Affronterei le mie paure per te

di Katniss Weasley Prior
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuove amicizie ***
Capitolo 2: *** Gli insulti e la proposta ***
Capitolo 3: *** Il vlog e la rottura ***
Capitolo 4: *** Elisa la "pacifista" e il DLC ***
Capitolo 5: *** 'Per sempre' ***
Capitolo 6: *** Io parto ma la storia non chiude... ***
Capitolo 7: *** Una sorpesa per Elisa ***



Capitolo 1
*** Nuove amicizie ***


Capitolo 1

 

Elisa era sempre stata una ragazza come molte. 18 anni, dei capelli lisci che le ricadevano fino a metà schiena di un castano chiaro e degli occhi che si alternavano tra il marrone ed il verde scuro, la sua statura era medio-bassa, spesso le davano qualche annetto in meno. Era una fan accanita dei libri, le piaceva leggere e scrivere. Una classica ‘fangirl’ con comuni passioni da ‘fangirl’. Una delle sue preferite però era seguire uno youtuber in particolare, ossia Favij. 

Sua madre era un avvocato molto ricercato e, per questioni di lavoro, dovettero trasferirsi a Torino dove la ragazza avrebbe passato il suo ultimo anno scolastico. Si era sempre ritenuta una ragazza abbastanza sfortunata ma, quella volta le cose andarono più che bene. 

La ragazza correva sul marciapiede con i polmoni che imploravano pietà, si faceva largo tra la folla prendendo la gente a spallate ed imprecando ogni volta che scivolava.

- Il primo giorno e già rischio di essere in ritardo! - agitò una mano verso l’autobus che era appena ripartito e distava qualche metro da lei, si sentì particolarmente stupida a correre e saltare contemporaneamente ma, in quel momento, l’autista si accorse di lei rallentando e riaprendo le portiere. Elisa balzò sull’autobus e si mise a sedere stremata mentre osservava la strada scorrere sotto i suoi occhi, non abitava lontanissimo dalla scuola e stupidamente aveva pensato di potersi svegliare con molta calma. Di conseguenza era finita a correre come un cane affamato che inseguiva una bistecca. 

10 minuti dopo era di fronte al cancello della scuola ad osservare il foglietto sbiadito su cui era appuntata la nuova classe, mugugnò confusa - Spero di trovarmi bene. Altrimenti saranno affari miei visto che qua ci dovrò trascorrere un lunghissimo anno. Maturità inclusa. - entrò nella scuola mettendo piede in uno dei corridoi, già da lì vide quanto fosse enorme quella struttura e rabbrividì al pensiero di perdersi.

- E tu chi sei? - domandò una voce femminile alle sue spalle, colta alla sprovvista Elisa balzò sul posto voltandosi di scatto mentre una professoressa dall’aria giovanile la guardava incerta

- Ahm… sono Elisa D’Amico, la nuova studentessa. - dichiarò scrutando la professoressa

- Oh issi vero. Vieni che ti accompagno in classe.- rispose la donna con tono rassicurante prima di condurla al piano superiore. Fino a quel momento Elisa non aveva pensato a cos’avrebbe dovuto fare una volta dentro la classe. 

‘Devo fare un discorso? Presentarmi? Non dire niente e sedermi? Fare come negli anime?’ deglutì mentre l’ansia l’assaliva lentamente e sentiva il rossore salirle alle guance a causa dell’imbarazzo. Guardo la professoressa e, sotto suo cenno, bussò. Dall’interno provenì una voce maschile

- Avanti. - 

Elisa prese coraggio e abbassò la maniglia della porta entrando in un aula composta da una trentina di studenti circa

- Salve - l’accolse l’uomo con un piccolo sorriso - Sei la nuova studentessa che viene da Roma, giusto? -

Lei annuì imbarazzata - Mi chiamo Elisa D’amico. - emanò un profondo respiro e deglutendo alzò lo sguardo scrutando gli alunni presenti ma, ad un tratto, i suoi occhi si fermarono su qualcuno in particolare.

‘Favij?!’ gridò una vocina dentro la sua testa, sgranò gli occhi e spalancò la bocca, boccheggiando come un pesce alla ricerca d’aria. 

- Bene puoi sederti…vediamo…- il professore controllò i posti vuoti mentre Elisa sperava come una dannata di finire accanto al suo idolo.

A quanto pare quel giorno era stata graziata.

- Vai vicino a Lorenzo - esclamò l’uomo prima di alzarsi e dirigersi alla lavagna. Elisa strinse lo zaino cercando di non urlare e sclerare mentre affiancava Lorenzo.

- Oh per tutti i Dalek, ma tu sei Favij? - domandò la ragazza trattenendo un urlo isterico mentre il ragazzo sorrideva

- Si.. ma preferirei mi chiamassi Lorenzo qui a scuola, d’accordo? -

- Certo non ci sono problemi ma.. mi firmeresti un autografo? - con gli occhi che brillavano Elisa gli passò un foglio mentre Lorenzo lo firmava con tanto di dedica.

‘Mille modi per morire: Edition Elisa’ pensò lei tra sé e sé mentre rinfilava il foglio nello zaino con foga

- Da quanto segui i miei video? - chiese lui mentre la ragazza iniziava a calmarsi 

- Dal tsg - sorrise un po’ imbarazzata - sono stata una delle prime iscritte, ho visto tutti gli spam sui forum. - 

- Quindi conosci tutti i giochi? - 

- Ovviamente. E anche tutti i tuoi video a memoria, se vuoi te li interpreto. Anche meglio dell’amleto - disse lei con sguardo fiero mentre Lorenzo rideva 

- Videogame preferito? - continuò mentre si disinteressava totalmente alla lezione per voltarsi verso di lei

- Outlast e Cat Mario, si decisamente. - 

- Ah e certo, intanto smadonnavo io per farli - ridacchiò 

- Tu fai video su youtube, tu ti prendi la responsabilità - rise lei alzando le braccia.

Passarono l’ora chiacchierando e al suono della campanella si diressero tutti negli spogliatoi, chi trepidante e chi meno all’idea di sudare e correre, correre e sudare. Elisa si sedette sulla panca e, tra le ragazze, ne notò una in particolare che ai suoi occhi spiccò in modo eloquente.

- Diletta? - domandò confusa lei, ma in quel momento si ricordò che da qualche mese lei si era trasferita a Torino, quindi le sembrò tutto chiaro

- Si… come mi conosci? - sorride la ragazza dai capelli biondi per poi rispondersi da sola - vero, i video con Lorenzo. - 

Elisa annuì mentre lei le prendeva il braccio portandola fuori e porgendole alche domanda per conoscersi meglio.

- Un’ultima domanda.. com’è Roma? - 

- Oh bella, c’è sempre gente e tante cose da fare… se ti capita visitala. - 

Diletta annuì uscendo nel campetto mentre Elisa era lì ferma con un sorriso da ebete sul volto. Aveva appena conosciuto due delle persone che aveva più ammirato fino a quel momento. L’ultima cosa che le restò da fare fu sperare di non trovarsi in un sogno.

 

Spazio Autrice:

Konnichiwa :3  come potete vedere sono tornata… I’M BACK BITCHES. Questo capitolo è stato riscritto visto che una volta riletto l’ho trovato penoso e, di conseguenza, in un momento di noia alle 23.02 ho deciso di ri-pubblicarlo corretto. Spero che vi piaccia di più gentah di Efp. RECENSITE MIRACCOMANDO OWO

GERONIMIAOOOOO

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Capitolo 2
*** Gli insulti e la proposta ***


L’arrivo dei primi raggi di sole annunciava una nuova giornata per Elisa. Sbattè le palpebre più volte per liberarsi dalla stanchezza,sbadigliò pesantemente e,si alzò. Scese in cucina strascicante.
-Giorno- sorrise la madre mettendogli davanti una tazza di latte. Lei in risposta la guardò male,odiava chi teneva il tono alto di prima mattina.
- Che gioia fare figli! – concluse lei riprendendo a lavare i piatti.
Elisa contemplò per qualche minuto il latte ma poi si decise ad aggiungerci i cereali ed a mangiare. Finì e,si diresse in camera per prendere i vestiti. Aprì l’armadio e,ne tirò fuori un paio di jeans blu,una maglietta a maniche corte verde chiaro ed una felpa azzurra. Si chiuse in bagno e,con la velocità di un bradipo spastico (NDA scusate lo dovevo fare xD) si vestì. Diede una rapida occhiata al cellulare e notò che era molto presto. Sgranò gli occhi.
“Cavolo è la prima volta che arrivo presto!” ovviamente essendo sempre parecchio veloce si prese più tempo. Tornò su in camera e si sedette davanti al pc. Aprì youtube e andò subito a controllare se c’erano nuovi video di Favij . Era uscito un gioco che si chiamava Dead space 2 (NDA non so se favij lo farà,io ho cercato a caso un horror) . Aprì il video con molta foga e,dopo qualche imprecazione sulla pubblicità dell’eni il video partì. Il gioco non metteva molta ansia visto che c’era favi a commentarlo . Ormai Elisa era tranquilla finchè non si prese uno spavento che minimo minimo gli levò 5 anni di vita.
-Porca puttana! – gridò mentre si copriva la faccia. Aveva il cuore a mille,controllò nuovamente l’ora e decise che era ora di andare.
Uscì da casa con lo zaino (di almeno 72 Kg) e,si mise le cuffiette nelle orecchie .Era ancora abbastanza presto,decise di farsi tutta la strada che la separava da scuola a piedi. Mentre canticchiava le canzoni di Eminem (NDA scusate ma Eminem lo dovevo inserire *-*) fu raggiunta da qualcuno che,le picchiettò la spalla. Si sfilò le cuffiette ed alzò lo sguardo,Diletta le sorrideva mentre gli si affiancava per camminare insieme.
-Ciao – sorrise Elisa spegnendo il suo mp3 a malincuore.
-Che ascoltavi? – le domandò lei dopo un breve cenno del capo.
-Eminem – rispose prontamente lei mentre gli occhi gli brillavano.
-Anche tu lo adori? Se non stessi con Lorenzo mi trasferirei per stalkerarlo..- disse Diletta parlando più a se stessa che ad Elisa,che rise prontamente.
- Anche te non stai messa male, guardati sei fidanzata con uno youtuber conosciuto per tutta Italia! – esclamò la mora che,per poco nn ruzzolò violentemente sul marciapiede.
-Ehm..si già… - balbettò la bionda chinando il capo. Elisa la osservò un po’ e,capì che qualcosa non andava. Scrollò la testa e cambiarono argomento.
-Dimmi qualcosa su di te – chiese Diletta tirandosi su i leggins che erano scesi un pochino.
- Non saprei che dirti , io sono abbastanza complessa! – ribattè Elisa ridendo. L’altra le fece cenno di parlare ugualmente.
-Bhè..Mi chiamo Elisa ho 18 anni,vengo da Roma sono una nerd del tipo manga e videogames, amo leggere i miei cantanti preferiti sono Eminem,i Linkin Park,Rihanna e tanti altri, faccio ginnastica ritmica,anche se mi piacerebbe fare anche basket e,ci sarebbero ancora tante cose da dire… -
- Sai, conosco veramente poche ragazze che ammettono di amare i videogames..- pensò Diletta ad alta voce,Elisa sorrise di rimando e ripresero a parlare.
Arrivarono davanti scuola dove il cancello era ancora chiuso.
-Diletta!- gridò una voce maschile che si avvicinava sempre di più.
-Ehy Marco! – gridò la bionda correndogli incontro.
“Se Diletta non fosse fidanzata giurerei che quei due stanno insieme” Elisa si morse il labbro per evitare di dire quello che pensava. Iniziò a riflettere attentamente mentre osservava i due ridere e scherzare.
-Porca troia..-(NDA mi scuso per il linguaggio ma sono diciottenni quindi!)
Elisa si risvegliò dai suoi pensieri ed iniziò a correre.
-Hey hai visto Lorenzo? – chiedeva a tutte le persone che incontrava ed ognuna gli faceva cenno di no.
-Hai visto Lorenzo?- chiese la medesima volta e,per grazia del signore lui annuì.
-E’ lì – indicò verso un gruppo di ragazzi che parlava allegramente .
-Grazie- rispose lei e,corse da loro.
-Lo,ti devo parlare – disse lei arrivando di fronte a lui.
- Lorè non ci presenti la tua amica? – ghignò un ragazzo vicino a lui.
-Tappati quella fogna – rispose lei fulminandolo lo sguardo.
-Aggressiva la ragazza – affermò un altro vicino
- Divento più aggressiva se non ti cuci quella sottospecie di bocca che ti ritrovi – ringhiò lei
- Dov’è finita la femminilità? – si aggiunse un ragazzo robusto
-Dov’è finito il cervello? - .Una ragazza raggiunse il tipo e dopo un breve e sussurrato “Luca che cosa succede” squadrò la mora.
-Senti piccoletta tu non ti devi rivolgere a lui così chiaro?Arrivi da un giorno e già ti senti miss universo! – stridulò lei puntandogli un dito al petto.
- Tu sei qui da 5 anni e sei rimasta sempre pu… - fu interrotta bruscamente.
-Ok piantatela ! – sbottò Lorenzo mettendosi in mezzo “alla ragazza a cui piace andare con tutti” ed Elisa .
-Sono loro che hanno cominciato!- rispose la mora indicando il gruppetto.
-Comunque Lò non ci hai presentato la moretta – aggiunse Luca in tono di sfida.
- Lei è Elisa,nuova arrivata – sbuffò lui in tono monotono e noioso,particolarmente diverso da quello che usa nei suoi video.
- Comunque sia te ne potevi scegliere una con più fascino insomma guardala! Jeans,maglietta e felpa. Non ha femminilità! -
- Allora,innanzitutto nessuno ha chiesto il tuo parere (“sporco mezzosangue”aggiunse Lorenzo sottovoce) , e poi a me non interessa la femminilità,chiaro? Mi piacciono i videogames,i manga,il rap,il rock,le felpe,i jeans,i tatuaggi,il calcio. E allora? Non si possono avere gusti diversi? Devo per forza farmi piacere i leggins,le gonne,i tacchi i vestiti,lo smalto,il trucco?! – urlò Elisa che,vece girare mezza scuola.
-Ehm..SI- la sfidò lui. Cattivo errore,parecchio cattivo. Infatti in un secondo aveva un segno di una mano sulla guancia destra e,osservava Elisa che si allontanava furente.
-Ma bravo, abbiamo un genio fra di noi! – concluse Lorenzo correndo dietro la ragazza.

Pov Elisa

Ma è possibile che tutti mi dicano le stesse cose? Devo per forza farmi piacere le cose da ragazza? Ma io le odio mi danno fastidio,truccarmi,tutto quel rosa oddio no… cammino davanti scuola dall’altro lato della strada ancora in attesa dell’apertura di scuola cercando di far finta di non sentire la gente che mi bisbiglia alle spalle. Ti giudicano per tutto,per quello che fai,per quello che non fai,per quello che ti piace,per quello che odi. Cazzo,che mondo di merda!
-Elisa! – Lorenzo mi raggiunge e mi affianca.
-Che c’è – dico io freddamente,più fredda del ghiaccio.
-Ti volevo chiedere scusa -
-Di cosa? Di avere degli amici che sono degli emeriti deficienti? Che giudicano la gente dall’aspetto e da quello che gli piace? Che ne cambiano una ogni settimana? Scusa lo dovresti chiedere a te stesso! – sbotto io ormai sull’orlo delle lacrime. Piango quando sono nervosa,quanto lo odio!
-Ehi calmati! Tu non gli dare retta! -
-Come posso non dargli retta?! Sono qui da a malapena due giorni e già tutta la scuola mi parla alle spalle! Ho ancora 10 mesi,fra una settimana non avrò più amici!Quelli là si inventeranno chissà cosa! E solo perché ho detto quello che sono!Pensa se dicevo qualcosa di peggiore!Ora ero sui giornali! – ecco,sto piangendo ma cavolo perché ho questo carattere? Che cavolo!
- Senti,non ti deve fregare nulla del giudizio degli altri! Devi fare quello che ti piace,devi essere la persona che piace a te e non agli altri,non devi ascoltare nessuno loro che ti trovano una nerd,una maschiaccia una sfigata,io ti considero una ragazza che non ha paura di essere quello che vuole,che dice le cose che pensa in faccia. Io ti considero perfetta!Ci sono veramente pochissime ragazze come te,cavolo!E tu ti vergogni?! – mi asciuga una lacrima solitaria che scende lenta la mia guancia. Sorrido e alzo lo sguardo.
-Grazie,grazie mille..-
-Di aver detto la verità? – rido,non so perché. Cavolo mi fa ridere anche quando dice cose serie.
-Allora di cosa mi volevi parlare? – si fa di nuovo serio e,osserva il mio sguardo assente. Forse mi sono solo sbagliata,meglio non dire nulla se non ho prove concrete.
- Me lo sono dimenticata – sbotto a ridere seguito da lui. Ci giriamo in direzione della scuola e,vediamo i cancelli che vengono aperti.

Pov Favij (NDA o Lorenzo come volete voi )

Entriamo dentro scuola e,superato il cortile ci avviamo per la classe. Saliamo la miriade di scale mentre ci facciamo largo fra l’enorme folla. Superiamo la porta e ci fiondiamo negli ultimi banchi. Pian piano l’aula si riempie.
- Elisa, cos’è successo fuori scuola? – vedo Federica seduta nel banco vicino ad Elisa che si è avvicinata di qualche centimetro.
- Oh nulla ho solo insultato una puttanella da quattro soldi,risposto ad un ragazzo venti volte il mio corpo e mollato un ceffone ad un ragazzo – dice lei con disinvoltura. Mi faccio scappare una risata che,faccio immediatamente rientrare quando vedo la prof. Che entra. Ci alziamo in piedi,la salutiamo e,tiriamo fuori i libri.
- Oggi vi spiegherò la classificazione delle funzioni algebriche – canticchia quasi la prof.
Sgrano gli occhi e giro lo sguardo verso Elisa che ha già spalancato le palpebre ed ha dato una pesante testata al banco. Abbiamo parecchie cose in comune.
Saranno passati circa 20 minuti che mi sono sembrati un’eternità,fisso la lavagna con finto sguardo interessato mentre penso a tutt’altra cosa.
-Pss – mi sussurra qualcuno per poi lanciarmi un biglietto.
“ Ok, probabilmente sarà una domanda stupida però io ci provo: Ci hai capito qualcosa!” lo leggo e rido. Prendo la penna e scrivo la risposta
“Sveglia per tante cose ma delle volte dormi in piedi!” gli ripasso il pezzetto di carta stropicciato e,riprendo a fissare la classe.
Passano una manciata di minuti e iniziamo a scambiarci messaggi.
“Prova te a seguire una lezione di matematica,vediamo se non dormi in piedi.”
“Sono cinque anni che provo a seguire una lezione eppure non dormo in piedi”
“Forse perché te non ti sei fermato alle tabelline!Io dopo quelle non ci ho più capito un cazzo…”
“Ok,ti do ragione .Ma porca vacca,penso a troppe cose!I video, gli amici,Diletta,i manga, gli anime. M chiedi anche di capire una lezione di matematica. Chiedi troppo”
“ Stavo cercando qualcuno che ci capisse qualcosa per spiegarmelo (anche se sono un caso perso) “
Pensando alla risposta rileggo tutto il biglietto e,continuo a ridere come un’emerito coglione.
“Oggi,dopo scuola ti andrebbe di registrare un nuovo video con me? Non ho fatto il vlog delle scorsa settimana ed lo vorrei fare oggi “
“Io?! In un video? Scherzi? Non ho le basi! “
“ Fidati,le basi non ti servono a nulla,sei perfetta!”
“Ok ma se il video fa schifo la responsabilità è tua!”
“ 5 euro che ti chiederanno tutti di fare altri video”
“Ci sto. Ho già vinto.” .La campanella suona e,la professoressa se ne va lasciando la lavagna piena di numeri .
- Lore che materia abbiamo adesso? – mi domanda Elisa incrociando le dita.
- Due ore,due fottutissime ore di arte – rispondo alzando gli occhi al cielo
-Ma dai queste cose no! – grida lei in uno stridulissimo acuto che rimbomba nelle pareti sulla stanza. Sorrido guardando la sua reazione e,Diletta mi inizia a parlare distraendomi da lei.

(NDA ora la storia riprende dal punto di vista del narratore,poi ditemi in che maniera lo preferite)

Dopo il solito balletto che si fa nell’alzarsi, salutare ,risiedersi,prendere il materiale la lezione iniziò.
- Allora ragazzi,oggi faremo un’ora di spiegazione ed un’ora di disegno- annunciò la prof.
“Oddio mi sembra Effie Trinket quando deve estrarre le persone dagli Hunger Games” pensò Elisa alzando gli occhi al cielo per poi ripuntarli sulla professoressa.
- Andate a pagina 8,il neoclassicismo è…. – la maggior parte della classe sentì solo queste parole per poi iniziare a parlare,far finta di seguire o ascoltare musica nell’ MP3 senza farsi beccare.

DRINNNNN

la campanella suonò annunciando i 20 minuti di pausa. Elisa scattò in piedi e si fiondò fuori dalla classe.
- Cos’è tutta questa fretta?- gridò Lorenzo sulla soglia della porta
- Si chiama voglia di libertà!- urlò lei mentre scendeva scattante le scale. Fu una delle prime ad arrivare in cortile (NDA mi sono inventata che quando c’è l’intervallo si può girare tranquillamente per scuola)e,dopo aver preso un pacchetto di patatine da un distributore si buttò a capofitto su una panchina. Fu raggiunta da un paio di ragazze che si accerchiarono intorno a lei.
- Tu sei Elisa? – domandò una mentre la squadrava dall’alto in basso.
- Ehm si – disse lei inarcando un sopracciglio.
- Quindi ti piacciono i videogames , i manga, gli anime, e tutta altra roba? – un’altra ragazza si avvicinò
- Già e allora? -
-Povera sfigata,hihihihihihih -
-Povera te che non sai ridere come una persona normale! -
-Povera te che non hai un ragazzo! – Elisa sobbalzò,si morse la lingua e,dopo aver riflettuto su cosa dire rispose
-Single e felice! -
- Single e brutta!-
- Stronza e oca – la mora fece le occhiolino a quelle tre ragazza che,si allontanarono sculettando.
-Adesso mi spieghi da dove tiri fuori questi insulti! – disse Lorenzo che rideva fortemente
-Dico quello che penso semplice – sorrise lei di rimando. –Vuoi?- accennò alle patatine e,lui annuì con piacere.
- Diletta dov’è? – chiese lei
- Mi ha detto che doveva fare una cosa,non ha voluto parlarmene …- lui abbassò lo sguardo
- Per caso,lei in questo periodo si comporta strana,cioè…distaccata? -
- Sì. Parla poco con me,spesso quando usciamo scompare per parecchi minuti e ogni volta che le rivolgo la parola non mi ascolta. Credo che mi voglia lasciare – Lorenzo conclude la frase con voce spezzata.
Elisa avrebbe tanto voluto contestare ma anche lei aveva la stessa impressione.
- Non ti preoccupare , tu non pensare a quello che accadrà,pensa a quello che succede. Non hai motivo di demoralizzarti! Hai parecchi amici, sei famoso , hai quasi 700.000 iscritti tondi tondi,hai talento,sei simpatico. Insomma non devi essere triste!- disse lei sorridendo pienamente.
- Si dai hai ragione però dopo mi spieghi dove trovi tutta questa voglia di sorridere ogni momento! -
La campanella suonò e,rientrarono a malavoglia in classe.
Le ore passarono abbastanza lente,le palpebre ogni secondo si facevano sempre più pesanti finchè,non arrivò l’ultima ora.
-Ragazzi, la Gallico manca! – annunciò la bidella. Un boato si sollevò dalla classe che,uscì fuori da scuola.
- Vieni a casa mia? – domandò Lorenzo.Elisa annuì e,dopo aver avvertito si avviarono parlando del imminente vlog che avrebbero girato. Entrarono in casa e,dopo aver velocemente salutato si chiusero in camera.
Elisa fece dei profondi respiri aveva le pulsazioni abbastanza rapide. Sentì il bip ,segno che il video era partito.
-Bella a tutti ragazzi io non sono Favij .Ci siete rimasti di merda eh? – esclamò Elisa quasi perfettamente identica a Lorenzo.


Spazio autrice notturna u.u:
Bella a tutti ragazzi benvenuti ad un nuovo capitolo!.Vado abbastanza fiera di questo capitolo,mi piace! Però vorrei sottolineare una cosa IL MIO COGNOME NON E’ D’AMICO,quindi non cercatemi su facebook o in altri posti. Vabbe non credo vi freghi. Mi scuso per il ritardo ma sono tre giorni che riscrivo il capitolo perché ogni volta non mi soddisfava >.< . Riguardo alla vera trama ancora non si vede ma già dal 4 capitolo la storia si svilupperà! Insomma recensite e ditemi che ne pensate
Baci Grif <3
Ps se qualcuno volesse seguirmi su Ask il mio nome è “ Hogwarts is my home♥”

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Capitolo 3
*** Il vlog e la rottura ***


Favij rise a quell'uscita cosí improvvisata e poi recitó la normale intro. Elisa era emozionata e non la smetteva di sorridere, probabilmente dopo che il video sarà visto da circa 700.000 persone la prenderanno per una esageratamente tirata. La voce di Lorenzo la riporta alla realtà e, finalmente quel sorriso da ebete gli si leva dalla faccia.
- Allora, prima di annunciare la fan art della settimana vi presento Elisa! Lei è una mia amica e, anche se ora è totalmente muta è piú stupida di me quindi avete trovato un nuovo passatempo - annunció Favi indicando Elisa la quale lo guardava con un sopracciglio inarcato.
- Aspetta un secondo, che ne dici di far passare qualche minuto prima di farmi fare delle figure di merda eh? E poi sul fatto di essere piú stupida di te non ci conterei tanto... - riflettè lei ad alta voce .
- Okok solo per questa volta poi le figure di merda saranno obbligatorie - 
- Apparte la tua totale deficienza, vi voglio chiedere di non venire fino a Torino a scannarmi perchè voi non siete al mio posto eh? - Elisa speró con tutto il cuore di non ritrovarsi sotto casa gente con degli striscioni con scritto " Noi ti sequestriamo e poi ti uccidiamo!" . 
-Comunque passiamo alla fan art della settimana che è stata vinta da .... Sosa che ha disegnato questo capolavoro, cioè guardatemi non sono un figo qui? Ditelo che vorreste anche voi una fan art cosí.
- Guarda è tutto merito del disegno se sembri figo - lo interruppe Elisa con un sorrisetto 
- Se fossi in te mi trasferirei non credo vivrai ancora al lungo - rispose lui ridendosela di nascosto.
- Dopo questa dimostrazione di masochismo da parte di Elisa passiamo alle news! Allora ho visto che dead space 2 vi è piaciuto molto quindi lo continueró al piú presto... mortacci vostra - sussurro Lorenzo a denti stretti
- Questa è la cattiveria che ti si rivolta controo - canticchió la ragazza stranamente soddisfatta
- Allora è deciso, faremo un video insieme sul dlc di outlast!- annunció Favi facendo l'occhiolino. Elisa esitó un momento ma poi si riprese
- mortacci mia e della mia bocca - sbattè un pugno sulla tastiera per poi squadrare il ragazzo. 
- passiamo al favi risponde! - svicoló lui pensando a 1000 modi per scappare a fine video.
- Lulla1234 ti chiede " come fai a dormire dopo che hai fatto un horror?" - Elisa lesse il commento e si preparó a sentire la risposta.
- Semplice! Non dormo un cazzo!- diede una botta col pugno sulla scrivania e, si staccó un chiodo. Elisa lo raccolse e lo mise davanti alla webcam 
- Questa è la prova di quanto tu sia coglione- e lo guardó di sbieco lanciandosi dietro il chiodo.
- La scrivania è sempre stata difettosa, non è colpa mia se i cinesi costruiscono a cazzo - si deifese lui assottigliando gli occhi
- Ehm si certo convinto... in ogni caso, ZazzoGamers domanda " Favi perchè 33 trentini andarono a Trento tutti e 33 trotterellando?" - 
- Perchè non avevano un cazzo da fare!- allargó le braccia sorridendo - okay.... no -
Elisa si mise una mano in faccia e sussurrò
- perchè ho accettato di fare questo video, ci va di mezzo la mia sanità mentale- 
- sempre se te ne è rimasta una- aggiunge Favij guardandola con le sopracciglia alzate
- Ma io direi di passare alla prossima domanda, Lolololololololololololo ma quanto cazzo ti ci vuole per fare il log su youtube? Ti chiede " Favi perchè lo zucchero filato rosa ha lo stesso sapore di quello bianco?" -
- Uhm... chiedilo ai marocchini che lo vendono no? Ti sembro un vucumprà?- disse lui, si alzó e sfiló alcune cose dall'armadio, aprí alcuni cassetti e afferró oggetti dalla mensola . Si mise gli occhiali blu con un paio di baffi di plastica attaccati, una collana di fiori hawaiana e sopra la maglietta si mise una camicia alla vucumprà. Si avvicinó alla telecamera e la fissó.
Elisa lo fisso esterrefatta e fece finta di uscire dalla stanza.
- Ou aspetta il vlog non è finito torna qui! - si alzó di scatto dalla sedia e, dopo aver fatto un passo inciampó e cadde.
- È la cattiveria!- la voce di Elisa rimbombó nella stanza.
- No, sono le tue scarpe!- rispose lui con tono alto mentre si rialzava
La ragazza rientró in stanza mentre lo guardava rialzarsi goffamente.
- Per tutti i capranzi, hai una delicatezza di un fottuto elefante! - gli porse la mano mentre alzava gli occhi al cielo.
- Passiamo allo scartaggio dei pacchi dopo questa figura di merda!- esclamó ricompondendosi. Si sllontanó per qualche secondo dalla webcam e poi ne riemerse con 4 pacchi impilati. Oscillavano pericolosamente ed Elisa li guardava insicura e, l'ultimo cadde a tuttavelocità su di lei seguito dagli altri.
- Mortacci tua mortacci! - gridò rialzandosi essendo caduta dalla sedia. Si massaggiò la testa e, fulminò Lorenzo che rideva. 
- Giuro che ti smerderò davanti a mezza galassia! -
-Ok, dopo l'ennesima figura di merda passiamo allo scartaggio! - afferrò il coltellino ed iniziò a tagliare lo scotch con qualche imprecazione. Tirò fuori uno Stewie dei Griffin che lo guardava accigliato.
- Ma...è la cosa più figa che io abbia mai visto! Ma io ti amo! - disse al pupazzo.
-...e fu così che Favij ci rivelò la sua vera natura - ghingò Elisa in un sorrisino malefico.
- Senti, già mi sputtano con gli horror davanti 700.000 persone, non ti ci mettere anche tu! - Elisa sbuffò per poi passargli il secondo pacco.
Lo scartò con qualche imprecazione e ne tirò fuori una bottiglietta "San Benedetto Thè" modificata "San favij Madogna Thè", un cappellino con visiera multicolor con scritto "Porco il capranzi" ed una fan art con lui su una scopa alla Harry Potter, in mano la bottiglietta ed in testa il cappello. Si vestì allo stesso identico modo e chiese ad Elisa di tenere Cat Mario che, insicura se chiamare lo psichiatra, l'esorcista o accettare scelse l'ultima. Favij, per prendere il gatto si buttò a capofitto su di lei. 
- Vai potentemente a fare in culo! - e la musica di Harry Potter messa prima cessò. Lui si rialzò e, lei arrossì.
"Cazzo speriamo non si noti" pensò Elisa. Si risedettero escartarono gli ultmi due pacchi. In uno vi trovarono un disegno in cui Slender stritola Favij e nell'altro un barattolo di nutella con dentro altre mini nutelline. 
- Passiamo al favi domanda! - esclamarono in coro ridendo.
- Allora, qual'è il pezzo che vi è piaciuto di più nel video? - sorrise ad Elisa che rimandò.  Mise in testa a lei il cappello, e lui afferrò la bottiglietta.
- Se il video vi è piaciuto, lasciate un commento e un mi piace, anche alla pagina di facebook, che come in ogni video trovate nella descrizione, se non siete ancora iscritti iscrivetevi, noi ci rivediamo in un prossimo video. - si lanciò il telecomando
- Bella ragazzi- concluse Elisa premendo un pulsante a caso.
- Questo video è perfetto. Ma ora la parte più noiosa, l'editing. Se vuoi vai a casa eh - disse lui sbuffando.
- No dai, ti aiuto almeno mi rivedo il video se è stato un totale fail.- sorrise lei.
Passarono circa due ore e, cliccarono sul tasto "pubblica".
- Finalmente! - esclamò ei esausta.
- Oddio grazie! - accennò con la testa al cielo emettendo un sospiro di sollievo.
- Comunque se ti chiedono di tornare in altri video, domani si fa utlast! - esclamò Lorenzo 
- Ma io ti odio! - rispose lei sgranando gli occhi.
- Ci farai l'abitudine -
- Mi dovrò iniettare dosi di valeriana in quantità industriale! - 
- ehehe potevi non accettare -
- Ho già detto che ti odio e che devi andare affanculo? -
-Si tipo 800 volte -
- Vai a fare in culo, 801 -
- Oh ma quanto amore! -
-Lo so, sono dolce.-
Continuarono a parlare finchè non suonò il campanello.
Lorenzo scattò in piedi ed a rapidi passi scese le scale.
- Oh, ciao Diletta - Elisa non resistette e, di soppiatto scese le scale spiandoli.
- Ciao Lorenzo - disse lei deglutendo.

POV FAVIJ

Ha suonato, la sua faccia è terribile, non so cosa vuole dirmi, gli chiedo se si vuole accomodare ma rifiuta dicendo che è una cosa veloce.
- Senti io, bhè, credo che noi dovremmo frequntare altre persone, insomma non voglio più stare con te, mi spiace. - dice lei sull'orlo delle lacrime.
-  Ah, è un'altro? - intuisco la risposta, insomma è una bella ragazza tutti le vanno dietro.
La vedo un pò titubante ma poi si riprende
- No - dice secca.
- Allora chi è Luca sentiamo? - sento la voce di Elisa dietro le mie spalle arrivarmi all'orecchio. Vedo che con un gesto si tappa la bocca sussultando al mio voltarsi.
- Tu cosa centri scusami? E questa che ci fa a casa tua? - rivolge a lei la prima domanda e a me la seconda. Emetto un profondo respiro.
-Io, no scusatemi non, cioè ho sentito per sbaglio e non mi sono trattenuta, scusate. - abbassa lo sguardo e lo rialza per qualche istente.
- Stava facendo un video con me e, poi "questa" ce l'ha un nome- rispondo squadrandola. Mi ha fatto incazzare il fatto che l'abbia chiamata "questa".
-Ci laciamo e due secondi dopo ti metti con un'altra?!-
- Io NON sto con lei, non sose ci arrivi. Io non mi fidanzavo con altra gente mentre ero già impegnato!-
- Sai perchè non voglio più stare con te? Bhè, odio il fatto che tu sia famoso! Hai miliardi di ragazze appresso! -
- Non capisco se sei gelosa o invidiosa! - esclama Elisa entrando nuovamente nell conversazione e facendomi accennare un sorriso.
- Ero gelosa ok? Diamine, giravo per scuola e tutti mi odiavano perchè c'ero io con lui e non loro! -
- Allora? Tu lo hai lasciato solo perchè gli altri ti giudicavano? Sinceramente? Io mi vergognerei!Se io mi dovessi mettere con qualcuno e quel qualcuno avesse ragazze ai piedi che mi odiano le manderei affanculo una per una! Insomma, stavi con una persona che amavi e lui amava te, è possibile che devi fare del male ad entrambi per i tuoi, TUOI comodi?! Sei solo un'egoista! - sussulto, non sapevo che Elisa fosse così, così insomma profonda! Ha ragione, ogni cosa che dice è vera.
- Non sapevo che ti piacesse Lorenzo - gli risponde Diletta.
- Non ho detto che mi piace Lorenzo, Dio ma è possibile che non capisci un cazzo?! Io ti faccio ragionare e te fai la cogliona, ma ci sei nata così o è una coa che ti hanno diagnosticato da poco?-
- Ehy calmatevi voi due! - mi intrometto urlando a squarciagola, fortuna che i miei sono usciti.
- Calmarmi? E' lei che si intromette in cose che non gli riguardano! Basta, io ci volevo ripensare ma Lorenzo, noi due abbiamo chiuso! -  Diletta sbatte la porta e se ne va. Mi giro di scatto verso Elisa, la quale sta piangendo silenziosamente. Non so se è per il nervosismo o per qualcos'altro ma ho intenzione di chiederglielo.

POV ELISA

Sto piangendo, non è per il nervosismo ma per quello che ho fatto. Ho agito d'impulso, come faccio sempre e, per colpa mia hanno rotto. Trattengo i singhiozzi e piango in totale silenzio. Sento dei passi e capisco che Lorenzo si sta avvicinando. Mi siedo su una sedia e mi raggomitolo con i gomiti sulle ginocchia, lasciando che le lacrime bagnino i miei Jeans.
Si siede di fronte a me e si abbassa cercando il mio sguardo. D'istinto lo abbraccio.
- Scusa..scusami non volevo è tutta colpa mia scusami tanto...- gli dico sfogandomi.
- Non è successo nulla, non è colpa tua, in ogni caso mi avrebbe lasciato e poi, mi hai difeso. - mi accarezza la testa e mi inizio a calmare.
- No, ha detto che avrebbe potuto ripensarci poi sono arrivata io come una cogliona e ho rovinato tutto -
- Che tu fossi cogliona era ovvio - mi sussurra facendomi ridere.
- Comunque mi dispiace - ripeto con voce strozzata.

POV LORENZO (NDA CAMBIO SPESSO PER DESCRIVERE MEGLIO LA SCENA)

La sua voce si strozza e riprende a piangere, una fitta allo stomaco mi prende all'improvviso. Deglutisco econtinuo ad accarezzargli la testa.
- Non è colpa tua, lei stava con un'altro, e ha detto quella cosa solo per farti soffrire -
- E ci sta riuscendo - mi interrompe con un breve singhiozzo che ritira immediatamente.
- Non ti demoralizzare per così poco, tu sei più forte, insomma hai dato uno schiaffo ad uno due volte la tua taglia! - 
-Bhè è vero, però è diverso. Tu non puoi sapere se lo ha detto per finta o sul serio. Non leggi nel suo cervello...sermpe che gliene sia rimasto uno.- rido alla battuta e poi riprnedo.
- Io Diletta la conosco, dopo circa 4 anni che stiamo insieme...stavamo - 
sento scapparle un singhiozzo e mi prende un'altra fitta. Respiro profondamente in attesa di una risposta, non sembra riuscire a dire nulla. Ci penso un pò e poi esclamo.
- Andiamo a vedere i commenti del video?- gli chiedo cercando di farla distrarre.
- Va bene - si alza, si aciuga l lacrime e mi sorride. Fa per andare in bagno ma poi si avvicina.
- Grazie - mi dice prima di darmi un bacio in guancia. Oddio sto impazzendo. Il mio stomaco fa una capriola ed arrossisco senza farmi notare. Mi tocco la guancia. Torna Elisa che guarda la mia faccia inebetita.
- Terra chiama Lorenzooo ehy! - sussulto e poi di corsa saliamo.

NDA ORA VI ELENCO UN PO' DI COMMENTI.

" La parte che mi è piaciuta di più è stata quando sei caduto addossoad Elisa, stavo rotolando. Comunque voglio un'altro video con lei!"

" Ho amato il pezzo in cui Elisa ha fatto l'intro e tu hai riso! Siete fantastici insieme, giuro!"

" Il pezzo in cui Elisa dice " E' tutto merito del disegno se sembri figo" e tu che rispondi " Non vivrai a lungo" è epico xD "

" Uhm... mi è piaciuto un casino quando hai detto a Elisa di fare Outlast il dlc xD"


Spazio autrice :
Allora eccomi qua con un nuovo capitolo! *si inginocchia a piangere* scusate l'enorme ritardoooo e il capitolo è penosoo T.T  . Allora qui incontriamo un vlog divertente(almeno spero di avervi strappato qualche risata), la rottura tra Lorenzo e Diletta con tanto di Elisa impicciona ed un pò di commentini. La parte che ho amato è stata la rottura(eheheh). Quella che non mi convince è... tutto T.T. Voglio ringraziare le 4 anime buone che hanno recensito 
Yumiko06 Dovahlene LilyMP Produttore_Esecutivo. Vi adoro. I 4 che l'hanno messa fra i preferiti, 1 fra i ricordati e 3 fra i seguiti. Grazie :D
Bene alla prossima, Grif <3
Ps presto cambierò nome in Katniss Weasley Prior quindi non vi spaventate xD

 

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Capitolo 4
*** Elisa la "pacifista" e il DLC ***


POV ELISA

Sono appena arrivata davanti scuola dopo una nottata insonne, sono comodamente (per meglio dire stravaccata) su una panchina che sbadiglio e sto al cellulare, cercando di realizzare qualcosa. L'avvenimento di qualche giorno fa mi ha scosso visibilmente e, sono un pò di serate che gli incubi fanno capolino nei miei sogni. Mi alzo in piedi e, metto la fotocamera interna. No! Non ho intenzione di farmi una foto, tanto meno con questo aspetto, voglio solo darmi una sistemata visto che sembro uscita da un horror. Mi passo le dita fra i capelli in modo da dargli un forma decente e, poi mi stiracchio mugugnando.
- Ciao- sobbalzo e mi giro. 
- Ehm ciao... tu saresti?- domando senza preoccuparmi del fatto che ho un'aspetto a dir poco abominevole.
- Sono Daniele, sono nella classe accanto alla tua. - mi sorride sedendosi accanto a me.
Inarco un sopracciglio e mi gratto il capo in un momento totalmente imbarazzante, lo scruto e mi accorgo che l'ho visto una volta all'entrata. Sorrido.
- Io sono...-
-Elisa- conclude lui continuando a sorridere. Accenno una piccola risata ma poi, mi rattristo. Se mi conosce vuol dire che la notizia ha già fatto il giro di tutta la scuola. Sospiro.
- Già, sono "famosa", sii che gioia!- esulto in modo totalmente finto e mi mordo il labbro.
- Sì, ti conoscono tutti ormai, c'è chi è dalla tua parte e,chi da quela di Diletta, molti ti definiscono un' "eroina" per aver difeso Lorenzo ma, altri pensano che tu abbia sbagliato ad intrometterti.- mi dice chinando lo sguardo e, osservando le sue scarpe.
- Bhè sono qui da poco meno di una settimana e già ho scatenato il caos totale, grandioso.- sbuffo chiudendo gli occhi e poi li riapro puntando sul gruppetto di Diletta. Riprendo a morsicarmi il labbro.
- Se ti fa piacere saperlo io sono dalla tua parte, se ti serve qualcosa chiamami pure. - mi mette una mano sulla spalla e, si allontana per andare dai suoi amici. Un sorrisetto alquanto idiota si stampa sul mio volto mentre scuoto la testa sorridente.
- Ehy, che è successo! - sobbalzo nuovamente e, alzo lo sguardo.
- Quando a lungo volete farmi vivere?!- faccio spazio a Lorenzo in modo che si sieda accanto a me.
- Allora, perchè quel sorriso?- ghigna verso di me e cerca qualcuno fra la folla.
-Una persona non può sorridere?- inarco un sopracciglio e butto una fugace occhiata a Daniele.
- Qui c'è qualcosa, per il momento mi faccio i cazzi miei- sorride e incrocia le braccia al petto.
- Oddio, finalmente qualcuno che vuole vivere fino a 100 anni! - esclamo alzando le braccia al cielo. Lui scoppia in una risata ma poi si fa improvvisamente serio.
- Perchè chi si fa i cazzi sua campa cent'anni? - si gratta il mento e mi guarda.
- Prova a farti i cazzi miei e vediamo quanto duri- ridiamo e, un rumore di passi ci si avvicina. Non c'è bisogno che alzi lo sguardo per capire chi è.
- Passano due giorni e già rimpiazzi Diletta, complimenti-. fa una ragazza mora verso Lorenzo, lui china lo sguardo e la ignora.
- Neanche le palle di rispondere, ha fatto bene Diletta a lasciarti- lui la ignora ma qualcosa mi spinge a rispondere. Scatto in piedi e gli punto un dito al petto, mi sovrasta di circa 5 centimetri per via dei tacchi.
- Allora, tu non sei la più indicata per parlare visto che qualsiasi cosa dica Diletta è legge, voglio vedere se il tuo ragazzo ti tradisce. Secondo, noi due non stiamo insieme, insomma un ragazzo e una ragazza non possono essere amici? O appena vedete due persone di sesso opposto subito "oddio quei due vanno al letto insieme", io non prendo il primo ragazzo che capita e me lo porto a letto!- sbotto, poi mi rendo conto di quello che ho detto e, deglutendo arrossisco.
- Non mi pare visto che prima stai con quel Daniele e poi vai da Lorenzo....troia!- ecco, non lo doveva dire. Faccio per partirgli ma Lorenzo è più veloce e mi afferra il polso.
- Lascia perdere- mi sussurra in un'orecchio. Sfilo il braccio dalla sua presa e, respiro lentamente.
- Senti, ringrazia che c'è lui. Torna dalle tue amichette, sei pregata di non rivolgermi più la parola.- Mi giro e, dopo aver lanciato un'occhiataccia alla gente che ci guardava, cambiamo posto.
- Perchè non mi lasci rispondere?- gli sbotto girandomi di scatto.
- Vuoi essere sospesa per aggressione?- mi risponde urlando.
- Ma siamo fuori da scuola!-
- Ma comunque loro potrebbero andare a piangere dal preside!-
Faccio per rispondere ma mi blocco, ha ragione. Mi accuccio con la schiena al muro mettendomi seduta.
- Perchè?- dico pianissimo, in un sussurro a mala pena incomprensibile. Si siede accanto a me cercando il mio sguardo ma incastro la testa nelle ginocchia.
-Perchè tutto a me? Perchè non mi sto mai zitta? Se mi stavo zitta forse ora eri ancora fidanzato...- trattengo le lacrime, non voglio piangere.
- Piantala con questa storia. Ricordati che mi hai aiutato e poi, se tu stavi zitta forse ora non eri una mia amica e non avevi fatto un video con me!- sorrido ma poi ripetendomi le parole in mente mi accorgo del "amica".
- Amica, sisi me lo ricorderò- faccio la finta offesa e mi alzo. Faccio per andarmene ma lui mi afferra la mano, un brivido mi percorre la spina dorsale.
- Allora da oggi sarai "Elisa l'amica incompresa di Favij"!- allarga le braccia in modo teatrale e trattengo una risata.
- Incompresa? Mmm...chiedimi un'altra cosa, un'altra!- mi allontano e lui mi affianca.
- allora? Per quanto mi dovrai stalkerare?- chiedo stringendo le labbra e inarcando un sopracciglio.
- Oh, finchè non ammetterai che...

POV LORENZO

"mi ami" stavo per dire, ho concluso la frase con un semplice "il tuo essere arrabbiata non durerà più di mezz'ora". Sospiro silenziosamente mentre oltrepassiamo il cancello che da accesso a scuola. La osservo silenziosamente mentre si scruta attorno, molti dicono che tra carattere e modo di vestirsi somiglia parecchio ad un ragazzo ma credo che se usasse un pò di trucco tutta la scuola sarebbe ai suoi piedi, non che non sia bella così. Senza spiccicare parola entriamo in classe e, visto che abbiamo due ore di tecnica e che la prof. arriva sempre con 20 minuti di ritardo gironzoliamo per la classe con i cellulari accesi. 
Elisa è seduta sulla cattedra con le gambe a penzoloni mentre fa qualcosa sul cellulare. Lo tiro fuori anche io e, d'istinto mi metto a leggere i commenti del vlog. Scorro la pagina sorridendo e, accennando una piccola risata ai commenti più strani finchè l'occhio non mi cade su uno in particolare 
" Favi ma non è che tu ed Elisa state insieme? Insomma, dal modo in cui ridevi sembravi innamorato! E se sbaglio, bhè, sareste una coppia perfetta!" 
158 mi piace. 
Fanculo, ora tutti dopo quel commento penseranno che noi stiamo insieme! Oddio. Una strana eccitazione mi pervade all'idea ma scaccio via il pensiero con l'entrata della prof. e una scenata piuttosto strana.
Elisa era tranquillamente seduta quando la prof. è entrata e lei per fiondarsi al banco è cascata per terra. La classe ride esclusa Diletta che guarda da tutt'altra parte.
- Scusa Elisa, sei per caso cascata?- chiede la prof. rivolgendosi con tono di superiorità.
- No prof, guardi io stavo pulendo il pavimento- esclama in tono un pò beffeggiante.
- D'Amico, vuole essere la prima ad andare in presidenza?- Elisa fa per rispondere ma stringe le labbra e alza le braccia in segno di resa. La classe ride nuovamente me compreso e, dopo una sfuriata da parte della Ciullo ci sediamo silenziosamente. La prima ora passa fra noiosi disegni e inutili spiegazioni, Elisa rallegra la lezione con qualche battuta delle sue e, ognuno ride di gusto e subito dopo bisbiglia sorridente. Credo che quasi tutti l'abbiano presa parecchia in simpatia, la cosa mi rassicura e, la osservo. Sta scherzando con Matteo e lui ride a crepapelle mentre risponde con un'altra battuta, è un mix di caratteri, testarda, divertente, dolce, altruista, coraggioisa, leale, furba e tante altre cose. Quando l'ho conosciuta quattro giorni fa era più timida mentre ora non si vergogna di niente, non so perchè la definiscano "stronza", infondo mi ha solo difeso. Scuoto la testa rassegnandomi al fatto che nessuno è simpatico a tutti.
- D'amico! Nota sul registro!- sbotta la Ciullo che l'ha beccata a lanciare aereoplanini in giro per la classe.
- Dai prof sia buona, sono solo aereoplanini, mica ho lanciato una granata in testa a qualcuno!- la classe ride sotto gli sguardi fulminanti della balena (soprannome tenero per la Ciullo).
- Mi meraviglierei se lo avesse fatto!-
- Apparte che se io lo avessi fatto lei non si sarebbe potuta meravigliare...- pensa Elisa ad alta voce, scuotono quasi tutti la testa in segno di assenso e, noto che la balena prende un colorito rosso.
- D'amico! In presidenza!- scatta in piedi fiondandosi verso la porta per poi spalancarla con un sonoro botto che, rimbomba per il corridoio. Elisa sbuffa e, dopo aver alzato gli occhi al cielo esce fuori. 
Iniziamo a ridere e a fare casino senza sentire i continui richiami della prof.

POV ELISA

-Che coglioniii per un piccola battuta- sbuffo ad alta voce e incrocio le braccia dirigendomi verso la presidenza. Scendo le scale tenendo le braccia al petto e, sposto lo sguardo su ogni angolo per cercare di non pensare a quello che mi dirà. Sto per scendere l'ultimo gradino quando mi scontro con qualcuno che stava correndo.
-Attenta, alle scale piace cambiare!- annuncia Daniele ad alta voce aiutandomi ad alzare. Sorrido e rispondo.
- 10 punti a Grifondoro!- sorridiamo entrambi guardandoci negli occhi.
-Allora, dove stai andando?- mi chiede riprendendosi, lo scruto insicura se dirglielo o no, insomma non è proprio una cosa di cui vantarsi andare in presidenza.
- Presidenza, due palle - emetto un sospiro che poi si trasforma in un sonoro sbuffo.
- Io ci sono appena stato, se non hai buttato la prof. dal quinto piano non credo ti punirà  gravemente- mi lascio andare in una risata e mi ricompongo subito dopo.
- Bè, speriamo bene, io vado prima che la Ciullo mi salti sopra- lo saluto e, mi avvio. Mi giro un'ultima volta incontrando il suo sguardo e, aumento il passo.
Senza accorgermene mi ritrovo davanti alla porta del preside, un pò incerta busso.
-Avanti- una voce noiosa mi "accoglie", afferro la maniglia e la apro. Richiudo la porta e, senza neanche chiedere il permesso mi siedo.
- Cos'hai fatto?- mi chiede senza domandarmi neanche chi sono. Lo guardo accigliandomi leggermente e, dopo aver ricordato quello che ha detto Daniele rispondo con noncuranza
- Lanciavo degli aereoplanini per la classe, la Ciullo mi ha ripresa e io ho risposto- mi mordo il labbro in attesa di una risposta, non sono andata spesso in presidenza, giusto una o due volte. Non mi va che mi prendano per il culo dicendomi che sono trasgressiva. Inarco un sopracciglio aspettando il commento che tarda ad arrivare.
- Bhè, ogni tanto per scherzo si lanciano aereoplanini, non preoccuparti. Una piccola punizione però mi tocca dartela per evitare lamenti. Devi fare un'intera pagina di espressioni aritmetiche, tutto qua, puoi andare.-
Mi alzo, mi dirigo verso la porta e senza salutare esco.
Sì, una piccola punizione, tutto qua. Ma vaffanculo eh! Preferivo farmi 70 giri della palestra. A mala pena so fare la radice quadrata. Sono una sega in aritmetica, mi farò aiutare.
Faccio per alzare lo sguardo quando la campanella mi avverte che sta arrivando il cambio d'ora. Passo mentalmente in rassegna le materie di oggi e mi ricordo che adesso c'è informatica. Nulla di impegnativo, me la cavicchio e il prof. è un'emerito deficiente. Insomma una passeggiata.
Mi dirigo verso l'aula e prendo il posto più in fondo. Ci sono tre file orizzontali con nove posti, terza fila quinto posto. E' perfetto, ben coperto e nascosto. Dominerò il mondo con queste tattiche. Mi siedo in attesa che arrivi qualcuno, quasi a prevedere tutto ciò entrano cinque persone. Qualche minuto dopo la classe si è ben riempita ma manca qualcuno all'appello. Lorenzo e Diletta. Dio. Scatto in piedi con mille idee che mi frullano in testa. Staranno litigando? Avranno fatto pace? O semplicemente stanno ritardando di pochi minuti e sono io l'unica ansiosa? Deglutisco e cerco di mettere il silenziatore alla classe cercando di scorgere la voce di uno dei due. Mi convinco che delle mia strane idee la terza è la più plausibile e quindi sciolgo i muscoli poggiando la testa sullo schienale e sospirando.
- Sei un coglione!- una voce femminile mi fa saltare, la pace che avevo interiormente è andata, in modi dolci, a puttane. Scatto in piedi e dopo aver scorto sull'orologio " 9:05" capisco che posso uscire senza il rischio di trovarmi davanti la zaccagnino. Mi soffermo un pò sullo stipite della porta e dopo che ho fatto suicidare il mio labbro esco. Poco più avanti dell'aula ci sono Lorenzo e Diletta uno davanti all'altro urlando frasi che al mio cervello appaiono totalmente sconnesse. Cristiano Ronaldo.
- Cammino rapidamente e mi avvicino facendomi spazio fra quei cinque, sei ragazzi. Mi fermo cercando di afferrare il discorso.
- Vedevo come la guardavi durante la lezione! "Non siamo fidanzati " nooo mica!- Diletta sembra furiosa ed esausta allo stesso tempo. Imita le parole dette da Lore con un'enorme sarcasmo.
- Cristo, non la guardavo! E anche se fosse tu non hai Luca?!-
C'è un momento di silenzio da parte di Diletta le cui lacrime traboccano sugli occhi. Riprendono ad urlare frasi che si sovrappongono mandandosi a quel paese 20 volte in 10 secondi.
-Fermi- dico inizialmente in tono normale, nessuno sembra accorgersi di me. Faccio un respiro e prendo forza.
-Ehy, EHY! Fermi, FERMI! - la mia frase rimbomba nel corridoio facendo calare un'enorme silenzio ovunque. Tutti mi guardano. Arrossisco un pò imbarazzata e particolarmente insicura parlo nonostante le occhiatacce da Diletta.
- Ragazzi, per favore.Non so per chi state litigando e neanche lo voglio sapere. Voglio che la piantiate. Tanti problemi per una cosa così, così stupida e, prima che riprendiate a insultarvi in tutte le lingue de 'sto mondo vorrei dirvi un paio di cose. Allora, Diletta. Senti, tu lo hai lasciato per un'altro, questa è stata la tua scelta e tu teoricamente dovresti essere felice di esserti levata questo "peso dallo stomaco", se lui guarda un'altra ragazza, anche se per una frazione di secondo, non dovrebbe essere un problema, capisco che ti sia rimasta quell'attrazione ma te ne devi fare una ragione, la gente si innamora di altra gente. Non è che finisce una relazione e per questo rimane single a vita. Lorenzo.Tu devi capire che rinfacciargli il fatto che abbia un'altro non serve a molto. Scateni solo rabbia su rabbia. Sì, non è stata proprio una cosa bella, ma comunque, credo che lei lo abbia capito e comunque continuare a ripeterglielo è solo un'atto inutile.Lascia perdere, damme retta, fidate de me godite a vita e divertite.- chino lo sguardo sperando in un'improvvisa riappacificazione o in un vaffanculo da qualcuno dei due. Ne la prima, ne la seconda delle cose accadono. Diletta fa un passo avanti e rivolgendosi a me sospira.
- Non è semplice dimenticare una persona e lasciarti alle spalle tutto, restare gelosi è più che normale-
Sospiro a mia volta. Non so che dire. Non sono mai stata coinvolta in una situazione del genere, bhè, c'è una prima volta per tutto.
- Non è proprio normale quando sei consapevole di non essere più innamorato e di star bene con un'altro.- con questa frase non volevo ferire nessuno ma l'ho fatto. Diletta china il capo mentre le guance gli rigano il volto.
- Si vede che non sei mai stata veramente innamorata-. La vendetta, eggià, fa più male degli insulti iniziali. Come può una semplice frase rovinarti la giornata o semplicemente riassumere la tua vita? E' vero, è fottutamente vero, ogni parola mi si addice. "Si vede che non sei mai stata veramente innamorata", sono passati 10 secondi da quando l'ha pronunciata e già un vocio e rimbombo si forma nella mia testa. Dopo questa lapidazione non corporea se ne va sparendo dietro l'angolo del corridoio. La mini-folla è sparita lasciando solo me e Lorenzo in quel ormai lugubre corridoio.
Chiudo gli occhi per non farli cedere alle lacrime, chino la testa e con una mano mi afferro i capelli sulla nuca stringendoli in un gesto di auto-incolpamento. In fondo l'ho provocata, come al mio solito. Mi insultano, rispondo e mi becco le peggiori vendette, mi rinfacciano le cose e passo giorni o settimane di merda mandando vita sociale e scuola completamente a puttane.
- Tutto ok?- Lorenzo mi distoglie dai miei pensieri, alzo la testa e sorrido a forza. 
- Si, tutto bene, andiamo a lezione-
- Sai,tutti sono capaci a mostrare i denti, un sorriso lo devi fare con l'anima.- scuoto la testa rassegnata al fatto che dopo poco tempo già non gli posso nascondere nulla. "9:11" wow, ci si impiegano solo 6 minuti a rovinare un giornata, grandioso. Incrocio le braccia e me ne torno in aula fra i miei pensieri ormai più tristi di un'obitorio. Mi meraviglio come le parole facciano più male di un destro in bocca.

POV LORENZO

Finita l'ultima ora, ultimo giorno della settimana. Sabato, mi sei mancato. Elisa non mi sembra la persona più gioiosa del mondo. Da stamattina ha qualcosa che non va. Non mi va di impicciarmi ma avevo promesso ai miei fans che avremmo fatto il dlc. Mi mordo un labbro cercandola. La trovo quasi subito, riconoscendola dalla sua felpa multi-fandom. Mi avvicino mentre aspetto che finisca di allacciarsi la scarpa. Si rialza sospirando.
- Ehy- 
-Ehy- dire che è felice sarebbe un completo eufemismo. 
- Senti, oggi dovevamo registrare il dlc, cioè, per te va bene? Se non te la senti non preoccuparti eh. Faremo un'altro giorno. Inizialmente è un pò titubante ma poi accenna un piccolo sorriso.
- Va bene, forse mi distraggo- mi fa strano vederla senza energia. Pensa Lorenzo, falla ridere.
Me la carico in spalla, non pesa molto, e inizio a camminare mentre cerca di dimenarsi.
Sotto gli sguardi e i parlottii della gente ci avviamo a casa mia. Fra qualche battuta e un pò di solletico riesco a sollevarle il morale. 
Arriviamo a casa e dopo esserci mangiati un pezzo di pizza ci buttiamo in camera pronti a registrare. Apro il gioco ed inizio.
- Bella a tutti ragazzi, benvenuti in questo nuovo video, io sono Favij ed oggi siamo su...Outlast Whistleblower!- sorrido vedendo l'espressione terrorizzata di Elisa che recita sottovoce alcune preghiere invocando santi e madonne.
- Oggi, come promesso è con me Elisa! Vi dico solo che da scuola fino a qua me la sono portata in spalla quindi ogni mio danno psicologico attribuitelo a lei-
- Bene, neanche 10 secondi di video e già mi sputtani. Metti la gente di una felicità che neanche puoi immaginare.-
- Invece di creare una specie di dibattito di direi di iniziare eh - annuisce mentre si raddrizza sulla schiena. Nele prime scene facciamo qualche battuta sulla troppa marijuana che si fa la gente e cercando di capire se esistono feticisti facciali. Elisa commenta disgustata.
- Perchè? Ma cosa cazzo mi rappresenta leccarci la faccia? Ti sembro un cazzo di ghiacciolo?- inizio a ridere finchè il tizio a cui hanno sbavato sula faccia si alza. Si dirige verso il computer scrivendo un e-mail.
- Ma che senso ha segnalare il posto in cui si trova? Quello che accade?- faccio uno sguardo come per dire "a vabbè"
- Ovviamente devo far sgamare le persone che combinano cazzate in questa specie di strano posto e dove lo faccio? Nello strano posto, con porta spalancata, in pieno giorno e appena riemerso da un lavaggio con bava. Ci anca solo che lo prendano e lui si lamenti.- lei continua a commentare e dopo essere stato depistato sorride soddisfatta.
-Sei una cazzo di veggente- esclamo sgranando gli occhi.
- La coerenza. LA COERENZA- indica lo schermo appena "lo sbavato" sviene. Si risveglia nel manicomio sottoposto ad un test. Entra in una stanza in cui tre uomini stanno facendo a pezzi un uomo.
- Affettato per tutti!- grido sollevando le braccia a mò di pescivendolo. 
-Ma io me ne andrei- Elisa sposta le mie mani dalla tastiera con finta faccia disgustata cercando di trattenere una risata. Muove il personaggio uscendo. Un paziente ci passa davanti e la faccia di Elisa si trasforma da un sorriso ad una faccia terrorizzata (NDA tipo da :D a D:, mi sono spiegata no?).
- E ovviamente la gente ti appare davanti a cazzo facendoti prendere dei colpi- 
- E giustamente ti appare un fantasma nero che in un batter d'occhio ti fa sentire fatto, ha senso, certo.- 
Poco dopo inizia una sotto specie di inseguimento e fra gli insulti di Elisa e i miei scleri saliamo in un condotto. Iniziamo una discussione su quanto questo gioco sia alla solid snake e finalmente usciamo. C'è un uomo accucciato per terra e già l'idea che aggredisca il primo che capita a cazzo mi attraversa la mente.
- Giuro che se ti alzi ti tiro la videocamera.- esclamo imbruttendo verso la webcam.
Attraversiamo la stanza e il tizio quasi ad averci sentiti richiude la porta. Il fantasma si rifà vivo e guido il personaggio verso un'armadietto. Ovviamente con il culo che mi ritrovo ci becca. Decido di andare nell'altro ma quello spastico si rinfila in questo.
- EH sì ma che cazzo!-
-Corri coglione corriiiii- Elisa urla e con finta maestria riesco a scappare. Corro e vicino all'uscita chiudono la porta.
- E poi ti chiedono perchè sei atea- Elisa respira lentamente sussurrando insulti in non so che lingua. Dopo un riferimento sia mio che suo ad assassin's creed mi arrampico su una specie di impalcatura. Superiamo unna stanza messa peggio di camera mia (e ce ne vuole) e troviamo un cannibale. Ovviamente i commenti non mancano. Mi giro e trovo una pentola piena di sangue ed organi che bolle.
-Ahhh ma dillo che stavi cucinando! Bene, zuppa di polmoni. Chi ne vuole?- 
- Ma ne farei a meno- Elisa fa una faccia disgustata e riprendiamo.
- Non guardarci lo amo.- quella sottospecie di cannibale si sta tranquillamente mangiando il cuore di un morto con la testa in un microonde, ma okay.
-Misà che lui ha preso troppo seriamente la faccenda del dammi il tuo cuore- esclamo un pò sconvolto. Dopo un falso allarme del fantasma proseguiamo.
- Speriamo che l'innamorato non ce vede sennò semo popo 'na merda- se ne esce un pò alla romana ma comunque si capisce.
- Chiudi quella bocca coglionazzaaaaa- prendo a correre inseguito da quel deformato. Scavalco una rete, mi giro verso lui ed eclamo
-Suca stronzo suuucaaaa- riprendo a camminare.
- Eh ma dai ma questo che cazzo cia il teletrasporto di Goku?- dopo questo piccolo avvertimento di Elisa realizzo che quello ci sta inseguendo. Mi nascondo in un'armadietto ma nonostante le preghiere di entrambe mi vede, scappo nella stanza accanto. 
- Eh ma dove cazzo mi nascondo, mi vede ovunque!-
-Mettiti sotto al letto, veloceee- Seguo il suo consiglio. Sfonda la porta e inizia a perlustrare la stanza.
- Io direi che qui potrei concludere!-
- Se non dormo te lo dico subito vengo qui e ti picchio.- le sorrido falsamente incoraggiante.
- Bhè se il video vi è piaciuto, lasciate un commento e un mi piace, anche alla pagina di facebook, che come in ogni video trovate nella descrizione, se non siete ancora iscritti iscrivetevi, noi ci rivediamo in un prossimo video- 
- Sempre se sarò viva, bella ragazzi!-
Il video si conclude qui. L'editing inizia ma qualcosa non va. Durante la registrazione il muro in alcuni punti sembra più chiaro, è inquietante. Sembra ci sia una sagoma. No. Mi fa male giocare troppo agli indie horror. Scuoto la testa e continuo rassegnadomi al fatto che è tutto nella mia testa.
"pubblica" finalmente.
-C'è qualcosa che non va.- si gira verso di me e notando la mia espressione confusa accenna al monitor
- Cosa?
-Nel video sentivo come una presenza. Ad un tratto qualcuno mi ha tipo afferrato la spalla.  Credo di star impazzendo.-
-Non sei pazza, almeno che non si diventi pazzi in due.-

Angolo autrice:
Ladies and Gentleman sono fiera di presentarvi il nuovo, disgustoso e totalmente inutile capitolo! La mia mente dopo le 9 di sera partorisce strane cose. Triste ma vero. Qui si vede un'accenno ad una cosa paranormale ( è solo l'inizio.) ed Elisa che si sente particolarmente pacifista. Siamo arrivati a 17 recensioni in tre capitoli, grazie di cuore <3.
Non so quanto vi intressi ma sono attualmente diventata una whovian e una sherlockian. Amo queste serie*-*. Il mio blocco schermo ispirato a sherlock, il mio sfondo con la cabina blu e la suoneria di big bang theory. Mi sento potentissima*-*. Bene ora che vi ho aperto un mondo a nuove serie me ne vado prima di sparare altre cavolate. Grazie per la pazienza con questo orribile capitolo.
Baci Kat <3 Ps. Nella parte in cui Lorenzo descrive Elisa non mi sto dicendo da sola che sono bella eh! Sto solo facendo delle riflessioni da parte di Lorenzo su...vabe lasciamo perdere, Bella regà!

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Capitolo 5
*** 'Per sempre' ***


Ovviamente dopo quello strano avvenimento le cose si erano turbate e, nonostante Elisa e Lorenzo passassero ore e ore a ragionare su quella specie di rompicapo le cose sembravano complicarsi sempre di più, mentre si allontanavano pian piano dalla soluzione.
Avevano proposto varie cose fra cui qualche scherzo o un semplice riflesso ma il tutto era sembrato solamente ridicolo. Ora nei vari social network i messaggi rivolti a Lorenzo aumentavano coinvolgendo addirittura squadre per fenomeni paranormali. Ad ogni gruppo che suonava a casa, Favij era costretto a rifiutare categoricamente un'inquisizione, per il semplice fatto che si stava scatenando il caos per una cosa del tutto no-sense.
A scuola non andava meglio vissto che pian piano che gli scritti aumentavano, con loro crescevano anche gli haters 'contagiando' altre persone.
In sintesi, fra Haters, quel piccolo evento, litigi, troppo studio e svariate cose che mettevano in serio rischio la salute mentale di ELisa come quella di Lorenzo, i due si sentivano come se dovessero portare sulla schiena un'enorme masso, sorbendosi critiche e ramanzine.
Quella mattina il sole era sorto mentre l'aria annunciava l'inizio di Ottobre. Una pioggia accolse Elisa appena uscita di casa che in un largo sorriso salì sull'autobus.
Aveva sempre amato la pioggia, fin dalle elementari, beccandosi insulti o prese in giro ogni volta che lo confessava. Non capiva cosa c'era di male, la pioggia gli infondeva un senso di serenità, come se fosse completamente in pace col mondo. Poi quel rumore, Dio, quanto lo amava. Sì, era strana ma mentre le persone la prendevano in giro, lei si rilassava nonostante stesse andando a scuola.
La giornata sembrava essere iniziata magnificamente, finchè non si ricordò di non aver preso l'ombrello. Come al suo solito iniziò ad imprecare sotto voce mandando quel poco di femminilità a quel paese.
Respirando piano, quasi a non voler far sentire il proprio respiro, si risiedette odorando l'aria con un denso profumo di umido.
- Ehy bambolina ti va un giretto? - si voltò di scatto mmentre un'uomo sulla trentina la fissava con due enormi occhi a palla. *
- Chiamami un'altra volta bambolina e ti sputo in un'occhio -
- Senti, senza troppi giri di parole. Casa mia è qui vicino che ne dici? -
Elisa si sentì un tantino presa dal panico mentre qualcuno stava assistendo alla scena come pronto ad urlare. Ovviamente nel suo cervello non ci fu neanche la minima traccia sul fatto di accettare ma si sentì piccola e minuta. L'uomo era tozzo ed alto con una corporatura che avrebbe fatto paura ad un'orso. Deglutì senza il minimo rumore e decise di rischiare.
- Visto che casa tua è qui vicino vedi di levarti dalla palle - si impettì fiera di averlo lasciato senza parole, mentre le porte dell'autobus si aprivano davanti scuola.
Afferrò lo zaino e poco prima di balzare giù la veicolo udì due parole
- Mi vendicherò -
La voce di Lorenzo chela invitava a stare sotto l'ombrello per evitare una polmonite gli fece dimenticare quel briciolo di paura che aveva provato.
Ovviamente non c'era nulla da temere, se quell'uomo fosse stato umano.

POV LORENZO

Elisa scende dall'autobus con un'espressione turbata, la osservo qualche secondo e poi la chiamo per farla venire sotto l'ombrello.
- Sai, adoro la pioggia, so che è strano ma mi piace -
- E' rilassante ma dopo un pò è pallosa, sopratutto mentre dormi! -
Sgrana gli occhi e mi osserva con uno sguardo truce
- E' la cosa migliore del mondo addormentarsi con la pioggia! Insomma è rilassantissimo -
- Non quando vivi praticamente in un bosco e passi le serate con horror, splatter e indie -
- Oh... okay io non verrò mai a cena a casa tua, qualsiasi cosa succeda te la ceverai da solo -
Scoppio a ridere e poi la squadro
- Non sapevo fossi così coraggiosa! -
- Come ci sentiamo simpatici oggi! -
- Okok scherzi apparte, ti pensavo più coraggiosa -
- Non sapevo tu pensassi! Non si può definire una persona coraggiosa perchè riesce a sopravvivere a scuola, ne riparleremo quando mi ritroverò Jeff davanti -
Scuoto la testa rassegnato e gli propongo di andare al parco vicino scuola dove c'è meno affollamento.
Si siede sull'altalena allontanandosi dall'ombrello, si alza il cappuccio e sbuffa come annoiaata.
- Secondo te, le storie di paura esistono? Dopo quello che si suppone sia 'una creatura fantasma' nel tuo video -
- Non ne ho idea, mi sono sempre sembrate cose stupide queste storie ma dopo quella presenza sento come qualcuno che mi osserva continuamente -, siedo sull'altalena in modo da stare di fronte a lei**
Mi imita e punta lo sguardo verso il basso pensierosa.
- Cos'hai? -
- Stamattina, sull'autobus un signore ha cercato di convincermi di andare a casa sua -
Mi acciglio, socchiudo gli occhi ed inizio a dondolare leggermente
- Per fare? -
Questa volta lo sguardo è alla 'capitan ovvio', rifletto un pò ed un pensiero perverso entra nella mia mente
- Oh! Oh...e quindi? Cos'hai detto?
- Bhè, inizialmente mi ha chiamata bambolina e dopo un pò di paura gli ho detto di non chiamarmi bambolina sennò gli avrei sputato in un'occhio -
Trattengo una risata e chiudo gli occhi immaginandomi la scena
- Cosa centra con l'argomento 'paranormale'? -
Solleva lo sguardo al cielo mordendosi il labbro, è parecchio strana
- Mi sono sentita... non spaventata, cioè sì anche quello, ma diversa, come se quell'uomo non avesse buone intenzioni, non nel senso che normalmente si potrebbe pensare, neanche omicidio. Non ne ho idea, mi sta scoppiando la testa -
Si preme le mani sulle tempi rannicchiandosi sull'altalena.

Narr. Esterno

Ad un tratto l'altalena di Elisa iniziò a muoversi con uno strano scricchiolio sinistro, sebbene lei fosse accucciata. Alzò lo sguardo preoccupata e sgranò gli occhi
- Non è uno scherzo, vero? -
Lorenzo scosse la testa e scatto in piedi, si avvicinò all'altalena e mosse la mano intorno, come per vedere se c'era qualcuno. Diede un colpo verso il basso e la manò rallentò, come fermata.
- Cosa cazzo è - levò la mano da lì e vide l'altena aumentarè velocità - scendi Elisa -
- No, voglio vedere che succede -
-Vuoi essere scaraventata per terra?! -
Elisa parve esitare e il suo sguardò si indurì
- Se ci aiuterà a scoprire qualcosa, sì! -
- Sei un'idiota, testarda del cavolo! -
- Vuoi continuare a vivere col dubbio? Vuoi risolvere sta cosa o dobbiamo avere un'ansia perenne?! -
- Bhè scusami se non voglio che tu ti rompa la testa! Scusami perchè mi preoccupo per te! -
- Io non ti ho mai costretto a preoccuparti per me! -
Lorenzo deglutì e strinse i denti. L'aria parve raffreddarsi di più e la pioggia umentare, con lei la velocità dell'altalena
- Sai, hai ragione! Forse non dovevo farti fare quel vlog o farti intromettere nei miei affari, forse non dovevo neanche diventare tuo amico! -
Le parole rimbombarono nella testa di Elisa che scese con un salto dall'altalena.
- Oh grazie! Se ti davo tanto fastidio perchè mi sei rimasto vicino? Potevi andartene senza illudermi di aver trovato un'... un'amico perfetto! Ho sempre pensato che tu lo fossi e che mi volessi bene magari, mi sbagliavo ecocme se mi sbagliavo! Siete tutti falsi! -
Il silenzio calò mentre il ticchettio della pioggia creava un rumore metallico a contatto con la pioggia. Elisa iniziò a tremare involontariamente e chinando il capo cominciò a piangere silenziosamente.
-Ti odio, ti odio, ti odio...-
Lorenzo fu invaso dal senso di colpa che gli attorcigliò lo stomaco, cosa doveva fare?
- Mi spiace -
La ragazza si inginocchiò a terra sotto il peso delle sue gambe
- Dopo avermi detto una cosa del genere, ti scusi, sai, tutti son capaci. Capaci a far male e poi scusarsi. Sei uno stronzo, mi sbagliavo -
- Ho perso il controllo, okay? Non ragionavo, non volevo che tu ti facessi male, ho provato un'incredibile senso di paura quando l'altalena si muoveva, ho avuto paura per te -
- Ciao, ti auguro una vita felice e tutta quella robba che si dice quando si litiga, ormai è tardi per aggiungere le cose, mi ci hai fatto rimanere male, troppo -
Si alzò sistemandosi lo zaino e si avviò verso in cancello di scuola.
Lorenzo provò a scusarsi più e più volte nel corso di quella piovosa giornata, ricevendo sonori ' vaffanculo ' ogni volta che provava a dire che gli dispiaceva. Si sentiva in colpa, però non aveva parlato lui, non pensava quelle cose, tutt'altro.
La ricreazione giunse in fretta e tra vari pensieri Elisa si alzò uscendo in cortile. Stava per varcare la porta quando si accorse della pioggia. Scosse il capo ed uscì, si sedette sulla sua solita panchina e rannicchiò le gambe al petto.
Le sue amicizie duravano poco, era acida e passava il tempo a sperare che qualcuno si preoccupasse per lei e appena accadeva di comprtava come una bambina. Si sentiva ridicola e ferita, emise un sopirò e sollevò lo sguardo al cielo.
- Ti prenderai una polmonite come minimo -
Elisa sobbalzò e voltò lo sguardo, Daniele si sedè accanto a lei per poi coprirla con l'ombrello
- Mh ciao anche a te -
- Oh scusa se mi preoccupo per una ragazza, se vuoi mi allontano e ti lascio qui augurandoti una buona settimana al letto, per me non c'è problema eh -
Elisa abbozzò un sorriso per poi ricomporsi
- Una settimana di riposo ci vorrebbe - parlò contro il suo volere, odiava sfogarsi, preferiva tenersi i suoi problemi per se, non aveva bisogno di compassione, tranne in quel momento. Deglutì e dopo qualche domanda iniziò a raccontare tutto per filo e per segno.
- Mi dispiace, anche se non servirà a nulla dirtelo. Sai, a volte capita che una persona dice queste cose contro volere. Quando è particolarmente preoccupato spesso capita che la rabbia prenda il sopravvento, spingendolo a dire cose che non pensa -
- Ne dubito, aveva ragione forse se non fossi diventata sua amica sarebbe stato tutto migliore -
- Spero tu stia scherzando. Insomma, sei una persoa fantastica! -
Elisa rimase colpita da quelle parole ed in preda ad un silenzio imbarazzante sorrise.
- Oggi io e due miei amici andiamo a fare un giro, ti andrebbe di venire? -
Ovviamente Elisa avrebbe voluto stare da sola ma realizzò che distrarsi sarebbe stato meglio, così accettò. Per tutta la giornata si sentì in colpa, quasi fosse stato un tradimento, ma sul punto di disdire Daniele all'uscita le prese la mano e la trascinò via senza dargli neanche il tempo di cercare Lorenzo con lo sguardo.
- Ciao Daniè! - un ragazzo moro con due occhi verdi fece cenno di saluto con la mano.
- Lei è Elisa, oggi non aveva niente da fare così le ho proposto di uscire con noi -
- Io sono Gabriele - sorrise il ragazzo
- Danilo - il ragazzo accanto aveva due due occhi azzurro scuro e dei capelli corti neri che le conferivano un'aria molto alla 'Alec' di shadowhunters.
- Allora dove si va? - chiese Daniele interrompendo quell'imbarazzante silenzio.
- Noi volevamo andare a fare un giro al Games Stop ma ora che c'è lei dubito che voglia venire - Gabriele fece le spallucce e voltò lo sguardo verso Elisa.
- Per me non c'è problema, anzi amo il game stop! - il che era vero, anche se non era sicura che si sarebbe divertita poi tanto. Scosse il capo e li incitò ad andare.
- Io mi annoio a camminare, facciamo una cosa - si crevano spesso spiacevoli silenzi che Elisa non sopportava, era unapersona comune, potevano anche fare una gara di rutti e lei non se ne sarebbe lamentata!
- Quale? - risposero i tre in coro, era una cosa agghiacciante.
Fece un salto ed iniziò a correre
- L'ultimo che arriva al game stop ci offre la pizzaaaa - finalmente, erano due giorni che stava spaparanzata sul divano o sui banchi di scuola, aveva bisogno di correre. Sentiva i passi degli altri dietro i suoi creare un rumore smorzato dalle numerose macchina che passavano per la strada.
Neanche se ne accorse e vide il negozio a una decina di metri, così cercò di allungare il passo ma Daniele la raggiunse.
- Primo! - gridarono in coro, si scambiarono uno sguardo truce e poi iniziarono a litigare come bambini che litigano per l'ultima caramella.
- Okay, sembrate dei ragazzini, sul serio piantatela - Danilo si mise fra i due interrompendo l'inutile battibecco. Un'ultima terribile occhiata e poi si girarono verso Gabriele appena arrivato
- Non vi pagherò mai la pizza - puntò il dito sul petto di Elisa - ti...odio... -
Elisa inizialmente si inquietò ma poi scoppiò a ridere, aprì la porta ed entrò.
Forse non si sarebbe annoiata poi tanto.

POV LORENZO

Ora con chi lo registro il video? Mi prenderanno a sprangate sui denti. Sospiro e mi avvio verso l'uscita di scuola. Il caos totale domina il cortile visto e considerato che la campanella dell'ultima ora si aspetta come una manna dal cielo.
Sollevo lo sguardo alla ricerca di Elisa, forse potrei parlarci. La intravedo e mentre sto per andare da lei Daniele la trascina via. Fantastico, rimpiazzato in tempi record. Alzo gli occhi al cielo e decido che oggi registrerò qualcosa. Oltrepasso il cancello quando noto una persona completamente vestita di nero dall'altra parte della strada. Intravedo due occhi rossi sotto al cappuccio e quando realizzo che mi sta fissando una macchina gli passa davanti e lui scompare senza lasciare traccia.
Sbatto più volte gli occhi e alla fine mi convinco che tutta questa storia mi sta davvero facendo male.
Dopo aver preso l'autobus arrivo a casa e saluto velocemente i miei. Butto lo zaino in un qualsiasi posto e salgo le scale per andare in camera mia a rilassarmi prima di mettermi a studiare.
Scalcio le converse nere via e mi butto a capofitto sul letto. Ormai non posso più addormentarmi con il cuore che mi martella violentemente nel petto senza alcun motivo; decido di mettermi a registrare una puntata di Turbo Dismount.
Indosso le cuffie e cazzeggio come un beatboxer con dei problemi alle corde vocali. E' verissimo il fatto che mi preparo così, almeno se inizio a sentirmi deficiente da ora più avanti non mi farò problemi.
Avvio la registrazione e comincio con la normale intro.
- Bella a tutti ragazzi e benvenuti a questo nuovo video, io sono Favij ed oggi siamo su turbo dismount! Se qualcuno si stesse per caso chiedendo ' Ma dove cazzo è Elisa ' è andata affanculo. No okay scusatemi, scusa Elisa, oggi aveva da fare e non poteva registrare e quindi sono di nuovo un forever alone -
Abbasso un pochettino la musichetta e passò in rassegna le cose che devo dire.
- Allora, prima di iniziare vorrei dirvi un paio di cose. Dunque, nello scorso episodio di Outlast è praticamente successo un bordello per quella strana 'cosa', vi giuro regà è stato un casino. Mi sono trovato i ghostbusters fuori casa! No, praticamente avete contattato mezzo mondo e fuori casa una due volte al giorno mi venivano a suonare quelli dei fenomeni paranormali.
Io, vorrei specificare che quello alla fine era solo un'effetto. Un fottutissimo effetto per farvi cagare addosso. Ma lasciamo stare e cominciamo -

Finisco di editare il video e lo pubblico. Ora quella strana 'cosa' non era apparsa.
Scuoto il capo rimuovendo quei pensieri e realizzo che devo studiare. Impreco e prendo il libro di chimica.


POV ELISA

Noto l'orario e credo che si l'ora di andare a casa. E' vero sono solo le quattro ma devo studiare. Saluto velocemente e mi metto a camminare, mi ero stranamente divertita. Avevamo molte cose in comune, sopratutto il fatto di cazzeggiare mentre si attraversa la strda.
So che è una cosa totalemnte stupida è pericolosa, ma ogni volta che attraverso la strada devo cazzeggiare. Capisco perchè la gente mi dice che sono strana.
- Elì! - mi volto mentre Daniele mi raggiunge.
- Dimmi tutto -
Lo vedo ammutolirsi e chinare il capo.
- Senti, ti andrebbe di fare un giro insieme? Stando in quattro non si poteva parlare più di tanto -
La parte responsabile di me (si, stranamente ne ho una) mi dice che devo studiare, ma la parte buona mi consiglia di andare.
Studiare non è una cosa che mi esalta tanto quindi accetto.
- Allora, dimmi qualcosa su di te, per conoscerci - dico con un sorriso.
- Una domanda per uno okay? -
- Okay* -
- allora - comincia lui - Mh... colore preferito? -
Lo guardo un pò incerta prima di pensarci e poi dopo aver ragionato rispondo
- Azzurro, Arancione e Verde, te? -
- Vediamo, blu e rosso, sì decisamente - scuote il capo su e giù e inarco un sopracciglio
- Ma che fantasia! - rido seguita da lui - Attore preferito? -
- Johnny Depp, tu invece? -
- Leonardo Di Caprio, Jennifer Lawrence e Johnny Depp! -
Continuiamo così per un pò finchè praticamente siamo sulla via che costeggia casa mia.
6.00
Okay, abbiamo continuato così per un pò tanto. Ma non mi dispiace.
- Bhè, io devo andare, ci hanno caricato di cazzate da studiare e domani ho un paio di interrogazioni. Non posso restare -
- Dai, ci siamo divertiti però, sopratutto a cazzeggiare sulle striscie -
Scoppio a ridere e mi sistemo lo zaino sulle spalle. Cade un silenzio e mi fissa negli occhi.
D'accordo, momento imbarazzante. Ora come me la svicolo, oh non so mai cosa dire in questi momenti, dio mio.
E poi così, di botto mi da un bacio a stampo e si allonatana.
Rimango impalata lì a fissare un punto impreciso, ma cosa cazzo è appena successo?!
No aspettate, mi.. ha baciata? Okok, entriamo in casa prima che qualcuno pensi che io abbia qualche serio problema.
Mi ritrovo a sorridere ma poi penso a Lorenzo. D'accordo, qualcuno mi spieghi cosa sta succedendo perchè ho una confusione immensa nella testa.
Scuoto il capo ed attraversando la soglia di casa rimuovo ogni pensiero.
- Ciao Eli, senti oggi ha chiamato tuo padre, voleva sentirti -
- Sì, ora lo richiamo, ma perchè non mi ha chiamata al cellulare? -
- Pensava che avessi da faree mi ha detto di farlo richiamare -
Annuisco e salgo nella mia camera dopo aver chiamato papà mi soffermo ad osservarla, non è di dimensioni stratosferiche ma l'adoro. Diciamo che le case in questa zona si somigliano un pò tutte e praticamente la mia è quasi identica a quella di Lorenzo, tranne per il fatto che noi abbiamo bagni e camere in stanze diverse.
La mia è in cima alle scale, la scrivania sotto la finestra ( che si trova parallela alla porta ), accanto l'armadio e il letto addossato alla parete.
Senza esitare mi metto a studiare e, dopo interminabili ore passate su quell'unico capitolo ci rinuncio. Non riesco a studiare, troppi, troppi pensieri.
- Elisa - sento un sussurro dietro di me e mi sembra di scorgere un movimento dietro la mia testa, percepisco un fiato caldo sul collo e mi volto di scatto.
Niente, solo la mia camera. Eppure ero sicura che ci fosse qualcuno. Non mi piace 'sta cosa, per niente.
Afferro il telefono e chiamo Lorenzo, nessuna risposta. Emetto un verso tra un sospiro ed uno sbuffo e scelgo che la cosa migliore da fare è mettersi al letto. Con tutto 'sto casino ci sta andando di mezzo la mia sanità mentale.
Mi infilo i pantaloncini corti grigi ed una canottiera in tinta. L'unica persona che in inverno dorme così.
Ci vuole veramente poco prima che il sonno mi raggiunga e mi lascio cullare sperando in una notte senza sogni


Narr. Esterno

Quella mattina non era iniziata male, l'ora di italiano era passata ed ora si stavano dirigendo ad educazione fisica. Elisa si sedè nello panca per cambiarsi ed indossò i pantaloncini corti neri attillati, la maglietta bianca e delle scarpe da ginnastica.
Uscì sbadigliando ed insieme a qualcun'altro andarono fuori. C'erano un campo da basket, un pista da cento metri ed una per il salto in lungo.
In attesa del resto della classe il prof. iniziò a spiegare cos'avrebbero fatto oggi. Riscaldamento per iniziare, una partita per uno di basket e le prove per vedere chi avrebbe partecipato agli studenteschi.
Questi campi all'aperto erano posti sul resto della scuola e una distesa d'erba li separava di tre quattro metri. Il gruppo si riempì ed iniziarono a correre, addominali, flessioni e allungamenti accompagnarono il riscaldamento tenendo tutti piuttosto svegli.
- Appena avrete finito questa sessione di addominali vi voglio tutti sulla pista dove correrete, poi farete il salto in lungo, il lancio del vortex e più tardi entreremo dentro per il salto in alto -
Lorenzò sbuffò, non gli era mai piaciuta la corsa, tutto meno che la corsa. Ogni tanto il pensiero di scusarsi con Elisa gli balenava in testa ma due minuti dopo ci ripensava.
Alla fine di quelle due lunghissime e pesanti ore Lorenzo ed Elisa si erano entrambi qualificati per gli studenteschi, lei in velocità e lui nel salto in lungo.
- Bene, potete andare! Tranne Elisa e Lorenzo -
I due si voltarono verso il professore intenzionati a sbrigarsi per andare a bere.
- Allora ragazzi, siete presi per gli studenteschi che si svolgeranno fra un mese. Una volta ogni due giorni, dopo scuola, verrete qui e vi allenerete con gli altri qualificati, chiaro? -
- Si prof. - i due scossero il capo e si allontanarono evitando di guardarsi negli occhi.
Era una situzione imbarazzante ed entrambe non avevano niente da dirsi. Elisa, sopraffatta dai suoi pensieri, senza accorgersene scivolò e a pochi centimetri dal battere la testa Lorenzo gli prese la mano aiutandola a rialzarsi.
- Grazie - disse lei guardando ovunque meno che nei suoi occhi.
- Senti, l'altro giorno, riguardo a quello che è successo al parco, vedi io non volevo.. - cominciò a dire una frase ma fu zittito da un abbraccio di Elisa.
- Scusami - concluse lui
- Non scusarti, ti ho già perdonato -
- Comunque sia non so chi dei due puzzi così terribilmente ma io suggerirei di non abbracciarci dopo le ore di educazione fisica - Elisa rise e si sentì di nuovo se stessa. Non che fosse cambiata, ma con lui era diverso. Era tutto più bello.

Ogni volta che uscivano da scuola sembrava di rivivere sempre lo stesso momento di caos e quindi si allontanarono in un modo assurdamente veloce.
- Senti, hanno aperto d poco una pista di pattinaggio enorme qui vicino, ci andiamo? - domandò Lorenzo esaltato
- Oh poi se ti rompi l'osso sacro son cazzi tua eh, io te lo dico -
I due si avviarono chiacchierando e comportandosi come due bambini, era normale il loro rapporto... se visto da un punto di vista diverso. Erano strani insieme, o almeno così pensava la gente, erano diversi ma uguali, lontani ma vicini insomma una cosa inspiegabile, si completavano a vicenda, ma non nel senso come coppia, come amici, anzi più come fratello e sorella, litigavano, facevano pace e si divertivano.
Elisa pensava in continuazione di vivere un sogno, il suo idolo che la trattava come una sorella era un cosa inconcepibile secondo la sua testa, eppure era lì. Quando ancora non lo conosceva faccia a faccia se lo immaginava esattamente così, non come lo descrivevano gli haters, del tipo stronzo, egoista e narcisista. Ogni tanto gli saltava in mente quando lo difendeva con le unghie e con i denti, in effetti non era cambiato niente.
Voltò lo sguardo verso di lui che ora stava parlando al cellulare con la madre e senza un preciso motivo sorrise. Si sentì alquanto stupida e quando Lorenzo si voltò lei prese un colorito rosso.
Arrivarono alla pista di pattinaggio e, dopo aver pagato indossarono i pattini.
- Facciamo una scommessa - disse Elisa con un ghigno stampato in volto - il primo che raggiunge la cinque cadute dovrà entrare in pista con i calzini ed andare da 6 persone e dirgli 'pampuja all'ebba?' per poi rispindere 'puppaaaa' -
Lorenzo sgranò gli occhi chiedendosi come diamine gli venivano in mente queste cose. Scoppiò a ridere ed accettò
Entrarono entrambi allo stesso tempo, Lorenzo si diede la spinta ed iniziò a muoversi lentamente, Elisa tirò fuori il cellulare e cominciò a riprendere.
- Okay, ciao a tutti. Sono con Lorenzo in questo preciso istante e sono alla pista di pattinaggio. Ora vi farò vedere i movimenti sexy di quell'idiota laggiù, cambiò inquadratura e riprese lui.
- Ou ma che stai a riprende? - gli urlò dalla'ltra parte della pista mentre si muoveva a scatti.
- Si ed andrai su tutti i siti che esistono! -
- Posso mandarti a fare in culo? -
- Questo non ti farà recuperare la dignità! -
Elisa finì la frase e lui cadde dando una culata sul ghiaccio.
Lei stoppò il filmato e vedendo i suoi inutili spastici tentativi di rialzarsi decise di aiutarlo.
- O mio dio! - due ragazze gridarono dietro di loro pattinandogli incontro.
- Ti prego Favi facciamo una foto! -
Lui annuì ed Elisa si allontanò di un metro.
- Elisa vogliamo anche te nella foto! - diise una della due sull'orlo delle lacrime. Lei si avvicinò un pò e sorrise.
- Vi possiamo fare una domanda? -
- Certo - risposero in coro i due
- Ma voi state insieme? - chiede la ragazza mora sorridendo a quella bionda. I due arrossirono scambiandosi un'occhiata imbarazzata
- No, ma vi pare, noi siamo solo amici! - disse Elisa deglutendo, le figure di merd erano dalla sua parte quel giorno.
- Stareste bene insieme, comunque Favi contiua a fare i video su youtube perchè sei un grande e migliori la giornata ad un mucchio di gente, veramente - e si allontanarono

POV ELISA

- Quinta caduta ahhh attaccati al camper! - grido io improvvisando un balletto vittorioso.
- Ricorda che avrai la mia dignità sulla coscenza - mi risponde sedendosi su una panchina che costeggia pista. Si leva i pattini e rientra.
- Io ti riprendo, basta - gli frego il ellulare e comincio a riprenderci.
- ALlora gente, dovete sapere che io ed Elisa abbiamo fatto una scommessa - comincia lui
- Il primo di noi due che avesse raggiunto le 5 cadute si sarebbe dovuto togliere i pattini, entrare in pista e dire 'puppa' alla gente - riassumo
- E io ho miseramente perso e questa stronza qui non ha avuto pietà costringendomi a farlo. QUindi segnatevi nome e cognome e vendicatevi! -
- Muovi il sederino, susu-
Mi lancia un' chchiataccia e s avvicina ad una ragazza qui vicino
- Rega conservate sto video perchè non si rivedrà mai più una cosa del genere - sussurro verso la telecamera.
- Ehy ciao scusami pampuja all'ebba? - dice lui convinto. Soffoco una risata e continuo a guardare
- Come? - domanda lei con una faccia preoccupata.
- PUPPAAAAA - e si allontana correndo. Non riesco a fermarmi e sbotto a ridere. Prosegue per altre cinque persone due di cui lo mandano gentilmente a quel paese.
Mi raggiunge col fiatone e con un sorriso stampato in viso
-MOrtacci tua mortacci - e stoppo il video ridendo.
- Andrà su youtube - esclamo circondandogli le spalle con le braccia per abbracciarlo.
- Ma anche no -
- Ma non era una domanda - ghigno
Alza gli occhi al cielo e si rimette le scarpe imitato da me.
- Ricordami di non chiederti mai più di andare a pattinare insieme -
- Sei tu che hai accettato la scommessa eheheh -
Riconsegnamo i pattini ed usciamo.
- Dai dillo che ti sei diverito - dico scompigliandogli i capelli
- Certo, a essere mandato affanculo sopratutto. E' una gioia che si prova una sola volta nella vita -
Scherziamo per un pò finchè non mi fermo e lo guardo.
- Per quanto rimarrai con me? - si morde il labbro  e si mette le mani in tasca guardandomi dritta negli occhi.
- Per sempre - gli sorrido e mi circonda le spalle
L'oblio distruggerà coloro che amano, non sapranno controllare la paura, si distruggeranno a vicenda, persi nella follia di ritrovarsi, persi nell'ignota oscurità.
- Lo hai sentito? - mi sussurra. Annuisco e volto lo sguardo al cielo, preprandomi a ciò che succederà.

SPAZIO AUTRICE:

Signore e Signore, Ladies e Psy, posso finalmente dire. E' uscito in quinto capitolo! Okay, ho messo secoli per pubblicarlo ed è penoso. Avrei potuto fare di più ma mi sono rovinata TwT
Dunque, qui troviamo il primo litigio fra Lorenzo ed Elisa che si separano per trooooppo tempo (certo) e quindi Elisa triste decide di accattare l'invito di Daniele il quale la bacia *dan dan daaan*, ovviamente Lorenzo è all'oscuro di tutto ciò ed il giorno seguente già si rivogliono un bene assurdooo. Aw, oggi mi sentivo buona.
Ma come purtroppo si è notato, nel descrivere le scene dolci faccio decisamente cagare (okok scusate), non userò scusanti però se trovate qualche errore è perchè è quasi l'una di notte ed essendo in incognito non vedo una ceppa.
Allora, vorrei precisare una cosa. IO AMO DILETTA. Non ricordo chi ma qualcuno mi aveva chiesto se la odiassi e la risposta è NO, io adoro Diletta, trovo sia una ragazza fantastica e pucciosissima livello over 9000 :3, qui l'ho descritta così per complicare la vita ai due è.è
Anzi ora che ci penso potrei, POTREI scrivere una fanfiction Diletta/Lorenzo... si vedrà.
Ho avuto la brillante idea di mettere lo spoiler a fine capitolo, non una cosa enorme sia chiaro, ma giusto così tanto per non farvi restare all'asciutto u.u
Ah! Un' ultima cosa. Invece di farmi domande nei messaggi privati, se qualcuno volesse chiedermi QUALUNQUE cosa basta scrivere a fine recensione #voglioesserenellenotedellautriceperchefafigo (l'ho inventato ora il nome lol) e poi hhiedetemi qualunque cosa e levatevi ogni dubbio tutto in una volta.
*vocina della ragazza veloce dei medicinali* si accettano consigli, se volete che succeda qualcosa in particolare nei prossimi capitoli scrivetelo pure.



SPOILER TIMEEEEEE

Dunque, dal prossimo capitolo ancora non succederà il casino però Daniele complicherà le cose e questa misteriosa voce si farà sentire minacciando i due ragazzi.

Ultima cosa, io non schiodo il sedere se non vedo almeno 8 recensioni (scherzo è.è)

Al prossimo cap...ah no dimenticavo, vi voglio ringraziare con tutto il cuore perchè 34 recensioni in quattro capitoli sono una cosa assurda (almeno nella categoria youtubers e secondo i miei standard), vi giuro quando sono giù e senza voglia di scrivere le vostre recensioni sono una cosa assurda inoltre se andate a controllare la mia storia è una delle più quotate, dio mio io vi amo, grazie <3

*se ne va cantando*

Kat <3

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Capitolo 6
*** Io parto ma la storia non chiude... ***


AVVISO DI MASSIMA IMPORTANZA

Allora, ci tengo a precisare che la storia non chiuderà, ma credo che prima del prossimo aggiornamento ce ne vorrà di tempo.
Dunque, io fra 10 giorni parto e me ne vado a Londra per circa una settimana, non sono neanche a metà dei compiti e quindi purtroppo dovrò mettermi sotto con lo studio se non voglio iniziare l'anno con un 3.
Io ho già iniziato il 6 capitolo, ma purtroppo non credo di finirlo in tempo ed inoltre ho bisogno del VOSTRO aiuto. Vi chiedo gentilementre di dirmi fra questi youtubers quali conoscete. Ho un'estremo bisogno di aggiungerne altri per un solo capitolo, ossia questo. Non vorrei causare confusione e quindi recensite per rispondere.
1- I Fancazzisti ANOnimi
2- Hmatt
3- Daniele doesn't matter
4- Leonardo Decarli
5- I Pantellas
6- RichardHTT
7- Fraffrog
Vi comunico che non sto facendo pubblicità, tranquilli :')
Vi supplico di recensire con gli youtubers elencati che conoscete.
Ci si rivede a settembre,
Kat <3

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Capitolo 7
*** Una sorpesa per Elisa ***


Capitolo 7
Pov Elisa

Le lezioni sono finite e invece di seguire l’esempio degli altri io e Lorenzo siamo costretti ad andare ad allenarci. E’ vero che avevo sempre amato lo sport ma in quel periodo ero diventata di una pigrizia inimmaginabile, prendo la borsa contenente i vestiti e scendo le scale facendomi largo tra la folla di ragazzi che mi intralcia il passaggio
- Ehi, attenta a dove vai ragazzina! – mi volto verso un ragazzo abbastanza tozzo e faccio una smorfia guardandolo.
- Sta zitto – sussurro fra i denti. Non volevo di certo passare per la ragazzina che non si sa difendere e, l’avevo presa un po’ come una sfida. Ho sempre avuto questo vizio, non sono mai riuscita a chiudere la bocca. Il che delle volte mi cacciava in dei guai.
- Torna a mettere la tua faccia sui libri – si avvicina a me con aria superiore e mi metto in punta di piedi essendo molto più bassa
- Metto la mia faccia sui libri per non vedere la tua – una risatina si solleva accanto a me e chino il capo godendomi quella piccola vittoria. Mi guarda sprezzante e se ne va tirandomi una spallata facendomi cadere a terra. Scuoto il capo alzando gli occhi al cielo quando Daniele si avvicina a me allungandomi la mano per aiutarmi. Gliel’afferro e mi rialzo
- Grazie Dan – sorrido caricandomi di nuovo lo zaino in spalla e spazzolandomi i vestiti
- Dan? Bel soprannome – ride e mi fa cenno di seguirlo – vieni, anche io mi sono qualificato per gli studenteschi perciò mi tocca allenarmi – sospira afferrandomi la mano e trascinandomi in palestra. Ci separiamo agli spogliatoi ed entro richiudendomi la porta alle spalle con un sonoro tonfo. Mi volto verso le altre ragazze e mi siedo su una panca cominciando a cambiarmi.
- Ma quella è la tizia che ha rubato il ragazzo a Diletta? – sussurra una vocina stridula. Alzo lo sguardo inarcando un sopracciglio mentre un po’ di rabbia mi monta dentro. Allaccio le scarpe e mi alzo facendomi una coda veloce
- La tizia ha un nome…idiota – concludo uscendo e saltellando allegramente verso la pista. Odio essere sparlata alle spalle. Diciamo che in questi giorni mi gira un po’ male…un po’ tanto. Comincio a riscaldarmi sotto lo sguardo perplesso delle ragazze di poco fa. Mi volto imprecando, certo che lo fanno proprio apposta.


Pov Lorenzo

Il fatto che Elisa abbia preferito venire con Daniele che con me non mi ha dato per niente fastidio. No, ma figurati. Il professore non può guardarci tutti quindi ha deciso che mentre osserva altri provare, noi dovremo stare seduti in attesa del nostro turno. Ci accomodiamo accanto alla pista su un piccolo prato pieno di alberi che ci permettono di avere un riparo dal sole. Mi poggio con la schiena al tronco e sfilo il cellulare dalla tasca, non c’è campo. Mi acciglio e muovo la mano alla ricerca di una tacca. Mi saranno finiti i GB forse. Mi porto le ginocchia al petto sbadigliando e poggio la testa sopra di esse osservando gli altri allenarsi.
- Lorenzo…- una voce profonda e rauca mi trapana le orecchie e mi volto spaventato. Apparentemente non c’è nessuno, penso che questa storia del ‘paranormale’ mi stia dando troppo alla testa. Ora è il turno di Elisa, osservo chi deve correre contro di lei. Giulia. Quella ragazza è veloce, in quattro anni di campionati studenteschi è sempre arrivata prima.
- Raga quant’è gnocca Giulia – esclama Andrea accanto a me, mi do una manata in faccia mugugnando di disapprovazione
- Lorenzo preferisce Elisa – sghignazza Filippo, gli tiro una gomitata nello stomaco sbuffando
- Siete noiosi – comincio osservando le ragazze – siamo solo amici, non ci può essere dell’amicizia tra ragazzo e ragazza? Ma per favore -
- Amicizia? – i due scoppiano in una fragorosa risata e decido di ignorarli. Alzo lo sguardo al cielo che si sta facendo improvvisamente più scuro, speriamo non venga a piovere. Elisa arriva seconda con un minuscolo distacco da Giulia e dei ragazzi le urlano cose poco carine
- Ehi puttanella, ora piangerai perché sei arrivata seconda?! – grida una voce, tra tutti gli studenti stento a riconoscere la persona, sto per ribattere ma Elisa mi precede
- Ti sputo in faccia, coglione – esclama a gran voce. Rido tra me e me, così decido di alzarmi e affiancarla
- non lo faresti mai…è venuto il tuo ragazzo ad aiutarti? – mi sto cominciando ad innervosire. L’espressione di Elisa si contorce in una smorfia di disgusto
- Ma vattela a pija n’der culo! – urla in perfetto dialetto romano. Scoppio a ridere e si volta con i pugni stretti
- Ridicola! Sei solo una bimba! Ah e comunque tua madre ha dimanticato le mutande a casa mia – si gira e senza esitae gli sputa in faccia
- La prossima volta ti strappo quelle labbra di merda e te le appiccico sugli occhi così vedi quello che devi dire. -
Il ragazzo si asciuga la faccia e la afferra per la spalla voltandola verso di se
- Ti rompo quelle gambine di merda, non esiterò perché sei una ragazza – dei ragazzi si radunano intorno a noi perplessi e decido di mettermi in mezzo
- Ehi cosetto datti una calmata – intervengo beccandomi un’occhiataccia fulminante
- Taci Ostuni, non ti ha interpellato nessuno – Elisa gli lancia un’occhiata assassina e gli pesta il piede per poi afferrarlo per il braccio e farlo cadere sull’erba e faccia in avanti
- Se chiami ancora mia madre puttana quello che si romperà le gambine sarai tu – conclude pulendosi le mani sui pantaloncini e rialzandosi incazzata nera.
Le afferro la mano e la allontano prima che possa fare altro. Scruto l’espressione sul suo viso e noto che ha gli occhi lucidi, non ne capisco il motivo ma mi chino alla sua altezza e cerco il suo sguardo
- Cos’hai? – domando allontanandomi dagli altri e sedendomi su un muretto
- Mia madre…le hanno trovato un tumore al cervello…- sussurra osservandosi le scarpe. Sgrano gli occhi incredulo e d’istinto la abbraccio. Sto per dirle qualcosa quando il suo cellulare squilla e dopo aver risposto sbianca cominciando a correre lontano.

Narr. Esterno

Elisa corse per molto tempo prima di raggiungere la sua casa. Sua madre l’aveva chiamata e con voce supplichevole l’aveva pregata di non rientrare, ovviamente non l’aveva ascoltata, e dopo aver sentito un terribile urlo aveva abbandonato gli allenamenti. Tirò fuori le chiavi tremando e aprì la porta di legno battuto con cautela. La sua casa era totalmente in subbuglio, i mobili distrutti e il pavimento rigato, come se qualcuno vi ci fosse aggrappato con le unghie. Deglutì a fatica mentre un brivido le percorreva la schiena, schiuse la porta del salotto e un’odore di cadavere le raggiunse le narici, un conato di vomito la scosse e dopo aver preso aria, entrò. Una risata le giunse fino alla orecchie mentre una figura incappucciata stava china su un cadavere tumefatto. Inizialmente le fu difficile riconoscere chi fosse ma, appena realizzò, sgranò gli occhi incredulà ed urlò in preda al terrore.
- Cosa diamine hai fatto a mia madre?! – gridò a squarciagola osservando il pavimento ricoperto di organi.
- L’ho sventrata…mi pare ovvio – un ringhio provenne dalla gola di quell’essere che sparì nel suo lungo mantello nero. Elisa cominciò a tremare e cadde sotto il peso delle sue ginocchia
- M-mamma…- un singhiozzo le uscì involontario e affondò la testa nelle mani stringendosi i capelli in preda ad un dolore insopportabile.
Lorenzo entrò in casa poco dopo e la raggiunse, quando vide il cadavere chiuse gli occhi voltandosi verso Elisa ed inginocchiandosi davanti a lei.
- Eli…- sussurrò con un filo di voce – mi dispiace…- lei gridò nuovamente piangendo più forte
- Chi cazzo è stato?! Perché lo ha fatto?! – riuscì a dire solo questo prima di scoppiare nuovamente in lacrime. Lorenzo vedendola piangere provò nuovamente una fitta al petto, così l’abbracciò facendole affondare la testa nel suo petto. Non capiva perché stessero succedendo tutte quelle cose ma si sentiva che erano alquanto lontani dalla soluzione. Lei alzò lo sguardo verso la madre che, scomparve come se non fosse mai esistita e con lei tutto il sangue presente in quella stanza.
- Lore…non pensavo di dirlo mai in vita mia ma…-  Elisa esitò osservando il punto in cui poco fa era scomparso l’uomo – ho paura. – concluse con un impercettibile sussurro.

La mattina dopo sembrava tutto uguale, tranne per il fatto che Elisa era da sola in casa. Uscì di casa stanca come al suo solito rimpiangendo di non essere rimasta a letto. Il giorno precedente l’aveva traumatizzata e adesso si guardava intorno terrorizzata, più che per la sua incolumità aveva paura che morissero le poche persone a cui era affezionata. Salì sull’autobus e trovò posto per un colpo di fortuna, si sedette infilandosi le cuffiette nelle orecchie e cominciando ad osservare le persone presenti sull’autobus mentre partiva ‘Sing’ di Ed Sheeran.
- Mi scusi signorina…- domandò un’uomo toccandole la spalla, lei si sfilò una cuffietta osservandolo, le pareva famigliare il suo volto – come sta sua madre? – l’uomo ghignò ed Elisa scalò di un posto incredula
- Sei stato tu…- sbattè le palpebre e il signore cambiò faccia.
- Come? – domandò confuso. Lei scosse il capo rimettendosi la cuffietta e osservando davanti a se. Era sicura di star impazzendo.
Scese tre fermate dopo e si diresse al bar ordinando un caffè. Ne aveva assolutamente bisogno. Lo bevve in un sorso e pagò afferrando lo zaino dirigendosi verso scuola, attese sul marciapide che scattasse il verde ma non vedendo nessuno decise di attraversare ugualmente. Guardava per terra persa nei suoi pensieri quando il rumore di un clacson la fece voltare incredula, quella macchina sembrò apparsa dal nulla. Si impietrì e chiuse gli occhi tremando. Stava diventando poco reattiva e le sue gambe sembrano attaccate alla strada. Riaprì gli occhi sconvolta quando vide il viso di Daniele ad un centimetro dal suo, era sdraiato sopra di lei lontano dalla strada. Lei emise un sospiro di sollievo ma, appena si accorse della situazione, arrossì violentemente. Lo scansò ringraziandolo imbarazzata ma appena fece per andarsene lui la bloccò baciandola di slancio, davanti a tutti. Elisa ricambiò senza essere certa se fosse giusto o meno, ma infondo nessuno le avrebbe detto niente. Si staccò sorridendo e lui fece lo stesso.
- Ora devo andare…- sussurrò tesa
- No, resta con me – Daniele si mise davanti coprendole la vista di Lorenzo, in modo che non avesse potuto vederlo
- Ehm…okay -
Abbiate paura… una voce tremolante giunse fino alle orecchie di Lorenzo ed Elisa inconsapevoli del loro destino.

Spazio Autrice:
Salve a tutti! Okay forse non è proprio il modo di ripresentarmi dopo cinque mesi di inattività e per questo mi scuso. Ho scritto questo capitolo dopo essermi ritagliata un po’ di tempo fra i miei innumerevoli impegni *srotola una lista di impegni lunga tanto quanto il tamigi*. Bhè che dire, in questo capitolo a Elisa giravano le palle (tratto da una storia vera) così ho deciso di farla azzittire uccidendole la madre. Amo far soffrire i miei personaggi. Daniele…bhè..sempre n’mezzo ar cazzo. Ma anche Lorenzo deve soffrire quindi mi inventerò qualcos’altro di ancora più sadico per il prossimo capitolo. Spero che questo lo troviate almeno decente, io lo trovo perfetto!
Vocina interiore di Elisa: Fa cagare.
Grazie per il sostegno.

SPOILER
Vi dico soltanto che nel prossimo capitolo entreranno nel mondo maledetto (c:) e a quel punto Lorenzo si dovrà separare da Elisa, ad entrambe saranno offerte torture gratuite *badabumtss*

Alla prossima, Kat

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