Another Love

di sweetmess
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** A come Amore ... Ma anche come Amicizia ***



Capitolo 1
*** Un nuovo inizio ***


CAPITOLO 1
 
La pioggia ticchettava incessante sul mio viso.
Guardai l’ora: il primo giorno nel nuovo college ed ero già in ritardo.
Mi misi a correre tentando di evitare le pozzanghere, svoltai l’angolo e mi trovai di fronte un grande edificio moderno sovrastato de una scritta “Saint Benedict” e più in basso : COLLEGE
Ero arrivata!
Accelerai la mia andatura ed entrai nella struttura. Scorsi un grande orologio che segnava in quell’istante le 9:05, forse se mi fossi sbrigata sarei riuscita ad arrivare in classe in tempo .
Presa da quel pensiero non feci attenzione a dove mettevo i piedi e scivolai su una pozzanghera rovinando a terra.
“Grandioso !” pensai “primo giorno di scuola e già mi faccio conoscere !”
Sperai di scomparire con tutte le mie forze, ma una voce mi riportò alla realtà :- Cosa stai guardando ?-
Mi voltai e sdraiato al mio fianco c’era un ragazzo i capelli castani lievemente alzati, un po’ di barba e degli occhi azzurri.
Erano diversi da tutti gli altri che in precedenza avessi mai visto. Erano profondi, come il mare, sembrava che attraverso essi si potesse scorgere la sua anima.                                                    
–Tentavo di trovare qualcuno di abbastanza simpatico da stendersi vicino a me – gli risposi sorridendo.
Mi sorrise. Sentì dentro di me qualcosa di mai provato come una melodia o il battito d’ali di una farfalla o il profumo del mare.
Qualcosa di intangibile ma luminoso che mi scaldava timidamente il cuore.
Scoppiammo a ridere contemporaneamente
-Piacere Louis Tomlinson - si presentò porgendomi la mano.
- Sophie Moon- risposi stringendogliela a mia volta e sorridendogli.
 Si alzò, si chinò su di me e afferrandomi una mano mi sollevò in piedi. In quell’istante, però, misi a fuoco che certamente ero in terribile ritardo così farfugliai velocemente :-Scusa, ma sono in ritar…Ci si sente ! – e feci per andarmene, ma mi sentii trattenere per un polso –Rilassati, il primo giorno le lezioni iniziano alle 10:30- mi disse Louis. Tirai un sospiro di sollievo –Davvero !? O mio Dio grazie al cielo !- sbottai scoppiando a ridere.
 
PUNTO DI VISTA DI LOUIS
Stavo recuperando i libri che mi sarebbero serviti quel giorno, quando scorsi una ragazza che trafelata si faceva spazio tra la folla di ragazzi e ragazze che affollavano il corridoio trascinandosi verso i rispettivi armadietti.
Non l’avevo mai vista prima, ma il tempo di voltarmi già non c’era più. Mi guardai attorno e finalmente la trovai lunga distesa sul pavimento; a stento trattenni una risata.
Chiusi l’armadietto e mi avvicinai a lei curioso di quella figura minuta che restava stesa per terra con gli occhi serrati.
Mi sdraiai silenziosamente di fianco a lei e le chiesi cosa stesse osservando.
Non si era accorta della mia presenza, ma quando mi rispose si voltò sul fianco e riuscii a scorgere da vicino il suo viso.
Ne rimasi abbagliato.
I lunghi capelli biondi le ricadevano sulle spalle con un colore del tutto particolare, sfumature chiarissime s’intrecciavano a ciuffi aranciati e castani.
Un piccolo naso nel centro del volto lievemente allungato e le labbra disegnate a forme di cuore, rosee, sembravano vellutate.
-Tentavo di trovare qualcuno di abbastanza simpatico da stendersi vicino a me – rispose. Poi sorrise e il mondo mi parve fermarsi.
Al lato della bocca due fossette pronunciate le solcavano le guance e dalla bocca una specie di luce s’irradiava sul suo volto rendendolo luminoso.
Mi accorsi d’un tratto dei suoi grandi occhi color nocciola.
Dentro di loro mi sembrava di scorgervi il calore di un abbraccio e l’amore più profondo.
Le sorrisi inebetito dalla tanta bellezza e lei scoppiò a ridere. Una risata stupenda  e cristallina.
 
PUNTO DI VISTA DI SOPHIE
-Vieni, ti voglio far conoscere i miei migliori amici- disse Lou dirigendosi verso l’estremità del corridoio.
Mi fece strada sino ai dormitori e lì urlò a un gruppetto che parlottava fitto :- Ehi ragazzi !-
I quattro si voltarono e tutto mi parve rallentare intorno a me, incontrai il suo sguardo, mi sorrise. Il ragazzo più vicino a me era perfetto, occhi scuri, profondi, capelli castani alzati che sul ciuffo avevano delle meches bionde.
Con un’occhiata veloce mi osservò completamente sorridendomi di sbieco.
-Lou ti lasciamo da solo più spesso se quando torni ti presenti in compagnia di ragazze così carine! – scherzò, i ragazzi scoppiarono a ridere e io sorrisi imbarazzata
-Piacere, Zayn – si presentò, stringendomi la mano.
Al contatto con le sue grandi mani un brivido mi percorse la schiena. Il nero dei suoi occhi inchiodava l’oro liquido dei miei, si rincorrevano senza lasciarsi come se fossero i poli opposti di una calamita.
“Cervello, ti prego non farmi balbettare ! Non farmi svenire , non farmi arrossire o farmi fare figure di schifo … TI SCONGIURO , per una volta fammi sembrare perfetta !” continuavo a ripetermi nella testa.
-Piacere Sophie – gli risposi allargando ancora di più quel sorriso ebete che avevo stampato in faccia.
-Io sono Harry ! – la voce di un ragazzo alto e riccio dagli occhi verdi mi riportò alla realtà.
-E io sono Liam – continuò il ragazzo castano con gli occhi nocciola abbracciandomi.
Louis tossì per richiamare l’attenzione del biondino indaffarato con un pacchetto di patatine.
-Ehm … Io sono … Niall – disse ripulendosi le mani sulla T-shirt e dandomi un bacio sulla guancia .
Lou mi si avvicinò alle spalle e mi sussurrò :-Ho degli amici pazzi, vero ?-
Scossi la testa divertita –Nah! Mi annoiano le persone normali! – risposi voltandomi .
Mi persi nel profondo dei suoi occhi vicini ai miei. Sorrisi imbarazzata e mi allontanai da quella vicinanza pericolosamente magnetica.
-Ragazzi, la mia stanza è la 36 sapete dirmi dov’è ?- chiesi.
Vidi comparire un sorriso sul volto di Zayn
-Ti ci accompagno io- annunciò allegro e aggiunse facendo segno con i pollici –Salta su!-
Lo guardai tra lo stranito e il divertito, ma gli salii ugualmente sulla schiena.
 
PUNTO DI VISTA DI ZAYN
 Sophie era sulla mia schiena con la testa di fianco alla mia.
Avrei voluto che quell’istante non finisse più, sentivo il suo profumo solleticarmi le narici e i lunghi capelli accarezzarmi le guance.
Arrivammo davanti a una porta con il numero 36 in ottone posto nel centro.
La deposi con delicatezza e le sorrisi, le fossette le scavarono le guance mentre abbassava lo sguardo imbarazzata.
Le presi la mano continuandola a osservare in volto, a quel contatto sollevò il viso. I suoi occhi brillavano, si avvicinò e posò con delicatezza le morbide labbra sulla mia guancia, indugiò un istante vicino al mio orecchio –Grazie – disse semplicemente prima di lasciarsi quella porta alle spalle dopo aver salutato i ragazzi alle mie spalle con un cenno della mano.
Mi girai sospirando ad alta voce –Ahia ahi ahi qualcuno ha un debole per Sophie- mi schernì Harry dandomi di gomito.
-Ragazzi dai! Cioè l’avete vista! È così , così …-
-… Perfetta- sussurrò Lou quasi impercettibilmente.
 
PUNTO DI VISTA DI LOUIS
Vedendola salire sulle spalle di Zayn, sentii i pugni stringersi automaticamente e la mascella serrarsi. 
Mi stupii di me stesso. Non capivo il perché di una mia simile reazione, ma poi la vidi ridere con lui, stringerlo con le esili braccia e essere sostenuta da quelle muscolose del mio amico e capii.
Era gelosia la mia, avrei voluto esserci io a tenerla sulle spalle, ad avere il viso vicino al suo, a sentire il battito del suo cuore sulla mia schiena.
Invece lì c’era lui, lui e lei.
Io rimanevo indietro, silenzioso, attonito.
Immobile.
Innamorato.

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Capitolo 2
*** A come Amore ... Ma anche come Amicizia ***


PUNTO DI VISTA DI SOPHIE
 Mi asciugai velocemente i capelli, recuperai le chiavi e uscii dalla stanza.
Ad aspettarmi c’era solamente Zayn
-Ehi !- mi sorrise con un cenno della mano.
-Ehi !- risposi sorridendogli divertita. L’imbarazzo era evidente, lo capivo dal modo buffo in cui teneva le spalle alte e le mani in tasca –Ma … Gli altri ?- chiesi interrogativa.
-Cos’è ti dispiace restare sola con me ?- domandò divertito lui.
- No ! … Cosa ehm dici ?- farfugliai diventando rossa.
Scoppiò a ridere per la mia reazione, così lo guardai fingendomi arrabbiata – Ti fa tanto ridere eh ??- sbottai tirandogli un buffetto sulla testa.
-Oooh questo non l’avresti dovuto fare !- disse di rimando ridendo, mi afferrò i polsi e mi abbracciò – Andiamo scema o faremo tardi in classe- concluse mettendomi una mano sul fianco.
Mi fece strada fino ad un’aula sopra la cui porta c’era un foglio attaccato con lo scotch su cui la parola “ARTE” spiccava in blu.
Appena entrati in classe un amico di Zayn lo chiamò a sedere nel banco vuoto di fianco a lui, per un istante lo vidi andare in confusione, guardare me e il banco come a trovare una soluzione.
-Vai pure, non ti preoccupare- gli sussurrai sorridendo e lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia.
Mi sorrise a sua volta storcendo le labbra deluso dalla sistemazione dei banchi.
Mi trascinai fino all’unico banco rimasto libero e mi accomodai al fianco di un ragazzo alto dai capelli e gli occhi castani.
Suonò la campanella ed entrò la professoressa- Buongiorno a tutti ragazzi, quest’anno avrete una nuova compagna di classe: vi presento la signorina Sophie Moon- esordì sorridendomi.
In tutta risposta stiracchiai un timido sorriso e feci un cenno con la mano.
Zayn si era voltato a osservarmi e sorrideva, le fossette mi solcarono le guance guardando quel ragazzo così bello che mi dedicava le sue attenzioni.
-Piacere Dereck !- la voce del ragazzo mi riportò alla realtà.
Gli strinsi la mano che mi stava porgendo sorridendogli.
Finita la lezione raccolsi le mie cose- E’ stato un piacere conoscerti, ci si vede in giro- mi salutò il mio compagno di banco.
- Certamente !- risposi sorridendo.
Feci per andarmene dalla classe, ma appoggiato di fianco allo stipite della porta dell’aula qualcuno mi afferrò tirandomi a sé.
Mi trovai a pochi centimetri dal volto di Zayn, intrappolata dalle sue braccia muscolose che mi cingevano la vita.
-Ti sono mancato ?- chiese con un tono dolce e profondo della voce.
Sorrisi divertita da quella scena – Beh perché non ti mancherò più …- sussurrò avvicinando il suo viso al mio.
Sentivo il suo respiro sulla pelle, il cuore perse qualche battito.
-Ragazzi noi… ooooooops … interrotto qualcosa ?- chiese Niall sbucando all’improvviso. Mi sciolsi dall’abbraccio , rossa in volto dalla vergogna- No, no …- mi voltai per vedere la reazione di Zayn e lo scoprì a gesticolare al biondino qualcosa per farlo andare via.
Niall non sembrava capire e continuava a scuotere la testa aggrottando la fronte.
Sospirai sorridendo- Che cosa stavi dicendo prima ?- domandai dando un buffetto sul petto a Zayn che in tutta risposta mi poggiò il mento sulla spalla cingendomi i fianchi con le braccia.
-Ah sì! Stavo dicendo che dopo andiamo a mangiare in sala mensa, se vi andava di stare con noi- mi rispose allegro.
-Certo! Vero Zayn ?- chiesi voltandomi a guardarlo, smise improvvisamente di gesticolare a Niall- Cosa!? Ah sì sì per me va bene tutto… - annuì- se ci sei tu- continuò facendomi perdere nel profondo dei suoi occhi, sorrisi imbarazzata.
-Ooooooooooh! Che teneri – esclamò Niall facendo una faccia davvero buffa.
-Niall, ma tu non hai una vita?- Chiese Zayn tra l’irritato e il divertito.
-Cattivo!- esclamai allontanandolo e fingendomi offesa- allora io vado a pranzo con Niall, tu vacci con la tua antipatia!- sbottai facendogli la linguaccia.
Il biondo mi schiacciò il cinque e mettendomi una mano sulla spalla ce ne andammo.
-No, dai!... Ragazzi!- ci raggiunse l’eco della voce di Zayn nel corridoio tra le risate io e Niall ci separammo dirigendoci nelle rispettive aule.
 
PUNTO DI VISTA DI NIALL
Controvoglia mi lasciai cadere in un posto in fondo all’aula dove poco dopo mi raggiunsero Lou e Liam.
Iniziò la lezione ma quel giorno la voglia di stare in classe era inesistente.
-Mi sta davvero simpatica Sophie!- sussurrai a Liam pur di trovare una distrazione al monotono parlare di fondo del professore.
-Come fai a dirlo? Ci hai parlato una sola volta!- ribatté lui tutto concentrato a scarabocchiare qualcosa su un quaderno –Ma comunque sia mi sembra molto simpatica anche a me-
-No, ci ho parlato anche poco fa- risposi felice di riuscire ad aver ragione per una volta –Sono arrivato mentre lei e Zayn sembravano essere sul punto di baciarsi…-
Uno schiocco improvviso mi interruppe.
Mi voltai per capire da dove fosse venuto quel suono e scorsi Louis che stringeva tra le dita una matita spezzata e con gli occhi persi sussurrò un flebile:-Ops!-.
 
PUNTO DI VISTA DI SOPHIE
Passai la restante giornata in compagnia dei ragazzi imparando a conoscerli meglio.
Arrivata la sera ero distrutta così dopo aver cenato in mensa tornai in camera mia.
Mi lanciai sul letto ancora vestita e mi guardai attorno.
Notai una porta su un lato della stanza che prima non avevo notato, così mi ci avvicinai incuriosita e vidi che vi era inserita una chiave.
La girai cautamente e mi trovai in un altro ambiente dove una voce calda e familiare mi accolse:-Speravo trovassi il passpartout-
Mi voltai e trovai Louis in canotta e pantaloncini che sdraiato sul letto leggeva un libro.
-Ops, io non credevo di arrivare in camera tua… cioè se l’avessi saputo… Scusa- balbettai imbarazzata.
-Non ti preoccupare. La chiave te l’avevo lasciata io di proposito così quando vorrai potrai venire a stare un po’ con me- disse mettendosi seduto e facendomi segno di accomodarmi vicino a lui.
-Beh come ti è sembrato il tuo primo giorno qui ?- mi chiese sorridendomi.
-Allora… Ho conosciuto un ragazzo stupendo- risposi indicandolo con il pollice.
-Un migliore amico stupendo- puntualizzò lui ridendo.
Sorrisi ma sentii il cuore stringersi al ricordo della pace che i suoi occhi blu oltremare mi infondevano o al calore che le sue dita affusolate mi trasmettevano con anche il minimo tocco.
Mi costrinsi ad ingoiare quel nodo in gola perché lui aveva appena chiarito che non voleva niente di più di un’amicizia da parte mia e io non sapevo oppormi a tale decisione.
-Va bene, dunque ho conosciuto un migliore amico stupendo- ricominciai sottolineando le ultime parole con la voce- Tre ragazzi simpaticissimi e uno…-
Ma Lou mi interruppe concludendo per me la frase- Che ti fa battere il cuore-
Avvampai a quella allusione-No, ma va … cioè magari sì… non lo conosco- farneticai presa dall’imbarazzo.
-Comunque sia secondo me tu gli piaci- insistette lui.
-Dici ?- chiesi con aria scettica anche se solo quell’ipotesi mi aveva fatto stringere lo stomaco.
-Non ti sei accorta che pende dalle tue labbra ogni singolo istante in cui ti è vicino?- sbottò lui ridendo.
-Ehm no, non ci ho fatto caso- ammisi grattandomi la nuca in imbarazzo- Ma comunque qual è la stanza di Zayn ?-
-E’ quella affianco alla tua- rispose lui esasperato perché nonostante avessi usato un tono controllato dalla mia voce traspariva l’impazienza di scoprire la risposta.
Continuammo a parlare a lungo finché, vinti dalla stanchezza, non andammo a dormire.
Mentre mi infilavo sotto le coperte pensai che in fondo fosse la cosa più giusta avere Lou come migliore amico, perché nessuno mi aveva mai capita come faceva lui.
 
 

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