Not an ordinary family

di jessthesohodoll
(/viewuser.php?uid=403348)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mission n°1: Congratulation Agent Ward ***
Capitolo 2: *** Mission n°2- Welcome back kids! ***
Capitolo 3: *** Mission n°3- The first mission ***
Capitolo 4: *** Mission n°4 - Mothers & Superpowers ***
Capitolo 5: *** Mission n°5- The First (real) mission ***
Capitolo 6: *** Mission n° 6 - Just like a royal family ***



Capitolo 1
*** Mission n°1: Congratulation Agent Ward ***





"We are Family" 




Mission #1

Congratulation,Agent Ward.




 

Era una decisamente una giornata bellissima per Skye. Il sole splendeva alto in cielo,la sua “famiglia” si era riunita dopo tantissimo tempo,insieme ai “pulcini” che quella famiglia aveva creato ed erano tutti eccitati come non mai. Quel giorno era forse uno dei giorni più importanti della vita di Skye e Grant: Fiona avrebbe seguito le orme di famiglia e sarebbe diventata un'agente dello S.H.I.E.L.D. Come mamma e papà.

 

La piccola Ward nacque in una fredda mattina di Dicembre a Dublino,poco dopo una missione dei suoi genitori,non che il team non fosse già abituato ad avere pargoli che gattonavano felici per il Bus. Un'anno prima di lei,infatti,il team aveva dato il benvenuto ai gemelli Sara e Daniel Fitz,che divennero presto i compagni di giochi,fratelli e cugini della piccola Fiona.

 

Crescendo,Fiona dimostrò doti incredibili. A 7 anni riuscì ad hakerare il sito dello S.H.I.E.L.D,cosa che venne poi insabbiata in tempo da nonno Phil e per cui Fiona si prese solo una lieve strigliata da Grent e uno sguardo fiero e orgoglioso da Skye.

A 10 anni,sapeva già tre lingue straniere, smontare e rimontare una pistola calibro 38 in meno di 60 secondi,entrare in qualsiasi server come solo la mamma avrebbe saputo fare e addormentare un avversario con il solo uso del dito indice. Era quindi inevitabile che a 15 anni lei e i gemelli Fitz chiedessero di entrare in Accademia per diventare agenti a tutti gli effetti.

 

I Fitz-Simmons non fecero troppe storie,a patto che i figli gli chiamassero tutte le sere e che chiedessero ai loro professori di mandargli resoconti dettagliati ogni settimana.

Nonno Phil aveva già dato la sua benedizione alla piccola Ward dicendo

“Sarai l'orgoglio dell'accademia,tesoro!”

Nonna Melinda,o nonna Cavalleria come adorava farsi chiamare, alzo semplicemente le spalle,quando Fiona andò in cabina di pilotaggio a chiedergli consiglio.

Zia Jemma e Zio Leo adoravano l'idea che i loro cuccioli non sarebbero stati soli in quel luogo pauroso che poteva essere l'Accademia,e Skye,a malincuore,diede il permesso alla figlia. L'unico che rimaneva era Grent.

 

“Perchè papà? Perchè non posso? Sono letteralmente cresciuta su questo dannato aereo vedendo te e la mamma sempre in missione,insieme ai nonni e agli zii,rischiare la vita ogni giorno!” chiese Fiona,a un Grent sempre più adirato.

 

“No Fiona,non se ne parla!” Le rispose lapidario il padre.

 

“Ma papà!”

 

“Niente ma signorina! Quando dico no e no!”

 

“Sei ingiusto!” urlò allora Fiona.

 

“Non devo essere giusto!” le urlo di rimando Grent “Sto solo cercando di proteggerti! Già lo devo fare con tua madre,ci mancherebbe anche che io debba vivere con la costante paura che la mia unica figlia sia in costante pericolo e magari in mano a qualche gruppo di terroristi!” urlò lui,livido in volto.

 

“E chi ti dice che accadrà?” chiese allora Skye,difendendo a spada tratta i voleri della figlia.

 

“Tesoro,non ti ci mettere anche tu!” le intimò il marito.

 

“Oh,io mi intrometto e come quando si tratta di mia figlia. Grent,andiamo! È tua figlia! È nata per questo! È una Ward,è nata con geni già pronti al combattimento. Ed ha anche un ottimo senso dell'umorismo,ma per fortuna quello lo ha preso da me!” disse Skye. “ e in più non dirmi che ti devo ricordare di quando praticamente pregasti mio padre per farla venire in missione con noi,e solo perchè “era adatta allo scopo” gli ricordò.

 

“Ok,non posso vincere contro voi due. Puoi fare l'accademia! Ma a una condizione: avrai solo missioni in cui io possa proteggerti,almeno finchè non riterrò che tu sia pronta” disse Grent,puntando un dito verso la figlia.

 

“Grazie papà!” disse Fiona,abbracciandolo “anche se penso che sarà molto difficile tener fede alla tua condizione” disse ridendo.

 

“oh,lo vedremo! Tuo padre è sempre pieno di sorprese!” rispose Grent.

 

Cinque anni di Accademia dopo,era finalmente arrivato il grande giorno: la consegna dei distintivi.

 

Fiona si stava preparando nella camera che divideva con Sara,quando sentì dei passi leggeri dietro di lei. L'istinto le fece prendere la pistola e girarsi velocemente,per poi trovare solo il volto compiaciuto di sua madre.

 

“Who,tesoro! Calmati!” le disse,con le mani alzate.

“Scusami mamma. La forza dell'abitudine!” disse Fiona,rinfoderando l'arma.

“Sei decisamente una Ward!” le sorride Skye “ma fammi vedere! Oh mio dio tesoro! Sei adorabile,sembri una vera agente” disse,trattenendo un singhiozzo,e ammirando il completo d'ordinanza da agente che la figlia stava indossando.

 

“Mamma! Avei promesso di non piangere!” disse Fiona,abbracciandola.

“Oh,al diavolo! La mia bambina sta per diventare un'agente dello S.H.I.E.L.D. È in mio dovere di mamma orgogliosa piangere almeno un po'!” disse Skye,ricambiando l'abbraccio.

“Solo un po'!” ripetè Fiona.

 

“Allora,dov'è l'agente preferita del nonno?” disse Coulson,entrando nella stanza.

“Ciao nonno!” gli disse Fiona,staccandosi appena un po' dalla mamma singhiozzante.

“Hey,e un bacio per nonna Cavalleria non c'è!?” chiese Melinda.

“Certo nonna! Ne avrò sempre per i nonni più fighi del mondo!” disse ridendo Fiona.

 

Poco dopo entrarono anche Fitz e Simmons,anche loro in veste di genitori orgogliosi,visto che i gemelli si sarebbero diplomati con 3 anni di anticipo esattamente come Fiona. L'unico che mancava all'appello era Grent.

 

L'agente Ward (senior) se ne stava seduto al bar,come sua solita abitudine. Non lo dava a vedere,come sempre,ma era incredibilmente nervoso e triste. La sua bambina stava per diventare un'agente,esattamente come lui. Stava diventando grande,sarebbe stata esposta a pericoli da cui lui non avrebbe mai potuto proteggerla,e ben presto non avrebbe più avuto bisogno di lui.

 

L'agente fu interrotto nel suo flusso di pensieri quando sentì qualcuno ordinare una birra accanto a lui.

 

“Ward,ci avrei scommesso che ti avrei trovato qui!” disse Fitz,sedendosi accanto a lui.

“Oh Fitz,come stanno andando i preparativi?” chiese Grent,distratto dal liquido ambrato del suo wisky.

“tutto come previsto! Jemma sta letteralmente impazzendo e se vedo un'altra volta mia figlia roteare gli occhi giuro che impazzisco anche io.” disse,ridendo appena “oh,sono stato anche da Fiona. Ha chiesto di te.” disse infine.

 

“Oh, ecco un altro motivo per cui non vincerò mai il premio di miglior padre dell'anno” disse,sorridendo amaramente all'amico di lunga data. “Sai Fitz! Ti ammiro! Sembri sempre così calmo con tua figlia,come se non avessi mai paura per lei!” disse Grent.

 

“Oh,queste paure le ho eccome!” disse sospirando Fitz “ma cerco di non stressarla. In più sapere che c'è sempre il suo gemello alle calcagna aiuta!” disse.

 

“Sai,oggi segna definitivamente la crescita delle nostre figlie. Fiona è così cresciuta,non è più quella piccola principessa che mi chiedeva di controllare se nell'armadio ci fossero mostri” disse,ricordando. “o che mi abbracciava e diceva che ero il suo eroe. Ora è un agente,non ha più bisogno di me!”

 

“Ward,Fiona è ancora quella principessina! Ogni figlia non smetterla mai di esserlo per il proprio padre. E credimi,avrà sempre bisogno di te!” disse,mettendogli una mano sulla spalla “e sei ancora il suo eroe,credimi.”

 

“forse hai ragione!” disse,bevendo un sorso.

 

“Ragazzi,è un'ora che vi cerco!” gli urlò un affannato Coulson,entrando nel bar dell'Accademia “la cerimonia sta per incominciare,e Dio solo sa quanto le vostre mogli mi stia facendo diventare matto” disse,invitandoli a seguirlo.

 

“Andiamo a vedere le nostre figlie crescere” disse Ward,bevendo l'ultimo sorso.

“Anche Daniel! E non so cosa sia peggio!” disse Fitz,bevendo l'ultimo sorso di birra.

**********************************************************************************
 

 

Fiona stava provando un'emozione che non aveva mai provato prima: Ansia,nervosismo,paura.

 

e se non ne sono all'altezza!?” si chiese

 

Lei,Sara e Daniel erano seduti in prima fila,mentre il direttore Fury elogiava gli agenti che quell'anno accademico aveva prodotto.

 

“No Sara,ti prego. Guarda mamma! Sta letteralmente impazzendo!” disse Daniel,indicando una mamma Jemma incontenibile.

“E perchè papà? Ormai non sa più con cosa filmare la cerimonia!” disse Sara,indicando Fitz,alle prese con il cavo di una videocamera.

 

“Tranquilli,al limite se fa casini ci pensa mamma a pulire l'immagine!” disse Fiona,ridendo con i gemelli. Ma i loro discorsi furono subito interrotti,quando Fury iniziò a parlare di loro.

 

“.....in più quest'anno vantiamo tre nomi eccellenti,tre veri e propri figli d'arte” disse Fury,indicando direttamente loro tre “per primi,i due nuovi fiori all'occhiello del reparto scientifico dello S.H.I.E.L.D: i dottori Sara e Daniel Fitz.” disse,indicando i due gemelli,mentre dalla platea si sentì Jemma gridare “sono i miei bambini” a pieni polmoni.

 

“E Fiona Ward. Quando si dice “Buon sangue non mente”.” disse Fury,indicandola “Ma dalla figlia dell'agente Ward e dalla nipote dell'agente Coulson non ci si poteva aspettare altrimenti” disse il direttore,e stavolta si senti Skye gridare “è la mia principessa”. Era di sicuro un comportamento poco consono a due agenti come loro ma si sa,due mamme orgogliose non guardano a nessun distintivo.

 

“Bene,ora chiamerei il vicedirettore Coulson per la consegna dei distintivi” disse Fury.

 

Chiamarono tutti per ordine alfabetico e quando arrivarono alla W,a Fiona mancò il respiro.

 

“Fiona Elisabeth Ward” scandì Fury. Fiona si alzò titubante e lasciò che suo nonno le desse il distintivo. Coulson non ci pote fare niente,era più forte di lui,ed abbracciò la nipote.

 

“Nonno è orgoglioso di te,tesoro.” le sussurrò all'orecchio “mi scusi signore” disse poi,ricomponendosi.

 

“Si figuri Coulson! Non capita tutti i giorni di vedere la propria nipote diventare un'agente dello S.H.I.E.L.D” disse ridendo
**********************************************************************************

La cerimonia era finita,e i ragazzi avevano raggiunto i genitori sotto il palco.

 

“Oh,vedo che avete già conosciuto i vostri nuovi compagni di squadra!” disse Fury,salutando il piccolo gruppo.

“Cosa?” dissero in coro i tre ragazzi.

“Si,siete stati assegnati alla squadra dell'agente Coulson da come minimo due mesi” disse Fury.

 

Fiona non fece in tempo a rendersene conto,che suo padre era già scomparso di nuovo.

 

“è la giù” disse Skye,indicando la figura longilinea del marito a qualche metro di distanza,con le mani in tasca e lo sguardo assente. Non le serviva molto per capire il cervello di un Ward,aveva anni di addestramento alle spalle. Fiona si avvicinò lentamente,e lo abbracciò da dietro,appoggiando la guancia sulla schiena del padre.

 

“Hey,Fiona!” disse Grent,preso in contropiede.

 

“Ciao papà! È tutt'oggi che sei strano,che succede? Non sei contento per me?” chiese Fiona.

 

“Oh tesoro! Non puoi immaginare quanto io lo sia! È solo che adesso sei un'agente e non avrai più bisogno del tuo vecchio!” disse Grent,accarezzandole la guancia “solo un po' di tristezza per il tempo che passa!”

 

“Beh,ho una buona notizia!” disse Fiona,trillando felice “io e i gemelli siamo stati assegnati alla squadra del nonno come primo incarico. Sembra che dopo tutto tu non sia l'unico che sia preoccupato per me.”

 

“Oh,è un ottima notizia” disse Grent,sorridendo all'unica persona che riusciva a farlo sorridere,oltre a sua moglie “Congratulazioni Agente Ward. Sono orgoglioso di te,ah! Ricordami di pagare da bere a tuo nonno!” disse ridendo,prendendola sotto braccio e tornando verso il gruppo.

 

“tre agenti Ward eh? Le cose si faranno complicate!” disse Fitz.

 

“Se per questo ci saranno anche tre agenti Fitz” gli fece notare Jemma.

 

“Io pensavo di farmi chiamare “Agente Ward senior”,dovresti pensarci anche tu” disse ridendo Grent.

 

“E io voglio farmi chiamare “agente mama Ward” disse Skye,ridendo.

 

“Siamo ancora in tempo per rassegnare le dimissioni vero?” chiese Fiona,facendo ridere tutto il gruppo.

E questo era solo l'inizio. Il Bus gli stava aspettando.






Agent SohoDoll corner :

 

Heyla!

 

Il cross-over con Glee era solo l'inizio! Ebbene si,preparatevi a leggere cose scritte da me che non riguardano assolutamente la Klaine. Blaine mi ha chiamato e ha detto “puoi scrivere qualcosa su agents of S.h.I.E.L.D che le fan fic per far addormentare Sam sono finite...?”

 

Ok,basta parlare di loro!

 

Dopo la 1x17 avevo il bisogno fisico di un po' di sano Fluff.....sopratutto da parte del signor Grent Ward (ERI IL PRESCELTO GRENT,PERCHè? PERCHè BACI SKYE E POI TE COMPORTI COSì? ç_ç)

 

devo ancora riprendermi

 

 

E così ho pensato (perchè non si direbbe,ma io penso anche) “quando ho iniziato con la Klaine,la mia primissima fic è stata una future!Klaine/Daddy!Klaine. Questo è un nuovo fandom,è un po' come se ricominciassi da capo,perchè non partire con una future!SkyeWard?”

 

lo so,i miei pensieri non sono dei migliori..

 

cq,eccomi qui....ditemi cosa ne pensate,mieI bellissimi agenti <3

 

ed ecco due punti su cui vorrei discutere:

-in questa long fic non si dirà mai apertamente,ma Skye ha scoperto che Coulson è suo padre,ed ecco perchè Fiona lo chiama “nonno” .

-ho dato alla piccola Ward,il nome Fiona,in onore della grande suprema Fiona Goode (Sono ancora sconvolta dalla fine di AHS Coven e dal fatto che devo aspettare Ottobre per vedere Freak show....capitemi!)

-Ward papà geloso è troppo picci e voi non potete dirmi il contrario. Non so perchè ma essendo così protettivo con Skye,mi sono immaginata che lo fosse ancora di più con la figlia

 

See you soon my dears

 

and don't trust anyone!

 

-jess

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Mission n°2- Welcome back kids! ***


Mission #2
Welcome Back Kids!




Fare i traslochi non era di certo una delle cose preferite da Fiona,ma il suo tempo all'accademia era finito ed era giunto per lei il momento di tornare sul Bus,ovvero quella che era stata la sua casa per i primi 15 anni della sua vita.



Per i ragazzi era sempre stato normale vivere in una casa con le ali,quasi divertente. Era divertente avere come parco giochi le piste di atterraggio degli aeroporti di mezzo mondo e improvvisare gare con i monopattini a reazione che solo una persona come suo zio Leo poteva inventare. Era divertente visitare città che i suoi colleghi di accademia avevano visto solo in cartolina,essere un giorno a Butapest,e quello dopo a Tokyo. Non era invece molto divertente avere i proprio parenti come insegnanti privati. Con la nascita dei ragazzi,infatti,si presentò il problema di dove mandarli a scuola. Ovviamente vinsero le madri dei ragazzi,e i bambini furono educati sul Bus,tra un missione e l'altra. Simmons divenne la loro insegnate di scienze,e Fitz di matematica (anche se impartiva anche concetti basilari di ingegneria ai figli,con la speranza che almeno uno di loro si interessasse alla materi,ma questo era una cosa che sua moglie non doveva sapere). Nonna May divenne la loro insegnate di educazione fisica e di sicuro i ragazzi divennero i bambini più in forma che lo S.H.I.E.L.D avesse mai visto. A nonno Coulson invece toccarono le materie letterarie come storia e letteratura,cosa che lo fece incredibilmete contentento. Skye invece gli impartiva lezioni basilari di informatica che finivano sempre puntualmente con l'ennesimo tentativo di battere l'ultimo livello di Angry Birds,e infine c'era lui,l'insegnate di lingue straniere più severo che Fiona potesse mai chiedere: suo padre Grant.
Quando hai tuo padre come insegnate,ci si aspetta che sia un po' più dolce di un insegnante normale,ma di sicuro questa cosa non valeva per i Ward. Fiona se ne accorse solo il primo giorno di accademia,quando a Russo l'insegnate chiese agli alunni di presentarsi. Tutti i suoi compagni lo fecero in inglese,lei in Russo con un perfetto accento di Mosca e fu subito spostata nella classe avanzata,stessa cosa accadde poi per Tedesco,Spagnolo,Francese,Arabo e Cinese.



Fiona si guardò intorno,in quella stanza che le era sempre sembrata una piccola reggia in confronto
alla piccola cabina in cui era stata abituata a dormire sin da piccola.
Le prime notte in accademia erano state pessime,nessuno dei tre ragazzi riusciva a dormire.
Le rare volte che aveva modo di dormire in una camera di hotel con la sua famiglia,si ripeteva la stessa storia. Si svegliava nel cuore della notte perchè non riusciva a dormire,e finiva sempre per svegliarsi la mattina dopo nel letto dei suoi genitori,abbracciata al petto di suo padre. Grant non aspettava altro,non era tipo da dare vizi ai propri figli,ed era per questo che non vedeva l'ora di sentire sua figlia chiamarlo nel bel mezzo della notte per chiedergli se poteva dormire con loro. Non c'era niente di meglio,per lui,che addormentarsi cullato dal respiro regolare della donna che amava,abbracciato alla sua piccola Ninja.



Grant,per Fiona,era un vero e proprio eroe,un cavaliere dalla lucente armatura che salvava lei e la sua mamma dalle situazioni di pericolo e che le aveva letteralmente insegnato tutto quello che sapeva. Fu quindi inevitabile seguire il suo esempio,esattamente come i gemelli.
Sara e Daniel raggiunsero un accordo con i loro genitori: si sarebbero diplomati nelle loro facoltà, Sara scelse biochimica e Daniel invece ingegneria,ma le specialità erano a loro discrezione. Sara scelse infatti una specializzazione in biotossine e fu talmente brava che la chiamarono per missioni ad alto rischio con minacce batteriologiche quando ancora non era un agente a tutti gli effetti. Daniel invece scelse Biomeccanica e la sua prima invenzione “alla Fitz” fu un microcip sotto-cutaneo che permetteva di monitorare i parametri vitali degli agenti in missione. Fury ne fu talmente impressionato che lo addottò per tutti gli agenti dello S.H.I.E.L.D.



“Sei proprio un Fitz!” gli disse,ed era inutile dire che i coniugi Fitz erano incredibilmente orgogliosi dei loro figli.



Fiona invece divenne una specialista,in perfetto stile Ward,ma con una specializzazione in spionaggio informatico come la mamma.
“Così accontento entrambe” aveva detto,quando Skye lo venne a scoprire.
Riuscì addirittura a battere i record di suo nonno Phil,e solo nel primo anno di accademia.
Ovviamente Grant non le nascose niente,e quando fu abbastanza grande per capire le rivelò ogni minimo aspetto del suo passato. Le raccontò dell'HYDRA,di Garrett e di come alla fine avesse scelto lo S.H.I.E.L.D.
A Fiona piaceva pensare che fosse stata sua madre a salvarlo da quell'inferno.



Garrett fu catturato e Grant vi contribuì. Era parte dell'accordo per farlo ammettere di nuovo nello S.H.I.E.L.D: collaborare e dare informazioni utili alla sua cattura.



Grant ne fu sorpreso,quando Coulson gli diede di nuovo fiducia e lo ammise di nuovo nella sua squdra.
Lo doveva a sua figlia,e a quella nipotina che non era ancora nata ma che stava crescendo dentro di lei.
Infondo,Ward non era così male come genero.



Il giorno della cattura Grant lo interrogò. Con lui c'era anche Skye,nonostante fosse visibilmente incinta di Fiona.



“Wow figliolo! Potevi dirmi che sarei diventato nonno!” disse Garrett,indicando il pancione di Skye.
“Mia figlia ha un solo nonno: l'agente Coulson!” disse lui,lapidario.



Fiona nacque qualche mese più tardi,e gli diede una nuova ragione per vivere.
Era una bambina bellissima,secondo Grant,aveva gli stessi occhi grandi e luminosi di Skye,e una testolina piena di riccioli castani. Grant poteva giurarci,si era innamorato di sua figlia nello stesso momento in cui era venuta al mondo e glielo aveva sconvolto.



Fiona crebbe e arrivò il suo sesto compleanno,ma con essa arrivò anche un regalo non proprio gradito: Garrett riuscì ad evadere.



Fiona non lo aveva mai incontrato in vita sua,quell'uomo meschino e malvagio,e Grant sperava vivamente che non dovesse mai farlo,ma tutto cambiò un pomeriggio.



Fiona aveva 6 anni e non aveva mai visto un vero parco giochi in vita sua e questa era una lacuna incolmabile per Skye.
Fu quindi durante una sosta a New york che i coniugi Ward portarono la loro figlia a Central Park. Fiona si divertì un sacco,Grant si comportò da papà normale per una volta e spinse sua figlia sull'altalena mentre Skye fece tante foto quante 5 album fotografici potevano contenere. Sembrava un pomeriggio perfetto,finchè non ci pensò un'ombra scura a rovinarglielo.



Nascosto dietro una grossa quercia c'era Garrett,che guardava la scena con una strana espressione in volto. Grant se ne accorse subito e lo affrontò senza esitazione.



“Che diamine ci fai tu qui?” gli disse.
“Ciao figliolo. Volevo solo vedere mia nipote!” gli rispose Garrett. Grant si accorse subito che sembrava più vecchio di quello che ricordasse.



“Non so cosa ti faccia pensare che Fiona sia tua nipote” gli rispose Grant.
“Beh,ti ho sempre considerato come mio figlio” disse Garrett.
“Non lo sono e non lo sono mai stato. In più prova solamente a toccarle con un dito,e lo S.H.I.E.L.D dovrà ricucirti insieme come un puzzle”



“Hai ragione figliolo. Non lo sono mai stato,e anche se lo fossi non sono stato di certo il miglior padre per te.” disse Garrett “e ora adempi ai tuoi doveri di agente e portami via. Sono stanco di scappare” disse,allungando i suoi polsi verso di lui,per farsi ammanettare.



“Grant,sono molto felice per te. Hai una bella moglie,una figlia stupenda,hai tutto quello che non ho mai avuto” aggiunse Garrett.
“Lo so. Sono tutta la mia vita!” rispose Grant,ammanettandolo.



Quella fu la prima ed unica volta in cui Fiona ebbe il piacere di conoscere John Garrett.



Fiona tornò in se,dopo essersi persa in un flusso di ricordi,quando sentì qualcuno bussare alla sua porta. Si aspettava sua nonna,visto che doveva venire a prenderli per riportarli al Bus,ma invece trovò ad accoglierla il volto sorridente di suo padre.



“Qualcuno ha bisogno di una mano con i pacchi pesanti?” chiese lui,entrando nella stanza.
“Ciao papà,che ci fai qui? Credevo dovesse venire nonna a prenderci!” disse lei,abbracciandolo.
“Infatti è giù di sotto che ci aspetta con i gemelli. Voleva venire anche la mamma,ma deve fare una cosa molto importante con zia Jemma per il nonno,e ci hanno detto che se non venivamo a prendervi ci avrebbero fatto dormire in laboratorio.” disse,quando sulla soglia apparve anche suo zio Leo.



“Fiona,tesoro,per fortuna sei ancora qui! Sara non trova più il caricabatterie del suo pc!” disse trafelato l'ingegnere.
“terzo cassetto del comodino” disse Fiona,indicandogli il comodino che apparteneva alla sua compagna di stanza.
“Ok,quale pacco posso prendere?” chiese Grant.
“il più pesante ovviamente!” rispose subito sua figlia.



Uscirono poco dopo carichi di pacchi.
“Ben tornata tra noi,tesoro” le disse nonna Cavalleria e Fiona sapeva che sarebbe stato più difficile di quello che credeva .
********************************************************************************
Il viaggio di ritorno fu tranquillo,con Fitz che illustrava ai figli tutte le migliorie tecnologiche che aveva apportato al Bus.
Arrivata all'aereo,Fiona trattenne il fiato. Si sentiva sempre incredibilmente piccola al cospetto di quell'aereo,nonostante fossero passati cinque anni dall'ultima volta che vi aveva vissuto,tolte le visite natalizie ovviamente.
Sulla rampa di carico c'erano le loro mamma e un'emozionatissimo Coulson ad attendergli,con un piccolo striscione che diceva “Bentornati ragazzi!”.



Ora Fiona era nella sua vecchia cabina,che era praticamente rimasta intatta dall'ultima volta che ci aveva dormito. Sulle pareti c'erano ancora vecchi poster di band che ormai non ascoltava più,e sul letto c'era un elegantissimo Mr.Agent ad aspettarla.



Mr.Agent era l'orsacchiotto di Fiona e di sicuro non tutti i bambini possono vantare un regalo di compleanno così,sopratutto se è il capitano Steve Rogers in persona a regalartelo.



All'inizio era vestito da Captain America,ma con il passare del tempo cambiò costume un sacco di volte,fino ad arrivare al piccolo completo da agente che indossava ora.



Fiona si stese sul suo letto e sprofondò in un sonno profondo. Fu suo padre a metterla sotto le coperte.



“Buona notte piccola Ninja!” le disse,baciandole la fronte.



“Sei consapevole che se fosse sveglia ti sgriderebbe per questo?” gli disse Skye,cogliendo di sorpresa suo marito.



“Non ho saputo resistere” disse,guardandola dormire “mi sembra di essere tornata indietro nel tempo a quando aveva sei anni e mi svegliava nel cuore della notte perchè aveva sentito un fantasma,quando in realtà erano solo le turbolenze dell'aereo”



“Sei il miglior padre del mondo” gli disse Skye,abbracciandolo per le spalle.



“Non lo so se posso meritarmi questo titolo” disse Grant,guardando sua moglie “ma di sicuro Fiona è la persona che amo di più al mondo”



“Non mi offendo solo perchè stai parlando di nostra figlia e non di un'altra donna” disse Skye,fingendo di offendersi.



“Dopo di te ovviamente!” aggiunse Grant con una risata.



“Troppo tardi Robot!” rispose Skye “Andiamo,papà dell'anno! Lasciamola dormire! È stata una giornata faticosa per lei.”



“Ok,ti raggiungo” disse,mentre Skye si allontanava “Buona notte Scricciolo. Ben tornata a casa” disse,lasciandoli un ultimo bacio sulla fronte.



Skye era contenta che quella cabina non fosse più vuota,chiusa a ricordarle di quanto le mancasse sua figlia,e Grant era contento di riavere la sua compagna di allenamento preferita.



Fiona in realtà aveva finto di dormire,e aveva sentito tutto quello che i suoi genitori si erano detti.



Gli amava,non ci poteva fare niente. Ogni tanto la infastidiva quando sua mamma diventava un tantino invadente e voleva sapere qualsiasi cosa le fosse accaduta nell'ultimo anno,o quando suo padre diventava talmente geloso di lei da lanciare occhiate torve a qualsiasi ragazzo la salutasse,quando venivano a trovarla in accademia,ma avrebbe dato la sua vita per loro.



“Sono impossibili!” disse Fiona sorridendo “e a te Mr.Agent? Ti sono mancata almeno un po'?” chiese,rivolta all'orsacchiotto tra le sue braccia.



L'animale non rispose,ma già sapeva la risposa.






In fondo,era questo il bello dell'essere tornata a casa.












Agent Soho Doll corner:



LO SO,è UN POEMA! Ma tanto lo so che morivate dalla voglia di conoscere ogni più intimo passato della famiglia Ward.



In questo capitolo,Fiona ripercorre la sua vita e quando la sua bizzarra famiglia abbia significato per lei.



Ovviamente,a Fiona piace pensare che sia stata sua madre a “Riportarlo dalla parte dei buoni” ma in realtà è stata lei a cambiargli la vita <3 <3



Garrett mi ha fatto tanto pena cui,anche se diciamocelo non di merita nemmeno quella.



è o non è il papone più tenero del mondo,il nostro Grant?
(La bambina della foto dovrebbe essere la figlia di Brett,ma non ne sono sicura)



Ovviamente,x la descrizione di Fiona da piccola mi sono immaginata una Skye in miniatura..awww



ok,ci vediamo alla prossima. Si entrerà nel vivo con la loro prima missione!



E chissà,magari nei prossimi capitoli si innamorerà di qualcuno :333



non vedo lora di scrivere un bel Jelous!Ward <3



ciao and Stay strong SkyeWarders!



-Agent Jess 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Mission n°3- The first mission ***


Mission #3
The First Mission


 

C'erano tante cose che a Fiona erano mancate,e tornare a casa significava anche tornare alle vecchie abitudini.


 

Per prima cosa, Skye e Jemma ripristinarono il pigiama party del venerdì.

“Pensi che sia davvero necessario, mamma?” chiese a Skye

“Non si è mai troppo vecchi per un pigiama party, tesoro” rispose sua madre.

Alla fine si era divertita e anche molto, aveva visto film dell'orrore e mangiato schifezze. Erano lei, sua madre, Sara e sua zia Jemma, anche se nonna May era apparsa dal nulla a un certo punto ed era rimasta per vedere tutti e due i film di Kill Bill.


 

Fra le tante cose, a Fiona era mancata la cioccolata calda di sua madre. Nonostante tutti i suoi tentativi, non gli era mai riuscita buona come la faceva lei, e solo Skye sapeva come le piaceva: due marshmellow, poco latte e una spruzzata di cannella.


 

Fu dopo quella notte di stravizi che Fiona tornò ad allenarsi con suo padre, come quando era piccola.


 

“Ricordati tesoro” le diceva sempre “Guardia alta e affonda con il sinistro”


 

E anche se non era mai riuscito a batterlo, anche Grant arrivò ad ammettere che sua figlia era migliorata molto grazie all'addestramento in accademia.

Un'altra abitudine che aveva era aiutare i suoi zii in laboratorio, anche se questo significava ascoltargli per ore su cose che faticava a capire e che a volte annoiavano anche Sara e Daniel, e rifugiarsi in cabina di pilotaggio con nonna May. Fiona sapeva bene che la grande Melinda May non era la sua nonna “biologica” ma poco le importava. Da quando si era sposata con suo nonno Phil, sua madre aveva preso la decisione di prendere il cognome di suo nonno, che poi venne cambiato in Ward non appena i due si sposarono. Skye li adorava a tal punto da chiamarli “mamma e papà” e quando nacque Fiona era come se fosse veramente nata la loro nipotina e non avevano mai smesso di volerle bene come se fosse sangue del loro sangue. Fiona si rifugiava sempre da sua nonna ogni qual volta era triste o aveva litigato con qualcuno dei suoi genitori, magari quando Skye diventava troppo invadente o Grant la trattava come se fosse ancora la sua bambina. Rifugiandosi lì sapeva che sua nonna non le avrebbe mai fatto alcun tipo di domanda e poteva lasciare che i cattivi pensieri volassero via insieme alle nuvole che scorrevano sotto di loro, mentre Melinda godeva della compagnia della nipote in un pacifico silenzio. Melinda May non era di certo una nonna tradizionale. Raggiunti i 60 anni era ancora una delle specialiste più brave dello Shield e questo aveva procurato non poche soddisfazioni a Fiona, che veniva sempre riempita di complimenti e domande sulla sua nonna straordinaria dai suoi compagni di accademia. Mentre le altre nonne insegnavano alle proprie nipoti a cucire o a cucinare torte, Melinda aveva insegnato a Fiona il tahi chi e la meditazione orientale, e solo lei e sua madre avevano avuto la possibilità di imparare il calcio che in accademia chiamavano “Il Calcio della Cavalleria” dall'inventrice in persona, diventando quasi una tradizione di famiglia.


 

Ma su ogni cosa, Fiona adorava fuggire insieme a nonno Phil a bordo di Lola. Ogni volta che il Bus toccava terra, lei e suo nonno prendevano Lola e andavano a fare un giro per la città. A volte si concedevano un film, altre volte anche solo un gelato, oppure, in particolari occasioni come il suo compleanno o Natale, Phil aveva portato sua nipote a fare spese.


 

“Sei per metà una Coulson, e i Coulson sono sempre eleganti” le aveva detto.

“Sei sicuro Nonno?” chiese Fiona, indicando sua madre, vestita con un paio di pantaloni della tuta e una delle sue tipiche camicie di flanella.

“Beh, per lo meno quando siamo in servizio”


 

Stavano tornando da una delle loro fughe, quando non ebbero nemmeno il tempo di parcheggiare Lola nella stiva che vennero subito accolti da un'arrabbiatissima Melinda May.


 

“Vi sembra questa l'ora di tornare?” gli chiese.

“Buon pomeriggio anche a te, nonnina” disse Fiona, mentre continuava a leccare il suo gelato.

“Che succede tesoro?” le chiese Phil, baciandole la guancia.

“Abbiamo ospiti, e a quanto pare non hanno belle notizie” disse May.


 

Appena arrivarono al piano superiore trovarono l'intero attorno al tavolo olografico, insieme a tre persone che Fiona non vedeva da tempo.


 

“Zia Tasha!” disse Fiona, abbracciando l'agente Romanoff.

“Hey piccola mia! Quanto sei cresciuta! Sei una donna ora” rispose Natasha.

“Si, e fa di sicuro sentire il tuo vecchio zio ancora più vecchio” disse Burton abbracciandola.

“Ciao Zio Clint”

“Attento Ward, ti porterà a casa una sacco di ragazzi!” disse Burton rivolto a suo padre.

“Ne dubito fortemente” disse Ward.

“Hey, neanche un abbraccio per il tuo zio fico!” chiese Tripp.

“No di certo zio Tripp” rispose Fiona.


 

“Burton, Romanoff e Tripp hanno delle notizie per noi signore” disse Fitz.

“Certo” disse Romanoff “Abbiamo una notizia buona e una cattiva”.

“La Buona è che ieri notte Garrett è passato a miglior vita” disse Burton.

“Com'è morto?” chiese Grant freddo.

“Attacco cardiaco” rispose Tripp.

“E quella cattiva?” chiese Skye.

“A quanto pare ha lasciato degli eredi” disse Romanoff, aprendo una foto sul tavolo olografico.

L'immagine che apparve sconvolse Grant.

“No, non può essere” disse

“Lo conosci Grant?” chiese Phil.

“E' mio fratello Maynard” disse Grant.

Fiona non poteva crederci. Aveva incontrato i fratelli di suo padre un paio di volte, e ogni volta che atterravano nella città natale di suo padre, era sempre molto contenta di andare a trovare sua Zia Rose, zio Dane e nonna Elizabeth, ma non aveva mai avuto il piacere di conoscere suo zio Maynard. Da quello che le aveva raccontato suo padre, nutriva un profondo odio per lui, a tal punto che se lo avesse mai incontrato, non si sarebbe di certo comportata da brava nipote “Ciao zio Maynard. Forse tu non mi conosci, ma sono tua nipote”


 

“Senti Grant, se non vuoi partecipare a questa missione ne hai tutto il diritto” gli disse Coulson.

“Oh no Phil” disse Grant “Non posso credere che Garrett abbia reclutato anche lui”

“Ma è un membro della tua famiglia” disse Coulson.

“No Phil” disse Grant “Tengo molto ai miei fratelli, ma lui non è mai stato parte della mia famiglia. La mia famiglia è il mio team. Fitz e Tripp sono fratelli per me, e Jemma come una sorella e considero Sara e Daniel come se fossero i miei nipoti. Poi ci siete voi e May, e siete molto più che semplici suoceri per me. Ma sopratutto, la mia famiglia sono le mie ragazze”.

“Oh Grant” disse Skye, baciando il marito con passione.

“Ehm ragazzi” disse Fiona “Sono sempre contenta di sapere che i miei genitori si amano ancora, ma non vorrei assistere al concepimento di una fratellino e di una sorellina”.

“Va bene” disse Phil “Come pensi di agire Grant?”

“Penso che per questa missione bastano gli specialisti, e che il resto del team può rimanere indietro sul Bus” disse Grant.

“Quindi vengo anche io?” chiese eccitata Fiona all'idea della sua prima missione.

“Oh, assolutamente no” disse Grant.

“Ma papà!” protestò Fiona.

“Tesoro, ho bisogno di qualcuno che protegga la mamma e il resto del team. E mi fido solo di te”

“Si, ma non abbastanza da farmi venire con te” disse Fiona “Sono una specialista anche io papà!”

“Si, è sei anche molto inesperta in fatto di missioni” le disse Grant “Vedrai, andrà tutto bene. Alla prossima missione verrai con me”

“Ho paura papà”.

“E di cosa?” le chiese Grant.

“Che non ritornerai” sussurrò Fiona.

“Che cosa ti dicevo quando eri piccola e dovevo partivo per una missione?”

“Che saresti tornato da me” le disse Fiona.

“Non te lo dimenticare mai”.


 

Ma quella volta, non mantenne la sua promessa. Il team perse ogni tipo di contatto con gli specialisti qualche ora più tardi, e ora Fiona temeva che le sue paure fossero fondate.

Stava piangendo nella sua cabina quando Skye la trovò, con due tazze di cioccolata fumante.

“Hey piccola, ho pensato che volessi un po' di dolcezza” le disse.

“Non la voglio mamma” disse Fiona, asciugandosi le lacrime.

“Ma tu non dici mai no alla mia cioccolata calda” le disse, sedendosi sul letto “Che succede?”

“Mio padre non si fida di me e ora metà della mia famiglia è dispersa, ecco che succede” disse Fiona “E mi sento stupida perchè sto piangendo per questo”

“Tu non sei stupida” le disse Skye, prendendole il viso tra le mani “Sei preoccupata, esattamente come me. Papà si fida di te, non fa altro che dirmi quanto tu sia migliorata e quanto sia orgoglioso di averti come “erede”” disse Skye.

“E allora perchè non mi ha fatto andare con loro? Avrei potuto dare una mano” chiese Fiona.

“Tuo padre non si fida di se stesso. Ogni volta andavo in missione con lui faceva la stessa cosa, allora una volta mi sono arrabbiata e gli ho chiesto il motivo. Mi ha detto che mi aveva già visto in fin di vita una volta e che non voleva ripetere l'esperienza, e che se mai sarebbe accaduto non avrebbe risposto delle sue azioni” disse Skye.

“Oh” disse Fiona.
 

“Papà tornerà, vero?” chiese Fiona, abbracciata sul letto insieme alla mamma.

“Tuo padre non ti ha mai deluso. È sempre tornato o sbaglio?” disse Skye “Hey, che dici se ti canto la tua ninna nanna preferita?”

“Mamma, ho quasi 20 anni” disse Fiona ridendo.

“E sarai sempre il mio raggio di sole” disse Skye.

You are my sunshine

my only sunshine

you make me happy

when skys are gray

you'll never know dear

how much i love you

please don't take my sunshine away.


Fitz le trovò entrambe addormentate qualche ora dopo.

“Hey ragazze, giù di sotto c'è qualcuno che vorrebbe salutarvi” disse.


 

Fiona si precipitò immediatamente giù per le scale, trovando il padre seduto in laboratorio, mentre sua Zia Jemma lo medicava.

“Attenta tesoro!” le disse Grant, quando Fiona corse ad abbracciarlo “Ho due costole rotte”

“Scusa papà” disse Fiona arrossendo.

“La mia piccola Ninja non è più abituata a vedere papà andare in missione da solo?” chiese Grant, baciandole la fronte.

“Decisamente no” rispose Fiona “Sei tornato” gli sussurrò

“Si, come ho sempre fatto” rispose Grant.

A Fiona non importava di sembrare una cocca di papà. Suo padre era l'uomo più importante della sua vita, e avrebbero sconfitto l'Hydra ancora una volta, insieme.


 


 

Agent Soho Doll corner:


 

Svolta insolita per quella che sembrava una fic tutta fluff e amore, vero?


 

Quel bastardo di Garrett ha fatto l'ultima cazzata prima di morire: ha messo tutto in mano a Maynard.


 

La vera prima missione di Fiona arriverà presto, non temete, e allora si vedrà veramente di che pasta è fatta la piccola Ward.


 

E magari si scoprirà anche qualcosa che Fiona potrebbe o non potrebbe aver ereditato da Skye...


 

#spoiler allert


 

Ok, mi dissolvo


 

-jess

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Mission n°4 - Mothers & Superpowers ***


Mission #4
Mothers & Superpowers



Era tutto incominciato quasi per caso.

“Quando avrò i miei superpoteri anche io?” chiedeva sempre Fiona a sua madre quando era piccola.

“Non sappiamo neanche se gli erediterai tesoro” diceva sempre Skye

“Ma io voglio essere una fatina come te, mamma” rispondeva Fiona.

“Amore, tu sei già la piccola fatina della mamma, lo sai?” le rispondeva Skye.


 

Ma alla fine, i tanto agognati poteri arrivarono anche per Fiona. All'inizio era apparso sotto le sembianze di un lieve formicolio sulla punta delle dita, che solo Fiona riusciva a percepire.Sapeva bene che prima o poi sarebbero arrivati anche a lei. Era sempre stata una bambina speciale, come le diceva nonno Phil, l'unica bambina per metà umana e per metà aliena sulla faccia della terra.

Ecco perchè non si scompose più di tanto, quando notò le prime scintille sprigionarsi dalla punta delle sue dita, anzi era eccitata.


 

“Mamma, guarda! Ora sono come te” disse Fiona.

“Oh, non è decisamente un cosa buona tesoro” disse Skye preoccupata.

“Allora Simmons, che notizie ci porti?” chiese Grant, quando Jemma esaminò Fiona.

“Mi spiace dirlo Ward, ma sembra proprio che tua figlia abbia ereditato i poteri di Skye”

“Due contro uno” disse Skye “Ora non puoi vincere”


 

Fiona era una bambina di 12 anni come tante altre, e di certo sprigionare bolle di energia dai palmi delle mani non era poi così male. Ma si sbagliava. I suoi poteri furono letteralmente fuori controllo per il primo anno. Ogni volta che si arrabbiava, le dita incominciavano a formare scintille e sia lei che i suoi genitori vivevano con il terrore che Fiona potesse incendiare qualcosa, o peggio, fare del male a qualcuno.

“Mamma, sono un mostro” disse Fiona piagnucolando.

“Oh, bambina mia. Non sai quanto mi dispiace”


 

Da quando era nata Fiona, non c'era stato giorno in cui Skye non avesse pregato che la figlia non ereditasse i suoi poteri. Sapeva bene cosa voleva dire convivere tutti i giorni con la pura di incendiare qualcosa, o di fare del male a qualcuno. Anche i suoi poteri erano stati letteralmente fuori controllo per il primo anno, ma nel suo caso non c'era nessuno che potesse insegnargli come incanalare l'energia, o direzionare le bolle, o tenere a bada le scintille. Quindi, non c'era assolutamente niente che potesse fare se non allenare sua figlia.

“Canalizza l'energia sul palmo tesoro” disse Skye.

“Così mamma?” chiese timidamente Fiona, mentre la fioca luce di una bolla appena formata iniziava a propagarsi dai suoi palmi.

“Bene, perfetto” disse Skye “Stai andando benissimo tesoro. In questo modo potrai direzionare meglio la bolla e dargli più potenza quando la lanci”

“Wow tesoro” disse Grant “Tua madre riusciva a controllarle così bene solo dopo anni di allenamento”

“Grazie Grant” disse Skye “Ma non sei di nessn aiuto”

Per il suo quindicesimo compleanno, Fiona era finalmente in grado di controllare i suoi poteri.


 

Tutti all'interno del Bus erano a conoscenza dei loro poteri, tranne i gemelli Fitz.


 

“E per il loro bene tesoro” gli disse Grant “Almeno finchè non sarai in grado di controllarli”


 

A Fiona non piacque l'idea di dovergli tenere nascosto una cosa simile, ma capì che la sola idea di potergli fare del male era mille volte peggio. Erano i suoi migliori amici, i suoi cugini ma anche un po' come fratelli per lei.

Tenerglielo nascosto in accademia fu relativamente facile. Fiona frequentava Operazioni, mentre i gemelli Scienze e tecnologia, e si incontravano solo la sera, ovvero quando Fiona era talmente stanca da sentire a mala pena il formicolio sulla punta delle dita.

Una volta tornati sul Bus, invece, le cose si complicarono.

“Ottimo allenamento” disse Grant, bevendo un sorso d'acqua.

Ogni tanto, la famiglia Ward si concedeva un allenamento di gruppo, con Grant che allenava sia la figlia che la moglie.

“Già” disse Skye “Fiona, devi assolutamente insegnarmi quel calcio”

“Oh è semplice mamma” disse Fiona “é solo una variazione del calcio di nonna. Invece di colpire lo sterno si colpisce lo stomaco”

“Oh, ecco perchè mi sembrava così diverso” disse Skye “E i tuoi poteri? Ancora sotto controllo?”

“Certo mamma” rispose Fiona “Li mantengo allenati. All'accademia andavo sempre al poligono di tiro dopo l'orario di chiusura. Ero diventata amica di Matt, il ragazzo che lo gestiva. Mi faceva fare pratica dopo l'orario di chiusura e in cambio mi chiedeva di aiutarlo con le lingue straniere”

“E chi è questo Matt?” chiese subito Grant.

“Prima o poi nostra figlia si sposerà. Lo sai questo vero?” disse Skye.

“E troppo pretendere che non accadrà mai?” chiese Grant.

“Non badarlo” disse Skye “Avanti, fammi vedere”

“Skye, non mi sembra una buona idea” disse Grant, indicando le porte del laboratorio.


 

All'interno c'era l'intera famiglia Fitz, alle prese con il nuovo prototipo di Icer 3.0. Sarah e Jemma avevano progettato una dendrotossina a dir poco letale, mentre Leo e Daniel si erano occupati della meccanica, facendo in modo che la pistola sparasse il proiettile a una velocità di 10 km/h.


 

“Oh, sono tutti indaffarati con i nuovi Icer” disse Skye “Non si accorgeranno di niente. Avanti, fammi vedere”

“Va bene” rispose Fiona, mentre una bolla di energia luccicante incominciò a fluttuare sul suo palmo.

“Che diamine è quello?” chiese una voce inorridita dietro di loro.

“Io lo avevo detto” disse Grant.

Appena Fiona si voltò, trovò entrambi i gemelli sulla soglia del laboratorio mentre la fissavano con sguardi attoniti.


 

“Ragazzi, posso spiegare” disse Fiona.

“Che cosa? Che sei una mezza aliena e che c'è lo hai tenuto nascosto per tutto questo tempo?” chiese Sarah.

“Sarah Meredith Fitz, chiedi subito scusa a Fiona!” disse Jemma.

“Credevo ti fidassi di noi Fiona” disse Daniel serio.

“Io mi fido di voi” disse Fiona.

“Ma non abbastanza vedo” disse Sarah.

“Andiamo Sarah, non voglio nemmeno starla a sentire” disse Daniel, mentre rientrava all'interno del laboratorio con sua sorella.

“Cercheremo di fargli ragionare” disse Leo, mentre si sentiva Jemma urlare in lontananza “Sarah Meredith e Daniel James Fitz, sono tremendamente delusa dal vostro comportamento...”

“Oh tesoro” disse Skye “Mi dispiace così tanto”

“Vedrai, andrà tutto bene” disse Grant, mentre abbracciava la figlia insieme alla moglie.

“Tranquilli, va bene così” disse Fiona “Sapevo che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato”


 

***

Le ci vollero due ore prima di trovare il coraggio di andare in laboratorio. Già sulla soglia poteva sentire le urla di Sarah e Daniel.

“Era per il vostro bene” disse Jemma.

“Non mi importa” disse Sarah “Avevamo il diritto di sapere”

“Sarah, non usare quel tono con tua madre” disse Leo.

“No, Sarah ha ragione.” disse Fiona interrompendogli “Non sapete per quanti anni ho cercato di convincergli, dicendo che non volevo tenervi nascosto una cosa così importante, ma alla fine era meglio così”

“Credevo che fossimo come fratelli per te Fiona” disse Daniel “Credevo ti fidassi di noi”

“Non lo avremo detto nessuno” aggiunse Sarah, mentre anche Coulson e May si erano aggiunti al gruppo.

“Non volevo farmi del male” disse Fiona “All'inizio faticavo a mantenere sotto controllo i miei poteri e vivevo con il terrore che potevo fare del male a qualcuno, sopratutto a voi due”

“Ok, mi sembra una scusa accettabile” disse Sarah sorridendo.

“E forse abbiamo un po' esagerato” disse Daniel.

“Oh Ragazzi!” disse Fiona, abbracciando entrambi “Siete come fratelli per me, non avrei mai dovuto tenervelo nascosto”

“No, a noi ci dispiace” disse Sarah “Scusa se ti ho chiamato “mezza aliena””

“E poi avere un'amica che fa bolle di energia è fico” disse Daniel.

“Ok, ora non esagerate” disse Leo.


 

“Ma quindi come funzionano?” chiese Sarah curiosa “Ti fa male?”

“Solo un po' di formicolio” disse Fiona.

“Ce ne fai una?” chiese Daniel.

“Si, mi sembra giusto” rispose Fiona, mentre una palla di energia rossa incominciava a fluttuare sopra il suo palmo, per poi andare a fluttuare vicino alle teste dei gemelli.

“Fico” dissero i due gemelli in coro.

“E tu zia Skye? Anche tu le sai fare?” chiese Sarah.

“Certo!” disse Skye “Da chi credi che le abbia ereditate, scusa?” e creò anche lei una bolla di energia che andò a fluttuare vicino alla testa dei gemelli insieme a quella della figlia.

“E tu zio Grant? Niente bolle?” chiese Daniel.

“Oh no Daniel!” disse Grant “Le bolle le lascio alle donne di casa, a me basta la rabbia asgardiana”

“Ragazzi, sia Skye che Fiona sono state inserite nell'Indice e sono riconosciute con lo stato di 0-8-4. Gradirei che vi terreste per voi questo piccolo segreto” disse Coulson.

“Certo, sappiamo come funziona il protocollo Nonno” disse Daniel.

“Bocche cucite” disse Sarah, chiudendosi la bocca come se fosse una zip.


 

E finalmente Fiona poteva tirare un sospiro di sollievo, contenta che le cose fossero andate per il meglio.


 


 


 


 


 


 


 

Agent Soho Doll corner:

Con questo capitolo sono un attimo uscita dalla storia, ma ci torneremo presto. Zio Maynard non l'avrà vinta.


 

Questo era un capitolo necessario, altrimenti in seguito non avreste capito perchè Fiona o Skye erano in grado di creare bolle di energia dalle mani, come se fossero delle Super sayan.


 

In più, non ho mai dato un po' di spazio ai FitzSimmons e ai loro gemelli, e le cosa mi rattristava. È sempre stata una fic molto “Famiglia Ward-cetrica” come se mi fossi dimenticata che ci fosse un'altra famiglia all'interno del Bus.


 

Ci vediamo domani!


 

Chissà che cosa aggiornerò? *Suspens*

-jess

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Mission n°5- The First (real) mission ***


Mission #5
The first (Real) mission 


 

“Ragazzi, abbiamo un problema” disse Coulson, entrando nella loro sala delle riunioni dove l'intero team era riunito.

“Wow papà” disse Skye in tono sarcastico “E io che credevo ci stessi per dare una vacanza”

“O un cucciolo” disse Fiona.

“O una scimmia” dissero in coro i gemelli Fitz.

“Ed ecco perchè non avrò mai bisogno di un test del DNA per sapere che sono i miei figli” disse Fitz in tono orgoglioso.

“Si, come se il fatto che il resto della tua famiglia voglia disperatamente una scimmia sia una cosa positiva” disse Jemma in tono esasperato.

“Ragazzi non è questo il punto” disse Coulson, riportando l'attenzione su di se , aprendo poi una foto al tavolo olografico “Maynard ha attaccato di nuovo”

“Dove Phil?” chiese Grant, rimanendo serio.

“Ad est di Città del Messico” disse Coulson, aprendo anche una cartina topografica del Messico e la planimetria di un edificio.

“Se ben ricordo questa deve essere una delle prime basi che Garrett ha fatto costruire” disse Grant in tono professionale “Le entrate laterali sono molto facili da penetrare, quella posteriore è praticamente fatiscente, quella frontale, invece, sarà ben sorvegliata e molto difficile da penetrare”

“Bene Grant” disse Coulson “Come consigli di agire?”

“Credo che dovremo entrare da quella posteriore” disse Grant “Se ben conosco mio fratello, e credetemi lo conosco, non penserà mai di metterla sotto sorveglianza. È sempre stato troppo pigro per pensare anche a questi piccoli dettagli, crederà che entreremo dalla frontale, o forse dalle laterali, ma mai da quella più facile.”

“Perfetto allora” disse Coulson.

“Hai intenzioni di dividerci in gruppi, papà?” chiese Skye “O saremo affiancati da un team?”

“Mi dispiace dirlo Skye, ma dovremo farcela da soli” disse Coulson “Siamo troppo pochi per dividerci in gruppi, e ho richiesto il supporto del team di Romanoff e Burton, ma sono partiti meno di un ora fa per il Medio Oriente”

“Peccato” disse Leo “Mi avrebbe fatto piacere rivedere Donnie”

Donnie era una conoscenza fin troppo nota al team. Molti anni prima aveva costruito una macchina potentissima che riusciva a governare le tempeste, e il tutto mentre era ancora in Accademia. La macchina rischiava di cadere nelle mani del Hydra se non fosse stato per loro, ma Donnie riuscì a laurearsi a Scienze e Tecnologie con due anni in anticipo e con il massimo dei voti. Fitz non lo aveva mai perso di vista, e aveva fatto in modo che Romanoff e Burton lo reclutassero come loro esperto tecnico nel loro neo-formato team specializzato in minacce terroristiche, a cui si era unito anche Tripp, dopo che aveva deciso di lasciare il team di Coulson.


 

“Oh, non ti preoccupare Fitz” disse Coulson “Anche loro sono sulle tracce di Maynard Ward, quindi li rivedremo presto. Se non ci sono altre domande, direi che abbiamo finito”

“E noi nonno?” chiese timidamente Daniel “Che facciamo io, Sarah e Fiona?”

“Venite con noi, mi sembra ovvio” disse Coulson.

“Prima missione ragazzi” disse Fiona, battendo il cinque a entrambe i fratelli Fitz.

“Ma signore, non mi sembra il caso” disse Ward.

“Eccolo che ricomincia” disse Fiona.

“Ward, non ci provare” disse May, con uno dei suoi sguardi assassini “Loro vengono con noi”

“Ma..”

“Niente ma, Agente Ward” disse May “Tua figlia è uno dei migliori specialisti che lo SHIELD abbia mai avuto, seconda solo a me, a te, a Coulson e a Romanoff. Specialiste come lei ne escono solo poche ogni anno. Dovresti essere fiero di lei, dovresti volerla vedere in azione e mettere in pratica ciò che ha imparato in Accademia, invece che segregarla su questo aereo. È degna del nome che porta e del sangue che le scorre nelle vene,e ti conviene accettarlo Grant”


 

Persino Grant era senza parole.


 

“La mia mamma è la migliore” disse Skye trionfante, mentre usciva con lei e il resto del team dalla sala riunioni.


 

Rimasti soli, Fiona credeva veramente che suo padre iniziasse ad urlarle contro.


 

“Ti giuro che non le ho detto niente papà” disse.

“Lo so” rispose Grant, accarezzandogli la guancia “Tua nonna ha ragione, non vedo l'ora di vederti in azione. Sono sicuro che sarai meravigliosa o come ha detto lei “Degna del nome che porti””

“Non ci posso credere” disse Fiona “Grant Ward che ammette di avere torto”

“A volte capita anche ai migliori” rispose Grant, con un sorriso.

“Hey, siete ancora qui a litigare voi due?” chiese Skye, ferma sulla soglia.


 

Quando gli fissava così, era esattamente uguale a May, anche se non era la sua figlia biologia, e la cosa era fin troppo spaventosa.


 

“Non stavamo discutendo” dissero in coro Fiona e Grant.

“Atterriamo tra dieci minuti” disse Skye “Vi conviene sbrigarvi”


 

***
 

Come Grant aveva predetto, l'entrata posteriore era completamente deserta.


 

A quanto pare, Maynard non era un cattivo scrupoloso come Garrett, e Grant lo conosceva meglio di quanto volesse ammettere.


 

Jemma, Skye e Sarah erano rimaste sul furgone come supporto tecnico, mentre Leo e Daniel erano andati insieme agli specialisti per scandagliare la zona con i loro Duarf.

“Solo un momento nonno” disse Daniel “Rilevo delle fonti di calore a meno di cinquecento metri da noi”

“E si stanno anche avvicinando” disse Leo, mollando una pacca sulla spalla al figlio per complimentarsi.


 

Appena svoltarono l'angolo, trovarono infatti un folto gruppo di soldati.


 

“Gli abbiamo trovati” disse uno di loro.

“Sta arrivando anche un altro gruppo” disse Skye, attraverso i loro auricolari.


 

Il primo a colpire fu Grant, che colpì il primo soldato in pieno volto, seguito a ruota da May, che ne atterrò un altro colpendolo allo stomaco.

Fiona si ritrovò faccia a faccia con il pericolo per la prima volta nella sua vita, e stranamente gli piaceva. Sentiva come se fosse realmente nata per questo.

L'adrenalina che le scorreva nelle vene le fece atterrare due soldati con due colpi ben assestati e riuscì anche a colpirne un terzo, proprio mentre stava per colpire suo padre alle spalle.


 

“Ottimo lavoro tesoro” disse Grant “Che ne dici se ci occupiamo anche degli altri?”


 

Insieme colpirono un soldato dopo l'altro e alla fin tutti loro erano a terra a contorcersi dal dolore.


 

“Siamo decisamente un'ottima squadra” disse Grant, sorridendo alla figlia.

“Direi proprio di si” disse Fiona.

“Non vi state dimenticando qualcuno?” chiese May, mentre controllava se l'ultimo soldato che aveva colpito respirava ancora.

“Scusaci nonna, ma stavamo avendo un momento padre e figlia” disse Fiona.

“Oh, ed era decisamente tenero” disse una voce femminile dietro di loro.

“Raina” disse Grant.


 

Raina sembrava non essere cambiata per niente in tutti questi anni. Grant la fissò con rabbia per tutto il tempo che ci mise ad avanzare verso di loro.


 

“Tu devi essere Fiona, non è vero?” disse Raina, guardando Fiona come se fosse merce pregiata.

“Non credo che tu voglia saperlo” disse Grant, nascondendo Fiona dietro di se.

“Oh, ma io lo so già” disse Raina “è un essere straordinario esattamente come sua madre, ho sentito molto parlare di te. Riesci a produrre bolle di energia dalle mani, esattamente come lei, eccellente coordinazione mano-occhio e punteggi più che eccellenti a tutti i test attitudinali dello SHIELD, esattamente come tuo padre. Sei un prodigio”

“Come fa a sapere cosa sono?” chiese Fiona a suo padre “Credevo che solo lo SHIELD sapesse di me e mamma”

“Oh, ma io so molte cose sulla famiglia Ward, tesoro” disse Raina “è come se fossi molto intima con uno di voi”

“Non credevo che mio fratello potesse cadere così in basso” disse Grant.

“Se mi darai tua figlia senza opporre resistenza, nessuno si farà male Grant” disse Raina.

“Quella puttana!!” sentirono Skye urlare nei loro auricolari.

“Andiamo Skye calmati, ci penseranno loro” disse Jemma.

“Non mi importa Jemma” disse Skye “Vado a farle il culo a strisce!”

“Calmati tesoro” disse Grant “Me ne occupo io”

“Non mi lasci altra scelta allora” disse Raina, mentre due soldati apparirono dietro di lei.


 

Erano due super soldati.


 

“Papà?”

“Si tesoro?” rispose Grant.

“Lo so che ti ho promesso di non usare i miei poteri in missione, ma non credi che sarebbero utili in questo momento”

“Speravo che me lo chiedessi”


 

E mentre il resto del team cercava di combattere come meglio potevano, Fiona creò due bolle di energia incredibilmente potenti che abbatterono le due guardie in un colpo solo.


 

“Whoooo!” urlò Skye “Questa è la mia bambina”

“Questa non me l'aspettavo” disse Daniel.

“Nemmeno io figliolo” rispose Leo.

“Tesoro? Stai bene?” chiese preoccupato Coulson.

“Sono stata io a farle?” chiese incredula Fiona.

“Si tesoro” disse May, abbracciandola.


 

Alla fine, Raina si consegnò senza protestare.


 

“Spero che possa fare la tua conoscenza in un momento più consono” disse Raina, appena si avvicinò a Fiona.

“Penso che la tua interrogazione sarà più che consona” rispose Fiona.

“Hey tesoro” disse Grant, abbracciandola.

“Ciao papà” rispose Fiona.

“Sei stata incredibile, sono fiero di te” disse Grant, baciandole la fronte “Andiamo dalla mamma”

E Fiona poteva giurarci, non vedeva l'ora di ripetere tutto questo per il resto della sua vita.


 


 


 


 

Agent Soho Doll Corner:


 

E per la serie “Avere dei superpoteri a volte aiuta”, Fiona salva la situazione.

E Grant che non voleva farla andare in missione!


 

Raina, ovviamente, non poteva mancare. Nel prossimo capitolo vedrete anche la sua interrogazione, la prima interrogazione di Fiona da agente dello SHIELD.


 

Nei prossimi capitoli rivedrete anche Romanoff, Burton è Tripp...per non parlare di Donnie!


 

E May e il suo discorso? FANTASTICA

Ma vogliamo parlare di Mamma Skye che diventa una belva se le toccano la sua piccola? :3


 

Alla prossima


 

-jess


 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Mission n° 6 - Just like a royal family ***


Mission #6

Just like a royal family

Ogni volta che entrava all'Hub era sempre la stessa storia. Tutti i giovani agenti si voltavano a guardarla e la scrutavano da capo a piedi. Nonno Phil diceva che era una principessa e Fury si era più volte riferito a loro come “La famiglia reale dello SHIELD”. Questo faceva di lei, Sarah e Daniel come una sorta di eredi al trono di questa strano reame.


 

Nessuno poteva di sicuro vantare una famiglia come la sua. Sua nonna era la cavalleria, suo nonno era colui che aveva rimesso in piedi lo SHIELD, un vero e proprio Avenger.


 

Ma tutto cambiava quando si parlava di suo padre. Nonostante tutti sapessero che non dovevano parlare male di lui in sua presenza o in presenza di qualche suo famigliare (Era ancora vivido in Fiona il ricordo di quello sventurato cadetto a cui May aveva “gentilmente” dislocato la spalla) il nome Ward continuava ad essere sussurrato con timore e rabbia. Fiona era orgogliosa di suo padre. Il Grant Ward che lei conosceva era uno stimato specialista di livello 9, il migliore dai tempi della Romanoff ma, ed era la cosa più importante, il suo eroe, il suo cavaliere dalla lucente armatura. Certo, aveva fatto un sacco di sbagli nella sua vita, ma era riuscito a risalire la gerarchia dello shield a un velocità disarmante. Sua madre si fidava di lui, non c'era persona che Fiona non volesse con lei sul campo di battaglia se non suo padre, e il resto del team lo aveva perdonato ormai da anni.

“Tesoro, ricordati sempre, qualunque cosa accada, che sei una Ward” le diceva sempre “E noi Ward non molliamo mai”.

La storia della sua famiglia ne era una dimostrazione. Non aveva mai conosciuto il suo nonno paterno, ma sapeva che era stato senatore del Massachusetts, così come il suo ben poco adorato zio Maynard. Zia Rose era una brillante pediatra e viveva a Cicago con suo zio Tom e i suoi cucini Marissa e Jacob mentre le ultime notizie che le erano arrivate da suo zio Dane erano che era partito con un affascinante ragazza francese conosciuta in una vacanza-studio.


 

Fiona era seriamente desiderosa di passare più tempo con il resto della famiglia Ward, anche se questo significava passare del tempo con la mamma di Grant, nonna Deborah.


 

“Tesoro, capisco che hai deciso di diventare un maschiaccio come tuo padre, ma un gonna non ti starebbe male, e se mettessi un po' di trucco sarebbe anche meglio”


 

Fiona, in quella occasione, si era limitata a guardare sua madre e nonna May, e disse “Ma le gonne non ti permettono di combattere, nonna” (Persino Grant era seriamente impressionato dalla risposta)


 

Era anche per via della sua famiglia che non aveva mai avuto un ragazzo. Molti non le chiedevano di uscire per un appuntamento perchè avevano paura che, al primo passo falso, La Cavalleria in persona gli avrebbe rotto qualche osso, o Coulson gli avrebbe spediti a fare la guardia a qualche sperduta base in Siberia.


 

I pochi coraggiosi non riuscivano a passare i primo due appuntamenti, perchè nessuno era all'altezza della propria principessa per Grant Ward.


 

Proprio in quel momento, Coulson si fermò di fronte a una delle anonime porte grige del Hub.


 

La sua prima interrogazione da agente dello SHIELD. Sarebbe stata affiancata da mamma e papà, quindi si sarebbe limitata ad osservare e imparare dai due migliori maestri che abbia mai avuto, ma Fiona doveva ammettere di essere un po' nervosa.


 

Almeno sperava che i suoi genitori non dovessero per forza usare metodi troppo “estremi” con Raina.


 

Quella donna la inquietava, ma questo non significava che fosse pronta ad assistere a una vera e propria tortura.


 

“Ricordate, è molto abile nella manipolazione” disse Coulson “Voglio nomi, coordinate di basi di cui nemmeno tu sei a conoscenza Grant, voglio tutto quello che Raina può offrirci”

“Certo signore” disse Grant.

“Andiamo papà” disse Skye, sorridendo “Sappiamo fare bene il nostro lavoro”

“Lo so tesoro” disse Coulson “è anche per questo che lascio che Fiona venga con voi. Sarà un'ottima lezione per lei, per quando dovrà farlo da sola”

“Sarà divertente” disse Skye, baciandole una tempia.


 

Ovviamente, soltanto sua madre poteva trovare qualcosa di divertente in tutto questo.


 

“Sei in buone mani tesoro, i tuoi genitori sono i migliori quando si tratta di estorcere informazioni a qualcuno” le disse Coulson

“Oh lo so bene” disse Fiona “Se quando ero piccola riuscivano a farmi mangiare tutte le mie verdure, vuol dire che sono davvero bravi”

“Questa era buona” disse Coulson ridendo, osservando la sua nipotina mentre scompariva dietro quell'anonima porta grigia.


 

***

“Agente Grant Dauglas Ward, livello 9”

“Agente Skye Daisy Ward, livello 9”

“Agente Fiona Elizabeth Ward, livello 1”

Fiona non poteva fare a meno di sorridere. Lo faceva ogni volta che le voci autuomatizzate dei qualsiasi base dello SHIELD , sopratutto quella in cui vivevano quando non erano sul Bus, ovvero il Playground, le ricordavano che era un agente a tutti gli effetti.


 

Riana era amanettata alla sedia quando entrarono. Aveva un dolce sorriso in volto, ma sembrava una persona completamente diversa senza i suoi soliti vestiti a fiori.


 

“Vedo che ho l'onore di essere interrogata dalla famiglia Ward al completo.” disse.


 

I suoi genitori non sembravano per niente sorpresi. Solitamente si dice “Sbirro buono / sbirro cattivo” ma questo non valeva per i suoi genitori. Loro erano “Sbirro cattivo / sbirro sarcastico” per Fiona.


 

Suo padre era lo sbirro cattivo : freddo, meccanico, calcolatore, sapeva perfettamente come ottenere le informazioni che voleva. Sua madre era invece lo “sbirro sarcastico” perchè nessuno riusciva a prendersi gioco dei prigionieri come faceva lei.


 

“Oh, fidati” disse Skye “Non sarà assolutamente piacevole”


 

Era divertente vedere Raina irrigidirsi e deglutire nervosamente.


 

“Siete voi che fate le domande” disse Raina.

“Bene allora” disse Grant, schiarendosi la voce “Vogliamo ogni singola informazione che sei in grado di darci. Basi, nomi e l'ultimo luogo in cui hai visto mio fratello”

“Non so nulla” disse Raina “Tuo fratello comunica con me solo per messaggi vocali, l'unica volta che l'ho visto è stato quando mi ha fatto evadere. Per quel che riguarda le basi so solo che ne stanno costruendo una nel sud nella Francia, ma usiamo ancora le vecchie basi di Garrett. Non penso di doverti dire dove si trovano, agente Ward”

“Se permetti, questo non è affar nostro” disse Skye.


 

Ci fu un lungo silenzio, dove Fiona sapeva bene che i suoi genitori stavano cercando di carpire cosa Raina non stesse dicendo attraverso le sue espressioni facciali e il linguaggio del corpo, ma lo sguardo di Raina si era posato su di lei e la cosa stava diventando fastidiosa.


 

“Quanti anni hai tesoro?” chiese Raina con voce dolce.

“Non sei autorizzata a farle domande” disse Grant

“No, va bene papà” disse Fiona “20 anni tra qualche settimana, perchè?”

“è incredibile come i tuoi poteri siano potenti in una così giovane età” disse Raina “è ammirevole”

“Ho avuto una splendida maestra” disse Fiona, facendo l'occhiolino alla madre.

“Vedo molto potenziale in lei” disse Raina “Se potessi allenarti, diventeresti invincibile”

“Ci spiace” disse Skye “Il posto di insegnante privato è già stato preso”

“Tuo nonno sarebbe così felice di conoscerti” disse Raina, completamente ignorando Skye.

Oh, Raina si era decisamente persa una sacco di cose negli ultimi anni. Non solo Fiona conosceva bene il suo “vero” nonno materno, ma il Dottor Potts era parte integrante delle loro vite e membro “onorario” del team. Aveva aiutato Grant a far implodere lo SHIELD dall'interno e aveva aiutato l'agente 33 ha ad avere di nuovo il suo vero volto (con molto sollievo da parte di May). Grant nutriva molto rispetto per suo suocero e Skye aveva costruito un rapporto padre-figlia molto bello. Era rimasto per qualche tempo alla base, fino alla nascita di Fiona, ma poi aveva deciso di andare per la sua strada.


 

“Sono di troppo qui tesoro” disse a Skye “Ora tu hai la tua famiglia, e io voglio andare dove c'è bisogno di me”

Fiona sperava di avere un rapporto più intimo con lui, così come aveva con Coulson e May, ma sapeva che almeno due volte all'anno sarebbe tornato a trovarla, e che al suo compleanno e a natale c'era sempre un piccolo regalo per lei da parte di quel nonno un po' goffo ed eccentrico.


 

“Che stai facendo tesoro?” chiese Grant.

“Sto chiamando nonno Cal” rispose Fiona, senza neanche togliere gli occhi dal telefono. Tale madre, tale figlia.


 

Dopo due squilli, suo nonno rispose in tono allegro.


 

“Hey, piccola miss raggio di sole! Che cosa può fare questo nonno per la sua principessa?”

“Ciao nonno” rispose Fiona, divertita dalle espressioni di puro stupore che Raina stava facendo “Sei in vivavoce, sono con mamma e papà”

“Oh, ciao tesoro. Buona sera Grant” rispose Cal.

“Ciao papà” disse Skye “Siamo qui con una persona che di sicuro non vedi da molto tempo”

“Oh, di che si tratta?”

“Raina si è persa una sacco di puntate della nostra vita famigliare. Ti va di aggiornarla?”

“Raina?” chiese stupito Cal “Oh, si è persa praticamente tutto. E pensare che una volta lavorava per me! Se solo avessi saputo che mi bastava cercare tuo marito per arrivare a te, non avrei sprecato tutto quel tempo”

“è un piacere sentirla, dott...” disse Raina

“Non voglio parlare con te” disse Cal “Qualunque cosa tu abbia fatto, meriti di essere li. Mi dispiace salutarvi così ragazzi, ma devo andare”

“Dove ti trovi ora?” chiese un po' preoccupata Skye.

“Colombia. Sto lavorando in una clinica, ma spero che ci sia un po' di tacchino per me a Natale”

“Lo sai che sei sempre il benvenuto da noi” rispose Skye

“Bene, ah, spero che tu abbia ricevuto il mio regalo, Fiona” disse Cal.

“Si nonno” disse Fiona, toccandosi inconsciamente il piccolo ciondolo a forma di stella che portava al collo.

“Mi ricordava un sacco te e la mamma. Siete le mi stelline. Ok, ora devo veramente andare. È stato un piacere risentirti Grant, e conciatela per le feste”

“Piacere mio Cal”

“Buona notte tesori, ci rivediamo a Natale” disse Cal, prima di mettere giù.

“E ora che sei stata aggiornata sulla nostra vita famigliare, desidereremo andare avanti con questo interrogatorio” disse Skye, mentre Fiona osservava divertita la scena.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

Agent Soho Doll corner :

un paio di delucidazioni :

  • Come avete letto nei precedenti capitoli, il potere di Skye in questa fic è ben diverso da quello che realmente ha nella serie. Questo perchè ho dato un potere a Skye prima della 2x10, e penso di non cambiarlo, anche se avete visto bene che il “secondo” nome di Skye è Daisy.

  • Esattamente come in “Letters from the hell” sto cercando di trovare un modo per introdurre anche Lance, Bobbi e Mack, così come la base del Playground. Molto probabilmente, vedrete il loro ritorno in quella base nel prossimo capitolo.

  • Qui i fratelli di Ward si chiamano Maynard e Dane. Questo perchè la fic è stata scritta prima della seconda stagione, ed erano i nomi più usati dal fandom.

  • In questa Fic, Tripp è ancora vivo. Come avete letto nello scorso capitolo, lavora con Romanoff e Burton in un nuovo team. Molto probabilmente lo ritroveremo al Playground nel prossimo capitolo, così come anche Romanoff e Burton.

  • Per quel che riguarda tutte le mie long fic che sono state scritte prima della seconda stagione e che sono ancora in corso, Tripp continuerà a vivere. Mi sento troppo male all'idea di ucciderlo :3


 

Bene,

Come state gente?

Avevo pronto questo capitolo da come minimo una settimana, ma domani ho un esame quindi ero un po' impegnata con lo studio per pubblicarlo.


 

Spero vi piaccia.


 

Come avete visto, ho introdotto anche Cal :3

In tutto, la nostra Fiona a ben due nonni materni, e May come nonna.


 

Niente male, vero?


 

Prossimo capitolo : Il team torna al Playground proprio in tempo per natale.

Un bacio

jess

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2551681