Con Te è Tutto Diverso

di lallab
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 EPILOGO ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Sposto il vestito rosa antico e sorrido al fotografo, cammino in avanti e rido di gusto
–Nicole questa è fantastica, brava! Lavoro finito, ragazzi, tutti a casa!- Clark, il fotografo, sistema i suoi attrezzi. Io vado nel camerino e mi spoglio, il vestito di raso scivola fluidamente a terra, calcio via le scarpe dorate, mi metto seduta prendendomi la testa tra le mani,
–allora, che fai?- la voce più amichevole del mondo alle mie spalle, mi giro: Josh, il mio migliore amico, attore di fama internazionale e stupendo ragazzo del Kentucky,
-allora?- mi incita,
–allora che?-chiedo, prendendo i dischetti struccanti e passandoli velocemente sul viso,
-allora, vieni o no stasera alla festa di Victoria?- accavalla le gambe e mi fissa con intensità,
–Vic Justice? No, Josh non vengo non me la sento, sono stanca- mi alzo e prendo l’accappatoio
–perché ti copri?- mi chiede annoiato, poggiando la testa sul palmo della mano,
–sono anni che ti vedo in intimo- sorride e io di rimando
–non provocare, Josh, non sei capace- lego l’accappatoio e gli faccio un occhiolino .
Uscendo dallo studio, controllo il telefono, mentre Josh mi segue
-35 messaggi in segreteria! L’ho tenuto spento tre ore!- pigio sul tasto verde e ascolto i messaggi, ad un certo punto mi blocco e spalanco la bocca, Josh si ferma e mi fissa
– Nicole?  Cos’hai?- porto le mani alla bocca e due lacrime spuntano dai miei occhi,
–sher… Sherri Hill... mi ha chiesto di..di fare un servizio per la prima pagina!- stringo convulsamente le mani in grembo
–no, non lo farò, sicuro!- Josh mi fissa stralunato,
–cosa? Nicole? Sei impazzita? È il tuo sogno!! Sherri hill !- mi dà una pacca sul braccio.
Inizio a camminare, verso la macchina di Josh, a testa bassa
–n..no Josh, senti tu non capisci! Appunto perché è il mio sogno, non voglio, cioè è troppo!- mi siedo in auto immusonita, lui si mette al posto di guida, mi guarda, scuote la testa e parte.
Arrivata a casa scendo dall’auto, seguita da Josh
–dai, stasera resto con te- mi dice a bassa voce
–no tu vai, ci sarà anche Ariana- sorrido complice e lui diventa tutto rosso,
–non c’entra niente, n-non m-mi int-interessa- balbetta incerto, grattandosi la nuca,
–ahaha, che tenero.. balbetti quando dici bugie, non te ne rendi conto?- gli chiedo, mentre infilo la chiave nella toppa e giro.                                                                                           
–Doccia fantastica, grazie- dico prendendo l’asciugamano, che mi tende Josh, seduto sul bidet
–uffa, ma perché non vieni?- dice guardandomi, mentre avvolgo l’asciugamano bianco, attorno al seno,
–te l’ho spiegato, non mi sento bene, e voglio stare a casa mia-  mi spalmo la crema sulle braccia e sulle gambe, mi avvolgo i capelli in un turbante, mi avvicino a Josh mogio, gli alzo il viso con due dita –vai- gli dico, in un soffio.
Sono in salotto, avvolta in un mega pigiama, con gli occhiali, sdraiata sul divano di pelle nera, con i piedi in grembo a Josh, già, non è andato via.
Mi alzo e vado in cucina, verso il frigorifero, lo apro: di tutto e di più, la mia domestica ha fatto rifornimento, la adoro: aumento assoluto!
–Josh, che vuoi per cena?- gli chiedo
–decidi tu, Nic- dice, entrando
–mmm, allora faccio le enchiladas di pollo, ok?- gli sorrido e lui annuisce; mentre mi metto al lavoro, sento un disagio allo stomaco, come se dovessi vomitare, scuoto la testa e faccio finta di niente.Durante la "preparazione" della cena, Josh mi fa l’interrogatorio del secolo,
–mi dici perché diamine non vuoi fare il servizio per sherri hill? Sei impazzita?! Non vuoi più fare la modella vuoi mollare?- mi giro

–ma che domande fai? Certo che voglio fare la modella, non ho intenzione di mollare, non sono pronta per fare il servizio, è il mio sogno, ma non ci riesco- mi rigiro e un ombra, vela i miei occhi.
Josh pov
Siamo sdraiati, di nuovo sul divano, le tengo la testa in grembo, si è addormentata, la prendo per la vita e la isso sulle spalle, è leggerissima, salgo piano evitando di farla sbattere, la poso sul letto e la copro, le tolgo gli occhiali, le lascio un bacio sulla fronte . Lei mi stringe alla base del collo, crollo vicino a lei che mi si accoccola, non è la prima volta che dormiamo insieme, lei è la mia migliore amica,  perciò mi levo i pantaloni e mi metto accanto a lei, dopo un minuto scivolo nell’oblio.
Lei non c’è, è in bagno, sento lo scarico e appare, pallida come un cencio, con le borse sotto gli occhi e la faccia grave,
–che hai?- chiedo in un sussurro, si volta e sussurra,
–sono incinta, di Thomas- la sua voce si spegne, come il fuoco dentro di me, mi accascio sul letto e crollo, è finita, cazzo, ma Josh! È lei che ha bisogno di te! alzati e dille che ci sarai, qualunque cosa accada! Mi alzo e le circondo le spalle con un braccio
–ce la faremo, te lo prometto- le do un bacio sulla fronte e la faccio sedere sul letto.
–Da quanto lo sai?- le chiedo versando il thè, che ho preparato nella sua tazza azzurra e verde, mi sorride
–ieri mattina ho ritirato le analisi, ero felice ma ho avuto subito il presentimento che qualcuno avrebbe provato a portarmelo via- sussurra e si porta una mano sul ventre piatto, per poi stringerla a pugno
–ma se qualcuno ci proverà, io giuro, che sarà la sua ultima azione – dice tra i denti, le prendo la mano
–io sarò con te, sempre, se mi vorrai- chiude gli occhi e spunta una lacrima –ti vorrò, J -. 


Allora buona sera! è tanto tempo che provo a mandare avanti questa storia, ma cause di forza maggiore, hanno impedito tutto, comunque cercherò di aggiornare ongni settimana, scusate se non sarà tutto chiaro da subito. Comunque che ne pensate? questo primo capitolo è un pò a bomba finale, tutto insieme di botto è tanto, ma la ff girerà tutta intorno alla gravidanza di Nicole e.. vabbè basta.. fatemi sapere il vostro parere e anche (e sopratutto)critiche
                                                                                                                                                                                                          XOXO Lallab

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



Siamo in Rodeo BLV , la sto portando in giro per negozi, le faccio le foto con la macchinetta
fotografica, lei sorride e fa le smorfie. Mentre passiamo davanti ad una vetrina di articoli per
bambini, si ferma e, con aria dolce, chiede alla pancia:
–che dici è presto?- ride e io le scatto una foto che mi incanta: lei con una mano poggiata
sul vetro e una sulla pancia, chinata in avanti, con un sorriso mozzafiato.
Mi guarda e mi fa cenno di entrare: tutti i possibili lettini e armamenti per neonati,
lei è emozionatissima, inizia a girare ovunque, poi la scelta: una cameretta bianca panna,
con il lettino, con tanto di velo, e una sedia dondolo, si volta,
–oh, è perfetta!- sussurra,
–bhe, prendila- le suggerisco, lei si gira, 
–dici?- volta il capo in direzione di una coppia, che spinge una carrozzina e
sospira, mentre i due si sorridono,
–dai, pago io!- le dico, riscuotendola dal suo velo di malinconia e prendendole la borsetta 
–ahah no, dai! J, no! Joshua Ryan Hutcherson! Ridammi la borsa!- sibila, sorridendo e
scoppiando a ridere,
–tanto non mi prendi!- le urlo, scappando in cassa, la signora al bancone, mi fissa sconcertata,
–salve! Vorrei acquistare la cameretta bianca, sa quella con la sedia a dondolo-

cerco di spiegare affannato, mentre Nicole mi raggiunge, mi butta a terra e si siede su di me,
i capelli arruffati e i suoi occhi lucidi, non sono mai stati così belli.
–Ti ho preso! Ora, vuoi ridarmi la mia borsa?- cerco di metterla sotto la mia pancia,
 ma all’improvviso, lei si alza e sorride imbarazzata, ad una infuriata Ariana Grande, con i capelli rossi, fiammeggianti,
–ciao- mormora, imbarazzata
–ciao, che ci fate qui?- chiede Ariana, perdendo la cattiveria, appena mi vede,
mi stringe in un forte abbraccio e il suo profumo di fiori freschi mi instupidisce   
–eetciù!- starnutisco,lei si scansa,
–oddio! Ti prego dimmi che non hai il raffreddore! Devo fare un provino lunedì, non mi posso ammalare!-
dice, prendendo un fazzoletto e dandomelo, tenendosi a debita distanza,
-no, non sono raffreddato, è il tuo profumo- dico, mentre mi soffio il naso,
–ah, bene!- cinguetta lei, riavvicinandosi e prendendomi la mano
–senti sfido le tradizioni, e ti chiedo: vuoi venire con me agli Awards? – mi chiede, con occhi
da cerbiatta,
–i..io in in realtà n..non avrei..- comincio, ma lei mi blocca
–non avresti la dama? Ma ci sono io, sciocchino!- ride, io con la coda dell’occhio,
vedo Nicole raccogliere la borsa e pagare la cameretta, mentre Ariana mi trascina fuori dal negozio.

Nicole pov
Sono sola a casa, J è con Ariana, finalmente si sono decisi, in fin dei conti lei, 
credo sia giusta per lui. Ma perché dico credo? È giusta per lui! Scuoto la testa, 
mentre mordicchio un cupcake e sfoglio una rivista.
Ad un certo punto, il campanello: finalmente è arrivata la cameretta, è passata una
settimana che l’ho ordinata, una settimana che non vedo Josh, vado ad aprire: spalanco la bocca
– Josh?! La cameretta?- chiedo, indicando il camion che vedo in strada,
–signorina, questo ragazzo ha pagato l’intera somma per il trasporto della camera,
però, ha deciso che per il montaggio ci penserà da solo- l’omone del camion mi sorride, mentre
inizia a scaricare tutti gli scatoloni.
In breve tempo, mi ritrovo tra cento scatoloni e Josh che si ammazza per montarli, io, seduta a terra, rido
–certo, meno male che non fai il falegname! Saresti morto di fame con la tua inabilità- intanto, piego i panni che ho ritirato,
-certo, fai pure la spiritosa carina! Io sono un ottimo artigiano!- e intanto cerca di infilare due pezzi del lettino,
mi avvicino e, con un colpo secco, infilo le due estremità al loro posto,
–dicevi?- gli domando, ridendo sotto i baffi.
Dopo, parecchie ore, la camera è a posto, Josh si stropiccia gli occhi e si va a stendere sul divano,
io chiudo a chiave la stanza, scendo per preparare la cena, mentre taglio i pomodori,
sento trambusto in salotto,
–che stai facendo?- urlo a Josh,
–niente- mi risponde con voce ovattata, mi pulisco le mani su uno strofinaccio e entro in salone,
incrocio le braccia,
–niente?-  rido : tutti i miei book, sparsi a terra, lui seduto a sfogliarne alcuni, mi siedo vicina e
incrocio le gambe,
–si può sapere perché li hai tirati fuori?- chiedo curiosa, lui mi fissa, aspettando che io capisca,
poi mi si accende la lampadina
–non cambierò idea- mormoro, lui abbassa le spalle sconfitto, e il sorriso gli muore sulle labbra.
-allora, perché no?- chiede a tavola, mangiando il suo hamburger, io lo fisso, in silenzio e
scuoto la testa, poi d’un fiato me ne esco,
–non capisci- lui sbatte una mano aperta sul tavolo, facendomi sobbalzare,
–scusa, no! Io non capisco, per favore spiegati, magari ti do ragione, ma non dirmi che non vuoi perché
non ce la fai! È per il bambino? Pensi che ti faranno storie per la pancia?- con la forchetta libera,
accenna al mio ventre  piatto, io mi prendo la testa tra le mani  e mormoro,
–no, il servizio è il mese prossimo, sono di tre settimane, non si vedrà nulla, ma non me la sento,
anche la più minuscola imperfezione, significa la fine del mio sogno, se trovano un solo difetto,
non mi faranno più posare, significa che, sempre meno agenzie mi chiederanno di lavorare,  
di conseguenza, finirò il mio lavoro e mio figlio? Come lo cresco? Ho finito le superiori,
 dovrei andare al college, chi me lo paga? I miei sono morti Josh ! io sono sola! – dico,
scoppiando a piangere, la mia voce è diventata mano a mano più accesa,
–non sei sola, io ci sono, ci sarò sempre, sono il tuo migliore amico- mi sorride incoraggiante,
io mi alzo e vado in braccio a lui, singhiozzo sulla sua spalla, 
–ho paura- mormoro, sul suo collo,
–ti ho promesso che ce la faremo, sarà così, piccola, non avere paura,
ascoltami, ti ricordi quando ci siamo conosciuti? Eri una semplice ragazza orfana,
che si pagava una stanza, con i soldi che guadagnava in un bar la sera, mentre il pomeriggio,
sgobbava sui libri, ora sei una grande modella, sei perfetta, non vedo come possano un
branco di pazzi chic, mettere in dubbio tutti gli sforzi che hai fatto per arrivare fin qui.
Tu, sei la persona che hanno scelto, tu Nicole Anderson, sei stata selezionata, tra tutte, 
che non sei come tutte,ma vali mille volte di più, tu che, con un sorriso, ti conquisti le persone
più improbabili, tu sei stata scelta. TU.- dice Josh, stringendomi ad ogni parola, lo guardo e,
improvvisamente, avvicina il suo volto al mio, posa le sue labbra sulle mie, bollenti.


Eccoci al secondo capitolo, sto tremando, ho avuto poche visualizzazioni, *faccina depressa*,
ma una recensione meravigliosa da parte di  "_andr_" che spero stia leggendo ^-^.
Le mie critiche più severe sono sempre le mie migliori amiche, tra cui Flamy alla quale
dedico un felice compleanno, perchè tra esattamente tre ore diventerà maggiorenne!!!
Quindi mi accontenterò anche di poche visualizzazioni, ma qualche recensioncina
andrebbe benissimo!! Un bacione alla prossima!!!! 

                                                                                                                            XOXO Lallab

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Mi alzo e, asciugando le lacrime, corro in bagno per un altro, violento, attacco di vomito,
piango ancora, fino a quando Josh, bussa alla porta,
–Nicole? Ehi! Tutto ok?- mi chiede,
–si tutto ok, arrivo- mi sistemo ed esco.
Siamo seduti sul divano, la tv è accesa, manon la guardiamo, io lo fisso e lui fissa me,
–scusa- mormora, ad un certo punto,  
lo guardo, curiosa
–perché?- chiedo,
–per, ehm, il bacio- alza le spalle,
–non pensavo.. è stato istintivo- mi accarezza la guancia bollente, io abbasso il viso e mi avvicino,
 gli metto le mani dietro i collo e inizio a baciarlo,
–eh, ehi Nicole, no, ti prego-inizia a protestare,
–shh- gli sussurro nell’orecchio, lui rovescia gli occhi indietro e ribalta le posizioni,
mi bacia sulla bocca, scende sulla mandibola,
–ahi!- urlo e lui si blocca.
Porto le mani sulla pancia
–co..cos’hai?- mi chiede, fissando le mie mani,
–niente, una specie di fitta, ma ok, ora sto bene, forse era un messaggio per dirmi che
stavamo facendo una cazzata- sorrido,
–hai ragione- si rilassa, mi guarda, gli faccio l’occhiolino e salgo in camera,
mi metto il pigiama e gli occhiali da riposo, scendo in salotto, Josh è seduto come
lo avevo lasciato, guarda la tv
–allora, dormi qui?- chiedo guardando l’orologio,
–se vuoi sì, sennò vado via- mi guarda,
–allora, aiutami ad aprire il divano, così stiamo più comodi- sorrido e mi avvicino.
–Una volta aperto è enorme- mormora, mentre si infila il pigiama, che di solito tengo qui per lui,
–sì lo so, occupa tutto il salotto- dico, mettendomi sotto le coperte e sistemandomi seduta,
Josh si mette accanto a me, mi passa un braccio attorno alle spalle, io
mi metto comoda,seguendo il talk show di David Letterman, che intervista Avril Lavigne,
 -io la adoro- mormoro, assonnata,
–sì, è simpatica- annuisce Josh, chiudendo gli occhi, lo guardo per un po’,
poi spengo la tv e mi addormento anche io.

Josh pov
Un profumo di rose mi sveglia, apro gli occhi,
–'giorno signor Hutcherson!- la domestica, mi urla contro, appena vede che sono sveglio,
–mmm Dolores! Non urlare! Dov’è Nicole?- chiedo
–non so, c’è bilietto di signorina!- mi porge un cartoncino:                                                                                                                              


Mi è venuta voglia di donut , quando ti svegli mi raggiungi?

sorrido, come un cretino, e mi vesto in un lampo,
–ciao Dolores! Quanto sei bella!- le schiocco un bacio sulla guancia, lasciandola sorpresa.
Arrivo da Starbucks, dopo essere passato a casa, ed essermi lavato e cambiato,
sul palo, vicino all’entrata, vedo una foto.. mi avvicino, è mia e di Nicole, legata da un
nastro bianco, la prendo e, dietro, vedo attaccato un foglio: 


Aahaha no, i donut non mi vanno più, sai come sono le donne incinte … vediamo, se trovi il nostro posto speciale. Mi fido di te non me ne far pentire!!

Sorrido, scuoto la testa e torno in macchina, in un baleno arrivo al “Light Inside”, il locale
dove io e Nicole ci siamo conosciuti, due anni fa, trovo un’altra foto, noi due che
mangiamo gli hot dog, di un carretto, dietro il biglietto dice:


Ahahaha Joshua, sapevo che avresti toppato! Ritenta, sarai più fortunato!

Viaggio a velocità supersonica, pensando a quanto ci ha messo, per fare 
tutto questo macello! Arrivo al carretto e chiedo al tipo,
–senta, non è che le hanno lasciato una cosa, per me?- lui scuote la testa, poi tira
fuori la foto e la guarda, alternando con il mio viso, abbasso le spalle, sollevato,
–sì, quello sono io, con il mio colore di capelli naturale, ora li ho tinti … senta, mi può dare la foto?- ,
mi ride in faccia e io leggo:


Voglia di vento e di tanta sabbia, mi raggiungi? La colazione è pronta!

Alzo lo sguardo, vedo l’accesso alla spiaggia, sorrido e avanzo velocemente.
Lei è lì, di spalle, un vestito di cotone, lungo bianco, i capelli biondi sciolti sulla schiena,
seduta su una coperta ,circondata da dei piatti, mi avvicino e scopro che sono pieni di frutta
e donut, lì accanto c’è anche  un thermos
–ce l’hai fatta?- mi chiede, rimanendo girata,
-sì, e ringrazia che ti adoro, un amico come me non capita tutti i giorni … solo oggi- le sorrido, complice,
–te lo se ricordato?- sorpresa, spalanca gli occhi e ride.
2 anni prima:
-no! Voglio andare a casa, Lisa ti prego, sono stanca morta- ridacchio e mi butto
addosso alla mia migliore amica –no, dai restiamo un po’!- sento la sua voce, sbiadita dall’alcol,
mi giro e sento un bisogno impellente, corro in bagno, senza fare caso alla porta.
Appena finisco, esco e mi accorgo dell’errore: due ragazzi, sconcertati, mi fissano, mentre mi sistemo la gonna,
-OPS!- sorrido
–ho sbagliato porta, beh, ormai, ho fatto- alzo le spalle e scuoto la testa, loro ridono ed escono,
–oddio, ma ci sono solo bagni per donne?- sento una voce familiare, mi volto e lui è lì,
l’attore famoso, Josh Hutcherson ,in piedi, che mi fissa,
–oh no! questo è degli uomini, ho sbagliato io!- lui mi sorride e così, la serata trascorre su un
divano, ridendo e scherzando, fino alle quattro: Ora nella quale, Lisa si accorge di non
essere nel suo letto e mi trascina a casa, il suo numero però l’ho preso  e sorrido, mentre lei blatera.

Ora,  che sono passati due anni, Josh lo conosco abbastanza bene, da dire che
non è perfetto, anzi lo è, ma a modo suo! Ognuno di noi ha i suoi difetti e lui ha i
suoi, non sa cantare, ad esempio: è stonato  da paura! abbiamo fatto delle serate
karaoke, mentre io ero fidanzata con Thomas e lui con Vanessa, io e lei eravamo decenti,
lui e Tom, da lasciare perdere e le risate che venivano. Ora io mi sono lasciata con Tom e
aspetto un figlio da lui, Josh con Vanessa è storia finita, la sua malinconia l’ho sentita io,
e lui ha lenito due settimane fa, il dolore della rottura mia e di Tom, ma io devo andare avanti
e così evito di piangere davanti a lui, il mio cuscino sa quanto ancora soffro, ma non voglio,
che Josh diventi apprensivo, ha già troppe grane a cui pensare. Mi tolgo le scarpe e sorrido,
–non credevo che te lo saresti ricordato- addento un donut e lo guardo,
–perché?- mi chiede, inarcando le sopracciglia,
–boh, voi maschi, quando si tratta di anniversari e cose varie siete sempre… molto scarsi- rido e
mi avvicino a lui,
–sei... una... piccola mostriciattola!- esclama, all’improvviso girandosi, io prendo un cupcake,
e gli spalmo la crema di burro gialla, sul viso,
–oh! Questo non dovevi farlo!- io mi alzo, inizio a correre,
–vieni qua, ti faccio una bella pulizia del viso, tesoro- mi corre dietro, mi raggiunge sul
bagnasciuga e mi solleva, mi porta dentro l’acqua,
–aaah Josh!-mi lascia giù e io inizio a schizzarlo, mi riprende in braccio e mi riporta fuori.
Mentre torniamo a casa, parlo un po’ con Josh della sua situazione sentimentale, con
Ariana Grande: una figa spaziale, che il mio Josh adora, è una cantante e attrice.
Mi racconta delle loro uscite, però, mentre ne parla ,stringe il volante,
–ehi, che hai?- chiedo, fissando le sue mani, lui scuote la testa, con aria infastidita e mugola
–dimmelo!- dico seria,
–mah niente, è un po’ troppo possessiva, maniacale, strana!- sbotta,
- beh, te lo devi, insomma, non dico aspettare, però sei un attore e per giunta bello come il sole,
è ovvio, che sia gelosa e possessiva, non sarai mai della donna che ti sposerà un giorno, sarai,
anche di tutte le tue fan e non sarai mai un esclusiva, quindi, a noi donne, viene spontaneo
essere possessive-sorrido e lui mi guarda,
–come sempre, hai ragione, mi sa che chiamo Ariana e la invito a
uscire stasera, mi dai una mano a decidere cosa mettere?- scoppio a ridere,
–dici sul serio?- chiedo, guardandolo, mentre fa il musetto,
–oh cavolo, dici sul serio! Stare con me, ti fa male! Dai, comunque ti aiuto- sorrido sotto i baffi,
mi rilasso sul sedile di pelle.                                          
Arriviamo da Josh, e scendo dall’auto, un capogiro mi fa aggrappare alla portiera,
–ehi ! Nicole! Oddio!- Josh si avvicina, mi prende sotto le braccia,
–Josh n..no sto..sto bene, ho s..solo bis..bisogno di sdraiarmi, u..un m..min..minuto- mi lascio cadere tra le braccia di Josh,
mentre mi porta dentro casa e poi: L’OBLIO!

Okay, la mia punteggiatura fa pietà, lo so u.u. Ho cercato di renderlo più "virgolato" possibile, infatti avrò sbagliato come sempre...
eeee niente sono arrivate altre meravigliose recensioni, e spero ne arriveranno altre, così da rendermi un pò più felice, anche se sono
felice anche solo per aver avuto il coraggio di pubblicare questa mia malsana idea, perchè parlare di Josh come se lo conoscessi è
davvero una idea bizzarra va bene vi mando un bacio e alla prossima!!

                                                                                             XOXO Lallab

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Josh pov
-Sicura che non ci siano problemi dottoressa?- chiedo, urlando nella cornetta del telefono, in chiamata alla ginecologa di Nicole
–sì non si preoccupi! Gli svenimenti sono all’ordine del giorno- sento la voce gracchiante, mi giro verso il corpo disteso sul mio letto
–ok grazie dottoressa Nilson - abbasso la cornetta , mi siedo accanto a lei
–oh j.. Josh, il mio bambino- apre gli occhi e si tocca la pancia ancora piatta
–ehi! È tutto ok stai bene, anzi state bene- le accarezzo i capelli biondi sparsi sul cuscino blu
–m..ma do..ve siamo?-  sorrido e mi giro
–nella mia stanza non la riconosci?- sorride debolmente( Dio com’è bella!)  
–hai cambiato i mobili?- chiede battendo le palpebre
–si, ora sono blu prima erano di noce- rispondo aiutandola a sedersi
–mm dai ti aiuto a vestirti e poi vado a casa- mi guarda e mi anticipa
–prendo un taxi- abbasso lo sguardo
–non ho chiamato Ariana, volevo assicurarmi che tu stessi bene quindi ho la serata
libera e ti accompagno a casa- allargo le braccia e lei si accoccola al centro del mio petto
–non voglio che tu rinunci ad uscire per stare con una piagnona, paurosa, puzzona, ragazza-madre –
borbotta contrariata, io la guardo e scoppio a ridere trascinando anche lei.

-Perché ti preoccupi tanto per me?- mi chiede mentre le passo la spugna insaponata sulla
schiena,durante il tragitto non ha finito un attimo di brontolare, su quanto lei fosse un problema
per la mia vita sentimentale, alla fine l’avevo convinta a farsi un bel bagno,
 ma non a pensare ad altro, prendo un bel respiro e ripeto forse per la centotrentunesima volta
–perché sei la mia migliore amica, la mia confidente, l’unica persona che mi sta vicino in ogni momento
bello o brutto che sia, per questo ti voglio bene e mi preoccupo per te- lei socchiude gli occhi
giocando con l'acqua 
– ah ecco- ride e mi soffia addosso la schiuma   
–ehi! Che fai!  PAZZA!- le butto addosso l’acqua e ride come una matta, io la guardo pensando..
“non è vero, io non ti sto vicino perché sei mia amica, io ti sto vicino perché ti amo, da due
interi anni, e ogni volta che piangi è come se mi conficcassero un’ascia in mezzo allo stomaco,
non riesco a respirare, mi sono lasciato con Vanessa perché non l’amavo più, ma mi sono reso
conto di non averla mai amata, perché da quando ti ho vista, ho avuto occhi solo per te, Ariana
è una distrazione, ma non abbastanza sufficiente da oscurarti, vorrei parlarti e dirtelo, ma non
voglio rovinare il nostro meraviglioso rapporto, io ti amo e sono disposto a vivere con la
consapevolezza che tu stai bene, anche se non sarai mai mia”
–ehi Josh!- schiocca la dita davanti a me ha gli occhi leggermente fuori dalle orbite
–eh? Che ho detto?- chiedo paralizzato dalla paura di avere detto qualcosa di sbagliato
–niente sei rimasto a fissare il vuoto per un po’- alza le spalle e capisco che sta dicendo la verità,
sorrido e tiro un sospiro di sollievo
–mi passi l’accappatoio?- chiede allungando la mano tendo l’asciugamano mentre lei esce e l’avvolgo
–grazie- mormora sorridendo.

Incrocio le mani sulla pancia
–sto scoppiando, sei una gran cuoca- sorrido e lei mi guarda
–ruffiano- mormora alzandosi
–ammettilo che ti piacciono i complimenti!- la provoco, lei si gira e mi fa una linguaccia
–che spiritosa che sei, proprio una simpaticona!- incrocio le braccia e la guardo, mentre mette i piatti in lavastoviglie e chiude, passa lo straccio sul lavabo, sul tavolo, toglie le tovagliette, si sistema
i capelli io sorrido
–andiamo?- mi chiede, appena finisce
–sì! Divano aspettaci!- urlo prendendola in braccio, mentre lancia un urlo.
–Allora lo farai il servizio per sherry hill? – sorride, abbassando lo sguardo
–mi hanno chiamato per la conferma stamattina mentre ti aspettavo, ed ho detto di sì-
è diventata tutta rossa
–oh Dio! Nicole! Sono troppo felice, stai per coronare il tuo sogno!- urlo battendo le mani,
mi puntello sul gomito, contro la spalliera del divano di pelle e la guardo
–ma poi che farò dopo di questo?- gli occhi marroni sono due pozze di colore  
-beh arriva il bello, dovrai trovarti un nuovo sogno!- lei inclina la testa sulla spalla
–di chi era?- io faccio il vago
–cosa?- trattengo un sorriso
–la frase che hai detto! Non dirmi che l’hai inventata, perché è identica, l’ho già sentita ma dove?
Oh cavolo! Non mi ricordo-si batte una mano sulla fronte, sorride, sbadiglia e io l’accompagno
di sopra a dormire, lei si stende e io le accarezzo i capelli, quando il suo respiro è bello lento e regolare sussurro
- Tangled-  lei sorride e mormora  
–lo sapevo che non era tua- rido, le lascio un bacio tra i capelli e torno a casa.

 


E siamo a quota quattro, sono contentissima, stanotte ci saranno gli Oscar, con la bellissima, Jennifer Lawrence!! Che io ho avuto modo di ammirare dal vivo a Roma, quando sono venuti al Festival del Cinema, comunque li seguirò in diretta, (streaming) e terrò le dita incrociate. Va bene! Che mi dite? Piaciuto questo capitolo? Come vi sembra che proceda la storia? Se è noiosa o troppo lenta fatemelo sapere, così smetto subito di pubblicare.... non vorrei, ma vabbè. Un grandissimo Bacio

                                                                                                                                                                             XOXO Lallab

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Nicole pov

Mi tiro su e stiracchio la braccia, mentre con il comando elettrico faccio alzare le serrande,
una luce calda riempie la stanza, sbadiglio ed entro in bagno, controllandomi allo specchio,
mi peso sulla bilancia 62 Kg perfetti per 1,82 di altezza, sorrido e scendo in cucina dove Dolores
sta pulendo il frigorifero  -‘giorno Dolly come stai?- domando lei si gira –salve signorina Nicole,
buongiorno, il signor Hutcherson non c’è?- scuoto la testa sorridendo, vado all’ingresso ed esco
in giardino, corro in mezzo al prato bagnato a piedi nudi  e prendo il giornale, lo apro e leggo
le prime notizie di cronaca, mentre rientro in casa. 
–Non ci credo! – mormoro mentre leggo, poso il tè sul bancone e fisso il titolo

“Josh  Hutcherson innamorato?” scorro il resto dell’articolo a due colonne (due!):

Josh Hutcherson  conosciuto attore di fama internazionale sembrerebbe sulla cresta dell’onda,
sia per quanto riguarda la carriera, sia nelle situazioni amorose è stato infatti avvistato con
due diverse ragazze: la famosa cantante e attrice Ariana Grande(nel tondo) e la modella Nicole Anderson(foto grande con Josh abbracciato) , la quale secondo voci indiscrete starebbe per
firmare un contratto  con la casa di moda “Sherri hill”…”

smetto di leggere e fisso le foto : Ariana Grande è nel tondo da sola, io invece sto
abbracciata a Josh davanti casa mia, qualche tempo fa, probabilmente prima che
mi lasciassi con Thomas, abbandono il giornale e salgo le scale battendo i piedi.
Esco di casa e prendo la mia Cayenne, inserisco l’indirizzo del set per un nuovo servizio 
fotografico sul navigatore e parto, durante il tragitto la mia mente vaga sull’articolo, su
tutto quello che sto passando, sulle parole di Josh, (che poi erano di Tangled) ma che
erano così piene di significato in un momento come quello, su tutto quello che è accaduto
da quando ho conosciuto Josh. Arrivata scendo con un saltello,e mi avvio all’entrata, saluto
le segretarie, che siedono dietro le scrivanie nere e lucide, che blaterano a voce alta
in auricolari azzurri. Salgo  con l’ascensore fino al ventesimo piano, dove si trova la mia
stanza, entro e trovo Cassie e Marianne, le mie truccatrici, che stanno chine su un portatile,
appena entro si girano
– oh ciao, Nicole sei tu! Pensavamo fosse Michael il nuovo fotografo, un mostro!- sibila
Cassie mettendosi le mani sulle orecchie e scuotendo i suoi riccioli neri perfettamente
modellati, Marianne mi fissa
– che hai fatto agli occhi? Sei stata picchiata?- mi chiede perquisendo il mio volto e
tastandolo sotto gli occhi
– sono solo occhiaie- mormoro scandalizzata
–iiiiiiiiiiih!!! S … solo  o … occhiaie?io  ti ammazzo, sono marroni! Neanche viola!
Come te le tolgo? Vatti a sistemare!- mi intima con il braccio che indica il bagno mi spoglio
e mi metto l’accappatoio rosa pallido, esco dal bagno e mi lego i capelli in una coda disordinata.
Dopo circa un’ora e mezzo di traffico, con acconciature strane e trucchi aranciati, per
non far vedere le mie occhiaie, mi fanno vestire. Il mio servizio dura due ore in più del previsto,
a causa del mostro che mi hanno affibbiato come fotografo!  Tornando a casa mi fermo da
Charryl Boyle, un ristorante take away, per evitare di cucinare, pago ed esco, mentre guido
verso casa accendo lo stereo e una voce familiare mi fa accostare sul ciglio della strada,
beccandomi parecchi clacson: è lui, Thomas, il mio ex,alla radio! Alzo il volume e ascolto
l’intervista
 
intervistatore: allora Thomas Corler ti abbiamo visto spesso nelle ultime tre partite,
sei stato di grande aiuto ai red soxs, per mettere a segno quei punti che servivano,
ma ciononostante hai detto che la tua vita non è cambiata, come rispondi alle persone
che credono che ti sia montato la testa?                                                        

Thomas: beh sai, Jack, non do peso a queste voci, sono lo stesso ragazzo che ero
due anni fa, prima che i red soxs mi prendessero con loro, sto cercando di rimanere
me stesso, ma ovviamente qualcosa della mia vita può essere cambiato, ma non io o
il mio carattere, ho cambiato casa ad esempio e abitudini, ma non ho modificato
i miei valori e le mie convinzioni-    

intervistatore: di recente si è mormorato, che tu abbia rotto con la modella con la quale
uscivi ormai da diversi anni, Nicole Anderson, la quale è al momento al centro di curiose
polemiche riguardo al suo misterioso rapporto con Josh Hutcherson, tu che cosa ne pensi?-

Thomas: riguardo a Josh sono certo che per lei sia solo un amico, Nicole è una donna ormai,
ci siamo lasciati in pieno accordo …                                                                
Spalanco gli occhi e inizio ad inveire contro la radio
–in pieno accordo?! Stai scherzando! Mi hai lasciata come si lascia una sacco dell’immondizia!
Mi hai detto che ero una presuntuosa e che dovevo rassegnarmi  perché non potevo stare con
un giocatore famoso sarebbe stato stressante! Ah!-  porto le ginocchia al petto e le stringo con
le braccia, mentre inizio a piangere singhiozzando, ad un certo punto prendo il telefono e …

Josh pov
Sono a letto aspettando la chiamata di Ariana che dovrebbe venire qui, ma sono le otto e
lei non si vede, mah!  Mi rigiro a pancia in sotto, per leggere il copione, che mi ha portato il
mio agente oggi, sento vibrare il cellulare e lo prendo: finalmente! Si è decisa! Lo guardo 
Nicole? Come mai? Rispondo:
-pronto?-
-j…Josh?- sento la sua voce debole dall’altra parte
–cos’hai? Nic?- chiedo deglutendo a fatica
–n..niente puoi ven..ire a prend..prendermi?- mi alzo dal letto e cerco le scarpe con una mano sola
–certo, dove sei?- chiedo saltellando su un piede per infilare le Timberland marrone scuro
–in rodeo drive- sento piangere
–arrivo!- prendo le chiavi della macchina, apro la porta, mi ritrovo faccia a faccia con Ariana         
–ehi! mi hai anticipato mi aspettavi dietro la porta?- scuoto la testa e la guardo
–no! Devo andare via! Mi spiace, la prossima volta?- le urlo correndo
–dove vai?- mi chiede urlando
– dalla mia migliore amica!- le urlo in risposta uscendo dal cancello.

Scendo dall’auto e cerco di individuare la Cayenne, in mezzo al traffico, poi il semaforo diventa
rosso e vedo, nello spazio, un’auto parcheggiata, stringo gli occhi e attraverso, busso al vetro e
lei mi apre : mi abbraccia e la sento piangere
–shhh piccola, qualunque cosa sia la sistemiamo, tranquillizzati ora!-  cerco di entrare nell’auto e
lei si stacca e si sposta sul sedile del passeggero, la guardo: è devastata.
–cosa è successo?- le chiedo asciugandole le lacrime
– scu .. mi, io, ecco, no…non volevo chiamarti ma..- è di nuovo scoppiata a piangere, prende un
bel respiro e se ne esce
– Thomas ha detto delle cose, su di noi, alla radio- mi dice, mentre indica lo stereo, la fisso
sconcertato
–su te e me?- chiedo inarcando le sopracciglia
–n..no su  me e lui- la fisso serio, serro la mascella
–cose nostre, cioè ha detto che ci siamo lasciati di comune accordo e ..-    
-di comune accordo? Ma che stronzo! Ti ha trattato malissimo io ero presente!
Come si permette? A parte che sono cose private, ma come si permette di dire una
cosa così falsa?- sbotto io, sono esterrefatto, mi giro e vedo il traffico che scorre,
serro di nuovo la mascella e Nicole si poggia sul mio petto
–shh non piangere- le sistemo i capelli
–ah, a proposito com’è andato il servizio fotografico con Chic?- le chiedo per alleviare
la tensione, fa una specie di grugnito misto a una risata
–male!- ringhia
–il fotografo un deficiente, i vestiti uno peggio dell’altro e le mie truccatrici si sono
lamentate per le mie occhiaie, pensi che io abbia le occhiaie?- mi chiede chiudendo
gli occhi e avvicinandosi con il viso, io respiro il suo profumo  che mi inebria totalmente,
frutta delicata, morbida, non  stucchevole, cerco di ricordarmi come si parla quando
lei apre gli occhi
– beh no … ma sai le make up artist sono sempre esagerate!- faccio un gesto con la mano,
lei mi sorride debolmente  e si rilassa sul mio petto.




Allora siamo a cinque capitoli!! Yeeey! Allora come sempre aspetto i vostri pareri e commenti vari, ma va bene uguale anche solo se leggete sono contenta!!!
                                                                                                                                                                       Un Bacione
                                                                                                                                                                                                    XOXO Lallab

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


La sto portando a casa, dorme ora, si è addormentata addosso a me, ha le guance umide 
e rosse, giro nel vialetto e parcheggio davanti alla porta, scendo e faccio il giro,
apro lo sportello, faccio scivolare il suo braccio dietro il mio collo, le metto l’altro braccio
sotto l’incavo delle ginocchia
–mmm – inizia a muoversi e ricomincia a piangere, 
–ssh è tutto apposto shhh- sussurro, mentre apro la porta con la mano sotto le gambe,
grugnisco di soddisfazione, appena riesco a entrare, accendo le luci e la porto su,
in camera sua, accendo la luce e la poso sul letto, lei si stiracchia e batte le palpebre
–mm casa- mormora mentre cerca di alzarsi per cambiarsi, entra in bagno e io mi cambio:
il pigiama che ho qui e accendo la televisione, lei esce dopo dieci minuti struccata,
con una camicetta da notte rosa con bordi bianchi e la vestaglia bianca, che si toglie,
si mette a letto mi guarda
–resti?-  sorrido
– no ora riesco vestito così, certo che resto, dai ora riposati- le dico, spingendola dolcemente
sui cuscini soffici e candidi del suo king bed, io mi metto di lato e la guardo mentre abbandona
questo giorno e si addormenta dolcemente, chiudo gli occhi e spengo la tv, abbraccio Nicole
e, respirando il suo odore, mi rilasso e mi addormento.

Mi sveglio di soprassalto urlando –NO!- spalanco le braccia, mi giro sconvolto nel letto e
la trovo, che si sta svegliando
–J..Josh chi ha urlato? Che succede?- cerca di alzarsi, ma la blocco
–che fai?! No dormi tranquilla- la spingo di nuovo verso il cuscino, lei mi sorride, io mi sistemo
accanto a lei e asciugandomi il sudore ripenso a quell’incubo terribile:                                                          

Correvo nella nebbia che, ad ogni mio passo si infittiva, correvo e sentivo la voce di Nicole,
che urlava aiuto, io correvo e urlavo il suo nome, cercandola per portarla al sicuro, a casa
mia, casa nostra non so il perché, ma volevo che lei venisse via con me, io continuavo a
correre,  le lacrime iniziavano a lambire le mie guance intorpidite, un urlo rauco, poi la vedo
è in mezzo a una piazza, senza pericoli incombenti, piegata in ginocchio, che stringe un fagottino
e sparge lacrime gridando, ad un certo punto, da un punto indefinito, spunta Thomas che la
raggiunge e la abbraccia e la porta via, lì è cominciato l’urlo.
Mi riscuoto dai miei brutti sogni e batto le palpebre, fuori il cielo è diventato lilla chiaro,
io mi alzo andando verso le serrande elettriche facendole abbassare per non svegliare
la mia Nicole, ho deciso, lei verrà a vivere da me , lei e il suo funghetto verranno da me,
ho tanto spazio e non mi va mai di stare lì da solo. Scendo in cucina e mi guardo intorno:
è tutto così pulito, ordinato e  perfetto, mi sollevo le maniche e apro il frigo, prendo frutta,
uova, burro, latte e succo. Dispongo tutto sul tavolo e inizio ad armeggiare prendo farina e
zucchero e inizio a cercare di preparare le frittelle. Metto la frutta nei piatti e li sistemo nel
vassoio  metto il latte e il succo nelle tazze e nei bicchieri, guardo l’ora: le nove, ok posso
andare, mentre salgo non sento rumori, menomale non l’ho svegliata con le mie imprecazioni.
Entro e faccio alzare le serrande, la sua stanza si illumina di giallo e lei si stiracchia, apre gli
occhi che ruotano e si soffermano su di me, fermo sulla porta a sorreggere un vassoio
carico di biscotti, pancake  e quant’altro –ooh ma che bell’apparizione!- si stiracchia e
si mette a sedere sui cuscini, tamburella con la mano il posto vuoto accanto a se.
Mentre mangiamo in silenzio io la guardo, cerco il momento giusto per chiederle di
venire a vivere con me, ma ho paura che si strozzi con i pancake che sta mangiando,
ad un certo punto mentre sta bevendo me ne esco d’un fiato
–Nicole vorresti venire a vivere da me?- lei spalanca gli occhi e diventa paonazza
–coff coff! Coff! Cosa?! Coff coff Josh? Cooff!- la guardo e le do dei colpetti sulla schiena
–oddio scusa!- inizio a ridere e lei mi viene dietro, dopo che siamo tornati seri la guardo di sottecchi
–dicevi sul serio?- mi chiede sorridendo
–sì- ammetto sfiorandole un guancia, lei sorride
–grazie, ma no grazie- la fisso
-perché no?-  lei si indica la pancia
–sono incinta Josh!- rido
–eeee?- lei mi mette una mano tra i capelli, mi appoggio al suo palmo e le sorrido
–ee il bambino sarebbe un peso per te..non potresti avere la tua privacy con me intorno
ogni giorno-
sorride e io le schiaffeggio la mano
–che ragione idiota! Senti ho già chiamato l’agenzia, potresti affittare questa casa e
venire da me tra due settimane- la guardo e lei diventa tutta rossa
–Josh non esiste!- si alza in piedi e io inizio a correre in giro per casa inseguito dalla
mia mostriciattola preferita.




Olè! sesto capitolo e vai col mambo!! vi metto qui sotto una foto di Nicole così la conoscete,
badate bene che è una modella di Sherri Hill, sto cercando seriamente il suo vero nome,
ma la privacy è una cosa tremenda!!! 
                                                                                                                       XOXO Lallab


Nicole

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


2 weeks after                                                                                                                                                    Nicole POV

Poso le valige a terra e mi giro, Josh  
– beh?- mi sorride  e poggia gli scatoloni
–che hai?- chiede guardandomi con le mani puntate sui fianchi,
–niente mi fa strano entrare qui sapendo che dovrò viverci- sospiro e Josh si avvicina e mi abbraccia 
-se non vuoi stare qui io, cioè ehm- lo guardo a bocca aperta
–sto bene, con te è tutto diverso, penso che stare qui mi aiuterà – sorrido e lo stringo di più.
Sistemiamo la mia camera, Josh l’ha fatta dipingere di turchese, dove il mio letto bianco sembra
un’isola di sabbia, una moquette dello stesso colore  della parete corre su tutta la superficie piana
della stanza, una vetrata di fronte alla porta getta  la vista sulla piscina. Mi avvicino al budoir 
bianco, in stile moderno e guardo il mio riflesso nello specchio: sono raggiante , i miei occhi brillano,
mi volto e vado verso una porta bianca sulla parete accanto alla vetrata , giro la maniglia e le luci
si accendono su file di appendiabiti e scarpiere sospese
–Wow Josh!- esclamo voltandomi 
-va bene?- chiede inarcando le sopracciglia 
-cosa?! Ma certo!  È perfetta tutta la stanza è così bella! Grazie!- lo abbraccio mentre lui sussurra
–sei la mia migliore amica, e sei importante- chiudo gli occhi e dentro di me esplodo di gioia.

  Josh pov
Siamo a cena Nicole ha preparato la pizza: mi ha distrutto la cucina, era rossa lucida, prima
che cominciasse ora è più o meno rosa opaca, meglio che puliamo prima che arrivi Dolores
domani mattina. Mangiamo sul tappeto in salotto, dove Nicole ha steso un lenzuolo, mentre
guardiamo la TV accesa sulla CNN, all’improvviso sento il campanello CAZZO!  Ariana!
Porca merda! Mi giro verso Nicole con la bocca piena e sorrido, lei mi guarda curiosa
–chi è?-  io mi alzo
– Ariana, aspettami qui me ne sbarazzo subito - dico ingoiando vedo che lei si alza
– no no! Vado su!- provo a fermarla ma corre su per lo scalone bianco, mi schiarisco la voce e
apro la porta.
 
Entra come una belva urlando non so cosa
–Eh?- chiedo grattandomi la nuca
– come “eh” ti sto dicendo che non posso credere che non ti fai vivo da due settimane, mi hai mollata
qui per correre chissà dove! Sono rimasta quattro ore ad aspettarti! – si blocca sotto l’arco che
porta al salotto 
- chi c’è con te?- chiede indicando i due piatti e due bicchieri 
– no, Avan , ma è andato via- dico liquidando il discorso con un gesto della mano  e
mentre lei si gira mi mordo il labbro a sangue

Nicole POV
Mi sdraio sulla chaise longue e guardo la piscina, sotto si sentono le urla di Ariana,
chiudo gli occhi e mi abbandono al ricordo di oggi pomeriggio, passato a bordo piscina con
Josh, sorrido e mi volto di lato sulla poltrona guardando il prato dalla luce blu, di sotto sento
la porta che sbatte  mi alzo ed esco nel corridoio, vedo Josh che sale con passo pesante,
lo guardo è semplicemente furioso ha le guance rosse e i pugni stretti 
- ho paura a chiederlo,ma cos’è successo?- mi mordo il labbro
– ci siamo lasciati- mormora sconfitto, mi avvicino
–È colpa mia ti ho chiamato e dovevi stare con lei, scusami, io davvero non volevo- inizio a dire
agitata, lui mi prende un fianco
–shhh, non ti preoccupare, non è colpa tua! Io non me la sentivo di impegnarmi, Mockingjay parte 2,
esce quest’autunno e sarò così preso da première e cose varie, non ho tempo per una relazione seria-
io chiudo gli occhi
–mi sento in colpa comunque- mormoro, lui ride
–non devi- mi abbraccia e mi porta in salotto a finire la cena.

ORE 10:00 giorno dopo
-Josh! Sbrigati o fai tardi!- urlo dalla cucina dove mi sono rifugiata con il portatile, il piano di sopra è inaccessibile con Dolores che lava la moquette e Josh che corre e apre cassetti, ante e porte facendola sbraitare. Mando un e-mail a Cassie per il nuovo servizio e sistemo la musica che dovevo scaricare,
Josh scende con un tonfo rumoroso 
-come sto?- fa un giro su se stesso : pantaloni rossi, t-shirt grigia, cappello nero, lo guardo e inarco un sopracciglio
–bene-  mi guarda
–davvero?- domanda
–oddio Josh! Sì! Muoviamoci  la comic con inizia tra…- guardo l’orologio
– un’ora! Josh dai!- chiudo il pc ed esco mentre lui chiude a chiave, scuoto la testa e urlo
–c’è Dolores idiota!- lui mi guarda confuso, abbasso il finestrino
–c’è Dolores non chiudere!- si batte una mano sulla fronte
–oddio vabbè ha da fare!- scoppia a ridere e monta in macchina
sei un pazzo!- esclamo scalando la marcia.

ORE 12:00 San Diego Comic Con
Sono dietro le quinte e aspetto che Josh finisca l’intervista, mi siedo sul divanetto e sfoglio una
rivista, mi squilla il telefono e guardo il numero sul display: Thomas, sbuffo e lo lascio squillare
a vuoto. Dopo 20 chiamate di quel deficiente, c’è una pausa per il cast e vengo raggiunta da
Jennifer Lawrence
–ciao Nic! Come stai?- esclama vedendomi
–ciao Jen! Bene tu, anzi voi?- chiedo indicando il suo pancino all’ottavo mese
–oh bene e il piccino?- sorride indicandomi la pancia
–oh Josh te la detto?- lei mi guarda dolcemente
–veramente no, l’ho capito da sola, ha iniziato a telefonarmi nel cuore della notte per farmi domande
strane sulle nausee circa un mese fa, la settimana scorsa gliel’ho chiesto e mi ha detto che sei
al secondo mese- sorride sistemandosi i capelli biondi, sorrido
–già- Josh ci raggiunge
–l’acqua, Jen- dice dandole una bottiglietta di Fiji
–oh, grazie- mi guarda e mi fa l’occhiolino
–a dopo!- le sorrido, guardo Josh triste
–che c’è?- chiede aprendo la bottiglietta, prendo il telefono sul display c’è la scritta
“20 chiamate perse: Tom”, serra la mascella e scuote la testa
–giuro che gli spacco la faccia!- io lo prendo per un braccio
– Josh calmati, calmati!  Questo è un mio problema! Non devi arrabbiarti o picchiare nessuno
ok? Ti calmi ora?- poggio le mani sulle spalle, mi guarda e grugnisce, la luce verde sopra
la porta dice che deve tornare sul palco, sorrido
–fai un bel respiro e torna a far urlare le tue fan- mi abbraccia
–voglio aiutarti- mugugna
–allora aiutami: fai il tuo lavoro e non metterti nei casini facendomi preoccupare, forza devi andare-
lo sospingo verso le scalette.

ORE 14:40
-non la finivano più! Le ragazze erano gentili ma le mamme erano delle squilibrate!- rido e svolto
nel vialetto di casa, scendo e salgo i tre gradini del portico, apro la porta con Josh dietro di me
che guarda le bollette che ha preso dalla cassetta
-400 dollari di luce! Evvai col risparmio!- ride, entro in cucina
–Dolores! Non fare il taccagno Josh! Dolores!- Josh posa i fogli sul bancone
–non sono taccagno! meno male che i soldi non ci mancano!- lo guardo
–Dolores!- urlo
–signorina! eccomi ero nel banio del disasastre – dice entrando e dando una pacca a Josh
–dai non era sporchissimo!- esclama, girandosi
–ah no?- ride Dolores
–c’erano pulce grandi como saponetta!- Josh scoppia a ridere
–sei una brontolona! Ma sei anche un tesoro!- detto questo le prende il viso e le schiocca un
bacio sulla guancia
–ma cosa fa tu?- gli chiede lei, quando la lascia
–ti voglio sposare!- si mette in ginocchio, Dolores  mette le mani paffute sui fianchi
–tu scherza, io sposata e tre fili!- io inizio a ridere a crepapelle, Josh finge di piangere,
mentre Dolores mi saluta ed esce. 
Dopo un po’ di chiacchiere sulla comic con, Josh mi mette una mano sul ginocchio, mi guarda 
-cosa è successo quando sono tornato sul palco?ti ha richiamato?- scuoto la testa
–no, ho spento il telefono- mormoro abbandonandomi sul divano, allungo le gambe e chiudo gli occhi.
Josh POV
Salgo le scale lentamente, entro in camera e prendo il copione e un evidenziatore,
riscendo in  giardino sotto l’ombrellone mi metto a studiare, sottolineo le frasi per un
po’ senza pensare, dopo circa dieci minuti lo squillo di un telefono mi riscuote.
Entro in casa seguendo il suono e prendo l’ i-phone di Nicole, leggo il display  “Tom” 
beh, non ci vedo più dalla rabbia: rispondo –pronto? 



 

Okay, non posso credere che sono arrivata al settimo capitolo!! Contentissima delle visualizzazioni, anche se qualche recensione in più non mi dispiacerebbe, ma se leggete sono più che contenta!! Metto qui sotto dei set che ho creato per la storia. Jenn è incinta, lo so, è un pò giovane, ma sono fissata con le donne incinte forse perchè sto per avere una cuginetta, quindi sono presissima. Grazie come sempre, alle mie fan numero uno: Jessica, Maria Chiara, Flaminia, Arianna e Kaja!! 
Bacioni alla prossima!!!                                                                                
                                                                                                                                                                     XOXO Lallab




Nicole

Ariana

Jennifer

Josh
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Okay questo capitolo è molto lungo, c'è il servizio per Sherri Hill, lo volevo mettere
in capitolo a sè, ma veniva troppo corto...e perciò... niente, oggi il mio pc fa i
capricci, infatti mi sono innervosita parecchio...ma bando alle ciancie(?) ci vediamo sotto!!

Nicole POV
-non dovevi farlo!- urlo imbufalita contro Josh, che alza le mani
–che cosa dovevo fare vederti piangere ancora?- incrocio le braccia
–certo che no! Volevo cambiare numero!- vado verso le scale a passo di marcia, si gira
–dove vai? Nic?- mi ferma per un braccio
–vado da lui, devo chiarire che tra di noi è tutto finito- mormoro guardando in basso.
Riscendo le scale e prendo le chiavi della moto di Josh
–ehi, prendo la moto per fare prima ok?- gli grido dalla porta
–quale delle due?- chiede
–Minou- rispondo uscendo.
Minou è la moto bianca, nuova di Josh, il nome ovviamente gliel’ho dato io, ho dato un nome
anche alle altre e a lui va bene, quindi ormai hanno il loro nomi .
Mi metto il casco e volo verso santa Monica, appena arrivo sotto casa di Thomas spengo
la moto e butto il casco sul prato, suono tre volte alla porta e mi viene ad aprire Susan,
la madre di Tom, appena mi vede, le muore il sorriso sulle labbra
–oh ciao, Nicole se cerchi Tom…- non la faccio finire entro in casa e dai piedi delle scale grido
–Thomas! Scendi! Ora! – dopo pochi secondi dei passi strascicati
–oooh shorts, canottiera e stivali, che sexy!!- io lo guardo invelenita
–come osi ancora chiamarmi! Non sei nemmeno un briciolo di uomo,
mi chiami eh? Perché non tisporchi mai le mani e vieni da me? Sono
incinta Thomas, incinta! Da due mesi incinta di te!-
scoppio a piangere, lui rimane fermo sulle scale
–c..come incinta? Come può essere successo? Perché?- lo guardo
–come? Non ti devo spiegare la storia dell’ape e del fiore vero? E poi perché!
Perché, non esistono i perché, io il mio bambino lo terrò anche se dovessi patire
le peggio umiliazioni daparte tua,MIO figlio vivrà, io lo manterrò, io e Josh lo
cresceremo nelle migliori condizioni economiche,non ho bisogno nemmeno del
riconoscimento di paternità, non ho bisogno di te–
gli butto in faccia le fotocopie delle analisi che ho fatto, ed esco scostando
bruscamente Susan,davanti alla porta.

Il mio stomaco sembra volare, ora che ho tolto il grosso peso che ci gravava sopra,
inizioa piangere,ma mi fermo subito, non merita le mie lacrime, né lui e nemmeno sua
madre, che ha fatto di tuttoperché lui rompesse con me, torno verso casa di Josh,
cercando un modoadatto per chiedergli scusa dopo la sfuriata di prima, mi scervello fino
al garage e poi l’illuminazione!
Sorrido mentre apro la porta, lui è lì che mi aspetta andando avanti e indietro nel ingresso,
appenami vede esclama
–Nicole! Oh meno male!- lo abbraccio confusa
–che succede?- chiedo disorientata
–no, niente pensavo ti avesse convinta a rimanere lì -ammette  abbassando la testa , io sorrido e
poso le chiavi sul mobile
–non ti preoccupare non ce la farà con così poco- dico mentre esco in giardino.
Il sole sta tramontando, cala la notte nella valle del sole, notte
asciutta, pulita e piena di stelle,notte che porta con sé i ricordi di un altro giorno
vissuto, chiudo gli occhi e ascolto lo sciacquiodella piscina, fino a farmi cullare,
apro gli occhi e Josh è vicino a me, sta leggendo, per quantogli permette il lampione
dietro di lui, strizza gli occhi e io rido mentre tossico una parola che odia
*occhiali* mi fissa
–non ne ho bisogno!- sibila alzandosi e venendo verso di me, mette le braccia
sui braccioli della mia sedia, bloccandomi la fuga , lo guardo
–sì, invece! Sembri mio nonno che prova a leggere- rido, lui si trattiene
–è buio!- si giustifica
–tu che scusa hai per strizzare gli occhi?- lo  fisso e scoppio a ridere
–mi metti paura!- sorride, mi prende la base della schiena e le gambe e mi
butta in piscina, io urlocome una matta
–stronzo!!! È piena di cloro! I capelli domani me li sistemi tu!- cerco di uscire,
ma mi si sfila lo stivale,lo prendo, prima che vada giù e riemergo ad occhi chiusi.
Nuoto verso il bordo e mi ci appoggio,mi tiro su e Josh mi raggiunge,
ridendo ancora, gli tiro i pantaloni e l’ i-phone vola dalla tasca dei
jeans stretti dritto in piscina
–oh merda!- esclamo tuffandomi ,seguita da Josh (lui ama il suo i- phone) . 
Vado verso il fondo e apro gli occhi: lo vedo,  mi avvicino e lo prendo, riemergo,
mi viene dietro
–scusa- mormoro  avvicinandomi a lui, lui sorride debolmente
–non fa niente- lo abbraccio e gli ficco la testa sott’acqua
–non è vero! Era la tua vita quel coso! Ti prego perdonami!- gli dico mettendomi
seduta sullasua testa,lui riemerge con me sulle spalle,
-pfff coff! Ma davvero! Non è nulla!Coff! – si asciuga il viso con la mano e io scendo,
lo abbraccio
– dai, usciamo- dice dopo un po’, io sorrido
–ok – mi aiuta a salire.
Nella settimana seguente mazzi di rose e peonie arrivano da parte di Thomas, sinceramente,
non so come abbia fatto a scoprire l’indirizzo di Josh, visto che non c’è mai stato,
ma non mi importa.
Io butto tutto, Josh tace e Dolores s’infuria con Thomas che giudica un “dilinquente”.
Arriva il giorno fatidico del servizio per sherri hill, mi alzo alle 7:00, mi vesto in fretta e vado
in camera di Josh
–ehi! Josh! Principe! Io vado- gli sussurro all’orecchio
–no!Nic! non andartene con lui! Resta con me!- lo guardo confusa
–ehi Josh! Ma stai dormendo? Sveglia!- gli do un bacio sul naso e lui apre gli occhi
–io vado al lavoro- ripeto sorridendo
–aah ok- sbadiglia e crolla di nuovo. Mi guardo intorno e vedo un copione ai piedi
del letto, lo prendo,insieme all’evidenziatore e li poggio sulla libreria.
Scendo le scale di corsa e esco di casa, inciampo
subito in qualcosa, mi aggrappo alla colonna: rose rosse = Tom, le prendo e vado
verso il bidone per buttarle, vado verso la mia macchina e esco in strada stizzita.

Controllo l’indirizzo dieci volte prima di entrare: mi trovo nelle vicinanze di Hollywood
boulevard ,la sede “Sherri Hill” di Los Angeles è interamente di vetro, uno spettacolare grattacielo.
Entro titubante e resto impietrita, mi massacro le mani, mentre procedo nel mio vestitino
rosa e beige, che si confonde con le tinte color salmone e oro della hall gigante, un viavai
di persone che trascinano appendiabiti dorati  e sussurrano tra di loro creando un ipnotico
ronzio, una donna mi viene incontro
–Nicole Anderson?- chiede sorridendo 
-s..sì- balbetto,mi porge la mano che stringo velocemente
–benvenuta! Allora il tuo servizio è..- guarda la cartelletta che ha in mano
–alle 10,00 ma dovevi essere qui due ore e mezza prima, sì! Vieni con me!- mi fa cenno di seguirla,
noto che è vestita benissimo: una gonna ad alta vita bianca, una camicetta senza maniche nera
con le rouche,  scarpe nere classiche e una coda di cavallo.
La seguo in ascensore, spinge il pulsante dell’ultimo piano e lentamente inizia a salire,
ad un certo punto la mia accompagnatrice inizia a parlare, mi giro pensando che parli con me,
ma poi noto che ha un auricolare senza fili nell’orecchio
–no! Cherson deve posare domani! Dille che hanno sbagliato a comunicarle la data! Lo so che viene
da Denver, non può restare una notte in più? E allora chiediglielo!- spinge un tasto
dell’auricolare poi borbotta
–tutte a me capitano- .
Arriviamo al piano e noto che sono solo uffici, guardo la donna e lei mi sorride, all’improvviso, 
gira in un corridoio e bussa alla prima porta  -Mr. Trumer? – chiama –avanti!- esclama una voce
maschile dall’interno, entriamo e un ometto grassottello, gay a giudicare dal cravattino a farfalla
rosa e dal profumo che più che dopobarba sembra Chanel numero 5, sbuca da sotto il vestito
di un manichino. La donna si sposta per mostrarmi e lui spalanca gli occhi
–oh santo cielo! Signorina Anderson! Complimenti! È davvero perfetta, le foto non le rendono
giustizia! Sono Jack Trumer, per te solo Jack -abbasso lo sguardo
–grazie, piacere Jack – mi sorride.
–Beh Sam grazie, portala al trucco parleremo lì- lo guardo perplessa
–pa..parlare?- chiedo
–del tuo futuro!!- esclama come se fosse ovvio, io spalanco gli occhi ed esco dalla
stanza diretta, dalle truccatrici. Dopo circa due ore di trucchi e stratrucchi mi vengono
presentati gli abiti: il primo colorchampagne con maniche ad aletta, ricamato con pietre dello
stesso colore, poste in modo simmetrico,una fascia bianca,segna il punto vita, la gonna è di tulle
glitterato e scende come un tutù, fino a metà coscia; il secondo è bianco con la scollatura dritta,
 coperto da un tulle bianco puntellato da perle,stretto in vita da una fascia alta di raso, con gonna
di tulle, foderata di bianco sotto, che termina con sangallo; l’ultimo è rosa antico chiaro, scollo a
cuore, impreziosito da cristalli e perle,sui fianchi una cintura di raso chiusa da un fiocco, gonna di
raso, sovrapposta da tulle con ricami di pizzo, decorato con strass rosa antico.
Scendiamo in strada e prendiamo una macchina
che aspetta ferma davanti all’ingresso, mi chiedo il perché di tutta questa accoglienza!
Appena la macchina si ferma scendono tutti  io li seguo e Jack mi trascina verso l’interno
delle strutture davanti al set che mi hanno allestito, entro  e noto che è vuoto Jack mi guarda:
-beh avanti cambiati!- li posa su una sedia e io inizio a cambiarmi visto che ho solo l’accappatoio
e la biancheria ci metto un secondo: esco lentamente lievemente imbarazzata
–s..salve- dico alle persone che mi indicano
–signorina Anderson!- mi rispondono, io inarco le sopracciglia
–OH SANTO CIELO!!! Ciao cara sono  Walter, il tuo fotografo!- alzo lo sguardo e “Walter”
si rivela ai miei occhi: alto, muscoloso, biondo e occhi verdi sicuramente gay,
lo fisso con la bocca semiaperta
–oh salve!- riesco a dire dopo un minuto di attonita contemplazione.
Pian piano mi spiega la scelta dello sfondo cittadino e delle pose che avrei
dovuto assumere, mi blocco mettendomi una mano tra i capelli e lui blocca il
mio polso destro dove risiede il mio tatuaggio : “carpe diem” una frase che
racchiudeva il mondo che non avevo mai visto fin quando non erano morti i
miei genitori, lavoravano sempre, avevano due lavori e di quelli strapagati,
ma non mi lasciarono niente, morirono quella sera d’agosto nella quale io ero a casa da sola,
ad aspettare loro che non sarebbero tornati mai, poi la telefonata e il mio lungo periodo di
depressione, con loro non avevo mai parlato, per questo il giorno dopo, ancora in trance,
ero andata nel primo negozio di tatuaggi per farmi stampare a vita la frase che simboleggia
il momento, la cattura del momento, non lo avevo mai colto con loro e se n’erano andati,
per sempre per colpa del mio non saper cogliere l’attimo. Mi ero sempre data la colpa della
loro morte fino a quando avevo capito che ora era la mia vita a dover andare avanti, mi ero
rimboccata le maniche e avevo iniziato a lavorare e studiare insieme, vivevo, sorridevo,
avevo contatti con le persone, andavo avanti e quando le ombre si riavvicinavano, uscivo,
anche da sola, con un libro, andavo in un parco, su un terrazzo ovunque ma non restavo a
casa mia, che mi opprimeva troppo. Fino a quando era arrivato Josh e la mia opportunità,
quella per la quale ora un ragazzo stringeva il mio polso, sorrido 
-oh il tatuaggio, non lo hanno coperto scusami è che io pensavo..- lui alza lo sguardo
–carpe diem, latino, cogli l’attimo,è bellissima questa frase sono due parole piene di significato-
sorride e mi fa iniziare.
Mi porta davanti ad una porta che da dentro un giardino,con un vaso di magnolia accanto,
alcune decoratrici mi mettono gli orecchini di pietre uguali al vestito e un anello, Walter fa
una battuta e scoppio a ridere, mi lascio andare come faccio sempre, porto una mano sul
fianco ed una sulla grata della porta –oh era perfetta- esclama Walter, sorrido e andiamo
avanti per un’altra decina di scatti. Mi cambio il vestito ed esco di nuovo, andiamo dietro l’angolo,
mi fa mettere vicino ad una pianta in vaso, abbasso lo sguardo sul vestito bianco e lo apro
sorridendo –Brava Nicole! Perfetta!- mi urla Walter, con il terzo vestito mi devono cambiare
acconciatura, mi lisciano velocemente i capelli, mentre sulla parete di prima allestiscono 
una boiserie, di legno bianco, esco fuorie mi metto vicino  poggio la mano su un fianco e
rido portando il bacino in avanti. Appena finiamo, tra gli applausi generali, torno al grattacielo,
con Jack.



 

Ciao! meraviglie!!! sono stracotta, ma ho avuto il tempo di aggiornare, questo è il capitolo
un pò centrale della storia, Nicole ha realizzato il suo sogno, finalmente è con Josh...e tutto ok.
Il capitolo lo dedico alla mia cuginetta Martina, che è nata portando un'aria di festa in famiglia
e devo dire che, una piccola pulcina che gironzola per casa mi rende felicissima!!! Vi metto
qui sotto, le foto della modella di sherri hill che è per me, la perfetta Nicole, non so se le
metto bene, ma siate clementi con una negata di internet. Quindi, vi mando un bacio e vi
auguro un buon proseguimento di serata. Bacioni 

                                                                                     XOXO Lallab                                                          

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Esco dagli uffici della Sherri Hill felice come non lo sono mai stata, Jack durante
la seduta del trucco, mi ha parlato di un contratto,che dovrà iniziare a maggio, per
la loro collezione estiva e autunnale e se dovesse andare bene dovrò continuare,
sorrido come un ebete e mi infilo gli occhiali da sole.
Mi fermo da Lisa, che non mi vede da circa due mesi, cause: lei al college e il mio lavoro.
Suono due volte al campanello e lei apre:
-oddio Niiic!!!- la abbraccio fortissimo  che vorrei inglobarla dentro di me, sorrido       
–ciao Lisa, tesoro come sei bella!!- dico prendendole le mani, entriamo e lei mi indica il divano
–siediti e aspettami là eh!- mi siedo sul divano rosso nel salotto , accavallo le gambe e aspetto.

Spunta dalla cucina, con un vassoio di muffin al cioccolato bianco e una caraffa di thè freddo,
sorride, è bella la mia amica: i suoi occhi verdi sono enormi, pieni di ciglia nerissime, come
i capelli ondulati fino alla vita, il suo fisico slanciato e magro è davvero splendido, l’unica pecca
è quella di essere leggermente bassa 1,62; la adoro, è la mia nanetta preferita.
Si siede sul divano con me e mi osserva, mentre le racconto quello che è successo in questi due
mesi: il fatto che vivo da Josh, della mia gravidanza che già conosceva (visto che le ho mandato
un messaggio appena ho ricevuto le analisi) sorride mentre racconto di Tom e me , mi mette la
mano sul braccio e scuote la testa
–non lo so Nic, state insieme da così tanto! È stato così crudele da parte sua! Io avrei reagito
come hai reagito tu, poi il bambino lo potrai crescere con Josh- si sistema i capelli
–sai che forse a maggio firmo il contratto con sherri hill?- sorrido lei si volta estasiata
–oh cielo! perché non me lo ai detto prima?!- mi fissa
–perché ho fatto il servizio stamattina e me ne hanno parlato là- scuoto le spalle e lei spalanca gli
occhi
–cooosa?! Stamattina?? Com’è andata?- saltella sul divano che cigola
–oh bene benissimo è stato fantastico, un po’ stancante forse- dico sorridendo lei non sta nella pelle
–no, no, voglio sapere i dettagli!!- io ridacchio e inizio a raccontare.

Arrivo da Josh che sono le otto, lo trovo immerso in una lettura di un copione, sorrido e
entro in cucina,  spalanco la bocca vedendo ciò che mi aspetta 
– Josh! Vieni un attimo?- lo chiamo ad alta voce, lui cammina verso di me con il naso
immerso nelle pagine
–che cosa sono?- domando allungando il braccio verso le rose che ricoprono il bancone
della cucina
–sono fiori- sogghigna guardandomi da sotto le ciglia
–ahahaha spiritosone!! Prova con la carriera da comico magari trovi un lavoro in più- vado verso
il secchio battendo i piedi
–io butto, non me ne frega nulla!- apro il secchio e butto tutte le rose una a una.                                        
A cena: -mi spieghi perché tutti volete farmi tornare con Thomas? Io non ci voglio tornare!-
esclamo buttando la forchetta, Josh alza lo sguardo lentamente
–io nemmeno! Senti nic ti ho vista piangere un mese  intero per quello e sinceramente adesso
che sei tornata a sorridere non voglio vederti star male di nuovo, è stata opera di Dolores,
a quanto pare pensava fosse una sorpresa da parte mia- alza le spalle, io poso la forchetta
–allora puoi dirmi, di grazia, PERCHÈ  DIAMINE NON LE HAI DETTO CHE NON ME LE AVEVI
MANDATE TU??- urlo, lui spalanca gli occhi
–ma pensi che io sia stato a casa?! Ero da Guy Ritchie, per parlare di un copione, dovevo
andare oggi perché domani parte per Londra- abbassa lo sguardo –
oh scusa J! Me n’ero dimenticata, com’è andata?- chiedo fissandolo
–mm insomma, non lo so sono stanco morto, settimana prossima ci sono gli MTV movie awards, poi la propaganda inizia la prima settimana di agosto, andremo in..- io spalanco la bocca
–gli awards sono settimana prossima?- squittisco
 –ahaha sì nic ti serve un agente te l’ho già detto!- io sorrido e gli faccio la linguaccia
–a proposito, devo firmare un contratto con sherri hill- sorrido
–lo sapevo! Aha! Oddio nic i giornali ci hanno azzeccato! È forse la prima volta!- si alza e mi viene
incontro stritolandomi come sempre.

-no! Nicole! Mi rifiuto!- Josh si impianta sulla panchina –dai j solo uno!- lo tiro per un braccio
–è dalle 8 che siamo in giro! Sono le 11! Voglio morire!!!- strilla
–shhh zitto! Senti io devo trovare il vestito per gli awards non rompere!- lo trascino dentro Fred
Segal, la boutique dove penso di poter trovare qualcosa, che valga  la pena di indossare.
Curiosiamo un po’ o almeno io curioso, Josh si è fiondato nella caffetteria e credo ci abbia trovato
dell’oro, visto che sono dieci minuti che è scomparso, guardo l’orologio e vado verso la caffetteria,
trovo Josh completamente circondato da ragazze urlanti, sorrido e mi appoggio a una colonna, fissandolo
è sorridente e rilassato, a suo agio con le sue “Hutcher”, scuoto la testa e un abito color rosa antico,
attira la mia attenzione, mi avvicino al manichino e lo contemplo, sarebbe perfetto, non troppo lungo,
che non mostrasse il pancino, sorrido e lo afferro, abbino delle scarpe nere con il tacco alto una
pochette di strass nera, mentre sto andando a pagare vengo raggiunta da Josh, gli sorrido mentre
poggio il vestito e il resto sul bancone
–wow è bellissimo- mi mormora all’orecchio annuisco e poiarrossisco, mentre la cassiera ci fissa con
la bocca spalancata, mentre usciamo ,ci raggiunge   
–scusami davvero, perdonami, non lo faccio mai, ma tu sei il mio idolo, Nicole, ti faresti
una foto con me?- io spalanco gli occhi
–io?- mi indico
–si! se ti va naturalmente, non voglio scocciarti- poso la busta e la ragazza da l’i-phone a
Josh che le sorride, vado verso di lei e le metto la mano dietro la schiena,mi sorride e poi
guardiamo Josh che scatta, le stringo la mano e Josh le ridà il cellulare io lo indico
–lui è Josh Hutcherson – lei sorride
–sì lo so- gli sorride e se ne va, io scoppio a ridere e Josh mi viene dietro.
Stiamo mangiando un panino in macchina, visto che, saggiamente, Josh non si è portato
nemmeno un cappello così, in ogni posto dove mette piede, c’è una fan urlante che lo
riconosce e lo aggredisce, mi allungo sul sedile e sbadiglio, guardo Josh
–che facciamo?- gli chiedo –non dobbiamo andare da Jennifer a cena?- lo guardo
–è l’una e mezza!ti pare che andiamo lì e ci restiamo fino a cena?- mi sorride
–allora ho un’idea, però dobbiamo cambiarci...- lo guardo sbigottita
–Josh! vorrei escludere prestazioni sessuali in auto!- urlo ridendo, lui scuote la testa
–sei matta- mette in moto e torniamo verso casa.


Olè nove capitoli, ed ho ancora chi legge!! Siete fantastici!! Grazie mille! Devo fare una
dedica speciale, di solito la faccio a persone che mi aiutano con la storia, leggendola
dandomi spunti, ma questa volta la dedico a una ragazza che non conoscevo.
Si chiamava, Valentina, è morta ieri, in un incidente in moto, era della mia scuola,
la vedevo spesso, sempre allegra, mi è dispiaciuto molto, sopratutto perchè era
compagna di classe di due miei cari amici. I miei pensieri, vanno ai genitori, perchè
lasciare la propria vita, quando hai davanti una lunga strada è doloroso. Quindi ciao,
Valentina, mancherai a tutti. A voi lettori auguro un felice week-end e buona visione
con Joshino su italia1!! Alla prossima!!! Un Bacione!!!!! 

                                                                                                                                                                          XOXO Lallab



 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


One week after
-non ridere ti prego!- lo imploro dal bagno dove mi sono rintanata, per paura di sembrare
un fenomeno da baraccone piuttosto che una modella, 
–Nicole! Esci da quel maledetto bagno ades.. oh mio DIO!- chiudo gli occhi, poi ne apro uno
–dillo che sono orrenda- abbasso le spalle
–Nicole sei meravigliosa!- mi abbraccia, nel farlo sfiora i miei capelli acconciati in una
coda, con i capelli artisticamente ondulati, mugolo
–non toccare i capelli..- -schhh- sussurra.

Siamo in auto, Josh è davvero fighissimo ha una maglietta bianca con una giacca di pelle nera 
e dei pantaloni neri, io mi sento troppo eccessiva, sento i cori delle fan e vedo Josh ridacchiare
–perché ridi?- gli chiedo sorridendo
–perché sono arrabbiate con te- prende un giornale dal portaoggetti al suo fianco

“Chi è la misteriosa ragazza di JHutch” leggo il titolo, c’è una mia foto, dove ho una maglietta
bianca e i jeans alla caviglia, le superga gialle, un cappello e gli occhiali, ero andata da starbucks,
per comprare un paio di muffin e mi ritrovo su una rivista yuppy yeah! Mondo dello spettacolo! Sbuffo e butto il 
giornale al mio fianco.

Scendo dalla macchina e alzo una mano per salutare, sento le urla e i pianti,
mentre mi aggrappo al braccio di Josh, mi stacco da lui e mi fulmina
–torna come stavi- sibila tra i denti
–oh ok- alzo le spalle, sorrido arriviamo alla parete e ci fermano per le foto,
metto la mano sulla spalla di Josh e lui mi cinge la vita con il suo braccio,
prima di noi c’è Liam con il fratello che firma autografi, appena ci lasciano liberi li
raggiungiamo, sorrido abbracciandolo
–finalmente! È da ottobre che non ci vediamo come stai?- mi indica
–io..in attesa… tu?- lui spalanca gli occhi azzurri
–ma dav..davvero? Josh non mi ha detto niente…!-  mi fissa intensamente e sospira
-Lascialo stare quel tipo Nicole, tu sei troppo bella per un tipo del genere!- mi abbraccia
e ci fanno altre foto.

Entriamo e spalanco la bocca
–wow- riesco a sospirare, mi passa un pancione accanto, è Jennifer
-la mongolfiera è qui- annuncia sorridendo a tutti che le sorridono di rimando, io scoppio a ridere
– più che una mongolfiera sembri una meringa- le dico
–ahahaha me lo ha detto anche mamma, questo vestito è della collezione "candy-candy"
sembro uscita da un video di katy perry- , si siede e mi guarda
–speri di crescere ancora se stai in piedi? Superami e ti uccido- sussurra ridendo
–ti ho già superato,  cara la mia ragazza da metroesettantasette,  sono un metro e ottantadue –
mi ergo in tutta la mia altezza e faccio una giravolta
–uffa! E va bene, ma il titolo miss balenottera non me lo toglie nessuno!- mi fa una linguaccia
–ok, ok, sei migliore di me- ammetto chinando la testa Josh e Nicholas, suo marito, ci guardano
sorridendo, le luci iniziano ad abbassarsi e miei primi award hanno inizio…

Scatto in piedi battendo le mani
–wohoooo- urlo come impazzita, Josh e Jen hanno vinto il “Best Movie” e stanno andando
a ritirare il premio, sorrido con Nicholas alle telecamere che ci riprendono e poi dedico la
mia attenzione al mio J..
–grazie, mio Dio ho una confusione in testa, grazie tante a tutti i fan, perché sono loro che
ci hanno votato, sono felicissimo dobbiamo ringraziare il cast al completo, ma soprattutto
voi fan Grazie! - si sposta e fa spazio a Jen che con il suo pancione si china verso il microfono 
-lo so che sembro una meringa..Katy, non ti preoccupare, che il dolce più appetitoso sei sempre tu..-
fa un cenno verso Katy Perry, che scoppia a ridere
–davvero grazie, come sempre è un vero onore e piacere- saluta tutti con un gesto e scende.

Esco dal teatro, rabbrividisco leggermente Josh mi mette un braccio sui fianchi
–vuoi andare all’after?-chiede con una faccia che implora il NO categorico
–non so, per me è uguale, tu che vuoi fare?- lo fisso e sorride
–ho sonno- scoppio a ridere,
-beh sì la star internazionale Joshua Ryan Hutcherson ha appena ammesso di avere sonno!!-
strillo ridendo
–ahahahaha abbassa la voce Nic!- mi prende le mani
–oops- mi tappo la bocca e lui mi stampa un bacio sulla guancia.

Mi sveglio e mi guardo intorno, ho dormito con Josh infatti è sdraiato accanto a me,
con un braccio sulla mia pancia, mi alzo e scendo in cucina dove trovo un post-it viola
“sono andata al mercato     Dolores”
Sorrido e prendo il latte, mentre lo verso suona il campanello, vado ad aprire
–'giorno Dolly a che ora sei venuta stamattina?- lei mi segue con le buste della spesa
–como sempre alle 10- dice tranquilla, io aggrotto le sopracciglia
–ma che ore sono?!?- corro in cucina
–le due?!?! Oddio! La ginecologa!- mi fiondo da Josh     
-ehi ehi buongiorno! Sveglia! – spalanco le tende
–oh no Nicole!- si copre col lenzuolo 
-sono le due Josh! del pomeriggio! Ho la ginecologa tra un’ora ricordi?- apre un occhio
–vuoi che ti accompagni?- chiede gli sorrido
–no tranquillo, tu studia- indico il copione che giace lì vicino, lui sorride e sbadiglia.

Mi salta l’ecografia, sto andando comunque allo studio della dottoressa, il lungomare di
Venice è intasato, come se ci fosse il carnevale di Rio, ci si muove di due centimetri ogni dieci minuti!
Suono il clacson
–allora?!?- urlo , la fila si muove mostrando la causa dell’ingorgo: un incidente, vedo una
macchina dall’aria familiare accartocciata contro un palo della luce, i miei occhi vagano sulla
scena e poi lo vedo : ha un impacco di ghiaccio in testa e un taglio in fronte, ma è Thomas,
inchiodo e accosto, scendo
–Thomas! Thom!- urlo sbracciandomi passo sotto il nastro, lui si guarda intorno e poi mi vede, 
sussulta e poi sorride 
-ehi!- lo raggiungo e mi abbraccia
–s..stavo v..venendo da te per parlare m..ma un ubriaco mi ha travolto, è là- allunga una mano
tremante indica un lenzuolo steso a terra che cela il corpo dell’uomo.

Entriamo in un bar Thomas è abbastanza scosso, ma la polizia lo ha affidato a me:
testimoni hanno confermato la sua innocenza e per il momento può stare tranquillo,
chiedo una tisana rilassante, mentre ci sediamo inizia a parlare
–Nicole io so di aver sbagliato.. sono un completo idiota, ma io ti amo, e amo il nostro bambino
torna da me ti prego- lo guardo amara
–non tornerò da te Tom, io sto bene ora, sono felice, Josh mi rende la persona più soddisfatta
del mondo è così dolce e premuroso,vorrei che tu ti fossi accorto prima che mi amavi, almeno
avrei risparmiato lacrime ed energie- mi alzo e me ne vado.

Guido tranquilla verso lo studio della dottoressa, spero che prima di chiudere mi faccia una
visita veloce, Josh non vede l’ora di vedere il funghetto e anche io a dire il vero!! Sorrido e
scendo, mentre l’ascensore sale frugo nella borsa per cercare il cellulare, il mio amato i-phone,
cioè amato solo perché ha dentro tutti i miei impegni, sbuffo e lo acchiappo, prima che la gamba
che sostiene la borsa crolli, sorrido al mio bellissimo schermo, che è una foto mia e di Josh,
quando siamo stati a Natale in Kentucky, con i suoi cani giganti: Driver, Diesel e Nixon, esco
dall’ascensore e suono, la segretaria mi viene ad aprire e le dico
–senta, non è che potrebbe avvertirmi, quando la dottoressa ha un minuto per una visita?
Dovevo venire prima, ma ho avuto..-lei ride e la fisso
–ha avuto gli mtv movie awards- mi mostra un giornale e spalanco la bocca davanti alle due
pagine dove c’è il premio di Josh e Jen, mentre io e Nicholas che saltiamo in piedi, sorridendo.
Sorrido imbarazzata e mi siedo sulle poltroncine imbottite, prendendo Agatha Christie dalla mia borsa
e inizio a leggere, dopo un’ora e dieci la segretaria mi chiama
–signorina Anderson? Può entrare, c’è una pausa tra due appuntamenti- mi alzo e entro nella
stanza, sorrido alla dottoressa bionda e dagli occhi azzurri che mi aspetta vicino all’ecografo,
sospiro e poso la borsa sulla sedia
–sei agitata?- mi chiede mentre sposta la camicetta
–un po’- ammetto respirando forte mi giro mentre mette il gel freddo sulla pancia, fisso lo
schermo vuoto che d’improvviso si schiarisce e diventa grigio, una polpettina sta al centro
e altre 6 palline  gli stanno intorno, la dottoressa mi indica
–vedi queste? Sono la testa, le mani, i piedi e il cordone che lo tiene legato a te, tesoro- sorrido
–wow- preme un pulsante e il suono del suo cuoricino riempie la stanza sembra una mandria
di cavalli al galoppo, mi metto una mano sulla bocca e chiudo gli occhi.

 

Dieci!!!! Sono dieci capitoli!!! Tra un pò di capitoli, la storia finirà, mi piange il cuore davvero, diciamo che un altro mese vi romperò le scatole con Nicole e Josh, ma mi sono ripromessa che dopo aver pubblicato,non ne parlerò più. Allora che ne pensate? Vi piace? Vi sembra realistico? O è una scemenza? Fatemi sapere, perchè sono ansiosissima, aggiornerò venerdì, credo, perchè è il giorno in cui ho un pò di respiro. Metto qua sotto set che ho creato, compreso quello di Lisa, che non sono riuscita a mettere nel cap precedente. Vi auguro una buona serata. Bacioni alla prossima!!!!
                                                                                                                                         XOXO Lallab





nicNicole Dress

 Lisa

Jenn    Jennifer Dress
 

  Nicole newspaper

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Prendo le pizze dal sedile e scendo
–Nicole!- esclama Josh ,venendomi incontro
–perché non mi rispondi al cellulare?-lo guardo
–perché stavo arrivando ! Josh non ti preoccupare! Sto bene!-faccio un  giro tenendo le pizze su una mano sola
–lo sai che sto in pensiero! Perché fai così?- mi abbraccia
–ohw Josh, ok, occhio alle pizze- si stacca e mi sorride
–dalle a me- le prende ed entra in casa correndo.
Mi sdraio sul divano e prendo l’ecografia dalla borsa
–oddio!! Aha il funghetto!!!- le apre –
oddio Nic! È un capolavoro!- scoppio a ridere
–non è ancora nato, Josh!- mi guarda
–ma che c’entra?! Ha il tuo naso e la tua bocca- scuoto la testa
–si, ok Josh, hai ragione tu- lo liquido, con un gesto della mano
–che fai sfotti?- si mette sopra di me
–ehi, ehi Josh – scoppio a ridere
–“ehi ehi” cosa?!- chiede soffiandomi sul collo                      
 –ahahaha mollami!- urlo piegando la testa all’indietro
–No. Chiedimi scusa. Sinceramente.- rido ancora
–ok. Mmmmehm scusa. Sinceramente.- si toglie e io lo abbraccio
–sei pazzo- mugolo sul suo collo
–e tu sei meravigliosa anche se bastarda!- mi fa il solletico e inizio a ridere
– ok, ok basta Josh, sono stanca morta, questa giornata non finisce più- lo saluto e salgo di sopra.

Sono sotto la pioggia, che aspetto Thomas, ha detto che deve dirmi una cosa importante, batto un piede a terra,
sbuffo, la pioggia ci mancava adesso! Ad un certo punto, alzo gli occhi e una scritta viola spicca tra le nuvole bianche-grigie:
“Nicole ti amo da impazzire, resta con me” la gente che passa, mormora un “ooooh” abbasso la testa: non basta di certo questo,
io non torno insieme a lui, no di certo io… sbatto contro qualcuno
–ehi guarda dove vai razza di imbe.. Thomas!- sputo tra i denti incavolata nera, mi levo il cappuccio dell’impermeabile
–mi hai fatto aspettare un’ora per questo?! Ti detesto Thomas, levati dai piedi-lo sposto di lato e inizio a tornare verso la macchina
-carpe diem!- urla, io mi giro, lui continua
–era la tua frase, no? Quella frase per la quale vivevi dopo la morte dei tuoi, il 15 gennaio, la notte prima del tuo compleanno, mi hai detto
“ti amo” per la prima volta, stavamo facendo l’amore, quando siamo stati in campeggio l’estate scorsa, ci siamo buttati nel lago a mezzanotte,
faceva freddissimo e ti ho stretta a me, volevo che restassimo per sempre così, quella notte che abbiamo concepito il nostro bambino …
credo di essere sicuro, che fosse la notte nella quale ti ho detto che avrei giocato da titolare nella squadra dei red soxs … Nicole io ricordo ogni
singolo momento, bello o brutto che sia passato con te, io ti.. anzi vi amo-
si avvicina a me e mi bacia, un bacio lento che sa di pioggia, che si mischia alle mie lacrime.
-siete importanti- sussurra staccandosi, abbasso gli occhi
–se sono così importante perché mi hai lasciata?- chiedo inarcando un sopracciglio
-perché la mia vita è cambiata Nic, è un casino dopo l’altro- stringo gli occhi
–e secondo te, dopo tre anni insieme, mi scandalizzo per una vita incasinata? Hai visto che cosa hanno combinato i giornali,
solo perché sono andata a vivere da Josh? Mi seguono ovunque, anche da Starbucks, la mattina! Tu credevi che per te,
non sarei stata disposta a fare tutto questo?- incrocio le braccia, la pioggia mi batte in faccia, aggrotto le sopracciglia cercando di vedere meglio
–pensavo che … no, che non volevi, pensavo che non avresti sopportato … Nicole ti prego!- mi prende la mano dolcemente
–vieni con me- mormora
–io, lo devo dire a Josh … è … è il mio migliore amico, vivo da lui ora, devo avvisarlo … - si irrigidisce
- Nicole, lui ti vuole allontanare da me – sibila
–no, non è questo, il fatto è che per altri motivi .. lasciamo stare – faccio un gesto con la mano.

Gliel’ho appena detto, non si è mosso, gli occhi sono umidi, i pugni serrati
– Josh ti prego … scusami, lo devo fare, per mio figlio, Josh voglio dargli una famiglia solida, io …-
“io cosa?! Sei un’idiota Nicole! Una completa deficiente! Josh, dì una sola parola e resto, una sola e mollo tutto, parla Josh, ora!” ma lui non parla, resta in silenzio e io esco, con le mie valigie.
 
Josh POV
-si può sapere come diamine hai fatto?- chiede Jennifer, fasciando la mia mano
–ho dato un cazzotto al vetro della porta della cucina- mugolo, controvoglia
–sei un deficiente!- urla stritolandomi la mano
–ahia! Merda! Jen!- lei si morde un labbro
–scusa- bisbiglia
–fatto- annuncia, strappando un pezzo di scotch sulla fasciatura, allunga le gambe su un pouf di pelle bianca
–Nicholas! Scendi!- urla al marito, che si è rintanato di sopra, per la sua sensibilità alla visione del sangue, prendo un
cuscino in grembo mentre Jennifer brontola
–oddio! Questa pancia è enorme! Non vedo l’ora che esca!- Nicholas si affaccia
–finito tutto?- io sogghigno 
-domanda veloce: come pensi di restare al fianco di tua moglie, durante il parto, se il sangue ti fa tanta impressione?- lui sorride imbarazzato
–in realtà, ci abbiamo lavorato parecchio … è stata anche una scusa per lasciarvi soli … magari con lei ti confidi di più- Jennifer lo guarda
–sì certo, lo sai che non mi vuole dire di chi è innamorato?- Nicholas sorride
–io, invece, lo so ahaha- ride lui indicandola
–lo hai detto a lui e non a me?! – ringhia Jennifer, girandosi di scatto
–oh beh è tardi, ciao!- scappo di corsa, mentre Jen infuria verso il marito.
Guido la moto verso casa, sono un bel po’ triste, la mano mi fa malissimo, sono pieno di tagli, sulle nocche, sulle dita, sbuffo e spengo,
arrivando nel garage. Entro in casa e sono solo, sento la nostalgia di Nicole che cammina per casa, che riempie i vasi di fiori, che canticchia
per le stanze, poso le chiavi e salgo in camera, mentre il ventesimo messaggio fa vibrare il cellulare nella tasca dei miei jeans.




Okay okay mi sento in colpa ... un sacco, ma fa parte della storia, Nicole deve tornare con Thom, e poi lui non è così malaccio, alla fin fine 
lui la conosce, capisce cosa pensa anche se lui non è del tutto indipendente. Vedremo poi... comunque grazie per le visualizzazioni, sono 
contenta. Il capitolo è un pò corto, ma sto cercando di fare delle modifiche. Grazie mille alla prossima!!! Bacioni
                                                                                                                                                                   XOXO Lallab

Lui è Thomas:

Thomas

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Nicole POV

Esco di casa, apro la macchina e mi squilla il cellulare, rispondo veloce
–Pronto?- sento dei rumori ovattati
–Ciao Nicole, sono Jennifer, ti devo parlare, ti va se ci vediamo?- sospiro e sorrido
–Ciao Jen ,sto andando in spiaggia, ci vediamo a Venice, okay?- la sento ridere
–Okay, perfetto, a tra poco- chiudo la chiamata.

Appena arrivo mi guardo intorno, inforco gli occhiali, non voglio essere riconosciuta,
è diventato un incubo ormai, uscire tranquilla è inconcepibile, scendo e vado verso un
ombrellone, mi tolgo il pareo e rimango in bikini, il pancino è ancora piccolo, sembra un
gonfiore, sorrido, penso che tra due settimane saprò se è maschio o femmina, mi sdraio sul lettino
–Io preferisco Malibù , ma devo dire che anche Venice ha il suo fascino- mi giro
–ciao Jen- alzo lo sguardo verso di lei, un abito a fantasia marrone e bianca, un cappello
di paglia e enormi occhiali che le coprono metà viso, sbuffa e si toglie il cappello
–i paparazzi sono così odiosi!- sorrido e lei si mette seduta. 
Dopo un po' che mi fissa seria, sorride
–Josh si è squarciato la mano ieri sera, sai?- io mi alzo di scatto, inizio a urlare
–cosa?!? È ferito? Sta male? I punti? Oddio è colpa mia!- mi metto le mani nei capelli,
-devo andare da lui!- esclamo, lei mi blocca per un polso,
- tranquilla, sta bene, gli ho fasciato la mano io, meglio evitare che i paparazzi pensino
che ha fatto a botte, lascialo sbollire un po', ieri era parecchio giù, ha cercato di
nasconderlo, ma lui è così facile da leggere!- sospira, mi guarda
–stai meglio ora?- abbasso le spalle
–io, credo di aver fatto la cosa giusta, Jen, mio figlio deve avere una famiglia,
sono cresciuta da sola e non voglio questo per lui o lei- mi sfioro la pancia, lei sbuffa
–Ma,Nicole, tu pensi che io voglia dare a lui questa vita?- si indica il pancione
-Lo credi davvero? Pensi che voglia farlo vivere sotto i flash dei fotografi? Ogni giorno,
 sarò soggetta a ricatti, a false amicizie e questa maledizione colpirà anche lui! Nicole,
io amo questo bambino, non era previsto, ma è la mia vita ora, Nicholas è al settimo cielo,
non mi importa quante cose succederanno, perché la gioia che provo ad averlo dentro di me,
è più grande di qualunque paura, non devi soffrire, perché non credo che tuo figlio sarà
contento di stare con una coppia di genitori che litigano, vedere la mamma triste o il padre
che parte o addirittura che non lo vede mai!- mi fissa, scuto la testa
–io non lo so … credo che Thomas … non lo so..- abbandono la testa tra le mani, e mi tiroi capelli
–tu sai qual è la scelta, Nicole, l’hai sempre saputa, sei qui per reprimerla sai?- la guardo
curiosa, lei sorride
–la … ehm, la gravidanza stimola la conoscenza … avevo dei libri di filosofia …
li ho letti tutti, ora sono una freudiana- fa un gesto con la mano, io sorrido, ma poi sbuffo e
mi stendo, mi metto le mani sulla pancia
–Nicole, fai la scelta giusta- mi mette la mano sul braccio e si stende, mette un po’ di crema
sulle braccia, rimette gli occhiali
–aaahm il mare … che meraviglia!- la guardo e cerco di riflettere sul bene che vorrei.


Sono qui da  quasi un mese, chiusa praticamente a chiave sotto stretta sorveglianza di Susan,
la madre di Tom, che mi guarda male ogni cosa io faccia, esco in giardino mi metto seduta, 
a bordo piscina, con le gambe penzoloni nell’acqua, mentre leggo
–che leggi?- sussurra Thomas al mio orecchio facendomi sobbalzare           
-“Bon Ton” di Cherilla Dikson – sorride
–quello di lei, che entra a far parte di un famiglia reale e deve imparare il protocollo?-
annuisco chiudendo secca il libro
–devo uscire-annuncio
–no Nicole, devi riposare, poi scusa che devi fare? Hai una villa a disposizione, piscina,sala
fitness,tv, computer che cosa ti manca?- chiede
-oddio Thomas! Aria! Mi manca l’aria! Tu e tua madre mi girate intorno come due gufi,
non posso fare un passo senza essere osservata! Sinceramente basta, voglio uscire
vedere altre facce!-lui mi prende le mani
–allora usciamo insieme, andiamo a fare shopping, così ti senti meglio- mi fissa
–voglio andare da Josh- dico seria
–okay, ma vengo con te, oppure non ci vai!- esclama con gli occhi sbarrati
–coosa?! E il perché, lo posso sapere?- incrocia le braccia e si mette sulla difensiva
–lui non è d’accordo con la nostra storia, non lo è mai stato! E poi avete un rapporto
troppo ambiguo per i miei gusti!- scuoto la testa
–ambiguo?! Per i TUOI gusti? Io e Josh siamo A-M-I-C-I! chiaro?- lui mi guarda amaro
–forse per te, lui è un amico, ma tu per lui non sei solo un’amica! Lo vedevo! Da come ti
guardava, persino quando stava con Vanessa!- lo guardo
–Dio Tom! Ne abbiamo già discusso! Io e Josh siamo amici, poteva farsi avanti quando non ci
sei stato se mi “guardava” ,che poi non so se lo sai, ma quando stava con Vanessa, LEI era
cotta di te, è uno dei motivi per i quali si sono mollati!- grido furiosa
–Josh stava uno schifo, puoi giurarci che non ti vede di buon occhio!- mi giro ed  entro in casa ,
Susan appare dalla cucina
–litigate?- chiede sorridendo sotto i baffi
–no! Ti piacerebbe però- dico mentre entro in salotto
–ma come ti permetti!!- urla, la guardo
–sì, sì certo-la liquido con una mano, mi sdraio sul divano accendendo la tv,
mentre Tom va in cucina scuotendo la testa, in tv ci sono soprattutto talk show, blocco su
Ellen Show quando sento la sua voce; Josh, un groppo in gola, un mese senza Josh,
mi manca da morire: 
- Josh, sei finito sui giornali in questi mesi … - inizia Ellen
–sì, a proposito colgo l’occasione per chiedere scusa ad una mia presunta fiamma :
Nicole Anderson, la mia migliore amica, in questi mesi non hanno fatto altro che attaccarla
e anche io le voglio chiedere scusa, per come mi sono comportato, sono certo che lei mi capirà-
tutti applaudono, mentre Ellen continua con le domande sul film, ma non seguo più,
aspetto con ansia che finisca, così lo posso chiamare.
 
Josh POV
Stringo la mano nei jeans, sul cellulare pieno dei suoi messaggi, mentre cerco di
concentrarmi sulle risposte da dare a Ellen, che mi fissa con i suoi occhi blu, appena
entra la pubblicità, lei mi ringrazia e io corro nel backstage, mentre il telefono vibra
“Pastarella” sospiro
–pronto?- dico in un soffio
–sono una completa deficiente ,Josh perdonami, non ti ho chiamato, sono una codarda,
avevo paura che ti arrabbiassi che non mi volessi neanche più parlare! Scusami,
mi puoi perdonare? Ti promet  … -  sospiro
–ok, ti perdono, sei la mia migliore amica, come faccio a non volerti parlare più?
Sei speciale Nicole – la sento ridere e poi sussurrare
–Con te è tutto diverso- stringo le labbra
–mi manchi- dico, lei ride
–anche tu, non sai quanto, la ginecologa ha prescritto un po’ di riposo e Tom l’ha
preso come una specie di clausura, non posso uscire, bah!- stringo i denti, ora lo capisco,
cerca di allontanarla da me, non so perché lo fa, ma appena lo scopro lo devo assolutamente
smascherare, lei sussulta
–ehi devo andare, scusami Josh, mi manchi- sussurra prima di attaccare.

Torno a casa che sono le dieci di sera: ho vagato senza sosta tutta la sera e domani ho
alcune riprese, borbotto tra me e me e mi fiondo a letto dove crollo.
Un plink- plink smorzato, mi sveglia di botto, guardo la sveglia, le nove! Oh cazzo tra un’ora
devo essere sul set! Che diamine! Esco di casa con la maglietta infilata a metà,
prendo la moto al volo e cerco di volare per davvero verso Hollywood,  appena arrivo,
mando il messaggio del buongiorno a Nicole:
"‘giorno pastarella!” sorrido, dopo due minuti un messaggio di risposta 
“buongiorno Principe che combini?” sorrido, mentre le truccatrici mi si assiepano intorno
“sto in mezzo ai peggio trucchi … vienimi a salvare!” invio,e aspetto
“niente uscite, lo sai, sorry” mando un’ emoticon triste
“quando capirai che lo fanno per privarti della tua vita?” invio lei mi manda un linguaccia
“non essere melodrammatico Josh!” sorrido
“ora vado a lavorare. SOB!” invio, lei mi manda una faccina sorridente e spengo il telefono.

Esco dal set e vado verso casa, sbuffo, mentre il traffico di Beverly Hills procede lento,
cerco di sviare, ma con la mia moto è un tantino difficile, visto che è abbastanza imponente,
finalmente il traffico si dirada, lentamente, e volo verso casa, sento una strana emozione,
come se dovesse succedere qualcosa a momenti, svolto nel vialetto
–oh mio Dio Nicole!!!!!- scendo al volo dalla moto e corro verso di lei, cingendola così
forte, da volerla quasi inglobare dentro di me, stringerla così tanto da non poterla più vederla
andar via da me
–sono così felice tesoro mio, mi sei mancata!!- sorride e si sistema i capelli
–anche tu J- mormora abbassando lo sguardo, dalla borsa tira fuori una cartelletta
–ecografie?-  chiedo, annuisce
–sì, due- la guardo interrogativo e lei capisce
– I..io ecco…. aspetto una bambina, Josh- dice dolcemente accarezzando la pancia.

- Thomas non sa nulla, sai che ancora non abbiamo..?- la fisso con gli occhi fuori dalle orbite
–e questo ritardo è dovuto al fatto che?- chiedo, lei stringe le labbra
–non me la sento, gli ho detto che fa male al bambino- mormora arrossendo, sospiro,
so che non è vero, le metto una mano sul ginocchio. Lei si mette vicino a me e guardiamo
la tv, poi verso le sei, mi alzo
–vuoi qualcosa per cena?- chiedo girandomi verso di lei che si stiracchia
–no, grazie, sono apposto- si tamburella il ventre , la guardo severo –
sto b..oh il telefono!- prende il telefono
–Jen?- mi  guarda curiosa .




Eccoci!! Il capitolo è un pò così, non mi fa impazzire, ma ci doveva essere!! Non ho aggiornato prima perchè speravo in qualche recensione, ma ho deciso che andrò avanti con la storia a passo serrato e poi al limite, se recensite vi risponderò. Cercherò di aggiornare tre volte nella prossima settimana, così da finire, massimo, tra due settimane!! yeeee! Allora? Che ne pensate? Vi ho deluso? Siete curiosi? Spero che recensiate in tanti!! Come sempre, il capitolo ha una dedica e questa volta è per chi ha recensito e mi ha fatto impazzire di gioia, grazie mille!! Bacioni alla prossima!!!
                                                                                                                                                                                   XOXO Lallab

Set spiaggia 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Nicole POV
–pronto?- rispondo
–Nicole sono Jen! Oh ahi ahia! Sto per partorire!
Santo cielo che male! Ahiii!- mi alzo di scatto
–Jen, Nicholas dov’è?- chiedo, mentre Josh controlla il suo
cellulare, che si è spento
–è qui che ride, come un deficiente!- urla lei in preda ad una crisi
–ok, io e Josh stiamo arrivando, dove sei?- lei mugola
–Saint Helena di Beverly Hills- sorrido
–ok, ciao- attacco
–Jennifer sta per partorire- annuncio, Josh sorride raggiante
–perfetto! Andiamo!- .
Arriviamo trafelati , chiedo di Miss Lawrence all’accettazione
–Terzo piano- annuncia l’infermiera, corro verso gli ascensori ,
seguita da Josh , arrivati, scendiamo e c’è Nicholas che si sta
per mettere il camice verde, per assistere al parto
–oh Josh, ho provato a chiamarti mille volte!- J sorride
–si è spento- mormora
–vai! Avanti!- lo spingo verso la porta battente.
Sono due ore che sentiamo gli urli di Jen dalla sala parto, la madre e il padre
sono arrivati appena dopo di noi, i fratelli stanno arrivando da Louisville ,
sorrido a Josh, esce un’infermiera
–allora?- chiediamo, tutti in coro
–pazientate ancora un po’- ci sorride, arrivano i genitori di Nicholas
che abbracciano quelli di Jen
–oh cielo! Come urla!- mormora la madre di Nicholas
–sì è così da un po’- annuisce la madre di Jennifer. Dopo una ventina di minuti, Nicholas
esce con un fagottino, avvolto in lenzuola azzurre
–è nato Lucas - annuncia sorridendo, ci assiepiamo tutti attorno, il piccolo ci guarda
curioso e sorride sentendo la voce di Nicholas, arrivano due infermiere
–potete entrare, Miss Lawrence chiede di voi- dice una sorridendo
–e anche piuttosto rumorosamente- ride l’altra, scuotiamo la testa .

Jen con Lucas in braccio è meravigliosa, Nicholas la fissa, come se fosse la cosa più
rara di questo mondo, Josh è un po’ pallido
–che c’è?- gli do una gomitata
–gli aghi.. la flebo?- annuisco
–sì, e ne ho viste di peggio- sbianca totalmente, sorrido, prendo il mio cellulare che vibra.

Josh POV
La guardo che parla al telefono
–sì ..sì, no, non c’è bisogno che vieni, ho la cayenne, torno con quella … ciao!- mi guarda
triste e le sorrido debolmente.
Vorrei dirle che l’amo, da tanto … ma non posso rovinarle tutto ora, ha ricostruito
una relazione con Tom ed è già difficile farlo in condizioni normali, figurarsi incinta
e per di più con un deficiente come Thomas.
 
Nicole POV
Sono le quattro, ancora non riesco a dormire, qualsiasi posizione prendo mi fa
stare scomoda, mi rigiro e scendo dal letto e vado in giardino, mi stendo sulla
sdraio e fisso il cielo, che si schiarisce piano, il caprifoglio e l’erba emanano
profumo d’estate, sorrido pensando alla bella stagione. Ad un tratto mi trovo
sotto un cielo azzurro limpido di un bel giorno, non riesco a capire per quanto
sono rimasta a fissare il vuoto, per non accorgermi che è diventata mattina.
Batto le palpebre e mi alzo dalla sdraio, mi vesto e lascio un post-it per Thomas :
“Sono da Jennifer, torno per cena! Nic”.
Esco di casa e guardo l’ora : dieci e venti, troppo presto per andare da Jen, ha
invitato me, Josh e Liam a casa sua per vedere Lucas, così prendo la macchina
e arrivo in Hollywood BLV, essendo presto, trovo quasi subito parcheggio.
Scendo e mi metto gli occhiali, giro un po’ tra le vetrine estive, entro in un
negozio per bambini e compro due completi per Lucas, un giochino morbido e,
non riuscendo a resistere, un pagliaccetto per la mia funghetta, sorrido mentre
esco dal negozio, prendo anche dei vestitini per me e un pensierino per Jennifer,
rientro in macchina e guardo l’ora: le dodici, perfetto, inizio a guidare verso Beverly
Hills, scendo e chiudo l’auto, mi guardo intorno e vedo la moto di Josh e il suv di Liam,
sorrido portando con me le buste, mi apre Nicholas
–è arrivato Santa Claus!- esclama sorrido imbarazzata
–è un po’ presto, Nicholas- dico entrando
–eeehi!! Mancavi solo tu!- dice Jen venendomi ad abbracciare
–ciao, scusate, ho fatto un po’ di spese per il cucciolo-  lei mi fulmina
–lo sai che non c’era bisog..- la fisso seria
–Jennifer, ti prego- lei sorride.
Entro in salotto e vedo Josh con Lucas, che piange disperato in braccio,
mi immagino a vederlo con la mia bambina, ma poi l’immagine nella mia testa cambia
e vedo Thomas e non Josh, scaccio questa visione e abbasso lo sguardo, posando le
buste a terra, vicino al divano e mi avvicino a lui.                                   
–Ciao meraviglia! Vieni qua- lo prendo e lo metto contro il mio petto , subito si calma dopo
degli strilli spacca timpani, mi fissano tutti 
–come hai fatto?- mi chiede Jennifer entrando
–cosa? Farlo calmare?- lei annuisce
–beh, l’ho semplicemente preso in braccio- sorrido, lei scuote la testa
–io ti adoro, sei meravigliosa- un leggero respiro cattura la mia attenzione
–ohw dorme- lo sposto sul braccio destro
–sei brava come mamma- dice Josh io lo fisso
–ehi ragazzi… così ne fate un altro di bambino- ci avvisa Nicholas  ridendo,
ci scansiamo e mentre metto Lucas nella carrozzina, Jennifer da una botta alla nuca del marito.

-Arriva l’apple pie!- io mi volto di scatto
–basta Jennifer!- lei sorride sedendosi
–mangia e zitta, uccellino- mi fa una linguaccia e incrocio le braccia tra la pancia e il seno
–la vuoi obesa la tua figlioccia?- le dico, lei si volta con le lacrime agli occhi
–è..è una femmina?- sorrido annuendo
–oh santo cielo!- si porta le mani alla bocca e si alza venendo da me e abbracciandomi 
-congratulazioni Nicole- mi dice Liam stampandomi un bacio sulla guancia,
Josh porta una mano sulla pancia e dice
–beh piccina, ancora non sei nata, ma hai già ricevuto un bacio da Liam Hemsworth,
hai come madrina Jennifer Lawrence e Josh Hutcherson è stato il primo a saperlo …
sei destinata ad essere una stella- sorrido accarezzando il pancino.
Usciamo mentre Jenn sta sulla porta con Nicholas che le cinge dolcemente la vita,
si scambiano un tenero bacio mentre io e Josh li salutiamo con la mano, alzo lo
sguardo e lo vedo che mi porge un casco
–dai, giretto prima della galera- afferro il casco ridendo.
Giriamo per Beverly Hills, nella luce del tramonto, con le palme che
ondeggiano lievemente nella brezza serale, sorrido, mentre il vento scuote le mie
ciocche bionde
–J, guarda!- urlo indicando una limousine bianca, da lì scende una signora,
con un vestito da sposa, color blu corallo con il velo in tinta, che fa pendant
con i capelli grigi: avrà come minimo ottant’anni, lui scuote la testa e scoppia a ridere,
mi appoggio alla sua schiena, quel tanto che mi permette il casco, lo stringo forte e
chiudo gli occhi.
-Giro favoloso, grazie- do il casco a Josh e gli schiocco un bacio sul naso, lui lo arriccia
–mi mancherai- mormoro, lui sorride triste
–allora torna a casa da me! Sai che sei la benvenuta, Dolores non fa altro che
chiedermi quando torni- rido, pensando alla donna che con un gesto faceva scomparire, il disordine cronico in casa di Josh, tant’è che l’avevo assunta anche a casa mia, prima che Josh mi rapisse, ora mi fissa imbronciato, scuoto la testa
–uffa!- sussurra
–ciao, Josh, buona notte- gli faccio l’occhiolino ed entro in macchina.



Allora eccomi, come promesso, altri cinque capitoli e poi vi lascio in pace promesso!! Se ci riesco riaggiorno in serata, perchè il capitolo è già pronto. Un bacione alla prossima! 
                                                                                                       XOXO Lallab

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Entro in casa e poggio le chiavi della macchina sul mobile, salgo in camera
e poso la borsa, Thomas esce dal bagno
–Ehi, baby! Sei tornata!- io mi giro di scatto
–N-O-N-M-I-D-E-V-I-C-H-I-A-M-A-R-E-B-A-B-Y!!!!- urlo, scandendo bene le parole
–va bene! Okay che suscettibile- ghigna, io lo guardo male ed entro in bagno.
Mi fisso allo specchio: sono tutta spettinata, anche se il trucco non è sbavato, per fortuna,
affondo la spazzola nella massa bionda, che sembra un piumino per la polvere,
dopo aver sciolto tutti i nodi, mi fiondo in doccia, ripenso alla giornata con Josh: era
così dolce con Lucas oggi, sarà un padre perfetto, quando troverà la donna per lui,
mi si stringe il cuore a questo: se la sua futura donna lo allontana da me? Ma non
posso essere la sua piaga nell’amore! Io sto con Thomas!..... ma Thomas ripartirà tra
una settimana, tu potresti … Sibila una voce dentro di me, la scaccio subito, scuotendo
la testa, mi sciacquo dalla schiuma ed esco lentamente.
Entro in camera, con l’asciugamano attorno al seno, Tom lancia un fischio, lo guardo
lievemente schifata e mi metto la camicetta, sopra l’intimo, butto l’asciugamano nel cesto e
mi sdraio sul letto, rotolo accanto a Thomas che si gira verso di me e posa una mano sulla
pancia,inizia a parlare con la pancia
-..perchè il papà vi ama tanto, e poi quando saremo a Boston..- aggrotto la fronte, mi sollevo
-A Boston?- chiedo, Thomas mi fissa
-sì, Nicole è mia figlia, e voglio vivere con lei, siamo una famiglia..- mi si avvicina e
lo scanso, sbuffo e mi alzo dal letto
-Thomas io a Boston non ci vengo, la mia vita è qui..non posso
lasciare tutto, dopo il parto, ho un mese per rimettermi in forma, a febbraio inizia
la campagna autunnale della Sherri Hill, ho bisogno del mio lavoro, Thom, non posso-
mi metto una mano sulla pancia
-ma è quello che volevi Nicole! Lo hai chiesto tu, di essere una famiglia, io ci provo,
ma tu davvero mi remi contro!- lo fisso
-Ci provi? Hai, per caso, chiesto il mio parere? Thomas, tu hai già deciso per ME!
Ma io sono una persona, non un oggetto! Mettitelo in testa!- alza le mani
-Va bene! Tieniti il tuo lavoro! Non mi immischio, ma la bambina crescerà instabile,
senza la figura paterna- mi fissa con le mani sui fianchi
-E certo! Perchè a Boston tra partite, allenamenti, ritiri e trasferte, la figura paterna
sarebbe stata più presente?- lui lascia cadere le baccia e mi stringe
-Nic, non voglio litigare con te- mi mormora all'orecchio
-vieni, dormiamo che è tardi-. 
 
-ahahaha! Ciao Josh, sì, ok va bene , chi? Ah, ok ciao!- attacco scuotendo la testa,
mi giro e entro da starbucks, per un frullato.
Uscendo mi volto continuamente, mi sembra di essere seguita, prendo la macchina e
torno verso casa, sono le tre del pomeriggio, è tutta la mattina che sono fuori,
ho fatto un po’ di shopping per Josh, gli ho preso un sacco di roba, sorrido tra me e
me, parcheggio nel vialetto, scendo ed entro in casa. Mentre piego le cose che ho preso e
tolgo i prezzi, accendo la TV, Logan Lerman è stato immortalato con Lily Collins, scuoto la
testa e sbuffo, ma poi sento il mio nome, alzo gli occhi: oh cielo ma quella sono io!
Stamattina, come diamine hanno fatto?! Alzo il volume:
“ sembra che sia tornata con il
suo ex fidanzato, Thomas Corler , giocatore dei Red Sox che sembra che stia per
ripartire per Boston tra una settimana. A quanto pare la modella fa passerella tra
Thomas e Josh, ma chi è realmente il suo innamorato?”
spengo la tv e mi metto le
mani tra i capelli ridendo esasperata.
Salgo in camera, trovo Thomas, aiutato da Susan, che prepara i sacchetti per le valigie,
lui mette i vestiti e Susan li mette sottovuoto, dentro delle buste con una valvola che
aspira aria. Io sbuffo entrando, loro nemmeno si girano, poso le buste con i vestiti per
Josh sotto la finestra, Thomas le guarda
–roba mia?- chiede indicandole
–no, sono per me- le sposto e le metto nell’armadio.
Riscendo in cucina e mi prendo uno yogurt alla frutta, metto un dvd e mi isolo.
Mi alzo dopo il film ed è ora di cenare, vado in cucina e non vedo Susan, strano, 
di solito traffica sempre qua per la cena , prendo l’insalata in busta, la metto in una
ciotola, la condisco e inizio a mangiare. Appena ho finito appare Tom
–ehi! Nic , mamma è uscita con Sylvia ti và una pizza?- chiede, io scuoto la testa
–ho già mangiato, grazie- mi alzo e vado in camera.

Ore 10.00 AM
                                                                                                                                     
 Apro gli occhi e sono bella riposata
–Aaah- mi stiracchio, piano, mi alzo, la mia pancia in tre giorni si è parecchio ingrandita,
sorrido e la sfioro con i polpastrelli e la guardo dolcemente. Mando un messaggio a Josh,
è ad Atlanta per una qualche conferenza, è tre ore avanti quindi ora starà mangiando,
scendo le scale ed entro in cucina, dormono tutti, prendo il latte e i cereali sovrappensiero,
li verso nella ciotola. Prima di mangiare, prendo il giornale, e poi mi sistemo in cucina a
leggerlo, mentre volto la prima pagina, entra Susan, vestita, inizia subito a preparare la
colazione per Thomas, ad un certo punto dice
–lasciami la pagina con i coupon degli sconti- io la guardo allibita, ha i soldi che gli escono
dagli occhi e si preoccupa di risparmiare? Bah! Entra Thomas
–ehi Nic! Lasciami lo sport!- lo guardo seria, sbuffo e poso il giornale sul bancone,
finisco e metto tutto in lavastoviglie, passo davanti a Tom che tocca la pancia e si china a baciarla
–ciao piccola, appena esci papà ti insegna a lanciare- faccio una smorfia
–sì e magari vuole diventare una ballerina- si alza
–con un padre come me, ne dubito- io sogghigno
–certo- salgo in camera a vestirmi.

Ore 11.30                                                                                                                                                                                        
-Tom? Thomas?! Dove sei?- chiamo dai piedi delle scale, dobbiamo uscire, ma non si vede,
io mi avvicino alla cucina e, per caso, sento Susan  che parla al telefono :
-“sì, Nicole è qui..”-

 Okay missione compiuta, spero di avere altri giorni in settimana come questo, mi sono
iniziatele prove di teatro, quindi sono felice anche se impegnatissima!! Ma tralasciando,
qui sotto metto le foto chehanno scattato a Nicole, sono dei set che ho creato per la storia,
bien... chissà cosa nasconde Susan, la madre di Thom, un pò strega questa qui...
va bene alla prossima!!!!                                                                                                                                                                                                  Bacioni XOXO Lallab

 

 Nic Style

                                                                                                                                                                               

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Mi giro verso la porta e appoggio l’orecchio, quella strega parla di me!
–oh, ma certo! Pensa che lei nemmeno la voleva la bambina! Poi Thomas
l’ha convinta … sì, sì aspettiamo che nasca e poi la piccola resta con noi,
non la lasceremo in mano a quella donna! Gliela farò pagare, pensa al male che avrebbe fatto!- 
lascio la postazione d’ascolto, salgo su e inizio a preparare le valigie, butto tutto
a caso, senza piegare, spingo tutto dentro, non so nemmeno dove andare, le lacrime
scorrono sulle mie guance bollenti, entra Thomas che mi blocca
– ehi! Ehi!! Che fai?- io lo guardo con una consapevolezza in più
–tu..tu lo sapevi! Sei uno stronzo!- mi avvento su di lui
–tu me la volevi portare via!- inizio a prenderlo a schiaffi
–no! Nicole ferma, aspetta i..io no ti giuro è stata mamma … io- mi metto le mani sulla pancia 
-lasciami, tu sapevi tutto, io ti odio! Scordatela questa bambina! Hai capito? Scordati MIA figlia!-
prendo la valigia e corro giù.                                                                                                                                                                                             
Guido come una pazza senza meta, alla fine, la vista si fa così appannata, per via delle
lacrime, che parcheggio al ciglio della strada e metto la testa sul volante.
Alzo la testa, prendo il telefono e chiamo Lisa, la mia migliore amica, il telefono squilla tre
volte e lei risponde
-pronto?- io cerco di sbloccare la mia gola      
–Lisa? Sono Nicole -  sputo fuori
–oh Nicky come stai? Che ti è successo alla voce?- chiede agitandosi
–ehm ho..ho lasciato Thomas – altre lacrime
–per sempre- concludo, abbandono la schiena sul sedile
–oh, Nic, io mi dispiace tanto, non, io, vieni da me ok?- io sorrido
–no, veramente io volevo tornare a casa mia, perché Josh è ad Atlanta, ma ho gli inquilini
e devo dargli minimo due settimane di preavviso- mi mordo un labbro
–ma dai! Io ho tre camere libere per un mese finché non tornano gli inquilini per i
corsi al college! Ti aspetto!- attacco e mando un messaggio a Josh
“mi sono liberata della schiavitù ” invio e vado verso casa di Lisa.
Appena arrivo al portone arriva una chiamata: Josh 
-ehi J- mormoro
–ciao piccola, come stai? So che è stupido chiederlo- sorrido debole
–insomma, tu? come va lì ad Atlanta?- chiedo con un filo di voce, lo sento sospirare
–in conferenza stampa- io impallidisco
–in pausa, tranquilla non hai interrotto niente- aggiunge interpretando bene il mio silenzio
–senti Josh, io sono da Lisa, sto con lei per qualche giorno, per dare tempo agli inquilini
di andare via da casa- mi appoggio alla ringhiera e ascolto il respiro di Josh 
-ma scusa torna da me! Le chiavi ce le hai!- esclama 
- ma che faccio lì da sola? Almeno sto un po’ in compagnia, Lisa non la vedo mai- rispondo,
sento che sorride
–Nic, devo tornare sul palco, io torno dopodomani e tra un mese parto per il Messico,
vieni con me?-io spalanco la bocca scioccata
–in … in Messico?- chiedo, sicura di aver capito male
–Sì, paga la Lionsgate, posso portare tre persone, ovvero te, la mia agente
Karen, e A. J. - io aggrotto la fronte
–A.J.?- chiedo curiosa
–sì, lo stilista- annuisco
–okay, ne parliamo quando torni un bacio- lo sento sorridere
–dopodomani ti vengo a prendere e torni da me, la tua camera non l’ho toccata- sorrido   
-A dopodomani Josh, buona conferenza stampa- dico
–ciao, piccola-mormora.
Entro in casa di Lisa sorrido debolmente, mentre il mio cuore striscia su delle lamette,
io la abbraccio
–ti voglio bene Liz- mormoro sulla sua spalla
–anche io Nicky- mi stringe e mi trascina sul divano
–ti preparo qualcosa? Un the?- chiede
–No, grazie e grazie di avermi ospitato, dopodomani levo le tende, mi viene a prendere Josh- spiego.                    

Ore 23.00                                                                                                                                                                             
Siamo sedute io e Lisa, sul divano e parliamo da un sacco, le ho raccontato tutto,
anche della telefonata di Susan, lei è indignata,
- non ci pensare tesoro –dice lisciandomi i capelli, io sorrido.

Apro gli occhi, e mi alzo, mi vesto velocemente, la pancia rende i miei soliti
vestitini un po’come delle mini- mongolfiere , scendo giù in cucina, oggi mi viene a
prendere Josh e torno da lui, ieri è volato, vivere con Lisa è una pacchia, siamo state
in giro per Los Angeles e abbiamo fatto shopping , le ho regalato un braccialetto di
Tiffany che le piaceva tanto, mi piace vederla sorridere, la mia amica è dolce e
premurosa e si diverte un mondo a elencarmi i vari stadi della psicologia di un bambino,
secondo il modo in cui la madre gestisce la gravidanza e soprattutto su quanto questo
influirà sul lavoro e la propensione naturale verso alcune materie particolari. 
Mentre faccio colazione, squilla il telefono: è Josh
–ehi Nic!- urla
–sono appena atterrato, il volo è stato anticipato!- sorrido
–ook Josh, io sono pronta, ti aspetto così ti porto a pranzo fuori- lo sento affannato
–ma … stai correndo?- domando
–No, cioè sì … è una … vabbè lo vedrai .. a tra un po’ ciao!-urla io scuoto la testa
–ciao- dico ridendo.

Ore 12.30                                                                                                                                                                                                                             
 -Ehi Nic! Ciao!- lo abbraccio e mi scende una lacrima
–Josh! Mi sei mancato da morire!- esclamo stringendolo forte
–anche tu, siamo stati lontani una settimana, ma mi è sembrato un anno- mormora
–Ehi Liz!- esclama vedendo Lisa sulla porta della cucina, con una ciotola di insalata in mano
–Ciao J! Come stai?! Dio! È un secolo che non ti vedo!- si abbracciano e Josh rimette la
mano sul mio fianco
–ok, Lisa, GRAZIE, GRAZIE vita mia!- la abbraccio
–A te, grazie, fatti sentire, anzi lascia qui qualcosa, così la rivieni a prendere- sorrido
–ti voglio bene- Josh prende le mie valigie ed esce lasciandoci sole
–glielo dirai,che Tom ti tradiva?- dice sussurrando
–probabilmente no, lo ucciderebbe- scuoto la testa
–ciao Nicky- saluta con la mano
–ciao Liz- mormoro uscendo. 
Salgo in macchina e mi distendo sul sedile di pelle beige, Josh picchietta sul vetro
e io lo abbasso
–Ehi vienimi dietro, che riporto la moto a casa e andiamo con la tua ok?- chiede, io
annuisco e lui s’infila il casco.
Siamo da “Pablo Rude The Mexican” il ristorante che Josh mi ha proposto,
per tentarmi ad andare in Messico con lui, il mese prossimo per la propaganda
di Mockingjay. Sto mangiando chili come se non esistesse un domani
–ehi Nic basta! Ti fa male!- esclama Josh spostando il mio piatto
– ma ho fame!- sbotto, scambia i piatti
–tieni prendi i Tacos, che almeno non sono piccanti come il chili- sbuffo e inizio a mangiarli
–allora, qual è la sorpresa?- chiedo curiosa
–Allora, ieri mentre ero ad Atlanta, ho chiamato mamma e le ho chiesto di fa venire Diesel
e Nixon qua- spalanco gli occhi
–oh che bello! Ma perché stavi correndo?- sorride e beve, poi si schiarisce la voce
–arrivano domani, stavo parlando con uno steward e volevo assicurarmi che stiano buoni,
quelli la dentro faranno un disastro- rido e annuisco
–li conosco ormai-.

 

Allora ho aggiornato prima possibile! Grazie  a Grety_01 che ha recensito e mi ha
riempito di gioia!! E le dedico tutto il capitolo ;) Non c'è niente da dire, se non che aspettavo
con ansia di poter pubblicare questo capitolo!! Lisa è il mio personaggio preferito,
mi ricorda moltissimo la mia migliore amica, Thomas, sembrava innocuo, ma nascondeva
tantissime cose, e ci sarà anche un retroscena nei prossimi capitoli, vi mando un bacio e 
vi auguro buona serata!! Alla prossima!!! 
                                                                                                       
                                                                                                 XOXO Lallab

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


-Diesel vieni qua!- Josh chiama il cane, che è volato in piscina, per prendere
il suo amato osso di gomma, e ora sta beatamente nuotando, Josh entra in
piscina e lo tira su, appena escono dall’acqua, sia il cane che il padrone si sgrullano.
Diesel e Nixon sono qui da due settimane, Josh è strafelice, io adoro Nixon, la femmina
che sta sempre buona, potrebbe scoppiare un’apocalisse e lei starebbe con aria
aristocratica nella sua cuccia di legno, Diesel, la sua, l’ha disintegrata appena l’ha vista.
Sfoglio la rivista di Sherri Hill dove in copertina ci sono io, appena l’ho vista sono scoppiata
a piangere, dopo un mese e mezzo non ci speravo nemmeno più! Josh si è incantato
tre ore per poi sussurrare
–Sei un maledetto schianto qui!- io ho sorriso.

Josh POV
Sta lì seduta, sulla sdraio, le gambe accavallate, il vestito azzurro svolazza sulla metà
coscia e i capelli biondi seguono la brezza calda di agosto, lei li sistema dolcemente con le dita.
Sorrido come un ebete e quasi non mi accorgo che, Diesel,  mi sta leccando l’orecchio
–ehi Dis! Smettila!- lo spingo giù e lo gratto in testa
–ehi Nic! Hai fame?- urlo, lei si gira e mi fissa, storce il naso,
–mm sì! Un po’- dice, mi alzo e vado verso la portafinestra
–fermo là!- mi urla lei
–rovini tutto il parquet, sei zuppo!- esclama
–vado io, che vuoi?- si gira, il pancino si inizia a vedere bene, sorrido
–non lo so … - vado alla finestra della cucina
–vieni qua fammi vedere che c’è in frigo!- entra in casa scuotendo la testa. 

– Va bene?- chiede indicando il panino straripieno che le ho fatto fare : hamburger, sottaceti, insalata, pomodori, ketchup e maionese, sotto il suo sguardo schifato
–sì, grazie è perfetto, ma solo un’insalata mangi?- accenno alla ciotola sulle sua gambe
–no!- mette la mano dietro la schiena e tira fuori una bistecca fumante
–hm ci vai leggera eh?- chiedo, lei mi fa una linguaccia, io addento il mio panino,
masticandolo a bocca aperta
–blah che schifo!- si copre gli occhi             
  –pefchè?- allargo le braccia e vado verso di lei
–arrgh- faccio un verso lugubre
–ahaha, no, no aiuto!!! Un mostro!- si alza, mette la ciotola sulla sdraio e scappa.
Dopo dieci minuti e due sdraio rovesciate, la blocco su bordo piscina
–ti ho presa!- esclamo, lei sorride
–finalmente- sussurra, col fiato corto, mi avvicino, piano sempre di più, lentamente,
poi un urto e cadiamo in piscina, 
–Diesel!- urlo battendo le braccia
–cattivo cane!- gli faccio segno di no con il dito,
-ahahaaha- mi giro e vedo Nicole tutta bagnata che ride con una mano sulla bocca, mi avvicino
–ehi! Tutto ok? Ti sei fatta male?- le tocco la pancia
–sì tutto ok, sto bene , benissimo- mi mette le braccia attorno al collo
–ti amo- sussurro, le parole mi sfuggono di bocca, inaspettatamente, lei sorride
–ce l’hai fatta, anche io ti amo- mormora sulle mie labbra, la bacio lentamente, assaporandola.                                                                                                                                            Riapro gli occhi e la guardo, è felice, gli occhi le brillano, la sollevo e la faccio girare,
la mia bocca sulla sua, l’acqua è un po’ ingombrante
–usciamo?- diciamo nello stesso momento e scoppiamo a ridere, salendo gli scalini.
 
 
Nicole POV
Avvolgo sia me che Josh, in un asciugamano, mi tolgo il vestito, rimanendo in costume,
Josh si leva la maglietta, poi ci sistemiamo sulla sdraio, lui sotto di me, mi accoccolo
sul suo petto, giocando con le dita
–parla- gli dico con la bocca sulla sua pelle
–che devo dire?- chiede, il suo corpo vibra, la voce mi arriva dal suo petto, rido e lui
mi guarda
–sei così bella- mi prende il viso e lo sfiora col naso fino alla bocca, schiudo lievemente
le labbra e riprendo a baciarlo.

Ore 3.00 a.m.                                                                                                                                                -Wow! Josh! Dio se ti amo!- lo bacio violentemente, è tutto sudato
–mamma mia! Nicole! Che cosa mi fai ogni volta! Non ti sei fatta male, vero piccola?- chiede alla pancia
–digli di no, tesoro mio, dì che sei felice che noi ci amiamo- sento il suo braccio stringere
le mie spalle
–come vuoi chiamarla?- domanda                        
– Annelynn -  sorride
– Annelynn Hutcherson... ma dai! Suona benissimo!- esclama, io lo guardo
– co … cosa? Tu le darai il tuo cognome?- balbetto
–sì è ovvio, la adotterò appena nata – lo stringo
–Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo! – lo bacio sul viso
–anche io, amore mio- mi porta sul suo petto e mi addormento inspirando il suo odore.
 
Due settimane dopo

-Sveglia! Svegliati Josh!- lo chiamo, scuotendolo, inizio a baciarlo
– mmh Nic che c’è?- apre un occhio
–dobbiamo partire, dai!- mi alzo, la pancia si vede benissimo ormai, sorpasso le valigie,
 pronte da quattro giorni e vado di sotto.                                                                                                                                                
 Mentre preparo la colazione, squilla il telefono
–chi è?-  rispondo
–ciao Nicole, sono Karen, Josh è sveglio?- io sorrido
–oh, ciao Karen, no Josh è svenuto sul letto … ora lo vado a svegliare … -
- no, non fa nulla, posso dire a te?- mi blocca
–oh sì, dimmi- rispondo
–allora, il volo parte stasera, alle 19.00, ma dovete essere in aeroporto alle 17.00,
per evitare ritardi ok?- chiede
- ok!- rispondo, felice come una pasqua
–ciao, a dopo- mi dice
–ciao!- attacco e corro su
–ehi Josh, ehi! Joshua Ryan Hutcherson! Svegliati !- si gira
–sei sexy quando ti arrabbi- rido
–oh davvero? Senti, dobbiamo essere in aeroporto alle 17.00, spicciati!- mugola
–mancano sei ore Nicole!- sbuffa e sprofonda nei cuscini bianchi.

Ore 14.30
-Mangia!- esclama Josh indicandomi con la forchetta
–no! Sono troppo agitata!- sbotto mentre vado avanti e indietro, sistemando la cucina
–vabbè - gli prendo il bicchiere dove stava per bere e lo sciacquo, prendo il piatto e le posate ,
lavo tutto
–ehi! Ho sete!- esclama, fa per prendere un altro bicchiere, ma lo fulmino        
-prendo quelli di carta- mormora, ritirando la mano
–Bravo ragazzo!- esclamo girandomi per baciarlo, ma un movimento improvviso,
nel ventre, mi blocca
–oh santo cielo!- urlo, porto la mano dove la mia piccola ha lanciato un calcio
–che hai, stai male?- posa il bicchiere sul bancone e mi si avvicina
–la bambina … s..si è mossa! Josh, la nostra piccola si è mossa!- spalanca gli occhi e sorride
–oddio amore!- si china sulla pancia e, con estrema lentezza, poggia le mani a pieni
palmi sul mio ventre, dove posa un dolcissimo bacio.

Ore 19.10
-si parte! Sei pronta?- sussurra Josh, al mio orecchio
–sì, sono strapronta, lo sai che il Messico è il mio sogno!- dico in risposta;
l’aereo privato è una favola: champagne, riviste, dolci, Jennifer è seduta con Lucas,
poco distante da noi e lo coccola, Sam è intento a leggere un copione con aria assorta,
Nicholas dorme con un cuscino da viaggio dietro il collo, i manager sono tutti intenti a scartabellare
con fogli e palmari, io sorrido chiudendo gli occhi.
Dei movimenti, mi svegliano dopo pochissimo, la testa di Josh è sulla mia pancia, gli occhi spalancati
–oddio! Come si muove!- esclama
 -Sì lo so! Sentirla dentro è … bellissimo- sospiro.

Dopo quattro ore e mezza ci chiedono di allacciare le cinture, per iniziare la discesa
sul MEX, l’aeroporto di Città del Messico, stringo la mano di Josh
–paura?- chiede ridacchiando, io lo fisso
–non è la prima volta che volo, idiota!- urlo lasciandogli la mano, poi un’ondata di tristezza mi pervade
–oh scusa! Non dovevo chiamarti così!- mi butto su di lui
–Ehi! No! No Nic! Maledetti ormoni!- mi tira su, io mi asciugo il viso
–Ehi, tesoro mio! Cucciola!- lo guardo triste
–Sono un mostro!- mormoro mentre sorride
–Sono gli ormoni, va tutto bene, ti amo piccola, non piangere!- sorrido e mi guardo intorno:
Jen mi sorride
–Ehi Nic! Io a Nicholas, gli ho quasi rotto il naso, sbattendogli la porta in faccia, perché ero
incavolata con il mondo!- stringe Lucas che si è addormentato.
Mentre scendiamo, Josh mi mormora parole dolci all’orecchio, per tranquillizzarmi, giro
 il viso e mi trovo a due centimetri dalla sua bocca, lo guardo, poggio una mano sulla
guancia e lo bacio
–Ti amo!- sussurra tra i miei baci, uno scossone leggero e capisco che siamo atterrati
–Ehi, poche smancerie voi due! Siamo arrivati!- ride Sam mettendosi un cappello da cow boy,
Josh si stacca da me
–geloso Claflin?- lo sento ridere
– Sono un uomo sposato, ma sì,un po’!- si gira e mi fa un occhiolino
–hai visto quanti spasimanti?- allarga le braccia e mi tuffo sul suo petto.

Ore 01.00

-Oddio che caldo! Quanti gradi ci sono?- chiedo, andando ad aprire le finestre della suite d’albergo
–Boh! Sarà sui trenta- sbuffa togliendosi la canottiera
–ehm Josh, così perdo del tutto il controllo- mi giro e lui mi abbraccia da dietro
–Allora perdilo- mi abbassa la spallina della canotta e lambisce con le labbra la mia pelle bollente.
Mi giro verso di lui e lascio cadere la maglia, lui scende a slacciare i pantaloncini,
posa un bacio sotto la pancia, sospiro, bussano alla porta
–Non rispondere- dice  con foga
–M..ma Josh! potrebbe essere importante! Su!- lo spingo dal petto, agguanto  la maglia,
 ribussano, lui mi guarda e apre sbuffando
–Josh! ha chiamato Liam, che doveva partire tra due ore, ma ha detto che i voli sono
cancellati, c’è un temporale in arrivo e non lasciano partire!- esclama Karen con una vestaglia
rossa addosso e lo sguardo preoccupato
–va bene, dai ne parliamo domani e vediamo cosa possiamo fare, a che ora arrivano
A.J e Francis?- chiede Josh
–alle dieci e mezza dovrebbero essere qui, conferenza stampa alle
quattordici … ciao Nic!- urla
–ciao Karen!- rispondo, sorrido e mi appoggio con la schiena alla parete e lo invito,
riprendendo dall’ultima interruzione. 

 


Okay, anche oggi ho fatto Flash! Ho fatto i compiti in tempo record, per pubblicare il capitolo, eee niente è lungo e ci sono tante belle novità, credo che mi fermerò fino a venerdì sera, perchè ho le prove di teatro fino a tardi, domani invece devo fare delle commissioni!! Spero che recensiate, perchè oggi non ho smesso un secondo di sorridere, grazie a due angeli che mi hanno commosso: Grety_01 (che credo sposerò) e Misa991. Che ne pensate? Troppo veloce? Non temete, ci saranno i retroscena che ho promesso, ma ora no. Era ora che Nic e Joshy si dessero una svegliata!!! Bacioni!!! Alla prossima!!

                                                                                                         XOXO Lallab

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


-Lo sai che ti amo, dai, ci vediamo stasera, Nicole dorme, per questo sussurro,
lo so, ma lei vuole stare con me- Thomas sbuffa, resto immobile, mantengo il
respiro lento e aspetto, stringendo i denti … Mi sveglio, sudata, ansante, mi tocco
la pancia, incredula. Mi volto, Josh dorme, ormai non si sveglia più, si è abituato ai
miei movimenti, riscendo a toccare i cuscini e regolarizzo il respiro:
Calma, Nicole, non sei più in quella casa, non ti porteranno via la tua Annelynn, respira,
Thomas ormai non è affar tuo, che esca pure con quella ballerina di lap dance.
Chiudo gli occhi, dal dolore che ho provato, quando l’ho scoperto: stavo sistemando
l’armadio, piegando camicie, mentre tra le mani mi è capitata una foto,Thomas e una
ragazza bionda che si baciavano, la data era del giorno prima, mentre sul retro una poesia
d’amore, recitava:
 “Dio, com'è bella! e quanto
sempre, a guardarla, è tutta un dolce incanto!
Della beltà che in lei
sempre si spiega io mai sazio sarei.

Stanco giammai: la sua beltà, a guardarla,
sempre si rinnovella;
sempre ad ognuno parla
e di grazia e d'amor. Dio, com'è bella!

Di qua e di là dal mare
più remoto, e per ogni
terra, non c'è chi le assomigli: appare
quale solo nei sogni
per forse una beltà. Dio, com'è bella!”                                                                                                      Ti amo, Sidney, più della mia vita                                                                                                                                                    Thomas


 

Avevo iniziato a piangere, ma niente scenate, il mio bambino sarebbe
stato felice, a costo della mia devastazione, lui non soffrirà, Nicole, glielo devi.

Poso il vassoio della colazione accanto a Josh, gli lascio una bacio sulla bocca,
lui, nel sonno, sorride sospiro e vado al mercato, Dolores oggi purtroppo viene
all’una, mi tocca fare la spesa, prendo le chiavi e mi avvio.


Poso le buste a terra e cerco le chiavi, sbuffo e mi appoggio alla colonna
–Mm che palle!- mugolo, inizia a suonare il telefono, lo prendo dalla tasca
–Chi è?!- ruggisco
–Nicole sono Avan - sento la voce del migliore amico di Josh 
-oh ciao, Avan, scusa ma sono in un pasticcio!- sorrido, mi siedo sulle scale
del portico e continuo a  cercare, mentre lo ascolto
–No scusami tu, cercavo Josh, ma non riesco a rintracciarlo- scuoto la testa 
-È sul set, spegne sempre il telefono, quando lavora- Avan sospira
–Puoi dire a me?- chiedo rialzandomi con le chiavi in mano
–Sì, ho parlato con Connor e ha detto che ha ricevuto una specie di stage
a Stanford, ma con Michelle e Chris non riusciamo a trovarlo- io sorrido
– Connor è lì?- chiedo, una pausa   
–Sì è qui te lo passo!- sento dei movimenti e poi
–Nic ciao!- urla lui, io rido ù
–Ciao  tesoro! Bravissimo! Sono contentissima, vieni qua no?- chiedo lo sento ridere
– sì arrivo tra due mesi, ma non vi starò tra i piedi, starò al college, durerà tre mesi- spiega
–Ma ti pare? Non ci stai tra i piedi! Non dirlo nemmeno per scherzo, durante i weekend
vieni qua, così ti spupazzi un po’ tuo fratello- dico mentre appoggio le buste sul bancone
della cucina, lo sento ridere
–ok, ok  ci sto!- io sorrido, adoro mio cognato!
–ora attacco che Avan deve fare una telefonata, mi fai richiamare da Josh?
Non dirgli niente però- scuoto la testa
–Bocca cucita, ciao Connor- 
-ciao cognata bellissima!- attacco il telefono.

Esco in giardino, Diesel mi fa le feste, è strano, da quando siamo tornati dal Messico,
dove la mia pancia si è notevolmente ingrandita, non mi salta più addosso, scodinzola
a più non posso ed è anche più coccolone, lo metto al guinzaglio e poi chiamo
Nixon per metterlo anche a lei
– Su! Andiamo! – esclamo.
Usciamo e andiamo in giro, Beverly Hills è assolata, afosa e come sempre di lunedì
mattina, deserta, lascio i cani liberi per il parco e mi siedo su una panchina.
Dopo cinque minuti Nixon si mette accanto a me, fa sempre così: lei fa i suoi bisogni e poi
si mette vicino a me, io mi accarezzo il pancione di ormai sette mesi, il solitario di Tiffany brilla
intensamente sul mio anulare sinistro, ripenso alla sera in cui Josh me l’ha messo al dito: 
Eravamo in Messico, appena tornati dalla premiere, mi ha portato sul balcone dove aveva
fatto allestire un tavolo con fragole, succo di ribes (il mio preferito) e cioccolata, tra tutte 
quelle cose un cofanetto spiccava, con il suo velluto nero, appena l’ho visto sono scoppiata
a piangere e Josh mi ha preso dolcemente la mano, invitandomi ad avvicinarmi
– Nicole Anderson, tu sei la mia migliore amica, la mia unica ragione per sorridere,
il mio sollievo da ogni preoccupazione, la mia luce, ti amo da due anni, da quel momento magico, 
nel quale ho incrociato i tuoi meravigliosi occhi, che mi fanno cedere a qualunque supplica,
ti amo amore mio … mi vuoi sposare?-  sorrido ripensandoci, siamo ad ottobre 
e, tra due settimane, Josh ed io abbiamo la premiere di Mockingjay, Josh non ha finito perché
 con la propaganda inizieranno i viaggi : Inghilterra, Australia, Italia, ma io dovrò restare qui.

Sarà un mese intensissimo e tornerà per natale, poi a gennaio, dovrebbe nascere la mia
funghetta … Mi riscuoto dai miei sogni e vedo Diesel che si azzuffa con un altro cane,
corro verso di lui
– Diesel! No! Stai fermo! Buono! Buono!! Stai giù!- lo fermo mettendogli il guinzaglio,
vedo la padrone dell’altro cane che arriva: una bionda slavata con occhi azzurri da pesce lesso
–ma a che pensi?!- le grido
–il tuo cane ed il mio si stavano azzannando!- lei mi guarda
–Nicole?- sento una voce alle mie spalle, chiudo gli occhi disgustata, mi giro.
–Thomas, che vuoi? Ora non è il momento … - lui mi interrompe
–Beh lo è visto che te la stai prendendo con mia moglie!-  spalanco la bocca
–Oh bene, quindi il cane è tuo! Non hai notato che stavano attaccando?- urlo,
ma lui mi fissa la pancia enorme , sbalordito gli schiocco le dita davanti agli occhi
–che cosa guardi?- sibilo
–Tu … non hai, ecco non- indica la pancia
–No! Non ho abortito! Perché? Pensavi che mi sarei disperata dopo averti lasciato?
Oh beh Thomas, non sei l’unico ad essersi rifatto una vita: io e Josh ci sposiamo a
giugno prossimo, stiamo insieme, mia figlia avrà il suo cognome!- dico sorridendo amara
–Ma..ma è mia figlia!- urla rosso in volto
–NO! Non è TUA figlia, lo sarà anche biologicamente, ma per la legge
lei sarà Annelynn Hutcherson!- strillo lui ride e si avvicina con il viso
–te la porterò via Nicole!- lo fisso
–Sei uno stronzo Thomas Corler, la sola idea di dare a mio figlio il tuo cognome
mi ripugna! Non me la porterai MAI via!- sibilo, metto la mano sulla pancia e
mi giro portando Diesel con me, in lontananza, sento quella scialacquata dirgli
–Non devi stressarti Tommy, ti darò tutto io- reprimo un conato, quella gli fa le
fusa come una gatta! Bleah!
Torno a casa imbufalita, entro in cucina dopo aver lasciato i cani in giardino,
mi appoggio al lavabo per un giramento di testa davvero forte, inizio a vedere sfocato,
chiudo gli occhi e perdo i sensi.

Josh POV

“Dlen Dlen Dlen”  sono un pausa da due minuti e già mi chiamano, rispondo
–Pronto?- sento una voce affannata
–Seniore!- la voce di Dolores mi spacca il timpano
–Dolores! Che c’è?- urlo sopra di lei
– Nicole è a terra!- chiudo la chiamata e volo verso casa .
Entro,dalla porta socchiusa, e vedo Nicole stesa sul divano con un impacco di ghiaccio
in testa e un medico che le misura la pressione , mi avvicino a Dolores le do un buffetto
sul braccio e lei mi sorride tra le lacrime, mi inginocchio vicino alla mia dea 
-Ehi- sussurra la guardo negli occhi
–amore, mi vuoi far morire di paura?- mormoro le accarezzo il viso e trattiene
la mia mano contro la sua guancia, il dottore mi fa cenno di seguirlo, mi porta fuori dal salotto
–sua moglie ha avuto un mancamento dovuto ad un innalzamento della pressione,
preceduto da una grande fonte di stress, non è una cosa consigliabile nelle sue condizioni … - 
non capisco, scuoto la testa  
–non è malata … è solo incinta!- dico cercando di stare calmo
–sì ma sua moglie ha problemi di pressione bassa e un innalzamento così forte …
potrebbe portare gravi danni al bambino, dieci giorni di riposo assoluto- si toglie gli occhiali
–non si preoccupi! Passerà presto, vedrà che se non la farà arrabbiare si tornerà alla normalità, mi raccomando alle cose che potrebbero farle cambiare umore velocemente- 
sorrido forzatamente e gli stringo la mano, esce ed io torno da lei. 


Come promesso, oggi è venerdì, scusate l'ora indecente, ma è come se avessi
delle sanguisughe che mi portano via le energie, portano il nome di: scuola, teatro,
famiglia, progetti estivi e amicizie sul filo del rasoio per lunghi silenzi... ma tralasciando
la MIA vita, che ne pensate di Joshy e Nic? il capitolo è un po diverso, lo avevo immaginato
più fluido, ma grazie lo stesso di essere arrivati a leggerlo tutto. Grazie, Grazie e Grazie,
due capitoli e tutto questo finirà, mi dispiace tantissimo davvero, vi prego recensite!!
Perchè senza di voi davvero, mi sento smunta. Bacioni e alla prossima!!!

                                                                                                   XOXO Lallab                               

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Porto su il vassoio con la cena, domani c’è la premiere e Nicole deve
restare a letto, erano solo dieci giorni, ma un dannato mal di gola l’ha
costretta a prolungare il soggiorno in camera, il suo vestito è qualcosa di
spettacolare, non lo avevo visto, Sherri Hill glielo ha inviato mentre ero in
europa per la propaganda: senza spalline, celeste con un ricamo argentato
sotto il seno che marca il taglio impero,  sono andato ieri con Jennifer a
comprarle le scarpe dei bellissimi sandali argentati alla schiava.
Apro la porta, lei si gira
–ehi, amore, ti va di mangiare un po’?- le chiedo 
-sì, ho una fame da lupi- si solleva e spegne la tv
-mm che buon odore!- ispeziona il piatto: spinaci, purè di patate e una fetta
di petto di pollo, con un bicchiere di succo d’arancia, uno di latte decorati con
un fiore di ibisco.
Mi siedo davanti a lei, mentre mangia e le faccio il solletico ai piedi da sopra il lenzuolo,
quando finisce si sporge per baciarmi
–ti amo- sorride
–ti amo- le rispondo, poso a terra il vassoio e mi sistemo per la notte, mentre mi metto
la maglia del pigiama, Nicole mugola
–no, no, non te la mettere vieni qui da me- mi avvicino a lei dubbioso
–Nicole, sai che non possiamo..- lei si sdraia sul mio petto
– stt zitto!- inizia a tracciare disegni sul mio petto, con i polpastrelli,così, grazie alle sue
dolci mani, mi rilasso e chiudo gli occhi.

Nicole POV                                                                                                                                                                           Ore 15.00
Mi alzo lentamente e resto immobile davanti allo specchio, la mia pancia è un
continente! Sembro un gigante, mi giro e vado nella doccia, mischio i due soliti
bagnoschiuma e mi lavo, mentre mi sciacquo Josh entra in bagno, 
–Ehi tesoro, Karen ha chiamato, dobbiamo essere lì tra due ore – sorrido e esco
dalla doccia, con addosso l’asciugamano.
–Josh! mi aiuti a scendere?- lo chiamo dalle scale
–Nicole, dai che ce la fai anche da sola!- borbotta portando i vestiti in auto
–uffa!- mugugno, mi metto seduta sull’ultimo gradino e faccio scivolare il sedere
su quello di sotto, sono terrorizzata di fare un ruzzolone giù per le scale,
Josh rientra e scoppia a ridere
–sei una viziata- mi prende in braccio, portandomi sana e salva in fondo alle scale
e mi giro per baciarlo
–sono viziata grazie a te- gli mordo il naso e lui ride.

Ore 19.00
-Nicole , dobb … wow! - Josh si blocca sulla porta, mentre la truccatrice sistema
gli ultimi tocchi del lavoro miracoloso che ha compiuto
–se non ti piaccio … mi tolgo tutto- so che odia vedermi truccata pesantemente
–n..no amore tutt’altro  … sei bellissima- lo guardo sorpresa, sorridendo mi tocco la pancia,
che sento agitarsi sotto la stoffa leggera
–Anche la piccola ti sta ringraziando- mormoro
–Ciao Nisa!- saluto la truccatrice
–ciao tesoro! Farai un figurone!- esala lei con voce acuta.                                                                               
 –Josh non capisco perché una limousine! È troppo, mi sento agitatissima!-  gli
stringo la mano e lui fa un cenno con il capo
–Nah! Sei uno schianto, e lo hai già fatto ricordi?- chiede
–Sì, ok, mi rilasso..- lui sorride e si tappa le orecchie, lo guardo confusa
e poi degli urli spacca- timpani
–Oh cavolo!- mormoro.
Mentre scendo piovono flash, alzo il vestito per non cadere, Josh mi
raggiunge e mi aggrappo al suo braccio muscoloso, coperto da un completo blu scuro,
saluto,sollevandoil braccio, sorrido e cammino, pi ci sono gli autografi e le interviste,
due telecamere si puntano su di noi mentre un’intervistatrice si fionda su Josh        
–Allora! Buona sera! Siamo qui con Josh Hutcherson, il nostro Peeta!
Josh com’è stato girare con i tuoi fantastici colleghi per quest’ultimo film?- lui ride
–Oh beh! È stato bellissimo, come sempre … li conosciamo tutti ormai, sarà un po’
difficile non vederli tutti i giorni, ma ho instaurato dei rapporti unici che, sono sicuro,
continueranno anche dopo- lei gli sorride complice
–ormai sei un uomo, ti abbiamo visto crescere sul red carpet, ora sei fidanzato –
getta un occhiata su di me
–pensi, che la tua vita possa avere altri risvolti?- lui aggrotta le sopracciglia
–Beh forse … -  si gira e posa la mano sulla mia pancia, l’intervistatrice spalanca
la bocca e io sorrido
–Buona sera- dico alle telecamere salutando
–Nicole Anderson - mi presenta  -Oh signorina Anderson! Josh, stai per diventare papà!-
esclama lui arrossisce
–beh sì, tra poco- mi prende la vita
– Com’è essere qui per la prima volta Nicole? – mi chiede la giornalista 
-beh, emozionante davvero- sorride
–tu vieni dal ramo stilistico, sei la punta della freccia di Sherri Hill, a sentire le voci che girano-rido
–sì, vengo dalla moda … questo è diverso … in modo positivo, assolutamente- concludo .

Andiamo avanti, continuando a parlare della nostra relazione,
alla quale tutti rispondono con uno sguardo impressionato alla mia pancia, ci scommetto che
ci faranno un bel ricamino sopra, ma non me ne curo, Josh è al mio fianco, ci resterà per
sempre, stringo la sua mano e gli sorrido.
 
Two months after                                                                                                                                      Ore 7.00 am

-Joosh, Josh!- mi piego in due per un’altra contrazione,  il mio fidanzato
dorme beatamente, ma che cavolo... 
–Joshua!- urlo
–Eh che è?- si solleva
–Josh, mi sa che ci siamo!- mugugno alzandomi dal letto
–oh cavolo e cosi calma sei?- lo guardo interrogativa
–ok, au! Mi vuoi impanicata?- sorride, mentre prende la valigia e la porta di sotto
–Aaaah- respiro mentre mi metto le scarpe
–Oooh uooooh- metto una mano sulla pancia, mentre le acqua invadono il pavimento
–Josh!- urlo, lui appare, raggiante
–Nicole! Amore mio! Respira tranquilla! Ci siamo!-   urla nel mio orecchio, mentre
 mi porta giù, in macchina.

Ore 9.00 am
-Spinga! Con forza!- urla l’infermiera
–aaaaaaah- stringo i denti e una lacrima solca il mio viso,
-dai amore!- stritolo la mano di Josh che liscia i miei capelli con la mano libera
– signora! Vedo la testa! Continui!- mi esorta, sto per morire dal dolore
–Ooooh, aaargh!- una spinta forte che mi porta via il fiato
–eccola! È una bambina bellissima!- esclama l’ostetrica
– Josh … - lo cerco con le braccia
–Dimmi amore sono qui!- mi abbraccia
–Ti amo- mormoro  lui mi bacia il volto sudato, mi danno la mia funghetta avvolta,
tipo burrito, sorride mentre la cullo
–Non ci posso, credere, sei tu! sei sempre stata tu … dentro di me, piccola mia- lacrime
copiose scendono, mentre Josh le posa una mano sulla pancia
–Benvenuta Annelynn Lisa Hutcherson – mormora mentre ci guardiamo, una lacrima
gli solca il viso
–la vuoi tenere?- gli chiedo
–Oh Nic … è così piccola … - lo guardo mentre piange
–È tua figlia… papà!- sorrido, mentre prende in braccio il nostro,
piccolo miracolo, abbandono la testa chiudendo gli occhi.


SOLLIEVO!! Sono sollevata, felice, sorridente. Penultimo capitolo, davvero,
sono riuscita ad avere una giornata bella,
non ho fatto niente di che, ma sono riuscita a fare tutte le cose che mi sono
proposta di fare, grazie, a chi segue, a chi
recensisce, a chi sopporta tutto questo.
Dedico il capitolo a mia Nonna, Margherita,lei se n'è andata, ma senza di lei,
 io non sarei stata così, quindi  le mando un forte bacio e un sentito "GRAZIE".
Sulla storia non c'è molto da dire o forse c'è troppo da dire, ma non mi viene in
mente niente!! Sono davvero confusa!! vi metto sotto il look di Nic.
Vi saluto! Un Bacione!!! Alla prossima!!!
                                                                                                      XOXO Lallab

Nic Dress

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 EPILOGO ***


A Margherita e Giovanni, e alla loro vera favola.
 
Josh’s pov


-Ora, può baciare la sposa- mi sporgo verso, mia moglie, Nicole Hutcherson,
commossa,  che mi getta le braccia al collo e si perde nelle mie labbra, come il primo giorno.

Giriamo tra gli invitati, sempre mano nella mano, mentre Annelynn, in braccio a mia madre,
sorride a tutti: è uno spettacolo mia figlia, bellissima come sua madre, occhi verdi, tutta fossette.
Niente tracce di quel farabutto a compromettere la sua bellezza.
Chiudo gli occhi, mentre Nicole mi sussurra all'orecchio, 
–scappiamo- per la centesima volta, sorrido
–non possiamo, Annelynn..- mormoro, sulle sue labbra, 
–la lasciamo con tua mamma, preparo tutto il latte possibile..- si indica la quinta di seno che ha
raggiunto con il parto
–… e noi scappiamo- aggiunge, dopo che le ho sorriso.

Ci invitano ad aprire le danze con il nostro primo ballo, lei si alza l’abito bianco
ghiaccio che indossa,con la sua splendida taglia trentasei, ci avviamo al centro
del giardino, che ha ospitato il nostro matrimonio, accosto il mio corpo al suo
sentendoil suo calore,
-Allora, signora Hutcherson, come si sente?- le chiedo sfiorandole il collo, lei chiude gli occhi
–mm, signor Hutcherson, credo che, in questo momento, non esista nessuno che stia meglio di me-
apre gli occhi e li fissa nei miei, sorrido e la bacio.
Mia madre arriva ad interromperci, con Annelynn che piange disperata,
-vuole la mamma, abbiamo provato in tutti modi a calmarla, ma niente- ci sorride,
Nicole la prende, ma lei continua a urlare, provo a calmarla, la piccola mi fissa  e scoppia ridere,
aggrotto le sopracciglia, mentre sillaba:
-Papà- e tende le mani verso di me,
-sbaglio o ha detto papà?- chiedo prendendola in braccio, Nicole si mette una mano sulla bocca,
piangendo, annuisce
–ha detto la sua prima parola- la stringo e iniziamo a ballare con la piccola tra di noi.

-È una gioia immensa, tenerle tra le mie braccia, tre anni fa, non avrei mai immaginato tutto
questo, Nicole e Annelynn, sono un regalo speciale, che la vita mi ha fatto, quindi propongo
il mio brindisi, a loro due, le gioie della mia vita- alzo il bicchiere, e lo inclino verso quello di
Nicole, che li fa unire con un delicato “cin”, si alza con la piccola in braccio, si asciuga una
lacrima
–io, invece, volevo solo dirti: Grazie, Josh, tu mi hai salvata, da una vita, che mi stava portando
via, dal mondo e dalla felicità, andavo avanti per inerzia, senza dare una forma a ciò che facevo,
avevo solo una cosa: il mio lavoro, che mi scuoteva dalla noia, ma poi sei arrivato tu, con  la tua
vita incasinata, con i tuoi sorrisi, con la tua allegria, sei riuscito a sollevarmi, ad amarmi , così
come sono, con tutti i miei difetti, con tutte le mie follie, con i miei sbalzi d’umore e  soprattutto
con le mie lagne e piagnucolii, sei riuscito a rendermi una donna, quindi grazie vita mia, GRAZIE
Josh- mi alzo e la bacio, perdendomi in lei, con il suo profumo, di fiori e frutta estiva, che mi
riportano a casa ogni volta che la stringo a me.
5 anni dopo
-Annelynn Hutcherson! Scendi da lì!- urla Nicole dalla cucina,
-Ma mamy uffa però!- la bimba, con i boccoli biondo oro, scende dalla staccionata e
si tuffa in piscina.
Sono passati cinque anni e sei mesi dalla sua emozionante nascita, la mia piccola principessa,
io e Nicole abbiamo altri tre figli, Cecilie e Ryan (gemelli) e Destiny , quando abbiamo
scoperto che era di nuovo incinta e per giunta di due gemelli, sono svenuto, per poi riprendermi,
mentre la ginecologa mi svegliava a suon di ceffoni.
Guardo Nicole, da bordo piscina, si è affacciata dalla porta del salotto che da sul giardino,
è più grande, più matura, ma la vedo ancora come la ventenne, che mi ha fatto innamorare di sé ,
senza rendersene conto. Mi risveglio dai miei ricordi mentre Destiny mi chiama
–paaapù!- la prendo dal passeggino e la porto dentro casa
–Nicole?- sento dei rumori in sala da pranzo
–Sono qua!- urla, entro e la trovo intenta a decifrare un disegno di Ryan
–tei tu, Mamy- le dice abbracciandola
–oh, grazie cucciolo!- lo stringe e gli da un bacino sulla punta del naso
–andiamo a fare il bagno?- chiedo, mentre i gemelli prendono per mano Destiny e
la portano fuori
–attenti!- li ammonisce Nicole prendendomi la mano, mentre usciamo;
siamo a bordo piscina, con le gambe a mollo, e Nicole si accarezza il pancione…
eh sì siamo a quota cinque, è maschio e si chiamerà Cristopher, come mio padre,
Nicole mi ha avvisato mentre ero a Sidney, per una premiere, era terrorizzata che io non
lo volessi, sono scoppiato a piangere, mentre il mio co-protagonista Ryan Gosling,
cercava di capire perché ero seduto a terra, piangendo come un coglione, sentivo Nicole
singhiozzare, mi sono ripreso e ho chiamato la mia agente, per tornare a casa immediatamente,
l’ho trovata a casa, in mezzo a fazzoletti, mentre mia madre si occupava dei bambini,
l’ho rassicurata
–io ti amo – mi ha detto, prima di esplodere a piangere di nuovo,
-amore mio ,un altro figlio è un regalo speciale- le ho detto
– e ti amo- ho aggiunto mentre mi abbracciava.

Mentre ci sistemiamo per la cena sento una macchina parcheggiarsi nel vialetto,
vado ad aprire mentre Nicole si affaccia dalla cucina
–Josh! Big brò! Come state? Vi sono venuto a salutare, partiamo per la luna di miele!-
mio fratello Connor entra, con sua moglie Charlotte, si sono sposati una settimana fa
–dove andate?- chiede Nicole a Charlotte, lei sorride
–Crociera ai Caraibi e poi Europa –ci abbracciano                      
–Tornate presto- dico a Charlotte
–certo! Non posso stare senza i miei nipotini!- dice sorridendo e allargando le braccia,
per stringerli tutti in un mega abbraccio
–Tia Ciachi- urlano tutti insieme, andandole incontro, sorrido, mentre abbraccio
Connor che, appena mi lascia, prende in braccio Annelynn
–ciao piccola di zio, prometti che baderai a papà e a mamma finché non torniamo?- lei
annuisce e sorride con quelle fossette spettacolari.

45 anni dopo

Ed eccoci qui, alla premiere del mio ultimo film da regista, dopo di questo ho deciso di
continuare solo con la produzione, mi ritiro dalla scene, con somma gioia di mia moglie,
che è diventata gelosa, dopo cinquanta anni di matrimonio, il red carpet è emozionante,
come fosse la prima volta
–amore, dobbiamo entrare- mi prende il braccio, mi guida all’interno del teatro,
dove ci attendono i nostri cinque miracoli, lei è sempre più bella,
con i capelli biondissimi, ormai velati di bianco, un fisico magro nonostante cinque parti,
i miei fan numero uno che mi attendono, sono tutti lì: Annelynn ci viene incontro a braccia aperte
–ciao mamma, ciao papà, entriamo?- sorride, è diventata nonna la mia prima bambina,
sono bisnonno io! A 73 anni! Nicole sorride indicando gli altri, che ci fanno cenno di raggiungerli.

Annelynn ha avuto due figli: Jasmine e David, si è sposata a vent’anni, mi è preso un colpo
quando il ragazzo, mi ha chiesto la sua mano, credo di aver rotto un vaso quel giorno,
Cecilie ha avuto tre figlie: Clarisse, Lorely e Alexandra, sono bellissime ,
Destiny è un' ex modella, e mamma, di un bellissimo maschietto, Nathan, spiccicato alla nonna,
Cristopher possiede tre ristoranti e due alberghi ed ha cinque figli Charlotte, Alexis, Josh, Susanne
e Michelle,
mentre Ryan,  beh 49 anni, bello come il sole, attore protagonista di quest’ultimo film, sposato da
vent’anni con Lauren Mitchcok che gli ha dato tre splendidi gemelli: Nathaly, Elizabeth e Simon.

Beh questa è la mia famiglia e dopo cinquantadue anni ,da quando ho conosciuto Nicole,
siamo tutti insieme, Connor e Charlotte hanno la bellezza di sei figli, e vivono accanto a
noi, alzo lo sguardo  al cielo, come faccio ad ogni premiere, per ringraziare i miei genitori
che non sono qui con me, ma che sto rendendo fieri da lassù che mi guardano.
Sento la mano di Nicole che stringe la mia, le luci si abbassano e che la
Vita cominci signore e signori!
  

FINE

 Dedico questo immenso lavoro, ai miei genitori Ester e Maurizio, a mio fratello Alessandro,
per il tempopassato a dettarmi  la storia, che avevo scritto prima su un quaderno e poi sul pc.
A Jessica per i consigli dati e la voglia di immergersi con me nella vita dei miai amici immaginari.
A Flaminia, per le critiche sulla trama, i suggerimenti nei momenti di blocco e l'incitamento
a pubblicare questa storia.
A Maria Chiara, la mia adorabile "Moglie" con la sua pazienza, so che presto troverai la tua strada,
tesoro.
A Kaja che, con la sua analisi introspettiva della psicologia, mi ha ispirato a cercare le parole giuste.
Ad Arianna, per i pomeriggi a ballare sulle note delle canzoni Srilankesi e Filippine, per la tua voglia
di cantare a ogni ora del giorno pur non sapendolo fare, per tutti gli abbracci e i "Buongiorno!" 
esclamati dal banco dietro il mio. A Davide, che con la sua passione per il cinema, mi ha instradato
verso nuovi risvolti. A Piera che mi ha insegnato ad essere "amica di tutti, fidanzata di nessuno".
A Emanuela, alla quale racconto dei miei progressi con voi lettori e che ogni volta ne rimane contenta.
A  Emanuele,Tommaso e Arianna ,  i miei registi, che sopportano le mie pazzie ogni
settimana: grazie per non avermi buttato fuori le volte che vi ho urlato contro.
Alle mie meravigliose zie: Anna, per il tuo amore incondizionato, come se fossi figlia tua
                                     Giovanna, per essere pazza, nonstante i trentasei anni,
                                     Orsola, per avermi cresciuta a film e cene tra donne, 
                                     Francesca, per avermi insegnato, a guardare oltre, spingendomi a
                                     leggere qualunque cosa. 

A tutti voi, per essere rimasti con Josh e Nicole, in queste settimane, per avermi reso felice giorno
dopo giorno, recensione dopo recensione. Non avrei mai pensato di farlo.                                                                                                                Vi mando un bacione enorme e tantissimi baci!!!                                                                                              A presto!!! XOXO Lallab

                                                             
 

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