Love Basket

di AlekHiwatari14
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Kurona Yuki ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - La storia di Kurona ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - Il segreto ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - Ricordi (parte 1) ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 - Ricordi (parte 2) ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 - Il salvataggio ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 - Una scoperta sconvolgente ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 - Equivoco ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Kurona Yuki ***




CAPITOLO 1 - KURONA YUKI.



*** Kuroko*** 


Era una giornata di maggio quando la vidi. Era ferma lì, all'angolo della strada rivolta verso un ciliegio. Il vento che le sfiorava dolcemente i capelli azzurri mostrando quel viso dolce e angelico che timidamente nascondeva con le sue mani. Più la guardavo e più rimanevo imbambolato. Aveva quelle labbra rosee e mani ben curate. I fiori del ciliegio le cadevano accanto come a non voler toccare quell'essere così angelico e bello. 
-Ehi? C'è nessuno?- Chiese Kagami facendomi ritornare in me.-Che?-
-Kuroko?Tutto bene? Stai osservando da ore quell'albero.-
-Ma lì c'è....-Mi voltai e notai che la ragazza era sparita, quasi come volatilizzata nel nulla.
-Kuroko? Sveglia!! Non c'è nessuno lì. Non vedi? Dai! Andiamo! Se no faremo tardi a lezione.- Disse incamminandosi. Rimasi lì per un pò a guardare quell'albero. Pensai che era solo un allucinazione senza dare peso alla cosa e mi incamminai per raggiungere scuola. Una volta entrato in classe, sempre gli stessi compagni, sempre gli stessi posti, mi sedetti. Da lontano entrava il professore con l'elenco dei nomi.
-Buongiorno ragazzi.Seduti!- I ragazzi si sedettero e prima di fare l'appello entrò una professoressa.
-Scusate. C'è una ragazza nuova qui.-
-Ah..è stata spostata qui?-
-Si.- Sentendo quella discussione dei professori si incominciò a vociferare. Tutti incominciarono a pensare "Chi è?" o "Come sarà?" io invece mi domandavo tutt'altro. Pensavo a quella ragazza e che forse avrei dovuto farmi vedere da qualche medico visto che con le allucinazioni non si scherza.
-Avanti! Entra! Non essere timida!- Esclamò il professore facendo entrare la misteriosa ragazza. L'ombra della ragazza si incamminò timidamente fino ad arrivare alla cattedra. Alzai gli occhi e rimasi sorpreso. Era la ragazza di stamattina. 
Il professore uscendo fuori-Ehi! Ragazzina! Vuoi entrare?-
La ragazza si incamminò verso il professore-Ehm...mi scusi prof. Io sono qui.-
Il professore si voltò e vide la ragazza rimanendo meravigliato.Quella scena l'avevo già vista.
-Oh.. bene! Presentati alla classe.-
Annuì e si presentò. 
-Mi chiamo Kurona Yuki. Piacere di conoscervi.- 
Dopodichè timidamente si avvicinò ad un banco accanto al mio e si sedette.
-Kurona! Pensavo rimanessi ancora in america.- Chiese la ragazza accanto. Probabilmente la conosceva.
-Beh..si, ma ho deciso di tornare prima.-
-Ah.. lo sapevo!! Allora sei dei nostri per il club?- Chiese incominciando a chiacchierare. Incuriosito, durante gli allenamenti di basket, chiesi Taiga che ne pensava. -Kagami?-
-Che c'è?-
-Ma Gou conosce la nuova arrivata?-
-Nuova arrivata? Di che parli?-
-Di Kurona.-
-Kurona? Non conosco nessuna Kurona.-
-Ma se è appena arrivata in classe nostra.-
-Ah..si? Strano. Non me ne ero accorto.-
-Antipatico! Come hai fatto a non notarla?-Domandai dubbioso. A quel punto, Kagami si voltò verso di me con il pallone tra le mani e preoccupato mi disse: -Senti, Kuroko! Sei strano da stamattina. Sei sicuro di star bene?-
-Cosa?-
-Lo sai che se non ti curi e ti sei preso l'influenza potrebbe salire la febbre e domenica prossima abbiamo la partita. Sai com'è.-
-Che avete voi due da chiacchierare tanto?- Chiese la coach Aida avvicinandosi a noi.
-Coach! Kuroko non si sente bene! Pensa che ci sia una ragazza immaginaria di nome Kurona nella nostra classe.-
-Non è immaginaria! Lei si è presentata stamattina.-
-Devo dire che non me la ricordo, ma nel club di basket femminile si è iscritta una certa Kurona Yuki se non sbaglio.-Disse riflettendoci su.
-Cosa?- Urlammo io e Kagami. Non sapevamo che c'era un club di basket femminile a scuola.
-Da quando in qua c'è una squadra femminile nella nostra scuola?-
-Da sempre che io ricorda, solo che non sono molto brave e non hanno mai partecipato ai tornei.-Ribattè.
-E dove si allenano?-
-Nella palestra fuori.-
-Che ne dici se andiamo a dare un occhiata? Non ho mai visto le ragazze giocare.-Mi propose ed accettai. Andammo fuori insieme alla coach ed al resto della squadra. Lì trovammo Gou che controllava l'allenamento delle ragazze.
-Su, avanti! Andate così! Non fermatevi!-Urlava a sguarciagola.
-Ehi! Matsuoka! Che ci fai qui?-
-Kagami?Kuroko? Come che ci faccio qui? Io sono la coach.-
-Davvero?-
-Si, piuttosto dovrei chiedervelo io che ci fate qui. Dite la verità, siete venuti a vedere l'allenamento delle ragazze?-
-Kuroko ha detto che Kurona è in classe nostra.-Rispose la coach facendo rimanere sorpresa la ragazza.
-Ma come? Non l'avete vista oggi in classe?-
-Che ti dicevo?-
-Ok, ti devo delle scuse. Piuttosto, chi è la famosa Kurona?-
-E' quella la giù. E' molto abile nei passaggi e nei tiri da vicino.-

*** Kurona ***

Ero lì a giocare la mia prima partita. Ero appena tornata dall'america. Sinceramente, avrei dovuto rimanere ancora un pò, ma la mancanza delle mie amiche e della mia scuola non riuscivo a sopportarla così sono tornata contro il volere di mia madre. I miei sono divorziati e così, adesso sto con papà finchè non ritorna mamma. Forse, più che tornare per le amiche e la scuola, sono tornata per il mio sport preferito, il basket. 
-Tehma! E' tua!-
-Eri! Passa qui!-
Sentendo le urla delle ragazze mi gettai a capofitto prendendo la palla dalle mani di Eri senza che se ne accorgesse e tirai. Si udì un fischio. Era Gou che segnalava il punto.
-Punto per la squadra bianca!.- Esclamò togliendosi il fischietto dalla bocca.
-Che?Ma come ha fatto?-Si chiese Eri guardandomi da lontano mentre mi avvicinavo alle mie compagne.
-Sei stata grandiosa!-Disse Kanon avvicinandosi.
-Quest'anno sono sicura che il torneo di basket lo potremo fare sicuramente e non come gli altri anni che siamo mezze cartuccie.-Ribattè Karen.
-Dai, ragazze! Era solo un tiro.-
-Un tiro? Ma ti rendi conto del talento che hai? Sei davvero strepitosa!-Continuava a complimentarsi Kanon mettendomi in imbarazzo. 
-Ok, ragazze! 5 minuti di pausa.- Urlò la coach facendoci riposare. Da lontano mi accorsi di lui. Era lì a parlare con Gou insieme al suo amico nano. Beh, proprio nano non era visto che era più alto di me. Doveva avere all'incirca 1.70 visto che ero alta 1.57, mentre lui, quel ragazzo così carino era altissimo. Quel fisico e quei muscoli. Quant'era carino.
-Ehi! Kurona! Vieni qui! Devo presentarti dei amici.-Mi chiamò Gou da lontano. Timidamente mi avvicinai. Ero così emozionata di conoscere quel ragazzo così carino, ma quando arrivai lì i miei occhi incrociarono quelli del suo amico nano. Aveva degli occhioni azzurri da cucciolo. Dovevo ammetterlo. Anche se era basso era molto più carino di quello alto.
-Kurona? Loro sono Kagami Taiga e Kuroko Tetsuya.- Sentendo i nomi inchinai il capo come al solito. -Piacere di conoscervi. Io sono Kurona Yuki.-
-Allora esiste davvero questa Kurona. Devo ammettere che sei davvero carina e hai anche un talento innato nel basket.-Disse Kagami. Probabilmente voleva farmi un complimento, anche se non capivo cosa volesse dire con "esiste davvero", così mi limitai ad un timido: -G..grazie.-
-Kurona? Anche loro giocano a basket.-Confessò Gou sorprendendomi.
-Davvero? Ma è stupendo! Anche il tuo amico gioca a basket?-
-Certo.-Rispose Taiga sorridendomi sorpreso dal mio stupore. 
-Scusa la domanda un pò offensiva, ma non sei...come dire...un pò bassuccio per giocare a basket?-Chiesi incuriosita dal suo aspetto.
-Scusa la contro domanda, ma non sei anche tu bassuccia e giochi a basket?-Quella risposta mi sorprese. Poi capii e incominciai a ridere.
-Ok, scusa! Domanda sciocca dopotutto. Sei specializzato a passare immagino, proprio come il tuo amico per la struttura e l'altezza dovrebbe essere specializzato a segnare e a saltare. Dico bene?-I due rimasero sorpresi. Si guardarono in faccia con immenso stupore dopodichè Kagami mi scioccato.
-Come fai a saperlo?-
-Beh...credo sia logico, anche perchè sembrate molto amici.-
-Vedete, lei è un'ottima osservatrice. Ed è anche per questo che la teniamo prima in panchina e poi la facciamo giocare. Lei acquisisce subito lo schema di gioco degli avversari dopodichè entra in campo ed usa i passaggi per aiutare la squadra.-Disse Gou mettendomi una mano sulla spalla.
-Davvero? Kuroko, allora tu e lei siete simili!-
-Veramente no. Lei è completamente diversa da me. Riesce anche a tirare da quel che ho visto.-
-Non sai tirare?-Chiesi sorpresa guardando il ragazzo stranita.
-Beh...ecco....-Incominciò a guardarmi con quei occhioni da cucciolo bastonato. Sembrava come se avesse paura di rispondermi.
-Beh..diciamo che non è il suo forte.-Difese l'amico vedendolo che non sapeva che dire.
-Se è per questo non è neanche il mio forte. Riesco a fare solo tiri di piccole distanze.-
-Beh, almeno in qualche modo sai tirare. Io sono proprio negato nei tiri.-Confessò deluso.
-Tiri, nel senso che non sai fare canestro?-Continuavo a non capire la debolezza del ragazzo. Gou vedendomi incuriosita incominciò ad intromettersi nella discussione:
-Beh... qual'è il problema? Se vuoi Kurona può aiutarti!-
-Cosa?-Incominciai ad arrossire. Sinceramente non sapevo come comportarmi. Lui continuava a guardarmi con quei occhioni e quando mi disse:-Dici sul serio? Potresti darmi una mano?- Beh...non seppi dire di no. Dopo gli allenamenti rimanemmo a scuola e gli insegnai qualche tiro. Certo che devo ammettere che era davvero una schiappa. Non capivo come un soggetto del genere sapesse giocare a basket. Inoltre, mi giunse all'orecchio che doveva far parte della generazione dei miracoli e sinceramente a me tutto sembrava al di fuori di un ragazzo del genere.
-Ho mancato di nuovo. Scusa.-
-Non preoccuparti. Con la pratica riuscirai sicuramente.-Risposi sorridendolo. Poi guardai l'orologio sul display del cellulare che avevo appoggiato sulla cartella che era sulla panchina.
-Oh..no!-Esclamai allarmandomi.
-Che succede?-
-Sono le sette. Se non torno a casa per le otto mio padre mi ammazza.- Dissi prendendo la cartella e mettendo dentro il cellulare.
-Abiti lontano?-
-Abbastanza. Abito nei pressi di dove abita Gou. -
-Dici in periferia?-
-Sisi.-
-Ah..lontanuccio-
-Mi spiace non poter rimanere ancora con te. Devo proprio andare.-Risposi incominciando a correre.
-Ehi! Aspetta!-A quelle parole mi fermai e mi voltai.
-Domani ci alleniamo dinuovo?-
-Ma certo. Ogni volta che vuoi.Ci vediamo domani a lezione.-
-Va bene.-Disse e da lì ci allontanammo. Non so perchè, ma quella notte non riuscii a dormire. Pensavo e ripensavo a quel ragazzo e stranamente non ricordavo tanto bene neanche il suo volto. Gou mi disse una volta che quando una persona si innamora, non ricorda il volto della persona che ama. Beh...veramente non ricordo bene quando me l'abbia detto ne tanto meno perchè, ricordo solamente che me lo disse prima che andassi in america. Mi voltai e mi rivoltai e nella mia testa continuava a farsi sempre più vivo un mio pensiero e a chiedermi: "Forse...mi sarò innamorata di lui?".





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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - La storia di Kurona ***






 CAPITOLO 2 - LA STORIA DI KURONA.


*** Kurona ***

-Forza, ragazze! 50 piegamenti!- Ordinò Gou per poi soffiare nel fischietto.
-Gou, ci stai uccidendo!- Protestò Eri distrutta.
-Dai, abbiamo solo 50 piegamenti da fare e abbiamo finito.-
-Perchè non le facciamo dopo? Non vedi che siamo tutte affaticate?- Mormorò Kanon sfinita.
-Kurona? Vuoi riposarti?-Mi chiese voltandosi verso di me. Annuii.
-Ok, signore! Facciamo una pausa. Tanto 5 minuti di riposo non possono far male. Che ne dite di andare a vedere come procede l'allenamento dei ragazzi? Così possiamo cogliere qualche tecnica e approfondirla.- Propose e così facemmo. Andammo nella palestra che era all'interno dove si stavano allenando i ragazzi.
-Kagami! Vai così! E tu, Hyuga!! Passala ogni tanto quella palla!!- Urlava la coach Aida vedendoli allenare.
-Ehi, Coach! Possiamo stare un pò qui a guardarvi?- Domandò avvicinandosi a lei.
-Certo, fate pure!-Rispose. Ci sedemmo sulla panchina per guardarli meglio. Kuroko era in campo. Devo ammetterlo che si notava astento in campo.
-E' tua!!-Urlò Kagami passando la palla a Kuroko che la passò a Hyuga facendo canestro. Quel passaggio, quel modo di stare in campo e di non farsi notare. Era strano. Sembrava di averlo già visto.
-Ma anche Kuroko sta giocando?- Chiese Eri non vedendolo.
-Si, è lì vicino al canestro. Non me ne ero proprio accorta che era anche lui in campo fino a che non ha passato la palla.- Rispose Kanon indicandolo.
-Wow. Io non l'avevo proprio notato. Quel ragazzo è un vero artista e professionista del basket.-
-Più che artista, è un fantasma.-Interruppi sorridendo.
Le due sorrisero e annuirono. Quelle mosse e il fatto che si notava a malapena, mi fece venire in mente alcuni ricordi di quand'ero alle medie. C'era un ragazzo nella squadra maschile di basket che chiamavano il fantasma. Non ricordo il suo nome, ma non ho mai avuto la fortuna di conoscerlo. Era sempre insieme ai suoi amici e insieme alla loro coach. In quel ragazzo vedevo tutto ciò che volevo essere. Mi piaceva da impazzire il suo modo di giocare, infatti cercavo in tutti i modi di apprendere le sue tecniche, anche se era al quanto difficile visto che ero un asso del dipling e dei tiri ad ogni distanza. Perchè ero? Beh...ebbi un incidente e a causa di quello non ho più un buon salto. Era il mio segreto nei tiri a distanza, ogni salto che facevo centravo il bersaglio, ma adesso che non riesco a saltare molto in alto, sono riuscita ad apprendere qualcosa nelle tecniche di passaggio e nelle tecniche di quel ragazzo. Come? Questo è il risultato che ogni sforzo viene premiato prima o poi e devo ammettere che essere invisibile ogni tanto, mi piace.

*** Kuroko ***

Mentre giocavo mi accorsi che mi stava guardando. Guardava proprio dalla mia parte. Riusciva a vedermi in campo e non come tutti che guardavano altrove. Riusciva a seguire ogni mia mossa con estrema facilità. Arrivò il termine della partita e mi avvicinai alle ragazze, ma soprattutto a lei.
-Ehi, ciao.-Dissi avvicinandomi. Mi porse la borraccia con l'acqua.
-Ciao. Tieni! Devi essere assetato.-Presi l'acqua che mi tendeva.-Grazie, Sei venuta a vedere come giocavamo?-Annui.
-Mi piace il tuo modo di giocare. E' assolutamente straordinario. Sembri quasi un fantasma. Ti si nota astento in campo.- Rispose sorridendo.
-Beh..anche tu giochi bene.-Non sapevo che dire.Si avvicinò numero 2 che incominciò ad annusarla ed a farle le feste.
-Oh...che carino!-Esclamò abbassandosi. Incominciò ad accarezzarlo e il cucciolo scodinsolava, in quel momento pensai:"Strano! Con Momoi faceva storie per farsi accarezzare e con lei, invece, no.".
-Come si chiama?-
-Tetsuya numero 2. Dicono che assomigli a me.- Lo prese in braccio e lo fissò per poi fissarmi e incominciare a ridere. -In effetti ha i tuoi stessi occhi.-
-Kurona?-Chiese la sua coach avvicinandosi, ma non appena la vide ridere rimase come paralizzata, quasi scioccata. Sembrava quasi come se vedesse un'altra persona al posto di Kurona e non ne capivo il motivo. Lei è stata sempre carina e socievole con me.
-Gou! Hai visto quant'è bello?-Chiese mostrandogli Numero 2.
-Stai ridendo per un cucciolo?-Ribattè incredula.
-No, rido perchè è identico al padrone.-Si avvicinò e anche lei notò la stessa cosa.
-Incredibile! Hanno gli stessi occhi.-
-Si, ma hanno una sola differenza, che il padrone non è morbido e coccolone.- Disse stringendo a se il cucciolo che continuava a scodinsolare e a baciarla.
-Ah...l'avevo dimenticato che ti rimbambisci sempre quando vedi un cucciolo. Su, adesso lascialo al padrone e torniamo ad allenarci.-Ordinò Gou e lei così fece. 
-Beh..allora ci vediamo.-
-Ok, ciao.-Risposi vedendola allontanarsi.

*** Kurona ***

-Kurona? Hai finito con gli allenamenti?-Mi chiese Gou avvicinandosi mentre cercavo di fare un altro canestro.
-Si, sto qui ancora un pò e poi vado a casa.-
-Ok, non dimenticarti di chiudere quando esci.- In quel momento entrò Eri che rispose anche lei: -Ok!- prendendole da mano le chiavi.
-Rimani anche tu?-
-Fino alle 7 e poi vado.-
-Ok, allora andiamo insieme.- Risposi cercando di fare qualche altro tiro. Presto si fece ora.
-Ok, questo era l'ultimo.- Dissi posando il pallone nella cesta. 
-Ok, ci vediamo.- Mentre uscivo mi accorsi di un pallone rimasto fuori. Tornai dentro a posarlo nella cesta e presi la cartella che avevo appoggiato sulla panchina e mi avvicinai alla porta.
-Cosa? Ditemi che è uno scherzo!!-Esclamai vedendo la porta che non si apriva. Improvvisamente udii una voce maschile dire:-Che succede?- Mi voltai. Era Kuroko.
-Succede che siamo rimasti chiusi dentro. Non ci voleva.-Dissi incominciando ad andare nel panico.
-Stai calma! Tanto domani verranno ad aprirci.-
-Se non te ne sei accorto oggi è venerdì e la scuola rimarrà chiusa fino a lunedì.-
-Beh..che ne dici se, invece di andare in tilt per niente, non usi il cellulare per chiamare qualcuno e farci uscire di qui?-
-Giusto! Ottima idea!-Risposi accendendo nel mio cuore una fiamma di speranza. Presi il cellulare dalla borsa.
-Percaso hai il cellulare? Il mio ha la batteria a zero. Non si accende.- Con aria delusa mi annunciò una brutta notizia:-Mi spiace. Se te l'ho chiesto e perchè ho lasciato la cartella in classe e il cellulare è nella cartella.-
Ci fissammo per qualche secondo dopodichè mi risalì l'ansia e il panico.
-Ok, siamo spacciati.- Dissi abbassando il capo delusa.
-Non ci voleva. Dovevo incontrarmi anche con la squadra.-Mi sentivo un vero schifo. Per causa mia eravamo rimasti chiusi lì dentro.Mi accovacciai a terra. Ero impaurita. Lui se ne accorse e mi venne vicino appoggiandomi la mano sulla testa.
-Sta tranquilla!In un modo o nell'altro usciremo di qui.- Alzai la testa incrociando il suo sguardo rassicurante. Mi sentii improvvisamente tirare la gonna. Era Numero 2.
-Oh..anche il piccolo Tetsu è rimasto bloccato qui?-Chiesi prendendolo in braccio. Incominciò ad abbagliare ed a scodinsolare.
-Sembri piacergli.-Notò sorridendo. Poi ebbi un'idea.
-Senti, toglimi una curiosità, ma riesce a riconoscere la tua squadra?-
-Certo, anche se non sembra è molto sveglio come cucciolo. Perchè?-
-Ho un'idea. Forse non tutto è perduto. Entro domani usciremo di qui sicuramente.-Incominciai a guardarmi intorno per cercare qualche modo per farlo uscire.
-Che hai intenzione di fare?-
-E' piuttosto piccolo, quindi dovrebbe uscire facilmente da quella finestra la su.-Dissi indicando la finestra incima con le grate.
-Si, ma hai visto quant'è alto? Kagami per aprirle ha bisogno della panchina ed astento riesce a raggiungerle.-
-Si, ma noi due siamo più alti di Kagami se uniamo le forze.-Risposi avvicinandomi alla finestra. Mi misi sulle spalle del ragazzo con il cucciolo tra le mani. Lo riuscii a far salire sul ciglio della finestra.
-Ecco fatto! Esci!-Ordinai al piccolo che riusci ad uscire dalle sbarre. Dall'euforia persi l'equilibrio e non so come mi ritrovai su di Kuroko. I nostri sguardi si incrociarono. In quel momento il mio cuore incominciò a battere a più non posso e mi sentii come stregata da lui.
-S...scusa.-Balbettai. Non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo.

*** Kuroko ***

L'idea di farla salire sulle mie spalle non mi convinceva molto e non so come mi ero ritrovato in quella situazione imbarazzante.
-Ecco fatto! Esci!- Disse facendo uscire Numero 2. Alzai gli occhi e li abbassai subito facendomi una lampa di fuoco. Ero imbarazzato. Non sapevo che fare. Non mi ero mai trovato in una situazione del genere. Incominciò a muoversi e perse l'equilibrio. Non so come feci, ma me la ritrovai addosso. I nostri sguardi si incrociarono. Quegli occhi mi sorpresero. Aveva uno sguardo così intenso. Incominciai ad avere il batticuore.
-S...scusa.-Balbettò. Sembrava intimidita e indifesa ed io, sinceramente, non so perchè, avevo il desiderio di proteggerla. Volevo uscire da quella situazione imbarazzante, così proposi:-Che ne dici di giocare un pò a basket nel frattempo che ritorna Numero 2 con i soccorsi?-
Annui ed incominciammo a giocare. Passammo tutto il tempo così, finchè sfiniti non ci sdragliammo a terra.
-Sono esausto. Come hai fatto a imparare così bene il basket?-Chiesi e lei si voltò con il fiatone verso di me.
-Ho imparato alle medie. Ammiravo molto un ragazzo e volevo diventare come lui. Ero completamente persa per quel tipo, ma lui non mi ha mai conosciuto ne tanto meno notata. La sua ragazza mi disse di stargli lontano e incominciai a frequentare un suo amico. Lui mi insegnò la maggior parte delle cose che so.-
-E...lui ti piaceva?-
-No, mi faceva il filo. Lui sapeva le cose come stavano. Mi insegnò fino a quando..non arrivò quel giorno.-
-Quale giorno?-
-Un giorno mentre mi allenavo per strada con le mie amiche, la ragazza del ragazzo che ammiravo mi disse che ero un annullità e che tutto ciò che sapevo fare erano insignificanti. Mi disse che non sarei mai arrivata a diventare una giocatrice professionista ed era inutile che stavo dietro a persone che invece avrebbero fatto strada. Disse che li rallentavo. Quel giorno me la presi con il ragazzo con cui uscivo senza motivo. Decisi di chiedergli scusa non appena l'avrei visto. Infatti, mentre andavo a casa lo vidi. Era con un suo amico. Corsi da lui, ma attraversare senza guardare la strada non fu una bella idea.-
-Non mi dire che...-
-Si. Ebbi un incidente e ne uscii viva per miracolo. I dottori dissero che non potevo più giocare a basket. Gou mi stette vicino. Il pensiero che il mio sogno fosse andato in fumo mi sentivo un annullità. Passai due giorni a piangere, dopodichè, mia madre mi trasferii in america. Li erano più specializzati. Dissero che non avrei potuto giocare a basket ne qualsiasi altro sport volessi praticare. Fu terribile. Ho odiato il basket per 2 anni solo perchè non potevo più giocarci.-Confessò con un aria triste e dispiaciuta.
-Dai, il passato è passato! Anch'io una volta odiai il basket se è per questo.-
-Cosa?Davvero?-
-Si, è una cosa che succede. Tutti i grandi giocatori odiano prima o poi il basket.- Sorrise.
-Senti, apparte Gou, nessuno lo sa questa storia...-
-Non preoccuparti. Non lo dirò a nessuno.-
-Promesso?-
-Promesso.-Dissi dandole il mignolo per sigillare il patto che niente di ciò che avremo detto sarebbe uscito da lì.
-Sai, devo farti una confessione. Non avrei mai immaginato di incontrare una ragazza che sapesse realmente cosa fosse il basket.- Rise. -Sinceramente, neanche io pensavo di incontrare un tipo come te...oh..-Si bloccò di colpo. I nostri sguardi si stavano incrociando di nuovo. Sentivo il battito diventare sempre più veloce. Sentivo i brividi addosso. -Kurona..?- I nostri visi erano sempre più vicini. Si avvicinavano poco a poco sempre di più, fino a quando non solbalzammo per dei rumori.
-Cos'è stato?- Chiese alzandosi velocemente. Si sentì abbagliare così intuii:-E' Numero 2. Deve essere venuto con i soccorsi.-Risposi alzandomi.
-Kuroko?Sei qui dentro?-Urlava Kagami.
-Si, siamo rimasti chiusi qui. Apriteci!-Esclamai. Prima di quanto pensassi riuscirono ad aprire la porta.
-Devo correre a casa. Mio padre mi ucciderà sicuramente.- La presi per il braccio.-Aspetta! Ti accompagnamo noi. Abiti lontano e a quest'ora di notte fa paura.-
-Già. Sono le 3. Non possiamo lasciarti andare da sola.-Ribattè Aida convincendola ad accompagnarla a casa. Da quel giorno ogni volta che la vedevo sentivo il mio cuore battere all'impazzata. Non volevo ammetterlo, forse per paura, forse per orgoglio, forse per inesperienza o perchè non capivo bene ciò che sentiva, ma incominciai a pensare:"Non è che forse lei mi piace?".

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - Il segreto ***





CAPITOLO 3 - IL SEGRETO.


*** Kurona ***

-Bene, ragazze! Oggi vi allenerò io visto che mia sorella non se ne intende molto di stretching in acqua.C'è li avete i costumi, vero?-Chiese il fratello di Gou, Rin, facendo suscitare nelle ragazze una voglia irrefrenabile di allenarsi ed esultarono con un "Si". Sinceramente, non ci vedevo niente di che in lui. Si, magari quei occhi e quei capelli violacei che erano posizionati perfettamente a quel viso da angelo ribelle e quel fisico alto, snello e scolpito. Forse è considerabile piacevole, ma non essendo la tipa che si ferma alle apparenze e guarda tutt'altro, beh...quel tutt'altro che ha è l'essere pagliaccio e buffone e a me non piace affatto.
-Quant'è bello!!- Esclamava Eri guardandolo con occhi sognanti. Pensai:"Se questa è la generazione delle ragazze sportive, voglio esserne fuori.". Erano così superficiali.
-Bene! Mettete i costumi e immergetevi in acqua!-Ordinò. Dopo aver messo il costume della scuola entrai nella palestra dove c'era la piscina. Erano già tutte in acqua che aspettavano me. Peccato che avevano aspettato inutilmente, visto che non so nuotare e il livello dell'acqua era superiore alla mia altezza. Mi avvicinai lentamente e timidamente dietro di Rin e gli tirai il lembo della felpa sbottonata dov'era collocata la zip. Si voltò. 
-Che c'è Yuki? Qualcosa non va?-
-Beh...lo sai che...io...-Balbettai timidamente. Lui intuì.
-Ok. Puoi fare stretching vicino a me. Ragazze? Seguite i miei movimenti e quelli di Kurona, ok?-
-Si!!!-Urlarono tutte le ragazze dall'euforia. Si vedeva lontano anni luce che non sapevano che era piuttosto puntiglioso sugli allenamenti. Mentre facevamo stretching, arrivò la squadra maschile di basket. Probabilmente anche loro per fare riscaldamento in acqua.
-Yuki? La schiena deve stare diritta quando stendi le braccia.-Mi rimproverò vedendo che ero distratta. Venne dietro di me e me la raddrizzò.
-Così devi stare. Diritta!-
-Si, scusa.-
-Non scusarti con me, ma con te stessa. Se fai un movimento sbagliato potrebbe finire la tua carriera da giocatrice.-
-Ah...che drammaticità!-Ironizzai.

***Kuroko***

-Chi è quello?-Chiesi vedendo un ragazzo che le stava vicino.
-Non ne ho idea. Penso sia il suo ragazzo.-Rispose dandomi una pugnalata al cuore. Da quando eravamo rimasti chiusi nella scuola il nostro rapporto era cambiato. Era distaccata più del solito e cercava di evitarmi. Sicuramente perchè non voleva avere niente a che fare con me e con il basket. "Si è data al nuoto."Pensai vedendola vicino a lui. La cosa mi infastidiva e non ne capivo il motivo.
-Forza, ragazzi! Piegamenti in acqua!-Esclamò la coach dopodichè fischiò per le sequenze di movimento. Ero confuso. Non riuscivo a capire perchè tutte erano in acqua tranne lei. Poi, il fatto che mi evitava mi preoccupava terribilmente. Forse, aveva paura di qualcosa che non diceva? Mentre mi allenavo, come al solito, arrivò Momoi.
-Tetsu, Tesoro! Come va?-Chiese avvicinandosi alla piscina.
-Momoi.-

***Kurona***

Sentii la voce isterica di una ragazza che chiamava Kuroko. Mi voltai e vidi una ragazza in costume con capelli rosa lunghi, un bel fisico e ben proporzionata.
-Momoi.-Sentii uscire dalle labbra di Kuroko. Probabilmente la conosceva. Sinceramente, la cosa mi preoccupava. Ero preoccupata non solo per il comportamento da smorfiosa che aveva quella Momoi verso di lui, ma anche dal fatto che sembrasse avere un viso familiare. Forse l'avevo vista da qualche parte e non ricordavo di lei? Chissà...
-Ti ho portato l'asciugamano!-Esclamò arrogantemente dandomi sui nervi. Non sapevo perchè, ma quella ragazza con la sua aria da divetta mi infastidiva terribilmente, tanto da farmi dimenticare che mi stavo allenando.
-Ti sei incantata?-Chiese Rin facendomi sobalzare.
-Scusa Mister! Non è colpa mia.-
-Ascolta! So che c'è qualcosa che ti turba da un bel pò di giorni, ma non puoi continuare a distrarti. Così facendo il basket entrerà in secondo piano, non trovi?-
-Si, hai ragione. Non mi distrarrò più.- Risposi delusa di me. Da quando ero rimasta chiusa il palestra con Kuroko non riuscivo più a giocare come volevo e sinceramente il basket è tutta la mia vita e non avrei mai voluto fermarmi o perdere qualche occasione solo perchè ero distratta a pensare a ciò che mi stava capitando. Le mie emozioni dovevano rimanere al difuori del basket, qualsiasi cosa fosse successo.
-Comunque non era un rimprovero. Te lo dicevo solo perchè so che ci tieni particolarmente per il basket e non voglio che per qualche sciocchezza tu possa peggiorare.-Ribattè appoggiandomi la mano sulla testa per confortarmi. Le ragazze difronte a quel gesto non riuscirono a far altro che urlare.
-Che invidia!!-Disse Eri con sguardo sognante.
-Quant'è bello!!!-Ribattè Kanon appoggiandosi alla riva della piscina sospirando insieme alle altre.
-Buone ragazze! Continuiamo!!!-Così riprendemmo le postazione per iniziare ad allenarci.
-Ah...Yuki? Tu continua ad allenarti con le gambe come ti ho fatto vedere, dopodichè mettile in piscina e muovile più che puoi visto che non puoi fare altro.-
-Ok.-Risposi continuando ad allenarmi. Mentre mi allenavo sentii una mano appoggiarmi sulla spalla. Mi voltai.
-Kuroko????-Urlai spaventandomi.
-Ehi! Che hai? Sono giorni che mi eviti.- In effetti come potevo dargli torto? Lo stavo evitando veramente da quella notte che rimasi chiusa in palestra. Perchè? Beh...da quella notte non riesco più a capirmi e cerco di evitarlo per questo. Perchè non mi capisco e che centra lui? Semplice, perchè da quel giorno ogni volta che lo vedo sento la pressione che sale, incomincio a balbettare, mi sudano le mani e incomincia a venirmi il batticuore, proprio come ora.
-Ma..chi? Io? Evitarti?Ma...che....dici?E' solo la tua...i...impressione.- Anche se aveva ragione, incominciai a negare l'evidenza indietreggiando lentamente verso la piscina imbarazzata.
-Ah..si? Allora perchè indietreggi?-Notò.
-Chi?Io? T...ti sbagli! N...non sto.. indietreggiando...-Si avvicinò ed io feci un altro passo indietro.
-Ma se mi sto avvicinando per parlarti meglio e tu indietreggi. Mi dici che hai?-
-N...niente.-
-So che c'è qualcosa. Di solito non sei così. Cos'hai? Dimmelo!-Esclamò avanzando deciso.
-Sta lontano da me!!- Urlai facendo un altro passo indietro e..ahimè, non fu una buona idea.
-Sta attenta!!-Urlò, ma ormai era troppo tardi. Ero già finita in acqua. Non riuscivo a stare a galla e mi dimenavo. 
-Yuki!!!-Gridò Rin vedendomi in acqua. Senza pensarci due volte, Kuroko si tuffò vedendomi in difficoltà. Mi fece raggiungere la riva vedendo che non sapevo neanche tenermi a galla.
-Ma sei impazzita? Per poco non affogavi!-Mi rimproverò facendomi sentire un annullità.

***Kuroko***

-Sta lontano da me!!- Mi urlò in faccia allontanandosi.
Nell'allontanarsi vidi che stava per cadere in acqua ed urlai istintivamente:-Sta attenta!!-Ma ormai era troppo tardi. Era già in acqua. 
-Yuki!!!-Urlò il ragazzo che la stava allenando vedendola in acqua. Senza pensarci due volte e vedendo che non riusciva a stare a galla, mi tuffai aiutandola ad avvicinarsi e a farla salire sulla riva.
-Ma sei impazzita? Per poco non affogavi!- La rimproverai con la paura addosso. I suoi occhi divennero lucidi. Cercava di trattenere la paura e le lacrime.
-Kurona?-Chiesi appoggiandole la mano sulla testa. Lei me la tolse scorbuticamente.
-Sto bene....Non c'era bisogno del tuo aiuto.- Rispose abbassando la testa.
-Cosa?-
-Devo andare!-Esclamò alzandosi con testa bassa e correndo via. Non capivo che le stava succedendo. Sembrava turbata e amareggiata. Forse...l'avevo ferita e non me ne ero accorto?
-Kuroko? Va tutto bene?-Domandò preoccupata Momoi avvicinandosi con l'asciugamano.
-Si, sto bene, ma...-Preoccupato guardai la porta dov'era uscita la ragazza.
-Non farci caso. Era solo imbarazzata. Odia farsi vedere vulnerabile.-Disse avvicinandosi il ragazzo che la stava allenando.
-E tu chi sei?-
-Aspetta! Io ti conosco! Tu sei il fratello maggiore di Gou, Rin se non sbaglio.-Sorpresa, Momoi lo guardò. Lui sorrise rispondendo:-Si, sono proprio io.-
-Momoi, tu conosci questo ragazzo?-
-Si, lui è il fratello di Gou. Veniva a prenderla sempre alle medie dopo la partita di basket e lei era sempre insieme ad una ragazza dai capelli azzurrini lunghi. Mamma, quanto la invidiavo.-
-Ragazza dai capelli lunghi azzurrini?-
-Si, so che frequentava Kise all'epoca, poi sparì nel nulla, senza lasciare traccia. E' strano che non la conosca. Era così posata e vivace. Pensa che mi dava sui nervi la sua vivacità.-Rispose invidiosa. Era strano. Non l'avevo mai vista così. Numero 2 incominciò a ringhiare ed abbagliare contro Momoi e Rin la guardava con sguardo scontroso. C'era qualcosa che non quadrava. Perchè quello sguardo di Rin? Perchè Momoi era invidiosa di quella ragazza misteriosa? E perchè Kurona era così strana?? Non capivo più cosa stesse succedendo. Ero in preda alla confusione totale.

***Kurona***

Pensavo a ciò che era successo in piscina. Mi sentivo così imbarazzata e poi, la faccia di quella ragazza mi irritava e non capivo neanche il perchè. Se solo avessi avuto qualche ricordo non sfogato del passato, forse l'avrei riconosciuta. Presa da questi pensieri tentai un tiro al canestro che come al solito mancai e ritornò tra le mie braccia.
-Che mi sta succedendo? Da quel giorno non faccio più un passaggio ne un canestro come si deve.-Dissi rammaricata tenendo il pallone tra le mani.
-Forse perchè hai bisogno di tranquillizzarti.-
Mi voltai sentendo quella voce amica e come al solito trovai lei, Gou. La ragazza che mi è stata sempre vicino sia nella cattiva che nella buona sorte.
-Oh..sei tu.-Sorrisi tranquillizzata.
-Chi volevi che fossi? Come va? Ancora in sovrappensiero?-
Annuii.
-Lo sai che non è bello stare in pensiero e poi non ti aiuta per niente con il basket.-
-Lo so ed è questo che mi preoccupa.- Ribattei sedendomi su una panchina.
-Cos'è che ti tormenta?-La domanda di Gou mi fece pensare a Kuroko. Avevo paura. Non avevo mai provato una sensazione del genere. Incominciai a negare acidamente infastidita alzandomi dalla panchina.
-Niente che dovresti sapere.-
-Se era niente non saresti così invadente ed acida. Ti conosco e quando diventi irritabile è perchè c'è qualcosa che ti infastidisce o ti tormenta.-
Purtroppo aveva ragione. Mi conosceva così bene che neanche io mi conoscevo così. Mi risedetti delusa, con le mani sulla faccia, mi confessai:-Questa cosa non solo mi infastidisce, ma mi tormenta anche. Non so più che mi sta succedendo.-
-Si tratta di Kuroko, vero?-
-E tu come fai a saperlo?-Chiesi togliendomi le mani dalla faccia.
-Pensi che non ho notato come l'eviti? Ti comportavi così anche alle medie. Mentre eri con me poi, improvvisamente, sparivi. E c'era sempre lui, il ragazzo che ti piaceva e....-Mentre parlava la interruppi.
-...Si, ricordo a malapena. La cosa più bella è che non so neanche come si chiamava ne se è ancora in circolazione, però assomigliava molto a Kuroko nel modo di giocare.-
A quel punto Gou abbassò lo sguardo. C'era qualcosa che non quadrava. Sembrava che mi stesse nascondendo qualcosa.
-Ehi, cos'hai?-
-Niente. E...solo...che....-Alzò lo sguardo verso di me. Aveva gli occhi lucidi. Mi abbracciò.
-Gou, cos'hai?-Richiesi. Stava piangendo. Cos'aveva di tanto doloroso da nascondermi?
-Gou, c'è qualcosa che devi dirmi?-
-Perdonami se non te l'ho detto prima. E...solo..che...non sapevo che fosse vero amore, pensavo fosse una cottarella e invece....-
-Gou?Calmati e spiegati meglio! Stai parlando senza un senso logico.-
-Kuroko, non assomiglia al ragazzo che ammiravi, lui lo è quel ragazzo!-In quel momento mi sentii il mondo cadermi addosso come mi cadde dalle mani la palla che avevo ancora con me. Mi sentii terribilmente scioccata.
-Gou, non è divertente.-Risposi alterandomi.
-Non sto scherzando. Non sapevo come dirtelo. Perdonami. Tua madre mi disse di non dirtelo e non ricordarti del passato. Ecco perchè non ti ho detto niente. Lei non voleva che soffrissi dinuovo. Sapevo che era doloroso per te, ma lo è anche per me che non ti vedo giocare come prima, non ti vedo caratterialmente come prima, ma solo con lui ti vedo com'eri. Solare e vivace. Non sapevo che sarebbe durato l'amore.-Confessò con le lacrime agli occhi. Ormai sapevo cos'era successo. Era ancora un pò confuso il mio passato, ma sapevo, anzi, avevo dato dei volti ai miei ricordi. Ora incominciavo a capire perchè quella smorfiosa di Momoi, che era in piscina, mi irritava. Lei era la coach e la presunta ragazza di Kuroko. 
-Ti prego, non dire che te l'ho detto.-Disse guardandomi con gli occhioni colmi di lacrime. Sorrisi e porsi il mignolo.
-Non preoccuparti. Sarà un segreto tra sorelle.-Risposi e lei prese il mio mignolino con il suo, sigillando così la promessa e il segreto che avremo tenuto nei nostri cuori.



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Capitolo 4
*** Capitolo 4 - Ricordi (parte 1) ***




CAPITOLO 4 - RICORDI (prima parte).


*** Kurona ***

Dopo aver sigillato la promessa del segreto tra me e Gou e aver saputo la verità sul mio passato, incominciava la parte complicata, ovvero comportarmi come se non sapessi nulla. Facile a dirsi, ma non a farsi. Purtroppo sono la ragazza che quando qualcosa non va, ha sempre un comportamento strano. 
-Riuscirai a tenerlo per te?-Mi chiese dopo essersi ripresa.
-Si, penso di si.-
-Che dici? Ci facciamo una partita?-Annuii e incominciammo a giocare. Mentre giocavamo entrò la squadra maschile di basket con il resto delle ragazze che erano rimaste in piscina.
-Ehi, guardate! Kurona sta giocando con la coach.-Esclamò Eri vedendoci.
-Wow! Non ho mai visto Yuki e mia sorella giocare contro.-Ribattè Rin appoggiandosi con la schiena sull'entrata. Le ragazze si sedettero e incominciarono ad urlare e a fare il tifo. I ragazzi si fermarono vedendoci giocare. Meravigliato era lo sguardo che aveva Kuroko nel guardarmi.
-Ehi! Tetsu? Che guardi?-Chiese Momoi avvicinandosi smorfiosamente vicino a lui. In quel momento stavo per fare canestro e lei mi riconobbe dallo slancio e dal mio modo di pormi con la palla.
-Ma non è possibile....che ci fa lei qui?-Chiese con volto sorpreso e sconvolto. Kuroko se ne accorse. -Momoi? La conosci?- 
-Non...proprio...-Rispose mentendogli. Tutti esultarono il canestro che feci. Mi voltai verso la mia squadra e vidi lui parlare con Momoi. La cosa mi terrorizzava e parecchio anche. Incominciò a sbraitare contro di me:-E' una dilettante!! Hai sentito? Sei un annullità e non diventerai mai una giocatrice!! Rallenti solamente gli altri!- 
Quelle parole mi scioccarono. La palla mi cadde da mano e un flash back della mia vita precedente si fece davanti a me...

***

Ero alle medie. Avevo i capelli lunghi e mossi ed ero nel campetto di basket che era fuori alla scuola che giocavo insieme alle mie amiche. C'era anche Gou.
-Yuki!!!! E' tua!!-Esclamò Gou passandomi la palla. Avanzai velocemente e con un balzo arrivai con la mano diritto del canestro.
-Non è giusto!! Salti troppo in alto Yuki.-Mormorò una delle ragazze lamentandosi.
-Dai, non sono neanche in forma. Ho tutti i capelli all'aria e ho ancora la divisa. Per vedermi in gran forma devo avere la tuta. Lo sai.-Dissi sorridendo. 
La campanella iniziò a suonare. Io e Gou entrammo in classe. Sempre nella stessa classe e gli stessi posti. Facevo delle scemenze assurde. Mentre la prof. spiegava, io e Gou ci passavamo dei bigliettini. Parlavano di lui. Del ragazzo nella classe di Kise.
-Che ne so io? Se lo sapessi te l'avrei detto non ti pare?-Mi rispose sedendosi sul suo banco.
-Uffa, però!! Io voglio sapere come si chiama!!!-Esclamai mettendo la testa sul banco. 
-Secondo te è normale che non ricorda com'è fatta la sua faccia? Cioè, ricordo che ha un bel viso che mi piace, che è qualche centimetro più alto di me e che ha degli occhi azzurri da cucciolotto tenero e morbidoso, ma non ricordo com'è fatta.-
-E' normale. Quando uno si innamora veramente inizialmente non ricorda mai il volto del suo vero amore, almeno che non lo vede.-
-Davvero?-
-Si. Significa che ti piace veramente tanto.-
-Uffa!! Però!! E ancor peggio di quanto pensassi!!!!! Che devo fare?? Mi sono innamorata di uno che non conosco neanche il nome e per di più ho perso completamente la testa per lui!!!! Che devo fare???- Dissi lamentandomi. Era già ora di pranzo e mentre parlavo e mi lamentavo per ciò che non sapevo e volevo sapere, arrivò Kise.
-Gioiellino? Pranziamo insieme?-Le ragazze della classe lo guardavano con occhi sognanti mentre si avvicinava a me. Sinceramente non ci vedevo niente di che in lui. Certo, era un bel ragazzo, ma il mio pallino fisso era il ragazzo fantasma, infatti lo frequentavo nella speranza di conoscerlo.
-Oh...Ryota. Veramente vorrei pranzare con Gou.-
-Ok, pranza pure. Dopo però vieni con me in campo? Vorrei fare una partita con te.-Chiese appoggiando le mani sul mio banco. Sentendo quelle parole divenni irrequieta. Sentire qualcosa che aveva a che fare con il basket per me era come avere un invito ad un evento importante ed essere l'ospite d'onore e tutto gratis. Non ero più nella pelle, così lo guardai sorridendo.
-Contro di me? Beh..allora se è per questo. Andiamo!!- Mi alzai e lo presi per la mano portandolo fuori, ma mentre uscivo, Gou si alzò e incominciò ad urlare:-Ehi! Dove vai? Non dovevamo pranzare insieme??-
-Scusa, Gou!! Lo sai che il basket viene prima di tutto per me!!-Urlai uscendo. La ragazza si sedette abbattuta nel suo banco.
-Non cambierà mai. Quando si tratta di basket possono anche violentarla, ma deve giocare. Che tipa. Adesso mi tocca mangiare tutta da sola.-
Giocavo a basket con lui. Ero così felice e solare. Un gruppetto di ragazzi si fermò a guardarci.
-Ehi! Kise! Chi è? La tua metà?- Chiese un ragazzo dai capelli verdi con un paio occhiali, avvicinandosi a lui e lasciando il suo gruppo che se ne stava andando dentro. 
-Veramente è solo un'amica.Yuki? Ti presento Shintarou Midorima, lui è un mio compagno di classe e di basket.-
-Davvero? Quindi sei anche tu in squadra con il ragazzo fantasma.-Dissi sorpresa.
-Ragazzo fantasma? Ah...parla di...-
-Si, parla proprio di lui.-
-E' strano che tu l'abbia notato. Di solito nessuno lo nota.-
-Lo so. Sono una buona osservatrice. Mi piacerebbe tanto diventare come lui. Passare la palla così velocemente che nessuno se ne rendesse conto o passare davanti agli occhi di tutti e nessuno se ne accorgesse di me.-Sospirai. Kise mi tolse il pallone dalle mani.
-Ehi!!! Quella è mia!!!-Esclamai correndogli dietro. Midorima rimase lì a guardarci giocare.
-Presa!!- 
-Ehi! Non vale!! Sei stata scorretta!!-
-Eri distratto. Mai distrassi durante una partita!-Risposi saltando in alto facendo canestro.
-Wow...che salto!-Esclamò sorpreso Midorima. 
-Lei è specializzata a saltare e a fare canestro anche da lontano.-
-Davvero?-Chiese sorpreso il ragazzo.
-Si. Adesso ti faccio vedere.-Dissi prendendo il pallone e andando nel lato avversario ad una distanza pari a tutto il campo preparandomi.
-E' impossibile che tu faccia canestro da li.-
-Niente è impossibile.-Risposi lanciando la palla e....
-CANESTRO!!-Urlai. Il ragazzo rimase incredulo. 
-Lo dico io che sei l'angelo del basket.-
-Ryota!! Smettila!! Lo sai che non si addice a me quel titolo.-
-Invece ti si addice e come. Ti prego!! Insegnami tutto ciò che sai!! Come fai?- Chiese disperato e incredulo inchinandosi a me.
-Ma che fai? Smettila!! Dovresti saperlo. E' una cosa che viene e basta. Non si programma niente, si è portati a farlo. Basta che tu lo voglia solamente.- Dissi sorridendolo. Mentre parlavamo arrivò lei, Momoi, con aria spavalda e arrabbiata.
-Ehi! Che fate qui?-
-Momoi! Questa ragazza è incredibile!-Esclamò Midorima avvicinandosi a lei.
-Chi? Questa sciacquetta? Lei è solo di intralcio al vostro allenamento.Non lo vedete?-
-Ma lei vuole diventare una professionista.-Difese Kise.
-Chi? Lei? Ma se ha i capelli lunghi e non ha neanche un pò di decoro. Se li volesse lunghi, almeno bastasse legarli. Poi tutti lo sanno che le giocatrici migliori hanno i capelli corti.-
-Ma che dici? E' una scemenza!! Capelli lunghi o corti se uno è portato non centra niente.-Difese anche Midorima.
-Insomma! Tornate in classe e lasciatela stare.Già sta tutto il tempo a squadrare Tetsu, non voglio che copi anche i vostri movimenti.-
-Ma lei non copia niente! Lo sai che lui non sa fare canestro.-Continuò Kise.
-Beh.. quello lo ha appreso da te,idiota! Tornate dentro e lasciatela nella sua bassezza!! Dopotutto è anche bassa per giocare a basket. Non diventerà mai una grande giocatrice.-
-L'altezza non conta e lo sai!-Esclamò Kise.
-Si, ma vi sta solo facendo perdere tempo! Su! Entrate in palestra! Dobbiamo allenarci!!-Ordinò trascinando Midorima e Kise con se. 
Con volto basso e amareggiato dissi:-Insomma, io oltre a non dover mai conoscere il fantasma, devo stare anche lontano dai giocatori di basket, ho capito bene?-
-Si. Devi starci lontano! Tu sei solo un annullità! Guardati! Non hai per niente l'aspetto di una giocatrice. Sei troppo bella e curata per esserlo.-
-Come...?-Chiesi alterandomi.
-Tu rallenti i miei ragazzi. Sparisci.- Così incominciò la lite. Kise, stanco, mi prese e mi condusse lontano dal campo, ma il suo problema fu che non tenne la bocca chiusa.
-Yuki. Non pensarci, lei è così...-
-Lei è così? E' mai possibile che prendete tutti le sue parti e mai le mie?-
-Yuki, non volevo..io..-
-Sai che ti dico? Tra noi è tutto chiuso. Non voglio uscire con uno che da ragione a chi non ne ha. Ancor peggio se poi mi avresti mentito dicendomi che sono brava quando invece non lo sono.-
-Ma..Yuki...io...Kuronacchi!!! Tesoro!!-
Ormai ero già lontano da lui. Ero troppo nervosa per parlargli.Dopo le lezioni Gou mi vide alterata e mentre tornavamo a casa mi fermò.
-Yuki? Che hai?- Chiese prendendomi la manica del pullover che avevo addosso.
-Che ho? Niente!! Perchè dovrei avere qualcosa?- Risposi irritata incrociando le braccia e continuando a camminare.
-Fai sempre così quando c'è qualcosa. Hai litigato con Kise?-Mi fermai e mi voltai verso di lei confessando tutto quello che era accaduto e come mi sentivo.
-Quella Momoi!!! Mi da sui nervi!! Per causa sua ho litigato con Ryota! Ero così arrabbiata che me la sono presa con lui inutilmente e sono ancora più nervosa ora che me ne sono resa conto.-
-Beh.. perchè non gli chiedi scusa?-Incominciammo a camminare dinuovo.
-E questo il problema! L'ho cercato ovunque, ma non l'ho visto a scuola.-
-Ehi! Ma non è quello vicino alla gelateria?- Mi fermai. Era lui. Con un sorriso sulle labbra. Era con Aomine. Senza pensarci due volte lo chiamai urlando:-RYOUTA!!!-
Il ragazzo si voltò vedendomi correre verso di lui.
-Yuki!!!!-Sentii urlare contemporaneamente Gou e Ryota con uno sguardo di terrore. Mi voltai indietro, ma mentre mi voltavo, alla mia destra vidi una macchina rossa che mi veniva in contro a tutta velocità. Mi prese in pieno facendo volare le mie cose. Il ricordo ritornò in ospedale dove vidi una mano tenermi per mano. Era Ryota. Appena aprii gli occhi lo vidi piangere e abbracciarmi. Non ricordavo chi fosse.
-Cos'è successo?-Chiesi confusa.
-Una macchina ti ha investito, ma per fortuna stai bene. Sei stata a letto per più di una settimana. Pensavo che non ti svegliassi più.-
-T...tu...chi...sei? Ci conosciamo? Sei mio fratello forse?-
-Yuki, ti prego. Non scherzare.-
-Yuki? Chi è Yuki?-
La porta si aprì ed entrò Gou che felice si buttò su di me, mentre la faccia di Kise diventava pallida e impaurita.
-Oh...Yuki! Finalmente ti sei svegliata!! Pensavo non ti svegliassi più.-
-Gou, lei non ricorda niente.-Sussurrò deluso.
-Kise, ma che dici? Se non ricordasse niente sarebbe un disastro. Lo sai.-Disse lasciandomi.
-Ma...Yuki....sono io?-Chiesi cercando delle risposte.
-Yuki, tu davvero non ricordi niente?-
-Ho un mal di testa pazzesco. Cosa sono tutte queste bende?-
Con aria seria Gou fece uscire Kise con una scusa.
-Kise? Chiama il dottore!-
-Si, subito.-Rispose uscendo.
-Che hai? Perchè hai gli occhi lucidi?-Domandai vedendola triste.
-Veramente non ricordi di me?-
-Si e no...-
-Il nome Gou ti dice qualcosa?-
-Ha qualcosa di familiare, ma proprio non ricordo. Mi spiace.-
-E il basket? Te lo ricordi?-
-Il basket? Oh... si... come potrei dimenticarmi di una cosa così importante per me.-
-Oh...grazie al cielo! Allora è solo un amnesia momentanea.-Disse cercando di trattenere le lacrime.
-Gou...perchè sei triste?-
-E difficile da dirtelo, ma.... hai avuto un intervento alle gambe e alla testa. Il problema non sono le fascie....-
Mentre parlava, mi voltai sulla sinistra. C'era un piccolo specchio. Lì vidi la mia faccia. Ero senza capelli, bianca cadaverica, con due occhiaie enormi, denutrita e piena di flebi. Incominciai ad urlare e a piangere buttando i flebi per aria.
-Yuki! Calmati!!- 
-I...i capelli!! Dove sono....i miei capelli?-
-Yuki!!-Esclamò abbracciandomi e piangendo con me.
-C'è di peggio.-Continuò facendomi sentire ancora più male.
-Cosa c'è di peggio del mio aspetto? Non c'è niente di peggio di questo!!!-
-Invece c'è e come!!-
-Cosa ci sarebbe di peggio?-
-Che a causa dell'incidente, non potrai più giocare a basket.-
In quel momento entrò Kise con il dottore. Incominciai ad urlare.
-Perchè? No! Non può essere!! Il basket è tutto per me!! Non può succedere! No! Non può!!-
-Mi spiace, ma è così. E' già un miracolo se può riuscire di nuovo a camminare, figuriamoci correre avanti e indietro per un campo.-Con quelle parole in dottore mi uccise letteralmente l'anima. Una pugnalata al cuore avrebbe fatto meno male di ciò che avevano udito le mie orecchie.
-Yuki, avanti...non piangere. Potrai sempre venirmi a vedere quando giocherò.-Con quello fu una doppia pugnalata.
-Tu sei un insensibile!! Vattene!! Non voglio più vederti!! E' per causa tua che mi ritrovo così.-Il mio pianto continuò per giorni.Mia madre decise di farmi andare in America. Lì poco a poco riuscii a ristabilirmi e ricominciai a giocare a basket, anche se il trauma del mio aspetto era stato abbastanza forte. Infatti, non riuscivo a specchiarmi, finchè un giorno mi svegliai e stiracchiandomi mi cadde il ciuffo sulla faccia. Presa dalla curiosità, ma anche da un briciolo di paura mi toccai la testa trovando i miei capelli. Presa dall'euforia mi riuscii a specchiarmi rivedendomi con i capelli in testa. Erano cresciuti un bel pò. Passarono due anni e non appena li vidi cresciuti fino alle spalle decisi di ritornare, ma sapevo che la mia vita non sarebbe stata più la stessa.


***

...ricordai tutto ciò che era successo. La guardavo scioccata. Come mai ricordavo improvvisamente tutto?

***Kuroko***

-Non...proprio...-Rispose mentendomi. Si vedeva lontano un miglio quando lo faceva.
-Perchè mi stai mentendo? Cos'ha quella ragazza che ti preoccupa?-Chiesi, ma così facendo la feci irritare.
-Lei non mi preoccupa affatto. Anzi, è una dilettante!! Hai sentito? Sei un annullità e non diventerai mai una giocatrice!! Rallenti solamente gli altri!- Incominciò ad urlare. La ragazza la guardava mortificata e scioccata.Quell'atteggiamento di Momoi mi infastidì e parecchio anche.
-Smettila di trattarla così!!-
-Tetsu, tesoro. Che ti prende?-Disse facendomi ritornare in me. Non sapevo che mi fosse successo. Ero totalmente infuriato dal comportamento di Momoi e non capivo come mai. Di solito c'era sempre un motivo se mi arrabbiavo. Sapevo che c'era, ma non capivo il punto.
-Tetsu...non mi dirai..che....-
-Mi da fastidio che la tratti così. Lei non è un annullità!! Lei...è.... un'ottima giocatrice e tu non hai il diritto di giudicarla.-
Sentii la palla cadere a terra. Mi voltai verso di lei. Aveva gli occhi lucidi e increduli e senza parole con un filo di voce sussurrò il mio nome.
-Ku...ro..ko..-
Quella voce così fine, ingenua e indifesa, mi fece intenerire. Sentivo il mio cuore battere e non capivo la mia reazione. Gli cadde una lacrima sul viso che le toccò le labbra ed io, stranamente, avrei voluto tanto essere quella lacrima. Possibile che una persona possa provare tutto questo per un'altra?









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Capitolo 5
*** Capitolo 5 - Ricordi (parte 2) ***




CAPITOLO 5 - RICORDI (seconda parte).


*** Kurona ***

-Smettila di trattarla così!!-Urlò Kuroko contro la ragazza.
-Tetsu, tesoro. Che ti prende?-Sembrava infuriato dal comportamento di Momoi, ma perchè? Perchè era infuriato? Forse....voleva proteggermi?
-Tetsu...non mi dirai..che....-
-Mi da fastidio che la tratti così. Lei non è un annullità!! Lei...è.... un'ottima giocatrice e tu non hai il diritto di giudicarla.- Quelle parole uscite dalla bocca di Kuroko mi fecero sentire la freccia di cupido che attraversava il mio cuore. Ero talmente colpita che la palla mi scivolò di mano. Mai nessuno aveva preso le mie parti quando si trattava di Momoi. Tutti erano dalla sua parte e l'unico che aveva avuto il coraggio di mettersi contro di lei era stato lui. Il ragazzo si voltò verso di me sentendo il rimbalzo della palla. Ero così felice che astento trattenevo le lacrime. Avevo gli occhi lucidi e la voce mi venne a mancare. Come al solito, incominciai a balbettare timidamente il suo cognome.
-Ku...ro..ko..-
Con quella parola una lacrima scese sul mio viso e non resistii ad abbracciarlo. Sentii la sua mano appoggiarsi sulla mia testa. Mi sentivo così confortata e amata. 
-Kuroko ha fatto piangere una ragazza!!-
-Vergogna!!-Incominciarono a insultarlo.
-Ehi! Io...non volevo...dai, non piangere.-
-Come siete imbecilli!! Come si vede che non sapete distinguere il pianto di una ragazza.-Incominciò ad irritarsi Gou. Mi venne vicino e mi prese scorbuticamente facendomi staccare da Kuroko.
-C..cosa?-
-Piantala di commuoverti!! E va a farti una doccia che sei tutta sudata!- Mi rimproverò trascinandomi nello spogliatoio femminile.
-Mamma, quanto sei crudele, sorellina!-
-Tu! Taci!!-Urlò contro al fratello. 

***Kuroko***

Improvvisamente corse verso di me abbracciandomi. Quell'abbraccio mi sorprese. Sembrava così dolce e sincero, ma le sue lacrime non le capivo. Intenerito appoggiai la mia mano sul suo capo per confortarla. Sembrava che quell'attimo di tenerezza non finisse mai, finchè Kagami non incominciò a vendicarsi per quella volta che fece piangere Momoi mettendosi contro tutti ed io dovetti confortarla.
-Kuroko ha fatto piangere una ragazza!!-
-Vergogna!!-Incominciarono a urlarmi contro facendomi sentire un annullità.
-Ehi! Io...non volevo...dai, non piangere.-Dissi cercando di farla smettere, ma sembrava attaccata con la colla. Non si staccava da me e non riuscivo neanche a vedere se stesse ancora piangendo o meno.
-Come siete imbecilli!! Come si vede che non sapete distinguere il pianto di una ragazza.-Incominciò ad irritarsi Matsuoka. Mi venne vicino e violentemente prese Kurona, facendola staccare da me. Fortunatamente aveva smesso di piangere.
-C..cosa?-Chiese confusa guardandosi intorno e vedendo che si stava allontanando da me a causa di Gou che la stava trascinando. 
-Piantala di commuoverti!! E va a farti una doccia che sei tutta sudata!- Rimproverò trascinandola nello spogliatoio femminile.
-Mamma, quanto sei crudele, sorellina!-
-Tu! Taci!!-Urlò contro al fratello per poi entrare nello spogliatoio anche lei. 
-Kuroko? Hai tutta la maglia bagnata.-Notò Kagami.
-Lo so. Evidentemente, involontariamente si è asciugata le lacrime addosso a me. Per fortuna che non mi sono ancora lavato.- Dissi avviandomi verso lo spogliatoio maschile. Sotto la doccia pensavo e ripensavo a ciò che era successo. Come mai mi sentivo il cuore battere a mille? 
-Kuroko? Che hai?-Chiese Hyuga notando che ero assente sotto la doccia.
-Niente. E'...solo...non capisco. E' da giorni che mi sento così strano. Non mi sentivo così da quando conobbi l'angelo del basket.-
-Angelo del basket?-Chiese Kagami avvicinandosi alla doccia.
-Quand'ero alle medie girava voce che ci fosse una ragazza chiamata "angelo del basket". Dicevano fosse bella e anche se era bassa per giocare, riusciva a saltare fino al canestro senza problemi e qualsiasi lancio faceva segnava senza alcuno sforzo.-
-Wow..come avrei voluto conoscerla! Doveva essere una ragazza prodigio.-Ribattè Hyuga.
-Infatti lo era. Peccato che non ho mai avuto l'occasione di vederla in faccia. Quando la conobbi eravamo alla festa di Kise e all'entrata distribuivano maschere. Ricordo solo che dopo quella sera, l'idea di lei non si è più tolta dalla testa.-
-Allora era la tua fiamma!!!-Esclamò sorpreso Kagami facendomi andare su tutte le bestie. 
-Non dirlo neanche per scherzo! E poi anche se fosse stata una fiamma l'avrei dovuta spegnerla per forza.-
-Perchè?-Richiese Kagami per sapere il motivo.
-Perchè era la ragazza di Kise ed io non tolgo le ragazze a nessuno.-Risposi deluso e amareggiato.
-E tu che ne sapevi? Poteva anche frequentarlo.-
-Impossibile! Momoi mi disse che li vide insieme e Kise gli disse che si erano appena fidanzati.-Dissi chiudendo l'acqua e prendendo l'asciugamano uscendo dalla doccia.
-Ah..che disdetta. E poi sai che fine ha fatto?-
-Non ne ho la più minima idea. L'unica volta che l'ho vista è stata a quella festa. Te l'ho detto. Non so neanche com'è fatta. Aveva una maschera e capelli azzurrini lunghi e mossi. E' l'unico dettaglio che ho. Aveva anche degli occhi azzurri ipnotici. Non ricordo altro.-
-Di la verità... Kurona ti piace, vero?- Chiese Kagami dandomi delle leggere gomitate sul braccio sinistro. Imbarazzato sentii prendermi il calore in faccia.
-Ma che dici?-
-Ahh... lo sapevo!!! Ti piace!!-Esclamò incominciandomi a prendere in giro.

***Kurona***

-Gou? Hai visto il mio cellulare?-Chiesi non vedendolo nell'armadietto.
-No, non l'ho visto. Hai controllato nella borsa?-Domandò facendomi ricontrollare meglio.
-Qui non c'è.-
-Hai perso qualcosa?-Interruppe Kanon vedendomi diventare matta.
-Si, non trovo il telefono. Percaso l'hai visto?-
-Si, l'ho visto io! L'hai lasciata in piscina.-Mi informò Eri.
-Grazie. Vado a prenderlo. Speriamo che non si sia bagnato.-Dissi correndo fuori. Corsi verso la piscina e fuori alla porta vidi una figura femminile che stava entrando anche lei lì. Senza darci peso entrai nella palestra dove c'era la piscina, ma della figura femminile neanche l'ombra. 
-Che strano. Pensavo fosse entrato qualcuno. Forse mi sono sbagliata.-Incominciai a cercare e su delle sedie trovai una maglietta bianca a righe blu. 
-Ma...questa....è di Kuroko, se non sbaglio.-Notai prendendola. Nell'alzarla scoprii che sotto la maglia c'era il cellulare. Istintivamente sorrisi. Sembrava fatto apposta per non farlo bagnare.Pensai:"Oh...che dolce. Prima prende le mie parti e poi protegge anche il mio cellulare".Potevo anche sbagliarmi, ma mi diede quell'impressione. 
-Ehi! Che stai facendo?- Mi voltai. Era Momoi.
-Oh...allora eri tu quella di prima.-Irritata notò la maglia che avevo tra le mani innervosendosi ancora di più.
-Che ci fai con la maglia del mio Tetsu? Posala immediatamente!-
-Ehi! Calma! Non c'è bisogno di alterarsi così. Ecco!! L'ho posata. Contenta?-Risposi posando la maglia dov'era.
-Che fai? Adesso mi prendi anche in giro?-
-Ma no...non lo farei mai.-
-Con questa faccia da angioletto credi di ingannarmi? Puoi ingannare gli altri, ma non a me!-
-Continuo a non capire. Io non sto ingannando nessuno. Ero venuta a prendere il cellulare.-
-Non sto parlando di questo! Sto parlando del fatto che tu sei tornata per rompermi le scatole e confondere le idee a Kuroko, non è così?- Chiese incominciando ad alzare la voce.
-Ma che dici? Non lo farei mai.-
-Già alle medie eri insopportabile. Qualsiasi cosa facevi si parlava sempre di te. L'angelo del basket di qua, di la e che tutti volevano averti come ragazza, mentre tu hai sempre voluto mettere le mani sul mio Kuroko.-
-Allora, punto primo: io non rubo i ragazzi a nessuno; punto secondo: se l'avessi voluto l'avrei detto e non mi sarei di certo nascosta.-
-Peccato che a me non interessa quello che dici! Io vedo i fatti!! Avevi la maglia del mio Tetsu!-
-Quali fatti? Io sono venuta per il mio cellulare!! Eccolo!!! Lo vedi??-Urlai mettendogli il cellulare che avevo tra le mani sotto al naso.
-Toglimi questo coso da sotto il naso!! Lo so che cerchi di ragirarmi!!-
-Adesso piantala con queste scemenze!! Sono venuta solo per il cellulare. Adesso puoi credermi o no, ma questa è la pura realtà. Ci si vede.-Dissi allontanandomi da quell'essere quando mi strappò il cellulare dalle mani.
-Ah..si? Sei venuta solo per questo?-
-Ma...che??-Mi voltai vedendo il mio cellulare scivolarmi dalle mani.
-Ehi! Ridammelo!!-Esclamai cercando di prenderlo.
-Non vedi che sei solo una nanetta?-
-Ti ho detto di lasciarlo!!!-Urlai saltando nel cercare di afferrarlo, ma non andò a buon fine visto che dietro di lei c'era la piscina. 
-Oh...povera. E' caduta in piscina.-
-Aiutami!! Non so...non so nuotare.-Dissi sperando che mi aiutasse, ma la risposta fu tutt'altro.
-Piantala di fare la innocentina ed esci dall'acqua tanto il livello dell'acqua è abbastanza basso e solo....-Non riuscii a sentire il resto della frase. L'acqua mi entrò nelle orecchie. L'ossigeno stava per mancare.Mi sentii tirare in fondo dall'acqua. Come un ragazzo che vuole trascinare e stringere forte a se la sua amata. Quell'acqua era gelida. I miei poveri vestiti asciutti erano bagnati e come se non bastasse erano anche bianchi. Mi sentivo completamente nuda, ma non mi importava. 
-Kurona.-Sentii in sottofondo e molto leggero. Non capivo se era un maschio o una femmina che l'aveva pronunciato. I miei occhi incominciarono a chiudersi poco a poco e riuscii a vedere solo una sagoma venirmi incontro. Chi era? Forse stavo sognando? Era forse un angelo venuto ad aiutarmi? O forse era l'angelo che mi avrebbe condotto in paradiso? Presa da questi pensieri persi i sensi non appena capii che era un ragazzo. Intravidi il suo petto nudo vicino a me e le sue labbra candide. Chiusi gli occhi perdendo i sensi e l'unica cosa che riuscii a sentire in quel momento fù il tocco delle sue labbra alle mie per darmi un pò d'ossigeno inutilmente e l'acqua che vibrava attorno a me. Forse mi stava trascinando sulla riva o su qualche posto sperduto che neanche io sapevo che esisteva. Lo so. Sono drammatica, ma sapendo che la mia vita è peggio di un film di fantascienza, ho incominciato ad immaginare l'impossibile e che forse quell'angelo era venuto a salvarmi da tutte le mie sofferenze.






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Capitolo 6
*** Capitolo 6 - Il salvataggio ***




CAPITOLO 6 - IL SALVATAGGIO.


*** Kurona ***

Quell'ombra mi veniva incontro. Sembrava un angelo venuto a salvarmi. Dalla sagoma si direbbe un maschio, un ragazzo per la precisione, questo era poco, ma sicuro. Era a dorso nudo. Aveva delle labbra che facevano invidia. Sentii quelle sue calde labbra appoggiarsi sulle mie cercando di darmi un pò d'ossigeno. Mi sentivo fragile e indifesa. L'acqua mi aveva trascinato giù con se. Se non fosse arrivato lui, se non fosse arrivata quella ombra a salvarmi, adesso non sarei ancora viva. Sentii che mi trascinava con se. Forse mi stava trascinando sulla riva. Mentre mi trascinava persi tutti i sensi. Ricordo solo quel petto nudo e le sue labbra che si erano giunte a me. Sembrava il ragazzo che avevo sempre sognato e che nessuno sapeva. Forse, quell'angelo venuto a salvarmi...era chi pensavo che fosse?

***Kuroko***

-Oh... ma dov'è finita la mia maglia?-Chiesi cercandola nell'armadietto e non trovandola rovistai nella borsa.
-Hai perso qualcosa?-Domandò Kagami vedendo che scavavo nella borsa.
-Non trovo la maglia.-
-Non è che l'hai lasciata in piscina?-
-Non so. Può darsi.-Dissi chiudendo l'armadietto. 
-Vado a controllare.-Ribattei andando in piscina. Una volta entrato sentii delle voci femminili.
-Toglimi questo coso da sotto il naso!! Lo so che cerchi di ragirarmi!!-Sentii urlare.
-Ma questa è Momoi.-Mi diressi lì dove provenivano le voci. Era proprio Momoi che litigava con Kurona. Come mai quelle due litigavano?
-Adesso piantala con queste scemenze!! Sono venuta solo per il cellulare. Adesso puoi credermi o no, ma questa è la pura realtà. Ci si vede.-Disse Kurona allontanandosi da Momoi e avviandosi verso l'uscita dov'ero io. Momoi gli strappò il cellulare dalle mani.
-Ah..si? Sei venuta solo per questo?-Chiese indispettita.
-Ma...che??-Si voltò vedendosi il cellulare che gli veniva strappato violentemente dalle mani.
-Ehi! Ridammelo!!-Esclamò Kurona incominciando a salterellare per cercare di prenderlo.
-Non vedi che sei solo una nanetta?-
-Ti ho detto di lasciarlo!!!-Urlò cercando di afferrarlo, ma nel prenderlo cadde in piscina.
-Oh...povera. E' caduta in piscina.-
-Aiutami!! Non so...non so nuotare.-Disse dimenandosi.
-Piantala di fare la innocentina ed esci dall'acqua tanto il livello dell'acqua è abbastanza basso e solo un deficiente non riuscirebbe a nuotare con un livello così.-
Incredulo davanti a quella scena, sentii che qualcosa di prezioso stava per andarsene. La ragazza non risaliva a galla. La paura mi prese completamente.
-Momoi!! Che hai fatto??-
-Tetsu..io..-
-Kurona!!!-Urlai in preda al panico. Senza pensarci due volte mi tuffai. Era senza sensi quando la vidi. Riuscii a raggiungerla prendendola tra le mie braccia. Non so che mi prese, ma istintivamente la baciai cercando di darle un pò d'ossigeno. "Ma che sto facendo??"Mi chiesi tra me e me. La trascinai a riva facendola risalire. Aveva bevuto troppa acqua. Non riusciva a riprendersi.
-Tetsu..-
-Non voglio sentirti ne vederti!!-Gli dissi con un filo di voce.
-Tetsu...non è stata colpa mia.-
-Sei spregievole! Come hai osato non darle soccorso? Non vedevi che non sapeva nuotare?-Urlai voltandomi verso di lei. Ero profondamente arrabbiato e amareggiato.
-Quello sguardo...io..non...-
-Tu non cosa? Se vuoi essere d'aiuto va a chiamare qualcuno!!-Esclamai alterato. La ragazza corse fuori. Incominciai a farle la respirazione bocca a bocca anche se non sapevo come diamine si facesse. 
-Ti prego, svegliati.-Dissi facendole la respirazione. Ero una frana. Non riuscivo a fargliela come si doveva. Mi staccai da lei e incominciai a piangere.
-Sono una frana!! Ma perchè non ho preso lezioni di pronto soccorso?-
Improvvisamente sentii tossire. Era lei che si era messa sul lato. Respirava a fatica.
-K...Kurona.-C'è l'avevo fatta. Anche non sapendo come l'avevo salvata. Mi sentivo fiero di me. Mi asciugai le lacrime con le mani. Non mi ero mai sentito così felice.  In quel momento arrivò Momoi con Gou e il fratello che le andarono vicino.

***Kurona***

Sentii delle labbra appoggiarsi alle mie. Non capivo cosa stesse succedendo. Sentii improvvisamente una sensazione di malessere. Sentivo di dover vomitare. Mi bruciava la gola e il naso. Incominciai a tossire rigurgitando l'acqua che avevo bevuto. Riuscivo a respirare  a fatica.
-K...Kurona.-Sentii con un filo di voce. Sembrava la voce di Kuroko. Non avevo la forza neanche di voltarmi verso di lui. In quel momento vennero accanto a me Gou e Rin preoccupati. 
-Yuki! Stai bene?-Chiese Gou avvicinandosi.
-Gou, spostati! Questo è il mio campo. Lo sai.-Disse Rin facendo spostare Gou.
-Come ti senti?-
-Mi brucia tutta la gola e il naso.-
-E' normale. Hai bevuto molta acqua. Riesci ad alzarti.-
-Si, solo che mi sento stordita.-
-Allora rimani ancora un pò a terra.-Disse facendomi rimanere seduta. Nella mia mente l'immagine di ciò che era successo in acqua non si toglieva. Curiosa incominciai a chiedere:-Rin..sei stato tu a salvarmi?-
-No, veramente sono venuto solo ora.-
-Già!Momoi ci ha dato l'allarme che eri caduta in piscina e siamo subito corsi qui.-Ribattè Gou.
-Allora se non sei stato tu, chi è stato?- Sentii dei passi che si allontanavano. Riuscii a voltarmi e vidi Kuroko che prendeva la sua maglia. Aveva i Jeans e le scarpe bagnate. Era stato lui a salvarmi probabilmente.
-Oh...Kuroko.-Sospirai. Quella notte non riuscii a dormire. Pensai a quello che era successo. Mi sentivo stranamente protetta quando c'era lui. Da dopo quell'evento Kuroko non si fece vedere per giorni. Forse perchè era estate ed eravamo in pieno luglio. La classe proprio come la scuola era mezza vuota. La squadra maschile compresa la coach non venivano da giorni ed io mi chiedevo dove si fossero cacciati.Guardavo con nostalgia il banco di Kuroko e mi chiedevo:"dove sarà finito?". Presa da tutti questi pensieri sobalzai dalla voce squillante di Gou.
-Ehi! Sveglia!!- Urlò vedendomi assente in classe. 
-Oh..scusa. Ero sovrappensiero.-Risposi voltandomi verso di lei.
-Me ne sono accorta.-
-Pensavo a Riko e la squadra di basket maschile. Secondo te dove sono andati?-
-Non ne ho la più pallida idea. Sicuramente si sono presi una pausa da tutto questo stress.-
Appoggiai la testa sul banco e continuavo a guardare il banco di Kuroko pensierosa. Gou, si accorse che qualcosa in me non andavo. 
-Che hai? Sembri malinconica.-
-Non sono malinconica. Penso.-
-A Kuroko?-Alzai la testa e la guardai con sguardo assente e pensieroso.
-Non l'ho ancora ringraziato per quella volta in piscina. Mi sento così strana. Forse è per questo.-
-Ehi! Che ne dici se questo fine settimana ci prendiamo una pausa dagli studi e ci andiamo un pò a divertire?-Chiese sdrammatizzando la situazione.
-Una pausa?-
-Si. Andiamo in spiaggia con il resto della squadra, ci prendiamo un pò di sole e vediamo qualche bel ragazzaccio. Che ne dici?-
-Mi spiace. Non mi va. Sono troppo sottotono per venire con voi in spiaggia.-Risposi appoggiando dinuovo la testa sul banco.
-Mamma, che depressione! Non ti vedevo così da quella volta che ti dissero che non potevi più giocare a basket.-
-Ma quale depressione? Sono solo sottotono. Te l'ho detto.- Dissi rialzando la testa.
-E lo sei da quando la squadra maschile non c'è più?-
-Smettila di mettere il dito nella piaga! Lo sai che volevo ringraziare Kuroko. Te l'ho detto.-
-Dai, allora andiamo in spiaggia! Così ti tiri un pò su e mi fai vedere che non stai male per lui. Poi, comunque, mica staremo sempre a prendere il sole. Ci alleneremo anche se vuoi. Vedrai che ci divertiremo.-
-Va beh...se lo dici tu, vengo. Forse un pò di distrazione mi farà bene.-Così decidemmo di andare in spiaggia. Ci accompagnò Rin e un suo amico, Haru. Dissero che dovevano allenarsi anche loro, in un altra spiaggia lì vicino, poichè avevano un torneo di nuoto alla fine del mese.
-Mi raccomando. Fate le brave!-
-E' inutile che ci raccomandi! Noi siamo tutte brave.-
-Ci vediamo Rin!-Smorfiosamente disse Kanon vicino al ragazzo.
-Chiamami, tesoro!!!-Esclamò Eri vicino all'amico di Rin che si fece una lampa di fuoco.
Una volta arrivati sulla spiaggia notai una cosa che mi fece brillare gli occhi. Un campo da basket in mezzo alla spiaggia. Presa dalla curiosità di vederlo da vicino, mi incamminai verso di esso.
-Yuki? Dove vai?-Chiese Eri vedendomi allontanare.
-Sbaglio o è un campo di basket?-Le ragazze alla vista del campo corsero a vederlo da vicino. 
-Wow...è stupendo!!-
-Che ne dite di farci una partita?-Domandò Gou prendendo la palla. Mentre parlavamo, vidi un gruppo di ragazzi che correva sulla spiaggia. Non ci feci tanto caso visto che mi tirarono la palla e incominciammo a giocare. Ecco che mi avvicino al canestro e...
-Kurona! Ti sei fatta male?-Preoccupata si avvicinò Tehma. Ebbene si. Il piede era scivolato nell sabbia che mi aveva bloccata e mi aveva fatto cadere. Nessuno è più imbranato di me.

***Kuroko***

-Coach!! Non ce la faccio più!! Fermiamoci un attimo!!-Urlò Kagami facendo fermare i ragazzi.
-Va bene. 5 minuti di pausa non possono far male.-
-Coach? Ma quello non era il nostro campo di basket?-Chiese Hyuga vedendo il campetto occupato. 
-Si sono presi il nostro campo!!!-Incominciarono ad urlare correndo verso il campetto.
-Ehi, ma quelle sono..-I ragazzi si fermarono. Erano le ragazze della squadra di basket della nostra scuola. Giocavano con le divise scolastiche e non con quelle del basket.
-Oh.. mamma!! Questo è un paradiso!- Esclamò Kagami incredulo. I ragazzi sembravano essersi imbambolati davanti alla scena di quelle ragazze che correvano avanti e indietro per il campetto senza preoccuparsi delle gonne che si alzavano, mentre io, guardavo solo lei e la sua eleganza che, anche giocando, manteneva la sua compostezza. La palla andò nelle sue mani e correndo si avvicinò al canestro, ma la sabbia la bloccò il piede impedendole di lanciare la palla cadde a terra.
-Kurona! Ti sei fatta male?-Preoccupata si avvicinò Tehma. 
-No, sto bene. Ho solo inciampato nella sabbia.-
-Se non fossi inciampata, sarebbe stato un ottimo canestro.-Dissi facendomi notare.
-Kuroko?-Chiese facendo voltare tutte le altre.
-Ehi! Ragazzi! Che ci fate qui?-Domandò Eri.
-Questo dovremo chiederlo noi, visto che ci stiamo allenando da una settimana.-Rispose la coach. Mi avvicinai a Kurona e le tesi la mia mano. Sorrise e l'afferrò così l'aiutai ad alzarsi. Le cose incominciavano a mettersi bene, se solo non ci fosse stato il problema della mia nuova tecnica forse mi sarei goduto di più le vacanze e gli allenamenti, ma con lei al mio fianco, sentivo che potevo farcela. 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 - Una scoperta sconvolgente ***




CAPITOLO 7 - UNA SCOPERTA SCONVOLGENTE.


*** Kurona ***

Dopo una settimana d'assenza finalmente avevo ritrovato Kuroko. Ero così felice di rivederlo. La cosa più bella era che oltre che ci eravamo rincontrati, eravamo anche nella stessa pensione e non solo. C'era anche il campo di basket all'interno. 
-Cosa? Un campo da basket?-
-Si,che dici? Vuoi andarlo a vedere?-Mi chiese mentre camminavamo. Annuii con occhi brillanti e corsi trascinandomelo lì dov'era il campetto. Era enorme. Non c'era un solo campo, ma ben due. Senza esitare corsi a prendere una palla e mi voltai verso di lui:-Vieni?-
Annui e corse verso di me.Notai qualcosa di diverso nel suo porsi con la palla. Non giocava come al solito. C'era qualcosa che non andava o che lo turbava così decisi di chiederglielo.
-Ehi? E mai possibile che non ti concentri più sulla palla?-
-Scusa, e solo che vorrei mettere a punto qualche tecnica nuova, ma non so da dove iniziare.-
-Perchè non usi ciò che ti riesce meglio?-
-Cioè?-
-Secondo te, come si comporterebbe un fantasma?-
-Si rende invisibile. Ma che centra questo con la mia tecnica?-
-Scusa, cercavo di esserti d'aiuto. Pensaci! Già ti rendi invisibile e astento ti si nota in campo. Potrebbe essere il tuo asso nella manica.-Dissi facendo roteare il pallone sull'indice della mia mano destra. Rimase lì a pensare per un pò. Dopodichè fermai il pallone vedendo che non ci arrivava e mi avvicinai a lui.
-Ok, mettiti in difesa. Ti mostro una cosa. Doveva essere una delle mie tecniche nascoste, ma posso cedertela. Tanto ne ho tante altre.-
-Una tecnica?-
-Si, difenditi!-Ordinai facendolo mettere in posizione di difesa. Feci rimbalzare la palla per 3 volte dopo di che mi comportai come solo un fantasma può comportarsi. 
-Cosa?-Si chiese voltandosi verso di me mentre facevo canestro. Incredulo da ciò che aveva visto incominciò a chiedermi:-Che diamine era?-

***Kuroko**

-Difenditi!-Esclamò facendomi mettere in posizione di difesa. Riuscii a vedere solo i tre rimbalzi della palla, dopodiche la vidi venirmi incontro e attraversarmi letteralmente. Era stupefacente. Nessuno aveva mai avuto un abilità del genere. Mi voltai incredulo sentendo i suoi passi che si allontanavano.
-Cosa?-Incredulo, l'avevo vista vicino al canestro che segnava il punto. Pensai:"Come diamine ha fatto ad arrivare fin li così facilmente ed attraversarmi letteralmente?" 
-Che diamine era?-
-Lo chiamo Dipling fantasma, ma puoi chiamarlo come vuoi. Te lo cedo volentieri.-Rispose riprendendo la palla e sorridendomi.
-Me lo insegni davvero?-
-Certo. Tanto, ho altri assi nella manica. Te l'ho detto.-
-E' stupendo...-
-Comunque alla fine è un semplice dipling, devi solo distogliere lo sguardo dalla palla e concentrarti sull'avversario e ciò che fai con la palla devi farlo con lui.-
-Quindi è una sottospecie di ragiro.-
-Esatto. Che dici se te lo insegno domani? Sono piuttosto stanca.-
-Ma certo! Vieni, ti accompagno sopra.-
-Ok.-Disse posando la palla e venendo con me al piano di sopra. Era favoloso. Finalmente avevo trovato la mia tecnica ed era anche semplice da quello che avevo capito.
-Sai...sono contento che sei venuta anche tu. Senza di te, di sicuro non avrei trovato niente come tecnica.-
-Io sono sicura che l'avresti capito da solo. Dopotutto non sei un imbecille. Ci avresti messo un pò per capirlo, ma ci saresti arrivato comunque.-
-Tu dici?-Mentre camminavamo nei corridoi incrociammo Midorima e Takao che continuarono a camminare. Lei, si fermò.
-Kurona? Tutto bene?-Chiesi vedendo che li guardava stranita.
-Si, tutto bene. Scusa, pensavo li conoscessi, ma forse è stata solo un impressione.- Midorima si fermò e si voltò anche lui, mentre lei ricominciò a camminare.
-Shin? Qualcosa non va?- Domandò Takao vedendolo in modo strano.
-Che strano. Quella ragazza ha qualcosa di familiare.Forse è solo un impressione.-Ripresero a camminare. 
-Ehi! Aspettami!-Esclamai correndole dietro. Probabilmente i due veramente si conoscevano e se fosse stato così l'avrei scoperto subito. Era ora di cena ed eccoci tutti appassionatamente in sala pranzo. Le ragazze, come al solito, ancora dovevano presentarsi.
-Ma che fine hanno fatto?- Chiese Koganei
 preoccupato.
-Sono ragazze. E' normale che ci mettino così tanto a venire.-Rispose Hyuga. Dopo un paio di minuti arrivarono con tutta comodità che chiacchieravano.
-Scusate il ritardo.-Disse Kurona chinando il capo.
-Kurona? Te l'ho detto mille volte di non scusarti. Dobbiamo far desiderare la nostra presenza.- La rimproverò Eri guardandola stranita.
-Scusa, ma è un vizio. Non posso togliermelo.-
Improvvisamente si sentii il rumore di un bicchiere cadere a terra. Ci voltammo tutti. Era stato Midorima. Aveva una faccia incredula e spaventata anche. Si alzò all'impiedi di scatto.
-Ma...tu...sei...-
-Ah.... Superstizioso?!?-Urlò Kurona incredula indicandolo. 
-Allora non mi ero sbagliato!!! Eri proprio tu!!-
-Kurona? Lo conosci?-Chiese Eri avvicinandosi a lei.
-Certo che lo conosco. E' un vecchio amico.-
-Midorima? Come fai a conoscerla?-Domandò Takao curioso.
-L'ho conosciuta tramite Kise. E' la sua ragazza.-
-Cosa???-Urlammo tutti increduli. Ero sorpreso e allo stesso tempo amareggiato. Sentivo di aver appena avuto una pugnalata al cuore. Come poteva essere la ragazza di Kise? Perchè non me l'aveva detto?

***Kurona***

-Ma...tu...sei...-Balbettò un tipo con i capelli verdi e gli occhiali. Mi voltai incredula.
-Ah.... Superstizioso?!?-Urlai meravigliata indicandolo.  Che ci faceva Midorima qui? Era mai possibile che dopo 2 anni si ricordasse di me, dopo neanche 2 volte che ci siamo visti?
-Allora non mi ero sbagliato!!! Eri proprio tu!!-
-Kurona? Lo conosci?-Chiese Eri avvicinandosi a me curiosa.
-Certo che lo conosco. E' un vecchio amico.-
-Midorima? Come fai a conoscerla?-Domandò l'amico che era accanto a lui e che era con lui anche nei corridoi prima.
-L'ho conosciuta tramite Kise. E' la sua metà.-
-Cosa???-Urlaro tutti increduli. Incominciai ad irritarmi.
-Te l'ho detto mille volte e continuerò a ripetertelo. Kise non è il mio ragazzo.-
-Sarà, ma sembravate fatti l'uno per l'altro quando ti conobbi.-
-Eravamo solo amici. Niente di più.-
-Comunque non sopporto questo stupido soprannome che mi hai dato.-
-Ma io ti chiamo così perchè ogni volta che ti vedo hai sempre qualche oggetto portafortuna. Non negartelo! Sei veramente un superstizioso.-
-Beh.. in effetti, non ha tutti i torti.-Ribattè l'amico accanto a lui.
-Non sono superstizioso. Mi piace avere qualche scacciasfiga quando serve, si, ma non sono superstizioso.-
Mi avvicinai a lui e mi sedetti al suo tavolo. Mi guardava in modo strano.
-Che hai da guardarmi così?-
-Non so. Quando ti conobbi eri diversa. Sembri piuttosto assente.-In effetti non aveva tutti i torti. Prima ridevo sempre, mentre adesso astento sorrido. 
-Cos'è questo?-Chiesi indicando una ciotola di riso e curry per non entrare nell'argomento. Incominciammo a mangiare e la serata trascorse infretta, ma la notte non riuscivo a dormire, così decisi di andare a fare quattro passi, quando vidi un campetto di basket e mi fermai lì per fare un paio di tiri. Vedere Midorima mi aveva fatto venir voglia di essere com'ero in passato così decisi di fare delle schiacciate tipo "Angelo del basket", ma non andò tanto bene. Non riuscivo a saltare molto in alto, infatti anche mettendocela tutta nel saltare più in alto possibile anche se ci riuscivo non avrei fatto canestro comunque a causa della paura di cadere in piedi.Perchè? Beh... se fossi caduta in  piedi avrei detto addio al basket per sempre. Mentre facevo canestro, presa dalla paura caddi a terra e non riuscii a fare canestro. Testarda com'ero ci riprovai con le lacrime agli occhi, un pò dal dolore che avevo al sedere e un pò per non esserci riuscita. Qualcuno, intanto, mi guardava incredula per la mia bravura. Caddi dinuovo. Mi sentivo una fallita. Limitarmi solo a passaggi e dipling non era una cosa da me, infatti ci soffrivo parecchio per non essere com'ero e non riuscire a fare canestro nel mio modo.
-Ah......ma perchè non ci riesco più?!?-
-Perchè non riesci a mantenerti in equilibrio.-Rispose Aida comparendo dietro di me che ero seduta a terra.
-Riko? Da quanto tempo sei lì?-
-Abbastanza per capire che hai un potenziale incredibile e che non lo sfrutti come dovresti.- Si avvicinò e mi tese la mano. L'afferrai e mi alzai con nostalgia del mio vecchio stile di gioco.
-Che hai?-Chiese vedendomi triste.
-Niente e solo che....lo so che ho molto potenziale e che potrei sfruttarlo al meglio, ma.... non posso sfruttarlo al massimo.-
-Come mai?-
-E'...per causa delle gambe. Se salto troppo in alto e dovessi cadere in piedi potrei slogarmi una caviglia e addio possibilità di diventare una giocatrice professionista.-
-Ma che dici? Anche Kagami salta e non ha problemi a tornare all'impiedi.-
-Ma io e Kagami siamo diversi.-
-Ma che dici? Voi avete del grande potenziale e dovete solo allenarvi e mettere in gioco voi stessi.-
-Per lui forse, ma non per me.- Risposi allontanandomi da lei con occhi lucidi.
-Perchè?-
-Perchè lui non ha avuto un operazione alle gambe. Ecco perchè. Le ossa delle mie gambe sono troppo fragili, se saltassi e mi ritroverei in piedi potrei rompermele. Ed io...ci tento troppo al basket per rischiare.-Incominciai a piangere dal nervosismo.
-Allora è per questo che sei giù. In effetti, sarebbe un bel problema. Hai mai pensato di mettere delle cavigliere?-
-Cavigliere? Ah..si. Solo che sono troppo costose per me. Infatti è per questo che uso lo stile di Kuroko. Se solo avessi quelle cose, sicuramente userei il mio stile al meglio.- Dissi asciugandomi le lacrime e pensando a ciò che sarei stata usando tutta me stessa.

***Kuroko***

L'idea di Kise e Kurona che potessero stare insieme mi urtava terribilmente, tanto da non riuscire a dormire. Uscii a fare quattro passi. Sentii il rumore di una palla che rimbalzava e mi diressi lì dove c'era quel rumore. Con grande sorpresa vidi Kurona e la coach che parlavano. Lei piangeva. Sembrava stessero parlando di qualcosa al quanto doloroso, forse parlavano del basket, visto che lei ci tiene particolarmente ad esso.
-Allora è per questo che sei giù. In effetti, sarebbe un bel problema. Hai mai pensato di mettere delle cavigliere?-
-Cavigliere? Ah..si. Solo che sono troppo costose per me. Infatti è per questo che uso lo stile di Kuroko. Se solo avessi quelle cose, sicuramente userei il mio stile al meglio.- Disse asciugandosi le lacrime. 
-Il suo stile al meglio? Ma allora quello che sta usando ora non è il suo vero stile?-Mi chiesi curioso. La coach vedendola pensierosa e amareggiata l'abbracciò dandole conforto.
-Deve essere dura per te essere limitata a fare certe cose.-
-Dura? E' molto più che dura.-
-Ascoltami! Da oggi in poi ti allenerò io e vedremo di rafforzare le tue capacità al meglio. Che ne dici?-
-Sarei onorata.-Rispose sorridendo. Senza farmene accorgere me ne andai. Incominciai a correre sulla spiaggia. Tutto quello che era successo oggi, aveva dell'incredibile. Le cose con Kurona rispecchiavano molto anche quelle con i miei ex-compagni di basket. Mentre correvo, mi fermai di botto. 
-No...non può essere....-Dissi incominciando a pensare a un evento passato.

***

Ero alle medie e Kise quel giorno era distratto. Era altrove con la testa, tanto da mancare i miei passaggi. Mi avvicinai a lui.
-Kise? Che hai?-
-Che?Oh..scusa Kurokocchi. Ho la testa altrove. Non ho molta voglia di giocare.-Mi rispose andandosene.
-Ma che gli prende?-Una mano mi venne appoggiata sulla spalla. Era Midorima.
-Lascialo stare. E' da una settimana che sta così.- 
-Come dargli torto? La sua ragazza ha avuto un incidente per correre da lui.-Si intromise Aomine.
-Cosa?Stai scherzando vero?-Sorpreso urlò Midorima.
-No....l'angelo del basket è andato. E' più di una settimana che ha avuto quell'incidente e non si sveglia.-
-L'angelo del basket?-Chiesi incredulo. Perchè? Beh..era una ragazza che ammiravo molto, anche non avendola mai vista di faccia. Kise mi parlava sempre di lei.Sembrava esserne perdutamente innamorato.In effetti come si faceva a non esserlo con una ragazza così dolce? Come so che era dolce? Beh...l'avevo conosciuta alla festa in maschera di Kise. C'erano tante di quelle persone lì e tutte mascherate che anche se avresti voluto ricordarti il suo volto non potevi farlo. Ricordo che era vestita da angelo mascherato, mentre io da vampiro mascherato. Lei mi ammirava ed io ero onorato di conoscerla, ma mentre parlavamo per conoscerci, qualcuno ci spinse e ci ritrovammo a baciarci accidentalmente. Non ebbi neanche il tempo di conoscere il suo nome che lei, imbarazzata, se ne andò. Dopo quell'evento sentii parlare Midorima che l'angelo del basket era insieme a Kise e lui negava dicendo che non lo era ancora e si stavano solo frequentando. Quella conversazione mi fece male, ma sapere che non si svegliava era ancor peggio.
-No..non può essere...-Dissi incredulo.
-E invece si. Sai come ci sarà rimasto male per quello che è successo.-
-Si, e tutto davanti ai suoi occhi.-Discutevano Midorima e Aomine. 
 

***

..Con quello che era successo era ovvio. C'erano troppe cose che collegavano ai eventi del mio passato. Non c'era alcun dubbio. Lei era l'angelo del basket. 



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Capitolo 8
*** Capitolo 8 - Equivoco ***



CAPITOLO 8 - EQUIVOCO.


***Kuroko***

-No...non può essere....Lei era l'angelo del basket.-Dissi sconcertato. Non avrei mai immaginato una cosa del genere. Le cose si collegavano, ma non ne ero sicuro al 100% che fosse lei, anche perchè dicevano che sapesse copiare gli stili, che sapesse fare dei salti che addirittura superava il canestro e tiri anche a distanza di campi e lei, astento sapeva tirare da vicino. "Forse non era più lei a causa dell'incidente?"Pensai. In effetti, un filo logico c'era. Non c'era altro da fare. Dovevo procurargli delle cavigliere, solo così avrei scoperto la verità su di lei.Il giorno seguente mentre ci allenavamo sulla spiaggia chiesi a Kagami se sapessi dove procurarsi delle cavigliere.
-Cavigliere dici? Mmh...Se non sbaglio dovremo andare in farmacia o in un centro che vende articoli sportivi. Ma che ti serve a fare?-
-Non è per me. E' un regalo che devo fare ad una persona. Senza di quelle non può giocare a basket come vuole.-
-Si tratta di Kurona, vero?-Chiese la coach avvicinandosi e sentendo di ciò che parlavamo.
-Si, so che lei non si impegna come vorrebbe.-
-Si, l'ho saputo anch'io.-
-Vorrei tanto aiutarla, ma non so neanche che numero di scarpe porta, ne tanto meno se sono a misure o no queste cavigliere.-
-A quello posso pensarci io, il problema è dove troviamo i soldi per comprarla.-
-Potremo fare una colletta.-Propose Kagami e così facemmo. Andammo nel centro sportivo lì vicino e trovammo una cavigliera elasticizzata con venature di ferro per tenere ben saldo il piede. Costava enormemente, ma con l'aiuto di tutti i ragazzi della Seirin, non fu un problema comprarla.

***Kurona***

Ero in spiaggia con le ragazze a fare jogging. Il sole picchiava, tanto che mi sentivo bruciare la testa. Mi fermai e mi tolsi la maglia che avevo dal calore enorme che sentivo. Avevamo messo i costumi e dopo quella bella corsetta ci saremo fatte un bel bagno a mare. 
-Ragazze? Ci fermiamo un attimo? Sto cuocendo!-Esclamai facendole fermare per poi buttarci in acqua. Al rientro le ragazze incominciarono ad urlare.
-Che succede?-Chiesi avvicinandomi.
-C'è un pacco!-Disse Eri.
-E' per te Kurona!-Ribattè Tehma.
-Per me?-Incuriosita mi avvicinai al pacco. Era un piccolo pacco regalo bianco con un nastro rosso attorno.
-Oh..qua iniziano già a farsi i regali.-
-E' una cosa seria allora.-Discutevano Karen e Kanon.
-Piantatela! E' solo un regalo. Entrate dentro!-Urlò Gou facendo entrare tutte e rimanendo fuori con me.
-Cosa c'è dentro.-Domandò avvicinandosi.
-Non ne ho la più pallida idea.-
-Allora che aspetti ad aprirlo?-Con quelle parole e curiosa di ciò che c'era dentro sciolsi il nastro e aprii lentamente la scatola rimanendone sorpresa. All'interno c'erano due cavigliere e un bigliettino con scritto:"Da parte della Seirin maschile. Ritorna com'eri e non aver paura di essere te stessa.". Quel bigliettino mi commosse. Incominciai a piangere di gioia.
-Ehi..tutto bene?-
-Finalmente...-Dissi commossa prendendo le cavigliere dalla scatola.
-Oh...mio dio...-Meravigliata balbettò Gou. Le appoggiai al petto. Erano quelle che avevo sempre desiderato. Finalmente potevo essere me stessa. Potevo mostrare chi ero e dare tutta me stessa alla Winter Cup. Ebbene si, ci eravamo iscritte al torneo della Winter Cup. Ero sicura che niente e nessuno ci avrebbe battuto se avessi mostrato le mie qualità. Anche avendo le cavigliere, decisi di utilizzarle solo allora. Le rimisi della scatola e la misi nella borsa. 
-Allora non le utilizzerai?-Chiese Karen.
-No, me le voglio riguardare. E poi, preferisco allenarmi come sto facendo così quando le metterò darò il massimo.-
-Chissà come mai gli avranno fatto un regalo del genere.-Disse Tehma curiosa.
-Potrebbe essere stata Aida. L'altro giorno parlammo di questo e lei mi disse che mi avrebbe aiutata.-
-E' stato un bel gesto da parte sua.-
-Eh..già.-
Dopo questa discussione e quella sorpresa, decidemmo di andare a farci un bagno per toglierci tutta la salsedine da dosso, durante il tragitto trovammo Aida che, anche lei, si diriggeva anche lei ai bagni pubblici.
-Ah...sei venuta anche tu?-Domandò Gou avvicinandosi a lei.
-Si, dovevo farmi un bagno. Anche voi?-
-Certo.-Detto questo entrammo nel bagno e ci immergemmo nella vasca incominciandoci a rilassare.

***Kuroko***

-Kagami?Sei sicuro che questo sia il bagno dei maschi?-Chiesi vedendo nessuno all'interno e tutto fin troppo pulito.
-Si, è questo. Vai tranquillo.-Disse allontanandosi.
Entrai nel bagno e mi incominciai a rilassare. Numero 2 era venuto anche lui e mi guardava con quei occhioni da cucciolo bastonato.
-Che hai? Vuoi tuffarti pure tu?-
Lui abbagliò e incominciò a scodinzolare.
-Mi spiace. Non puoi immegerti qui dentro.- Sorrisi. Dopodiche mi sdragliai pensieroso. Pensavo al fatto di Kise e Kurona. La cosa mi feriva. Non sapevo se erano semplici amici che si frequentavano o erano fidanzati, ma Momoi era sicura al 100% che fossero fidanzati all'epoca, come poi anche gli altri.
-Oh...che confusione. Se solo lei non stesse con Kise le cose andrebbero molto meglio. Solo l'idea di togliere la ragazza a qualcuno mi fa star male, figuriamoci se quel qualcuno si trattasse di Kise.-Improvvisamente sentii dei rumori e delle voci femminili. Numero 2 incominciò ad abbagliare. Mi alzai di scatto.
-Ma queste sono voci di ragazze.E...si stanno diriggendo qui.- Preso dal panico presi un asciugamano, ma quando vidi il colore rimasi scioccato.
-Ehi! Ma quest'asciugamano è rosa...vuoi vedere che....-Ebbene si. Kagami mi aveva fatto andare nel bagno delle ragazze. Cercai di nascondermi dietro ad un muretto dove c'era una tenda e una doccia portandomi anche numero 2 con me, mentre tutte le ragazze della squadra entravano con tutte le loro forme scoperte. Mi sentivo così imbarazzato. Volevo uscire da lì, ma non potevo. C'era Kurona con loro mi visto subito.
-Kurona? Che aspetti? Mica ti mangiamo?-Domandò Eri mettendola in imbarazzo. Aveva l'asciugamano attorno al corpo. Sembrava una dea. La quadrai da capo ai piedi e lì rimasi di stucco. Aveva 2 cicatrici enormi sulle caviglie. Mi faceva così tenerezza.
-E' timida. Non ha mai fatto la doccia insieme a noi figuriamoci il bagno.-Disse Matsuoka mettendola ancora più in imbarazzo.
-Beh..c'è sempre una prima volta, non è vero?-Le chiese Kanon sorridendo.Timidamente, avanzò verso le ragazze e si immerse in acqua con tutto l'asciugamano.
-Ehi!Quella la devi togliere!-Urlò Matsuoka.
-Perchè mai dovrei? Sto bene così!-
-Quanto sei acida!-
-Dai, tanto mica ti prendiamo in giro?-Cercò di convincerla Eri.
-Certo che si! Voi avete tutte quelle forme, mentre io, invece, sono completamente piatta!-
-Ma che centra? Non vedi che Tehma non ha seno e noi non la prendiamo in giro?-Le rispose Karen mettendo togliendo l'entusiasmo e la spensieratezza della povera Tehma.
-Che crudelite!! Perchè dovete ricordarmelo??-
-Già! E poi ci sono anch'io. Tranquillizzati!-Le disse la coach convincendola. Mi sentivo così imbarazzato. Non sapevo che fare. Avrei dovuto aspettare per forza, anche perchè se tentavo di uscire Kurona se ne sarebbe accorta subito. Così...decisi di ascoltare i discorsi che facevano le ragazze.
-Comunque volevo ringraziarti.-Ribattè Kurona guardando la coach.
-E di cosa?-
-Per le cavigliere. Non sai come sono stata felice di averle.-
-Già, è stato molto gentile da parte tua.-
-Devono esserti costate un'occhio della testa.-Si intromisero Eri e Matsuoka.
-Veramente l'idea delle cavigliere non l'ho avuta io.-
-Ma come? Io solo a te l'ho detto.-
-Forse Kuroko deve averci sentito parlare.-
-K...Kuroko?-Urlarono tutte meravigliate.
-Si. E' stato lui ad avere l'idea di fare una colletta per farti avere quelle cavigliere.-La ragazza la guardava come se avesse detto chissà che. Era stupita da quello che aveva sentito.
-Ehi! Che hai?-
-Oh..niente.-
-Ah..già! La coach non lo sa!-Esclamò maliziosamente Eri.
-Non so cosa?-
-Beh..devi sapere che la signorina qui presente si è presa una bella cotta per Kuroko.-Le informò Eri.
-Eri!!!! Ma che dici? Non è affatto vero!-Urlò diventando rossa.
-Ecco. Questa è la prova inequivocabile che ti piace.-
-Stai fraintendendo!-
-Ah...non capisco cosa ci vedi di bello in quel nanetto. Apparte che è basso non ha neanche un bel fisico, per non parlarne del carattere.-Provocò Karen.
-Smettila!Non ti permetto di parlare così di Kuroko, chiaro?!?-Si alzò alterata Kurona.
-Hai ragione. Si vede proprio che è stracotta di lui.-Rimasi sorpreso tanto da pensare:"Ha una cotta per me?" Ero incredulo. Non sapevo che quello che provavo io, valeva anche per lei. Abbattuta la ragazza si risedette appoggiando la testa sul bordo della vasca.  
-E' così evidente?-Le ragazze annuirono.
-Da quant'è che ti piace?-Chiese la coach.
-E' dalla prima media.-
-Cosa? Dalla prima media? Allora sono 3 anni.-
-Occhio e croce si, sono 3 anni. La prima volta che lo vidi leggeva un libro nel cortile della scuola, era seduto su una panchina e teneva la palla da basket vicino. Stava aspettando Kise.-
-Fammi indovinare, prendesti amicizia con Kise perchè ti piaceva lui, non è così?-Domandò Kanon.
-In un certo senso possiamo dire di si, ma l'incontro con Kise non fu una cosa voluta. Fu una pura coincidenza.-
-Davvero?-Sorpresa rimase la coach.
-Si. Lo conobbi mentre giocavo a basket. Mi fermai per un paio di minuti e non trovavo la bottiglia d'acqua, così decisi di andare nel bar della scuola e lui mi urtò scausalmente facendomi andare il succo d'arancia che aveva in mano sulla maglia bianca degli allenamenti. Sinceramente non feci molto caso a lui, presi l'acqua e tornai subito a giocare. Lui mi segui e da lì sbocciò l'amicizia.-
-Wow...che casino.-
-E perchè non glielo hai detto a Kuroko?-
-Come potevo e posso dirglielo? Lui....sta con Momoi. Lei mi ha sempre trattato come una pezzente e accanto mi sono sempre ritrovata Kise. Infatti, fu lei a dirmi di non avvicinarmi alle partite da basket per vedere i ragazzi giocare. Cercavo di migliorare me stessa perchè diceva che ero insignificante ed ero nessuno confronto a loro.-
-Mamma...che casino.-
-Quindi, alla fine incominciasti a frequentare Kise.-Dissero Kanon e Karen.
-Si, ma perchè frequentandolo avrei assistito facilmente ai ragazzi e anche perchè lei ancora doveva dirmi di stare lontano dai ragazzi. Li divenni una belva e...-
-Risparmiaci l'atto drammatico. Non me lo voglio ricordare.- Mormorò Gou.
-Perchè? Che successe?-Chiese la coach.
-Successe che a causa di quell'essere immondo, Yuki se la prese con Kise ingiustamente e voleva scusarsi. Lo vide da lontano, attraversò senza guardare e da lì è stata costretta a trasferirsi in America, a mettersi cappelli per un anno e mezzo e fare riabilitazione per camminare.-Rispose scontrosa. Le ragazze rimasero alibite. Come poi lo ero anch'io. Avevo scoperto tutta la verità e mi sentivo uno stupido visto che non me ne ero accorto di una che era così vicina a me e che mi capiva più di tutti. All'improvviso si sentì abbagliare. Era Numero 2 che si era liberato dalle mie braccia e si era avvicinato a loro.
-Ehi!Cos'è stato?-
-Tetsu? Che ci fai nel bagno delle signore?-Chiese Kurona guardandolo. Era ormai la fine per me. Mi avrebbero scoperto. Le ragazze insospettite si alzarono e si coprirono.
-Ragazze? Non penso che ci sia qualcuno qui. Può darsi che si è perso.-Ribattè Kurona prendendolo in braccio.
-No! I maschi sono tutti uguali! Pensano solo a una cosa.-
-Già! Sono dei villani!!-Esclamarono Eri e Karen. La ragazza si voltò verso la doccia dov'ero e lì mi intravide. Le ragazze stavano per venire da me quando Kurona incominciò a tossire.
-Ehi? Tutto bene?-
-Ragazze? Non mi sento tanto bene....-
-Che hai?-
-Mi sento male. Le ginocchie si mantengono a stento. Sento che sto per vomitare.-Le ragazze si avvicinarono a Kurona e uscirono fuori insieme a lei che intanto mi guardava mentre si allontanava. Sembrava che stesse bene. Possibile che aveva fatto quella falsa per me? 



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