Amore in un sogno

di danza99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 38 prima parte ***
Capitolo 39: *** Capitolo 38- seconda parte ***
Capitolo 40: *** Capitolo 40 ULTIMO ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


PARIS' POV

-Paris, alzati da quel letto o vengo io a buttarti giù- Eccola mia nonna, che nonostante sia estate è fissata a svegliarmi alle 7.30
-Si nonna arrivo- Mi alzai e mi trascinai in bagno. Mi feci una doccia veloce e mi guardai allo specchio. Questa sono io: Paris Swift, 15 anni tra una settimana 16, non molto alta ma nemmeno troppo bassa, capelli castani e occhi azzurro oceano. Li amo, sono l' unica cosa che mi piace di me.
Tornando a noi, scesi a fare colazione con la nonna che stava guardando la TV. Ad un certo punto mi cadde l'occhio sull'orologio. Oddio, 10 minuti più tardi dovevo essere in spiaggia, altrimenti Dana e Matt mi avrebbero squartata viva se fossi stata ancora una volta in ritardo. Dana e Matt sono i miei migliori amici.
Dana Brown: 16 anni, perfetta. Ha lunghi capelli biondi e occhi verdi. E' una delle più popolari della scuola anche se non vorrebbe... Si insomma le dà fastidio essere paragonata a tutte quelle oche che si danno arie. Mi è praticamente appiccicata ed è come la sorella che non ho.
Matt Jhonson: 17 anni, in realtà si chiama Matteo, è italiano da parte di madre ma si è trasferito in America quando era piccolissimo. E' il tipico "figo della scuola" ha capelli castani e pcchi verdi con sfumature di marrone, oltre ad avere un fisico da paura. Diciamo che in totale avrà avuto una trentina di ragazze, anche se a me e a Dana non ci ha mai toccate. Siamo troppo importanti per lui. Lo considero come il mio fratellone. Poi ci sono io che non sono ne sfigata, ne popolare. Normale insomma, ma loro si ostinano a starmi appiccicati, nonostante la strada della popolarità sia migliore secondo la mia modesta opinione.
Comunque presi al volo la borsa, bacio alla nonna e mi fiondai giù dalle scale. In 5 minuti ero in spiaggia, e per una volta Paris Swift arriva prima!
-Non cantare vittoria troppo presto bella- Mi voltai, era Dana.
. Ma come.. io non ti ho vista e credevo che.. Lasciamo stare, comunque sono seconda, non male no?-
-Non ci contare Par- Si ma che palle. Anche Matt mi aveva battuta, di nuovo.
-Oh ma riuscirò mai ad arrivare prima?- Chiesi arrabbiata
-Si cara, quando il mare diventerà giallo- e giù tutti e due a ridere
-Ah ah ah simppatici davvero- dissi ironica
-Dai Par, noi ti vogliamo bene-
-Si si ok-
- Che fai sfotti?- Matt si mise davanti a me con le mani sui fianchi
-Beh, problemi?- Mi girai e feci er andarmene, ma ad un certo punto non sentii più la sabbia sotto i piedi e quando mi resi conto di cosa stesse succedendo era già troppo tardi. Matt mi aveva buttata in acqua, quando riemersi trovai i due idioti piegati in due dal ridere.
-MATT, TI CONVIENE DIRE ADDIO AI TUOI PERCHE' GIURO CHE TI AMMAZZO-
E passammo la mattinata a ridere e a scherzare.


*My space*
Buongiornoo, allora che dire... Ci sono anche io yepp ahaha in effetti ci ho pensato molto prima di postarla, non ero molto convinta, ma poi mi sono detta "Se farà veramente così schifo la cancello, easy no?" E così eccomi qui.. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate. Al prossimo capitolo bella gente.
Ah vi lascio (se riesco) le immagini dei nostri 3 protagonisti.
Paris:


Dana:


Matt:

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Verso mezzogiorno decisi di tornare a casa, altrimenti nonna si sarebbe preoccupata. Così salutai i miei amici e mi incamminai. Una volta arrivata andai a farmi una doccia veloce per togliere il sale del mare e poi scesi giù per il pranzo. Il pomeriggio trascorse velocemente, anche grazie alla compagnia del mio unico amore: Spongebob. Finalmente arrivò l'ora di andare a letto, spero di fare ancora quel sogno. Quale sogno? Beh in pratica è da una settimana che sogno sempre lo stesso ragazzo. Non so chi sia, cosa voglia, non l'ho mai visto prima. Eppure lui tutte le notti è li che mi aspetta. E' un ragazzo bellissimo, ha capelli biondo cenere e occhi color ghiaccio. In realtà non so perchè lo sogno tutte le notti, ma è come se ne fossi attratta e quando c'è lui mi sento tranquilla e protetta. Possibile? A questo punto direi di sì. Ora che ci penso  non so nemmeno il suo nome, l'unica cosa che so è che appena mi addormento lui c'è, mi dice: "Buonanotte principessa" e mi abbraccia, così tutte le notti da una settimana, ma anche se può sembrare noioso e ripetitivo posso assicurare che non lo è, perché tra le sue braccia tutto è come nuovo, mai accaduto prima. 
E con la speranza di rivederlo mi addormentai.





*MY SPACE*
Buongiorno genteee. Lo so il capitolo è cortissimo e fa schifo, ne sono consapevole, ma mi serviva per introdurre il nuovo personaggio (Come si chiama lo scoprirete più avanti lala), cooomunque mi sono accorta che non ci sono le foto dei nostri protagonisti, è che in realtà non sono capace ahahaha quindi ho deciso di mettere il link di ogni foto, così se per caso ve li volete immaginare potete benissimo farlo. Ora mi ritiro, al prossimo capitolo :)
Paris:http://it.tinypic.com/view.php?pic=23vjjmv&s=6#.Uzlmtfl_vpM
Dana:http://it.tinypic.com/view.php?pic=taon0g&s=4#.Uzlm2fl_vpM
Matt:http://images5.fanpop.com/image/photos/29600000/Francisco-3-francisco-lachowski-29630621-499-700.jpg

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Mi svegliai la mattina dopo con il sorriso sulle labbra. L’avevo sognato, di nuovo. E di nuovo mi aveva tenuto compagnia, ma quella notte era strano, sorrideva sempre e sembrava felice, inoltre continuava  a ripetere: “ ci vediamo presto, finalmente principessa” Boh, chissà cosa voleva dire. Quando guardai l’orologio mi sorpresi di me stessa, erano solo le 6.00. Ma… Perché mi aveva lasciata così presto? Mi sentivo come.. Delusa? No dai Paris, non puoi essere delusa per un sogno… O forse si? Decisi che forse una doccia mi avrebbe aiutata a schiarire le idee. Me la presi molto con comodo e quando uscii ero più rilassata ma non meno confusa. Che diavolo mi stava succedendo? In più nemmeno Dana e Matt lo sapevano, non perché mi fidassi di loro, anzi mi fidavo più di loro che di me stessa, ma insomma, mi prenderebbero per una pazza schizzata quindi no, decisi di tenermelo per me.
La mattinata la passai facendo shopping con mia nonna visto che Dana doveva andare a casa dei suoi zii e Matt non ho capito bene cosa doveva fare, ma comunque decidemmo di incontrarci nel pomeriggio a casa mia visto che nonna doveva andare da una sua amica. Verso le 15.00 arrivarono i miei amici e Matt sembrava contento. Troppo contento.
-Matt, si può sapere che ti prende? Sembra che ti abbiano detto che ti regalano il vasetto da 20 kg di nutella, non smetti mai di sorridere oh- Esclamai dopo 5 minuti di stressante silenzio. 
-Beh? Non ti fa piacere sapere che il tuo migliore amico è felice?- Fece lui leggermente offeso.
-Oh andiamo, sai che non volevo dire questo. Solo che potresti rendere partecipi anche noi. Non credi?- Domandai voltandomi verso Dana la quale si affrettò ad annuire.
-Ok, ve lo dico... Allora..-
-Ma vuoi farcela entro stasera o vuoi aspettare dopodomani?-
 Sbuffò spazientita a ragazza accanto a me.
-Si scusate. In pratica c'è un mio amico, Ethan, che è finito in carcere l'anno scorso per un problema e fra 3 giorni lo rilasciano in libertà vigilata qui a Miami visto che ritengono sia più sicuro non rilasciarlo nella sua città, e visto che verrà ad abitare qui, finalmente dopo un'anno lo rivedrò. In realtà lui è più di un'amico per me, è una specie di fratello. E volevo chiedervi se volevate venire con me.- Dal suo sguardo io e la mia amica capimmo che ci teneva davvero tanto. Così risposi io per tutte e due.                                                                -Certo che veniamo con te Matt. E siamo davvero felici che tu abbia quest'occasione di rivedere il tuo amico-
-Grazie Par, grazie Dan, siete fantastiche. Le migliori amiche più perfette del mondo!-
-Ehi idiota, noi ci saremo. Sempre-
-Bene bene, ora che ci siamo confessati tutti andiamo a far merenda, che con tutta sta dolcezza mi viene da vomitare.- Dana e il suo immancabile umorismo. Scoppiammo tutti e tre a ridere e ci spostammo in cucina dove optammo di preparare delle squisite crepes alla nutella. Dopo un'ora e mezza di risate riuscimmo a mangiare la nostra merenda, anche se la cucina sembrava un campo di battaglia e noi eravamo pieni di farina.
Quando mia nonna entrò per poco non le venne un'infarto. Povera cara vecchietta, ci rimarrà secca un giorno di questi.
-METTETE IN ORDINE TUTTO. SUBITO.- Sbraitò. Devo ammettere che quando fa così fa paura. -E VEDETE DI SISTEMARE TUTTO ENTRO MEZZ'ORA ALTRIMENTI VI FACCIO VEDERE IO- Detto questo se ne andò sbattendo la porta. Io guardai Dana, poi Matt ed infine la cucina... Era veramente un disastro.
-Dai, mettiamoci al lavoro che se torna mi ammazza.-
-Già, e un'altra sfuriata non la voglio, grazie.- E così sempre ridendo e scherzando in 20 minuti avevamo sistemato tutto.                                                   

*MY SPACE*
Buonasera, amatemi perché ho messo 2 capitoli in un giorno. No, la verità è che mi sono resa conto che il capitolo prima faceva veramente schifo ed era cortissimo. Scusate :( vabbé comunque ora eccomi quiii
Ah, volevo dire una cosa... Mi farebbe piacere che mi diceste la vostra opinione.. Davvero, è molto importante per me, potete dirmi di tutto, anche che fa schifo se lo pensate però ci tengo davvero tanto.
Detto questo vado, a domani :)

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Ormai erano arrivate le 18.00 e Matt doveva tornare a casa, mentre a casa di Dana non c’era nessuno, quindi ne approfittai per domandarle se voleva restare a dormire da me.                                                                
-Ehi Dan, che ne dici di restare a dormire qui? E’ da tanto che non facciamo una serata tra ragazze, così magari parliamo un po’. Ti prego.-                                  -Certo, per me va bene vado un secondo a casa a prendere il pigiama e torno-                                                                                                    
-No tranquilla, te ne presto uno io. Tanto ti vanno bene. Piuttosto aiutami ad apparecchiare, altrimenti la nonna fa un’altra sfuriata.-                                             -Oddio no, non ci tengo. Muoviamoci. Chi arriva per ultima deve uscire in strada in costume.- Detto questo cominciò a correre giù per le scale.                           -Stronza non vale. Tu eri più vicina alla porta-                                                                                                
 -Comincia a correre invece di parlare e magari vinci- Ovviamente arrivò prima lei.                                                
-Mia cara migliore amica, lo sai che ti amo vero?-                                                    
-Ma taci va, i bicchieri sono nella credenza sopra il lavandino.- Lei per tutta risposta si avvicinò e mi diede un sonoro bacio sulla guancia.                                   -Credi che non sappia dove si trovano i bicchieri. Ho praticamente passato tre quarti della mia vita in questa casa Par.- Ed è vero. Io e mia nonna abitiamo nello stesso quartiere, quindi quando i miei sono via per lavoro (9 mesi su 12, per intenderci), mi lasciano qui. Quindi ormai è questa casa mia, non quella. Cioè, voglio un mondo di bene ai miei genitori, però credo che se fossero un po’ più presenti sarebbe meglio.
-Hai ragione, scusa Dan. Dai apparecchiamo-                                                                            

DANA’S POV                                                                                                      
Finita la cena andammo in camera sua e ci sedemmo sul letto.                                     
-Allora Dan, raccontami, come va con i ragazzi?-                                                                                                      
-Cosa?- A quella domanda diventai rossa come lo smalto per unghie che avevo su (Che era rosso, ma dai? Dana sei un genio) oddio adesso anche i dialoghi interiori mi faccio. Io si che sono normale, dicevano.                              
-Beh? Non mi sembra di averti chiesto dove si trova Curamba- Io la guardai confusa e scoppiai a ridere, appena si rese conto di cosa aveva detto anche lei mi seguì e continuammo a ridere per quasi 5 minuti. Non ce la facevo più, mi faceva malissimo la pancia.                                                                                       -Oddio Par, ma ti senti quando parli? AHAHAHAH  Curamba… Ma da dove l’hai tirata fuori questa?-                                              
-Ti dico solo una parola… Amami… AHAHAH Che mondo sarebbe senza la mia simpatia? Ammettilo che senza di me ti annoieresti-                                       -Ok mi annoierei però almeno mi risparmierei un’ attacco cardiaco!-                                                  
-Esagerata! Comunque non credere di scampare alla domanda… Ho visto come sei diventata rossa. Allora? Ti decidi a parlare oppure devo scoprire tutto da sola?-        -No no hai ragione, te lo devo dire. Allora… Ehm…- La guardai, si stava irritando, ma mi avrebbe lasciato il tempo che mi serviva per  ragionare e per decidermi. Paris era fatta così, si innervosiva ma non spingeva la gente a dire le cose se loro non volevano. Tanto andava a finire che scopriva tutto. Lei sapeva tutto di tutti, come facesse non lo so, però se le confidavi un segreto  se lo teneva per sé. Poi vabbè, lasciando perdere le miriadi di figure di merda che mi faceva fare, era una di quelle persone che non trovi spesso, era unica. Mi ritenevo fortunata ad averla al mio fianco.                                                                         
-Ok, si mi piace un ragazzo.- Bene, ora mi aspetto la valangata di domande, e infatti…                                                
-ODDIO LO SAPEVO. Come si chiama? Quanti anni ha? Il giorno del compleanno? Di dove è? E’ bello? Me lo farai conoscere? A proposito, tu come l’hai conosciuto? Dove? Ha fratelli o sorelle? E…-                                            
-Paris, ti prego sembri mia madre, cosa vuoi sapere ancora? Il codice fiscale? Beh mi dispiace ma non lo so.- Sbottai esasperata.                                          -Ok scusa… Una domanda alla volta.. 1) Come si chiama?-                                                                                                                               -Jay-                                                                                                                    
-Ok, non male come nome. 2)Quanti anni ha?-                                                  
-18-                                                                                                                    
-Uuuuh ti piacciono i più grandi eheh-                                                                 
 -Dai piantala. Piuttosto vai avanti con le domande va-  Lei scoppiò a ridere.                                                                                                              -Ahahah scusa. 3)Il giorno del suo compleanno?-                                                                                                      
Il 19 luglio mi sembra.-                                                                                                                                                                  
-Ma è fra 2 settimane! Hai già pensato al regalo?-                                                      
-Ma va, mica stiamo insieme. E poi non so nemmeno se gli interesso- Paris mi guardò come se fossi diventata un’ alieno.                                             -Ma ti sei rincretinita? Dio Dana prova a guardarti allo specchio, come si fa a resisterti? Devo ricordarti che sei una delle più popolari della scuola?- La fulminai con lo sguardo. Odiavo che qualcuno me lo ricordasse, come odiavo il fatto di essere paragonata a quelle ragazze tutte di plastica.                                                       -Paris. Piantala-                                                                                                                                                       
-Ok scusa, ma è la verità- Si difese lei -e poi non bisogna essere per forza fidanzati per fare un regalo!-                      
-Si vabbè, comunque non so cosa comprargli quindi nada-                                                                                                        
-Wowowo calmi un’ attimo, l’organizzatrice di feste per eccellenza non sa che comprare? Ragazzi che dilemma- Recitò teatralmente, io scoppiai a ridere.        -Paris, ti prego, devi aiutarmi, ti giuro sono in panico.-                                                                        
-Ok don’t worry, domani sarà giornata di shopping- A quel punto mi buttai (letteralmente) su di lei.            
-Grazie Par, ti amo da morire-                                                                                                                    
-E allora cosa stai aspettando a chiedermi di sposarti?-                                        
 -Oh amore della mia vita, vuoi tu sposarmi?- Chiesi mettendomi in ginocchio davanti a lei.                                      
-Oddio, non so che dire davvero. Certo che voglio sposarti, ti amo così tanto- Rispose fingendo di piangere per la gioia. Tutte e due ci mettemmo a ridere come ritardate.    La nottata trascorse con le nostre risate, il terzo grado riguardo a Jay e le urla della nonna di Paris che ci diceva di fare un po' di silenzio. Alle 5.30 di mattino ci addormentammo. Ero felice, e amavo la mia migliore amica. 


*MY SPACE*
Helloooo. Eccoci al quarto capitolo... E ho notato con molto piacere che le visite stanno aumentando.. Sono la persona più felice al mondo giuro e spero che continueranno ad aumentare (scende la lacrimuccia), aah si vi devo far vedere Jay.... Ecco qui il link del nostro nuovo amico. Ora mi ritiro al prossimo capitolo (Domani credo)
Jay: http://img1.wikia.nocookie.net/__cb20131209193542/onedirection/images/9/96/Finn_Harries.gif

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


PARIS’ POV:
Mi svegliai alle 8.30 del mattino dopo, non capii come feci a svegliarmi dopo aver dormito solo 3 ore, di solito ero la ritardataria cronica! Guardai Dana, stava dormendo ovvio, così decisi di fare una doccia. Sotto il getto d’acqua mi resi conto che quella notte non avevo sognato il ragazzo, boh strano, si vabbè bisogna anche tenere in considerazione il fatto che ci siamo addormentate molto tardi.  Dopo 10 minuti uscii dalla doccia e mi misi un’ asciugamano intorno al corpo. In quel momento si presentò Dana davanti alla porta del bagno e miseriaccia (Si, ho una cotta per Ron Weasly da quando ho 7 anni) era veramente inquietante (Ha bisogno di almeno 6 ore di sonno altrimenti uno zombie è meglio, credetemi).  Appena si vide allo specchio aprì la bocca per urlare ma mi precipitai a tappargliela con la mano , non oso immaginare lo sfaso della nonna se avessimo fatto ancora casino.  -Dana ma sei scema? Cosa urli?-                                          -Hai visto la mia faccia? Sono orribile- Disse con voce stridula.                                               -Dai vai a farti una doccia e poi usciamo, shopping day ricordi?-                                          -E come potrei dimenticarmene?-   Mentre lei si lavava io andai in camera a vestirmi. Dopo 5 minuti di indecisione optai per dei pantaloncini di jeans, una t-shirt azzurra e le converse bianche. Quando ebbe finito si vestì, si truccò e dopo quasi un’ ora tutte e due fummo pronte e uscimmo. Dovevamo trovare il regalo perfetto per Jay. Vedevo che Dana ci teneva, ieri sera lo avevo capito aveva un luccichio diverso negli occhi mentre parlava di lui. Era veramente innamorata. Girammo per quasi 2 ore quando ad un certo punto la mia amica si fermò e arrossì vistosamente fissando un punto davanti a noi.


*MY SPACE*
Buongiorno.. Il capitolo è cortissimo yes I know it. Per questo  metterò il capitolo 6 prima di sera eee boh.. Visto che è così corto non so nemmeno cosa dire ahaha 
A dopo :)  

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Seguii il suo sguardo e vidi un ragazzo alto, capelli scuri e occhi verdi. Era veramente un bel ragazzo e dalla reazione di Dana capii che quello doveva essere Jay, però.. Non se li sceglie male.
Più Jay avanzava, più Dana diventava nervosa.. Eh si era proprio cotta, sentivo il bisogno di rassicurarla.
-Stai tranquilla Dana, dai- le sussurrai all'orecchio
-Sì, facile per te..- disse imbarazzata. Intanto il ragazzo era giunto davanti a noi.
-Ciao Dana- la salutò con un sorriso
-C-ciao J-Jay- rispose lei rossa in viso. Decisi che dovevo salvarla da quella situazione.
-Ciao, io sono Paris, la migliore amica di Dana, sai mi ha parlato molto di te- Ecco, l'ultima frase non dovevo dirla. Infatti mi lanciò uno sguardo infuocato. Se fosse stato possibile incendiare con gli occhi, sarei già un mucchietto di cenere.
-Ah sì? E che ti avrebbe detto?-
-Ehm, che sei.. Simpatico-
-Ah, solo questo?- Ma perché sembrava deluso?
-Beh no, mi ha anche detto che..- non feci in tempo a finire la frase perché una fitta mi costrinse a tacere. Quella stronza mi ha pestato il piede, con i tacchi! Ok che le stavo per far fare una figura di merda colossale davanti al ragazzo, però me l'avrebbe pagata. Poco ma sicuro.
-Che..?- chiese lui cercando di non ridere
-Ehm.. Che.. Beh...- povera piccola, l'avevo messa in un casino.
-Le ho detto che ti ho conosciuto il mese scorso- wow, allora aveva rimparato a usare le corde vocali. Brava Dana!
-Esatto, mi ha detto proprio questo- in fondo non era una vera e propria bugia... No?
-Vabbè, farò finta di crederci, comunque Dana... Volevo dirti che tra 2 settimane è il mio compleanno...-
-Come se non lo sapesse già- sussurrai
-Cosa?- mi domandarono in coro
-Eh? No niente tranquilli-
-Ok, comunque farò una festa in spiaggia e volevo invitarti e beh.. Volevo anche chiederti se.. Ecco, come dire...- Si stava imbarazzando, e se si stava imbarazzando voleva dire che ci teneva, e se ci teneva voleva dire che un pochino pochino gli interessava Dana, e se gli interessava Dana si sarebbero sposati e se.. Ok basta.
-Che cosa?- Lo spinse a finire.
-Beh, io sarò il "re" della serata.. Abbiamo estratto a caso la tipologia della festa e... Vabbè lascia stare, storia lunga, comunque...- Si grattò la nuca imbarazzato.
-Si..?- chiedemmo in coro
-Volevo chiederti se volevi essere la mia regina.- disse tutto d'un fiato.

DANA'S POV:
Oddio non ci potevo credere. Il ragazzo di cui mi sono innamorata mi ha chiesto di essere la sua regina.. Cioè.. A ME! Credo di poter morire, chiamate un prete, datemi l'estrema unzione, vi ho amati tutti giuro. Ero rimasta letteralmente senza parole mentre lui mi guardava speranzoso.
-Allora? Vuoi ess.. Ehm, vuoi venire con me alla festa?-
-Si certo, volentieri- risposi. Intanto il cuore mi faceva quasi male talmente mi batteva forte. Appena risposi di sì mi sembrò di vedere il suo volto rilassarsi e comparve un sorriso.
-Perfetto allora passo a prenderti sabato prossimo alle 20.00 mi raccomando, sii elegante, dopotutto sarai una regina! Ah, ovviamente sei invitata anche tu Paris-
-Ci sarò sicuramente-
-Benissimo. Ora devo andare, ciao ragazze. Ci vediamo-
-Ciao Jay- 

*MY SPACE*
E rieccomi qui, come promesso. Stavo pensando che magari visto che ho messo due capitoli oggi magari saltavo domani e.. Vabbè lasciamo stare. Comunque... Ho notato che le visite aumentano sempre di più. Voi non immaginate quanto io sia felice, davvero. Volevo ringraziare di cuore Apotrophos per le sue meravigliose recensioni che mi danno la voglia di continuare. Grazie mille **, ringrazio anche le lettrici silenziose che anche se avranno voglia di non essere più silenziose, a me farebbe solo piacere. Ok sto esagerando.. Ora la pianto, a presto :) 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


JAY'S POV:
Aveva detto di sì, ero felicissimo. Non so perché, non mi ero mai innamorato, avevo paura dell'amore, dicevano che faceva soffrire ed io come un'idiota ci ho creduto. Ma quando vidi quegli occhi verdi, quei capelli biondi rimasi incantato. Come potevano dire che l'amore faceva soffrire? E un secondo fa ho capito. Ho capito cosa avrei provato se lei avesse rifiutato, ci sarei rimasto malissimo, no forse di più. E ormai per quanto mi sforzassi il suo viso era impresso nella mia mente... Non mi ero innamorato. Vero?
-Si caro, sei innamorato.-
-Stai zitta Art.-
-Art?!-
-E' da una settimana che continui a parlarmi. Ti dovrò pure dare un nome no? Non mi piace continuare a chiamarti coscienza.-
-Ma è brutto Art, cambia dai-
-No, è adatto ad una coscienza-
-Non riuscirò a farti cambiare idea vero?-
-No-
-Vabbè.. Comunque sei innamorato-
-No, non ancora e cercherò di non innamorarmi di quella ragazza.-
-E' tardi Jay-
-Oh ma che ne vuoi sapere tu?-
-Io ti ho avvisato. Non mi vuoi ascoltare ti arrangi-
-Bene, ciao-
Ebbene sì, da quando conosco Dana parlo, anzi litigo, con la mia coscienza. Non sono normale? Lo so. Dio quella ragazza mi farà diventare matto.


PARIS' POV:
Appena andato via Dana si mise a saltellare ed ad urlare.
-Oddio Paris, ti rendi conto? Sarò la sua regina, me lo ha chiesto lui, cioè proprio LUI, non ci posso credere. Poi ci sposeremo, avremo 3 figli, ho già in mente i nomi. Li vuoi sapere? Vabbè te li dico lo stesso: Deborah, Abbie e James, saremo una famiglia felice e...-
-Tesoro calmati se non vuoi finire in psichiatria intensiva- Dissi ridendo
-Paris, sono felicissima davvero-
-Lo so io perché te lo ha chiesto.... Tu gli piaci-
-Ma va.. Che dici?-
-Dai Dan, si vede-
-Beh io non ho visto niente-
-Ci credo. Hai guardato tutto il tempo il pavimento, a proposito, è interessante?-
-Smettila, e poi è una strada non un pavimento-
-Non ti facevo così pignola sai?
-Si vabbè, andiamo che devo comprare un vestito e il suo regalo-
-Agli ordini mia regina- Scoppiò a ridere ed io con lei e cominciammo il nostro shopping day.

*MY SPACE*
Buonasera... Allora volevo cominciare ringraziando Apotrophos (Credo sia giusto scritto così, se fosse sbagliato perdonami) perché mi dà la voglia di continuare. GRAZIE MILLE. Inoltre ringrazio di cuore tutte quelle persone che leggono la mia storia e la inseriscono nelle seguite e nelle preferite. Non sapete quanto mi rendete felice. Passando al capitolo, so che è cortissimo ma comunque.. Cosa ne pensate? Ve gusta o vi fa schifo? Potete tranquillamente dirmelo.. Non me la prendo assolutamente. 
Se avete voglia di lasciare una recensioncina piccina piccina anche di 10 parole mi fareste veramente tanto felice.
Con questo chiudo, a domani :)

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Girammo per negozi fino alle 16.30, eravamo andate a mangiare e poi nel pomeriggio avevamo praticamente svaligiato 15 negozi, arrivammo a casa completamente distrutte. Dovevo nascondere le borse prima che le vedesse la nonna... Mi avrebbe uccisa. Salimmo su in camera e dopo aver messo al sicuro i sacchetti, ci buttammo sul letto. Ad un tratto sentii Dana chiamarmi.
-Ehi Par-
-Si Dan?-
-Stavo pensando una cosa.. Tra 4 giorni è il tuo compleanno.-
-Wow, se non fosse stato per te non me ne sarei mai ricordata, grazie- dissi ironicamente.
-Di niente, comunque stavo pensando che avresti potuto fare una festa..-
-Ma anche no. Manca troppo poco tempo, non ce la farei mai e poi non mi va-
-Dai Paris, ci penso io ad organizzare tutto e poi su con la vita.. 16 anni si compiono una volta sola!-
-Si certo, come i 17, 18, 20,30, 45, ma guarda anche i 10 si compiono una volta sola-
-Giuro che se non la pianti ti cucio la bocca.-
-Ok scusa, comunque la risposta è sempre no. La festa non si fa-
-Ti prego, la facciamo tra una settimana, così abbiamo tutto il tempo di preparare.-
-Correggo, HAI tutto il tempo di preparare. Io non muoverò un solo dito. Chiaro?-
-Quindi è un sì?- Mi chiese lei speranzosa.
-Sei peggio di mia cugina di 3 anni quando non le vogliono comprare la Barbie nuova. Quindi a questo punto sono obbligata a dire di sì-
-SIIII! Sarà indimenticabile vedrai- Urlò abbracciandomi
-Convinta te.. Vado un secondo in cucina-
-Ok- e cominciò a scrivere la lista degli invitati e delle cose da prendere, io intanto andai a bere un bicchiere d'acqua.. Certo che quando ci si mette, è davvero stressante quella ragazza. Ma è la mia migliore amica per questo. E poi non tutti sono perfetti. Tornai su in camera e vidi Dana tutta intenta a scrivere una lista di nomi, guardai meglio...
-DANA!- Strillai
-Paris, tranquilla, che ti prende?-
-Che mi prende? CHE MI PRENDE? E tutti quei nomi cosa sono?-
-Gli invitati alla tua festa-
-Ma saranno 250 nomi!-
-No, in realtà 254 e ne mancano ancora 40- disse orgogliosa.
-COSA? STAI SCHERZANDO VERO? TI PREGO DIMMI CHE SCHERZI.-
-E cosa vorresti fare? Una stupida festicciola di 20 invitati?-
-Mi bastava anche solo una roba con te e Matt..-
-Sono io che organizzo il tutto, ricordatelo.-
-E dimmi, dove la metto tutta sta gente?-
-Ma idiota, avevo intenzione di farla a casa mia no? Tanto i miei non ci sono, quindi ho la casa libera-
-Vabbè... Non fare cazzate però... Ah e soprattutto niente superalcolici-
-Ma..- Tentò di ribattere
-Niente ma, niente superalcolici oppure puoi dire addio alla festa. Chiaro?-
-Chiaro-
-Ottimo-
-Dai Par, io adesso vado, ci vediamo domani. Ciao bella-
-Ciao Dana, a domani-
Appena Dana fu uscita arrivò la nonna, mangiammo e appena finimmo andai in camera, mi cambiai e mi addormentai subito.

*NEL SOGNO*
-Ehi principessa bentornata- subito mi sentii stringere da due forti braccia.
-Ciao- mi girai e gli sorrisi. Ad un certo punto mi decisi, volevo sapere.
-Senti, io volevo farti una domanda, anzi più di una in realtà-
-Dimmi, se saprò risponderti ti risponderò-
-Chi sei? Come ti chiami? Perché continuo a sognarti?-
-Sono un ragazzo, il mio nome lo scoprirai tra poco se vuoi puoi chiamarmi Et per il momento e il perché continui a sognarmi non lo so... Anche io me lo chiedo..-
-Aspetta, quindi anche tu mi sogni?-
-Si, da una settimana- Feci per rispondere quando mi resi conto di una cosa.
-Ma cosa intendi con "lo scoprirai tra poco"?-
-Quello che ho detto-
-Oh, avanti spiegamelo-
-Non posso-
-Perché?-
-Perché non posso-
-Uffa, ma fai sempre così?-
-Così come?-
-Così il misterioso-
-Scusa principessa-
-Perché continui a chiamarmi principessa?-
-Beh non so come ti chiami, e non lo voglio sapere per il momento. Quindi ti dovevo trovare un soprannome e mi sembrava il più adatto. Non ti piace?-
-No, cioè si, mi piace... Ma non capisco, non mi conosci nemmeno- In quel momento mi fissò negli occhi.Era una battaglia. Azzurro ghiaccio contro azzurro oceano. I nostri occhi erano così simili, eppure così diversi.
-E' vero non ti conosco, ma ti conoscerò. E vedrai.. Non mi sarò sbagliato più di tanto.- Io mi sentii avvampare e distolsi velocemente lo sguardo imbarazzata, ma lui mi riprese il mento con due dita e impiantò di nuovo i suoi occhi nei miei. In quel momento mi resi conto di quanto fosse perfetto, era un dio. Fin troppo bello. 
-Sei bellissima principessa- 
"Oh no, quello sei tu." Pensai, ma mi limitai a rivolgergli un timido sorriso.
-Sai, mi sto rendendo conto di una cosa- Disse senza interrompere il contatto visivo.
-Cosa?- domandai con un filo di voce
-Ogni sera parliamo sempre di più-
-E' vero, hai ragione-
-Ora credo tu debba andare... E' tardi-
-Oh giusto- dissi delusa, stavo così bene con lui.
-Io sono sempre qui ad aspettarti. Ah e un'ultima cosa... Non mancare la prossima volta, mi sono sentito solo ieri notte.- Gli sorrisi.-Non mancherò di nuovo. A domani Et- 
-Ciao principessa.-

*MY SPACE*
Halo, allora eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo. Questa volta è stato pochissimo più lungo degli altri. Mi sono impegnata dai. Un'applauso a me ahaha, no in realtà devo ringraziare DrunkBunny, per avermi consigliato di scrivere capitoli più lunghi. Merci. Anche se i capitoli veramente lunghi arriveranno tra non molto :)
E poi come al solito ringrazio Apotrophos per la sua meravigliosa recensione. Grazie mille mila (?)
Bene ora vado. A domani :) 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Mi svegliai la mattina dopo grazie al telefono che suonava, ancora assonnata lo presi in mano e risposi.
-Pronto?-
-Ehi Par, ti ho svegliata?-
-No guarda Matt, sono le 6.30 di un 27 giugno e non mi hai svegliata... Sei un rompiballe.-
-Oh scusa..-
-Vabbé, che vuoi?-
-Lo portano qui oggi! Solo che oggi lavoro... Quindi ho pensato di andarlo a trovare domani mattina, che dici? Puoi venire?-
-Si certo, dimmi l'ora e puoi venire tu a prendermi?-
-Ovviamente piccola. Fatti trovare pronta alle 9.30 che poi vi porto a mangiare fuori a pranzo-
-Ok, devo avvisare Dana?-
-No, già fatto-
-Non oso immaginare quante maledizioni ti ha lanciato dietro- dissi ridendo
-Fosse per lei sarei già all'inferno- mi rispose lui.
-Matt?-
-Si?-
-Posso farti una domanda?-
-Certo-
-QUANDO PENSAVI DI DIRMELO CHE AVEVI TROVATO UN LAVORO? EH?- Quasi urlavo, lui invece si mise a ridere.
-Migliore amica tranquilla che svegli tutto il vicinato. Te lo avrei detto oggi o domani-
-Ti odio-
-Lo so Par, anche io ti amo-
-Se vabbè ahaha-
-Io adesso vado, ci sentiamo stasera, ciao-
-Ciao Matt, buon lavoro-
Ero veramente contenta che avesse trovato un lavoretto estivo, odiava dover dipendere dagli altri perché nonostante tutto era un bravo ragazzo.
Mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia. Sotto il getto d'acqua fredda ripensai al mio "sogno", ero quasi sicura che non fosse solo un sogno, cioè ero convinta che quel ragazzo esistesse veramente, la domanda era: Perché lo sognavo tutte le notti? Decisi di chiederglielo quella notte.
Pensai al suo sguardo fisso nel mio e subito sentii caldo alle guance. Ma che mi succedeva? Non lo conoscevo nemmeno, non mi potevo innamorare di una persona che non conoscevo no? Ma dai Paris, non sei innamorata, è solo una fissazione. Con questi pensieri uscii dalla doccia, mi vestii e scesi a fare colazione.
-Cosa farai oggi tesoro?-
-Credo che andrò da Dana, vuole prepararmi la festa di compleanno e devo assicurarmi che non combini nulla. Tu invece nonna?-
-Io devo andare da mia sorella Mary, te la ricordi?-
-Oddio quella schizzata?-
-Paris!- Cercò di fare la seria, ma dopo un po' cedette e scoppiò a ridere.
-Oh avanti nonna, una persona che parla con il proprio microonde non puoi pensare che sia normale!- Giuro che è vero... Da quello che ho capito io suo marito è scappato dopo aver aggiustato la lavastoviglie perché non sopportava più quell' isterica che si ritrovava come moglie, subito dopo è arrivato un postino con un microonde per lei, la quale ha cominciato ha pensare che il microonde fosse suo marito, così parla sempre con "lui". No cioè capitemi quando dico che è schizzata.
-Dai Paris, è comunque una tua parente.-
-Sarà, ma è comunque pazza-
Finii la mia colazione, salutai la nonna, presi la borsa e uscii. Mentre camminavo verso casa di Dana incontrai Summer, da piccole eravamo migliori amiche, ma crescendo ci siamo un po' perse, poi conobbi Dana e da lì cambiò tutto. 
-Paris!-
-Summer! Quanto tempo, come va?- domandai abbracciandola
-Tutto bene, te?-
-Non lamentiamoci-
-Ho saputo che settimana prossima farai una festa, Dana mi ha invitata, non vedo l'ora!-
-Ah già... La festa.. Vabbè io vado, Dana mi sta aspettando, ci vediamo in giro. Ciao Summer-
-A presto Par-
Arrivai a cassa di Dana in 5 minuti e passammo la mattinata ad organizzare la festa. Quando arrivò l'ora di pranzo decisi di tornare a casa, poi passai l'intero pomeriggio sdraiata sul divano a guardare la tv.
Verso le 20.00 suonarono il campanello.
-Nonna vado io!- Urlai per farmi sentire. Aprii la porta.
-Matt- lo salutai abbracciandolo
-Buonasera signorina Swift- disse lui ridendo
-Vieni entra-
-Grazie-
-Com'è andato il primo giorno di lavoro?-
-Alla grande, è stato fantastico-
-Wow il premo che sento che non si lamenta del proprio lavoro-
-Si vabbè proviamo a riparlarne tra una settimana ahah-
-Ma cosa fai di preciso?-
-Il barista, nel bar vicino alla spiaggia, quello dove andiamo di solito-
-Ah capito-
-Allora domani passo a prenderti verso le 9.30, poi passiamo da Dan e infine andiamo a trovare Ethan. Poi vi porto tutti al ristorante. Anche perché devo farvi vedere una persona.-
-Una persona? Che genere di persona?- domandai sospettosa.
-Lo scoprirai domani- 
-Non me lo dirai vero?-
-No. Ora vado, ci vediamo domani. Buonanotte Par- mi salutò con un bacio sulla guancia.
-Notte Matt-
Dopo che fu uscito salii in camera, mi cambiai e andai a letto. Ero stranamente eccitata, non vedevo l'ora di conoscere quel ragazzo... Si beh.. Come amico ovvio. Con questi pensieri mi addormentai.


*MY SPACE*
Ok in questo capitolo non succede praticamente niente ma vabbè.. Ahahahah ci siamo quasi.. L'incontro tra Paris e questo ragazzo misterioso arriverà tra pochissimissimo giuro.
Come sempre ringrazio Apotrophos, DrunkBunny per le loro meravigliose recensioni. E volevo ringraziare anche una ragazza nuova: marti_1269, grazie mille. Spero che continuerete a seguire e a recensire la mia storia.
Con questo chiudo. Buona domenica e buona lettura a tutti :)

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


*NEL SOGNO*
-Bentornata principessa- mi accolse il ragazzo
-Ciao Et- gli risposi sorridendo
-Com'è andata la giornata?-
-Oh, bene grazie. A te?-
-Tutto bene, finalmente sono libero.- io lo guardai confusa
-In che senso sei libero?-
-Oh, ehm.. No niente.. Tranquilla..-
-No, adesso me lo dici-
-No-
-Dimmelo-
-No-
-Dimmelo-
-No-
-Oh avanti ti prego- lui si avvicinò a me... Troppo per i miei gusti...
-Lo capirai principessa.. Molto presto- mi sussurrò
-I-io vol-volevo farti.. Ecco... Una domanda- dissi imbarazzata
-Dimmi-
-Tu, beh, si ecco sei, insomma un...- mi guardò divertito.
Figura di merda n°1 della serata. Grande Paris, e da notare che sei appena arrivata.
-Oh al diavolo. Tu sei un sogno? Cioè intendo.. Esisti veramente? O sei solo un frutto della mia immaginazione?- Et si mise a ridere.
Dio la sua risata...
No ma Paris! dovresti essere offesa, dopotutto si sta prendendo gioco di te.
Ok ora ci provo... 1...2...3..
Dai non è difficile offendersi.
Misi il broncio incrociando le braccia sotto il petto, come una bambina.
Grande Par, brava offenditi
-Ow, la mia principessina si è offesa, dai piccola non volevo- Al soprannome "piccola" mi sciolsi e lui cominciò a venire vicino a me. Tanto vicino. Troppo vicino. Ok DECISAMENTE troppo vicino. Io arrossii e gli sorrisi.
Ecco ci risiamo, devi offenderti. OFFENDITI. ORA.
No, non ci riesco, dai come si fa a resistergli?
Oh dai Paris, non ti starai innamorando..
Innamorando? Io? Ahahahaha mai fatto.
Secondo me si invece.
No
Si
No
Si
Oh ma ti piglio a schiaffi
Tesoro mio, se ti prendi a schiaffi ti picchi da sola... Davanti a lui.
Sta zitta coscienza.. No, aspetta.. Sto parlando con la mia coscienza? Ok, sto diventando schizzata, certo non al livello della prozia Mary.
-Principessa, a cosa stai pensando?- La sua voce mi risvegliò dal litigio con me stessa.
-E'? No, niente.-
-Comunque per rispondere alla tua domanda di prima, no non sono solo un sogno, quindi sì, esisto veramente-
-Ah bene-
-Perché?-
-Perché non capisco. E' normale sognare per 9 giorni sempre la stessa persona? No, non è normale. Che poi perché proprio te? Cioè mi poteva capitare qualsiasi altra persona, che ne so.. Dana, oppure Matt..-
-Matt? Matt Jhonson?-
-Sì, lo conosci?-
-Certo!-
-E' il mio migliore amico...-
-E' un bravo ragazzo-
-Lo so.. Senti ti posso fare una domanda?-
-Ma cos'è? Un interrogatorio?- chiese lui ridendo.
-No beh, più che una domanda è una richiesta- sto per fare una pazzia, ma tanto chissene frega, d'altronde quante sono le possibilità di incontrare il ragazzo che sogni? Una su un milione, quindi a posto.
-Certo chiedi pure.- 
No Paris, non ti azzardare a chiedergli quella cosa, non...
-Posso abbracciarti?- Quando imparerai ad ascoltarmi sarà troppo tardi.
Lui mi sorrise felice e aprì le braccia. Decisi di prenderlo per un sì, così mi buttai e lo abbracciai, era una sensazione bellissima, mi sentivo bene. Lui appoggiò la testa sulla mia spalla ed io appoggiai la mia sul suo petto
-Principessa, non voglio lasciarti andare via-
-Ed io non voglio andarmene- Non ci credo, l'ho detto veramente.
Lo sentii sorridere contro il mio collo.
-Adesso però devi svegliarti-
-No, non voglio-
-Nemmeno io, ti terrei qui per sempre. Ma ci vedremo presto. Te lo prometto principessa, ti fidi di me?-
-Sì.- 
-Allora vai, a dopo bellissima-
-Ciao Et- e me ne andai.

*MY SPACE*
Giuro che questa volta ci siamo ahahah non uccidetemi vi prego.
Comunque passando al capitolo.. Che ne pensate? Ve gusta? Spero di sì anche perché a me sembra carino (ho detto carino, non bellissimo, carino.) fatemi sapere :) 
Ah una cosa importante, per chi non l'avesse capito, la parte in corsivo è la coscienza che parla mentre la parte sottolineata è Paris che parla con la sua coscienza.
Ringraziamenti: Ringrazio come sempre Apotrophos (ho imparato a scriverlo senza andare a controllare ahaha un'applauso a me), marti_1269 e DrunkBunny.
Inoltre volevo ringraziare: 0_0martolla0_0 e lullyrugg per aver messo la mia storia tra le seguite e infine tere_in_uprising per averla messa tra le preferite. 
Grazie a tutte ragazze ** 
Ovviamente ringrazio anche le lettrici silenziose onnipresenti ahaha
Con questo vado. Al prossimo capitolo :)

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Mi svegliai  il mattino dopo alle 7.30, visto che avevo ancora 2 ore prima che Matt mi passasse a prendere decisi di farmi una doccia. Presi la biancheria e andai in bagno. Sotto il getto dell'acqua ripensai al "sogno"; per sintetizzare:
-Avevo litigato con me stessa
-Avevo abbracciato Et
-Gli avevo detto che volevo restare lì
-Mi aveva risposto che non voleva lasciarmi andare via
-Mi ha promesso che ci vedremo presto. Ma io mi chiedo.. Come fai ad incontrare un sogno? Cioè su 7 miliardi di persone come fai ad incontrare proprio QUELLA persona? Secondo me ha sbagliato, però boh. Finita la doccia uscii e andai a vestirmi. Rimasi 20 minuti davanti all'armadio aperto e passai altri 10 minuti per cercare qualcosa di decente, alla fine trovai dei pantaloncini, converse blu e una canotta bianca con la scritta: "Dream" no ma dico, lo fate apposta? Eh?
Una volta vestita andai in bagno, mi asciugai i capelli, li piastrai e mi truccai. Quando ebbi finito guardai il risultato allo specchio:
"Non male, può andare" pensai. Ci tenevo ad essere almeno carina, la domanda era: Perché?
Vuoi fare bella figura con lui no?
O senti non cominciare...
Non avevo fame, così saltai colazione e andai direttamente in salotto. Quando guardai l'orologio mi accorsi che erano già le 9.00, oddio ci avevo messo davvero così tanto? Ogni minuto che passava diventavo sempre più nervosa...
Paris dai, sembra che devi... No, non lo dico.
Devo cosa?
Niente
Dimmelo, ora.
Ricordati che l'hai voluto te.
Muoviti 
Sembra che devi fare un'esame del SANGUE.
Dio che schifo. Ti odio. Lo sai che mi fa schifo il sangue. 
Io ti avevo avvisata.
Sei una stronza
Lo sai che ti sei appena insultata da sola vero?
No, ho insultato te, io non sono così masochista, quindi ora sparisci.
Bella mia, sei innamorata
Ma ti levi? Evapora, dissolviti, esci dal mio corpo, sparisci. Come faccio ad essere innamorata? Di cosa poi? Di un sogno?
Sai che non è solo un sogno.
Taci. Non sono innamorata. Fine del discorso.
Vabbé fai come vuoi...
Ad un certo punto suonò il campanello, io fissai terrorizzata la porta. "No ma Paris ripigliati. E' solo una porta" pensai
Che fai? Non apri?
Sisi ora vado
Aprii e mi ritrovai davanti un Matt tutto sorridente, sembrava un bambino. Mi sentivo felice a vederlo così.
-Sei pronta?-
-Si, prendo la borsa e arrivo-
Vai Paris, secondo me scappi appena lo vedi
Se tu, coscienza, o stai zitta o giuro che ti picchio. Chiaro?
Ehm.. Picchieresti...
Me stessa, sì lo so, ma almeno ti picchio.
Contenta te, me ne starò buona buona.
Vedo che hai capito il messaggio. Bene.
-Nonna, io vado. Torno oggi pomeriggio, ciao- urlai per farmi sentire.
-Ok, a dopo tesoro. Divertiti-
Oh ci divertiremo eccome..
Ma mi prendi in giro?
Ok scusa.
Arrivammo davanti alla macchina di Matt, salimmo e partimmo verso casa di Dana.
-Chiamo un secondo Ethan, se vuoi metti su la musica-
-Ok- 
Dopo 5 minuti arrivammo davanti alla villa della ragazza. Io scesi e andai a suonare il campanello. Mi aprì Max, il figlio del cugino di Dana.
-Ciao Max, sono qui a prendere Dana-
-Ciao Paris, te la chiamo subito-
-Grazie mille- 2 minuti dopo scese la mia migliore amica.
-Cavolo Dan, sei bellissima-
-Grazie, anche tu non scherzi-
-Modestamente- dissi ridendo -Dai andiamo che Matt ci aspetta in macchina-
Appena salimmo Matt ci disse che la strada principale era chiusa, quindi avremmo dovuto prendere una strada secondaria e ci avremmo messo 30 minuti in più. Ottimo, soffro il mal d'auto, non ho le pastiglie, ci metteremo mezz'ora in più e per concludere in bellezza sono agitatissima dall'incontro con questo Ethan. Di bene in meglio insomma.
Meno male che ho questi due idioti che mi tengono compagnia altrimenti sarei impazzita.

ETHAN'S POV:
Mi svegliai grazie al cellulare che squillava, guardai il nome sullo schermo: "Matt". Risposi ancora assonnato.
-Ehi Matt-
-Ciao Et, noi siamo appena partiti, ma la strada principale è chiusa quindi dovremo prenderne una secondaria, ci metteremo mezz'ora in più circa- io ero confuso. Ma dove doveva andare? E perché aveva chiamato me? In fondo non me ne frega niente dove deve andare, cioè sì ma è abbastanza grande per fare quello che vuole. Ma che poi dico.... No, aspetta un'attimo. Merda! Avevo completamente dimenticato che oggi sarebbe venuto qui. Meno male che avevo mezz'ora di tempo.
-Tu e chi?- chiesi
-Io con Dana e Paris, quelle di cui ti avevo parlato.. Le mie migliori amiche, hai presente?-
-Si si- in sottofondo sentii una voce:- Oooh così gli hai parlato di noi.. Bravo bravo.. Ahaha Matt, guarda la strada che mi ritengo ancora giovane per morire.- quella voce l'avevo già sentita.. Sì, ma dove? Non poteva essere... No, non doveva essere. Eppure la voce era praticamente la stessa. E in più conosceva Matt, e ieri notte mi ha detto che era il suo migliore amico... No, ma va... Non è lei, mi sono immaginato tutto.
-Dai, ti lascio che altrimenti queste due qua rompono, ci vediamo tra poco- disse ridendo.
-Ok a dopo- chiusi la chiamata e corsi sotto la doccia. Teoricamente dovevo avere ancora 20 minuti. Non so perché ma ci tenevo a fare bella figura, e mentre mi preparavo continuavo a pensare alla ragazza del mio sogno.

PARIS' POV:
Arrivammo dopo mezz'ora, stavo tremando, avevo un'ansia pazzesca.
Eddai, che vuoi che sia.. E' solo un...
Tu taci.
Arrivammo davanti alla porta e suonammo. Dopo poco ci aprì un ragazzo.
ODDIO! Lo fissai a bocca aperta e lui fece lo stesso.
Non ci potevo credere, non poteva essere vero. Non DOVEVA essere vero. Vi prego ditemi che è solo uno scherzo...


*MY SPACE*
Cantiamooooo ** Li ho fatti incontrare alee ahahah ce l'ho fatta! Sono brava ammettetelo :') (poco modesta dicevano ahah) comunqueee come vi sembra? Siete felici? Soddisfatte? Deluse? Tristi? In bagno a vomitare talmente faceva schifo sto capitolo? Spero di no, anche perché mi sono impegnata tanto :c (Un giorno a scuola durante l'ora di storia per intenderci ahaha).
Vi lascio il link di come mi sono immaginata Ethan: http://media-cache-ak0.pinimg.com/736x/76/bc/f4/76bcf4b55f1e72831ef22dc97cae2095.jpg
Ringraziamenti: Come sempre ringrazio Apotrophos, marti_1269 e tutte le lettrici silenziose aw **
Spero vi sia piaciuto il capitolo eee alla prossima :)

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Avevo completamente perso l'uso della voce.. Cioè lui, proprio LUI, il ragazzo dei miei sogni (letteralmente) era lì davanti a me. Ero come in una bolla di sapone, non sentivo niente di quello che succedeva intorno a noi, ero completamente persa nei suoi occhi e, a quanto pare, anche a lui stava succedendo la stessa cosa. Dicevamo, probabilità di incontrare il ragazzo che sogni erano una su un milione? E ovviamente chi è la sfigata di turno? Io. Mi pare ovvio no? 
-Lo sapevo principessa- Sussurrò senza togliermi gli occhi di dosso. Quanto diamine era bello? Troppo...
Dana e Matt ci guardavano confusi.
-Ehm.. Ciao fratellone- Lo salutò Matt rompendo l'incantesimo che si era venuto a creare. Che tu sia maledetto Matt. Non potevi lasciarci altri 10 secondi? Dovevo finire di osservarlo per bene.
-Ciao Matt, da quanto tempo! Come stai?- Rispose Ethan abbracciandolo
-Tutto bene dai, te?-
-A meraviglia. Non mi presenti queste due belle ragazze?- 
-Oh si certo scusami... Loro sono Dana e Paris-
-Ciao, io sono Dana, per gli amici Dan- lo salutò lei sorridendo.
Cosa gli sorridi? Eh?
Eddai Paris, calma, mica te lo ruba
Meglio prevenire.
-Ciao Dan, piacere- le rispose sorridendo a sua volta.
Lo sapevo, gli piace Dana. 
Dai, presentati te e vediamo la sua reazione.
No, non voglio.
Fallo.
Ok..
-C-ciao io sono Paris, per ehm..per gli amici Par- dissi diventando rossa.
-Ciao, hai un bel nome sai? Un bel nome per una bella ragazza- Prima ero rossa d'imbarazzo? Ora sono del tipo: Ti prego terra, apriti e fammi sparire.
-Grazie- Risposi nervosamente
-Dai entrate.. Matt, ti posso parlare 2 minuti?-
-Certo, torniamo subito ragazze- e sparirono al piano di sopra.
-Allora.. Certo che è un bel figo eh?- Signore, aiutami a tenere le mani a posto perché altrimenti la picchio.
-Dana. Tu sei già innamorata di Jay.- le ricordai
-Lo so.. Volevo vedere la tua reazione, e direi di aver pensato giusto.-
-La mia reazione?- chiesi non capendo
-Oh avanti, mica vorrai farmi credere che ti è indifferente-
-Assolutamente indifferente-
-Ah sì? E perché quando ho detto che è figo hai stretto i pugni quasi volessi picchiarmi e sei diventata di marmo?- disse vittoriosa
-Da quello che so io, sono umana e quindi ho carne e non marmo- cercai di nascondere l'imbarazzo. Ma lei era la mia migliore amica. Sapeva tutto di me, per questo che a volte la odiavo.
-Ahahahahah no. Non faceva ridere. Ora rispondi alla domanda.-
-Ok, può darsi, e sottolineo il può darsi, che non mi sia proprio indifferente indifferente...- 
-Sei innamorata lo sapevo!- Urlò.
-Senti, intanto ti calmi. Cosa urli? E poi non è vero che sono innamorata dai, l'ho visto una volta sola.-
-Aaah anche qui c'è qualcosa che nascondi- 
Ma perché doveva conoscermi così bene? La privacy dov'è finita? PRIVACY TORNA DA ME. 
-Ehm.. Cosa dovrei nasconderti? Dai Dan, non scherzare.-
-Non sto scherzando. Quindi o me lo dici o me lo dici. A te la scelta.-
-Ok, l' ho sognato.-
-COSA?-
-Si beh, è così strano?-
-Abbastanza direi.. Per quanto tempo?-
-10 giorni, anzi notti-
-COSA?!-
-Dana ma la pianti di urlare? Vuoi farti sentire?-
-Si, scusami. E quando avevi intenzione di dirmelo?-
-Te lo avrei detto, ti racconterò tutto, ma non oggi, ti prego-
-Solo se mi giuri che mi dirai fino all'ultimo dettaglio.-
-Giuro- nel frattempo scesero i due ragazzi e ovviamente chi fissa? Ethan. Giusto no?
E poi non sei innamorata vero?
Giuro che appena arrivo a casa ti picchio coscienza.
Ooh ne vedremo di belle.
Passammo 2 ore e mezza a parlare e a conoscerci meglio. Et ci raccontò della sua famiglia di quando era piccolo, poi aveva avuto diversi problemi e da lì non ha più rivelato niente.
Nonostante tutto mi piaceva stare in sua compagnia.
Chissà come mai..
O ma ancora tu?
Io ci sarò sempre
La devo prendere come una minaccia?
Prendila come vuoi, tanto non me ne vado.
Vabbé io ci rinuncio.

ETHAN'S POV:
In sogno era bellissima? Dal vivo era una dea.. Avete presente Afrodite? Ecco persino più bella.
Da notare il fatto che tu non sai come era fatta Afrodite.
Dettagli dai.
Si, parlavo con la mia coscienza, ci andavo d'accordo, era simpatica. Ok, sto dicendo che la mia coscienza è simpatica. ETHAN RIPIGLIATI. 
Mi sono trovato di fronte questa meraviglia di ragazza e non riuscivo a credere ai miei occhi. L'istinto era di buttarmi addosso a lei e baciarla, ma non so con quale forza sono riuscito a trattenermi. Strana cosa il destino, è tuo ma non lo puoi comandare. Quando vuole farti succedere qualcosa, bella o brutta che sia te la fa succedere, senza tenere in considerazione la tua volontà. Io penso che il destino con me sia stato fin troppo crudele. La mia vita già da piccolo era un'inferno. Poi sono andato in carcere e lì ho giurato a me stesso che non avrei avuto più niente a che fare con il mio passato. Volevo metterci una pietra sopra. Quando sono entrato ero diventato un ragazzo ribelle e viziato, che otteneva sempre tutto senza tener conto dell'opinione altrui, e ne sono uscito con uno scopo ben preciso nella vita. Due persone diverse. Due Ethan diversi. Certo, ci dovevo ancora lavorare, ho passato tutte le notti con una ragazza diversa, ho passato la mia vita ubbidendo a mio padre, ho passato la mia vita spacciando droga, ho passato la mia vita in modo sbagliato insomma, e tutto questo per me è come nuovo.
Ma io so che con Paris, imparerò ad amare, con lei imparerò a vivere.
E per una volta credo che il destino abbia in serbo qualcosa di fantastico per me, per una volta sento che sarò finalmente felice.

*MY SPACE*
Buonasera gente.. Cantiamoooo ce l'ho fatta. Ahahaha, in questo capitolo abbiamo conosciuto meglio il nostro Ethan che io personalmente amo **
Ringraziamenti: Come sempre ringrazio Apotrophos (spero che dopo questo capitolo tu mi voglia bene ahahaha), marti_1269 e tutte le lettrici silenziose.
Ditemi che ne pensate. Mi farebbe davvero piacere.
A presto :)

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


PARIS' POV:
Una volta arrivata l'ora di pranzo decidemmo di andare al ristorante, Matt doveva dirci qualcosa, boh... Chissà cosa. Salimmo in macchina e partimmo. Arrivati là vidi una ragazza venire verso di noi e Matt le sorrise. Io guardai Dana
-Ma sì, sarà l'ennesima ragazza di turno-
-Dan, non ce le ha mai presentate "ufficialmente"- Le ricordai
-Hai ragione, questa cosa è veramente strana- mi rispose pensierosa.
-Dana, Paris, Ethan, vi voglio presentare Agnese, la mia ragazza- ci disse Matt tutto sorridente.
No aspettate, ho capito male. Non ha detto che è la sua ragazza, vero? Non fraintendetemi, non sono gelosa, anzi sarei felicissima per lui se trovasse la ragazza giusta e la smettesse con le botte e via... Ma lei? So che non bisogna basarsi sulle apparenze, ma questa qui proprio non mi ispira. Intanto Agnese ci guardava come se fossimo sacchetti di patatine.
Ma Paris, cosa centrano le patatine?
Sai che non mi piace dire parolacce. 
Beh, dì almeno.. Che ne so... Ci guardava come se fossimo sacchi di spazzatura?
Oh giusto, non ci avevo pensato.
Intanto Agnese ci guardava come se fossimo sacchi di spazzatura. Quella tipa mi dava già sui nervi.
-Ciao, io sono Agnese e sono la sua ragazza- disse specificando bene il "sua"
-L'avevamo capito, grazie- risposi ironica. Matt mi fece a fettine con lo sguardo, Dan stava per scoppiare a riderle in faccia ed Et stava guardando divertito la scena.
-Comunque io sono Paris-
-Io Dana-
-Ed io sono Ethan- Agnese si mise ad osservare ogni centimetro di Et. Giuro che se non la pianta le stacco la testa e ci gioco a baseball.
Io lo dicevo che sei...
Non ti azzardare ad aprire bocca.
D'accordo scusa..
Quando ebbe (finalmente) finito di osservare ogni dettaglio e ripeto OGNI dettaglio del ragazzo accanto a me, domandò rivolta a Matt: -Amore entriamo? Ho fame!-
"si, hai fame di caz..."
PARIS!
-Si certo, venite?- ci domandò il mio migliore amico.
-Arriviamo.- Io stavo per esplodere. Come si permetteva di spogliare con gli occhi Et e poi chiamare il mio migliore amico "amore"? Se non fosse stato per lui non so cosa avrebbe fatto al mio ragazzo.
Al tuo cosa? Ho sentito bene?
Ehm.. Ma no ahaha volevo dire al ragazzo qui vicino a me
Se.. Certo...
Senti Bee, levati.
Come mi hai chiamata scusa?
Non so come mai, ma ho l'impressione che non mi lascerai in pace tanto facilmente. In realtà non so nemmeno cosa ci fai nella mia testa ma vabbè. Comunque mi sembrava carino trovarti un nome.
Wow, ehm.. Grazie. Sono commossa.
Si anche io, ora però levati.
Ero così presa a farmi i dialoghi interiori che non mi ero accorta che Ethan si era avvicinato a me.
-Gattamorta- io ridacchiai leggermente capendo al volo a chi si riferiva.
-Mi dava suoi nervi. Ma l'hai vista come mi osservava?-
"Eccome se l'ho vista"
-Già.. ahaha-
-Ora le faccio vedere io- disse con un sorrisetto sulla faccia.
-Ethan, togliti quel sorriso che non prometti nulla di buono- dissi ridendo
-Pronta ad assaggiare il dolce gusto della vendetta?- mi chiese lui prendendomi per mano.
Oh mammina mia, dammi la forza di non svenire qui.
Mano nella mano entrammo nel ristorante. Agnese sembrava delusa e mi guardava con una faccia schifata mentre Dana e Matt avevano una faccia della serie: "Ok, qualcuno ci spieghi" facevano ridere. Ci sedemmo al tavolo e ordinammo.
-Maaa non mi devi dire niente?- mi sussurrò Dana.
-Dan, era per pura vendetta. Hai visto come me lo mangiava con gli occhi?-
-Mangiava con gli occhi?- Mi imitò lei sforzandosi di non ridere. All'improvviso diventò seria e si irrigidì, io seguii il suo sguardo e notai Jay che si stava avvicinando al tavolo.
-Oooh lascia fare a me-
-No, dai Par, non fare minch..- non le lasciai il tempo di finire la frase.
-Oh ciao Jay, noi stavamo per mangiare, a momenti dovrebbero arrivare i piatti, vuoi unirti a noi?- Dana si girò di scatto verso di me e mi mimò con le labbra un "ti ammazzo" io per tutta risposta feci un po' di spazio e Jay si sedette vicino alla mia migliore amica che non tardò ad arrossire. Intanto la tipa lì, ragazza di Matt, cominciò a fissare e ad osservare Jay con un sorriso soddisfatto stampato in faccia.
No tesoro mio, questo non dovevi farlo. E infatti...

DANA'S POV:
Come diamine si permetteva di fissare il MIO Jay? A quella lì le strappo tutti i capelli. Scattai in piedi.
-Paris. Seguimi in bagno. Dobbiamo parlare- lei si alzò e mi seguii. Appena chiuse la porta del bagno cominciai a sbraitare:-MA L'HAI VISTA? LO STAVA GUARDANDO DAPPERTUTTO. COME SI PERMETTE? LUI E' MIO. E' TROPPO TR..- lei mi guardò male. -Tr...amezzino, è troppo tramezzino, si, volevo dire proprio quello- scoppiò a ridere.
-No Dan, non puoi.. Tramezzino.. Ma da dove l'hai tirata fuori? Ahahahaha- Improvvisamente entrò Agnese a dirci che erano arrivati i piatti.
-Ragazze, io vi voglio essere amica- ci disse facendo la finta innocente
-Si certo tesoro, anche noi lo vogliamo- Disse Par acidamente. E' sempre la stessa, non cambierà mai, ma è per questo che le voglio un mondo di bene. Anche se a volte mi mette in situazioni disastrose, alla fine riesco sempre a divertirmi con lei, forse dovrebbe tenere a bada il suo impulso. Ecco qual'è il problema. Agisce troppo d'impulso, ma a volte è quello che serve. 
Uscimmo dal bagno e tornammo al nostro tavolo.

PARIS' POV:
Dopo pranzo, Matt doveva riportare Agnese a casa, Dana doveva andare dai nonni e Jay l'accompagnò  mentre io dovevo tornarmene a casa sola soletta. Il problema? Era a mezz'ora di macchina, quindi calcolando che avevo il passo veloce sarei arrivata in un'ora circa.  Salutai i miei amici e rimasi sola con Ethan.
-Ehm.. Vuoi che ti riaccompagni a casa? Andiamo a casa mia, prendiamo la macchina e ti porto-
-No tranquillo, non c'è problema, non ti scomodare per me-
-Non mi fai scomodare-
-No davvero vado a piedi, fa niente- Mentii, ti prego insisti. Non ho voglia di camminare per un'ora sotto questo sole.
-Insisto- Oddio ti ringrazio
-Allora accetto- risposi sorridendo. Ci incamminammo verso casa sua. Ad un certo punto mi guardò e mi disse:- Sei bellissima- io ovviamente arrossii. Taci piuttosto. Perché mi devi fare sti complimenti? Mi imbarazzano un casino.
-Anche quando arrossisci- Continuò lui ridendo.
Oh, l'ha notato. Ottimo, ci mancava la figura di merda della giornata no?
-Oh, grazie- Risposi imbarazzatissima. Dai quello era il momento giusto.
-Ti posso fare una domanda?- Gli chiesi.
-Ancora?- Io lo guardai senza capire.
-Anche nel sogno continuavi a farmi domande- si affrettò a spiegare
-Aspetta aspetta. Anche tu mi sognavi?-
-Tutte le notti-
-Ma.. Anche io... Cioè.. Secondo te perché facciamo questi sogni?-
-Non ne ho la più pallida idea, però mi ricordo perfettamente ogni cosa- No ma... Se ricorda tutto, significa che ricorda proprio TUTTO. Significa che ricorda anche l'abbraccio. E la cosa peggiore.. L'abbraccio richiesto DA ME. Perché non ho dato retta a Bee?
Finalmente.. Bee 1 Paris 0
Si vabbe, non ti vantare adesso.
Sei una stupidissima ragazza, lo sai vero? Paris la stupida. Suona bene sai?
Si, ora puoi anche smetterla di insultarmi grazie.
Nel frattempo arrivammo davanti a casa sua, prese la macchina, salimmo, gli indicai la strada e partimmo.
Una volta arrivati lo ringraziai e scesi. Stavo per entrare in casa quando sentii Et che mi chiamava.
-Domani ci vediamo?- Mi chiese
-Si certo, volentieri- ed entrai in casa.
Mi buttai sul divano e cominciai a fare zapping. Ad un certo punto trovai un film: L'amore e le sue complicazioni. Devo ammettere che non ci ho capito molto ma comunque mi aiutò a passare il pomeriggio. Dopo cena salutai la nonna e salii in camera, mi cambiari e mi sdraiai sul letto. Ricominciai a pensare alla mattinata di oggi. E che mattinata. Lo avevo incontrato, ancora non ci credevo. Non mi sembrava vero. A distrarmi dai miei pensieri ci pensò il cellulare che squillò avvisando l'arrivo di un messaggio. Il numero era sconosciuto. Chissà chi era.. Lo lessi:
Ehi Principessa, spero di sognarti ancora nonostante ormai ti abbia incontrata. Domani vengo a prenderti verso le 19.30 voglio portarti in un posto speciale. Vestiti elegante.
A dopo Principessa <3
Et
P.S. Il numero me lo ha dato Matt, spero non ti dispiaccia.

Gli risposi subito:
Ehi :)
No tranquillo, te lo avrei dato anche io stessa ma mi sono dimenticata :/ 
Domani alle 19.30 è perfetto. 
A dopo
Par 

Appoggiai il cellulare sul comodino e mi addormentai con il sorriso sulle labbra.


*MY SPACE*
Buonasera gente :)
Allora? Che ve ne pare? Vi piace? A me personalmente non molto, ma ormai è risaputo.. Le cose proprie non piacciono mai, o almeno a me capita così. A voi non lo so ahahaha.
Ringraziamenti: Come sempre ringrazio Apotrophos, marti_1269 e tutte le lettrici silenziose.
Inoltre un grandissimo grazie a: SmartiiLove che ha messo la mia storia tra le preferite e a Butterfly123 che lo ha messa tra le seguite. Grazie a tutte, veramente ** se volete lasciarmi una recensioncina piccina piccina, vengo a casa vostra e vi do' un' abbraccione giuro. Ahaha bene ora vado.
A domani :)
P.S. vi lascio l'immagine di Agnese: http://4.bp.blogspot.com/-GrTmK-occC0/TV2WpBaqiRI/AAAAAAAAD2Q/77qF4eubTIM/s320/donne-capelli-rossi_00.jpg

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Mi svegliai la mattina dopo, l'avevo sognato ancora. Per fortuna, nonostante ormai lo avessi già incontrato lui continuava ad abitare i miei sogni. Mi alzai e andai a farmi una doccia. Mi vestii e scesi a fare colazione. All'improvviso realizzai una cosa: Quella sera dovevo uscire con Ethan! Oddio come avevo potuto dimenticarmi una cosa del genere? Corsi su per le scale diretta verso la mia camera lasciando la colazione a metà. Dovevo assolutamente trovare qualcosa di adatto, di elegante aveva detto. 10 minuti dopo sembrava che non pulissi camera mia da 3 anni. C'erano vestiti sparsi in giro e l'armadio era ormai praticamente vuoto. Ma cosa peggiore non avevo trovato niente. Cominciai a farmi prendere dal panico e chiamai subito Dana. Dopo 15 lunghissimi secondi di attesa rispose.
-Pronto?- Disse con voce assonnata. L'avevo svegliata. Ops, vabbè il mio problema era molto più grande.
-Dana ho assolutamente bisogno di te-
-Ok dammi 5 minuti e arrivo- ecco cosa amavo di lei. Le dicevi che avevi bisogno e prima delle domande correva a vedere se stavi bene. Poi l'interrogatorio seguiva subito dopo, ma prima si preoccupava del tuo stato d'animo. 
Esattamente 5 minuti dopo suonò alla porta. Wow puntualissima proprio.
-Allora si può sapere cosa succede?-
-Stasera esco con Ethan e non ho niente da mettermi- Dissi istericamente.
-Problema serio. Ti aiuto io, oggi giornata di shopping! Comunque uscite già sopo un solo giorno?- 
-Ehm.. Senti mentre siamo fuori ti spiego tutto giuro.- E le raccontai da quando avevo cominciato a sognarlo.

DANA'S POV:
Passammo la mattinata a fare spese. Girammo tutti i negozi di Miami e intanto Paris mi spiegò tutta la loro "storia" certo, un po' strana, ma ne rimasi affascinata.
-Secondo me vi metterete insieme-
-Ma va..- rispose lei arrossendo lievemente
-Ammettilo che ti piace- 
-Ok è carino-
-Solo carino?- Le chiesi sorridendo
-D'accordo. MOLTO carino, c'è qualcosa in lui che mi attira, in qualche modo mi sento come legata a lui. E sì, sono gelosa. Quando Agnese lo fissava volevo solo prenderla a schiaffi- confessò.
-Oh oh, qualcuno qui si è innamorato-
-Piantala. E' solo attrazione, tra qualche giorno mi passerà vedrai.-
Io non la capisco davvero. Perché non vuole ammettere che le piace? Dopotutto anche i suoi atteggiamenti lo confermano. D'accordo, magari non sono la persona più adatta per parlare di amore, in fondo ci ho messo anche io un po' di tempo prima di accettare di essermi innamorata di Jay, perché alla fine è così, e non ci posso fare niente. La cosa che mi fa più male è che non ne parla con me. La sua migliore amica. Mi sento così inutile, non riesco a farla sfogare e a farle capire quello che prova. E' come se le stessi lontana, e una migliore amica non dovrebbe essere la persona più vicina a te?
Ma per oggi non voglio insistere. Tanto lo so come andrebbe a finire, è troppo orgogliosa e finiremmo per litigare e non voglio litigare con lei. E' troppo importante.
Alla fine decisi di darle ragione. -Si certo, ti passerà presto. Ora andiamo, ho visto un vestito bellissimo in un negozietto carino. Te lo regalo io, ti voglio perfetta per stasera- lei mi fece un sorriso a 32 denti. Almeno l'avrei fatta felice.
-Grazie Dana sei fantastica- mi abbracciò
-Dai andiamo. Se no non finiamo più- dissi ridendo.

PARIS' POV:
Mi portò in un negozio che non avevo mai visto, infatti mi disse che aveva appena aperto. Aveva dentro di tutto, era semplicemente fantastico.
Trovai un vestito e me ne innamorai: senza spalline, con il corpetto argento, scollo a forma di cuore e la gonna blu. Può esistere qualcosa di così bello? Dana mi vide ferma a fissare quella meraviglia così si avvicinò.
-Sì, è quello giusto. Provatelo- mi disse passandomi il vestito, poi cercò delle scarpe con il tacco.
-No Dan, il tacco no per favore.-
-Smettila di fare la bambina, Paris, vuoi essere bellissima? Allora taci.-
-Ti prego ti prego ti prego. Metti che mi porta su un prato? Che faccio?-
-Giusto. Allora guardiamo un paio di ballerine.- 
-Grazie Dio- sussurrai
-Eccole! Sono fantastiche. Provati il tutto e vediamo- mi disse spingendomi verso i camerini.
Uscii qualche minuto dopo e la mia migliore amica mi guardò a bocca aperta. 
-Che c'è? Non sto bene? Ecco lo sapevo, faccio schifo e..-
-Paris. Taci e guardati allo specchio- mi voltai e.. Wow era davvero bellissimo.
-Stasera alle 17.30 sono da te, ti aiuto a prepararti. Vedrai che sarai bellissima, cioè più di quanto tu non lo sia già.-
-Dan, davvero non so come ringraziarti. Sei una persona meravigliosa, fai sempre così tanto per me-
-Perché te lo meriti e perché sei la mia migliore amica. Guai a chi ti porta via da me- io le saltai addosso e l'abbracciai
-Se la passerà molto male- dissi ridendo
-E non oso immaginare cosa gli/le farebbe Matt se ti portano via da lui.-
-Se ci portano via da lui. Come minimo gli stacca la testa- 
-Ahahaha già, dai Par, cambiati e andiamo a pagare questa meraviglia.- Mi cambiai, andai alla cassa e Dana mi comprò il vestito. Poi tornai a casa, pranzai e pensai a come calmarmi. Ero davvero troppo nervosa.
Senti tesoro calmati.
Oh eccola, mi sembrava strano che non mi avessi ancora rotto.
Calma con le parole. Ero venuta per tranquillizzarti
Ok allora. Punto n°1 tu ci sei sempre e punto°2 Bee mi fai paura. Tu che vuoi tranquillizzarmi? Che ti è successo?
Mi stai dando sui nervi.
Ecco. Questo spiega tutto.
No davvero calmati perché altrimenti ti picchio.
AHAHAHA tu che picchi me? E sentiamo come faresti?
Ne sono capace
Ma si, dai inventane un' altra.
Improvvisamente sentii un lieve bruciore sulla guancia destra.
MA SEI IDIOTA? MI HAI FATTO MALE. SEI UNA STRONZA!
Io ti avevo avvertita.
Senti vai a fanc...
Signorina le parolacce 
Al diavolo le parolacce. Io vado a dormire.
Puntai la sveglia alle 17.00, mi sdraiai sul letto e dopo diversi minuti mi addormentai.


*MY SPACE*
Buonciao gente.
Alloraaa si avvicina l'appuntamento tra Ethan e Paris. Chissà cosa succederà... Mistero (ovviamente per voi. Io lo so già eheh). Dovete scusare eventuali errori perché mentre stavo scrivendo stavo ascoltando "Hall of Fame" e a ogni parola che scrivevo cantavo una strofa. Ahahaha sembravo un'idiota. Ma quanto amo quella canzone? A parte che sono una drogata di musica. L'ascolto ogni minuto, faccio praticamente tutto ascoltando la musica Vabbé non ve ne frega niente quindi torniamo a noi.
Molti mi hanno chiesto perché ho deciso di ambientare la storia a Miami, e lo dico qui, così se volete farvi un po' di affari miei fate pure ahah.
Allora ho deciso di ambientare questa storia a Miami per un motivo molto semplice. E' il luogo in cui sogno di andare a vivere. Anche se ultimamente sono indecisa tra Miami o Londra. Ma ho tempo di decidere, quindi a posto. Se avete domande di qualsiasi tipo fatemele pure, sarò ben felice di rispondere :)
Ringraziamenti: Allora... Ovviamente ringrazio tutte le ragazze che recensiscono (Credo sia scritto giusto ahaha) e anche le lettrici silenziose. Ma in questo capitolo volevo ringraziare principalmente le mie 2 compagne di classe che mi hanno convinta/ obbligata a pubblicare questa storia. Grazie amori belli ** vi voglio benissimo <3
Bene ora passato questo momento di dolcezza mi ritiro allo studio (Help)
Al prossimo capitolo :)
P.S. Ho trovato il vestito di Paris, so che magari non è niente di speciale ma io personalmente ne sono innamorata ** eccolo qui: http://www.onblitz.com/foto-abiti/completi-da-cerimonia--vestiti-da-cerimonia-per-ragazze.jpg

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Mi svegliai mezz'ora prima del suono della sveglia con una voglia pazza di gelato.
Ben svegliata eh
Oh ma tu devi sempre rompere?
E certo! E' divertente!
Ma sarai stronza.
Vuoi un'altra sberla?
Guarda che non ti ho ancora perdonata per quella.
Te la sei cercata
Non è vero!
Si che è vero
No
Si
No
Si
Vabbé lasciamo perdere...
Scesi in cucina, aprii il frigo, lo fissai per circa 10 secondi. Non sapevo che gusto scegliere. C'era praticamente una gelateria lì dentro!
Bee, gelato al pistacchio, pesca, cioccolato o stracciatella?
Mmmm... Stracciatella.
E stracciatella sia. 
Dovevo assolutamente calmarmi. Avevo appena cominciato a mangiare il mio gelato quando suonarono alla porta, andai ad aprire e mi ritrovai davanti Matt.
-Ehi nana-
-Piantala di chiamarmi così Matt!- sbuffai esasperata.
-E' così carino... Come stai?-
-Come vuoi che stia? Sto per avere una crisi di nervi-
-Dai tesoro. Vedrai, lo lascerai a bocca aperta-
-E se non gli piaccio?-
-Impossibile.-
-Come fai a saperlo?-
-Lo conosco da quando siamo bambini, fidati, tu gli interessi. E non poco se devo dire la verità-
-Chissà cosa ci trova in me-
-Mmm vediamo.. Sei bella, simpatica, solare, stronza a volte...- 
-Ehi!- gli tirai un pugno sulla spalla offesa. Lui scoppiò a ridere.
-Lasciami finire almeno. Dicevamo... Sei bella, simpatica, solare, stronza a volte, dolce con chi vuoi, gentile, divertente, altruista, permalosa, sincera, intelligente, pignola, testarda, potrei continuare all'infinito. Ma cosa più importante sei la mia migliore amica e per me sei perfetta così- mi disse abbracciandomi. Avevo le lacrime agli occhi, non mi aveva mai detto una cosa così dolce in tutta la nostra amicizia. Diciamo che non era esattamente il ragazzo dolce. 
-Ehi, sei la NOSTRA migliore amica e per NOI sei perfetta così.- Urlò una voce. Dana! Stava correndo per poi buttarsi addosso a noi abbracciandoci. Loro, i miei migliori amici. Le persone più importanti. Quelle che a qualsiasi ora del giorno o della notte venivano in mio aiuto. Quelle che c'erano sempre per me. 
-Allora, pronta a diventare la più bella ragazza del pianeta?- mi chiese Dana
-Si.-
-Dai, allora io vado- disse Matt
-No, ti prego resta- lo pregai
-Già, resta. Così se si fa prendere da un'attacco di panico dell'ultimo minuto mi aiuti a tenerla qui- e scoppiarono entrambi a ridere.
-Piantatela. Non è divertente. Voglio vedere te con Jay come ti comporterai- dissi rivolta a Dana che arrossì solo a sentire il nome del ragazzo.
-Colpita e affondata- Replicò Matt ridendo.
-Dai piantala. Par, vai a farti la doccia. Io preparo le cose.-
Uscii dopo 10 minuti e andai da Dana la quale mi asciugò i capelli.
-Allora, i capelli li vuoi lisci o ti faccio la treccia di lato?-
-Fai la treccia-
-Ok, Matt. Vai a prenderle l'abito?-
-Si certo-
E cominciò a lavorare. Finito di acconciarmi i capelli si dedicò al trucco. Decidemmo di non fare niente di pesante. Giusto matita, eye-liner e mascara. Indossai il vestito, le scarpe e dopo un'ora e mezza ero pronta. Scendemmo in salotto dove ci aspettava Matt. Appena mi vide sgranò gli occhi.
-Ho la migliore amica più bella dell'universo. Anzi, ho le migliori amiche più belle dell'universo.-
-Grazie Matt.- 
-No ma ragazzi, e se non gli piaccio?-
-Hai fatto la stessa identica domanda un'ora e quaranta tre minuti fa. La risposta è sempre la stessa- disse Matt ridendo.
-Ma se quando suona andate voi ad aprire e dite che... Ehm.. Ho il morbillo e non posso venire?-
-ASSOLUTAMENTE NO- Urlarono contemporaneamente.
-Oh avanti, fatelo per il bene della vostra migliore amica-
-Paris, tesoro. E' questo il tuo bene. Tu stasera uscirai con quel ragazzo. Non si discute.- Mi ordinò Dana.
Improvvisamente suonarono alla porta. Panico. Mi si sta fermando il cuore. Attacco cardiaco. Addio. Morta.
Cercai di correre al piano di sopra, ma Matt mi prese per il polso e mi spinse davanti alla porta. Lo uccisi con lo sguardo
Aprii tremante la porta mentre i due idioti si andavano a nascondere. Quando mi vide rimase a bocca aperta. Beh si, lo ammetto, ho avuto la stessa identica reazione vedendo lui.
-Sei bellissima principessa- 
-Gr- Grazie- risposi sorridendo timidamente
-Sei pronta?-
-Si, prendo la borsa e arrivo- corsi in camera, presi borsa e cellulare. Feci tre respiri profondi e scesi. Salutai la nonna e, insieme ad Ethan, uscii. 

ETHAN'S POV:
Mentre stavo guidando la osservai. Era bellissima, così innocente, così pura, così... Perfetta. Si, non c'erano altre parole per descriverla. Era semplicemente perfetta.
Speravo che il posto che avevo in mente le sarebbe piaciuto. Non ci avevo mai portato nessuno. Era il mio luogo segreto, o meglio, mio e di mia sorella, quando c'era ancora. Arrivammo, scendemmo dalla macchina, la presi per mano e la portai nel mio luogo magico. Si trattava di una semplice collinetta, ai piedi della quale c'era un laghetto. Di sera era bellissimo perché le luci di Miami unite alle stelle, si riflettevano sullo specchio d'acqua rivelando uno spettacolo di luci mozzafiato. Paris appena lo vide rimase a bocca aperta.
-Oddio, è.. è bellissimo-
-Sei la prima che porto qui, questo è il mio luogo segreto. Mio e di mia sorella.-
-Hai una sorella?- mi chiese
-Avevo una sorella-
-O mamma, lei è.. è...-
-No, non è morta- la rassicurai -solo che è come se lo fosse, non la sento più da quattro anni, non un messaggio, ne una chiamata. Se n'è sempre fregata di tutto da quando aveva 17 anni. E quando avevamo più bisogno di stare tutti uniti lei se n'è andata, quindi mi sono dovuto sempre arrangiare. Non l'ho mai considerata come una sorella. Era un'estranea per me.- le spiegai
-Che brutto. Insomma, avere una sorella così-
-Già.. Ma in fondo non è che mi dispiaccia. Ho sempre avuto Matt, lui sebbene fosse solo un'amico era sempre presente per aiutare sia me che mia madre. Lui era mio fratello-
-Matt è un ragazzo fantastico. Si vuole far vedere un duro ma in fondo ha un cuore d'oro-
-Come qualcun'altro, qui vicino a me-
-Ehi, io non sono una dura- Scoppiai a ridere e lei con me.

PARIS' POV
-Mangiamo?- Mi chiese
-Si, certo- 
Mentre stavamo gustando la cena (preparata da lui come voleva farmi credere, ma era tutto troppo buono, quindi non ci credevo) mi raccontò pressapoco la vicenda della sua famiglia. Aveva avuto un'infanzia davvero difficile. Il padre lo costrinse a entrare a far parte del suo giro di droga. Il compito del ragazzo era facile: dare la roba al cliente, prendere i soldi e darli al padre. Ero schifata. Come può permettersi un padre ad obbligare il proprio figlio a rischiare così tanto? Non dovrebbe essere compito dei genitori proteggere i propri figli?
Finita la cena mi chiese:- Era buono?-
-Troppo. Non ci credo che hai cucinato tutto tu.-
-Come non ci credi? Ci ho messo 3 ore-
-Oooh addirittura- dissi ridendo
-Che fai dubiti delle mie dote culinarie?-
-Mi scusi mio signore, non mi permetterei mai-
-Vieni qui che ti faccio vedere io adesso- cominciai a correre, ma lui era troppo veloce per me. Infatti mi prese subito e cominciò a farmi il solletico.
-NO ETHAN AHAHAHA TI PREGO, IL SOLLETICO NO AHAHA-
-Hai dubitato ed ora è giusto che paghi-
-No per favore ahahaha sei un'ottimo cuoco ahaha-
-Cosa? Non ho sentito bene-
-Dai Et per favore ahahahaha non ce la faccio più-
-Continua ad implorare e magari ti lascio andare-
-Ti prego basta ahahaha seriamente mi fa male la pancia, ti prego piantala ahahahaha-
-Ok mi hai convinto-
-O Santa Caterina, grazie- all'improvviso cominciai a sentire il suo fiato caldo sul collo, si stava avvicinando a me. Il cuore iniziò a battere forte. Le nostre labbra si stavano per toccare quando il mio cellulare suonò. Dire che ho tirato giù il rosario è poco. Ci distanziammo imbarazzati, mi alzai ed andai a prendere il cellulare. Guardai il nome sullo schermo: Nonna. Perché mi stava chiamando? Boh.
-Pronto nonna? C'è qualche problema?-
-QUALCHE PROBLEMA? QUALCHE PROBLEMA? PARIS HAI LA PIU' PALLIDA IDEA DI CHE ORE SIANO? NO? BEH TE LO DICO IO. SONO LE 2.30 DI NOTTE.- Stava letteralmente strillando. Io sbiancai
-Merda...- Sussurrai.
-Vedi di muoverti e ti tornare a casa immediatamente. Dopo parleremo della tua punizione- Cosa? Punizione? Ho sentito bene? Adesso non stava più urlando, stava sussurrando, e questo mi spaventava ancora di più.
-No, nonna ti prego, arrivo subito, ma ti prego non mettermi in  punizione. Non mi ero accorta che era così tardi-
-Beh, non penserai di passarla liscia no? Ora muoviti e vieni qui-
-Ok, 10 minuti e arrivo- Merda, merda, merda. Non esiste persona più sfigata di me.
Tornai da Et.
-C'è qualcosa che non va?- mi chiese premuroso.
-C'è che sono nella merda fino al collo. Ecco cosa c'è che non va. Ti prego, riaccompagnami a casa.-
-D'accordo vieni-
-Grazie mille- Salimmo in macchina e partimmo. Dopo 10 minuti arrivammo a casa.
-Domani ci vediamo?- 
-Non lo so, devo vedere la punizione-
-La punizione?- Mi domandò perplesso.
-Beh, prova a guardare le ore...-
-Oddio, non mi ero accorto dell'orario!-
-Nemmeno io.. Se riesco ti mando un messaggio domani-
-Ok, comunque ho passato una bella serata- gli sorrisi.
-Anche io- e scesi dalla macchina. Mi avviai verso la porta di casa e l'aprii. Subito mi trovai davanti la nonna con le braccia conserte.
-Ora spiegami cosa diavolo ti è saltato in mente di tornare così tardi-
-Nonna, non ho visto l'ora, te lo giuro-
-Non uscirai per una settimana, starai in casa a studiare e ogni sera ti interrogherò io stessa.-
-Ma nonna io..-
-Niente ma altrimenti diventano due settimane. Ora fila a letto.-
-D'accordo. Buonanotte- Salii in camera, mi cambiai, mi struccai, mi misi a letto e mi addormentai subito. Nonostante la punizione ero felice. Ero stata davvero bene in compagnia di Ethan, lui mi faceva stare bene. Ormai lo avevo capito. Ero innamorata persa di Et.


*MY SPACE*
Buonasera gente :)
Allora, come vi è sembrato il primo appuntamento di Ethan e Paris? Finalmente la ragazza accetta il fatto di essere innamorata. E ora? Cosa succederà dopo il quasi bacio tra i due? Per scoprirlo continuate a seguire la mia storia ahaha. Purtroppo vi devo dare una brutta notizia. Ne domani, ne domenica riuscirò ad aggiornare. Perché? Semplice. Perché una tizia idiota, la sottoscritta, si è offerta in storia per lunedì, quindi ora ha un bordello di roba da studiare. Sono scema? Yes I know it.
Pregate per me per favore ahaha.
Ringraziamenti: Ringrazio Apotrophos, DrunkBunny e marti-1269 per le loro meravigliose recensioni. Grazie ragazze, davvero ** e come sempre ringrazio le lettrici silenziose onnipresenti. Merci beaucoup <3
Ora mi ritiro, domani interrogano e devo ancora finire i compiti. 
A presto :)

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Odio tutto. 
Soprattutto chimica. Giuro la detesto.
Grazie alla punizione sono chiusa in casa a studiare. Mentre mia nonna è da sua sorella.Solo perché sono tornata un pochino tardi!
Un pochino tardi?
Ok forse un tantino tardi. Ma è esagerato dai..
Quindi ora mi ritrovo in camera mia, da sola, con una giornata da mare, il libro di chimica aperto e il mio cervello che implora pietà.
Ad un certo punto  lo squillo del cellulare mi distrasse dai miei pensieri, guardai lo schermo, lessi il nome e per poco non caddi dalla sedia. Mi stava chiamando. Cioè, LUI stava chiamando ME. Quindi mi stava pensando, probabilmente mi voleva chiedere di uscire e...
Ma rispondi o cosa?
Si certo
-Pronto?-
-Ciao- Morta. Addio. Era incredibile quel ragazzo. Con il solo suono della voce riusciva ad accelerarmi il battito cardiaco.
-Che stavi facendo?-
-Studiando-
-Oh, allora ti lascio scusa-
-NO!- Quasi urlai
-No?- Riuscivo a percepire il suo sorrisetto divertito.
-No, è che... Ehm.. Ecco io...- Balbettai imbarazzata. Merda, merda, merda
-Vabbé ho capito. Comunque, vuoi uscire?-
-Adesso?-
No guarda, fra 3 anni.
Ma stai zitta Bee
-Si-
-D'accordo. Anzi no, devo studiare. Davvero, mi dispiace Et-
-Studi dopo. Avanti, ti prego.-
-Oh, ehm.. Allora ok... No cioè no. E poi sono in punizione. Te lo avevo detto ieri notte-
-Il punto è che voglio vederti. Ora- 
Oddio, adesso vado in iperventilazione. Reggetemi che svengo, sto per svenire me lo sento.
-Ah beh.. Se la metti così... No davvero. Non posso-
-Ok allora verrò io- Non l'ha detto veramente. Vero?
-Cosa?- Gli chiesi incredula.
-Aspettami. 10 minuti e arrivo-
-Ma.. Ma.. Et, devo studiare-
-A dopo-
-Ma...- Aveva già chiuso la chiamata. Abbandonai la chimica e mi affrettai a sistemare la mia stanza cercando di renderla più o meno presentabile


-Allora, dimmi cosa sono i legami chimici- Mi chiese per la milionesima volta. E' stato gentilissimo, appena messo piede in casa mia si è accorto che non riuscivo a studiare e si è offerto di darmi una mano, e così eccoci qui a studiare insieme. Cioè più che altro io sto studiando e lui sta cercando di spiegarmi cose che secondo me non servono assolutamente a niente.
-I..Cosa?-
-Dai Par, è mezz'ora che continuiamo a ripeterlo- Sbuffò esasperato.
-Senti, sono stanca. Dammi 5 minuti di pausa almeno-
-No. Prima mi dici cosa sono i legami chimici.-
-Ti prego. Non ce la faccio più-
-Ok, facciamo così. Io te lo dico, tu lo ripeti e poi ci facciamo sta pausa va bene?-
-Ho alterative?-
-No, anzi si. Stiamo qui seduti finché non me lo dici.-
-Ok. Scelgo la prima. Avanti spara-
-I legami chimici sono quando gli atomi che hanno il livello esterno incompleto, possono diventare più stabili cedendo, acquistando o condividendo elettroni con altri atomi. Tocca a te- Io lo guardai perplessa
-Ma hai capito?-
-No. Ma avanti, dì la verità. Nemmeno tu lo hai capito veramente-
-Paris. Te l'ho spiegato nel modo più semplice che potesse esistere.. Ahahaha sei un caso perso...-
-Facciamo questa maledetta pausa e poi ti giuro che ti dico tutto-
-Ho alternative?- Chiese imitandomi
-Beh si, potresti fare il signor professore che ascolta la sua dolce alunna-
-Mi stai prendendo in giro?-
-Ma no signor professore. Non mi permetterei mai, altrimenti poi mi mette la nota e mi manda dal preside.-
-Ok mi stai prendendo in giro- Concluse lui.
-Oh, forse dovrei chiamarti Ethan il genio, sì in effetti suona meglio di Ethan il professore- Dissi pensierosa
-Comincia a correre-
-Altrimenti?- Chiesi incrociando le braccia
-Devo ricordarti che ieri sera ho scoperto il tuo punto debole?-
-Oh.. Non ci provare-
-Altrimenti?- Domandò divertito mentre si avvicinava. Io automaticamente cominciai ad arretrare.
-Sarà peggio per te.- Cercai di sembrare minacciosa.
-E sentiamo, cosa avresti intenzione di farmi?- Stava venendo davvero troppo vicino, e come se non bastasse la mia schiena toccò il muro freddo. Ero in trappola. Avevo bisogno di Bee. 
Mi hai chiamata?
Bee, cosa faccio adesso?
Come cosa fai?
E' troppo vicino!
Beh? Non è quello che volevi?
No, cioè si, ma.. Oh insomma.
Bene se il tuo problema era questo, io continuo a godermi lo spettacolo.
No, Bee, dove vai? Vieni qui.
-Beh, io.. Non lo so.. Ci devo pensare- 
-Oh allora intanto che pensi..- Mi prese, mi buttò sul letto, si mise a cavalcioni su di me e cominciò a farmi il solletico.
-No Et, ti prego ahahahaha scusa, scusa, scusa. Non ti prenderò più in giro, lo giuro- Lo pregai continuando a contorcermi sotto di lui.
-Continua pure ad implorare principessa. Tanto non mi sfuggi-
-ETHAN TI PREGO! Non ce la faccio più, per favore ahahaha-
-Ci sto pensando...- Ok, evidentemente gli piaceva torturarmi. Quello era il solletico, una tortura. Anche se, fatta da lui, poteva anche essere accettabile.
-SI, MA PENSA IN FRETTA. AHAHA Per favore Et, giuro che ti dico tutta chimica se mi lasci- finalmente si fermò. Io ne approfittai per riprendere fiato.
-Oh Santa Caterina grazie-
-Di niente-
-Non ho ringraziato te. Ho ringraziato Santa Caterina-
-Devo ricominciare?- Chiese riportando velocemente le mani sui miei fianchi.
-NO NO NO per favore- Gli misi le mani sul petto per spingerlo via. Improvvisamente una scarica elettrica mi attraversò il corpo, e la stessa cosa successe anche a lui, visto che esattamente nel punto dove lo avevo toccato ebbe un fremito.
Ci allontanammo imbarazzati e lui scese da sopra di me.
-Allora.. Ehm.. Riprendiamo?- Domandò lui passandosi una mano tra i capelli.
-Oh, si certo- Risposi cercando di sistemarmi la maglietta.
-Bene, dov'eravamo rimasti?-
-Al comportamento chimico di un'atomo- 
"Ti prego cascaci, questo è forse l'unico argomento che ho capito in 2 anni di chimica. Non ricordarti che siamo arrivati ai legami chimici. Ti prego." Pensai.
Ma ovviamente lui se lo ricordava perfettamente.
-Eh no signorina. Non mi freghi. Adesso dimmi cosa sono i legami chimici-
Forza Par, ce la puoi fare.
Grazie Bee
-Ok, allora ehm.. I legami chimici sono quando gli atomi che hanno il livello interno... Ah no, quello esterno incompleto, possono diventare più stabili cedendo, acquistando o condividendo ioni. Anzi no, elettroni, con altri atomi- Conclusi soddisfatta.
-Ce l'hai fatta!- Esclamò felice.
-Sono un genio!- Urlai ridendo. 
Poi guardai l'orologio. 10 minuti più tardi sarebbe rientrata la nonna.
-Io ora devo andare. Ci vediamo stasera principessa- Disse.
-Ok, ti accompagno- E insieme scendemmo le scale. 
Quando stava per uscire lo richiamai.
-Et?-
-Si?-
-Vieni anche domani? Così mi aiuti ancora- Domandai speranzosa
-Certamente- Rispose sorridendo
-Ottimo. A dopo professore- Dissi facendogli la linguaccia, lui restò per un attimo sorpreso ed io mi affrettai a chiuderlo fuori dalla porta. Subito mi arrivò un messaggio.

Da: Et :)
Occhio che stasera me la paghi. E sarà una vendetta lunga e dolorosa. 
Ahahaha sono contento di esserti servito a qualcosa.
A dopo principessa.


Io sorrisi e gli risposi.

A: Et :)
Oh.. Allora farò prima a non venire. Abbi pietà per favore.
Grazie di avermi aiutata, stavo impazzendo.
A dopo professore.


Da: Et :)
Non vieni stasera? Mi vendicherò domani, e no. Nessuna pietà.
P.S. Piantala di chiamarmi professore, altrimenti ogni volta che mi chiami così, aggiungo un minuto della mia vendetta.


Sorrisi e decisi di non rispondere. Già mi inquietava il fatto della sua "vendetta"
Oh avanti, ammettilo che non vedi l'ora di farti toccare da lui
Si vabbè Bee... Ma detto così sembra che dobbiamo fare altro!
Mi buttai sul divano e accesi la tv mentre aspettavo la nonna.


*MY SPACE*
Buona serata gente :)
Allora.. Che dolce il nostro Et ** dai siamo sinceri, chi non vorrebbe trovarsi al posto di Paris? 
Ditemi che ve ne pare. Mi piace? Vi fa schifo? 
Cooomunque passiamo alle cose importanti.
Ringraziamenti: Ringrazio come sempre tutte le ragazze che leggono e recensiscono, inoltro non mi ricordo se le avevo già ringraziate e non avevo voglia di controllare quindi le ri ringrazio (?). 
Un grandissimo grazie a SmatiiLove e a tere_in_uprising per aver messo la mia storia tra le preferite e un'altro grandissimo grazie a 0_0martolla0_0 a Butterfly123 e a lullyrugg per averla messa tra le seguite **
P.S. So che questo capitolo dovevo postarlo domani ma mi sono presa 10 minuti di pausa dalla storia. Questa roba mi ucciderà tra poco. E ogni minuto che passa vado sempre più in panico.
Me la fate una preghierina? Vi amo se me la fate. Giuro ** <3
Bene ora mi ritiro (indoviniamo cosa vado a fare -.-')
A domani :)

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


-Allora, dimmi cos'è l'elettronegatività-
-E' la grandezza che misura la tendenza di un'atomo ad attirare gli elettroni coinvolti nel legame-
-Bene, e il legame ionico?-
-E' l'attrazione elettrostatica tra ioni di carica opposta, gli ioni si formano perché un'atomo cede all'altro uno o più elettroni-
-Perfetto. Direi che per oggi può bastare- Mi sorrise.
Io mi alzai e andai a sdraiarmi sul letto facendogli segno di fare lo stesso. Lui si mise vicino a me.
-Sai Et, avevi ragione- Dissi
-Cosa?-Chiese confuso.
-Chimica non è poi così male.-
-Visto?-
-Ho detto che non è male, mica che è fantastica-
-Va bene lo stesso-
-Ti piaceva studiare?- Gli domandai di punto in bianco.
-Abbastanza, diciamo che me la cavavo bene anche se non aprivo un libro-
-Che bello. Io devo stare anni sui libri prima di capirci qualcosa-
-Beh, non mi sembra che ci abbiamo messo tanto- 
-Ok, però c'eri tu-
-E con questo?- 
-Diciamo che spieghi piuttosto bene. Ok molto bene, sei sicuramente meglio della professoressa-
-E' un complimento?-
-Una specie- Risposi ridendo
-Hai dei fratelli o sorelle?-
-Mmm no, perché?-
-Per sapere... Posso farti alcune domande?-
-Ok, vai-
-Colore preferito?-
-Blu-
-Perché?- 
-In realtà non lo so. Mi ricorda la grandezza, è un colore profondo e.. Boh, mi piace e basta ahaha-
-Colore che odi? Cioè nel senso.. Non so, un colore che non ti piace?-
-Rosso-
-Il colore dell'amore...-
-Si, ma è anche il colore del sangue.. E' come se quel colore mi dicesse che mi innamorerò, ma poi dovrò soffrire per la perdita della persona che amo-
Lui si fermò ad osservarmi, sentivo il suo sguardo trapassarmi la pelle e il mio cuore accelerò. Ma era possibile che solo con uno sguardo mi mandasse a fuoco? Con lui mi sentivo così strana, così.. vulnerabile. Sembrava che con lui non potessi avere segreti. All'improvviso lo squillo del cellulare mi svegliò dai miei pensieri. Era Dana.
-Pronto Dan?-
-Oh ciao tesoro. Ascolta, per la festa è tutto pronto, si fa dopodomani. Invita anche Et. Ora vado ciao- E appese.
-Chi era?-Mi domandò curioso il ragazzo
-Era Dana. Dopodomani ci sarà la mia festa. Vieni?-
-Si certo. Volentieri- Ricominciò a fissarmi.
-Cosa c'è?- Gli domandai nervosa.
-Sei bellissima Paris- Attacco cardiaco. Stavolta non scherzo. Quasi sentivo il cuore che voleva uscirmi dal petto.
-Oh.. Ehm.. Gr-grazie- Mormorai imbarazzatissima. Ma a livelli cosmici proprio.
-Vieni qui- Io mi avvicinai titubante e lui subito mi prese e mi abbracciò. Appoggiai la testa sul suo petto e riuscivo a sentire il battito del suo cuore. Ma anche il suo non era normale... Poteva essere che fossi io a fargli quest'effetto? Per esserne sicura sfiorai la sua pelle calda con un dito. Subito il suo battito accelerò. Sorrisi felice. Anche lui probabilmente provava qualcosa per me.
-Ti piace qualcuno Par?- Mi chiese dopo poco. Decisi di giocare un po' con lui.
-Potrebbe darsi-
-E com'è?- 
-E' bellissimo. Il più bel ragazzo che io abbia mai visto. I nostri primi incontri furono un poco strani..-
-Aspetta, aspetta. Ci sei già uscita?- Mi chiese stringendo le mani in due pugni. Sorrisi, era geloso.
"Oh Et.. Se tu solo sapessi che sei tu questo ragazzo"
Diglielo no?
NO! Metti che mi sono sbagliata. Che figura di merda ci faccio?
Non ti sei sbagliata.
E tu come lo sai?
Lo so e basta.
-In un certo senso- Risposi evasiva
-E si può sapere il nome?-
-Perché ti interessa?-
-Curiosità..-
-Non sarai mica geloso vero?- Gli chiesi ridendo.
-Chi, io? Ma va... E poi anche a me piace una ragazza- Ci rimasi un po' male. 
Solo un po'?
Ok tanto male.
-E com'è?- Domandai fingendomi indifferente
-E' bellissima. La più bella ragazza dell'universo. In effetti anche i nostri primi incontri sono stati strani.-
-In che senso strani?- 
-Eeeh, è difficile da spiegare..-
-Provaci-
-Vedi.. Ecco io..-
All'improvviso sbiancai. La chiave nella serratura. Questa che girava. La nonna era ritornata in anticipo! Questa non ci voleva proprio. Scattai in piedi.
-Paris, sei in casa?- Urlò mia nonna dalla cucina
-Sì nonna. Da ieri per tutta la settimana- Risposi sarcastica
-Adesso arrivo.-
No no no no, dovevo trovare qualcosa per farle perdere tempo.
-Ethan, devi andartene. Subito- Dissi rivolta al ragazzo in piedi di fronte a me.
-E come faccio?-
-Esci dalla finestra no?-
-Paris, non vorrei dire, ma la tua camera è al secondo piano con sotto un cespuglio di rose-
-Giusto. Vabbè nasconditi nell...-
-Paris, allora sei pr.. E chi è questo bel ragazzo?- Disse mia nonna entrando in camera.
-Nonna!- Esclamai all'apice dell'imbarazzo.
-Buon giorno signora. Sono Ethan, un'amico di Matt- Si presentò lui. 
-Oh ciao caro. Cosa ti porta qui?- 
-Mi ha aiutata a studiare. Visto che non posso uscire.- Le risposi lanciandole un'occhiataccia.
-Tesoro, è colpa tua se sei tornata tardi-
-No signora, in realtà è colpa mia- Si fece avanti il ragazzo.
Perfetto. Ora chissà cosa va a pensare sta qua.
-Ah, sei tu quello che ieri sera ha portato fuori mia nipote?- Chiese curiosamente.
-Si, volevo farle vedere un posto, ma non mi sono accorto dell'orario- Spiegò lui.
-Beh, spero che questo posto non sia un letto-
-NONNA!- Strillai arrossendo violentemente. Adesso la ammazzo, non mi interessa se è mia nonna.
AHAHAHAHA NON CI POSSO CREDERE.
Cosa ti ridi Bee? Non è divertente.
Et si mise a ridere.
-No signora, non riguarda nessun letto. Credo sia stato più bello. Ora levo il disturbo, arrivederci. Ciao Par, ci vediamo-
-Ciao ragazzo- Lo salutò la nonna
-Ciao Et- Dissi guardando il pavimento. Non me n'ero mai accorta. Era davvero interessante.
-Nonna. Ma si può sapere che diavolo ti salta in testa? Quella domanda. Ma si può?- Sbraitai appena mise piede fuori casa.
-Tesoro, non ci si deve fidare molto degli uomini-
-Oh nonna ti prego. Risparmiati la filosofia di vita. Ti rendi conto della figura di merda che mi hai fatto fare?-
-Suvvia, nulla di che.-
-Nulla di che? Ma mi prendi in giro? Gli hai chiesto se abbiamo fatto se...-
-Non dirlo-
-Non dico niente di osceno. E' solo se..-
-PIANTALA- 
-Ok scusa. Dai, adesso ti dico sta roba. Così per oggi ho finito.-
-Ok, comunque è un bel ragazzo.-
-Nonna!- Urlai esasperata. Lei si mise a ridere e le raccontai quello che l'ora prima avevo studiato grazie all'aiuto di Ethan.



*MY SPACE*
Buona sera mie cari lettrici. Oggi sono particolarmente felice. Indovinate il perché? Oggi mi ha interrogata in storia e ho preso 7.5 ** Ancora non ci credo giuro **
Sono sicura che anche voi avete pregato per me eheh.
No comunque, passando alle cose serie... Come vi è sembrato il capitolo? A me personalmente come lo avevo scritto in precedenza non piaceva, così ho modificato alcune (ok, molte) cose. Diciamo che adesso mi sembra un po' più decente. Boh, ditemi cosa ne pensate :)
Volevo ringraziare ali_shadowhunter_tribute per aver aggiunto la mia storia alle preferite. Grazie ** Inoltre volevo ringraziare marti_1269 per 3 motivi:
1) Segue sempre la mia storia aw**
2)Recensisce ogni mio capitolo (cosa che mi rende felicissimissima)
3)Ha pregato per me AHAHAHAHA
Questo capitolo lo dedico a te marti_1269. Si, proprio a te (sentiti onorata ahaha). No seriamente. Grazie mille bellezza <3.
Ora vado. Al prossimo capitolo :)

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


I due giorni precedenti la mia festa passarono veloci e dopo le miliardi di suppliche, convinsi mia nonna a lasciarmi andare.
Oggi: martedì 9 luglio: compleanno della sottoscritta.
Mi svegliai ancora intontita e mi ritrovai esattamente sopra di me una Dana radiosa.
-AUGURI MIGLIORE AMICA!- Mi strillò nell'orecchio.
-Ma che ti urli? Grazie bella. Ora ritorno a dormire. Ciao-
-Ma sei scema? Non puoi dormire oggi!-
-Che palle, nemmeno il giorno del mio compleanno mi lasci in pace. E sentiamo, perché non potrei?- Domandai infastidita. Avevo sonno, erano sono le 7.30 di mattina!
-Sorpresa- Mi disse con un sorrisetto furbo sulla faccia.
-Dana, levati quel sorriso che non promette nulla di buono-
Improvvisamente si spalancò la porta si spalancò e vidi Matt saltarmi addosso.
-AUGURI PICCOLINA MIA- 
Quanto amavo quel soprannome? Sul serio. Mi faceva sentire protetta, il mio fratellone e la mia sorellina. I miei migliori amici.
Oh auguri Paris
Grazie Bee
-Grazie Matt. Ora levatevi dai piedi e portate il culo fuori da qui. Devo dormire- Dissi tirandomi le coperte fin sopra la testa.
-Sempre radiosa al mattino eh? Dai principessa, ti aspetta una sorpresa.- Io sbiancai, avete presente i lenzuoli degli obitori? Quei posti osceni dove si mettono i morti?
Sanno cos'è un'obitorio Paris.
E boh, magari non tutti. Cosa ne sai?
Comunque.. Credo di esser diventata più bianca di quelli, ringrazio dio che avevo le coperte a coprirmi il viso. Mi dovevo alzare, ma visto che ero mezza nuda e c'era un dio sulla porta non mi sembrava il caso.
-Ok, mi alzo, però voi uscite-
-Eddai Paris, devi solo metterti una maglietta e dei pantaloni. Niente pensieri perversi giuro- Disse Matt.
-O te ne vai, anzi, o ve ne andate o resto tutto il giorno a letto-
-E noi resteremo tutto il giorno qui- Rispose Ethan avvicinandosi. Lo capivo dal profumo che diventava sempre più forte.
-Dana, mandali fuori ti prego.-
-Certo. Ora voi due portare i bei piedini fuori da questa stanza. Ve l'ho chiesto con le buone. Non fatemi diventare cattiva- Io scoppiai a ridere.
-Ok ok, vedete di non metterci mezz'ora- Dissero per poi uscire.
-Grazie Dan, ok aiutami. Come mi vesto?-
-Lascia fare a me-
Alla fine scelse pantaloncini di jeans, canotta con la bandiera inglese e le converse bianche. Mi truccai leggermente e mi feci una coda alta.
-Ok, sei pronta. Andiamo- Mi disse trascinandomi fuori, insieme agli altri due ci avviammo verso la spiaggia.
Io: -Dai, ma mi dite dove andiamo?-
Matt: -No-
Io: -Vi prego-
Dana: -No-
Io:-Ethan?- Lo guardai speranzosa. Lui scosse la testa ridendo.
Et: -No, non te lo dico- Sbuffai esasperata.
Io: -Allora cercherò di indovinare-
Matt: -Buona fortuna- 
Io: -Mmm pranzo in un ristorante?-
Dana: -Di mattina?-
Io: -Oh, giusto... Allora... Shopping!-
Et: -E secondo te saremmo venuti anche noi?-
Io: -Beh, potevate anche sprecarvi per una giornata-
Et: -Comunque no. Sei ancora molto lontana principessa.-
Io: -Mmm mi portate in un posto bello?-
Dana: -Si.-
Io:- Piscina?-
Matt:- No-
Io:- Mare?.- A quella domanda tutti e tre si lanciarono degli sguardi allarmati.
Io:- Ho indovinato, sono un genio. Dai, adesso me lo dite?-
Matt:- Ma stai zitta?-
Io:- Guarda che posso offendermi.-
Matt:- Dai vieni qui nana.- Disse abbracciandomi.
Io:- Quante volte ti devo ripetere di non chiamarmi nana? Ok che sono più bassa di te. Ma non sono così bassa.-
Dana:- Ma sei la più bassa fra tutti noi.-
Io:- Non ti ci mettere anche tu eh- Intanto arrivammo alla spiaggia e trovai 4 asciugamani, una fantastica torta e uno striscione con su scritto: "Auguri nana"
Mi emozionai tantissimo. So che non era niente di che, in 5 minuti massimo avranno preparato tutto. Ma quello era per me, per il mio compleanno. In fondo il pensiero ha il suo peso anche lui no? Li abbracciai uno per uno.
Io:-Grazie ragazzi. Davvero.-
Dana:-Sappiamo che non è niente. Ma ci è venuto in mente stamattina e poi volevamo festeggiare da soli con te prima della grande festa di stasera.-
Io:-Ehi, mi basta essere qui con voi. Davvero, è fantastico. Vi voglio bene. A tutti e 3- Specificai guardando Ethan. Lui mi sorrise ed io ricambiai.
Passai una mattinata meravigliosa e, purtroppo, arrivò l'ora di pranzo. Andai a mangiare da Dana e nel pomeriggio cominciammo a prepararci per la festa.
Per prima arrivò la parrucchiera, Amber, che velocemente svolse il suo lavoro alla perfezione. Io avevo fatto i capelli mossi con una treccia che circondava la testa. Dana invece aveva scelto anche lei i capelli mossi con delle ciocche che si incrociavano tra loro dando vita ad un'acconciatura meravigliosa. Una volta finito con i capelli indossammo i vestiti scelti ormai da settimane. Il mio era rosa con le spalline e dietro era di pizzo nero. Ci abbinai un paio di decoltè alte e nere. Colpa di Dana. Non finiva più di lagnarsi e così l'ho accontentata.
Quello della mia migliore amica era blu, senza spalline e con dei strani segni sul corpetto. In due ore e mezza eravamo pronte tutte e due.
Verso le 22.30 cominciarono ad arrivare tutti. Ma quanta gente aveva invitato quell'idiota? C'era tutta la scuola più altra gente che non avevo nemmeno mai visto. Dovevo ammazzarla.
Cercai con lo sguardo Matt ed Ethan, ma non vidi nessuno dei due. In effetti ci rimasi un po' male. Ma poi eccoli. Dio mio, Ethan. Ogni volta che lo vedevo me ne innamoravo sempre di più. Perché sì. Ormai mi ero convinta. Ero innamorata di lui. Pazzamente innamorata di lui. Appena mi vide rimase a bocca aperta. Io gli sorrisi nervosamente continuandolo a guardare. Era bellissimo. Troppo per me. 

ETHAN'S POV:
Oh dio. Non avevo mai visto qualcosa di più bello, di più semplice, di più puro. L'unica ragazza capace di farmi battere il cuore con un solo sguardo. L'unica ragazza che era riuscita a rompere il cuore di pietra che mi era cresciuto nel petto negli anni passati, quel cuore incapace di provare sensazioni, emozioni, sentimenti, quel cuore al quale interessava solo il proprio benessere. Lei era riuscita a distruggerlo, facendo ritornare quel cuore pulsante, quello capace di amare. Quello umano. 
Quella ragazza era perfetta. 
La perfezione non esiste.
Io invece dico di sì. E' lì, davanti a me.
Mi avvicinai piano a lei e la salutai.
-Ehi Par-
-Ciao Et-
-Sei bellissima- Lei arrossì. Adoravo quando arrossiva, ma più che altro adoravo sapere che il suo rossore sulle guance era causato da me.
-Gr.. Grazie- Mormorò imbarazzata.
-Vieni con me. Ti devo dare il mio regalo- Le dissi prendendola per mano.

PARIS' POV:
Sempre tenendoci per mano arrivammo nel cortile dietro alla villa di Dana.
Dalla tasca Ethan estrasse una scatoletta con dentro un medaglione con su inciso: "Alla mia principessa" lo guardai sorridente.
-Grazie Et- Sentivo il suo sguardo penetrarmi a fondo, ma questa volta sostenni fissando i miei occhi nei suoi. Questa volta non avrei ceduto.
-Sposta i capelli- Mi ordinò, io mi voltai lentamente interrompendo il nostro gioco di sguardi e feci come mi chiedeva.
-Questo è per te principessa. Perché sei mia.- Mi sussurrò all'orecchio. Sentii come una sensazione di calore salirmi dalla pancia.
-E non è finita qui. Ho un'altro regalo. Ma penso che questo sia molto più bello.- Lo guardai interrogativa cercando di capire le sue ultime parole.


*MY SPACE*
Buonasera carissime :)
Allora.. Chissà cosa sarà quest'altro regalo.. Mah.. Ah, una cosa importante. Ad un certo punto ho messo i nomi davanti alle battute. Ho deciso di fare così quando in "scena" ci saranno 4 o più personaggi. Se no diventa un casino capire chi parla ahaha.
Prima di tutto vi lascio i link dei vestiti delle nostre 2 ragazze:
1-Vestito Paris: http://www.subdued.it/en/COLLECTION/2268-abito-bret-cuore-davanti-70n.html
2-Vestito Dana: http://imalbum.aufeminin.com/album/D20130418/911391_JJPCTJ8GNNDVES7OZ37AOYSXRNDXTE_vestiti-corti-primavera-estate-2013-bershak-blu_H002351_L.jpg
Io amo quello di Paris... E mia mamma mi ha detto che me lo compra.. Se porto a casa una pagella con tutti 9 (Faccio prima a girare il mondo a piedi va ahaha) 
Coomunque è dalle 19.30 che sto copiando sto capitolo dal foglio di brutta a qui, ma ho un braccio paralizzato perché ho fatto il vaccino e mi fa un male cane a muoverlo. Non ve ne frega assolutamente niente quindi passiamo alle cose importanti.
Ringraziamenti: Ringrazio tutte le lettrici onnipresenti, marti_1269 (lo so, non ho soddisfatto le tue curiosità e non li ho ancora fatti baciare. Tu abbi pazienza e non mi odiare ahaha), DrunkBunny e per ultima ma non meno importante Carlina43 che ha inserito la mia storia tra le preferite, ricordate e seguite. Grazie mille belle <3
Al prossimo capitolo :)

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


-E non è finita qui. Ho un'altro regalo. Ma penso che questo sia molto più bello.- Lo guardai interrogativa cercando di capire le sue ultime parole.

-Ma.. No, non dovevi, davvero. E' bellissimo questo-
-Spero ti piaccia-
-Senti, so che non sono affari miei. Ma, non hai speso un po' troppo? Cioè, immagino ti sia costato una fortuna-
-Tranquilla, i soldi non sono un problema. E poi per il secondo non ho speso niente.-
Non ha speso niente? Ma cosa vuol dire? Qualcuno mi spieghi perché sto impazzendo.
-Cosa vuol dire che non hai speso niente?-
-Che non ho speso niente-
-Ho capito quello, ma non capisco in che sen...- Non mi lasciò il tempo di finire la frase che mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Mi stava baciando. Lui stava baciando me. Ethan stava baciando Paris. Un dio stava baciando una normalissima ragazza. Mi sentivo scoppiare dalla felicità. Un milione di farfalle cominciarono a svolazzare allegre nella pancia, lo desideravo così tanto. Quante volte ho immaginato questo momento? Troppe forse, ed adesso che stava succedendo non ci riuscivo a credere. Quando cercò di approfondire il bacio mi lasciai travolgere dalle emozioni. Mi sentivo libera e felice. Quando si staccò da me mi guardò intensamente negli occhi.
-Piaciuto il secondo regalo?-
-Più di qualsiasi altra cosa.-
-Ok, ora te lo devo chiedere-
-Chiedere cosa?- Gli chiesi preoccupata. E se non gli fosse piaciuto? E se non gli piacessi io?
Non ti avrebbe nemmeno baciata no?
Giusto...
-Senti. Non sono il ragazzo perfetto, ho un passato di merda, una famiglia incasinata e una situazione disastrosa. Prima di andare in carcere ero un mostro. Non sapevo più chi ero. Ma di sicuro non ero Ethan...- Si fermò un secondo per cercare le parole giuste. Io ero sempre più preoccupata. Perché mi stava dicendo tutte quelle cose?
-Ethan io..-
-Shht, lasciami finire. Ti prego- Mi implorò. Io annuii semplicemente.
-Tutto questo prima che cominciassi a sognarti. Da quando sei arrivata tu io sono come... Cambiato. Non mi aspettavo certo di arrivare a questo punto. Non mi sono mai innamorato. Mi divertivo e basta. Non mi interessava niente degli altri, solo di me stesso. Ma poi ho cominciato a sognarti. Ricordo la prima volta che ci siamo incontrati. Eri così tenera e ho provato una sensazione di protezione verso di te. Volevo incontrarti ad ogni costo. E da quando ti ho incontrato non riesco più a starti lontano. Non sai quanta forza di volontà ho dovuto usare per non baciarti la prima volta che ti ho vista. Perché tu mi piaci Paris. Mi piaci da impazzire. Tu non puoi capire cosa provo quando sei vicina a me, quando ti tocco. So che tu ce la puoi fare Par, so che tu riuscirai a farmi diventare un'uomo migliore. Non posso prometterti un futuro insieme, perché nessuno sa il proprio futuro. Ma posso prometterti che ci proverò con tutto me stesso. Posso prometterti che se starai con me ti proteggerò, perché nessuno ti dovrà toccare. Posso prometterti che ti farò stare bene. Perché tutto ciò che voglio è la tua felicità. Mi hai sconvolto Paris, e ormai non posso più fare a meno di te. Ho un miliardo di problemi. Ma li risolverò il prima possibile. Quindi ora te lo devo chiedere. Vuoi essere la mia ragazza?-
Stavo per mettermi a piangere. Mi ha detto quanto di più bello esiste al mondo. Gli piaccio. Mi vuole. Quelle parole erano ormai scolpite nel mio cuore. Non le avrei mai dimenticate. Mai. Ma io ero pronta? Ero pronta a perdonarlo ogni volta? Ero pronta a fidarmi di lui? Ero pronta per affrontare i suoi problemi? Si. Ero pronta. Dopotutto per amore si fanno pazzie no?
-Si Et. Voglio essere la tua ragazza. Solo tua. Hai problemi? Li affronteremo insieme. Non ci fermerà nessuno. Perché voglio solo te, e accetto tutte le conseguenze di questa mia scelta- Dissi sicura di me. Lui mi fece un sorriso radioso, mi prese in braccio e mi baciò, ricambiai comunicandogli quanto dannatamente lo desiderassi. 
-Non ci credo. La mia principessa. Ormai solo mia- Disse lasciandomi un dolce bacio sul naso.
-Ormai solo tua.- Risposi sorridendo.
-Sei bellissima-
-Lo avevi già detto anche prima- Gli ricordai ridendo.
-Beh preparati perché te lo sentirai ripetere spesso- 
-Allora credo che diventerà la mia frase preferita- mi abbracciò. Decisi che quello era il mio posto, fra le sue braccia. 
-Dai, rientriamo che altrimenti pensano che ti abbia rapita-
-Come idea non è male.-
-Oh tranquilla, arriverà anche il momento del rapimento.- Scoppiammo a ridere.
Mano nella mano rientrammo in casa dove ci venne incontro Dana che guardò con aria interrogativa le nostre mani intrecciate. Le mimai con le labbra un: "ti spiego dopo" lei mi sorrise.
-Posso rubarle la festeggiata per 5 minuti?-
-Certo, io intanto cerco Matt. Sai dov'è?-
-Primo piano quarta porta a sinistra. Quella chiusa a chiave. Non sta facendo niente di perverso. Sta solamente parlando con Jay- Tutti e 3 ci mettemmo a ridere e la mia migliore amica mi trascinò in camera sua.
-Allora?- Mi incoraggiò.
-Stiamo insieme, mi ha chiesto di essere la sua ragazza. Mi ha baciata, ero in paradiso Dana. Mi faceva stare benissimo. Mi fa stare benissimo.-
-Oh tesoro mio, sono così felice per te. Te lo meriti davvero. Sei una ragazza meravigliosa. Una sola cosa... Dimmi se ti fa soffrire che giuro gli spezzo tutte le 270 ossa che ha nel corpo. Insieme a Matt, perché sono sicura che anche lui mi aiuterebbe.- Io scoppiai a ridere.
-Ti voglio bene Dan. Non so cosa farei senza ti te. Davvero, grazie di tutto-
-Anche io ti voglio bene Par. Dai, torniamo giù. Sentivamo la mancanza della nostra festeggiata mentre lei era fuori a spassarsela-
-Dana!- Esclamai ridendo.
Ritornammo alla festa e mi divertii come non mai.


*MY SPACE*
Hello people. Vacanzeeeee yeee
Finalmente è arrivato questo momento tanto atteso **
Io in realtà non ne sono del tutto soddisfatta, credo che potevo fare di meglio. Comunque tutto sommato non penso sia uscito proprio così osceno. No?
Che amore Et. Io lo amo giuro ** 
Ringraziamenti: Ringrazio di cuorissimo (?) DrunkBunny (colei convinta di avere una storia segreta con Ethan AHAHAHA. Ed io avendo paura della sua vendetta mi sono impegnata per migliorare il momento del bacio. Amami ahaha) e poi marti_1269 (colei che ha illuminato la mia strada del futuro (?), spero che questo capitolo che tanto aspettavi ti abbia soddisfatta) e ovviamente le mie 2 bellezze di classe che mi hanno lanciato maledizioni quando le ho detto che cambiavo tutti i capitoli (Perché loro hanno letto la brutta. Quindi tecnicamente dovrebbero rileggere tutto ahaha). Vi voglio bene ragazze. A tutte e 4**
Ora mi ritiro.
Al prossimo capitolo :)

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Mi svegliai la mattina dopo con un leggerissimo mal di testa. In un batter d'occhio mi tornarono in mente tutti gli eventi della sera precedente. Sorrisi felice, io e lui insieme. Non riuscivo ancora a crederci. Guardai l'orologio che segnava le 9.30, strano, nonna non mi avrebbe lasciato dormire così a lungo. Presi il cellulare e notai di avere 3 messaggi. Uno da Et, uno da Matt e l'ultimo da... Mamma?! Decisi di cominciare da quello di Et, ma prima cambiai il nome con il quale lo avevo salvato.

Da: Amore <3
Ciao bellissima, ti ho portata a casa io ieri sera se te lo stavi chiedendo. Ti sei addormentata in braccio a me e non volevo svegliarti. Ci sentiamo oggi <3


Sorrisi. Sì, era il ragazzo giusto. Poi lessi quello di Matt:

Da: Fratellone <3
Buongiorno piccolina mia, bella la festa ieri sera vero? Guarda che lo so di te ed Et. Te la farò pagare per non avermi detto niente. A parte questo, sono davvero contento per voi. Se ti posso dare un consiglio sii paziente con lui, non ha mai avuto una storia seria. Ci vediamo oggi? Ho voglia di stare con la mia sorellina. 
A presto <3


Gli risposi:

A: Fratellone <3
Ciao Matt, scusa scusa scusa scusa se non ti ho detto niente. Volevo dirtelo con un po' più di calma. Perdona la tua cara sorellina e risparmiala dalla tortura :c 
Vieni a casa mia oggi alle 2.30. Ti voglio bene.
A dopo <3


Ok, ora toccava a quello di mamma.

Da: Mamma <3
Ciao tesoro mio, innanzitutto auguri (anche da parte di papà) 16 anni! Se vai in cucina dovrebbe esserci un pacco per te. Baci mamma e papà.


In effetti ci rimasi un po' male. Insomma, ho appena compiuto 16 anni! Mi aspettavo qualcosina di più. Almeno un "ti vogliamo bene". Decisi comunque di scendere in cucina a vedere questo misterioso regalo, ed effettivamente c'era veramente un pacchetto. Lo aprii. Un' I-Phone 5c, finalmente un cellulare normale! E poi vidi qualcos'altro... Una.. Tessera? Ma che caz?
Ehi Par, c'è anche una lettera.
Oh già, non l'avevo notata. Grazie Bee
Di niente.
Presi la lettera e cominciai a leggere:

Ciao amore mio (nostro),
ormai sono 16 anni. Sei cresciuta davvero in fretta, e la cosa che ci fa più male è quella di non poter essere lì a festeggiare con te. Ormai sei una piccola donna, sei responsabile e matura. Lo sappiamo, l'abbiamo sempre saputo. Per questo abbiamo deciso di farti un regalo un po' strano.
Come avrai notato accanto al telefono c'è una specie di tessera. Quella è un biglietto di andata e ritorno da Parigi per te e per tutti i tuoi amici. Puoi portare chiunque tu voglia, l'importante è che tu ce lo dica prima, così vi facciamo preparare la casa. Esatto. La casa, perché vivrai da sola o comunque con chi ti porterai per un mese intero. So che ce la puoi fare. Come appena detto la durata è di un mese, dal 29 luglio al 31 agosto.
Ci manchi tantissimo e non vediamo l'ora di rivederti.
Scusaci se non siamo mai stati presenti nella tua vita, scusaci se non abbiamo fatto bene i genitori, scusaci i miliardi di errori che abbiamo fatto. Ma vogliamo che tu sappia che ti vogliamo bene, davvero tanto, troppo, e che facciamo tutto questo per te, per assicurarti un futuro felice. Sto pregando con tutta me stessa (mamma) che arrivi presto quel 29 luglio per passare finalmente del tempo con la mia piccola bambina.
Salutaci Matt, Dana e la nonna e dille che ci manca tantissimo e che non potremo mai ringraziarla abbastanza per quello che sta facendo per noi.
Ricordati Paris, noi ti amiamo. Più di noi stessi.
A presto
Mamma e Papà.
P.S. Da mamma: chiamami appena leggi la lettera, non preoccuparti del fuso orario.


Quando finii di leggere stavo piangendo. Ma non di dolore, anzi, l'esatto contrario. Erano lacrime di gioia. Avevo i genitori migliori del mondo, su questo non c'erano dubbi. Chissene frega se non sono mai presenti. Ho il loro amore e questo mi basta. Decisi di mandare subito un messaggio a tutti i miei amici che avrei invitato cioè: Matt, Dana ed Ethan.
Tanti dicevamo ahahaha
Ahahaha visto?
In meno di 3 minuti ricevetti 3 risposte affermative così chiamai mamma.
-Pronto?-
-Ciao mamma- risposi emozionata
-Amore mio! Che bello sentirti! Aspetto che metto in viva voce. George alza quel tuo sedere dalla poltrona e vieni qui che c'è tua figlia al telefono- in sottofondo sentii un "Arrivo Amanda"
-Con comodo signor Swift- Io scoppiai a ridere.
-Ok ci sono. Ciao topina- Topina era sempre stato il mio soprannome, da quando avevo 5 anni e da allora non ha mai smesso di chiamarmi così.
-Ciao papi! Tutto bene lì da voi? E' bella Parigi?-
Mamma:-Oh si, qui tutto bene. Parigi è una città fantastica! L'amerai, sono sicura-
Io:-Non vedo l'ora di conoscere la città che porta il mio nome-
Papà:- Anche se teoricamente sei tu che porti il nome della città-
Io:- Ahahaha dettagli dai-
Mamma:-E tu tesoro? Tutto bene?-
Io:-Oh si, qui è tutto fantastico- sorrisi ripensando ad Et.
Mamma:- Perfetto... Senti Paris.. Avete deciso? In quanti venite?-
Io:- In 4-
Mamma:-Tu e chi?- Chiese curiosa
Io:-Io, Dana, Matt e.. Ethan-
Papà:-Chi è Ethan?- Eccolo lì. Il papà iperprotettivo, quell'immagine mi fece sorridere.
Io:- Oh è ehm.. Un'amico di Matt e.. ehm.. ecco- Che faccio? Glielo dico o no? 
Mamma:- E..?- Ma si, glielo dico. Non mi è mai piaciuto tenere segreti con i miei.
Io:- Ed è il mio ragazzo.- Conclusi raggiante.
Mamma e papà:- COSA?!-
Io:- Ehi calmatevi, mica ho detto che sono incinta!- Dissi ridendo.
Mamma:- Oh tesoro mio, sono così contenta! Non vedo l'ora di conoscerlo. E com'è?-
Io:- E' bellissimo e dolcissimo. E' perfetto mamma. Te ne innamoreresti anche tu-
Papà:- Amanda, non mi tradiresti vero?- Mamma ed io scoppiammo a ridere.
Mamma:- Tranquillo, tanto ormai è impegnato.-
Io:- Sì, e guai a chi me lo tocca-
Papà:- Da quanto state insieme?-
Io:- Da pochissimo in realtà. Me lo ha chiesto ieri sera alla mia festa organizzata da Dana. E' stato così dolce- Spiegai.
Mamma:- Quando arrivi a Parigi mi racconterai tutto. Promesso?-
Io:- Promesso mamma-
Papà:- Dai topina, noi adesso dobbiamo andare. Il lavoro ci chiama. Chiamaci quando vuoi..-
Io:-D'accordo. Vi voglio bene-
Mamma e papà:-Anche noi tesoro. A presto-
Io:- Ciaoo- E riattaccai.
Dopo aver parlato con i miei mi sentivo felice e rilassata. Poteva andare meglio di così?


*MY SPACE*
Ta daaa. Non ve l'aspettavate, ammettetelo u.u. Un viaggio a Parigi ** e lì si che ne succederanno di cose. Adesso chiudo la bocca (anzi, fermo le dita)  perché altrimenti vi rivelo tutto e non va bene.
Come vi pare? Ve gusta? O siete in bagno a vomitare? Spero vivamente la prima opzione ahaha.
Anyway passiamo alle cose importanti come sempre:
Ringraziamenti: ringrazio marti_1269 (che non è mai contenta oh AHAHAHAHA tranquilla, arriverà anche il momento di Dana e Jay), DrunkBunny e le lettrici silenziose. Poiiii ringrazio imieiocchineituoi per aver messo la storia tra le seguite e faby_99 per averla messa tra le preferite ow ** (se volete lasciarmi una piccola recensione mi fareste felicissima)
Ora scappo. Devo finire di scrivere il capitolo 27 (ee sono avanti io ahaha)
A domani con un nuovo capitolo :)

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


DANA'S POV:
Ormai era arrivata la sera della festa di Jay. Quasi mi stavo pentendo di aver accettato di essere la sua regina o qualunque cosa fosse. Paris era a casa mia da questa mattina e per tutto il giorno non avevo fatto altro che sfasare. La situazione è stata pressapoco questa:
1)Io che sfaso
2)Par mi calma, io che sfaso
3)Par ed io accendiamo la musica per rilassarci, io che sfaso
4)La vicina urla di fare silenzio, io che sfaso
5)Il cane della vicina corre nel mio giardino e abbaia in continuazione, io che sfaso
6)Arrivano stilista e parrucchiera, io che sfaso.
7)Una volta pronte, lasciamo perdere. Lo sfaso moltiplicato per 36.
Paris si alzò dal letto (dove era comodamente sdraiata mentre io mi facevo paranoie) mi guardò e disse:
-Dana. Giuro che se non stai zitta ti faccio fare una figura di merda talmente grande che te la ricorderai per sempre-
-Non lo faresti- Affermai sicura di me stessa.
-Vogliamo scommettere?- Replicò con aria di sfida
-Ok sto zitta-
-Dan, guardati. Sei bellissima, hai una fila di ragazzi che ti viene dietro peggio dell' abercrombie d'estate. Ma tu non te ne accorgi nemmeno. Piantala di farti paranoie perché ti assicuro che non serve-
-Oh Par, a me non interessano tutti quei tipi. A me ne piace solo uno, solo che lui non mi considera e non so come farmi notare-
-Ma lui ti ha già notata- Sbottò esasperata
-Ma non è vero-
-Ma come fai a non vederlo? Insomma, è cotto Dan, dai non puoi non averlo notato. Tu gli piaci, e non poco. Quindi ora alzi quel culo dal letto e vieni alla festa. Altrimenti ti porto giù con la forza.- Fece per uscire quando la richiamai.
-Paris?-
-Si?-
-Ho paura, ho paura dell'amore. Non sono mai stata innamorata e non so come si fa. Sono sempre stata una stronza con i ragazzi. 13 ragazzi ho lasciato. 13. E ogni volta vedevo la disperazione suoi loro volti, perché loro erano innamorati di me mentre io no. Metti che capita la stessa cosa anche a me. Io non riuscirei, non ce la farei. E se si stancasse di me? E se un giorno non mi volesse più e se ne andasse?- confessai con lo sguardo basso. Non ci credo. Io, Dana Brown, ho appena affermato di essere innamorata. 
-Lo so Dan. Anche io ho paura, ho paura che Ethan se ne vada, che non mi voglia più, che trovi qualcuna migliore di me. Ma non per questo me lo lascio sfuggire. Lui è mio. Lo voglio con me. E d'altronde cosa dovrei fare? Lasciarlo per questa paura basata su... Niente? L'amore è rischio ma soprattutto è fiducia. Se uno ama te, ama TUTTO di te. I tuoi pregi, i tuoi difetti, e se uno dei due sbaglia l'altro è lì, pronto a perdonarlo, pronto ad aiutare il compagno, per arrivare alla fine di quel percorso insieme. Proprio come lo avete cominciato.-
Ora ho capito perché Paris è la mia migliore amica. Lei è perfetta, mi consola, mi fa divertire, mi sgrida, mi aiuta. E' la mia mamma, il mio papà, mia sorella. La persona più importante della mia vita.
Mi buttai addosso a lei e l'abbracciai.
-Grazie- Dissi sinceramente
-E di cosa?-
-Di esserci sempre per me. Davvero, non so se resisterei due giorni senza di te.-
Improvvisamente sentimmo suonare alla porta.
-Dai, vai ad aprire. E' arrivato il tuo principe azzurro-
-Promettimi solo che non mi lascerai da sola-
-Giuro che alla fine mi odierai-
Andai ad aprire e mi ritrovai davanti Jay.
-Pronta per essere una regina?- Mi chiese sorridendo.
Eh però se sorridi rendi tutto più difficile. Mannaggia a te.
-Certo, andiamo- Risposi
-Ciao Jay- Lo salutò Paris
-Ehi Par, se vai in macchina c'è una persona che ti aspetta.-
-Non hai ingaggiato un killer per farmi uccidere appena salgo in macchina vero?- Lui scoppiò a ridere.
-Potrebbe anche darsi... In effetti non ti sopporto-
-Ehi- Disse lei offesa.
-Dai scema, vai- Lei lo guardò sospettosa e si avviò verso la vettura. Io intanto presi le chiavi e chiusi la porta di casa.
Appena saliti in macchina vidi Paris abbracciata ad un ragazzo: Ethan.
Io:-Ehi Et! Non sapevo venissi anche tu.- Gli dissi
Jay:-In effetti è stata una cosa dell'ultimo momento. L'ho chiamato tipo 20 minuti fa e l'ho invitato. Sono passato prima da lui e poi sono venuto a prendere voi.- Spiegò.
Io:-Capito.-
Et:-Allora.. Sarai regina per una notte-
Io:-Già...- 
Jay:-Ti divertirai, sono sicuro.-
Io:-Oh.. Ehm.. Certamente..-
Dopo poco arrivammo alla festa. La spiaggia era già piena di gente e in poco tempo persi di vista sia Paris che Ethan. Par aveva ragione. A fine serata l'avrei odiata. Ma perché mi aveva lasciata da sola con Jay.
Dai Dana, sei sempre stata una ragazza forte. Ce la puoi fare. E' solo un ragazzo.
-Ehm.. Jay?-
-Si?-
-Ma.. Cosa dovrei fare di preciso?- Lui mi sorrise
-Niente di particolare. Devi solo starmi vicina. Facile no?-
-Gia..-
Ma facile un corno. E' più facile fare paracadutismo con un paracadute mezzo rotto. 
-E tenermi per mano-
No ma dico. Stiamo scherzando? Mi volete morta?
-Oh.. Ok- Risposi avvampando.
Dopo una mezz'oretta ritrovai Paris. Mi scusai con Jay e mi allontanai dirigendomi verso la mia migliore amica.
-Ma che ti salta in mente di lasciarmi sola con lui?- Sbraitai. Tanto la musica era talmente alta che nessuno mi avrebbe sentito, quindi non mi curai del volume di voce.
-Ehi calma ahaha era arrivato Matt, mi sono girata un secondo e sei sparita.

JAY'S POV:
Non ce la facevo più. Dovevo dirglielo, mi piaceva. Cazzo se mi piaceva. Vederla lì, imbarazzata, mi aveva dato la giusta carica. Spero solo che non mi rifiuti.

DANA'S POV:
Vidi Jay avvicinarsi nervosamente a noi.
-Scusa Par, ti posso rubare Dana un secondo?-
Dì di no. Ti prego, oppure ti spezzo le ossa, giuro su quello che..
-Certo, è tutta tua- Rispose lei sorridendo.
Preparati a morire, perché questa è la volta buona che ti ammazzo
Jay mi prese per mano e ci allontanammo dalla festa. Mentre camminavamo lo guardai, sembrava ansioso, quasi inquieto.
-Ehi, va tutto bene?- Gli chiesi un po' preoccupata.
-Ti devo parlare.-
Oddio, mi sentii svenire e mi volesse dire che è stato tutto un'errore? Oppure che voleva che restassimo solo amici perché non prova niente per me? O peggio ancora se non mi voleva più vedere? Stavo male solo al pensiero.
Stupida, stupida, stupida, non dovevi innamorarti di lui.
-D-dimmi..- Chiusi gli occhi aspettando un suo rifiuto, e invece sentii qualcosa di umido sulle mie labbra,aprii gli occhi e mi resi conto che quello che avevo sperato si stava avverando. Un calore improvviso mi invase completamente, e quando mise le mani sui miei fianchi per tirarmi più vicina a lui milioni di brividi corsero su per la schiena. Dopo poco si staccò lentamente da me. Entrambi eravamo senza fiato.
-Era di questo che volevi parlarmi?- Gli chiesi cercando di riprendere fiato.
-Si, ora ti tocca darmi una risposta.- Feci 2 respiri profondi per poi saltargli in braccio e baciarlo.
-Quindi ora stiamo insieme?- Gli chiesi timidamente.
-Solo se la mia regina vuole.- Rispose appoggiando la sua fronte alla mia.
-Certo!- Dissi con l'entusiasmo di una bambina. Lui si mise a ridere e mano nella mano tornammo alla festa. Cercai con lo sguardo Paris e Matt e appena li trovai gli corsi incontro.
-Paris, Matt, venite. E' urgente- Cominciai a correre seguita da loro.

-COSA?! Oddio tesoro mio è fantastico!-
-Io lo sapevo- Rivelò Matt.
-COME LO SAPEVI?!- Urlammo tutte e due
-Ehi tranquille ahahaha, alla festa di Par mi aveva detto che aveva intenzione di dirtelo, ma non ne era sicuro. Quindi mi chiese se io sapevo qualcosa, io ovviamente lo sapevo che ti piaceva, ma non glielo dissi. E così alla fine anche l'altra mia sorellina è fidanzata eh?- Spiegò il ragazzo.
-Già, peccato che per un mese non lo rivedrò più- Dissi un po' triste.
-Ma di questo non ti devi preoccupare amore mio bello- Guardai Paris alzarsi e prendere il cellulare e comporre un numero.
-Pronto? Ciao mamma, si tutto bene. Ascolta, volevo chiederti se potevo portare una persona in più.. Si.. No... Ah ok... Va bene... Perfetto, grazie mille mami. Ciao-
Chiuse la chiamata e si avvicinò a noi.
-Glielo dici te o io?- Mi chiese
-Cosa? A chi?- Chiesi confusa
-A Jay ovvio-
-Ma cosa dovrei dirgli?-
-Di preparare la valigia no?- Io sgranai gli occhi.
-C-cosa? T-tu lo vuoi portare veramente a Parigi con noi?-
-Sei la mia migliore amica, farei di tutto pur di vederti felice. E poi Jay mi piace, e sta simpatico a tutti, quindi non vedo dove sia il problema.- Guardò Matt come per chiedere conferma e lui annuì. 
-Io vi amo lo giuro. I migliori amici più meravigliosi del mondo- Li abbracciai entrambi strettissimo.
-Dai scema, corri a dirglielo- Mi incoraggiò Matt.
Cominciai a correre verso il mio ragazzo per dargli la bella notizia. Non esistono migliori amici più perfetti di quelli. Sono unici, e sono disposta a perdere tutto pur di stare con loro.


*MY SPACE*
Buonasera people :')
Che teneri Dana e Jay (Paris ed Ethan forever, ma anche loro non sono male dai ahahaha)
Cooomunque oggi è un special day (?) perché uno dei miei cantanti preferiti compie 21 anni :') 
Quindi anche se non sa della mia esistenza, anche se non capisce l'italiano e anche se non sa l'esistenza di questa storia, che tra l'altro non centra niente con lui ma vabbè, voglio dedicare a lui questo capitolo che per il momento è quello che mi piace di più, cioè sinceramente mi sembra quello scritto meglio, però boh, sta a voi decidere AHAHA.
Ah e per concludere: Tanti Auguri Nathan James Sykes (Nate), spero davvero che continuerai a cantare,perché hai una voce davvero perfetta.
Bene, ora che ho finito di fare gli auguri a una persona che non centra niente, passo ai ringraziamenti:
Ringrazio: marti_1269 che non salta mai un mio capitolo. Davvero, grazie mille. Poi DrunkBunny che anche se non recensisce sempre so che nell'ombra legge la mia storia. Quindi grazie mille anche a te. E infine Paolina che ha inserito la mia storia tra le preferite (se vuoi lasciarmi una piccola recensione ti amo. Ahahaha)
Ora vaduss adios e al prossimo capitolo :) 

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


PARIS' POV:
Mi svegliai la mattina dopo al suono della sveglia. Lentamente aprii gli occhi e mi ritrovai sdraiata sul petto di Et con le sue braccia che mi stringevano. Cercai di toglierle senza svegliarlo e mi misi a sedere sul materasso. Ne vidi altri 2, su uno c'erano Dana e Jay che dormivano abbracciati. Sorrisi guardandoli. Ormai stavano insieme da una settimana ed erano diventati più appiccicati della colla. Erano entrambi veramente felici, se lo meritavano in fondo. E poi Jay mi piaceva, era un bravo ragazzo.
Sull'altro c'era Matt con Agnese. Ok, non voglio sapere cosa hanno fatto. E se qualcuno lo sa... Beh, tenetevelo per voi. 
Ah sì, ma non vi ho ancora detto perché abbiamo fatto questa specie di "pigiama party". Oggi si parte per Parigi! E ieri sera ci siamo riuniti tutti a casa di Dana con valigie e tutto, pronti per partire. Mi voltai a guardare Ethan era così bello..
Gli lasciai un bacio sulla guancia e lui si svegliò.
-Ciao bellissima- Mi salutò assonnato.
-Buongiorno bellissimo- Gli risposi sorridendo.
-Bisogna già alzarsi?-
-Sono le 6.00 io scendo a preparare la colazione, se vuoi puoi dormire altri 10 minuti-
-No dai, vengo ad aiutarti-
-Sicuro?-
-Certo, tanto ormai sono sveglio.-
-Ok vieni-
Scendemmo in cucina e decidemmo di preparare dei pancake. Dopo 5 minuti arrivò Matt.
-Giorno sorellina, giorno ragazzo della mia sorellina.-
-Ciao fratellone- Lo salutai abbracciandolo.
-Ma che buon profumo- Disse Jay entrando in cucina
-Ciao altro ragazzo dell'altra mia sorellina- Lo salutò Matt
-Guarda che li hanno inventati i nomi- Dissi ridendo. -Comunque buongiorno Jay, Dana si è svegliata?-
Jay:-Sì, è su e sta per avere una crisi isterica, per questo sono sceso. Fa paura quando è così-
Io:-Ahahah dovevo avvisarti scusa. Ma perché sta avendo questa crisi isterica?-
Jay:- Credo che centri Agnese-
Io:-Oh allora siamo messi male.-
Matt:-Non è poi così male dai...- Io gli lanciai un'occhiataccia.
Matt:-Cioè.. A letto è perfetta. Pensate che..-
Io:- Matt, i dettagli non li vogliamo sapere, grazie. Ora vado a cercare di placare quella voglia omicida che sicuramente si è impossessata di lei. Curate voi i pancake. E non fateli bruciare.-
Ethan:- Sì mamma-
Salii le scale e mi trovai davanti una Dana che sembrava posseduta. 
-Dan, che succede?-
-SUCCEDE CHE QUELLA MI HA SPORCATO TUTTI I VESTITI.- Sbraitò fuori di se. Un consiglio? Fate quello che volete a Dana ma non toccatele i suoi vestiti. A volte è pure peggio di così. Una volta le ho strappato per sbaglio una maglietta e mi ha letteralmente cacciata fuori di casa. 
-Dana calmati, come ha fatto a sporcarteli?-
-Credo sia meglio non saperlo. Per la tua incolumità.- 
-Oh.. Capito.. Che schifo!-
-E NON DIRLO A ME!-
-Ma come hanno fatto? A sporcare i vestiti intendo-
-Avevano bisogno di stracci. E HANNO SCAMBIATO I MIEI VESTITI PER STRACCI. BRUTTI IDIOTI.- Strillò
-Ok, troveremo qualcosa, con la miliarde di vestiti che hai non possono averteli usati tutti.- Intanto Agnese uscì dal bagno.
Agnese:-Ragazze, c'è qualche problema?- Chiese con una faccia da innocente.
Dana:-C'E' CHE QUANDO HAI BISOGNO DI PLACARE I TUOI ORMONI, PUOI ANCHE EVITARE DI FARLO SUOI MIEI VESTITI. CHIARO?-
Agnese:-Ah erano i tuoi vestiti? Ops..- Disse con una faccia strafottente.
Dana:-Io ti ammazzo giuro. Paris, non voglio che venga a Parigi con noi.-
Io:-Aspetta, aspetta. LEI viene a Parigi con NOI?- Chiesi incredula
Agnese:- Sì, ma non preoccuparti. Pago io. Ci divertiremo da matti, in fatto di ragazzi.-
Io:- Ma tu non stai già con Matt?- Chiesi sarcasticamente.
Agnese:-Devo ammettere che è bravo a letto, certo, mi andrebbe di provare qualcosa di diverso. Come per esempio... Non so.. Ethan? Mi hanno detto che anche con lui ci si diverte.-
Io:-Brutta stronza. Azzardati solo a toccarlo che te la faccio pagare chiaro? Come fai ad essere così? A stare con un ragazzo solo perché "ti fa divertire"?- Ringhiai.
Agnese:- Beh, se non mi sbaglio anche Matt non si fa problemi a starci per una notte e poi scaricarle.- 
Dana:-No tesoro è diverso, ok è un puttaniere, tutti lo sappiamo. Ma lui lo fa con il consenso delle ragazze. Tu invece? Non credo lui lo sappia che stai con lui solo perché è ben dotato.-
Agnese:- Oh avanti, lo sappiamo tutte e due che anche lui sta con me solo perché gliela do-
Io:-Mi fai altamente schifo.- 
Agnese:- Sinceramente non mi interessa. Ah e tesoro? Posso dirti una cosa? Ethan sarà mio, anche se tu non lo vorrai. Ti posso assicurare che prima o poi vorrà solo me.-
Ero pronta a lanciarmi addosso a lei per tapparle quella maledetta bocca ma Dana mi fermò in tempo. La odiavo. Lo sapevo, non ero all'altezza di Ethan, glielo avevo detto e ripetuto molte volte, ma lui mi assicurava che ci sarei stata sempre e solo io. Nonostante questo, avevo questa costante paura di perderlo. Perché ne ero innamorata. Ne ero pazzamente innamorata.
Per fortuna Agnese scese in cucina a fare colazione.
-Par, e ora che mi metto?- Mi chiese disperata
L'aiutai a scegliere cosa indossare e altri vestiti da mettere in valigia promettendole una giornata di shopping una volta arrivate.
Alle 7.00 prendemmo le valigie e ci avviammo verso l' aeroporto. Dopo aver fatto i controlli ci imbarcammo e mi sedetti vicino ad Ethan.
-Non vedo l'ora di vedere la magica Parigi- Dissi eccitata.
-Dai amore, tra poco ci arriveremo-
-Tu ci sei mai andato?-
-A Parigi? Sì, una volta o due-
-E com'è?- Domandai curiosa.
-Bellissima, proprio come una persona su quest'aereo-
-E chi sarebbe questa persona?-
-La vedi quella ragazza tre file più avanti? Quella è una niente male, anzi, è proprio bella-
-Ehi!- Dissi offesa, lui scoppiò a ridere.
-Dai scema, vieni qui.- E mi abbracciò.
-Et, posso farti una domanda?- Gli domandai
-Certo piccola, dimmi-
-Tu, cioè io.. Ecco se tu per caso dovessi scegliere tra me e Agnese, chi sceglieresti?- Chiesi abbassando lo sguardo
-Paris, ne abbiamo già parlato.- Disse esasperato.
-Lo so. Ma ho bisogno di sentirmelo dire. Sii sincero, sceglieresti Agnese vero?- Mi prese il mento con due dita e incatenò il suo sguardo al mio.
-Quante volte ti devo ripetere che per me esisti solo tu?-
Disse avvicinado il suo viso al mio.
-Però lei verrebbe subito a letto con te, e sarebbe più brava e..-
Ma lui mi interruppe. -Ti preoccupi davvero di questo? Ora ascoltami bene. Sono stato un'idiota, ero un puttaniere, esattamente come Matt. Ma quando sono con te, non mi interessa più niente. Davvero Paris, so quanto è importante per te. Ti aspetterò, quando ti sentirai pronta, non c'è fretta ok? Ora piantala di farti queste paranoie. Non me ne frega niente di avere un'altra ragazza a letto se quella non sei tu, chiaro?- Disse serio.
-Grazie Et, grazie di tutto- 
-Ma perché questa domanda?- Sospirai e gli dissi la verità
-Stamattina, lei ha giurato che ti avrebbe portato via da me. E ho paura Ethan, ho paurissima che tu capissi che io non sono niente e te ne andassi da lei. Perché se tu mi lasciassi io diventerei davvero niente.-
-Piccola. Ci sei solo tu. Tra tutte le ragazze dell'America solo tu hai rapito il mio cuore e starti lontano mi uccide. E io ucciderò lei prima o poi, perché non si deve azzardare a dirti quelle cose. Ora voglio che tu mi ascolti molto attentamente. Sei tutto. Il mio tutto. Sei perfetta, sei bellissima. E nessuno è come te. Ok?-
-Voglio solo te Ethan. Ho bisogno che tu mi stia vicino.-
-E ci sarò. Sempre.-
-Diamo una dimostrazione pratica a quella? Ci sta guardando- Dissi indicandola. Un sorriso malizioso si fece largo sul suo viso
-La mia principessa cerca vendetta, mi piace questo tuo lato oscuro. E sentiamo, cosa vorresti fare?- Sussurrò sulle mie labbra
-Baciami.- Gli ordinai.
-Con molto piacere- E finalmente le nostre labbra si toccarono. Dopo diversi minuti ci staccammo entrambi affannati. Vidi Agnese lanciarmi occhiate di fuoco ma sinceramente non me ne preoccupai. In quel momento c'eravamo solo noi. Io ed Ethan


*MY SPACE*
Buonasera gente :)
Innanzitutto Buona Pasqua a tutti!
Che tenero Ethan **
Allora, volevo darvi un'avviso: Visto che sta arrivando la fine della scuola, mi devo impegnare al massimo, e inoltre sto finendo i capitoli (cioè sto finendo i capitoli scritti in brutta, sono arrivata al 28 e qui sono già al 22, quindi in 6 giorni sarebbero finiti e non so quando avrò tempo di scrivere) ho pensato di non fare più aggiornamenti giornalieri ma fare ad alternanza, cioè un giorno sì e un giorno no. (Per intenderci, il prossimo capitolo lo troverete martedì, quello dopo giovedì ecc..)
Ho preso questa decisione oggi in chiesa (Si vabbè, lasciamo stare va ahah) e ho pensato che sia la cosa migliore da fare, dopotutto i capitoli li posterei comunque molto velocemente :)
Ditemi che ne pensate.
A presto :) 

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


 E finalmente le nostre labbra si toccarono. Dopo diversi minuti ci staccammo entrambi affannati. Vidi Agnese lanciarmi occhiate di fuoco ma sinceramente non me ne preoccupai. In quel momento c'eravamo solo noi. Io ed Ethan.

Qualche ora dopo

-Par, siamo arrivati- Mi disse Ethan 
-Finalmente- Esclamai eccitata.
Prendemmo le nostre cose ed uscimmo dall'aeroporto. Cercai con lo sguardo una mercedes nera. Ma dove diamine... Ah eccola.
-Forza ragazzi, è quella- Dissi indicandola
-E allora che aspettiamo? Andiamo!-
Ci avvicinammo alla macchina e scese un signore di mezza età. Appena lo vidi gli corsi incontro ed abbracciandolo.
-JAMES!-
-Signorina Swift, che bello rivederla.- Mi rispose lui ricambiando l'abbraccio
-James, quante volte ti devo ripetere di darmi del tu?- Lo rimproverai
-Signorina, lo so. Ma non ci riesco.- Io scoppiai a ridere.
-Ragazzi questo è James, l'autista personale, James loro sono i famosi ragazzi: Dana, Matt, Ethan, Jay ed Agnese-
Finite le presentazioni salimmo in macchina ed in 10 minuti arrivammo alla casa. E che casa!
-PARIS!- Mi voltai e vidi i miei genitori venirmi incontro.
-Mamma! Papà!- Dissi correndo ed abbracciandoli.
Mamma: -Piccola mia, finalmente. Ci sei mancata da impazzire-
Io:-Anche voi-
Papà:- Sei bellissima topina, come sei cresciuta-
Io:-Grazie papi-
Mamma:-Com'è andato il viaggio? Tutto a posto?-
Io:-Sì certo, è stato fantastico.-
Papà:-Allora, ci presenti i tuoi amici?-
Io:-Sì certo, venite... Allora lui è Ethan, lui Jay ed infine Agnese, gli altri due li conoscete di già.-
Dana:-Ciao Amanda, ciao George- Li salutò abbracciandoli.
Mamma:- Oh tesoro, come siamo diventate belle. E questa meraviglia di ragazzo qui? Fatti abbracciare Matt-
Matt:- Ciao Amanda, ciao George-
Ethan:- Io sono Ethan, piacere di conoscervi-
Mamma:- Oh piacere nostro. Paris ci ha parlato molto di te, ha detto che eri bello, ma non pensavo così tanto. Te li scegli bene i ragazzi eh?- Io arrossii violentemente.
Io:- Ma dai mamma...- Ok, in quel momento l'avrei uccisa. Et scoppiò a ridere.
Jay:- Io sono Jay, piacere- Salutò con un sorriso
Papà:- Il ragazzo di Dana giusto?-
Jay:- Esattamente- 
Papà:- E così anche la nostra Dana si è fidanzata eh?- 
Agnese:- Io sono Agnese. La ragazza di Matt- Non. La. Sopporto. Vidi Matt alzare gli occhi al cielo. Buon segno.
Mamma:- Aah, questo però non ce lo avevi detto tesoro-
Io:- Non era importante.- Risposi lanciando un'occhiataccia alla stronza.
Mamma:- Anche noi vorremmo presentarvi qualcuno, venite pure.-
Si fecero avanti 4 ragazzi: 2 femmine e 2 maschi.
Mamma:- Ragazzi, loro sono Eléonore, Sophie, Jeremy e Tom. Vivranno con voi, sempre se non è un problema.-
Io:- Certo che no, saremo felici di ospitarli.-
Papà:- Molto bene, ora noi andiamo, ci vediamo domani tesoro. Ciao ragazzi-
Io:- Ciao mami, ciao papi-
Tutti:- Arrivederci- E i miei genitori se ne andarono.
Dana:-Entriamo? Così facciamo per bene le presentazioni e ci dividiamo nelle stanze-
Matt:-Perfetto- Presi le chiavi ed entrammo, restammo a bocca aperta per lo stupore. Mai vista una casa più bella, elegante ma moderna allo stesso tempo. A turno ci presentammo.
Io:- Allora, io sono Paris, loro sono Dana, Matt, Ethan, Jay ed Agnese-
Sophie:- Ciao a tutti- Rispose sorridendo.
Dana:- Ma come mai siete qui anche voi?-
Eléonore:- Beh, diciamo che siamo figli di amici dei tuoi genitori Paris, e quando abbiamo saputo che venivano qui dei ragazzi americani, abbiamo colto l'occasione per migliorare la lingua inglese- Spiegò.
Matt:- Capito.. In effetti avrei bisogno di un corso di francese, non ti offendere Par, ma quando lo spiegavi tu non ci capivo niente- Tutti scoppiarono a ridere.
Io:- Ma dicevi che capivi- Esclamai offesa
Matt:- Dai nana, sono io che non sono capace.- Disse abbracciandomi.
Io:- Matt. Piantala di chiamarmi nana. Ok?-
Ethan:-Ma è tenero-
Io:-Tu devi tacere- 
Jay:- E poi sei la più bassa tra tutti noi.-
Io:- Ok mi arrendo.- Alzai le mani in segno di resa provocando una risata generale.
Tom:- Allora, come ci dividiamo nelle stanze? Avete qualche idea?-
Jeremy:-E se facessimo ad estrazione?- Tutti ci dichiarammo d'accordo, e alla fine le coppie furono queste:
Sophie-Tom
Agnese-Matt
Eléonore-Ethan
Dana-Jay
Io-Jeremy
Matt:- Magari visto che staremo qui un mese possiamo fare che ad ogni settimana cambiamo compagno di stanza-
Io:- Perfetto.-
Agnese:-Io vado, notte-
Dana:- Dai ragazzi, anche io vado in camera. Sono stanchissima. Vieni amore?-
Jay:-Si certo. Ciao ragazzi, ci vediamo domani-
Tutti:- Ciao-
Jeremy:-Amore?- Chiese confuso.
Ethan:- Sì, stanno insieme-
Sophie:- Anche qualcun'altro?-
Matt:- Sì, Paris ed Ethan e io e la psicopatica fissata con la perfezione-
Io:- Ah ah, visto che non ti sta simpatica? Che ti sei stancato? Io lo dicevo. Ho vinto la scommessa, mi devi dei soldi caro.-
Matt:- Maledetta bocca- Scoppiammo a ridere.
Jeremy:- Ma è normale che quando vede qualcuno di nuovo si mette a fissarlo?-
Io:- Più che normale, anche con lui e Jay l'ha fatto.- Dissi indicando Ethan.
Et:- Io te l'ho detto che non ti devi preoccupare- Mi sussurrò all'orecchio, gli rivolsi un sorriso di ringraziamento.
Eléonore:- Io ora vado... Ci vediamo domani- Salutò sorridendo.
Ethan:- Adesso vengo anche io, ciao a tutti- Disse baciandomi
Io:- A domani-
Alla fine andammo tutti a letto. Salii le scale ed entrai in camera seguita da Jeremy. Andai in bagno e mi cambiai, poi uscii e mi infilai nel mio letto.
-Buonanotte Paris-
-Notte Jeremy, sono stata felice di avervi conosciuto-
-Anche noi. Siete simpatici... Beh, quasi tutti- Scoppiai a ridere.
-Diciamo che Agnese non è una ragazza di molte parole, e soprattutto state attenti, ci proverà sicuramente con voi-
-Ma mica sta insieme a Matt?- Chiese confuso.
-Teoricamente si, praticamente.. Non esattamente. Diciamo che è una di quelle ragazze chiamate "ragazze facili"-
-Capito. A domani-
-A domani-
Spensi la luce e mi addormentai. Mi aspettava una bella vacanza.


*MY SPACE*
Buonasera gentaglia.
Come va? Domani si ricomincia la scuola NOOOO *Urlo terrorizzato*
Allora.. I nostri amici sono arrivati a Parigi, e già Agnese non sta simpatica (ben ti sta stronza.). Lasciando perdere questo mio odio verso Agnese... Che ve ne pare del capitolo? Fatemelo sapere :)
A giovedì con un nuovo ed entusiasmante capitolo (?)
Ah già.. Le immagini dei nostri nuovi amici francesi.. Eccole qui:
Eléonore: http://25.media.tumblr.com/0a80589a4326486e1b977a5d9f3a1d6a/tumblr_mm9g4wr7ml1s8p0x6o1_1280.jpg
Sophie: http://img4.wikia.nocookie.net/__cb20110203193941/gossipgirl/images/e/e6/Willa-holland-willa-holland-212926_1024_768.jpg
Jeremy: http://imstars.aufeminin.com/stars/fan/jeremy-sumpter/jeremy-sumpter-20071028-331041.jpg
Tom: http://media.melty.fr/article-1299990-ajust_930/dylan-o-brien.jpg

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Mi svegliai grazie alla lieve luce del sole che entrava dalla grande finestra, così ebbi modo di osservare meglio la stanza, era davvero grande. Aveva due letti, due comodini, TV, finestra con un balcone enorme. Inoltre notai due porte, una, quella a sinistra era il bagno, mentre l'altra una cabina armadio. Il mio sogno si era avverato. Finalmente! Avevo deciso che i 3/4 dello spazio sarà  mio. Jeremy capirà.
Bella quest'idea
Ne? Ahaha
Improvvisamente sentii suonare il cellulare dalla camera e corsi a prenderlo prima che il mi compagno di stanza si svegliasse. Era la nonna.
-Pronto, ciao nonna-
-Ciao tesoro. Come va? Tutto bene il viaggio?-
-Si, tutto a posto. Abbiamo conosciuto 4 nuovi ragazzi. Vivono con noi-
-Davvero? Che bello! Oggi cosa fate?-
-Mah, non so. Decideremo a colazione credo-
-Bene, ora vado. Salutami la mamma e il papà. Ciao tesoro mio-
-D'accordo. Ciao nonna- 
Appena chiusi la chiamata mi arrivò un messaggio da Et

Da: Amore <3
Vieni in camera mia. Mi manchi ed Eléonore è sotto la doccia. 5 minuti tutti per noi.

Et

Mentre leggevo un sorriso spuntò sul mio volto.
-Buongiorno Paris- Mi voltai e trovai Jeremy seduto sul letto.
-Buongiorno Jeremy-
-Oh no ti prego. Chiamami Jer- Scoppiai a ridere.
-Ahahaha d'accordo Jer. Tu però chiamami Par-
-Affare fatto. Par-
-Ottimo. Senti io vado un'attimo da Ethan-
-Ok, io intanto scendo-
-Perfetto- Uscii e mi diressi verso la stanza del mio ragazzo. Bussai e appena la porta si aprì mi ritrovai tra le sue braccia. Poco dopo venni buttata sul suo letto con lui sopra di me e mi baciò.
-Mi sei mancata stanotte- Disse dandomi tanti baci veloci.
-Amore siamo stati insieme tutta la notte- Dissi ridendo.
-Ripetilo-
-Cosa?-
-Come mi hai chiamato-
-Perché?- Domandai confusa.
-Tu ripetilo e basta-
-Amore.-
-E' così bello.- Gli sorrisi.
-Ethan hai visto... Oh ciao Paris- Mi sorrise Eléonore uscendo dal bagno.
-Ciao Eléonore-  La salutai
-Oh chiamami Nore.-
-Va bene. Tu chiamami Par-
-D'accordo.-
Et:-Nore, volevi chiedermi qualcosa?- 
Nore:-Sì, ehm.. Ah ecco. Hai visto dove ho lasciato il cellulare ieri sera?-
Et: -Credo nella cabina armadio-
Nore:-Ah già. Che idiota che sono. Grazie mille. Voi scendete?-
Io:-Sì, vieni anche te?-
Nore:- Prendo il telefono e arrivo- Corse nella stanza e poco dopo uscì.
Nore:- Ok ci sono. Andiamo?-
In cucina incontrammo Jeremy, Dana e Jay.
Io:-Buongiorno gente-
Dana:-Ciao ragazzi-
Jer:- Aspettiamo gli altri?- Ma nel frattempo scesero tutte le persone mancanti.
Jay:- Direi che si può iniziare.-
All'improvviso suonarono alla porta.
Io:- Vado io, ma guai a chi tocca i miei biscotti, chiaro?- Dissi con un'occhiataccia. Andai ad aprire e mi ritrovai davanti la mamma.
Mamma:- Ciao amore-
Io:- Buongiorno mamma. Vieni entra-
Mamma:- Grazie- Chiusi la porta dietro di lei e andammo in cucina 
Tutti:- Buongiorno signora-
Mamma:- Ciao ragazzi. Volevo solo sapere se la casa era di vostro gradimento-
Dana:-Oh Amanda. E' fantastica giuro-
Mamma:- Sono felice che ti piaccia Dana. Avete già deciso cosa farete oggi?-
Sophie:- Pensavamo di fargli visitare un po' la città... Se sono d'accordo ovvio-
Matt:- Certo! Veniamo volentieri- Disse guardando la ragazza che abbassò lo sguardo arrossendo. No, questi due non me la raccontano giusta.
Mamma:- Ottima idea, io adesso devo andare al lavoro. Se avete bisogno chiamate-
Io:- D'accordo. Ciao mamma, buon lavoro- dissi dandole un bacio sulla guancia
Mamma:- Ciao tesoro, ciao ragazzi-
Tutti:- Ciao Amanda-
Agnese:- Io sto a casa, non ho voglia di uscire- Esultai interiormente. Un'intera giornata senza quella. Un sogno proprio.
Nore:- Bene. Allora noi usciamo, non torneremo per pranzo-
Jay:- Che peccato, ti dovrai arrangiare.- Disse facendo il finto preoccupato, tutti dovemmo fare uno sforzo immenso per non scoppiare a ridere.
Agnese:- Beh, andrò da qualche parte. Di sicuro non mi rovino  le unghie-
Dana:- Perché, quando lo fai non si rovinano?- Chiese sarcasticamente.
Tom:- Agnese 0 - Dana 1, adesso però usciamo che se no tiriamo stasera-
Uscimmo ed Ethan mi prese per mano, gli sorrisi. Passammo una mattinata fantastica, piena di risate e divertimento. Per pranzo i nostri nuovi amici ci portarono in un ristorante al centro di Parigi. Il loro preferito a quanto ho capito. Era veramente carino e il cibo semplicemente ottimo. Ok ho deciso, da qui non me ne vado più.
Nel pomeriggio visitammo la Tour Eiffel, il Louvre e infine ci dedicammo allo shopping con molte proteste da parte dei ragazzi.
Sophie:- Dai ragazzi, mezz'oretta, poi torniamo a casa-
Nore:- Sì dai, non ci metteremo molto-
Et:- Non se ne parla-
Io:- Ti prego amore. Fallo per me-
Jay:- No Et, non cedere-
Dana:- Amore mio, ti amo tanto tanto. Ti prego mezz'ora. Non di più-
Jay:- E va bene-
Matt:- Scusa a chi dicevi di non cedere?- Scoppiammo tutti a ridere.
Nore:- Ok, allora andiamo!- Loro sbuffarono ma alla fine ci seguirono.
Tornammo a casa distrutti e con una moltitudine di sacchetti.
Tom:- Alla faccia della mezz'ora. Io con voi non ci vengo più a fare shopping-
Sophie:- E dai che vi siete divertiti-
Jer:- Tantissimo guarda, a dirvi cosa vi stava bene e cosa no-
Dana:- Sì, ma in fondo anche voi avete comprato qualcosa.-
Jay:- Quanto... 3 sacchetti saranno nostri, ma di tutti noi messi insieme-
Io:- Quante storie oh- Dissi ridendo.
Nore:- Ma dov'è Agnese?-
Matt:- Boh, e sinceramente non mi interessa.- Io e Dana ci guardammo.
Dana:- Ci potete scusare un'attimo? Matt, vieni con noi.- E lo trascinammo in camera sua.
Io:-Ok spara-
Matt:-Cosa?-
Dana:-Non fare il finto tonto. Perché non la molli?-
Matt:-Non lo so-
Io:- Matt, lo sai che di noi ti puoi fidare. Sappiamo che hai qualcosa, lo vediamo-
Matt:- Cosa avete capito?- Domandò incredulo
Dana:- Che Agnese ti sta sul culo e che non vedi l'ora di levartela di dosso, la cosa che non capiamo è: Perché non lo fai? Perché non la molli?-
Io:- Ti piace qualcun'altra vero?- Matt mi guardò nervosamente
Matt:- Mi piace, troppo. Ma non potrò mai averla.-
Dana:- E chi te lo dice?-
Matt:- Oh andiamo, lo sappiamo tutti come sono fatto. Scapperebbe da me.-
Io:- Sì, ma sappiamo anche che in fondo sei un ragazzo d'oro. Matt, non puoi dire che non l'avrai mai se non ci provi.-
Matt:- Non posso, io.. Io non lo so. Ho paura di non piacerle, ho paura di tradirla.-
Dana:- Ma fammi il piacere, se la ami non la tradirai-
Matt:- Dana tu non puoi capire. Tanto Jay ci sta ogni volta no?- Disse alzando il tono della voce. La ragazza strinse i pugni, si stava arrabbiando.
Dana:- Cosa vorresti dire con questo?- Chiese offesa.
Matt:- Che non hai il mio fottuto problema. Che tanto sai che lui ci sta e allora non ti poni nemmeno la domanda. Quindi piantala di fare sedute psicoterapeutiche grazie.-
Dana:- Vaffanculo Matt, risolvitelo da solo il tuo problema e non rompermi più, visto che tanto "Jay ci sta ogni volta"- Urlò correndo fuori e sbattendo la porta.
Matt:- No, aspetta Dan, non volevo dire.. Ecco, perfetto, una se n'è andata.- Piagnucolò mettendosi le mani nei capelli
Io:- Dovresti dirglielo. A Sophie intendo- Matt mi guardò incredulo.
Matt:- E tu come diavolo...-
Io:- Te l'ho detto Matt, si nota- Andai a sedermi sul letto vicino a lui e gli presi le mani.
Io:- Fidati di noi. Prova a dirglielo. Non ti puoi tenere dentro questo peso, ti farai solo del male. Andrà tutto bene vedrai.-
Matt:- Sono un'idiota- Disse appoggiando la testa sulla mia spalla.
Io:- Lo sei eccome.- Risposi cercando di alzargli il morale, fortunatamente ci riuscii. Infatti lo sentii ridacchiare piano.
Matt:- Par, come faccio a farmi perdonare da Dana?-
Io:- Beh, questo è un problema tuo.- Replicai alzandomi e facendogli la linguaccia
Matt:- Sempre solidale te eh?- Scoppiai a ridere.
Io:- Dai idiota, vedrò cosa posso fare. Adesso però scendiamo- Mi prese la mano e insieme tornammo giù dagli altri.


*MY SPACE*
Buonsalve carissimi.
Mi scuso ma ieri avevo la febbre e non sono riuscita ad aggiornare (Febbre di merda -.-')
Comunque.. Ecco qui il capitoletto (?) che ve ne pare?
La nostra Dana e il nostro Matt litigano ( :c ), ma riusciranno a stare lontani? Mah.
Un grand merci à: DrunkBunny (sapevo che non mi avevi abbandonata, io ed Ethan siamo stati molto contenti quando ieri abbiamo visto le tue recensioni (che mi hanno fatta morire dal ridere AHAHA)) e a marti_1269 (onnipresente sei. Ti amo giuro ahah)
Gut, now vado a finire il capitolo non mi ricordo che numero.
Domenica posterò il nuovo capitolo.
A presto :3

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


MATT'S POV:
Passarono 3 giorni, 3 giorni in cui Dana non mi parlava,3 giorni terribili insomma. Mi mancava la mia migliore amica, e nonostante tutti gli sforzi di Paris, non ne voleva sapere di perdonarmi. Avevo esagerato e lo sapevo. Inoltre decisi che quel giorno avrei chiarito anche con Sophie.
Mi feci una doccia veloce, mi vestii ed andai a bussare alla porta della stanza di Sophie e Tom. Aprì la ragazza con indosso solo una maglietta. Madonna mia era.. Bellissima.
-Ciao ehm.. Cercavi Tom?- Mi chiese nervosamente.
-No, cercavo te-
-Me? Oh ehm.. Ok entra- Andò a sedersi sul letto invitandomi a fare lo stesso. Mi sedetti accanto a lei e le presi una mano.
-So che teoricamente sto con Agnese, il quale effettivamente è un problema. Ma da qualche giorno un'altra ragazza è nel mio cuore, e non voglio lasciarla scappare.-
-M-ma parché lo stai dicendo a me? Cioè siamo amici, ma cosa centro io?-
Amici. Quella parola mi provocò un dolore incredibile. Ma ormai ero lì e quindi confessai tutto
-Più di quanto pensi, perché quella ragazza sei tu. Io non so come tu abbia fatto, ma nessuna è mai riuscita a stare nei miei pensieri per più di quanto... 2 ore? Tu invece ci sei sempre. So che ci conosciamo da poco, ma so anche che ormai ho bisogno di te e non ce la faccio a trattenermi.-
-A fare cosa?- Mi avvicinai lentamente al suo volto.
-Se non vuoi fermami.- E la baciai, lei rimase un'attimo sorpresa. Ma si riprese subito e ricambiò il bacio. La presi per i fianchi e la misi a cavalcioni su di me mentre lei infilava le dita nei miei capelli. Ci staccammo entrambi affannati.
-Lascia Agnese, ti voglio tutto per me- 
-Te lo prometto- Lei mi sorrise. Tutto d'un tratto sentimmo urlare.

PARIS' POV:
-Sei uno stronzo Ethan- Gli urlai addosso.
-Paris fermati-
-No, ora levati che devo passare.-
-Lasciami spiegare almeno.-
-Spiegare? Cosa devi spiegare? Perché stavi baciando Agnese? Beh grazie ma non mi interessa. Fai quello che vuoi.-
-No, fermati cazzo. Ok ho sbagliato, lo ammetto. Ma è che sono confuso e avevo bisogno di chiarire le idee.-
-Ah e per te chiarire le idee significa baciare un'altra alle spalle della tua ragazza. Bel metodo, davvero. Spero che almeno ti sia servito a qualcosa.- Stavo per scoppiare a piangere. Intanto tutti erano arrivati lì per vedere cosa stava succedendo. Notai Agnese con quel suo sorrisetto soddisfatto stampato in faccia. Glielo avrei levato, perché si da il caso che i morti non sorridano giusto? Poi notai Dana che stava fulminando Agnese con lo sguardo e Jay che la tratteneva, Matt con Sophie che mi guardava preoccupato. All'improvviso sentii strattonarmi per un braccio, il muro freddo a contatto con la mia schiena e il viso di Ethan a 3 centimetri dal mio.
-Lo vuoi sapere? Sìmi è servito, mi è servito a capire che nemmeno una come lei riesce a farmi provare le cose che mi fai provare tu. Ti prego perdonami. Giuro che non succederà più.- E ki baciò.
No Paris, devi resistere.
Giusto. Non posso perdonarlo, ma se mi bacia mi viene tutto pi difficile.
Non lasciarti convincere accidenti.
Ma quando mi chiese maggiore accesso con la lingua, automaticamente dischiusi le labbra.
-Questo vuol dire che mi hai perdonato?- Mi chiese preoccupato. Gli sorrisi.
-Riprovaci e giuro che uccido prima lei e poi te.-
Mi prese in braccio e fece riunire la sua lingua con la mia.-
Poi mi portò in camera, mi buttò sul letto e si mise sopra di me. Lentamente cominciò ad infilare una mano sotto la maglietta ed un improvviso terrore mi colse.
Volevo davvero questo? Volevo davvero donarmi a lui? Sì lo volevo.
Ero pronta per questo? No. Per quanto lo desiderassi non mi sentivo ancora pronta.
-N-no Et.. I-io.. Non adesso ti prego.- Si immobilizzò subito.
-Scusami, io non volevo, cioè sì volevo, ma... Al diavolo. Quanto te la senti ok? Non c'è fretta. E ti giuro che non farò più cazzate simili perché sei tutto ciò che voglio- Gli presi il viso tra le mani e lo tirai delicatamente verso il mio facendo combaciare ancora una volta le nostre labbra.

DANA'S POV:
Dopo aver assistito al litigio finito bene, fortunatamente, tra Paris ed Ethan, tornai in camera con Jay. Giuro che quell'Agnese me l'avrebbe pagata. Ok, a me non aveva fatto niente, per il momento, ma diamine, aveva quasi fatto piangere la mia migliore amica e lei avrà pianto sì e no... 5 volte in tutta la sua vita.
-Dana, io vado a farmi una doccia, evita di uscire e di provocare spargimenti di sangue ok?- Mi disse Jay, io scoppiai a ridere.
-D'accordo amore. Ti aspetto qui- Subito entrò Matt.
-Dana scusami, sono stato un'idiota, un deficiente, uno scemo. Non volevo dirti quelle cose, ti prego perdonami. Mi manchi troppo e senza di te non è la stessa cosa. Per favore- Mi supplicò in ginocchio. Mi si strinse il cuore a vederlo così, e poi lo sapevo, non sarei riuscita a stare arrabbiata con lui per più di 4 giorni.
-Matt, sei il migliore amico più idiota dell'universo. Adesso alzati però.- Lui si alzò ed io corsi saltandogli in braccio ed abbracciandolo.
-Mi sei mancato Matt-
-Anche tu Dan, non immagini quanto- Sulla soglia notammo Paris che ci guardava sorridendo. 
Matt: Vieni qui Par- Lei si avvicinò e lui abbracciò anche lei.
Par:- Avete fatto pace vedo.-
Matt:- Le mie due principesse- 
Par:- E Sophie?-
Matt:- Lei è la mia regina-
Io:- Non è che mi devi dire qualcosa?-
Matt:- Ho mollato Agnese e mi sono messo con Sophie, avevate ragione, mi sento molto più.. Leggero.-
E ci riabbracciò. Restammo così per circa 10 minuti. Proprio come all'inizio. Noi tre contro il mondo.


*MY SPACE*
Buongiorno e buona domenica a tutte :D
Allura.. Matt si è confessato a Sophie e scopre che anche lei ricambia. Una coppia in più. Purtroppo Paris ed Ethan hanno la loro prima litigata (indoviniamo per colpa di chi -.-') ma per fortuna fanno subito pace e infine anche Matt e Dana fanno pace. Insomma, un bel capitolo pieno di chiarimenti (?) 
Vabbè vado che devo finire tutti i compiti per domani *panico*
A martedì :)

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


Appena aprii gli occhi avvertii una presenza nel letto. Sorrisi guardandolo, quando dormiva era, se possibile, ancora più bello. E sicuramente Agnese me l'avrebbe pagata. Quella tro..
Paris calmati
Sì, ma quando parlo di lei perdo il controllo.
Lo so, anche io voglio ucciderla.
Giuro sulle magliette di Dana che se ci riprova a baciare il MIO ragazzo, le stacco la testa e ci gioco a baseball in Antartide. 
Mi ricordai di come la sera prima Et avesse sbattuto fuori dalla stanza Jer e di come si fosse infilato nel mio letto. Un'improvviso movimento mi riscosse dai miei pensieri.
-Buongiorno- gli sorrisi.
-Ehi, da quanto sei sveglia?- 
-10 minuti circa-
-E come mai non sei scesa a fare colazione?-
-Stavo guardando il mio fantastico ragazzo mentre dormiva- Lui mi sorrise, mi prese per le braccia facendomi finire sopra di lui e mi baciò dolcemente.
Ci vestimmo e mano nella mano scendemmo in cucina, dove notammo una ragazza che non avevo mai visto prima. Era veramente bellissima, aveva lunghi capelli scuri e degli occhi azzurrissimi. La vidi abbracciata a Tom. Lo guardai confusa.
Tom:- Et, Par, vi voglio presentare Chloe, mia cugina. Rimarrà qui per un po', certo, se ti va bene.- Spiegò guardandomi.
Io:- Ma certo! Benvenuta in questa grande casa- Lei mi sorrise. Un'improvviso urlo mi fece tacere.
Dana:-DIMMI CHE NON SEI STATO TU-
Jay:- Tesoro calmati-
Dana:-JAY. GIURO SULLA MIA MIGLIORE AMICA..-
Io:- Grazie eh.-
Dana:- CHE SE SEI STATO TU TI LASCIO.-
Nore:- Ma che diamine succede?-
Matt:- Dan, calmati. Cos'è successo?-
Dana:- Mi ha strappato la felpa.-
Et:- Jay, ti conviene scappare-
Io:- Beh sì, ehm.. Diciamo che non ci si annoia molto in questa casa- Dissi ridendo rivolta a Chloe
Chloe:- L'ho notato... Comunque grazie per farmi stare qui.. Ehm..-
Io:- Paris. Comunque non c'è problema. Ma dove dormirai?-
Tom:- Con me- 
Io:- Ah ecco. Dai andiamo che io sto morendo di fame.-
Et:- Chissà come mai.- Dissi malizioso. Tom spalancò gli occhi incredulo.
Tom:- Oddio non avrete mica...-
Io:- NO! Non ci pensare nemmeno. E tu Ethan, chiudi quella bocca e smettila di sparare cazzate.- Tutti scoppiarono a ridere.
Jer:- Dai Par, guarda che sono cose normali-
Io:- JER!- Urlai arrossendo violentemente. Quegli idioti non la volevano finire di ridere
Chloe:- Dai ragazzi, piantatela- 
Io:- Ti amo di già, giuro. E comunque non abbiamo fatto niente. Dillo anche tu Et.-
Et:- Beh, magari...-
Io:- Ethan.- Lo fulminai
Et:- Ok non abbiamo fatto niente-
Io:- Ecco. Molto meglio. Ora colazione-
Ci spostammo tutti in cucina.
Sophie:- Che si fa oggi?-
Nore:- Oggi giornata di pulizie-
Dopo colazione ci  dividemmo i compiti. A me e a Et ci toccava lavare la macchina dei miei (non ho ancora capito il perché. Non centra niente con la casa ma dettagli)
Mentre stavo aprendo il getto dell'acqua per sbaglio bagnai Ethan. Scoppiai a ridere.
Et:- Amore, vieni qui. Fatti abbracciare dai- Cominciai ad arretrare.
Io:- No Et, stammi lontano, non ti azzardare a toccarmi.- Troppo tardi, mi stava già stringendo tra le sue braccia bagnandomi.
Et:- Sei sexy principessa-
Io:- Wei bello, tieni a bada gli ormoni-
Et:- Mi dispiace amici, dovete stare tranquilli ancora per un po'.-
Io:- Ma che stai facendo?-
Et:- Ho detto ai miei amici di stare calmi.-
Io:- Amore ma quanto sei scemo?- E scoppiammo a ridere.
Dopo mezz'ora avevamo finito di lavare la macchina, così rientrammo in casa e ci buttammo sul divano.
Sophie:- Che ci fate li a fare niente?-
Et:- Abbiamo finito adesso.-
Matt:- Veniteci a dare una mano no?-
Io:- Noi il nostro compito lo abbiamo fatto. Quindi siamo a posto.-
Jay:- Alzate quei culi dal divano. Subito-
Io:- Ohoh Jay aggressivo- Dissi facendo la finta impaurita.
Jay:- Occhio a quello che fai Par-
Io:- Non uscirò più dalla mia camera talmente ho paura.- Risposi ironica.
Dopo un'ora tutti finirono di pulire le stanze a loro assegnate.
Era tardo pomeriggio quando a Sophie venne in mente un'idea.
Sophie:- E' tutto il giorno che ci penso.-
Dana:- A cosa?-
Sophie:- A come passare le giornate-
Chloe:- E cosa ti è venuto in mente?-
Sophie:- Beh, ognuno di noi scriverà un desiderio su un foglietto. Poi ogni giorno ne estraiamo uno e facciamo quello che c'è scritto.-
Nore:- Sì dai, sembra divertente-
Matt:- E' carina come idea-
Tom:- Ok, io preparo i biglietti-
Dopo 5 minuti tornò e ognuno scrisse il proprio desiderio, poi li piegammo e li mettemmo in un vaso (Idea di Jer, quel ragazzo non è normale). Arrivò l'ora di cena, così ordinammo una pizza e la mangiammo davanti alla TV.
Jer:- Allora, vediamo qual'è il primo desiderio?-
Io:- Sì, posso estrarre io?-
Matt:- Il vaso è tutto tuo- Mi avvicinai ed estrassi un biglietto.
Tutti:- Allora?- Domandarono impazienti. Io scoppiai a ridere e lessi.
Io:- Non mangiare carne per 3 giorni-
Et:- Chiunque l'abbia scritto farà bene a non farsi scoprire perché lo ammazzo.-
Io:- Dai, non è sta gran cosa. E da domani tutti vegetariani-
Dan:- Adesso che ci penso. Dov'è Agnese?-
Io:- Boh, e sinceramente non mi interessa. Per me può anche morire sotto un camion, punta da un'alverare di api e sbranata da un cane.-
Tom:- Ricordiamoci di non far MAI arrabbiare Paris.- Tutti scoppiammo a ridere.
Chloe:- Chi è Agnese? Cos'ha combinato?- Domandò curiosa.
Tom:- Vieni, ti racconto in camera. Buonanotte-
Tutti:- Notte-
Ethan si avvicinò leggermente a me
Et:- Per me esisti solo tu. Ricordatelo. Solo tu- Mi sussurrò all'orecchio. Gli sorrisi e lo baciai.
Pian piano tutta la sala si svuotò e andammo tutti in camera. Mi cambiai e mi infilai sotto le coperte andando ad incontrare il mio principe nel luogo dove solo a noi era consentito entrare.


*MY SPACE*
Hallo :)
Come va? A me più o meno bene, ma sono comunque happy. 
Oggi sono andata a danza e sono distrutta. Non ce la posso fare. E poi ieri ho fatto una figura di merda colossale gridando "Antartide" in mezzo alla strada. Non vi dico le facce della gente che mi guardava scioccata AHAHAH. Ma non ve ne frega niente quindi pace. 
Passiamo alle cose che interessano. Arriva Chloe, una nuova ragazza, che non serve a niente sostanzialmente, ma c'era la mia migliore amica che continuava a rompere di inserire la cugina di Tom e quindi... Ta da. 
France sei contenta ora? AHAHAHA Ti voglio bene ami :3
Lasciando perdere questo piccolo momento di dolcezza, volevo ringraziare tutte le meraviglie che hanno inserito la mia storia tra le seguite/ricordate/preferite e ovviamente anche a quelle due bellezze che recensiscono sempre. Io vi amo :') (Però lasciatemi un commentino, magari con qualche piccolo consiglio, perché il capitolo successivo l'ho già scritto ma non mi piace, quindi dovrò riscriverlo. ACCETTO QUALSIASI TIPO DI CONSIGLIO)
Dopo quest'altra piccola parentesi. Vi lascio con la foto di Chloe.
A giovedì popolo di EFP :D
Chloe: http://it.tinypic.com/view.php?pic=kehhzq&s=5#.U1_suvl_vpM

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Mi svegliai grazie al dolce profumo del caffè e ad una mano che mi accarezzava dolcemente.
-Buongiorno- Mi sorrise il mio ragazzo.
-Buongiorno- Si chinò a lasciarmi un dolce bacio sulla fronte.
-Oh grazie-
-Bene, io allora vado di la- Disse alzandosi.
-No, resta qui con me- Lo tirai per una mano e lo costrinsi a sedersi accanto a me.
-Ma così mi fai soffrire, ho fame anche io- Protestò
-Così impari a prendermi in giro- Risposi sorseggiando il caffè.
-E quando mai ti avrei presa in giro?-
-Stanotte, quando ti ho detto che avevo paura del sangue.- Dissi facendo il broncio.
-Oh dai, stavo scherzando io.- Cercò di baciarmi ma girai il viso dall'altra parte.
-Eh no tesoro. Se vuoi baciare queste...- Dissi passando la lingua sulle labbra -dovrai trovare il modo di farti perdonare- Sorrisi.
-Oh allora è semplice.-
-Non ci sperare bello mio.- Appoggiai la tazza sul comodino e mi alzai, ma subito mi sentii afferrare e mi ritrovai sdraiata su di lui.
-So già come fare.- Mi sussurrò ad un orecchio cominciando ad accarezzarmi la pancia e a baciare il mio collo.
-Però così non vale, sai che crollo se fai così- Protestai lievemente.
-E secondo te perché lo sto facendo?- Ridacchiò mordendo leggermente la mia pelle. -Allora, mi hai perdonato?-
-Non ancora, puoi fare molto di più.- Lo provocai sorridendo. Lui immediatamente alleggerì il tocco della mano, percorrendo con le dita tutta la lunghezza della schiena che rabbrividì sotto le dita leggere.
Ma perché non imparo a starmene zitta? Adesso chissà quanto va avanti.
Che c'è? Ti dispiace? 
No, anzi. E' solo che è così..Così..
Bello?
Di più. 
-Va meglio?- 
-Et, ti prego. Ti perdono, adesso levati.- Dissi nemmeno tanto convinta. 
-Che c'è principessa? Sta diventando troppo?- Chiese beffardamente.
-Ethan, dio santo. Per favore.- Milioni di brividi si impossessarono del mio corpo mentre lui mi rendeva schiava del suo tocco leggero.
Era incredibile, bastava uno sfioro ed andavo fuori di testa.
-Mmm.. Che ne dici di un gioco principessa?- 
-Che tipo di gioco?- Domandai curiosamente. 
-Se riesci a baciarmi la smetto- Propose sfiorandomi le labbra con le sue. Approfittando della vicinanza cercai di baciarlo, ma lui si scansò di scatto.
-Non credevi veramente che fosse così semplice vero?- Capovolse le posizioni e mi ritrovai sotto di lui che mi teneva ferme le braccia con le ginocchia.
Ora nemmeno muovermi posso?
Credo che voglia renderti la cosa più difficile.
Ma grazie Bee, non ci sarei mai arrivata. 
Stai zitta va, e cerca un modo per liberarti.
Cercai per 3 volte di dargli anche solo un bacio a stampo, ma per 3 volte sfuggì alle mie labbra. Abbandonai la testa sul cuscino.
-Che c'è? Ti arrendi di già?- Mi provocò continuando la sua dolce tortura.
-Et, per favore.- Lo pregai cercando di tenere quel poco di lucidità che mi rimaneva.
-Avanti principessa, ce la puoi fare.- Cercai per l'ennesima volta di baciarlo ma si tirò indietro. Sbuffando riportai la testa sul cuscino.
-Per caso hai bisogno di un'aiuto?-
-Si- Risposi a fatica. Lui parve pensarci per un attimo.
-Ok, ti lascerò libera una mano. Quale scegli?-
-Destra.-
-Nah, non mi piace, facciamo la sinistra.- Bastardo. Lo aveva fatto apposta. 
-Sei uno stronzo Ethan.- 
-Oh principessa, comincia ad apprezzare il fatto che ti abbia lasciato libero un braccio.- Disse lasciando un leggerissimo bacio appena sotto l'orecchio. Ormai il mio corpo non rispondeva più a nessun comando. Ero completamente rapita da lui. 
-Et, per favore.- 
-Stai dicendo che non vuoi più giocare?- Domandò appoggiando la suo fronte sulla mia. 
Prima che se ne accorgesse lo baciai velocemente, lui rimase sorpreso per un'attimo ma fermò il movimento delle mani. Io sorrisi soddisfatta.
-Complimenti, sei stata brava- 
-E tu uno stronzo approfittatore.- Lui si finse arrabbiato, ma riuscii a vedere lo sguardo divertito.
-Cosa? Vedo che non hai ancora imparato la lezione.- Replicò portando le mani sui miei fianchi e cominciando a farmi il solletico.
-No Et, dai basta ahahaha il solletico no.- 
-Come mi hai chiamato?-
-Stronzo approfittatore.- 
-Hai anche il coraggio di ripeterlo?- 
-Ethan piantala ahahahaha- Si fermò un'attimo ed io ne approfittai per scappare via da lui. Cominciai a correre verso la porta ma lui fu più veloce, mi riprese e mi ributtò sul letto.
-Giuro sulla mia migliore amica che se non mi lasci ti stacco la testa a morsi- Lo minacciai tra le risate.
-Si certo..- 
-Se la pianti ti bacio.- Si fermò, gli presi il viso tra le mani e lo baciai.
-Finalmente pace- Sbottai. Ethan scoppiò a ridere. Mi alzai e mi vestii.
-Divertita almeno?- Gli lanciai un'occhiataccia.
-Tantissimo guarda. Tu invece ti sei divertito abbastanza?-
-Si dai...-
-Stronzo.- Sussurrai
-Guarda che ti ho sentita.- Disse venendo verso di me, ma riuscii a sfuggirgli e ad aprire la porta precipitandomi giù in cucina dove incontrai tutti. Et arrivò 3 secondi dopo.
No ma hai contato anche i secondi?
Per vedere quante probabilità ho di sfuggirgli la prossima volta.
E quante sono?
Meno di 0. E' troppo veloce cavolo.
Dan:- Buongiorno eh- 
Io:- Ciao a tutti.-
Agnese:- Ragazzi, vi devo dare una notizia. Me ne vado, ho incontrato una mia amica e vado a stare da lei.-
Tom:- Oh no. Ci mancherai da morire guarda.- Rispose sarcasticamente. Mi morsi il labbro per non scoppiarle a ridere in faccia.
Agnese:- Sono sicura che vi mancherò. Voglio proprio vedere Matt senza di me.-
Matt:- Vuoi la verità? Se ti levi dalle palle sarei più che felice.-
Agnese:-Però non dicevi così quando venivo a letto con te. Matt in astinenza. Ahaha scena da non perdere proprio.-
Nore:- Se vuoi ti facciamo il video. Matt in astinenza, parte 1-
Agnese:- Tornerai da me strisciando quando quella puttanella della tua ragazza non si sarà ancora sentita pronta-
Sophie:- Come mi hai chiamata?- Chiese con la rabbia negli occhi. 
Picchiala, picchiala, picchiala.
Per una volta ti devo dare ragione Bee, insieme dai.
Picchiala, picchiala, picchiala.
Matt:- Non rivolgerti mai più a lei in questo modo. Chiaro?-
Agnese:- Ed Ethan. E' stato un vero piacere conoscerti e anche.. Beh, baciarti. Quando ti sarai stancato di aspettare quella, chiamami. Sempre a tuo servizio.-
Dan:- Io lo dicevo che era peggio di una di strada.-
Et:- Grazie ma non ne avrò bisogno. L'aspetterò anche tutta la vita.- Rispose prendendomi per mano.
Agnese:- Ma che ci trovi in lei?-
Et:- Mi basta solo un'aggettivo. Perfetta. Ora porta il tuo "bel" corpo fuori da qui e non farti più vedere.-
Agnese:- Paris, Paris, Paris...-
Io:- Sì, lo so come mi chiamo. Grazie.-
Agnese:- Faresti meglio a tenertelo stretto.-
Bitch please. Lui è mio, nessuno me lo porterà via.
Io:- Ah davvero? Non ti preoccupare e grazie del consiglio.- Dissi sarcasticamente.
Appena la ragazza mise piede fuori di casa, tutti scoppiammo a ridere.
Chloe:- Non posso dire di averla conosciuta bene ma a quanto pare non mi sono persa chissà chi-
Jay:- Oh non ti sei persa assolutamente niente tranquilla.-
Quel pomeriggio faceva decisamente troppo caldo, così decidemmo di trascorrere il tempo in piscina. Fu una giornata assolutamente fantastica.


*MY SPACE*
Ebbene sì, sono ancora qui. Lo so sono in ritardo, eheh ma volevo scriverlo bene questo capitolo e così ci ho messo più del previsto... Scusate ahahaha.
Passando al capitolo... Paris ed Ethan si "divertono" (Ma solo io ad ogni capitolo mi innamoro sempre di più di Et? Ma la dolcezza è quel ragazzo **), Agnese se ne va finalmente fuori dai.. Ehm.. Da casa (Per la gioia di molte), ma non festeggiate troppo. I guai sono appena iniziati (mi sento malvagia ahaha)
A martedì bellezze mie :D

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


I deboli raggi del sole mi svegliarono dolcemente. Guardai l'ora sul cellulare, erano solo le 6.00. Decisi di andare a farmi una doccia, così entrai in bagno, chiusi la porta, mi spogliai e mi infilai sotto il getto dell'acqua. Quando uscii mi asciugai e piastrai i capelli. Mi vestii e mezz'ora dopo ero pronta. Scesi a fare colazione quando sentii suonare alla porta. 
Ma chi sarà a quest'ora?
Vai ad aprire no?
Sempre in mezzo tu eh?
Aprii la porta e mi trovai davanti i miei.
Io:- Mamma, papà. Che sorpresa. Cosa ci fate qui così presto?-
Mamma:- Tesoro mio, noi ti dobbiamo dire una cosa.-
Io:- Oddio, avete deciso di divorziare? E' morto qualcuno? Forse la nonna? Oppure avrò un fratellino? O magari...-
Papà:- No Paris, niente di tutto questo.-
Ahi, mi ha chiamata Paris, e lo fa solo quando è veramente arrabbiato oppure preoccupato.
Ma che sarà successo?
Ah non ne ho idea...
Io:- E allora cosa?-
Mamma:- Devi venire a fare l'esame del sangue.-
Io scoppiai a ridere... L'esame del sangue.. Ahahaha tutto questo per un... Aspetta. Hanno detto esame? DEL SANGUE?
Io:- No.. Io.. Cosa...Ma... Non riesco, non posso-
Mamma:- Par ti prego, è un attimo.-
Io:- Ma perché non me lo avete detto prima?-
Papà:- Se te lo avessimo detto avresti fatto storie e non ci saresti venuta.-
Io:- Perché secondo te io ora ci vengo.-
Papà:- Dai tesoro per favore.-
Io:- Ho detto di no.- Improvvisamente sentii due braccia stringermi da dietro.
Matt:- Se non ti calmi sveglierai tutti nel raggio di 50 km- Disse scherzosamente. Peccato che in quel momento ero completamente in panico.
Io:- Matt, aiutami ti prego. Non voglio. Sto per avere una crisi di nervi-
Matt:- Ok, qualcuno qui mi spiega?-
Mamma:- Deve andare a fare l'esame del sangue.-
Matt:- Oooh la coraggiosissima Paris Swift deve andare a fare un esame del sangue. Ce la farà a superare questa difficilissima prova?-
Io:- Matt piantala.- Lo sgridai tirandogli un pugno sul braccio.
Matt:- Ehi! Sarai anche nana, ma fai male.- Lo fulminai.
Io:- Smettila di chiamarmi nana- Lui stava per ribattere quando intervenne papà.
Papà:- Sentite, noi dobbiamo andare. Paris, per favore.-
Matt:- Dai andiamo. Vengo anche io.- Mi prese per mano e mi trascinò fuori. 
Salii in macchina con un unico pensiero: Quando tornerò in questa casa avrò un buco nel braccio e 3 fialette di sangue in meno.

DANA'S POV:
Mi alzai svogliatamente dal (troppo) comodo letto. Aprii la porta della cabina armadio per decidere cosa mettermi, quando poco dopo mi raggiunse Jay con solo un asciugamano intorno alla vita ed i capelli bagnati. Ogni volta che lo vedevo mi incantavo ad osservarlo. Era davvero, troppo bello. Tutto quello che stavo vivendo era troppo bello, e a volte arrivavo a pensare che tutto quello fosse un sogno.
-Lo so che sono bello, ma potresti prima darmi il buongiorno e poi incantarti a fissarmi- Disse ridendo. Gli feci la linguaccia.
-Non ti stavo fissando.- 
-Ah no?- Chiese ironicamente
-Proprio così. E poi non sei bello.- Risposi con un'alzata di spalle.
-Però intanto ci stai insieme con questo "tipo non bello"- Mi fece notare guardandomi con aria di sfida. Sostenni il suo sguardo senza timore. 
-Si vabbè... Diciamo che in giro ce ne sono di molto meglio.-
-Ed intanto te lo baci questo "tipo non bello"-
-Beh, bacia bene e quindi ne approfitto-
-Ed infine ci fai l'amore con questo "tipo non bello"- Replicò a distanza di 1 passo da me. 
Aspetta. Quando si era avvicinato?
-Beh si, ma tutto questo perché lui non è bello. E' bellissimo, che bacia bene lo ammetto. Ed infine ci faccio l'amore perché lo amo.- Mi rivolse un sorriso pieno di gioia, mi prese il viso e mi baciò. Mi discostai dopo qualche secondo perché sentivo qualcosa di bagnato cadermi sui capelli e sulla maglietta.
-Scemo! Hai appena fatto la doccia. Mi hai bagnata tutta!- Scoppiò a ridere, mi riprese e mi abbracciò.
-NO JAY. LEVATI.- Urlai tirandogli piccoli pugni sul petto.
-Amore, ogni pugno che mi tiri ti stringo di più, quindi non so se ti conviene.- Sbuffai sconfitta e mi abbandonai tra le sue braccia. Si tolse dopo qualche minuto lasciandomi bagnata fradicia, manco avessi corso sotto l'acqua oh.
-Credo che faresti meglio ad andare a fare una doccia.-
-Per un po' d'acqua?- 
-Beh, potrei venire ad aiutarti.- Disse maliziosamente.
-Oh, allora ad un' offerta così non si può dire no, ma secondo me... No, grazie, ce la faccio da sola.- Scoppiai a ridere quando vidi la sua faccia delusa.
-Dai idiota, vestiti ed aspettami- Presi le mie cose e mi avviai verso il bagno. Dopo 10 minuti uscii.
-Però, ce ne hai messo di tempo eh?- Mi sgridò Jay.
-Ma stai zitto che ci ho messo 10 minuti neanche.-
-Si, certo. Dai scendiamo-
Arrivammo in cucina e trovammo tutti tranne Matt e Paris.
Io:- Buongiorno.-
Et:-Sai dov'è finita Paris?-
Sophie:- E Matt? Sai dov'è?-
Io:- Ehi tranquilli, no, non so dove siano.-
Sophie:- Ma come no? Sono i tuoi migliori amici. Oddio! Dove saranno?-
Jer:- Ma sono sicuro che stanno bene.-
Et:- Mi sembra strano che Par non mi abbia avvisato.-
Jay:- Si ma state calmi. Adesso li chiamo e vediamo dove sono ok?- Tutti annuirono. Lui compose il numero e schiacciò il tasto di inizio chiamata. Riappese dopo circa 30 secondi.
Nore:- Allora?-
Jay:- Par non risponde, nemmeno Matt-
Sophie:- Oddio, e se sono morti?-
Tom:- Sempre ottimista tu eh?-
Et:- Se qualcuno mi tocca Paris è morto.-
Io:- Ed io ti aiuto ad ucciderlo. Ho in mente due o tre modi per torturarlo per bene.-
Jay:- Ma solo a me sta ragazza fa paura?-
Io:- Però intanto ci stai insieme a questa ragazza.- Dissi facendogli il verso. Cominciò ad avvicinarsi spaventosamente a me, ma io corsi subito dietro a Ethan.
Io:- Et, aiutami, mi vuole picchiare.-
Jay:- Io? Nah. Ho in mente qualcosa di ben peggiore.- Con uno scatto mi prese e mi mise sulle spalle. Avete presente i sacchi di patate? Ecco, così.
Io:- Nooo, aiutatemi vi prego. E adesso chi lo ferma più questo?- Tutti scoppiarono a ridere.
Io:- E non ridete maledetti! Dai amore. Per favore, non fare così, lo sai che ti amo tanto tanto.- 
Jay:- Non attacca.-
Io:- Ok, almeno spiegami in cosa consiste la tortura.-
Jay:- Lo scoprirai molto presto- Rispose buttandomi sul letto.


*MY SPACE*
Sono in ritardo. Lo so, non uccidetemi. Solo che è un periodo un po' così perché sono in castigo (da notare che non so nemmeno il perché o.O) quindi devo aggiornare di nascosto (che ragazza trasgre sono hahahaha).
Ma vabbè dai, ora sono qui :3
Allora, prima di tutto, come sempre, come vi sembra il capitoletto? Pensate che l'ho scritto salendo sul tetto, ma poi ero stanca e sono andata a letto in compagnia del mio animaletto (?). D'accordo, la pianto. Giuro. Ahahahaha
Come sempre ringrazio tutte le bellezze che leggono/recensiscono e come sempre fatemi sapere se vi piace e blablabla.
P.S. Ieri era il mio compleanno aw ** non ve ne frega quindi nada. AHAHAHA
Al prossimo capitolo (non so quando :c) :) 

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


DANA'S POV:
-Ti prego non essere malvagio- Lo supplicai, anche se in realtà sapevo già cosa mi aspettava.
-Tranquilla piccola, non ti farò niente...- Mi lanciò uno sguardo malizioso salendo sul letto sopra di me.
-Jay, non farmi il...-
-SOLLETICOOO- Urlò per portare le mani sui miei fianchi.
-Nooo oddio Jay per favore ahahahaha- Mi contorcevo sotto di lui, odiavo il solletico, lo soffrivo più d'ogni altra cosa.
-Dai piccola, è divertente.-
-Per te magari... Ahahahaha Jay ti prego piantala- 
-In cambio?- Chiese senza interrompere il movimento delle mani.
-Non lo so, quello che vuoi, però per favore smettila ahahah non ce la faccio più- Smise subito guardando un punto fisso su di me. Seguii il suo sguardo. Oh no, lì no...

PARIS' POV:
La prossima che doveva entrare a fare il prelievo ero io. Stavo tremando dalla paura.
-Paris Swift- Chiamò il dottore.
Matt:- Dai vai nana.-
Io:- E tu?-
Matt:- Ti aspetto qui.-
Io:- No no no no ti prego vieni con me, per favore Matt- Lo implorai disperata.
Matt:- Par, è un'attimo. Ma vabbè, vengo con te.-
Insieme entrammo nella stanza.
Dottore:- Allora signorina, come sta?-
Io:- Male-
Dottore:- Suvvia, sarà un'istante. Non sentirà nulla. Si sdrai qui per cortesia.-
Matt:- Ci sono qui io ok?- Annuii
Io:- Posso... Posso tenerti la mano?- Lui non mi rispose e mi prese la mano stringendola per infondermi coraggio.
Feci due respiri profondi e chiusi gli occhi.
Appena sentii l'ago entrare una sensazione di disgusto mi pervase tutta e strinsi più forte che potevo la mano di Matt. 
Cercai di ricacciare giù il vomito che minacciava di uscire, ma quando estrasse l'ago, quello ebbe il sopravvento e dovetti correre al bagno.
Aprii l'acqua e mi lavai la faccia e mi sentii subito meglio.
Improvvisamente due forti braccia mi strinsero da dietro.
Matt:- Par, sei pronta per rientrare?-
Io:- Ri-Rientrare? Perché?-
Matt:- Devi rifarlo.-
Io:- COSA? NO!- Urlai.
Matt:- Paris, calmati.-
Io:-Lì dentro io non ci ritorno.-
Matt:- Ok, vorrà dire che ti ci porterò con la forza.- Mi prese e mi mise su una spalla. Scalciai e gli diedi pugni sulla schiena.
Io:- MATTEO, FAMMI SCENDERE. ORA.-
Matt:- E' strano sentire il mio nome detto intero, soprattutto da te.- Disse ridendo.
Io:- Non me ne frega assolutamente nulla. Lasciami giù. Subito.-
Varcammo la porta della stanza e mi mise giù.
Matt:- Fatto. Ah e potevi anche darli meno forte i pugni. Mi hai distrutto la schiena.-
Io:- Così impari.-
Dottore:- Stai bene?- Lo guardai sconcertata. Se stavo bene? SE STAVO BENE? Ma mi prendi per il culo?
Paris tranquilla.
Tu non ti intromettere.
Io:-Mai stata meglio.- Risposi sarcastica.
Dottore:- Bene, allora possiamo continuare.- 
Aspetta, ma io non dicevo sul serio..
Io:- No, non può far bastare quelle?-
Dottore:- No, per gli esami che deve fare ogni 5 anni abbiamo bisogno di analizzare 3 elementi differenti presenti nel sangue: emoglobina, ferro e...-
Io:- Sì, non mi interessa l'anatomia. Arrivi al punto.- Lui continuò come se non mi avesse sentita.
Dottore:- Il livello delle proteine. Ora, visto che dobbiamo analizzare tutte queste cose, in una fialetta non riusciamo, dato che sono per 3 elementi. Dunque dobbiamo estrarre una fialetta per ogni elemento. Anche perché così si fanno esami più accurati e precisi.-
Io:- Sì, molto interessante. Resta comunque il fatto che io non lo faccio.-
Matt:- Ok, so io che fare.- Prese il cellulare e compose il numero.
"Ehi Et, sì, è qui con me. Senti ho bisogno di te.. Sì, alla clinica... Ce la fai prima? Perfetto, grazie mille..."
Matt:- Fatto. Dottore se intanto vuole fare qualcun'altro.. Noi fra 10 minuti saremo pronti.- E mi trascinò fuori.
Io:- Ma che hai fatto?-
Matt:- Dopo lo vedrai..-

DANA'S POV
-Jay, no. Ti prego, non lì.- Ok, se voleva farmi soffrire ce l'avrebbe fatta. Vidi i suoi luccicare divertiti mentre mi sfiorava la pelle scoperta dalla maglietta, che poi levò del tutto.
Una chiazza di un rosa più chiaro si mostrò appena sotto il seno.
Cos'era? Semplice.
In pratica da bambina volevo a tutti i costi cucinare la pasta. Una volta cotta, presi la pentola, ma essendo troppo pesante, la lasciai cadere, l'acqua schizzò e colpi quel punto lì. I miei genitori si sono presi un'infarto pensando che avessi perso la sensibilità, così mi portarono di corsa in ospedale, dove mi fecero degli esami. Appena l'infermiera mi toccò dove mi ero bruciata sussultai. Tutti si spaventarono pensando che mi facesse male ed io invece scoppiai a ridere come una matta. Il punto è che non avevo per niente perso la sensibilità, ma era diventato un punto talmente sensibile, che bastava uno sfioro a mandarmi fuori di testa. Fatto da Jay poi... In realtà non so come spiegarlo, so solo dire che mi causava un piacere immenso. Ed era peggio del solletico, molto peggio. 
-Oh piccola, sei bellissima.- Disse cominciando ad accarezzare.
-E tu un bastardo.- Risposi chiudendo gli occhi per il piacere.
-No piccola, non ci siamo.- Portò anche la bocca cominciando a lasciare dei piccoli baci umidi sulla pelle. Inarcai la schiena mentre milioni di piccole scosse mi pervasero tutta.
-Jay dio santo...- Non ci stavo più capendo niente.
-Vuoi davvero che smetto?-
-Non credi di avermi torturata già abbastanza?- Domandai mentre la voce mi abbandonava.
-Mmmm forse sì, cioè.. Per oggi.- Rispose smettendo di tormentare la mia pelle e venendo a baciare le mie labbra.
-Ti amo Jay-
-Anche io piccola- Sorrisi contro la sua bocca.

PARIS' POV:
10 minuti più tardi vidi entrare Ethan. Spalancai la bocca.
Io:- E tu cosa ci fai qui?-
Et:- Non glielo hai detto?- Chiese ridendo rivolgendosi a Matt.
Matt:- Avrebbe fatto una scenata assurda, non lo potevo permettere.-
Io:- Matt, stai scherzando vero?-
Matt:- Non l'avresti mai fatto altrimenti.-
Io:- L'ho già detto che ti odio con tutta me stessa?-
Matt:- Ma io ti voglio tanto bene sorellina-
Et:- Ma qual'è il problema?-
Matt:- Ha paura a fare l'esame del sangue.-
Io:-Azzardati a ridere che giuro che ti lascio.- Lo minacciai puntandogli il dito contro.
Et:-D'accordo principessa. Ora ci sono io qui. Vieni- Mi prese per mano e mi trascinò verso la porta dell'inferno.
Io:- Et.. Non ce la faccio.-
Et:- Dai, non è così terribile.- Ed entrammo.
Dottore:- Si sente meglio?-
Io:- In realtà...- Ma Ethan mi interruppe.
Et:- Si sente molto meglio. Vero Paris?- Chiese guardandomi.
Io:- Certamente- Feci una smorfia.
Dottore:- Molto bene. Allora siamo pronti- Mi sdraiai sul lettino mentre il dottore mi disinfettava il braccio. Cominciai a tremare fissando terrorizzata l'ago che mi avrebbe bucato la pelle quando all'improvviso Ethan mi prese il viso e mi baciò. Ero talmente sorpresa dal suo gesto che non mi resi nemmeno conto che avevo già finito.
Dottore:- Allora, ha fatto così male?-
Io:- Beh, no.- Ethan mi guardò e mi sorrise soddisfatto.
Dottore:- Bene. Allora è stato bello fare la sua conoscenza signorina.-
Io:- Grazie dottore.- Ci avviammo verso la porta quando ci richiamò.
Dottore:- Ragazzi... Siete davvero una bella coppia.-
Gli sorridemmo e lo salutammo.
Tornai alla sala d'attesa raggiante.
Papà:- Allora? Fatto?-
Io:-Si, tutto a posto.-
Matt:- Ma solo io non vedo traumi sulla sua faccia? Chissà perché eh...- Lo fulminai.
Io:- Matt, se non la pianti ti procuro io un trauma. Cranico però.-
Matt:- Paris la violenta.- Scoppiammo tutti a ridere e ritornammo a casa.
Poco dopo arrivammo, salutai i miei ed entrai seguita dai due ragazzi.
Dan:- Si può sapere dove eravate finiti?-
Sophie:- Ci avete fatto prendere un' infarto-
Io:- Lo so, scusate. E' che sono dovuta andare a fare gli esami del sangue.-
Dan:- Ma non ti vedo sconvolta o robe del genere.-
Io:- Eeeh sono successe un po' di robe..-
Jay:- Tipo?-
Io:- Ho avuto qualche aiuto..- Risposi guardando nella direzione di Et.
Et:- A proposito di aiuti... Noi due dobbiamo parlare.- Disse prendendomi per mano.
Io:- Riguardo a cosa?- Domandai confusa ma divertita.
Et:- Riguardo agli aiuti. Non credi che mi dovresti ricambiare il favore?- Mi avvicinai molto lentamente.
Io:- E cosa dovrei fare?-
Et:- Ah non lo so. Ci devo pensare- Rispose lui avvicinandosi.
Io:-Oh beh, allora intanto che ci pensi..- Lo tirai per il collo della maglietta e appoggiai le labbra sulle sue.
Io:- Grazie Et, per tutto- Sentii il suo sorriso contro la mia bocca.
Et:- Di niente principessa. Ci sarò sempre.- E lasciai che la sua lingua prendesse il controllo sulla mia facendole danzare e giocare insieme.


*MY SPACE*
Si bella gente. Ci sono ancora. Questa situazione di non computer andrà avanti fino alla fine della scuola, quindi manca poco dai **
Credo che questo capitolo sia il più lungo che abbia mai scritto finora... Vabbè consideratelo un piccolo regalino di non so cosa ahhaha
Dai io vi lascio che devo andare a vedere la tv aw ** 
Buonanotte e al prossimo capitolo bellezze <3

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 ***


La sua lingua continuava ad esplorare la mia bocca, ed il fiato si stava facendo tanto, troppo corto!
Mi staccai leggermente e lui mi guardò confuso. Gli feci un sorriso per rassicurarlo e feci dei grandi respiri per riprendere il fiato mentre lo spingevo verso il bordo del letto. Aprì la bocca per dire qualcosa ma non gli lasciai il tempo che gli saltai addosso facendoci cadere entrambi sul materasso strappandogli una piccola risata. Andai a lasciare tanti baci sul collo e, sentendo che rabbrividiva sotto il mio tocco, sorrisi soddisfatta. Ero io a procurargli quei brividi, e questa consapevolezza mi faceva sentire importante. 
-Cos'è, mi stai ricambiando il favore?- Mi chiese
-Se vuoi vederla così.. Sì, ti sto ricambiando il favore.- Gli sussurrai divertita 
-Beh, vedi di non esagerare perché se perdo il controllo non sono più in grado di fermarmi.-
-Beh allora vorrà dire che mi fermerò qui.- Dissi alzandomi di scatto dal letto.
-No seriamente mi vuoi lasciare qui?- Domandò guardandomi incredulo.
-Sbaglio o lo avevi detto te che mi conveniva non esagerare?- Chiesi incrociando le braccia e mi morsicai il labbro cercando di non mettermi a ridere.
-Ma era una frase fatta, non lo pensavo veramente. Dai, proprio ora che Philip si stava svegliando...- Lo guardai confusa
-Philip?- Improvvisamente capii e diventai color porpora, se non peggio.
-Vedo che hai capito.- Esclamò ridendo. 
-Scemo! E comunque rimandalo in letargo perché la mia Lexi non è pronta per accettare intrusi.-
-Lexi? Ma davvero?- In quel momento fui io a scoppiare a ridere vedendo la sua espressione.
-Eh non mi veniva in mente nessun'altro nome.- 
-Philip e Lexi giocano insieme... Suona bene, non credi?- Disse alzandosi e venendo verso di me. Istintivamente arretrai.
-Suona molto bene... Ma ti correggerei su una cosetta: Philip e Lexi GIOCHERANNO insieme- Risposi andando a sbattere contro la porta.
-L'importante è che prima o poi giocheranno- Sussurrò per poi baciarmi.
Dopo qualche secondo ci discostammo, mi prese per mano e scendemmo dagli altri.
Nore:- Ragazzi, oggi non bisogna cambiare le stanze?-
Jay:- Sì, hai ragione.-
Chloe:- Posso estrarre io?- Chiese saltellando come una bambina. Scoppiammo a ridere
Matt:- Certo- 
Chloe:- Siiii grazie grazie grazie. Allora... Paris ed Ethan, Dana e... Tom, Matt e Sophie, Io e.. Jay, ed infine Jeremy ed Eléonore.- 
Ethan:- Mi piace questa suddivisione delle stanze.-
Matt:- Anche a me. Molto-
Io:- Niente pensieri perversi mi raccomando eh.-
Sophie:- Mi proclamo d'accordo con Par.-
Matt:- Oh ma dai..-
Io:- Matt, piantala o ti castro.-
Ethan:-Calmina principessa. E comunque è normale che noi maschi abbiamo questi pensieri..-
Sophie:- Piantala anche te Et, oppure io castro te.-
Jer:- Che ragazze violente che sono.-
Io e Sophie:- Zitto oppure castriamo anche te.- Esclamammo contemporaneamente. Ci guardammo e scoppiammo tutti quanti a ridere.
Improvvisamente sentimmo suonare alla porta. Corsi ad aprire e mi ritrovai davanti Agnese.
-Cosa vuoi?- Chiesi sbuffando
-Prendere il pigiama. L'avevo lasciato qui. Mi fai entrare?-
Mi spostai di malavoglia e la feci entrare.
Dan:- E sta qui cosa ci fa in questa casa?-
Agnese:- Acida come al solito.-
Io:-Agnese, prendi quello che devi prendere e poi vattene.-
Agnese:- Io? Non devo prendere assolutamente niente tesoro.- La guardai a bocca aperta
Io:- Cosa? Ma tu mi hai...- Capii solo in quel momento cosa voleva fare. Ed io come una stupida l'ho fatta entrare. Sono un'idiota.
Idiota, idiota, idiota, idiota.
Sai Bee, mi eri mancata. Ah no.
Simpatica come un babbuino con le mestruazioni.
Se non fossi in panico per quella stronza scoppierei a ridere.
Agnese:- Ethan, devo dirti una cosa.- Sbiancai.
No Paris, non lasciarlo andare.
Io:-CHE COSA? NO!-
Agnese:- Perché no? Mica lo mangio.-
Ne saresti capace.
Oh, per una volta siamo d'accordo su qualcosa.
Et:- Par ma che ti prende? Torno subito.-
Agnese:- Infatti non ci metto molto- Disse lei con quella faccia da tira sberle.
Pugni e calci a volontà tra 3...2....1...
Jay:- Cos'è, scopatina veloce? Ah no scusa, lui non ci sta.-
Agnese:- Ma cosa ci trovate tutti in quella.- Jay si avvicinò a me e mi abbracciò da dietro.
Matt:- Lei ha dei valori, orgoglio, forza di volontà, intelligenza, pudore. Mica come te.-
Agnese:- Si dai. Ethan, allora vieni?-
Et:- Si, certo.-
Io:-NO!- Urlai
Et:- Paris, piantala di fare la bambina- Sbottò. Quelle parole furono come una coltellata in pieno stomaco e presto sentii le lacrime salirmi agli occhi.
Io:- Allora vacci. Vacci con sta stronza, ma poi non dire che non ti avevo avvisato. E ti giuro che se scopro che avete fatto qualcosa, tra noi è finita- Urlai in preda ai singhiozzi e corsi fuori sbattendo la porta.

ETHAN'S POV:
Ok, non dovevo dirle di smetterla di fare la bambina. Agnese voleva fare qualcosa, era qui per qualche motivo per preciso ed io lo sapevo. Anche Paris lo sapeva. Ma perché devo fare sempre di testa mia? 
Una volta arrivati in camera chiusi la porta alle mie spalle mentre lei si sedette sul letto.
Agnese:-Allora? Quando la molli?-
Io:-Mollare chi scusa?- Domandai.
Agnese:- Paris ovvio.-
Io:- E perché la dovrei lasciare?-
Agnese:- So che lo vuoi fare, so che sei in astinenza. Io ti posso aiutare.- Disse avvicinandosi a me e mettendo una mano lì. Gliela spostai subito.
Io:- Io amo Paris. Più d'ogni altra cosa, quindi non ci riprovare mai più.-
Agnese:- E se l'ami tanto perché non glielo hai detto? Ethan, l'amore non è niente. Si diverte a giocare con noi, ci fa soffrire e basta. Pensa al divertimento e vivrai bene.-
Io:-Non è vero.- Urlai -Se non fosse per te, io e Paris non avremmo tutte queste incomprensioni. E' tutta colpa tua se noi litighiamo. Non dell'amore. L'amore non centra un cazzo. Sei tu che ci rendi la vita un'inferno.-
Agnese:- Ed è per questo che le hai risposto così?- Chiese sarcasticamente.
Io:- Sinceramente mi sono pentito di non averle dato ascolto.-
Agnese:- Già, dovevi darle ascolto- Mormorò prima di fiondarsi sulle mie labbra.
"No, non posso. Devo mandarla via. Io amo Paris. La amo da morire e non la perderò per questa sottospecie di ragazza." Pensai, e così in modo violento la spinsi lontano da me.
Io:- Non ci riprovare mai più.- Ringhiai
Lei sorrise divertita ed aprì la porta correndo giù per le scale.
Agnese:- Ciao ragazzi, ci si vede- Salutò prima di uscire. Ma proprio sull'uscio della porta si fermò.
Agnese:- HO BACIATO ETHAN! PARIS, LUI SARA' MIO. HO BACIATO ETHAN LALALA HO BACIATO ETHAN.- E se ne andò urlando.
"Dio, se esisti ti prego, fa che Paris non abbia sentito nulla, o per me è davvero la fine" Pensai disperato. 



*MY SPACE*
Buonasera :) 
Oggi sono stata puntuale dai ahaha.
Paaassiamo al capitolo (mmm): All'inizio sembra andare tutto bene, Par ed Et scherzano tranquillamente, ma poi succede il disastro. Arriva quella.... Quella lì insomma, che rovina tutto (e ti pareva -.-'). Ed adesso? Paris avrà sentito? Ed Ethan come farà a risolvere la situazione? Ma sopratutto, si lasceranno oppure continueranno la loro storia d'amore?
Dopo avervi messo in testa tutte queste domande senza risposta me ne vado (Non odiatemi vi prego ahahahah)
Mi raccomando, leggete e recensite :)
Ah una cosa, le visite stanno aumentando di giorno in giorno. Voi non potete immaginare quanto io sia felice di questo. Davvero, mi state rendendo la persona più felice del mondo **
Al prossimo capitolo bella gentaglia  <3

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


ETHAN'S POV:

"Dio, se esisti ti prego, fa che Paris non abbia sentito nulla, o per me è davvero la fine" Pensai disperato. 

Jer:- E ora che si fa?-
Nore:- Non so, forse sarebbe meglio dirle la verità.- Scattai immediatamente
Io:- NO!- Urlai alzandomi in piedi. -Non possiamo, mi lascerebbe.- Rabbrividii al solo pensiero
Chloe:- E allora cosa facciamo?-
Io:- Dovete giurare di non dirle niente.-
Jay:- E se fa domande?- 
Io:- Beh, non ditele niente.-
Dan:- Mi stai per caso chiedendo di mentire alla mia migliore amica? Quella che sa tutto di me?-
Io:- Dan per favore. E' solo finché non trovo una soluzione.-
Matt:- No Et, non riesco a mentirle. E' più forte di me, lo capirebbe subito.- Mi disperai. Non c'erano più possibilità, mi avrebbe lasciato. Ma avrei lottato con le unghie e con i denti pur di non perderla.
Io:- Vi prego...- Li implorai sull'orlo delle lacrime. Perché sì, era l'unica ragazza per la quale piangevo. Mi ha trasformato in una persona che avevo completamente dimenticato, era grazie a lei che io adesso ero riuscito ad uscire da quel baratro nel quale ero precipitato in passato. Ed ero sicuro che se se ne fosse andata ci sarei ricaduto. Non dovevo perderla, non potevo perderla. Era tutto per me.
Sophie:- E cosa le diciamo?-
Io:- Non lo so...- Risposi abbassando lo sguardo
Dan:- Se dobbiamo raccontarle una bugia, almeno raccontiamogliela bene.- Disse sospirando
Io:- Questo vuol dire che mi aiuterai?- Domandai mentre uno leggero fascio di speranza di apriva dentro di me.
Dan:- Solo per non vederla piangere. Mi devi un favore Ethan Moore.-
Io:- Tutto quello che vuoi.- Andai ad abbracciarla.
Io:- Grazie Dan.- Le dissi sinceramente.
Matt:- Comunque se fa domande io non rispondo.-
Jay:- Lo farò io. Sono abbastanza bravo a raccontare bugie, anche se è una cosa di cui non vado particolarmente fiero.-
Tom:- Prima dobbiamo chiarire una cosa. Stiamo rischiando tanto tutti quanti, quindi Et, te lo dobbiamo chiedere. Quanto ami Paris?-
Io:- Credo più di me stesso.- Erano strane quelle parole che uscivano dalla mia bocca. Non ero abituato a dirle, ma non erano brutte. Al contrario, davano un senso di leggerezza. 
Nore:- Bene, ora che abbiamo chiarito questo punto cerchiamo una scusa credibile.-

PARIS' POV:
Dopo un'ora circa decisi di ritornare a casa. Avevo i nervi a fior di pelle, ma mi ripromisi di calmarmi. Dopotutto non ero sicura che avessero fatto qualcosa no? Eppure avevo quell'angoscia che mi divorava lo stomaco, l'ansia che non mi faceva respirare. Ero convinta che fosse successo qualcosa, qualcosa di negativo. 
Ma sì Par, sei solo nervosa.
Non lo so Bee, è da quando sono uscita che ho questo presentimento. Non voglio lasciare Et, è tutto quello di cui ho bisogno. Senza di lui la mia vita è... Vuota. 
Ti capisco. Devi solo stare tranquilla, sei l'unica per lui no?
Giusto.
Mi aggrappai a quella piccola speranza e tornai a casa. Appena entrai mi accolse un clima di tensione e trovai tutti in cerchio a parlottare. Tutte le mie promesse erano andate in fumo.
Io:- Dovete dirmi qualcosa?- Domandai freddamente.
Tutti i ragazzi sussultarono.
Nore:- Par.. Non ti avevamo sentita entrare.-
Io:- Ho fatto una domanda. Dovete dirmi qualcosa?- Ripetei.
Jay:- Par, sappiamo che sei arrabbiata e ti capiamo. Con quella nessuno può stare tranquillo. Ma credimi, non è successo assolutamente niente. Ho visto la scena con i miei occhi.-
Io:- E sentiamo, cosa sarebbe successo?-
Jay:- Lei ha cercato di convincerlo in tutti i modi possibili, ma lui l'ha spedita fuori dalla stanza. Lei si è incazzata e gli ha mollato uno schiaffo.- Spiegò mostrandomi il segno rosso sulla guancia di Ethan. La guardai inorridita portandomi le mani alla bocca. Quella stronza me l'avrebbe pagata. Molto cara. Come diavolo si permetteva di toccare il MIO ragazzo?
Io:- Oddio Et, stai bene?- Chiesi preoccupata sfiorandogli il segno con le dita. Lui fece una smorfia.
Et:- Ora che ci sei qui te è tutto perfetto.- 
No, non ci riuscivo. Il mio amore per lui era talmente grande che anche se non ero del tutto convinta della storia, gli saltai in braccio allacciando le gambe intorno al bacino e baciandolo dolcemente.
Io:- Scusa, scusa, scusa, scusa. Mi sono comportata veramente come una bambina.-
Et:- Scusami tu. Non dovevo dirti quelle cose, sono stato troppo impulsivo.-
Io:- Non fa niente Et.- Cercò di sorridere ma gli venne una smorfia per il dolore alla guancia.

ETHAN'S POV:
Se è forte quella ragazza oh. Per rendere la storia più credibile Dana mi ha dato uno schiaffo (senza alcun rancore, ha precisato lei. Mi avrà chiesto scusa come minimo 12 volte).
Sempre con Paris in braccio la portai in camera dove la misi sul letto.
Par:- Come va la guancia?-
Io:- Un po' meglio.-
Par:- Stai qui.- 
Io:- Dove vai?- Domandai allarmato. E se se ne andasse?
Par:- Tranquillo Et, vado a prendere del ghiaccio. Tu comincia a sdraiarti- Mi rilassai subito.
Io:- Ok dottoressa- Mi fece la linguaccia e scese in cucina.
Mentre era via ne approfittai per pensare. D'accordo, mi facevo schifo da solo. Ma non potevo perderla, era come non avere l'acqua per un pesce, come perdere il caricabatterie per un cellulare scarico. Quell' Agnese me l'avrebbe pagata cara. Non mi interessa come, anche a costo di ucciderla di botte ma me l'avrebbe pagata.
Dopo poco vidi rientrare la mia meravigliosa ragazza con un telo avvolgente il ghiaccio. Salì sul letto mettendosi seduta sopra di me. Mi baciò e contemporaneamente appoggiò il telo freddo sulla mia guancia. 
-Mi piace questa posizione- Le dissi sorridendo. Lei arrossì lievemente. Dio era così bella.
-Anche a me.- Rispose mordendosi il labbro.
-Non morderti il labbro che poi non mi fai ragionare.- 
-Uuuh ho pieno potere su di te. Potrei ricattarti.- Esclamò divertita
-E come faresti?-
-Beh, tu fai quello che voglio oppure io mi mordo il labbro.-
-E cosa vorresti che facessi?- Si avvicinò al mio viso finché le nostre labbra non si sfiorarono.
-Baciami. Fammi capire che mi vuoi, fammi capire che sono tua.- Sorrisi e poi le presi il volto tra le mani e l'attirai verso di me, facendole capire che volevo solo lei, facendole capire che lei era mia, facendole capire che l'amavo più di qualsiasi altra cosa.


*MY SPACE*
Buonasera mie dolci lettrici :)
Allora.. Le cose si sistemano per fortuna, ma Agnese si rassegnerà? Paris ed Ethan avranno superato il loro momento peggiore? Mah.. 
Volevo fare la bambina cattiva e far finire il capitolo in maniera diversa (cioè Paris scopriva tutto e lo mollava) maaa poi ho pensato che come minimo 3 persone mi avrebbero uccisa se l'avessi fatto e quindi ho messo nell'angolino il mio Io malvagio e l'ho fatto finire bene. (Per il momento muhahaha ok basta.)
Vi devo chiedere un piccolo favore: Pregate per me? Domani mi interroga in francese ed ho un po' il panico. Visto che l'altra volta avete pregate per storia ed è andata più che bene, fareste lo stesso anche per francese? Daaai che vi voglio bene :3
Mi raccomando, leggete e recensite. Voi non potete immaginare quanto sono orgogliosa. Non riesco a credere che la mia storia piaccia così tanto ** per cui credo che un grazie sia di obbligo. Quindi.. GRAZIE BELLISSIME ** 
(Ah, la storia NON è ancora finita, anzi manca un po' in realtà ahaha)
Ok ora vado adios bella gente. A venerdì :)

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ***


La mattina dopo io e Tom uscimmo per andare a fare la spesa. O meglio io feci la spesa e lui brontolò per tutto il tempo.
-Tom, guarda che se non avevi voglia potevi anche startene a casa.- Sbuffai esasperata.
-E secondo te ti avrei lasciata da sola?- Lo fulminai.
-Guarda che sono grande abbastanza per fare la spesa da sola.- Lui alzò un sopracciglio divertito.
-E ti saresti fatta un'ora di strada a piedi?-
-Non ti capisco. Prima non volevi venire ed adesso mi avresti uccisa se ci fossi venuta da sola.- Dissi dirigendomi verso il reparto dei surgelati.
-Beh, non si può lasciare una bella ragazza da sola in mezzo a Parigi.- 
-Se permetti vivo a Miami e sono sempre stata in grado di andare a fare la spesa da sola.-
-Certo certo.- Replicò con un gesto della mano come a liquidare la faccenda.
Tornammo a casa un'ora e mezza dopo carichi di buste, capii subito che qualcosa non andava.
Io:- Ma che succede qui?- Chloe e Jer si scambiarono uno sguardo preoccupato.
Io:- Ok, non me lo volete dire ho capito. Dov'è Et?- Entrambi trasalirono spaventati.
Jer:- Che.. Che cosa devi chiedere a lui?-
Io:- Una cosa. SOLO a lui. Ma ragazzi, siete strani. Cos' avete?- Chiesi preoccupata.
Chloe:- Se vuoi glielo chiediamo noi.- Deglutì nervosamente. Non me lo volevano dire, e se non me lo volevano dire c'era solo una cosa che stava succedendo e di sicuro non era nulla di positivo.
Io:- Chloe, dimmi dov'è Ethan.- 
Jer:- Par, noi no...-
Io:- Tu stai zitto. L'ho chiesto a lei.- Ringhiai.
Chloe:- Lui.. Lui non voleva ma lei...-
Io:- DIMMI DOVE DIAMINE E'- Urlai
Chloe:- Di sopra, in camera vostra. Paris ti prego non ci andare.-
Non l'ascoltai e corsi su per le scale. Aprii la porta come una furia e mi si presentò davanti una scena orribile. Fu come essere pugnalata non solo una, ma decine di volte. Fu come una pioggia di spilli che mi cadeva addosso. Ben presto mi sentii le lacrime bruciarmi gli occhi. Non ci volevo credere. Ma la realtà era lì, mi era stata messa davanti agli occhi. Ethan senza maglietta che baciava ardentemente Agnese che dal canto suo lo toccava da tutte le parti.
Io:- BASTARDO TRADITORE- Urlai con tutto il fiato che avevo in gola. Lui spinse subito via la ragazza.
Et:- No Paris, non è come credi. Posso spiegarti.-
Io:- Ah non è come credo? Allora spiegami, perché sei senza maglietta? Stavate giocando allo spogliarello? No avanti spiegami. Solo davvero curiosa di sentire quale stronzata ti inventerai questa volta.-
Et:- E' solo che ho perso il controllo, ed io.. Non.. So come ho fatto a cedere.-
Io:- Sai una cosa? Non me ne frega niente delle tue cazzate Ethan. E' la seconda volta. La SECONDA. Per quanto tempo vuoi andare avanti? Anzi. Già che ci sono mi faccio anche io qualcuno così siamo pari.- Le lacrime cominciarono a scendere bagnandomi tutto il viso. Come aveva potuto farmi una cosa del genere? Io lo amavo. Con tutta la mia mente, con tutto il mio corpo, il mio cuore, la mia anima. E lui ha mandato tutto a farsi  fottere per una... Quella! 
Et:- Ti prego, non ricapiterà più.-
Io:- Già, come l'altra volta no? Sono stanca Ethan. Stanca di te. Delle tue cazzate perché alla fine quella che ci sta male sono sempre io.-
Et:- Credi che io non ci stia male? Credi che abbia veramente voluto baciarla? Cazzo Paris, come puoi anche solo immaginare questo? Io voglio solo te. Lo sai.-
Io:- Bel modo di dimostrarmelo. Ma sai una cosa? Continua pure a farti questa puttana. Scopatela pure se vuoi. A me non me ne frega più niente.- Ormai ero in preda ai singhiozzi più potenti. Lui, la persona che più amavo al mondo aveva tirato fuori la parte peggiore di me. La parte di cui non sapevo nemmeno l'esistenza.
Et:- Non voglio scoparmela Paris. Voglio te.- 
Io:- Mica sei in astinenza? Scusami se sono una piccola e povera verginella che voleva solo aspettare il ragazzo giusto con il quale condividere tutto di se stessa. Scusami davvero tanto se hai dovuto aspettare. Ma che poi sai qual'è la cosa divertente? Che lo sapevi. Sapevi che non ero pronta e mi hai sempre detto che mi avresti aspettato. E sai qual'è la cosa ancora più divertente? Che io ti ho creduto. Ti ho creduto perché ti am.. Ti volevo. Con tutta la mia anima. Ed adesso mi sono resa conto di essere solo stata presa in giro.- Mi morsi la lingua. Stavo per dire che lo amavo. Non potevo. Assolutamente. Lui abbassò la testa.
Et:- Io... Io lo so. Non ti ho presa in giro, voglio davvero aspettarti perché voglio condividere il mio tutto solo con te.-
Io:- Piantala di dire stronzate Ethan. Mi vuoi aspettare? Ed intanto per aspettare me ti scopi un'altra? Sempre che sia stata l'unica. O magari appena ho accettato di essere la tua ragazza alla mia festa te ne sei portato subito una in bagno? Dimmelo Ethan. Tanto ormai la situazione potrebbe solo peggiorare.- Più acida di un limone. 
Tu non lo meriti. Tu non lo meriti. Tu non lo meriti. Però lo ami.
Sei di grande aiuto Bee, davvero grazie.
Paris, lo so che è un coglione assurdo. Ma ti sto mettendo davanti solo alla verità. Lo ami. 
Et:- Sei stata l'unica. L'unica con la quale io voglia stare. L'unica da 2 mesi ormai.-
Io:- Tu... Tu mi avresti dovuta rendere felice. E dimmi. Ora ti sembro felice?- Lui cominciò ad avvicinarsi, ed io istintivamente arretrai. Non doveva assolutamente toccarmi o sfiorarmi. Avrei perso il controllo e lo avrei perdonato subito e non lo potevo permettere.
Et:- Ti voglio rendere felice. Insieme.- A quelle parole le lacrime cominciarono a scendere più abbondanti.
Io:- Ti odio. TI ODIO. Sai una cosa? Voglio essere felice sì. Ma da sola, non insieme. Non esiste più un NOI o forse non è mai esistito. Perché ti lascio Ethan. Tra noi è finita. Non interferire più con la mia vita. Credevo che tu fossi diverso. Non il solito stronzo, arrogante e presuntuoso.- Pronunciai a fatica quelle parole. Mi costarono più di quanto mi aspettassi. Perché la verità era tutta un'altra. Ma purtroppo la realtà non si può cambiare.
Tutti abbiamo fatto degli errori Paris. Anche tu ne hai fatti.
Sì, ma non è la stessa cosa. E poi tu dovresti difendermi, stare dalla mia parti. Dopotutto sei me.
Lo so. Ci sto soffrendo anche io, non credere. Ma lo ami, è giusto farla finita per una cosa che sarebbe potuta anche non andare a termine?
Et:- No. No Paris, per favore. Ti prego.- Implorò prendendomi per un polso. La reazione fu immediata e senza pensare la mia mano andò a finire sulla sua guancia in uno schiaffo con tanta forza che non pensavo fossi stata veramente io. Tutti i presenti trattennero il fiato mentre il ragazzo restò con il viso girato con gli occhi chiusi. Quando li riaprì ci lessi dentro talmente tanta sofferenza e dolore che avrei voluto mandare al diavolo tutto, saltargli addosso e baciarlo fino alla morte. Ma non potevo. Non dovevo. 
Io:- Non. Sono. La. Tua. Fottuta. Bambola. Personale. Lasciami andare. Ora.- Sputai fuori con odio. Doveva immediatamente lasciarmi, oppure non sarei riuscita più a resistere. Ero sì delusa, ferita, abbandonata ed anche usata, ma le sensazioni che mi scatenava il suo tocco erano sempre le stesse, come se nulla fosse successo. E non dovevo permetterlo.
Et:- Non ti ho mai usata Paris, io ti am.. Ti voglio veramente.-
Io:- Avanti. Già che ci stiamo dicendo tutta la verità, ieri mattina è stata qui e ti ha baciato no?-
Et:- Ma lei..-
Io:- Sì O NO?- Abbassò lo sguardo, prese un respiro profondo e disse due lettere che mi fecero crollare tutto il mondo addosso.
Et:- Sì.- Il mio cuore si fermò. Non potevo credere che mi avesse mentito oltre che usata. Feci scorrere la schiena lungo tutta la parete e mi ritrovai seduta per terra con uno sguardo vuoto. Presi una decisione. Non potevo continuare così. Ci avrei sofferto, ma forse era la soluzione migliore. Per me.
Io:- Fottiti Ethan. Addio. Non mi cercare mai più, andrò a vivere con i miei genitori. Forse sono le uniche persone che non mi hanno mai mentito.-
Et:- No, cazzo no. Paris, per favore. Ho veramente bisogno di te. Sei la mia ragazza, la mia famiglia, il mio tutto. Non puoi andartene.- Disse mentre le prime lacrime cominciarono a scivolare lungo le sue guance. 
Io:- ERO tutto questo. E' veramente finita.- Risposi cercando di convincere più me stessa che lui. Mi voltai per uscire dalla stanza.
Et:- Non uscire da quella porta.-
Io:- Ah e perché no? E perché non dovrei?- Si morse il labbro mettendosi le mani nei capelli e tirandoseli.
Io:- Bene, visto che non mi rispondi, sono costretta. Addio.-
Et:- CAZZO PARIS, PERCHE' TI AMO.- Urlò disperato.


*MY SPACE*
Ehm... Non so perché ma ho paura a scrivere questo MY SPACE. Prima che veniate sotto casa mia con forconi e torce voglio avvisarvi che la storia NON è finita qui. Quindi abbiate speranza :)
Passando al capitolo: Una dichiarazione d'amore piuttosto.. Strana e disperata oserei aggiungere. Ma pur sempre una dichiarazione.
Sono fermamente convinta che le due parole "TI AMO" rinchiudano in sé un significato profondo che non va assolutamente ignorato. Farsi piacere una persona è una cosa, ma amarla è tutta un'altra. Anche per questo non gliel'ho mai fatto dire in 31 capitoli. Perché entrambi lo sapevano ma avevano paura di dirlo ad alta voce. E la disperazione per il rischio di perdersi mi è sembrato il modo più sincero. Ma Paris cosa farà? Cederà davanti alla confessione di Ethan? Oppure se ne andrà per sempre? In quel caso cosa succederà ai due protagonisti? Prenderanno due strade diverse o il destino ha in mente ancora qualcosa per loro due?
Dopo tutta questa sfilza di domande (che sicuramente vi eravate già fatti leggendo il capitolo) vi lascio. 
Ah una cosa: NON ODIATEMI. Ahaha 
Un'altra cosa: Le serate in casa da sola sono finite, perciò non so quando avrò il tempo e modo di pubblicare il prossimo capitolo. Ma tutto ciò solo fino alla fine della scuola, quindi solo un altro po' di pazienza e fiducia. E' tutto ciò che vi chiedo.
La sto tirando un po' per le lunghe, ma vabbè. Devo farlo.
RINGRAZIAMENTI: Prima di tutti ringrazio infinitamente marti_1269 che c'è SEMPRE. Ogni capitolo, che mi sta seguendo ed accompagnando alla scoperta dei nostri protagonisti dall'ottavo capitolo. Grazie mille, mi piacerebbe davvero conoscerti per poterti ringraziare come si deve <3
Poi viene giulylove01 che è stata veramente  tenerissima nella sua recensione. Grazie mille tesoro. Non sai quanto sono stata felice di leggere le tue meravigliose parole. Davvero, sono rimasta a bocca aperta per la tua dolcezza. Grazie mille <3
Poi DrunkBunny, che anche se non recensisce sempre so che lei è lì che nell'ombra legge i miei capitoli ** (A proposito. Se leggerai questo, volevo solo dirti di muoverti a scrivere perché sto impazzendo senza Nate ed Alison. Ahahaha no dai sto scherzando. Volevo anche dirti che manchi ad Ethan. Tanto :c) 
Infine tutte voi. Che leggete, sopportate le divergenze dei miei, nostri, due amici. Grazie anche a tutte quelle che hanno inserito la mia storia tra le preferite/ricordate/seguite.
Bene, ora sta diventando davvero troppo quindi vado AHAHHA
Buona domenica bellissime :3

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Capitolo 33
*** Capitolo 33 ***


Io: -Tu.. Cosa?- Chiesi incredula. Nel mio stomaco c'era un roba peggio dell'Apocalisse. Le emozioni contrastanti si scontravano con forza: Odio e amore, tristezza e felicità, preoccupazione e gioia. Non sapevo più nemmeno io cosa provavo. Ero arrabbiatissima e delusa, ma provavo un desiderio nei confronti di quel ragazzo dai capelli biondi che il mio amore per lui sovrastava qualsiasi altra cosa. Ma nonostante questo...
Et:-Sì Paris. Ti amo, ti amo da impazzire, ti amo da morire. Dal primo giorno, o meglio, dalla prima notte, in cui ti ho sognata non riesco più a fare a meno di te. Tu sei la droga ed io il dipendente. Mi servi, mi servi per star bene, mi servi per avere la certezza di fare qualcosa di giusto nella mia miserabile vita, mi servi per poter finalmente rimediare ai miei errori del passato, mi servi per avere un' obbiettivo nella vita e quest' obbiettivo è renderti felice, mi servi per vivere. Ti giuro che farei qualsiasi cosa per te, per vedere un solo sorriso sul tuo viso. Tu non ti puoi nemmeno immaginare il terrore che sto provando in questo momento, il terrore di perderti, di dover vivere senza di te, di dover portarmi per sempre nel cuore il ricordo di te che piangi ed io.. Io non ce la faccio. Se mi lasci non so cosa farei, ma di sicuro non ci passerei sopra, non dimenticherei probabilmente mai. Quando immagino il mio futuro mi vedo accanto a te, noi due. Sposati e magari genitori, ma pur sempre noi. Sei l'unica cosa che mi è capitata di giusto e di bello nella vita. So che sei arrabbiata, anche io lo sono con me stesso. Perché davvero, non so come ho fatto a lasciarmi andare, il punto è che anche se l'avessimo fatto sarebbe stato solo sesso, non sarebbe significato niente, o forse sì. Perché sono sicuro che al posto suo avrei immaginato che ci fossi stata tu, avrei immaginato le mie mani sulla tua pelle, le tue labbra a contatto con le mie. Lo avrei immaginato così ardentemente che probabilmente ci avrei anche creduto. Ti prego Paris, ti supplico. Dammi un'altra possibilità, solo una. Perché sono pronto a giurarti davanti a Dio che sei diventata la mia vita e che ti amo.- 
Le lacrime continuavano a scendere lungo le mie guance, ma il dolore era quasi del tutto scomparso. Lo amavo, lo amavo più di qualsiasi altra cosa, ormai ne ero certa. Solo lui era capace di farmi rabbrividire alla sola vicinanza, solo con lui nel mio stomaco sembrava che ci fosse un terremoto al suo solo tocco, solo con lui la ragione andava a farsi un giretto ai suoi baci, solo con lui mi sentivo nuda al suo solo sguardo. 
In quel momento ragione e sentimento erano posti agli estremi opposti: la ragione che mi diceva di andarmene e di lasciarlo, il sentimento mi diceva di fottermene di quello che stava per succedere e di buttarmi fra le sue braccia.
Ma a quanto pare vinse il sentimento perché mi ritrovai a quasi correre verso di lui e baciarlo disperatamente. 
Dai, non scherziamo. Chi sarebbe mai riuscito ad ignorare quelle parole, il suo tono, le sue suppliche? Beh io no. Probabilmente era sbagliato, non avrei dovuto cedere così in fretta ma.. Non ce l'ho fatta. 
Io:- Ti amo Ethan. Non mi interessa niente di quello che è successo. Non riuscirei a stare un minuto di più senza di te. Sono passati a malapena 10 minuti e già mi mancavi come se fossero passati 3 anni. Ti perdono, dimentichiamoci di tutto. Ripartiamo da qui, tutti fanno degli errori.-
Et:- Lo so Par, è che io mi faccio schifo da solo, ti ho delusa e non volevo, mi disp...- Gli posai un dito sulle labbra e lo guardai intensamente negli occhi.
Io:- Non farti schifo Ethan, è quella che dovrebbe farsi schifo. Non tu. Sono pronta ad andare avanti, lo giuro.-
Et:- Ho avuto così paura, amore.-
Io:- Anche io. Troppa.-
Arrivò Tom con Agnese. La guardai in cagnesco.
Agnese:- Beh, è stato breve ma intenso. E non è stato male nemmeno lo spettacolino che abbiamo creato no?- Prima che qualcuno potesse dire qualcosa, la presi per i capelli e la sbattei contro il muro.
Io:- Tu, prova ancora ad avvicinarti ad Ethan, a metterti in mezzo a noi che giuro su me stessa che ti renderò la vita un' inferno.- La vidi tremare leggermente. E che cazzo, adesso aveva rotto le balle con quel suo fare da stronza.
Wow, mi fai paura Par. Però brava, tira fuori le unghie e fai vedere a questa stronzetta di cosa sei capace.
Agnese:- E voi non fate niente? Questa tra poco mi uccide.-
Dana:- Beh, non sarebbe male come spettacolino no?- Chiese beffarda
Matt:- E poi sinceramente lei è ancora buona che non ti ha messo le mani addosso.-
Sophie:- Io avrei fatto di peggio.-
Nore:- Agnese, sparisci e non farti mai più vedere in questa casa.-
Chloe:- Perché ti giuro che ti strappo tutti i capelli che hai in testa.-
Jer:- E io l'aiuto.-
Jay:- Ora puoi anche farci il piacere di andartene.- 
Agnese:- D'accordo, addio a tutti. Ciao Ethan.- Gli sorrise maliziosamente. Prima che potessi buttarmi sopra di lei a prenderla a schiaffi, Ethan mi prese in braccio e mi baciò. In lontananza sentimmo la porta di casa chiudersi e finalmente mi potei rilassare tra le sue braccia.
Io:- Non mi lasciare Et.- Sussurrai
Et:- Mai principessa. Non ti lascerò mai.-

DANA'S POV:
Io la uccido, la rinchiudo in una cella frigorifera, le sparo, le trasmetto il vaiolo, le faccio cadere addosso un'albero, la investo con un camion, la faccio sbranare da un cane, la taglio a metà con una motosega. Ok lo ammetto, mi sento peggio di una serial killer, ma nessuno e ripeto NESSUNO si deve azzardare a far star male la mia migliore amica.
Dopo che Agnese se ne fu andata decidemmo di lasciare un po' di privacy a Par e a Et, così ce ne tornammo nelle nostre stanze.
Jay si era andato a fare una doccia ed io ripensai a quando il mio ragazzo mi aveva detto che mi amava.

FLASHBACK:
Uscii dalla doccia, mi asciugai e mi misi l'intimo ed il vestito che avevo appositamente scelto il giorno prima. Era lungo e blu, con una scollatura profonda sulla schiena ed una fascia argentata sul petto. Questa sera sarei uscita con Jay. Mi aveva detto che mi doveva parlare e così iniziarono le paranoie: E se non gli piaccio? Magari ha trovato un'altra. Magari invece sono diventata brutta. Oddio non ci voglio nemmeno pensare.
Finito di prepararmi mi guardai allo specchio e vidi una Dana nuova. Più felice e solare, ma contemporaneamente ansiosa. Non ero mai stata così nervosa per un'uscita con un ragazzo. Jay mi stava davvero cambiando, in meglio. Forse... Anzi no, senza il forse. Per la prima volta mi ero innamorata. Sì gente, amavo quel deficiente, cretino, simpatico, altruista, ottimista, perfetto del mio ragazzo.
Jay:- Allora Dan, sei pron... Wow.- Rimase a fissarmi per un tempo (esageratamente) lungo a bocca aperta.
Io:- Come sono?- Domandai timidamente. Ma dov'era finita quella ragazza che se ne fregava altamente dell'opinione altrui?
Jay:- Perfetta.- Sorrisi.
Jay:- Andiamo?-
Io:- Sì certo.- Mi prese per mano, scendemmo a salutare tutti ed uscimmo.
Arrivammo in 5 minuti al ristorante, era piccolo ed accogliente, ma l'ansia e la curiosità mi stavano divorando lo stomaco e non feci molto caso al posto.
Io:- Allora, che mi dovevi dire?-
Jay:- Te lo dico dopo.-
Io:- Oh andiamo Jay. Ti prego.- Lo implorai, ma niente da fare. Non me lo voleva dire.
Io:- Non mi vuoi lasciare vero?- Chiesi allarmata
Jay:- Cosa?! No! Perché dovrei scusa?- Mi sentii subito più leggera
Io:- Oddio meno male.- Almeno non mi voleva lasciare.
Finita la cena mi portò in una vietta secondaria tutta illuminata, era semplicemente fantastico e il mio nervosismo alle stelle. 
"Non ti vuole lasciare, non ti vuole lasciare, non ti vuole lasciare" mi feci forza con questo pensiero e lo guardai in attesa.
Jay:- Allora, avevo preparato un discorso ma mi ha gentilmente abbandonato quindi tutto ciò che ti dirò verrà dal cuore ok?- Annuii incerta.
Jay:- Innanzitutto voglio che tu sappia che sei bellissima.- Il solito color rosso tinse le mie guance.
Io:- G-Grazie-
Jay:- Senti, ormai sono 3 settimane che stiamo insieme e sono state le 3 settimane più belle della mia vita. Sei una ragazza fantastica Dana, ti giuro che in 18 anni non sono mai stato così bene con una ragazza. Tu mi sai capire, mi sai comprendere, sei perfetta e anche se può sembrare strano, se può sembrare... Presto.. Te lo dico, perché non ha più senso tacere quando i sentimenti sono cambiati...-
I sentimenti sono cambiati. Pugnalata nello stomaco.
Jay:- Quando si sono rafforzati...-
Quando si sono rafforzati. Ma che? Qualcuno mi spiega? Perché il mio cervello si rifiuta di collaborare.
Jay.- Prima mi piaceva, ma ora è diverso...-
Prima mi piacevi, ma ora è diverso. Ma si diverte a farmi impazzire questo ragazzo? Ha appena detto che si sono rafforzati. Non sono più così sicura che non mi voglia lasciare. Dai dillo che mi vuoi mollare.
Jay:- Ora ti amo. Sono sicuro, sono sicuro che darei qualunque cosa per te.- Spalancai gli occhi di scatto. Lui mi ama? LUI MI AMA!
Mi lanciai addosso a lui e ci ritrovammo con le labbra incollate e le lingue che si rincorrevano.
Ci staccammo con il fiato corto.
Io: -Ti amo anche io Jay.- Gli dissi guardandolo negli occhi.
Jay:- Ti giuro che se non ci trovassimo in una vietta in mezzo a Parigi ti strapperei questo vestito in questo preciso istante.- Sussurrò al mio orecchio e subito sentii l'ormai solito calore invadermi le guance. Mi sentivo così.. Bella.
Io:- Beh, la casa non è molto lontana.- Mormorai mordendomi il labbro.
Jay:- Non morderti il labbro.-
Io:- Come? Così?- Domandai con aria innocente mordendolo con più forza. Mi mise le mani sulle spalle e mi attirò a se finché le nostre labbra si sfioravano.
Jay:- Non mi tentare.-
Io:- Chi? Io? Ma se sono così una brava bambina.- Sussurrai facendo scorrere la lingua sulla labbra e quindi sfiorando anche le sue. Jay mi andò subito a baciare il collo.
-Sai, avevo dei progetti per stasera, ma a questo punto credo che sia meglio dedicarsi ad altro.- Il suo fiato caldo contro la mia pelle sensibile mi mandò fuori di testa.
-Credo anche io.- Risposi cercando di mantenere un tono normale.
Lui si staccò da me, mi sorrise ed insieme tornammo a casa.

FINE FLASHBACK.

-A che pensi?- Due braccia circondarono la mia vita e delle morbide labbra si posarono sul mio collo, chiusi gli occhi inspirando a fondo.
-A noi, ai nostri "ti amo", alla nostra prima volta insieme, alle nostre pazzie, alle nostre mini-litigate, alla nostra storia, insieme IO e TE.-


*MY SPACE*
Un'applauso a me che sono stata puntuale yeah.
No la verità è che ho rubato il computer e sono stata in una posizione alquanto scomoda sotto le coperte per aggiornare. Ci ho messo una cosa tipo 4 ore per scrivere qui questo capitolo ma alla fine ce l'ho fatta ahahah.
Allora, che ve ne pare? (Amo alla follia la dolcezza di Ethan. Magari ce ne fossero in giro di ragazzi così eh ahah)
FORZA DAI CHE MANCANO SOLO 6 GIORNI ALLA FINE DELLA SCUOLA SIIII ** Finalmente **
Ringraziamenti: Allora, ringrazio le 5 meraviglie che hanno recensito il capitolo 32 aw **
1) marti_1269: "No ma che poi" AHAHAHAH :') O god,che bella fantasia, in effetti stavo pensando di mettere quello che avevi scritto tu MA non l'ho fatto perché se no dovevo cambiare tutti i capitoli successivi e non avevo voglia. E poi mi sento dolce oggi **
2) DrunkBunny: Spero di essere scampata alla tua furia omicida dopo questo capitolo ahahaha. No dai serio, spero che ti sia piaciuto e che abbia rimediato ahahah :3
3) giulylove01
4) pindow_wane_17
5)chicchina 89
6) Tutte voi che leggete, avete messo nelle preferite/ ricordate/ seguite la mia storia.
Non vi ringrazierò mai abbastanza, davvero.
Perfetto, ora vado. Alla prossima bellezza :3

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Capitolo 34
*** Capitolo 34 ***


ATTENZIONE: Capitolo con scene sessuali. Non sono molto descritte e comunque non sono entrata nel dettaglio, insomma, ho lasciato molto all'immaginazione. Stavo pensando di cambiare rating però boh. Vedrò.
Come ho già detto non sono assolutamente entrata nel dettaglio ma a molta gente può dar comunque fastidio, per cui se per caso non volete leggere e passare direttamente al 35 non fa niente perché questo capitolo non è diciamo "fondamentale" è solo che molte lo aspettavano e non mi sembrava giusto non accontentarle. 
Bene detto questo... Beh, buona lettura :)



PARIS' POV:
-Buongiorno amore- Mi salutò Et
-Ehi. Che ore sono?-
-Le 18.30- Mi tornarono in mente gli episodi della mattinata. Al solo pensiero che poche ore prima avrei perso la persona più importante della mia vita, rabbrividivo. 
-Ah, ho davvero dormito così tanto?- Improvvisamente mi resi conto di essere in intimo. Arrossi di botto.
-Ehm, Et.. Mi hai... Beh ecco... Sei stato tu che... Come dire.- Mormorai imbarazzatissima
-Sì, ti ho tolto io i vestiti se è questo che stai cercando di dirmi.- Rispose divertito.
Sprofondai sotto le coperte e mi coprii il viso con le mani.
-Oddio che imbarazzo.- Lui mi prese dolcemente le mani.
-Sei bellissima piccola. Se ti fa piacere saperlo ti vedrò anche peggio.- Lo fulminai
-Idiota.- Fu l'unica parola che mi uscì. 
Si ma dilla la verità.
Quale verità Bee?
Oh andiamo. Mi fai davvero così deficiente?
Ok è vero. La verità è che muoio dalla voglia di farlo con lui. Contenta?
Molto grazie.
-Dai vestiti e scendi che mangiamo. Ah siamo da soli in casa.- 
Presi in fretta i vestiti, li indossai e scesi le scale con lui.
-Come soli? Perché?-
-Sono tutti usciti a cena.- Spiegò
-E noi?- Chiesi un po' offesa. Potevano portarci con loro.
-Ok lo ammetto. L'ho chiesto io di lasciarci da soli.- Rispose prendendomi per i fianchi ed avvicinandomi a lui.
-E cosa avresti intenzione di farne della sottoscritta?- Domandai divertita.
-Beh io un'idea ce l'avrei...- 
Beh? Compila. Le idee possono diventare realtà. 
-Anche io ce l'avrei... Cena!- Esclamai allontanandomi di scatto da lui.
Ma che ti prende? Mica hai voglia di...
Sì, ma ho una fame assurda. Quindi prima viene il cibo e poi tutto il resto.
Boh, chi ti capisce è bravo.
-Ok, allora cucino io. Arrivo subito- Disse, così cominciai ad apparecchiare per due. Quando tornò, la voglia di saltargli addosso mi colpì più intensa di prima. 
-Quando hai finito di fissarmi dimmelo così posso cominciare a cucinare.- Mi ricomposi. Ok dovevo piantarla. Paris, calma. Concentrati su qualcosa che non sia lui.
-Eh? Ah si, scusa.- 
-Cosa vuoi per cena?- A quella domanda non riuscii a trattenermi.
-Te.- Lui mi guardò sorpreso, mi avvicinai e lo baciai. Ormai non avevo più il controllo di me stessa. Volevo lui, solo lui.
Quando il bacio stava diventando troppo spinto, Ethan si scostò con il fiatone.
-Par, ti conviene smetterla qui perché non so se riesco a trattenermi ancora per molto.- 
-E se io non volessi che tu ti trattenga?- Gli sussurrai all'orecchio infilando una mano sotto la sua maglietta.
-Paris...- Cominciò. Lo zittii subito baciandolo.
-Paris, sei sicura?- 
-Più di quanto sia sicura di chiamarmi Paris Swift.- Risposi mordendomi il labbro.
-Non morderti il labbro.- 
-Perché? Ormai sono completamente tua.- 
-Mi piace questa frase.- Disse andando a lasciare una lunga scia di baci dal collo fino alla scollatura della maglietta.
Mi prese in braccio ritornando a baciarmi. Senza pensarci strinsi la presa delle gambe intorno al bacino facendolo fermare ed ansimare.
-Non farlo.- Mi ammonì. Non lo ascoltai e continuai a stringere.

ETHAN'S POV:
-Tu mi vuoi morto.- Mi sorrise e spostò la bocca sul mio collo.
-Nah, prima voglio un'altra cosa da te.- Stavo morendo. La volevo fare mia. E subito.
-Allora credo che la cucina non sia il posto più adatto.- Con lei in braccio mi diressi verso la camera. Mi faceva impazzire salire le scale visto che ad ogni passo che facevo si scontravano i nostri sessi. 
Finalmente arrivammo nella nostra stanza, chiusi la porta con i piedi.
Il divertimento stava per arrivare. Sapevo che questa volta sarebbe stato diverso ed in realtà ne ero un po' spaventato. Ma la voglia di farla mia era incontenibile. La amavo e quella sarebbe stata la prima volta che avrei fatto l'amore.

PARIS' POV:
Mi spinse sul letto e salì sopra di me. Prese i lembi della maglietta alzandola lentamente e baciando ogni centimetro di pelle che veniva scoperto fino a levarla del tutto. Lo spinsi da parte a me e gli andai sopra. Gli tolsi la maglia e mi chinai a baciargli quel petto perfetto. No, tutto era perfetto in lui. Era il più bel ragazzo che io avessi mai visto, ed era tutto mio.

ETHAN'S POV:
Mi aveva fatto soffrire prima? Bene ora è il mio turno.
Le bacia la pelle dal collo fino alla pancia piatta ed intanto le slacciai i pantaloni lanciandoli poi sul pavimento. Continuai il mio assalto sul suo corpo e sentire lei che si irrigidiva ed ansimava sotto le mie labbra mi stava facendo diventare pazzo.

PARIS' POV:
La sua bocca era ovunque, una tortura bellissima. Non volevo per niente al mondo che si fermasse. Quando ebbe finito il "lavoro" tirò fuori la lingua e la fece scorrere dal ventre al collo. Una scarica di piacere mi pervase costringendomi ad inarcare i fianchi. 
Mi baciò. Un bacio passionale, pieno di desiderio, ma non violento. Era bellissimo, si vedeva che stava cercando di trattenersi per me, e questo mi fece sentire importante, amata. Gli slacciai i jeans e glieli tolsi sfiorando per sbaglio il suo amichetto. Lui spalancò gli occhi ed aprì la bocca in cerca di aria. Lo spinsi sul letto e mi misi seduta su di lui. Feci scorrere le mani sul suo petto arrivando all'orlo dei boxer e giocando con essi.

ETHAN'S POV:
La guardai disperato. Molte ragazze lo avevano fatto prima di adesso, ma ora era del tutto diverso. Loro erano violente, rudi, lo facevano solo per dimostrare a loro stesse di cosa erano capaci, per invogliarmi a fare del mio meglio, per invogliarle a distruggerle. 
Ma Paris no. Era leggera, lei non toccava, sfiorava. Ogni volta che le sue dita passavano sul mio corpo lasciavano una scia di brividi facendomi impazzire.
Quando infilò le mani dentro l'intimo spalancai gli occhi di scatto e mi lasciai sfuggire un gemito soffocato. Quando le spinse ancora più in profondità dovetti mordermi il labbro per non urlare mentre lei mi fissava divertita. 
Mai, e giuro mai, avevo provato un piacere più intenso.

PARIS' POV:
Ok non credevo di essere capace di fare una cosa del genere. Le mie mani si stavano divertendo con Philip mentre lui mi guardava con uno sguardo misto tra eccitazione e disperazione.
-Paris...- 
-Si?- Chiesi senza fermarmi.
-Ti prego.- Mi implorò. Sorrisi soddisfatta. Decisi di giocare un po' con lui.
-Di già? Credevo che il grande Ethan Harris potesse resistere molto di più.-
-Sì, ma il grande Ethan Harris non è mai stato toccato dalle mani della bellissima Paris Swift. E adesso che ha provato la sensazione non se ne avrà mai abbastanza.-
-E questo cosa vorrebbe dire?- Gli mormorai divertita ad un orecchio. Lui approfittò della vicinanza per slacciarmi il reggiseno, la sua bocca si attaccò alla mia pelle aggiungendo anche la lingua. Dio, di questo passo mi avrebbe uccisa.
-Vuol dire che ti dovrai preparare perché ti vorrò per sempre.- Sussurrò contro la mia pelle rendendola bollente .
Mi prese i bordi delle mutandine facendole scivolare lungo le mie gambe ed io feci la stessa cosa con i suoi boxer. Ero leggermente imbarazzata, in fondo era la prima volta che un ragazzo mi vedeva nuda, ma lui mi guardava con tale adorazione che mi sentivo la ragazza più bella del mondo. Dovevo ammettere che avevi anche un po' di paura, ma lo volevo. Il desiderio bruciava dentro di me  sostituendo la paura con passione. Ero sicura della mia scelta e sapevo che non me ne sarei pentita. Mai.

ETHAN'S POV:
La osservai per bene morsicandomi il labbro inferiore. Era così dannatamente bella, i miei occhi non volevano smettere di guardarla, osservarla, adorarla. Ma la cosa più bella era che questa ragazza era mia. Aveva scelto di donarsi completamente a me ed io non potevo amarla di più. L'avrei resa felice. Sempre. L'avrei protetta da tutto e da tutti. Sempre.
Alla fine i nostri occhi si incontrarono, non avevo mai visto nulla di più bello. Ma ora dovevo chiederglielo, non volevo fare niente se lei non avesse voluto. Ero disposto a fermarmi qui se lei non si fosse sentita pronta. Ero disposto a tutto per lei. 
-Sei davvero sicura di volerlo fare?- Le chiesi serio.
-Sì.- Rispose senza esitare.
-Insomma, se vuoi aspettiamo, io non...- Ma mi interruppe.
-No Ethan, ti voglio troppo. Ti amo da impazzire, fa' l'amore con me. Fammi tua.-  Disse guardandomi negli occhi.
-Ti amo principessa. Pronta?- Annuì senza distogliere lo sguardo.
-Farà un po' male.- L'avvisai, era giusto che lo sapesse.
-Non mi importa.-
-Ok, tu stai ferma, faccio tutto io. Rilassati piccola, sarà fantastico vedrai.- Mi chinai per baciarla ed entrai in lei.

PARIS' POV:
Urlai. Era la mia prima volta e questo mi causò un dolore assurdo, mi salirono le lacrime agli occhi e fui costretta a chiuderli per non farle uscire.
-Sssh piccola, adesso passa, te lo giuro.- Mi sussurrò. In effetti più si muoveva, più il dolore diminuiva lasciando spazio ad un piacere immenso, che non credevo possibile. Portai le mani sulla sua schiena stringendolo a me.
-Va.. va tutto bene?-
-S-si, oddio.-
Arrivai all'apice seguita subito dal ragazzo.
Et si lasciò cadere di fianco a me respirando affannosamente.
Mi sentivo felice, piena, soddisfatta. Non ero mai stata più euforica di così ed il cuore mi batteva così forte che temevo mi uscisse dal petto.
Mi accoccolai al suo petto e restammo così, abbracciati l'uno all'altra a fare di questa mia prima volta un ricordo perfetto.


*MY SPACE*
Buongiorno :)
E' FINITA LA SCUOLA SAHJDA AW ** Finalmente oh, non ne potevo più. Venerdì usciranno i voti e scoprirò se ho il debito in matematica o no (Ti prego fa' che non ce l'abbia, ti preeegooo)
Comunque. Ora è estate ** avete qualche progetto per questi 3 mesi? Andrete in vacanza? Non sono affari miei lo so ma volevo chiedervelo comunque ahahah.
Passando al capitolo.... Ok, ho deciso di non entrare nel dettaglio perché mi imbarazzo un botto a scrivere queste scene "intime", ma non perché non mi piaccia, cioè nel senso. A me non fa niente leggere o scrivere queste cose, più che altro mi imbarazza doverle far leggere ad altre persone. Ma ve lo dovevo quindi ho messo da parte l'imbarazzo ed è uscita sta roba qui ahahaha. Ditemi se vi è piaciuto :D
Come sempre ringrazio le meraviglie che recensiscono/ leggono aw **
Ora vado, a presto :D

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Capitolo 35
*** Capitolo 35 ***


Eravamo fermi da ormai mezz'ora e nessuno dei due aveva ancora detto nulla, ma a me andava bene così. 
Lui mi stava accarezzando i capelli mentre io stavo facendo dei disegni con il dito sul suo petto mentre pensavo. 
-Piaciuta la tua prima volta?- Mi chiese.
-E' stato perfetto.- Gli risposi sorridendo.
-Ti fa male qualcosa? Stai bene vero?- Domandò preoccupato.
-Ehi tranquillo. Sto benissimo.- Lui rimase in silenzio.
-A che pensi?- Chiesi curiosa.
-Che in un certo senso è stata la prima volta anche per me, sì insomma. E' stata la prima volta che ho fatto l'amore.- 
Questa volta fui io a rimanere in silenzio. Milioni di domande mi invasero la mente.
Ero felice? Sì
Ero soddisfatta? Sì
E' sbagliato? Perché dovrebbe esserlo?
Lui è più grande. Sì, ma di 3 anni. Cosa saranno mai...
Mi fidavo di lui? Sì, o almeno credo
Ma allora perché avevo paura? Avevo paura che mi lasciasse. Avevo paura che si stancasse di me e avevo paura a chiederglielo, a dirglielo. Lo avevo già fatto molte volte e tutte le volte lui finiva per rassicurarmi che ci sarei stata solo io. Ma i dubbi rimanevano ed io dovevo tenermeli per me.
Perché diamine non riuscivo ad essere sicura nemmeno in quel momento? Perché non riuscivo a togliermi di dosso quella fastidiosa sensazione che qualcosa doveva ancora succedere? Ma cosa più importante, perché non potevamo essere una normalissima coppia senza che ogni 3 giorni succedesse qualcosa? Non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo. Mi aveva dimostrato tutto il suo amore.. Ok, stava per finire a letto con Agnese ma questa è tutta un' altra storia...
E se non lo fosse?
Che intendi? In che senso?
Se facesse tutto parte del suo piano?
Bee, spiegati.
Insomma, baciare una persona è una cosa, finirci a letto è un'altra cosa.
Ma non sono finiti a letto...
Paris, dio santo. Davvero non ci pensi? Cosa sarebbe successo se tu non fossi arrivata? Credi davvero che si sarebbe fermato? Credi davvero che sarebbe riuscito a rifiutarla? 
Bee smettila.
Paris, devi essere realista.
Senti ne parliamo in un altro momento ok? Perché devi rovinare un momento così perfetto?
Hai ragione, scusami.
Mi alzai di scatto dal letto, Ethan mi guardò confuso mentre mi infilavo la maglietta dando le spalle al ragazzo.
-Ehi Par, tutto a posto?- Chiusi gli occhi, mi stampai un sorriso falso sul viso e mi girai.
-Sì, certo.- Pregai di essere stata abbastanza convincente ma evidentemente qualcuno ce la doveva avere con me perché lui si accorse subito del mio sorriso falso e del tono di voce.
-Paris, non sai mentire. Non a me. Avanti, dimmelo. Lo risolveremo insieme,  qualunque cosa sia.- Disse alzandosi e raggiungendomi.
-No Ethan, non capisci. E' una cosa che devo superare da sola.-
-Non c'è niente che non possiamo risolvere insieme. Non c'è niente che devi superare da sola. Ti posso aiutare, qualunque cosa sia.- Rispose appoggiando le mani sulle mie spalle guardandomi negli occhi. Non riuscii a reggere il suo sguardo. 
-Conosci qualche rimedio per l'autostima? E magari qualcun'altro per la fiducia?- Lui tolse le mani e le portò sui capelli.
-Ancora di questo discorso dobbiamo parlare? Paris, quante volte te lo devo ripetere che io amo solo te? Ho fatto uno sbaglio ok? E me ne sono pentito amaramente. Ma adesso ho imparato la lezione e non lo farò più-
-Già un'altra volta l'avevi promesso.- Osservai con una smorfia. 
-Senti mi sono rotto di discutere di questo con te. Cosa devo fare? Ho sbagliato, me ne sono pentito, ti ho chiesto scusa in tutti i modi possibili ed immaginabili. Mi hai sempre risposto che andava tutto bene. Ma niente va bene se continui a fare così. Adesso basta.- Disse prendendo i pantaloni, infilandoseli velocemente per poi uscire dalla stanza.
"No no no no merda. Non doveva andare così" pensai.
Corsi fuori e lo raggiunsi.
-No, aspetta Ethan. Non volevo dire questo. Ti amo e lo sai. Il problema sono io, non sei tu. Solo io. Mi faccio schifo da sola perché non riesco a fidarmi del mio ragazzo. Ma è solo colpa mia, tu non hai fatto niente. Ti credo quando dici che sarebbe stato solo sesso, il punto è che... Non lo so. Non ci riesco. Voglio il mio ragazzo solo per me. E con questo non sto dicendo che mi hai tradita. Lo so che non lo hai fatto. Lo so che non lo faresti. E' solo che... Ti amo troppo per vederti con qualcun'altra.-
-Beh, se non ti fidi del tuo ragazzo allora forse è meglio finirla qui.- 
-COSA? No, Ethan. Aspetta, parliamone, ti prego.-
-Ne parliamo già da tempo Paris, da quando ci conosciamo ormai. Non sopporto più questa situazione. Non so più cosa fare per farti capire che sei bellissima, e non so più come fare per capirti. Insomma, siamo appena stati a letto insieme, mi hai detto che è stato perfetto e adesso mi dici che non ti fidi di me? Non ti capisco Paris. Davvero, ci sto provando con tutto me stesso ma non ci riesco.-
-Nemmeno io riesco a capirmi. Tu sei stato.. Ehm.. Sei, il sogno di ogni ragazza, e mi considero la persona più fortunata dell'universo ad averti. Davvero, sei fantastico. Il problema sono appunto io. Non capisco cosa ci trovi in me. E mi sento un'idiota a dirti queste cose perché so che mi ami come io amo te, e fidati che ti amo davvero tanto.- Lui fece un piccolo sorriso a quelle parole.
-Ma non sono perfetta, lo so. Ho solo il terrore che trovi qualcuna migliore di me. Lo so che ne abbiamo già parlato e sinceramente non so come hai fatto a sopportarmi per tutto questo tempo. Mi sono resa conto pure io di essere diventata insopportabile, ma il mio problema rimane lì. Mi martella come un chiodo fisso. Mi continuo a ripetere che non sono abbastanza, e non so come fare per liberarmi di questo pensiero.- Spiegai lasciando che una lacrima scorresse sul mio viso

ETHAN'S POV:
Ne avevamo già parlato sì. Ma mai si era aperta così tanto, non mi aveva mai detto tutte quelle cose, l'unica cosa che ripeteva era che aveva paura di perdermi, ma non era mai stata più chiara di così.. Invece adesso mi aveva reso partecipe dei suoi pensieri più profondi. Solo una cosa non capivo: come faceva a credere di non essere abbastanza. Insomma, lei è bellissima, simpatica, intelligente, altruista, sa farmi stare bene. Perché era convinta di una cosa così.... Sbagliata? Presi fiato per rispondere ma lei continuò guardando per terra.
-Ethan, ti amo. Ti amo più di quanto ami me stessa. Per cui credo ti debba lasciare la possibilità di scegliere. Sei libero Et, decidi se stare con me oppure lasciarmi, continuare per un'altra strada. Magari troverai qualcuna di più adatta, senza tutti questi problemi... Se scegli di continuare da solo non potrei che darti ragione. Lo accetterei. Vorrei solo avere una risposta.. Ehm.. Adesso.- 
Davvero credeva che l'avrei lasciata andare via così? 
-Paris senti, io non capisco da dove arrivano tutte queste insicurezze, e davvero non ce la faccio più.-

PARIS' POV:
Le lacrime cominciarono a scivolarmi lungo il viso... E così era finita, per davvero. E tutto per colpa mia. 
Ma poi sentii una mano sulla spalla e due dita che mi alzarono il mento per poi catturare il mio sguardo con gli occhi ed incollarlo ai suoi.
-Ed è per questo che ti aiuterò. Par, devi avere fiducia in te stessa perché credo davvero che tu sia fantastica. Ti starò vicino, ti terrò la mano, ti bacerò, faremo l'amore quando hai voglia. TUTTO quello che vuoi. Davvero credevi di poterti liberare così facilmente di me? Beh, AMORE non ce la farai perché voglio te, voglio girare il mondo con te, voglio provare tutte le emozioni che un'umano possa provare con te, voglio sposarmi con te, avere figli che somiglieranno a te, così da avere tanti piccole Paris in giro per casa, voglio invecchiare con te, voglio morire con il ricordo di una vita felice, di una vita con te.
Amore mio ne usciremo, farò tutto quello che posso fare per farti cambiare opinione su di te. Te lo giuro su me stesso.-
Gli saltai in braccio baciandolo dolcemente. 
Quanto diamine posso essere scema a dubitare di lui? Sapevo solo una cosa, non lo avrei mai più fatto. Io amo lui, lui ama me punto. 
Mi portò muovamente in stanza e mi buttò sul letto. Gli sorrisi mordendomi il labbro. In pochi attimi me lo ritrovai sopra, infilai le mani tra i capelli e lo tirai verso il mio volto facendo combaciare di nuovo le nostre labbra. Velocemente gli tolsi i pantaloni e lui fece la stessa cosa con la mia maglietta. Lo guardai spostarsi mentre faceva scorrere uno sguardo ardente di desiderio sul mio corpo ed in un momento tutti i miei dubbi, i miei problemi evaporarono. In quel momento mi sentivo davvero la ragazza più bella, più desiderata, più amata del pianeta.
-Pronta per un secondo giro?- Mi chiese guardandomi.
-Sono nata pronta.- Risposi sorridendo. Lui ridacchiò e si avvicinò al mio viso.
-Questa volta sarà molto più bello.- Mi sussurrò ad un' orecchio facendomi venire la pelle d'oca. 
-E allora che stai aspettando?- Chiesi sussurrando. Non se lo fece ripetere due volte e con uno scatto entrò in me.
"Aveva perfettamente ragione. Questa volta sarebbe stato molto più bello." Sorrisi a quel pensiero e mi lasciai andare, completamente unita a lui.

*MY SPACE*
Ok Sara, tranquilla, respira, che vuoi che sia. Rilassati. Non essere agitata su. 
DOMANI SCOPRIRO' SE HO IL DEBITO O NO, E GIURO SU QUELLO CHE VOLETE CHE SONO COMPLETAMENTE IN PANICO.
Ok, ora mi calmo. *Fa dei respiri profondi* 
Ah e comunque sì. Belle donzelle, signore e signori vi comunico che la vostra danza99 in realtà si chiama Sara :)
Ora non so a cosa vi possa servire questa informazione ma vaaaabbè.
Passiamo alle cose importanti: E' un capitolo un po' così, in realtà quello che avevo scritto in brutta era completamente diverso. Davvero, non c'era nemmeno una frase uguale. Ma dovevo anche esprimere i problemi, le preoccupazioni di Paris, e questo mi è sembrato il momento più adatto per inserirli quindi è uscita questa roba (spero che almeno sia uscita decentemente ahahaha). Boh, fatemi sapere cosa ne pensate :)
Ora, ringrazio di vero cuore quelle belle donzelle (sì, sono fissata con la parola donzelle, lasciamo perdere la mia deficienza che non è importante) che recensiscono la storia, la seguono, la divulgano e soprattutto L'APPREZZANO: DrunkBunny, pindow_wane_17, marti1269, _dreamgirl_ , chicchina 89,giulylove01.
E poi ovviamente anche tutte le altre che non ho scritto qui sopra. Sappiate che ringrazio anche voi. Di cuore <3
Al prossimo capitolo. Baci :*

P.S. Non so quando ci saranno, quindi ve li faccio adesso. IN BOCCA AL LUPO A TUTTE QUELLE CHE AVRANNO GLI ESAMI.
Sappiate che vi penso e che pregherò per voi. Tuttavia sono convinta che ce la farete alla grande (piccolo consiglio: Pensate: "Se ce l'ha fatta Sara ce la posso fare anche io" ahahaha)

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Capitolo 36
*** Capitolo 36 ***


Mi svegliai ancora stretta al mio ragazzo. Lo guardai per un po', quando dormiva era così tenero. Ora lo sapevo, non avevo più nessun dubbio. Lui avrebbe scelto me, sempre. Ed io avrei scelto lui. Non so perché, non riuscivo più ad immaginare un mio futuro senza di lui, in poco tempo era diventato fondamentale per me. Mi alzai ed andai a farmi una doccia. Uscii poco dopo e tornai in camera con solo un asciugamano a coprirmi il corpo.
-Ma lo fai apposta?- Sussultai spaventata. Mi girai e vidi Ethan che mi guardava divertito.
-Che ho fatto adesso scusa?- 
-Sei con un asciugamano, a neanche 5 metri da me. Non è una bella combinazione.- 
-Oh, per questo... Allora corro a cambiarmi.- 
-NO!- Sorrisi divertita.
-Perché no?- Chiesi con una faccia innocente.
-Prima voglio un bacino.- Scoppiai a ridere.
-Il bacino te lo do' se fai il bravo. Ora fammi andare a vestire dai.- E corsi nella cabina armadio prima che gli venissero strane idee. Mi vestii e trovai il ragazzo ancora a letto.
-Dai pigrone, alzati che ci aspettano per la colazione. Ho una fame assurda.- 
-Lo so, il sesso fa quest'effetto.- 
-Non è colpa sua, sei stato tu che non mi hai fatta nemmeno mangiare.- 
-Ma sei tu che mi sei saltata addosso.- Puntualizzò lui.
-Dettagli. E poi era compito tuo procurarmi da mangiare finito il tutto.- Replicai incrociando le braccia al petto.
-E cosa sono? Il tuo cameriere?- Chiese alzandosi finalmente da quel letto che nella notte ne aveva viste di belle.
-Mi sembra ovvio.-
-Sono bello almeno?- Chiese. Feci finta di pensarci..
-Mmm no. Sei un cameriere sexy.-
-Un cameriere che ha una storia d'amore con la sua principessa. Mi piace.- Osservò baciandomi.
-Ora però cameriere sexy scendiamo a sorbirci il sicuro interrogatorio degli altri.- 
Scendemmo in cucina dove i nostri amici ci accolsero con occhiate di soppiatto e risatine.
Jay:- Allora Ethan... Com'è andata ieri sera?- Avvampai di colpo. 
Io:- Fatevi gli affari vostri.- 
Nore:- Ah ah, scoperti. Avanti, confessate.-
Et:- Ragazzi, piantatela.- Tutti alzarono le mani in segno di resa.
Io:- Facciamo colazione va.- 
Matt:- Fa venire fame eh?- Lo fulminai.
Io:- Matteo. Se non vuoi finire sterile ti conviene smetterla.-
Matt:- No, e poi Sophie come farà?- 
Sophie:- Guarda che vivo anche senza quello. Non sono mica come te.-
Finito di mangiare Dana e Matt mi rapirono, letteralmente, da tavola e mi trascinarono su nella mia camera.
Dan:- Allora com'è stato?-
Matt:- Ti ha fatto molto male?-
Dan:- Ti ha detto "ti amo"?-
Matt:- Aspetta, avete usato le precauzioni vero?-
Dan:- E..- 
Io:- Ehi ehi, calmi- Esclamai ridendo.
Dan:- Dai che sono curiosa.-
Io:- Beh, è stato strano. Ma fantastico, la cosa più bella che io abbia mai fatto, ha fatto male, ma solo all'inizio, poi è passato tutto. "Ti amo"... Me l'avrà ripetuto come minimo 30 volte. E no, non le abbiamo usate. Infatti sono incinta.- 
Dan- Matt:- COSA?!-  Scoppiai a ridere vedendo le loro facce sconvolte.
Io:- Ragazzi sto scherzando, tranquilli. Ovvio che le abbiamo usate.-
Matt:- Sei una deficiente, mi hai fatto prendere un colpo.- Esclamò portandosi una mano al cuore.
Io:- Ma come avete fatto a capirlo?-
Dan:- Sei la mia migliore amica Paris, ti conosco meglio di me stessa. Sei scesa a fare colazione raggiante, ti brillavano gli occhi e avevi ancora le guance arrossate.- Dopo la doccia avevo ancora le guance arrossate? Perfetto.
Io:- E tu Matt?-
Matt:- Riconoscerei il profumo del sesso anche a chilometri di distanza.- Rispose tranquillo.
Dan:- Che idiota che sei.- Disse dandogli un pugno sulla spalla. 
Matt:- Che c'è? E' vero. Paris... Non ti sei pentita, vero?-
Io:- Certo che no!- Risposi con ovvietà.
Matt:- Ma stai bene?-
Io:- Matt, sembri Ethan, me l'avrà chiesto come minimo 16 volte.-
Matt:- Ci mancherebbe altro. Si è preso la tua verginità, vorrei ben vedere.- Borbottò.
Io:- Matt, davvero. Sono felicissima. E poi sei geloso per caso?- Chiesi scherzando.
Matt:- Ovvio. Sei la mia piccola sorellina. Nessuno ti deve toccare.-
Dan:- Peccato che è già successo.- Osservò ridacchiando. 
Era davvero divertente vedere Matt geloso. So per certo che avrebbe già picchiato il povero Et per un solo bacio. Ma non l'ha fatto solo perché poi io avrei picchiato lui, quindi non gli conveniva.
Dan:- L'hai già detto ai tuoi?- Abbassai la testa.
Io:- No.-
Dan:- E hai intenzione di dirglielo?-
Io:- Sì, tanto lo scoprirebbero anche da soli. Quindi tanto vale.-
Matt:- Secondo te come reagiranno?- 
Io:- Non lo so e non ci voglio nemmeno pensare.- 
Matt:- Oh ma insomma, è normale fare queste esperienze alla nostra età. E poi comunque lo avresti fatto prima o poi.- Mi sentii chiamare da salotto.
Et:- Paris, ci sono i tuoi.-
Io:- Arrivo- Urlai.
Scesi ed incontrai i miei genitori.
Io:- Mamma, papà. Che ci fate qui?-
Mamma:- Volevamo rubarvi Paris per qualche ora.- Li guardai titubante.
Io:- Dove andiamo?-
Papà:- Dato che non dobbiamo lavorare volevamo passare un po' di tempo con te.- 
Io:- Oh, sì. Perfetto. Vado a prendere la borsa ed arrivo.- E corsi su in camera.
-Stasera sarai mia vero?- Chiese una voce alle mie spalle. Sorrisi e mi voltai andandogli incontro.
-Sono sempre tua. Ricordatelo.- 
-Mi piace questa frase.- Osservò 
-Anche a me. Moltissimo.-
-Divertiti oggi con i tuoi. E metti una buona parola anche su di me... Dopotutto ho rubato una cosa preziosa alla loro piccolina.- Scoppiai a ridere ed allaccia le braccia al suo collo.
-Non sei stato tu che me l'hai rubata, sono io che te l'ho regalata.-
-C'è differenza?-
-Più di quanta credi.- Sussurrai sulle sue labbra prima di unirle in un bacio. Dopo un po' mi staccai, lo salutai, presi la borsa e scesi di corsa le scale per poi uscire con i miei genitori.

DANA'S POV:
-Dan, vieni con me. Voglio farti vedere una cosa.- Mi sussurrò Jay.
-Cosa?- Chiesi curiosa.
-E' una sorpresa. Vieni dai.- Mi prese per mano ed uscimmo. Dopo 10 minuti arrivammo di fronte ad un immenso edifico. Sopra alla porta c'era un cartello.
"Concorso Sing a Song, audizioni aperte dal 13 agosto a 23 agosto dalle h 9.00 alle h 18.00.
Ai vincitori una borsa di studio alla prestigiosa Sing School di Miami"

-Vai dentro e fai vedere a tutti cosa sai fare.- Mi disse il ragazzo. Avevo gli occhi lucidi per la gioia e per l'emozione.
-Grazie, grazie, grazie, grazie. Ti amo Jay! Oddio!- Gli saltai in braccio e lo baciai.
-Dai piccola, io ti aspetto qui.-
Corsi dentro e mi ritrovai in una grande sala. Con un tavolo esattamente al centro ed intorno ad esso 6 giudici.
-Sei Dana Brown?- Chiese uno di loro
-Sì..- Risposi titubante.
Come facevano a sapere chi ero?
-Il suo ragazzo l'ha iscritta ieri.- Rispose alla mia domanda inespressa una giovane donna.
-Signorina. Può cantare qualsiasi canzone lei voglia. Al massimo devono durare 4 minuti. E possibilmente una canzone in inglese. Bene questo è tutto. Se lei è pronta, inizi pure.- Annuii e cominciai a cantare.
Uscii un quarto d'ora dopo e trovai Jay sulla porta ad aspettarmi.
-Amore, com'è andata?-
-Hanno detto che mi fanno sapere.Oddio è stato così... Così... Bello.- 
-Sono felice di averti resa felice.- Disse abbracciandomi
-Mi rendi sempre felice Jay.- Sussurrai stringendomi di più a lui.


*MY SPACE*
Buoooonasera. Sì, esisto ancora e la matematica non mi ha uccisa (per ora). Eeeh perché per chi non lo sapesse ho il debito in matematica (ye) quindi non so quando potrò aggiornare. 
Mmmm in realtà non mi convince molto questo capitolo... E' inutile in fondo. Ma dovete commentare voi quindi me ne starò buona buona (?) 
Boh, non so cosa dire (strano eh? ahaha) 
Alla prossima bellezze :)

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Capitolo 37
*** Capitolo 37 ***


P.S. IMPORTANTISSIMO:
Non sono morta! So che magari avete istinti omicidi verso la sottoscritta e non posso che darvi ragione. Mi ucciderei da sola eheh. Maaaa è tutto spiegato nel *MY SPACE* per cui, se volete spiegazioni di questa mia sparizione è tutto scritto li sotto. Vabbè ora vado e vi lascio leggere il capitolo. A più sotto :)



-D'accordo tesoro. O ci dici cosa ti succede o te lo tiriamo fuori con la forza.- Rimasi a bocca aperta. Ok, negli ultimi 20 minuti non avevo aperto bocca e ok, essere in giro con una mummia forse era più divertente di essere in giro con me, ma diamine, come fa a sapere che mi succede qualcosa? 
-N-non ho niente mamma.- Mentii pregando tutti gli astri celesti che mi credessero. Ma a quanto pare dovevo aver offeso qualcuno di molto importante.
-Eh no. Non ci provare neanche a mentirci Paris. Siamo i tuoi genitori e non ci freghi.- Imprecai a mezza voce e, fortunatamente, i miei non sentirono.
Ok Paris, calma e respira, inventi qualcosa e la dici. Fine del discorso, non è difficile.
-Ehm.. Ho... Ecco io... E' difficile...- Inventati qualcosa Paris. Subito. -Ho litigato con Ethan.- Grande colpo di genio. Davvero i miei complimenti. D'accordo lo ammetto, potevo inventarmi qualsiasi altra cosa e adesso arriveranno le domande.
-No, davvero? Come mai?- Chiese mia madre preoccupata
-Oh... Una cavolata. Davvero, niente che non possa essere risolto. Vedrai che quando arriveremo a casa, faremo pace.-
-Bravi, se cominciate a litigare adesso vorrei vedere alla nostra età.- Affermò mia madre riprendendo a camminare. 
-Già..- 
-Come va con il ragazzo?-
-Il ragazzo ha un nome papà. E il suo nome è Ethan.-
-Come va con Ethan? Sei più contenta ora?-
-Molto grazie.- Ma quando mi resi conto dell'effettiva domanda cominciai a balbettare. -Beh, sì.. Ehm.. Con lui va.. Bene?- Dissi anche se effettivamente era più una domanda che un' affermazione.
-Caro, hanno appena litigato. Magari Paris non ne vuole parlare per il momento.- Che tu sia benedetta, donna.
-Vabbé, chiederò a lui il motivo di questo litigio.- Cosa?! NO!
-NO!- Urlai, tutti e due mi guardarono straniti.
-Cioè... Non è necessario. Ora dovrei... Andare a casa, si è fatto tardi-
-Va bene, ti accompagniamo.- 
Per tutto il tragitto non smisi di pregare il cielo che almeno quella volta me la mandasse buona. Ma dovevo averlo fatto arrabbiare davvero tanto visto che quando aprii la porta in salotto ad aspettarmi c'era proprio Ethan.
-Perché avete litigato?- Quando quest'uomo chiamato anche mio padre imparerà a tenere la bocca chiusa?
-Scusi?- Et fece scorrere uno sguardo confuso su ognuno per infine posarsi su di me. Dovevo assolutamente far qualcosa per salvare la situazione. 
-Ho chiesto perc..- Ma non lo feci finire di parlare perché mi buttai tra le braccia del mio ragazzo chiedendogli scusa. Lui ricambiò titubante l'abbraccio mentre l'espressione confusa non accennava ad abbandonare il suo volto.
-Fai finta che abbiamo litigato. Ti spiego dopo. Ti prego.- Gli sussurrai.
-Sì ehm.. Tranquilla Paris, è tutto a posto, odio litigare con te.- 
-Anche io.- Mi voltai verso i miei che ci guardavano con orgoglio.
-Sapete ragazzi, al giorno d'oggi è davvero difficile trovare qualcuno che sa chiedere scusa.- Disse mio papà.
-Eh già... Ora però se dovete scusarci dobbiamo... Preparare la cena.- Cercai di inventare una scusa che reggesse, ma, come al solito, avevo fallito. Ero veramente negata nell'inventare scuse.
-Ok abbiamo capito il messaggio. Vi lasciamo soli, fate i bravi.- Non voleva dire quello. Vero? Oddio e se l'ha capito? 
E se l'ha capito pace. Meglio no?
Oddio ancora tu? Sai, mi sembrava strano che mi stessi lasciando in pace.
Non l'hai ancora capito che io non ho intenzione di andarmene?
E tu non l'hai ancora capito che io qui non ti ci voglio?
Come se mi odiassi veramente
Infatti non ho mai detto di odiarti. Semplicemente non ti sopporto.
Dopo che i miei se ne furono andati Ethan non perse tempo ad afferrarmi il polso e a trascinarmi in camera.
-Pretendo una spiegazione.- Disse piantandosi davanti a me con le braccia incrociate.
-Beh, mi avevano chiesto come andava con te...- Spiegai
-Ok, e allora? Dove sta il problema?-
-Beh cosa dovevo dirgli scusa? Che tu mi hai... Che io non sono più... Che noi avevamo... Insomma hai capito.- 
-In realtà non ho capito una parola- Replicò lui divertito ed io nonostante le sue parole ebbi come la sensazione che avesse capito eccome. 
-Sì che hai capito.- Lo fulminai con un'occhiataccia
-Te l'ho detto non ho capito. Spiegati meglio.- Si vedeva che tratteneva a stento una risata. Sbuffai.
-Gli ho detto che abbiamo litigato perché non potevo di certo dire la verità.-
-Quale verità scusa?- 
-Ma lo fai apposta?- Chiesi esasperata
-Fare cosa esattamente?- Niente da fare, si stava divertendo troppo.
-La verità cioè che loro figlia non è più "pura"- A quel punto non si trattenne più e scoppiò a ridere.
-Oh andiamo Paris, sembri così vecchia. Si dice che non sei più vergine. E comunque anche se nelle parole sei piuttosto, anzi, molto pudica, a letto diventi una vera e propria leonessa.- 
-ETHAN!- Esclamai indignata e viola per l'imbarazzo. Il ragazzo ormai stava ridendo a crepapelle e non ce la faceva più a smettere. Gli mollai un pugno sul braccio borbottando un "deficiente"
-E comunque questa leonessa mi piace. E' aggressiva.- 
-D'accordo. Ora però piantala Ethan.-
-Non ti preoccupare, tirerò fuori il meglio della mia leonessa.-
-Ti stai divertendo vero?- 
-Da morire.- Bene, se è così.. Allora giochiamo secondo le sue di regole. Mi avvicinai piano al suo viso.
-Beh, se la metti così.. La tua leonessa ha bisogno di una dimostrazione, per vedere.. Sai... Se l'addestratore riuscirà nel suo compito di ammaestrarla o se si farà divorare in un batter d'occhio.- Mormorai piano.
-E' una specie di sfida?-
-Vedila come vuoi. Attento però che se se scendi in arena non ne potrai più uscire.-
-Non vedo l'ora di mettermi alla prova e provare a placare questo spirito selvaggio della mia leonessa.-
-Perfetto. E quando credi di esser pronto a correre questo rischio?-
-Che ne dici di... Adesso?- Chiese prendendomi in braccio.
-Forza mio bellissimo addestratore, fammi vedere cosa sei capace di fare.- 
E l'addestratore passò a pieni voti l'esame.


Il tempo scorreva e nessuno dei due accennava ad alzarsi da quel groviglio di lenzuola che avevamo creato. Mi sentivo così in pace con me stessa che avrei congelato quell'attimo e l'avrei vissuto per il resto dei miei giorni.
-Allora, la mia leonessa ora si è sfogata?- Chiese il mio ragazzo ridacchiando.
-Direi di sì.- Risposi sorridendo.
-E ora?- Alzai la testa dal suo petto per guardarlo confusa.
-Che intendi?-
-Resterai la leonessa selvaggia o ridiventerai la principessina pudica?-
-Tu quale preferisci?- 
-Entrambe. Perché entrambe fanno parte di quella ragazza meravigliosa di cui mi sono innamorato.- Sorrisi abbassandomi per baciarlo. Subito dopo un dubbio si fece spazio nella mia mente.
-Eravamo soli in casa. Vero?- Domandai con voce stridula
-Che c'è? Hai paura che qualcuno abbia sentito quanto hai urlato?- Chiese ridendo
-Io non ho urlato. E rispondimi per l'amor del cielo.- Risposi avvampando.
-Oh ti assicuro che hai urlato. E comunque no, credo che qualcuno c'era...-
-COSA?!- Strillai alzandomi di scatto in piedi e lasciando cadere il lenzuolo che in quel momento era l'unico "indumento" che indossavo. Mentre lui se la rideva come un pazzo capii. 
-Non c'è nessuno. Vero Et?- Il ragazzo scosse la testa.
-No Par, non c'è nessuno in casa. Secondo te gioco con la mia ragazza e faccio sentire a qualcun'altro lei che urla il mio nome? Ma neanche morto.- Presi un cuscino e glielo sbattei in faccia.
-Sei uno stronzo Ethan. Mi hai fatto perdere 10 anni di vita. E per la milionesima volta non ho urlato.-
-Oh andiamo Paris. Non puoi averci creduto davvero. Avresti dovuto vederti. Davvero, facevi morire. E per la milionesima volta sì che hai urlato. Ah e ti consiglio di coprirti.-
-Altrimenti?- Gli chiesi risalendo sul letto ma non muovendomi da sopra le lenzuola.
-Ti faccio risentire che avevo ragione e che hai urlato.- Rispose lui bruciando con uno sguardo infuocato tutto il mio corpo. Sentivo l'imbarazzo risalire in superficie ma questa volta non mi lasciai vincere e lo chiusi fuori dalla porta.
Leonessa, non è ancora ora di rientrare in gabbia. 

-Secondo te cosa intendeva mia madre con "fate i bravi?"- Gli chiesi spezzando il silenzio rotto solo dai nostri respiri che piano piano stavano tornando regolari.
-Di sicuro non questo.- Ridacchiò lui muovendo le dita nei miei capelli sparpagliati sul cuscino. Mi misi a ridere contagiata dal suo buon umore.
-Siamo felici signor Harris?-
-Più che felici signorina Swift. C'è una serie di aggettivi per descrivermi in questo momento.-
-Spero che siano tutti positivi. E potrei sentirne qualcuno?- 
-Oh non c'è dubbio. Euforico, soddisfatto... Ma credo che il più importante sia... Come si dice? Ah si, innamorato.-
-Le andrebbe signor Harris di parlare della fortunata che ha rubato il suo cuore?- Chiesi fingendomi una giornalista, cosa che, tra l'altro, un giorno mi sarebbe piaciuto diventare.
-Beh, di solito non rilascio informazioni su di lei, ma credo che per questa volta potrei fare un' eccezione. Vediamo... Si chiama come una città famosa, è bellissima, intelligente e ingannevole.-  Aggrottai le sopracciglia confusa.
-In che senso ingannevole?-
-All'apparenza può sembrare una dolce gattina, una principessina... Ma poi ci sono situazioni in cui diventa una vera leonessa. Per esempio nel gioco con cui ci siamo intrattenuti nell'ultima ora.-
-Che tipo di gioco era?- 
-Non vuole veramente sentirlo dire.- Rispose lui con un sorrisetto.
-No, infatti. Mi bastano i ricordi. E ora forza signor Harris, stasera tocca a noi preparare la cena.- Mi alzai e infilai la maglietta (sua) e l'intimo.
-Ma mi devi sempre fregare le magliette te?- Chiese il mio ragazzo esasperato.
-Amo il loro profumo. Amo il profumo del loro proprietario. Amo il loro proprietario.- Lui si alzò e mi prese il viso tra le mani.
-E io amo alla follia la persona che le sta indossando in questo preciso istante. Forza principessina, è tempo di preparare la cena a quei rompiballe dei nostri amici.-
-Rompiballe eh?- Chiesi divertita.
-Se non fosse per loro a quest'ora saremmo ancora a letto.-
-Andiamo, ragazzo instancabile. Vestiti che ti aspetto giù.- E sorrisi uscendo dalla stanza e dirigendomi vero la cucina.

*MY SPACE*
Ok, riponete le armi grazie. 
Detto questo SCUSATEMI, SCUSATEMI, SCUSATEMI, SCUSATEMI, MI DISPIACE DA MORIRE AVERVI FATTO ASPETTARE COSI' TANTO. GIURO CHE NON ERA MIA INTENZIONE.
*Ok Sara, hanno capito che ti dispiace, ora spieghi le tua ragioni e capiranno. Sono brave ragazze loro*
Hai ragione. Sono splendide ragazze direi.
Ora. Credo di dovervi delle spiegazioni. 
1)La prima settimana di luglio ero al mare, quindi non potevo aggiornare.
2) Tornata dal mare EFP mi è letteralmente impazzito e non mi faceva pubblicare, quindi questo capitolo lo avrò scritto come minimo 26 volte.
3) Una volta che EFP ha smesso di farmi i dispetti, ho perso i fogli su cui avevo scritto i capitoli. Quindi un'altra settimana a cercarli.
Bene, ed ora che è tutto sistemato mi sono detta:" Ok Sara. Ora porti il tuo fondoschiena sulla sedia. Ti metti davanti al computer e scrivi, perché le hai fatte aspettare già davvero troppo tempo. Quindi eccomi qui.
Se per caso avete pensato che io vi avessi abbandonate... BEH, NON FATELO MAI PIU' PERCHE' DI SICURO NON VI LASCIO COSì A META' DELLA STORIA.
*Si calmati però. Dovrebbero essere loro ad essere arrabbiate con te. Non il contrario* Io non sono arrabbiata. Stavo solo puntualizzando :)
Comunque... Passando alle cose serie. Non credo che manchi molto alla fine. In ogni caso sto già scrivendo il seguito, solo che non ho idee per il titolo. Voi avete qualche proposta?
Spero davvero di riuscire a postare con regolarità una volta a settimana. E grazie a tutte coloro che non mi hanno abbandonata e che continueranno a leggere la mia storia. Vi aspetto nelle recensioni ok?
A presto (LO GIURO)
Baci :*

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Capitolo 38
*** Capitolo 38 prima parte ***


STRASUPERIMPORTANTISSIMO: No, non è vero che è così importante. Comunque volevo solo dirvi di leggere il *MY SPACE* perché sono spiegate alcune cose e vi devo chiedere un paio di cose, quindi se appena finito il capitolo lo leggereste mi fareste un' immenso favore. Bene ora vi lascio leggere, a sotto ;) 


-Amore? Amore dai svegliati, dobbiamo cominciare a preparare la valigia... Ethan?- Sbuffai esasperata. Era circa mezz'ora che cercavo, inutilmente, di svegliare il mio ragazzo visto che il giorno dopo avremmo dovuto lasciare Parigi e tornare in America. Ammetto che mi sarebbe mancata tantissimo questa città, qui avevo dei ricordi meravigliosi. Certo, con qualche eccezione ma alla fine si era risolto tutto, era questo l'importante, no?
Comunque non vedevo l'ora di tornare a Miami, a casa mia. Dopotutto era il luogo dove ero nata e cresciuta e non ce l'avrei fatta a starci lontana per troppo tempo. Ovviamente sognavo anche io, come tutti i ragazzi della mia età credo, di trasferirmi. Forse in Inghilterra, a Londra, ho sempre adorato l'accento inglese, oppure a New York o in Italia. In ogni caso avevo tempo per decidere, in fondo dovevo essere sicura visto che nel luogo che avrei scelto ci avrei dovuto passare la vita e trovarci un lavoro. Chissà se Ethan sarebbe voluto venire con me, magari aveva progetti diversi per la sua vita. In quel caso cosa ne sarebbe stato di noi? L'avrei seguito pur rinunciando ai miei sogni? O lui avrebbe rinunciato ai suoi per seguirmi?
Sospirai passandomi una mano tra i capelli. Erano pensieri troppo complicati per essere solo le 9.00 di mattina.
Riprovai per la milionesima volta a svegliare Ethan, dopodiché ci rinunciai e mi alzai per andare in cucina a fare colazione.
Stavo passando davanti alla stanza di Sophie e Matt quando sentii qualcuno singhiozzare al suo interno. Stavo per entrare per vedere cosa fosse successo quando una voce maschile mi fece fermare la mano a mezz'aria.
-Lo so piccola, ma in qualche modo ce la faremo- Aggrottai le sopracciglia confusa, ma di che stavano parlando? Ce l'avrebbero fatta a fare cosa? E perché Sophie stava piangendo?
-Matt, tu non capisci. Mi spieghi come faremo? Viviamo in due Paesi diversi, in due continenti diversi, a migliaia di chilometri di distanza. Io non ce la farei a sopportarlo. Quante volte all'anno ci vedremo? Una? Due? E ti basta?-
-No, non mi basta. Ma dobbiamo farcelo bastare Sophie, non c'è altro modo-
-Beh, un'altro modo ci sarebbe...-
-Non ho intenzione di lasciarti per una stronzata del genere.- Esclamò il ragazzo indignato.
-Una stronzata del genere? Matt, non so se ti rendi conto della gravità della cosa. Insomma non potremo mai essere una dannatissima coppia normale.- Anche Sophie aveva cominciato ad alzare la voce.
-Ma perché?-
-Dove saresti tu se io avessi bisogno? Dove sarei io se tu avessi bisogno? Come faremo a sapere se l'uno tradisce l'altra o viceversa? La fiducia? Non basta!-
-Sei preoccupata che io ti tradisca? Sophie, non potrei mai. Ho capito il mio errore e ti ho già giurato che non accadrà mai più, e se invece dovessi essere io ad essere preoccupato?- Sospirò Matt.
-Tu.. Tu sei.. Beh, tu sei tu ed io.. Io sono io.. Insomma, quello che voglio dire è... Oh dannazione guardati. Tu sei perfetto, ed io? Io sono una semplicissima e stupidissima francesina.-
-Non ti azzardare a dirlo un'altra volta Sophie.-Ringhiò il ragazzo infuriato.
-E comunque non è solo questo. Qui stiamo parlando di 4000 e passa chilometri, di 8 ore circa di aereo. Senza contare la scuola, gli impegni e tutto il resto. Alla fine ci potremmo vedere solo a Natale e d'estate se tutto va bene. Non è quello che voglio. Io voglio un ragazzo che mi faccia stare bene, da vedere quando ho voglia e quando mi manca, un ragazzo a cui basta una mia chiamata per presentarsi sotto casa mia, un ragazzo che quando sono malata sia al mio fianco, un ragazzo che quando sono triste mi faccia il solletico per farmi ridere, che quando qualche altro ragazzo mi da fastidio lui mi protegga, un ragazzo presente. E questo ragazzo non puoi essere tu Matt, mi dispiace.- Disse la ragazza con voce tremante.
-Sophie... Tu... Tu mi stai lasciando?- Anche se non potevo vederlo in faccia sapevo benissimo che era pallido e scioccato. Mi sentivo malissimo perché due miei amici stavano soffrendo per una situazione senza soluzione, sì insomma. Siamo realisti, alla distanza non c'è soluzione. L'unica cosa sarebbe stata il trasferimento di uno dei due ed era impensabile per due ragazzi di 17 anni. Senza accorgermene cominciai a trattenere il respiro continuando ad ascoltare.
-Matt, tu.. Tu.. Lo sai che ti amo..-Cominciò Sophie, ma venne bruscamente interrotta.
-Rispondimi maledizione. Mi stai lasciando?-
-Io... Sì, credo che sia la cosa migliore da fare.-
-La cosa migliore da fare? La cosa migliore da fare?- Cominciò a ridere senza allegria, una risata fredda, spenta. -Come credi che mi senta ora? Eh? Cristo Santo. L'unica ragazza che io abbia mai amato mi sta lasciando. Tu mi stai lasciando per una cosa che si può risolvere cazzo. Un modo ci deve essere. Basta trovarlo.- Sbraitò.
-E come credi che mi senta ora IO? Credi davvero di essere l'unico a soffrire? No maledizione, ci sto di merda pure io. Per questo è meglio finirla qui. Ora che tutto può tornare a posto, prima che le cose si spingano troppo in là.-
-Ma le cose si sono GIA' spinte troppo in là. Io ti amo Sophie, cazzo ti amo. Sei l'unica con la quale abbia mai fatto l'amore, mi sono scopato decine di ragazze e l'unica che abbia rubato il mio cuore sei stata tu. E secondo te questo è niente? Ti amo, deve valere qualcosa questo per te.-
-Ti prego smettila di dirlo.-Grazie alla piccola apertura della porta dovuta alla finestra aperta in fondo al corridoio riuscii a vedere la situazione all'interno della stanza, e ciò che vidi mi spezzò il cuore. Sophie era seduta sul letto con il volto rigato di lacrime e Matt che continuava a camminare avanti e indietro passandosi le mani nei capelli ma a stupirmi e a farmi più male furono i suoi occhi. I suoi occhi meravigliosi e sempre pieni di allegria ora erano lucidi per le lacrime che stava cercando disperatamente di trattenere. Matt stava per piangere. E posso giurare di non aver MAI visto Matt piangere.
-Cosa dovrei smettere di dire? Che ti amo? E perché dovrei? E' la verità. Ti amo Sophie.-
-Ora basta.- Urlò lei -Non ti rendi conto che mi stai facendo fottutamente male? Non ti rendi conto che stai solo complicando le cose? Noi due non potremo mai stare insieme.-
-Ma non dobbiamo per forza lasciarci.- Insistette Matt -Ci sarebbero altri modi per tenersi in contatto.-
-E quali? Skype?-
-Per esempio.-
-Ok, e se volessi abbracciarti? E se volessi baciarti? E se volessi fare l'amore con te? E se volessi anche solo toccarti? E se stessi piangendo? E se stessi male perché mi manchi? Come faresti a consolarmi? A parole? Scusa ma non mi basta. Io vorrei che tu mi tenessi fra le braccia, che mi sussurrassi che va tutto bene, che sei con me e che non te ne andrai mai, e chissà, magari alla fine ritrovarci nudi nel letto ad amarci come solo noi sappiamo fare. Come potresti mai fare tutto questo con un fottuto computer ed una fottuta webcam?-
-Io... Non lo so. Ma non devi per forza lasciarmi. Ti prego Sophie, io sono perso senza di te.-
-Ma possibile che non capisci? Anche se non ti lasciassi, sarebbero i fatti a farlo. Insomma, in un modo o nell'altro ci lasceremmo comunque anche se non ufficialmente. Pensa: se noi due decidessimo di stare insieme, tu te ne andrai domani. E allo stesso modo se noi due decidessimo di lasciarci, tu te ne andrai domani. La conclusione è sempre la stessa. Prima o poi ci stancheremo di tutta sta merda. Soffriremo come dei cani. Io voglio che tu sia felice Matt, e con me non potrai mai esserlo. Quindi alla fine cosa cambierebbe? Cosa avremmo risolto? Assolutamente nulla. Solo che se la finissimo qui sarebbe più facile per tutti e due.- Detto ciò Sophie fece per alzarsi e uscire dalla porta. Stavo per andarmene quando vidi una cosa che mi fece stare veramente male.
-No, no, no tu.. Tu non puoi farmi questo, ti prego, ti supplico piccola. Pensaci, possiamo farcela se stiamo insieme.- E detto questo si lasciò cadere in ginocchio davanti a lei. 
Non riuscii più a guardare e quindi me ne andai.
Faceva male il fatto che due dei tuoi amici più cari stessero passando una cosa così orribile ed esser consapevoli di non poter fare nulla per aiutarli. 
Corsi in camera mia e mi buttai sul letto stringendomi più forte che potevo al corpo caldo del mio ragazzo ancora addormentato.
-Ehi principessa, che succede? Perché piangi?- Mi chiese con voce impastata dal sonno.
-Ti prego, promettimi che non mi lascerai mai da sola, giurami che starai sempre con me, qualsiasi cosa succeda.- Ok, forse era egoista da parte mia chiedere di sentire quelle cose mentre per Sophie e Matt non c'era speranza. Ma avevo un'assurdo bisogno di sapere che lui mi sarebbe stato sempre vicino.
-Amore, lo sai che non riuscirei mai a starti lontano. Ma non mi hai spiegato perché stai piangendo. Cosa c'è che non va?- Domandò preoccupato, mi asciugai le lacrime che avevano cominciato a scorrere senza che nemmeno me ne accorgessi e gli raccontai cosa avevo sentito.


-Merda.- Fu l'unica parola che gli uscì dalla bocca quando ebbi finito di ripetergli la conversazione. Magari lui avrebbe avuto qualche idea per aiutare i nostri amici.
-Ethan, mi sento così male per loro. E mi sento anche un po' in colpa.- Ammisi abbassando lo sguardo sulle mani.
-E perché mai dovresti scusa?-
-Beh, ho spiato la loro conversazione. Non avrei dovuto farlo.-
-Ma stai anche cercando di aiutarli, non sentirti in colpa piccola.-
-Non so come fare, mi sento malissimo io, non oso immaginare loro. Dev'essere bruttissimo essere in una situazione così.-
-Lo immagino, e ti prometto che io non ti abbandonerò mai. Dai principessa, scendiamo e vediamo se riusciamo a trovare un modo per risolvere la questione.-
In cucina trovammo tutti gli altri che ridevano e scherzavano tra loro ma vedendoci arrivare con le nostre facce tristi si fecero tutti preoccupati.
-Che succede Par?- Mi chiese Dana. Stavo per risponderle quando apparve Sophie con gli occhi rossi dal troppo pianto. Sembrava prosciugata, quasi come se la discussione con Matt le avesse assorbito tutte le energie.
-Mon Dieu Sophie qu'est-il arrivé?*- Chiese Jeremy correndo da lei. La ragazza stava per rispondere quando arrivò Matt, anche lui con gli occhi leggermente arrossati. I due evitarono accuratamente di guardarsi e si sedettero il più lontano possibile l'uno dall'altra. A quel punto a tutti fu chiaro cosa fosse successo.
-Troverete una soluzione, vedrete.- Affermò Jay ottimista come sempre, anche se si sentiva una nota d'incertezza nella sua voce.
-Ditelo a lei.- Borbottò Matt.
-Oh adesso sarebbe colpa mia? Matt, sai che l'ho fatto per tutti e due.- Rispose Sophie.
-Ma l'hai fatto per tutti e due cosa? Mollarmi come se fossi un coglione? Grazie tante. Ma ti prego, piantala di dire cazzate.- Urlò lui.
-Non sto dicendo cazzate. Sarà più facile così, ma ovviamente sei tu che devi mandare tutto affanculo no? Facciamo soffrire ancora di più la povera ed ingenua Sophie, tanto chissenefrega di lei. Ho ragione?- Gridò lei di rimando alzandosi dal tavolo. 
-Sarà più facile. Ok, ma per chi? Ci hai pensato? Eh? Sarà più facile per te. Perché per me no di certo. Sto già male di mio, in più ti aggiungi te che con la stronzata del "ti mollo così sarà più facile per entrambi" ti vuoi solo parare il culo. Ma per me non sarà mai facile senza di te. Cosa devo fare per fartelo capire?- Si alzò anche lui andandole incontro per fronteggiarla. A quel punto capimmo che la situazione sarebbe degenerata se non avessimo fatto qualcosa subito, quindi Ethan si alzò per andare a trattenerlo ma appena toccò il braccio del mio migliore amico, Matt alzò un pugno pronto a colpirlo. Sussultai spaventata ma il mio ragazzo doveva aspettarselo perché parò il colpo prendendo il pugno di Matt tra le sue mani.
-Vorresti picchiarmi vero? Vorresti sfogarti. Sbaglio forse?- Gli chiese serio.
-Lasciami andare maledetto bastardo.-
-Avanti, ammettilo che hai bisogno di uno sfogo- Ma le sue parole al posto di calmarlo sembrava che lo stessero facendo innervosire parecchio.
-Che cazzo ne sai tu?- Urlò Matt preparando l'altro pugno, ma Ethan bloccò anche quello.
-Tu e la tua ragazza vi siete appena mollati mi sembra, e a meno che tutto questo non sia una ridicola sceneggiata devi starci almeno un po' male.- Concluse con un ghigno stampato in faccia.
-Ethan ora basta.- Mi intromisi.
-Ammettilo che ti piacerebbe sfogare la tua rabbia.-
-Ethan piantala.- Insistetti. Ma sembrava che lui non mi stesse minimamente ascoltando.
-Picchiami. Avanti, so che vuoi farlo, ti conosco troppo bene stronzo. Colpiscimi con più forza di quando il tuo corpo ti permetta. O forse vuoi andare avanti a piangere come una fottuta bambinetta?-
-Adesso basta. Ethan stai esagerando, non vedi che sta male?- Urlai, ma nessuno dei due stava prestando attenzione alle mie parole, uno fumante di rabbia e l'altro con un sorrisetto sarcastico stampato in faccia.
-Sei un patetico figlio di...- Iniziò Matt ma l'altro lo interruppe non toccato minimamente dall'insulto che stava per ricevere.
-Non vorrai davvero dirlo davanti a delle signore. Risolviamo la questione tra noi. Oh no, giusto. Vuoi stare solo soletto in un angolino a piangere.- Cantilenò Ethan.
-Molto bene.- Sputò Matt con rabbia -Ti aspetto di sopra, ma non aspettarti una femminuccia. Questa volta è tutto diverso.- E si avviò verso la stanza.
-Non vedo l'ora.- Gli urlò dietro il mio ragazzo sorridendo sfacciatamente.
-Ma si può sapere cosa ti è venuto in mente? L'hai insultato praticamente. E adesso vuoi farti picchiare? Ma che diamine hai che non va?- Esclamai incazzatissima.
-Tranquilla principessa, so quello che faccio. E già successo in passato, so come prenderlo. Ha solo bisogno di sfogarsi, un paio di pugni e via.-
-E TU ISCRIVILO IN PALESTRA NO?- Gridò Dana.
-Ehi ehi calmine. Non è la prima volta che ci picchiamo. Passavamo tutti i pomeriggi a menarci. Non succederà niente a nessuno dei due, a parte magari qualche livido e qualche graffietto.- Replicò lui girandosi per raggiungere Matt nella stanza.
-COSA? No tu non ci vai. Non ci saranno ne lividi ne graffi oggi. Vado io a parlargli.- Affermai alzandomi e dirigendomi verso le scale, ma Ethan fu più rapido e mi prese per un braccio.
-Tu non vai da nessuna parte. Nelle condizioni in cui è potrebbe benissimo farti del male.-
-Non mi farebbe mai del male.- 
-Ma in questo momento non ragiona. Tu non sapresti difenderti. Io sì, devo ricordarti che ho vissuto con lui e ho passato un'anno in prigione?-
-E' il mio migliore amico Ethan- Dissi a denti stretti.
-E' mio fratello Paris- Replicò lui allo stesso modo. Rimasi interdetta alle sue parole, sì insomma, sapevo che si consideravano fratelli, ma il modo in cui lo disse in quel momento... Era come se avessero un legame di sangue VERO.
Ethan approfittò del mio momento di smarrimento per lasciarmi e correre su per le scale. L'unica cosa che mi rimase da fare era di tornare a sedermi al tavolo e sperare che nessuno dei due si facesse male.

*TO BE CONTINUED*

*La frase in francese significa: "Mio Dio Sophie, che ti è successo?"

*MY SPACE*
Buonsalve gente, riponete le armi o le torte a seconda della vostra scelta grazie.
Sono di nuovo in ritardo lo so. E' solo che la qui presente Sara è (leggermente) in panico per gli imminenti esami di matematica. MANCANO 6 GIORNI. MI SPIEGATE IO COME FACCIO A SOPRAVVIVERE? MI VERRA' UN'ATTACCO DI CUORE, ME LO SENTO.
Bene, questo è l'ultimo capitolo prima del Grande Giorno. Maaaa non è di questo che volevo parlarvi, quindi passiamo al capitolo.
Aaaaallora, capitolo piuttosto triste. (Ho ripetuto la parola capitolo 3 volte in 2 righe ahaha)
Ok lo ammetto, stavo per mettermi a piangere facendo litigare Matt e Sophie, ma non potevo fare altrimenti, se no non sarebbe stato per niente verosimile. 
-Scusatemi per il linguaggio piuttosto volgare ma capitemi, sono ragazzi di 17 anni che litigano pesantemente, non potevo scrivere:" Ma che sciocchino che sei, come fai a non capire?" cioè, non sarebbe stato PER NIENTE realistico. Mi dispiace se vi ha dato fastidio o altro. Sorry :')
-Ethan alla fine sembra un stronzo, ma gli diceva tutte quelle cose brutte solo per aiutarlo, infatti stava solo alimentando la sua rabbia dato che con le parole di un "fratello" Matt si sarebbe offeso e quindi di conseguenza arrabbiato molto di più rispetto alle parole di qualcun'altro, e così si sarebbe pouto sfogare meglio e più "completamente" diciamo. Quindi l'ha fatto solo ed esclusivamente per il suo bene, comunque vedremo meglio nel prossimo capitolo.
-Per quanto riguarda l'ultima frase di Ethan, non preoccupatevi, non vi ho tenuti nascosti eventuali legami di parentela ahahahaha, anche questo si capirà nel prossimo capitolo.
-Riguardo l'avviso di lassù in alto prima di iniziare il capitolo, volevo dirvi 2 cose.
1) Stavo pensando di cambiare Rating e di portarlo all'arancione, pero' non saprei, voi che ne dite?
2) Non credo che manchino più di 3 o 4 capitoli, comunque ci sarà il seguito perchè questa storia terminerà in un modo un po'.. Non so nemmeno come dirlo, diciamo che non è una vera e propria FINE. Inoltre resterebbero davvero moltissime cose da spiegare, così scriverò la seconda parte di questa storia, ma dovrei trovare un titolo. Solo che non ho idee. Consigli?
Bene, credo di aver finito qui e che Dio me la mandi buona per l'esame.
A presto :* 

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Capitolo 39
*** Capitolo 38- seconda parte ***


-Matt? Dai Matt, vieni fuori...- Niente. Ma dove diavolo si era cacciato? 
-Sono qui.- Una voce ovattata mi arrivò a dietro una porta vicino a me. Entrai con passo deciso e mi chiusi la porta alle spalle. 

PARIS' POV
C'era un silenzio quasi innaturale nel salotto della casa dei miei, silenzio rotto soltanto dai singhiozzi di Sophie e dai rumori che venivano dal piano di sopra. Un frastuono particolarmente forte ci fece sobbalzare ed io mi alzai di scatto pronta ad andare su, ma mi sentii trattenere per un polso.
-Lasciami andare Tom- Ringhiai furiosa dimenandomi, ma ovviamente lui era più forte di me e riuscì a trattenermi senza apparente sforzo.
-No Par, l'ho promesso.- Replicò lui.
-Si stanno ammazzando lassù. Mollami.- Urlai, ma possibile che nessuno capiva la gravità della cosa? Un rumore, sembrava quasi un letto che si spostava, mi fece saltare impaurita. Oddio e se si stessero ammazzando veramente?
-Tom ti prego, devo andare a controllare- Lacrime calde cominciarono a scorrere lungo la mia guancia. 
-Mi dispiace Paris. Non posso lasciarti andare.- 
-I-io dev-devo andare a vedere cosa sta succedendo.... Per favore.- Mormorai accasciandomi e lasciandomi andare al pianto.

ETHAN'S POV:
Schivai al pelo un pugno sul naso, l'ennesimo in dieci minuti, e ricambiai con uno, non troppo forte nello stomaco. Si stava stancando, l'avevo notato. Doveva essere esausto, ma nonostante questo continuava. Non notai il calcio che mi arrivò e che mi fece barcollare all'indietro, ma mi ripresi subito ed evitai un'altro pugno che si infranse contro il muro.
-Cazzo...- 
Si scagliò contro di me, ma riuscii a bloccarlo prendendogli le braccia, tese a colpirmi, e torcendogliele dietro la schiena facendogli uscire dalle labbra un fioco gemito di dolore. 
-Allora? Non reagisci più?- Gli sussurrai sarcastico all'orecchio. Quando non rispose cominciai a preoccuparmi. E se gli avessi fatto male? 
-Matt?- lo chiamai. Lui cominciò a tremare e divenne sempre più pesante. Mi tolsi di scatto
-Matt che hai?- 
-Et.. Et t..tu cos.. cosa faresti se... se dov... dovessero togl... toglierti Paris?- Chiese accasciandosi a terra singhiozzando. Mi inginocchiai accanto a lui
-Ascolta, sai che io non sono la persona più adatta per queste cose, ma ti posso assicurare che non ti lascerò solo, non ti lasceremo solo. Sei mio fratello, e sei il migliore amico di due ragazze fantastiche che farebbero di tutto per te. Sophie non voleva questo, non lo avrebbe mai voluto, ma mettiti nei suoi panni. È convinta che facendo così soffrirete di meno. Tutti e due.-
-Ma io non soffrirò meno.-
-Lo so, è probabilmente nemmeno lei. Ma cosa potrebbe fare altrimenti?-
-Io... Io non lo so. So solo che non voglio separarmi da lei. Non voglio e non c'è la faccio.-
-E cosa vorresti fare allora?-
-Cercherò un lavoro qui, o magari proverò ad ottenere una borsa di studio e mi trasferirò qui, oppure...-
-Matt, Matt guardami. Non sei tu che stai parlando, è il tuo dolore, e ti capisco. Ma non pensi a noi? A me, a Paris, a Dana, ai tuoi genitori, a tutte le persone che ti vogliono bene e che dovranno andare avanti senza di te per una storia che magari non durerà neanche. E allora cosa avrai ottenuto? E poi tu lo odi il francese!- Riuscii a strappargli una leggera risata.
-È vero, hai ragione. Scusami, non so cosa mi sia preso.-
-Non è a me che devi chiedere scusa. C'è qualcuno giù con cui devi parlare.-
-Io.. Si, credo tu abbia ragione.- Si alzò per uscire, mise la mano sulla maniglia e stava per aprire la porta quando all'ultimo si girò verso di me.
-Ah e... Et... Grazie fratello- E sparì.
Le mie labbra si curvarono in un lieve sorriso, mi alzai pure io e diedi un'occhiata un giro per la stanza pensando che l'avrei sistemata più tardi. 
Uscii e scesi in salotto, quello che non avevo previsto era la reazione di Paris quando mi avrebbe visto.
 


PARIS' POV:
Quando vidi arrivare i due ragazzi non potei evitare di urlare portandomi le mani alla bocca. Erano conciati seriamente male e d'un tratto la preoccupazione che avevo provato fino a quel momento scomparve lasciando posto ad una specie di furia omicida.
-Ma cosa credevate di fare? Eh? Mio dio guardatevi. Ethan hai un naso che perde litri di sangue e Matteo praticamente non ti si vede più la faccia visto che hai talmente tanti lividi... Mi avete, anzi ci avete, fatto morire di preoccupazione per ben mezz'ora e adesso ve ne tornate qui come se nulla fosse? Ma cos'avete nel cervello? Siete due idioti incoscienti!- 
-Par calmati.- Mi ammonì Jay.
-No che non mi calmo! Ma dico Jay, li hai visti? Sono stati solo....-
-Sophie ti devo parlare- mi interruppe Matt. -Da soli- La ragazza annuì e lo seguì su per le scale.
-Par, devo parlarti anche io. È ora che tu sappia la veritá.- A quelle parole la preoccupazione ritornò, più prepotentemente di prima.
-Qu...Quale verità?- Domandai insicura.
-Quella sulla mia vita.- 


SOPHIE'S POV:
Seguii Matt fino alla nostra stanza. La stessa stanza nella quale neanche un'ora prima avevamo litigato, non sapendo di star dando inizio a tutto il putiferio.
-Senti piccola, so di essere stato...-
-No aspetta. Parliamo dopo, ora devo vedere cosa riesco a fare per curarti quei graffi- mi voltai ed uscii dalla stanza evitando accuratamente di guardare verso di lui, sapendo che ciò che avrei visto mi avrebbe distrutta dentro più di quanto già non fossi. 
Tornai dopo qualche minuto con in mano crema, disinfettante e cerotti e mi misi al lavoro.
-Senti, so di essere stato un idiota prima a dirti quelle cose- disse facendo una smorfia nel momento in cui la crema gelata venne a contatto con la sua guancia.
-Sappi solo che non le penso veramente, non so cosa mi sia preso, è solo che... Dio, sono così ossessionato da te che non ce la faccio ad immaginarmi a centinaia di chilometri di distanza. Ho passato il mese più bello della mia vita stando qui e tutto questo solo grazie ad una persona. Io tornerò in America, é vero. Ma non ti lascerò in pace un solo istante. Ti chiamerò così tante volte al giorno che ti sembrerà di avermi vicino a te in ogni secondo, e sarai tu a dirmi di smetterla, ma io non ti ascolterò e sai perché? Perché mi basta sentire la tua voce per stare bene. Ed adesso che l'ho scoperto non voglio mai più vivere senza questo benessere che mi provochi. Quindi se vuoi lasciarmi "ufficialmente" bene, fai pure. Ma questo non varrà per me. Io ti amerò per ogni istante della mia vita, e se in America troverò qualche altra ragazza che mi rende felice, cosa molto improbabile, meglio. Ma non sarà mai come te. Perchè solo una persona ha il mio cuore. E questa persona sei tu Sophie.- Concluse il suo discorso guardandomi dritta negli occhi e solo quando sentii qualcosa di bagnato scivolarmi lungo le guance ed arrivare alle labbra mi accordi di stare piangendo. Ma come avevo potuto immaginare di vivere senza di lui? Non ce l'avrei mai fatta e questo era piuttosto chiaro. Mi buttai letteralmente addosso a lui facendolo cadere di schiena sul letto e lo baciai. Lo baciai con una disperazione che non avevo mai avuto, con paura, con angoscia, ma anche con un amore che sapevo sarebbe rimasto con me, e con noi, per sempre. Probabilmente lo colsi di sorpresa perchè si irrigidì un attimo, ma si riprese subito e ricambiò con ardore il bacio infilando le mani sotto la mia maglietta ed accarezzandomi la schiena, provocandomi una miriade di brividi. All'improvviso mi staccai, non senza una certa difficoltà, dalle sue labbra.
-Proviamoci. Non sarà facile, e starò male giorno e notte per non poterti avere accanto a me, ma starei ancora più male senza sapere niente di te e facendo finta che tu non sia mai esistito. E ti dò il permesso di chiamarmi quando ti pare e piace, ed io sarò sempre qui, ad aspettarti...- e prima che potessi dire altro, lui si rituffò addosso a me togliendomi il fiato.
-Dio Sophie, non hai idea della paura che mi ha preso. Ero terrorizzato all'idea di perderti e non credo che sarei riuscito a resistere senza di te- Sussurrò sulle mie labbra. -Senza contare il fatto che ho appena detto una cosa troppo sdolcinata.- aggiunse con un finto fare schifato. Non riuscii a resistere e scoppiai a ridere. 
-E dai, hai fatto un discorso bellissimo. Non era poi così sdolcinato.... Cioè si, ma andiamo. Ho sempre sognato qualcuno che mi dicesse queste cose!- 
-Beh, a me è appena venuto il diabete, ma contenta te....-
-Non lo sai che le ragazze vanno sempre assecondate?- Gli chiesi allacciandogli le braccia intorno al collo
-Fidati che con due migliori amiche femmine lo so molto bene. E tu francesina, non hai altri desideri che vorresti che il sottoscritto assecondasse?- Chiese malizioso 
-Mmm fammi pensare... Forse uno-
-E non sia mai che io mi tiri indietro di fronte ad una richiesta ben precisa di una bellissima ragazza. E dimmi piccola, qual'è il tuo desiderio?- Mi domandò spingendomi sul letto e sdraiandosi sopra di me stando sempre attento a non pesarmi addosso.
-Te-


PARIS' POV:
-Ethan mi stai preoccupando. Ti prego dimmi cosa succede.- 
-Vieni qui principessa. Ho... Ho solo bisogno di averti vicina. Per favore.- Mi supplicò lui facendomi segno di andare a sdraiarmi sul letto della stanza in cui ci eravamo rifugiati, vicino a lui. Ci misi pochi istanti a fare quello che mi chiedeva, gli presi una mano tra le mie sapendo che quello era un momento difficile per lui. Mi stava per raccontare il suo passato che sapevo non fosse felice, per questo non lo avevo mai forzato a dirmi niente. Sapevo che prima o poi me lo avrebbe detto, quando si sarebbe sentito pronto, ed io ho cercato di placare la curiosità che ogni volta mi invadeva lo stomaco.
-Avevo 13 anni quando mio padre mi presentò ai suoi amici, ai suoi colleghi, si suoi dipendenti o che dir si voglia.- Cominciò lui senza staccare lo sguardo dal soffitto. -Ne avevo 14 quando mi assunse per fare il corriere per la sua merce. Pensava che nessuno avrebbe mai sospettato di un ragazzino, e in effetti fu così, fino a quando un'anno dopo non sbagliai una consegna. Non sapevo il volto del compratore visto che non c'era nessuna foto, l'ordinazione fu fatta per un telefono usa e getta, così non era nemmeno rintracciabile. L'indirizzo era falso, e quando arrivai, mi trovai a casa di un poliziotto. Lui mi disse che se gli avessi detto dove avrebbe trovato mio padre, sarei stato libero. Glielo dissi, ma quando arrivarono sul posto non c'era nessuno, così pensarono che gli avessi mentito e passai una notte nel carcere minorile. Uscii la mattina dopo solo grazie a mia madre che pagò una specie di cauzione.- si interruppe un'attimo ed una domanda mi uscì dalle labbra:- ma come faceva tuo padre e tutti gli altri che stava arrivando la polizia?- 
-Eravamo sempre in due a fare la consegna, io ero quello che parlava al cliente e gli dava la roba e un altro che faceva da guardia e doveva intervenire in caso di problemi. Ovviamente quando vide che era un poliziotto e che c'era stato un'errore quel bastardo pensò bene di pararsi il culo e lasciare me nella merda- mi spiegò
-In ogni caso quando tornai a casa mio padre mi disse che l'avevo tradito, che ero un mostro, che non ero degno di portare il suo nome eccetera eccetera. Io essendo un bambino ci credevo, così un giorno scappai di casa ed andai a rifugiarmi da Matt. E qui si arriva alla storia dei fratelli.- Fece una pausa portando gli occhi su di me.
-Quando arrivai a casa sua, gli raccontai ciò che era successo. Quando finii di parlare lui senza una parola si alzò, andò in cucina, prese un paio di forbici e mi portò fuori in giardino. Poi mi disse:" Et, tu non devi ascoltare cosa ti dice quello stronzo, perché quello é, e tu non sei un mostro. Sei una persona fantastica e sei il mio migliore amico. E d'ora in poi non avrai più bisogno di un padre. Perché io sarò tuo fratello di sangue."-
Lo guardai interdetta - cioè... Cioè voi avete fatto un... Giuramento di sangue?- 
-Esatto. Prese le forbici fece un taglio sul palmo di entrambi e ci stringemmo la mano. Da allora é come se fossimo veramente fratello. E non ebbi veramente più bisogno di un padre, poiché avevo un fratello.- Mi vennero le lacrime agli occhi, non per quello che ha passato Ethan, cioè non che ci stia male, ma ormai è passato e il passato non si può cambiare, ma piuttosto per il bellissimo gesto di Matt, macabro, ma bellissimo.
-Dio ti amo così tanto Et- gli dissi saltandogli addosso e abbracciandolo strettissimo fra le mie braccia
-Grazie principessa per avermi ascoltato. E... Ti amo anche io, da morire- sussurrò fra le mie braccia.


*MY SPACE*
Ehm ehm... Buonasera? Mio dio quanto mi mancava questo micro rettangolino nel quale scrivere il capitolo *_* 
Ok, cagate a parte. Credetemi se vi dico che mi dispiace davvero tantissimo (6 mesi. Dico io, 6 mesi!) se vi ho fatto aspettare. Ma tra la scuola (eh sì, l'ho passato l'esame. Con 8 :) ), e tutto, questo capitolo mi ha fatta bestemmiare in bangladese (No. Non bestemmio. Ma era per rendere l'idea suvvia Ahahah :') ). L'ho riscritto tante di quelle volte che non ne avete idea. Non avevo idee, non volevo fare una cosa scontata (cosa che alla fine è, ma occhei), ma nemmeno troppo incasinata della serie "ma che diamine si è fumata sta qua per scrivere una roba simile?" Ed è uscita sta merdata qui. Ok, non si nota che non ho autostima, per niente ahahaha. Ho il capitolo pronto da una settimana più o meno, ma ero indecisa se metterlo oppure no, alla fine, dopo varie minaccie di morte, di omicidi, di sfasi eccetera eccetera eccetera, una mia amica mi ha convinta a postarlo (Quindi diciamo tutte insieme un grosso grazie a: DANA, senza la quale questo capitolo era ancora rinchiuso nell' I-Pad.)
Allora. Passando alle cose serie *coro di alleluia* questo è il PENULTIMO CAPITOLO, nel prossimo cioè l'ultimo. Si ritornerà in America e *stavo per fare uno spoiler ma mi sono bloccata in tempo*. 
Il sequel (che sicuramente farò anche se non ho idee, andiamo bene insomma) lo scriverò e posterò QUEST'ESTATE. Così, se Dio avrà pietà di me e non mi darà esami, avrò più tempo e si spera più idee. 
Con ciò concludo. Spero davvero che non mi abbiate abbandonata. Sono tenera io :C ok la pianto. Giuro.
A presto girls <3
P.S. Non è che qualcuna di voi abita dalle parti di Roma e mi può ospitare per tipo una settimana? Sono troppo ossessionata dalla bellezza di quella città *_*

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Capitolo 40
*** Capitolo 40 ULTIMO ***


ATTENZIONE: LEGGERE ASSOLUTAMENTE LO SPAZIO AUTRICE, È DAVVERO IMPORTANTE PER ME CHE SPRECHIATE ALTRI 5 MINUTI DELLA VOSTRA GIORNATA. DETTO CIÒ BUONA LETTURA :D

PARIS'S POV:
Da un paio di settimane ormai eravamo tornati a Miami e tutto procedeva a meraviglia. Io, i miei migliori amici e il mio ragazzo passavamo tutti i giorni insieme facendo le cose più malate e stupide che 4 adolescenti possano fare. Tra Matt e Sophie tutto andava perfettamente. Certo, per quanto perfetto poteva essere vista la distanza, ma ogni sera si telefonavano e stavano a parlare per ore, raccontandosi tutto quello che facevano durante la giornata. Dana e Jay invece non si mollavano nemmeno un secondo, manco fossero incollati. Non avrei mai pensato che la mia amica sarebbe diventata così smielata, non è un atteggiamento che le si addice, ma la vedo felice e   questa è la cosa più importante, vederla con il sorriso perennemente stampato in faccia è assolutamente fantastico. 
Non che io sia da meno. Non mi sono mai sentita così libera e leggera. Ethan mi era sempre accanto, anche quando ero in quel periodo e lo insultavo senza motivo, oppure gli sfasavo addosso perché avevo delle voglie tali da sembrare incinta. 
Mancava poco più di una settimana all'inizio della scuola e quello era il periodo che più odiavo dell'anno. Mia nonna non mi lasciava respirare un'attimo, sempre a urlare "Paris, ripassa chimica!" Oppure:" Paris, li hai fatti i compiti?" Un inferno insomma. Ringraziando il cielo avevo il mio insegnante privato che mi faceva ripassare tutte le materia e riusciva a farmi odiare sempre meno la scuola e amare sempre più lui. Anche se effettivamente molto spesso facevamo tutto tranne che studiare. Come in questo momento. 
"Par, credo che dovremmo continuare a studiare" Mi girai a guardarlo e appoggiai la testa sul suo petto.
"Perché? Che abbiamo fatto fino ad adesso?" Gli chiesi con un sorrisetto
"Ok, ragione. Ma credo che dovremmo cambiare materia." 
"No Et, per favore..." piagnucolai come una bambina "Stiamo ancora un po' così"
"Principessa, se arrivi al primo giorno di scuola senza essere pronta tua nonna mi uccide."
Sbuffai e mi alzai raccogliendo la maglietta dal pavimento. Andai in bagno a darmi una sistemata e poi tornai in camera, per trovare il ragazzo seduto alla scrivania con il libro di chimica davanti.
"Nooooo, chimica no" mi lamentai sedendomi a peso morto sulla sedia. 
"Dai Par. È da due settimane che continuiamo a rimandare, se vai avanti così non avrai mai dei bei voti." Mi disse con una faccia divertita. 
"Ma a me basta la sufficienza"
"A me no. Quindi ora studiamo chimica."
Sbuffai per la quarantesima volta in dieci minuti e cercai di concentrarmi, ma la mia mente ritornava sempre a quello che stavano facendo prima, noi nel letto, a baciarci e poi...
"Paris ma mi stai ascoltando?" Mi interruppe Ethan. Arrossii.
"Eh? Ehm.. Si certo.. Ovvio" balbettai. Mi guardò con un sopracciglio alzato, era ovvio che non mi credeva..
"Ah si? Allora non ti costerà niente dirmi cosa e quali sono i tre legami intermolecolari, e spiegarmi la differenza tra ognuno di essi. Giusto?" Merda. E ora cosa gli dico? Non ci ho capito niente di sta roba.
"Ehm.. Allora, i legami intermolecolari sono... Ehm.. Legami tra degli.. Mm atomi?" Tentai non esattamente convinta.
"Paris, non possiamo continuare così... So a cosa stavi pensando." Disse guardandomi serio "E non credere che non ci pensi anche io, ci penso ogni istante e se fosse per me non lascerei quel letto per niente al mondo. Ma se ogni volta va a finire che non riesci a concentrarti allora evitiamo." 
"Hai ragione, scusami Et. Prometto che da adesso starò attenta" Risposi sospirando.
"Brava ragazza. Ora vediamo di farti entrare qualcosa in quel cervellino malato"
"Ehi!" Lo guardai indignata mollandogli un pugno sul braccio. Lui scoppiò a ridere e ricominciò a spiegare.


"Ok, stessa domanda di un'ora fa."
"Oh ma insomma. Non posso mica ricordarmi che domanda mi ha fatto un'ora fa!"
 "Cosa e quali sono i tre legami intermolecolari, e spiega la differenza tra ognuno di essi"
"Mmm i legami intermolecolari sono forze che agiscono tra molecole vicine e sono tre: il legame dipolo-dipolo, il legame a idrogeno e le forze di London. Il legame dipolo-dipolo è l'attrazione tra poli opposti di molecole polari vicine, il legame a idrogeno è il legame tra molecole fortemente polarizzate nelle quali l'idrogeno è legato ad atomi piccoli ed elettronegativi. Infine le forze di London sono dovute all'attrazione tra i dipoli temporanei di molecole vicine." Conclusi esausta
"Perfetto Paris. Direi che può andare." Affermò Ethan chiudendo il libro.
"Questa cosa prima o poi mi ucciderà. Ne sono sicura." Replicai alzandomi per poi buttarmi a peso morto sul letto 
"Quanto la fai tragica Par. Non è poi così male" Disse venendo a sedersi sul letto vicino a me.
"Non è poi così male? Ma stiamo scherzando? Quella materia è il diavolo in persona!" Sbottai.
"Addirittura? Meno male che hai me allora." Rispose ridendo.
"Già, meno male che ho te. Sarai il mio insegnante personale per sempre vero?" 
"Per sempre mia bella studentessa fallita"
"Ok. Questa era pesante. Non dovevi dirla." 
"Uh altrimenti?" 
"Peggio per te. Mio caro." Dissi con un sorrisetto. 
"D'accordo, non voglio sapere quale idea malsana sta partorendo la tua mente."
"Guarda che la mia mente è sotto stress. Povera, ha dovuto imparare valanghe di roba di chimica per un'ora intera"
"O signore. Questa non ci voleva proprio eh?" Guardò l'orologio "piccola, devo andare adesso." Affermò con un sospiro alzandosi.
"Domani torni vero?" Domandai accompagnandolo alla porta.
"Certo. A domani principessa." Rispose lui dandomi un veloce bacio sulle labbra.
"Ciao Et." Dissi chiudendo la porta, non sapendo che quel maledetto domani, non ci sarebbe mai stato.
 

*Il giorno dopo*
Mi svegliai con una strana ansia addosso. La notte avevo dormito malissimo, non facevo altro che incubi.
Presi il cellulare per vedere l'ora, e mi accorsi che era veramente presto, così pensai di uscire e andare a fare una passeggiata. Lasciai un messaggio a nonna per informarla e non farla preoccupare, mi preparai e uscii.
Mi piaceva passeggiare di mattina presto. La vita notturna di Miami terminata da poco e quella giornaliera doveva ancora cominciare, c'era poca gente in giro e c'era un leggerissimo venticello che ti faceva star bene.
Camminai per un tempo che mi sembrò infinito, infine tornai indietro.
"Buongiorno tesoro" mi salutò mia nonna dandomi un bacio.
"Ciao nonna" 
"Hai fatto una buona passeggiata?" 
"Si certo, grazie" Risposi, aprendo il frigorifero per prendere il succo. 
"Oggi deve venire Ethan?" Chiese cominciando a lavare le tazze.
"Mh-mh" Annuii continuando a bere, "nonna, posso farti una domanda?"
"Certo tesoro, dimmi" 
"Hai mai avuto la sensazione che qualcosa durante la giornata non andasse, ma cose serie?" 
"Una volta: quando rimasi incinta di tua madre, ero terrorizzata da quello che avrebbe potuto dire tuo nonno. Ne avevamo già parlato di bambini e sapevo che non era entusiasta di rimanere circondato da marmocchi, ma quando scoprii di aspettare un bambino decisi di non tenerlo per me ma di dirglielo comunque. Mi ero fatta le peggiori paranoie, da lui che ci abbandonava, a lui che ci denunciava eccetera. Quando arrivò a casa dal lavoro, presi coraggio e glielo dissi."
"E lui come reagì?" Domandai curiosa, non mi aveva mai raccontato nulla sul suo rapporto con mio nonno. 
"Mi sorprese davvero tanto quel giorno. Quando arrivò a casa gli dissi "Gregor, sono incinta", mi chiese di ripetere e gli dissi che aspettavo un bambino. Lui sgranò gli occhi e si immobilizzò. Il terrore mi invase, non riuscivo a respirare e cominciai a tremare. Ad un certo punto vidi che si avvicinò e mi posò le mani sulle guance asciugandomi le lacrime che, senza che lo sapessi avevano cominciato a scendermi. Mi consolò e mi abbracciò. Poi cominciò a ridere."
"A ridere?" Domandai perplessa
"Esatto, a ridere. Non capii subito il perchè, così mi sciolsi dall'abbraccio e lo guardai, lui mi cercò di spiegare, continuando a ridere, che avremmo avuto un marmocchio o una piccola principessa in giro per casa. Che non avremmo più dormito e che avrei dovuto cambiargli il pannolino ogni momento. E che sorprendentemente non gli dava fastidio, ma che anzi, gli riempiva il cuore di gioia."
"Insomma è finita bene, ti eri preoccupata per niente"
"Esattamente. Quindi qualsiasi cosa ti angusti, tranquilla tesoro prima o poi si risolverà ok?" Concluse lasciandomi una carezza sui capelli.
"Certo, grazie mille nonna" risposi sorridendole.
Aveva ragione, dovevo ignorare quella sensazione, insomma, cosa mi sarebbe potuto succedere?
Con questa convinzione mi diressi in camera per vedere se mi aveva scritto qualcosa il mio ragazzo, ma non trovai niente.
Così decisi di scrivere a Dana per chiederle se voleva uscire con me quella mattina, visto che era davvero tanto che non uscivamo insieme. Lei rispose di sì, così mi preparai ed uscii.
"Paaaris" urlò lei buttandosi addosso a me. Io scoppiai a ridere e ricambiai l'abbraccio.
"Par, devo assolutamente comprare qualcosa per il primo giorno di scuola."
"Oddio Dan, non farmici pensare all'inizio della scuola, ti prego" piagnucolai
"Mi dispiace dovertelo dire tesoro, ma quest'anno di chimica avremo la professoressa Adams" mi disse posandomi una mano sulla spalla e mordendosi il labbro in attesa della mia reazione, che non tardò ad arrivare.
"COSA? QUELLA STRONZA?" Urlai bloccandomi in mezzo alla strada.
"Paris! Cammina avanti." Disse tirandomi per un braccio.
"Oh dio, oh dio. Ho la bocciatura assicurata con quella. Mi odia Dan, mi odia." Continuavo a ripete.
"Dai, non può essere così male, no?" La fulminai con lo sguardo.
"Ok, ho detto una stronzata. Ma andiamo, hai il tuo insegnante privato no?" Chiese maliziosamente.  A quelle parole il mio stomaco si contorse e risentii la morsa di poco prima. 
"Già..." Mormorai a bassa voce. Sfortunatamente la mia amica se ne accorse e si fermò.
"Par, va tutto bene, vero?" Domandò preoccupata.
"Che? Oh, si certo. È tutto perfetto." Risposi.
"E allora?"
"E allora cosa?"
"Perché sei preoccupata?"  Certo che non le potevo proprio nascondere niente.
"Per questo. Insomma, è tutto troppo perfetto per essere quello che è." Lei mi guardò confusa, così sospirai e le spiegai.
"Insomma Dan, pensaci. Sai che ha un passato incasinato, sai anche che tipo è. Non ti sembra strano che la sua famiglia non si sia più fatta sentire, che l'abbia lasciato andare e basta?" 
"Tesoro, smettila di essere pessimista. Il suo passato ormai non si può più cambiare, ed è passato. Tu sei il suo futuro e lo sai meglio di me. La sua famiglia non sa dov'è, non sa che sta insieme ad una meraviglia, non sa niente di lui. E tu sai che nemmeno lui vuole avere niente a che fare con loro. Quindi dov'è il problema?" Il problema stava nel fatto che non potevo raccontare tutto a Dana. Ethan me lo aveva fatto promettere quando eravamo ancora a Parigi, ed in ogni caso non l'avrei mai raccontato a nessuno. Lui aveva deciso di raccontarmi il suo passato, i suoi cosiddetti scheletri nell'armadio, si era fidato di me ed io non l'avrei tradito per nulla al mondo. Anche se ammetto che mi dispiaceva non poco mentire alla mia migliore amica. Ma lei sapeva l'essenziale e comprendeva il disagio del mio ragazzo a parlarne, quindi non aveva mai insistito a sapere di più. 
"Non lo so" risposi infine alla sua domanda. "Non so dove sta il problema. Ma so che c'è un problema, io lo sento. Sono nervosa e non riesco a calmarmi, senza contare il fatto che Et non si è ancora fatto sentire oggi. Ma questo non penso sia un problema, in fondo non mi ha mai scritto la mattina. È solo che..."
"Paris, devi stare tranquilla. Lui non ti lascerà mai sola. E poi devo organizzare il vostro matrimonio" concluse sorridendo soddisfatta. 
"E vorresti per caso organizzare anche il battesimo dei nostri figli? No sai già che organizzi tutte le cerimonie, almeno ti porti avanti." Lei fece una finta faccia sconvolta.
"Paris Swift, non si fa sesso prima del matrimonio. O signore, questa gioventù bruciata e senza educazione" sdrammatizzò portandosi una mano alla fronte. Io scoppiai a ridere.
"Proprio tu parli di sesso prima del matrimonio?" Replicai.
"No, in effetti no. Andiamo, chi aspetta il matrimonio prima di darci dentro? Insomma, si perde tutta la parte migliore della relazione, senza contare che la sera del matrimonio sarebbe la prima per entrambi e la povera donna sentirà un male cane e.."
"Ok ok evita Dan" la interruppi continuando a ridere.
"D'accordo non vuoi parlarne, non dirmi che ti imbarazzi." 
"Oddio no, è solo che..." Risposi diventando rossa.
"Ti imbarazzi." Concluse soddisfatta.
"Dio a volte sei uguale ad Ethan." Borbottai.
"Intendi bellissima?"
"No, rompipalle e stronza." Lei si mise a ridere
"Andiamo ragazza che si vergogna a parlare di certe cose con la sua migliore amica. Ci aspetta una mattinata di shopping." Disse trascinandomi dentro ai negozi.

Tornai a casa distrutta e piena di acquisti. Mezz'ora dopo sarebbe dovuto arrivare Ethan, così lasciai le borse sul letto e andai a farmi una doccia. Uscii, mi vestii e preparai i libri sulla scrivania. Mentre aspettavo mi misi sul divano a vedere la televisione. 
Il tempo passava e di Ethan nessuna traccia. L'ansia che era scomparsa grazie a Dana tornò a farsi sentire, più prepotentemente di prima. Erano ormai le tre e il mio ragazzo sarebbe dovuto arrivare alle due e un quarto. Andai a prendere il cellulare per controllare se magari mi avesse scritto qualcosa, che so, magari arrivava in ritardo, oppure per oggi non sarebbe potuto venire, ma niente. Non avevo ricevuto assolutamente niente. Cominciai ad agitarmi e la domanda di mia nonna non fece altro che farmi agitare ancora di più. 
"Par, tesoro, ma non doveva arrivare Ethan oggi?" 
"Doveva, appunto. Ma non c'è, non mi ha inviato niente e non so cosa possa essere successo." 
"Tranquilla cara, prova a chiamarlo, magari non ha più soldi nel telefono." Dio cosa farei senza mia nonna. 
"Giusto, non ci avevo pensato. Ora ci provo" Inoltrai la chiamata ma il telefono era staccato. 
"Nonna, non risponde. Oddio, cosa faccio? Chiamo Matt. Magari lui sa dov'è." 
"Piccola peste, buongiorno"
"Matt, tu sai dov'è Et?" Domandai con una voce che tradì tutta la mia agitazione.
"Non doveva venire da te oggi?" Chiese preoccupato.
"Beh, qui non c'è. Sai dove può essere andato?"
"Non saprei piccola. Di solito quando deve andare da qualche parte a caso o viene da me o viene da te. Magari al parco. Hai provato?"
"Il parco. Giusto. Provo ad andare li."
"Vuoi che venga con te?" 
"No tranquillo Matt, magari mi sto agitando per niente, ti farò sapere se lo trovo. Grazie comunque, ti voglio bene."
"Anche io, a dopo Par"
Chiusi la chiamata e corsi fuori di casa. Arrivai al parco con i polmoni in fiamme dato lo sforzo che avevo fatto, ma continuai a cercarlo. Dopo tre giri, mi resi conto con orrore che non era nemmeno li. Nel frattempo il cellulare cominciò a suonare, lo presi in mano e risposi convinta che fosse il mio ragazzo.
"Ethan finalmente ma dove diavolo sei?" Domandai sollevata
"Piccola mi dispiace, sono Matt. Con questo devo capire che non l'hai ancora trovato..."
"Dio Matteo, sto impazzendo. Non ho idea di dove possa essere e non risponde nemmeno al cellulare." Esclamai isterica incamminandomi per tornare a casa.
"Paris, vieni qui a casa mia. Intanto chiamo anche gli altri e vediamo cosa riusciamo a capire."
"Ok, dieci minuti e arrivo" 
Arrivai a casa di Matt e Dana e Jay erano già li. Insieme mettemmo in comune tutte le possibilità. Alla fine arrivarono le sette di sera. 
"Prova a richiamarlo" suggerì Jay.
"Non voglio ricevere l'ennesima illusione, non potrei sopportarlo. Ma si può sapere dove cazzo sta?" Esclamai incazzata a morte con lui. Dio perché non si faceva sentire? Cosa gli costava una chiamata?
"Par, per oggi è ovvio che non vuole essere disturbato. Ci riproveremo domani dai." Mi rassicurò Dan carezzandomi la schiena. Improvvisamente un orribile dubbio, che avevo cercato di sopprimere per tutto il pomeriggio, mi tornò in mente.
"E se se ne fosse andato?" Domandai fissando un punto del pavimento.
"Cosa? No dai. Ma poi dove potrebbe esser andato? E poi ci avrebbe avvisato, Paris non pensare a questo. Non può averlo fatto."
"Magari hai ragione... Beh ragazzi io vado a casa, grazie. Per tutto." Risposi
"Tranquilla Par, vedrai che ci sarà una ragione. Nel frattempo se ci dovesse dire qualcosa, ti avviseremo."
"Ok." Feci un lieve sorriso ed uscii.
Arrivai a casa mia, saltai la cena e mi misi a letto. 
Il giorno dopo mi svegliai grazie al cellulare che squillava. Lo presi in mano con talmente tanta foga che rischiai di farlo cadere e guardai il mittente: Ethan.
Sospirai di sollievo e con mani tremanti cliccai per leggere il messaggio che era composto da una sola parola: 
Perdonami 
In quel momento tutte i miei dubbi e le mie paure mi crollarono addosso, e capii cosa realmente era successo. Lui se n'era andato, aveva infranto l'unica promessa che gli avevo chiesto di farmi. Mi aveva lasciata sola. 
Con queste considerazioni mi lasciai cadere a terra con il cellulare stretto fra le mani, le lacrime che continuavano a scendere fino a bruciarmi gli occhi e una sola domanda nella testa:
Ethan, dove sei?



Spazio autrice:
Ehm ehm.. Si, è finita così... 
Avanti vi aspetto sotto casa con i forconi e le torce, so che volete uccidermi. MA come ho già detto e ripetuto, ci sarà un seguito. Che posterò QUEST'ESTATE. 
Nel frattempo potete fare tutte le congetture che volte. Anzi, se avete qualche idea e se volete dirla a me farebbe solo piacere :)
Se volete semplicemente scrivermi su Facebook, su ask o altro (non ho Twitter però :( ) siete liberissime di farlo. Ne sarei davvero felicissima, e vi lascierò i link qui alla fine dello spazio autrice.
È strano mettere la parola FINE a questa prima parte di avventura dei nostri due amati Paris ed Ethan. Sono cresciuti e continueranno a crescere con me. 
Circa un'anno fa iniziai a scrivere questa storia. Un po' per gioco devo dire, per avere qualcosa da fare durante le ore di scienze, vi giuro che non immaginavo di appassionarmi così tanto. E poi ci siete voi: 85 recensioni su 39 capitoli. Non è un gran numero, lo so. Ma mio dio, per me è enorme, certo considerando il fatto che non me ne aspettavo nemmeno una ma vabbè ahaha.
Siete state fantastiche giuro, ogni recensione la leggevo con un sorriso idiota stampato in faccia, perchè non capivo come io, Sara, normalissima ragazza di sedici anni, abbia appassionato persone con la sua semplicissima storia.
Dio se potessi vi incontrerei e vi abbraccerei tutte davvero.
Un grazie particolare a: Occhimmensi, marti_1274, -dreamgirl- e pindow_wane_17, che hanno recensito OGNI capitolo. Vi stritolerei di abbracci giuro.
E le lettrici silenziose? Dove le mettiamo? Un grandissimo abbraccio anche a voi darei. Perchè se ho raggiunto il numero di letture che ho raggiunto è stato anche grazie a voi. 
Quindi posso solo dirvi GRAZIE DI CUORE. 
È stata una meravigliosa avventura per me, e non vedo l'ora di continuarla insieme a voi, insieme a Matteo, Dana, Jay, i nostri amici francesi e ovviamente i nostri due protagonisti: Paris ed Ethan.
La banda vi saluta e ci rivediamo prestissimo <3
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