suonare , si alzò , prese il cellulare e cominciò a digitare senza fermarsi. Mi avvicinai a lui e gli toccai la spalla -amore, che fai?- dissi preoccupata, si girò di colpo e mi sorrise -avevo ispirazione e non volevo perderla- mi sorrise e io feci lo stesso -siediti, non ti ho mai sentito cantare-disse Mika invitandomi a sedermi vicino a lui davanti al pianoforte -non sono capace, stono di continuo-dissi imbarazzata -non ci credo, secondo me sei bravissima- disse Mika accarezzandomi il viso, io arrossì , continuò - proviamo a cantare qualche mia canzone- disse Mika per poi cominciare a suonare Stardust, cantammo sorridendo,ero felice -visto che sei brava?- disse sorridendomi, io annui dolcemente e poi mi alzai. - dobbiamo prepararci per la giornata insieme- dissi sorridendo, si alzò, si avvicinò a me e mi bació sulle labbra, non appena le nostre labbra si staccarono inizio a sorridere e così feci pure io. -su prepariamoci- disse correndo verso la camera da letto. MIKA Sono troppo felice con Mary, una felicità che non ho mai provato con Jack , credo questo sia vero amore. Passeremo una giornata insieme all'insegna del divertimento, la relazione sembra andare bene , non vedo l'ora di rendere la notizia pubblica per stare insieme alla luce del sole. Certo prima dovrei parlare con i suoi genitori , e questo mi turba molto, non sembrava gli fossi simpatico quando lei li ha chiamati. Devo stare tranquillo, sono sicuro che tutto andrà per il verso giusto. Prima mentre cantavo con Mary mi sentivo spensierato e penso che sia molto intonata,certo avvolte stonava ma comunque lei non ha mai studiato canto, ci penserò io a questo. MARY Devo aver stonato molto, madonna che figura. A turbarmi al momento non é la stonatura ma l'approccio che avranno i miei nel sapere che io e Mika stiamo insieme, mio padre l'ha sempre odiato. Madonna che casino. Ma ora voglio pensare a godermi la giornata insieme a Mika e quello penserò una volta in Italia. 10:30 -amore, ti stai divertendo? - disse Mika mettendomi un braccio intorno alle spalle mentre camminavamo per le strade di Parigi -si , Parigi é stupenda - dissi entusiasta, mi girai verso di lui che mi guardava con degli occhi colmi d'amore , d'istinto avvicinai le mie labbra alle sue e lo bacia. Che grossa cazzata che avevo fatto , se ci avevano visti o peggio fotografati la nostra privacy sarebbe finita li -scusami- dissi abbassando lo sguardo -di cosa?- disse Mika accarezzandomi la testa -del bacio, e se ci avessero visto o peggio fotografato?- dissi tutto d'un fiato -sarebbe una buona occasione per dichiarare il mio amore per te al resto del mondo- disse alzandomi la testa , per poi baciarmi con passione incurante delle persone intorno. Mika staccó le sue labbra dalle mie e poi sfoglio un sorriso così irresistibile che riuscì a strapparne uno anche a me. Si girò e d'un tratto s'illuminò, prese il mio braccio e mi cominciò a correre -seguimi- disse trascinandomi con lui -ma dove andiamo?- dissi curiosa mentre cercavo di seguirlo -in un negozio che fa a caso nostro- disse per poi tirarmi in un negozio senza lasciarmi leggere nemmeno l'insegna . Ero stupita, in quel negozio con soli due o tre clienti c'erano abiti magnifici, semplici ma eleganti. -salut mister Penniman- disse la commessa avvicinandosi a lui -Comment puis-je aider?- continuò lei -Je voudrais voir les vêtements pour elle-disse lui spingendomi davanti -Quelle taille?- disse lei squadrandomi per bene -cosa ha detto?- dissi girandomi verso Mika che sorridendo disse-Elle est vêtue M- Lei si girò, si avvicinò ai tanti vestiti che era rinchiusi in buste di plastica e comincio a scartarne qualcuno. Ne appese qualcuno al carello e poi li portò in camerino, Mika mi prese la mano e mi incitò a seguirlo, seguimmo le orme della ragazza e arrivammo davanti a una stanza con un camerino, tutti specchi intorno e un divanetto difronte al palchetto che c'era nel mezzo della stanza. Lei trascinò il carrello vicino al camerino e poi guardò Mika che gli fece un cenno con la testa e poi lei usci, chiudendosi la porta alle spalle. Mi avvicinai al carrello e cominciai a guardare i diversi vestiti uno per uno, mi girai verso Mika che era seduto sul divanetto e dissi- li devo provare tutti?- lui mi guardò sorridendo e poi rispose- certo e voglio vedere come ti stanno- -ok -aggiunsi prendendo uno dei tanti e correndo in camerino. Mi spogliai e poi misi uno splendido vestito lilla che scendeva morbido sui fianchi. Usci e Mika nel vedermi rimase stupito, mi girai verso lo specchio e cominciai a guardarmi , Mika si alzò, mi cinse i fianchi con le braccia e mi sussurrò all'orecchio- sei bellissima, amour- detto con il suo bellissimo accento mi fece rabbrividire, mi diede un bacio sul collo e poi torno al suo posto. Mi girai e chiesi -allora lo prendiamo?- sembravo una bimba - certo, ti sta d'incanto- disse sorridendomi -grazie amore- dissi girandomi e andando verso il carrello, scelsi un'altro vestito a caso e lo portai nel camerino per provarlo. Era fatto di pizzo bianco, era trasparente sui fianchi e arrivava fino al ginocchio. Usci fuori dal camerino, Mika era preso dal cellulare, come si accorse di me , posò il cellulare sul divanetto e sbalordito si avvicinò a me, mi prese le mani , mi guardo negli occhi e disse - sei splendida - a quelle parole abbassai la testa e sussurrai un grazie quasi strozzato dall'imbarazzo. Si avvicinò ancora di più a me , mi alzò la testa , mi guardò negli occhi e poi mi bació con passione,misi le braccia intorno al suo collo e mi feci trasportare dal bacio,lui spostò le sue mani dal mio viso ai miei fianchi, prolungando il bacio. La passione cessò dallo squillare del cellulare di Mika. Lui staccó le sue labbra dalle mie e dispiaciuto si avvicinò al cellulare. -pronto- rispose Mika, sembrava felice a giudicare dalla sua espressione , disse qualcosa in francese da me incrompensibile e poi staccó, sorridendo si giro verso di me -chi era?- chiesi curiosa -il mio agente-disse avvicinandosi a me -che cosa ha detto?- chiesi sorridendo -che l'intervista in Italia é dopodomani quindi domani mattina, partiamo per l'Italia - disse sfoggiando uno splendido sorriso a 32 denti. In quel momento i miei mille dubbi mi assalirono e Mika deve essersene reso conto perché mi abbracciò e mi sussurrò all'orecchio- andrà tutto bene, non preoccuparti -. Continuammo a provare vestiti, dopo mezz'ora avevamo finito e Mika era intento a pagare mentre io ero presa dai miei mille pensieri , e se mio padre non l'avrebbe accettato?, se l'avrebbe insultato? , avrei potuto perderlo e io non volevo perché era stata l'unica cosa bella che mi era successa in tutta la vita. MIKA Mary é molto preoccupata , devo essere forte e non fargli capire che anche io sono preoccupato per l'incontro con i suoi genitori . Ora é qui vicino a me e ha lo sguardo vuoto, starà pensando a quello che succederà, nessuno dei due può saperlo, ma una cosa é sicura non l'abbandonerò al primo ostacolo perché il mio amore per lei é più forte di qualsiasi cosa. Gli stringo la mano e gli accarezzo i capelli, lei ritorna alla realtà , si gira verso di me e sorride. Prendo le buste che mi porge la commessa e andiamo fuori dal negozio,camminiamo per un pó in silenzio poi decido di rompere il silenzio -ti va di mangiare qualcosa é quasi ora di pranzo- dico sorridendo, si gira verso di me accennando un finto sorriso e dice- certo, decidi tu dove- - ti va bene se mangiamo a casa e oggi andiamo al parco con Melachi?- dissi sorridendo -per me va benissimo- mi rispose sorridendo, quello era un vero sorriso

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Capitolo 21
*** Ritorno in Italia ***


Entrammo in casa, Mika corse in cucina urlando-cucino io oggi- mi veniva da ridere sembrava un bimbo allora dissi- ok ma non farti la bua- mi avvicinai alla porta della cucina e Mika si avvicinò a me -e se mi faccio la bua che fai?- disse avvicinandosi sempre di più con fare malizioso -con tante coccole passa tutto- dissi stampandogli un bacio sulla guancia e andai in salotti saltellando , Melachi si avvicinò a me con in bocca un pollo di plastica, lo avvicinò ai miei piedi, voleva giocare . Presi il giocattolo da terra e lo tirai verso la camera da letto e così comincio il tira e riporta . MIKA Come sono dolci Melachi e Mary quando giocano, c'é qualcosa di quasi spensierato, sono felice che Mary sia riuscita a mettere da parte tutti le sue ansie e dubbi per passare una bella giornata insieme, ma domani inizieranno i veri problemi. Pensavo di trascorrere il resto della giornata a Milano , fare l'intervista il giorno dopo e poi subito partire per Napoli, non l'ho mai vista ma ne ho sentito molto parlare, deve essere una di quelle città felici ma misteriose dove tutto non è come sembra ma é articolato da mille pensieri e tradizioni, praticamente la città che fa per me. Sono preso dai miei pensieri che non mi sono reso conto di fissare Mary e Melachi da ben dieci minuti senza aver iniziato a cucinare. Prendo una pentola, la riempo di acqua e poi l'appoggio sul fornello,appena bolle butto la pasta che poi condisco con una bella salsa di pomodoro , semplice cucina italiana . **** MARY Pranzo magnifico, Mika é stato bravo, stiamo preparando Melachi per uscire tutti insieme -amore, prendi il collare di Melachi- dice Mika alzandosi da terra con in mano alcuni giochi di Melachi che poi mette in uno zainetto appoggiato. -si, eccolo- mi avvicino a Melachi e subito glielo metto -ok , allora siamo pronti- dice Mika mettendo lo zaino sulle spalle e avvicinandosi alla porta *** É mattina, a svegliarci é stato il cellulare di Mika che suona, Mika apre gli occhi, sbuffa, si alza mette dei boxer e risponde al cellulare, mentre io mi alzo per prendere la biancheria che giace a terra dalla sera prima quando la passione si era accesa. Mika dall'altra parte della stanza parla in inglese , non capisco quasi niente perché la sua voce sembra agitata e roca, poi chiude corto con un ok e stacca. -chi era?- dico avvicinandomi a lui, la sua faccia é tra un misto di felice e preoccupazione -il mio manager, ha detto che ieri al parco ci hanno fotografato e anche quando ci siamo baciati per strada-dice quasi soddisfatto -oddio- dico preoccupata -no, é meglio, io voglio dichiarare il mio amore per te a tutto il mondo, ma prima....- dice sorridendo per poi inscurirsi -prima cosa ?- chiedo -prima...voglio parlare con tuo padre- dice tutto d'un fiato. Subito tutti i dubbi mi riassalgono , mi siedo sul letto fissando il vuoto, Mika si avvicina a me e mi abbraccia fortissimo , quasi sparisco tra le sue braccia, unico posto in cui mi sento davvero al sicuro. **** MARY -hai chiuso la valigia?- dice Mika uscendo dal bagno mentre indossa una camicia bianca -si- dico velocemente mentre attacco i lacci delle mie converse bianche -ok allora siamo pronti- dice Mika andando verso il soggiorno per poi aggiungere -su andiamo se no l'aereo parte senza di noi- mi alzo dalla sedia su cui ero seduta e vado verso l'appendiabiti, prendo la mia giacchetta e la indosso, Mika si avvicina alle valigie le prende, apre la porta ed esce. Chiudo la porta e seguo Mika verso il taxi , il taxista aiuta Mika a mettere le valigie nel cofano e poi entrano in macchina e partiamo verso l'aeroporto. Guardo dal finestrino malinconicamente pensando a quello che potrà succedere una volta a casa, ho troppa paura di perderlo. Mika deve essersi reso conto della mia malinconia perché si avvicinato a me e mi tocca la spalla con una mano , mi giro e lui subito mi abbraccia. Una lacrima comincia a scendermi sul viso e cade sulla sua maglia, avvicina le sue morbide labbra al mio orecchio e sussurra - andrà tutto bene se staremo insieme- a quelle parole lo stringo ancora più forte a me, ma lui divide l'abbraccio si abbassa alla mia altezza e guardandomi negli occhi mi stampa un bacio appassionato sulla bocca , le nostre lingue ballano un lento e i nostri occhi sono chiusi presi dall'estasi del momento. Le nostre labbra si staccano e i nostri occhi rimangono li a guardarsi. Ora sono sicura che non lo perderò mai qualsiasi cosa succeda l'affronteremo insieme. L'autista ci porta al mondo reale annunciandosi l'arrivo all'aeroporto , Mika indossa i suoi occhiali scuri e il cappellino e poi afferra la mia mano trascinandomi fuori dall'auto. Indosso gli occhiali da sole , afferriamo le valigie ed entriamo nell'aeroporto. Dopo tutti i controlli siamo arrivati finalmente sull'aereo in prima classe e aspettiamo di partire, odio viaggiare in aereo mi porta ansia più di quanta già ne abbia,Mika é seduto vicino a me e controlla i tweet dei fan, é troppo dolce il fatto che lui li legga tutti per non perdersi niente dei suoi fans. Spegne il cellulare , mi mette un braccio intorno al collo e io appoggio la testa sul suo forte petto per sentirmi più al sicuro come se fosse il mio nascondiglio dal resto del mondo, l'unico posto sicuro per me. **** -svegliati amore- mi sussurra Mika nell'orecchio, devo essermi addormentata mentre ero immersa nei miei mille dubbi. Alzo la testa dal suo petto e lo guardi sorridendogli, lui ricambia il mio sguardo con uno splendido sorriso. -si prega ai viaggiatori di attaccare le cinture, l'aereo sta per atterrare- dice la voce di una donna proveniente dall'altoparlante. Provvediamo ad attaccare meglio le cinture e quando l'aereo é ormai a terra prendiamo i nostri bagagli e senza attirare l'attenzione andiamo verso casa di Mika. Arriviamo davanti a un altissimo palazzo nel centro della zona ricca di Milano e Mika gira la chiave nella serratura, la porta si apre e Mika mi invita ad entrare, prendo la mia valigia ed entro, prendiamo l'ascensore fino al quinto piano dove troviamo una porta bianca con sopra scritto M. PENNIMAN, Mika prende la chiavi, apre ed entriamo, é bellissima tutta colorata con lampadari piumati, quadri neorealistici , statue , praticamente in stile Mika. Mika mi porta in camera da letti in modo che io possa mettere a posto la valigia, la stanza da letto é immensa , nel mezzi della stanza un letto a baldacchino con lenzuola con immagini di animali color bianco panna, intorno la luce regna sulle parati bianche , le due cabine armadio sono divise dal bagno che é nel mezzo. Mi guardo intorno, lascia la valigia sulla porta e spensierata mi butto sul letto, Mika mi raggiunge stendosi vicino a me a guardare il vuoto -oggi ho l'intervista e domani andremo a Napoli- dice Mika guardando fisso il vuoti nel soffitto bianco latte -lo so ed ho paura - dico con voce stridula persa nei miei mille pensieri Mika si gira verso di me e mi abbraccia forte , poi mi bacia la fronte e mi accarezza la testa. La giornata é passata veloce, Mika dopo due ore già aveva finito l'intervista ed era tornato a casa per stare con me e parlare del viaggio del giorno dopo -lo facciamo in macchina?- disse Mika rompendo il silenzio - non so sono 10 ore te la senti di guidare per cosi tanto tempo?- dissi io girandomi verso di lui - cosi visiterò tutta l'Italia e io e te avremo tempo per parlare - - ok ma prima devo fare una cosa molto difficile- -cioè?- -devo avvisare mia madre del nostro arrivo cosi potrà riunire la famiglia - - sembra giusto- disse Mika facendo un segno con la testa Presi il telefono , digitai il numero di mia madre e chiamai subito -Mary- -mamma- -ma cosa é successo? Ho visto ke foto di te e Mika che vi baciate su un giornale - -mamma proprio per questo ti chiamo, io e Mika domani verremo li , ora siamo a Milano - -oddio Mary non so che dire, vi aspettiamo- -riunisci la famiglia e chiama Maria Paola e Marco che é molto che non li vedo - -ok ora riposate che il viaggio sarà duro e lungo, venite in macchina?- -si Mika vuole attraversare l'Italia - -ok allora vi aspettiamo per il pomeriggio - -si buonanotte mamma- -buonanotte Mary e buonanotte Mikaaa- urlò l'ultimo nome mia madre -salutamela - disse Mika che deve aver sentito -ti saluta- -ciao- e staccai , ero sollevata, almeno ora sapevano del nostro arrivo e come comportarsi. Mika era felice io ero felice lui mi abbracciò ,quella sera andammo a letto felici.

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Capitolo 22
*** Napoli, we're back ***


-guarda il mare - disse Mika indicando fuori il finestrino quasi come un bambino. Lo guardai sorridendo, davanti a noi ora apparve il cartellone stradale che ci avvertiva che eravamo a Napoli. -siamo quasi arrivati, dopo Napoli c'é Pompei- dissi abbasssando la testa -voglio visitare gli scavi, andare al mare, mangiare tanto cibo del sud soprattutto la pizza, vado pazzo per la pizza. Almeno qui non é tradizione fare il risotto - disse Mika e insieme ridemmo per l'ultima frase -non posso crederci che ritornerò a casa, dai miei amici , dai miei familiari ma non più come la vecchia Mary - -in che senso?- chiese Mika -che ora sono diversa, sono cambiata da bene in meglio solo grazie a te- dissi alzando lo sguardo e sorridendogli amorevolmente. Lui mi sorrise e poi accosto l'auto nella mia zona sos che c'era, si affacciò verso di me, prese il mio viso tra le mani e mi baciò, ci baciammo a lungo finche l'aria dei nostri polmoni non finì, ci fermammo qualche momento per riprendere fiato- sono sicuro di amarti come non lo sono mai stato di nessun'altro- Mika sussurrò sulle mie labbra per poi ritornare a baciarmi, non andammo oltre al bacio, quando le nostre labbra si staccarono si formò sul mio viso un sorriso enorme, quasi infinito -sei bellissima quando sorridi, dovresti sorridere più spesso-disse mika sorridendo mentre accendeva il motore dell'auto -e tu dovresti fare cosi più spesso- dissi scherzando -allora sarà fatto ,signorina - disse mika sarcastico. Uscimmò dalla zona sos e proseguimmò per la nostra strada. **** Parcheggiammò, ci avvicinammo alla casa dei miei genitori, guardai il citofono, presi fiato, strinsi forte la mano di mika e bussai.La risposta non si fece attendere, ad aprirci mia sorella Julia, una ragazzina di corporatura gracile proprio come me, mostra tutti i suoi 14 nel suo modo di vestire, lunghi capelli castani chiaro le scendono lungo la schiena fino fondoschiena , occhi castano chiaro ed espressione stupita. -Mary - urla quasi con le lacrime agli occhi dalla gioia -Julia,come sei diventata grande - dico squadrandola dalla testa ai piedi -ma basta parlare di sciocchezze, dove quel bono del tuo ragazzo?- dalla mia destra coperto dal muro esce Mika sorridendo, lei lo guarda imbarazzata e poi sorride -ciao io sono Mika - dice allungandole la mano -lo so chi sei, comunque io sono Julia, la sorella di mary- disse rossa in viso -piacere di conoscerti e sono felice che mi giudichi un bel ragazzo - disse mika ridendo. Scoppiamo tutti in uno risata compresa Julia che contemporaneamente era diventata completamente rossa per l'imbarazzo. Qualcuno si intromise nella risata facendola cessare, pasqual , mio fratello , alto, magro e come sempre mostrava i suoi 12 anni di attività motociclistica dalle sue braccia muscolose, solo 15 anni ma ne mostra di più. Si avvicina a me e mi abbraccia fortissimo facendomi mancare il fiato, poi stacca l'abbraccio e aggiunge - mi sei mancata sorellona- -anche tu fratellino mio- dico arruffandogli i capelli -non mi presenti quest'uomo molto alto?- dice guardando mika in tutta la sua altezza. -ah si, lui é mika il mio ragazzo, ma dovresti già conoscerlo,sai tutti miei poster nella stanzetta - dico sorridendo -quindi tu sei quel mika? Quello famoso? Quello si relax? E che ci fai con mia sorella?- comincia a domandare mio fratello curioso. Mika comincia a sorridere e a tormentarsi i riccioli con le dita. -si,sono quel Mika e sono con tua sorella perché la amo- dice mika sorridendo mentre gli stringe la mano -quindi mia sorella é con una star internazionale e io devo iniziare la moto3 , Julia manchi solo tu- dice pasqual facendo scoppiare una risata di gruppo. -ma ci fate entrare? Siamo qua fuori da 10 minuti ormai- protesto -si,entrate- dice Julia invitandoci ad entrare. Prendo la mano di mika e lo tiro dentro casa. Julia ci fa strada in soggiorno mentre pasqual ritorna nella sua stanza. -dove sono mamma e papà?- -mamma sta cucinando da stamattina per il vostro arrivo- dice Julia avviandosi verso il soggiorno -bene, allora stasera si cenerà alla grande, papà?- -é andato a prendere dei pezzi della moto di pasqual, sarà qui per le sette- dice sempre Julia ormai lontana. Mika si guarda intorno stupito, io lo guardo ,mi avvicino a lui e gli sussurro -niente pizza mi dispiace- a quelle parole lui ride poi risponde- va bhe sarà per domani - mentre stiamo ridendo senza un vero motivo logico da lontano vedo arrivare un piccolo esserino nero e bianco, é Mira, la mia cucciolina di pitbull come é diventata grande. Mi corre incontro, io mi abbasso per accarezzarla seguita da mika che é intenerito da quel piccolo cucciolo, lei mi salta addosso e mi lecca tutto il viso poi corre da mika e fa lo stesso -come si chiama?- chiede mika mentre l'accarezza, e prima che io possa aprir bocca risponde una voce femminile che entra in soggiorno -si chiama Mira- dice mia madre mentre si avvicina a noi, mia madre non mostra i suoi 45 anni ,ha folti ricci biondi, occhi azzurri e corporatura robusta di un'altezza inferiore alla mia. Mika nel sentire quella voce a lui sconosciuta alza lo sguardo e insieme ci alziamo. Lei si avvicina lui ponendogli la mano -piacere Rosaria , la madre di Mary - -piacere Mika - risponde lui stringendole la mano -quindi sei vero, ancora adesso non ci credo - dice mia madre incredula della persona che ha di fronte. -si mamma é vero, noi siamo veri- dico stringendo forte la mano di mika che mi asseconda mettendomi un braccio intorno alle spalle. -su accomodatevi- dice mia madre facendoci strada sul divano - non ci fermeremo molto, abbiamo prenotato una stanza in albergo- dico io -potevate stare qui- -lo so ma lui ha vergogna , infondo non vi conosce ancora bene- -aaa, capisco la vostra privacy- -si, ma ora dobbiamo andare, torniamo per cena- dico alzandomi frettolosamente -non mi hai manco ancora abbracciata- si avvicina a me e mi abbraccia poi mi sussurra- sono felice che tu abbia trovato chi ti ama- -grazie mamma ma ora dobbiamo andare, abbiamo le valige da sistemare- -si, le valige- dice mika assecondandomi e sfoggiando uno dei suoi bellissimi sorrisi -allora a stasera- dice mia madre salutandoci mentre noi usciamo di casa. Usciamo, mi chiudo la porta alle spalle e facciamo un respiro di sollievo. Andiamo verso la macchina,entriamo , mika mette in moto e andiamo verso l'albergo -su non é andata tanto male- dice lui aprendo la porta della stanza -si dai, ora riposiamoci-dico buttandomi a sacco di patate sul letto -io avrei altre intenzioni- dice mika avvicinandosi maliziosamente al letto -cioè?-dicono mettendomi a sedere sul bordo del letto con sguardo malizioso -questo...- mika si avvicina me e mi spinge sul letto per poi mettersi su di me e cominciandomi a baciare, dalle labbra scende fino al collo, fino al seno mentre con le mani mi toglie la maglia che gli ostacola il percorso, una volta tolta la maglia scende verso la pancia, comincio con levargli la camicia che gli cinge il busto,una volta tolta lui comincia col sbottonarmi il jeans che in men che non si dica arriva sul pavimento, giro la situazione trovandomi io su di lui cominciò col sbottonargli i pantaloni che anche loro finisco in non so che parte della stanza, finiamo per toglierci l'ultimi vestiti che ci coprono e finalmente io e lui diventiamo una cosa sola. Io sua lui mio. ***** Riposo sul suo petto nudo mentre lui mi accarezza i capelli. Questa scena é silenziosa e trasmette molto, ma il silenzio viene spezzato dallo squillare di un cellulare , il mio. Alzo la testa dal suo petto mi copro con la coperta e allungo il braccio verso il comodino per afferrare il cellulare, lo guardo c'é scritto "MARIAPAOLA" mia cugina, rispondo subito senza esitare altro tempo -mariapaola- urlo felice -mary- urla lei -come mai hai chiamato?- -che ne dici si vederci prima di stasera? Magari con il tuo fusto di ragazzo- -quando?- -ora- -ehm... Devo prepararmi sono in un momento...diciamo non opportuno- dico girandomi verso mika che ride -aaa ti capisco, hai ragione, poi mi racconti com'é a letto- dice lei ridendo -ehm gli chiedo se vuole venire, sai ha guidato tutto il viaggio , vorrà riposare- -ok chiedi- -amore che ne dici di vedere mia cugina? O sei stanco?- gli chiedo io abbozzando un sorriso -amore meglio se riposo un pò oppure mi addormento durante la cena- dice lui ridendo -hai ragione- -vengo solo io- -ok, allora lo conoscerò alla cena,ci vediamo al bar che sta sotto il Mont Plaza - -io alloggio al Mont Plaza- -bene,allora ti aspetto - -il tempo di vestirmi e sono da lei- poi stacco. Mi alzo tirandomi dietro buona parte delle lenzuola,poi mi giro verso mika e rido -vorrei dormire, dammi le lenzuola- dice lui sarcastico -eccotele - dico io lasciando la presa . Mi diriggo nuda verso la biancheria che giace ai piedi del letto, la indosso , apro la valigia prendo un pantaloncino alto in vita, una maglia e li indosso, poi metto le mie solite converse bianche amiche di mille avventure. Mika ormai dorme come un bambino, mi avvicino a lui gli do un bacio sulla fronte e lascio un biglietto sul comodino con su scritto" SE MI CERCHI SONO AL BAR DIFRONTE ALL'HOTEL" poi vado verso la porta ed esco. Scendo le scale, passo davanti la receptione e poi esco fuori, giro lo sguardo verso il bar e la vedo li seduta al tavolo vicino la finestra ma non é sola, vicino a lei c'é un'uomo,attraverso la strada, entro nel locale, ma ora é sola al tavolo, l'uomo non c'é , mi avvicino gli tocco la spalla, lei si gira mi guarda stupita poi si alza e mi abbraccia fortissimo. -mi sei mancata tantissimo- dico con le lacrime agli occhi per la gioia -anche tu, ma hai trovato come non pensarci- dice lei per poi far scoppiare una risata di gruppo. La guardo é cambiata ha tagliato i lunghi capelli biondi-castano , i suoi occhi color nocciola sembrano sorridere più delle sue labbra, mi è mancata tantissimo. -siediti- mi invita lei -da fuori ho visto che eri con un'uomo - ma non riesce nemmeno a rispondere che una mano mi tocca la spalla e una voce maschile a me conosciuta si intromette nella conversazione -come, non mi riconosci?- mi giro ed é lui Marco, il mio miglior amico, mi alzo e lo abbraccio forte -scusa eri girato e non ti ho riconosciuto-dico io separando l'abbraccio -non ti preoccupare, l'importante é che ora sei qui con me, quanto mi sei mancata - . SPAZIO AUTRICE: Non sono solita a fare spazi autrici ma da oggi in poi lo farò perché voglio che chi legga la mia ff sia in buon rapporti con l'autrice , comunque... spero che la mia ff vi piaccia, ci lavoro tanto anche se ho avuto un blocco ma come vedete sono riuscita a superarlo. Fatevi conoscere e datemi consigli per il prossimo capitolo nelle recensioni FANNY��(non é un nomignolo ma il mio nome, lo so é strano) RECENSIONE DI UNA MIA AMICA QUANDO HA LETTO IL CAPITOLO: L'ho appena finito é lungo ma is fantastic! Apparte la parte hot che cazzo è troppo figa. I jeans sbottonati, tu che ti metti sopra lui hahah ti piace stare sopra eh maiala, poi "una cosa sola" Fanny basta che dicevi "mi ha messo il pene nella vaggy" si capiva.. Comunque stupendo brava! (SFACCIATA LA RAGAZZA)

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Capitolo 23
*** take my hand-part.1 ***


Ero felicissima avevo finalmente rivisto le uniche persone che mi erano state vicino nella mia vita e anche loro erano felici di vedermi. Ci sedemmo e ordinammo delle bevande. -allora perché mi avete chiamato?-chiesi guardando i due che erano seduti di fronte a me -dobbiamo dirti una cosa importante- disse Marco -ehm.... Io.... Dillo tu Marco - balbetto Mariapaola -bhe...non so come dirtelo..- disse imbarazzato Marco -su non tenetemi sulle spine, ditemi quello che mi dovete dire- -allora.....io e Mariapaola stiamo insieme- disse Marco tutto d'un fiato -cosa?- chiesi stupita -bhe.. Quando sei partita abbiamo parlato molto, siamo usciti ed eccoci qua- disse Mariapaola -o...kkk...- dissi scioccata -fatevi abbracciare- poi continuai. Ci alzammo e abbracciai Maria Paola -io vado in bagno- aggiunse Mariapaola -ok noi siamo qui- aggiunse Marco, quando lei fu ormai lontana aggiunsi- fatti abbracciate amico mio-. ----------------------------------------------------------PROV. MIKA-------------------------------------------------------------- Venni svegliato dallo squillare del cellulare era mia madre voleva sapere se eravamo arrivati, l'ho rassicurata e ho chiuso corto. Vicino al cellulare sul comodino c'era un biglietto lasciato da Mary che mi avvertiva che era al bar difronte all'hotel, visto che ormai non ho più sonno tanto vale raggiungerla e conoscere sua cugina. Mi alzo dal letto, indosso i boxer e poi corro in bagno a farmi una doccia. Esco veloce e scelgo degli abiti comodi, un jeans, una maglia nera con ricamata una M sul taschino e le mie solite scarpe nere. Apro la porta esco, scendo le scale , attraverso la hall, lascio le chiavi alla reception che mi saluta cordiale - a stasera signor Penniman - ed esco dall'hotel, guardo il bar da lontano e dalla finestra scorgo Mary che parla con qualcuno, non capisco chi ma sono sicuro sia la cugina. Indosso i miei occhiali da sole per non farmi riconoscere e corro verso il bar, entro, é all'ultimo tavolo ed abbraccia un'uomo,nel vedere quella scena mi provoca un forte mal di pancia e un nodo mi stringe la gola, perché Mary mi ha mentito? Chi é quell'uomo? Faccio un respiro e decido di avvicinarmi a loro per placare tutte le mie domande, comincio ad avanzare con passo veloce e ogni passo mi rende ancora più arrabbiato, forse sono troppo geloso e dovrei calmarmi ma non ce la faccio é più forte di me. Da lontano vedo che l'abbraccio si é placato e lei ride, poi si accorge di me e mi sorride invitando l'uomo a girarsi. -Mika, buon svegliato - dice Mary sorridendomi -chi é lui?- dico con tono serio forse sto esagerando , devo calmarmi -calmo, é marco il mio miglior amico- dice lei spaventata dalla mia reazione -ciao piacere Marco - mi porge la mano l'uomo, sorridendo -non dovevi essere con tua cugina?- chiedo -si é in bagno e mi hanno appena detto che si sono fidanzati- aggiunge lei Madonna che stupido che sono stato, mi sono fatto prendere dalla gelosia e ho fatto anche una brutta figura. Ci tengo molto a lei ,si,ma ho esagerato. Da lontano una ragazza bionda si avvicina scioccata alla mia vista -ecco mia cugina- aggiunge Mary -aaa, scusa Marco , ero confuso....- aggiungo dispiaciuto. La ragazza bionda si avvicina ancora di più a noi e ha la faccia stupita, sembra una delle mie fan quando mi incontrano per strada. Si ferma vicino al tavolo e comincia a fissarmi con aria stupita poi da una spallata a Mary che ride di gusto per la sua faccia. -ah.. Michael lei é Mariapaola,mia cugina. Mariapaola lui é Michael - dice lei divertita. -non mi chiamare Michael é cosi formale, chiamami Mika - dico stendendogli la mano, lei la stringe tremolante e poi con un sorriso impacciato -piacere, io sono Mariapaola ma puoi chiamarmi mariapaola- dice rossa in viso. Tutti scoppiamo in una risata e poi ci sediamo e ci godiamo la bella mattinata.

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Capitolo 24
*** take my hand part.2 ***


******************************************************** 19:00--------------------------------------------------------------------------------------- - che mi metto?- urlai disperata mentre tiravo vestiti a caso dalla valigia -sei bella qualunque cosa metti - disse Mika che usciva da bagno mentre indossava la camicia -grazie, ma ora non ho bisogno di complimenti ma di un consiglio- dissi buttandomi a angelo sul letto con le mani sul viso -ok fammi vedere che ti sei portata- disse Mika avvicinandosi alla valigia. Mi misi seduta sul letto e lo guardavo mentre scartava vestiti. Poi ad un certo punto si illuminò e cacciò dalla valigia un vestito floreale con scollo a cuore, stretto sotto il seno e gonna che scendeva a campana con qualche balza. -ecco metti questo e sotto metti le scarpe con i tacchi se no sembriamo il gigante e il bambino- e poi scoppiò a ridere, presi vestiti e le scarpe , gli stampai un veloce bacio sulle labbra e poi scappai in bagno. Indossai gli abiti e le scarpe, arricciai i capelli con il ferro e mi truccai leggermente, solo un filo di eyeliner e un po di mascara, mi guardai allo specchio ma sentivo che mancava qualcosa, aprì il beauty-case e presi il rossetto rosso , lo misi e mi riguardai allo specchio, bhe non ero Megan fox ma ero presentabile. Usci dal bagno e fuori c'era Mika pronto ad aspettarmi con un rosa bianca in mano. -sei uno schianto - disse avvicinandosi a me,- questa é per te- disse porgendomi poi la rosa bianca -é bellissima- dissi imbarazzata , lui si avvicinò ancora di più a me e ci baciammo. Un bacio non duraturo ma sincero. Misi la giacca e uscimmo dall'hotel pronti per affrontare i miei genitori. ---------------------------------------------------------------------------------------------- Siamo davanti alla casa dei miei genitori, madonna ho paura e anche Mika deve averne molta perché in macchina non ha aperto bocca e la cosa é strana. Insieme sospiriamo , ci stringiamo la mano e lui bussa al citofono. Ad aprirci é mia madre che ci sorride cordialmente e ci invita ad entrare, ci fa strada in soggiorno dove gran parte della famiglia già é riunita a parlare ma non appena entriamo la stanza cade in un silenzio tombale accompagnato da vocine sottovoce che intonano la frase- allora é davvero Mika - cosa che mi turba un pochino ma che lascio scorrere. Il silenzio viene interrotto dalla voce di mio nonno paterno, Pasqual, da cui mio fratello ha ereditato il nome. -allora Mary non mi saluti?- a quella frase comincio a sorridere e gli vado incontro per abbracciarlo e pian piano mi trovo con il salutare e abbracciare tutti i familiari. -ci presenti questo bell'uomo?- la voce di mia zia rimbomba nella stanza -certo- dico avvicinandomi a Mika che imbarazzato sorride senza spiccicare parole. -lui é il mio ragazzo, Mika - dico fiera stringendo la sua mano forte -ma lui é quel Mika che tu tanto adoravi?- chiede mio cugino Domenico -si é lui- Mia nonna si alza dalla sua poltroncina e si avvicina a Mika allumandogli una mano -piacere Julia, la nonna materna di Mary - -piacere Michael ma può chiamarmi Mika - dice lui imbarazzato -raccontaci del tuo ragazzo,che lavoro fa?- chiede mio zio interrompendo la conversazione. Non riesco a spiccicare lettera che vengo interrotta dalla voce di Mika -faccio il cantante-dice fiero -di che genere?- chiede sempre mio zio -fa pop zio, non potresti capire- aggiunge Mariapaola che in quel momento entrava dalla porta. E cosi continuò la conversazione con la mia famiglia, ma mancava un tassello fondamentale, mio padre, che fine aveva fatto?. Lasciai mika seduto sul divano a parlare con lo zio, presi mia madre da parte e gli chiesi- papà che fine ha fatto?- -ha trovato traffico, arriverà a momenti- -spero non combinerà casini con Michael, ci tengo molto a lui- -non preoccuparti, ci ho parlato io già ieri- -speriamo..- Poi ritorno da Mika, all'improvviso suona il citofono, so già chi é , stringo forte la mano di Mika che subito capisce il perché di quella reazione. Mia madre va ad aprire e poi una bimba sui 4 anni, Angela, la mia sorellina, corre dentro con in mano una bambolina, mi vede da lontano e mi corre incontro e mi abbraccia fortissimo, io lascio la mano di Mika e ricambio l'abbraccio. Poi lei si stacca da me e va vicino a Mika -chi sei tu?- dice con la sua curiosità da bambina -piacere Mika , tu?- dice Mika intenerito da quella piccola bambina che quando sente il suo nome si illumina e lo abbraccia forte -lo sai Mika, questa bimba é una tua fan- dico rivolgendomi a Mika -davvero?- chiede lui alla bimba che si stacca dall'abbraccio e fa cenno di si con la testa -e che canzone ti piace?- chiede lui -lollipop- dice lei imbarazzata -allora più tardi prima di andare a letto a dormire te la canto, ti piace come idea?- dice lui accarezzandole il visetto -siiii- urla saltando lei. Dalla porta entra mio padre e io alzo la testa, Mika non si é reso conto di quello che é successo preso dalla conversazione interessante con la piccolina allora lo riporto alla realtà toccandogli la mano, lui alza la testa e vede mi padre che saluta mia madre con un bacio e mi stringe la mano forte. -papà - dico sottovoce, le parole mi si incastrano in gola ed escono soffocate -Mary, bentornata- dice avvicinandosi a me -devo presentarti una persona- dico con la testa basta perché non ho la forza di guardarlo negli occhi -l'ho vista,ma ora presentamela- Mika si alza , trascinando me dietro e va a stringergli la mano -piacere Michael, ma può chiamarmi Mika se vuole- dice lui intimorito ma sicuro -piacere Filippo il padre di Mary - dice stringendogli forte la mano, forse troppo forte per i miei gusti. Tutta la stanza é nel silenzio più assoluto e i due si guardano negli occhi quasi come se mio padre lo stesse sfidando ma Mika non si lascia intimorire e continua a tenergli testa. Il silenzio viene spezzato dalla voce di mia madre che avverte che la cena é pronta, i due smettono di fissarsi e tutti prendono posto a tavola. La conversazione a tavola é sulla carriera di mio fratello e Mika ascolta interessato, quando mio padre cambia argomento- allora Mika, so già che lavoro fai ma spiegaci come va- -bhe il mercato musicale mondiale non é facile da affrontare ma io ci riesco e ho iniziato il mio nuovo album- -ah e di cosa parlerà?- -é un segreto , Mika non ha voluto dirlo nemmeno a me- intervengo io prima che mio padre faccia qualche battutina che farebbe irritare Mika -si é sorpresa, sarà diverso da tutti gli altri miei album- aggiunge Mika -come vi siete conosciuti?- interviene mio zio -per caso..- aggiungo io , dando un piccolo calcio a Mika in modo che capisca di tener la bocca chiusa sull'argomento incidente -ma tu non eri gay?- aggiunge mio padre -come ha detto lei "ero", ed é passato, ora "sono" innamorato di sua figlia e credo che quello sia l'importante - -si l'importante e che tu non la faccia soffrire - aggiunse ancora mio padre -papà, non mi farà soffrire ne sono sicura- aggiunsi io -voglio sentirlo detto da lui- aggiunse ancora -perché farlo soffrire se vederla soffrire fa stare male pure me?- rispose Mika -questa é la filosofia che dovrebbe esserci in ogni rapporto, bravo- La serata passò tra risate e cibo, mia madre aveva cucinato davvero molto, due antipasti, tre tipi di pasta , la pizza(si Mika ne é stato molto felice) , la frutta , il dolce e non sarebbe stata una cena napoletana se non fosse finita con un bel caffè alla napoletana. Mika come promesso dopo la cena ha accompagnato Angela nella sua stanzetta e gli ha cantato Lollipop finche non si é addormentata, che dolce. Ora siamo in macchina verso l'hotel , entrambi siamo felicissimi di aver passato questa situazione indenni. -dobbiamo festeggiare- aggiunge Mika ridendo -si,come vuoi festeggiare?- aggiungo anche io ridendo -voglio fare un viaggio- aggiunge ora serio -dove?- chiedi curiosa -sempre qui in Italia- aggiunge lasciandomi pensierosa, mentre penso sento il mio cellulare squillare, prendo la borsa e guardo il nome "Giulia" , ah si mi ricordo facevo parte o credo ne faccio ancora parte di un gruppo di mikafan, ma perché mi sta chiamando? -chi é?- chiede Mika visto che non ho ancora risposto -una mia amica pugliese che ho conosciuto quando ero tua fan accanita- -rispondi su, che aspetti?- Spinta da Mika, rispondo al cellulare -Giulia,come mai questa chiamata?- -ciao Mary , sono in compagnia di Alessia - -ciao Mary- urla Alessia in lontananza -salutamela- rispondo sorridendo - comunque ti abbiamo chiamato perché tra due giorni, il 18 agosto, é il compleanno di me , alessia e Mika e visto che compiamo 18 anni volevamo invitare le ragazze del gruppo compresa te, le altre già le abbiamo chiamate e vengono, manchi solo tu- -aspetta che chiedo al mio ragazzo se mi può accompagnare- poi mi giro verso Mika e dico- amore allora andiamo?- -certo la puglia é bellissima e ci faremo anche un viaggio li- aggiunge -grazie amore- poi rispondo a Giulia - certo veniamo e il mio regalo credo non lo scorderete mai più - -oddio e che può essere?- aggiuge Alessia -segreto, al 18, ciao- e cosi stacchiamo. Arriviamo all'hotel, saliamo in camera e ci addormentiamo accoccolati sul lettone.

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Capitolo 25
*** Buon compleanno part.1 ***


-Non so come farti cambiare idea Non so sei qui e arriva la marea che porta via tutto in un lampo Io che ho bisogno di tempo, ora che siamo solo dei bersagli di ciò che oramai chiamamo sbagli Ogni carezza é un'ostacolo che aspetto ormai da un secolo É un'amore tra parentesi,ogni affetto una sintesi di quel che eravamo e ora non siamo più I sentimenti un'ipotesi e gli abbracci malintesi che imbarazzano lo sai, ma dammi un giorno in piuuuuu oh oh solo un giorno in più oh oh per farti capire chi sei per me e quello che é cambiato poi cambierà vedrà perché senza te mi manca il fiato, in questa vita ogni giorno inciampo, io che ho capito ormai tardi che contano solo i dettagli e i sentimenti un'ipotesi e gli abbracci malintesi che imbarazzano lo sai ma dammi un giorno in piuuuu oh oh solo un giorno un piuuuuu oh oh per farti capire chi sei per me e quello che cambiato poi cambierà.... Vedrai- mi cantava Mika mentre mi accarezzava i capelli accompagnato dalla voce di Michele che usciva dalla radio dell'albergo, come era dolce, alzai la testa dal suo petto e mi stesi vicino a lui e aggiunsi-auguri amore- lui mi accarezzò il viso e io lo baciai, eravamo soli, solo io, lui e il nostro amore. ********************************************************** Siamo in viaggio per Bari dove si terrà il compleanno, siamo passati per casa dei miei genitori e li abbiamo salutati, mio padre sembrava felice e mia madre era triste per la mia partenza, Angela ha dato un bacino a Mika e lui gli ha promesso che sarebbe tornato a cantargli di nuovo Lollipop come ninna nanna. Se la cava benissimo con i bambini e poi é cosi dolce. Mika ora é concentrato sulla strada mentre io penso a come spiegare alle ragazze che sono la sua ragazza senza che gli saltino addosso e che mi uccidano. -A cosa pensi?- la voce di Mika mi distrae dai miei pensieri - A cosa dire alle ragazze - -Basta che mi tieni la mano e loro capiranno- -ma tu sei un genio- -modestamente - -la tua umiltà passeggera é la cosa che più amo di te- E tra risate e giochi passarono le ore di viaggio. -ora le chiamo, Sarah ci aspetta sull'autostrada perché voleva conoscere il mio ragazzo ma ora rimarrà abbastanza stupita - -povera ragazza - disse lui ridendo . Presi il cellulare dalla borsa e chiamiai Sarah -beep beep- -Mary dove sei?- -vengo io , dove stai?- -sto vicino a un bar all'uscita dei caselli- -ok arrivo- e staccai. -amore accosta, vado solo io e la porto qui - -ok mi preparo- disse ridendo . Scesi dall'auto, girai l'angolo ed ecco il bar e lei é li seduta su un muretto che mi aspetta. É da tanto che non la vedo ma è sempre uguale, capelli corti rossi, occhi castani con una fila di eyeliner, vestita sempre impeccabile e con un sorriso che distrugge tutte le persone che la odiano. Mi avvicino sempre di più a lei, si gira, mi vede e mi corre incontro, ci abbracciamo fortissimo quanto mi é mancata. -Mary come sei cresciuta- -invece tu sei sempre la stessa- ridiamo insieme -allora il tuo ragazzo?- -ci aspetta in macchina però....- -cosa?- -promettimi di non urlare né farmi del male, per piacere- faccio gli occhi da cucciola -anche se non capisco il perché, ma ok, lo prometto- Gli prendo la mano e accompagno verso l'auto, Mika é appoggiato all'auto con degli occhiali da sole che ci aspetta, Sarah si guarda intorno cercando il misterioso ragazzo e non si é resa conto di Mika. Si gira e lo vede -Mary guarda c'é Mika - quasi urla -oddio hai ragione- fingo. Apre la borsa e prende the origin of love e si diregge verso di lui. Arrivata vicino a lui gli dice - ciao sono Sarah e lei é Mary - -io sono Mika - -lo so, ti ho visto da lontano e ti ho riconosciuto -, mika guarda confuso me che sono vicino a sarah , io gli faccio l'occhiolino e lui capisce che deve reggermi il gioco -mi fai un'autografo?- dice lei imbarazzata porgendogli il CD -certo- prende il CD e gli fa l'autografo -per te piccola?- dice rivolgendosi a me -bhe il solito- -il solito cosa?- chiede Sarah confusa mentre Mika si avvicina a me e mi bacia. Sarah ci guarda scioccata, quando il bacio finisce é così scioccata che non riesce a parlare -Sarah, lui é il mio ragazzo - -il tuo cosa?- -sono il suo fidanzato- aggiunge Mika -ok Mary mi devi spiegare questa storia- -te la spiegheremo in macchina, andiamo- e mentre saliamo in macchina lei aggiunge -mika ma tu non eri gay?- . Durante il viaggio abbiamo dovuto spiegare molte volte a Sarah la situazione perché non riusciva ad accettare l'evidenza ma poi siamo riusciti a farglielo capire. **** -allora Sarah hai capito?- dico una volta arrivate davanti il ristorante dove si terrà la festa -si ho capito, é già la decima volte che me lo ripeti- dice lei sbuffando -ok, ricapitoliamo- - devo far finta di non sapere nulla e devo tenere la bocca chiusa con le altri- dice scocciata lei -e io quando devo entrare?- dice mika confuso -amore perché non mi ascolti quando parlo?- dico rassegnata -parli cosi veloce in italiano, per me non é facile capire - dice triste lui -ha ragione questo be...ragazzo- dice Sarah ridacchiando -ok te lo ripeterò piano- dico e dopo lancio un'occhiataccia a Sarah che continua a ridere , mika annuisce allora comincio a spiegare -io e Sarah entreremo dentro, dopo un pò io uscirò e ti verrò a prendere, tu devi aspettare qui in macchina senza fatti riconoscere- -aspetta ma oggi é anche il tuo compleanno - aggiunge Sarah -si, ma ho deciso di festeggiare con le mie fan e la mia fidanzata,poi domani andiamo al mare e finiamo di festeggiare- aggiunge mika sorridendo -allora auguri- e subito lo abbracciò. Una volta che l'abbraccio fù terminato Sarah si girò verso di me e mi disse - tu gli auguri non glieli fai?- -già glieli ho fatti- aggiungi ridendo e subito pure mika scoppia a ridere -Mary noi dobbiamo parlare un poco in privato- dice lei seria -ok, ma non sputerò mai il rospo - -non é giusto, cattiva- aggiunge poi lei Mika ci guarda confuso allora aggiungo- su andiamo- io e Sarah scendiamo dall'auto, e ci avviamo verso il ristorante, mi giro a guardare mika e vedo che ha degli occhiali da sole e gioca con il cellulare, che brava spia, lo arresterebbero dopo 5 minuti, ma lasciamo stare. Entriamo nel locale, subito una donna ci accompagna nella stanza del compleanno, é enorme quasi una discoteca,ci sono tavolini bassi neri con intorno dei divanetto rossi fuoco, un deejay , un piano bar e una pista da ballo. Molte già sono li, ci sono Alessia e Giulia le due festeggiare,come sempre stupende. Alessia é una ragazza alta e piena di curve coi i capelli ricci che per questa occasione ha stirato, gli occhi castani molto sottili quasi a mandorla, veste un vestito color pesca stupendo e con il suo solito sorriso rassicurante. Giulia anche lei alta ha i capelli biondi e degli occhi azzurri che ricordano due smeraldi . Mi sono resa ora conto che dono vestite uguali e devo proprio ammettere che il vestito sta terribilmente bene a entrambe. Mi giro intorno e vedo anche le altre, c'é Beatrice chiamata da noi Bea che ride con Titti mentre sorseggia un drink. Beatrice pure lei una ragazza alta , coi capelli castani, gli occhi color nocciola e uno splendido sorriso,indossa un vestitino rosso che metterei volentieri anche io. Titti é una ragazza simpaticissima, alta é la più piccola del gruppo ha solo15 anni ma sembra più grande, capelli castani, occhi marroni e come sempre ride per ogni minima cosa. Indossa un pantaloncino nero a vita alta con una camicia di seta bianca. Sarah mi richiama alla realtà facendomi notare che Grazia e Ludovica ci stanno salutando da lontano. Grazia ha lunghi capelli castano chiaro e gli occhi marrone incorniciati da un paio di occhiali da vista, é vestita semplice con una maglia stupenda e dei pantaloncini di jeans a vita alta. Ludovica ha capelli neri che gli cadono sulle spalle e degli splendidi occhi castani, vestita da una gonna nera a vita alta e una maglia blu elettrico con il coletto perlato. Ci avviciniamo a loro -Mary - aggiunge Ludovica -Ludovica - aggiungo io -Sarah - aggiunge ancora Ludovica -Grazia- aggiungo io per poi formare un'abbraccio di gruppo -allora Mary?- dice Grazia -allora cosa?- rispondo io -le due festeggiate hanno detto che avresti portato il tuo ragazzo e un regalo che ci avrebbe rimaste tutte a bocca aperta- aggiunge ancora Grazia - a si, il mio ragazzo lo sta prendendo, ora saluto le altre e poi vado ad aiutarlo, voi preparatevi- -lo dico per esperienza personale, state pronte-aggiunge Sarah -ok, aspetteremo- aggiunge Ludovica. Salutiamo le due e ci avviamo verso Titti e Bea che ancora non si sono accorte di noi. -per favore dimmi qualche segretuccio di mikuzzo- Sarah mi sussurra all'orecchio -no e se non l'avessi capito ho detto no- dico ferma e dura -dai almeno se é d.. Bravo- dice sotto voce -ahahahahah mi fai ridere, si é molto bravo- dico ridendo -oddio e..e... Come bacia?- chiede curiosa -Da sturbo, non puoi immaginare- dico con fare sognante -oddio quanto sei fortunata - -Ma ora basta, dobbiamo salutare le altre e tu devi attenerti al piano - -ok ai suoi ordini signor capitano- dice mimando un soldato -ok bene- dico soddisfatta -BEA.. TITTI- urla Sarah, le due si girano di scatto, sorridono alla nostra vista e più ci vengono incontro -Mary- dice bea -Bea- dico io abbracciandola -Mary e il regalo tanto speciale di cui tutti parlano?- si intromette Titti -Ciai Titti..- l'abbraccio e poi continuo -arriverà a momenti con il mio ragazzo- -non vedo l'ora di sapere cos'é?- dice Bea entusiasta -fai caso é Mika - dice ridendo Titti -ma che.... É impossibile- dico fingendo una risata -si impossibile..- continua Sarah fingendo pure lei un sorriso. -noi andiamo a salutare le festeggiate, cosi vado a prendere il regalo-dico io salutando le due che ricambiano con un sorriso -oddio, qui ci sgamano- dice Sarah preoccupata -non ti preoccupare, non crederanno manco all'evidenza- -ok ora salutiamo Alessia e Giulia- Ci avviamo verso di loro che continuano a salutare gente -AUGURIIII- urliamo io e Sarah a l'usignolo -grazie- dice Alessia abbracciandoci -grazie tante - dice Giulia -e il regalo?- dice alessia curiosa -ora lo vado a prendere, Sarah tu resta qui- -ok- risponde Sarah -Oddio che emozione- dice Giulia .entusiasta -siii- quasi urla Alessia. Io mi diriggo alla porta e poi esco salutando tutte le ragazze che in quel momento mi stanno guardando. Vado verso l'auto, mika è seduto al volante con il cellulare in mano , proprio come l'ho lasciato. Busso al finestrino, lui si gira, mi vede , sorride e poi esce dall'auto. -allora?- dice chiudendo l'auto -niente sono tutte molto curiose- dico -pure io sono curioso di conoscerle- dice guardandomi negli occhi mente sfoggia un bellissimo sorriso e le sue adorabili fossette.CONTINUA>>>>>>>>

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Capitolo 26
*** Buon compleanno part.2 ***


É TROPPO GRANDE E L'HO DOVUTO DIVIDERE IN DUE IL CAPITOLO QUINDI QUESTA È SOLO LA SECONDA PARTE DI QUESTO CAPITOLO, QUINDI PER SEGUIRE MEGLIO LA STORIA BISOGNA LEGGERE PRIMA LA SECONDA PARTE, LA STESSA COSA CHE HO DOVUTO FARE IL CAPITOLO SCORSO E HO VISTO CHE MOLTI NON L'AVEVANO CAPITO, ORA GODETEVI IL CAPITOLO **********************************************************PROV.MIKA******************************************** Siamo vicinissimi, sento il suo respiri ansimante sulle mie labbra. Ho bisogno delle sue labbra, di un nostro contatto più di quanto ne abbia mai avuto bisogno. Metto le mie mani sui suoi fianchi e inizio a baciarla, é un bacio pieno di passione, come se lo bramassi da anni. Amo sentire le sue labbra su me. Lei mette le sue braccia intorno al mio collo in modo da intensificare il bacio, le sue labbra si staccano e le nostre lingue cominciano a ballare un lento. Le nostre labbra si staccano solo quando il nostro respiro comincia a mancare. Riapro gli occhi e vedo i suoi magnifici occhi verdi fissarmi. E comincio col baciarle il collo, lasciando il segno del mio passaggio con piccoli morsi,la mia mano corre sulla sua schiena mentre la sento rabbrividire ad ogni mio tocco. -Mika.... Dobbiamo...entrare- sussurra ansimante. Stacco a fatica le mie labbra da lei che riapre gli occhi e mi afferra la mano. Lascio il suo corpo e ci avviamo verso il ristorante. -resta qui , ti chiamo io - dice una volta davanti alla porta. Obbedisco, lei entra e dopo un pò riesce sorridente mentre mi porge una mano, l'afferro ed entriamo. Tante facce stupite alla mia vista mi circondano, qualche ragazza é in iperventilazione e qualcuna sembra si sia ghiacciata. -lui é Mika, lo conoscete no?- dice Mary presentandomi a due ragazze molto carine, credo siano le festeggiate. -m..arryy.. Io...bhe ...certo- dice balbettando una delle due -Mika lei é Alessia- dice Mary presentandomi la ragazza che precedentemente aveva parlato -..e lei é Giulia - dice riferendosi all'altra ragazza vicino -loro sono le festeggiate, come te d'altronde - dice sorridendo -piacere- dico stringendo la mano alle due ragazze che sembrano no, star tanto bene, faccio quest'effetto? -ma ma ma.. Perché lui é con.... te?- chiede Giulia a Mary -bhe..- dice confusa, non sa come spiegarglielo -lei é la mia fidanzata -mi intrometto io mettendogli un braccio intorno al collo. Subito la stanza cade in silenzio, nessuno parla più, tutti ci guardano sbalorditi, Mary ha la testa bassa, forse é imbarazzata. -ma questa non era una festa? Su con la vita - dico cercando di sciogliere un pò il ghiaccio. La serata é passata abbastanza bene, dopo un pò le ragazze hanno iniziato ad aprirsi e divertirsi. Mary é stata felice, devo ammettere che avvolte mentre ballava avevo voglia di prenderla,stringerla tra le mie braccia e baciarla. Ma mi sono trattenuto, non so come ci sia riuscito. **********************************************************Entriamo nella stanza d'albergo,Mika chiude la porta e subito si avventa sulle mie labbra, lascio cadere la borsa per terra e metto le braccia intorno al suo collo mentre lui ha le mani sui miei fianchi, dalle braccia passa al collo dove lascia piccoli baci e morsi, la sua mano sale lungo la schiena fino alla cerniera del vestito che lentamente fa scendere, poi con entrambe le mani lascia cadere il vestito sul pavimento, continua a baciarmi con passione ogni angolo della bocca, levo le braccia dal suo collo,e con un dito sfioro il suo petto soffermandomi sui bottoni che lentamente sciolgo uno ad uno per poi far cadere la camicia sul pavimento, lui mi prende per i fianchi e mi mette sul letto, comincia col baciarmi il collo per poi scendere fino al seno, con le mani lungo la schiena scioglie i gancetti del reggiseno per poi liberarsene definitivamente lanciando non so in che parte della stanza, i nostri corpi ormai aderiscono come se fossero due pazzi di puzzle che sono destinati a stare insieme lo guardo mentre esplora ogni angolo della mia bocca e con le mani scendo verso la lampo dei pantaloni che faccio scendere lentamente sentendolo rabbrividire al mio tocco ,faccio scivolare i pantaloni fino alle ginocchia finché lui con qualche calcio non fa cadere sul pavimento. Continua a baciarmi il collo , scende verso il seno, poi sul ventre piatto, fino all'ombelico per poi risalire lentamente e dolcemente, poi lascia aderire i nostri corpi, comincia col accarezzarmi le gambe per poi aprirle leggermente e farsi spazio. Si libera degli unici indumenti che ancora ci coprono , per poi muoversi lentamente e poi sempre più velocemente ansimando fino allo stremo delle forze. Poi stanco si stende vicino a me abbracciandomi.********************************************Spazio Autrice: *si nasconde * *chiude i sipari* mi vergogno molto ma spero che a voi piaccia. Ringrazio chi segue la storia, chi la recensisce ect ect. Vi aspetto nelle recensioni. Ciao Fanny

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Capitolo 27
*** Io sono ancora qua! e già ***


Ragazze, vi ringrazio se mi avete seguito o recensito. Ma.... La storia non continuerà più. Secondo un lettore che ha recensito l'ultimo capitolo la mia ff è la poi brutta che abbiano mai scritto, che anche un bambino di 8 anni poteva scrivere meglio. Quindi ragazze addio, non credo scriverò più una ff. RAGAZZE A GRANDE RICHIESTA, CONTINUERÒ LA FF MA QUESTA VOLTA VOGLIO CHE OGNI CAPITOLO VOI CHE MI SEGUITE MI AVVERTIATE DI OGNI MIO ERRORE COSI DA NON RISCONTRARE ORRORE IN ALCUNE PERSONE

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Capitolo 28
*** Boumboumboum ***


Mary prov. -corri,corriii-una voce rimbombava nel vuoto -perche?- -per amore- quella voce si faceva sempre più vicina. Guardavo sbalordita il vuoto nero. -non durerà, lui se ne andrà- quella voce si faceva sempre più vicina. Un bagliore, una figura slanciata, mi coprì la faccia con le mani, una mano afferrò la mia , riaprì gli occhi ed era lui , cominciò a correre costringendo me a seguirlo. Arrivati sotto un albero che era al centro del nulla, spiccava tra il nero delle tenebre un cesto, lui lo prese e me lo porse, alzai la coperta per scoprire il contenuto, era vuoto, mi girai verso di lui, ma piano piano la sua figura scompariva nel bagliore che invadeva il nero. Mi svegliai ansimante con il sudore che mi solcava la fronte per poi percorre tutto il viso, mi girai verso di lui , dormiva come un' angelo. Tra le coperte si intravedano le forme del suo corpo nudo, il suo viso rilassato e i suoi magnifici capelli adagiati sul cuscino. Con un mano presi il cellulare che giaceva sul comodino e lo accesi, avevo un messaggio. Kathy. Non esitai ad aprirlo "ho saputo che siete in puglia ,spero vi divertiate eheheh.P.S: Sarah non é brava a tenere i segreti" Nel leggere quel messaggio mi scappa da ridere ma mi trattengo perché non voglio svegliarlo, dorme cosi bene. Subito rispondo " Si ci stiamo divertendo molto e dico moltoooo Ahahah " Sento delle braccia avvolgermi i fianchi, mi giro e cosi vedo i suoi occhi color marroni con sfumature verdognole , sembrano l'infinito immenso del mio sogno. -Buongiorno amour- dice ancora assonnato. Oddio mi fa impazzire, ha una voce cosi sensuale, dovrebbe smetterla o potrei saltargli addosso da un momento all'altro, anche se so che non gli dispiacerebbe. -Kathy, mi ha chiesto se ci stavamo divertendo- dico accarezzandogli i ricci, io adoro farlo e lui adora quando glieli tocco. -io mi diverto quand toi et moi on fait boum boum boum - dice malizioso mentre fa il gesto esplicito con la mano -daiii- dico dandogli un leggero schiaffo sul naso in segno di gioco -io ho detto la verità- dice accarezzandomi una guancia e guardandomi dritto negli occhi. Rimaniamo li a fissarci per un tempo impreciso finché lui si alza di botto e corre verso la valigia che è vicino alla sedia, la apre e ne estrae il pc - ti ricordo che sei nudo- dico io scherzando, lui mi guarda divertito. Si guarda intorno in cerca delle sue mutande -dove sono le mie mutande?- dice dopo non aver controllato ovunque -eccole- dico tirandole da sotto le coperte e sventolandole in aria -dammele - dice porgendo la mano -no, se le vuoi, te le prendi- dico poi nascondendomi sotto le coperte. Sento sei passi, poi la coperta pian piano scivola via, scoprendomi, per fortuna che io indosso la sua maglia, almeno non sono nuda. Poi si butta sul letto e comincia a farmi il solletico, ma io non mollo. Allora comincia a fare sul serio e dopo vari giri intorno al letto riesce a riprenderle. -perché sei cattivo?- dico sbuffando -mi servono- dice ridendo -non è vero- dico andando verso il bagno sensualmente, poi mi avvicino alla porta, lui fa per entrare con me ma io gli chiudo la porta in faccia. Mi guardo allo specchio,a volte rimango i minuti interi a guardarmi allo specchio, è un momento tra me e me e mi aiuta a pensare, ripenso a tutti ciò che mi è capitato ultimamente, da come lui con semplici gesti mi abbia praticamente cambiato la vita, da come me l'abbia migliorata. Quando mi rendo conto che ero rimasta troppo tempo a fissare il mio riflesso con lo sguardo nel vuoto chiudo gli occhi per distrarre lo sguardo fisso,e subito involontariamente sorrido,mi si riempie il cuore. Mi lavo velocemente il viso, mi pattino i capelli al miglior modo possibile,mi vesto con un vestito leggero, e dopo aver messo una leggera linea di eye-liner e mascara, esco finalmente dal bagno. Davanti a me quel bel viso ancora tutto assonnato e i suoi ricci scompigliati, mi guarda battendo il piede a terra con il dito sopra il polso dove teneva l'orologio e mi dice: "ah signorina, era ora, su su fai in fretta che devo andare in bagno anche io,ahhh le donne..." Rispondo dicendogli: "non lamentarti sempre, zitto uomo" "Fammi tacere tu" subito risponde. Mi avvicinai per dargli un bacio e lui mi prese per i fianchi e mi baciò con ancora più passione, Dio quando fa così non lo lascerei più. Si chiude in bagno lui ora e sento il rumore dell'acqua mentre si lavava e canticchiava qualche canzone sotto la doccia. Ero seduta sul divano vedendo la Tv, avevo appena finito di preparare la colazione e aspettavo Mika per mangiarla, le nostre tazze sul tavolo. Passarono 30 minuti e lui era ancora in bagno,non è da lui, mi inizio a preoccupare ma la cosa è passeggera,passarono altri 10 minuti e allora no, mi alzai e andai in bagno, la porta era aperta e lui non c'era. Subito la mia testa elaborò centomila idee e neanche una positiva,ciò non mi aiutò per niente, ero ansiosa e preoccupata. Pensai fosse uno scherzo, lo iniziai a cercare ma lui non c'era davvero in nessun angolo della casa. Si iniziò far sentire anche la rabbia , mille domande nella mia testa che scoppiava e una lacrima scese sul mio viso.Lo chiamai ma niente, la rabbia continuava a salire e le lacrime a scendere,allora presi il mio giacchetto e decisi di uscire a cercarlo...ma invano. Esausta tornai a casa, mi era passata la fame, non sapevo fare, ero distrutta e le lacrime continuavano a scendere sempre di più , perché mai avrebbe dovuti andarsene? Continuavo ripetermi interrottamente. Stavo davvero male,chiamai la mia miglior amica, che oggi giorno era arrivata a casa sua per trovare la famiglia, la quale mi confortò all'inizio e poi mi disse che in serata sarebbe venuta a trovare con il suo ragazzo fino a Bari, gli dissi di no ma lei insistette. Erano le 20:00,di Mika nemmeno l'aria,la stanza sapeva di lui e del suo profumo e se era uno scherzo, bhe era davvero uno scherzo di cattivo gusto. Ore 21.00, mi chiama la mia migliore amica e mi disse che tra una mezzoretta sarebbe stata a casa mia,ero contenta di rivederla, ma il pensiero di Mika non mi lasciava in pace. Dopo poco sentì bussare, frettolosa andai a rispondere,era la mia migliore amica, entrò dentro insieme al ragazzo e dopo saluti vari e un pò di chiacchiere mi disse che mi avrebbe portato a una festa in città,non molto lontana ad un locale molto carino. Io non me la sentivo proprio, ero arrabbiata e triste,lei mi pregò in tutti i modi e solo alla fine accettai, na giusto per farla felice. Nella vasca le mie lacrime si mescolavano con l'acqua poi decisi di affrontare la situazione mi alzai, mi vestii con il primo abiti che trovai, mi truccai leggermente, arricciai i capelli e dopo una spruzzatina di profumo andammo. Mi sentivo il terzi incomodo,che brutta sensazione, odio davvero andare ovunque senza lui, tutto mi ricorda lui, volevo tornare a casa ma lei mi sembrava cosi felice. Dopo una ventina di minuti in macchina arrivammo , aveva detto che la festa era in un locale, ma li c'era tutto tranne che locali, era molto strano, mi avevano portato in una piccola stradina un pò buia, allora subito domandai " ma dove siamo, scusate?!" Subito mi zittirono dicendomi che eravamo quasi arrivati,che strano,ma cosa sono tutti questi misteri? Camminavo piano piano,aveva anche abbastanza paura, dopo un po che camminavamo mi trovai davanti a un muretto abbastanza antico, era decorato con delle piccole luci che illuminavano tutto il viale, sopra c'era lui, si proprio lui,con le gambe incrociate e una chitarra,c'era Mika seduto su quel muretto La prima cosa che mi è saltata in mente dopo un giorno di rabbia e lacrime è stata saltargli in braccio e stringerlo forte ma subito Kathy mi blocco con una mano, la guardai male, perché l'aveva fatto? Mika mi guardava dritto negli occhi, stavo sudando, tremavo tutta, mi veniva da piangere volevo abbracciarlo e intanto lui continuava a guardarmi con quei suoi occhi immensi ed un piccolo sorriso che tanto mi è mancato, lo feci anche io. Dentro avevo la tempesta,lo sentivo. Dopo incominciò a intonare qualche nota con la chitarra subito inizio a cantare una canzone interamente in francese che faceva" quand toi et moi fai Boumboumboum" capivo il francese e questo mi faceva ridere,era cosi sexy e allo stesso tempo dolce. Non avevo mai sentito quella canzone prima ad ora è da come la cantava guardando solo me capi subito che l'aveva dedicata a me, non ci potevo credere, aveva dedicato una sua canzone proprio a me, in quel momento una lacrima di gioia solcò il mio viso e ogni pensiero lui riuscì a farlo andare via, ancora una volta. Appena fini di cantare corse verso di me, mi prese in braccio e mi bacio come poche volte lo faceva, quanto era bravo, le nostre lingue si incrociarono e nostri corpi erano sempre più stretti ,mi toccò,ogni volta che lo faceva mi saliva un brivido per tutta la schiena e quando mi baciava avevo un nodo allo stomaco,che sensazione bella. Le nostre labbra si staccarono e guardandomi negli occhi dice: "amore scusa se ti ho fatto preoccupare avevo bisogno di tempi per finire la canzone che ti ho dedicato, e perché tutto fosse perfetto quando te l'avrei chiesto" "chiesto cosa?" domandai vaga, lui s'inginocchiò davanti a me ,li capì tutto e cominciarono a scendere lacrime di gioia , lui estrasse un pacchettino dalla giacca e poi me lo porse aprendolo " dal primo giorno in cui ti ho visto ho capito che tu eri speciale,tu sei bella, intelligente e stasera sei una schianto,wow, ma tornando seri, mi vuoi sposare?" "certo che lo voglio, io ti amo" rispondi scoppiando a piangere. Lui mi infilò l'anello e tutti urlarono contenti poi dei fuochi d'artificio a forma di cuore rossi e io e lui ci ribaciammo Poi lui mi prese in braccio dicendo: ora ci tocca fare un figlio, che cosa sgradevole sarà" poi rise e si diresse verso una limousine bianca che era in fondo la stradina. ANGOLO AUTRICE: Ciaoo scusate il terribile ritardo ma non avevo molta ispirazione e tempo per scrivere. Ma ora sono qui. Questo capitolo è stato scritto insieme alla mia miglior amica perché fosse scritto meglio solo per voi. Il prossimo sarà l'ultimo capitolo , mi mancherete. Io e la mia amica vi aspettiamo nelle recensione. un bacione Fanny e Cinzia

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Capitolo 29
*** Happy Ending ***


-Mary lunette vuoi prendere Michael Holbrook Penniman junior come tuo legittimo sposo nella buona e nella cattiva sorte nella salute e nella malattia finche morte non vi separi?- -ehm...- davanti a lui, davanti a un altare in un giorno cosi speciale sia per me che per lui le parole , tutte le parole che vorrei dirgli mi si fermano in gola, i miei occhi cominciano ad inumidirsi. Il passato è passato, lui mi ha cambiata,in bene. E ora sono qui nel mio vestito di pizzo bianco per dire due semplici lettere che conoreranno il nostro amore. Bhe che aspetto a dirle? - SS..II. Certo che lo voglio- -Bene. Michael Holbrook Penniman junior vuoi prendere come tua legittima sposa Mary Lunette nella buona e nella cattiva sorte nella salute e nella malattia finche morte non vi separi?- -si, non potrei avere di meglio- dice guardandomi con amore, con quello sguardo che mi ha fatto innamorare dalla prima volta in cui ho incontrato i suoi occhi e che ancora adesso non mi stanco di guardare incantata e innamorata -vi dichiaro marito e moglie, può baciare la sposa- e non appena il prete finisce la frase Michael aka mio marito si avventa sulle mie labbra e mi bacia con passione come se le bramasse da anni. Stacchiamo il bacio e un milione di applausi ci invadono. 4 ANNI DOPO -Mary, siete pronte?- dice Mika appoggiato vicino alla porta con aria impaziente - si eccoci - dico uscendo dalla camera da letto -papà come sto?- dice la piccola Emily -come sempre sei stupenda- dicendo facendogli fare una giravolta -e io?- dico entrando in salotto - uno schianto come al solito- dice avvicinandosi a me, si avvicina sempre di più e inizia a baciarmi ma lo fermo subito -Michael dobbiamo andare saranno tutti già arrivati- -e allora?- risponde scocciato -non credo sia giusto che i testimoni di nozze arrivino in ritardo e poi Mariapaola mi uccide se il suo matrimonio non sarà perfetto- -ok hai ragione - dice andando verso la porta -Emily metti il giacchetto- dico accarezzandogli i lunghi capelli ricci -ma non voglio mettere il giacchetto,fa caldo- dice mostrandomi i suoi bei occhioni verdi e facendo il broncio -non fa caldo e non voglio che tu ti ammali- dico incoraggiandola -ok ma solo perché ti voglio tanto tanto tanto bene mamma- dice per poi stamparmi un tenero bacio sulla guancia. Ricambio il piccolo bacetto,gli prendo la mano e usciamo fuori casa in direzione dell'auto. *************************************************************************************** -aaa finalmente siete arrivati- urla Mariapaola che è ancora é in accappatoio con i capelli avvolti in un asciugamano. -scusami tanto- dico dispiaciuta -non fa niente l'importante è che ora mi aiuti- -ok, Emily corri da papà,io aiuto la zia- -ok mamma- dice con la sua voce stridula per poi correre dal padre che l'aspetta dall'altra parte della stanza. Seguo Mariapaola in camera da letto e comincio ad aiutarla,per le 10:00 siamo tutti pronti. Io, Mariapaola,Mika ed Emily saliamo in macchina verso la chiesa. ******************************************************************************************************************** -congratulazioniii- corro ad abbracciare mia cugina seguita da Mika che anche lui si congratula. -trattamela bene- dico a Marco -non aver dubbi - dice ridendo Marco -Mary ti devo parlare- dice Mariapaola -oddio mi fai preoccupare- dico per poi essere trascinata lontano dalla novella sposa -ehm..- dice lei dubbiosa e pensierosa -ehy non avere paura,dimmi tutto- cerco di rassicurarla e convincerla a parlare -allora....io...bhe..sono incinta- dice tutto d'un fiato alla fine -cosaaa??? Da quando?- dico scioccata -calma, sono incinta di tre mesi- dice cercando di calmarmi -treee mesiii? Quindi sai il sesso?- -bhe..sappiamo-dice guardando marco da lontano con uno sguardo innamorato -ee?-la incoraggio a parlare -è un maschio - dice felicissima -sono troppo felice per voi- dico abbracciandola poi si stacca da me e dice - ora tocca a te per il secondo-detto questo scoppia a ridere -ma no..- dico soprappensiero -ei hai cambiato faccia da un momento all'altro,a che pensi?- -tra i diversi viaggi,la bambina e Mika mi sono completamente dimenticata del ciclo e penso di avere un ritardo di più di un mese e io di solito sono abbastanza puntuale- -Mary..vorresti dire che...-la zittisco prima che possa finire la frase -per quello che ricordo potrebbe essere possibile-dico per poi scappare da Mika. Lo afferro per un braccio e lo porto in disparte -ehy che fai?-dice visto il mio modo di fare -devo parlarti,è urgente- dico seria -dimmi- dice preoccupato -bhe..parlavo con Mariapaola e ho scoperto di avere un ritardo di circa un mese - -quindi vuoi dire che sei incinta?- dice scioccato -potrei- dico confusa. Il nostro discorso viene interrotto dalla voce della piccola Emily -mamma ,papà che fate?- chiede curiosa. Mika la prende in braccio e gli dice: saresti felice di avere un fratellino? E lei subito risponde: siiii -ok allora mamma e papà ti promettono un fratellino- aggiunge per poi formare un'abbraccio di famiglia. Arrivò il momento dei brindisi e MariaPaola si era alzata in piedi attirando l'attenzione su di lei e Marco,:-Per prima cosa vi ringrazio per essere qui oggi, e poi volevano fare un annuncio- disse prendendo la mano di Marco, fece un respiro profondo e torno a parlare:- Io, non so come dire, però lo dirò, sono incinta, è un maschio- all'inizio erano un po' tutti scossi soprattuto sua madre, io è Mika iniziammo a applaudire e dopo di noi gli altri invitati, c'era chi parlava, chi si avvicinava per fare gli auguri ai novelli spossi e prossimi genitori, erano tutti felici. Dopo un po' arrivò il momento del ballo padre e figlia, così Mika non ci penso due volte a prendere Emily in braccio e portarla sulla pista da ballo a ballare, quella scena mi faceva pensare a quando l'ho conosciuto, ai momenti passati insieme, alla proposta di matrimonio a quando sono rimasta incinta, alla nascita di Emily, uno dei momenti più belli delle mia vita, al suo primo compleanno, non pensavo che essere mamma fosse così bello, ma lo è, è davvero bellissimo vedere la tua piccola creatura che cresce e diventa grande, avere soddisfazioni, sono sicura che suonerà il piano da grande, e canterà, e che sarò fiera di lei, ma io lo sono già. FINE Spazio autrice: ciao cara lettrici della mia storia,vi ringrazio per il supporto ,per le recensioni anche se non tante. Si dai ringrazio anche chi ha recensito la mia storia in modo negativo perché comunque questo fa parte del gioco. Spero la mia storia vi sia piaciuta. Un bacione Fanny,mi mancherete. Ringrazio la mia miglior amica per l'aiuto nel penultimo capitolo e mia cugina per l'aiuto nell'ultimo.

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