Only Dream di Born_to_run (/viewuser.php?uid=51825)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** L'amica ***
Capitolo 3: *** L'impossibile ***
Capitolo 4: *** Dolore ***
Capitolo 5: *** La serata ***
Capitolo 6: *** Brividi su brividi ***
Capitolo 1 *** Introduzione ***
ll
“Wow!” è l'unica parola che esce
dalla bocca di Pamela, tenendo in mano una rivista da due soldi e avvistandovi
sopra la foto dell'uomo più bello del mondo: Johnny Depp.
All'inizio non è molto interessata
all'uomo, ma pian piano che il tempo avanza, sente qualcosa prendere possesso del
suo cuore: è amore! Passano settimane e settimane e da quel giorno della
“scoperta” ha riempito i suoi scaffali di dvd e giornali riguardanti la persona
più importante al mondo. Fa lunghe lotte per avere qualche euro dai suoi ormai
consapevoli che verranno buttati nel comprare cavolate poco importanti, ma lei
non molla ed ottiene sempre quello che vuole. Dopo 6 mesi ormai ne ha stracolma
la stanza....chi vi entrerebbe, potrebbe pensare che quel posto sia un
tempio....o che altro...poster, immagini, un casino di roba riguardanti solo ed
esclusivamente Johnny Depp!
“Il mio unico desiderio è quello di
poter incontrare il mio attore preferito!” questa è la frase che dice a chiunque
osi chiederle quale sia il suo desiderio; ormai non può più farne a meno. Johnny
le è entrato dentro....sente che vive di lui...è come se fosse l'aria che
respira e senza di essa non sarebbe in grado di poter vivere. Potremmo andare
avanti in eterno nel spiegare lo stato di Pamela e la consapevolezza che non
potrà mai e poi mai avere un uomo come lui al suo fianco; può sperare solo in un
incontro. Si fa lunghi film mentali riguardanti il loro incontro e magari anche
un futuro con lui, ma invano. Spera e spera in una premier o in qualsiasi cosa
che sia in grado di farli incontrare e di farli guardare uno negli occhi
dell'altra anche solo per 5 secondi. Forse è il destino che non vuole che
Pamela incontri Johnny...chissà, rimarrà tutto avvolto nel mistero più assoluto
fino a quando non arriverà il giorno del verdetto.
Ogni volte che esce, torna a casa
sempre con qualche cosa che riguardi Joh:riviste, dvd...qualsiasi cosa. I suoi
genitori ormai ci hanno rinunciato a dire che non deve sprecare soldi
inutilmente, ma per lei non è cosi, per lei spendere i soldi per comprare
qualcosa di Johnny, beh significa stargli accanto, poterlo sentire sempre vicino
a se in ogni momento, bello o brutto che sia. Passa intere giornate anche a
scrivere sceneggiature che per qualche “strano” motivo nessuno leggerà e le
terrà riposte nel suo cassetto pieno ormai di frasi e racconti vari, alcuni
senza un senso logico...come la sua vita. Ci mette il suo “io” in tutto quello
che scrive; addirittura una volta scrisse una storia che per quanto fosse
assurda, rileggendola, stava cercando di darle fuoco, ma poi ha pensato che
fosse meglio non farlo. Ritornando al presente, ora è dedicata nello scrivere la
sceneggiatura che potrebbe cambiarle la vita: Salvador Dalì. Si un po' di mesi
fa ci fu una voce su Johnny che cercava sceneggiatori e allora lei sentendo ciò,
ha voluto mettersi alla prova. Lei e una sua amica hanno deciso di spedire
l'inizio e così è stato fatto....ora aspettano solo una risposta, sperando che
arrivi. Nell'attesa scrive altre stupidaggini.
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Capitolo 2 *** L'amica ***
ll
Questa che si prospetta per Pamela è
una giornata stupenda. Deve incontrare alla stazione, una vecchia amica che non
vede da tempo, esattamente dalle elementari. Non vede l'ora; questa ragazza è
sempre stata la sua migliore amica. Si sentono spesso per msn o per cellulare,
ma mai hanno avuto il piacere di incontrarsi di persona per via della distanza,
ma ora Ilaria sta arrivando e lei deve assolutamente incontrarla. Di lei sa
molte cose, sa anche che hanno una passione in comune, Johnny naturalmente. Come
spiegherà qualche giorno dopo, anche lei ne è follemente innamorata e spera in
un incontro. Intanto Pamela si veste e come suo solito non sa cosa mettere. Un
armadio pieno...stracolmo di vestiti: Jeans e t-shirt. Non appena è pronta, alle
10 e 45 di mattina, prende il suo motorino e si dirige verso la stazione dei
treni. C'è moltissimo traffico per strada e lei in ogni buco riesce a passare
svincolando macchine e camion, quasi rischia la vita. Dopo 15 minuti circa è
arrivata. Parcheggia il suo scooter, mette la catena ed entra; si guarda intorno
come spaesata anche se in questo posto c'è stata ben altre volte, ma per
l'immensità di gente che vi è, è impossibile trovare la sua amica. Si sono date
appuntamento al binario 2 e Pamela si dirige li. Si siede su una sporgenza e
mette gli auricolari, accende l'i-pod ed inizia ad ascoltare la musica e a
guardare il suo cellulare nel caso Ilaria la chiamasse. Sono le 11 e di Ilaria
nemmeno l'ombra. Pamela quasi inizia a pensare che la sua amica l'abbia presa in
giro e che quel treno Brindisi-Roma non l'abbia mai preso. Si guarda intorno e
vede che una coppia di ragazzi sta litigando, probabilmente uno dei due ha
tradito l'altro, ma la donna è davvero infuriata....cosa sarà successo?! Volge
lo sguardo altrove, vicino una tabaccheria e nota che un bambino piange
disperatamente ed urla come se stesse chiedendo pietà per qualcosa. Insomma vede
qualsiasi cosa, di ogni genere, ma Ilaria? Dove sarà? Si alza e inizia a vagare
inutilmente. Si ferma d'avanti al negozio di dischi della stazione e non può
fare a meno di notare un dvd di Johnny che manca nella sua collezione. Entra e
lo compra: “15 e 50!” dice la cassiera, Pamela prede i soldi dalla tasca dei
pantaloni e paga, poi esce e ritorna al binario 2. Si risiede per l'ennesima
volta e guarda la scatola del dvd rimanendo completamente paralizzata a fissare
l'immagine di Johnny. “Vieni da me ti prego!” dice dentro di se con tono
supplichevole e continua”Non posso più vivere così, ho bisogno di te, ho bisogno
di accarezzare i tuoi capelli, di odorare il tuo profumo, di perdermi nei tuoi
occhi..” e viene interrotta da una voce che la chiama:
I: “Pamela?”.
Pamela alza lo sguardo e vede
Ilaria...
P: ” Ciao, credevo che non saresti
venuta!”, si abbracciano, “Da quanto tempo Ila...mi sei mancata!”
I: “Si anche tu! Scusa se ti ho fatto
aspettare, ma il treno ha ritardato di 10 minuti.”
P: ” No figurati, ora sei qui e
questo è l'importante!”
I: “Già!”, nota la busta di Pamela,
“Che hai comprato di bello?”
P: “Mentre ti aspettavo ho fatto un
giro e ho visto questo dvd che d'altronde manca nella mia
collezione.”
I: “Oh Johnny! Quanto lo amo! E'
tutta la mia vita. Ah non l'ho visto questo film, manca anche a me.”
P: “Bene, allora non appena torniamo
a casa ce lo vediamo ok?”
I: ”Come dire di no?!”
Si dirigono verso il motorino di
Pamela e di conseguenza vanno verso casa. Nel ritornare Pamela fa le stesse
manovre passando tra macchine e camion sempre rischiando. Appena sono arrivate a
casa lei mostra la casa alla sua amica, le fa poggiare le valigie in un angolo e
poi Ilaria si butta sul letto che le è stato preparato.
I: “Sono stanchissima. Sembra di aver
viaggiato chissà per quanti giorni.” si accorge dei poster di Johnny attaccati
al muro, “Oh mio dio....non ci ho fatto caso...”
P: “E non passano nemmeno
inosservati!” ride
I: “Wow sono stupendi...soprattutto
quello con la maglietta bianca, ma lui è sempre stupendo e
magnifico.”
P: “Già, hai proprio ragione! Che ne
dici se ci vediamo il dvd?”
I: “Ottima idea!”
Pamela mette il dvd nel lettore ed
iniziano a vedere il film.
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Capitolo 3 *** L'impossibile ***
ll
I: “Che emozione! Ogni volta è
cosi!”
P: “Lo so...è magnifico rivederlo
anche se lo hai visto milioni e milioni di volte. Ogni volta è come se fosse la
prima. Ogni volta i brividi prendono possesso del mio corpo...è
unico!”
Inizia il film. Dopo due ore e dieci
minuti finisce e con le lacrime agli occhi si guardano e lo commentano. Ilaria
si affaccia alla finestra e nota che c'è bel tempo quindi chiede a Pamela di
uscire. Le due escono e fanno un giro. Si fermano davanti ad un giornalaio e
Pamela compra il suo mensile di cinema. Lo sfoglia e non trova nulla di Johnny e
con una faccia da disperate continuano la loro passeggiata.
P: “Non si trova mai nulla su Johnny,
è molto riservato e la cosa mi fa piacere.”
I: “Si però mi farebbe piacere
leggere qualche articolo su di lui, certo però non lo vorrei mai vedere su una
rivista di gossip.”
P: “Si giustissimo. Non voglio
trovarlo su quei giornali, li odio!”
Continuano la loro passeggiata.
Appena prima di tornare a casa decidono di passare all'agenzia immobiliare che
posseggono i genitori di Pamela. E' un po' lontano da dove si trovano ora, ma
decidono ugualmente di andarci. Attraversano tre piazze e tre isolati, è meglio
che forse cambino idea. Sotto il sole ancora cocente nonostante l'ora, arrivano
finalmente a destinazione. Sono davanti alla porta, Pamela apre: cinque
interminabili secondi...5 secondi di impossibile realtà...5 secondi senza aria.
Richiude la porta. Ha il viso pallidissimo, come se avesse appena visto uno
spettro.
I: “Pam che hai?”
Non risponde
I: “Pam! Che cavolo hai
visto?”
P: “Qualcosa di impossibile. Ho per
caso bevuto?”
I: “No, certo che no!”
Dopo che Pamela ha sbattuto la porta,
escono fuori i suoi genitori...
Madre: “Che succede? Pam che
hai?”
Pam è appoggiata al muro e la madre
capisce. Ecco che esce anche il cliente. E' l'impossibile!
I: “Non ci posso....”
Il cliente è niente poco di meno che
Johnny Depp. Quando si dice “i casi della vita”. E' li probabilmente perché è
interessato a qualche casa o che altro, altrimenti che cosa ci fa un attore del
suo calibro in un'agenzia immobiliare? E' anche vero che Johnny è l'unico attore
che può essere definito NORMALE nel vero senso della parola. A lui non ha mai
interessato la fama, ma non sa che senza di lui noi fan non potremmo vivere, o
magari lo sa, ma non vuole ammetterlo perché lui non ha mai voluto accettare di
essere l'icona di Hollywood. Ecco perché in molti lo amano. Tornando alla
vicenda, Pamela è ormai quasi scioccata da quello che ha appena visto. Si lei
voleva incontrarlo, ma vederselo cosi all'improvviso davanti e cosa ancora più
scioccante, nell'agenzia dei suoi, beh credo che chiunque avrebbe avuto questa
reazione.
Johnny: “Non ti senti bene?” dice
riferendosi a Pamela.
P: “Cosa?” dice con flebile voce e
senza aver capito quello che ha appena detto quell'angelo sceso in
terra.
Johnny: “Non ti senti bene?”
I: “Credo di no, come darle
torto.”
Il padre di Pam porta con se Johnny
allontanandolo da sua figlia per spiegargli il perché di quella reazione poi
tornano dalla ragazza che ormai sembra essersi ripresa...
P: “Bene ora mi sento
meglio....anzi...mai stata meglio!”
Madre: “ Certo che ci hai fatto
prendere uno bello spavento!”
P: “ Scusate! Lo so, non l'ho mica
fatto apposta.”
Madre: “Si si lo sappiamo! Ti sei
dimenticata le chiavi di casa per caso?”
P: “Perché?”
Madre: “Perché sei venuta qui. Non ci
vieni mai e ora invece....”
P: “Ah non lo so.” guarda Johnny e
Johnny ricambia
Padre: “Noi rientriamo e riprendiamo
a parlare.”
Madre: “Si si ok!”
I due rientrano e madre e figlia
iniziano a parlare. Pam le chiede del perché lui è li e la madre le dice che è
interessato nell'acquistare una casa. All'udire quelle cose, anche se già l'idea
s'è l'è fatta prima, rimane paralizzata all'idea che lui possa andare ad abitare
nella sua stessa città. Pamela,la madre e Ilaria restano fuori per un bel po',
fino a quando non vedono Johnny uscire dall'agenzia, fare qualche foto, parlare
un po' e allontanarsi pian piano con la sua auto.
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Capitolo 4 *** Dolore ***
ll
Le ragazze rimangono a fissare l'auto
che si allontana; per loro è qualcosa di speciale e si è notato con l'improvviso
star male si Pamela. Come darle torto: jeans strappati e maglietta bianca, come
suo solito; cappello grigio e bracciali e collane in quantità.
P: “Magnifico!”
Madre: “Pam hai proprio ragione.
Vederlo dal vivo fa un certo effetto.”
P: “Quante volte te l'ho detto? Non
hai mai voluto ascoltarmi. Senti, ma tornerà?”
Madre: “Si deve tornare tra qualche
giorno per discutere sul prezzo.”
I: “Prezzo? E che problemi ha?! Certo
non di soldi.”
P: “Comunque, il giorno preciso lo
sai?”
Madre: “Lunedì...dovrebbe tornare
lunedì.”
P: “Bene, molto. Tornerò
qui!”
Madre: “Pam ti prego di non fare
stupidagini.”
P: “No, certo che no. Ora noi andiamo
a casa, ci vediamo dopo ciao.”
Madre: “Ciao!”
La madre sa com'è fatta la figlia,
per questo si è raccomandata di non fare cavolate. La ragazza è molto
determinata e ha ottenuto spesso quello che voleva. Di certo non vuole sedurre
Johnny, anche perché lui non andrebbe mai con una ragazza che potrebbe essere
sua figlia, ma l'unica cosa che vuole è riuscire a parlargli di nuovo. Non può
negare che lo ama e che farebbe di tutto pur di stare al suo fianco, ma tanto sa
che non potrà mai succedere qualcosa tra loro. Intanto ora si dirigono verso
casa. Attraversano le solite piazze e isolati e in un quarto d'ora sono a casa.
Prendono l'ascensore, arrivano al 4° piano e finalmente sono arrivate. Sono le
19:15 e si può notare sul volto di Ilaria la stanchezza del viaggio. Non appena
entrano in casa, lei si sdraia sul suo letto e Pamela inizia a “contemplare” i
poster. E' la sua anima, non può più farci nulla ormai, le è entrato dentro e ne
dubita fortemente che ne possa uscire. E' li a fissare quei poster così
“consumati” e lo sguardo di lui che riesce ad uscire fin fuori, che cosa
impossibile che è quell'uomo. E' l'impossibile in persona, una cosa
irrealizzabile, ma è li , in quel mondo, nello stesso di Pamela. Ormai non sa
più che fare, ci pensa ogni secondo e il suo cuore non smetterà mai di battere
per lui. Eccola alzarsi dalla sedia su cui è seduta e dirigersi verso il suo
armadio, prende un quaderno, o meglio, un diario ed inizia a sfogliarlo; sembra
non aver problemi nella partecipazione di Ilaria alla lettura. Leggono pagine e
pagine tutte dedicate a lui. Quanto tempo perso a scrivere e lui nemmeno lo sa
quello che lei prova per lui. L'idea migliore sarebbe quella di non pensarci ed
andare avanti come ha sempre fatto, ma è un'impresa impossibile, soprattutto ora
che sa che è lì da qualche parte vicino a lei. Dopo aver letto il diario e dopo
averci scritto qualche stupidaggine, lo ripone dov'era ed inizia a piangere, ma
non solo esteriormente,ma anche interiormente, rendendo la situazione ancora più
difficile. Ilaria cerca di consolarla, ma tra una lacrima e l'altra si ritrovano
a consolarsi una con l'altra e a pensare a tutto, ad ogni cosa passi nel loro
cervello in quel momento pur di non pensare a quella persona. Il suo animo sta
chiedendo pietà, ma nessuno è in grado di ascoltarla, tanto meno lei, Grida di
dolore le si propagano nel suo inconscio e vorrebbe placare tutto, ma non ci
riesce. Si asciuga le lacrime e poi anche quelle della sua amica, va in cucina e
prende a pugni il muro accanto al frigo: si fa male, va in bagno e si mette un
cerotto sulla piccola ferita...
Pamela: “Cavolo, sembro una pazza.”
si dice
Ilaria: “Pam che succede? Ma tu stai
sanguinando!”
Pamela: “Non è niente è solo un
graffio.”
Ilaria: “Che diavolo hai
fatto?”
Pamela : “Ho preso a pugni il muro.”
dice timidamente
Ilaria: “Tu sei pazza!”
Pamela: “Si lo so, me lo sono già
detta da sola. Ora andiamo di là.”
Ilaria: “Vuoi che iniziamo a cenare
visto che i tuoi ancora non arrivano?”
Pamela: “No, non ho voglia di
mangiare, ma ho sete...vado a prendermi un bicchiere d'acqua.”
Ilaria: “Pam tu devi mangiare, dai
non fare cosi io ti capisco, anche troppo, ma non puoi non mangiare..ti sentirai
ancora più debole e potresti svenire o che altro.”
Pamela: “Sto benissimo
tranquilla.”
E va a prendere il suo bicchiere
d'acqua. Mentre si dirige in cucina urta un piccolo vasetto dove vi sono dei
fiori piccolissimi, questo cade e si spacca in mille pezzetti; lei si gira e da'
un'occhiata a quello che c'è sul pavimento, ma senza dire una parola, prosegue
dritto sfacciatamente. E' probabile che in questi momenti si senta sola,
estraniata dal mondo, anche se c'è qualcuno che la capisce. Ha un carattere
troppo difficile per essere compreso.
Ilaria: “Senti Pam che ne dici se
andiamo a mangiare fuori?”
Pamela: “Non sono dell'umore adatto
scusami.”
Ilaria: “Appunto! Dai che cosi ti
distrai un po', anzi, ci distraiamo. Che ne dici?”
Pamela guarda Ilaria molto
perplessamente.
Pamela: “E va bene, ma tu non sei
stanca?”
Ilaria: “Assolutamente no! Prima si,
ma ora sto bene.”
E' molto evidente che lei sta solo
fingendo per far un favore all'amica.
Pamela: “Avverto i miei genitori
allora.”
Ilaria: “Ok fai pure.”
E chiama i suoi genitori per
avvertirli che sarebbero andate a mangiare fuori. Dopo qualche piccola
battaglia, riescono ad ottenere quello che vogliono. Il tempo di prepararsi, di
togliere la matita ormai colata sul viso e via verso una serata di
divertimento.
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Capitolo 5 *** La serata ***
ll
Escono di casa e si dirigono verso la
loro meta. In realtà non sanno ancora in che luogo andare a mangiare e
divertirsi, ma girano tra locali e ristoranti fino a quando ne trovano uno con
dei posti liberi, gli altri sono tutti pieni. Entrano e un cameriere molto
gentile e carino trova loro dei posti nella stanza sul retro. Ci saranno una 15
di posto li dentro, non di più, mentre nella sala principale ci saranno migliaia
di posti, ma tutti occupati. Le ragazze si mettono sedute ed iniziano a
parlare...
Ilaria: “Non ti sembra magnifico
questo posto?”
Pamela: “Si è stupendo, anche se non
è il massimo.”
Ilaria: “Dai Pam, su con la vita!
Questa sera dobbiamo solo divertirci e non pensare ad altro.”
Ilaria nota che un ragazzo stupendo
sta fissando Pamela...
Ilaria: “Pam...guarda li. Lo vedi
quel ragazzo? E' da quando siamo entrate qui dentro che non ti toglie gli occhi
di dosso. E' stupendamente favoloso.”
Pamela: “Ma chi?” dice guardandosi
intorno
Ilaria: “Quel ragazzo al tavolo
vicino la finestra, quello con la camicia nera e i capelli un po'
lunghi.”
Pamela: “Dici quello con quella
collana strana?”
Ilaria: “Ecco si lui!”
Pamela: “Si è carino, anzi forse un
po' più di carino, ma non è il mio tipo.”
Ilaria: “Che dici? Non lo conosci
nemmeno, come fai a sapere se è o non è il tuo tipo?”
E via cosi per circa 10 minuti, poi
arriva il cameriere per farle ordinare. Ilaria ordina una pizza e la stessa cosa
Pamela.
Pamela: “Davvero buona!” riferendosi
alla pizza
Ilaria: “Si è vero, è
buonissima.”
Pamela: “Ila, grazie!”
Ilaria: “E di cosa?”
Pamela: “Per avermi portata qui e per
avermi fatta distrarre.”
Ilaria: “Figurati,
dovere!”
Pamela: “Credi che io non me ne sia
accorta che tu hai mentito sul fatto che non sei stanca solo per fare un piacere
a me?”
Ilaria: “No no che dici?!
Io...”
Pamela: “Dai che me ne sono accorta!”
le dice con un sorrisino.
Ilaria: “Mi hai scoperta, ma guarda
che ora sto bene, non sono stanca, anche perché tutto questo casino mi ha
“risvegliata”.”
Pamela: “Meno male che ci sei tu. A
quest'ora sarei rinchiusa in camera mia a contemplare qualche dvd tra le lacrime
e il dolore.”
Ilaria: “Non ci pensare.”
Continuano a mangiare. Mezz'ora dopo
hanno già finito di mangiare, ma decidono di restare li sedute. Tra chiacchiere
e risate si fanno le 11. Le persone della sala cambiano in continuazione; c'è
chi finisce dopo mezz'ora, chi dopo un'ora, ma non è mai la stessa e ogni tanto
si sente il rumore delle tendine che si muovono a causa delle persone che vanno
e vengono. La maggior parte sono ragazzi e ragazze che non superano i 30 anni,
ma ci sono anche persone più grandi. La tendina si muove ancora una volta e
Pamela, come ha fatto le altre volte, volge il suo sguardo per vedere chi è che
sta entrando: un uomo sulla quarantina vestito di nero, un uomo poco più giovane
con una giacca marrone e dei pantaloni davvero ridicoli e Johnny. Si Johnny!
Pamela che sta bevendo un bicchiere d'acqua, dopo aver assaggiato una cosa
schifosa, appoggia violentemente il bicchiere sul tavolo e con un'espressione da
ebete fusa insieme a quella di una persona che ha appena visto uno spettro,
cerca di mettere insieme qualche parola per formare una frase di senso
compiuto...
Pamela: “Non è possibile!”
Ilaria si gira di
scatto...
Pamela: “Ancora lui! Forse sto
sognando. Che c'è in quella cosa che mi hai fatto assaggiare?
Allucinogeni?”
Ilaria: “E' lui! Non posso
crederci.”
Pamela: “Si l'ho detto prima di
te!”
I tre si avviano verso il tavolo e
per farlo devono passare vicino a quello delle ragazze. Sono vicinissimo: gli
uomini a sinistra e le ragazze a destra. Le due non possono fare a meno di
fissarlo, ma appena vedono che Johnny volge lo sguardo altrove, per paura di
farsi scoprire, lo volgono in un'altra direzione.
Pamela: “Che dolore!”
Ilaria: “Che culo direi! Abbiamo la
fortuna dalla nostra, sorella!”
Pamela: “Se è dalla nostra allora
perché non siede con noi? Lascia perdere Ila, la vita vuole solo farci soffrire
facendocelo guardare solo da debita distanza.”
Ilaria: “Pam, non sai quello che stai
dicendo!”
Pamela: “Certo che lo so. Sto dicendo
la verità!”
Intanto il cuore le è arrivato in
gola, le gambe non tremano, ma addirittura è come se non riuscisse a muoverle,
non riesce ad alzarsi e ha brividi lungo tutto il corpo. Solo con lo sguardo,
sembra che lei abbia appena ricevuto una carezza lungo il corpo, una carezza
proveniente da una mano calda, morbida quanto basta e soprattutto da un uomo
come lui; lei non può sapere cosa vuol dire aver una carezza da Johnny, ma in
quel momento è come se lo sapesse, come se l'avesse già ricevuta altre
volte...come se quella mano appartenesse a lei come tutto il resto. Si potrebbe
dire che il tempo intorno a lei si sia fermato del tutto. Non capisce più nulla,
ha la testa altrove a pensare a chissà cosa, i suoi occhi sono pieni di lacrime
incapaci di scendere e andarsene, tutto è bloccato, tutto ormai non ha più un
senso perché tutto il senso del mondo è nell'uomo che ha appena visto. Inutile
dire che anche Ilaria rimane completamente paralizzata e senza fiato. Intanto
gli uomini si sono messi al loro tavolo e si apprestano ad ordinare. Johnny
volge lo sguardo casualmente verso il tavolo delle ragazze, le riconosce e le
saluta alzando la mano. Pamela e Ilaria ricambiano con difficoltà, ma almeno non
fanno alcuna figuraccia dovuta all'imbarazzo.
Ilaria: “Ci ha salutate hai
visto?”
Pamela: “Si certo.”
Ilaria: “Cos'è questo tono cosi
giù?”
Pamela: “Non sono giù è la mia voce
normale.” dice sfacciatamente
Ilaria: “No cara, dimmi tutto tranne
che non riesco a capire i tuoi stati d'animo.”
Pamela: “Hai mai pensato di fare la
maga da qualche parte? Sai avresti un enorme successo.” ribatte
scherzosamente.
Intanto lui è li seduto al tavolo,
chissà a cosa pensa, chissà quali sono le sue sensazioni. Pamela può solo porsi
domande,ma non darsi risposte e questo fatto la turba un po', ma fa parte della
dura legge della vita e le alternative sono due: o l'accetti anche se non sei
d'accordo, o l'accetti. Purtroppo è cosi.
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Capitolo 6 *** Brividi su brividi ***
ll
E' passata mezz'ora dall'entrata di
Johnny e Pamela è stata tutto il tempo a fissarlo, poi dice alla sua amica che
andrà un secondo in bagno. Si allontana ed entra in questo bagno abbastanza
grande. Chiude la porta e si piazza davanti allo specchio sopra al rubinetto ed
inizia a parlare tra se e se dicendosi che forse è meglio se rinuncia ai suoi
desideri, alle sue verità e sentimenti, meglio che lasci perdere qualsiasi cosa
riguardi una certa persona di nome Johnny Depp. Si lava le mani e sente subito
il rumore della porta dell'ingresso del bagno aprirsi, guarda nello specchio e
non ci si può credere è ancora lui. Ancora una volta il tempo si ferma, o
meglio, non è mai ripartito; il cuore per quanto possa battere veloce, non lo
sente e non capisce più nulla...”Ciao!” è l'unica parola che esce dalla bocca di
Johnny non appena vede Pamela che a sua volta risponde con una voce timida e
gentile. Iniziano a parola, lui chiede a lei come sta e lei fa lo stesso. Si
mettono appoggiati al muro come se niente fosse e si susseguono domande su
domande. Pamela non riesce a fissarlo negli occhi, è troppo imbarazzata, ma lui
se ne accorge e le chiede cosa accade, lei gli risponderà che non è nulla.
Involontariamente lui sfiora il braccio di lei e Pamela rimane agghiacciata dai
brividi che la sovrastano. Dopo il piccolo contatto si sposta e si allontana un
po' da Johnny. Tutto quello non le sembra vero, parlare con lui, sentire le sue
parole rivolgersi solo ed esclusivamente a lei, sentire il suo buono odore,
sentire i suoi battiti anche se indirettamente e sentire soprattutto i suoi
respiri. I suoi occhi sono magnificamente penetranti e ti entrano fin dentro
l'anima ed oltre; sembra una persona impossibile, cosi perfetta e cosi lui! Non
esiste altra persona al mondo capace di farti emozionare soltanto guardando una
sua foto, o cosa ancora più magnifica e toccante, guardarlo dal vivo e sentire
che lui fa parte del tuo mondo. Le sensazioni di Pamela in quel momento sono
tante, avrebbe voglia addirittura di scappare da li ed andarsene da quel locale.
Non sa se quella conversazione sia un bene o un male, perché una volta finita sa
che si sentirà di nuovo male e che cadrà nel baratro della malinconia più
assoluta. Gli chiede il perché lui sia li e lui risponde che vorrebbe acquistare
una casa li come ben sa. Domanda anche come stanno i suoi bambini e la sua
compagna e lui risponde semplicemente con un “Stanno bene grazie!”. La quiete
viene interrotta da un uomo che entra e ne riesce subito dopo qualche secondo.
Pamela con la coda dell'occhio vede un movimento di Johnny e infatti lui con una
sua mano alza il viso di lei e la fissa negli occhi. Di lei si può dire che ne
sia rimasto solo il corpo, ma la mente è altrove. Cinque interminabili secondi e
nessuno dei due spiccica parola fino a quando Johnny dice ...”Sei stata tutto il
tempo a fissare il pavimento, ora so come sono i tuoi occhi.” E le toglie la
mano dal viso.
P: “E come sono?” domanda
involontariamente.
J: “Magnifici, a dir poco stupendi e
profondi.” dice con voce timida come per fare un complimento
A sentir dire da una persona come lui
quelle parole, credo che nessuno sarebbe ancora vivo. Ecco che riabbassa gli
occhi. Lui si scusa per aver creato quella situazione di imbarazzo anche se lei
sa bene che c'è già da prima e gli dice di non scusarsi.
J: “Ora è meglio che io vada, o mi
daranno per disperso e io odio essere cercato quando sto facendo
qualcosa.”
P: “Si meglio che vada anche
io.”
J: “Ok, allora ci si
rivede.”
P: “Si certo.” dice con
tristezza
J: “Ciao!”
P: “Ciao!”
Johnny esce e successivamente esce
anche Pamela. Ritorna al suo tavolo e la sua amica le chiede dove fosse finita.
Le dice solamente che è stata al bagno a rinfrescarsi un po', ma niente di che.
Ormai è mezzanotte e decidono di andare, pagano il conto ed escono mentre Johnny
e gli uomini restano ancora li dentro.
I: “Non appena ti sei mossa dal
tavolo, ho visto che anche Johnny si è allontanato, non è che eravate chiusi in
bagno a fare qualcosa?” dice scherzosamente
Pamela la guarda ammutolita poi
ribatte...
P: “Certo che no, non c'era al bagno
con me e comunque io non avrei fatto nulla anche se io desidero lui più di ogni
altra cosa al mondo.”
I: “Dai che scherzavo! Ora dove
andiamo?”
Dentro di sé Pamela dice queste
parole: “Secondo me lei deve davvero fare la maga!”,poi risponde alla
domanda...
P: “Non lo so, tu dove
andresti?”
I: “Io andrei...”
P: “Senti facciamo una cosa,
andiamocene a casa che tra qualche minuto crolli, non hai un
bell'aspetto.”
I: “Cosa? No, ma che dici sto
magnificamente.”
P: “Andiamo a casa!”
E se ne vanno a casa. Arrivate
trovano la madre di Pamela ancora sveglia che le aspetta. Si beccano una piccola
ramanzina, ma niente di che. Ilaria tocca il letto e crolla, Pamela si mette sul
suo letto dopo essersi messa il pigiama e inizia a fissare il soffitto ed a
ripensare a quello che è successo poco prima. Pensa ad ogni cosa, ad esempio
cerca di capire se quello è un messaggio di interessamento o sono state solo
parole per fare un apprezzamento, ma senza malizia: pensa a quel “ci si rivede”
e cerca di interpretarlo, ma non può perché non è nel cervello di Johnny; pensa
anche al fatto di lasciarsi tutto alle spalle e andare avanti come se non fosse
accaduto nulla, ma è difficilissimo dimenticare quegli occhi cosi vicini, quella
bocca cosi morbida alla vista e cosi vicine alle sue e al suo odore che le ha
praticamente fuso il cervello. Dieci minuti dopo chiude gli occhi e si
addormenta tra le lacrime. Il giorno dopo viene svegliata dai raggi del sole che
entrano dalle fessure della finestra e lei odia essere svegliata cosi. Si alza e
guarda l'orologio: 8 e 45...cosa deve fare a quell'ora alzata? Colpa della luce!
Va in cucina e si prende una tazza di latte freddo, tutto così semplice, cosi
identico al giorno precedente. Non ricorda ancora quello che è successo la sera
prima probabilmente e infatti sembra di buon umore. Posa nel lavandino la tazza
vuota e si dirige in camera sua. Prende il libro che sta leggendo “I vagabondi
del Dharma-Jack Kerouac” e si mette sdraiata sul suo letto a leggere; di certo,
come fa a leggere di prima mattina, non lo sa nessuno. Legge qualche capitolo e
ne rimane davvero soddisfatta, poi richiude il tutto e accende il computer. Si
siede sulla sedia, ma si rialza subito perché ha sete e corre in cucina. Nel
ritornare inciampa sul filo della presa del cellulare appena messo in carica
facendo cadere tutto e sveglia Ilaria.
I: “Cos'è questo casino? Che ci fai
già alzata?”
P: “Dillo a quella cavolo di finestra
che fa entrare la luce.”
Ilaria se la ride
I: “Come stai Pam?”
P: “Come dovrei stare? Sto come sto
sempre, negli abissi più profondi. Che cavolo di vita mi tocca vivere. Mi chiedo
se qualcuno mi abbia maledetta. Non voglio questa vita, voglio vivere
felicemente, stare con la persona che amo. Non chiedo tutto rosa e fiori, ma
qualcosa positiva ogni tanto non farebbe male a nessuno. Come sono stanca, non
ne posso più, passo giornate a pensare ad un'unica persona sperando che il fato
abbia qualcosa in serbo per me e invece mi ritrovo rinchiusa in un bagno con
lui, ma senza che accada nulla...”
Ilaria interrompe
Pamela...
I: “Cosa? Forse questa mattina non ci
sento bene, ma ho sentito bene quello che hai detto?”
Pamela sa che quello che ha appena
detto non doveva dirlo, ma in quel momento di sfogo le è uscita fuori anche
l'anima, quindi è normale che abbia detto anche il fatto della sera
prima.
P: “Si hai sentito bene, ieri ero
chiusa in bagno con lui, ma abbiamo solo parlato.”
I: “E perché mai non me lo avresti
detto?”
P: “Perché non mi va di parlare di
questo fatto e infatti ora basta perché mi sono stancata di tutto
ciò.”
I: “No Pam, che è successo in quel
bagno? Devo iniziarmi a preoccupare?”
P: “Ma ti pare?! Mi ha solo sfiorata
il viso e il braccio ed è stata una sensazione bellissima. Mi tremava tutto, non
capivo più nulla. Tutto intorno a me era sparito e sentivo solo i suoi respiri.”
mentre parla le scende una lacrima dall'occhio destro, “Come dimenticare il suo
odore che mi ha completamente ubriacato il cervello, per non parlare dei suoi
occhi, mi ci sono persa completamente e non riuscivo più ad uscirne. E' stato
solo un attimo durato in eterno!”
Ilaria rimane a bocca aperta nel
sentir le parole della sua amica.
I: “Scusa Pam, ma vado a prendere un
bicchiere d'acqua,” dice incredula “torno subito!”
E va in cucina, intanto Pamela parla
tra se e se: “Sei tutto per me. Resta come sei e sarai quel che sei!”
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