Una porta socchiusa ai confini del sole di Darkmilotic (/viewuser.php?uid=52033)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo mondo : Cefiro ***
Capitolo 2: *** Alla ricerca di Presea ***
Capitolo 2: *** Inizia il viaggio ***
Capitolo 3: *** La foresta del Silenzio ( di Muranosu ) ***
Capitolo 5: *** Il passato di Ferio ***
Capitolo 1 *** Un nuovo mondo : Cefiro ***
Capitolo
1
Un
nuovo mondo : Cefiro
Cosa
c'è
dietro al mistero di una porta socchiusa ai confini del sole ?
un regno?
No
Una
regina ?
no
Ma allora
che cosa ?
E' tutta
la vita di tre ragazze : Luce Anemone e Marina ( la mia preferita ^^).
Ecco
l'osservatorio di Tokio . Luce , bella ragazza dai capelli rossi e dal
grande
cuore e coraggio sta osservando la sua citta da lì . Ma
purtroppo ha finito le
monete ed una ragazza bruna e con una divisa verde le porge la monetina
che le
serve . Il suo nome è Anemone molto carina con un grosso
paio di occhiali e un
po' timida . Luce non fa neanche in tempo a ringraziarla che un gruppo
di
ragazze dalle divise celesti la blocca . Da quel gruppo spicca una
bella
ragazza dai cappelli blu e dagli occhi del medesimo colore . Il suo
nome è
Marina . Ad un certo punto il cielo mattutino comincia ad oscurarsi ed
ecco
apparire ad un tratto una donna dai capelli biondi che le dice "Per
favore
aiutatemi , sono prigioniera solo voi tre potrete aiutarmi vi prego !!!
Non mi
odiate per questo !""Per questo ? Questo , cosa ?"E subito dal
punto dove la fanciulla era apparsa cominciò a splendere una
luce abbagliante
ma che più abbagliante non si può e ad un tratto
le tre ragazze si ritrovano
sospese in aria sopra le nuvole e incominciano a cadere . Luce ha un
'espressione come per dire "Sto per morire" , invece , Anemone aveva
un'espressione che si addiceva ad una secchiona e i suoi occhiali
dimenavano
una luce abbagliante ; Marina d'altra parte piangeva e si disperava e
appena
diede un grido di paura dalle nuvole uscì una creatura molto
strana . Era un
pesce ma non un pesce qualsiasi ma un pesce volante . Infatti , le
pinne gli
permettevano di volare ; il pesce subito arrivò all'altezza
delle tre ragazze e
le prese nella sua morsa , infine le portò a terra e dove
incontrarono uno
strano ometto molto basso e dalla capigliatura molto strana dalla quale
non si
riusciva a capire se era un maschio oppure una femmina . Infine il
dilemma fu
risolto . Il piccolo “ometto” si chiamava Guru
Cleff ed era il mago più potente
esistente in quel mondo che conosceva magie di cui neanche la
principessa
sapeva l’esistenza . Il piccolo uomo spiegò alle
ragazze che il mondo dove si
trovavano non era più il loro ma un nuovo regno un regno
molto pericoloso se
non lo si conosce : è il regno di Cefiro . Le tre ragazze
erano molto
sbalordite non potevano pensare di non essere più nel loro
mondo . Marina era
quella che si dimostrava più scettica all’idea di
dover rimanere in quello
schifo e non fece neanche in tempo a dire “A” che
un golem di pietra le attaccò
costringendole alla fuga . Mentre fuggivano Guru Cleff
inciampò in un sasso .
Luce cercò di aiutarlo a rialzarsi ma non vi
riuscì e il mago fu pietrificato
dal mostro di pietra . Ma prima di essere pietrificato il mago
lanciò tre
piccole palle di luce che andarono sulle ragazze . Le tre piccole luci
andarono
vicino alle fanciulle e non appena gli toccarono la fronte si
trasformarono in
tre fasci di colore rosso , blu e verde . Ad un certo punto attorno a
Luce ,
Marina e Anemone comparvero rispettivamente : fuoco , acqua e vento .
Dai quei
tre elementi furono creati degli abiti con due gemme per ognuna di loro
: una
sul petto e un’altra sulla mano destra . Le tre ragazze erano
sconcertate . Ma
soprattutto Anemone che non avrebbe mai pensato di indossare un
‘ armatura in
vita sua . Luce , Marina ed Anemone , continuavano la loro corsa e si
nascosero
dietro un albero rampicante . Stavano pensando sul da farsi quando
furono
colpite da una lancia di ghiaccio che sfiorò per un soffio
Marina rimasta
attonita davanti al ghiaccio . Subito ricominciarono la loro corsa che
si fermò
non appena intravidero uno strano animale volente con il corpo da leone
e la
testa e le ali da aquila . Subito vi salirono in groppa e cominciarono
a
scappare volando. Ma subito furono interrotte da una donna , seduta su
un
cavallo dagli zoccoli di ghiaccio che
gli permettevano di levitare . La donna era molto bella ,
dal seno
prosperoso con capelli lunghi neri e con uno scettro molto particolare
, con
una perla viola incastonata all’estremità . La
donna disse : “ Mi chiamo
Alcyone , e sono una delle guardie nonché quasi fidanzata di
Zagato ,
modestamente . Sono stata incaricata dal mio signore di uccidervi prima
che
possiate procurargli guai e possiate mandare a monte i suoi piani di
conquista
di Cefiro . Perciò arrendetevi senza
farmi sprecare energie “. Marina ( meglio se si stava zitta )
disse casualmente
: “Ah si ! lo voglio proprio vedere questo potere e questa
energia “ . Alcyone
irata contro Marina cominciò a scagliare lance di ghiaccio a
tutta birra . Luce
ad un tratto si incavolò e riaccese in se il suo potere
quello del fuoco “FRECCIA
DI FUOCO … AZIONE” e sconfisse Alcyone che
però riuscì a scappare . Luce dopo
aver usato il suo potere si sentì stanca e cadde tra le
braccia delle due
ragazze . Le ragazze sentono la voce di Guru Cleff provenire dal gufo.
Il mago non
solo le informa della sua pietrificazione ma gli dice di andare alla
foresta
del silenzio per cercare Presea …
e
subito il contatto si interruppe Loro
si
alzarono con il vento tra i capelli e promisero insieme di salvare
Cefiro a
tutti i costi (dopo la riluttanza di Marina).Ora le tre combattenti
magiche
sono riunite , riusciranno nel loro compito oppure soccomberanno di
fronte alla
potenza delle guardie di
Zagato?
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Capitolo 2 *** Alla ricerca di Presea ***
Capitolo
2
Alla
ricerca di Presea
La
foresta del Silenzio , un luogo dove non dovresti trovarti mai
, soltanto in caso di emergenza . E’ una foresta molto
pericolosa . I pericoli
vanno dagli alberi , che non sai se sono vivi oppure sono comuni alberi
, fino
ai ruscelli e ai torrenti . E’ lì
che si
trovano le nostre eroine , molto spaventate e molto confuse , infatti ,
non si
sono ancora capacitate di essere super cavalieri magici e di essere in
un ‘
altro mondo . Subito Marina con molta paura dice “Oh ! OH !
OH! Che mal di
pancia forse è meglio tornare indietro ! “
– e Anemone subito disse – “ Se te
ne vai dovrai guarire da sola perché noi restiamo qui
“ e Marina , visto che la
sua strategia è fallita , decide di rimanere con le altre
due compagne . Le tre
ragazze continuano a camminare , ma è come se girassero in
tondo. Infatti molti
posti sembrano già stati visti dalle nostre eroine , che
però non si accorgono
di nulla . Ad un certo punto però Luce decide di non
proseguire per il sentiero
e di inoltrarsi nella foresta . Trascina con se le compagne e inizia a
farsi
strada tra i rami che ritornano tutti in faccia a Marina che si riempie
di
foglie i capelli . Uscite da quella boscaglia fitta si trovarono
dinanzi una
casetta di muratura . Vi entrarono, ma al suo interno non vi era niente
. La
casa era molto piccola capace di ospitare a stento due persone ed era
piena di
armi da combattimento e aveva un piccolo letto situato alla fine della
sua
unica stanza . Ad un tratto saltò
giù
dal tetto una donna con i capelli rossi con una lunga coda di cavallo
.che aggredì
le ragazze con una spada che sfiorò la pelle di Marina . LA
povera ragazza
rimasta a terra sconcertata da un urlo spaventoso . Subito allora una
gabbia
cadde sulla testa delle tre ragazze che rimasero stupite di
un’accoglienza così
calorosa (anche troppo^^). Non appena la donna si fece vedere
lanciò una grossa
ristata che risuonò per tutta la casetta . Marina disse alla
donna : “Senti ,
se non ci liberi ti arrostiremo quella paglietta arancione che hai
sulla testa
. Vero , Luce ?” . E Luce , che invece era presa da altro ,
non la ascoltò .
Marina allora con aria piuttosto arrabbiata andò vicino a
Luce e gli disse :
“Senti brutta stupida vuoi dire che gli bruceremo i capelli
se non ci libera
subito ?” – e Luce come se si fosse appena
svegliata dal regno dei sogni disse
: “ Avete com’è bello questo strano
coniglietto ?” . La donna , vedendo il
piccolo coniglietto andare tra le braccia di Luce ,
ritirò subito la gabbia e disse : “Mi
dispiace, giovani cavalieri , ma non sapevo foste i Cavalieri della
leggenda ,
ma poi ho visto Mokona …” – e Luce
interrompendola disse – “Allora si chiama
Mokona ?” – e la donna rispose –
“ Si , ah ma non ci siamo presentate , io sono
Presea e sono una fabbricante di armi magiche . Voi , nostre salvatrici
, chi
siete ?” . Anemone , con aria da sapientona rispose :
“Io sono Anemone , lei
con la camicia rossa è Luce mentre lei con la camicia blu
è Marina .”. Dopo le
presentazioni Presea portò le tre ragazze in un deposito di
armi ; ve ne erano
di tutti i tipi : spade , kunai ecc. Presea gli disse : “Guru
Cleff aveva
predetto il vostro arrivo e per questo mi ha fatto costruire tutte
queste armi
, voi non dovete fare altro che pensare al vostro tipo di arma ideale e
lei
magicamente arriverà a voi “. Luce , Marina ed
Anemone chiusero gli occhi per
concentrarsi : Luce restrinse le spalle e serrò gli occhi ,
Marina rimase retta
come un manico di scopa mentre Anemone mise le mani come in segno di
preghiera
. Dopo neanche un attimo tre armi tra le molte che vi erano in quel
deposito si
sollevarono e andarono vicino alle corrispettive padrone che brillarono
di una
luce abbagliante . Al terminare delle abbaglianti luci , si alzo un
polverone
che si dissolse dopo pochi secondi . Le tre ragazze erano avvolte da
una luce
abbagliante avevano in mano tre armi : Luce aveva in mano una spada
leggera ,
sceglie questo tipo di arma perché sulla Terra praticava
kendo ; Marina ha
invece in mano una spada lunga ,
siccome
lei è brava nella scherma , infine Anemone aveva un arco con
delle frecce
siccome era un bravo arciere . Ricevute le loro armi le tre ragazze si
ricaricano di una nuova energia che le sprona ancora di più
a combattere . Presea
molto soddisfatta dei risultati
ottenuti gli dice : “ Ora siete veri e propri cavalieri
magici . Solo una cosa
vi raccomando portatemi la pietra dai tre colori e datemela ci
sarà così una
sorpresa “ . Le tre ragazze con il cuore pieno di gioia
continuano il loro
viaggio . Ora sono veramente pronte per poter intraprendere il loro
cammino .
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Capitolo 2 *** Inizia il viaggio ***
Capitolo
3
Inizia
il viaggio
Luce
, Marine ed Anemone sono partite dalla casa di Presea per
raggiungere il luogo dove poter trovare il cristallo tricolore . Appena
entrate
nel cuore della foresta , Marina disse : “Non potevamo stare
a casa di Presea
ed evitare di cacciarci nei guai ?”Anemone ,
d’altro canto rispose con la
solita faccia da sapientona : “Vuoi diventare più
forte ? Se si allora non
lamentarti “ . Le tre ragazze continuarono a camminare , ma
ad un certo punto
si fermarono , avendo sentito dei suoni e dei movimenti tra le foglie .
Il
paesaggio attorno a loro era sempre più scuro e si faceva
sempre più difficile
capire la provenienza dei suoni . Subito le ragazze si riunirono in un
piccolo
cerchio cercando di intravedere qualcosa tra la fitta boscaglia . I
rumori si
fecero sempre più fitti , le ragazze cominciarono a sudare
freddo . La loro
paura però si spense quando videro Mokona . Marina con aria
sconvolta disse :
“Brutto mostriciattolo giallo , mi hai fatto morire dalla
paura , se ti prendo
ti … “ e continuò così per
tutto il cammino . Anemone e Luce , che intanto si
erano concentrate sul percorso da fare erano dubitative , infatti
pensavano che
stavano girando intorno . Subito sentirono di nuovo dei rumori . Si
girarono
indietro e videro Marina che stava ancora seguendo Mokona . Quindi
secondo i
fatti Mokona in questo caso centrava niente . Allora chi poteva essere
?Non
fecero neanche in tempo a pensarlo che subito furono assalite da un
mostro
molto particolare , tutto ricoperto di foglie . Marina smise di seguire
Mokona e
si concentrò sull’accaduto . Il mostro era molto
alto e quando si innalzava al
cielo assorbendo luce solare si ingrandiva . Ma una reazione al sole
era molto
strana : il mostro brillava , come tutti gli altri che continuarono ad
affluire
. Non potendo affrontare tutti , le tre ragazze scapparono verso Nord .
La loro
corsa era disperata e nn sapevano se i mostri erano in agguato o meno
fin
quando nella strada trovarono un altare tutto nero che brillava al sole
della
stessa luce di cui brillavano gli altri mostri . Luce , Marina e
Anemone ,
volendo andarsene , salirono sopra l’altare e furono subito
attraversate da un
fascio di luce brillante . La luce cominciò ad estendersi e
ad attraversare
tutta la foresta del silenzio che per la prima volta
cominciò a brillare di una
luce nuova così splendente che a suo confronto il sole era
una piccola lanterna
. Gli alberi cominciarono a ricrescere e a brillare mentre la terra
tornava
fertile e casta . Sembrava tutto rinato . Presea , vedendo questo
prodigio ,
disse fra se e se : “Ce l’hanno fatta ! Sapevo che
erano in gamba “ . Ad un
tratto le ragazze furono scacciate da quella forza lucente e al
dissolversi del
bagliore dall’altare venne fuori una pietra nera , che a ogni
suo brillare
faceva risplendere la foresta . I mostri si avvicinavano sempre di
più e le
ragazze erano sempre più in pericolo e più in
preda al panico .
Tutto ad un tratto Anemone cadde in uno
stato di trans . Le sue pupille erano vuote , come il suo sguardo , e i
suoi
occhi fissavano intensamente la pietra . In seguito alzò il
braccio con la sua
perla e disse : “ Cristallo a me “ . Subito il
cristallo divenne bianco e da
lui si staccarono tre parti dei colori dei rispettivi cristalli delle
ragazze :
quello rosso andò a Luce , quello blu a Marina e infine
quello verde ad
Anemone . Appena i
mostri si
avvicinarono le ragazze , seguendo i loro istinto , alzarono le loro
gemme con
all’interno i cristalli e i nemici furono tutti investiti da
un potente
arcobaleno che li
distrusse
immediatamente . Le tre ragazze dopo aver utilizzato i cristalli
svennero e
furono teletrasportate a casa di Presea che le pose sul letto a dormire
.
Appena sveglie le ragazze si trovarono vestite in modo diverso . Tutte
e re
infatti avevano mantenuto i loro corrispettivi colori delle divise , ma
avevano
un’armatura diversa . Presea entrò nella camera e
gli dice : “”Ehilà ! Siete
delle dormiglione , avete dormito
per
due giorni di fila e adesso vi siete finalmente svegliate !Avanti
venite con me
!” . Le tre ragazze , molto curiose , seguirono Presea fino
alla stanza delle
armi dove la giovane mostrò loro qualcosa di eccezionale .
Presea aveva
fabbricato per loro delle spade con i cristalli che le ragazze avevano
. Le
spade erano molto lunghe ma con magnifici ornamenti
all’estremità e tutte erano
dei rispettivi colori delle divise delle ragazze . Le tre ragazze
ringraziarono
la donna che le offrì vitto e alloggio per la notte .
Intanto al castello di
Zagato Alcyone viene rimproverata aspramente : “ Ti sono
rimaste solo due
possibilità Alcyone vedi di non deludermi di
nuovo”- disse Zagato prese il suo
mento e tutti e due si scambiarono un bacio appassionato . I due non
riuscivano
a distaccarsi l’uno dall’altro , il desiderio era
troppo forte , l’amore che li
legava era grande , ma a Zagato un
pensiero gli interruppe quest’attimo speciale .
Buttò Alcyone a terra e le
comandò di andare . Allora lui si
allontanò
verso la prigione della principessa Emeraude , ma lei triste e
sconsolata : “
Vai via , essere maledetto la tua sete di potere e di gloria ti hanno
portato
qui , tu da mio fedele servitore sei diventato un’insaziabile
belva e non credo
che ti guarderò più negli occhi allo stesso modo
. Ma non ti
illudere , le mie combattenti ti
sconfiggeranno e porteranno Cefiro alla normalità , con
l’aiuto della mia
preghiera “. Zagato non rispose ma si limitò solo
ad allontanarsi dalla cella
della principessa . Un’ombra di terrore lo avvolse . Nessuno
sapeva che amava
Emeraude.
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Capitolo 3 *** La foresta del Silenzio ( di Muranosu ) ***
Capitolo
4
La
foresta del silenzio ( di Muranosu )
Luce
, Marina ed Anemone salutano Presea e partono per il loro
viaggio per la salvezza di Cefiro . Camminano a lungo per i vari
sentieri che
costeggiano il territorio ma nessuno sembra ispirare in loro quella
fiducia che
le aveva caratterizzate fino a quel momento : Comunque dopo un
po’ di riposo
dalla faticata che il cammino procurava , decisero di stare un
po’ ferme per
poter aspettare mezzogiorno . Intanto Mokona era sempre più
agitato e a nulla
servirono le rassicurazioni delle tre ragazze , forse il piccolino
aveva delle
buone ragioni . Mokona ancora tremante puntava le sue orecchie davanti
agli
occhi per non osservare il paesaggio successivo . Davanti a loro
infatti c’era
una foresta , molto fitta e scura e dagli alberi alti e folti ,
incuteva un po’
di paura ma allo stesso tempo le ragazze ne erano attratte proprio come
era
successo con il cristallo . Mokona continuava a tremare mentre le
ragazze
proseguivano il loro cammino ad un tratto , mentre era intenta ad
entrare nella
foresta, Luce scorse una cartello dai caratteri un po’ sbiaditi che diceva
più o meno così :”Questa
è la foresta di Muranosu , conosciuta più che
altro come la foresta del
silenzio , se volete vivere vi consigliamo di non entrarci e di andare
per
un’altra strada “ . Le tre ragazze guardandosi
negli occhi scoppiarono in una
fragorosa risata nel frattempo che Mokona smise di tremare e
cominciò ad
agitarsi . Le tre eroine, non solo perché spinte dalla
curiosità ma anche
perché spinte dal loro sesto senso si addentrarono
nell’interno della foresta e
li scomparirono nel buio . Li dentro tutto era tetro e i loro denti
tremavano
di paura , più forte ogni minuto che passava , e non
sapevano cosa fare ,
pensavano al perché si erano addentrate in quella foresta e
si ponevano altri
quesiti del genere , ma senza trovarvi una risposta che facesse centro
.
Cercavano di stare al passo ma senza provocare forti rumori ,
poiché avevano
paura anche di questo , tentavano ma invano di non muovere la testa in
continuazione e girarla all’indietro ogni volta che sentivano
versi di animali
che poi si rivelavano innocui . Luce, per rompere il silenzio che
attanagliava
tutta la foresta , decise di parlare e di tirar fuori qualche
discorsetto
assurdo per poter almeno non pensare al tragitto che stavano
percorrendo ,
cercava di aprir bocca ma qualcosa la bloccava , era come se fosse
congelata da
un istinto che le impedisse di aprire bocca e che le indicasse quello
che
doveva fare . Tutt’un tratto , la ragazza si sentì
pervadere da un gelido grido
che le percorse il corpo lasciandola sì indenne ma incapace
di muoversi . Nel
frattempo Marina ed Anemone , che si erano accorte
dell’arretrare di Luce , le
andarono vicino con aria un po’ preoccupata e le chiesero
cosa fosse successo .
Luce non rispose per il freddo che le aveva pervaso il corpo . La
ragazza
cominciò a piangere senza motivo , le sue lacrime calde
scendevano sul suo
volto freddo come se fosse una bambina piangente , che si era appena
fatta un
livido , non riusciva a smettere era come indomabile quel pianto che la
attanagliava in quell’umore di tristezza e di depressione .
Tutt’un tratto il
bagliore dei suoi occhi sparì e la sua sicurezza si
trasformò subito in
fragilità , smise subito di piangere e improvvisamente cadde
a terra , soccorsa
dalle due ragazze sempre più preoccupate ed angosciose per
la sorte della loro
amica . Cercando riparo in quella foresta e sperando di trovarlo , le
due
ragazze che portavano entrambe il peso di Luce , che aveva come
copricapo
Mokona , cercavano un riparo e più di prima muovevano la
loro testa di qua e di
la per squadrare
ogni quadro della
foresta in cerca di riparo , finche non trovarono una capanna .
Bussarono , ma
nessuno veniva ad aprire e così sopraffatte da un senso di
profondo terrore
decisero di aprire la porta . Terrorizzate dall’idea che ci
potesse essere
qualcuno all’interno della casa poco di buono , cercarono di
fare meno rumore
possibile e infine resesi conto che il pericolo non vi era decisero di
accamparsi li . Presero una lanterna che era posata su di un tavolo
instabile e
la accesero con un fiammifero preso da un pacco sopra una sedia .
Anemone e
Marina parlarono molto a lungo sull’accaduto e non riuscivano
a trovare nessuna
spiegazione per l’evento . Poi il punto di discussione si
sposto grazie ad una
frase detta da Marina e che Anemone volle approfondire . Marina infatti
aveva
detto : “ Perché proprio a noi ? Perché
proprio questo ameno destino ? E perché
proprio a noi soffrire ? Credo che non abbiamo fatto niente di male a
parte
questo ! io voglio tornare a cassa , voglio andare via da questo posto,
voglio
tornare ad essere normale !” e Anemone commossa rispose
così all’amica , in
modo dolce : “ Mi dispiace che la pensi così ,
anche se non nego che anche io
ci abbia pensato qualche volta , c’è comunque la
possibilità che questo era il
nostro destino e che noi dobbiamo accettarlo , ma non credo che questa
risposta
te la possa dare io , penso invece che siamo state scelte noi
perché ci siamo
distinte oppure perché … “ si
fermò un po’ perplessa e Marina trepidante di
sapere la risposta disse
: “ … o perché
? “ e Anemone continuando : “ … o
perché crediamo nella magia e nel
soprannaturale . Pensaci bene , hai mai creduto che al di fuori del
nostro
mondo potesse esserci un altro universo e un altro pianeta , hai mai
creduto
che la magia esiste anche solo per un secondo oppure che vi siano
creature
soprannaturali ? Secondo me è così forse non
potrò mai saperlo ma so solo che
Luce è quella che più di tutte cerca di mantenere
i nervi saldi e ad essere
un’ottima amica e non dobbiamo quindi dubitare del
perché siamo qui .” La
discussione fu subito interrotta da un cigolio della porta che
lentamente si
apriva . Le ragazze che ancora vegliavano su Luce priva di sensi non
sapevano
cosa fare e cercavano di trovarsi un nascondigli , ma era tutto inutile
ormai
la porta già era aperta e apparve davanti a loro una figura
maschile che si
poteva indicare come un ragazzo . Arrivato alla Luce il ragazzo con un
tono
molto gentile le disse : “ Non vi preoccupate , so che siete
i Cavalieri Leggendari
non abbiate paura , sono qui sotto ordine di Presea e sono venuto per
proteggervi , anche se non mi sarei aspettato di trovarvi
così facilmente nel
mio rifugio . A proposito io mio chimo Ferio , voi come vi chiamate
?” . Le due
eroine , ancora sospettose risposero : “ Io sono Anemone e
lei è Marina “ . Ferio
era un bel ragazzo dagli occhi verdi e capelli del medesimo colore ,
era si
gentile ma anche un po’ permaloso e un po’
impulsivo , ma quando si trattava di
dover difendere delle persone , tanto meno delle ragazze , era il primo
a
mettersi in gioco . Era alto magro e con una voce non arrogante me un
po’
presuntuosa , sicuro di se e non molto timido , ma arrogante se serviva
. Le
due ragazze erano un po’ sospettose , non sapevano il
perché ma era come se un
oscuro antro del male in quel momento pervadesse la casa e le loro
sicurezze si
trasformassero in dubbi e le loro gioie in paure , da quando quel
giovine era
entrato in casa tutto si era pervaso di un oscura presenza come se ci
fosse
qualcuno che voleva farsi vedere . Ferio però era molto
strano , un ragazzo
come lui che vive nella foresta dovrebbe essere un po’
più rude un po’ più
arrogante di lui , invece in lui c’era un qualcosa di
femminile , aveva gli
occhi dolci come una donna e dai suoi modi e maniere si poteva vedere
un
qualcosa di femminile e sensuale , e un pizzico di malizia e lussuria
traspariva dalle sue azioni , le ragazze non riuscivano a spiegarsi
come un
ragazzo come lui si comportasse in quella maniera . Il silenzio di
quell’attimo
si spezzo con un movimento di Luce che stava per risvegliarsi , il suo
respiro
si faceva sempre più affannato e il cuore le palpitava in
petto molto forte ,
girava e si rigirava in quella specie di letto dove era sdraiata e la
lanterna
le illuminava il viso . Tutt’un tratto Ferio si
avvicinò a lei e con un solo
tocco riuscì a calmarla : “ Ha le mani fatate
“ pensò anemone tra se e se e non
riusciva a comprendere come avesse fatto . Le cose comunque parvero
aggiustarsi
in fretta e la nostra amica stava sul punto di svegliarsi , quando
lanciò un
grido e si alzò improvvisamente tremando per la paura che
quel risveglio le
aveva portato . Tutta affannata e sudata non riusciva a capire come
fosse
successa una cosa simile e perché proprio a lei , non
credeva possibile quello
che le era successo , era tutta raddrinzita e spaventata per
l’effetto che la
telepatia di Guru Cleff le aveva portato . Luce , dopo essersi calmata
, e dopo
aver bevuto un po’ d’acqua fece conoscenza con
Ferio . Anche lei ebbe le stesse
sensazioni delle compagne guardando il giovane , ma essendo molto
bonacciona
non espresse i suoi dubbi e i suoi quesiti , ma chiese soltanto a quel
ragazzo
di lasciare la stanza per conferire con le amiche che erano ansiose di
parlare
con lei e di scoprire cosa le era successo . Ferio molto sospettoso
lasciò la
stanza . Luce allora cominciò a discutere con le due ragazze
sull’accaduto .
“Telepatia!” affermò subito Luce
:” E’ stata tutta telepatia , è la prima
volta
che mi succede , ecco perché forse ho reagito
così , ma credo comunque che sia
stato un messaggio di avvertimento “ , “
Perché ? Cosa hai visto?” ribattè
subito Marina che sempre più incuriosita si preoccupava
della loro sorte .”Ho
visto Guru Cleff ragazze “ , disse Luce con un’aria
rattristata e continuando :
“ Era ancora intero e non una statua di pietra come pensavamo
e mi ha parlato ,
dicendomi di stare attenta e di non fidarmi facilmente delle persone
che ci
vengono incontro , ha detto di controllare ogni punto di essere
intuitiva e di
cercare in ognuno non solo il lato positivo ma anche quello negativo e
infine
mi ha dato un avvertimento su un ragazzo da capelli e dagli occhi
verdina detto
infatti che era una trappola o qualcosa del genere … non mi
ricordo dannazione
!!” . “ Non fa niente …”
rispose Anemone “ … tanto credo che
l’abbiamo trovato
“ , “ Non mi dire che credi sia Ferio “
chiese Marina esterrefatta e con gli
occhi abbaglianti : “E’ stato così
gentile con noi , sembra strano che un tipo
come lui così gentile e premuroso possa essere malvagio ,. A
proposito , Luce ,
Guru Cleff ti ha dato qualche altra indicazione su questo oscuro
personaggio?”
“ mi sembra di sì “ disse dubbiosa Luce
“ Mi pare che abbia detto che
quest’essere dovrebbe avere un tatuaggio sotto il polso
destro a forma di
fenice . “. Anemone allora sempre più sospettosa
decise di far luce su questa
storia , impulsivamente esce subito fuori dalla casetta e puntando il
dito
contro il ragazzo grida : “ Chi sei veramente ? “ .
Allora tutt’un tratto con
un ghigno sul viso il ragazzo comincia a parlare con voce da donna
dicendo : “
Sei proprio brillante mia cara , come hai fatto a capire che non ero io
il vero
Ferio ?” e Anemone rispose : “ Semplice , sei
troppo femminile per i miei gusti
mio caro rude uomo della foresta , è per questo che mi sono
accorta di chi sei
veramente … Alcyone “ . Tra le ragazze che stavano
ad ascoltare si alzò un
brivido che gli percorse il corpo . Come era possibile ancora lei? Come
mai non
era ancora morta ? E cosa ci faceva lì ? Ripreso il suo vero
aspetto Alcyone
andò all’attacco con un portamento di grande
classe e con un grande senso
dell’equilibrio . Attaccava a più non posso le
ragazze , ma soprattutto Anemone
, la giovane “investigatrice che l’aveva scoperta ,
per fargliela pagare di averle
mandato a monte il piano . Luce e Marina furono subito inchiodate con
due
schegge di ghiaccio pesanti ad un tronco molto grande ed alto , mentre
Anemone
con la sua spada cercava di difendersi e di proteggersi dagli attacchi
del
nemico . Tutto inutile però , infatti la giovane eroina non
riuscì a lungo a
sopportare le pressioni della donna e cadde a terra perdendo gli
occhiali .
Proprio mentre stava pensando che tutto era finito che la sua vita era
giunta
ormai al termine apparve un ragazzo dai capelli e occhi verdi e con due
cicatrici , una sul naso e l’altra sotto l’occhio
destro , che lo
caratterizzavano come vero e proprio “uomo rude della foresta
“ , era il vero
Ferio , che accorse subito in aiuto
della ragazza per salvarla . A differenza di Anemone Ferio aveva molta
più
dimestichezza con la spada e ci mise veramente poco a stendere a terra
Alcyone
e a batterla , ma proprio mentre stava per dargli il colpo di grazia ,
la donna
svanì nel ghiaccio portando con se quel brivido che aveva
pervaso tutta la foresta
. Ferio quindi sbuffando raccolse gli occhiali di Anemone e
liberò le due
ragazze dai blocchi di ghiaccio che le impedivano i movimenti .e porse
gli
occhiali raccolti ad Anemone , che stava trattenendo le lacrime per non
piangere a dirotto , come avrebbe voluto fare . Dopo averli messi si
alzò tutta
tremante e con aria timida ed insicura ringraziò Ferio che
le rispose con molta
freddezza e che rimproverò le tre : “ Sembrate
proprio delle oche , ma chi vi
ha scelte come salvatrici di Cefiro ‘ Imparate a combattere e
poi ne riparliamo
, ma tu guarda che guaio che mi poteva capitare e Presea che aveva
detto che
erano espertissime nell’arte del combattimento, ho visto mia
cara Presea .
Adesso avrò moltissimo lavoro da fare con voi , ma spero che
siate all’altezza
del compito che vi è stato assegnato . “ Luce che
non sopportava le offese
cominciò ad agitarsi e a dimenarsi per difendere non solo il
suo orgoglio ma
anche quello delle sue compagne che si erano prodigate e preoccupate per la sua sicurezza nel
momento del bisogno,
ma Ferio non curante delle prediche di Luce volto le spalle e
ordinò a loro di
seguirlo . Giratosi di spalle sorrise e pensò tra se e se :
“ Proprio brave
queste ragazze , forse sarà più facile del
previsto istruirle , ma voglio il massimo
da loro per questo le tratto un po’ male , forse un giorno mi
ringrazieranno .”
Ferio quindi era tutt’altro che gentile premuroso e generoso
, al contrario ,
era impulsivo ed arrogante , il genere di ragazzo che era vissuto nella
foresta
e che non aveva visto nient’altro , ma dentro di se Ferio
nascondeva qualcosa
di più doloroso : un passato splendido rovinato dalla pazzia
degli uomini di
quel mondo .
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Capitolo 5 *** Il passato di Ferio ***
Capitolo
5
Il
passato di Ferio
Le
nostre eroine accompagnate da Ferio , continuano il loro
viaggio per poter salvare Cefiro , giungendo la notte e non avendo un
posto
dove passare la notte , si sentirono spaesate e piene di timore , ma
Ferio le
consolava dicendo di andare a cercare legna e qualche liana per poter
costruire
una capanna agevole e capibile per quattro persone . Ferio allora si
allontanò
dal gruppo e cominciò a raccogliere legna . Anemone , sempre
più sospettosa ,
gli andò vicino , non solo per poter ricavare più
informazioni , ma anche
perché si sentiva attratta da lui e dal senso di sicurezza
che le suscitava
dentro , e abbassatasi , cominciò insieme a lui a
raccogliere la legna
necessaria . “ Allora Ferio da dove vieni ? “
chiese Anemone ingenuamente e con
molta timidezza che lasciava trasparire un pizzico di attrazione per il
giovane
che inizialmente non rispose , ma poi , dopo aver preso tra le mani
coraggio ,
diede la risposta da lei desiderata : “ Provengo dal paese
dove un tempo
risiedeva la nostra Principessa Emeraude , ma l’ho lasciato
da tanto tempo e ho
deciso di non tornarvi più “ . “ E
quindi hai abbandonato anche la tua famiglia
? “ . A questa domanda Ferio si sentì spiazzato ,
non voleva rispondere , e si
chiedeva tra se e se perché gli avesse rivolto quella
domanda e come mai non
riusciva a rispondere. Forse temeva che con la sua risposta avrebbe
compromesso
il rapporto che da neanche poche ore si era formato , oppure che se
qualcuno
avrebbe scoperto qualcosa non avrebbe esitato ad attaccarlo. Ma questi
per lui
erano aspetti secondari , più che altro lo tormentava il
lato affettivo che
quella domanda andava a toccare . Non riusciva a trattenere le lacrime
, era
come se quel tratto di maturità che lo caratterizzava stava
sparendo che stava
tornando bambino . Non rispose all’ultima domanda di Anemone
, da una parte
perché non voleva riferire molto di se e poi
perchè era troppo doloroso per lui
raccontare gli avvenimenti della sua infanzia . Tornato dalle altre due
ragazze
senza aver trovato niente che potessero utilizzare per la costruzione
di una
capanna cercò di pensare ad un sistema più
pratico per potersi riparare per
la notte . Improvvisamente e senza alcun
avvertimento . La gemma sulla testa di Mokona brillo di una luce
intensa , più
intensa delle altre volte e ad un tratto un fascio di luce si
staccò dalla
gemma creando l’immagine di una casa , giusto adattata per 4
persone. Le re
ragazze non resistettero all’idea d avere un riparo sicuro
per la notte e
quindi subito si precipitarono e decisero di accamparsi sul promontorio
che
sorgeva prima della Costa Labyna . Durante la cena nessuno
osò parlare si
limitarono solamente a consumare i loro pasti , trovati magicamente
nella casa
e a mettersi vicino al fuoco per ripararsi dal freddo che da un paio di
ore
attanagliava il territorio . Dopo un’oretta le tre ragazze
decisero di andare a
letto e di portarsi Mokona con loro . Stesesi sul letto , ci misero un
po’ per
addormentarsi pensando a tutti gli avvenimenti che costeggiavano la
loro mente
. Ormai erano passate varie ore e le nostre eroine si erano finalmente
addormentate soltanto un letto era ancora sistemato e nessuno vi era
sopra .
Era il letto di Ferio ,che stava ad ammirare il mare della costa . Il
mare
quella sera era più limpido delle altre volte , la Luna si
rispecchiava in esso
, tracciando un’immagine molto limpida nell’aria e
illuminando il volto di
Ferio costeggiato dalle lacrime . Era si infatti un ragazzo molto
arrogante ed
impulsivo , ma ne aveva passate così tante che dietro quella
corazza che gli
avvolgeva il cuore , c’era un ragazzo sensibile , che tiene
molto alle persone
che gli sono vicino . Il passato in quella notte gli ritornò
alla mente e lui
non potè trattenere quei ricordi che si facevano spazio tra
le responsabilità
della sua mente e tra gli avvenimenti degli ultimi anni . Ferio infatti
aveva
sofferto molto per la separazione dalla sua famiglia . Pochi infatti
conoscono
il passato del giovane e pochi sanno le disgrazie che colpirono la sua
famiglia
e la sua gente . Una bellissima fontana d’argento
è quello che ricompare nella
mente del giovane ragazzo , una mente scombussolata dal dolore , e li
vicino vi
è una donna che allatta un bambino dal dolce volto , il
quale è ingenuo e
spensierato e non sa nulla della vita che lo aspetta , improvvisamente
si
presentava davanti alla madre una bambina che allegra e sorridente
accarezzava
il volto del bambino . La bambina era bionda con
i capelli molto lunghi , con occhi blu che
ricordavano il mare e le profondità dell’oceano,
una veste lunga e bianca le
costeggiava il corpo e un sorriso radiante e sereno le affiorava su sul
viso
limpido e roseo . La madre della piccola , mostrandole il fratello ,
disse : “
ecco Emeraude , questo è il tuo fratellino…
coraggio non avere paura di lui , è
piccolo ed indifeso di ha bisogno di coccole , avanti dai “ e
Emeraude , timida
e con la mano tremante lo accarezzò e il padre giunto da
poco per far compagnia
alle due prese in braccio improvvisamente il bambino e proclamava, come
in modo
solenne : “ Ferio , questo sarà il tuo nome , mio
piccolo bimbo “ . Così dicendo
posò il bambino tra le braccia di sua madre , intanto la
scena si spostò ,
dalla sua nascita ormai erano passati già 6 anni e lui ormai
era diventato un
bambino bello grande , non riusciva ad immaginare niente altro che
giocare e
scherzare , tutt’un tratto la sorella gli venne vicino e gli
diede il duro
colpo che cambiò non solo la sua vita ma anche quella della
sorella e di tutta
la sua gente . Emeraude con tono m triste , troncato dal pianto
annunciò la
fatale notizia , cercando di essere più affettuosa possibile
e più dolce che
mai , poiché in quel momento , una sciagura si era imbattuta
su di loro .
Emeraude allora disse : “ Ferio so che questo è un
duro colpo ma ti prego di
non reagire in maniera furiosa ed impulsiva , purtroppo oggi mamma e
papà …” e si
bloccò scoppiando in lacrime per quella notizia che le aveva
scioccato l’animo
,, ma poi trovando il coraggio continuò dicendo :
“ … mamma e papà , sono morti
“ . Un vuoto pervase la mente del bambino che si
bloccò , mai aveva pianto fino
a quel giorno di tristezza e che annunciava una sciagura orribile .
Ferio si
sentì trapassare dentro un gelido brivido che lo
colmò di tristezza e di dolora
, la perdita dei suoi cari lo colpì tremendamente e non
sapeva come reagire ,
le lacrime cadevano subito come gocce di rugiada che cadono su una
foglia e
tutto il suo dolore sfociava in un pianto e improvvisamente una fitta
al cuore
lo prese . Svenne per il forte dolore che lo attanagliava mentre la
principessa
preoccupata ordinò di soccorrerlo e portarlo in camera sua .
Quella notte la
principessa la passò tutta nella
stanza di suo fratello e con le lacrime che gli scendevano non solo sul
viso ma
anche nel cuore , cercava di poter colmare il cuore dei genitori ormai
morti di
gioia e di tanto amore . Abbracciando il fratello
Emeraude si sentì come liberata da quella
paura che la opprimeva e ripromise a se stessa di stare sempre vicino
al
fratello . Un giorno però quella promessa fu infranta dagli
avvenimenti che
avevano riempito gli ultimi anni di regno della principessa e tutto
intorno a
lei diveniva oscuro
. Zagato la guardia
del corpo della principessa cominciò a progettare vari piani
per impossessarsi
del potere , ma nessuno aveva mai avuto successo , per via
dell’assoluta protezione
di Emeraude . L’ultimo piano però fu il
più spietato di tutti . Zagato era un
uomo alto con capelli neri lunghi e occhi neri riempiti
dall’oscurità , era la
fedele guardia del corpo della principessa e mai nessuno aveva pensato
che
proprio lui , che si distingueva per la sua fedeltà potesse
aver progettato una
cosa del genere . In una notte di luna piena Zagato , camminando
lentamente ,
non solo per non essere scoperto , ma anche perché quello
era il suo portamento
, cominciava a mettere in atto il suo mostruoso piano . Inizialmente
cominciò
ad uccidere con la sua magia le varie guardie del palazzo e notte dopo
notte le
morti cominciavano a divenire numerose . Nessuno sapeva chi era
l’oscuro
fautore delle recenti morti e nessuno riusciva ad intuire che potesse
essere .
Solo Emeraude purtroppo aveva già posto nella sua mente una
specie di lista del
presunto aggressore . Così chiese a Rafaga , sua guardia del
corpo di
accompagnarla nella stanza dell’unica persona cara che le era
rimasta : il
fratello Ferio.Ignaro dell’accaduto e
di quello che succedeva a palazzo , poiché
era ancora un bambino , Ferio giocava senza aver timore di quello che
gli
potesse accadere davanti alla fontana dove un tempo passava il tempo
con i suoi
genitori , quando improvvisamente vide venire Emeraude . Con molta
gioia il
ragazzino le corse incontro , ma la sorella fermandolo lo porto ,
camminando
lentamente verso la fontana d’argento . Sedutisi
lì la giovane principessa ,
con molta calma , ma valutando il tempo che aveva a disposizione ,
cominciò a
parlare al fratello : “Fratello miao , oggi è un
giorno tragico per la nostra
famiglia , o meglio quel che ne resta , e per il nostro regno , tutto
rischia
di andare in rovina e io non so quando verrò presa di mira
dal nemico . Ti
chiedo di perdonarmi per quello che ti sto per fare , ma tu , che sei
l’unico
componente della mia famiglia rimasto devi continuare la tua vita ,
poiché io
non voglio che tu perisca in questa pazzia “ . Detto questo
Emeraude con un
cenno leggero della mano ordinò a Rafaga di dare al fratello
una piccola botta
sulla testa . ferio subito dopo cadde perdendo i sensi e vedendo la
sorella in
lacrime che si allontanava urlava : “ Sorella ! Sorella !
Sorella ! “ E infine
svenne . Quando si risveglio , si trovo al di fuori della
città e assistette
alla scena più dolorosa che avesse mai visto . Il suo regno
era distrutto ,
tutto quello per cui lei e la sorella avevano lottato era distrutto ,
come se
non vi fosse più niente e con una mano al cuore , promise a
se stesso di
vendicare colui che aveva fatto questo e di salvare sua sorella . I
ricordi
purtroppo erano per Ferio qualcosa di doloroso ma soprattutto erano
qualcosa di
speciale che conservava con molta cura , soprattutto perché
gli ricordavano
quale era lo scopo della sua missione . Sempre ammirando il paesaggio ,
Ferio
non riesce a trattenere le lacrime , come quando era bambino e rinnova
la sua
promessa al chiaro di luna giurando di nuovo di salvare la sorella
perduta . Osservando
il mare sempre più limpido e sempre più bello il
giovane si addormenta ,
cullato dalla dolce melodia delle onde e immaginando che la sorella
stesse
cantando per lui come quando era un bambino
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