What if?

di _MakaAlbarn_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


-Lo sapevoooo!!- urlai in preda all’entusiasmo –Allora ci vai domani?-
La voce ancora più felice di Misa mi interruppe:
-Sì!! Ovviamente, sorellina! Ah.. dovresti vederlo: è talmente bello..!- aggiunse lanciandosi sul letto e stringendo un cuscino.
-Conoscendo i tuoi gusti sono certa di sì!- risposi io, slegandomi i codini e appoggiando gli elastici sulla scrivania, davanti allo specchio.
-Sai…sorellina anche io un giorno voglio trovare un ragazzo che mi piaccia tanto come a te piace Light!- aggiunsi un po’ timidamente.
-Oh, ma sicuramente lo troverai, Sami! Non ti preoccupare!- mi sorrise, per poi mettersi sotto le coperte e spegnere la luce.
-è tardi! Dormi ora! Domani devi andare a scuola, lo sai- disse Misa, e si voltò dall’altra parte del letto
-Sì, lo so..- sorrisi un po’ tristemente, per poi avvicinarmi al letto barcollando nel buio e andando in cerca delle coperte: mi sdraiai a pancia in su fissando il soffitto, finchè non mi vidi comparire davanti la figura di Rem:
-Che hai?- chiese, a bassa voce
-Niente, Rem.. non importa-
A quel punto mi girai sul lato sinistro del letto e, pensando al ragazzo che avevo visto quel giorno seduto sulla panchina fuori dalla scuola, sospirai per poi addormentarmi di colpo.
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


L’indomani io e Misa ci eravamo alzate di buon’ora: io mi ero preparata velocemente infilandomi i vestiti che avevo preparato la sera prima, mentre Misa, correndo per tutta la stanza, non riusciva a trovare qualcosa di decente da indossare, per cui le ci vollero circa 20 minuti prima di riuscire a trovare qualcosa!
Dopo questa impresa, che pareva titanica, io mi avviai verso la scuola, mentre lei, con tanto di occhiali scuri e borsetta all’ultima moda, si avviò verso lo studio fotografico dove lavorava come modella.
Mentre procedevo a passo lento verso l’istituto, un ragazzo alto e dai capelli e gli occhi castani mi passò vicino correndo a perdifiato e fu in quel momento che sentii la voce di Misa gridare:
-Ciao Light!!!!- trascinata nella parte opposta quella del ragazzo dalla mano della fotografa che la teneva per il braccio.
In quel momento capii: dunque la nuova fiamma di mia sorella era quel ragazzo! C’era da aspettarselo da lei: aveva scelto un ragazzo molto carino!
Sorrisi per poi proseguire verso la scuola fissando Light che varcava affrettato la soglia dell’edificio.

A scuola, quella mattina, tutto era trascorso normalmente.
Alla fine delle lezioni vidi Light uscire dall’aula accanto, seguito dal ragazzo che avevo visto il giorno prima.
Uscita da scuola notai mia sorella correre come una pazza verso Light per poi saltargli addosso e buttarlo a terra: risi, per poi avvicinarmi a lei e salutare i ragazzi.
-Ciao- dissi sorridendo
Light rispose, stupendosi dopo aver guardato per più volte me e Misa e aver constatato che eravamo praticamente identiche.
l’altro ragazzo salutò con un gesto della mano senza però stupirsi troppo della mia somiglianza con Misa; le uniche parole che disse furono:
-..c’è il 95.8% di probabilità che loro due siano gemelle omozigoti-
-In effetti è proprio così!- risposi io, seguita da Misa che, sorridendo, disse:
-Light, lei è la mia sorellina Sami!-
-Molto piacere di conoscerti, Sami- rispose lui, in tono gentile; io a dire il vero non ci badai troppo, anzi! Andai subito a parare dove volevo io:
-Lui è un tuo amico?- chiesi indicando il ragazzo moro che se ne stava ricurvo e cupo a fissarci
-Sì.. lui è ..emh.. Ryuzaki- rispose Light al suo posto
-Piacere!- sorrisi e gli porsi la mano, che lui strinse dopo aver alzato lentamente il braccio e aver portato verso di me una delle due mani che teneva in tasca.
A quel punto mi scappò una risata:
-Sei davvero un tipo particolare, Ryuzaki!- commentai, e mi portai la mano sulla bocca per non dare troppo a vedere che stavo per esplodere dal ridere.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Poco dopo io mi avviai verso casa, mentre Misa e Light andarono nella direzione opposta alla mia: era l’appuntamento di cui mia sorella mi aveva parlato la sera prima e non mi andava di disturbarli, per cui avevo deciso di andarmene il prima possibile.
Mentre percorrevo la strada mi sembrò di sentire una presenza dietro di me: mi voltai e sorpresi Ryuzaki che mi seguiva.
-Vai da qualche parte?- gli chiesi, ma lui non rispose e si avvicinò
-Tu.. non sei come tua sorella..- disse
-Certo che sì, invece! Siamo due gocce d’acqua!- risposi io sorridendo, non dando troppo a vedere la mia perplessità per la sua affermazione.
-No..- continuò lui, per poi rimettersi le mani in tasca e fissarmi.
Il tempo che trascorse a guardarmi mi pareva infinito e, sinceramente, la cosa mi imbarazzava un po’.
Dopo qualche minuto, però, cavò di tasca una caramella e me la porse:
-Emh.. grazie…- dissi io cacciandomela in bocca -Mhhh! Che buona!- urlai mettendomi le mani sulle guance e dondolano di qua e di là, deliziata dalla sua dolcezza.
A quel punto anche lui ne prese una e la mangiò:
-Sì.. sono le mie preferite- disse senza cambiare il suo sguardo serio ma allo stesso tempo perso.
A quel punto mi decisi a fargli una domanda:
-Scusami.. mi stavi seguendo?-
-No- disse lui, calmo –Ti è caduto questo- e mi porse un cellulare rosa con un ciondolino a forma di scheletro che riconobbi subito: era di mia sorella!
-Oh, ma questo è di Misa! Deve esserle caduto! Grazie!-
-Nulla..- e mi lasciò il cellulare in mano facendolo cadere dopo aver allentato la debole presa che esercitava con il pollice e l’indice.
-Bene, emh.. – tentai di dire io, quando mi resi conto che in realtà non sapevo come dilungare il discorso
-Ci vediamo..- mi precedette lui, accennando a un sorriso flebile.
-Emh.. sì!- risposi sorridendo per poi salutarlo con la mano.
A quel punto si girò e, con passo pesante e annoiato, tornò nella direzione opposta.
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Tornai a casa: la prima cosa che feci non fu pranzare, bensì gettarmi sul letto a fissare il soffitto.
Stranamente Rem non c’era… forse aveva seguito mia sorella perché si era portata dietro il Death Note..!
-Un momento!- mi alzai di scatto, ritrovandomi seduta sul letto –Mia sorella…si è portata il Death Note all’appuntamento..??- ero sbalordita..! possibile che non avesse paura che Light lo notasse? E a che cosa le sarebbe servito poi?
Accesi la tv e cercai un notiziario: come immaginavo; Kira aveva di nuovo giustiziato delle vittime…! E non solo: anche il secondo Kira adesso lo stava aiutando.
C’era qualcosa di molto strano; troppo! ..sapevo bene dell’esistenza di Kira, così come sapevo che mia sorella era il secondo Kira..! e allo stesso modo conoscevo il desiderio di Misa di incontrare un giorno il vero Kira.
La situazione stava degenerando: avevo paura di impazzire a furia di tentativi per risolvere quel rompicapo in cui erano intrecciati mia sorella e, quasi sicuramente, anche Light!
-Light..?- mi domandai a voce alta –ma allora Light è.. Kira!?-
Non avevo un minuto da perdere: afferrai il mio cellulare per chiamare Misa, dimenticandomi ovviamente che non lo aveva con sé, visto che Ryuzaki me lo aveva riconsegnato giusto prima..!
A quel punto il panico esplose: il mio sogno era sempre stato quello di lavorare nella polizia…lo stavo per realizzare, finalmente.. ma poi un giorno mia sorella era diventata il secondo Kira; non avrei mai potuto denunciarla o fare cose simili…ma adesso che si stava alleando con il vero Kira non potevo più restare con le mani in mano, altrimenti avrei voltato le spalle al mio credo da futura poliziotta e investigatrice..!
Afferrai il telefono di Misa, feci scorrere i nomi della rubrica: voce L … Light Yagami..
Premetti con esitazione il tasto di chiamata e appoggiai lentamente il telefono all’orecchio “Dannazione, rispondi..!” mi dissi nella mente…
 
Dopo circa 30 secondi di squilli interminabili, Light rispose al cellulare:
-Pronto?-
-Sei con mia sorella?- chiesi, evidentemente irritata e allo stesso tempo preoccupata: non era la mossa migliore; non dovevo farmi sospettare così! Cercai di riprendere il controllo e di parlare normalmente
-Sì..- rispose lui, un po’ sorpreso –te la devo passare?-
Respirai profondamente e ripresi il mio tono amichevole
-Mi faresti un favore, grazie mille- esclamai
-Ciao sorellina! C’è qualche problema?- mi rispose Misa
-Ciao!- dissi –No, niente di grave! Ma come vedi avevi perso il cellulare!-
-Oh… è vero! Non me ne ero nemmeno accorta!-
-Già..per fortuna che Ryuz… volevo dire.. per fortuna che mentre tornavo da scuola l’ho trovato!- mi ero salvata per un pelo: per il momento non volevo mettere in mezzo Ryuzaki; poteva esserci un collegamento molto sottile ma concreto tra lui e Kira…
-Beh..allora ti saluto! Ci vediamo dopo! E scusate se vi ho interrotti- aggiunsi –ah comunque..Misa.. ce l’hai tu il…?- chiesi, impertinente
-Sì..ti spiego dopo sorellina- disse lei, per poi riattaccare frettolosamente.
Dunque aveva qualcosa da spiegarmi…chissà se si trattava di ciò che sospettavo io..
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Mentre aspettavo che Misa tornasse, ripensavo all’accaduto di qualche ora prima..
Ora che ci pensavo bene Ryuzaki e Light (o dovrei chiamarlo Kira..?) non sembravano essere troppo amici..! anzi era come se ci fosse un rapporto strano fra loro due!
Solo quando Misa tornò a casa compresi che Light stava collaborando con Ryuzaki per catturare Kira..che alla fine era lo stesso Light!
…certo che era davvero furbo, quel ragazzo! Si stava prendendo gioco di Ryuzaki, servendosi della sua collaborazione con la polizia al fine di diradare i sospetti su di lui.
Cercai di dimostrarmi poco sorpresa a quella notizia…ma di certo non sarei stata zitta!
Avevo già in testa un piano: mi spiaceva, ma la legge deve sempre prevalere sul male..! Sarebbe stata una delle prime regole che avrei dovuto tener presente, una volta diventata poliziotta.
L’indomani decisi di parlare con Misa e Light di ciò che mia sorella mi aveva confidato sul suo conto: mi offrii volontaria per collaborare anche io alla “cattura di Kira”, inventandomi che li avrei coperti, sviando i sospetti di Ryuzaki.
Le idee si stavano già materializzando nella mia testa: non avrei dovuto commettere errori, se tenevo alla pelle!
 
Quella mattina non mi presentai a scuola, bensì nel quartier generale della polizia, dove Ryuzaki (il cui vero nome si rivelò essere L) lavorava giorno e notte, scortato da validi collaboratori tra cui il padre di Light e alcuni suoi colleghi di lavoro.
Così come L, nemmeno loro sapevano nulla sulla vera identità di Light.
Finite le presentazioni, mi diedero subito un ruolo: sarei dovuta sempre rimanere con L all’interno del quartier generale ed aiutarlo mentre gli altri svolgevano ricerche nella città.
Durante il pomeriggio io e L eravamo soli e monitoravamo la situazione grazie ai numerosi schermi e microfoni.
Ad un certo punto lo pregai di spegnere tutti i microfoni, poiché dovevo dirgli una cosa importante che nessun altro avrebbe dovuto sentire.
-L..- cominciai –io conosco la vera identità di Kira..-
Lui mi guardò sconvolto, poi io proseguii
-Ho giurato di non rivelarlo.. ma non me ne importa niente..avevo già in mente di dirtelo, per questo mi sono unita a voi!-
-Ti pregherei di parlare..- mi disse lui, sgranando gli occhi
-Kira.. è Light Yagami…- dissi lentamente e sottolineando con la voce ogni singola lettera della frase che avevo appena pronunciato.
-ma tu devi stare tranquillo..!- continuai –Light alla fine non conosce il tuo cognome… e se mai lo scoprisse, sicuramente non ti ucciderebbe subito.. o tutti i sospetti ricadrebbero su di lui..! e comunque si servirebbe di un alleato in incognito…che non sarebbe nemmeno il secondo Kira…visto che parliamo di mia sorella, Misa Amane..-
-Sono stupito..- disse lui –il tuo ragionamento non fa una piega… ma com’è che sei venuta a dirmelo con così tanta spontaneità? Scusami ma mi sembra troppo strano, se permetti-
-avevo immaginato anche questo..- risposi –ma devi sapere che io sarò una poliziotta.. e trovo sia giusto sin da ora combattere nel mio piccolo la feccia che ci circonda..!-
-ora capisco..- disse lui –allora…ti ringrazio delle informazioni-
-L..- dissi -..noi…siamo migliori… di loro! Il male e tutti i suoi esponenti pagheranno..e verranno eliminati dal mondo esterno…!-
-certo..- disse lui, stringendomi la mano –ti ringrazio del tuo prezioso aiuto, Sami..!-
-non mi devi ringraziare.. è giusto così..!- sorrisi –e poi.. – mi avvicinai leggermente, appoggiandomi col peso sul bracciolo della poltrona dove stava sempre seduto –se devo essere totalmente sincera.. non perdonerei mai che ti facessero del male- sussurrai un po’ in imbarazzo.
L sorrise in modo impercettibile e tornò a fissare i monitor, riaprendo i collegamenti con i microfoni e le videocamere interne.
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


-Ah!! Allora ci sei riuscito!-
-sì, Misa.. presto non ci sarà più nessun ostacolo…e Kira diventerà il Dio del nuovo Mondo… un posto felice, senza criminali, in cui vivere tranquilli e al sicuro da ogni pericolo..-
-a quando..?-
-domani… alle 13 precise dovremmo trovarci tutti nel quartier generale..nessun errore.. Rem si occuperà di tutto..!-
-va bene..!-
 
I microfoni li avevano messi nel sacco a loro insaputa…
Ma L aveva sentito? E aveva già un piano? Beh, io sì..! ma non ero certa che avrebbe funzionato…
Nel frattempo ragionavo: sapevo che il Death Note di Misa era in mano a Rem, mentre non sapevo dove fosse quello di Light..!
Poco male…conoscevo il nascondiglio di uno dei due… e se Rem si sarebbe occupato della cosa significa che avrebbe usato il proprio quaderno..che senso avrebbe avuto utilizzare quello di Light?
Nel tempo che avevo a disposizione, mentre Misa non era in casa, decisi di “clonare” il Death Note, sostituire il vero quaderno con quello falso, e nascondere l’originale in un posto in cui nessuno l’avrebbe più trovato.
Se anche Rem avesse scritto il nome di L o di qualsiasi altra persona, infatti, essa non sarebbe morta, essendo quelli dei fogli di carta normalissimi.
C’era però ancora un problema… rimaneva in circolazione il Death Note di Light, che ovviamente non potevo rubare o sostituire.. 1° cosa perché non avrei avuto un motivo valido per farmi invitare a casa sua e poterlo sabotare di nascosto.. 2° perché se avessi chiesto a Misa di farlo al posto mio non mi avrebbe mai aiutata: dopotutto Light era il suo ragazzo..!
Alla fine il rischio era del 50% …ma almeno ci avevo provato.. non mi rimaneva che aspettare..
 
Il giorno seguente era il momento della verità: tremavo all’idea che L potesse morire e che io non potessi fare nulla..
Mancavano 2 minuti alle 13… eravamo tutti con lui.
Misa a fianco di Light, io in piedi vicino alla sua poltrona, Matsuda e Mogi seduti al computer.
1 minuto… e di Rem nessuna traccia.. dunque era vero: stava per scrivere il nome di L sul Death Note.. ma su quale dei due quaderni?
30 secondi… L era strano: sapeva dell’esistenza degli Shinigami…ma ovviamente non poteva vederli.. eppure…
10 secondi alle 13..
5…4…3…
L esclamò di colpo una frase alquanto curiosa e inaspettata:
-Ascoltatemi, lo Shinig…- sbarrò gli occhi, per poi lasciarsi cadere a peso morto dalla sua poltrona, sbattendo a terra con un tonfo violento che risuonò nelle orecchie dei presenti, sui cui volti si erano disegnate delle espressioni a dir poco impietrite.
Io sentii le ginocchia cedere e mi lasciai cadere tenendo gli occhi sbarrati su di lui, mentre Light correva a sostenere L; non potevo credere che stesse accadendo davvero! Era stata una questione di millesimi di secondi… avevo fallito..
Trovai gli ultimi spiragli di forza per trascinarmi accanto a L mentre le lacrime avevano già cominciato a rigarmi il volto.
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


La mia rabbia, però, esplose solo più tardi, quando dopo aver fissato per gli ultimi istanti L negli occhi, li richiuse lentamente e cessò di muoversi del tutto.
In quel momento non ci vidi più, afferrai Light per i polsi, togliendo le sue mani dal corpo di L, per poi cominciare a colpirlo in pieno volto con quella poca forza che mi era rimasta.
-sei un infame, Kira!- urlai, non riuscendo più a trattenermi.
A quel punto Misa intervenne. Allontanandomi da lui, ma era troppo tardi! In quel preciso istante L si alzò di scatto, stringendo i polsi di Light dietro la schiena e anche Matsuda e Mogi immobilizzarono Misa, allontanandola da me.
-Bravo..- disse L –E bravo Light… chi lo avrebbe immaginato?-
-T-tu sei ancora…vivo?-
-ovviamente! E detto francamente.. non sarei mai stato tanto stupido da lasciare in circolazione il mio cognome, ti pare? Era tutta una messa in scena! E tu mi hai aiutato parecchio visto che ho sentito te e Misa parlare di ciò che avreste fatto oggi….anzi… che Rem avrebbe fatto-
-brutto..-
A quel punto fece la sua comparsa Rem, con in mano il Death Note; lo riconobbi: era quello fasullo! Anche volendo… con quello non avrebbe ucciso nessuno!
Lo aprì… scrisse dei nomi…alla fine eravamo al sicuro… ma se avesse trovato quello di Ryuk? Saremmo stati nei guai.. a meno che…
-Kira..!- esclamai –hai due scelte! O rinunci al Death Note di tua spontanea volontà… o lo perderai insieme alla vita per mano di Ryuk…sai bene come sono le regole! Alla fine anche il possessore del Death Note.. morirà per mano di esso… a meno che non rinunci di sua spontanea volontà! Cosa scegli?-
Light digrignò i denti, senza parlare.
Io, essendo a mia volta possettrice del Death Note, avevo deciso di dire a Rem che volevo rinunciare ad esso.
Infatti io potevo benissimo scegliere quando rinunciare al possesso del Death Note anche se lo aveva utilizzato solo mia sorella, e perciò le conseguenze le avrebbe pagate lei..! A quel punto però.. avrei perso i ricordi legati al quaderno e tutto ciò che riguardava il caso Kira… infatti dovevo fare in modo che fosse Light a rinunciare al suo quaderno per primo!
 
-Allora…cosa hai deciso, Kira?- dissi, ancora più spazientita.
-non rinuncerò al quaderno tanto facilmente!- rispose lui, sogghignando
-Bene…!- a quel punto una voce cupa e misteriosa provenne da dietro le nostre spalle: era Ryuk.
-per i possessori del Death Note… non esiste né il paradiso…né l’inferno, Light..!- ricordò Ryuk, che intanto aveva aperto il Death Note
-Cos’hai intenzione di fare?-
-Light, Light… i patti erano questi.. – rispose Ryuk, cominciando a scrivere –Giusto…?- aggiunse, scrivendo l’ultima lettera della parola “Yagami”
-Aspetta! Che stai facendo, idiota?-
-Sto rispettando gli accordi…te ne avevo parlato.. Light… nessuno può cambiare le sorti del mondo.. lo sai bene…! Nemmeno il più pazzo avrebbe tentato di diventare il Dio di un nuovo mondo… ma tu, Light…-
-LIGHT!!- l’urlo straziato di Misa ruppe la conversazione… in meno di 10 secondi Kira stramazzò a terra, esanime…
Era questa la sorte che toccava a tutti i possessori del Death Note…prima o poi si periva per lo stesso proposito…
-Rinuncio! Rinuncio!- urlò  Misa, scuotendo continuamente la testa, in lacrime.
A quel punto Rem annuì e in meno di qualche secondo sparì, cancellando i ricordi di tutti i presenti..!
All’improvviso mi guardai intorno.. non capivo cosa stesse succedendo… sapevo solo che Kira non rappresentava più una minaccia…
Non sapevamo come spiegarci l’accaduto..finchè non fu L a raccontarci come erano andate le cose… lui infatti non aveva mai toccato il Death Note e per cui ne aveva conservato i ricordi, non avendo mai visto gli Shinigami.
Dopo che L ci ebbe spiegato tutto, Misa scoppiò nuovamente in lacrime…da quel momento, dopo che uscì dalla porta del quartier generale, non la vidi più…in verità non so che fine fece…sapevo solo che era troppo straziata dalla morte di Light.

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Alla fine le sorti si erano ribaltate..! la giustizia aveva nuovamente trionfato sul bene! E sapete cosa successe di lì a  qualche mese?
Io riuscii finalmente a diventare una poliziotta e, con la mia professione in mano, mi ripresentai a L per poter lavorare al suo fianco.
In quell’occasione riuscii anche a parlargli della cosa più importante di tutte: il mio amore per lui.
Eravamo in ufficio ad occuparci della cattura di un criminale che aveva già dato abbastanza problemi nell’ultimo periodo..!
Di lì a pochi giorni, però, riuscimmo ad arrestarlo: avevamo lavorato sodo e non ci eravamo fermati un attimo.
La mia prima reazione quando riuscimmo ad incastrarlo fu quella di abbracciarlo.
Ok, non ce n’era motivo.. ma comunque in quell’occasione mi sentii di farlo.
Non appena mi fui staccata da lui gli chiesi scusa… insomma lo avevo praticamente assalito!
Lui mi sorrise, dicendo:
-non scusarti…era da tanto che aspettavo-
-aspettavi cosa..?- chiesi io, perplessa
-il momento giusto- rispose lui con il suo solito fare assente, anche se sentivo che questa volta era diverso!
-momento giu…- non finii la frase… l’ultima parola era stata mangiata da un suo bacio sulle labbra che mi aveva lasciata a dir poco sbalordita.
Lo spinsi leggermente via, obbligandolo a staccarsi da me.
Lui mi fissò deluso; forse non si aspettava questo tipo di reazione da parte mia! Fatto sta che disse:
-ora mi scuso io..- e detto questo si voltò camminando lentamente.
In quel momento mi sentii una stupida: non volevo che se ne andasse, volevo solo riuscire a capacitarmi di ciò che stava succedendo! L’unica cosa che mi rimase da fare fu seguirlo..! E infatti feci così!
Corsi verso di lui, gli sbarrai la strada dal davanti e lo fissai negli occhi più seria che mai.
Poi, avvicinandomi lentamente a lui gli dissi:
-L.. –
-sì?- rispose lui, preso un po’ alla sprovvista
In quel momento non avrei più avuto nulla da dire, solo da fare.. gli appoggiai lentamente le mani sul viso e, avvicinandolo a me, ricambiai il bacio che mi aveva dato qualche attimo prima.
Chiusi gli occhi, poi diedi una sbirciatina, anche lui li aveva chiusi, ma stava avvicinando la mano alla mia spalla; richiusi gli occhi velocemente: stava per allontanarmi, lo sapevo!
Appena sentii la sua mano sulla mia schiena ebbi un brivido, ma ancora di più quando anziché allontanarmi da lui mi strinse ancora più forte a sé.
Dopo pochi secondi mi allontanai un po’ da lui e, fissandolo negli occhi, decisi di esprimergli quello che provavo per lui dalla prima volta che ci eravamo visti.
-L…- dissi esitando un po’, poi aggiunsi, sempre più timorosa –Devi sapere che era da parecchio che avevo deciso di dirti una cosa..solo che non avevo mai trovato il coraggio, ma adesso… -
Lui mi accarezzò la guancia, sorridendo per la prima volta: aveva un bellissimo sorriso!
-dimmi tutto..!- continuò lui
-L ..io ..ti amo..- arrossii quanto un peperone e fissai terra, ormai glielo avevo detto, ok! Ma non sapevo più da che parte appoggiare lo sguardo : mi sentivo così imbarazzata!
-anche io ti amo…- disse lui, nel modo più naturale e semplice possibile.
Sbarrai gli occhi, alzando velocemente lo sguardo verso di lui
-dici sul serio..?- esclamai incredula.
Lui annuì e, portando la sua bocca vicino al mio orecchio, mi sussurrò
-Certo che sì.. –
Non potei fare a meno di abbracciarlo di nuovo; anche lui fece lo stesso! Finalmente mi sentivo felice: ero riuscita ad esprimere al ragazzo dei miei sogni tutto l’amore che provavo per lui e, cosa migliore, la stessa cosa valeva per lui!
 

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