NOME
IN CODICE: “PAZZO WEASLEY”
CAPITOLO
3
Hermione
stava tornando ad Hogwards, il passo veloce e lo sguardo truce.
-Hermione,
ehi Hermione, aspetta!-
Al
richiamo si fermò e attese che Ginny la raggiungesse.
-Ti
ho chiamato diverse volte, ma non mi sentivi. Che hai?
-Niente...-
Ginny
le lanciò un'occhiata dubbiosa e la ragazza, sospirando, si
decise a vuotare il sacco:
-Sono
arrabbiata! No, non arrabbiata... FURIOSA!-
-Che
è successo? Vicktor ti ha fatto qualcosa?-
-No,
no, Vicktor non centra. Ce l'ho con tuo fratello, quel CRETINO! E con
Harry!-
-Anche
con Harry? Che ti hanno fatto?-
-Mi
hanno SPIATO, anzi ci hanno spiato, Vicktor e me, il nostro
appuntamento, per tutto il tempo!!! Capisci?!?-
-Cosa?
E tu come lo sai?-
-Li
ho colti in flagrante! Come spie non valgono una cicca! Strillavano
così tanto che anche un sordo li avrebbe sentiti! Quando ho
chiesto loro cosa stavano facendo, Harry ha tentato di biascicare
qualcosa del tipo che dovevano andare a Mielandia a prendere “non
so quale schifezza” per “non so chi”, ma tuo
fratello, quel CRETINO, continuava a fulminare Vicktor con lo sguardo
e a borbottare frasi sconnesse, e sembrava ossessionato dalla mia
mano, così ho capito che mentivano! A quel punto li ho fatti
tacere e li ho rispediti ad Hogwards seduta stante! Ero così
furiosa che non riuscivo nemmeno a parlare! Mi sembra ancora
impossibile! Ma ti rendi conto?!? Mi seguivano! Ma sanno almeno cos'è
la privacy? E poi, lo avessero almeno fatto con un minimo di
discrezione! C'era tutta, dico tutta Hogsmeade lì a guardarci,
a guardare Harry che non sapeva che pesci pigliare, e a guardare to
fratello, quel CRETINO, che parlottava per conto suo con due occhi
spiritati! E A RIDERE! L'INTERA HOGSMEADE RIDEVA DI ME! Oh, ma quei
due non la passeranno liscia, gliela farò pagare; non so cosa
li abbia spinti a seguermi, ma rimpiangeranno di aver anche solo
messo fuori il piede dalla loro stanza, stamattina, te lo posso
giurare!!!-
Hermione
era una spettacolo: le guance rosse a causa del freddo e
dell'indignazione, gli occhi che mandavano scintille e il corpo
rigido lanciato a tutta velocita lungo la strada per Hogwards.
-Devo
proprio dirtelo, Ginny, tuo fratello comincia seriamente a
preoccuparmi; è sempre stato un po' strano, bisogna
ammetterlo, ma sta veramente cominciando ad esagerare! Prendi la
storia di Vicktor: capisco che può non risultargli simpatico
(a dire il vero non capisco, è sempre stato gentile con lui ed
Harry), ma a sentire lui Vicktor è il diavolo in terra, e ti
assicuro che non gli ha mai dato motivo per pensarla così!
Sembra quasi che lo odi!-
A
quel punto Ginny la guardò in viso e, irritata, sbuffò:
-Oh,
andiamo, Herm! Ron non odia affatto Vicktor, e tu lo sai!-.
-Ginny,
ma sei cieca? Non ti accorgi di come reagisce non appena sente il suo
nome?-
-E'
palese che non lo sopporta, questo è vero, ma solo perché
sa che tu gli piaci!-
-Non
capisco, e questo cosa centra?-
-Oh,
Signore, sarai anche la ragazza più intelligente della scuola,
ma alle volte le cose non le vedi neanche se ci sbatti contro il
muso! Cercherò di fartelo capire, vediamo... metti caso che
oggi invece di uscire con Vicktor tu fossi venuta ad Hogsmeade con...
Saemus: credi che Ron ne serebbe stato felice?-
-Beh...-
-Te
lo dico io: NO! E se Dean o Neville se ne andassero in giro
sospirando il tuo nome, guardandoti con occhi adoranti, Ron
sentirebbe l'irrefrenabile impulso di spaccar loro la faccia!-
-Ma
che...-
-E
ti dico di più: se Harry osasse farsi qualche strana idea su
di te, credo che Ron picchierebbe volentieri anche lui, migliore
amico o no! In poche parole: SVEGLIATI, HERMIONE! Quell'idiota di mio
fratello è GELOSO!-
Hermione,
sconvolta, spalancò gli occhi: Ron “geloso”? Di
lei? Impossibile! Loro erano amici, Ron non era “innamorato”
di lei, era assurdo! O no?
**********
Quando
quella sera Hermione entrò nella sala comune dei Grifondoro,
Ron era seduto sulla poltrona davanti al camino e fissava assorto il
fuoco; stava pensando a tutto quello che era successo quella mettina
ad Hogsmeade, in particolare all'espressione di Hermione nell'esatto
momento in cui aveva scoperto che lui ed Harry l'avevano seguita: era
furibonda! Non l'aveva mai vista così arrabbiata e temeva di
aver veramente oltrpassato il limite questa volta. E se lei non
avesse più voluto parlargli? E poi non poteva fare a meno di
pensare anche a quel troglodita di un bulgaro, che per tutto il tempo
della sfuriata di Hermione le era stato accanto, così vicino
da poter vedere i suoi occhi lucidi dalla rabbia, le sue guance
rosse; così vicino, inoltre, da poter sentire il suo profumo,
quel delicato aroma di caprifoglio, così dolce ed aspro allo
stesso tempo. E Ron, ora, si torturava al pensiero di loro due,
rimasti “finalmente” soli una volta che lui ed Harry se
n'erano andati. E si maledì per aver esitato a lanciare quel
benedetto sasso!
Harry
era salito in camera, non prima di averlo strigliato per bene:
-Hai
visto che è successo?!? Ora Hermione è arrabbiata, e,
bada bene, non mi interessa niente se arriverà a non parlarti
più, anzi, farebbe benissimo! Tu ti sei bevuto il cervello,
amico mio, fidati! Sei pericoloso, parola mia! Io te l'avevo detto
che era meglio se non la seguivamo, ma tu mi hai dato ascolto?
Nooo!!! Quando ti metti in testa una cosa tu devi andare fino in
fondo, non importa se quella cosa è destinata a portare solo
guai! E guarda qui il risultato!!! Giuro, se non fossi mio amico, ora
come ora, ti sputerei volentieri in un occhio! E, anzi, è
meglio se vado via, magari se non ti ho sotto agli occhi forse riesco
a calmarmi!-
Proprio
così gli aveva detto! Era il suo migliore amico e guarda come
lo trattava! Uno si aspetta un po' di appoggio, un po' di
comprensione, e finisce col culo per terra! Vai a fidarti degli
amici!
Era
così perso nelle sue elucubrazioni che non si accorse subito
della presenza al suo fianco, almeno non finché questa non si
schiarì pesantemente la voce. A quel rumore Ron alzò lo
sguardo e incontrò quello freddo di Hermione.
-Ron,
avrei bisogno di parlarti.- non pochi si girarono verso di loro,
curiosi di sapere se l'episodio che li aveva molti divertiti quella
mattina avrebbe avuto un epilogo altrettanto spassoso -In privato!- e
i tanti sospirarono dalla delusione.
-Certo,
dove?-
-Andiamo
nella torre di Astrologia. Seguimi.
**********
Hermione
camminava spedita e l'eco dei passi di Ron, unito al suo, era
l'unico suono che si poteva udire. Arrivarono in silenzio a
destinazione; il luogo era deserto, c'erano solo loro: era perfetto.
Hermione aveva riflettuto a lungo dopo la “chiacchierata”
con Ginny, e si era data mentalmente della stupida per non aver colto
prima i segnali che Ron le lanciava: doveva essersene accorta tutta
la scuola, ormai! Era rimasta stupita davanti alla sua evidente
mancanza di acume, e decisamente basita quando aveva realizzato che
il pensare a Ron innamorato di lei le faceva venire una strana voglia
di mettersi a volteggiare per la stanza ridacchiando come una
stupida. Con un coraggio che non credeva di possedere, era riuscita
ad ammettere con sè stessa che quello che aveva provato per
Ron fin dalla prima volta che l'aveva visto sul treno per Hogwards
non era semplice amicizia, bensì un sentimento molto più
complesso, fatto di tenerezza e di calore, di voglia di abbracci e di
carezze leggere, del bisogno di sapere che, per lui, lei era
importante, e della consapevolezza che, per lei, lui era tutto.
Ora
doveva solo sperare che il coraggio dimostrato in precedenza non
l'abbandonasse, perché aveva la ferma intenzione di chiarire
tutta la faccenda, e di una cosa era certa: alla fine di quella
serata, Ronald Weasley sarebbe andato a letto sapendo che la sua
migliore amica, Hermione Granger, era innamorata di lui.
-Ora
voglio che tu mi dica cosa cavolo ti passava per la testa quando hai
deciso di spiare me e Vicktor questa mattina, e non affannarti a
cercare di darmi a bere la storia delle compere a Mielandia, perché
ti informo che ho già parlato con Harry!-
Ron
maledì mentalmente il suo “migliore amico”. E ora,
cosa avrebbe dovuto dire? La verità sarebbe stata la risposta
migliore, peccato che nemmeno lui sapeva con esattezza in che modo
funzionava il suo cervello da un po' di tempo a quella parte! A dirla
tutta, era convinto che non funzionasse per niente quando pensava ad
Hermione assieme a quel “bisonte con un unico sopracciglio”!
-Non
dici niente?-
-Hermione...
non so cosa vuoi sentirti dire!-
-Voglio
sapere perché ti comporti in modo assurdo quando c'è di
mezzo Vicktor. Ecco, lo vedi? Hai fatto una smorfia quando ho
pronunciato il suo nome!-
-Non
lo so, va bene? È che Krum non mi piace!-
-Ron,
non c'è motivo perché Vicktor non ti debba piacere: è
sempre gentile con te, è un ottimo giocatore di Quiddich, e tu
eri uno dei suoi fan più affezionati, almeno fino a non poco
tempo fa.-
-...-
Hermione
sospirò forte: aveva il presentimento che sarebbe stato più
difficile del previsto.
-Ginny
ha una teoria, che poi è la stessa di Harry: dicono che ti
comporti così perché sei geloso.-
Ron
arrossì violentemente e deglutì forte.
-Co-cosa?-
-Sei
geloso di me, Ron? È per questo che non sopporti Vicktor?-
Hermione
trattenne il fiato in attesa della sua risposta.
-Ma
come ti vengono in mente scemenze del genere?!? Io geloso di te?
Tsk!-
Per
un attimo Hermione credette di svenire: allora non era vero niente,
Ginny ed Harry si erano sbagliati e lei aveva fatto la figura della
stupida! Poi, però, si accorse che il ragazzo evitava con cura
di incrociare il suo sguardo, e che il suo rossore si era
intensificato: sembrava che le sue orecchie da un momento all'altro
dovessero prendere fuoco! Così riacquistò un po' di
fiducia in sè e si avvicinò a Ron fin quasi a
sfiorarlo. Il Rosso ora sembrava non respirare neppure e la guardava
come se temesse che gli stesse per lanciare una maledizione senza
perdono.
-Ron,
credo sia venuto il momento di essere onesti l'una con l'altro; se
l'anno appena passato mi ha insegnato qualcosa, è che non
abbiamo tempo da perdere: Voldemort è tornato e bisogna essere
realistici, la guerra non è lontana e quando arriverà
coinvolgerà tutti noi, senza eccezioni. Non voglio svegliarmi
un domani e riscoprirmi a rimpiangere di non essere stata onesta con
te fino in fondo, e di non aver avuto il coraggio di dirti quello che
provo realmente per te. Ron, io...-
La
voce le mancò per un attimo e una paura cieca la attanagliò:
e se Ron non contraccambiava i suoi sentimenti? Avrebbe distrutto la
loro amicizia?
Forza
e coraggio, Hermione, non puoi arrenderti proprio adesso! Poche
parole ancora e sarà tutto finito! Non per niente sei una
Grifondoro!
Fece
un respiro profondo:
-Ron,
io... credo di essere innamorata di te!-
Se
non fosse stata così nervosa, alla vista della faccia di Ron
sarebbe crollata al suolo dalle risate: da rosso che era, divenne
cinereo, poi di nuovo rosso; la bocca si apriva e si chiudeva senza
che un suono uscisse, e gli occhi si erano fatti enormi.
**********
Fino
a qualche minuto prima, Ron era stato sicuro che la chiacchierata con
Hermione avrebbe portato, nella migliore delle ipotesi, a una lite di
livelli epocali, oppure, nella peggiore, alla rottura della loro
amicizia.
Poi
era saltata fuori la storia della gelosia! Lui “geloso”
di lei... PAZZESCO! Ed Harry e Ginny, poi! Avrebbe fatto i conti con
loro, dopo! A pensarci bene, però, quello avrebbe spiegato un
sacco di cose. Ma se era geloso di Hermione, voleva dire che quello
che provava per la sua migliore amica non era semplice amicizia! E da
lì il via al rossore, della serie “mi sono addormentato
sotto il sole con un chilo di olio abbronzante spalmato sulla
faccia”. Aveva seguito un goffo tentativo di negare l'evidenza
e poi... l'oblio! Sì, perché dopo la sconcertante
dichiarazione di Hermione, Ron non aveva capito più nulla:
prima aveva sentito un gran caldo, poi freddo, poi caldo ancora, e a
un tratto doveva essersi dimenticato di come si faceva a respirare, e
aveva pensato che doveva sbrigarsi a farselo tornare in mente perché
gli sembrava che senza respirare non si poteva vivere!
In
quel momento, il visetto di Hermione era serio e teso, gli occhi
luccicavano e le labbra erano scosse da un tremito: era una visione
che gli stringeva il cuore! Forse avrebbe dovuto rispondere qualcosa,
del tipo “EVVAI! Anch'io ti amo angelo mio, da impazzire! D'ora
in poi staremo sempre insieme, e finita la scuola ci sposeremo e
vivremo felici per l'eternita”, peccato che la sua lingua non
sembrasse aver voglia di collaborare!
Nel
frattempo Hermione doveva aver interpretato il suo silenzio come un
rifiuto, perché si era lentamente allontanata da lui e i suoi
occhi si erano riempiti di lacrime. Quando parlò, la sua voce
tremolò:
-Io...
io credo che non ci sia bisogno di continuare la discussione. Io...
Ginny ed Harry, dopotutto, possono benissimo essersi sbagliati...
anzi, sono sicura che è così! Bene, non ti farò
perdere altro tempo... e in effetti è proprio ora che vada,
sai, devo ripassare... Aritmanzia, ecco, devo giusto ripassare
Aritmanzia... bene...-
Detto
ciò si girò di scatto e fece per correre fuori dalla
stanza.
-Hermione,
aspetta!-
La
ragazza si fermò, in attesa.
-Io,
ecco... e tu... insomma, io velevo dire... che forse... tu ed io...-
Perfetto,
Ron, perfetto!!! Un magnifico esempio di superba padronanza del
lessico inglese! Forse, se dimostrassi di conoscere qualcos'altro a
parte i pronomi di persona...
Si
schiarì la voce e prese ad avvicinarsi a lei; le orecchie,
ormai, avevano assunto una colorazione tendente al porpora e le mani
gli sudavano tanto che gli sembrava di aver tenuto in mano, fino a
poco tempo prima, un'intera famiglia di viscidi lumaconi.
-Pensavo...
se tu sei d'accordo, si intende, che noi potremmo... uhm... uscire
insieme il prossimo week-end, magari andare ad Hogsmeade, oppure
anche stare qui, fare una passeggiata o cose così... sì,
visto che tu sei... ecco, l'hai detto prima, no? E anche io, sai...
di te...- Ron sospirò forte -Sei riuscita a capire qualcosa?-
Hermione
si girò piano verso di lui, le labbra piegate in un sorriso
felice e sollevato insieme.
-Sì,
ho capito, e sì, mi piacerebbe uscire con te, tanto!-
A
QUEL PUNTO IL CIELO SI APRÌ E AGLI UOMINI VENNE RIVELATO IL
SEGRETO DELL'UNIVERSO!
Naturalmente,
niente di tutto ciò avvenne, ma per i due amici era successo
qualcosa di altrettanto importante.
Hermione
stava ancora sorridendo quando annullò la distanza che la
separava da Ron e, alzandosi in punta di piedi, diede il suo primo
bacio al ragazzo che amava; fu un semplice sfiorarsi di labbra, ma
racchiudeva in sè tutto il sentimento che provava per lui, che
poi era lo stesso che lui provava per lei, quindi fu perfetto!
E
quello era solo l'inizio!
**********
Harry
arrivò di corsa nella torre di Astrologia, seriamente
preoccupato per l'incolumità di Ron; quando era finalmente
riuscito a calmarsi, era sceso nella sala comune intenzionato a
riappacificarsi con l'amico, ma non l'aveva trovato. Non si era
nemmeno presentato a cena, a differenza di Hermione, che si era
seduta vicino a Ginny e si era messa a parlare fitto fitto con lei;
non aveva osato chiederle di Ron, sebbene avesse notato che aveva
un'aria distesa, non più corrucciata. Un gruppo di Grifondoro
gli aveva riferito che Ron ed Hermione si erano recati nella torre
di Astrologia, appunto, per continuare la discussione del mattino,
lontano da occhi indiscreti, ed ora Harry temeva che fosse successo
l'irreparabile: Hermione, furibonda come mai l'aveva vista, e Ron
nella stessa stanza, soli?!? Non osava pensarci! E a quel punto
l'espressione soddisfatta di Hermione non lo rassicurava neanche un
po'.
La
scena che gli si presentò davanti lo raggelò.
Oh,
Cristo! Allora è successo davvero! Hermione gli ha scagliato
un incantesimo!
Fu
facile per Harry arrivare a quella conclusione: Ron se ne stava in
mezzo alla stanza, immobile, le braccia lungo i fianchi, lo sguardo
fisso nel nulla e un sorriso ebete in faccia; sembrava non respirare
neppure!
-RON!!!-
Harry
si avvicinò all'amico per rendersi conto delle sue condizioni.
-Ron...
Ron! Oh, Signore, ma che ti ha fatto?!? Ti avevo detto che era meglio
lasciarla stare! È pericolosa quando è arrabbiata, e
non l'avevo mai vista così prima di oggi! Mio Dio, ma respiri?
Sì, grazie al cielo!!! Ron... RON, MI VUOI RISPONDERE?!?-
Ron
sembrò uscire dal suo stato di coma apparente e mise a fuoco
la faccia sconvolta dell'amico.
-Harry?-
-Finalmente!!!
Ma che hai? Stai male? Che ti ha fatto Hermione?-
A
quel nome la faccia del Rosso prese fuoco e il sorriso ebete
riapparve.
-Hermione...-
sospirò Ron.
-Sì,
Hermione! Si può sapere che è successo qui? Ti
aspettavo per cena, e tu non ti sei fatto vedere. Non hai MAI saltato
una cena in vita tua, non di tua volontà almeno.-
Ma
Ron non rispose, continuando a ripetere il nome dell'amica con
estatico piacere.
Stanco
di non ricevere sentenza, Harry prese a scuotere Ron con forza,
sperando di riportarlo alla normalità. Dopo un po', un Ron
decisamente più presente, grazie alla shekerata, decise di
mettere l'amico a conoscenza delle ultime novità, solo che,
forse per la foga nel voler raccontare tutto, quello che uscì
dalla sua bocca non furono che un gruppo di frasi sconnesse e senza
senso:
-Harry!
Mi ha detto... parlare, lei ed io, da soli... qui. Sei geloso? E io:
“figurati!”, ed era vicina... non capivo più
niente! Allora lei l'ha detto, e io volevo, ma... e poi stava per
andare, allora io: “ferma!”! E poi lei... oh, Harry,
lei... ohhhh! Sono al settimo cielo!!!-
E
intanto Harry lo guardava, cercando di capire almeno in parte ciò
che gli stava dicendo, ma senza riuscirci.
-Ron,
calmati! Fa un bel respiro... bravo, così! E ora dimmi di
nuovo ciò che e successo, in maniera comprensibile!-
-MI
HA BACIATO!-
-Cosa?-
-MI
HA BACIATO! E mi ha detto che è INNAMORATA di me! Ti rendi
conto?!?-
-Incredibile!
Vuoi dire che ti ha portato qui per... dichiararsi?-
-Già!-
-E
tu?-
-E
io ho fatto la figura dell'imbecille, come al solito! Però
alla fine sono riuscito a confessarle che anch'io sono innamorato di
lei e adesso... beh, adesso siamo insieme... credo. Comunque il
prossimo week-end usciamo insieme! È meraviglioso, Harry! Ho
voglia di cantare!-
-Per
favore, non farlo! Ti ho sentito quando canti sotto la doccia: sei
stonato come una campana! E così i miei due migliori amici
adesso stanno insieme! Non so se esserne felice o meno: già
litigavate di continuo prima, figurarsi ora! -
-Incoraggiante,
Harry! Perché non ti stai zitto invece? Sono già
agitato di mio!-
-E
perché scusa?-
-Io
non so come si fa il fidanzato, e se sbaglio qualcosa? Credi che si
arrabbierà di più o di meno quando farò qualcosa
che a lei non piace, d'ora in poi?-
-E
che ne so io? Non è mica la mia ragazza! È la tua!
Comunque se fossi in te non mi fascerei la testa prima del tempo. Su,
vieni, torniamo nella sala comune.-
-Ehi,
frena! Hermione è lì adesso?-
-Ma,
non so... penso di sì. Perché?-
-Non
posso vederla! Non saprei cosa dirle! Rimarrei imbambolato a
guardarla! Sai che figura?-
-E
cosa vorresti fare, scusa? Evitarla per il resto della tua vita? Non
sarebbe un rapporto facile il vostro!-
-No,
non per il resto della mia vita, solo fino a sabato prossimo. Così,
in modo d'essere sicuro di non rovinare le cose fra noi e mettere a
repentaglio il nostro primo appuntamento! È importante partire
col piede giusto!-
-Ron,
ragiona! Non puoi non parlarle per una settimana, penserà che
c'è qualcosa che non va!-
-Non
se tu le spiegherai bene il tutto! Mi raccomando, Harry, conto su di
te!- e così dicendo cominciò a scendere le scale.
-Che
vuol dire “conto su di te”?-
-Che
dovrai fare da intermediario tra me e lei per i prossimi sei o sette
giorni: le parlerai e poi mi riferirai la sera, mentre gli altri
dormono. In questo modo è impossibile che io combini qualche
guaio! Sermplice, no?-
-Ehi,
ehi, ehi! Cosa intendi con la frase “mentre gli altri dormono”?
Hai intenzione di tenermi sveglio per le prossime sette notti?!?
RON!-
Ma
Ron era già troppo lontano per poterlo sentire e non gli
rispose.
Sette
notti a rispondere alle domende di Ron sulla sua innamorata! Ehi,
aspetta! Se entra in crisi solo a parlarle, cosa accadrà
quando il loro rapporto si intensificherà? Conoscendo Ron...
-RON,
ASPETTA! DOBBIAMO DISCUTERE DI QUESTA STORIA! RON... IO AVRO' BISOGNO
DI DORMIRE NEGLI ANNI A VENIRE!!! ROOOOON!!!-
*************************************************************************
FINE!
Ed
ecco la mia prima opera finita! Mi scuso con tutti quelli che si
aspettavano questo capitolo prima di Natale, ma mi ero arenata sul
finale, non mi convinceva.
Spero
che non vi abbia deluso e che leggerete le mie prossime “fatiche”
(ne ho due-tre in cantiere!).
E
ora due parole ai miei fedelissimi e non:
malesia:
grazie per aver seguito la mia storia. Un baciotto!
daffydebby:
sono contenta di rallegrare le tue giornate! Per quanto riguarda
l'acquisto di Ron, ti avverto che io gioco sporco, mooolto sporco!
Serry_Black:
stavolta non mi cogli impreparata! Il mantello l'ho scartato subito:
la scena non girava, sennò! Comunque sono contenta di avere
lettrici così attente. Baci baci!
GinnyMolly88:
una new entry! Grazie dei complimenti e continua a seguirmi!
Se
questa ff vi è davvero piaciuta, mi farebbe piacere che
passaste parola. Grazie ancora a tutti voi!
Baci
baci,
Pepy
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