Una porta socchiusa ai confini del sole

di Darkmilotic
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo mondo : Cefiro ***
Capitolo 2: *** Alla ricerca di Presea ***
Capitolo 2: *** Inizia il viaggio ***
Capitolo 3: *** La foresta del Silenzio ( di Muranosu ) ***
Capitolo 5: *** Il passato di Ferio ***



Capitolo 1
*** Un nuovo mondo : Cefiro ***


Capitolo 1

Un nuovo mondo : Cefiro

Cosa c'è dietro al mistero di una porta socchiusa ai confini del sole ?

un regno?

No

Una regina ?

no

Ma allora che cosa ?

E' tutta la vita di tre ragazze : Luce Anemone e Marina ( la mia preferita ^^).

Ecco l'osservatorio di Tokio . Luce , bella ragazza dai capelli rossi e dal grande cuore e coraggio sta osservando la sua citta da lì . Ma purtroppo ha finito le monete ed una ragazza bruna e con una divisa verde le porge la monetina che le serve . Il suo nome è Anemone molto carina con un grosso paio di occhiali e un po' timida . Luce non fa neanche in tempo a ringraziarla che un gruppo di ragazze dalle divise celesti la blocca . Da quel gruppo spicca una bella ragazza dai cappelli blu e dagli occhi del medesimo colore . Il suo nome è Marina . Ad un certo punto il cielo mattutino comincia ad oscurarsi ed ecco apparire ad un tratto una donna dai capelli biondi che le dice "Per favore aiutatemi , sono prigioniera solo voi tre potrete aiutarmi vi prego !!! Non mi odiate per questo !""Per questo ? Questo , cosa ?"E subito dal punto dove la fanciulla era apparsa cominciò a splendere una luce abbagliante ma che più abbagliante non si può e ad un tratto le tre ragazze si ritrovano sospese in aria sopra le nuvole e incominciano a cadere . Luce ha un 'espressione come per dire "Sto per morire" , invece , Anemone aveva un'espressione che si addiceva ad una secchiona e i suoi occhiali dimenavano una luce abbagliante ; Marina d'altra parte piangeva e si disperava e appena diede un grido di paura dalle nuvole uscì una creatura molto strana . Era un pesce ma non un pesce qualsiasi ma un pesce volante . Infatti , le pinne gli permettevano di volare ; il pesce subito arrivò all'altezza delle tre ragazze e le prese nella sua morsa , infine le portò a terra e dove incontrarono uno strano ometto molto basso e dalla capigliatura molto strana dalla quale non si riusciva a capire se era un maschio oppure una femmina . Infine il dilemma fu risolto . Il piccolo “ometto” si chiamava Guru Cleff ed era il mago più potente esistente in quel mondo che conosceva magie di cui neanche la principessa sapeva l’esistenza . Il piccolo uomo spiegò alle ragazze che il mondo dove si trovavano non era più il loro ma un nuovo regno un regno molto pericoloso se non lo si conosce : è il regno di Cefiro . Le tre ragazze erano molto sbalordite non potevano pensare di non essere più nel loro mondo . Marina era quella che si dimostrava più scettica all’idea di dover rimanere in quello schifo e non fece neanche in tempo a dire “A” che un golem di pietra le attaccò costringendole alla fuga . Mentre fuggivano Guru Cleff inciampò in un sasso . Luce cercò di aiutarlo a rialzarsi ma non vi riuscì e il mago fu pietrificato dal mostro di pietra . Ma prima di essere pietrificato il mago lanciò tre piccole palle di luce che andarono sulle ragazze . Le tre piccole luci andarono vicino alle fanciulle e non appena gli toccarono la fronte si trasformarono in tre fasci di colore rosso , blu e verde . Ad un certo punto attorno a Luce , Marina e Anemone comparvero rispettivamente : fuoco , acqua e vento . Dai quei tre elementi furono creati degli abiti con due gemme per ognuna di loro : una sul petto e un’altra sulla mano destra . Le tre ragazze erano sconcertate . Ma soprattutto Anemone che non avrebbe mai pensato di indossare un ‘ armatura in vita sua . Luce , Marina ed Anemone , continuavano la loro corsa e si nascosero dietro un albero rampicante . Stavano pensando sul da farsi quando furono colpite da una lancia di ghiaccio che sfiorò per un soffio Marina rimasta attonita davanti al ghiaccio . Subito ricominciarono la loro corsa che si fermò non appena intravidero uno strano animale volente con il corpo da leone e la testa e le ali da aquila . Subito vi salirono in groppa e cominciarono a scappare volando. Ma subito furono interrotte da una donna , seduta su un cavallo dagli zoccoli di ghiaccio che  gli permettevano di levitare . La donna era molto bella , dal seno prosperoso con capelli lunghi neri e con uno scettro molto particolare , con una perla viola incastonata all’estremità . La donna disse : “ Mi chiamo Alcyone , e sono una delle guardie nonché quasi fidanzata di Zagato , modestamente . Sono stata incaricata dal mio signore di uccidervi prima che possiate procurargli guai e possiate mandare a monte i suoi piani di conquista di Cefiro . Perciò arrendetevi  senza farmi sprecare energie “. Marina ( meglio se si stava zitta ) disse casualmente : “Ah si ! lo voglio proprio vedere questo potere e questa energia “ . Alcyone irata contro Marina cominciò a scagliare lance di ghiaccio a tutta birra . Luce ad un tratto si incavolò e riaccese in se il suo potere quello del fuoco “FRECCIA DI FUOCO … AZIONE” e sconfisse Alcyone che però riuscì a scappare . Luce dopo aver usato il suo potere si sentì stanca e cadde tra le braccia delle due ragazze . Le ragazze sentono la voce di Guru Cleff provenire dal gufo. Il mago non solo le informa della sua pietrificazione ma gli dice di andare alla foresta del silenzio per cercare Presea …  e subito il contatto si interruppe  Loro si alzarono con il vento tra i capelli e promisero insieme di salvare Cefiro a tutti i costi (dopo la riluttanza di Marina).Ora le tre combattenti magiche sono riunite , riusciranno nel loro compito oppure soccomberanno di fronte alla potenza delle guardie di    Zagato?

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Capitolo 2
*** Alla ricerca di Presea ***


Capitolo 2

Alla ricerca di Presea

La foresta del Silenzio , un luogo dove non dovresti trovarti mai , soltanto in caso di emergenza . E’ una foresta molto pericolosa . I pericoli vanno dagli alberi , che non sai se sono vivi oppure sono comuni alberi , fino ai ruscelli e ai torrenti . E’ lì  che si trovano le nostre eroine , molto spaventate e molto confuse , infatti , non si sono ancora capacitate di essere super cavalieri magici e di essere in un ‘ altro mondo . Subito Marina con molta paura dice “Oh ! OH ! OH! Che mal di pancia forse è meglio tornare indietro ! “ – e Anemone subito disse – “ Se te ne vai dovrai guarire da sola perché noi restiamo qui “ e Marina , visto che la sua strategia è fallita , decide di rimanere con le altre due compagne . Le tre ragazze continuano a camminare , ma è come se girassero in tondo. Infatti molti posti sembrano già stati visti dalle nostre eroine , che però non si accorgono di nulla . Ad un certo punto però Luce decide di non proseguire per il sentiero e di inoltrarsi nella foresta . Trascina con se le compagne e inizia a farsi strada tra i rami che ritornano tutti in faccia a Marina che si riempie di foglie i capelli . Uscite da quella boscaglia fitta si trovarono dinanzi una casetta di muratura . Vi entrarono, ma al suo interno non vi era niente . La casa era molto piccola capace di ospitare a stento due persone ed era piena di armi da combattimento e aveva un piccolo letto situato alla fine della sua unica stanza . Ad un tratto  saltò giù dal tetto una donna con i capelli rossi con una lunga coda di cavallo .che aggredì le ragazze con una spada che sfiorò la pelle di Marina . LA povera ragazza rimasta a terra sconcertata da un urlo spaventoso . Subito allora una gabbia cadde sulla testa delle tre ragazze che rimasero stupite di un’accoglienza così calorosa (anche troppo^^). Non appena la donna si fece vedere lanciò una grossa ristata che risuonò per tutta la casetta . Marina disse alla donna : “Senti , se non ci liberi ti arrostiremo quella paglietta arancione che hai sulla testa . Vero , Luce ?” . E Luce , che invece era presa da altro , non la ascoltò . Marina allora con aria piuttosto arrabbiata andò vicino a Luce e gli disse : “Senti brutta stupida vuoi dire che gli bruceremo i capelli se non ci libera subito ?” – e Luce come se si fosse appena svegliata dal regno dei sogni disse : “ Avete com’è bello questo strano coniglietto ?” . La donna , vedendo il piccolo coniglietto andare tra le braccia di Luce ,  ritirò subito la gabbia e disse : “Mi dispiace, giovani cavalieri , ma non sapevo foste i Cavalieri della leggenda , ma poi ho visto Mokona …” – e Luce interrompendola disse – “Allora si chiama Mokona ?” – e la donna rispose – “ Si , ah ma non ci siamo presentate , io sono Presea e sono una fabbricante di armi magiche . Voi , nostre salvatrici , chi siete ?” . Anemone , con aria da sapientona rispose : “Io sono Anemone , lei con la camicia rossa è Luce mentre lei con la camicia blu è Marina .”. Dopo le presentazioni Presea portò le tre ragazze in un deposito di armi ; ve ne erano di tutti i tipi : spade , kunai ecc. Presea gli disse : “Guru Cleff aveva predetto il vostro arrivo e per questo mi ha fatto costruire tutte queste armi , voi non dovete fare altro che pensare al vostro tipo di arma ideale e lei magicamente arriverà a voi “. Luce , Marina ed Anemone chiusero gli occhi per concentrarsi : Luce restrinse le spalle e serrò gli occhi , Marina rimase retta come un manico di scopa mentre Anemone mise le mani come in segno di preghiera . Dopo neanche un attimo tre armi tra le molte che vi erano in quel deposito si sollevarono e andarono vicino alle corrispettive padrone che brillarono di una luce abbagliante . Al terminare delle abbaglianti luci , si alzo un polverone che si dissolse dopo pochi secondi . Le tre ragazze erano avvolte da una luce abbagliante avevano in mano tre armi : Luce aveva in mano una spada leggera , sceglie questo tipo di arma perché sulla Terra praticava kendo ; Marina ha invece in mano una spada lunga  , siccome lei è brava nella scherma , infine Anemone aveva un arco con delle frecce siccome era un bravo arciere . Ricevute le loro armi le tre ragazze si ricaricano di una nuova energia che le sprona ancora di più a combattere .  Presea molto soddisfatta dei risultati ottenuti gli dice : “ Ora siete veri e propri cavalieri magici . Solo una cosa vi raccomando portatemi la pietra dai tre colori e datemela ci sarà così una sorpresa “ . Le tre ragazze con il cuore pieno di gioia continuano il loro viaggio . Ora sono veramente pronte per poter intraprendere il loro cammino .

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Capitolo 2
*** Inizia il viaggio ***


Capitolo 3

Inizia il viaggio

Luce , Marine ed Anemone sono partite dalla casa di Presea per raggiungere il luogo dove poter trovare il cristallo tricolore . Appena entrate nel cuore della foresta , Marina disse : “Non potevamo stare a casa di Presea ed evitare di cacciarci nei guai ?”Anemone , d’altro canto rispose con la solita faccia da sapientona : “Vuoi diventare più forte ? Se si allora non lamentarti “ . Le tre ragazze continuarono a camminare , ma ad un certo punto si fermarono , avendo sentito dei suoni e dei movimenti tra le foglie . Il paesaggio attorno a loro era sempre più scuro e si faceva sempre più difficile capire la provenienza dei suoni . Subito le ragazze si riunirono in un piccolo cerchio cercando di intravedere qualcosa tra la fitta boscaglia . I rumori si fecero sempre più fitti , le ragazze cominciarono a sudare freddo . La loro paura però si spense quando videro Mokona . Marina con aria sconvolta disse : “Brutto mostriciattolo giallo , mi hai fatto morire dalla paura , se ti prendo ti … “ e continuò così per tutto il cammino . Anemone e Luce , che intanto si erano concentrate sul percorso da fare erano dubitative , infatti pensavano che stavano girando intorno . Subito sentirono di nuovo dei rumori . Si girarono indietro e videro Marina che stava ancora seguendo Mokona . Quindi secondo i fatti Mokona in questo caso centrava niente . Allora chi poteva essere ?Non fecero neanche in tempo a pensarlo che subito furono assalite da un mostro molto particolare , tutto ricoperto di foglie . Marina smise di seguire Mokona e si concentrò sull’accaduto . Il mostro era molto alto e quando si innalzava al cielo assorbendo luce solare si ingrandiva . Ma una reazione al sole era molto strana : il mostro brillava , come tutti gli altri che continuarono ad affluire . Non potendo affrontare tutti , le tre ragazze scapparono verso Nord . La loro corsa era disperata e nn sapevano se i mostri erano in agguato o meno fin quando nella strada trovarono un altare tutto nero che brillava al sole della stessa luce di cui brillavano gli altri mostri . Luce , Marina e Anemone , volendo andarsene , salirono sopra l’altare e furono subito attraversate da un fascio di luce brillante . La luce cominciò ad estendersi e ad attraversare tutta la foresta del silenzio che per la prima volta cominciò a brillare di una luce nuova così splendente che a suo confronto il sole era una piccola lanterna . Gli alberi cominciarono a ricrescere e a brillare mentre la terra tornava fertile e casta . Sembrava tutto rinato . Presea , vedendo questo prodigio , disse fra se e se : “Ce l’hanno fatta ! Sapevo che erano in gamba “ . Ad un tratto le ragazze furono scacciate da quella forza lucente e al dissolversi del bagliore dall’altare venne fuori una pietra nera , che a ogni suo brillare faceva risplendere la foresta . I mostri si avvicinavano sempre di più e le ragazze erano sempre più in pericolo e più in preda al panico  . Tutto ad un tratto Anemone cadde in uno stato di trans . Le sue pupille erano vuote , come il suo sguardo , e i suoi occhi fissavano intensamente la pietra . In seguito alzò il braccio con la sua perla e disse : “ Cristallo a me “ . Subito il cristallo divenne bianco e da lui si staccarono tre parti dei colori dei rispettivi cristalli delle ragazze : quello rosso andò a Luce , quello blu a Marina e infine quello verde ad Anemone  . Appena i mostri si avvicinarono le ragazze , seguendo i loro istinto , alzarono le loro gemme con all’interno i cristalli e i nemici furono tutti investiti da un potente arcobaleno  che li distrusse immediatamente . Le tre ragazze dopo aver utilizzato i cristalli svennero e furono teletrasportate a casa di Presea che le pose sul letto a dormire . Appena sveglie le ragazze si trovarono vestite in modo diverso . Tutte e re infatti avevano mantenuto i loro corrispettivi colori delle divise , ma avevano un’armatura diversa . Presea entrò nella camera e gli dice : “”Ehilà ! Siete delle dormiglione , avete dormito  per due giorni di fila e adesso vi siete finalmente svegliate !Avanti venite con me !” . Le tre ragazze , molto curiose , seguirono Presea fino alla stanza delle armi dove la giovane mostrò loro qualcosa di eccezionale . Presea aveva fabbricato per loro delle spade con i cristalli che le ragazze avevano . Le spade erano molto lunghe ma con magnifici ornamenti all’estremità e tutte erano dei rispettivi colori delle divise delle ragazze . Le tre ragazze ringraziarono la donna che le offrì vitto e alloggio per la notte . Intanto al castello di Zagato Alcyone viene rimproverata aspramente : “ Ti sono rimaste solo due possibilità Alcyone vedi di non deludermi di nuovo”- disse Zagato prese il suo mento e tutti e due si scambiarono un bacio appassionato . I due non riuscivano a distaccarsi l’uno dall’altro , il desiderio era troppo forte , l’amore che li legava era grande , ma a Zagato  un pensiero gli interruppe quest’attimo speciale . Buttò Alcyone a terra e le  comandò di andare . Allora lui si allontanò verso la prigione della principessa Emeraude , ma lei triste e sconsolata : “ Vai via , essere maledetto la tua sete di potere e di gloria ti hanno portato qui , tu da mio fedele servitore sei diventato un’insaziabile belva e non credo che ti guarderò più negli occhi allo stesso modo . Ma non  ti illudere , le mie combattenti ti sconfiggeranno e porteranno Cefiro alla normalità , con l’aiuto della mia preghiera “. Zagato non rispose ma si limitò solo ad allontanarsi dalla cella della principessa . Un’ombra di terrore lo avvolse . Nessuno sapeva che amava Emeraude.

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Capitolo 3
*** La foresta del Silenzio ( di Muranosu ) ***



Capitolo 4

La foresta del silenzio ( di Muranosu )

Luce , Marina ed Anemone salutano Presea e partono per il loro viaggio per la salvezza di Cefiro . Camminano a lungo per i vari sentieri che costeggiano il territorio ma nessuno sembra ispirare in loro quella fiducia che le aveva caratterizzate fino a quel momento : Comunque dopo un po’ di riposo dalla faticata che il cammino procurava , decisero di stare un po’ ferme per poter aspettare mezzogiorno . Intanto Mokona era sempre più agitato e a nulla servirono le rassicurazioni delle tre ragazze , forse il piccolino aveva delle buone ragioni . Mokona ancora tremante puntava le sue orecchie davanti agli occhi per non osservare il paesaggio successivo . Davanti a loro infatti c’era una foresta , molto fitta e scura e dagli alberi alti e folti , incuteva un po’ di paura ma allo stesso tempo le ragazze ne erano attratte proprio come era successo con il cristallo . Mokona continuava a tremare mentre le ragazze proseguivano il loro cammino ad un tratto , mentre era intenta ad entrare nella foresta, Luce scorse una cartello dai caratteri un po’  sbiaditi che diceva più o meno così :”Questa è la foresta di Muranosu , conosciuta più che altro come la foresta del silenzio , se volete vivere vi consigliamo di non entrarci e di andare per un’altra strada “ . Le tre ragazze guardandosi negli occhi scoppiarono in una fragorosa risata nel frattempo che Mokona smise di tremare e cominciò ad agitarsi . Le tre eroine, non solo perché spinte dalla curiosità ma anche perché spinte dal loro sesto senso si addentrarono nell’interno della foresta e li scomparirono nel buio . Li dentro tutto era tetro e i loro denti tremavano di paura , più forte ogni minuto che passava , e non sapevano cosa fare , pensavano al perché si erano addentrate in quella foresta e si ponevano altri quesiti del genere , ma senza trovarvi una risposta che facesse centro . Cercavano di stare al passo ma senza provocare forti rumori , poiché avevano paura anche di questo , tentavano ma invano di non muovere la testa in continuazione e girarla all’indietro ogni volta che sentivano versi di animali che poi si rivelavano innocui . Luce, per rompere il silenzio che attanagliava tutta la foresta , decise di parlare e di tirar fuori qualche discorsetto assurdo per poter almeno non pensare al tragitto che stavano percorrendo , cercava di aprir bocca ma qualcosa la bloccava , era come se fosse congelata da un istinto che le impedisse di aprire bocca e che le indicasse quello che doveva fare . Tutt’un tratto , la ragazza si sentì pervadere da un gelido grido che le percorse il corpo lasciandola sì indenne ma incapace di muoversi . Nel frattempo Marina ed Anemone , che si erano accorte dell’arretrare di Luce , le andarono vicino con aria un po’ preoccupata e le chiesero cosa fosse successo . Luce non rispose per il freddo che le aveva pervaso il corpo . La ragazza cominciò a piangere senza motivo , le sue lacrime calde scendevano sul suo volto freddo come se fosse una bambina piangente , che si era appena fatta un livido , non riusciva a smettere era come indomabile quel pianto che la attanagliava in quell’umore di tristezza e di depressione . Tutt’un tratto il bagliore dei suoi occhi sparì e la sua sicurezza si trasformò subito in fragilità , smise subito di piangere e improvvisamente cadde a terra , soccorsa dalle due ragazze sempre più preoccupate ed angosciose per la sorte della loro amica . Cercando riparo in quella foresta e sperando di trovarlo , le due ragazze che portavano entrambe il peso di Luce , che aveva come copricapo Mokona , cercavano un riparo e più di prima muovevano la loro testa di qua e di la  per squadrare ogni quadro della foresta in cerca di riparo , finche non trovarono una capanna . Bussarono , ma nessuno veniva ad aprire e così sopraffatte da un senso di profondo terrore decisero di aprire la porta . Terrorizzate dall’idea che ci potesse essere qualcuno all’interno della casa poco di buono , cercarono di fare meno rumore possibile e infine resesi conto che il pericolo non vi era decisero di accamparsi li . Presero una lanterna che era posata su di un tavolo instabile e la accesero con un fiammifero preso da un pacco sopra una sedia . Anemone e Marina parlarono molto a lungo sull’accaduto e non riuscivano a trovare nessuna spiegazione per l’evento . Poi il punto di discussione si sposto grazie ad una frase detta da Marina e che Anemone volle approfondire . Marina infatti aveva detto : “ Perché proprio a noi ? Perché proprio questo ameno destino ? E perché proprio a noi soffrire ? Credo che non abbiamo fatto niente di male a parte questo ! io voglio tornare a cassa , voglio andare via da questo posto, voglio tornare ad essere normale !” e Anemone commossa rispose così all’amica , in modo dolce : “ Mi dispiace che la pensi così , anche se non nego che anche io ci abbia pensato qualche volta , c’è comunque la possibilità che questo era il nostro destino e che noi dobbiamo accettarlo , ma non credo che questa risposta te la possa dare io , penso invece che siamo state scelte noi perché ci siamo distinte oppure perché … “ si fermò un po’ perplessa e Marina trepidante di sapere la risposta  disse : “ … o perché ? “ e Anemone continuando : “ … o perché crediamo nella magia e nel soprannaturale . Pensaci bene , hai mai creduto che al di fuori del nostro mondo potesse esserci un altro universo e un altro pianeta , hai mai creduto che la magia esiste anche solo per un secondo oppure che vi siano creature soprannaturali ? Secondo me è così forse non potrò mai saperlo ma so solo che Luce è quella che più di tutte cerca di mantenere i nervi saldi e ad essere un’ottima amica e non dobbiamo quindi dubitare del perché siamo qui .” La discussione fu subito interrotta da un cigolio della porta che lentamente si apriva . Le ragazze che ancora vegliavano su Luce priva di sensi non sapevano cosa fare e cercavano di trovarsi un nascondigli , ma era tutto inutile ormai la porta già era aperta e apparve davanti a loro una figura maschile che si poteva indicare come un ragazzo . Arrivato alla Luce il ragazzo con un tono molto gentile le disse : “ Non vi preoccupate , so che siete i Cavalieri Leggendari non abbiate paura , sono qui sotto ordine di Presea e sono venuto per proteggervi , anche se non mi sarei aspettato di trovarvi così facilmente nel mio rifugio . A proposito io mio chimo Ferio , voi come vi chiamate ?” . Le due eroine , ancora sospettose risposero : “ Io sono Anemone e lei è Marina “ . Ferio era un bel ragazzo dagli occhi verdi e capelli del medesimo colore , era si gentile ma anche un po’ permaloso e un po’ impulsivo , ma quando si trattava di dover difendere delle persone , tanto meno delle ragazze , era il primo a mettersi in gioco . Era alto magro e con una voce non arrogante me un po’ presuntuosa , sicuro di se e non molto timido , ma arrogante se serviva . Le due ragazze erano un po’ sospettose , non sapevano il perché ma era come se un oscuro antro del male in quel momento pervadesse la casa e le loro sicurezze si trasformassero in dubbi e le loro gioie in paure , da quando quel giovine era entrato in casa tutto si era pervaso di un oscura presenza come se ci fosse qualcuno che voleva farsi vedere . Ferio però era molto strano , un ragazzo come lui che vive nella foresta dovrebbe essere un po’ più rude un po’ più arrogante di lui , invece in lui c’era un qualcosa di femminile , aveva gli occhi dolci come una donna e dai suoi modi e maniere si poteva vedere un qualcosa di femminile e sensuale , e un pizzico di malizia e lussuria traspariva dalle sue azioni , le ragazze non riuscivano a spiegarsi come un ragazzo come lui si comportasse in quella maniera . Il silenzio di quell’attimo si spezzo con un movimento di Luce che stava per risvegliarsi , il suo respiro si faceva sempre più affannato e il cuore le palpitava in petto molto forte , girava e si rigirava in quella specie di letto dove era sdraiata e la lanterna le illuminava il viso . Tutt’un tratto Ferio si avvicinò a lei e con un solo tocco riuscì a calmarla : “ Ha le mani fatate “ pensò anemone tra se e se e non riusciva a comprendere come avesse fatto . Le cose comunque parvero aggiustarsi in fretta e la nostra amica stava sul punto di svegliarsi , quando lanciò un grido e si alzò improvvisamente tremando per la paura che quel risveglio le aveva portato . Tutta affannata e sudata non riusciva a capire come fosse successa una cosa simile e perché proprio a lei , non credeva possibile quello che le era successo , era tutta raddrinzita e spaventata per l’effetto che la telepatia di Guru Cleff le aveva portato . Luce , dopo essersi calmata , e dopo aver bevuto un po’ d’acqua fece conoscenza con Ferio . Anche lei ebbe le stesse sensazioni delle compagne guardando il giovane , ma essendo molto bonacciona non espresse i suoi dubbi e i suoi quesiti , ma chiese soltanto a quel ragazzo di lasciare la stanza per conferire con le amiche che erano ansiose di parlare con lei e di scoprire cosa le era successo . Ferio molto sospettoso lasciò la stanza . Luce allora cominciò a discutere con le due ragazze sull’accaduto . “Telepatia!” affermò subito Luce :” E’ stata tutta telepatia , è la prima volta che mi succede , ecco perché forse ho reagito così , ma credo comunque che sia stato un messaggio di avvertimento “ , “ Perché ? Cosa hai visto?” ribattè subito Marina che sempre più incuriosita si preoccupava della loro sorte .”Ho visto Guru Cleff ragazze “ , disse Luce con un’aria rattristata e continuando : “ Era ancora intero e non una statua di pietra come pensavamo e mi ha parlato , dicendomi di stare attenta e di non fidarmi facilmente delle persone che ci vengono incontro , ha detto di controllare ogni punto di essere intuitiva e di cercare in ognuno non solo il lato positivo ma anche quello negativo e infine mi ha dato un avvertimento su un ragazzo da capelli e dagli occhi verdina detto infatti che era una trappola o qualcosa del genere … non mi ricordo dannazione !!” . “ Non fa niente …” rispose Anemone “ … tanto credo che l’abbiamo trovato “ , “ Non mi dire che credi sia Ferio “ chiese Marina esterrefatta e con gli occhi abbaglianti : “E’ stato così gentile con noi , sembra strano che un tipo come lui così gentile e premuroso possa essere malvagio ,. A proposito , Luce , Guru Cleff ti ha dato qualche altra indicazione su questo oscuro personaggio?” “ mi sembra di sì “ disse dubbiosa Luce “ Mi pare che abbia detto che quest’essere dovrebbe avere un tatuaggio sotto il polso destro a forma di fenice . “. Anemone allora sempre più sospettosa decise di far luce su questa storia , impulsivamente esce subito fuori dalla casetta e puntando il dito contro il ragazzo grida : “ Chi sei veramente ? “ . Allora tutt’un tratto con un ghigno sul viso il ragazzo comincia a parlare con voce da donna dicendo : “ Sei proprio brillante mia cara , come hai fatto a capire che non ero io il vero Ferio ?” e Anemone rispose : “ Semplice , sei troppo femminile per i miei gusti mio caro rude uomo della foresta , è per questo che mi sono accorta di chi sei veramente … Alcyone “ . Tra le ragazze che stavano ad ascoltare si alzò un brivido che gli percorse il corpo . Come era possibile ancora lei? Come mai non era ancora morta ? E cosa ci faceva lì ? Ripreso il suo vero aspetto Alcyone andò all’attacco con un portamento di grande classe e con un grande senso dell’equilibrio . Attaccava a più non posso le ragazze , ma soprattutto Anemone , la giovane “investigatrice che l’aveva scoperta , per fargliela pagare di averle mandato a monte il piano . Luce e Marina furono subito inchiodate con due schegge di ghiaccio pesanti ad un tronco molto grande ed alto , mentre Anemone con la sua spada cercava di difendersi e di proteggersi dagli attacchi del nemico . Tutto inutile però , infatti la giovane eroina non riuscì a lungo a sopportare le pressioni della donna e cadde a terra perdendo gli occhiali . Proprio mentre stava pensando che tutto era finito che la sua vita era giunta ormai al termine apparve un ragazzo dai capelli e occhi verdi e con due cicatrici , una sul naso e l’altra sotto l’occhio destro , che lo caratterizzavano come vero e proprio “uomo rude della foresta “ , era il  vero Ferio , che accorse subito in aiuto della ragazza per salvarla . A differenza di Anemone Ferio aveva molta più dimestichezza con la spada e ci mise veramente poco a stendere a terra Alcyone e a batterla , ma proprio mentre stava per dargli il colpo di grazia , la donna svanì nel ghiaccio portando con se quel brivido che aveva pervaso tutta la foresta . Ferio quindi sbuffando raccolse gli occhiali di Anemone e liberò le due ragazze dai blocchi di ghiaccio che le impedivano i movimenti .e porse gli occhiali raccolti ad Anemone , che stava trattenendo le lacrime per non piangere a dirotto , come avrebbe voluto fare . Dopo averli messi si alzò tutta tremante e con aria timida ed insicura ringraziò Ferio che le rispose con molta freddezza e che rimproverò le tre : “ Sembrate proprio delle oche , ma chi vi ha scelte come salvatrici di Cefiro ‘ Imparate a combattere e poi ne riparliamo , ma tu guarda che guaio che mi poteva capitare e Presea che aveva detto che erano espertissime nell’arte del combattimento, ho visto mia cara Presea . Adesso avrò moltissimo lavoro da fare con voi , ma spero che siate all’altezza del compito che vi è stato assegnato . “ Luce che non sopportava le offese cominciò ad agitarsi e a dimenarsi per difendere non solo il suo orgoglio ma anche quello delle sue compagne che si erano prodigate e preoccupate  per la sua sicurezza nel momento del bisogno, ma Ferio non curante delle prediche di Luce volto le spalle e ordinò a loro di seguirlo . Giratosi di spalle sorrise e pensò tra se e se : “ Proprio brave queste ragazze , forse sarà più facile del previsto istruirle , ma voglio il massimo da loro per questo le tratto un po’ male , forse un giorno mi ringrazieranno .” Ferio quindi era tutt’altro che gentile premuroso e generoso , al contrario , era impulsivo ed arrogante , il genere di ragazzo che era vissuto nella foresta e che non aveva visto nient’altro , ma dentro di se Ferio nascondeva qualcosa di più doloroso : un passato splendido rovinato dalla pazzia degli uomini di quel mondo .

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Capitolo 5
*** Il passato di Ferio ***


Capitolo 5

Il passato di Ferio

Le nostre eroine accompagnate da Ferio , continuano il loro viaggio per poter salvare Cefiro , giungendo la notte e non avendo un posto dove passare la notte , si sentirono spaesate e piene di timore , ma Ferio le consolava dicendo di andare a cercare legna e qualche liana per poter costruire una capanna agevole e capibile per quattro persone . Ferio allora si allontanò dal gruppo e cominciò a raccogliere legna . Anemone , sempre più sospettosa , gli andò vicino , non solo per poter ricavare più informazioni , ma anche perché si sentiva attratta da lui e dal senso di sicurezza che le suscitava dentro , e abbassatasi , cominciò insieme a lui a raccogliere la legna necessaria . “ Allora Ferio da dove vieni ? “ chiese Anemone ingenuamente e con molta timidezza che lasciava trasparire un pizzico di attrazione per il giovane che inizialmente non rispose , ma poi , dopo aver preso tra le mani coraggio , diede la risposta da lei desiderata : “ Provengo dal paese dove un tempo risiedeva la nostra Principessa Emeraude , ma l’ho lasciato da tanto tempo e ho deciso di non tornarvi più “ . “ E quindi hai abbandonato anche la tua famiglia ? “ . A questa domanda Ferio si sentì spiazzato , non voleva rispondere , e si chiedeva tra se e se perché gli avesse rivolto quella domanda e come mai non riusciva a rispondere. Forse temeva che con la sua risposta avrebbe compromesso il rapporto che da neanche poche ore si era formato , oppure che se qualcuno avrebbe scoperto qualcosa non avrebbe esitato ad attaccarlo. Ma questi per lui erano aspetti secondari , più che altro lo tormentava il lato affettivo che quella domanda andava a toccare . Non riusciva a trattenere le lacrime , era come se quel tratto di maturità che lo caratterizzava stava sparendo che stava tornando bambino . Non rispose all’ultima domanda di Anemone , da una parte perché non voleva riferire molto di se e poi perchè era troppo doloroso per lui raccontare gli avvenimenti della sua infanzia . Tornato dalle altre due ragazze senza aver trovato niente che potessero utilizzare per la costruzione di una capanna cercò di pensare ad un sistema più pratico per potersi riparare  per la notte . Improvvisamente e senza alcun avvertimento . La gemma sulla testa di Mokona brillo di una luce intensa , più intensa delle altre volte e ad un tratto un fascio di luce si staccò dalla gemma creando l’immagine di una casa , giusto adattata per 4 persone. Le re ragazze non resistettero all’idea d avere un riparo sicuro per la notte e quindi subito si precipitarono e decisero di accamparsi sul promontorio che sorgeva prima della Costa Labyna . Durante la cena nessuno osò parlare si limitarono solamente a consumare i loro pasti , trovati magicamente nella casa e a mettersi vicino al fuoco per ripararsi dal freddo che da un paio di ore attanagliava il territorio . Dopo un’oretta le tre ragazze decisero di andare a letto e di portarsi Mokona con loro . Stesesi sul letto , ci misero un po’ per addormentarsi pensando a tutti gli avvenimenti che costeggiavano la loro mente . Ormai erano passate varie ore e le nostre eroine si erano finalmente addormentate soltanto un letto era ancora sistemato e nessuno vi era sopra . Era il letto di Ferio ,che stava ad ammirare il mare della costa . Il mare quella sera era più limpido delle altre volte , la Luna si rispecchiava in esso , tracciando un’immagine molto limpida nell’aria e illuminando il volto di Ferio costeggiato dalle lacrime . Era si infatti un ragazzo molto arrogante ed impulsivo , ma ne aveva passate così tante che dietro quella corazza che gli avvolgeva il cuore , c’era un ragazzo sensibile , che tiene molto alle persone che gli sono vicino . Il passato in quella notte gli ritornò alla mente e lui non potè trattenere quei ricordi che si facevano spazio tra le responsabilità della sua mente e tra gli avvenimenti degli ultimi anni . Ferio infatti aveva sofferto molto per la separazione dalla sua famiglia . Pochi infatti conoscono il passato del giovane e pochi sanno le disgrazie che colpirono la sua famiglia e la sua gente . Una bellissima fontana d’argento è quello che ricompare nella mente del giovane ragazzo , una mente scombussolata dal dolore , e li vicino vi è una donna che allatta un bambino dal dolce volto , il quale è ingenuo e spensierato e non sa nulla della vita che lo aspetta , improvvisamente si presentava davanti alla madre una bambina che allegra e sorridente accarezzava il volto del bambino . La bambina era bionda con  i capelli molto lunghi , con occhi blu che ricordavano il mare e le profondità dell’oceano, una veste lunga e bianca le costeggiava il corpo e un sorriso radiante e sereno le affiorava su sul viso limpido e roseo . La madre della piccola , mostrandole il fratello , disse : “ ecco Emeraude , questo è il tuo fratellino… coraggio non avere paura di lui , è piccolo ed indifeso di ha bisogno di coccole , avanti dai “ e Emeraude , timida e con la mano tremante lo accarezzò e il padre giunto da poco per far compagnia alle due prese in braccio improvvisamente il bambino e proclamava, come in modo solenne : “ Ferio , questo sarà il tuo nome , mio piccolo bimbo “ . Così dicendo posò il bambino tra le braccia di sua madre , intanto la scena si spostò , dalla sua nascita ormai erano passati già 6 anni e lui ormai era diventato un bambino bello grande , non riusciva ad immaginare niente altro che giocare e scherzare , tutt’un tratto la sorella gli venne vicino e gli diede il duro colpo che cambiò non solo la sua vita ma anche quella della sorella e di tutta la sua gente . Emeraude con tono m triste , troncato dal pianto annunciò la fatale notizia , cercando di essere più affettuosa possibile e più dolce che mai , poiché in quel momento , una sciagura si era imbattuta su di loro . Emeraude allora disse : “ Ferio so che questo è un duro colpo ma ti prego di non reagire in maniera furiosa ed impulsiva , purtroppo oggi mamma e papà …” e si bloccò scoppiando in lacrime per quella notizia che le aveva scioccato l’animo ,, ma poi trovando il coraggio continuò dicendo : “ … mamma e papà , sono morti “ . Un vuoto pervase la mente del bambino che si bloccò , mai aveva pianto fino a quel giorno di tristezza e che annunciava una sciagura orribile . Ferio si sentì trapassare dentro un gelido brivido che lo colmò di tristezza e di dolora , la perdita dei suoi cari lo colpì tremendamente e non sapeva come reagire , le lacrime cadevano subito come gocce di rugiada che cadono su una foglia e tutto il suo dolore sfociava in un pianto e improvvisamente una fitta al cuore lo prese . Svenne per il forte dolore che lo attanagliava mentre la principessa preoccupata ordinò di soccorrerlo e portarlo in camera sua . Quella  notte la principessa la passò tutta nella stanza di suo fratello e con le lacrime che gli scendevano non solo sul viso ma anche nel cuore , cercava di poter colmare il cuore dei genitori ormai morti di gioia e di tanto amore . Abbracciando il fratello  Emeraude si sentì come liberata da quella paura che la opprimeva e ripromise a se stessa di stare sempre vicino al fratello . Un giorno però quella promessa fu infranta dagli avvenimenti che avevano riempito gli ultimi anni di regno della principessa e tutto intorno a lei diveniva  oscuro . Zagato la guardia del corpo della principessa cominciò a progettare vari piani per impossessarsi del potere , ma nessuno aveva mai avuto successo , per via dell’assoluta protezione di Emeraude . L’ultimo piano però fu il più spietato di tutti . Zagato era un uomo alto con capelli neri lunghi e occhi neri riempiti dall’oscurità , era la fedele guardia del corpo della principessa e mai nessuno aveva pensato che proprio lui , che si distingueva per la sua fedeltà potesse aver progettato una cosa del genere . In una notte di luna piena Zagato , camminando lentamente , non solo per non essere scoperto , ma anche perché quello era il suo portamento , cominciava a mettere in atto il suo mostruoso piano . Inizialmente cominciò ad uccidere con la sua magia le varie guardie del palazzo e notte dopo notte le morti cominciavano a divenire numerose . Nessuno sapeva chi era l’oscuro fautore delle recenti morti e nessuno riusciva ad intuire che potesse essere . Solo Emeraude purtroppo aveva già posto nella sua mente una specie di lista del presunto aggressore . Così chiese a Rafaga , sua guardia del corpo di accompagnarla nella stanza dell’unica persona cara che le era rimasta : il fratello Ferio.Ignaro dell’accaduto e di quello che succedeva a palazzo , poiché era ancora un bambino , Ferio giocava senza aver timore di quello che gli potesse accadere davanti alla fontana dove un tempo passava il tempo con i suoi genitori , quando improvvisamente vide venire Emeraude . Con molta gioia il ragazzino le corse incontro , ma la sorella fermandolo lo porto , camminando lentamente verso la fontana d’argento . Sedutisi lì la giovane principessa , con molta calma , ma valutando il tempo che aveva a disposizione , cominciò a parlare al fratello : “Fratello miao , oggi è un giorno tragico per la nostra famiglia , o meglio quel che ne resta , e per il nostro regno , tutto rischia di andare in rovina e io non so quando verrò presa di mira dal nemico . Ti chiedo di perdonarmi per quello che ti sto per fare , ma tu , che sei l’unico componente della mia famiglia rimasto devi continuare la tua vita , poiché io non voglio che tu perisca in questa pazzia “ . Detto questo Emeraude con un cenno leggero della mano ordinò a Rafaga di dare al fratello una piccola botta sulla testa . ferio subito dopo cadde perdendo i sensi e vedendo la sorella in lacrime che si allontanava urlava : “ Sorella ! Sorella ! Sorella ! “ E infine svenne . Quando si risveglio , si trovo al di fuori della città e assistette alla scena più dolorosa che avesse mai visto . Il suo regno era distrutto , tutto quello per cui lei e la sorella avevano lottato era distrutto , come se non vi fosse più niente e con una mano al cuore , promise a se stesso di vendicare colui che aveva fatto questo e di salvare sua sorella . I ricordi purtroppo erano per Ferio qualcosa di doloroso ma soprattutto erano qualcosa di speciale che conservava con molta cura , soprattutto perché gli ricordavano quale era lo scopo della sua missione . Sempre ammirando il paesaggio , Ferio non riesce a trattenere le lacrime , come quando era bambino e rinnova la sua promessa al chiaro di luna giurando di nuovo di salvare la sorella perduta . Osservando il mare sempre più limpido e sempre più bello il giovane si addormenta , cullato dalla dolce melodia delle onde e immaginando che la sorella stesse cantando per lui come quando era un bambino

 

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