Kissing the Sun, Kissing the Moon...

di Seryka
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Decisione... ***
Capitolo 2: *** L'arrivo. ***
Capitolo 3: *** Il primo giorno di scuola e... ***
Capitolo 4: *** L'amore fa cambiare le persone ***



Capitolo 1
*** La Decisione... ***


La Decisione...



-Mhh..Spegni quella sveglia Lou!..-
Allungai la mano sperando di trovare ,nel letto dell’altro,quel dannato affare!
-Non lamentarti di prima mattina..svegliati piuttosto!-disse mentre spegneva la sveglia.
-altri 5 minuti..-dissi stringendomi meglio fra le coperte.
Qualche secondo di silenzio..
"Finalmente,posso ricominciare a dormire.."
-Su A SCUOLAA!!!-urlò al mio orecchio.
Sobbalzai, gettando le coperte per lo spavento e colpendo la fronte con quella maledettissima mensola appesa al muro.
-Ma sei impazzito?!-
"E’ mio fratello ma quando fa così..!" 
Pensai massaggiandomi la fronte.
-Hai il compito di lettere!-ride- Farai tardi!- Disse ridendo ancora.
-Che ci ridi??!E poi sono le 7,devo ricordarti che abito vicino alla scuola?.- Sbuffai,prendendo le coperte e sdraiandomi.
-Dai!!Scendiamo e facciamo colazione in qualche bar..Non hai voglia di un buon cornetto caldo..?- Tirò leggermente le coperte.
-Non mi piacciono i cornetti.-
"Voglio solo dormire!"
-Ah sì..allora una cioccolata calda?-
Colpita e affondata. Amo la cioccolata!
-Ufffaa..Hai vinto!- Dissi mentre mi alzavo e cercavo dei vestiti da indossare.
-Yeee!!- E mi guardò con quel suo sorriso buffo a 32 denti.
"Che scemo.."
Lo penso ogni volta che lo vedo. E’ fatto così mio fratello!
E’ scemo sì,ma anche dolce e gentile.
Dopo mezz’ora,mi distolse dai pensieri la sua voce.
-Andiamo piccola?-
-Non chiamarmi così,scemo! Ho diciotto anni!-
-E tu non chiamarmi scemo!-
-Ma lo sei!- Rido fino a quando,incamminandomi, vedo la mia immagine riflessa nel piccolo specchio del corridoio ..
"La mia fronte..quel bernoccolo.."
-Louis,scappa.-dissi con tono serio e minaccioso.
-Perché,che cos..-
Non finì di dire la frase che mi gettai su di lui,cercando di fargli male con dei pizzicotti,finché non si apre la porta affianco a noi.
-La finite di far casino?-
"Oh no,mamma!"
-E’ stato lui!-indicandolo con l’indice. E poi scappai verso la porta d’ingresso..
-Ciaoo!!Louis muovitii!!- Dissi mentre infilavo il cappottino e prendevo la cartella,che si trovava al solito posto.
-Piccola peste!!Ciao mamma!!Aspetta!-  Disse fuggendo anche lui dalla mamma.
-Ciao,ciao.- Ci rispose la mamma un po’ assonnata.
 
***
 
Arrivammo al bar, finimmo di far colazione 20 minuti dopo,e ci avviammo per la via della scuola(poiché durante la colazione ha deciso di far la strada insieme).
Mentre camminavamo,mi venne in mente quella domanda,e gliela feci.
-Hai parlato con mamma?-
-Per cosa?-si girò per guardarmi un po’ perplesso.
-Per quella cosa!-
-Sì,ma ha detto che non cambia idea!Mi dispiace..- E mi accarezzò la testa.
-Lou..cerca di convincerla,ti supplico!
E’..è così importante per me..-
-Farò il possibile..Te lo prometto.-
Arrivammo fuori il cancello della scuola,e mi salutò con il suo bacio sulla testa. E’ così dolce quando fa così!
Mi incamminai subito in classe. Alle prime ore c’era il compito!
Entrai con il mio solito buongiorno,e dopo un po’ incominciarono le lezioni.
"Che giornata..sembra primavera anche se è febbraio"..pensai.
Sono le 12,e tra poco dovrebbe arrivare il professore di arte..
Chissà cosa spiegherà oggi!
-Buongiorno,ragazzi!-
Ed uscì in coro un –Buongiorno!-
-Oggi,per fortuna della vostra compagna Jessica,spiegherò arte dei ritratti... Contenta?- Disse,rivolgendo la domanda alla sottoscritta.
Ovviamente sapevano tutti della mia passione per il disegno!
-Certo prof!Contentissima.-
Tra curiosità e domande,passò anche quest’ultimi minuti. Non vedevo l’ora di ritornar a casa, che mi diressi verso l’uscita principale,fino a che non mi fermò una voce.
-Jeje!-
Mi girai,è il mio compagno di banco.
-Drew che c’è?-
-Ricordati che domani abbiamo un esercitazione di economia!-
-Che palle..!- Sbuffai.
-Ma..per quel tuo sogno di andare a Londra,tua madre cosa ha deciso?
-Non vuole iscrivermi all'accademia..- Dissi,ovviamente delusa di questa decisione.
-Ah,mi dispiace..Eppure hai un fratello che verrebbe con te,non capisco il motivo!-
-Non dirlo a me!-
E mentre parlavamo,proseguimmo verso l’uscita e poi ognuno prese la sua strada per casa.
 
***
 
Bussai..niente.
Bussai una seconda volta..ancora niente.
Quando si decide ad aprirmi?!
Stavo per bussare una terza volta,ma sentii delle voci..Chi è che sta discutendo?
-Mamma ma è un suo sogno!-
-E’ troppo piccola!E poi da sola in una città del tutto sconosciuta!-
-…-
-Louis,ti prego,non rendere le cose più difficili..-
-Mamma,io po..-

Non volevo sentire una parola in più,così me ne andai,non sapevo dove ma dovevo star da sola.
Ha distrutto il sogno della mia vita! Sono arrabbiatissima!
Ho fatto di tutto per darle soddisfazioni ed esser fiera di me,e lei in cambio mi ha strappato il sogno più importante.

Biip.

"Un messaggio".
Sblocco il cellulare,per vedere il mittente di quel sms. E’ Louis.

Dove sei?Ancora a scuola?
Fai presto,che devo parlarti..
Louis

Per fortuna non ero andata lontano,così feci retromarcia e ritornai a casa.
Bussai,e subito mi aprì.
-Ehi,dov’eri?- Mi chiese.
-Sono rimasta a parlare con una amica,fuori scuola.- Mentii.
-Ah..Io adesso esco un attimo. Lì c’è mamma,deve dirti una cosa..-
Mi sorrise.
Lo guardai con un po’ di delusione,e risposi con un semplice
–Okay.-
-Non preoccuparti!Ciao!-
-Ciao..-
Se ne andò,e mi chiusi la porta alle spalle. Mi tolsi il cappottino e lo zaino appoggiandoli al solito posto.
-Ciao mamma..Di cosa devi parlarmi?- Dissi raggiungendola in cucina.
-Ciao..Ho deciso di iscriverti all'accademia di Londra.-
-C-che c-cosa?!?- Dissi balbettando.
"Non posso crederci!"
-Sì... Di arte per l’esattezza.-
-M-ma..- Dissi,guardandola con quel luccichio agli occhi.
"E’ un sogno vero?!"
-E ringrazia tuo fratello che mi ha convinta!- Disse sorridendomi ed abbracciandomi.
-Grazie..mamma.-
Ricambiai il suo abbraccio,e pensai.
"Come ha fatto?!
In fondo il mio fratellone tanto scemo non è.."

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Capitolo 2
*** L'arrivo. ***


L'arrivo.
 
 
 
Si comunica ai gentili viaggiatori che la corsa per Londra partirà tra 10 minuti..”
 
Dopo una settimana di preparativi e ultimi acquisti per la partenza ,mi ritrovo ad incamminarmi per schizzare dritta a Londra!
Non posso ancora crederci..”
-Hai preso il biglietto e i documenti,vero?- Mi chiese la mamma.
-Non sono mica scema!- Risposi.
-Mamma..Non trovo il biglietto,ce l’hai tu per caso?- Domandò mio fratello..
Ecco..lo scemo doveva perdere il biglietto,ovviamente..”
-Louis!!! Trovalo,subito!- Chiesi agitata.
-Ma non lo trovo!- Mi rispose agitato pure lui.
-Calmi,calmi. Ce l’ho io!Tieni figliolo!- Si intromise il mio papà.
-Oddio..Stava per venirmi un infarto!- Disse Louis,calmandosi.
-Starei più al sicuro da sola,che con questo qui!- Dissi guardandolo con occhi ridotti a due piccole fessure.
-Ehi!Se non ci fossi io,tu non ti ritroveresti qui!- Mi rispose con aria fiera e incrociando le braccia al petto.
-Babbeo!-lo guardai e gli feci la linguaccia.
Nel frattempo i miei genitori se la spassavano ridendo a guardarci.
-Ne combinerete delle belle!- Disse mio padre,ancora ridendo.
-Secondo me,domani sentiremo la notizia alla tv:
Un ragazzo e una ragazza hanno distrutto l’intera capitale, in seguito a un loro litigio.’
Ne sono sicura!!- Si intromise mamma,ridendo ancor di più.
-Dai! Finitela!- Dissi.
-Va bene..Basta!- Risposero.
-Credo che adesso sia il caso di andare!-
-Si,hai ragione Louis. Allora ciao piccoli miei..- Disse mamma avvolgendoci fra le sue braccia e poi aggiungendosi anche papà.
-Ciao mamma,ciao papà..- Dicemmo.
-Basta,con i saluti!Non ce la faccio..- Dissi staccandomi dall’abbraccio,sentendo già le lacrime agli occhi.
Odio le lacrime..”
-Okay,andiamo. –  Rispose mio fratello.
-Allora ciao!! Vi chiameremo tutti i giorni,vi vogliamo bene..!- Aggiunse poco dopo,un ultimo saluto,e prendendomi la mano,ci avviamo verso la signorina che timbra i biglietti.
Fatto ciò salimmo sul treno, e ci sedemmo sui nostri posti.

I gentili passeggeri sono pregati di prendere posto..”

"Ci siamo"...pensai.
Girai la testa per guardar un attimo Louis.
Ma che sta facendo?!”
-Lou ma che fai?..- Chiesi.
-Ehm..Non riesco a sistemare la valigia quassù..Mi aiuti?..- E mi guardò con il suo sguardo da cucciolo..
-Ahh!!E poi dici perché ti chiamo scemo..- Dissi mentre spinsi la valigia al suo posto.
-Ti voglio bene,piccola..-mi disse.
-Anche io..Ma non chiamarmi piccola!- Gli risposi sorridendo,e ricambiò il mio sorriso.

Sono contenta che faremo quest’esperienza insieme,scemo..”
 
Il viaggio sarebbe durato un po di ore.
Dopotutto Londra era dall'altra parte del paese.
Decisi di sonnicchiare un po' ma mi svegliai subito e rivolsi lo sguardo a Louis che stava guardando fuori dal finestrino.
-Cosa guardi?- Chiesi dolcemente.
-Mhh? Ah ti sei svegliata..
Comunque niente,però guarda com’è bello il paesaggio..-disse poco dopo.
-Ah,si è vero..-Risposi.
-Hai voglia di disegnar qualcosa? E’ da un po’ che non lo fai..- Mi chiese girandosi per guardarmi.
-Lo sai che non disegno se non c’è qualcosa che mi attrae..- Gli dissi.
-Ma così non coltivi più questa tua passione..-
-Dai, non preoccuparti..Ma se pure vorrei disegnare,dove prendo un foglio e una matita?!-
-E’ vero,non ci avevo pensato!!- Disse ridendo leggermente.
E così tra una chiacchiera e l’altra, e qualche dormita, arrivammo a destinazione.
-Sei pronta?- Mi chiese.
-Si..cioè no..- Dissi agitata.
-Dai dov’è finita la sorellina scorbutica e coraggiosa che conosco?-
-Ehi non sono scorbutica! Adesso ti faccio vedere io..-
Presi la mia valigia e mi diressi verso l’uscita principale di quella stazione.
-Aspettami!!- Disse cercando di raggiungermi.
Lo ignorai,mentre le porte scorrevoli si aprirono automaticamente.
Ma..sembra il paradiso qui.”
Sgranai gli occhi..Coppie che passeggiano,con mani saldamente intrecciate,bambini che ritornano da scuola,le mamme con le buste della spesa,le automobili,gli alberi piantati sui marciapiedi..
Mi incantai ad osservare ogni minimo particolare..è tutto bellissimo!
-Ehi!Ma ti sei incantata?- Disse Louis.
-S-si..Credo che la passione per disegnare sia ritornata dopo tutta questa meraviglia..- Gli dissi guardandolo con entusiasmo.

 
***

Prendemmo il taxi che ci portò dopo 10 minuti al piccolo appartamento affittato per i 3 mesi del quadrimestre.
Louis pagò il taxista e salimmo in quel palazzo.
-Le chiavi?- Chiesi.
-Ah,giusto! Comincia ad andare vicino alla porta, che vado un attimo dalla proprietaria!- Mi rispose.
-Abita nello stesso palazzo?- Gli domandai perplessa.
-Si! Adesso vai,ti raggiungo subito!-
Arrivai alla porta del nostro presunto appartamento,ed aspettai.
Ma perché ci mette tanto?!
E’ da 10 minuti che aspetto!”
-Eccomi!- Disse mentre correva.
-T-tieni..- Aggiunse, affannato per la corsa,e porgendomi le chiavi.
Le presi.
-Ma perché ci hai messo tanto?- Chiesi mentre stavo aprendo la porta.
-Mi ha fatto raccomandazioni,consigli e altre robe varie..- Rispose,e nel frattempo prese le nostre valigie.
-Ecco fatto..- Ed aprii la porta.
“Niente male..”
Aperta la porta,vedemmo subito la cucina con mobili abbastanza moderni con un tavolo al centro.
-Che bello!!- Affermò Louis.
-Wow!!Ma c’è una camera a destra e una sinistra!!-
-Io vado a vedere quella di destra!- Disse.
Chiusi la porta alle spalle, presi la mia valigia e mi diressi nella mia stanza..

Pareti di color arancione chiaro,una finestra al centro.
Sotto di essa una semplice scrivania di legno,e affianco ad quest’ultima, un letto da una piazza e mezza con un copri piumino color verde.

-Che bella..- Dissi.
Mi avvicinai alla scrivania,e la sfiorai lentamente mentre guardavo fuori alla finestra.
-E che veduta stupenda..- Aggiunsi.

 
***

-Adesso mangi e vai subito a letto!- Disse.
-Dai sono le 20!!- Replicai.
-Niente obiezioni! Hai fatto un viaggio, sei stanca e domani devi iniziare la scuola! Hai preparato tutto?- Mi chiese.
-Si,capo!- E incominciai a mangiare la pizza che aveva comprato.
-Ecco brava!-
Finimmo dopo circa una 10 di minuti, gli diedi il bacio della buonanotte ed andai a dormire.

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Capitolo 3
*** Il primo giorno di scuola e... ***


Il primo giorno di scuola e...
 

 
Ci crederete che non ho proprio dormito?
Quell’emozione di frequentare una scuola nuova,ma soprattutto nella città dei miei sogni, non mi ha fatto chiuder occhio!
Sospirai nel vedere la sveglia (appoggiata sul comodino affianco al letto) che segnava le 7:30.
Mi alzai,mi feci una bella doccia per rilassarmi,e indossai la mia divisa scolastica.
Che carina!! Pensai mentre mi guardavo allo specchio,posizionato affianco alla porta d’ingresso.
-Buongiorno,sembri una ragazza dolce così!-
-Ehi io sono una ragazza dolce!- Risposi a mio fratello.
-Chissà perché questo tuo lato non l’ho mai visto..- Disse stropicciandosi un occhio.
-Bla bla,comunque io vado!- Presi la cartella a tracolla e me la misi.
-Hai fatto colazione?-Mi domandò.
-Si si,certo!Ciao!!- Mentii e gli diedi un bacio sulla guancia.
-Non prendere a sberle qualcuno,e sii gentile!- Disse ridendo leggermente.
-Ha ha.-gli feci la linguaccia, aprii la porta e subito dopo la richiusi alle spalle.


 
***

Wow ci ho messo 5 minuti ad arrivare!”
Attraversai quel cortile stupendo,ovviamente,con altrettanti ragazzi e ragazze in divisa, stupendi anch’essi,e mi fermai davanti all’entrata principale della scuola.
Ecco..Mi sa che sta rinascendo la mia ispirazione!”
Presi il block notes e la matita nella mia cartella a tracolla,e incominciai a disegnare quell’ingresso con un via vai di persone,con un gruppo di ragazzi che parlavano appoggiati ai muri,ragazze che mentre camminavano lanciavano sguardi a quest’ultimi..
Stavo disegnando tutto nei minimi dettagli,fino a quando non sentii qualcuno alle mie spalle.
-Sei brava..- Disse.
Sobbalzai, e mi girai per guardarlo.
-M-ma come ti permetti..?- Gli chiesi,mentre lo osservavo .
-Scusami..- Disse grattandosi la testa, in segno di disagio.
-Non volevo infastidirti,è solo che ti vedevo così attenta..Che non ho resistito!- Rispose.
Questo tipo è proprio strano!”
-Comunque, piacere io sono Liam Payne!- Disse porgendomi la mano.
-P-piacere io sono Jessica..- E la strinsi.
-Ma da che paese vieni? Non ti ho mai visto prima d’ora..- Mi domandò incuriosito.
- Dal nord dell'Inghilterra! Però,adesso dovrei andare in segreteria per domandare la sezione della mia classe,scusami..- Gli dissi.
-Okay, non preoccuparti, ci vediamo!- E si allontanò per i corridoi.
Simpatico..pensai.
Subito mi diressi verso la segreteria,non c’era nessuno,così aspettai un po’.
Ah!Eccola..”
-Posso aiutarti?- mi disse sorridendomi.
-Sì!-
Le dissi il mio nome, la mia situazione e mi indicò la classe.
Arrivai di fronte ad essa,e bussai.
-Avanti!-
Aprii la porta timidamente.
-M-mi scusi io..-
-Ah!Sei quella nuova vero?Accomodati!-
Entrai e..
Oddio,ma c’è il tipo di prima!
Mi guardò,e mi sorrise.
-Ragazzi,un po’ di attenzione! Lei è la vostra nuova compagna di classe,si chiama Jessica!
Siate gentili con lei, e prego si siedi all’ultimo banco dietro al signorino Payne.-
-G-grazie..- Balbettai e mi diressi all’ultimo banco sorridendo a Liam.
Appena mi sedetti,già sentivo su di me degli sguardi.
Incominciamo bene..”
Mi guardai intorno e incrociai lo sguardo con un gruppo di ragazzi, agli ultimi banchi, poco più affianco a me.
Ma che cos..”
-Non li pensare, sono i soliti tipi che si credono i più fighi e i più forti della scuola..- Mi disse Liam,che nel frattempo si girò per parlarmi.
-Ah,ecco. Grazie.-
Così incominciarono le lezioni, con sempre lo sguardo di quelli, ma dopo un po’, capii che mi osservava soprattutto uno di loro.
Era un bel ragazzo, con capelli mori, dagli occhi un po’ grandi e dal corpo un po’ muscoloso..
Alla fine mi salvò la campanella.
-Che materia c’è ora?- Chiesi a Liam, che si era girato indietro.
-No, c’è un po’ di svago per noi adesso!.- Si alzò e aggiunse –Dai che ti faccio veder la scuola!-
-Con piacere!- Dissi mentre prendevo il mio block notes e la matita.. Chissà,in caso di ispirazione..
Ci stavamo dirigendo fuori dall’aula fino a che non ci fermò una voce femminile.
-Liam! Non è che potresti aiutarmi in questo esercizio di matematica?- Gli chiese una ragazza.
-Scusami Anne, ma devo accompagnare la nuova ragazza a far il giro della scuola. - Disse gentilmente.
-Ma stamattina avevi promesso che mi aiutavi..- Rispose,con uno sguardo un po’ deluso.
-Dai, Liam aiutala. Faremo la prossima volta, non preoccuparti.- Mi intromisi.
-Okay, va bene.- Rivolgendosi alla ragazza.
Li lasciai così,e decisi di gironzolare fra i corridoi.
Avevo visto,dalla piantina della scuola, che più avanti avrei trovato la palestra. Incuriosita proseguii.
-Guarda chi c’è, la nuova arrivata.- Disse il ragazzo muscoloso avvicinandosi a me.
-Si, ciao.- Cercai di allontanarmi, ma mi afferrò il polso, e mi girai guardandolo storto.
-Che bel caratterino..Comunque io sono Zayn..-
-E io che dovrei fare?- Dissi.
-Oh niente, volevo solo informarti che se senti le ragazze parlar di me, è solo perché sono il più popolare della scuola,non ingelosirti- Mi fece l’occhiolino -Ciao bella!!- Disse girandosi per incamminarsi nel corridoio.
Che imbecille..”
Ritornai sui miei passi,e proseguì verso quel che sembrava la palestra.
Entrai. Subito notai che era abbastanza grande, al centro c’era il canestro, al mio lato sinistro, si trovavano file di sediolini posizionati a scaletta, invece al mio lato destro la porta degli spogliatoi.
Salii le scale, affianco alle file di posti, e mi sedetti su un posto all’ultima fila, quella più alta. Aprii il block notes, stavo per continuar il disegno di prima, ma fui distratta dall’entrata di un ragazzo.
Un po’ magro, capelli ricci, occhi verdi del tutto vuoti e inespressivi.
Non è vestito con una divisa,anzi con una tuta grigia..
-Gli sta divinamente..- Sussurrai.
Sgranai gli occhi.
Ma cosa dico?!
Però..chissà,gli sarà successo qualcosa?”
Quel ragazzo mi aveva decisamente incantata.
Voglio disegnarlo.
Ma che sta facendo..”
Lo stavo osservando, mentre accese un vecchio stereo.
Subito partì una musica pop ed incominciò a ballare.
E’ bravissimo!!”
Solo in quel momento mi accorsi che ancora non mi aveva notato.
Che fortuna così posso disegnarlo..”
Stavo aspettando il momento giusto per farlo, poiché ballava e non riuscivo ad osservare attentamente il suo viso.
Fino a quando non finì la musica.
Si stese sul pavimento stremato.
Respirò affannosamente, chiuse gli occhi mentre dalla fronte scesero piccole gocce di sudore.
Perfetto!” Pensai.
Dopo circa 10 minuti finii il disegno,ovviamente soddisfatta del mio capolavoro.
Anche se il merito è suo..E’ così bello..”
E mentre pensavo ciò,lo guardai.
Si alza e sta per andarsene.”
Osservai il suo profilo, i suoi occhi, la sua bocca.
Le sue labbra sono..belle,carnose..”
Mi bloccai,non feci altro se non guardarlo.
Forse diventai un po’ rossa in viso,e il cuore..
Era impazzito!
Ma che mi sta succedendo..?”
Suonò la campanella,segno che lo svago era finito.
Mi ripresi, lui era già andato via, così scesi le scale, raccogliendo block notes e matita, e mi diressi in aula.
Raggiunsi il mio posto,e poco dopo arrivò anche Liam.
Si avvicinò.
-Hai disegnato qualcosa?- Domandò incuriosito.
E mi ricordai di quel ragazzo, della sua immagine che ballava, del suo profilo, di tutto.
Sentivo,ancora una volta,le guance prendere fuoco.
-Stai bene?- Chiese.
-S-si..-dissi con un po’ di difficoltà.
Mi guardò strana, prese il mio block notes e lo aprii.
-Ehi che fai!!- Cercai di riprendere ciò che è mio, ma..
Troppo tardi.
-Ecco perché! Ma sai chi è questo ragazzo, vero?- Domandò
-Ehm..No..- Abbassai la testa, timidamente.
-Lui è il ragazzo più scontroso della scuola! Non ha amici e la sua reputazione non è delle migliori, ovviamente a causa del suo caratterino.- Disse.
-C-come si chiama?- Domandai.
-Harry Styles- Rispose.

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Capitolo 4
*** L'amore fa cambiare le persone ***


L'amore fa cambiare le persone

 

<< Dove abiti? >>
<< Un po’ più avanti. >>
<< Ah,allora io vado dall’altra parte..Ci vediamo domani! >> disse Liam allontanandosi e agitando la mano.
<< A domani. >> sussurrai.
Il primo giorno di scuola era finito, ed io già non avevo capito ed ascoltato un bel niente. Perché? Beh, avevo davanti agli occhi sempre l’immagine di quel Harry!
Incominciamo proprio bene...
Cercando di non darci troppo peso, cominciai ad incamminarmi verso l’appartamento. Mi ci vollero quei soliti 5 minuti per arrivarci. Bussai, si aprii la porta e sbucò fuori la testa di mio fratello.
<< Sei arrivata! Entra su. >>
<< Mica posso stare qua fuori, ti pare?! >> gli dissi.
Entrai e lui chiuse la porta. Nel frattempo mi tolsi la cartella dalle spalle e la poggiai sul pavimento, pensando di metterla al suo posto più tardi.
<< Ti hanno già fatto arrabbiare? >> chiese.
<< No. >>
<< Che c’è allora? >> domandò.
Mi sedetti su una delle sedie del tavolo e poco dopo mi raggiunse anche Louis.
<< Dai, raccontami almeno che hai fatto a scuola. >> disse con lo sguardo premuroso.
<< Niente, alle prime ore ci sono state le lezioni e poi circa un quarto d’ora di svago. >>

<< Hai visitato la scuola in quel quarto d’ora? >>
<< No, sono andata in palestra. >> risposi.
Ed ho incontrato quel ragazzo, Harry.
Solo al pensiero divenni nuovamente rossa, così abbassai la testa per nasconderlo.
Speriamo non se ne sia è accorto!
<< Capisco. Ed hai conosciuto qualche nuovo amico? >> mi domandò.
<< S-si, quelli della mia classe. Ma soprattutto un ragazzo impiccione, che forse mi è simpatico, e anche un imbecille pompato. >>
<< Hai già dato loro dei soprannomi?! >> disse ridendo.
<< Lo sai come sono fatta. >> risi con lui.
<< Comunque tra poco vado a fare la spesa. >> disse alzandosi dalla sedia << Ti serve qualcosa? >>
<< Non so >> risposi riflettendo.
Vidi mio fratello abbassarsi ed aprire la mia cartella.
Ma che fa?
Prese una penna e il mio block notes. Lo aprì e...
<< Ehi, fermati! >> scattai alzandomi.
Si girò guardandomi perplesso, mentre apriva il block notes esattamente alla pagina del ritratto di Harry.
Oh no.
<< D-dammi qui, che s-stai facendo?! >> balbettai.
<< Sto solo strappando una pagina. >>
Mentre abbassava lo sguardo io mi affrettai a strappargli quel maledetto quaderno dalle mani. Ma, così come accaduto precedentemente con Liam, fu troppo tardi.
<< Chi è questo ragazzo? >> domandò con uno sguardo misto tra il sorpreso e il perplesso.
<< N-nessuno. >> Abbassai la testa, poiché le mie guance avevano, ancora una volta, preso fuoco.
<< Tu... Tu sei... Hai preso una cotta! >> urlò con un misto di felicità e sorpresa, mettendosi a saltellare per tutta la cucina.
Ma che gli prende?!
<< Non è vero, finiscila! >> gli urlai contro.
<< Non è possibile, non ci credo! Una come te che si innamora! >> continuò a saltellare in maniera così ridicola.
<< Che vuoi dire?! Cioè, anche se fosse, cos'ho io che non va? >>
<< Niente, non pensarci. Stasera festeggiamo! >> continuò saltellando, iniziando a darmi su i nervi.
<< E finiscila di fare lo scemo >> sbottai poi.
<< Ma sono così felice per te! >> e la smise, finalmente, di saltellare.
<< Dai fammi vedere il ritratto di questo ragazzo. >> disse avvicinandosi e prendendo il block notes dalle mie mani.
<< Mhh... carino. Come si chiama? >> chiese.
Carino?! Ma se è...
<< Che ti frega? >> risposi riappropriandomi del quaderno.
<< E dai, confidati col tuo fratellone grande. >> avvicinò il viso, assumendo il tipico “sguardo da cucciolo”.
Non resisto quando fa quella faccia... Perché?!
<< Harry Styles >> confessai infine.
<< Vedi? Ti sei innamorata e sei diventata più dolce! >>
<< Non. Sono. Innamorata! >> scandii per bene.
<< Okay, certo. Io adesso vado, ma ricordati che l’amore cambia le persone, piccola! >> disse prima di lasciare l'appartamento.

 

***


Più tardi, non avendo nulla da fare, presi un libro del mio autore preferito: Murakami. Ovviamente me li ero portati tutti dietro. Mi sdraiai sul letto e iniziai la lettura.

 

A nessuno piace la solitudine. Ma non mi faccio in quattro per fare amicizia. Così evito un po’ di delusioni.”

Lessi quella frase e mi venne subito in mente lui.
Forse,non ha amici per evitare delusioni? Chissà se vorrebbe far amicizia con una come me...
Dopo quel pensiero, ne seguirono altri. Cercai di continuare a leggere, e di scacciarli, ma niente da fare. Ricordavo sempre la sua immagine!
Dopo un po’ mi arresi e posai il libro sul comodino. Chiusi gli occhi sperando di rilassarmi e, magari, farmi 5 minuti di sonno. Fortunatamente ci riuscii.


<< Ma mi perseguiti?! >>
<< Sei tu quella che mi disegna sul suo block notes. >>
<< Veramente io... >>
<< E sei sempre tu quella che mi pensa di continuo. >>
<< I-io... Ma che stai fa... >>


<< Aaaaah! >> urlai, scattando a sedere per lo spavento.
Sentivo calore in tutto il corpo, ovviamente anche le guance erano diventate ancora più rosse, dopo quel sogno.
Ma sono impazzita?! Anzi no, sono una pervertita! Adesso me lo sogno pure! E oltretutto lo sogno mentre... Prova a baciarmi dannazione!
A quel pensiero, senza accorgermene, mi sfiorai leggermente le labbra.
<< Chissà se mi baciasse veramente. >>
Cosa dico?!
<< Oddio! >>
Mi stesi, premendomi il cuscino sulla faccia dopo quel pensiero osceno.
All’improvviso sentii, alla porta, qualcuno bussare.
<< Chi sarà adesso? >> sussurrai. Appoggiai il cuscino sul letto e mi avviai alla porta. Aprii e...
È questo scemo.
<< Mi aiuti? >> disse guardando le buste della spesa a terra e grattandosi la testa.
<< Ma hai svaligiato un supermercato?! >> dissi prendendo alcune buste. Mi avvicinai al tavolo e le poggiai sopra.
<< È che c’erano tante cose buone. >>
Prese le ultime buste per poi chiudersi la porta alle spalle.
<< Si, come no. >> detti una occhiata all’interno dei sacchetti. << Pollo al curry, pollo imbottito, pollo alla birra. Alla birra?! Ma che roba è? >> chiesi perplessa.
<< Volevo provarlo. >>
<< Sei unico. >> dissi sbuffando.
<< Dai, mettiamo tutto a posto >>
<< Okay >>

 

***


Per fortuna quel giorno, così come la settimana e il week-end, passarono in fretta.
Ogni mattina, durante quel solito quarto d’ora, andavo in palestra sedendomi allo stesso posto, con il block notes e la matita a portata di mano. Ed ogni volta lui arrivava, non mi notava, ballava e se ne andava.

Il lunedì successivo, come ogni giorno, aspettavo il suo arrivo in palestra. Quel giorno però non sentii il rumore dei suoi passi, ma il palleggiare di una palla.
Forse qualcuno della squadra di basket... pensai.
Invece no, era lui! Vestito con una canottiera bianca, un pantalone nero di tuta dal cavallo basso e il suo solito codino fatto male.
Non balla oggi?
No, non ballava. Si limitava a fare semplici tiri al canestro. Alcune volte lo centrava, altre no.
Non è come le altre volte. È più pensieroso.
Fece l’ennesimo tiro, la palla rimbalzò sul bordo del canestro, e volò tra le file dei sediolini.
Alzai lo sguardo verso la palla che, man mano, si avvicinava verso la mia direzione. Non volò tra i sediolini, ma direttamente sulla mia testa.
<< Ahi! Che male! >> dissi massaggiandomi la testa e guardando la palla rimbalzare.
<< Scusa. >>
Sgranai subito gli occhi.
È la sua voce quella?! Oddio! Dimenticavo che lui fosse qui!
Alzai lo sguardo, ed incrociai il suo.
Ha degli occhi proprio freddi e vuoti.
<< N-non è niente. >>
Abbassò lo sguardo. Riprese la palla, che nel frattempo era arrivata a terra, e tornò a palleggiare.
Ma... non è come lo descrivono.
Presi il block notes, la matita e mi alzai.
Ormai mi ha scoperto, meglio togliere il disturbo.
Scesi le scale e lo guardai rigirarsi la palla fra le mani.
Forse sta aspettando che me ne vada.
Non feci in tempo a pensarlo che si girò di scatto e rimasi sorpresa da quel suo sguardo improvviso su di me. Inciampai e mi feci le ultime scale scivolando.
Che bella figura!
Stavo per terra, imprecando contro la mia goffaggine, e lui si avvicinò. Alzai lo sguardo e me lo ritrovai proprio di fronte.
Wow, è ancora più bello da vicino! Mi verrà un infarto, me lo sento.
<< Stai bene? >> mi chiese.
Mi... mi sta rivolgendo la parola! Okay, dì solo cose sensate Jessica...
<< Benissimo! >> dissi ridendo nervosamente.

È una cosa sensata questa?
Rise leggermente e mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi.
È la prima volta che lo vedo sorridere e ridere.
<< G-grazie. >> dissi timidamente. Strinsi la sua mano e mi aiutò ad alzarmi.
<< Sei qui da molto tempo? >> domandò.
<< Ehm io, s-si. >>
Mi concessi di guardarlo un attimo negli occhi.
Non ha più quel suo sguardo.
<< Scusami, ti avrò sicuramente disturbato! >> dissi incamminandomi, anzi correndo, verso il corridoio.
Arrivai con affanno davanti all’aula, ma avevo l’impressione di aver dimenticato qualcosa. Non ci feci molto caso, essendo più preoccupata per il modo in cui ero scappata!
Oddio, penserà che sono una di quelle ragazzine snob.
Suonò la campanella e tutti ritornarono in classe. Le lezioni rincominciarono e io non seguii neanche una parola. Ero troppo distratta dai miei pensieri.
<< Lo sai che tra due settimane c’è una festa? >> mi informò Liam.
<< Ah. >>
<< Verrai vero? È una festa in maschera! >> sussurrò appena, dato che la lezione era ancora in corso.
<< Non saprei. >> risposi sinceramente.
<< Dopo ti lascio il mio numero, caso mai cambiassi idea! >> disse sorridendo.
<< Ehi, voi due agli ultimi banchi, silenzio! >> tuonò il professore.
<< Ci scusi. >> dicemmo in coro.

 

***


Suonò anche l’ultima campanella, e tutti i ragazzi e le ragazze si alzarono. Si diressero fuori dall’aula per recarsi a casa. Posai tutto nella cartella, sempre con quel presentimento di aver scordato qualcosa. Mi avviai poi, con Liam, verso al cortile.
<< Mi dai un attimo il tuo block notes? >>
<< Che ci vuoi fare? >> dissi.
<< Volevo scriverti il mio numero di cellulare. >>
<< Ah, certo! >>
Aprii la cartella e...
Ma dov’è?
Lo guardai spaventata e confusa.
<< Che c’è? Non lo trovi? >>
<< N-no. Eppure l’ho preso dai sediolini in palestra. Perché non c’è? >>
Si, l'ho preso. Sono scesa dalle scale, sono caduta e...
Sgranai gli occhi, feci subito retromarcia e corsi all’interno della scuola.
<< Ehi! >> urlò Liam.
<< L’ho dimenticato in classe! >> mentii senza fermarmi. << Mi darai domani il numero. Ciao! >> urlai, ed entrai nella scuola.
Percorsi il corridoio e raggiunsi, affannata, la palestra. Chiusi gli occhi, mi appoggiai sfinita, con le spalle ai bordi della porta, senza accorgermi della persona che si stava avvicinando.
<< Prima hai dimenticato questi. >>
Aprii gli occhi, posando lo sguardo sul ragazzo che aveva parlato.
È lui!
<< S-si, grazie. >> presi dalle sue mani il block notes e la matita, sfiorando le sue dita.
Quel tocco mi provocò un inaspettato brivido lungo la schiena, e rimasi a guardarlo incantata.
Riprenditi! Avrai sicuramente una faccia da ebete!
<< Io sono Harry comunque, e volevo dirti che i tuoi disegni sono molto belli. >> disse.
Lo guardai perplessa e sorpresa. Non mi aspettavo una reazione così socievole da parte sua.
<< Oh, grazie. >> abbassai lo sguardo timidamente.
<< Beh, ciao. >>
<< Ciao. >> risposi.
Ritornai a casa dopo quella conversazione un po’ strana e inaspettata, e ripensai alle sue parole: “Io sono Harry comunque, e volevo dirti che i tuoi disegni sono molto belli.
I tuoi disegni sono molto belli...
<< C’è qualcosa che mi sfugge >> sussurrai distendendomi, nel frattempo, sul letto.
Ha detto che i miei disegni sono belli, quindi ha aperto il block notes, quindi ha visto anche...
<< Nooooo! >> urlai, sedendomi di scatto sul letto e prendendomi la testa fra le mani. <> mi dissi. << Che grandissima figura di... >> continuai.

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