Ma dove siamo?

di frosty lily
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il sogno ***
Capitolo 2: *** Il Giardino del Lago ***
Capitolo 3: *** Buongiorno! ***



Capitolo 1
*** Il sogno ***


Sofia si svegliò nella luce soffusa della stanza. Aveva sognato, e nel sogno un avvenimento passato si intrecciava a uno mai vissuto, sconosciuto eppure così realistico, così...vero. Forse futuro. L'alba entrava già dalla finestra della camera bianca, illuminando il volto pallido e i capelli rossi della ragazza. “Basta.” si disse “Mi alzo.” Ma non si alzò. Rimase lì, immobile, a guardare la luce del primo sole penetrare attraverso le tende, candide e leggere, finchè il piccolo campanile che era stato costruito vicino alla villa non suonò le otto, l'ora del risveglio.

 

“Buongiorno prof, buongiorno Lidja, buongiorno Fabio, buongiorno Karl, buongiorno Thomas.” Sofia fece l'abituale giro di buongiorni sbadigliando a ogni nome che diceva. Era stanca morta. Quel maledetto sogno l'aveva distrutta. Ma che voleva dire? Quel mondo l'aveva già visto, era il mondo del manga preferito di Karl. Ma loro ci erano finiti dentro. Che cosa voleva dire, che cosa? “Lo scoprirò.” pensò. “Lo scoprirò presto...”

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Capitolo 2
*** Il Giardino del Lago ***


“Sofia,stai bene? Sembri stanchissima...”

“Si, si, tranquillo Karl.” rispose la ragazza, sbadigliando “È solo che ho dormito male.”

“Bè, spero riuscirai ad arrivare al Pincio...”

“Cosa? Si va al Pincio?”

“Si, non te lo ricordi? L'avevamo programmato già una settimana fa!”

“Scusate... è colpa del sonno...”

“Bè, non importa, ti sei appena svegliata, magari passa...”

“Bene! Lidja, tu prepara i panini, si pranza al parco di Villa Borghese. Karl, ci vuoi fare da guida?”

“Naturalmente!”

“Bene. Fabio, vai a chiamare Ewan e Chloe, per favore. E, Sofia, vuoi accompagnarmi a fare la spesa? Dobbiamo prendere da bere...”

“Si, prof.” sbadigliò ancora Sofia.

 

Dieci minuti dopo erano già partiti, e in poco tempo arrivarono al Pincio. Era davvero stupendo: da lì si poteva vedere tutta Roma. “Che bel panorama...” sussurrò Chloe, stringendo la mano a Karl. “Eh già.” rispose lui “Di notte qui vengono gli innamorati e si baciano... sopra Roma.”. Ewan e Lidja si scambiarono uno sguardo d'intesa. “Mi sa che questa notte non dormiranno molto...” pensò Sofia, sorprendendosi a essere gelosa. Certo, Fabio l'amava, ma non lo avrebbe mai dato a vedere in quel modo. A Sofia dispiaceva, ma si impose di non pensarci.

 

Dopo pranzo decisero di andare al Giardino del Lago. Era uno splendido giardino, ombroso e pacifico, dove, come dice il nome, stava uno splendido laghetto. Il professore noleggiò due barchette: su una salirono Chloe, Karl, Gillian e Fabio, sull'altra Ewan, Lidja, Sofia e il professore. Il laghetto era tranquillo, si stava benissimo. Ma, mentre erano in mezzo al lago, fermi a chiacchierare, passò in mezzo una terza barchetta. Sfortunatamente il guidatore non aveva calcolato bene lo spazio e urtò le altre barchette, sbalzando in acqua Chloe e Sofia. Le due rosse gridarono e si sentì un sonoro SPLASH!!! Fabio si tuffò istintivamente per recuperarle. Sfortunatamente, tutti gli altri ragazzi avevano avuto la stessa idea, così andò a finire che tutti sbatterono la testa gli uni contro gli altri. E siccome nessuno aveva la zucca dura persero i sensi. Tutto nero, tutto...


*Angolino dell'autrice*

Ciao! Allora, in primis chiarisco una cosa: le descrizioni sono tutte vere! In secondis (XD) vi chiedo di lasciare recensioni, perché ci tengo a sapere che cosa ne pensate! Ciao!

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Capitolo 3
*** Buongiorno! ***


Sono vivi?”

Si, tranquillo. Anche se hanno preso una bella botta...”

Mmmhh... il rosso è preoccupante...”

Nulla di grave. È solo che sono caduti tutti addosso a lui...”

Li portiamo a casa?”

Si, è meglio...”

 

Sofia si svegliò in una camera profumata di tiglio. Si guardò intorno e trasalì: addormentato su una sedia, c'era un ragazzino che doveva avere pochi anni meno di lei. Aveva i capelli di un castano strano, tendente al rosa, ed era vestito all'antica. Si alzò piano, ignorando la testa che doleva paurosamente, e si avvicinò a lui. Gli toccò una spalla e il ragazzino si svegliò di soprassalto, mettendosi istintivamente in posizione di difesa e mostrando uno stemma verde e luminoso sulla mano candida. “Ah, sei tu...” disse imbarazzato, ritirando la mano, mentre le guance si accendevano di rosso. “Dove sono?” chiese. Effettivamente non ricordava niente...

“Bè, a casa mia...” rispose lui. “Molto utile...” ironizzò Sofia, poi chiese: “E tu chi sei?”. Il ragazzino arrossì di nuovo, sembrava molto timido. “Molti mi chiamano III” disse “ma il mio nome è Michael.”. La reazione della ragazza lo lasciò non poco stupito: Sofia fece un passo indietro con l'aria di chi ha visto un fantasma. “Che c'è?” chiese il ragazzino. Poi si rabbuiò. “Se hai sentito strane voci su di noi, ti assicuro che è acqua passata...”

“No, no...” si affrettò a rispondere Sofia “È solo che... ti conoscevo già.”

 

Intanto, in un'altra stanza, Fabio si era svegliato. Si strofinò gli occhi: era tutto azzurro, lì. Dava una sensazione di freddo. Girò la testa verso destra e si accorse della presenza di un ragazzo, più grande di lui. L'azzurrino dei suoi lunghissimi capelli si confondeva con quello della stanza. Era di profilo, e stava medicando qualcuno, qualcuno coi capelli rossi, ma i suoi occhi stanchi non erano in grado di capire se fosse Chloe o Ewan. La testa gli mandò un fitta dolorosa. Gemette, e il ragazzo si voltò di scatto. Aveva qualche anno più di lui. Lo sguardo freddo che aveva non fece che mettere ancora più a disagio Fabio. “Ti sei svegliato, finalmente.” commentò tornando a Ewan. “Questo l'ho notato...” disse lui sarcastico “Quello che vorrei sapere è come sono arrivato qui.”

 

 

 

 

 

 

* Angolino dell'autrice*

Ehilà gente!! Lo so, ci ho messo un sacco, ma la mia ispirazione è andata in vacanza a Tenerife...

 

 

 

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